Meeting di Rimini 2016 - La Repubblica ha 70 anni. Incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Prende la parola il Presidente della Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli
Professoressa Emilia Guarnieri
Egregio signor Presidente
Autorità amici
Apriamo la trentasette esima edizione
Del Meeting per l'amicizia tra i popoli
Presidente grazie
Del primo
Credo che il primo gesto di questo di questo meeting ringraziarla
Ringraziarla per l'onore grandissimo
Che ci fa con la sua visita ma avendo accettato proprio di inaugurare
Limiti di quest'anno dal titolo la Repubblica conducono incontro dal titolo La Repubblica a settant'anni
Ma prima di ascoltare
Presidente Mattarella
Onore di
Leggere il messaggio con cui papà Francesco
Ha voluto
Accompagnare questo nostro inizio
Se lei permette Presidente ne darei ora lettura
Santo Padre ha fatto arrivare il messaggio attraverso il vescovo di Rimini a cui il messaggio è indirizzato
Eccellenza reverendo dissi ma
In occasione della trentasettesimo Meeting per l'amicizia tra i popoli
Sono lieto di far pervenire a lei
Agli organizzatori ma i volontari
E a quanti ne prenderanno parte
Il beneaugurante saluto del Santo Padre Francesco
Unitamente al mio personale auspicio che scrive il cardinale Parolin
Di ogni bene per questo significativo evento
Il titolo dell'incontro tu sei un bene per me e coraggioso
Infatti ci vuole coraggio
Per affermare ciò
Mentre tanti aspetti della realtà che ci circonda
Sembrano condurre in senso opposto
Troppe volte si cede alla tentazione di chiudersi
Nell'orizzonte ristretto dei propri interessi così che gli altri diventano qualcosa di superfluo
O peggio ancora un fastidio un ostacolo
Ma questo non è conforme alla nostra natura fin da bambino riscopriamo
La bellezza del legame fra gli esseri umani
Impariamo ad incontrare l'altro
Riconoscendolo rispettando lo come interlocutore come fratello
Perché figlio del Comune padre che nei cieli
Invece l'individualismo allontana dalle persone
Ne coglie soprattutto i limiti e i difetti
Indebolendo il desiderio e la capacità di una convivenza
In cui ciascuno possa essere libero e felice
In compagnia degli altri con la ricchezza delle loro diversità
Di fronte alle minacce alla pace alla sicurezza dei popoli delle Nazioni
Siamo chiamati a prendere coscienza che è innanzitutto una
Insicurezza esistenziale
Che ci fa avere paura dell'altro
Come se fosse un nostro antagonista
Che ci toglie spazio vitale
E oltrepassa i confini che ci siamo costruiti
Di fronte a cambiamento d'epoca in cui tutti siamo coinvolti
Chi può pensare di salvarsi da solo
E con le proprie forze
Beh la presunzione che sta all'origine di ogni conflitto tra gli uomini
Sull'esempio del Signore Gesù il cristiano coltiva sempre un pensiero aperto verso l'altro chiunque egli sia
Perché non considera alcuna persona come perduta definitivamente
Immagino ci consegna una immagine suggestiva di questo atteggiamento
Il figliol prodigo
Che pascolare i porci
E il padre che tutte le sere sale sulla terrazza
Per vedere se torna a casa
E spera malgrado tutto e tutti
Come cambierebbe il nostro mondo
Se questa speranza senza misura diventasse la lente la lente con cui gli uomini si guardano tra di loro
Il pubblicano Zaccheo il buon ladrone sulla croce
Sono stati guardati da Gesù
Come creature di Dio bisognose dell'abbraccio che salva
E perfino Giuda proprio mentre lo consegnava i suoi avversari
Si è sentito chiamare amico da Gesù
C'è una parola che non dobbiamo mai stancarci di ripetere
E soprattutto di testimoniare
Dialogo
Scopriremo che aprirci agli altri non impoverisce il nostro sguardo ma ci rende più ricchi perché ci fa riconoscere la verità dell'altro l'importanza della sua esperienza
E il retroterra di quello che dice
Anche quando si nasconde dietro atteggiamenti e scelte che non condividiamo un vero incontro implica la chiarezza della propria identità
Ma al tempo stesso
La disponibilità a mettersi nei panni dell'altro per cogliere
Al di sotto della superficie
Ciò che agita il suo cuore
Che cosa cerca veramente
In questo modo può iniziare
Quel dialogo che fa avanzare nel cammino
Verso nuove sintesi che arricchiscono l'uno e l'altro
Questa è la sfida davanti alla quale si trovano tutti gli uomini di buona volontà
Tanti sconvolgimenti di cui spesso ci sentiamo testimoni impotenti
Sono in realtà un invito misterioso
A ritrovare i fondamenti della comunione tra gli uomini
Per un nuovo inizio
Di fronte a tutto questo noi discepoli di Gesù quale contributo possiamo dare
In nostro compito coincide con la missione per cui siamo stati scelti da Dio
è l'annuncio del Vangelo
Che oggi più che mai si traduce soprattutto nell'andare incontro alle ferite dell'uomo
Portando la presenza forte semplice di Gesù
La sua AMIS la sua misericordia consolante e incoraggiante
Questo è l'auspicio del Santo Padre
Il quale incoraggia i partecipanti al meeting
Apporre ogni attenzione
Alla personale testimonianza creativa
Nella consapevolezza che ciò che attrae
Ciò che conquista il toglie dalle catene
Non è la forza degli strumenti
Ma la mitezza tenace dell'amore miseri corri oso del padre
Che ognuno può attingere
Dalla sorgente di grazia
Che Dio offre dei sacramenti
Specialmente revocare ispirare la penitenza per poi donarlo I fratelli
Egli esorta a continuare nell'impegno di prossimità agli altri
Facendo a gara nel seguirli con gioia
Secondo l'insegnamento di don Giussani
Lo sguardo cristiano vibra di un impeto che lo rende capaci di esaltare tutto il bene che c'è in tutto ciò che si incontra
In quanto glielo fa riconoscere partecipe
Di quel disegno
La cui attuazione sarà compiuta nell'eternità
E che in Cristo ci è stato rivelato
Con questi sentimenti sua Santità invoca su vostra eccellenza
Sugli organizzatori
I partecipanti dei numerosi volontari del Meeting per l'amicizia tra i popoli
La luce dello Spirito Santo
Per una seconda esperienza di fede e di comunione fraterna
E mentre chiede di pregare per lui volentieri in via la benedizione apostolica
Nel chiedere a vostra Eccellenza di assicurare anche il mio personale augurio
Approfitto della circostanza per confermarmi consensi distinto corsetto
