Corte Costituzionale: udienza pubblica per l'esame della legge Severino

Sentiamo una causa numero quattro
Ordinanza ventinove due mila quindici ordinanza trenta ottobre due mila quattordici Tribunale amministrativo regionale per la Campania di MLA e comuni di ma di Napoli contro il Ministero dell'interno UTG prefettura di Napoli MM
Per il DM nelle avvocati Giuseppe Russo belle della pietra Stefano montone per il Comune di Napoli avvocati Fabio Maria Ferrari Anna Puccini Bruno Grimaldi avvocato stato Gabriella Palmieri niente sul danni
Perché è un passo Elpidio interveniente adiuvandum avvocato Renzo Lentini femmina Zé Maria modesta interveniente adiuvandum costituito fuori
Termine avvocato Maria Mario Montefusco
Perché appunto Salvatore interveniente arrivandomi costruito fuori termine avvocato Gaetano Armao
Comunque
La relazione
Sì Presidente la questione proviene dal TAR per la Campania prima sezione riguarda la legittimità costituzionale
Dell'articolo undici comma uno lettera a del decreto legislativo duecentotrentacinque del due mila e dodici recante il Testo Unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive
E di Governo conseguenti a determinate sentenze definitive in relazione all'articolo dieci comma primo lettera c dello stesso decreto legislativo
Perché la sua applicazione retroattiva si pone in contrasto dice l'ordinanza con gli articoli due
Quattro secondo comma cinquantuno primo comma e novantasette secondo comma della Costituzione
La disposizione sottoposta all'esame della Corte prevede che sono sospesi di diritto dalle cariche indicate al comma uno
Fra le quali vi è quella di Sindaco coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti indicati dall'articolo dieci comma uno lettera
A di e cinque
L'articolo dieci dispone che non possono essere candidati alle elezioni
Provinciali e etc
E non possono comunque il capriccio ricoprire le cariche di Presidente della Provincia e per quanto qui interessa di Sindaco coloro che hanno riportato condanna definitiva per
Tutta una serie di delitti fra i quali viene quello previsto dall'articolo trecentoventitré del Codice penale
La questione sorta nel corso di un giudizio promosso da di M l
Contro il la prefettura di Napoli Ministero dell'interno per l'annullamento del provvedimento del prefetto con il quale è stata disposta la sua sospensione in applicazione delle norme citate perfetto della condanna subita
Da DM il il tarda da parte il Tribunale di Roma
All'udienza del ventiquattro settembre due mila il quattordici per il reato di abuso d'ufficio
Nel giudizio a quo ostino alla pronuncia dell'ordinanza di rimessione sono intervenuti ad adiuvandum il Comune di Napoli e ad opponendum ma Manfredi in atti
Sia in qualità di cittadino che in qualità di legale rappresentante di un'associazione lotta piccole illegalità
Con ordinanza depositata il trenta ottobre due mila e quattordici cioè l'atto di rimessione il TAR a provvisoriamente sospese o provvedimento impugnato
Inattesa della decisione di questa Corte sulla questione di costituzionalità sollevata Eda altresì sospeso il giudizio a quo
Il rimettente riconosce in primo luogo la sua giurisdizione respingendo l'eccezione di difetto di giurisdizione che era stata proposta e nel merito
Dichiara manifestamente infondate tutta una serie di questioni di costituzionalità sollevate
Con con vari motivi di ricorso motivi quinto sesto il VII e considera invece non manifestamente infondata la questione sollevata con il quarto motivo di ricorso
Con il quale il ricorrente ha contestato l'applicazione retroattiva
Alla sua candidatura avvenuta nel due mila e undici e quindi al mandato già in corso di una nuova causa ostativa alla sua permanenza in carica introdotta con l'alcol decreto legislativo
Duecentotrentacinque entrato in vigore il cinque gennaio due mila e tredici
Nell'argomentazione successiva quindi questo era il il vizio proposto nel ricorso nell'argomentazione successiva il TAR introduce elementi ulteriori a suo avviso essenziali ai fini della decisione della questione di costituzionalità
Riferisce delle pronunce del giudice amministrativo della Corte costituzionale in materia di cause ostative all'assunzione delle cariche elettive e sottolinea che la nel caso di specie il caso di specie
Il provvedimento di sospensione è stato adottato a seguito di una sentenza di condanna penale non definitiva quindi non di una condanna irrevocabile come invece
Si tratterebbe nelle pronunce vocate e che quindi una lettura costituzionalmente orientata leggo l'ordinanza del dato normativo non autorizzato interprete a presumere la sussistenza di una situazione di indegnità morale che legittima
L'inibizione all'accesso della sua carica pubblica superando con ciò il divieto di retroattività anche nel diverso caso in cui si sia in presenza di una sentenza non definitiva
Secondo il tali dubbi di costituzionalità per violazione dell'articolo undici per violazione del divieto di retroattività nel caso di una sentenza non passata in giudicato
Si fondano su due presupposti la natura sanzionatoria della dell'istituto della sospensione della carica
A prezzi applicate in presenza di una condanna e le e il e l'efficacia retroattiva dell'istituto applicato in presenza di una condanna non definitiva
Quindi sul primo profilo natura sanzionatoria il TAR dà atto della
Finalità cautelare attribuita dalla Corte costituzionale a norme previgenti del tipo di quella in esame
Però dice il TAR ciò non esclude anche una sua valenza afflittiva e quindi sanzionatoria dal momento che la discrezionalità del legislatore
Leggo di nuovo non può spingersi fino al punto di negare natura di vera e propria sanzione ad istituti tanto incisivi sull'esercizio di un diritto costituzionale
Quale quello di accesso alle cariche pubbliche di cui all'articolo cinquantuno
A sostegno di questa
Tesi imbocca anche la disciplina contenuta nello stesso decreto legislativo duecentotrentacinque del rapporto tra incandidabilità e interdizione
Temporanea dai pubblici uffici e si sofferma poi sul secondo dei presupposti che ho indicato cioè la retroattività
Rispetto alla quale Staro serva che la sospensione di un amministratore da una carica per un fatto storicamente anteriore rispetto alla sua elezione
Così come idea anteriore ne è il provvedimento giudiziario a cui questo da a tal fine rilevanza costituisce oggettivamente applicazione retroattiva della norma che viola l'articolo
Cinquantuno e a quest'ultimo proposito rileva ancora che
Ove vi sia riserva di legge
Per la disciplina di diritti fondamentali riconosciuti
Dalla carta
Leggo assumono rango costituzionale anche i principi generali che disciplinano la fonte di produzione normativa primaria
Fra i quali quello di il retroattività della legge di cui all'articolo undici delle preleggi
E che quindi l'articolo cinquantuno della Costituzione nell'affidare alla legge la disciplina positiva per l'esercizio del diritto di elettorato passivo
Ciò consente nei limiti fisiologici entro i quali alla legge stessa è consentito operare cioè non retroattivamente quindi a maggior ragione poi di retroattività
Si imporrebbe nel caso concreto vista la natura sanzionatoria di cui si è detto delle cause ostative per cui qui ci sarebbe un in gara con abilità assoluta
Del principio di retroattività per le ragioni che risposto quindi definitiva ad avviso del giudice a quo la questione della
Legittimità costituzionale del superamento del limite costituito dal divieto di retroattività della legge anche nell'ipotesi in cui la sospensione dalla carica sia prevista in caso di condanna non definitiva riguarda
La sussistenza di un eccessivo sbilanciamento a favore
E la salvaguardia della moralità pubblica rispetto all'interesse
Protetto dall'articolo cinquantuno della Costituzione cioè il diritto di elettorato in questo caso passivo
Sarebbero quindi violati l'articolo due della Costituzione perché si tratta appunto di un diritto inviolabile
Sarebbe violato l'articolo novantasette secondo comma che ha posto Han fondamento del funzionamento delle istituzioni democratiche e repubblicane
Ed infine sarebbe violato il dovere di svolgimento di una funzione sociale che sia stata frutto di una libera scelta del cittadino disciplinata all'articolo quattro secondo comma
E qui in conclusione che l'Istat contesta che l'articolo undici comma uno lettera a in relazione all'articolo dieci ho già citato
In quanto la contesta la con l'incostituzionalità rispetta i parametri per indicato perché la sua applicazione retroattiva determinerebbe appunto queste violazioni
Risulta agli atti che dopo la un'ordinanza di rimessione sono intervenuti nel giudizio principale
Ad opponendo una il movimento di difesa del cittadino che ha chiesto
Che il ricorso ossia ricorso di di né e il fosse respinto nonché ad adiuvandum sono intervenuti chips Comitato Italiano popolo sovrano l'Associazione nazionale dei comuni dei comuni italiani
E il PD o Capasso in qualità di consigliere metropolitano e Maria modesta Minozzi in qualità di cittadina elettrici elettrice
Sempre dagli atti di giudizio risulta che successivamente alla rimessione il Consiglio di Stato
Ha respinto gli appelli proposti contro l'ordinanza cautelare riconoscendo a sua volta la giurisdizione amministrativa nella materia
