"Un programma per l'alternativa"

Superato in questa sala per la discussione di oggi
è stata posta a disposizione programmi ma
Riveste larga ed uno investe più ristretta
Nel nostro partito
Del Partito Comunista Italiano
Questa riunione sono invita Fini compagni non compagni a discuterlo
In una prima fase di discussione cioè in una altra base di discussione il colazione che poi seguite era a contatto più diretto con
Le masse dei nostri iscritti con i nostri iscritti di base
Riceverà quindi a subire processi di miglioramento di avvicinamento alle esigenze delle grandi masse popolari quattro Giarda già ora
Questo nostro programma è passato a va verso una serie di Bali una serie di Vanni che dimostrano la serietà della impostazione
A cui abbiamo cercato di portare il nostro contributo
Spesso è passato attraverso un comitato centrale che aveva poi alle sue spalle un congresso del partito
E passata attraverso un esame delle Commissioni dei comitati centrali
Dei nostri Chen brevi ricerche è qui il nostro ringraziamento va non solo ai compagni dei centri di ricerca ma anche a coloro che hanno voluto parteciparvi non essendo iscritti al nostro bar Vito
E ora prosegue con questa discussione di oggi che non vuole essere una manifestazione teatrale non vuole essere non vuole essere appunto un una manifestazione che abbia significato teatrale ma vuole essere invece una ripresa di discussione una continuazione di discussione
Io potrei sì concludere a questo punto
Quando la parola al relatore ma vorrei aggiungere una mia personale brevissima testimonianze sopra le ragioni che mi rendono
Particolarmente vicini vicino
A questo programma ma questa elaborazione questa impostazione
Che appunto legata ad una serie di grandi problemi del mondo che sono stati già elencati in qualche modo nel nostro comitato centrale dell'undici maggio e poi ad un danno Malvo decantazione o con la loro ad una loro unificazione politica in una parola d'ordine che nello stesso tempo un programma appunto quello della alternativa io credo che qui in questo noi in questo programma in questa occasione dopo le esperienze storiche direi proprio storiche negli ultimi anni
Fino conto queste questi ultimi avvenimenti di cronaca nera noi abbiamo fatto uno sforzo in due direzioni fu uno è quello di attribuire alla scienza della società scienza dei fatti storici del loro movimento per loro i nanismo un significato che passa
Diciamo aveva facilitare il controllo umano su di esso e controllo umano sottilissimo quindi grandi fenomeni della crisi non possono essere governati senza vere idee chiare
Ed abbiamo cercato il più possibile di chiarirci le nostre idee su questo tema aperti alla discussione con le altre forze politiche con gli altri programmi
E il secondo aspetto strettamente legato a questa apertura alla scienza e è il in qualche modo frutto del sul di un di una riconquista che io stato fatto dal nostro partito di una riconquista di sulle posizioni di appunto apertura rispetto agli accadimenti e negativo miti del mondo ovvero
Anche una serie di profondi di sempre a fondi come dire divieti di natura etica queste sono le due componenti
Che si intrecciano nel nostro programma divieti che io chiamo di natura etica con la parola che non è usuale del nostro linguaggio è nella nostra tradizione ma che sta a significare appunto che Lenore mi possibilità che la scienza ha creato e gli uomini hanno creato con il loro lavoro con la loro intelligenza eccetera fa sottoposta al controllo di valori che noi stessi dobbiamo dare a l'gli stessi c'è nella storia della filosofia e con questo voglio concludere non voglio fare certamente
Una lezione di filosofia c'è una famosa legge che va sotto il nome di legge dei anche se forse che me c'entra poco che stabilisce un Didier dopo da mentale inietta fondamentale tra diciamo le i il mondo dei fatti e il mondo dei valori c'è una un santo non si possono dedurre da fatti dei valori non si possono dedurre dai fatti
Dei comportamenti a cui si attribuisca significato di valore siamo arrivati a un punto della storia del mondo in cui invece è necessario attribuire interpretare i fatti in modo e e si nei che da essi si debbano trarre delle lezioni sui nostri comportamenti anche di natura ideale ecco perché io parlavo di apertura la scienza e nello stesso tempo di guida razionale che noi dobbiamo saper porre saper porre agli sviluppi della la scienza stessa questa un periodo storico di partito che politico di particolare importanza insensibilità e questo ha permesso di già il prelievo Doi siamo dinanzi ad una scelta di la parola alternativa è in qualche modo l'aspetto emblematico in questa scelta sta per quel che mi riguarda la mia testimonianza personale anche questo intreccio di questioni che stando tra la scienza e il vuole etico il valore etico
Ci presentiamo agli elettori chiedendo sensibilità sui grandi problemi etici del nostro tempo e sensibilità sui grandi problemi del progresso del nostro tempo
Questa pubblicità gli elementi credo che sia un aspetto che noi dobbiamo presentare i nostri lettori Park comprendere ai nostri lettori perché questori ideali che abbiamo rappresentato nel passato possono
Trasformata star sommate riecheggiare in forma nuova del mondo del presente dei grandi problemi del presente chiedo a questo punto la parola compagno onorevole dottore la cappa la relazione introduttiva nostro
Convegno di oggi
Una introduzione che sarebbe bene più che una relazione
A questo incontro
Nel quale viene presa in dato il programma dei Comunisti italiani programma che come ha detto Badaloni e il risultato di una esperienza pratica e di un lavoro di analisi ed elaborazione assai lungo con tutto impreparazione dal proprio recente congresso dall'insieme del partito ma cui hanno partecipato a più riprese prima e dopo il congresso studiosi e ricercatori di varie discipline comunisti non comunisti
Che si raccolgono i centri di ricerca creati dal nostro partito sento per la riforma dello Stato
Perché
Due i conflitti derivano oggi la loro dimensione reale da una crisi di fondo dello stato sociale crisi che coinvolge i valori
No io grandissimo di speranza e di fiducia che è stato duramente colpito e che verrebbe irresponsabile
Si
Fa diversissimo dal io alcuni
Via
Prelude
Sarebbe il
Giuseppe ho
Capito
Sarà quindi do subito la parola
Per
Il prossimo Parlamento recente vertice di un rinvio hamburger basterà ed da ce l'ho si tornerà dover compiere scelte di massima responsabilità anche in politica
Da quello che è
Naturalmente intervento di Giuseppe troppa
Tasse dimostrato
Si tratta di una no lo studioso di problemi internazionali incidente incidenti tecnologico di poco fa mi aveva impedito di presentarlo in maniera un pochino più completa vorrei io è che poppa parlato ventidue minuti sì la proposta e avere la presidenza sarebbe di un tempo un po'più ridotto io verso i quindici minuti
Problema non lo si vedeva sbagliata al quindicesimo minuto io però un piccolo tocco del pianura
Ora tocca il professor Stefano Rodotà studioso di diritto pubblico da tutti conosciuto per
Alla parola gli succederà dopo quindi Napoleone Colajanni
Il realismo arte difficile
E certo un esercizio indispensabile se non si vuole sfuggire
Però realistico quindi quelli che cercano di imporre
Pervicace
Corso a
è stato
E in questo senso metodo prescelto da molti in questa fase perché ci sono per circoscrivere o forse per svuotare
Dissenso proprio la proposta politica che mi pare abbia in questi mesi spostato il baricentro della discussione politica appunto quella dell'alternativa
E per far questo si opera una riduzione di tutta la politica
Al gioco e ai numeri delle alleanze parlamentari
Intendiamoci
Non voglio né sottovalutare l'importanza dei numeri così come sono consegnati dai risultati elettorali
Ne essere disattento alla importanza capitale poi delle alleanze di governo ma il singolare
Che questa riduzione venga operata da chi più lamenta o alimenta la tendenza verso l'astensionismo o il voto bianco
Poiché è proprio questa restrizione della politica la sua riduzione al gioco delle alleanze parlamentari che non solo la porta tua distacco tra partiti e società mare ridotto i margini stessi dell'azione parlamentare intensa in senso innovativo
La questione dell'alternativa dei suoi contenuti delle istituzioni che devono sorreggere la
Va oltre a mio giudizio l'esplorazione pur indispensabile dei margini che oggi il sistema politico offre o lascia intravvedere
Mi sembra che nel documento programmatico predisposto per il congresso comunista
Nelle relazioni tenute dal segretario del partito Berlinguer sia al congresso sia all'ultimo comitato centrale sia questo testo di documento vi ho potuto vedere stamane
Riducano l'alternativa solo ad una formula parlamentare
E se come del tutto ovvio essa nelle forze di sinistra il suo fondamento i suoi interlocutori ai suoi ulteriori punti di forza
Sono pure individuati in quella realtà di movimenti e di gruppi che nella Società testimoniano ogni giorno l'esistenza di una militanza diffusa
Arricchiscono le forme dell'azione collettiva e contribuiscono così pure a determinare le condizioni perché i partiti siano restituiti alle loro funzioni essenziali
Perché non tutta la politica sia risolta nella presenza partiti qui mi sembra un nodo istituzionale essenziale
Ma il modo per scioglierlo
Senza cadere nell'indistinto appello anti partitocratico mi pare che consista proprio nella raro gare l'area della politica non nel restringere
E ancora seguendo quella linea mi pare chiaro che all'alternativa va di governo si giunge pure valorizzando le alternative che sono maturate nell'organizzazione sociale
E seguendo questa via che si incontreranno gli elementi che in un vero programma istituzionale di cambiamento devono trovare un posto privilegiato
Nuovi interessi generali
Logiche non proprietarie nuovi beni
La creazione di uno spot schieramento alternativo proiettato nella società allora
Diventa anche un modo per superare le distanze che oggi possono favorire fenomeni di rifiuto o di astensione e in sede Parra parlamentare per rendere possibili alternative e si schieramenti
Che altrimenti mai le vecchie vischiosità farebbero maturare
Ma questo è un processo che sfugge ai contabili della politica a chi senza fantasia e senza polmoni capaci di respirare l'aria del cambiamento stanno lì ad allineare vecchie cifre nella speranza o nella illusione di resuscitare vecchi equilibri
Ma se così stanno le cose la politica dell'alternativa deve essere una politica di larghi spazi istituzionali non Prince serrata per un astratto bisogno di decisione in sempre più anguste stanze del potere
Sul bisogno di decisione
A cui tante volte si fa appello e che si dice percorra la società italiana nei più diversi ceti una parola vorrei di non c'è dubbio che questo h mai compito di un programma politico quello di essere nero rispecchia mento
Di climi diffusi nella società
O deve essere qualcosa di più o di diverso
Possiamo forse ritenere che di fronte a questo bisogno di decisione
Noi ci poniamo con occhi e spirito diverso
Da quello con cui ci ponemmo di fronte a un clima che negli anni difficili tra la fine del settanta e agli inizi di questo decennio portavano tanti uomini e donne in questa società a invocare e non gli urti
Questo grido risuonava perfino negli amici che i parlamentari a invocare e non da uomini della destra a invocare la pena di morte
Una cosa è cogliere un clima un bisogno una domanda diffusa altro e tradurlo senza mediazioni in atti e proposte istituzionale
A me sembra che a questo bisogno di decisione risponda in modo assai equilibrato il programma che qui stiamo discutendo perché ci sono due morti
Di affrontare questo problema della decisione uno quello di accelerare processi autoritari che FIAT
No non piace sono nelle corse in molte proposte
Oppure arricchire le condizioni della democrazia poiché né democrazia né efficienza
Sono in alternativa con il bisogno di decisione anzi
Ci sono proposte istituzionali che vanno nel senso della decisione che rischiano di rendere meno efficiente
Il nostro sistema
Se oggi noi ci limitassimo ad accumulare più potenti
Nelle sedi tradizionali di decisione non modificando in nulla il contesto
Non c'è bisogno di essere esperti studiosi di corsa istituzionali per rendersi conto che accumula eremo in sedi poco controllabili poteri sempre più oscuri
Questo è un tema chiave per la discussione che abbiamo di fronte e direi che l'apertura quotidiana dei giornali ci illumina in questo senso e non possiamo ritenere che questo sia soltanto oggetto
Di polemica politica o di polemica pre elettorale
La questione dei poteri occulti che torna nelle più varie sue forme ogni giorno nella discussione è il tema istituzionale chiave nel momento in cui si affronta il tema della decisione si è il titolare di questo potere di decisione
Colui il quale sfugge a ogni forma di visibilità sociale
Il palazzo non è un'invenzione come parola di Pasolini
Si trova in Guicciardini che parla del muro spesso e viene elevato tra piazza e palazzo e di cui il Palazzo si serve per rendersi invisibile ai cittadini
E questo il punto chiave decisione si ma non solo per quale fine
Ecco la connessione col programma ma anche in quali condizioni perché di poteri di decisione molti ne sono stati esercitati in questi anni ma al riparo dei giusti controlli grandi e piccoli poteri di decisione
Piccoli nei rivoli di spesa pubblica utilizzati affini clientelari grandi per pilotare scelte
Di cui oggi ancora
Non vediamo è l'appello disturbati tua aperto sul caso Moro è assai istruttivo non vediamo con tutta la necessaria limpidezza né protagonisti né significa
E dunque questo è uno dei temi chiave se noi vogliamo affrontare i temi istituzionali
Temi istituzionali che a mio giudizio semplificando ma non per un bisogno di slogan ma per un bisogno di chiarezza
Io vedrei raccolti intorno a tre gran Grandini
Il problema delle grandi decisioni
Le istituzioni della trasparenza
Le istituzioni
Della libertà
Questi sono i temi chiave intorno ai quali si raccolgono molte proposte
E rispetto ai quali c'è ormai non soltanto una indicazione generica ma la possibilità di individuare quali siano le linee concrete di intervento
Io non so quale sarà nel prossimo Parlamento la discussione la decisione procedurale per affrontare questi temi se si tornerà sul tema
Della commissione
Per le riforme istituzionali
Che non è una formula rispetto alla quale
Io manifesto grandissima grandissimo trasporti
Poiché le che credo che la maturità della discussione consenta ormai a tutte le parti politiche di arrivare a un confronto sulle specifiche proposte senza attraversare questa specie di terra di nessuno che dovrebbe essere un lavoro che non avrebbe per la sua natura
Il senso di una Commissione dei settantacinque ma dovrebbe approdare comunque a proposte che poi dovrebbero affrontare il normale iter parlamentare ma quale che sia il destino istituzionale di queste proposte io credo che ci siano delle linee ormai chiaro
Parlamento e governo cesto semplificazioni su tutte e due il Foro
Ma guardiamo un momento al all'Oscar otto tra le volontà proclamate eh i comportamenti tenuti
Il governo come un centro di coordinamento e di decisione
Ma sia nei comportamenti sia nelle medesime proposte
Sul governo si vogliono e si attribuisse si fanno ricadere ulteriori poteri di gestione
Tutti conoscono la vicenda della legge dell'editoria all'origine della quale c'è stata la pretesa del governo di mantenere anche il potere di gestione in questa non liberandosi di quello che non è un compito di coordinamento politico generale nella medesima proposta
Di riforma elaborata dal senatore Spadolini e di cui la Camera aveva cominciato la discussione la pretesa di riassumere nella presidenza del Consiglio l'intera
Dice l'intera l'intero potere di Indirizzo della politica dell'informazione appare evidentemente incompatibile con la creazione di un organo snello semplice efficace
Nella sua capacità di intervento dunque esiste per il governo il medesimo problema di liberarsi dal sovraccarico che esiste per il Parlamento
Esisteva negli eccessi dadi
Ridisegnare un circuito non solo a livello parlamentare ma anche a livello governativo per circoscrivere alle sole grandi decisioni il potere di intervento di questi due organi non la gestione minuta questo è un punto chiave perché avremo altrimenti sempre
Inefficace
Dell'azione di questi organi inquinamento determinato dalla somma
Di interessi da gestire lentezza nelle proceduto e qui vediamo un po'veniamo un punto chiave io non credo che in una discussione seria sia ormai eludibile il tema del monocameralismo
è della riduzione del numero dei parlamentari
Tutte le argomentazioni tradizionale a difesa del bicameralismo ed è il timore per un uso giacobino dell'unica Assemblea sono francamente ridicole di fronte alla ricchezza di congegni che la democrazia parlamentare ha saputo inventare per evitare che questo uso ci si e qui io mi limito a ricordare la possibilità di doppie letture per taluni tipi di leggi la possibilità già tradotta peraltro in proposte
Presentate davanti al passato Parlamento di attivare l'intervento della Corte costituzionale da parte di consistenti minoranze nel caso di leggi rispetto alle quali si ponga il problema di una rapido controllo
Per gradi per cui appunto verificarne la corrispondenza
Ai dati della Costituzione dunque questo mi pare un punto chiaro
E questa è la via per recuperare al governo al stesso Parlamento un potere largo di controllo
Non è possibile pensare a un rafforzamento del governo nel senso indicato che io condivido concentrazione del gabinetto che mi sembra il vero
Antidoto agli abusi lottizzato ori più che l'attribuzione al Presidente del Consiglio di un potere di scelta dei ministri perché noi sappiamo bene che nei paesi dove vige ciò esiste
è chiaro che non ci sono gli abusi da manuale Cencelli ma una negoziazione quando si stipula un patto di coalizione guardate la Germania ci sente il vero antidoto e nella riduzione al minimo del numero dei veri ministri e quindi alla costituzione di un gabinetto all'interno del quale si riassume poi il potere di grandi decisioni in parallelo al potere di Indirizzo e di controllo rafforzati entrambi da invita il Parlamento ma io direi che a questo punto noi arriviamo non partiamo chiudo rapidamente con un elenco di questioni
Noi abbiamo di fronte dicevo una questione che salda il programma di alternativa
A una proposta di far scendere in campo forse più larghe e nella società
E dunque un problema di dare il rango costituzionale anche ad alcuni valori e sono ormai ritenuti in dissociati da questo modo in cui la società vide una politica diffusa milita diffusamente al di là Della litania del disinteresse
Ci sono le grandi scelte tragiche la pace o la guerra il nucleare a Rimini non il nucleare la vita o la morte degli ambienti che hanno rango costituzionale ormai nella nel vivere comune dei cittadini così come nell'Ottocento l'aveva la rivendicazione della libertà individuale
E intorno a questo che la Scelta democratica individua anche quella libertà di identificazioni collettiva di cui adesso parla Sandro Pizzo
E altre cose i problemi relativi alla parità dei soggetti costituzionali nell'accesso alle informazioni
Non vedete quante distorsioni nascano dal fatto che il Parlamento e in questo senso un soggetto un minore rispetto al governo
Quante informazioni gli sono legate o taciute anche senza arrivare alle frontiere dei grandi segreti
Il controllo dei cittadini sull'amministrazione ma questo è un punto chiave
C'è una lunghissima frontiera lunga il settanta per cento della spesa
Del settore pubblico allargato che va in servizio
Erogati direttamente dall'amministrazione esplicitati scuola sanità previdenza interventi per l'occupazione e lungo questa frontiera che vanno ricostituiti strumenti di controllo
Prima altrimenti la via della privatizzazione diventa l'alternativa a questa sì selvaggio quali canali da aprire
Ma qui
Non c'è solo la fantasia ci sono le indicazioni tutto quello che va sotto la formula mi scuso ma devo chiudere
E l'ittica dell'interesse diffuso e i tanti modi istituzionali che vengono inventati per dare canali di intervento reale
Ai cittadini questa è una partita ad aprire non è possibile pensare a un'amministrazione controllata burocraticamente o vegliata soltanto dallo strumento repressivo della magistratura
E qui arriviamo al tema delle istituzioni della trasparenza dei nel quadro la magistratura un ruolo essenziale ma una magistratura di cui il processo riformatore deve essere portato a compimento
Noi veramente qui siamo ancora a metà del guado una magistratura che ha una testa
Quella dell'indipendenza ma ancora gambe e sono quelle del vecchio assetto cammina con le gambe dei procuratori generali con poteri limitati
Che posteggi hanno i loro poteri per lunghi anni a capo degli uffici questi grovigli Ivan moscio
E le proposte ci sono alla Camera dei Deputati stava arrivando
Alla decisione su questi temi il rafforzamento dei poteri di una serie di organi di vigilanza dalla Consob al Garante dell'editoria alla stessa banca d Italia alla formazione delle decisioni concernenti la ripartizione l'impiego delle risorse pubbliche in modo più trasparente un ritorno
Radicale sul tema delle nove
Alcune nomine chiave devono avere ormai un controllo del tipo di quello diciamo del Congresso americano e della procedura
Di comunicazione di parere consenso poche nomine vada non molte ma quelle chiavi e non possono essere più assistite
Da questo tipo di procedura che oggi conosciamo e che vanifica attraverso colpi di maggioranza lo stesso controllo parlamentare
Il problema delle nuove libertà
Questo è un punto che a mio giudizio è opportunamente affrontato attraverso il discorso sulle carte dei diritti
Quello delle carte dei diritti è un tema importante perché questo si è un altro modo per chiamare in campo Soggetti che devono avere possibilità istituzionali di interventi non dobbiamo ritornare i tanti neo liberisti che leggono libri alla moda forse farebbero bene a leggere qualche liberale nuovo più sostanzioso
Ma meno noto come Max verso mete dice che il grande problema non è quello di rinnovare i riti di esclusione ma di avere la capacità di include
Nel sistema istituzionale con il loro giusto ruolo soggetta non restituire apparentemente Poteri e qui segmentare di nuovo alla società ma trovare la possibilità per la società di farsi sentire il suo peso sulle istituzioni questo mi pare
Un tema degno di essere affrontato non nuovi cataloghi di diritti
Ma istituti strumenti poteri spendibili non sono parole da da da molte parti si lavora ci sono strumenti per intervenire attraverso la magistratura per intervenire attraverso l'amministrazione per intervenire su attraverso i nuovi circuiti informativi che si vanno creando e non è solo il discorso della radio e delle televisioni pubbliche o private
Sono le grandi raccolte di informazioni rispetto alle quali l'accesso di soggetti pubblici e di soggetti privati
Collettivi e individuali consentono nuove forme di trasparenza il potere informativo che è la premessa del potere di decisione
E oggi legata a queste grandi raccolta di informazioni rispetto alle quali
Così come l'esperienza istituzionale di altri paesi ci insegna l'accesso dei cittadini diventa anche lo strumento di controllo non solo di conoscenza dell'uso di questa risorsa fondamentale della società moderna dell'informazione
Dunque la frontiera istituzionale su cui con cui operare e molto lunga io non Laratta capirei intorno a quelli che sono i cosiddetti rami alti della
Delle istituzioni non perché su di essi non si debba intervenire o non si debba intervenire in maniera anche prioritarie ma perché se intorno ad essi i disse il mio si chiudesse io sono convinto che il malessere istituzionale non solo non sarebbe debellato ma alla fine ce lo ritroveremo aggravato assai
E con caratteri assai più preoccupanti di quello che oggi ci porta a discutere di questi temi
Grazie cappello e per
Così chiaramente segnato
Questi elementi beh il potere diffuso del del bisogno diffuso il loro modo di concretizzarsi
La parola e ora a Napoleone Colajanni
Che presidente per la terza commissione del Comitato centrale del Partito comunista più di una Commissione di gioco di problemi di economie più studioso di problemi economici
Non è che viene qui presentato un programma di governo
In cui le appare alle varie parti si tengono l'una con l'altra è molto difficile trovare una parte
Mi pare almeno va consequenzialità della posizione che vengono sostenute
Ma non è solo un programma di governo
E anche l'esposizione di una linea a cui riferirsi schermo che venisse quale che sia la collocazione parlamentare
Nel rapporto con le altre forze politiche nel rapporto coi sindacati nell'azione concreta che impegna le forze politiche una forza politica come il Partito Comunista giorno per giorno
Siamo partiti in questa proposta dall'analisi dei fatti
Dall'analisi dei vincoli che esistono che sono dei vincoli reali dalla condizione reale che sono le cose più conosciute che ci siano per arrivare ad una conclusione
Che il sentiero di uscita dalla crisi dell'economia italiana
è un sentiero hardware faticoso ma è un sentiero percorribile assumendo determinante decisioni determinate determinate misure
Si capisce che alle proposte che noi indichiamo ci sono nei fatti delle alternative
Una
è quella di continuare a lasciare le cose come stanno
Puntando sui tradizionale punti di forza della economia italiana il risparmio delle famiglie che in termini monetari e il più elevato dal mondo
La capacità della piccola e media industria compito da parte degli interstizi in al mercato internazionale magari affidando nello stellone d'Italia decretando per le sue apparizioni possano essere mente fugaci di quelle avuta l'anno scorso sui campi di calcio di Madrid a Barcellona
Si capisce che continuare a lasciare le cose come stanno non significa andare verso il precipizio
Non abbiamo davanti una prospettiva catastrofista
Significa soltanto il prolungarsi della stagnazione
L'aumento costante della disoccupazione
L'avvitarsi dalla Spagna della spesa pubblica nei trasferimenti ed il reddito con una intimazione che poi ridursi ciclicamente secondo l'andamento dei prezzi internazionali o secondo me recessione che si verificano
Per riprendere puntualmente ad ogni fase di espansione rimanendo comunque costantemente superiore a quella degli altri Paesi industrializzati
E con una finanza pubblica come quello attuale
Di cui al meglio rendersi conto fino in fondo
Attualmente la finanza pubblica la gestione della finanza pubblica
Consiste nel tappare un buco aprendone un altro ricorrendo alle anticipazioni alla stampa di carta moneta come è accaduto nel novembre scorso ogni volta che ce n'è bisogno
Ma c'è un costo politico anche
Della stagnazione per la continuazione dello stagnazione
Perché il pentapartito dalla governabilità
Altro non è che allo specchio dalla stagnazione economica e delle prospettive che ci sia per il recupero se dovessimo continuare avanti per questa strada
C'è un'altra alternativa ancora che viene adombrata in questi giorni
Che avrebbe un contenuto di classe alza i mancati
Bloccare i salari aumentare la disoccupazione oltre le tendenze già in atto ridurre drasticamente la spesa sociale
Puntare tutto sugli spiriti animali del capitalismo
Sarebbe una cura da cavallo come quella proposta da Carli non nuova
Dato che Carletti ha potuto praticare una cura da cavallo all'economia italiana nel mille novecentosessantaquattro
Dalla Banca d'Italia avendo come cinghia di trasmissione Emilio Colombo e con un aspetto da cui l'economia italiana impiegato mi per risollevare
Nel giro di due ampie dopo questa cura del settantaquattro
Abbiamo perso un milione di occupate da un messo dodici anni per tornare a livello degli occupate dal novecentosettantatré
E abbiamo avuto un crollo del tasso di accumulazione da cui invece l'economia italiana non si è mai più ripresa
E in questo modo si ispirano inevitabili tensioni sociali
Come vediamo in questi giorni come resistenza confindustriale alle trattative sui contratti
Si sfida la resistenza dei lavoratori si porta avanti un attacco alle conquiste sociali
Ma soprattutto questa linea rimarrebbe invischiata in un dato di fatto che la Democrazia Cristiana certamente non può accettare non può rinunziare allo Stato assistenziale
E allora l'interpretazione di questa linea può essere una e una soltanto e cioè scaricare sopra i lavoratori produttivi solo per i lavoratori delle industrie per le attività produttive tutti costi della situazione per la situazione attuale che la Democrazia Cristiana non sia per nulla disposta a denunziare alla fondamento economico del suo sistema di potere mi pare assai chiaro dal suo comportamento in questi giorni guardiamo il decreto che è stato ripresentato
In cui qualche misura di normalizzazione
Della gestione prevede anziane come per esempio il condizionamento delle integrazioni al minimo di pensione delle a un determinato livello che il reddito è sparita com'è sparito il blocco per la costruzione di tanti nuovi ospedali
Certamente inutili che certamente forieri di appalti
D'altronde ancora
Ne me stesso comportamento del segretario della Democrazia Cristiana che ad Avellino
Sostiene che le pensioni di invalidità sono necessarie dato che al Nord e c'è la cassa integrazione
Mi pare che traducano già un orientamento di pensiero o dalla via che noi proponiamo è fondata sul superamento
Della Casa integrazione sul superamento da una pensione di invalidità come forma di reddito assistenziale
Per potere avere più lavoro qualcun'altra come autrice
La via che proponiamo è fondata sulla ripresa dell'occupazione e dello sviluppo
E abbiamo bisogno dello sviluppo abbiamo bisogno dalla costituzione di nuove risorse
Perché senza nuove risorse non si può affrontare il problema del Mezzogiorno
Perché senza nuove risorse non si può portare avanti un processo di innovazione tecnologica di cui anche la piccola e media industria ha bisogno per poter rimanere leghista questi interstizi del mercato internazionale abbiamo bisogno di nuove risorse per dotare il Paese di sufficienti infrastrutture civili e sociali abbiamo bisogno di risorse per soddisfare i bisogni nuovi che avvengono da maturare ed alla società
La tutela dell'ambiente richiede nuove risorse
Perché costoro solo e richiede la mobilitazione di risorse reali difendere difendere l'ambiente naturale non si fa soltanto con il Pd
Perciò il punto di partenza della nostra proposta e una politica diretta a creare occupazione in queste direzioni
In queste direzioni
Sostituendo in questo modo l'autentica l'assistenzialismo
Perché solo così si può superare un meccanismo che scaricano problemi di sussistenza Capuzzi quando nota che sappiamo molto bene che all'assistenzialismo risponde all'esigenza di venire incontro a problemi di sussistenza
Di sussistenza
