"Alternativa e doppiopetto. MSI dalla contestazione alla Destra Nazionale (1968-73)"

Su una questione
Certi
Buonasera a tutti e grazie di essere intervenuti
Abbiamo pongono una spiegazione da parte mia Hall in Como la veste di d autore anche di rappresentante dell'editore il professor Gaetano Rasi caro amico purtroppo si è ammalato in questi giorni e non è potuto venire quindi mi tocca il compito è così rappresentarlo di dire due parole
Sull'editore che all'Istituto di studi corporativi e che ha avuto un ruolo nella storia il movimento sociale una funzione ben precisa e forse è il caso di ricordarlo in questa sede perché di storia il movimento sociale si tratta
Le sui soli corporativi nasce vent'anni fa nasce come espressione della di quella che si si chiamava allora sinistra nazionale o sinistra sociale del movimento sociale italiano
Un gruppo di persone un gruppo di intellettuali di militanti politici
Che aveva un po'abbandonato la politica attiva nel corso degli anni Sessanta nel lungo periodo Michelini hanno e con il ritorno di Almirante alla segreteria del Partito riprese ad impegnarsi e si impegnò soprattutto con il professor Massimo che fui precisa e primo presidente dell'istituto che è qui presente lo ringrazio
Sì impegno con la fondo formazione di un centro studi che da un lato proseguisse gli studi sul corporativismo
Che fu alla base della proposta politica ed ideologica del movimento sociale
E dall'altro anche curando per esempio la storia del partito che prima d'allora non era mai stata curata
I bellissimi studi corporativi a un archivio curare e raccoglie un archivio sulla storia del movimento sociale
è un lavoro che è iniziato da qualche anno che prosegue parallelamente ha aperto una collana editoriale dedicata a contributi per la storia del movimento sociale
In questa collana sono usciti tre volumi finora il primo di Giuliano de'Medici sull'origine del partito il secondo del professor Massi
Che raccoglie i suoi scritti e una lunga ricostruzione diciamo dell'attività della sinistra interna
E adesso il terzo che il mio e di questo però non parlerò io ma per l'anno gli amici che hanno cortesemente accettato l'invito a presentarlo
Ti presento sono il professor Carlo Vallauri
Docente di storia contemporanea all'Università di Siena
Sono il dottor Marcello Veneziani già che definire giornalista veramente un po'poco perché soprattutto un saggista non vi è un intellettuale che è un po'la brutta parola
Prego dottore Paolo Liguori che il direttore del sabato un giorno un giornale un con un settimanale battagliero che credo conosciate tutti
E che definirei anche un politologo darebbe più la parola al professor Vallauri
Ho questo libro di Gianni Rossi io credo riempie un vuoto nella storia Fia dei partiti politici
Storiografia che in Italia
Assunto a differenza degli altri Paesi europei Gran Bretagna fa anche il jazz francese mai un carattere
Specifico sotto un aspetto che io non ritengo positivo cioè a dire c'è un pochino la tendenza in Italia che ogni partito a i propri storiografica quindi tantomeno fare nomi De Rose Scoppola e se lo potevano servirsi annaspiamo epoca accetta di comunista e via dicendo
Ora questo io credo sia un grave limite
Personalmente essendo io socialista
Proprio ottenuto sin dai miei primi studi che ho fatto gol posso pezzi icone di cui sono stato assistente per molti anni avessero di Roma di dedicarmi invece lo studio del società della della politica dei liberali quindi nei primi studi sono sul satellite e Giolitti
Proprio perché io credo che questo fatto di avere un legame con l'oggetto della ricerca costituisce un punto di vista strettamente scientifico un forte limite certamente uno può mettere più passionalità e questo per non so per il l'analisi della cultura politica o per altri aspetti può essere anche un elemento positivo
Però ecco un punto di vista delle proprio se strettamente stenografico e con
Questo lo dico perché era proprio la storia dei partiti politici in Italia ha presentato un vuoto
Si è ritenuto da parte di molti di non occuparsi del movimento sociale
Perché sembrava che occuparsi del momento sociale ci si vuole si identificano i col momento sociale stesso
Io di questo argomento avuto occasione di battere con un grossa personalità della cultura italiana purtroppo mancato anni fa che ha dedicato al anche la alla cultura fascista e ai problemi inerenti alla funzionamento sociale ampi studio cioè Enzo Giudice
Che molti di voi ricorderanno
E certamente il
Questo vuoto
Non fino adesso è stato solo in parte il corpetto noi stessi all'università di Roma abbiamo con attraverso il Consiglio Nazionale Ricerche fatta delle degli studi
E i propri ricordo che proprio per il momento sociale fu mia cura affidare la parte radicamento sociale ad una persona
Che non aveva nulla a che fare a con una cruciale e invece poi si dedico alla ricerca con grande interesse suscitando fra l'altro gli encomi per esempio deve dell'onorevole Valensise
Il quale risulto proprio colpito dalla dall'attenzione dalla cura e che questa signora Lia scarpe
Enrico a questo problema
Perché ho fatto questa premessa di ordine diciamo qua si psicologico
Perché appunto anche nell'accingermi alla lettura del libro di Gianni Rossi che io fra l'altro
Conoscevo bene rosse in quanto si è laureato con me ma ormai sono dodici anni credo anche più assenze tredici anni
Ecco io lo debbo dire che leggendo questo libro direi che non solo copre una lacuna della storia momento sociale ma anche come adesso vedremo
Compie una ricognizione significativa sua spetti più importanti della vita della vita italiana
Io adesso ecco in un così in un quarto d'ora non è che posta addentrarmi troppo questo mi riservo poi di farlo se mai non
Rassegna più
Vorrei sottolineare alcuni punti
Il primo riguarda quello relativo alla differenziazione tra movimento sociale in senso stretto i gruppi che hanno operato al suo Esterno che si riconnette vivono allo stesso filone storico
Ma che in sostanza propugnavano delle linee di azione
E di di operatività antitetici a quelli valenza sociale io credo che da questo punto di vista il contributo di Rossi e molto significativo perché
Con molta precisione egli ricostruisce anche i percorsi compiuto nel da questi altri gruppi
Che una parte della stampa divenne pubblica sempre cercato invece di appiattire
In una stessa uniforme genericità il momento sociale questi altri gruppi adesso voglio entrare nel merito Rho appunto nel merito del la validità delle posizioni Osimo e sociale o gli altri lupi ma tuttavia presentano dei delle ragioni e di di formazione delle ragioni poi i che hanno spinto tanti giovani entrano in questi movimenti che non sono differenti da quelli propri del movimento
Rosse punto lo tratteggia soprattutto per l'epoca diciamo così Michelini e vengo subito a un argomento molto scottante dico
Che questo libro piacerebbe molto
Sarebbe piaciuto molto a Pier Paolo Pasolini perché perché per esempio di Valle Giulia delle famose episodi Valle Giulia qui c'è una lettura interpretazione a mio modo di vedere molto corretta
E perché
Io sono stato una sera
Il in un locale di Roma sette anni fa e c'era anche Pasolini a vedere un filmato fatto da alcuni giovani studenti universitari sui fatti di Valle Giulia e dopo pochi giorni Pasolini scrisse la poesia famosa quindi è evidente
Che furono proprio quelle se quelle immagini fin decimato grafiche Pasolini vidi a spingerlo a dire che nello scontro di Valle Giulia da una parte c'erano i cafoni del Mezzogiorno di Pove del Mezzogiorno che Eros
Andati a fare i poliziotti e dall'altro c'era la borghesia romana ora qui i giudizi possono essere diversi su questo punto
Perché diceva stabilisce la pasta linee perché precedenza acuisce la conferma che è questa aggressività mostrata dai giovani non era un'aggressività
Particolare perché poi c'erano gruppi estiva si riferisse ma resta evidente ecco ma c'erano delle spinte di giovani di estrema destra
Erano spinte divergenti sulle quali apre ripeto si possono avere valutazioni diversissime ma tuttavia era significativo che nel sessantotto cioè ventitré anni dopo la fine della guerra civile
Venti due anni dopo la nascita del movimento sociale dei giovani che si ride allacciavano lo stesso filone potessero esso cercare di assumerne la lotta politica in Italia una posizione particolare che tendeva soprattutto a ad affermare il criterio della appunto del della possibilità per un giovane proveniente da quel filone di partecipare al delle lotte politiche democratiche e perché dico questo perché evidentemente allora questo era ampiamente contestato da larghi settori della società
Vengo messo un punto nodale che riguarda proprio il momento sociale
Inserisco per forza di cose
Naturalmente lo studioso di storia non può prescindere anche delle proprie valutazioni
Però formano oggetto di un altro aspetto
Ecco una interpretazione che io credo si possa tentare di dare questo lo dico per poter spiegare meglio alcuni punti successivi
Una detrazione di fondo chiodo del momento sociale il momento sociale
E riuscito a crescere nella lotta politica italiana perché le due forze maggiori in sostanza nocivi se nel partito comunista
Avevano interesse a congelare
Quella fetta di elettorato che temevano di non poter avere che non aveva mai potuto avere consente e quindi tutto sommato perorazioni cristiane era meglio che la che i giovani che potevano ispirarsi a al vero lirismo diciamo così non Cruise ero verso sinistra e fossero congelati in una posizione dalla quale una specie di ghetto
E lo stesso e diede comunisti temevano che queste forze potessero rafforzare la destra e la democrazia cristiana e quindi era meglio che fossero collocate in un ambito i di isolamento ecco e allora da questo punto di vista si spiega come il tentativo che poi la generazione del Sessantotto inazione sessantotto di destra
Ceca di le tre socie cambiare la il tentativo dei giovani che provengono quel filone di invece di
Trovare una collocazione autonoma
E qui io potrei citare anche dei brani del libro e qui ci sono dei punti a mio avviso abbastanza interessati
L'altro punto importante riguarda quello Della farsi Almirante
Relativa al rapporto con la cultura e anche ancora in questi giorni si discute molto della egemonia comunista nella cultura italiana ma non di questo voglio parlare certamente
Tuttavia
E certo che
Gran parte della cultura italiana in quegli anni aveva assunto delle posizioni che immaginavano
Da qualsiasi presenza culturale tutto quello che si faceva appunto al filone erede del fascismo
E quindi lo sforzo di Almirante di
