"La Repubblica dei partiti. 1945-1990"

Buonasera
Io evidenzio
Quanto socio dell'associazione il Mulino che promuove questo incontro sul libro di Pietro Scoppola la repubblica dei partiti profilo storico della democrazia in Italia mille novecentoquarantacinque mille novecentonovanta
E inizio a ringrazio andò il fossero diventava una casa editrice prima media dopo abbastanza grande
Garante vero è garante
Penso quindi ringraziando di aver ce concesso di utilizzare questa questa sede prestigiosa ringraziando a nome della casa editrice dell'associazione e Molino ringraziandolo anche della presenza questa sera tra un numero legale e l'altro
Massaro un presente però attivo perché nell'ordine alfabetico che interverrò anch'io sul libro di Di Pietro Scoppola abbiamo deciso di iniziare come si fa abitualmente fino con l'ordine alfabetico e quindi do la parola anzitutto a l'onorevole professor Giuliano Amato
Dunque non è facile davvero parlare di un e cioè che sta tra il titolo e il sottotitolo nei suoi contenuti perché il titolo identifica un filone che riguarda i partiti che poi il filone principale la repubblica dei partiti
E il sottotitolo ci dice che è un profilo storico della democrazia in Italia mille novecentoquarantacinque mille novecentonovanta
Il libro è fedele al titolo e al sottotitolo
E fa scorrere il filone del ruolo dei partiti all'interno di un quadro più ampio che considera l'evoluzione politica complessiva dei formule di governo le caratteristiche che hanno avuto il rendimento che hanno avuto e quindi ci sono tanti fili dentro questo libro che essendo anche un grande c'è poi un'altra caratteristica deliberò che deve essere segnalata che questo è il libro di uno storico che storico che in qualche modo anche un militante di una sua idea
Quindi militante non in nome e per conto di un partito ma militante in nome di idee che ha
E mi permetterò di notarlo in qualche passaggio a volte il militante prevale sullo storico come a volte lo storico prevale sul militante ora lo storico esce fuori secondo me in modo molto efficace e positivo in quello che è il filo principale del libro quello che corrisponde al titolo la repubblica dei partiti
Ho proprio un contributo che si colloca molto bene nelle discussioni che da mesi stiamo conducendo delle ruolo abnorme che hanno acquisito i partiti nella democrazia italiana di questo dopoguerra
Partendo tuttavia da un inizio nel quale lo dice lui stesso questo ruolo venne assunto per necessità storica
Su questo io sono profondamente d'accordo l'ho detto tante altre volte non ci voglio tornare sopra per l'ennesima volta
è vero che noi abbiamo vissuto una vicenda nella quale all'inizio furono protagonisti e legittimati storicamente questi protagonisti i partiti
Che grazie a cui ho dato luogo ad un loro impossessamento delle istituzioni della Repubblica che ha finito per entrare in cortocircuito
Con la maturazione di una società che a quel punto chiedeva uno Stato non chiedeva più partiti supplenti o sostituti dello Stato
Così come essi erano stati all'inizio della storia negli anni dell'immediato dopoguerra
Rispetto a questa acquisizione che l'acquisizione sulla quale riposano ciascuno a suo modo le proposte di riforma istituzionale che si confrontano oggi che ciascuna a suo modo cercano proprio di restituire agli italiani uno Stato che forse non hanno mai avuto
Il libro di Scoppola porta una Lugli aggiunge che supera la consapevolezza cioè i partiti si trovano ad essere lo Stato italiano nell'immediato dopoguerra senza aver neppure maturato
La consapevolezza delle trasformazioni istituzionali che conseguono dovrebbero conseguire al loro ingresso con questo luogo all'interno del sistema
E credo altrettanto giustamente Scoppola osserva tornando all'indietro
Che è possibile che il solo Sturzo si fosse realmente posto questo problema tra i protagonisti della vita politico partitica che ha preceduto questa vicenda
Gli altri hanno finito per accettare e questo anch'io lo condivido il ruotante sostitutivo in realtà e e tale proprio da schiacciare in realtà le istituzioni sotto ruolo esorbitante del partito
Per cui il concorso dei partiti dell'esperienza pluralista è un concorso che tende a moltiplicare perenne ciò che il partito unico aveva mantenuto moltiplicato per uno nel sistema precedenti
Un altro elemento che Espresso ovviamente così come giusto e prevede in qualche modo anche prevedibile che lo esprimono storico cattolico riguarda
Le ragioni che portano alla passaggio in altri libri noi queste ragioni le vediamo descritte in modo parzialmente diverso anche se sono le medesime
Finisce la fase delle ideologie
Finisce la capacità dei partiti di aggregare in base al video valori quali che siano le idee quali che siano i valori e a quel punto rimane soltanto prevalentemente la loro capacità di aggregare il consenso
Attraverso le istituzioni che controllano dato che ciò che nel frattempo hanno fatto è stato entrare ciascuno a suo modo nelle sue istituzioni
E questo è un fenomeno che riguarda tutti i partiti di maggioranza i partiti di opposizione perché nel Paese pluralista come ciechi conto Coppola lo descrive usando il il metro della secolarizzazione e questa appunto è è naturale che venga naturale a luglio e per la in questa chiave ad altri viene naturale in altro modo rispetti ripeto ma la differenza dei modi non cambia la sostanza
Cioè c'è un processo di secolarizzazione che investe la società italiana
Che deriva dall'industrializzazione dalla fine del verde dei grandi insediamenti agricoli delle grandi migrazioni che portano gente verso le città trova tutta una fenomenologia nota e conosciuta
Chi provocherà due fenomeni e questi sono di particolare interesse oggi per noi ecco da un lato la caduta delle ideologie anche che diventa molto che ci o molto pigliatutto e basta dall'altro però un Harry emergere da altre angolature da altre fonti di un bisogno tuttavia di valori e di eticità
Che la politica si con rari zattera non è più in grado di soddisfare
Ed è questo che porta progressivamente alle riemergere di un ruolo di diretta appresa sulla società civile
Delle organizzazioni volontarie o non volontarie che fanno capo al mondo cattolico diverso dal partito tradizionale dei cattolici che la democrazia cristiana
Questo è un punto molto importante sul quale forse sono possibili vuole registrato così
è molto risentita questa presenza più visibile più penetrante del mondo cattolico sulla società oggi di quanto non lo fosse addietro poi pesano anche fattori che nel grande mare della storia possono essere considerati contingenti la personalità di un Papa diverso dalla personalità di altri papi ma è un dato di fatto che in una società ad istituzioni a partiti secolarizzati ci vuole in qualche modo anche privati di di valori
Il campo rimane più libero per chi si fa avvertire come portatori di valori
Il lamento della parte laica della società
Elezioni nuovamente di competere sul terreno dei valori con altre culture
Altrimenti quello che accade e sono la conseguenza di ciò che è accaduto
O esiste una cultura laica chi e come tale è in grado di farsi percepire come tale come cultura come portatrice di valori che ha come portatrice di valori che dovrebbe essere in grado di trascinare anche all'interno delle sue forme partitiche
Oppure su questo terreno che è un terreno che nessuna secolarizzazione cancella perché di una società lo sente il bisogno di valori e di ideali lo sente il bisogno di etica
Questo bisogno se lo va a soddisfare laddove le viene soddisfa
Punto e basta
Lo storico viene fuori anche in in alcune notazioni specifiche alle quali ancora voglio accennare brevemente perché hanno il mio consenso
Le notazioni che fa subordine sia il fascismo e su De Felice davanti al fascismo questo anche mi pare molto giusto poi dirà deferisce quello che pensa di ciò che viene detto di lui in questo libro però il sciocchi secondo Scoppola De Felice fa e semplicemente di mettere in evidenza come una borghesia chi aveva perso fiducia nelle ceto dirigente liberale abbia finito poi per identificare Zincone ciò che seguito e questo è un dato di fatto della nostra storia
Guarda l'unità dei cattolici ricorda giustamente Scoppola e anche questo va tenuto presente in una valutazione storica di ciò che ci è accaduto
Che l'unità dei cattolici nell'immediato dopoguerra non fu un valore repressivo regressivo
Ma fu in realtà essenziale per consentire alla Democrazia Cristiana degasperiana
Di amalgamare nella liberaldemocrazia quella parte del mondo cattolico che tendeva di terzi
All'integralismo clericale e quindi in realtà ad una presa di distanza dalla liberaldemocrazia nella quale eravamo entrati e quindi l'unità fu suo compito storico introdurre alla democrazia e fu un compito non facile forse
è stato forse il grande merito storico di De Gasperi e della Democrazia Cristiana in quel momento proprio aver portato ceti che non erano simpatia ITC nei confronti della democrazia ad accettare
La democrazia
Oggi l'unità dei cattolici a può aver assunto un significato diverso assunto un significato diverso tant'è vero che
Gli orientamenti dottrinali della stessa Santa Sede non la considerano più un must vincolante
è un dato di fatto che storicamente beh questo significa
Detto questo mi sia consentito anche Scoppola me lo consentirà sottolineare rapidi scaligere senza cambiare idea perché le idee sono ciascuno Lea potrà però correggere un po'il militante una è una questione di impostazione ed è soltanto di impostazione
Considerando il male da rimuovere la proporzionale
C'è una tendenza poi nella parte finale del libro dell'autore a vedere Lara la manovra dice del male la mono Krauser del male nel connubio parlamentarismo proporzionale
Ecco non lo sorse appunto qui è il militante che vuole affermare le sue idee sul tipo di riforma istituzionale di cui abbiamo bisogno
Che prevarica un po'lo storico perché in fondo qui abbiamo proprio al governo parlamentare se i partiti hanno assunto il ruolo esorbitante che tutti loro riconosciamo
Allora
Leopoldo dovrebbe essere critico verso Scoppola su questo perché probabilmente qui la ragione
E è anche un'altra cioè la ragione sta nell'insieme delle ragioni che hanno creato tutto questo spazio per i partiti che probabilmente proprio perché sono ragioni che vengono dalla storia passata dall'assenza di uno Stato forte prima di istituzioni legittimate prima anche con un'altra forma di governo è possibile
Che questo sarebbe accaduto re un po'de Dio abbiamo raggiunto un'intesa su questo tipo di di di di analisi almeno su questo tema non mi scoraggiare almeno sul posto e poi
Pressante di sul resto ma so che non siamo d'accordo ma insomma ecco sono quelli che riguardano i socialisti nei confronti dei quali Scoppola non ha Simpatia salvo riconoscere loro in un certo qui non certo passaggio che c'è e il contributo che essi hanno dato al rinnovamento delle culture dei partiti nella fa ed è un riconoscimento non da poco però probabilmente la tua scarsa simpatia nei loro confronti viene fuori in altri punti che ti voglio solo segnalare perché a pagina