Dopodiché il movimento di difesa del cittadino che come ho ricordato si era costituito dopo l'ordinanza di rimessione ha proposto ricorso preventiva ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione che è stato
Risolto dal sezioni unite della Cassazione con la dichiarazione della giurisdizione del giudice ordinario la causa è stata riassunta dall'originario ricorrente davanti al Tribunale ordinario di Napoli
Il quale con un'ordinanza del venticinque giugno due mila e quindici a accolto l'istanza cautelare
Riproposta dall'interessato e ha sospeso a sua volta la sospensione degli effetti del decreto prefettizio inattesa della decisione di questa Corte
Sulla questione sollevata dal TAR Campania il TAR ha il tribunale ordinario chiedo scusa ha ritenuto di non proporre a sua volta l'incidente di costituzionalità
Dando atto che della questione già sollevata dal giudice amministrativo e ha reiterato il provvedimento di sospensione inattesa della decisione di questa Corte
Secondo il Tribunale ordinario sussiste identità di giudizio con quello davanti al TAR fra quello davanti al TAR è quello riassunto davanti adesso
E dice che già vi è stata una positiva valutazione
Della rilevanza della non manifesta infondatezza della questione
E alla quale mostra di ritenersi vincolato vari
Provvedimenti a Bari reclami cautelari presentati successivamente contro l'ordinanza della del tribunale orco tour provvedimento Tribunale ordinario sono stati dichiarati in parte inammissibili e in parte respinti nel merito
In questo da una sezione diversa del Tribunale ordinario di Napoli in questo giudizio si sono
Costituiti tempestivamente
L'originario ricorrente al TAR con un atto depositato il sette aprile due mila e qui invece il Comune di Napoli
E che tutti che entrambi al momento dell'emanazione dell'ordinanza erano parti del giudizio a quo
Come ricorrente come ho ricordato e come intervenuto ad adiuvandum poi è intervenuto tempestivamente il Presidente del Consiglio dei Ministri
DM Aelle ha chiesto preliminarmente che il giudizio sia trattato insieme ad un altro promosso davanti
A questa Corte dice dalla Corte d'Appello di Bari avente ad oggetto una questione di legittimità
Analoga
Nel merito il l'interessato ha osservato che la norma denunciata
Prevede la sospensione anche a seguito di condanna non definitiva per il reato di abuso d'ufficio mentre la disciplina anteriore
Al decreto legislativo
Duecentotrentacinque limitava
La sospensione alla condanna non definitiva per reati particolarmente gravi espressione di delinquenza di tipo mafioso o di altre gravi forme di pericolosità sociale
Le quali fanno presumere un'elevata capacità di inquinamento degli apparati pubblici
E che l'ampliamento della sfera di applicazione della dell'istituto della sospensione a condanne non definitive per reati privi di questa valenza presuntiva come l'abuso d'ufficio
Violerebbe secondo lui i limiti di necessità e di ragionevole proporzionalità entro i quali il legislatore nel bilanciare
I ricordati principi del previsti all'articolo cinquantuno e novantasette dovrebbe mantenere le norme che regolano la sospensione dalla carica elettiva
Inoltre ad avviso del ricorrente nel processo principale la natura sanzionatoria della sospensione emergerebbe anche dalla irreversibilità degli effetti che produce
Per la durata di diciotto mesi alla quale per la quale è prevista che non è Recco durata che non è recuperabile nemmeno nel caso di assoluzione in secondo grado
Quindi se ne dovrebbe concludere che la misura in questione incide comunque sul diritto di elettorato passivo in modo afflittivo operando con una sanzione anticipata
E alterando la corretta e libera concorrenza elettorale
Infine osserva che il divieto di retroattività non troverebbe applicazione solo in materia penale ma secondo l'interpretazione
Data dall'accedo agli articoli sei e sette della convenzione in ogni ipotesi di misura punitivo afflittiva e quindi sarebbero incostituzionali tutte le norme che come questa prevedono
Questa misura per fatti anteriori alla loro entrata in vigore
Comune di Napoli ha aderito nella sostanza a queste tesi a queste argomentazioni
Il Presidente del Consiglio ha chiesto che la Corte dichiari infondata la questione
In primo luogo contestando che la norma denunciata abbia natura sanzionatoria e qui richiamo all'orientamento di questa Corte in varie sentenze
E in particolare con una sentenza pronunciata con riferimento all'analogo istituto della sospensione già previsto nella legge cinquantacinque del novanta
Sto in questo contesto la misura avrebbe solo maturi sicuramente natura cautelare secondo luogo contesta che si versi in un'ipotesi di applicazione retroattiva in senso tecnico trattandosi invece
Di una ordinaria operatività immediata della legge secondo il principio tempus regit actum come ha chiarito anche
Questa Corte con riguardo ad analoghe poco disposizioni previgenti
E infine in questo caso dice nemmeno un problema di retroattività si porrebbe dal momento che la sentenza di condanna del giudice penale è successiva all'entrata in vigore della legge della quale discutiamo infine intervenuto contesta
L'assunto del rimettente secondo il quale la norma sarebbe risultato di un eccessivo sbilanciamento a scapito del diritto di elettorato passivo perché qui vi sarebbe un equilibrato contemperamento fra gli interessi in gioco reso particolarmente evidente dalla temporaneità della misura
Quindi si tratterebbe di un assetto normativo equilibrato e proporzionato nel giudizio nel presente giudizio sono intervenuti
Elpidio Capasso
Come è stato richiamato anche nella nella chiamata con un provvedimento depositato oltre il termine Maria modesta Minozzi anche qui l'atto depositato il nove luglio due mila quindici oltre il termine e Salvatore Caputo
Atto depositato il ventinove luglio due mila quindici quali hanno chiesto che la questione di legittimità costituzionale sia accolta tutti sono intervenuti ad adiuvandum
Come detto egli Capasso intervenuto ad adiuvandum in qualità di consigliere eletto nell'Assemblea metropolitana di Napoli
Maria modesta Minozzi in quanto cittadina elettrice Salvatore Caputo dichiarando di essere decaduto dalla carica di deputato regionale dell'Assemblea
Regionale siciliana a seguito di condanna definitiva e quindi di essere anche lui pregiudicato dalla norma di cui si discute
Nella immediatezza dell'udienza hanno depositato memoria sia il ricorrente nel giudizio a quo sia il Presidente del Consiglio dei Ministri in particolare il ricorrente nel giudizio può a
Aggiunto un un ulteriore argomento sostenendo che la condanna non definitiva per un reato di evento quale l'abuso d'ufficio non consentirebbe al legislatore di apprezzare in via generale ed astratta l'esigenza cautelare
Di allontanare
Dall'apparato pubblico il soggetto condannato per con indotte incompatibili con
Il decoro il buon andamento delle istituzioni
E che per altro verso la norma non rimette l'accertamento di effettive esigenze di cautela neppure al Prefetto
Il provvedimento è ha natura vincolata da carattere ricognitivo sicché ne conseguirebbe che quanto meno nel caso dell'abuso d'ufficio la sospensione della carica avrebbe solo una funzione sanzionatoria afflittiva
Lì a questo proposito invoca una mozione sostanziale di sanzione introduce della la anche un altro tema quello dell'applicazione automatica delle misure punitive
E ricorda giurisprudenza sia della Corte costituzionale che dalla Corte du che
Censura la la l'automatica gli automatismi nell'applicazione delle sanzioni
Sulla violazione del divieto di retroattività contesta che nel caso di specie operi latte la regola del tempus regit actum
Perché secondo la la giurisprudenza sia la giurisprudenza la Corte costituzionale che
Secondo la giusta in sé la Corte Edo
Le misure di cui si tratterebbe di mandi misure di carattere punitivo afflittivo per
Per le quali deve operare lo spillo stesso meccanismo previsto
In generale per le sanzioni penali e quindi che questo sarebbe poi tanto più grave trattandosi in questo caso di conseguenze legate a una sentenza non definitiva
Anche la Presidenza del Consiglio i ministri come ho detto ha depositato una memoria nella quale ha posto la questione dell'inammissibilità della questione
Per difetto di giurisdizione del TAR rimettente accertato come ha detto dalle dalle Sezioni Unite della Cassazione
Qui le l'evidenza del difetto di giurisdizione dichiarata dal dal giudice della giurisdizione
Impedirebbe di di di prop di proseguire questo giudizio petardi dovrebbe portare alla dichiarazione di inammissibilità di questo giudizio né la traslatio io di ICI operata
Dall'interessato del del giudizio dal giudice amministrativo al giudice ordinario può fare salvi gli effetti effetti diversi da quelli della domanda
E in particolare non comporta necessariamente la conservazione degli affetti dei provvedimenti assunti dal giudice privo di giurisdizione nel merito
Ribadisce che l'ampliamento del catalogo dei reati per i quali è prevista la sospensione
Non è irragionevole non può essere considerato irragionevole in quanto quella disciplina che è stata ampliata con questa inclusione già prevedeva i principali degli diritti delitti contro la pubblica amministrazione sicché la norma in esame
