Video intervista a Giorgio Napolitano Presidente Emerito della Repubblica Italiana a cura di Gerardo Greco, Giornalista RAI

Italo lei ha lasciato il Quirinale cinque mesi fa
Ora
Vedendo un po'più da fuori per forza di cose noi quando uno lascia il Quirinale immagina un certo punto un posto abbia anche piacere si ritrovi immerso in un'altra realtà
Che il Paese ha trovato io
Non sono stato fuori del Paese per nove anni ci sono stato molto dentro
E ho cercato di seguirlo non solo attraverso i canali istituzionali ed esercizio
Dei poteri che la Costituzione mi conferiva ma attraverso il massimo contatto possibile con tutte le espressioni vive della società
Che quindi
Avendo lasciato il Quirinale ho ritrovato il Paese che avevo seguito ed è un Paese
Con dei problemi molto seri perché possiamo pur dire che sono via via venuti accavallando Rossi e
Quasi esplodendo problemi che ci siamo trascinati dietro per alcuni decenni quindi molti nudi venuti al pettine
Difficoltà di padroneggiare lì anche di stabilire delle priorità e però si tratta di inutili ineludibili
In questi anni è cambiato anche ovviamente il ruolo del sindacato qui siamo in una sede in cui ovviamente di di sindacato dobbiamo
Dal sindacato forse dobbiamo partire come è cambiato secondo lei il ruolo del sindacato anche in questi ultimi
Sette anni di recessione di avvitamento del sistema economico italiano globale ma il sindacato ha sofferto moltissimo delle conseguenze della crisi globale
Crisi dell'euro zona e crisi italiana sofferto molto nel senso che chi ha pagato il prezzo maggiore a questa crisi è stato il mondo del lavoro e non è stato facile per i sindacati difenderlo
Io uso questo verbo perché naturalmente è compito del sindacato difende degli interessi dei lavoratori e difendere il lavoro in quanto tale
Ma espressione posti di lavoro può piacere o può apparire superata ma difendere chi ha un lavoro
Perso rischia di perderlo lo cerca e non lo trova
Credo che il sindacato abbiamo finito per essere un po'schiacciato sulla difensiva e questo a mio avviso è un punto serio di riflessione
Difensiva vuol dire
Difesa del proprio ruolo istituzionale
O difesa magari della classe di lavori di lavoratori che rappresenta il sindacato ci sono per esempio milioni di lavoratori precari in Italia che il sindacato non ha mai rappresentato
Questa naturalmente è una grossissima questione
C'è sempre stato da chiedersi in che misura il sindacato poteva non solo rappresentare i lavoratori occupati ma gli altri senza lavoro o gli aspiranti al lavoro
E direi che una ricetta non si sia trovata
La chiave può essere soltanto nella capacità del sindacato di affrontare
Da un suo punto di vista i problemi generali dello sviluppo dell'economia e della società perché poi
La soluzione di questi problemi che conduce anche a dare risposte a chi non ha lavoro o ha perso o ricerca
Però allora la domanda successiva e
Ma dal punto di vista diciamo politico c'è un ruolo per il sindacato che è ancora possibile il sindacato ricopra è inutile sia io a ricordare che
La scorsa settimana per esempio il leader della FIOM ha presentato un qualcosa che non è propriamente sindacale la coalizione sociale di Landini è una cosa a metà strada ancora non sappiamo cosa sia
Però dimostra diciamo una tendenza al sindacato a occuparsi più di politica sia chiaro che non intendo pronunciarmi su fenomeni
Largamente politici di attualità non non rientra nei miei interessi anche glielo chiedo al mio un profilo attuale
Ma quello che io dico e che il Sindacato italiano ha una grande tradizione
Impegno e anche di ruolo effettivo ripeto sui problemi generali dello sviluppo dell'economia e della società
E
Può definirsi in questo un ruolo politico in senso lato sì
Esercitando questo ruolo il sindacato
Diventa un soggetto politico in senso lato ossi non in senso stretto partitico sostitutivo dei partiti
Ma questo è qualcosa di molto tipico della storia del sindacalismo italiano io
Ho
Ricevuto qualche giorno fa è venuto cortesemente a incontrarmi a salutarmi il presidente Lula
Il presidente Bruno mi diceva che la sua ammirazione da vecchio sindacalista metallurgico brasiliano per l'esperienza italiana mi ha parlato
