Meeting di Rimini 2015 - Ripartire dal mediterraneo: un orizzonte per la politica internazionale

Grazie un pomeriggio
Apriamo questo nostro incontro come vedete sono due ospiti veramente
Di eccezione di grande autorevolezza
Il Mediterraneo
E la storia di un amore
Che insieme ci appare come immortale e drammatico
Uno spazio privilegiato della vita umana
Della sua storia dell'incontro e insieme del conflitto della guerra
Venendo ai nostri tempi più recenti nel novantuno il mondo da poco entrava o sembrava stesse entrando in una nuova
Di una nuova storia di una nuova fase anche in Italia venne pubblicato un libro bellissimo mediterraneo un breviario dello scrittore trovato
Preda ad Mathieu dirci
Raccontava del pane del vino dei commerci delle navi delle città delle Croci delle mezze lune delle kippah
Che mondo stupendo e affascinante intriso profondamente di umano
Avremmo potuto noi in questa nuova storia noi popoli mediterranei riguadagnare quell'orizzonte
Poco dopo Schopp scoppiò la guerra balcanica con la dissoluzione della Jugoslavia
E l'amore sin français o sembrò infrangersi ancora una volta insieme
Arrivò la prima guerra irachena e poi il resto lo conosciamo qualche anno fa
Le rivoluzioni arabe le grandi primavere
Osservate da noi con stupore e speranza
Come con l'inizio Orrei inizio di un amore
Poi arrivarono i Governi dei fratelli mussulmani l'ISI sei quello che vediamo in questo tempo terribile di cui si è a lungo anche parlato ieri qui al meeting oggi
Non riusciamo a vedere il Mediterraneo come quelli però
Ci raccontava oggi lo sentiamo forse più come un enigma un fosco enigma pieno di
Difficoltà di drammi
Dove l'orrore cerca tutti i giorni di uccidere la speranza di uccidere quell'amore
Immortale e pare che gli unici ponti
Del Mediterraneo oggi
Siano quelli fatti di barconi che affondano e di corpi disperati o perduti sul fondo
Ma noi
Che ci sentiamo parte di questa famiglia del Mediterraneo vogliamo non
Arrenderci non desistere
Per noi questo amore resta una vocazione irresistibile così nel meeting che sin dal suo nascere ha dichiarato la bellezza e la verità di queste relazioni
Tra gli uomini di queste coste di queste città
Di questi mari di queste onde
Ci ritroviamo anche oggi qui per il Mediterraneo per dire che noi
Non veniamo meno alla nostra vocazione alla vocazione di quell'amore che su questa vogliamo continuare a costruire
Vogliamo che non resti una promessa incompiuta
Ho voluto interpretare così sentimenti con cui oggi
Accogliamo il Ministro degli esteri della Tunisia sua Eccellenza tagliaerba cui
Il Ministro degli esteri del nostro Paese
Paolo Gentiloni
Vorrei a questo proposito
Farmi interprete dei sentimenti di tutto il meeting per ringraziare
La grande amicizia che il ministro ci accorda il grande aiuto
Con cui grazie anche
Agli sforzi del ministero e dei suoi diplomatici sparsi per il mondo abbiamo potuto avere in questi giorni degli ospiti tanto significativi e tanto importanti per noi perciò
Nella parentesi vorrei
Ringraziare ci so che sono qui degli ambasciatori dei diplomatici del Ministero ed è un po'tutti loro che vorrei ringraziare in questo momento
La Tunisia
è stato il primo Paese delle primavere arabe la Tunisia e il Paese che oggi
Sta resistendo duramente e pagando un prezzo molto alto per salvare la sua democrazia la sua libertà la sua apertura
E con dandole la parola al signor ministro vorrei dire che noi
Qui vogliamo essere vicini al suo Paese
Siamo qui per ascoltarla e condividere con il suo popolo la sofferenza e il coraggio di questi mesi perciò ancora una volta grazie per la sua presenza
Il sì ministro Balfour
E ministro degli esteri del Governo tunisino da gennaio da gennaio scorso
E
La sua storia la storia di un intellettuale di uno studioso ieri a tavola ne abbiamo parlato è un linguista uno studioso di lingua letteratura in particolare di lingua e tra l'altro parlavamo ieri
Di della figura di Chomsky che per chi ha studiato queste cose molto importante che domani
Potremo ascoltare qui al mittente e quindi tutta la sua vita è stato una vita impegna di uomo impegnato nell'educazione
Nell'università nelle scuole a dedicato molti anni della sua vita questo compito
Ha lavorato anche come giornalista e si è occupato di molte cose è stato anche Presidente dell'Istituto arabo dei diritti dell'uomo quindi una figura poliedrica e molto interessante
E perciò nel darle la parola ricordo anche che è segretario generale del partito al Midas
Tu messi tutto bene
Mi però strumenti
Certo
Dal momento della sua creazione
Allora siamo pronti per ascoltarla signor ministro e grazie ancora della sua presenza
Gioco doversi su due
Grazie grazie a tutti
Signore e signori
Permettetemi innanzitutto di ringraziare gli organizzatori
Di questa importante manifestazione
Per averci dato l'opportunità
Di incontrarci
In questa bella città di Rimini lasciai per la qualità e la calore il calore dell'accoglienza che ci è stata riservata dal nostro arrivo verticali
Desidero inoltre ringraziare il dottore Roberto Fontolan
Per le cortesi parole chi mi ha voluto riservare e con estrema Gioia
Che mi unisco a lei
Quest'anno caro collega amico Paolo Gentiloni
Per partecipare a questo incontro
E contribuire ad arricchire il dibattito
Sul tema ripartire dal Mediterraneo un orizzonte per la politica internazionale
Questo tema
Mi sembra
è stato scelto ha ragione e si rivela
Ancora più importante
E decisivo
Visti i tumulti e di sconvolgimenti che attraversano questa Regione dall'inizio del nuovo secolo
E che si sono aggravati con nell'interminabile conflitto del Medioriente che minaccia la stabilità e la sicurezza del Mare Nostrum
Signore e signori
L'impegno della Tunisia per il Mediterraneo non è mai venuto meno e si è consolidato diamo in anno grazie anche alla sua determinazione nel contribuire a rendere il bacino mediterraneo
Un vero e proprio spazio di cooperazione e di fratellanza fratellanza tra i popoli
Così facendo
Il nostro Paese ha elaborato grazie alle proprie azioni per la stabilità e la prosperità una vera e propria politica mediterranea
Obiettivo ultimo di questa politica
