Assemblea annuale della Confindustria

Si avverte che ci sono delle sale laterali dove ci sono posti a sedere e disponibilità dei televisori chi non riesce a trovare posto nella sale pregato di recarsi nelle sale laterali
Il giudice non si può sostare in piedi proprio guardando vedono le non lucrativi no
Allora
Che cosa bisogna giochi meglio
Signori e signori buongiorno vi pregherei
Vi pregherei
Cerchiamo di essere DS
Allora qui abbiamo organizzato le cose per cui qua dietro dovrebbe essere chiuso e quindi cortesemente prego tutte le persone di sedersi perché abbiamo cercato di fare qualche passo avanti sul piano organizzativo in modo da consentire a voi di sentire
Con attenzione le nostre considerazioni cioè le considerazioni di Confindustria che tramite
La mia persona cercano di fare quel quadro sulla situazione del Paese sui problemi e sulle prospettive prima di leggere il discorso che in via di distribuzione o un piccolo una piccola premessa così come alla fine del discorso avrò una piccola postilla
La premessa il piacere di leggere il messaggio inviato mi dal Presidente della Repubblica
Ringrazio la Confindustria del caloroso invito e ricambio il mio saluto più cordiale a quanti interverranno all'annuale assemblea dell'organizzazione appuntamento tra i più importanti della vita economica e sociale del Paese
Il momento difficile che stiamo attraversando richiede l'impegno morale e lo sforzo costruttivo di tutti esige soprattutto fiducia nelle capacità reattive degli italiani nella loro l'onta di lavoro
Nella loro sete di Pacifico progresso
Nel quadro della libera competizione ed è la riaffermata supremazia della legge fondamentale
In questo senso è il contributo che la Confindustria può offrire in concorso con le forze produttive e sociali del Paese per il risanamento che gli consenta di sostenere sfide internazionali sempre più vaste e severe
Ed è con tale certezza che rivolgo all'Assemblea il mio augurio sincero e fervido di buon lavoro io ringrazio il presidente della Repubblica vorrei che facessimo l'applauso
Un anno tormentato Complesso denso di futuro
Un anno di crisi
Ma pieno di speranza decisivo per l'impresa e per il Paese
Un anno contraddittorio trascorso tanto lentamente e tanto velocemente
Un anno durante il quale gli imprenditori italiani hanno tenuto gli occhi rivolti allo scenario economico e politico generale
Piuttosto che gli specifici problemi aziendali
Io prego per cortesia colore sono nel corridoio di essere silenti per rispetto a coloro che sentono non a me c'è stata una responsabile consapevolezza che i destini dell'impresa
E quelli della società tutta fossero così intrecciati che non da non potere essere distinti
Un anno che ha imposto a tutti massima autorità dello Stato e comuni cittadini di doversi esporre alla sterzata del vento di tempesta e tenere ben forti le vele
Affinché la barra rimanesse salda sulla rotta della democrazia e dell'integrazione internazionale
Cari colleghi signor i presidenti del Senato e della Camera signor Presidente del Consiglio signor ministro dell'industria autorità graditi ospiti il vento non è calato d'intensità
Le onde non hanno attenuato la loro violenza il giro di boa è ancora lontano
Una parte dell'equipaggio si agita in modo scoordinato e confuso
Ma abbiamo imboccato la rotta giusta e dobbiamo resistere
Dobbiamo farcela intensificare il ritmo e la coerenza delle azioni
Dobbiamo capitalizzare l'impegno i sacrifici di questi mesi per arrivare al traguardo lo al traguardo liberamente scelto e che finalmente cominciamo a intravedere dinanzi a noi
I nodi della politica e i nodi dell'economia sono stati allentati ma non ancora sciolti
Il rinnovamento dello Stato e rinnovamento del mercato sono impostati ma non certamente compiuti incalza l'urgenza delle pressioni quotidiane ma si fa strada tra densi nuvoloni un raggio di sole che lascia sperare cieli più seri
La situazione politica risulta ancora molto confusa e bisogna profondere altro impegno e tanta energia affinché tutto il Paese giunga compatto sull'altra sponda
Una sponda dove le cose non saranno certamente più facili ma sicuramente più chiare
Dove potremo concentrarci nella costruzione del futuro
Il voto del diciotto aprile ha dato chiare indicazioni sulla volontà degli elettori
No allo Stato partitocratico no allo Stato gestore
Sono in campo e vanno urgentemente risolti in odi istituzionali
Una riforma elettorale uninominale maggioritaria chiaramente indicata dei cittadini ma ancora da definire nei suoi aspetti concreti
Da varare comunque entro luglio
Un rafforzamento dell'esecutivo del suo ruolo una ricomposizione dell'ordinamento dei ministeri
Si deve mettere mano alla riforma della pubblica amministrazione che deve tornare ad essere uno dei capisaldi dell'impianto istituzionale
Fondato sulla separazione la dialettica tra poteri
Accompagnandola con un serio ed attento biondino delle competenze che i cittadini hanno chiesto di trasferire alle Autonomie locali
Si deve definire la sua missione il suo core business per dirla in aziendalisti
è una grande riforma quella della pubblica amministrazione di cui ancora poco si discute
Bisogna realizzare una vera rivoluzione per istituire imparzialità efficienza ed efficacia a questo grande corpo dello stato che presieda la realizzazione dei risultati di interesse comune
Al prelievo alla redistribuzione delle risorse alla formazione delle future generazioni alla qualità dei servizi fondamentali per la vita dei cittadini e dell'apparato produttivo
è necessario un grande recupero di produttività
Meno persone più professionalità
Da Rinnovamento dello Stato passano anche due grandi opportunità per la modernizzazione del Paese
L'eliminazione dell'inquinamento dalla criminalità organizzata il miglioramento delle risorse umane forgiate da un'educazione scolastica l'altezza di un Paese che investe sui cittadini
Uno stato credibile e funzionante non può limitarsi a disporre norme a imporre obblighi a riconoscere diritti ma deve anche intervenire per renderne possibile l'attuazione
Quanto favorisce la criminalità organizzata e non solo quella il fatto che oggi è impossibile ottenere in tempi accettabili dall'autorità pubblica che sia onorato un contratto che si effettuato un pagamento che sia riconosciuto un diritto
Quanta illegittimità è figlia naturale delimita inadempienze civili amministrative e giudiziarie
Quanto contribuisce
Quanto contribuisce al degrado sociale la disattenzione nei confronti dell'abbandono scolastico precoce l'inadeguatezza dei percorsi scolastici per agevolare un un immediato inserimento lavorativo
La frattura tra ambiente materie di studio e attese di interessi dei giovani
Quant'è legalità e quanta inefficienza derivano dalla incapacità di riformare la legge sugli appalti di superare forme di limitazione alla concorrenza dislocare lavori fermi per vicende burocratiche o giudiziarie
Tante domande ma sull'altro piatto della bilancia con eguale peso eccone quale urgenza di risposta sta la questione politica
Che non riguarda soltanto il riposizionamento ripartiti ma oggi significa in primo luogo risanamento del bilancio pubblico riordino del prelievo riqualificazione della spesa ridefinizione dello stato sociale
Rilancio dello sviluppo economico privatizzazioni e politica finanziaria utile per aumentare l'occupazione produttiva
L'ultimo confronto parlamentare ha dimostrato ancora una volta quante resistenze incontri ad esempio il principio costituzionale finalmente ripristinato
Di separare il destino dell'azione di governo dai destini dei partiti e dei loro precari stati di equilibrio
Noi continuiamo a insistere abbatterci per l'urgenza del fare
Non è una mania
Nel mondo della produzione il tempo è risorsa economica fondamentale
Nella società aperta il tempo condizione qualifica sempre di più gli effetti di ciascun comportamento
Per il progresso del Paese il tempo deve diventare una variabile economica anche nei processi della decisione politica
Come far capire che le grandi decisioni devono essere prese subito per ottenere i risultati voluti
Per poterne vedere gli effetti anche noi cittadini del mille novecentonovantatré
Dobbiamo superare quindi presto in fretta la disputa tra ieri e domani tra passato e futuro tra prima e dopo tra vecchio e nuovo
Gli ultimi referendum hanno in in inique per inequivocabilmente provato che si vota la logica dell'appartenenza cioè degli schieramenti e ha preso corpo la cultura dell'identità della responsabilità personale
è un segnale lo ricordo che non avevamo chiaramente anticipato nell'assemblea dell'anno scorso
Domani ci aspettano nuova dialettica che finalmente aprirà il dibattito tra due poli
Quelli che la tradizionale cultura politica occidentale e abituata a definire contermini ormai consunti moderati e progressisti
Per l'Italia è un dilemma nuovo rispetto al passato
La nostra società la società italiana merita questo diverso terreno di confronto politico
è una società che ha interiorizzato in modo diffuso i valori della democrazia
E che non vuole rimanere più impantanata in un modo di essere mediatori e consociativo in cui tutto doveva tenere tutto e il contrario di tutto
Per molti anni gli industriali italiani sono stati governativi per necessità
Qualcuno per scelta qualcun altro per comodità
Bisognava schierarsi a difesa del sistema dalla democrazia
Il modello di produzione fondato sull'economia di mercato era riconducibile soltanto nell'area politica di quei governi nonostante qualche improperi Esterno sono stato elegante nell'usare la parola in proverbio ed alcune perplessità interne oggi e non da oggi
Noi siamo diventati a governativi per scelta
Negli anni ottanta
Mentre si compiono le barriere tra sistema anti sistema
Si era infatti venuto consolidando un metodo di lavoro che impastava le decisioni generava il consenso sulla dilatazione della spesa e del debito pubblico soffocava le opportunità di sviluppo penalizzando il merito la competizione
Ma sempre negli anni Ottanta nel frattempo in contraddizione con questi comportamenti consociativi diffusi
Il volontariato si sviluppava le imprese si ristrutturarono e ampliavano i mercati la sensibilità ambientale cresceva la società guadagnava spazi
Ricordo questi fatti
Perché non aveva senso ieri non ha senso oggi e tanto meno l'assenso domani valutare i singoli comportamenti astraendo lì dalle situazioni concrete
C'è un'interdipendenza che tutto lega anche se certamente non tutto giustifica
Ce ne rendiamo ben conto oggi quando il paese è sbattuto sugli scogli dal ciclone della questione socio giudiziaria
Ci sono state regole imperfette
Ci sono state secondo quanto dicono le sentenze fin qui pronunciate situazioni di prevaricazione dei partiti nei confronti di imprenditori sono distinzioni non di facciata ma di contenuto
Cui si attiene la stessa autorità giudiziaria
Alla quale va la nostra fiducia quando serba con sereno rigoroso rispetto l'applicazione del diritto
Ma ciò non toglie che ci siano in campionato in campo i comportamenti e le responsabilità dei singoli e quindi anche degli imprenditori
La responsabilità personale va accertata dai giudici va definita con tempestività dopo un giudizio equo e non lasciato all'emotività di piazza ho abbandonato l'ingiuria del tempo
Chi risulta colpevole va pulito
Vanno però respinti