Duecento uno tu ricordi un fondo che apparve non firmato sull'Avanti il ventuno agosto quarantacinque
Nel quale fondo si diceva che la proporzionale non corretta ci avrebbe portato un sacco di guai e che probabilmente era utile un sistema elettorale proporzionale corretto con un premio nato del quarantacinque avrebbe bollato come legge truffa alla legge ben cinquantatré
Ora io vedo che tu hai tolto ai ricavato una citazione del fondo dal libro di Bettinelli
Nel quale libro emerge abbastanza chiaramente che queste erano le idee di Giannini
E del resto tu riprendi e non di Nenni
Del resto per verificare chi era il probabile autore di quel fondo bastava chiederlo Giannini il quale mi ha confermato che è lui stesso con tutta probabilità anche se non ha un gran ricordo ora di quegli anni
E ricorda benissimo che Nenni era in contrasto con lui perché Nenni era un fautore della proporzionale
Tant'è vero che come dice il libro di Bettinelli quindici giorni dopo cioè il primo settembre quaranta a un certo momento poi passi alla commissione Bozzi della quale descrivi i lavori
Sostenendo ed è pagina quattrocentodiciotto
Che il Governo non incoraggia i lavori della commissione ma anzi assume che atteggiamenti che configurano secondo alcuni una riforma strisciante
Nel senso del rafforzamento dell'esecutivo il governo di cui parli è il governo Craxi e imputi al governo Craxi le seguenti cose si estende il ricorso ai decreti legge anche su temi di grande rilievo come quello dell'emittenza privata
Si introduce era discutibile prassi della reiterazione dei decreti scaduti si sollecita da parte del governo la modificazione del regolamento del Senato perché si agisce cioè nel senso di una tendenziale riforma neo plebiscitaria
Perché tu quando padre di queste riforme quella che cambia la legge elettorale la chiami restituire lo scettro al principe apre Pasquino
Quella presidenziale la chiami neo plebiscitaria desumendo questa nomenklatura ascientifica dal libro di Fabbrini
Allora in punto di fatto il ricorso ai decreti legge su questi temi non è nuovo in realtà tutti ricordano che la disciplina dell'emittenza in Italia nasce con decreto legge perché il trenta novembre settantaquattro per salvare il monopolio della RAI che stava scadendo dopo che stava scadendo l'ultima proroga dopo le sentenze duecentoventicinque decentramento ventitré del trenta novembre settantaquattro
Poi convertito nella legge centotré del settantacinque
Il Governo Moro lo fece per salvare il monopolio il governo Craxi e lo ha fatto per salvare l'emittenza privata qui ciascuno può scegliere la sua emittenza ma la materia diciamo risultava già pregiudicata da decreto legge
Non introduce il governo Craxi da discutibile prassi della reiterazione dei decreti scaduti perché questa prassi esisteva già da molto tempo in particolare inizio con una certa qual si consistenza come
Con i governi della legislatura settantasei settantanove iniziò con otto decreti reiterati ma erano già otto la legislatura settantanove ottantatré li porto a sessantanove
Il governo Craxi prego coi la legislatura quella di Craxi arrivò da sessantanove a centodue Craxi novanta Fanfani di fine legislatura dodici l'attuale legislatura adora a centoquaranta cioè diciamo non venne introdotta comunque dovresti almeno cambiare le parole introdusse
Non ci furono sollecitazione da parte del Governo per la modifica del regolamento del Senato ho provato anche riscontrarla quei funzionari del Senato non ci furono infatti tu qua non citi nulla per comprovare questa affermazione ci fu un certo un ricorso spesso alla richiesta al Presidente alla Giunta del Regolamento
Di ridurre le forme ostruzionistiche per esempio di contingentare i tempi a chi chiedeva di introdurre fonte non ce ne furono
In ogni caso ricorrere alla questione di fiducia per tagliare le discussioni parlamentari non attiene a forme neo plebiscitaria
Ma caso mai a quella forma inglese di governo che tu vorresti introdurre attraverso una riforma elettorale maggioritaria che poi servirebbe al governo ad imporre al Parlamento la sua volontà
Una domanda alla fine ti vorrei fare e riguarda non ho capito cosa faranno secondo te i cattolici
In relazione alla questione del secondo partito
Perché A pagina quattrocentotrenta tu segnali e questo è giusto che in un sistema paradossalmente proprio la proporzionale che potrebbe favorire sul piano nazionale la nascita del
Che ponesse termine all'anomalia italiana potrebbe ecco allora e affida tra al sistema elettorale la unità politica dei cattolici voi affidata anche ad altre ragioni
Può a vere il sistema elettorale un effetto così taumaturgico da far venire meno quelle ragioni dire pulsa anche morale che i partiti tutti compresa la Democrazia Cristiana
Possono suscitare in chi realmente ritiene che i valori siano una componente irrinunciabile della politica
Questa è la domanda che ti fa
Ho finito
Però contiamo molto sul ritardo del Presidente in aula brevemente vantaggio deposizione forte dei suggerimenti nell'oceano intravedo Giuliano Amato e anche della necessità di verificare questa intesa che avete raggiunto al di sopra di noi io do la parola al senatore professore via che appunto proseguirà a questa discussione
Complicato
Ma rimane
Nella
Ma magari dopo aver cambia
Ma dunque scusate se semmai posso voterò una una postilla di poter e per ora mi limito a questo mi limito a dire che liberò
Sta a mio avviso colma una veramente una lacuna nel senso che e e non si trova ecco sul mercato attualmente un tentativo che su un periodo oramai lungo della storia
Italiana della storia contemporanea in larga misura
E operi faccia uno sforzo di comprensione e delle ragioni ecco delle non solo delle varie parti politiche ma delle ragioni anche della società civile
Delle delle cinismo e prima del fascismo sono derivate alla giovane alla democrazia italiana
E quindi secondo me svolge un compito ad alto livello veramente di educazione civica per una volta si sarebbe detto per le persone colte ecco perché e da una parte consolida le sue ricerche precedenti sul centrismo sulla impostazione degasperiana sul Dossetti ISMU meriti e limiti senza tirar fuori però le formule di integralismo le accuse diciamo un poster e otite che sono state lanciate in varie occasioni
Ma tutto obiezione molto importante perché trova il modo sulla base di una formula sistema politico
Molto comprensiva trova modo anche di terrò di individuare i collegamenti che molte volte mancano in altre ricerche in altre in altri libri per esempio con la storia istituzionale ecco qui con la parte dedicata alla storia istituzionale è molto rilevante
Ed è molto importante quindi io credo che per esempio per di studenti anche di giurisprudenza non solo di scienze politiche queste un libro molto formativo
è un libro molto formativo perché trovano delle cose che nei libri di costituzionale non sempre quella nel situare la posizione del del partito comunista prima e della e del partito democratico di sinistra oggi non si tratta di trovare degli appigli per attenere fuori qualcuno del circuito di governo ma si tratta proprio di distinzioni che hanno un rilievo nella vita
Attuale nella vita politica attuale quando a pagina centoventuno per esempio osserva che l'inserimento delle masse popolari nella democrazia
E altra cosa dalla gestione della democrazia e dall'assunzione di funzioni di governo e su questo terreno che i limiti e le contraddizioni della anche oggi anche oggi non manca di notare A pagina quattrocentoventisette
Che la logica della conservazione all'interno anche delle PDS
Spinge anche a ricompattare il consenso su vecchi motivi non idonei alle esigenze del rinnovamento della politica il processo di fondazione di una sinistra italiana
Capace di una funzione di governo in una società industriale avanzata e segnato da molte contraddizioni
Ecco mi paiono notazioni importanti perché trovano un riscontro in una formula che ho letto nell'ultima intervista di D'Alema in cui si parla
Scherzosamente ma non tanto legittimazioni oramai dopo la caduta di tutte le conventio e così via o di tutta la con la hammam vana ricerca è di questa parte vana ricerca improprio ecco di superare insomma Luís l'esame di fronte a se stesso di patente di governo questo mi pare molto fine perché diciamo viene a individuare una situazione di difficoltà che e Trova proprio nel il suo punto più forte nel discorso di Scoppola sugli elementi di continuità e discontinuità rispetto alla situazione precedente
Cioè qualcuno un po'troppo meccanicamente può ritenere che la caduta del muro invece i problemi molti problemi rimangono aperti sia in positivo che in negativo per le eredità precedente
E questo dico non perché diciamo voglia trovare scuse rispetto a una perpetuazione che sarebbe del tutto indebita di una volontà di escludere quanto rispetto a uno status diciamo che gli stessi protagonisti ho citato D'Alema ma potrei citare poi molti autori
Trovano delle serie difficoltà a definire prendete il libro del giovane cotta su diciamo sulle democrazie del Mediterraneo dedicata la parte dedicata all'Italia
Prendete il libro ultimo di Cafagna prendeva convenzione ad escludere non ha più fondamento non ha più però trovano delle difficoltà situare diciamo la
Attitudine a far parte del circuito di governo del partito del democratico di sinistra ora questo è un problema aperto ecco di questa non è più un problema di cultura puramente di governo è un problema di difficoltà in qualche modo di
Di superare ecco alcune alcune remore alcune remore del del passato ma tutto questo lo dicevo per non vorrei dare un carattere del tutto sproporzionato a queste notazioni per dire come sia difficile di diciamo si concreta poi nell'ultima parte in cui indubbiamente l'analisi e l'analisi risente di più delle posizioni
Politiche si anche del del militante sia pure di un militante storico ma risente di più
Delle dei problemi che ci Travaglia no attualmente ecco si potrebbe innanzitutto invece allo storico e chiedere un po'se questa questo parametro istituzionale non abbia influito
Un po'troppo forse anche in alcuni giudizi precedenti sulla solidarietà nazionale su anche sullo stesso centrosinistra
Quando rimprovera come limite di queste formule l'aver trascurato appunto la a sette ecco non si ponesse ero questo problema perché ritenevano che ancora fosse nettamente prevalente l'aspetto della integrazione politica l'aspetto della dell'authority conosci mento del riconoscimento reciproco e che quindi problemi di riforme istituzionali potevano rubare in qualche modo questo Processo
E direi che quello che Scoppola dice dopo sulla inconcludenza della commissione Bozzi sulla difficoltà ancora oggi di superare taluni di quei problemi dimostri come forse non è facile e dire che era un limite non per sopravvalutare Moro che va anch'esso situato si capisce nel suo tempo
