Conferenza straordinaria per la presentazione della Relazione sulla giurisprudenza della Corte Costituzionale del 2014

Va bene
Signor Presidente della Repubblica
Signora presidente della Camera dei deputati
Signora vicepresidente del Senato
Signora ministro a presentare sa del Governo
Signori ministri autorità signore e signori
L'incontro annuale con i rappresentanti degli organi di informazione offre alla Corte costituzionale l'occasione per far conoscere ad un pubblico più vasto non limitato agli addetti ai lavori il proprio operato
Spiegare all'esterno l'effettiva portata delle pronunce della Corte è compito delicato di grande responsabilità ed irrinunciabile
Ciò perché è una corretta informazione costituisce il presupposto per la riflessione eventualmente anche critica in ordine a quanto la Corte afferma attraverso le motivazioni delle proprie decisioni
In questa prospettiva anche l'incontro di oggi costituisce un momento in cui la Corte esercita il ruolo
Avesse affidato dalla Costituzione errante dei diritti fondamentali
In primo luogo mi sembra opportuno indicare Ida
Allora teorizzato l'attività svolta nel due mila quattordici
Essi infatti pur nella loro apparente avidità
Forniscono indicazioni obiettive sul lavoro della Corte quale organo deputato al controllo di legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi vorrei
Questo articolato
Data una significativa diminuzione del numero dei ricorsi in via principale in controtendenza rispetto a quanto accaduto negli anni precedenti con riferimento all'anno due mila tredici la diminuzione è stata pari al trentotto virgola novantadue per cento
Si tratta di un indice rivelatore della attenuata conflittualità tra Stato e Regioni
Che forse non per caso si manifesta dopo oltre un decennio di decisioni come quella Corte ha individuato di volta in volta i limiti delle rispettive competenze legislative e amministrative come definite nel Titolo quinto della Costituzione
Tale dato tuttavia non fa venir meno l'auspicio di una riforma del detto titolo ispirata a canoni di semplificazione e di chiarezza
Venendo ora i dati specifici la diminuzione dei ricorsi mia principale
Pure in presenza di un incremento delle questioni sollevate in via incidentale ha fatto sì che nell'anno due mila quattordici il numero complessivo delle decisioni prese dalla Corte sia stato di duecentottantasei
Inoltre quanto al rapporto tra decisioni e nuovi atti di proponimento al trentuno dicembre due mila quattordici si è registrato un positivo indice di decremento del quattro virgola tre per cento rispetto all'inizio del due mila quattordici
I tempi decisioni relative al contenzioso costituzionale risultano ragionevolmente brevi naturalmente e si sono stati talvolta condizionati dalla necessità di definire prime cure prima questioni che si prefigurava la come preliminare rispetto all'altro
Nei giudizi miei incidentale tra la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'ordinanza di rimessione e la data di trattazione in udienza pubblica o in camera di consiglio intercorrono in media duecentosessantasei giorni
Peraltro la Corte ha ulteriormente compresso il tempo per rimettere la decisione nei casi di stato detentivo della parte privata del giudizio a quo
Nei giudizi mia principale la dilatazione dei tempi è stata determinata non solo dalla necessità di definire questioni relative ad anni pregressi
Ma anche da istanze devi mio proposti dalle parti in vista di un accordo o per valutare l'impatto di un mutato quadro normativo
Dal momento della trattazione il tempo medio per giungere alla decisione è di trentuno giorni nel giudizio incidentale
E di trentaquattro in quello in via principale
Per i conflitti Inter soggettivi e per quelli interrogare amici la decisione interviene rispettivamente dopo ventinove ventotto giorni
Un'ultima notazione riferita al prossimo futuro
In considerazione dell'ombrello e periodo di Presidenza si è ritenuto di procedere ad una programmazione dei lavori articolata sul lungo periodo che mira quanto più possibile a calendarizzare tutte le questioni via via che esse pervengono
Inoltre sono stati programmati incontri con le relazioni di Corti costituzionali Corti supreme di altri Paesi così come è avvenuto per il due mila quattordici
Volti ad approfondire la reciproca conoscenza anche nella prospettiva di possibili scambi e collaborazioni
In ogni decisione la Corte esercita il controllo della conformità ai principi della Costituzione nel rispetto della funzione del Parlamento e del diritto quindi del legislatore di operare delle scelte politiche ritenute utili per il Paese
Il carattere sistematico della Costituzione impone che il giudizio sia condotto alla luce dell'intero complesso dei valori costituzionali
