Intervista a Francesca Corrao sul Seminario del Gruppo Speciale sul Mediterraneo e il Medio Oriente (GSM) dell'Assemblea parlamentare della NATO di Roma

Radio radicale siamo con Francesca Corrao docente di cultura islamica ed istituzioni politiche islamiche alla all'Università LUISS per parlare di questo riunione dell'Assemblea parlamentare della NATO
A Montecitorio con i Paesi del Mediterraneo e del
Nel Medio Oriente allora noi abbiamo visto che la NATO e rimasta diciamo estranea tutti terremoti politici che ci sono gli stati in questi anni
A parte quello che è accaduto in Afghanistan la volevo sapere che tipo di percezione c'è della dell'Alleanza atlantica nel Mediterraneo nella sponda del Maghreb in me in Medioriente
Ma dal dibattito di di questi giorni emerge che c'è molta più coesione di quanto non non non appaia dalla dalla stampa
è chiaro come si ribadiva stamattina che i problemi sono nostri insomma cioè sono condivisi non è che
Assenso remare l'uno contro l'altro perché è una fase come quella attuale emerge dal dibattito che è fondamentale il coordinamento delle forze non soltanto in vista
E di attività di tipo di esclusiva mente intelligenze difesa insicurezza che sono sicuramente ha in primo piano ma anche di costruzione
Di un di un'accoglienza costruzione a livello anche culturale in termini
Sociali ed economici perché
A quello che la strumentalizzazione politica a nelle aggressioni contro gli immigrati non non è altro che è un danno enorme per il nostro
Futuro sociale sia in termini economici che che culturali ovviamente ecco qual è il ruolo del del nostro Paese
Diciamo di fronte a quello che abbiamo visto in questi ultimi anni all'altra sponda del Mediterraneo il nostro Paese ha svolto una funzione passiva
C'è stata questa critica che è stata rivolta all'Italia
Ma dai dati che emergevano appunto in questi giorni e non sembrerebbe perché siamo stati tanto passivi insomma la presenza in Libano è stata è stata importante
Le azioni di di di formazione in Iraq o no Libia
Anche
Quindi credo che
Sia appunto meno visibile meno aggressiva di quello di altri Paesi il che mi sembra importante e positivo per la storia dell'Italia per per per la
Per la per la natura anche del nostro Paese cioè noi siamo per gli alloggi di più e più simili più
Più capaci anche di accogliere per ragioni geopolitiche anche e quindi
Mi sembra che
Si possa con contestare
Una un'accusa di questo genere anche perché poi abbiamo forze diverse rispetto ad altri certo
La NATO è stata passiva rispetto a quello che abbiamo visto in in Libia
Quando dunque innanzitutto nel nel due mila nel due mila nel due mila nel due mila e undici quando ci fu l'intervento
Della del della Francia e poi
Quello diciamo ha causato anche tutte le gli sconvolgimenti che abbiamo visto negli anni successivi c'è stato la NATO avrebbero potuto svolgere un ruolo politico diverso rispetto a quello che abbiamo
Visto in questi ultimi anni
Sì credo comunque che nella che che l'Europa alla NATO cioè le forze anche delle Nazioni Unite vedevano a lavorare in sinergia perché la fa
Fare passi lunghi avanti a uno Stato danneggia poi complessivamente tutti gli altri come abbiamo visto appunto nel caso della Libia
E del comportamento dei francesi
E dunque credo che bisogna coordinarsi Dick soprattutto politicamente
è ovvio che l'azione poi della NATO è legata anche alle scelte politiche e non è svincolata nel marginali denominazione diversa
E e però ci sono anche forti e gli interessi economici e quelli che bisogna andare a essere più coesi ed è più difficile
Senta quant'è difficile secondo lei scrivere una Costituzione in Libia noi sappiamo che la Libia per esempio non ha mai avuto una Costituzione scritta
C'era il Libro verde di Gheddafi che veniva considerato vagamente una Costituzione adesso si sta cercando di fare questo lavoro tra un'Assemblea parlamentare e l'altra
Ritiene che questo lavoro sia percepito dalle dalle delle popolazioni di di quel Paese sia percepito lo sforzo dell'Occidente per arrivare ad una per far arrivare questo Paese verso una democrazia
Ma credo che una Costituzione non si scrive in un giorno in questa fase tra l'altro la Libia è ancora fortemente penalizzata dalle influenze gli interessi esterni oltre che alle divisioni interne
E dunque non mi pare di capire che ci sia una grande comunicazione all'interno del Paese
Nel favorire la costruzione di un discorso di un dibattito al pubblico