Ma che vengono in questo modo scaricate sulla finanza pubblica la quale quando non ci sono risorse addizionali sufficiente create nell'economia dell'economia produttiva nello sviluppo delle forze produttive non qualcun altro che cercano di quadrare i conti attraverso l'inflazione ricorrendo alla stampa di cartamoneta
Nostra convenzione dell'inflazione si combatte colmando il divario che esiste da una domanda che oggi viene alimentata continuamente in termini monetari
Di fronte ad un'offerta insufficiente
E questo ha fatto mette in crisi sistematicamente alla bilancia dei pagamenti ad ogni ripresa perché basta che ci sia l'accenno semplice accenno di una ripresa perché è una domanda cui non corrisponde un'offerta una burla adeguata capacità delle forze produttive nazionale si riversi sull'equilibrio della bilancia dei pagamenti
E per questo che noi proponiamo programmi di investimento dallo Stato per progetti integrati nel Mezzogiorno e anche programmi di occupazione da Pausania
Perché dobbiamo stabilire in raccordo con lo slogan con il investimento nelle dello sviluppo delle forze produttive programmi per infrastrutture proponiamo un servizio nazionale dal lavoro
Che gestisca la mobilità e crei nuove occasioni nuove possibilità di lavoro
Noi siamo perfettamente consapevole del fatto che la risposta al problema dell'occupazione
Non può essere il confinamento dalla pubblica amministrazione e alla lunga nemmeno la politica dei salvataggi
Al problema dell'occupazione si risolve vizir risponde portando avanti un'attività produttiva portando avanti lo sviluppo del e portando avanti la possibilità di creare nuove occasioni di lavoro produttivo
Sì risponde alla crisi di tanti settori industriale non difendendo lo status quo ma con una gestione democratica dalla mobilità che realizzi e la mobilità da posto a posto di lavoro
Passando attraverso la riqualificazione necessari
E siamo consapevoli anche dal fatto che per poter innescare questo processo
Occorre aumentare una produttività che dal nostro Paese ristagna di un aumento di produttività abbiamo bisogno perché in un mercato aperto per non possiamo trovarci in una condizione diversa nel nostro Paese
Il divario tra la domanda e l'offerta di cui parlavo prima non si può superare
Se l'offerta non è competitiva con la concorrenza internazionale
Se non lo porzioni di aumento di domanda verrebbe compensato dall'epoca avrebbe soddisfatto dalle importazioni
Se non abbiamo lo sviluppo di produttività quel vento lasceremmo continuamente un equilibrio uno una elemento di squilibrio d'inflazione all'interno dell'economia
Ma noi respingiamo la teoria secondo cui il costo del lavoro è la causa principale dell'equazione
Mi pare che lo dimostrino i fatti lo dimostrano le esperienze nel settantuno e settantadue quando avevamo i maggiori incrementi salariali intese siano registrate nella storia del nostro Paese
Il tasso d'inflazione in Italia è inferiore a quello medio degli altri Paesi industrializzati foto a colori imputazione cresciuto durante i periodi della governabilità
I salari italiani sono tuttora fra i più bassi d'Europa
E quello che rende così
Grande è la differenza per quanto riguarda il costo del lavoro per unità di prodotto non è il livello dei salari che ripeto sono ancora tra i più bassi d'Europa
Ma il fatto della produttività e ancora più bassi
E nel rapporto con le due cose si viene a determinare un elemento che minaccia la nostra competitività però più produttività
Significa in primo luogo più innovazione più investimenti
Facciamo le nostre proposte vanno principalmente per quanto riguarda l'intervento nell'economia reale in due direzioni primo utilizzazione delle risorse dello Stato in direzione dell'innovazione e non distruttivi determinati Secondo rafforzamento delle imprese facendolo dei mezzi propri dalla impresse
Facendo riferimento a elementi generali di programmazione di indirizzo delle attività produttive utilizzando anche alla leva fiscale per la formazione dei mezzi propri delle riprese questo deve riguardare anche le piccole imprese
Che si troveranno di fronte a problemi assai rilevante di capitalizzazione PD e della necessità di disporre di elevati mezzi propri perché la sfida la nuova tecnologia riguarda anche le piccole imprese
Difendere i salari e reale non è perciò inflazionista
Se si punta in questa direzione in questo tipo di sviluppo delle forze produttive
E se si va verso una prospettiva di collegamento di un aumento dei salari reali
In collegamento con un aumento della produttività
Si intende che questo significa mobilitazione le risorse anche ma per rendere disponibili risorse per l'occupazione degli investimenti significa cominciare col rivedere la composizione dalla spesa pubblica ed affrontare la questione del suo finanziamento
E in questo senso
L'approccio che viene qui proposto è l'esatto inverso di quello che propone alla Democrazia Cristiana
Democrazia Cristiana proporre regole soltanto verso chi produce
Soltanto verso i lavoratori della produzione gli operai tecnici e gli impiegati della produzione dei trasporti dei servizi legati alla produzione
E lo dimostra
Con una serie
Che alcuni contratti del pubblico impiego che sono stati fatti diversi sono stati fatti recentemente sono testimone non di una politica salariale didatta
Non c'è dubbio nel mille novecento ha già tre anni fa all'aria il reale in Italia per i lavoratori dell'industria sono ferme autonome diversamente per alcune categorie lavoratrici
Noi proponiamo ricorre per avere più programmazione per avere più mezzi per rendere effettiva questa programmazione
Non proclamiamo il rigore per lasciare libere più piccola presenta alcuna politica di orientamento
Credo che dovremmo dire con chiarezza che a noi noi siamo disponibili per un rigore separato dalle altre vetture ecco perché le parti del programma che noi presentiamo ti tengono l'un con l'altro fra di loro
Non siamo disponibile per due rigori pin up
Il rigore attento
Solo se è legato a un insieme di misure che debbano comportare che debbano portare ai cambiamenti che sono necessari per lo sviluppo dell'economia e nella contestualità degli interventi e la coerenza la qualità testa delle proposte
A De Mita non credo che sia da contestare soltanto la tua carta credibilità personale ma soprattutto il fatto che non dice nulla su queste e altre cose
Che non dice nulla sull'orientamento dalla risorse necessarie su quel nome intende affrontare il problema dell'utilizzazione in quale direzione dell'editore
E non vince sulla parola nemmeno sul cambiamento e siamo così allora altre novità
Siamo sempre allora pigramente adagiati sulla politica dei due tempi sulla politica che dice prima stringiamo facemmo stringere alla cintola e lavoratori dopo provvederemo se sarà possibile
Noi siamo per il rigore perché sappiamo che le misure di ripresa e di cambiamento danno al petto nel tempo non ottengono dei risultati immediati
E se non si pongono sotto l'inflazione sotto controllo l'inflazione
E la spesa clientelare
L'inflazione la spesa clientelare rischiano di travolgere insieme le prospettive di ripresa e le prospettive di cambiamento
Siamo per l'equità perché senza equità non ci può essere contento
Consideriamo misure di equità e più rigore l'aumento all'unificazione dei minimi di pensione
E insieme l'eliminazione di una serie di preti che pure ci sono nel sistema previdenziale
Consideriamo misure di equità anche ricordare l'allargamento alla base contributiva per la previdenza dei coltivatori diretti e nella sanità
Siamo contro certe sue forme di spreco che portano a risultati abnorme come il fatto che io non lui non in alcune zone in alcune unità sanitaria locale si spendano ogni anno ventun mila lire dei farmaceutici per cittadino mentre in altre unità se ne vendano ottanta mila lire di farmaci ogni anno per cittadini ecco perché noi siamo per l'introduzione degli standard delle misure di controllo per quanto riguarda il livello della Spezia
Manchiamo insieme anche per avere un sistema fiscale più equo
Combattendo l'evasione legale
Oltre a quella illegale l'evasione legale Pierre data dall'erosione della base imponibile attraverso l'esenzione alla ripartizione di venti e pensiamo che ti equità un ricorso ad una manovra di finanza straordinaria
Credo che sia giusto ripetersi sempre che l'undici per cento delle famiglie in Italia possiede il cinquantasei per cento della ricchezza reale del Paese dente al trentatré per cento degli italiani non possiede esattamente nulla
Be questa parte deve essere chiamata a contribuire
Alla all'uscita dalla crisi dell'economia italiana
Ma il consenso non si acquisisce soltanto attraverso l'equità
Bisogna che avvengano teche trasparenti dei meccanismi di formazione delle decisioni
Bisogna che si arrivi alla responsabilità della burocrazia figlia
Per il tipo di decisioni che prende soprattutto in maniera economica bisogna che Cipriani Pluto immediatamente bisogna che si modificano eccetto struttura con la ragazza dal Mezzogiorno alla partecipazione statali
E che si arrivi a un decentramento dalla spezza e bisogna che ci sia per i lavoratori il diritto all'aspra all'informazione
E all'espressione della propria orientamento sui programmi produttivi dalle maggiori imprese della maggiore impresa e in questo senso vanno anche alle nostre proposte
Su questo c'è un confronto Iran
Non solo nella campagna elettorale ma c'è un confronto per esempio con l'attività europea
Nella la quale l'impegnata anch'essa nel venne alla la porti costituzione di un'alternativa alle dominanti politiche recessive
Anche il
è impegnata in questo senso perché si arrivi a un cambiamento noi pensiamo a questo di dare un contributo sottolineando gli elementi
Che oggi spingono a sostenere la necessità di una formazione di sovranazionalità
Nel campo del dell'economia europea
Perché non è possibile ad esempio immaginare soltanto immaginare una politica autonoma
Dei singoli Paesi europei rispetto al dollaro come non è possibile immaginare una politica autonoma dall'Europa rispetto al dollaro se l'unità monetaria europea non riesce a diventare sempre di più un metodo di pagamento è un punto di riferimento e quindi non abbiamo e sulle spalle un'Audi un'autorità monetarie dotata dei poteri sufficienti
Ma vorrei dire mi sembra che due discriminanti oggi debbano essere presi in considerazione valutando le posizioni di tutti i partiti in questo confronto elettorale
La prima e la necessità di misure specifiche contro la disoccupazione
Perché non si tratta di indicare semplicemente alla necessità di combattere la deturpazione si tratta di vedere quali sono le misure specifiche che quando questo si fanno
Che non possiamo permetterci Luca di avere in Italia un giovane su tre sotto i ventinove anni disoccupato
Come non possiamo permetterci il lusso di un tasso di disoccupazione che nel Mezzogiorno il quattordici per cento HP malizia rapidamente per diventare il venti per cento nei prossimi tre anni
L'arte ecco Ambra discriminante
Tutti a piedi a carattere
Una contestualità è un collegamento organico fra le misure di ricorre d'intervento nell'immediato nel cambiamento tenta ricche ricaviamo dalla truppa dei due tempi e dalla separazione della separazione degli obiettivi
Così io credo che troppo e questi due elementi credo che dobbiamo riscontrare con soddisfazione
Una analogica di posizione con la posizione programmatica dal Partito socialista
Si tratta di fare in modo a me pare così perché questa convergenza non sia soltanto programmatica ma posso realizzati in un confronto e nell'azione politica credo che a noi spetti di fare la nostra parte con rigore è coerente
Dalla introduzione del compagno Tortorella
Dall'intervento professore prodotta ed a tutto il nostro lavoro di ricerca e di definizione programmatica
Risulta chiaro che noi poniamo le questioni di riforma del Likud
Non come perfezionamenti Rio correzioni
A tavolino del disegno costituzionale non è questo o non è principalmente questo
Non neghiamo esigenze di coerenza che debbano essere imposte per superare contraddizioni forzature sfasature
Evidenti l'esempio più noto
E quello del contrasto tra la norma costituzionale e la decrepita e rattoppata legislazione
Sulle autonomie locali
Ma ferme restando le linee di fondo della Costituzione e le esigenze che in questo campo esistono di un adeguamento
Non parliamo
Ripeto da esigenze di prepensionamento ma invece da essenziali necessità pratiche e politiche che facciano parte facciamo valere e dalle quali proponiamo soluzioni concrete per la prossima legislatura
Si tratta ovvie esigenze generali e non di partito a differenza di coloro i quali
Disegni hanno in questi giorni riforme istituzionali ha lo scopo principale di dare ai governi una stabilita
Che maggioranza e pure ampie non sono state capaci di dare negli anni scorsi
La prima e fondamentale necessità
A fare le nostre rappresentato non è questa la questione morale
E dal capitale bisogno di una lotta senza quartiere alla degenerazione delle istituzioni pubbliche
Alla corruzione all'occupazione dello Stato da parte dei partiti dominante
Per noi la questione morale non sorge nella sua sostanza
Da un vizio congenito di una generica classe Poli
Se guardiamo con attenzione alle vicende degli scandali
Dei diritti negati ai cittadini delle nomine improprie
Dell'arbitrio nella pubblica amministrazione
Ognuno dei fatti riconducibile ad un carattere comune
Cioè all'invadenza dei partiti di governo
Posso tocco sott'occhio un documento per noto che varrà però citare ancora una volta uno dei tanti che si potrebbero riprodurre a questo proposito e la relazione della Giunta della Camera sulla domanda di procedere in giudizio contro parlamentari della Democrazia Cristiana del Partito socialista del Partito social democratico e repubblicano
Per il rame il reato di peculato continuato
Avendo questi parlamentari ricevuto fonti dall'Italgas e
La faccenda e bello
La Giunta maggioranza negò l'autorizzazione a procedere siamo alla fine del mille novecentottanta con questa motivazione fra le altre l'assenza io ogni loro dei parlamentari di ogni loro profitto personale
Essendo state le somme raccolte tutte destinate a favore dei rispettivi partiti nelle cui casse venivano regolarmente versati e un documento a mio parere piuttosto impressionante della degenerazione del sistema dei partiti
Da questa e da numerose analoghe esperienze non sono discende l'esigenza di una riforma radicale della Giunta per le autorizzazioni a procedere
E della commissione inquirente che ha consentito a molti rappresentanti della maggioranza di sottrarsi alla
Esigenza che è tenuta presente nelle nostre proposte programmatiche ma che arriva più in generale la nostra convinzione o viene confermata la nostra convinzione
Che è tutto un modo di concepire il ruolo dei partiti
Deve essere respinto sia che si voglia giustificarne una specie di diritto alla spartizione delle spoglie sia che i partiti vengano abilitati a sostituirsi e sovrapporsi nelle decisioni politiche agli organi dello Stato
A questo proposito è grave l'abbiamo detto più volte che sia entrata nella consuetudine
Che è un atto di grande rilevanza costituzionale come la formazione dei governi
Ricada anch'essa nelle procedure dell'iter partiti con la riduzione o addirittura l'eliminazione dei poteri del presidente del consiglio e persino del presidente della Fed
Dalle penzolante vicende dei fondi neri
Alla formazione dei governi della repubblica passando per mille atti di nomine di assegnazioni di decisioni si è distorto il ruolo dei partiti di maggioranza attribuendo a testi l'esercizio di una sovranità che sono della rappresentanza popolare delle assemblee elettive delle istituzioni pur restituire ai partiti le loro funzioni rilevanti e specifiche e agli organi che hanno sparato la loro autonomia i partiti di governo hanno seriamente compromessa
è un obiettivo primario delle riforme che proponiamo ed una condizione necessaria per il superamento dalla questione morale che assilla le coscienze e corrompe indebolisce la vita democratica da questo indebolimento in realtà prendono forza nuove e potenti
Occulte e poi
Le quali Leto no insidiano la sovranità popolare
Nessun osservatore serio può pensare che l'industria degli armamenti o ciò che è rimasto sembra molto operante della P due o il potere della mafia della camorra siano ininfluenti sulle scelte politiche ed economiche e che non si ponga con urgenza drammatica il problema di una liberazione delle istituzioni da vincoli e ipoteche che i partiti di governo hanno consentito quanto meno di costituire il buon funzionamento dell'istituzione e dunque una condizione necessaria per restaurare la moralità pubblica
Per dare attuazione alla volontà popolare per fare fronte ai bisogni del paziente un Parlamento reso efficiente anche dalla riduzione ad una sola Camera e da una forte limitazione del numero dei suoi membri
Dal trasferimento di una parte dei poteri legislativi dei consigli regionali
Da una maggiore razionalità e modernità delle sue strutture sarà un Parlamento che potrà concentrare il proprio intervento sulle decisioni più importanti di indirizzo politico di produzione legislativa di controllo
E per passare all'altro polo della rappresentanza un consiglio comunale le cui funzioni ossia un espropriate da normative antiquate o incerti
Sarà meglio capace di dirigere l'amministrazione locale e di resistere alle interferenze corporative o alle pressioni criminali
Un'indagine condotta dal nostro partito in campagna rivela che in numerosi comuni
La soglia della legalità è stata pericolosamente ha passato e si è resa impraticabile la normale partecipazione democratica
Aprendo così la via all'attacco camorristico e mafioso che ha raggiunto in questi mezzi una intensità inaudita in diverse regioni d'Italia
Ho letto con attenzione
Gli atti del convegno sulle istituzioni tenuto alla fine di aprile della democrazia cristiana e anche le anticipazioni del programma di questo partito e non ho trovato la coscienza di questi problemi
Viene posta la questione della dei partiti infrazione dell'istituzione ma le proposte avanzate sono esili mentre ma anche il senso della sfida
Che se vuole davvero procedere in questa direzione la democrazia cristiana deve rivolgere a se stesse al proprio modo di intendere il potere e di esercita mi sono riferito all'esigenza di una riforma delle istituzioni in rapporto alla questione morale una seconda esigenza riguarda la direzione dell'economia
Noi siamo come è noto per fondare su cui supposti sani e solidi la vita dell'impresa e la loro autonomia e capacità competitiva
Al tempo spesso riconosciamo la necessità di una nido del processo di accumulazione
E in particolare di una guida che ponga al centro le risorse le vocazioni e gli interessi del Mezzogiorno come condizione da più un riequilibrio e un rilancio di tutto lo sviluppo nazionale
Sorgono ti problemi specificamente istituzionale
Noi sosteniamo la necessità dello scioglimento dalla Cassa per il Mezzogiorno
E di tutti gli gli enti d'intervento straordinario e perché siano le autonomie locali e le Regioni profondamente riformate ad assumere la responsabilità dei progetti di sviluppo nel quadro di una programmazione nazionale ed europea e necessario abolire ogni forma di governo separato del Mezzogiorno
E quindi dello stesso ministero per il Mezzogiorno affidando ad un ministero del Bilancio potenziato poteri e compiti in questo campo entro gli orientamenti come ho detto della programmazione che deve trovare la sua fonte del Governo e del Parlamento
E dei suoi strumenti nelle regioni e in agenzie dotate incompetente tecniche chiedevano
Un piano per il lavoro nel Sud un servizio nazionale del lavoro soprattutto rivolto ai giovani in cerca di prima occupazione l'attuazione di Grandi Progetti integrati richiedono la la presenza l'efficienza e la trasparenza delle istituzioni regionali e locali ed il loro collegamento con le nuove ipotesi di sviluppo
Richiedono a una un effettivo potere politico della Regione ed una lotta affondo contro i centri occulti di potere i poteri parlano paralleli
La grande criminalità organizzata che usurpa di fatto o emargina la sovranità popolare quale si esprime o deve esprimersi nelle assemblee elettive
Io ho letto con attenzione anche a questo proposito le anticipazioni di programma della democrazia cristiana e il programma del partito socialista
La democrazia cristiana ammette in generale l'esigenza di una programmazione ma il Mezzogiorno in questo contesto non è neppure citato e non si fa cenno alle istituzioni della programmazione
Non molto largo debbo dire a differenza che per altri punti è l'interesse per questo specifico argomento nel programma socialista salvo per l'intervento compiuto a Milano da Ruffolo il quale ha giustamente sostenuto che il Mezzogiorno non è un problema speciale
è una dimensione nazionale del problema dello sviluppo e dunque che lo sport della politica economica nazionale deve consistere nell'integrare le strutture istituti del Mezzogiorno nella politica di sviluppo dell'azione
Non penso che con questo Ruppolo intenda schierarsi per una programmazione centralizzata ma solo per la necessità di un quadro d'insieme al di fuori del quale non esiste possibilità di ricondurre la questione meridionale è al centro di una modifica degli indirizzi dello sviluppo
Proposte di riforma istituzionale in questo senso però non esistono nel programma socialista se ho visto bene ma non è questo
Seppure consistente il rilievo di maggiore peso è piuttosto quello che determinate correzioni del processo di sviluppo
Determinate riforme istituzionali un'inversione del ruolo che è stato assegnato al Mezzogiorno nell'economia e nella società nazionale implicano una lotta affondo contro un sistema di potere che è stato costruito dalla Democrazia cristiana
E che la democrazia cristiana ribadisce al di là delle parole
Che novità c'è infatti nell'alleanza stretta dall'onorevole De Mita con gli esponenti della grande industria e della grande finanza settentrionale rispetto al sistema di alleanze poniamo degli anni Cinquanta
Che ha garantito una linea di sviluppo qual è stata quella che sappiamo
E che ha attribuito la collocazione che conosciamo alle diverse sezioni territoriali del Paese non c'è veramente novità e sorprende che di novità si possa parla
Contro questa alleanza e le sue implicazioni debbono rientrare si programma di iniziative delle sinistre che del nostro partito
Per un'alleanza con le popolazioni meridionali e specialmente con la gioventù meridionale
Che la vittima e sarebbe ancora più la vittima domani in termini di disoccupazione e di disperazione di una ripresa dello sviluppo concentrato nelle aree forti del paese
E di un abbandono del Mezzogiorno
All'inedia e all'attacco dei poteri mafiose
C'è infine l'esigenza della stabilità e della governabilità
A cui si è risposto in modo così poco brillante in questi anni
Sebbene sia stata assunta giustificazione principale dell'alleanza pentapartito
Diverse misure che noi proponiamo relative sia al Parlamento sia l'esecutivo e in particolare ai compiti di direzione del Presidente del Consiglio vanno in direzione dalla stabilità
Ma è decisiva a questo fine l'abolizione del sistema spartitorio che fa del governo un insieme spesso rissoso di delegazioni di partito
Ed i ministeri separati e particolare e l'affermazione del carattere prioritario del programma ed è l'accordo di programma delle scelte dei ministri secondo criteri di capacità e competenza e non di spartizioni
E qui torniamo alla funzione dei partiti alla riforma del loro ruolo e del loro modo di operare in una democrazia rappresentativa e partecipativa e veniamo alla questione dell'alternativa al dando che l'esclusione di un'alternativa in linea di principio o in una più sofisticata linea di fatto arrecato al ricambio del personale politico alla concezione stessa della politica
Oltre che al corretto ed efficiente funzionamento dell'istituzione a questo modo la questione istituzionale e la necessità di riforme istituzionali si intrecciano in modi per sconfiggere la crisi morale la crisi economica e la crisi politica del Paese
Via
Io volevo
Soffermarmi su due questioni del programma
Se prima tempo la prima e quella
Del rapporto tra politica economica nazionale il contesto internazionale
Se continuando a quelle alle cose per esempio dal punto di vista in cui gli aveva prodotta
Necessità che la questo su questo versante un atteggiamento consigliere di realismo tra virgolette che è consistito poi nell'assumere sempre contesto internazionale come un dato di fatto anche se esso è un dato di fatto largamente determinato
Per la politica economica statunitense soprattutto negli ultimi quattro anni
Certo a poche non sono mancati anche manifestazioni di malessere perfino qualche critica in effetti in Italia non si è mai trovato nessuno che avesse il coraggio di proclamare come la Thatcher politiche buoni tariffe consistente anche quando sono state applicate tuttavia anche voi di Harburg dimostra che poi all'atto pratico nel momento delle decisioni o delle non decisioni sia finito col sostenere o con l'allarme le decisioni americane fino a poi per presentarle poi come un dato oggettivo sulla base del core del quale bisogna necessariamente prendere certe decisioni o adottare certe politiche economiche a livello nazionale
Questo tipo di circolo chiuso
Può essere spezzato seguendo due indicazioni che sono contenute nel programma
La prima intanto e di considerare che esiste uno spazio di politica economica nazionale
Pur condizionato parla politica internazionale ma esiste uno spazio in un Paese soprattutto un paese come l'Italia che ha problemi strutturali assai pesanti da risolvere
Quindi esiste un aspetto specifico della crisi che quello italiano con una serie di elementi strutturali e che devono essere affrontati da politiche economiche nazionali in qualche modo che facciano in qualche modo leva sulle risorse nazionale le possibilità nazionali di far fronte a questo tipo di
Il secondo elemento
E quella dei una
Quella che è stata chiamata ultimamente una deflazione coordinata un coordinamento eccede le politiche di rilancio
Dei diversi e su questo punto vorrei soffermarmi
Perché proprio questa possibilità
Questo impegno esce eluso e battuto dalla riunione di guida sicura
Credo che non ci vuole dire non ci voglia molto naturalmente a chiarire e il senso di questa parola d'ordine che sta diventando sempre più comune nelle sinistre in Europa
E la consapevolezza che l'antica dottrina delle locomotive per cui patatine un grande Paese partisse con la ripresa per trascinare anche gli altri ha fatto fallimento
E che l'unico modo per garantire consistente e imputare durevole
A politiche di rilancio e di relazione e possono garantire anche l'ampiezza necessaria coinvolgere presente i Paesi in via di sviluppo e che queste politiche vengano fatte simultaneamente coordinata mente da una serie di paesi tutti quanti sappiamo che questa era la proposta prima degli altri inviterà la proposta dei sei ministri primi ministri socialisti e sappiamo che questa è stata la proposta è respinta
A Williamsburg con l'avallo Pete Sampras
Sembra strano però secondo me non lo è perché per due motivi perché è contrario in via di principio all'impostazione monetarista ogni idea di governo o di coordinamento sovranazionale che stabilisca diciamo dei vincoli al mercato
E perché allo stato attuale obiettivo di fondo della amministrazione statunitense e quello di ridisegnare i rapporti di forza la citazione quindi che deve essere lasciata libera a al al gioco dei rapporti di forza fra diverse divertente
Io credo però che questo obiettivo
Va assunto come parte organica di un programma di Alternativa democratica pur nella consapevolezza che si tratta di un obiettivo che deve essere poi seguito in una ricerca di unità con le altre forze
Collegato a questo c'è problema monetario il problema della riforma monetaria anche questo è stato sul tappeto
Di quegli adulti anche queste riuscito battuta dalla ma il problema resta
Io non credo che si tratta affatto di studiare
O di fare commissioni di studio ricordo che proprio Guido Carli tre mesi fa a un seminario all'esterno viste queste una versione che studiamo da venti anni e sulla quale si sono mai tutte le proposte posti
Si tratta di sapere se si vogliono fare o non si vogliono adottare e qui il problema una total solo gli Stati Uniti io credo che nessuno convincerà gli Stati Uniti spontaneamente a rinunciare a una posizione di privilegio nella quale oggi sito dopo Bretton Woods dopo la crisi ripeto si tratta quindi sto oggi quindi un problema i Paesi europei
Sei Paesi europei vogliono procedere
Ad una riforma del sistema monetario europeo cioè vogliono procedere lungo una venga che ridotti di autonomia di una certa autonomia sul Tirreno della politica monetaria tale da poter poi David ha capacità di pressione necessaria anche se gli Stati Uniti per arrivare a una riforma più generale e allora questo secondo obiettivo riforme del sistema monetario europeo appassimento anche questo come componente organica
Una propria
Alternativi Jorge nativa democratica come nelle proposte
Noi
Oppure su questo punto dicendo che
Io credo che sia una risorsa reale
Per la sinistra la possibilità di coordinarsi su questi concreta e possibile e reale della sinistra europea di coordinarsi
Per artisti europea riuscirà a coordinarsi su questi obiettivi sui quali mi sembra più possibile ancora che non sull'idea oggi dell'Europa come entità politica sovranazionale
E questo avverrà crescerà una capacità di influenza immediato le decisioni anche della c'è oltre a crescere la sua porta perché si presenta più credibile con una proposta con proposte di questo genere parte comunemente
Infatti lo specialista interista questi due punti nel suo programma
Dopo per la verità è stato molto freddo nel passato quando si tratta di Skira queste questioni
Anche la competenza perché proprio perché ferito
Nel suo programma questo questo punto però quegli acuti nostra con estrema chiarezza che Europa conservatrice non potranno mai dare acquisire quella autonomia che la capacità
Male l'inflazione italiana
Tutti i dati esistenti dimostrano ormai con chiarezza che i questo differenziale non può essere spiegato né col costo del lavoro che risulta dall'ottantatré oggi nella media europea sono dati c'è soprattutto
I dati dell'INPS forum a Parigi che depura vanno dall'andamento dell'imposta e quindi al netto delle imposte da un tasso di crescita italiano i salari nettamente più basso di quelli del G7 i Paesi maggiori considerati il livello della spesa di tassi d'incremento della spesa italiana non sono stati superiori a quello gli altri Paesi il livello della spesa pubblica italiana al netto delle imposte del verità del degli interessi passivi risulta tra i più bassi comunque diciamo in linea con quelle opere
Quali sono dunque come possiamo richiamare le calze noi queste io credo che possiamo evitare tre fattori