Non esaurendosi un esame norma per norma
Il can nel linguaggio della Corte si traduce nel giudizio di bilanciamento di valori contrapposti
La Corte costituzionale attraverso dei provvedimenti da un lato garantisce l'osservanza dei principi costituzionali anche al cospetto di una maggioranza parlamentare che si esprime diversamente
Dall'altro non incide sulle scelte del legislatore operate alla luce di valutazioni politiche di opportunità
è pertanto evidente come il ruolo della Corte si concretizzi nella delicata e complessa veritiera di volta in volta del superamento da parte del legislatore dei limiti posti all'esercizio legittimo della propria discrezionalità
Tale da far ritenere una scelta legislativa affetta da irrazionalità manifesta
Il principio di bilanciamento di valori costituzionali deve svolgersi attraverso i livelli e la proporzionalità e dell'adeguatezza dunque attraverso ponderazione relativa la proporzionalità dei mezzi prescelti dal legislatore nella sua insindacabile discrezionalità
Rispetto alle esigenze obiettive da soddisfare
O alle finalità che intende perseguire tenuto conto delle circostanze delle limitazioni completamente sussistenti
Il delicato compito della Regione della ricerca del giusto bilanciamento dei valori costituzionali in gioco è fisiologicamente condizionate dalla diversa composizione del collegio
è noto come ai sensi dell'articolo centotrentacinque della Costituzione il sistema di nomina dei giudici costituzionali sia espressione di un equilibrio delicato in quanto volto ad armonizzare tra loro differenti esigenze
Assicurare che i giudici siano imparziali e indipendenti garantire un elevato livello di competenza tecnico-giuridica attraverso la partecipazione di diverse esperienze professionali
Culture e sensibilità anche provenienti da istituzioni politiche
La diversa di scomposizione dei giudici connota ancor di più la collegialità delle decisioni garantendo la realizzazione delle finalità che la Corte è chiamata a perseguire
E cioè il bilanciamento tra loro norme di rango costituzionale quale ordinare operazione qui questa Corte chiamata in tutti i giudizi di sua competenza
Il ruolo della collegialità e ancor più significativo di un sistema di giustizia costituzionale il quale
A differenza di altre Corti costituzionali e diversi organi giudiziari di altri Paesi non prevede allo Stato la pratica della cosiddetta opinione dissenziente
Per cui le eventuali opinioni diverse contribuiscono
Allo sviluppo del processo decisionale destinato ad essere con Espresso da una pronuncia unica di impersonale
Ecco dunque il particolare rilievo che può e deve assumere la collegialità non solo con riferimento come è evidente alle decisioni giurisdizionali in senso stretto ma anche in relazione alle altre attività destinate a produrre effetti all'esterno
Da ciò anche l'auspicio
Che la Corte possa sempre operare al completo dei suoi componenti
E se è consapevole che il diritto costituzionale riflette il modo di essere in una società il cui dinamismo accentuato dagli attuali strumenti di comunicazione coinvolge ogni ambito della convivenza civile
Una consapevolezza del resto mostrata sin dalle prime pronunzie
Con la sentenza numero sei del mille novecento cinquantasei la Corte affermava che
Si debbono considerare come principi dell'ordinamento giuridico quegli orientamenti e quelle direttive di carattere generale e fondamentale che si possono desumere dalla Commissione sistematica dal coordinamento e dalla intima razionalità delle norme
Che concorrono a formare in un dato momento storico il tessuto dell'ordinamento giuridico vincente
Può accadere infatti che il significato sociale di una norma molto il rispetto a quelle soprattutto a quello originariamente indicato dal legislatore rendendo nel tempo la legge inadeguata in quanto tale irragionevole
Vale la pena di ricordare l'espressione significato sociale morale delle norme si rinviene già nella sentenza numero dodici del mille novecentosessantasei richiamato dalla sentenza numero duecentosettantaquattro del mille novecentottantatré
Con riferimento al principio della rieducazione del condannato
Con riferimento ai contenuti delle decisioni del due mila quattordici dovendo necessariamente PESC procedere ad una selezione ci si soffermerà su quelle che per la delicatezza dei temi trattati hanno suscitato maggiore interesse tanto nella comunità scientifica
Quanto dell'opinione pubblica
La Corte è stata chiamata a misurarsi con un sistema delle fonti la cui complessità è costantemente accresciuta dalle interazioni con ordinamenti sovranazionali
In tal modo mantenendo attuali le problematiche concernenti il tema della integrazione del coordinamento reciproco
