Il quadro internazionale e il ruolo dell’Italia nelle aree di crisi

Tano di crescita e di sviluppo economico e commerciale di protezione delle nostre comunità come di indirizzo dei flussi migratori
La nostra posizione geografica
Ci pone da sempre in un contesto estremamente sensibile mobile che richiede un costante aggiornamento della nostra politica estera
Il ruolo dell'Italia nel contesto internazionale e in continuo divenire
Il periodo che stiamo vivendo né diretto a dimostrazione
In particolare per le aree di crisi che si stanno moltiplicando intorno a noi
Cominciamo ad essere di fatto in una grande aria di crisi
Lo stesso contesto europeo
Io ci dentale
Presenta fratture
E linea di faglia
Preoccupanti
Ci troviamo in un contesto geografico fortemente instabile fra est Europa e sud del Mediterraneo dove ci sono concentrate aree di conflitto il fortissima instabilità politica
In queste aree
Dobbiamo migliorare la nostra capacità di influire sostanzialmente e positivamente
Anche il contesto multilaterale di nostro immediato interesse non sia di fatto evoluto positivamente presenti in alcuni casi segni di detti l'avviamento
Evidente
A livello regionale come a livello globale taluni europea le Nazioni Unite passando per la NATO
La nostra capacità di proiezione dell'est e medicina sul piano internazionale risulta essere spesso sostanzialmente limitata non solo per mancanza di risorse di tipo finanziario umano
Ma anche
In taluni casi per alcuni difetti di programmazione
La nostra rete diplomatico-consolare che costituisce il supporto fondamentale della nostra politica estera copre circa due terzi dei Paesi del mondo
Di oltre centonovanta Paesi membri delle Nazioni Unite in più di settanta Italia non è presente
Occorrono nuovi metodi per coprire questa rilevante parte del mondo che sfugge ancora al monitoraggio della nostra rete di ambasciate e consolati
Un uso intelligente degli accreditamenti secondari che potrebbero essere accompagnati da una utilizzazione coordinate organiche lo strumento degli inviati speciali potrebbe essere una soluzione auspicabile per l'Italia
Abbiamo in definitiva
Una doppia sfida
Davanti a lui
Sarà prioritario
Conoscere e gestire
Con sempre maggiore capacità politico-diplomatica il nostro essere vicino con le sue pericolose aree di crisi di conflitto
Ma sarà anche importante gestire la nostra presenza una presenza positiva dell'Italia
Nelle regioni che sono state per noi finora periferiche nel mondo ma che saranno estremamente utili
Per le nostre prospettive di crescita economica e per il sostegno internazionale e multilaterale del quale l'Italia a costante bisogno
Il costo del Ministero degli esteri e della nostra
L'intera rete diplomatico-consolare incide per lo zero virgola zero cinquantaquattro per cento
Sul prodotto interno lordo al nostro Paese
Non è muto
E crediamo che siano soldi spesi bene
Per una politica estera vitale per l'Italia
E alla quale vogliamo continuare ad assicurare tutto il nostro impegno sul piano professionale e personale
Grazie a tutti e buon lavoro hanno sostenuto
Signore e signori buon pomeriggio benvenuti a questo convegno organizzato dazi ma in collaborazione con l'Istituto Affari Internazionali ringrazio il presidente serbi
Per averci coinvolto nell'organizzazione di questa importante occasione di incontro e di dibattito oggi l'idea è quella di
Un confronto uno scambio un dibattito sulla politica estera italiana sulle sue priorità sulle sue sfide ma anche sui suoi strumenti come accennava il Presidente serve
Ed è un dibattito che si svolge sullo sfondo di un contesto internazionale caratterizzato da molti fattori di incertezza da numerose aree di crisi e di instabilità che vorrei molto rapidamente percorrere con voi anche per
Stimolare i successivi interventi dei relatori
Cioè in primis credo
Più importante fosse di tutti la crisi del progetto europeo con la crisi chi disaffezione nei confronti del Progetto europeo una crisi che si manifesta come
Una percezione nella incapacità inadeguatezza dell'Unione Europea rispondere ad esigenze fortemente sentiti dai cittadini
Italiani ed europei penso in primis all'economia
Non c'è dubbio che siamo riusciti negli anni più QT della crisi economica e finanziaria a stabilizzare la moneta comune
A
Evitare il peggio se così posso dire grazie anche ad una politica monetaria espansiva della BCE ma resta un problema drammatico di crescita fragili
Insufficienti e quindi
Problema che si pone per l'Italia
E come
Ricollocare al centro dell'agenda europea il tema della crescita dell'occupazione con quali proposte con quali idee e con quali alleanze
C'è il fenomeno delle migrazioni sono venuti i flussi migratori di fronte quali l'Unione europea si è trovata evidentemente impreparata e soprattutto incapace di definire
Politiche comuni efficaci ispirate al principio di solidarietà
è un problema strutturale è un problema destinato a durare nel corso degli anni non si risolverà nel corso di una stagione
è necessario che l'Europa si attrezzi di più e meglio di qualche sulla capace di fare finora e per l'Italia si pone un problema di come convincere i partners istituzioni europee della necessità di una risposta comune
Europea c'è un problema di sicurezza
Ciò crea di sicurezza sul fronte interno
Basta pensare alla minaccia del terrorismo e soprattutto del terrorismo di matrice islamica fondamentalista
Per il quale occorre migliorare le nostre risposte alle nostre capacità di protezione dei cittadini c'è un problema di sicurezza esterna perché basta pensare all'arco di crisi
Attorno ai confini dell'Europa e vedere come poco attrezzata e l'Europa per far fronte a questi crisi soprattutto non essendo dotata
Di strumenti militari comuni il problema è che si pone
Per noi come peraltro come rilanciare la politica europea di difesa anche lì con quali proposte con quali idee
E con quali alleanze
C'è un problema di come ridefinire i rapporti con un Paese come il Regno Unito che ha deciso di lasciare
L'Unione europea
Dibattito ancora non si è aperto ma occorrerà forse molto rapidamente cominciare a definire anche una strategia nazionale su come confrontarci rispetto soprattutto al problema delle future relazioni tra il Regno Unito
Che l'Unione europea
E poi c'è un problema più generale di rilancio del progetto europeo che io personalmente credo sia necessario
Anche con l'obiettivo di recuperare
Quel consenso delle opinioni pubbliche che è venuto a mancare nei confronti del Progetto europeo e anche qui il problema che si pone
E lo vedremo soprattutto nella prospettiva della scadenza
Del anniversario del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma e di vedere come con quali regole quali proposte rilanciare credibilmente un progetto europeo e con quali alleati
Sostenere questo progetto di rilancio si poi corriamo intorno ai confini devono pone vediamo nel vicinato dentale serio
Molto serio problema di rapporti con la Russia per effetto di una serie di iniziative
Della Russia delle quali forse siamo anche in parte responsabili
Oggi siamo tornati ad un clima che per certi aspetti assomiglia a quello della guerra fredda qualcuno ha ricominciato a parlare di un'esigenza di contenimento della Russia per un Paese come l'Italia che ha interessi fondamentali
Non solo economici ma direi anche politico strategici con Mosca il problema che si pone è quello di come conciliare l'esigenza della necessaria fermezza
Chiede la solidarietà con i nostri partners europea l'anticipo con
La necessità di mantenere un canale aperto di dialogo con Mosca
Se guardiamo del vicinato dentale ci dobbiamo confrontare con una Regione che
Caratterizzata da numerose crisi e particolarmente gravi ed è una Regione nella quale i nostri interessi di sicurezza sono evidenti
Penso alla Siria
Penso alla necessità di immaginare delle iniziative che ci consentano di interrompere l'escalation del conflitto in qualche modo di riavviare un processo virtuoso che porti
Alla individuazione di una soluzione politico diplomatica del conflitto penso alla Libia che è un Paese così importante per l'Italia e per il quale l'Italia a esigenza fondamentale che è quella di stabilizzare il Governo serrati
Con quali strumenti con quali interventi con quali iniziative senza ipotizzare
L'idea di un intervento militare che d'altra parte neppure i libici oggi ci chiedono
E poi c'è un problema di come contrastare i dissidi come contrastarlo sul terreno in Iraq in Siria con quali mezzi come partecipare all'alleanza internazionale contro Disease noi siamo membri questa coalizione
Ma lo siamo in una collocazione particolare perché abbiamo escluso l'intervento militare diretto quindi una gamba di crisi ai nostri confini che si somma all'esigenza
Di tenere conto di alcune sfide di carattere tematico penso per esempio
Al tema del rafforzamento delle istituzioni
Multilaterali penso
Ad un tema che è diventato così controverso nel dibattito di queste settimane di questi mesi che quello della liberalizzazione del commercio internazionale penso al tema di come definire una politica estera che sia a sostegno della nostra politica energetica
Nei rapporti con i Paesi fornitori con i Paesi di transito penso al tema
Della promozione del sistema paese della sostegno all'internazionalizzazione delle nostre imprese penso al tema dello sviluppo di una cooperazione allo sviluppo che sia anche uno strumento di politica estera
Penso alla necessità
Di continuare a sviluppare una diplomazia culturale
Che può fare affidamento su uno straordinario assetti proposto che è quello
Dei beni culturali ecco su tutte queste sfide
Si deve confrontare quotidianamente il Governo in una situazione in un contesto in cui
Le scelte relative alla collocazione internazionale del Paese non sono più oggetto
C'è un consenso bypartisan come forse in alcune occasioni lo sono state nel passato e per rispondere a questi quesiti che ho molto sommariamente ho voluto elencare sono qui presenti cinque autorevoli esponenti politici tre di loro
Sono stati i Ministri degli esteri negli anni recenti e i due Presidenti
Di Commissioni esteri del Senato e della Camera io ringrazio per aver accettato di partecipare a questo dibattito
Vorrei chiedere loro sulla base della loro esperienza la Farnesina è sulla base della loro esperienza alle Commissioni esteri di Camera e Senato un po'quali sono a loro avviso le sfide principali e le priorità della politica estera italiana
Ma anche vorrei chiedere a loro e questo penso soprattutto eterea ex ministro degli esteri
Una valutazione o il giudizio sugli strumenti che hanno avuto a disposizione nella loro esperienza dei ministri
Un giudizio sulla diplomazia che oggi italiana in particolare che oggi è al centro di questo dibattito un giudizio sulle risorse che sono state evocate dal presidente Serpi insomma una loro valutazione
Anche della loro esperienza alla Farnesina con questo
Concludo le mie
Considerazioni introduttive due indicazioni sulla
Sulla conduzione il dibattito io vorrei dare
Tra i dieci
Quindici minuti al massimo
A ciascuno degli intervenienti
Dopo avere concluso il primo giro prenderemo delle domande dal pubblico alcune domande la pubblico dipenderà molto dall'ora che avremmo fatto e dopo le domande del pubblico potrebbe avere un secondo giro di interventi
E comincerei
Il primo giro
Passato la parola Emma Bonino che è stata Ministro degli esteri
Negli anni due mila metri dicendomi lecco dodici ma anche avuto prima di questa esperienza una notevole esperienza internazionale tra l'altro come membro della Commissione europea Emma a Bronte
Pensiamo Massimo come voi
Ok grazia mille