E sul e bus situato mondiale in termini così ravvicinati come abbiamo avuto ma bah diciamo anche situa angolo in proprio per situarlo in quel periodo secondo me la il la la censura in qualche modo di un limite ecco divisioni per mancanza di dardi ieri di volontà di riforma istituzionale mi pare un po'una una certa anticipazione
Ma al di là di questo io concordo sul fatto che bisogna uscire dalla Repubblica dei partiti non come in assoluto in astratto
E qui doppiamente ragione a scopo ma dei partiti così come sono ora come sono diventati questa andrebbe aggiunto
Non è un attacco ai partiti è un attacco alla partitocrazia di questa tendenza all'occupazione del potere statale c'è sono venuti poi progressivamente accentuando
Queste loro caratteristiche negative in violazione proprio dei confini dell'articolo quarantanove
Della costituzione e allora io penso che il merito del libro anche nella parte in cui egli militante che viene
Più in luce e sia quello di distinguere
E quello che il governo di partito proprio delle democrazie occidentali e ineliminabile in qualche modo dalla democrazia come si svolge in Europa ecco dalla degenerazione dalla dalla dagli abusi che si sono venuti realizzando nella situazione
Italiana di cui sono responsabili ma anche la forma di governo qui chiarisco con Amato nel senso che la forma di governo come tale non centra effettivamente noi possiamo avere forme di governo parlamentare anche con la lettera della Costituzione che abbiamo diciamo che danno luogo a realtà molto robuste di governo e di esecutivo
La differenza potrebbe essere quasi cancellata rispetto alla se non all'Inghilterra perlomeno alla Germania ecco dove invece il l'ordine del giorno Pera si non si è realizzato non sia realizzato proprio perché è mancato soprattutto il supporto della legge elettorale a un certo momento ecco qui Scoppola fa una scelta ben precisa ecco ritiene e io son d'accordo opzionale di Weimar
Ecco ma io sono d'accordo nel ritenere che non solo e non tanto la mancanza di istituti protettivi dell'esecutivo come ci sono nella nella legge fondamentale tedesca ma soprattutto la mancanza di una legge elettorale adeguata una volta trascorso il periodo in cui questa legge aveva caratteri di necessità ecco sono d'accordo nel riconoscere che e effettivamente l'ordine del giorno per assi non si poteva realizzare con questa legge
Proporzionale io non credo
Che la torsione maggioritaria che c'è
In nelle leggi della legge tedesca con lo sbarramento ma soprattutto con la quota di uninominale che c'è in altri Paesi in Spagna Governo Parlamento ecco io credo che c'è un nucleo ineliminabile
Della
Ecco della legge elettorale che deve sorreggere quella tendenza al bipolarismo quella tendenza al bipolarismo che non significa bipartitismo tendenza al bipolarismo che è propria delle democrazie mature
Dei Paesi dell'Europa occidentale
E io credo che su questo punto tutti gli altri se ne può discutere autoriforma o etero riforma in fondo i referendum
E elettorali sono una formula mediata non è lei però riforma dei del del generale de Gaulle o del o dell'Algeria ma non è nemmeno l'autoriforma dei partiti e del sistema come tale
è una forma mediana ma o mediata diplomatica che in qualche modo tenta di supplire alla incapacità finora dimostrata purtroppo dai partiti dal Parlamento
Di fare quelle riforme che tutti ci chiedono da Sartori
A a a alla ha anche allo stesso la Palombara che ho visto l'ultima volta nel suo viaggio in Italia tutti ci chiedono
Che con alcune modifiche della legge elettorale più che della forma di governo si Possa in qualche modo si possa in qualche modo risolvere il nostro problema
Ecco mi scuso con il presidente se adesso dobbiamo appunto andare ma semmai mi riservo una Giunta successiva mi scuso per l'assenza obbligato
Ma non legale torneranno molto presto credo che ne frattempo do la parola a l'onorevole professor Giuseppe Galasso
E abbiamo una bravura di
Dunque mi unisco anch'io alla valutazione positiva del libro di Scoppola testata già formulata stia da Amato che da Emilia debbo dire che questa valutazione positiva con metodi non è una sorpresa perché credo addirittura di essere stata tra i primissimi recensori di Scoppola agli inizi del suo lavoro e mi pare che dalla da allora ad oggi sono un po'di anni purtroppo per me non per coerenza di criteri direttivi della ricerca in di orientamenti col storiografici complessivi
Che giustificano la mia formazione o di non aver provato sorpresa nel fatto che egli ci abbia dato un altro libro importante di storia dell'Italia
Contemporanea vero che è un libro in cui viene il come detto lo storico il militante questa è molto vero beninteso Scoppola ne è consapevole
Ne è consapevole tant'è vero che alle pagine quarantadue e quarantacinque del suo libro scrive un paragrafo Storia e politica
Che io approverei in pieno se non sentissi proprio il bisogno prepotente di con il richiamo alla teoria della contemporaneità della storia quando è vera storia e cioè che la storia nasceva da bisogni
Della vita presente e che un buon libro visto anzi Pato ho sbagliato un libro di storia non il buono non c'entra
E tale veramente soltanto se nasce da un interrogativo profondo
Su ciò che siamo oggi perché il movimento della storia non è dal passato al presente ma è tutto al contrario dal presente al
Passato
Perché non tocca fatta la scientificità del lavoro
Storico
La quale scientificità del lavoro storico non riposa sui riferimento scientifico e il calcolo matematica anche in storiografia però è tuttavia una scientificità
Rigorosa che c'è anche nel libro di Scoppola benché vi siano alcuni deborda menti del militante anche forti nel segnalerò anch'io qualcuno oltre quelli già richiama attizza Giuliano Amato
Ma questo almeno per me non rende il libro meno simpatico anzi lo rende più simpatico perché diciamo sì anche il contrasto del militante con lo storico poi in effetti non fa che
Mettere in maggiore giudice i pregi dello storico c'è una certa e qui già c'è un riferimento al militante in questa annotazione qui quarantacinque pagine
Poi ha due grossi blocchi poi ci sono altre quattrocento pagine ho arrotondato molto ma insomma ci sono altre quattrocento pagine
Le quali si divide in tre blocchi due qua sì eguali
Ciascuno con il quaranta per cento delle pagine sulle centosessanta pagine ciascuno
Il primo investe gli anni quarantacinque quarantotto il secondo gli anni quarantotto sessantacinque il terzo blocco del venti per cento investe gli anni dal sessantacinque ad oggi queste insieme una testimonianza paradossalmente del carattere proprio contemporaneo nel senso che ho detto prima
Da cui è sorta in lui l'esigenza del libero ed è anche il primo quaranta per cento e permette attivamente uno dei contributi più illuminanti che abbiamo avuto finora su Igli
Sulla storia italiana di quegli anni debbo anche dire che questa sproporzione architettonica diciamo delibere che alla giustificazione almeno credo io interiore di cui ho fatto cenno
E fortemente temperata poi dalla trasversalità di alcuni percorsi narrativi critici di de Scoppola
Con
Con la messa in evidenza di alcuni fili conduttori e di alcuni analisti e da questo punto di vista io trovo molto importanti anzi centrali nel libro i due capitoli sesto e settimo il primo sulla cultura politica fra ideologia realtà dello sviluppo
E il settimo che quello su cui se colazione secolarizzazione questa un punto di vista di metodo storiche molto interessante che abbastanza nuovo negli studi di questo tipo può darsi che Scoppola qualche volta si compiace troppo
Sting della novità della metodo parla per esempio più di una volta di vissuto popolare
Espressione che io comprendo subito nella sua credo almeno presumo di capi d'essere subito nel suo significato ma che di Doha Scoppola
Scoppola pone e non solo per la parte del militante perché le questioni di ordine strettamente storico non nasconde nelle sue pagine soltanto
Nel momento in cui magari si ha l'impressione che il militante dei borghi a danno dello storico ma nascono proprio dalla oggettiva
Consistenza delle questioni storiche stesse e ovviamente anche dal modo di presentarla da parte sì Scoppola io procedo adesso un po'rapsodica mente perché prenderei veramente troppo tempo se decessi tutto quello che già alla prima lettura del libro di Scoppola a me almeno a suggerì ecco vorrei chiedere a Scoppola intanto egli ha abbraccia la tesi di Chabod che all'indomani
Della liberazione diciamo all'avente rinnovata e in grande slancio per l'esperienza della Resistenza una diciamo così centrale romana
Roma ne avete capite subito perché non lo debbo spiegare non certo per la presenza del governo italiano a Roma
è una meridionale di scarsa maturazione politica
E colpisse o di un passato punti in assenza di sviluppo e che io per esempio credo
Pietro che questa delineazione delle di tre Italie e non sia un po'una via alla storia del periodo che ai trattati intanto cominciare col dire che l'Italia più Roma né non è al centro bellica
In tale pillola né al nostro e nel Veneto Cappon nella Lombardia capponi nel
Il guaio della storia e che riguarda il passato il passate lungo se uno oltre il passato prossimo va a guardare anche un po'di passato remoto certi calcoli non tornano più
Per esempio se noi ci rifacciamo alla storia del fascismo
Nella storia del fascismo sarà stato per scarsa maturazione sarà stato per altri facente ma il Sud è un grande ritardatario il Nord grande precursore
E nella rinnovamento
Lo dico all'ode del sud so benissimo che il ritardo del sud verso il fascismo era un ritardo dovuto agli equilibri conservatori del Mezzogiorno però ritardo meditato
E non so però quanto vi fosse di interamente accettabile
Perché vi erano anche spinte fortemente eversive in quell'Italia dello che chiude presto tu stesso
Segnali in senso anti liberaldemocratico e di un rivoluzionario Isma'spesso confuso quindi questo criterio delle tre Italia io lo rivedremo un poco e allo stesso modo rivedrei anche il il punto di partenza nell'analisi dalla classe politica italiana che tu fai di questo periodo e che parte all'asserito tramonto della classe liberale
Perché io ho l'impressione debbo dirti con stanchezza che non c'è nessun tramonto della classe politica liberale nell'Italia del dopoguerra per il semplice fatto che il tramonto della classe politica liberale italiano era già avvenuto tra il mille novecentodiciotto al mille novecento
A porte di grandissimo rilievo come sappiamo altre volte di tradizionale notabilato
Che si rifaceva al ma non c'è un liberalismo attivo né c'è una classe politica liberale di struttura tale da poter competere
Con quelle degli altri partiti o corno questa era già tramontato
Venti anni prima ed era tramontata vorrei anche aggiungere qui
