Presentazione del libro di Ernesto Galli Della Loggia «Credere, tradire, vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica» (Edizioni Il Mulino)

Se prendiamo posto
Diamo inizio a questo nostro incontro grazie a tutti
I presenti vo come sapete siamo qui per presentare un libro non libero qual sia si
Credere tradire vivere di Ernesto Galli Della Loggia Un viaggio negli anni della Repubblica chi ha letto il libro ha letto
Le recinzioni sa che si tratta di un viaggio non impersonale diciamo un racconto di settanta anni
Della vita repubblicana fatto con una
Particolare diciamo capacità di
Alternare
Il racconto delle vicende pubbliche con il racconto delle collocazioni personali dell'autore quindi le opinioni le sue
Le sue esperienze di intellettuali impegnato diciamo e anche in momenti del suo percorso intellettuale politico nelle con i quali ha sentito la necessità di cambiare anche con una certa radicalità a rischio di essere etichettato
Come voltagabbana il volume sci io offre molti spunti siccome siamo in diversi a discutere di questo di questo libro insieme all'autore ringrazio
Le persone presenti Giovanni Sabbatucci il professor Giovanni Sabbatucci la professoressa Claudia Mancina il ministro
Del rio io provo a dire alcune cose perché ognuno di noi e voi parlando prima abbiamo scoperto che proprio questo modo di scrittura del libro ha spinto un po'a tutti noi nella lettura
A ripensare che cosa stavamo pensando in quel periodo in quel momento in quel passaggio o che cosa magari stavamo
Facendo nella nostra esperienza umana e politica eccetera quindi
Gli spunti di riflessione sono molti
L'autore
In parte da alcuni nodi il primo il nodo mi pare che
Da cui l'autore parte fascismo antifascismo sostenendo le tele sue tesi il suo lavoro su questi temi sono noti
Lo dico in maniera rozza me ne scuserà ma
Poiché avrà modo di recuperare la critica ad una interpretazione
Storica prevalente del fascismo di come il fascismo ha potuto delle ragioni per le quali il fascismo ha potuto affermarsi nel nostro Paese
Una lettura ideologica e parziale così come altrettanto ideologica e parziale la lettura di come il Paese è uscito dal fascismo e di come di che cosa è stato l'antifascismo
Una una
Lettura come dire mitizzato a dell'antifascismo che nasca che ha nascosto che ha tenuto in in umbra molti aspetti di molti punti di criticità molte contraddizioni
Dello stesso schieramento
Antifascista da questa lettura sbagliata l'autore ci dice sono discese un sacco di disastri nei settanta anni della Repubblica molti problemi della vita repubblicana della vicenda repubblicani italiana sono discese da questa
Cattiva lettura parziale lettura della contrapposizione fascismo antifascismo né discesa una delegittimazione
Antifascista e quindi uno strumento nella vita politica democratica che ha consentito di
Considerare avversari diciamo tutti coloro che avevano un'altra lettura
Della vicenda dell'antifascismo una ambiguità contraddittorietà del ruolo del Partito Comunista Italiano
Che
Era
Voleva essere e si percepiva come parte del campo comunista internazionale e al tempo stesso era voleva essere e si percepiva come architrave della democrazia italiana
Quindi un'ambiguità contraddittorietà molto ampia cui l'autore dice hanno contribuito non solo
I dirigenti di quel partito ma anche una ampia parte del ceto intellettuale del Paese
Che è durata nel tempo che ha prodotto delle conseguenze nel tempo una debolezza ulteriore diciamo conseguenza di quella lettura
I parte del
L'ordine del fascismo e dell'antifascismo una debolezza del sentimento dell'identità nazionale che ha dovuto attendere il Presidente Ciampi per poter diciamo ricostituire ri offrire alla Nazione una e idea di patria
Con questa premessa partendo da questa premessa Galli Della Loggia rilegge alcuni passaggi cruciali della vicenda
Dell'Italia repubblicana alla stagione del compromesso storico è un punto una parte diciamo molto importante anche perché confessa diciamo così dichiara
Di aver smesso di votare per il PC esattamente quando diciamo sulla scorta di quella strategia il PC ebbe un grande un risultato importante dal punto di vista elettorali esattamente nelle elezioni
Del settantasei
C'è un giudizio molto severo sulla figura di Berlinguer sui ritardi e le omissioni del PC nei confronti dell'Unione Sovietica del campo del socialismo reale ci sono molti elementi di
Di verità diciamo in questo giudizio difficili un po'da digerire diciamo per me
Che settantaquattro entrata al al ginnasio
Leggo i saggi di Berlinguer sul Cile su Rinascita e mi scrivo alla Federazione giovanile comunista ok quindi anch'io diciamo dichiaro la mia diciamo collocazione all'epoca
Qui e siccome Galli Della Loggia giustamente dice ci sono dei sentimenti anche dei risentimenti nel libro anche per me è stato difficile digerire diciamo quella chiave di lettura che non era del tutto sconosciuta per la verità
Ma ecco qui forse nel libro ma è un mio diciamo dubbio forse qui l'autore che pure dice molte cose vere
Ieri sul Partito Comunista di allora sulle ambiguità sulle contraddizioni su quel volere essere l'una e l'altra cosa cioè il diavolo e l'acqua santa si potrebbe dire
Però anche lì
Boh sento una certa dei contestualizzazione per esempio a un certo punto Galli dice Galileo già dice
Tutto ciò non mi piaceva oggi forse sarei disposto a riconoscere che dietro queste la confusa proposta politica si agitavano comunque problemi e interrogativi veri questa è la parte positiva
Questioni reali che in qualche maniera andavano al cuore del modo d'essere delle nostre società
Ma sotto dice la proposta di Berlinguer arrivava fuori tempo in una stagione poco disposta a qualunque prospettiva unitaria
Però ecco riflettendoci cercando di spogliarmi dal sentimento perché il sentimento l'ho già dichiarato l'India il settantaquattro è l'anno del compromesso storico ma è anche l'anno del referendum sul divorzio
L'anno in cui gli elettori italiani
Trasgredire avendogli
I negli indirizzi di molti partiti a cominciare dalla Democrazia Cristiana
Avevano dato un segnale di modernizzazione che andava al di là e forse non dava il senso di una società che si stava dividendo no c'era anche un fermento diciamo non necessariamente di visivo però
Quante diciamo e con l'analisi
Contiene molti punti invece assolutamente reali assolutamente concreti di della
Fatica di quella strategia a diventare
Convincente fino in fondo e quindi delle contraddizioni intrinseche di quella
Di quella strategia Seconda Parte seconda grande fase della vita della Repubblica che diciamo arriva alla fine
Alla chiusura di quella stagione dell'unità nazionale quanto peso in quella vicenda il terrorismo è un punto che naturalmente si intravede nel
Nel testo la seconda parte lasci stare al potere di Craxi e il conflitto a sinistra
Negli anni ottanta
Un'altra fase della modernizzazione del Paese di un certo tipo le intuizioni il coraggio del leader socialista credo che questa parte
Diciamo anche per
Perché viene dalla mia storia sia oggi più chiara più più trasparente più evidente e alla fine però conclude l'autore raccontando che qui la verità
L'avvitarsi di quella
Grande leadership di quella grande intuizione nella gestione del potere per il potere e la
Il fallimento in termini elettorali perché poi arrivavano gli assessorati dice Galli Della Loggia ma non arrivavano i voti
E quindi una strategia che
La fine della Prima Repubblica
Tangentopoli la fine la Prima Repubblica in contemporanea la fine del comunismo
E qui c'è un punto che secondo me molto interessante forse poco sviluppato quindi un po'il lancio un Unamuno non so se
La fine della Prima Repubblica la fine dei grandi partiti tradizionali e la democrazia cristiana parte il Partito Comunista dall'altro
La debolezza oltre che le colpe che vengono enunciate lungamente della cultura azionista diciamo di coloro che si ritenevano Pirelli della cultura azionista del Partito d'azione
Ma la
Come dire il l'evanescenza la difficoltà
Di protagonismo in una fase in cui il campo sembrava aprirsi
Della cultura liberaldemocratica nonché le espressioni intellettuale in politica della cultura liberaldemocratica c'è un punto che a me ha colpito della critica che
Galli che si
Colloca dentro questa diciamo cultura mi sembra
Di intenderà ancora oggi dice quel la link l'accezione di laicità
Che quella cultura aveva esprimeva
Confini sconfinava nella indifferenza per le questioni ultime
è una critica ai che io per esempio
Venendo da quell'altra cultura e avendo di più frequentato quella del cattolicesimo democratico insieme a quella comunista credo che sia una critica sacrosanta
Io oggi oggi nell'altro l'epoca della modernità l'essere stati distanti dalle questioni ultime secondo me è stato un
Un difetto di fondo della cultura laica liberale democratica
Infine diciamo il il testo si chiude con
Moro raccontandoci una cosa che tutti quanti abbiamo presente i limiti Lin compiutezza quindi della seconda Repubblica però ci sono altri due nodi trasversali che troviamo nel libro
Oltre a quello da cui
Prendiamo le mosse fascismo antifascismo
Uno è il tema del cambiare
Cambiare
Verifica autore civiche
Viene cambiare e necessario
Significa
Cogliere che ci sono delle condizioni per i quali è necessario cambiare anche a costo di essere considerati traditori la categoria del tradimento
è tipica è l'accusa di tradimento è tipica di tutte le
Ideologia e molto rigide e soprattutto è un alibi comodissimo
Perché ci spiega che abbiamo perso per colpa dei traditori diciamo non di quelli che hanno
Tradito cambiando quindi da una parte
Ci racconta della necessità del cambiamento e delle sue
Dei suoi vari momenti di cambiamento c'è una frase
Molto carina perché diciamo nella
Pur nella difficile difficoltà di digerire ci sono delle cose che ti rappresentano la realtà c'è una frase a pagina
Non lo so pagine duecentosettanta seri che tradisce come bisognava fare insomma il tacito comandamento era che bisognava mutare parla della sinistra
Le proprie opinioni all'unisono tutti insieme un passo alla volta e magari su una questione alla volta
Bisognava fare insomma come in realtà avrebbero fatto dopo il mille novecentottantanove molti degli iscritti
