Assegnazione del Premio ISPI 2015 a Federica Mogherini

Buongiorno nel fare
Chiedo ai fotografi di varare lentamente del campo
Sono tutti gli altri il presidente dell'Associazione stampa estera voglio dare un premio benvenuto
Molte grande piacere avviene tra noi il Presidente Napoletano
Che
Pochi anni fa è stata così gentile invitare la stampa estera triennale nell'occasione dei centocinquanta anni dell'Italia
Do il benvenuto alla dottoressa Mogherini vicepresidente della Commissione europea Garelli colletta da sempre un amico per la stampa estera
Certamente anche al Presidente del listino ambasciatore Aragona a
Grazie a tutti voi per essere arrivati chi fa mi dispiace che la sala e così strapiena
Pechino a trovare un'area troppo irrespirabile vi posso offrire la sala Giunta dove ai circuiti mette a non si può anche seguire la concorrenza
Dopo è una né per Cervia profili in
Stampa estera per sottolineare anche che stampa estera una finestra dell'Italia verso il mondo anche una per il resto del mondo verso l'Italia
Grazie e lascio la parola all'ambasciatore alcune grazie
Grazie Presidente PIL
E grazie per la ospitalità presso questa prestigiosa sede
Benvenuti a tutti io vorrei anzitutto dare un benvenuto particolarmente caloroso al
Presidente Napolitano
Che ci onora della sua presenza nella sua veste di presidente onorario dell'ISPI
E che in un certo senso soldi debutta
In questa funzione che tanto il giorno ora intanto ci gratifica il Presidente Napolitano
E una personalità che ha onorato l'Italia sul piano internazionale e il fatto che abbia accettato il
Questa carica nel nostro istituto
Un motivo per noi di grande orgoglio ovviamente anche i figli lande incoraggiamento tra l'altro mi fa piacere ricordare e che tra poche settimane il Presidente Napolitano verrà insignito di una parte dei premi più prestigiosi
Che esistano al mondo il premio Kissinger a Berlino e credo che questa sia veramente anche comminata distinzione che fa onore al nostro paese
E noi siamo qua oggi per una occasione del molto importante e forse la più importante nel calendario istituzionale del listino
Che e la consegna del premio visti intitolato alla memoria dell'ambasciatore Boris Biancheri
L'ambasciatore Boris Biancheri è stato un Presidente dell'ISPI
Coluccia nel nella storia dell'istituto
Perché ha presieduto per lunghissimi anni alle attività dell'ISPI ma soprattutto è stato l'artefice di un grande rilancio di questa istituzione
Noi gli siamo grati e quindi abbiamo ottenuto a istituire alla sua memoria questo premio ed io sono lieto oggi di e dare il benvenuto anche alla signora Biancheri che qui conosce
La vera protagonista di questa giornata e l'Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera delle difesa
Federica Mogherini è stata Ministro degli esteri italiano e ormai da qualche tempo occupa una delle posizioni più complesse e difficili che il nel contesto istituzionale Bruxelles esiste
è una posizione che si è arricchita adesso della vicepresidenza dalla Commissione
E questo naturalmente contribuisce a rafforzare il ruolo ma è una posizione e di grande complessità di grande complessità perché poi come ascolteremo nella del siano che senatore prestante ci farà
L'Europa affrontare delle sfide straordinaria
Sfida straordinari oriente
E dove è emersa poi dalla crisi dell'Ucraina verso il nodo irrisolto dalla fine della guerra fredda cioè
Il nuovo ordine europeo post guerra fredda come organizzare i rapporti nel continente dell'area euroatlantica
Che
Della guerra fredda la loro struttura e che purtroppo ormai alla distanza dalla fine dell'Unione Sovietica della divisione tra della Germania
Non si è ancora risolto
E vediamo quello che appunto questa punta dell'iceberg e che adesso emersa con la crisi Ucraina
A sud abbiamo
Una drammatica situazione che attraverso il Mediterraneo colpisce l'Italia
Sì è una disgregazione e degli Stati una ridefinizione di un ordine che risaliva alla prima guerra mondiale
Sono sfide tremende in cui l'Alto rappresentante è chiamato a affermare con autorevolezza la voce dell'Europa
E a farsi che le diversi diversi interessi inevitabili in un club ormai così largo le diverse perché ci sia un'idea i rischi e delle minacce che non creino Polistena bisogni