Si inserirebbe nel medesimo sol Cordella
De del disegno o del del legislatore già definito con la legge cinquantacinque del novanta
Infine e ribadisce che il bilanciamento operato dal legislatore è corretto che si manifesta appunto nel carattere interinale della misura della sospensione che dura diciotto mentre
Mi scuso per la lunghezza ma erano tante le cose da dire
Si ripete la situazione precedente
Curtis
Deve vagliare la
L'ammissibilità o inammissibilità degli interventi
Sull'uso questo punto io posso dare la parola ai difensori di profondi bollo debordare alla trattazione
D'accordo
Presidente io dovrei la poiché viene
Anche il relatore né a farmi ha fatto riferimento il mio intervento rispetto
Alla
Ordinanza del TAR cioè che il giudice dell'emittente è tardiva e non ci siano
Enti incontestabile
è tempestivo rispetto all'ordinanza di il recepimento del contenuto dell'ordinanza del TAR operata dal giudice civile del Tribunale di Casal di Napoli assente rischio
Di di di intervento della delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che hanno
Accolto l'eccezione di difetto di giurisdizione allora dico rispetto a quel processo
E a quell'ordinanza ben articolate anni ha riferito compiutamente il relatore in cui
Praticamente facendo buon uso
Di una modifica generale che avrà ricevuto il Codice di procedura civile con la legge sessantanove del due mila nove
E che cosa fa il Tribunale di Napoli le dice come ha deciso il TAR su tutti i vari punti è ha deciso
Questo è il succo proprio per rimanere
Di tempi brevissimi che giustamente devo rispettare
Quindi dico in relazione a questo
è dal momento in cui il Tribunale mi pongo Plicato quella sentenza quella ordinanza che decorrono i venti giorni permettersi orsono è vero ho fatto un intervento tardive davanti alta
è vero che non nei venti giorni dalla pubblicazione della
Ordinanza di remissione sulla Gazzetta Ufficiale non mi sono costituito ma è pur vero che partecipando al giudizio dinanzi al TAR al giudice
Naturale
In questo caso perché essa è quello designato direttamente dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione dico partecipando
Devo rispettare
L'articolo ventitré
Della della legge costituzionale di istituzione di questa Corte e allora in relazione a quel termine
Il mio intervento ritengo che sia tempestivo e quindi come tale
Se il Tribunale c'è la Corte a coincide questa mia richiesta
Ritengo che posso partecipare al Dipartimento diversamente che in merito alla Corte per le decisioni
Che vorrà assumere
Ci sono altri avvocati fin dentro quel mondo sul pubblico sente avvocato Lentini quella vicenda riepiloga passo
Ora
Noi dovremmo essere ammessi ad intervenire nel giudizio perché
Perché è vero che PD o Capasso si è è intervenuto nel giudizio davanti al TAR dopo intervenuto sospensione
Da notare non è una nota polemica che noi stiamo
Davanti al giudice amministrativo per un intervento tardivo
Del movimento che è stato ritenuto ammissibile dalla Corte di Cassazione che per le stesse ragioni ha regolato la giurisdizione ritenendolo parte di quel giudizio
Noi siamo intervenuti nello stesso giudizio eravamo davanti al giudice
Amministrativo siamo andati in Consiglio di Stato siamo andati davanti alle Sezioni non potremmo intervenire davanti a voi per la circostanza dello sbarramento di essere intervenuti del giudizio a quo prima
Dopo dell'udienza cioè dopo della sospensione del procedimento
Ora
C'è una peculiarità in questo giudizio
Qual è la peculiarità
La circostanza che per effetto prima delle vostre decisioni la settantasette la trecentosessantatré
Del due mila otto e la settantasette del due mila sette
Nell'ipotesi di trasmigrazione del giudizio sono fatti
Saldi gli effetti della domanda giudiziaria non solo ma questo principio può è stato successivamente codificato dal legislatore il Codice del processo amministrativo per cui quell'articolo undici addirittura
Dopo la riassunzione noi siamo intervenuti nel giudizio davanti al giudice civile
è il processo è lo stesso
è lo stesso procedimento che si è celebrato davanti al giudice amministrativo
Che se ne sono conservati per il principio di unità d'Italia Petti
La domanda anzi è conservata è stato successivamente so speso con il provvedimento cautelare dopo i provvedimenti di sospensione è stato regolare alla giurisdizione e noi ci siamo ricostituiti dopo l'atto di assunzioni che ci è stato modificato
Davanti al giudice civile è poi il giudice civile Roma successivamente nuovamente sospese ora come fare a dire che noi non siamo parti di quel giudizio quando cianotico dato l'atto di riassunzione siamo intervenuti in un momento successivo davanti al giudice civile e quel giudizio è lo stesso giudizio per domanda che pende davanti
Diciamo oggi al giudice civile io qualche dubbio cielo per cui ritengo che nella fattispecie la vostra giurisprudenza sull'intervento successivo alla data di sospensione che fino a pochi mesi fa
Ha generato delle
Pronunce di inammissibilità vada rivisitata alla stregua
Del principio di unitarietà della giurisdizione
Che porta ad un'unica domanda e noi siamo intervenuti del processo riassunto correttamente è lo stesso giudizio è la stessa questione di legittimità costituzionale
Non riteniamo di poter essere spunti se non altro perché siamo davanti al giudice civile perché un
Interventore tardivo ha sollevato una questione per cui
Nel nostro Paese
Questa giustizia due velocità va attentamente valutata soprattutto i momenti di valutazioni politiche
Devo aggiungere poi che siamo parti perché indipendentemente dalla questione formale noi abbiamo anche un interesse sostanziale
Perché abbiamo una legittimazione ad agire come terzi portatori di un interesse qualificato e quando siamo consiglieri dell'area metropolitana
E come Consiglieri dell'area metropolitana abbiamo un vulnus di carattere elettorale perché un'Assemblea di secondo livello e abbiamo tutto l'interesse acché quell'Assemblea venga regolata dal sindaco dell'area metropolitana
E non da un vice Sindaco
Con tutto quello che comporta sul piano strutturale
Quindi indipendentemente
Dalla questione formale riassunzione del giudizio
E ci siamo ricostituiti in pendenza del termine non solo spezzo è evidentemente siamo parti sostanziali questo giudizio perché abbiamo un diritto al muso e abbiamo diritto ad esercitare un munus non di secondo livello cioè di secondo Musso mi permetto di dire fiatato perché non dobbiamo essere senza il nostro Sindaco Governatore ma abbiamo interesse alla esatta composizione dell'organo con la Presidenza del Sindaco il che significa che eventuale situazioni che hanno agito sul diritto elettorale passivo del Sindaco al di fuori ci vengono coinvolti direttamente come organo collegiale per cui abbiamo un interesse sostanziale dell'in questa sede e tutelabile con il nostro atto d'intervento per cui per tutte e due le ragioni di carattere formale e sostanziale noi riteniamo
Di dover essere ammessi al contraddittorio anche nel merito
Altri avvocati
La Corte si ritira per deliberare scusi uscito ci sono sì Presidente per il l'onorevole Caputo le ragioni del d'intervento sono dispiegata nell'atto per quanto concerne i profili di tempestività faccio mie le considerazioni svolte in precedenza dagli altri difensori che
Per noi può andare decisione grazie
Altri avvocati
Abbiamo
La Corte si ritira per deliberare
Con l'avvocato dello Stato si
L'azione della Corte grazie nazionali
Pongo
Prego s'accomodi
Per ragioni di voce
La collega Depretis delegata a leggere l'ordinanza
Rilevato che nel giudizio promosso dal Tribunale amministrativo regionale per la Campania Sezione prima con ordinanza trenta ottobre due mila quattordici sono intervenuti tra gli altri del PD o Capasso
Maria modesta Minozzi e Salvatore Caputo i quali hanno chiesto che la questione di legittimità costituzionale sia accolta che costoro sono anche intervenuti nel giudizio principale ad adiuvandum dopo la pronuncia dell'ordinanza di rimessione
Che gli atti di intervento nel giudizio costituzionale di Maria madre modesta Minozzi e di Salvatore Caputo sono stati depositati oltre il termine di venti giorni dalla pubblicazione dell'ordinanza di rimessione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Prima serie speciale numero undici del diciotto marzo due mila e quindici
Che tale termine fissato dagli articoli tre e quattro delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte Costituzionale con riguardo rispettivamente alla costituzione delle parti del giudizio a quo nel giudizio costituzionale all'intervento degli altri soggetti ha natura perentoria
Sicché dalla sua violazione consegue in via preliminare assorbente l'inammissibilità degli atti di intervento
Di Maria modesta Minotti e di Salvatore Caputo
Che la data a cui si deve fare riferimento per l'ammissione delle parti a giudizio incidentale a quella della pronuncia dell'ordinanza di rimessione ai sensi dell'articolo ventitré della legge undici marzo mille novecentocinquantatré numero ottantasette
Che l'ordinanza di rimessione del presente giudizio è stata pronunciata il trenta ottobre due mila quattordici dal TAR di Napoli Sezione o prima essendo irrilevante a questi fini successivo svolgimento del giudizio a quo