In di svolge alcune iniziative
Che potessero riproporre una sede mi culturali o credo sia stato un fatto importante
Su questo punto esprimo subito un mio giudizio io sono molto legato al uno opinione di espressa per la prima volta dal poeta Giacomo Noventa fatta poi proprio esplicitata anche con grande rigore sta Augusto Del Noce
Cioè dire Giano lamenta nel quarantotto cioè di in epoca non sospetta cioè
In una polemica sulla culture fascismo espresso il concetto
Che
Non era il fascismo
Qua si
Un errore contro la cultura italiana ma che invece il fascismo era un il fascismo
Era
Un errore della cultura italiana la già con la mente era antifascista aveva pagato di persona appunto era un errore della cultura italiana mai la parte della cultura italiana
E io credo che questo concetto che poi in parte utilizzarla ad altri Giamol sotto altri aspetti questo concerto ripreso da questo Del Noce si è un concetto molto importante perché
Riconduce tutto quello che è avvenuto in Italia appunto dal venti è al quarantacinque e non più sotto diciamo la la
Sotto lombarda di qualche cosa da da condannare a priori ma invece lo riporta nella cultura cioè come qualche cosa da osservare da analizzare senza preconcetti
E quindi il fatto che Rossi abbia sottolineato questo aspetto importante queste iniziative io credo sia da sottolineare mi chiedo
Però ecco leggendo questo libro
Noi troviamo appunto uomini che rispondono ai nomi
Ancora che si ricollegano
Gioacchino Volpe
Figlio di Gioacchino Volpe il nome di di Armando plebe ecco come mai
C'è stato da parte per esempio di un uomo di cultura come mando plebe
C'è stato questo che è stato chiamato questo riflusso a destra Duomo sui cui libri si sono faremmo formati molti giovani marxisti io credo perché in playback
C'era la sensazione
Che appunto la democrazia contenesse in sé dei pericoli e che fosse un grave errore non valutare questi pericoli in rapporto alla proprio a come la società occidentale si proibiva evolvendo
Non mi soffermo qui perché no
Sul appunto sul l'apporto che in quel periodo fu dato accetti ripensamenti culturali da un filosofo come Ugo Spirito
Ecco vorrei però qui accennare ad un altro fatto che
Viene proprio dalla lettura del libro
Il rapporto alla posizione che poi fosse e quella che devo dire fra personalmente mentre è stato il più come ha detto il rapporto fra momento sociale d'estrema destra
I giovani di estrema destra attenzione e che sono dei gruppi di avanguardia nazionale di ordine nuovo di cui rosse di fornisce una ricostruzione ineccepibile e che non si trova in nessun altro libero
Perché se in qualche altro libro si sono trovati dei punti invece qui viene fatta una ricostruzione analitica direi quasi geometrica nell'esposizione
Ecco i giovani di estrema destra
Ritengono epidermico e mi collego nostro giovanissima destra ma anche da parte del movimento sociale
Vi è la convinzione né in quegli anni da cui si fece libro sessantotto settantatré vi è la convinzione che la politica di centro sinistra
Condurrà ineluttabilmente al trionfo del comunismo
Io credo esprimo un giudizio personale che questo sia stato un grave errore di valutazione da parte della destra di l'arresto in tutte le sue incarnazioni
Perché
Mi rendo conto che la forza del fazioni se l'Italia la presenza di una potenza imperialistica Unione sovietica in Europa e nel mondo potesse costituire proprio un elemento di preoccupazione direi quasi fisico successo senso
Che però l'operazione centrosinistra
Direi ecco
è stata un'operazione diretta proprio a ridurre invece l'aria del comunismo
E quindi queste opposizione certe posizioni
Che hanno portato le momento sociale naturalmente dal suo punto di vista con la sua coerentemente a contestare il centro sinistra non poteva fare diversamente
Ma a ritenere appunto che quella operazione poi portasse all'affermazione del comunismo a mio avviso è speculare alla posizione dei gruppi di estrema sinistra
I quali affermavano esattamente il contrario cioè a dire che questa e questo riformismo dall'alto questo è avvenuto anche in Germania dagli utenti che riformismo il riformismo di marca della sinistra democristiana di Macca socialista
I ratti troppo debole e quindi poi avrebbe portato al ritorno a forme autoritarie dittatoriale cioè come si spiega certi atteggiamenti
Dei comunisti ma diede lo stesso Feltrinelli se non come il pericolo che in una situazione italiana caratterizzata da riformismo si sarebbe finiti per una dittatura di estrema destra che esattamente quello che sostenevano i comunisti
In Germania negli anni Trenta per cui quando si è già si profilava
Una forte posizione del nazismo in Germania di comunisti dicevano esplicitamente noi preferiamo un governo socialdemocratico perché alta verso un governo nazista un governo razzista al governo socialdemocratico perché col nazismo le cose si riveleranno nel loro nella loro interezza e così finalmente gli operai capiranno il pericolo abbandoneranno dal sisma socialdemocrazie verranno nelle nostre braccia quindi un errore di prospettiva gravissima io credo che l'Italia negli anni sessanta sia stato compiuto quest'errore speculare da parte della destra e da parte dell'estrema sinistra cioè non rendersi conto che la Società Italiana attraversava una fase di evoluzione dopo la ripresa postbellica che la possiamo vagamente
Interpretare ma che certamente ha portato un benessere materiale materiale non dico altro
E che quindi si trattava semmai di vedere come redistribuire su quali basi impostare una leader redistribuzione
E io credo che qui si è stato un errore di prospettiva
Perché poi da questo benessere immateriale ecco quali sono ecco adesso vengo ai giovani ma i giovani che noi che io ho visto che ho conosciuto nel universitarie in altri posti che aderivano al momento sociale erano molte volte ispirati da proprio da un desiderio invece di valori immateriali
Perché solo attraverso questi valori immateriali essi ritenevano si potesse ricostruire l'Italia
E si ritenevano che questa che quindi momento sociale o gruppi
Cioè Stream insistete momento sociale ad essa potessero punto raggiungere questi risultati la il mio punto di osservazione dalle premesse che ho fatto e nettamente diverso però io credo che questo che questo di questa divaricazione fra aspirazione
Alla ricerca di valori che la società italiana non offrivo non offre e invece poi gli strumenti operativi attraverso i quali agire per dare soddisfazione a questa aspirazione io credo e questo divario sia alla radice di molti mali
E dice di molte carenze di molti crisi e di molti traumi di una parte consistente della gioventù italiana
Ecco perché io credo che allora studiare questi argomenti
Vedere come certi giovani si sono mossi in un certo periodo e vedere come poi da questi siano derivati certi fatti io credo sia molto importante io penso che per il primo giro Jenson senza
Ringrazio il professor Vallauri di carne al fuoco credo ne abbia messo molta tra tra veneziani il compito di sciogliere qualche nodo da seguire
Do che io vorrei in via preliminare fare due osservazioni sul libro di Gianni Rossi
La prima osservazione questa è un libro è una ricostruzione
Molto serena molto attenta e soprattutto molto corretta
Sembra una così una inutile premessa ad un discorso ma invece importante se si considera che questo libro e edito dall'Istituto di studi corporativi cioè da un da una struttura in qualche modo organica al Movimento Sociale non è in effetti molto frequente trovare una ricostruzione storica storiografica su un periodo politico ancora in corso ancora invita che abbia questo respiro di correttezza di serenità e di obiettività d'altra parte l'aver scelto come presentatori di questo libro persone tutte estranea al Movimento sociale e già un segnale di questo tentativo di storicizzare la presenza del movimento sociale in Italia e di sottrarla e alla denigrazione molto più frequente e all'Apologia
Un altro merito che mi sembra altrettanto importante da sottolineare in via preliminare e proprio la periodizzazione che Gianni Rossi ha scelto dal sessantotto al settantatré in effetti in quei sei anni c'è il compendio di tutta la storia del movimento sociale e il riassunto della storia del movimento sociale perché perché in questi anni il movimento sociale raggiunge il suo minimo storico il suo massimo storico né quello elettorale ma anche per altre ragioni un po'meno evidenti
Ad esempio e in questi sei anni che giunge alla leadership del partito un un uomo Giorgio Almirante che proviene fondamentalmente dalla sinistra interna del movimento sociale ma è anche vero che sarà proprio Giorgio Almirante
Colui che suggerirà con la nascita della destra nazionale la collocazione a destra del movimento sociale
Sarà con lui che confluiranno i monarchici e i conservatori sarà con lui che nascerà poi la Costituente di destra e quindi in questi sei anni diciamo che il movimento sociale coglie gli sci due estremi della sua parabola cioè la sua tendenza a sinistra
Che privilegia con la vittoria di Almirante e la conquista della segreteria di Almirante conquista quindi una un punto importante e dall'altra parte il suo assestarsi a destra
Così come in questo Periodo in questo arco cronologico di sei anni il movimento sociale accentua da un verso la sua carica direi anti sistema quella carica che soprattutto nei primi anni settanta e settantuno dalla rivolta di Reggio in poi
Metteranno Uto questa tendenza di alternativa al sistema
Tutta la potenzialità rivoluzionarie del movimento sociale si esprime in questa fase ma al tempo stesso proprio in questa fase si esprime ancora di più una tendenza del movimento sociale a fare politica e una politica di stabilizzazione all'interno del quadro politico
E lo stesso Almirante nel settantatré a sottolineare che la Destra nazionale ha una funzione riequilibrata dice in Italia
Ovvero a una spinta forte verso sinistra che Almirante individuava soprattutto nel sessantotto ora corrisponde una spinta in senso contrario
Parlando di spinta riequilibra attrice evidentemente a destra nazionale aveva una funzione di stabilizzazione al centro del sistema perché nel momento in cui riequilibravamo una spinta a sinistra non faceva che avvalorare la presenza
Dominante del centrismo come soggetto politico fondamentale quindi è importante sottolineare che in questa fase c'è proprio il riassunto politico di tutte le tendenze e le tentazioni del movimento sociale
E quindi un riassunto estremamente importante ed è anche la fase in cui forse il movimento sociale ha più individuato
La sua prospettiva politica
