Comitato Centrale della Fiom - Cgil. Relazione introduttiva del Segretario generale Landini

Fuori possibilmente così cominciamo
Allora
Credo che le ragioni di questa convocazione d'urgenza del Comitato centrale siano chiare a tutti quindi
Quindi adesso diamo la parola a Maurizio Landini per la relazione introduttiva
Noi pensiamo naturalmente di fare tirata unica come al solito
Le compagne e compagni chiedono di poter chiudere intorno alle diciassette per poter prendere
Tutti i mezzi e naturalmente dipende sempre dagli interventi che ci sono quindi è chiaro che una discussione importante quindi
Quindi in linea di massima adesso registriamo salvo diciamo o
Comitato centrale troppo corto troppo lungo che la linea di chiusura intorno alle diciassette
Va bene
Ok
Non è una bomba
Bene questo
Il nostro Comitato centrale
Alle spalle
Lo sciopero generale del nove
Sciopero riuscito
Manifestazione che ha visto
Una partecipazione
Molto importante in piazza San Giovanni di lavoratrice di lavoratori metalmeccanici
E che come noto aveva al centro
Proprio la richiesta di difendere l'occupazione di creare nuovi posti di lavoro
Di estendere la democrazia nei luoghi di lavoro
Di impedire la modifica dell'articolo diciotto
Di
Lavorare per avere
Un accordo che mettesse al centro
La riduzione vera della precarietà e anche un'estensione delle tutele e del reddito per l'esaltante
Lavoratrici e lavoratori che questi diritti non ce li hanno e allo stesso tempo
La necessità
Di riconquistare un contratto nazionale degno di questo nome
A partire appunto dall'affermazione di una pratica democratica
E noi in quella piazza in quella giornata
Ci siamo presi naturalmente l'impegno
Di proseguire su quei contenuti su quelle azioni
Di non considerare quella giornata una semplice protesta ma appunto
L'avvio di un'iniziativa
Che ponesse anche un problema al nostro stesso Governo di un cambiamento delle politiche economiche e sociali
Proprio perché il problema eh ricostruire
Una unità
In termini di diritti e di tutele in tutto il mondo del lavoro e allo stesso tempo il problema è creare nuovi posti di lavoro
E difendere l'occupazione
Parto da questo punto perché naturalmente ciò che sta avvenendo
Al tavolo di confronto di trattativa con il Governo a diretta conseguenza con queste nostre iniziative con queste nostre discussioni
Tra l'altro
In questi giorni oltre a questo confronto è avvenuto anche che il Presidente del Consiglio ha incontrato anche l'amministratore delegato della FIAT
E come è noto non sono temi questi tra di loro separate
E questo confronto che aperto
A
Visto anche delle proposte precise che il Governo ha avanzato
E allora io vorrei partire da qui
Per rendere esplicito quello che il giudizio
Che propongo venga dato a queste proposte e anche naturalmente per valutare quali sono le azioni da mettere in campo
Per contrastare
Alcune scelte sbagliate che il Governo vorrebbe fare per vedere se ci sono le condizioni invece di poter giungere ad un'intesa positiva per le lavoratrici e lavoratori che noi rappresentiamo
In questa trattativa
Si parla di forme di lavoro e di possibile riduzione della precarietà
Io credo che leggendo i testi che tra l'altro sono stati anche scritti
Stampati da anche da diversi quotidiani
Io credo che qui ci sia un primo punto
E cioè noi siamo in presenza di una proposta
Che punta a regolare meglio la precarietà che c'è
Introduce anche alcune cose tra virgolette apprezzabili l'idea di far
Pagare di più
I contratti a termine e sei lavoratori a termine venissero assunti a tempo indeterminato c'è un'incentivazione economica l'impresa parla
è indubbiamente un punto positivo novità ricordo che anche nella nostra piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale
Noi abbiamo proprio posto tra i punti quello di far pagare maggiormente le forme di lavoro precario però
Quello che rischia di vanificare anche a aspetti positivi di questa natura eh il fatto che in quella proposta non si cancella nessuna delle forme di precarietà che oggi sono esistenti
Non si cancelli il lavoro a chiamata non si cancella l'associazione in partecipazione non si cancellano tante altre forme di lavoro precario
Che in realtà sono quelle che hanno permesso
Alle imprese non solo di ridurre i costi ma di utilizzare queste forme di lavoro precario in modo
Esplicite con abusi molto consistenti così come
Ad oggi non è oggetto di quel confronto
Il provvedimento di legge preso dal Governo
Che di nuovo
A tolto qualsiasi causale all'utilizzo dei che il lavoro interinale
E nei fatti
Noi
Corriamo il rischio
Che con quel provvedimento di legge che il Governo ha proposto ci possono essere in prese in cui
Li ha detti sono tutti i lavoratori interinali
O addirittura con un'estensione quindi della precarietà
Da questo punto di vista quindi il giudizio che noi diamo su questa prima parte è un giudizio non positivo
Perché per noi il problema se davvero si vuol far diventare il contratto a tempo indeterminato io riferimento vero
E l'obiettivo a cui debbono tendere anche altre forme di lavoro di ingresso
è evidente che questo non può essere detto a parole ma deve avere un'azione concreta nei fatti
E una serie di forme di lavoro perno voi debbono
