23 GIU 2015
intervista

"Buchi per terra" (parte III): Il permesso di ricerca idrocarburi Tardiano - Un reportage di Maurizio Bolognetti

SERVIZIO | di Maurizio Bolognetti - Castelsaraceno - 00:00 Durata: 25 min 53 sec
A cura di Fabio Arena
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Il 23 febbraio 2013 la Apennine Energy ha presentato un'istanza di permesso di ricerca idrocarburi denominata "Tardiano".

L'istanza, estesa su 212 Kmq e situata per 140,18 Kmq in Basilicata e per 77,22 kmq in Campania, coinvolge il territorio di dieci comuni, di cui 8 lucani (Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Sarconi, Tramutola, Castelsaraceno, Spinoso, Lauria) e 2 campani(Casalbuono e Montesano sulla Marcelana).

Nell'area interessata dalle ricerche petrolifere sono presenti due dei più importanti bacini idrici del sud Italia: L'Agri e il Sele.

Nel 1994, il prof.

Massimo Civita, professore
ordinario di idrogeologia applicata presso il Politecnico di Torino, riferendosi alle attività di estrazione idrocarburi e gas, scriveva tra l'altro: "Esse rappresentano un serio rischio per le acque sotterranee a causa delle tecniche stesse della ricerca e sviluppo e delle notevoli quantità di sostanze ad alto potenziale inquinante che vengono movimentate".

L'area interessata dal permesso di ricerca "Tardiano" è ricca di risorse idriche utilizzate per scopi civili, agricoli e idropotabili ed è contigua a ben tre Parchi Nazionali (Pollino, Lagonegrese Val d'Agri e Vallo di Diano), zone Sic e Zps.

Tra coloro che hanno espresso la loro opposizione all'istanza presentata dall'Apennine, il sindaco di Castelsaraceno Rocco Rosano e gli attivisti no - triv Carla Bottiglieri e Nicola Labanca.

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