Storie recluse - Presentazione del libro di Luisa Fabrizia Sala

Quindi a commento del Carmine siamo insieme per presentare storie recluse libero divisa Fabrizia sala
Che è una scrittrice di grande sensibilità una psicologa una psicoterapeuta
Che Abn scritto questa questi racconti una raccolta di dieci racconti che sono per noi chiaramente questa sera anche un'occasione per parlare della condizione carceraria della detenzione le storie sono
Dieci storie di fantasia ma dipingono assolutamente
Sono verosimili dipingono delle storie che possono assolutamente essere
Reali Fabrizia nel corso della sua lunga attività Altieri spesso dedicata
Agli ultimi I reclusi come nel caso appunto del libro ma anche ha prestato la sua opera innesti tutti psichiatrici
E quindi è molto molto vicino appunto agli ultimi io ho voluto vicino a me una pendenza di Ornella pur con mia collega giornalista nonché organizzatrice di eventi culturali elettrice
Per parlare di questo libro perché Ornella tiene a Fabrizi ha dato diversi anni all'ex carcere di Trapani tiene un laboratorio di lettura e di scrittura creativa a titolo assolutamente volontario
Proprio per avvicinarsi detenuti proprio per
Cercare di diminuire sempre di più la distanza che c'è tra chi è precluso tra chi è dietro le sbarre e chi non lo è ma in parte forse lo è anche anche se inconsapevolmente
E vorrei ovviamente parlare di questo libro ma in genere della situazione carceraria e in Italia nel nostro Paese sempre molto attuale molto preoccupante purtroppo assieme
Alla direttore del carcere di Trapani il dottore Renato Persico che ringrazio moltissimo per essere qui non è la prima volta che lui è qui assieme a me per parlare di di questi argomenti
Probabilmente non sarà neanche l'ultima
Perché noi siamo sempre molto interessati all'ATER natica ringrazio all'Ente mostre Convento del Carmine che con grande disponibilità
Ha dato appunto la la disponibilità di questa sala conferenze ringrazio radio radicale che riprende questo nostro incontro dibattito che verrà trasmesso nei prossimi giorni nell'ambito delle trasmissioni
Sono molto contenta di avere qui l'Assessore alla cultura del Comune di Marsala Clara Ruggeri che nonostante gli impegni istituzionali ha voluto punto essere presente attendiamo l'assessore alla pubblica istruzione Anna Maria Angileri che mi ha dato conferma della sua presenza
Non è presente il Sindaco perché ci sarebbe stato per un impegno a Palermo concomitante quindi io direi di iniziare questo nostro incontro dando proprio la parola all'assessore alla cultura per i saluti istituzionali grazie
Ora spera tutti grazie per l'invito
Mi complimento con Marianna che ha organizzato questo incontro con la scrittrice corno all'altra collaboratrice è giornalista che collabora con questa rivista e con il direttore del carcere
E porto i saluti del sindaco il sindaco è impegnato a Palermo ci teneva tantissimo
Gli hanno allo stato il POR parte la sua famiglia presente proprio per dimostrare presenterete questa voglia di partecipare purtroppo per motivi istituzionali sta incontrando Crocetta
è il Sindaco ad arginare tutta la settimana tra Roma e Palermo sta lavorando per la nostra città con grande alacrità
Ci sono tante iniziative incorse intento alle speriamo veramente di avere risultati
Ieri gli ho purtroppo vi dovrò lasciare non and mio costume partecipare all'incontro andare via ma anche questo pomeriggio avevamo abbiamo l'incontro importante vengono degli architetti e gli imprenditori
Che vogliono proporre un progetto per la nostra città
Avevamo già questi invecchiano da tempo quindi mi dispiace ma farò solo un saluto a dovrà andare via così come penso Anna Maria perché anche lei deve essere presente a questo incontro
Perché ci presentano tutto l'iniziativa che deve durare una settimana quest'estate però sta città se ci convince naturalmente
Ritorniamo all'argomento e mi compiaccio mi compiaccio perché la parlare di donne reclusa di storia reclusa e di donne che sono nelle carceri è un argomento di grande importanza di grande interesse e di grande sensibilità
Nella mia attività precedente di volontariato sono stata dal sono stata da volontaria dalla lega contro la droga
Nelle carceri sono stata nel carcere Marsala con l'autorizzazione ovviamente del giudice così come le carceri
A Trapani erano più uomini quelli che incontravo per la verità ragazzi soprattutto tossicodipendenti che appunto erano avevano vissuto questa esperienza e so quanto è dura e difficile la vita
La vita delle carceri e come queste persone hanno bisogno veramente di volontari che oltre all'impegno che insomma i dipendenti del carcere farle tutta e tutta l'organizzazione volontari che vadano lì ad incontrarli
Perché è un'esperienza dura difficile anche per chi
Ha sbagliato nella vita per chi ha commesso degli errori anche perché insomma purtroppo non si è comportato bene alla vita pregressa ma trovare dei volontari delle persone che come appunto alla nostra scrittrice
O delle psicologhe vanno lì e li incontra si fanno raccontare le loro storie credo che sia molto importante fondamentale perché può cambiare veramente
La vita per una nuova rinascita per uscire da questa o
Periodo critico della vita delle persone che stanno dentro le carceri per iniziare una nuova attività ora da assessore ai servizi sociali sono molto vicina problema ovviamente
Perché no incontriamo soprattutto alle persone che hanno più difficoltà incontriamo agli indigenti incontriamo che ha sbagliato
E anche ai servizi sociali vengono incontro venga incontro alle persone
Che sono in carcere o che hanno parenti in carcere ci sono dei contributi che diamo sia perché agli arresti domiciliari sia per chi finisce l'esperienza carceraria e vedere integrarsi nella società
Quindi insomma mi dispiace
Ho preso il libro perché lo voglio leggere poi speriamo di organizzare anche ulteriori incontri per anche se non ci sono più le carceri a Marsala però insomma siamo vicini a voi e quindi possiamo iniziare anche una attività anche perché so che ci sono delle possibilità
Di interventi anche di altro genere di altra natura mi sarebbe piaciuto potermi soffermare con voi ma sicuramente ci saranno altre occasioni e spero che gli analisti organizzi altre occasioni buon lavoro e mi scuso su altri dieci minuti ma poi devo andare via
Grazie anche per le intenzioni che riguardano il futuro all'assessore alla cultura Clara Ruggieri prima di entrare nel vivo dell'argomento così per come abbiamo e servizi sociali certamente
Così per come abbiamo concordato tra di noi perché ci è sembrato giusto io vorrei che fosse Ornella con la sua bellissima voce introdurci proprio nell'argomento con una lettura tratta dal libro Storie reclusa
So
Che qualche volta la felicità è intollerabile quanto il dolore
Eppure io non avverto alcune mozioni
Anche se questa è la mia ultima notte di reclusione
Mi sembra di essere già morto
Nulla più mi appartiene
Nemmeno queste mani che hanno faticato tanto illudendosi di poter scavare un varco per uscire da questa cella
Esattamente
Per trentadue anni
Se i ministri e un giorno
Non dormo
I miei occhi fissano in alto il soffitto scritto lato come l'ENI la bara scrutano nella penombra la calce potrei fatta dalla Polverini dal fumo
Ci avevano promesso un'imbiancata cinque in via Licata in tutto cinque quanti sono stati i direttori che si sono succeduti
Ma niente è stato mai fatto
Lo stesso dicasi per i corridoi
Sono Buccheri opportuni stretti e lunghi incubi con cui riempire i sogni
Nel tempo
Il mio letto si è trasformato in un sudario
Il mio corpo è rimasto disteso per anni giorno e notte nei pomeriggi nelle targhe mattina
Un relitto umano
Io intanto ringrazio anche l'assessore alla pubblica istruzione Annamaria Angileri ci appena raggiunto noi abbiamo cominciato ma ci sarà occasione tra poco chiaramente per darti la parola il perché talché avvicinare hanno
Allora mi rivolgo subito all'autrice a Fabrizia che ha scritto questi dieci racconti dicendo che sono racconti scritti con la mente perché è necessario analizzare in maniera
Razionale quello che il destino dell'uomo quello che ci capita ma anche con il cuore
Perché comunque sono racconti che lanciamo un messaggio di speranza e ogni vita la nostra vita non ha un senso se non si fonda sulla cambiamento proprio e altrui quindi un messaggio di speranza
Questo raccontò questa parte di racconto che le torno nella
Riguarda anche un po'il rapporto con la fede che alcuni detenuti maturano nel momento in cui si trovano in carcere non avendo altre voci il cui
Dare ascolto
E qui ti chiedo appunto come nasce questo libro che abbiamo già detto che frutto di fantasia però che molto verosimile tu conoscendo voi avete che fare lavorando con i detenuti prestando la tua attività di volontariato chiaramente potuto verificare che sono storie molto possibile molto vera
E prima di rispondere
E vi saluto questo cortesi pubblico e soprattutto approfitto del fatto che c'è Radio Radicale così il mio saluto e il nostro saluto vai detenuti perché loro ascoltano tantissimo la radio in questo lo sappiamo poco perché ci lavoriamo
E saluto anche le famiglie dei detenuti approfitto anche di questo perché comunque sono attori anche se non presenti in questa Assemblea ma partecipano di questo nostro progetto