Essere meglio regolate debbono proprio essere cancellate non rese più possibili alle imprese
Penso al lavoro a chiamata per dirne uno ma se ragioniamo ti santi sono anche tante altre forme di collaborazioni varie
Che in realtà nascondono
Forme di e sostituiscono assunzioni a tempo indeterminato che dentro le imprese dovrebbero essere realizzate
E quindi qui c'è un primo punto
Di critica perché se dovesse semplicemente per il Governo
Essere obiettivo quello
Di sentire che tutte le forme di lavoro esistenti vorrei ricordare che l'Italia
E quella che ha un numero di rapporti di lavoro quarantasei ha contato la CGIL che non ha paragone in con nessun altro Paese europeo
Allora da questo punto di vista l'abbiamo detto e scritto nei nostri documenti l'ha detto e scritto la CGIL l'obiettivo
Per superare concretamente anche la precarietà e quella di andare a cancellare riducendo le forme di lavoro possibili
è utile incentivare l'apprendistato d'accordo è utile a far pagare delle forme di lavoro in più ma non è corrispondente a questa logica il fatto che tu prendi esplicito
E addirittura chiedi a tutti i sindacati una firma che legittimi tutte queste forme di lavoro
Che oggi sono esistenti e qui c'è un primo punto di discussioni di giudizio che noi consideriamo
Non
Accettabili quelle proposte e riteniamo che se si vuole davvero invertire la tendenza andare cioè sulla strada
Di ridurre la precarietà occorre davvero rafforzare i percorsi che portino alla stabilizzazione del lavoro ma insisto
L'elemento oggi al di là delle chiacchiere cancellare le forme di lavoro che invece lì ad oggi non sono assolutamente cancellate
Secondo punto
Si parla di riforma degli ammortizzatori sociali
Allora
Su questo non è ancora chiaro quali sono i tempi di questa riforma
Perché
Il Governo ha indicato inizialmente sembrava il due mila diciassette
L'anno in cui doveva andare a regime un nuovo sistema di ammortizzatori sociali
Oggi su questo punto non è chiaro se il due mila quindici se il due mila sedici
Testo non è un elemento secondario visto ciò che abbiamo di fronte in questi mesi e siccome non abbiamo di fronte anni in cui
Prevista una ripresa una crescita un'uscita dalla situazione di difficoltà che abbiamo
Allo stesso tempo però
Ed è questo il punto la nostra richiesta è sempre stata quella di estendere
Gli ammortizzatori sociali a chi non c'è via
In particolare noi continuiamo a pensare che è possibile
Essendo in
Estendere l'istituto della cassa integrazione
A tutte quelle in prese a tutti quei settori e per quei lavoratori che oggi non ce li hanno è sufficiente che anche quei settori quei lavoratori quelle imprese paghino un contributo
Per poter avere diritto alla cassa integrazione visto che se escludiamo la cassa in deroga
Tutte le altre forme di cassa integrazione sono pagate dalle imprese dai lavoratori
Non vorrei forzare ma quando son pagate dalle impresa io mi permetto di dire che anche quella è una parte
Che deriva comunque dal lavoro che le persone fanno visto che si produce una ricchezza che permetta anche dire distribuire questi costi
Noi se andiamo a vedere la proposta che almeno ad oggi è conosciuta poi non so se ci saranno modifiche nell'incontro che previsto domani alla Presidenza del Consiglio
Siamo di fronte a un punto che io trovo già di per sé è questo sbagliato
Si dice che la Cassa per cessazione di attività viene cancellata non ci sarà più
Io vorrei ricordare
Per dire cosa significa togliere quell'istituto
Che ad esempio gestire la situazione di Termini Imerese ha portato l'utilizzo della cassa per cessazione gestire la situazione dell'IRES Gustavo ordito ha voluto dire parlare di casa per cessazione
Gestire situazioni delicate in grandi gruppi come le letto Proust come l'Indesit o come altre
Ha significato parlare di cassa per cessazione
Perché non sei di fronte al fatto che questo strumento viene usato solo laddove ci sono delle procedure concorsuali
Per come sono infatti oggi i gruppi per come sono le organizzati tutti poi trovare di fronte al fatto che un gruppo di dice che vuole chiudere uno stabilimento non il gruppo in senso generale
E se tutto gli uno strumento di questo genere tu sei di fronte al fatto che in quei in una situazione di quel genere lì non è più due anni di cassa integrazione per vedere se poi trovare delle soluzioni anche diverse
Per impedire il licenziamento ma se vesti di fronte al fatto che per quei lavoratori lì immediatamente ce lo strumento che è quello dei licenziamenti
Quindi
Togliere la casa per cessazione di attività per noi è un problema
E non è un modo per facilitare la collocazione per dirne una così come
Lì
Si dice che ci sarebbe un allargamento della cassa integrazione però anche qui c'è un punto
E cioè l'allargamento sarebbe legato al fatto
Che ogni settore deve istituire dei fondi
Che poi saranno dentro a lei ma sono fondi di categoria per vedere la possibilità di estendere naturalmente con contributi anche a carico delle imprese
Anche questo è un modo pericoloso di estendere perché introduce il fatto che non è detto che tutti i settori siano nella condizione di fare le stesse cose