Al riguardo la tutela dei diritti fondamentali è stata assicurata con l'affermazione
Contenuto dell'ordinanza numero duecentoventitré secondo cui il rispetto degli obblighi internazionali non può mai essere causa di una diminuzione di tutela rispetto a quelle già predisposte dall'ordinamento interno
Ma può e deve costituire strumento efficace di ampliamento della tutela stessa sentenza numero duecentodiciassette del due mila nove vale in altre parole il principio della massima espansione delle tutele
E della conseguente prevalenza della fonte che conferisce la protezione più intensa
Deve escludersi dunque che disposizioni maggiormente garantista di un diritto interno possono essere ritenute costituzionalmente illegittime in nome dell'esigenza di rispetto di norme della CEDU
O della loro interpretazione da parte della Corte di Strasburgo
Nella sentenza numero centonovantuno la Corte ha comunque ribadito la necessità dell'operare congiunto
Dei parametri costituzionali e sovranazionali in rapporto di integrazione reciproco bilanciamento essi affermato la Corte
Devono essere fatti valere congiuntamente per consentire di effettuare una valutazione sistemica e non frazionata
Dei diritti coinvolti dalla norma di volta in volta scrutinata in modo da assicurare la massima espansione delle garanzie di tutti i diritti e i principi rilevanti costituzionali e sovranazionale
Complessivamente considerati che sembra si trovano in rapporto di integrazione e reciproco sbilanciamento
La definizione del rapporto con gli ordinamenti sovranazionali assunto in determinati casi un rilievo particolare in ragione della delicatezza degli interessi coinvolti
E quanto ad esempio accaduto con la sentenza numero duecentotrentotto concernente la controversia tra Germania e Italia sulla sussistenza della giurisdizione del giudice nazionale
In ordine alle domande risarcitorie proposto da cittadini italiani catturati e deportati dalle forze militari tedeschi e nel corso della seconda guerra mondiale
Si è trattato di verificare se i crimini di guerra o contro l'umanità siano sottratti ad ogni forma di sindacato in attuazione del principio dell'immunità degli Stati
Dalla giurisdizione civile degli attestati per tutti gli atti ritenuti io vorrei interi
Principio ricavabile dalla norma internazionale consuetudinaria come interpretato dalla Corte Internazionale di Giustizia
Con la sentenza non del tre febbraio due mila dodici
La Corte ha stabilito che i principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale
E i diritti inalienabili della persona costituiscono un limite all'ingresso delle norme internazionali generalmente riconosciute articolo dieci primo comma della Costituzione
Ed operano altresì quali controlli miti rispetto alle norme dell'Unione europea rappresentando gli elementi identificativi
E di rinunciabili dell'ordinamento costituzionale perciò stesso sottratti anche alla revisione costituzionale
Inoltre ha puntualizzato che in un sistema centrato di controllo di costituzionalità la verifica della compatibilità costituzionale della norma internazionale da immettere da applicare nell'ordinamento interno spettava solo la Corte costituzionale con esclusione di qualsiasi altro giudice
La corte per contro ha escluso che la prassi internazionale di veli elementi sufficienti per dedurre l'esistenza di una deroga alla predetta norma relativamente alle ipotesi di crimini di guerra e contro l'umanità
Lesivi diritti inviolabili della persona individuando sul piano del diritto internazionale nell'apertura di un nuovo negoziato il solo strumento idoneo a compensare l'innegabile sacrificio di diritti fondamentali delle vittime
Alla luce di tali considerazioni la Corte ha affermato che quando con gli ordinari strumenti ermeneutici non è possibile superare il contrasto tra la norma internazionale
E i principi qualificanti e irrinunciabili dell'assetto costituzionale dello Stato
E quindi con i principi che sovrintendono alla tutela dei diritti fondamentali della persona spetta al giudice nazionale
Ed in particolare esclusivamente alla Corte procedere ad una verifica di compatibilità costituzionale garantisca nel caso concreto l'intangibilità di tali principi ovvero che riduca il sacrificio e mi
Ignoro
Del resto la Corte ha sottolineato come la norma internazionale consuetudinaria sull'immunità degli Stati dalla giurisdizione civile degli altri Stati in origine assoluta in quanto comprensiva di tutti i comportamenti degli Stati
è stata oggetto di un'evoluzione progressiva dovuto alla giurisprudenza nazionale della maggior parte degli Stati fino all'individuazione di un limite negli attentati io le gestioni is
