Più libri più liberi 2016 - Presentazione e reading della raccolta di poesie "Migrazioni/Migrations" di autori vari, ideata da Wole Soyinka, a cura di Alessandra Di Maio (66thand2nd ed.)

Sono Tommaso Cenci editor insieme I Sabella Ferretti di Syxty SIXT in seconda e con enorme piacere o il privilegio di presentare
Questo libro migrazioni
Che raccoglie e poi si è
Di poeti italiani e poeti nigeriani
Che hanno raccolto
L'invito della grande vuole scendere in campo siamo particolarmente orgogliosi ed è per pubblicato questo libro
Desideriamo ringraziare tutti quanti i poeti che hanno consentito
Appunto questo testo ringraziare Alessandra Di Maio che lo ha
Curato con un grande passione competenza ed entusiasmo
E a ringraziare voi per essere
Qui
In questo che probabilmente uno dei libri per la nostra casa editrice giovane più sentiti e che in qualche modo rappresenta un emblema
Di quello che desideriamo pubblicare del messaggio che vogliamo dare passo la parola Alessandra Di Maio grazie
Grazie
Grazie Tommaso grazie
Grazie davvero Sik Sik senza e con una magnifica casette ricerche in genere non si occupa di positivo almeno non fino a questo momento era immediatamente sposato questo Progetto e ha dato voce alle coloro
I poeti italiani nigeriani
Che sono stati chiamati Davoli Shilinka avversi ficcare sulle tema delle migrazioni e che hanno
Risposto con l'entusiasmo con cui è stato proprio progettato questo questo coro
Alcuni dei poeti sono qui presenti oggi è li ringrazio davvero di cuore perché
Quest'incontro si profili un po'come una jam session Cipro e Sicilia sino all'ultimo abbiamo pensato a come organizzarlo è davvero l'idea è quella di dar voce a
Acconti diversi sull'emigrazione a racconti che in qualche modo
Completano lo si contrappongono comunque sono un po'diversi da quelli a cui tutti siamo abituati noi racconti dei media
Della televisione quelli che leggiamo sui giornali quelli delle leggi cioè regolano falliscono di regolare appunto la migrazione dall'Africa in questo specifico caso il libro appunto migrazioni mai Crescenzo
Eccolo qui lo trovate i poeti che sono qui oggi e che voglio ringraziare uno per uno sono in ordine di seduta erri De Luca si via Brera Stefano Benni Annalisa leva
è
Una specie orchestra Angela Caponnetto che alcuni di voi riconoscete come inviata
Di RAI news ventiquattro
è nell'ultimo anno e mezzo appunto coperto per Rainews ventiquattro
Le migrazioni cosiddetti sbarchi dalle nati dalla Libia Natale ampi Dusan e quindi sono anche molto grata lei per essere qui oggi è brutto
Rispondermi invito di unirsi al coro perché credo che sia importante che essi
Diamo agli occhi
Tra più narrazioni è questo quello che può veramente fare una differenza a mio modo di vedere le cose o quanto meno la questione migratoria
Un workshop vinca e questo nome che ritorna
Magari non tutti lo conoscono in Italia quindi fatemi dire proprio qualche parola per introdurlo uso Shilinka classe mille novecentotrentaquattro
Un uno scrittore uno studioso intellettuale un artista a tutto tondo nigeriano che anche un attivista politico
Al tuttora ottantadue anni è una fucina di idee unna vulcano spesso le sue idee soprattutto il fare dell'arte
Arte eccelsa davvero una forma di resistenza gli è costato anni di galera
Un paio di uscire è una taglia sulla testa internazionale durante gli anni di del più sanguinoso dei dittatori nigeriani che era sani a bacia
Che l'ha costretto appunto suo malgrado andare in esilio un esilio che è durato quasi sei anni da cui lui è tornato una decina d'anni fa alla morte del dittatore recente ha come volti
Artisti intellettuali africani e la sua generazione
Appunto a a un continuum nel vedere nel vedere la vita nel vedere le cose
In cui l'arte la politica si si avvicinano
Chiaramente rimangono ben distinte cioè lui è soprattutto un uomo di teatro un uomo di dialetti Ficili trucco di scenografia neanche poeta neanche liberista
