Quale futuro per questa Europa?

Una sera allora benvenuti a questo convegno
Promosso dal Centro nazionale di studi politici e iniziative culturali Cesi in collaborazione con l'Istituto Affari internazionali e con la rivista di studi politici internazionali
A osservare questa platea in questa bellissima sala di palazzo San Macuto
Si direbbe che il partito di maggioranza relativa sia composto da dalla diplomazia dagli ambasciatori
Italiani e stranieri che ringraziamo
La loro presenza
Ovviamente il tema che conoscete e che si dibatte di grande interesse anche per l'impostazione che ne dà il Cesi
Centro convintamente europeista ma anche
Fortemente critico sulla situazione presente di qui il convegno
Sul ruolo dell'Italia
Il servizio che l'Unione europea non superi Manzi Proietti anche nel futuro la crisi presente
Non si rassegna le impossibilità ritornare ad essere un luogo rinnovato slancio e direi di ritrovata popolarità presso le Nazioni che compongono l'Unione
Prima di entrare nel vivo del dibattito con la relazione gli approfondimenti direi pubblici che è doveroso dare la parola al Presidente del Cesi
Professore Franco Dalmazia per un saluto l'inizio lavori prego professore
Saluto con gratitudine il pubblico delle personalità presenti soprattutto i membri del Corpo diplomatico che hanno accolto l'invito del nostro centro nello spirito che lo caratterizza
Creare delle occasioni di dialogo fra tutti quelli italiani
Che sentono il bisogno di porsi e non al di fuori delle parti non al di sopra delle parti ma al di là delle parti
Creare delle occasioni di dialogo fra quelli italiani e quelli europei operatori politici studiosi tecnici o teorici
Che si sentano responsabili delle condizioni dell'Italia di fronte agli italiani e di fronte all'Europa ma anche delle condizioni dell'Europa di fronte agli europei e di fronte al mondo
è venuto il momento di creare momenti di incontro fra coloro che sentono queste responsabilità e accettano pertanto di dialogare con scienza e coscienza
Avendo
Almeno in questi incontri la propria scienza e la propria coscienza come unici referenti
Questo convegno nasce dalla collaborazione tra il centro di studi politici
E due prestigiose istituzioni
Con l'Istituto Affari internazionali nella persona del direttore Ettore Greco
E la rivista di studi politici internazionali nella persona della direttrice Mariagrazia meriti ogni per la loro consolidata esperienza nell'analisi di problematiche internazionali
Gli organizzatori del convegno si sono rivolti inoltre due personalità come l'onorevole Roberta Angelilli e l'onorevole Pier Ferdinando Casini
Per la loro esperienza i ruoli istituzionali super partes
Rispettivamente per la loro
Come già vicepresidente del Parlamento europeo e come Presidente della Commissione esteri del Senato
Purtroppo l'onorevole Casini che non ha potuto per questo convegno essere tra noi per un improvviso inderogabili impegno istituzionale
Il Cesi ha ottenuto anche la partecipazione di un diplomatico l'ambasciatore Pietro Calamia
E di un economista il professor Francesco Carlucci la competenza dei quali ha cliché la pluralità e la varietà delle vedute
Con il pensiero di questi illustri esperte ci confronteremo noi del centro studi politici
Il Presidente onorario professor Gaetano Rasi il membro del consiglio direttivo ambasciatore Giulio Terzi dica Santagata ed io che vi saluto
Il tema di oggi che forse drammatico perché di fronte agli eventi epocali che agitano la scena internazionale con epicentro larga che vada al meglio urgente al Mediterraneo
Troviamo un'Italia divisa al suo interno è considerata a torto o a ragione isolate in Europa e non solo ed un'Europa altrettanto divisa al suo interno
E a sua volta considerata a torto o a ragione
Isolata e comunque prima del Belgio che lei dovrebbe competere nel complesso degli scacchieri internazionali
Per una situazione di tale gravità ci interroghiamo sul futuro di questa Europa
Cedo ora la parola per la direzione del convegno al mondo relatore Mauro Mazza che ringrazio per aver accettato di mettere la sosta disposizione
La sua esperienza di giornalista di scrittore e di direttore di telegiornale vale a dire di uno degli strumenti e mediatici determinanti
Per la formazione l'orientamento dell'opinione pubblica di un Paese grazie professore grazie
Abbiamo visto quindi il programma dei nostri lavori un programma denso interessante fatto di approfondimenti sui temi nella politica estera della sicurezza
Dell'economia dell'euro zona della possibile evoluzione politica dell'Unione
Il rischio incombente della così detta Backstreet la realtà è la prospettiva della moneta unica rapporto tra identità europea identità singole nazionale
Per mio conto come tutti noi che siamo qui da verso sono molto interessato ad ascoltare questi ed altri approfondimenti che seguiranno le principali relazioni
Mi limito come deve fare
Un bravo coordinatore o moderatore a brevissime considerazioni personali sulle tematiche che il mio mestiere e i miei interessi mi hanno portato ad approfondire maggiormente
E cioè sull'identità della vecchia Europa oggi profondamente in crisi
Una tesi che mi spinge a dire che soltanto in una possibile rinnovata autocoscienza dissi da parte dell'Europa sarà forse possibile trovare una via di salvezza
L'Europa oggi soffre di una confusa identità resa ancora più grave è una sorta di colonizzazione inversa che è in atto ormai da anni
è vero che taluni con molti leggono questo fenomeno epocale
Che ho chiamato appunto colonizzazione inversa
Come una sorta di nemesi storico-culturale insomma per dirla in termini più più facili più immediati più diretti
L'Europa sarebbe giustamente pagando oggi le compio accumulate colosso colonizzazione del diciannovesimo ed inizio ventesimo secolo
Ma è risultato evidente che questo fenomeno produce è comunque un diffuso disorientamento anche al netto dell'incombente troppo presente minaccia terroristica
La società liquida nella versione europea sta diventando Società liquidata
Che si diluisce si scioglie in migliaia di micro vene di tensioni contrapposte
Così come per echeggiare Giovanni Sartori
La Società aperta appare sempre più una Società smembrata impavido ordina un relativismo assoluto sono parole dell'illustre politologo che distrugge la nozione stessa di valore
Sì è tutto vale
Nulla vale
E quelli che sono o che sembrano essere indiscutibilmente i pilastri
L'Europa presente una super burocrazia comunitaria e uno presente egemone conformismo ideologico post-ideologico
Nella incontrastata egemonia rischiano soltanto di aggravare la crisi di Rita identitario del vecchio continente
A me pare che si siano rifiutate non soltanto le radici
Per la nostra storia e civiltà e cultura
Dibattito esito che conosciamo di non molti anni fa
Ma è come se l'Europa questa Europa sia incapace di dare disse una rappresentazione
Una narrazione per usare un termine oggi molto in voga che susciti consenso adesione emotiva per e culturale
Dei cittadini che la abitano ma non riescono a viverla perché non vi si riconoscono
E poi lasciatemi dire un'altra cosa
Dire cioè della timidezza quasi la vergogna di quel che resta della nostra identità europea
Assistiamo a un vero paradosso identitario una situazione sconcertante perché si ammette si incoraggia per gli stranieri
Viene rifiutato agli Europei da un lato
Si concede di richiamarsi liberamente apertamente pienamente alle proprie tradizioni dall'altro si impone di allentare quanto più possibile
Il riferimento alla propria tradizione di decidere le radici
Niente più Natale Pasqua al massimo feste d'inverno per feste di primavera
Papa Benedetto il Papa che un certo punto ha gettato la spugna per usare un termine della boxe un giorno forse sapremo davvero perché lo ha fatto
Chiedeva quasi implorava l'Europa di accettare se stessa per poter sopravvivere
La multiculturalità diceva Ratzinger e talvolta abbandonare il legamento di ciò che le proprie
Ma la multiculturalità giungeva non può sussistere senza basi comuni senza punti di orientamento offerti dai valori propri
Eppure l'Europa resta comunque nostro orizzonte e sarà comunque il nostro futuro
è probabile che anche a molte delle critiche radicali non nascano da un rifiuto definitivo ma da una delusione da una speranza tradita
Dalla difficoltà di riconoscere nella vita di ogni giorno
Non solo il sovra appesi la fatica il di più ma anche i benefici di questo nostro essere parte di una comunità anche sovranazionale che indirizza i controlli e condizioni le scelte dei governi nazionali e quindi le vite di ciascuno di noi
Del resto vale per il nostro dice sull'Europa presente su questa Europa appunto come dice il nostro convegno perché diceva Pascal sul tempo atmosferico sullo scorrere delle stagioni
Non c'è bisogno diceva di guardare dalla finestra di osservare o di analizzare
Perché scriveva ho le mie nebbie e il mio sereno dentro di me
Se nelle nebbie condividono nella nostra valutazione di questa Europa
Sono dentro di ciascuno di noi e speriamo che questo convegno dirà di almeno un po'di nebbie e faccia prevalere il sereno
Do subito la parola per la mia relazione all'ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata già Ministro degli esteri lo ricordiamo Consigliere cioè se il tema della relazione professore le sfide i mezzi della politica estera di sicurezza di difesa prego
Grazie ferite
Piacere partecipare a questo convegno del Cesi per cui
Sono orgoglioso direi di far parte deve essere stato
Catturato un bordo
Dal presidente onorario al Presidente emerito
Professor Rasi ma è anche piacere poter essere cui a parlare di temi così importanti con colleghi col quale fatto lunghi pezzi di strada
Alla Farnesina
E soprattutto sono onorato dalla presenza di capi missione che stanno facendo o è che hanno fatto che continua a fare un lavoro formidabile
Per rafforzare l'amicizia e la collaborazione fra i loro Paesi l'Italia e i loro Paesi d'Europa
Quando si sente parlare di pesche e penso ad queste due sigle che sintetizzano la politica estera di sicurezza comune la politica di difesa di sicurezza e difesa comune
In genere ci si aspetta che si vada attraverso una lunga elencazione dello stato dell'arte e mai come
Il Trattato di Lisbona ha costituito un progresso significativo rispetto allo strumento all'impianto normativo preesistente
E di come questi progressi si sono realizzati tradotti nell'azione degli alti rappresentanti prima Cati Ashton che poi Federica Mogherini
E generalmente quando si attraversa questa storia di che cosa cioè di comune e che cosa
è rimasto invece in in un certo senso e diventa ancora più nazionale nelle politiche estere di sicurezza e difesa
La conclusione molto semplice ma che inevitabilmente si deve raggiungere il mitico
Bicchiere mezzo pieno direi al più un mezzo pieno perché magari fosse veramente pieno
Almeno per la metà ma non non c'è dubbio che non possiamo
Trascurare non possiamo
Peccare di pessimismo pensando e vendendo alla nostra opinione pubblica l'opinione pubblica europea
Che i progressi siano stati così scarsi ci sono stati dei progressi raggiunti con fatica ma significativi
Però il punto fondamentale e come ha riconosciuto sottolineato Federica Mogherini momento
Stesso in cui atterrata Bruxelles è che le politiche estere di difesa e sicurezza rimangono delle politiche nazionali per il semplice fatto rimangono sopra otto prevalentemente delle politiche nazionali sempre per il semplice fatto che in una materia così sensibile per la sovranità degli Stati e non si è ancora si è ancora ben lontani considerevolmente lontani dal punto di cessioni complete convinte
Volute di sovranità a istituzioni europei sovranazionale
Vorrei quindi oggi proporzionalmente riflessione su su quali prospettive gli europei abbiano nella situazione politica attuale di trovare modi concreti per reagire
E
E di trovare modi anche per uscire da quella specie di gabbia che io onestamente mi sento avere attorno che sento il PAI esame era attorno ogni volta che si affronta il problema abbiamo l'ondata migratoria abbiamo il confini esterni da proteggere dobbiamo
Affrontare i rischi di crisi regionali che si stanno in gigante endo ci buttano addosso una serie infinita di problemi dobbiamo reagire al terrorismo
E la costante reazione quasi
Uno slogan
è l'Europa che ci deve pensare cioè questa questo approccio culturale che noi abbiamo e di cui abbiamo le distrazioni quotidiane e che in fin dei conti
Quell'Europa più coesa che sta scritto nei trattati di Lisbona sia una non soltanto una necessità ma una ineluttabilità una storica che cioè questa Europa più coesa ci sarà presto che sarà così forte sarà dotata di così tanti mezzi
Che riuscirà a risolvere dei problemi con noi sul piano nazionale non riusciamo a risolvere
Ora io temo che potrà utilizzare quell'espressione francese
O non on del privata problemi di H tosse ora
E noi siamo le due del pomeriggio al Mezzogiorno è passato ha smesso di brillare e siamo adesso di fronte una scadenza del break sette che rilanciato le proposte di segno molto diverso
Molto diverso che vanno da una revisione profonda dell'esistente con creazione di organi sovranazionali secondo qualcuno cioè potrebbe essere un percorso che addirittura questa scossa da ebrei si potrebbe realtà produrre
L'effetto contrario il positivo di creazione di addirittura di un tesoro europeo di una finanza europea
Dando i primi tasselli a quel passaggio l'unione politica che ancora
Non si riesce a costruire
Altre popolo altre proposte si diffondono sulla
Esistente sulla sul futuro di centri concentrici di cooperazioni strutturate rafforzate
Ciò di cui ci sono esperienze molto significative con l'Euro Schengen né sul piano delle migrazioni
E infine si ipotizza anche
L'opting out nel caso che il brand sette effettivamente avvenga anche di altri di altri Paesi sul sulla scia del
Della Gran Bretagna
Adesso in queste
Incognite su queste incognite che abbiamo davanti
Ci si è chiesti e si chiede ci si chiede continuamente si chiede cosa interlocutori per europei non soltanto europei
Se
La
L'Italia abbia una efficace visione strategica per
Portare il Paese ad un modello di Europa e augurati una visione strategica che possa anche influire
Su altri a noi più vicini
Sui Paesi principali e anche solo al componenti economiche sociali di questi Paesi per produrre un risultato compatibile con un'ulteriore integrazione in particolare verso un'unione politica
Ma
Guardando la storia di questo ultimo anno limitiamoci soltanto a quest'anno sono forse sette otto mesi
Ci sono molti molti dubbi
Che l'Italia sì sia
Ad sia riuscita a definire questa visione strategica e che e la sua visione strategica venga portata avanti con sufficiente chiarezza e determinazione
E faccio alcuni esempi brevissimi
Ci ricordiamo che lo scorso inverno è stata lanciata l'idea è stata lanciata formalmente su tutta la stampa nazionale anche estere ad autorevoli personalità di governo
L'idea di una Conferenza intergovernativa per negoziare un nuovo trattato per rivedere profondamente completamente il Trattato di Lisbona
è
Una proposta che
è stata fatta scivolare più o meno nell'oblio perché si è capito subito ma si poteva capire anche da prima di lanciarla pubblicamente
Che non è in tempo per
Ripartire con la Conferenza intergovernativa che rischia addirittura di portare
Un Trattato di Lisbona bis nomade gli avanzamenti ma sul cuneo spetti col clima
Che esiste nei singoli Paesi europei
Nelle
Basta vedere i sondaggi delle opinioni pubbliche su quello che è l'orientamento delle opinioni nazionali sulle istituzioni europee sull'Europa rischia di riportare addirittura degli arretramenti
Abbiamo avuto dei segnali abbastanza confusi per quanto riguarda la creazione di un'autorità di Bilancio europee ci sono state poi le polemiche sui migranti le riserve sul gasdotto dalla Russia sull'accordo con la Turchia sulle diverse forme di flessibilità
Per non parlare qui non vorrei fare del corporativismo
E H torso
E non amidi
Della nomina
Del rappresentante permanente a Bruxelles
Tratto diversamente da quanto fanno tutti i maggiori partners europei e da quanto avviene in Italia dalla fine del fascismo
Dai ranghi della politica professionista anziché da quelli della professione diplomatica
E infine
Per arrivare proprio questi ultimi giorni mi è parso ma forse mi sbaglio mi piacerebbe essere confortato in questo senso anche la proposta di governance economica e finanziaria molto interessante molto articolata portata avanti
Dal ministro dell'economia e finanze pubblicata e presentata
In modo estremamente articolato e e e convincente a mio avviso
Questa proposta ancora non mi pare che abbia avuto quell'effetto di traino a Bruxelles su tutti gli altri Paesi c'è sempre all'esterno questo binomio
Franco-tedesco che in realtà al ma va ben al di là insieme ai progetti dei governatori delle banche centrali ed al pre-CIPE alle istituzioni europee
Che supera
In qualche modo quello che noi italiani proponiamo
Quindi penso che bisogna capire bene le ragioni per le quali pesche e pesi d'ancora pescano escano scusate il bisticcio in acqua bassa
E e non e non siano ancora così traenti sul piano sul piano europeo il circolo di studi diplomatici che riunisce alcune delle autorevoli personalità che siedono anche oggi con noi
Piccole più Terrevoli personalità del pensiero delle di politica estera italiana da diplomazia italiana
Ha concluso un'importante ciclo di lavori discussioni di approfondimento su break SIT pesi che è il Paese
Con
Con queste frasi che vi leggo
I gravissimi pericoli per la pace mondiale per la sicurezza dei nostri Paesi vengono dare immediatamente contigue all'Europa e rendono sempre più urgente l'esigenza per l'Unione europea di definire un nuovo quadro per la regolamentazione dei flussi migratori
E per la gestione coordinata del controllo dalla frontiera esterna europea
Di consolidare le proprie strutture interne di sviluppare finalmente una propria efficace politica estera di sicurezza e difesa così il Circolo studi diplomatici
Ora in questa conclusione sta ancora una volta la confermo anche una conferma in toni forti della complessità e dei tempi lunghi necessari a dare contenuti efficaci a pesche teste