Con riferimento ai rapporti etico sociale la Corte ha affrontato questioni volgendo i temi eticamente sensibili in relazione ai quali si manifesta in modo più attiva accentuato l'evolversi del servizio sociale
Con la sentenza numero centosessantadue la Corte ha dichiarato costituzionalmente illegittimo per violazione dei due terzi ventinove trentuno e trentadue della Costituzione
L'articolo quattro comma tre della legge diciannove febbraio due mila quattro numero quaranta norme in tema di procreazione medicalmente assistita
Nella parte in cui stabilisce per la coppia destinatari delle norme in materia di procreazione medicalmente assistita il divieto di fecondazione di tipo eterologo
Qualora sia stata diagnosticata una patologia che sia a causa di sterilità o infertilità assolute ed irreversibili
La Corte nel solco della propria giurisprudenza ha affermato che la procreazione medicalmente assistita coinvolge plurime esigenze costituzionali e conseguentemente la legge numero quaranta del due mila quattro incide su una molteplicità di interessi che avevamo
Questi nel loro complesso richiedono un bilanciamento che assicuri un livello minimo di tutela posto che la stessa tutela dell'embrione non è assoluta ma limitata dalla necessità di individuare
Un giusto bilanciamento con l'esigenza di propria azione
Pertanto tale divieto è stato ritenuto privo di adeguato fondamento costituzionale
Tuttavia la Corte ha puntualizzato che la prospettazione della questione riferita situazioni caratterizzate da sterilità o infertilità assoluto irreversibili
Esclude che il suo accoglimento possa condurre ad una eventuale utilizzazione della fecondazione eterologa ad illegittimi Fini genetici
Inoltre si è sostenuto che tale tecnica non comporta rischi per la salute di domande Dedola tardi eccedenti la normale a LEA insita in qualsiasi pratica terapeutica purché eseguita all'interno di strutture operanti sul pericolo secondo le deve autorizzato
Nell'osservanza dei protocolli elaborati dagli organismi specializzati
Sempre con riferimento a temi eticamente sensibili con la sentenza numero centosettanta la Corte si è pronunciata in ordine al cosiddetto divorzio imposto
Espressione con la quale si indica l'effetto automatico di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio
Riconnessione la sentenza di rettificazione di sesso di uno dei coniugi ai sensi degli articoli due e quattro della legge quattordici aprile mille novecentottantadue numero centosessantaquattro norme in materia di rettificazione di attribuzione del sesso
Secondo la Corte del divorzio imposto realizza un inadeguato bilanciamento tra l'interesse dello Stato a mantenere fermo il modello eterosessuale del matrimonio
E i contrapposti diritti fatturati dei due coniugi nel contesto della precedente vita di coppia
Infatti la situazione dei due coniugi che nonostante la rettificazione dell'attribuzione di sesso ottenuta da uno di essi
Intendo non interrompere la loro vita di coppia si pone evidentemente fuori dal modello del matrimonio
La cui prosecuzione impedita dal venire meno del requisito dell'eterno sessualità
Ma non è neppure equiparabile ad una unione di soggetti dello stesso sesso
Poiché ciò equivarrebbe a cancellare sul piano giuridico un pregresso vissuto nel cui contesto quella coppia maturato reciproci diritti e doveri anche di rilievo costituzionale
Che seppur non più declinabile all'interno del modello matrimoniale non sono perciò solo tutti necessariamente servì evitabili
La Corte ravvisando la violazione dell'articolo due dalla Costituzione ha dichiarato dalle norme costituzionalmente illegittime
Investendo il legislatore del compito di introdurre con la massima sollecitudine una forma alternativa e diverse dal matrimonio che consenta ai due coniugi ove si lo richiedano
Di evitare il passaggio da uno stato di massima protezione giuridica ad una condizione di assoluta indeterminatezza
Ne ha puntualizzato la Corte sarebbe stata possibile lato reductio ad legittimità dello della normativa censurata mediante una produciamo Nicola viva che sostituisce il divorzio automatico con un divorzio domanda
Perché ciò sarebbe equivalso a rendere possibile il perdurare del vincolo matrimoniale tra soggetti del medesimo sesso in contrasto con l'articolo ventinove della Costituzione
Con la sentenza numero duecentosettantaquattro relativa alla sperimentazione clinica concernente l'impiego di medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali me senti magari
La Corte ha tuttavia affermato che la disciplina di settori coinvolgendo i temi eticamente sensibili
Non può essere affidato alla sulla discrezionalità del legislatore il quale espressione di scelte politiche