Ma le sue forme di teatro sono spesso politiche in senso lato per darvi giusto un'idea nel mille novecento e gli anni Settanta creato
Un gruppo che si chiamava che ovvia FIAT cioè
Che riprendeva le divinità degli Yoruba della sua gente
Un pancione millenario un pancione che sopravvissuta alla tratta degli schiavi qualcuno di voi ha sentito parlare della Sant'Elia del candomblé
Appunto sono queste religioni CIN crediti e del nuovo mondo che
Fondono appunto il mondo cristiano con quello della Pantheon Yoruba con quello degli o risciacquo
Shilinka in questo che via FIAT mi faceva convergere gli OLO lisciare della sua tradizione con
Idee del nostro Pantheon greco romano mediterraneo con
Con la figura di Cristo con le figure cattoliche proprio
Questo è quello che molti dicono gli è valso il Nobel proprio perché riusciva a creare un linguaggio universale attraverso la propria arte attraverso il teatro immaginata che altre molto più semplice far convergere queste figure in un anno
E con derivativa cioè andava in giro per la Nigeria per le piazze delle cittadine e dei piccoli paesi è in scena non va questi queste performances
Cosa che fu ben presto invisa ai dittatori che si succedevano che si susseguivano e che appunto gli valse la prima il primo periodi in prigione ecco in questo senso si parla di arte politica
è in queste performances ci hanno sempre delle pulizie
Le tue sia che secondo lui vanno sempre citate ecco perché sono particolarmente lieta che siamo qui oggi perché queste poesie di questo libro dovete sapere che non nascono solo per essere scritte ma per essere appunto raccontate
Per essere recitate e questo alla base della concezione della parole in racconti racconto in collettività come siamo qui oggi condiviso da tutti
Queste voci sono trentadue in realtà sono trentatré
Sedici posizioni nigeriane sedici e sedici poesie italiane
Questo progetto per quest'idea è stata sviluppata grazie al generoso contributo di tutti questi poetiche hanno risposto a questa chiamata che hanno pensato che fosse importante dire la propria
Sulla migrazione con voci diversissime i parametri che sono stati seguiti nel selezionare
Questi gli questi poeti nelle nell'accoppiare poesie sono proprio quelli di avere diverse generazioni uomini-donne diversi sette mia per quanto riguarda la Nigeria
Diverse regioni per quanto riguarda l'Italia addirittura abbiamo un poeta Spitzer italiano Alborghetti una somma di italiana li farà
è per tentare di creare appunto un coro che potesse unire voci diverse in realtà poi c'è una diciassettesima poesia
Che quella di Shilinka allora sedici è il numero sacro attraversa CUP attraverso cui Orun mila uno degli unisce a uno degli Iblei di cui parlavo
Divina no lui dice un po'come le nostre Sibille dice
Delle profezie è lo fa in sedici versi è una tradizione millenaria fate conto alla tradizione orale
Egli è per questo Shilinka detto cerchiamo di mettere insieme sedici poeti da tutti e due i lati del Mediterraneo no dell'Italia della Nigeria che sono due pesi
Con Ciani in questa scacchiera mediterranea migrante però poi in realtà c'era stato un in più hanno fatto davvero i conti male e allora ha detto
Va beh questo è lo show il dio sciur medio del caso che è intervenuto e quindi lasciamo quest'ulteriore Porcilia
Quando le ha deciso questo perché l'ha detto vado via io ognuno non voglio che le mie pulizia venga pubblicata non importa non è giusto lineare nessuno ha detto Matoussi in atto cioè la profezia
Deve essere qui abbiamo fatto questo Progetto tutti insieme sotto questa tua idea allora
Proprio quando stavamo dibattendo questo ha chiamato Dario Fo che avevamo contattato e che aveva detto Siri vorrei dare un sonetto però non so bene
E allora ha detto in realtà posso darvi due immagini dei miei dipinti che hanno a che fare proprio quel rapporto afferiti Italia