Ogni generalizzazione di categoria ogni processo sommario ogni atteggiamento giustificazionista
Uno Stato di diritto si fonda sul diritto e non sull'audience
Sono distinzioni
Sono distensioni sulle quali non abbiamo ceduto di un passo fin dal primo giorno
Abbiamo chiuso ogni spazio ai tentativi di generalizzare tra categorie imprenditoriali tra chi ha lavorato con commesse pubbliche o private tra grandi e piccole imprese
Abbiamo affermato
Che concussione corruzione sono tanto più probabili quanto più esteso nel settore pubblico
Anche se nel pubblico non c'è solo concussione corruzione
Abbiamo sostenuto che occorreva distinguere i casi di concussione
Ove l'impresa i singoli cittadini sono vittime di un sistema estorsivo che li penalizza anche economicamente
Dai casi di corruzione ove politici corrotti e affaristico cultori hanno realizzato guadagni illeciti determinando altresì danno per l'erario pubblico
Spetta ai giudici discernere
Non è facile ma è compito loro perché il loro ne hanno il potere e il dovere tutte queste considerazioni vogliono introdurre elementi di razionalità in un dibattito spesso il motivo
Io mi rendo perfettamente conto che agli occhi di qualcuno ciò è certamente utile a salvare l'anima ma non basta per la soluzione del problema
Ed è per questo che Confindustria assunto con continuità fin dal primo giorno una posizione di fiducia nei confronti della magistratura
E ha espresso poi un atteggiamento responsabilmente dissenziente verso il decreto Conso
Ecco perché ho ricordato già nei mesi scorsi
Che chi ritiene di essere vittima di un reato non ha bisogno di leggi specifiche per effettuare la denuncia
Per il futuro occorre intervenire sia sulle regole che sui comportamenti
Ecco l'utilità di una normativa che metta in conflitto gli interessi del corrotto e il corruttore
Ecco perché i codici aziendali sono opportuni per promuovere i comportamenti individuali
Un'azione di liberazione dalla concussione
Un'azione di lotta alla corruzione hanno effettive possibilità di successo se si crea un in un ambiente sociale normativo e cultuale che accompagni questo obiettivo
Sociale
Perché non è per saluto il Presidente Spadolini che c'aveva preannunciato che si doveva allontanare grazie
Deve recarsi purtroppo a Firenze con immediatezza
Un pensiero anche noi a quell'episodio alle vittime di quell'episodio
Un'azione di liberazione della conca dalla concussione un'azione di lotta alla corruzione dicevo prima hanno effettiva possibilità di successo
Se si crea un ambiente sociale no normativo e culturale che accompagni questo obiettivo
Sociale
Perché non è pensabile poter liberare l'impresa dalla concussione se non si normalizza il rapporto tra Stato e cittadini
Quante mance agli sportelli degli uffici pubblici sono regalie e quante sono di fatto controvalore di una pressione implicita estorsiva
Ma insieme al problema sociale c'è il problema normativo
Se compiuto decotto devono pagare
Siano essi politici amministratori portaborse affaristi o imprenditori
E da questo non può e non deve esservi alternativa
Promuovere la denuncia di concussione cioè di estorsioni subite nel passato
Sarà tanto più agevole quanto più si individueranno norme che consentano di risolvere illegalità conseguenti alla mancata possibilità di denuncia al momento dell'estorsione subita
Ma è possibile immaginare che questa accada prima gli averi legittimato il ceto politico tramite una nuova legge elettorale
Una domanda ritengo fortemente retorica
E allora accanto alla dimensione sociale e alla dimensione normativa c'era dimensione culturale
Nella Società Libera dicevamo prima
L'identità fa premio sull'appartenenza
E l'identità si manifesta con un nome e con un cognome
Allora tutti coloro che da un lato chiedono trasparenza e dall'altro generalizzammo di fatto confondono ambiguamente la figura di vittima e di complice di un reato
Costo
è evitano di riconoscere i due soli giudici che la società moderna legittima lo Stato tramite la magistratura la coscienza scrigno inviolabile delle coerenze e delle contraddizioni di ciascuno
Quanti cittadini possono dire alla propria coscienza
Di non aver subito quanto meno un tentativo di estorsione nella quotidianità della vita della casa dell'azienda della professione
Quanto è difficile valutare oggi Selen prese soprattutto le più grandi potevano all'UPA opporsi giudiziariamente ai fenomeni di estorsione denunciando quanta presunzione si rileva in chi oggi con informazioni incerte siamo che ha il potere di giudicare se in prese grandi o piccole che si siano hanno effettivamente subito o hanno promosso questi fenomeni quanto pressappochismo c'è anche tra di noi imprenditori tra chi confonde la denuncia di un reato subito e l'autodenuncia dunque atto compiuto quanti ritardi nel passato da parte di tutti anche da parte delle autorità competenti nelle azioni di prevenzione e di repressione
Quanti quanti Juan quante domande
Certo la realtà è peggiore appare peggiore di quanto si poteva immaginare
Io posso ricordare gli imprenditori italiani possono ricordare che Confindustria denunciato da tempo politicamente il degrado del nostro Paese
La nostra denuncia politica l'unica possibile da un soggetto collettivo la nostra denuncia politica l'unica del possibile per un soggetto collettivo è stata avvertita tant'è che abbiamo subito una conflittualità crescente del mondo dalla politica
Non vogliamo criminalizzare nessuno ne vogliamo chiamarci fuori dai nostri problemi ma dobbiamo ricordare con chiarezza i passi di un confronto tra imprese private e mondo politico
Un confronto una dialettica che non ha avuto eguali in nessun Paese capitalista e che abbiamo pagato in termini di disattenzione ai problemi del mondo produttivo
Ne sono testimonianza la lunga battaglia per le privatizzazioni che obbligano le imprese anche private cioè anche noi
Ad un maggior tasso di concorrenzialità la richiesta di abolizione del segreto bancario
Per combattere la criminalità organizzata e l'inquinamento dei capitali
Lessi Arci esposti tra i primi è fortemente per la legge elettorale per il referendum
L'aver introdotto già due anni orsono un Codice etico nella nostra organizzazione
Che proprio per l'etica di comportamento stiamo applicando senza clamore
Gli imprenditori italiani e Confindustria non chiedono perdono ismi
Questi confronti più o meno aspri servono soltanto a ribadire una separatezza a volte orgogliosa avvolte costosa che ci ha caratterizzato certo ne avremmo fatto volentieri a meno
Ma fin qui c'è analisi analisi ripetuta
Analisi io penso purtroppo chiara
Analisi che lascia ciascuno di noi il diritto e il dovere di valutare nella coscienza i comportamenti di tutti dei soggetti collettivi e degli altri cittadini e che lascia alla magistratura
L'occasione l'opportunità di dare e consolidare questa strada nuova che abbiamo imboccato
Ma l'analisi riveduta
Può portare a due sbocchi completamente diversi da un lato c'è l'ossessione paranoica dall'altra c'è la volontà di ricostruire ecco Confindustria ha scelto la seconda direzione
Ha scelto questa seconda direzione che continuerà a seguire promuovendo regole che valorizzino il mercato anche come strumento contro il degrado morale complessivo del Paese
Non è un caso quindi che Confindustria le organizzazioni confederate si siano sì stiamo battendo da tempo per nuove concorrenziali normative per gli appalti pubblici
In linea con le direttive comunitarie e che chiedono con forza di por fine a legislazione eccezionale di emergenza
Che hanno fatto la fortuna di troppi affaristi e forse di qualche imprenditore che aveva pensato di cambiare mestiere
Per costruire un Paese moderno occorre realizzava una rappresentanza un sistema di rappresentanza trasparente ove si è chiaro che i governi all'indomani delle elezioni piove l'opposizione possa controllare senza dover collaborare ridurre la presenza del settore pubblico nell'economia restituendo alla libera iniziativa il ruolo di soddisfare le esigenze generali e stabilendo regole nome controlli da parte del settore pubblico
Burocratizzare la vita del paese eliminando autorizzazioni e procedure inutili ai fini regolamentati ivi e fonti solo di discrezionalità e spazi di conduzione
Aprire alla concorrenza i settori protetti stabilendo norme e autorità che controllino la conformità dei prodotti e dei servizi fino ad oggi offerti in regime di monopolio pubblico o privato
Ridurre contestualmente agevolazioni ed imposte al sistema produttivo e ai cittadini restituendo agli stessi responsabilità e capacità di soddisfare i propri bisogni
In questa prospettiva i codici di comportamento aziendale
Non sono strumenti moralistici di persuasione anzi
E si riducono la solitudine di chi deve decidere
Perché ciascuno è parte dell'impresa come comunità di interessi
L'impresa agente di modernizzazione economica e di innovazione tecnica l'impresa che agisce nell'ambito delle regole corretta nei rapporti con la politica con la pubblica amministrazione con i fornitori e con i clienti
Che rispetta i tempi di pagamento anche tra l'impresa
Attenta ai diritti del consumatore ben integrata in un sistema economico e sociale vitale questa è l'impresa che opera nella società aperta
Un'impresa quindi tesa a unificare gli interessi legittimi del profitto con i vincoli dei doveri verso gli altri
Resto qui io vi chiedo un quarto applauso ma l'applauso più forte perché un applauso grande perché grande lo merita Guido Carli che io vi chiedo di onorare questo applauso questa
Sosteneva Guido Carli più di quindici anni fa nell'Intervista sul capitalismo italiano del mille novecentosettantasette
Gli imprenditori italiani non hanno mai considerato lo stato come un'organizzazione sociale di cui essi fossero direttamente responsabili sia pure insieme agli altri gruppi sociali che compongono la comunità
Questo è stato probabilmente un vizio di origine molto grave al quale di Montano non pochi dei mali e delle strutturali debolezze del dei quali soffiano
Lo stato in Italia almeno dal mille ottocentosettantasei è lo stato della piccola borghesia
Non è mai stato il gestore rappresentante né degli interessi né degli ideali dei capitalisti degli industriali degli operai dei salariati in genere
La classe generale rimane sempre la classe politica dei suoi strumenti rimangono i partiti e il Parlamento
Intendo però affermare che le grandi parti sociali non debbono sentirsi estranei alla politica debbono liberarsi nei confronti della politica dei politici sia di complessi di inferiorità
Che da complessi di superiorità
Che sono poi come sappiamo esattamente la medesima cosa
In chi fin qui le parole di Guido Carli per il passato
E noi per il futuro scegliamo la strada dell'equilibrio tra cooperazione e competizione
Non si tratta oggi di modernizzare solo le istituzioni e le regole ma anche di innovare comportamenti e cultura delle organizzazioni rispetto a una società e ad un'economia in cambiamento
Nessuno domani potrà invocare astratte centralità non più la centralità dei partiti
Neppure la centralità della classe operaia o dei nuovi colletti bianchi nemmeno noi la centralità dell'impresa
Nel domani ci saranno e avranno preso spesso tante centralità diverse vecchie e nuove
Il pluralismo della Società
Verrà rafforzato dal policentrismo delle organizzazioni sociali ed economiche
