Festa de L'Unità di Modena - Presentazione del libro di Valter Veltroni "Ciao"

Buonasera ecco funzione microfono è tutto perfetto è quasi una situazione intima
E devo dire che insomma nonostante la pioggia quasi possiamo cogliere Veltroni l'aspetto positivo di questa intimità
Perché innanzitutto buonasera benvenuti
Siamo qui questa sera per una chiacchierata
Con Walter Veltroni Walter Veltroni che ovviamente non ha bisogno di presentazioni ma che assume essendo giornalista un qualche riferimento insomma
Sindaco di Roma fondatore del PD Segretario del Partito Democratico direttore dell'Unità questa sera però la chiacchierata sarà con lo scrittore Walter rende il tromboni
Poi è vero che leggere Walter Veltroni non soltanto attraverso i suoi saggi ma anche
Attraverso i suoi romanzi
Significa comunque avere a che fare con
La politica la politica però quella intesa in senso alto la politica che parla attraverso la letteratura
Così come
Parlava attraverso la polizia la musicale canzoni solo il cinema
E sommare questo è l'ultimo romanzo di Walter Veltroni pubblicato per Rizzoli lo scorso autunno si intitola Ciao
Ciò è la prima parola e anche l'ultima di questo romanzo perché il titolo e quindi la prima parola
Ed è anche l'ultima
E devo dire che il finale Veltroni mi ha colpito particolarmente perché è un po'un crescendo di emozione che culmina in queste ultime
Due righe
Molto stretti ma molto profonde in cui appunto dice di fatto darò il titolo papà che tu avresti dato questo libro ed è proprio Ciao
E papà assili perché questo di fatto è il
L'incontro immaginario e chissà
In tanti anni quante volte Walter Veltroni ha immaginato di dialogare con il padre finalmente dopo qualche anno è riuscito metterlo per iscritto no
Ed è un incontro surreale anche per le tinte per i colori entro cui si colloca
Che riesce a consegnare a chi lo legge davvero tutto
L'intensità tutta o anche il turbamento la paura anche di essere cresciuto senza padre ma forse anche il coraggio la forza
Di questa stessa condizione c'è voluto qualche anno per arrivare a questo che forse il romanzo più intimo più difficile forse POPPI sofferto di Walter Veltroni sbaglio dire così
Vanno giusto intatto buona sera a tutti mi fa piacere che siate qui nonostante la la la grandinata
Precipitata su Modena queste ore se Reggio Emilia anche lo dico perché così nominare par condicio
Sì è sicuramente il libro più difficile che io abbia scritto infatti ho potuto scrivere lo dicevo prima la con il collega di TRC
Ho potuto scriverlo questo libro ora perché nonno per mia decisione non ho più ruoli e non ho più responsabilità
Se io avessi scritto questo libro da da sindaco di Roma o da segretario del PD
Avrebbe avuto tutt'altro significato è tutt'altra cogenza e avrei potuto anche dire le cose con meno
Sincerità di quanto abbia potuto fare perché non è un
Diciamo un vizio ma la politica impone spesso attraverso l'esercizio delle responsabilità talvolta anche di un mettere cose che sono dentro il proprio animo proprio
Per chi vive ovviamente non non non sappia la storia
Mio padre è morto molto giovane a mio padre aveva trentasette anni quando è morto io ne avevo uno
Luglio era stato il primo direttore del telegiornale prima era stato il capo delle radio cronache
Che allora non essendoci la televisione mio padre è morto a cinquantasei erano il modo in cui gli italiani si informavano
E e io quindi non ho mai conosciuto
Non ho mai avuto la possibilità ovviamente di parlare con lui non c'è neanche una fotografia che ci riprenda insieme non c'è nessun segno di legame tra di noi e questo abbastanza paradossale no essendo una delle
Dei due legami di sangue
Diciamo aborigene poi ci sono quelli che vengono nel corso della vita più importanti per cui io ho sempre come dicevi tu ho sempre immaginato sognato pensato che
Sarebbe stato bello incontra mio padre non sono mai riuscito neanche a sognare lo mio padre perché non riesco a dargli corpo
Sogno sempre che mio padre sta per arrivare stanze in luoghi in piazzetta non non arriva perché non riesco a
A dargli un corpo una voce la voce l'ho ascoltata l'ho sentita perché perché ci sono dei nastri perché ci sono delle sue radio cronache
Ma
Allora me lo sono immaginato
Mi sono immaginato di usare un espediente narrativo che che che che
Che c'è nella letteratura soprattutto letteratura sudamericana per cui si introduce in un contesto di normalità un elemento fantastico
Immaginato di trovare mio padre sul pianerottolo
Della casa dove io oggi abito con mia moglie
Dove ci sono cresciute le mie figlie
Al piano di sopra di questa casa mio padre e mia madre hanno vissuto io sono nato a mio padre è morto
E per cui mi immagino che in questo Castello dei destini incrociati che questa casa di di via Velletri a Roma
Un giorno tornando a casa migliore trovo sul pianerottolo un ragazzo
Vestito anni cinquanta con la brillantina sui capelli che mi dice Jean
Ciò in italiano
Diciamo l'italiano è l'unica lingua nella quale esiste un saluto che vale per l'arrivo e per il distacco
Si dice ciao a chi arriva ma se diciamo anche chi va via