Per molti anni il movimento sociale ha coltivato un tipo di presenza in politica cioè fondata su sentimenti e risentimenti su una riappropriazione di una storia che è stata ingiustamente cancellata
Ma fondamentalmente non è apparsa come presenza politica come forza politica in questi anni il movimento sociale appare quasi come una forza politica la forza della piazza ricordiamo le piazze dei primi anni settanta
La forza della mobilitazione elettorale i risultati elettorali la maggioranza silenziosa che in qualche modo collaterale al Movimento Sociale erano tutti segnali di una presenza politica che stava crescendo
Così come a livello internazionale si avvertiva l'aria di un cambiamento di una sorta di controrivoluzione preventiva in fondo quell'aria di golpe che si respirava
In Turchia in Grecia in Cile l'esempio di fra gli spagnolo e portoghese erano poi sempre sullo sfondo la stessa conquista del potere alla Casa Bianca di Nixon dopo un decennio ed oltre democratico lasciavano presagire questa tendenza verso una controrivoluzione preventiva disegno anti marxista e disegno anti contestatore
In questa tendenza in questo audio si situa quindi questo tentativo di presenza politica del movimento sociale
Questa presenza politica però sostiene Gianni Rossi è stata caratterizzata da una non scelta di Almirante Almirante cioè non ha scelto in quel momento la sua collocazione la sua linea politica
Io direi che la non scelta del movimento sociale in quel momento era perfettamente omogenea alla sua natura in qualche modo Almirante non compiendo una scelta operava una scelta che era proprio quella di cercare di far convivere due presenze così diverse quelle presenze che ha così bene caratterizzato sin dal titolo Gianni Rossi presentandoli appunto come alternativa e doppiopetto
Almirante non poteva scegliere tra queste due anime così come non poteva scegliere fra affondo tra l'anima diciamo così di destra e l'anima di sinistra del movimento sociale
Momento sociale soffriva sin dalle origini di questa anomalia cioè della impossibilità di essere la destra italiana e al tempo stesso della impossibilità di essere altro dalla destra italiana
Questo era un po'il paradosso del movimento sociale un paradosso che in qualche modo si è portato appresso in questi anni e che ha continuato ad esserlo almeno fino a quando la sinistra era dominata dal comunismo dalla presenza del comuni
Di fronte a questa presenza di Ray ambigua sulla scena politica Almirante ha saputo con le note abilità dialettiche oratoria riuscire a interpretare a contemperare le due cose a contemplare alterare lo zoccolo duro portato al radicalismo un radicalismo che nomina soltanto disegno rivoluzionario cioè non era soltanto il radicalismo dell'anima populista peronista di sinistra del movimento sociale
C'era anche un radicalismo di destra un radicalismo tradizionalista antimoderno che era allora interpretato soprattutto da Pino Rauti che poi ha tentato di congiungere le due i due diversi radicalismi ma non è riuscito evidentemente nel suo Progetto e quindi in quel momento Almirante dove a contemperare quest'anima radicale Interna militante con l'opinione pubblica che viceversa
Attendeva dal Movimento Sociale risposte di tipo di destra insomma nettamente di destra
E su questa non scelta di Almirante sappiamo la letteratura che si è fatta si è sempre detto che Almirante sotto il doppiopetto nascondeva il mare il manganello
Io tenderei a interpretare la cosa in termini esattamente rovesciati ovvero non è non è esatto che l'anima diciamo così di destra l'anima perbene o l'anima
Parlamentare democratica del movimento sociale fosse l'involucro e all'interno ci fosse il nucleo duro rappresentata da questa anima antidemocratica è vero invece che il leader in cui questo movimento si identificato cioè Almirante
Aveva al contrario
Una sostanziale predilezioni dire una omogeneità al un quadro politico di tipo parlamentare
Almirante non si può concepire senza il suo acquario che era Montecitorio non si può concepire al di fuori della democrazia parolaia nel bene e nel male
Almirante non si può concepire al di fuori della battaglia partitica
Almirante non si può concepire al di fuori dalla campagna elettorale della competizione elettorale di cui fu fu un campione di straordinario valore non si può concepire al di fuori dell'ostruzionismo parlamentare di cui fu un campione di rarissima resistenza insomma Almirante in realtà non aveva un doppiopetto Esterno che celava un manganello semmai al contrario cioè immagine radicale serviva in qualche modo per tener fermi i militanti ma al tempo stesso il nocciolo la vera sostanza della miranti Isma'era proprio quella di essere omogeneo diciamo a questo tipo di democrazia parlamentare che pur criticava che pur voleva coerentemente riformare ma era sostanzialmente omogeneo a questo tipo di scelta quindi la non scelta di Almirante vai a mio avviso interpretata in questi termini come una non scelta fatta per contemperare queste due diverse anime
E in qualche modo in quel periodo vi riuscì dopo il settantadue il settantatré noi sappiamo che si scatenò quella Forte Campagna di demonizzazione del movimento sociale
Perché è vero che il movimento sociale come già presso Vallauri accennava e in qualche modo una sacca fisiologica del sistema politico italiano è una sacca fisiologica che in qualche modo serve all'equilibrio generale della del del sistema politico italiano
è anche vero però che questa sacca va contenuta entro certi limiti cioè un partito al cinque per cento svolge una funzione in qualche modo fisiologica al sistema politico un partito in crescita l'otto nove per cento con velleità politiche
E non con semplici sentimenti o risentimenti in politici nostalgici invece comincia a diventare una realtà preoccupante
Da qui quindi nasce la campagna per ridimensionare il movimento sociale una campagna che in qualche modo si assesta proprio nel momento in cui il movimento sociale raggiunge di nuovo quello status di percentuale che lo rende in qualche modo fisiologico e inoffensivo
E nel momento in cui il movimento sociale in qualche modo ritorna ad un tipo di politica in politica cioè fondata semplicemente così su principi generali e non sulla volontà di incidere sulla realtà concrete presente del giorno
Questo è stato un po'il problema il travaglio del movimento sociale in quegli anni dopo sappiamo la demonizzazione dicevamo la scissione di democrazia nazionale
E scissione che non ha avuto alcuna incidenza dal punto di vista elettorale ma ne ha avuto una a lungo percorso sulla classe dirigente di questo partito che obiettivamente è rimasta privata
Di gran parte dei suoi uomini più qualificati
Non c'è stato in realtà un ricambio di qualità c'è stato soltanto un ricambio così diciamo così imporrà bersagliato
E qui dobbiamo dire che in qualche modo la legge di gravità che ha caratterizzato tutto il ceto politico italiano non ha risparmiato il movimento sociale cioè c'è una caduta di livello di qualità degli uomini che rappresentano il movimento sociale esattamente come gli altri partiti
E questa magari può essere una prova ulteriore
Della piena legittimazione democratica del movimento sociale della sua piena omogeneità questo quadro politico
Di cui appunto rappresenta una sponda diciamo fisiologica all'interno di questo quadro
Ora a questo punto che cosa si può dire nel percorso di questi vent'anni dalla Destra nazionale descritta da Gianni Rossi ad oggi che cosa si può cogliere come risultato una forza politica che voglia incidere nella politica sostanzialmente a tre strade
La prima strada è quella della conquista del potere
E infatti Almirante nel sessantanove aveva acceso gli entusiasmi della propria base sostenendo che tra due anni saremo o al potere o in trincea ma la conquista del potere evidentemente non è stata praticabile e comunque non è avvenuta una seconda strada per un soggetto politico che voglia incidere nella realtà presente e quella della forza di coalizione cioè delle al sistema delle alleanze delle confluenze ma questa via è stata in qualche modo interdetta al Movimento Sociale
Da una parte dalla conventio ad excludendum
I partiti che lo hanno discriminato vano ghettizzato perché il movimento sociale serviva così come cioè come Saccà passiva come congelatore non come soggetto politico fluido
Ma dall'altra parte dobbiamo dire questa forma di isolamento del movimento sociale era anche una forma di sopravvivenza per il movimento sociale che reggeva sulla diversità
Non a caso ci sono stati anche dopo tentativi diciamo di riaccendere la ghettizzazione anche in modo artificiale perché la ghettizzazione costituiva la vera e propria risorsa di diversità di questo partito che poteva in questo modo
Raggiungere dei risultati
E quindi impossibile anche la seconda via quella delle alleanze la terza via era quella di creare un movimento come dire autoreferenziale cioè un movimento che facesse Cittadella se che facesse corrispondere al cinque per cento elettorale un cinque per cento di presenza nella società
Per fare un esempio se in Italia ci sono cento quotidiani avere quattro cinque quotidiani diaria
Se esistono iniziative attività sociali il movimento sociale avrebbe tutto tentare di controllare una porzione di queste proporzionata alla sua forza elettorale insomma tentare di fare del ghetto una vera e propria città politica in cui poter vivere questo non è stato fatto nell'arco di vent'anni anzi si è assistito al paradosso di un impoverimento anzi di una vera e propria
Sparizione di un'area e al tempo stesso una persistenza è una sostanziale tenuta elettorale della Movimento Sociale
Quindi arriviamo a delle conclusioni il movimento Luciani in questo modo
Non ha diciamo optato per queste tre strade ma al tempo stesso in questi venti anni ha visto consumare bruciare il neo fascismo in fondo il neo fascismo e finito
E però bisogna dire due cose mio fascismo è finito
Ma con due particolari considerazioni da una parte il segno fascismo finisce il fascismo come categorie della politica almeno da un punto di vista politologico resta in piedi
Finisce l'epigono finisce diciamo la continuità finisce la pretesa di rappresentare per cinquant'anni venti anni di storia passata non finisce una categoria della politica
Dall'altra parte la fine del neo fascismo non coincide con la fine del movimento sociale non necessariamente coincide anziché il movimento sociale in questo omogeneo
Agli altri partiti può continuare anche a sopravvivere
