Costruzione e rinnovamento. Dossetti tra Costituzioni e Concilio

Ah inizia il convegno dal titolo costruzione rinnovamento Dossetti fatto istituzioni e Consiglio
Signor Presidente della Repubblica l'accolgono e la salutano alla Fondazione i suoi membri a nome dei quali parlo io la più giovane dottor andar della fondazione stessa
E l'ultima a essere divenuta partecipe di una delle preziose eredità che don Giuseppe Dossetti ci ha lasciato
Oggi a poco più di vent'anni dalla sua morte siamo qui per rileggere e riflettere su tale patrimonio e per ricordare l'instancabile impegno ecclesiale politico della vita di Dossetti
Ho ricordo questo che ci spinge ancora interrogarsi sui fatti e sui problemi fondamentali della chiesa e della storia
Questa sala nella cui sobrietà abbiamo l'onore di incontrarla è quella nella quale Dossetti iniziò nel mille novecentocinquanta tra un'esperienza di ricerca di vita cristiana e di passione riformatrice
Pochi anni dopo la vita di preghiera e di lettura della Sacra scrittura Zenero alla famiglia monastica
Mentre la vita di studio continuo con la stessa passione grazie al lavoro di tanti tra i quali non possiamo non ricordare in Alberigo e Nino Andreatta
Il cui lascito si concretizza in un regolare critico inflessibile una parsimonia leggendaria e uno stile di lavoro improntato alla pensione per legare la ricerca scientifica alle questioni urgenti dell'oggi
Lei conosce gli studi che stiamo conducendo ognuno dei quali è frutto di questo impegno intellettuale
I Consigli ormai come ricordo un se n'era dunque decreta la storia dell'ecumenismo lo studio sull'elezione episcopali la figura di Benedetto quindicesimo la realizzazione dell'enciclopedia luterana l'edizione critica dei testi di don Milani
La partecipazione all'edizione degli scritti di Aldo Moro e al DD
L'analfabetismo religioso e l'infrastruttura resilienza la cattedra unisco sul pluralismo religioso era pazze European Academy of religione
Noi trenta italiani e non europei non di cui sono tre sopra i quarantacinque anni lavoriamo questi cantieri con tutto il rigore e la serenità di cui siamo capaci
E siamo fiduciosi che il nostro Paese che lei oggi qui rappresenta percepisca il significato generale di questo lavoro minuto e se è vero
Grazie dunque di questa visita ed aver onorato quella sua Presidenza questo pomeriggio di studi nel quale rifletteremo sul ruolo di ricostruttore e di costituente di don Giuseppe Dossetti
La cui bozza è stata ed è ancora in grado di richiamare le coscienze ai valori alti
Pomeriggio di si tiene quattro settimane dopo la scomparsa di Paolo Prodi che è stato protagonista dei primi anni della fondazione e che questa sera vogliamo ricordare con lei e col Presidente Prodi
Rinnovo quindi a lei allarmista fedeli ATO Matteo a tutti a tutti il benvenuto
E prego Enrico dalla volti professore di storia del cristianesimo nell'Università di Chieti di prendere la parola sulla fabbrica del magistero il redattore pazze Iano
Signor Presidente della Repubblica eccellenza reverendo insieme signori Ministri autorità tutte voi tutti che avete cortesemente accolto il nostro invito
Il primo ottobre mille novecentosessantadue Papa Giovanni ricevette in udienza cardinale caro i ricercatori dell'allora Centro di documentazione di Bologna
Venuti a offrire in omaggio il volume che raccoglieva le decisioni dei concili ecumenici frutto delle ricerche condotte nel triennio precedente
E quando l'arcivescovo di Bologna egli presentò il sacerdote intavolare nera neppure cinquantenne che accompagnava questo gruppo Papa Giovanni esclamò compiaciuto finalmente conosco il famoso Dossetti
Quest'ultimo abbia abbandonato definitivamente da pochi anni di impegno politico che era anche la condizione che aveva favorito i suoi maggiori contatti con la Santa Sede
Ma non era stata la politica la prima occasione di rapporto tra Dossetti il Papa e i suoi collaboratori
Pensi il suo lavoro di canoni Istat
Nel volume celebrativo che al compimento degli ottant'anni mille novecentonovantatré offerto Dossetti dall'Istituto precedenze religiose
Era contenuta anche una bibliografia dei suoi scritti che riportava un'informazione che sino a quel momento non aveva mai avuto il crisma dell'ufficialità
Vale a dire l'attribuzione Dossetti della redazione di un testo uscito nel mille novecentotrentanove ma a nome di Agostino Gemelli Dossetti all'epoca aveva ventisei anni
Intitolato le associazioni laici consacrati attivo nel mondo memoria storica giuridico canonica
Si trattava di una piccola monografia dedicata a un tema che stava particolarmente a cuore Rettore dell'Università Cattolica ma non meno al giovane Dossetti
Vale a dire il riconoscimento canonico di quelle nuove esperienze che stavano sorgendo in tutta Europa e che coinvolgevano laici donne e uomini
Determinate consacrarsi a Dio pronunciano dei veri e propri voti ma continuando a condurre una vita quotidiana del tutto simile almeno esternamente a coloro che invece non avevano pronunciato alcun voto
Una contrazione una condizione quella di laico consacrato che era per intenderci la stessa creda Dossetti sin dal suo approda a Milano nell'autunno del mille novecentotrentaquattro
Si trattava di esperienze che scaturivano tra l'altro dalla più diffusa crisi che interessava gli ordini religiosi ancora apparentemente fortissimi
Gemelli aveva messo al lavoro Dossetti affinché definisse le basi giuridiche per un riconoscimento ufficiale di queste nuove esperienze
Per presentare pure le sue conclusioni e Pio undicesimo il Papa che aveva tenuto a battesimo l'Università Cattolica e col quale Gemelli era stabilito da sempre una fondamentale sintonia
Già nell'immaginava che il Papa avrebbe rapidamente confermato tali conclusioni giungendo a riconoscimento canonico di questi sodalizi i laici innanzitutto del proprio dalle elezioni cioè i missionari della legalità
Il fatto che i gemelli si fosse rivolto per questo lavoro proprio Dossetti ed indicativo anche dalla grande fiducia che riponeva in lui
Già nel suo lavoro di tesi discusso qui a Bologna nel mille novecentotrentaquattro Dossetti appena evidenziato una particolare metodologia di lavoro
E lo spingeva costantemente a un impegnativo ma fruttifero lavoro di scavo per risalire alle fonti più remote del diritto e non ad arrestarsi come pure facevo molti suoi illustri colleghi sulle loro interpretazioni più recenti
Ed era questa la ragione che facevi Dossetti uno studioso particolarmente adatto all'incarico affidato deve gemelli
Il Rettore Non è infatti bisogno di chiarire assumesse imbelle rassicurante forma ciò che la dottrina più recente aveva detto sull'argomento per questo la Curia romana avrebbe potuto benissimo fare tasse
Ma lei ha bisogno e precisamente di qualcuno che fosse capace di andare l'apice della questione
Senza complessi di inferiorità per mettere a fuoco gli elementi centrali irrinunciabili dello Stato e la vita religiosa e valutare se e in che modo questi nuovi socialisti laici si differenziavano delle forme di vita religiosa tradizionale
Occorreva qualcuno e fosse dotato di capacità di discernimento delle fonti ed in tutto ma anche qualcuno che con onestà evitasse di confondere i propri desideri con il diritto positivo
Consapevole di ciò Dossetti aveva redatto un testo che guida delle torni vari livelli della questione approfondendo anzitutto in che cosa consistesse la perfezione cristiana
Questa aveva scritto Dossetti consisterà principalmente nella carità i cristiani potevano vivere in modo principale essenziale osservando i precetti
Mentre i Consigli circa la povertà la cassetta e l'obbedienza rappresentavano un mezzo accessorie procede fare in modo più completo generoso sicura e facile i precetti
Dossetti indicava però anche la necessità di non produrre una sovrapposizione tra la perfezione e lo stato di perfezione
Per lui era evidente che l'essenza dell'atto di consacrazione risiedeva nel proposito di offrirsi ed io in modo definitivo essenziali serve
Dunque
Le più tradizionali forme di consacrazione che si erano sviluppate per secoli andavano comporre soltanto come mezzi e consentivano una stabilizzazione giuridica dell'atto di consacrazione ma non ne esaurivano l'essenza
Non sette aveva quindi voluto spostare il campo dei molti equivoci che trascorre dei secoli aveva trasformato in dati apparentemente costitutivi ed è inteso replicare che opponeva argomenti che alla verifica della tutela delle fonti non reggevano
Così
Aveva avuto buon gioco anche nel reagire all'obiezione anzitempo mossa agli dal cardinal Gasparri che tutto era fuorché un giurista improvvisato
Che il suo argomento contrario riconoscimento di nuovi sodalizi fondato sull'assenza la prescrizione da Vito comune non abbiano a fondamento