E anche gli agenti di custodia che pur non essendo presenti anche se il direttore naturalmente li rappresenta anche loro fanno parte di questo progetto perché anche loro in qualche maniera vivono là detenzione ora vediamo un po'
Di approfondire meglio questi temi
Intanto voglio ricordare e soprattutto ricordarmelo
Che queste storie sono storie frutto della mia fantasia e quindi della mia assoluta immaginazione la mia relazione con i detenuti quindi con le carceri con le persone recluse
Reale e quindi una relazione al reale nasce dopo il libero
Perché a quel punto mi sono resa conto perché in qualche maniera la mia immaginazione andava a
Trovare storie che erano dentro di me quindi in qualche modo io ero abitata da queste storie
Questa cosa mi ha molto in qualche modo sorpreso
E mi sono detta lei qual è il luogo migliore per presentare il libro quindi la prima volta questo libro è stato presentato grazie al direttore fisico e a tutto il personale
è stato presentato dentro il carcere di Trapani quindi i detenuti hanno avuto modo di leggere queste storie e si sono molto identificati
E mi hanno anche molto ringraziato perché era come se qualcuno dall'esterno qualcuno che non era mai entrato dentro in carcere qualcuno che non conosce l'ambiente del carcere
Avesse avuto la capacità proprio di
Trascrivere vi scrive di far vedere come si vive dentro un carcere
Adesso in un secondo momento poi invece ho preso o da quel momento spunto per occuparmi prima nelle donne
Detenute e poi c'è stato un trasferimento insieme all'anno dottoressa Ornella Fulco che collabora in questo
Progetto e abbiamo cominciato a occuparci proprio di letteratura e di scrittura Pop porno i detenuti adesso invece seguiamo uno con un laboratorio o no detenuti e quindi come uomini
E del laboratorio parleremo in maniera più approfondita anche grazie al contributo di Ornella io chiaramente mi rivolgo adesso al direttore del carcere di Trapani che voglio dirlo mi fa piacere dirlo di uno degli istituti che
Si distingue rispetto a molti altri istituti Italia voi sapete che le condizioni delle carceri mi auguro che lo sappiate che le condizioni delle carceri in Italia sono
Sono abbastanza disastrose che il nostro Paese purtroppo non vanta diciamo in meglio di quello che la Costituzione prevede ossia il reinserimento lari socializzazione
E quindi la rieducazione dei detenuti ma le carceri in genere sono esclusivamente istituti di pena non soltanto si tutti di espiazione della pena ma quasi esclusivamente
A volte anche pena di morte benché non sia prevista nel nostro ordinamento
E quindi sono sempre di più luoghi di conflitto dove si vive dove si vive male il carcere di Trapani fortunatamente rappresenta un'eccezione e attività che vengono portate avanti in collaborazione con il volontariato con
Altre associazioni anche col mondo della scuola talvolta
Sono continue rivolte proprio all'integrazione dei detenuti e questo grazie lavoro del direttore
Del Comandante della Polizia penitenziaria che non è qui oggi della responsabile dei servizi educativi nell'ambito le quali appunto matura questo
Ha modo di nasce solo per Torino quindi io do la parola al direttore il dottore Renato Persico per parlare proprio della sua attività lui anche direttore del carcere di Favignana quindi un onere
Maggiore
Io ringrazio per per l'invito la giudiziaria cardinale e le autorità qui presenti i tutti gli intervenuti è il suo io accolgo sempre con molto piacere queste occasioni perché
è un mondo per avvicinare anche delle persone al l'opinione pubblica al al carcere e e difficile come parlare io ringrazio ancora nei ringraziamenti da la giornalista o nella Fulco l'autrice del libro che come ha detto lei stessa è stato presentato per la prima volta proprio in istituto alla presenza
Dei detenuti e quindi con nell'intervento del del dottor Petralia del magistrato che poi sicuramente conoscerete
E eccetera è stato un un incontro che ha lasciato il segno in quanto si è potuto sentire anche
Dalla dalla voce anche dei detenuti e con le loro riflessioni sul libro e sicuramente coccolare carcere entro un pochino inizio
Crea affrontare un un tema che quello diciamo è difficile parlare del carcere in in maniera razionale perché
Il abbiamo dei un mandato che non è chiaro non è chiaro il che è il mandato costituzionale quello della rieducazione
La la pena deve tendere alla reputazione però poi il mandato che viene dalla dalla dal pubblico dal dalla società e molto contraddittorio perché se si parla di carcere in generale
C'è un atteggiamento quasi sempre del tipo o come dire dove dobbiamo migliorare le condizioni del carcere bisogna investire sul carcere
Dobbiamo aprire il carcere alla società se si parla poi de di dei detenuti o di singoli detenuti dovete buttare la chiave dovete diciamo hanno pure la televisione hanno pure il frigo
E c'è quindi un atteggiamento del tutto con contraddittorio
La la e difficile ecco riuscire a mediare tra Calleri tra le varie tra le due perché io ritengo ecco che un carcere come diceva bene l'Assessore un carcere che non dia speranza
A ha già fallito il suo scopo ci troviamo di fronte a persone
Che hanno
Commesso reati quindi non sicuramente in cui l'atteggiamento non può essere solidale con i detenuti però sono persone che soffrono comunque questo è un dato
Che non è disconoscimento delle il il il detenuto dal chiaramente all'interno del il qualunque cacciate
Anche nel carcere di Trapani soffre soffre per una semplice cosa diciamo non c'è bisogno di sofferenze inferte basta alla privazione della della libertà già basta questo basta vedessi
Morire i genitori e non potete andare unire e non poteri di stare vicino bau bau tutte le sue file basta vedere i figli che crescono questo
Gli io lo dico in ogni occasione IPTV i bambini sono le prime vittime proprio le vere vittime di questo del del carcere perché vengono private dei genitori uno qualunque posizione quelli con la più efferata o la più quindi non può disconoscere questo che i bambini i figli
Sono idee le vere vittime
Demarcazione devo andare via abbiamo organizzato uno nelle manifestazioni Rizzieri proprio questo che si vede poco chiaramente laddove intervengono le famiglie giunti questi bambini proprio che sono
O con lo sguardo Spike o non soltanto per il posto ma anche perché voi vedono i genitori che non possono che poi dall'i sacchi già sanno che da lì a qualche momento non lo dice
Un'ora due ore voglio dire non lo possono e questo non è retorica ma è un un fatto concreto quindi come diceva la giornalista cardinale giustamente e noi cerchiamo di riempire di contenuti
Indicarci per far sì che questa sofferenza questo privazione di libertà non sia uno momento penso ma possa essere composto eccetera possa servire a qualcosa in questo
Un grosso o una parte principale la fanno poco le scuole dalla scuola occupa una parte abbastanza importante
Abbiamo la e attivo il la scuola e le media la scuola superiori il Ragioneria e poi l'alberghiero che
Molto attivo ed è molto rispondente ai bisogni dei detenuti perché
Di il DVD imparano effettivamente
A a cucinare in maniera accoppo pensionata diciamo a formarsi ecco a poter entrare anche nel mondo e lavoro i detenuti cucinano in cella quindi
Sono già bravi però li acquistano proprio la una professionalità e la possibilità un titolo da spendere poi nel mondo del lavoro il il la ristorazione quella che più facilmente permette l'accesso
Ai detenuti in quanto non si va a vedere non la fedina penale ma di dei vediamo che cosa sai fare in in concreto quindi che le scuole i corsi professionali e poi un'altra parte un'altra fetta abbastanza importante e e il
E quello del
E quello del dello sport o no del delle di Alitalia è stato dato anche uno un certo impulso alle attività sportive una nota diciamo non non del tutto positiva diciamo in crescita ecco un una prospettiva in cresce e quello del del volontariato
Il volontariato cioè c'è una certa chiusura non del territorio market sempre meno però c'è una certa chiusura una certa
Un certo pregiudizio del territorio verso il il carcere chiaramente le notizie che diciamo che vengono o date dalla stampa caramente non favoriscono questo
Il il rapporto perché la stampa dà notizia avvenimenti tattici
Quindi
Fa il suo fa il suo lavoro e da notizia viene viaggi però i la le notizie vengono dati cioè rilievi gli eventi tragici comunque sono sempre una certa percentuale di tutto ciò che avviene ne
C'è una grande normalità una una importante normalità carcerati in quotidianità carcerare
Che fatto invece di tutt'altro
E fatta dei
Ricordava l'autrice di un impegno della Polizia penitenziaria non non più soltanto per aprire e chiudere i cancelli ma anche per di per a partecipare all'osservazione
E all'attività trattati dall'è chiaro che la riduca diva svolge la la sua opera istituzionale
E in questa o in questo quadro il laboratorio tenuto dalla da da dalle dalle due giornaliste quei seguita dalla giornalista presente e dalla e dalla psicologa ha un grosso ha un grosso valore perché
A è una è un'isola no felice di riflessione
In cui si affrontano temi alti e in cui i partecipanti riescono ecco a a uscire da quella che
Il le mura no a liberarsi dei due lo voglio che alla prigione interiore