Perdendo la sua legittimazione di fondo in fondo tutti i partiti oggi presenti sulla scena politica sono partiti che hanno perso la loro legittimazione ideale di fondo e che vivono per quel circuito di autoalimenta azione diciamo autoreferenziale in cui sono inseriti quindi il paradosso del movimento sociale
E che il momento sociale sopravviverà almeno così come adesso fino a quando sopravviverà il sistema politico che il movimento sociale avversa questo è forse il paradosso l'anomalia
Del movimento sociale per il resto magari mi riservo in un secondo giro di fare qualche altro approfondimento
Sì convenzione siamo passati dal passato al presente
D'altra parte credo almeno io la penso così che un libro sullo stato di un partito serva a discutere sul l'identità sulla funzione e che il partito tuttora inattività può avere sullo scenario politico
Paolo Liguori forse poterci qualcosa su questo
Sì questo libro è un libro che mi ha colpito per parecchi motivi primo perché è un libro molto difficile cioè Gianni Rossi ha fatto un libro nel momento come si dice nel momento sbagliato insomma al momento sbagliato perché siamo in piena partenza di campagna elettorale
è un libro di questo genere Eva ma è comunque sia è un libro che sta agendo non è un libro popolare non è un libro di successo cioè nel momento in cui si chiamano a raccolta le persone sulle appartenenze vecchie o nuove comunque si cerca di stringere attorno a a alla storia che ognuno ha come è evidente i simboli le etichette di partito questo libro è proprio è un libro inquietante cioè non è un libro che stringe nessuno adesso voi avete già sentito con quale eleganza
Insomma alla prima di me Vallauri prima e poi veneziani ancora di più hanno spiegato che insomma qui si può leggere la radice di alcune gravissime colpe storiche
Del movimento sociale colpe che probabilmente sono destinate a tra ad andare avanti anche nel futuro a trascinare i loro effetti
Nel futuro qui lo si le si leggono in maniera analitica non in maniera politica cioè non non è un libro di giudizi politici ma è un libro di acqua di quelli ancora peggiori perché uno la legge poi si inquieta perché ci ragiona
E ragiona torno delle categorie che sono categorie sociali che sono categorie generazionali che che coinvolgono la vita di alcune persone quindi in qualche modo sono più pesanti delle categorie politiche che alla fine possono cambiare e possono risultare più fumose in effetti un libro che si chiama alternative doppiopetto si poteva chiamare benissimo alternativa o doppiopetto perché il punto interrogativo e le le le domande più inquietanti senza risposta adesso in questo libro sono esattamente cioè esattamente una insomma che poi mi sembra che anche quelli che mi hanno preceduto hanno sottolineato alternative doppiopetto difficilmente possono convivere in un progetto politico
Sono convissuto i fino adesso in un partito politico
E che però ma mano che ha tentato di mettere assieme le varie spinte che portavano da una parte o dall'altra a indebolito il progetto cioè ha ha dovuto indebolire il Progetto per tenere per tenere e tutte le volte che si ripete questo questo problema deve farlo sempre di più
E quindi questo è un è una è una e questo il primo motivo per cui cioè il libro interessante il secondo motivo che la storica che è raccontata di questi anni non è semplicemente la storia diciamo di sei anni e non è neppure semplicemente la storia di sei anni molto importanti per questo partito perché sono stati sono stati gli anni di due tra passi di un trapasso di direzione politica che è stato decisivo accompagnato poi tutta l'ultima parte la la la segreteria di Almirante e di un e di un trapasso dire come dire di motivazioni di motivazioni ideali cioè sia passato dal fare politica a destra
Alla a fare politica a fare politica a destra nel mondo politico così come era determinato dal dopoguerra in poi a fare politica in una situazione di grande di grandissima attenzione sociale cioè per la prima volta in questi sei anni tutti non soltanto gli anni settanta non sono stati soltanto per il movimento sociale sono stati credo un po'per tutti i partiti
Che ci sono adesso la la seconda il secondo passaggio subito dopo il dopoguerra cioè in cui si son misurate le ideologia no ora poi tutto ciò molto dietro di noi ma oggi viene un po'a viene un facciamo i conti con gli anni Settanta insomma in qualche modo ti partiti fanno i conti con con le loro stratificazioni di quegli anni
Questo vale per la destra sinistra ebbene in questa analisi in questa non è un'analisi ma in questa documentazione importante che Rossi fa nel libro
Se ne ricavano parecchie risposte tutte inquietanti perché quelle generazioni che hanno che hanno scelto a quel tempo in quegli anni di vivere alcuni fenomeni sociali e non più soltanto una politica slegata dalla società ma una politica di destra è una politica da è una politica missina in qualche caso comunque di area nei fenomeni sociali sono tutte generazioni che si sono ritrovate un po'come dire un po'estranee poi alla politica successiva sono tutte sono tutte esperienze in qualche modo anche dalle testimonianze di questo libro se uno poi le misura adesso sono esperienze che si sono trovate fuori
Dalla dal ruolo che svolge in questo momento il movimento sociale e una certa destra in Italia sono stati molto chiari anche se non con conclusioni così provocatoria insomma io le forza un po'perché è interessante per vedere per il futuro sono stati molto chiari Vallauri e Veneziani prima vendeva Lauria ha spiegato che era un'ape
Pesantissima distorsione politica quella di
Quella di considerare il centrosinistra come il cavallo di Troia del comunismo in Italia infatti non è stato così e quindi in quel caso lì
Lui non l'ha detto non lo dico io in quel caso lì la destra consapevolmente o inconsapevolmente è stata utilizzata contro il centrosinistra perché questo tipo di rischi e questo tipo di conflitto avrebbe rafforzato in quell'ambito gli elementi di centro più che quelli di sinistra e per sinistra si intendeva in quegli anni non soltanto a sinistra politica il comunismo mai la sinistra sociale
E quindi anche una serie di proteste una serie di battaglie una serie di richieste che poi in anni successivi lo stesso movimento sociale ha mostrato di aver capito che invece non possono essere stroncate ma vanno invece alle quali bisogna dare risposte vanno cavalcate e questa è una prima grossa
Questione non da poco perché essere stati utilizzati consapevolmente o inconsapevolmente per una politica di centro significa poi arrivare esattamente alle conclusioni che che comunque dico con eleganza perché poteva farlo più pesantemente un Marcello
Ha tirato sul movimento sociale e costitutivo di questo sistema come come diciamo elemento di equilibrio come elemento di equilibrio a destra per equilibrare la sinistra ancora una volta insomma per rafforzare il centro e quindi ancora una volta esattamente finalizzato a una politica alla politica democristiana
Per dirla chiara per una politica di questo genere forse oggi sarebbe meglio non avere un movimento sociale per ma sarebbe meglio avere la la Destra nazionale per essere molto chiari per condurre una politica di questo genere forse è stato un errore quella di smantellare le ragioni e i presupposti di quella scissione
Perché per fare un partito conservatore e moderato che avesse più credibilità in fondo le ipotesi che in quel momento erano dei sostenitori e dei fautori della destra nazionale che furono a quel tempo giustamente o ingiustamente insultati erano molto più realistica e molto più concreta oggi avrebbero avuto loro
In una politica in via di trasformazione un partito del genere
Che avrebbe potuto avere un ruolo autonomo come partito conservatore un partito di destra in Italia più o meno credibile non più erede del passato ma forse forse erede di una politica
Quelle ragioni lì
Trasformate dentro il calderone dentro il calderone dove c'è tutto dove c'è l'alternativa dove c'è la protesta sociale ma tutto in maniera indistinta sono ancora
Parla del passato si è parlato del presente in questo libro si parla moltissimo del presente perché questa diciamo questa questa contraddizione tra alternative doppiopetto non è risolta e risolta convive si deve parlare anche del futuro si deve parlare il futuro esattamente al punto dove Marcello si è fermato e si è fermato a un punto cruciale cioè questo tipo di partito così come si è configurato storicamente anche in questi anni e in quelli successivi e in fondo o un partito che può
Senza un suo progetto politico e senza una sua politica precise
Può sopravvivere o può vivere vive bene magari prende anche una suo bacino di consensi largo finché vive questo sistema finché vive questo sistema questo sistema che tutte le volte che ha bisogno di equilibrare da una parte può può usare fino a un certo punto questa sacca di voti e poi però la deve combattere quando questa sacca di voti minaccia di allargarsi in cui oggi come oggi la protesta verso il regime politico la protesta verso il regime politico il sistema tradizionale talmente forte e non c'è nemmeno bisogno di fermare di fermare una mi il pericolo di allargamento di questa sacca perché la protesta oggi questo tipo di destano la raccoglie assolutamente la protesta c'è c'è forte c'è anche su alcuni contenuti che storicamente si potrebbero definire di destra ma non viene assolutamente o minimamente raccolta neppure sfiorata
Dal Movimento Sociale si rivolge verso altri riferimenti si rivolge verso le leghe in alcuni casi verso esperienze di liste locali anzi a riprova di quello che si diceva Marcello i posti dove più è forte la protesta contro il sistema dei partiti
Che poi anche quello in questo libro c'è tutto cioè è stato uno dei cavalli di battaglia per una parte della generazione che ha vissuto questi anni proprio la lotta contro il sistema dei partiti
Ebbene laddove il sistema dei partiti e più in crisi o subisce colpi più duri in quei in quei punti
E in parte in crisi anche il movimento sociale assieme a tutto il resto è sì sei partiti prosperano le liriche le formazioni locali formazione di questo gene ma a parte questo che è pur sempre un elemento diciamo
Limitato limitato alla protesta contro il sistema dei partiti anche dal punto di vista progettuale che non è semplicemente il punto di vista elettorale
Io penso che da qualche anno la politica italiana ha cominciato appena cominciata ma insomma H cominciato pure in mezzo a mille difficoltà a fare i conti con una cosa fondamentale
Cioè che tutto tutto sta cambiando nel mondo è tutto sta cambiando anche sulla scena politica italiana
Io non credo che che per molto tempo