In grado di cooperare per lo sviluppo della democrazia e per la marginalità dei comportamenti corporativi
Ricordo insistentemente nella pubblicistica la rappresentazione ossessiva dei poteri forti
Confindustria tra questi
Forse così è stato nella società della prima ricostruzione
A mio avviso così non è stato negli anni ottanta
Comunque certamente così non potrà essere negli anni novanta
E questo sia perché in una società complessa non esiste potere forte per definizione
Sia perché non è così che opera Confindustria
Il domani di Confindustria sarà ancora più contrassegnato da una forte autentica autonomia
La politica del futuro dovrà infatti combinare azioni per lo sviluppo e azioni per la solidarietà
Colpi di freno a colpi di acceleratore sulle politiche fiscali e sulle politiche di spesa
E in quel momento per gli imprenditori o meglio per l'organizzazione degli imprenditori non sarà tanto importante chi governa
Ma diventerà determinante il come si governa
In funzione il sistema elettorale maggioritario lo schieramento politico tenderà ad emarginare le posizioni radicalizzato
Nell'area di governo si potranno quindi alternare due formazioni politiche o due coalizioni che si affronteranno volta per volta su programmi competitivi
Gli esecutivi si differenziano su ruolo più o meno interventista dello Stato
Anziché sulla scelta alternativa tra sviluppo e solidarietà
Gli esecutivi si differenziano sul ruolo più o meno interventista dello Stato anziché sulla scelta alternativa tra sviluppo e solidarietà e si legittime hanno soprattutto col tasso di efficienza nei risultati
Talché potrà capitare probabilmente che il cosiddetto polo moderato tra virgolette faccia politiche progressiste tra virgolette e viceversa
Il sistema bipolare e insetti realizzato allo sviluppo relativamente indifferente chi governa sarà sempre più importante fondamentali il come si governa e allora per questo motivo per questa prospettiva nove non solo dobbiamo confermare ma dobbiamo dichiarare che nel futuro nella politica del futuro noi saremo a governativi che è interesse vitale per interesse
Degli interessi che rappresentiamo per l'interesse dei valori che vogliamo cercare di contribuire a perseguire
è questo
Un tema che deve essere chiaro anche all'interno dello stesso mondo per eliminare subito possibili confusioni
Una cosa il libro rapporto dell'impresa dell'imprenditore nei confronti dell'organizzazione associativa altra diversa e distinta cosa e la libera adesione e la libera candidati candidatura del cittadino imprenditore ad una carica pubblica
Non sono scelte alternative né c'è incompatibilità nel libero esercizio dei diritti di ciascuno
Ma non deve esserci nessun neppure presunzione d'impegno pubblichiamo silenzioso Adanti storie forme di collateralismo
La nostra autonomia diventa quindi un valore vitale per il futuro
La Confindustria
Quella che l'abbiamo visto ieri nell'assemblea interna con la partecipazione con gli interventi con il consenso che mi avete dato quella che insieme a voi sto cercando di preparare per la seconda ricostruzione
Non è allora un potere forte che indirizza la direzione del cambiamento
Deve essere un potere intelligente
Che prevede il cambiamento lo accompagna incalza tutti i protagonisti che devono imboccare la strada dell'uomo
Questo è quello che abbiamo fatto o abbiamo tentato di fare comunque coscienza abbiamo tentato di fare nell'ultimo anno questo è quello che certamente continueremo a fare negli anni prossimi
Io penso che una particolare attenzione debba essere dedicata al tema dello sviluppo della solidarietà
Le innovazioni di struttura le architravi che nel medio periodo andranno a caratterizzare una società aperti a un'economia efficace saranno essenzialmente due
Da una parte un nuovo sistema fiscale dall'altra un modo diverso di intendere gestire lo salto lo stato sociale
è indispensabile ripensare tutto il sistema del prelievo occorre farlo in termini di semplificazione di sfondamento della legislazione fiscale è necessario che il tarlo verso il modello europeo incidendo più sui consumi che su venti
Ma è soprattutto il rinunciabile e sottolineo questa frase imprimere nuovi e differenti equilibri tra imposizione sulle rendite imposizione sui profitti e sui redditi da lavoro
Ricordo sempre una battuta
Sempre il Presidente Galli che dice che ogni cittadino e quindi premente anche noi imprenditori abbiamo un po'di siamo un po'produttori e un poco anche eh ma bisogna scegliere
L'abbiamo scelto che dobbiamo privilegiare l'anima di imprenditori e dobbiamo chiedere agli altri di scegliere che dobbiamo chiedere alla politica di scegliere che tipo di politica fare per lo sviluppo del Paese e allora certo che c'è il problema dell'evasione ma questo è un problema che un Paese civile deve affrontare con l'amministrazione efficiente
Non può essere uno strumento di politica economica o peggio un alibi per non modificare il sistema Italia un paese civile deve essere bene attento all'uso dello strumento fiscale come leva per lo sviluppo
Per la politica economica e industriale per la qualità della crescita dei redditi per l'allocazione del risparmio
Non si fa sviluppo non si può fare sviluppo con un fisco che premia coloro che vivono sulla rendita che penalizza coloro che investono in strutture produttive
Capiamo perché qui è l'altra e il prezzo dell'altra anima che deve emerge
Sull'altra facciata la medaglia sta la ridefinizione dello stato sociale l'equilibrio economico di un Paese non regge con un sistema in cui l'insieme dei protetti è quantitativamente maggiore di quello dei finanziatori
è un equilibrio impossibile
Con un sistema che premia gli addetti dei servizi pubblici rispetto ai cittadini-utenti con un sistema che ridistribuisce debiti io mentale imposte sul futuro dei figli e dei nipoti
Questo modello è saltato e gli interventi del governo Amato di qualche mese fa si sono dimostrati opportuni ma ancora insufficienti
Non solo non è possibile
Ma non è più neppure conveniente distribuire solidarietà tutti in modo differenziato al punto da generare nuove più anche iniquità
Occorre dare solidarietà a chi ne ha effettivamente bisogno garantire che nel caso di bisogno soprattutto quello grave lo Stato sarà pronto a tutelare senza limiti
Non imprenditori non vogliamo smantellare lo Stato sociale
Come troppo a spasso spesso afferma chi per interesse o per insipienza non vuole cambiare nulla vogliamo al contrario liberarlo liberare lo stato sociale da ingiustizie furbizie che lo stanno delegittimando
In primo luogo agli occhi dei più poveri che si sentono defraudati da un assistenzialismo iper burocratico cieco troppo spesso simile ad una lotteria
Noi vogliamo rafforzare lo stato sociale
Non perché pretendiamo di essere considerati buoni
Ma perché siamo consapevoli che nella società della conoscenza
Nella quale il progresso non dipende dalle macchine ma dall'impegno e dall'Inter dell'intelligenza di ciascun cittadino sviluppo e solidarietà si alimentano in una circolarità virtuosa
Fino a ieri infatti si poteva dire che lo sviluppo era la premessa dalla solidarietà quante volte l'ho detto anche io quando ero giovane imprenditore quando svolgevo il mio compito di rappresentanza istituzionale
Precedente nell'organizzazione perché senza accumulazione non è possibile redistribuzione
Ma oggi bisogna dire anche che la solidarietà e premessa dello sviluppo
Perché senza coesione sociale che deriva dalla partecipazione al sistema solidale non è più possibile sviluppo
Ecco perché noi impresse dovremmo interessarci di più della qualità della solidarietà
Perché sarà assunto condizione socio culturale indispensabile per avere una società
Più forte
Più consensuale e quindi più disponibile allo sviluppo cioè le attività produttive
Finché i lavori Imane la fonte fondamentale di reddito le opportunità humaine Tano se c'è il lavoro lavori tributi Ivo retribuito lavoro produttivo è solo in questa logica che si può risolvere il problema delle aree deboli in particolare il Mezzogiorno
Che va affrontato con una un'adeguata combinazione di azioni volte a sviluppo e solidarietà
Il Mezzogiorno può diventare un'occasione di sviluppo per il Paese sapremo mobilitare risorse capacità professionali
Se sapremo fare politica che rafforzi la competitività se sapremo favorire la crescita di un ambiente compatibile con le esigenze della concorrenza del mercato
è chiusa definitivamente giustamente la stagione dell'intervento straordinario
Ma c'è oggi l'esigenza di un nuovo slancio progettuale che impedisca la crescita irreversibile dei divari territoriali e sappia potenziare le forze produttive endogene e attrarre insieme nuovi investimenti industriali e come si fa a fare questo
In modo trasparente in modo aperto non discrezionale quello che tutti diciamo sempre si fa soltanto con l'arma fiscale che quella che può guidare i comportamenti sociali attesi
Incentivando per un verso l'investimento produttivo che aumenti a quel tipo di lavoro retribuito premiando la capitalizzazione di quei risparmi individuale destinato per scelta autonoma
Ah concorre a soddisfare i bisogni futuri di ciascuno di noi nei momenti di maggiore debolezza
La politica dello sviluppo è questo il messaggio che volevamo dargli c'è una forte consapevolezza di Confindustria e dunque anche politica della solidarietà
La crescita dell'investimento produttivo si tramuta in crescita di opportunità e di diritti
E questo l'altra parte già funzionano i sistemi più evoluti dove Circuiti finanziari della solidarietà sono potenti fattori di sviluppo pensiamo ai fondi pensione americani
La ricchezza produttiva diventa la ricchezza della nazione
Ma anche qui qualche domanda
Come è possibile immaginare che la nostra società investa di sviluppo quando il profitto
Cioè la creazione di nuova ricchezza sconta una tassazione quintuplo rispetto alla rendita il cinquecento per cento il cinquecento per cento
Come è possibile immaginare incentivare la ripresa economica se le imposte in Italia per le aziende crescono anziché diminuire come avviene dovunque in Occidente
Come si possono incentivare i cittadini e lavoro produttivo quando più della metà del costo del lavoro non diventa reddito
E perché produrre se conviene di più vivere di rendita
Ecco in questi ultimi mesi sono stati fatti strumenti nuovi di raccolta finanziaria ma resteranno asfittici se non produrranno e non producano gli effetti desiderati se non cambia la politica fiscale politica fiscale politica finanziaria
Sono nel lungo periodo i presupposti di qualsivoglia politica industriale
Nel breve periodo lo dicevamo ieri nell'assemblea interna sono esse stesse la politica industriale
Sono le uniche vere iniziative di politica industriale
Quale risparmiatore verrà incoraggiato sì sa che la sua redditività futura della taglia Giata da un fisco troppo esoso
Chi investirà per lo sviluppo quando può tenere rendimenti più elevati acquistando fasci di titoli di Stato
Avvenimenti presso che non passa
Chi investirà nelle pensioni integrative se queste vengono preventivamente tassate prima ancora di iniziare a fare il proprio mestiere
E come sarà possibile nel futuro
Sostenere la previdenza Inter complicato via quando abbiamo mantenuto la la previdenza obbligatoria