In particolare ha ritenuto che le decisioni sul merito della scelta terapeutica in relazione alla loro appropriatezza dovrebbero prevedere l'elaborazione di indirizzi fondati sulla verifica dello stato delle conoscenze scientifiche
E delle evidenze sperimentali acquisite tramite istituzioni organismi di norma nazionali e sovranazionali a ciò deputati dato essenziale rilievo che a questi fini diverso dagli organi tecnico-scientifici
La promozione di una sperimentazione clinica per testare l'efficacia ed escludere collaterali effetti nocivi di un nuovo farmaco non consente di regola
Di porre anticipatamente a carico di strutture pubbliche la somministrazione del farmaco medesimo
E ciò per evidenti motivi di tutela la salute oltre che per esigenze di corretta utilizzazione destinazione dei fondi e delle risorse a disposizione del servizio sanitario nazionale
Con la sentenza numero duecentotrentanove la Corte valorizzando il rapporto tra condannate madri e figli nel solco di una consolidi un consolidato indirizzo di tutela del preminente interesse del minore
Ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme sull'ordinamento penitenziario nella parte in cui prevedeva l'automatismo del divieto di accesso al beneficio della detenzione domiciliare
Nei confronti delle condannate con prole di età non superiore a dieci anni che non abbiano collaborato con la giustizia
Il costo della strategia di lotta al crimine organizzato affermato la Corte
Non può essere traslato sul tenore in tenera età sia perché costui si trova nella fase nevralgica dello sviluppo psicofisico sia perché è soggetto terzo estraneo tanto all'attività delittuosa che ha dato luogo la condanna
Quanto alla scelta della condanna a Torino di non collaborare
In ambito penale le pronunce di rilievo sono molteplici tra queste vi è senz'altro la sentenza numero trentadue che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme sul trattamento sanzionatorio dei reati in tema di stupefacenti
Introdotte in sede di conversione del decreto-legge del trentuno dicembre due mila cinque numero duecentosettantadue
Nel dichiarare l'arrivi vicenza della precedente disciplina contenuta nel decreto presidenziale del nove ottobre mille novecentonovanta numero trecentonove
Ha affrontato il tema della individuazione degli eventi effetti e degli eventuali effetti Madama partem delle pronunce della Corte
Dopo aver evidenziato che dall'applicabilità della precedente disciplina deriva un trattamento sanzionatorio più mite degli illeciti concernenti le cosiddette droghe leggere ed uno più sereno per i reati concernenti le cosiddette droghe pesanti
La Corte ha affermato che è compito del giudice comune quale interprete delle leggi impedire che la dichiarazione di illegittimità vada a detrimento della posizione giuridica dei singoli imputati
Alla luce dell'articolo due del Codice penale che implica l'applicazione della norma penale più favorevole al reo
Non meno rilevante si presenta il tema della retroattività della legge penale più favorevole
Con l'ordinanza numero duecentoquarantasette la Corte ha chiarito che tale regola pur non essendo espressamente stabilito in Costituzione
A differenza del principio di retroattività della legge penale sfavorevole deve considerarsi comunque espressiva di un principio generale dell'ordinamento derogabile soltanto per gravi motivi di interesse generale
Con la sentenza numero centoquattro la Corte ha compiuto un ulteriore passo in avanti verso l'estensione delle alle sanzioni amministrative delle garanzie costituzionali previste per quelle penali
La Corte ha infatti affermato che sia dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo formatosi sull'interpretazione degli atti Tivoli sei e sette della CEDU
Sia dell'articolo venticinque secondo comma della Costituzione
E ricavabile il principio secondo il quale tutte le misure di carattere punitivo afflittivo devono essere soggette alla medesima disciplina della sanzione penale in senso stretto
Con la sentenza numero ottanta la Corte è intervenuta sul tema del trattamento sanzionatorio delle fattispecie delittuose
In cui io ampio il margine di discrezionalità del legislatore sicché rare sono le pronunzie che ha dichiarato l'illegittimità dell'entità della pena essendo tale aspetto frutto di valutazioni politiche dell'Assemblea legislativa
Nel caso di specie però la Corte attraverso il giudizio di bilanciamento di valori costituzionali espressi dalla norma
Ha affermato come con riferimento alla previsione della soglia di punibilità prevista per il delitto di omesso versamento dell'IVA di cui all'articolo dieci ter del decreto legislativo numero settantaquattro del due mila