Nella condotta della politica estera europea
Quindi un compito molto complicato molto difficile
A questo compito del genere anche le posso dire una funzione costituente perché
La
Costruzione della politica estera di sicurezza comune e un work in progress qualcosa che pacco ancora costruito
Molti Paesi dell'Europa annuo Porcaro esso Caputo rinunziare alla moneta danno creato lei euro ma esistano ancora forti resistenze per motivi deflesso rete complicato spiegare
A creare una vera politica estera di sicurezza comune e anche davanti alla consapevolezza credo diffusa generale
Che tutti i Paesi europei anche il più grandi anche per chi gode di rendite di posizione per vicende trascorse
Credenti non da soli non hanno una voce sufficiente
Quindi
è una personalità l'Alto rappresentante incarnato in questa
Gli anni per anni avvenire dalla miniere ministro Mogherini chiamata la vera una sfida importante noi abbiamo voluto assegnandole il premio
Abbiamo voluto appunto riconoscere
La importanza e il prestigio di una posizione che certamente riconosce fa onore alla persona che ne è stata investita ma che credo faccia onore all'Italia
Il premio alla terza edizione
La prima edizione testarda assegnata all'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
La seconda edizione è andata ad Enrico letta trattato Presidente del Consiglio dei Ministri con molta autorevolezza sul piano internazionale
E adesso appunto alla terza edizione abbiamo voluto che andasse
A una persona italiana così visibile così apprezzate così autorevole sul piano internazionale come onorevole Mogherini io quindi
Ringrazio dall'altra Presidente per aver accettato il premio e prima di procedere alla consegna della targa e il premio AN e solo con una targa
Ma prima di procedere alla consegna la targa chiederei al Presidente Napolitano di volere pronunziare la sua lauda tre
Sono lieto e onorato di poter debuttare come lei ha detto ovvero di poterli presentare per la prima volta fregando mi titolo
Che rivisti ha voluto generosamente attribuirmi di poterlo fare voglio dire in occasione del conferimento del premio iscritti due mila quindici
E l'occasione innanzitutto per ricordare il nome dell'autentica stima dell'intenso rapporto amichevole che algoritmi negarono
Una delle maggiori figure della tradizione ed è la più recente storia della nostra diplomazia
Boris Biancheri ha lasciato il segno di un'eccezionale finezza umana e intellettuale
E di una rara Sapienza professionale e politica nel rappresentare lo Stato italiano impersona andò come pochi la dignità della nazione
E mi si consenta di associarmi nel ricordo nell'omaggio alcune altre figure di spicco l'ho avuto modo in diversi periodi di conoscere e apprezzare da vicino
Ambasciatore il come nel succedersi delle generazioni Roberto Ducci Renato Ruggiero Silvio Fagiolo
Tutti e non a caso guidati al pari di Boris Biancheri da una forte ispirazione e convinzione europei Istica
è il solo con il quale certamente si colloca oggi Federica Mogherini
La giovane personalità politica e di Governo italiana
Chiamata ad assumere le funzioni di Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza comune europea vicepresidente della Commissione europea
Quella della peste è una dimensione del processo di integrazione europeo che fu sancita nel Trattato di Maastricht
E si trattò di un passo fondamentale verso quell'unione politica devo dire di cui oggi più che mai si parla
Perché attribuirle quella dimensione svolgerla pienamente e decisivo per fare dell'Europa un soggetto politico unitario
Sulla scena internazionale e per rafforzare quindi il profilo politico delle istituzioni europee anche nel rapporto con i cittadini dei nostri Paesi
Quell'innovazione passo a Maastricht anche se forse qualche il governante obiettò al termine del Comune riferito alla politica estera e di sicurezza dell'Unione
Gli obiettò per prudente realismo o radicale scetticismo e d'altronde come ha poi raccontato il nostro valorosi stimo negoziatore Silvio fagiolo
Non passò fu cancellato dalle bozza del Trattato di Maastricht il famigerato termine federale
Degli scettici si vede le sorde resistenze da affrontare ben consapevole Federica Mogherini
Che sa quanto possa contare la sua determinazione
