Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Cultura, Film, Garrone, Societa', Sorrentino.
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Rubrica
Convegno
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Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale in una pagina della sua storia della letteratura italiana un grande critico letterario Francesco De Sanctis distingue l'immaginazione dalla fantasia e nel capitolo dedicato a Dante
L'immaginazione scrive in sostanza De Santis produce immagini apparenze che più variegate e colorate magari stravaganti a volte stupefacenti
Ma è soltanto la Fantasia che in quelle immagini può per così dire insulare la vita dotarle di emozioni e di sentimenti insomma dare loro una dimensione interiore
Concludeva De Sanctis l'immaginazione e di tanti la fantasia è soltanto dei poeti
Mi è tornata la memoria questa pagina in occasione di due film italiani nei quali il mio parere l'immaginazione prevale di gran lunga sulla più poetica fantasia il primo è il racconto di racconti
Prima di Matteo Garrone tratto dall'opera secentesca di Basile logoramento dell'i conti
Che è un ottimo raccolta di Fiavé popolari rielaborate da Basile spesso ecco nel film di Garrone che rielabora a sua volta Atridi queste fiabe incontriamo una principessa promessa sposa
A chi saprà risolvere un arduo in idem il figlio della regina amica del cuore
L'unico del cuore di un ragazzo del popolo suo sosia
Streghe che per un incantesimo si trasformano in bellissime fanciulle orchi e Draghi Marini come si vede un repertorio di personaggi e di situazioni
Che si ritrovano in tanti altri racconti fantastici e anche in tanti film
Ma non è certo ecco questa consapevole con funzionalità che si può rimproverare al fine di Garrone perché si sa che se non ci si stanca mai di raccontare di ascoltare queste storie è perché nei loro Criscini o nei loro archetipi
Sono racchiusi problemi psicologici che evidentemente si rinnovano da secoli come si appartenessero alla condizione umana
Ed era forse questa la sfida del film lasciar trasparire dietro queste forme risapute le forze vitali che le rendono sempre fresche sempre nuove
E invece il racconto del film pur immerso in paesaggi a volte straordinariamente suggestivi è nel complesso soltanto esteriore e decorativo
C'è forse un episodio un momento di un episodio che fa eccezione condurre innamorato di una vecchia segregate in una casa che egli crede una ragazza bellissima
Si ritrova nel letto della propria camera quella donna che ha strenuamente corteggiato
Ecco l'orrore che prova sembra di capire non è soltanto per il contatto con la bruttezza
Mai gli anche il rifiuto per il passaggio del tempo e cioè per la sua propria futura vecchiaia
E chissà che non sia proprio questo un rifiuto e cioè che poi il rifiuto della realtà ad Acilia chiaro che il film e cioè a motivare l'evasione nel mondo delle favole
E nata invece del mondo immaginario di un film precisamente delle visioni di di Otto e mezzo di Fellini il film di Paolo Sorrentino che si intitola la giovinezza infatti le creature sepolcri mali quasi cadaveri diventi
Che si sottopongono all'altri quotidiani in un centro benessere in Svizzera
Ricordano molto da vicino certe figure di sé animate che popolavano le Terme di Chianciano dove appunto si svolgeva quel capolavoro che era Otto e mezzo
Il protagonista è un regista in crisi qui pure un regista c'è e anche lui in crisi creativa ma è un comprimario il protagonista è un direttore d'orchestra e un compositore in pensione
Ma la differenza vera e che se il protagonista di Otto e mezzo aveva uno tumultuosa vita interiore
Che Fellini visualizzava per tutto il corso del film diciamo con inesauribile fantasia
Il protagonista di Sorrentino esagerato in un unico sentimento
L'Espresso dal grande bravissimo attore che lo interpreta MAG mai col Keynes attraverso una specie di maschera sul suo volto sempre curato austero ma
Tutto con un'aria d'artista
Dietro gli occhiali scuri si scorgono due occhi otteneva nati come di chi è immerso nei pensieri più cupi
è una maschera altamente espressiva ma come proprio delle maschere resta nella sostanza sempre identica assi salvo sciogliersi in parte nel finale
Apprendiamo nel corso del fine che lo sconforto dell'uomo è dovuto alla mancanza della moglie una soprano per la quale egli aveva composto le sue canzoni più belle maturano un po'più cantare perché è gravemente malata
Il film è ricco di particolari scenografici ieri di figure secondarie che a volte interagiscono per quanto possono con il protagonista
Prima fra queste il suo amico regista ed i dialoghi spesso di gusto letterario
Ma ecco riprendendo un'immagine di Fellini questo complesso con turno dà l'impressione di un sontuoso panni John per rivestire uno scheletro
E cioè un personaggio così schematico che poco più di un abbozzo
è comunque significativo che i due autori dei più importanti del nostro cinema come appunto Sorrentino di Garrone abbiano realizzato due film a loro modo di evasione
E lo si spiega io credo
Con la gradevolezza della realtà in cui viviamo che è però evidentemente quella con cui occorre fare i conti
In conclusione vi ho parlato di due film il racconto di racconti di Matteo Garrone e la giovinezza di Paolo Sorrentino un saluto da Gianfranco Cercone
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