Complessità e tempi lunghi che derivano dal fatto che il Trattato di Lisbona ha istituito sì l'Alto rappresentante e servissero per per l'azione esterna
Ma non ha creato le vere condizioni per superare il carattere intergovernativo delle due dimensioni di pesca e pesca
Non l'ha superato perché la regola è sempre quella dell'unanimità le cooperazioni rafforzate possono nascere sì è vero ma con l'unanimità dei consensi fra tutti ventotto Stati membri
Non ha creato le condizioni perché
Le intese importanti per il futuro dell'Europa come ad esempio negoziato UE con la Turchia sui migranti
è condizionato da interessi si veda box da posizioni nazionali specifiche come il benestare greco e gli equilibri Inter ciprioti quello sull'Ucraina altrettanto importante
Preoccupa soprattutto ed è in qualche modo più influenzato dei Paesi che erano piano fatto latte la
Terribile esperienza della occupazione sovietica
Ed è giusto in qualche ed è giusto che sia così che si che siano loro ad esprimere delle voci
Forse più consapevoli e di quelli che sono i rischi di sicurezza della sicurezza europea nel suo insieme ma indubbiamente non non c'è una parità un'uniformità di sentire
Sul tema dell'Ucraina e lo stesso dicasi per Siria Medioriente Iran
Due in tutti i dossier sui quali sono i due membri permanenti del Consiglio di sicurezza Franco Francia e Gran Bretagna a guidare costantemente il gioco e le iniziative
E sono ancora Francia Gran Bretagna Germania apprendere spazio
In tutti i negoziati principali svuotando in qualche modo questi questi meccanismi invece non intergovernativi ma istituzionali che sono previsti dal Trattato di Lisbona
Per pesche
E teste
Il
Questo
Evidentemente vale per le sanzioni nei confronti della Russia
Non vale invece perché qui c'è
Una uno degli aspetti istituzionali importanti e qui sta il bicchiere mezzo pieno
Le numerose missioni pesche sono si sono sviluppate per tipologia importanza sofisticazione
Ma anche questo si sono sviluppate ma hanno potuto svilupparsi in teatri
Che magari non lo sono sono certamente tutti importanti ma non coprono delle situazioni che invece per il nostro Paese sono particolarmente significative parlo soprattutto della Libia
è un esempio speriamo che adesso il quadro libico fa piacere che c'è l'ambasciatore di Libia presso la Santa Sede ma
Siamo tutti non soltanto politicamente sostenitori ma anche emotivamente
Insieme i nostri amici al popolo libico per cercare che si trovi veramente l'uscita di un Governo di unità nazionale ma purtroppo l'Unione europea che cosa ha fatto nel due mila tredici due mila quattordici in Libia mandato la missione di qualche decina di persone che dovevano
Studiare
è in modi e le regole per rafforzare controllo alle frontiere questa missione è rimasta a Tunisi la maggior parte del tempo e poi è rientrata certo erano le condizioni difficilissime ma non è stato uno show
Di di grande rilevanza per la costruzione e per favorire un un progresso
Sul sul piano del del dalla situazione libica
Quindi l'integrazione per dirla in poche parole a ha registrato degli arretramenti e e si è ad un po'giudizio di tutti sia indubbiamente
Grazie rinazionalizzazione
Quindi detto tutto questo come può l'Europa ed è questo un po'la la la domanda che mi rivolgo che vi rivolgo come può l'Europa cambiare marcia con la rapidità richiesta dalle sfide che il nostro Paese ha davanti
Sulla difficoltà europea di di reagire alle sfide in questi ultimi dieci anni ma ancora in modo crescente in modo ancor più accentuato in queste ultimissimi mesi
Una
Analista
Rilanciate e molto informata Loretta Napoleoni ha scritto nella sua ricerca Pisis lo stato del terrore alcune considerazioni la la Napoleone è scritto
Lo Stato islamico a un piano realistico usare la politica dalla paura contro il leader occidentali per rivelare all'opinione pubblica e loro debolezze
Già nel giugno due mila quattordici messaggio del Califfo la popolazione musulmana era chiaro questa è la vostra terra abbia bisogno di voi se per qualche motivo non potete unirvi annui fate tutto ciò che potete dovunque vi troviate
In altre parole Lisi sono interessato a fare piani complottare finanziare una replica dell'undici settembre due mila e uno non è bisogno perché ha una grande quantità di individui pronti a compiere attentati nessun nome sul territorio europeo in Occidente
Ma anche di fronte a questo enorme mostro queste norme sfida
L'Unione europea non è stata in grado di rassicurare i suoi cittadini e ha subito la politica delle della paura
Ancora una volta
Fatto fatto capire
Fatto sembrare che
Non è non è unita nel gestire la politica estera mediorientale e la lotta al terrore così
Questa è ancora una considerazione di queste ricercatrice un decennio fa l'Europa era divisa sull'intervento militare in Iraq e pertanto vulnerabile
E purtroppo
Come dieci anni fa ma ancora oggi e forse in modo ancora più impressionante perché le sfide sono più drammatiche
L'Europa e priva di voce e e lo stesso valga per le norme questione della radicalizzazione cioè di questa sfida che esiste
In ognuno dei nostri Stati nei quali ci sono delle grandi comunità immigrate e nelle nel cui ambito esistono dei fenomeni di radicalizzazione sui quali purtroppo non esiste una politica europea che riguardi lo stato di rifugiato vive una definizione comune
Dei motivi che possono fare conoscere questo Stato i motivi il il rapporto il concetto di laicità viene interpretato in modo molto diverso le relazioni con le confessioni religiose
Pure e quindi anche su questo e esiste sì Cisal c'è un'identità culturale formidabile in Europa
Ma questo concetto che diceva il nostro moderatore
Di un risveglio dei valori identitari uguale terreno comune di politiche europee ancora purtroppo
Non lo si vede e e e allora entrando direttamente o prettamente su su che cosa si può fare sul piano per la politica estera di sicurezza e difesa
La risposta abituale che e che si dà sono le cooperazioni rafforzate cioè
Fare più sforzi utilizzarle di più
Incoraggiare i Paesi
A muoversi veramente su questo piano ma cooperazione rafforzata nell'ambito NATO di Lisbona
Vuol dire sono sempre legate a quella catena del consenso che dicevo
E allora si tratta il punto è
Come andare oltre al Trattato di Lisbona sia pure nel contesto politico e normativo che che abbiamo e nel quale viviamo
Ma io credo che sia questi sono questa una fase
Forse per usare un termine porgo ante una fase storica
Nella quale non soltanto andare oltre il Trattato di Lisbona in politica estera di sicurezza e difesa è possibile
Ma è anche una grande opportunità andare Otranto Lisbona vuol dire
Prendere atto che esiste sul piano nella politica interno dei nostri Paesi questo elemento della rette rinazionalizzazione delle sensibilità sulla sicurezza
E
E
La l'occasione anche per però studiare in modo perfettamente compatibile
Con e l'impianto giuridico nel quale noi siamo inseriti e di cui siamo interamente rispettosi
Trovare il modo per
Avere delle operazioni che vadano oltre con una delle città decisione sul piano nazionale convergenti che di fatto costituiscano
Delle dei gruppi magari ristretti ma dei Gruppi operativamente validi
E faccio degli esempi
Da
Sei sette anni ambasciatore che ha la mia mi
Mi mi correggerà perché
Più profondo uno dei
Massimi conoscitori delle tematiche europee e anche delle
Dei percorsi di di di di questi dossier
Il famoso PNA
Il
Passaggio retto al passaggio membri record cioè
Da sette otto anni perlomeno
Sulle due sponde dell'Atlantico e ancora Bruxelles fra Commissione e Parlamento europeo o fra Commissione parametro che Stati membri
Si sta facendo una grande partita di ping-pong triangolare quadrangolare
Come lo vogliamo chiamare cioè il tempo che offra le l'equilibrio fra il principio di privacy di riservatezza e il principio di sicurezza
Ora
è chiaro che piene al può essere adottato anche da un certo numero di Paesi in via nazionale convergente per uscire da questo dedalo perché continua passarle scadenze
I terroristi continua a viaggiare sugli aerei tranquillamente quando non sui barconi
è e il
IP
Punti più
Critici delle falle del sistema di intelligenza a livello europeo di cui parlano tutti i giornali nasce proprio dal fatto di non poter combinare questi dati e allora questo è uno degli esempi
Su quale delle cooperazioni a titolo nazionale che vadano anche di fatto al di là
Di Lisbona potrebbero potrebbero essere particolarmente utili ma
L'alto la la cooperazione per eccellenza che è sempre rimasta Cotec come le cooperazioni difesa potete entrato Lisbona era cooperazione nel campo dell'Intelligence e dell'informazione
Sappiamo tutti che esistono cooperazione forte molto intensa anche col ricorso con l'utilizzo I metà dati fra alcuni Paesi anglosassoni
I cosiddetti fai Weise ecco in un momento di allarme terroristico così diffuso è importante a mio avviso cercare di entrare anche in queste forme di cooperazione con sia pure un percorso bilaterale
Fra i Paesi europei che possano veramente convincere il nucleo forte
Di questo sistema informativo a aprirsi e collaborare con i principali paesi europei che devono lottare contro il terrorismo
Quindi
C'è anche un aspetto che riguarda la radicalizzazione come dicevo prima che deve essere affrontato certamente sul piano locale e nazionale e ed europeo
E
E quando si parla di radicalizzazione dovremmo pensare alla formazione del principio della libertà di religiosa e di credo un'altra cifra fondamentale della politica estera di sicurezza europea Freedom o religione e Bilift sulla quale all'interno dell'Unione esistono sensibilità diverse
E da
Proprio per questo ci potrà ci dovrebbero essere delle forme di cooperazione a titolo nazionale ma
Tra diversi Stati europei incentrate
Su questo punto per affrontare questo problema più in profondità sia all'interno che all'esterno
Dell'Unione
Concludendo
Per la pesca
Valgono considerazioni analoghe a quelle che ho usato nonché l'operazione di intelligenza
La la difesa responsabilità che i principali partners europei continuano a custodire gelosamente
La Francia lo fa enfatizzando ritualmente quasi la volontà di consolidare una dimensione europea nella difesa nella produzione di area di armamenti ma forse più ricco al mente che perché in pratica
La Gran Bretagna gioca la carta dell'utilizzo di risorse scarse che lo consento duplicazioni e quindi continua a privilegiare il percorso Atlantico
I membri europei dell'Alleanza atlantica non riescono neppur lontanamente a colmare i gatti di bilancio che per due anni che chiede che pur danni che pur da anni si sono impegnati a sanare
E
Siamo rimasti tutti male diciamoci la verità
A sentirci
Dire che siamo dei free rider s'dal Presidente Obama quando nell'intervista ad Atlantic di qualche giorno fa ha detto ma lì il
Gli Stati Uniti
Affrontano il settantadue settantacinque per cento le spese militari dell'Alleanza atlantica e l'Europa di Paesi europei contino a decrescere era in realtà non tutti che crescono purtroppo l'Italia e fra quelli che chiede crescono
Quindi
Sono sono infiniti gli appelli all'Europa fare di più sul piano della difesa
Ma attenzione qualora questo fosse anche possibile questo comporterebbe un momento enorme enorme di risorse anche a titolo nazionale
E invece il Libro bianco sulla difesa pubblicato dal Governo lo scorso anno rivela che le nostre forze armate proseguono verso un netto ridimensionamento ridimensionamento di uomini di mezzi
Noi italiani invochiamo la solidarietà degli altri per proteggere anche i nostri confini
Ma lasciamo sabbia dire uno strumento militare che non è
Realmente in grado di assistere
Ai sensi dell'articolo cinque del Trattato Atlantico Paesi alleati che dovessero essere veramente minacciati e pensiamo appunto agli ex Paesi del che erano parte del Patto di Varsavia
Quindi quanti auspicano un'inversione di tendenza nella preoccupante diminuzione di consenso attorno all'ideale europeisti allo spiccio nel politica non si nascondono che si tratta di un orizzonte lontano
E forse probabilmente ancor più lontano nell'orizzonte di una difesa di una difesa comune
Ed è
Credo importante parlare apertamente di questi temi
Perché una correzione di rotta dipende anzitutto da noi dalla volontà politica che sappiamo che noi possiamo trasferire e dobbiamo trasferire chi ci governa
Una volontà politica di dotarci di risorse credibili per la difesa e sicurezza del Paese per la nostra politica estera
Per questa ampia in questo modo dell'unico modo per farlo perquisendo credibilità nell'affrontare le crisi che abbiamo davanti
Perché solo così saremo interlocutori autorevoli nella cooperazione che dovremmo
Sviluppare sì all'interno che all'esterno del trattato in vigore grazie
Grazie ambasciatore
è stato abbastanza nei tempi anche se la preghiera che faccio è un ruolo antipaticissimo forse il più antipatico degli deve coordinare magari dibattito richiamare i successivi relatori
A rispetto dell'ultima
Con qualche l'asse città ma non troppa del quarto d'ora
Per ciascun intervento
Se l'ambasciatore Terzi diceva che è necessario un cambio di marcia italiano europeo nel campo della sicurezza e la difesa figuriamoci nel campo dell'economia la parola al professor Gaetano Rasi
Docente di politica economica presente allora gli accessi
Grazie a voi che siete qui presenti
Grazie I relatori che hanno aderito a questa incontro
Io mi limiterò per sommi capi
A far parlare di quello che il tema a me assegnato il Governo dell'economia nell'eurozona
E mi sembra che il tema venga
Giustamente
A
Sviluppare
In maniera più
Interna all'Europa ma con proiezioni verso l'esterno quanto ha detto così lucidamente l'amico Ambasciatore Terzi
Nessuno può ignorare
Che la popolazione mondiale
Attualmente ha superato i sette miliardi e mezzo di abitanti
E tutti i demografi sono d'accordo
Che
Il raggiungimento dei dieci miliardi
è previsto tra non molto intorno al due mila cinquanta
In particolare
La sola Africa
Nel due mila venti cioè
Dopodomani
Supererà il miliardo di abitanti
E
Molti di questi demografiche hanno studiato i movimenti delle popolazioni
Attualmente
Ma anche
Nei prossimi anni
Prevedono che dall'Africa cento milioni in meno di un lustro preme Ranno sull'Europa
A meno che
L'Europa
Non
Attori una politica
Di amicizia per ciascun popolo dell'Africa
E via
Quella assistenza che è giusto debba essere data perché i popoli localmente e come è giusto per natura
Possano
Svilupparsi e trovarsi in condizioni di vivibilità come è giusto vi sia
In questa fase della storia dell'umanità
Ma veniamo al tema
E vi dico subito che metterò
Come si dice volgarmente
I piedi nel piatto
Perché
Nelle prospettive
Non
Di lungo termine
Non è assolutamente possibile che venga trascurata per l'Europa
Una politica che non sia globale e unitaria
Nel medio e lungo periodo
Per ora
L'amico Ambasciatore Terzi
Mi sembra non abbia
Grande
Fiducia possa avvenire
Immediatamente
Io però credo si debba
Come ho detto parlare chiaro
Primo
Vi è la necessità che alla moneta unica corrisponde corrisponda
Una
Unica politica economica
Secondo
Che è necessario quanto prima superare la precarietà della politica economica che è oggi solo in capo
Alla BCE alla Banca centrale europea
Terzo punto
La crisi derivante
Darla deflazione stagnante cioè da una situazione di crisi economica che malgrado
Gli annunci continui di superamento continua dal due mila sette due mila otto
Ripeto la crisi derivante dalla deformazione stagnante non può essere risolta
Riducendo altro che la tassazione
Ma ciò deve avvenire solo se aumenta il prodotto interno lordo
Prima di ciascuna
Nazione che compone l'euro zona ecco interamente anche l'Unione europea
E poi l'intero
Continente unificato
Ne
E questo è un altro punto delicato
Si possono incitare consumi che non derivino danno vuoti redditi il problema centrale per l'economia europea e quella di creare nuovi redditi
E per avere redditi nuovi e diffusi sono necessari grandi investimenti infrastrutturali
Che creino nuova occupazione
E che essi introducano forme partecipative per l'aumento della produttività dell'impresa
Vediamo brevemente questo punto
La disoccupazione attuale molto grande
In Italia ma sostanzialmente diffuse in Europa con situazioni migliori per alcune nazioni a voi sapete quali
è un tipo di disoccupazione strutturale
Il vecchio Keynes diceva
Che si doveva distinguere tra
Strutturale e frizione
Strutturale
Quello
Che dipende dalle istituzioni che la società è un dato molto momento storico esprime frizione al quella derivante dalle modifiche organizzative e tecnologiche che producono
Una riduzione della forza lavoro nella produzione voi capite mezzi di produzione altamente automatizzati e spendono forze lavoro
Ebbene
è necessario che
I ridotti i redditi dovuti dalla espulsione della forza e lavora venga non Ricupero agli atti attraverso nuova occupazione effettiva
E questa si rende necessario particolarmente adesso non solo per ottenere nobile ed i piedi di nuovi consumi ma anche per risolvere i gravi problemi infrastrutturali
Quali sono appunto le grandi reti
Stradali e ferroviarie ma anche le grandi retti di internet a banda larga eccetera anche le altre attività che riguardano la sicurezza idrogeologica dei vari Paesi
Ora
Questo aspetto
Per l'Europa
è importante che venga abbinato
Allora
Capacità che la
Produttività
Sia per ora lavorata sia in genere delle attività che producono merci e che producono servizi siano tali
Da essere
In
Grado di competere sui mercati mondiali
Viviamo in tempi di mercati aperti viviamo in tempi di grande il confronto
Più con le produzioni di tutto il mondo inutile che io faccio riferimento
A
Paesi in sviluppo come l'Asia domani l'India ancora ebbene
è necessario che vi sia una forte produttività
Ma questa produttività non può essere altro che risolta oltre che da innovazioni regolarmente introdotte nelle attività produttive
Deve essere risolta anche attraverso la
Partecipazione sia congestionare sia
Di partecipazione anche nei risultati economici da parte di tutti coloro che fanno no una attività
Imprenditoriale intendendo questa non solo quella di vertice ma anche
Quella organizzativa di tipo
Che parte dalla manager di alto livello fino all'ultimo lavoratore
Noi sappiamo che l'introduzione di innovazioni che causano producono produttività eccellente