Non parliamo poi dei dirigenti del vecchio partito comunista
Passati attraverso tre o quattro sigle successive via via sempre più distanti da quella originaria
Ma almeno fino a poco tempo fa sempre convinti lo si è sentito mille volte di essere rimasti fedeli alle medesime idee di un tempo e di essere rimasti sempre gli stessi
Ora è un po'cattivella però quando vado in una sezione in un circolo del PD in cui dicono io è da quarant'anni invece la destra del partito io li guardo dico scusi
Mi fa parte spartito ad un'altra no perché è un riflesso che effettivamente come dire ci stiamo trascinando un po'dietro
E quindi c'è questa
Allora c'è un c'è un un discreto diciamo un un discreto rimprovero ad una difficoltà e ad una timidezza
Della nel campo della sinistra della sinistra comunista ma
Potrei dire non solo
Ad aver
Diciamo ad affrontare delle rotture Id carattere ideologico teorico eccetera anche se naturalmente perché c'è stato dentro come me
Il travaglio dei due congressi per cambiare il nome del PC dell'arrivare a quella roba lì
Tentando di portarsi dietro il massimo delle nostre forze
Dell'aver pian piano preso le distanze dalla vicenda dell'Unione Sovietica e una volta per lo strappo e un'altra volta perché abbiamo invitato dubbi cerca un'altra volta perché
Cioè no sono andata riguardare perché appunto sfrucugliate alla libro detto ma a quella data che facevamo no che quand'è che abbiamo fatto quella cosa quand'è che dunque cercando alla festa dell'Unità quand'è che fece ecco
Naturalmente e ritardi omissioni contraddizioni ambiguità ma anche uno sforzo un travaglio o della sinistra che naturalmente l'autore
Non non non può raccontare perché sceglie
Consapevolmente di stare da un'altra parte ed è del tutto legittimo ma coglie un punto vero quella quell'eccesso quell'illusione della continuità PC PDS DS Pd
è quarant'anni che c'è una destra del partito che
Sta cosa era esso ovviamente lo sentiamo sempre di meno perché le persone anziane diciamo diminuiscono ma diciamo questo dato questo dato è verissimo
C'è un vuoto che probabilmente anche questo dipende dalla non aver preso parte a quell'avventura
C'è però poco ne poco citato anche l'esperienza dell'Ulivo e la nascita del PD perché invece nonostante qualcuno quelli che dicono da qua Santangelo del sei partito
Io li intravedo un elemento consapevole anche se fatto di poca autocritica perché ormai infelice ma anche poco bisogno
Li vedo una rottura diciamo vedo un momento di rottura voi qui
Diciamo ci sono le culture costitutive del Partito Democratico io penso che lì comunque una rottura consapevole ci sia stata nella cultura politica
E nella diciamo lettura della della Società italiana da parte di chi viene dalla mia storia all'altro filone
Su cui non mi soffermo che dall'ICI ci consegnai su cui dice posso molto vere è la questione morale che molto spesso diventa moralismo nella politica
Quindi la questione morale che ad un certo punto sostituisce l'antico la la discriminazione antifascista no cioè
Non avendo altri punti di identità
L'identità diventa la questione morale che scivola facilmente nel moralismo ultimissima cosa che voglio dire sono riguarda le ultime parole del libro
Il libro si chiude con una
Con una frase molto molto impegnativa e anche un pochino diciamo angosciante lo posso dire
Alla fine grazie al revisionismo grazie all'azione di personalità che poi sentiremo insomma che hanno lavorato sul tema della lettura del fascismo antifascismo della Resistenza questa come dire questo
Tema lo ri lo risolviamo ormai dunque la guerra della memoria italiana può essere considerata conclusa non senza l'ITR non senza però con
La guerra è finita
Forse così sono egualmente finite le fedi inestinguibili
Le scomuniche i tradimenti di obblighi di cambiare di cambiare e al tempo stesso fingendo di essere senza macchia di mettere sotto accusa chi lo ha fatto
Nel frattempo quasi senza che ce ne accorgessimo è sopraggiunto un altro Presidente
Quello di oggi che sembra volere e potere fare a meno di qualunque passato addirittura sul punto di troncare ogni rapporto connesso
Assai più che custodirne o accreditarle qualche versione
Il compito attuale perciò appare quello puro e semplice di difendere la dimensione stessa del passato il suo significato perché possa esserci un futuro
Questo dopo tanto combattere e il dovere che oggi ci resta il solo vero lascito per chi verrà dopo
E vi assicuro che per il mestiere che pro tempore sto facendo da vicepresidente della Camera deputati queste far questa frase questa conclusione per me verissima e inquietante
Verissima e inquietante perché
Pensare di avere di fronte un presente che pensa di potere
Non solo volere ma potere fare a meno di un passato abbastanza
Anche nella vita concreta delle istituzioni e abbastanza diciamo preoccupante io mi fermo qui ci siamo messi d'accordo che usiamo per comodità un ordine
Al fa bene di cui inverso e quindi dopo la parola al professor Giovanni Sabbatucci
Grazie
Ma è stata pronunciata più volte in questa
Presentazione tra l'altro molto molto ampia ecco quasi troppo esauriente per me che devo parlare dopo
è stata è stata pronunciata la parola contestualizzazione ecco voglio provare per cominciare a contestualizzare anche questo libro anche questo nasce in un contesto
Che il contesto è la fine chissà
Fine della storia Rafik però comunque alla fine della Seconda Repubblica su questo penso che ci siano pochi
Pochi dubbi e posto che mai sia nata ma io penso che sia nata
è un momento di passaggio
è un momento sa forse anche di ritorno al passato per tante cose comunque sicuramente di un passaggio che come avviene nei momenti di passaggio
Arrivano i Bilanci le ricostruzioni le riflessioni sulla storia appunto della Repubblica in questo tornante
Noto così di passata che successe qualcosa di simile anche quando entrano in crisi la Prima Repubblica nel passaggio alla seconda fiori erano le storie della Repubblica che prima non c'erano quasi
Il borgo danaro pre Scoppola Di Nolfo insomma
E anche adesso sono usciti in questi mesi ne sono usciti almeno quattro cinque forse di pioppi libri proprio
Sulla storia repubblicana comprendendo anche nella storia repubblicana alle ultime Repubbliche
Crimes Giovagnoli
Craveri Formigoni e forse qualcun altro che sta dimenticando
Ecco
Questo libro però che porta come sottotitolo un viaggio negli anni della Repubblica
Questo ci propone non una storia
Ma appunto un viaggio Un viaggio
Che potremo definire un'autobiografia politico intellettuale
Scritta da uno che
Come me fa parte della generazione che potremmo definire dei coetanei della Repubblica hanno più anno meno insomma suoi
Siamo nati oppure dico in atti durante la guerra o alla guerra appena cominciato appena finita ecco
Diciamo che la al nostro itinerario di vita di fu di formazione coincide grossomodo con quello della Repubblica
è una formula originale
E anche efficace vi dirò perché
Diciamo che non tutti se lo possono permettere ecco testo se lo può permettere per autorevolezza acquisita per presenza nel dibattito pubblico
Per una naturale vocazione alla polemica argomentata chiamiamola così
E anche perché e perché per la scrittura anche una scrittura sempre serrata e a vincere
Quindi un certo punto ha visto un po'di invidia
Dicevo
Che questa queste questo tipo di formula consente all'autore per questo dico anche efficace
Di affrontare una serie di questioni importanti questioni nodali in una forma più discorsiva e al tempo stesso più sintetica di quella di un saggio tradizionale
Di un normale saggio con lo storico
E
Questa formula secondo me è capace di coinvolgere
Il lettore in particolare il lettore coetaneo dell'autore del Repubblica grossomodo
Bene questo appunto dicevo vale soprattutto per me
E non solo per una in questione generazionale perché io mi sono trovato a condividere anche se con molte differenze con scostamenti e varianti
Spesso nel privato e non in pubblico mi sono trovato a condividere appunto alcune tappe di questo viaggio
Mi sono iscritto alla Federazione giovanile socialista i tempi del liceo
Commenta anche tu
Ricordo le lunghe discussioni in casa con mio padre sul
Comunismo in un comunismo sul
Democrazia c'era mio padre onere liberale repubblicano era un po'più a sinistra ed è andato persino in Unità popolare arrestato anche dirigente
E il movimento di Unità popolare però
Non era né comunista né socialista
E ricordo le lunghe discussioni in cui poi alla fine volevo convincere del fatto che si è vero c'erano dei problemi però la storia andava comunque in quella direzione e non ci si poteva
Opporre a tutto questo ecco questo credo che le discussioni di Ernesto in casa non fossero poi troppo diverso no
Ancora
La attenzione attenzione attrazione critica nei confronti del oltre dell'azionismo del Partito d'azione e del suo retaggio politico e culturale
Che poi
La vicinanza per un certo periodo chi più chi meno al Partito Socialista
La stagione di mondo operaio di cui Ernesto è stato protagonista io no ma comunque è stata un alcuna delle grandi battaglie culturali della storia della Repubblica
E tanti altri passaggi e questo spiega perché ti libero ne abbia interessato molto tanto da
Trovare praticamente in ogni pagina e a volte più volte in ogni pagina qualche cosa qualche punto qualche tema di cui discutere
E anche per questo mi è difficile riassumere Massimo forse tutto sommato questo non serve perché è stato già fatto molto bene
Parto anch'io per parlare del libero dal
Primo capitolo dal primo capitolo che Ernesto
Parafrasando nella celebre formula Gobetti analitiche ama autobiografie della nazione autobiografie al plurale
E dove si parla di questioni che l'interesse non ci interessano anche in quanto in quanto studiosi di storia naturalmente
A cominciare è stato già detto dal problema dei problemi alla domanda delle domande perché noi abbiamo avuto il fascismo
Primo secondo diciamo una doppia domanda un doppio problema perché abbiamo avuto il fascismo come ne siamo usciti
Potremmo anche risalire più indietro però questi temi non vengono affrontati qui ma insomma come è l'Italia si è unificata come è passata da i vecchi Stati preunitari allo allo Stato nazionale