Pietro cardinale Parolin Segretario di Stato
Questo questo applauso intanto
Lancia
Il nostro
Il nostro ringraziamento personale di ognuno di noi credo
In ogni insieme come miti come organizzatori dei partecipanti a questa trentasettesimo edizione dei miti il nostro ringraziamento alla
Al Santo Padre che
Che anche quest'anno ha voluto
Darci
Una strada da battere che questo messaggio infatti le preoccupazioni
Che in esso sono contenute
Accompagneranno
Che guideranno i lavori di questa giornata
E proprio questo questo desiderio di entrare noi stessi
Sempre di più nel valore del titolo di quest'anno tu sei un bene per il
A cui il Santo Padre ci accompagna ci accompagna e ci ha accompagnato
Proprio perché in questo titolo
In questo tu sei un bene per me
Era chiuso il contenuto ideale
Da qui nasce una iniziativa come il meeting
Potremmo dire che è un po'
Un titolo simbolo del Meeting per l'amicizia tra i popoli
Ed è un contenuto
Che in questi anni abbiamo verificato
Non è solo uno slogan tu sei un bene per me
Ma è un'esperienza fatta
Perché in questi anni abbiamo visto che l'altro è veramente un bene
Abbiamo visto che l'incontro e il dialogo
Tra uomini popoli diversi per cultura razza religione
Possono realmente accadere
E possono ingenerare mi permetto una citazione di Papa Francesco
Possono generare quell'amicizia sociale
Fatta di perdono e di gratuità
Cui appunto Papa Francesco recentemente parlava
Gli ospiti che sono già qui presenti
Che prima Presidente ne abbiamo ci siamo permessi anche di farle conoscere dicono proprio di questa
Di questa apertura e di questo desideri io ho sempre più grande che abbiamo
Che il dialogo
Che l'incontro
Che la crescita insieme Comune possa accadere
E quello che
Ci pare anche di poter affermare
Che all'origine di queste storie di questi rapporti di questi percorsi fatti insieme
Nelle differenze
Nei conflitti nella fatica anche di incontrarsi
Però all'origine in tutto questo c'è l'esperienza di una certezza
Ed è la stessa certezza da qui nasce il meeting
E la certezza che il valore di ogni persona
Consiste nel suo esserci
Nel fatto che c'è
Nel suo desiderio infinito
Nell'indenne nell'esistenza stessa del suo cuore ed alla sua domanda
E ci pare anche di poter affermare che questo valore
Non è qualcosa che
Valga solo nei rapporti interpersonali ma questo valore può essere il fondamento della convivenza civile stessa
Diceva don Giussani
Parlando di democrazia agli inizi degli anni Sessanta
Bisogna che il criterio della convivenza umana sia l'affermazione dell'uomo in quanto è
E questo significa che con gli altri si possono costruire pezzi di stare badate
Che nella diversità delle persone che incontriamo
Può esserci suggerimento
Per affrontare sfide alle quali ancora non avevamo dato risposta
E questo è proprio la diversità
A questa al all'esistenza di queste diversità
Teniamo veramente tanto e per questo che desideriamo che la nostra società il nostro Paese
Che la nostra Europa possa essere sempre di più il luogo dove nella libertà
Rapporto dialogo costruiscano spazi di confronto e di percorsi condivisi
Peraltro lei Presidente continuamente ci
Ci sollecita a fare
E mi permetto una sua ultima citazione facendo memoria del referendum del quarantasei
Celebrando il due giugno lei diceva che il due giugno è la festa della libertà di scelta
E siamo molto grati di questa sottolineatura sulla libertà perché ci ha proprio richiamato
Il valore della libertà di ogni uomo e di ogni donna
Come un bene irrinunciabile
Per il quale continuare
A impegnarsi
E a spendere la vita
Grazie Presidente di essere qui con noi
Idonea
Professor Vittadini Presidente della Fondazione
Per la sussidiarietà Teki insieme da
Al presidente Violante e a Bernardini grandi fautori e costruttori
Della mostra sui settant'anni
Ci introdurrà
Alla appunto al percorso della mostra che può in questi giorni potremo visitare
Prego
Quest'anno
Ricorre il settantesimo compleanno della Repubblica
Con il referendum del due giugno quarantasei gli italiani
Decisero liberamente del proprio futuro politico scelsero la Repubblica invece della monarchia
Che all'estero l'Assemblea costituente
Che avrebbe redatto la nuova Costituzione un voto per la prima volta a suffragio universale
A tutti i cittadini uomini donne
Fu riconosciuto il diritto di eleggere essere letti come si vedere la mostra fu la prima volta che questo avvenne in Italia
E allora siccome le ricorrenze sono importanti per
Far memoria dalla propria identità
Abbia pensato che questo
Possa darci delle indicazioni sulla nostra storia come ha detto proprio Presidente Mattarella
Che in occasione delle celebrazioni del due giugno
Vi è bisogno di recuperare interamente
Il senso del vivere insieme
Che si tratta di un'attitudine diffusa
Nel nostro Paese
Le grandi sfide di oggi si possono affrontare governare
Soltanto ricercando trovando politiche comuni e impegni condivisi
Allora la domanda ma con la Cina segna questa storia nel merito
Ma
Diciamo che veniamo danni in cui la vita pubblica e scontro de delegittimazione i conti
Ma proprio facendo il lavoro della mostra si scopre che non è stato così
Non per niente il titolo del meeting Edusei bene per me e il titolo della mostra
L'incontro con l'altro genio della Repubblica
Mille novecentoquarantasei duemila e sedici
Dimostrano che
Non era così non è stato così che c'è stata una strada
Alternativa
All'origine dello nello sviluppo della Repubblica proprio Presidente Violante
Che ci ha guidato nel lavoro di questa mostra diceva
La grande risorsa dell'Italia repubblicana
Sono state le persone
Che si sono assunte l'onere di costruire operare esortare dirigere
Sostenendo così la speranza di tutti
Degli delle persone
Ma che se non si sono mosse isolatamente ma hanno costruito
è vissuto
Legami con altri individui di provenienza ideali cultura molto diverso
Questo voglio sottolineare molto diverso e perché
Non si fa solo con quelli che la pensano uguale
Dice don Giussani nel libro L'io il potere le opere
La democrazia nasce come dialogo e collaborazione
Fra entità umane che si stimano in quanto precise identità
E si rispetta no
No perché si autolimita norma per l'impresa imputabile destino della differenza