Perché non trovò del tutto persuasiva la tua analisi
Che peraltro si rifà qui a Romeo a posso tu segui la discussione anche con Pescosolido eccetera
Ed era tramontata ma non perché il suo problema fosse quello della società di massa perché i
Io ho l'impressione che
Il problema del liberalismo italiano o dire così o comunque il superamento ad opera di altri del libera della civiltà politica liberale in Italia banalizzata secondo me
Innanzitutto con un'analisi degli equilibri interni alla borghesia italiana perché questi equilibri interni alla borghesia italiana erano stati viziati per quanto riguarda il liberalismo fin dalle origini fin dal Risorgimento
Dalla fortissima intrusione del moderatismo e del cattolicesimo nella struttura del liberalismo italiano io questo l'ho risposto ricorderai nell'impero di tutto cortesemente citi più di una volta su potere e istituzioni in Italia il liberalismo non avrebbe mai vinto in Italia nel Risorgimento se non fosse aiutato stato aiutato dall'esterno e sei dall'import italiano che non era veramente libera
Tenuto più o meno te nuovamente moderate e che erano in gran parte cattoliche
Entrati cattolici nella vita pubblica italiana
In questa è la parte di don Sturzo
Come maieutica diciamo della storia italiana contemporanea enorme non demiurgo dico veramente
Levatrice diciamo della storia politica italiana contemporanea e enorme entrati i cattolici nella vita politica italiana il che si verifica come sappiamo tra la vigilia all'indomani della prima guerra mondiale
Era difficile che il liberalismo italiana potesse teneva in mano le cose allo stesso modo come l'aveva tenuta passando dal sistema uninominale al maggioritaria nel Molise al sistema proporzionale
I il combinarsi di questi due elementi la disgregazione dell'equilibrio borghese su cui si era strutturata storicamente liberalismo italiano
L'aver imboccato peraltro forse per ragioni inevitabili la via della proporzionale
Spiega abbastanza il tramonto dello Stato liberale senza ricorrere al sociologismo della società di massa
Che si è anche concorrente in questo io non non voglio escludere per carità questo
Elemento non voglio soltanto a considerare subordinata da elementi più strutturali del primissimo scorso di Romeo non questo che a me è apparso sempre
La cosa migliore che ha come abbia scritto da questo punto di vista quello sul tramonto degli ideali risorgimentali tra la fine della prima guerra mondiale e il mille novecentoquarantatré diciamo così il crollo dello Stato storico italiano e che mi sembra poco di fornire un ulteriore supporto sempre
Preferibile a questo
Un po'troppo rozzamente sociologico della società di bassa
Per la verità poi il liberalismo italiano aveva molte altre frontiere non aveva soltanto alla frontiera con la società di massa non aveva soltanto alla frontiera di suoi equilibri interni non aveva soltanto la frontiera democrazia e con il socialismo questo bisogna dirlo perché un problema
Quindi rapporto
Con un
Il ceto di governo e la classe politica dirigente del Paese cioè del ceto politiche della classe dirigente del Paese con i problemi delle masse non nasce nel e con i partiti delle masse non nasce nel quarantacinque questo poi problema l'aveva già massicciamente posto il Partito Socialista Italiano se ne era reso conto Giolitti
è stata un tema dominante nell'Italia dell'anteguerra del primo anteguerra
E nelle loro ridotte forze e capacità di rappresentanza anche le forze democratiche perché mi pare che questo tema
Della tramonto del classe politica liberale vada da un lato allargato molto nella sua tematica dall'altro spostato cronologicamente il sostanzialmente su altri su altri approdi anche nessun giudizio che dà sul Partito d'Azione
Non mi sentirei di essere del tutto consenziente perché mi pare che anche tu induca la formula del fallimento azionisti Co.
Formula assolutamente ineccepibile dal punto del vista della realtà ha di fatto perché un partito che prende la decima parte o la ventesima parte dei voti visibili
Pensava di prendere alla prima elezione in cui si presente trecentotrentatré mila voti se ricordo bene quindi fallisce lascia una eredità fortissima
E molto diffusa nella vita pubblica italiana sì tu lo dici sì sì tu lo dici però l'impressione che poi te che ti occupi di questa eredità nazionalistica soltanto per quanto se ne è sparso
Nella diciamo così sinistra italiana invece ho l'impressione che altre eredità d'azionisti che siano egualmente forti
E per esempio quella partiti di democrazia laica
Il Partito repubblicano che ha uno scarso pesa la Malfa per esempio il tutto questo ma questo non lo osserva e io sono repubblicano sono stato un
Ammiratore un seguace entusiasta il caloroso di Ugo la Malfa fin da principio ma qui perché era un sono Aubert quali sono i temi della discussione politica italiana negli anni sessanta e settanta
Sia una dimostrazione patente se non mi sbaglio
Che un filone importante dell'azionismo italiani e non solo quello che è finito né i socialisti non solo quello che ha costituito il Movimento di unità popolare e così via ma un filone importante dell'azionismo italiano meriti di essere considerate perché poi ho avuto anche la sua influenza
Di primissimo piano in realtà io credo che nei libri e vi sia molto il pregiudizio e delle tre Italia e non solo nel senso geografico
Ma anche nel senso che sostanzialmente l'Italia e l'Italia dei tre partiti
Che poi tendono sempre ad essere più due pietre nella andazzo che le direzioni
Di formazione politica da tenere presente sono molto più di tre
Ma anche nel senso che all'interno di ciascuna delle tre c'è un quadro enormemente ricco e vario di orientamento e quindi se dovessi io raccomandare qualcos'per un'altra edizione se mi dovessi permettere di fare questo suggerirei proprio di allargare di molto il quadro della
Dei sentieri
Di storia politica e istituzionale perseguiti
Dando spazio a queste
In realtà che sono state una corsa
Importante e costitutiva comunque della nostra esperienza politica
Qua quelle mi sembrano proprio anche con qualche contributo nuovo circola concettualizzazione del centrismo mi pare Nettuno sposti un po'avanti nel tempo cioè dal quarantasette lo fai nascere invece un po'dopo sì sì insomma comuni con le imprese e mi è venuta questa impressione ma comunque la trovo un'analisi bellissime trovo bellissime
Le pagine conclusive del capitolo sulla secolarizzazione e naturalmente il mio sentimento di laico non mi associate nella
Valutazione complessiva perché tu dici ecco per esempio che nel marxismo né la cultura laica hanno offerto alternative al sentimento morale popolare di matrice cristiana
Io questo non mi sento di accettarlo sì non dire cristiani e dall'altra
Parte il problema non è divisione della vita in generale il problema come tu egregiamente undici eh di comportamenti e i comportamenti sono una morale non c'è bisogno di una dottrina alternativa se c'è una prassi costitutiva
Di un certo orientamento per parlare non so se riesco a
Ecco voglio terminare perché libero e così stimolante da suggerire ad oggi pagina osservazione mi entusiasmi ebbe osservazioni io sottolineo sottoscrivo con particolare calore la con Cuba sta l'ingegneria istituzionale a risolvere il vero problema che abbiamo di detto in linguaggio mio ma quindi linguaccia può essere largamente affinché noi abbiamo di fronte un un grande problema di valori è un grande problema
E Tyco politico di di comportamenti di un certo tipo ed è questo che dobbiamo da questo punto di vista vorrei dire che forse sarebbe necessario un'analisi più approfondita degli anni Settanta perché io credo che siano stati proprio gli amici ottanta alla radice morale di questo problema di fronte a cui noi il PCI
Troviamo
è vero si tratta di passare dalla Repubblica dei partiti alla Repubblica dei cittadini io però non vorrei che questo sull'asse come del parlamentarismo e della proporzionale come origine della dittatura dei partiti non sono d'accordo io ho fatto quella osservazione che tu citi qui
Circa espleto vitellini partiti nel Parlamento sì ma non esclusivo della proporzionale
Perché
Perché
L'infausto connubio
Partito parlamentarismo etc non non c'è solo con la proporzionale
C'è stato per esempio con la Terza Repubblica in Francia
C'è stata in Italia nell'Italia liberale
Da un quindi la
I militarismo nel senso deteriore quello che io nel mio libero che ho citato prima e chiamo il sistema della democrazia latina quella mi pare una categoria più congruente con la tua analisi che quello sia pure si può avere perlomeno anche col sistema
Maggioritario e io non sono nemmeno persuaso che ci sia un invecchiamento costituzionale che di per sé costituisca un elemento di crisi la Francia è stata prolifici sì ma di costituzioni e non ne ha molto guadagnata in due secoli di storia quanto a stabilità
I Paesi anglosassoni all'Inghilterra non addirittura una Costituzione
Non l'ho visto vista no però non basta il l'osservazione molto costituente
C'è stata una grande creatività per quanto attiene ai valori Fini eccetera mentre invece per quanto riguarda l'assetto istituzionale si è guardato piuttosto al passato che al no mi pare che tu indica questa decalogo da questo punto di vista
Anche l'invecchiamento istituzionale mi pare
Di discutibile la l'America una ha una costituzione di multa la più vecchia Costituzione del mondo in quella americana più di due secoli di vita e vive con una ventina di emendamenti in sede ricorda bene
Proprio per questo io voglio da questo trarre il giudizio finale sul quale concordo in pieno con Scoppola e per il quale io temi elettorali lo so che Pasquino ci guarderà ma mi guarderà ma
Vi sistemi elettorali ordini regole costituzionali o di altre certa le istituzioni tutto questa non è indifferente a una a una pregnanza forte
Però dobbiamo sempre chiederci se il problema sia solo quello delle botti nuove
O non si è anche quello del vino nuovo perché se noi cambiamo le bocche ma il vino dentro continuerà ad essere quello vecchio certa prima la soddisfazione di bere vino cattivo da botti nuove
Però il vino buono non lo berremo me stesso poiché mi pare che questo sia un po'il succo io non molto banalizzato che tenessero scusate contadinesca avente realizzata escrementi Scoppola volevo rinnovare chiudendo il mio consenso a questa sua valutazione
Adesso mi auto do la parola ringraziando l'onorevole professor Galasso non sono d'accordo sugli ultimi passaggi ma se ci riesco cerco di spiegare perché
Vorrei sintetizzare quelle che mi sono parse le tesi del libro di Scoppola
Perché complicate con la comprensione delle tesi si riesce anche a capire credo la conclusione del volume
E a capire quali sono le proposte perché libero non si limita ad analizzare ma invece ha una parte propositiva abbastanza importante e abbastanza significativa
La prima tesi credo che si è semplicissima che sulla quale che c'è accordo generalizzato ma è opportuno in queste cose rifiuta tenacemente di occuparsi e cioè senza i partiti questa Repubblica non sarebbe stata democratica
