Assemblea Generale dell'Assolombarda

Presidente frenata
Signori ministri
Autorità signore e signori cari colleghi
Un anno fa
Mentre assumevo l'incarico di presidente dell'Assolombarda
Ben pochi avrebbero immaginato in quale contesto di gravi difficoltà avremmo dovuto operare
Allora se vi ricordate la rapida conclusione della guerra nel Golfo aveva suscitato molte speranze
Per una pronta in versione del ciclo negativo della congiuntura
Ma le cose sono andate ben diversamente
Pochi dati sono sufficienti a tratteggiare un quadro che presenta aspetti preoccupanti
Nella provincia di Milano la produzione industriale è calata nel mille novecentonovantuno del due virgola quattro per cento
Al marzo di quest'anno ha già subito un'ulteriore flessione di circa l'un per cento rispetto allo scorso dicembre
Sono valori più negativi di quelli medi nazionale
Data l'ampiezza del tessuto industriale milanese esposto alla concorrenza internazionale
E si tra l'altro mettono in luce per il mille novecentonovantadue una situazione divergente
Da quella che si manifesta in buona parte delle principali economie industrializzata
Le ore di cassa integrazione sempre a Milano
Sono aumentate del centosessantasette per cento nel mille novecentonovantuno e ancora del centoquattro per cento nei primi quattro mesi di quest'anno
In molti casi si tratta di una premessa
A quella cassa integrazione straordinaria che molto spesso prelude la definitiva scomparsa di posti di lavoro
Gli investimenti
Indispensabili per assicurare la crescita della produttività
E un assetto più robusto nell'imminenza del mercato unico europeo sono rimasti sostanzialmente fermi
Questo per ciò che riguarda il contesto economico milanese
Della più generale situazione del Paese
Del grave disavanzo pubblico del mancato contenimento dell'inflazione
Del pesante indebitamente con indebitamento con l'estero hanno ampiamente parlato nelle loro recenti relazioni sia Luigi Abete che il governatore Ciampi
E si hanno anche indicato le soluzioni a questi problemi soluzioni possibili
Purché vengano attuate in tempi estremamente ridotta
Per parte mia vorrei ribadire che le tensioni a cui è sottoposta l'industria italiana non sono solo il riflesso dell'andamento dell'economia mondiale
E se sono anche la conseguenza di una ulteriore progressiva è sempre più evidente perdita di competitività dei nostri prodotti
Sottoposti a quella che è stata definita la strozza da cambio
Prezzi i marchi
E costi in lire
Questo meccanismo che impone al sistema industriale una sorta di tassa sulla produzione
Rischia di distruggere le basi della nostra economia e connessa decine di migliaia di posti di lavoro
La riduzione della capacità produttiva la contrazione degli occupati industriali la chiusura di alcune fabbriche sono anche i primi sintomi di un ridimensionamento della nostra struttura produttiva e questo è un fatto grave
Perché non possiamo sottovalutare quel nodo scorsoio del nostro sviluppo che il vincolo estero
Non possiamo sottovalutare il fatto che ogni esercizio dell'azienda Italia si apre con una posta negativa dei conti con l'estero di circa ottanta mila miliardi
Per effetto di una posizione cronicamente negativa e deficitaria nei settori dei prodotti energetici e delle materie prime e dell'alimentare
Per compensare questo debito la nostra industria manifatturiera e quindi obbligata ad esportare
E tra l'altro per riportare in equilibrio i nostri conti dovrebbe esportare in misura ancora maggiore di quanto già oggi non faccia
Ne abbiamo al momento un modello di sviluppo alternativo
Ed è per questo che abbiamo bisogno dell'Europa
Perché e all'Europa che si indirizza il sessanta per cento delle nostre esportazioni
E allora frenare perché le scelte perdita di competitività questa possibilità di sbocco significherebbe spingere l'economia del Paese fuori mercato
Ed è per questa re ragione che noi riteniamo indispensabile intervenire quanto prima con interventi rigorosi e puntuali per sciogliere quei nodi strutturali che ci allontanano dall'Europa
Collocandoci in una traiettoria che conduce all'impoverimento reale del Paese
L'Europa
Non lo sappiamo non è nelle condizioni né alla volontà o l'interesse politico di farci sconti ci chiede piuttosto un decisivo impegno di risanamento
Ci chiede di prendere una medicina amara come l'hanno preso la stanno prendendo altri paesi
Guardiamo a che cosa hanno fatto stanno facendo la Francia la Germania la Gran Bretagna la stessa Irlanda
Ciascuno alle prese con notevoli notevoli problemi economici e politici
E guardiamo anche grandi progressi che sta compiendo la Spagna
Non preoccuparsi di tutto questo sarebbe irresponsabile da parte di tutti imprenditori sindacati società classe politica
Certo agli imprenditori spetta un ruolo importante
Spetta a loro far sì che le grandi imprese si portino a misura d'Europa
E spetta a loro far sì che le piccole e medie imprese che formano quel formidabile tessuto industriale che ha fatto grande l'Italia negli ultimi trent'anni
In posti non nuove strategie per allargare e stabilizzare la loro presenza su un mercato più ampio più aperto più difficile
E questo significherà investire ancora di più in ricerca innovazione formazione
Le imprese non potranno limitarsi a razionalizzare riorganizzare ristrutturare tutte cose certamente indispensabili
Per rafforzare la loro competitività internazionale proprio in questi anni difficili e se dovranno investire di più nella professionalità e a questo riguardo c'è un segnale che ci deve far riflettere
Ed è il fatto che lo scorso anno nell'area milanese la domanda di laureati e in particolare degli ingegneri del nostro Politecnico ha registrato un calo
Di fronte a fenomeni come questo occorre ribadire che la conoscenza la vera materia prima necessaria per lo sviluppo dell'impresa una materia prima l'unica di cui disponiamo con abbondanza e che va valorizzata almeno
Questa consapevolezza del ruolo cruciale delle risorse umane
Mi aveva portato un anno fa a proporre un impegno particolare sul terreno delle relazioni industriali
Oggi anche se forse prematuro fare bilanci
Posso dire che il quadro complessivo dei rapporti sindacali nella nostra realtà milanese appare soddisfacente
Il Comune coinvolgimento dei sindacati di Assolombarda
Ha già portato a qualche risultato significativo
Siamo arrivati ad un'intesa in materia ambientale
Che è stato recepito anche a livello confederale e che potrà costituire una base per arrivare alla definizione di una legislazione più semplice e più funzionale
Siamo arrivati ad un'intesa in tema di mobilità che dimostra come sia possibile individuare soluzioni di comune interesse anche su problematiche sulle quali forti sono state in passato le tensioni conflittuale
Attualmente abbiamo in fase di studio ed elaborazione altri progetti
Altre iniziative su temi delicati come il mercato del lavoro o le cosiddette fasce deboli
Anche su queste materie contiamo di arrivare presto risultati positivi
L'obiettivo di questi primi momenti di collaborazione rimane però sempre lo stesso
E cioè aprire la strada ad un sistema di relazioni industriali più moderne e più partecipate
Nella consapevolezza che l'impresa è un bene comune
è un bene comune di chi vi investe di chi vi lavora e della comunità
Ed è con questo spirito che idealmente trasferiamo al tavolo confederale che si è appena aperto i risultati del nostro lavoro
Perché si possano costituire un contributo di idee e di esperienza
Che permetta in quella sede e in tempi rapidi di individuare gli elementi che ci uniscono e di superare quelli che ci dividono
Tuttavia per quanto importante
Un clima di relazioni industriali non sarebbe di per sé sufficiente a ridare competitività al nostro sistema economico se esso non trova riscontro in un'adeguata politica di riferimento
Noi comprendiamo bene il i dubbi e i timori che può suscitare l'adozione di misure severe e considerata impopolare
Ma crediamo anche che il Paese sia sufficientemente maturo e preparato per condividere l'impegno a cui è chiamato se questo impegno si inquadra in un preciso progetto di sviluppo
Perno di di una politica di sviluppo dovrà essere la creazione delle condizioni per un rilancio dell'industria
Condizioni che abbiamo cercato di mettere a fuoco con un grande lavoro di approfondimento coordinato dal professor Dematté e riportato nel volume che abbiamo distribuito in occasione di questa Assemblea
Tuttavia siamo consapevoli che le nostre istanze si rivolgono in questo momento ad un interlocutore che ancora non c'è
Benché siano trascorsi ormai due mesi dalla elezione del nuovo Parlamento
E siamo anche consapevoli che quando ci sarà il nuovo esecutivo avrà di fronte due priorità
Da un lato quella di arrivo di avviare le riforme
Che rendano più incisiva l'azione di governo
E dall'altro quello di portare il Paese in Europa
In realtà
Mi sembra che nella situazione in cui siamo occorrerà essere capaci di fare le due cose insieme
Endo ben presente che non è possibile rimandare ulteriormente gli interventi per rimediare ai guasti dell'economia che rischiano di diventare irreversibile