E la creazione
In questo spazio
Di un partenariato solidale
E di sviluppo comune
Che rinsalda Ino la pace e la prosperità
Tra le due sponde del Mediterraneo
è importante per le sponde nord e sud del bacino mediterraneo
Favorire l'approfondimento dei legami di cooperazione
E questa
Per raccogliere
Insieme
Le molteplici sfide di fronte a noi
In tal senso sono convinto dell'importanza del ruolo che possono svolgere all'interno dell'Unione europea Paesi come l'Italia
Questo per favorire a sud dell'Europa il rafforzamento di una cooperazione che tenga conto non solo
Degli interessi interessi sicuramente legittimi dei Paesi della sponda nord quali la sicurezza l'immigrazione o l'Energia
Ma che
Contemporaneamente sia sensibile alle sfide che il sud è chiamata ad affrontare
In particolare la creazione di occupazione l'istruzione la formazione la lotta alla desertificazione la gestione delle risorse idriche o la tutela ambientale
Signore e signori l'azione della Tunisia nel Mediterraneo si sviluppa nelle diverse strutture di cooperazione esistenti
Sul piano regionale
Ad esempio la Tunisia partecipa attivamente ai lavori del dialogo cinque più cinque
Che riunisce dalla Dichiarazione di Roma del dieci ottobre mille novecentonovanta i dieci paesi del Mediterraneo occidentale
In tal senso il nostro Paese presiede quest'anno le riunioni settoriali nel campo della difesa
E ha proposto durante la riunione dei ministri degli esteri per il dialogo cinque più cinque a Lisbona
Lo scorso maggio di ospitare la prima riunione dei ministri della cultura a dicembre due mila e quindici
Inoltre
La Tunisia ha sostenuto e difeso sin dall'inizio il grande cantiere dello spazio euromediterraneo sia quando è stato inaugurato a Barcellona nel mille novecentonovantacinque
Che nel quadro dell'Unione per il Mediterraneo e questo
Con il vertice di Parigi nel luglio due mila otto
Ubicate al cuore del Mediterraneo Tunisia e Italia sono sempre state in tre mila anni di storia attori strategici in questo bacino di civiltà
E oggi collaborano insieme affinché le euromediterraneo sia al centro della nuova politica di vicinato dell'Unione europea
Signore e signori
A parte il quadro formale o informale di cooperazione nel bacino mediterraneo
Questo spazio è stato teatro
All'alba di questo terzo millennio
Di uno stravolgimento geopolitico mondiale
Fuori dal comune in cui un popolo
E nello specifico il popolo tunisino si è sollevato
In massa per la propria libertà e dignità
In effetti la transizione dai sistemi autoritari verso la libertà e la democrazia è ancora possibile oggi in questo inizio di terzo millennio
è necessaria è incoraggiante
Mai minacciata e ha bisogno di essere accompagnata ha bisogno di determinazione di lucidità e di solidarietà
Ormai
Grazie a questa transizione democratica
Incoraggiante
Abbiamo nel Mediterraneo un nuovo mutamento storico che ha provocato un'onda d'urto su tutti i Paesi della sponda sud del Mediterraneo
E che a suo modo
Conferma l'universalità del desiderio democratico e del diritto naturale alla libertà
è per questo motivo
Che quanto succede in Tunisia cari amici
Ha bisogno della vostra solidarietà
Ed è il vostro appoggio attivo soprattutto nelle circostanze attuali del Paese
Chiamato ad affrontare numerose sfide in materia di sicurezza in campo socio economico
La Tunisia infatti
Oggi vive una delle pagine più importanti della sua storia la sua storia contemporanea e di questo processo democratico che è strategico
Perché penso che dal suo successo o fallimento dipenderà
Il futuro della situazione purifica Egeo strategica della sponda sud del Mediterraneo
Questa situazione conferisce la Tunisia un ruolo particolare
E le impone di avere la meglio nella propria esperienza democratica
Per ispirare altri Paesi della regione e contemporaneamente
Per garantire la stabilità e la prosperità e questo
Alle porte mediterranee dell'Europa
La Tunisia si è impegnata a trecentosessanta gradi in questo processo democratico irreversibile e il vili attentati terroristici non potranno cambiare null'
La
Al contrario
Non potranno che rafforzare la nostra determinazione ad andare avanti e accogliere l'appuntamento con la storia questo
Per mostrare al mondo che la sponda sud del Mediterraneo
Non rifugge la modernità
E la democrazia
In questa occasione desidero rinnovare
I miei ringraziamenti personali e quelli del Governo tunisino
Per il sostegno e l'assistenza offerta dall'Italia
A questo processo democratico in Tunisia
In effetti Roma si è manifestata sin dai primi giorni della nostra rivoluzione e nella completamente o del processo transitorio
Realmente e sinceramente disposta a sostenere la nostra democrazia Balduzzi ente io ad aiutarci a raccogliere le sfide legate a questa transizione
Signore e signori
I conflitti del Medio Oriente che si fanno sempre più pressanti e si intrecciano sempre più non solo
Colpiscono nostro spazio comune ma ormai
Sono causa dell'instabilità mondiale
Su tutto il pianeta
Diffondono un effetto destabilizzante come ci insegna la crudele lezione del terrorismo racchiudono in sé è un sentimento di ingiustizia
Rifiutano con sprezzo le identità
Non credo no nelle qua pliche azione dei valori universali e possono servire da pretesto
Per negare la diversità delle culture
Sentiamo sempre più parlare di scontro di civiltà
Che sembra caratterizzare il ventunesimo secolo proprio come il diciannovesimo secolo è stato caratterizzato da le nazionalità
E
Il ventesimo secolo
Dall'ideologia
Uno scontro di fatto che è uno scontro
Tra estremisti e radicali
Tanto più radicale
Tanto più lento e tanto più passionale
Proprio
Perché riguarda lo scontro di culture culture omicide culturali e religiose
Questo concetto sì nutre di tutte le paure di mancanza di fiducia
E deve innanzitutto essere rifiutato perché sposare questo concetto
Significa cadere nella trappola che ci tengono i terroristi che vogliono sollevare uomini contro uomini culture contro culture e religioni contro religioni
A questo concetto
Bisogna contrapporsi e con un'altra realtà una realtà politica