Credo che la prima tesi si annette essenziale sulla quale vale anche la pena discutere anche se AN saremo forse costretti tra un po'a discutere anche di questa tesi
Con i partiti è questa la seconda tesi queste repubbliche è stato il primo regime democratico di massa in Italia e anche questo credo che nessuno di noi intende ammetterlo in discussione anche su questo disponibili Scoppola sono comunque rilevanti
La terza tesi è un attimo un po'più complicata ma anche su questa credo che non sia difficile riuscire a raggiungere un certo accordo e cioè con questi partiti sottolineo questi partiti perché non altri questi e con la loro cultura politica perché questo credo sia un punto centrale del dell'analisi di Scoppola questa Repubblica non ha potuto sviluppare al massimo le sue potenzialità
Quest'ultimo passaggio sulle Borse sulla quale forse stiamo riflettendo seppure da prospettive diverse e cioè con questi partiti e con la loro cultura e prassi politica ha fatto bene a Galasso
Ha richiamato in zone sul comportamento quasi trattano solo del vino ma credo anche di Vigna lo di vignaioli non soltanto del vino
Questa Repubblica è entrata in crisi perché è questo il punto cruciale cioè questa non è la storia di un successo male a Storia di un successo fino ad un certo punto
E però è la storia anche di una serie di insuccessi che sono ai di fronte ai nostri occhi
Ecco Scoppola organizzare presento un ampio materiale storico sul quale non sono in grado di intervenire con la puntualità con la quale sono intervenuti risveglio serviva colleghi presenti e però al di là di questo introducesse di di spunti critici interpretativi che mi paiono assolutamente importante primo luogo
Aprirà le sue ire e però Scoppola dice chiaro e tondo che la cultura politico di unire dei costituenti non era all'altezza della situazione e questo va contro tutta una letteratura agiografica che ha fatto di costituenti persone che conoscevano con cose molto al di là del loro tempo del loro luogo e invece questo credo non sia corretto anche se è corretto sottolineare che c'è una distinzione
Tra la parte relativa ai diritti che rimane credo proiettata nel futuro giustamente proiettata nel futuro e la parte invece relativa all'ordinamento dello Stato che in qualche modo nasce già dirò convenzionale non usano la parola né tradizionale né vecchio Mario convenzionale
Questo è un punto delicato ma Scoppola l'argomento efficacemente io sono convinto Q
Mi pare che tu lo sposti un po'avanti nel tempo cioè dal quarantasette lo fai nascere invece un po'dopo sì sì insomma comuni con le imprese e mi è venuta questa impressione ma comunque la trovo un'analisi bellissime trovo bellissime le pagine conclusive del capitolo sulla secolarizzazione naturalmente il mio sentimento di laico non mi associate nella valutazione complessiva perché tu dici ecco per esempio che nel marxismo né la cultura laica hanno offerto alternative al sentimento morale popolare di matrice cristiana
Io questo non mi sento di accettarlo sì non dire cristiani
E dall'altra
Parte il problema non è divisione della vita in generale il problema come tu egregiamente undici eh di comportamenti e i comportamenti sono una morale non c'è bisogno di una dottrina alternativa se c'è una prassi costitutiva
Di un certo orientamento per parlare non so se riesco a
Ecco voglio terminare perché libero e così stimolante da suggerire ad oggi pagina osservazione mi entusiasmi ebbe osservazioni io
Sottolineo sottoscrivo con particolare calore la concluso un basta l'ingegneria istituzionale a risolvere il vero problema che abbiamo di detto in linguaggio mio
Ma Quirino linguacce può essere largamente affinché noi abbiamo di fronte un un grande problema di valori è un grande problema
E Tyco politico di di comportamenti di un certo tipo ed è questo che dobbiamo da questo punto di vista vorrei dire che forse sarebbe necessario un'analisi più approfondita degli anni Settanta perché io credo che siano stati proprio gli anni soltanto alla radice morale di questo problema di fronte a cui noi ci
Troviamo
è vero si tratta di passare dalla Repubblica dei partiti alla Repubblica dei cittadini io però non vorrei che questo sull'asse come del parlamentarismo e della proporzionale come origine della dittatura dei partiti non sono d'accordo io ho fatto quella osservazione che tu citi qui
Circa espleto Michelini partiti nel Parlamento sì ma non esclusivo della proporzionale
Perché
Perché
L'infausto connubio
Partito parlamentarismo etc non non c'è solo con la proporzionale
C'è stato
Per esempio con la Terza Repubblica in Francia
C'è stata in Italia nell'Italia liberale
Non quindi la
I militarismo nel senso deteriore quello che io nel mio
Libro che ho citato prima e chiamo il sistema della democrazia latina quella mi pare una categoria più congruente con la tua analisi che quello sia pure si può avere perlomeno anche col sistema
Maggioritario e io non sono nemmeno persuaso che ci sia un invecchiamento costituzionale che di per sé costituisca un elemento di crisi la Francia è stata prolifici sì ma di costituzioni e non ne ha molto guadagnata in due secoli di storia quanto a stabilità e i Paesi anglosassoni o l'Inghilterra non addirittura una Costituzione
Non l'ho visto vista no però non va al fai un'osservazione molto costituente
C'è stata una grande creatività per quanto attiene i valori Fini eccetera mentre invece per quanto riguarda l'assetto istituzionale si è guardato piuttosto al passato che al no mi pare che tu indica questa è calore da questo punto di vista anche l'invecchiamento istituzionale mi pare
Di discutibile la l'America una ha una costituzione immutata la più vecchia Costituzione del mondo in quella americana più di due secoli di vita e vive con una ventina di emendamenti si ricorda bene
Proprio per questo io voglio da questo trarre il giudizio finale sul quale concordo in pieno con Scoppola e per il quale io IMI elettorali lo so che Pasquino ci guarderà ma mi guarderà ma vi sistemi elettorali ordini regole costituzionali o di altre certa le istituzioni tutto questo non è indifferente a una a una pregnanza forte
Però dobbiamo sempre chiederci se il problema sia solo quello delle botti nuove o non si è anche quello del vino nuovo perché se noi cambiamo le bon ma il vino dentro continuerà ad essere quello vecchio certa prima la soddisfazione di bere vino cattivo da botti nuove però il vino buono non lo berremo pestis poiché mi pare che questo sia un po'il succo io non molto banalizzato riflesso rozzo scusate contadinesca avente rozzo
E Scoppola volevo rinnovare chiudendo il mio consenso a questa sua valutazione
Adesso mi auto do la parola ringraziando l'onorevole professor Galasso non sono d'accordo sugli ultimi passaggi ma se ci riesco
Cerco di spiegare perché
Vorrei sintetizzare quelle che mi sono parse le tesi del libro di Scoppola
Perché complicate con la comprensione delle tesi si riesce anche a capire credo la conclusione del volume
E a capire quali sono le proposte perché libero non si limita ad analizzare ma invece ha una parte propositiva abbastanza importante e abbastanza significativa
La prima tesi credo che si è semplicissima che sulla quale che c'è accordo generalizzato mai opportuni queste cose rifiuta tenacemente di occuparsi e cioè senza i partiti questa Repubblica non sarebbe stata democratica
Credo che la prima tesi si annette essenziale sulla qua non vale neanche la pena discutere anche se AN saremo forse costretti tra un po'a discutere anche di questa tesi
Con i partiti è questa la seconda tesi questa Repubblica è stato il primo regime democratico di massa in Italia e anche questo credo che nessuno di noi intende ammetterlo in discussione anche su questo gli spunti di Scoppola sono comunque rilevanti
La terza tesi è un attimo un po'più complicata ma anche su questa credo che non sia difficile riuscire a raggiungere un certo accordo e cioè con questi partiti sottolineo questi partiti perché non altri questi e con la loro cultura politica perché questo credo sia un punto centrale del dell'analisi di Scoppola questa Repubblica non ha potuto sviluppare al massimo le sue potenzialità
Quest'ultimo passaggio sulle poi sulla quale forse stiamo riflettendo seppure da prospettive diverse e cioè con questi partiti e con la loro cultura e prassi politica ha fatto bene a Galasso
Ha richiamato in zone sul comportamento quasi trattano sono del vino ma credo anche di Vigna lo di vignaioli non soltanto del vino
Questa Repubblica è entrata in crisi perché è questo il punto cruciale cioè questa non è la storia di un successo male a Storia di un successo fino ad un certo punto
E però è la storia anche di una serie di insuccessi che sono ai di fronte ai nostri occhi
Ecco Scoppola organizzare presento un ampio materiale storico sul quale non sono in grado di intervenire con la puntualità con la quale sono intervenuti esilio serviva colleghe presenti e però al di là di questo introducesse di di spunti critici interpretativi che mi paiono assolutamente importante primo luogo
Tira le sue ire e però Scoppola dice chiaro e tondo che la cultura politico giuridica di dei costituenti non era all'altezza della situazione e questo va contro tutta una letteratura agiografica che ha fatto di costituenti persone che conoscevano con cose molto al di là del loro tempo del loro luogo e invece questo credo non sia corretto anche se è corretto sottolineare che c'è una distinzione
Tra la parte relativa ai diritti che rimane credo proiettata nel futuro giustamente proiettata nel futuro e la parte invece era attiva l'ordinamento dello Stato che in qualche modo nasce già dirò convenzionale non usano la parola né tradizionale né vecchio Mario convenzionale
Questo è un punto delicato ma Scoppola l'argomento efficacemente io sono convinto colui che ci sono dei problemi già all'inizio nella parte relativa all'ordinamento dello Stato e che quindi possiamo ben dire che vietano la costituzione gli Stati Uniti hanno costruzione del PPI
Sicuro
Chiarisce
Molto
Opere MOSE sono sono disposto a cedere a questo non so se si è sentito alternative prese in considerazioni e scartate quindi riduzione al minimo con un comun denominatore OK va bene
Il secondo punto però e che mi pare il collegato al primo e che la cultura politica istituzionali partiti
Non non fu poi in seguito neanche all'altezza dell'ipotesi scartate cioè dopodiché quello che venne scritto venne in realtà utilizzato al di sotto di quello che poteva dare abbia fatto bene Elia prima ricordare l'ordine del giorno prassi un leggero calo di enorme importanza che viene sostanzialmente scartato il terzo punto sul quale credo Scoppola introduco elemento critico che deve essere ritengo molto più approfondito ma che allentano discorso che conduce non può essere più o fornitori tanto e il ruolo del centrosinistra e cioè più di una delle fasi di e che a meno di modernizzazione