Ancora sarà possibile andare avanti con con in testa i vecchi schieramenti politici non lo credo assolutamente non credo che sarà più posso più possibile anche se ci sono molti tentativi in questo senso
Per molto di riproporre negli antichi schemi destra sinistra anche se vedo che filosofi del calibro di Bobbio oggi in questa confusione che riapre tutte le barriere tutti gli steccati che riapre la discussione il dibattito su quale sistema politico e quali valori e quali capisaldi insomma mettere al centro per il prossimo futuro filosofi di questa portata ancora legati a una concezione che vogliono imporre che una concezione della quale avevano assoluto dominio qui c'è tutta la cultura non comunista come come si dice
Troppo spesso sui giornali perché hanno mollato per primi i comunisti questi questi qua alla cultura azionista che invece è stata davvero la cultura dominante nell'establishment culturale italiano dal dopoguerra ad oggi e che è stato dominante in qualche caso anche all'interno
Del partito comunista e che oggi cerca di riprendere l'egemonia anche di in quello che resta
Del partito comunista o in quella che è stata la trasformazione del perché come sa bene questa cultura è chiaro che ripropone lo schema destra sinistra lo riproporrà fino alla morte riproporrà fino all'esaurimento in questo schema c'è spazio c'è necessità di una destra
Da conservare da preservare da riguardare quindi avrà il suo spazio ancora al Movimento Sociale ma questo è un disegno che io comunque ritengo a prossimo anche su alla fine cioè non durerà a lungo questo giochetto anche per questioni generazionali poi sparire anni Bobbio e dietro di loro non vedo successori in grado di imporre questo e vedo invece una politica del tutto nuova vedo una politica legata alle alle cose da fare e alle possibilità di superare di mettere una pietra sopra non solo di dire del dopoguerra è finito ma di mettere una pietra sopra a quegli steccati e di in qualche modo trasformare trasformare insomma quelli che erano i vecchi schemi in questo tipo di
Visione probabilmente probabilmente si cercherà lo stesso
C'è già ci sono già molti tentativi si cerca lo stesso anche con manovre che oggi vengono definite trasversale si cercheranno di costituire poli conservatori contrapposti a poli d'altro tipo in questi poli conservatori non c'è assolutamente non c'è assolutamente futuro io credo per quella che è stata la destra storica italiana questi poli conservatori siano Politi potere sono poli legati alla grande impresa sono poli legati ai grandi monopoli già ne è già vengono fuori i segnali
Di questi sono sostanzialmente gli eredi e spesso le stesse persone contro le quali si rivolgeva la protesta dei giovani o meno giovani
Di destra di cui parla Rossi negli anni tra il sessantotto e settantatré non c'è doppia
Sono quelli che contro i quali si rivolge alla protesta delle occasioni perdute quella della protesta la protesta meridionalista di Reggio che in questo libro e descritta molto bene soprattutto la sua nascita la sua il suo primo sviluppo
E e il suo brutale la sua quota di interruzione
Che in qualche modo provoco dei traumi in quel mondo lì sono gli eredi insomma questi questi che detengono il potere il grande potere conservatore italiano è quello dei grandi imprenditori che è quello del grande capitale e di un grande capitale che oggi ha degli interlocutori nel mondo
Forti che si sentono vincenti ed esclusivi perché nemmeno più costretti a fare i conti con il Polo comuniste bene
E da questo punto di vista e i poli conservatori si stanno organizzando attorno a questi punti e per dirla chiaramente io non credo
Che ci sia grande future grande spazio in questa nuova visione della politica per un movimento sociale come quello che oggi sopravvive che prenderà ancora i suoi voti che riprenderà ancora finché saranno fatte le elezioni come adesso su questi presupposti ma che non servirà assolutamente più ad un ad un ad un assoluto monopolio degli imprenditori che non ha più bisogno insomma di fare i conti con con con una con una con la sinistra con la sinistra sociale politica che in questo momento al Paese sembra proprio nessuno voglia o abbia intenzione di mettere in piedi
Quindi da questo punto di vista il futuro non è rossa non mi sembra roseo per
Per chi oggi
Tiene in piedi insomma un'esperienza e mi sembra particolarmente infelice e mi sembra particolarmente infelice
O di cattivo gusto dirglielo come come insomma sto facendo io in questo momento è come però questo libro mi autorizza a fare perché trovo qualche ragione storica anche anche in più per non fare soltanto un discorso politologi ma per via insomma
E come faranno queste persone che hanno vissuto questa esperienza i rossi e questa gente che poi ha vissuto queste esperienze come lui come faranno ad andare là d'accordo Coni Mario Segni in futuro non potranno andare d'accordo e non ci sarà spazio in quel polo lì per loro ecco questo è chiarissimo
E quindi sì per fortuna però queste esperienze queste chiaro
Però qui attorno a queste figure sto dicendo Mario Segni per dire la figura di un di un di un conservatore intelligente o comunque di di un di un sacco vuoto dietro al quale delle persone intelligenti e molto potenti stanno costruendo un polo conservatore del futuro
Trasversale capace di RAI di avere una presa di massa magari di collegarsi ad altri fenomeni come la lega che costituirà uno dei due assi della bilancia e non sarà più attraversata
Dai comunisti da una parte i fascisti dall'alta e non lo è più da anni questo ma non lo sarà più nemmeno nelle forme parlamentari e quindi verrà a cadere ultimo presupposto di cui veneziani parlava quella battaglia parlamentare per la quale ancora utile una destra per controbilanciare una sinistra estrema
D'altronde e talmente sotto gli occhi di tutti questa sinistra estrema non esiste più insomma ci sono stati dei discorsi del recente passato
Del movimento sociale parlo dell'ultima segreteria Rau piana ma ne parlo solo a livello intellettuale certamente non a livello organizzativo politico quel è evidente a tutti che è stato uno sfascio però a livello intellettuale evidente a tutti che c'erano delle questioni pratiche e teoriche anche di come dire di parole d'ordine cioè che evocavano esperti sociali molto più interessante di quelle che sono attualmente le parole d'ordine PDS in qualche caso sono completamente completamente come dire subordinate alla politica padronale alla politica
Dei grossi interessi basta pensare a quest'ultimo accordo Olivetti UA o a ha baciato di questo genitore
Insomma poi la funzione che si attribuisce allo Stato che non si perde quella concezione dello Stato ma la funzione che gli si attribuisce e di fare il Vassallo del grande capitale Enzo allora io sto dicendo cose probabilmente chiaro alle orecchie di molti possono suonare come cose molto Esterne e anche provocatorie però siccome io credo che in un futuro che è già oggi
Tantissime persone ragionano al di fuori di steccati che sono la destra e la sinistra che sono al Movimento Sociale Oro il Partito comunista o le proprie appartenenze
Del passato e ragionano su su questioni concrete su contrapposizioni concrete a partire dei problemi sociali che c'è di fronte agli interessi per esempio di quelle dieci famiglie che hanno il potere in questo Paese da che parte si vuole stare
Si vuole stare a tavola con loro e allora è bene starci a tavola non stare nella nella cucina lavare i piatti insomma oppure si vuole stare dall'altra parte e allora è bene dirlo subito e dichiararlo
Ecco siccome rispetto a queste tante cose son già cambiate credo che questo libro non so per me suonare per a me ha interessato l'operazione
Storica perché suona come una riconferma che c'è ci sono sempre meno persone ecco l'esperienza di chi allora
Gioco bene senza senza rimpianti e senza pentimenti la propria giovinezza per che voleva e credeva seriamente che poteva trasformare la vecchia politica una politica viva legata ai fenomeni sociali e starci in mezzo e portare avanti le sue idee lì in mezzo si può ripetere però certamente non si può ripetere
Per due volte lo stesso giochetto di di dire facciamo faccia un po'di casino che poi ci daranno un premio ecco questo non credo ci sia più nessuno disposto e poi soprattutto non c'è più chi da questo bene non c'è più nessuno che dà i premi a nessuno minga
Io ringrazio Paolo Liguori
Francamente debbo dire che non ho la sfera di cristallo quindi non non solo se il momento cruciale così come
Come siano formando nel corso degli anni avrà un ancora un riscontro del proprio più credo sostanzialmente di sì ma la misura non non non non posso averlo ammesso quale scelte compilare il quale vuol dire qui quale decisione prenderà di fronte a scelte forse epocali quali quelle che in effetti si presenterà
Mi sono limitato molto onestamente a prescrivere le scelte sono state fatte in passato sottolineando un problema perché credo sia centrale ed è quello della identità di questo partito politico un'identità molto complessa
Che lascia spazio ha ma molti interrogativi
Non credo che il momento lo ricordiamo
Nella ma suo nascita e anche nel corso degli anni abbiamo mai rappresentare il polo conservatore
Ecco questo no lo mio Motor italiano non sono mai sentiti parte di un polo conservatore
è semplicemente un fenomeno politico diverso altro rispetto a quello che lo scenario politico parlamentare italiano e per questo forse inafferrabile e per questo complicato un cui sul problema delle identità o anche sull'approfondimento storico ripassare la parola professor Vallauri
Questo secondo giro
Io intendo partire dal passato primo punto il secondo punto riguarda
Una interpretazione il terzo punto riguarda quel settore quel diciamo quello spazio futuro nel quale io non mi ero avventurato
E intorno al quale invece ho sentito delle cose molto cute da parte di Liguori che fa in gran parte condivido
Per quanto riguarda
Il movimento sociale
Il tema della legittimazione si è presentato per i suoi temi diversi che
Nel qui e ora per quanto riguarda il Partito comunista il partito comunista cercava una legittimazione democratica
E quindi dando l'impressione delle sue formule di aver rinunciato alle basi delle minimo
E si prospettava in termini democratici quindi cercava una legittimazione attraverso un tipo di prassi che potesse appunto dimostrare che esso non era tanto il figlio di Jenin macchina invece un prodotto nuovo onore di Colette produce appunto che era è stato prodotto dagli affetti della storia specifica italiana
Per invece momento sociale la legittimazione