Perché il vero
Perché il giovane ma non alle prime armi ebbene se è vero che ha attraversato l'intero quinquennio
Della scorsa legislatura cimentandosi con le principali tematiche delle relazioni internazionali e facendolo largamente anche oltre il Parlamento italiano
In una più vasta rete di rapporti e in folli importanti come l'Assemblea dell'Atlantico del nord
E soprattutto è un fatto
Che la scelta della politica a tempo pieno compiuta fai presto da Federica Polverini ha coinciso
Con la scelta della politica estera come suo fondamentale campo d'interesse eccome personale passione
Conoscenza del campo serietà politica e culturale determinazione e passione sono le risorse essenziali che Federica Mogherini può mettere a frutto come sta già facendo
E già se ne vedono i primi risultati per dare sostanza e coerenza le funzioni così impegnative e complesse
Dell'Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza comune esercitando opposti e impiegando strumenti acquisiti col Trattato di Lisbona
Naturalmente sarà cruciale in questo senso coagularsi di una volontà politica comune ad opera delle leadership politiche e di Governo nazionali
La questione su cui esse dovrebbero interrogarsi fino in fondo eh come ha messo in luce entri Kissinger
Nella sua recente grande opera sull'ordine mondiale sempre Europa intenda vere cito un ruolo attivo nella costruzione di un nuovo ordine internazionale o consumarsi
Nei suoi problemi interni fiere la citazione
E nel mondo radicalmente cambiato in cui viviamo
Percorso come lo scrive incertezze senza precedenti un'Europa che si chiudesse in se stessa e nelle sue contraddizioni venendo nemmeno in pari tempo la coesione atlantica
Potrebbe trasformarsi sono ancora parole parole sarebbe di Kissinger in una propaggine dell'Asia e del Medio Oriente
Avendo chiara coscienza di tutto ciò io credo
Federica Mogherini accolto l'estate scorsa
Come Serino foraggio vorrei dire la candidatura da parte dell'Italia e quindi la designazione da parte del Consiglio europeo all'Alto rappresentante
Quel sereno coraggio cui si unisce
C'è un sobrio senso della missione
Vogliamo potremmo redistribuire mila quindici ricordo di borse Biancheri valorizzare sorreggere perché si spieghi con successo al servizio dell'Italia e dell'Europa
Ho
Complimenti e auguri vivissimi onorevole Molteni
Grazie signor Presidente per queste sue parole consigli elevate così alte così commoventi ma anche così lucide
Adesso è il momento di consegnare il premio all'Alto rappresentante io quindi prego l'Alto rappresentante di accomodarsi con Enrico letta e con Flavia Biancheri
Così
Walter vitali
Assente
Alto rappresentante fanno consigliano
Presidente Napolitano ambasciatore Aragona
Cari ospiti è un onore per me è un vero onore ricevere un premio è stato conferito negli scorsi anni a personalità del calibro
Il Presidente Giorgio Napolitano Enrico letta un premio nato per celebrare
La memoria di un servitore dello Stato come Boris Biancheri
Ed è un onore riceverlo dall'ISPI che in oltre ottanta anni di storia
Tre non è stato soltanto luogo fondamentale per l'approvazione di una buona della nostra classe diplomatica
Anche il contributo ad ancorare il nostro Paese in modo non periferico provinciale al dibattito globale sui grandi scenari internazionali ed è uno scenario incandescente quello con cui ci troviamo oggi a fare i conti
Tanto più incandescente per noi europei
Le sfide i confini dell'Europa
Sono le più problematica potenzialmente le più esplosive del mondo intero
La mia generazione ASP ATO che la fine della guerra fredda potesse essere un'epoca nuova di pace
Quell'occasione è stata manca
Sperava nuovo ordine mondiale ci troviamo a fare i conti con un disordine generalizzato
Dopo cinquant'anni di pace armata con la caduta del muro e conflitti si sono andati moltiplicando
Non per questo si può rimpiangere l'equilibrio della paura certe
Tornare al mondo di alta diviso in blocchi sfere di influenza non sarebbe solo un passo indietro in termini di libertà e di democrazia sarebbe del tutto impossibile
Boris Biancheri parlava di due fenomeni di segno opposto influiscono in modo radicale sulle relazioni internazionali di questo secolo globalizzazione e frammentazione