Non è così in italiano il francese l'inglese in francese non è così
E allora ho immaginato di trovarlo seduto sul pianerottolo russi si tortura un cappello tra le mani che mi guarda mi sorride e mi dice ciao io allora vi dico ciao papà entra e e lo faccio entrare nella casa
Al piano di sotto di dove stavamo insieme di dove lui è morto
E cominciamo a raccontarci le nostre vite
Siamo stati due tutti e due testimoni privilegiati lui dal giornalista
Da Radio croniste dal
Direttore del telegiornale io per i ruoli che ho avuto
E quindi raccontandoci le nostre vite raccontando sulla storia della nostra famiglia finiamo con raccontarci anche le due Italie ed Italia degli anni quaranta cinquanta neanche prima
Mio padre era del diciotto
E l'Italia che ho vissuto e conosciuto io quindi è un dialogo ovviamente immaginario che per me è stato molto duro scrivere perché dovevo
Usare le mie parole metterle in bocca a mio padre quindi non era un esercizio semplice facile oggi o rassicurante
Però poi insomma è venuto fuori questo questo dialogo tra noi e
Un dialogo che poi finisce come cominciato essendo un sogno
Poi certo punto mio padre va via quando perché comincia in un tramonto questo un tramonto si prolunga nel tempo e poi quando questo tramonto finisce
Se volete quando finisce questo dialogo finisce il tramonto
Lui va via come arrivato Pappi essendo una proiezione ornitiche essendo un sogno
Battaglia nemici esce
Di nuovo come mi ha detto quando è arrivato
Si crea incluso attraverso questi saliente narrativo una condizione davvero molto particolare per cui Walter Veltroni oggi sessantenne dialoga con il padre trentasettenne
E allora sembra quasi che almeno dal punto di vista anagrafico si scambino i ruoli noi il padre diventa figlio il figlio diventa Padrin realtà
è un dialogo alla pari anche dal punto di vista della maturazione
Personale professionale dei due interlocutori padre e figlio perché il trenta settembre Vittorio Veltroni
Ha maturato un'esperienza una qualità anche professionale e che forse oggi un sessantenne fortunato può annoverare e voglio dire sicuramente anche lei attraverso la sua esperienza può sentirsi Alpa Ari quindi c'è anche questo aspetto insomma un trentasettenne oggi direttore dei appunto
Direttore del primo telegiornale delle gruppo dei cronisti della RAI giovanissimo con due figli sposato una famiglia eccetera sembra
Strano a dirsi insomma trentasette a oggi oggi un trentasettenne forse se è fortunato a un lavoro precario o giù di lì
E adesso insomma si crea questo dialogo che sembra due voci in realtà le voci che poi si aggiungono nel racconto sono tante altre sono quelle che a cui lei si è rivolto
Tutti si è rivolto per
Ricostruire la figura di Vittorio Veltroni allora ecco che ci sono gli stralci delle lettere che ci sono state mandate
E attraverso le quali ricostruire la figura di tuo padre
Sì perché
Diciamo in questo
In realtà è un romanzo nel senso che
Appunto evidentemente essendoci questo dialogo immaginario non è un un libro di storia
Tuttavia tutto quello che c'è scritto è vero nel senso che
Tutte le circostanze che che che sono riportate nel libro sono realmente accaduto
E molte di queste violino ricostruite grazie ai racconti di dei suoi colleghi
Io nel novantasei
Scrissi una lettera novantasei novantasette scrissi una lettera ai suoi colleghi che allora molti dei quali erano vivi e loro mi risposero raccontandomi delle cose di mio padre
Son dei racconti meravigliosi perché li decede sono Nando Martellini Sergio Zavoli erano diciamo tutti dicono Corrado tutti i colleghi di mio padre
Perché lì dentro c'è il racconto dell'Italia di allora che era un'Italia paradossalmente
Che aveva molto poco usciva dalla guerra insomma usciva da quella tragedia e però aveva dentro di sé una grande speranza un grande ottimismo una grande fiducia
E allora usato queste voci
Ho usato poi la le citazioni di mio padre che ci sono dei vari libri in particolare nell'autobiografia
Time Bongiorno che fu scoperta da mio padre fu convinto a venire in Italia da mio padre
E che ha sempre detto che che che mio padre e una delle due persone alle quali lui deve
Tutto nella vita
E
E poi usato altre fonti per esempio ho raccontato la storia di mio nonno mio nonno materno cioè il padre di mia madre che fu portato via dai nazisti nel quarantaquattro
Sulla base della denuncia di un fascista che aveva una pasticceria di fronte alla casa dove lui abitava mia un mio nonno aveva nascosto delle persone
Per sottrarle al richiamo di Salò per sottrarle a quella tragedia che era stata l'occupazione tedesca a Roma
Fu preso fu portato a via Tasso insieme a mia nonna fu torturato a lungo insieme a mia nonna che commessa nella
Nella cella fianco perché sentisse di urla di di di mio nonno e parlasse cosa che non hanno fatto
Né lui né lei
E ho trovato una lettera che mio nonno mondo da via Tasso dello li pubblicata lo
è una lettera molto straziante molto perché poi mio nonno poco dopo essere uscito a via Tasso moli
E quindi tutte le fonti so poi di altre fonti sono
Che esso