Morale culturale una volontà diversa basata sul rispetto
Sullo scambio
Sul dialogo questa tra tutte le culture e tutte le religioni legate indissolubilmente all'affermazione dei valori
Valori umani specifici
Che fanno di noi quello che oggi siamo
L'universale implica lo specifico e lo trascende
Tutte queste risposte devono essere sentite nel Mediterraneo e a vedere
Unico ancor più grande nel resto del mondo
Il Mediterraneo deve appropriarsi di questi valori
E impegnarsi nella battaglia decisiva di questo nuovo millennio a favorendo il dialogo e della tolleranza per combattere
L'estremismo e gli integralismi
Non dimentichiamoci che lo spazio mediterraneo in passato è stato il crocevia di tanti popoli culture nazioni è stato la culla delle religioni monoteiste
E fonte dei valori di libertà di dignità umana
In effetti
Ci fu un'epoca in cui le nostre culture erano intimamente legate
A Verrone venerava Ristop tele che
Secondo lui
Era la persona inviata da Dio per proclamare la verità
E San Tommaso D'Aquino vedeva in questo genio universale della scienza araba il commentatore per così dire per eccellenza dell'eredità tre con latina
Successivamente
Le nostre storie hanno preso un corso diverso oggi l'emergenza ci voglio miti occorre dimenticare gli stereo tutti e le paure
Questo
Per andare oltre ciò che si contrappone e costruire il nostro futuro condiviso
è una battaglia fondamentale per il Mediterraneo che deve attingere all'esistenza stessa della sprovvisti stenta
Per ricordare al mondo le virtù dell'apertura del dialogo grazie alla storia antica e grazie alla sua ubicazione geografica il nostro mare comune come
Amava chiamarlo Camus
Deve farci nuovamente apprezzare la mescolanza di culture e di civiltà e deve nuovamente essere il punto di contatto che collega spazi e uomini uomini che hanno un compito importante
Signore e signori
Il Mediterraneo è diventato il punto focale delle incomprensioni tra i popoli ed è proprio per questo
Che deve ma in ritenere la promessa di un universo
Dove ognuno più sicuro di sé
Possa accettare il volto e la voce della differenza
Sì
La vostra riunione quest'anno e l'occasione per ripetere queste domande per dare risposte per esprimere gli ideali
E sono felice
Di avere fatto sentire la voce della Tunisia
Per concludere
Auguro agli organizzatori
E ai partecipanti
Che la trentaseiesimo edizione del meeting derivi nei
Abbia sbattuto il successo che merita e spero che possa contribuire
A consolidare di fra il valore della Fratellanza e della storia l'arietta tra i popoli di tutto il pianeta e soprattutto
Del Mediterraneo e soprattutto dei suoi giovani grazie della vostra cortese attenzione
Grazie signor ministro ora do volentieri la parola al Ministro Paolo Gentiloni che deputato eletto a Roma è stato membro della Commissione esteri e Presidente della Sezione Italia Stati Uniti dell'Unione interparlamentare
Una lunga vita politica è anche giornalisti che avverte
Eletto in Parlamento nel due mila uno è stato Presidente della Commissione di vigilanza sulla RAI e Ministero delle comunicazioni nel sud Governo Prodi
E in quella veste fu già ospite del meeting quindi non è un
La novità però le diamo felicemente il benvenuto un'altra volta in questa in questa veste in questo caso di oneri che per noi e così fu grandemente significativa grazie
Grazie
Sono io che ringrazio
Ringrazio il meeting per
Per questa occasione di
Confronto sul Mediterraneo
E anche per aver costruito questa occasione assieme al mio collega e amico tagli Abbacus
Che voglio salutare come un uomo che rappresenta quello che per noi è un Paese simbolo di coraggio e di speranza quest'oggi ha dato un esito
Grazie
Grazie perché
So che da parte del meeting non è una scoperta recente frutto di un interesse effimero
Da trent'anni è uno dei temi prioritari del meeting
So che nell'ottantasette don Giussani
Organizzò un meeting del Mediterraneo che si svolse in Grecia
So che da sempre qui si parla di immigrazione di culture mediterranee
Di persecuzione dei cristiani di dialogo interreligioso
E grazie però soprattutto perché lo facciamo oggi oggi in cui
La sfida di un nuovo ordine nel Mediterraneo e forse la sfida strategica per la politica estera italiana
Europea
Che della regione più importanti più drammatica
Noi Governo italiano abbiamo lavorato in questo
Periodo
Per cercare di portare il Mediterraneo al centro dell'agenda
D'Ubaldo
E non è stato facile
Credo che dobbiamo dircelo
Ci sono alcune
Narrative
Del secolo scorso
Che passano più facilmente nella comunità internazionale
La narrativa della minaccia esterna
Narrativa delle regioni orientali dell'Ucraina
Come se fossero i i suddetti del mille novecentotrentotto
La narrativa della guerra fredda
Tutte le dimensioni e sfide che certamente sono di grande rilievo per noi
Ma mentre noi
Abbiamo troppo a lungo forse concentrato la nostra attenzione su queste minacce esterne
Una minaccia in qualche modo interno
Dentro di noi nella nostra Regione
Particolare ibrida non costituita dall'aggressione di un Paese contro altri Paesi ma cosa
Costituita da dinamiche che attraversano le nostre società si stava sviluppando
E l'Italia ha lavorato in sede Unione europea nato
G sette
Abbiamo molto sostenuto l'idea ad esempio di far partecipare all'ultimo G sette in Baviera
Il presidente tunisino
Essersi che dia effettivamente poi partecipa
A dire in sostanza che quello che si svolge in questa Regione è davvero decisivo per il futuro del mondo
Il mite in quest'anno è all'insegna di un bellissimo verso di
Mario Luzi io non non lo ripeto che non lo voglio
Store chiare ma è davvero bellissimo
E e io vorrei ricordare qui un altro verso di Eugenio man Montale
Dedicato al Mediterraneo
Antico mare
Diceva Montale
Ricordando nella sua legge rischiosa essere vasto è diverso e insieme fisso
Vasto è diverso il Mediterraneo
I romani come sapete lo chiamavano Mare Nostrum
Per gli ebrei era il grande mare
Il mare di mezzo mettermela reperite dei siti
Il mare bianco per i turchi
Il grande verde per gli antichi egizi
Vedete quanti nomi ai mediterraneo che riflettono in qualche modo la sua straordinaria vastità ma è anche