Il legislatore abbia esercitato la propria scelta sanzionatorie in modo da determinare una sperequazione manifestamente irragionevole
Rispetto alle soglie di punibilità fissata in importi superiori per i più gravi reati di dichiarazione infedele o di omessa dichiarazione
Il delicato compito di bilanciamento di valori costituzionali ha assunto significativo rilievo laddove è venuto in risalto l'interesse alla sicurezza nazionale
Della sentenza numero ventiquattro riguardante il tema il tema del segreto di Stato opposto in relazione alla vicenda dell'Imam Abu Omar
La cortina soffra affermato che seppure in la fonte di prova segrete secretata risultasse essenziale
E mancassero altre fonti di prove non sarebbe ravvisabile alcuna antinomia con i concorrenti principi costituzionali in considerazione della preminenza dell'interesse la sicurezza nazionale alla così salvaguardia il segreto di Stato è preordinato
In tema di diritto alla tutela giurisdizionale nella sentenza numero duecentotrentotto più volte citata
Proprio con riguardo all'ipotesi di immunità dalla giurisdizione degli Stati introdotto dal normativa internazionale
Questa Corte ha precisato che fra i principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale vi è il diritto di agire e di resistere in giudizio la difesa dei propri diritti riconosciuto dall'articolo ventiquattro della Costituzione cioè il diritto al giudice
A maggior ragione poi ciò vale quando il diritto in questione fatto valere a tutela dei diritti fondamentali della persona
In una prospettiva di effettività della tutela dei diritti inviolabili questa Corte ha anche osservato che al riconoscimento della titolarità dei diritti Don può non accompagnarsi del riconoscimento del potere di far rivalere
Innanzi a un giudice
In un procedimento di natura giurisdizionale
MC contestabile che il diritto al giudice è una tutela giurisdizionale effettiva dei diritti inviolabili è sicuramente tre grandi principi di civiltà giuridica in ogni sistema democratico del nostro tempo
Pertanto la Corte ha riconosciuto che nei rapporti con gli Stati stranieri il diritto fondamentale alla tutela giurisdizionale può subire un limite ulteriore rispetto a quelli imposti dall'articolo dieci della Costituzione
Ma il limite deve essere giustificato da un interesse pubblico riconoscibile
Come potenzialmente proveniente su preminente su un principio quale quello dell'articolo ventiquattro della Costituzione annoverato all'operato tre princìpi supremi dell'ordinamento costituzionale
Anche l'anno due mila quattordici è stato caratterizzato da numerose decisioni concernenti il complesso contesto economico-finanziario attuale
Numerose sono state le decisioni a definizione nei giudizi promossi mia principale
Con le quali la Corte ha dichiarato la conformità costituzione di interventi legislativi dello Stato in tema di autonomia finanziaria delle Regioni
Si è trattato di decisioni fondate sul parametro contenuto nel terzo comma dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Costituito da i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica
Quanto all'adozione di principio fondamentale di coordinamento e la finanza pubblica nella sentenza numero ventitré la Corte ha ribadito che la stessa non può essere cristallizzata in una formula valida in ogni circostanza
Ma deve tenere conto del contesto del momento congiunturale in relazione ai quali l'accertamento va compiuto
E della peculiarità della materia
Paradigmatiche in materia sono le sentenze numero ventidue e numero quarantaquattro emesse in relazione a disposizione statale recanti la disciplina della unione di Comuni
In entrambe le province in tema di imposizione dall'esercizio delle funzioni in forma associativa gli enti locali di convenzione
Questa Corte ha ribadito che il legislatore statale può
Con una disciplina di principio legittimamente imporre alle regioni e agli enti locali e agli gli enti locali per ragioni di coordinamento finanziario commessi ad obiettivi nazionali condizionati anche dagli obblighi comunitari
Vincoli alle politiche di bilancio anche se questi sì traducono inevitabilmente in limitazioni indirette all'autonomia di spesa degli enti territoriali
Tali vincoli possono considerarsi rispettosi dell'autonomia delle regioni e degli enti locali quando stabiliscano un limite complessivo
Che lascia agli enti stessi ampia libertà di allocazione delle risorse tra i diversi ambiti e obiettivi di spesa
E siano rispettosi del canone generale la ragionevolezza e proporzionalità l'intervento normativo rispetto all'obiettivo prefissato
La Corte ha ritenuto la loro le norme denunciate finalistica venti orientate ad un contenimento della spesa pubblica creando un sistema tendenzialmente virtuoso di gestione associata di funzioni