Anche il calcolo del reddito destinato alla previdenza integrativa facendo una scelta di brevissimo periodo per cui oggi incassiamo qualcosa in più e domani pagheremo molto di più di quello che abbiamo in cassa
Queste sono le grandi scelte che mettono in pratica gli indirizzi di politica
Di solidarietà ma canta questo dobbiamo pensare anche al futuro la politica industriale l'occupazione
Vanno costruite su innovazione formazione in internazionalizzazione tre pilastri tutti necessari nessuno sufficiente da solo
Dobbiamo migliorare la qualità tecnologica
Dobbiamo investire in istruzione e formazione professionale e politica di qualità
Il sulla quale l'impresa sta facendo molto ma su cui l'impresa non può essere lasciata sola per quella formazione o non è un problema nostro non sono affari loro sono affari di tutti
E dobbiamo puntare sulla formazione perché dobbiamo sempre ricordarci che la qualità e fatta dall'uomo
Ma accanto
A tecnologia innovazione formazione dobbiamo puntare prepotentemente sulla internazionalizzazione produttiva che fornisca gambe salve per il decollo delle multinazionali tascabili come dicevamo a Venezia nel convegno Dalla Piccola industria che salti il grande patrimonio di imprenditorialità di questo Paese
Non basta più il volontariato pioneristico le scoperte con la valigetta del copia commissione non bastano più
Ma come è possibile non capire che l'impresa europea sarà multinazionale se distribuita sui territori non solo i mercati di sbocco ma anche i capitali investiti e le fabbriche
Cosa fare di più perché i grandi mercati nuovi della Cina dall'Est europeo diventino grandi opportunità per la piccola impresa italiana come è possibile continuare a discutere dopo vent'anni ancora di dove fate la nuova Fiera di Milano
Dopo vent'anni
E allora la dimensione regionale
Dobbiamo prendere atto che diventata quella continentale il mercato interno
è il continente Europa per ciascuno il mercato interno sarà il proprio continente
Ma rispetto al processo della globalizzazione come lo volevamo alcuni anni fa dobbiamo prendere atto questo processo mobilitazione avuto una aggiustamento avremo tra i continenti uno aumento
Della competitività e della nulla timida quindi politiche di mercato interno di ciascun continente politiche di competizione forte tra i continenti
Ed ecco quindi perché non solo Italia ma anche l'Europa deve andare avanti sulla pro la soluzione al problema degli oneri sociali che quello che ci distanzia in gran parte dalla
Dagli altri sistemi continentali che hanno sistemi di autonomia maggiori dei nostri e che quindi diventeranno più competitivi ancora di più se manteniamo
Se togliamo questa autonomia al lavoratore italiano
Ecco perché ci sembra strano da un lato che tanti tanti sì però con uno dei terzi mondi
Dove si può fare dare un po'più di lavoro che oggi non era e poi quando si pensa a impiantare una fabbrica a fare un po'di
Decentramento produttivo per far diventare l'impresa europea tutti si meravigliano ecco dobbiamo cercare tutti i DS un po'più coerenti su questi problemi di tutti i giorni
E se i mestieri si ampliano nascono muoiono molto più velocemente se i giovani hanno una cultura di pluralità di lavori quello tutelato garantito magari part-time quello nel tempo libero oppure quello nelle vacanze
Come è possibile pensare di risolve il problema del mercato del lavoro se non si lavora insieme su doppio sfondo della quantità dello sviluppo ed è la flessibilità delle opportunità
Ecco perché noi insistiamo molto sul problema del mercato del lavoro perché il problema del mercato del lavoro è un problema che accompagna l'incontro reale tra i giovani e la società moderna
L'altro ieri leggevo i dati sui
I documenti ufficiali quindi penso che siano spero che siano giusti sui
Lavoratori che hanno diritto all'assunzione obbligatoria è un problema grande diverso da regione a regione
E mi accorgevo che
Abbiamo cinquanta mila invalidi di lavoro oftalmico o altre persone che hanno handicap handicap molto gravi che sono in cerca di occupazione iscritta alle liste di Collocamento al trenta giugno novantadue
E abbiamo cinquecento mila invalidi civili quanti di questi invalidi civili sono inabili di nome ma sono poco controllate di fatto e quanti posti a quei cinquanta mila che hanno veramente una sicura condizione di handicap
Viene tolto da questa incapacità di organizzare la solidarietà in modo efficace cento io mi rendo perfettamente conto che questa non è mestiere è mio Confindustria se ne rende conto Confindustria Cerchiai ha cercato di dare un contributo con queste considerazioni generali
Perché si sente in questo momento parte attiva di un processo di cambiamento
Ma Confindustria deve poter tornare a essere libera di tornare presto a concentrarsi sui propri problemi sulle proprie priorità sugli interessi e sui le prospettive delle proprie imprese
Ed è per questo che dobbiamo valorizzare il ruolo dell'impresa
Ho
E non si esaurisce all'interno del proprio portafoglio ma che si alimenta e si riverbera dal e nell'in l'ambiente sociale economico in cui opera
Usciamo da da una società in cui abbiamo vinto la lunga battaglia quella perché tutti riconosce esserlo la legittimità della funzione produttiva del modello capitalistico
Non possiamo purtroppo stare seduti sugli allori dobbiamo implementare a crescere la dimensione culturale del ruolo dell'impresa come comunità d'interessi e del ruolo di imprenditori in questa direzione
Non è certo un tema che può affrontare solo Confindustria ma questo sì è un tema politico a cui Confindustria dedicare attenzione sì al proprio interno che all'esterno questa la sosta sfida organizzativa essere insieme positivamente rappresentanza d'impresa ed imprenditori di interessi e di valori
Ed è in questo senso che molte delle trasformazioni in atto nell'ultimo anno sono state attuate
In con questa innovazione che sei a molti saremo chiamati a misurarci e insieme a noi tutte le rappresentanze d'impresa con molte delle quali passi avanti sono stati fatti per definire una strategia e una identità organizzativa comuni
Questa la prospettiva vitale per l'impresa impresa intesa come comunità interessi e richiede a tutti anche le grandi imprese uno sforzo di partecipazione e di unità
Unico
Quanto potranno fare i grandi gruppi dei prossimi anni per contribuire alla costruzione di una identità imprenditoriale nazionale
Per una rinnovata dinamiche dello sviluppo industriale
Se riusciranno a superare antagonismi e personalismi
Io spero tantissimo
E allora
Tutti insieme ma con la chiarezza delle responsabilità ecco guolo fondamentale
Della parità di diritti e dei doveri nell'organizzazione noi dobbiamo affrontare le scelte urgenti le scelte di domani e di dopodomani
Scelte di domani e dopodomani che sono scelte che derivano da lo spiazzamento del debito pubblico che non si risolve solo con buone leggi
Certo necessarie per dare qualità la spesa pubblica né con nuove tasse perché tali sono nuove tasse alcuni provvedimenti che trasferiscono
Le entrate o i problemi e le Autonomie impositive regionali laddove non si riducano le entrate statali
Occorre rilanciare un tasso di sviluppo maggiore che negli altri Paesi perché dobbiamo recuperare questo arretrato
Occorre perciò ridurre fortemente il costo del denaro altrimenti nonostante gli sforzi certamente fondamentali positivi che farà il Governo la Finanziaria novantaquattro questa è una legge e basta
E allora
Noi dobbiamo promuovere produttività di sistema
Dobbiamo utilizzare quest'anno di fluttuazione della lira sui mercati internazionali e di contenimento dell'inflazione per investire al meglio per gli agganciarci all'economie che vanno più veloci
Per fare in modo che i prossimi due anni novantaquattro e novantacinque siano veramente gli anni della ricostruzione di un sistema globalmente produttivo
In caso contrario noi saremo presenti certo come imprese sui mercati internazionali ma in condizioni sempre più differente i spicchi
Per settori per tipologie di prodotti è molto più differenziati ieri ci lamentavamo che l'economia era a due velocità quella industriale che si confrontava con la concorrenza e quella dei servizi protetti
Oggi si sta due Zambon la stessa la stessa struttura dell'industria divisa tra produttori che esportano e quindi riescono a trovare un minimo di recupero di competitività nei fattori che abbiamo messo in moto in questo ultimo anno e coloro che sopravvivono
Al massimo sopravvivono sul mercato domestico
Le previsioni di una ripresa internazionali in autunno a nostro avviso permangono ma nessuno può prevederne l'intensità o escludere slittamenti temporali
E allora
Fu in un quadro generale oggi ancora nostra struttura produttiva sta resistendo sostanzialmente tenendo
Ma solamente con un
Una situazione di sofferenza congiunturale che dobbiamo superare al più presto
Perché i primi mesi del novantatré hanno dato una perdita di produzione stimata intorno al quattro virgola cinque per cento che vuol dire che le aziende che hanno migliorato leggermente la competitività non compensano le aziende che hanno maggiori problemi
Se faccio un discorso ma agronomico ma io mi ricordo di essere un imprenditore riunirò il discorso lo fa con i propri problemi e quinti quanti problemi
Quante preoccupazione
Quante difficoltà per chi si trova nella situazione più difficile in questo momento
E allora la battaglia che stiamo conducendo sul costo del denaro non è la battaglia solo per la nostra sopravvivenza è una grande battaglia per modernizzare il Paese è una grande battaglia contro la band
Io capisco che può sembrare uno slogan ma purtroppo non è più uno slogan Rutilio oggi la situazione economica del Paese è tale per cui gli interessi della rendita agli interessi della produzione lavoro sono oggettivamente differenziati
E bisogna scegliere e bisogna scegliere presto
E allora
Bisogna certo favorire
Che aumenti la competizione il sistema bancario
In perché spinge a ridurre i tassi di il differenziale tra mediazione significa costringe anche le banche a migliorare l'efficienza interna bisogna evitare che problemi di crisi industriale diventino l'occasione del mero veicolo di salvataggio in aziendali e non per una filosofia di integrazione intelligente combinata
Ma responsabile tra banca e industria
Bisogna rendersi conto che la riduzione di fazione oggi sostanzialmente accreditabile sul conto del raffreddamento della crescita del costo del lavoro un primo passo difficile che è stato fatto
Ecco io penso che queste scelte siano le scelte che sono di fronte al Governo all'autorità monetaria nei prossimi mesi
Dicevo prima sviluppo contro vendita un vecchio vecchissimo luogo anche questo forse slogan imprenditoriale ma che oggi è diventata realtà
Perché soltanto una riduzione degli interessi rappresenta una inequivocabile diminuzione del debito pubblico e un aumento delle opportunità di investimenti in questo contesto va inserirsi la trattativa sulle relazioni industriali il problema della rappresentanza e della rappresentatività delle parti
Perché il problema rappresentanza fondamentale
è il fondamento dalla pattuizione contrattuale come possibile negoziare qualcosa sì ogni intesa dovesse essere sottoposta con ferma capitolo per capitolo
Come è possibile costruire credibili relazioni industriali anche in azienda se non si è risolto insieme
Dovrei dire prima abbiamo scelto insieme il problema delle regole della rappresentanza