Delle cose che io ho trovato in casa che riguardavano mio padre dei racconti di altri anche delle testimonianze verbali per cui e poi ho usato anche immateriali filmati che ci sono sul mio padre per esempio
La cosa che mi ha dato più dolore vedere è stato un filmato
Girato il trentuno dicembre del mille novecentocinquantacinque
Mio padre viene dato il microfono d'argento in una grande festa che si svolse in una Marsala di Roma
E ci sono le immagini di mio padre mi ritira questo premio
Poi balla c'è un gran ballo non si vede proprio mio padre ma c'è un gran ballo e io mi sarei immaginato mentre scrivevo che al piano di sopra della casa dove io stavo scrivendo questo romanzo
Sessanta anni prima mio padre e mia madre si erano preparati per quella serata erano andati lì come dicevi tu
Allora a mio padre aveva tutta la vita squadernato davanti perché appunto a trentasette anni era direttore del telegiornale aveva una bella moglie due figli appena io di un anno mio fratello di sei
Insomma sembrava che la vita fosse una passeggiata trionfale per lui avranno stappato lo champagne quella notte avranno sorriso avranno
Rivolto il pensiero all'anno che veniva sette mesi dopo mio padre non c'era
E quelle sono state le immagini che mi hanno dato più dolore proprio per il contrasto tra
La speranza di questa di questo essere umano e di mia madre e poi la realtà per quello che si è appalesata
Dico subito un'altra cosa perché che tu hai detto giustamente
Dopo la guerra ci fu un salto generazionale una generazione c'era bruciata
Arrivarono altri
Non tutti arrivarono da
Dalla Resistenza alcuni arrivano al caso di mio padre ma è il caso di tanti dirigenti deve del nodo del Partito comunista o di altri partiti antifascisti
Di tanti intellettuali che avevano creduto anche a a ciò che il regime
Aveva detto nel corso del del primo tempo della sua storia e che però poi si erano accorti mio padre rifiuto al richiamo del dei nazisti di andare a fare il suo lavoro di analisi nascose poi insomma fece una scelta che era una scelta giusta e si trovò mio padre ha
A trent'anni a fare il capo del radio cronisti italiani adesso a noi radio cronisti non dice molto ma voi dovete pensare a un tempo in cui la televisione non esisteva
I giornali
Uscivano il giorno dopo non esistevano ovviamente i siti per cui l'unica informazione che gli italiani avevano in tempo reale era l'informazione della radio
Per cui questo gruppo di ragazzi perché erano tutti ragazzi mio padre a trent'anni era il loro campo quindi potete figurare beni Sergio Zavoli Nando Martellini Lello Bersani Paolo Rosi nomi che qualcuno forse ricorderà
è
Bavero avranno avuto ventidue ventitré anni raccontavano all'Italia e gli italiani in un momento storico di passaggio da da
Da
Dalla monarchia alla Repubblica per esempio io e poi di trasformazione dell'Italia che diventava una
Paese democratico dopo essere stato un Paese sotto dittatura
Mio padre diventò poi direttore del telegiornale per una singolare circostanza cioè
Nel cinquantuno la televisione comincia nel cinquantaquattro l'anno precedente nel cinquanta tre
Era morto Stalin
Dovevano mandare in onda nel telegiornale di prova dell'immagine del funerale di Stalin allora non era come adesso per cui ci sono i satelliti collegamenti Youtube allora
Era un altro modo per cui montano delle immagini le mandano in onda in via sperimentale
Solamente che a Rossi delle immagini del focali Stalin
Ma per un errore
A tenere la barra di Stalin c'era Stalin stesso perché erano i funerali in verità di un altro leader
Per cui furono chiamati quelli che hanno fatto questa cosa furono mandati via e fu chiamato mio padre per dirigere il telegiornale
E però ecco lui lo dirigerà per un breve periodo perché poi nel luglio del cinquantasei nella stessa notte in cui affondare Andrea Doria
Mio padre muore dopo una brevissima e fulminante malattia
Che se lo porta via in pochi mesi
Però ecco la cosa che è rimasta nell'aria come succede spesso a chi giovane muore è un po'una sensazione di
In compiutezza prodighi di speranza di sogni interrotto per usare
Il titolo di un libro chiede di Gaia
Anzi disfida interrotta che dedica via Berlinguer
O di sogno spezzato come nel caso di no perché
Insomma sono quelle di quei bollini che vengono interrotti a all'inizio ecco il mio padre beh
E della sua vita interrotto all'inizio
Ecco però sarebbe ingiusto e limitare la profondità di questo romanzo alla vicenda personale di Walter Veltroni e Di Vittorio Veltroni in realtà può forse come anche
Ha fatto o attraverso il documentario di delicato Berlinguer attraverso la figura di suo padre
E Turiee fu che un'intera epoca Unione un tempo che passa del nostro Paese fasi e soprattutto occasioni di riflessione che è impossibile non
Collocare alloggi insomma innanzitutto turno risparmi nessun nessuna domanda a tuo padre da quella più profonda in cui da subito gli chiedi ma la mamma e Conte
