"Riforma delle pensioni e solidarietà sociale"

E alla festa nazionale dell'Unità di Reggio Emilia e benvenuti anche questo
Dibattito che seguendo un po'un filo conduttore tutti gli incontri politici che sono stati programmati in occasione di questa festa cerca di affrontare vuole affrontare e approfondire un uno degli argomenti più importanti un argomento che sia contemporaneamente sia di attualità e sì anche di estremo interesse per per la gente
L'argomento delle tensioni in un'ottica di di riforma a trattare di questo argomento abbiamo ospiti prestigiosi è competenti Ivana Pellegatti che senatrice
Del del PDS e Franco Rastrelli che segretario nazionale del Sindacato pensionati avrebbero dovuto partecipare a questo incontro anche Giorgio Alessandrini e Giuliano Cazzola che sono segretario nazionale rispettivamente della CISL e della CGIL ma hanno comunicato l'ultimo momento di non poter intervenire di non poter partecipare perché impegnati in una riunione convocata con urgenza dal Governo probabilmente sul tema dei contributi sanitari delle ritenute sanitarie sulle
Sul sulla busta paga fede speriamo comunque questa assenza sia favorisca le soluzioni
Io
Vado introduco parlerò brevemente cinque minuti poi lasciano spazio al sia all'esposizione dell'argomento da parte dei nostri ospiti sì anche gli interventi le sollecitazioni anche di chiarimenti del pubblico introduco molto brevemente ho detto
Prima che si tratta di un argomento estremamente attuale con ciò ovviamente non volevo ignorare o sottacere che in realtà di pensioni si sta parlando ormai da decenni nel nostro Paese nei sottacere il fatto che interventi legislativi quindi norme di legge nel settore pensionistico ce ne sono stati
Stati tanti in realtà però oggi ci troviamo di fronte ad una situazione nuova perché ci sono almeno due importanti elementi di novità il primo una iniziativa del del governo Amato che ha presentato uno schema uno schema di riforma a poco tempo dal suo insediamento ha presentato uno schema di riforma con il quale non non si vuole non non si propone di introdurre alcuni correttivi delle modifiche
Ma si vuole invece fare una vera e propria profonda riforma l'altro elemento di novità è un elemento di carattere diciamo ecco politico sociale c'è
Nel paese in Italia c'è una situazione che io definisco di estrema di estrema tensione in cui si combinano
Due due fattori c'è da una parte la consapevolezza da parte della della gente quindi da un lato la consapevolezza che è necessario intervenire anche con con estrema urgenza nel settore delle pensioni d'altra parte però c'è anche una fortissima preoccupazione per le scelte che concretamente poi verranno verranno attuate che il tema pensioni sia un tema di una rilevanza enorme sul piano economico politico è inutile dirlo lo sappiamo ed è testimoniato anche dal fatto che da sempre
Per intervenire sull'argomento è sempre stato estremamente difficile e laboriosa la ricerca del consenso non solo a livello politico istituzionale e quindi nel governo del Parlamento ma anche a livello sociale fra le parti sociali anche fra le parti sociali fra di loro e nei rapporti fra i politici i partiti le istituzioni e le parte sociali tant'è che il primo uno dei primi interrogativi che tutti ci siamo posti all'indomani della presentazione da parte del governo Amato di questa proposta di riforma complessiva è stata circa le reali possibilità da parte di un governo obiettivamente debole obiettivamente perché privo di un grande consenso numerico parlamentare e ed elettorale dicevo le reali possibilità di questo governo di portare avanti e di risolvere un problema così così complesso ora ecco rispetto a queste considerazione che più che sindacali ed economiche sono considerazione certamente di carattere politico ma comunque con una grande rilevanza rilevanza sociale io credo che valga la pena anche di di approfondire appartiene al dibattito di oggi dei mesi che verranno un altro elemento nuovo rispetto rispetto al passato quando si parla di pensioni e consideriamo che il settore previdenziale è stato ed è un elemento cardine basilare dello Stato
Dello stato sociale se andiamo alla storia vediamo che lo Stato sociale è cominciato lì
E quando si va in pensione in estrema sintesi proprio per semplificare si dice che si vuole sì ricco si comincia a ridiscutere di nuovi equilibri fra le classi sociali ora rispetto al passato certamente nel Paese quello che si sta discutendo non solo di nuovi equilibri nei rapporti e nelle classi sociali ma è anche di nuovi equilibri politici e questo è un fatto politico che una novità rispetto rispetto prima quindi il la c'è effettivamente la possibilità che si esca da questa situazione non solo con degli aggiustamenti ma che invece si esca da questa situazione con un rimescolamento complessivo delle alleanze economiche sociali e politiche nei paesi le ragioni sono sono tante la crisi economiche i nuovi scenari internazionali tantissime
E ognuno le può giungere e certamente sono ragioni strettamente collegate interdipendenti fra di loro però questo lo scenario dei prossimi dei prossimi nostro partito su questo argomento
Ha deciso di sviluppare un'iniziativa sia in sede parlamentare che che nel Paese proprio perché sappiamo che su questo argomento si gioca
Si discute una buona parte di quello che dovrà essere il futuro del nostro paese io adesso
Mi fermo qua e do subito la parola I Wanna Pellegatti che innanzitutto buonasera a tutti
Io
Dicevo la compagno arrivando in questa stenta che un anno fa venni alla festa provinciale dell'unità di Reggio Emilia discutere della proposta Marini
Se vi ricordate esisteva loro un progetto una proposta Marini che non è mai stata presentata al Parlamento di cui però tutti parlavano come se fosse qualcosa di già approvato e quindi una legge già in vigore nel nostro Paese
Quest'anno invece la situazione modificata noi non discutiamo più di una proposta presentata alla stampa ma di una legge delega presentata al parlamento e già
Dove già è iniziato il suo iter le commissioni lavoro del senato la Commissione lavoro e la Commissione affari costituzionali del Senato hanno già espresso il loro parere su questa legge veneta
E quindi sembra che finalmente si arrivi a discutere di previdenza nel nostro Paese
Con una proposta perlomeno scritta e presentata al parlamento voi sapete che di riforma della previdenza nel nostro paese se ne parla dal mille novecentosettantotto quindi sono quattordici anni
Dal Progetto Scotti per capirci e noi discutiamo di riforma della previdenza
Il governo in questi quattordici anni non è mai riuscito a presentare al Parlamento nessuna proposta
Non era mai è riuscito a presentarla nonostante tutti i ministri che si sono succeduti al dicastero del lavoro ci avessero provato
Quindi per dirvi che la complessità della materia è notevole e anche perché sulla questione previdenziale si giocano degli interessi elettorali notevoli pensate ad esempio a tutta la parte che riguarda il pubblico impiego
Bene questo Governo durante il suo insediamento al annunciato che avrebbe presentato una legge delega su sanità previdenza pubblico impiego e finanza territoriale
Cosa che ha fatto
E dobbiamo dire come gruppo PDS abbiamo contestato ed espresso un giudizio molto negativo a questa proposta di legge delega in quanto
No si va
Verso una riforma vera e propria della previdenza massima verso una serie di aggiustamenti che penalizza solo una parte di lavoratori che significa in particolare i lavoratori del settore privato e le lavoratrici le donne poi vedremo per quale motivo
Devo anche dire che in Commissione lavoro del Senato questa proposta di legge delega non ha avuto il parere favorevole in quanto la mancanza dei
Senatori della Democrazia Cristiana non ha consentito al ministro dia vere la maggioranza necessaria per cui noi ci siamo trovati ad una situazione di dieci a dieci quindi di parità che ha impedito al ministro di Avvenire il consenso della Commissione lavoro del Senato
Ecco questi sono
Le premesse per arrivare al ragionamento che bisogna fare oggi
Dicevo di fronte ad un governo che in quattordici anni non è mai riuscito a presentare al Parlamento una sua proposta
Di legge di riforma della previdenza il nostro partito prima il Partito Comunista ora il PDS
Ha presentato sia alla Camera che al Senato un disegno di legge organico che riguarda la previdenza in tutti i suoi aspetti
Perché noi siamo convinti che è necessario arrivare ad una riforma della previdenza che è necessario arrivarci in tempi rapidi