Giacché la dottrina canonisti ca all'unanimità aveva stabilito che la vita comune non apparteneva all'essenza della vita religiosa
Dossetti anzi ricordava come tanto nel decreto di Graziano come decretati gregoriani erano stati accolti teste dei qua nei quali era riconosciuto in modo pubblico e Canonico
Lo Stato religioso I vergini professa e che erano rimaste a vivere nelle loro case
Tutta la memoria compilata Dossetti è stata rivolta e perciò profilare le nuove assunzioni laici come strutture che includevano persone che in tutto e per tutto vedevano uno stato di vita del religiosa
E se dunque costituivano un reale paradosso
Perché si trattava di esperienze con un retroterra di secoli e che l'inizio del ventesimo secolo stanno conoscendo una crescita esponenziale eppure erano state ignorate del tutto dal nuovo Codice di diritto canonico
Dossetti aveva insistito sull'assimilazione dei laici che appartenevano queste successioni a coloro che vivevano a condizioni religiosi all'interno del Congresso de delle comunicazioni e degli ordini esistenti
Eppure concludeva la sua memoria perorando non un'assimilazione giuridica delle associazioni laici alle strutture religiose esistenti
Bensì la definizione di un nuovo stato giuridico di per questioni diverso da quello già contemplato nel Codice
Questo perché le nuove associazioni aveva un fine in programma radicalmente innovativo rispetto al passato vale a dire il servizio di Dio nel mondo
All'inizio del mille novecentotrentanove la memoria venne prontamente consegnata Pio undicesimo ma l'improvvisa morte di Papa Ratti nel febbraio del trentanove congelò le speranze apertura gemelli un rapido riconoscimento delle associazioni laici consacrati
Dossetti non poteva certo rassegnarsi a chiudere in un cassetto il suo lavoro di ricerca e nere impiego una minima parte nel saggio dedicato all'analisi del concetto giuridico dello Stato religioso in Sant'Ambrogio pubblicato nel mille novecentoquaranta
Sulla memoria e trentanove in possesso delle congregazioni vaticane sceso il silenzio
Gemelli tentò di stabilire anche con il nuovo Papa Pio dodicesimo un proficuo rapporto impegno i docenti della Cattolica in un lavoro di analisi dei messaggi pontifici sull'ordine sociale
E fu proprio in occasione del lavoro di studio le radio messaggio natalizio del mille novecentoquarantadue che Dossetti si impose nuovamente all'attenzione della Santa Sede
E accaduto infatti che il giovane assistente della Cattolica analizzando il contenuto del radio messaggio di più dodicesimo avesse concluso che il Papa in un celando il concetto di sviluppo della persona umana
Avesse deviato trattenersi dalla tradizionale posizione di indifferenza della Chiesa rispetto i sistemi di governo e avesse preso posizione rispetto alla forma Stato schierandosi a favore della democrazia
L'intuizione di Dossetti spinse gemelli a scrivere la Segreteria di Stato per verificare se essa avesse fondamento
Ma dalla Terza Loggia si affrettarono smentire questa conclusione la Santa Sede fuori Plicato non aveva inteso in alcun modo prendere posizione rispetto alla forma Stato
Il tenore di questa risposta deludente per il gruppo milanese era anche comprensibile
La guerra era ancora in corso c'era un concordato da difendere e al di là della crisi oggettiva in cui versava regime fascista restava impossibile prevederne gli ulteriori sviluppi
Intanto però il nome di Dossetti non era più ignoto per più del vicinissimo così come per monsignor Montini
E sarà tanto più conosciuto dal Papa e dei suoi collaboratori nel momento in cui nell'estate del mille novecentoquarantacinque avrà inizio anche l'intensa fase del suo impegno politico
Gli scambi con la Segreteria di Stato vaticano saranno fitti soprattutto durante la delicata fase in redazione la nuova Costituzione
Durante la quale Dossetti e Aldo Moro dovranno svolgere anche un'intensa opera di mediazione per smussare le più forte rivendicazioni confessionale avanzate dalla Santa Sede
Sono molti anni più tardi Dossetti saprà dunque cosa era accaduto tra suo memoria redatta nel mille novecentotrentanove
Poco dopo le elezioni più dodicesimo il Sant'Uffizio aveva deliberato il ritiro immediato del testo e la distruzione delle copie circolanti
Questo non perché Dossetti avesse scritto alcunché di censurabile dal punto di vista dottrinale ma perché era infine prevalsa la linea del tram dettata da Gasparri
E le autorità vaticane mantenendosi rigidamente all'interno dei binari del Codice se non dichiarate indisponibili riconosce le forme di consacrazione differenti da quelli tradizionali
Le pressioni per un'approvazione canonica adesso televisivi laici erano tuttavia proseguite nel testo della memoria era stato secretamente ripreso in mano dei dicasteri vaticani nel mille novecentoquarantadue
Quarantacinque ed è stata quindi costituita una Commissione che doveva stendere materialmente il documento pontificio rivolto riconoscimento canonico dei sodalizi
Così nelle stesse settimane quarantasette in cui volgeva al termine il suo impegno verso l'ASP nell'Assemblea costituente
Dossetti si può ben dire doppiamente Padre costituente
Poter assistere anche la comunicazione da parte di più dicessimo di una Costituzione apostolica la probità Mattera Ecclesia
Che finalmente riconosceva l'esistenza delle associazioni dei laici dei nominandi ufficialmente istituti secolari
E definendone lo Statuto
Nel quarantotto giungerà quindi il motu proprio primo felici ter con il quale il Papa ribadiva con maggior dettaglio le decisioni della Costituzione
A Dossetti e gemelli non sfuggì come la memoria e trentanove avesse costituito un punto di riferimento importante tanto da essere presi alcuni passaggi alla lettera nelle redazioni dei due atti di più vicinissimo
Ma Dossetti appunto anche come le sue intenzioni più profonde fossero state distorte
Gli peserà particolarmente il fatto che mentre nella memoria che vi era scritto il mentre la moglie che da aveva scritto che mi sopra infimo formazione CCISS consacrava operando sul mondo dal di dentro del mondo
La traduzione italiana del motu proprio primo felicità indicava che cito la posto lato ed istituti secolari non solo se deve esercitare fedelmente nel mondo ma per così dire con i mezzi del mondo
Introducendo in questo modo quella che Dossetti definire al più tardi un'enorme deviazione per istituti secolari
In una conversazione avuta con Pietro Scoppola gli opportuni e nel mille novecentottantaquattro Giuseppe Dossetti ribadì che il testo la memoria del trentanove era suo dalla prima all'ultima parola
Eppure quando Francesco Margiotta Broglio lo cerco a metà degli anni Novanta per approntare il volume che doveva raccogliere sopra i canonisti che l'unico testo che Dossetti voglio escludere dall'indice di una sua raccolta fu proprio quello della memoria
Può darsi che Dossetti avesse voluto rispettare sino alla fine l'attribuzione ufficiale del testo Gemelli oppure può darsi che ancora a distanza di decenni bruciasse l'utilizzo strumentale che era stato fatto di questo testo da parte dei dicasteri vaticani
Ciò che sicuramente gemelle Dossetti non avevano in ogni caso gradito era che alla fine
Il primo istituto secolare ad essere riconosciuto come tale anche grazie alla memoria non fossero stati missionari la legalità i gemelli ma l'Opus Dei di Escrivá de Balaguer
In fondo tutta questa vicenda come le molte altre che hanno marcato la sua straordinaria vita
Aveva confermato Dossetti in quella convenzione che come cristiano esprimerà negli ultimi giorni la sua vita e che poteva applicarsi benissimo anche i giuristi
Cito il signore si possibile per un momento di nuovi dobbiam appunto pensare che lui fa come con i limoni spremuti ci butta poi nel cestino io a questo dobbiamo essere pronti sicuri grazie
Prego ora la vice Presidente della Corte costituzionale professoressa Marta campagna ordinaria di diritto costituzionale nell'Università di Milano di intervenire sulla fabbrica della Costituente la finalizzazione delle libertà
Signor Presidente della Repubblica autorità civili e religiose signore signore presenti
Nel panorama giuridico occidentale gli articoli due e tre della Costituzione italiana
Dedicati rispettivamente alla tutela dei diritti della persona e all'affermazione del principio di eguaglianza esprimono una profondità e una originalità di pensiero tuttora insuperate
Diritti individuali ed eguaglianza sono architravi del costituzionalismo moderno
Sin dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del mille settecentottantanove e perciò trovano riconoscimento in tutte le costituzioni vigenti oltre che in numerosi documenti internazionali
Non di meno la formulazione con cui tali principi sono stati elaborati nel testo della Costituzione italiana spiccano per ricchezza di contenuti
