Il futuro delle Regioni a statuto speciale alla luce della riforma costituzionale

Buon pomeriggio
Un pomeriggio e benvenuti a tutti
Questo incontro promosso dalla Commissione bicamerale per le questioni regionali in collaborazione con gli STIR fa
Che ringrazio ringrazio il professore mangia Meli per la collaborazione unitamente professori D'Amico Iacoviello alle nostre consigliere parlamentari Marta Spinelli e chiara Martusciello che
Nasce come momento di riflessione sul documento conclusivo che la Commissione
Approvato il quattro novembre scorso al termine dell'indagine conoscitiva sulle problematiche concernenti l'attuazione degli statuti delle regioni ad autonomia speciale
Con particolare riferimento al ruolo delle Commissioni paritetiche previste dagli statuti medesimi
Si tratta del primo di una serie di contributi che la Commissione intende offrire al dibattito sulle prospettive del regionalismo italiano in un momento in cui si preannunciano rilevanti cambiamenti dell'assetto costituzionale
La scorsa settimana l'Assemblea del Senato ha approvato infatti in seconda deliberazione
Il progetto di legge di riforma costituzionale che supera l'attuale sistema di bicameralismo perfetto
Configurando il Senato quale camera di rappresentanza degli enti territoriali e rivede al tempo stesso l'assetto dei rapporti tra lo Stato e gli enti territoriali attraverso una profonda rivisitazione del Titolo quinto
E di tutta evidenza come
Ove una volta concluso l'iter parlamentare la riforma venisse definitivamente consacrata dal referendum popolare si apre una fase di attuazione molto delicata e anche molto complesse in cui siamo tutti chiamati a concorrere
Questa fase non è di minor rilevanza della fase costituente perché si tratta di declinare concretamente di far vivere il nuovo assetto istituzionale delineato dalla riforma
La Commissione parlamentare
Mi corre l'obbligo di ringraziare qua tutti i componenti della Commissione che insieme a me hanno lavorato in questi mesi
Con la collaborazione della
Corte dei conti e
Un sentito ringraziamento va al Presidente Squitieri e a tutti i magistrati della Corte dei conti e che hanno voluto dare un contributo
Propositivo ed anche di esperienze applicative concrete
In queste Regioni ad autonomia differenziata insieme i docenti e dirigenti della Pubblica amministrazione gli esperti
E a tutti gli amministratori locali sindaci presidenti di regione dei delle Assemblee legislative regionali che hanno
Contribuito a questo lavoro
Dicevo che la Commissione intende fare la sua parte in questo dibattito ed ha infatti avviato il tredici gennaio scorso una nuova indagine conoscitiva sulle forme di raccordo fra lo Stato
E le autonomie territoriali con particolare riferimento al sistema delle conferenze e naturale che un'indagine di questo tipo in testi che il tema della costruzione del nuovo Senato che come detto nel disegno costituzionale
In discussione in Parlamento diviene la sede di rappresentanza delle istituzioni territoriali
Già dalle prime audizioni del ministro boschi ed è in affanno è emerso come lavoro di attuazione della riforma a cui il Parlamento sarà chiamato dopo il referendum sarà determinante nella costruzione del nuovo assetto del regionalismo e degli enti locali
Tornando al tema del nostro incontro con l'indagine conoscitiva già svolta la Commissione per le questioni regionali inteso promuovere la formazione a livello centrale di una cultura delle autonomie speciali
E la prima volta che il Parlamento affronti in maniera organica e puntuale il tema della specialità che peraltro è tutt'altro che speciale si tratta infatti di un tema generale
Nelle regioni speciali e vivono oltre nove milioni di abitanti ossia più del quindici per cento della popolazione nazionale da un punto di vista del se nazionale si occupano un quarto del territorio nazionale
L'obiettivo specifico dell'indagine è stato quello di fornire un quadro completo delle problematiche connesse all'attuazione degli statuti speciale e di individuare possibili soluzioni anche alla luce della riforma costituzionale in corso di esame che innescherà un processo di revisione di aggiornamento degli Statuti
Indagine conoscitiva infatti individuato una serie di criticità connesse alla procedura di attuazione che hanno determinato un ritardo nell'attuazione medesima se non addirittura la mancata attuazione degli statuti speciali
Sono emersi innanzitutto criticità legate al funzionamento delle Commissioni paritetiche
Organo misto composto da un eguale numero di rappresentanti statale regionale e con il compito di elaborare le norme di attuazione basti pensare che ogni cambio di Governo determina il blocco del funzionamento delle Commissioni
Non essendo previste forme di prorogatio e che i tempi per il rinnovo sono molto lunghi
Dal dibattito è stata poi segnalato l'opportunità di istituzionalizzare il collegamento tra le Commissioni paritetiche governi statale regionale
Anche prevedendo la partecipazione di un rappresentante del Governo nazionale dell'esecutivo regionale con l'obbligo degli stessi di interferire nella fase decisoria lasciando i rappresentanti delle relative strutture amministrative la partecipazione al procedimento istruttorio
Inoltre in considerazione dell'estrema delicatezza del ruolo delle Commissioni che di fatto sono partecipi dell'esercizio di potere legislativo occorre intensificare il collegamento tra le stesse
Il Parlamento nazionale e le Assemblee legislative regionali e vorrei qui ringraziare il presidente Iacop della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative
Regionali per il lavoro che insieme a noi hanno fatto
Per gli stessi motivi occorrerebbe altresì intervenire per assicurare adeguata trasparenza d'auto all'attività delle Commissioni attraverso forme di pubblicità dei lavori della relativa programmazione
Un altro punto individuato dal documento conclusivo dell'assenza di una procedura che assicura certezze in ordine all'esame degli schemi dei decreti legislativi di attuazione degli statuti speciali esitati dalle Commissioni paritetiche da parte del Consiglio dei Ministri
Ad esempio introducendo un obbligo di iscrizione dei medesimi all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri entro termini certi nonché un obbligo di pronuncia sul medesimo altre oltre alla difficoltà di natura tecnica e naturalmente alle ragioni politiche
Che possono accusare il blocco dei processi di attuazione degli statuti speciali
Dall'indagine conoscitiva immesso Conforti sta colera presentato dalla resistenza delle burocrazie centrali di fronte da tali processi proprio in ragione della scarsa cultura della specialità
Particolare attenzione è stata data nel corso dell'indagine agli aspetti di natura finanziaria
In questo campo la legge sul federalismo fiscale che demanda ad apposite norme di attuazione degli statuti le modalità del concorso delle Regioni a Statuto speciale al conseguimento degli obiettivi di perequazione e solidarietà all'assolvimento degli obblighi europei non ha ricevuto attuazione
La definizione dei rapporti finanziari tra il Governo
E
Le Province autonome infatti è avvenuta con
La modifica degli statuti speciali con legge ordinaria previa sottoscrizione di appositi accordi come previsto limitatamente alla materia finanziaria dagli stessi statuti
In tale contesto gli elementi conoscitivi acquisiti evidenziano che i contenuti dei più recenti accordi in materia economica finanziaria hanno prodotto un significativo una significativa divergenza tra Regione e Regione in ordine allo stato d'attuazione dell'autonomia finanziaria
E al quadro delle competenze statutarie effettivamente esercitate
Riguardo alle fonti di finanziamento delle regioni a statuto speciale sebbene le norme statutarie abbiano da sempre riconosciuta tale regione la facoltà di stabilire tributi propri
Tale componente delle entrate corrisponde a circa il dodici per cento del totale contro il venticinque per cento circa delle regioni a statuto ordinario
La fonte prevalente rimane la compartecipazione tratta di tributi erariali complessivamente alla compartecipazione rappresenta circa il sessanta per cento del totale delle entrate finanziarie
Delle regioni speciali contro il trenta per cento circa del totale delle entrate della Regione ordinaria
Sono emesse però delle discrepanze significative fra le diverse autonomia con riferimento
All'anno due mila tredici le compartecipazioni hanno rappresentato il settantasei virgola uno per cento del totale delle entrate finanziarie nella Valle d'Aosta
Il sessantotto il sessantasei virgola otto per cento nella Provincia autonoma di Bolzano
Il settantaquattro virgola sei per cento della Provincia autonoma di Trento il cinquantanove virgola sei in Friuli Venezia Giulia il settantotto per cento in Sardegna il trentotto virgola nove per cento in Sicilia
Altra peculiarità delle regioni a statuto speciale e quella di dipendere in misura minore rispetto alle regioni ordinarie dei trasferimenti delle amministrazioni centrali
Questo tuttavia è vero solo per la Valle d'Aosta il Friuli Venezia Giulia la Provincia autonoma di Trento e la Sardegna che dipendono solo marginalmente da trasferimento
Mentre la Provincia autonoma di Bolzano ha una dipendenza dei trasferimenti simile a quella media ordinarie e la Sicilia una dipendenza dei trasferimenti molto superiore a quella delle Regioni ordinarie
Proprio in relazione alla Regione Sicilia
L'indagine evidenziato le maggiori difficoltà nel funzionamento delle Commissioni paritetiche
E nell'adozione delle norme di attuazione e in termini generali le maggiori difficoltà nel processo di attuazione dell'autonomia con riguardo sia all'esercizio di nuove competenze sia la realizzazione di un adeguato le quello di autonomia finanziaria rispetto allo Stato centrale
Resta poi con riferimento ai criteri di attribuzione del gettito fiscale l'annoso problema del superamento del criterio del riscosso criteri ormai obsoleto perché ha lavorato in presenza di questo di un sistema fiscale in evoluzione
Per cui il luogo di versamento delle imposte costituiva l'unica informazione disponibile per ricondurre il gettito tributario ad un unico territorio
Appare ostica abile come già avvenuto per la Sardegna e il sud per il Trentino Alto Adige una modifica statutaria con la quale si identifichi in maniera certa il criterio generale del gettito maturato espressione della capacità fiscale che si manifesta nel territorio del ragione
Il luogo del criterio del riscosso
Più in generale la Commissione parlamentare per la questione regionale ritiene che possono essere definiti in questo contesto principi generali e criteri direttivi tenendo anche conto delle competenze effettivamente trasferite delle caratteristiche del territorio
In questo senso senza con ciò voler perseguire l'obiettivo di un'omologazione delle specialità che sarebbe contraria la stessa assenza della medesima
L'occasione per individuare un nucleo di regole comuni per la disciplina dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione ha autonomia differenziata è rappresentata proprio
Dall'attuazione della riforma costituzionale
La riforma costituzionale conferma per l'appunto il riconoscimento della specialità regionale in un certo senso sembra rafforzarla operando la scelta del mantenimento della stessa a fronte del ridimensionamento delle competenze delle Regioni ordinarie
Le regioni a statuto speciale e le Province autonome o sono infatti escluse dall'applicazione della nuova disciplina del Titolo quinto tale applicazione inoltre rimessa la revisione degli istituti per intesa con la regione interessata
La previsione dell'intesa rappresenta la consacrazione a livello costituzionale del merito pattizio che ha da sempre improntato al trasporto tra lo Stato centrale e le autonomie speciali caratterizzando anzi il procedimento di approvazione delle norme di attuazione degli Statuti speciali
Nuove prospettive si aprono a seguito dell'introduzione dell'applicabilità alle regioni a statuto speciale e le Province autonome della disciplina del cosiddetto regionalismo differenziato
Di cui all'articolo centosedici terzo comma della Costituzione
Anche in questo caso la direzione quella di un rafforzamento della specialità in quanto il regionalismo differenziato che nel vigente Testo costituzionale segnala strada per un possibile avvicinamento delle regioni a statuto ordinario alle Regioni a Statuto speciale
Potrà invece costituire la base per un ulteriore ampliamento delle competenze delle autonomie speciali
Che hanno una maggiore consuetudine con la procedura pattizia delineata dalla disposizione costituzionale
Il riconoscimento del principio dell'intesa quale base per il processo di revisione degli Statuti risulta infine fondamentale
Anche i fini di un approccio comune delle cinque autonomia speciale nei confronti di tale revisione un approccio che sia in grado di rinsaldare il pluralismo costituzionale rileggere i fondamenti della specialità in chiave di responsabilità di solidarietà
A tale fine la Commissione
Propone lo svolgimento di un confronto unitario con il coinvolgimento delle assemblee elettive regionali
Tra regioni speciali province autonome Stato che possa concludersi con una convenzione che tracci le linee procedurale per un corpo per un percorso comune di revisione degli Statuti
Come già accaduto nell'esperienza conclusosi con l'approvazione della legge costituzionale numero due del due mila uno questa potrebbe essere altresì la sede per delineare soluzioni comuni alle criticità individuate dall'indagine conoscitiva così riassumibile
Primo l'armonizzazione della disciplinata la composizione del funzionamento delle Commissioni paritetiche secondo la regolamentazione del procedimento di adduzione degli schemi di decreti legislativi di attuazione degli statuti
Terzo la definizione di principi e criteri direttivi comuni nella disciplina dei rapporti finanziari con lo Stato quarto una definizione comune dei criteri di riparto delle competenze anche alla luce del nuovo assetto costituzionale
Al fine di prevenire l'insorgere di nuovo contenzioso dinanzi alla Corte costituzionale
Nell'ambito di procedure concordate ciascun autonomia speciale in base alle proprie caratteristiche alle proprie esigenze alla propria cultura politica sociale ed economica potrà organizzarsi ad autodeterminarsi in un quadro condiviso di responsabilità nazionale
Perché l'autonomia torni ad essere strumento di crescita dei territori con problemi economici ed economici e sociali antichi
E a volte ancora non risolti e non una barriera che si erge a scudo per perpetuare politiche che non sono più attuali
Consentitemi infine di ringraziare gli ospiti che oggi con i loro interventi animeranno la discussione sul documento conclusivo della Commissione
I quali visto il tempo a nostra disposizione Lehner l'elevato numero di relatori hanno condiviso la proposta di contenere i tempi delle loro relazioni affidando un testo scritto l'esame più approfondito delle questioni
Infatti in collaborazione con gli si fa
Tre
Cureremo la pubblicazione degli atti di questo seminario unitamente a quelli che sono allegate all'indagine conoscitiva si tratta di un patrimonio scientifico rilevante che è giusto mettere a disposizione non solo del Parlamento del Governo
E delle istituzioni territoriali ma anche degli operatori del diritto e dei cittadini
Grazie e
Apriamo i nostri lavori
Con il saluto della nostra vicepresidente alla Camera onorevole Marina Sereni che ringraziamo anche terra
Grazie Presidente buon pomeriggio a tutti a tutte e io lo so che il tempo è contingentato l'ho appena detto Presidente Dalia vi ringrazio per questa per essere qui saluto e quindi tutti i relatori autorevolissimi e anche numerosissimi per cui non li cito perché solo questo prenderebbe molto tempo
Il seminario che è stato promosso dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali il richiamo alla nostra attenzione sul tema delle autonomie speciali come abbiamo sentito
In un momento che si preannuncia davvero perdi dodici sviluppi per il regionalismo italiano e più in generale per tutto il sistema delle autonomie territoriali
La riforma costituzionale che è ormai prossima alla sua deliberazione definitiva da parte
Della Camera e che sarà sottoposta a referendum popolare nel prossimo autunno
Costituisce infatti per tutti il Parlamento nazionale e autonomie regionali una sfida impegnativa per rimettere in asse il nostro Paese lungo il percorso della crescita e dello sviluppo
Sicuramente il Parlamento costituisce la sede più appropriata per affrontare questo tema è la sede in cui le ragioni della specialità si incontrano e si fondono con le ragioni dell'unità e della solidarietà nazionale
Attraverso il riconoscimento delle regioni speciali la nostra Costituzione ha voluto infatti valorizzare le differenze di particolari territori e comunità nella consapevolezza
Che l'attribuzione di forme particolari di autonomia lungi dal costituire il recepimento di istanze localistiche
Rispondeva risponde tuttora ad un problema che riguarda l'intero sistema
Specialità dunque non vuol dire distanza non vuol dire separatezza
Ma riconoscimento della peculiarità di alcuni territori per note ragioni di ordine storico politico e culturale che conservano tutt'oggi una loro validità
Il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva delle problematiche concernenti l'attuazione degli statuti delle Regioni ad autonomia speciale approvato
Dalla Commissione che di cui ci ha parlato ora il Presidente Dalia ci fornisce un quadro completo e dettagliato sull'autonomia speciale
Soffermandosi come abbiamo sentito sulle questioni di carattere istituzionale e anche sulle questioni relative agli aspetti finanziari
è particolarmente apprezzabile il taglio del documento che senza perdere di vista un inquadramento generale dei problemi affronta questioni specifiche e cerca di individuare anche soluzioni concrete nel complesso mi sembra emerge un quadro par si è dato sulle autonomie speciali con luci ed ombre con modelli da imitare i problemi da risolvere dove il punto centrale reale sta il mantenimento e la valorizzazione della specialità in un sistema in cui tutti sono chiamati alla responsabilità nazionale
La proposta finale
Di un nuovo percorso unitario delle autonomie speciali con lo sguardo anche alla futura attuazione della riforma costituzionale
Richiama alla mente quello che Martinese definiva il diritto comune delle regioni speciali
Del resto le autonomie speciali laddove hanno saputo sfruttare appieno le prerogative ad essere riconosciute dagli statuti per rispondere alle esigenze peculiari dieci da Dini del loro territorio possono costituire un modello anche per le Regioni ad ad autonomia ordinaria in quest'ottica potrebbe trovare una diversa considerazione
Anche la disposizione dell'articolo centosedici terzo comma della Costituzione che consente il riconoscimento di forme particolari di autonomia anche per le Regioni ordinarie
Nella prospettiva di una specialità diffusa lo metto tra virgolette in grado di rispondere in maniera mirata ai bisogni emergenti sì dai diversi territori sempre nell'ottica di una valorizzazione delle diversità in un quadro concordato di responsabilità
Questa sfida potrà tuttavia essere affrontata e vinta se tutti insieme saremo in grado di lavorare dentro un quadro unitario e condiviso capace di tenere conto certamente dei vincoli non solo finanziari
Che sono davanti a noi ma anche delle enormi potenzialità che la ricchezza dei territori delle comunità possono svolgere per lo sviluppo del nostro Paese
In questo vi ringrazio vi auguro buon lavoro mi scuso ma sono di turno di Presidenza e quindi tra pochi minuti dovrà scendere ad aprire la seduta grazie buon lavoro a tutti
Grazie
A differenza
Prima di dare la parola al professor mangia Meli per la sua relazioni introduttive perché con che ringrazio ancora per il lavoro che abbiamo fatto insieme all'Insiel fa volevo salutare Presidente del Consiglio di Stato
Presidente paghino facciamo tanti auguri e che peraltro ringrazio perché ci ha dato una mano nel corso per i nostri lavori insieme a tanti altri esperti e sono qui presenti per la relazione della indagine prego professore
Grazie Presidente grazie anche per avermi affidato questo compito di introdurre per la presentazione dell'indagine conoscitiva documento veramente un documento prezioso
Anche sul piano scientifico di grande rilievo e fa un po'la sintesi della condizione attuale delle regioni a statuto speciale
In particolare in un momento nel quale siamo in attesa della riforma costituzionale che in una qualche misura toccherà anche le regioni a statuto speciale
Ci sono
Moltissimi problemi da affrontare ovviamente io
Sottolineo non soltanto alcuni aspetti perché nonno il tempo sufficiente per esaminare tutte le questioni che emergono dalla relazione dell'indagine conoscitiva
Partirei da un dato però che mi sembra fondamentale
Nel momento in cui è stato approvato
A ottobre il testo della revisione costituzionale e è risultato chiaro a tutti
Che quello sarebbe diventato il testo di modifica della Costituzione o quello o nessun altro
E si si è creato una sorta di cono d'ombra sulle regioni speciali
Perché perché per un verso e nato subito nonostante la modifica tra adeguamento e revisione che è stata registrata dal comma tredici dell'articolo trentanove
Un cono d'ombra dovuto al fatto che per le Regioni ordinarie la riforma viene intesa come una riforma che diminuisce l'autonomia che la riduce