Ma deve essere una riforma che va discussa nel Parlamento e che tiene conto dei diritti acquisiti e della situazione che si è determinata nello stato sociale dal nostro Paese
Che cosa prevede la proposta del governo alla quale noi ci siamo opposti prevede una serie di aggiustamenti che come vi dicevo penalizzano solo i lavoratori cioè alcuni diritti acquisiti vengono ad essere tolti ad esempio
è previsto che per avere diritto alla pensione di vecchiaia non sono più sufficienti quindici anni di contributi ma ne occorrono venti
Qualcuno dice che è sbagliato rimanere ancorati al ragionamento dei quindici anni
E che bisogna ripensare alla necessità di aumentare il periodo contributivo per arrivare alla pensione minima o alla pensione di vecchiaia come si dice
Questo può essere vero
Se noi avessimo un paese con un'occupazione al cento per cento noi avessimo un Paese dove non esiste il lavoro stagionale non esiste il lavoro precario ma soprattutto dove non esiste una disoccupazione che porta a tanti giovani ad affrontare il lavoro ad andare a lavorare in età molto avanzata
Perché questa è la realtà
Adesso noi dobbiamo pensare alla complessità al del nostro Paese quindi non fare solo rischi per il ferimento ad alcune aree geografiche
Questo è uno per noi degli argomenti irrinunciabili
Cioè quello di mantenere i quindici anni di contribuzione per avere la pensione minima perché ripeto la penalizzazione di alcune fasce del mercato del lavoro mi riferisco in particolare alle donne
Alle aree del Mezzogiorno ai lavoratori stagionali ai lavoratori precari sarebbe veramente
Una penalizzazione notevole
Secondo punta
La legge delega del governo dice che per avere diritto alla pensione minima cioè all'integrazione al minimo
Bisogna avere un reddito che cumulato con quello con quello del coniuge non dovrebbe superare un x di reddito che non viene specificato
Se noi facciamo riferimento alla proposta Marini allora il reddito doveva essere di due minimi che cosa significa
Attualmente per avere diritto all'integrazione al minimo sulla pensione si fa riferimento al reddito individuale della persona e questo reddito non deve superare i due minimi
Nel corso di un anno che significa che hanno diritto all'integrazione al minimo tutti coloro che hanno un reddito inferiore ai dodici milioni dodici milioni e mezzo all'anno
Con il ragionamento che viene fatta nella legge delega e ciò è fare il riferimento allora accumulo del reddito del coniuge e noi avremo una situazione che porta ad a vere
Delle donne ad esempio ma anche degli uomini che vanno in pensione con il coniuge che continua a lavorare e che avendo un salario medio di un milione e mezzo al mese quindi un reddito di diciotto milioni all'anno impedirebbe di avere la pensione integrata al minimo
Al coniuge
Pensionato
Ecco questa per noi come posso dire
Un ragionamento che non può trovare spazio in una seria riforma della previdenza
Perché il ragionamento dell'integrazione al minimo delle pensioni non deve partire solo ed esclusivamente tenendo conto che l'integrazione al minimo è una parte assistenziale
Bisogna ragionare sui contributi effettivamente versati e che non vengono mai rivalutati pensate questo problema i contributi dei lavoratori non vengono rivalutati rispetto alle pensioni minime
Quindi affrontare una seria riforma della previdenza significa per noi affrontare prima di tutto una seria riforma della contribuzione sulla quale poi dirò qualcosa
Terzo aspetto l'aumento dell'età pensionabile
Ora siamo tutti d'accordo
Che nel nostro Paese l'età pensionabile è fra le più basse d'Europa
Però esiste quel ragionamento che li facevo prima di un mercato del lavoro estremamente precario
Ed è anche altrettanto vero che la proposta di legge delega non è come è stata presentata dalla televisione dalla stampa una proposta che prevede l'aumento dell'età facoltativamente
è una proposta che prevede l'aumento obbligatorio
In quanto la facoltà esiste solo nel periodo di transizione
Cioè dal momento in cui viene approvata la legge delega e quindi al primo gennaio mille novecentonovantatré secondo il governo fino a regime della proposta e quindi fra fra dieci anni
In quel momento l'età pensionabile diventerà obbligatoria sessantacinque anni per tutti
Ora voi pensate
Che passare per le lavoratrici da cinquantacinque a sessantacinque anni significa a vere un salto di dieci anni fra una generazione all'altra
Quindi è una cosa assolutamente assurda assolutamente fuori da ogni pensata se poi ragioniamo e e in questi giorni
Nella cronaca ce lo sta dicendo se poi pensiamo che nelle fabbriche del Nord tanto per capirci
Per prepensionato o le donne cinquant'anni
Che tanto io arrivo dal Veneto per capirci e al ministro Cristofori in Commissione lavoro del Senato detto Marzotto nelle manda a casa quarantacinque anni se fosse possibile alle donne quindi pensate
Come è difficile arrivare a sessantacinque anni obbligatori per tutti e quale penalizzazione avrebbero le lavoratrici
Allora che cosa è possibile fare
è possibile fare una seria riforma della previdenza che salvaguardi intanto la solidarietà fra generazioni così come attualmente
Un sistema
A ripartizione e quindi che
Consenta a chi lavora di pagare la pensione per chi è pensionato così come domani chi lavorerà pagherà la pensione per quelle che oggi lavorano e domani saranno pensionati perché questo sistema a ripartizione
Fare una seria riforma della contribuzione che significa togliere tutte le sotto contribuzioni
Significa ad esempio spostare una parte dei contributi dal fondo che vengono versati ancora aperti gli assegni familiari quando ormai sapete tutti che gli assegni familiari sono diventati come
Non lo so Lara partendo non li vede nessuno ormai sono quasi proibiti il fondo è in attivo e e ogni anno
Viene fatto un prelievo da questo fondo per pagare la previdenza quindi sarebbe più opportuno già stabilire che una quota di contributi per ieri gli assegni familiari viene versata sul fondo delle pensioni
Sarebbe opportuno sopprimere tutti gli enti inutili che costano
Alla previdenza del nostro paese che dovevano essere soppressi e che guarda caso proprio alla vigilia della campagna elettorale invece il ministro Marini ha ricomposto eleggendo consigli di amministrazione presidenti e chi più ne ha più ne metta
Questa è la prima operazione da fare
Dal primo di luglio di quest'anno tanto per parlare di contributi ai lavoratori dipendenti è stato aumentata la quota per contributi dello zero virgola sei per cento
Dal primo di gennaio mille novecentonovantatré sarà dello zero otto per cento per gli artigiani e commercianti è stato uno intatta l'aliquota dell'un per cento tenete conto che questi hanno il fondo inattivo
E quindi diventa fuori sbagliata non si capisce per quale motivo ma diventa inutile andare aumentare dei contributi per gestioni che sono in attivo bene
L'aumento della contribuzione è stato affatto per la prima volta in Italia dal dopoguerra solo a carico dei lavoratori dipendenti non è stata aumentata la quota a carico delle aziende
Con la forma della fiscalizzazione degli oneri sociali della sotto contribuzione alle aziende vengono trasferiti miliardi ogni anno e voi lo sapete benissimo
Quindi affrontare la riforma della previdenza significa innanzitutto affrontare seriamente la riforma della contribuzione cosa che non viene fatta e che invece sta scritta nella nostra proposta di legge
Sull'aumento dell'età pensionabile invece noi non siamo contrari
Siamo contrari a che avvenga per legge obbligatoriamente
Mentre diciamo che può esserci un aumento dell'età pensionabile facoltativa incentivata ma incentivata realmente
Perché quando il governo ci viene a dire che con la legge del mille novecentonovantuno la quattrocentosette
Che prevedeva l'aumento sessantadue anni facoltativamente questa non ha funzionato bene voi capite che è abbastanza facile dire che siccome l'incentivo era ridicolo
No i lavoratori non hanno nessun interesse a continuare a lavorare bisogna incentivare realmente
La pensione per cui tutti rimane a lavorare a il come posso dire a un interesse reale a rimanere magari aumentandolo sua età della pensione noi prevediamo anche un mix
Fra lavoro e salario quindi la possibilità di effettuare il cumulo o anche la trasformazione negli ultimi anni di lavoro
Del tempo di lavoro a part-time sarebbero tutte come posso dire e strade per aumentare l'età pensionabile in maniera facoltativa in maniera che il lavoratore si possa gestire la propria vita lavorativa si possa gestire la propria vita individuale
Terzo aspetto non si può affrontare una riforma della previdenza reale
Se no no si affronta
La questione del