E allora dobbiamo dire che per quanto riguarda questo aspetto è chiara l'esigenza di contemperare la struttura di rappresentanza diretta dei lavoratori con quella delle associazioni liberamente costituite
Bisogna evitare sia i rischi dell'assemblearismo sia i rischi del neo corporativismo
Il negoziato in corso
è molto complesso investe livelli essa di contrattuali con conseguenze dirette sulla struttura di rappresentanza investe le soglie degli incrementi retributivi negoziabili con ulteriori cadute sui redditi e sui tassi inflazione
Io ho come l'anno scorso ho cercato di non usare in questa occasione una tecnica sindacale di tenermi le idee
Abbiamo cercato di scriverne nella
Necessaria
Modalità tecnica è consentita dal momento e quindi vorremmo farvi riflettere sul fatto che il dibattito su uno due livelli di contrattazione
Che da molti è considerato vetro ottuso comunque secondario è un problema grande un problema reale è un problema del futuro
Non è una nostra fissazione
Ed è un problema che mette alla prova anche la nostra organizzazione perché vedete mantenere due livelli formali soltanto falsamente non sovrapposti
Significherebbe legittimare le burocrazie intermediare
E non sfidare i soggetti negoziali quindi anche le Borgazzi e al nuovo ruolo di coordinare l'azione di ciascuno
Viceversa lì scegliere liberamente come noi proponevamo se privilegiare il contratto aziendale o quello di categoria non solo ci avrebbe Abba avvicinato ai sistemi degli altri paesi industrializzati va be'be'impegnato tutti al massimo grado di autonomia e di responsabilità questo lo dimostrano innumerevoli studi di destra di sinistra di progressisti moderati i vecchi di nuovi
Non c'è un sistema una regola di sistema che è buona per definizione
Però tutti gli studi sul passato dicono
Tutti gli studi sugli altri Paesi dicono che i sistemi altamente centralizzati da un lato e sistemi altamente dei centralizzati dall'altro ottengono comunque risultati migliori dei sistemi misti perché sistemi misti
Intermediano e quindi confondono le responsabilità e questo un problema che noi poniamo al Paese
è un problema
Che peraltro
Si trasferirebbe nomade molto semplici ma per quale motivo dobbiamo negoziare due volte cinquanta lire quando potremo negoziare una volta cento
Tanto seicento e quello che si può dare cento sarà indipendentemente dal fatto che sia il totale di due volte ossia un solo in toto
Per quale motivo l'industria che ha contribuito allo sviluppo economico
Con prezzi mediamente al di sotto dei tassi d'inflazione
Dovrebbe distribuire di fatto la produttività due volte la prima come differenziale tra l'aumento dei prezzi industriali e quello dell'inflazione complessiva la seconda evocando produttività caso per caso nelle fabbriche e quanta gente si deve prendere la produttività la produttività deve andare al capitale che giustamente deve essere Munerato se ci ho visto la produttività deve andare all'imprenditore all'impresa se giustamente gestisce
Il coordinamento dei fattori di produzione voluti ad andare ai lavoratori che certamente d'amore un premio se hanno lavorato bene ma la produttività deve andare anche i cittadini ai consumatori in termini di competitività di prezzi così regge il sistema
E allora questa produttività dobbiamo discuterlo una volta soltanto non possiamo discuterla
Migliaia di volte e poi la fine non si sa chi ha distribuito cosa e allora
Io penso che
Questo è lo stato dà la nostra posizione abbiamo cercato di trasferirlo qui oggi senza voler cambiare minimamente i termini degli impegni che abbiamo assunto col sindacato e col Governo
Precedente non abbiamo individuato il trentuno luglio un punto di equilibrio da parte nostra l'accettazione dei due livelli da parte del sindacato l'accettazione della non sovrapposizione
Vogliamo quel punto di equilibrio sia rispettato
La non sovrapposizione
La non sovrapposizione può essere fatta in vari modi identificata temporalmente
Definita dalla in in in epoca abilitata e dalla diversità della natura delle vocazioni ma deve essere non sovrapposizione reale non soltanto non solo opposizione dichiarata
Però dobbiamo anche renderci conto che dentro quella trattativa ci sono altri problemi vecchi c'è il problema del rapporto tra costo del lavoro privato del costo lavoro pubblico
Che non sono indipendenti tra loro
Perché in realtà c'è ancora spostamento di risorse da lavoro privato alla www
E poi è finita al tempo delle compatibilità presunte derivato il tempo delle compatibilità reali e bisogna rendersi conto che tutti quanti dovremmo avere l'obiettivo di misurare la
Retribuzioni livello contributivo possibile per tutti al tasso di inflazione
Del settore più esposto alla concorrenza che fino a prova contraria e l'industria non perché siamo più bravi ma perché siamo quelli più esposti alla concorrenza
Perché se noi prendiamo come obiettivo i tetti massimi è chiaro che basta il minimo sfondamento la minima incapacità del sistema di funzionare che superiamo il vincolo che ci siamo dati
Accanto a questo l'impresa dovrà sperimentare nuove forme di partecipazione e di cooperazione una partecipazione
Per rilanciare l'impresa motore dello sviluppo produzione produttrice di nuova ricchezza
Una partecipazione però costruita lo dico ai miei colleghi sindacalisti con un insieme di regole che ne disciplinano la complessità e valorizzino i comportamenti dei soggetti
Che operano per un obiettivo comune una partecipazione in cui soggetti siano in grado di assumersi le responsabilità e i danni che i limiti delle decisioni che assumono perché
Mettere in comune le decisioni senza mettere in comune i risultati è una cosa mi dispiace
Che non è partecipazione si chiama in modo diverso e allora sotto questo punto di vista io penso che noi dobbiamo rilanciare questi problemi nella trattativa del costo del lavoro che faremo
Col presidente Ciampi col Ministro Giugni nei prossimi giorni anche perché se è vero che non abbiamo un problema grande disoccupazione industriale quest'anno visto che la disoccupazione
Del novantatré
Sarà minori in termini diminuzione risponde gravemente in minore rispetto a quella del novantadue novantadue nessuno ne parlava ma c'è stato un grado di perdita di occupazione molto più elevata di quella che ci sarà nel novantatré dobbiamo anche dire che nel novantaquattro e novantacinque il problema della
Disoccupazione tendenziale si sa se vogliamo modernizzare l'amministrazione pubblica
E lì non ci saranno
Come di solidarietà che tengono c'è solo un tasso di sviluppo che compensa sul piano del mercato del lavoro opportunità che
Crescono rispetto a posti di lavoro che devono essere superati non ci sono non ci saranno spazi di armi di azioni né consociative né pseudo solidaristico
E allora noi non dobbiamo perdere l'opportunità di quest'anno il contenimento del tasso di inflazione e la decelerazione dalla domanda stanno costringendo al basso nonostante Evelina mento monetario anche i prezzi in lire dei prodotti importati
La maggiore selettività di una domanda debole incentiva un miglioramento dell'offerta nella relazione qualità prezzo
Ma dietro l'angolo delle fazioni portata c'è sempre il problema della pressione inflazionistica
Dei servizi privati e pubblici
Per quelli privati
è indispensabile accrescere il grado di concorrenza
Attraverso la liberalizzazione di licenzio vari spazi di vendita limiti specializzazione superare molti schermi di rendite di posizione per quelli pubblici bisogna interrompere la dinamica dei costi che finiscono per riversarsi sulle tariffe
Municipalizzate Segovia aziende locali di trasporto USL presentano oggi i livelli salariali metri e i tassi di incremento degli stessi più elevati a parità di qualifica dell'intera economia
Le privatizzazioni diventano quindi un vero assetto strutturale di politica economica e di politica industriale non servono solo per far cassa servono per innescare politiche di concorrenza e ristabilire Disciplina dei costi
è necessario quindi che i flussi dalla spesa pubblica
Corrente primaria
Cioè quella del retribuzione pensioni vengano rigidamente contenuti
L'inflazione si fonda su quattro pilastri le attese
Che quelle che ci hanno spiazzato di più negli anni ottanta e che oggi sembra sono state e non devono riemergere sono state sconfitte con la Denisi deindicizzazione delle compagnia la domanda che oggi è contenuta e selettiva i costi Esterni
Che nessuno di noi può riuscire a governare i costi interni che noi dobbiamo riuscire a governare
L'azione di governo in questo campo sarà fondamentale
E sarà verificata nei prossimi mesi al momento dalla presentazione della Finanziaria nonché nei comportamenti nella trattativa sul costo del lavoro pubblico
Ma tutti i costi vanno governati vanno davvero governati quello industriale e quello dei servizi quello del denaro quello dei finanziamenti del debito
E quindi tutti vanno con le regole del mercato spinti verso il contenimento
Dobbiamo fare in modo che questa occasione non venga persa
E quindi dobbiamo
Contenere questo tipo di domanda interna ma dobbiamo rilanciare le infrastrutture
Poiché non ci sono soldi pubblici dobbiamo riscoprire le concessioni di scopo assegnate con procedure trasparenti per mobilizzare lì per mobilità risparmio privato assicurando gestione efficiente rendimento adeguato
Senza appesantire dicevo prima la spesa
E rilanciando le infrastrutture possiamo rilanciare l'attenzione sull'ambiente ambiente un'opportunità un'esigenza per noi cittadini ma è un'opportunità che danno imprenditori forse
Ce ne siamo resi conto anche noi con qualche ritardo ma ormai sono alcuni anni che seguiamo i problemi dell'ambiente con grande attenzione dobbiamo fare tutti degli sforzi però per stabilire parametri certi e praticabili non utopie e poi modalità e porti politiche d'investimento tesa a raggiungere questi parametri
Dobbiamo fare leggi che siano applicabili che si sappia che siamo praticabili dal giorno X dal giorno Y
E che non siano invece leggi dall'oggi al domani che rendono impossibile l'operatività dobbiamo avere
Un rapporto tra industria e ambiente più forte anche perché industria può fare molto interni tecnologia per l'ambiente
E poi dobbiamo di entrare in Europa dobbiamo entrare in Europa più forti
Un obiettivo fondamentale un obiettivo
Fondamentale proprio oggi che ci siamo accorti
Che bisogna guardare all'Europa non più o non solo come un'area di libero scambio o con un sistema di Cambi in equilibrio
Perché poi succede come avvenuto che gli squilibri che l'uno fanno saltare tutto
Ecco ci siamo accorti che dobbiamo sottolinearlo quanto sono stati negative le mancati gli manca di coordinamenti delle politiche economiche
Sulla vita del continente Europa nell'ultimo periodo
E dobbiamo anche stigmatizzare come facciamo lo stigmatizzano i comportamenti adottati da alcuni Paesi europei che pensavano di combattere la recessione internazionale con politiche che rallentassero l'integrazione
Ne stanno pagando ne pagheranno presto pesanti conseguenze
E allora lo dobbiamo investire non solo in Europa più unita in termini di politiche economiche ma anche in una maggiore consistenza economica dello certo parlare di queste popolare in un tema che accorre
Fortissimamente al mio amico Sergio Pininfarina forse significa veramente parlare di futuro
Però è l'obiettivo da raggiungere