E avvenuta tacitamente per la ragione sociale infatti esposte
Per il momento sociale
A al ha cercato di conservare invece le sue linee di fondo che adesso tanto per esemplificare ripetendo una espressione di idee ma asserisce che viene ricordata dai rossi non restaurare e non rinnegare dice quindi momento sociale da questo punto di vista e diceva di questa posizione che però appunto è una posizione
Che
Tende gli ha ha diciamo a esaurirsi se non Ivo e sociale non riesce ad agganciarsi a delle tematiche
Che la situazione viene via presente il caso di di Reggio sul quale non mi sono soffermato ma appunto come diceva i ruoli e questo libro ne offre una lettura lucidissima
Ecco il caso di legge dimostra che li ha preceduti momento sociale poteva guidare una protesta popolare di amplissimo respiro trovando consensi addirittura con gli aveva dato in Adriano Sofri e del suo gruppo cioè a dire perché ai fatti da una situazione di malessere profondo del Mezzogiorno che la Calabria che non riguardava certo il mero fatto burocratico del capoluogo della regione da quei fatti però veniva una spinta popolare importante
L'altro punto che volevo sottolineare e diciamo e qualcuno
Ecco è un problema che io non non intendo qui risolvere con poche parole stasera ma è un problema che invece io credo dal punto di vista storico occorre porsi
Innanzitutto perché in Paesi come la Germania salvo tentativi di di non grande successo
Non è nato in Germania un movimento politico consistente che si chiamasse
Nazismo esperienze storiche diverse
Conclusioni diverse
Situazioni Interna diverso situazione tedesca riveste anche per la divisione due Germanie e anche diciamolo per il tipo di legge elettorale che è stata lì escogitata
E allora quelle forze che avrebbero potenzialmente potuto costituire una base di massa per un partito di destra
Prevalentemente sono confluite soprattutto in Baviera a rafforzare il partito cristiano sociale
Però se noi andiamo a vedere bene
I tentativi dei gruppi estremi della destra italiana
Il ruolo dei tentativi di rivendicare una sorta di primato ideologico
Ha delle posizioni come ad esempio quella di Evola
Che in sostanza del fascismo storico all'avuto scarsissimo rilievo
Cioè voglio dire il fascismo storicamente ha avuto un grande rilievo nell'Europa di questo primo cinquantennio di questo secolo
Perché è stato un movimento Complesso
Che non lo si può
Definire in senso convenzionale un movimento di destra il fascismo storico è stato qualche cosa che andava ben oltre ideologiche
Soprattutto le ideologie estremiste diciamo di di lei in un convegno storico di cui sono ho avuto violenti discussioni ecco il fascismo storico non conteneva l'esempio l'antisemitismo
Dico
E quindi questo io credo cito questo fatto perché uno dei più rilevanti come immagine
Quindi fascismo storico si è affermato in Italia e ha svolto un ruolo importante dal punto di vista del dibattito negli anni trenta anche dal punto di vista e qui siamo al servizio dello Frattini gli studi sul Polo civico proprio perché ha interpreterà Artaud
A modo suo una certa evoluzione la società cioè il fascismo degli anni Trenta con l'istituzione dell'IMI delli leader di Tina che introduce nella vita economica europea in un'idea modernizzare ante mente invece a mio avviso in gran parte dei gruppi estremisti che si sono collocati a Varese momento sociale tendevano a rivalutare alcuni aspetti molto parziali di quello che era stato il fascismo ideologico e quindi in questo senso
Si ponevano su una via senza uscita questo una mio punto di vista personale naturalmente però perché lo riportato qui stasera
In discussione
Perché allora il problema vero della società e quindi vengo adesso il futuro ne di vedere la maniera come ci si colloca rispetto ai problemi nuovi che via via emergono ecco in questo ed il fascismo è stato importa ecco adesso voglio dire una cosa che forse sono era qui un po'stonata
Però il fascicolo degli anni Trenta che suscita l'interesse degli studiosi dei politici
E non è né più il fascismo dei combattenti della generazione
Che devo dire di mio padre nel mille novecento venti ventidue per cui il Fascismo e Nazionalismo ebbero un ruolo importante quella genera i fascicoli arricchente già qualche cosa vivesse qualche cosa che si colloca ma in maniera molto radicata nella società italiana tante però se andiamo a vedere bene
E poi questa esprimente continuato sotto a nella Repubblica al limite vi permettere di dire che persino l'esperimento della programmazione così come è stata escogitata nel negli anni Sessanta si ricollegava accette accette elaborazioni che erano state fatte negli anni trenta allora se e questa è la mia interpretazione se questo e facevo storico
E allora oggi vedere e vedere soluzioni politiche che possono andare nel senso di rivendicare io di tornare su soluzioni appunto schematiche convenzionali e fu veramente fuori della storia mente invece ecco per questo dicevo con Riotta cosa diceva fuori
Perché il problema vero e oggi è quello di vedere come circolo Khalifa ovvero i problemi alla tecnologia lì per all'invadenza della tecnologia la necessità di usare la tecnologia
Ecco qual è oggi il proprio e qui chiudo veramente qual è ecco questo è il mio è un punto forte fondamentale cioè di quello che oggi posso dire il mio punto di vista oggi non andiamo verso una società nella quale per ragioni di organizzazione economica e sempre più necessario una forte concentrazione del potere economico perché la le grandi concentrazioni finanziarie
La comunità europea lo dimostra ma non c'è bisogno né con europea sia verso una concertazione finanziaria industriale sempre più potente e questo e e il processo questo il processo in corso pensare che questo processo si possa restare e precludersi la comprensione di quello che avviene queste due nel processo
Allora a mio avviso il problema la posti
Perché non condivide che quello sia il modello e di vedere come in cui nelle società che si vanno enucleando in Europa e fuori d'Europa si Possa controllare questo processo io credo che se si opera fondamentale
Conferma
Ho
Ogni propone
Fondata
Professor Bassi io la pregherei di chiudere dopo i due interventi la serata quindi magari questa cosa se se riserva per dopo ci fa un un grosso piacere
Li darei la parola Liguori mentre eventualmente approfondendo questo problema
Sì ho poco da aggiungere volevo solo dire che questa discussione sul fascismo io con tutto il rispetto la considero un capitolo chiuso chiuso definitivamente cioè facciamo bene a studio a studiare il problema però per me a su questa discussione sul fascismo ha contato molto la grande intuizione di Del Noce
Cos'è che ha fatto ha fatto diventare matti insomma i i pensatori laici ed azionisti
Di questo Paese ha fatto diventare matta queste matti tutti quanti questa grande semplicissima intuizione di Del Noce
Che il fascismo non era altro che la continuazione del Risorgimento anzi era il compimento del Risorgimento perché aveva portato a compimento la dimensione unitaria nazionale delli del paese
Del Paese questa cosa ha fatto diventare matti naturalmente tutti quelli che hanno hanno hanno descritto sui libri di storia nelle università nei libri nei giornali l'Italia come un Paese era un grande buco nero cioè che invece era la resistenza il il come dire il il seguito del Risorgimento e non il fascismo che è stato un episodio accidentale un episodio di massa eccetera eccetera questa che questa analisi di Del Noce ha praticamente
Rivoluzionato è stato solo a è stato solo a a testimoniarla è stato isolato in qualche modo emarginato completamente dalla cultura ufficiale che insomma diceva esattamente l'opposto diceva
Risorgimento se portata a compimento con la resistenza la resistenza è stato l'ultimo fenomeno risorgimentale la Repubblica cioè la suo fondamento nella Resistenza e il suo passo indietro nel Risorgimento
Escludendo completamente questo questo periodo storico
Ora siccome io accetto quell'invece questa interpretazione del Noce la considero un'interpretazione assolutamente geniale oltre che corretta storicamente credo che il capitolo risorgimentale
Che comprende il fascismo ed arriva fino al dopoguerra è un capitolo chiuso
Eh ho capito che non si è chiuso in questi quarant'anni perché appunto per le divisioni e la guerra civile che c'è stata in Italia in quegli anni naturalmente ha avuto i suoi effetti sulla politica italiana
Dei quaranta anni che vanno fino all'otto agli anni Ottanta ciò alla fine degli anni ottanta ma credo che con gli anni Ottanta questa politica si chiude si chiude la politica risorgimentale in Italia
Credo che con la caduta del comunismo non si chiude il comunismo ma si inizia attacca si può iniziare a parlare in maniera decisiva della crisi del liberalismo
Cioè e il liberalismo e non il comunismo che va in crisi e l'ideologia borghese è sempre un'altra intuizione di Del Noce ideologia borghese così come ci viene presentata dalla rivoluzione francese
Della quale il comunismo fa parte e non è e non è antagonista non era qua nel quale il comunismo è compresa che va in crisi e di questa crisi e questa crisi che ne abbiamo davanti agli occhi allora in questa crisi
Le due frontiere io dicevo prima un polo conservatore e forse la cosa non è ancora chiara che cosa si intende perché infatti non è del tutto chiare difficile definire
In questo polo conservatore io ci metto tanti progressisti tra virgolette che nella sinistra stanno conducendo una loro battaglia
Per dimostrare che quello che una volta era l'utopia marxista e comunista viene oggi sostituito dall'utopia tecnologica dall'utopia dello sviluppo tecnico che può salvare l'uomo e può essere il mondo reale perfetto realizzato su quel terreno naturalmente vedo invece queste persone
Apparentemente schierate su un Polo modernista come come invece come dire
Come dire schierate su un polo che limitano il fatto che si torni al a fare centro sulla persona piuttosto che sul spesso i sistemi che sui sistemi che potrebbero realizzare su insomma che potrebbero realizzare utopia come quelle con
Che finora sono state patrimonio di tutta l'ideologia borghesi
Fino ad oggi insomma compreso il comunismo che sta mostrando invece i suoi limiti proprio in questi anni allora secondo me di questo si deve discutere e su questo poi ci si divide non credo non credo che sia non credo che sia tendenza
Che sia tendenza inevitabile
La
La concentrazione del capitale i monopoli