E a e a fare costruire un un rapporto significativo
Il gruppo voi molto diciamo loro nel come nelle relazioni che mi fanno e come impongono accedo molto anche sul gruppo dei pari no
Quindi sul
Sulla sulla importanza che hanno dei centri dello scambio tra detenuti presenti questo è molto importante laddove il gruppo con guidato diciamo autorevolmente
E niente mi fa piacere rintervenire Anna Maria Angileri anche lei per un saluto so che poi deve andare via assieme all'assessore Ruggeri
Buonasera al pubblico buonasera a tutti e complimenti Agliana quando hanno a cuore lo riconosco di essersi interessata sempre ai problemi delle carceri con grande attivismo interessa
Direi veramente encomiabile mi complimento con la scrittrice anche con la giornalista Fulco e col direttore del carcere che
Per quel che sento reggere in maniera eccellente
In verità come accennava giustamente
Anche Ian alla situazione delle carceri italiane si fa si sa bene non è delle migliori sovrapporlo affollamento e anche Strasburgo ha condannato l'Italia per le condizioni per i nostri carcerati
Diceva bene poc'anzi con lei quando mi ha preceduto la funzione educativa all'interno del carcere per il lavoro che faccio sono dirigente scolastico mi capita di confrontarmi molto spesso con docenti che hanno fatto esperienze di insegnamento all'interno del carcere delle carceri
E viene fuori indubbiamente una grande esperienza umana significativa
Quindi c'è una crescita reciproca non soltanto da parte del carcerato che riceve la formazione ma indubbiamente da chi fa formazione
All'interno delle carceri perché c'è un percorso di crescita umana fatto di reciprocità
Di affetti anche perché quella solitudine di quel palazzo per così dire viene compensata dalle singole porzioni e possibilità
Che vengono offerti a chi è recluso proprio dei rapporti umani credo che voi vi occupate di un laboratorio mi pare di aver letto di scrittura creativa
Mi complimento veramente perché qualche cosa di eccellente proprio perché il realizzato in un luogo
Dove c'è gente che ha veramente poche opportunità e che si deve trasformare necessariamente da un luogo unicamente di pena un luogo di rieducazione
Perché è necessario che chi viene fuori dal carcere abbia anche intanto ha diritto all'interno del carcere
Di avere delle condizioni di vita assolutamente vivibili tra virgolette una volta venuto fuori abbia ricevuto la giusta educazione sia stato avviato verso la corretta strada
E sia facile anche l'inserimento sociale cosa che non è sempre facile che il problema non è soltanto il carcere ma anche quello che viene dopo
Perché diceva bene lei poco fa quando parlava dell'atteggiamento ambivalente
Che c'è nella società è assolutamente così si passa da atteggiamenti oltranzisti e massimalisti di chi dice getta Perilli e buttate via le chiavi e di altre invece che hanno atteggiamenti molto di maggiore apertura
Io penso che in ogni cosa come diceva il grande ratio est modus in rebus bisogna avere la giusta misura mai giustissimo che chi vive all'interno delle carceri sia garantita una condizione di vita vivibile ne sia data un'opportunità e una speranza
Per quello che viene dopo quindi encomiabile quello che voi state facendo e credo che
L'esempio che lei ha riportato assolutamente virtuoso
è un esempio da prendere come paradigma e come modello indubbiamente nello Stato italiano diceva bene Cesare Beccaria già i tempi dell'illuminismo nel suo volume vede dei delitti e per me Prina
E quando parlava di minore forzata delle pene stesse
E noi sappiamo che i sistemi di punizione a livello internazionale sono tra i più svariati si passa dalla pena di morte con i fagioli supplizio di cosa assolutamente
Da tenere distante dalla nostra mentalità democratica aperti ma per fortuna viviamo
Il loro stato sotto questo profilo molto molto più civile ama carceri molto duri
A una situazione in cui invece
Come giusto
è garantito il carcerato una possibilità di vivere
E di espiare facendo un percorso di
Riabilitazione tra virgolette
Della propria coscienza della propria moralità per favorirne successivamente all'inclusione sociale quindi mi complimento per il lavoro che fate e per tutti coloro che interagiscono all'interno delle carceri perché
Sicuramente e una speranza in una luce nel buio di un palazzo grazie
Ringrazio particolarmente l'Assessore Angileri per le parole che ci ha detto e che facilitano molto nella domanda che volevo rivolgere a Ornella fu coperta così reale continuare il nostro confronto la nostra conversazione lei tiene laboratorio di lettura Siena Fabrizia
Con cui poi tornerò a parlare e a proposito della reciprocità e degli scambi tra il detenuto e chi invece offre la propria attività
Ornella è un esempio insomma abbastanza concreto io ho assistito questi laboratori avuto questa possibilità questo privilegio
Ho ascoltato quello che lei ha detto nel corso appunto di uno scambio con i detenuti in occasione degli auguri di Natale lei rivolgendosi detenuti ha detto io accenniamo insomma per il vostro percorso ci rivedremo
Vi voglio dire che una delle cose più belle che mi è capitato è stato proprio questo laboratori questo confronto con voi è stato un momento di grande emozione che vorrei che racconta freschezza
Ebbene si può e per ora insomma con questo cuore debole che ho per ora
Allora niente tanto veramente grazie di questa opportunità di parlare in qualcosa che io e Fabrizio abbiamo scelto di fare
In maniera assolutamente spontanea
E e per molto tempo anche per un certo periodo di tempo non ne abbiamo nemmeno parlato molto all'esterno c'è una cosa che abbiamo tenuto Direttore lo sa
è una cosa abbiamo tenuto molto per minori nel senso che ci bastava come dire sapere di voler assumere questo questo impegno
Nei confronti prima come dicevamo delle donne precluse all'interno della casa circondariale di Trapani e da quest'anno
Nei confronti dei degli uomini dei detenuti perché le donne per problemi di inagibilità del reparto che è stato chiuso proprio per problemi strutturali sono state trasferite nelle altre carceri siciliane
Poi abbiamo anche capito che e forse queste sono quelle cose poiché che maturano anche col tempo bisogna darsi il tempo che ho capito che era anche giusto raccontarla questa cosa e devo dire che io lo faccio sempre con una certa fatica ma nel senso perché
Bonelli sempre che fosse molto chiaro ai miei interlocutori che quando racconto quello che faccio non lo racconto per raccontare quello che faccio come dire no permettermi
Su un piedistallo piuttosto che in vetrina
Ma
Perché abbiamo capito che il nostro dovere rendere testimonianza di quello che si fa
Io so una giornalista insomma o che fare tutti i giorni con i fatti che diventano notizie e sappiamo che se insomma un fatto non è accontato rischia quasi non esistere
Nei confronti di chi li appunto non lo conosce quindi la nostra scelta di venire un po'fuori su questo
è è proprio perché abbiamo capito che è giusto rendere testimonianza di quello che si può fare
Di quelle dei risultati che si possono ottenerne e noi siamo come dire le ultime a raccontarla una cosa del genere perché
Se basta anche andare un po'in giro sul web ci si imbatte
In tante di queste realtà di queste iniziative nelle carceri dove appunto l'apporto del volontariato il rapporto con le spero non si rivela estremamente proficuo per il detenuto
Una cosa che vorrei dire a me non sappiamo e per molto tempo non abbiamo saputo e di alcuni ancora non lo sappiamo
Per quale motivo le persone che incontriamo sono detenute cioè io non vado dal direttore né tanto meno insomma dal dalla dall'educatore piuttosto che dal Comandante della Polizia penitenziaria a chiedere
Tizio Caio o Sempronio che partecipano al nostro laboratorio perché sono in carcere poi magari questo viene avvolte
Esplicitato
Nel corso delle conversazioni che ne abbiamo
Dagli stessi detenuti conversazioni che partono sempre dalla lettura
Di Barani letterari possono essere appunto grandi classici possono essere narrativa contemporanea possono essere anche polizia recentemente appunto con me l'aiuto
Cina
Docente trapanese che si occupa
Di polizia e che con me attuata in organizza la rassegna letteraria terrazza dottore abbiamo fatto un laboratorio dedicato al pulizia e uno può pensare ma figura artisti detenuti che cosa ne devono capire quanto può interessare al detenuto la poesia è venuto fuori un incontro bellissimo
E la cartina di tornasole quale quella che quando abbiamo intanto quell'opinione son volate ne facciamo incontri e di solito di due ore
Son volate e loro stessi appena abbiamo finito hanno detto quand'è che ritorna
Ecco top
Assessore appunto che vive nel mondo la scuola sa benissimo che quando la lungo l'allievo infatti dice quand'è che torni vuol dire che I centrato in qualche modo l'obiettivo hai colto l'interesse
Un'altra cosa che mi piaceva nel sottolineare anche se già un po'le Direttore Persico questa cosa l'anticipate lo ringrazio per averlo fatto e che noi
Proviamo in quelle due o ora in cui appunto ci incontriamo il chiacchieriamo in maniera assolutamente paritaria certamente ciascuno come dire con le proprie competenze con il proprio vissuto