Non ripeterò e utilmente l'ha fatto l'ambasciatore Nelli feroci
Una descrizione di tutti i dossier aperti e di tutte le fragilità aperte verrebbe da dire che tempo fa era tutto più facile
Tempo fa avevamo un progetto europeo ancora molto dinamico e quindi la scelta europeista
Veniva confermata senza
A volte anche scontata mentre diciamo così ma comunque era un progetto
Che stava in piedi
Oggi a me sembra un Progetto sull'orlo della disintegrazione adesso non vorrei fare la catastrofista non è neanche il mio carattere
Però francamente ogni giorno che passa non mi pare ci fa fare ci fa ben sperare diciamo da questo punto di vista
E in più il mondo ci sembra vuol forse era più semplice
Diviso in due e quindi il nostro allineamento Atlantico è stato per moltissimo tempo e continua ad esserlo senza senza discussione questo ha consentito al di là del alcuni episodi
Ho un lungo periodo di una politica estera
Molto bypartisan molto molto condivisa
Poi ci sono stati episodi di maggiore attenzione però
Tutto questo a mio avviso non c'è più e non solo per il non previsti tanto per responsabilità nostra ma perché il mondo è andato da un'altra parte
Non è più bipolare ove ovviamente ad ogni convegno ci diciamo multipolare salvo il fatto che poi il lunedì
Facciamo finta che siamo
Tornati alla semplicità degli schieramenti
E non è così basta prendere
Nelli feroci accennava al dossier mediorientale ci sono certamente influenze russe o americane ma c'è anche soprattutto nel norme il protagonismo
Violentissimo degli Stati della regione per
Un'egemonia economica strategica chiede di paesi che
Fino a dieci anni fa anni e non è che sapessi molto dove stava ricattare Pasquale forse la sua rilevanza e dopodiché però l'abbiamo anche anche scoperto quindi in questo mondo in tutto questo consesso
In questo
Rivoluzionata situazione
Qual è il ruolo di un Paese come come l'Italia
Io sono stata troppo poco alla Farnesina per
Ma qualche cosa lo vorrà dire sono convinta che n colleghi che ci sono stati più a lungo un anno di esperienza e da
Da
Condividere con voi io però volevo dire tre cosa dall'alcol poco che ho visto presso stata Primo Ministro del commercio internazionale che in qualche modo affianca ricordo una missione in Sud Africa proprio col Ministro D'Alema e altre missioni
Come appunto la politica poi la politica commerciale con un con lo sviluppo del Paese
Poi passi anche su queste strade quindi la mia
Tornando all'Italia o solamente tre cose da dire la prima spetta molto a voi oltre che alla classe politica ai giovani diplomatici eccetera
Interiorizzare ed esprimere che non c'è più differenza tra politica interna e politica estera che tutto questo è
Superato fittizio è chiaro che ci sono competenze che solo del del ministro che ne sono delle infrastrutture questo mi sembra evidente
Però ben grandi temi che sia il turismo che sia lo sviluppo economico che sia pace e guerra che sia l'umanitario che sia anche energetico eccetera eccetera la divisione
Tra politica interna in politica estera e secondo me obsoleta non è più così e anzi dovremmo per non parlare della politica europea che viene ancora ritenuta politica estera
Quindi c'è un aggiornamento anche concettuale che spetta a noi a voi in particolare di riuscire a
Elaborare poi a far passare tant'è vero dico solo una parola sulle risorse credo che scrivemmo col Presidente Casini di altri
Un un intervento proprio sul Bilancio non solo facendo il paragone con altri Paesi
Francia piuttosto che più o meno delle nostre dimensioni ma esattamente dicendo che se si continua a ritenere che la politica estera di un Paese ecco l'ossessione di qualche buontempone chiama girare il mondo
Possibilmente facendo niente è chiaro che poi lo zero virgola zero cinquantaquattro può anche su
Pareva eccessivo
Se diamo un'altra dimensione forse ci rendiamo conto e se abbiamo un'altra un senso a quello che è il rapporto internazionali c'è una politica estera
La seconda è che
Io ritengo che
Il vostro lavoro come mio per altre ragioni non è un
Su
Normale lavoro
Io penso che ovviamente richiede un'enorme professionalità martiri chiede qualcosa di più
La curiosità sul mondo la volontà di imparare la volontà di dialogare con gli altri
Insomma una marcia in più secondo me di di di volontà di apprendere di volontà di imparare che non sempre vedo ma non solo in un molte ambasciate
Sono sempre impressionata quando vado in giro a vedere un po'che di Promazina si
Internazionale nostro incontrano tra di loro commesse avessero poca tendenza al dialogo con il Paese
Spot ovviamente a quella classe dirigente del Paese e questo mi sembra abbastanza evidente ma voglio dire con il Paese in quanto tale tant'è vero che poi
Noi stessi ogni tanto ci sono prendiamo
Che è successo qualcosa in quel paese che secondo me bolliva da
Da parecchio tempo
Così come ho provato a dire non tutto ma insomma
Quando è stata in un luogo di lingue importante provata impararla guardate è veramente una marcia in più non è che uno deve imparare come si chiama il moldavo
Però insomma se sta in Cina piuttosto che nel mondo arabo piuttosto che in Russia fare uno sforzo di conoscenza
è veramente un dato importante di di sfumature sottigliezze che si possono capire e e tramandare infine
Sul ruolo dell'Italia io voglio affrontare solo un aspetto poi lascerò quello di
Pace e guerra ai miei colleghi ma c'è un ruolo che Alitalia si è conquistata
Ed è quella
Insomma di qualcun so squalo e
Che è riuscito ad aggregare il mondo e di cui vado molto fiera perché ne sono stata parte penso alla Corte penale internazionale oggi messa in discussione
Dal Sudafrica dal Burundi penso alla Corte ad hoc ex Jugoslavia che fu un insuccesso diciamo del
Una proposta del Governo Amato e del Governo francese
I lo Statuto fu scritto da Consiglio da Baden Sir peraltro
La Corte penale internazionale penso alla moratoria sulla pena di morte che fu vinta nel due mila e sette
All'Assemblea generale delle Nazioni Unite Ministro Massimo D'Alema
Penso persino alla
Per senza il persino penso alla campagna sulle mutilazioni genitali femminili
Che anche lì è stato
Una grande diciamo vittoria della
Nostra diplomazia con la diplomazia degli altri Paesi
E proprio in questo momento in cui anche i valori tendono a sbriciolare assi
Io vorrei che si facesse tesoro di queste cose che abbiamo conquistato tutti insieme
Opinione pubblica Parlamento Camera e Senato Governo e tutta la macchina diplomatica perché è una delle cose che noi tendiamo a dimenticare ma che nel mondo invece ci viene
Ci viene ampiamente ampiamente riconosciuto così come spero
E chiudo qui che
La la nostra attività di cui dobbiamo andare tutti fieri ed orgogliosi
Di salvare vite umane che nasce da un'iniziativa italiana del Governo letta Mare Nostrum che poi fu respinta dall'Europa brutte parole me lo ricordo bene come mi trattarono
E poi è stata ovviamente riprese poi ovviamente insomma tardivamente ripresa a livello europeo comperò costi di vittime annegate notevoli prima che si reagisce
Oggi noi siamo veramente credo Edolo dobbiamo
Al
Come riusciamo a salvare vite umane certo con l'aiuto di Frontex
Ma anche con una mobilitazione straordinaria di organismi privati
Italiani e non solo che francamente ci deve rendere orgogliosi poi certo
Abbiamo anche l'episodio triste di Goro Porrino come diavolo si chiama
Lo definisco triste cercate di capire cosa voglio dire con triste
E mi dispiace a maggior ragione perché
Questo episodio
A cancellato decine e decine di politiche di buone pratiche di integrazione
Che dalla Regione Lucania a piccoli paesi Riace capo Legnano Bergamo i progetti di Milano hanno invece integrate gli immigrati
E utilizzate tra virgolette per gestione del territorio recupero artistico insomma dando un esempio in attesa che la politica abbia tempo di occuparsene
Che la buona integrazione è certa difficoltosa ma è possibile e mi dispiace che questa
Metto ora di buoni esempi poco conosciuti sia stata in qualche modo cancellata e i loro sforzi in particolare sia stata cancellata da un episodio che arroventa il triste
Che credo non rappresenti il Paese
Ma
Ma bisogna pure sapere che o ci diamo una regolata sulla buona integrazione per difficile che sia oppure questi episodi rischieranno di moltiplicarsi e non saremo in grado di Ferrari quindi
Solo questo che volevo dire grazie
è
Ringrazio Emma Bonino per le sue parole per il suo intervento ringrazio per averci
Ricordato alcune iniziative insuccesso della politica estera italiana della diplomazia italiana
La Corte penale internazionale
La moratoria sull'esecuzioni
L'iniziativa sulle mutilazioni genitali e la ringrazio anche per le parole che ha avuto sua diplomazia italiana comprese le raccomandazioni suggerimenti e di cui
Italiani
E dalla parola ora Massimo D'Alema che è stato Ministro degli esteri e nel Governo Prodi negli anni dal due mila sei al due mila otto
Che sono sicuro che potrà portare un contributo dal suo punto di vista sulle sfide le priorità della politica estera italiana sul ruolo della diplomazia italiana assente
Grazie grazie per l'invito grazie anche per l'occasione di di li vedere
Tante persone che ho avuto modo di
Vi stimare
E con le quali ho avuto modo di collaborare in quella che è stata ce lo dicevamo poco fa con il Presidente Fini
Una delle esperienze professionali tra le varie che erano compiuto un campo politico più stimolanti di più significative anche più impegnative naturalmente perché
Insomma ovviamente
Diciamoci ci si misura con una tematica molto vasta e anche
Bisogna dirlo perché ci si confronta con una burocrazia
I diplomatici italiani
Di alto livello e quindi per l'uomo politico che si trova esercitare questo ruolo c'è anche come dire la
La percezione di essere giudicato di essere valutato
Io per esempio ho avuto la ventura di fare il Presidente del Consiglio
Palazzo Chigi per ragioni storiche e diciamo
è una sorta di accampamento di nomadi dite zitti trascorrono gran passo di gruppi nulla a che vedere con
Il senso di appartenenza di corpo talora sfiora l'elemento corporativo diciamo
L'orgoglio di appartenenza della della diplomazia chi è invece
E giustamente si ritiene
Una sorta di aristocrazia della
Della burocrazia italiana
E quindi fa piacere di incontrare le persone
Io credo che dette noi siamo stati
Non voglio prenderla troppo da lontana ma sono alla lontana diciamo ma noi siamo strada siamo stati siamo tuttora di fronte ad una sfida molto complessa riusciamo
Che oramai
Dieci i cui risultati si misurano nell'arco di un ventennio perché
Con la fine della guerra fredda via via
Un determinato ruolo
Che l'Italia aveva
In ragione della sua collocazione geopolitica
E in ragione di alcune caratteristiche particolari del nostro Paese ne cito due
Possono apparire tra di loro lontanissime diciamo la presenza in Italia
Del Vaticano
La presenza in Italia del maggior partito comunista dell'Occidente
Tutto ciò ha contribuito a
Po definire uno spazio dell'Italia nel sistema delle relazioni internazionali
Un alleato essenziale degli Stati Uniti e quindi una particolare cura
Destini Stati Uniti verso d'Italia
E nello stesso tempo
Un Paese che nel quadro solidissimo di una scelta euroatlantica
Che da un certo momento in poi parlo dalla metà degli anni Settanta è diventato una scelta unanimemente condivisa e quindi molto forte
Tuttavia
Ci si è ritagliato un suo spazio d'iniziativa
No no ovviamente ostile al suo sistema di alleanze insomma
Diciamo che ha consentito all'Italia di avere un ruolo
Più significativo di altri Paesi europei per esempio nel rapporto con l'Unione Sovietica l'allora Unione Sovietica
Che ha acconsentito all'Italia di svolge un ruolo particolare nel Mediterraneo