E perché se si vuole davvero estendere come diritto universale per qualsiasi lavoratore per qualsiasi impresa come è noto cioè il problema che se tutti pagano i contributi e tutti hanno diritto scatta anche un elemento di solidarietà
Tra le varie impresa e tra le varie forme di lavoro per dare un diritto
Se il diritto diventa legato a seconda del settore in cui sono o delle cose in cui possono essere rischia di venire fuori che non ci son diritti uguali per tutti ma che possono essere diversi a secondo della situazione che nel singolo settore nella singolare ci sia
E questo io credo che non sia un elemento che va nella direzione davvero di estendere o la cassa ordinaria o gli altri strumenti in senso generale
E quindi lo considero anche questo un tema ancora aperto che non è esattamente quello che noi chiedevamo nei documenti che la FIOM e la CGIL hanno votato per andare anche a questo confronto
C'è poi un altro passaggio
Si dice che la mobilità cioè quell'istituto nato nel mille
Novecentonovantuno se non mi ricordo male la famosa legge duecentoventitré
Che serviva per affrontare anche situazioni dove c'erano dichiarazioni da parte dell'impresa e di riduzione collettiva del personale non siamo di fronte a una proposta che dice che gradualmente la mobilità viene cancellata
E la mobilità dovrebbe essere sostituita da un nuovo strumento che si chiama ASPI assegna o
Sociale assicura frontale per l'impiego
Assicurazione per l'impiego
Assicurazione sera guardavo se eravate preparati
Assicura vedo che siete preparati che avete letto
E che avrebbe primo una durata inferiore perché questo segno a regime durerebbe non più di dodici mesi per chi ha meno
Di cinquantacinque anni e durerebbe diciotto mesi perché più di cinquantacinque anni oggi noi siamo di fronte a uno strumento come la mobilità che invece
Arriva ad avere una durata di tre anni al nord e di quattro anni al sud
Quindi noi siamo di fronte a un problema preciso
E la logica non può essere
Che io estendo
Anche ad altre forme di lavoro su cui siamo d'accordo togliendo a quelli che già Lanza
Perché vuol dire che in una cosa di questo genere non si va a un'estensione si va semplicemente addirittura a una riduzione per una parte consistente delle persone
Degli strumenti che sostanzialmente possono vere
A disposizione
Ma poi c'è anche un problema non ancora risolto
Perché il problema di chi ha diritto
Come maturo perché se rimane il criterio ad oggi proposto
Che per aver diritto a questo che viene spacciato come universale ed oggi non lo è
Che debbo aver lavorato cinquantadue settimane
Nell'arco dei due anni precedenti se no non ho diritto a questa indennità noi non siamo di fronte al fatto che in realtà ho costruito uno strumento di tutela reddito anche perché ha perso il lavoro oppure chi è disoccupato e non riesce a trovarlo
Perché uno strumento universale di tutela reddito non può avere come caratteristica che se non hai lavorato l'anno precedente non ha il diritto al sostegno
Perché oggi siamo in una situazione che ha queste caratteristiche e in più c'è il problema delle varie forme di lavoro che ne possono avere diritto dei contributi che in qualche modo debbono essere pagati questi temi non sono stati
Affrontati utilizzati e soprattutto
Rimane in questi ideali riforma degli ammortizzatori e in questo c'è un legame pericoloso dal mio punto di vista
Con l'idea che ci sta sotto legata alla riforma delle pensioni che è stata fatta
Che stiamo parlando di un'estensione degli ammortizzatori ma che hanno una base semplicemente assicurativa cioè pagata con i contributi delle imprese dei lavoratori mentre e anche questo è un punto votato nel direttivo della CGIL un'idea di riforma degli ammortizzatori inteso come tutti estensione delle tutele
Anche del reddito necessariamente a regime deve essere sostenuto anche dalla fiscalità generale per essere in grado di garantire con certezza un elemento di questo genere
E faccio un esempio
Fondi di categoria ne esistono già dove non c'era la cassa integrazione nel settore dell'artigianato non c'erano gli enti bilaterali e non c'era il fatto che c'era un sostegno al reddito quando c'è stata la crisi negli anni che abbiamo alle spalle
Quel sostegno al reddito con i soldi pagati i per quel sostegno sono durati due o tre mesi dopodiché è per poter garantire
Una tutela anche a quei lavoratori lì o altre forme di lavoro è nata la cassa in deroga
Che è quella che anche quest'anno è garantita pagata dallo Stato e anche dalle Regioni proprio per estendere i diritti a tutti si dimostra trovare
Che se non c'è anche un intervento di fiscalità generale quindi anche pubblico tu non sei in grado di poter garantire la certezza che tutti abbiano un diritto a una tutela reddito
E se pensi di istituire dei fondi come in questa proposta viene fatta che sono di categoria e che addirittura hanno il vincolo del pareggio perché altrimenti non funzionano e di gente che tu di fronte a quello che sta succedendo non stai facendo una riforma degli ammortizzatori sociali che ha l'obiettivo dichiarato e cioè di estendere dei diritti universali
E c'è una diversità
La cassa integrazione ordinaria e straordinaria per come adesso è un diritto non è che ce l'hai se qualche Regione o qualche Governo tela garantisse