Noi siamo in qualche modo le conduttrici ma siamo anche io dico sempre nei proviamo a creare una sorta di Bollate nella quale c'è la il massimo della libertà
E questa è una cosa bellissima perché soltanto in quel modo e e questo accade peccati non è facilissimo si costruisce pian piano ovviamente non esiste la bacchetta magica
Però accade che in quelle due ore effettivamente io mi scordo di essere dietro le sbarre
Perché insomma spesso capita che magari ci rimettano proprio in una di queste aule dove ci sono coppole spazio
Io me lo scordo qualcuno mi chiede ma non hai paura etiche manco me ne accorgo e ci sono le spalle e loro probabilmente come dire anche loro allargano lo sguardo e l'orizzonte da quello che
Lo spazio che sono abituati ad occupare potrei dire tante altre cose ma mi fermo qui almeno poi sommaria ma sicuramente mi darà modo di entrare ancora meglio nei particolari grazie
Torniamo a Fabrizia e prepariamo del libro appunto dei personaggi cui tu hai dato dignità sono ovviamente tutti uno diverso dall'altro nascono dalla tua fantasia ma è molto interessante capire cosa hai trovato è cosa volevi raccontare
Io invece ti chiedo dal tuo punto di vista perché voi due chiaramente avete un approccio diverso con i detenuti sia per la competenza sia proprio per l'indole
Caratteriale e dal tuo punto di vista
Di cosa hanno maggiormente bisogno i detenuti
A cui voi di vi riferite e i pregiudizi esterni della società a che punto siamo e come si può fare per abbatterli nonostante la poca informazione che abbiamo
Allora io mi permetto di rispondere con una breve incerto da parte di uno detenuto quindi direttamente ce lo dice lui di che cosa abbiamo bisogno
Sono detenuto da ventitré anni metà della mia vita trascorsa in carcere ma da questa mia dure sofferenze esperienza detentiva posso tranquillamente affermarlo vi
Che una gestione trasparente del sistema penitenziario convenga a tutta la società
Quindi un detenuto che ci invita no aveva giustizia
Solo quando il sistema penitenziario si porrà nei confronti dei detenuti nella logica vincente della legge del confronto della persuasione potrà esserci un vero progresso civile dentro le carceri
Poi vi leggerò qualche altro
Preferisco di no e abbiamo deciso di non mettere cioè di non parlare detenuti come nome non è ma mi sembra importante fare in modo che i detenuti siano partecipi in questa nostra riunione
Grazie Jana dice di che cosa hanno bisogno i carcerati
I carcerati hanno bisogno di noi
Carcerati hanno bisogno di una società
Che disponibile a combattere perché i propri diritti vengano rispettati anche quelle di un detenuto queste la garanzia che noi possiamo dare i nostri figli alle nuove generazioni
Noi lo stiamo vivendo un momento sereno da tutti i punti di vista
Stiamo vivendo un momento drammatico in cui se non ci mettiamo a rivedere
No con la coscienza di chi vuole ricostruire ricompattare no tutti quei diritti che sono stati conquistati dei nostri dai nostri genitori attraverso la guerra per verso la battaglia attraverso una partecipazione attiva
E noi davvero
Andiamo alla deriva quindi loro i detenuti intanto hanno bisogno di no
Per quanto riguarda vorrei un attimino soffermarmi sul fatto di pensare che la prima risposta al detenuto
La mancanza di libertà perché il detenuto delinque voglio dire in qualche modo si sente
Sì ha una sua colpa una colpevolezza e allora a quel punto va bene questa libertà tolta al detenuto consente a noi cittadini io essere protetti
Perché in qualche modo abbiamo messo in una reclusione ciò che disturba danneggia fa del male eccetera eccetera ma questa oltre a questa pena
E ci sono anche delle pene aggiuntive
Allora io vi porterei insieme a me a visitare in carcere e capire che la libertà non c'entra niente
La ditta mancanza di libertà e la pena minore per un carcerato
Ecco allora lì dobbiamo in qualche modo riflettere sul fatto che se la pena minore è la mancanza di libertà abbiamo a che fare con un sistema chiuso
Che crea attraverso una condizione continua perenne di regole e regolette sistemi dura apertura un interno metallico rumorosi mancanza di tra virgolette bellezza che postini ficcare respirare aria sana ma questo vale per i detenuti come vale per le guardie come vale per i volontari anche noi che andiamo litighiamo la stessa condizione
E allora lei quali sono diciamo le in qualche modo allora lei pene aggiuntive
La prima pena aggiuntiva e il tempo che in qualche modo c'entra con la libertà ma fino a un certo punto
Il tempo della Elisa
Della tesa che porta all'inedia
Che porta all'azzeramento della personalità di una persona chiunque essa sia che sia delinquente di estremo grado il minimo grado può succedere pure Annoni
Di confrontarci con queste inedia passiva che distrugge logora annienta perché ogni cosa passa attraverso un tempo infinito
Quindi immaginate una giornata di media in cui come dice il direttore
Ci sono una serie di iniziative però sì è vero c'è la volontà c'è il desiderio ma nella quantità di quanti carcerari detenuti ci sono e quanti progetti riusciamo a fare noi ci occupiamo di una minima parte
Per il resto non è così non c'è
Allora questo anni interventismo
Allora di che cosa hanno bisogni detenuti di rivedere la dimensione del tempo
Cioè capire che si può avere un pentimento perché quello che noi vogliamo come società in buona fede e pensare che siccome sono chiusi imparino la lezione
Non è nostra competenza pensare che una persona possa pentirsi in questo il pentimento qualcosa che ha a che fare con una categoria di fede cristiana
Non abbiamo bisogno di una persona che si
Ritrova in un rinnovamento e quindi in un cambiamento e quindi ha bisogno di imparare saperi nuovi che non avvengono
Allora
Io vi dico la sensazione che ho quando sono lì che quello che dice Ornella che siamo liberi nel contesto ma per arrivare a questo contesto io ho la sensazione di essere sempre colpevole e non son mai di che il direttore
Mi creda ed ambiente perché se io dico una parola in più riguardano paure dico ma lo potevo dire non lo potevo dire
I detenuti sono terrorizzati tetti aprono Fest ridono se ridono troppo se sono troppo partecipi no tutta quest'attimo sfera non ha a che fare con la libertà
Questa a che fare con uno stato di diritto che si propone di dare la possibilità a delle persone qualunque colpo abbiano commesso perché lo Stato di diritto prevede
Una certa applicazione della legge a prescindere dal pregiudizio
Quindi e come dire se noi davvero dobbiamo impegnarci per una riabilitazione dobbiamo dare strumenti per la riabilitazione se questi strumenti non cito solo uno
Noi abbiamo una penna aggiuntiva che supera di gran lunga la mancanza di libertà
Cioè quasi quasi è meglio curarti la mancanza di libertà che tutte le pene giunti
Ecco su questo noi e per questo che noi siamo qua
Sì è vero noi siamo qua per dire cosa facciamo con la con la collaborazione del
Del direttore che potrebbe anche dire no ragioni su molto spazio per sicurezza eccetera eccetera mai qui ma da qui dovremmo partire per costruire
Quando l'assessore parla delle scuole e perché nonno cominciare a fare in modo che anche i ragazzi a scuola sappiano come funziona un carcere perché portarli a far visitare soltanto all'estero o luoghi di grande do ore di pena quando i luoghi di dolore di pena ce le abbiamo nelle nostre case significa nelle nostre città quindi vedere come si vive materialmente la dimensione di una cella quante persone sono costrette a stare in uno spazio vivibile
E quindi invivibile e in cui sappiamo bene quali sono risposte
C'è una puntata
L'ordine però Fini di depressione elevatissimo uno smisurato consumo di psicofarmaci
Sappiamo bene che il carcere diventata l'ammortizzatore sociale in cui finiscono i malati di mente o ITC furbate chiamiamoli così i gli extra con bari quelle piccole ed è delinquente no e diventa un contenitore è enorme e quindi questo contenitore antiche trovare soluzioni permettere
Per creare progettualità dire diverse
Non fatti ti fa altro che rimettere tutti nel carcere quindi ce ne sono cento ce ne mettiamo duecento poi ce ne mettiamo trecento se ne importa
Quello che conta che tu stai scontando una pena e quindi magari poi parleremo anche di altro però la cosa che mi sembra interessante costruire una cultura
Che non è soltanto pietistico
Non è soltanto poverini perché non aiuta nessuno ma noi come società non possiamo film visto CIT civili
Ma qualunque società hanno un posto indicibile allora è vero c'è il pregiudizio il giudizio sulle carceri c'è qualcuno che dice buttate le chiavi lavoriamo su questi
E lavoriamo su questi
Io ne conosco tante persone che dicono la buttiamo le chiavi lavoriamo su questi partiamo dalle famiglie partiamo dalle scuole
Partiamo da
Una cultura che preveda il cambiamento intanto nostro non possiamo sempre aspettare il cambiamento del detenuto se noi non cambiamo né quante volte mi dicono presa ma è davvero ci creda fa cosa
Ma non è da solo ora direttore la voglio un pochino tranquillizzare quando lavoravo all'ospedale psichiatrico infermieri vecchio stile dicevano corretta ma io ero giovanissima immagine avevo ventisette anni
E
Ricevuto telefonate veramente ci crede che questi pazienti
E sia possibile io sono qua per questo e io credo che anche lei possa cambiare perché la tentazione che avevo entrando in un manicomio e che non distinguevo il paziente dall'infermiere