Un mare fisso
Nel senso che non si sfugge al destino dalla propria storia e della propria geografia
Quando sento alcune battute nel dibattito politico italiano ho l'impressione che qualcuno pensi che si possa davvero fuggire dalla nostra storia e dalla nostra geografia invece no noi siamo lì abbiamo otto mila chilometri di coste e dobbiamo
Costruire soluzioni di dialogo
E di pace
Questo Mediterraneo da vent'anni
Non da pochi mesi è attraversato da un arco di crisi senza precedenti
Che ha ragioni sociali
Religiose nazionali
Demografico
Qualcuno ha azzardato dei paragoni con la guerra dei trent'anni
Del del Seicento in Europa
Conflitti in tra cristiani
Non so se il paragone sia sostenibile non so se avremo alla fine una
Una Westfalia del del Mediterraneo un in cui io se ho ragione di essere ligio che risolverà sistemerà questo problema
So che certamente dobbiamo scongiurare come diceva prima Fayad
L'idea dello scontro tra civilizzazioni e ancora peggio tra religioni e so che l'unico modo per scongiurare questo scontro e combattere il fondamentalismo terroristico
E difendere la larga maggioranza delle comunità musulmane e la presenza dei cristiani nel Mediterraneo in Medioriente così si evita
Lo scontro di civiltà e il conflitto fra religioni
E dobbiamo credo lavorare
In questa impresa certamente non facile di un nuovo ordine per il Mediterraneo affrontando in particolare tre grandi temi
Il primo certamente il tema della sicurezza del terrorismo
Nei decenni
Di questa grande instabilità dell'Arco della crisi del Mediterraneo
Credo che l'Occidente abbia misurato anche i limiti
Di un interventismo senza futuro
E cioè di iniziative militari
Magari mosse dalle migliori intenzioni
Costruite attorno all'emergenza ma prive di una prospettiva da costruire per il domani
Dall'Iraq alla Libia
Che per questo per la crisi di queste dinamiche
Il Mediterraneo di mercato una sorta di cuore della riluttanza dell'Occidente
Oggi se c'è un luogo in cui la riluttanza dell'occidente si manifesta in modo più evidente nel Mediterraneo
Mare nostrum dicevano i romani
E io ripeto spesso che non può diventare il mare nostrum una sorta di mare nulli U.L.S.S.
Cioè di un luogo lasciato a se stesso in cui
Le forze che lavorano per un ordine mondiale non si cimentano a costruire questo
E noi italiani
Noi europei dobbiamo fare la nostra parte in questo lavoro
E dobbiamo farla consapevoli del fatto che è finita l'epoca nella quale si poteva essere semplicemente
Consumatori di sicurezza assicurata la qualcuna
Ci siamo un po'cullati in questa illusione nei decenni
Cosa fa l'Italia consuma la sicurezza che qualcun altro costruisce garantisce
Magari addirittura permettendo si il lusso di definire
Chi costruisce questa sicurezza per noi un gendarme o cose di questo genere
Ma come che sia la valutazione del passato
Se noi guardiamo al domani dobbiamo sapere che l'Italia deve fare la sua parte nella costruzione della sicurezza in quest'area decisiva e strategica del mondo è un compito che ci riguarda direttamente
E lo dobbiamo fare combattendo il terrorismo naturalmente
E in particolare la sfida di da esche oggi
è la più drammatica
Che abbiamo di fronte
Lavorando per costruire fasce nei contesti difficili della Libia della Siria
Dello storico conflitto in Medio Oriente
Sostenendo alcuni Paesi chiave
Il cui consolidamento il cui sviluppo è decisivo per il futuro della
La Tunisia innanzitutto
Aggiungo il Libano
Altro Paese chiave minacciato oggi da fenomeni migratori molto gravi decisivo per il sì o sistema pluralistico fondamentale da sostenere
E lo dobbiamo fare difendendo
La presenza dei cristiani
Un piccolo gregge come una grande responsabilità come li ha definiti il Santopadre la sua lettera i cristiani di Oriente
Ma per una ragione molto semplice non solo perché noi siamo l'Italia e questa è la nostra radice culturale
Ma perché la presenza dei cristiani è una componente ineliminabile del mosaico pluralista culturale e della civiltà del Mediterraneo del Medioriente se sparisce quella tessera
Cambia il Mosaico
Che dobbiamo saper
Il secondo grande tema
è il tema delle migrazioni
Che oggi
Credo un tema che ci
Attraversa tutti luci ci squassare in qualche modo perché
Semplicemente guardando le immagini che vediamo
Nei telegiornali occupandosi
Sul piano politico professionale di queste cose
Vediamo la dimensione di questo problema
Qui io credo che a noi
Le idee siano molto condivise siano molto simili
Tutti sappiamo alcune cose elementari che tutti dovrebbero sapere
Primo che si tratta di un problema che bisogna
Affrontare provare a risolvere lungo tutto il percorso in cui si manifesta quindi dalla sua origine al suo sbocco finale
Il fenomeno migratorio non nasce
Sulle spiagge della Tripolitania
O sulle coste di Bode rom in Turchia nasce molto prima nasce in Africa nasce nelle zone di guerra in Siria nasce nei contesti di fame e di dittatura che attraversano tante parti del mondo
E credo che siamo anche d'accordo su un altro punto che a me sta particolarmente a cuore direi quasi
Mi angoscia in questi giorni in queste settimane
Che è il destino dell'Europa
Cioè forse di una delle più grandi utopie che noi
Occidentali noi italiani in particolare abbiamo avuto negli ultimi decenni
L'utopia degli Stati Uniti o
In Italia soprattutto utopia dell'Europa unita l'utopia degli Stati Uniti d'Europa uno dei miti fondativi della Repubblica italiana
Oggi si parla molto del destino dell'Europa e della necessità del suo rilancio
Io voglio dire una cosa da questo punto di vista molto semplice
Non credo
Lo dico sinceramente lo dico con tutto rispetto per chi si esercita in questo tipo di
Lavoro non credo che il rilancio dell'Europa crea possa avvenire
Nel laboratorio delle Ingegneria istituzione
Nella formazione di documento e nel confronto di documenti su quale può essere la nuova architettura dell'Unione dei nuovi compiti e delle diverse istituzioni di Bruxelles intendiamoci è importantissima questa dimensione del dibattito
Va sviluppata dobbiamo parteciparvi dobbiamo aver di un ruolo
Come italiani