Perché una volta sistemati tassi squilibri al debito pubblico allineamenti di cambio
Il reingresso nell'Europa richiede la genere Lizzadro sistemazione di tutti gli altri fattori di compatibilità
Nostri e degli altri
E qui si pone il problema del rientro nello SME
Lo dobbiamo sapere che rientro nello SME conviene a noi quanto conviene agli altri perché ha problemi e vantaggi per noi ha problemi vantaggi per gli altri
Dobbiamo quindi negoziare bene ciò che perdiamo come perdita di extra competitività eccezionale negli scambi con ciò che potremmo guadagnare i stabilizzazione dei fondamentali economici
Ma come è possibile che rientriamo nello SME contrappunti oggi due punti e mezzo in meno di remunerazione dei titoli pubblici e quindi con una instabilità potenziale innescata questa impossibile
Come non si può comprendere che tre punti più di tasso di interesse
Significano cinquanta mila miliardi annui che vanno trasferiti ai possessori di Bot e CCT
Come non ricordarsi che questo valore cinquanta mila miliardi annui e l'equivalente è pari all'ottanta per cento di quanto in quarant'anni lo Stato italiano ha investito per la promozione industriale nel Mezzogiorno dal mille novecentocinquanta al mille novecentonovanta
è come non comprendere che in termini di flusso quei cinquanta mila miliardi fanno la differenza
Perché il rapporto non è in termini tra flusso HP e stock tra fusto afflusso cinquanta mila miliardi fanno la differenza
Fanno la differenza per le aree deboli per il Mezzogiorno per l'innovazione per la promozione esportazioni per l'occupazione
E allora
E allora qui il problema del costo del denaro
Rimane il problema
Che ancora indietro lo abbiamo fatto un patto con i sindacati non è vero che non abbiamo fatto abbia fatto uno dobbiamo farne un altro ma uno lo abbiamo fatto rispetto a quel patto il costo del denaro è arretrato con comportamenti certamente attenti da parte delle autorità competenti ma nostro avviso non è sceso come l'inflazione sarà gli avrebbero consentito
Allora qui sediamo da oggi in poi che Ulisse quei sacrifici toccano tutti oppure sono veramente iniqui
Capisco è questa una frase che forse sta meglio in bocca un sindacalista che a me però queste vero e quando è vero bisogna dirlo e allora dobbiamo
Però domandarci perché questo non capita
E non è che non capita per caso non capita
Perché c'è un problema di cultura oltre che di comportamenti
Esistono analogie non superficiali tra la resistenza che abbiamo incontrato in Italia per frenare la la crescita delle retribuzioni e quella che si incontra oggi per far scendere il livello del costo del denaro quando anni fa iniziamo la battaglia per eliminare le indicizzazioni
Eravamo del tutto isolati il più consideravano questa condotta con una logica espressione del gioco delle parti
I maliziosi dicevano che ha un alibi perché non sapevamo fare molti prodotti come si vogliono tutti si vendessero indipendentemente dal costo sui mercati internazionali o come se un Paese si regge su tre ore due o tre nuovi prodotti
Con il passare del tempo larga parte delle persone si è resa conto de avalli dita di fondo delle nostre conversazioni le famiglie alle prese con i problemi più giorni
I politici
Incastrati nel debito pubblico le aziende lavoratori disillusi
Da situazioni pregresse
E allora
Tutti si sono resi conto che mentre i Paesi industriali avevano contenuto le retribuzioni il problema per noi ai meccanismi di indicizzazione
Ci prendevano tutti per illusi
Quanti politici quanti amministratori quanti altri commi dello Stato economisti sociologi politologi e perfino taluni imprenditori c'hanno ammonito non modificate oltre certi limiti la scala mobile
Poco tempo deve provocare reazioni sociali conflittualità arroccamenti
Se riteneva che in Italia e l'avvocato viso Fissero perennemente di illusione monetaria sì che fosse preferibile aumentare sempre i salari per i due le tensioni sociali salvo poi recuperare le perdite con un altrettanto endogeno fenomeno di aumento dei prezzi
Non sono mancati però in questo periodo coloro che sono usciti da questo coro persino nel mondo del sindacato che ha dimostrato nei fatti più che nelle parole
La comprensione dei rischi cui sarebbe andato incontro l'Italia se non avesse abolito la scala mobile e moderato la progressione nominale dei salari
Oggi a soli dieci mesi dal protocollo del trentuno luglio
Tutti si sono resi conto che questa era l'unica soluzione per perseguire lo sviluppo e salvaguardare il potere di acquisto
La schiera degli scettici si è dissolta al sole come Neve di primavera
Lo dico sapendo che appena ci sarà un piccolo rimbalzo tecnico sull'inflazione
Probabilmente diversi mesi usciva fuori ma purtroppo per loro dovranno di abbassare la cresta successivamente
Perché la politica delle attese si è modificata nel Paese e quindi siamo in grado di governare i tassi d'inflazione se tutti teniamo comportamenti coerenti
è però bisogna che teniamo comportamenti coerenti tutti e quindi qui ripeto
Il problema del costo del denaro
Noi diciamo prima che le imprese soffrono
Ci dicono alcuni non vi sale cauti accontentati
Non lasciatevi tentare d'avventure che potrebbero destabilizzare il Paese
E però vediamo che il costo del denaro diminuisce ma diminuisce meno di quello che potrebbe diminuire
Vediamo però improvvisi rialzi il giorno dopo il giorno dopo qualsiasi evento
Imprevedibile nel modo nella sua e nel tempo della manifestazione ma prevedibili Simo sulla base delle passate esperienze basta una tensione sui cambi di origine esterna
Un momento di crisi politico parlamentare un avviso di garanzia eccellente un drammatico atto di terrorismo
Un banale dissapore tra partiti politici basta un evento qualsiasi grande o piccolo che esso sia
Che in un periodo di incertezza
Si ripetono e venti
Che portano effetti destabilizzanti sul mercato e allora discesa del costo del denaro se ragioniamo in questa logica non si consoliderà mai
Perché se e ha lasciata agli aggiustamenti consentiti negli intervalli di tempo che separano tra tali eventi arriverà sempre un evento che ci obbliga ad una maggiore tra virgolette prudenza occorre cambiare la mentalità i comportamenti
Così cambierà anche la mentalità dei tanti che fanno il loro mestiere dal momento in cui tutelano il risparmio che non ritengono di investire a rischio impianti e sanno perfettamente nel nostro Paese che c'è questa cultura e quindi investono su questa cultura
C'è troppe attività troppe persone
Leggevo l'altro giorno che qualcheduno dice c'è anche troppe troppa criminalità
Che basa la propria attività sui rendimenti elevati delle attività finanziarie
E sarebbe quindi pronta abbandonarle
In questo contesto se non fosse comune Lara Comi chiedono
Se non si formò un'aspettativa concreta di una riduzione dei tassi
Rapida e conosciuta chi detiene i titoli pubblici resisterà ad ogni ribasso sicuro che la volta successiva il giorno dopo avrà avuto un'altra volta ragione
E allora bisogna
Che noi chiediamo le autorità monetari un'azione congiunta risoluta per abbassare il tasso di sconto ridurre gli interessi sui titoli pubblici allungarne le scadenze operando un ancoraggio monete forti accelerando la concorrenza nel mercato del credito
Questo ci consentirà di rilanciare in questo momento di recessione lo sviluppo gli investimenti ci consentirà di avere le condizioni per negoziare il rientro in Europa e quindi per stabilizzare la nostra economia
Limitando i rischi imputi inflattivi esterni che inevitabilmente in termini di ripresa internazionale si manifesteranno anche nella nostra economia
Quando sarà il momento di ridurre il costo del denaro se non oggi
Ragioniamo un attimino al contrario quando sarà il momento
Oggi che la lira fluttua liberamente oggi che un'ulteriore svalutazione dalla nostra moneta improbabile dati i livelli raggiunti e comunque altamente ostacolata dagli altri Paesi che sarebbe di soli ad esserne danneggiati
Visto che abbiamo introdotto nel nostro paese la spirale inflazionistica e aver abbiamo che equilibrato per necessità livelli di competitività di prezzo
Quanto vale il rischio molto eventuale di arrivare a quota mille sul marco per motivi economici dopo che ci siamo arrivati per motivi politici
Che senso ha fare i provvedimenti per l'occupazione che finalizza non risorse pubbliche scarse
Per proteggere qualche migliaio di posti lavoro di lavoratori protetti e non capire che se non si vota subito il costo del denaro al tasso vero si alimenta inevitabilmente l'effetto disoccupazione
Io ho concluso che è stata lunga avevamo molti problemi abbiamo lavorato in team nel comitato di presidenza abbiamo cercato di essere concisi ma dovevamo dire tutto quello che abbiamo di di mi impegno la prossima volta al Rip restituirli quel quarto d'ora in più che mi sono preso questa volta spero di poter mantenere questo impegno noi stiamo signore e signori autorità e amici
In un anno di forti tensioni ma abbiamo fatto delle cose importanti il trentuno luglio di cui usando le parole del Presidente del Consiglio dette pubblicamente e quindi come tale non mi sono ordito l'onore di di assumerne
L'uso portiamo l'orgoglio per avere il evitato il peggio per il nostro Paese per le nostre imprese orgogli ovviamente da dividere con i sindacati dei lavoratori
L'inflazione dal sei per cento di inizio novantadue ridotta al quarto al quattro per cento di questo mese pur in presenza della svalutazione consistente il tasso di sconto che aveva toccato il quindici per cento è sceso di quattro punti e mezzo
Il recupero di competitività conseguente ha consentito di frenare di fatto nel novantatré la caduta dell'occupazione
Abbiamo dimostrato agli sci agli scettici agli increduli che è possibile governare l'economia non noi ma il sistema paese l'ha dimostrato se si assumono comportamenti coerenti
è questo il primo accordo
In cui non ci sono stati vittime terzi pagato in questo Paese in cui non è stato scaricato su altri
è un accordo quello del trentuno luglio da cui hanno tratto vantaggio all'impresa che hanno recuperato margini di competitività usati là dove potevano esportare ne hanno tratto vantaggi lavoratori
Che con la minor inflazione possono avvicinarsi aggiunge vedremo a fine anno
Il livello di l'obiettivo del mantenimento del salario reale
E hanno consentito di ridurre il rischio di riduzione dell'occupazione quindi lavorando a contrariis hanno aumentato l'occupazione
Ne ha tratto vantaggio lo Stato che non ha pagato prezzi
Per cercare la pace sociale e ha potuto anche pagare già qualche minore tasso di interesse
Ma questo accordo non ha risolto tutti i problemi del Paese
C'è ha dimostrato che c'è spazio in Italia per politiche attive e allora dobbiamo fare uno sforzo
Fare buon uso per raggiungere in tempi brevi
Quegli obiettivi che stiamo tutti quanti dichiarando la riduzione dei tre punti di interesse reale che ancora ci distanze no alla Germania dovuti e mezzo se vediamo l'ultima asta
Una un accordo completo sulla struttura del salario e delle rappresentanze
Tassi di interesse fortemente ribassati accordo sul salario e una vera finanziario dei novantaquattro
è inutile facciamo gli elenchi
Delle cose che tutti quanti noi imprenditori nel nostro settore nella nostra fabbrica vorremmo queste sono gli impegni del Paese questi sono gli interessi anche delle imprese e dei lavoratori questo è la volontà che noi dichiariamo oggi di voler proseguire perseguire nei prossimi mesi grazie