Parliamo quando parliamo della storia politica Italia di una storia che è piena di rotture di passaggi anche drammatici
Ecco e come
è stato già detto il problema non sono tanto i passaggi drammatici quanto le contraddizioni le forzature
A volte anche le Bugie che sono state dette nel tempo in tutti i casi a cui ho accennato che l'Italia ha avuto tre rotture importante peggiore di un secolo e non è che sia poco tutto sommato
Dicevo
Come come si è tentato attraverso queste forzature queste contraddizioni di
Sanare il tutto e di offrire una
Lettura
Una narrazione si direbbe oggi unificante non conflittuale semplificata a volte troppo semplificata
E spesso autocertificatorio
Per la parte che proponeva questo circo Tura
Ora queste cose sono abbastanza frequenti direi quasi normali a volte sono addirittura necessarie per della compattezza di un gruppo di un Paese addirittura
In Italia però sono state particolarmente forti tenaci e poi appunto sono state numerose queste queste queste costruzioni
Retorico storiografiche
Qual è il problema si
A volte possono essere necessari ma poi succede che quando si va a esaminarli con gli strumenti della giuridica storia volte si rivelano
Si rilevano deboli
Ecco allora che capita pervenire più specificamente Allocca uno dei tanti temi
Che quando si cessa di credere in quello che c'era stato insegnato
Perché si scopre che c'è qualche cosa che non torna
Quando si cambia
Quando si mettono in discussione appunto opinioni
Vetture consolidate
Ci si espone all'accusa di crack re appunto si cambia
E si tradisce si capisce cosa si tradisce i valori fondamentali della Repubblica
Accusa che viene mossa è stata mossa ancora viene mossa
Proprio da quelli
Che quella narrazione unificante conciliatorio e comunque giustificato riconosce il caso di
Elaborare per coprire appunto le contraddizioni le incertezze dei loro percorsi ecco
Per fare esempi più concreti
Il doppio passaggio lo Stato liberale fascismo che fascismo Repubblica quali sono queste questi momenti di contraddizione beh e e anche di silenzio poi di rimozione forse gli spot si potrebbe dire
La sottovalutazione iniziale del fenomeno fascista in qualche caso la benevolenza nei suoi confronti poi coperta salvo eccezioni
Sia esso cita Nenni Rosselli aggiungerei tasca
Almeno
In parte Salvemini insomma la questa sottovalutazione o benevolenza nei confronti del del fascismo poi coperta da una rappresentazione tutta invece in nero ovviamente
Una rappresentazione fra il demoniaco e il caricaturale che sono due registri che non si come dire non si accoppiano bene
E anche poi accompagnato il tutto da una totale cancellazione delle responsabilità degli altri in particolare del socialismo massimalista negli anni diciannove venti e soprattutto non solo
Oppure
Attraverso una interpretazione parenteticamente caso di Croce l'invasione dell'Ipsos no
Che risulta essere
Assolutoria suona assolutoria
E di qui poi
Procedendo avanti nel tempo le tante piccole compromissioni degli anni del regime su cui si è steso un silenzio con qualche eccezione Bobbio imprimere in primo luogo
E anche poi una
Sorvolare è un spiegare in modo superficiale quest'altro fenomeno anche questo poco di italiano della grande trasmigrazione di massa
Dalla fascismo alla Repubblica i valori democratici ed repubblicane trasmigrazione a volte sofferta e più spesso completamente indolore ecco qui e
Il centro tematico anche secondo me
Di questo libro una delle chiavi possibile un punto in cui si intrecciano di molti fili che compongono questa una relazione ci sono i temi principali il tema del tradimento è stato già detto
Su cui potremmo parlare a lungo ma basterà dire una formula un po'rozzo un po'banale i traditori sono quelli
Che abbandono nel nostro campo e vanno in quell'altro
Mentre se fanno il tragitto contrario ovviamente sono benemeriti
Anzi sono protagonisti di un percorso di riscatto
Che la stessa cosa a parte una qualche assonanza che vale anche per la categoria del trasformismo attenzione
Trasformismo è pessimo se riguarda un passaggio delle combinazioni che avvengono a nostro danno non lo è se invece vanno a nostro vantaggio e in questo modo si recupera quella che era il significato originario della parola trasformismo derivato da trasformazione che in generale la nostra cultura non è cosa cattiva ma è cosa buona
Quindi è una categoria da maneggiare con con cura tenendo sempre presente quella del trasformismo come quella di tradimento che
è relativa
C'è il tema che affrontato poi nell'ultimo
Ho capito
E non solo ma che riemerge un po'quella del revisionismo storico
Su cui tanto si è detto tanto si è discusso tanto ci essi extra parlato no revisionismo che è stato scambiato
Per negazione dei valori progressisti democrazia addirittura per vilipendio di quei valori come se parlare di vulgata antifascista
Come si fa anche qui spesso significasse
Negare addirittura il valore dell'antifascismo cioè se esistono vulgata antifascista vuol dire che non esiste l'antifascismo non è così che così machismo esiste
Ai suoi ovviamente i suoi meriti le i suoi momenti alti è stato spesso ridotto a una narrazione convenzionale lo è per questo che parliamo di cui divulgate
E così via se non possiamo parlarne anche a proposito delle Risorgimento dell'Unità d'Italia quanta critica si è fatta sul sulla con questa reggia sui limiti del
Del del processo di unificazione ma questo ovviamente non significa studiare queste cose non non significa dire che
Come alcuni fanno che sarebbe stato molto meglio se l'Italia non si fosse vanificato son due cose diverse sono le cose
Sono discorsi diversi
C'è anche poi in questa vicenda
Del della storia d'Italia e delle sue frode le sue rimozioni e delle sue forzature eccetera eccetera
Appare anche un altro tema centrale il ruolo dei padri dei padri e le grandi padri dei padri spirituali come li vogliamo chiamare attenzione non dei padri veri che erano quelli con cui si litigava
Ma dei padri che avremmo voluto avere Titti che erano per quasi almeno nel mio caso quasi tutti gli azionisti
Erano soprattutto quella quel quel filone la anche i socialisti naturalmente ma soprattutto
Quella parte quelli quel gruppo
Io devo dire ero molto ammirato su ventuno per
Che loro figure che per carità nella maggior parte dei casi sono figure più che più che stimabili
Ne sentivo sempre parlare bene anche in famiglia ecco però cosa succede che a un certo punto con il procedere degli studi
Nel frattempo facevo l'università caro entrato nel giro di De Felice e questo sicuramente mi ha molto preservato
Dalla così dalle
Ci unisca seduzioni del verdetto confuse delle delle elezioni nelle versioni di comodo no delle versioni edulcorata del della storia
Allora così studiando mi accorgevo che molti conti non tornavano
Che c'erano delle falle c'erano delle contraddizioni che non erano sanate dalla lettura convenzionale si è si dà un po'di tempo quanto di tempo altri anzi scusi
Non ci siamo dati va bene allora per ora procedo P.A.I. casomai dopo
Allora no dicevo che volevo fare qualche esempio anche a costo di fare anche un po'di introdurre pezzi di autobiografia minima anche noi nel mio caso
Allora io comincia con lo studiare il nazionalismo
Sfoglio l'idea nazionale
Il giornale
Allora settimanale dei nazionalisti e trovo piccolo piccolo mi si cade l'occhio una sottoscrizione siamo nel mille novecentotredici il novecentotredici c'erano le elezioni Italia e anche a Roma
Trovo un piccola colonnine in cui si dà conto di una sottoscrizione con tanto di contributi
A favore dei candidati nazionalisti Federzoni che Medici del Vascello
Contro i terribili e odiati massoni democratici bloccarmi nata mia
Eccetera eccetera
Le firme in testa c'era il generale Bava Beccaris credo non abbia bisogno di altre spiegazioni
Fra quelli che contribuivano alla casa pace
Arturo Carlo Jemolo Luigi Salvatore lì
Umberto caro osso Guido De Ruggiero
Insomma
Poi
Molto tempo dopo ha letto le memorie di il libro di memorie di Arturo Carlo Jemolo anni di prova si chiama
Il quale dice in una non grazie quando andrò davanti al Padreterno di una cosa dovrò discolpa armi di aver avuto la tessera del partito nazionalista siano allora associazioni nazionaliste
Apprezzabile per carità come
Però a me non interessa che lui lo consideri un peccato l'interesse che mi spieghi perché
E questa spiegazione non c'è non c'è ma
Questo è il punto
Oppure Gaetano Salvemini chiedano cervelli ricordo in quale è scritto
Io parlo mi sono occupato di ex combattenti
Della prima guerra mondiale Gaetano Salvemini
In uno scritto dice fa una specie di breve autobiografia poi sono andato a un certo punto con i combattenti vada con poche piglio terminata la razzia di mascalzoni che sto ancora scappando
Ma perché ci sei andato
Anche qua non si capisce non c'era niente di male perché l'acqua non è che gli ex combattente fossero tutti fascisti anzi
Altro caso clamoroso
Emilio Lussu figura leggendaria
Della storia dell'antifascismo e della storia del del anche dell'azionismo del socialismo italiano poi
In marcia su Roma e dintorni
Libro bellissimo per altri aspetti ma non certo molto affidabile come fonte storica
Dice sì perché noi eravamo quelli del Partito Sardo d'Azione e i Partito Sardo d'Azione era come il Partito Socialista sul continente il mio non c'era un partito socialista c'eravamo noi Partito Sardo d'Azione
Bene il Partito Sardo d'Azione a un certo punto si scinde in due spacca esattamente in due nel ventidue dopo la marcia su Roma
Perché alcuni volevano andare con i socialisti no perché metà vanno con i fascisti
E l'altra metà no
Che c'entravano con i socialisti niente
Altresì ultimo
Ernesto Rossi figura per tanti aspetti affascinante leggendaria
Se nessun ricorda i cinque mesi ma il cinquantesimo anniversario della morte
Ernesto Rossi
Fino al mille novecentoventidue inoltrato fino alla marcia su Roma circa ha forti simpatie per il fascismo
Per carità scrive articoli di economia sul Popolo d'Italia
Niente extra cioè extra cosa abbastanza comune si cambia no
Bene
Passano gli anni nel gli hanno il sessanta cinque esce il primo volume del libro di De Felice
E poi maliziosamente forse vengono citati ma piccole note e Rossi tale il Popolo d'Italia data