Che cammino diverso al destino comune impressionante
E questo è nella nostra storia perché pensate la Repubblica prevalse per la monarchia per due milioni di voti
Al quarantotto non si sapeva che avesse Vitti avrebbe vinto tra DC e PC
Contrasti fortissimi situazione internazionale
Divisa la guerra fredda eppure
Le persone che avevano ideologie diverse hanno costruito insieme
Hanno sentito l'altro comunale atto necessario
E questo è andato avanti l'Assemblea costituente
Frutto di unità
Della cultura cattolica socialista comunista
Liberale
Altro che stato presidiano un compromesso virtuoso
Che poi è andata avanti perché
La mostra non è in replica fa vedere
Mille difficoltà gravissime della nostra storia altro che la crisi c'è sulla del suo
Ricostruzione economica terrorismo
Guerra fredda
Caduta del muro di Berlino
Le tante volte ci si è divisi ma poi ci si rincontrati
Almeno la fino alla metà degli anni Novanta
Sempre cercato di superare le divisioni e di andare avanti insieme incontrarsi dividersi mettersi ancora insieme
Questo mettersi assieme
La nostra storia
è l'attuazione di quello che dice un importantissimo filosofo americano politologo John Rawls
Il velo di ignoranza super vuoi vincere una battaglia può far paura paralizzare
Oppure può aiutare a vedere che si ha bisogno dell'altro
Storicamente la logica dell'eliminazione del nemico non è fruttuosa la nostra storia mostra questi tagli non c'è nemico da distruggere ma qualcuno con cui costruire insieme
E questo come ci ha detto tante volte facendo la mostra il presidente Violante
Non è solo per i potenti
La forza delle nostre classi dirigenti
è stato di tiepidi tirare dentro di investire il popolo
Il popolo non era parte della nostra storia
Prima
Dell'inizio della Repubblica vi era un'élite
Invece l'habitat la grande la Repubblica è vita di grandi personalità di comuni cittadini
Grandi testimoni e cittadini che erano costruita
Presidente Violante dice le classi dirigenti del dopo Guerra
Hanno avuto il merito di valorizzare nella ricostruzione
L'iniziativa di grandi parti del popolo fino a quel momento escluso della scena pubblica
Così il popolo fatto di persone di realtà diversissime tra loro diceva
Do Giussani la gente gente stato fattore dinamico della storia italiana e ha dato vita non solo all'economia la politica ma opere sociali culturali e artistiche
Che hanno contribuito al bene comune allo sviluppo del Paese
Bene la mostra si vede dall'autostrada del Sole all'ENI di Mattei
Dalla nota dalla lotta all'analfabetismo vedremo il vecchio maestro Manzi
Che insegnava ma non è mai troppo tardi a scrivere agli italiani alla televisione
La scolarizzazione di massa l'assistenza sanitaria per tutti
Il tentativo di darla casa la gente
L'affronto collettivo delle catastrofi naturali l'industrializzazione
Sforzi vigente riversa per un bene comune allora si capisce cose
L'insegnamento cabale per l'oggi la correzione che abbiamo bisogno per l'oggi
Perché dalla metà degli anni Novanta è iniziata una dialettica politica paralizzante
Basata sull'idea di delegittimare l'avversario
Abbiamo sperimentato la sterilità di una logica
Amico o nemico in politica
Nessun riforma nessuna riforma è stata possibile perché la maggioranza cercava di ora contro l'opposizione
E quest'ultima prova Polo bloccarla
Questa logica è impedito la ricerca di una costruzione comune magari in perfetta ma condivisa
E perciò più solida
Oggi un momento drammatico
Incertezza economica
Crollo demografico terrorismo e poi modi missioni paura dell'alto
Qua tutti quanti sentiamo parlare
Di scetticismo delusione scoramento lamento rabbia contrasto
Nichilismo contra abbondato
Come novità comunque lo si mascherine
Ma proprio la storia d'Italia ci dice che questo non è inevitabile
Possiamo riprendere il filo smarrito
C'è una potenza della persone dell'altro che facilita l'incontro
In politica e inanella Cosa pubblica anche lì
Si può affermare il brandello di bene che c'è nell'altro
Non in modo debole
Il genio della Repubblica
Al di là del limite delle contraddizioni
Può essere ancora adesso più di prima
La scommessa che l'altro anche se diverso è una risorsa non un ostacolo ma scritto giura anche a Roma
Se non trova poste noi l'esperienza elementare che l'altro un bene
Non un ostacolo
Per la pienezza del nostro io nella politica come nei rapporti umani e sociali
Sarà difficile uscire dalla situazione in cui ci troviamo
Voglia ripartire da qui
Bisogna tornare a vivere in nome degli ideali in cui si crede
Nei corpi intermedi cui si partecipò movimenti associazioni e realtà politiche economiche
Per riscopre questa realtà
Non chiudersi comparativamente ma cercare di costruire il bene comune acqua per ribellione
E quindi riprendesse incontrare ritrovarsi scoprire
Sempre interessanti nei tentativi degli altri
Superando le difficoltà ecologici e ideologiche
Questo è il tentativo di questo meeting e di questa mostra che vorremmo andasse dunque
E quindi come nei primi a ma ne apre una parte di questi settant'anni coinvolgere tutto il popolo
Anche quali margini anche quelle che sono in crisi
Ma anche quelle che sono
Per povertà miseria dolore solitudine
Estraniato
Due anni fa abbia fatto la utilmente sulle periferie esistenziali queste periferie devono tornare al centro delle classi dirigenti
Invece possono invece di cercare il consenso ad ogni costo
Devono ritornare a servire il popolo
Con un lavoro reale a cui noi vogliamo umilmente collaborare con la gente
Questa è la Strada che vogliamo fare è questo il contributo che vogliamo dare da questo meeting a tutta la vita politica e sociale italiana
Ora Presidente
Mi permetto di ringraziare doni rien Carron
Presidente della fraternità di Comunione e Liberazione che oggi qui con noi
E che inviterei per uso un indirizzo di saluto
Carissimo Presidente come che parole usare
Per ringraziarla per questo gesto
Così gratuito ti accompagnarsi in questo giorno così Gucciardi mi sembra non solo
Tanto per noi che siamo qua
Ma per tutti quanti ci ascoltano e potrà arrivare
Il lavoro di
Tutti quanti hanno curato questa mostra
Penso che sarà un bene per tutto il Paese e per questo
Stiamo desiderosi tutti di ascoltarla
Del desiderio di