Della modernizzazione dei trattamenti e il superamento dei fondi previdenziali
Cosa che nella legge delega del governo non esiste
Noi abbiamo cinquantuno fondi di previdenza nel nostro Paese
Cinquantun fondi di previdenza
Che anzi scuola
In modo diverso in modo autonomo con istituti in qualche caso inutili con enti in qualche caso inutili che costano e che non hanno come posso dire un'unica linea guida rispetto al trattamento pensionistico
Allora la questione vera è che cosa facciamo della
Dell'Omo igienizzazione dei trattamenti cioè in che modo arriviamo a farsi che nel nostro Paese non ci sia chi va in pensione a sessantacinque anni
Con vent'anni di contributi per avere una pensione minima e chi invece va in pensione dopo sedici anni tanto per capirci con una pensione che liquidata sull'ultimo mese di stipendio o con un aumento di come posso dire di carriera in maniera di avere una pensione più alta non dobbiamo arrivare ad un punto di incontro non possiamo avere uno squilibrio così come adesso e
Su questo aspetto c'è lo scontro maggiore dentro il governo è con noi perché come vi dicevo prima gli interessi elettorali in particolare della democrazia se cristiana su tutta la parte che riguarda il pubblico impiego sono degli interessi notevoli e la Democrazia Cristiana non ha nessuna voglia di scontrarsi con questi lavoratori per cui nella legge delega noi troviamo scritto che si arriverà ad un'anzianità di trentacinque anni per tutti anche nel pubblico impiego ma non si sa con quale gradualità non si sa in che modo ora noi siamo convinti che bisogna arrivare ad omogeneizzare i trattamenti poté bisogna anche tenere conto dei diritti acquisiti
Perché nel momento in cui io accendo un rapporto con questo stato sociale accendo un rapporto con la previdenza pubblica
Ne devo anche sapere dopo quanti anni vado in pensione e in che modo vada in pensione perché è vero che possono esserci come posso dire
Quelli che qualcuno chiama dei privilegi
Ma io dico che chi va a lavorare
E accetta di lavorare il sabato la domenica di notte il giorno di Natale il giorno di Pasqua tante volte lo fa anche facendo il conto che poi va in pensione dopo vent'anni con un certo tipo di pensione quindi bisogna fare un ragionamento per i nuovi assunti
E bisogna trovare delle norme transitorie che tengono conto dei diritti acquisiti però con un minimo di chiarezza cosa che nella legge delega non si fa
Oh no aspetta
Dal primo di gennaio mille novecentonovantatré secondo la legge delega il conteggio
Di liquidazione della pensione non avverrà più sugli ultimi cinque anni ma inizierà uno scaglionamento di due anni
Di un anno ogni due per arrivare a liquidare la pensione dopo sugli ultimi dieci anni
Questo comporterà una riduzione netta una riduzione netta della rendita pensionistica
Il governo con un atto di furbizia tenta di dire che questo è necessario per evitare l'evasione contributiva
Allora se si vuole affrontare seriamente la questione dell'evasione contributiva noi diciamo
Per tutti i nuovi assunti
Si fa un ragionamento che la pensione viene calcolata sull'intero arco della vita lavorativa ma non lo si può fare
Per quelli che lavorano oggi che magari non hanno avuto i contributi versati che hanno avuto una situazione pensionistica e previdenziale di un certo tipo lo dobbiamo fare partendo dai nuovi assunti
Ecco questi sono i punti cardine contenuti nella legge delega e contenuti nella nostra proposta poi c'è il passaggio che riguarda la previdenza privata o la previdenza complementare
E noi sulla previdenza complementare non abbiamo problemi abbiamo detto che siamo disponibili ad affrontare la questione seriamente
Che ormai il problema della pensione privata è reale sappiamo che ci sono tanti lavoratori che si sono fatti la pensione privata ma questo non deve essere nessun caso obbligatoria e non deve in nessun caso sostituire la pensione pubblica questo è il nostro ragionamento
E
E siamo disponibili abbiamo presentato anche su questo aspetto una proposta di legge siamo disponibili ad affrontare la questione però in termini estremamente chiari con i lavoratori ma soprattutto dicendo che in nessun caso la previdenza privata può sostituire la previdenza pubblica
Concludendo
Esiste quindi una necessità di riformare la previdenza
Non solo perché ci viene ogni tanto detto che il buco previdenziale nel nostro Paese ormai ha superato tutti i limiti perché poi se andiamo a vedere bene
E si fosse fatto realmente quanto è previsto nella legge ottantotto di ristrutturazione dell'INPS e cioè la separazione tra previdenza e assistenza noi non avremmo la situazione attuale dei fondi previdenziali dell'INPS nel nostro Paese
Però
La riforma va fatta tenendo conto dei diritti acquisiti tenendo conto della situazione del mercato del lavoro del nostro Paese e tenendo conto
Che lo stato sociale Hillary e la previdenza in questo Paese
è il frutto di grandi lotte del movimento operaio
Di grandi lotte del movimento sindacale
Di grandi lotte del movimento dei pensionati anzi in questi ultimi anni sono stati quelli che effettivamente sono scesi in piazza con grandi manifestazioni con grandi momenti di iniziative di lotta reclamare loro stessi la riforma
Quando la riforma dovrebbe essere patrimonio dei lavoratori non tanto dei pensionati che sono già in pensione ma comunque voglio dire si sono fatti carico di questo problema
Ma bisogna soprattutto tener conto che nel noi avevamo un sistema previdenziale proprio perché ha voluto dal movimento operaio dal Movimento dei lavoratori avevamo uno dei sistemi previdenziali migliori d'Europa e che siamo in una sintonia in una situazione di caos in una situazione drammatica
Perché in questi anni il Governo anziché presentare delle proposte organiche delle proposte di riforma molto serie ha presentato solo delle norme nella legge finanziaria dei decreti legge
De i norme delle norme inserite all'interno dei decreti vari che hanno peggiorato la situazione che hanno portato soprattutto ad un caos che diventa difficilmente di vice difficilmente E Street cadrebbe quindi noi abbiamo come posso dire lo strumento perché abbiamo presentato una proposta di legge
Siamo convinte che in cui siamo convinti che quella è la strada giusta per arrivare alla riforma siamo convinti che non ci si può arrivare con una legge delega dove si stabiliscono solo dei principi io amo dire che si corre il rischio di dare al Governo una licenza di uccidere nel senso che con la legge delega così vaga e così confuso come quella presentata dal governo si corre il rischio di dare al governo uno strumento perché questi possa fare quello che vuole in materia pensionistica
Bisogna arrivarci con un confronto molto serio nel Parlamento e nel Paese perché altrimenti si rischia realmente di scardinare
Un una parte consistente dello stato sociale che significa s'scardinare abolire buttare via trent'anni di lotte del movimento dei lavoratori nel nostro Paese
Mio voglio
Dice subito
Concordo con le cose dette dalla compagna Pellegatti
Ma voglio però sottolineare prima di tutto
Che noi ci troviamo
In questa scorcio di anno
Alla affrontare il problema della riforma delle pensioni nelle peggiori condizioni possibili
Sia sul piano generale
Politico sociale economico
Sia per quanto riguarda il fatto specifico delle proposte che veniva avanti dal parte del Governo per quello che concerne la riforma previdenziale
Gli appunto
Comparabile Gatti ricordava un anno fa
Anch'io sono rosa al festival nazionale dell'Unità discutere di pensioni con l'allora ministero Marini
Ma a mio parere oggi noi siamo a discutere dopo un anno di riforma delle pensioni con un progetto che sicuramente e soprattutto da un punto di vista dei pensionati è peggiore di quello dell'ex ministro Marini
E questo è un fatto
Io credo che si sia persa un'occasione storica
L'anno scorso anche come movimento sindacale
Perché al di là delle critiche che facemmo che naturalmente Progetto Marini doveva essere modificato comunque questo peggiore
Ma non sono queste peggiore poi mentre allora appunto è stato detto era un Progetto di un ministro e non un Progetto del governo oggi si fa sul serio
Perché tutto fa prevedere
Che
Un progetto vada davvero in Parlamento perché se si approva in più nei prossimi giorni alla legge delega alla legge delega poteva essere discussa obbligatoriamente
Entro novanta giorni da quando è stata definita e quindi significa entro l'anno noi potremmo avere una riforma io non so se sarà una riforma però
Io ho paura sia uno proprio che non risolve nulla anzi aggrava i problemi della previdenza queste la mia preoccupazione