Anche in relazione alla politica energetica del nostro Paese che anche cogliendo le opportunità che essi
Delineavano nel momento del
Decolonizzazione
E quindi rendevano per alcune potenze mediterranee diciamo particolarmente difficile svolgere un ruolo di dialogo che per l'Italia era più agevole
E anche per l'intraprendenza di una classe dirigente
Che
Sa saputo cogliere questi spazi
Li ha saputi valorizza
Ora noi a un certo punto ci siamo trovati in un contesto completamente diverso
In cui il nostro ruolo non era più garantito da una determinata collocazione geopolitica ma dovevamo conquistarci
L'avevamo reinventa arcipelago in cui oggi naturalmente
Senza disperdere
Quel patrimonio di rapporti eccetera che si era venuto accumulando
Io ho sempre pensato che da questo punto di vista ci dovesse essere una linea di continuità con la tradizionale politica estera italiana indubbiamente diciamo
Siamo diventati un Paese meno necessario
E il cui ruolo e di peso molto di più
Dalla nostra capacità di iniziativa
Di inventiva di dalle risorse che eravamo in grado di mettere in campo
Sono soltanto le risorse di carattere politico culturale va in qualche caso le risorse militari sono indiscutibilmente uno strumento indispensabile del ruolo internazionale di un grande Paese
E insomma e ci siamo trovati a farlo per di più in un'epoca che non era più quello della
Stabilita diciamo perché nella Prima Repubblica
Se si dice ci sono stati tanti Governi ma governavano sempre gli stessi insomma certi c'era una sostanziale stabilità parliamoci chiaro
Ma io in una fase in cui l'alternanza al governo ha portato con sé anche inevitabilmente tensioni il rischio del venire meno di una politica estera nazionale
Nel senso di unanimemente condivisa interne alcuni momenti abbiamo avuto frizioni
Significati
Ora
Siamo riusciti in questo emendamento e questo grande interrogativo cioè io penso che la diplomazia italiana ha compreso la novità
Della falsa
E
Anche compreso che questo richiedeva una
Una modernizzazione della nostra diplomazia pensiamo per esempio a come il tema della diplomazia economica
è diventato fondamentale
E come
Questo ci ha messo in competizione anche con nostri tradizionali alleati
Anzi in particolare
Dice applica competizione con i nostri alleati diciamo anche perché noi siamo alle Atti del mondo occidentale quindi delle grandi potenze industriali eccetera e sono i nostri
Primi e principali competitori quindi
Diciamo questo a ha richiesto alla
Nostro apparato
Un
Un adeguamento
Che spesso è avvenuto anche in un con scarsità di risorse e quindi questo diciamo lo rende particolarmente meritorio
Particolarmente merito cioè
Affidato più alla
Qualità anche capacità di iniziativa dei singoli diplomatici che non
Ad una effettivo potenziamento diciamo dell'investimento sulla politica estera e
E
E quindi un adeguamento delle strutture se noi pensiamo appunto a quello che spendono certi Paesi altri Paesi
Europee
Diciamo nella politica internazionale
Ci siamo riusciti
Abbiamo avuto momenti in cui proprio la capacità di iniziativa italiana l'assunzione di responsabilità
Quindi diciamo ci ha consentito di giocare un ruolo di primo piano
Io ne ricordo alcuni perché sono legate alla mia esperienza ma non perché
Ma che siano anche altri diciamo indubbiamente abbiamo giocato un ruolo importante nei Balcani
Indiscutibilmente dice
Nella stabilizzazione dell'Albania
Dove
Abbiamo conquistato diciamo una credibilità
Nelle responsabilità che ci siamo presi nelle diverse missioni internazionali fino a quella
Drammatica
Della partecipazione alla guerra nel Kosovo
Che ha visto decisamente un upgrading del nostro Paese
Che è
Diciamo
Assunto a
Ad una responsabilità pari a quella delle grandi potenze perché noi siamo stati insieme alla Francia e Regno Unito agli Stati Uniti eccetera fra quelli che
Hanno dato un maggiore contributo quel conflitto perché poi dopo
Infatti assunto una responsabilità primaria nella
Pacificazione nella KFOR eccetera
Indubbiamente
Abbiamo cercato di rilanciare un nostro ruolo nel Medioriente io per quanto riguarda le ricordo la vicenda del Libano iniziativa
Ma diciamo questi momenti di
Protagonismo italiano sono di pesi molto dalla
Capacità di iniziativa
A mio agio non c'è dubbio per
Del
Certi aspetti posso trovare discutibile modalità acché
Il Governo di centrodestra il Presidente Berlusconi hanno giocato per esempio un ruolo importante nel dialogo tra la NATO Larousse questo indiscutibile insomma ha fatto un passaggio in cui
C'è stato un protagonismo italiano diciamo che che
Si è trattato di momenti
Legati ripeto ad una
Capacità di iniziativa del nostro Paese
Che
Tuttavia
Diciamo un po'i richiede
Risorse no
Insomma l'impegno nei Balcani è stato un impegno estremamente rilevante oneroso diciamo tuttora
Mantenere la guida di una missione internazionale delle Nazioni Unite
Significativa come quella
Al confine fra Libano Israele è un impegno
Diciamo che dal punto di vista
Proprio delle risorse e delle risorse umane e materiali non è affatto un impegno secondario
Devo dire che in questo tipo di missioni internazionali apprezzato molto positivamente non soltanto l'attività politico diplomatica
Ma anche direi una particolare qualità e
Predisposizione delle nostre Forze armate a svolgerle missioni di peacekeeping
Qualcosa chi
A chi fa aree persino con i caratteri degli italiani
Diciamo comunque è indubbiamente una
Una specializzazione
E italiano né capacità
Cioè di
Tenere insieme l'elemento militare con una
Diplomazia delle Forze armate diciamo una capacità di
Gestire rapporti
Anche lungo frontiere molto difficili diciamo in cui le nostre forze armate si sono rivelati uno strumento di grande flessibilità pure
Nella relativa scarsità di mezzi rispetto ad altri Paesi uno strumento importante della politica estera del nostro prego
Oggi ci troviamo in una situazione in parte
Mutata e assai preoccupante per le ragioni che sono state ricordate
è nell'introduzione di Nelli feroci e
C'ha posto diverse questioni
Si tratta di vedere
In questo nuovo contesto somma
Quali possono essere le scelte che caratterizzano un ruolo Italia
Allora
Se il contesto è
Quello di una crisi del Progetto europeo diciamo le cose come sta io
So non vorrei evocare la parola disgregazione insomma
Alla fine io non credo diciamo
Che
Penso che alla fine i vantaggi dell'Unione europea siano talmente preminenti diciamo che
Non
Però il rischio di una stagnazione conflittuale di una
Diurna difficoltà ad agire di una progressiva disaffezione del diffondersi di forme diverse di populismo tutto questo c'è
Ora io ritengo sinceramente che in questo contesto il ruolo dell'Italia dovrebbe essere quello di rilanciare con grande forza
Il cuore della nostra ispirazione europeista
Noi siamo
Un grande Paese europeista
Che ha
Avuto dell'Europa una concezione che non è stata fondamentalmente intergovernativo
Non può essere obiettivo dell'Italia l'indebolimento delle istituzioni comuni dell'Unione
Non mi riferisco a vicende del giorno o perlomeno non mi riferisco modo approfondito diciamo maldicenze peggio
Non risponde all'interesse nazionali
Perché pensare di giocare le nostre carte
In una visione prevalentemente intergovernativa dell'Europa
Pensiamo pensando magari che le difficoltà francesi o la break sindaci consenta loro di avere una posizione privilegiata eccetera
è una visione a mio giudizio sarebbe una visione illusoria e di conto che il mio voto
Noi dobbiamo puntare su
La vera risposta strategica è un salto di qualità nel processo di integrazione a
Che
Attraverso la scelta
Di affidare
Questo salto di qualità
Ad una cooperazione rafforzata con i Paesi disponibili a fare
Non non mi spaventa
Mi spaventa più la stagnazione delle due velocità
Che due velocità solo due velocità
La stagnazione ed zero velocità
E noi sappiamo
Dove c'è stato disegnato dai nostri maestri che se l'Europa sta ferma in realtà va indietro
Ho finito
La seconda questione e non ne parlo perché
Potrebbe essere diciamo
Perché è perché in parte stiamo cercando di farlo diciamo è il ruolo che noi potremmo cercare di aprire
Nel tentativo di
Avere una politica attiva verso la Russia che consiste da una parte nel rassicurare la Russia rispetto ai timori di accerchiamento diciamo che rafforzano il nazionalismo
E che rafforzano diciamo le spinte più negative presenti in Russia e dall'altra parte di essere intransigenti però sui temi che riguardano i diritti umani libertà dell'informazione
Andrebbero i russi non andavano provocati con gli scudi antimissili mandavano incalzati quando facevamo le stragi in Cecenia diciamo
Noi abbiamo rischiato di fare l'opposto di quello che si doveva fare
A mio tra
E infine c'è un'enorme questione che riguarda il rapporto tra l'occidente e mondo arabo secco
Sono stati compiuti tantissimi errori
Ma e chiaro che
La cosa fondamentale da fare per combattere li SIS
Era rafforzare uno schieramento mussulmano che compatta il fondamentalismo religioso il terrorismo che ne deriva
Non è lo scontro diretto lotta all'occidente ed Islam è contrario
è isolamento
Delle componenti più estremiste quindi c'è un enorme lavoro da fare
Dentro il mondo islamico
Io credo che noi qui abbiamo uno specialismo diciamo non so
Fino a che punto ne facciamo uso
Non lo so pongo un interrogativo io penso che si potrebbe fare di più e meglio grazie
Grazie
Grazie al Presidente D'Alema grazie anche per averci ricordato che in questo contesto internazionale ci sono margini per iniziative
Vicino a ricordate alcune particolarmente significhi negli anni scorsi pensano iniziativa in Kosovo iniziativa in Libano la stessa iniziativa
Che ha portato alla creazione del monitorasse a Council in altra epoca purtroppo e che quindi anche in questo contesto e le indicazioni sono avvenute chiaramente nella parte conclusiva del suo intervento ci sono margini terza iniziative italiane
La parola ora a Gianfranco Fini che è stato Ministro degli esteri negli anni dal due mila quattro che dal due mila sei dai
Si buon pomeriggio ringrazio anche io
In modo sincero
Non sono formule d'uso sin ma è per aver organizzato il convegno ovviamente anche per avermi invitato a partecipare
Cercherò di rispondere alle domande che
Ci ha posto una di feroce riprendendo però alcune delle suggestioni che sia Emma Bonino che Massimo D'Alema annotato alla platea e
Dico subito che
A dimostrazione della oggettiva qualità della diplomazia italiana siamo qui chiamati a discutere e di un quesito che forse sono distratto io
Non sembra preoccupare più di tanto la politica
Vale a dire questo è il quesito qual è il ruolo del nostro Paese in uno scenario internazionale che come è stato detto in rapida e costante evoluzione
Se lo scenario internazionale fosse stabile forse in qualche modo quello che per anni ci ha accompagnato la politica potrebbe anche dedicarsi con una grande interesse ad altre questioni ma visto che ci troviamo in me
In uno scenario internazionale estremamente in movimento e
Spero di sbagliare nella mia previsione quindi spero di essere eccessivamente pessimista
Ci troviamo in uno scenario in cui
Nel prossimo futuro ci possono essere all'orizzonte nubi molto molto onere per l'Italia per l'interesse nazionale
è certamente positivo che la diplomazia interno di se stessa nella speranza che la politica raccolga l'interrogativo e
Fornisca anche qualche risposta
Parto da questa considerazione per dire anch'io come hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto che tra i tanti impegni che nel corso di un lungo curriculum politico può capitare di assolvere
Quello di guidare la Farnesina di essere