Che il PD o Capasso pertanto non è legittimato a partecipare al giudizio costituzionale quale soggetto intervenuto nel giudizio a quo trattandosi di intervento svolto dopo l'ordinanza di rimessione
Che si deve escludere altresì la sua legittimazione a intervenire nel giudizio costituzionale nella qualità di soggetto diverso dalle parti del giudizio a quo in quanto secondo il costante orientamento di questa Corte
Sono ammessi a intervenire nel giudizio incidentale di legittimità costituzionale le sole parti del giudizio principale i terzi
Portatori di un interesse qualificato immediatamente inerente al rapporto sostanziale dedotto in giudizio e non semplicemente regolato al pari di ogni altro dalla norma o dalle norme oggetto di censura
Che il PD o Capasso intervenuto facendo va deve valere la sua posizione di membro della maggioranza eletto nell'Assemblea metropolitana di Napoli che non lo rende ti solare di un interesse qualificato nei sensi delineati bensì di un interesse di mero fatto in diretto riflesso all'accoglimento della questione di legittimità
Della norma in tema di mera sospensione dalla carica del Sindaco
Che anche l'intervento di Elpidio Capasso va pertanto dichiarato inammissibile per questi motivi la Corte Costituzionale dichiara inammissibile presente giudizio di costituzionalità interventi del PD o Capasso mandiamo desta Minozzi Salvatore Caputo ecco Presidente
Una domanda i signori ovunque infatti parte signor
C'è una causa in Cassazione collegata con questa
Quindici
Va bene vediamo di andare avanti con maggiore celerità possibile
Posso
Avvocato Ugo Intini
Avvocato Montefusco
Quando
Abbiamo
Io sono Giuseppe Russo per il ricorrente nel giudizio principale avvocato Lux russi sì grazie Presidente
Presidente Grazie noi raccogliamo naturalmente il suo invito di speditezza nella discussione per cui per il ricorrente del giudizio a quo con terremo la discussione ad uno solo dei difensori
E lo faremo innanzitutto prendendo spunto da quella che nella eccezione di inammissibilità che viene posta dall'Avvocatura generale dello Stato
Per la prima volta nella memoria difensiva non ha anche proposto nell'atto di intervento e cioè la questione di inammissibilità per il sopravvenuto difetto di giurisdizione del giudice amministrativo cioè il giudice remittente
Pronunciata dalla Corte di Cassazione qui il tema viene posto
Non in relazione al fatto che il giudice remittente non avrebbe correttamente motivato la sua giurisdizione ma
Per la circostanza che successivamente all'ordinanza di rimessione è stato proposto regolamento preventivo di giurisdizione e questo regolamento preventivo è stato deciso con un'ordinanza che ha regolato la giurisdizione attribuendo la al giudice ordinario
Di qui nella memoria difensiva depositato in vista dell'udienza di discussione di oggi recezione dall'Avvocatura generale dello Stato che noi riteniamo essendo eccezioni infondata per più ragioni tutte riconducibili al costante orientamento giurisprudenziale
Di codesta Corte
Innanzitutto perché la Corte costituzionale più volte ci ha detto da ultimo con la sentenza centocinquantaquattro del due mila quindici che le questioni di giurisdizione attengono un presupposto del processo
A quo e questo presupposto che legittima il processo a quote BA accertato dal giudice remittente il quale il giudice che deve decidere se c'è giurisdizione
Alla Corte Costituzionale spetta un controllo cosiddetto neutro viene detto nella sentenza cioè una verifica di quella che la plausibilità del ragionamento che è stato fatto dal giudice
Remittente per trattenere la giurisdizione se quel ragionamento è plausibile da questioni ammissibile se quel ragionamento è in plausibile come dice la sentenza o plausibile o non plausibile evidentemente la questione ammissibile non è
E quindi valorizza quello che il momento genetico degli un processo del giudizio costituzionali in omaggio al principio dell'autonomia del giudizio costituzionale perché è una indagine strumentale a quella che poi la rilevanza della questione
Noi
Riteniamo che giudizio chi il TAR ha compiuto per trattenere la propria giurisdizione sia un giudizio ampiamente plausibile
Perché sappiamo che il giudice remittente ritengo di aver giurisdizione perché la sospensione dalla carica di Sindaco deriva non perfetto automatico della sospeso la sentenza penale di primo grado ma per quella che è l'applicazione che di quella sentenza fa
L'autorità amministrative in questo caso il prefetto se non c'è il decreto del Prefetto non c'è la sospensione ancorché ci sia
La sentenza penale non definitiva di condanna ed allora quelle un provvedimento un provvedimento amministrativo rispetto al quale i destinatari con la sua posizione di interesse legittimo
Tutelabile davanti al giudice amministrativo che sia un ragionamento plausibile ce lo dicono ulteriori elementi
Il faut
Atto che il Consiglio di Stato ha confermato in sede di appello calcolare la giurisdizione
E ce lo dice anche una copiosa casistica dinanzi a codeste ci lentissima corte ogni qual volta e si è discusso della legittimità costituzionale delle norme in materia di sospensione dalle cariche elettive
La questione è stata ritenuta ammissibile da codesta Corte sia si è proposto al giudice ordinario sia si è proposto dal giudice amministrativo proprio perché nella linea di demarcazione tra le due giurisdizioni non è così definita in modo netto
Quelle che sono le vicende successive all'ordinanza di rimessione evidentemente lo abbiamo ascoltato anche adesso con quella che l'ordinanza che decide l'intervento alla missiva dell'intervento non assumono la loro rilevanza
E del resto in un caso molto simile deciso dalla Corte
Con la sentenza duecentoquarantuno del due mila otto ci si è pronunciati su quella che era la rilevanza del regolamento di giurisdizione proposto successivamente l'ordinanza di rimessione e deciso ovviamente dopo l'ordinanza di rimessione
In quel caso la Corte di Cassazione ritenne di pronunciarsi con un difetto assoluto di giurisdizione
Fu eccepito nel giudizio di costituzionalità di inammissibilità della questione perché non sarebbe stata più rilevante mentre invece in omaggio al principio dell'autonomia del giudizio costituzionale con quella sentenza del due mila otto la Corte disse che invece la questione non era affatto ammissibile sempre la luce di un Giurì d'un indirizzo
Conferma del fatto che si tratti di un vizio consolidato che va valorizzato il momento della
Genetico e dell'autonomia del giudizio costituzionale quindi quello che avviene dopo l'ordinanza di rimessione non assume la sua rilevanza neanche Fini di quella che la giurisdizione e del resto
è una questione ben diversa da quella che invece avremmo potuto esaminare sì il regolamento preventivo fosse stato precedente l'ordinanza di rimessione perché anche in questi casi più volte la Corte
Sin dal mille novecentosettantasette con la sentenza quarantatré e tre anni dopo dell'ottanta ancora una volta con una pronuncia con lo stesso numero quarantatré
Ci dice che se il Regolamento e preventivo allora il giudice rimettente deve attenersi attendersi attendersi attende la risposta della Corte di Cassazione attenersi a questa
Se invece quel Regolamento le preventivo non lo poteva conoscere quindi farà il suo ragionamento sulla giurisdizione sulla cui plausibilità poi si soffermerà la Corte
Se poi
Vogliamo esaminare le questioni successive come fa l'Avvocatura Generale dello Stato nella memoria e allora dobbiamo guardare tutto quanto è accaduto e non fermarci in maniera monca l'ordinanza dalla Corte di Cassazione
Qui abbiamo l'articolo diciotto del Regolamento del due mila otto che disciplina il funzionamento di giudizi in termini di costituzionalità ci ricordano che se il giudizio a quo è un giudizio che si estingue ciò nonostante la Corte ben può pronunciarsi nel merito
Nel caso specifico il giudizio non si è neanche istinto perché dopo l'ordinanza di rimessione è intervenuta la riassunzione del processo
E non sono intervenuta la riassunzione del processo nel termine termici davanti al giudice ordinario ma è accaduto qualcosa di più
Perché sono intervenute già due pronunce di quel giudice ordinario del Tribunale di Napoli che sono state provocate dal meccanismo processuale che ne scatto dall'articolo undici del Codice del processo amministrativo
Ci dice che le misure cautelari concesse dal giudice che privo di giurisdizione dopo trenta giorni perdono efficacia
Per cui il ricorrente del giudice a quo è stato costretto a riassumere giudizio ed è stato costretto a sollecitare una misura cautelare la conferma che la misura cautelare che il Tribunale ha concesso
E Tribunale l'ha concessa
Sia perché naturalmente ritenuto ravvisabile il danno grave riparabile ma l'ha concessa perché ovviamente ha ritenuto esistente anche il fumus boni iuris e sappiamo
Che quando una questione di legittimità costituzionale incidere d'esame della tutela cautelare la tecnica è quella della concessione della misura cautelare interinale
Gli atti vengono trasmessi alla Corte la Corte deciderà questioni di legittimità costituzionale che pregiudiziale