Insomma Rossi diciamo che non non la prende bene fatto sta che farà una terribile stroncatura dei primi volumi di De Felice
Rimproverando lì e qui sta il punto di non avere messo subito in evidenza la cosa più ovvia per tutti che il fascismo era null'altro che lo strumento dei padroni del vapore
Punto ma come poteva dirlo lui
Che bisogna capire subito che allo strumento
Aspettato alla marcia su Roma per capirlo
Perché non ci ha spiegato i motivi per cui invece aveva passato queste così avevano avuto queste questa evoluzione abbastanza strana comunque non rettilinea ecco questo il punto allora qui sta
La faccenda non è che e lo rimproveriamo a questi questi nobili personaggi di aver avuto dei percorsi tortuosi o delle incertezze chi rimproveriamo di non averci alle spiegate e di aver nascosto
Di avere in qualche modo celate
Ma non voglio parlare solo di storia cercherò di essere rapido da ora in poi storie pazzo sono
Questioni di storia minore anche
Ma in questo libro si parla molto e soprattutto forse di politica che anche di grandi temi della politica anche se sempre attraverso la griglia autobiografico
Si parla della politica
Si parla della sinistra si parla in in specifico
Delle vicende dei partiti di sinistra in particolare i vertici e del PC
Ma
Si parla in modo più generale
Della politica e della sinistra
E qui la questione da queste nella la domanda che ci si pone che Ernesto si pone che anch'io mi sono posto tante volte
Perché in un certo periodo della nostra storia diciamo soprattutto fra negli anni Sessanta Settanta forse dalla fine degli anni Cinquanta
Molti ragazzi giovani come eravamo noi siamo stati così fortemente attratti dalla politica
Dico molti non tutti perché quando io andavo a scuola la maggior parte dei miei compagni di scuola della politica non importa assolutamente nulla
Si occupavano
Di musica di calcio figli di sesso come anche informale a un certo età il calcio lo praticavano anche il sesso meno devo dire in quegli anni ma comunque
Questi erano la maggior parte dei miei dei miei compagni di scuola
Quindi perché questa attrazione di alcuni molti di noi
Per la politica che poi è diventato un fatto di massa dopo ma allora appunto non era fatto di massa e perché l'alterazione per la politica
Ci spingeva fatalmente a sinistra
Perché era quasi obbligatorio
Perché andare a sinistra andare con la sinistra era sentita non tanto con una scelta per carità legittime che tutti noi abbiamo fatto tutti noi almeno qui questa parte
Il tavolo penso
Perché era sentita con un no via di mezzo fra un sogno un dovere civico e un tratto di distinzione
E qui secondo me è il problema non non non saprei dare
Una una risposta una risposta precisa
Perché probabilmente probabilmente perché
Ci si voleva distinguere proprio da quella massa incolta
Si cercava di essere qualcosa di diverso e di migliore
Mi viene in mente non so quanti di voi abbiano letto i libri di Elena Ferrante amica geniale tutte le altre cose
Che cos'è quella storia se non un
Fortissima lotta per l'ascesa sociale che coincide con l'ascesa con la
Consapevolezza culturale con l'entrata nel mondo della cultura
C'era anche questo sicuramente pro dico non in modo in modo critico Emma perché così
Perché è difficile pensare che i giovani i ventenni e anche quelli più giovani fossero attratti dalla dottrina marxista ecco
è abbastanza strano però quello era un qualche cosa era un riferimento era qualcosa che tirava le chiavi non solo per capire il mondo così si diceva ma anche per
Cambiare ambiente per per elevarsi ecco
Perché poi perché la sinistra si coltivava l'antifascismo che il momento in cui conosceva il suo rilancio dopo dopo il periodo di di Tambroni eccetera
Perché la sinistra era anche un luogo di socializzazione che era alternativa quell'altro canali socializzazione che era l'organizzazione cattolica
Chi non lo frequentava quello era portato a frequentare l'altro dispone quello che c'era che era distinti era disponibili e poi ancora
C'erano i soliti maestri vicini i tipa aderì nobili che ci rassicuravano che era bene così sul fatto che era bene così e che
Ci rassicuravano sulle credenziali democratiche del comunismo
Sì noi di questo subivamo il fascino e ne posso parlare con cognizione di causa appunto perché subivo anch'io che non sono mai stato comunista
C'erano delle evidenze che non si potevano cancellare neanche pregiudizio favorevole che mi trattenevano su quella soglia però tutto sommato non gli sarebbe dispiaciuto poterlo essere
Non ho mai avuto la tessera del Partito Comunista ho avuto quella del Partito socialista ma attenzione
L'ho sentito un po'come un ripiego ecco perché così è spesso sia deriva al Partito Socialista perché sembra che noi comunisti non senso non possiamo ma
Ma i socialisti magari magari sì dopodiché una volta
Fatta quella scelta ci se ne pentì IVA e si votava comunista magari fatto luglio ho fatto anch'io
Non sempre però
Ecco
Questa così questo atteggiamento un po'di riluttanza Nenni che nei confronti della della scelta comunista non impediva
A me come a tanti altri di condividere almeno in parte un atteggiamento che era
Fondamentalmente giustificazionista di cui avevamo bisogno altrimenti avremmo dovuto mettere in discussione troppe cose
E questo atteggiamento giustificazionista nei confronti di quelli che si chiamavano errori nella terna orrori della storia del del comunismo si giustificava appunto molto significativa è quella
Quello la lettera di Calamandrei che riporti sul sulla Cina
Ma erano veramente un milione di morti anzi ma c'era davvero un pericolo perché in tal caso per carità un milione di morti
Si possono fare qual era il punto intanto le nostre letture sulla Rivoluzione francese
Il giacobinismo
La rivoluzione francese è un blocco è salvata dal terrore senza terrore non ci avrebbe
Non sarebbe sopravvissuta
E poi non si fa la frittata senza rompere le uova per dirla in modo molto
Staliniano esattamente
Tutte queste cose appunto io
Le condividevo e non solo ma
Non potevo non pensare che il PC era la più importante forze di opposizione
Se uno voleva opporsi
E non era di destra che cosa doveva fare
Pensavo non solo che
La fine dell'anticomunismo che anche per me era qualcosa di l'anticomunismo di non di non di non bello di non buono
La fine dell'anticomunismo che ero molto ingenuo potesse servire anche a sbloccarli il sistema politico italiano arrivare al sistema politico italiano una opposizione l'opposizione del PC
E non capivo che
Il Partito Comunista tutto pensava forche
A quel tipo di prospettiva tant'è che poi quando
Venne fuori la proposta del compromesso storico li rimasi un po'perplesso operai fumosa e anche un po'inquietante molti punti di vista
Meno ancora mi poteva condizione quello che poi venne dopo l'alternativa diventata poi questione morale che cosa a ben pensarci a un terribile tradimento
E la parte per le buone delle invitato gli atti Anna quella di sostituire la politica con la questione morale
Questo è vero però ecco il compromesso storico non mi piaceva però attenzione non potevo fare a meno di apprezzare il fatto che in un momento di crisi della Repubblica italiana il Partito comunista
Si sia comportato come partito come fondatore della Repubblica
E non come i socialisti massimalisti nel diciannove venti
Chiamandosi né fuori che
Cavalcando l'ondata estremisti
E questo secondo me questo sì
Quanto sia stato per tattica quanto per convinzione
SS stato sicuramente un momento che per me Mia in qualche modo riavvicinate diciamo così da questo punto di vista è solo da questo punto di vista
Soprattutto poi appunto nel clima del post sessantotto anche qui c'è un capitolo molto molto acuto
Che si chiama Scuola di estremismo qui io non ho da posso rivendicare una certa coerenza sul perché il sessantotto non l'ho fatto mai
E non l'ho neanche mai Amato del resto hanno già abbastanza grande
Nel sessantotto io mi sono dato laureato però più grandi di me e con più esperienza di me erano i soliti grandi maestri i quali invece scrivono in questo momento devo finire lo so
Un scrivono
Un capitolo clamoroso di una storia di tra i sonde tre ecco cioè i brani che vengono riportati nel libro
Su come si fosse giunti al momento bisogna fare la rivoluzione abbattere tutto l'università alla scuola il modo di produzione capitalistico
Le gerarchie sociali eccetera scritte da personaggi diciamo di un certo rilievo intellettuale
Devo dire che colpisce ancora oggi
E infine Craxi qui la faccio molto breve
Io sono d'accordo con le cose che sono scritte in questo libro sia in positivo sia in negativo
La rottura liberatoria per molti aspetti che ha rappresentato grazie il craxismo si poteva finalmente parlare anche male dei comunisti così dico detto in modo molto molto rozzo
Laser lo sdoganamento di categorie di parole che prima non si potevano dire
Da una parte e dall'altra appunto anche questo è stato detto in sede di introduzione nelle che
L'uso disinvolto del potere delle risorse che vengono dal potere ma soprattutto soprattutto e qui io insisto
La folle a ripensarci idea
Di partire dal dieci per cento è invece di preoccuparsi soprattutto di farlo diventare il venti e trenta di sfruttarlo al meglio
Dimenticando che
Sì puoi essere un grande leader puoi esibire la forza la voi leaders ma Paesi attuali il quindici per cento il quattordici Massimo detta qui arrivato in tanti anni poi
Il Partito Socialista settore il quattordici per cento e devi tornare insieme a un qualcuno che c'è il trentacinque quaranta quarantadue
Non niente
Non ne potrei mai uscire a meno che non fai come Mussolini che fa la legge Acerbo e si fa alla Camera
A sua immagine e somiglianza
Insomma
C'è appunto una sottovalutazione di poi quello che il il gioco della del democrazia cioè alla fine poi vince chi prende i voti magari si può
Si può eludere la questa legge in qualche modo ma poi alla fine è una legge che ritorna
A imporsi non dobbiamo dimenticare tra l'altro che Craxi
A sempre governato insieme alla democrazia cristiana che avrà comunque il triplo dei dei dei suoi voti un fatto che pochi ricordano e che nel lungo governo Craxi
Quello che è durato all'ottantatré all'ottantasette chi erano i Ministri principali all'essere c'era Andreotti