E quindi eravamo molto contenti insomma abbiamo detto sì certa abbiamo creato questo contrappunti abbiamo deciso in quell'occasione cosciente che o show era intervenuto invio del caso a creare
Veramente un diciassettesimo componimento speculare
è e questo ha molto a che fare con la cosmogonia Yoruba perché
Anche lì degli Orba non ci sono non si sa bene quanti sono qualcuno dice quattrocento qualcuno diciotto cento qualcuno e dice mille ma tutti dicono e uno
Quattrocentouno ottocentouno mille uno cioè l'idea è che nel cosmo c'è sempre spazio per una persona in più e questo secondo me
A un modo di vedere l'ordine delle cose molto belle perché c'è sempre un imprevisto c'è sempre uno spazio in più
E dunque
Io non vorrei dire altro volevo soltanto raccontarvi un po'come come è stato concepito questo questo libro eccome
Come insomma l'abbiamo messi insieme nella sua forma stampate l'ultima cosa che vi dico che
Molto importante secondo me
è che ogni componimento nel libro appare sin italiano si in inglese quindi ringrazio tutti i traduttori che ci hanno aiutato perché siamo tutti qua leggere ma per legge ereditarie cultura abbiamo bisogno dei traduttori
è ogni componimento Chiappani un Fassino italiani in inglese sono nigeriani anglofoni quelli di cui parliamo
Anche la compagnia di una fotografia che richiama un'immagine della della pulizia sono state scelte proprio secondo questa logica e sono fotografie di vari fotografi italiani nigeriani alcuni molto noti alcuni meno note e con i più giovani alcuni davvero riconosciuti
E quindi
Dei poveretti non vi dirò null'altro perché ovviamente è molto più importante che ascoltiate le loro voci quindi
Vi ringrazio
è
Darei subito la parola a anni Lisa leva che leggerà la sua poesia una traccia di attesa e poi ne leggerà una nigeriana
Grazie grazie alle Sandra Di Maio per aver avuto un'idea così meravigliosa
Una traccia di attese
E a un tratto sotto i portici della piazza mi imbattuto in un ragazzo nero dal viso scoperto neanche le gambe in parte le braccia
Il lastrico di marmo colorato e spezzettato
è alto diventa ancora più alto quando si avvicina e poi scompare alla vista
Ma il ferro battuto della vecchia ringhiera delle scale intervistato attraverso la stessa finestra che sale di piano in piano la cassa che suona del discount
Il cortile con la fontana in fondo che gocciola appena gli anelli d'argento con una pietra addurre una rosa le palme che si richiudono ombrello ricordano il suo passaggio sulla piazza
Ha impresso sulla facciata delle case una traccia di attese da e una di separazione
Anche la sera quando la piazza si svuota e diventa oppure a architettura di Portici
E di lanterne ripetute si possono sentire i suoi passi in scarpe bianche che lasciano
Una traccia di attese e una di separazione
E ora vi leggerò una poesia del poeta nigeriano Clarke Bechere demo che poi ho letto nell'introduzione di Alessandra Di Maio essere un classico
Poesia migrante per porle
Visitatori da quello tane i delfini saltuariamente emergevano a respirare negli affittuari del Delta del Niger prima del frutto del greggio
E gli uomini lungo la riva attratti da quell'orologio carente vi scorge avevano disegni incisi al fondo com'era d'uso fra le donne loro
Quanti in quelle nidi arte non ce la fece ero a rientrare in mare
Grazie
Getti Clark appunto come diceva di oggetti tratto perché terremo è uno dei grandi classici della letteratura ingegna Naccarà letteratura ricchissima gloriosa
Soprattutto la tradizione poetica anche se adesso conosciamo di più quella di romanzi
Darei la parola ad Angelo Caponnetto che per
La prima volta leggerà acque sia per noi non reportage dalle sue nati o dalla sua Lampedusa siciliana come me Angela Caponnetto ci leggera una così evitate il padre o la
Che me c'è un
Poeta della più giovane generazione nigeriana
Che si intitola dalla costa di Lampedusa intervenuti di isole
E poi ci leggerà una poesia di una nostra poetessa italiana ma di origine anche somala che urbana Cristina li farà le acque si era fax