è dovuta spesso nelle attività lavorative
Anche
Dalla partecipazione
A suggerimenti che vengono
Anche dai livelli più bassi delle attività lavorative
Questo è un elemento da tener presente proprio per introdurre un nuovo e diverso meccanismo nelle redazioni industriali
Altro punto che credo debba essere affrontato
E quello
Che
L'aumento della moneta in circolazione non deve creare infrazioni
Noi sappiamo
Che una delle
Degli argomenti portati anche recentemente pensiamo
Alle decisioni della Banca centrale europea del dieci marzo ma anche quanto dichiarato ieri a di Lisbona il presidente Draghi
è necessario
Creare inflazione
Ossia creare aumento dei prezzi
Oggi non ritengo
Che queste sia
L'obiettivo centrale
Il problema dell'aumento dei prezzi non può altro che ridursi io una diminuzione nella capacità di acquisto da parte della popolazione
E quindi
Il mantenimento della stabilità d'altra parte
Quanto al luglio è stata la politica europea per quanto riguarda
I patti di stabilità c'è tutta una politica anche in Italia
Gli atti che riguardano attività di Governo basati sulla stabilità
Il problema e
Il problema e quello dei redditi aumentare il numero dei
Redditi di coloro che producono redditi lavorando
Quindi
L'Unione monetaria europea
Non può
Imporre
Diminuzioni del debito pubblico dei vari Stati senza che vi sia un
Aumento adeguato del prodotto interno lordo
A questo riguardo
Deve essere impostata almeno a nostro avviso una politica molto ben precisa distinguendo
Nei bilanci pubblici prima dei singoli Stati e poi auspicando
Del stato continentale Europa continente Europa nazione
Ebbene auspicando che
Vi sia una precisa distinzione terrà nei bilanci pubblici tra
La spesa corrente che evidentemente deve essere in correlazione con le necessità le disponibilità
Del momento quindi diremo anno per anno e ciò che invece
Per i bilanci
Nei bilanci pubblici
Sono gli Investimenti a lunga scadenza
Su quando c'è la possibilità di ammortizzare
Quei
Lavori pubblici per grandi infrastrutture per grandi ammodernamenti
La borderline l'ammortamento può essere
Pluridecennale senza con questo incidere sulla responsabilità
Di ciascun Stato fin che non avremo una
Unico Bilancio pubblico europeo
Punto ultimo
Per questo la potenza produttiva in tutti i settori dell'economia
Deve essere
Tendenzialmente uguale in tutta Europa
In particolare
La legislazione fiscale e quella riguardante
Tutti i singoli fattori produttivi
Capitale lavoro tecnica organizzazione
Deve essere
Unica
Per
Tutti i Paesi dell'Unione europea
Non possiamo pensare
Che vi siano Paesi nei quali la pressione fiscale
Sia al sessantaquattro per cento fiscale intendo anche quella contributiva come l'Italia
E vi siano altri Paesi che hanno il cinquanta per cento il trenta per cento il venti per cento li incidenza della pressione fiscale e sulla produzione
Rende
Impossibile il confronto all'interno della nostra
Europa il confronto terrà costi di produzione
E
Naturalmente prezzi da poter fare applicare sia negli scambi interni fra gli Stati europei sia all'esterno dell'Europa
In conclusione
Un Governo
Dell'Europa
Deve realizzare
Una politica fiscale
Una politica che riguarda
L'ordinamento dell'impresa
Una politica che riguarda i diritti del lavoro del lavoro e una politica del Governo estero
Finché queste quattro politiche non saranno unificante
L'Europa non penserà complessa oggetto nella politica mondiale
Non
Penserà come possibilità di e essere elemento di equilibrio faro di luce se vogliamo riprendere la nostra vera coscienza
Di europei
Che nei secoli hanno dato luce al mondo
E nemmeno
L'Europa
Svolgerà quello che la natura stessa della sua posizione geografica di impone
Credo
Che
Questi argomenti debbano essere ulteriormente sviluppati
Il
Centro studi
Del Censis
è nato nel
Pochi anni fa
Ma proprio con il compito di approfondire
Naturalmente materia per materia
Non solo attraverso analisi ma anche attraverso proposte prego attraverso confronti che diano luogo però anche
Allora ad indicare degli obiettivi
Credo che
Questo compito possa essere continuate da quanti mi hanno succeduto mi stanno succedendo
Perché
A questo mondo come voi tutti sapete
L'età
Da
Luogo a una misura dalla quale non si può
Scappare assolutamente
Argomenti più approfonditi
Saranno pubblicati sul bollettino che dalle due altre volte al mese il Cesi pubblica
E si chiama il Sestante
Permettetemi
Di mostrarvi la testata
E di dirvi
Che
Il Cesi ha preso questo nome
Facendo riferimento
Allo strumento
Che permette al navigante di orientarsi
Sia quando il mare è pacifico sia quando in mare e in tempesta per raggiungere il porto giusto al quale intende arrivare
Non abbiamo
Superbo desiderio
Dice
Avere scoperto di volta in volta delle verità
Chiediamo a tutti di trovare
La verità
Nella Peter civile ma anche i insieme di poter
Arrivare al posto di al porto giusto
Come la civiltà che si sta estendendo in tutto il mondo richiede a ciascuno di noi e a tutta l'umanità grazie
Grazie professor frasi almeno speriamo abbiamo certezza che ancora molto molto a lungo
Perdono usufruendo assumere analisi sempre lucide originali estremamente interessanti sicurezza
Difesa
Economia come può evolvere politicamente nella zona ce lo dice l'ambasciatore Pietro calamità
Grazie
Anzitutto una premessa devo dire che
Condivido interamente le considerazioni di politica economica che ha
Ha svolto dal professor frasi e la mia analisi partendo dalle stesse considerazioni e e cercherò di sviluppare quello che il tema che
Mi è stato mi è stato assegnato quello delle
Delle prospettive politiche dell'euro zona
Che per me sono del resto strettamente collegate a quello che si sta facendo
Da un po'di tempo più incisivamente sul piano economico
Anzitutto credo che
Sia utile ricordare
Che lei euro
Ha una doppia natura
Da un lato è il coronamento logico del mercato unico perché non si può immaginare di far funzionare il mercato interno senza uno stabile in regime di cambio
Lei euro però
E al tempo stesso un passo verso la federazione
Cioè verso l'unione politica
Ho l'impressione che non siamo riusciti a far passare
Questo messaggio in modo sufficientemente chiaro
Alla nostra opinione pubblica
Voglio dire che l'euro è anche un simbolo
Come è un simbolo la bandiera
Ma ripeto la sensazione che in questi anni lo abbiamo perso di vista
Per un'analisi sia pure sommaria molto sommaria
Dei problemi dell'euro zona
E necessario ripercorre l'evoluzione degli ultimi anni
è ormai un luogo comune la constatazione che
Di del loro a Maastricht
Che l'Unione europea nasceva zoppa
Secondo la pittoresca espressione francese ecco un po'meno mancanza
Alla creazione della moneta unica non corrispondeva una vera integrazione del
Delle politiche economiche e di bilancio degli Stati membri
Gli Stati membri vollero mantenere a livello nazionale le decisioni relative
La formula delle raccomandazione delle istituzioni comunitarie
Si è rivelata insufficiente
I paesi forti
Con più elevate di conti elevati livelli di produttività hanno accresciuto la capacità di penetrazione sui mercati dei Paesi periferici
I quali non hanno utilizzato i più bassi tassi di interesse
Per ridurre il debito
Bensì purtroppo per aumentare la spesa pubblica
E non la spesa per investimenti
Erano nodi che dovevano
Venire al pettine
Ricordo che un acuto giornalista francese economico diciamo quasi un anno
Aveva previsto che mentre prima delle euro
Ogni Paese che era sanzionato per i suoi errori di politica economica singolarmente
Come l'Euro vi sarebbe stata una mutualità azione degli errori
E lì la definiva sull'Italia solidarietà involontaria tra i Paesi membri
Ciò che neppure Cuasso nappa aveva previsto era che tale solidarietà
Sarebbe stata limitata nel tempo
Le statistiche mostrano
Che dopo la stabilità dei tassi di interesse tra tutti i Paesi membri
Intorno al quattro per cento
Tra il mille novecentonovantotto e il due mila otto cioè per dieci anni
Lo spread
Sappiamo tutti che cose ha cominciato a risalire per ritrovare
Il livello del dodici per cento ed oltre
Questa evoluzione dimostra
Una constatazione amara
Che le classi politiche europee non hanno saputo cogliere la grande opportunità loro offerta dalla solidarietà involontaria seguita alla nascita dell'euro
Le prevedibili conclusioni della farla prevedibile conclusione della fase di solidarietà involontaria tra gli Stati membri ha però rilanciato e questo è un punto molto importante
Il tema della integrazione economica
E delle politiche di bilancio
E da cresciuto il ruolo della Banca centrale europea
Progressi significativi ed importanti
Che confermano la tradizione secondo la quale
La costruzione europea
Avanza proprio nei molti dei periodi di crisi
è una evoluzione che non viene sufficientemente percepita dall'opinione pubblica
Non si può volere al tempo stesso l'integrazione economica
E le decisioni nazionali per le politiche economiche di bilancio
La sovranità condivisa
è una necessità imprescindibile
Per l'euro zona
Ed è la chiave
Questo il punto
Forse più importante anche per costruire l'Europa politica
Malgrado le prese di posizioni
Non sempre logiche
Dell'uno o dell'altro Governo
Progressi si stanno facendo
La condivisione di sovranità implica che Stati membri e di istituzioni accettino decisioni congiunte
A livello europeo
Per la per le politiche economiche di bilancio e di bilancio su questa linea
Ha assunto
Particolare rilievo soprattutto l'azione di politica monetaria della Banca centrale europea guidata da Mario Draghi
Resta
Un punto
Di riferimento la dichiarazione di Draghi circa la determinazione della Banca centrale di fare tutto il necessario per salvaguardare l'euro
Naturalmente il fatto che il Consiglio al Consiglio europeo spettino
Decisioni di
Politica economica e di bilancio lascia un margine di ambiguità sul funzionamento del sistema
Ma sta crescendo anche al più alto livello politico dei nostri Governi la consapevolezza della necessità di decidere
Le difficoltà di consolidamento dell'euro zona
Dipende è questo il punto più dolente
Dalla persistente debole che recita economica
Una grave adunanze reale
Richiede di affrontare in comune ad esempio
Gli squilibri economici che non sono solo quelli dei Paesi in deficit
Ma anche quelli
Dei Paesi eccedentaria
Che hanno accumulato
Attivi significativi
Come Germania Finlandia Olanda e che dovrebbero agire con determinazione
Per stimolare
La domanda interni
Per i Paesi in deficit
La via è quella di
Una maggiore efficienza
Nel comparto pubblico
Di maggiore competitività in quello privato
La semplice enunciazione
Di queste problematiche
Indica le difficoltà politiche che occorre superare per modificare uno stato di cose che si trascina da tempo
Difficoltà politiche si stanno
Esistono anche
Per l'Unione bancaria
Che deve
Comprendere
Un'assicurazione assicurazione comune sui Dico depositi bancari
Ed un fondo comune per gestire
I fallimenti bancari
Ripeto la semplice e dunque e enorme enunciazione di questi temi fa comprendere la portata politica della posta in gioco
Nel criticare che si procede a rilento ci vuole maggiore consapevolezza dell'importanza come ho detto della posta in gioco
Le proposte sul tavolo non mancano
Dalla creazione del Comitato per le politiche fiscali
Al documento italiano presentato dal ministro Padovan per
Un comprensibile policy mix
Rilancio degli Investimenti
Attuazione delle riforme strutturali
Promozione della responsabilità fiscale
Il concetto di flessibilità e Stato chiarito dallo stesso ministro padronanza non come una scappatoia
Per aumentare la spesa pubblica
Ma come un incentivo alle riforme strutturali agli investimenti e della crescita
E resta il tema
Prima evocato di ridurre gradualmente il divario tra risparmio ed investimenti punto chiave
Eventualmente incanalando i flussi inverso il fondo europeo per gli Investimenti il face che è stato creato con il pacchetto giunti a
Del delle per gli investimenti
Poiché si tratta di temi che toccano consolidati tradizioni nazionali
E della sovranità degli Stati
Ripeto non ci si deve stupire
Che si proceda a rilento
Ma è un segno dei tempi
Dei tempi che cambiano che persino il Governatore della Banca centrale francese video quadri Galuppo
E della Bundesbank Jens vari bandi
E votino l'ipotesi di un ministro del Tesoro europeo
E di un Consiglio fiscale indipendente
E di una struttura politica più forte
Per le decisioni politiche che bisogna prendere compresa l'ipotesi del controllo parlamentare
E chiaramente la via da seguire
Per costruire l'Europa politica
Naturalmente
Una ripresa degli investimenti della crescita
Sarebbero
Grazie a servirebbero a tranquillizzare
E a migliorare lo stato dell'opinione pubblica
E a calmare giustificato sentimento di insoddisfazione per la situazione economica che si avverte oggi né in Europa
Per tornare
Al tema
Affidato mi e concludere
Dirò che l'evoluzione e politica
Dell'euro zona passa
Da una accresciuta integrazione
Economica
Da una gestione in un Comune
Delle politiche fiscali e di bilancio
Da un rilancio degli Investimenti
Da una migliore gestione
Degli squilibri che esistono tuttora come ho detto tra Paesi in deficit e Paesi eccedentaria non vi sono scorciatoie
E l'Unione
è illusorio e illusorio pensare che si possa davvero fare una politica estera chiedo verbo preso nota naturalmente delle note incoraggianti del
Di di di Giulio Terzi ma ritengo che
Difficile che si possa fare se veramente una politica essere difesa in comune senza aver realizzato
Una
Comune politica economica una esplicito rotture di una comune politica economica
Ci possono naturalmente ed è questo che è stato già fatto
Organizzare
Azioni in comuni di politica estera ovazioni comuni di difesa
Un grande politico che
Credo che Andreotti che aveva partecipato al negoziato di marxiste una volta con aria di di confidarsi mi disse probabilmente a Maastricht abbiamo esagerato
Nella nella
Porre il problema della politica estera e di sicurezza comune
Mentre invece una cosa più abbordabile e dalla quale bisogna cominciare sono le azioni comuni di politica estera e di difesa che e questo era anche
Un concetto ma insomma è bene avere il traguardo l'obiettivo anche se è un obiettivo più lontano
Unione politica non si fa in astratto
Ma con azioni concrete
è importante naturalmente come dicevo prima confermare l'obiettivo finale
E e questa è
La diciamo la sola possibilità che abbiamo
Per superare
Le attuali difficoltà
Noto anch'io diciamo questo sostegno questi sentimenti di euroscetticismo e di populismo e di euroscetticismo ma
E bisogna anche tener presente che e questi movimenti non offrono nessuna alternativa
Salvo forse in mare riportarci alle terribili tragedie della prima metà del ventesimo secolo
Credo che le
Grazie ambasciatore
Mi pare di poter dire che lui non la mancanza di alternative reali non deve
Adatta a ragionare proprio su se stessa ma deve darle una nascono sprone una spinta maggiore o non so come ci organizziamo consolidarsi dobbiamo fare una specie di cambio quel vecchio da parte dei relatori di avvicinarsi al tavolo
A cominciare dal professor Francesco Carducci docente di econometria
Che ci parla della crescita economica europea credo la politica monetaria comune
Ci siamo Gesù
Spoglia
No
è uno sfogo tollerabile
Che ci sia
Perché ci sia gente conosca
Come ultima settimana
Declinandolo
Sì dovevo Bucci Ruccia dove è previsto canoni
L'importante riprendere subito all'assoluta ricordare
Microfono da
Perché vorrei parlare credo credo che non sia possibile così non vedo non vedo Struttura Tecnica per questo
Sì
Forse si possiamo ragionevole Angelilli si è accomodato dieci raggiungere tra un attimo la dopo decenni Carlucci sia con lei
Mi sento non sia in cui si erano molto sensibili vuole votare tranquillo
Lasciato soprattutto sotto io posso attestare lei si fosse veloce ben preciso sorprese
Se analizziamo tutti insieme se si sa
Nei primi anni Settanta
Economista di vista in termini inc e mi sentite io rimetto alto perché così mi vedete in fondo perché sennò installando basso magari sono un po'
Sono abbastanza alto ma insomma
Mi sentite leggi in fondo
Greco voce un po'più più forte l'imponente
No no tengo così
Dicevo nei primi anni degli anni Settanta dello scorso secolo un economista gli Stati Uniti molto bravo SIMS
Utilizzò degli strumenti allora abbastanza avanzati
Per studiare il rapporto di causalità tra la monete esistente su un Paese in un paese la liquidità diciamo
E
La produzioni interna del paese
Queste sue idee
Osservazioni che lui mise in questo lavoro fatto quarant'anni fa sono state poi seguite da altri economisti
Che hanno provato a verificare lo stesso nesso di causalità
In altri periodi di tempo in altri Paesi tra cui l'Italia
Il risultato è sempre stato lo stesso
Cioè
L'aumento della liquidità in un Paese era un momento della monete in un Paese non può
Non è riuscito almeno finora a aumentare
Il prodotto del Paese
Questo da un punto di vista della letteratura
Poi
C'hanno provato diversi
Sanati nel mondo
Ad aumentare
La moneta per vedere se poteva causavano mento dell'attività economica nel Paese
Ci ha provato Giappone ci hanno provato gli Stati Uniti ci ha provato l'euro zona anche
Con lei decisioni prese negli ultimi anni dalla Banca centrale europea
Nel due mila quattordici la Banca centrale europea a offerto
Alle banche di
Una serie di prestiti
O fare trovo una liquidità aggiuntiva finalizzata a questa richiede liquidità ad essere utilizzata dalle aziende
Nazionali dei vari Paesi membri dell'eurozona
Dai cittadini di questi Paesi membri
Per aumentare la domanda ma
La Banca centrale europea dopo un anno e i primi del due mila quindici annotato che
Queste sue
Misure
Non avevano prodotto un granché in termini di crescita dell'attività economica in questi Paesi dell'eurozona
Tanto che un anno dopo porre siamo ormai ai primi del due mila quindici quindi un poco più di un anno fa ecco che ci riprova
La Banca centrale europea
Con quello che viene chiamato allentamento quantitativo cioè una serie di misure volte ad accrescere la moneta presente nei vari Paesi membri
Ci sono state diverse misure
La possibilità di acquisto di titoli di Stato delle misure tecniche euro sulle quali vorremmo non voglio
Fare precisazioni perché vi annoierebbero ma