All'interno c'era Scalfaro alle finanze c'era Visentini che di Craxi era nemico che più nemico non si può come si ricorda anche qua
E come poteva pensare di
Sfondare di farcela in questo modo
Degli ultimi capitoli e degli ultimi decenni non parlo anche perché non è la parte più co trattata diciamo che è quella su cui si va un po'più
Feroce anche io finisco con la fine come forse è normale che sia
Con questo ultimo che il titolo di questo ultimo capitolo Addio a tutto questo che poi viene un titolo di un romanzo di Robert Graves Goodbye protette
In cui praticamente nell'ultima parte nelle ultime pagine che non riassumerò perché sono state già citate la Marina Sereni
Dice Bach questa storia mai è finita finita perché
Tutto sommato altri sono i terreni di scontro altri i mezzi
Perché perché non gliene importa più tanto nessuno delle nostre delle nostre battaglie culturali delle nostre vite discussioni perché semmai il problema è quello di conservare di archiviare nel senso letterale del termine certe cose
è vero è vero questa storia è finita probabilmente questa guerra daremo ha detto insomma finita del tutto no
Ma comunque diciamo che grossomodo è finita però una cosa è certa e che noi noi quelli che hanno cercato un po'di rimescolare le carte di uscire dalle strettoie dagli schermi consolidati ma questa guerra non l'abbiamo vinta
Grazie
Dalla esseri Sabbatucci passiamo alla MD mancina tra aveva Mancina però grazie
Sì molte cose sono state già dette questo da un lato è un problema dall'altro però mi autorizza a toccare alcuni temi in modo anche un po'sodico
Anzitutto il tema del tradimento a cui io sono anche personalmente molto sensibile appartenente alla famiglia dei traditori sono tra quelli legale che non sono più usare un'altra frase famosa non sono rimasta fedele agli ideali della mia giovinezza
O invece ha cercato di cambiare di riconoscere debiti dispiegare non per quanto fosse possibile sia né niente
E le credenze precedenti sia i miei cambiamenti per questo sono state appunto accusare di tradimento
Tra l'altro e quindi dico questa chiave del libero scambio a me cambiamento tradimento è una chiave che mi piace molto che secondo me è molto adatta
Come chiave per illuminare la vicenda italiana del dopoguerra perché in effetti come è stato già detto non c'è bisogno che lo ricordi alcuni snodi in cui questo problema si è posto veramente sono sono evidenti
Tra l'altro di passaggio vorrei dire che il tema del tradimento va molto di moda in questo momento ci sono numerosi dice l'azienda dei suini sui BS o in una libreria
Si trovano molti libri sul tradimento in contesti tra l'altro storici diversissimi da
Da come sia andata alle rane fu sceglie a Gramsci e Togliatti oppure a Trump naturalmente
E tra questi anche il famoso tradimento dei chierici che a distanza di quasi un secolo evidentemente ancora lì con un testo ancora vivo incredibilmente
Quindi un ente un un tema sensibile ed è sensibile per la ragione che del resto Ernesto Galli della Loggia dice il cioè che
Questo è appunto una di nuovo una fase di grande cambiamento con una fase di
Di quante andamento politico e culturale nel nostro Paese ma non solo nel nostro Paese e quindi questo porta con sé tutta la tematica la tematica del tradimento
Ora è stato già detto ed è evidente del resto alla lettura del libro che c'è questa chiave di di narrazione un po'particolare che tra la storia e l'autobiografia
E l'autobiografia intellettuale con momenti di
Di grande autenticità tra l'analisi e la polemica tra la denuncia la
E l'autodifesa l'autodifesa che a volte si indovina commossa forse se non
Se non mi sbaglio per esempio nel caso Di Leo Valiani
In tutta questa ricostruzione che è fortemente polemica come del resto conosciamo bene tutta l'attività di di Ernesto molto polemica
In questa ricostruzione ci sono due obiettivi principali da un lato l'egemonia culturale della sinistra ma diciamo pure del Partito comunista
E dall'altro la debolezza della cultura liberaldemocratica disperazione vera o presunta azionista
Due oggettivi due obiettivi non certo nuovi ma qui affrontati per l'appunto nella chiave della della storia personale
Ernesto ricorda di essersi scritto nel mille novecentosessantatré al Partito socialista e di averlo immediatamente tradito votando comunista alle elezioni del sessantatré e poi fino al settantasei quando CUP
Mentre arrivava al al Partito Comunista un grande consenso sulla base della proposta Polito al compromesso storico invece Luigi se ne se ne ritiro
E ricostruisce anche i suoi passaggi nelle redazioni di mondo operaio delinquenti al criterio del Paese Sera un brevissimo passaggio Repubblica e infine l'approdo al Corriere della Sera e al terzili smog
L'impressione non so se mi sbaglio e che la e alla fine si sia trovato meglio con la cultura comunista
Nonostante la fissazione di questa per l'ortodossia che non con quella liberaldemocratica votata alla subalternità e non a caso parla molto bene della collaborazione al Paese Sera
Tuttavia la cultura comunista gli appare come la principale responsabile intanto di quella costruzione fittizia del delle del rapporto fascismo antifascismo su cui
Su cui non ritorno
Se non per dire che quelle che Ernesto sottolinea che quell'antifascismo mantenuto in vita al di là della storia della politica concreta e servito poi da collante dell'antiberlusconismo e quindi a
è morto oggi possiamo dire morto con l'antiberlusconismo cioè morto con la fine del ventennio per lo scoglio
E quindi questo uso assolutamente strumentale
A una contrapposizione politica
Questo antifascismo retorico non illuminava la realtà ma piuttosto la confondeva cioè confondeva una destra democratica col fascismo un avversario politico con il male assoluto
E la cosa che per me la più grave di tutte confondeva il compito dell'opposizione che quello di criticare le politiche del Governo e di elaborare una linea politica alternativa
Da proporre agli elettori contro confondeva questo compito con la costruzione di una frattura morale e antropologica fra due italie l'Italia degli onesti dei buoni e l'Italia dei cattivi e dei disonesti
Tuttavia
Infatti chiare le responsabilità delle del Piccin tutta questa vicenda
E bisogna interrogarsi su quella straordinaria attrazione che il PC ha esercitato tra gli anni Sessanta e il settanta i settanta fino appunto al settantasei perché subito dopo quel voto come sappiamo
E cominciato un un rapido declino del del Partito Comunista proprio perfetto della e questo lo devo dire a Marina
Molti si sono iscritti nel settanta nel settantaquattro e settantasei ma dopo proprio la politica il compromesso storico ha portato al declino del Partito comunista come sappiamo
Quindi una straordinaria attrazione che però sicché si esercitava precisamente su giovani intellettuali e ceti medi
Ora mentre io condivido il discorso sull'ambiguità congenita ineliminabile del Partito comunista e quindi sul suo essere Hilla vera ragione di quell'anomalia italiana che lo stesso PC denunciava
Mi sembra però che questo libro l'autore non si interroghi abbastanza sui motivi di questa attrazione che il PC ha esercitato in quegli anni
Tanto da
Realizzarsi quello che è stato chiamato il secondo radicamento del PC
L'egemonia culturale non mi pare una spiegazione anzi è proprio ciò che si deve spiegare
Dovrebbe spiegare l'egemonia culturale
Come mai accaduto che un partito indissolubilmente legato all'Unione Sovietica e e legato anche alla rivoluzione d'ottobre legato alle minimo Berlinguer parlano ancora di leninismo in quello screen quegli articoli sulla sulla questioni Cilento
Come mai è accaduto quindi che in un partito così legato a queste cose e poter diventare punto di riferimento di quella richiesta di democrazia e di libertà che si manifestò in Italia come in tutto il mondo occidentale negli anni Sessanta
Come mai il bastone la presa di distanza in fondo timida e non risolutiva dall'invasione della Cecoslovacchia a fugare per più di un decennio le riserve su comunisti
Come mai può capitare ancora oggi in giro per il mondo come è capitato a me poche settimane fa in un Paese asiatico di sentirsi dire che i comunisti italiani erano diversi
Dagli altri comunisti che è altra cosa dal tema politico della nella diversità di ventenni
Allora io mentre condivido pienamente il discorso sull'anomalia comunista sulla impossibilità
Del PC di essere una reale alternativa politica alla DC non per quel feticcio quell'idea
Anche questa di comodo della conventio ad excludendum ma per la sua intrinseca impossibilità proprio per questi legami
Di andare al Governo
Mentre condivido questo discorso credo tuttavia che ci siano da alcuni elementi da aggiungere alla riflessione
In primo luogo in ruolo rovesciato di comunisti e socialisti non dico niente di nuovo evidentemente però credo che questo punto sia importante per capire come il Partito Comunista potuto avere quella quell'affermazione
Nel senso che come tutti sappiamo in tutti i Paesi europei il Partito Socialista era maggioritario il partito comunica interne maggioritaria all'interno della sinistra il Partito comunista era marginale negli altri
In Italia avvenuto il contrario
Probabilmente per la forza del
Il peso del massimalismo che era proprio del del Partito Socialista forse anche per l'originalità della leadership politica togliattiano
Comunque è avvenuto il contrario cioè il Partito Socialista comunista è stato il partito più grande della sinistra il Partito socialista è stato come sappiamo finché poi non ci fu la rottura di Craxi un partito satellite sostanzialmente
Allora questo consesso ha comportato ha comportato che l'evoluzione che negli altri Paesi hanno avuto i partiti socialisti in Italia l'ha avuto nonostante le sue contraddizioni il Partito comunista e il partito comunista che ha avuto
Quell'evoluzione
E ripeto con tutte le sue contraddizioni anche
Però ha avuto con l'evoluzione quale è stata fondamentalmente l'evoluzione della socialdemocrazia europea nella seconda metà del del Novecento l'abbandono della della dell'orizzonte di classe e questo l'ha fatto in Italia l'ha fatto il PC