Grazie
Chiaramente ringrazio era stata Di Maio per avere voluto questa fra missione tra
Poesia e cronaca e quindi chiedo anche scusa per il mio modo di leggere probabilmente diverso da quello che vi aspettate voi perché
La il mio lavoro mia contaminato un pochino e quindi la lettura proverò a leggere
Anche
Le poesie come dovrebbero essere lette
Accogliendo l'arma Tani in traduzione
Il vecchio noi una brividi uscente sotto le coperte sospeso tra isole lontane incandescente aria secca libere con il monito esatti di pioggia trasforma fiumi in preludi per immagini in fretta ceneri
Attimo Khartoum hanno scritti in carta picco riti restano su scaffali e incarna Cina pornografico non espungere anni dovrà esemplari di pietra scolpita le loro tracce testimoniano il significato immutabile nel tempo
Una mente che uguali Euclide puntigliosa come il periplo che oscilla eccetera compì lungo l'Antico Corso del vino
Temo tu era baluardo rozza come l'arca di Noè spesso una grossa di proposito la sua fine pensate in stile storico
Frantuma la bolla della nostra macchina del tempo ed entra nel Mali oggi c'è più Crema che caffè nel colore della sabbia più vendetta nel brontolio della guida che borbotta
Vedete un miglior misura ancora così immani un'ottantina e ottanta la barca nera come Tibet nero nella terra degli ribes solo più dolce
Ho utilizza le fanciulle sono come allora maliziose e sognano i ragazzi francesi che sono di sentinella Marrakech è un colibrì ritorni il sole una tesi in movimento che ferma lingue e dialetti ho guardato
Le sue strade dissolversi in divertimento di notte frammenti di gioia in stile Moby U.L.S.S.
Lasciando Casablanca i suoi sogni che si spiegano con la calligrafia di sismografi ci inoltriamo su di un sentiero tracciato da antichi Almoravidi richiamando il gruppo di notte di un segreto di Canfora corroborante e secca
Tre pur su quello è un faro fantasma di Libia affonda nel Marías Sirte un'altra scia di imbarcazione escogitato un'epigrafe provvisoria un incubo collega questa schiera all'Europa come un serpente ferito
AXA un
Sono laici che non si sciolgono le tue parole Groppi in gola che prolungano contese ellittica attraversando attraversato il mare troverai solo biscotti e frutta ove si erge questo obelisco
Io raccoglievo fioriti schiuma sulla battigia Bianchi rigidi come ossa e mura fa e che non mi porti nel corpo tuo smembrato monolite circa concisa testa torace tibia
Resta una cicatrice aperta nel cemento tracciate cancellata di fronte alle colonie la stele nella stiva in mare brulicanti
Varazzani trattare aveva creato grossi dialogo fra Angerio Italia con questa scelta di cui si è molto diverse l'una dall'altra io darei la parola erri De Luca feci leggera
Ora eccetera la sua quel sia e poi non so se qualcuno di voi correggere
Pellati scegli in cambio ben accetto molto volentieri
A la fate leggere perché mi alzo se non vedo nessuno
Dunque
Anche se questa poesia nessuno
Ma si chiede a noi perché stiamo parlando di alcuni siti immense tutte sui quali c'è un'ottima figura pugliesi
è proprio così la pulizia informato di combattimento delle letterature in caso di emergenza
Quando si trova in una prigione né che si scrivono romanzi scrivono in cui si dice anche niente
Appunto può sempre
Quando ci si trova in una sede io si scrivono poesie c'è poca carta c'è poco tempo sia continuamente interrotti da qualche bombardamento
Sono stato
Capitato nella mia vita deve essere ma spesso a Sarajevo insomma nel periodo in cui era assediata subito il più lungo l'asse del Novecento ben quello in quel tempo non solo si scrivevano ultimissima si leggevano quesiti persone
Gli sarà inglesi andavano a sentire
Le serate in cui sia
Mancavano di tutti
Di ogni
Conforto mancavano della
Dell'elettricità mancavano del ciclo del Papa
Andavano a sentire delle serate di poesia perché
Perché la Tunisia
Aveva la forza di stare