Lui ovviamente chissà perché non può darci spiegazioni fino al perché di quella scelta o di quella condizione che lo portò ad essere fascista e poi ovviamente a rinnegare collages il TAR così come ci sono scambi profondissima e credo anche molto interessanti per me che il suo massa l'interessata anche per mestiere sul tema ad esempio delle parole
Poco fa sottolineati appunto come tuo padre è stato direttore appunto di radio cronisti e RAI in un tempo in cui le immagini non c'erano
E e quindi le parole avevano un valore un'importanza un peso
Di cui oggi
Forse riusciamo giusta di immaginare insomma anzi oggi bisognerebbe
Soffermarsi invece sull'importanza delle parole in un tempo invece in cui esistono fin troppi canali per divulgare cose per di guida divulgare parole e poca attenzione a quello che si dice invece
Esempio uno dei passaggi per me più interessanti quello dedicato lo scambio che ai con tuo padre sulla
Importanza delle parole quindi della ragione
Associata all'emozione al sentimento e al mestiere chiaramente di raccontare
Sissignore perfettamente ragione le parole sono nella vita una delle cose più importanti in fondo ci si conosce ci si innamora Cisi ci si sceglie si diventa amici o ci si sente avversari
Per effetto delle parole le parole
Sono un arcobaleno quando questo arco Arcobaleno si riduce ad un colore solo quando le parole diminuiscono quando si perdono quelle meravigliose sfumature che vocabolario
Consente di di di usare
La vita diventa più
Più stupida più semplificata com'è bello trova cercare la parola giusta per esprimere quel sentimento quell'impressione quel ricordo quell'immagine
Invece essi noi oggi siamo dominati dalla fretta non pensiamo alle parole che usiamo le diciamo riscriviamo con una rapidità che ci toglie il gusto della ricerca
Allora
Questa generazione di radio cronisti non avevano neanche loro tempo però loro avevano una etica cioè
Sapevano che la scelta delle parole
Avrebbe condizionato l'informazione e le mozioni che l'intero Paese
Io ho riportato nel libro
Che mio padre fece la radiocronaca di funerali del grande Torino no voi dovete immaginare
Qualcuno se lo ricorderà che cosa fu per l'Italia che era uscita dalla guerra e che cominciava a sorridere la morte di quel manipolo di di
Di geni del calcio era con me che sono bar cioè non è di oggi
Che morirono incidente
Terribile di aereo tornando dalla partita amichevole che fecero per raccogliere dei soldi per un giocatore del Benfica che andava in pensione
Pensate Valentino Mazzola peraltro aveva la febbre decise di andare lo stesso perché lui si era impegnato con Ferreira a partecipare a quella partita
E Mori
Tra l'altro nella storia incredibile che c'è attorno a Superga
Il il pilota di quell'aereo si chiamava Meroni
Come Gigi Meroni giocatore del Torino che fu
Investito da una macchina
E quella macchina era guidata da un ragazzo che poi sarebbe diventato il Presidente del Torino pensate che le storie della vita no come sono intrecciate meravigliosamente intercettate
E mio padre quando fece questa radiocronaca
Intanto fece una scelta stilistica cioè questi ragazzi erano suoi amici
Erano persone con le quali lui aveva una consuetudine
Per cui quando uscirò le bare Dalla Chiesa
Lui disse i loro nomi uno dove i loro cognomi uno dopo l'altro con una pausa in mezzo Bacigalupo Ballarin ma Russo e quella pausa in mezzo evidentemente enfatizzata un'emozione
E poi usa un'espressione che io mi ricordo i miei maestri di scuola delle elementari mi ricordavano costantemente quando io ero bambino
Uso l'espressione in questo momento nella piazza c'è una fiaccolata di fazzoletti bianchi
Che se volete è una contraddizione in termini perché Di Fazio detti ovviamente non possano
Diciamo
Essere assimilabili a a delle fiaccole però l'immagine era quella è
In radio cronisti dovevano raccontare le cose che vedevano in tempo reale scegliendo le parole giuste talvolta selezionando le persino nella forma più ricercata talaltra invece togliendo l'aggettivazione andando alla sostanza delle cose c'è quella famosa frase che ancora oggi si ricorda che disse Mario Ferretti quando vide Fausto Coppi
Diciamo al la frase sull'uomo sono in cima alla salito alla sua madre
Vedere celeste il suo nome Fausto Coppi
E quindi non c'è niente mi non c'è niente c'è solo
Il racconto di quello che lui stava vedendo
Perché quello che raccontavano era quello che vedevano non è che avevano in monitoraggio non c'era la televisione quindi non avevano i monitor quando raccontavo la partita di calcio la guardano non è che avevano il computer che diceva
Quanti falli aveva fatto nella squadra precedente il terzino destro
Raccontavano quello che vedete non è quello che sapevano e quindi dovevano vedere bene dovevano sapere molto dovevano raccontare bene
La semplicità che è difficile a farsi per usare un'espressione diciamo famosa in altro un altro senso
E le parole quindi sono veramente molto importanti
Io per esempio ecco
Diciamo l'effetto deteriore poi ce ne sono ovviamente di positivi di di di di di di di questo tempo di coriandoli Zazie oneri dell'informazione e il fatto che che si è ridotto il numero delle parole
E le parole s'vengono scagliate non
Pronunciate