Solo che io intendevo convinti di essere sani ma era loro una loro immaginazione io invece li vedevo confusi
E allora ho fatto un lavoro di separazione ho dovuto separare i fatti chiamiamoli così perché mi piace anche la follia nel senso costruttivo del termine quindi non negativo
Da chi assisteva il malato che invece era assolutamente folle tra virgolette di una condizione di inconsapevolezza estrema
Brava grazie
Direttore Fabrizio è stata è chiaro questo è un suo pensiero che coincide con il mio con il nostro
La
Lo stato di diritto e la certezza della pena sono due cose che possono coesistere
Va bene diciamo che
Il io capisco la provocazione del
Delle della psicologa in un certo qual modo ore
Il dato psicologico di partenza e e questo è chiaro che
L'ho detto anche io prima è chiaro che il fatto di
Spari chiusi in una ambiente
Genera nevosi genera notevoli problemi ma
La il compito dell'operatore
è proprio quello di cercare
Di superare il contesto infatti io mi ritrovavo
Di più con la ricostruzione della bolla perché limitato direttiva tende quello e non e non può essere disconosciuto ma l'operatore deve dei portali speranza e deve credere
Che la sua opera possa avere un risultato quale non è facilmente
Misurabile
Perché gli i percorsi umani sono insondabili anche io quando mi rispondo ma lei ci crede veramente che con la la sua opera ottenere risultati in effetti una rieducazione
Io non dico sì perché non non lo potrei dire dico non lo so però io sono chiamato
Ho
Metterlo in campo
Perché il io ho assistito a molte a molti percorsi in cui il detenuto partecipare Ida a delle attività perché conveniva
E
All'inizio anche luglio diciamo era era strumentale era del tutto strumentale la sua partecipazione ma poi
Capitavo
Un incidente di percorso e detenuto non è più non va più in quell'attività perché paga ma perché sta bene perché sente di progredire perché diciamo a un messaggio diverso
Una delle cose più terribile e il rapporto diciamo non sanno che ci può essere tra detenuti nel senso di parlare sempre delle stesse cose rigirarsi sempre gli stessi le stesse idee
No e quindi ecco un apporto esterno che che dà speranza non sono parole
Vuoto retoriche e il
L'opera del di chi viene in carcere se proprio quello di portare speranza e come lavoro già ecco creando degli interessi delle attività ulteriori
Quello che
Che su cui proprio non mi trovo e sulla dimensione della paura all'interno delle attività
Questo proprio non
In Duomo proprio
In totale disaccordo perché questi sono attività
UAL prima liberi in cui gli operatori non hanno il dovere di riferire quello che
Che emerge
No e lei più volte mi ha detto e non si aspetti da me voglio dire ha messo a me e
E
S.p.A. mi ha ammesso emanato rituali ma io non non non ho nessun perché su di voi deve essere libero quello spazio
Ritenuto non deve aver paura di potersi esprimere l'operatore non deve aver paura di poter ridere di poter dire una cosa
Se non quell'ecco di non generare false speranze
Che voi cioè di non generare
Voglio dire
Illusioni anche di tipo
Di qualunque tipo però perché sono per sono uomini
Chiusi per tutto il giorno quindi quando vedo una donna giustamente possono ecco incerti qual modo questo è stato detto in vario che lo ripeto quelli una una grossa responsabilità come operatore
Quello di non
Di di avere una persona improprio diciamo che dipende dall'operatore e quindi avere molta responsabilità per come si pone per quello che dice per quello che fa perché e nella ha un grosso poteri in quel momento e per la sua sfera
Sfera di competenza
Volevo come dire anche questo diciamo non dobbiamo negando l'Italia è stata condannata no dalla
Più volte
E
E continua e continua a essere condannata la situazione e molto migliorata
Questo anche il sovraffollamento è calato in maniera veramente significativa io parlo della mia realtà perché voi
Non è giusto banale di auto e quindi
Anche più puffi voglio dire con la della propria della propria realtà e quindi noi siamo o siamo arrivati da cinquecentoventi una presenza meglio di cinquecentoventidue minuti
A circa trecentoventi detenuti
Abbiamo fatto una grossa una grossa battaglia per la chiusura di due reparti
E ci siamo riusciti perché erano nei reparti come dire che non garantivano né chi ci lavorava né i i detenuti e quindi l'importanza della struttura per per chi ci vive sia perché lavora o perché il detenuto non è voglio dire piedi banale no è una cosa facilmente intuibile e quindi siamo riusciti a chiudere questa siamo riusciti a chiudere parto femminile
Che ospitava trenta detenute e il il reparto per detenuti protetti quindi cinquanta detenuti
Che sono stati trasferite qui storici induce a ad avere maggiore fiducia anche nel futuro sta per entrare in funzione circa entro l'anno due inventare in funzioni un nuovo reparto
Billie duecentodieci
E e questo è un è un re sarebbe un risultato molto importante perché permetterebbe sia gli operatori che i detenuti di fruire via ambienti molto dignitosi chiara io vivevo io ogni tanto con una certa frequenza lo visito perché
Cerco ecco di indirizzare i i lavori nel senso di una maggiore funzionalità rispetto alle nostre esigenze quindi queste è una cosa abbastanza voi bella quello di potere cercare di influire nel momento in cui il carceriere co ho seguito rispetta i propri bisogni per trovarsi una struttura la struttura e molto molto condizionante però
E questo è e un e un po'è un passaggio fondamentale il carcere richiede
Investimenti quindi quando si parla di carcere richiede investimenti cioè
Il questore parto è un grosso investimento che l'Amministrazione affatto per migliorare le condizioni
Occorre molto di più unire il sovraffollamento costa anche in termini di
Di efficacia della rieducazione
Gli operatori rimangono sempre quelli i detenuti possono aumentare o calare è chiaro che un nemmeno sono i detenuti
è più l'opera degli l'opera degli di chi lavora in carcere e
Efficace
Perché si riduce si riduce il numero degli utenti quindi le attività sono più di menzionate gli operatori possono seguire meglio i detenuti possono essere meglio comprese le dinamiche tra
I detenuti
E quindi questo diciamo il dato il dato dei minuti incavo e il
Il miglioramento strutturale in cui ci sono due sicuramente fattori che possono portare ottimismo verso il futuro
Una lettura nel
Magazzù puzzava come un animale Brancato
Nella cella prende ai cacciatori stavano un racconto gomito additavano lo stesso spazio e la partita si faceva cruenta
Come ti chiami chiese un uomo anziano seduto con la faccia rivolta al muro
Mi chiamo dall'H rispose il ragazzo con un accento francese
Stai tranquillo compare se caduto invernali quello Nigri abbiamo deciso di rispettarli Cerqueti anch'io Prometeo ragazzi replico ancora tumori
Si chiama non
Preciso Alberto pongono dispregiativo mentre ovvero si riferisce al colore della pelle basta
Siete tutti filosofi ormai le cose vanno chiamate per quelle che sono poi chiamarlo Nigro e trattarlo da Bianco e chiamarlo Niero e trattarlo D'Amico
Turni appariva infastidito da quella conversazione apparentemente senza spessore
Compare Ungaro o nero questo tizio continua Canarie disse dovuto forse non capisce niente di quello che diciamo
Ma che gliene frega di come lo chiamiamo disse turni tanto lo sconto il ragazzo con più attenzione a me mi chiese così
Risposi Mubarak è
La fame uguale per tutti i nomi Curti bianchi e neri contiguo Alberto e si è acceso una sigaretta
Mubarak cominciava ad allentare la presa guardare i compagni di cella e si sentiva al sicuro
I toni erano stati rassicuranti le domande non insolventi era abituato ad aggressioni sul colore della sua pelle sull'appartenenza religiosa sulla paura che fosse un integralista o peggio ancora un terrorista
Per esempio il titolo chili di tritolo per fare esplodere una cattedrale in Occidente
Ictus dato le sue mani
Tania cosa
Come le scimmie ma non è una scimmia esclamò turisti ma senza cattiveria
E come in alto il nostro Comune da
Vulva Boban insomma come diavolo si chiama c'era una tribù in Africa atto che sono ancora più alti ha lasciato in pace ridotto i muri
Teste inviti gli suggerii al freddo
Vi posso più poco proseguire l'uomo con la faccia rivolta verso il futuro il ragazzo unico si accosta una bambina raccolte le sue gambe dispari in gettito dalla sua stessa solitudine
Si stava facendo Buglio dopo un po'gli occupanti della cella cominciarono a dubitare che fosse ancora lì in mezzo al ruolo il colore della sua pelle rendeva il buio più fitto di quanto si fosse mai visto
Ma io comunque qui dentro non ce lo voglio sentenziò alla fine tanto vietare che vivono come ma alcuni punti ancora di più
Quindi la storia di un ragazzo extracomunitario in cella con altri perché nelle celle si trova promiscuità varia umanità ma addirittura discriminazione tra detenuto è detenuto un ragazzo di colore che si trovò con altri
Bianchi viene visto come qualcosa di ulteriormente diverso parliamo Fabrizia proprio dei di tutti questi dieci racconti dei vari personaggi perché c'è davvero per tutti i gusti come si suol dire
Sì credo che opportuno adesso parlare di storia recluse
Nel senso di ecco queste invenzioni di questi personaggi collocati comunque sente dentro il carcere