Di certo classico la situazione peggiore sarebbe che per ragioni tutte interne ai giochi dei partiti e delle loro fazione ragioni che risultano incomprensibili ai più e che appaiono contrarie alla tutela degli interessi generali del Paese
Si creasse una situazione di ingovernabilità permanente e di immobilismo che porterebbe il Paese al collasso
Non crediamo che questo sia nelle intenzioni della nostra classe politica
Tuttavia avvertiamo le difficoltà in cui essa si dibatte
Nel trovare adeguata e condivisa soluzione ai problemi del Paese
è una questione sulla quale si discute da anni
Da anni si richiede un rinnovamento della politica in Italia
E io credo che sia necessaria una riflessione
Perché se guardiamo a quanto avvenuto nel mondo
Soltanto nell'ultimo anno e mezzo noi vediamo che un gran numero di paesi ha vissuto un'intensa stagione elettorale
Quasi sempre le maggioranze al governo hanno perso e quasi sempre le opposizioni tradizionali non hanno vinto
Molto probabilmente quanto sta avvenendo nel mondo non è casuale
E certo non è sempre possibile udire generalizzare tuttavia abbiamo la sensazione che si sia si stia manifestando un profondo malessere della democrazia e della politica
Un malessere che nasce dalla crisi dello stato sociale che non è più in grado per ragioni economiche demografiche e amministrative di garantire a tutti le sue prestazioni
Un malessere che nasce dalle crescenti difficoltà dei poteri centrali di dosso dello Stato di corrispondere alle sempre più variegate mutevoli esigenze che si esprimono a livello locale
Un malessere che nasce dalle tensioni a cui sono sottoposti i sistemi rappresentativi stretti fra la proliferazione e la frammentazione delle forze e la necessità di gestire con prontezza e con efficacia problemi sempre più numerose e complesse
Tuttavia non crediamo che questo significhi che in Italia o altrove nel venga messo in discussione il ruolo dei partiti un ruolo essenziale e riconosciuto in qualsiasi società democratica quella che è in discussione in effetti la capacità di prendere decisioni adeguate decisioni adeguate ai bisogni e alle aspirazioni diversificate e mutevoli della società d'oggi
E credo che questo sia il nodo della questione anche l'Italia
Un modo che per essere sciolto richiederà la politica un salto di qualità
Una maggiore proiezione verso la progettazione del futuro
E il coinvolgimento dei cittadini su un progetto organico di sviluppo a lungo termine
Certo
Quella che andrà realizzata e una trasformazione profonda difficile non priva di rischi
Si apre un grande vuoto tra un vecchio mondo che scompare e un mondo nuovo che ancora non si intravvede è un vuoto da riempire ed a riempire in tempi brevi se non si vogliono indebolire le basi stesse della nostra democrazia
Ma se non ci nascondiamo i rischi non possiamo trascurare l'importanza le potenzialità positive del momento attuale e degli spazi che si aprono spazi per restituire la politica al suo ruolo più proprio
Che non è certo quello di guidare banche industrie unità sanitarie aziende municipali ma è piuttosto quello di interpretare del lavorare le attese dei cittadini e dare sbocco alle utenti che voluto vocazione di un Paese e delle sue componenti sociali
Si aprono spazio per far venire allo scoperto persone capace di muoversi in terreni aperti dove ciò che premia non è tanto l'appartenenza a questo o quel partito ma la forza delle idee la credibilità la trasparenza dei comportamenti
La capacità di immaginare e ridare forma ad un progetto collettivo
A spazi nuovi si aprono anche per la società intera
Che per troppo tempo
Sembra essersi dimenticata
Che democrazia e anche partecipazione e che per troppo tempo si è estraniata dalla politica della vita dei partiti
Delle ghiandole esclusivamente ai signori delle tessere
Questo è straniamento
Non è certo un fattore secondario di quella degenerazione della vita civile
E delle sue regole che oggi emerse emerge con forza nel nostro Paese come questione morale
Una questione morale che investe anche i rapporti tra politica ed economia
L'industria italiana e quella milanese che ne è una componente primaria
Hanno alle spalle una storia importante
Di successi e di sviluppo che ha creato vera ricchezza per il nostro Paese
In questa storia tuttavia hanno convissuto con un sistema politico che sempre meno ne ha sostenuto l'impegno e gli sforzi e non mi riferisco solo ad una politica industriale insufficiente ed episodica nei provvedimenti farraginosa e troppo discrezionale nel meccanismo
Mi riferisco anche e soprattutto alla mentalità ai comportamenti alla prassi
Che hanno presieduto e i rapporti tra questo sistema e il mondo dell'impresa
Non sono certo questi i rapporti pubblico-privato che noi auspicavamo per rendere più forte più confini competitivo il nostro Paese
Noi auspicavamo la creazione dei grandi poli Polo Finanziario polo chimico polo ferroviario Polo delle telecomunicazioni non ce l'abbia
Oggi possiamo dire che tocchiamo con mano
Quanto convivere con questo sistema si è accostato a tutti
è costato in termini economici ed è costato in termini di compromessi morale
Sono costi che non possiamo più permetterci
Ma sarebbe ingiusto attribuire solo ad una parte della società alla parte politica quello che in realtà è stato il risultato di una progressiva assuefazione individuale e collettiva che finito per dominare le relazioni sociali del nostro Paese
Di fronte a questa associ assuefazione lo dobbiamo dire che nessuna giustificazione può esservi per metodi di confronto e di rapporto che cammino sul sentiero della non trasparenza della collusione
Se non vi sono giustificazioni tutto questo ha però una spiegazione
Ha una spiegazione nella crescente invasione di campo dei partiti nella gestione diretta dell'economia
Ha una spiegazione nel gigantismo degli apparati di partito che ha alimentato l'INPS cessante ricerca di mezzi che mi permettessero la sopravvivenza ha una spiegazione la trasformazione di una certa militanza politica in carrierismo in un carrierismo posto al servizio non della comunità ma talvolta di un partito e più spesso di una frazione o di se stessi
Ma anche una spiegazione nel disinteresse e nell'allontanamento della società civile dalla politica e dal controllo della politica
Nessuno può illudersi che la doverosa applicazione della legge sia da sola sufficiente a provocare quel rinnovamento profondo di cui il Paese ha bisogno un rilievo un rinnovamento che deve portare ognuno di noi tavoli School riscoprire altri appropriarsi il valore della cosa pubblica
E questo oltre che con le riforme con la revisione di quei meccanismi che non si dimostrano più adeguati al governo del paese richiederà anche il contemporaneo rinnovamento della pubblica amministrazione
Noi oggi ci troviamo di fronte ad un grave degrado di questo settore vitale per il funzionamento di Milano e del Paese
Siamo profondamente convinti che non si recupera moralità ed efficienza nella gestione della cosa pubblica se non si riconoscono responsabilità prestigio e dignità alla classe dirigente dell'amministrazione dello Stato
Che come ci insegnano le esperienze di quei Paesi con cui abbiamo l'ambizione di confrontarci il fulcro attorno al quale si costruiscono la solita e la capacità di sviluppo di una nazione
Ma torniamo a Milano
Gli eventi di questi mesi di queste settimane
Hanno lasciato confusione
Disorientamento demoralizzazione
Ci sono preoccupazioni e pessimismo a Milano che su Milano
Si dice
Con un compiacimento che sa di qualunquismo
Che questa città abbia perso il titolo a considerarsi capitale morale
Certo
Gli avvenimenti che hanno segnato Milano dimostrano che quanto più i meccanismi di funzionamento della società si allontanano dal sistema di valori a cui la società si ispira tanto più si riducono le possibilità di sviluppo
Ma dimostrano anche che questa città per prima e più delle altre
Non accetta il fatalismo non si vuole rassegnare al peggio
Dimostrano che qui esiste una società civile forse più attenta e partecipe che sente l'urgenza di un rinnovamento vero delle regole e dei comportamenti
E dimostrano che Milano alle forze per avviarlo questo rinnovamento forze oneste è corretta
L'emersione della crisi e la ribellione morale e civile che essa ha determinato sono dunque un fatto positivo per la città e spero anche per il Paese
Quella reale reazione di rigetto che un corpo sociale malato ma ancora desideroso di lottare
E di guarire di cui ha scritto che il cardinale Martini
Che cosa lo occorre allora per dare corpo a questa domanda di guarigione queste aspettative
La questione più urgente e certo quella che riguarda il governo della città
Mila no
Si trova priva dei suoi riferimenti istituzionali più importanti
Comune provincia regione sono bloccati da crisi da crisi difficile
è una situazione che rischia di avere conseguenze pesantissime sull'economia sul contesto sociale e sulla vita di tutta l'area milanese già impegnata a fronteggiare le conseguenze della recessione