Queste misure io ho fatto non hanno prodotto un miglioramento significativo dell'attività economica in questi nei nostri paesi dell'eurozona
Anzi per certi versi siamo passati nell'ultimo anno da una situazione di stagnazione dell'economia
Ad uno una situazione di
Deflazione dell'economia cioè addirittura il prodotto interno lordo dei vini insieme dei Paesi della zona di merito così come in vita l'infrazione
Siamo attualmente in uno stato di detrazione
Allora la Banca centrale europea
Nei primi mesi in questo anno e ha studiato la situazione si è trovata di fronte apprendere
Decisioni che sostanzialmente costituiscono può forniti un dilemma cioè
O da una parte poteva
La BCE
Sollecitare i Governi dell'Eurozona a imporre delle misure fiscali ad arte a
Far crescere economicamente i paesi non sono la stessa oppure
L'altra possibilità in mancanza di
Di di di questi
Possibilità l'altra era quella di
Aumentare
Ulteriormente
L'espansione della politica monetaria in realtà cosa è successo che
Il primo atto di Parodi proposte è sembrato poi
Non a
Attuabile
Da parte della BCE perché
Le eventuali manovre di carattere fiscale
Avrebbe potuto essere coordinati con delle manovre monetarie
E
La Banca centrale avrebbe in parte perso l'indipendenza che fondamentale per il suo fondo funzionamento
Perché avrebbe dovuto prendere delle misure di carattere umanitario
Dopo
Che fossero state prese delle misure di carattere fiscale e in conseguenza di queste misure quindi sarebbe stata obbligata a fare la politica monetaria
Il seguito alla politica fiscale dei vari Paesi dell'eurozona
E allora la vicine ha utilizzato l'altro corno del dilemma cioè a utilizzato
Tutta una serie di manovre interventi che hanno aumentato la
La tipologia
Di politica monetaria sua interventi che
Hanno diminuito ulteriormente il tasso di
Interesse che le banche nazionali pagano per depositare fonti presso la BCE
Aumentato anche la tipologia dei titoli o delle obbligazioni che poteva comperare
Nel mercato secondario nel
Due mila
Quindici all'inizio del due mila quindici uno degli interventi fondamentali della BCE
Era stata la possibilità di intervenire nel mercato secondario comperando titoli di Stato dei vari Paesi membri nell'evoluzione bene
Un anno dopo
Con decisione presa del dieci marzo verranno scudi di quest'anno
Cosa è successo che la BCE non soltanto ha deciso di continuare comperare
Sul mercato secondario dei titoli di Stato ma anche obbligazioni delle sul certa che avesse euro una buona valutazione da parte delle agenzie di rating
Bene
Questo è un minimo di storia
Si possono fare delle considerazioni
Su questi gli interventi della BCE
Che non hanno portato a molto
Ecco
Non possiamo essere particolarmente benevoli nei confronti di queste misure
Perché addirittura certe persone li considerano
Quasi fallimentari
Quelli presi dal Consiglio della vicine
Fallimentari perché al ci hanno portato da una situazione di stagnazione ad una situazione di deflazione all'interno dell'evoluzione
Brevemente alcune considerazioni su questi interventi prima considerazione l'aggressività di questi interventi molti studiosi molti analisti
Ritengono che queste misure sono state troppo aggressive da parte della BCE e siccome la politica monetaria incide soprattutto sulle attese
Dei cittadini e delle aziende non tanto sulle azioni immediate ma sulle loro attese è
Questi commentatori dicono che c'è la possibilità che questa aggressività di queste misure
A Pavia appuntamento
Farsi che molti cittadini troppi cittadini molte società troppe società private
Si aspettano un periodo di recessione nei prossimi anni a causa proprio di questa
Aggressività da parte della BCE
Prima notazione seconda annotazione riguarda le agenzie di rating cioè meno alcune
Commentatori dicono che queste agenzie di rating estinto passato sono state
Responsabili di aver valutato bene delle aziende che nel due mila otto due mila nove durante la grande crisi finanziaria e
Poi dopo alcune settimane sono fallite
E quindi queste agenzie di rating che danno delle valutazioni positive queste agenzie sono affidabili punto interrogativo
Perché la BCE è andata a affidarsi a valutazione di queste agenzie
Quando esse stesse sono
Forse inaffidabili
Punto interrogativo seconda considerazione è una foglia di fico
Che io vi dico proprio
I titoli di Stato
Le porre
I Governi
Dei Paesi membri dell'eurozona
Hanno immesso titoli di Stato perché i trattati europei impediscono I Governi di stampare moneta
E di utilizzare questa modalità per il loro fa il bisogno
Di fatto questo tecnicamente viene chiamato monetizzazione del debito bene qualche commentatore si domanda perché allora questa cosa l'ha fatta radici
Perché la BCE ha stampato negli ultimi anni moneta
Per poter
Comprare nel mercato secondario titoli di Stato olio che non può essere un atto che è proibito ai paesi membri
è stato fatto dalla BCE
è questo plausibile
è questo accettabile anche da un punto di vista etico ed è un punto di vista politico della politica dell'Unione europea punto interrogativo
Dicevo prima la foglia di fico perché la decide ha in qualche modo coperto
Dei gli effetti perversi che sono stati fatti dai Paesi membri con una foglia di fico
Ultima considerazione
Un paradosso
La BCE attualmente da Banca Centrale Europea attualmente
Utilizzando questi titoli di Stato l'acquisto sul mercato secondario di questi titoli di Stato però alla fine diciamo così buono
Per tentare di
Contrastare la deflazione montante in
Europa
Ma
Questo scopo buono
Viene perseguito con uno strumento
Che l'acquisto di titoli di Stato
E acquisto di titoli di Stato che nel passato è stato sì volete in parte non particolarmente buono
Perché i Paesi di fatto i Paesi ero già un anno emerso titoli-stato per coprire
Il differenziale tra le loro
Entrate e le uscite
E allora su non sono stati virtuosi questi Paesi ma allora come mai la vicino in atto in lizza di uno strumento
Che è venuto fuori in maniera non virtuosa perché lo utilizza lei per un fine invece
Nomine quello del contrasto corretto con la
Effrazione far
Anche questo è un altro
La contrazione di interrogativo che in qualche modo deve essere deve essere
Apparsi deve rispondere
Se
Tutti i Paesi dell'euro zona fossero stati virtuosi e non avessero messo titoli di Stato l'avessero di fatto
Finanziato in questa maniera e di loro non utilizzi perché se tutti fossero stati disposti buona
La vicine non avrebbe potuto correre non sul momento
Per poter
Combattere la deflazione anche onesto è un paradosso che in qualche modo deve essere risolto
Per finire alcune
Indicazioni sulle possibilità di crescita alcuni dicono
Aumentiamo la spesa pubblica aumentiamo gli investimenti
Pubblici perché qui i privati sono in mano a dire di delle Società che questi investimento annoierò benessere IRI governi
A
Fare questi investimenti e questa è un'Italia quindi la spesa pubblica aumentare purtroppo anche il debito pubblico e questo
Rende difficile l'utilizzazione di un aumento della spesa pubblica
Una seconda proposta è quella di
Aumentare la domanda distribuendo denaro
è quello che ha fatto un sostanzialmente il Governo attuale vada dato ai poveri l'ottanta euro di fatto a distribuito denaro perché fosse aumentata la domanda per consumi
è una cosa del genere si sta
Attualmente pensando di fare con la distribuzione di denaro all'epoca il pensionato i più poveri
In realtà queste proposte sono proposte
Che difficilmente potranno cambiare le cose
Così come le proposte delle riforme strutturali le proposte di aumentare l'altro flessibilità le proposte di aumentare l'efficienza
Diciamo ormai sono diventati luoghi comuni incerto bisogna essere più produttivi certo bisogna essere
Meglio più efficienti e riformati strutturalmente
Però sono luoghi comuni allora
Ultima cosa che dico
Perché invece di
Guardare sempre verso l'Ovest non si incomincia a guardare anche verso est
Verso nell'estate c'è la Federazione russa c'è l'Ucraina c'è ci sono i Paesi del centro Asia
Nei quali probabilmente sarà possibile un aumento non soltanto dei consumi ma un aumento anche degli investimenti e quindi della domanda ecco
Rivolgiamoci cominciano a rivolgerci anche adesso
Questi Paesi verso l'Oriente
E non continuiamo avvenire sempre le stesse cose gli stessi Paesi stesse e stesse figure
Nell'Ovest
Buonasera grazie grazie
Magari cominciando a Toldo sanzione io dicevo signor rigoroso Carlucci
Con cominciando a togliere le sanzioni per esempio potrebbe essere un buon inizio quel senso quelle verso la Russia
Trascorsa lo solo se l'avvocato la battuta la via passiamo la professoressa Maria Grazia Micheloni direttrice della rivista di studi politici internazionali che ci parla della visita europea
Ed evita nazionali nella UE
Lo faranno da un taglio diverso dal moderatore che mi ha preceduta per l'interno al discorso europeo parlerò
Quella costruzione in fieri dell'identità europea della cittadinanza europea come identità ufficiale conferita dall'Unione europea
Analoga e distinta rispetta l'identità ufficiali conferite dagli Stati nazionali
Venendo all'identità Anna del come le identità nazionali si sono evolute con lo sviluppo e dell'identità europea come è cambiata la relazione del tempo identità europea identità nazionali
Ed è il riemergere e di altre forme dentarie nei giornali locali etniche religiose
E dal concetto di identità multilivello dell'Unione europea
E farò qualche accenno a ciò che manca il perfezionamento della identità dell'Unione europea
Devo premettere a proposito del concetto di identità che nella logica contemporanea essa può essere stabilito riconosciuta in base a qualsiasi criterio convenzionale
E che nel discorso politologico concernente identità europea ampi che quella nazionale sì si parte si fa riferimento a come questa viene stabilite riconosciuta
Sia in relazione ai caratteri ai loro caratteri costitutivi che in relazione al senso di appartenenza nei loro confronti per cui nel mio discorso ci saranno questi due piani da un lato
Il costruirsi
Dell'identità nella nel tempo dall'altro il costruirsi della percezione di appartenenza a questa identità né i cittadini
Evidenziato che accerto merita un approfondimento particolare perché
L'Unione Europea una realtà complessa tuttora in divenire che spiega i suoi effetti con difficoltà ed ho percepito in modo diverso dai suoi appartenenti ora ideologizzata ora distorta nelle narrative che ne vengono fatte
E l'identità ha preso forma proprio nel corso del processo di integrazione parallelamente accanto invece a d'identità nazionali che preesistevano
E come l'Unione europea anche l'identità europea non ho ancora trovato in un evento sciocco l'occasione per configurarsi in modo definitivo
Quanto all'indomani della seconda guerra mondiale gli statisti di alcuni Paesi dell'Europa occidentale stremati impauriti mossi dalla percezione che la solidarietà europea fosse una necessità esistenziale
Iniziano a costruire l'Europa unita PIN prima di allora puramente sogno dei saggi
E lo fecero sui diversi terreni politico militare economico la ispirarono ai valori della pace della democrazia e dei diritti umani che erano stati travolti e bisognava quindi restaurare
E la pensarono su una scelta di civiltà sul loro riconoscersi in un comune sentire d'Europa di eredità storico-culturale l comuni radici nella civiltà classica nella cultura giudaicocristiana
E poi anche sul metodo
Nell'esercizio del potere decisionale il metodo comunitario basato sul dialogo fra istituzioni rappresentative delle diverse volontà concorrenti
Quella sovranazionale quella degli Stati membri ai quali si sarebbe giunta nel tempo quella popolare
Tutto questo costituisce l'alba di una propria identità europea
Alla quale si faceva riferimento con l'immagine retorica degli Stati Uniti d'Europa e con il richiamo allo spirito europeo al sentimento europeo alla coscienza europea non venite reduci Monti
E a quei primi caratteri dell'Europa unita se ne aggiunsero via via altri per effetto delle politiche comuni che della giurisprudenza comunitaria
Che svolsero una funzione di assimilazione dei sei nei diversi campi che si aprivano l'integrazione economica e poi anche
Sociale ambientale e culturale monetaria onere hanno toccato quindi l'identità europea si andò colorando anche di tutte le tinte della chi Comino ter di matrice euro occidentale
E sotto il profilo del senso di appartenenza spirituale all'Europa ci fu in quel tempo il passaggio dall'entusiasmo europeo di tipo romantico dei primi anni suscitato dal bisogno di nuovi ideali del dopoguerra
Ha un approccio pragmatico vitalistico che si accompagnava al rafforzamento della fiducia nello Stato nazionale
Che nel frattempo si era modernizzato economicamente che cominciava dell'agire del welfare
Sì che accompagnava alla rinascita del senso della parte
Formalmente l'espressione identità europea fece la sua comparsa nell'euro teologia più tardi con un documento
E lavorato nel quadro della cooperazione politica fra i nove che fu presentato al vertice di Copenaghen nel dicembre del settantatré
Con questo documento in polemica con il Segretario di Stato americano Henry Kissinger
Il pretendeva di confinare l'Europa in un ruolo regionale si pone lanciare il nuovo mito politico oggi un'Europa che il vertice di Parigi del mille
Cento settantadue aveva destinato ad diventare Unione europea
Capace di svolgere un ruolo attivo negli affari del mondo però al questa solenne dichiarazione non con risposero allora degli effetti significativi
Durante gli anni della presidenza francese del generale De Gaulle nonostante le incomprensioni e gli ostacoli sorti fra i sei
Sul carattere esterno che interno da dare all'unità europea il processo di approfondimento della propria identità originaria non si era interrotto
Allora tanto se il gruppo dei Paesi membri però si apprende dilemma fra approfondimento e allargamento e soprattutto con la transizione epocale determinata dal crollo del comunismo sovietico e dalla dislocazione della dell'URSS
Il movimento verso un'integrazione produttrice di identità subito un'evoluzione
Perché perché maturate nei nuovi Paesi membri attraverso esperienze storiche e scelte politiche diverse emersero delle propensione
E delle idee degli interessi spesso contrastanti che non
Di poco conto ma capaci di paralizzare sviluppi maggiori in senso identitario
Fra le questioni che nella nuova configurazione della della comunità poi l'Unione Europea rimasero bloccate
Quella dell'integrazione nella sera più alta della politica una politica estera e di difesa unica e quella dei confini delle dell'Unione europea e quella della sua forma finale
Bloccata nessuno sviluppo
L'ingresso della Gran Bretagna il primo gennaio in compagnia di Atlante temi Arca freno lo sviluppo degli aspetti politici e militari dell'identità europea
Da qui sbatte noto più noto come l'aveva definita accederci nel mille novecentotrenta la Gran Bretagna divenne il
Batte l'otto virgola otto
Entrò con il proposito di plasmare la secondo la sua volontà integro istruita utente entity questo il titolo del contributo che presenta uno studioso britannico
Quando io lanciai un call for papers per la ricerca fra diversi investa europee sull'identità europea alla fine del ventesimo secolo dall'Inghilterra ci arrivo a questo titolo intenderei seguita evidenti
Ed è intende tanica più importante per lo studio degli affari europei era diffusione della conoscenza in proposito si chiama Santo il fronte European più fuori
Margaret Thatcher si oppose al rilancio del processo di integrazione sul piano politico
E nel famoso discorso di Bruce dell'ottantotto denuncio la prospettiva di un superstato europeo scaturita dall'atto unico
Meglio negozi o degli ottava Oz per la Gran Bretagna sono due anime sulla carta sociale altre cose in occasione di Maastricht
E durante il negoziato impedì che venisse utilizzato il termine federale
Alla Conferenza intergovernativa del novantasei cioè negoziatori di Amsterdam di Nizza del Trattato costituzionale e di quello di Lisbona
La Gran Bretagna sul Paese membro che svolse la funzione di freno allo sviluppo di aspetti istituzionali politici e strategici
Fino ad arrivare a Cameron che ha posto sul piatto del suo consenso elettorale la scelta referendaria per l'uscita della Gran Bretagna e dell'Unione europea
Perché
Beh le ragioni principali a mio avviso ce ne sono anche altre ma le principali sono che dal punto di vista politico istituzionali britannici hanno il culto di queste insiste al quale nulla può essere superiore
E dal punto di vista geopolitico e strategico si sentono vicini piuttosto che al continente agli Stati Uniti con i quali i legami socio-culturale sono anche più stretti
Dopo l'allargamento a nome
Non vi faccio per ragioni di tempo tutto l'iter degli allargamenti
Comunque prima entrarono a quei Paesi che erano stati
Erano rimasti fuori per il carattere non democratico del regime
Si trattò di eventi attesi dall'una e dall'altra parte per la quale c'era stata una grande preparazione e c'erano stati anche molti contatti più o meno
Sotterranei
E quindi quando si produssero non furono delle grosse scosse e mandarono a confermare il carattere democratico dell'identità europea queste accessioni la caduta del muro di Berlino legislazione tedesca
A catastrofi del sistema sovietico cambiare un corso della storia
E fecero Peric evitare la costruzione europea che si trovò improvvisamente de stabilizzata dalla situazione geopolitica nella quale l'ha vissuta un equilibrio est-ovest piuttosto stabile in Europa un equilibrio di potenza fra Francia e Germania al suo interno
E aprì questa questi fatti aprirono al fianco dell'Europa una grandi aree di crisi
Opportuno aprire le porte anzitutto ai paesi limitrofi che liberati dal timore dell'URSS lo chiedevano
A Ostia Finlandia Svezia
E in mancanza di altre soluzioni praticabili per evitare che il crollo dei sistemi socio-economici all'Est determinasse una migrazione
Insostenibile verso l'Occidente divenne necessario aprire nella prospettiva anche a quanti altri di nuovo indipendenza
E perplessi sul loro futuro avrebbero trovato nell'UE l'aiuto e l'orientamento necessari per sfuggire al pericolo di percorsi che evolutivi