Un primo e un fattore strutturale quella che esiste una teoria dell'inflazione strutturale che tende l'inflazione nascere dalle dai differenziali di produttività che esistono tra le diverse parti e tra le diverse attività sistemico più alti sono questi differenziali più alti la spinta inflazionistica che esiste e questo credo che nel caso italiano ha un peso notes e richiede politiche che politiche di durata abbastanza lunga e che le politiche economiche che tengano conto che ci sarà un differenziale di inflazione che dopo una parte del differenziale di inflazione che non potrà esservi minato immediata
Esiste poi una seconda componente che non è il livello della spesa in sé ma è il bilancio dello Stato complessivamente considerato quindi struttura e composizione e qualità della spesa struttura e qualità della delle entrate e conseguenze di disavanzo ma diciamo è un giudizio che non può essere dato esclusivamente quantitativamente dipende da una valutazione complessiva della qualità e dell'efficienza del bilancio oltre che delle partite Crocco
A questo tipo di problema noi diamo una risposta Colajanni l'ha ricordato poco fa che fa centro su due questioni di fondo le richiamo questione fiscale
Quindi sistema delle entrate composizioni entrate equità ed efficienza del sistema fiscale e qualità ed efficienza della spesa il che significa fare in modo che la spessa dello Stato quando viene fatta produca servizio produca una spinta a incrementare la ricchezza nazionale naturalmente in una prospettiva di riduzione del disavanzo che noi abbiamo indicato
Io però consigliere su questo punto concludo che c'è esiste una terza componente
Di questo differenziale
Che è legata alle prime due ma che può essere in qualche modo considerata diciamo come una terza componente ed è la particolare conflittualità del processo di distribuzione del reddito Intra
Questo esiste un problema generale per tutti e per tutte le forze di sinistra quello cioè contrapporre una propria visione del contenimento dell'inflazione in fase di sviluppo alla politica monetarista che come sappiamo per esclusivamente attraverso la manovra degli aggregati ecco su degli aggregati monetari
Esiste un problema italiano che nasce da una
E eccesso di un di più di conflitto il quale nasce tali iniquità del sistema fiscale
Nasce dall'Anarchia nel processo di formazione dei prezzi nessuno sa in Italia come si formano i prezzi all'ingrosso al minuto le parcelle
Nasce dalla Anarchia e dalla non trasparenza dei processi di formazione di saggi Interest è una che sia di cui si discute nessuno sa perché nasce una certa differenza fra tassi attivi i tassi passivi si potrebbero fare tanti esempi e nasce anche dal fatto che anche in risposta in reazione a tutto questo i lavoratori dipendenti
Pagotto il suo a una difesa molto rigide
E coltelli dei propri ricordi e molto rigide molto indicizzata dei propri dei propri per le proprie istituzioni
Quindi questo problema va visto nel suo complesso va visto proprio come lui insieme di situazioni che rendono particolarmente anarchiche quindi particolarmente conflittuale non regolata il processo distribuzione del reddito che poi viene a posteriori regolata con l'inflazione e con dallo Stato con l'inflazione e col bilancio pubblico
Allora domanda
Il problema è esistono predicazioni del nostro programma se las la sinistra può dare un'indicazione nel quadro del complesso delle sue politiche che punti a stabilire degli elementi di regolazione
Politica della della distribuzione del reddito in modo da attenuare la spinta inflazionistica del conflitto distributivo in un programma alternativa io credo che la risposta vada data affermativamente a due condizioni
Che non si ripetano non si faccia riferimenti ad antiche politiche dei redditi fallite
Fallite perché burocratiche centralizzati vicine perché poi ci sono sempre occupati sono insolente ma svenuto perché centralizzata dice quindi in fondo anche irrealistiche rispetto al funzionamento
Del mercato che non si propongano tanto meno blocchi dei salari come ha fatto bilocali questo è un modo ancora di parte fazioso dei proporre il problema
Credo che si sta invece la possibilità di definire una serie di regole che riguardano tutte le componenti del processo di formazione della distribuzione del reddito
Ti richiamare a queste comportamenti e delle e delle parti sociali di avere delle delle regole che lasciano margini di flessibilità quindi anche di articolazione alle strategie sindacali
E che poi in ultima istanza lo Stato sia responsabile del risultato finale attraverso l'uso simultaneo trasparente coordinato dei vari strumenti dei quali dispone
Per raggiungere il risultato della distribuzione per reddito desiderata del mille nel Milorad accogliendo l'impatto inflazionistico possibile
Una politica di questo genere una politica di regolazione dall'istituzione del genere del reddito di questo genere che non potrebbe non avere caratteristiche che noi chiediamo giustizia
Di solidarietà e così via dicendo una politica di questo gene può essere concepita soltanto come una componente di un processo di rilancio della programmazione che punti a elevare naturalmente i cassettisti
Due interventi primo nell'impresa Paolo Barile sì costituzionalista dell'università di Firenze che ha la parola prima viene abolita compagni degli ordini
Io vorrei soffermarmi solo su due questioni di fondo che sono enunciate dal programma
Di carattere giuridico e che e vorrei quindi per ragioni di tempo ovviamente non posso occuparmi anche di altre questioni altrettanto di fondo forse anche più
Che il programma ho visto ho visto però soltanto i questo momento di la vita ho visto però che che richiama alludo per esempio al problema del parlamento unicamerale o bicamerale
Alludo al problema dell'inquirente e in genere dell'abolizione della giustizia politica sulla quale sono perfettamente d'accordo con voi
Alludo ai problemi dell'attuazione del referendum alludono infine ha dato problemi gravi della regolazione dello sciopero dei servizi pubblici essenziali ecco io vorrei soffermarmi soltanto su due questioni la prima riguarda la grande quantità e la cattiva qualità
Delle leggi
Degli atti equiparati
E dei regolamenti stessi
Soprattutto in relazione al carico totalmente insostenibile che a mio parere ancora questo questi fatti di normazione hanno nei confronti del Parlamento
Occorre evidentemente cambiare e cambiare anche in profondità
Da tempo da molti anni alcuni di noi hanno sostenuto e poi ho visto ora che anche i programmi di altri partiti si dice la stessa cosa hanno sostenuto la necessità della cosiddetta dei legificazione
Che potrebbe essere definita il senso dell'abbandono volontario evidentemente da parte del Parlamento di alcuni determinati settori della normazione che fino ad oggi avviene attraverso leggi o atti equiparati e che dovrebbe lo stesso Parlamento volontariamente Rino pensare a disciplinare per il futuro dichiarando che per il futuro le stesse materie potranno essere regolate da norme secondarie cioè da regolamenti in generale chiamiamoli così regolamenti del potere esecutivo
Oggi si parla di questo come appunto una uno dei uno dei mezzi per ovviare a questi mali il occorre però e dunque discorso della regina delegificazione è un discorso piuttosto complicato perché occorre secondo la la dottrina normalmente corrente o corre che il Parlamento stabilisca con molta esattezza quali sono le materie i settori a cui rinuncia perché altrimenti e altrimenti la incertezza è tale per qui domani si potranno avere vero atti normativi da parte del Parlamento da parte dell'esecutivo nelle stesse materie magari perché e incerto a chi tocchi quella materia regolata ebbe occorrono poi non ripensamenti parlamentari non difficili per la verità occorre che il Parlamento dopo di avere affidato una materia l'esecutivo poi non più giorni sopra magari regolando la sua ma ottimo ma non mantenendo quindi fede alle promesse diciamo
Ecco allora un mezzo forse un pochino più drastico ma di delegificazione sempre che io mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione e questa per cambiare registro in modo più radicale e allora esaminare il il problema sotto il punto di vista delle riserve di legge la Costituzione
In talune materie riserva alla legge la normazione successiva va bene cioè ci sono delle materie per le quali la la la la Costituzione dice che non si può procedere non si può legiferare appunto se non attraverso la legge o la perdita ora la Costituzione non dice che solo quelle materie sono da disciplinare con legge dice che quelle materie in ogni caso sono da disciplinare con legge non esclude che quindi possa aversi una riduzione della disciplina legislativa in misura maggiore di quello che la Costituzione stessa prescrive diciamo come minimo va bene
Oggi la legge ha invaso it infiniti campi il per quale motivo questo questo fatto è avvenuto questo cioè del pro lite la proliferazione delle leggine diciamo così
E avvenuto per il fatto che in questo modo si accontentavano queste maggioranze deboli che abbiamo avuto soprattutto negli ultimi anni in Italia si accontentavano i desideri delle opposizioni quello di essere cioè sempre presenti all'atto della emanazione di una legge questo non è possibile nel campo dell'esecutivo
E viceversa e l'esecutivo che emana questi regolamenti e la presenza delle opposizioni non appare questa è stata del resto una delle ragioni di fondo per cui il partito comunista fino ancora qualche anno fa sia sempre di grato contrario alla delegificazione ecco ora però io credo che questo pur grave inconveniente possano debba essere affrontato e possa esserlo con successo
è chiaro che se noi riusciamo a mantenere tale controllo cioè il controllo dell'opposizione allora potremo pensare ad una delegificazione molto più ampia e precisamente in tutte le materie non coperte da riserva di legge
In che modo si può mantenere questo controllo dell'opposizione evidentemente in modo non a me pare che non potrà essere altro che una sorta e cioè stabilendo espressamente che gli regolamenti dell'esecutivo che sostituiscono le leggi siano comunicati per il bere alle commissioni parlamentari ad alcune determinate commissioni parlamentari o a quelle permanenti oppure ad altri ad hoc in relazione a ciò che viene fatto normalmente ormai anche per le leggi delegate in cui anche in questo campo legifera l'esecutivo però però il il il legislatore al momento in cui dalla delega trattiene delle sue mani questa potestà di parete poi sull'atto delegato che sarà emanato dal governo ma soltanto dopo il suo Paese ancora dopo di esse vi è stato ancora sottoposto della opinione
Qual è un obiezione che si può opporre a questa a questa estensione diciamo delegificazione le leggi di spesa
Come si fa a rispettare l'articolo ottantuno ultima come cioè la copertina del il l'obbligo di copertura di ogni nuova spinta beh una prima risposta può essere che gli stessi regolamenti possono non non non è illegittimo possono indicare essi stessi capitoli di bilancio a cui si riferiscono le spese previste
O altro obiezione ma se non c'è capienza cosa succede e allora evidentemente non possono più i regolamenti provvedere perché si trovano di fronte all'obiezione all'ostacolo dell'articolo ventitré della Costituzione cioè della impossibilità di imporre tributi se non appunto per legge
E allora quale potrebbe essere la soluzione del problema
Potrebbe essere quella di atti adottare da parte del Parlamento delle leggi cornice diciamo di spezza che per riprendiamo il rinvio a quello strumento così poco utilizzato e così importante viceversa che la legge finanziaria
In maniera da ricondurre tutto questo nell'alveo del bilancio bilancio più legge finanziaria e in maniera da rispettare in questo modo le norme costituzionali
Mi pare che sia un discorso piuttosto importante che probabilmente dovrebbe essere sviluppato il secondo argomento magistratura in particolare nell'ambito della magistratura problemi sono moltissimi e ho visto che per gamma ne parlò a lungo in particolare posizione del Pubblico ministero posizione del pubblico ministero e il rapporto fra pubblico ministero e pubblica amministrazione
Le follie di qualche mese fa che noi leggemmo su alcuni giornali
Per cui si voleva imporre un raccordo del Pubblico ministero col Parlamento mediante quello che veniva anche così favoleggiato come commissari commissario alla giustizia grazie a Dio sono ormai cose del passato
Perché erano delle fonti e perché dico per se politicizzare il Pubblico ministero si voleva si proponeva in questo modo di istituzionalizzare il raccordo del pubblico ministero con i politici evidentemente era il rimedio è peggiore del male
E non so è stato fatto per esempio da qualcuno di noi un esempio e che è stato esemplificato Torino Ricasoli Torino vero pensate se in che e minare o non incriminare e se fra fosse esistito un simile raccordo nessuno avrebbe potuto mai e pensare che l'incriminazione ora non incriminazione di certi politici era avvenuta proprio per effetto di questo grosso raccordo con le forze politiche esiste e quindi come frutto di scienze politiche
Altri Paesi molto diversi e molto lontani dal nostro hanno i pubblici ministeri alla dichiarata dipendenza dell'esecutivo questa è una chaise sta che di fronte alla quale si può essere qui un parere o di un altro una libertà che fu espressamente respinta all'assemblea costituente ma che comunque però ha una sua dignità
è una scelta che fu respinta probabilmente perché in un Paese come l'Italia etico non esisteva nessuna tradizione che potesse legittimare un tale tipo di grossa rivoluzione nel campo della magistratura per cui si rimase al pubblico mi sì ero magistrato nessuna dipendenza dell'esecutivo e poi si inserì quell'articolo centododici in costituzione che stabilì l'obbligatorietà dell'azione penale e questo dà una spiegazione anche della figura del Pubblico ministero come me ci strato bene cioè della presenza in magistratura di questo organo che appunto a l'obbligo di esercitare l'azione penale rispondiamo a questo obbligo è una fede una favola perché in realtà i pubblici ministeri fanno quello che vogliono incriminato se credono in Milan non incrimina non si credono di non incriminare naturalmente un ambito di discrezionalità non può assolutamente impedire sì che ci sia qualunque giudice giudice giudica con la sua testa ed non possiamo imporre una linea di condotta uniforme ma dico sopprimere l'articolo centododici sopprimere l'obbligatorietà dell'azione penale sarebbe anche questo mi pare un rimedio peggiore del male
Si aggiunga poi che quei Paesi che hanno i pubblici ministeri alle dipendenze dell'esecutivo hanno in ogni caso nel loro ordinamento quello che da noi è assolutamente impensabile e cioè l'azione penale privata
Se il Pubblico ministero organo dell'esecutivo non procede il privato può chiedere che si proceda ugualmente a carico dell'apertura persona di licheni
Capite di qualche reato e a questo punto l'azione privata si sostituisce a quella pubblica voi potete immaginare a che cosa si potrebbe arrivare in Italia con un meccanismo di questo genere
Il alcuni hanno proposto visto anche Vassalli nel nel programma del partito socialista hanno proposto a questo punto mi pare cosa molto ragionevole di sottrarre al Pubblico ministero il potere di arresto
Quel influire sulla libertà personale
Infatti il nuovo con quello che un giorno sarà forse il nuovo codice di procedura penale da questo potere al giudice dell'udienza preliminare quindi sottopone tutto questo al controllo del magistrato aggiudicante va bene
Non inquirente quindi sottopone questo alla pubblicità una presa presenze esterne così aveva i vassalli parla addirittura di controllo del Pubblico ministero
All'interno della magistratura certamente questo direi che sarebbe una linea sulla quale occorrerebbe muoverci altrettanto certamente a mio parere non basta questo
Perché occorrono anche delle modifiche il diritto penale sostanziale
Cioè secondo me occorre e questo è un problema centrale a mio parere oggi occorre definire la spira di discrezionalità che spetta alla pubblica amministrazione e che non può essere invasa dall'esercizio dell'azione penale
Senza la quale cioè la pubblica amministrazione minimo cent al di là al di sotto del quale la pubblica amministrazione sì paralizzante
Quindi sempre precisando sì in modo ben chiaro che una tale sfera di destra discrezionalità non possa essere comunque toccata dei pubblici ministeri
E vedete che è un esempio proprio di questi giorni di oggi ieri in Toscana
A Firenze c'è un'inchiesta della della procura sulle USL
Toscana
Pare che ci siano dei casi di peculato va be
Hanno perfettamente ragione
Ma pare anche è stato detto e non smentito che la Procura si muove allo scopo precipuo di accertare se il collocamento nelle USL del personale proveniente dai vecchi enti di provenienza
Sia stato corretto oppure no
Voi capite a questa moto addio diritto amministrativo
Addio Tribunali amministrativi regionali e Consiglio di Stato dico a questo mondo presto corte dei conti non esiste non esiste soltanto il magistrato penale il quale non ha fra l'altro i mezzi non alla cultura Diego per poter fare cose di queste tattico arriviamo veramente a degli assurdi inconcepibili ecco il quindi allora dice occorre riformulare alcuni reati diritto penale sostanziale
Alcuni reati in materia di pubblica amministrazione penso per esempio a quel peculato
Che oggi è ammissibile pacificamente anche per cosiddetto per distrazione che in realtà non vere di regola a pulire altro che quello che può essere al massimo l'eccesso di potere beh in ogni modo riformulazione precisa di alcuni reati allo scopo di assicurare questa sfida di libertà discrezionalità pubblica amministratori è chiaro d'altronde pubblicamente a tre bisogna rinforzare i meccanismi di controllo e soprattutto i meccanismi di responsabilità in particolare la responsabilità contabile di fronte alla Corte dei Conti quello che insomma io credo che si debba invocare oltre che occorre parificare ciò che oggi è stato ingiuste ed è tuttora ingiustamente distintosi pensi pensi per esempio banchieri pubblici dei banchieri privati
Occorre soprattutto dare certezza del diritto sia questi operatori economici questi amministratori che agli stessi pubblici ministeri vinca
Loro la parola onorevole Nilde Iotti
Tra cui mi si permetta
Prima di ascoltarla di esprimere la riconoscenza di ma di tutti per il lavoro duro difficile che ha fatto in questi anni in Parlamento
Ma io vorrei prima di tutto fare una considerazione
Nel corso di questi anni il discorso sulle riforme istituzionali assunto proposizioni piuttosto rilevanti
E noi dobbiamo rivendicato siamo stati tutt'altro che assenti da questa partita tuttavia a mettere in me sottolineare il fatto
Che
Si è molto parlato più di quanto non si sia agito su questo terreno
Per cui ancora oggi all'indomani della votazione da parte del Parlamento Camera e Senato di una commissione
Chiamata a indicare i momenti di riforma della Costituzione e dell'assetto istituzionale del suo complesso
Seguita poi da andare immediato quasi immediato scioglimento delle Camere
Fa pensare farà permanere un dubbioso sulla reale volontà di affrontare temi in questa ma non è tanto su questo che io voglio trattenermi in questo intervento
Quanto piuttosto sul significato politico che da molte parti si è teso votare al complesso delle riforme istituzionali proposte
Per questo vorrei considerare che in Italia citano abbiamo di fronte a una situazione del tutto particolare
Voglio dire che il sistema costituzionale e il ruolo del parlamento in questo sistema costituzionale
E l'intrecciarsi di questo ruolo con la legge elettorale proporzionale che noi abbiamo mantenuto anche combattendo in anni molto lontani
Dando al Parlamento italiano e quindi anche alla democrazia italiana un carattere i particolari
Per cui il parlamento in Italia più che in altri Paesi più che negli altri paesi europei è davvero lo specchio del paese è in esso possono con no no a me che non sono rigidamente vincolanti nei confronti di forze minori possono trovare espressioni tutte le forze politiche
Un nuovo o del passato che si manifestano nell'ambito della Società nazionale io ritengo che questo è un punto estremamente importante
Perché collocato tutti i rapporti tra gli organi costituzionali lo stesso rapporto tra governo e Parlamento che è quello più politicamente rilevante
In alcun modo più aderente
Alle esigenze della democrazia e soprattutto alle esigenze di una democrazia moderno ho voluto ricordare questo fatto perché io penso che quando vediamo
I difetti di funzionamento lei invecchiamento i di determinate norme costituzionali dello Stato di determinati funzionamenti delle istituzioni
No non possiamo dimenticare questo punto cardine che non dappertutto alla democrazia italiana
Perché io ritengo che sia un grande fatto positivo e avanzato
Del resto e lo accenno soltanto perché mi pare a tutti noi debba apparire molto limpido limpido ciò deriva dalla storia del nostro Paese
Dalla lotta contro il fascismo evita tutto il travaglio delle forze antifasciste e senza superbia anche dalla presenza di un partito comunista di massa
Nel mille vicende del nostro Paese dalla lotta al fascismo in poi e di un partito comunista che oltre a essere di massa stia ispirato ha una linea politica di
Democrazia e che in libertà
Ora quale l'elemento che colpisce nelle proposte che vengono avanti dalle altre forze politiche che M pare debba essere sottolinea viene innanzitutto vorrei ricordare che non a caso il programma della Democrazia Cristiana ricotta la legge proporzionale
E
Nel momento in cui sembra dire che praticamente dico praticamente al momento non si può fare nulla contro la legge proporzionale
Se non fino a quando tutte le forze politiche siano convinte
Però afferma e anche questo ha la sua importanza
Che teoricamente il problema della stabilità dell'esecutivo si potrebbe risolvere teoricamente attraverso una modifica della legge elettorale
Ciò è attraverso la falsificazione di questo principio essenziale del Parlamento specchio del Paese
Le stesse proposte del partito avanzate dal Partito socialista mi riferisco in modo particolare alla relazione del professore armato
Sette rese una per una possono essere discusse anche considerate valide a fini pratici
Ma io avviso hanno un vizio alla loro base che noi non possiamo non contesta
E c'è rispondono tutte allo stesso modo di quel discorso sulla legge proporzionale e l'ha ricordato qui Fini ha accennato anche il compagno Zanichelli
A questo obiettivo di piegare le istituzioni e il funzionamento delle istituzioni per leggere la maggioranza e il governo
Cioè arrivare a riforme che consentono la maggioranza il governo di aprire una ditta facile
Anche in questo modo alterando quel carattere del Parlamento italiano per il suo ruolo nei rapporti con gli altri organi costituzionali è in modo particolare col Governo che hanno costituito ripeto un
Carattere distintivo della democrazia italiana è che io credo noi non dobbiamo cessare di differenti
Allora io credo che bisogna partire da tutte queste cose
E vorrei qui ricordare in modo molto molto
Breve quali sono sfatta e del resto ma non c'è bisogno
A questo proposito di di
Trattenersi lungamente quali sono state queste proposte alludo per esempio alla questione dell'abolizione del voto segreto alla corsia preferenziale per i provvedimenti governativi
Alla cosiddetta questione di fiducia e a una nuova qualcosa la questione di Governo che non si riesce a comprendere bene che valore avrebbero ma che significa avrebbero tutte
Spostare impiegare ripeto il Parlamento in funzione Judas stabilita governativo
Ora io credo che noi dobbiamo avere presente molto attentamente e queste cose e anche un'altra
P fanali del Parlamento
Io penso ma l'ho perso io forse per l'esperienza più vissuta che è poi stata Arona mi sia consentito di esprimere questa mia convinzione sia poi in settimana
Però è vero e io credo che questo è un altro elemento che va sottolineato
Che nel corso dell'ultima ben legislatura no voi e forse le origini risalgono anche precedentemente
Abbiamo assistito a un attacco violento nei confronti del Parlamento e del suo ruolo
E al tentativo di andare a una politica a una fanali politica del Parlamento in questo io sono d'accordo
Il pontili quest'attacco violento sono essenzialmente due Ermanno Detti molto chiaramente non so indiscriminato dei decreti legge
Ecco qui non vale il discorso delle difficoltà abbia la situazione a cui si è trovato di fronte o si sono trovate di fronte i governi del nostro Paese nel corso degli ultimissimi anni discorso che peraltro è vero
Tanto è vero che qualche volta sono state le stesse organizzazioni sindacali a richiedere il re
Colosso a decreti legge di fronte a problemi del lavoro estremamente dramma
Non è solo poi
Perché qua è stato in qualche misura dico soltanto in qualche misura potrebbe essere anche se non di giustificato spiegato
Ma soprattutto mi riferisco al fatto che noi ci troviamo di fronte nel colosso degli ultimi anni
E mi si consenta di tutti i governi anche dei governi Pieretti da laici
A una cultura di governo Diliberto essa sofferente dai vincoli parlamentare
E che acconsentano a il dovere fare approvare le leggi da parte del Parlamento a qualche cosa di inutile vinciamo bocca bisogna superare cambia
Qua sotto è stato lo stato d'animo con cui i governi della Repubblica hanno approntati dal rapporto col Parlamento nel corso degli ultimi anni
E questo è stato lo stato d'animo per cui si è ricorso continuamente al decreti legge così come avvenuto
Ora noi sappiamo molto bene che il decreto-legge espropriare il Parlamento dei suoi poteri
E soprattutto del suo potere fondamentale di una programmazione dei suoi lavori perché è inutile che io l'ho ricordi a voi
Entro sessanta giorni decreti vanno convertiti
E il Parlamento ha potuto rispondere soltanto in due modi facendo cadere forse per la prima volta
Nella storia del Parlamento italiano decine di decreti presentati dal governo e ricorrendo a quel giudizio di ammissibilità dei decreti che ha rappresentato all'approvazione del famoso
Articolo novantasei bis del Regolamento
Ma l'altro attacco che è avvenuta al Parlamento e che a mio avviso non è stato di minore importanza è stato il lusso
Indiscrete l'uso sistematico di all'ostruzionismo
Per cui davvero
L'Assemblea il Palazzo Montecitorio più ancora della Samp Lea t. Palazzo Madama per ragioni molto semplici non c'erano a Palazzo Madama gruppi parlamentari come quello radicale
E il numero dei parlamentari e la metà di quello di Palazzo do Montecitorio
E prende il non so sistematico come mezzo di battaglia parlamentare dell'ostruzionismo visto non c'è la vita del Parlamento
Perché taglia la parola tutti al governo e alla maggioranza ma anche all'opposizione guai a noi se ci dimenticassimo questo fatto
Fermo restando che l'ostruzionismo nei momenti fondamentali in leggi che riguardano come dire motivi di esistenza di fondo della vita del Paese l'uguaglianza dei cittadini come al
Tempo dalla legge truffa o collocazione internazionali il resto no un ricorso non dico soltanto legittimo
Ma sacrosanto ma soltanto in quel momento io spalla responsabilità delle forze politiche di capire
Questa differenza
Io ben ho desiderato dire perché questi sono i due aspetti dall'attacco al Parlamento
Eh io voglio dire che è stato perché foglio rivendicare questo mentre questo merito è stato in modo particolare merito del Partito comunista
Non dico della presidenza comunista anche della presidenza comunista
Ma soprattutto del gruppo parlamentare comunista se si è combattuto contro i decreti con tutta la forza necessaria
E nello stesso tempo si è combattuta quanto all'ostruzionismo sistematico dando ancora una volta un'immagine del nostro partito che nei confronti delle istituzioni repubblicane e democratiche
Non ha mai modificato in alcun momento della sua storia la sua linea politica
Quindi io credo che questo attacco nei suoi punti fondamentali in qualche modo è stato respinto
Ma io mi chiedo in condizioni di questo genere fino a che punto il Parlamento può continuare a Reggio e qual è stata e la domanda di
E allora anche noi abbiamo una risposta e anche a noi riconosciamo la validità delle riforme
Necessarie del discorso sulle riforme
No nel senso di piegare le istituzioni e il Parlamento a onere che alla maggioranza e per rendere più stabile
In le maggioranze che al loro interno non trovano la stabilità nella volontà comune di portare avanti determinate e basta
E non a caso le nostre proposte
Non mi riferisco al per legificazione di cui ha parlato poco fa il professor Barile con molta competenza e con molta precisione
Ma non a caso le nostre proposte partono anche dalla visione di un corretto rapporto tra Parlamento e governo
E poniamo quindi la questione della Presidenza del Consiglio e del riordino della Presidenza del Consiglio
E che un Governo che noi non abbiamo ha avuto paura di definire forte ovviamente non forte attraverso l'uso della polizia ma valuta per attraverso l'uso degli strumenti istituzionali perché riteniamo che questo sia una condizione necessaria anche al piano corretto funzionamento del Parlamento abbiamo parlato e lo rivendichiamo ancora una volta di riduzione alla metà del numero dei parlamentari
Abbiamo se parlato di corsia preferenziale perché vi sono determinate leggi che devono essere affrontate con procedimenti abbreviati ma non soltanto per le iniziative del governo per le iniziative per il gol perno otto per il Parlamento che la Camera riconosca come necessarie di una corsia preferenziale
Abbiamo parlato di sessione di bilancio e parliamo anche di contingentamento dei tempi
Tutte misure Pica stare Emma ricordi estremo rigore ma che consentono al Parlamento di funzionare rispondendo alle esigenze dei tempi moderni
Quella però che distingue Nori
Dalle altre proposte
E io desidero sottolineare questo elemento e che le nostre proposte vanno nel senso io rendere possibile non di ritoccare perché quando si parla in sessione di bilancio di contingentare
Mento dei tempi non mi si dica che si viene a ritoccare il Regolamento perché queste sono grosse questioni politica e istituzionali ripeto no al diritto ritoccare M. in regola
Mento né nelle liste le istituzioni ma di vedere uno sviluppo diresse nel senso dell'accrescimento della democrazia e della rappresentatività dei cittadini
Questo intervento lo studio della mattina interviene Anna
La seduta imporre riferirsi ad la verità
Qui qui quella
Qui
Aveva palpato per favore
Via Circ
Allora
Dopo tanti gli autorevoli interventi di stamani ore scegliere solo un frammento del programma
Premettendo che esso è naturalmente certamente legato a tutti gli altri
E in particolare vorrei soffermarmi sia pure per abilissimi accenni Paletta coevo pochissimi minuti è un tema che ritengo di particolare importanza