E credo sia solo la mia
Perché c'è molta confusione
Andiamo a vedere subito il fatto dell'età dell'elevamento dell'età pensionabile
Ramo contraria alla proposta di Marini modo obbligato a Orio abbiamo intravisto nella proposta Christopher un mutamento ma poi strada facendo ma quale mutamento è io ho l'impressione e non sono io che alla fine venga fuori sull'età pensionabile attraverso gli interventi che già si stanno delineando attraverso una confusione incredibile
Tra il fatto dell'età obbligatoria che sarà fra un po'di tempo fra il fatto che transitoriamente sarà una e da obblighi un'età facoltativa ci sarà la facoltà di andare in pensione un po'più avanti
Nel tempo condita poi veicoli incentivi disincentivi rendimenti eccetera io ho l'impressione che da questo punto di vista venga fuori dell'età pensionabile un grande pasticcio e non ci dobbiamo porre ai pasticci
Perché dai pasticci non ci guadagna nessuno
Non ci guadagnano pensionati non ci guadagnano lavoratore
Non guadagna il Paese
Nessuno ci guadagna e pasticci e ripeto lo sottolineo perché vedo che su questo punto non sette non c'è l'attenzione necessaria nemmeno del movimento sindacale da questo punto dell'elevamento dell'età
Pensionabile si arrivò si potrebbe arrivare a un grande pasticcio allora io le dico sinceramente preferisco un maggior rigore ma con chiarezza vero
Sapendo che cosa viene fuori
E dove si va a finire
Non pasticci delle norme confuse anche se credo
E sottolineo che noi dobbiamo sostenere rilevamento in modo facoltativo dell'età pensionabile ma naturalmente con delle ragioni con dei vantaggi e degli svantaggi certamente ma con delle ragioni
E allora che miglioramento è rispetto al Progetto Marini si si va a questo pasticcio di fatto diventerebbe un'età obbligatoria di fatto
Con tanta confusione in cui poi ci si rimetterebbe tutti appunto lo sottolinea con una
Nel Progetto Marini vano perché si è innamorato di Marini
Perché quello che l'abbiamo verificato tutti insieme però insomma vediamo anche dove si va a finire vediamo anche le evoluzioni
Un anno fa Progetto Marini prevedeva
Il mantenimento della pensione cave e diritto alla pensione minima a quindici anni cioè dell'attuale diritto
Un tiro diceva compagna senatrice mentre si prevede l'elevamento da quindici a venti anni varate queste diventa una tragedia
Diventa una tragedia
E in molte persone per milioni di persone per milioni di donne
Sei milioni di persone soprattutto che vivono del mezzogiorno
Attenzione
Inoltre
Ci sono anche delle cose giuste la proposta Cristo mancherebbe perché non tutto e peggiorativo del Progetto Marini
Ma sostanzialmente su una linea diciamo di innovazione si vengano a colpire non solo di vita acquisiti ma anche i diritti i futuri
Perché per esempio per il pubblico impiego e siamo d'accordo ovviamente per una omogeneizzazione dei trattamenti gradualmente
Siamo d'accordo che ci siamo di vita acquisiti ma guardate in queste onde marine Cristofori per quanto riguarda il pubblico impiego si fanno delle affermazioni senza capire bene come questa affermazione si possa realizzare o comunque quali sono i vantaggi e gli svantaggi quali sono le normative dei con precisione
I lavoratori del pubblico impiego e pensionati del pubblico impiego devono sapere bene che cosa vuol dire omogeneizzazione
Però ora vuol dire perdere i diritti senza sapere
Che cosa succede dopo o comunque che cosa succede al nuovo siccome è incerto Bafile che invece di omogeneizzazione c'è per certe categorie soltanto un peggioramento e non omogeneizzazione
Guardate
Da un punto di vista dei pensionati scusate ma io vedo che su questo punto se ne parla poco anche nei partiti e nel momento se da un punto vista le pensionate malati Marini
Aveva cotto due punti fondamentale nel suo Progetto due richieste dei pensionati ma sostenute dalle confederazioni
Cioè il mantenimenti addirittura il miglioramento della scala mobile per i pensionati
L'aggancio delle pensioni della dinamica salariale quest'anno due punti certi della proposta Marini che era risultato le nostre lotte dell'impegno delle confederazioni
Dell'impegno dei partiti democratici ci hanno sostenuto
Ebbene
Questo
Queste due cose sono state letteralmente o quasi letteralmente si cancella nella proposta Cristo ma c'è di più come voi sapete
Con il decreto trecentotrentatré approvato
Alla fine di luglio il brevissimi d'agosto insomma
Dal Parlamento
Praticamente si approvato il famigerato articolo due comma due del decreto trecentotrentatré
Dove di fatto
Sette sì o comunque poi dirò qualcosa di più su questo perché dobbiamo lottare
Per anche sull'interpretazione del comma due articolo due e cioè a un certo punto la scala mobile con una legge si è cancellata o per lo meno si è cancellato per quanto riguarda il recupero con il conguaglio tra l'inflazione programmata a cui sono legate le pensioni l'inflazione reale voi sapete
Che si programmando operando che i pensionati nel mille l'anno successivo se ne parla sempre a novembre
Ci sente sono due decreti uno del presidente uno del ministro del Tesoro uno del mese lavoro congiunti che stabiliscano che l'anno successivo ci sarà in base all'inflazione programmata mettiamo del quattro cinque per cento ci sarà l'aumento delle pensione quattro cinquecento puoi a posteriori alla fine dell'anno quello successivo se l'inflazione si è distaccata da quella programmata come succede spesso che magari invece del quattro cinque per cento e il sei per cento
Si fa un altro decreto si fa recuperare pensionati la scala mobile
Questa era la scala mobile dei pensionati così la scala mobile pensionati con la legge con un colpo di mano all'insaputa anche delle confederazioni
è stata cancellata per lo meno stata cancellata per quanto riguarda il comma io dico un po'cognizione di causa pendolari non faremo non staremo con le mani in mano ma ci muoveremo
Sulla scala mobile sulla scala mobile penso primo
Già una interpretazione sono anche sull'articolo due perché quella norma si è fatta ben lontani pompe calcolare il conguaglio dato nel novantadue a titolo mille novecentonovantuno quindi secondo l'interpretazione del ministro del Tesoro con quella legge non solo con il decreto muore legge i pensionata dovrebbero solo dovrebbero avere niente per la scala mobile ma dovrebbe anche restituire qualcosa
Per la verità c'è una interpretazione che noi abbiamo sostenuto col visto pistola primi sto visto che da un lato interpretazione diversa che è quella corretta anche dell'articolo due appalti conguaglio
Ma comunque perché se si capo il conguaglio del novantuno vuol dire e non si prende gli enti a novembre vuol dire che
Non si prende non si prende niente mente se non si calca il conguaglio novantuno rispose novantadue vuol dire che c'è lo scatto del due mila otto per cento all'incirca Andover cristo aprila questa interpretazione non siamo d'accordo questa interpretazione abbiamo chiesto proprio giorni fa un incontro unitariamente a ministro Cristofori per stabili questo però non è certo
Ora poi noi ci sentiamo anche indeboliti
Con l'accordo del trentuno luglio evidentemente per quanto riguarda la scala mobile che lavoratori dipendenti non essendoci più la scala mobile ovvero i dipendenti e chiaro non c'è una ripercussione diretta però ci sentiamo ci sentiamo più in difficoltà
E quindi credo dobbiamo reagire insieme alla Confederazione perché si salva Baldi la scala mobile dei pensionati che non è stata messa in discussione da quell'accordo è chiaro ma certamente potrà influire
Allora
Come si fa a dire da parte del governo anche nella legge delega
Anche nella legge delega sulla previdenza come si fa a dire si può salvaguardare il potere reale delle pensioni e poi dove egli non si prevede più perché nella nella terga del Governo la scala mobile della Scala scala mobile non c'è più
Non c'è più la scala mobile dei pensionati
Si parla molto vagamente di legare le pensioni all'andamento dell'indicizzazione dei lavoratori sono molto vagamente
Ma noi e giustamente di confederazione alla alla delega hanno fatto delle osservazioni molto pertinenti che vanno in direzione delle cose noi contestiamo e di cui parliamo oggi
In questo momento e poi si fa anche la proposta da parte delle confederazioni e da parte nostra dei sindacati dei pensionati del mantenimento della scala mobile e dell'aggancio delle pensioni della dinamica salariale ora Gava stare molto attenti perché
Lavoratori e pensionati dalla manovra economica del governo vengono danneggiate enormemente
E verranno danneggiate enormemente
Non c'è solo la manovra che già pesa
E peserà su lavoratori e pensionati varate