Tornano quegli atti al giudice remittente che deciderà se confermare la quota dell'otto e la contrarietà concedendole modo piena o invece adeguandosi a quello che dice la Corte rigettarla secondo la tecnica di costituzionalità che la Corte ha più volte condiviso
E lo ha fatto evidentemente il Tribunale non semplicemente accontentandosi di quello che aveva detto il TAR cioè supinamente aderendo al quello che aveva detto il TAR ma condividendolo perché altrimenti non avrebbe potuto concedere la misura cautelare interinale
E ha ritenuto evidentemente il TAR che quella questione così come sollevata dal giudice amministrativo erra condivisa pienamente e qui tanto è vero che occorre attendere la decisione della Corte per poter decidere la misura la misura cautelare
Quindi riteniamo che sia una questione rilevante giuridico qualcuno ha detto
Chiedo scusa Presidente Miccichè di congiuntura
Subito allora passo al merito
Passo immediatamente al merito sulle stesse brevemente le questioni sostanzialmente sul merito sono
Di tutte le ordinanze di rimessione sulla natura sanzionatoria afflittiva dell'istituto e sulla valenza norma retroattiva
Sulla questione effettivo sanzionatoria ci sono due sentenze citate da parte dell'Avvocatura generale dello Stato
Prima ancora di quella citata del novantanove la duecentosei Cera centoquarantuno del novantasei dove invece si parla di umbra valenza anticipatoria sanzionatoria degli istituti di eleggibilità quindi il tema già era un po'introdotto qualche anno fa dalla Corte
Le due sentenze la Corte cosiddette citate l'Avvocatura Generale della Corte costituzionale noi riteniamo non siano
Da un lato pertinenti e dall'altro però sono importanti perché esprimono quello che è un po'l'evoluzione giurisprudenziale che c'è stato sul tema
La prima e riferite innanzitutto a una questione che niente a che fare con l'abuso di ufficio che il tema di questo giudice che lo rende peculiare singolare da tutte le altre vicende esaminate fino adesso
Ed è un caso riferito a un professore universitario
Indagato rinviato a giudizio per un concorso esterno in associazione mafiosa
E in quel caso si disse che la sospensione aveva una funzione cautelare e si disse che non avevo una funzione sanzionatoria ma per l'evidente ragione che il pubblico dipendente sospeso dal servizio
Ha diritto a un integrali ricostruzione giuridica ed economica la propria carriera nell'ipotesi in cui processo penale
Si evolve in modo positivo per l'UPI e non è questo evidentemente il caso dove i diciotto mesi è stato puntualmente ricordato nella relazione sono irrimediabilmente persi
La successiva sentenza il venticinque del due mila due inizia a essere già un po'più pertinente al caso nostro perché riguarda una sospensione la cariche elettive ovviamente non l'abuso di ufficio che ha una vita da rigide adducendo il due mila dodici
Però ci dice la Corte ciò che è la sospensione sia una funzione cautelare ma non ci dice più ciò che non è
Non ci dice più che non è sanzione con riferimento alla carica elettiva e lo dice con riferimento a una condotta cioè ci dice la condotta di quel soggetto in quel giudizio si discuteva di reati in materia Barrera stupidi sostanze stupefacenti
Ha una funzione perché tipizzato del reato il reato di condotta di allontanare dalla carico un soggetto perché in quella carica evidentemente non può stare per il buon andamento il decoro delle istituzioni
Oggi questa evoluzione giurisprudenziale al nostro mondo
Sommesso avviso di vedere
Trovo un suo completamento in quello che è una recente pronuncia dico di codesta eccellentissima Corte che è l'aspetto settanta del due mila quindici che ne abbiamo richiamato nella memoria difensiva
Perché riteniamo che in quella pronuncia ci sono molte affinità con il caso oggi trattato
E riteniamo che in quella pronuncia richiami un po'concetto di sanzione molto in linea con quello che elaborato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo secondo la quale sanzione un misuratore dico sanzionatoria
Non ciò che dice il legislatore essere sanzione e in questo
Riteniamo superata la linea difensiva dall'Avvocatura generale dello Stato ma shocking ci falsi e si misura che incide in modo afflittivo su quella che la STU l'austera giuridica dell'individuo qualsiasi misure sfera giuridica dell'individuo
Qui c'è qualcosa di più della sfera giuridica lato sensu c'è un diritto costituzionalmente garantito elettorato passivo che è un diritto individuale fondamentale dell'individuo
Ed allora quella sentenza ci dice che nel caso specifico brevemente si trattava di un magistrato sottoposto a procedimento disciplinare
Perché
Non abbia adottato i provvedimenti
Tempestivamente dopo la decorrenza della custodia cautelare
Questo magistrato viene sottoposto a procedimento disciplinare gli viene erogato la sanzione disciplinare che comporta automaticamente anche il trasferimento dal servizio
La pasta elemento dalla semplice indizio la Corte costituzionale ci dice e prima ancora anche l'ordinanza di rimessione alla Corte di Cassazione del vero ci dicono innanzitutto che questa sperimenta una sanzione
E lo dice anche se la legge non parla di sanzione anzi che esattamente distinto il trasferimento dall'elenco delle sanzioni e quindi va al di là del nomen iuris dato dal legislatore
Poi ci dice di più che sanzione non perché produce effetti irreversibili ma perché incide sulla sfera giuridica dell'individuo in modo afflittivo
Addirittura sul piano in quel caso mediatico che purtroppo si è riversato anche in questa delicata vicenda ebbene dice la Corte costituzionale che con queste premesse evidentemente quella norma non è legittimo sul piano della costituzionalità
Perché introduce un trasferimento sanzione obbligatorio
Senza alcuna valutazione discrezionale ma sul piano del mero automatismo rispetto a quello che è un illecito di evento cioè
Viene strettamente ribadito anche in quella sentenza così come il scriviamo oggi di un reato di arresto c'è la condotta di quel magistrato
è una condotta che rileva non perché il mondo ratificata illecito ma perché il per ha determinato
Un
Indebito svantaggio attenerci e quindi altrui
Allora è un illecito divento così come è un reato di evento l'abuso di ufficio la cui condotta non rileva in sé sul piano penale
Ma rilevante degli effetti negativi che essa produce sul piano indebito attenersi e allora quella sentenza ci dice che laddove c'è un reato di evento in quel caso decido di evento
Non ci può essere un automatismo sul piano sanzionatorio perché può accadere che nessuno a ma effettivamente verificato che la permanenza in servizio in questo caso nella carica di quel soggetto
Comprometta effettivamente il decoro e il buon andamento delle istituzioni
Questa valutazione non è stato fatto dal legislatore perché non è un reato di condotta non è fatto dall'autorità amministrativa né tanto meno dal giudice che deve limitarsi se ritiene fondata la questione a sollevarla dinanzi alla Corte
L'ultimo aspetto che evidentemente viene rilievo e quello della valenza retroattiva una conclusione rapida in questo senso se il Presidente
Allora
Qui il tema è affrontato l'Avvocatura Generale nell'atto di intervento non più nella memoria difensiva
Riteniamo che anche quando è stato affrontato nell'atto di intervento non sia stata affrontata nel modo corretto a nostro modo di vedere perché il divieto di retroattività non può essere inteso
Esclusivamente relazione all'articolo venticinque dalla Costituzione quindi riferito secondo l'interpretazione rigida eccessivamente rigida
Alla sola legge penale
Ma secondo quello che ci ha detto la Corte europea dei diritti dell'uomo a qualunque misura che incide evidentemente sulle posizioni del singolo
Sappiamo che la Corte europea dei diritti dell'uomo a un'interpretazione della Convenzione stessa che assume a paradigma costituzionale delle interpretazioni di costituzionalità
E ci dice la Corte che
La
Gli articoli sei e sette introducono un principio di divieto di retroattività
Se sette alla Convenzione europea i diritti dell'uomo naturalmente che non è ristretto alla sola applicazione penale ma tutte le misure che incidono sull'individuo e qui abbiamo detto che incida sul piano del diritto costituzionalmente garantito libertà individuale
Con le fecce lentissima Corte lo ha detto con la sentenza centoquattro del due mila quattordici con la sentenza duecentonovantasei del due mila dieci
E quali sono i punti di retroattività violati sinteticamente il primo il fatto che noi ci troviamo di fronte a una carica elettiva assunta nella primavera del due mila e undici
Dalla quale il ricorrente del giudizio può viene sospeso per effetto di una norma sopravvenuta un anno e mezzo dopo entrata in vigore nel gennaio del due mila tredici quando quella norma evidentemente non esisteva
Quel cittadino diventava Sindaco e allora se diventa sindaco in virtù di un diritto di elettorato passivo l'articolo cinquantuno che ci dice che vi deve esercitare quel diritto secondo i requisiti dalla legge
La legge evidentemente quella che esiste al momento in cui viene esercitato quel diritto
Se vengono cambiate le regole del gioco vengono cambiate evidentemente con una valenza retroattiva che non può essere
Che non può essere consentita tanto più che l'effetto distorto che ne deriva perché De Magistris viene sospeso dalla carica di Sindaco sul proprio sulla presunzione assoluta come dice il TAR