Del Paese nel quale però imprevisti opzionale rimase largamente in subordine è largamente non posso dire trascurato
E all'interno del centrosinistra come il mancato tentativo di modernizzazione anche delle istituzioni un progetto di riforma economico sociale e culturale di ampio respiro non poteva tradursi attraverso le istituzioni che esistevano e che erano comunque l'ente nel loro funzionamento c'è una critica credo puntuale ma ancora però allo stato diciamo embrionale del ruolo specifico di Moro che mi pare un punto che deve essere statura successiva al compromesso storico
E infatti questo mi pare il quarto punto significativo da sottolineare il quanto spunto critico interpretativo e cioè il peso del compromesso storico
Che fu un compromesso tra culture politiche e non tra culture istituzionali anzi senza nessuna attenzione al dato istituzionale
E il massimo credo della manovra politica inteso come volete nel senso migliore della parola sta benissimo non mi crea problema
Però senza nessuna comprensione della necessità del rinnovamento istituzionale in una fase di enorme per Lecce effervescente effervescenza sociale ma nel migliore dei casi difesa dell'esistente e ma invece di riforma dell'esistente e credo che questo sia un punto molto importante sia visto come suo colore dei prevalentemente sul versante della cultura politica cattolica e quindi l'apertura eventuale di una comunista cioè come del tentativo di intonare e nel discorso politico
A a pieno titolo senza toccare nulla della propria cultura politica e istituzionale e cercando di superare così la convenzione escludendo un po'sulla quale frantoio per lo scopo la faccia benissimo a a intervenire fermo restando che io ritengo che qui in maniera molto secca
Che non esiste nessuna conventio ad excludendum che sono vicino al teorico al padre passo forse anche dell'espressione
Ma che le convenzione S le creano e le disfano gli elettori nel settantasei la convenzione accaduto perché l'elettore è una già fatta cadere il problema poiché qualcuno non se ne accorge e qualcuno non tira la conseguenza del fatto che era caduto e quindi non preme sul terreno della caduta per aprire una fase diversa di rapporti istituzionali non soltanto politici
E qui credo che proprio su questo cioè sul sul fallimento sul non compimento se sì proprio di precisazioni che sono delle domande anche al al a a Scoppola se vorrà se darà utile rispondere a queste domande la prima è questa
Che non esiste in realtà l'alternativa che spesso ci viene richiamata tra presidenzialismo e parlamentarismo
In realtà non esiste soprattutto non esiste non esiste la combinazione di tutte e due cioè non si può dire nel presidenzialismo né parlamentarismo e dire in contemporanea presidenzialismo e parlamentarismo no non è questa la strada e tant'è vero che anche tornando un attimo indietro si può perfettamente concepire un rafforzamento del parlamentarismo che rafforzamento delle sole istituzioni senza toccare il sistema elettorale io su questo sono d'accordo purché si rapportino le istituzioni parlamentari questa strada è perseguibile resta da vedere quanto la cultura politica di questi partiti insiste a toccare il sistema elettorale
E però a questo punto francamente mi pare molto difficile riuscire a perseguire appartamento del parlamentarismo senza toccare il sistema elettorale che oramai è diventato un elemento della crisi non il detonatore anche se certamente facilita non il detonatore ma un elemento della crisi
E secondo e quindi il problema non è combinare insieme i due presenze neo parlamentarismo era alta di capire dove sta il discorso istituzionale per quello che attiene al parlamentari
Il secondo punto sul quale credo forse varrebbe la pena di soffermarsi un attimo
Riguarda il problema del di come si rinnova la cultura politica istituzionale dei partiti cioè io trovo nel libro di Scoppola una sedi notazioni in qualche modo è un asse di analisi anche approfondite anche se ho già avuto modo di dire che la sinistra
E trattata meno bene della democrazia cristiana e del mondo cattolico dal punto di vista delle sue lavorazioni e dell'edificio ma forse io l'avrei esitato criticamente in alcuni passaggi
Perché certo nel libro di scopone ce lo storico il militante mai questo genere amato lo sappiamo tutti e il giurista e il militante è il Milan il militante lo sarei andato a trovare laddove per esempio parlava di superamento dalla proporzionale
E la RAI inchiodato su quei passaggi di chiedendogli perché nel mille novecentosettantasei settantasette settantotto settantanove ottanta ottantuno ottantadue il professore di lato diciamo e perché bisogna superare proporzionale e perché dopo non più gliel'avrei chiesto a dire
No no no maioliche stupide nettamente
Se se si rimane
Si è e vellutata sì ma è vellutato
Giudice sento però aveva scritto oltre sulla sul gioco politico che c'è una questione così Amato ha ragione sugli sul punto in cui ti richiama e fatto che dove città su un attico da da un altro libro del Mulino
E però c'è un problema che tutta la Commissione il pozzo di Bossi si si divide su un punto cruciale Bossi Bozzi
Perché temo temo drammaticamente che la prossima Commissione fra la Commissione Ponsillo boh
Per la commissione si divide su un punto cruciale che è il rafforzamento dell'esecutivo
Ma non si divide sul punto teorico del rafforzamento dell'esecutivo ma l'esecutivo e il Presidente Consiglio socialista la commissione si blocca su quello perché i comunisti ritengono che non si devono dare più poteri al presente di come al presidente
Del Consiglio socialista io questo avrei richiamato a sul passaggio relativo ai comunisti che qui sono ancora comunisti anche se questa prima che bel storia superiore capacità di controllo dei fenomeni politici mediche e non invece la cultura delle regole delle procedure e delle istituzioni
Le costrizioni incentivi direbbero i politologi che costa che obbligano a questo punto a cambiare i comportamenti perché può darsi che il vino si anche sì Montini non essere buono
Però se i vignaioli sono diversi preferisco vedere linea vinello e diversi all'opera nel senso che se vanno via quelli che comunque non producono più vino buono chissà che i prossimi magari al al secondo passaggio non siano quelli che hanno imparato produrre il vino
Ma qui però si apre il problema conclusivo del discorso che scopo se i partiti sono questi
La loro cultura cultura politica istituzionale questa il Paese ha in qualche modo prodotto è riprodotto il consenso per questi partiti quando non produce riproduce consenso per questi partiti produce qualche cosa che peggio che il consenso per altri gruppi al perché non per colpa dell'autore
Ma la copertura è preoccupante perché l'unica cultura politica istituzionale nuova
In qualche modo una cultura politica trasversale e allora questo richiede il superamento se non della Repubblica certamente dei partiti cioè richiede sicuramente uno schieramento politico molto diverso da quello che abbiamo conosciuto
E allora mi chiedo ci sono delle espressioni ci sono delle come posso dire lo storico dice anche vedere degli indizi del futuro o si limita a leggere cosa cosa come diceva bene Galasso a leggere il presente con il passato ecco certamente residente a muovere dal presenta parecchie da scopo dimora un attimo dal presente a a e dal passa no da passato al passaggio futuro cioè individuare questi indizi perché ne rimane il problema questa cultura politica che non è mai stato una buona cultura istituzionale nonostante i presenti che che hanno nelle menti degli italiani e qui si trova Sergio molto delicato se questa Repubblica non può più essere la repubblica dei partiti
Può davvero e se la Repubblica i cittadini io moltissimi dubbi ma vorrei che in qualche modo Scoppola nome lire nel me li scegliesse ma l'individuasse di puntualizzasse attraverso forse anche gli strumenti della storia
Qui ho concluso il mio intervento adesso do la non sono sono tentato da non darei la parola professore lei ama seguitare una questi dati da poco però altrimenti discussione del Pubblico approviamo dalla no Palumbo
No io mi scuso per al la frettolosità di alcuni passaggi precedenti volevo aggiungere alcune precisazioni per qualche modo
Per esempio ecco penso che tutta la situazione del Partito comunista sia esaminata con grande finezza anche sul piano della discorso della doppiezza che e sviluppato da Scoppola io credo che la conventio ci sia stata nel senso che si tratta di intenderci sulle parole
Sulle parole certa o il fattore K lo possiamo riferire agli elettori è attiva la memoria collettiva degli elettori ma che ci siano state delle diciamo delle intese alcune taci te altre invece manifestate
E che escludevano specificamente il partito cultura seri quando Mendes France dice che non accetta l'investitura per se sono determinanti i voti dei comunisti
Quando Bazoli o altri presidenti del Consiglio dicono che non ritengono diciamo validi ai fini del della della fiducia
E i voti dei comunisti chiama la pregiudiziale anticomunista che poi chiave chiama in un altro modo ma la sostanza non cambia molto per non arrivare alle formule estreme di un Orion la che dopo le prime vicende dell'Indocina non consunta più ora i capi del gruppo parlamentare comunista l'esclusione delle minoranze dal consiglio dalla rappresentanza nel Consiglio d'Europa
Negli organi tipi e quella della solidarietà nazionale perché il mantenere la distinzione tra diciamo
A sostegno al governo e non partecipazione al governo stesso è coperta dal velo del governo monocolore allora ma il governo monocolore in larga misura
E proprio diciamo determinato da questo fatto che il partito socialista e qui che viene dato atto diciamo
Di questo atteggiamento coerente da De Martino anche a tutto il primo periodo di Craxi e il Partito socialista che non non accetta diciamo coalizioni all'interno del governo in quel periodo se non c'è anche il
Il Partito Comunista soprattutto non non accetti miscela solidarietà nazionale il partito socialista rientra mentre altre forze essi auto escluso perché il Partito Comunista anche prima della seconda Salerno sia opuscolo USA dal governo anche prima di proclamare l'alternativa però diciamo in qualche modo è un'alternativa di replica per così dire per non essere stato in qualche modo incluso cioè il Partito comunista
Non viene incluso al governo nei momenti in cui si fanno in altri Paesi governi di unità nazionale o di grande coalizione
E all'opposizione diciamo non non viene considerato anche dagli elettori ma non solo dagli elettori un ricambio diciamo
Scoppola poi risponderà