Io non so se i pensionati e i lavoratori hanno ben chiaro che cosa vorrà dire la tassa sulla casa quella da pagare entro il trenta settembre quella e l'ICI sono centinaia e centinaia di biglietti da mille
Che cerca arando un peso su tutti uguale ma sui pensionati L'Avana ancora maggiore perché ovviamente se ho visto i ponteggi abbiamo fatto come spin azionando in questi giorni se la pensione media media
Dell'INCE parlo di quella di vecchiaia e sotto le novecento mila lire mediamente evidentemente sì tutta ed evitare i duecento mila che con un reddito gli ottocento mila lire o magari di cinquecentosettanta mila lire chiaro e duecento mila lire di pesano di più che servisse guadagna un milione e mezzo ma comunque non è che dobbiamo fare a gara tra lavoratori e pensionati a chi a chi ci rimette di più comunque attenzione
Attenzione
Tagliando i servizi svolti i servizi
Per tutti e particolarmente per gli anziani
C'è nella legge nelle tele chiese vanno avanti rispetto alla finanza locale molti Comuni saranno costrette a tagliare i servizi
Non parliamo della sanità questo scandalo la proposta dei cinque per cento
L'aumento del contributo
Fa per quanto riguarda lavoratori dipendenti dallo zero novanta a cinque per cento io credo che oggi Alessandrini Cazzola appunto non so proprio chi per questo per andare a contestare di al governo sembra l'abbiam chiamati per proprio protestare insomma ma che discorso è
Ma come si fa
Ma sono anche qui sorge ma poi non è solo un problema di soldi è un problema che i principi perché lavoratore pensionato insomma voglio dire non solo della gente che c'hanno irrita Pina gli orecchi comunque le tapparelle su gli occhi che non sento e non vedo che cosa succede in Europa nel mondo e cosa succede in Italia non è questo
Siamo sempre stati disponibili a pagare lo saremo anche questa volta ma il problema è la preoccupazione di fondo nostra è che questa lotta pagano pesantemente anche una volta probabilmente non servirà a nulla quello si paga perché tutto rimarrà come prima o peggio di prima
Basta una preoccupazione di fondo mostra ma non solo
Allora
Qual è il pericolo il pericolo è che si faccia una legge delle pensioni ancora peggiore
Di quella che si prospetta perché attenzione stiamo attenti tutti in discussione c'è anche il rendimento delle pensioni
Cioè il rendimento delle pensioni significa per il settore privato come sapete l'ottanta per cento dopo quarant'anni di contribuzione si inseriscano determinati meccanismi e poi comincerà la campagna per dire ma insomma anche il progetto di Cristofori non porta niente dei risparmi
Quindi bisogna intervenire
E quindi attenzione dobbiamo stare attenti a colpi di mano anche in questa direzione ecco perché lo stiamo dobbiamo essere vigili dobbiamo essere poi guardate si è parlato prima di contribuzione ma insomma
Siamo mente hanno sempre contribuito in questi ultimi anni è stato ricordato
Ma insomma magari si affronta il problema la riforma della contribuzione
Mai si affronti il problema della riforma della contrattazione
Mai si affronta sul serio l'evasione contributiva
E tante altre cose
Inoltre
Come si fa
Allora interessarsi
Per quanto riguarda quei milioni di persone particolarmente anziani mi riferisco
A lasciare dopo una legge votata dal Parlamento nel marzo del mille novecentottantotto quindi quattro anni fa
Il Parlamento ha votato una legge per l'istituzione del minimo vitale per gli anziani bisognosi
Quattro anni non si è fatto niente forse colpa anche nostra
Insomma
Guardate non c'è solo la la grave situazione del Paese della finanza pubblica tutto quello che sappiamo e particolarmente in questi mesi avremo una situazione più grave per quanto riguarda l'occupazione
Ma abbiamo anche un aumento della povertà abbiamo un aumento della povertà chiamiamola così non noti non la chiamo io
La chiamata l'ha definita la commissione d'indagine del mi pare o del Parlamento del governo
Recentemente qualche mese fa ha fatto una una relazione
Dove considerando il minimo vitale trecentocinquanta mila lire il mese considerando il minimo per il divieto ai minori tale perché non è istituito considerando trecentocinquanta mila lire a persona
Nella coppia settecento mila lire considerando presto ci sono in Italia otto milioni otto milioni di persone che stanno sotto queste trecentocinquanta mila lire la metà sono anziani la metà sono anziani
Ora insomma cento risorse ce ne sono meno ma poi un paese civile disinteressarsi di una fetta importante di anziani bisognosi per un anno il minimo indispensabile per vivere
Perché oggi la pensione sociale grato al nostro notte aumentavano e sempre sotto le quattrocento mila lire
Sono settecento ottocento mila persone godono della pensione sociale del nostro Paese
E allora dobbiamo vedere come risolvere questo problema del minimo vitale che poi si collega alla riforma della previdenza perché vuol dire separare l'assistenza dalla previdenza
Vuol dire cominciano a fare la riforma dell'assistenza assistenza vera a chi ne ha bisogno davvero
E sono tante in misura crescente
Quindi credo
Come sindacato dei pensionati unitariamente
Anche per superare la situazione si è verificata
Con l'accordo del trentuno luglio da parte dei sindacati in cui proprio in queste ore la CGIL sta cercando di uscita questa grave crisi in cui entrambe speriamo di uscirne bene perché questo può avere influenza più o meno positiva sulle lotte dei pensionati e dei lavoratori
Noi come pensionati unitariamente riapriamo come si può dire le ostilità verso il governo
E abbiamo lo so il confronto ma la lotta entro settembre faremo del nostro paese la giornata di lotta nazionale per la riforma della previdenza per la scala mobile dei pensionati per l'aggancio delle pensioni e salari
Per l'istituzione del minimo vitale per servizi efficienti e risanati certamente risanati
Cioè ma non accetterei ma con leggero dei tagli in questa direzione così ci dobbiamo collegare alla lotta alla lotta dei lavoratori e dobbiamo sostenere insieme alle forze politiche che vorranno sostenerci insieme parlamentari che vorranno sostenerci dobbiamo aprire una nuova fase di lotta che contrasta una tendenza inciderà negativamente sullo Stato sociale
Che è in crisi ma che comunque garantisce ha garantito certe prestazioni
Mo'lo stato sociale e se passano così come sono le quattro tele che il Governo evidentemente avrà una botta molto forte e sì un'influenza molto negativa sui lavoratori e sui pensionati grazie
Approfittiamo a questo punto della presenza dei nostri ospiti
E apriamo il dibattito se ci sono delle domande delle osservazioni dei chiarimenti prego
C'è il microfono
Ma io non voglio parlare
No no no no no no no no non voglio Palermo la sapete non voglio parlare di pensioni
Pur avendo la consapevolezza e che in questo momento non è assicurato il loro potere d'acquisto
Ed è un problema serio
Beh in milioni di pensionati italiani
Che dovrebbe essere
Volutamente voglio anche io
Invece
Attenermi problema della riforma
Intanto credo sia doveroso
Direi che sia la proposta di Marini
Sia la proposta di Cristofori
Non sono proposte TAR una vera riforma di tutto il sistema pensionistico italiano
è un problema di riordino
Occorre avere questa consapevolezza
Avuto presenta questo evidentemente discutiamo nel merito
Per evitare diventa un prodotto che non è pari e anche per generare evidentemente un po'di conclusioni
La seconda questione
Anche questo secondo me è doveroso dirlo
Non è vero
Che l'ago
Assicurazione generale obbligatorio
è il dissesto e Allo spazio
Io parlo tiene
Una piccola isola è da diversi anni
Che è lì di Reggio chiude il Bilancio
In attivo di diversi miliardi
E non è il solo
E penso che e si opera
In questa provincia per controllare tende evasione contributiva sia ridotta al minimo
E se questo venisse fatto in tutto il Paese io sono convinto che l'espressione sarebbe diverso ma bisogna anche dire e cioè il bilancio dell'INPS
è aperto è perché i soldi versati dai lavoratori dipendenti per le pensioni vengono utilizzati per titoli diversi da questi
Io sono convinto che la cosa va be'anche perché si dice che la riforma occorre evidentemente parquet il bilancio delle leggi non regge più non è così io sono convinto che la riforma dobbiamo fare urgenti ma la motivazione non è Romance noni resta poi dirò anche come avvengono le cose e quindi meno sprechi
Per quanto le rivolte delle pensioni complessive non solo quelle dell'Inter io leggevo Rastrelli in questi giorni nei giornali che si danno regala di Andreotti dove cento milioni di arretrati
Ai magistrati avvocato dello Stato