Ormai sui social network in televisione ovunque
Persino nel dibattito politico persino tra chi dovrebbe invece avere maggiore armonia
Ormai ci si scagliano contro parole di una violenza
Inusitata inusitata parole di odio la verità è questa di odio non è che uno dice non sono d'accordo ponte no
Che ti aggredisce insultati delegittimano
è tutto così se voi guardate il dibattito politico è diventato come era lo sport tanti anni fa come purtroppo per una parte ancora adesso il tifo il tifo che in media
L'esistenza di un altro mi questa è una cosa a cui io
Se volete è stato forse uno dei miei limiti ma
Io non riesco a non rispettare un avversario anche quello che dice le cose più lontane da me
Non solo perché è un essere umano che ha il diritto di pensarla diversamente da me
Ha il diritto
E io devo riconoscere questo diritto posso discutere anche animatamente con lui per difendere i miei argomenti
Ma non è che la convinzione dei miei argomenti fa sì che io ritenga luglio un cretino mascalzone ovunque o no è uno che la pensa diversamente da me per fortuna
Esistono quelli che la pensano diversamente da te perché veniamo
Da un tempo e speriamo di non tornare in un tempo in cui pensarla diversamente era un problema
E in tante parti del mondo in questo momento sta di nuovo facendosi strada questa idea la pensi diversamente ti sbatto in carcere
Sta succedendo e non è che parliamo di cose astratte
Guardate che la storia dell'umanità è spesso accaduto
Che a un certo punto quando la democrazia in crisi o quando
Si fa fatica a rigenerare la si faccia strada l'idea che la semplificazione la cosa migliore è illogico
è lo strumento attraverso il quale questa semplificazione avviene aiuti del legittimo
Tu non ha il diritto di dire quello che dice
Sì ero dieci sei o
E questo linguaggio si è impadronito di diritti del discorso pubblico
Sostanzialmente depauperando lorde del della sua passione della sua intensità della sua
Emozione della sua ragione
E guardate che la storia dell'umanità quando ha prevalso l'emotività sulla Regione nei comportamenti pubblici è sempre successo un disastro sempre
Sempre successo sax
E quindi ecco il fatto che tu abbia citato il valore delle parole e ci consente di dire questo le parole sono importanti a perché devono essere tante
Bindi perché devono essere rispettati anche quelle che ti piacciono di meno aggiungo
Guardate labile forse il fatto di essere diciamo di avere avuto
Una vita per riflettere su questo consente di farlo meglio di quanto si potesse fare a vent'anni
Ma spesso chi dice oggi una cosa che tu non accetti
Ti ricorderai tra vent'anni che forse aveva ragione lui
A me è capitato
Ma capitato a tutti
Anche le certezze più assolute più apodittiche
Degli anni Cinquanta da una parte e dall'altra rilette oggi erano assolutamente permeabili dalle opinioni dell'altro
Non è che
Sostenere per esempio che so che aveva ragione
L'Unione Sovietica invadere l'Ungheria fosse giusto e quelli che dicevano che invece era sbagliato
Eravamo nel torto allora sembrava che fosse chiaro dove era la RAS almeno a sinistra meno del PC sembrava chiaro
Dovere ha ragione dover il torto ma la storia si è incaricata di dire che questi ruoli erano capovolti
E quante cose di questo genere sono successe nella vita e quelli che noi oggi consultiamo magari domani quindi valuteremo
Accettare questo significa sottrarsi anche volontariamente sottrarsi
A questa specie di demone
Dell'insulto e della negazione del diritto dell'altro a esistere come portatore di un pensiero diverso dal tuo invece io
Considero questo che sembra una cosa ovvia ma oggi non lo è affatto perché lo stiamo vedendo intorno a noi in maniera crescente considero questo l'elemento essenziale dell'ossigeno
Che è costituito dalla libertà e della democrazia come forma di convivenza tra i popoli guardate che la libertà e democrazia sono state una conquista brevemente la storia
Sono in novecento una parte del Novecento e per raggiungerle si è passati da Auschwitz e dai gulag
Ma non è che c'è sempre stata la libertà la democrazia
E non è che è stata dovunque la libertà la democrazia
Quindi dobbiamo sapere che sono Fiore che bisogna innaffiare e se tu lo innaffia con l'acqua inquinata dell'odio quel fiore si spegne
E quindi stiamo attenti alle parole che dice
Basta guardarsi attorno per capire che invece la direzione che non solo noi nel nostro Paese ma in generale le persone non parlo solo di politica ma di umanità è veramente un'altra quella che abbiamo
è stata intrapresa insomma allora ti chiedo visto che questo è uno dei dei passaggi credo cruciali delle tuo libro che intimo sì mai anche pubblico ovviamente tutto armi anche di sconfitta e lo fa e loro ne parli con tuo padre
Argomentando proprio in questo modo anche quello che
Informalmente ti porta usare quella
Quel termine appunto sconfitta
E di fatto dicendo che riconoscendo Inter fatto che e nel tuo DNA questa capacità di accogliere la diversità anche sì ero dell'altro di non essere
E troppo autoreferenziali e quindi anziché essere un punto di debolezza
Ne fa il tuo punto di forza