Far tesoro
Delle sue parole
E facendo tesoro
Forse possiamo anche dal contributo
Al penso che lei porta come responsabile tutta la nostra comunità
Grazie
Caro Presidente ora l'ascoltiamo
Un saluto molto cordiale a tutti voi
Vi ringrazio molto di questa accoglienza
Ed è questa cordialità
Ringrazio la presidente la Fondazione meeting
è il Presidente la Fondazione sussidiarietà
Per le parole di benvenuto e mi hanno rivolto la ringrazio molto don Caronte per avere voluto aggiungere il suo saluto
Lo ringrazio davvero molto
A voi giovani presenti
E a quanti altri
Con il loro servizio volontario generoso
Chiarendo un possibile rendete possibili
Queste giornate di incontro e dialogo che a Rimini
Voglio dire che siete una risorsa preziosa però sono società
Sono qui
Soprattutto per ringraziarvi
E per incoraggiare insieme a voi
Tutti i giovani
Che sa un disposti
A mettersi in gioco
Per una speranza
Per una passione
Per una buona causa
La Repubblica italiana appena compiuto settant'anni
Come
Mostra in maniera magistrale la bella
Tabella mostra che
Pocanzi avuto l'opportunità di vedere
Anche dalle pubbliche giovane
Che i tempi biologici delle istituzioni sono più lenti naturalmente più lunghi ma pur essendo giovane
Attraversato
Affrontato e superato tante prove impegnative
Per diventare più forte oggi
Ha bisogno di entusiasmo rinnovato
Di fraternità
Di curiosità per l'altro
Di voglia di futuro
Del coraggio di misurarsi con la si del nuove
Che abbiamo di fronte
Ovviamente
Si confronteranno come bene come è giusto
Idee e soluzioni diverse
Ma l'attitudine a dei giovani
A diventare protagonisti
Della propria storia
Costituisce comunque sempre
L'energia vitale di un Paese
Questa spinta
Vale più di qualunque indice economico o di borsa
La nostra società
Sta invecchiando
E vi sono rischi oggettivi
Che le potenzialità dei giovani
Vengano compresse
Dobbiamo scongiurare questo pericolo
Che minaccia la nostra
Come altre società
Anche per questo
In tempo
Come il nostro di cambiamenti epocali
è necessario prestare attenzione
E dare spazio all'adesione dei giovani
Senza farci vince dalle paura
Dalle paura antiche e da quelle inedite
Attenti
Come dobbiamo essere
A non cadere nell'errore
Diritti nelle nuove
False soluzioni
Già vissute e fallite nel breve novecento
Non ci difenderemo alzando muri verso l'esterno o creando barriere divisori al nostro interno
Al contrario
Stanno emergendo
Tante nuove diseguaglianze
Penso
Sono proprio i giovani
A pagarne il prezzo più alto occorre ricominciare a costruire ponti e percorsi di sviluppo e di coesione occorre rendersi conto
Che vi è un destino da condividere
Stiamo parlando di condivisione dei benefici
E delle responsabilità
Neanche delle difficoltà
Condivisione
Dei diritti e dei doveri
Della memoria il nostro popolo detto sguardo verso il futuro
Nel libro tra sapienza
Viene ricordato
Che i figli dei giusti
Si impegnarono ha rispetto di una regola
Condividere
Allo stesso modo
Successi e pericoli
Dovremmo tener conto
Anche nel nostro Paese
Di questa sapienza antica
Vi diamo
Oggi
L'epoca dell'io
Intendiamoci
Nell'affermazione dell'individuo
Vie
Pure intrinseca verità
Una crescita della coscienza
Una domanda positiva di diritti e di opportunità
Il primato della persona
Il riconoscimento della sua integrità
E inviolabilità
Il principio stesso di eguaglianza tra gli esseri umani
Hanno tratto alimento
Da questo percorso storico di affermazione della centralità dell'individuo
O meglio
Della persona
Lì io non è soltanto identità anche libertà
Libertà che ci è stato ricordato
Da canti a Martin Luther King che trova il proprio limite né la libertà degli altri di tutti gli altri
Il punto cruciale e credo che sia questo l'ha ragione del titolo che abbiamo
Qui
Pecche caratterizza il meeting il punto cruciale vecchie Livio non è autosufficiente
L'io ha bisogno del tu come l'aria per respirare
L'io contiene l'esigenza e diventare un noi
Proprio nel fronteggiare quei traguardi quelle difficoltà e raggiungere quei traguardi che è stato capace di immaginare
Perché noi e la comunità
Il noi anche la storia
Il noi e la democrazia
Andare oltre il rinvio
Vuol dire realizzarsi in maniera autentica anche come singoli
Vuol dire anche superare
Il limite
Del qui e ora
Perché il futuro si costruisce
Soltanto insieme
A volte sembra persino impossibile
Pensare oltre il contingente
La discussione pubblica
Compresa quella politica
E spesso dominato dal presente
Passare dall'io al noi ci permette di guardare più lontano
Ricordo uno scrittore don Giussani
L'avvenimento cristiano
L'immoralità diceva
E l'esperienza di un soggetto umano se non appartiene se non a se stesso
La moralità
Nasce invece come coscienza del proprio compito e insieme dei propri limiti e l'esperienza di un uomo
Che vivono appartenenza a una realtà
Più grande disse
L'altro
Ci conduce meglio un domani
Insieme
Si consente la società
Di pensarsi migliore domani
Naturalmente
Occorre sempre fare al meglio ciò che oggi è possibile
Nelle condizioni date
Ma al tempo stesso dobbiamo progettare
Insieme
Un futuro migliore per noi
Per nostri figli per i nostri nipoti
Senza questa
Dualità
Questo duplice percorso la politica diventa sterile
O ingannevole
Per spezzare
La catena dell'autoreferenzialità
Dell'egoismo e in definitiva dell'impotenza
Della politica e del tessuto sociale
è necessario dare il giusto valore all'altro
Dar valore al dialogo
Mettere insieme
Le speranze e l'amicizia
L'amicizia la leva della storia
Anche per questo è vero
Che tu sei un bene per me
L'egoismo non genera riscatto civile
Può dare a qualcuno l'illusione di farcela da solo
Mentre altri soccombono
In questi mesi abbiamo assistito
A un'esplosione
Di egoismo
E di corsa
Può a cosa può condurre
L'egoismo
Senza limiti con l'assassinio di tante donne
Fatte compiuti compiuto da coloro
Che pensano gli altri soltanto come appendice o dipendenza disse
Ah tentazione dell'isolamento
Rischia di pregiudicare
Anche le grandi opportunità di comunicazione che la scienza ci mette a disposizione
Sovvertendo nella funzione
Basta pensare
Alla tendenza di molti
Di molte persone
Di collegarsi sul web
Soltanto a quelli che la pensano come loro
In circuito i
Chiusi