La Gran Bretagna e la Germania furono fra i Paesi europei che anche per ragioni economiche ci o politiche si fecero promotrici di successive ondate di allargamenti esistano dal sud
Fra film mille nove nel due mila quattro e il due mila tredici
Nonostante questa frase del processo di allargamento fosse stata preceduta da un periodo di preparazione volta a facilitare la progressiva convergenza dei Paesi candidati sui caratteri dell'entità europea
Di fatto in questi trovo davvero incorporato dentro di sé un brand maggior numero di differenze rispetto a quelle poche che esistevano fra i paesi della piccola Europa o anche a quelle esistenti tra i quattordici in particolare
Paesi che nel corso di oltre cinquant'anni avevano maturato un'esperienza storica e culturale comune quella di un nuovo stile di convivenza fra di essi
Si trovarono a proseguirla con Paesi che erano portatore di un'esperienza analoga ma profondamente diversa
Che erano rimasti estranei al discorso della riconciliazione fra gli ex nemici che tanta parte aveva avuto nel motivare i primi passi verso l'Unione europea
Il
La riconciliazione franco tedesca no e anche per questo anche per non aver vissuto questo processo di riconciliazione fra i denti tra gli ex amici arrivano un'altra percezione della sicurezza
E per i quali la sovranità nazionale finalmente recuperata era intangibile financo come tale sancita in alcune delle nuove costituzioni a differenza di quanto era accaduto all'Ovest nelle costituzioni del dopoguerra
E non ci furono dopo l'ottantanove all'Est quei sensi di appartenenza ad un comune destino che fioriranno all'Ovest dopo la morte della patria
E i movimenti federalisti furono capaci di far convergere a sostegno delle iniziative concrete avviate per costruire l'Europa unita
Preoccupati di recuperare la loro nazionalità ferita quei Paesi di nuova indipendenza videro nell'Unione europea soprattutto il miraggio del benessere per tutti grazie al libero mercato
E ricordo bene l'ambasciatore britannico e Lituania ad un convegno a Kaunas sulla prospettiva dell'ingresso del Paese nell'UE rassicurare il pubblico che non ci sarebbe stata sovranazionalità mai più una condivisione di sovranità
L'altro aspetto significativo della destabilizzazione subito e dell'Unione europea dopo dell'ottantanove
E quello indotto dalla riunificazione tedesca
Essa costo al contribuenti tedeschi duemila miliardi di euro ma il carburante geopolitico dell'Europa si spostano da Parigi a Berlino e nella copia franco tedesca la Germania divenne preponderante
Mentre la Gran Bretagna resterà chiusa nel suo ex c'è passione all'Istituto sempre più euroscettica il mercato e nulla più di Breton batte politiques
La Germania diventata il Paese indispensabile a oggi un ruolo maggiore negli affari europei
Chiede a dei risultati raggiunti e forte del suo ascendente persino il Ministro degli esteri polacco ha dichiarato recentemente o meno paura del potere della Germania che della sua in azione
La Germania è propensa estendere la sua visione delle cose all'intera Unione europea
E non sempre attenere sufficientemente conto delle differenze di mentalità che esistono fra gli europei e ne condiziona nei comportamenti del fatto che gli europei ahimè non sono tutti i tedeschi
è stato osservato che l'Unione Europea riproduce al suo interno alla struttura del mondo globalizzato nella quale sono accoppiati uno spazio economico sovranazionale
è un passo di nazioni portatrici dell'identità ufficiale quella della carta di identità
La tensione interna inerente a questa scala geografica due livelli
Si è rivelata dinamica nel tempo vuoi per la forte accumulazione economica che la dimensione economica sviluppato fuori per la rivalità rivalità distruttrice di cui sono portatori di Stati nazione diventati partners compiti Trolls
E trascendente o il livello economico le identità geograficamente più ristrette si è arrivati ad una perdita di potere dei Governi sullo spazio economico sociali interno
Quando poi livello economico ha cessato di essere performante di produrre benefici livelli nazionali
Ecco che si sono manifestate delle reazioni al sentimento di minaccia della propria identità
E di restrizione della libertà della collettività nella quale ci si riconosce
E che sono emersi aspirazioni e nati progetti per un'altra Europa e persino tendenze centrifughe poiché la tentazione del ripiegamento dietro le barriere nazionali non è scomparsa
Quindi c'è stato nel tempo questo questo cambio della queste trasformazione trasformazioni sia dell'identità europea che delle identità nazionali
E questi cambiamenti non sono avvenuti nel corso degli anni sempre nello stesso senso e non nella stessa misura nei diversi Paesi membri sondaggi d'opinione danno conto
Di queste di queste variazioni l'avvicinamento
Tra l'identità europea e identità nazionale è stato portato al massimo dallo sviluppo delle politiche comune negli anni ottanta novanta
E anche la proliferazione dei simboli dell'Europa la bandiera all'inno il giorno il passaporto europeo la moneta unica la toponomastica
I gemellaggi ed altre cose ha contribuito a rendere visibile l'identità europea nella vita quotidiana comunale dovrà a quelle nazionali le due bandiere sono h affiancate normalmente
Nel novantatré
Il Trattato di Maastricht I istituito la cittadinanza europea come identità ufficiale conferita dall'appartamento sa dall'appartenenza all'Unione europea che attribuisce tutta una serie di diritti civili politici sociali
Che sono andati da allora incrementando si negli anni quindi è stato un passaggio importante nella costruzione dell'identità europea
Come pure lo sono stati gli effetti del programma Erasmus e di quegli altri che vanno sotto il nome di azione siamone nel senso di
Contribuire alla creazione di un popolo europeo sosta di importanti ma limitati perché hanno riguardato
Una parte dei giovani mente ben altro si sarebbe potuto fare per creare il popolo europeo
In segmentazione Oriakhi errati
Ma
Riflessi
Regionale locale ettari
In una specie di
Quella che è stata chiamatela anche locale inserisce perché
Appunto lo spostamento
Verso il più grande ha creato poi una necessità di riflusso verso i livelli più vicini alla vita dell'individuo
E da ultimo si sono aggiunti anche queste questi questi riflessi identitari di tipo etnico e religioso che sono stati indotti dalla presenza di nuovi insediamenti umani
Che e le successive ondate migratorie hanno reso massicci
Questo sviluppo dei localismi libri questi altri identità e un fenomeno che non ha toccato tutti i Paesi non ha toccato solo i Paesi europei e non li ha toccati tutti e non uniformemente
E di questo aspetto variegato sempre più variegato dell'Unione europea dal punto di vista delle e etnico e culturale
Che si ritrova anche in altre società moderne
è
Considerato attualmente un fattore identitario
Come da propose per la cultura si parla di unità nella diversità della cultura europea quindi c'è anche una specie di unità nella diversità
Della identità delle identità
Europea che viene chiamata
Identità multilivello nel senso che
Le situazioni di diversità anche dissonanti che esistono nelle europee inermi e Unione europea
Vengono considerate concentriche piuttosto che conflittuali e quindi tali da costituire una identità multilivello i cittadini europei sarebbero portatori di un'identità plurima multipla
Ho multilivello al tempo stesso europea nazionale regionale e locale etnica in religiosa
è chiaro è un'identità nella quale i diversi livelli che tra l'altro non sono né informalmente gerarchici Zatti nella percezione non tutti hanno la stessa gerarchia da
Pongono questa identità nella stessa gerarchia nella
Oscene loro coscienza
Individuale
Questi diversi livelli reclamano di essere resi compatibili
Mediante una attenta Ormanni armonizzazione delle rispettive sfere giuridiche
L'ultimo riferimento che vorrei fare
Riguarda ai pericoli che corre l'identità europea
Il riavvicinamento delle diverse identità la compatibilità
Fra di esse
è necessaria
E
E deve incrementarsi sarebbe
Non è un piano di per sé permanente e qualcosa che ha sempre bisogno di essere monitorate costruita perché se
E le differenze potrebbero approfondirsi
E in che casi potrebbero profondi vizi ad esempio se l'identità europea assumesse dei caratteri egemoni ci
Oppure se il contenuto programmatico dell'identità europea si impoverisce sempre
Oppure se è una concezione antagonistica delle relazioni internazionali
Perché lasciarsi di lei inserisce quel regna se terreno a scapito
Della percezione che accanto agli interessi nazionali quella che ha mosse chi i pionieri della costruzione europea la percezione che accanto agli interessi nazionali
Ci sono interessi transnazionali comuni
E che utili compone e che occorre componibili
Con spirito di solidarietà
Grazie
Grazie professor Chionna dietro l'altra cosa interessante ci parlava anche il rischio Backstreet
Di passaggio ma la società avevamo tutto di più
Il prodotto da togliere Coordinatore dell'istituto trattati internazionali devo intanto se è possibile fare un cambio di tavolo farle professoressa facciamoglielo nulla vi ringrazio prego dottor Greco
Grazie dottor Mazza
L'ambasciatore Calamia ci ha detto una cosa molto giusta e cioè che i progressi si fanno in situazioni di crisi
Ed è effettivamente così
Sotto l'urgenza dei problemi che si decide ad agire
Perché naturalmente vengono toccati i nostri interessi più immediati e questo affermazione riecheggia credo quello che disse una volta diciamo né che viene spesso citato
E che cioè l'Unione europea sarebbe stata il risultato
Delle risposte che avrebbe saputo dare alle crisi che avrebbe certamente attraversato nel corso della sua storia
E ha baciato aree Canaria ci ha detto effettivamente che anche nel caso di questa crisi e mi riferisco alla crisi economica innanzitutto o se ne sono aggiunte altre a partire da quella migratoria
L'Unione europea ha effettivamente risposto
Con a
Creando alcuni nuovi strumenti alcuni nuovi meccanismi anche alcune nuove politiche
Basti pensare per esempio se rimaniamo campo economico a tutto quello che è stato fatto con la creazione del fondo salva Stati
I nuovi meccanismi di controllo sulle politiche di bilancio e naturalmente il ruolo della Banca centrale europea che è stata progressivamente
Potenziato grazie alla leadership di Mario Draghi e poi più recentemente abbiamo visto naturalmente un processo che andava anche da diversi anni questo processo faticoso ma molto importante di costruzione dell'Unione bancaria
Che è stato pone al centro del dibattito nazionale perché improvvisamente abbiamo scoperto
Che grazie al fatto che la responsabilità della vigilanza veniva trasferito a Bruxelles alla banca anzi a a Francoforte in questo caso la Banca centrale europea
Impegna le regole sarebbero state fissate lì e quindi e l'Italia avrebbe dovuto adeguarsi con tutta una serie di polemiche che sono sorte anche qui quindi che cosa è successo è successo che per rispondere a questa crisi nel corso di questi anni
Sono stati creati effettivamente tutti questi nuovi meccanismi e strutture che hanno cambiato l'assetto istituzionale e hanno comportato è questo il punto da sottolineare
Una cessione ulteriore e non indifferente di sovranità abbiamo visto per quanto riguarda l'Unione bancaria quanto questa cessione di sovranità o se volete condivisione di sovranità
Quando abbiamo visto che cosa significava eravamo stati disattenti ha suscitato immediate reazioni a livello nazionale
Questo è quello quindi che è successo come appunto ha ricordato prima ambasciatore cara mia come punto aveva predetto diciamo né che già aveva sotto sotto gli occhi naturalmente non esperienze che si andava sviluppando
Però questo in questo caso queste risposte queste scelte che nuove che sono state fatte queste nuove politiche
Non hanno evidentemente sortito l'effetto voluto qual era le fu detto che si cercava era quello di stabilizzare la situazione
Di rilanciare la crescita e naturalmente di avviare l'Europa
I su un percorso di maggiore sostenibilità economica e di maggiore crescita
Ed è quello che effettivamente constatiamo giorno per giorno nonostante e forse anche a causa di queste misure sono state prese
Le tensioni crescono l'insoddisfazione dell'opinione pubblica e sempre più evidente le resistenze da parte delle leadership nazionale come poi dirò a fare ulteriori passi avanti
Si è venuta ulteriormente aggravando e come ci ha detto ieri ma ci ha ripetuto costantemente Draghi introiti queste e in questi mesi in questi anni
Le l'economia europea continua ad essere esposta a seri rischi anche rischi di nuove bolle speculative di nuove di nuove crisi perché rimane estremamente fragile a proposito di Draghi vorrei segnalare vorrei sottolineare che naturalmente
Continuamente Louis naturalmente gli altri responsabilità politica monetaria europea hanno non hanno mai detto che diciamo da queste misure espansive
Si sarebbe poco con solo queste misure privative si può potuto uscire da questa crisi e che sarebbe stata è di per sé determinanti ma che queste si dovevano accompagnare questo apposto conto costantemente sempre di più l'accento su questo punto tutta una serie di politiche che i Governi nazionali dovevano prendere sia a livello nazionale in particolare qua riguarda le riforme strutturale e sia a livello europeo per quanto riguarda
L'attuazione di alcune misure in comune e di alcuni progressi sul piano della integrazione
Perché è successo questo
Cioè perché è successo che nonostante siano stati fatte prese queste nuove iniziative sia stati creati queste nuovi meccanismi
è cresciuta la divisione all'interno dell'Europa e sono cresciuti i rischi di una frammentazione del quadro europeo e anche di un collasso per questo
Va detto il rischio che stiamo fronteggiando se non riusciamo diciamo a risolvere alcune crisi fondamentali
Perché evidentemente queste misure sono risultate inefficaci per il momento
E si ponesse discute naturalmente se sia stata più responsabilità nazionale ha più responsabilità europea
Gli strumenti che di cui ci siamo dotati rimangono evidentemente incompleti e direi per riassumere la popolazione europea larga fetta dell'opinione pubblica che tende a essere maggioritaria in alcuni Stati anche nel nostro abilmente non si sente
Sufficientemente protetta difesa dall'Unione come si colloca in tutto questo diciamo la questione della Brezzi cioè per dir lampo più in modo
Un po'più politica di corrette il problema del dei nuovi rapporti perché qui in ogni caso saranno nuovi qualsiasi sia l'esito del referendum tra Regno Unito e Unione europea naturalmente adesso c'è questo spettro dell'esito di questo referendum
E il referendum sarà un evento inutile forse sottolinearlo di grandezza politica enorme
Sarà gravido di conseguenze e naturalmente se dovessero prevalere i favorevoli alla Brecht si aprirebbe una crisi
Passando all'interno dell'Europa che naturalmente guide sono e difficile e per vedere gli esiti anche se si va intensificando il dibattito su tutte le varie opzioni che si aprirebbero naturalmente si dovrebbe ridiscutere il rapporto con con il Regno Unito che uscirebbe
Dall'Unione
E tutto anche molto dipenderà quale sarà poi la dinamica politica all'interno
Del Regno Unito però io vorrei brevemente parlarvi invece dell'accordo che è stato raggiunto l'accordo che è stato raggiunto il diciotto il diciannove febbraio perché in ogni caso
Va ricordato che viene sottoposto a referendum questa opzione secca se rimanere uscire
Dall'Unione ai davanti a diciamo alla all'elettorato britannico è questa scelta secca diciamo
Ma dopo che è stato raggiunto un accordo che mira a favorire naturalmente una risposta positiva alla permanenza nell'Unione
Ora che si sia raggiunto un accordo tra Regno Unito infra i termini degli altri Stati a Consiglio europeo
Di Bruxelles diciannove febbraio è senz'altro va detto un fatto positivo perché se questo non fosse avvenuto ovviamente
Si sarebbe creata già immediatamente una crisi politica però ci sono intanto vorrei sapere sottolinearlo in modo telegrafico alcuni aspetti problematici che non vanno sottolineati prima di tutto
Questo accordo non produce un cambio per un cambiamento fondamentale nelle relazioni fra uno europea e Regno Unito Cameron aveva proposto un cambiamento fondamentale adesso non entro nei dettagli ma di fatto
Le misure che vi sono previste consentiti per riassumere in modo molto
Conciso consentono al Regno Unito questo certamente si può dire di difendersi maggiormente
E e diciamo di evitare ogni obblighi ulteriori di seguire i processi di integrazione e anche evitare alcune ricadute possibili sul Regno Unito di iniziative integrazioni che altri in particolare i Paesi d'Europa
Sono possono intraprendere quindi è
Una mossa difensiva da parte del Regno Unito qualche non cambia a mio avviso in modo fondamentale
Il rapporto fra Regno Unito e Unione europea secondo appunto importante
Cameron aveva proponeva in qualche modo prospettato che a seguito di questo accordo ci son sarebbe stata un'unione riformata tant'è vero che si è presentata raggiunto l'accordo
Ha pesato raccordo dicendo che se rettorato avesse risposto positivamente e l'Unione europea Regno Unito sarebbe in entrato sarebbe rimasta in realtà in Unione Europea riformata
E non non non ci sono in questo accordo almeno non a mio avviso uno delle misure facciamo far pensare che apporti nuova riforma dell'Unione
Terzo punto ed è molto importante lo stesso accordo l'attuazione dell'accordo qualora naturalmente il referendum fosse positivo per Cameron che e incerta perché alcune di queste misure dovranno essere incorporate nei trattati
Alla prossima scadenza e abbiamo visto anche alla luce di quello che ci ha detto l'ambasciatore Terzi l'incertezza sulla l'orizzonte temporale e poi ci sono delle misure che devono essere
Implementate diciamo attuate attraverso la legislazione secondaria quindi devono passare dal Parlamento europeo da tutto il processo legislativo richiederà tempo e soprattutto nessuno può escludere che nel corso di questo iter legislativo non ci siano dei cambiamenti
Queste tre cose e cioè che non il l'accordo non configura un cambiamento fondamentale possiamo intra i dettagli se volete in secondo luogo non riforma l'Unione