E per l'altro il cono d'ombra è alimentato dalla circostanza che per molti aspetti vi è il superamento di quella visione che animò nel mille novecentoquarantasette
La nascita derive regioni a statuto speciale addirittura per la Regione Siciliana come ben sappiamo ancor prima dell'insediamento dell'Assemblea costituente
Quindi in quel momento le Regione speciale si sono imposte per forza propria e hanno condizionato se volete l'Assemblea costituente a scegliere il modello regionale successivamente questa spinta è venuta meno
E diciamolo onestamente per certi aspetti e per alcune regioni penso in modo particolare la Sicilia la spinta sembrerebbe del tutto esaurita oggi come oggi
E allora questo cono d'ombra che si è creato sulla base di questo combinato disposto a me sembra che l'indagine conoscitiva all'ospizio
Lo spensi perché vi è una visione dentro tutt'altro che da cono d'ombra è una visione che emerge di una serie di autonomia e specialità in grado di reagire
E di dare conto immediatamente del ruolo attuale di queste regioni
Depongono in questo senso in ogni caso
Lo dico senza piaggeria l'intervento della Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia onorevole Serra Chiani
Che non solo ha dato conto del procedimento ma a anche per la valenza politica che la persona che a
Dare un senso anche alla ragionamento che il Governo potrà fare su questo terreno
E aggiungo anche che con e di conforto in questo senso anche alla posizione assunta dal Sottosegretario Bressa
Il quale a difeso né in tutti i suoi interventi e anche in sede di indagine conoscitiva questo principio pattizio su cui si fonderebbe la specialità
Ecco questo da già una visione diversa nonostante
La formulazione del comma tredici non sia del tutto lineare in molti punti
Come nel riferimento all'articolo centosedici terzo comma ora qui no no la possibilità di sviluppare questo tema
Ma a me pare che se io vado dimissionari
Io non la agli Statuti la sede per definire le competenze e sicuramente lo Statuto e no un'applicazione di una norma interiore che mi sembra di più pensata per le Regioni ordinarie
Per differenziare le Regioni ordinarie o per far crescere l'autonomia delle regioni ordinarie che non per le Regioni speciali
Mi sembra poiché vi sono altre due
Appunti molto importante che devono rimanere fermi nell'ambito della revisione costituzionale uno è il principio della doppia numerazione
Con il rovesciamento delle numerazione nel due mila uno
E il permanere dei cataloghi negli statuti speciali il sistema degli Statuti speciali si è configurato per effetto dell'articolo dieci della legge costituzionale numero tre del due mila uno con un sistema a doppia numerazione
Che e storicamente nei sistemi federali quello più garantista di tutti
Per quanto riguarda le autonomie a me pare che l'idea di continuare ad avere cataloghi
Ben più ricche del terzo comma dell'articolo centodiciassette negli statuti speciali di materie di competenza regionale di queste regioni sia un elemento indefettibile e da consolidare
Un altro elemento importante e e che i livelli di autonomia raggiunta e in modo particolare in relazione anche all'autonomia finanziaria
Non devono essere toccati
Cioè non si può ipotizzare una remissione in cui qualche regione o qualche provincia autonoma che ha raggiunto un certo grado di autonomia nello svolgimento del giornate funzione
Ceda questa competenza le competenze che sta già esercitando in sede di revisione del CRA
C'è però un problema importante che nasce a proposito delle delle Regioni speciale del collegamento tra una questione finanziaria così come si è sviluppata e la questione delle competenze
La questione finanziaria viene percepita nonostante anche il contributo che è stato dato dalle Regioni al risanamento della finanza pubblica già eccetera i tre virgola due miliardi e cento i tagli futuri che ci saranno ancora
E
Considerata come una sorta di privilegio
Una situazione di privilegio da Monti ha avuto questo non è un sentimento alquanto diffuso proprio per
Per la struttura dell'autonomia finanziaria speciale che fondata quasi tutta sulla compartecipazione tributi erariali e non su trasferimenti
Quindi questa situazione
Si conserva anche nella lettura in una qualche misura del testo ciò che non è che non emerge con chiarezza e che però è stato detto molto bene di recente da una sentenza della Corte costituzionale
Recentissima la centocinquantacinque del due mila e quindici successiva alla stessa
Relazione della la della Commissione bicamerale e che invece adesso il discorso va fatto
Non solo in relazione alle
Risorse che sono naturalmente disponibile in base alle norme dello Statuto speciale
Per quella regione ma in relazione anche alle funzioni che devono essere svolte alle funzione acquisti da acquisire progressivamente in modo da rendere compatibile
Quel gettito finanziario con lo svolgimento di un complesso di funzione maggiore rispetto a quelle sì nove utilizzato
Da questo punto di vista e poi via via a chiudere onestamente perché il tempo e tiranno e emerge anche a allora una conclusione che può essere molto interessante
E cioè rispetto al discorso se oggi che emerge dalla relazione se oggi per le Regioni speciali si tratta di
Puntare a una loro rivalutazione
O meno il tema che invece secondo me emerge dalla dall'indagine e in un modello di regionalismo differenziato che può diventare un modello che fa da battistrada anche alle regioni ordinarie
Diciamolo onestamente le ragioni speciale hanno alcune quantomeno hanno costituito e costituiscono un'ipotesi di buona pratica e in tanti settori nel modo di amministrare nel modo di governare il territorio nel modo di fare investimenti nel modo di far calare le politiche nell'ambito territoriale allora questa buona pratica
Ovviamente deve essere conservata e se possibile estesa
Questo e secondo me il significato che il modello speciale oggi oggi può dare
E in che modo e nel senso appunto di fondandosi su un principio pattizio
Basandosi su un sistema di federalismo fiscale autentico cosa che le Regioni ordinarie
Non avranno dopo la riforma perché come è noto il limite principale forza del testo di riforma risiede nella circostanza che il coordinamento della finanza pubblica
Che era competenza concorrente
Viene trasferita la competenza esclusiva dello Stato
E da quel momento in poi le Regioni saranno cassa dello Stato le Regioni ordinarie sarà la cassa dallo Stato
E che quindi l'ipotesi dei trasferimenti riprenderà quota per finanziare le Regioni ordinarie
La parte fiscalizzato d'altra parte negli anni recenti della crisi è tornato indietro i molti punti dal trasporto pubblico locale ad altri servizi che le Regioni ordinarie erogano
E ci troviamo di fronte a una situazione di sudditanza finanzia delle regioni ordinarie
Per le Regioni speciale tutto questo non ci sarà regione speciale saranno continueranno avere un modello pattizio dal punto di vista finanziario ma la potranno legittimare solo aumentando le funzioni
Solo facendo crescere
Allora il modello che emerge che le Regioni speciali oggi si prestano a diventare
I liberale nel nostro ordinamento sia pur limitato a mente
Quella regionalismo di esecuzione che tanto gioverebbe al Paese uno dei vantaggi maggiore del regionalismo di un sistema che si chiama regionalista
E di avere due livelli di governo e quindi di poter usare due leve anziché una come negli Stati accentrati
Però bisogna saperlo usare queste due leve perché a volte conviene pigiare più su un pedale a volte più sull'altro a secondo la situazione economica le relazioni internazionali e quelle europee
Il sistema delle Regioni speciale costruendosi anche con queste movenze di regionalismo di esecuzione dipenda un ottimo pedale da preme nel momento giusto per i l'insieme della Repubblica questo
Da il senso del perché la specialità oggi è importante del perché oggi la specialità deve essere considerata attentamente certamente
Resta valido il discorso che non tutte le Regioni speciali e sono eguali non c'è un assonanze sono una più speciale dell'altra da questo punto di vista e devo dire che la specialità è qualcosa che si deve anche meritare perché bisogna saperla gestire
Se
Vi sono regioni purtroppo
Mi mi tocca dirlo perché riguarda la mia regione di origine la Sicilia che non condividono il rapporto finanziario con gli enti locali non hanno l'autonomia totale per quanto riguarda rifinanziamento della servizio sanitario nazionale
Non hanno un buon rating nei decreti di attuazione per migliorare il livello delle funzioni regionali
Ebbene vuol dire che queste
Che questa Regione non vuole la specialità è come se si volesse mettere impari col sistema delle regioni ordinarie
Ma
è chiaro che le Regioni che hanno saputo utilizzare che hanno dimostrato di avere capacità di autogoverno
E di buongoverno meritano di essere portate avanti con nella sede della revisione degli Statuti che secondo me e quella più consona
Ritengo che ci sia un'ultima cosa da dire ho finito Presidente nomina c'è preoccupazione
Il principio che caratterizza questa parte del regionalismo abbiamo detto che il principio incide paritetico
Nella indagine conoscitiva c'è quasi un alloggio del Commissioni paritetiche dei decreti di trasferimento
Come è noto io sono l'unico ad avere una posizione critica su questo su questo terreno perché io trovo che sia un un modo di attuazione primitivo
Dovuta alla circostanza storica
Che nel quarantasei una certa espressione fu inserita nello Statuto siciliano e che poi fu ribaltata su tutti gli altri Statuti senza una chiara consapevolezza di quello che significava questo tema dell'attuazione che la prassi
Dell'attuazione con le Commissioni paritetiche e decreti di attuazione e tra quelle meno i greggi e del nostro regionalismo per tanti motivi ha cominciato a dalla ridefinizione delle materie
E che il principio paritetico oggi a me sembra che possa fare a meno di tutto questo faticoso lavoro e di queste lungaggine
Ci sono già prassi in senso diverso con gli accordi siglati e purché riporta dalle leggi previa intesa
Nella nella nell'indagine sono ampiamente descritte queste cose ma c'è soprattutto un elemento che depone a favore di questo modello piuttosto di quello delle Commissioni paritetiche
E cioè le Commissioni paritetiche in un modo o nell'altro finiscono con l'essere vittime della burocrazia statale
Invece gli accordi
Attraverso una legge
Magari inserita la legge di stabilità come spesso accaduto non solo sfugge a questo problema ma vede coinvolti anche i consigli e questo è un elemento di maggiore partecipazione democratica a me pare che
Nella prossima e nei prossimi mesi e nei prossimi anni sul tema delle speciali torneremo sicuramente interrogarci e a verificare se
Quello che si sarà fatto quello che è certo e che l'indagine consci conoscitiva è uno strumento valido di lavoro per il prossimo futuro grazie
Grazie grazie pescare Manganelli per la sua introduzione passerei quindi alle due relazioni e darei subito la parola al Presidente della Corte dei conti dottor Raffaele Squitieri che ringrazio e saluto grazie molte Presidente io
Mi terrò nei termini
Che ci siamo detti perché il Ministero e ci sono numerosi le cosa vi sono tantissimi anzitutto però devo
E lo faccio con piacere ringraziare
Nel nostro Presidente Dalia per il fatto che avrei voluto sentire anche la voce della Corte dei conti queste tematiche che hanno un contenuto squisitamente o prevalentemente politico il fatto che e noi siamo chiamati a dare anche un nostro apporto di carattere consentitemi tecnico scientifico
C'era tesi stazione né e di orgoglio
Questo anche perché un contributo alla Corte dei conti lo ha dato nella elaborazione di questo documento se non me l'elaborazione nella costruzione
E che la contenuti è stata sentita nelle persone dei nostri dei miei colleghi
Presidenti magistrati delle Sezioni i il controllo presso le Sezioni preleggi al suo speciali e anche da ultimo
Dalla Sezione autonomia la Corte dei conti il ventitré aprile c'è stata un'audizione ne abbiamo dato dei contributi di carattere tecnico e sui quali io adesso solo delle brevi riflessioni chiaramente
E per alcune cose che sono state già dette sarò ancora più laconico di quello che mi proponevo e dire i punti cui vorrei soffermare la mia attenzione rapidamente sono qui i seguenti
Tematica relativa l'attuazione degli statuti
Tematica relativa al coordinamento e finanza pubblica non vi spaventate petrolio in poche parole tematica relativa all'armonizzazione dei bilanci tematica relativa al controllo la Corte dei conti
Tematica relativa che con i nostri occhi già toccati temi già toccati alle prospettive di riforma con la riforma della legge
Tutti la Costituzione attualmente
Anche tra poco entrerà in vigore sono tematiche di grandissimo momento dinanzi suo spessore che cercherò di contenere come alcune osservazioni flash
Per quanto riguarda l'attuazione gli statuti diciamo che è stato detto già quasi tutto tutto dal Presidente D'Alia dell'intervento che mi ha preceduto
Quello su cui volevo porre l'accento sul quale la Corte dei Conti ha dato un per quanto
Trattenuta può fare la corte dei conti un suo proprio assenso assoluto
E la nuova il mio di al nuovo sistema che si stava adoperando vista in
Usando per addivenire ad una riforma ragionata devono in un'attuazione era già prevista tutti
Speciali dal due mila nove sono state sei stato introdotto uno strumento e quello pattizio questo l'ha fatto riferimento più volte già questa mattina che forse
Eri
Non compete forse a me come Corte conti dirlo però è forse lo strumento migliore per cercare di contemperare quelle che sono esigenze
Delle mie speciale e quelle che sono le
Le esigenze concrete della davano e finanza pubblica perché è previsto che con lo strumento pattizio
Sia diminuiscano si definiscono i rapporti finanziari Stato Regioni a Statuto speciali
Questo come strumento che poi è previsto nell'in concreto attraverso un tavolo tecnico da costituirsi presso la legge presso la Conferenza Stato-Regioni è stato da qualche parte forse anche da qualche Regione in qualche modo
Criticato
E invece la Corte costituzionale alla quale mi riferirò ripetutamente questo mio intervento
Ha chiaramente detto nel due mila dieci iGold anche mettere riconosciuto Lino dieci la legittimazione di questi tavoli la è individuato questo strumento come il migliore perché lei è un tavolo di confronto del molto duttile molto efficace
Per quale contemperare esigenze è una mia esigenza davano ora
La lo strumento principale chiaramente rimane quello delle Commissioni paritetiche ecco però che come ha detto che il Presidente Dalia vanno in qualche modo consentitemi termine lubrificante sia o ci sono dei passaggi un po'macchinosi non dipendono chiaramente le Commissioni
A.N. andrebbero snellito i vecchi tempi purtroppo diventano lunghi
Per quanto riguarda invece la tematica un po'più delicata è un po'più complessa
Del condimento finanza pubblica rapidamente ricordo si può dire a voglio dire consentitemi il termine a me stesso che c'è stato una sorta di rivoluzione copernicana dal quindici anni a questa parte
Nell'organizzazione della struttura la nostra Repubblica
Sappiamo tutti la riforma del Titolo quinto
Che ha
Praticamente cambiato la fisionomia dello Stato uno Stato diciamo gerarchizzata uno Stato con che vedeva allora una Repubblica che vede al centro lo Stato I e che i quali e a cascata una serie di controlli dello Stato sulle regioni regioni sui comuni e così via
Si è
Capovolto il rapporto è sempre stato centro il Comune
L'ente perché prima era alla alla base della Scala e assalire si arrivati verso lo Stato quindi si è creato una serie di punti si sono creati sei punti di riferimento
Nell'ottica Corte dei conti la gestione pubblica che hanno rischiato di creare problemi di scollamento nella gestione delle risorse pubbliche perché si sono moltiplicati i centri di spesa centri di spesa
Dotati di una notevole autonomia
Che hanno imposto come immanente poi rimanente un problema di coordinamento e finanza pubblica e sul quale ed tornano presso ricordo semplicemente
Le
Le fasi rapidissime riforma al Titolo quinto si è intervenuti poi nel due mila nove con la legge di fumavate abitava centonovantasei si è intervenuti nuovamente
Con
E qui sono norme di carattere fondamentali nel due mila dodici visto che le obiettive che si volevano aggiungevo riforma al Titolo quinto con la prima riforma del Titolo quinto
Che erano quelli di responsabilizza le autonomie locali e soprattutto di fare chiarezza nella gestione e soprattutto nella riduzione del debito pubblico non erano stati raggiunti la situazione si aggrava e allora anche sulle spinte d'Europa per dare credibilità anche quella che la gestione pubblica il nostro Paese si è si divenuti alla riforma nel due mila dodici
L'articolo ottantuno voi sapete l'articolo ottantuno Tiozzo senza Costituzione e si è introdotto il principio dopo un lungo dibattito se introdurre un principio del pareggio del bilancio
Che avrebbe in qualche modo vincolato la gestione pubblica dello Stato e di tutte le amministrazioni e che non avendo consentito il politica e gli dico finanziare le spese in deficit e si è rivelata la formulazione di equilibrio fra entrate e spese che voi
Vi ricordiate all'articolo ottantuno mentre si è parlato di equilibri di bilancio articolo novantasette riferito al minimo il bilancio a tutte le missioni comprese sia sulla speciali estate
Siamo riferiti e Brizio sacri sa canalizzati in costituzioni questi principi terribili per il bilancio sui quali si basa poi l'esigenza di un coordinamento questo lo lo ha riconosciuto ripetutamente alla Corte costituzionale
Anche quando si andava occupare di quelle che sono state con le norme che sono derivate queste impostazioni particolare per quanto riguarda la Corte dei conti
Il quello per noi il nostro ambito il famoso decreto legge centosettantaquattro che è un po'rivoluzionario ampliato i controlli e la Corte dei conti anche di in quest'ottica
Diciamo fine finalizzata a garantire o perlomeno a verificare sia il coordinamento che del rispetto dell'equilibrio
Tutte queste tematiche sono state affrontate ripetutamente la Costituzione noi e per noi di fatto scuola la sentenza trentanove del meglio Pertoldi ma è stata intensa quaranta sezione ottantotto centottantotto saltato una serie di sentenze la Corte costituzionale
Che hanno riconosciuto la validità del pacchetto del sistema di controlli
Riferito proprio l'esigenza di comunque garantire l'equilibrio di bilancio cioè la Corte dei conti è stata vista come strumento per assicurare in maniera concreta il coordinamento la finanza pubblica attraverso il suo apporto e tenete conto che la Costituzione è andata ancora più in là perché ha ritenuto di far fermare esplicitamente che questo coordinamento e finanza pubblica ma deve essere visto che mi riferisco in particolare Regina sullo speciale come un'intromissione una prevalere dello Stato serotonina speciali perché l'ho detto chiaramente
E se non vado errata la sentenza otto ottantotto è la sentenza centottantotto il coordinamento e funzione è un input di una funzione dello Stato-comunità non dello Stato persone il coordinamento mica finanza pubblica
E gestito dallo Stato in rappresentanza anche delle Regioni mi non c'è lesione autonomia bisogna contro se si avrà di tutto
Varie volte e riferendosi proprio questi principi ha riconosciuto la verità del sistema dei controlli e la Corte dei conti tenete conto che la stessa Corte costituzionale evinto è tornato sull'argomento
Nel due mila quindici quando con la sentenza quarantasei ha detto chiaramente che le Regioni statuto speciale devono confrontate tutte questioni sollevate legge nel suo ospedale quasi tutte
Cioè di una sua speciale devono contribuire alla manovra di finanza pubblica a dare un apporto consistente a questo intervento dello Stato il coordinamento e passo al secondo al terzo argomento rapidissimo
Quel diventa finanza pubblica che non si può attuare se non si sono confrontabili chiedeva le varie contabilità c'è esigenza fondamentale strumentale banale perché potrei fare un coordinamento rimuovere una visione chiara che se passa la Corte conti ho detto io sto ripetendo cose
Che abbiamo detto anche in queste sale insieme puliamo ASL attuare in concreto un coordinamento abbiamo essere in grado di reggere in maniera intelligente in maniera logica le scritture contabili che ci vengono sottoposte e quindi c'è un principio
Fondamentale che è quello dell'armonizzazione scritture
Simona mentale che è stato recepito in una legge della lega del centodiciotto che è scaturito dalla delega la legge delega sul federalismo fiscale da quarantadue del due mila nove delegato del due mila undici che applica stabilito il principio dell'armonizzazione
Armonizzazione che rifletto e strumenti sulla mancanza di armonizzazione rende difficile se non impossibile un coordinamento e di chi fa crollare tutta la costruzione subito armonizzazione si è discusso molto a livello io sto dovrei dire già vissuto speciali perché anche queste vista
Qualche volta come un'intromissione eccessiva della dello Stato in questo tipo di e di materie ma si sta parlando di contabilità sita è stata rimessa poiché io su questo non può il tempo di evitare tutta la normativa insomma è stata prevista espressamente l'estensione anche alle signore diceva suo speciali questi principi epici missili erano stati può in qualche modo recepiti
La regina sullo speciale
Ma in maniera diciamo così variegata o forse anche qui l'occasione potrebbe essere di questi confronti per trovare una linea una linea d'azione comune vengo ad alla tematica dei controlli che quella che mi sta più a cuore che ho già detto che la contro la Corte dei conti