La cassa in deroga come è noto è una cosa che anno per anno c'è o non c'è la seconda di quello che decide quella regione
Quella del Governo e quindi non è un diritto è un elemento che tutti gli anni e negoziabili e non è dentro una riforma strutturale che va in questa direzione
Anche qui quindi ci sono dei problemi
Io ho fatto questo semplice esempio se io debbo andare in un'Assemblea spiegare che cosa ho fatto è un lavoratore metalmeccanico oggi sa
Che la sua azienda può avere due anni di cassa per ordinaria se ha dei problemi
Se deve riorganizzarsi avrebbe diritto altri due anni di cassa integrazione straordinaria se avesse la cessazione sono altri due anni e se li dovesse andare ulteriormente male a tre quattro anni di mobilità quindi uno fa i conti
Due più due più due più tre o quattro arriva che oggi c'è una struttura di ammortizzatori sociali che di fronte anche a casi tra i sette agli otto nove anni che può permettere
Se io faccio i conti con questo nuovo sistema con la mobilità che è sostituita con un istituto che
Per la maggioranza non va a più di dodici mesi perché solo sei più del cinquanta di cinquantacinque anni nei diciotto se uno fa i conti si trova
Che questa riforma nosta estendendo dei diritti stare inducendo le coperture per una parte per eventualmente allargare anche a qualcun altro e non in modo universale
Si può dire le risorse
Siamo sempre daccapo
Le risorse debbono essere trovate
Se si vuole fare una riforma visto che si parla di un ragionamento che dovrebbe andare in vigore nel due mila e quindi se nel due mila sei dice che quindi dovrebbe avere una durata nel tempo dovrebbe essere un elemento strutturale
è evidente che se uno non pensa che non è possibile da qui alla
Trovare anche risorse sul sistema della fiscalità generali intervenendo e vedendo di allargare anche il consenso allora vuol dire che non intende modificare nemmeno la situazione
Che abbiamo di fronte rispetto alla ricerca di risorse che devono essere trovate c'è invece pensa che le uniche riforme che possono essere fatte poi le vendono come riforme fatte per tutte ma sono quelle pagate con i nostri soldi che parliamo tanto come prima per avere meno diritti a me non sembra
Una logica che uno possa dire sto facendo un accordo per estendere delle tutele dei diritti verso qualcuno che non era e anche questo io credo sia un punto aperto tenete conto che c'è un altro tema che non è ancora risolto
Perché oggi ognuno di noi sa che quando sei o in cassa integrazione in mobilità i contributi per la pensione
Sono contributi figurativi e quindi tuteli ai in base a quello che avresti preso se avessi lavorato qui il tema siccome adesso il nuovo sistema di pensioni e uno prende in base a quello che versa
Eh ma ognuno di noi sa che se mi versano i contributi per i settecento euro che prendo quando sono in mobilità o per i novecento euro quando sono in cassa integrazione non solo prendo meno di reddito ma un taglio anche sulla pensione questo mi sembra un altro tema che non è stato risolto
Perché questo è un altro punto nella trattativa in cui si dice no non da le regole debbono essere uguali per tutti e quindi anche quelli che sono in casa da con pagare due volte prendo meno soldi
E non hanno i contributi per la pensione come vi rendete conto anche questo non è un tema secondario rispetto al tipo di accordo che fai
E ai contenuti sostanzialmente che può
A vere
Ci sono poi una serie di temi
Che per noi sono aperti e non sono ancora stati risolti
Dice la stessa impresa che i lavoratori
Adesso li chiamano e i soldati e cioè quelli che erano coinvolti in accordi di ristrutturazione o di crisi
E che pensavano con gli ammortizzatori di aver perso il posto ma di andare verso la pensione e che con la riforma della pensione oggi si trovano aver perso il posto e a non essere in pensione l'indice che son quasi duecento mila in Italia
Io non far conto preciso s'ne conosco tanti dei metalmeccanici perché son tutti accordi che noi abbiamo firmato e che abbiamo fatto assieme a loro di grandi aziende come di piccole aziende
Io lo dico con molta precisione siccome questo è un tema non ancora discusso io penso che questo sia un tema cui deve essere dato una risposta e non c'è bisogno di scambiarlo con nulla
Non vorrei che nella testa del Governo ti forse che questo elemento si tiene lì perché così lo si può scambiare con qualche altro taglio su qualche diritto
E questo è un punto che noi dobbiamo mettere in chiaro
Per quello che significa e anche per la coerenza che può avere così come
Una delle richieste che era stata fatta riguardava anche il ripristino di una legge che era quella della cancellazione delle dimissioni in bianco
Anche questo non mi risulta ad oggi oltre a dichiarazioni che ci sia la volontà di intervenire di rifarla per dare andare in una direzione corretta
Si dice poi
E qui non ho capito modo
Lo sviluppo di questa discussione
Che si dovrebbe dar vita a dei fondi
Nazionali a carico delle imprese
Perché
Cioè il problema che gli anziani debbono essere accompagnate la pensione
A me qui son venute due riflessioni
Ecco no una
Secondo voi a una logica
Hanno appena fatto una riforma delle pensioni