I nomi di sindacalisti italiani che lei ben ricorda con i quali ha avuto rapporti nel campo dei metalmeccanici voglio dire da trentina Carniti e
Senza dubbio
Loro seduce IVA molto questa capacità del sindacato non solo di assolvere il suo compito
Essenziale e certamente insostituibile cioè contro la nostra pare contrattare le condizioni di lavoro retributive
E di presenza nell'azienda
De dei lavoratori ma anche
Capacità di imporsi al di sopra di una visione di categoria o perfino di una ristretta visione di classe in senso in senso ideologico
E credo che questo sia stato decisivo io poi posso parlare da un punto di vista che certamente
Non pretende di essere rappresentativo della storia
Di tutti i sindacati e nemmeno di tutte e tre dei migranti storiche confederazioni del lavoro perché da giovane comunque in epoca lavorava e lontana ho seguito molto soprattutto le vicende della CGIL
Si figuri che io assistetti non dico partecipai perché poi ero giovanissimo alla Conferenza sul piano del lavoro
Che si tenne a Roma al teatro delle arti per lanciare il famoso piano del lavoro della CGIL il piano del lavoro di Di Vittorio e
Fu importante in quel momento perché nelle Lemmon sindacato che poi usciva
Da trenta dalla esperienza terribile tra guerra e si trovava di fronte a un Paese sono a un Paese largamente distrutto e ci fu il grande discorso
Il segretario della CGIL ma poiché
Di Vittorio lascio la parola agli economisti e i tecnici c'era un economista di rilievo come Sergio stele col quale poi collaboravano il giovane
Giovane fu a con cui collaboravamo o altri e c'era già il giovanissimo Trentin
Che entrava nell'ufficio studi della CGIL qui ci fu anche una ricca elaborazione sul piano dell'analisi economica e della elaborazione di proposte sostenibili
Di politica economica il finanziaria e questo è stato un grande esempio
Io credo che
Non possa essere stato dimenticato cui è stato raccolto anche nella stagione doroteo
Della
Della unità sindacale insomma della unità tra aree tre grandi considerazioni euro
Non voglio fare il nostalgico può e non avrebbe senso poi ci sono tante altre pagine indiscutibili
E la storia del sindacato ma quella traccia quel sedime non si può perdere certa ma questa capacità d'ascolto che aveva la CGIL di Di Vittorio con i giovani trentini eccetera
Anche di
Capacità di partecipare
Alle riforme a un progetto condiviso di Italia che cambiava secondo lei
Oggi un po'più debole nella Confederazione generale italiana il lavoro e anche agli altri sindacati ci si io penso di sì cresce debole non c'è dubbio questo sia perché si è stati molto schiacciati sua realtà drammatica di un Paese
In crisi un Paese che perdeva punti che perdeva reddito io presi in qui cresceva l'area della povertà e cresceva diciamo l'Area delle sofferenze del mondo del lavoro è stato molto schiacciato su questo
Ma penso che un colpo di reni
Per guardare più avanti e per
Come dire guardare con una certa ambizione più avanti e più lontano sia indispensabile cioè il sindacato oggi è un
Ho poco ambizioso potrebbe esserlo di più ambizioso in questo senso
Naturalmente il sindacato e molto combattivo
Nel difendere torno la questione di una chiave eccessivamente difensiva intesa come difesa delle conquiste del passato
E questo è un limite un limite ora
Il mondo cambia cambiano anche
Gli obiettivi in materia
Di diritti e e di tutela perché abbiamo anche nel passato io uso mi permetto di usare
La prima persona perché ero parlamentare perché ero impegnato politicamente all'epoca
Ma abbiamo preso anche delle cantonate
Quando abbiamo pensato che una conquista irrinunciabile fosse la scala mobile
La difesa della scala mobile che divise movimento sindacale e che costone gravissima sconfitta
Soprattutto alla CGIL e al Piccin ma non solo
E quindi bisogna anche a venire
è una grande
Sensibilità apertura cogliere quello che c'è di mutato di nuovi istituti Feng dipinge quello che va rinnovato io perciò considerato
Interessante di idea di lavorare a un nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori e qualcosa di più convincente che la Difesa statica o in blocco dello Statuto dei diritti dei lavoratori qual era
Quindi il passaggio successivo lei avrebbe
Auspicato una maggiore collaborazione del sindacato per esempio sulla riforma del job Sacco e dall'altra parte maggio il Governo ci troviamo ormai info