è morta oggi quello dei mercati unici e delle migrazioni intercontinentali delle mobilitazioni globali fatte diamo stante egli i reali nessuno può davvero pensare di tornare indietro
Di chiudersi nella propria piccola parte del mondo
Nella certezza di ciò che si ha conosciuto di ciò che è rassicurante
Se anche qualcuno non volesse andare incontro al mondo alla sua complessità e anche la sua bellezza sarebbe il mondo ad andarlo a cercare nel suo illusorio e fragile rifugio di certezza
Non ci sono confini ma il mondo globalizzato è anche un mondo di identità sempre più frammentate e forse per questo più fragili spaventati
C'è chi l'ha definita l'età del neutri malissimo i ghetti non sono scomparsi i nazionalismi non sono tramontati i confini tracciati nel Novecento vengono sempre più spesso messe in discussione
Viene da chiedersi allora se dobbiamo rassegnarci a questo disordine globale
Io credo di no
Penso che ci sia un modo per affrontare le sfide i nostri confini costruire un nuovo equilibrio vorrei chiamarlo nuovo ordine mondiale su basi più solide di pace di cooperazione
O rischiamo che la storia tristemente si ripete
Penso
Che il nuovo ordine mondiale un nuovo ordine mondiale possa e debba partire soprattutto da noi dalla nostra Unione europea quella domanda che Kissinger fa credo che debba trovare una risposta
Due anni fa al momento di ricevere questo stesso premio Presidente Napolitano spiegava che di fronte alla prospettiva di un mondo di nessuno cito di fronte al risveglio politico globale e al moltiplicarsi delle crisi
Citazione si impone la ricerca di una nuova e più avanzata prospettiva multilaterali sta un nuovo quadro di cooperazione e solidarietà fine della citazione
L'ambasciatore Biancheri Biancheri la chiamava la speranza multilaterale perché il nuovo ordine mondiale sarà un ordine di pace cooperazione o non sarà fatto
Capisco molto bene che la parola multilateralismo sembra aver perso smalto
Dopo la fine della guerra fredda l'Occidente ha pensato di poter gestire il mondo in solitudine a volte ha pensato di dover gestire il mondo in solitudine l'idea del poliziotto globale affascinato molti e ne abbiamo subito scoperto i limiti drammaticamente
Si è tornato allora parla governance globale tanto più dopo l'inizio della crisi finanziaria e dopo l'elezione di Barack Obama alla Presidenza degli Stati Uniti
Qua sono venute le tante e tanto drammatica crisi alle nostre porte la confusione delle guerre senza Stato delle inclusioni di intere comunità del tentativo di cancellare o cambiare i confini di Stati sovrani
Pensavamo che anche la Russia avesse abbandonato la mentalità da guerra fredda la lotta delle sfere di influenza esclusive
Insieme con la Russia abbiamo per anni lavorato per costruire cooperazione laddove la fine della guerra fredda ci aveva consegnato competizione se non contrasto
La domanda che molti fanno in questi mesi in cui abbiamo visto violati alcuni dei principi fondamentali della legalità internazionale e se abbia ancora senso parlare di multilateralismo e di ordine globale cooperativo io non ho dubbi
Tra i valori su cui si fonda la nostra unione cioè la ricerca del dialogo e la diplomazia come via primaria per la soluzione delle crisi
Cioè la Cooperazione come strumento più utile e intelligente di quanto non possa essere lo scontro
è la lezione della costruzione della nostra Unione sulle macerie di una devastante guerra mondiale condividere interessi e futuro è l'unica via che porta la pace e la prosperità
Lamentate la mentalità dei blocchi non appartiene all'euro le bandiere del Risiko le lasciamo I giochi dei bambini la politica internazionale è tutt'altra cosa
Una Russia isolata fragile destabilizzato non è il nostro interesse
Su molti dossier i nostri interessi convergono
E in qualche occasione anche recente la cooperazione tra l'Europa la Russia e altri attori internazionali ha portato risultati altrimenti inimmaginabili
Penso ad esempio l'accordo preliminare sul nucleare iraniano che abbiamo raggiunto l'aprile o allo smantellamento dell'arsenale chimico siriano l'anno scorso
E insieme stiamo lavorando insieme anche nostri partner arabi e gli Stati Uniti al rilancio del processo di pace in Medioriente