E mi riferisco agli ultimissimi contro le quelle del centosettantaquattro del due mila dodici è stato riconosciuto diciamo non invasivo delle competenze dell'autonomia dell'Egeo su speciali dalla Corte Costituzionale ripetutamente
Io prendo proprio al questo nostro controllo a un funzione strumentale al condimento la finanza pubblica che quello che là sopra strumentale a verificare la l'equilibrio di bilancio sto andando velocemente ma insomma e questa è la costruzione logica
Ovviamente ci ha convinto la Corte costituzionale
Grazie alla quale la Corte dei conti è stata riconosciuta titolata e legittimata svolge questi controlli anche nei confronti degli Vasco speciale chiamo conto di una sua speciale il erano già sotto questo profilo nella fase avanzata perché una lo strumento attraverso i quali questi controlli nuovi il sistema con il quale tra essi quali la Corte dei conti esercita l'attività di controllo dico frutto di una sua speciale analoga a quella che esercitava che esercita tuttora sui sui bilanci preventivi e consuntivi dei Comuni
Questa
Questa novità questa novità per quanto riguarda in particolare il nostro ordinario che sviene che consiste nel
Dello strumento che è stato previsto realizzare questa
Questa funzione strumentale e coordinamento che la parifica
Lo stilisti chiudo la verifica se il quadro che non mi posso dilungare però era un istituto già previsto il giusto speciale sotto questo profilo Regina suo speciale erano avanti avanti gli anni
Rispetto alle previsioni straordinario pur avendo quindi una maggiore o bisogna dare atto una maggiore autonomia
Nuova maggiore specialità nonostante questo avevamo già previsto tranne che la Regione Val d'Aosta la le mondo al procedimento di periferia è uno strumento
Fondamentale noi intanto non è il solo per questa verifica di regolarità diciamo di contabilità ma imporre importantissimo questa mi sembra abbia detto quella Gorizia come siamo visti
è importantissima la funzione che la Corte dei Conti svolge in quel momento di confronti proprio dell'Assemblea nei confronti degli elettori fonti dei cittadini perché dico il giudizio di parifica interviene sul rendiconto interviene momento prima ancora che rendiconto venga approvato
Dall'assemblea dal Consiglio regionale e quindi da al Consiglio regionale degli elementi tecnici di valutazione sulla
Validità di questo rendiconto e su eventuali osservazioni che si potrebbero fare su quell'unico dia un po'improprio un apporto di carattere tecnico alle alle regionale Consigli regionali che proporrà diffonda funzione della Corte dei conti perché la Corte dei conti come al centro
In e
Svolgerò notevolissima tira l'iter più pronti al Parlamento improvvise sul territorio svolge la stessa attività come organo referente dei Consigli regionali e dei Consiglieri di una sua speciale
Tenete conto che la la funzione nazionale quindi possiamo dire
Hai in sede locale la funzione di coordinamento e la funzione ITL riferimento di controlli ad attività funzioni coordinamento attuata dalle sì nostre Sezioni regionali attraverso lo strumento del giudizio di parifica
In sede centrale
E proprio in queste sale la la Corte dei conti ogni anno elabora con grande fatica con grande impegno un documento importantissimo che il rapporto sul coordinamento la finanza pubblica c'è la Corte dei conti
Io invito tutti a leggere un documento di una valenza di un peso veramente considerevole che guarda a trecentosessanta gradi
Tutto quello di ieri
Si va ad occupare della
Di come se e come hanno funzionato gli strumenti di coordinamento i fatti siano però non può non a caso rapporto su quell'esperienza pubblica
E contiene anche uno quadro generale la situazione come il Paese il documento di importanza fondamentale che ne discute ne presentiamo prova in queste in queste a ore ed è inizia in questo documento viene subordinata anche l'azione che in sede locale fanno le nostre Presidente ho finito sbaglio gravi sofferenze
Libri fanno le nostre Sezioni regionali
Per quanto riguarda invece alcune correzioni consentitemi perché sono stimolanti le osservazioni sono state fatte ora sulle prospettive di riforma su questa riforma della Corte dov'è l'ulteriore riforma
Quindi sono le Como Titolo quinto la seconda di come il Titolo quinto è sopra e con altri un'altra riforma PAC un cono tenuta riformata riformata riforma
Insomma nella quale vengono comunque coinvolti ovviamente le regioni a statuto speciale
L'ambiente è stato fatto riferimento su quello io quello un attimo soffermarmi sul fatto che forse almeno in prima approssimazione Regione su tutto ordinario quindi siamo in un altro settore attività in qualche modo da questa riforma vengono diciamo
Lo voglio dire penalizzate a marzo ma avvengono subiscono guardando delle previsioni che non sono di grande apertura perché come è stato ricordato la riforma questo ultimissima questa che
Esista chiudendo in cui in questi giorni comma prevede che l'accompagna dico diventa finanza pubblica diventa competenza esclusiva anzitutto toglie la competenza concorrente parlo ad una tecnici quindi
Posso non soffermarmi su questi concetti lascia la Conferenza solamente esclusiva e nell'ambito complessa esclusiva dello Stato mette il godimento di nazioni diventa una funzione statale
Questo principio di un'importanza fondamentale perché prima era legislazione concorrente questo aveva creato qualche problema
Di attuazione altre altra cosa importante per quanto riguarda il nostro ordinario
Che in qualche modo è limitativa la cosiddetta clausola di supremazia ce lo Stato può in qualunque momento qualunque momento quando riferì con uno dei dei presupposti fondamentali che sono collegati con interessi nazionali
O con riforme importanti occorre allora da unità economica da Repubblica intervenire nelle materie di legislazione esclusiva delle di ospedali o con
Proprie leggi cioè si appropria di alcune competenze
Questi sì questi sistemi
Sono stato in parte diciamo a questi attenuati qui adesso vengo e di una sua speciale
Dalla dove previsione che e contenuta nell'articolo trenta della della progetto di riforma che è quella che al quale è stato fatto riferimento
Che quella sorta di valvola consentiti con termine atecnico in questa sede nota di di clausola di salvaguardia nel senso che l'articolo trenta prevede che inadeguate condizioni sulle quali poi mi soffermerò
Si può concepire la possibilità di dare leggi alle Regioni
Compie adesso due ordinario competenze maggiori rispetto a quelle che attualmente rispetto a chi spetterà alla loro sulla base della riforma il l'articolo trenta in poi è importantissimo con boiserie ragioni non sapevo individuate
Primo perché se questa apertura se questa apertura che riguarda solamente alcune materie commercio volesse organizzazione la giustizia di politiche sociali eccetera sui quali quindi si può dare arrivare un ampliamento alle conferenze signor suo ordinario
Ma importante sotto altro profilo perché prevede per l'ennesima volta e finalmente istituzionalizza il sistema dell'intesa e parlo prima il sistema pattizio attraverso i quali anche nelle ginnasio speciali si possa recepire queste indicazioni quindi lo strumento pattizio era nato nel due mila nove
Per i rapporti finanziari è stato accennato ora
Per regolare i rapporti finanzia come vi diciamo strumento per i vari rapporti finanziari tra stato Regina sullo speciale diventa adesso lo strumento principale per attuare non solo questa ampliamento
Del sui quali poi tornerò ma brevissimamente vista implemento di funzioni possibili dei confronti anche Regina solo speciale ma soprattutto
Nello strumento principale che consente di pervenire alla revisione degli Statuti e prevista e pensavamo di importanza fondamentale sulle quali costituzionalisti
Avranno da scrivere fare convegni
è prevista la possibilità che si proceda alla revisione degli studi speciali quindi a norme costituzionali attraverso interventi pattizi c'è con legge dello Stato il cui contenuto sia stato rifiuti sia stato frutto di un accordo Stato Stato Regioni a Statuto speciale
Ed è sul piano costituzionale una novità assoluta perché rende flessibile e non a tutti i termini persone che tecnicamente ritengo condivisibile politicamente
Non sono armi e le valutazioni validi consente di armonizzare da la realtà del Paese che in divenire con quella che è una
Non
Previsioni cristallizzata che chiedeva cosa
Costituzionale quindi lo strumento del frumento secondo me è di grandissima dove abbiamo pure detto di grandissimo rilievo valuti vi sia un piccolo
Codicillo piccolo per modo di dire questo passaggio questa ampliamento delle competenze di in questi settori che vi Cennamo
All'articolo trenta a una condizione che le Regioni siano in equilibrio che abbiamo equilibrio contrastate ritorna il concetto di Polibio tra entrate e spese l'equilibrio del bilancio
Allora si pone il problema è qui sono va bene faccio una battuta egoistica Gazzettino in poco al curativa
Se questo
L'ampliamento di queste competenze e ripeto la normativa estensibile volessimo sto speciale viene a a come condizione un verifica dell'attuazione della equilibrio di bilancio
Veda da parte dei giovani chi è legittimato a verificare che ci sia questo equilibrio
Secondo me lo deve dire la Corte dei conti è l'unico organo neutrale e professionale che ha dato prova di serietà è proprio la Corte dei conti perché vi ricorderete che lo vediamo tutti
Con la duecentoquarantatré aleggia famosa legge rinforzata anche qui sto parlando iniziali quindi non mi devo soffermare c'è quella prevista l'ultimo comma articolo ottantuno costituzioni riformulato
Ha previsto l'istituzione l'ufficio lamentare il bilancio benissimo che però fa le valutazioni diciamo così consentitemi
A parte patto bisognerà vedere come poi funziona questo ufficio una volta avremo fatto dicono così azione fa le produzioni di macro economia che fornisce al Parlamento perché possa fare poiché a sua volta risoluzioni di politica nazionale
Questo caso i tratti è un obiettivo diciamo più tecnico meno politico più professionale più impegnato che quello di verificare
Il il la sussistenza in concreto di cui libretti o può fare se non le Regioni siano e con la Corte dei conti con le sue articolazioni territoriali il profilo Presidente venuti vede insofferenza
Quindi entro questo passaggio importante anzi addirittura proporrei questo voglio lanciare un po'come
Come messaggio
Debole ma addirittura costituire presso la Corte dei conti saper ritrovare quello nostro autonomo uno Stato non ci siano Sezioni unite
Una sorta di osservatorio perché per fornire poi al Parlamento e anche le stesse leggi nessuno specie animali che sono le nostre situazioni nostre valutazioni sull'atto sul rispetto di questa normativa
Chiudo rapidissimamente dicendo fu mandato osservazione voi sapete tutti sappiamo che la funzione nuovo Senato non faccio colazione carattere politico
E quella della valutazione delle politiche pubbliche produzione quell'immobile del Senato farà
Che in
Anche alla quale anche per la quale si possiamo candidare il nostro istituto la Corte dei conti se il senatore bisogni uno strumento tecnico quindi diciamo professionale che li fornisca gli elementi per fare questa valutazione
Ve lo facciamo già perché con le audizioni con le nostre relazioni al Parlamento
E con i nostri controlli sistematici e la Corte dei conti e articolata sul territorio ha già fatto queste queste valutazioni anche le mani come dicevo dal professor strumento la politica
Ma in tutte in in ogni anno quando ne andiamo a valutare in centro ad allocare in in questi giorni stiamo approvando la nelle relazioni sulle coperture
Delle leggi emanate dal Parlamento dell'ultimo quadrimestre quando te lo potevo anche chiamato addirittura fare valutazioni
Sul sul norme sull'ICI dello Stato e sulla copertura di queste leggi e quindi fare un'azione di carattere tecnico così come in sede locale si fanno si regionale valutazioni sulla copertura del regista ESA
Delle Regioni
Quale organo
Diciamo più qualificato tutto questo filo dalla Corte dei conti può essere quello che possa dare un supporto tecnico al Senato per questo tipo di valutazioni sulle
Politiche generali abbiamo gli strumenti abbiamo l'impegno che abbiamo le attrezzature abbiamo l'esperienza
Questo non ricordo se è stato detto rapporto che abbiamo fatto noi del utili alla Sezione mio con con lo dico io qua la Corte dei conti è disponibile a dare tutto il supporto possibile e il nostro ruolo tra con il nostro interlocutore il Parlamento
E il supporto possibile professionale aleggia su speciale al Parlamento e siamo disponibilissimi a insieme a costruire un osservatorio e ponesse anche visto costituito dal presentati alla Corte restanti regioni
Perseguire un po'l'andamento dalle
Delle polizze le politiche pubbliche finalizzato qua gli interventi che spettano allora lo Stato non certo alla Corte dei Conti grazie scusate questo emporio
Sono io che ringrazio il Presidente Squitieri non era in sofferenza ma siccome siamo stretti cercavo di farlo stare meno sofferente per cui cercavo di spostarmi ero in bagno
Graziano d'intervento
Utilissima la ringrazio di cuore darei quindi la parola al professor Gaetano Silvestri Presidente emerito della
Corte costituzionale che ringraziamo
Grazie Presidente
Anch'io mi unisco al
Agli apprezzamenti degli oratori che hanno parlato prima di me nei confronti di questo documento
E dire che questo documento insieme alla riforma costituzionale che è stata approvata e che entrerà in vigore quando entrerà in vigore
Costituiscono una fase nuova nello nel
Processo di revisione del regionalismo italiano
Come sappiamo abbiamo avuto una prima fase
Dal quarantotto al settanta quando c'erano solo Regione a Statuto speciale
Che sono state togliere le carie regionalismo
Una seconda fase dopo l'introduzione delle regioni a statuto speciale dell'attuazione nel Titolo quinto della Costituzione in cui si è verificato un rovesciamento di posizioni
Inc
Con le regioni speciali all'inseguimento di quelle ordinarie specie dopo il decreto di trasferimento delle
Delle delle funzioni
Con le Commissioni paritetiche liquidi Rocco cosa dopo con le Commissioni paritetiche faticosamente tentavano di trasfondere
In nei decreti legislativi quello che già le Regioni ordinarie avevano ottenuto con i prezzi
Di trasferimento della seconda una seconda fase con le regioni speciali che non non erano più da sole a sostenere l'urto diciamo con lo Stato ma
Era noi in affanno ad inseguire
Le è in sofferenza rispetto alle leggi ordinarie una terza fase
Con la riforma del titolo del Titolo quinto quando rovesciando se il sistema
Di numerazione per cui si enumera uno in Costituzione soltanto le competenze esclusive dello Stato col competenza residuale residuale delle Regioni
Si creava si è creata una discrasia
Ne parlava stelle a mangiare né bere una discrasia forte fra sistema regionale sistema regionale diciamo così generale il sistema regionale statale
E lì ha
Fatto capolino l'articolo dieci della legge costituzionale numero tre
Che stabiliva la cosiddetta a conoscere meglio ne clausola vini maggior favore per cui
Lei disposizione del nuovo Titolo quinto della Costituzione si applicano anche alle regioni speciali ove
Prevedessero condizione più ampie di autonomia
Questa norma
Che
Diciamo fu una norma un po'frettolosa diciamo
Determinò dell'ente difficoltà che la Corte costituzionale spesso s'è stata costretta ad affrontare e non sempre ha risolto nel migliore
Nel migliore dei modi perché
Che situazione si creava
Che una certa competenza pensata all'interno di un contesto veniva decontestualizzata e introdotta nel contesto diverso dei vari statuti speciali
Quindi questo rendeva molto difficile la valutazione della maggiore più ampia o meno ampia autonomia regionale quando si vogliono fare le delimitazione di competenze usando gli aggettivi
E inevitabile che si vada incontro pasticci perché l'aggettivo per sua natura si presta a valutazione soggettive e quindi noi avevamo l'impressione quello civile arrivavano queste queste questioni che qualunque fosse la nostra decisione sarebbe stato sbagliata cioè sarebbe stato sbagliata per per alcune opere al tre e forse anche per
E forse anche per noi stessi
Io penso che la pur
La
La scelta
Di fondare la revisione sulla revisione degli Statuti il necessario ammodernamento delle Regione speciale sia oggi una scelta emersi dal progetto di riforma sia oggi una scelta estremamente saggia proprio perché
Introduce due elementi che mi sembrano fondamentali il primo
Che la revisione degli Statuti deve essere fatta in un contesto unitario
Anche se
Deve essere fatta
Alle quando si ha la specificità e la specialità di ciascuna Regione e dei fatti come ci dice l'articolo trentanove comma tredici
Del DDL ora si chiama ventisei tredici ore che è arrivato ora che è arrivata alla Camera che al Senato ora tornare al Senato che ne avrà un boom probabilmente no non si è mai abbastanza aggiornati io ero fermo al ventisei al ventisei tredici comunque la norma è rimasta
La norma è rimasta quale quella che era
Dico questo ma questa non
Prefigura uno nuovo tipo di fonte che a me sembra
Per una volta tanto diciamo un frutto felice della fantasia della fantasia costituzionale non c'è una legge costituzionale atipica e rinforza
Una legge costituzionale che quindi idonea a modificare gli statuti speciali atipica rinforzata perché deve essere preceduta da intese tra lo Stato alla Regione perché
Per questa via io spero che si possa arrivare al definitivo superamento del sistema l'articolo dieci della legge costituzionale numero tre che non pochi pasticci a non pochi Patrizia fatte qualcuno sostiene
Che implicitamente questo norma è stata abrogata qualche altro lo nega
Senza attardarci sul discussione che potrebbe essere lunga e anche
Anche improduttive anche sterile possiamo dire che questo sistema della revisione degli Statuti
E la dello l'ammodernamento della loro armonizzazione attraverso una legge una legge costituzionale preceduta preceduta da singole da singole intese possa determinati scusate il termine poco tecnico il superamento
Dell'articolo dell'articolo dieci ma c'è un altro punto che mi sembra da dovere sottolineare in questa fase che potremmo chiamare una fase nuova appunto sembra regionalismo Italia
Mi pare che nel documento emerga con grande chiarezza quello che
Tanti anni fa nel lontano mille novecentottantaquattro scusate la citazione che per me come dire ha un valore sentimentale tanti anni nel lontano mille novecentottantaquattro tennista come Martinazzoli
Chiamava il diritto comune della specialità
C'è il difetto dalla specialità è stato la frantumazione delle delle Regioni speciale la eccessiva specificità e quindi il muoversi di queste regioni in ordine sparso noi all'interno
Dio il sistema
Che riproducesse in qualche modo la nota dialettica tra io scomunica esproprio
Certo creare uno ius comune delle regioni speciali lasciando però alla revisione dei singoli statuti preceduti da intese e quindi con produciamo particolarità
Che non possono essere ignorate costituisce tuttora base per uno sviluppo continuo della specialità il senso in senso positivo ma evitando quell'andare in ordine sparso
Delle delle Regioni nella regione speciale che è stato un elemento di debolezza
Della regione speciale delle regioni speciali stessi
Quindi a me sembra che si debba tenere conto di questa dettagliata specificazione da parte della Commissione parlamentare nel documento che abbiamo visto di una nuova disciplina di formazione delle norme di attuazione
Perché attraverso questa strada oltre che con la revisione degli Statuti che il punto diciamo fondamentale
Si possa
Conciliare di volta in volta e con uno strumento agile poi dirò qualcosa in relazione al quello che ha detto
L'amico mangia mele con lo strumento agile
Armonia e specificità armonia e differenziazione
Tra le diverse proposte le ha enunciate prima il Presidente dà via quindi non le non le ripeto mi sembrano proprio nella prospettiva del diritto comune delle specialità mi sembrano di particolare importanza sempre la numero quattro
Che prevede la stipula di intese quadro tra Governo statale e Giunta regionale
Volti a individuare i temi generali di intervento ed evitare così l'eccessiva frammentarietà delle questioni trattate io ho fatto parte di una Commissione paritetica
E
O scontato personalmente la
Estrema difficoltà che veniva quasi dall'andamento alluvionale della
Della dell'attività completamente disordinato e poi come dirò fra un momento
Del tutto affidato alla buon volere del Consiglio dei Ministri buon volere e molto spesso concesso
Stabilire un da accordi quadro entro il quale entro i quali poi debba scorrere l'attività concreta e specifica delle Commissioni paritetiche lubrifica come è stato detto lubrifica avrebbe l'attività di queste Commissione
E molto importante niente sembra pure la previsione dell'intervento delle Assemblee legislative regionali in questo procedimento
Che tranne che la nell'articolo quarantotto bis dello Statuto della Valle d'Aosta sono tagliate fuori cioè noi abbiamo un confronto tra gli esecutivi tra il Governo a parte
E la Giunta e la Giunta regionale all'altra mediante componenti nominati in misura eguale però sempre dagli esecutivi a me sembra
Che bisognerebbe come del resto dice documento auspica il documento che il sistema valdostano vada
Esteso anche alle altre alle altre realtà alle altre Regioni prevedendo nel circuito la partecipazione dell'Assemblea legislativa che deve poter interloquire