Non ci rendiamo conto
Che allo stato delle cose sarebbe opportuno anticipare le scadenze elettorali
Per dare nuova legittimità all'esecutivo cittadino
Ci chiediamo tuttavia se nelle circostanze presenti non si è ancora più opportuno che il sistema politico italiano dia un colpo d'ala
Avviando quella riforma dei meccanismi elettorali che potrebbe avere nell'elezione diretta del sindaco una prima e importante anticipazione
Perché certo il buon governo comincia dalle città
E non c'è nessuna ragione per cui il governo di Milano di Bologna o di Napoli debba essere deciso fuori da queste città
Non c'è nessuna ragione per cui i cittadini non possono avere la facoltà di scegliere e poi di rimuovere chi dovrà amministrarli e di stabilire anche per questa via un rapporto più stretto con la politica
Se questa riforma troverà attuazione in tempi ragionevoli
Noi crediamo che nel frattempo Mila no
Possa essere gestita dalla Giunta allargata a tutte le forze che intendono adoperarsi per fare uscire la città dalla situazione di blocco delle attività in cui essa oggi si trova
E allora sarà importante che la nuova giunta di a dimostrazione di una volontà di fare politica in modo nuovo abbandonando i presidi di tutte quelle attività che non le competono
Concentrandosi invece sulle funzioni che le sono proprie
Non siamo anche convinti però che il rilancio di Milano non possa prescindere da una ricomposizione del suo e stabilisce e permette Rina questo proposito di di citare una frase di Machiavelli
Non il bene particolare ma il bene comune e quello che fa grandi le città e non si cammina verso il bene comune se non si restituisce alla città una classe dirigente coesa leale e soprattutto partecipativa
Capace di stimolare affiancare la politica in un comune impegno a far crescere Milano in ogni sua dimensione economica sociale e civile
Ed è quello che faremo come associazione nelle prossime settimane
Operare
Per coinvolgere le forze sociali il mondo produttivo quello della scienza quello dalla cultura quello dell'informazione intorno a valori condivisi e ad un progetto complessivo per la Milano del due mila
Cari colleghi
Soprattutto noi imprenditori per vocazione portati a fare
A costruire in un continuo confronto con il nuovo ecco l'imprevisto
Non possiamo arrestarsi alla protesta all'antagonismo confuso alla denuncia moralistica
Noi per primi siamo chiamati dalla società ad un più ampio più diretto coinvolgimento nella soluzione dei suoi problemi di crescita di trasformazione senza sconfinare in campi che non ci sono prove
E in questo non intendiamo sottrarci alle nostre responsabilità
Responsabile a riguardare avanti senza perdere la fiducia nelle nostre capacità di rinnovamento dei valori e dei comportamenti
Responsabilità di coerenza tra le affermazioni di principio e i comportamenti pratici
Responsabili responsabilità anche di contribuire qui ad oggi ad edificare la nuova grande Milano grazie
Vi ringrazio fa solo la parola presidente della Confindustria Luigi Abete
Autorità cari amici
Uso il cari
Non non tanto e non soltanto perché ho avuto l'onore di fa parte dalla giunta via Barda negli ultimi anni
Quindi suo potrà riconoscere direttamente molti di voi
Quanto perché
Io penso che sia importante nel momento in cui il Paese ed anche l'impresa ed anche l'industria e di fronte a un momento di cambiamento
Che noi mentre siamo i primi a stare sul fronte del cambiamento
A incontrarlo a misurarci con esso
A capire dove sbagliamo
A cercare di aiutare
Anche le altre forze politiche sociali perché il cambiamento sia occasione di sviluppo e non soltanto occasione di confusione dico nel momento in cui noi ci troviamo in questa frontiera
Dobbiamo anche ricordarci riconoscere la nostra identità identità di coloro che
Non lo dice il presidente degli imprenditori italiani lo dice la storia economica di questo Paese sono stati tra i protagonisti dello sviluppo che hanno consentito all'Italia negli ultimi decenni
Di mettersi al passo così si dice anche se stare al passo coi costa costa in termini di cultura costa in termini di comportamenti costa in termini di scelte con quello che è la società moderna ed è questo il motivo per cui io e qui non riprendo quei concetti perché molti di voi erano presenti la settimana scorsa all'assemblea di Confindustria e perché molti di questi concetti sono contenuti richiamati l'azione della dell'amico Ennio Presutti
Ed ecco perché io ho cercato di costruire il messaggio
Che gli imprenditori italiani hanno fatto a se stessi e alla collettività in occasione del loro incontro annuale sui valori della società aperta intesa come quella società in cui aumentano le opportunità si distribuisce la capacità di cogliere questa opportunità a un numero sempre maggiore di cittadini si riesce così a incontrare il cambiamento rispondendo
Alla domanda di qualità della vita che la società moderna porta come condizione inesorabile di riferimento
La società moderna è una società che ha dato e che da molte soddisfazioni molte opportunità ai cittadini ma che li mette di fronte a molte prove alla capacità di definire i problemi
Di definirne le priorità di saper scegliere i metodi e i modi per governarli
Ed ecco perché anche noi cittadini italiani che ci troviamo oggi in un momento particolare di cambiamento dobbiamo essere molto consapevoli e molto rigidi se mi è consentito l'aggettivo nei nostri comportamenti ma anche molto fiduciosi
Nella convinzione che il cambiamento possa essere governato in termini positivi
Ricordava prima Ennio Presutti
Che il Paese Italia e dentro
Un problema un problema importante un problema fondamentale
Che viene definito questione morale
E che obbliga tutti ha un duplice sforzo a uno sforzo di capire che una società complessa ha bisogno di regole adeguate
Perché e la qualità delle regole che fa l'etica delle società
E al bisogno peraltro di non nascondersi dietro
La necessità di questa richiesta di nuove regole e di recuperare fortemente il senso etico dei comportamenti individuali
Sono due strade parallele che ci impegnano nel quotidiano con imprenditori e nel politico come associazione e a cui penso che Confindustria e mondo dell'impresa abbia dato in tempi non sospetti risposte positive perché un'organizzazione
Sociale e politica si misura sulla capacità di fare il proprio mestiere per un'organizzazione degli imprenditori questo significa fare proposte
Individuare problemi che rispondano alla tutela degli interessi dei propri associati ma la capacità di sviluppo del Paese per questo Confindustria tra le prime è stata quella che ha dichiarato che il problema dalla riforma istituzionale nel nostro Paese non era solo un problema di migliore rappresentatività
Come
Sì metteva in evidenza in modo particolare
Da quelle forze politiche che nel contesto storico dalla Società italiana non hanno avuto ruoli
Forti di governo non era soltanto un problema di governabilità
Come veniva messo in evidenza a contrariis da quelle forze politiche che invece nella società italiana hanno avuto e talvolta
Non usato al meglio il ruolo di forza di governo ma era anche e soprattutto un problema di qualità del rapporto tra Stato e mercato
E qualità delle metodologie
Del controllo
Una riforma istituzionale che volesse chiamarsi tale aveva quattro gambe tra loro fortemente coordinate che dovevano essere affrontate in modo coordinato
Ed è per questo che Confindustria quando di fronte alla pressione della criminalità criminalità organizzata che si vedeva si capiva
Che occupava spazzi
Che si diffondeva ha preso una posizione difficile non voglio dire la coraggiosa perché ha una posizione doverosa
Di attenzione alla necessità di modificare le regole del segreto bancario
Di garantire insieme il rispetto dei diritti di di ciascuno dei cittadini ma anche dell'interesse generale allo sviluppo
Ed è per questo che Confindustria si è dato un codice etico di riferimento ai comportamenti degli associati ed è per questo che Confindustria ha fatto e farà
E chiama le forze politiche a misurarsi nel concreto alcune proposte specifiche sul tema della riforma del rapporto tra Stato e mercato
Sulla riforma degli appalti pubblici
Perché in un momento in cui si sente l'esigenza del cambiamento poi cambiamento deve misurarsi regole quindi vedrei con attenzione
Che mentre si denunciano i problemi e coloro che hanno la responsabilità e fanno giustamente loro vere di verificare i casi specifici mentre costoro fanno il loro mestiere altri il il sistema politico il sistema sociale faccia il proprio mestiere cioè di individuare quali sono le regole che possono eliminare ridurre il ripetersi di questi fenomeni nel prossimo futuro ed è per questo che ad esempio un problema che veniva prima ricordato da Ennio Presutti quello della elezione diretta del sindaco assume una rilevanza che al di là del significato
Politico a un aspetto forte
Di recupero del ruolo dell'autonomia e della responsabilità di colui al quale o di coloro ai quali e affidato il governo della polis
Laddove la polis oggi al governo della complessità e governo della qualità della domanda di servizi