Infatti accanto i diritti della persona considerata nella sua individualità l'articolo due dà spazio al riconoscimento delle formazioni sociali in cui la persona e dire
Inoltre a completamento del principio di eguaglianza formale di cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge l'articolo tre introduce un principio di giustizia sociale e l'eguaglianza sostanziale
Che impegno attivamente la Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e la partecipazione dei cittadini alla vita del Paese
E proprio sugli aspetti più originali di tali disposizioni le cui potenzialità per molti versi sono ancora da esplorare che ha maggiormente inciso il contributo di Giuseppe Dossetti
Unitamente a quello degli altri costituenti democristiani
Tra cui Giorgio la Pira e Aldo Moro assegnati alla prima sottocommissione della Commissione per la Costituzione
Incaricata di redigere i diritti e di svolgere i diritti e doveri dei cittadini
D'altra parte a tale originale formulazione dei principi di libertà ed eguaglianza si è addivenuti a seguito di un intenso confronto che ha coinvolto tutti gli esponenti
Delle principali componenti culturali rappresentato in Assemblea costituente
Liberale la socialista e comunista la Cattolica
Le diverse visioni ideologiche si presentavano inizialmente assai di ieri divaricate
E l'andamento dei lavori in Assemblea costituente testimoniamo nei momenti difficili in cui le divergenze apparivano inconciliabili
Quanto all'idea di libertà come ebbe a riconoscere lo stesso Dossetti la più discussa e di visiva
Lo stesso mondo democristiano era poco coeso al suo interno
E le fratture ponevano suppongo su sponde opposte persino le figure di vertice da un lato il Segretario Alcide De Gasperi e dall'altra Giuseppe Dossetti che all'epoca
Rivestiva il ruolo di vice segretario nazionale
Nomina che lo affiancava tra gli altri a Bernardo Mattarella
E in quella un po'il momento inizia a prendere forma in proprio in quella circostanza una storia di impegno politico e istituzionale che continua a esprimere frutti fecondi fino al momento presente
L'opera di mediazione svolta da Dossetti per riconciliare le posizioni antitetiche che si erano delineate dentro e fuori il mondo cattolico
Non si limitò mai allarme era ricerca del compromesso meno se con le basilari regole dell'arte politica
Ma fu tesa ad elaborare nuovi punti di sintesi culturale consegnati alla storia attraverso il testo fondativo della Repubblica italiana che oggi conosciamo
Dunque originalità di contenuti e ricerca di soluzioni unificanti inclusive e ampiamente condivise
Caratterizzano l'apporto offerto da Giuseppe Dossetti all'elaborazione dei principi cardine dell'ordinamento costituzionale italiano
In particolare e sul terreno di una nuova concezione dei diritti di libertà che tra i costituenti si accende un vivacissimo dibattito specie nell'ambito della prima sottocommissione
Che ha permesso di superare la concezione meramente negativa della libertà individuale
Ereditata dallo Stato liberale a partire da un'idea nel linguaggio del personaggio che oggi ricordiamo e omaggia mondi libertà finalizzata sconosciuta alle costituzioni dell'epoca moderna
In proposito
è utile a riprendere le considerazioni svolte dalla Piera il quale osservava che superando la visione meramente negativa della libertà intesa come libertà dallo Stato tipica del costituzionalismo ottocentesco
Cito
Nella Costituzione italiana si vuole introdurre un concetto positivo di questa libertà il concetto di libertà finalizzata
La nostra Costituzione dovrebbe parlare contemporaneamente allo Stato per limetta limitare la sua libertà o meglio per finalizzarli la e alla persona pure per finalizzare la sua libertà
Nell'espressione dei cosiddetti professorini
La libertà doveva essere finalizzata al perfezionamento integrale della persona umana in armonia con le esigenze della solidarietà sociale e in modo da permettere l'incremento del regime democratico
La proposta fu oggetto di una vivace discussione in quanto come sottolineato dallo stesso Dossetti comportava una certa limitazione del concetto di libertà
Un concetto che non è così astratto da potersi esercitare in ogni direzione
Sentiamo di nuovo le parole di Dossetti che osserva cito
Se la nostra Costituzione accettasse questo principio della libertà finalizzata si avrebbe un duplice risultato
Quello di aver raccolto un elemento comune in cui confluiscano il pensiero democristiano e il pensiero socialista
E quello di aver accentuato la caratteristica di profonda originalità della nostra Costituzione
Per il dissenso sostanziale che aveva provocato la proposta di introdurre una disposizione esplicitamente dedicata alla libertà finalizzata sarà poi lasciata cadere
Tuttavia i frutti di quella discussione non andarono perduti
Sia perché in molti punti del testo costituzionale si trovano tracce della necessità di apporre limitazioni ai diritti e alle libertà individuali
Sia perché è più ampiamente il costituzionalismo contemporaneo successivo alla Seconda Guerra Mondiale in Italia in Europa
Svilupperà gradualmente un'idea di libertà più articolata
Ed elaborata debitrice della riflessione critica sulla tradizionale idea di libertà negativa a cui costituenti democristiani avevano significativamente contribuito
La libertà positiva una libertà che si interroga per usare le parole di Alzaia Berlin non tanto per comprendere da chi o da che cosa si sia liberi libertà da
Ma per scoprire che cosa si sia liberi di fare o non fare libertà di
Una leader talvolta più che a liberarsi dalle costrizioni alla piena realizzazione disse
L'originale età del pensiero giuridico di Giuseppe Dossetti e di tutto il gruppo di democristiani che colui operava all'interno della prima sottocommissione si nutriva delle condizioni del contesto storico che l'induceva
A discostarsi tanto dallo Stato totalitario fascista quanto dallo Stato liberale ottocentesco quanto dal più reggere recente modello di Stato socialista dell'Unione Sovietica
Se per molti aspetti appare oggi naturale che un esponente del mondo cattolico ripudia asse fermamente lo Stato totalitario e guardasse con sospetto il modello socialista
Meno ovvia e lastra criticate Dossetti muove lo Stato liberale
Il comune sentire antifascista vero e proprio collante di un consesso politico altrimenti profondamente diviso non poteva comportare per Dossetti un ritorno al passato allo Stato liberale moderno
Di questo modello Dossetti vedeva assai lucidamente i limiti
A tale costruzione costituzionale egli imputava non poche responsabilità nello sviluppo delle condizioni sociali e istituzionali
Che avevano poi ha aperto la strada al successivo Stato totalitario
Prima fra tutti la mancanza di chiarezza sul fine dello Stato il cui scopo era la propria conservazione la propria espansione in una sorta di circolo autoreferenziale
Piuttosto che il bene comune della società
Per Dossetti era chiaro che occorreva subito recuperare nel solco della tradizione aristotelica tomistica una chiarezza sul fine ultimo dell'agire politico
Cito lo Stato ha per fine il bene comune il quale non è un'astrazione o una cosa essenzialmente indeterminata
Ma è il bon un umano un simpliciter il bene umanamente pieno di tutti i singoli componenti
Questa chiarezza sul fine ultimo dell'agire politico tramandata dal pensiero classico e cristiano
Si è perduta secondo l'analisi che lì ci Fontaine ci propone nel fondamentale saggio del mille novecentocinquantuno su funzioni ordinamento dello Stato moderno nelle teorie dello Stato moderno partire di Monte Montesquieu
La cui principale preoccupazione era divenuta quella di preservare la libertà individuale dei pericoli di abuso di potere da parte dello Stato dopo gli eccessi della monarchia assoluta
è in tale frangente storico che la libertà viene occupare lo spazio che era ed è del bene comune come fine ultimo della struttura politica
Nel pensiero di Dossetti e proprio nell'elevare la libertà fine ultimo dello Stato che si annidano i germi della torsione totalitaria all'interno della modernità
Cito lo Stato moderno per quanto nascente anzi vorremmo dire proprio perché nascente da un proposito di pura e piena garanzia della libertà spontanea dell'individuo
E portato a disconoscere ogni consistenza alle altre società
Meglio alle altre realtà sociali prima e alle stesse realtà individuali in nome e indifesa delle quali esso è assurto
Sì che paradossalmente lo Stato moderno per quanto nato dalla premessa libertaria di una garanzia dei diritti fondamentali di fatto ha compresso tutti i diritti fondamentali di libertà
Tutti meno uno il diritto di proprietà degli strumenti di produzione e della libera iniziativa economica