Terrestre
Ci si illude così
Che il mondo appartenga soltanto a chi la pensa come noi
Riversando spesso
Su chi la pensa diversamente soltanto astio e livore
Ne risulta cancellato il confronto delle idee
Lo scambio di conoscenza
Il valore delle esperienze altrui
In una parola
La comunità
E la sua attenzione culturale
Quando lì io perde l'opportunità del noi
Tutta la società
Diventa più debole meno creativa
La libertà in realtà
E indivisibile
Non esiste
Siamo nel godono tutti
Lo stesso benessere non resiste
Non si consolida
Se non è condiviso
Occorre comprendere
Che ci si realizza davvero soltanto insieme agli altri
E non da soli
è come se il principio
Che la libertà si ferma di fronte a quella degli altri
Venisse assorbito superato in un più avanzato principio la libertà si realizza insieme a quella degli altri
Si realizza in quella degli altri
Questa non è
Una considerazione di carattere morale
O meglio non è soltanto tale
Ma un dato concreto tra vita sociale
è una responsabilità della nostra Repubblica
Sancito nell'articolo tre
Della nostra Costituzione
Che gli affida il compito di muovere a ciò che ostacola di fatto
La libertà
E l'uguaglianza
L'amicizia stessa si fonda
Sul valore delle differenze
E differenze ci arricchiscono
E ci ricordo nel principio
Di non l'appagamento
Ci spingono a cercarla verità
Che è presente negli altri
Nel suo
La bellezza disarmata
Da un carro dedica un paragrafo
Alla confusione delle io
è un altro alla nostalgia del tutto
In quelle pagine realtà
Si disegna un percorso spirituale
Ma queste due espressioni
Raffigurano bene la condizione umana
è questa la prospettiva
Con cui affrontare il grande tema politico dell'unità
Unità nel nostro Paese
Unità dell'Europa pulita del genere umano
Intorno ai diritti fondamentali della persona
L'unità
Non è soltanto una questione di ordinamento giuridico
O di stabilità
Istituzionale
L'unità è anzitutto un fondamento etico e sociale comune
Tra assunto in sentimenti e comportamenti distrutti
Questa visione è stata impressa
Con lucidità straordinaria e con lungimiranza
Nei principi della nostra Costituzione contenuti nella sua prima parte
E questo resta un obiettivo da la Repubblica
Da perseguire
Nel tempo
Nel mutamento dei costumi
Dei bisogni
Nell'evoluzione
Del sistema sociale
Il nostro Paese
è segnato da famiglie antiche
A queste sono aggiunte nuove divisioni quelle prodotte
Dal naturale mutamento delle condizioni
Non sempre regolato in maniera equilibrata
E quelle provocate dalla lunga crisi economica degli ultimi anni
Dobbiamo lavorare con impegno
Per ricomporre le ferite
E rendere l'Italia più robusto più solidale
Più competitiva
Più importante per la costruzione europea
L'unità del Paese
Non è una conquista acquisita una volta per tutte
Passa oggi la crescita del Meridione
Dalle concrete opportunità di lavoro per i giovani
Dal contrasto alle povertà
E alle diseguaglianze
Dall'occupazione femminile
Dalla conciliazione dei tempi di cura e di lavoro
Da uno sviluppo delle reti sociali
E comunitaria
Che possono rinnovare
E consolidare il welfare senza privato del suo carattere universalistico
Unità del Paese
E anche investimento nella ricerca nei settori strategici
Giustizia più efficiente integrazione non esclusione
Di chi è salvo rito
Dalle condizioni di partenza
Dobbiamo tutti averne cura
Apertura dell'unità della coesione del nostro Paese
Nessuno può seriamente pensare di farcela da solo
Allargare le divisioni
Ci rende più deboli
Tutti
La Repubblica dico abbiamo celebrato settant'anni è stato una scelta di popolo che ci ha consentito derisa dir la china Cennamo percorso in caduta
Il baratro
Nel quale eravamo precipitati
Negli anni della dittatura
Con i lutti e la disperazione della guerra
Con le macerie della distruzione
La Repubblica è nata
Da un referendum
Quel poc'anzi ricordava la Presidente Guarnieri
E dunque da un confronto democratico
La divisione degli orientamenti però
è stata ridotta
Attiguo straordinaria forza unitaria
Merito dei nostri padri e delle nostre madri
Mezzo delle forze politiche
E delle classi dirigenti democratiche
Che anzi ha potuto comprendere
Malgrado difficoltà molto grandi
Che talvolta vengono oggi sottovalutate
Ciò che li univa
Aldilà dei legittimi contrasti
Questa ricomposizione
Ha creato lo sviluppo diritti opportunità
Ha ridotto le distanze sociali
Ha promosso conoscenza e cultura speranze
Un esempio per tutti
Piacere ha poc'anzi il presidente Vittadini
La scuola
Materia sempre
Contrassegnata la grandi contrasti
Che in buona misura
Ne riflettono l'importanza
Importanza e la scuola
Nella vita del nostro come di qualunque Paese
All'inizio all'inizio degli anni Sessanta
Quasi la metà degli italiani
Non aveva neppure il diploma di scuola elementare
Soltanto il quindici per cento
E va completato la scuola media
Che comprendeva loro l'avviamento
E meno del sei per cento
Aveva il diploma di media superiore
Soltanto poco più di un bambino su quattro
Andava oltre alla licenza elementare
E molti di meno
Quelli che andavano oltre il diploma dalla media inferiore
La Repubblica ha realizzato in quegli anni
Con uno sforzo comune
Ampiamente condiviso
Uno dei principali dettati della Costituzione
L'istruzione diffusa e generalizzata
In Italia
Per tutti e ovunque un grande fenomeno di avanzamento sociale
Uno autentica pacifica rivoluzione positiva
Che ha unificato Teresa più giusta e proprio ditta
Allo stop Società
Certo nel complesso vi sono stati squilibri e contraddizioni
Nel procedere della vicenda democratica
Tutta vi è il processo unitario ci ha fatto sentire
Ma ha dato la difficoltà
Sempre partecipi della cassa comune
Siamo divenuti cittadini corresponsabili
Uniti dal suffragio finalmente universale
Con il voto alle donne settant'anni fa
E traguardi giustizia
Delegare tale
Di pace indicati dalla Costituzione
Sono stati avvertiti e vissuti come comuni
Pur in presenza di forti contrasti
Ideologici e politici
La scelta repubblicana
Ha influito in grande misura
Sulla definizione della identità del nostro Paese
La Repubblica ci aiutato
A ricostruire la nostra storia unitaria
E a collegare sul piano etico e su quello culturale
Il primo Risorgimento con il secondo