Che ha cancellato le pensioni di anzianità che ha portato al fatto che prima di sessantotto settant'anni non va in pensione poi dopo ti dicono
Però siccome nelle impresa e fino a quell'età lì non ci si può stare perché le imprese non le vogliono allora si fa un fondo nazionale
Tra l'altro questo fondo nazionale dovrebbe essere pagato secondo chi ha detto dalle imprese e cioè da noi
Perché proviamo a figurarsi se nella nostra categoria
Le imprese debbono mettere soldi per fare un fondo che a chi manca quattro anni li deve pagare i contributi della pensione che Mancone garantirgli un reddito per la pensione che ha mi chiedete voi
Quanti contratti nazionali servono per pagare questo fondo
Perché siccome io ho imparato da un po'a parte a quando è a farle trattative è le imprese ti diranno dovete sentire
Se volete gli aumenti del contratto nazionale è un conto perché se mi chiedete di fare questa cosa anziché dare degli aumenti io pago un'altra cosa
Lo dico da questo punto di vista perché io trovo davvero singolare
Che prima si fa una riforma delle pensioni sbagliata
Che tratta il lavoro tutto uguale che cancella le pensioni d'anzianità che innalza l'età pensionabile e poi a distanza di qualche mese ci si viene a spiegare
Che siccome però le impresa hanno necessità di mettere fuori dei lavoratori dovremmo essere noi a pagare due volte non fate chiaro come punto
Perché dovremmo essere noi che paghiamo la pensione che manteniamo gli stessi contributi e poi dovremo di nuovo noi pagarti anche il fatto che però le imprese hanno bisogno di mandare via delle persone
Capite che le due cose assieme non ci stanno io trovo davvero che sia un elemento di contraddizione esplicito
Che anche qui non può essere accettabile tanto più non può per noi essere considerato
Che quella riforma delle pensioni che il Governo ha voluto imporre sia per noi la riforma delle pensioni modificabile anche per il futuro noi su questa logica non siamo d'accordo
Arriviamo poi a un altro punto articolo diciotto
Capisco che ci sono arrivato un po'lungo ma era utile avere un quadro di quella che è la discussione che si sta facendo
Il Governo ha formalmente al tavolo avanzato una sua proposta
E la proposta formale che il Governo avanzato alle parti
è dal mio punto di vista così non giro attorno una cancellazione dell'articolo diciotto
Perché quando tu diritti
Che il re integro rimarrebbe solo per i licenziamenti discriminatori
Però
Per quelli disciplinari può essersi reintegro o i soldi e poi c'è una terza casistica che si sono inventati però per quelli per ragioni economiche o soggettive ci sarebbero solo i soldi e quindi il reintegro sparisse
Una proposta di questo genere cancella l'articolo diciotto
Lo cancella
Perché adesso
Io non ne ho mai trovati
Di imprenditori
Che motivo hanno che lasciano a casa una persona perché iscritto questo sindacato a quell'altro perché è di sinistra perché è di destra perché di colore
Perché tra l'altro
Le discriminazioni non hanno tra virgolette bisogno dell'articolo diciotto c'è la Costituzione cioè la legge seicentoquattro ci sono già le leggi che rendono nullo un licenziamento se fatto in quel modo lì non è che c'è bisogno di inventarsi
Ma se tu invece intervieni
E il punto di fondo dell'articolo diciotto quale
è che se è un licenziamento individuale stiam parlando di licenziamenti individuali non di altre forme di licenziamento non ha una giusta causa
Tu hai diritto al reintegro cioè a tornare al tuo posto di lavoro
Se tu questo principio di fondo lo cambi non c'è più l'articolo diciotto
Non so se sono schematico ma a me pare che il punto di fondo sia questo e il Governo ha chiesto con precisione di modificare questo punto
Sapendo che su questo punto ci sono posizioni diverse
Di sicuro la Confindustria è contenta anzi dice che bisognerebbe
Farlo diventare quasi tutto sostitutivo
In termini di soldi di R. integro e diamo un po'di soldi ci sono come abbiamo visto anche posizioni diverse tra le organizzazioni sindacali
Allora io qui dico una cosa precisa
Io penso che noi su questo
Non abbiamo margini di mediazione né noi nella CDL
Del resto
Quello che io sto dicendo e scritto non solo nei documenti della FIOM è scritto nel documento della CGIL votata dall'ultimo direttivo che ha fatto
E cioè che il lungo il l'unica disponibilità che la CGIL ha dato a quel tavolo votata dal direttivo e per ridurre i tempi dei processi anche drasticamente perché questo è un problema vero
Se tu stai in un processo se il licenziamento è giusto no sei sette anni non è una cosa che sta in piedi
Oggettivamente quindi si vogliono ridurre i tempi dei processi si può anche stabilire che addirittura c'è un tetto anche allora i mesi in cui ti pago se il processo dura tanto capisco tutto questo ma il punto su cui non è accettabile alcuna discussione è se tu modifiche il reintegro del lavoratore
Perché se tu quello lo sostituisci coi soldi stiamo facendo una cosa molto precisa
Che se anche il licenziamento ingiusto
Tu sei licenziato uguale con un po'di soldi mentre adesso se licenziamento ingiusto tuttora mi a lavorare poi poi tutta la tare con l'impresa se fa il mio tempo è un'altra cosa ma ognuno di noi capisse
Che è un altro livello di rapporto con l'impresa