Ma l'Europa in questo momento
Riconquista il proprio ruolo o si perde definitivamente attorno ai nodi politici fondamentali del mondo di oggi
E in primo luogo io dico attorno al tema dell'immigrazione e sull'immigrazione che l'Europa o ritrova se stessa o si perde definitivamente
Perché non possono durare a lungo le immagini che vediamo in questi giorni dei focolai che si accendono in tante parti dell'Europa
E perché le istituzioni comunitarie hanno provato a porvi rimedio
L'agenda della Commissione un aspetto anche oggi l'intervista del Presidente Juncker sicuramente va in una direzione positiva
Ma tutto questo si è sfilacciato nella
Competizione nel più imponga degli egoismi per cui
Ogni tanto appariamo noi che siamo la più grande superpotenza commerciale del mondo
Noi Unione con oltre mezzo miliardo di abitanti
Noi luogo delle civiltà e delle leggi
Ogni fondative di mezzo mondo ogni tanto appariamo incapaci di risolvere controversie alle nostre frontiere che riguardano
Cento duecento trecento persone
Scene che non sono degne della dignità e della storia del nostro continente
E qui
Credo che dobbiamo
Fare una battaglia su due fronti uno certamente quello europeo per avere un impegno comune
Per via rivedere le regole di Dublino condividere
A livello europeo questa sfida
E l'altro
E quello di
Combattere
In questo caso in modo
Civile con le armi della dialettica del confronto politico della cultura
Coloro i quali all'interno del nostro Paese spacciano paura illusioni
Con gli spacciatori di paura e di illusioni l'Italia non va da nessuna parte e credo che
Si tratti su questo di costruire
Una posizione una politica credibile e non di inseguire come è stato detto ben più autorevolmente
Che da me e non di inseguire questa o quella popolarità improvvise
E infine la terza dimensione
Perché noi abbiamo bisogno
Di sicurezza
Abbiamo bisogno di sconfiggere il fondamentalismo
Terrorista
Abbiamo bisogno
Di fare i conti con un fenomeno che durerà molto a lungo nel tempo come il fenomeno dell'immigrazione e di far di conto in modo
Organizzato regolato civile
Ma abbiamo un drammatico bisogno di sviluppo
Di sviluppo economico di crescita di nuove occasioni di lavoro
Lo diceva prima
Il ministro Baku s'
Certo la Tunisia è un esempio straordinario per noi dicevo prima coraggio e speranza il coraggio
Di mantenere un assetto pluralista un Governo pluralista un'informazione pluralista una società civile ricca e articolata di fronte a una minaccia alla propria sicurezza che è una minaccia drammatica
Ma il Governo tunisino il popolo tunisino il Parlamento tunisino non hanno fatto marcia indietro di fronte a questa minaccia avrebbero potuto
Invocare ragioni di forza maggiore
Non ce la facciamo a reggere
Hanno tenuto botta
Hanno preso misure molto coraggiose penso alla chiusura di un certo numero di
Moschee abusive
Sono riusciti a dare un esempio straordinario per tutta la regione
Dopodiché
Si sono presi un sacco di complimenti da parte
Dell'Occidente dell'Europa vengono
Molto spesso citati ad esempio
Ma ogni volta che ci incontriamo ci riportano
Con i piedi per terra e ci dicono sì cari amici italiani sì cari amici europee occidentali
Noi gli siamo grati per le paure di apprezzamento che avete rivolto alla stagione che la Tunisia sta attraversando ma abbiamo bisogno di lavorare insieme
Per costruire occasioni di lavoro di sviluppo per i giovani di futuro economico per il Paese
E questo discorso non vale solo per la Tunisia credo che sia un discorso valido per l'insieme della Regione
Per molti Paesi del Mediterraneo
è un'occasione anche per noi
Se c'è una cosa
Che francamente mi
Mi dispiace di non essere riuscito a fare
In questi mesi da Ministro degli esteri
E dare sufficientemente l'idea alla dimensione del fatto che
Il Mediterraneo
Oltre a essere certamente tutto quello che abbiamo detto no e quindi l'arco della crisi la sicurezza l'emigrazione
è anche una straordinaria opportunità e occasione di sviluppo economico
è una straordinaria occasione per le imprese per il lavoro italiano il Mediterraneo non è soltanto una minaccia alle nostre porte di casa
Se noi aggreghiamo l'insieme dei Paesi di questa Regione
Scopriamo una che sono Paesi
Fondamentali penso ad esempio alla Tunisia ma non solo alla Tunisia anche come ponte verso l'Africa
Verso
Questo continente che per la mia generazione è stato a lungo fino a dieci vent'anni fa continente perduto al continente privo di sviluppo in continente
Abbandonato alla fame alla malattia e che invece sappiamo che da alcuni anni è un continente
In un crinale
In cui si alternano elementi di crescita economica di sviluppo
Di nuovo ruolo per le donne di empowerment della della società civile
E crisi micidiali della capacità statale
Conflitti
Terrorismo
Allora il Mediterraneo che anche ponte verso l'Africa
E comunque complessivamente un'area che a tassi di crescita invidiabili per le nostre economie
Attorno al tre quattro per cento l'Africa addirittura dal quattro al cinque per cento
Ed è un insieme dei Paesi rispetto ai quali
La nostra Italia è uno dei partner economici e commerciali fondamentale
Forse non tutti sanno che
L'Italia è il quarto partner commerciale di quest'area
Dopo nell'ordine gli Stati Uniti la Cina e la Germania
Quindi stiamo parlando di un'area che costituisce per noi una grande occasione di futuro e non solo una minaccia per la sicurezza o per la
Convivenza
Dobbiamo credo lavorare su questo
Lavorare
Per costruire le condizioni affrontando i temi della sicurezza e delle migrazioni
Di un ordine
Nel contesto della regione mediterranea che consenta alle sue potenzialità di sviluppo umano culturale ed economico di dispiegarsi
è una sfida bellissima è una sfida alla quale credo
L'Italia il suo Governo
La sua società civile le ANCI o il mondo del volontariato tutti non si sottrarrà hanno e possono dare un contributo molto rilevante grazie
Grazie vorrai abbiamo ancora la l'amabilità di poter avere qualche minuto
E quindi
Volevo chiedere
Qualche una sottolineatura inverso nella conclusione del nostro incontro mi ha colpito