Magari in un momento c'è l'ergastolano per cui è costretto a vivere tantissimi anni dei tempi di detenzione ma c'è chi è stato proprio presso durante la notte portato in carcere quindi il primo momento l'impatto
C'è la storia di una ragazza che a me piace tanto che finisce in prigione per un furto
E comincia a sentire la vergogna e già questo del sentimento della vergogna e un grande sentimento perché non era questo che avrebbe voluto fare vedere alla propria maestra che aveva molto
Diciamo puntato su di lei ma ci sono situazioni familiari che spesso portano inevitabilmente a dei copioni tragici a decorare dei destini
Estremamente difficili
Stando con il no le persone recluse ci si rende conto o come psicologo come psicoterapeuta Milene molto più facile immaginare quali sono i percorsi e perché poi le persone dicono la propria implicita alla Coppa confusione Manna il detenuto
è una nostra regola sia quella mia anche di Ornella di non conoscere le loro storie cioè noi non sappiamo non vogliamo sapere nemmeno perché sono reclusi e quanto tempo rimangono quindi noi lavoriamo propone il qui ed ora in una dimensione al litro
Perché non ci sembra nemmeno non siamo lì in base poi all'alcol pregiudizio dico fanno fa tonno interessa semplicemente fare in modo che questo percorso
Sia per loro motivo no di acquisizione di consapevolezza e di coscienza
Però spesso quello che viene fuori che emerge nelle storie irreali dei carcerati dei detenuti e l'inevitabilità di alcuni reati parlo di piccoli reati furti e situazioni in cui ci sono ritirati trovare delle drammaticità
E altri detenuti noi non non li frequentiamo li vediamo noi immaginiamo che ci siano Montini detenuti gli ergastolani oppure i infine pena mai non so neanche se a Trapani ce ne sono per la verità
Perché non li proprio non li vediamo però di loro sappiamo ugualmente attraverso anche il nell'occuparci di detenuti che stanno fuori Trapani
Recentemente con Oriana Ornella ci siamo occupati anche di un detenuto
Che si chiama Grasso nelle Giuseppe che è diventato scrittore come molti di voi sapranno avvinto perfino costoro mando
Malerba ha vinto un premio il treno importante siciliano no e quel primo Sciascia non non da poco è stato tradotto questo romanzo in tante lingue spagnolo tedesco
è stato tradotto perfino in un anno prima mi pare cinese
Insomma per dire come questa persona Fierri abilitata facendo un percorso universitario si è laureato in filosofia con centodieci e lode eccetera però rimane lì
Rimane in un carcere ostativo che significa fine pena mai cioè che non potrà mai uscire non potrà mai usufruire di nessun beneficio e allora lì
Vi faccio un po'quello che dicevi prima ci sono delle condanne a morte e spesso con la società e anche ipocrita cioè riconosce che non ha la condanna a morte
Ma fa passare la condanna in un altro modo in maniera indiretta perché molti di questo Bertolami diciamo con un carcere ostativo si tolgono la vita perché non hanno la speranza quando
Il nostro direttore diceva fino alla speranza ecco come si fa a pensare a un percorso di vita finta la speranza di potere non dico uscire perché idee Titti ci sono e non possiamo fare di dire che non non sono avvenuti però sicuramente a rendere la persona in grado di restituire alla società dopo trent'anni
Dico dopo trent'anni trentacinque anni qualcosa anche a che fare con la propria riabilitazione co.co.co. pentimento se volete ONU che questo non può avvenire non c'è il reinserimento
Cioè io perché dovrei riabilitativi perché cose peschi per me è spesso ma noi non viviamo da soli noi viviamo in relazione con il mondo
E quindi questo mi sembrava l'elemento importante da
Da sottolineare quindi queste storie un po'raccontano diciamo momenti diversi che hanno a che fare sempre con il contesto carcerario
E e quindi risentono della drammaticità
Oppure della mia dell'assegnazione oppure risentono di quello che può essere vivere e nell'ipocrisia di quanto ed c'è nella società avviene il detenuto agli occhi sgranati detenuto e attento perché nell'inedia nel tentare ritentare in questa dissi sperata rimessa in discussione sempre di tutto è una persona che
Io potrei dire che veramente a qualcosa di insegnare a noi
Perché io sfido chiunque
Vedendo una Shell avendo vedendo una condizione carceraria drammatica e stare lì per anni anni anni io non credo di avere molto da dire a loro ma loro hanno esiti perché quando esco di là dentro dico io insisterei
E non sempre riesco a dirmi dici vi garantisco
Vicine libero anche il dolore porta dolore e la violenza porta violenza è davvero inevitabile che sia così
Beh no non è sempre inimitabile perché l'essere umano insomma delle grosse potenzialità può sempre cambiare in qualunque momento il proprio destino e noi ci crediamo però sicuramente dobbiamo riconoscere
E dobbiamo estreme onesti nel riconoscerci uno
Che ci sono delle categorie privilegiate ci sono bambini che possono veramente contare sull'impegno capisco le nevrosi della della famiglia moderna capisco
Tutte le difficoltà che si incontra il nome che lavorano i tappa porterà assenti o o le problematiche di coppia accetterà
Però non possiamo negare il privilegio di certi bambini che interiorizzate esistenza della legge il senso della morale che enti teorizzano la relazione ci sono persone sono bambini che non sanno che cos'è il rispetto perché non l'hanno avuto
E allora non possiamo negare che esiste una dimensione sociale che noi non vogliamo vedere perché noi siamo detenuti hanno stravolta
La detenzione non riguarda solo i detenuti riguarda tutte le nostre vite
Siamo detenuti e siamo in situazione di detenzione quando siamo attaccati ai nostri privilegi
E non vogliamo mollare questa una detenzione voi immaginate l'angoscia di non poter avere sempre quel privilegio e non riuscire a può e a a entrare in una situazione di cambiamento e di adattamento al microfono
Il privilegio di poter avere la cultura lo studio l'affetto il legame
E tutto questo è un privilegio ci sono persone che non c'è l'antico io l'altro giorno ma dico parlo di storia quotidiano visto un ragazzino con la bicicletta che faceva delle cose mostruose
La via dove abito io mi sono fermata con la macchina ho chiamato ciò detto senti ma io ti voglio bene
Non voglio che fai così perché io ti voglio bene se nessuno ti vuole bene non te lo dice io te lo dico così ti fai male
Ecco perché il la persona che ha unno come definisce dalla propria dimensione veramente esce dalla propria detenzione
Perché spazia
E guarda e vede vede liberamente
E lo sguardo va avanti indietro nel tempo nello spazio
Ma quante quante volte noi dobbiamo superare le nostre detenzioni e questa secondo me una
Realtà che non riguarda solo voi noi riguarda gli essere umani tutti
In questo periodo sto leggendo Fenech apporteremo abbiamo portato un filosofo nuove per la varietà Platone
Il nostro gruppo allora io ho detto a un certo punto facciamo sedere Platone in questa sede avverrà nella tu nell'auto una legge in maniera splendida dico che questa è la letteratura e dare voce
Allora noi adesso facciamo parlare Platone lo facciamo entrare in questa stanza lo facciamo sedere lì
Lei ha letto Platone quando ho cominciato platonica parlare no delle ingiustizie di tutto quello che significato la lei l'etica la morale che non c'era eccetera eccetera qua uno dei detenuti ha detto ma non ho capito
Mai come ora
Cioè stiamo parlando prima di criteri e mai come ora i Consorzi con una piccola differenza
Che dispetto adorano e abbiamo l'acquisizione la coscienza la consapevolezza di aver acquisito dei diritti allora non c'erano
E in più c'è una posta che questa sera in questo laboratorio Platone sta piangendo ancora
Do la parola Ornella per una lettura poi mi fa piacere se c'è qualcuno di voi tra il pubblico che vuole fare un intervento a delle curiosità delle ultime osservazioni una domanda da rivolgere all'autrice ma anche a Ornella o se volete al direttore al dottore Persico
Don Giuseppe da un po'di tempo stentava ad attraversare il corridoio che immette nell'angusto locale a lui destinato una stanzetta non più grande di una cella teneva infatti di accasciarsi al suono
Desiderava concludere la carriera di sacerdote in modo più dignitoso
Ma dopo anni di lavoro nell'istituto penitenziario teneva andandosene di crediti e nella propria missione
Non era mai venuto meno al suo ufficio mai una senza un ritardo una distrazione
Lo scorso inverno la sorella era venuta a mancare improvvisamente
Ha finalmente raggiunto il signore aveva riferito i propri parrocchiani che tentavano di consolarlo
Ma in cuor suo sentiva la sua mancanza di un po'se ne vergogna
Era rimasto solo con i propri taccuini pieni di ricordi
Don Giuseppe fin dal suo primo ingresso in seminario Anedda tenuto un diario dove appuntava con solerzia tutto lo svolgersi di una giornata
Sperava in cuor suo di farne un libro primo poi la sorella insegnante di lettere dovrebbe aiutato a correggere le bozze ne discutevamo spesso
Adesso non se la sentiva più di continuare stava decidendo infatti di bruciare tutto quel materiale raccolto nell'arco di numerosi anni
Senza i diari
I ricordi di risultavano più tollerabili grazie alla memoria che solleva l'uomo rimossi