E su questo punto io mi permetto di dire
Che non solo la FIOM il nostro sciopero generale il documento che abbiamo votato all'unanimità nell'ultimo comitato centrale che proclamò anche lo sciopero del nove dice questa cosa
Ma il documento votato dal direttivo nazionale della CGIL di fine febbraio dice questa cosa precisa
E io penso per questa ragione che sia necessario che noi teniamo fermo questo punto
Io posso capire
Che è uno ricerche un accordo posso anche capire che sugli ammortizzatori sulla precarietà nel rapporto anche con i giovani per quello che sta succedendo si provi a ricercare un'intesa e a vedere di trovare degli spazi
Ma da questo punto di vista io credo che non ci sono spazi per poter fare un accordo che modifichi
L'articolo diciotto
Consentitemi solo una battuta perché in questi giorni ho letto
Tutto una discussione sul modello tedesco
No lo dico perché a volte a me
Sembra un po'di sorridere ma
Quando si fanno discussioni così
Bisognerebbe farle diciamo così con un minimo di serietà
Perché ottusi modelli li prendi tutti
Non è che puoi prendere i pezzettini che ti piacciono e quelli che non ti piacciono non li prende o fai una discussione che riguarda tutto come funziona un modello dopo poi anche decidere se è meglio se peggio non lo so
Ma però se semplicemente il giochino diventa
Che
è il modello tedesco ridurli dei diritti allora è meglio non avercelo
Se il modello tedesco mi aumentar gli stipendi ragioniamo né non fate chiaro come punto però non può prenderlo come ti pare in più mi è capitato in questi giorni perché qualche rapporto col sindacato tedesco ce l'abbiamo anche noi
Non solo chi dice che al modello tedesco qualcuno che dice bene
Se ci fate fare delle figure corrige se discutete che è un modello tedesco vi serve per licenziare delle persone non è che noi siamo entusiasti ecco però può darsi che ci parliamo solo noi ma da questo punto di vista io davvero penso
Che ci sia un elemento di serietà della nostra discussione che deve essere ripristinato e che da questo punto di vista non è che si può raccontare che si va in Europa solo se si toglie il reintegro
Che è un diritto non solo di civiltà ma non giriamoci attorno e anche l'elemento non a caso è stato conquistato in questa direzione che permette anche un'autonomia delle organizzazioni sindacali e permette alle persone che si impegnano di avere il diritto di poterlo fare senza bisogno di essere sotto ricatto o sotto licenza mento
Vorrei ricordare a tutti
Che la legge contro i licenziamenti discriminatori fu fatta nel sessantasei
Se allora hanno pensato compreso il Parlamento i giuristi che c'era bisogno di fare anche lo Statuto dei lavoratori era perché la sola legge sui licenziamenti discriminatori come è noto non era in grado di gare una garanzia e di tener fede di quello che avviene e questa teoria che siccome son passati quaranta o cinquant'anni
Dopo quarant'anni una cosa sarebbe vecchia uso questo termine trovo singolare anche questo tipo di ragionamento
Perché il problema non è letta che hanno il problema se quelle tutele lì le mantiene onere mantieni
Ci sono Paesi che hanno costituzioni da duecento anni se qualcuno va a dire che la modifica non è detto che riesca a finire la frase ecco quindi non capisco perché da noi invece
Questo dovrebbe diventare l'elemento che ci fa o entrare in Europa o creare nuovi posti di lavoro
Perché come è noto questo non c'è non è questo l'elemento anzi noi siamo di fronte al fatto
Di un attacco ai diritti al sistema della contrattazione che non ha sostanzialmente precedenti
E lo dico da questo punto di vista e vado verso la conclusione
Perché tra l'altro come è noto
è avvenuto in questa settimana
Anche l'incontro tra il Presidente del Consiglio e la figlia
Io
Davvero trovo
Che lì sia non successe alcune cose non piacevoli
Perché il problema
Non è dare un via libera a Marchionne
Se si parla di interesse generale di questo Paese non è che si può chiedere che lo assumono i lavoratori rinunciando i loro diritti rinunciando i contratti perché se no non hanno a cuore l'interesse generale del Paese
Se invece presente Consiglio incontra FIAT poli dice che la FIAT può fare quello che gli pare lo sta facendo in nome di chi dell'interesse generale del Paese o dell'interesse generale di Marchionne della
Che allora quello che noi abbiamo chiesto al Governo non è semplicemente di incontrare Marchionne e noi lo ribadiamo questo punto
C'è bisogno che un Governo degno di questo nome convochi non solo la FIAT convochi anche i sindacati
E chi sia la possibilità di fare una discussione su cosa serve a questo Paese sul piano delle attività industriali noi non siamo mai stati tra quelli che hanno messo i bastoni tra le ruote al fatto che impresa e non italiane potessero venire a produrre in Italia se questo è uno dei temi facciamola questa discussione
Perché quello che noi stiamo denunciando è che non solo FIAT ma interi settori industriali rischiano di chiudere di sparire dal nostro Paese
è un Paese che continua a perdere struttura industriale non ha un gran futuro queste il punto che noi stiamo ponendo e l'assenza di politiche industriali sostanzialmente degne di questo nome