Il primo inquilino della Casa certamente il più impegnativo ma al tempo stesso anche il più
Carico di soddisfazioni si diceva prima trent'anni di Parlamento Parlamento europeo Presidente della Camera ma io non ho mai studiato tanto come in quei due anni alla Farnesina
Perché se ai l'onore ma anche l'onere di rappresentare il tuo Paese in un contesto internazionale beh non è che ti puoi dedicare così
En passant alla lettura del dossier studiare e approfondire la qualità lo diceva il presidente D'Alema della burocrazia nell'ambito della diplomazia è certamente di grande livello
Dico pubblicamente quello che dicevo a molti tra di voi nei colloqui informali o privati che credo comunque che sia
E non indispensabile che il potere politico quindi
Il ministro di turno si studia legga ma non si limiti a prendere atto di quello che in qualche modo ci sia seguito sì Mattia su a volte le indicazioni che l'esecutivo in quel momento ritiene necessarie per garantire l'interesse nazionale
E nella mia esperienza ho avuto modo di verificare che il rapporto che si crea con la diplomazia
è un rapporto tanto più proficuo quanto più il Ministro e quindi a nome del Governo in raccordo col Parlamento è presente incisivo e in qualche modo attivo la politica internazionale non può essere soltanto giocare di rimessa
Negli scenari internazionali in ragione delle scelte degli alleati
E finite questa brevissima introduzione arrivo al cuore del mio ragionamento che ripeto spero
Venato da un pessimismo fuor di luogo lo spero ma la ragione mi induce a
Considerare tutt'altro che irrealistico quello che mi accingo a dire riprendendo quello che ha detto subito già nell'introduzione Nelli feroci e poi ha ripreso la password da Massimo D'Alema
Siamo entrati in una fase storica profondamente diversa non solo rispetto a quella
Del muro di Berlino ma rispetto a quella di quando noi eravamo i Ministri degli esteri
Non ripeto cose dette ma oggi continuare a pensare che
L'interesse nazionale
Debba essere tutelato all'interno di quella
Politica
Convintamente europeista che l'Italia affinché i Trattati di Roma a fortemente voluto e per certi
Aspetti imposto continuare a pensare che questo sia possibile temo che significhi a lungo andare velleitarismo
A scanso di equivoci
Non la reputo una ipotesi positiva come contrario altri esponenti politici dicono
Io la considero per l'interesse nazionale un'ipotesi profondamente negativo comunque foriera di aspetti negativi ma realismo impone di dire
Che quell'aria di sovrani ISMU chiamiamolo così
Che già ha portato contro ogni previsione logica
I sudditi di sua Maestà
A voltare le spalle già l'Unione Europea quell'aria come dire di sovrani ISMU possa scavalcare la manica e
Arrivare rapidamente nel continente
Platea troppo avveduta perché io
Debba ricordare che già tutto il due mila diciassette sarà un anno in cui nella migliore delle ipotesi non accadrà assolutamente nulla in termini di rilancio del progetto europeo perché fin quando non votano i francesi i tedeschi
Figuriamoci se si muove qualche cosa
D'Alema usato l'espressione
Stagnazione
Anch'io credo che non ci sia in atto una disgregazione ma
Qualche cosa di più c'è una invalsa mansione
Una invalsa mansione che fa sì che
Qualche fotografia di grande valore simbolico a costo zero una ventottenne
Si possa e si debba fare ma che l'atto successivo sia una serie di vertici negativi come quelli di Bratislava
Per ragioni note
Perché dai due referendum quello francese quello olandese il progetto
Di una integrazione europea basata
Sulla
Condivisione crescente di quote di sovranità
è retrocesso
E oggi l'Unione europea e di fatto
Non guidata ma paralizzato nei vertici e dei mezzi dal metodo intergovernativo
Il che pone
Una questione secondo me è di carattere culturale
Alla politica che ripeto mi sembra un po'distratta e certamente anche la diplomazia
Dove termina l'interesse nazionale
Che è sempre legittimo
Ed è compito di qualsivoglia governo
Credo di qualsivoglia colore tutelare l'interesse nazionale
Affidandolo nell'ambito delle relazioni internazionali alla diplomazia dove termina l'interesse nazionale i deve comincia a quello che viene chiamato i cui sommo nazionale
Io ero non sarei in grado con un tratto di penna di dire dove termina l'uno e dove comincia l'altro
è chiaro che le sensibilità politiche possono spostare avanti o indietro l'asticella
Ma siamo in una fase storica in cui anche alcune questioni che fino a ieri sembravano pacificamente da tutti condivise oggi sono tornate ad essere profondo motivo di divisione
E comportano una andare
A zig-zag per certi aspetti o peggio ancora ad una paralisi di azione
Anche qui non mi dilungo negli esempi ma è di tutta evidenza credo che se l'Unione europea
Non riesce ad essere se stessa
Nell'ambito di una politica estera comune e nell'ambito quindi una politica militare comune
Poi è chiaro che a fronte di fenomeni
Come quelli che stanno
Devastando il Mediterraneo incendiando il mondo arabo e musulmano cambiando l'aspetto
Della carta geografica constati in disfacimento con spinte nella tribale di con
Sommovimenti che fino a qualche tempo fa erano del tutto imprevedibili è chiaro che se poi l'Unione europea non c'è
Perché non è in grado di individuare
Un minimo comun denominatore di una politica estera e in questo scenario di una politica militare e di tutta evidenza che poi diventa difficile rispondere alla domanda
Ma il mio interesse nazionale di Paese profondamente calato nel Mediterraneo e quello di
Auspicare lo faccio
E di attendere che l'Unione europea si risvegli batta un colpo o in questa fase il mio interesse nazionale prendere atto
Che lo scenario certamente auspicabile di un protagonismo europeo rischia di essere di là da venire sempre che arrivi il giorno in cui sarà rilanciato un protagonismo europeo è certamente vero che
Noi dovremmo
Ritornare nella logica che animava
La convenzione di presieduta da Giscard d'Estaing ebbi l'onore di guidare la delegazione italiana uniti nelle diversità tra la parola d'ordine dalla immobilizza
Ma oggi
I Paesi europei non sono uniti nella diversità oggi sono divisi nelle difficoltà
E a ben vedere non sono divisi i cittadini
Perché un francese al pari di un italiano al pari di un tedesco ha più o meno gli stessi identici problemi in questa fase di diversità
Il costo di una crisi economica senza precedenti disagio sociale
La psicosi di massa che si sta determinando a fronte di un fenomeno biblico e imprevedibile quali immigrazioni che anche numericamente ci riportano indietro di secoli
C'è una unità sostanziale tra i cittadini europei c'è una
Sostanziale divisione tra le classi dirigenti europee
E io non credo che questo dato di fatto cambi rapidamente tutti devono fare in modo che ciò accada ma ma
Non neghiamo gli occhi non chiudiamoci gli occhi ogni qualvolta e questa è la democrazia si pronuncia il popolo sovrano
Il barometro va in direzione opposta rispetto agli ospiti
Credo che anche in una Paese
Storicamente molto solido nella divisione del consenso tra le due grandi famiglie
Penso alla Repubblica federale tedesca se c'è tanto attese preoccupazione per l'esito delle
Elezioni del due mila diciassette ed è e campanello d'allarme che suona alto e forte cosa voglio dire con tutto ciò
Che noi dobbiamo essere in qualche modo previdenti
Magari
Correndo il rischio di fare un'analisi che spero spero non corrisponda poi alla realtà e nell'ambito di un'analisi e quindi di una preveggenza ci si debba interrogare su questo scenario
Se l'Italia di punto in bianco si trova ad agire non per sua responsabilità o per sua scelta ma perché il contesto cambia radicalmente
Non più nella logica
Multilaterale non più all'interno di una solida inteso europeista
Fosse stato eletto Trump
Uso questa espressione perché mi sembra che ormai sia ipotesi estremamente remota ma figuratevi quanto sarebbe vero quello che dicendo se con l'elezione di Trump persino l'amato fosse stato derubricato come stampa detto se la vedano gli europei noi americani
Ritorniamo nella logica pre bellica scenario che non accadrà ma
Lo scenario della imbalsamato Sirone barra morte lenta dell'Unione europea
Cioè
Non vorrei che l'Italia di punto in bianco lo scoprisse fosse poi impreparata cominciamo a ragionarci o altro
Cosa vuol dire agire con la logica della media potenza
Non siamo una grande potenza ma non siamo nemmeno l'ultima ruota del cargo media potenza
E giustamente voi chiedete a chi ha avuto esperienze politiche
In quali scenari
Anch'io condivido quello che è stato detto non c'è ombra di dubbio che il primo luogo di essere l'intervento del mar Mediterraneo per mille ragioni
E accanto a quello che è stato detto e non ripeto lancio qualche suggestione cosa vuol dire un'Italia medio potenza nel Mar Mediterraneo vuol dire tante cose
Vuol dire anche far tesoro secondo me di una peculiarità storiche italiane vale a dire non aver avuto nel passato esperienze di tipo colonialista
Se non per
La Libia dal mille novecentoundici e l'avventura in Etiopia dal trentasei al quarantatré
Non siamo la Francia la Gran Bretagna che quando si confronta con il mondo arabo e con il Medioriente ha sulle spalle l'onore
Ma anche l'onere del colonialismo
Noi siamo un altro Paese a questo punto di vista e
Qualcuno dice una sua fissazione credo al contrario che sia una prospettiva di lavoro nell'ambito di questo rapporto privilegiato che l'Italia può avere nel bacino mediterraneo che certamente il punto di sbocco anche naturale anche geografico
Valutare
è stato detto tutte le opzioni che può dare la preparazione dei nostri militari nelle azioni di peacekeeping la capacità dei nostri imprenditori
Il interscambio culturale che c'è
Basta guardare la stratificazione la contaminazione culturale anche col mondo arabo nel passato non penso solo alla Sicilia ma nell'ambito di questa azione
Da medio potenza quindi guardando ad un legittimo interesse nazionale inattesa che ci sia un interesse europeo più ampio e capace quindi di sottolinearne ancor di più la valenza
Io credo ecco la proposta che la politica e quindi con il supporto della intelligenza della preparazione della professionalità della diplomazia
Dovrebbe interrogarsi sulla
Possibilità per il nostro Paese di divenire un modello
Nel rapporto col mondo arabo musulmano per un diverso modo di integrazione dell'Islam europeo
Più nel dettaglio senza dilungarmi chi ha studiato queste questioni ma se fosse rimasta ci potrebbe insegnare tanto
Sa perfettamente che i due modelli l'assimilazione ISMU francese e il multiculturalismo britannico oggi mostrano l'accordo per tante ragioni
A me piacerebbe da italiano
Che la politica al mondo culturale la diplomazia gli ambienti in qualche modo più sensibili all'interesse nazionale e quindi al futuro del Paese si interrogasse lo su come poter rappresentare
Una moderno integrarsi di integrazione che non ricalca pedissequamente meno assimilazionismo francese
Che viene messo in discussione anche da coloro che fino a qualche tempo fa non erano i paladini quando mi capita di parlarne chiedo scusa per la digressione politica con amici vicini all'ex Presidente Sarkozy
Anche per la competizione in atto con Marina perenne mi sento dire da quegli amici noi dobbiamo riflettere sul fatto che se tu sarà di chi una identità oltre tendi che quell'identità che quella dei padri venga cancellato a cui ci si effettivi integrazione ma
Non so se Fassino D'Alema mi corregge mi smentisce
A riprova di quanto è vero questo ragionamento negli ambienti laburisti britannici si discute come del fallimento speculare del multiculturalismo
E allora è un'utopia