Non è e non può più essere soltanto un governo di burocrazie più o meno istituzionalizzate
Ed è per questo che accanto a questo vedremo con piacere
Che il sedere politica parlamentare
Ci fossero degli approfondimenti e rapidi su alcune proposte di legge che recuperino
Il senso di alcune nostre proposte sulla modernizzazione del rapporto tra Stato e mercato ed è per questo che forse anche il problema delle nomine
Di coloro che devono amministrare la cosa pubblica deve trovare rapidamente dei punti di riferimento istituzionali diverso perché che con questo concludo queste da parte della questione morale
Perché una società moderna lo dicevo in premessa e lo ricordo a conclusione di questa sintesi della nostra posizione è una società che si misura sulla qualità delle regole
Il patto civile
Il prodotto
Della capacità dei cittadini e di coloro che li rappresentano di saper tradurre in modernizzazione che non è una parola vuota come dice qualcuno el il modo con il quale si ampliano le opportunità di sviluppo per il Paese dicevo
Il modo in cui i cittadini trasferiscono in modernizzazione una cultura di cambiamento di innovazione ma di sviluppo non soltanto di annullamento di contestazione di confusione
Ma accanto a questa questione morale ci sono nel Paese altre questioni morali
Perché
Definire
Nelle sedi istituzionali competenti Doi pensiamo che la sede istituzionale competente sia il Parlamento
E che quindi in quella sede
Come il Presidente della Repubblica ha ricordato nel momento della propria pepato giuramento va presto identificato il momento tecnico i tempi e i modi per affrontare questo problema
Perché in Parlamento vada affrontato il problema che prima ricordavo della riforma istituzionale
Perché il ruolo del cittadino
Quindi del
La dignità di essere cittadino una società moderna passa oggi nel Paese Italia al di là
Dei problemi specifici che vanno affrontati nelle sedi adeguate passati in una diversa qualità delle regole istituzionali
Non perché quelle del passato siano in sé state insufficienti
O non funzionali ma perché rispondeva a un'esigenza storica a un momento economico ha una dinamica di quadro culturale diversa da quella in cui oggi cittadino italiano nella stragrande maggioranza ritiene di porsi e quindi fare presto e bene nella sede giusta cioè nel Parlamento una riforma istituzionale e anch'essa una questione morale se per morale intendiamo il perseguimento dell'interesse collettivo e non soltanto
La dignità rispetto alla propria coscienza che è parte fondamentale ma non esaurisce gli obiettivi morali di una società moderno ed è questione morale anche il risanamento finanziario del Paese io non mi soffermerò su questo perché la presenza del ministro del tesoro mi induce a bypassare
Questa tematica sulla quale peraltro Confindustria da parecchi anni è presente in modo puntuale perché sa che i problemi dell'impresa si risolvono insieme ai problemi del Paese e i problemi del Paese sono oggi pare problemi di risanamento finanziario
Ma dicevo risanamento finanziario anche questione morale perché al di là delle problematiche
Di breve periodo dei miliardi più o meno inflazionati che dobbiamo tagliare
O che dobbiamo evitare che aumenti no
C'è un problema di garantire la solidarietà in un Paese moderno ai cittadini del domani e allora il risanamento finanziario la porta
E la forca caudina per consentire che il valore della solidarietà per i cittadini del domani non sia semplicemente un'etichetta ma sia un valore che si possono
Perseguire e allora
Vorrei un po'più di attenzione da parte dei soggetti politici e sociali
Quando si parla di risanamento finanziario anche questa logica di interesse generale di interesse collettivo
Perché il risanamento finanziario non è soltanto e giustamente un percorso verso Maastricht non è soltanto giustamente un percorso da rendere moderni alcuni stili
Strutture
Dello stato sociale del nostro Paese ma è anche soprattutto un percorso necessario per mantenere alla tavola solidarietà una dignità sul piano strategico e sul piano
Della delle prossime generazioni e poi c'è una terza se mi consentite
Ulteriore questione morale
Che è quella della competitività dell'impresa
Voi direte ma questo è un interesse vostro interesse degli imprenditori al limite un interesse dei lavoratori no la competitività dell'impresa è un interesse del Paese
Perché nella società aperta la competitività delle imprese è uno dei cardini fondamentali di riferimento dello sviluppo e allora se non vogliamo fare sviluppo quindi vogliamo fare occupazione la competitività delle imprese è una condizione
Fondamentale che deve essere affrontata
Nell'interesse generale oltre e prima che nell'interesse di coloro che nell'impresa lavorano che all'intesa ma affidato i propri risparmi o le proprie energie umane
Intellettuali o materiali
E
Al problema dalla complicherà le imprese noi stiamo dedicando come Confindustria attenzione abbiamo fatto la settimana scorsa una proposta
Al sindacato più in generale alla società perché le proposte in una società aperta vengono fatte a tutti dobbiamo superare la cultura che sibila bilaterali Zaha troppo sibila penalizzano le responsabilità
Sibila penalizzano se c'è responsabilità le Autonomie
Ma noi dobbiamo avere la capacità di parlare
Gli uni con gli altri nel modo più ampio nel modo più comprensibile possibile ed è per questo che non ci siamo fatti carico su questo obiettivo della competitività delle imprese all'interno del contesto
Dei temi che prima ho ricordato di fare una proposta a cui vorrei dedicare qualche minuto concludendo perché quella proposta al di là di alcuni aspetti tecnici che possono essere oggetto di condivisione o meno ma che comunque devono essere contestati con altre proposte non possono essere contestati dicendo
Soltanto quelli che sono i limiti di questo o di quel provvedimento
Va in una direzione la direzione fondamentale di aggredire nel breve periodo
L'obiettivo della riduzione della l'inflazione e quindi di consentire tramite questo il raggiungimento di questo obiettivo il perseguimento i due obiettivi di parte da un lato l'interesse alla competitività
Della impresa in quanto tale dall'altro l'interesse dei lavoratori a perseguire il mantenimento del salario reale
Quando ho detto che la dinamica retributiva negli ultimi otto anni nel nostro Paese ha avuto questi numeri il costo del lavoro aumentato
Dal novantuno rispetta l'ottantatré i del centoquattro per cento
Il salary
Dell'industria manifatturiera sono aumentati del novantasei per cento l'inflazione è stata del sessantotto per cento
I prezzi dei prodotti industriali sono stati del quarantasei per cento
Quello che è successo negli ultimi otto anni quello che è successo in particolare negli ultimi due anni quando l'impresa italiana spesato
Costi dei fattori dell'otto nove per cento al momento costo contro costi trasferiti sui prezzi per stare nella competizione internazionale del due tre per cento non è più possibile che accada nel novantadue e negli anni prossimi a questo montante soltanto perché questo voterebbe
Alla perdita di competitività assoluta e quindi uscire dal mercato non a perdere una quota del mercato questo o quel settore industriale
Ma per questo perché questo aprirebbe un processo di deindustrializzazione che potrebbe al nostro Paese sì veramente
Una questione morale nella sua accezione più lata c'è quella di rispondere nel momento in cui si è agganciata fortemente al quadro coperto nel alla capacità di stare da protagonista nel quadro europeo ed ecco perché
Noi abbiamo detto convenendo col governatore che le imprese italiane devono fare nel prossimo futuro più innovazione di prodotto il governatore ha detto si attende dalle imprese italiane
Gli imprenditori italiani hanno detto a se stessi dobbiamo fare più innovazione di prodotto ma abbiamo ricordato che per fare innovazione di prodotto
Che ripetendo una frase di uso spesso ma che è opportuno che venga sempre lì
Ricordata e l'innovazione più costosa e più viscoso e rischiosa c'è bisogno di un ambiente positivo che lo consenta e c'è bisogno di un'impresa grande medio-piccola che sia un'impresa forte non un'impresa debole
E allora non è più pensabile
Che la produttività nei prossimi anni vada distribuita e necessario la produttività bada gli investimenti non è più pensabile
Che noi manteniamo un sistema di definizione della struttura del salario articolato in una pluralità di Rivoli
In cui ognuno questa o quella burocrazia
Assume questa come occasione per avere dignità di esistere
Le burocrazie in una società moderna si misurano sulla capacità di risolvere i problemi non sulla capacità di individuare una sede nella quale si siedono per dire che esistono e questo vale per tutti
Certo deve valere anche per il sindacato il quale sindacato deve scegliere deve scegliere quali sono le sedi nelle quali vuol fare le relazioni industriali nel nostro Paese perché il senso politico dalla nostra proposta è questo