Grazie
Grazie a sposare usare nato
Scusate un attimo scusate un attimo scusate un attimo grazie scusate un attimo io ho bisogno ancora di un minuto ve l'avevo detto prima
E poi do la parola al ministro Savona
E sapete con quanta soddisfazione gliela do
Oddio perché siamo stati insieme radio facevo il giovane imprenditore e lui stava qui seduto ad alta a questo a questo tavolo ad altro titolo vi chiedo un minuto ridotte sia perché io cerco come tutti quanti voi di ragionare di allora
Mentre scrivevo questa relazione
Mi sono domandato ma che cosa dico l'anno prossimo
Che cosa dico il ventisette maggio del mille novecentonovantaquattro tra un anno all'assemblea di Confindustria
Facciamo il caso che ciascuno ha fatto il proprio vestito avevo vera è che il Paese sia cambiato davvero
Facciamo il caso che i tassi d'interesse
Scomparso da ultimo un sta lì sono no visto facce nuove strade Ripa sia sono vicini a quelli degli altri Paesi europei
Diaz di e gli altri Paesi europei
Facciamo il caso che l'accordo sulla struttura del salario regolato in modo efficace le relazioni industriali
Che la legge finanziaria novantaquattro è stata rigorosa e ha condotto a una riduzione sostanziale del disavanzo novantaquattro
Che il nuovo sistema istituzionali sia stato fatto che le elezioni siano state fatte che ci sia la normalità che si è ridotta questa esasperata conflittualità sociopolitica
Che è inevitabile ma da cui dobbiamo uscire per non cadere nell'esasperazione paranoia facciamo il caso che ci sia quello che tutti diciamo di volere un mercato regolato e più trasparente ove gli scandali delle tangenti siano l'eccezione
Ecco il Paese ha fatto un passo avanti si è riavvicinato all'Europa
A questo punto mi sono chiesto il ventisette maggio del novantaquattro ma tutto ciò è sufficiente
Molte famiglie almanacco ha problemi di occupazione industria produttiva l'ancora problemi di investimento il Paese avrà problemi di infrastrutture basse il debito pubblico vincolerà ancora la nostra partecipazione all'Unione monetaria europea
E allora io vi voglio lasciare questo interrogativo a cui non ho la risposta
Che lascia la vostra riflessione
E non ci dai dubbio quel giorno o di rammarico chiami potevamo usare di più che potevamo fare qualcosa di più tutti quanti nell'estate del mille novecentonovantatré
Proprio perché abbiamo fatto avremmo fatto è sperabile che abbiamo fatto tante cose
Tante cose che fino a due anni fa sembravano impossibili non ci verrà questo rammarico non staremo in carreggiata ma talmente indietro rispetto ad altri che per avvicinarci avremo tanta fatica da fare
Con la normalità che è tanto bella per chi fa il mestiere di imprenditore per qualsiasi cittadino e allora mi chiedevo ma le imprese sarebbero state pronte sarebbero pronte a fare qualcosa di più sugli investimenti straordinariamente
A fare qualcosa di più laddove possibile ovviamente sull'occupazione
Superando quella naturale indisponibilità
A discutere a contrattare di queste cose
Queste variabili per queste variabili sono e devono rimanere all'interno delle regole del mercato a regime nell'autonomia
Imprenditoriale e i sindacati i lavoratori sarebbero stati pronti a firmare
A scambiare
Incrementi retributivi con nuove opportunità di lavoro e i risparmiatori avrebbero accettato di scambiare stabilità e sicurezza dei propri risparmi con qualche warrant delle aziende privatizzate
E il governo e l'otto vita monetaria avrebbe avuto il coraggio di fare politiche fiscali incentivanti con uno sviluppo visto che quel giorno lì posso dire più che abbassare ancora i tassi di interesse
E allora mi sono domandato ma non sarebbe stato
Quell'estate del mille novecentonovantatré un momento veramente irripetibile
Per un grande telo patto di solidarietà da parte di tutti
Chi può dare risposte a questa domanda
Forse le cinquecento Michel i cinquecento mila occupati in più che politiche di questo tipo darebbero in un biennio loro forse risponderebbero di sì capisco che è una sfida capisco che forse un'utopia
O forse è un'occasione magica un'occasione magia che potrebbe passare nei prossimi mesi via dalle nostre mani
Vi vorrei far riflettere facciamo presto bene tutte le cose che dobbiamo fare noi faremo quelle ci siamo impegnati a fare
Ma pensiamo anche al giorno dopo pensiamo sposiamo recuperare coi quello che abbiamo perso nel passato pensiamo se possibile un grande straordinario nuovo contratto sociale grazie
Grazie grazie grazie
Grazie
Grazie
Resteremo con buoni
Popolare
Grazie seria popolari
Grazie grazie grazie mille certo fare soltanto cerco di fare soltanto con dignità all'incarico che mi avete affidato e spero che i consuntivi alla fine saranno consultivi che confermeranno l'applauso con le quali avete voluto ringraziare non me ma il comitato di presidenza e l'organizzazione confindustriale per quello che ha fatto quest'anno in questo senso io ricordo e questo senso li ho accettati sono rimasti piede altrimenti non sarei seduto subito e prego il ministro Savona oggi di
In questo momento di riprendere la parola nella Assemblea di Confindustria come ministro dell'industria grazie
Signor presidente autorità cari amici
E con una certa emozione che torna in questo Vittorio in veste di ministro
Emozione che volge a tristezza nel non vedere tra noi Guido Carli con cui ho diviso in anni ben più difficili di questi non dimentichiamolo responsabilità di rilievo in questa organizzazione
Non intendo affliggervi con un discorso di pure intenzioni
Sono certo che voi non l'attendente
Ben sapete che io conosco i vostri problemi da imprenditori
Come so bene che voi conoscete i miei da ministro
Non sono necessarie tra noi molte parole
Né credo di aver necessità di sollecitare da voi attestati di fiducia
E si possono già agli atti dei miei comportamenti o non credo che un'esperienza di governo Possa cambiarlo
Desidero quindi limitarmi ad esporvi gli obiettivi che ispirano la mia azione personale da ministro
E aspetto ben più importante l'azione del governo
Le mie idee restano quelle espresse quando ero con voi nello Statuto dell'impresa nell'operazione di sviluppo e nel Progetto Scuola e formazione
I risultati del mio impegno scientifico presso la LUISS mi hanno indotto a perfezionare quelle idee
Ma tali S resta l'Italia ha bisogno di stabilire condizioni di maggiore apertura della propria economia alla concorrenza interno e internazionale
Di ridurre la spesa pubblica e l'indebitamento statale di ammodernare la preparazione culturale di base e di rafforzare la formazione professionale dei giovani
Parlare oggi di queste cose appare del tutto ovvio di un'ovvietà tuttavia che ancora c'è la il rifiuto dei contenuti di quei documenti da parte dei destinatari del messaggio
La corruzione e figlia di quel rifiuto gli anni settanta e ottanta sono stati sprecati inseguendo l'illusione di poter difendere i meccanismi leciti o illeciti del privi di ogni del privilegio
E il mito di una socialità da perseguire a tutti i costi senza tenere quindi conto dei Finco lì delle risorse
La mia vuole essere una critica a quel tipo di stato sociale che ha prodotto l'illusione del benessere facile per tutti
Il rispetto del vincolo di solidarietà che leghi i cittadini e base indispensabile della convivenza civile
Oggi lo stato sociale che è stato realizzato non solo non crea quel benessere Kenney ispirò la sua identifica idee edificazione
Ma aggrava la disoccupazione sottraendo risorse al mondo produttivo e licenziando parte di coloro che aveva assunto senza criteri di economicità
Esistono immense esigenze di funzionamento dello stato sociale
Ed allora perché non proporre che i beneficiari della cassa integrazione indicano come già avviene in altri Paesi
Il tipo di attività che si sono disponibile a svolgere al servizio della collettività durante il periodo della loro sospensione da lavoro
Grazie proprio in questa sede presso il Centro studi è stato individuato con l'aiuto di Enzo Grilli gli anche regali che le ragioni di scambio sono la variabile centrale dello sviluppo economico italiano
Voi la chiamate competitività il termine pure impreciso mi sta bene ugualmente
Ma chi garantisce l'evolversi favorevole delle componenti della competitività i dati parlano chiaro la produttività scaturisce dal morso della concorrenza e dallo stesso morso deriva pure il calmieramento dell'inflazione
La crisi della lira del settembre scorso e il basso saggio di sviluppo reale nascono interamente dai settori dell'economia non esposti alla concorrenza interna e internazionale
Tentare di risolvere il problema dello sviluppo senza inflazione con altri strumenti quali strette monetarie fiscali vincoli e assistenza che innalzano i costi in generale e in particolare quello del danaro
Colloca la sua soluzione entro una logica di perenne emergenza e quindi lo fa incancrenire
Ho letto che nel recente incontro della Confindustria Venezia l'avvocato senatore Agnelli ha fatto riferimento ai risultati di queste mie ricerche e li ha posti alla base del problema da risolvere
La relazione di Abete a questa Assemblea è tornata più volte e con incisività su questo punto
Il problema insisto e quello della competitività ed è solo per questo motivo che ho ricordato i tre documenti confindustriali
Nei recenti incontri alla Camera e al Senato ho presentato le linee programmatiche del mio impegno ministeriale ed esse si ispirano ai criteri sopra indicati
Il documento è stato reso pubblico e sarebbe noioso che rilegge si ventun punti in cui tali linee si articolano
La loro soluzione consentirà di migliorare la produttività e la competitività dell'economia italiana in particolare dell'industria
Fortemente condizionata dall'elevato costo del danaro e dell'Energia
Dalle disfunzioni di gran parte dei servizi di corredo alla produzione
Dalle carenze generale di sostegno all'innovazione tecnologica e all'esportazione
Per risolvere tutto ciò occorrerebbe una bacchetta magica che nessuno possiede
La situazione del Paese non consente oggi una soluzione immediata di questi problemi ma opererò per quanto in mio potere affinché essi almeno si attenuino e sia fino a buon esito
Può interessarvi conoscere chiodato immediate istruzioni agli uffici affinché ogni parere rilasciato dal Ministero sui provvedimenti legislativi
Ogni iniziativa appresa ed ogni pratica evasa siano sottoposti alla seguente verifica contribuisce a ridurre o ad accrescere l'aria di rendita
Stimola l'innovazione tecnologica
Distingue le funzioni produttive dalle funzioni sociali
Se la risposta è positiva per tutte e tre quesiti il parere non può che essere favorevole
Dico ciò per ricordare una caratteristica inevitabile della politica industriale che sono chiamato a realizzare essa non potrà fare ricorso a maggiori spese
Mi riterrò fortunato se resteranno al valore nominale quelle del passato
Ma sarà improntata su una linea di maggiore efficienza degli strumenti a disposizione
E da decisioni amministrative e legislative ispirate ai criteri di maggiore competizione di libertà nella formazione dei prezzi di riduzione delle procedure burocratiche e di riordino della pressione fiscale
Migliore informazione sulla realtà delle cose e sugli obiettivi possibili nel quadro della scelta europea che considero irrinunciabile