Del job Zaccaria la legge del lavoro parliamo in italiano sì sì sì carissimo l'onorevole sagrato alle regole del mercato del lavoro
Sì io penso che naturalmente quello sia importante ancora adesso perché il discorso non è chiuso ed a dare attuazione alle deleghe che una parte importantissima io penso che potrebbe essere anche più importante dell'approvazione
Delle norme
In senso in senso stretto delle norme giuridiche
Su cui ha votato il Parlamento e che ceda
Da sviscerare tutte le potenzialità in materia di politiche attive del lavoro che naturalmente questo è un punto cruciale perché
Noi non possiamo farci facili illusioni e molto importante invitare la retorica badante perché dire
La causa numero uno per cui battersi
Il lavoro io non ho badante nessuna
Difficoltà anche a scusare la formula che appare desueta piena occupazione è una formula che compare nei trattati europei perché è stato anche ed è
Un ideale tendenziale però non bisogna fare retorica il diritto al lavoro figuriamoci
Ci siamo spesi per decenni sul dettato costituzionale diritto al lavoro poi però bisogna fare i conti con la realtà e la realtà è un mondo radicalmente cambiato è cambiato
Il problema del lavoro vede ho citato la visita del Presidente Lula mi ha detto semplicemente questo
Quando io ero operaio e cominciamo a fare il sindacalista lavoravo in una grande fabbrica di automobili in Brasile
Che aveva oltre quaranta mila dipendenti adesso ne ha meno del decimo e produce assai più del doppio di allora e aggiungeva e questo significa che anche per il sindacato
è cambiato tutto e quindi come
Come creare lavoro come averi investimenti che producono occupazione quale occupazione come deve cambiare
La la domanda di lavoro oltre che stimolare l'offerta
Però
è stato volendo essere pragmatici è stata la CGIL sono stati i sindacati storici le confederazioni italiane a fare un passo indietro sulla riforma del lavoro
O è stato il Governo perché alla fine non si è riuscito a trovare
Una quadra di
Diciamo dibattito costruttivo ma sa io ritengo tanto per essere chiaro e sia indispensabile
Un metodo di dialogo serio tra il Governo e i sindacati su questo non ho il minimo dubbio non dopo giudizi su come sia stato tentato questo dialogo o su come
E perché non sia riuscito in certi momenti su certe questioni come quel provvedimento del ministro Poletti
Cosa diversa non confondiamo è pensare
Che sia possibile un ritorno a certe forme di vera e propria concertazione
La concentrazione ha avuto un posto d'onore anche nella storia delle relazioni sociali in Italia quindi guai diciamo a usare toni sprezzanti
Ricordiamo che cos'è stato in un certo periodo il dialogo tra
Ciampi e Trentin tra il Governo Ciampi era Ciceri trentine tutti i sindacati perché allora i sindacati grandi confederazioni lavoravano di concerto
Però ecco o al termine appunto concertazione e l'idea che si potesse attraverso un dialogo magari un dialogo tripartito non solo Governo sindacati mal governo sindacati ore
Rizzo azioni imprenditoriali
Decidere quello che poi avrebbe dovuto votare il Parlamento cioè questi accordi vincolanti per le tre parti
Ci fu un uomo molto aperto diciamo riconoscimento del ruolo politico del sindacato come Pietro Ingrao che da Presidente della Camera disse no
La Camera non può essere soltanto alla sede di registrazione di accordi
Nati dalla concertazione e comunque
Sono cambiate tante cose sono cambiate anche
Come dire le esigenze
Dei tempi se le decisioni quindi lunghissimi itinerari di concertazione sale Vetrella orribile Azzolini ma il dialogo si il dialogo deve essere seria deve essere serio da tutte e due le parti senza pregiudiziali
Diffidenze da una parte o ostilità dall'altra questo sì e lo dico mi permetto di dirlo a tutti mi permetto di Igor naturalmente anche al Governo
Manca proprio un modello di dialogo lei mi sta dicendo manca una fusione
Mancato finora un clima direi che è mancato un clima di dialogo
E non so a fare processi alle responsabilità perché poi ci sono casi in cui le responsabilità non si possono
Vedere solo una parte né si possono
Misurare col bilancino glielo chiedo come uomo
Di sinistra no della sinistra italiana storicamente
Il