Tra le tante cose quell'espressione che ha usato il ministro Bagus l'universalità del desiderio di libertà
E io penso che questo sia stata la mossa che ha portato
I giovani tunisini in piazza
Come portò i giovani egiziani in piazza
Che li ha fatti resistere
Li ha fatti lottare per giorni e giorni e giorni ora volevo chiedere al signor ministro
Oggi
Come vivono
I giovani tunisini questa momento questa fase è questa
Questo contesto
In cui lei stesso ha detto che la nostra trasformazione a trasformarla il consolidamento della nostra
Democrazia e sempre sotto minaccia qual è la speranza che anima i giovani tunisini
Se circa assunte si quesiti sicuramente è una domanda molto attuale ed è una domanda molto importante
Rettore vero
La rivoluzione tunisina è stata fatta da giovani Sapienza
Piccoli senza
Perché fosse data loro una struttura religiosa o una struttura politica
Ovviamente non è stata una cosa del tutto spontanea
Ma l'effetto di un accumulo
Un accumulo di ingiustizia un accumulo di frustrazione che ha portato a questo
E i giovani i giovani che hanno fatto questa rivoluzione
Speravano
Venti realizzare i loro obiettivi in maniera molto rapida
Quindi
E diciamo che adesso i giovani sono un po'disincantati
Spesso questo perché nessuno
Prevedeva una seria di Governi transitori
E nessuno di questi Governi è durato un anno
Franco
Cinque Governi di questo tipo
Si sono succeduti e non sono riusciti
A realizzare delle azioni strategiche
Potevano semplicemente garantire la transizione transizione dello Stato e la gestione quotidiana degli affari dello Stato
Solamente dopo le recenti elezioni nelle ultime elezioni nessuno normale si è venuta a creare una situazione per così dire normale
Tuttavia
C'è
Diciamo una sorta di divario da una parte abbiamo gli archi democratici quello che si è
Creato e guadagnato a livello democratico
A livello politico ma dall'altra parte c'è anche un ritardo nella realizzazione degli obiettivi socioeconomici
Su
è un paradosso un paradosso che Point si è accentuato con il fenomeno del terrorismo che prima non esisteva
Quindi
La gioventù tunisina i giovani tunisini sono impazienti perché vogliono vedere i frutti della loro rivoluzione
E questo soprattutto
Costruito
A livello socio economico e vogliono una sicurezza questo
Con l'occupazione il lavoro e con la libertà
Attualmente
La sfida è colmare il divario il divario tra gli archi democratici quanto siamo riusciti a raggiungere a livello democratico e i ritardi
A livello socio politico e in termini di sicurezza obiettivamente
La Tunisia non può farcela da sola
Deve ovviamente contare sulle proprie forze ma
Ha bisogno comunque dell'appoggio attivo e massiccio di tutti coloro che credono nella democrazia nella libertà
E questi sono i nostri amici vicini a noi
Soprattutto gli europei e l'Italia
Che
Come
Espresse io ed espresso dalla mio amico Paolo Gentiloni credono in tutto questo questo ovviamente deve essere condiviso da noi tutti
è solamente portando avanti le riforme socio economiche terrestri grazie ad investimenti massicci
Per creare ricchezza
Per creare occupazione per i giovani solo così facendo i giovani
Vedranno un futuro
Capiranno che c'è un futuro per loro
E capiranno che questa rivoluzione porterà
I suoi frutti e i suoi risultati il prima possibile
è questa la sfida che adesso siamo chiamati ad affrontare
Regionali
Fazio chi sono i giovani che sono forse un po'troppo in pazienti a volte
E solamente chi è troppo impaziente risponde alla chiamata dei terroristi che
Offrono loro molti soldi osserva
Giusta che fanno lavaggio del cervello
Terroristi e
Che
Coprono il terrorismo dandogli una dimensione religiosa
La peggiore delle contraddizioni
è
Proprio questa Bugia c'è praticare il terrorismo nel nome di Dio nel nome della religione e questo che dobbiamo denunciare questo contro cui dobbiamo combattere con forza
Ministro gente ministro Gentiloni
Ha parlato
Appassionatamente non è la prima volta che lo fa a credo che sia le sue parole che sono intervenute spesso in questi in questo
Tremendo periodo
Senza dubbi e senza concessioni a nulla
Ha parlato del tema dei cristiani lei sa che
Qui in questi giorni Stato molto dibattuto e molto seguito
Non riguarda solo i cristiani ci non abbiamo mai fatto una questione come dire comunitaria no sempre siamo un po'al seguito della
Chiesa e della grande scuola di vita della Chiesa che parla di persone
Il cui diritto
Fondamentale alla libertà di espressione
Libertà di culto libertà di fede libertà di essere viene costantemente violato fino al prezzo della vita e questo riguarda molte persone non solo i cristiani
E poi c'è il grande tema l'altro grande tema che vediamo siamo atterriti quando vediamo certe immagini del patto ed anche del patrimonio culturale no viene in mente qui perché vedi professori Buccellati qui seduti in prima fila e sappiamo quanto
Quanto è grande no loro persone che hanno lavorato così tanti anni in Siria
Quant'è grande il loro dolore loro ferita per tutto ciò che accade agli uomini e anche alle cose agli uomini e alla storia degli uomini e allora io lei ha parlato però di un europeo lire riluttante
Io punto vorrei domandarle di così aiutarci un po'a capire approfondire questo questo concetto perché siamo così riluttanti quando
Vediamo ciò che accade nemmeno leggiamo oggi la potenza del delle immagini è spaventosa e quindi nemmeno di fronte a questo
Riduciamo a combattere questa riluttanza oppure questa riluttanza un fenomeno di
Tipicamente politico istituzionale o risiede anche un po'in noi come la vede lei i dati
La sua posizione
Ma io cerco di capirne le ragioni innanzi tutto
Perché dobbiamo sapere questa se vogliamo usare il termine appunto
Di riluttanza dell'Occidente non viene da
Dal nulla viene da
L'esperienza
Delle difficoltà o addirittura degli errori
Degli ultimi dieci trenta
E certo c'è una contraddizione che colpisce come su prima
Fontolan una ricordava
Due aspetti se ne potrebbero citare altri ma comunque stiamo a questi due
Da un lato
La presenza dei cristiani e delle minoranze
Religiose in genere
Potremmo parlare di una minuscola minoranza religiosa quella degli IAT c.d.