Non c'era la tradizione perché sappiamo bene che insomma Gheddafi era un politico molto molto poco disposto al dialogo con le opposizioni posiziona fatta fuori tutta dunque e
La cosa più difficile in questa fase di costruire la coesione del Paese è questa questa richiede tempo perché scrivere la Costituzione e un un passo avanti importante mai in realtà poi bisogna
Conoscerla rispettarla condividerla e questo è un lungo Prodi progresso un progresso
E che avviene nel tempo tramite l'informazione la comunicazione ma soprattutto l'educazione ecco in questo momento
L'educazione in un nord-Africa e in in Medio Oriente in questi Paesi che sono fortemente diritti dati al fenomeno terrorista e sta assumendo una fase di stallo preoccupante come appunto
Raccontava anche le il rappresentante della Turchia dando numeri appunto per esempio di ottocentocinquanta mila rifugiati in età minore di cui solo cento mila sono scolarizzati questi sono numeri preoccupanti
Perché una scolarizzazione dei bambini e fu
A me mentale e Anna un altro elemento preoccupante e quello della registrazione delle nascite
Che punto la rappresentante della Gran Bretagna denunciava come un elemento ancora molto precario soprattutto in zone come la come in Libano
Perché cosa significa significa che questo possa facilitare la tratta dei
Dei degli schiavi chiamiamoli come sono questi sono degli elementi veramente molto preoccupanti per cui la politica si deve
Organizzare i e la società civile deve sostenerla non non non deve remare contro
Giochi di Perissich
Diciamo di stretta pertinenza locale perché la nostra
Condizioni attuale oggi in Italia e strettamente legata alla realtà del Mediterraneo successe nei quattro angoli del nostro Paese c'è una guerra
E ce ne sono tante non possiamo costruire nessuna felicità per cui ciascuno di noi e il responsabile
Di questa
Situazione e deve agire per favorire al massimo una delle soluzioni civili e degni è del dei rispetti dei diritti della dignità umana
Di cui giustamente il nostro Paese si fa portatore
Certo l'ultima domanda che percezione
Cosa sapere come si è comportato il nostro Paese nei rapporti bilaterali con
Con la Libia lei pensa che oggi la Libia sia un nostro alleato ossia
Un nostro avversario rispetto all'impegno che abbiamo visto in Libia
Anche questo è tutto un work in progress cioè si sta lavorando c'è molto impegno da parte nostra io sono convinta che che possiamo muoverci nel migliore dei modi però ripeto ci vuole non capirebbe l'Egitto una democrazia
O e l'Egitto sta attraversando una fase difficilissima ricordiamoci che hanno una guerra nel Sinai in atto
Ed è un Paese che sta cercando di contrastare in tutti i modi le le il continuo rischio di esplosione di guerre civili
E sicuramente
Il Governo si si sta procedendo in maniera assolutamente
Poco democratica
A e tutti quanti auspichiamo che si sia che si ritorni alle
Diciamo alla alla politica che che avevano promesso queste ore presto questo Governo al momento in cui lui hanno preso l'incarico al alla fine del dell'esperienza di Mussi
Quindi imparino in Italia come spiegava il il ministro Gentiloni proprio ieri abbiamo ritirato l'ambasciatore prof
Perché diciamo
Siamo inattesa di avere temi e delle risposte positive rispetto alle nostre richieste di informazioni riguardo alla alla scomparsa scomparsa
Bene riusciti ad di Agrigento
Dunque questo diciamo una ferita aperta è un problema che
Che denuncia in tutta la sua chiarezza alla situazione di estremo disagio che sta attraversando l'Egitto che coinvolta nella guerra in Libia che al sud
A un Sudan
Che di cui non si parla ma che ha
Dei movimenti di rivolta contro contro
Sappiamo che la la creazione del sud Sudan dello Stato ne non ne non è sistemata la situazione assunto il Sudan e così appunto anche del Sinai per non parlare anche del Corno d'Africa cioè è una Regione
Che sta attraversando una fase critica
Molto molto grave e dunque bisogna cercare di trovare delle soluzioni e delle vie di uscita
Il perché una soluzione di transizione positiva e pacifica riguarda gli interessi di tutti nessuno escluso perché comunque due le bande armate di trafficanti di armi e di persone sono quelle che mirano a destabilizzare in questi Paesi quindi
Quello il nemico comune che dobbiamo contrastare
Bene io la ringrazio molto della sua disponibilità ringrazio la professoressa Corrao che insegna istituzioni cultura islamica all'Università LUISS grazie buongiorno grazie