Di qui una delle caratterizzazioni dello Stato moderno costituita secondo Dossetti dalla prevalenza del potere economico sull'ordine giuridico e politico
L'esigenza di non ripetere le forme del passato che deriva anche dalla sua storia personale e lo ha visto unico cattolico Presidente di un Comitato di liberazione nazionale provinciale
E l'assenza di modelli alternativi in campo sono valse da propellente capace di sprigionare una creatività i cui frutti sono tuttora durevoli
Alcune delle acquisizioni nate dal travaglio di quell'epoca appaiono intramontabili e certamente di grande lì rilevanza nel contesto attuale
Già si è fatto cenno alla valorizzazione della dimensione sociale dell'umane speri Enza
Che emerge dalla lettura dei principi fondamentali della Carta costituzionale ove si riconosce rilievo alle formazioni sociali e i doveri di solidarietà
I principi di giustizia sociale e l'eguaglianza sostanziale
Nel breve tempo che mi resta opportuno ancora attardarsi con qualche considerazione sull'anteriorità della persona rispetto allo Stato e sulla necessaria limitazione delle libertà individuali
Corollari essenziali dell'idea della libertà finalizzata
L'anteriorità dei diritti della persona rispetto allo Stato
Nel pensiero di Dossetti questo principio costituisce uno dei punti imprescindibili della dichiarazione costituzionale dei diritti
Ribadito nel notissimo ordine del giorno proposto il nove settembre mille novecentoquarantasei ma mai messa ai voti
In tale documento si legge tra l'altro
Che la dichiarazione dei diritti da includere nella Costituzione italiana avrebbe dovuto seguire un'impostazione che cito a riconosca la precedenza sostanziale della persona umana
Intesa nella completezza dei suoi valori e dei suoi bisogni non solo materiali ma anche spirituali e rispetto allo Stato
E la destinazione di questo servizio di quella
Di riconosca ad un tempo la necessaria socialità di tutte le persone ci
E che perciò affermi l'esistenza sia dei diritti fondamentali delle persone sia dei diritti delle comunità anteriormente ad ogni concessione dello Stato
La Repubblica riconosce i diritti così recita il vigente articolo due della Costituzione italiana riconoscente non si riconosce che qualcosa che preesiste assente e dato che è già presente
La scelta di questo verbo è tutt'altro che casuale e anzi si è compiuta al termine di un ricco e vivace dibattito in Assemblea costituente
Con un solo verbo non solo si rovesciava l'asservimento dei cittadini dei sudditi allo Stato che in epoca fascista aveva permesso gravi offese al più basilare senso della dignità di ogni persona
Non solo si rigettava il dissolvimento della singolarità di ognuno nella massa indistinta della collettività che andava realizzando si nell'esperienza socialista
Ma sì sradicata anche sul piano teorico la radice culturali da cui quelle diverse ma per certe affresca spetti a fini concezioni del rapporto individuo Stato si erano sviluppate
Una Repubblica che riconosce i diritti dei cittadini non è figlia di quella cultura giusto pubblicistica ottocentesca nei diritti pubblici soggettivi di la bande ieri linee che graverebbero
Migrata anche nel suolo italico che garantiva si diritti dell'individuo ma solo come riflesso di una autolimitazione del potere sovrano dello Stato
Per quanto animati da concezioni ideologiche diverse i costituenti convennero sulla necessità di affermare la precedenza della persona rispetto allo Stato
Per riprendere le parole dell'onorevole Togliatti sul punto nell'ambito di un vivace confronto cito
Egli onorevole Togliatti e l'onorevole Dossetti potrebbero dissentire nel definire la personalità umana
Però egli ammette che possa essere indicato come il fine di un regime democratico quello di garantire un più ampio e più libero sviluppo della persona umana
è da una tale concezione dei rapporti tra persone è stato che è potuta fiorire nell'immediato secondo dopoguerra quella che Norberto Bobbio ha definito letta dei diritti
Con tutto l'apparato di strumenti giuridici e istituzionali che essa ha prodotto in ambito nazionale europeo e internazionale
Le costituzioni rigide corredate da copiose dichiarazione di diritti fondamentali della persona e principi che ne riaffermano la dignità
La convenzione europea dei diritti dell'uomo del mille novecentocinquanta la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del mille novecentoquarantotto
Non sono che le più salienti espressioni di una sensibilità verso la centralità della persona umana
Da cui sono gemmate nel tempo ulteriori carte convenzioni trattati corti agenzia istituzioni tutti volti a diffondere la cultura della dignità umana tutelarla in tutte le sue implicazioni
L'idea stessa della giustizia costituzionale e l'introduzione delle Corti costituzionali in Italia e negli ordinamenti europei contemporanei
Sono acquisizioni fondamentali del costituzionalismo del ventesimo secolo debitrici della fondamentale affermazione della anteriorità della persona rispetto ad ogni potere costituito
Vi le limitazioni delle libertà e il bilanciamento dei diritti
La fermezza con cui si è affermata la centralità della persona e la sua precedenza alloggi cari storica rispetto a ogni potere politico non implica per Dossetti l'assolutizzazione dei suoi diritti e delle sue libertà
Al contrario come già anticipato uno dei suoi contributi fondamentali e l'elaborazione dell'idea della scomoda idea che essi non possono affermarsi senza limiti
La libertà finalizzata che al centro del suo pensiero si caratterizza tra l'altro per questa disponibilità ad accettare condizionamenti restrizioni
La sua riflessione colpisce anzitutto le libertà economiche che nel testo della Costituzione italiana risultano chiaramente orientate alla utilità sociale
Se nella visione finalizzata della libertà secondo Dossetti le libertà materiali sono quelle maggiormente suscettibili di restrizioni per lasciare spazio a beni superiori
Nel tempo il tema delle intrinseche limitazione dei diritti non è rimasto circoscritto all'ambito strettamente economico ma si è irradiato in ogni articolazione dei diritti della persona e della sua libertà
Non è azzardato affermare che Dossetti in qualche misura abbia precorso con la sua intuizione una conquista che si sarebbe poi consolidata nelle prassi nella giurisprudenza delle Corti costituzionali
Nel corso degli ultimi decenni del ventesimo secolo
A mano a mano che si è sviluppato il discorso sui diritti umani e si è esteso il novero delle situazioni soggettive costituzionalmente protette nell'età dei nuovi diritti
Si è parallelamente consolidata la consapevolezza della necessità e tutte le posizioni giuridiche soggettive siano sempre predicate unitamente i loro limiti
Persino i diritti e le libertà inviolabili non sono esenti da limitazioni o restrizioni che consentano il necessario contemperamento di tutti i beni costituzionalmente rilevanti
Nella giurisprudenza della Corte Costituzionale italiana questo è necessario contenimento dei diritti e delle libertà individuali
è stato così sinteticamente espresso in una seduta che aveva visto il nostro Presidente della Repubblica membro del Collegio
Cito
Tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri
La tutela deve essere sempre sistemica e non frazionata in una serie di norme non coglie coordinate in potenziale conflitto fra loro
Se così non fosse
Si verificherebbe li limitate espansione di uno dei diritti e diverrebbe tiranno nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente riconosciute protette
Che costituiscono nel loro insieme espressione della dignità della persona
Della concezione dossier spiana la Corte fa propria indubbiamente l'idea della strutturale limitatezza delle libertà individuali e il rifiuto della loro assolutizzazione
Più complesse invece il parallelismo tra il bilanciamento dinamico alla luce dei princìpi di ragionevolezza e proporzionalità su cui si basa la giurisprudenza della Corte Costituzionale italiana
E la cosiddetta verticale lungo la quale secondo Dossetti dovrebbero essere ordinati i vari spazi di libertà
In un famoso passò in cui Dossetti e riprende discute alcune affermazioni di Giuseppe Capograssi
Egli sembra alludere a una sorta di ordine gerarchicamente predeterminato tra gli interessi vitali alla cui base si pongono quelli attinenti ai bisogni materiali ed economici
Su su fino a quelli che attengono ai bisogni spirituali della persona
Dice
Bisogna fare una distinzione tra i vari tratti della verticale
E capire che può essere forse necessario per garantire veramente gli ultimi tratti quelli che ci danno l'accesso alla suprema vita in via opporre limitazioni forse compressioni primi tratti
Quelli che sono prevalentemente ancora legati al corpo alla materia all'annualità
Fine della citazione