Ruolo possibile di un sindacato più politico che a un certo punto si trasformi in soggetto politico non richiede una valutazione su questo
Apre scenari a una possibile c'è sempre la solita domanda scissione a sinistra a sinistra del PD che è
Il partito che affonda tradizionalmente le sue radici nel sindacato nella CGIL innanzitutto
Adesso cioè spazio per formazioni diciamo
Non alternativa ma insomma complemento ma guardi io questa domanda posso rispondere soltanto come
Vecchio uomo della sinistra che non lavai non ha mai avuto in mente una scissione
Io ho avuto mie posizioni all'interno del partito cui allora appartenevo posizioni
Che per vari aspetti restavano di minoranza ho dovuto confrontarmi con dissensi e anche con reprimende mai mi è passato per la testa
Di prendere iniziative che potessero condurre una scissione del mio partito io dico solo questo poi
Ognuno ne tragga le conseguenze
L'insegnamento eventualmente che muoia
Diciamo una sorta di
Moral suasion la sua ma io sempre volendo parlare italiano allora io voglio io pregio anche a
Alla gravità per tanti aspetti della situazione del nostro Paese si vuole parleremo momento della situazione economica o sociale ma io parlo adesso
Nella situazione come dire politico istituzionale parlo molto dello stato dell'opinione
Noi abbiamo
Una politica che ha agli occhi di molti ha perso oppure volete saper esso credibilità c'è stato l'ho detto da molti anni
A mio avviso un impoverimento culturale e morale della politica e delle forse che sono state protagoniste della politica in Italia cioè i partiti
Però c'è una reazione di rigetto
Una relazione che deve essere non solo di rigetto ma di rigetto indignato nei confronti
Della corruzione del malaffare ma c'è qualcosa di più diventa una reazione di rigetto in toto dei partiti
E della politica e
Il sindacato non può pensare di salvarsi
Da questo perché sono un date emotive irrazionali e sono anche ondate che hanno
Una impronta reazionaria che tendono a colpire tutte le forme organizzate
Di
Partecipazione di presenza nella vita sociale nella vita pubblica in questo senso bisogno porre un argine a certi fenomeni che si stanno verificando lei disse
Le polemiche per esempio all'interno del partito lì maggioranza relativa del PD
Al partito non fanno bene
No ma io non voglio occuparmi di questo voglio dire stando anche ed in più al tema del nostro incontro
Che mi preoccupa c'abbiamo abbiamo un fenomeno di polverizzazione politica basti pensare alla proliferazione dei gruppi in Parlamento alla proliferazione delle liste civiche
Alle elezioni e abbiamo anche una polverizzazione una frantumazione in campo sindacale
Ora
Quante singole ci sono
Non so chi notava che c'è una molteplicità forse fu forse era
Mi pare il segretario dei metalmeccanici scisso il
In una recente intervista al quotidiano il Foglio che diceva
Che che che diceva che poi è strano quante siano le sigle incerti luoghi protetti in certe istituzioni che già godono di molta tutela più più che la generalità
Dei lavoratori delle categorie insomma
Qui c'è anche lì un problema
Di di richiamo ad una responsabilità unitaria introduce molto forti lei prima mi parlava di opinione pubblica di informazione di mondo di chi guardare televisioni e legge i giornali
Che si informa
Insomma piuttosto
Angosciato i racconti di
Di questi giorni sono ancora una volta i racconti di mafia capitale di una corruzione
Diffusa è frutto della crisi c'è sempre stata insomma lei fa politica da molti anni ossia eccessi se c'è il dilagare della corruzione del malaffare non si può dire che ci sia sempre stato
è anche vero
Che
Il tema della corruzione e all'ordine del giorno non solo in Italia pensiamo alle recenti elezioni Spagna che hanno avuto una fortissima connotazione in quel senso di
Rigetto di una corruzione che all'ambito che ha penetrato a politiche le istituzioni però però certamente
Qui non finisce
L'universo mondo non finiscono qui i confini della realtà la realtà non è soltanto perbacco corruzione e la politica non è solo corruzione e quindi
La necessità di riuscire attenere
Dei limiti la capacità della distinzione non fare di tutte le erbe un fascio
Utilizzare tutti gli strumenti di indagine necessarie far valere l'imperio della legge senza senza debolezze però insomma