Un costo in cinquecento miliardi e poi c'è il rischio che si vada a togliere a proposito di sacrificio otto dieci mila lire di aumento della contingenza a novembre per le pensioni minime
E queste cose perché dobbiamo dire perché sono verità sono fatti sono fatti che quindi il problema e anche questo
Due tre cose poi dopo la metto lì
Quindici venti anni
Io credo che sia la cosa peggiore nelle due proposte di riordino
Perché è in discussione il diritto alla pensione
Pensiamo ai lavoratori precarie
Ai disoccupati
Alle donne le prime licenziati espulso dal processo produttivo appena c'è la crisi permette all'azienda venti anni pieni di contributi venti anni per cinquantadue contributi settimanali fa oltre mille se non sbaglio occorreranno trenta quaranta anni e più di lavoro
è quindi in discussione questo ma c'è un'altra cosa che io non ho capito chiedo l'applicazione
Vent'anni cosa vuol dire
Penso alle mine rimane per adesso cessa il trenta per cento del salario Cima il quaranta per cento essa rimane il trenta per cento cioè gli socio del due per cento fra ogni anno di lavoro e quindi potrebbe essere la sala d'attesa per mettere in discussione il due per cento per ogni anno di lavoro e quindi all'ottanta per cento per quarant'anni la cosa secondo me con vista da questo punto di vista perché potrebbe portare anche la quindi altro elemento di carattere negativo io credo che uno come vada respinto i termini chiave il reddito dei coniugi e nella coppia per quanto riguarda l'integrazione al trattamento minimo va respinto decisamente decisamente senso a parte un attorno a queste cose non la possibilità di dare il confronto discutere deviare concordare pare spento poco ma
Come Rastrelli ora al Senato attorno ai sessantadue anni facoltativi almeno cercato di capire se ci sono capire anche azione voi perché la cosa non ha funzionato
Io sono di quelle che già di quegli anni chiediamo detergente non ci ho e siccome che andando a lavorare dopo che sono in pensione con la pensione perdo tutto la pensione superiore al minimo chiaro
Poteva pagare la tassa sulla salute cinque per cento
Però evidentemente meglio mettono le tasse complessivi quando solo alla fine
Alla fine e poi quando evidentemente smetto non c'ho il calcolo di tutta la regione ma un supplemento d'adesione quando parto vado a fare il calco dal punto di vista economico gli anni di lavoro possibile quattro più svantaggi che vantaggi
Allora la gente non vanno a lavorare non mano fa la superficie tardi rimettente queste unità nell'androne ecco perché evidentemente assieme ai benefici
E parla l'età pensionabile caverna essere flessibili e quindi la sega il sito l'operatore va affrontato anche il problema del cumulo delle pensioni
L'affresco con le pensioni integrative
Io sono fortemente preoccupato
Sobrio e non posso avere delle pregiudiziali ci sono sa l'articolo quindi sarebbe chiudere gli occhi
Ma attenzione
è proprio vero che discutendo dei mesto e allargando le pensioni integrative
Tutto sommato alla fine si va a indebolire o mettere in discussione il sistema pubblico per la previdenza senza il quale non c'è futuro
Per le pensioni allora la cosa fatta ma nel cappello nel preambolo ci deve essere scritto in modo chiaro la difesa il rafforzamento del sistema pubblico dalla previdenza voi la possibilità di indagine aggiuntive di fazioni e gentile facoltative in modo estremamente chiaro
Stranamente chiaro per invertire la tendenza e quindi a mettere in discussione una conquista di fondo
E del movimento sindacale tra Italia e la piena garanzia
Ai lavoratori contribuì vanno in pensione tra
Altri
Io perché a modo non solo non è un pensionato un presidente film
Fatto chiuso che con il signore
Provvedimento anche se artigianale perciò dopo un paio di anni prima
Intervengo sotto su un aspetto culturale seguendo un ricercatore
Dell'istituto grazie
Mi permetto di sollecitare un concerto culturale ai due relatori anche
Fece l'altrettanto
Io mi stupisce rastrello rossa più partecipato anche tutti i congressi
Passionali tutti i partiti regionali
Quest'anno il primo oltre pensionati
Concluso costruito un impero quella disposizione dell'Istituto Gramsci su questi tre Cuba impressione
Perché dunque dopo confuta
Non ho mai trovato alla mia la mia analisi di questi documenti congressuali e nemmeno oggi in cui nelle due interventi dei relatori
Nel concerto culturale della fine di questo status sociale
Cioè alla fine
Non è che ci sia da riformare
Qui non c'è più niente
Noi abbiamo conosciuto già due sistemata nell'oristanese trovato due piste self esperto abbiamo conosciuto l'altro Stato stazione del dopoguerra cosiddetto del miracolo economico
Ma se noi andiamo a vedere correzioni rimasti per questo status sociale
Ventotto governa cioè del miracolo economico qui tutti gli anche l'ultimo intervento di tutti gli attori tutti quelli che scrivono su queste condizioni è stato funzionale del padre elencano il defunto dice
Cioè il morto che sta seppellendo non ecco questo è il punto malizia in Qatar in carcere questo status sociale
Per tale poco opportuno che tutti la maggior parte di quelli che scrivono che parla su questi concetti siano concentrato in su al riformismo di questo di questo maestro per lo scontro sociale definisco io vorrei sentire il suo correggete due relatori c'è effettivamente ritengo invece uscire
Pochi resti di questo stato sociale o se non sia il caso delibere avverte intraprendere già da oggi le loro
L'azione dei nuovi punti credo serviranno poi a costruire il nuovo stato sociale
Anche se le condizione come me del governo attuale
Non ce lo permettono ma io credo che noi dovremmo già impegnarsi
Oltre le rivendicazioni che vanno citati sostenute mantenuto e di lotte eccetera ci debba puntare zia uno all'approvazione negli organismi nelle persone competenti
Mi sono inserite
In questa produzione
Dimettersi in campo per produrre e dirlo francamente all'esempio scriverlo parlarne di questo il problema de per fondare veramente il nuovo stato sociale di cui ha bisogno qui nostro Paese
Bellini
Riposo presentarlo perché l'assessore all'assistenza servizi sociali minime di qua stavo le cose una cosa io sostenevo accorpando euro operaio la somma no di importanza del pensionato da Cremonesi a rivedere
Va bene comunque e ho fatto trentasette anni credo che anche se continuare a lavorare e credo che il lavoro è uno dei bisogni Pino naturali dell'uomo per cui l'uomo deve sempre lavorare fino alla fine i propri provvigione ritualmente matrimoni in altri in altri
Settori
Però questo non è il problema che io voglio affrontare il problema è che è necessario fare la riforma riformare poche per conservare ritualmente anche i livelli anche migliorare no i livelli di previdenza che i lavoratori
E i cittadini nel loro complesso in quanto sono lavoratori hanno acquisito con le poche battaglie no
Siccome è un concetto di previdenza ma in modo particolare la riforma che viene Dino allora la necessità di fare delle riforme e una riforma e necessaria proprio a vedere in e ragionare in modo generale vedendo una situazione Paesi in modo generale buono e abbiamo ormai un costo del denaro che molto elevate dipende proprio il vertice pubblico e qui non ci sta di riformare e di migliorare
Qui ho o Almeyda oratori ci sarà qualche cenno epoca riguarda il progetto Amato in riferimento ai tormenti anche al sud certamente in quindici anni favoriscono eventualmente la situazioni dai dell'orto del cinque però io voglio qui richiamare l'attenzione su una questione che è fondamentale no
Dopo che riguarda la questione meridionale
Noi li abbiamo un modello economico
Che assistenziale
Per cui se noi continuiamo a pensare in modo ci specialistico anche sul sul sulla riforma pensionistica alla fine
Non risolviamo i problemi del Sud i problemi anche legati l'Amati ma che è un modello economico che si basa sull'assistenzialismo previdenziale controllato anche queste sull'assistenzialismo
Economico sulla base dagli appalti e su questo no che e esiste la mafia
La cupolini se anche se trovate anche sua scoperta si riprodurrà coglie perché è un modello economico che va modificato
è un po'ed è l'ora anche su nel nel ragionare nella riforma lo dobbiamo alberi in modo un progetto che risolve che elimini anche l'assistenzialismo ritualmente e improduttivo che abbiamo che abbiamo che abbiamo scelto
Poi l'importanza da riforma pensionistiche e importantissimo perché è il secondo bilancio dello Stato cioè credo che se guardiamo i numeri sono centinaia migliaia di miliardi no quelli che vengono erogati erogati dall'inizio e sono un affetto importante novità riguarda il ciclo economico