Cioè con la Resistenza e la liberazione
La Repubblica
Collari nasce del Paese
Ha permesso di superare le cesure
Di questa storia travagliata
Su cui ancora pochi decenni fa
Insistevano sentimenti disgiunti
E che in e c'è
Le celebrazioni del centocinquantesimo dell'Unità d'Italia
Così partecipate sentite ci hanno restituito
Come un percorso nazionale
Di crescita nella libertà
E della coscienza civile
In passato non è stata valorizzata a sufficienza
La portata storica della scelta repubblicana
Ciò è stato allora
Suggerito dà ragione di prudenza
E anche dalla saggezza
Della leadership politiche
Che non volevano accentuava divisione
Tra il nodo repubblicano
E il sud monarchico si è posto maggiormente l'accento
Com'era del resto giusto sulla scelta per la democrazia
E sul fondamento unitario
Rappresentato dalla Costituzione
La cassa comune come l'Assemblea costituente la definiva Aldo Moro
Di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita
La Repubblica tuttavia
Ha contribuito non poco a superare
Momenti più difficili
Per lunghi anni l'Italia è stata l'unica democrazia
Tre Paesi dell'Europa del sud
E non è stato semplice né scontato
Difendere questa condizione
Da pressioni interne ed esterne
Successivamente
L'insorgere il terrorismo
Nell'uso eversivo delle stragi
Negli anni settanta
Che sotto combattuto
E sconfini toh
Grazie a una unità repubblicana
Che ha coinvolto forza diverse
Tuttavia solidali
Attorno ai valori costituzionali
La nostra storia
E illuminata
Da occasione di unità
Per numerosi passaggi di condivisione
E di comuni del resto stabilità
Che hanno permesso al Paese
Di compiere salti in avanti
O di evitare
Drammatiche cadute all'indietro
I contrasti inevitabili
Che animò la dialettica politica Noukrati ca
Non devono farci dimenticare
Che i momenti di unità
Sono decisivi
Nella vita di una nazione
E che talvolta sono anche doverosi
è un grande merito
Saperli riconoscere
Un Paese che non sa trovare
Occasione di unità
Diventa più debole
La democrazia
E libertà nel confronto e anche conflitto ovviamente
All'interno dei binari segnati dal diritto
E da rispetto dell'altro
Ma la democrazia
E anche e deve essere anche paziente
La pazienza della democrazia italiana
Acconsentito tempi di crescita di maturazione a culture diverse
Adesione alla democrazia si acquisisce si rafforza praticando la
E così è avvenuto anche nel nostro Paese
La Repubblica permesso
Rinnovamento e maturazione
Acconsentito non Tagliamento delle basi democratiche
E radicamento della democrazia
Della cultura nazionale
è bene tener presente questo
Anche per il futuro dal momento che che che le democrazie hanno sempre bisogno di essere aperte
Allo spirito del tempo
Di inverarsi
Nelle diverse condizioni
Della storia
Di accogliere
Nelle loro situazioni le innovazioni e le forze vive
Già di aggiornarsi per tenere
Sempre la capacità di rappresentare al meglio le stanze va polari
E insieme
Per rispondere con efficacia
Fare domande nuovo e di cittadinanza
Chi la società pone alle istituzioni
Oggi
L'Unità
La questione del nostro Paese
Una grande questione
Connessa all'unità
Alla coesione dell'Europa
è un'illusione pericolosa
Rifugiarsi nella dimensione nazionale
Sperando così di
Veneta realmente di difendersi al mondo globalizzato
Lo stato d'animo europea
Porci soddisfa appieno davvero
E l'Europa
Incerta
Impaurita
Lenta
Chiarito otto la sua capacità di politica lungimirante e coraggiosa non è ancora riuscita a risolvere
Ma divergenze
Tra chi la considera soltanto
Un'utile cornice
Entro cui gli Stati collaborano
E chi con maggiore ambizione
Nel senso della storia
La considero un percorso di interdizione ascendente integrazione politica
La missione di un'Italia
Consapevole del proprio ruolo
Ed è la verità storica del progetto di integrazione europea
Esattamente quella di contribuire al rilancio dell'Unione
E questo
Il destino migliore
Per noi
E i nostri giovani
Dobbiamo aprire la strada al futuro punto illuderci di poterci riparare
In improbabili trincee
La separazione
Moltiplica
Le rivalità
Provoca diffidenze
Provoca contrapposizioni
E questi sono i germi dei conflitti dell'Europa
Nei secoli scorsi
Quelli calci e del gas
Definiva nel cinquantuno
I germi di disgregazione di declino
Di reciproca diffidenza
Che non possiamo oggi
Rischiare
Di fare riaffiorare
L'Europa e la dimensione necessaria
Per affrontare con un'umanità e con efficacia
La politica dell'immigrazione
E l'accoglienza dei profughi
Che fuggono dalle violenze dalle guerre
Tanta strada
Di ancora da percorrere
Ci vuole umanità
Questo chi è perseguitato
Accoglienza perché ha bisogno
è insieme sicurezza
Di rispetto delle leggi
Da parte di chi arriva
Occorre severità massima nei confronti di chi si approfitta di essere umani in difficoltà
Cooperazione con i Paesi di prove pensa di transito dei migranti
Ci vuole intelligenza
E visione
Per battere chi vuole la guerra
Nella provoca
Senza Europa
Da solo
Nessun paese neppure il più forte può farcela garantito la sicurezza nello sviluppo
Che tra i cittadini chiedono
La portata diretta delle migrazioni
Suscita apprensione si tratta di un'ansia
La paura comprensibile
Che non va sottovalutata
Ma non dobbiamo
Farci vincere all'anno sia
Dobbiamo impedire
Che la paura da tumori le nostre conquiste
La nostra civiltà
I nostri valori
Quelli per i quali noi europei siamo un modello è un traguardo nel mondo
Previ pezza re
Anche qui
Che non possiamo deturpare
L'immagine dell'Europa
Come luogo di libertà
Di democrazia dei diritti
Per renderla meno attraente
Il tema delle migrazioni oggi
Rende evidente
Come ci si realizzi davvero
Insieme agli altri e non da soli
Fino a qualche tempo fa
E continenti erano realmente separati
Mancavano effettiva conoscenza vicendevole
E possibilità diffusa di spostamenti
Oggi
I mezzi di comunicazione
Cancello con le distanze
Fanno conoscere in tempo reale
Diversità di condizioni di vita e di benessere
E permettono di viaggiare
Con relativa facilità
E velocemente
Anche se come ben sappiamo
Per tanti questo avviene
Subendo pressante angherie
E affrontando rischi gravissimi
Il mondo è cambiato
Ed è ormai questo
E non se ne può scendere
Come evocava un po'ipotizzava il titolo di un vecchio film