E cioè quello del servizio pubblico radiotelevisivo
Anche perché sono convinto che ciascuno debba impegnarsi nell'attività politica
Sulla secondo le proprie competenze
Io credo che la RAI stia diventando ormai da qualche tempo e con un processo sempre più accelerato
Una grande delusione ecco questo fosse riassume in modo un po'Amburgo qualcosa che meriterebbe un discorso più approfondito e forse più sfumato
Ma se pensiamo a quello che la RAI poteva essere che non è ecco ci accorgevamo di assistere al fallimento graduale e non più tanto graduale di una gestione
La Rai poteva e anzi doveva essere un grande strumento di partecipazione
E poteva e doveva essere lo spazio
Dove si sarebbe potuta forse cominciare a sanare non dico sanare del tutto quella frattura fra società e sistema istituzionale di cui tanto parliamo
è invece diventata sempre più un elemento di parte
Nel migliore dei casi acritico e inerte e nel peggiore che quello ahimè più frequente fortemente ideologizzato
Stiamo assistendo al mai da tempo
E il processo si è accelerato nell'arco di quei dell'ultima legislatura ormai da tempo stiamo assistendo all'agonia del processo riformatore
Che come ricorderete con una grande partecipazione di forze politiche di forze sociali riuscito nella metà del decennio scorso
A immaginare e anche a costruire sia pure per un breve periodo un sistema di autonomia che concedeva al servizio pubblico un ruolo centrale
Nella rete delle comunicazioni e contemporaneamente ne esaltava la funzione comunitaria la funzione critica quella analitica che è propria di uno strumento di comunicazione
Nello spazio di pochi anni quella spinta è stata insabbiata è stata contraddetta in qualche caso è stata anche apertamente violata
Oggi io credo che si possa pensare a quello che avviene alla RAI
Come all'alienazione di un bene collettivo e persino di un diritto civile se è vero come è vero che si è quello che si sa
In questo universo delle comunicazioni così delicato Laraia ormai sotto gli occhi di tutti un ruolo di conservazione
Consolatoria regressiva contribuisce al declino del progetto politico generale dell'immagine dello Stato
E a mio avviso logora i meschini scene
Il concetto stesso di politica
Dirò di più usata male come usata
La RAI è diventata persino lo strumento inservibile per contrastare la decadenza sociale e culturale ed è una spia
è una spia forse la più vistosa da più colorata la più chiassosa del declino dell'istituzione
Ciò è avvenuto e avviene ogni giorno perché il monopolio dell'informazione
Che è stato assicurato alla RAI più dall'inerzia del legislatore che da un meditato Progetto da una scelta consapevole
è usato per orientare condizionare i messaggi per discriminare per appiattire
Per negare le articolazioni della società i suoi conflitti per smussare lo spirito critico che è l'unica base di ogni attività culturale informativa che si rispetti
E in altre parole per inaugurare l'epoca che potremmo chiamare del conformismo elettronico che è altamente destabilizzante non solo per la RAI ma forse per l'intera democrazia
Io non credo che la strada di un grande partito popolare sia soltanto quella della protesta per la denuncia della lamentazione di cose che sappiamo da tempo e infatti nel programma vi sono proposte concrete
Dobbiamo prendere atto del fatto che mentre il ruolo delle comunicazioni è diventato come tutti sanno decisivo in una società moderna la RAI è rimasta impigliata in una gestione faziosa e mediocre
Non è un destino questo incorporato lo strumento non è qualcosa che sta come le valvole dentro al televisore è una è stata una scelta politica
E dobbiamo prendere atto contemporaneamente che il processo riformatore è fermo
Molti casi va addirittura in retromarcia
Dobbiamo capire le ragioni per le quali alla RAI si mortifica la professionalità e si viola il pluralismo
Si rinuncia a esercitare persino quella funzione propulsiva che è un grande ente pubblico potrebbe dovrebbe avere sul piano della cultura della ricerca dello sviluppo tecnologico della produzione che attiva
Certo è vero con ammettono mai molti che la riforma sta fallendo perché la legge che non è poi così vecchia non è archeologica
è tuttavia sia logorata rapidamente le condizioni di oggi non sono più quelle del mille novecento settantacinque e tuttavia questa legge centotré è stata anche apertamente sabotata
E intanto è cambiato l'atteggiamento di alcune forze politiche verso i mezzi di comunicazione e si è fatto in molti casi più invadente più aggressivo in modo pericoloso
Permettetemi anche dire che in questa situazione sia pure sempre ben rapidissimi sceniche anche questi meriterebbero molto
Più spazio la strategia della sinistra è stata spesso in ritardo è stata limitata
E noi oggi scontiamo questo ritardo
Per troppo tempo per esempio abbiamo creduto di poter
Esorcizzare il problema negando l'importanza dell'informazione e della comunicazione televisiva mettendo la televisione in una specie di di serie B o di sottocultura
Oppure abbiamo creduto di poter partecipare a pieno diritto come se la RAI fosse un territorio leale con le nostre idee alla gestione del servizio ma la RAI non era un territorio leale
Per troppo tempo per esempio abbiamo creduto che bastasse la difesa di una professionalità che veniva invece ogni giorno negata e che da sola non ha corso legale alla RAI se non è in qualche modo difesa
O abbiamo cercato di garantirci anche noi il nostro tempo di immagine
Credendo che il minutaggio politico fosse una forma di garanzia notoriamente non lo è
Perché il messaggio deformato e manipolato poi passava da tutte le parti
Per troppo tempo abbiamo creduto che fosse sufficiente per esempio aprire una vertenza RAI che denunciasse le bugie più palesi sulla faziosità dei telegiornali sulle lottizzazioni sulle censure sulle trasmissioni soppresse
Sui silenzi sulla P due così riccamente presente nei quadri della RAI sulle malefatte di questo o di quello sul caso Selva
Abbiamo creduto che questo fosse sufficiente in realtà le ragioni del fallimento viale della riforma che sono ormai sono gli occhi sotto gli occhi di tutti richiedono interventi atteggiamenti propositivi neo riformatori la riforma della riforma
è chiaro che il controllo parlamentare è stato reso impossibile in molti modi stato violato anche apertamente
La commissione parlamentare per niente
Un organo spesso bloccato impotente messo in condizione di non funzionare le sue direttive sono apertamente
Disubbidito ignorate dagli organi aziendali non in nome della libertà che sarebbe un modo ancora nobile diciamo di ignorare certe direttive ma in nome di una subordinazione politica ancora più parziale e di di parte
Le burocrazie interni hanno ripreso intanto il potere hanno segnato una rivincita sul momento delle Autonomie diffuse che segue il momento delle illusioni della riforma
E in questo ente che sempre più affollato anarchicamente l'immagine del servizio pubblico si scolo Richet anche per l'incapacità culturale la mancanza di smalto di coloro che scelgono programmi palinsesti
E forme di trasmissione
Inutile poi dimenticare che i partiti della maggioranza hanno pregato scorrerie sempre più impunite hanno posto fiduciari nei luoghi di comando anziché uomini capaci
L'enorme potenziale espressivo del mezzo televisivo è stato per esempio usato per alimentare qualche forma di divismo politico la spettacolarità dei messaggi in sostanza
Quella che si chiama è una acquiescenza all'esistente e anche un ingorghi alimento della vita politica ridotta a una specie di battibecco
Riduttivo che discente personalistico non ultima causa diciamolo visto che che la l'immagine televisiva si rivolge ogni giorno a trenta trentacinque milioni di persone non ultima causa della sfiducia che oggi lamentiamo
Infine la RAI e secondo me è responsabile di un impoverimento culturale generale che si fa debitore di modelli esteri che reprime la creatività che usa la notizia con uno strumento di lotta politica
E impoverisce per tutte queste reazioni di conseguenza anche l'economia e la tecnologia che potrebbero nascere intorno al polo pubblico
La RAI ricordiamolo non è un'azienda in crisi è tuttora un gigante scoppia di salute finanziaria
Anche perché ha ricevuto e riceve regali inauditi dalla collettività attraverso il canone attraverso le convenzioni attraverso la pubblicità sì che la paghiamo noi la RAI molte volte
Ma questa azienda così ricca non investe non fare ricerca non seleziona personale non alimenta l'occupazione non sostiene l'industria elettronica
è come sappiamo una colonia culturale ed economica di altri paesi
Anche lo sviluppo deformato e sregolato del sistema misto aumentato i vizi della carica perché la RAI insegue gli altri sullo stesso terreno si privatizza
Pur di mantenere il monopolio politico dell'informazione concede una specie di patto di spartizione uno spazio immenso indebito alle private che non sono poi neppure il paradiso della libera iniziativa ma sono a loro volta le concessionarie subappaltatrici di prodotti
L'America
Infine la Rai come depositaria di una concessione in esclusiva sul piano tecnico
Ricordiamoci che nella legge sulle interconnessioni
Non riguarda ancora le private perde legittimità si opera delle discriminazioni politiche non può pretendere di essere esatta dice di un cannone tassa se poi fa delle distinzioni ideologiche fra i suoi utenti
E come se le Ferrovie dello Stato non facessero salire i viaggiatori di sinistra dice
è inutile insistere qui sulle responsabilità gravissime che recano i partiti che hanno identificato la propria immagine con quello dello Stato spettacolo e che hanno sostituito al fare
L'immagine del Fai informazione adoperata ogni giorno per lotte di schieramento e i notiziari come luogo dell'ufficialità della ricomposizione artificiale dei conflitti il fatto più grave mi pare proprio questo
Che la comunicazione in questo caso ingoia la politica la stritola fatta lire ciò che si dice di fare più importante di ciò che si fa
E a questo processo
Che faceva comodo ad alcuni non è stata capace di opporsi una RAI che fosse orgogliosa della propria autonomia né un ceto professionale o giornalistico che fosse consapevole della propria funzione critica che gli era stata delegata dalla collettività
Invece delegati dai partiti dei governi successivi dirigenti della RAI hanno operato perché la riforma in qualche modo fallisse
Sono stati aiutati ripeto dal fatto che la legge centotré fu concepita in tempi di monopolio e si illudeva allora di trovare all'interno di un sistema esclusivo meccanismo di garanzia e di controlli
Nel quale si Odisseo l'autonomia del servizio e la libertà d'espressione ma ciò è durato molto poco calcolabile immessi o addirittura in anni non ha resistito certamente le prime rappresaglie e primi desideri di rivincita
Per concludere io credo che sia necessario urgente ripensare l'intera macchina sia il modello televisivo generale modello delle comunicazioni in Italia che non può essere più quello di una elargizione centralizzata ma deve diventare un sistema altamente partecipativo e comunica
E comunitario
Sia il modello organizzativo interno della RAI sia gli ingranaggi di garanzia e di controllo che la circondano e si è infine il sistema delle nomine delle assunzioni che certamente il più vistosamente scandaloso anche se forse non il più importante
Porre questo problema nel calendario della prossima legislatura con l'indicazione di della priorità assoluta come prima riforma istituzionale senza la quale persino le alte secondo me perdono di credibilità costruire una tv diversa partecipata ad alto contenuto sociale con grande libertà di dibattito culturale e politico
Moralizzare la gestione far funzionare i controlli pubblici rilanciare la produzione della quale la RAI può essere il centro questo credo saranno gli scopi
Di una nuova riforma
Nella quale la sinistra e soprattutto il PC mi auguro vorranno impegnare il nuovo Parlamento grazie
Quel signore di uno del preparato il per favore Renato Nicolini
è motivo di profonda soddisfazione per me
Che ho costruito la mia vita giorno per giorno
Lottando contro le difficoltà oggettive inerenti alla mia minorazione
Ma lottando soprattutto contro pregiudizi vecchi frustranti emarginati di una società troppo spesso insensibile disattenta
Trovarmi qui
In qualità di candidate al Parlamento
Come indipendente di sinistra rappresentata dalle liste del Partito Comunista Italiano
Un partito che del resto è stato sempre all'avanguardia nella difesa dei diritti dei più deboli degli emarginati
Delle classi meno protette
In questa società così ingiusta così spesso chiusa la mia candidatura io la sento come una ventata di giustizia
Sento il significato profondo che da essa scaturisce un significato autentico che peraltro tutti dovrebbero comprendere al di là della loro ideologia politica
Un significato che colgo nella sua piena accezione
E che mi ha dato il coraggio
Di accettare con timori ma anche con esaltazione questa candidatura
Con timore perché o la piena consapevolezza dell'impegno che mi assumo non solo di fronte mia eventuali elettori
Ma soprattutto di fronte a quelle categorie di più deboli
E indica Pati emarginati anziani pensionati lavoratori che io vorrei che io voglio rappresentare e soprattutto perché ho una profonda coscienza delle difficoltà oggettive che incontrerò nell'espletamento dei miei compiti
Ma ho accettato con gioia
Perché veramente questa candidatura non è la vittoria di una persona su altre ma è la vittoria d'un principi o Dublin Silvio per il quale io e tanti emarginati come me
Abbiamo cercato da sempre
Un principio che significa parità finalmente ma non parità di formule non parità di parole parità di spazi offerti di spazi aperti di spazi dai quali combattere battaglie sacrosante di spazi da quali impostare problemi che sentiamo che viviamo
E dei quali quindi siamo i primi
A conoscere tutta l'intensità e la drammaticità
E per i quali siamo i primi a poter dare veramente delle impostazioni e delle proposte concrete
Inoltre questa candidatura
è per me il segno più pareva essere di qualche cosa che cambia di tempi mutati
E soprattutto il segno palese di quel rinnovamento di contenuti
Prima che di schieramenti anche se poi gli uni hanno bisogno degli altri
Che in questa campagna elettorale tanti sbandierano ma pochi
Dico pochini hanno la vera volontà di effettuare accogliere infatti nelle liste di un partito senza pregiudizi con serenità con tranquillità senza discriminazione
Una indica padana e il segno di una sensibilità grande è il segno di acqua che si muovono è il segno del raccordo tra il politico e il sociale quel raccordo di cui questa mattina parlava il professor Rodotà mi pare
Insomma è il segno palese che finalmente il Parlamento italiano che deve come dice lei accompagna gli atti a essere lo specchio del Paese
Sa serbare posti per tutti i cittadini che veramente ne abbiano titolo che al di là della e al di sopra dell'integrità fisica
Possono portare quella che è la cosa più grande l'integrità morale
è un senso di vera rappresentatività
Tuttavia io mi chiedo questo Parlamento italiano
Che
Forse vedrà tra le sue file una non vedente una donna che ha lottato sempre per la sua emancipazione per un posto nella vita questo Parlamento aiuterà a questa donna nelle difficoltà che essa incontrerà leggerà bene l'articolo tre della Costituzione italiana lo comprenderà appieno
Io che credo nella giustizia
Che in virtù della fede in certi valori sono andata avanti ha lottato con Silenzio nella periferia ma con determinazione per spianare la via quei compagni di viaggio
Che non hanno avuto darà vita a tutto quello che dovevano avere io sì credo e se il Parlamento italiano saprà dimostrare questa maturità civile io penso che l'Italia avrà ancora qualche cosa da dire che l'Italia potrà ancora salvarsi ed ai giovani a quei giovani che io conosciute in tanti anni di scuola a quei giovani che io ho dato tanto della mia cultura ma dai quali ho imparato a crescere moralmente
A quei giovani che chiedono alla società
Cambiamenti che chiedono alla società lavoro che a volte essa offra nuca volte sono deviati da false idee da false chimere
Atto ai giovani dico è vero che la società italiana ha bisogno di cambiamento è vero che dobbiamo fare qualcosa di nuovo per una società così vacillante così disorientata
Ma gli autori di questo cambiamento i gestori in prima persona di questo cambiamento chi siamo
Sono loro i giovani e siamo noi i più deboli che finalmente dà assistiti vogliamo diventare i protagonisti della nostra realtà della nostra vita e dei nostri problemi
Impermeabile programmato Nicolini il si prepara gli ho proposto Filippo Cavazzuti
E capitato qualche altra volta di
Le misure
Di affermare che in Italia
La spesa per la cultura risponde a questa caratteristica
E cioè che si spende poco dove si spende male
Perché si spende poco male prega perché si spende poco
Qual è la cosa voglio dire con questa affermazione
Che il caratteristica qui risponde la spesa per la cultura in Italia
E quella di essere una spesa di facciata di rappresentanza
Prego per questo il modo con cui i governi che fino adesso hanno amministrato hanno impostato le loro politiche
Ha potuto rispondere a motivazioni ideologiche così singolarmente contraddittoria ma tutte quante comuni in questo la cultura non è una risorsa appartiene ad un'altra sfera alla sfera dell'ideologia alla sfera della rappresentatività incerto non ha la sfera anche del di una ricchezza nazionale che può essere incrementato
Dicevo che le ideologie che hanno che sono state ospiti dei vari governi
Democristiani contro questi che bisognerà costruire un'alternativa in qualche modo contro questa tradizione che
Oggi non è più soltanto la Democrazia Cristiana e uno stile un modo di governare credo che anche in questa chiave bisognerà riflettere su alcune vicende politiche e su alcuni periodi politici in cui la democrazia cristiana non è protagonista assoluta ma il suo stile di governo il suo modo rigovernare comunque sì
Ha potuto albergare dicevo delle motivazioni così contraddittorie infatti la motivazione della spesa pubblica per la scuola è quella di voler essere pluralista no possiamo dire che è esattamente il contrario del pluralismo
La il lasciar fare
Evidentemente quando si imposta una politica sulla Sharp fare sulla rinuncia alla programmazione
Si imposta è una politica che esattamente il contrario del pluralismo proprio perché chi ne trae vantaggio sono i gruppi che già son forti e quindi tutt'altro che il pluralismo si esprime con questo modo di impostare una politica vedete nel campo della ricerca al contrario quello che appare dominare non è lasciar fare e la selettività il l'austera toga accademica anche se oggi forse tanta austera e tanta selettiva non appare più mai richiamo dalla foresta va sempre in quella direzione
Solo apparentemente però questo modo di intendere la politica può essere contraddittorio con lasciar fare
Che strizza un occhio alla scuola privata della politica per la scuola
In ogni caso si tratta di politica di facciata occorrerà che esistano alcune grandi università alcune grandi menti alcuni grandi fatti se poi non avvengono non importa importa l'ideologia ma sicuramente non possiamo affermare che esiste una politica di sviluppo della ricerca scientifica dell'istruzione universitaria al nostro Paese
Lo stesso vale per il modo con cui viene impostata la politica per i settori apparentemente così distanti ma in realtà così collegati dell'informazione e dello spettacolo
Questa politica privilegiare lo spettacolo ciò che già è conosciuto
La grande crisi che attraversano i teatri stabili teatri dell'opera in Italia da cosa è motivata dal fatto che questi teatri sono visti come teatri destinati a un pubblico a un pubblico ricorrente in qualche modo privilegiato e quindi la stanchezza l'abitudine
Il confondere
Lo spettacolo con il testo ecco la novità del testo di rinunciare a ricercare porta alle conseguenze che abbiamo visto negli altri settori della spesa pubblica per la cultura anche qui si tratta di facciata lo spettacolo non è un modo per avvicinare settori della popolazione alla comprensione di problemi evidentemente sono altra cosa dalla vero dalla deformazione politica o partitica dello spettacolo e però una spesa di rappresentanza di facciata
E così possiamo dire anche la politica dell'informazione
Di fronte a un mondo in grande mutamento di questi mutamenti non possiamo non avvertirli vediamo il contrasto che c'è tra un certo modo di intendere il monopolio pubblico della RAI TV e lo sviluppo delle televisioni private
Evidentemente non si intende come lo sviluppo dell'informazione lo sviluppo delle conoscenze sia in qualche modo una risorsa che appartiene a tutti e che va incrementata si tende quindi a soffocare
A mantenere il controllo dell'informazione dello Stato sotto il regime dei partiti di governo e in questo modo si perdono due partite quello della possibilità di uno sviluppo del settore pubblico della informazione radiotelevisiva e si perde anche la partita è vero nei confronti delle televisioni private può darsi che non sia vero questo sorpasso di Canale cinque Berlusconi operano ai danni della televisione certo è vero che dal modo con cui è stata impostata la politica culturale delle televisioni di Canale cinque di Berlusconi
è venuto un rimbalza sulla Rai per il modo con cui i programmi della televisione vengono impostati evidentemente risentono di una egemonia in cui Dallas dei telefilm non vanno visti come un fatto negativo perché sono l'espressione di una cultura americana ma per un'altra ragione che cercherò di dire
Qual è il rischio che corriamo nelle elezioni del ventisei giugno e contro il quale dobbiamo batterci dimostrando che un'alternativa è un'alternativa di legislatura è possibile proponendo il tema di una svolta anche di governo a questo paese il rischio che RAI corriamo è quello di ritorno al centrismo ma cosa può caratterizzare il centrismo in questa fase evidentemente non quello che appartiene alla storia alla storia un po'folcloristica degli anni cinquanta e del centrismo democristiano
No il centrismo di oggi è qualche cosa di più pericoloso e vale proprio per la sua volontà di essere potere dei moderati rifiuto della sperimentazione rifiuto quindi della differenza e dell'articolazione della società
Allora in questo senso a mio parere per la povertà di una certa politica culturale e l'affermazione di questa politica centrista c'è una stretta relazione in quanto che questo centrismo contro il quale dobbiamo schierarci e contro il quale dobbiamo batterci
E in qualche modo la l'idea che si possa ricondurre l'articolazione che si espresse nella società italiana successivamente ai grandi movimenti del sessantotto nel sessantanove alla spinta operaia alla vittoria
Del settantasei molte elezioni locali alla spinta che è provenuta dalle giunte rosse dall'amministrazione di sinistra entro un nuova una nuova forma di conformismo
Certo la nuova forma di conformismo che potrà pure dirsi europea ma si dirà europea la maniera con cui può dirsi europeo De Mita cioè con un forte a accento della provincia di Avellino
Un europeismo Ascerto di questo tipo in cui c'è un'aspirazione e questo è un fatto nuovo indubbiamente all'Europa ma c'è insieme l'acconto la convinzione che l'accettazione del fatto che il nostro ruolo è un ruolo subalterno
E contro questo tipo di ricordi
Rischio che credo dobbiamo batterci e come dobbiamo batterci mi sembra che il punto sia qui che il c'è in qualche modo una stretta connessione tra il come dire il rifiuto di sviluppare realmente il pluralismo delle Autonomie e la rinuncia al piano nasce appunto
La connessione nel fatto che non si individua lo sviluppo della cultura come lo sviluppo di una risorsa e di una ricchezza nazionale proviamo a rovesciare il ragionamento
La risorsa di importante che abbiamo oggi è quella dello sviluppo della cultura della ricerca e un'Italia che prospetta a se stessa un avvenire diverso proprio perché anziché amministrare l'esistente
Consapevoli dei problemi che abbiamo davanti siamo in grado di canalizzare risorse nel settore dei beni culturali della ricerca dello spettacolo dell'informazione per creare un nuovo modo di esistere e di lavorare
E per questo che il Partito comunista mi pare l'interprete più importante di una volontà di cambiare il modo di governare che evidentemente va oltre il nostro stesso partito
Perché noi in questo momento non siamo più come dire il partito soltanto della classe operaia e neppure soltanto quel partito dei ceti onesti e laboriosi di cui parlava con gli atti nel discorso importante in Emilia Romagna siamo qualche cosa di più
C'è un partito che riesce ad essere espressione storica della classe operaia dei ceti onesti e laboriosi e riesce ad essere anche espressione mi sembra di quelle forze di quelle energie intellettuali che si muove nella direzione di riconoscimento del carattere pluralistico composito e articolato ricco della nostra società
Dall'ATC voi
Nel settore delle rime campi della ricerca dello spettacolo con impostazioni diverse anche questi fatti
Curiosi a volte non compressi confinati nella categoria della politica spettacolo ma noi mi pare distinguiamo e giustamente distinguiamo queste due
Categoria che si sono manifestate nel corso delle varie iniziative estive soprattutto ma non soltanto estive degli enti locali
Si configurano come un riconoscimento in primo luogo del fatto che la società italiana non è riconducibile a un metro moderato a un'ideologia unica ha una forma in qualche modo centrista no nell'Italia di oggi si esprimono energie ha intenzione di far cultura culture modi di essere molto differenti molto composite a tutte queste dobbiamo chiedere soltanto una cosa di puntare in alto
Di non guardare all'ordinaria amministrazione ma intende il proprio essere particolari proprio essere differenti proprio essere autonomi non fare qualche cosa che deve essere intesa come spinta una rivendicazione
Di una particolarità di una garanzia locale qualche cosa che dev'essere giocata nell'ipotesi di progettare qualche cosa di diverso di diverso e quindi come un impegno a
Prodi a proiettare questa propria diversità nell'intenzione di individuare una qualche linea su cui l'intera società italiana può crescere e questi nesso che c'è tra una politica pluralista una politica articolata è una politica di programmazione
Ed è per questo io credo che dobbiamo essere consapevoli e con questo vorrei concludere questo mio intervento dell'insidia grave che c'è in quegli appelli che fanno riferimento all'ipotesi della scheda bianca come una forma di protesta
Scheda bianca come forma di protesta ma verso chi se fosse una forma di protesta verso la democrazia cristiana sarebbe indubbiamente a mio parere una forma di protesi inadeguata e anzi sbagliata
Perché riconoscendo l'inutilità del voto e quindi l'utilità della politica
Di fatto si confermerebbe quel potere il potere di quel partito che non soltanto della politica e della cultura ha fatto una questione di facciata ma anche della stessa politica
E in qualche modo ha ridotto il proprio essere partito male espressione di una legittimità di differenze di articolazioni pluralista all'interno della società italiana
Ma ecco ad essere invece in qualche modo i Garampelli moderatismo del centrismo e per questo che la scheda bianca non ha senso è un errore
è chiaro che di fronte al modo con cui è cresciuto il sistema politico che ha visto il suo centro della Democrazia Cristiana possono venire le tentazioni di ripulsa e anche molto forti ma non è questo il modo di respingerle il modo di respingerle un altro
E il modo di individuare obiettivi concreti di proporre a questi obiettivi concreti sviluppi politici che riconoscano l'articolazione della società è proprio nella ricchezza di articolazioni e questa serietà esprime sappiano trovare le garanzie per un'avanzata e per un piano
Professor Filippo Cavazzuti subirà Giulio Carlo Argan
Per uno come me che di professione fa l'economista credo sia banale partire con l'osservazione che e la politica economica e quella della spesa pubblica in particolare
Adottata nel corso dell'ultima legislatura si è segnalata per il grande divario fra gli obiettivi di volta in volta dichiarati e i risultati ottenuti e per ciò che ma ciò che ora interessa né dunque non è tanto sottolineare questi insuccessi quanto cercare di contribuire a uno alla riflessione sul perché del fallimento
Questa riflessione credo già iniziata nei documenti preparatori il programma che oggi viene presentato e diverso ovviamente contenuti beh in questa prospettiva mi pare allora che vada la pena spostare un momento l'attenzione dagli obiettivi della politica economica agli strumenti della politica economica e della politica di bilancio in particolare
Perché mi pare che sia la scelta degli strumenti
Che e l'effettivo utilizzo di questi che richiede l'esercizio del mestiere sicuramente più difficile per una classe e di governo o perché si vuole candidare alla capacità di governare
Per cercare di cambiare lo stato delle cose
Perché la scelta degli strumenti e proprio la scelta della capacità di selezionare di distinguere fra i diversi operatori con gli opportuni strumenti di volere di evitare di volere accontentare tutti per non dispiacere nel suo mi pare infatti che mentre sugli obiettivi sia molto più facile riuscire ad acquisire il consenso quando i problemi nascono quando si deve decidere con quali strumenti con quali regole amministrative al limite
Con quali strumenti di controllo e sottolineo il controllo in anni in cui la ventata del in poi chiede a tutti la deregulation il mercato è in grado di garantire il raggiungimento di obiettivi io sottolineo che c'è un problema di adottare strumenti di controllo strumenti che devono essere quelli strumentali alla definizione di quella mappa dei diritti e dei doveri dei cittadini a cui è a sua volta strumentale la politica economica e la politica di bilancio in particolare
Mi pare dunque che la mancanza di una politica economica intesa come capacità di selezionare nella passata legislatura si è dunque anche manifestata per la volontà dei governi di non scegliere non distinguere non regolamentare
Il rigore è sempre stato proclamato non è mai stato amministrato
In una prospettiva di mutamento il programma che oggi viene presentato mi pare offre significative indicazione voglio sottolineare la stretta connessione che deve esistere tra una politica economica che non liquidi lo stato sociale ma che al contrario lo voglia rendere più efficace questa connessione fra questa politica economica e la riforma dell'istituzione
E se a questo proposito voglio ricordare che i grandi reattori dello stato del benessere a partire da Beria Ricci