Questa era euro comunichiamo che volevo che volevo fare
Io sono contrario all'egualitarismo però l'uguaglianza si e io Clinton un altro concetto no che va tenuto conto nella nella riforma che fra il pubblico no April che il privato allora noi abbiamo già quaranta mila addetti no che lavoro nei servizi
Che lavorò prevalentemente sul sotto le cooperative assistenziali che hanno rafforzato lo stato sociale perché questo va va lo stato sociale in Italia non è arretrato anche perché sono nate iniziative molte volte motivati spontanee
Che hanno reso possibile dalla migliorare allargare i servizi
Però oggi questi operatori
E che dovrebbero avere S. operatori pubblici di fatto sono educatori ci psicologi sono di varie professionalità no assistono anziani assistono handicappati assistenza
Degenti
Cioè si chiama calci basta pensare anche negli ospedali no tutti gli appalti fatti per quel che riguarda gli addetti alle pulizie alle cucine eccetera eccetera sarebbero personale pubblico questo però adesso avrà una trattamento previdenziale no anche economico lentamente differenziato e hanno garantito ha migliorato i servizi
E hanno garantito e migliorati i servizi allora è importantissimo andare questa Omo utilizzazione del trattamento previdenziale e questo va fatto in fretta
Perché non sono nel servizio che io dirigo come assessore il sindaco lo sapevate
Cosa in cui vengono approvati in giunta abbiamo assunto personale attraverso una cooperativa assistenziale in questi lavorino a fianco degli altri operatori
Anche meglio anche meglio devo dire anche meglio parte lentamente hanno un concetto di lavoro di impresa privata e non di impresa pubblica però hanno un trattamento economico ritualmente leggermente più basso e hanno certamente un trattamento previdenziale se che è distante no che non è imparato questi non possono non non sono stati non non sono note a lavorare nel pubblico impiego in un servizio pubblico perché hanno il vantaggio gli andai specie dopo venti anni questi hanno il lo svantaggio di andarci dopo quindi dopo trentacinque anni si faceva no allora l'importanza di fare di fare un una riforma che e o vale utilizzare ma in fretta questa cosa qua perché noi andremo sempre di più
No anche con i recenti decreti fatti dal governo a una o emissioni no di operatori un che prima erano operatori pubblici ma che ora vive sono Asso sono assunti come o operatori privati
Andremo questa commistione per cui diciamo una situazione che va risolta ciò diventa difficilmente gestibile anche da parte degli amministratori da parte di ritualmente preposto a dirigere a dirigere dei servizi per cui richiamo Coppi particolare
I relatori che anche per la loro presenza nelle varie Commissione livello quelli che tengono conto che è decisivo andare in fretta modernizzare questi questi trattamenti anche perché è una divisione sociale politica ormai vive in mezzo i lavoratori vivi ma ecco i lavoratori
L'altra cosa che invece io concordo è sulla sulla flessibilità poi finisco credo che il progetto del PDS per quel che riguarda la la flessibilità colga nel segno lo lo la l'esigenza di oggi dal del dai cittadini al lavoratore la possibilità mentalmente e su di ma sicuramente mi fa lavoro metà pensione delle possibilità lentamente in uscita il processo produttivo ma anche di rientrarvi
Cioè credo che sia giusto uscirne ma vi sia ospizio possibilità anche per chi se di starne poi due tre anni ed era un percorso anche anche di ieri ne fanno virtù fallì perché il nobile senese ancora non per me ma parlo generale credo
Andiamo avanti decretare perché
C'è qualche altro intervento
Se c'è qualcuno in fondo noi non lo vediamo per
Professore
Va bene cominciamo a dare alcune risposte ma
Dare delle risposte non è sempre facile possiamo fare delle considerazioni condividerei eventualmente alcune Pignone espresse io vorrei partire proprio da quest'ultimo intervento che mi sembrava molto appropriato
Cioè noi dobbiamo pensare ad una riforma della previdenza ma dello stato sociale in generale
Proprio perché è mutata la composizione della società nel nostro Paese
Sono cambiate le figure dei lavoratori sono cambiati i rapporti di lavoro è cambiata come dicevo la conformazione della società
Però noi dobbiamo anche stare attenti a non buttare via tutto
Noi abbiamo uno stato sociale nel nostro Paese che purtroppo è in alcuni in alcune parti del paese in alcuni momenti degenerato perché purtroppo ma qui bisognerebbe innescare un meccanismo molto
Molto più ampio o di discussione perché purtroppo la mancanza come posso dire di ricambio a livello di chi gestisce il potere ha fatto sì che lo Stato sociale diventasse una sì uno strumento ma soprattutto o una forza
Da gestire per avere il consenso elettorale resta il problema vero
Allora in un momento come questo dove si vuole sradicare tutto ma non tanto perché
Si preannunciano altre condizioni e soprattutto la possibilità della perdita di consenso
Ma se vuole sradicare tutto perché perché il punto di partenza è mettere in ginocchio il movimento
Dei lavoratori e togliere le grandi conquiste del movimento operaio del nostro Paese perché questo è il nodo da sciogliere e l'accordo di luglio
Fra sindacati e governo è il punto di partenza
La stessa la scala mobile al di là della questione delle pensioni la stessa scala mobile dei lavoratori voi mi dovete spiegare perché se ormai non copre la più che una parte di salario e stava morendo come tutti dicono perché ad esempio e ci si è accaniti tanto sulla scala mobile perché è quello che l'ha presa Tavano scala mobile la contingenza il punto di arrivo di grandi lotte del movimento
Dei lavoratori nel nostro Paese che doveva essere messo in discussione che doveva essere abolito allora io credo che riformare lo stato sociale
Per dare la possibilità a questa nuova società alle nuove figure del mondo del lavoro alle nuove solidarietà alle nuove ai nuovi rapporti di lavoro emergente nel nostro Paese bisogna dare la possibilità di avere un nuovo stato sociale non tanto per conservare quello che c'è ma per dare qualcosa di nuovo che risponda alle nuove esigenze ma soprattutto ripeto
Per perché non passi un disegno politico che va ben oltre il togliere nel togliere le pensioni minime un modificare le pensioni minime
Nella legge delega alcune di queste di questi tentativi è molto presente
Sono presenti e neanche tanto mascherati qualcuno è stato toccato in particolare dal segretario dei pensionati e faccio riferimento alla rendita pensionistica perché da lì si parte
Se mi si diminuisse la pensione
Pubblicati abbiamo così la previdenza obbligatoria
è chiaro che sarò costretto a rivolgermi sempre di più alla pensione privata alla pensione integrativa perché naturalmente io me la devo salvaguardare la vecchiaia e quindi avrà una diminuzione di attenzione e dispense intorno alla previdenza pubblica
Bene nella legge delega non si fa riferimento al mantenimento del due per cento annuo della rendita pensionistica
Questo è un rilievo che noi abbiamo fatto al ministro questa fuori il quale ci ha risposto che per quanto lo riguarda lui ritiene che il due per cento deve rimanere rimane
Però
Il fatto che sia unico un'opinione del ministro ma non si è scritto nella legge delega e ci fa stare molto attenti si fa prestare molta attenzione allora se il due per cento della rendita annuale non è salvaguardato
Voi capite che quando si fa il ragionamento dei quindici ai vent'anni e non si dice se sarà ancora il trenta per cento se sarà il quaranta per cento o che cosa effettivamente significa noi corriamo il rischio per dirla
Con una parte al nostro Paese di essere cornuti e mazziati cioè versare fregati due volte ci aumenta il periodo della contribuzione e ci diminuisse la rendita pensionistica bene
Questo è uno dei punti molto forti che deve portarci ad avere un confronto con il governo
Molto più aspro di quanto non sia avvenuto attualmente io ho ascoltato con piacere le parole di Rastrelli perché nell'audizione che la Commissione lavoro
Del Senato ha avuto con le confederazioni sindacali
E non sono emerse con molta forza alcune posizioni che io ho sentito oggi quei ad esempio sul cumulo di reddito col coniuge e e io non ho ho sentito il sindacato non cioè che non è proprio contrario
Il sindacato confederale
E quindi la sensibilizzazione che viene fatta ai lavoratori