Allo stesso tempo lo diciamo con chiarezza rispetto a FIAT
Noi
Non abbiamo rinunciato e il governo di questo si dovrebbe preoccupare
E cioè del fatto che c'è una azienda il più grande gruppo industriale dove la Costituzione non viene applicata
Dove si mettano le libertà dei lavoratori si negano le libertà delle persone di potersi sedere il sindacato e siamo di fronte al fatto che si sta uscendo
Tranquillamente dai contratti nazionali di lavoro
Allora è di questo che il nostro Governo dovrebbe preoccuparsi questo è un problema di interesse generale dove noi ribadiamo la richiesta è la necessità che questo processo non possa essere accettato dico anche
Rispetto alle vicende FIAT
Che ci sono state nel frattempo anche alcune cose positive
Visto che stiamo facendo in questa fase anche ricorsi sul piano giuridico c'è una sentenza molto importante della Corte di Cassazione che è uscita in questi giorni
Che afferma
Il diritto
Dei lavoratori che hanno firmato la delega al sindacato anche concessione di credito ad avere accreditato sul sindacato che hanno scelto
Il loro contributo e affermato anche dalla Corte di Cassazione visto che questo è un problema che può esistere in tutte le imprese metalmeccaniche un punto importante così come c'è un'altra sentenza importante che non solo afferma
Che è un diritto
Del lavoratore ma il giudice nel suo ragionamento indica anche
Che quando
Un'azienda si mette lei a decidere quale sindacato può sceglierò non c'è il dire il lavoratore siamo in presenza di una violazione dei principi della nostra Costituzione
E da questo punto di vista siccome l'abbiamo stiamo facendo le cause diciamo due cose che non abbiamo nessuna intenzione di fermare causante di andare avanti e se per caso nel mese di aprile
Come sembra
Le organizzazioni che hanno firmato quell'accordo vorrebbero far votare i lavoratori per poi nominare le RSA per non far votare i lavoratori la FIOM lo diciamo adesso con chiarezza tutti
Noi chiediamo di essere presenti e quelle votazioni perché se è una votazione e libera il lavoratore deve potersi se li avete indagato che vuole se non è così siamo di fronte a una votazione truffa che prende in giro anche la oratori e costruita e da questo punto di vista se non accetteranno in modo esplicito la FIAT e le altre organizzazioni di poter far votare anche per la FIOM troveremo le forme e modalità per far votare i lavoratori in ogni caso
Le liste della FIOM perché noi ha questo diritto non ti rinunciamo e credo che sia un punto molto preciso da indicare le ultime tre cose sono queste
Noi poniamo il problema
Che in ogni caso
Non so se ci sarà l'accordo o se non ci sarà se sarà raggiunto che caratteristiche avrà noi lo diciamo fin da adesso
Di fronte a qualsiasi accordo che venga raggiunto per noi ci deve essere un vincolo
Qualsiasi accordo sia raggiunto deve essere sottoposto al voto libero
Delle lavoratrici e dei lavoratori che sono interessate quell'accordo ci vuole un referendum
E ci vuole un referendum fatto con regole democratiche e trasparenti
Che permetta ai lavoratori di conoscere i contenuti di quell'accordo di opinioni che sono presenti e che sia un voto trasparente perché sia certificato e garantito rispetto al suo esito e alla sua articolazione
Allo stesso tempo diciamo anche un'altra cosa
Proprio perché ad oggi
Le condizioni per un accordo positivo noi non le vediamo
Proprio perché le proposte che il Governo ha avanzato non sono per noi proposte accettabili proprio perché il Governo ha dichiarato
Che intende mettere mano all'articolo diciotto la proposta che a nome della Segreteria io ho fatto e alla luce anche di iniziative che sono già partite in questi giorni nei territori di richieste che sono arrivate io propongo
Che il Comitato centrale proclami
Oggi
Per domani
Almeno due ore dissi opero da fare in tutte le fabbriche in tutti i luoghi di lavoro in tutti i territori
Con modalità che ogni territorio deciderà
Proprio per dire che noi non siamo disponibili ad accettare la modifica dell'articolo diciotto e che vogliamo se fanno un accordo che sia un accordo che davvero riduca la precarietà ed estende agli ammortizzatori sociali a tutti
E questa cosa la facciamo incoerenza con le cose che abbiamo detto e sostenuto il nove di marzo e lo facciamo a sostegno della posizione espressa dalla CGIL con il documento del Comitato direttivo del ventotto
Di febbraio che dice in esplicito che non si può mettere in discussione l'articolo diciotto e che al massimo ci può essere una estensione
Una riduzione dei tempi dei processi io penso che questo sia un altra cosa che ne dobbiamo fare lo dico perché dalle notizie che mi sono giunte ci sono state già
Azioni messe in campo dalle notizie che ho
In particolare dalla città di Genova c'è stata questa mattina una prima risposta
E mi dicono che non ha il suo operato solo i lavoratori della FIOM non anche operati delegate iscritti alla FIOM si sono votate le fabbriche
Così come ci sono già state fermate nei giorni scorsi in altre città da presi da altre parti e allora io credo che noi coerentemente con quello che abbiam detto in piazza