Il PPI c'è uscito dalla ri dalla ATI dalle categorie della della rappresentanza di classe e ha potuto in questo modo parlare a parti della società a cui un Partito Comunista normalmente non non poteva parlare
Quindi allegato le sue sorti a una idea di evoluzione della democrazia chiederò come appunto non ci sarebbe bisogno di ripetere ma lo ripeto solo per chiarezza per non ingenerare equivoci
Un'idea di evoluzione della democrazia che è rimasta ambigua che non poteva svolgersi sino in fondo appunto per le ragioni suddette
E e tuttavia è stato un elemento appunto che per quel periodo ha costituito una grande forza attrattiva del partito del Partito comunista
Se noi non non teniamo presente questo tipo di evoluzione non solo non capiamo la
L'attrattiva del dettati comunista negli anni Sessanta e Settanta ma non capiamo nemmeno poi il fenomeno
L'altro evento importante nella storia del PC che è stata la svolta la svolta dell'ottantanove la svolta di occhi
Ora la svolta di Occhetto non può essere intesa secondo me come molti fece per fanno tuttora come un banale frettoloso adattamento alla storia fu certamente un fatto tardivo
Ma fu tuttavia la presa d'atto di quella norma lì dell'anomalia appunto dell'anomalia del sistema
Politico Italia dell'anomalia della del PC dentro il sistema politico italiano
E quindi il tentativo confuso e poi indubbiamente fallito di uscirne definitivamente rifiutando precisamente quelle gambe genetico con leninismo e con la rivoluzione d'ottobre che perfino Berlinguer non riusciva neanche a concepire
Di spezzare
Che la svolta sia fallita lo testimoniano le vicende successive
Cioè le vicende contraddittorio delle formazioni posso comuniste e le convulsioni che ancora adesso attraversano il Partito Democratico a opera della componente postcomunista
Tuttavia la svolta è stato un passaggio storicamente importante che anche che anche esso io credo fa compreso per capire bene la storia d'Italia in quella fase
E poi vorrei fare un'osservazione anche a proposito dell'altro obiettivo cioè della cultura liberaldemocratica di cui Ernesto denunciata subalternità il complesso di inferiorità verso i comunisti
Addebitandolo militare alla matrice moralista e elitaria degli azionisti
Ora a questo proposito io forse scandalizzano qualcuno ma mi chiedo se non si debba andare più a fondo interrogarsi sulla debolezza di fondo della cultura liberale italiana in quanto tale non liberal democratico e liberale e cioè mi riferisco a Croce
La cultura liberale che aveva il suo maestro in croce e macro sei unità a mio parere era liberali piuttosto anomalo
Perché che liberale è un filosofo che riconosce a marzo il merito di averci vaccinato contro le al cinese che seduzioni riprendo il termine
Della dea giustizia e della della libertà che liberale è un filosofo che si inventano arzigogoli o come distinti terre per poter far luogo all'istanza materiali Istica di Marx e che sente il bisogno di distinguere tra liberismo e liberalismo distinzione come è noto e come gli rimproverò Einaudi che non esiste in nessun nel sistema del pensiero
Che non sia quello Italy quello di Croce poi tassato nella cultura italiana
Naturalmente si può benissimo sostenere che croce un pensatore originale proprio per questi innesti nulla quaestio
Però è un liberale piuttosto anomalo e la cultura liberale italiana risale ha risentito è stata debole proprio perché ha risentito di questa anomalia
è stata quindi a mio parere incapace di contrastare veramente la cultura marxista cioè uno degli dei dei motivi dell'egemonia culturale marxista sta nella debolezza della cultura liberale italiani
E alligna rischierei a dire che quella sera quell'affermazione della del Partito Comunista nella borghesia né i ceti medi nei giovani nei giovani intellettuali
Fu dovuta anche a una sorta di supplenza che sicuramente al di là delle loro intenzioni e anche al di là dei loro meriti
Chi i comunisti per una fase sembrarono poter fare anche rispetto a questa cultura liberali debole
Mentre invece io credo che fu meno debole il pensiero di Bobbio RIS nel contrasto col marxismo
Perché per esempio l'attacco di Bobbio alla quando proprio disse che non c'era un atto disse al commento naturalmente scrisse dei saggi su questo che non c'era una teoria dello Stato in Marx neanche in Gramsci
Questo tipo di questo attacco è stato un attacco a abbastanza mortale alla cultura comunista e del resto lo stesso Ernesto ricorda una frase di Biagio De Giovanni no chi dice che ha dovuto che che proprio alla
Il in seguito a questi attacchi di Bobbio ha cominciato a pensare che qualcosa non funziona nella cultura marxista quindi Bobbio ha avuto una una sua forza
Nella nel rapporto con con l'egemonia con l'egemonia Comuni io credo che Bobbio non abbia mai veramente accertato l'egemonia comunista accettato la centralità politica del Partito Comunista che però è una cosa un po'diversa
Ma l'egemonia culturale in realtà non mi pare che lui l'abbia accettato
Infine vorrei dire qualcosa sulla questione morale
Cioè su quell'impasto di moralismo applicato alla politica di giustizialismo ribellismo rivolta contro le élite
Che Ernesto individua giustamente come il vero leit motiv della politica italiana dal dopoguerra a oggi anche qui i suoi strali si dirigono soprattutto verso l'eredità azionista
E anche l'adozione di questo punto di vista da parte dei pc berlingueriano viene visto se non mi inganno come dovuto soprattutto all'influenza azionista
La mia impressione è che se l'eredità azionista certamente forte in Italia basti pensare a a MicroMega e al gruppo di libertà e giustizia
Però il tema distruttivo della questione morale non avrebbe potuto crescere come ha fatto se non ci fosse non avesse trovato le sue radici anche in un'autonoma tendenza da parte dei Comunisti Italiani
E qui a mio parere ha contato l'incapacità del PC berlingueriano che pur affermando a parole ancora il legame con leninismo però sentiva la la non spendibilità della cultura tradizionale del marxismo leninismo tradizionale mi ricordo il dibattito sul trattino se bisognava togliere trattino non toglie tra
E prima del centrosinistra c'è stato anche il piattino del marxismo e leninismo
Allora remi con i trattini nomina sì la storia dei cretini
Dicevo il PC berlingueriano sentiva insufficienza di quella cultura
Però non era in grado di di trovare una via d'uscita ragionevole non era in grado precisamente perché non era in grado di cambiare perché non era in grado di guardarsi dentro non era in grado di fare i conti di dire questo non va bene
Non era in grado di fare i conti con la rivoluzione d'ottobre eccetera eccetera prezzi ricordiamoci la spinta propulsiva
E per non cadere e per l'ossessiva volontà di non cadere nelle braccia dell'odiata socialdemocrazia si lasciava deperire la cultura comunista senza dirlo senza fare un bilancio essenza
Fare una resa di una resa dei conti
Allora a me pare che non fu una cultura azionista quella che venne assunta dal cc in modo abborracciato per sostituire l'antica cultura comunista ma fu invece una certa cultura cattolica o comunque spezzoni di cultura
Di cultura cattolica a sua volta in quegli anni esposta alla deriva a una deriva a sinistra del terzomondismo e dell'anticapitalismo cioè è stato lì che si è creato
Quell'impasto abbastanza equivoco di
Appunto spezzoni di cultura cattolica spezzoni di tradizione comunista che hanno dato origine alla a un marasma culturale in realtà a un marasma culturali in cui il PD siete il P.C.I. scusa
Beh lapsus si è trovato dopo il fallimento del compromesso storico
E che a a ha costituito il terreno di coltura della questione morale
Perché questa cultura così in come dire in lei mal mal digerita questo agglomerato culturale mal digerito
A quel significato anche l'abbandono di una politica giusta o sbagliata spesso anche sbagliata ma comunque fondata sull'analisi delle condizioni reali del Paese
E ha significato invece l'adozione di un atteggiamento moralistico appunto i cui danni sono noti
Io credo che abbia ragione che duro dirlo ma credo che abbia ragione Craveri quando dice che Berlinguer è stato uno dei responsabili del introduzione dell'antipolitica nel discorso pubblico italiano
E che il PC io aggiungerei che il PC a
Per
Tutta una in una grande responsabilità per una grande responsabilità storica per a vedere come dire tirato su un discorso
Anche in un discorso anti istituzionale perché ci ha sempre avuto un doppio canale cioè da un lato un discorso istituzionale fatto soprattutto nei gruppi parlamentari appunto negli tra i leader politici
Ma poi nella nella cultura di base e ci è stato anche molto invece un atteggiamento ribellismo un atteggiamento anti istituzionale c'è stata la giustificazione della violenza fino a che non fino a che non sia invece giustamente ebbene
Preso condannato il terrorismo e preso le distanze del terrorismo
Quindi insomma io vedo questo un po'questo accrocco tra cultura tra e esaurita esausta cultura comunista e un certo tipo di cultura cattolica vedo in questo le origini della questione dell'arte la fase attuale della
Della questione morale
Qualcuno potrebbe non mi riferisco qui Ernesto qualcuno potrebbe farne trarne la conclusione che il PD e qualcuno ha fatto che il PD sia lecito ultimo di questo processo di simbiosi tra cultura comunista cattolica
Io penso invece che non sia così penso che il PD rappresenti il tentativo di sottrarsi a quel tipo di incontro per ritrovarsi sul terreno non più del moralismo ma della politica
Un tentativo sul quale aggravato finora grava ancora l'incapacità del filone postcomunista di fare i conti con se stesso e dunque di congedarsi definitivamente non tanto dalla storia del PC che è morta e sepolta da tempo
Ma precisamente dalla costellazione culturale del periodo berlingueriano
Nel quale io vedo che riprendere il tema di questo libro l'approdo ultimo dell'opportunismo comunista cioè di un cambiare senza dirlo senza fare i conti
Senza trarre le conseguenze e sollevando sugli altri appunto il polverone dell'accusa di tradimento
Grazie grazie laureato
Ministro
Te la parola ecco almeno affronterò a sinistra grazie prego
Bene allora io non parlerò di storia cercherò di di di trarre alcuni spunti di di porre insomma l'attenzione alcuni spunti che mi hanno