Che non possa ricoprire quella carica perché sostanzialmente colpito da una sentenza ma per fatti che si definiscono solita precedente quando il Sindaco ragioniera
E invece era magistrato quale sia questo collegamento non è possibile accertarlo perfetto una previsione automatica che non regge il confine della
Costituzionalità
Proprio perché c'è un problema di applicazione retroattiva
E secondo il secondo aspetto è legato al fatto che in ogni caso a maggior ragione si discute di un reato che comunque precedente all'entrata in vigore dal testo della legge e che sul piano sanzionatorio incide sulla posizione
Del sindaco quindi noi riteniamo in conclusione che la questione sia ammissibile e che sta fondata grazie
Il Consiglio
Chi di loro come avvocatura interruzione doveroso
La costruzione
Per quanto riguarda
Sono anche dei nuovi entranti
Risparmiano
Va bene
Russo della PM l'avvocato d'aiuto
Le variabili
Più chiusi
è interessato alla a partecipazione in Cassazione
Però insomma
Ho anche mandato un delegato nelle more comunque l'avvocato uso appropriato
L'avvocato della pietra più
L'avvocato pulcini no quanto Ferrari io parlerò di qui a poco avvocato per
Sì voleva Harlan dovrei parlare
Prego buon lavoro posso sulle
Signor presidente signori giudici della Corte
Naturalmente anch'io cercherò di restare nei canoni della brevità
Che sono stati prescritti dalla Corte anche per non ripete evidentemente le argomentazioni
Della
Difesa del ricorrente che in qualche modo sono comuni all'atto di intervento che ha spiegato il Comune di Napoli in questa vicenda
Per cui
E il mio intervento
Vorrà fornire gli spunti ulteriori interpretativi a questa Corte sugli aspetti di maggiore interesse di questa
Ordinanza del TAR Campania
Sulla questione della inammissibilità credo che
Il collega Russo abbia spiegato in maniera assolutamente ineccepibile
Perché l'autonomia del giudizio di costituzionalità in questo caso e assolutamente dirimente
E lo è
Anche per la ragione che qualche minuto fa dispiegare
Ovverossia che
Questa diciamo
Do strumentalità tra
La
La vicenda
Giudiziaria
Sottostante e giudizio di costituzionalità in qualche modo si ripristinata successivamente attraverso la prosecuzione del giudizio
Davanti al giudice ordinario lei in ogni caso signor Presidente signori della Corte
Questa è una inammissibilità sopravvenuta sopravvenuta dopo una oscillazione giurisprudenziale che è durata anni a partire dall'entrata in vigore della legge cinquantacinque novanta
E quindi è evidente che questa pronuncia regolatore della giurisdizione da parte delle Sezioni Unite rispetto ad un ragionamento argomentativo sulla giurisdizione del TAR Campania
Assolutamente plausibile come
Per ripetere diciamo la qualificazione che gli conferiscono che gli conferisce la giurisprudenza di codesta Corte credo che questa
Questione l'inammissibilità possa essere superata tranquillamente da contesto onorevole collegio
Io ritengo Presidente in aggiunta alle considerazioni dell'avvocato Russo
Che
Il punto di maggiore interesse di questa ordinanza sia dato dalle argomentazioni del giudice amministrativo campano sul rapporto tra l'articolo cinquantuno la Costituzione
Quindi sul diritto di elettorato passivo eh l'ASP
Di il retroattività che l'interpretazione giurisprudenziale il cosiddetto diritto vivente ha voluto conferire alle norme oggi scrutinate dal punto di vista della loro legittimità costituzionale
Le osservazioni della
Targia Campania sono estremamente illuminante
Abbiamo di fronte un diritto
Inviolabile
Che è soggetto restrizioni assolutamente necessari e proporzionata
Che viene inciso da una interpretazione in senso retroattivo
Che
Quindi in qualche modo dire vulnerato su tutti si profilo viene vulnerato in un primo momento
Laddove si prevede una sospensione
Quindi un'interdizione temporanea dalla carica dell'eletto che diciamo una deviazione rispetto
Al
Sistema
Della
Centralità diciamo del gioco della rappresentanza popolare e viene considerato una seconda volta nel momento in cui a questa
Sospensione a questa interdizione temporanea si attribuisce un carattere retroattivo
Quindi l'aspetto sanzionatorio che l'ordinanza del TAR Campania pone in evidenza che pure sussiste per tutte le Regioni spiegate poc'anzi viene per così dire doppiato da questa
Attenzione che
Il giudice amministrativo campano concentra sulla
Questione retroattività
La concentra queste attenzione perché questa retroattività e particolarmente diciamo clamorosa
Nel momento in cui impinge un diritto fondamentale nel momento in cui creo un tale paradosso per cui rispetto un reato di evento come ricordava l'avvocato Russo qual è l'abuso d'ufficio
Paradossalmente si può incorrere una sospensione
Dalla carica elettiva i diciotto mesi mentre contemporaneamente grazie ad un provvedimento di
Riabilitazione da una sentenza definitiva è possibile non incorrere nella decadenza
Quindi la
Valutazione che l'Avvocatura dello Stato compie nell'ambito delle proprie difese sulla procedimentalizzazione che sottende
Il meccanismo legislativo e quindi
L'ipotesi del tempus regit actum si scontra con un elemento a nostro avviso insormontabile che questa nota non è una
Qualsiasi tipo di cinque procedimentalizzazione perché siamo di fronte appunto
A fatti storici consumati una terminata epoca
Prima che entrasse in vigore la legge Severino
Che i periti a un altro spicchio esistenziale del ricorrente a un'altra esperienza di vita che ha avuto diciamo successivamente degli esiti di Caratti Leanza penale ma questi testi di rilevanza penale
Su uno pur sempre esiti provvisorio
E il giudice campano si sofferma anche su questo aspetto anche se voglio dire
Ribadendo che l'aspetto della non definitività della sentenza a un rilievo
Diciamo sanzionatorio
Proprio perché si sbilancia
Tutto il las che corre attorno all'articolo cinquantuno nel momento in cui appunto questa
Sacrificio del diritto di elettorato passivo per quanto temporaneo è un sacrificio irragionevole
E d'altro canto nessuno potrebbe negare che questa sanzione
Cautelare abbia effetti anticipatori
Cioè sarebbe come negare che la custodia cautelare nell'ambito diciamo del processo penale non abbia effetti anticipatori rispettate
E se appunto incide per un tempo certamente non breve sulla prosecuzione del mandato elettivo
E quindi rappresenta appunto questa anticipazione di un aspetto solo eventuale cioè quello appunto della definita della definitiva della condanna
è evidente che in questa vicenda noi ci troviamo di fronte a un vero e proprio convitato di pietra che l'articolo venticinque la Costituzione
Tutto il nostro lumeggiata poc'anzi e l'avvocato Russo
è vero che la ordinanza della TAR Campania non si sofferma particolarmente sulla previsione costituzionale
Dell'articolo venticinque ma è anche vero che
Tutta la giurisprudenza costituzionale che seguita a questa ordinanza di rimessione a anziché anche preceduto perché se ricordiamo quella in tema di sanzione mi se
Questa
Giurisprudenza sicuramente ampliato
Lo spettro delle sanzioni punitive afflittive non di prevenzione criminale che sono soggette a raggio di applicazione dell'articolo venticinque comma terzo quindi non è diciamo
Necessario forse neanche tirare in ballo la giurisprudenza la Corte lo per i diritti dell'uomo per ricordare
Che questa che l'affettività per come diciamo intesa dal punto di vista della
Costituzione vuol richiedere diciamo la copertura del divieto di retroattività quindi abbia da una parte questo convitato di pietra che aleggia in questa
Questione di costituzionalità che l'articolo venticinque dall'altra parte abbiamo appunto un aspetto sanzionatorio sproporzionato
Rispetto all'interesse altrimenti tutelato che dato dalla
Diciamo
Protezione della macchina amministrativa e quindi quella del buon andamento che anzi in qualche modo viene a essere vulnerato nel momento in cui si interviene sulla prosecuzioni un mandato elettivo in presenza di un precedente non
Definitivo
Abbiamo la necessità di saldare in maniera netta la previsione dell'articolo cinquantuno alla Costituzione quindi il diritto di elettorato passivo con una
Divieto di o perlomeno una il retroattività che diciamo il suo naturale corollario secondo quello che la stessa giurisprudenza costituzionale sembra suggerire e che il giudice amministrativo pur non
Introducendo un principio di costituzionalizzazione della
Articolo undici dall'esecuzione preliminare alla legge in qualche modo riconduce
Alla
Ad una riserva di legge per così dire rafforzata cioè l'attenzione è spostata su un diritto fondamentale che ha assistito si dà una riserva di legge come tanti altri diritti fondamentali ma che in questo caso
è
Diciamo per la sua peculiarità ovverossia proprio perché a
Diciamo a riguardo al gioco delle rappresentanze democratiche necessita di un ulteriore supporto che probabilmente è proprio quello di non vedersi
Un
Limitate a da una eventuale retroattività di una legge che incidesse successivamente sul suo libero dispiegarsi
Ecco quindi che la
Diciamo l'aspetto di interesse e che senz'altro questa Corte valuterà
E probabilmente proprio legato al fatto che il canone della
Citato dalla
Ordinanza di rimessione relativo