Che chiunque venga citato in una telefonata intercettata debba considerarsi colpevole qui in poi sorge il problema
Sorge il problema del
Della garanzia dei diritti e della dignità e della privatezza della persona non dimentichiamocelo
Siamo da questo punto di vista parlando più in generale in un momento assai difficile perché poi il tema principale da cui scaturiscono anche
Forti
Insensibilità a anche posizioni molto riduttiva e dei diritti delle persone e la sicurezza e la sicurezza
è un problema mondiale è un problema italiano che
Io ne ho parlato proprio in questi giorni a proposito delle carceri
L'idea che
Di fronte
A qualsiasi fenomeno deviante dal punto di vista della legge
La soluzione sia il carcere è il carcere subito la custodia cautelare immediatamente preventivamente la la
La voce che si leva forte a chiedere
Più
Più sanzioni penali
Un periodo in cui c'è stato in Italia non tanti anni fa in cui si parlava della necessità di depenalizzare è stato seguito da periodi in cui si è così penalizzato
Si è ritornati alla sanzione penale come soluzione di tutti i problemi addirittura al carcere quando e dimostrato
Che il carcere non da risultati se manca alla funzione rieducativa prevista dalla Costituzione se non si rispettano i diritti dei detenuti
Se non gli si dà la possibilità di prepararsi ad un ritorno alla vita normale senza cadere nel medici dire abbiamo un numero
Assolutamente inaccettabili di recidive che significa che il carcere così come non funziona cioè seguiamo degli alti livelli al-Assad samurai comunque co ripeto
Abbiamo fortissime tensioni attorno ai grandi questioni che poi riguardano anche le relazioni internazionali la pace nel mondo
Ci arriviamo io volevo chiederle Teo di
Fa intanto un
Un passo su dei numeri i numeri
Della diciamo possibile ripresa che stiamo vedendo in questi giorni ci avvertono
Cifra gli economisti Istat che la nostra ricchezza prodotta il PIL cresce dello zero sette per cento quest'anno ed è la prima volta non è in fondo è stato Presidente per la maggior parte diciamo del
Del suo impegno al Quirinale di un Paese in crisi di un Paese recessione quindi immagino che sarà sempre posto il problema di quale racconto di quale di qualità lì a fare adesso c'è uno zero sette per cento in più che cosa bisogna
Fare per
Insomma evitare che sia un fuoco di paglia ciò per soffiare invece su su su questa su questa possibile ripresa qual è l'errore che noi potremmo commettere adesso secondo me ma
L'errore di non dare coerenza e continuità
Ad una
Linea di politica economica era una linea di politica europea che puntino alla ripresa superando le risposte dell'austerità
Alla crisi perché intendiamoci sentire che tutto quello che di negativo è accaduto anche socialmente sia conseguenza
Delle politiche di austerità un abbaglio perché
Sono conseguenze della crisi
Poi si deve ragionare se le risposte alla crisi date in chiave di austerità siano state sbagliate siamo state eccessive siano state controproducenti ma
Gli stabiliamo un poco medi nell'ordine dei fatti però accetto ci vuole questa svolta tesa proclamata anche verbalmente
Sottoscritta in sede europea da tutti e ben lontana dal realizzarsi pienamente quindi bisogna
Andare avanti in questa direzione
Partendo da valutazioni obiettive diciamolo un'esasperata e che poi creano che poi creano reazioni un po'convulse e distruttive io vede ho sempre teso a considerare con molta attenzione
Quello che viene detto dal Governatore della Banca d'Italia in occasione una volta all'anno dell'Assemblea generale le cosiddette considerazioni finali del governatore
E qui ci sono valutazioni obiettive nessuno ha interesse nessuna parte sociale nessuna parte politica a non registrare
Seria mente queste valutazioni obiettive quando si dice c'è stato un recupero della domanda interna un un rialzo
Percepibile della stessa spesa delle famiglie
La dinamica degli investimenti è tornata positiva tu non puoi
Negare tutto questo e dire andiamo sempre peggio oppure non vale nulla quello che
Di positivo si sta manifestando poi deve vivere in limiti i limiti
E qui l'accento viene messo in questo documento che è riuscito e dietro il quale ci sono molte ricerche molte elaborazioni eccetera
Andare avanti sulla via dell'innovazione