Però appunto ti chiedo se è pessimista o ottimista guardandoci attorno
Perché tu dici la bellezza salverà il mondo e allora forse la bontà
Intesa in termini veltroniani può salvare la politica secondo te ma quel ruolo è un fatto di gomito
La durezza del confronto politico
è stata in questo Paese molto aspra nel passato molto
Ma non è mai arrivata
All'idea della migrazione
Del pensiero cioè
Comunisti e democristiani si sono combattuti
Ma persino comuniste missini si sono combattuti con la durezza che diciamo tutti quanti abbiamo la memoria però tu hai ricordato fin su Berlinguer e io l'ho voluto mettere
Io me lo ricordo perché ero Botteghe Oscure il giorno dei funerali Berlinguer
A un certo punto quei giorni precedenti
C'erano migliaia di compagni di persone sotto Botteghe Oscure ad un certo punto arrivò la notizia che Almirante sarebbe venuto a visitare la feretro di Berlinguer
E allora non è come oggi profondo oggi si insomma
Allora c'era una contrapposizione erano passati non tanti anni da quello che era accaduto e alcuni diritti protagonisti hanno avuto un ruolo in quella stagione mirante tra questi
Per cui si discusse
Come fare cosa fa
è un certo punto più questa discussione si alza in piedi Giancarlo Paietta che aveva passato diversi anni nelle carceri fasciste
E disse vado accoglierlo io
Discussione finita
Discussione finita e poi Paglieta andò i funerali del Milan
Ci si combatteva Dio solo sa con quale forza ma non è che ci si odiata come persone questa è una cosa di oggi che per me è insopportabile
Insopportabile l'odio e rancore lo scagliarsi quelle parole che fanno male alle persone
Nonché si propongono di con ma che vogliono distruggere la persona questa è una cosa che io non non riesco ad accettare quindi non è un fatto di bontà è
Esse voi la prima lezione della democrazia io mi ricorderò sempre sono stato molto legato a Vittorio Foa
Forse aveva fatto diversi anni nelle carceri fasciste un giorno in Senato incontro Giorgio Pisano che era stato fascista e
Egli disse questa frase celeri
Avevate vinto voi e io stavo in galera abbiamo vinto noi e tu sei senatori
Questa è la differenza
Ma se ci scordiamo questa differenza
Alla fine
Di volta in volta ci sarà qualcuno che si sente maggioranza
E quindi si sente auto a
O anche se non maggioranza elettorale maggioranza di opinione pubblica diciamo di sentimento e quindi si sentirà autorizzato a dire che quell'altro è un cretino perché ha detto una cosa che lui non condivide
Ma se tu guardi la televisione
Lascia stare i social network dove questa ormai è diventato una specie di risposta ma se tu guarderà televisioni dibattiti in televisione sono impressionanti
Presso
Abbiamo colto anche noi giornalisti Vittorio scusa Walter
Novità
Massimo possa sedersi forse perché ci si diverte a noi come
Se tu lo vedi giornalista gode quando due si insultano perché sale l'audience
No e questa è la con la mercificazione dell'odio
Perché l'odio fa ascolto è chiaro che se vedi due di essi prendono insulti
Forse non cambi canale e ci sono anche
Degli specialisti tu lo sai non ci sono dei tuoi colleghi che hanno il prontuario c'è chi è che chiamiamo di quelli che fanno la rissa ci sono quei dieci quindici che vengono chiamati perché essi arrivano loro sebbene
Va bene diciamo mortifichi Rebeh diciamo questa ai nuovi apparecchi però
Però io penso che anche chi fa il mestiere che fai tu e che ho fatto io che continua a fare per una parte ha una responsabilità etica
Etica
E questa responsabilità etica dovrebbe impedire di pensare
Che si possa fare dello di una merce
Se l'odio diventa una merce per aumentare l'audience raccogliere pubblicità
Non solo è merce ma diventa droga perché hai bisogno di dosi sempre maggiori arriverai a quelli che si dichiarano
E allora sarà il tripudio diciamo di questo tipo di giornalismo che però io considero non insomma che non sia quello giusto
Oggi infatti si avviano scrive su Repubblica una cosa secondo me molto a tema
Dice basta con la falsa par condicio non ci interessano tutte le opinioni ci interessano le opinioni di chi sa di cosa parla quindi fa un appello alla rispondo stabilita
E anche al rigore non soltanto per chi si occupa di informazione ma anche di intrattenimento perché ci vuole credo un rigore dunque su questo sono molto d'accordo anche nell'intrattenimento
L'altro so che I dato un contributo importante anche la produzione hanno produzione era il prossimo ai preparato anche e dei documentari che vedremo sempre sulla RAI insomma questo anche per
Far capire dimostrare oppure insomma ci racconti come è possibile farlo che anche
La cultura
Ha una sua responsabilità in questo nostro tempo anzi soprattutto la cultura ce l'ha e la televisione in sé è uno strumento si può decidere come utilizzarla perché spesso che vada in televisione cosa vuoi che sia
No invece si può anche decidere di fare un certo tipo di televisioni quindi di informazioni e di intrattenimento no sì beh guardate facendo questi documentari sono due dei documentari sulla storia dei programmi televisivi
Mi sono imbattuto in centinaia