All'età rimosso l'esperienze dolorose la propria attività un po'senso di disagio utilità attorno interno tutte le notti
Anche la decisione di bruciare inviati rifletteva la sua naturale inclinazione a lasciar perdere a rimanere invisibile agli occhi degli altri
Il suo animo soffriva terribilmente quando si rendeva conto in alcune occasioni che sarebbe stato necessario intervenire e impedire perfino denunciare
è difficile andare contro la propria natura pensava mentre sfogliava all'ultima pagina del diario
Anche affidato alla scrittura alcuni episodi di intolleranza vissuti dentro il carcere
Sicuro che un giorno avrebbe messo a tacere il senso di colpa che significa un tarlo io coordinava le giornate
è una convinto che la sua vita avesse contribuito alla diffusione di una cultura carceraria violente omertosa e se ne sentiva responsabile
Il cappellano
Sì moneta prudente dentro il carcere compito che è una mossa sbagliata avrebbe fatto precipitare in qualcosa il più grande di lui
Sperava nella conversione dei violenti nella bontà del cuore umano e a quello si appellava per tollerare meglio il proprio senso di colpa
Negli anni passati
E i soprusi
Le insidie diventavano sempre più intollerabili finché smise disperare affidando ai diari tutta la verità un'ora
Che era vecchio e stanco si rendeva conto dei limiti indicati un processo a carico di alcune guardie penitenziarie che era andata in pensione o enorme decedute
Si rendeva conto che niente di ciò che ci viene tolto può ritornare
Mi auguro che ci sia qualcuno tra voi che abbia voglia di fare un intervento di dire quello che pensa sull'argomento di rivolgere una domanda magari all'autrice prego
Femminile per rendere più
Il
Detenuti di cui parlava prima
La rete stradale era un
Vergassola nullo e c'è stato questo incontro molto bene un altro incontro molto bello con i detenuti con la presenza dell'autore sardo Carmelo sardo
Sulla storia di questo detenuto che sardo rally cassonetti lì
E
Incontro diciamo il libro tratta del proprio e la sua storia e lui è un ergastolano però uno agli ascolano ostativo che un ergastolano che per che non potrà che non potrà accedere ai benefici premiali quindi e di questo parlava di questo orizzonte in cui
E normalmente i detenuti vivono unire e anche si comportano per la possibilità di
Accedere I benefici premiali e questo chiaramente
è una uno strumento molto importante chiave amministrazione che per dare anche un senso al al loro percorso DDA di qualità verso la libertà
Teresio permessi veniali fina culminare poi della semilibertà quando il detenuto Cascone la maggior parte del giorno al fuori dal carcere e rientra solo per per dormire
I ricordava l'autore nessuno cose e che è un dato di fatto ricordavo autore che nella poi nel fine pena del ergastolano ostativo
Dovendo e mille novecentonovantanove egli la data di fine nove mila novecentonovantanove cento mai
Però
Con una forza con la forza dei numeri no quando dice di nove mila novecentonovanta questa è la cosa che lei ricordava perché lui è stato anche l'autore è stato anche poliziotto penitenziario ha fatto il servizio di leva nel degli istituti e quindi raccontava anche della sua
L'esperienza Giorgio proprio direttore per questo contributo che è sempre efficace io ci passo se c'è qualcuno di voi che ha voglia appunto di fare un intervento una domandarsi
Come voi
Sì
Dichiarare
Se c'è
Sì
Sì
Io le rispondo su due livelli quello mio personale ma anche il livello da parte dei detenuti perché detenuti hanno letto il mio libro e quindi loro danno proprio una testimonianza interessante da questo punto di vista
Alcuni si sono sentiti offesi
E hanno detto che è un capriccio scrivere di storie che uno non conosce quindi insomma entrare nella sfera così privata così intima così drammaticamente avendola conosciuta come un capriccio letterario come dire
Tutte ne stanno intorno all'otto nel tuo studio quanto un riscaldamento perché soffro molto rispetto per questo dico
E a scrivere di noi
E quindi ho dovuto raccontare che cosa posti unificare per me tutto questo l'altro invece altri detenuti mi hanno scritto tramite gli insegnanti ed erano molto riconoscenti
Sia perché mi sono dedicata al loro proprio nell'immaginario quindi come dire c'è una persona che passa dal Pavan dalla dal carcere di Trapani mentre palmare e non è e non è indifferente a questa struttura quindi basta savoir da assente si inventa e ci descrive quindi sono state le due risposte in realtà sul piano personale le posso dire che
Io non potrei scrivere delle loro storie
Quelle reali
Perché non ho il distacco che invece mi ho avuto con queste storie nel senso che l'identificazione è stata piena tant'è che io ho un certo punto per chi poi vorrà leggere il mio libro c'è il ragioniere paterno che
E e il
Il personaggio più sin il PATI con recluso nel suo bisogno di contenuti sociali proprio
Disperato finisce in prigione e poi io stessa era luglio mi raccontava come donna fine la storia ma non lo conoscevo e ce ne paterno però mi mi creda io conosco il regime paterno né salvo siamo molto amici io lui ecco di loro non potrei scrivere o produsse descrivere di loro dovrei fare la giornalista c'è
Ecco forse Ornella potrebbe fare se no non ho altre dopo la parola nella
Dico lei potrebbe scriverlo magari insieme chissà
No volevo aggiungere una cosa nel senso che ma in questo caso vada corretto come dire da lettrice nel senso qui dentro passo da quest'altra parte del
Del del tavolo dal CAB perché chiedersi quando uno legge un libro
Se quello che uno legge
Come dire realistico
O meno
Ecco cioè io mi io personalmente se fossi io la la la la l'autrice di storia recluse le avrei risposto così a me non interessa andare a verificare se quello che ho scritto prima di entrare in un carcere esattamente su
Con la politica quella che è la realtà che ho trovato però questo vale proprio lo dico da lettrice vale per qualsiasi coccio parli io sto labour comando non è che mi chiedo se l'autore in quel momento scusami
Le faccio questa voce del rimando questa obiezione
Perché come diceva Fabrizia perché come diceva Fabrizia lei
Se se lei avesse scritto un reportage e allora si chiede di andare a vedere se il reportage che scrittore come dire coerente con una realtà
Lei in realtà scrittura operativi narrativa come dire in con tutta la libertà possibile che
Ogni autore si concede quando scrivere una storia ecco perché diciamo le rimando questa obiezione eccetera
La nella nel mio modo di vedere dalle trincee in questo caso a me non viene da chiedermi male tant'è vero quanto non è vero probabilmente anzi sicuramente forse ecco io però ho letto il libro e sta letto posso dire che ci sono delle cose che noi
In quel carcere non abbiamo ritrovato non potremmo applicare rispetto a quelli che sono i personaggi racconti Fabrizia ma poco conta ecco
Non so se c'è qualche altro che vuole qualche altra che vuole chiedere qualcosa Fabrizia
Intanto lei voleva leggere un'altra
D'altra parte Bartolomeo di un detenuto
Di una detenuta che mi scrive scrive una piccola poi sia però dà il senso di quello che abbiamo detto all'inizio lato domandati che costano bisogni ritenuti hanno bisogno di nomi forse questa qui sia un po'la rappresenta me brevissima nella leggo
E del del carcere di Palermo
Alle porte della città gli schiavi
Il tiranno
Il mio cuore Santino
I giorni e le notti all'alba scintilla marzo vuole
Nemmeno rimane difficilmente il cuore
Fabrizia oltre che a scrivere questo libro prestare opera di volontariato quindi praticamente a fare qualcosa scrive che ne dei laboratori di scrittura a parte e ha avuto lo diciamo una bella corrispondenza con la Giuseppe Grasso anelli che questo detenuto ergastolano detenuto in carcere
All'epoca solo ostativo che autori assieme a Carmelo sardo del bestseller Malerba tradotto in tutte le lingue che ha vinto il premio Leonardo Sciascia era calmare che davvero creato un caso
Da cui è stato tratto un film mondo confine che magari avremo anche la fortuna di poter proiettare a Marsala perché ci stiamo lavorando e anche a Trapani
La sola riga Sorelli che in maniera autonoma fa un percorso fino alla rieducazione complete che adesso possiamo dire a tutti gli effetti che fa lezioni di legalità
Dovuto non ve la corrispondenza con lui c'è stato uno scambio vero forte continua ad averla forse non è stato l'unico detenuto eccellente con cui è venuto
Una corrispondenza ecco
Credo di poter dire che
Aiutano corrispondenza anche con l'ex Presidente della Regione Totò Cuffaro durante la sua detenzione
Sì
Ho avuto anche questa corrispondenza colloco dottore Cuffaro perché l'ho visto in televisione di Stato c'è stata una trasmissione un'intervista
E mi ha incuriosito anche come il modo con cui insomma si è occupato di detenzione
Al di là diciamo dei di quello che può essere l'appartenenza politica non sto qui ripeto per me detenuti sorti la misura in cui sono tenuti sono detenuti in tutti da Cuffaro agli altri quindi così come non voglio sapere il reato di Cuffaro non ho chiesto ma il reato
Delle persone che stanno con me nel laboratorio quindi la mia posizione neutrale assolutamente
Però sicuramente mi sembrerebbe interessante non lo so che il dottore Cuffaro lo vorrà fare potrebbe lui invece occuparsi dei detenuti perché probabilmente a quel potere quella quel consenso anche politico non lo so adesso che cosa vorrà fare