Per un momento per quel torturata di quel tempo vi sia contrappeso della manovra che stavano vendendo che rafforza ogni
Sospendere l'assegno se ne andava alcuni Ronconi Rosselli
Con le candeline al buio
Dentro uno scantinato si sentivano può esibire reggere leggere questi e fino alle prime luci anzi un po'prima perché se no ricominciava con il chiarore il tiro decide
Ecco
Da un amico mio poiché sapevo vicino a chi ha fatto il turno di notte per impedire l'arresto del cuore del nostro mondo ma i nomi i poeti facevo il turno di notte la cui si gli ha fatto il turno di notte per questo insomma
In un
Mentre che si stanca
Si attraversa insomma il peggiore trasporto marittimo della storia umana ma quello che succede nel Mediterraneo e si affronta il più grande
Non Franzo continuato prolungato di tutta la storia del Mediterraneo perché mai il Mediterraneo a
Nutrito il clan cultore di pesci ricordati come in questo nostro tempo contemporaneo
Qualcosa qualcuno quelle in cui il parco omissiva
Detassati bene non ha scelto il tempo di immaginare un romanzo ma il tempo di fissare qualche ben messo in testa per dire poi quando arrivano per lo scrittore
Per questo succede questo può succedere dunque la Polesine
Il ponte necessario bello che sia con tra Italia e in Nigeria insomma in mezzo ai medici e del mare
E questo libro fatta punteggio
Da Ponte insomma se lo scavalca ma
Dunque
Dalla domanda che ci fa la poesia in mezzo a nove ci fa l'unica cosa che serve insomma l'unico dal momento in cui può sospendere lei i guai gli asset di lei difficoltà repressione
Tutti quanti ci ricordiamo come comincerei Iardino countably battente Lidia Achille l'ira funesta
Cantani all'IVA quello Selvazzano iniziano a raccontare una guerra una tragedia e però laddove a trasformare capo
Perché questo Farnesina alla fine di tutte tragedie riesce a trasformare ricatto a ridurre a questo formato digeribile e trasmetti guida una generazione all'altra banca attraverso il sistema delle carte
Poi è vero com'è l'unica canta più viva del per identico cioè non ci voglio nemmeno lui
Il diritto d'autore l'undici sono stato io insomma è stata la prima che inviati via consigliate abbia raccontato diversi e così è anche per quelli che scrivono i versi insomma
Stanno materialmente manualmente scrivendo ma
L'iniziativa Invesco piega forse un ubriacone conosceva la viva un'era io conduco io posso dire che conosco qualche spiffero
Comunque in questo consesso di poeti più sono abbastanza intrufolato
Dunque volevo leggere una poi sia di siccome
Quelle che volevo accennare hanno già
Allora sono andato di corsa cercando qualcuno quindi
Allego fresca fresca di impronta
Di un signore che si chiama coetanei sentiamo ricerca
Sospinti da vento
Le senza attendere i fogli se che scagliati oltre le finestre
Biaggi polverosi perché ogni singolo ritrovo è un vecchio braccio teso cornuti sogni da tutto il vasto mondo ogni foglio su spinta una pagina che ci tradito ovunque persino malamente il primo amore di uomini
Questo vento di Parma tante passaporto per luoghi lontani
E figlio di razza vista Mediterraneo di nascita terapista radicato nel cuore della città
Aspettiamo ogni anno che sotto la caligine leggero si senta la sua sussurrata unicità romana sudanese l'uno innamorato
Le nazioni sono solo mezzo linee la sabbia che il vento cancella per condurre l'umanità a un unico abbracci e ci scontriamo uguale come un tesoro sotto i sussurri
Le parole esprimono rose rosse lavoro ancora mantengono Regioni affinché
Viene meno il respiro
Diventiamo unico vento insieme al resto
Va beh
Definisce il trentuno dicembre questo vertice
In quella che ho lasciato per questa collezione esitando dice così siamo innumerevoli raddoppio ogni casella di scacchi
La sentiamo di corpi il vostro mare per camminarci sopra
Non potete contarci se contatti aumentiamo
Figli dell'orizzonte c rovescia Sacco
Nessuna pulizia può farci prepotenza più di quanto già siamo stati office