Di pagine meravigliose però cito una sola se voi la più niente processo alla tappa
Sergio Zavoli Giro d'Italia degli anni Sessanta
Merckx viene trovato positivo al doping
E quindi si discute di questo
In studio nel processo ci sono Sergio Zavoli
Bruno roghi che allora giornalista de la Gazzetta che seguiva il ciclismo che era un'autorità in materia Gianni Brera in studio e Giampaolo Mezzano se ricordo bene in collegamento ci sono Enzo Biagi e Indro Montanelli
Che discutono di questo e a un certo punto Biagi e Montanelli discutono tra di loro ma discutono di argomenti non è che si insultano perché
Si rispettavano reciprocamente pur avendo opinioni diverse
Essendo due grandi giornalisti la storia della televisione fatta di pagine meravigliose c'è una discussione tra Biaggi Pasolini sulla televisione fantastica ho trovato delle cose che ho messo in questi documentari
In cui la la RAI ha raccontato l'Italia con una intelligenza un equilibrio una misura naturalmente poi aveva dentro di sé anche tutte le nelle
Quella vocazione a produrre consenso perché governava che ben sappiamo
Però ecco vedi era una vocazione a produrre consenso che non cancellava
Il pensiero altrui si detta in questi giorni è morto Ettore Bernabei si è molto discusso della sua gestione della televisione però è per Bernabei faceva fare tv sette
Bernabei faceva affari film Bertolucci a Fellini a Rossellini
Antonioni
Biaggi faceva il direttore del telegiornale con Bernabè e potrei continuare
Quindi insomma c'è sempre stata questa
Questi polmoni aperti quindi raccontando la storia dei programmi
Televisivi di questo si tratta la cosa che dice Roberto Saviano oggi assolutamente giusta
Sì insomma adesso
Spesso si accende la televisione anche quando si parla di cose drammatiche e si sente persone che si capisce lontano un chilometro che non ne sanno lunatica di quello di cui parlava che ripeto una memoria quello che gli è stato suggerito da altri
Sinceramente a me insomma no
Non c'è bisogno di questo e poi appunto insomma anche
Il pluralismo delle opinioni ma preoccupiamoci che sia un prodismo culturale cioè
Pluralismo delle idee
Più che il fatto saio chiamato oggi quello dell'UDC poi ho chiamato quello i Fratelli d'Italia e poi quello di sinistra italiana il PDA e quel e quindi ho fatto il pluralismo naturalismo affatto di un pluralismo culturale
Che poi ha una sua diciamo
Espressioni anche politica ma è un profilo culturale io per esempio ho sempre detto anche in tempi non sospetti che
A sinistra si sbagliava quando si pensava appunto che chi non era di sinistra era di destra
Perché essi perdeva una serie di sfumature non so nel cinema ci sono grandi autori Pietro germi
Non era dichiaratamente comunista un certo punto sembra quasi che fosse avversario no tanti altri registi scrittori sono stati spesso anche costretti un pochino in una posizione di di salvo poi riscoprirne pensa Montanelli non Montanelli è stato per un certo periodo
Demonizzato poi nella fase finale della sua vita se ne scoperta la grandezza dal punto di vista culturale e civile eccetera
Potrei fare molti altri esempi naturalmente questo vale anche a rovescio noi veniamo da un tempo in cui chiunque non la pensava come chi stava al Governo era un comunista no come ai tempi del
Di mercati appunto sono quelle stagioni di assolutismo intellettuale politico che io non non considero virtuosi
Dodici a tuo papà e quindi non dubito che sia vero o non sei ancora innamorato della politica
Sì sì beh certo la politica per me ancora oggi è stata la cosa più importante della mia della mia vita
La passione politica l'idea di voler cambiare il mondo anche nell'averlo cambiato perché
Adesso tutti pensano che oggi sia
Peggio di ieri ma questo lo pensano quelli che hanno rinunciato a che non hanno della passione politica si ho guardato al mondo nel quale
Sono cresciuto io
Facevano manifestazioni
Per dei ragazzi in Spagna che venivano Garro tagliati facevo le manifestazioni
Per per impegni miei coetanei incide che venivano buttati
Dall'aereo sopra lo scemo e tutto questo non succede più certo succedono altre cose del mondo e mi dispiace che non si manifesti per queste altre cose
Nel mondo che succedono ma il mondo è profondamente cambiato i diritti delle donne idee i diritti dei lavoratori i diritti civili pensa che che cos'era essere omosessuale negli amici
Da
E che cos'è oggi non è la stessa cosa è quello sono battaglie che si sono condotte insomma
La politica la cosa più bella che che che
Naturalmente parlo del fronte pubblico per fronte privato un altro
La politica è uno strumento meraviglioso perché consente di cambiare il corso delle cose vedi
Se vuoi su questo possiamo anche concludere
La politica non è
Solo di chi ha responsabilità politiche vedi questa è una cosa che in Italia è passata quando è uscito questo libro alcuni giornale ha scritto con questo libro Veltroni dall'addio alla politica
Ma io ho dato l'addio per mia scelta coerentemente con quanto avevo detto ai ruoli politici nessuno ci credeva che uno che aveva aveva avuto la mia diciamo la mia esperienza avrebbe deciso di rinunciare