E deve potere dare il suo il suo parere ma c'è un parere negativo è chiaro che sul piano politico e delle e difficile e difficile procede ora enti
Le norme di attuazione perché sono importanti
Sono importanti perché non dobbiamo dimenticare insomma stato riconosciuto fin da decenni e decenni addietro dalla Corte costituzionale che hanno rango superiore del giorno in
Avendo rango superiore alla legge ordinaria le norme di attuazione costituiscono una garanzia e come detto esplicitamente in una sentenza della Corte la numero duecentotredici del mille novecentonovantotto
E quindi non si può tranquillamente perché io non c'ero venuto al Governo non Vendola non vendo la mia non vengono abbia merci
Queste norme non sono soltanto di attuazione ma anche di integrazione cioè lo Statuto si integra non si integra
Con norme innovative completamente innovative ma con norme come di in come si usa dire oggi di implementazione
Dello statuto quindi non di mera attuazione pratica e non di mera non di mera esecuzione e chiaro che le
Commissione paritetica e come ogni altro strumento istituzionale
E direi come alcuni altra opera umana funziona se viene meno utilizzate bene
E per essere utilizzate bene queste commissione paritetica devono avere la
Serena consapevolezza che il loro lavoro non è inutile
Oltre ad aver dietro le spalle re una Regione che sia diciamo molto attenta a queste a queste
A questi processi
Infatti vediamo che l'esperienza delle Commissioni paritetiche in Italia è stata variegati
Cioè abbiamo
I decreti legislativi di attuazione dalla Provincia di Trento che sono ben diversi sia nel numero che nella qualità da quelle per esempio ahimè io sono siciliano sono rimasto in terra perché sono rimasto sempre in Sicilia quindi
Potete immaginare quanto amo questa quanto amo questa questa Regione però son ben diverse da quelle del
Per numero e per qualità da quelle dalla Regione Sicilia
è un fatto avverso che ha determinato questo oppure come io ho potuto constatare Nanni volto passati all'interno la Commissione paritetica e perché non c'era attenzione da questo punto di vista eppure quelle poche norme che riuscimmo a portare avanti
Rimanendo riunendo l'organo nonostante le numerose e frequenti assenze
Specialmente rappresentante dello Stato mi stava quelle poche norme poi sono arrivate nell'anticamera del Consiglio dei Ministri Pellizzo non rimanga quindi molto opportuna la la
Prego la proposta della collezione di introdurre
Termini e un obbligo di presa in considerazione l'ordine del giorno e termini ben precisi delle norme deraglia attuazione predisposte dalle dalle Commissioni dalle Commissioni bambini questo perché
Io non nego che siano importanti le intese gli accordi che specialmente insieme la decostituzionalizzazione di alcune parte degli statuti possono determinare anche
Strade più più più sul più veloci più agili però teniamo conto
Che
Se questa è la strana generale se si abbandonassero
Le norme di attuazione del sarebbe
Molto facile sarebbe inevitabile che leggi ordinarie si introduce esserlo in quello sta in quello stesso settore io in modo incontrollato e incontrollabile
Io stesso ecco qui scusate se vedrò la mia merci o solo stanno redattore
L'autore se per la Corte nel suo complesso redattore di una sentenza
La centotrentatré del due mila dieci in cui si è dovuto dichiarare incostituzionale una legge che si introduceva in un settore riservato alle norme alle norme di attuazione se questo non fosse stato
Se le norme di attuazione non ci fossero stati spostati invece una legge ordinaria
Che recepiva puramente e semplicemente il contenuto dell'accordo una legge come è noto una legge successiva modifica la legge precedente quindi c'è
Vado loro rango diciamo intermedio fra Costituzione legge ordinaria è una garanzia
Per le Regioni speciali
Ma è anche uno strumento di mobilità
Sei funzionano se funzionano questi argomenti ma voglio dire dire che non funzionano
E poi
Per arrivare alla conclusione che bisogna abolire le come dire il Parlamento funziona male aboliamo il Parlamento per
Non non è questo un tipo di ragionamento
Che mi sembra che mi sembra giusto fare mentre la strada più adatta
Mi sembra la
La proposta della della Commissione che potremmo
Che potremmo sintetizzare mi avvio anch'io al
Alla conclusione che potremmo sintetizzare con l'espressione rubata borchie in
Le norme di attuazione presa sul serio
Norme di attuazione vanno vanno prese sul serio come l'hanno presa sul serio anche le Commissioni
Le Commissioni paritetiche ENI eventualmente monitorando e controllando l'operato dei rappresentanti sia dello Stato
Che delle Regioni all'interno delle delle Commissioni pare perché ho l'impressione non si offenda nessuno che molti considerano la loro presenza
All'interno di queste Commissione vale a dire di chi e come come dire un
Lo un ornamento peraltro anche molto modesto ma non un impegno di lavoro serio
Come duro che deve essere che deve essere portato che deve essere così
Un'altra cosa vorrei sottolineare
Oggi ci avviamo una riforma costituzionale
Che prevede che la seconda Camera
Si trasformi in camera delle autonomie territoriali e del del delle Regioni io avrei preferito che fosse fatta in maniera diversa comunque questa azione
Allora il ruolo fondamentale che deve svolgere questa Camera è quello di
Potere controllare indirizzate anche l'operato dei rappresentanti dello Stato all'interno delle Commissioni per letti
Proprio perché i rappresentanti dello Stato all'interno le Commissioni paritetiche possano adottare
Comportamento indirizzi unitari che poiché siano diciamo tali da sviluppare complessivamente il sistema delle autonomie e non un
La contingenza del giorno per giorno che porta sì che fa sì che la norma di attuazione venga approvata se c'è il bob lesiva
In quel momento del Governo o o non c'è a questo serve tra questo serve una Camera di contrappeso territoriale altrimenti serve a niente o questo è il e io spero che da questo che di questo si sia consapevole dopo l'approvazione
Della della riforma della riforma costituzionale questo oggi
Le Regioni speciali davvero concludo su questo hanno una grande opportunità
Di non restare isolati e di disporre di strumenti efficaci per
La
L'ammodernamento e per l'armonizzazione fra i loro statuti perché specialità non significa singolarità
Cioè l'idea che la specialità regionale si riduca
Si trasformi in una singolarità irripetibile
è un'idea secondo me un po'superata una idea un'idea del passato la specialità è qualcosa che
A che fare con le specifiche condizioni si tradizioni storiche condizione territoriale
Caratteristiche dalla popolazione ma deve essere sempre all'interno di un quadro
Di un quadro ben ben fermo che soltanto uno riforma
Dei degli strumenti di raccordo
Può rendere rendere effettiva altrimenti come dicevo prima si va in ordine sparso dal resto nei principi fondamentali della nostra Costituzione l'articolo cinque c'è quello che si può
Definire
L'integrazione tra unitari diversità non lo dice molto chiaramente l'articolo cinque
Della della Costituzione quindi
La lo sviluppo di una specialità diffusa deve essere visto anche comma con favore
Deve essere visto certo compra un tema con ragionevolezza ma deve essere visto con favore nella prospettiva di un lontano domani in cui tutte le Regioni diventano diventeranno speciali però stiamo attenti a non fare fughe in avanti
Se perdere quello quello che c'è in favore di
Di ipotesi di potersi del domani e mi si aprono oggi
I cantieri
In tanti cantieri della riforma degli Statuti
E qui
Le Regioni speciali sono chiamati come dire a mostrare la loro nobilitate cioè a fare a fare delle proposte che comincino a già a realizzare delle intese con lo Stato che siano pre
Che siano presupposti di nuove leggi costituzionali che modifichino che modificano gli statuti perché altrimenti non si sfugge al di là di qualche citazione felice che tutti lo vediamo
Che
L'autonomia speciale storicamente tramandate ricevuta si trasforma nella pur in una specie di cura antiquaria
Di nobili tradizioni perché mai sappiamo possono essere non solo dannose ma anche fastidiose come lo sono sempre le lamentazioni dei nobili decaduti grazie
Ringrazio di cuore anche il professor Silvestri per la
Sua relazione
Passiamo alla seconda parte del nostro seminario con gli interventi dei protagonisti anche della nostra indagine conoscitiva cioè i presidenti delle regioni e delle Assemblee legislative
Delle Regioni a Statuto speciale
Io ringrazio tutti i i relatori per essere stati anche con un po'di
Come i Verdi di costrizione nella riduzione dei dei tempi dei loro interventi nei tempi che ci eravamo dati sotto per consentire
Di finire i nostri lavori nell'orario
Previsto e darei subito la parola a Franco Iacop poche non sono il Presidente della
E al Consiglio regionale
Del Friuli-Venezia Giulia me anche il Presidente della Conferenza delle Assemblee legislative
Delle regioni
Che ha con la noto con noi e che ringrazio e quindi chiedo di intervenire anche nella sua veste di rappresentante di tutti i Presidenti delle Assemblee legislative grazie
Sì grazie Presidente da lei è un saluto veramente a tutti
Il relatore importanti qualificanti questo tavole colleghi Presidenti delle Assemblee legislativa d'altronde speciale Presidenti
Della Regione una giornata importante l'ha sottolineato il Presidente e da lì è una giornata nella quale
Vogliamo anche a rendere
Merito rendere ovviamente
Conto della collaborazione che c'è stata tra la Commissione bicamerale il sistema delle Regioni delle
Conf dell'est dell'Assemblea legislativa regionale in particolare questo confermiamo la nostra volontà disponibilità donne
Ad un rapporto un rapporto importante cerchiamo di stringere i tempi tutti quindi stare nei cinque minuti ci sono stati assegnati quindi andando piuttosto velocemente in quelle che sono alcuna serve osservazioni alcune
Alcune valutazioni che dal lavoro così importante possiamo trarre
E come Presidente ma sono esatti ma di una Zanotto né speciale
Innanzitutto mi mediterranea ribadire la premessa fondamentale su cui
Poggia questa indagine conoscitiva il fatto che le ragioni della specialità nel nostro Paese permangono e sono ancora attuali non sono solo buoni storico
Identitarie ma anche con diversa
Articolazione secondo nella sua autonomia ragione geografiche per soli sulla ritardo interruzione quei territori transfrontaliere ragioni strutturali ed economiche perché la nota politica forte caratterizzazione regionale capace di interpretare rispondere
Alle peculiarità dei territori
Aggiungo che la specialità non deve essere vista come un privilegio è stato detto già trattati
Mi ha preceduto ma come un'applicazione avanzata dei principi di autonomia sussidiarietà federalismo cooperativo e solidale qualità della Spesal governance multilivello sono termini che
Se troviamo il Trattato di Lisbona che ha voluto consacrare e che per me no anche l'istituzione europea oltre quella gran parte degli stati moderni
E quindi anche con me coordinatore nazionale delle assemblee legislative regionali ritengo sia proprio un'opportunità per l'intero regionalismo italiano le specialità sono oggi un avamposto di principi metodi e regole cui tutti possiamo tendere che fanno crescere intero Paese nelle sue articolazioni istituzionali e sociali ed è stato richiamato
Il contenuto nella riforma costiere costituzionale della norma nuova
Con riforma che
è contenuto all'interno del articolo centosedici comma terzo di questa opportunità verso un regionalismo differenziato che dovrebbe in qualche modo potersi sviluppare con una relazione anche del sistema delle Regioni ordinarie
Venendo risultate indagine conoscitiva la mole
Di informazioni e la ricchezza e l'autorevolezza delle opinioni acquisite anche oggi espresse fatica e San contributo essenziale credo la conoscenza della realtà molto diversificata dell'autonomia speciale di questo il Paese
Le proposte conclusive della Commissione tracciato un percorso sfidante impegnativo per l'autonomia speciale finalizzato valorizzarne il ruolo secondo il principio della responsabilità e della solidarietà sono due termini che vanno
E condotti assieme in un rapporto quindi
Di responsabilità perso anche il sistema delle Regioni delle regioni ordinarie
Sul tema delle procedure di adozione di decreti di attuazione statutaria solo delle Commissioni paritetiche io credo che
La Commissione avanza interessanti proposte al fine di superare le attuali criticità che sono tutte note che sono riportate punto e ben evidenziate nella parere della della Commissione
Parimenti credo vadano accolti in sede Regione degli Statuti suggerimenti sul funzionamento delle Commissioni quali
La prorogatio fatto se le Commissioni paritetiche terreno ogni caduta sostanzialmente ad ogni
Di credo il Governo di fatto e quindi non avendo un in tema di continuità nel proprio lavoro
L'obbligo tassi regolamenti interni la programmazione dei lavori
La presenza al loro interno del rappresentante del Governo nazionale e regionale l'intensificazione del collegamento con assemblee
A questo proposito quindi quanto nel lavoro delle Commissioni obiettivi come la programmazione dei lavori collegamento con esecutive l'Assemblea regionale che vengono evidenziati nelle conclusioni
Vanno perseguiti fin d'ora sul piano delle prassi in questo senso
Mi si consenta richiamare lo diceva il presenta Silvestri prima l'esperienza della Regione sulle Venezia Giulia in cui
All'inizio della legislatura il Consiglio approva un documento di indirizzi rivolto all'Esecutivo
E alla componente regionale della Commissione pare paritetica i quali sono sono poi periodicamente chiamate riferire lo stato di attuazione regolando in tal senso un rapporto fra l'Assemblea legislativa di iniziativa del Governo regionale
Che credo possa essere
Una una esperienza
Importante in tal senso
Sul tema spinoso il procedimento di formazione dei decreti legislativi di attuazione sta statutaria così conviene con l'urgenza di intorno regolamentazione tale procedimento idonee a garantire termini certi per la sua con conclusione al superamento
Delle posizioni spesso dei veti degli uffici ministeriali prima ancora che la
E gli accordi arrivino al Governo
E comunque spesso appunto impediscono l'approdo al Consiglio dei ministri salvo poi
Trovare nel Consiglio dei Ministri quella sorta di disponibilità al buon cuore che in qualche modo gente Silvestri
Ha evidenziato nella sua
Re relazione cioè questa specie di
Accoglimento accoglimento benevolo di istanze che sono collegati ad un lavoro svolto dalle commissioni paritetiche
Credo che questo Veneto vada regolamentato e vada proceduralizzato al fine di consentire risposte natura politica e confronti natura politica rispetto
A questi a questi processi
C'è il tema dell'azione finanziaria fra lo Stato e si notturne spot speciali è stato
Evidenziato è stato riportato credo
Puntualmente nei temi della collaborazione con la necessità del metodo pattizio anche su questo tema per dare
Certezza stabilità delle nel tempo nel tempo del socio finanziarie collegate alle competenze proprie che ogni singolo autonomia speciale esercita
Su questo punto la riforma costituzionale non ha introdotto novità se non quella di riservate allo Stato la competenza primaria in materia di finanze
Credo che il tema dell'asse ripreso in sede regionale degli Statuti speciali anche attraverso il procedimento legislativo rinforzato previsto dagli statuti per la revisione ordinamento finanziario oppure con norme di attuazione
L'argomento ha un particolare rinviarli considerato che oggi le norme statali condannato alla finanza pubblica assunte al principio spesso molto spesso invocato dal legislatore statale sono in grado di limitare comprimere le competenze regionale
Vengono quindi alcune considerazioni sull'impatto che la riforma costituzionale in itinere che ormai siete fitti verso il potere contenuti avrà sulle autonomia speciale
Abbiamo sei ovviamente a referendum quelle costituzionale confermerà la la riforma il tema della clausola di salvaguardia della specialità
è una clausola visti salvaguardia che di fatto prevede la non applicazione in funzione nel metodo contrario la non applicazione della riforma fintanto che non ci sarà l'adeguamento anzi la previsione
Dei rispettivi Statuti sulla base delle intese
Cioè il principio pattizio per la revisione degli Statuti che opera in questo momento però solo in via transitoria è chiaro che un tale principio l'importanza fondamentale per gli ordinamenti speciali debba trovare una formulazione definitiva nelle future revisioni degli stessi Stati tutti
Gli statuti revisionati dovranno rappresentare l'unico presidio della specialità e dovranno assume una configurazione statuti organici che affronterete devono affrontare tutti gli istituti dell'autonomia
Speciale c'è poi
L'attuazione sotto il profilo del procedimento legislativo del principio dell'intesa per la revisione degli studi degli Statuti qui a fianco o meno l'onorevole Bressa che
Guida questa Commissione speciale che sta elaborando una serie di proposte sulle quali
Credo ci sia ci sia un'ampia condivisione e che credo se portata avanti con celerità potranno
Favorire il processo di revisione appunto degli degli Statuti degli Statuti specie attraverso l'introduzione
Di formule che danno sostanza alla al concetto
Del pattizio che previsto appunto nel nel dispositivo di revisione
Porto l'esempio se ciò non avviene di cosa sta avendo in quello che in queste ore alla Camera circa una proposta Regione statutaria della nostra Regione
Che poi incontra strada facendo
Le varie le variazioni singole autonome dei parlamentari senza che ciò possa ritornare ad una espressione di parere da parte del Consiglio regionale che ha di fatto iniziato la procedura di revisione è stata statutaria ecco questo
Questi sono la di lei
Le necessità degli obblighi che oggi in un principio inutili Sergio pattizio di concertazione tra
Stato Regione Veneto ne spettano Parlamento né speciale debba essere
Defendi definito
Concordo nel proseguire un percorso unitario in comune tra tutte le autonomie speciali
Per la Regione degli degli statuti e per formare quella sorta di diritto comune della specialità che il presente Silvestri ha affermato nel suo intervento e che deve essere
E deve deve trovare dei tratti comuni di coordinamento tra le schede e le autonomie speciali pur nel rispetto delle singole peculiarità tale particolarità delle delle di ogni singolo autonomia speciale c'è poi il tema del rialzo hanno queste ma delle conferenze
Che credo sia
Un dato un argomento assolutamente importante mi fa piacere siamo pronti alla collaborazione perché la Commissione bicamerale
Abbia inteso nove indagine conoscitiva centrato proprio sul sistema delle conferenze la rappresentanza
Orizzontale del sistema appunto delle
Dei Governi e delle assemblee legislative che dovrà trovare credo proprio col nuovo Senato questa logica di Senato quale studio rappresentanza
Dei dei territori territori un luogo nel quale condividere una serie di valutazioni anche sull'efficacia e sulle competenze che al Senato spesso verranno verranno verranno attribuite sono sono attribuite
Ecco in questo senso quindi credo
Che ci sia
Una necessità di avviare il processo di
Verso la revisione degli Statuti attivare ovviamente le assemblee che riteniamo debbano essere al centro di tale processo rappresentative
Delle comunità regionale e attivando anche il sistema
Diffuso delle rappresentanze delle comunità regionali nota Regione subito una sottocommissione che già inizia a lavorare su questo su questo tema so che ci sono e dai valuterei positivamente soluzioni organizzative aperti
La Val d'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano proprio questi ultimi giorni a
Elaborato delle sedi di rappresentanza è un lavoro che ci aspetta che guardiamo con interesse e attenzione partecipazione ed è un lavoro che potrà basarsi sull'utile
Relazione l'attività della Commissione bicamerale che ancora oggi e ringrazio attraverso il suo Presidente
Per lo spazio la disponibilità che ci ha concesso
Grazie Iacop chiedo ai nostri ospiti visto che abbiamo un lungo una lunga serie di interventi se possano contenersi nei tempi che ci siamo dati considerato che faremo lo ricordo
La pubblicazione degli atti del seminario quindi tutto il resto delle considerazioni chiedo scusa debole non è proficuamente riferito a lei né
Solo per un richiamo generale ed evidente che abbiamo
Faremo la pubblicazione degli atti di questo seminario quindi darei subito la parola alla Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Deborah sera Chiani che ringrazio
Grazie Presidente B. innanzitutto un doveroso ringraziamento alla Commissione perché comunque si porta a discutere ampiamente di temi che sono
Assolutamente interessanti e credo anche la fotografia di un Paese che sta profondamente cambiando io ho consegnato il mio discorso per cui parlerò soltanto per titoli mi scuserete se non entro
Nel merito di alcune affermazioni intanto
Dire che il preambolo se posso permettermi della del lavoro fatto dalla Commissione
Potrebbe essere questo la buona notizia che dopo la riforma costituzionale le Regioni esistono ancora la seconda buona notizia che esistono ancora le Regioni a Statuto speciale
Ovviamente è una buona notizia forse non per tutti però credo che sia un fatto assolutamente importante che oggi va anche valorizzato in molti interventi lo hanno in questo senso valorizzato