Io non credo e spero di no e il tentativo di alzare un po'livello della politica credo che la diplomazia abbia bisogno di una politica che non si limita all'ordinaria amministrazione cerca di volare alto anche per dare il meglio di sé
Valutare
Come una media potenza come l'Italia possa giocare un ruolo diverso da quello del passato in questo scenario
Mediterraneo in questo rapporto estremamente complesso col mondo arabo musulmano in una fase storica è stato detto in cui ha
Certezze che fino a ieri sembravano granitiche vengono meno
Quando ero ministro
Ma valeva per D'Alema per la Bonino
Il rapporto con una anca era il rapporto che in qualche modo si privilegiava nell'ambito
Dei parti
Di spiegazione ogni giorno identità musulmana
Anche se non è certo questa la sede per ricordare che un turco non è un arabo quanta ignoranza ogniqualvolta poi si sente parlare di cose che non si conoscono perché anche l'aveva fatto domanda di entrare nell'Unione europea perché c'era un grande progetto dietro
Oggi
E di tutta evidenza che Erdogan non guarda a Bruxelles quarta Mosca
Ed è assai più timoroso di entrare in rotta di collisione con Putin
Per quel che riguarda la lotta al terrorismo quel che accade in Siria piuttosto che di entrare in rotta di collisione con Bruxelles per la tutela dei diritti dall'uomo o per la libertà di informazione cambiato davvero rapidissimamente quasi tutto in questo scenario mediorientale
Ecco un Paese come l'Italia potrebbe giocare un ruolo autonomo
Da media potenza se
La lancetta della storia dovesse portare ad un ritorno del suo familismo e ad un indebolimento progressivo della politiche multilaterali
Altra suggestione mi taccio
Abbiamo una tu che non abbiamo utilizzato al modo forse più efficace
E questo credo che sia in qualche modo uno dei
Paradossi che la storia a volte è presente oggi siamo in presenza di una emergenza che quello dell'immigrazione noi che siamo
Il Paese europeo media potenza che maggiormente ha conosciuto nel passato il Camera tragedia della e immigrazione
L'atto di cui disponiamo e il ruolo che le comunità
Italiani alcuni discendenti di italiani nel mondo
Sono i discendenti di quei migranti che arrivavano al porto via di Sky
Che lo sapete perfettamente meglio di me oggi sono saliti nella scala sociale dei Paesi che ospitarono i loro nonni
Ma rimangono orgogliosamente legati alla Madre Patria
In una fase storica in cui le risorse finanziarie su quel che sono in cui il commercio con l'estero e un grande volano in una fase storica in cui un Paese appunto che media potenza che si considera tale se viene meno una logica multilaterale o se comunque si attenua deve giocare a carte che ha ecco io credo
Che valorizzare quelle comunità e quindi per ristabilire dei contatti
Che a volte vengono cercati
E magari
Cadono nel vuoto per insensibilità possa significare da parte nostra disporre di una leva in più nello stesso momento in cui e concluso così a scanso di equivoci
Dovesse verificarsi lo scenario negativo che io dipinto fin dall'inizio uno scenario ripeto che non auspico ma che è possibile e non solo perché molti lo visitano quello scenario ma perché ci son delle dinamiche
Spero di sbagliarmi che si sono messi in movimento e che lasciano prevedere che possa accadere quello che non vogliamo ma che magari dietro l'angolo grazie
Grazie grazie al Presidente Fini
Particolare per averci ricordato le responsabilità e il ruolo di una media potenza come l'Italia sia nel contesto europeo che nel contesto
Mediterraneo
Ora dopo aver ascoltato la testimonianza
Significativa importante vitrea ex ministri degli esteri
La parola passa chi la possibilità di osservare
La politica estera da un osservatorio privilegiato che è quello delle Commissioni esteri
Il senatore di Camera quindi
Passo rapidamente la parola al presidente Casini so che
A impegni che purtroppo renderanno l'intervento molto grave se lo ringrazio finora grazie USA è un saluto e perché ci tenevo ad essere qui presente anche se oggi pomeriggio abbiamo alcuni impegni che riguarda il Sud America ma penso che non possiamo dimenticare Sudamerica anzi dovrebbe essere una delle priorità da rilanciare dunque
è stato detto tutto molto cose anche in contrasto tra loro ma comunque molto stimolanti penso che ci vorrebbe molto tempo per approfondire questo
Ad esempio rispetto all'ultime considerazioni che Gianfranco faceva adesso
Mi viene in mente quanto il nostro Paese più di altri Paesi né il multilateralismo ossia profondamente
Comprende Prato
Questa svolta che tu diciamo così provocatoriamente evidentemente
Chiedete litighi di
Di pensare
Veramente per l'Italia significherebbe un ripensamento trecentottanta gradi pensate che noi abbiamo
Militari in Afghanistan in Iraq ebbene se non fosse perché crediamo profondamente al multilateralismo evidentemente sulla scala di priorità delle nostre precedenze dovremmo di locali da qualche altra parte
Io però mi limito a dire pochissime cose la prima
Abbiamo sentito qui ministri di destra di sinistra di diversi
Governi
Che tra di loro sono stati anche i Governi e maggioranze e minoranze in competizione negli ultimi trent'anni
Eppure
I grandi pilastri della politica estera italiana ci sono stati portati avanti congiuntamente
C'è un filo che qualcosa di più che un
Un filo labile che unisce profondamente le scelte di politica estera italiana
Tu parlavi della Turchia adesso noi siamo quel Paese
Che con Prodi come con Berlusconi ci siamo coerentemente preoccupati sempre di tenere aperte le porte dell'Europa la Turchia
E quando Chirac e Schroeder nel due mila tre fece una scelta diversa l'Italia subito quella scelta scelta che a mio parere ma sarebbe lungo spiegare le ragioni non lo faccio
Si dimostrò errata perché la scelta giusta era la nostra che coerentemente è stata portata avanti dagli uni ed agli altri in continuità con la politica estera
Pensiamo all'approccio con l'Iran
La stessa cosa noi abbiamo lavorato perché l'Iran rientrasse a pieno titolo nella comunità internazionale
Pensiamo al rapporto con la Russia Pratica di Mare non è un'eccezione il tentativo di evitare quello che sta capitando oggi
Che una parte dei Paesi neo associati all'Europa si dimostra nostalgico della guerra fredda e sostanzialmente vuole riproporre la politica di vent'anni fa nei confronti della Russia noi non siamo nostalgici quei periodi
E pensiamo che nel momento in cui la priorità e lottare contro il terrorismo l'Italia delle porta temere aperta la strada di un rapporto con la Russia ebbene affatto il Governo Renzi in questi giorni a cercare questa porta di non chiuderla
In modo irreparabili
Pensiamo alla politica del Mediterraneo
L'Europa non ha
Una politica di vicinato con il Mediterraneo abbiamo fatto molte chiacchiere sul Mediterraneo realtà atto una politica
Di vicinato con i Paesi nord orientali ma quello del Mediterraneo sì rivela sempre di più o la soluzione dei nostri problemi o il problema dei problemi
E non credo che reclutare qualche nuovo agente
Diciamo così di protezione vedi accordo tra e la Germania e Erdogan
Non post possa essere la soluzione del problema può essere la soluzione del momento
Come è stato Gheddafi la soluzione del momento per l'Italia perché ero un regolatore
Aprile chiudeva rubinetto ora in certe circostanze è importante che qualcuno lo posso chiudere ma
Poi che poi sappiamo su che basi questo reclutamento avviene non penso che su una cosa che ci può rassicurare per il futuro
Per cui una politicamente rane
E vorrei dire anche una cosa Germania e Francia
Una politica che sempre in Europa nei momenti migliori ha visto l'Italia associata la Germania la Francia senza essere UA vede gelosie
Per questo rapporto bilaterale
E senza solo però sottovalutare il ruolo che noi potevamo apporre in questa dinamica triangolare
L'Italia non può sopravvalutata se la cosa più partitica e ridicola nella politica internazionale che un Paese si sopravvalutati
E anche quello che si sottovaluti noi non siamo un Paese trascurabile
Ma dobbiamo avere ben presente e direi che le votazioni dell'ONU ci hanno richiamato duramente a questa realtà i limiti anche del nostro peso internazionale
E anche le ragioni spesse volte tutto italiane che ci portano ad avvenire un qualche passo di lentezza rispetto a questa presenza nello scenario internazionale
Io vorrei
Dire a a a Nelli feroci che l'altro giorno quando ha presentato il rapporto dello IAI questo rapporto di sondaggio nei confronti dei cittadini
Va meditato questo sondaggio perché i nostri cinque dei nostri cittadini matura profondamente un disamore verso l'Europa cosa che capita in tutti i Paesi europei ma nello stesso tempo alla domanda finale
Come si pensa di risolvere la grande questione le grandi questioni che i Paesi europei hanno di fronte
I cittadini danno
E indicano nell'Europa l'unica possibile soluzione
Sono due aspetti che apparentemente sono contraddittorie realtà i cittadini bocciano un'Europa che è attenta i decimali ma non ricollocamento di gli extracomunitari
Nel momento in cui la gente avverte che il tema dell'immigrazione il tema prioritario è quello che
Tocca con mano giornalmente nelle città girando per le strade
Però nello stesso tempo la gente ha la consapevolezza che senza l'Europa nessuna delle grandi sfide come quelle della sicurezza
Come quella del rapporto con il mondo islamico può essere efficacemente affrontato allora secondo me la politica estera italiana deve ripartire da cui
Ripartire da una centralità del rilancio della questione europea io francamente faccio fatica a ad accettare sostanzialmente una logica
Diciamo poiché la situazione così richiediamo nella subordinate Eric e ripensiamo una diversa tipologia di approccio d'Italia nulla Vito
Vedo questa metamorfosi molto
Difficile e credo comunque che il compito nostro di classe dirigente sia quello di rilanciare per quanto è possibile l'Europa accerto anche
Accettando la dinamica dei tempi morti che si avrà in attesa delle elezioni francese e Tedesco
Voglio dire l'ultima cosa sindacato
L'Amministrazione della Farnesina che io non ho mai avuto il privilegio di toccare con mano come identiche i colleghi che sono qui
è esempio di lealtà istituzionale e di terzietà
Vero salvo in qualche momento buio mai di servilismo rispetto alla politica
Il presidente Cicchitto ed io abbiamo fatto il possibile per
Tutelare
Vorrei che queste parole fossero venti capite da chi ha orecchi per capirle
Per tutelare la specificità della carriera diplomatica nell'amministrazione dello Stato italiano
Abbiamo fatto il possibile qualcuno ci ha detto anche delle altre amministrazioni un po'gelose che avevamo fatto troppo adesso il Governo che non deve deludere i suoi diplomatici
Perché
Non basta un impegno morale del ministro pro-tempore
L'impegno morale del Ministro pro tempore dell'amministrazione della Farnesina è senz'altro encomiabile e tutti noi lo applaudiamo dal Parlamento e credo dalla carriera però
Voi sapete che quando si deroga un principio
Non c'è buona intenzione che regga
Allora poiché la forza dei ministri anche quella di stare in Consiglio dei Ministri
Quello che deve fare il ministro è chiaro
Non abbiamo fatto la nostra parte adesso mi deve fare la sua grazie
Grazie
Grazie al presidente Casini per le sue parole per averci ricordato quegli elementi
Di continuità e di conti divisione nella politica estera che hanno caratterizzato l'alternanza dei vari Governi di centrodestra di centrosinistra
Nel segno appunto di una continuità credo poi che l'accenno all'impegno suo personale del Presidente Cicchitto e la tutela della specificità della carriera diplomatica sia stato particolarmente apprezzato
Dall'uditorio io oggi pomeriggio la parola ora presidente Cicchitto grazie Presidente