E in terzo luogo c'è un'incertezza sulla sua attuazione sono tre problemi grossi per Cameron e per lo sforzo che ha intrapreso per convincere tratte inglese a approvare diciamo la permanenza dell'uno e del da Gran Bretagna nell'Unione europea
Dal punto di vista questo diciamo da un punto di vista britannico se vogliamo dal punto di vista ovviamente europeo
Obiettivamente ci sono delle timori delle preoccupazioni perché questo accordo per almeno due ragioni almeno due diciamo per volere essere sintetico in primo luogo perché alcune parti di questo accordo
Rischiano di erodere principi fondamentali
Dell'Unione europea
In modo particolare nella parte che riguarda l'immigrazione e cioè particolare il principio della libera circolazione delle persone in secondo luogo il principio della non discriminazione
Fra cittadini europei e in secondo luogo perché si teme
Che ci fornisce si sia un effetto di contatti e cioè che altri Paesi vogliano
Ovviamente chiedano una un
A loro volta e sulla scorta dell'esempio britannico in modo non altro delle relazioni speciali come europea dando quindi ulteriore spinta al processo di frammentazione
C'è un punto importante però anche concettuale questo potrà riguardare in qualche modo anche la questione del dell'identità di cui si parlava prima depressa Melchiorre
E cioè
Questo accordo prefigura però forse si può dire qui si può discutere un qualche modello di Europa nuova e in particolare e questo fa parte un po'del titolo del del che chi ha scelto per questa relazione
Questo concetto dell'integrazione differenziata perché in particolare nelle parti che riguardano le questioni è diviso in quattro sezioni questo accordo nelle due sezioni che riguarda la governance economica e soprattutto una sezione che intitolata la sovranità
Figura la possibilità come si dice che gli Stati seguano dei percorsi differenziati
Di integrazione e che quindi sia possibile perciò gruppi di Stati o singoli stati scegliere diciamo di aderire o meno ad alcune
Politiche tutto ciò in parte come si sa e quindi già avviene ci sono i cosiddetti o towns che non sono soltanto britannici
E il trattato in qualche modo lo prevede lo prevede però questo accordo pone l'accento in modo particolare su questo aspetto della differenziazione che naturalmente può prendere forme le più diverse
Per via su per proprio sintetizzare al massimo può prendere la forma di una come posso supponeva prima e come è un pone trattati di gruppi di avanguardia che
Fra loro si integrano di più la cui politiche poi altre altri seguono momenti di un secondo momento e adeguandosi a queste politiche e questo è diciamo mantiene
Un percorso comune ma chiaramente questo accordo va più nel senso di dire poco un modello decente cerchi concentrici sono alcuni Paesi
Che si integrano di più
Che sono un po'un nucleo centrale
E altri invece che scelgono di maniere della dello spazio esterno e quindi
Sostanzialmente
Prefigura
Qui si può discutere un consolidamento anche nel tempo di questa differenziazione anziché un processo che porta una sua progressiva riduzione con una Giunta diciamo dei ritardatari alle queste politiche di integrazione
Questo in modo particolare perché l'accordo ittiche fa il contemporaneamente dice ciascuno ha diritto a seguire il suo percorso di integrazione cioè riguarda naturalmente soprattutto la Gran Bretagna ma non solo
E però i Paesi dell'euro zona non solo possono mai Gatta debbono se stiamo a quello che dice l'accordo è quel DC trattati
Approfondire il più l'integrazione fra loro anche perché questo come dicono i trattati
E necessario per la stabilità dell'Unione per dare stabilità per dare efficace all'Unione economica e monetaria e quindi qui viene il punto che è stato trattato ampiamente ma su cui vorrei dire brevemente la mia opinione
Di almeno ragionare che cosa si può fare su questo fronte e cioè nel momento in cui comunque
Stiamo andando nel migliore dei casi diciamo ha comunque uno e di una integrazione differenziata che cosa si può fare a meno in questo nucleo che magari può essere più o meno ampio per approfondire l'integrazione
Ambasciatore Terzi ci ha parlato della politica estera di difesa da una prospettiva diciamo che in molti integrazioni istante
Che
Diciamo auspica ma anche pur essendo scettico diciamo superamento dell'assetto
Intergovernativo uno sviluppo delle cooperazioni rafforzate eccetera però il problema anche più immediato che ne abbiamo a quello indubbiamente della governance economica
E qui e noi abbiamo una Roadmap sia pure diciamo discutibile nei suoi tratti che sono documenti che mano a mano i presidenti delle istituzioni europee un ultimo documento di cinque Presidenti che risale a metà dell'anno scorso
Vanno nel senso di indicare un obiettivo e una certa orizzonte temporale per il completamento dell'unione economica e monetaria
Perché questa è un'opinione da me condivisa ed è stato anche detto in questa riunione il problema che noi abbiamo per gestire specialmente questa crisi economica e i il fatto che questa queste entità dell'unione economica e monetaria rimane Zotta rimane incompleta ed è necessario quindi andare avanti
Sulla strada della di un'unione più stretta su vari fronti come sapete probabilmente questo documento prefigura un avanzamento su vari fronti le varie unioni A uno e di bilancio non economica anche all'unione politica
Però adesso senza entrare i dettagli prefigura due fasi diciamo fondamentalmente l'ultimo documento a cura diciamo dei cinque Presidenti delle istituzioni dell'Unione
Una prima fase che arriva al due mila diciassette
Che non prevede delle modifiche dei trattati
Però include alcune cose importanti io direi in particolare una il completamento dell'Unione bancaria noi italiani naturalmente il Governo italiano
E interessate spinge nel senso del completamento di un e bancario si è parlato sappiamo che
Il passo avanti previsto e su cui anche Draghi insiste come sapete quello di avere una garanzia unica sui depositi ma qui abbiamo una resistenza formidabile
Da parte della Germania e gli altri Paesi particolare già dalla Germania un solo che vuole che prima i sistemi bancari più fragili
Si riescano a stabilizzarsi e quei quindi siamo in una stretta perché da un lato noi siamo interessati ad avere questa misura ulteriore
Un Draghi o anche il Presidente la Commissione il sistema ed è una cosa prevista dall'altro canto però dobbiamo probabilmente capire che tipo di garanzie possiamo finire su questo punto poi tornerò brevemente
Poi invece e in un orizzonte temporale molto più vago e con passaggi molto più vaghi anche il documento di dei dei Presidenti prevede
Delle altre cose e in particolare che ci sia una capacità anche autonome dell'Unione a Z funzioni stabilizzazioni cioè di usare delle risorse
In misura anticiclica cioè che consentano
All'Unione di agire efficacemente
Per diciamo risolvere le situazioni di crisi in e quindi dare anche
Una possibilità alla all'economia europea di riprendersi mettendo mettendo anche in investendo anche delle risorse proprie
E anche in questo documento c'è
L'obiettivo di creare una tesoreria unica per l'euro zona anche se rimane completamente incerto diciamo la la cosa allora a questo
A questo diciamo orizzonte molto piuttosto vago diciamo che è un documento è un orizzonte ufficiale sia giunto questo documento che è stato citato da parte italiana che veniamo diciamo a contributo italiano
Da parte italiana e per Nicola del ministero ed economia delle finanze che però è stata fatta proprio diciamo è un documento ufficiale del Governo ora io vorrei segnalare brevemente secondo me è quali sono
Il i punti validi di questo documento e sarò molto telegrafico e poi dire qual è lì il problema italiano
E della e diciamo del del ruolo italiano nell'Unione europea
Il primo punto è che questo documento che è stato approvato tempo fa è un tentativo di Linciano e la questione della cava nasce con unica europea cioè questi insieme di misure che dovrebbero servire per completare un'economia monetaria
In una situazione nella quale dopo questo documento dei cinque Presidenti e i precedenti
Che risale ormai a quasi un anno fa sotto la spinta di queste urgenze ed emergenze e questo è anche il parzialmente comprensibile questo tema della riforma economica è stato abbandonato qui apro una parentesi
Teniamo presente che il Trattato di Lisbona sul tema della riforma economica della riforma che avanza economica ha fatto molto poco in sostanza e sono soprattutto il settore non solo diciamo ma la politica intende di difesa che è stata al centro del
Del tratto del Trattato più tutta una serie di altre cose istituzionali importantissime però
Si dava quasi per scontato comunque c'è una dell'esistente che lì non si doveva puntare per le riforme
Quindi questo documento italiano almeno a queste innanzitutto in questo merito cioè di dire non possiamo anche se ci sono queste emergenze trascurare questo aspetto anche perché per affrontare queste emergenze si servono delle risorse ulteriori possibilmente comuni
E quindi dobbiamo porci il problema quali meccanismi istituzionali eccetera mettiamo in atto per riuscire a condividere questo tema inutili l'avete molto presente sul tema dell'emigrazione eccetera ma non è Spulico antiterrorismo eccetera
Quali meccanismi e terminato per riuscire a creare questa condivisione nel segno naturalmente del principio di solidarietà e di condivisione degli oneri
La secondo punto importante che e questo è un tema centrale del Governo naturalmente e che respinge la sequenza temporale
Che invece tende a prevalere anche perché diciamo ovviamente la Germania un ruolo qui
Prevalente cioè che prima bisogna consolidare fare il consolidamento fiscale le riforme strutturale solo un secondo momento ce si passa rilancio degli investimenti ora su questo io non
Non mi soffermo perché se n'è parlato già moltissimo però il il dato di fatto che
Questa sequenza e queste doppio tempo viene giustamente a mio avviso respinto bisogna trovare il modo diciamo di rendere se non paralleli almeno complementari questi sforzi
E poi ci sono delle richieste importanti uno importante che naturalmente si provi almeno fare un rilancio degli investimenti stilistiche infrastrutturali
Identificando quelli che sono beni comuni europei e qui
Serve una messa in comune delle risorse il grande tema ovviamente è quello dell'Unione fiscale
Che il vero orizzonte e fino a quando non avremo una capacità fiscale autonoma dell'Unione europea che si può creare in vari modi ovviamente che sono atti prefigurati questo documento
Difficilmente riusciremo a risolvere il problema della della solidarietà e dei legami di coesione all'interno dell'Unione queste stato un po'anche la storia degli Stati Uniti d'America fino a quando non si è usciti
A trovare il modo di uscire dalla questione delle contributi nazionali che venivano negoziati di volta in volta e non si è trovato un modo di fare
Di avere delle risorse in comune non sicurezze mai riuscita a consolidare poi politicamente l'entità quindi questo è un passaggio fondamentale
E poi l'altra cosa naturalmente su cui ovviamente siamo interessati che si chiede in questo documento che ci sia anche attraverso le procedure previste in particolare le prossime procedure degli squilibri strutturali
Sì preveda che ci sia una maggiore simmetria fra Paesi nella processo di giustamente o economico e cioè che quei Paesi niente e qui torna la Germania ma anche attica che sono in sorpasso
Ne bilancia dei pagamenti contribuiscano di più attraverso appunto un rilancio del processo di vagamente l'altra cosa è
La piena realizzazione dell'Unione bancario ora questo insieme di
Gli obiettivi che in qualche modo sono utili perché rilanciano una tematica che è vitale per noi come tutto il tutto Europa morta che almeno questo Governo ha fatto uno sforzo dimostrato una capacità di proposta poi si può discutere
Se questo documento non individui delle priorità in modo sufficiente vada in popol troppe direzioni promette questo è vero però a questa punti da quindi diciamo in questo caso diciamo l'Italia ha dimostrato quello che secondo me è una delle tre
Elementi qualificanti importanti dell'azione dell'Italia e di qualsiasi altro Paese intendono fece bisogna avere una capacità di proposta però ci sono altre due aspetti senza le quali questa capacità di proposta rischia di rimanere diciamo inefficaci
E qui abbiamo un po'difficoltà il primo è le alleanze se noi non conosciamo a creare un sistema di alleanze attorno a queste proposte ovviamente le proposte devono essere congegnata in modo tale
Da essere
Tale
Debba poter attorno ad esse curriculare un'alleanza e qui secondo me il Governo
Presidente Consiglio stesso
Ha fatto una politica che ha reso difficile in qualche modo la creazione di queste la grazie di questa alleanza perché ha creato delle tensioni che poi hanno reso difficile il
L'azione di provati all'interno dell'Europa e la terza età la terza cosa ovviamente e la coerenza di comportamenti e il rispetto degli impegni
è molto difficile fare avanzare queste proposte se l'Italia vivamente ogni rispetto agli impegni qui abbiamo naturalmente l'impegno che riguarda la politica di bilancio innanzitutto siccome si vanno a stretta adesso su questo punto
Ebbene richiamarlo
Quanto più noi diciamo ci mostriamo inaffidabili o non sufficientemente rispettosi degli impegni che abbiamo sottoscritto tanto meno saremo in grado di far avanzare le nostre proposte
E quindi e si richiama quello che diceva prima l'ambasciata terzi cioè c'è un'articolazione che va sempre tenuta presente tra
Responsabilità nazionale responsabilità europea
C'è una responsabilità siamo pensare di scaricare tutto sull'Europa dobbiamo chiedere di più il l'Europa ma sarà tanto più facile quando noi saremo in grado di
Diciamo tenere fede alla responsabilità nazionale tutto questo naturalmente qui concludo
Avendo a mio avviso
In mente che come ha detto anche diciamo sorprendentemente Cameron quando ha detto se votate se votate per la Brecht avremo una sovranità illusoria
Posso pendente però in questo senso dice dei rilievi avvitando in qualche modo l'idea della sovranità condivisa perché in ogni caso non saremo in grado di esercitarla da solo c'è tutta una serie di
Settori e questo è
Io ogni caso a mio avviso la stella polare
Cioè dobbiamo essere
Convinti che queste cose si debbono fare perché per per risolvere i problemi che abbiamo di fronte alle sfide che si moltiplicano dobbiamo cercare in tutti i modi di avere una sanità più efficace che non può che essere quella condivisa
Tutti insieme grazie grazie dottor Greco
Ora c'è ancora un intervento prima della relazione conclusiva do la parola dove Roberta Angelilli già vicepresidente del Parlamento di Strasburgo che ci parla di politica estera e deficit democratico delle istituzioni europee
Grazie Mauro e migliori parto proprio dal titolo e cioè politica estera ed efficiente democratico delle istituzioni europee per introdurre in premessa alcuni dati
Sulla crisi di fiducia dei cittadini europei rispetto alle istituzioni europei questa crisi di fiducia non è un fatto meramente virtuale soggettivo o anche semplicemente politico ma è un dato oggettivo
Che tra l'altro è stato più volte supportato da robuste diciamo evidenze empiriche partiamo quindi da i dati e voglio
Sottolineare un primo dato e cioè quello della partecipazione al voto perché la cittadinanza s'si esprime anche attraverso la partecipazione al voto che è uno degli elementi fondamentali della partecipazione
Al processo democratico allora
Nel mille novecentosettantanove quindi prima elezione e del Parlamento europeo votano il sessantadue per cento Dei cittadini aventi diritto al voto nel due mila quattro quindi nell'ultima tornata elettorale questo dato purtroppo scende vertiginosamente a circa il quaranta per cento quindi
Sotto il cinquanta per cento in maniera evidente pertanto
E forse questo anche un modo per evidenziare questa mancanza di fiducia a questa distanza
Del veniamo poi agli hai dati recentissimi dia uno barometro che è un un istituto diciamo di sondaggi europeo il il più importante il più accreditato questo è un rapporto
Di marzo che da un quadro abbastanza preoccupante un italiano su due non si sente europeo questa è la formula distinte sì molto dura se vogliamo ma molto efficace quindi il cinquanta per cento dei nostri connazionali evidentemente si sente distante non si sente a suo agio in questa definizione della
Cittadinanza europea pensate che questo dato è persino peggiore risk metto ai cittadini del Regno Unito perché i cittadini del Regno Unito non si sentono europei per il quarantotto per cento
Ovviamente
è un dato abbastanza disarmante perché normalmente la Gran Bretagna è per eccellenza il Paese è uno share dico e tra l'altro in questi mesi coinvolto proprio nel dibattito sulla Braxton tutta quindi il dibattito in molto forte in Gran Bretagna
Quindi esso non non Vidotto atti dati però varrebbe proprio la pena andarle ad analizzare perché sono interessanti sostanzialmente il quadro eh il quadro di una distanza
Veramente profonda di un disagio direi di un Comune a incomunicabilità
Tra il cittadino italiano e l'Europa le istituzioni europee e quindi che poi appunto si riassume in questa
Formula non mi sento un cittadino europeo
Ciò nonostante
Nonostante quindi questa sorta di risentimento verso l'Europa
Non c'è una vera e propria come dire una vera e propria negazione di l'Europa quindi non incubi e questi dati non sfociano in uno speech cito appello alla fuoriuscita dall'Unione europea quindi
Sembra in apparenza questa una contraddizione non mi sento europeo sono molto sfiduciato l'Europa non mi piace ma in realtà
Non voglio uscire dall'Europa questo potrebbe anche essere un retaggio e di un forte invece sentimento filo europeo che ha sempre contraddistinto l'italiano l'Italia negli anni est prestato uno dei Paesi più innamorati dell'Europa ma non solo perché era un Paese fondatore ma ripeto questa c'è questa contraddizione qualche altra riflessione su questa contraddizione perché e c'è perché c'è una delusione nei confronti dell'Unione Europea quindi prima un grande innamoramento poi una grande delusione da che cosa deriva questa delusione evidentemente dal fatto che l'Unione europea viene giudicata lontana dei bisogni della gente e spesso inefficiente talvolta anche invadente c'ha quindi un'Europa che entra troppo nella vita quotidiana