Le cui donne sono state perseguitate da da esce
Ma naturalmente la presenza dei cristiani a
Poi quel valore
Storico e di civiltà in questa Regione che tutti conosciamo
E quello che sta succedendo è molto
Allarmante molto pericoloso perché
è difficile tornare indietro
Quello che mi ha colpito di più visitando alcune
Alcuni campi profughi
Dove erano sfollate alcune popolazioni cristiane della Piana di Ninive
Era la
Straordinaria difficoltà
A considerare l'ipotesi di tornare dai luoghi nei luoghi
Da cui erano stati cacciati
Non è facile tornare indietro dopo
Episodi e tragedie come quelle che sono accadute
Inoltre alla persecuzione dei cristiani ed
Le minoranze religiose
C'è il dramma dei
Del parlo del nostro patrimonio storico culturale di civiltà
Che forse ci colpisce in modo particolare noi italiani no perché
Lentini un po'per la nostra storia
Per l'interesse che abbiamo nella materia per il fatto che
I molti di questi Paesi
Siamo appassionati
Dei siti archeologici dei musei
Lo straordinario museo Bardot a
A Tunisi
Il museo archeologico di Beirut perché gli italiani stanno restaurando
Le nostre venticinque missioni archeologiche in Egitto
Noi siamo dentro questa realtà e per questo forse
Nel ridiamo
Lo stupro in modo più
Drammatico
I quindi c'è una distanza senza dubbio
Tra
La gravità
Di questi fenomeni di queste tragedie
E la riluttanza dell'Occidente
La riluttanza deriva cercavo di dirlo prima
Dalla presa d'atto della difficoltà che una linea tra virgolette interventista senza futuro ha messo in luce negli ultimi dieci vent'anni
Dobbiamo dirlo molto chiaro non ha funzionato
Quando
Si prende a bersaglio l'attuale Amministrazione americana
E in particolare il Presidente Obama
Ci sarebbe un po'
Il simbolo di questa riluttanza la riluttanza della Casa Bianca
Io sono portato a dire un paio di cose primo
Il Presidente Obama lo aveva detto
Aveva annunciato in campagna elettorale che avrebbe ritirato le forze più ingenti degli Stati Uniti dall'Iraq dall'Afghanistan
Secondo il fatto che non ci siano più cinquanta cento centocinquanta mila militari sul terreno
Non significa rinunciare al proprio ruolo alla propria leadership
Significa
Interpellare tutti e noi italiani ci dobbiamo sentire interpellati sul fatto che la garanzia della sicurezza deve essere sempre più
Frutto del dialogo e del multilateralismo non c'è qualcuno che risolve il problema al posto nostro
E quindi io
Penso che dobbiamo farci carico di questa riluttanza
Vedendo le le ragioni e indicandone i rimedi nell'azione politica
Nel multilateralismo e nell'impegno di ciascun Paese
Sono molto diffidente
Nei confronti di chi ha questa riluttanza da delle
Risposte e troppo semplificati
Che a volte confinano con allarmiamo CE partite sostanzialmente
La Libia quante volte
Sentiamo dire in queste settimane in questi mesi
L'Italia dovrebbe fare la sua parte intendendosi questa sua parte perché cosa
Per sostenere con ogni mezzo il negoziato certamente
Per candidarsi se il negoziato l'insuccesso a contribuire addirittura guidare un lavoro di consolidamento dei risultati raggiunti senz'altro
Eventualmente per intervenire
Nel contenimento della minaccia terroristica certamente
Ma se invece
L'invito
A uscire dalle esitazioni
Significa immaginare
Logiche
L'interventista io penso che dobbiamo dire molto semplicemente che avventure nel deserto
Le forze armate italiane e il Governo italiano non ne faranno non servono e peggioreranno semplicemente la situazione
Ecco perché
Con questa riluttanza dobbiamo fare i conti in modo
Maturo complesso
Non ha risposte semplici ed è la sfida che abbiamo di fronte
L'espressione del Papa
Ed è con questa domanda che poi concludiamo perché è una cosa che vorrei proporre a tutti e due diventata improvvisamente famosa terza guerra mondiale a pezzi
è stata ripresa più volte questa espressione perché è come se
Papa Francesco avesse dato un nome
A una cosa che forse molti sentivano molti sentono ma gli avesse dato un nome un'immagine reale molti si sono detti ma
Forse veramente così
Questa espressione è stata ripresa anche nel messaggio al meeting dal Presidente della Repubblica Mattarella anche questo
Ha creato molta discussione quasi apprensione anche il Presidente dell'Italia dal suo dal suo punto d'orizzonte parla di questo
Non credo nessuno qui è penso tantomeno voi abbiate
La ricetta fu la soluzione per risolvere
Questo che si presenta possiamo chiamarla terza coniare terza guerra mondiale attenzione o con altri nomi ma insomma una situazione di un conteggio il contesto veramente profondamente drammatico bene
Ma è quello che vorrei chiedere a voi siete ambedue ministri degli esteri
Avete delle responsabilità gravosi insieme vivendo in questo contesto un contesto in cui ogni giorno cioè questa sfida
Come riuscite a portare questo peso nella vita nella vostra vita non voglio banalizzare la cosa chiedendo se ci dormite la notte però pensare a delle persone che hanno delle grandi responsabilità politiche
E non solo rispetto al proprio Paese ma rispetto anche agli altri Paesi no
In questo contesto così duro così difficile così problematico ecco come si riesce affrontare come potete come state affrontando questa responsabilità
Prego signor ministro non non è una domanda così personale perché ci interessa capire anche noi come poter contribuire a questa a portare questa responsabilità in generale
Mi riferisco del successore vero marchio la situazione particolarmente complesse pericolosa
Vigorito
La viviamo forse in maniera
Che non è molto diversa la viviamo nello stesso modo credo che per affrontare questi problemi avoir la Commissione per avere laddove la coscienza tranquilla
Il portatore il termine bisogna essere determinati di amianto fare ma