Ma io parto da
L'osservazione iniziale della Bonino
Quella in cui dice che oramai sempre di più la politica interna la politica estera sono non distinguibili sono intrecciate e da un'altra appunto detto poco fa da Gianfranco Fini
Nel senso cioè
Che lei spera vostra esperienza l'esperienza di vostra di ministri degli esteri
Secondo me è un'esperienza che va
Ricordata come memoria storica e perché siamo in tempi in cui la memoria storica viene anch'essa diciamo così dimenticata o rottamata però
Tutta questa esperienza fa parte del passato
Nel senso cioè che
Voi avete vissuto dei momenti anche assai difficili e drammatici
D'Alema
Evocava il Kosovo e così via ma questi
Momenti secondo me
Avevano tuttavia una logica che era una logica molto migliore di quella che stiamo vivendo oggi
Che è una logica totalmente diversa
E chiedo scusa ma
Vorrei spendere un minuto da uno da un po'punto di vista annuncio politico ma economico perché da lì che secondo me discendono tante cose nel senso che la globalizzazione
Che era che era stata come dire presentata prego paradossalmente in modo trionfalistico da due scuole di pensiero
Con le valutazioni poi di segno opposto
Quella neoliberista e quella mia un marxista che entrambe
Dicevano che sarebbe stato l'ennesimo trionfo dell'occidente in un caso per come dire per il
Esprimere la gratificazione in un altro caso per condannarla queste due ipotesi sono entrambe saltati
Nel senso che la globalizzazione e l'affermazione non di tutti Brix ma di un paio di rischi mi riferisco in primo luogo la Cina e in parte all'India
Hanno cambiato tutti i termini della questione e
Sovvalli radici
Della
Del fatto che
Rispetto alla globalizzazione l'Europa si è rivelata l'aria debole e rispetto ad essa e l'Italia ancora più debole rispetto a questa debolezza dell'euro
E sul terreno della globalizzazione per un verso gli Stati Uniti
Con mille contraddizioni nella politica estera però per quello che riguarda la politica economica e produttiva
Stanno manifestando una grandissima forza di innovazione tecnologica di sviluppo e così via e peraltro verso
La Cina sta manifestando un intreccio che non era
Intatto soltanto dai suoi bassi costi dal
Dalle
Dal fatto che non rispetta la concorrenza e così via ma insieme a questi elementi tuttavia
Esprime
Anche capacità tecnologica e affida
Ad una dimensione espansiva espansionistiche a specialmente di tipo economico c'è poi un risvolto invece di tipo politico militare
Che attiene soltanto
A atte quello che riguarda per quello che riguarda il Mar della Cina
Però se noi pensiamo che la Cina
Nell'Africa sta diciamo così
Emergendo in modo così forte e
In modo atipico perché addirittura esporta quindi ci mila lavoratori per esempio dimostrando una dimensione che è totalmente diversa da quella che
Potevamo potevamo prevedere rispetto a questo rispetto
Alla
Agli se acquista forza tecnologica degli Stati Uniti
E a questa forza insieme politica espansiva ma sul piano economico della Cina l'Europa a registrato dei diciamo così
Una contraddizione e delle difficoltà molto ma molto marcate
E la il e e la riapertura di una contraddizione al suo interno che se non viene superata è sciolta rischia di portarla da ad alla disgregazione e da questo punto di vista quindi si giustifica anche
Il fatto che e
Come dire l'Italia ma non solo l'Italia
Giochi una carta anche di contestazione rispetto
All'andamento prevalente della politica economica europea perché noi siamo stretti in un
Dette in un paradosso micidiale
Che per un verso
La linea sostenuta in modo irresponsabile ma fortissimo dal punto di vista demagogico dell'uscita
Del del dell'euro dall'Europa e dall'euro sarebbe una tragedia però la permanenza in queste condizioni
Nell'Euro in Europa presenta delle estreme difficoltà che poi vediamo
Nella diciamo così espansione
Dei venti tutti i populismi di destra di centro di sinistra che emergono e da obiettivi dati e obiettivi punti diciamo così deboli
Ma c'è un'altra questione questa si gioca politica
Che rispetto alla quale io ho un parere totalmente diverso da quello che è stato espresso poco fa da Pier Ferdinando Casini
Nel senso cioè
Che
A mio avviso sarebbe sbagliato leggere quello che sta avvenendo come una fraintendimenti fra intesa riproposizione della guerra fredda
Non è così non è un fra il
Una fraintesa riproposizione dalla guerra fredda ma
Non c'è dubbio che
Anche per errori dell'Europa degli Stati Uniti e così via
D'Alema evocava un aspetto in un certo senso felice della politica estera di Berlusconi quando per i rapporti che aveva con Putin e con nel con la Turchia e così via ma il punto in dirlo la di Pratica di Mare del due mila in meno era un agnellino rispetto alla tigre che oggi esprime e l'onere dogane di quegli anni era una cosa totalmente diversa dall'Air dogane di oggi
Questo l'organico per dire che i termini che i termini dello scontro politico su questo terreno sono completamente cambiati
Perché io non do una lettura di Putin come di un
Comunista o postcomunista dopo però una lettura di Putin con il fatto che c'è una ri emersione di un disegno di i
Grande Russia che mescola insieme materiali culturali
Antichissimi e di stampo zarista con qualche elemento derivante dal comunismo con elementi che riguarda no anche
La Chiesa greco ortodossa o un messe una miscela
Che poi lo vede collegarsi alle a tendenze populisti o di destra in Europa per far saltare l'Europa ed è con questo disegno cioè undici totalmente diverso da quello sia comunista del della guerra fredda sia del del diedi di Putin
Del del
Del di Pratica di Mare
Non ci si può non confrontare
Nuovamente Erminia
Puramente diciamo noi
Vediamo di essere
Di dargli una sponda
Per migliorarlo perché
C'è un'aggressività quindi si è un accompagnata da un progetto da una coltura con cui bisogna misura grazie e altrettanto vale ed è eretto per probabilmente sua Erdogan pesano gli errori fatti in Europa dalle o da un'Europa che la distinta ma oggi questo Air dogane è una cosa totalmente diversa da cui lo precedente io non lo leggo in una chiave
Particolarmente stringente rispetto alla Russia ma gioca anti una carta diciamo così da battitore da battitore libero questo lo dico per mettere in evidenza che tutti i termini a mio avviso
Della politica estera degli anni che hanno caratterizzato questi ministri degli esteri che stavano intorno a questo tavolo adesso è rimasto soltanto
Il superstite dalle Massimo D'Alema ma
Voglio dire è
è è stata una ma se un periodo dal quale dobbiamo trarre nelle elezioni ma quella fase quel periodo purtroppo solo completamente cambiati sia per quello che riguarda
Lei il quadro economico interna tale sia per quello che riguarda i rapporti con la Russia sia per quello che riguarda i rapporti con la Turchia e ancor di più per quello che riguarda per quello che riguarda per quello che riguarda l'Europa in questo quadro e concludo l'altro dato preoccupante paradossale
è costituito
Dalla crisi
Sia del Partito Popolare Europeo sia del Partito Socialista Europeo nel senso cioè
Che
Il Partito Popolare europeo mi sembra
L'Internazionale Comunista rispetto
Alle accuse nel senso che è dominato soltanto dalla dimensione tedesca e va avanti per la sua strada
Il Partito Socialista Europeo non so che cosa seria nel senso cioè
Che
Abbiamo la componente francese corsi subalterna ai tedeschi mentre invece
Potrebbe avere l'occasione
Per da è una voce al
All'aria meridionale dell'Europa
In una chiave non di rottura dell'Europa ma di per ridisegnare i rapporti contrattuali
All'interno dell'Europa rispetto rispetto alla già concludo quindi per dire che
Secondo me siamo in
Questa ringrazio
Vi ringrazio di questa occasione
Perché è un'occasione non è una delle rare occasioni per fare
Sia pure schematicamente delle brevi pressioni
Su tutto il quadro che c'è
E però siamo di fronte a una situazione
Totalmente totalmente nuovo ma
Concludo anch'io con una cosa che ha detto Pier Ferdinando per Pier Ferdinando Casini nel senso cioè
Che
Non nascondo eccidio compiuto quest'incontro nasce anche
Da nel confronto che abbiamo avuto
Su un'ipotesi di riforma della pubblica amministrazione
Che vedeva messa in discussione
Un elemento i ministeri l'hanno detto in una chiave di attiene anche alla loro esperienza divisi
Diciamo così politica diretta io lo dico da un punto di vista
Non ho avuto mai diciamo così una particolare
Subalternità nei confronti
Di un modello di qualunque settore della
Burocrazia ed la pubblica amministrazione ma non c'è dubbio che con difetti che esistono però del
La vostra esperienza è un'esperienza che ha un percorso a partire dal concorso
Su su a ai livelli vari di qualificazione che farsi che insomma abbiamo una riga di particolare qualificazione nel mondo della pubblica amministrazione
Come dire combinare mettere
Mettere in crisi una una cosa che finora ha funzionato bene secondo me
Io auspico che il qual è quello che ha scritto il Consiglio di Stato faccia diciamo così legge
E e quindi comporti il fatto che certe ipotesi vengano messe vengano messe da parte
E che il ministro deve gioca la sua parte il Governo dovrà assumersi la sua responsabilità questo lo dico per dire che
Rispetto poi a tutte queste varianti questo comporta degli impegni molto maggiori
Da parte
Del mondo diplomatico italiano nel senso che anche elementi di automatismo di subalternità dice
Stare a vedere rispetto alle dimensioni normali
Del loro dell'UNESCO e così via
Oggi non reggono rispetto a questi problemi così nuovi
E così drammatici che stanno emergendo nella realtà internazionale
E come riflesso diversi anche in Italia
Creazzo reazione che presidente Cicchitto per le sue considerazioni per avere voluto perché dovere sottolineare
Gli aspetti del mutamento del contesto di oggi rispetto a quello di una decina di anni fa in cui si colloca la politica estera italiana
Ora noi abbiamo ancora una decina quindici minuti se posso approfittare
Denari solida anche del presidente Cicchitto già avuto quella del Presidente D'Alema
Per qualche domanda dal pubblico vi pregherei di essere molto brevi molto sintetici
Tesi di presentarvi prima di fare domande andando sul
ASP
Scusi
Sono
Femme buonasera Mozia scadeva a promosso dal Ministero degli esteri una domanda su un unico l'euro tantissimo
Saluto solamente fatto notare come il nord della politica estera italiana per lungo tempo fosse era loro atlantismo come fosse una sorta di coincidenza
Tra progetto europeo e Progetto Atlantico in un contesto profondamente mutato in cui del Progetto europeo riparo di Unione europea in difficoltà in cui i rapporti con la Russia sembrano
Attraversare una difficoltà rinnovata
Via spazio per immaginare un espansione un allargamento delle Apa prontissimo
Presidente D'Alema ha
Parlato di Europa due velocità Presidente Fini invece a
Persino pensato a scenari più foschi ma qual è
Il ruolo della diplomazia italiana nell'ambito dell'avviamento quale secondo voi dovrebbe essere
Il ruolo dell'Italia nel ruolo dell'allargamento penso ovviamente ai Balcani occidentali ma è stata evocata dal Presidente Casini la la Turchia grazie
Grazie prego
E
Leonardo divide Partito Democratico politico partitocratico una domanda dottor Serpi partendo dalle sue slide e precedenti
Come pensa che si possa estendere la rete a quei settanta paesi la rete diplomatica italiana queste tanta Paesi che ancora non hanno una rappresentanza diplomatica italiana in tempi ragionevolmente brevi
E con quale metodo esattamente
E sull'altro punto che ha evidenziato