Alla aspetto sanzionatorio di questa disciplina corre su un binario del tutto indipendente rispetto all'altro canone che quello della riflettività paradossalmente però in qualche modo tutti e due vanno poi a confluire verso l'unico risultato c'è quello
Di una disciplina
Che
Per alcuni aspetti appunto quanto ne conosciamo la ratio trova un certo punto una
Implosione dovuta al fatto che si aggiunge nel catalogo dei reati
Che consentono la sospensione e la decadenza l'abuso d'ufficio
Perché questo è il punto di rottura diciamo di questo equilibrio che fino allora si era con fatica mantenuto attraverso la giurisprudenza costituzionale rispetta un'esigenza di preservazione
Da pericoli di inquinamento della pubblica amministrazione questo equilibrio salta nel momento in cui il legislatore due mila dodici introduce l'abuso d'ufficio
Voi perché appunto introduce un reato di evento e quindi non vi è la possibilità di valutare la condotta in ipotesi indegna
Immorale voi perché questa
La inclusione nel catalogo dei reati dell'abuso d'ufficio
Comporta appunto una maggiore incisione ed è l'incisione di cui appunto riferisce l'ordinanza di rimessione
Quindi questo diciamo equilibrio che in qualche modo affiorava dalle pronunce la Corte costituzionale e si reggeva attorno a alla
Gravità dei reati per cui erano previste queste misure oggi rispetto alla sospensione
Non è più un equilibrio ma diventa forse un'aporia lavoriate di cui parlavo prima per la quale fondamentalmente oggi si potrebbe evitare una decadenza per un reato molto più grave magari una concussione attraverso una semplice riabilitazione
Quindi se è vero praticamente che
Il legislatore nel due mila dodici avvertito l'esigenza di ampliare il catalogo dei reati che
Che
Consentiva una sospensione e decadenza probabilmente diciamo rispetto
A questa intenzione GIS non si è tenuto conto che
L'ipotesi di un diritto vivente che mantenesse diciamo il totem della
Retroattività si sarebbe scontrato appunto su sicuramente sul tema della ragionevolezza e della proporzionalità dell'intervento legislativo restrittivo dell'articolo cinquantuno ecco perché noi riteniamo
Che superata
La
E cessione di inammissibilità sollevata dall'Avvocatura generale dello Stato questa
Codesta Corte costituzionale possa interpretare
La disciplina vigente con una sentenza interpretativa di accoglimento che diciamo faccia giustizia di questo diritto vivente che oggi ritiene retroattiva la disciplina in materia sospensione grazie
Sul ciclismo
Sull'ora farlo il sedici ottobre
Gli unici uso allora numero mecc ridurlo al mondo dello sport si sia il Presidente non c'è nessun provata io le anche le altre due bidoni
Usi di guerra
Rinvenuto un relitto sui
Abbiamo convocato
Ossia dieci riprendiamo
Prego si accomodi
Avvocato Ruffo procuratore
L'avvocato con lui
L'uomo nuovo sull'ordine pubblico
Il suo permesso Presidente buongiorno presidente e signori della Corte sono l'avvocato so danni per l'Avvocatura dello Stato
Conter Remo e l'intervento complessivo dell'avvocatura dividendo il tempo tra i due avvocati non moltiplicandolo
Nel corso dei quali io mi limiterò a svolgere qualche riflessione sulla questione diritto
Effettuerà o nella fase finale soltanto una vincendo introduttivo alla tematica del merito che poi con il vostro permesso verrà approfondita
Dalla collega avvocato Palmieri
Questioni diritto che a nostro avviso necessita di una premessa lo spirito di fondo da cui devono essere animati soggetti del processo parti e giudici
è quello di far sì che il processo pervenga ad un risultato utile
Allora proprio questo spirito ci rende consapevoli che la questioni di ammissibilità che noi che abbiamo prospettato non è di immediata soluzione
E quando le questioni giuridiche preciso presentano una loro complessità una metodo utile
Per cercare di risolverle può essere quello di cercare di legare la visuale dal particolare dal caso concreto al generale dove per giacca intendo riferirmi alla Timoria generali del diritto
Ebbene la teoria generale del diritto ci dice innanzitutto che una cosa il rapporto giuridico processuale
Ed altra cosa la legittimazione a sollevare la questione di legittimità costituzionale
Il rapporto giuridico processuali che quello che si instaura tra soggetti e giudice in virtù del solo fatto che un giudizio è stato instaurato
Permane sino al passato in giudicato di una sentenza che idonea a definire il giudizio il ritornello merito quindi solo questo tipo di sentenza può sciogliere quel rapporto
E permane quindi anche quando un giudice originariamente aggiunto venga dichiarato privo di giurisdizione purché nei termini avvenga la cosiddetta traslatio gli unici di fronte al giudice invece fornito di giurisdizione
Questo per dire che non c'è dubbio che nel caso di specie essendosi verificata la traslatio gli unici il
Rapporto giuridico processuale non si è mai sciolto
Il giudizio principale era ed è pendente lo è sempre stato senza soluzione di continuità
Però noi non dobbiamo rispondere tanto alla domanda se il giudizio principale è un no pendente noi dobbiamo rispondere alla domanda se il giudice che ha sollevato la questione sia o no legittimato a farlo
Laddove per legittimazione a sollevare la questione deve intendersi a nostro avviso la legittimazione ad ottenere una risposta da voi al suo dubbio di legittimità costituzionale
Quindi a ben vedere il concetto di legittimazione è inestricabile mente collegato all'identità del soggetto che introduce il giudizio in questo caso che introduce il giudizio incidentale di costituzionalità
Nel senso che a nostro avviso questa Corte dovrebbe chiedersi sei tu il giudice che mi deve fare quella domanda
Sei tu il giudice che ha bisogno della mia risposta a quella domanda
E non è un caso che l'articolo ventinove della legge ottantasette del cinquantatré preveda che la Corte debba trasmette la sentenza con la quale ha deciso la questione di legittimità costituzionale all'autorità giudiziaria che ha promosso
Il giudizio
Perché questo perché il giudice che promuove il giudizio è quello che ha bisogno della risposta della Corte per decidere la causa nel merito
E quindi dovrebbe coincidere proprio con questo giudice
Però se così è
Ciò significa che la legittimazione a sollevare la questione di legittimità costituzionale è qualcosa di più e di diverso dalla mera esistenza e persistenza del rapporto giuridico processuale
Quindi se vogliamo comunque impegnarci in quella doverosa ricerca che consenta a questo processo fra il giudizio incidentale di costituzionalità
Di pervenire ad un risultato utile la soluzione non può però consistere nella mera affermazione che la traslatio gli UDC salvando la pendenza del pro esso a perciò solo ed automaticamente salvato anche la legittimazione del giudice che questa questione ha sollevato nonostante fosse privo di giurisdizione
E
Attenzione che l'affermazione di questo principio
Cioè il principio secondo cui la traslatio iudicis fa sì che la questione di legittimità costituzionale possa essere
Decisa nel merito anche se
A sollevarlo è stato un giudice privo di giurisdizione non solo a nostro avviso non è corretta sotto il profilo della teoria generali del diritto per le ragioni che abbiamo cercato di spiegarvi fino a questo momento
Ma a ben vedere non è esente da piccoli sotto il profilo delle sue conseguenze pratiche
E infatti la conseguenza può essere quella di creare
Una sorta di incrinatura del sistema di costituzionalità accentrato forse dovremmo meglio dire un temperamento del sistema di costituzionalità centrato
Che non è esente da ricadute negative
Una prima ricaduta negativa può essere quella di delineare un sistema che certamente rischia di agevolare anziché ostacolare il cosiddetto forum shopping
Potendo le parti fare più facilmente affidamento sull'ombrello per così dire sanante della traslazione dodici
E ancora un'altra conseguenza negativa di non minore importanza e che il sistema rischia in questo modo di non agevolare l'economia del processo perché
Perché ad esempio il giudice fornito di giurisdizione potrebbe ritenere che la questione di legittimità costituzionale sollevata dal primo giudice non gli sia utile
Perché lui il processo giudizio l'avrebbe risolto in un altro modo ad esempio il rito quando la questione ha invece di merito
Oppure potrebbe avere accadere l'ipotesi diametralmente opposta
E cioè che il giudice fornito di giurisdizione in realtà abbia bisogno di sciogliere ulteriori dubbi di legittimità costituzionale del di quella stessa norma
Diverso sì rispetto a quelli che invece sono stati prospettati dal primo giudice
E anzi addirittura dubbi che magari il primo giudice ha ritenuto come manifestamente infondati
E questo attenzione che è un caso che ci riguarda molto da vicino in questo processo
Perché non sa
Amo che davanti a questa Corte tendono una serie di ordinanze di rimessione
Di relativi a profili di legittimità costituzionale di questa stessa norma per fattispecie concrete più o meno analoghe
Una delle quali proprio del tribunali civili di Napoli in cui questa Corte è stata investita di questioni di legittimità costituzionale che invece alternato lì a dichiarato manifestamente infondate
Allora il risultato quale
Che ove codesta Corte dovesse decidere di esaminare la questione nel merito e in ipotesi di ritenerla non fondata