Data l'insistenza sulle necessarie compressioni che le singole libertà possono e debbono sopportare
Si deve forse ritenere che nel pensiero di Dossetti
A leggi una tendenza a ridurre la libertà mero strumento o gradino intermedio per realizzare un fine diverso di maggior valore rispetto alla libertà stessa
Per quanto l'espressione linguistica prescelta finali ISMU finalizzazione libertà finalizzata
Possa prestarsi ad ambiguità e a letture fuorvianti come già era emerso in seno al dibattito costituente
è chiaro che nell'apporto di Dossetti non vi è spazio per letture svaluta attive dell'idea di libertà
è piuttosto in vista di una libertà più perfetta più alta
Più rispondente all'umane sperimenti sacche Dossetti esamina criticamente l'idea di libertà come mera assenza di vincoli come arbitrio
Egli tiene in altissima considerazione il valore della libertà come testimonia un famosissimo passo in cui riflette sul suo apporto alla vita pubblica
Su di esso signor Presidente vale la pena ancora tornare una volta soffermarsi e concludere queste brevi riflessioni qui ascoltando le sue parole
E lasciandoci ancora una volta toccare dalla profondità del suo pensiero e del suo agire
Profondamente umani intimamente cristiani
Cito
Ho sempre considerato
La mia scelta una grande ragione di libertà
In fondo non mi ritengo né più intelligente né più capaci e politicamente né più edotto di molti che con me erano in politica in quegli anni
Che cosa ci ha differenziato sin da principio
Un certo istinto che io avevo
Non dovuto né a cultura mia esperienza ma dovuto semplicemente ad una maggiore libertà interiore
Ero più libero
Non mi hanno mai potuto ricattare in nessuna maniera poiché al potere politico non ci tenevo sapevo che potevo tornare all'insegnamento nell'università e poi ad un certo punto ho rinunciato anche a quello
Quindi erano semplicemente in una condizione di maggiore libertà
Questo lo devo al fatto che non ho mai cercato né denaro né carriera questa estate la mia grande trovata anche se non mia nella giornata del Signore grazie
Prende ora la parola all'onorevole Pierluigi Castagnetti che parla della fabbrica del partito Ivica Segretario riluttante
Voglio esprimere anch'io signor Presidente della Repubblica la mia gratitudine per la sua presenza oggi che rende giusto omaggio a una delle maggiori personalità italiane
Della seconda metà del secolo scorso le sono grato al professor Meloni per avermi proposto di illustrare l'originalità delle suo apporto alla politica in senso stretto abbiamo appena sentito qual è stato l'apporto
Alla costituente l'assemblea costituente
Dossetti è stato per due periodi non lunghi
A cavallo del quarantacinque quarantasei e del cinquanta e cinquantuno dice segretario della Democrazia Cristiana
In effetti dal quarantacinque al cinquantuno fu l'alter ego di Alcide De Gasperi leader indiscusso del partito e del Paese
I rapporti fra i due non sono facili da definire perché al di là di una profonda stima reciproca e persino ammirazione per aspetti delle rispettive personalità che ognuno riconosceva all'altro
Al fondo vi erano visione globali e strategiche assai diverso
Diversi percorsi formativi e le esperienze precedenti dell'uno e dell'altro
Diverso era l'approccio alla politica De Gasperi non disdegnare a parlare della politica come vocazione come professione
Do sentire legava invece l'impegno politico al Cairo rossa al momento storico preciso
Diverso è il ruolo attribuito al partito politico per De Gasperi doveva essere subordinata la centralità dell'azione del Governo
Per Dossetti esattamente il contrario diverso era il modo di vedere il rapporto fra politica ed economia
Per De Gasperi doveva essere molto stretto collaborativo e come era solito dire realistico
Per Dossetti doveva essere di separazione netta non non rinunciando in ogni caso al primato della politica
Diversa era infine la visione delle alleanze internazionali
Per De Gasperi occorreva realisticamente prendere atto che gli altri oltre che la geografia aveva collocato l'Italia nella parte occidentale del mondo e la nostra politica estera doveva trarne tutte le conseguenze
Per Dossetti non si doveva rinunciare all'ambizione di una certa autonomia pur riconosciuti i vincoli di Yalta e si potrebbe continuare
La domanda allora è questa perché Dossetti accetto di impegnarsi in prima persona all'interno della DC
Per tante ragioni anche se diverse nelle sue nelle due occasioni in cui fu il vice Segretario
La prima volta venne scelte infatti da De Gasperi e piccioni il partito ancora non era strutturato erano De Gasperi e piccioni
E ne sento praticamente in sua assenza essendo bloccato all'ospedale di Grosseto a causa di un incidente stradale
Con non poco personale disappunto non avendo allora alcuni intenzione di impegnarsi nel partito
De Gasperi voleva che ad affiancare il vice Segretario Piccioni fossero due giovani uno del nord Giuseppe Dossetti appunto e uno del su Bernardo Mattarella
Senta che si rivelò poi imprevedibilmente decisiva Degasperi ancora non poteva sapere l'opinione dei due
Sul tema decisiva per far prevalere la Repubblica al successivo referendum istituzionale
Per dire lo spirito con cui Dossetti accetto basta ricordare quanto ebbe a scrivere il ventidue agosto del mille novecentoquarantacinque a Padre Gemelli
Ho cercato di fare di tutto per sottrarmi ma a un certo punto mi sono dovuto convincere che avrei mancato a un dovere incresciosa di gran lunga trascendente le mie possibilità
Ma sembra un dovere che data la situazione sarebbe stato egoismo rifiutare di adempiere
Si dimise dopo qualche mese per dissensi con De Gasperi nella conduzione del partito e per la scelta del referendum istituzionale sospettando eri una riserva mentale nel Segretario a favore della monarchia
Quelle dimissioni furono silenziose in qualche modo silenzi arte con la complicità dell'interessato che nel frattempo tenuta la vittoria della Repubblica al referendum se dedico con tutte le sue energie al fondamentale lavoro
Per l'Assemblea costituente
La seconda volta invece nel mille novecentocinquanta
Fu costretto ad accettare per altre ragioni di nuovo ancora difficilmente eludibili
Dopo le elezioni del quarantotto Dossetti infatti assieme al gruppo dei suoi amici inizia una lunga battaglia interna al partito per indurlo ad affrontare una nuova stagione delle riforme che in quale in in una qualche misura trasformasse
In scelte politiche quelle valoriali contenute nella Costituzione
Vincendo dovendo vincere le resistenze di quanti cercavano di riprendere e rilanciare una strategia economica di stampo liberal capitalistico l'onorevole Pella in particolare quando invece a suo avviso era maturo il tempo di una seconda fase espansiva dell'economia che si facesse carico del costo altissimo pagato dei ceti popolari nei primi anni del dopoguerra
Questa iniziativa porto il gruppo dossettiani a registrare un certo successo al congresso di Venezia del mille novecentoquarantanove
E la successiva apertura di una per il momento abbastanza prudente strategie riformisti ca che necessitava però
Di un sostegno unitario di tutto il partito a maggior ragione dopo la contrastata adesione dell'Italia la NATO dopo gli incidenti alle fonderie Limone erano in cui vennero uccisi diversi operai
Per mano della polizia e dopo un accorato appello sia di De Gasperi che del Segretario Gonella
Dossetti era il capo della minoranza interna e non poteva sottrarsi all'assunzione di una responsabilità adeguata alla gravità del momento
Anche in questo caso l'esperienza si concluse dopo meno di un anno con le sue dimissioni
Questa volta però accompagnate da inevitabile clamore e conseguenze politiche per molti versi trauma anche
è stato è giusto aggiungere però che
In entrambe le occasioni l'accettazione da parte di Dossetti di un impegno diretto nella segreteria del partito fu anche il frutto di un tormento di fondo che lo ha sempre accompagnato
Era giusto infatti assumere il dato dell'immodificabilità della natura della DC partito sostanzialmente moderato senza aver provato a cambiarla
E poi sera vero ciò che i dossettiani vedono sempre sostenuto e cioè che la democrazia dopo la lunga esperienza fascista
Per affermarsi realmente avesse bisogno di una solida coscienza democratica del popolo perché rinunciare a utilizzare il partito
Come luogo in cui educare la partecipazione democratica le masse nella fattispecie in particolare quelle cattoliche
Ancora se Ravera quanto vero quanto affermato dall'arcivescovo di Baltimore anche citato da Dossetti anche in occasione del suo più importante intervento all'assemblea costituente e cioè che
Il secolo il secolo futuro sarà il secolo in cui la Chiesa non si accorderà con i principi e i Parlamenti ma si accorderà con le grandi masse popolari