Non hanno mai ritenuto che l'intervento dello Stato a Fini di benessere potesse essere disgiunto dal cambiamento della macchina di governo devo anche ricordare che nel passato si è nascosta una copiosa legislatura dispersa a pioggia spesa pioggia non discriminante sotto l'etichetta delle riforme e dunque il caso di ribadire a parer mio che invece non sia stato del benessere senza una forte azione di redistribuzione dire
Ma che per far ciò occorre che le istituzioni siano anche funzionali a tal fine e che adottino strumenti fortemente selettivi questo mi pare un esigenza acutamente da sottolineare in una fase molto delicata dello sviluppo di questo Paese siamo è vero ancora al settimo paese fai fai al settimo posto fra i Paesi più industrializzati ma credo che avremo raffronta noi un periodo di modesto sviluppo
Il problema diventa come e in previsione di un modesto sviluppo che ci viene imposto non da una scelta nostra ma forse da quel centro dell'imperialismo che sono gli Stati Uniti d'America noi abbiamo un problema di come a vere il massimo di redistribuzione il massimo di eguaglianza in una fase storica in cui le risorse a disposizione saranno forse non abbondanti
Il che vuol dire che il conflitto sulle quote che si rendono disponibili sarà molto forte e a questo punto credo che se questo è vero forte deve essere un'azione di redistribuzione da parte dello Stato cosa invece succede oggi
Succede che scorrono le le leggi che in un qualche modo guidano la finanza pubblica o che avrebbero modellato questa parvenza di Stato del benessere
Sono due fatti Duel momenti che possono esser tutti logicamente distinte la prima l'individuazione di un diritto l'obiettivo questo diritto viene immediatamente assunto come un diritto soggettivo da parte dei cittadini svincolato da qualunque ATO tipo di condizione della popolazione dello sviluppo della situazione
E poi così dice sì manca la seconda fase su una fase un non fare ovvero non si procede a quella che è la definizione concreta di questi diritti
Ovvero questo può essere che convenzionale ma se non si fa questo sia si danno tutte le garanzie affinché le riforme presupposte siano nient'altro che una diffusione a pioggia di benefici in un qualche modo si mette l'accento sulla programmazione dei benefici e ci si dimentica della programmazione dei costi che in un'azione di redistribuzione deve essere sempre è presente allora è il rigore da associare a lo stato del benessere va dunque inteso come una più giusta ripartizione del reddito del potere come vi pare venga sottolineato anche in questo programma
E in quest'ottica allora che va sostenuta per esempio la proposta di fissazione di standard delle persone sanitarie tanto per fare cuneese
Ora in una prospettiva l'ora di condimento radicale e la gestione e la politica economica e di quella di bilancio in particolare mi pare che l'analisi preventiva a questo tipo di politica debba rivolgersi alla individuazione di destinatari finali dell'intervento pubblico
Di come oggi Muti la loro capacità di guadagnare di fare profitti di spendere rispetto agli altri
Ora le domande a cui rispondere potevo essere del tipo
Individui ceti sociali a cui il Bilancio sottrae tramite il prelievo o concede tramite la spesa e la detassazione più torri d'acquisto che posizione relative assumono prima e dopo l'intervento pubblico
Questi movimenti nella distribuzione del potere d'acquisto sono tutti voluti e desiderati da chi ha la rappresentanza politica di chi guadagna e chi perde
La redistribuzione del potere d'acquisto determinata nei fatti dal settore pubblico in quale connessione si trova con gli obiettivi finali assegnati alla politica di bilancio
In realtà la progressiva crescita del settore pubbliche in Italia non solo motivata dal desiderio di acquisire tramite il bilancio pubblico un vasto consenso sociale
Ma anche costi tu ma anche conquista delle forze della sinistra per la realizzazione di una maggiore giustizia sociale non è mai stata accompagnata dalla verifica di ciò che stava venendo se non in casi tutto marginale
Non ci si è domandato con forza sufficiente se la realtà che si stava generando era in linea con l'idea di giustizia che motivava i diversi interventi e che non può essere disgiunta da una forte ipotesi sottolineo forti ipotesi di redistribuzione del invece a quasi tutti i provvedimenti votati vennero sempre dati i confini incerti di applicabilità incerti e gli strumenti vennero sempre forzati a raggiungere obiettivi che non erano proprio degli strumenti spedì Obiettivi step e degli strumenti
Gli esempi che abbiamo in mente tutti vale solo richiamarne alcuni la fiscalizzazione degli oneri sociali sostitutiva di una politica industriale selettiva
Ma anche la pensione che diventa sul di fatto sostitutiva di una forma di salario minimo garantito ma che a differenza di questa rimane anche quando il percettore dispone di altri redditi
La cassa integrazione che divide sostitutiva della politica industriale consentendo ampie e profonde ristrutturazioni aziendali i fondi di rotazione le imprese pubbliche che sostituiscono programmi che non si vogliono fare di sostegno all'occupazione
E poi evidente a tutti che la parziale detassazione del retto da lavoro dipendente sostituisce in realtà la mancanza di volontà di far pagare le imposte anche agli altri ceti sociali e così via ne potremmo ricorda
Al legislatore di Bilancio mai selettiva
Non si può mai accompagnato appare mio l'altro elemento ovvero i controlli sostanziali su ciò che deve avvenire
Sono stati fatti controlli formali e sempre centralizzati
Ma invece questa azione dovrebbe essere sostituita da un controllo di gestione per cercare di comprendere cosa succedeva e non tanto a fini di efficienza astratta quanto di cercare di capire se nei fatti aumentava non tutti si riduceva la il potere d'acquisto relativo delle parti sociali ovvero il controllo sulla distribuzione del reddito che si stava in un qualche modo generale
In sintesi mi pare che il settore pubblico si è caratterizzato e si caratterizza per larga parte per come redistribuisce il potere di acquisto tra gli individui Lane prese le parti sociali al di fuori di uno schema di riferimento programmato di redistribuzione relativi mi pare questo sia un punto invece che deve essere aggredito e cominciare dunque a valutare come si chiede rito nel programma per l'alternativa democratica
Di come varia la posizione relativa di ognuno rispetta gli altri per effetto dell'operare dei meccanismi insiti nel settore pubblico può contribuire a meglio mettere a fuoco questo segmento della realtà italiana e adottarne i provvedimenti conseguenti
Riflettiamo invece su come le politiche economiche e quelle di bilancio in particolare siano state svilite nella politica dei tetti e si impoverite dall'abbandono di ogni ipotesi di regolamentazione di controllo in omaggio a un'idea astratta di mercato
Svellimento di impoverimento i che a parer mio non sono altro che la manifestazione della volontà di non scegliere con conseguente affidamento da un lato alla fallace speranza che si unì meccanismi amministrativi controllati dalla burocrazia a trattenere qua e là pezzi di spesa pubblica
E dall'altro alla pura e semplice ideologia che presuppone che siano i liberi comportamenti dei pochi e sottolineo i pochi che hanno i pochi operatori che hanno potere di dominio
O di quelli sottoposti a controlli sempre più tenui acconsentire il raggiungimento degli obiettivi
Grazie
Giulio Carlo Argan seguirà Giorgio Napolitano
Anch'io mi limiterò ai settori nei quali mi riconosco una competenza specifica
E questi potrebbero essere due
Il settore dell'università
Anche se ormai da qualche anno io l'abbia lasciata e il settore dei beni culturali
Per l'università parleranno certamente altri compagni
Che sono ancora direttamente impegnati
Nella lotta per ottenere finalmente un riforma dell'insegnamento universitario italiana
Una riforma che non sia soltanto la corsa rimedi e a palliativi che peggiorano la situazione e invece di migliorarlo
Per quanto riguarda invece i beni culturali e desidero
Anzitutto dire che io cui tra dieci grammi fa tra quelli che chiedessero la istituzione di un ministero per i beni culturali
E la chiesero perché ritenevano che in Italia sì dovesse alzare
Proverò a parlare più forte
Parlerò forte
Fui anch'io tra coloro che si adoperarono per ottenere un ministero dei beni culturali essendo persuasi
Che per fare un protezione attuare una protrazione del patrimonio culturale italiano fosse necessario
Fare dalla politica e non soltanto della amministrazione buona o cattiva che fosse in realtà il ministri in dieci anni ormai il ministero Beria beni culturali
Non è stato altro che un aggregato Dio alcune dichiarazioni generali già del ministero della Pubblica istruzione più quella degli archivi che era del ministero degli Interni
Ma una politica di protezione del patrimonio culturale italiano no non è stata nemmeno disegnata nemmeno impostata
E non lo è stata proprio perché la politica per frenare una politica dei beni culturali bisogna partire dal principio che il bene culturale è per la sua stessa natura un bene pubblico da utilizzare nell'interesse pubblico no non un bene privato da sfruttare
Per il proprio profitto
La politica quindi dei beni culturali in Italia si è sempre venuta a trovare in una sorta di contraddizione rispetto al sistema giuridico del paese che era un sistema di difesa ed è un sistema di difesa della della
Proprietà privata e della sua piena disponibilità
E per questo è stata ed è tuttora una politica in deroga della struttura giuridica del paese che si attua attraverso divieti e limitazioni
Che possono qualche volta salvare qualche cosa in particolare ma non danno una struttura un organismo all'azione di protezione
Il ministero per i beni culturali non è ancora riuscito nemmeno intanto tempo a darsi una legge che disciplini organizzi Aprilia attività il migliore tra i progetti di legge finora preparati è stato quello preparato Garda Partito Comunista
E né quello che ci auguriamo che giunga importo il più presto possibile anche se eh passibile di qualche ritocco
Il passaggio da una fase di passività
Totale del ministero dei beni culturali ad una fase di attività
Non deve però comportare quella soluzione che è stata ventilata e che io ritengo estremamente pericolosa
Della sostituzione del ministero per i Beni culturali con un ministero della cultura
Il
Non credo che il compito
Del ministero per i Beni culturali quale che sia la forza politica che lo gestisce sia quella di esercitare una direzione culturale
Ma è invece quella di rendere utile il patrimonio culturale italiano ai fini della cultura generale del Paese e anche della sua spessa
Entità economica storica perché voi sapete bene che il se il nostro Paese non avesse il patrimonio culturale che ha
Non avrebbe il prestigio che puro conserva nel politica internazionale
Ora
In questo momento
Il patrimonio culturale italiano sia esso patrimonio artistico patrimonio librario patrimonio archivistico o patrimonio ambientale
è in estremo pericolo per il fatto che l'Italia è un paese economicamente più debole degli altri per Julia l'accorrente
Di esportazione di opere d'arte
Verso Paesi più ricchi sia fatta
Notevolmente più cospicuo e in secondo luogo perché la disponibilità privata dei suoli urbani
Permette ancora da ancora un ampio margine alla speculazione immobiliare che come ho più volte ho detto e scritto è
La vera nemica delle città
Inoltre cioè il problema
Della patrimonio ambientale
Questo è un problema
Ancora più grave degli altri perché se per il patrimonio culturale esistono delle discipline scientifiche
Che se ne occupano e che perlomeno possono indicare gli obiettivi di una protezione in positivo invece che il semplicemente io in deroga per i beni ambientali no non esiste
In Italia
Nessuna struttura universitaria che prepari
Deja tecnici capaci di domani di impostare il problema della difesa dell'ambiente
No un da un semplice punto di vista estetico di bellezza paesistica ma da un posto rivista largamente
Ecologico e quindi che interessa l'intera realtà anche fisica anche biologica del paese
Ci sono poi
Altri problemi notevoli
I pericoli di a cui esposto il patrimonio culturale questi pericoli li conosciamo bene finché si parla di mercato antiquario finché si parla di speculazione immobiliare
Ma compagni pensate
Che mentre il nostro Paese concede allarme la possibilità dei installare delle delle rampe di missili
In zone archeologicamente importantissime come quella di Comiso
Niente è stato fatto neppure un centesimo è stato non dico spesso ma nemmeno stanziato in bilancio
Per prevedere la protezione del patrimonio artistico in caso di un pericolo di guerra
Io sono abbastanza vecchio per ricordare che cosa e arte accadde
In nella imminenza dall'altro dopoguerra non foss'altro si erano cercati dei rifugi di campagna dove raccogliere questo patrimonio per sottrarlo ai pericoli bombardamenti delle città orge naturalmente col pericolo i bombardamenti atomici tutto questo non si serve più non servirebbe più comunque niente
Stato
Sei domani malauguratamente l'orizzonte politico dovesse maggiormente oscurare il sei
It gli impedirà Rocco patrimonio artistico italiano questo prende benissimo che uno dei più grandi del mondo eh ha esposto a qualsiasi tipo di offesa
Per le notti purtroppo nel nostro paese è un paese dove si sono verificate con una certa frequenza in questi ultimi tempi del dei terremoti
Beh
No ma mi non mi risulta che finora siano state prese delle misure organiche studiate sul piano scientifico
Del misure organiche per limitare il danno dei terremoti e ora aperta all'Istituto del restauro una mostra che dà conto del delle possibilità di limitare i danni delle scosse sismiche ma si tratta di pura teoria anzi di pura Utopia
Inoltre
C'è un aspetto che va ancora una volta sottolinea
Questo ministero dei beni culturali
Che non è riuscito a qualificarsi politica me per una sua linea politica sia pure sbagliata
Che semplicemente una aggregato di organi amministrativi
Ha trascurato e trascura perfino
Quelli di organismi scientifici centrali come l'Istituto centrale del restauro o l'istituto per il catalogo
Catalogo generale del patrimonio culturale italiano
E li trascura in modo tale che in un caso quello dell'Istituto del restauro ha costretto addirittura il di me il direttore che era un tecnico di valore
Alle dimissioni perché non poteva più sentirsi corresponsabile della indifferenza del suo Ming del ministero da cui dipende credo che sia quindi necessario
Che
Un per il Partito Comunista il quale eh istituzionalmente il difensore dell'interesse pubblico contro l'abuso gli abusi nerofumo in favore degli interessi privati
Mossa impostare dirigere condizionare quantomeno la una politica che non sia semplicemente una politica impopolare e insufficiente di divieti e videro che ma una politica impone in positivo di partecipazione concreta ad una programmazione sul piano urbanistico e su quello territoriale
Che ad una programmazione
E combustibile arrivi
Il patrimonio storico come un fattore una componente fondamentale
Della azione
Dello sviluppo delle città e del territorio lasciatemi concludere che
Ormai a mi sono formato attraverso tanti anni di esperienza la persuasione che se una politica
Di protezione e di tutela attiva del patrimonio culturale e ambientale no sarà fatto dai partiti della sinistra non sarà certamente fatto da nessuno altri
Obiettano che equipaggiano togliere perché in
Keira di un nuovo motivo tutti i programmi elettorali sono eguali
Ora il fatto che nei programmi di diversi partiti
Possano riecheggiare aspettiamo di leggere il programma della democrazia cristiana
Parole affermazioni simili o anche che possano immessi ritrovarsi alcune proposte più o meno analoghe
Non dovrebbe innanzitutto trattenere dal procedere ad una lettura e ad un'analisi più approfondite
Non è inoltre difficile io ritengo con di individuare dei criteri di giudizio
Che permettano di cogliere mistificazioni e tatticismi nei programmi elettorali dei singoli partiti e vorrei provarmi a indicare questi criteri di giudizio sapendo che naturalmente ad essi dovrà essere sottoposto anche il programma del nostro partito
Indicherei come primo criterio la esistenza o meno di un retroterra ideale e culturale di un ritorno di un retroterra di riflessione critica di dibattito di elaborazione
In rapporto al quale il programma di quel partito acquisti spessore e coerenza
Questo è senza dubbio credo che lo si possa dire tranquillamente un dato caratterizzante del programma del partito comunista anzi il rischio e piuttosto quello che la ricchezza la complessità il carattere problematico della ricerca che negli ultimi anni abbiamo condotto attorno alle vicende della crisi mondiale della crisi italiana
Attorno ai contraddittori Processi maturati nel profondo di società come la nostra non si riflettano abbastanza in un programma elettorale che per sua natura dei riavere
La concretezza di un insieme di proposte valide anche per l'immediato e valide comunque
Per l'arco Breve di una legislatura tradurre
Una elaborazione più
Gli equilibro
Tradurre una elaborazione di forte impegno teorico e culturale
Come la nostra in un programma politico concreto voi addirittura in un programma elettorale costituisce d'altronde è sempre un rischio un rischio
Un rischio tuttavia una prova a cui non può sottrarsi un partito che voglia competere che senta come il nostro oggi sente di dover competere per il governo del Paese
Quel che è certo comunque e voglio finire su questo primo aspetto e che nessuna delle proposte e delle posizioni
Nessuno degli indirizzi formulati nel nostro programma nasce da una improvvisazione o da un calcolo dell'ultimo momento o e priva di una sua motivazione ideale e culturale
Basti pensare al modo mi limito a questo accenno in cui siamo pervenuti a proposte che intendono rispondere in termini di progresso democratico e sociale e non di restaurazione ad esigenze di efficienza che possono essere state considerate in altri tempi tradizionalmente estranee ad una nostra specifica preoccupazione ad esigenze di efficienza sia dell'assetto istituzionale sia dell'economia e più specificamente del sistema delle imperiese
Ma accanto a questo primo criterio di giudizio che dovrebbe valere nell'analisi di tutti i programmi elettorali io mi porrei altri due
Un secondo criterio
E costituito può essere costituito dal rapporto in cui ciascun programma o i punti specifici disc ciascun programma si pongono con i comportamenti reali di quel partito e un terzo criterio può essere costituito dal grado di chiarezza e concretezza
Delle scelte essenziali e anche dei punti di partenza per l'azione di governo che ci si propone di condurre prescindo qui da un altro ordine di considerazioni
Ovviamente molto importante che tocca invece la coerenza tra il programma elettorale
Le proposte di Indirizzo che presenta a ciascun partito e le proposte che esso avanza per quanto riguarda le alleanze politiche e sappiamo che questo il punto come ricordava questa mattina Tortorella di maggiore più evidente contraddizione nella posizione attuale del partito socialista
Ma venendo a cui i due criteri Chievo ancora adesso indicato vorrei dire che per la democrazia cristiana
Il riferimento va fatto per valutare la credibilità del suo programma elettorale sia ai comportamenti concreti tenuti ancora nel recente recentissimo passato
Sia ai segnali se questo termine può essere usato come io credo qualcosa di più vago ma di estremamente ma di estremamente importante dal punto di vista sociale politico ai segnali
Che essa ha inteso lanciare attraverso cui atteso a caratterizzarsi da qualche tempo a questa parte e comincio parlando di politica economica
Dal segnale del rigore di un impegno nuovo di rigore che l'onorevole De Mita ha cercato di accreditare ora probabilmente posso sbagliarmi lo vedremo nei prossimi giorni
La democrazia cristiana si preoccuperà di temperare questo segnale nel suo programma elettorale col riconoscimento di un'esigenza di equità nonostante che ancora qualche giorno fa l'onorevole De Mita ha detto di doversi tutt'al più auto criticare per un eccesso di equità e io però ritengo che a questo punto la doppiezza di questo aggiustamento non dovrebbe sfuggire in effetti la democrazia cristiana
Con i suoi comportamenti di governo e parlamentari non ha garantito nel rigore nei equità in materia di finanza pubblica
Essa ha prodotto un tris un seguito di provvedimenti inefficaci e iniqui che hanno davvero configurato la tendenza di cui parlava
Colajanni stamattina la tendenza a lasciare le cose come stanno come tendenza di fondo della democrazia cristiana e basti qualche riferimento sia alla politica delle entrate e sia alla politica della spesa
Tenendo conto di ciò che noi proponiamo di ciò che a questo punto la Democrazia Cristiana puro introdurre più o meno genericamente anche nel suo programma elettorale e di ciò che è accaduto in questi anni
Ma per quello che riguarda la politica delle entrate io innanzitutto mettono l'accento
Sugli strumenti di lotta e qui mi pare che capitato a proposito il richiamo che ha fatto orrore il professor Cavazzuti alla essenzialità di questa questione degli strumenti strumenti di lotta contro l'evasione misure di recupero dell'erosione della base imponibile anche se sappiamo che all'ordine del giorno oggi si pongono e pone il nostro programma elettorale
Scelte di profonda e complessa revisione del sistema tributario ecco ma per quanto riguarda gli strumenti di lotta contro l'evasione fiscale
Bisogna ricordare quali tempi abbia richiesto per le resistenze opposte dalla Democrazia cristiana la definizione anche di un modesto strumento di lotta contro la invasione fiscale quale la introduzione dei registratori di cassa contro cui si è schierato fino all'ultimo anche personalmente l'onorevole De Mita
E soprattutto bisogna sottolineare la estrema gravità della mancata approvazione di provvedimenti che mettessero appunto
Lo strumento principale di qualsiasi lotta contro l'evasione e al limite di qualsiasi politica tributaria e cioè l'amministrazione finanziaria oggi non si può rileggere come sembra a giudicare dalle prime anticipazioni
Perché che si stia per rileggere nel programma elettorale della democrazia cristiana che è essenziale la riforma dell'amministrazione finanziaria quando addirittura dal mille novecentosettantacinque con Visentini dal mille novecentosettantasette con Pandolfi
Questa questione è stata prospettata in termini concreti e si sia conclusa anche in questa legislatura nel mille novecento ottantatré
Senza realizzare dei passi sostanziali in questo senso in quanto alla politica della spesa
Al di là del discorso generale che è molto importante noi introduciamo nel nostro programma
Un impegno che non è un impegno trascurabile e l'impegno a perseguire il pareggio tra entrate tributarie spesa corrente
In una Breve giro di anni potrebbe essere ad esempio nel giro di un programma
Di un bilancio triennale del tipo di quelli previsti dalla legge quattro sei otto e abbiamo già presentato proposte in Parlamento sia per quanto riguarda correzioni della stessa legge quattro sei otto sia per quanto riguarda il Regolamento della Camera i regolamenti parlamentari allo scopo di dar forza a questo impegno bene ma anche al di là di questa questione generale valgano due esempi a indicare la inattendibilità di impegni che adesso annunciava democrazia cristiana da un lato un esempio
E costituito dalla contrattazione o dalla legislazione
Retributiva per categorie particolarmente influenti
Magistrati le proposte del ministro democristiano della giustizia
Assolutamente esorbitanti senza misura medici dirigenti statali
Nei confronti di questi provvedimenti noi siamo stati critici o addirittura ci siamo opposti anche riuscendo
Ad impedire che qualcuna di quelle proposte per inaccettabili andasse avanti ma qui bisogna dire qualcosa perché sappiamo anche quale può essere il giuoco demagogico nei confronti di queste ed altre categorie da parte della DC e non solo della DC bisogna dire che in effetti l'esperienza ci dice che la democrazia cristiana non solo subisce spinte corporative ma li alimenta
Alimenta spinte corporative a scapito di una politica di seria valorizzazione della professionalità e del ruolo di queste categorie e gruppi sociali e l'altro esempio non può non essere quello
Della spesa previdenziale basti pensare al fatto che noi abbiamo avuto che noi abbiamo avuto un atteggiamento
Del governo contraddittorio con le stesse proposte originariamente avanzate con specifici provvedimenti dal governo stesso per quanto riguarda meccanismi come quello dei pensionamenti correzione di meccanismi come quello dei pensionamenti anticipati nel pubblico impiego o quello delle integrazioni al minimo meccanismi di dilatazione incontrollata della spesa in questo campo
E ora la Democrazia cristiana può benissimo fare come già sembra che voglia fare una fuga in avanti sulle questioni del sistema previdenziale proponendo in un radicale riassetto attraverso la introduzione di tre tipi o fasce di pensioni
Quella sociale quella contributiva è quella sicura deriva ma prima ancora di entrare nel merito di questa di questa proposta rivolta non sappiamo a quale futuro bisogna cogliere appunto la profonda illusi vita
Di un atteggiamento che sfugga completamente a quelli che debbono essere i punti di partenza di una politica di risanamento secondo giustizia della spesa previdenziale a partire dal mille novecento ottantaquattro e non parliamo
Della distinzione tra previdenza e assistenza o della distinzione tra chi è in condizione di reale grave bisogno e chi non lo è a cui la democrazia cristiana si è sempre sottratti ebbene io credo di poter dire che su tutte queste questioni
Della politica dell'entrata e della politica della spesa le proposte che noi avanziamo nel programma trova un riferimento puntuale coerente nei comportamenti che abbiamo tenuto in Parlamento anche dalla opposizione l'altro segnale che ha dato la democrazia cristiana con la chiari
Sulla base di Chiari calcoli politici ed elettorali è stato quello della fiducia nella capacità dei meccanismi di mercato
Di assicurare sviluppo di occupazione una volta liquidati i lacci e lacciuoli cari o o discarica al dottor Guido Carli che una volta tagliate l'inflazione e il fabbisogno del settore pubblico anche qui non è escluso che adesso la democrazia cristiana ciechi di temperare questo in equivoco e calcolato segnale con
La sottolineatura dell'obiettivo di una maggiore occupazione come obiettivo proprio i addirittura prioritario della democrazia cristiana ma qui vale quello che ha detto Colajanni non basta proclamare questo obiettivo
Si tratta di indicare misure specifiche di adottare politiche
Misure di riforma del collocamento contrastate dalla Democrazia cristiana in tutti questi anni assai pesantemente e infatti non approvate dal Parlamento
Politiche di intervento pubblico in settori extra industriali in programmi e progetti anche di carattere straordinario
Ma io aggiungo e sottolineo nello stesso tempo politiche di controllo dei processi di ristrutturazione e di governo delle trasformazioni tecnologiche
Perché non si può dare per scontato che l'impatto di queste trasformazioni sulla occupazione sia per così dire in ogni caso obiettivamente predeterminato
Si tratta di vedere sì sì
Se si punta anche come diciamo da tempo
Sulla innovazione dei prodotti e non soltanto sul ricorso a tecnologie risparmiatrici di manodopera se si punta sull'allargamento della base produttiva se si punta su sulla innovazione anche nel campo dell'organizzazione del lavoro e a partire dalle impresa riconoscendo quindi su questo terreno il ruolo dei lavoratori e dei sindacati
Andando davvero avanti nel senso di una moderna democrazia industriale e invece il segnale anche a questo proposito dato dalla Democrazia cristiana è stato quello dell'appoggio ad una strategia di ripristino del potere di comando nelle grandi aziende del padronato più aggressivo
Concludendo emergono da ciò mi sembra
Tre scelte essenziali del programma del partito comunista
Che non sono affatto pacifiche che non trovano affatto corrispondenza né nel programma né nei comportamenti di un partito come la Democrazia Cristiana
Al di là delle parole al di là degli aggiustamenti verbali Risanamento effettivo della finanza pubblica secondo criteri di equità contestuale e immediato intervento dei poteri pubblici e rilancio della programmazione
Per un nuovo sviluppo dell'apparato produttivo e dell'occupazione ricerca del consenso dei lavoratori attraverso forme concrete di partecipazione di controllo
Per
Per lotta
Lo sviluppo di processi di innovazione tecnologica e di aumento della produttività ora quando io dico che a queste proposte hanno corrisposto
I nostri comportamenti dall'opposizione voglio dire più chiaramente che noi ci siamo impegnati
In questi ultimi anni in un serio sforzo di adeguamento del nostro modo di concepire e praticare l'opposizione in Parlamento
In uno sforzo di adeguamento che va portato avanti
Alle mutate condizioni politiche arrischia cresciuti di declino delle istituzioni democratiche e alla esigenza obiettivo di un ricambio nella direzione politica di un'alternativa di governo alla democrazia cristiana io sono d'accordo
Con la sostanza del discorso del professor Barile questa mattina le garanzie per l'opposizione in Parlamento non possono essere più cercate
Ne in una dilatazione dell'aria della legislazione nazionale nei una dilatazione degli spazi di dibattito di confronto ed in definitiva di contrattazione sulle leggi
Dobbiamo muoverci in una diversa direzione
Anche perché alla espansione oltre misura dell'attività legislativa ha corrisposto una compressione dei poteri di indirizzo e di controllo del Parlamento
Bisogna puntare sull'accrescimento di questi poteri ovvero sull'apprestamento
Di strumenti e strutture di sostegno per l'esercizio efficace di questi poteri e bisogna puntare su un confronto più limpido e serrato tra proposte e indirizzi alternativi in vista di un ricambio
Nella direzione politica del Paese a ciò corrispondono le proposte di carattere istituzionale e non solo per il Parlamento che noi abbiamo avanzato
Altre che potremo elaborare ci auguriamo su questo piano la convergenza più ampia anzi dal momento che tutti le parlano io mi domando
Se i partiti non possono prendere sin da ora prima delle elezioni un impegno comune su un punto alquanto delicato quello della riduzione del numero dei parlamentari visto che in questo senso si pronunciano anche partiti che non sono a favore della prospettiva di un Parlamento mono monocamerale ma perché non si concorda allora una proposta in questo senso che d'altronde diciamolo schiettamente può essere discussa con prospettive con prospettive di approvazione in Parlamento solo all'inizio della legislatura e non e non al termine della legislatura
Il senso politico di tutte queste nostre proposte
Mi pare che stia nell'assunzione di una strategia dell'alternativa