Prego i serbi i figli che non fate
Nostro evita saranno i posti liberi di apertura
Portiamo ovvero i tanti il ceco il Pellegrino pudore che per veste l'uguaglianza capite sottomessi
Ma qualunque distanza arriveremo a milioni di passo chi va a piedi non può essere fermato
Questi tra l'altro la cima pettinata del pianeta rischiamo e ci dirigiamo il peso spalmiamo unanime
Battiamo i tappeti al diciamo i prati raccogliamo il pomodoro risultò cui siamo uniti conosciamo il suolo passo passo
Non potete sbarazzare Biglino
Un po'di tempo fa u a nome di noi tutti ha detto
Va bene muoio ma in tre giorni delle uscite creditori
Grazie grazie meccanica per averci mostrato come ascoltare le poesia ed anche più che leggere quindi adesso potete leggerle sentendo la voce
Che che abbiamo cercato appunto di evocare anche attraverso le immagini sulla carta stampata
Ecco esso si sia opera persino estesi a grazie davvero e dare la parola Silvia Bre
Che leggerà la sua cui sia saremmo noi e poi un'ulteriore poesia nigeriana di una lei no prima pacchetti
Allora ti lascio subito la parola
Rinvia degli animali tese ad una
L'offerta c'è una specie di eleggo perfetto delle parole
Contano nel
Nell'attività di chiunque non solo dei protagonisti
Il l'autore si chiama un funghi all'unico e la politica si intitola anime impegna
I clienti si stancano cercando di placare i tassi dell'anima percorrono stretti sentieri in cerca di casa
Allarmati caro Vanni di norme
Care amiche nel deserto
A tempo debito torneranno
L'orologio e l'armonia delle attese
Cercando case
Casa oltre il sine
Oltre l'altro non si
Era emersa
Guardi lontani
Eppure vicini dell'ombra in una fossa scavata presente
Come
Lares Maritain cerca di salvezza
I saggi cercheranno messaggi cercheranno troveranno attento avvilito torneranno
Loro è l'autonomia delle attese
Saremmo noi con uno straccio di merito sulla testa contro una tramontana d'oltremare
E con le stesse mani povere spaccate sull'appelli Elisa del rinnovo
Con i vecchi ridotti giudichi in ginocchio dentro la rapidità sacra unica l'euro che maltrattato corretto da una morte
Saremo noi senza più niente addosso che la sorte d'essere nel mondo congiuntiva miracolo specioso che follemente avrei detto tutti
Saremo noi però io uguale per tutti a coloro che vengono di fronte con i bambini
Allora con la fame
Con le facce sfigurati come i nostri saremo noi a capire in avanti vi riconosciamo siamo chi siete
Venite
Attrici le porte
Grazie
Queste erano voci di donne voci appunto
Che che si parla ancora una volta tra di loro e voglio dirvi anche che il impediti Achille in classe di per proprio ora un mila questo quest'odio
Che invocava all'inizio show Inca e con cui poi si chiuderà il volume
Per chiudere le nostre letture darei la parola a Stefano Benni c'è scritto qua bellissima poesia proprio per questo volume che si intitola circa
Nella mia fiaba c'è un lupo
Nella tua figlia va
C'è un errore
In una fiaba c'è una forca pieno
E in un'altra un branco di Giorgio
Ma se io ve la racconto arte
Tu mancanti per me in fondo si assume
Poi c'è una storia scritta dai grandi
Dove c'è un uomo che non
Che prende i libri delle fiabe distrarsi e li buttano il fuoco
E non vuole che io lega letture parole
Ne che tu
Anzi vuole alzare un muro perché noi non possiamo provarci allora io racconto più forte e tu canti più forte
Leone
E il gruppo che la fotocopia e vi prego di giornata si incontrano in un giardino e nessuno
Venga a dirci che non possono stare insieme
Grazie grazie Stefano Benni grazie a tutti voi io dovrei leggere adesso quella di quelle sui in camerino dopo come del coi no c'è qualcuno di voi che la vuole leggere no devo leggere io
Per allora
Allora faccio quello che mi ero prefissato e leggo prima un'altra è quella di Chris Sabani e poi perdonerete o tutte le aperte e chiuse insomma per siciliana qual sono