è troppo nell'economia troppo nella vita dell'impresa e e poi una sorta di incomunicabilità
Proprio l'Europa ha vista come il soggetto che impone l'esplicito oggetto che esige che non ascolta che non rappresenta e soprattutto che non risolve spesso i grandi problemi no la crisi economica i flussi i migratori vengono considerati come dei problemi che il l'Europa dovrebbe risolvere o comunque l'Europa dovrebbe fortemente aiutare gli Stati membri risolvere queste priorità che sono le priorità
Dei cittadini europei e dei popoli europei
Quindi una delusione una un disincanto però c'è un altro dato che vi voglio sottoporre nonostante questo profondo disincanto questa Marin sa
è in realtà quasi il settanta per cento degli intervistati dice che a favore di una politica comune di sicurezza e di difesa e lo stesso dato vale anche per l'idea di un esercito comune europeo quindi
Evidentemente andando a guardare i dati non c'è una contraddizione ma forse c'è una sintesi che possiamo
Come dire evidenziare e che questa sintesi sintesi c'è la suggeriscono fra dei cittadini
Di fatto il cittadino vuole meno Europa nella vita quotidiana quindi l'Europa appunto che entra che invano dette inclusiva che che rende le cose più problematiche più burocratiche ma forse vuole più Europa nelle sfide internazionali
Il cittadino pensa a cosa dovrebbe servire l'Europa l'Europa dovrebbe servire per combattere il terrorismo per combattere la grande criminalità i organizzata per combattere o comunque per a Frank
Frontali adeguatamente il problema dell'immigrazione l'Europa dovrebbe servire per la difesa degli interessi e con Amici nazionali ma non solo per esempio per risolvere
E per affrontare la crisi economica ma anche per esempio per affrontare quella che a volte è percepita e a volte lo è anche una concorrenza sleale dei Paesi extra europei nei confronti di quelli che si sono gli interessi economici nazionali ed europea e i quindi il cittadino ce l'ha data nella sua come dire semplicità nella sua immediatezza
Una chiave per voglio dire per riconsiderare l'Europa l'Europa meno inclusiva
L'Europa che invece diventi un soggetto istituzionale forte un attore internazionale Forte che va a risolvere quelle che sono le crisi le emergenze proprio del mondo globalizzato
Un accenno lo voglio fare anche diciamo sulla politica estera europea
La politica estera europea diciamo che fondamentalmente non esiste forse
è una parola grossa una frase poi passare e quella che ho detto però non è all'altezza la politica estera europea di queste sfide che e ci suggeriscono i cittadini e quindi non gli addetti ai lavori ma i semplici
Cittadini
Però il piccolo passo in avanti c'è stato con il Trattato di Lisbona non lo sto qui a ricordare tutto il parto difficile prima questa grande ambizione di fare una Costituzione europea poi completamente naufragata
L'ambizione dopo i i referendum diciamo negativi soprattutto a partire dal referendum francese pace sta ATO il Trattato di Lisbona un po'definito come un mini trattato una sorta di così di compromesso all'estremo ribasso
Che cosa ha prodotto qualcosa prodotto nella politica estera fondamentalmente ovviamente vado proprio per sintesi questo alto rappresentante degli affari esteri e Lapo litiga di sicurezza che come sapete svolge anche il ruolo di vicepresidente della Commissione europea che tra l'altro è assistito da un servizio europeo per l'azione esterna
Questo servizio europeo poi di fatto è o una diplomazia europea costituita con il contributo delle diplomazie nazionali
è uno
Un come dire un tentativo di raggiungere l'obiettivo di avere una coerenza nella politica estera
Una coerenza che però come sapete come è stato detto da da da molti autorevoli relatori stasera questa coerenza non esiste innanzitutto perché non c'è perché il ruolo già del del il dell'Alto rappresentante è un ruolo
Abbastanza debole perché comunque ci sono degli Stati membri che ha anche
Nelle dei momenti di decisioni condivise e come dire spiccano più degli altri quindi a un nuovo ruolo preponderante rispetto agli altri e questo
Anche quando ci sono delle situazioni di massima condivisione poi nell'ordinaria amministrazione diciamo si procede più o meno in ordine sparso
In tutto quel sopra i spicca in negativo il ruolo del Parlamento europeo con il Parlamento europeo è l'unica istituzione europea veramente democratica perché eletto a suffragio universale quando si parla di poli casa era il Parlamento europeo è chiamato solo di fatto ad esprimere dei pareri quindi spesso anche dopo che si sono svolti i Consigli dopo che si sono prese delle decisioni quindi sono
Dei pareri come dire anche tardivi e
E e talvolta insomma fanno sorridere perché sono fuori tempo massimo e fanno sorridere se non fosse invece e un nelle mento come dire che palesa la crisi di questo deficit democratico cioè il cittadino comunque si sente forse di più rappresentato dal Parlamento europeo ma il Parlamento europeo che pure col Trattato di Lisbona
Ampliato i suoi poteri in quasi tutte le politiche anche nella politica e le politiche di bilancio in tutte le politiche dell'Unione euro Beha sulla politica estera è assolutamente diciamo inefficace e non ha alcun ruolo
Vado alla conclusione tra l'altro ecco prima di arrivare alla conclusione volevo aggiungere che
Tra l'altro c'è una sovrapposizione di di figure a livello di politica estera perché non c'è soltanto l'altro rappresentante poi c'è un commissario per la politica europea di vicinato e politiche di allargamento un commissario per la cooperazione internazionale lo sviluppo un commissario per l'aiuto domani dare le gestioni della crisi di fatto ci sono quattro figure e che essi vanno a sovrapporre e non stabiliscono neanche una coerenza se vogliamo non dico politica ma neanche amministrativa gestionale ero
Faccio una battuta nel momento della crisi dell'emergenza immigrazione uno dei temi che è stato posto e è quello di dire allora siccome l'Unione europea il Prix ci pale donatore in tema di aiuti allo sviluppo quindi circa sessanta miliardi di euro l'anno che sono più del doppio degli USA quindi è il il soggetto che più mette a disposizione risorse si è proposto bene
Proviamo per esempio a subordinare non in maniera ricattatoria ma in maniera come dire collaborativa proviamo a subordinare e queste risorse o magari anche rafforzare queste risorse con la condivisione da parte dei Paesi che li ricevono la condivisione di politiche appunto che ci aiutino aggi dire il meglio il fenomeno migratorio perché perché gli aiuti allo sviluppo significano posti di lavoro significa sviluppo quindi si può trovare una convergenza
Ma di fatto queste proposte sono irricevibili perché non c'è nessuno che e le le mette come dire in connessione che le mette in Rete sono tutti compartimenti stagni quindi c'è già una frammentazione ne gestionale di responsabilità a livello di Commissione europea il Parlamento europeo non conta assolutamente nulla il Consiglio è ovviamente come dire al talvolta anche prepotente nelle del visioni condivise ma poi come come è stato già detto la politica estera è
Come dire il una prerogativa gli Stati membri alcuni Stati membri poi e come direbbe Orwell sono più uguali degli altri e quindi esercitano conta più forza
Diciamo la loro supremazia
Chiudo quindi dicendo che c'è stata diciamo contemporaneamente una sorta di Bruce Lizza azione della politica estera europea ma questo non vuol dire
Un'Europa che poi la con una voce unica vuol dire una burocratizzazione un accentramento e anche quindi uno svuotamento del come dire del della connessione democratica un un una UNIDEC un'evidenziazione del deficit democratico sulla politica estera e contemporaneamente una rinazionalizzazione della politica estera quindi sono due fenomeni e che rischiano di creare un conto circuito
Cosa fare beh forse quanto meno aprire un dibattito ce lo chiedono ho dato in primis se i dati ma varrebbe la pena eleggersi li tutti e sono davvero interessanti aprire un dibattito che a mio avviso o deve avere almeno tre obiettivi riforma abbia indiciamo riformare come l'Europa puntando ovviamente parlo per titoli per slogan ma bisognerebbe aprire un dibattito davvero importante la semplificazione
Cioè l'Europa non deve essere più vista come un elemento che complica la vita della gente che impone soltanto vincoli e burocrazia
Se il mondo una maggiore trasparenza e una maggiore condivisione e partecipazione all'interno del processo democratico che vuol dire tutto con visione delle politiche della politica estera una condivisione che forse potrebbe ridare al cittadino europeo l'orgoglio di essere cittadino europeo
E terzo diciamo rafforzamento ma vero misurabile autentico
Degli interessi Nappi degli interessi europei e anche degli interessi nazionali attraverso un'Europa che diventi veramente un soggetto che conta
Sulle questioni di politica estera o sulle questioni
Che che non solo solo diciamo di politica estera ma sulle grandi sfide della globalizzazione che siano l'immigrazione che siamo sfide economiche e che siano che poi ci sembrano tanto grandi e tanto distanti ma poi entrano nella vita quotidiana faccio proprio in definitiva conclusione un esempio per anni anni e anni abbiamo come Parlamento europeo ho lavorato a il made in cioè al riconoscimento della tracciabilità dei prodotti europea e i ovviamente noi italiani ci tenevamo in particolare ma è è stato un tema condiviso da tutto il Parlamento europeo quindi
Difendere i prodotti italiani l'industria scusate non solo italiane i prodotti europei industria europea
I lavoratori europei l'ingegno la creatività europea il Parlamento ha lavorato ha lavorato ha lavorato alla fine Consiglio e Commissione si sono messi di traverso e di fatto questa
Cosa è venuta fuori come è la montagna famosa che partorisce il topolino allora è normale che il cittadino che il lavoratore che l'imprenditore e percepiscano tutta la debolezza delle un l'OPA invitano ho usato prima un termine e che non è a caso sentano un risentimento nei confronti dell'Europa perché il risentimento nasce da una delusione una grande opportunità una grande chance una grande può pensi Alida che poi invece non produce nulla e questo produce la rabbia quindi quando Mauro si parla di somma noi stigmatizziamo anche gli atti già menti antieuropei però questa rabbia nasce da un amore deluso da un'aspettativa delusa da un grande sogno che poi non è diventato realtà
Ringraziamo Angelilli Elena significativo diciamo rimettere il dito nella piaga che il Parlamento europeo con l'unica istituzione comunitaria eletta direttamente dai cittadini e quello che conta meno nel ce l'ha confermato Angelini
Siamo alla relazione conclusiva
Do la parola posso Franco Dal Mas sia
Il tema era apporto dell'Italia colui europea con la preghiera al termine l'intervento che non sia di fermarsi ancora pochi minuti perché per qualche intervento cresce che promesso e molto atteso precluso
Dalle molte relazioni sentite
E il futuro dell'Europa risulta senz'altro preoccupante che se vogliamo esprimere delle speranze costruttive
Le condizioni alle quali sarà possibile ricostruire un'Europa conforme non dico alle speranze dei suoi primi fondatori del secondo dopoguerra
Ma le esigenze del momento queste condizioni sono tali e tante da mettere duramente alla prova ogni movimento politico che voglia cinge sia questa la ricostruzione
Il tema che avevo scelto l'unione europea l'Italia parte purtroppo da una constatazione
L'Italia questa Italia costituisce uno dei fattori della crisi dell'Unione europea della sua economia e delle sue strutture
Della crisi della stessa idea di Europa
In cosa consiste questa crisi
Dell'Italia che non è
Ovviamente l'unico Paese in crisi nell'unione questa crisi che incide
Sul degli oneri
Innanzitutto l'Italia ha una posizione geografica fra Europa ed Africa che più della Grecia e della Spagna
Condizione alle politiche dell'Unione nei confronti di tutta l'area mediterranea fino alle propaggine odierne di Orient ali se l'Italia non funziona l'Europa non può compiere alcun operazione coordinata al largo respiro
Né con l'Italia ne senza l'Italia e questo è un primo ambito nel quale lo stallo dell'Italia provoca lo stallo del loro OPA
In secondo luogo se è vero che la crisi di ciascun Paese troppo io in ogni settore finanziario fiscale produttivo amministrativo incide
Negativamente anche sul funzionamento dell'Unione la crisi dell'Italia un'incidenza particolare più grave a causa della situazione specifica
Nel nostro Paese in sintesi
Per una serie di circostanze alle quali accenneremo in seguito alla crisi dell'Italia non è una crisi nel sistema ma del sistema
Si tratta di una crisi che concerne non solo la costituzione formale ma anche la Costituzione materiale e i rapporti fra i due livelli di costituzione
Come è noto l'adeguamento della Costituzione formale e quella materiale possibile
Attraverso le riforme costituzionali più o meno ampie ma solo se i mutamenti della costituzione materiale sono stati tenuti sotto controllo dalla parti delle classi politiche
Anche avverse che si sono alternate o meno in un Paese
In caso contrario la crisi della Costituzione formale e non può più essere superata
Con riforme formulate dall'interno del sistema
Ma il sistema deve essere semplicemente sostituito da fonti extra ordinem l'Assemblea costituente
è il punto focale delle cinesi la mancata sostituzione del sistema compromette
L'esistenza di uno Stato
E noi sappiamo che l'estate che possano cominciare a esistere sussistere
Cessare di esistere
Mi lo lo fanno perché lo permette l'area giochi olimpica nell'attuale sono sorte nelle quali vivono e nelle quali Sequals non creare delle situazioni per cessare
Di esistere
Determinate situazioni determinati comportamenti di uno Stato perché abbiamo sentito quel ne sentiremo giudizi molto gravi
Il relatore Greco ha detto l'Italia è inaffidabile ha usato queste terminologie in un modo molto diplomatico ma
Ci sono gli estremi per cui a un certo punto l'area geopolitica si chiede ma
Che facciamo di questa entità statuale
è utile è nata a suo tempo quando serviva all'equilibrio dell'Europa nei confronti dell'Impero austroungarico
Adesso a che cosa serve esserlo stanno chiedendo effettivamente
Ora
Uno dei prodromi per crisi di esistenza di uno Stato è dato dall'inizio del suo isolamento uno stato si sola
Da un contesto geopolitico circostante attraverso una serie di fattori che tutti conosciamo interconnessi
Crisi economica finanziaria politica interna Krizia amministrativa crisi culturale crisi di sovranità all'interno
E pertanto poi all'esterno non è più quando una classe dirigente uno Stato apparato non è più in grado di essere sovrano all'interno di permettersi
Di programmare delle
Delle politiche nei diversi settori cioè allora vuol dire che c'è un deficit
Di ragioni
Deve esistere
E veniamo al Governo attuale
Ripeto noi del Cesi siamo al di fuori di ogni schieramento partitico
Politico
Non non non non abbiamo sponsor non abbiamo referenti parliamo soltanto come dicevo inizialmente in scienza e coscienza ora questo complesso di situazioni caratterizza l'attuale sistema politico italiano
La stessa personalizzazione del sistema andata accentuando se in questi ultimi anni denotava de politicizzazione del sistema
Il fatto che il il premier continua a governare con maggioranze variabili non muta il sistema nella sua sostanza
Le contrapposizioni tradizionali destra sinistra dimostro tutto il loro esaurimento non solo il biologico
Ma anche quello
Del degrado normale della natura ideale di uno schieramento politico ma anche di aggregazioni di interessi particolari
è così che si spiega l'esigenza di fare qualcosa comunque per soddisfare le esigenze di un elettorato a immagine e somiglianza del Parlamento questo sistema
Non è pertanto legittimato ad operare ed una riforma non solo della forma di governo ma anche della forma di Stato operazione che spetta solo ad una fonte extra ordinem quale una Assemblea costituente
L'Italia
E pertanto attualmente isolata nell'Unione europea e a livello internazionale
Su ogni fronte dell'Unione su quello della politica economica e finanziaria del contrasto al terrorismo di matrice islamica della politiche migratoria per limitarci ai fronti più attuali
L'isolamento e nell'Unione si evidenzia
Nelle richieste che il Governo italiano rivolge all'Unione non solo per i contenuti di queste richieste la flessibilità ma anche per i toni che evidenzia una tipica fuga in avanti
Quando dice che bisogna dare delle risposte forti per dare delle risposte forti e bisogna essere forti se no
Il patto poiché il contrasto avvenga di fatto fra l'Italia la Germania anzi tra Merkel e Renzi dimostra insieme la crisi di identità sia dell'Unione sia dell'Italia
La stampa tedesca chiosa duramente la situazione
L'Italia non fa paura perché è debole ed è debole
Perché e isolata lo dicono specialmente i corrispondenti tedeschi in Italia della Frankfurter valga manine
Non fa paura a nessuno è isolata sul fronte economico finanziato il Governo italiano continua a chiedere di continuare
Su di una politica bancaria fallimentare la Banca europea continua a insistere in una riforma che rende risparmi gli attori italiani delle persone mature e responsabili delle proprie scelte di investimento e dei rischi conseguenti
Si tratta di un'operazione socio-culturale questa
Di trasformazione della mentalità del risparmiatore italiano di tale portata epocale di fronte alla quale
Questo Governo si sente assolutamente inadeguato
L'Europa d'Oltralpe non cede all'Italia che vuole proseguire sulla strada della Misericordia
Tanto per usare un termine in voga a spese di chi non intende mettersi su quella strada che non porta da nessuna parte
Il duro attacco del nostro premier rappresentante di questa Italia della Misericordia
Da parte
Del Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker e il silenzio degli alti il premier euro quei solidali con gli Unter dimostra anche quel su questo fronte l'isolamento drammatico dell'Italia
Quando gli unti e si permette di dire