Come di una strategia che può passare attraverso prove difficili la prima tra tutte quella del ventisei giugno ma che costituisce una scelta di lungo periodo dalla quale il Partito comunista saprà trarre sia sul piano istituzionale sia sul piano politico tutte le conseguenze necessarie con coerenza e tenacia nei prossimi anni
Non solo perché non segue dal professor Toraldo di Francia
In una società industriale come nonostante le molte contraddizioni e quella italiana
Vi è una nuova soglia
Dello scontro sociale e di classe
Che è costituita su un versante ma di questo non intendo parlare
Dai problemi dell'occupazione che sono indotti no non dal sottosviluppo
Ma do lo sviluppo della tecnologia queste molto importante in una fase della storia della tecnologia come queste
L'altro fronte su questo vorrei concentrare l'attenzione in un Paese che essendo un Paese industriale si è liberato dei problemi della fame dei problemi elementari che affliggono gran parte del resto del mondo e così via dai problemi li metto insieme perché un gruppo di questioni dell'ambiente
Del territorio
Della Casa disservizi dei trasporti che poi vuol dire la qualità della vita
Ora su questo fronte
è in atto non parlo dei programmi è in atto uno scontro sociale molto forte
In Italia e non solo in Italia in tuta alare capitalistica occidentale
E basta leggere l'intervista di stamattina di De Mita al Messaggero
Intervista che mi sembra di grande interesse anche perché sposta un polacco lasse della della impostazione della Democrazia Cristiana abbastanza sensibilmente su alcune questioni
Per capire di che cosa si tratta
Noi cioè abbiamo da parte della Democrazia Cristiana
Un'offensiva che cominciata negli anni scorsi va molto avanti passa dopo queste elezioni passa anche per il l'ipotesi del governo Carle
Un'offensiva che punta in sostanza a una forma di liberalizzazione selvaggia in tutta quest'area
E di privatizzazione o di riprivatizzazione in voltata ecco il punto pericoloso che c'è nella nelle interviste il limite di stamattina in voltata
Nella carta argentata de di un'ideologia neoliberista
Che oggi ha molti addentellati nel cuore della gente il rapporto alla reazione legittima controlla vessazione burocratica che è una caratteristica dello stato in cui viviamo
Questa offensiva
Che ammantata dietro quei dentro questa carta argentata
Che è soltanto un involucro perché in realtà lo dico di passaggio qualcuno stamattina l'ha già detto
Il connotato delle società capitalistiche dell'Occidente compresa l'Italia non è il neoliberismo ma piuttosto il capitalismo monopolistico di Stato non c'è più un grande gruppo che non ho Brin simbiosi con lo Stato
Che non poggi sull'intervento pubblico
Qui è una mistificazione parlavi neoliberismo
Ma invece vi è questo tentativo
Di liberalizzazione selvaggia
Relativa a tutto questo gruppo di questioni e io faccio telegraficamente qualche esempio
Il fatto per esempio che il Governo non sia stato in grado di intervenire sull'equo canone e abbia nemmeno fatto la proroga vuol dire che noi dopo le elezioni ci troveremo con una società della quale la legge l'equo canone contro la quale tutti parlano ma che nessuno propone di abolire sarà soppressa dei fatti perché saranno partiti milioni disdette non revocabili
E si va verso un obiettivo che la democrazia cristiana può indica in realtà un mercato libero dell'affitto
Che vuol dire guardate l'esperienza delle grandi città occidentali Newark per prima la ghettizzazione di una larga parte della popolazione perché a New York libera Fitto alla contropartita in quattro milioni di persone chiuse nei ghetti e la questione della casa che ghettizzato
Basta capire che cosa è successo nella scorsa legislatura sui temi dell'ambiente come c'è stata un'opposizione fiorente alla DC nelle sue forme a ogni legge che riguardasse la promozione e la difesa dell'ambiente sono stati bloccati in Parlamento forse noi non abbiamo valorizzato abbastanza lo scontro che c'è stato
Basta pensare al fatto che l'Italia è l'unico Paese europeo che rimane dopo la sentenza dalla Corte Costituzionale privo di una legge dei suoli
Quindi impossibilità di governare il territorio e di costruire e di costruire in aree pubbliche e che la Democrazia Cristiana impedito con una legge dei soli fosse fatta dopo la sentenza dalla Corte costituzionale
Basta in vedere il tentativo di smantellamento totale dell'edilizia residenziale pubblica
E basta vedere quello che accade già adesso proprio in questi giorni con l'applicazione del decreto del governo sulla finanza locale in materia di trasporti in materia di servizi
Nei comuni e così via
E queste cose andranno molto avanti nella prossima legislatura nel caso di una vittoria centrista
Da questo punto di vista il programma del partito comunista rappresenta davvero un'alternativa speculare a questo orientamento
Perché ma non è tanto questo che voglio sottolineare il Partito comunista in questo collegandosi non agli altri partiti comunisti ma collegandosi allo schieramento riformatore in generale
A posizioni che possono essere quelle che sono espresse in Svezia la Palme o possono essere espresse in Germania da branco
E difensore di una politica di governo programmato del territorio
Di intervento pubblico a garanzia dei diritti al territorio all'ambiente alla città la casa i servizi da parte delle fasce più deboli della popolazione una grande tradizione riformatrice
Che non nasce ieri e di cui il Partito comunista in Italia il più forte portatore che trova traccia del programma
Ma ciò che io vorrei sottolineare perché questo mi sembra il punto focale
Un punto che non è stato messo in evidenza che nell'avanzare questa proposta che alternativa questa linea della Democrazia Cristiana ho detto specularmente alternativa perché proprio si specchiano l'un l'altra come l'una il contrario dell'altra
Ne avanzare questa proposta che la proposta diciamo così storica ad un schieramento con scorie formatore
Noi introduciamo due elementi importanti di novità nel programma lo introduciamo qua e là e a volte in dichiarazione di principio
Su queste cose si è fermato anche l'ultimo comitato centrale primo in mente questo
Noi mettiamo in opera una serie di proposte che stracciano
La contrapposizione la la presentazione della contrapposizione come una contrapposizione tra statalismo e liberismo
Perché noi puntiamo
E ed è una svolta rispetto anche certe cose che abbia fatto nel passato
A una programmazione che sia snella e Angeletti perciò sia vera perché punta all'essenziale e che non sia confusa ma parlo abbastanza forte
Ma se e che non possa essere confusa con l'oppressione burocratica ma sia anzi il suo contrario
E voglio fare alcuni esempi ebbe poco noto purtroppo che nell'ultima legislatura non siamo stati soli a proporre in tutto il campo dell'edilizia i soli una proposta di legge
Di grande interesse e tra l'altro abbiamo presentata a tutti gli operatori ricevendo in un mucchio di e logge di interessamento
Che tende a ridurre a tagliare drasticamente tutte le procedure nel campo dell'edilizia col concetto che ciò che conta è controllare l'essenziale
Dal governo è venuto solo il silenzio assenso che va nella direzione della liberalizzazione selvaggia danno è venuta invece una proposta che semplifica queste procedure
Ma non voglio qui hanno le armi e l'abbiamo fatto in diversi campi
E in diversi campi che siamo intervenuti per esempio tutto il settore
Della motorizzazione civile il motivo per il quale noi oggi abbiamo collegamenti importanti con settori gli operatori e che in questo campo da fatti elementari come la patente ma non sono così elementari
A fatti più compressi
Noi siamo quelli che abbiamo presentato una proposta per la quale la programmazione non è l'accrescimento
Dei controlli non è l'accrescimento dell'oppressione burocratica ma è alternativa all'oppressione burocratica
E queste il primo connotato diciamo così peculiare
Della proposta riformatrice che in materia di ambiente territorio casa servizi trasporti si contrappone alla l'ibridazione selvaggia dalla Democrazia cristiana e dei vestiti di mistificare idea che la DC abiti alci la bandiera della libertà dei cittadini che stamattina l'intervista De Mita
Invece sventola piene mani
La seconda questione questi
Che nelle nostre proposte con questo ho finito nelle nostre proposte
Questa proposta generale riformatrice su questo gruppo di questioni sì collega e non contraddice al progetto di risanamento economico
Perché l'obiezione che viene queste le obiezioni son due che vengono alla proposta riformatrice sono obiezioni che hanno eco nel cuore della gente la prima è sì ma lo schieramento riformatore accresce l'oppressione burocratica pesci controlli accresce lo statalismo
E l'altra è sì ma questo di sesta ancora più lo Stato che disse sta
E invece le proposte che noi avanziamo sono proposte che tendono a mantenere e a sviluppare il livello dei consumi sociali e l'intervento pubblico senza incrementare la spesa
E questo è possibile
Se si mettono in atto politiche di abbattimento in alcuni casi vero abbattimento in altro di riduzione dei costi
Io non voglio che qui voglio parlare solo qualche minuto ancora non voglio fare molti esempi che sarebbero interessanti alcuni di questi si connettono le procedure
Perché per esempio oggi nel comune di Roma per avere una autorizzazione edilizia se le cose vanno bene
Sono tredici mesi poi entro ventiquattro trenta e danaro se le procedure fossero essi rapide più stringenti Brembo separandoli piccolo autorizzazioni che posso essere fatte con atti unilaterali d'obbligo
Da o cose che possano essere fatte dei funzionari senza che firmi l'assessore che non sa politiche pratica si tratta
E dalle cose che infine all'impatto ambientale che riguardano la commissione urbanistica la quale allora può operare da questo sarebbe un risparmio di tempo ma a parte la questione delle procedure voglio fare tre esempi il primo esempio e problemi Liz
Se noi andiamo a una produzione programmata
Che sperimenti nuove tecnologie esistono molte proposte vi sono possibilità concrete di ridurre il costo di produzione degli alloggi fino a un terzo del costo attuale
A tradire queste
Quindi l'edilizia diciamo così di tipo economico popolare non mi piace la parola popolare
Sulla Repubblica e se programmata se fatta con l'organizzazione dell'utenza è un'edilizia
Che non solo risponde a consumi sociali ma consente di risparmiare mentre la speculazione selvaggia che si agita nuovo dietro la democrazia cristiana e fa leva sul fallimento di certe politiche di programmazione è una politica che porta i costi alle stelle prima esempi
Secondo esempio e quello per esempio del tratto è quello del trasporto pubblico
Oggi uno di motivazioni anche dell'ultimo decreto è e dobbiamo far aumentare le tariffe perché i costi
Lo chalet di trasporto pubblico si spende troppo quindi vi Previte zero zero
Ma basta osservare qualcosa cifra l'ho fatta già qualche altra volta che a Palermo se si volessero riequilibrare minimamente tariffe le entrate occorrerebbe far pagare un biglietto di tram quattro mila duecentotrentacinque lire secondo i calcoli due mesi fa
Per comprendere che il problema non lo può e aggredire dal lato delle tariffe lo di regredire dal lato dei costi
Re a Palermo ci sono sedici dipendenti per ogni autobus quindi più di quelli che lo dovrebbero spingere che di quelli che rimontano sopra e questo è uno degli aspetti del problema ma badate che anche a Torino le cose vanno molto meglio siamo a sei dipendenti per
Pensate alla velocità commerciale voglio dire il trasporto pubblico se si lasciano le condizioni che viso finisce perché avrà costi tali che o lo Stato si accolla un onere enorme
Oppure le tariffe vanno a un tale livello da respingere la gente dal trasporto pubblico quindi o aggredisci prima dal lato dei costi e questa è la sostanza dalla nostra proposta oppure il problema non lo risolve
L'altro case cura delle ferrovie noi ieri in questa grande conferenza della dei ferrovieri comunisti
Grande per la partecipazione di massa ma anche per il fatto che c'era tutto lo stato maggiore ferroviario
Abbiamo discusso a lungo una piattaforma che non abbiamo da qualche tempo avanzato vi proponiamo Lanza pochi italiani sanno che le ferrovie italiane ecco parliamo di un problema di trasporto di costi costano
All'anno un disavanzo di dieci mila miliardi
Che tra l'altro sono quasi il piano integrativo di cinque anni
Che pare tanto grande ma poi dieci mila mila dell'anno di perdita sembrano una sciocchezza
Ma la cosa interessante questa imposta tanto che se si sopprime essere ho fatto questo conto ieri c'era il direttore delle Ferrovie tutti direttori comparti e trovano conferma
Che si sopprime soli servizi commerciali e si consentisse di viaggiare gratis ci sarebbe un disavanzo minore
Questa è la situazione ma la ragione qual è anche qui cosa fa di aumentare le tariffe le tariffe sono aumentate del cento per cento che in quattro anni e si e non sono tariffe ormai molto più basso di livello europeo trarre salvo gli sconti sociali che però sono un po'i quelli a cui fronte ci sono i rimborsi del tesoro se no allora il deciderebbe ancora più a il problema che le ferrovie italiane sono un mostro perché il senza pensate che il settantacinque per cento del traffico va sul ventitré perciò per sul ventitré per cento della Rete
Pensate che su duecentoventicinque mila ferrovieri quelli utilizzati in modo produttivo saranno sì e no quaranta mila
Quando Andreatta dice crescono cento mila ferrovieri è vero soltanto qualora GM tagliare poi otto mila chilometri non ci sono ferrovie allora otto riutilizzi è comune azienda che abbia gli impianti che lavorano al trenta per cento quale azienda può riuscire a funzionare e solo fra dei costi aumentando i prezzi
Non esiste il problema
Ecco io ho fatto qualche esempio rapido noi abbiamo molte molte elaborati per indicare
Che la nostra proposta riformatrice che si contrappone alla linea di privatizzazione di liberalizzazione selvaggia della democrazia che se le divinità
è una linea chi ha raccoglie l'esigenza di libertà dei diritti di di garanzia dei diritti dei cittadini e raccoglie l'esigenza il risanamento economico del Paese
E perché la democrazia Lisa non può camminare su questa direzione ho finito
Perché se si va a vedere non posso fare la dimostrazione ma è molto divertente farla e la facciamo in giro dalla campagna elettorale dei vari ambienti ognuno di questi problemi e legato al sistema di potere democristiano in modo precisi
Prende delle poste duecentoventicinque duecentotrenta mila detti
Che stanno ancora crescendo per un traffico postale ne basterebbe per cui basterebbero cinquanta mila ma le Poste hanno cento mila iscritti alla democrazia cristiana e all'accisa sono la più grande il nerbo della forza elettorale dalla Democrazia cristiana
Andare a toccare la questione della produttività delle ferrovie vuol dire sconvolgere una rete di interessi giganteschi
Affrontare la questione del trasporto nelle aree urbane vuol dire anche lì andarsi a scontrare con interessi enormi che sono connessi al sistema di potere della democrazia cristiana io credo che ho finito che se noi riusciamo a mettere a nudo questo dato del programma
La contrapposizione tra una linea di liberalizzazione selvaggia e di privatizzazione che costa molto alle masse popolari molto alle masse popolari sono stati fatti gli esperimenti negli Stati Uniti dopo la vittoria di Reagan e si è vista anche la reazione della gente quando ha visto di che si tratta
E una linea di riforma ma una linea di riforma che non sia presentata come la linea di un giacobinismo
Illuminato e oppressivo nei confronti della gente e dispendioso che oppone le ragioni dello stato sociale e le ragioni dell'economia
Ma oppone viceversa le ragioni di una nuova gestione dello stato dell'economia
E i nel centenario di Marsili sia consiglieri dire marziana mentre puntando su problemi di autogestione deperimento dello Stato e non di accrescimento dalla burocrazia ecco nero in questa misura io credo che noi cogliamo un nerbo di questioni che sono vive nel cuore
E nell'attenzione di molti cittadini
Vorrei fare rapidamente
Un riassunto di alcuni punti
Riguardanti la ricerca scientifica e culturale
In una prospettiva di alternativa devo dire che come abbastanza ovvio
Ho visto con piacere con gioia anche a un partito come quantità comunista Adriana
Ponga al in posizione centrale
La il problema culturale
Il problema della ricerca scientifica in Italia
Per un rilancio una rinascita del nostro paese
Direi che l'alternativa
Forse è stato anche accennata stamattina mi pare da Boffa
E io sono d'accordo l'alternativa non è soltanto un'alternativa di governo di composizione parlamentare
Ne è chiaramente un'alternativa totale
Che si deve porre al Paese come cambiamento di una certa impostazione della vita e della qualità della vita e in particolare della qualità della cultura
Consentitemi di dire si potrebbe
Esemplificare ma la cosa sarebbe lunga
Che una delle componenti essenziali per questo tipo di alternativa evidentemente ovviamente
Sono i giovani proprio quei giovani ai quali oggi e si chiude di fatto la possibilità di un apporto nuovo fresco creativo nel campo della cultura
E in particolare nel campo della scienza della ricerca scientifica guardate il fatto che un italiano su tre sia disoccupato è ovviamente cosa tristissima deprecabile da tutti i punti di vista ma lo è ancora maggiore
Nel caso del ricercatore scientifico
Perché è forse un presunzione corporativa la mia no non si tratta di questo
Si tratta del fatto che le cose buone che si fanno nella scienza io lo so per esperienza perché ci vivo le fanno i giovani non è un giovanilismo di maniera il mio le fanno i giovani a noi vecchi
Compete certamente ancora una funzione ma è una funzione di guida d'equilibrio di
Chi critica di ciò che possono fare i giovani ma le idee e
Veramente creative importanti li hanno i giovani
La situazione
Italiana oggi in questo campo e assolutamente tragica nei nostri nelle nostre università nei nostri organismi di ricerca letta media dei ricercatori è troppo avanzata perché si possa sperare veramente
Di
Puntare su di essi per un rinnovamento della livello culturale e scientifico del nostro Paese
I giovani sono troppo pochi bisogna arrivare in qualche modo ad aprire le le porte ai giovani e non soltanto a parole bisogna recuperare delle forze che noi sprechiamo
Come se ne avessimo in eccedenza non solo
Sprechiamo con la fuga ben nota dei cervelli mali spieghiamo perché anche se rimangono in patria non sono abbastanza sfruttati e e utilizzati per quello che e si potrebbero fare
Per quanto riguarda la cultura in generale io vorrei sottolineare che se si parla di alternativa è proprio venuto il momento
Di capire
Che anche nel campo della cultura anzi soprattutto nel campo della cultura
Si dovrebbe smetterla di pensare Allo stato assistenziale
Diciamo meglio allo stato mecenate
Lo Stato che si sostituisce in qualche modo al principe illuminato di una volta il quale avendo un numero sufficiente di suddetti da sfruttare aveva risorse basta anti per permettersi degli svaghi intellettuali pagando questo e quella giullare
Della cultura
Ecco questa concezione che poi tra l'altro chiaramente che sette mette da una parte il mecenate crea dall'altra parte il cliente il clientelismo culturale che una cosa essenziale è veramente da scartare ed è con piacere che io ho visto e so che il Partito Comunista Italiano
Pensa
Che la cultura in uno stato moderno è una forza produttiva è un pilastro delle forze produttive senza la quale non si può procedere sulla via di un mondo civilizzato moderno attuale
è una forza senza la quale si ricade nell'oscurantismo più bieco non solo su un piano teorico ideale ma anche su un piano sociale la foto quindi la cultura come forza produttiva estremamente importante
E io ho anche insisterei su un'altra cosa che sulla quale sono forse un po'fissato secondo me è anche la questione morale che certamente eh
Estremamente importante
Drammatica oggi nel nostro Paese dipende anch'essa da una decadenza culturale non si può pensare a svecchiare il senso morale e civile degli italiani se non si svecchiato il loro concetto di cultura ma cultura intendo non soltanto chiaramente di è lite di cultura ampiamente diffusa modernamente d'intesa
Venendo a qualche
Cenno perché più di questo è difficile
Più specifico su quello che del della pertinente all'organizzazione della ricerca scientifica è cosa ben nota a tutti è inutile che la Ricordi io di quanto quanto noi oggi dipendiamo dall'estero per Ida importo di tecnologie
E dipendiamo dall'estero anche per quello che noi perdiamo come esportazione di cervelli che qui potrebbero lavorare
Ecco da questo punto di vista vediamo un po'di distinguere
La dipendenza dal l'estero è un qualche cosa che ha anche una
Un aspetto non
Non deprecabile se si intende come interdipendenza
Non pensiamo assolutamente di essere autarchici isolati
La cultura scientifica oggi non può essere che internazionale e in questo senso la nostra interdipendenza è assolutamente essenziale fra l'altro quello che essenziale è la nostra collaborazione
Ai grossi organismi di ricerca scientifica internazionale che sono di un tipo che certamente uno Stato delle dimensioni del nostro non potrebbe permettersi nel nostro di di finanziare
E di mandare avanti però ecco stiamo attenti quello che succede in queste nostre partecipazioni essi spesso non sempre ma spesso abbastanza triste
Cioè noi
Paghiamo la nostra partecipazione e spesso ai nostri politici questo basta perché è salvo il prestigio alla facciata è salvo il fatto che l'Italia partecipò all'organismo scientifico dopodiché noi non ricaviamo da questi organismi grossi organismi internazionali quella ricaduta che invece
Dovremmo ricavare e quindi succede che uno stato che si trova nelle condizioni nelle quali tutti noi sappiamo Inc che si trova oggi l'Italia appaga
La ricerca scientifica di Stati che sono più progrediti dal punto di vista tecnologico e meglio fornite da un punto di vista finanziario cosa si deve fare si deve certamente appare il mio continuare dare la nostra partecipazione a questi organismi ma creare nel Paese alcune condizioni che non ci sono e che possono rendere proficua la nostra collaborazione
Perché se nel nostro Paese c'è un deserto noi andando a collaborare a questi organismi internazionali siamo in sostanza gli ascari
Che combattevano per una causa per un Paese per un benessere che non alloro non tocca questo è un po'la difficoltà e quindi bisogna certamente cambiare la politica l'impostazione in maniera che il per ogni nostra partecipazione ad organismi internazionali che ripeto è sacrosanta
Giusta noi dobbiamo avere una controparte in Italia che dia la possibilità di sfruttare a nostro vantaggio questa collaborazione
Cioè il problema fra l'equilibrio
Dell'equilibrio fra la ricerca fondamentale e la ricerca applicata
Ci porterebbe molto lontano questo problema ma certamente è un qualche cosa che esige una una formazione culturale sia da parte della del pubblico in generale sia soprattutto da parte dei politici che da un prendere le decisioni non è chiaro molto spesso che cosa sia del fondamentale che cosa sia dell'applicato che cosa sia
Il tipo di ricaduta che ci si può aspettare dall'uno e dall'altro e in quel modo essi funzionano interagiscono è una cosa a volte abbastanza delicata e complicata che non è estremamente semplici capire
C'è il problema
Se dobbiamo al continuare o andare sempre più verso un centralismo unificatore delle iniziative scientifica in Italia
Oppure se dobbiamo consentire o addirittura stimolare un certo pluralismo
Fino ad alcuni anni fa era per molti governanti in molti Paesi un specie di dogma il fatto che l'organizzazione scientifica
Richiedesse un certo tipo di centralismo e di unificazione per evitare sprechi per evitare doppioni per potere fare la programmazione e l'organizzazione
Non è che questo oggi abbia cessato di avere un valore però alcuni sospetti in nei paesi più avanzati sono venuti che forse non è totalmente giusto andare in quella direzione certi pluralismo mi anche se nell'immediato possono portare a qualche apparente spreca qualche doppione sono utili
Sono
Dei termini di confronto
Sono dei termini di dei di salvataggio nel momento in cui l'impresa pubblica unificata partisse
In una direzione che si rivelò sbagliata solo dei correttivi che hanno la loro importanza quindi c'è tutto questo problema di come pensare a un equilibrio fra dei iniziative di vari enti che potessero sorgere nello stesso negli stessi
Negli stessi campi cioè il problema
Delle proprie dei progetti finalizzati
Fino all'issare continuare a finalizzare i progetti oppure cosa che bisognerebbe a cui bisognerebbe dare più importanza a parer mio sempre finalizzare invece lì organi i gruppi suscitare i gruppi che siano dedicati a un certo problema piuttosto oscuro piuttosto che partire soltanto dal problema come centro di aggregazione di gruppi eterogenei che magari non portano avanti bene il programma
C'è il problema durissimo della connessione fra il Progetto finalizzato e la ricaduta e il dell'applicazione industriale problema gravissimo perché nel nostro Paese
Non è stato ancora risolto
è difficile in tutti i Paesi ma forse nel nostro ancora di più perché sia l'impressione almeno dei progetti finalizzati che ho visto io nei quali ho avuto qualche esperienza
Si ha l'impressione di le parti stagni quasi che ci sia da una parte chi fa il Progetto fa quello studio e dall'altra parte una industria che va per il fatti suoi e che continua adattava Ada ad acquistare i brevetti dall'estero
Secondo me è una delle cose che bisognerebbe tenere presente che gli stimoli che abbiamo avvenire dalla mano pubblica per i progetti finalizzati non hanno soltanto e forse nemmeno soprattutto la lo scopo di acquistare dei nuovi delle nuove tecnologie del Moving ho paura ma hanno il POR importantissimo scopo di formare dei nuovi tecnici dei nove scienziati di quel ramo i quali poi dovranno e in questo eh bisogna studiare in che modo dovranno poi passare ai laboratori industriali dove effettivamente ci sarà la ricaduta noi dobbiamo formare quei quadri di ricercatori
Nel campo dell'industria che ancora sono ed estremamente smilzi e inadeguati nel nostro Paese
Oggi un ricercatore da noi è un impiegato statale che non ha nessuna voglia di lasciare il suo comodo impiego statale questo è un po'il discorso sul quale bisogna intende sì bisogna cominciare
Bisogna crearli le condizioni naturalmente invece con il PSV colpevolizzarlo vicino a creare le condizioni per rendere appetibile il suo passaggio a una ha una posizione in cui possa rendere di più per la società e per il Paese
Questo problema della mobilità poi dei quadri naturalmente è importantissima anche negli organi di ricerca dell'Università bisogna su questo è stato tante volte insistito io ripeto credo che sia essenziale la possibilità che uno passi alcuni anni al CNR poi passione nel sita poi va dall'INFN che so io
Vada in altri organi
è estremamente importante bisogna dargli la possibilità di farlo rapidamente e facilmente
Bisogna e qui il problema si fa gravissimo
Pensare a un servizio scientifico nazionale che a tutt'oggi è terribilmente carente
Questo servizio scientifico nazionale che deve affrontare tanti problemi del Paese non ultime non ultimo quello delle catastrofi
Artificiali o natura
Cosa succede quando ci si trova dinanzi a una catastrofe si pensa che basti istituire quello che anche ancora è del tutto carente un servizio di intervento di protezione civile
Rapido efficiente certamente questo ci vuole
Ma ci vuole anche un servizio di Protezione civile rapido efficiente a livello scientifico ci vuole un corpo di persone che siano in grado di capire di affrontare i problemi subito
Oggi la la nostra posizione
Sia per per per ragioni naturali ma soprattutto per ragioni di un ambiente che ci siamo creati da noi esige di capire subito problemi nuovi
Non sono tutti problemi vecchi abbiamo avuto l'esempio terribile di della diossina di sei persone
Abbiamo avuto l'impressione tutti che l'abbiamo seguito che in quel momento non ci fosse in Italia un servizio capace di capire che cos'è la diossina
E di sapere che cosa si doveva fare
C'era stato proprio smarrimento di persone che non erano non è non preparati ad affrontare questo problema non si era mai presentato e quindi non era mai sta ecco mi ci voleva chiaramente la preparazione scientifica del servizio che invece non c'è stato
E così si potrebbero nominare tanti altri problemi io mi sono limitato ad accennare ad alcuni punti
Quello che su cui invece vorrei terminare che mi sta molto a cuore è l'impatto naturalmente
Ritornando a quello da cui sono partito l'impatto culturale
Di una scienza coltivata giustamente giustamente diffusa
Nella coscienza del paese un impatto culturale che è essenziale in un Paese civile moderno non ce ne possiamo sottrarre se noi non saremo mai un Paese moderno fino a che il grosso
Della popolazione non avrà una certa educazione culturale e particolare scientifica che oggi estremamente carente
Cosa vuol dire questo
Guardate io
Non sono di coloro che
Hanno aderito o aderiscono in maniera fideistica
Agli insegnamenti di Carlo Marx probabilmente sbaglierei se mi di fare semi definirsi marxista ma una cosa estremamente importante nella verità che Carlo Marx ha lasciato
Il tentativo testi è riuscito a modo giudicheranno altri più esperti di me il tentativo di impostare l'analisi della società
L'analisi della politica
E lo sviluppo della società da un punto di vista razionale e scientifico
Di il tentativo di fare della politica un qualche cosa che può essere affrontato con mezzi scientifici secondo me questa è una delle più belle più grosse eredità che un partito come il parto con il Partito comunista italiano si trova non lui solo ma principalmente a gestire non siamo in un paese in cui c'è chi ci incita
A diffidare della ragione
Ecco io vorrei proprio che ci fossero delle forze politiche che a questo tentativo rispondono come si deve rispondere la ragione sarà una piccola fiammella non illumina tutto certa non illumina tutto ma quel poco che questa fiammella può illuminare bisogna illuminarlo con la ragione lasciando naturalmente la piena libertà
A coloro
Che vogliono di riempire con le loro credenze
Quelli spazi immensi a cui la ragione umana non arriva ma dove la ragione umana arriva non ci deve essere tolto questo strumento che è l'unico strumento se noi rinunciamo a impostare razionalmente scientificamente i problemi
Noi tradiamo le aspettative
E le possibilità di sviluppo del popolo italiano della nostra società
La proposta di una mia candidatura in qualità di dipendente
Nelle liste del Partito comunista
Mi sembra assumere un carattere di impegno valido non solo per me ma per il partito stesso
Impegno del resto confermato dell'inclusione nelle liste per il Parlamento per gli enti locali gli altri componenti del movimento di psichiatria democratica cui appartengo