Interessato alla natura di questo libro
Che ho apprezzato anche perché andrà non dopo alcuni giorni o in alcuni giorni di vacanza quindi avevo
Alta molto tempo libero stranamente quindi il referendum ha avuto questo effetto benefico l'esito del referendum che ha regalato qualche giorno di riposo
Tanti anni ecco son quelli positivi cui però insomma sarà bisogna no lo apprezzato per alcune questioni che mi sembra siano questioni molto attuali e quindi invece parla visto io parlerei di attualità
Mi ha interessato molto l'ultimo ultimo passaggio che ha fatto Claudia Mancina ma la prima la prima questione che vorrei porre questa intanto il libro
Si chiude con un io parto dalla fine anch'io ci credo in questa constatazione amara cioè del fatto che non vi sia più
Nella nella coscienza insomma la la necessità di di
Di ragionare sul passato di difendere il passato e quindi sul
Sul ruolo che la storia invece potrebbe e dovrebbe svolgere nella politica
Io credo che questo sia molto
Vero sia molto reale questo pericolo ce della
E che si è anche un po'dovuto però non esclusivamente a una scelta dei partiti
Ma che sia dovuto anche a un contesto culturale in cui siamo immersi in cui il passato
E già quello che è accaduto tre minuti fa perché la inondazioni di notizie di informazioni e la nuova rivoluzione industriale
Determina una
Una relazione col passato totalmente differente rispetto a prima e quindi
Helmut sarebbe molto importante dovrebbe essere oggetto di riflessione credo lì e di formazione politica la la lettura la rilettura della storia per esempio è molto utile io ho trovato molto utile in questo periodo
La lettura di di un libro che parla delle condizioni che erano in Europa negli novecentoquarantasei
Per capire che cosa era l'Europa dopo la guerra che cosa è stata la guerra nella vita delle persone
E quindi è molto importante e credo che questo questo primo messaggio che Galli Della Loggia da
Cioè attenzione nella storia pilota con un tono di pessimismo dicendo che linea reti in poche come sacerdoti di questa
Di questa
Diciamo religione storica
Ma invece io credo che sia un anche un appello ed è un appello che non deve cadere nel vuoto perché dietro all'altro alla lettura alla formazione sulla storia
C'è un pezzo anche della solidità del sistema politico che rischia di essere cancellato
Sostanzialmente i partiti rischiano di essere cancellati da questa assenza di
Lettura storica dei fenomeni di interpretazione storica dei fenomeni
E anche di ragionamento critico perché la storia comunque che convoca la storia comunque in movimento quindi richiede sempre come lei scrive un adattamento una capacità
Di di lettura nuova ecco quindi questo tema del della storia collegata ai cambiamenti
è un tema che io trovo molto molto importante per la nostra situazione attuale il cambiamento non presuppone
La volontà di cambiamento non presuppone l'oblio delle della storia né delle radici nell'oblio
Dei principi a cui sei attaccato anzi
Il cambiamento proprio perché la parola greca dice curva significa curvare piegarsi il cambiamento non è mai un'abiura verso il passato e casomai un adattamento del tuo percorso è questo
Questo senso di
Questa laicità che si trovi in tutte le le pagine di questo libro io la condivido molto pur essendo cattolico
Perché credo che
Credo che dietro ci sia una sostanziale affermazione della libertà del pensiero e della persona
Che è un po'agostiniana Agostino diceva che perché ci fosse un inizio è stato creato l'uomo cioè l'uomo è l'unico soggetto reale di cambiamento l'uomo come singolo l'uomo è capace di dare vita a cose inaspettate quindi
Dietro questa affermazione
Così questa rivendicazione del fatto che si possa cambiare anche cambiare radicalmente opinione uscire dagli schemi prefissati uscire dal
Dal nonno genitali diciamo della città in cui vivi è una prerogativa tipica dell'uomo quindi a fare continuare ad affermare questa cosa non significa essere né laici e cattolici significa essere coscienti
Che l'uomo è la risorsa che costruisce comunque la storia e la società ed è capace di cambiarla ed è capace di cambiarla quindi
E questo approccio mi ha trovato mi trova molto interessato e ripeto
Sono un sostenitore del fatto che il cambiamento non significa negazione delle propria delle proprie cocaina radici me delle propria storia o appunto ignoranza della propria storia
Da qui la seconda questione che volevo porre l'attenzione e che io ritengo centrale sempre per l'attualità è il tema dell'assenza dell'idea della nazione
Questo è un tema centrale anche per la sinistra
è molto diciamo ben descritta qui il tentativo di recupero di Ciampi appunto
Ed è chiaro il tentativo di recupero di Ciampino
Che
Però appunto è vero ed è interessante la teoria sul perché non non siamo riusciti a far crescere miriadi di di nazione di patria e molto interessante e credo che sia molto
Anche questo deve essere molto getto di riflessione attuale
Perché attualità questa analisi per un semplice motivo che oggi
Sì assistiamo
In quasi tutti i fenomeni che abbiamo osservato negli ultimi mesi ha un forte bisogno di identità e di territorialità e di identificazione
E io sono tra i sostenitori sono tra coloro che sostengono che l'idea di nazione l'idea di radicamento territoriale l'idea di patria e l'unica
Risorse che noi abbiamo per opporsi alla democrazia dei populismi e ai nazionalismi
E solamente stabilendo i confini che noi possiamo avere il coraggio di chiedere di oltrepassare i confini senza confini senza identità
Senza una identificazione con la nostra storia e con la nostra lingua con i nostri costumi con i nostri difetti senza tutto questo non c'è una possibilità
Vera e seria di creare una comunità civile la comunità civile a le persone normali hanno bisogno di identificarsi
Di avere un'identificazione e non c'è niente di più naturale che identificasse con la casa dei padri cioè con la patria
Quindi la parola patria non va lasciata la destra questa è la mia profonda convinzione è stato un grande errore quello del Po avuto paura dannazione della patria
Perché la parola patria è
Un elemento di sicurezza tanto quanto e forse anche di più oggi
Rispetto in cui i fenomeni di globalizzazione determinano certamente la possibilità per alcuni infortunati di viaggiare sempre e di vivere inviare opportuna per altri
Determinano un senso di smarrimento e di paura di cui una sinistra normale non può non farsi carico evidente questa concetto di patria e nazione va declinato in maniera mite in maniera inclusiva in maniera
A terra sta ma non può essere omesso dal dibattito politico dal lessico della politica e quindi questo elemento che io trovo assolutamente
Centrale ed è una sfida assolutamente importante quella di capire come costruire progressivamente
Un patriottismo intorno all'idea di nazione intorno alla bandiera io dico anche tenendo dalla mia città dove noi intorno al patriottismo costituzionale del patriottismo dalla bandiera abbiamo cercato di provare a dare un senso di
Ovviamente
Facendolo da periferia insomma quindi non basta però credo che questo invece la politica nazionale
Debba riflettere moltissimo su questo questo
Questo senso di spaesamento che osserviamo è un senso di spaesamento veramente importante non si può semplicemente commentare Trump come un
Un
Una persona estemporanea
Il il protezionismo è e sta diventando un'opzione disponibile
E con grandi e è evidente che
In una può
In una politica in cui c'è una dittatura dell'economia cosa che io non condivido che la politica si faccia sempre dettare i ritmi e i tempi
E i temi dall'economia però in un almeno per in considerazione del fatto che questo comunque ha conseguenze economiche enormi bisognerà riaffrontare
Scusatemi riaffrontarlo ripeto
Credo avendo la Costituzione molto presente avendo i valori costituzionali molto
Molto più approfonditi di quello che siamo riusciti a fare con referendum che da questo punto di vista è stato un'occasione persa per attivare un patriottismo costituzionale reale
L'altra questione e la questione morale
Ho sempre considerato questo tema un tema centrale credo che qui ci sia
Un discorso di verità per usare però per prestare per usare Pericle a prestito diciamo c'è in realtà qui la citazione che Galli Della Loggia fa
Sia dell'apologo sull'onestà nel Paese corrotti di Calvino sia dell'analisi che ha fatto Magatti sia un elemento assolutamente importante
E qui c'è un grande ed ero da questo punto di vista io condivido la tesi che
Esposto Claudia Mancina cioè del fatto che Berlinguer in qualche modo
Con il tema della diversità ha creato le premesse anche ai movimenti che oggi sono movimenti
Come Cinque Stelle appunto che fanno di questa diversità morale voi nelle aule del Parlamento la trovate tutti i giorni ma anche sui giornali il tema della diversità morale
è un tema
Assolutamente importante nell'attualità perché appunto abbiamo degli interpreti di questa diversità morale
E la diversità morale a in sé interroga su una questione e cioè
E aiuta identici si può diciamo diventare concreta solamente se trova il nemico quindi
Per i cinque stelle ma per delinquere i nemici e non tutti quelli che non facevano parte degli onesti
Questa divisione un po'manichea della società eludere il tema principale che invece ben spiegato cui e cioè che appunto non sono le grandi tratti che dei partiti col corruttive non è Craxi la causa della corruzione in Italia non a caso la corsa in Italia
La compartecipazione di
Tutti a un sistema di corruzione in cui i poli di cui i politici sono
Una parte importante quando la politica era molto limitata dal denaro quando
Dire va sopra le sue possibilità
Una parte importante certamente quando il sistema dei partiti aveva molto occupazione delle dell'economia e quindi quando è cominciata la degenerazione dell'occupazione dell'economia
La politica era certamente centrale e certamente centrale sul tema del della questione morale quando
Come ancora accade c'è troppa burocrazia e quindi per poter ottenere una cosa un cittadino deve chiedere un piacere questa per banalizzare però non è da questo punto di vista che si affronta la questione morale in questo Paese