Perché rinunciare allora usare lo strumento che nel nelle democrazie espressamente preposte preposto a collegare lo Stato con le masse il partito politico
C'era infatti allora il rischio concreto di Dossetti lo verificava giorno dopo giorno di una
Riproposizione nei fatti del modello di democrazia liberale prestarci istanza
Con la conseguente temi nuova estranei esazione del popolo egli sostanziale tradimento della Costituzione
E a monte della Resistenza queste le ragioni che lo tormentava uno e che alla fine in entrambe le occasioni lo indussero ad accettare di impegnarsi
Ma come gestito Dossetti quelle esperienze di vice segretario della Democrazia Cristiana
Innanzitutto va detto che
Affronto l'impegno con molta professionalità
Quando assumeva un impegno di si dedicava totalmente
Cercando di conoscere impossessarsi della natura delle istituzioni o del tema che gli erano affidati facendosi normalmente aiutare da uno stuolo di esperti e studiosi i migliori allora disponibili
Padroneggiare la materia per poterla modellare riformare finalizzare agli obiettivi preposti questo era la sua regola
Diversamente dal suo amico Aldo Moro che riteneva che il pensiero e la parola
Contenessero già in sei farsi della politica e della storia Dossetti riteneva che il pensiero la parola fossero solo il presupposto
Di ogni azione la quale per concretizzarsi necessitava di strumenti strutture e istituzioni
Questo a me pare la chiave per capire l'impegno massiccio meticoloso puntiglioso profuso da Dossetti nella costruzione del partito impresa particolarmente ardua perché si trattava di realizzare un amalgama interno
Fra realtà e sensibilità molto diverso si trattava di inventare una forma partito a confessionale ma allo stesso tempo ad ispirarsi une cristiana
Autonoma ma contigua la Chiesa somigliante ma non un simile alle altre democrazie cristiane nate una scendi nel resto del mondo
La moglie e il metodo di lavoro di Dossetti erano veramente impressionanti un metodo che sapeva affascinare e conquistare Kimi era coinvolto o anche solo chi l'osserva va dall'esterno
Insomma
Si può ben dire che Dossetti abbia rappresentato un caso abbastanza raro di intellettuale pensatore originalissimo capace di trasformarsi in realizzatore concreto come pochi
Tanto quanto lavora quando lavorava in politica che quando lavorava nel Concilio o incuria a Bologna
Ma allora perché abbandono
Per la seconda volta alla vice segreteria nazionale e di lì a poco anche l'incarico di parlamentare
Roberto che il non recente volume nel suo recente volume l'invenzione del partito pone la questione se realmente Dossetti dette le dimissioni o fosse stato dimissionato
Io penso che dette le dimissioni nel senso che la sua fu una scelta a lungo meditata e radicata
Una scelta sua personale seppure indotto a dalla definitiva constatazione del immodificabilità della natura del partito
E dell'invincibilità dei condizionamento di troppi ambienti esterni a partire dalla Chiesa nazionali e internazionali
Fu Dossetti stesso parlarne ai preti della diocesi di Pordenone concordi nel mille novecentonovantaquattro
La mia stagione politica e durata sette anni mettendoci dentro anche il perito della clandestinità
Nel cinquantadue era già finita finita sì
Io ho deciso che fosse finita e sono ancora profondamente convinto che dovesse finire e che sarebbe stato un grande errore proseguirla
Perché non avrei raggiunto gli obiettivi che mi ripromettevo di raggiungere e comunque avrà ingannato illuso troppa gente
Ad Alberto Melloni nel novantaquattro aveva già confidato io stavo dentro ma certe condizioni avevo ambizioni per il partito non per me ma per il partito del Paese sì
Invece succeduto netta in cui non c'erano più ambizioni se non perse e per le proprie affermazioni personali
Mariano Rumor in un'intervista al settimanale la discussione
Aggiunse invece che Dossetti
Sin dai primi momenti dell'impegno romano gli aveva confidato di avere deciso di farsi prete
E quindi di abbandonare presto alla politica già durante la Resistenza
Quando su sull'Appennino reggiano nella chiesetta di Costa buone fu costretto a forzare la serratura del tabernacolo per poter assumere tutte le ostie consacrate conservate
Nel timore di una possibile profanazione da parte delle truppe naziste in fase di avanzamento a tappeto in un'operazione militare di rappresaglia
In quel momento lo decisi
Come si vede sono tante e profonde le ragioni avvalorate nel tempo dall'interessato che sono alla base di questo suo ritiro dalla politica ma se pur diverse non sono in contraddizione
Mi sembra di poter affermare che Dossetti Dossetti ha sempre ritenuto temporanea cioè destinata a finire la sua esperienza politica
Ma la constatazione definitiva che il perseguimento dei suoi obiettivi politici avrebbe richiesto un impegno molto lungo e compromessi troppo esosi la indotto a finirla in quel tempo scelto dall'UPI
Conclusivamente vorrei dire che Dossetti è sempre stato un personaggio scomodo come sappiamo
Dei lumi per lungo tempo si è fatica si faceva fatica a parlare sia in sede politica che in sede collegiale
Fondamentalmente perché
Siena sempre posto come un segno di contraddizione rispetto alla realtà
Alla realtà dell'uso del potere in particolare sia da parte della politica che da parte della Chiesa
Il tema del potere
Era centrale nella sua riflessione nella sua esperienza
Dominare il potere terreno privilegiato da Satana con l'intelligenza della Fortezza per non esserne dominanti è stata una delle sfide più importanti della sua vita
I lunghi e poi nella scomodo perché colpiva e intimidiva la straordinaria intelligenza storica
La capacità di vedere interpretare i processi in corso grazie a una precisa attitudine ordinare nello stesso tempo relativi Zare gli eventi e le decisioni
Per comprendere il senso di di questa affermazione può essere utile ricordare quanto disse nel mille centocinquantasette è un gruppo di ragazzi della già di Bologna
Non c'è possibilità di crescita della storia nel senso in cui lei intende lo storicismo perché non è possibile
Una volta che Cristo è venuto è morto e distorto ed è asceso non si può più verificare qualche cosa che aggiunga qualche cosa questo
Perché il mio unico fatto
Mente decisivo e riassuntivo e già verificato
Ecco
Con questa bussola la professoressa
Carta viaggia per lato della libertà
Con questa bussola gli riusciva particolarmente facile valutare negli elenchi le vicende del suo tempo con giudizi sempre definiti con nettezza
Le vicende internazionali in particolare
Che ha continuato a osservare anche dopo la scelta monastica sempre preso come era dall'assillo della pace nel mondo
Diventano così il terreno in cui eserciterà sino alla fine dei suoi giorni la sua testimonianza profetica i cristiano di politico e da ultimo di Monaco
Forse questa intelligenza della storia e la fiducia nella Costituzione come garanzia e ancoraggio sostituito insostituibile per la nostra democrazia rappresentano ancora oggi l'eredità più preziosa
Un'esperienza politica per tante ragioni divenuta consulente comprensibilmente inattuale se pur sempre intrigante
Do ora la parola al Segretario della Fondazione Alberto Melloni ordinaria di stare del cristianesimo nell'Università di Modena Renzo che parla della fabbrica del Consiglio il contributo di Dossetti arrivati Cano secondo
Signor Presidente della Repubblica autorità signore e signori
La partecipazione di Dossetti al Vaticano II nella sua ricezione rappresenta ben più
Che è un caso fra gli altri numerosi nei quali questo giurista con una formazione cannoni Istica privatistica si trova coinvolto della costruzione della stesura dei testi di portata architetturale e di natura costituzionale
In tante ingannato delle Rava tesi il democristiano riluttante il rivoluzionario disincantato che Dossetti era ha sempre rivendicato di essersi trovato in queste condizioni
Per il concatenarsi di una serie di casualità parola dettano senza quella punta di civetteria che professori usano quando metto
Giacché la diserzione dalla professione di avvocato segnato dalla mamma per Pippo e l'ammissione alla scuderia ci emiliani dall'improvvisa scesa i vertici della DC
Con ancora dossi postumi dell'incidente ricordato l'uso spregiudicato del mandato costituente dato da De Gasperi I professorini
E si innestava sull'urgenza storica e quello vicenza storica epocale il ricusabile era quella che realtà motivava quelle scelte
Davanti all'urgenza storica a tutti è richiesta un'obbedienza che nel cristiano diventa obbedienza sovrannaturale restando all'esterno del tutto identica a quella di chi sente invece lo stesso dovere
Per la sovraspesa disse in favore della libertà e delle dignità dell'uomo