E poi concludo con quella darebbe di vuole Shilinka che non voleva mettere qui nel libro ma l'abbiamo costretto prima vi leggo quella di Christa danni che si intitola cartografie
Non c'è terra natale
Siamo sempre su un binario in attesa di un treno che passa una e arriva
L'espressione Drago che urla stazione
A volte c'è la neve a volte il sole
A volte diciamo e questa Amministrazione
Ma in realtà è tutto viaggio
Nessuno da e nessuno prende
Il miracolo perché l'amore succede ogni volta
Se c'è una terra natale queste la sua geografia
Io credo in Dio
Ecco l'ho detto
Questo dimostra solo che sono nigeriano
Eppure ci si possono avvicinare all'oggetto del desiderio eppure siamo sempre su un treno diretto verso la felicità
Quel che raggiungiamo il caffè
Biscotti e borderline porta
Alessandria in Egitto è una città una biblioteca speranza destino immonda spesso così alcune cose sembrano sangue alcune sanno di fango ruggine non sono sangue non lo sono
Libertà fumava la pipa sui gradini del museo a varare disse tirando su col naso è andato perso d'inverno in Africa
Non c'è nulla di Gentile in questa antica guerriglia ma tutta Grazia tutta grazie
Non le credevo quando disse una volta ho visto farfalle come l'anima di un uomo ognuno sminamento in guerra
Qui a Venezia per una Zingara che canti in piazza San Marco e piccioni la pioggia è un'inspiegabile raggio luce azzurra da una vetrata colorata
Forse è questo che intendeva dire libertà
Saggezza mi venne incontro le riporto non è mai troppo lontani e ritorno a casa disse
A Siena in un bel Pia bar di piazza del Campo a bere caffè davanti a mendicanti profughi dell'est Europa un tizio dice
Letteratura in Italia non è Comini Gianaria qui non c'è sofferenza non abbiamo problemi da combattere
L'orologio della torre da tre quattro
Cosa si può dire uno che ascolta poco Marlin su un treno che straccia per la Toscana
Ciao Ciampi restrittivi insistenti inizio
è che amore sia
E questa invece è quella di voler Shilinka
Chi ha scritto appunto per per questo coro e che si intitola ma anche vento migrante ed è l'unica che ho tradotto il giorno in questo libro
Ci sarà il sole
Con la pioggia
Con il rischio ma di documenti sorriso posticcio del doganiere
Dove ogni l'unità era l'ultimo tunnel Silvio
Nessuno San mio nome
Tante mani attendono la prima rimessa a casa ci sarà
Il domani Minerva giorni derelitti di spiaggia
Forse mi indusse RAI alghe cucite su falsi di stilisti con marchi invisibili
Fabbriche in nero o souvenir sgargianti distanti ma che ci legano manufatti migranti e Rolex contraffatti l'uno contro l'altro sul marciapiedi senza volto
I tappeti invogliano ma nessuna scritta dice benvenuti
Conchiglie di cifre ancorarli scogliere di gesso tutti una cosa sola al margine degli elementi
Banchi di sabbia seppur limitassi banchi disabile di deserto discendono incise dal fondo marino perché alcuni se ne sono andati così prima di ricevere una risposta
Ci sarà il sole o la pioggia
Siamo approdati alla Baia dei sogni
Grazie
Anche se noi volessimo in cassa per questo evento ringrazia tutti voi ringrazi poveretti è che spera di essere qui a leggere insieme a voi tra maggio e giugno in Italia ancora non sappiamo bene dove
Anche con altri poveretti quando parlavo di un mila parlavo delle divinità delle panchine Yoruba volevo un po'anche
Dire la cornice in cui questo libro si apre si chiude si chiude con la frase così parlo Orun mila è un po'un attimino azione cioè tutti avete contribuito a dare appunto perché la polizia
E quella che si fa durante momento com'era additivi di resistenza di disperazione quando si è soli in prigione si scrivono poesie e bisogna avere sempre qualche
Qualche canto che viene ispirato e dunque tutti insieme secondo scienza ed è questo il messaggio che diporto da parte sua il canto si fa più forte quindi speriamo che sia così acché
Della migrazione si tratti sempre in maniera
Più umana possibile al di là di ogni considerazione politica grazie a tutti