Sopra tutto di quelle fondamentali tra Comuni che mira
Ad un risparmio di spesa sia sul piano dell'organizzazione amministrativa sia su quello dell'organizzazione politica
In particolare la sentenza numero quarantaquattro ha precisato che le disposizioni censurate richiedendo i Comuni con ridotto numero di abitanti la gestione in forma associata dei servizi e funzioni pubbliche
Persegue l'obiettivo di ridurre la spesa pubblica corrente per il funzionamento di tali organismi attraverso una disciplina uniforme che coordinava legislazione del settore
Trattasi di una disciplina che deve essere unitariamente considerata e che anche ove interferisce con l'ordinamento degli enti locali non perde il carattere strumentale finalizzato alla riduzione della spesa corrente
Come tale esse riconducibili alla materia coordinamento della finanza pubblica di competenza legislativa concorrente tra Stato e Regioni ai sensi dell'articolo centodiciassette terzo comma della Costituzione
E nell'ambito di tale materia assume il rango di normativa di principio
In particolare con la sentenza numero trentanove la Corte ha ribadito che i principi fondamentali fissati dalla legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica sono funzionali anche ad assicurare il rispetto del parametro dell'unità economica della Repubblica
E la prevenire squilibri di bilancio
Detti principi fondamentali ha precisato la Corte sono applicabili anche alle Regioni a Statuto speciale e dalle province autonome
Ciò in riferimento alla necessità di preservare l'equilibrio economico-finanziario del complesso delle amministrazioni pubbliche in riferimento agli articoli ottantuno centodiciannove centoventi della Costituzione
Lei e i vincoli derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea
Dinanzi a un intervento legislativo statale di coordinamento della finanza pubblica riferito alle Regioni e cioè nell'ambito di una materia di tipo concorrente e naturale che adesso derivi una per quanto parziale compressione
Degli spazi entro cui possono esercitarsi le competenze legislative amministrative di Regioni Province autonome
Non vedo la stessa autonomia di spesa loro spettante
In materia tributaria questa Corte ha precisato di principi cardine di cui all'articolo cinquantuno della Costituzione quello di capacità contributiva è quello di progressività del sistema tributario
In particolare con la sentenza numero centoquarantadue ha ribadito che il parametro della capacità contributiva espresso dall'articolo cinquantatré primo comma della Costituzione pur non costituendo un vincolo rigido per il legislatore
Nuovo esime tuttavia dal rispetto dei limiti di razionalità e coerenza
Che l'articolo cinquanta della Costituzione espressione particolare del principio di uguaglianza e di ragionevolezza di cui all'articolo tre
Se ha precisato la Corte la Costituzione non impone ha fatto una tassazione fiscale uniforme con criteri assolutamente identici e proporzionali per tutte le tipologie di imposizione tributaria
Essendo esige comunque un indefettibile raccordo con la capacità contributiva
Il controllo della Corte in ordine alla revisione dei principi di cui all'articolo cinquantatré come specificazione del fondamentale principio di uguaglianza di cui all'articolo tre della Costituzione
Non può quindi che essere ricondotto ad un giudizio sull'uso ragionevole o meno che il legislatore stesso abbia fatto dei suoi poteri discrezionali in materia tributaria
Con la sentenza numero otto la Corte ha ribadito che il principio di progressività contenuto dell'articolo cinquantatré deve informare l'intero sistema tributario nel suo complesso e non il singolo tributo
Con le sentenze numero centocinquantaquattro e numero duecentodiciannove la Corte ha precisato che elementi indefettibili della fattispecie tributarie sono tre
Una disciplina legale dirette in via prevalente a procurare una definitiva decurtazione patrimoniale a carico del soggetto passivo
Una decurtazione che non comporti una modifica di un rapporto sinallagmatico
Una destinazione delle risorse derivanti connesse ad un presupposto e collocamento rilevante a sovvertire a sovvenire la stessa Repubblica spese
In materia di cosiddetta IVA comunitaria la cui disciplina è fortemente armonizzata a livello comunitario in quanto trattasi di risorsa propria dell'Unione europea
Con la sentenza numero duecentoventicinque la Corte ha poi focalizzato il principio di intangibilità di tale imposta nelle transazioni fiscali oggetto della proposta di concordato preventivo nell'ambito della procedura fallimentare