Io sono molto d'accordo con quello che ha detto il presidente Silvestri prima il professor mangia Meli sulla
Il fatto che in qualche modo ci sia ma un'apertura di un cantiere in corso che è estremamente interessante sfidante e credo anche una grandissima opportunità per le Regioni tutte
E in particolare per le regioni a statuto speciale
è un cantiere che ha diciamo così degli indirizzi già chiari
Perché stiamo discutendo del fatto che si è vero che le leggi che la riforma
Costituzionale non si applica alle Regioni a Statuto speciale quella riforma costituzionale pone alle Regioni a Statuto speciale un impegno e una responsabilità se possibile ancora superiore a quella che hanno avuto finora
Perché impone alle Regioni a Statuto speciale di Elia datarsi non costa una
Contesto ambientale è profondamente cambiato
Come funzionato finora e se volete anche con un pericoloso passo indietro della politica almeno dal mio punto di vista
Tutto quello che non veniva determinato con intese o con alla buona grazia di qualcuno tra la Regione e il Governo decideva la Corte costituzionale quindi in qualche modo era la magistratura che toglieva le castagne dal fuoco
Io credo in realtà che questa riforma consenta la politica di tornare assolutamente centrale ma chiede la politica di fare un passo in avanti notevole rispetto
A quell'affermazione che se resta solo un'affermazione assolutamente vuota che la specialità non è un privilegio ma è un'assunzione di responsabilità allora se è così dobbiamo metterci a lavorare
Sappiamo benissimo su cosa
E la il gruppo di lavoro presieduto degli affari regionali dal sottosegretario Bressa ha già in qualche modo indicazioni molto chiare
E cioè quella di individuare il metodo cosiddetto pattizio ma il metodo cioè proprio il procedimento attraverso il quale sino all'intesa senza entrare nei contenuti in parte perché siamo molto diversi l'uno dall'uno dagli altri
E in parte perché probabilmente non è quella la sede nella quale rivedere eventuali contenuti ma lo sarà una volta individuato il metodo pattizio proprio lo strumento della revisione degli Statuti
Dall'altra le norme di attuazione anche se utilizzato in modo troppo diverso dalle Regioni ed alle autonomie speciali vanno in qualche modo
Procedimentalizzate lo hanno detto tutti e credo che su questo siamo tutti d'accordo che non è che dica
Che le Commissioni paritetiche funzioni annosi comportano male o bene
Dico che oggettivamente come spesso accade
Arrivati ad un certo punto devi rivedere fare il tagliando gli strumenti che hai e questo evidentemente investe anche le Commissioni paritetiche
Che così come sono rischiano davvero di avere una zavorra troppo pesante per consentirci di
Come tenere il passo con i tempi nuovi
Dall'altra io credo che sarà molto importante proprio alla luce di come è stata scritta riscritta la riforma del Titolo quinto individuare con chiarezza chi fa cosa quali sono esattamente le competenze esclusive dello Stato quali sono esattamente le competenze che verranno fuori
Dalla potestà concorrente esercitate dalle Regioni
Fondamentale non cito alcune le politiche attive del lavoro su questo tema io credo che il confronto anche con le ordinarie sarà estremamente serrato e dovrà essere assolutamente chiaro
Concludo quindi dicendo e invitando anche i parlamentari presenti anzi ringrazio molti di loro della presenza vedo una nutrita delegazione proveniente dalla mia regione vi ringrazio tutti anche i consiglieri regionali
Credo che
L'attenzione che abbiamo prestato anche oggi ci debba far riflettere su una cosa non credo che il futuro sia mettersi a ridisegnare la cartina di questo Paese partendo dalle macroregioni
Se prima non abbiamo chiaro qual è il ruolo che ciascuna delle istituzioni deve svolgere non credo che sia sufficiente prendere un righello e fare
Delle
Considerazioni diverso credo piuttosto che il compito che abbiamo in futuro è davvero di far lavorare questo conti cantiere per permetterci di fare
Massa critica con un invito se volete
Domandiamoci non tanto se servono ancora le Regioni a Statuto speciale insomma
Capite che sto pensando esattamente che servono ma domandiamoci come mai nonostante anche prima della riforma
Costituzionale le Regioni a Statuto ordinario avevano la possibilità di chiedere competenze perché non hanno mai fatto
E se non sia invece necessario opportuno indagare quanto sia utile anche un procedimento sostitutivo laddove l'Amministrazione non fa bene il proprio dovere che si tratti di Regioni a Statuto speciale o regioni a statuto ordinario grazie
Grazie alla Presidente Ferracane dare la parola a Francesco pigli ero Presidente della Regione Sardegna che ringrazio
Grazie grazie intanto per il lavoro fatto la Commissione su un tema così importante sarò anch'io molto rapido
Presente le corse perché ha toccato il tema che io arretrando per un attimo quello
Di per la autonomia altro ente come responsabilità
Il ruolo dello Stato Governo centrale rispetto ai Governi locali nell'esercitare questa responsabilità o che ne sostituirsi da parte del caso dello Stato centrale quando responsabilità locale momento
Presidiata in modo adeguato per offrire servizi appunto adeguati e cittadini per offrire una cosa
Io mi spostavo un posposta un pochino nei pochi minuti che ho il
Punto di vista sull'argomento laterale
Importantissimo ingenerare un po'laterale oggi ma ci tengo comunque a citarlo e vorrei partire da questo punto di fatto stiamo parlando di Regioni e stiamo parlando di una stagione che viene dopo quella dei grandi entusiasmi per il federalismo fiscale
Io penso che tutto ciò che possiamo pensare sulle Regioni in generale se le regioni a statuto speciale in particolare debba capire cosa ha funzionato cosa non ha funzionato della stagione dei grandi entusiasmi delle ferite affrescare questo un punto
Che direi piuttosto essenziale che abbia avuto anni in cui abbiamo pensato che il problema regionale italiano cosa che
Cito con nettezza il problema regionale Italia anche un problema di un'altissima eterogeneità di risultati i livelli di produttività di benessere e cittadini
Chi divari più alti nel mondo occidentale
C'è stata una stagione in cui si è pensato che la soluzione di questo problema forse appunto attribuire responsabilità localmente responsabilizzare avere un meccanismo politico tali per cui
I cittadini portando credo disciplinato classi politiche eventualmente non all'altezza del loro ruolo alcune regioni questa cosa ha funzionato malissimo dato che negli anni
Di intrusi altro periferico fiscale non so legando causa effetto naturalmente però non sono certo anni in cui il divario diminuito come ben sappiamo il divario
Non è che abbiamo aumentato granché rimasto molto in accettabilmente alto è sempre rimasto
Ai livelli massimi conosciuti nel mondo occidentale una cosa di cui l'Italia comica deve assolutamente con cui deve assolutamente fare i conti Governatore che sta facendo i conti saltando il patti a proposito infatti se un paio di parte delle regioni del sud di stampo del sud
Per affrontare due mila sedici come diciassette
Con un
Po'di maggior determinazione che in passato questi problemi però questo nome perché il test pare che sia il punto essenziale è uno dei motivi io credo per cui saremo fiscale
A
Funzionato non quanto ci saremmo aspettati tra parti tutti gli aspetti naturalmente implementazioni insufficiente e così via
C'è poi un problema di disegno e cioè l'idea che sia i si è avuto moderno il premio fiscale un po'come dire come se fossimo in Canada come se tutte le Regioni fossero molto ma ce ne sono nove e quindici poi ci sarà un problema distribuire uniformemente
Codici sui tempi con le stesse in modo molto omogeneo appunto i gradini decentramento
Tra regioni che diversamente Alcamo invece hanno fortissimi gradi di Ettore genitale quindi un po'di differenziazione io credo che sarebbe stata saggia
E la differenziazione tra enti mi porta a parlare del Regione sullo speciale che come dire che diciotto vivano alla faccio un esempio velocissimo e poi torno al punto che ho prima citato
Specialità naturalmente est sono stati tutti quanti auditi per sentire serie specialità ma con la Regione io ho il compito più facile di tutti secondo me
No di coordinato con la parte Nicolino insomma essendo un'isola in mezzo mediterranei piuttosto lontana dalla terraferma penso che
La ragione principale non specialità abbia Patrizia geografica immutabile nel tempo finché nel fare un grande ponte tra insomma Civitavecchia
E la Sardegna ma mi sa che non sono i tempi giusti questi
Però dire che questa caratteristica che in fondo è alla base di una specialità non l'unica naturalmente
Rimanga abbastanza immutato nel tempo quindi io da questo punto di vista le smetto qua c'è un problema di insularità termale rimane questo provati solita però è questo il punto essenziale
Assume come dire genera problemi che cambiano nel tempo qualcuno potrebbe pensare che oggi mi solita conta e è un problema minore delle caratteristiche meno drammatiche di prima questo è vero che alcuni aspetti interne certamente ha modificato molto la caratteristica e le conseguenze delle vite è un'isola ma dall'altra oggi le economie
Viva con molto di collegamenti al network e i network credo per un'isola sono gran problema cito le ferrovie naturalmente noi abbiamo un sistema ferroviario
Ottocentesco perché essendo isolato che importa da me già soltanto chi vive in quella regione condanne cioè l'intero sistema non danneggia internet ma che sento poco separato abbiamo problemi enormi di continuità territoriale
Vorremmo andare insieme al Governo e ci andremo ne sono sicuro in Europa per dire che abbiamo bisogno di deroghe e sui regimi di aiuti di Stato perché migliore diversa perché alternative di treno viaggio Uberto
Club la carta tutte cose fantastiche per chi vive sulla terraferma ipotizzare sempre di più lascerei nei condomini perché vi è un'isola invece rimaniamo incastrati in alcuni aspetti che rimangono assolutamente particolari quasi più drammatici di prima quindi nessun ci venga a dire che non possiamo dare un piccolo sussidio low cost perché per noi è quello l'unico Modotti viaggiare diversamente da quello che succede
In tanti altri casi quindi mettano siamo l'unica Regione senza metano e se ci pensate un attimo e subito ovvio il
Perché sempre un problema di collegamento costoso al network importanti
Quindi c'è un problema specifico esso voglio fare
L'elenco dei problemi che abbiamo perché non sarebbe giusto dico che c'è un problema lo faccio come esempio di un problema specifico del problema specifico
Non si affronta quindi con politiche generali generiche lo si affronta altro mi tirando disegnando le soluzioni molto tecnica molto specifiche che mitigano questo chiede una deroga
Sul regime degli aiuti di Stato l'Europa sui trasporti aerei per esempio cosa che richiede molta tecnica molta precisione molto approfondita molta specificità per farlo solo esentiamo questo vale anche per le altre cose
Che ho citato allora ecco che ce lo schema chiaro c'è una specialità ci sono dei problemi non so se il problema di soci che problemi ci sono comunque certamente dei problemi che possono essere affrontati nello specificità
E questo mi chiami richiamo al punto
Del come dire
Della
Possibilità e della importanza di trovare soluzioni basate sulla bilateralità dei rapporti
Quindi abbiamo poca specifico il tema specifico che si affronta la sua specificità e lo strumento del
Pattizio o comunque in generale deve trovare una soluzione bilaterale condivisa certamente
Una soluzione fondamentale perché come questo modello è diverso dal concetto di federalismo fiscale invece un po'generico che Cossiga tutti uguali no abbiamo dei differenze queste differenze vanno presidiate
Con molta densità intensità di rapporti chiaramente vi attira riposerà parte pattizia assessorile mi attuazione non entro su questo punto
Ma certamente e il punto molto importante io credo che questo alla fine sia davvero la lezione che volevo trovare a portare la vostra attenzione abbiamo avuto un'esperienza eviteremo fissa di tenermi fiscale
Che io credo che non abbia prodotto risultati desiderati per un eccesso di ottimismo o forse di Cinecittà abbiamo una fortissima eterogeneità lettrice anzi mi chiede consapevolezza delle differenze
E strumenti per aggredire queste differenze magari con rapporti bilaterali questo il punto fondamentale io credo che quindi la lezione delle regioni speciali possa istituti in generale per disegnare unitaria in cui le Regioni e continua a contare
Nel senso che devono essere uno degli attori fondamentali per risolvere
I problemi della regione e in Italia questo vuol dire innanzitutto i problemi delle Regioni dal Mezzogiorno grazie
Grazie capissero la parola Gianfranco che noi Presidente del Consiglio regionale della Sardegna grazie
Il mio saluto personale con l'intero Consiglio regionale a tutti i convenuti all'onorevole Marina sereni all'onorevole Gianclaudio Bressa
Un saluto particolare un ringraziamento al Presidente Dalia e tutti i componenti della Commissione per l'attenzione e la sensibilità dimostrata nei confronti dell'autonomia
L'affrontare questo percorso abbiamo sentito inizialmente l'esigenza di ribadire con forza ragione della nostra specialità perché sarebbe inutile nascondercelo alla luce di una riforma costituzionale che di fatto dimensione regionalismo
Così come era stato pensato dal legislatore del due mila e uno
Forte era il timore di un tentativo di superamento le autonomie speciali
Oggi ad indagine conclusa possiamo dire di sentirci un po'più tranquilli perché al di là di alcune autorevoli ma minoritarie
Posizioni è stato ribadito il perdurare dell'esigenza che hanno storicamente giustificato il conferimento di forme particolari di autonomia
E ritenuto presupposto della stessa indagine il mantenimento di un sistema decidi decentramento istituzionale fondato sulla presenza tanto alle Regioni cosiddette ordinarie di cinque regioni a statuto speciale pur nel rispetto dei doveri di solidarietà nazionale
Autonomia che non fu solo il frutto di accordi conclusi per ragioni di opportunità politica ma che trova ragione delle caratteristiche di un assetto di ciascun territorio ciascuna popolazione il presente la regione Sardegna appena
Illustrato le caratteristiche
Della nostra isola ma ci sono tutte le Regioni assoluto speciale che mantengono come è stato ribadito di confronti che abbiamo avuto con
La Commissione da tutti mantengono tutte le ragioni attuali
Paradossalmente la riforma del due mila e uno come è stato detto che ci collocano da un punto di vista costituzionale un passo avanti rispetto alle regioni a statuto ordinario di fatto a posto in quel cono d'ombra citato anche dal professor mangia medico perché
Le Regione sottospecie adesso rimaste legate al sistema delle norme di attuazione e noi abbiamo di fatto marciato a velocità ridotta rispetto alle regioni a statuto ordinario che sono andate invece avanti spedite facendo sinergia nei confronti dello Stato
Oggi la nuova riforma ci pone nuovamente al centro dell'attenzione voi anche solo per evitare un'eccessiva disparità di trattamento e diventa necessario ragionare sul sistema delle norme di attuazione e i conseguenti decreti legislativi
Strumento di cooperazione bilaterale che oltre ad essere espressione del CIP principio pattizio che l'elemento distintivo delle regioni speciali e assolutamente coerente con una riforma costituzionale che prevede la modifica degli statuti previa intesa
Evidente che il principio pattizio non può essere declinato in chiave centralistica ma deve necessariamente trovare una composizione paritetica
Come è chiaramente emerso dall'indagine la marca la mancata attuazione o ritardata attuazione degli statuti non può essere imputate esclusivamente a ragioni di carattere giuridico e tecnico
Legati alle procedure o la composizione delle Commissioni paritetiche né tanto meno alla vaghezza oggi o genericità della previsione statutaria
E fondamentalmente legata a ragioni di carattere politico esisteva un dislivello tra specialità esplicita tra regioni che hanno sfruttato meglio le norme di attuazione regioni che non sono riusciti a fare questo
è evidente che la natura delle norme di attuazione
E proprio quella di dare una definizione progressiva disposizioni Santa statutarie
Che sono necessariamente generiche e di principio
A tal riguardo occorre riflettere sull'orientamento che la stessa Corte costituzionale
Ha assunto indicando
Le norme di attuazione non solo come applicative delle
Delle norme contenute negli statuti ma come possibilità di integrazione degli Statuti stessi
Certo alcuni correttivi possono essere apportati per cercare di esempio
Di scardinare la fortissima resistenza delle burocrazie centrali ci siamo detti della necessità di introdurre un termine che si accerto per l'emanazione dei decreti attuativi e per la nomina dei componenti delle
Né delle come delle Commissioni paritetiche
Con il sottosegretario barese abbiamo avviato un importante percorso che porterà a definire miglioramenti tendenti a un modello unitario che sicuramente avrà maggiori possibilità di essere attuato ma non dobbiamo dimenticare che nonostante le diverse
Formulazioni statutarie si è avuta una sostanziale omologazione del ruolo delle Commissioni paritetiche come ho detto avallata anche dalla Corte costituzionale l'indagine porta alla conclusione che un procedimento che prevede
Un elemento cooperativo e inevitabilmente più lento di precedenti una laterali ma comunque da preferire
Credo di poter dire che noi siamo assolutamente a te interessati all'adeguamento degli statuti se e come viene ripetuto adeguamento non è
In termini di riduzione dell'autonomia né omologazione alle Regioni speciali alle ordinarie e neanche tra loro
Ma è necessario ragionare in termine di lealtà istituzionale
Permettetemi un appunto non posso non preoccuparmi quando arrivano notizie come quella di due giorni fa
Do per rispetto della spesa dove
Mi chiedo dove sia rispetto alla specialità quando si dichiari inammissibile la richiesta delle Regioni di poter pianificare le proprie strategie sui rifiuti o quelle energetiche di essere compartecipi di queste scelte
Riprendo il filo e chiudo con una
Domanda che vuole essere anche
Momento di riflessione se sia davvero necessario modificare
Gli statuti secondo la prassi usuale o se sia sufficiente lavorare sulle norme di attuazione che appunto come ribadito la Corte costituzionale
Non hanno solo funzioni di attuare ma possono essere utilizzate per l'integrazione di Statuti stessi
E credo che il percorso che abbiamo intrapreso questa sottosegretario Bressa debba su questo punto essere ripreso al più presto grazie
Grazie presidente la parola a Mariella Lo Bello vicepresidente della Regione Sicilia grazie
Intanto la voglio ringraziare il presidente per questo sicuramente interessante anche il momento di confronto ma soprattutto voglio ringraziarli nel ringraziare lei i relatori e soprattutto la Commissione
Credo che gli spunti che poi la Commissione tutto il lavoro fatto della Commissione ma anche i consigli e i suggerimenti le indicazioni e le proposte che vengono fatte nell'ultima parte del documento che ci è stato consegnato merito ognuno di questi una riflessione ed un approfondimento anche
Per gli stessi componenti della Commissione credo però che un po'da ultima della classe così come un po'è stata descritta credo che non possa far finta insomma di nulla e credo che anche quest'argomento debba
Essere affrontato
Naturalmente non cercherò né di arrampicarmi sugli specchi perché abbiamo sempre ritenuto in Sicilia che abusi dolori per la verità siano stati compiuti il nome però
Di una non tanto riferito alla propria autonomia ad una pratica però probabilmente normale quindi io sulla specialità della Regione siciliana sullo statuto speciale della Regione siciliana non solo
Ne rivendico
La
La continuità ma io neri venti con soprattutto il recupero perché altrimenti nel dire che bisogna annullare piuttosto che invece correggere io credo che sia proprio l'obiettivo che noi dobbiamo dobbiamo invece
Cercare di debellare e credo che le ragioni dell'autonomia della specialità siciliana siano in parte nelle cose che venivano dette dalla Regione Sardegna perché la insularità per la verità c'hanno provato
A fare il ponte quindi probabilmente questa cosa possa anche non esistere più in questo siamo anche più più fortunati ma crediamo che un solo pensiero il raggiungere le nostre merci ad essere raggiunti nelle nostre merci andare al ma è raggiungere l'Europa o al contrario il monto raggiungere la Sicilia
Certamente non è facile come non lo è
Per la Regione Sardegna però credo che non possiamo io vorrei
Vorrei concentrare io vorrei concentrare all'esperienza degli ultimi anni
Vorrei concentrare ritardi e distruzione operative nei procedimenti di emanazione delle norme di attuazione dello Statuto a partire lo si diceva prima sui nove punti sui nove punti e sulle nuove proposte consegnerò al Presidente
Consegnerò al Presidente il le mie
Riflessioni il re delle riflessioni della Regione Siciliana però io vorrei
A partire dalla dal rinnovo in tutte le
Ed ha avuto una serie di disfunzioni e pone collegabile vorrei citare uno per tutti alcuni ritardi
Che ci sono voglio parlare naturalmente dell'ultimo periodo non intenti o perché parla di questi ultimi tre anni non voglio andare molto al di là il lontano nel tempo
A partire i ritardi che si sono consumati a partire dal rinnovo della composizione della Commissione paritetica ex articolo quarantatré dello Statuto siciliano