Qual è secondo lei il e il punto di Bilancio sufficiente cioè il Budget bilancio sufficiente perché Ministero degli esteri non sia più Innella sito l'attuale cioè disponga di mezzi sufficienti per a presentarsi per rappresentare degnamente l'Italia nei riguardi di Paesi come Francia o Germania che investa molto di più su questo
Grazie
Prego lì c'erano
Salve Giuseppe abilmente del Ministero affari esteri diplomatico volevo chiedere al Presidente D'Alema rispetto alla questione che lui poneva prima di dover far convivere in qualche modo multilateralismo rinasce di una capacità propositiva da parte dell'Italia che diventa necessaria anche per
Per far funzionare questo multilateralismo medio soprattutto per quanto riguarda la regione mediterranea un po'più precisamente come a suo parere si potrebbe intervenire e se gliela in questo momento vede da parte del Governo una
Analisi una capacità politica articolata o ossi
Si crea magari anche qualche problema diciamo propone la catena di trasmissione fra il livello politico livello burocratico con particolare riferimento a quell'area
Vedo altre domande
Quindi lei la parola prima sente la m presidente Cicchitto
E poi da ultimo
A Paolo Sarpi perché c'è una domanda anche indirizzato grazie
Ma diciamo
Come noi non credo comunque spero
Che nelle elezioni americane
Non prevalgano le opposizioni
Di un isolazionismo che sarebbero
Dannose non soltanto per i rapporti è un atlante scema più in generale io credo per gli equilibri internazionali
Non credo che siamo alla vigilia dello scioglimento del Patto atlantico sopra però non c'è dubbio che
Ciò a cui gli americani
La politica americana in questi anni anche in ragione
Dei problemi e degli insuccessi accumulati durante l'amministrazione repubblicana
è stata una politica chi ha visto un buon ridimensionamento di fatto della presenza americana scenari dove tradizionalmente gli Stati Uniti avevano giocato un ruolo primario penso in particolare
Al Mediterraneo
Ed anche
Diciamo
Gli americani hanno subito una serie di scarsa
è del tutto evidente per esempio che
Le amministrazioni l'Amministrazione Obama non è riuscito a esercitare un'influenza positiva sui governi israeliani nel senso
Rilanciare una qualche prospettiva di pace anzi
Diciamo
La politica degli insediamenti dell'annessione religiosa levata avanti fino a
Sostanzialmente cancellare ogni prospettiva
E questo con evidente fastidio da parte degli americani ma
Con una sosta stesso stabilisca impotenza diciamo ad
Ad esercitare un condizionamento
Più in generale insomma noi assistiamo
Ad una posizione americana che è quella di
Chiamare l'Europa ad assumere una maggiore responsabilità nel frattempo questo questa difficoltà americana indubbiamente aperto un enorme spazio per il protagonismo Russo
Nel Mediterraneo e nel Medio Oriente dove sembrava
Che oramai la presenza
Politico-militare della Russia fosse una memoria del passato invece la Russia è tornata ad essere un protagonista primario diciamo anche per gli spazi per gli errori diciamo
Per un'evidente sul coordinamento dell'iniziativa dell'azione occidentale
Certo
Ora io credo che tutto questo meriti una riflessione se
Nel rapporto fra gli Stati Uniti euro
Rapporto tra gli Stati Uniti e l'Europa attraverso una fase critica
C'è un
Ampio direi quasi generalizzato
Rigetto
Del
Del cosiddetto TTP semplice dell'accordo
Free Trade
Investimenti
Agreements nell'opinione pubblica europea il Parlamento europeo schierato contro con una
Larghissima maggioranza
E
Appunto
Ci sono state queste diversità a
Posizioni nel Medioriente eccetera io
Io penso che uno dei compiti della nuova Amministrazione per questo spero che ci sia un'Amministrazione ragionevole anche
Che indichi possa essere guidata dei democratici della di cui Clinton che mi sembra più predisposta a questo sia proprio quella di rilanciare un rapporto con l'euro
Riaprire un confronto con l'Europa io
Io credo che difficilmente noi possiamo pensare ad una ruolo europeo
Sostitutivo nei confronti degli Stati Uniti d'America ma certamente dobbiamo lavorare per una maggiore
Integrazione diciamo ecco d'una
Collaborazione che sia
Di
Diciamo
Basata su una maggior su una
Assunzione di responsabilità e anche su una pari dignità ecco fra questi due grandi parte
Altrimenti noi corriamo dei rischi molto sei
Per quanto riguarda
Diciamo il rilancio di una posizione europeista
Ritengo lo lo ripeto diciamo io penso che
Naturalmente ci sono dei problemi che riguardano le policy is europee accennava anche belli feroce nella sua introduzione è chiaro che
L'Europa dovrebbe fare una politica per la crescita molto più attiva
Io non sono un
Un entusiasta della flessibilità certo la flessibilità
Non potendo cambiare le regole la possibilità di aggirarle è un miglioramento diciamo
Tuttavia la flessibilità esalta la logica della contrattazione frastagliato e Unione singoli Stati è un mio
Sta dentro una visione con contrattualistica che esalta l'elemento intergovernativo parliamoci chiaro
Io penso che il vero grande problema è una politica per la crescita europea c'è una strategia di Investimenti e cioè di cui si era pure parlato
Ma che
Fatica moltissimo a
Svilupparsi con l'adeguata consistenza cioè ecco
Penso anche
Che questo dovrebbe accompagnarsi ad una cooperazione politica rafforzata
Secondo me
La dimensione più appropriata di una cooperazione politica rafforzata sarebbe l'euro zona
O comunque
A partire dai principali Paesi della zona euro
Una cooperazione politica rafforzata significa una
Più stretto coordinamento sul piano delle politiche economiche delle politiche di sviluppo ma anche sul piano dell'azione di politica estera
Cosa che sin qui
Co urta fatica io sono un soste apprezzo il lavoro svolto dall'Alto rappresentante
Non è lì il problema diciamo e lì e le posizioni sostenute
Sono in generale apprezzabili e degne di essere
Supportate
Il problema è che naturalmente il peso dell'Alto rappresentante dipende molto da quello che fanno i PRIN ci pali paesi europei c'è poco da fare dice al di là
Della qualità delle proposte che delle posizioni che sono intraprese
E noi abbiamo avuto nel corso di questi ultimi due anni
Una serie di iniziative di singoli Paesi europea la Francia e Regno Unito eccetera che si sono mossi in una logica di politica di potenza Richard
La logica della politica di potenza a volte sopravvive all'esistenza della potenza un è una cosa che andrebbe niente canterebbe studiata e come ci
Quelle stelle di cui si continua a vedere la luce anche se non esistono più ma comunque lasciamo perdere queste battute polemici diciamo ecco
Per quanto riguarda le prospettive di allargamento anche se certo non è un tempo favorevole
Io ritengo che l'integrazione dei Balcani occidentali sia un dubbi dell'Europa
Rapporto con la Turchia che sembra oramai
Assai più problematico di come io avevamo pensato molti anni fa condivido le opinioni diciamo che sono state espresse da ultimo dal presidente Cicchitto ne abbiamo di fronte
La Turchia
La cui propensioni all'integrazione europea enormemente
Calata
Se forse
Abbiamo compiuto un errore storico nel senso di
Aiutare i nomi
Con certe chiusure europee diciamo
Lo slittamento islamista della Turchia
Però tuttavia questo è avvenuto e direi che dopo i recenti sviluppi
Questo processo tende a consolidarsi vedo
Una marginalizzazione della Turchia laica che ma lista che era la Turchia pro europea diciamo ecco vedo
Un interlocutore
Che è un interlocutore
Ivi in indispensabile per molte ragioni ma che
Certamente non mi sembra oggi predisposto alla integrazione in Europa
Multilateralismo iniziativa le Americhe rane ma
Io
La mia personale opinione diciamo
Insomma noi
Che
Qual è l'obiettivo generale
Che
Europa innanzi mondo occidentale si devono proprio
Di isolare il fondamentalismo di matrice wahabita eccetera che è
La base ideologica della
Terrorismo di da esce ora e prima di Al Qaeda
Noi abbiamo faticato moltissimo a individuare e qual era il problema principale che avevamo di fronte
Per esempio la politica che avevamo fatto allungo verso l'Iran era una politica sbagliata che l'Iran è un potenziale fattore di stabilità
Noi lo abbiamo considerato come il nemico principale mentre abbiamo considerato nostri amici i Paesi dove comandano le minacce maggiori
Diciamo con una svista che è stata abbastanza clamorosa che durata per parecchio tempo diciamo
Quindi oggi
Il problema principale eh cercare di
Incoraggiare
No la conflittualità ma il dialogo
Tra
Le
Potenze Islam richiede la Regione cioè noi dovremmo cercare di spingere verso un dialogo tra sauditi Garagnani
Che sono invece divisi da un'aspra conflittualità
Conflitto nello Yemen eccetera
E un'intesa io
Penso soprattutto a tre Paesi che hanno un ruolo fondamentale rabbiosa umiltà all'Iran turchi
Sono tre paesi fondamentali se vogliamo creare le condizioni di stabilità ed è fondamentale che si sviluppi un dialogo positivo tra di loro devo dire che tra l'Iran la Turchia questo rapporto si è riaperto dice ecco
Naturalmente sono tra i Paesi che hanno una forte caratterizzazione islamista islamica
Io non credo
Che
Quello che è avvenuto in Egitto per esempio aiuti il rafforzamento di uno schieramento islamico contro il terrorismo e contro il fondamentalismo
E ritengo per esempio che in definitiva in questo momento noi ci troviamo a dovere come principale interlocutore privilegiato nel Medioriente la dittatura militare Tiziana diciamo
Anziché a fare una politica verso l'islamismo più moderato diciamo
O meno estremista cioè
Con una scelta che avrà le sue motivazioni di carattere economico
Discuto diciamo
Giacimenti legni figuriamoci
Ma
Però non so se la politica estera
Determinati momenti possa essere riscossa dismessa stretti
Oggi la Turchia mette come condizione per ristabilire un rapporto normale con l'Egitto il fatto che venga liberato il Presidente che era stato eletto e che i militari hanno messo in prigione condannato a morte
Cosa di per sé non brillante diciamo neppure dal punto di vista dei valori europee
Ma sulla quale non mi risulta che noi abbiamo protestato diciamo ho detto minima cosa
A
Rispetto ad un Paese dove l'abitudine a torturare e uccidere gli oppositori
è talmente sistematica che ha finito per coinvolgere anche un nostro giovane concittadino percepito come tale
Ecco non lo so lo porto come l'esempio di una iniziativa che non mi sembra essere questo il blocco dovrebbe caratterizzare l'azione italiana
Cioè noi
Abbiamo
Tenuto aperto un dialogo questo mondo arabo con questo mondo islamico
Cercando di isola nelle componenti più estremiste
Oggi noi non siamo
Più percepiti
Come
Un interlocutore diciamo di questo mondo
In euro
C'è poco da fare
Non siamo più percepiti ecco
E
E questo secondo me
Questo può riguardare anche
Diciamo la nostra posizione sulla sulle delicate questioni israelo palestinesi
Mi è stato una sorta di incidente diciamo tra la Farnesina della Presidenza del Consiglio eccetera si è aperto un dibattito tipicamente italico dicevo perché nessuno
Sta sicuramente dibattuto su una risoluzione dell'UNESCO che però
Nessun giornale pubblicato
E che quasi nessuno dei dibattimenti al letto e quindi
Questo è tipico del nostro Paese ma perché scrittrice apporto
Io per curiosità diciamo ho letto quella risoluzione è chiaro che quella risoluzione contiene
Che il linguaggio è importante un punto inaccettabile perché è chiaro che quando si parla
Dietro del comunque plesso muro del pianto Spianata delle moschee
La risoluzione adotta solo la denominazione araba e non la denominazione ebraica di questo complesso il che chiaramente scorretto
Però nella risoluzione si pongono anche tanti problemi che
Cioè non è soltanto diciamo c'è una grave scorrettezza e noi forse avremmo potuto lavorare correggerla
Su questo punto