E sarà inferiore non sarà della stessa forza che noi pensiamo di dare invece ad un argomento importante perché è vero quello che dicevo prima Rastrelli c'è un impoverimento della popolazione nel nostro Paese i dati del Censis sono sotto gli occhi di tutti non non sono certo confutabili o no non sono certo della minoranza c'è un impoverimento del nostro Paese questo impoverimento in gran parte e dovuto è dato dalle persone anziane dai pensionati se passa un meccanismo come quello del cumulo del reddito è chiaro che questa e questa povertà
E destinata ad aumentare
Quindi il ragionamento deve essere molto chiaro una previdenza pubblica
Riformata
Perché è parte importante dello stato sociale che va modificato accerto in alcuni aspetti ma soprattutto perché lo stato sociale non sia solo Stato assistenziale come qualcuno vuole tentare di far passare nel nostro Paese
Una riforma seria che tenga conto dei diritti acquisiti che tenga conto della nuova società che sia determinata nel nostro Paese e che non porti la previdenza pubblica ad essere sostituito dalla previdenza privata
Infatti se voi avete ascoltato il mio ragionamento prima io non ho mai parlato di previdenza privata e basta ho parlato di previdenza complementare perché noi siamo convinti che la previdenza integrativa deve portare la pensione da quella che viene liquidata dalla pubblico ottanta per cento attuale per capirci al cento per cento non può essere mai sostitutiva deve essere deve completare solo quella parte che manca per raggiungere il cento per cento del salario
Ma non solo nel nostro parere di minoranza Espresso Senato abbiamo scritto che deve essere facoltativa
Individuale che si può utilizzare una parte del trattamento di fine rapporto che deve essere soggetta a contribuzione e che soprattutto deve come posso dire essere a capitalizzazione e non a ripartizione questo significa chiedere una previdenza che non può sostituire mai la previdenza pubblica
Quindi una riforma seria non degli aggiustamenti quelli che ci sta proponendo il governo sono degli aggiustamenti che come vi dicevo prima penalizzano solo una parte della popolazione lavorativa del nostro Paese
Questo no perché noi siamo opposizione quindi dobbiamo dire no tutto quello che ci viene proposta no lo diciamo come ovvio detto prima con uno strumento in mano cioè con quello che noi pensiamo si debba fare della previdenza nel nostro Paese
Non si capisce per quale motivo
Ad esempio
Anziché mettere mano complessivamente affrontando le questioni che che sentivamo prima dall'assessore ai servizi sociali affrontando le questioni reali faccio solo dagli aggiustamenti cioè io bisogno di recuperare denaro
Questo è il ragionamento del Governo come lo recupero
In ensemble vent'anni il la contribuzione
Accumulando era di poco alcoliche diminuendo la rendita pensionistica
Questo è quello che si fa nella legge delega
Attraverso tanti marchingegni ora anch'io non sono innamorata particolarmente di Marini il Progetto Marini avevo un premi leggiamo aveva qualche cosa di positivo rispetto a questo che era un progetto organico e che si confrontava con il Parlamento
Noi martedì al Senato inaugura incominciamo discutere qualche cosa
Che come posso dire ibrido che non si sa esattamente dove vada a parare diciamo al governo atti autorizziamo a modificare questo sistema previdenziale però non sappiamo in che modo
Voi capite che questo non lo possiamo fare visto che avendo presentato una proposta di legge ne abbiamo chiesta la discussione con urgenza alla Camera
Urgenza che era passata e quindi c'era la possibilità di arrivare in tempi rapidi ad una riforma delle previdenza molto seria il problema è che le divisioni che ci sono dentro la maggioranza
Ma soprattutto la volontà di questo governo Amato nato debole che come tutti i governi deboli
La necessità di dimostrare che conta che forte che può decidere ecco ha portato a fare una scelta come questa che è comunque una santa penalizzante che non risolve le questioni io sono d'accordo
No risolve le questioni perché se non emotive diamo i trattamenti se non sogniamo i cinquanta utenti e li riduciamo
Se non omogeneizziamo come posso dire i fondi pensionistici se no riformiamo la contribuzione se non affrontiamo il costo degli immobili ad esempio degli Enti di previdenza
Che costano molto di più di quanto rendono e quindi non affrontiamo seriamente la questione previdenza nel nostro Paese non si risolve il problema per cui ora faremo degli aggiustamenti nella prossima Finanziaria ci troveremo delle norme ancora penalizzanti e andando avanti di questo passo arriveremo al momento in cui al lavoratore
Se hai i soldi converrà farsi la previdenza privata perché in quel caso la previdenza pubblica non avrà più nessun tornaconto per il lavoratore questa è la strada che si tenta di percorrere che noi ostacoliamo
Sabato cinque settembre facciamo una manifestazione a Milano
è la prima iniziativa di mobilitazione del nostro partito sulle questioni economiche sulla stangata Amato sulla questione del lavoro se la questione dello Stato sociale ecco io credo che sia un punto di partenza per una stagione politica
Che non lasci intravvedere niente di buono per i lavoratori del nostro Paese
Rastrelli
Ma io proprio tre minuti perché allora dar tempo io sono d'accordo
Con gli interventi fatti dal compagno basse con gli altri due con le risposte date attuali voglio solo chiudere
Con la considerazione di carattere generale e mi riferisco all'affermazione che riguarda il concetto culturale dello stato sociale
Cioè effettivamente cioè dalla parte l'attacco allo stato sociale siccome in crisi dice ed è in crisi c'è il per varie ragioni anche per i mutamenti della società ci dice che costa troppo
E si risponde a questa crisi cercando di demolire lo stato sociale queste da una parte perché ci sono delle forze come dire
Che conservatrici delle forze non democratico comunque delle forze che vogliono effettivamente rimandare indietro il movimento democratico il movimento dei lavoratori
Eccetera e quindi fare un passo indietro nell'evoluzione democratica del nostro Paese questo cioè ma c'è anche di più e forse peggio ancora perché per l'opera che ha un proposito sì lo esprime con chiarezza eccetera
C'è un qualcosa di più che in veste spesso anche una parte delle forze democratiche spesso lo troviamo anche nei nostri ambienti cioè un concetto arretrato rispetto ai problemi dello stato sociale cioè che tipo di riforma si deve fare dello stato sociale ecco quando si esce un po'dal generico non perché oggi si sia parlato in modo ceneri ma comunque se si esce dal terreno
Delle pensioni
La sanità dei servizi per investire Paul quello che può essere una riforma vero rinnovamento dello stato sociale allora qui si paga un po'il buio c'erano o l'arretratezza di concetti oppure c'è una vaghezza di propositività eccetera io mi permetto
Di rivendicare il sindacato
Che ho l'onore di dirigere insieme a tanti altri compagni militanti
Come stasera qui molti di loro sono presenti io voglio dire che noi abbiamo elaborato dell'idea abbiamo il tempo abbiamo elaborato abbiamo fatto delle riflessioni ma dobbiamo andare avanti ancora di più
Perché effettivamente dobbiamo portare in questo Paese il livello della discussione sul rinnovamento dello stato sociale
Ha dei punti più elevati più comprensibili che possono davvero suscitare la partecipazione della gente dei lavoratori dei pensionati dei cittadini alla trasformazione dello stato sociale meglio dire trasformazione dello stato sociale
Questo stato sociale non si trasforma in senso democratico se non c'è la partecipazione della gente
Nella gestione dei servizi nel controllo dei servizi partecipazione delle forme di volontariato di associazione di basi se non c'è come dire un intreccio fra l'impegno e l'intervento pubblico dei Comuni delle Regioni
Delle Province e del Parlamento dell'istituzione del governo circa l'intreccio fra l'intervento pubblica tutti i livelli e l'intervento dei cittadini
Ai vari livelli se non c'è questo intreccio se non si fa come dire sennò si crea un meccanismo di riproduzione di forme associative che con l'intervento pubblico si fondono e rendono intervento pubblico stesso qui aderente ai bisogni della gente questo è il punto questo veramente però per far questo ci vuole come si diceva una volta una rivoluzione culturale
Non siamo a questi livelli però dobbiamo partire da qui
Per arrivare veramente a fare
Dello stato sociale qualcosa che i soldi che affronta bene sia problemi della previdenza sia problemi della sanità che dello stato sociale grazie
Io se non ci sono altri credo che esistano già tutti dal sardo
Dire
Che possiamo anche chiudere ringrazio relatori tutti gli intervenuti ricordo a tutti che la compagna per legate l'ha già detto il cinque settembre a Milano c'è una manifestazione nazionale del PDS su questi temi grazie