12 OTT 1989

Intervento di Adelaide Aglietta su una risoluzione per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 3 min 41 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Adelaide Aglietta su una risoluzione per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare", registrato a Parlamento Europeo giovedì 12 ottobre 1989 alle 00:00.

Sono intervenuti: Adelaide Aglietta (parlamentare europeo, Federazione dei Verdi).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Antimilitarismo, Diritti Civili, Diritti Umani, Discriminazione, Dupuis, Forze Armate, Nonviolenza, Obiezione Di Coscienza, Parlamento Europeo, Partito Radicale, Servizio Militare, Sicurezza.

La registrazione video ha una durata di 3 minuti.

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  • Adelaide Aglietta

    parlamentare europeo (VERDI)

    Signor Presidente, voglio assicurare il collega che mi ha preceduta che noi donne faremo di tutto perché il servizio militare venga abolito, e non per fare parte noi di questa categoria. (Applausi) Credo che il nostro Parlamento sia chiamato, oggi con questa risoluzione, ad affermare un principio che è già consapevolezza comune in quasi tutti i nostri paesi, cioè che il diritto al1'obiezione di coscienza rappresenta un diritto fondamentale ed è, come tale, indisponibile e incomprimibile dall'autorità statuale; oltre a ciò esso rappresenta una crescita culturale nella rifessione sul concetto di sicurezza e sui nuovi confini di azione in questo campo. Se questo oggi è possibile - lo voglio ricordare - è perché vi sono stati in tutti i nostri paesi molti giovani, fra cui ricordo Olivier Dupuis che è stato il primo firmatario della petizione da cui trae origine questa risoluzione, che hanno pagato con mesi e mesi, e a volte con anni, di carcere la fedeltà alla loro coscienza e ai valori della nonviolenza, del diritto, della pace, rifiutando di in- dossare le divise e impugnare le armi. Credo, quindi, che sia necessario che la nostra risposta sia la più forte e la più chiara, al fine di trasformare senza compromessi questa consapevolezza in diritto positivo di tutti gli Stati membri, superando le arretratezze e le resistenze politiche nazionali e sociali che ancora esistono. Credo che i limiti del dispositivo di questa risoluzione, che nelle sue premesse è buona, possano essere superati grazie ai numerosi emendamenti, per la maggior parte condivisibili, che sono stati presentati. Per quanto riguarda il gruppo dei Verdi, che conta certamente tra gli elementi costitutivi fondamentali della sua esistenza le ragioni e i valori del movimento degli obiettori di coscienza, ragioni che sono parte integrante della speranza di noi tutti di costruire un'Europa dei cittadini fondata, nel campo dei diritti umani, sempre di più sulla libertà e sulla responsabilità individuale, la posizione di voto sarà condizionata dal giudizio di questa Assemblea sugli emendamenti da noi presentati. Diamo rilevanza soprattutto ad un emendamento, che io voglio sottolineare, quello cioè sulla soppressione di qualsiasi discriminazione fra la durata del servizio civile e quella del servizio militare. Se cosi non fosse, noi faremmo un passo indietro rispetto alla risoluzione Macciocchi. Prego quindi e invito tutti i colleghi, al momento della votazione, di esprimersi in questo senso, perché, approvando questi emendamenti, noi lanceremo dal nostro Parlamento un segnale di crescita civile e di valenza morale a tutti i nostri paesi. Voglio inoltre sottolineare l'importanz.a di un altro emendamento, quello cioè che prevede una direttiva della Commissione per tutti gli Stati membri. (Applausi)
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