Non è più pensabile che di fronte a una competizione con i Paesi industrializzati in cui le sedi di contrattazione sono le più concentrate possibile non è più pensabile che dopo che innumerevoli studi hanno dimostrato che laddove c'è una sola sede di contrattazione sia essa livello interconfederale categoriale o aziendale il tasso di inflazione più basso il tasso di sviluppo e quindi di occupazione per industria manifatturiera è più alto non è più pensabile
Dopo che questi studi hanno dimostrato che si può benissimo perseguire l'obiettivo
Dello sviluppo dell'impresa e del mantenimento da parte dei lavoratori di una tensione verso il salario reale senza automatismi dopo che tutte queste cose sono dimostrate dalla storia economica
Non è più pensabile che noi abbiamo un sistema di contrattazione così distribuita così diffusa in cui ognuno decide di fare laddove ritieni nel momento in cui ritiene quello che ritiene allora noi abbiamo proposto al sindacato una regola
Poiché ci rendiamo conto che passare improvvisamente ha un unico livello di contrattazione è un salto culturale se mi è consentito troppo innovativo siamo stati modesti ne abbiamo proposti due
Abbiamo detto definiamo due livelli di contrattazione uno per la parte normativa uno per la parte economica
Per la parte normativa riteniamo che l'assetto delle categorie possano essere la sede di riferimento fondamentale per la parte economica individuiamo come nuovo come nuova sede di riferimento la definizione di una sottocategoria che andrà definita consensualmente dalle parti in sede negoziale
Che abbiamo definito comparto per avvicinarla di più al rapporto tra compro come il prodotto e corre il mercato perché se noi vogliamo un'industria competitiva ma possiamo pensare che nella dinamica dei prossimi venti anni coloro che stanno in mercati in cui la capacità competitiva è diversa possono avere trattamenti salariali uguali non possiamo pensare che coloro i quali operano in comparti quali hanno capacità di sviluppo di produttività diverse possono avere capacità retributive uguali abbiamo detto visto che da noi c'è una buona facoltativa diffusione dell'istituto della contrattazione aziendale
Chi vuole può mantenere la sede la contrattazione aziendale ma in alternativa alla sede del comparto questo è il senso politico la nostra proposta ci si potrà dire che si preferisce la serie A la sede via Secci Cino abbiamo scelto una sede che ritenevamo come dire intelligente in una prospettiva di medio periodo quello che non ci si può più venire a dire e che dobbiamo rimanere a discutere delle situazioni congiunturali dei problemi di domani mattina sia perché problemi domani mattina non esistono
L'inflazione programmata nel nostro paese del mille novecentonovantadue e il quattro virgola cinque per cento è un obiettivo che dobbiamo e possiamo ancora tutti insieme perseguire i salari dell'industria manifatturiera nel mille novecento novantadue
Aumenteranno rebus sic stantibus più del quattro virgola cinque per cento quindi non è vero che la dinamica retributiva del mille novecentonovantadue è inferiore all'inflazione programmata eccetto se però l'inflazione programmata rimane per molti soltanto l'alibi ho un numero scritto in un documento da ministro del Tesoro e non siamo più d'accordo ma non siamo d'accordo noi con imprenditori non siamo più d'accordo noi come cittadini siamo d'accordo col governatore della Banca d'Italia che ci dice
Che dobbiamo avere questo come riferimento
Dobbiamo assumere anzi come uno degli impegni prioritari per il nuovo governo la definizione di un'inflazione programmata Teri novantatré novantaquattro più bassa di quella che questo Governo si era data
Nei mesi scorsi perché e con questo concludo il prossimo governo
Sarà un governo difficile
Il parlamento ai quadro di complessità che deriva inevitabilmente da una società moderna le regole per governare la complessità ancora non esistano le situazioni congiunturali di natura economica di natura etica di natura politica
Rendono ancora più difficile la governabilità di questo Paese ma questo Paese deve essere governato e deve essere governato da un governo forte
Noi abbiamo detto che è un governo forte un governo delle soluzioni c'è un governo che identifichi alcuni temi e proponga al Paese oltre che al Parlamento questi temi con le soluzioni a questi argomenti non è più tempo di fare programmi di governo in cui si identificano
Solo i titoli
Delle proposte bisogna dire chi paga
Bisogna dire come si fa
La modificazione di alcune strutture
Un governo forte è un Governo chiaro non è un governo consociativo
Della società aperta tutti hanno diritto di governare ma non hanno diritto di governare tutti insieme perché altrimenti la prego dalla Società aperta non funziona
Un governo forte un governo chiaro un governo che sappia dire al Paese e quindi alle parti sociali
Che cosa vuol fare per governare questo processo di cambiamento
E le parti sociali di fronte a un governo forte avranno la responsabilità di assumersi dovranno avere la responsabilità di assumersi le proprie responsabilità
Non imprenditori l'abbiamo fatto
Con i prezzi negli ultimi anni l'abbiamo fatto con gli investimenti quando abbiamo potuto lo facciamo con la nostra capacità di proposta e con come dire con l'impegno a continuare a fare nel modo migliore possibile io penso bene il nostro mestiere gli imprenditori
Ai sindacati chiediamo di rappresentare bene gli interessi dei lavoratori di quelli che sono lavoratori che oggi è di quelli che lo devono lo vogliono diventare domani
Ai sindacati chiediamo di essere parte sociale ai sindaci ai sindacati chiediamo il sacrificio di scegliere ma in una società aperta un sindacato dell'impresa e o dei lavoratori che si rispetta è un sindacato che sa scegliere per quello che riguarda Confindustria con l'aiuto di tutti con l'aiuto vostro con l'aiuto delle principali associazioni ma più in generale con l'aiuto delle migliaia e migliaia di imprenditori che sono associate a Confindustria e anche se mi consentite coll'aiuto morale
Di tutti quegli imprenditori che ancora non sono associati ma che noi dobbiamo riuscire a rappresentare se vogliamo essere rappresentanti di un interesse collettivo che tende allo sviluppo noi cercheremo di fare la nostra parte con umiltà
Non consenso di sfida ma con fermezza
Non accettando né domani né dopodomani accordi parziali non accettando provvedimenti ponte ma non perché siamo diventati improvvisamente più vigili o più bravi perché è cambiato il quadro di riferimento cose che ieri erano possibili oggi non sono più possibili bisogna che ce ne rendiamo conto tutti grazie
Concludo della nostra assemblea l'intervento del ministro del Tesoro Guido Carli
Signor presidente del Senato
Presidente presunti
Presidente Abete
Signore e signori
La generalità dei consensi raccolti dalla relazione del Governatore della Banca d'Italia mi induce ad esporre qualche fredda riflessione in una sede nella quale sono convenute persone che hanno l'esperienza della concretezza dell'azione
Il capitolo della relazione
Dedicato alla finanza pubblica comincia con queste parole
Nella condizione grave del bilancio pubblico
Fa stato la relazione di cassa
Presentata alla fine di marzo al Parlamento dal ministro del Tesoro
La presentazione della relazione di cassa
E avvenuto il venticinque marzo
Ossia ad una data compresa fra la più lontana
E la più vicina delle date
Alle quali negli ultimi anni questo documento è stato consegnato
Avendo avvertito
Che gli scioperi del personale della Banca d'Italia
Avrebbero potuto ritardare di qualche giorno la sua compilazione
Si sono levate urla assordanti
Per accusarmi di voler nascondere la situazione della finanza pubblica i cittadini italiani
Nella imminenza dell'espressione del voto del cinque aprile
Ma l'attenzione si è spenta
Appena relazione di cassa è stata comunicata al Parlamento
La relazione descrive le cause delle maggiori spese
E delle minori entrate rispetto alle previsione fatte al momento dell'impostazione dei documenti finanziari
Inviati al Parlamento tra Repubblica
Conclude
Che con certezza il maggior fabbisogno si situa era in prossimità di trentadue mila miliardi non esclude che posso situarsi più in alto
Passa in rassegna gli eventi incerti
Che possono incidere sull'andamento dei conti pubblici
E raccomanda continuità di monitoraggio sul loro andate andamento e provvedimenti correttivi
La commissione
E il consiglio della Comunità europea
Nella riunione del diciannove maggio scorso hanno preso in esame la situazione italiana ed hanno espresso giudizi simili a quelli contenuti nella relazione di cassa
Fanno concluso raccomandando che nel secondo semestre
Del mille novecentonovantadue
Da parte italiana
Si assumano provvedimenti correttivi
Che esercitino un effetto riduttivo permanente delle tendenze espansive del fabbisogno
I due punti percentuale del prodotto
Pari a quattro punti su Basilea
La stessa raccomandazione negli stessi termini è contenuta nella relazione del governatore della Banca d'Italia
Correttamente il governatore Ichihara