Franco Rotelli e Trieste To Mario Zullo Savio Roma Bianca Gelli a Taranto Jenne Bigica Gorizia Enzo Sarli e Pordenone Salvatore Panico a Napoli
Si tratta dunque di un'apertura del Partito comunista fra gli altri anche ai gruppi che hanno rappresentato un movimento direzione critica alle istituzioni e una lotta concreta all'emarginazione
Apertura che non c'era mai stata in precedenza
I che assume un significato esplicito di adesione a questa battaglia e una garanzia di voler impegnarsi a fondo su un tema scottante indilazionabile qual è quello dell'assistenza psichiatrica
Di cui nei prossimi mesi si giocherà il destino
In Italia ci sono leggi avanzate che vengono disattese dei governi e quanto più sono avanzate tanto più vengono disattese
Per quanto riguarda la legge di riforma sanitaria e psichiatriche in particolare non si può che constatarne la disapplicazione graduale svuotamento di significato
E anche vero però che questa nuova cultura che mette in discussione non solo il manicomio da psichiatria
Ma ogni uso dell'apparato assistenziale in termini di espropriazione e di emarginazione dell'individuo assistito
E passata per certi versi in superficie anche all'interno delle sinistre così come è stata spesso assorbita da una parte degli operatori più sul piano ideologico che su quello pratico
Questo lo si avverte a livello locale dove il problema non è stato affrontato con urgenza che meritava nei si è capito il carattere profondamente innovativo delle trasformazioni in questo settore
Limitandoci spesso di usare parole nuove per situazioni vecchi ci sono state tuttavia anche da parte nostra lentezze debolezze nel
Prendere le distanze da come veniva portato avanti il problema in una identificazione nella legge stessa che presenta lacune e ambiguità intenzionali che hanno consentito tutti i boicottaggi possibili
La mancata realizzazione di servizi alternativi al ricovero in manicomio la cui qualità nuova avrebbe potuto modificare la qualità della domanda di intervento
Ha comportato un vuoto che è stato colmato dalle voci di dissenso
E di attacco la riforma le associazioni dei parenti dei malati che si sono trovati sopportare solo lì il peso della presenza in famiglia e di un disturbato mentale
Non conoscendo altre soluzioni oltre l'internamento queste non possono che tende al ripristino del manicomio
Occorre dunque impegnarsi di più del creare le alleanze necessarie per lottare assieme per ottenere quanto la legge prevede un complesso di servizi diversificati che riescano a far fronte al problema senza ricorrere all'internamento
Dove la cosa funziona e nessuno dei propositori delle modifiche della legge si è preoccupato di andare a vedere come e perché funzioni
L'aspetto ospedaliero ridotto al minimo mente sono infatti Zarate strutture territoriali aperte ventiquattro ore con qualche letto di degenza
Dove la persona che non è in grado di essere dimessa possa superare la crisi in un ambiente adatto e con l'assistenza adeguata
Servizi che risultano attuabili con una conversione della spesa anche se comportano personale diversi diversamente qualificato
In queste condizioni il fenomeno della cronicizzazione viene riducendo sì segno gradualmente sparendo se la cosa costa
Senza timore di fare discorsi demagogici in periodo elettorale
Credo di poter dire che la mia presenza nelle liste del Pizzi
Così come la presenza di altri compagni di battaglie vuole essere una dichiarazione di impegno anche nei confronti delle associazioni di familiari ormai giustamente ostili alle riforme modi della sua applicazione disapplicazione
Per costringere il governo a misure che siano in grado di rispondere la sofferenza individuale e delle famiglie senza di comporre ricostituire come le ultime proposte del governo Fanfani fanno già intravvedere il ripristino del manicomio
E la cosa è possibile
L'accusa di negare l'esistenza della malattia mentale che ha avuto in questi ha avuto in questi anni buon gioco perché solo negandone l'esistenza si può presumere di eliminare i manicomi e di non istituire servizi alternativi
Ciò che dunque era da imputarsi alla non applicazione spesso intenzionale della legge si è tradotto in un'accusa verso il significato stesso della riforma tacciata di velleitarismo di poco realismo
Nel mio doppio ruolo di donna che contemporaneamente si occupa di questi problemi
Sono perfettamente consapevole del fatto che nel momento in cui la riforma sanitaria tende a coinvolgere il sanno nel problema del malato
Rifiutando la delega totale i tecnici e la separazione netta fra il campo della salute quello della malattia
Chi deve sopportare il maggior peso dell'assistenza è sempre la donna
Si corre dunque il rischio che donne e famiglie ridiventi no come stanno diventando la valvola di scarico di problemi sociali donne rifiutano giustamente questo ruolo
Che tuttavia può assumere un significato diverso se siamo noi a diventare protagoniste di queste trasformazioni culturali
è un'occasione in cui assumendo in proprio i nuovi ruoli e le responsabilità il costi che questi comportano possiamo essere i soggetti della notte indispensabili
Per uscire da una cultura che si è sempre fondata sull'eliminazione del più debole
Nemmeno adottato tutto il più sprovveduto fisicamente psicologicamente economicamente
Il risveglio della soggettività e della combattività della donna e certamente l'elemento su cui giustamente gioca il rifiuto di un ruolo sostitutivo di risposte sociali
No può acquistare un segno più ampio che si inserisca in un progetto concreto di lotta per la qualità di queste risposte
Le donne che combattono per la propria liberazione potranno polvere o accettare la riconferma mascherato un'esplicita dei manicomi e degli istituti assistenziali
Dove i pentiti che respingono adottare sono sistematicamente con calpestati e concepibile una liberazione che si fonda sulla prigionia o sulla morte dell'altro
Che cosa ci sarebbe di nuovo nella lotta delle donne se si assistesse soltanto di uno spostamento a un cambio di chi deve ora pagare per una nuova liberazione
Si è sempre sostenuto che la lotta di liberazione della donna un carattere nuovo che mette in crisi tutti i vecchi equilibri ed è vero
Ma dobbiamo anche essere consapevoli e responsabili di ciò che comporta il nostro ingresso nella storia che è storia di lotte per esserne realmente protagoniste
Si tratta di riappropriarsi di problemi cui socialmente e scientificamente è stato risposto solo con la segregazione l'internamento mentre si è sperimentato che è possibile affrontarli diversamente
Occorre dunque esigere contemporaneamente risposte che senza assumere la delega totale delle gestione del problema
Abbia un una qualità nuova e di sostegno protezione tutela sia del malato sia dei familiari direttamente coinvolti nel processo delle oppure del recupero
In questo modo il rifiuto della propria funzione di sostegno e assistenza nel nucleo familiare identificata per secoli come attitudine naturale
Può diventare nella donna anche una proposta di una dimensione diversa di un modo diverso di affrontare i problemi della donna e dell'uomo dei giovani degli anziani delle famiglie delle collettività
Questi problemi di vite che si sottraggono alla chiusura del privato
O che si rifiutano di esservi rinchiusi proprietario attraverso il risveglio delle soggettività femminile
Possono proiettare nel sociale la globalità delle esigenze umane e la concretezza della realtà vissuta
Chiuse nel cerchio familiari queste esigenze non possono che produrre distruzione per tutti i suoi membri
Perché ogni nuova soggettività che gli emerge da donne e i giovani il vecchio e il bambino il malato ciascuno con il proprio diritto ad una vita piena
Non può che esprimersi in antagonismo all'altra sopravvivendo sull'eliminazione delle esigenze di quello che di volta in volta risulterà il più debole
Soltanto proiettando questi esigenza in una lotta comune per una dimensione nuova di vita si potrà attendere verso un collettivo in cui tutte le diversità possano riconoscersi e trovare il proprio spazio in questa ottica i servizi le strutture socio terapeutiche che già esistono e quelle che dovranno essere approntate dovrebbero avere la capacità nel momento stesso in cui rispondono al bisogno espresso dalla malattia
Di coinvolgere familiari e malati in una battaglia che è comune
Per la trasformazione di un'assistenza che non può essere solo medica
Se è vero che il disturbo psichico esprime tutti i problemi in cui è coinvolta la vita dell'uomo
Il patrimonio che ci proviene in quanto donne per la storia e sofferta della nostra schiavitù ci da la consapevolezza del fatto che finché esiste uno schiavo nessuno può essere esibita
Ciò significa sapere che lo stesso concetto di libertà così come lo conosciamo nella nostra cultura ed a cui noi donne non abbiamo mai tratto vantaggi
è falso inquinato perché implica sempre qualcuno che paghi per la libertà dell'altro
Ma questo ci spinge a lottare per una libertà che non può essere disgiunta dalla responsabilità individuale i sociali
Per tutto questo
Siamo grati al Partito Comunista
Per darmi l'opportunità di riprendere lottare insieme
Ma dove il Senato Della Valle seguirà l'onorevole Minervini
La lotta per la pace per nuovi rapporti internazionali e contro i missili di Comiso e un punto cruciale della battaglia politica che ci unisce
Per me e quello più alto e decisivo
Alle volte però si ha l'impressione che esso sia un tema separato dal resto e che non se ne vedono le connessioni con la battaglia politica più generale
Per quanto mi riguarda vorrei evitare che accada per la lotta sulla pace e sui missili
Quello che Asor Rosa in una recente intervista all'Unità
Diceva per spiegare la delusione della sua esperienza parlamentare
Quando notava la miopia di chi in Parlamento immagina che l'oggetto che ha di fronte sia pure una legge una discussione decisiva valga solo per sé e non per il quadro complessivo in cui è inserito sfugge diceva la visione della società
Vorrei allora accennare alle connessioni che questo oggetto questo oggetto così ingombrante come i missili di Comiso e più in generale la lotta per la pace a con altri temi cruciali del nostro impegno
Primo
A mio parere la questione dei missili fa corpo con il pericolo del diffondersi di una cultura politica dell'impotenza e perciò della rassegnazione della delega
Se contro i missili non c'è niente da fare perché tanto il potere a Roma e fuori ha già deciso e la loro installazione procede con automatismo inarrestabile
Allora vuol dire che è inutile opporsi e lottare ma se è inutile per i missili è inutile anche per le altre cose non si può cambiare niente destra e sinistra sono eguali che se la sbrighi non loro
E questa è appunto la frustrazione e il Dese incanto come direbbero gli spagnoli che all'origine del temuto fenomeno delle astensioni delle schede bianche cioè il senso delle impotenza che non si possano uscire a fare in e credo che questo sia ancora più grave in Sicilia
Dove c'è un'antica tentazione di subalternità e di delega al potere e proprio perciò reso eterno che si tratti del potere occulto della mafia o del potere palese della democrazia cristiana
Secondo la questione dei missili fa corpo
Con la trasformazione e la militarizzazione del territorio
E non solo in Sicilia
Infatti non si può pensare che i missili stiano da soli
Essi fanno parte di un sistema militare Complesso
Nel quale ormai il nucleare il convenzionale sono fortemente integrati connessi non c'è separazione non c'è più nelle attuali strategie
Una differenza di qualità tra il nucleare convenzionale e tutto appartiene a un unico sistema strategico di cui l'uno e l'altro sono funzionali reciprocamente
Diceva l'ex direttore dell'agenzia americana per il controllo degli armamenti il disarmo Luigino Rosto sto che un forte armamento nucleare serve agli Stati Uniti per dissuadere certo un avversario dall'attaccare ma nello stesso tempo serve
Per non dissuadere gli Stati Uniti dall'usare le proprie armi convenzionali ogni volta ciò sia necessario per difendere i propri interessi vitali quindi è superata la vecchia teoria del nucleare unicamente come strumento di dissuasione oggi nucleare nel sistema militare integrato servi a dissuadere le guerre degli altri ma a persuadere sì alle guerre proprie
Perché rappresenta un questi centri di garanzia e di assicurazione contro i rischi di una guerra convenzionale
I missili non sono dei birilli perciò dei birilli isolati né palme nel deserto si mette quella cosa lì a Comiso e tutto il resto resta come prima no
E quei filari delle i diritti quelle serre quindi Olivetti che sono intorno a Comiso sicuramente scompariranno
Perché una base missilistica ha bisogno di una rete di supporti di insediamenti di strutture militari ha bisogno di una difesa territoriale ha bisogno di basi di dislocazioni alternativa
Dato per esempio che come dice il ministro Lagorio i missili non dovranno restare fermi a Comiso ma dovranno spargersi viaggiare per la Sicilia cioè dovranno andare in altre basi che si devono preparare
E allora questo spiega quello che sta avvenendo in Sicilia per esempio la richiesta il richiesto esproprio di ventidue mila ettari di terreno sui monti Nebrodi tra Messina e Palermo
Con l'espulsione dalla terra di cinque mila allevatori di cinquanta mila capi di bestiame quindi con quale contributo allo sviluppo dell'isola
Potete immaginare ma oltre la l'esproprio dei Nebrodi è in atto il potenziamento dello porto militare di Birgi a Trapani potenziamento delle strutture militari
Della NATO di Pantelleria di Lampedusa né come si è visto ormai l'orientamento verso il sunto di tutto l'apparato militare italiano come dimostrato dallo spostamento delle annuali manovre militari dal nord dal tradizionale Friuli verso il Sud
Terzo la questione della pace e dei missili
Fa corpo con la nostra posizione nel Mediterraneo e con la nostra politica estera generale e particolare e con quei rapporti
Che per esempio l'onorevole Moro così mal commemorato aveva cercato di intessere con i Paesi arabi ed africani con i Paesi del bacino mediterraneo
Rapporti che appartengono all'essenziale natura della Sicilia e dell'Italia
Io vorrei ricordare prima questo non sia considerato una insinuazione una illazioni che pochi giorni fa il presidente ripubblica Pertini che molte volte esprime mi singole realmente le verità profonde della politiche anche e la coscienza nazionale a Tunisi dall'altra parte del Mediterraneo inaugurando il gasdotto che unisce l'Italia
All'Algeria Tunisia ha detto questo sì che bisogna fare per i rapporti tra noi il gasdotto le opere di pace e non i missili cosa c'entravano i missili a Tunisi che servono a tutt'altra cosa rapporto est-ovest eccetera
Se Pertini a Tunisi mette in contrapposizione gasdotto e missili vuol dire che qualche cosa con i nostri rapporti nel bacino mediterraneo i missili in Sicilia l'anno hanno a che fare
D'altra parte da un punto di vista puramente tecnico se si considera che la gittata dei Cruise destinati a Comiso e di due mila due mila cinquecento chilometri si vede che si non ne arrivano
Nel profondo del territorio sovietico forse arrivano a sfiorare l'Unione Sovietica forse rivoli in Crimea in Ucraina ma certamente non a Mosca non a Leningrado certamente non dove ci sono le basi
Degli SS venti quindi e assai poco sostenibile che si servono a questo grande pacchetto dell'equilibrio est Ovest
D'altra parte in uno scontro con l'altra grande potenza non sono le armi più indicate perché come ha detto lo stesso Rostock e di armi se ne intende
I missili di crociera sono considerate da chi di fabbrica armi poco precise poco veloce non affidabili non come così affidabili invece importanti come i missili con base a te
Però questi missili così scadenti diciamo così
Possono ammazzare trecentocinquanta milioni di persone perché tanto il conto che si può fare se si calcola che ventidue mila e quattrocento dico chilotoni di Comiso corrispondono a mille cinquecento Hiroshima e quindi a trecentocinquanta milioni di morti ma quello che più grave che questa minaccia diciamo così e potenzialmente rivolta verso il Sud verso i popoli che sono al sud d'Italia
E servono a che cosa servono a quello che il segretario la difesa ben Berger diceva quando affermava che era necessario proiettare Potenza proiettare potenza verso i punti di crisi servono a portare verso il Sud non tanto e non solo lo scudo dell'alleanza atlantica ma la lancia dell'Alleanza atlantica queste vede che c'è una teoria Trantino secondo cui la NATO deve essere insieme scudo e lancia ora è chiaro che questa proiezione dell'arma nucleare per sul Sud appartiene in più la Lancia che allo scudo
Quarto la questione dei missili fa corpo con il problema della liberazione ed il diritto dei popoli cosa che ci sta particolarmente a cuore in ragione della nostra tradizione internazionalista
Il nucleare come dicevo fa parte di un sistema non è isolato esso il simbolo e la pietra angolare l'architrave l'asse portante della militarizzazione in atto di tutti i rapporti mondiali come rapporti in cui ormai vince e domina il più forti
La militarizzazione sta sostituendo la politica
I missili stanno diventando il nuovo Lessico famigliare la nuova koinè del mondo almeno dell'Occidente io ho letto un titolo di un giornale in questi giorni
Che così riassumeva quello che era successo la conferenza di Ugo Williamsburg la conferenza occidentale di Williamsburg
Il titolo diceva così l'economia ci divide i missili ci uniscono a me sembra quasi una bestemmia
Ora dentro questo sistema
Tutta la verifica tutta la periferia del mondo e anche il Terzo Mondo viene incorporata nel cortile delle metropoli imperiali e vincolata alle esigenze dei sistemi strategici centrato e successo in Afghanistan ma succede in Salvador in Guatemala in Libano in tutto il Medioriente
Non a caso il Salvador dove è in atto una lotta sociale di contadini poveri contro un'oligarchia e una guerra di liberazione contro una dittatura il Salvatore è stato assunto da Reagan come teste e banco di prova delle relazioni generali degli Stati Uniti con l'Unione Sovietica da un lato e dall'altro con tutti i Paesi considerati appartenenti alla propria area cioè in sostanza con tutto il mondo
In tal modo dentro questa nuova logica
Nessuna crisi per quanto limitata
E in fondo risolvibile possa essere si può più in effetti risolvere e nessuna liberazione ha più corso e quelle già avvenute come il Nicaragua debbono rapidamente rientrare
Perciò Marianella Garcia diceva che la lotta contro i blocchi per il disarmo in Europa faceva tutt'uno con la lotta di liberazione del Salvador e di tutta l'America Latina e per questo ha pagato con Quinto la questione che ho finito la questione della lotta per la pace della lotta contro il riarmo nucleare dell'Italia fa corpo strettamente con la questione dell'alternativa
Perché alternativa come diciamo sempre non è solo sostituzione di classi dirigenti
Ma è alternativa di società di cultura di governo promozione di nuovi rapporti sociali e politici non alienati e non violenti ma i missili sono l'estremo punto d'arrivo di questa società così come ed espressione ultima della sua cultura e non soltanto solo punto di arrivo ma sono congelamento e perpetua azioni di questa società
I missili se verranno installati e la partita si giocherà tra pochissimi mesi
L'atto credo più importante della prossima legislatura
Diventeranno l'oggetto dominante del nuovo panorama del nostro Paese diventeranno la struttura materiale
Lasciati messe un po'materialista in questo campo la struttura materiale determinante anche i rapporti politici la nuova costituzione materiale del Paese e si pretenderà hanno per la loro logica propria una classe dirigente al loro conforme al loro ubbidiente stabiliranno una servitù che prima ancora di essere formalmente richiesta saranno infatti sarà iscritta nel loro codice
In questo senso e si alienano sovranità e fanno regime in questo senso essi non solo sono incompatibili con la pace ma sono incompatibili con la democrazia
Perciò l'alternativa e con essa tutte le nostre speranze di un rinnovamento e cambiamento profondo passano di lì
Passano attraverso un successo irrinunciabile nella lotta contro l'installazione di missili e nella lotta per un rapporto internazionale diverso
E nella lotta per la pace
Se Ginevra ci aiuterà
Se sarà essa a risolvere il problema per noi tanto meglio
Ma ormai da troppo tempo sappiamo e lo sanno i cristiani e lo sa l'esperienza storica del movimento operaio che la salvezza prima che dagli altri deve venire da noi stessi
Perciò in questo noi non possiamo rinunciare alla nostra responsabilità alla nostra autodeterminazione nazionale
Noi quando dico noi voglio dire della Sinistra indipendente abbiamo indicato nel referendum sui missili uno strumento di tale autodeterminazione
Si tratta di sapere se come popolo vogliamo diventare o no un popolo potenzialmente genocida cioè qualche cosa di qualitativamente diverso da quello che siamo stati fino ad ora
E quando il Partito Comunista si batte contro l'automaticità della installazione di missili dice la stessa cosa
Dice che pur impegnandosi a fondo per un risultato positivo delle trattative di Ginevra tutto non può dipendere da Ginevra ma dovrà dipendere essenzialmente da noi cioè dal Parlamento e dal popolo
Queste mi sembrano dunque le connessioni principali tra il tema della pace e dei missili che tutti gli altri temi della nostra lotta
Gustavo Minervini
Parlare atomo Elio Giovannini
Il mio intervento vuole essere soltanto uno rosso al Capitolo terzo intitolato una politica per l'occupazione e lo sviluppo
E precisamente al suo paragrafo primo contro la politica dell'assistenzialismo e dello spreco
Comprendente subito il perché di questa premessa poiché il mio discorso si vuole Rita riferire al cosiddetto risanamento delle imprese cioè il problema del salvataggio delle imprese industriali
E se resta il tempo di quella creditizia
Salvataggio delle imprese industriali come noto vi sono due leggi fondamentali la legge Prodi o legge novantacinque
Per l'amministrazione straordinaria per le grandi imprese in crisi e quella legge o quella serie di legge leggi che regolano gli agenti i sistemi sono noti vorrei solo indicare quali sono a mio avviso i maggiori tra i difetti e quelle che sarebbero alcune tra le tra i suggerimenti possibili legge Prodi innanzitutto manca una verifica iniziale della risanabili da delle imprese
è vero che nella legge è previsto che il CP debba manifestare questo giudizio e deliberare se dar luogo a non dar luogo alla continuazione dell'impresa o del gruppo dei prese però non c'è stato il caso in cui questo giudizio non sia stato positivo
I risultati sono a portata di mano abbiamo avevamo al trenta marzo dell'anno se lo scorso e poi sono aumentate se non erro centoventinove imprese con trentatré mila dipendenti
Una sola vi è uno solo di quei dei gruppi il gruppo Monti era riemerso dall'amministrazione straordinaria
è semplicemente perché aveva scaricato le sue aziende allo Stato e precisamente all'ENI
Tutte le altre amministrazioni erano in corso con legge successiva è stata prorogata la durata del possibile Periodo di amministrazione straordinaria e di continuazione dell'esercizio dell'impresa
A parte questo vizio iniziale di una mancata effettiva verifica della risanabili da dell'impresa vi è la mancanza del finanziamento pubblico per la continuazione dell'impresa
è vero che è prevista una certa garanzia dello Stato per i debiti accesi dal commissario però questa da un lato è insufficiente dall'altro è stata erogata al contagocce
Terzo
Nella realtà la continuazione dell'esercizio delle imprese avviene esclusivamente a spese dei creditori anteriori alla messa in amministrazione straordinaria e questa è cosa del tutto a mio avviso iniqua
E
Tra l'altro debbo dire che
Per esempio io sono stato a un congresso a Norimberga nel settembre scorso in occasione del dare Cerioli stendardi in cui si discuteva proprio questo problema del risanamento delle imprese
è una commissione governativa che all'epoca era del governo socialdemocratico escludeva che il costo del Risanamento dovesse essere sopportato
Da particolare categoria di cittadini in particolare dai creditori che poi veramente non sono tutti capitalisti ma spesso sono essi stessi lavoratori oppure fornitori
A parte che poi diciamo in un regime capitalistico e non vedo perché si dovrebbero colpire i creditori dicevo che in Germania si escludeva
Che determinate categorie di cittadini dovessero sopportare l'onere del risanamento delle imprese si diceva che esso dovesse fare carico allo Stato e questo lo diceva la socialdemocrazia tedesca non lo diceva il Governo con l'
Infine per quanto riguarda il risanamento delle imprese in base alla legge Prodi non si sa come esso debba andare a finire
Voglio dire non si sa in diritto perché nessuna norma lo dice e non lo si sa in fatto perché finora
Non si è riuscita a chiudere tranne l'ipotesi Monti il caso Monti nessuna impresa
Nessuna crisi d'impresa
Come rileva il professor Ranci non ha tutto l'articolo su ventiquattro ore del trentuno maggio l'alternativa che prima o poi si porrà a meno di ulteriori proroghe deliberate dal Parlamento che è Dio non voglia
Sarà ora all'equitazione
Oppure il passaggio allo Stato
Perpetuando sì ciò che è stato fatto già con una serie di leggi speciali per quanto riguarda la sera e la Liquigas litri chimica
Per quanto riguarda l'impresa siderurgica per le gambe
E ciò che è stato fatto non già per via di legge ma per procedimenti o amministrativi o addirittura privatistici per quanto riguarda il resto della chimica per quanto in relazione alla Montedison accollandone l'onere ancora una volta
Allegri e per quanto riguarda la metallurgia
Caricando al Lirico l'onere delle imprese metallurgiche della FIAT con i bei risultati che in termini di bilancio si sono visti e per l'ENI e per l'IRI in cui maggiori pesi sono costituiti appunto dai disavanzi dei settori chimico rispettivamente e metallurgico
E evidente effettivamente io penso che alla fine di tutte queste amministrazioni straordinarie si porrà questa scelta liquidazione ed estinzione delle imprese oppure e se saranno scaricate allo Stato attaccato quando si è ancora una volta quella socializzazione delle perdite
Ferma la privatizzazione degli utili di cui parlava a suo tempo Ernesto Rossi
è molto probabile che sia così raggi Pippo Ranci sottolineava come questa sia una politica defensive ed immobili isterica dell'industria italiana da criticare se egli diceva
Come al in alternativa rispetto alle esigenze di sviluppo dei settori avanzati e delle tecnologie di frontiera
Per quanto riguarda il discorso sulla gente che esso può essere molto più Breve discorso sulla Geppi
E io temo anche su quello che
La sua sorella minore della RAI nel uno ora costruita
La ristrutturazione Elettronica
Temo che sia una sorella minore destinata alla stessa sorte che cosa fa la Gepi la gente che rileva delle imprese e sistematicamente le chiude
E mette i lavoratori in cassa integrazione straordinaria
Questo strumento perverso e che va a mio avviso combattuto perché per per tra un inganno
è una gravissima disuguaglianza un inganno ai lavoratori che ne godono e che credono di essere tuttora occupati mentre solo schiettamente disoccupati
Una gravissima diseguaglianza perché in realtà garantisce una somma quasi pari a un salario o lo stipendio a coloro che hanno avuto la fortuna di essere una volta occupati
Mentre resta negata eguale corresponsione a coloro che questa fortuna non hanno avuto mai perpetrando così la condizione di deserto diseredati di coloro che sono in non sono mai entrati nell'area dello
Potenziale lavoratori del Mezzogiorno
Mi si perdoni se mi accaloro su questo punto ma quest'ultima qualità di meridionale passi che questo problema sia da me particolarmente sentito
E che cosa bisogna proporre per una politica razionale di salvataggi giustamente il collega Toraldo di Francia diceva che anche la politica
Deve avere
La sua dose di razionalità
Evidentemente innanzitutto che questa politica dei salvataggi sia selettiva
E qui mi ricollego al punto di partenza bisogna dire con chiarezza un no all'assistenzialismo generalizzato dell'impresa
Un no all'ambiguità
E naturalmente una selezione in base a criteri predeterminati e e irrazionali
E il che presuppone evidentemente come metro ed è una denunzia da farsi l'esistenza di una politica industriale dello stato che è totalmente assente e chiaro che non vi può essere una selezione in punto di Risano avvilita se non viene la programmazione della politica industriale del Paese
E naturalmente con il solito e giustificato scetticismo Dino italiane si dirà e chi verifica che la selezione avvenga effettivamente in base ai criteri predeterminati e razionali
Io penso che altro controllo effettivo non possa esservi se non il controllo sociale diffuso dei cittadini la trasparenza dell'applicazione dei criteri e il controllo sociale diffuso
Altri controlli reali io credo che non esiste
Di può essere poi un'altra azione volta a eliminare o quantomeno a ridurre gli elementi di disturbo gli elementi che rendono perversa va la il procedimento di selezione
Cioè bisogna tentare di rendere indifferenti gli interessi che premono
Per la per l'amministrazione straordinaria anziché per altri sistemi di soluzione della crisi dell'impresa
Quale può essere il fallimento
O altri metodi di composizione della crisi
Ora
Evidentemente no
La neutralizzazione degli interessi in gioco non sempre possibile però l'attenuazione della pressione degli interessi
Sì che riesca più oggettiva l'operazione di selezione si può tentare
Sotto un profilo alla neutralizzazione di certi interessi certamente possibile di all'interesse degli amministratori e dei manager di sottrarsi alla sanzione della bancarotta
La sanzione della bancarotta consegue al fallimento
Consegue anche sia pure sidi con qualche dubbio interpretativo per l'amministrazione straordinaria attualmente no consegue per esempio nel caso del salvataggio Sirmione
A questo punto vi è evidentemente una fortissima pressione degli amministrazione dei manager interessati a che sia scelto un tipo di soluzione della crisi dell'impresa che li lasci indenni da sanzioni penali
Pressione che poi si esercita naturalmente in via non solo diventa ma anche in via indiretta e citando i lavoratori e facendosi scudo diessini
Ripeto questo veramente e un
Un tipo di interessi che facilmente nutre al disabile
Il collega spavento ed io avevamo anche presentato un disegno di legge nel quale prevedevamo che allo stato di insolvenza conseguisse l'applicazione
Delle sei delle norme penali previste per il fallimento a prescindere dal modo di soluzione della crisi dell'impresa
Cioè sequestro non seguisse il fallimento seguissero non seguisse
L'amministrazione straordinaria il solo fatto dell'esistenza dello stato di insolvenza doveva poi dovrebbe produrre secondo il nostro avviso delle conseguenze penali sussistendone i presupposti
