28 OTT 1993

Intervento di Alexander Langer per un riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare nei paesi in guerra nell'ex Jugoslavia

STRALCIO | - Parlamento Europeo - 00:00 Durata: 2 min 16 sec
A cura di Andrea Maori
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La politica di aiuti umanitari della Comunità europea nei paesi dell'ex Jugoslavia.

Registrazione video di "Intervento di Alexander Langer per un riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare nei paesi in guerra nell'ex Jugoslavia", registrato a Parlamento Europeo giovedì 28 ottobre 1993 alle 00:00.

Sono intervenuti: Alexander Langer (parlamentare europeo, Federazione dei Verdi).

Tra gli argomenti discussi: Aiuti Umanitari, Balcani, Cee, Diritti Umani, Guerra, Jugoslavia, Kosovo, Obiezione Di Coscienza, Pace, Parlamento Europeo, Servizio Militare, Taradash.

La registrazione
video ha una durata di 2 minuti.

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  • Alexander Langer

    parlamentare europeo (VERDI)

    [Intervento in italiano, traduzione simultanea in inglese] Vengono illustrate le urgenze poste all'attenzione del Parlamento europeo dai deputati Alex Langer e Marco Taradash [l'urgenza di una discussione su una proposta presentata al Parlamento è disciplinata dall'articolo 154 del Regolamento]. Nella prima si invita la Comunità europea a sostenere i disertori e gli obiettori di coscienza della guerra nella ex-Jugoslavia. La filosofia alla base della proposta è che incentivare il rifiuto della guerra potrebbe far diminuire le azioni di pulizia etnica, soprattutto in Kosovo, e porre un freno alle pretese nazionaliste, dando un forte contributo alla pace. La seconda urgenza riguarda l'intensificazione degli aiuti umanitari, da attuare privilegiando i gruppi di persone che ancora vivono all'interno dello stesso villaggio o della stessa regione: gli aiuti giungerebbero per primi a chi convive con le altre etnie e diventerebbero una sorta di premio di convivenza e un incentivo alla pace. La Comunità in ogni caso deve rispondere all'appello della signora Ogata [Sadako Ogata, Alto Commissario delle Nazioni Unite peri rifugiati dal 1991 al 2001, ndr] e continuare a essere la contribuente più importante del Commissariato per i profughi.
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