Che non rientrano nelle proprie ex competenze le scelte squisitamente politiche
Delle singole misure ed è il loro peso che dovranno essere oggetto di un programma di governo
Ricorda che sui principali problemi della spesa pubblica previdenza sanità finanza locale negli ultimi anni sono state svolte analisi accurate
Si è sviluppato un ampio di Beck dibattito con larga convergenza di opinioni
Sono disponibili progetti specifici
Ho pubblicato il libro verde
Nel quale sono raccolte le analisi fatte nel corso di un decennio
Dalla commissione tecnica per la spesa pubblica presso il ministero del Tesoro
La commissione non lesina critiche ai ministri del Tesoro che si sono succeduti in questo intervallo e quindi a me stesso
Rivela alcuni degli espedienti contabili ai quali si è fatto ricorso per il vecchio aderire
La presentazione dei conti pubblici individua nella gratuità diffusa la causa istituzionale del dissesto per la finanza pubblica
E raccomanda che sia rimossa
Con Stream con strumenti legislativi
In materia previdenziale
Le scelte sono obbligato
Nel nostro sistema il nostro sistema previdenziale accoglie tutte le soluzioni più favorevoli in atto in Europa
Mentre la nostra popolazione invecchia più ce lo
Possibili rilievi attacco furono prospettate nel documento di programmazione economico finanziaria
Presentato al governo nel maggio dello scorso anno
Ma l'opposizione incontrata all'interno della stessa maggioranza di governo
Impedì che il disegno di legge che li accoglieva
Giungesse all'approvazione del Consiglio dei ministri
Oggi
Non solo occorre reiterare le soluzioni allora prospettate
Ma occorre accettarle
Di più sedere
Se si desidera progredire nella direzione del risanamento finanziario
In allegato alla sintesi di questa esposizione
Espongo i principi direttivi ai quali dovrebbe ispirarsi la riforma
In materia sanitaria
Le scelte possibili solo due
O si restringe la quantità delle prestazioni
O si restringe il numero di quelli che hanno diritto ricevere
Seguitando a non far nulla
Il sistema è destinato a produrre disavanzi crescenti
Con l'aggravante
E con l'invecchiamento della popolazione cresce il numero dei cittadini bisogna bisognosi di assistenza medica
Non mi pare fuor di luogo ricordare
Che la Costituzione garantisce cure gratuite agli indigenti
Non qui non quindi a tutti i cittadini indipendentemente dalla loro condizione economica
Per loro condizioni economiche
La riforma sanitaria approvata nel mille novecentosettantotto
Si situa lungo la linea della gratuità diffusa
Ossia lungo la linea
Che ha contribuito a di istituzionalizzare il dissesto della finanza pubblica
Lungo la stessa linea
Si è inserito l'ordinamento universitario
Con la conseguenza che le università sono divenute di più in più aree di parcheggio di giovani inattesa di occupazione indipendentemente dal conseguimento della laurea
Mentre la Costituzione
Limita la gratuità all'istruzione inferiore con carattere di obbligatorietà
Il consiglio della Comunità europea
Ci raccomanda di imporre un tetto al monte salari corrisposti ai pubblici dipendenti
E implicitamente a dire a stringere né il numero
Quando ciò occorra per rispettarlo
In proposito
Osservo
Che nella materia del contenimento del numero dei dipendenti statali compresi quelli delle aziende autonome
E delle Ferrovie dello Stato sono stati compiuti progressi
Mentre nel biennio mille novecentottantuno ottantadue
Il loro numero aumentarla o di centoquarantatré mila unità
Nel biennio mille novecentonovanta novantuno il loro numero è cresciuto di appena quattro mila trecentosettantasei unità
Nonostante le assunzioni di entità cospicua effettuate per rafforzare l'arma dei carabinieri e la polizia di Stato
In materia di finanza locale
Se si desidera chiamare le cose con lo loro nome e cognome
Occorre ricordare che proposte sono contenute nel disegno di legge concernente l'introduzione dell'imposta comunale sugli immobili
Urge rapporti cedere all'approvazione di questo provvedimento in tempi brevi adeguandole la portata alla situazione di emergenza
Sarei del parere che andrebbe ripensato il metodo di finanziare Investimenti mediante mutui accesi dagli enti che li eseguono
Indicando nel bilancio dello Stato il solo servizio del debito
E da questo fine ho elencato
Alcune delle leggi che sarebbe opportuno rivisita
La l'elenco è allegato
Quanto alla concia alla concerto prelazione in un unico ministero
Delle competenze in materia di finanza pubblica
Credo si possa convenire che ne deriverebbe una maggiore unità di indirizzo
Ma il ministro titolare di quel dicastero dovrà presentarsi in Parlamento esporre il suo programma e chiederne l'approvazione
Che cosa accadrà
Se non riuscirà a possibile a mettere insieme una maggioranza parlamentare che lo approvi
Credo che il problema fondamentale sia e resti la riforma del sistema elettorale
Con l'obiettivo di ridurre la frammentazione
Della quale soffre il nostro Parlamento
La profonda emozione suscitata dal Nord al mese
Non deve costituire pretesto
Per respingere le misure di risanamento della finanza pubblica
Assumere quelle misure non deriva da costrizioni S
Ma dalla meditata convinzione
Che senza risanamento finanziario
Il paese dei graverebbe in un disordine sociale che sarebbe foriero che al Century imprevedibili
Considerazioni afferenti il funzionamento del mercato dei cambi conforto una convinzione che la politica monetaria devi devi venire no almeno ma più rigorosa di quanto sarebbe stata in assenza del voto palese
In un sistema di cambi flessibili
Il tasso di interesse nominali in un paese è uguale al tasso di interesse nominale nell'altro Paese
Ha cresciuto del deprezzamento percentuale atteso
Dal mercato della valuta del primo Paese nei confronti del secondo
Nel sistema monetario europeo
In una situazione di normalità
Tassi di interesse nominali nei vari Paesi differiscono tra loro soltanto
Per le variazioni percentuali attese dei cambi all'interno della banda stretta o larga di oscillazione
Con la fissazione del calendario dell'unione economica e monetaria
Le variazioni appese dei cambi
Hanno Walk dato un ruolo tanto minore
Quanto più le politiche economiche dei vari Paesi erano coerenti con l'impegno di fissità del capo
Ma anche nel caldi politiche non completamente coerenti
Prevaleva nella visione dei mercati la convinzione che l'impegno della Costituzione dalla Banca centrale europea
E all'adozione della moneta unica
Potesse forzare
Il risanamento interno
Il vuoto danese rende incerta la prosecuzione del processo di ratifica
E dubbio il mantenimento del camper intatte il calendario dell'unione economico monetaria
Non sarà quindi visto dai mercati come cento il sistema con una moneta unica ad una data prefissata
Ne come limitati secondo quanto previsto dal Trattato di Maastricht i possibili Ria allenamenti prima di tale data
Le aspettative di variazione dei cambi tornano a giocare un ruolo importante
Nella determinazione dei differenziali dei tassi di interesse
La valutazione dei mercati
Della coerenza delle singole politiche economiche nazionali
Con un livello del cambio torna ad essere l'unico parametro con cui viene valutata la credibilità del cambio spesso conquistare la credibilità
In queste condizioni
Dipende soltanto dalla coerenza del nostro comportamento
Cioè esige che il Paese abbia un governo nella pienezza dei poteri e lo abbia senza indugio
Cari amici dalla Confindustria
Fra il mille novecentosettantasei mille novecentottanta
Ho avuto l'onore di presiedere queste istituzioni
Sono stati anni difficili
Dei quali io serbo profondo il ricorso in quegli anni alcuni dei dire agenti della organizzazione
Furono vittime di attentati
In quegli anni
Assumemmo iniziative in diversi campi e fra queste
Dire gradita ricordare l'iniziativa da me assunta
Dire chiedere un di redigere uno Statuto dell'impresa
Ossia un codice di comportamento
In quello Statuto
Erano contenute alcune delle disposizioni che sono riferiti ripulite
Nella cosiddetta legge antitrust
In quegli anni
Insieme con il dottor Abete
Mi sono dedicato a promuovere la costituzione della Libera Università LUISS e credo che la Confederazione abbiamo motivo di essere orgogliosa di quella decisione
Ciò dipende da molteplici circostanze
In primo luogo
Il grado di assoluta libertà che la confederazione acconsentito al corpo insegnante
Su cinquecento sessantuno docenti sei sono uomini politici
Giuliano Amato
Professore ordinario
Se l'incenso Visco professore ordinario
Learco Saporito professore associato
Enrico Ferri magistrato
Enzo scossi Scotti
Professore stabilizzato
Maurizio Sacconi sottosegretario al ministero del Tesoro
Al quale ho delle Ca'delegato compiti delega delicati nella materia della riforma dei servizi finanziaria
Due docenti Scognamiglio compagna sono stati eletti membri del Parlamento ed immediatamente
Si sono posti in aspettativa
L'università
Ha conquistato gradualmente l'assoluta autonomia finanziaria
Le risorse della quale essa dispone
Provengo in massima parte delle dalle contribuzioni delle famiglie degli studenti
Dallo Stato proviene soltanto il diciotto per cento