Il Concilio Vaticano II invece che una cosa diversa di tutt'altra portata Dossetti non sa assolutamente nulla di quest'idea di questo Papa vecchio eletto per essere un papà di transizione cosa che
Farà con grande fedeltà alla parola data morendo in soli quattro anni e mezzo
Non sa assolutamente niente di quello che sta covando del momento in cui il Concilio viene preparato ma al tempo stesso il realizzarsi di quell'evento conciliare costituisce per lui
E la degli interessi di una speranza molto profonda la convinzione che lì si sarebbe potuto Bette prendere in mano la parabola storica con la quale si era misurato da molto tempo
Vi era convinto avevo detto e cinquantatré a Milano o un piccolo gruppetto che vi fosse un fatale con catena mento fra quello che è chiamato il seguite la genesi può della Chiesa o per esempio precisi scusato Matteo la mancanza di fede o garante dei Tesco che
E questa è la considerazione fra questo e le scarse possibilità di rinnovamento di un Paese tre potuto prendere un destino che invece non prese
Quella mancata comprensione del nesso fra il Ministero del Cristo povero e la costruzione del Valium perpetua che quello nel quale temo ancora oggi a settanta anni deroghe atomici in presenza di terrorismo globale ci troviamo immersi
Rispetto a questo il Concilio rappresentata la cura inatteso per dirla con parole sue il sogno realizzato
Lasciando la vita parlamentare di partito dire che Dossetti ed ha lasciato la politica e un po'azzardato lasciando l'iter parlamentare di partito nella convinzione che senza la riforma della Chiesa non ci sarebbe stato il rinnovamento del Paese
Do sempre iniziato a studiare le fa sui diari concili a tanti giovani raccolte in questa stanza precisa fra i quali come è stato già anche detto vogliamo ricordare quest'oggi allora giovanissimo Paolo Prodi che è qui con Romano e con lei signor Presidente vogliamo ricordare
Dunque fare il Concilio
Non dunque il Concilio come strumento efficace per ottenere risultati più rilevanti o più rapidi men che meno in vista di una riforma Istica concretezza
Come direbbe oggi in gergo politico dimentico delle mille tutte le in rete mi delle matrici Andreotti andreottiana di quella parola ma il Concilio come Grazia
Un dictum caro il professorino di protesta di Modena dice mi pare nel Papa citi autorità del Concilio c'è più Grazia
Confortava dunque questo il senso che il grande male della Chiesa della Chiesa italiana missini della genesi IMO avrei potuto e dovuto essere curato solo così da una grande assise
Che nella sua forza liturgica nella professione del mistero tre unitario della confessione del verbo incarnato nella povertà non per accidente
Nell'espressione del mistero nascosto agli umili e festini tre fatto così di tasse la Chiesa da quell'ossessione del fare e del potere così profondamente implicate la storia moderna del cattolicesimo e del cattolicesimo italiano ossessione
Che ancora il dieci novembre due mila sedici il Papa venuto dalla fine del mondo indicava i vescovi Kristen italiani come una delle piaghe non curate
A questo conciliare che si realizzava del tutto inatteso case insoddisfatto Giovanni Dossetti diede un contributo a dir poco decisivo né descritto il percorso pieno Alberico il maestro di questa scuola
E ne inquadrati contributi esima dal crinoline pareti impatti sulla libertà religiosa suo rapporto Chiesa a monte su altri aspetti del Vaticano II
Delegato a fondo il pensiero sulla povertà don Corrado l'orefice lei ha trattato qui l'elezione di quattro settimane fa nel quadro dei momenti indicato dall'arcidiocesi dalla famiglia monastica dalla Facoltà teologica dove sta di modo da Reggio dalla città
Al ventesimo di Dossetti con una lezione molto importante
Ma questo essere il Concilio una grande grazie l'aveva detto Dossetti stesso nell'ottantaquattro in momenti non nel particolare è facile per il Concilio quando la critica sul Concilio da superare quota abbandonare la restaurazione da fare era molto forte
Il Concilio è stata una grande grazia del Signore fa alla sua chiesa un evento già incominciato a realizzarsi attraverso il cuore di un santo Papa Giovanni
C'è ancora molto da scoprire di quello che è stato il contributo il dossier del Vaticano II un lavoro che porterà spero fra poco
Alla pubblicazione di quasi una sessantina di saggi appunto i memoriali che come le dicevo signor Presidente coprano in modo integrale l'intero percorso il Vaticano II sono quasi duemila pagine di lavoro però lavoro spesso notturno lavoro molto spesso forsennato nei quali Dossetti esprime se stesso perché Dossetti è stato come è noto anch'io in tante dei grandi discorsi del capitale Arcaro
Nato si trova mai cercato di far dire al cardinale delle cose che gli stavano a cuore ma sempre cercato di far sentire attraverso il cardinale la voce di una chiesa
In uno scambio che connette priorità e gesti in questo servizio lui ma anche questo officina di studio di ricerca preparavano molti interventi anche interventi di gli altri
Che avevano al centro mostra un appunto l'orefice due punti decisivi la povertà me la pace
La povertà della Chiesa come modo di confessare il Cristo povero e quindi capaci di aprire la chiesa ad una povertà di cultura
Molto più ridotta del pappagalli Sgotto logico e molto più libera davanti alla cultura alla violenza implicita nell'imporre la circoncisione intellettuale della fisiologia greca agli altri popoli
E poi la dimensione della pace in esplicitati fattale polemica con Paolo sesto che suonava non la filosofia politica dalla pace cristiana ma l'idolatria radicale contenuta nella guerra rifiutato ad ogni rischio anche a rischio di diventare i fitti me come fu
Per lui e per le Arcaro di un atto di violenza e che si affida ad altri sembrato sessantotto con pochissime Nardi nella storia del cattolicesimo raccomando
Accanto a questo materiale fornito alle Arcaro dicevo però c'è
Ben altro c'è molto altro Che cosa in parte cose così in parte note
Cosa che non vennero pubblicate nel negli anni ottanta perché Dossetti né lamentava la disomogeneità un professore il canonico rimane un professore Tritto canonico
E che oggi però costituiscono un modo per vedere come dentro il Concilio Dossetti esercita quella sua capacità di vedere oltre
Vedere oltre non in uno sforzo profetico visionarli ma vedere oltre nella convinzione che la Lisi profondo e radicale delle cose
Può consentire di capire quello che rimane ottuso io Clouzot ad una semplice mentalità conformiste che si accontenta della prima spiegazione possibile
E dunque anche quelle priorità la povertà e la pace fanno parte del contributo che Dossetti prepara per il cardinale per altri al Vaticano II ma non sono l'unica l'unica cosa c'è questo materiale sul Vaticano II
Un polarità che mi è sembrata sempre molto interessante che la polarità
Chi dividi temi maturi dei temi maturi
Non c'era bisogno di essere un costituente per sapere che un'Assemblea a dinamiche proprie perché la improprietà deliberazione su questioni a certe comportare assoluzioni peggiori del semplice status quo
Per Dossetti questa distinzione non serviva per ammantare di giustificazione delle rinunce più quotate ma per esprimere senza reticenze l'urgenza storica sulle questioni che erano mature
Prese mature dal lavoro di dissodamento intellettuale dei grandi movimenti del Novecento quello della Bibbia quello studio Patrice colleghi turgide a quelle come nemico quella capacità di guardare il mondo a partire dalla storia Dini dimmi
Chi Concilio questi temi maturi potessero trovare ascolto era tutt'altro che scontato
La tesi del Vaticano II si pensava che il Consiglio sarebbe stato un disastro che investa ed approvato senza colpo ferire tutto quello che la Curia aveva preparato e che dunque il massimo questo va a fare lo fanno con gare scemo
E fare due paginette di messaggi in cui ci fosse qualche fase citabile mezza quest'immensa
Paul meno questa immensa polenta il tradizionalismo reazionario
In realtà il Concilio ma in un altro modo il Concilio incomincia il Concilio si apre quell'esperienza della Grazia che Dossetti evocata trova il suo spazio e lì Dossetti entra a gamba tesa se posso dire così
Su alcuni temi che gli sono particolarmente care che sono i suoi temi tecnici sui temi nei quali abbiamo una competenza specifica diretta
Il primo tema il tema dei membri della Chiesa e dunque valore del battesimo e il valore della consacrazione episcopale
E anche abortisti da questo punto di vista prendono forma sotto la sua penna che mostrano la lungimiranza di questo approccio perché l'autorità dottrinale delle conferenze episcopali sancita per esempio non tanti anni fa dalle pagine le cause e che i vescovi stessi non hanno ancora avuto il coraggio di usato citare in nessuna parte del mondo nasce da una visione della Chiesa che la formula decisione cioè di comunione come giustamente ci sia Matteo esprime ma anche nasconde c'è qualche cosa di più che è stato il cuore della collegialità episcopale e della capacità di esprimere quel vincolo che lega ribattezzati in uno stato sacerdotale proprio questo focus fisiologico angolato rispetto al mese finto riformismo