Questa decisione probabilmente non sarebbe decisiva per il giudizio il Tribunale civile di Napoli e molto probabilmente si vedrebbe costretto a rimettere nuovamente
Per un ulteriore profilo la norma nelle vostre mani profilo che TAR Napoli ha ritenuto
Manifestamente infondato e che invece il Tribunale di Napoli ritiene decisivo per
La soluzione del merito
Allora sono questi tutti i rischi sui quali
A nostro avviso dobbiamo seriamente interrogarci
E che in ultima analisi dobbiamo dichiararci disposti a correre
Se decidiamo di affermare il principio che una volta intervenuta la traslazione di undici la questione può essere decisa anche sia sollevarla è stato il giudice dichiarato privo di giurisdizione
Venendo al merito mi limito questa annotazione di fondo
La questione di legittimità costituzionale secondo un vostro orientamento consolidato va esaminata nei termini in cui è stata prospettata dal giudice remittente
Ora se noi andiamo a guardare l'ordinanza di rimessione vedremo che la questione della retroattività è stata prospettata
A ben vedere in termini di un'azione del principio di retroattività dir retroattività formale e non in termini di violazione del principio di retroattività sostanziale
Tant'è vero che la norma che si reputa violata
è l'articolo undici delle disposizioni di attuazione del Codice civile cioè la legge non dispone che per l'avvenire norma che il TAR ha ritenuto in qualche modo costituzionalizzato in questa materia
Non è invece stata sollevata sotto il profilo dell'articolo venticinque secondo comma della Costituzione che anzi era proprio una delle eccezioni di incostituzionalità che l'ordinanza dichiarato come manifestamente infondate
Allora se
La questione è stata posta in termini di violazione del principio di retroattività formale
Ciò vuol dire che la questione va risolta con un criterio formale
Una norma è retroattiva quando il fatto in presenza del quale scatta la sua applicazione è precedente alla sua entrata in vigore
In questo caso il fatto rilevante Ai fini dell'applicazione della sospensione dalla carica elettiva è senza ombra di dubbio la sentenza di condanna
Ed è altrettanto pacifico che in questo giudizio il fatto sentenza di condanna è successivo rispetto all'entrata in vigore della
Del decreto legislativo duecentotrentacinque del due mila dodici
Per
Un'ulteriore
Diciamo approfondimento delle tematiche di merito avendo io ho concluso il mio intervento con il permesso del Presidente posto vorrei passare la parola alla collega avvocato Palmieri
Se lei mi permette vorrei innanzitutto ringraziare l'avvocato Russo che ha lasciato l'udienza in Cassazione per essere qui presente comunque pur dopo aver svolto il suo intervento quindi mi sembra
Apprezzabile questo uno spirito motivi collaborazione bon ton istituzionale se mi è consentito
Riprendendo il filo della discussione che si riannodare perfettamente con quello con le conclusioni dell'avvocato soldati Han andrei ad affrontare brevemente compatibilmente con il tempo assegnato il profilo più
Strettamente attinenti al merito così come non lo abbiamo definito nell'atto di intervento nella memoria
In realtà abbiamo cercato di costruire la normativa di cui ci si occupa innanzitutto
Per sgombrare il campo da qualche equivoco anche terminologico che potrebbe portare delle cose conclusioni non perfettamente coerenti né con lo scopo né con la ratio della norma
Occorre brevemente ricordare che il decreto legislativo duecentotrentacinque del due mila dodici è stato emanato sulla base di una delega contenuta nella legge centonovanta del due mila dodici
E quindi guardare quello che è lo scopo che era di fornire uno strumento nell'interesse della
Lotta alla corruzione e alla trasparenza e la correttezza delle pubbliche amministrazioni questo è un dato di fondo rilevante
Perché nel momento cui si esamina la norma che viene denunciata
Per giudice rimettente come incostituzionale in realtà non bisogna perdere di vista non non solo il contenuto della norma ma il titolo stesso nell'articolo undici che non a caso
Fa riferimento a sospensione e decadenza dei diritto degli amministratori locali in condizioni di incandidabilità
Riteniamo quindi che l'ottica di visuale non deve essere spostata in quella che coerentemente con la norma lo scopo è la ratio della libel decreto legislativo duecentotrentacinque
In realtà la ratio lo scopo è quella di un riordino di una rivisitazione risistemazione complessiva della fattispecie proprio
Al al fine di dare un nuovo assetto che tenga conto di diverse sensibilità anche maturate sì per effetto di d'obbligo internazionali
Basterebbe ricordare l'articolo sei della Convenzione ONU sulla corruzione e la lotta alla corruzione poi
Ratificata con la legge del due mila due e gli articoli ventuno venti e ventuno della Convenzione di Strasburgo anche se ratificata successivamente dallo Stato italiano
Ed ecco quindi che in un'ottica non solo nazionale ma avendo riferimento a un complesso di motivazioni è stato ridisegnata la mappatura che ha poi portato all'emanazione di questo decreto legislativo
E come è stato sottolineato dalla dottrina in sede di commento proprio anche delle singole norme
Mi ha dato un nuovo assetto che tiene conto di questa nuovo scopo quindi c'è un bilanciamento tra il diritto ad essere candidato
E il buon andamento la lotta alla corruzione la trasparenza e la correttezza delle pubbliche amministrazioni e si è ritenuto quindi che con una perfetta simmetria
Razionale e coerente a diversi effetti conseguono conseguenze diverse
Ovvero ha una sua condanna non definitiva consegua una sospensione di diritto per un periodo determinato diciotto mesi quindi con una natura chiaramente cautelare e non sanzionatoria
Mentre a seguito di una sentenza definitiva vi sia vi sarà poi l'ha con me la dichiarazione di decadenza
E come già esattamente rilevato si tratta di focalizzare due fatti diversi di fare atti di puntare l'attenzione sulla circostanza che
L'IVA una cosa il fatto reato che oggetto della sentenza e una cosa il fatto sentenza che è quello che viene esaminato dalla norma
La norma in esame tiene conto solo di un evento successivo ad acqua alla sua entrata in vigore che una sentenza non definitiva pronunciata successivamente
Nello stesso tempo anche il giudice a quo tutto sommato
A focalizzato l'attenzione su alcuni parametri normativi che sono l'articolo due l'articolo quattro l'articolo cinquantuno l'articolo novantasette
Quindi egli stesso con possiamo dire ha perimetrato frazioni campo dove vuole che la Corte si pronunci ma soprattutto a seguito una tesi che in qualche misura voi suggestiva
Perché ha
Per così dire fornito di rango costituzionale l'articolo undici delle disposizioni alle in generale alla legge
Quasi che costituzionalizza sia un principio di retroattività ma come ci spiega anche la dottrina penalistica Lion retroattività al di fuori del campo penale ha un altro significato e non è esattamente sovrapponibile
Seguendo il ragionamento del giudice a quo a quella che invece si vorrebbe definire come in retroattività della norma in esame
La norma in esame non ha non pone un problema di retroattività il retroattività la norma in esame non è una sanzione è una misura cautelare e quindi tutte quelle categorie giuridico formali che vengono utilizzate
Nel campo penalistico non si attagliano perfettamente la fattispecie
Inoltre come Stato
Osservato proprio dalla dottrina con commenti specifici su questa articolo interpersonali l'articolo undici non bisogna dimenticare che il presupposto è completamente diverso come dicevo in questo caso il presupposto è un problema di bilanciamento
Tra il diritto ad essere candidato e il buon andamento e la correttezza nelle pubbliche amministrazioni
Peraltro
Le scelte di individuare una serie di reati e quindi come dire fornire una so una sorta di catalogo complessivo ha una sua intrinseca razionalità
E comprende tutta la le fattispecie di reati contro la pubblica amministrazione e proprio in questa sua rete razionalità
Perfettamente riconducibile nell'alveo di una scelta discrezionale del legislatore non vi sono spazi per trovare dei profili di incostituzionalità della norma
Peraltro come si diceva
No la la la stessa indicazione e qui ci abbiamo richiamato giurisprudenza possiamo dire consolidata della corte mi piace ricordare che abbiamo richiamato la sentenza centodiciotto del mille novecentonovantaquattro
Redattore Presidente il compianto Mauro Ferri che abbiamo proprio ricordato questa mattina inizio dell'udienza
Un percorso Longo che comincia da lontano nella giurisprudenza della Corte si consolida e quindi si attaglia ad una fattispecie che come dicevamo va esattamente inquadrata in tutte le sue caratteristiche
E quindi usando questa corretta chiave di lettura
Possono essere fugati con tranquillità tutti i dubbi di costituzionalità la norma che ha una sua intrinseche razionalità
Appartiene a una scelta rigorosa del legislatore che si inquadra in un discorso generale di compatibilità anche internazionali del sistema e come tale immune perizie
Di costituzionalità sollevate insistiamo quindi perché la dica sia dichiarata inammissibile ovvero infondata grazie
Sul
Sulla bici su