è cambiato il mondo anche sotto altri profili
Dalla globalizzazione degli elementi di fondo delle economie
I rapporti demografici
Vi sono Paesi popolosi Simina Africa
Con un'età media i diciotto venti anni
Da noi
Ed Europa il tasso di natalità
è prossimo o sotto lo zero
I continenti sono ormai
Vasi comunicanti
Di culture di beni
I servizi
Di persone
Il travaso tra di essi è inevitabile
Nessuno può augurarsi che si verifichino spostamenti migratori sempre più imponente
Ma così rischia di avvenire
Se ci si illude di risolvere il problema
Con un vietato l'ingresso
E non governando il fenomeno
Con serietà e sento dire
Sa ci può soccorrere permettendo di governarlo con sicurezza
Soltanto quel principio
Il principio che ci si realizza con gli altri
Che vuol dire far crescere
Sul serio e presto
Possibilità di lavoro di benessere
Nei Paesi in cui le persone hanno poco o nulla
Perché in concreto
Il loro benessere coincide pienamente con il nostro benessere
Con la nostra civiltà
Essenze pronunziare adesso
Sconfiggere ma anche terroristi
Che esse mirano morte
Per tentare di scambiati cambiare i nostri cuori le nostre menti
E questa è una sfida
Per gli Stati democratici
Ma anche per le religioni il dialogo tra le sedi
E oggi non necessita stop ricca
è una condizione per conquistarla pace
Il dialogo tra le fedi
è un atto di umiltà
Che può riconciliare circolassero dell'uomo
è questo un tema
Di grande valore spirituale
Che a fortissime implicazioni politiche e sociali
Dialogo tra credenti
Di regioni diverse
Dialogo destino dell'uomo
Tra credenti e non credenti
Ecco un terreno
Su qual è la cultura europea può dare ancora una volta
Un apporto straordinario
Il nostro Paese
Ha un grande contributo da offrire all'Europa
A Mediterraneo
Al mondo in questo in questo tempo così complicato e peraltro
Così affascinante come realtà ogni tempo
Essere
E sentirsi italiani
E un privilegio
Vorrei dire innanzitutto innanzitutto e Giovanni
Dovete sentire la responsabilità
Ma anche apprezzare la bellezza
Di quanto avete nelle vostre mani
Il talento
Non va nascosto sotto terra
Mai investito con coraggio
Italia siete voi
Italia
Fatta ed è giovane come voi
In tante parti del Paese
Stanno mettendo in gioco le loro qualità
Le loro idee
Le loro esperienze
La scelta della Repubblica
Questo patto di cittadinanza
Tra popolo e istituzioni
Ci ha permesso di crescere
E libertà
Questione
Benessere
Garantiti da un lunghissimo
Periodo di pace
Usate la vostra libertà
Per costruire un futuro migliore non restata guardare
La cassa comune in realtà e già vostra
Avvocato e professore
Sonora simbolicamente
In rappresentanza di dei giovani a cui lei si è rivolto con così tanto affetto e passione
Tre ragazzi tre studenti universitari
Ci permetteranno di farle
Tre domande
Approfittiamo ancora della
Dell'autorevole sono e della Magister i alita con cui lei stamattina
Si è posto davanti a noi di cui le siamo veramente grati
Prego ragazzi
Buongiorno signor Presidente grazie ancora per la sua disponibilità
Mi chiamo Carlo studia lettere all'Università Cattolica di Milano
Quest'estate ho avuto la fortuna di girare d'Italia da una parte all'altra
Dalla Val d'sta la Sicilia
E ho toccato con mano quanto il nostro Paese ovunque bellissimo
Sia segnato da radicali differenze
A livello culturale
Sociale
Ed economico
Premesso so che la grande varietà di storie linguaggi costume
è un valore che forse nessun altro Paese al mondo può vantare tanto quanto noi
Vorrei chiedere a lei signor Presidente che rappresenta
Che certamente hanno
La nostra nazione nella sua interezza di che cosa individua in essa elementi di vera unità
Considerate le tante differenze
Che cos'è l'Italia
E c'è la possibilità che ancora oggi in Italia
Abbia qualcosa da dare al resto del mondo
Grazie
è una bella domanda davvero
è davvero una bella domanda
E il nostro Paese ha una
Grande ricchezza
Di articolazione
Tante differenze
Che sono frutto della storia
Dei tanti percorsi culturali
E di civiltà che l'hanno attraversata l'hanno caratterizzata
Queste diversità sono una ricchezza
Sono una
Si accompagnano anche per questo
Ad una
All'altro grande patrimonio d'arte di cultura che dia al mondo
Che nasce un porto da questa capacità da questa diversità da questa genialità diffusa e multiforme che ha
Nel nostro Paese
Ma vi è un fondo comune di questa diversità
è un fondo comune che cresce nel corso del tempo
Basta pensare
Centosessanta anni fa non c'era ancora il nostro vero non c'era con lo Stato unitario
Io sto per strade visto che in tante forme
Quando dico alle mie nipoti che le donne non votavano fino a quarantasei non ci credono
Ma era una delle tante forme di visione che attraversava il nostro Paese
Aggiungendosi a quelle teneva dei vari territori
Nel cinquant'anni sessanta anni fa ancora più o meno
Cercavo di ricordarlo prima nel nostro Paese c'era un dato di scolarizzazione molto basso
Di una comunanza di anche di lingua
Di conoscenze
Scolastiche culturali
Molto bassa
Che e normalmente cresciuta nel corso del tempo
Mi sono stati poi fenomeni che hanno incentivato
La la crescita di affinità e di unità del nostro Paese
Dalla scolarizzazione diffusa appunto alla tv alle migrazioni interne
Perché
Molto anziano come me
Si percepisce
In maniera plastica vedendo
Quanto sia cresciuto all'omogeneità del nostro Paese per dovere parte era molto maggiore prima la diversità
Ma questo omogeneità crescente non deve
Cancellare le
Particolari tale diversità
Per dire i geni locali
Per i quali sono una ricchezza il nostro Paese
Certo vi sono anche accanto la diversa degli squilibri
Gli squilibri e vanno corretti
Nell'interesse comune
Però c'è nel nostro Paese una coalizione di unità di fondo che va crescendo
E su cui prova fatto una considerazione
L'Unità nel senso che tra
Non può essere
Geloso
Non può essere neppure esclusivo
L'abbiamo a cuore la nostra unità del del Paese
Con tutte le sue varie
Differenze
Ma anche a cuore l'unità dell'Europa
E l'unità del genere umano
Il senso di unità
Di comunanza di comunità
Non è esclusivo e non è geloso appunto si allarga sempre più
L'ultima parte la domanda era che costa può far l'Italia possa
Troppi in quel nel mondo che si presenta