E che lo potrebbe veramente portare ha più voce diciamo di quanto ne abbiamo noi io sono un una psicoterapeuta nel mio territorio insomma non ho potere perché non faccio politica o altro
Però sicuramente ecco perché mi sui libri mi hanno dato il senso di entrare nelle carceri laddove io non c'ero mai entrata perché c'è addirittura
Ne sui libri c'è proprio tracciato esattamente cosa o come un pasto cosa si fa come avvengono le cose cosa succede
E tutto questo per chi non ha vuole occuparsi di detenuti di detenzione serve quindi io proprio un documento che va a prescindere
Poi dalla persona ma quello è un documento cioè quello che sono stati i suoi anni là dentro e come li ha vissuti e che cosa hanno fatto
Tant'è vero che nell'ultima trasmissione
Che io ho visto alcune interviste di compagni detenuti i compagni detenuti sentivano che questa presenterà forte perché comunque
Il dottore così fare a prescindere capace di coinvolgimento così come lo faceva fuori dal carcere sicuramente l'avrà fatto dentro il carcere però non è rimasto ecco passivo ha dato senso al valore a questo percorso
E credo che i detenuti il valore che danno i detenuti nel loro percorso vi posso assicurare che sono le famiglie
Cioè loro sopravvivono per la famiglia perché appena la famiglia non si propone più come polo di relazione Terna non l'hanno più motivo di sopravvivere
E terribile ma è così loro sopravvivono come dono come dire io soffro ma lo faccio perché
So che all'esterno qualcuno li sta pensando mista mando e vuole che io sopravviva questa
Terribile esperienza
Rinnovo la domanda
Di stimolo a intervenire se avete voglia di farlo altrimenti ripasso la parola Ornella per una nuova lettura o anche per continuare a parlare della sua esperienza all'interno del carcere dove ci sono detenuti che tuttavia non hanno una famiglia
Assolutamente sì e poi appunto cerchiamo la conclusione dell'iter anche grazie per la vostra attenzione la vostra pazienza ci sarebbero tante cose da dire la cosa che vorrei veramente che il dalla quello con la quale usciste bene in mente non non
Non veniamo a raccontare queste storie per una questi pietismo per una questione di puntata di una questione di soldi andiamo a fare le dame di carità hanno
è una questione ma alla fine se voi ci pensate questa Petrucci c'abbiamo girato attorno tutti nei nostri interventi
E quando si parla di carceri e quindi di detenuti conviene hanno i Società che questa gente dopo esser stata uno cinque dieci venti trent'anni in carcere
Esca da quel luogo migliore
Rispetto alla come centrata
Capite bene che nel momento in cui noi costruiamo il come dire delinquente perfetto piuttosto che il cittadino redento
Abbiamo fallito come società
Ma proprio dico dal punto di vista egoistico no come dire dei costi che la società sostiene perché già il carcere è comunque un costo no nel senso che queste persone
Le teniamo lì giusto con tutto quello che questo comporta
Ma il costo maggiore e credo che come società dovremmo non essere disposti a pagarlo e troppo quello cioè di ritrovarci poi delle persone che sono state lì semplicemente come dirà essendo custodite
Cioè a costo di Cotrino potrebbe lo diceva l'altro giorno può fare appunto delle sue interviste a uscito dal carcere
Il carcere non può essere qualcosa che custodisce corpi e basta cioè non ci dobbiamo occupare anche del della delle anime di queste persone del cuore e non significa giustificarli io glielo dico sempre
Ogni tanto quando si parla mi di Palermo attualmente posto che cosa avresti fatto ma per supporto domanda che spesso mi fanno quando si parla no voi avete sbagliato eccetera
E ma tu al mio posto cosa avresti PACS patto io non posso altro che rispondere non posso risponderti perché io ho il mio vissuto non lo so se fossi stato proposto
Se sarei stata capace di scegliere favorendo il bene il male per dirla in maniera no ma insomma molto coglie molto molto spiccia però e quello il problema cioè se noi non incidiamo su questo noi come società abbiamo fallito
C'è poco da fare insomma non
Non non non ci possiamo girare intorno a questo e docente Cuffaro diceva proprio questo molto dottor non possiamo custodire soltanto corpi ci dobbiamo occupare anche nel resto di queste persone che non significa compatibili
Io dico sempre
Ma c'è qualcuno di voi l'augurio di vittima di un errore giudiziario e tutti mi dicono no siamo qua perché
Abbiamo fatto quello piuttosto a quell'altro Tovini sono consapevoli che in linea di massima di non essere
Come dire se hanno di avere sbagliato
Il problema è
Portato via a scoprire qualcosa e soprattutto non identificare come dire non sovrapporre e questo lo diceva anche
Un nostro amico che si occupa soprattutto di giustizia minorile non sovrapporre il reato alla persona
Ho fatto una cosa cattiva
Non sono una persona non per questo sono una persona cattiva cerca tutta fare anche queste differenze ora non spetta a noi nel nostro laboratorio spetta ovviamente agli operatori qualificati all'interno Carceri P.D.L. educatori e psicologi fare questo tipo di viaggio però è ovvio che nel momento in cui si legge una pagina che poi sia di Platone piuttosto che una poesia come quella di ieri che Luca che abbiamo condiviso con loro che considero valore che un elenco che erri De Luca fa
Delle cose che lui considera valore io poi ho lasciato come compito a casa fra virgolette né la volta dopo che ci saremmo rivisti i fare una un elenco sulla con me sulla scorta di questa poesia di erri De Luca
Ma sapete quante cose bellissime che sono venute fuori ecco cioè non dobbiamo partire dall'idea che questa gente sia tutta come dire sbagliata sia scritta nera sia tutta negativa
In ciascuno di noi c'è il bene e male se vogliamo essere sempre così manichei possiamo tutti sbagliare il che non significa ovviamente che non ci sia una responsabilità perché poi c'è sempre una scelta ed è un'altra cosa che noi
è un messaggio riproviamo sempre a far passare a loro
Però certamente da parte nostra c'è la volontà di capire ciò che la voglia la disponibilità conto o meno
Di capire queste persone e di dargli degli spazi quintali diciamo diversi da quelli che magari sono
Abituati a frequentare famiglie disastrate padre che non ci sono madri così pochissima scolarizzazione per esempio
Per cui uno veramente si chiede senza
Lo ribadisco senza per questo voler giustificare che poi vadano a fare una rapina però ti chiedi come uno che già a un padre che ha fatto una vita di entrare e uscire dal carcere perché non aveva un lavoro fisso e faceva questo
Probabilmente gli è venuto un po'più difficile rispetta annulli capire che ci potessero essere altre strade allora ecco le il tempo del carcere deve essere questo delle se il tempo in cui queste persone capiscono che è una strada
Alternativa a quello che hanno compiuto è possibile tutto qui alla fine molto semplice se ci pensiamo
E l'ora di leggo proprio un pezzettino di Paternò visto che ne abbiamo parlato di questo ragioniere che veramente molto simpatico e devo dire è direttore non abbiamo unum hanno uno dei nostri detenuti e laboratori è un po'un Paternò ma insomma e a ce l'ho ancora sotto studio perché da poco
Però
Però però però mi sa che
Qualcosa qualcosa
C'è
Somigliante
E allora perché un pezzetto
Il giorno in cui fu arrestato il ragionier Paternò si consegniamo agli agenti di Polizia senza opporre la benché minima resistenza
Rassegnato alla crudeltà che il destino gli aveva preservato si lasciava guidare verso l'abisso dell'ignoto
In cella relativa taciturno arrendevole all'isolamento che lo attendeva inesorabilmente
Uno dei compagni Ferdinando detto il parroco prese occuparsi di lui speranzoso della volontà di redenzione degli esseri umani
Ragioniere paterno
Abbia fiducia detrae che anche lei primo Poloni uscirà dal suo isolamento succede sempre così all'inizio mancano le parole tutto l'imbuto traumatico come un terremoto senza preavviso
E noi rischiamo giorni e Brindisi a cercare di capire cosa sia veramente successo
E più siamo vicini alla ricerca più ci sembra che essa appartiene ad un altro diverso da noi anche a me è capitato
Ma ora il carcere mi ha dato l'opportunità di ricredermi
Ringrazio la sorte per quanto mi ha riservato mai mi sono sentito così a posto con la mia coscienza ora posso dire di essere un vero cristiano amava
Se fosse la fede in Dio ad orientare le nostre azioni purtroppo la fede riposta nell'uomo la cieca fiducia in noi stessi ci porta alla rovina
Sicuro convinti che possiamo tutto che ogni cosa ceduta e ce la prendiamo in qualunque modo
Anche in cella succede non si faccia illusioni anche qui riproduciamo gli stessi cattivi pensieri alcuni siamo abituati fuori
Allora noi concludiamo questo incontro io ringrazio di cuore Fabrizia sala e Ornella Fulco anche per l'attività di cui abbiamo parlato ringrazio il dottore terzi co comunque spero di rivedervi
Presto per queste altre occasioni e ringrazio tutti voi per essere stati qui fino alla fine come vedete ciechi libero sui Fabrizia chi volesse portarlo con sé troppo acquistare
Grazie ancora a Radio Radicale per aver ripreso registrato questa questa nostra conversazione rivederci una buona serata