Da ultimo lo stesso è stato operato per due volte con decreti ministeriali del ventinove gennaio del due mila quattordici del dieci giugno del due mila quattordici
Per l'avvicendarsi di ministri per gli affari regionali mentre
La prima seduta della stessa Commissione ha avuto luogo il primo di ottobre
Del due mila e quattordici su convocazione secondo prassi costante dello stesso Ministro
Peraltro per tutto il due mila e tredici la Commissione non è stata ricostituita per l'avvicendarsi insomma di Governi
Ecco riguardo vorrei citare semplicemente una seduta la seduta e quella belle
Cinque giugno due mila dodici in quella seduta sono state decise alcune cose sono state decise norme di attuazione dello Statuto speciale in materia di credit il risparmio e sono stati norme di attuazione dello Statuto per il trasferimento di beni immobili quindi primo e lei in queste conta elenco sul primo elenco vi voglio dire alcune cose
Sul primo elenco quinti quello in materia di credito e risparmio la Commissione paritetica sia di unità di diceva il cinque di giugno la deliberazione del Consiglio dei Ministri il quattro di ottobre dello stesso anno
Il decreto legislativo viene emanato il ventinove ottobre del due mila e dodici quindi siamo sempre in un lasso di tempo dal cinque giugno due mila e dodici al ventinove ottobre due mila dodici andiamo invece al trasferimento di beni immobili
Questi la determina della Commissione paritetica e del cinque giugno due mila e dodici dalle deliberazione del Consiglio dei Ministri ancora l'attendiamo questo non lo voglio dire perché voglio in qualche modo
Direi diciamo che ci sono stati probabilmente delle disfunzioni parlo degli ultimi tre Agli e degli orrori e delle disfunzioni né né
Essa so che questo elenco è un elenco che in questo momento si sta discutendo abbiamo chiesto alla Commissione paritetica ca di riprendere proprio perché riteniamo che debba essere ho quasi finito sui i punti su cui gli otto sui nove punti che invece sono oggetto delle proposte formulate
Io non solo c'è il pieno accordo ma credo che ci siano le due valutazioni quella del tempo è quella della sostituzione il tempo deve essere ben definito se le Regioni a Statuto speciale in un arco di tempo definito non attuano e non non legiferano su materie che esso o di propria competenza e necessario che immediatamente lo Stato intervenga di cento che a quel punto e la legislazione nazionale che finisce con l'estero
Fatta in quella determinata regione l'altra questione e quella della sostituzione che credo che derivi da un lato dalla prima ma dall'altro riferita ad alcune materie
Per cui la Regione Siciliana non solo è è
Fortemente convinta ma crediamo che l'esempio di alcune regioni e insomma De non essere per noi in un certo senso un faro e non invece è un un faro nella nella realizzazione e anche le critiche che sono qui venute
Le conosciamo le conosciamo bene ma proprio per questo abbiamo bisogno del contributo di tutti a partire dal Governo nazionale per cercare di superare anche quei piccoli ostacoli che insieme e necessario vivere come possibile anche risorse
Grazie Mariella Lo Bello la parola a Giovanni Ardizzone Presidente dell'Assemblea regionale siciliana sì dico subito che mentre la collega
Nella Sicilia parlava Presidente Dalia mi ha fatto arrivare un bigliettino tempo il Comune se lo può permettere siccome io ho preparato una paginetta di complimenti per lui diamo per scontato che il bravo e l'assalto qualora
E allora dico a parte questo e allora veramente un plauso alla Commissione al Sottosegretario alla Commissione quindi a darli al Sottosegretario Gianclaudio Bressa perché noi arriviamo a queste
Conclusioni io comunque ad un a continuare un un disco un discorso che era si era già avviato sapendo qual è il contesto politico nel quale ci muoviamo e ha fatto bene
La serra chianina de evidenziarlo se siamo qua per fortuna perché nonostante la riforma esistono le Regioni ed esistono le Regioni
Al regime differenziato perché vorrei ricordare una telefonata del collega Franco Iacop una sera ci sono i colleghi parlamentari eravamo in Assemblea che quando si ipotizzò
La riforma costituzionale si si disse che la riforma si sarebbe applicata alle Regioni
A statuto speciale
Per fortuna intervenne la serra chiari anche per contenere
Il dibattito mediatico che si era avviato dicendo che c'era stato un refuso e abbiamo voluto credere che si è trattato di un refuso perché mancava il non quindi non si applicava alle Regioni a Statuto speciale quindi vedere a volte
La coincidenza che soggetti che hanno autorevolezza politica
Da da Lia a Deborah serra chiare a Bressa che hanno un'esperienza nelle regioni a statuto speciale serve nel contesto di riforma normativo costituzionale in generale quindi ne avrete ne prendiamo favorevolmente
Ha fatto
Il collega Franco Iacop evidenziava il ruolo delle Regioni
Non solo nell'ambito delle riforme e a me piace ribadirlo ma anche nel l'ambito del processo europeo noi spesso sentiamo parlare
Ribadiamo il concetto del che il PIL del Trattato di Lisbona evidenziato come
Le
L'Europa sia l'Europa delle Regioni e questo è stato anche evidenziato nella riforma delle costituzioni quindi è un motivo in più
Perché le Regioni abbiano una loro autonomia differenziata o meno nona importanza
In questo caso quindi un ruolo attivo delle Regioni e confermato dalla composizione del nuovo Senato i cui componenti saranno rappresentativi proprio delle istituzioni territoriali
E tra le altre funzioni attribuite al Senato assume particolare importanza come dicevo quella di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica e dell'Unione europeo
Atteso che per le regioni a statuto speciale è stata introdotta una forma di salvaguardia adesso spetta a noi organi rappresentativi di tale Regioni avviare un percorso condiviso di revisione delle nostre carte di autonomia
E di certo l'incontro di oggi e di buon auspicio
Ricordo che l'articolo trentanove comma tredici come norma di immediata applicazione dispone l'ultrattività del vigente testo dell'articolo centosedici della Costituzione
Con riferimento alle sole regioni a statuto speciale e alle Province autonome sino alla revisione come dicevo dei rispettivi statuti di autonomia
Si tratta tuttavia di una disposizione che giù nera genera dubbi applicativi non contenti non conta non contenendo precetti definiti per i destinatari
Ricordo che proprio con l'Università di Palermo ed abbiamo il professore verde che qui presente ma ringrazio anche il professore San Martino per il contributo di idee che continuamente viene dato e con i quali insieme al professore D'Amico
Elaboreremo la relazione più compiuta che verrà depositata al Presidente Dalia e per esso l'intera Commissione
Sono stati i punti posti dei punti che ancora lasciano delle dei dubbi se il procedimento di cui all'articolo trentanove comma tredici abbia lo stesso oggetto della procedura di modifica degli Statuti speciali
Disciplinata dalla legge costituzionale numero due del due mila uno e se l'intesa si inserisca nella procedura disciplinata dalla stessa legge
Come tale intesa vada ricercato acquisita che penso abbia rispetto all'adozione del testo finale della legge di revisione statutaria
E quale organo sia deputato a concludere l'intesa ecco sono tutti dei dubbi che in qualche modo debbono essere
Sviluppati debbono essere chiariti ed è chiaro che un ragionamento comune come si diceva tra le Regioni a Statuto speciale
è necessario farlo
Auspico che al termine dei lavori di questa giornata di studio alcuni dubbi appunto vengano chiariti vorrei ricordare guardare io avevo preparato un intervento ma proprio sto andando molto velocemente come si vede vorrei a ringraziare il
Sottosegretario Bressa
Perché in abbiamo ancora aperto un dibattito abbiamo tanti colleghi parlamentari in Assemblea se applicare tout-court
La cosiddetta rendervi io in ordine alla questione delle città metropolitane o meno io sono
Convintamente così come tante ce lo diciamo chiaramente
Che vada applicata la legge del Rio
Ma perché ingenera già
Mi riferisco proprio le città metropolitane perché già il problema era stato posto negli anni anche cinquanta anni fa
Quando si discuteva dell'applicabilità proprio il centoquattordici in Sicilia ovvero come conciliare la previsione della Provincia con i liberi consorzi previsti nel nostro Statuto
Sul punto dapprima era intervenuta l'Alta Corte per la Regione Siciliana tanto cara al professore Armao che nel ribadire il carattere volontario del Libero consorzio
Imperniato sul potere di Comuni di precisare in apposito Statuto le finalità di mezzi gli organi dichiarava che l'articolo centoquattordici della Costituzione non fosse applicabile in Sicilia
Diversamente un parere del Consiglio di giustizia amministrativa poneva l'articolo centoquattordici tra i principi fondamentali della Costituzione rispetto a cui devono cedere anche le norme statutarie con la conseguenza di dica
Creare il carattere necessario dell'Ente Provincia la cui istituzione non potrebbe essere rimessa alla libera volontà dei comuni
Sulla scia di questo orientamento interpretativo la stessa Corte costituzionale ha sancito ufficialmente il superamento dell'interpretazione dell'Alta Corte dichiarando che la Provincia e per sua natura ente territoriale
E tale anche la provincia siciliana che l'articolo quindici dello Statuto
Non implica che le Circoscrizioni provinciali con essi gli organi degli enti pubblici che ne derivano siano soppressi praticamente si applica il centoquattordici così come noi siamo convinti
Che essendo stato statuito ma già da tempo
Nella Costituzione l'esistenza delle città metropolitane non si può dare un percorso diverso alla Sicilia perché altrimenti con questa voglia di differenziarci creiamo dal danno
A
Noi stessi
Anche perché credo che siano volute dal dalla stessa Europa
In base al progetto la strategia l'Europa venti venti
Si è fatto riferimento alla Corte Costituzionale guardate io dico per fortuna in questi anni vi sono tutta una serie di interventi della Corte costituzionale
Che ha rispetto al conflitto perenne che ce lo Stato ma questo è un problema tutto politico dice va bene
Deborah serra Chianese
Spesso si invoca o da parte dello Stato da parte delle Regioni l'intervento della Corte costituzionale c'è qualcosa di patologico che non funziona
Io devo dire anche da siciliano e dal Presidente dell'Assemblea che per fortuna tante volte è intervenuta la Corte costituzionale
A dare ragione
Alle motivazioni contenute nello stesso Statuto però è ora è arrivato il momento di superare questi distingue non è più una questione
Di privilegi o di rivendicazione geografiche di insularità o meno
Diceva in un altro intervento ricordo il professore Silvestri che se c'è la specialità c'è per ragioni storiche non è un'invenzione c'è basta nel ce la siamo inventati a tavolino e chiaro che ce la vogliamo tenere gara perché e concludo veramente richiamo quanto diceva il professore mangia Meli
Il modello di regionalismo differenziato fa da battistrada al regionalismo in cenere in genere in generale se non ci fossero le Regioni
A statuto speciale probabilmente non ha non discuteremo in questo momento neanche
Di regioni a statuto ordinario che andremmo verso le macroregioni che sono una cosa completamente diversa rispetto al concetto che noi di Regione abbiamo
Grazie
Imperfezione
Inviterei
Quindi la parola a Ugo Rossi presidente della Regione Autonoma del Trentino Alto Adige Südtiroler Presidente della Provincia autonoma di Trento prego
Grazie e buonasera a tutti un cordiale saluto un ringraziamento davvero sentito il Presidente Dalia la Commissione
Relatori al sottosegretario Bressa anche per una felice circostanza perché la data di oggi è quella
Nella quale il mio consiglio provinciale
Si accinge ad approvare una legge con la quale istituiamo la consulta per la revisione dello Statuto come strumento di partecipazione della società civile a questo processo e quindi spero che questa giornata sia particolarmente di buon auspicio naturalmente ringraziamento
è soprattutto al lavoro fatto dalla Commissione
Che è stato davvero di grande qualità ciascuno di noi ha avuto la possibilità di portare il portato delle sue esperienze
E anche delle proprie sensibilità
Storiche ma vorrei dire anche di indirizzo rispetto al futuro che che abbiamo che abbiamo davanti
Penso che immaginare il futuro delle ragioni a statuto speciale quindi il nostro futuro
Richieda uno sforzo di riflessione forse più politica rispetto al ruolo che queste nostre specialità possano giocare nel prefigurare una via possibile rispetto alla necessità che la riforma costituzionale ci indica
Di ridisegnare speriamo migliorare i rapporti tra Stato centrale e autonomie
Per me la via possibile
L'hanno già detto altri ma lo penso anch'io è solo quella di un rinnovato e chiaro patto fra noi e lo Stato
Un patto basato prima di tutto sulla sincera e reale convinzione da parte dello Stato
Che le autonomie locali non solo quelle speciali sono strumento di sviluppo positivo e non elemento di freno
Ma anche però e questo spetta soprattutto noi sulla piena assunzione di responsabilità delle autonomie stesse rispetto
All'esercizio dell'autogoverno
Un patto quindi che delinea alcune caratteristiche fondamentali forse le possiamo definire metta giuridiche dell'autonomia speciale di domani provo a illustrarne qualcuna
Un'autonomia che sia riconoscibile
Perché ogni autonomia speciale deve poter continuare a contare su connotazioni territoriali e le abbiamo sentite giuridiche
Che la rendano visibile compresa proprio in ragione della sua specialità devo la sera chiari ha detto noi righe è lì naturalmente mi associo molto volentieri a questa definizione
Un'autonomia consolidata perché non può essere un episodio transitorio quello di occuparsi di autonomia
Ma deve avere un respiro storico e una base giuridica e finanziaria assolutamente certa per il futuro
Un'autonomia responsabile perché deve sentire il significato dell'eredità del passato gestire le necessità del presente e prefigurare le condizioni per lo sviluppo futuro
Facendo conto sulle proprie forze senza lasciare agli altri in particolare allo Stato o alle generazioni future il peso delle proprie inefficienze
Operativa
Un'autonomia operativa perché deve disporre delle competenze necessarie prima di tutto nel senso giuridico del termine evidentemente ma anche
Di abilità nel senso di abilità di una classe dirigente
Per tradurre le buone intenzioni in fatti concreti cioè ai risultati raggiunti opere realizzate
Un'autonomia solidale perché deve essere disponibile a farsi carico nei limiti del giusto e del possibile delle difficoltà di tutti gli altri territori nelle comune appartenenza nazionale
Un'autonomia dialogante perché non è un'auto Arquilla dove si ricerca un impossibile magnifico isolamento ma l'apertura al confronto e la contaminazione di culture di mercati
Ecco che si delinea quindi un'autonomia istmo di tipo nuovo lo definirei avocazione responsabile
In un sistema interconnesso globale grande come il mondo l'istanza autonomistica non è
Lo strumento di difesa rispetto all'invadenza
Qualunque sia il tipo e sia la natura dell'invadenza ma lo strumento d'attacco per affermare un proprio ruolo l'autonomia è la condizione per rendere più responsabile e compatto il territorio
Per fare in modo che l'insieme delle sue risorse e dei suoi talenti si muove in maniera coerente
Altolà cozzando sì proprio nella comune appartenenza territoriale e perché quel territorio possa dare un suo e migliore contributo al senso di futuro della nostra Repubblica
Se ieri l'autonomia era una condizione dell'essere oggi deve essere una condizione del divenire
Il rischio è sempre per noi è inesorabilmente quello di guardare all'interno di noi stessi e al proprio passato più che al mondo esterno al futuro
Noi delle autonomie speciali dobbiamo invece preservare sì identità e radici ma assolutamente coniugando le con il futuro
Le migliori esperienze autonomistiche hanno molto da raccontare al nostro Paese di come sono riuscite nei fatti e non nelle dichiarazioni di intenti a salvaguardare
Mettere a fattor comune valorizzare le proprie risorse territoriali ambientali umane e culturali sociali economiche
Di come questo modello possa se ben usato contribuire a far fare all'Italia quello scatto in avanti che tutti ci auguriamo
Per queste ragioni autonomia oggi è sinonimo di modernità di responsabilità di semplificazione del rapporto governati governanti
Si iscrive dentro un orizzonte riformista adeguato al tempo in cui bisogna capire come ridurre l'intervento pubblico senza penalizzare la società i più deboli
Non è quindi un residuo di un mondo ottocentesco in cui le autonomie erano la difesa corporativa delle proprie prerogative dalle minacce esterne
Autonomia è forse soprattutto invece che quello che possiamo chiedere
Quello che oggi possiamo dare a partire magari dalle esperienze anche
Del Trentino dell'Alto Adige e di altri territori non solo a regime speciale al nostro Paese
Come un contributo di conoscenza di esperienze di intervento
Sappiamo molto di cosa significa utilizzare l'autonomia per migliorare la qualità di vita dei nostri cittadini abbiamo sperimentato cosa significa difesa della montagna sostegno all'impresa e valorizzazione del capitale umano equità e coesione sociale
Siamo pronti quindi essere anche noi i protagonisti dell'Italia nuova che in questi mesi fra turbolenze passi avanti indietro scelte coraggiose e tentazioni di tornare al passato si è
Finalmente messe in movimento
Il percorso è lungo e noi ne vogliamo essere parte grazie per l'attenzione a tutti buon viaggio
Grazie darei subito la parola d'Arno compaia c'è il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano
Ecco illustra signor Presidente Dalia gli ex membri della Commissione ringrazio per l'immenso e inutile lavoro svolto da questa Commissione il cui risultato si è stato oggi presentato e nel corso del quale è stato possibile approfondire le diverse questioni attinenti alle autonomie speciali
Può tenendo conto delle loro diversità geografiche storiche etnico culturali politiche ed istituzionali
Nel corso dei lavori è emerso in maniera chiara come sia necessario mantenere per esigenze differenti le forme particolari di autonomia riconosciute alle singole Regioni Province speciali le quali richiedono modelli tra loro differenti
In merito alle proposte formulate la Commissione per le questioni regionali mi permetto di fare qualche breve considerazione di carattere tecnico adesso poiché anch'io lavoro qualche da fare qualche osservazione di carattere politico
Indubbiamente lo strumento del decreto legislativo e la modalità migliore per dare piena attuazione agli Statuti posto che nelle stesse trovano adeguate la composizione condivisa le posizioni e le interessi contrapposti in quanto l'espressione del sistema pattizia sistema che sta sempre più affermando
Come è stato anche già
Detto da chi ha parlato prima di me
Per quanto riguarda il procedimento di formazione dei decreti legislativi di attuazione statutaria sicuramente da condividere la proposta avanzata dal
Presidente emerito raccolte queste sale Silvestri
Di introdurre con legge costituzionale da adottarsi peraltro d'intesa con le regioni province speciali e non con legge ordinaria dello Stato proprio perché gli stessi decreti legislativi siccome non è livello intermedio la Costituzione e legge ordinaria
E proprio per la loro particolare natura quello quella cioè di seri ricomposizione tra posizioni di interessi contrapposti ritengo invece che non sia opportuno introdurre una regolamentazione
Rigida e compiuta del procedimento di formazione dei decreti legislativi di attuazione statutaria valevole quindi per tutte le autonomie speciali mentre necessario al contrario disciplinare quegli aspetti procedurali la cui ti criticità emerse nel corso dei lavori
Mi riferisco alla necessità di rendere vincolanti pareri espressi dalla Commissione paritetiche
In modo che il Governo non possa sopportare apportare modifiche suscettibili di alterare il contenuto sostanziale della disciplina approvato dalle stesse
Vi è anche la sentenza la Corte costituzionale che posso citare la trentasette del ottantanove
E al fatto che i lavori devono essere cade iniziati come
Anche detto dal Presidente emerito Silvestri in modo da obbligare il Governo è seminari di schemi dei decreti legislativi approvati dalle Commissioni paritetiche intona ragionevole lasso di tempo
Solo così si avrebbe la garanzia che le norme di attuazione siano definite dal rapporto dialettico tra Governo Nazionale governo regionale ovvero provinciale come affermato dai giudici delle leggi e come ricordato dal professor Verde
Forse sarebbe anche utile prevedere una forma di pocanzi o delle Commissioni paritetiche nelle more di rinnovo dei relativi componenti
La disciplina degli altri aspetti peraltro marginali dovrebbe essere invece lasciata l'autodeterminazione delle singole regioni province per esempio il coinvolgimento o meno del Consiglio regionale provinciale è stato citato l'esempio Della Valle d'Aosta
Mentre noi per ora non abbiamo questo coinvolgimento
O anche il tema delle Commissioni paritetiche cioè anche il tema di separazione di Regolamento interno delle Commissioni
Mentre la sede più opportuna della programmazione dei lavori è quella del con l'occhio tra Governo nazionali dei Governi regionali e provinciali
Circa la composizione delle Commissioni paritetiche proprio dall'indagine conoscitiva è emerso che singole regioni province hanno delle esigenze del tutto differenti