Seccamente a tutti i ruoli io l'ho fatto
L'ho fatto ma non è che per questo ho smesso di avere passione politica perché si pensa che la politica la fanno solo quelli che hanno ruoli politico-istituzionali
Cosa che la quale io ho grande rispetto anzi combatto contro la demonizzazione di coloro che hanno deciso onestamente di dedicare la propria vita politica
Perché io sono cresciuto con persone che questo hanno fatto
Berlinguer aveva dedicato la sua vita politica Ferruccio Parri lo stesso Vittorio Foa lo stesso alcuna delle persone che hanno fatto migliore questo Paese l'avevano dedicata interamente alla politica la loro vita quindi ho il massimo rispetto
Ma la politica la fanno le persone che in questo momento stanno non lo dico per retorica perché non ha bisogno diciamo di conquistare il consenso di nessuno le persone che stanno facendo
Stanno in cucina in questo momento fanno politica perché stanno qui
Perché credono in qualcosa e si sentono parte di una comunità vi faccio questo esempio
Il discorso politico più importante della storia probabilmente discorso e fece Martin Luther King a Washington nel sessantatré più bel discorso sentita cose di capitale anche musicalmente alla specie di gospel è una cosa meravigliosa
La scelta delle parole però se voi pensate alla selezione delle parole di quel discorso
Martin Luther King non avrebbe mai potuto immaginare che
Alcune decine di anni dopo
Aver pronunciato quel discorso ci sarebbe stato un presidente nero
Alla Casa Bianca masse Martin Luther King leader politico
Avesse fatto quel meraviglioso discorso
Davanti a nessuno
La storia non sarebbe cambiata
L'ha cambiata Martin Luther King il suo discorso ma l'hanno cambiata anche qui centinaia di migliaia di Nieri che son partiti dalla la banda o dal Texas hanno preso i loro pullman
Che allora erano separati dei pullman dei bianchi e sono andati fino a Washington
Magari nessuno nei libri di storia si ricorda di loro
Ma loro con quella decisione di uscire di casa hanno cambiato il corso della storia perché Martin Luther King da solo non avrebbe cambiato loro da soli non avrebbero cambiata insieme l'hanno cambiata
Insieme che è un'altra parola di cui due dobbiamo riscoprire il valore e la bellezza adesso si dice solo io di tutto
Tutti parlano solo
Di quello che pensiamo di quello che hanno fatto di dubbio di se stessi
La cosa più bella della politica è
L'insieme io posso avere opinioni diverse dalle tue ma stiamo insieme perché condividiamo i valori fondamentali ci interessa stare dalla parte di chi è debole
Ci interessava stare dalla parte
Di chi combatte l'ingiustizia sociale dei diritti civili della pace e tante altre cose
Dentro questa grande universo ci possono essere tante sfumature ma questo universo costituisce la cornice dentro la quale noi ci ritroviamo parte
Di una stessa comunità
Se la politica smette di essere la costruzione di una comunità
E si limita ad essere una serie di gesti la politica perde la sua forza l'equilibrio tra passione ragione che l'alimento fondamentale della politica io andavo i comizi del ragazzo
Certo con l'idea che avrei ascoltato qualcosa che mi avrebbe fatto pensare ma anche con l'idea che avrei ascoltato qualcosa che mi avrebbe emozionato
E più un leader era capace di tenere insieme queste due dimensioni e più io lo sentivo come vicino e per la parte che ho potuto avere ho cercato di fare esattamente questo nel corso della vita
La politica è meravigliosa
Non credete a voi non ci credete perché se siete qui evidentemente non ci credete ma non dobbiamo accettare questa vulgata per cui la politica e politici è tutto uno schifo ci sono delle persone meravigliose delle quali spesso ci si ricorda dopo che sono morte
Che hanno fatto onestamente disinteressatamente hanno dedicato la loro vita agli interessi degli altri e non ha i propri
Sono le persone che meritano il massimo del nostro rispetto comunque l'abbiamo pensata meritano un massimo del nostro rispetto la politica e lo strumento essenziale
Per evitare che il mondo finisca nei guai
Dai guai in un mondo esce solo grazie alla politica
Quando la politica in crisi e si fanno strada altre tensioni di tipo populistico e demagogico o di
O di forza
O di forza di potere esercitato in forma assoluta
Allora l'umanità entra nelle sue stagioni più pericolose e questo è uno di quei momenti
Proprio perché si è demolita la bellezza della politica anche da parte della politica anche da parte della politica non solo
Diciamo per effetto di questo stato d'animo
La riscoperta del valore della politica della bellezza della politica dell'onestà della politica del senso di comunità della politica il principale antidoto che possiamo mettere in campo per evitare che
Questa fase di transizione che stiamo vivendo si concluda non come deve con più libertà con più democrazia ecco più giustizia sociale
è anche no
In questi termini e abbiamo fatto qualificante è che ci siamo dedicati qualche tempo fa non è mai permetterà ricalca il carattere salvo
E allora
Fa un alterco gran confusione grazie