L'università
Ha investito
Nel riadattamento degli immobili nei quali essa
è insediata quindici mila quindici miliardi ottocento milioni e si accinge ad investire ulteriori sette miliardi
Costituisce motivo di soddisfazione
Il constatare
E questo università è stata selezionata dalla Comunità europea
Per organizzare i corsi di assistenza tecnica alle repubbliche dell'ex Unione Sovietica infine
Costituisce motivo di pari soddisfazione il constatare l'alto numero di laureati di questo ne vestita
Che accedono alle carriere
Parlamentari
Di funzionari parlamentari
Alla diplomazia
Alla magistratura
All'ultimo concorso i laureati era Luigi si sono classificati fra i primi dieci
Parimenti assai elevato il numero i laureati della Luiss che accedono alla Banca d'Italia
Caro dottor Abete
Lei ha di fronte a sé
Quattro anni difficili
Io sono certo che lei riuscirà nel compito arduo di mantenere intatto l'alto rispetto del quale la categoria degli imprenditori industriali e circondata
Questa certezza deriva in me
Dal fatto che io so che lei è un uomo di principi sono i principi che gli ha trasmesso suo padre
Lavori la polverosità
Umiltà onesta grazie
Grazie dichiaro conclusa l'assemblea
Allora questo
Porta se c'è questa necessità di cambiare l'amministrazione porta i problemi della formazione permanente porta i problemi delle scuole porta i problemi ci richiama subito alle vicini francesi con le l'ora eccellenti è un'università col loro eccellenti scuole con la loro con la capacità di creare quell'è lite che il professor Sabino Cassese poc'anzi diceva come la chiariamo queste lite
Il carattere politico di Galateri dirigenziale
Voi tutti quanti avrete più o meno grande
Esperienza con i Franci con il Governo e con la la Francia e sapete che anche che osmosi c'è fra pubblica amministrazione mondo privato grandi commis dello Stato che hanno diretto eccellentemente diretto aziende aziende manifatturiere o comunque imperiese e quanti invece c'è stato anche dalle imprese nell'altro perché c'è una scuola di base
Alla voglia mo'cominciato a vederci per esempio fra di noi
Parliamo di industriali noi abbiamo creato abbiamo rilevato un certo numero di anni fa un'università Roma che funzionava malissimo l'abbiamo cambiato il nome oggi si chiama Luis e l'abbiamo messi in piedi anche spendendo molti soldi
E continuando a spendere molti soldi per creare un'università di eccellenza
Che fosse destinata soprattutto ad allevare giovani che potessero andare nella pubblica amministrazione si proponeva di prendere studenti da immettere nell'università con esami all'ingresso con griglia in ingresso e che potessero andare ad alimentare a creare quella struttura della pubblica amministrazione che allora come oggi riconosciamo non esserci
Vediamo i consuntivi fino a oggi credo che una percentuale bassissima non voglio dire zero di giovani usciti dall'università siano andate nella pubblica amministrazione e questo evidentemente non è solo un fatto una responsabilità dell'università ma è anche un fatto della poca attrattiva che la pubblica amministrazione a nei confronti dei giovani quindi dalla poca attenzione data questo ma anche sperimento Riccio personale anche la qualità di questa università andata col tempo calando
Provate a vedere qui abbiamo il nostro nuovo giovane presidente della Confindustria ed è un invito che gli rivolgo andare a vedere il corpo docente di questo università
Andare a vedere dato che è a Roma
Quanti politici o ex politici sono entrati come ottocento per l'amor di Dio voglio dire non è che il politico non possa essere bravo come docente ma che evidentemente è sembrato essere uno scambio dei favori vieni qua fa il professore hai una possibilità eccetera allora
Questo lo dico lo dico perché la responsabilità è tutta nostra è tutta di coloro che nella Confindustria vivono in tutti gli associati ecco lo dico proprio per ricordare che ciascuno di noi
Per richiamare le responsabilità che ciascuno di noi deve fare quello che dicevo uscendo di qua di fare diverso da come abbiamo fatto fino a ieri
Io
Credo che su questo tipo di organizzazione della pubblica amministrazione
Sia oggi necessario fare questa rivoluzione prima culturale e non è niente di riferimento a metodi ammetto di comici richiama il termine rivoluzione culturale bisogna ridurre i sistemi gerarchici sono la prima causa delle lungaggini delle lungaggini burocratiche
Dello stato di frustrazione io vedo da noi per esempio
Che cosa ha portato e siamo ancora a metà della strada l'eliminazione di certi livelli che tipo di di di di energie ha suscitato all'interno dell'azienda
Il fatto che si potesse delegare più in basso e far partecipare la gente non soltanto come esecutrice ma anche come compartecipe delle cose che si debbono fare io so che domani leggerò sui giornali
Sì assortiti caso che voglio confondere
Il metodo il metodo industriali il metodo aziendale lo voglio trasportare lo so che mi faranno questa critica e so perfettamente che sono due cose diverse ma ci sono dei principi che si adattano all'uno e all'altro sistema
Dobbiamo
Dobbiamo portare come diciamo anche qui con un termine aziendale dobbiamo portare un po'più di mercato in questa produzione della pubblica amministrazione e mercato significa acquisire il consenso
Dei cittadini ai quali la pubblica amministrazione
Evidentemente il lavoro della pubblica amministrazione evidentemente rivolto io credo che il perseguimento dell'efficienza il proseguimento dell'efficacia e certamente il problema primo di questa pubblica amministrazione ma con un con una spinta che l'operino dall'interno
Qualunque intervento esterno intanto dobbiamo pensare certamente e non è che sotto validi le l'importanza dei cambiamenti politici istituzionali propugna di questa mattina
Ma bisogna risvegliare anche l'orgoglio l'orgoglio io vedo che sempre qui per parlare sei nella vostra famiglia nella vostra azienda nella vostra comunità comunque essa sia
Si risvegliano sentimenti di orgoglio
Il cambiamento diventa immediato e diventa sostanziale
Stan pinzati invece nella pubblica amministrazione pensate alle ultime nomine pensate alle ultime nomine di questo governo
Ha fatto dei dirigenti generali io non voglio ricordare per pietà
Perché solo per pietà
Bisognerebbe parlare di quelle cose pesato lo scempio che è stato fatto con queste nomine senza sa senza considerare il merito suo solo e soprattutto e insultanti in funzione degli interessi del ministro dei ministri che evidentemente quelle nomine hanno fatto
Ecco io
Sono sicuro che mi si dirà anche a me come probabilmente e mi sembrava di dirle di voler dire a Mario Segni ma non sei utopista certamente segni fra poco
O sarà pensando ma non sei un utopista anche tu
Che pensi che attraverso queste leve si possa ricostituire e prima ancora delle leggi del cambio dei governi della mentalità ricostituire questa possibilità di ridare l'orgoglio a quella che la struttura portante Lalla la spina dorsale dello stato di un qualunque Stato
Io credo che
Questo può darsi che sia
Ma viva dio se non si vive anche in certi momenti non di romanticismo ad essi non si vive anche e mi riporto a quello che vi dicevo essere la mia giovinezza nei momenti difficili di questo dopoguerra
Se non si vive anche un po'di ideali se non si vive anche di così in cui credere
E noi ricordiamoci gli ideali Allo stato dell'arte gli abbiamo distrutti tutti siamo tutti responsabili nei confronti dei giovani che oggi vengono alla luce dei giovani delle delle delle generazioni piana e di avere distrutto tutti questi ideali allora credo che se da questo convegno potesse uscire
Un tipo di di di di discorso che un tipo di comunicazioni o il tipo di di di di slogan che posso dire pubblica amministrazione
Ricorda di che se l'elemento essenziale di questo Paese ricordati che sei in un momento di decadimento quanti il più basso
Ricorda di che l'opera la devi fare al tuo interno ricordati che è l'unico modo per poter far questa e la ricostituzione del sentimento di orgoglio che una pubblica amministrazione devo avere in un paese ecco credo che il vostro presidente Fumagalli tutti voi tutti voi che abbiamo partecipato a questo convegno avremo dato un contributo a in Mali di questo Paese
è il momento dell'intervento del Presidente della Confindustria Luigi Abete che invito sul palco con noi
Grazie
Io
Io vi ringrazio gli eredi vi avrei chiesto durante l'intervento di fare un bell'applauso di nuovo come l'abbiamo fatto ieri in apertura al dottor Di Pietro visto e qualcheduno ha fatto il calcolo della quantità dell'applauso per dimostrare
E volevo che vogliono le dicastero
Volevo
Volevo che voi glielo dedicate per testimoniare
Che noi siamo imprenditori e ci comportiamo da imprenditori
Quindi non cambiamo idea ogni cinque minuti abbiamo chiari quali sono i nostri punti di riferimento quali sono i nostri doveri e quali sono i nostri diritti
E come tale ci impegniamo insieme a chi si impegna nella società per renderla più moderna più sviluppata e più giusta qualcuno ha detto che Aldo Fumagalli è fortunato