Per quanto riguarda i rappresentanti politici ovvero tecnici che mal si concilia le davo con una disciplina unitaria inoltre una bipartizione dei lavori tra i rappresentanti delle strutture amministrative rappresentanti delle esecuto Dessì Pertile fermerebbe frenerà devoluto oltremodo i lavori stessi
E invece
Vorrei fare anche qualche osservazione sarò molto breve
Di carattere fosse più politico
Certo il futuro delle regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento di Bolzano va innanzitutto rilevato che la clausola di salvaguardia introdotta dal nel disegno di legge di riforma della Costituzione per la revisione degli statuti rafforzata dalla previa intesa
Non è solo necessario emessi indispensabile al fine di garantire quanto meno le particolari prerogative attualmente riconosciute le autonomie speciali
Per quanto riguarda l'approccio comune delle cinque regioni speciali delle province autonome rispetto al processo di aggiornamento costituzionali dei rispettivi dei rispettivi Statuti ritengo tuttavia che vadano individuate soltanto delle menù modalità procedurali
Che siano il più possibile omogenee ma non necessariamente identiche
Si pensi verista la diversa articolazione la Regione Trentino Alto Adige con le due province autonome già questo ci distingue per l'adeguamento degli statuti
Diversamente si corre delle liste di eliminare quelle singole per piccoli Anita che rendono speciale ciascuna Regione Provincia autonoma e di non garantire quegli spazi quei differenti livelli di confronto che sono alla base della stessa
Per quanto per quanto riguarda poi in particolare la Provincia autonoma di Bolzano
Va anche tenuto in debito conto il fatto che l'autonomia Sutti Polese trovava il proprio fondamento nell'Accordo di Parigi del cinque settembre mille novecentoquarantasei noto come accordo dei Castelli CUB
Che gettò le basi a livello diritto internazionale per un'autonomia intesa come strumento di tutela della minoranza favorendo il suo sviluppo culturale economico e sociale
Il merito va anche ricordato che nell'anno mille novecentosessanta all'Austria sollevò per la prima volta in sede ONU la questione altoatesina
Ritenendo che il primo statuto di autonomia per la Regione Trentino-Alto accesso il che vuol del mille novecentoquarantotto era stato adottato in violenza in via Diaz di l'azione scusate degli obblighi internazionali dell'Italia derivanti proprio dal Trattato di Parigi
Vertenza che si è conclusa solo nel giugno mille novecentonovantadue
Dopo aver dato piena esecuzione al cosiddetto pacchetto concordato il trenta novembre sessantanove tra i Ministri delle Trieste della oste dell'Italia mediante modifica di natura costituzionale dello statuto di autonomia
Emanazione di norme di attuazione nonché l'approvazione di leggi statali regolamenti e provvedimenti amministrativi
Inoltre con la dichiarazione di chiusura della vertenza da parte dell'Austria nel giugno
Novantadue lastre stessa anche dichiarato che con la disciplina autonomistica in vigore dall'inizio del mille novecentonovantadue l'Italia ha adempiuto ai suoi obblighi derivanti l'Accordo di Parigi
Ed è il cosiddetto pacchetto
Chiudo e così detto pacchetto che può essere qualificato come prassi successiva riparte interpretativa riparte formativa dall'Accordo di Parigi
Ne consegue
Tralascio un po'adesso la storia
Ne consegue perché che per quanto riguarda la Provincia autonoma di Bolzano in forza dell'accordo internazionale sottoscritto tra l'Italia e l'Austria Parisi nel mille novecentoquarantasei in caso di revisione dello Statuto speciale di autonomia di e comunque essere acquisito anche il consenso della Repubblica austriaca cioè il oltre al
Intesa prevista dall'articolo trentanove degli semplice può sezionale nel nostro caso vi è anche l'ancoraggio internazionale
Rispetto a chi
E invece preoccupato di un doppio binario che potrebbe allontanare ancora di più le autonomie tra luogo dico subito che sarebbe un errore vedere questi porte siccome la via per ulteriori privilegi come ha già detto tra l'altro il collega Ugo Rossi
Il tema centrale invece è proprio questo le ragioni che hanno ispirato l'attribuzione dalla forma speciale di autonomia anzi specialissima per citare il Presidente emerito della Repubblica Giorgio maggior suona per ettaro al nostro territorio sono valide oggi come allora
Mi riferisco alla tutela del meno Ranza etnico delle minoranze etnico linguistiche ma il nostro Statuto di autonomia
Non sia solo che levato strumento efficace per la pacificazione del Sud Tirolo
E sotto questo profilo oggi è considerato in tutto il mondo modello per la risoluzione dei conflitti etnici è stato anche e la tuttora strumento di sviluppo di un territorio vocale montuoso per il forfait Enrico etimologia avviamento molto povero chiudo
Se saremo in grado di spiegare
Che grazie all'autonomia oggi esso ti ormai solo modello per la risoluzione pacifica del conflitto ma vuole essere un laboratorio di best practice per l'Italia e contestualmente una piccola Europa in Europa che funge da cerniera ponte tra il notes sotto
Una territorio plurilingue con più culture
Che la nostra comunità dire interamente della ricchezza generata dai territorio
Che non siamo un peso finanziario per lo Stato che al contrario proprio l'autonomia speciale ci consente di lasciare allo Stato ogni anno un residuo fiscale pro capite tra i più elevati di tutte le Regioni italiane
Questo se lo si può anche vedere dal sito del mise sui conti pubblici territoriali invito tutti anche a De Rita verificare consultare il sito
Noi siamo pronti ad assumerci ulteriore responsabilità e non lo spirito di autogoverno responsabile
E di leale collaborazione che com'è facilmente dimostrabile non premesso che il nostro territorio ma l'intero sistema Paese grazie
Grazie
Presidente Roland ENEL con l'autorizzazione degli altri relatori avendo un problema di rientro ha chiesto di poter anticipare il suo intervento se
Siamo d'accordo darei subito la parola ad Augusto Rolando al Presidente della Regione Valle d'Aosta grazie
Sì grazie Presidente mi associo anch'io ai ringraziamenti dei colleghi per alla Commissione al Presidente dalle io sottosegretario presso tutti i componenti per l'indagine conoscitiva portata avanti con grande efficacia e tempestività
Che rappresenta un'occasione preziosa per fare emergere come abbiamo sentito aspetti importanti di posizione ruolo delle Regioni
E Province ad autonomia speciale nel quadro dell'architettura istituzionale italiana che sta evolvendo
Negli oltre essersi settant'anni di storia repubblicana la Valle d'Aosta ha sempre cercato di realizzare soluzioni adeguate alle proprie particolarità nell'ambito degli strumenti e degli spazi offerti dall'ordinamento
Un principio questo tradotto competere dall'articolo quarantotto bis dal nostro Statuto
Laddove si prevede che le norme di attuazione oltre a rendere operative le disposizioni statutarie abbiamo anche la funzione di
Armonizzare la legislazione nazionale con quell'ordinamento della Regione
Se queste basi su queste basi il lavoro della Commissione paritetica è stato fondamentale per intraprendere un vero e proprio processo di modernizzazione dell'autonomia valdostana
Ricercando un dialogo costruttivo e responsabile con il Governo in piena sintonia tra la Giunta al Consiglio questo credo che sia da sottolineare anche riguardo all'adeguamento del nostro ordinamento finanziario
Purtroppo però non sono mancate le criticità come il preoccupante risultato che progetti dei decreti legislativi licenziati dalla Commissione paritetica e sui quali il Consiglio regionale espresso il proprio parere favorevole quasi sempre all'unanimità
Non giungono al Consiglio dei Ministri per la loro definitiva approvazione a causa di
Resistenze degli uffici ministeriale e questo però purtroppo l'ho sentito dire da molti e devo confermare questa posizione mentre devo sottolinearlo amava il lavoro corale
Positivo e appropriato di tutti i componenti sia di nomina statale che regionale purtroppo alla fine si è arrivati a degli stop
Ingiustificate
Attualmente sono in questa situazione già quattro norme in materia di risparmio in materia di ordinamento linguistico di archivi storici diamo e anche ultimamente gli ordinamento scolastico
Come risultato di banalizzare o di e minimizzare tutto lavoro fatto e gli impegni condivisi a livello politico
Ora noi ci auguriamo che la sensibilità
Oggi
Di chi governa possa sciogliere questi nodi e trovare il lubrificante giusto per dare il via a queste procedure
Accade in realtà anche che norme di attuazione approvate vigenti continuino a non trovare applicazione per l'opposizione degli apparati statali
è il caso e credo che vada citato per la Valle d'Aosta del decreto legislativo centoquaranta su centoquarantadue del due mila sette in materia di catasto
Che malgrado i nostri ripetuti solleciti commi non ha ancora visto
Concretizzarsi il trasferimento delle funzioni stiamo cercando di is bloccare la situazione per non sollevare un conflitto di attribuzione nei confronti dello Stato
Ma ad oggi la ricerca del dialogo e della collaborazione su questo tema purtroppo e resa difficile ancora una volta per le resistenze del sistema che portano a queste conseguenze
Condividiamo le conclusioni non sto a ripetere quello che è andato molti dei colleghi e le soluzioni di principio emerse dal lavoro della Commissione sulle Commissioni paritetiche sulle norme di attuazione
Anche le conclusioni più operative che sono già state ricordate come l'importanza di meglio qualificare il procedimento di adozione dei decreti legislativi
Materia che ha fatto anche oggetto dei lavori del tavolo coordinato dal sottosegretario Bressa che voglio anch'io ringraziare
Per la disponibilità su questi temi come i rappresentanti delle regioni a statuto speciale e delle Province tavolo che abbiamo avuto il piacere anche
Lì avvera da osta ad agosto due mila quindici così come ci conforta che il progetto di riforma costituzionale confermi il riconoscimento delle specialità che si esprima nel senso
Che le regioni a statuto speciale e le Province autonome non dovranno necessariamente uniformarsi al nuovo Titolo quinto
Un passo avanti e poi certamente è stato compiuto con la previsione del principio dell'intesa
Per la revisione degli Statuti riconoscimento del metodo pattizio che andrebbe
Sempre applicato nei rapporti tra lo Stato le autorità
Speciali per concludere innanzitutto un profondo ringraziamento per l'impegno
E un plauso per la qualità dei lavori della Commissione per le questioni regionali che ha investito su questo un percorso e confronti comuni
Ma anche un'ultima considerazione il documento finale dell'indagine conoscitiva auspica che possono essere individuate linee procedurali omogenei per lo sviluppo dei rapporti tra Stato e Regioni ad autonomia speciale
Non possiamo che essere d'accordo su questo ufficio
è sicuramente utile e proficuo individuare un metodo e basi comuni pur a fronte delle differenze che necessariamente caratterizzano e non possono non caratterizzato le diverse specialità c'è anche un tal con le proprie peculiarità
Una un breve accenno un termine che ho sentito
Come un certo entusiasmo da una parte ma anche con preoccupazione si è parlato di aprire un cantiere
Io spero che non siano i cantieri all'italiana
Purtroppo anche noi al Nord viviamo molti cantieri che si sa quando cominciammo ma non vediamo mai
Io spero che questo termine perda la sua caratteristiche negative essi atto invece con dei tempi certi come in altri Paesi un po'più avanzati grazie
Grazie darei subito la parola chiara avanzo Presidente del Consiglio regionale della Regione autonoma Trentino Alto Adige prego grazie e buon pomeriggio a tutti
Egregio Presidente Dalia onorevoli incentivi relatori colleghe e colleghi Presidenti sono narrata di poter oggi intervenire in questo seminario che rappresenta un momento fondamentale di confronto
Desidero anche ringraziare il sottosegretario onorevole Gianclaudio Bressa tutti i membri della Commissione parlamentare per le questioni regionali e tutti coloro che sono intervenuti e per il loro lavoro svolto
Il documento conoscitivo che è stato elaborato è uno straordinario strumento di lavoro che ci permette di fare anche riflessioni sul cammino fatto ma soprattutto su quanto ancora c'è da fare
Autonomia è una parola che ha una doppia valenza positiva quando si parla di emancipazione e autogoverno meno positiva quando alla stessa si attribuisce il senso dell'isolamento
La riforma del Titolo quinto della Costituzione con il riaccentramento delle competenze in capo alle Regioni a Statuto ordinario è destinato a che care come evidenziato anche nella relazione conclusiva dell'indagine conoscitiva un divario marcato tra queste e le autonomie speciali
In questa fase così delicata per l'assetto istituzionale italiano non dobbiamo dimenticare che come lo stesso professor Silvestri ha avuto modo di ribadire anche in occasione di cinquant'anni che la Regione Friuli-Venezia Giulia
Le autonomie speciali non sono nate per una volontà politica frutto di necessità contingenti ma da precise caratteristiche storiche e culturali in risposta esigenze peculiari dei territori
Essere autonomi significa prima di tutto assumersi le responsabilità nelle scelte
Scelte che determinano lo sviluppo e la crescita del territorio e soprattutto il benessere dei cittadini è questo il fine ultimo di chiunque si dedichi alla politica e questa è il principio sul quale si fondano le autonomie stesse
Nel caso particolare del Trentino Alto Adige
Dove da più di mille anni convivono popoli di lingua diversa l'autonomia è nata su impulso di un grande statista Alcide De Gasperi che con grande lungimiranza comprese l'importanza di salvaguardia guardare le peculiarità dei suoi abitanti
Per permettere il fiorire di un territorio garantendone la prosperità e qualcosa di ancor più prezioso la pace
Non è un caso che la prima clausola di salvaguardia dell'autonomia del Trentino Alto Adige Südtirol si trova nel trattato di pace internazionale di Parigi
Tuttavia
Il percorso storico ha portato alle necessità di rivedere già una volta il nostro Statuto come diceva poco fa il Presidente con pace uno Statuto che pone proprio la convivenza e rispetto delle culture al primo posto
Oggi in risposta al processo di riforma costituzionale siamo chiamati a visionarlo
E proprio in queste ore come diceva poco fa il Presidente Rossi
A Trento così come accaduto a Bolzano nei mesi scorsi
Sta preparando sta preparando ditelo stop sta prendendo vita lo strumento che lo renderà possibile una consulta composta da cittadini esternati e politici che dovrà pensare alla nuova Carta della Regione
Il testo che nascerà
Frutto del lavoro delle due Province autonome e infine del Consiglio regionale stesso permetterà di armonizzare il rapporto tra le nostre specialità e il Governo nella chiave individuata anche da questa Commissione
Lo strumento pattizio che nel caso del Trentino Alto Adige ha evidenziato la sua efficacia deve trovare una sua più chiara riqualificazione
Le stesse Commissioni paritetiche che nel caso del Trentino Alto Adige in particolare hanno funzionato
Necessitano di strumenti ancora maggiori per poter lavorare al meglio di un maggiore raccordo con gli organi legislativi regionali da una parte e di maggiori garanzie nei tempi delle risposte da parte del Governo dall'altra
Ci troviamo dunque in una fase fluida in cura in cui occorre programmare il futuro
Il rischio che non possiamo correre è quello di un livellamento verso il basso a chi dice che alle Regioni e le Province autonome devono essere tolte le competenze Teramo quel cumulo Carle a quelle che le altre Regioni
Dobbiamo rispondere con forza che se si vuole portare tutti allo stesso livello allora si dovrà guardare in alto e non in basso
Le autonomie speciali devono essere sempre più esempio virtuoso e parte attiva nel contribuire alla crescita dell'intera Nazione
Il diritto all'autonomia e mi piace ribadirlo proprio in questa sede
è anche un dovere nei confronti dello Stato di essere sempre attivi nei processi solidali e ti sussidiarie sussidiarietà
Anche in questa ottica sono convinta che si debba dare fiducia a coloro che hanno dimostrato di saper bene amministrare e gestire le competenze loro assegnate e mi riferisco in particolare la gestione dei rapporti finanziari con lo Stato
è evidente quindi che il percorso che le autonomie sono chiamati a fare e tutt'altro che semplice e privo di ostacoli
Il futuro delle autonomie è il futuro della nostra stessa nazioni
E se rappresentano una conquista della nostra democrazia lo strumento con il quale sono state riconosciute le peculiarità dei territori e palizzata quella che qualità culturale che rappresenta la vera ricchezza del nostro Paese grazie
Grazie
La parola Roberto Bizzo vice Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
Grazie illustro signor Presidente illustri componenti dalla Commissione
Inoltre il Sottosegretario gentili colleghe e colleghi
Permettetemi innanzitutto di ringraziare la Commissione per l'importante è corposo lavoro svolto nel corso per voli emerso come sia necessario mantenere
Per
Efficienza differenti e le forme particolari di autonomia riconosciuta alle singole Regioni Province a ordinamento differenziato
Le quali proprio per il fatto di essere l'una differente dall'altra richiedono modelli diverse
Le speciali non sono un incubo unico mamma sono speciali proprio perché differenti tra loro e differenti rispetto
Alle altre Regioni
In merito
Nel corso dei lavori è emerso del merito le proposte formulate dalle Commissioni mi permetto di fare alcune poche brevi considerazioni in particolare in merito
Ai decreti attuativi a ruolo al funzionamento delle Commissioni paritetiche regime Patrizio
Il decreto legislativo rappresenta sicuramente il modo migliore per dare piena attuazione degli statuti
Proprio per il fatto che all'interno delle Commissioni dove si forma dove si forma il decreto sono presenti in maniera paritetica Stato qui province Regioni ordinamento differenziato
Per quanto riguarda il loro procedimento di formazione è sicuramente da sostenere
Oltre che da condividere la proposta di costituzionalizzare e da adottarsi con legge d'intesa con le Regioni e le province speciali
E non con legge ordinaria dello strato proprio perché la natura dei decreti legislativi si pone ad un livello intermedio tra la Costituzione e la legge ordinaria
Proprio per la loro particolare natura di sede di composizione tra le composizione degli interessi contrapposti ritengo che sia forse non il caso di introdurre una regolamentazione rigida e compiuta dei procedimenti di formazione dei decreti
Valevole per tutte le autonomie speciali
Mentre sarebbe necessario disciplinare quegli aspetti procedurali la cui criticità emersa anche nel corso di questi lavori
E cioè la necessità di rendere vincolanti pareri espressi dalle Commissioni paritetiche nel senso che
Proprio in quanto già presenti nelle Commissioni paritetiche il Governo non possa apportare modifiche
Che possono alterare il contenuto sostanziale della disciplina e che lavori possono essere cadenzati per dare anche un termine entro il quale il Consiglio dei Ministri possa emanare anzi debba emanare
I decreti
Solo così si può garantire che le norme di attuazione siano poi definito dal rapporto dialettico tra il Governo nazionale il Governo regionale e provinciale
La disciplina degli aspetti
Peraltro marginali dovrebbe essere lasciata all'autonomia del termine azione delle singole regioni e province o delle Commissioni
Circa la composizione delle Commissioni paritetiche ritengo come già
Evidenziato anche da altri e
Non solo da sostenere il il concetto l'aspetto della prorogatio
E circa il futuro delle Regioni le Province
A ordinamento differenziato in particolare le Province autonome di Trento e Bolzano
Penati tutto rilevato che la clausola di salvaguardia introdotta nel disegno di legge di riforma della Costituzione della previa intesa dalla visione revisione degli Statuti
Non solo il CES necessaria bensì indispensabile per garantire quanto meno le prerogative attualmente riconosciute
Nel merito ritengo non si possa sostenere che la clausola introduca una sorta di potere di veto
Su modifiche statutarie finanziaria siano essi favorevoli o sfavorevoli corre il rischio di rinviare sine die ogni adeguamento posto che soltanto lo strumento dell'intesa consente un colloquio costruttivo tra il Governo e le regioni le province
Indubbiamente c'è la volontà di revisionare di statuti in modo da adeguare svolgere compiutamente le ragioni della specialità secondo le diversità
Dei territori interessati e la loro evoluzione attualità e quindi nel rispetto delle loro diversità geografiche storiche linguistiche e culturali e politiche
Per quanto riguarda l'approccio comune delle cinque regioni delle province ordinamento differenziato rispetto al processo di aggiornamento costituzionale dei rispettivi statuti
Ritengo tuttavia che valgono individuate modalità procedurali per l'adeguamento degli statuti per quanto possibile omogenei
Diversamente si corre il rischio di eliminare le caratteristiche peculiari che stanno alla base della differenziazione tra le singole Regioni e province e non vengano garantiti gli spazi
E differenti livelli di confronto che sono alla base della stessa
Per quanto riguarda in particolare la Provincia autonoma di Bolzano va ricordato come fatto anche poc'anzi dal Presidente con pace
Il fatto che l'autonomia tutto si la trovi un proprio un fondamento nell'accordo