Davanti a tutto il mondo che a Roma non c'è un interlocutore
Significa dire che
Uno Stato Italia non esiste
Il fronte islamico i Paesi dell'Unione europea di fronte all'attacco islamico si comporlo abbiamo quest'argomento sentito trattato anche specialmente dall'ambasciatore Terzi
Se comportano ebbero in ordine sparso non come Unione ma come semplice alleati eppure
Hanno fra di loro un minimo di collaborazione
Si sta profilando un triplice asse Parigi Berlino Londra inteso rafforzare l'intesa europea d'Oltralpe ed equilibrata e la presenza russa sul fondo in Medioriente mediorientali ASS se che determinerebbe un ulteriore grave passo verso l'estromissione di Roma dello scacchiere diplomatico europeo e dalla perdita di peso italiana nello stesso Mediterraneo
Il Governo italiano bloccato da dissensi interni anche trasversali
Agli schieramenti di maggioranza e minoranza
Ammesso che sia ormai il possibile distinguere chiaramente i due poli trova l'alibi di averla propria azione nel dire di voler agire in un contesto coordinato che però per il momento non sussiste il risultato
L'Italia e anche qui isolata nessuno ritiene necessaria di chiederle alcunché
L'Italia non risulta gradita neppure nel contesto dei contatti autonomi tra le potenze Germania Francia Inghilterra ma anche la Spagna trattori insieme a USA e Russia l'Italia out
Il ponte migratorio non ha bisogno poi di commenti ai primi di gennaio due mila sedici
Sei state dell'area Schengen confinanti con l'Italia hanno sospeso temporalmente l'applicazione dei trattate sulla libera circolazione hanno brindato perciò stesso le
Proprie frontiere aiuti mi si migratori mediorientale e mediterranea hanno riattivato i controlli di documenti alle frontiere con la stessa Italia isolando l'Italia abbandonata in balia alle masse migratorie di
Ogni provenienza
La visita di Renzi e vediamo nel contesto internazionale
Oltre i gruppi la densità di Renzi a Merkel manifesto due mila e quattordici ha destato notevoli reazione negli ambienti di Bruce se nelle Europa e in genere circa la stessa elezione di Renis i rapporti tra i due capi di governo italiano tedesco
Soprattutto delle sue vaghe pretese di disattendere gli impegni economici finanziarie fiscali contratte dai precedenti Governi italiani
Ritorna il principio della inaffidabilità io non sto facendo
Una critica tanto Renzi come persona
Ma al fatto di un sistema
Che non permette altroché queste inaffidabilità
Questo di bilateral presenti non faccio la giuridica alla persona ciao ovunque una resistenza psicologica psicofisica invidiabile questo questo giovane
Però nel tentare di noi
Non può far altro non normetta lui che accolta è il sistema che
Che non può essere riformulato
Vende l'impressione che si ricava è che l'Occidente dall'Unione europea gli Stati Uniti ritenga il preteso protagonismo italiano un semplice fattore di disturbo di fronte ai gravi problemi che Stati Uniti europei ad vogliono affrontare
è impressionante lo spregiudicato giudizio di punti in nessun sistema Italia ma anche il suo solidale ammonimento il Premier russo parlando a proposito dell'inadeguata azione politica
Nei confronti dell'ISI sa da parte dell'Unione europea perché è indecisa scoordinata imbelle aggiunge un fatto l'inquietante
All'interno dell'Unione ci sono troppi Paesi che non valgono nulla
Alla richiesta di un giornalista di ulteriori spiegazioni per conoscere quali siano questi Paesi può ottenere risponde
Uno dei più potenti dei pochi più potenti leader del mondo
Vede l'Italia è un grande Paese con un grande popolo ed una storia molto importante ma oggi non vale nulla vale meno di due metri quadrati di deserto
Purtroppo è un Paese governato da incapaci
Non lo sta mica dicendo Marco Travaglio nel
Dodici appunto in
Peraltro non eletti da nessuno lo dice appunto in
Che sono solo capaci di farsi calpestare dai vertici europei l'Italia è diventato un rifugio per clandestini e terroristi dove entrare semplice restarci ancora di più
Putin aggiunge un'affermazione tremenda su diversi fattori di isolamento dell'Italia aperte virgolette
Ci sono paesi che pur di schiacciare l'Italia stanno facendo una politica distruttiva per portare il popolo alla disperazione
Non escludo ossia una tecnica studiata a tavolino per rendere inerme uno dei Paesi più belli del mondo chiuse le virgolette
Le flessioni conclusive
In questo contesto europeo internazionale la sopravvivenza dello Stato nazionale Italia comincia a creare dubbi a livello sia europeo che internazionale Torre allora gli interrogativi iniziali
Quale futuro di questa Italia con questa Europa e anche quale futuro di questa Europa con questa Italia
Qualcuno cerca di rispondere dicendo che Balcani rizzare un Paese come l'Italia affiderebbe per compromettere il futuro d'Europa
A questa considerazione qualcun altro risponde ciclicamente che non ci si deve illudere che senza l'Italia all'Europa cesserebbe di esistere
Certo cesserebbe il sogno di Adenauer disparte di De Gasperi di monnezza
Di Spinelli
Marin sorgerebbe una nuova edizione riveduta e corretta di un'Europa Germano scientifica
L'Europa carolingia fondata sull'asse germanico Franco dove i Paesi del Mediterraneo greco latino e slavo previa la balcanizzazione delle penisola iberica italica
Verranno suddivisi in zone di influenza
Un'Europa che si dovesse accorpare su basi diverse da quelle attuali con un ristretto nucleo centrale Germano centri quo a più velocità cioè a più livelli gerarchici
Con Italia Grecia e gli altri Stati
Non voglio revoca nella triste espressione dei ricchissima
Sarebbe un ritorno alla formula riveduta e corretta me pertanto più pericolosa dei periodi belle egemonie che hanno condotto i due ultimi conflitti mondiali
è questa la situazione dell'Italia
Ed è per questa ragione che se il sistema Italia non viene sostituito se si continua a perdere tempo prezioso a volerlo riformare
L'Italia verrà necessariamente sempre più isolata sia nel contesto dell'Unione e quindi sul piano lo scenario internazionale
L'isolamento oltre un certo limite di tempo porrà l'interrogativo prima negli Stati contigui ponti sul più vasta scala diede internazionale sul perché l'Italia dovrebbe continuare ad esistere
Quando poi questa domanda si comincia ad imporre all'interno stesso del Paese questo Paese ha terminato probabilmente il suo ciclo storico
è una confusione
Non incoraggiante ma realistica probabilmente finissi Italia
Però non aveva ancora finito perché abbiamo
Da ascoltare alcune a cui deve ricordare la parola subito al dottor Mario botti sentieri che non vedo ma è quello per colmare vieni
Poi altri mi raccomando la brevità naturalmente
Grazie Roberto
Sì
Siamo veramente alla sintesi finale quindi è chiaro che non possiamo riaprire mi confronto io sono stato chiamato degli amici anche del Celio faccio parte anche del Cesi sono vicepresidente vicario
Diciamo a conclusione di questa serie di interventi per fare un discorso non legato strettamente alle tematiche sull'Europa ma per fare un discorso se vogliamo di metodo
Non è stato estremamente sintetico
Vedete io credo che noi tutti qui e questi interventi lo hanno dimostri nostri interventi di oggi i vari interventi ascoltati aspettarsi Milano dove è stata ed è una grande responsabilità rispetto al nostro Paese rispetto a all'Europa
In una fase di transizione di crisi così drammatica quello che è emerso oggi credo che vada rimarcato la ieri di puntualizzazioni critiche all'interno dei processi europei oggi lo abbiamo ascoltato degli euroscettici tanto per usare una battuta
Abbiamo ascoltato degli europei isterico invii prima nello stesso tempo tanto convinti da svolgerà appunto la loro analisi critiche
In ultimo proprio intervento io me le sono appuntate non voglio tediarvi ovviamente più di tanto l'apparato di grande responsabilità mostra Cesi la sente questa responsabilità soprattutto nei confronti dei giovani
Delle giovani generazioni di cui oggi
Oggettivamente si è parlato molto sporco
Ieri il presidente Mario Draghi nel presentare il il rapporto annuale d'Adige nella casa ha fatto la citazione che auto un forte valore
Sociale uomo di numeri di finanza Draghi ieri ha parlato di lastre Generation di generazione perduta
All'interno di un rapporto finanziario credo che questo sia un elemento importante di riflessione e di grande responsabilità il rischio
Ha detto il ha scritto ieri Draghi e quello che questa volta
Produco una sorta di di di di corruzione generazionale di blocco generazionale per cui le generazioni
Le giovani generazioni che si affacciano oggi alle professioni violazione promette Carabotti percorsi formativi più più maturi rispetto alla storia europea sulla dichiarazione che dispone paradossalmente diventare una sorta di generazione
Perduta una generazione crediti che non riesce
A esprimere sul campo accettava
Professionalità quindi a quel rispetto
A questi avvisi che ci vengono
Dal dei massimo vertice
In Finanziaria per poi io credo che
Quello che si è ascoltato oggi come dicevo a all'inizio sia sia Valdata sottolineato proprio per gli aspetti critici e per il tipo di responsabilità che voi oggi abbiamo
Parlava di un metodo noi dobbiamo cercare noi tutti gli operatori così è un invito che
Che mi sento di fare quello di trasmettere questo tipo di valutazione a livello di prendere più diffusa
Oggi quello che passa lo diceva anche
Sottolineava sulla base di numeri di di dati di dati statistici la dall'onorevole Angelilli
è una sorta di aiuto e euroscetticismo diffusa da ma una una completa latitanza rispetto agli appuntamenti elettorali
Perché è vero perché l'opinione pubblica
Non solo vive sulla sua pelle la crisi economica ma soprattutto la respirano euroscetticismo diffuso molto semplificatorio
Gridato prontamente pre slogan cogliendo le costellazioni ordine solo è stato un grande esempio invece il valore profondo del messaggio europeo
Quindi io credo che sia un problema di metodo e quindi di assunzione di responsabilità proprio in termini anche di comunicazione noi dovremmo riuscire
Tutti quelli che sentono questo tipo di responsabilità a trasmettere
Le analisi che oggi abbiamo sentito con gli elementi critici che ripeto in ogni relazione che erano presenti proprio per fare immaginare
Alle opinioni pubbliche europee
Una volta diversa una volta concreta perché impegnata sono i campi di porti certamente dell'economia della socialità una rotta che sa solo anzi le proprie responsabilità sulla politica estera
E sui temi della sicurezza una Europa che finalmente entra il vissuto quotidiano non solo per imporre le regole che che purtroppo vengono spesso stigmatizzate deve
Mamma perché da una speranza controlli sull'aspettativa soprattutto nei confronti delle giovani generazioni e qui per chiudere perché i tempi sono oggettivamente stretti l'invito
Che mi sento di fare come cinesi e quello non solo ovviamente di pubblicare gli atti del convegno
Ma poi di portare a sintesi può attivare i vari interventi non ha soldi ma di manifesto ecco europeo per Terzo Millennio ecco un manifesto che che nasca degli elementi di criticità evidenziati perché non possiamo dire oggettivamente che lo porterà OPA
Di oggi una volta che ci soddisfa
Porre in evidenza gli elementi di criticità sulla base però ecco degli elementi positivi di costruzione di un nuovo programma europeo di cui purtroppo non si parla livello di opinione pubblica diffuso di mass media questo grande il grande problema
E in termini di comunicazione passa all'euroscetticismo passarli no radicale a all'Europa
E come se tutti coloro che invece credono fortemente nel processo integrativo allora vi sono ben presenti gli elementi di criticità sui temi
Della difesa della sicurezza delle politiche sociali dell'economia della finanza
E della partecipazione che oggi sono stati evidenziati io mi ero appuntato gran parte vedere così dei vostri interventi e devo dire che all'interno
Di diversi interventi c'è già
In in impotenza questo manifesto che un manifesto che chiama all'identità euro per alle sue tradizioni culturali più profonde ma che dà anche la prospettiva ecco di lavoro proprio per
Prende tempo in carreggiata passatemi così l'immagine sintetica questo
Che oggettivamente
Sta scritto volando che noi invece vorremmo lanciata
Sulla base delle nuove sfide che ci sono di fronte perché i temi poi che oggi sono stati sollecitati altri mi sollecitano io ho pensato al P.M. ad esempio certamente della politica mediterranea che erano
Io sono un tema di pura difesa ma ovviamente di strategia geopolitica di fronte a un'Africa che che in questi anni è stata letteralmente colonizzata darla letta nella dalla nuova utenza cinese
Pensate al tema demografico che è un tema
Di Prodi si è fatta per l'accenno forse solo radio che ha parlato in termini di grandi numeri ma il grande tema secondo me nel futuro
Quindi che richiamo però il tema dalla famiglia al tema delle per le politiche sociali ecco gli elementi oggi non solo ci sono gli elementi di criticità che sono elementi ecco
Di un'aspettativa nuova che noi dobbiamo cominciare a a rilanciare quando si parliamo di Europa
Cerchiamo di parlare non solo in termini certamente critici e da parte di proporlo anche accetti il cinema cerchiamo di parlarne in termini di un'aspettativa che non aspettativa demagogica è una speranza concreta
Da qui l'invito ripeto poi con gli amici gli uccelli
Vedremo in che termini coinvolgendo tutti i soggetti che oggi sono stati qui presenti e che ringrazio anch'io personalmente diligente pensare ad una sorta di manifesto che serva
Per parlare in positivo dell'Europa sulla base delle sue criticità grazie
Grazie Borzi sentieri prego l'altro amico che voleva prendono però di avvicinarsi e intanto ricordo che per iscriversi alla chiusura e ter del Cesi e per avere gli atti non appena del convegno non appena pubblicati bisogna rivolgersi
Ad Edoardo bollini che questo signore qui con la barba nella sostanza hanno anche il braccio che a disposizione di tutti grazie
Grazie
Sì grazie per l'opportunità che invitate di esprimere delle mie opinioni io mi chiamo altre voci Ciotti
Grazie dell'invito all'ambasciatore Giulio Terzi sono venuto qua molto volentieri quindi apprezzo questo vostro convegno tabelline tutti e due scusate
Voglio essere utile
No no ma voglio est voglio essere breve per non non togliere la possibilità anche agli altri di intervenire le opere non mi riconosco perfettamente nella lucido esposizione del professor tema sia
E ecco allora forse è meglio idea che ha sempre avuto e che vado diffondendo che purtroppo abbiamo in Italia a responsabilità limitata parafrasando una deformazione dalle nostre società eccetera
Concorso a cattedra importante anche la Corte costituzionale la Corte costituzionale a sancito liquor la illegittimità no del nostro Parlamento insomma per
Aver bocciato il porcellum e così via
Ma a parte questo vorrei essere focalizzate solo alcuni aspetti sulla Banca centrale europea e qui mi rivolgo al professor casi a cui rivolgo anche questa questa domanda se mi può rispondere
Banca centrale europea un organismo
Che dire sovranazionale forse un UFO l'ISMU è un organismo a sé stante formato da privati dalle varie banche centrali nazionali che è l'anche a loro volta solo privata e quindi di fatto e noi abbiamo una politica economica
Effettuata e sancita da un soggetto prettamente privato a fronte poi di un Parlamento esautorato dalla Commissione europea perché non fa altro che ratificare quanto come viene disciplinato in altre sedi
Dunque la mia domanda è questa come può l'Italia inserirsi anche se ha preso l'impegno a una far scendere il debito pubblico al sessanta per cento in un certo periodo
Di anni
Ma come è possibile raggiungere questo obiettivo quando
Cioè abbiamo una politica di fiscale fiscale ormai arrivata a alla alla al parossismo perché va va al di là di questo non si può non si può andare insomma
E per di più siamo costretti a pagare interessi
Passivi sul prestito della moneta di circa ottanta novanta miliardi di euro l'anno ecco come è possibile
E se possibile a raggiungere questo obiettivo che ci siamo dati è che l'anche l'Unione Europea ci CGIL insomma grazie
Ora vi leggo la risposta Toso vasi chiudiamo anche perché
I tempi della dall'ospitalità del palazzo non si possono trarre troppo a lungo prego lo sorpassa
Forse solo per chiarire Caccaro alla Corte costituzionale non abbia vana definito illegittimo questo brevemente no no soltanto non so
Insomma ma brevemente
La
Banca centrale europea
Crede di fare una politica monetaria
In realtà
Si sostituisce a quella che
Si tinge sentì politica monetaria che dovrebbe fare un Governo
Che ha per
Obiettivo lo sviluppo
Della economia reale
Mentre invece
La
Banca centrale europea attualmente svolge solo una politica di finanziamento bancario
E quindi lascia alle banche la
CELTA delle attività economiche e di conseguenza anche della vita sociale dei singoli Paesi dei singoli popoli
Quindi sono perfettamente d'accordo con la premessa dell'oratore che mi ha preceduto
Sono senz'altro d'accordo nel dire che
Si deve sostituire a una politica bancaria centrale e non una politica monetaria ripeto perché sono una politica bancaria centrale
Una vera politica economica di un Governo europeo
Bisogna
Su questo avere idee chiare
Tutti i percorsi difficili che si dovranno fare debbono avere permetta
Un vero Governo europeo di lì viene la potenza anche
Economica generale quindi poi anche dice
Chiamiamola col suo nome la potenza militare per poter avere quell'ora autorità nella consesso degli Stati continente
Che permettano uno sviluppo
A tutte le popolazioni che si affacciano e che desiderano oggi avere una civiltà adeguata
Oggi dobbiamo dire che
Tre quarti della popolazione mondiale
Non è
In condizioni di arrivare negli stand ardita dell'Europa e degli Stati Uniti mentre invece bisogna arrivarci
Questo è
Uno dei compiti
Del futuro dell'Europa e solo l'Europa che ha alle spalle questa
Tradizione di alta civiltà può
Guidare
Il percorso
E dovrà essere un percorso civile va sorretto anche
Dalla forza nei momenti in cui e necessario combattere il male che pure si trova
E che i cui nomi voi conoscete meglio di me auguri
Grazie grazie a tutti buon fine settimana
Dunque
Normalmente indizi
Univoco
Potenza