Dell'innovazione e quindi del dell'innalzamento del livello di competitività
Dell'economia italiana questo è essenziale anche per aprire prospettive per quello che riguarda il lavoro che rimane il punto più angosciosamente incerto e critico il primo punto diciamo all'ordine
Dell'agenda
Politica per esempio di questo Governo quello che almeno eh passato
Le domando quanto ha inciso invece il ruolo della DC e poi nella ripresa va be l'Italia certo dobbiamo fare riforme dobbiamo andare avanti su questo cammino faticosamente intrapreso forse mi ha detto lei adesso mi corregga se sbaglio abbiamo un po'
Esagerato sulle politiche di austerity a un certo punto certamente pesce ha generato o sono stati un po'
Tendenzialmente indiscriminate perché qui c'è chi mi ha sofferto di più che mi ha sofferto di meno poco e insomma e qui abbiamo avuto il dato gravissimo
Dell'allargarsi dell'area della povertà disatteso occupazione
E degli EDISU uguaglianze delle disuguaglianze perché poi
Il grande tema mondiale quello delle disuguaglianze ma e un grande tema anche italiano non scindibile dal tema del lavoro perché la prima e fondamentale disuguaglianza
è non garantire
A molti il lavoro se non a tutti a molti il lavoro però dico è chiaro che quindicenni da raddrizzare la bara senza perdere di vista il fatto
Che
Il debito accumulato
A noi dalle spalle non ce lo toglie nessuno e dobbiamo continuare a fare i conti con questo tallone d'Achille della nostra realtà in questa realtà complessa da raccontare
Usciamo dall'Italia c'è il ruolo della BCE dichiara ICI quanto ci ha aiutato se la marcia aiutato e ci aiuta perché questo famoso sparendo allora sei si è fatta anche dell'ironia
Ma
Non pensiamo alla
So che allo spareggio questo termine rompiamo reso popolare se in termini di paura e c'è però insomma lì c'è poco
C'è poco da avere paura Oto a non avere paura se tu hai dei tassi di interesse alti se tu sei costretto addossare i rendimenti dei titoli
Del debito pubblico senza i quali fallisce lo Stato
Bene le conseguenze significano miliardi di euro in più che devi pagare gli interessi su quei titoli quindi è molto importante tenere sotto controllo lo spread
Però la Banca centrale europea in questo senso ci ha aiutato a stabilizzare a stabilizzare
Il mercato finanziario
E a dare un impulso alle imprese a innanzitutto al sistema creditizio e alle imprese perché potessero alimentari in
Essi menti ripresa è stata una politica molto coraggiosa molto innovativa liquidato si dà atto si deve dare Maggia sfida
Da tutte le parti anche internazionalmente parlando atto
A un italiano come Presidente della BCE Mario Draghi
Direi che possiamo essere
Da questo punto di vista come italiano un italiano e come italiani orgogliosi voglio restare sulle disuguaglianze perché secondo lei queste disuguaglianze che si sono ampliata in questi sei sette anni di crisi
Riguardano
Molto la questione generazionale cioè ci sono due digitali a due velocità diverse le parlo non solo della disoccupazione giovanile ma ne parlo anche delle differenze salariali le parlo anche delle differenze
Contrattuali o parlare anche differenze tra nord e sud decreta certo
Per quello che riguarda le differenze generazionali esce da ricordare una verità che da molti anni è stata denunciata forse il primo denunciano con molta forza fu il ministro
Collura dell'economia Tommaso Padoa Schioppa quando denuncio il fatto
Che
In Italia si dedicasse alla spesa pensionistica diversi punti di PIL in più
Che in qualsiasi altro Paese europea cioè che cosa è stato il welfare
Che cosa sono state le politiche cosiddette di benessere o protezione sociale in Italia sono state molto concentrate
Sulle pensioni solo e poi ci sono state le affermazioni sono state le baby pensioni sono state anche ma non per tutti i vitalizi parlamentari per un certo numero di vitalizi parlamentari concessi metà troppo giovane o concesse con troppo aiuto della Cassa pubblica vitalizi di parlamentari ma comunque
In generale in generale
Ci sono trascurate altre forme fondamentali di protezione sociale da quanti anni diciamo che bisogna ridefinire il sistema di welfare in Italia e non lo facciamo e uno di quei nodi che ci portiamo dietro da troppi anni adesso per esempio