Per ripulire fisiologico si prolunga poi nella revisione del Regolamento
Revisione che non riguarda soltanto gli aspetti tecnici ma culla tipica meccaniche che aveva tante volte sperimentato compito Glisenti su cronache sociali
Vuole usare la tecnica per evitare le strozzature della discussione ed evitare che il Concilio diventi un semplici ping-pong di opinioni ma diventi un'assemblea capace di esprimersi in modo profondo e Sergio
Questo gli consente di pensare da segretario temo detrattori decisivo ottobre del mille centosessantadue che il Consiglio possa fare quello che finora era stato inimmaginabile
Possa affrontare non solo la
Concezione materiali Istica del battesimo commi corporazione alla Chiesa rapportate anni Cinquanta alla condanna del massimalismo del pare Fini leggeva le frecce si annulla Salus con una formula ma circa ma diventa anche il tentativo di pensare alla possibilità di studiare e di approfondire la duplicazione documentati perché derivava da una concezione del primato del papà
Ci sono in questi materiali di cui questo parlando signor Presidente molte altre cose su cui
Non credo di potermi soffermare qui ed ora vi sono alcuni dei temi sui quali Dossetti per terra
Non solo quelle quelle sconfitte che poi come disse al discorso Archiginnasio sono state qualche volta mezzi vittorie la sconfitta e secche che richiedevano una rielaborazione
Sconfitte secche perché alla vigilia dell'ultimo periodo il suo tentativo di immaginare un organo di sintesi presso il trattato che grosso modo non è molto distante da quello che Francesco cerca di fare col ci nove
Potesse aiutare la collegialità e non semplicemente la consultazione più rapida di un episcopato che ancora portatore di visioni personalistiche limitate
Questa una riflessione sulla dicano secondo si prolunga anche dopo e mi ha molto e molto colpito quello che Dossetti scrive proprio all'indomani del Concilio
Sì uno oggi mi dicesse adesso basta mi basta solo Gesù
Devi dovrei dire quest'anno nella tua casa
La Chiesa deve credere e a realizzare il Concilio tutta la storia dei concili prova che qualcuno se disinteressa e che qua uno combatte il Concilio idee che ci fosse una prospettiva diversa fa il disinteresse e combatte riconciliare la cosa su cui si impegnata
In questo materiale mi scusi se scendo in un piccolo dettaglio tecnico ma credo che lo meriti abbia usato anche del materiale audio
Materiale audio che quello che riguardava alcune
In Unioni di lunghezza oserei dire dossier anziana quelli quelle corte duravano quattro giorni alcuni invece sono più serie più più lunga
E nelle quali ci sono alcune cose in cui questo suo sforzo di comprendere quale sia il punto del Concilio ritorna fuori
C'è in questa cosa definisco su questo qua
Un'interessante battibecco con il bar Valducci padre Balducci viene invitato a parlare a questa riunione Balducci cerca di spiegare con Balducci all'ottimismo che la cosa è molto semplice Dorina tanti funzioneranno le cose così
I vescovi che vorranno che i cattolici si allineino alla visione del partito unico e così via si troveranno davanti delle minoranze
Di tali che li contesteranno
Cosa che Dossetti trova anima piuttosto yemenita idealistica dice a Balducci non mi interessa l'atteggiamento concreto rispetto ad una elettorale sarà quello sarà
Ma dopo queste coscienza e come li prenderanno contatto quell'atteggiamento di speranza che c'è nel Concilio
Balducci gli dice lei dà per scontata la più funesta delle ipotesi e Dossetti intorno non do per scontata la più foresta
Anzi direi che l'ipotesi meno felici possono essere tante io arrivo a mettere la più funesta delle tante ma non mi sento nemmeno già metterla più favorevoli delle meno felici il l'avvocato insomma era rimasto un po'nelle corde della
Della cosa
Mi colpisce è questo che il battibecco
E non non non riesce ad allineare deposizioni Balducci che vale convinto che la protesta giovanile convertirà
I vescovi e alla fine non riuscendo a trovare altro modo di dirlo Dossetti e sicure di quelle cose che ci sono tante volte il suo pensiero che sembra che abbia letto visto telegiornale di qualche anno dopo cito
Questo suppone che noi conosciamo le condizioni in cui si verificheranno le elezioni prossime tanto per dire io non leggo mai i giornali mille novecentosessantasei
Ma ieri per caso mi è caduto l'occhio su un mezzo titoli fa verso che dice la legge sul divorzio rinviata alla prossima legislatura tanto per dirne una
E la l'avvicinare esattamente questa ma non si limitava a questo erano ancora una volta i temi di fondo i temi della casa del Concilio che poteva guarire la Chiesa da quell'ossessione del fare del potere
Che avrebbero permesso alla Chiesa di pensare cose sulla pace altrimenti impensabili
Con una citazione da quel battibecco con Balducci
Se io dovessi adesso sfruttare la mia coscienza e dover andare a votare domani mattina la regione più grossa per non votare DC sarebbe precisamente questa
Questo non mi pone in contraddizione con il partito non impone in contraddizione con qualcun altro l'atteggiamento della DC nei confronti della pace il discrimine per me
Io dovrei mandare una lettera ma proseguendo l'indirizzo perché l'indirizzo a cui dovrei mandarla e un altro ed è chiaramente quello del bando
Questa riflessione sulle Concilio si interrompe per molti anni con la destituzione dilemma caro che citavo poco fa ma non si spegne ritorna
Quando riemerso da lungo silenzio durante l'episcopato di prova il Vaticano II diventato un'altra cosa oggetto di soprattutto i sottovalutazione logorato dal nominalismo applicativo
Traboccante di citazioni di Concilio e tranne uno a lume agenzie motto tre il paragrafo sulla povertà della Chiesa che come ci diceva qua dunque a dover edificio non è stato mai citato dal papato in mezzo secolo di ricezione possa conciliare
In questo contesto Dossetti prende la parola
Ritorna ad esprimere la sfida del Concilio come Grazia
Ripropongo nella sua denuncia citata anche su quella intervista con il mio risente Lazzati Scoppola c'è un prosieguo formale dice che un'infedeltà gravissima e di ordine sostanziale a tutti i livelli
C'è in Dossetti un rifiuto di quella semplificazione che sia logica che era stata tante volte usa in quegli anni tentava di far perdere al Concilio
Quella vitalità che ancora oggi per come la vediamo riproposta nel papato dei Francesco rimane difficilissima da ricevere e da affrontare
Tornare alle tue del Concilio come grazie al dunque e non con un'opzione da come ermeneutica e un modo per comprendere la necessità del momento profonde del cristianesimo di cui ha bisogno e la Chiesa per essere tale ma che ci dicano per come sta la storia di questa Europa
In cui appare lo spettro della dittatura delle paura indispensabile anche per una società
Che nella cultura della di sì intermediazione sembra avere perso la capacità di guardare e di costruire costruite democrazia costruiti inclusioni costruire i diritti e doveri inderogabili costruire coesione in ultima analisi costruire pace
E che forse ha bisogno di una chiesa e non solo di un Papa simpatico che faccio un'opzione tange elica mite e severa grazie
Io non so per limitarmi a ringraziare
Credo a nome di tutti per quel che abbiamo ascoltato
Le varie sfaccettature punto di vista
Che abbiamo ascoltato il Concilio l'impegno politico l'Assemblea costituente
La sua
Il suo impegno complessivo
Ne sono
Danno Leonzio andato ad Air
Che
Già presente in tutti noi della complessità e della ricchezza della figura di Giuseppe Dossetti
E hanno dato
Patogeno hanno offerto motivo di riflessione
Offrendoci elementi conoscenza ulteriore
Punto interpretazioni analisi
Di quelli che
Fan pensare
In che modo la storia presente e futura si gioca e si arricchisce delle esperienze passate
Particolarmente quando queste esperienze sono state lungimiranti
Hanno manifestato visione
Si sono
Spiegate
Sempre guardando non il contingente ma le prospettive della comunità di vita
E per questo ringrazio il rinnovo ringraziamento
Alla fondazione per il
Per quell'appuntamento ai relatori loro loro
Offerto di riflessione particolarmente amiche e proficua per tutti
Con una
Con un pensiero di riconoscenza
Al contributo che il nostro Paese ha dato Giuseppe Dossetti in tutte le forme del suo impegno da quello che è evidente sensoriale
Nell'esposto ma quello monastico in maniera così significativa è per tutti ammirevole grazie