In modo che questo interesse
Degli imprenditori non venga a pesare
Un altro interessa in gioco è quello dei creditori senti vi sono soluzioni più punitive e soluzioni più favorevoli ai creditori evidentemente i creditori Premolo per le soluzioni avessi più favorevole
Evidentemente bisogna anche qui stabilire una linea di equiparazione dei crediti della situazione dei creditori a prescindere dalla soluzione concreta della crisi dell'impresa
Non vi devono essere soluzioni per le quali i creditori pagano di più esso lezioni per le quali i creditori sono avvantaggiate
Solo a neutralizzando l'interesse dei creditori anche qui togliamo una spinta che adultere avrebbe il procedimento di selezione
A parte che poi questo trattamento eterogeneo dei creditori costituisce violazione del principio di eguaglianza
E qui e un contributi molto interessanti sono state fatti negli Stati Uniti d'America dove il problema della riorganizzazione delle imprese
Che forma oggetto di antichi studi di applicazione anche recenti la l'operazione Chrysler pare abbia avuto successo il salvataggio della grandezza
Ma comunque non vorrei entrare in questo merito debbo dire che anche in Europa
Vi è stato chi ha studiato l'argomento vi fu nel convegno molto interessante Avelar le dell'anello
In cui intervenne uno studioso tedesco di valore il flessi terra che ha pubblicato anche in Germania un grosso interessante volume sulla riorganizzazione dell'impresa
Il terzo degli interessi in gioco che preme probabilmente più di tutti preme sulla scelta concreta della modo di composizione della crisi dell'impresa industriale evidentemente all'interesse dei lavoratori
E qui e naturalmente finché vi è un mercato in così forte squilibrio tra la domanda e l'offerta di lavoro sì non si può certamente puntare alla neutralizzazione di questo interesse ma soltanto all'attenuazione
E naturalmente i metodi possono essere diversi alcuni sono metodi principi la creazione di attività sostitutive
Oppure e la creazione di quel servizio nazionale del lavoro
Di cui peraltro i contorni restano tuttora alquanto
Indistinti
Oppure naturalmente un'indennità di disoccupazione di ammontare elevato e di durata non predeterminata questo naturalmente sarà anche una riduzione dell'attenzione dei lavoratori
La legge sei sette cinque a suo tempo prevedeva anche quei Circuiti privilegiati ricollocamento che peraltro poi hanno dato luogo
A situazioni di disagio e pallore di rissa rispetto agli altri lavoratori che riuscivano postergata
E poi naturalmente sempre se si vuole attenuare
Questa pressione violenta dell'interesse dei lavoratori si esige ed è stato sottolineato anche da altre neanche nel programma
Si esigeva partecipazione dei lavoratori a tutte queste operazioni di ristrutturazione e di risanamento dell'impresa
Vi è poi il problema sul quale non mi soffermo via il problema se io mi debba debba essere prevalente non dico esclusivo ma prevalente nel risanamento dell'impresa una dirigismo di tipo amministrativo governativo o di tipo giudiziario tribunale
Probabilmente ci devono essere uno o l'altro il problema può essere se debba essere prevalente l'uno
Sul presupposto peraltro con molti punti interrogativi l'efficienza del potere esecutivo o invece si debba dar la prevalenza al ponte all'aspetto garantistico con la prevalenza del potere giudiziario
Per quanto riguarda la Gepi già esisteva nella scorsa legislatura nella legislatura che ora finisce un disegno di legge che prevedeva la regionalizzazione della Gepi che a mio avviso potrebbe dare alcuni vantaggi
Mentre poi non vi trovava concorde quel diverso regime che si predire prevedeva cioè al centro nord e il sud
In base al quale si giudicava della missione all'assistenza Geppi per il Centro Nord in base alla risanabili da e al per il Sud in base al bisogno se si parte dal punto di vista che qui non siamo nel campo dell'assistenza ma nel campo del risanamento la seconda alternativa dovrebbe essere esclusa
Se mi è permesso vorrei dire ancora una parola per quanto riguarda il risanamento delle imprese creditizie cioè delle banche perché mi pare che poi il regime di questo settore sia agli antipodi del regime delle imprese industriali
Perché per quanto riguarda la crisi delle banche in realtà essa viene risolta in due modi
Il primo modo è quello dei salvataggi mediante acquisizione dell'azienda da parte di altra banca acquisizione che talora è conveniente soltanto perché vi è in regime di oligopolio degli sportelli
In un regime in cui gli sportelli la Banca d'Italia non Lida se non in casi rarissimi
Evidentemente anche un'impresa che sia totalmente decotto la banca decotta conserva il valore degli sportelli e quindi talora viene rilevata in questo caso i creditori evidentemente non perdono nulla
In altri casi e per le due elenchi per le crisi maggiori si è verificato ormai negli ultimi anni a partire dal settantaquattro in poi e mi riferisco in particolare alla nel caso della banca privata italiana caso Sindona e del Banco Ambrosiano
Caso Calvi invece si è proceduto con la tecnica della messa in liquidazione coatta amministrativa della banca con dichiarazione dello stato di insolvenza
Alla soluzione dell'azienda uno di quel che restava dell'azienda da parte di altra banca o di consorzi di banche perlomeno nel caso dell'Ambrosiano da parte di altra banca creata ad hoc
E si è applicata una norma che non è legislativa ma è un decreto ministeriale il decreto ventinove se settembre del mille novecentosettantaquattro cioè circa venti giorni dopo
La crisi della crisi della Banca privata di Sindona in base a questo decreto la banca che subentra o le banche che subentrano
Venti sopportano interamente tutti i debiti della banca alienante
E vengono poi ristorata e dalla Banca d'Italia e per esso ciò poi cioè dallo Stato
Integralmente per via della concessione di aperture di credito della alla all'interesse dell'uno per cento
Poiché si sa che l'interesse attuale e di gran lunga e di molte volte superiore a questo in breve arco di tempo concessa una cifra consistente di apertura di credito la banca si rinfranca
Qual è la conclusione che per quanto riguarda
I creditori delle banche essi vengono rivalsi interamente cioè mentre per le imprese industriali noi abbiamo una continuazione dell'esercizio dell'impresa
Perlomeno per le grandi imprese peraltro precaria ed essenzialmente a spese dei creditori invece per quanto riguarda le istituzioni creditizie abbiamo sempre la continuazione linea di fatto
Non di diritto ma di fatto dell'esercizio dell'impresa e la immunità da ogni costo per i creditori
Si potrebbe dire che è veramente
Il potere il potere finanziario mostrata tutta la sua potenza in questo caso
E che forse non è sbagliata la definizione del capitalismo finanziario come il sottoproletariato del capitalismo
E
Volevo dire che poi bisogna stare attenti che questa totale a adempimento dei debiti avviene non solo nei confronti dei depositanti dei risparmiatori avviene nei confronti di tutti i creditori comprese le altre banche
Cioè le banche le quali hanno fatto credito alla banca che poi è divenuta decotta in virtù dei cosiddetti conti interbancari non perdona nulla
Con la conseguenza di uno da totale deresponsabilizzazione del sistema bancario che sa di rientrare in ogni modo dei suoi crediti
Deresponsabilizzazione dei vertici anche dei funzionari che sanno
Che
Che sanno che in realtà non pagheranno nulla anche qui evidentemente all'estero sono conosciuti una serie di soluzioni alternative
Quale quella dell'assicurazione dei crediti volta a far gravare il costo delle operazioni
Soltanto a carico di coloro che sono i fruitori dei servizi bancari e non di tutti i cittadini e e poi di un l'appagamento soltanto in favore dei depositanti e non per intero ma in base a scaglioni regressivi in modo che solo i piccoli risparmiatori siano rinfrancato i per intero e gli altri soltanto in piccola parte
Anche in questa direzione di omogeneizzazione dovrebbe puntare il nostro ordinamento
Ventitré collette per le prime e Minervini abbattuto Libertine che aveva parlato ventidue alla parola Giovannini
Seguirà Cesare Luporini per l'intervento conclusivo di questa giornata io recupero il tempo perché
Ho intenzione di fare una proposta di lavoro e voglio spiegarla con un'osservazione
L'osservazione questa che mi pare che gli elementi di novità del della situazione sono stessi molto schematicamente due il primo il rapporto strettissimo che c'è eccome dimostri fatti questi giorni fra scontro sociale scontro politico il fatto cioè che siamo questa volta dal punto di vista formale
Di fronte a una operazione manuale
In quanto alla sistemazione istituzionale che potrebbe derivare livello politico nuovo equilibrio
In cui la Nuova Democrazia Cristiana si assume la responsabilità della gestione
In Italia del riga nomi disse
Vista e letta pensata come la conclusione una fase in cui è avvenuto lo scontro sociale
E sulla sconfitta del movimento dei lavoratori si può sistemare a definire un nuovo assetto istituzionale che da questo punto di vista non mi pare tanto sia la riproduzione del centrismo degli anni Cinquanta quanto piuttosto l'idea che i in un modello democratico corporativo in cui i margini cosa sociale sono fortemente ridotti
La nuova governabilità sociale può essere assicurata solamente attraverso una modifica anche a livello istituzionale di rapporti di forza delle regole del gioco
E questo mi pare che sia la novità molto semplice molto presenti tutti gli elementi non cito la seconda solo qua invece vorrei perdere due minuti
Riguarda la novità in cui si pone la questione lavoro
Su financial times del del di qualche mese fa è stato scritto i dati erano forse sono già invecchia che per mantenere l'attuale livello di undici e due milioni di disoccupati della CEE
Per falli stabilizzare per impedire che crescano
Occorre per i prossimi anni un tasso d'incremento economico del tre quattro per cento
Quale non abbiamo mai conosciuto dopo la fine anni sessanta gli occorre un aumento della produttività inferiore al due per cento
Se questi due dati
Non camminare in questi termini la previsione scontata
L'aumento ulteriore dalla disoccupazione
Perché ho citato il caso Thai perché mi pare che non possiamo non prendere atto che c'è una novità tremenda e totalmente nuova rispetto al discorso generale nostro della sinistra sulla busta la disoccupazione
La novità non è solamente la quantità fisica che cresce i disoccupati da liste di collocamento novità sta nel fatto che nell'ultimo anno e mezzo in Italia ciò che sposa di tipo nuovo
Ciò che fa i disoccupati quelli statici documento ci sono duecento mila operai l'industria buste centrale e ci sono altri circa trecento mila posti di lavoro cassa integrazione che sono di fatto posti lavoro inesistenti
Siamo cioè di fronte alla novità che mentre obbliga il Paese assumersi correttamente
L'esigenza di un grandissimo sforzo dislocazione risorse in direzione lo sviluppo e i punti alti del sistema i punti alta compri diventa nazionale
Questo Paese deve affrontare nei prossimi anni in termini autonomi in qualche misura non facendoli dipenderà da uno sviluppo che comporta meno posti di lavoro
E da una produttività che enorme perché nei conti internazionali noi facciamo figurare in termini di posti di lavoro anche i quella casa integrazione i livelli di crescita la Pro vita reale dell'ultima né mezzi dalla sono assolutamente e dimensioni di me sanità nazionale dobbiamo già assumere come proprio in sé
La questione della nuova disoccupazione
Ora questo problema è posto correttamente nel nel nello schema ritti programma nel momento in cui si rifiutano stati due tempi
E si assume il tempo unico cioè ci si schiera su quella che è la posizione di tutta la sinistra sociale e e politica vecchie dell'Occidente europeo anche riviste sta timidamente
Però schierarsi da questo su questo terreno significa affrontare questioni complicate io le quali sono i temi chiave per spiega perché Paul Paul voglio una proposta
Per esempio la questione del coordinamento delle politiche europee nei confronti del dollaro
La questione già lì dove Pauline monetarie richiede o no un riesame della posizione di extraterritorialità dalla Banca d'Italia rispetto al sistema politico di questo Paese di ruolo extra parlamentare la Banca d'Italia rispetto a scelte fondamentali per l'economia del Paese
Per esempio la questione pro probabile dico io
Di una stretta sul settore della spesa pubblica anche in presenza di tutte le misure che vanno indicate corrette
Consente uno difesa generale
Dei livelli minimi di produzione sociale o per caso non saremo posti di fronte all'esigenza di introdurre non introdurre la sinistra del delle distinzioni
Che non sono di ordine tecnica sono di ordine politico la distinzione fra per esempio quelli che pagano a protezione sanitaria tra volte con la trattenuta sulla busta paga con le tasse con l'etica tecnica ma pagano quasi per niente
Voglio dire ho l'impressione che la scelta del del Reno della lotta per il riesame dell'occupazione
Ha dietro l'angolo
Questioni abbastanza complesse sulle quali il confronto va fatto tutto
E le posizioni vanno giocate interamente allora nel programma ci sono due proposte una quella del Piano sagrato l'occupazione giovanile e io qui dico anche qui
Questa una cosa enorme
Se è una cosa seria e deve essere una cosa seria né nel quale in cui siamo messi
E per essere una cosa invece il problema del finanziamento del piano
E io aggiungo anche se me lo consentite
Il problema della introduzione
Nel settore pubblico allargato
Di un rapporto di lavoro che non sia il tradizionale è stato giuridico e consenta per il settore pubblico allargato una flessibilità totale dell'impiego di forza lavoro giovanile in settori che interessano lo sviluppo sociale del Paese
Di lei la nuova fabbrica sia dell'informatica per per pensare a grandi questioni sociali che tra sogno di per sé nei prossimi anni
Questa è un pezzo decisivo della manovra per il piano sta nell'occupazione se questo è un pezzo centrale della risposta dalla sinistra al problema
L'altro pezze lavorava senza però l'aria allora c'ha una faccia Interna
Che accennata nel programma
Quando si parla di subordinazione degli sgravi
Del del dell'inizio del del del lesioni fiscali prese sulla base dell'applicazione di programmi di sviluppo
Secondo va chiaramente introdotta l'idea del dei contratti di solidarietà
E va chiaramente Improta l'idea che questa è un'operazione che non può restare nell'ambito de la fabbrica se non viene sorretta politicamente culturalmente fuori dalla fabbrica
La questione di ripensare i servizi e l'obiezione civile la società gli orari dei servizi della vita urbana
La questione la qualità della vita la questione di una dimensione diversa del tempo di lavoro questa non è una partita di contratti
Non è un non è una leggina che ci risolve la questione non è affidabile e rapporti di forza regge ne nei rapporti di forza concreti se dietro c'è una una un grande sforzo ideale culturale politico se su questo la sinistra fa battaglia si schiera impegnare forze determina un rapporto esplicito fra la tenuta su questo fronte il cambiamento dalla qualità del lavoro e della vita all'interno della zona che difende l'occupazione e i problemi dell'occupazione nuova d'occupazione giovanile delicate salde all'operazione che va fatta questo punta a me pare va totalmente esplicitato va assunto come credo il vero punto di differenziazione rispetto al bla bla generico che che nelle prossime settimane tutti fanno su tutto in cui tutto tutto tutti gli atti sono bigino non c'è differenza servizio
Perché concludo volevo farla propongono delle facce queste semplicissime
E noi adesso facciamo la campagna elettorale
Fra
Beh ventisei giorni mette in trenta giorni
Siamo di fronte a OSCE doppio scenario possibile il primo scenario è quello che ci troviamo nella condizione
E eccezionalmente stimolante positiva anche un po'complicata
Di trasformare questa ipotesi più ottimisti
Un una sconfitta dell'operazione democristiana puramente quantitativa
Numerica
In un programma dico alla sinistra
Mi pare una cosa complicata importante magari fosse in queste condizioni ma certamente mi pare una cosa tutto ancora fare ecco non non mi pare risolta in questo momento
C'è poi un ipotesi rovesciata che quella che le cose invece non vadano bene
E in questo caso di fronte la nuova sfida della DC De Mita
La questione è l'alternativa
La questione dagli organi azione di un fronte sociale e politico che rifaccia unità della gente della sinistra che ricostruisca unità sui programmi diventano CED obbligata
Ancora più brigata voglio dire che nel caso in cui le cose vadano come speriamo bene
Allora queste la Giorgi concludo faccio la proposta la proposta è questa che oggi noi discutiamo la riforma elettorale saldamente importante se ci convoca Simo a un mese data un mese e mezzo date
Per ridiscutere
Io penso in un clima in cui ci saranno meno preoccupazione elettorale in cui è possibile credo realisticamente recuperare anche i livelli di apertura politica di convergenza di forze politiche sociali e culturali più ampie di quelle che sono realizzabili in una stretta elettorale
E riprendiamo il discorso perché perché mi pare che riprende lo vi pare che dire che che facciamo sul serio cioè che che la cosa di cui stiamo parlando non è un'operazione a a a settimane ma è e con tutte le difficoltà tantissime l'idea di un cambiamento dei rapporti di forza della ricostruzione di un progetto che regge che dura della sinistra mi pare valuti con la viola adesso ecco per per domani
Interviene adesso Cesare Luporini
Ecco io vorrei
Subito che fosse Kia
Che io più che altro in questo momento
Parlo come
Come esponente come tramite di una commissione del Comitato Centro
In un certo modo e di un lavoro che è stato fatto collettivamente e collegialmente da questa Commissione
E quindi in certo modo se consentite
Cercherò anche di ridurre al minimo connotazioni personali qualcuna forse sarà inevitabile
Ecco sarebbe un serio errore vedere la parte culturale del nostro programma cioè del programma che presentiamo al dibattito e al confronto
Non dico come un lusso una Giunta un ornamento credo che questo nessuno lo pensa
Ma comunque come una proposta settoriale anche se
No questa parte del programma intrinsecamente legata a tutto il programma vi è organica se ancora lecito adoperare questo appare
Il che significa che esso si riverbera sull'insieme
E per questo per noi puntiamo sull'idea della cultura come risorsa
Non è una trovata
Ma è qualcosa di essenziale per determinare il senso stesso la necessità e la direzione in cui si muove la politica e la proposta dell'alternativa del Motta
Cultura come risorsa vuol dire
Preparazione articolazione
Mobilitazione delle intelligenze individuali
E quindi delle competenze degli stessi specialissimi
E insieme innalzamento dall'intelligenza collettiva come elemento decisivo dello sviluppo
Per salvare il Paese dalla soglia del baratro qui è stato condotto
Noi guardiamo sì vicino
E guai se non lo facessi
Guardiamo cioè i guasti ai mali che stringono
Assediamo quasi la nazione in uno stato Grasso in una stretta quasi mortale
Ma guardiamo anche lontana il che significa poi semplicemente va bene a Couto il senso della responsabilità verso le generazioni future abbiamo sentito ora Giovannini
Con questa proposta
Credo bisogna considerare con attenzione di rivederci dopo
E la nostra proiezione per quanto impegnativa sia questa battaglia e difficile questa battaglia elettorale rostro proiezione non può non andare molto oltre anche per sorreggere questa battuta
E per questo che noi abbiamo già da qualche
Un po'riproposto in termini nuovi la questione della cultura come grande questione nazionale in termini nuovi cioè aggiornati al mondo contemporaneo e i suoi bisogni
Alle sue scoperte riconoscenza
Che tanto influiscono
Lo sappiamo tutti sui processi produttivi cambiandone
Tutta la nuova tecnologia e quindi sui modi di vita della gente
Sulle stesse contraddizioni che ci sovrasta
Il che vuol dire la cultura come grande questione nazionale
Anche questione di indipendenza d'azione
Di non subalternità nei termini in cui possono presente può presentarsi oggi
In un mondo internazionale così interdipendente
Va in cui la crisi stessa e soprattutto il modo in cui la si affronta il modo il metodo in cui lo si affronta
Determina le forze e le aree dominanti nel mondo e quelle che accettano almeno di fatto
Di rimanere subalterni dominate
O addirittura di arretrare
Forse per molti
E quando noi facciamo
Dalla cultura nei suoi aspetti anche tecnici di competenze vi specialismo
Di capacità di efficienza
E in quelli generali di innalzamento di massa
Una grande questione nazionale non vi è da parte nostra nessun elemento nessuna velleità autarchica personale mi Totti isolamento prima di tutto sarebbe assurdo oggettivamente poi sarebbe anche è anche profondamente contro la nostra natura
Ma vive la esigenza di sapere gioca
Ore tutte le nostre carte Italia
Nell'interesse del Paese nell'interesse della società
Queste carte non solo non vengono giocate possono giocate ma
Tale dalle forze che hanno diretto il Paese per quasi quarant'anni e in particolare coi dal non governo tariffa
Altrimenti di questi ultimi quadri a quattro anni ma queste carte sono state paurosamente dissi parte frustrate mortifica arte in questo lungo periodo
A favore di interessi particolaristici e disaggregato tutti di gruppi sociali che non importa qui sapere se quanto siano larghi o quanto siano stretti ma che hanno distorto lo sviluppo che pure vi è stato lo sappiamo tutti
E di ciò vi è una traccia persino fisica nel volto del nostro Paese nelle sue rovine ambientali nel suo bis
Testo geologico che scontino per questa strada ci
Ci promette un futuro ancora peggiore e ogni anno vediamo poi quante vittime sacrificali
Quanti morti quante vittime sacrificali questo dissesto ideologico sono vittime sacrificali al sistema di potere che ci governa
E oggi di questi fatti tempio di questi problemi a me ambientali si viene acquisendo come noi abbiamo potuto registrare riscontrare nella preparazione del nostro congresso scrivere acquisendo una
A consapevolezza di massa per noi non solo abbiamo il dovere di allarme alimenta
Dare alimentare con non in senso agitatorio ma con conoscenze con conoscenze precise anche di mobilitare sul terreno pratico sul terreno politico
Voi vi è anche una traccia morale però di tutto questo nello scoramento nella sfiducia nel senso di impotenza che attanaglia tanti cittadini tanti giovani
Senso di non poter contare
La perdita di credibilità del sistema politico e su quale su questa senso di impotenza oggi si specula così cinicamente proprio nella preparazione di questa battaglie elettorale tutta la propaganda dall'astensione punta su questo
Allora è di fronte a questa situazione
La quale quindi si risolve contempo
Praticamente in un basso livello di allocazione di risorse e nello spreco vere risorse
E poi nella corruzione degenerazione sociale delle istituzioni politiche è di fronte a questa situazione che noi ci proponiamo come alternativa come polo alternativo
Dalla direzione del Paese
Chiamiamo a questo compito a questo processo di Nolan di
Le intelligenze le competenze i saperi come si dice oggi chiedendo il loro autonomo contributo in una circolazione e socializzazione sempre più ampia degli specialisti compito crea Ugo perfino paradossale perché socializzare di specialisti mi sembra che sia perfino una contraddizione in termini eppure questo il compito queste la necessità
Che ci troviamo di vera dinanzi questo direi Elli Crodo su il salta di fronte alle ristrutturazioni capitalistiche in corso ai monopoli delle tecniche
E dall'informazione della stessa informazione questa grande materia prima del mondo moderno un terreno sul quale siamo ancora propri control l'esame delle fonti dalla manipolazione dell'informazione ancora ancora dobbiamo fare grandi passi avanti anche se il bisogno la coscienza critica di questa esigenza indubbiamente oggi è largamente presente nelle masse e allora tutto questo è necessario
L'Unione alle forze sociali del cambiamento che ancora resistono che sono potenzialmente ancora enormi
Mi
Ma che oggi ecco la linea del neo centrismo democratico del binomio Cai il leader De Mita o De Mita Carli socia democristiano e confindustriale si cerca di isolare queste forze del cambiamento per batterlo
E la pessima e corruttrice gestione dello Stato la sua gestione particolaristica e privatistica fino agli estremi dalla
Collusione con la criminalità organizzata come nel Mezzogiorno e funzionale a questo sistema ah no coglie i Merloni Mandelli con le loro proteste così quasi rituale limite
Periodiche mai funzionale al sistema qui essi partecipano
Finché gli si dà a questa direzione quelli
E quindi questo sistema che il il processo dall'alternativa deve radicalmente rovesciato
Prima che sia troppo tardi e questo è anche il senso dalla grande alleanza a cui chiamiamo tra sapere e lavoro
Perrino guardarci veramente allea sa direi in vista di un futuro più lontano ma che dobbiamo accelerare in vista di una compenetrazione sempre più profonda tra sapere da me
Appunto tanto se dobbiamo rinnovati veramente se vogliamo evitare di precipitare in questo abisso
Cioè per uscire
Da immani storici vecchi e nuovi della società italiana e dalla crisi ora perché è questa Lea sa
Perché questa gran
De risorsa dell'intelligenza individuale e collettiva
La loro promozione come cardine della ripresa dello sviluppo non rimangano un tema retorico devono tra due
Sydney fatti
E quindi prima di tutto oggi nelle proposta in scelte opzioni precise e non cerchiamo appunto di identificare
Nel nostro programma e di portare al confronto e alla discussione di tutte di
Dire di tutti gli interessati che potenzialmente sono la gran
De maggioranza dell'Italia
E questo allora concerne la scuola in tutti i suoi ordine grazie questa travagliata
Scuola italiana il travaglio di questi ultimi dieci quindici anni dalla storia italiana è qualcosa di pauroso forse che non ha l'eguale nessun Paese civile perché in tutti i Paesi dall'Occidente capitalistico las la all'asta
Scuola è in crisi in difficoltà ma certo l'abbandono fino al grottesco fino al grottesco come quando dopo la riforma dalla scuola media prima Maria dopo che è stato arrestato per per a
La mia
Mi perdoni per quasi un ventaglio per quindici anni è vero è stato lasciato tutto per questa problematica nel di completo abbandono è così nonostante gli sforzi che abbiamo ho fatto continuamente e così la ricerca ricerca nelle sue strutture organizzative la questione degli ambienti dell'ambiente e degli insediamenti umani
Urbani extra urbani quella dea allocazione delle risorse di pronto appunto alle spese militari per esempio
Quella dei beni culturali le stesse attività artistiche o ricreative almeno nel loro aspetto organi
Za attivo
E promozionale perché in un mondo moderno queste attività richiedono un impegno dalla Società dal punto di vista organizzativo istituzionale fino appunto alla questione degli stessi apparati amministrativi e della
Loro efficienza perché anche questo
Richiede un profondo mutamento culturale e deve tenere coscienza
E dunque in questa direzione che è una direzione di progettualità evidentemente di progettualità in fieri dire
Va il programma che noi proponiamo proponiamo alla discussione
Ecco perché esso costituisce un aspetto che ci caratterizza e a mio parere perfino impressiona
Hunter lasciatemelo dire che noi non ci troviamo in gara con altri
Sotto questo rigo in non ci troviamo in gara con altre forze politiche come invece sarebbe stato auspicabile semplicemente perché altri
Show
Non dicono nulla intorno a questo aspetto condizionando
E del nostro sviluppo possibile ma tutt'altro che garantito
E allora anche i discorsi sulla modernizzazione compresa quella istituzionale mostrano tutta la loro superficialità il loro carattere illusionistico
Non voglio dire di cortina fumogena ma scelto di pura spuma verbale verbali IST
Una vera modernizzazione che salvi il paese che lo metta su nuovi ghisa binari
Passa necessariamente per la problematica che qui nel nostro programma solleviamo ed i cui erano nemmeno tentato di illustrarla ma piuttosto di di darne il senso di darne INPS
Noi non chiederemo di meglio e il confronto con le altre forze politiche anche su questo terreno
Ma soprattutto ora ci preme il confronto costruttivo e produttivo come avviene anche qui
Con tutti coloro che sono appena
Erano io sensibili a questa grande posta in gioco questa grande sfida per il nostro avvenire che poi sia Suma in questo
Chi
Quale parte della società detiene il potere reale chi dirige e verso dove verso quale società non si tratta guardate di una semplice opzione scientifica e tecnicistica
Che potrebbe anche essere velleitari sia il fronte alla in mai messo da pressioni
Avversa che vediamo dispiegarsi anche nelle pieghe di questa campagna elettorale
Che nel fondo c'è
La questione della pace e della guerra e dall'assetto internazionale prima così bene boccata d'aria Raniero la Valle
Ma si tratta di una scommessa di vita e di salvezza del Paese inseparabile da quell'ora sostare
Non sa Etica consentitemi di adoperare questa espressione della comunità e dalla con sa nazionale così profondamente Dettori deteriorata perché questo tutti lo riconoscono
Ma che in Italia è anche sempre stata debole per ragioni di classe storicamente de
E al livello di questa esigenza
E di questa necessità non si possono accetta
Aree separazioni e contrapposizioni fra un sapere del mondo dalla natura è un sapere del mondo della società
Le famose due culture mi pare che del resto il modo come si svolge anche qui la discussione si è una testimonianza
Rodotà stamani parlava de
Una lunga frontiera delle istituzioni e non si possono Rutter aprire restringere ai soli va
La mia o al chi alle riforme solo per fra mia se si vuole avere un vero cambiamento
Ma è piuttosto la loro espansione e presenza nella società fra la gente
Tutte
Che solo può garantire il futuro della ripresa
Vorrei ricordare che migliaia di comunisti in questi decenni
Hanno
Lavorato nelle istituzioni per mantenere aperti sta questa frontiera perché appunto il potere non si chiudesse il potere di Clark e potere di classe sempre in ultima analisi
Non si chiudesse nei suoi palazzi o nei suoi centri e luoghi occulti
Hanno operato quasi sempre in sintonia con la lotta delle grandi masse lavoratrici otto e di difesa lotte di emancipazione oggi anche su
Questo terreno occorre
Un salto di qualità culturale
Che è necessario e possibile alle condizioni che noi indichiamo alle condizioni che noi indichiamo alla discussione che noi mettiamo in discussione se non ci vogliamo precludere queste vie
Del futuro e in vista di essere salvare la democrazia
L'odierna domattina alle ore nove e trenta precise grazie
Quindi qui qui questa
Quindi