Non credo credo che questo sia un fatto italiano molto italiano in grandi monopoli finanziari credo che sia inevitabile la grande finanziarizzazione di tutta l'economia che può avvenire anche in presenza di un regime capitalistico non basato sui monopoli di fatto l'Italia rappresenta dal punto di vista economico rappresenta un'eccezione non la regola la regola sono le Grandi la grande finanziarizzazione diffusa nella società con le Public Company così come in America in Germania il capitalismo statunitense e quello è quello tedesco per diversi molto diversi tra loro
E antagonisti in questo momento tra loro sono comunque fu fondati su una diffusione
Dei del regime a grandi e larghi strati della popolazione che però comporta lo stesso una finanziarizzazione dell'economia
A discapito di una economia invece basata sul lavoro la produzione l'industria i mezzi prodotti eccetera
Una finanziarizzazione che al suo vertice naturalmente comporta controllo di pochissime persone controlla comporta un controllo di un potere rarefatto che però possono non essere monopolio ma possono essere i grandi sistemi come come stiamo come stiamo vedendo possono essere dei sistemi misti tra tra chi detiene i mezzi e chi fa una certa politica possono essere sistemi che si impongono anche sulla deciso la politica
In che modo per esempio limitando il peso del suffragio universale limitando il peso del consenso limitando il diritto di voto né i fatti piuttosto per esempio la cosa di cui si sta discutendo di passare al sistema di voto
Uni di passare al sistema uninominale
è e evidentemente una questione che limita il peso del suffragio universale limita la libertà di voto nei Paesi dove dove questi adottato ne vedete le conseguenze le grandi lobby economiche e finanziarie
Nei fatti detengono il monopolio dell'elettorato e e in Italia immaginare un sistema uninominale significa immaginare un sistema in cui cinque sei dieci famiglie
Riescono a fare legge in diverse circoscrizioni e in diversi schieramenti di partiti l'ottanta per cento dei deputati questo abbastanza ovvio per come e per come
Per come costituito il sistema politico ed economico italiano questo è una cosa assolutamente quindi sono su queste secondo me su queste questioni si gioca oggi si gioca domani su il rapporto con la tecnologia e la scienza il rapporto con il sistema politico il sistema elettorale il rapporto con il coro la difesa o no la difesa del e il suffragio universale così come verrà proposto su questi sistemi secondo me se già su queste questioni si giocano due schieramenti non più sono d'accordo su questo sulle divisioni tra destra e sinistra
Però bisogna accettarne ma le conseguenze io credo di questo ragionamento anche quando si discute
Della forma partito e delle forme partito insomma bisogna accettarne le conseguenze bisogna in questo senso si essere trasversali ed essere soprattutto disponibili a rompere i propri schemi anche anche i propri schemi di formazione
E Paolo Liguori ha ricordato il Risorgimento
Cioè mi veniva mi torna in mente un bellissimo scritto il professor Massi
Più degli anni cinquanta paralizzava
Le matrici ideologiche della sinistra nazionale ma libero Grosso Massimi vale la parola dopo che Marcello Veneziani
Ha chiuso il giro rileva
Sostanzialmente corrette condivisibili le analisi che hanno fatto Vallauri Liguori sulla base di quello che ha scritto Gianni Rossi e vorrei cercare così integrarle con una considerazione diciamo così retrospettiva sul movimento sociale ed un'altra invece di tipo prospettive
La considerazione retrospettiva si riallaccia a quello che abbiamo detto un po'tutti
Quando sottolineavamo del movimento sociale il suo carattere di
Saccà fisiologica di questo sistema politico
Ora non vorrei essere frainteso quando si parla di Saccà fisiologica del sistema politico non si intende ridurre il ruolo e la funzione del movimento sociale a quella del partito taxi di cui parlava Enrico Mattei
Il movimento sociale è stato anche in alcune fasi in alcuni momenti con alcuni suoi uomini un partito taxi ma ridurre la sua funzione i suoi quarantacinque anni di storia a questo non sarebbe corretto e non sarebbe corretto soprattutto se consideriamo diciamo così antropologicamente del movimento sociale
Cioè un uomo che sceglie il movimento sociale obiettivamente è un uomo che sceglie di andare un po'contro la storia presente che sceglie una trincea abbastanza scomoda
E e quindi da questo punto di vista bisogna considerare che i colori quale in origine hanno scelto il movimento sociale non hanno scelto certo la strada della omogeneità al potere che questo sia avvenuto
Rientra forse in quel processo di come dire di eterogenesi dei fini per citare Del Noce che
è stato già abbondantemente citato o o comunque rientra in quel processo diciamo di espropriazione della politica di cui tutti siamo in qualche modo vittime e al tempo stesso carnefici
Però è è anche vero che appunto bisogna considerare questo dato proprio umano che coloro i quali sceglievo il movimento sociale si può dissentire dalla materia
E dalla loro adesione a un certo grumo di principi però non si può non considerare che quella scelta avveniva sulla base di principi e di principi difficilmente sostenibili in questo dopoguerra è una cosa che va detta
Detto questo dovremmo a questo punto proiettare l'analisi che ha fatto Gianni Rossi nel suo libro e quella che in qualche modo è stata fatta qui nella realtà presente dove è finito questo materiale umano
Questa distinzione diciamo così antropologica del movimento sociale che era un po'il suo titolo di nobiltà
Il movimento sociale appunto perché è diventato un po'ha fatto un po'terra bruciata intorno a sei è diventata sostanzialmente una macchina elettorale
D'altra parte l'assenza della leadership missina dei dieci dodici dirigenti missini in questa sala e una dimostrazione piccola ma ulteriore e di questa diciamo insensibilità ripensare la propria storia di questa tendenza piuttosto a pensare ad altro a tutto ciò che convertibile commercialmente immunità elettorale
Che cosa è avvenuto in quest'ultima fase cioè come si può leggere quest'ultima fase politica del movimento sociale sulla base di quello che ha scritto Gianni Rossetti questo è un po'un interrogativo che in qualche modo abbiamo tutti sfiorato o addirittura approfondito ma che sarebbe bene in qualche modo cercare di tirare così come comunque con come concussione
Dopo alcuni anni di oscillazione in cui nel Movimento Sociale diciamo negli ultimi tre-quattro anni c'è stata una un sovrapporsi di tendenze di segno opposto una tendenza diciamo così
Radicale che poneva il suo antagonismo verso il modello liberal capitalista e verso la democrazia cristiana e un'altra tendenza che viceversa poneva l'accentuazione del suo carattere di destra
Dopo tre quattro anni in cui queste due tendenze si sono sommate neutralizzando si avvicenda e quindi ne è venuto fuori un partito curiosamente centrista di opposizione
Adesso c'è è inutile dirlo una caratterizzazione a destra del movimento sociale questo è un dato di fatto che possiamo considerare e a prescindere dall'adesione o meno verso questo tipo di caratterizzazione che personalmente mi trova molto distante va però riconosciuto che almeno è una caratterizzazione ha un ruolo e questa è stata un po'la scelta di questa leadership politica di Fini una scelta politica che si è unita anche ad altri fattori che andrebbero forse analizzati
Da una parte si c'è stato un tentativo di
Recuperare tutto ciò che c'era di residuale nel Paese cioè di raschiare un po'il barile del sentimento nazionale
Quindi si è cercato di recuperare tutto ciò che che è rimasto dell'anticomunismo viscerale quindi la lotta alle lapidi atto gli atti eccetera
Da un'altra parte si è cercato di raschiare il barile dell'irredentismo e quindi tutto ciò che era rimasto di un tipo di nazionalismo
D'altra parte si è cercato di dare una proiezione politica a tutto questo attraverso l'adesione al cosiddetto partito di Cossiga
Una visione che ha come prospettiva politica l'idea di un patto nazionale
Ora bisogna dire che questa scelta è stata compiuta con grande tempismo si può condividere o meno ma è una scelta che è stata abbastanza opportuna e che è stata ampiamente ripagata dall'attenzione dei mass media
Il dato caratteristico infatti di questa fase del movimento sociale è stato quello di un improvviso accendersi di attenzione dei mass media verso il movimento sociale perché questo è avvenuto
Io direi che è avvenuto per due ragioni in qualche modo incrociate da una parte c'era un tipo di stampa faccio dei riferimenti la Repubblica che aveva tutto l'interesse a demonizzare Cossiga e quindi volendo demonizzare Cossiga enfatizzava l'abbraccio di Cossiga confini tutto questo aveva e non può non avere una risposta è un rendita in termini positivi per il partito di Fini per il movimento sociale
Dall'altra parte il movimento sociale appunto per la sua funzione di Saccà in qualche modo omogenea al quadro politico è stata utilizzata soprattutto dalla RAI di Stato in funzione anti lega
E abbiamo visto in un certo periodo una grande accentuazione di interesse verso il movimento sociale una grande udienza nei mass media
Una udienza che si naturalmente rallentata in questa fase perché entriamo nella campagna elettorale e il movimento sociale fa comodo ma non bisogna esagerare perché poi se dovesse crescere troppo diventerebbe una difformità di cui liberarsi
Ho quindi in questa fase si assiste a questo
E si assiste probabilmente a un recupero relativo probabilmente del movimento sociale un recupero però che dove porta qui il discorso si intreccia con le prospettive che sono state designate dal professor Vallauri da Paolo Liguori
E le prospettive sono quelle indubbiamente che non vedono una collocazione di un partito a destra per la semplice ragione che non esiste più la destra non esiste più la sinistra e probabilmente anche il centro onnivoro tende a diventare una realtà direi fatta di antropofagia politica cioè che mangia tutto ma che non sopravvive nemmeno come centro
Quindi a questo punto per una forza politica non resta che giocare in una prospettiva diversa e scegliersi i propri nemici
Non si può continuare ad essere nemici principali del comunismo quando il nemico estinto
Bisogna cominciare a pensare anche in questa prospettiva
Ora io non so se la sopravvivenza dell'assoluto del movimento sociale come struttura sarà garantita o meno
Probabilmente vi sarà ancora una continuità in termini elettorali ma non so se a questa continuità in termini elettorali corrisponderà una continuità in termini di presenza politica però quello che è importante capire e che oggi ci troviamo di fronte ad una opzione che bisogna pure fare e l'opzione questa ci siamo di fronte a un macro sistema mondiale che rappresentato da quello che con una certa approssimazione possiamo definire liberal capitalismo e dall'altra parte ci sono varie sacche di resistenza