No resta a proposito della dell'autoesclusione del settantanove rimane sempre una domanda chi pensa che il periodo il Partito Comunista decise in quel momento di auto escludersi perché non era ammesso partecipare al governo e quindi decise di essere contrario all'USL meno oppure aveva dentro di sé una per il momento invincibile contrarietà allo SME e questo lo portò ad essere fuori da un possibile Governo rispondo subito che questa è stata una componente certamente non è l'unica quella della della esclusione
Dal governo che porta all'Autodesk Lione dalla maggioranza c'è la componente SME ma c'è soprattutto quello che Moro Lori che indubbiamente avrebbero creato forti difficoltà a una diciamo a una inclusione piena nel circuito del Governo del partito comuni ma ecco
Detto questo
è molto difficile valutare le politiche istituzionali del centro sinistra e perché e perché tra i prezzi del centro sinistra
è Moro era consapevole di pagare non soltanto in termini di voti cioè con la nazionalizzazione tanto è vero che tentò forse di evitare la nazionalizzazione prima delle elezioni voleva le elezioni a un certo momento prima della nazionalizzazione tale subito nel sessantatré
Ma stava pagando un prezzo molto alto in termini istituzionale cioè per aprire la l'adesione il consenso non solo del partito socialista ma di tutte le forze lari che proporzionali Zoo al massimo tutte le leggi elettorali per le amministrazioni locali
Solo allora arrivammo alla proporzionale a cinque diciamo sopra i cinque mila ecco quindi diciamo anche tutto questo
Se era consulente in larga misura e e non è un limite per inconsapevolezza istituzionale è un prezzo alto
Un prezzo abbastanza elevato in termini di né con dei costi con dei costi istituzionali non avviene senza costi istituzionali e quindi tutto questo comporta delle delle conseguenze
Molto molto precise che rispetto alle quali è difficile risalire poi far risalire la corrente
Anche perché i costituenti erano molto più io credo criticamente preparati conoscevano la Repubblica di Weimar non non conoscevano la Repubblica francese la quinta perché ancora non c'era ma però conoscevano l'esperienza americana anche se l'esperienza americana statunitense è un'esperienza che non trova riscontro nei decenni successivi Roosevelt che arriva la maggioranza nel congresso
Salvo il periodo in cui non l'aveva ma poi dopo ci fu la politica bipartisan in politica estera col senatore Vandenberg cioè allora
Anno della della Repubblica statunitense i costituenti un'idea abbastanza diversa da quella che sartoria oggi della esperienza americana
Concludo dicendo che quindi i costituenti sapevano molte cose
Non riuscirono
è a fare diversamente proprio perché anche Tosato anche altri che pure avevano delle propensioni presidenzialiste tipi andrebbe rivisto il libro di Ruini delle memorie di Ruini in cui diceva che in astratto Sahara infetti in Italia
Con la proporzionale che era inevitabile accettare dopo il quarantasei ecco non si poteva rifare una combinazione
Tipo
Vai Mariano e quindi si dovettero rassegnare a un a un governo a una forma di governo che poteva essere poi rinforzata elettoralmente non a caso De Gasperi e l'uomo che prova sia pure forse un po'fuori tempo ma prova a a risanare nel cinquantatré una debolezza che non era sanabile nel quarantotto comunque ecco tutto questo porta a una conclusione
Che rende equilibrato il libro di scopo anche nelle parti in cui può apparire c'è che il libro non è schierato
Però è evidente che più ci si avvicina ai periodi in cui si è stati attori come è stato attore anche lui nella per esempio nella Commissione Bozzi
E evidente che tutto vai in una luce un po'diversa rispetto a come uno giudica il centrismo giudica vicende
Che sono più del passato ora qual è l'equilibrio l'equilibrio è appunto quello che ha notato bene caro anche che Galasso tra istituzione tra mezzi istituzionali e invece valori Presa di coscienza costume ci vogliono tutte e due però ecco non non si può nonni assolutizzare la via istituzionale utilizzando l'altro punto perché la storia ci insegna che invece le vicende istituzionali hanno un loro peso se voi prendete l'ultimo Economist trovate che anche gli inglesi pensano stavolta di modificarlo davvero da pensano che la Camera dei Lords è quasi e
è ecco almeno per i Lords anche loro incominciano a capire che forse sta diventando un po'una L'Aia avviliti allora meglio tenere i i Lords giudiziari come lei come nominati non
Sì no fermo davvero e quindi e quindi insomma ecco penso che in questo equilibrio di DDA istituzionali e di però anche cenato aperto perché il problema partite in Europa è un grande problema partito connection partito clivaggio il partito impresa
Ecco siamo in un in una situazione che lascia più dubbi
Che certezze grazie
Ok qualche parola buona di certezza dal professor Scoppola est e siamo a posto
Parola buona
Non di certezze a ma prima di tutti di ringraziamento io mi dispiace che il Presidente Spadolini si sia dovuto allontanare i per i suoi impegni
Cemento per l'ospitalità che ha concesso a questa prima presentazione del libro la Roma in questa splendida Sala Zuccari
E l'ospitalità che per me non è un fatto soltanto direi materiale ma un grande significato ha passato molti anni della mia vita
In Senato prima come funzionario per pochi anni poi come parlamentare quindi il fatto che questa presentazione avvenga qui è per me motivo di grande gratitudine
La nell'aula del Senato all'aula del Senato credo non a caso
Un secondo ringraziamento molto cordiale molto sincero non formale a gli amici che hanno partecipato a questa presentazione per tutto quello che hanno detto perle riconoscimenti generosi al mio lavoro e anche per le critiche nelle ultime a pagine nella conclusione dell'introduzione io uscito un famoso scrittore francese del Seicento Pierre bene
Per il suo Dictionnaire historique nel quale dice che la condizione di una buona storia è quella di essere sgradevoli alle a tutte le sette forse è stato presuntuoso a questa citazione perché in fondo ci si può trincerare dietro questo motivo anche sgradevoli perché si è anche noi se Taibi si pone il problema delicato Della Porta fra lo storico e militante io ho fatto un certo sforzo
Non non si possono cancellare le proprie convinzioni e del resto o dichiarato Calasso ha avuto la cortesia di riprendere di sottolineare queste pagine che questo rapporto storia politica
Fa parte costitutiva dalla conoscenza storica non si può demonizzati uno
Credo che in una prossima edizione se ci arriverò io citerò un altro scrittore una una un grande romanziere inglese
All'Ifil di Inge il quale in un suo famoso romanzo inizia con l'immagine del del banchetto dice un autore dovrebbe considerarsi non come un signore che da un banchetto privato di beneficenza
Ma come uno che tiene uno che può fruire chi tiene un ristorante fa pagare il il pasto merita le critiche in fondo un autore deve mettersi in questa prospettiva e deve accettare
La citazione è un po'dura dall'idea del significato inglesi danno al mercato
Ecco ma devi una moto e deve accettare quindi in questo atteggiamento che io mi pongo anche di fronte alle critiche che affianco ai tanti generosi riconoscimenti sono venute cercherò di essere molto breve nella raccoglierne alcune
Amato Amato ha capito al di là
Direi di quello delle intenzioni dell'autore vorrei dire
No forse questo ma insomma a livello le intenzioni dell'autore ha capito il senso del libro gliene sono molto grato
E mi è sembrato molto onesto per quel dichiarazioni che ha fatto c'è il mondo cattolico esprime ricarica accetti si interroghino perché c'è ci si interroghi tutti perché c'è piuttosto che lamentarsi
E indicare volontà di restaurazione laddove c'è soltanto il segno di una vita che è ancora presente ed è una ricchezza per il Paese che non si chiude in se stessa
Come un privilegio
Gli sono molto grato delle precisazioni devo soltanto sottolineare che aveva attribuito a Nenni quello scritto
Con una riserva probabile autore il probabile la mia convinzione nasceva dal fatto che si trattava dell'edizione milanese immaginavo che Nenni dovesse per questo potesse per questo esse un'auto voleva indicava l'intenzione di fare un complimento
L'intento è quello di riconoscere indenni la come di chi avendo vissuto il dramma del primo dopoguerra aveva capito
Quanto il meccanico Repubblica e che è stata meno approfondita da parte dei nostri e mio non era un'intenzione critica un'intenzione o una un'attribuzione di un merito a Nenni mi dice che è di Massimo Severo Giannini che del resto
Lo so lo so bene ma lo cito infatti Giannini lo cito Giannini ma pensavo che sull'Avanti il primo annuncio di quella posizione avesse un significato politico comunque io naturalmente correggerò gli sono grato della della precisazione
Così come sono grato delle precisazioni che riguardano punti più recenti di storia parlamentare
Dei quali del resto Amato è stato protagonista come ministro il fatto dei decreti eccetera sono precisazioni che però non mi pare che tolgano cioè valore alla sostanza del mio giudizio
La domanda su cui ha concluso Amato
Che cosa fanno i cattolici a fenomeni molto più profondi e molti più complessi che sono il mare in fase di maturazione e dei quali adesso non possiamo discutere ma io sono stato sempre convinto della insensibilità della sinistra
Dal momento stesso in cui voi socialisti nel settantanove avete proclamato la politica di alternativa
A questo problema il alle condizioni istituzionali per il superamento dell'unità politica dei cattolici la si voglia non la si voglia adesso è un altro discorso che non possiamo fare stasera
Ma non si è mai capito che questo sistema è fatto per garantire per conservare l'identità e che invece soltanto un sistema in cui prevale la rapporto elettore eletto personalizzato un sistema che recuperi almeno alcuni elementi dell'uninominale solo questo crea mobilità
Ha un tetto e questo è il limite della politica della sinistra negli ultimi nell'ultimo quindicennio nei confronti del mondo cattolico attenta
Nelle dichiarazioni e nelle buone intenzioni ma non sensibili alle condizioni almeno istituzionali che sono condizioni laiche
Del processo di sviluppo di maturazione dico questo a prescindere naturalmente dell'intenzione di ciascuno c'è chi le residenze che non risiede nel superamento non entriamo in quest'argomento
Elia mi dice che io ho in qualche modo retrodatato il parametro istituzionale al centrosinistra la solidarietà nazionale e avrei censurato
Il limite di Aldo muove di Berlinguer nel non aver percepito io non l'ho censurato lo semplicemente constatato constatato come una necessità perché ne dobbiamo credo entrare in questa prospettiva che esistono connesse depositi
Non tutto quello che è necessario storicamente ha una valenza positiva
La Repubblica italiana Enna
Nata rinata con la democrazia italiana era rinata come Repubblica dei partiti e non poteva che nascere così ma questo non è in condizioni talmente positivo Moro doveva pagare il prezzo di una proporzionale estesa anche ai Comuni al di sopra dei cinque gli abitanti per a creare le condizioni della intesa con i partiti intermedi con il Partito Socialista ma questo non è un fatto positivo costatare il limite significa collocare storicamente in un passato che ha una sua necessità