Contemporaneamente crisi dei due di sognare comunque fondare il tutto su valori e ideali
Nottola triplo Marsilio la nostra diplomazia in Tunisia presi si basa su alcuni principi
Dissi dissenso ad esempio
Non ingerire nei problemi interni degli altri Paesi questo è un principio fa il porto
Per
Dalla tragitti ricatti senza comunque adottare un atteggiamento di neutralità negativa
Qua alcune scelte non incoraggiare i conflitti armati questo un altro principio l'assoluta
Perché abbiamo visto
Presa la il perché dedite l'intervento militare i conflitti armati
Giusto sua arriverà
Che sia in Iraq in Libia in Siria ovunque
In reca grave non possono che aggravare il problema dopo un lungo quindi per noi la sugli altri problemi quando ci sono problemi SDO duello bisogna cercare di trovare se mozioni politiche entri e pacifiche parlo di allora che questo grazie al dialogo e alla concertazione stessa del piccolo è proprio questa volontà
Che ci guida
Delle
E che ci porta ad affrontare i problemi della Regione
All'acqua adesso e
A non rimanere soli isolati
Ma lavorare insieme agli altri lavorare insieme i nostri amici
Vitelli come ad esempio l'Italia libri delle mediterranei e tutti i Paesi del Mediterraneo
Sui TIR aspettarci questo compito
Un pochino complicato da alcuni aspetti perché e cioè dal fatto
Che i Paesi arabi della regione noi parte
Visione non hanno tutti questa visione
Non hanno tutti lo stesso approccio serve sul piano alcuni sostengono
Torto una fazione altri ne sostengono un'altra
Quella giuridico è questo ovviamente porta a una certa durata dei conflitti Giulietta e che si protraggono nel tempo
Se tutti i Paesi del nord e del sud del Mediterraneo
Istituita
Io dico potessero adottare un approccio unico visual
Criteri tutto vede cioè la necessità di trovare soluzioni politiche e pacifiche
Ai problemi
Grazie I negozianti
Parlo con
E grazie al compromesso del piano il
Se tutti lo facessero sicuramente la situazione sarebbe migliore quella tutti tutti ecco quello che ispira la nostra politica
Più esplicito nel dire qua quindi non dico che dormo bene la notte respinge l'accusa ma sicuramente ho la coscienza tranquilla
Grazie
Ma io in risposta alla domanda vorrei
Dire da un lato della
Della mia angoscia e dall'altro del mio del mio sogno da mi angoscia
è che per quanto possa apparire
Saranno
Noi stiamo ancora lavorando
Perché si è acquisita la consapevolezza
Della posta in gioco dell'importanza di questa questione
Le parole del Papa alle parole del Presidente della Repubblica
Dicevo prima
Ci sono degli schemi narrativi che sono più forti di questo
E che sopravviva
Quando si parla di terza guerra mondiale a Bra a pezzi o di germi
Di un nuovo conflitto mondiale
In una parte del nostro mondo si pensa
Ancora al secolo scorso non si guarda quello che succede attorno a noi
E spesso anche dentro le nostre Società
In comunità che abitano i nostri Paesi
Vicino i nostri confini
E quindi il lavoro
Per
Far passare questa consapevolezza
è un lavoro che ancora dobbiamo fare per la cosa che più
Oggi credo possa angosciare chi ha responsabilità di governo
Ancora sentiamo dire appunto queste cose su
Come se potessimo
Esci chiedere al mondo
Fermate il mondo voglio scendere potessimo alzare dei muri potessimo
Costruire
Steccati potere Simo rinchiudere gli immigrati in una piattaforma off-shore potessimo tenere fuori i problemi
Dai nostri dal nostro Paese dalle nostre società non è così
E quindi il primo lavoro che dobbiamo continuare a fare il rendere
Consapevoli
Innanzitutto la comunità internazionale di quanto
Queste nuove sfide siano diverse da prima
Non è il conflitto armato tra Paesi sovrani
O comunque non è
Principalmente in questa forma sono forme
Ibride
Chi si infiltrano nelle nostre realtà interne e con le quali dobbiamo fare i conti sul piano
Sociale politico religioso culturale non solo
Mi verrebbe da dire non tanto
Sul piano militare
E poi c'è il sogno il sogno è che l'Italia
Che poi è
Direi questo possiamo riconoscerci allo abbastanza facilmente
Il Paese
Del dialogo
Un Paese che come si dice nel gergo diplomatico non ha una sua agenda nascosta non vuole imporre
Questo a quello
Ma è un paese che
Per tradizione per storia per collocazione cerca di promuovere il dialogo tra tutti
Il sogno e che possa dare un contributo a quello che oggi sarebbe necessario
Chiamiamola una una specie di Helsinki del Mediterraneo sarebbe necessaria
Dare struttura forma a un nuovo Schema di multilateralismo che garantisca convivenza dialogo e sicurezza
è naturalmente un cammino molto ambizioso per questo l'ho chiamato un sogno ma è un cammino sul quale il nostro Paese credo può svolgere un compito molto importante
Allora grazie
Molte cose sono state dette io ringrazio
I nostri due ospiti e in particolare naturalmente il Ministro Bacco usciere per non solo per le cose che ha detto ma per il tempo che ha passato con noi e voglio dire lei signor ministro in conclusione che
Qualunque cosa noi possiamo in qualunque cosa noi la nostra piccola grande realtà possa essere utile al vostro Paese alla sua società ai suoi giovani
Noi cercheremo di farla grazie ancora
In conclusione
Cioè il piccolo sforzo scusate il piccolo spot per il Meeting prosegue la campagna di raccolta fondi
Per sostenere la costruzione del meeting
Con la propria donazione si può
Contribuire a far vivere questa cosa la cosa che abbiamo costruito cercato di costruire anche oggi
Ci sono i vari punti della Fiera nel padiglione C uno a uno a tre CIT cinque oppure sul sito del meeting www meeting Rimini punto orga
Con questo potete aiutare questa nostra
Avventura e sfida bellissima grazie mi chiedono di
Di pregano di lasciare la sala il più velocemente possibile perché