Di Parigi l'accordo di Gasperi Gruber più gettò le basi di diritto internazionale per un'autonomia territoriale intesa come strumento di tutela delle minoranze linguistiche
In essa conviventi per favorire lo sviluppo culturale economico e sociale e con l'ancoraggio internazionale
Che ne consegue
Per concludere credo che
Il compito e la sfida alta delle autonomie non sia quello di difendersi dalle riforme in atto nel Paese ma quello di lanciare alta la sfida per cercare di fare
Meglio e prima che magari spendendo meglio come disse equipe del presunto nel quarantotto alla cautela cercando di fare prima spendendo meno ciò che lo Stato fa a livello centrale
Grazie la parola all'ultimo intervento prima delle conclusioni del sottosegretario Bressa Marco viene Presidente del Consiglio regionale del Valle d'Aosta prego grazie grazie a tutti per la pazienza perché dopo due tre ore non è facile
Desidero anzitutto ringraziare non ha fatto tutto il Presidente Dalia i membri della Commissione per le questioni regionale per lavoro
Che hanno svolto e soprattutto anche sotto casa sottosegretario presso nel corso dello dizione a cui io stesso ho partecipato nel testo del documento si respira un sincero rispetto per il percorso dell'autonomia speciale
E si legge un tentativo di rafforzarne gli aspetti positivi apparentemente tecnici eppure di grande rilevanza politica
Sono aspetti su cui l'autonomia speciale i membri della Commissione hanno convenuto al fine di migliorare l'efficienza dell'efficacia e la certezza dei tempi della formazione e adozione delle norme di attuazione
Devo però essere portavoce come Presidente dell'Assemblea regionale di una preoccupazione di tutto il nostro Consiglio regionale e cioè sui rischi di una concreta compressione ancora esistenti dell'autonomia in Italia
Come è stato efficacemente ribadito nella dichiarazione di Cagliari sottoscritta dei Presidenti delle Assemblee legislative delle regioni a statuto speciale
E e delle Province autonome di Trento e Bolzano
Non sono
Le Regioni speciale isole di privilegio per pochi rappresentano invece un elemento di ricchezza per l'intero Paese e sovente sono esempi di buona pratica come ha ribadito e lo ringrazio oggi il professore
Mangia meriti
Eppure
Eppure le preoccupa la perequazione resta molto diffusa nutrito alla campagna di stampa spesso sommarie al traino di una generale confusione sul futuro anche istituzionale italiano
In Valle d'Aosta questo clima è percepito con una questione molto seria come
Una un certo attentato un attacco all'autonomia
La terza lettura al Senato dalla riforma costituzionale ha salvato le competenze concorrenti per l'autonomia speciali che sino alla revisione degli Statuti vedrà verranno vedranno verranno applicate ancora disposizione dell'attuale Titolo quinto
Dal punto di vista politico si tratta di un buon risultato che appare invece più complesso dal punto di vista giuridico proprio il doppio regime spingerà probabilmente ad accelerare la revisione degli Statuti
Revisione ha scritto il Senato in terza lettura e non più adeguamento
La parola incoraggiante perché apre una sfida indica che abbiamo la responsabilità di migliorare e non di restringere l'autonomia
La stessa introduzione del regionalismo differenziato per le autonomie speciali previsto al terzo comma dell'articolo centosedici della Costituzione va in questa stessa direzione
Viene quindi da osservare che si dovranno integrare negli statuti le competenze concorrenti o non ancora comprese o appena tratteggiate nelle norme di attuazione
Tutta tuttavia viene anche da notare che dall'opera di modernizzazione dei testi statutari
Sì potranno individuare margini di autonomia che già esistono gli Statuti materiali cioè nel reale esercizio del governo dei territori a cui CEE o di cui c'è un reale bisogno
Riporto in questo senso
Dall'Assemblea regionale volo stando alla volontà unanime e questo importante quindi tutte le forze politiche
Di procedere celermente in merito all'articolo quattordici dello Statuto inerente la zona franca e la sua revisione
E attuazione
Che prefigura una povertà applicazione del vigente articolo centodiciannove della Costituzione anche in materia di manovrabilità delle aliquote fiscali come tratteggiato dalla legge quarantadue del due mila nove
Si tratta di revisione di articoli statutari e che non vanno quindi cancellati ma modernizzato introducendo forme realistiche e concrete di competenza
Tuttavia oltre all'attuazione con l'estensione di competenze bisognerà anche esaminare insieme gli spazi dell'esercizio reale dell'autonomia soprattutto quella materiale e della responsabilità
Il giudizio in questo caso è davvero non troppo ottimistico infatti nella realtà amministrativa e politica quotidiana
Un decreto applicativo di legge ordinaria come lo è in casa in questo caso in questi ultimi giorni il recente decreto Madia sulla riforma della pubblica amministrazione dello Stato partecipate
Interviene sul tessuto economico e sui margini di esercizio reale dell'autonomia in modo in modo quasi diretto
In questo caso parlando di adeguamento delle regioni a statuto speciale
è indubbio che il decreto se applicato in modo lineare in questo caso avrà effetti dirompenti e diretti su comporta componenti storiche politiche dell'autonomia materiale dall'esercizio
Dell'autonomia organizzativa organizzativa a quella delle politiche delle aree di montagna che non possono prescindere datemi quale la viabilità il territorio i trasporti le acque il turismo e l'ambiente l'agricoltura
Concludendo la riforma costituzionale in atto va seguita con attenzione perché resta il dubbio se ancora incomba una minaccia di pensiero sull'autonomia speciale
E qui mi collego alla a quanto detto da presidente Silvestri stato richiamato anche da Presidente della mia regione
Il termine cantiere io lo pongo non solo non sono solo sui tempi ma soprattutto
Lo pongo che oggi il Paese col cambiare l'Italia vuole fare questo per i grandi cantieri c'è
Ormai
Una cosa che è consolidata e cioè la condivisione col territorio qui io credo che prima del cantiere si debba avere un progetto chiaro e dopodiché dopo aver fatto realizzato i lavori ci sia anche un'agibilità confermata per gli utenti
Concludo quindi a tal riguardo e credo che si dovrà riflettere sull'introduzione di qualche possibilità di consultazione popolare in materia di modifica degli statuti essendo questo un cantiere qui non Progetto
Sembra evidente senza voler
Lanciare un sasso nello stagno che l'ultima parola sulla rivisitazione degli Statuti dovranno averle cittadini dei territori interessati come d'altronde si è previsto per l'attuale riforma costituzionale in atto
Infine un vivo ringraziamento a tutti coloro che lavorano per il miglioramento e che guardano avanti nella cui servirà Khan bicamerale nei centri di ricerca nelle forze politiche nazionali e regionali
Sulla base del principio di leale collaborazione e di un giusto ribadisco giusto indispensabile rafforzamento del ruolo delle Assemblee rappresentative regionale grazie per l'attenzione grazie al Presidente
Diamo la parola per le conclusioni al Sottosegretario Bressa che ringraziamo io vorrei ringraziare a nome della Commissione bicamerale per la collaborazione del lavoro che insieme siano stiamo facendo abbiamo fatto e quindi Ido subito la parola per le conclusioni prego
Grazie Presidente
Io devo dire che
Quello che sto per fare lo faccio davvero convinto ed è un ringraziamento a lei Presidente che
Ai commissari della Commissione bicamerale
Perché sono riusciti in un'opera
Che in questo Paese non riusciva da tempo
E cioè restituire serietà e razionalità a un dibattito attorno al tema delle autonomie speciali che per troppo tempo è stato caratterizzato da un modesto chiacchiericcio quindi
Il riconoscimento riconoscimento sincero e la qualità del dibattito che c'è stato oggi è la dimostrazione che questo risultato è stato ottenuto
Consentitemi solo una brevissima digressione di carattere personale nel senso che io mi occupo di queste cose da qualche anno
E ho avuto la fortuna di occuparmene ricoprendo posizioni diverse
Ma la posizione nel senso che sono stato componente Presidenza delle Commissioni paritetiche sono stato sottosegretario tutte le volte che sono andato al Governo mi sono occupato di autonomie speciali
Nel tempo
E ma l'esperienza che mi ha in qualche modo più segnato rispetto a questi temi è stata quella di Sindaco di Belluno
Belluno
Tre una città che si trova insinuata
Tra la Provincia di Trento la Provincia di Bolzano e la regione il Friuli Venezia Giulia cioè un territorio sostanzialmente identico a questi ma a differenza di questi
Non è speciale
Per cui io maturato questa convinzione che la diversità dei territori
E nasce
Da condizioni geografiche orografiche sociali storiche l'emocromo demografiche economiche nasce cioè
Da condizioni di fatto
Non nasce
Da leggi o politiche pubbliche nasce da una condizione di fatto
Ma e qui c'è
Il Verona
Autonomia
Differenziazione
E quindi c'è bisogno di un livello di governo differenziato e adeguato
E qui vorrei cominciare il punto della mia riflessione
Ci sono state storie costituzionali e legislative diverse nella nostra Repubblica
Proprio per pillole cominciando dalla storia della specialità è la storia delle cinque autonomie speciali che ovviamente do pernotta
Che ha fatto dire però a
Il professore Livio Paladin
Quello che mi ha fatto appassionare all'università a questi argomenti
Che il dibattito in Assemblea costituente sul carattere speciale si muoveva dalla constatazione di una sorta di fatto compiuto nel quale la Costituente avrebbe dovuto prendere atto
Quindi la storia della specialità una storia che precede
La stessa discussione in Assemblea costituente
La seconda riflessione che volevo fare riguarda la storia delle regioni a statuto ordinario
E anche qui mi rifaccio al mio professore Livio Paladin
Ma anche Massimo Severo Giannini quando sosteneva che quella costituzionale riguardante le Regioni era ed è forse le è stata una pagina bianca
Affidata in larga misura alla scelta di attuazioni delle legislature nazionale laddove ci sarebbe stato bisogno di maggiore lavorazioni di ingegneria costituzionale non inchiodata sulla conformità al testo costituzionale
E qui ritorniamo al principio dell'autonomia e della differenziazione
E non vi è dubbio che il terzo comma dell'articolo sedici di cui io sono orgogliosamente
L'estensore
In sede prima di Commissione Bicamerale dove ricordo
Che quando proprio in quest'Aula andò al voto per la prima volta
Condizioni forme particolari di autonomia possono essere date relative prendemmo tre voti il mio quello del senatore Zeller è quello di Marco Boato e tutti mi dicevano non si fanno queste cose se i giovani non non è tempo
Ebbene non solo non era tempo ma era anche la logica
Di muoversi secondo
Schemi di rottura rispetto all'ortodossia convenzionale non all'ortodossia costituzionale ma alla Comeglio alla convenzionalità
Dell'attuazione della Costituzione
E se questa ha rotto gli schermi non abbiano prodotto se il terzo come centosedici ha rotto gli schemi non ha però ha prodotto alcun fatto e questo a dimostrazione
Del limite esplicito della capacità di iniziativa delle Regioni ordinarie per cui se oggi si deve parlare di crisi del regionalismo
Questa è una crisi che riguarda tutta intera la dimensione del regionalismo ordinario e non riguarda
La dimensione del regionalismo speciale
Altro elemento di discontinuità di rottura degli schemi convenzionali era presentato nell'attuale riforma quella
Che tra qualche settimana vedere all'ultimo voto alla Camera
Dal nuovo Senato e credo che noi dovremmo cominciare ad abituarci
Al senso di questo nuovo Senato
Non su questo torno dopo
Ma anche nel caso delle speciali non tutte le storie si sono sviluppate in egual misura
E allora la domanda che va fatta
Non è solo quanta specialità ci siano i singoli statuti
Ma quanto piuttosto le Regioni abbiano saputo fare vivere la loro esigenza particolare nell'attuare concretamente la possibilità concessa loro dagli statuti speciali
è in qualche modo quella che viene chiamata la specialità sentita e declinata in un disegno di autonomia
Che ha determinati spazi
Ha dato
Contenuti diversi
Ha saputo dimostrare un grado diverso
Di differenziazione di efficienza tra le varie autonomia speciali
E qui entrano
In gioco le norme di attuazione
Apro e chiudo una parentesi perché non ho tempo per soffermarmi sulla questione della revisione costituzionale
è vero che la attuale riforma della Costituzione introduce
Delle importanti novità il principio dell'intesa
Che è anche vero che noi dobbiamo immaginare che la revisione
Degli Statuti speciali significa
La revisione
Di norme costituzionali particolari
Perché la particolarità di uno Statuto speciale
Sta nel principio pattizio c'è nel procedimento di revisione costituzionale degli statuti delle autonomie speciali noi abbiamo in gioco due Assemblee legislative
Che devono confrontarsi su un piano paritario ma sappiamo anche che il potere di revisione costituzionale non può essere tolto al Parlamento né può essere condizionato
Quindi bisognerà immaginare delle procedure conciliative che consentano di garantire
Questo risultato perché è proprio di oggi questa mattina tu in Commissione affari costituzionali
Quello che ricordava il presidente Iacop prima
In una procedura di revisione dello Statuto del Friuli Venezia Giulia la dinamica parlamentare al Senato ha fatto sì che ci siano state
Delle distonie tra quella che era la volontà dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia è quella che è stata la libera determinazione del Senato della Repubblica
E la sensibilità della presidente Finocchiaro ha fatto sì che questo tipo di distonia
Fosse segnalata l'Assemblea legislativa del Friuli il quale è intervenuto ma solo in virtù
Di una delicatezza della Presidente Finocchiaro del Presidente Grasso del Senato
Che si sono dati conto di comunicare questo tipo
Di cambiamento che era stato fatto dall'Assemblea del Senato
Quindi
Si capisce che ci sono dei problemi che devono essere messi in sintonia tra loro e soprattutto
Devono essere risolti se vogliamo che la revisione degli Statuti speciali
Possa davvero diventare un fatto compiuto
Ma la questione più importante a mio modo di vedere riguarda le norme di attuazione e io ho apprezzato moltissimo quello che ha detto il professor presidente Silvestri quando citando dello orchi in diceva alle norme di attuazione prese sul serio
Perché a
Non con un non non condivido il
L'approccio del professore mangia minima personaggio ve li questa
Perché la certezza perché tutte le forze che si incontriamo abbiamo opinioni non sempre coincidenti
E nel senso che lo strumento delle norme di attuazione è uno strumento raffinatissimo non è uno strumento primitivo è uno strumento raffinatissimo
Per intervenire deve essere razionalizzato deve essere modernizzato
Allora
Qui entrano in gioco le norme di attuazione della loro rilevanza decisiva
La Corte Costituzionale ha riconosciuto il significato profondo del principio pattizio
La sentenza ne cito una fra le molte del mille novecentottantotto la duecentotredici
La motivazione ultima e definitiva della specialità sta nel rispetto del principio pattizio
La domanda allora che ci dobbiamo fare guardando al futuro deve essere
Come affinare il sistema come rendere le norme di attuazione più utili ed efficaci
Per rendere il rapporto tramite la negoziazione fra Regione e Provincia autonoma e Stato
Più flessibile ed adeguata file ad una situazione politica che richiede un assetto delle competenze statali e regionali difforme da quello fondato su una rigida separazione
E quindi voglio richiamare il principio di collaborazione per la sua rilevanza costituzionale più volte a creare teorizzato dal professor Bartolini e di come il binomio supremazia collaborazione deve trovare una composizione paritetica
Senza questo rischiamo
Di avviarci lungo percorsi avventurosi
Allora l'idea può essere quella di inserire nei cinque statuti speciali una norma comune
Che oltre a definire un tempo certo per la pronuncia in via definitiva sugli schemi di decreti legislativi da parte del Governo tre mesi che questo aiuterebbe molto anche le amministrazioni dello Stato a prendere sul serio
Alcune amministrazioni dello Stato a prendere sul serio l'importanza e la rilevanza di una norma di attuazione
Io mi trovo frequentemente a dover discutere animatamente con alcune
Amministrazioni dello Stato sul tipo di osservazioni che vengono fatte
Dicevo una norma comune che possa prevedere la delegazione di ulteriori funzioni tenendo conto delle particolari condizioni di autonomia attribuite alla Regione
I limiti delle rispettive sfere di competenza legislativa e amministrativa statale regionale o provinciale
In particolare in relazione agli aspetti delle competenze trasversali e all'attuazione della potestà legislativa per rispetto del principio di sussidiarietà
Possono io vorrei dire
Dove ebbero essere precisati in via concertativa e attraverso appositi protocolli con norma di attuazione perché guardate che o l'intesa
Ha questa caratteristica o altrimenti l'intesa rischia di essere semplicemente vapore una nuvola meravigliosa nella quale però finiamo con nascondere tutte le nostre incapacità decisionali
Ovviamente nel rispetto del principio di leale collaborazione al fine di rendere l'operato degli organi competenti il più possibile aderente alle particolari esigenze delle regioni e province speciali
E così immaginando diamo anche pienezza alla previsione della giurisprudenza costituzionale costante
Sul ruolo di integrazione che le norme di attuazione possono avere rispetto alle previsioni dello Statuto
Ecco perché ho voluto soffermarmi molto sul dato delle norme di attuazione perché sono uno strumento molto più flessibile
Molto più adatto a venire incontro alle dinamiche che
Immagino istituzionalmente saremo chiamati a dover affrontare nei prossimi anni
E guardate
La vicenda che è una delle indicazioni della Commissione di coinvolgere nella formazione delle norme legislative le Assemblee legislative locali io questo non lascerei singoli statuti
Perché comunque il vero problema è il problema di come la Giunta
Si rapporta con la propria assemblea legislativa che non deve essere qualche cosa che investe il rapporto tra il Governo
E l'autonomia speciale
Perché correremmo dei pericolosissimi corto circuito io mi fido di tutti ma non mi fido di nessuno e non mi fido nemmeno delle Assemblee legislative delle autonomie speciali
Così come non mi fido delle giunte ma è bene che questo rapporto sia qualche cosa che venga definito regione per regione
Con le forme proprie e che ritengono
Si ritengono più opportune
Quindi se io devo immaginare una nuova frontiera io vedo questa come nuova frontiera della specialità
La questione non solo di diritto mai prima di tutto politica dove le esigenze particolari delle comunità territoriali sono più forti e più sentite gli strumenti sono utilizzati in meglio e le soluzioni adottate sono differenziate
Cioè io dico mutuando un'espressione del professor Bin più politica e meno diritto
Questa sfida delle speciali nella loro ridefinizione può essere di grande utilità anche per le regioni a statuto ordinario
Nel momento in cui ci sarà una Camera delle regioni delle autonomie il nuovo Senato e guardate bene il suo primo decisivo Presidente
Il nuovo Senato potrà imparare molto dal sistema delle speciali e dalle loro norme di attuazione
Perché io ho imparato
A mie spese per la mia esperienza amministrativa di Governo che la vita si svolge per problemi e non per materia e quindi le divisioni troppo rigide troppo artificiali
Elenchi troppo troppo troppo troppo che siano binari o meno di elencazione delle praterie rischia di essere qualche cosa che ci può soffocati
Nel nuovo procedimento legislativo quando al Senato sarà chiamato a intervenire dovrebbe imparare a farsi interprete di un accurato lavoro di ricognizione dei confini tra competenza statale competenza regionale
Superando semplice criterio storico normativo per determinare i contenuti concreti di una materia
Una sfida affascinante che ci aiuterebbe a superare definitivamente la barriera sempre più mobile indefinita della competenza per materia
Si lascia affascinante che le speciali in parte hanno già affrontato e anche col volto talvolta vinto e per il futuro possono ancora fare meglio
Ponendosi anche come guida direi come interprete per il nuovo linguaggio legislativo della Costituzione riformata
Per la nuova storia che il nuovo Senato dovrebbe interpretare ecco il senso della rottura del nuovo Senato a cui facevo riferimento all'inizio
Se così sarà saranno all'altezza ho finito
Saranno all'altezza di quella sfida che il professor Silvestri ha rilanciato a Trieste è già stato ricordato in precedenza
Nella seduta solenne del cinquantesimo l'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia quando disse che è necessario che le speciali valorizzino le loro peculiarità facendole diventare componenti della ricchezza culturale e sociale della nazione
Fuori da questa logica c'è il buio della rivendicazione fine a se stessa di una specialità inerte e c'è il buio di una reattività banale
E rivendicativa
Ma la storia costituzionale di un Paese fatta ad altro deve essere fatta da altro ci vuole più politica molto più politica e forse un po'meno diritto ma più di qualità buon lavoro a tutti
Grazie ringrazio il Sottosegretario Bressa ringrazio tutti voi per la partecipazione e chiudiamo i lavori del nostro seminario buonasera