Bravo oltre che fortunato
Ma siamo tutti un po'sfortunati perché quando Aldo ha presentato
Il il programma alla presidenza di Confindustria del convegno
Qualche amico ha detto ventiduesimo che cos'è ventiduesimo era scritto in nero peraltro inizio leggeva male nella bozza anche fare le bozze è una cosa difficile per un timoroso lo sa e allora
E allora e io invece che lo sapevo benissimo ho detto ventiduesimo la ventiduesima volta che giovani imprenditori si incontrano a Santa Margherita
E che cosa è cambiato dalle prime volte
Ad oggi e che ieri noi prospettava amo utopie oggi abbiamo responsabilità
Ieri avevamo dei problemi
Che crescevano e delle soluzioni
Che ci sembravano lontane oggi abbiamo dei problemi che sono enormi ma delle soluzioni per questo stretto simbolicamente la mano
Ad Andrea Manzella prima
Che ci sembra di capire che possono trovare una soluzione per questo
E per questo io penso che la relazione che ha fatto Fumagalli
Su di proposta anche analitica
Non potrà essere dibattuta qui tutta quanta ma deve essere valorizzata Confindustria deve valorizzarla
Le altre parti sociali le istituzioni devono misurarsi con le proposte sia una relazione importante perché per raggiungere gli obiettivi
Di autonomia e responsabilità
Nella pubblica amministrazione che lavori per il Paese
Occorrono regole
Di legislazione quale legislazione veniva ricordata
Ricordate leggi importanti la centoquaranta dura duecentoquarantuno che sono state fatte senza termini perentori e quindi sono sostanzialmente inapplicate veniva detto che certo c'è bisogno di una burocrazia che si dei centri ma che non si duplici
Perché la duplicazione non è soltanto una doppia dei costi è una riduzione molto percentualmente molto più elevata del senso di responsabilità
Se le responsabilità si divide in due non siamo responsabili tutti e due al cinquanta per cento ognuno di noi sei geloso si sente responsabile al venticinque per cento se è normale si sente responsabile il dieci per cento
Se furbo dice che la responsabilità dell'altro che Luigi perse acconsentito
E allora abbiamo bisogno di una legislazione chiara una legislazione che non duplici una legislazione che dei centri una legislazione che responsabilizzi per questo mi dicevo mi sembra che giustamente Mario Segni ricordasse come elezione diretta del sindaco non è tra le proposte di Confindustria non solo dei giovani imprenditori
Un modo per essere eleganti ma è un modo per responsabilizzare per dare insieme autonomia consapevoli che poi l'autonomia e la responsabilità vanno gestite vanno usate per usare un termine che può sembrare abusato
E poi dalla relazione di Aldo ma più in generale la convegno viene la domanda di quale burocrazia c'è stata fatta
Il disegno dalla burocrazia francese presente forte
Che lavora bene
Abbiamo l'esperienza della burocrazia italiana ampia larga difficile e lenta
E io penso che noi dobbiamo riflettere bene in questo discorso perché paradossalmente quello che è stato un handicap per noi fino adesso può diventare un punto di riferimento per costruire una burocrazia all'altezza dei tempi
Noi non dobbiamo qui copiare soltanto gli altri ma dobbiamo fare una burocrazia che serva alla funzione dello stato nel due mila perché dieci anni per fare una buona sia se siamo fortunati se siamo bravi ci vogliono e lo Stato del due mila e uno Stato che indirizza e controlla non è uno Stato che gestisce quindi abbiamo bisogno di una burocrazia più snella più concentrata sui beni alias servizi fondamentali dello Stato
Che utilizzi di più il mercato per quelle che sono gli interessi dei servizi collettivi che sono sue flessibili variabili oggi serve una cosa domani che serve un'altra dopodomani ne servirà un'altra ancora
In fondo dobbiamo fare un by pass burocratico se mi consentite
L'immagine dobbiamo passare da una situazione in cui siamo arretrati una situazione in cui ci mettiamo all'avanguardia di un processo di cambiamento
E oltre alla domanda di quale legislazione di quali burocrazie
Nasce chiara anche la domanda di quale mercato
è un mercato regolato
Io non voglio fare
Avvicinamenti che mi sembrano irriguardose padre mi insieme
Condotto con Idea parlai con la presidente dall'Ulisse di alcuni problemi che il dottor Romiti ha qui ricordato non voglio
Assimilare un'esperienza via di giovani imprenditore quando nel comitato di presidenza di Confindustria avevo come presidente eccelso il dottor Carli e quando io facevo qualche domanda lo rispondeva alla sua domanda
E poi mi diceva è soddisfatto ricevono perché lei non ha risposto alla domanda Emilia risposta domanda sua
è non vorrei fare una SIM due nel dire che del mercato regolato gli imprenditori non so regioni imprenditori sono da tempo i paladini mi dispiace che il dottor trentina ancora non se ne sia accorto mi dispiace che il dottor trentina risponda alla sua domanda da chi è regolato il mercato e non alla domanda come regolato un mercato dalle leggi perché certo un mercato deve essere curato la le leggi che devono essere chiare trasparenti conoscibili
Controllabili un mercato che dicono gli imprenditori da tempo ampli la concorrenza perché la concorrenza e trasparenza e perché la concorrenza è
Maggiori opportunità per i cittadini che fanno gli imprenditori quindi un nostro interesse
è un nostro interesse come imprenditori e come potenziali imprenditori è una nostro è un ostruite alimento quando ci troviamo a misurarci con la concorrenza perché la concorrenza una regola generale
Che deve essere sta sempre più perfetta non è uno stato d'animo
Quanti di voi
Sono contenti di avere sempre più competitori così devono essere sempre più efficienti tutti avendo più competitori diventano più efficienti è questo il processo logico che regola una società moderna quindi regole
Trasparenti chiari controllabili che individuino
Il perimetro per campo di da gioco che il mercato e che consentono ai giocatori di avere il massimo delle oppone opportunità e il minimo di rischi regole che vanno adattate che vanno cambiate nei tempi che vanno modernizzate la modernizzazione non è una favola non è uno slogan non è un alibi è un'esigenza in una società moderna la modernizzazione l'essenza della società
E allora dobbiamo avere
Migliore legislazione migliore burocrazia
Migliore mercato e meno tabù
Dobbiamo pagare quelli che si assumono le responsabilità
Non è pensabile che una responsabilità politica o amministrativa che essa sia se responsabilità quindi sì a rischio di essere sostituita venga pagata in una grande città
Quale l'emolumento di un sindaco di due milioni non è pensabile che ci si scandalizzi come ci sia scandalizzati da parte di molti recentemente quando un'autorità importante nuova che è stata costituita l'autorità per lui
La tutela della concorrenza
Poi è stato dato un monumento significativo e qualche qualcheduno ha detto troppo troppo e che cosa volete
Volete rendere degli uomini
Sempre più attenti sempre più concentrati sempre più finalizzati all'obiettivo o volete renderli sempre più distratti sempre più tesi sempre più in balìa di una competizione impropria anziché dalla competizione proprio di perseguire gli obiettivi e allora meno tabù
Diciamo che alcune persone dal pubblica amministrazione vanno pagate di meno e altre persone nella pubblicazione vanno pagati di più il merito diceva prima il dottore
Ecco bisogna fare insieme tutte queste regole pena vere un progetto di sviluppo per avere una società moderna nella relazione che ho fatto all'assemblea la settimana scorsa
Opposto
Una triangolarità
Progetti regole e uomini
Perché io faccio parte di quella categoria di imprenditori alias prima di cittadini
Che pensa che stabiliva che una cosa venga prima dell'altra
Che bisogna scegliere un punto di forza per agganciare il processo di sviluppo sia una ricerca molto difficile che salva molto l'anima e risolve poco i problemi
E allora Cetto insieme a quali regole quali comportamenti i comportamenti del cittadino che fa politica politico e che deve ricordarsi che il suo comportamento è quello di perseguire l'interesse collettivo
Quello del cittadino che fa l'imprenditore che deve ricordarsi che il proprio comportamento è quello di fare il proprio interesse rispettando le regole
E quello del cittadino che fa il giudice che deve verificare e punire i chi non rispetta le regole
Io mi sono limitato a queste tre classificazioni ma ognuno di noi ha molti capelli come dice le Bon e quindi dobbiamo metterci in testa la regola giusta al momento giusto
In relazione al ruolo che abbiamo nella società ma accanto a questi comportamenti individuali ci sono dei comportamenti collettivi nella società aperta c'è il comportamento del partito che tramite le istituzioni fa le regole
C'è il comportamento dell'associazione di Confindustria
Che nel tutelare gli interessi collettivi copierà per la modernizzazione delle regole e questo lo fa sia perché sa di rappresentare non solo degli imprenditori ma anche soprattutto dei cittadini ma perché sa che l'interesse degli imprenditori a lungo termine