Con quello che abbiamo deciso e con le posizioni che la CGIL ha espresso abbiamo bisogno adesso per quello che sta succedendo e per quest'lo dico già a partire dalla giornata di domani di mettere in campo domani è previsto nel pomeriggio un incontro del Governo con le parti sociali
Bene io credo che domani si è la giornata più utile
Perché arrivi dalle fabbriche di sicuro metalmeccaniche se si estendono non è nella nostra facoltà intanto parliamo da noi un messaggio chiaro
Che dice che non lo vogliamo un accordo ma deve essere un accordo che migliora le condizioni di chi lavora nonché le peggiora che estende i diritti a quelli che non ce li hanno nonché aumenti alla precarietà
E che proprio per questa ragione ci muoviamo in quella direzione a me pare che questa sia una decisione
Che noi dobbiamo prendere che va nel solco appunto di difendere i diritti così come
Abbiamo in mente di fare
Concludo davvero su un ulteriore punto
Senza voler aprire qui una discussione particolare ma siccome rispetto al contratto e rispetto all'elezione delle RSU noi siamo di fronte a due passaggi
La firmerà U.I.L. e Federmeccanica stanno dando in giro per l'Italia un'interpretazione inaccettabile sulle elezioni delle RSU questa idea che la FIOM cioè il sindacato più rappresentativo della categoria
Non ha diritto secondo loro a l'un terzo dei delegati delle RSU è una cosa che non sta né in cielo né in terra
E contro non solo ogni regola democratica perché noi non chiediamo né più nemmeno
Che dia vere i delegati nel numero che corrisponde i voti che abbiamo preso non mi pare una richiesta particolarmente estremistica ma siamo di fronte al fatto
Che questa logica viola ben due accordi viola il contratto del due mila otto l'ultrattività e mi permetto di dire viola anche l'accordo ultimo del ventotto di giugno fatto da CGIL CISL e UIL
Che introduce il principio della proporzionalità nelle elezioni delle RSU
Da questo punto di vista noi non abbiamo nessuna intenzione di accettare questa logica
Riproponiamo a FIM e UILM e a Federmeccanica e siamo in attesa ancora di una risposta
Di poter fare un tavolo di trattativa nazionale per sentire le regole democratiche che permettono nella nostra categoria di andare alla certificazione della rappresentanza all'elezione generalizzata delle RSU e a stabilire anche quando è valido un contratto nazionale come si prendono le decisioni come votano i lavoratori noi siamo pronti domani mattina farlo
Ma se le risposte non dovessero arrivare e qui arrivo alla conclusione del mio ragionamento
La Segreteria propone che non oggi
Si dia un mandato questo comitato centrale dia un mandato alla Segreteria per convocare nel mese di aprile
L'Assemblea nazionale dei delegati quella che a Cervia ha varato la piattaforma che è stata approvata che è stata presentata
Per discutere e valutare assieme tutte le iniziative necessarie da mettere in campo per riconquistare un contratto nazionale perché l'obiettivo che abbiamo con lezioni anche da mettere in campo non voglio
E non propongo che si apra su questo tema oggi la discussione ci limitiamo a proporre di assumere questo impegno avendo un percorso mandato per istruirlo ma credo che sia importante oggi
Per coerenza visto che si è chiesto uno sciopero generale i metalmeccanici che l'hanno fatto con successo anche su questo tema dare
Coerenza quello che stiamo facendo questa quindi è la proposta che noi avanziamo e operativamente
La decisione più importante da prendere
Con questo direttivo con questo Comitato centrale e proprio quello che dice
Sì opero
Di due ore di almeno due ore da fare già nella giornata di domani e di mettere in campo iniziative mobilitazione
Per difendere l'articolo diciotto e per lavorare perché ci sia un accordo degno di questo nome che per quello che ci riguarda qualsiasi accordo ci sia deve essere
Sottoposto al voto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori e credo che questo sia un punto importante
Lo dico e davvero concludo perché
Dal mio punto di vista mi assumo personalmente la responsabilità di quello che sto dicendo
E la dico così precisa
Per me non esistono ragioni politiche
Che giustifichino la cancellazione o la modifica dell'articolo diciotto
Non
Ci sono
Se il Governo
Vuole davvero fare un atto Lugli di responsabilità
Nazionale e di interesse generale fatta a luglio una CELTA tolga questo argomento dal tavolo della trattativa e discuta di come davvero si possono affrontare se non lo fa
O addirittura forza
Per cercare un'intesa separata oppure come ha dichiarato
Se non siete tutti d'accordo con me io vado avanti uguale io questa cosa qui l'ho già sentita dire da qualcuno in Italia
Si chiamava Marchionne non è mai stata una trattativa e se l'idea è quello che è quello debba diventare il modello deve sapere per quello che ci riguarda che la FIOM ma anche la CGIL per quello che ha fatto eletto non è disponibile ad accettare questa logica
E questo io credo sia il messaggio che noi dobbiamo mandare visto che in queste ore
Si stanno moltiplicando gli appelli all'interesse alla responsabilità generale lo faccia al Governo un atto di responsabilità
Generale e dia il segnale davvero che comincia anche a pensare a quelli che questo Paese lo stanno sostenendo cioè i lavoratori dipendenti
Cautele aperta la