Nel presente che si
Configura per il futuro
Ma io
Non possa che registro quando vado all'estero
E quando ricevo qui
Capi di Stato stranieri
Io una domanda l'Italia all'estro molto alta
Ci all'estro vi è un apprezzamento per
Il carattere il contributo al nostro Paese che maggiore di quanto all'interno avvertiamo
è una grande domanda l'Italia
Del gusto dello stile della creatività già Genentech italiana
E questo in realtà è un patrimonio davvero di grande rilievo da fare un contributo
Specifico particolare che l'Italia fornisce
Alla comunità internazionale
Ed è un contributo che affidato adesso a voi giovani
Forte
Non soltanto prolungarlo ma svilupparlo tagli forme diverse
Far vivere costantemente può questa creatività
Io credo che lo spazio che sia dovere siamo
Limitiamo Davide
Istruttivo lettere moderne all'Università Cattolica di Milano
Le volevo fare questa domanda
La nostra Repubblica nasce dall'incontro di grandi tradizioni ideali
Cattolica comunista laica socialista
E sul fondamento della fine del nazifascismo ma oggi l'esperienza e la cultura del popolo italiano non sembrano consistere in alcuna di queste matrici ideali le identità appaiono confuse
Vedo realizzarsi l'omologazione di cui parlava Pasolini un'omologazione attraversata da tante minoranze
Pur essendo affascinato e orgoglioso della nostra storia repubblicana e dei valori sui quali si è costruita mi chiedo che valore abbiano oggi le grandi idealità e che cosa a distanza di settant'anni e ancora imprescindibile e capace di unire un popolo
Ebbene siamo in una
Il momento di
Passaggio
Di stagione storica
Come tanti sanno qualche tempo addietro stanno fa
Sa persino scritto
Da Fukuyama un libro sulla fine della storia
In realtà aveva scritto anche
Qualche tempo prima del
Poco prima che cadesse il muro di Berlino
Ma si era sparsa anche la convinzione
Che qui in questo libro è emblematico è espressione
Che con la caduta del muro di Berlino corda
Conoscitore sovietica
Si fosse concluso l'evoluzione storico si è arrivati a un tempo
Ottimale
In realtà questo di rivitalizzare il presente
è un vizio ricorrente dell'umanità
Anche perché è faticoso pensare al futuro va oltre la propria vita nel
Alla vita di coloro che verranno dopo
Quindi è difficile pensare oltre il presente
Però questo dà il senso di come ci troviamo in un momento di passaggio tra due epoche storiche diverse
Quando è così vie inevitabilmente un po'di disorientamento
Sembra che venga seduti meno tutti i punti di riferimento
Tutto ciò a cui prima ci si appigliava per
Come per orientarsi
In realtà non è così
In realtà intende
Ecco i valori che a quelle culture Pinter devono coltivare
E
Sono
Valori permanenti
La pace
La libertà
L'uguaglianza la democrazia
La crescita sociale sono valori permanenti
Ciò che è cambiato
Né nel passaggio da un'epoca un'altra è il modo in cui vanno interrati
Nella società
Il modo in cui vanno
Altri configurati
Perché la democrazia ed è sempre attuale
E perché
La società positiva in maniera
In maniera adeguata
Ma sono sempre quelli valori quel non vengo meno
Quindi io credo che
Questo sia
L'impegno che oggi ci collega al passato Macilletti
Ciò Ricci proietta verso il futuro
Tener conto di questi valori permanenti
Del dovere di
Riconfigurare lì
Ricollocare della vita che cambia in maniera nuova
Di interrare appunto
La questi valori della realtà sociale
Culturale
Politica
Veder del nostro come da altri Paesi
Credo che sia un impegno non da poco
Che io ormai sono vecchio che sulle vostre spalle soprattutto
Solidarietà studia Scienze Politiche all'Università Statale di Milano dei giovani ci troviamo sempre più incastrati delle preoccupazioni nel quotidiano avere un lavoro comprare casa approvammo una nuova famiglia e cerchia Muti a Ferrari tutte le migliori opportunità che ci provengono dall'esterno e che altri possano offrirci che cosa se ci insegnano in positivo i settant'anni in gran strade pubblica a proposito di quell'energia del prendere iniziativa e dire inventarsi nuove possibilità che tante volte pare mancarci
Ma le dico le vi sono
Quanto è stato appena detto e
Assolutamente vero vi sono
Grandi difficoltà di fronte giovani
So che ci porta
Reali
Effettive
Spesso gradi
Che ha colto il suo stesso un ostacolo
Sulla programmazione pro futuro per i giovani
E queste difficoltà interpellano tutti quanti noi
E richiedono delle risposte
Per
Perché si creano condizioni per superarle
La domanda però ecco come si può avere l'inventiva
Per
Finché motore occupati inventiva che vi è stata anche in passato per
Certo occorre molta
Occorre ben coniugare mettere insieme
Dissi onde
E realismo
Concretezza e coraggio
Per impostare un'iniziativa economica
Per dar vita a una iniziativa sociale
Chi ha bisogno di molta
Capacità di inventiva e fantasia
E di questo prima diceva il nostro Paese è ricco di questa qualità
Naturalmente occorre creare condizioni che consentono ai giovani
Di collocare queste
Capacità di cui dispongono
E questo è un computer restituzioni naturalmente
Però questo questo sforzo va sempre sviluppato con molta
Con molta determinazione con coraggio
Affrontando
Affrontando la realtà
E la domanda
Anche condanno riferimento al passato come è stato fatto in passato
Viene
Ci pensiamo vedendo la mostra
Che Titti che prima è stata
Presentata
La storia per settant'anni e se lo sarà difficile
Con tante difficoltà tanti ostacolo superare
Nel
La distruzione della guerra
I sentimenti di avversione se non di odio che erano rimasti
Dopo
Il ventotto il lungo percorso di liberazione Fidel del nostro Paese
La guerra fredda me forti contrapposizioni
Poi il terrorismo
Si assenterà forbici che a superare questa difficoltà oggi abbiamo altre
Dobbiamo essere capaci di recuperare quello spirito di impegno comune
Ma anche di inventiva e creatività che ha consentito loro sopra queste difficoltà
Naturalmente qui occorre che coprono insieme
Istituzioni colorazione per rendere
Per creare le condizioni
Per i giovani e l'azione dei giovani di coraggio e di intrapresa di iniziativa per sottrarsi a queste difficoltà che sono reali
E sono forse
Uno forse è uno e poi principali forse il più grande problema che abbiamo
Nel nostro Paese
Grazie gli auguri