E il rischio della storiografia italiana io non mi stanco di ripeterlo del per la sua tradizione è sempre quello di proiettare la libertà indietro invece che vedeva in avanti
Noi abbiamo visto il cimento canali indietro di momenti di libertà non valorizzati che significa il rimpianto
Che è per sua natura in fecondo e invece la storia è la qualcun quel qualche cosa la coscienza storica
Che ci aiuta a capire quanto c'è stato di necessaria nel passato per essere liberi oggi e domani per creare spazi di libertà nel presente e nel futuro ed è in questo s'
Penso la critica che non è una critica ma la constatazione di un limite all'opera anche di Aldo Moro è un Aldo Moro nel suo tempo quando il tema istituzionale non si poteva porre e ma ora nel quadro di una cultura di un pool di uno spazio politico in cui il tema istituzionale non si poteva porre è stato l'interprete più alto degli equilibri possibili
L'uomo che ha guidato non solo il suo partito ma ha guidato il sistema politico italiano nel suo insieme e credo che questo fatto questi spazi hanno valorizzato questi spazi
Ma storicamente lo dobbiamo oggi dire che quegli spazi erano condizionati al limite condizionati limitati da un qualcosa che oggi non c'è più e quindi oggi dobbiamo obbedire questo come un passato e non immaginare di poter lui può porre come formula per il presente
Sono due grato viceversa e via di aver sottolineato questo aspetto io non ho voluto affatto attaccare i partiti ma piuttosto mettere in evidenza la involuzione da un sistema dei partiti necessario Caputo grandi benefici grandi vantaggi a una partitocrazia con i suoi limiti il discorso di Galasso e molto suggestivo
Sul piano propriamente storiografico non possiamo forse approfondirlo questa sia io voi anzitutto dirgli che io so sono consapevole lo anche detto nella pagine di abbastanza sistemata
Sugli anni Cinquanta ci sono ricerche chi visti gara stanze ricche poi è un deserto
Una sorta di buco nero nel quale poi si perdono belle le nuove generazioni che non hanno nessun punto di riferimento se non i giudizi dei partiti sul passato fatti ad uso politico
Perché questa è la situazione in cui non ci siamo
Ci sono trent'anni della nostra storia d'anni sessanta settanta ottanta sui quali si è solo un uso politico della storia io quello che questo si debba dirlo e che si debba in sostanza fa uno sforzo per uscire da questa si
L'azione cominciare a ragionare ognuno comincia a ragionare con i suoi strumenti gli ho dato un contributo che riconosco limitato è modesto ma spero che in qualche modo incoraggi a allargare a cercare nuovi spazi
Ma agli inizi dei nostri studi erano molto più vicini molto più vicini cono logicamente di quanto non sia oggi il periodo del centrosinistra ci rendiamo conto di qual è il vuoto che c'è da alle spalle delle nuove generazioni dal punto di vista di una consapevolezza del proprio passato
E questa costatazione che in qualche modo mi ha spinto a questo libro che nasce oggettivamente non è una e non è una così una formula
Il trasporto ma non è facile allargare quando non ci sono ricerche e quando non ci sono documenti archivistici perché se a partire dagli anni sessanta si va annaspando comunque Leo S. delle osservazioni di Galasso sono molto interessanti molto stimolanti io credo che
Rifarsi al concetto delle tre Italie e non significa adottare i criteri di valore
Significa semplicemente costatare delle diversità voi protetto da nessuna parte che una valga più dell'altra
Ho detto che aveva fatto esperienze diverse che queste le rendeva diverse rispetto agli sviluppi della democrazia e alle potenzialità di questi sviluppi
Il tema del liberalismo ed approfondire della crisi liberismo certamente va retrodatata la sua crisi solo fare una riserva sulla tua espressione se mi consenti Galasso quando dici la Società di Mazar di massa definita in termini rozzamente sociologici so che non ci riferì non si riferisce alle mie pagine
Non si riferisce alle mie pagine sono d'accordo arriva stiamo attenti che però la rozzezza di certe definizioni sociologiche non sia per
Noi studiosi di storia l'alibi per non occuparci di questo fenomeno la società di massa che è un fenomeno con il quale dobbiamo viceversa misurarci fino in fondo
Perché non si capisce nulla della storia della Repubblica italiana felice
Che io utilizzo e valorizza in un senso forse diverso rispetta ad alcune sue intenzioni ma credo che si debba fare i conti fino in fondo con questa categoria se vogliamo capire il nostro tempo e non e non vogliamo restare chiusi in una storia che ancora stravede dell'iter i suoi rapporti con la borghesia delle divisioni interne alla borghesia
Sono pienamente d'accordo con Galasso quando sottolinea l'importanza del centrismo io non nascondo che permette in primo rimane il momento
Più forti più alto questa storia e vorrei anzi sottolinea è una un aspetto che mi propongo di chiarire meglio in una prossima se ci sarà edizione il centrismo
E sconfitto non da sinistra
Sentirne stato sconfitto da destra sedici perché non lo si ricorda e non lo si mette abbastanza in evidenza
Perché rispetto a alla al quattro per cento di voti sufficienti hanno fax hanno fa scattare per cinquantanove mila Corvino
Come anche quelli di corpi che alleanza si è sempre fatto questo discorso che si dimentica Casey stato uno spostamento dell'otto più per cento dei voti verso destra di fronte a un quattro per cento di voti che si sposano spostati a sinistra
Per cui il centrismo è stato sconfitto da destra
Il centrismo di De Gasperi questo non fa che rendere più grande
Il significato di questo momento e avendo il più grande l'iniziativa successiva democristiano catino cristiane socialista che nel giro di alcuni anni porta la posizione del centrosinistra nonostante il centrismo fosse stato sconfitto da destra
Quindi voglio dire in questo che dico credo ci sia la testimonianza di quanto io sono sensibile e tutt'altro che disattento di fronte alle Vuolo che i partiti e gli uomini che li guida di un superamento e qui nasce d'interesse
Del militanti io non lo so sinceramente mi interrogherò perché le critiche degli amici vanno sempre meditate
E lo studioso di storia che condizione militante coi militante che condiziona il giudizio dello storico
Consentite mica questo dunque Tudor
Cosentino come penso si doveva porre questo dubbio chiamato quando perché lei devi fare come Forlani deve lasciare libertà di coscienza
Ecco io sono convinto e qui brevemente pochissimi minuti voglio dire che cosa penso sulla situazione perché certamente di voi di storia non contiene una proposta qui non c'è una proposta ci sono delle linee di sviluppo che indicano una direzione questo è vero
Qual è la direzione
La nostra storia c'era di carta un sistema parlamentare
Della nostra storia c'è il problema di una proporzionale non risolta già posto chiaramente alla Costituente con l'ordine del giorno Nitti della nostra storia c'è la la la per la presa di coscienza chiara nell'assemblea col i due Inter nell'ordine del giorno prassi dei limiti del rapporto fa parlamento ed esecutivo così come veniva consegnato dal passato ossia ci sono i due estremi di questa cartina
Che a mio giudizio è la riforma
Di tipo neo parlamentare io ho usato queste terminologie dei politologi ma non gli annetto poi grandissimo per e definitivo rilievo no
Questa riforma in senso neo parlamentare che non si può però me limitare agli aspetti che toccano i rapporti esecutivo Parlamento ma deve tenere conto anche del problema e voglio rende esplicita non basta il premio di maggioranza
Non bastano i meccanismi premiali di cui oggi si discute adesso non mi interessa chi li proponga e in quali contesti partitici perché se il problema vero è quello di una forma partito che si è e deformata che si è deteriorata
Perché è nata così a confronto con l'esperienza del fascismo e dell'ENI Nismo diciamolo pure questa realtà
E partito si è venuto configurando così in questo confronto storico venuti meno questi termini di confronto è evidente che la forma partito va ripensata da di
Talmente e meccanismo premiale interno alla conservazione la proporzionale è lo strumento per la conservazione pura e semplice di questi tanti
Con l'aggiunta del e quindi ci vuole di più e ci vuole l'elemento uninominale che l'elemento di sfida quello che garantisce la continuità
La proporzionale garantisce la continuità dei partiti di cui abbiamo bisogno
L'elemento uninominale l'elemento dirompente che ricrea motivi di tensione che ricrea elementi nuovi Diego Ipost di possibile equilibrio
E d'altra parte il problema dell'appalto esecutivo Parlamento informa che non stammi da storico definire perché sono quelle di cui si discute verso le quali ci si orienta
Non credo il presidenzialismo e non è che non ci credo Amato per una sorta di pregiudiziale perché attribuisca intenzioni cattive a chi sostiene il preside sì perché lo vedo senza radici
E che non e non si fa nulla di istituzionalmente visivo che non abbia radici nella storia
Presidenzialismo è nato negli Stati Uniti perché questi avevano bisogno di eleggersi pure da contrapporre alla Corona britannica e nato nei Paesi dell'America latina perché da due secoli questa Nostalgia di monarchia e forse anche qualche complesso di di conta
Per la grande rivoluzione un un misto di grandezza senso di grandezze complesso di colpa per tagliato la testa un Rory questa questo senso della grande tradizione francese che lo si lo si scopre
A tutti i livelli della conversazione ma dove sono da noi le radici di un presidenzialismo
Dove sono dove sarebbero se non in quella intuizione che hanno avuto per un momento gli azionisti
Che venivano cadono visto l'esperienza americana che avevano ammirato ignobile Roosevelt che hanno che avevano vissuto l'esperienza dell'esilio ma è questo un elemento di cultura popolare che ci può
Sa permettere di dire oggi che noi inauguriamo un presidenzialismo con qualche speranza di fare qualcosa di vitale ma io son convinto da modesto Titus
Le istituzioni nascono nella storia
E nella nostra storia Sciacca bucce il parlamentarismo c'è la crisi del parlamentarismo e c'è la rinascita del della scabbia democrazia attraverso il parlamentarismo ed è qui che noi dobbiamo agire noi dobbiamo lavorare e allora io non lo so per concludere ho parlato troppo
Se è la mia posizione mio se il mio essere un poco studioso di storia che condizione militante ossia il militante che condizione prima sussurri storie io chiudo ricordando Manzoni che dice in qualche parte
Sì Manzoni proprio Manzoni il grande Manzoni troppo dimenticato che dice che la politica senza storia e come un cieco senza guida che gli insegnerà via naturalmente di guide ce ne possono essere tante e io non pretendo di essere la guida