Ora la scelta del movimento sociale a questo punto o per lo meno degli uomini che provengono dal Movimento Sociale o di coloro che resisteranno al di là del movimento sociale e proprio impegnata in questi termini cioè
Questa società così come è governata da queste forze economiche dal dominio dell'economia da liberal capitalismo vi piace o meno ecco a questa domanda finora il movimento sociale non ha risposto tentando di in parte giocare di più sui residui in parte tentare soltanto un discorso di carattere
Puramente politico cioè tentando con la riforma istituzionale di eludere il problema riforma istituzionale è sicuramente un tema importante ed è una prospettiva
Di primaria importanza ma sarebbe assurdo tacere sul problema di fondo che il problema cui citiamo la Società appunto di tecnologia avanzata come diceva il professor Vallauri ma anche una società abbastanza complessa nel quale nella quale esiste questa opzione di fondo da fare insomma se questa società così come piace o meno
Se non piace bisogna attivare un altro circuito di interessi culturali ideologici politici
In cui praticamente la sinistra non diventa più il dirimpettaio rinchiuso il nemico ma diventa semplicemente un contenitore senza contenuto che si può attraversare
Liberamente senza problemi diciamo di intervenire in una proprietà altrui perché qui stiamo ormai nella terra di nessuno quindi il problema è saper ragionare in termini costruttivi e creativi di fronte ad un territorio politico che ormai si presenta come il territorio delle sovranità tramontate e delle sovranità non ancora sorte cioè un territorio praticamente in balia di niente bisogna saper essere creativi in questa fase se si crede di poter aggrapparsi ai residui del passato
E non intendo dal passato fascista ma dico del passato neo fascista cioè i residui diciamo sentimentali di questo passato probabilmente
Si può ancora sopravvivere a livello tecnico elettorale e questa può essere probabilmente la primaria preoccupazione di un ceto politico ma sicuramente non si sopravvive come soggetto politico
Il problema è guardare avanti e sapere effettuare quelle combinazioni creative sulle basi del del su cui nacque
Settant'anni fa lo stesso fascismo fascismo nacque non certo ponendosi come eredità di quello che c'era ma tentando di
Far convergere una richiamo alla tradizione storica e quindi al Risorgimento con una sintesi di combinazioni creative di radicalismi di destra i radicalismi di sinistra
Che è veramente andavano al di là della situazione presente il problema è saper trovare combinazioni creative anche in questa società dispersa e smemorata ma mi rendo conto che in questo tipo di società
C'è ben poco da fare la qualità umana è scadente la politica è fuggita da se stessa
Domina ormai il privato anche là dove dovrebbe dominare il politico e quindi è un compito davvero improbo ma pensare di assestarsi semplicemente sulla difesa dei quozienti elettorali non è fare politica semplicemente
Sommare dei casi personali ecco
Detto questo io mi scuso con gli amici qui in sala con gli amici i relatori il professor Massi se devo scappare ma mi chiama il lavoro ringrazia
Per ragioni alimentari ed hanno un'assenza
Professor Massimo prego di venire qui così può concludere
Sono un po'diritto perché questi illustri personaggi sentito
Hanno fatto del
Per le esposizioni
Così molto col piuttosto
Io vorrei ricordare anzitutto
Il piacere vinco io visto il volume
Di Rossi
Mi ha fatto il soffrire perché ho rivissuto le sue pagine i primi anni del movimento sociale
Nessun pelli
Che poi ci fanno comprendere meglio la situazione attuale
Da vorrei ricordare qui tanto
Ho
Alleggerire
La discussione
Che quando feci la prima riunione a a Milano per la costruzione del movimento sociale
C'era un gruppo di le menti erano stati scelti
Perché erano partecipato aveva partecipato alle operazioni la guerra civile quindici e ventotto
Una dozzina di rappresentanti la Decima Mas la legione Muzzi così
Tutti erano d'accordo con l'impostazione politica che era stata data è una continuazione
Della repubblica sociale sotto tanti aspetti
Dato che c'aveva impressionato che il primo decreto del CLN Alta Italia dopo il venticinque aprile
è stata la soppressione della legge sulla socializzazione
E questo già ci dava una certa idea comunque il problema
Adesso organizzativo
E si trattava di trovare anche dei soldi
Uno dei presenti che aveva un certo peso nulla nel mondo si vede
Attivista
Ha detto al problema lo risolviamo facciamo una rapina qui in provincia di Milano ma bancarie il problema poi
E capre dirvi la mentalità che nello stesso giorno da Venezia mi telefonava al conte Foscarini che non era riuscito a trovare una sede il movimento il quale aveva posto in una stanza al circolo dei nobili di cui delle altissime
Tutta ore i ragazzi che usciva di prigione uscivo dei campi di concentramento si presentavano
Ecco queste sono le posizioni di partenza diciamo
Ma il c'era Kenya soprattutto colpito e
Qui a destra
Questo attaccamento che abbiamo alla nomenklatura attuale di destra sinistra e così via
Che ci siamo imprigionati allora
Anche i miei studi in questo periodo mi hanno confortato
Che insomma
Non sono non è la partitocrazia che in crisi e il sistema che è in crisi il sistema liberal capitalista
Arrivavo a questa conclusione quando mi è capitato di leggere
Un articolo del cardinale Ratzinger
Il quale ha detto ha scritto non crediate che perché un sistema è fallito che questo rivaluti l'altro
E signori questo significa la ricerca della terza via
Insomma che in dobbiamo camminare
Volume su questo
Sul
La concentrazione nell'industria mondiale
Però queste concentrazioni
Non
Per il sol uomo il problema
Perché
Sono non sono inserite in una concezione
Niente la finalità unica e quella del nucleo
Dell'interesse
Non è una concezione di sintesi
Cominciamo a vederlo adesso quando si incomincia a discutere dell'economia
Integrata in Europa che l'Europa sarà una fregatura se va avanti così per l'Italia perché
Proprio perché
No sia la coraggio di affrontare i problemi economico-finanziari
In una cornice generale di carattere ideologico
Queste cose
Il movimento potrebbe dire al la polemica contro i partiti dovrebbe essere soprattutto uno strumento fra la folla polemica contro il sistema liberale capitalista
Che in crisi
E quindi studiare Lizzie per uscirne le esperienze fatte a suo tempo dal corporativismo era già un'indicazione
Vi sono stati dei paesi che hanno fatto addirittura de sistemi corporativi in Spagna in Portogallo il adesso recentemente anche
In Germania si comincia a ragionare in termini di grandi concentrazioni
A dette con determinati fini
Allora
Io mi chiedo
Perché abbiamo
Rispolverato l'Istituto di studi corporativi
Perché
Anche dai suggerimenti che ci vengono da economisti che in questo periodo sono in fase di autocritica
Sì ci sono dei autori di grande pregio
Che parla del fallimento dell'economia
E allora qualche secondo me vicina perché noi approfondissimo
Questa possibilità di ricerca
Inaridirci in piccole polemiche
Di partito
Per portarci invece a discutere sui grandi problemi
Perché allora
Dai grandi problemi nascono poi le grandi
Qui dottor Bevilacqua
E girato Massimo delibera
Bruno
Filosofia
Un po'truffaldina soprattutto
Grazie ormai
Non ci sia insieme e l'accento posto
Francesco Rutelli
In azioni
L'arrivare
C'è
Siamo in una fase in cui si tende a un male riorganizzazione non direi una il riorganizzate economia mondiale però ormai si imposta no i piani dell'Energia
I piani alimentare
Alle la FAO
E così via e su quella strada si può proseguire
Come
Far partecipare
Le categorie
Far partecipare quelli che fanno le economie insomma
Occorre anche partecipa
Anche
La contrario
Centro di studi generale andiamo parliamo di
Sono che
Cioè scusate scusate le perché qui si va usava per
Muore
Usciamo dal tema riportiamo lo
Recentemente al associazione bancaria è stato presentato il volume di un mio discepolo sulla
Sull'Europa sull'economia europea
Regionalismo
Integrazione in Europa
E c'è stata una discussione interessante
Sa esponenti bancari un certo rilievo
Io ho ricordato
Uno scrittore di garbo Renzi tra il grande economista aziendalista
Del quale
Ha scritto il killer
Dell'economy
Liberale della liberale concorrenza della libera concorrenza
Non è stato l'economista ma è stata l'ingegnere
Il progresso tecnico la tecnologia avanzata sofisticata e costosa che ha spostato i termini di costo nelle imprese
Per cui a un certo punto la legge della libera concorrenza non funziona più
Perché è una volta quando il prezzo scendeva
Certi produttori ore di uscire con la produzione o addirittura sospendevano uscivano
Adesso invece per sfruttare la legge dei costi decrescenti e con le possibilità offerte della tecnica la produzione aumenta enormemente va sul mercato
Come la mettiamo
Succede il contrario di quello che doveva succedere
E questo mi porta a una conclusione
Che non è che la vita per morte
Cioè la conclusione di una programmazione generale dell'economia
Per come un settore economico
Sa qual è la produzione
Delle varie aziende
Quale può essere il V
Che si potrà produrre come lo possiamo ripartire
Abbandonarci alla libera speculazione per cui a un certo punto abbiamo dei crolli
Migliaia di disoccupati
Ora la programmazione
E autoritari
Ma quello è ora alla programmazione collettivista
Ma la popolazione corporativa è un'altra cosa
Perché la corporazione in un settore economico riassume Totti fattori della produzione
E quindi oggi
Forte alla concezione corporativa
Ha tre aspetti fondamentali
L'aspetto
Sindacale
La categoria
L'impresa
E il settore economico
Non si può prescindere dal considerare il settore economico settore tessile settore energetico
Settore zucchero quindi impedire come ho visto io dei cari di bietole respinte dagli zuccherifici
Insomma
Da io non ho esagerare
Sarà no che voi abbiate compresa prosegua anche perché credo che sul problema le sorti dei nuovi dovremmo organizzare un altro di Barak in un altro momento
Io vorrei chiudere qui ringraziando veramente di cuore professor Massimo questa conclusione professor Vallauri il dottor Liguori anche Marcello Veneziani che ce lo lasciare perché andava a lavorare qui a via del Babuino alla RAI non non mi sembrava più opportuno che mi scappasse grazie a tutti voi per la pazienza arrivi solo siamo
Grazie