Ah si pongono anche tanti problemi reali perché secondo gli accordi esistenti la gestione della Spianata delle moschee dovrebbe essere fatto dal Ministero del culto della Giordania
Invece la spianata è occupata dalle forze armate israeliane
No non dal Ministero del culto della Giordania il che
Non è
Una cosa bella diciamo oltretutto
Le forze armate israeliane che occupano militarmente la Spianata delle moschee in contrasto con gli accordi sottoscritti anche da Israele
Hanno posto una serie di limitazioni all'esercizio della libertà di culto per esempio possono accedervi soli palestinesi che hanno più di cinquant'anni
Palestinesi gli arabi che hanno più di cinquanta
Chi non sono compatibili con la realtà di una città come Gerusalemme dove la libertà religiosa dev'essere garantita a tutti
Allora
Si può avere una posizione equilibrata su queste cose
Anziché queste
Si può dire
In questa risoluzione ci sono aspetti sbagliati ma si pongono anche dei problemi reali e noi vogliamo essere una forza
Di equilibrio
Che da una parte spiega agli arabi che non si può negare la realtà storiche a certi e lì sorgeva il tempio d'altro canto gli arabi possono dire l'avete distrutto Provincia di Roma non noi avrebbero anche ragione diciamo
Che e quindi legittimo che gli ebrei chiamino
Quel luogo in Monte del Tempio diciamo
Quindi da
Da una parte
Noi dobbiamo difendere questo diritto ma dall'altra parte dobbiamo anche
Farci paladini di una libertà di culto che è garantita da accordi internazionali cioè
Si può avere una posizione equilibrata se noi non abbiamo una posizione equilibrata su questi problemi perdiamo ogni credibilità nel rapporto con il mondo arabo ogni credibilità
E quindi
Non serviamo più a niente
Dei veniamo almeno
Ad un ruolo che l'Italia ha saputo svolgere e che può essere utile all'Europa e alla comunità internazionale
Questo solo ma mi fermo qui diciamo per fare alcuni esempi
Ma ne potrei fare parecchia altri diciamo di come
Politica estera dovrebbe
Su questi delicati problemi cercare di delineare un ruolo dell'Italia io fui insultato diciannove perché
Tra l'altro citando Presidente Andreotti non era una mia invenzione
Lei si che noi dovevamo
Avviene una sorta di MTV vicinanza tra gli arabi israeliani cioè nel senso di manifestare amicizia nei confronti degli uni e degli altri ecco
Perché
Questo equilibrio è sempre stato un punto di forza della nostra politica estera
A me sembra che oggi invece si registrino delle oscillazioni che ci fanno perdere credibilità grazie
Presidente Cicchitto prego
Su alcune cose dette uno dal Presidente D'Alema sono d'accordo su altri sono in totale dissenso sono d'accordo su un punto iniziale
E cioè premesso che secondo me
In una logica che deve rimanere
Occidentale atlantica poi gli Stati Uniti sono fondamentali il nostro rapporto coincide con negli Stati Uniti è fondamentale
Non c'è dubbio che le ultime due presidenze sulla politica estera quella di
Bush junior e quella di Obama sono state caratterizzate secondo me
Da
Un
Pendenze unilaterale disegno eccessivamente opposto
Quella di Bush junior più distinguo nettamente da quella del padre
Pensata di un
Interventismo specie per quello che riguarda
L'Iraq
Che ha
Provocato dei guasti
Non indifferenti perché tu non puoi
Smontare tutto un equilibrio e
Sciogliere un partito
Sciogliere un esercito consente fare
Operare un trapasso
Da un potere magari minoritario ma storico dei sunniti e passarlo agli sciiti
E non pensare
Che tutto questo non provochi degli sconvolgimenti perché sono stati sempre maggiori nel senso cioè che prima abbiamo avuto una terrorismo parcellizzato
A mio avviso una parte
Del terrorismo ISSI se ed esce discende da questo tipo di errori
Di errore non a caso
A parte
Gli Imam
Che lanciano messaggi poi la struttura s'di sotto del di ed esce
E una struttura che deriva dagli ufficiali dai servizi segreti e dai quadri politici del di Assad di ASCO
Di Saddam Hussein e da e di
E del parte quindi e questo ha consentito anche questa
Tragica versione di un terrorismo che si è fatto che si è fatto
Addirittura stato sia radicato in una parte del territorio
Obama ha vinto le elezioni anche in una logica di smantellare tutti gli interventi e però poiché
Come dire ha proceduto in un modo per cui a un certo punto è stato costretto a fare marcia indietro perché
Mettendo in
Da parte l'intervento in Iraq
In Afghanistan e così via
E si è visto che tutto un lavoro precedenti anche i morti precedenti deve stai rischiavano di determinare uno sconquasso
E a mio avviso analogo errore è stato a suo tempo
No sporcarsi le mani assolutamente con nella prima fase della rivoluzione siriana la prima fase della rivoluzione siriana contro Assad secondo me e una cosa laica
Di strati sociali
Basti di un pezzo delle esercito una cosa che avrebbe e si è rivolta all'Occidente l'Occidente li ha lasciati andare e dopodiché abbiamo visto quello che è successo è successo che per un verso c'è stato un sostegno dice autisti e quindi quella un pezzo di quella rivoluzione
Ha debordato verso anche questa verso dei suoi SIS e per altro verso c'è stato un intervento Russo che si è sempre più accentuato e
Che e e che è più attiva
Essa di Assad che contro il terrorismo ics quindi quindi
Quindi questo ha complicato maledettamente a lecco forse in una situazione della quale in Siria oggi gli Stati Uniti non prendo la palla e e quindi questo complica
Complicati molto tutto il quadro e l'equilibrio e anch'io auspico
Che
Che ci è che ci sia una direzione politica non avventurosa avventurista
Pericolosa
Da parte degli Stati Uniti e quindi che con la vittoria dei democratici diciamo così riprenda il filo
Di un
Linea
Non oscillante
Tra interventismo e ritirata
Robustamente contrattuale nei confronti delle nei confronti della Russia e e e poi
Con un rapporto con l'Europa diverso da quello che c'è stato da quello che c'è stato nel corso di questi anni questo lo reputo una cosa assolutamente assolutamente decisiva
Così come reputo che il nostro ruolo sia quello di lavorare
Per una mediazione
Difficilissima difficilissima quasi impossibile fra principali Stati
Scintille sunniti per
Diciamo così
Riuscire a
Determinare
In parte questo per esempio dirà che sta avvenendo
Per riuscire a determinare una situazione nella quale
Lo scontro anche armato corner
Che che è indispensabile perché io non ho mai visto un terrorismo specie di quel tipo che viene liquidato pure giaculatorie o con i discorsi in Parlamento e così via ci vuole un'azione politica ma ci vuole pure un'azione militare
La cosa auspicabile che in parte sta avvenendo è che questa azione militare sia fatta dal mondo arabo dando settori del mondo arabo perché se invece implicasse altri tipo di presenze
Sì ri complicherebbe lo maledettamente le cose e un filo di questo lo vedo con grande difficoltà in Iraq e anche in
Libia molto più problematica e drammatica e la spinta perché totalmente scritte squilibrata e la situazione per quello che riguarda la Siria
Dopodiché io però non dò la lettura che dava il Presidente D'Alema per quello che riguarda la politica estera italiana
Nel senso cioè che io non la vedo spia citata solo sulle sull'Egitto
La vedo dislocata diciamo così su vari soggetti
Difficile
Ente riconducibili insieme oggi se io dovessi esprimere ma so benissimo che non si tratta di un soggetto come dire decisivo se io dovessi esprimere un'opzione nel senso di un rapporto davvero profondo lo vedrei con la Tunisia
Perché so benissimo che la Tunisia purtroppo non è decisiva in questo perché nella Tunisia io reputo che sia l'unico Paese nell'acqua nel quale
Le cosiddette primavere arabe hanno trovato un punto democratico
E l'hanno trovato sia in chi sta al Governo in chiave maggioritaria sia in è nata però consentitemi l'esperienza anche di e Nada e
Di
Ed in quel tipo di
Fratellanza musulmana è stato di segno opposto perché da un lato c'è stato c'è stato al SIS ma dall'altro lato c'è stata una fratellanza bussano
ANA che in Egitto che prima ha fallito il governo e poi si è collocata in una posizione di totale scontro di totale scontro frontale
E parlando con degli esponenti di è nata loro ti dicono che hanno studiato l'esperienza battute sconfitta in Egitto per e hanno fatto esatta e hanno fatto esattamente l'opposto addirittura sono usciti dal Governo
Per evitare danni peggiori hanno dislocato un complesso equilibrio per cui oggi
Fortunatamente in Tunisia c'è diciamo così un equilibrio un equilibrio democratico dopodiché se ci mettiamo
A fare l'analisi del sale anch'non solo l'analisi del sangue analisi
Reale dei vari soggetti che stanno in campo
Beh e io o grandi difficoltà a dire che dal punto di vista dei diritti civili e di libertà
L'Iran l'Arabia Saudita la Turchia e così via sono totalmente qualitativamente diversi dal da leggi Tosi ci troviamo a purtroppo è tragicamente a fare i conti con delle realtà
Che dal punto di vista dei diritti di libertà presentano dei tragici problemi tutti quanti e la lettura che io dopo della politica estera italiana poi può darsi che sei esca può darsi anche che non riesca
Non è quella di un appiattimento sulla sua realtà ma è il tentativo diciamo così di avere
Beh rapporti in molteplici direzioni
Il io ho letto il documento
Dell'UNESCO e francamente non lo condivido non solo nel punto diciamo così
Della trasposizione nominativa ma anche nel resto perché
Chiaramente un documento orientato in un in un senso molto preciso aggiungo anche
C'è se anch'io che nel non nascondo un
Come dire nel senso di una solidarietà di fondo rispetto ad Israele se anch'io reputo che nella politica di Netanyahu
C'è una forzatura per quello che riguarda gli insediamenti
Però aggiungo anche che come dire la realtà palestinese è una realtà che in una
Trovato un punto unitario
Nel senso cioè che per essere poi interlocutori e bisogna esprimere una realtà unitaria ebbene io sfido chiunque a dirmi
A dimostrarmi
Che tra
L'olio o al fatta chiamiamola come vogliamo e
E
E chi controlla Gaza
C'è un
Nemmeno
I modi punto di riferimento non c'è una situazione assolutamente di scontro totale
Per cui è difficile fare un'analisi se non si misura anche con il fatto
Che purtroppo voglio dire e palestinesi non esprimono una posizione unitaria ma esprimono due o o più po'istituzioni pere perché anche
Intorno ad Abu Manzella c'è un ci stanno contraddizioni rilevanti e questo certamente complica
E questo certamente complicato tre cos'è che io non la voglio non la voglio fare fare lunga però ecco
Le mie valutazioni sono di questo tipo quindi diciamo così abbiamo espresso
Delle riflessioni in parte convergenti e in parte divergenti
Grazie grazie presidente Cicchitto la parola per
Ultima risposta al
Presidente est SerT Paolo prego
Grazie molto brevemente non non abbiamo l'ambizione di di aprire settanta e più ambasciate
Semplicemente a fare ovviamente il passo lungo quanto la gamba in questo momento si tratta di fare abbiamo aperto per esempio tre nuove ambasciate ne abbiamo pochi strumenti perché per esempio vi do un dato numerico
Adesso abbiamo novecentodiciassette diplomatici in servizio
Quando sono entrato in carriera trentaquattro anni fa eravamo novecentonovanta con un organico di oltre mille chiaramente non puoi ampia le la Rete con queste risorse umane queste risorse finanziarie
Quello che bisogna fare e in questo momento applicare delle politiche in maniera elastica cioè per esempio utilizzare
Inviati speciali gli accreditamenti secondi ari farli funzionare meglio ci sono
Delle tecniche poi aprire dove veramente abbiamo di motivi veri autentici sul piano economico piano sociale eccetera
Anzi grazie a tutti
Buonasera