Un grande problema che viene posto anche a livello europeo addirittura di a vere un sistema europeo
Di assicurazione contro la disoccupazione in Italia praticamente non abbiamo nulla no abbiamo solo molta disoccupazione per il resto poca assicurazione le domando recentemente i conti del Governo sono stati
Messi a repentaglio da una sentenza della Consulta che per esempio sulle pensioni ha detto le pensioni che erano state bloccate votazione vanno ri adeguate
Le preoccupazioni del Governo sono sono state quella di correre ai ripari e di trovare una una tantum al momento poi bisognerà bisognerà capire
Questa sentenza della Consulta rientra in una incapacità della politica di trattare il problema per esempio delle tensioni ma
In realtà poi
Io
O in tutti questi anni
Sempre difeso la Corte costituzionale da attacchi politici su agli atti ho mai pensato che fosse appannaggio di uno schieramento politico sempre
Constatato e messo in luce l'assoluta indipendenza dei giudici della Corte costituzionale naturalmente non tutti i giudici non tutte le sentenze
Possono facilmente considerarsi
Opportuni validi ingiusti anche perché certe volte la giurisprudenza della corte cambia rapidamente perché qualche mese prima della sentenza di cui si è tanto discusso c'era stata un'altra
Quella a proposito della Robin tax nel gennaio
Una sentenza numero dieci sei
Relatrice il giudice professoressa carte abbia che io considero una sentenza magistrale e che avrebbe offerto la possibilità di giudicare il caso dell'annullamento
O sospensione per due anni delle rivalutazioni delle pensioni in modo diverso perché vi erano affermati
Dei criteri molto interessanti che io considero tuttora essenziali cioè la necessità nei giudizi di costituzionalità di bilanciare diversi principi e diversi valori da un lato c'è
Il valore
Del
Rispetto ti posizioni acquisite criticamente di aspettative di diritti anche
Diciamo costosi
E e dall'altro però c'è il valore del rispetto dell'equilibrio di bilancio
Un equilibrio di bilancio che è stato
Già
Nel vecchio articolo ottantuno della Costituzione quarantotto ben scolpito e poi è stato ulteriormente arricchito con la riforma aveva altri soltanto
Quindi
Io credo che così stiano le cose nord e sud invece il divario tra nord e sud glielo dico in giorni caldi difficili perché
Il racconto diciamo quotidiano e facciamo è di un'Italia per esempio persino sull'immigrazione divisa con
Una parte regioni del nord che dicono fino a un trasferimento di migranti dal sud che ovviamente arrivano Italia passando dalla Regione ma per quello che riguarda in generale
Il rapporto nord-sud io
Costo a Tokyo e noi siamo usciti da vicende molto complesse
Nelle luci e nelle ombre come quelle della politica di programmazione e dell'intervento straordinario che miravano ad attenuare via via a colmare
In
In prospettiva il forte divario di sviluppo e anche di condizioni di vita tra nord e sotto
Poi quel capitolo si è chiuso con l'esperienza e si è consumata né i suoi meriti e nelle sue ambiguità o insufficienze
E si è dato molto peso all'impiego dei fondi europei dei fondi strutturali per realizzare progetti
Di sviluppo civile e ed economico nel Mezzogiorno poi l'uso di questi fondi è stato oggetto di molte
Giuste critiche comunque
Si è persa di vista la necessità di una strategia
Per lo sviluppo del Mezzogiorno oggi soffriamo di un vuoto di strategia e di un vuoto di strumentazione è stata creata un'agenzia che non sappiamo ancora come funzionerà
E quindi qui c'è da rilanciare anche in tutto il suo spessore storico culturale oltre che sociale
La questione del Mezzogiorno
Poi lei ha toccato voglio essere breve tele
Per concludere se vogliamo c'è questo tasto insomma io non reagisco solo da meridionale da vecchio assertore della causa del Mezzogiorno
A quello che sta succedendo in termini
Di accoglienza in Sicilia
E di non accoglienza in qualche regione del nord dei migranti perché io vi reagisco in generale come
Persona legata
Ha una
Sensibilità
Umana
A dei principi etici etici e a dei codici internazionali perché esiste una normativa internazionale cogente riprodotta nella Costituzione repubblicana per garantire
L'asino
A
Persone che fuggono dalla guerra e dalle persecuzioni ci sono persone che fuggono dalla fame cercano un lavoro