Ciò per la necessità di non contravvenire alla normativa comunitaria che vieta allo Stato membro di disporre la rinuncia generale indiscriminate preventiva al diritto di procedere ad accertamento e verifica
In tema di tributi infine si ricorda la recentissima sentenza numero dieci del due mila quindici
Con cui la Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza della Gazzetta Ufficiale Repubblica
Della norma istitutiva della cosiddetta Robin Tax
Tale tributo consistente in un'addizionale dell'IRES l'imposta sul reddito delle società posta a carico delle imprese operanti nel settore degli idrocarburi cumulo me di affari annuo superiore a venticinque milioni di euro
è stato ritenuto irragionevole per tre ragioni
L'applicabilità della maggiorazione all'intero reddito di impresa anziché a isoli sopra profitti
L'est l'assenza di una delimitazione temporale o di meccanismi atti a verificare il perdurare della congiuntura economica che ne giustifica l'applicazione
L'impossibilità di garantire che gli oneri derivanti dall'incremento di imposta non si traduca Lovino aumenti del prezzo al consumo
La decisione riveste un'importanza particolare anche per la tecnica decisoria seguita
Volto al contenimento degli effetti retroattivi delle decisioni di legittimità costituzionale secondo una prassi conosciuta da altre Corti costituzionali europee quali ad esempio quelle austriaca tedesca spagnola e portoghese
La Corte premesso che il ragionamento che il ragionevole bilanciamento tra i diritti e i principi coinvolti si riflette anche sulla scelta della tecnica decisoria
Ha tenuto conto del fatto che la restituzione dei versamenti tributari avrebbero determinato uno squilibrio del bilancio dello Stato di entità tale da implica la necessità di una manovra finanziaria aggiuntiva
La cessazione degli effetti delle norme dichiarate illegittime da un solo giorno della pubblicazione della decisione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica
è risultata quindi costituzionalmente necessaria
Allo scopo di contemperare tutti i principi e i diritti in gioco e impedire che la dichiarazione di illegittimità costituzionale di una disposizione di legge determinasse paradossalmente effetti ancor più incompatibili con la Costituzione
Sentenza numero tredici del due mila quattro di quelli che hanno indotto a censurare la disciplina legislativa
Divorzi governare il rilievo è stato l'intervento e la Corte in tema di rapporti tra sindacato di costituzionalità delle leggi delle regioni ordinarie e quello della Regione Siciliana primo caso di autorimesse uno e di una questione di legittimità costituzionale in un giudizio in via principale
Sul sistema di controllo preventivo delle delibere legislative siciliane
L'ordinanza numero centoquattordici e la sentenza numero duecentocinquantacinque hanno definitivamente consacrato il carattere successivo del sindacato di costituzionalità delle leggi siciliane
Questa Corte operammo orrido ma
Rispetto al contrario io orientamento espresso nella sentenza numero trecentoquattordici del due mila tre
Ha ritenuto la particolare forma di controllo delle leggi previsto dallo Statuto speciale della Regione Siciliana in contrasto con la clausola di maggior favore posso dall'articolo dieci della legge costituzionale diciotto ottobre due mila uno numero tre
Che sino all'adeguamento dei rispettivi statuti prescrive l'applicazione alle autonomie speciali
Delle disposizioni della detta legge costituzionale per le parti in cui prevedono forme di autonomia più ampie di quelle già attribuite
In particolare la Corte ha affermato che l'articolo centoventisette della Costituzione
Nel disegnare urdu controllo successivo della Corte costituzionale risponde ad una logica di maggiore garanzia dell'autonomia legislativa regionale rispetto al procedimento di controllo strutturalmente preventivo delineato dallo Statuto siciliano
Concludo
Dai casi dianzi richiamati possono evincersi le principali linee di tendenza alle quali la giurisprudenza di questa cortesia ispirata
Da un lato
è stato ribadito il principio secondo cui esse effettuo un ponderato bilanciamento dei valori quei molto innovativo oggetto dello scrutinio di legittimità costituzionale
In quanto la Costituzione italiana come le altre costituzioni democratiche e pluraliste contemporanee richiede un continuo e vicendevole bilanciamento tra principi e diritti fondamentali senza pretesa di assolutezza però nessuno di essi
Dall'altro si è cercato di garantire l'effettività della tutela dei diritti
E specialmente dei diritti inviolabili nella consapevolezza che essi si collocano tra i grandi principi di civiltà giuridica in ogni sistema democratico del nostro tempo
Vi ringrazio per la cortese attenzione
Penso ci possiamo zapatisti ce lo siamo
L'ordine
Non ho capito
Sì