E qui c'è da chiedersi qui c'era non c'è una domanda non c'è la domanda e quindi non c'è nemmeno la risposta
C'è da chiedersi come riproporre il tema della questione morale che così fondamentale per il funzionamento di questo Paese così fondamentale senza cadere nel nel Tizio che dal dopoguerra in poi ci ha accompagnato
De
Sarebbe interroga importante interrogarsi almeno dal mio punto di vista dal punto vista la mia provenienza anche sul ruolo che la Chiesa cattolica non han giocato in questa cosa
E quindi sul fatto della formazione del
Perché
Non lo so se sia
Cioè non so se sia
Stata l'unione tra il Partito comunista certo la cultura comunista la cultura cattolica determinare questo
Questo moralismo italiano eccetera o questa presa di posizione e la cosa che di cui il però si sente molto il bisogno
Credo nella politica e di ricominciare alla mettere alcuni principi che non siano
Principi variabili cioè abbiamo bisogno assolutamente di ritrovare alcuni principi fondanti dentro l'azione politica
E che siano
Non frutto di gli accomodamenti una con una concezione un po'Machiavelli cava che siano
Frutto di una rivoluzione culturale di una rivoluzione
Seria dei costumi di questo Paese perché
Questo è un Paese che paga un prezzo altissimo laburista e l'efficienza alla mancanza di una moralità diffusa mettiamola così alla mancanza di un senso etico diffuso manca senso etico delle istituzioni
Manca senso etico appunto del
Delle della comunità ha un senso di comunità diffuso
Individualismo è molto spesso visto come appunto la
Una valorizzazione di individui molto spesso vista come in contrapposizione
Alla
E alla conciliazione con l'ingresso con gli interessi collettivi quindi esista un discorso molto politico molto serio
Molto importante che va sviluppato anche su questo tema
E credo che avere posto questa questione anche da un'ottica così
Che magari non
Punto e non del tutto io
Detto come come prospettica cioè come capaci di dare poi un contributo vero alla vita politica nostra credo che sia una input merito di questo libro
Concludo ricordando ritornando a quello che ho detto all'inizio c'è sul valore delle delle persone e sul valore del dubbio come e della capacità di cambiare
Deve Foster Wallace che è uno scrittore americano che è morto suicida come sapete racconta nel pallido un bellissimo episodio dice quando fare due chiacchiere con un amico chiacchiere leggere ogni tanto guardano negli occhi
Poi a un certo punto fisso negli occhi e degli
Cosa cioè che non va
E lui diceva fili che risponderà ma non c'è niente che non va perché mi fai questa domanda
A toglierla ripeti cosa cioè che non va era lui a un certo punto dirà come hai fatto saperlo che c'è qualcosa che non va
Perché ognuno di noi nella sua vita ha sempre qualcosa che non fa vi siete risposta ruolo se cerca di nascondere agli altri
Questo Paese avrebbe bisogno di dieci ogni tanto qualcosa e sono le cose che non vanno ce li riassumo con più serenità con più tranquillità anche perché
Appunto io e lui ha sempre qualcosa che non va quindi questo approccio ci dà anche questo contributo grazie
Grazie R. io va be'come ha come ha visto l'autore l'abbiamo letto il libro poi ognuno l'ha letto come riapparso diciamo così io mi ero
Riconosciuta tantissime questa frase presso
Ci andavamo sempre più convincendo eravate voi a insomma che per riuscire ad avere il Paese in cui si sia ci sarebbe piaciuto vivere
Bastava la democrazia parlamentare quella in cui è possibile attuare anche la riforma più radicale a patto di convincere la maggioranza degli elettori
Ma anche quella in cui le leggi finché non si cambiano si rispettano e c'è chi le fa rispettare insomma eravamo diventati dei riformismi pre-riforma visti i radicali
C'è ancora spazio per questo prof
Alla parola l'autore adesso il Vice quello
Per per per credere in questo sì che poi questo possa essere trasformarsi in realtà questo io così rimane e rimane il dubbio naturalmente
Io non raccoglierò nessuna delle mille mille suggestioni che sono state proposte dai relatori voglio soltanto ringraziare tutti a cominciare appunto naturalmente dal Presidente
Marina Sereni che così
Hospital mente ha offerto queste aule
Che sono
Del Parlamento sono di tutti quindi però insomma spesso sono scusi
Riservati a pochi veramente sono molto grato dell'attenzione anche con questo tipo è stato letto come
Ha detto da stessa Presidente sereni diciamo sì non può che farmi molti piacere
Voglio dire soltanto una cosa che mi è venuto da pensare
Proprio nelle ultime
Battute ma anche notare un intervento di
Di Giovanni un po'
Tutto a cominciare dal
Dalla fine appunto io penso che se un giorno un giovane italiano di venti anni di oggi spogliasse l'indice dei nomi di questo libro
Non saprebbe assolutamente dire chi sono le persone citate
Ma credo neanche
La metà ma neanche un decimo riuscirebbe a
A dire chi sono a dire qualche cosa
Io credo veramente che nel nostro Paese si trova con un problema di frattura con il passato
Ministro se ricordi quando in Consiglio dei Ministri
Si parla della scuola dell'istruzione dei programmi scolastici perché questa cosa
Ha avuto appunto nella scuola nell'istruzione programmi scolastici che hanno ridotto il numero della storia lo sa che il numero delle ore dedicate all'insegnamento della storia è stato ridotto negli ultimi anni nelle scuole italiane
E questo poiché che la conseguenza
Questo libro
E
Diciamo si sono di un libro molto generazionale come è stato detto nella mia generazione la nostra generazione insomma
Quelli i famosi figli della Repubblica aprile sono nati con con la Repubblica e che è stata condannata alla politica forse perché
La Repubblica stesse così intrinsecamente piena di politica fin dalle sue origini e il frutto del
Di un giunge una volontà politica di una catastrofe politica qual è stata la guerra comunque la mia generazione la nostra relazione è stata condannata alla politica
Ancora adesso ci portiamo il peso di questa condanna in un certo senso nel senso che
Poi figuriamoci facendo gli storici del Giovanni c'è un nesso così forte tra politica e la storia che è impossibile sottrarsi
Ed è andasse a sinistra si queste un problema ciò perché è andata a sinistra
Me lo sono chiesto ancora di più un membro chiedo stasera sentendo le vostre osservazioni che
Spingono molto in questo perché le nostre relazioni sistema io credo
Per una ragione buone sia negativa come spesso le ragioni della storia delle società umane
Perché la sinistra non è apparsa in quel momento particolare in quel Paese erano gli anni Sessanta un po'un momento cruciale della modernizzazione del Paese
La sinistra ci è apparso il partito della modernità per eccellenza abbiamo De Mita per eccellenza
E
Questo mentre invece tutto il resto i liberali del mondo liberaldemocratici socialisti che si erano meno moderni dico rioni sarà più moderno e
Anche se poi sappiamo tutte le reticenze così ma
I comunisti ecco forse il partito con il i comunisti quelli che nella società italiana votavano per il Partito comunista
Era la parte più moderna della società e quindi
Esercita un'attrazione sui giovani che vogliono essere attualmente sempre degli avanguardisti sostanzialmente
Però siamo andati a sinistra anche per una ragione
Sbagliata molto sbagliata non perché ci
Prassi se c'è il Piccini Stalin e quelle cose di riunione serio non per un'altra regione io credo che oggi vedo almeno credo di vedere con chiarezza perché noi e i giovani generate facevamo parte
Di un fatto che comune a tal
Il piombo nell'ASS nella storia
Della cura democrazia italiana cioè c'è in questo Paese una in cultura di massa di tasse che si presenza nelle forme del massimalismo
C'è un massimalismo culturale di massa in Italia
Di estraneità all'idea che la democrazia significa il compromesso significa la moderazione
E il moralismo che così forte e tenace
Io qualunque cosa scrivo sono accusato dal cinque selettori sulla mia mese sei un trend importa Gabana hai detto il come gente che si inventa le cose che io
Ma
Ha bisogno di criteri io sono un poco di buono invenduto venduto allora Cesare la prima cosa sono inventate
C'è questo e i giovani sono
Portarsi al massimalismo noi eravamo Aversa sia perché il Partito comunista
Come è già capitato di dire esercitato una sana funzioni da un lato è stato una specie di caffè con della democrazia italiana cioè a impedito pazienza non
Democrazia
Italiana scivolasse verso reale la reazione verso il terrorismo verso il clericalismo anche
Cioè il
Ma lo ha fatto alimentando Raffo facendosi forza di questa in cultura
Di massa del popolo italiano questo massimalismo che non ha cancellato lo ha incanalato va disciplinato con la sua forza con la sua intelligenza così mandarlo a maleducato nome non è vero che il Partito Comunista esercitato una funzione pedagogica
Si è servito del massimalismo perché appunto chiusi rafforzare se stesso il suo ruolo di cartelle con indispensabile alla democrazia greca italiana
E ne eravamo appunto volevamo essere moderni ci tenevamo massimalisti e quindi
Tragicamente eravamo di sinistra mai detto che sul
No ma eravamo massimalisti non sapevamo cos'era la democrazia avevamo l'idea massimalista della democrazia e
Queste
Cioè non ci rendevamo conto che la democrazia è una cosa dirige
Criticità ci sono Paesi che hanno antica tradizione democratica che ce l'hanno quest'idea non si aspettano grandi cose non si aspettano che appunto del fare ci sia il sol dell'avvenire dietro la democrazia
Ma punti quindi tollerano una media
Diciamo così i disonestà una media e inefficienza ma non non credono come noi abbiamo creduto
Che invece tutto questo potesse essere cancellato
Con un colpo bacchetta magica in questa
Elemento
Vi in cultura non democratica di massa che c'è in Italia e ancora oggi fortissima Berlinguer è il personaggio politico più popolare della storia democrazia italiana
Non De Gasperi non Vannoni non Taviani io tre Melloni deve dire che pur
Fulloni rese adesso
Per via verso ha detto il primo
Primo socio abbiamo accertato cioè nessuno ha mai fatto un film sia stata
Diciamo stare sarà così
Ecco adesso appunto che
L'astuto Veltroni fa un film su Berlinguer naturalmente
PM
Bene ancora grazie a tutti quanti
Mi avete fatto molto il piacere di ringrazio
Quale