Parte essenziale di questa che io ho definito politica degli assetti istituzionali e non delle spese sono le privatizzazioni
Nel dibattito parlamentare è stato osservato che le scelte in proposito richiedono tre fasi
Il se il come e quando per il se il governo ha impiegato una settimana per decidere beneficiando della svolta del lavoro svolto dal precedente esecutivo
E così Comit Credit spetta Agip in ENEL verranno cedute al mercato
Per il come siamo in dirittura d'arrivo e presto il governo annuncerà il metodo di collocamento
è naturale che questo metodo coinvolga le decisioni sul quando non foss'altro perché i ritmi di assorbimento del mercato sono anche scandita dalla domanda di titoli oltre che influenzati dal prezzo
Il quando è problema senza dubbio Complesso ma le scelte sono state fatte e la sfida insieme tecnica e politica resta ora quella di sconfiggere il tempo
Qualcuno potrebbe ritenere che questo governo sia preso da furore privatistico
Ma sarebbe pura polemica come la decisione radicale francese di queste ore si incarica di smentire
Non siamo mossi da ideologia e se mai lo fossimo saremo indotti almeno lo sarei io a tributare un omaggio al ruolo storico importante svolto dalle partecipazioni statali nella costruzione dell'Italia moderna e nella catarsi degli errori commessi dal capitalismo privato
Ma il momento attraversato dall'Italia all'interno e nel processo di integrazione europea internazionale suggerisce quasi impone il cambiamento di forma non di sostanza della proprietà pubblica accogliendo una felice espressione del Presidente Ciampi occorre passare dal pubblico al pubblico
Quel pubblico che operando tutti i giorni nelle Borse valori Votta il successo o l'insuccesso di un'azienda e che mi
Di sicurezza sociale ed è perciò più di tutti interessato alla buona gestione e al buon andamento dell'impresa
Nel passaggio da una gestione pubblica una privatistica di imprese così importanti come quelle che ci accingiamo accedere al mercato
E indispensabile individuare un nocciolo duro che garantisca la governabilità dell'impresa
A tal fine mi attendo che gli imprenditori italiani soprattutto quelli medi e piccoli mostrino quel guizzo dive di vitalità e quell'amore al rischio più visto brillare nelle loro scelte in tempi ancor più difficili degli attuali
Negli anni settanta era in forse il sistema oggi no si rischia meno e se gli uomini fieri più conosciute in quegli anni non si sentono più in grado di raccogliere la sfida lascino ai giovani le redini dell'impresa
Affinché questi possano cimentarsi in un ruolo indispensabile quello dell'imprenditore per lo sviluppo democratico e civile del Paese
è giunto il momento di pilotare il sistema nelle mani dei giovani mettendo a loro disposizione la nostra esperienza lasciando sempre più ad essi la responsabilità delle scelte
Per questo motivo occorre riprendere con energia l'attuazione del programma di riordino degli studi e della formazione professionale investendo nell'unico capitale la cui obsolescenza non è inevitabile quello umano
La società e il mondo della produzione si costruiscono e si distruggono nella scuola e noi abbiamo permesso che essi venissero distrutti da cattivi maestri e da culture illusorie e fallaci
Sono compiti che richiedono decenni ma un decennio produttivo inizia con un primo giorno che abbia tali caratteristiche e che le mantenga nel tempo oppure il tempo va sprecata
Perciò rinnovo il mio invito al presidente ha dette e all'amico lombardi affinché insieme si trovi una soluzione in comune
Per offrire alle centinaia di giovani con brillanti corsi di studio
O dotati di particolare creatività
La possibilità di un inserimento nel mondo del lavoro che riapra le loro speranze e la loro fiducia nella capacità del nostro sistema democratico di risolvono i problemi di base della convivenza civile civile
Sarà solo un segnale un simbolo
In quanto la disoccupazione richiede ben altre condizioni la lotta alla disoccupazione richiede ben altre condizioni
Ma sarebbe già in direzione diversa da quella che i giovani oggi ricevono
Una volta chiarito che il Governo assegna alle privatizzazioni all'istruzione scolastica e alla formazione nelle aziende
Il compito di perseguire l'obiettivo prioritario della ricomposizione dell'economia a favore dei settori competitivi e più comprensibile l'opera che il Governo va svolgendo di riequilibrio del bilancio
Che si prefigge l'obiettivo della stabilità finanziaria del Paese
Questa seconda azione è sottoposta a vincoli politici ben più pesanti della prima e presenta alcuni passaggi difficili talvolta obbligati
Mi riferisco alla crescente pressione tributaria
Al ricorso a provvedimenti che poco si adattano alla logica del mercato ai tagli di spese che colpiscono chi potrebbe attendersi di non esserlo anche un medico può sbagliare ma un errore non deve mai commettere quello d'essere pietoso
Il Paese non può rinunciare la stabilità monetaria per nostra fortuna e anche per capacità e prestigio del Governo i mercati finanziari procedono in modo favorevole
Qualche ulteriore spiraglio si apre sul costo del danaro nella direzione auspicata dal vostro presidente e mi attendo che il governatore Fazio di cui conosco fermezza e saggezza
Non mancherà di esercitare ogni azione per accorciare i tempi della prudenza
Le trattative sul costo del lavoro si sono aperte con buoni auspici
Se terremo in seria considerazione che gli interlocutori rappresentano una larga massa di imprenditori e di lavoratori
Che sono ben coscienti di avere nelle loro mani e nelle loro menti non solo le sorti delle loro famiglie ma anche quelle del paese sono certo che sapremo insieme ricercare e trovare la soluzione migliore
E lungi da me il desiderio di tracciare di un quadro roseo del nostro futuro
Anche perché conosco le condizioni difficilissime nelle quali in questo momento siete costretti ad operare la strada che dobbiamo percorrere insieme lunga difficile irta di ostacoli ma non fuori della portata delle nostre forse è meglio dire delle Foster capacità di una cosa solo sono certo che camminerò al vostro fianco e non mancherò di fare tutto quello che mi sarà consentito per garantire all'industria del nostro Paese condizioni economiche sociali che mi assicurano il rilancio
Convinto come sono che un'industria efficiente e competitiva e presupposto indispensabile del nostro futuro in Europa
Signor presidente autorità cari amici il destino che si manifesta sempre con un pizzico di ironia
Mi condanna a dimostrare una coerenza tra le mie sollecitazioni rivolte ai governi da economista e la mia azione da ministro
Nel far ciò terrò gli occhi bene aperti tuttavia come suol dirsi Quattrocchi vedono meglio di due
Ed è perciò che nella soluzione di ciascun problema ho bisogno che mi che si presti a te anche i vostri certo che produrrete uno sforzo per individuare l'interesse generale
Sul mio tavolo ho tanti codici essendo molte le mie competenze Guarino
Il Consiglio
Tra essi ne ho uno minuscolo il Codice della vita italiana pubblicata nel mille novecentoventuno da Giuseppe Prezzolini
Che all'articolo quindici afferma il fesso si interessa alla produzione della ricchezza il furbo soprattutto a quello della distribuzione
è questo un modo graffiante per rispondere il dilemma del Paese
Dobbiamo ricercare protezione o chiedere a gran voce competizione non intendo chiudere questo mio intervento con una sentenza così aspra ricorrerò invece a una nota di saggezza e di speranza dello stesso Prezzolini che si ricollega al ruolo già ricordato dell'educazione e della formazione del cittadino
Cito testualmente chi ha un ideale di patria di paragona la realtà e non può fare a meno di trovarla inferiore
Onde il suo sport il suo sforzo perché la luce di quell'ideale che tormento il miglioramento passi negli altri
Per cui la mia insistenza sui giornali ma non vi passa che attraverso lotte chi si contenta delle cose come stanno non ha bisogno di urtare alcuno e può distendersi nelle Lori i dolci educatori si sa non sono i migliori
Ben sapete chi sono sapete anche quindi che mi impegnerò perché i valori in cui credo trovino concreta affermazione e si trasferiscano nei giovani
Nel far ciò tutto potrete dire di me non certamente che sarò stato un dolce educatore grazie per l'attenzione e buona fortuna
Graziano al corretto ministro Savona e lo chiamò il professor Savona mi stavo ricordando di quando ha ragione debbo dire che lui ha ha contribuito a dimostrare che la sinergia serve nella vita perché la mia lunghezza è stata accompagnata dalla sua concisione e quindi la sintesi passi che siamo in grado di chiudere dodici avendo anche l'opportunità che avremmo colto anche siamo andati oltre dodici e avere la disponibilità del Presidente del Consiglio di dieci due cose e lo dico io do la parola con una grande grande
Autorità presidente signori e signore poche parole
Un saluto non di occasione non convenzionale un saluto Breve brevissimo
L'intraprendere
L'essere imprenditore
Significa dedicarsi ad un'attività di produzione con piena autonomia con responsabilità personale
Senza iniziativa imprenditoriale un'economia non progredisce
Non esiste
Capitale e lavoro restano il tipizzati
Intraprendere un'attività di produzione significa saper combinare capitale e lavoro
Significa assumere rischi
Significa mirare con determinazione al successo dell'iniziativa intrapresa
Operare con piena autonomia con responsabilità personale richiede di essere liberi da vincoli impropri
I lacci e lacciuoli più volte lamentati in queste vostre assemblee
Ma mentre combatteva alte giustamente per essere liberati da eccessivi vincoli amministrativi
Si stava formando un viluppo di lacci e lacciuoli ben più impropri di quelli amministrativi
Perché occulti perché dannose alla collettività
Perché lesivi della legge delle logiche di mercato della dignità dell'imprenditore
Questa pagina oscura è venuto alla luce
Gli accertamenti procedano debbono procedere
Al di là dei loro risultati
Ciò deve provocare nella comunità degli imprenditori non scoramento ma senso di liberazione
Fiducia rinnovata nella propria professione
Impegno a dedicare visti con tutte le proprie forze
Assumendo iniziative nuove
Nuovi rischi
Combinando in modo più ampio ed efficiente capitale e lavoro
Mirando a nuovi traguardi
Sapendo che non perde era successo se non verrà rispetto dei valori fondamentali della persona
Dei valori della professione del
Il mio augurio perché l'assemblea di oggi sia l'Assemblea dalla quale gli industriali italiani
Impegna no nel loro intimo e collettivamente a operare non solo per uscire dalla recessione
Non solo per rendere più moderni Ilo rimpianti i loro prodotti
Appare essere parte attiva con i propri comportamenti individuali
Nelle relazioni con la realtà Esterna amministrative politica
Del rinnovamento a cui il Paese anela del rinnovamento che già ha avuto in
ESE ha bisogno della certezza del vostro impegno di imprenditori
Quell'impegno voi lo dovete al Paese
E anche all'impegno la fiducia che il governo ha nell'industria italiana nella sua vitalità nella sua volontà di affermazione grazie
Non abbiamo già dichiarato prima quindi adesso dobbiamo andare a lavorare e per i componenti di giunta è convocata la Giunta nella sala al primo piano buona giornata