In Europa e questo diciamo
Più propriamente l'immigrazione che chiameremo economizzare ma
Il problema dei rifugiati e altro e non si discute bisogna dare appunto rifugio a chi fugge dalle persecuzioni dalla guerra e come si può dire qui sì
Risi anzi divisi da Luino
è una è un'aberrazione poiché sappiamo che ci sarà da combattere le piaghe dalle quali nasce la miseria nascono tanti altri conflitti
Guerre in Africa nel sud del mondo Manni Mita soltanto nel sud anche nel Medioriente basti pensare a quanta gente arriva dalla Siria a come si può pensare che solo perché
Trovano più vicina la sponda dell'Italia del Mediterraneo la sponda siciliana
Debbano essere
Trovate soluzioni per tutti
In Italia e non nel resto d'Europa o addirittura in Italia del sud e non in un'altra parte d'Italia questo è semplicemente aberrante da ogni punto di vista dal punto di vista morale ed etico del di
L'internazionale delle nostre responsabilità come membro un responsabile della comunità internazionale e allora l'ultima riflessione ma questi migranti che arrivano
In questi mesi in questi anni trovano un'Italia dove il tessuto sociale si è logorato l'ha detto è aberrante la cosa non è possibile in un Paese come il nostro
Ma si è logorato qualcosa secondo lei valori di unità nazionale ma ci sono obiezioni sono logorati valori di solidarietà
Adesso in qualche modo ritorna in questione anche il tema dell'unità nazionale nell'unità dello Stato perché insomma
Non può
Un qualsiasi Presidente della Regione dare
Direttive ai prefetti e i Sindaci insomma c'è molto disordine acquista dal punto di vista istituzionale però naturalmente si erogata la solidarietà perché abbiamo avuto
In larga parte in buona parte dell'opinione pubblica una regressione sul piano dei valori questo è indubbio e quindi il ritorno forte assenso dalla solidarietà che deve valere badate non solo in Italia deve valere in Europa ora noi non possiamo fare a tutti la lezione perché negli anni Novanta quando affluivano masse
Di fuggitivi dalle guerre nella ex Jugoslavia
La Repubblica federale tedesca e arrivata a dare l'asilo a cento mila
A cento mila richiedenti ogni anno quindi
Poi ci sono altri Paesi europei che non possono vantare questi primati però oggi oggi tutti i Paesi europei debbono confrontarsi debbano confrontarsi e non solo cosa molto positiva
Nelle operazioni di salvataggio in mare ma anche nelle politiche di accoglimento di riconoscimento in casa propria detto dell'asilo alchimia diritto Ettore formazioni antieuropea
Di fronte
Atteggiamenti di chiusura dell'Europa hanno gioco facile
Hanno un gioco perverso che gioco facile poi che sia facevano oggi prenda dipende dalle reazioni
Dei cittadini in un Paese come l'Italia e in altre gli dà un senso
Di anche di realismo perché non si va da nessuna parte con la citazione nazionalistica e addirittura con un'agitazione discriminatoria nei confronti
Di chi fugge
Da situazioni terribili non c'è non c'è nessun realismo non c'è nessuna prospettiva per quella strada
Certo prospettiva che deve diventare realistica solo
In una Europa che si integri si unisca di più sia più effettivamente solidale nel suo seno lettera pochissimi giorni compie novant'anni
E da cinque mesi fuori dal Quirinale
E più sereno adesso
Ma certamente sono più sereno perché sollevato dal peso di decisioni quotidiane di interventi
Concreti spesso in condizioni molto difficili molto delicate
Non sono somme evasore
Da dalla osservazione della realtà italiana
In modo particolare
Di quello che è accaduto che accade nel mondo del lavoro e dei senza lavoro perché io sono nato alla politica nel rapporto con quel mondo tra media
Una
Diciamo nota positiva di speranza per chiudere questa chiacchierata ma una nota positiva e di speranza in tante cose che anche il Presidente Mattarella ha citato di recente esempi
Di una solidarietà che non si è spenta in Italia io non solidarietà e che troppo assediata da posizioni che la nega noma la solidarietà di impegno civile non si è spento e io
Non lo dico per retorica o un molto ha fiducia in generazioni più giovani che possano
Ripartire daccapo nell'opera anche di rinnovamento della politica delle istituzioni e della società grazie grazie Presidente americano grazie