E ancora penso raggiungimento di un accordo su un Governo di unità nazionale in Libia e al contrasto delle reti di trafficanti di uomini donne e bambini che attraversano il Mediterraneo
Mondo di oggi nessuno può fare da sé nessuno può pensare di fare da sé
Troppo troppo grandi i problemi troppe le variabili non c'è un unico schema non c'è un'unica chiave di lettura per la drammatica complessità che abbiamo di fronte
Anche le più solide certezze non bastano più da sole
Siamo abituati a pensare che il punto di partenza per tutti noi sia il legame che unisce le due sponde dell'Atlantico e l'America rimane incerto il nostro più antico e il nostro più importante alleato
In un mondo più pericoloso e più competitivo il vincolo transatlantico non poche rafforzarsi
Ma non possiamo nasconderci che negli ultimi decenni l'Occidente ha imparato che non può farsi carico da solo del peso del mondo che non è questo il nuovo ordine mondiale che il crollo di un del muro di Berlino ha reso possibile e la imparato sospese l'avviamento nostre spese
Qualcuno immaginato di poter esportare con la forza il nostro modello di democrazia di sviluppo
è un'idea che ha finito per alimentare instabilità e caos crollando su se stessa senza per questo trascinare con sé la forza dell'aspirazione alla libertà alla democrazia in tante parti del mondo
Sono valori che non si possono esportare ma che possono mettere radici ovunque
E il modo migliore più sincero più efficace farlo crescere e la coerenza la solidità delle nostre scelte e la capacità di non farci catturare dal falso dilemma tra stabilità e democrazia
L'abbiamo visto innanzitutto attorno a noi l'autoritarismo la violazione dei diritti dell'uomo a lungo andare generano instabilità e caos
La brutalità i processi sommari le torture non bastano spegnere desiderio di una vita più degna di un futuro più giusto di un presente libero dalla paura
Non c'è stabilità democrazia non c'è sicurezza senza diritto
è l'unico modo di investire anche nella nostra sicurezza e lavorare coerentemente e pazientemente per accompagnare la crescita di società aperte lì e democratica con rispetto ascoltando e cercando di capire
Costruendo partnership più che imponendo modelli e guardando lontano non solo alle fasi più acute drammatiche di una crisi ma scoraggiando i primi segnali che l'anticipano e poi costruendo con costanza dinanzi al futuro
A volte l'uso della forza si rende indispensabile è stato così in passato potrà essere così anche il futuro ma non è mai risolutivo da solo
Pensiamo alla minaccia rappresentata dal gruppo terroristico che si fa chiamare Stato islamico Dashi
Una grande coalizione internazionale i Paesi arabi e occidentali insieme si è mossa per fermare il suo progetto di con questa territoriale
Un progetto che unisce un'ideologia perversa e apocalittica vendette settarie la volontà di controllare immense risorse economiche
Un progetto di distruzione che usa la religione una nobile religione per uccidere i suoi stessi fedeli in una banale quanto crudele lotta di potere
La risposta militare è una scelta necessaria non sufficiente
Lo Stato islamico sarà davvero sconfitto solo affrontando le cause profonde della sua ascesa
Solo se l'IRAP sarà un Paese solido inclusivo e democratico solo se la Siria si avvierà sulla strada finalmente della transizione politica e della riconciliazione nazionale
Solo se sapremo mostrare e dimostrare che parole come diritti sviluppo pace non sono privilegio di pochi nel mondo arabo come in Europa nel resto del mondo
Un ordine globale fondato sulla cooperazione ha bisogno di un Medioriente pacificato
C'è chi parla di una guerra dei trent'anni tra le potenze sunnite e l'Alleanza sciita
Suggestioni interessanti a patto di chiarire una cosa fondamentale che non si tratta di una guerra di religione piuttosto uno scontro di potere per l'egemonia regionale e lo scontro avviene tanto tra sunniti e sciiti quanto all'interno della dall'Assessore unità
La complessità
Non è prerogativa dell'Occidente dobbiamo imparare a leggere e decifrare le complessità al Trullo
Sono convinta che la soluzione non potrà che essere regionale
Si potrà fare un passo avanti solo se quelle potenze regionali si riconosceranno come tali smetteranno di alimentare guerre per procura accettando di sedersi agli scooter e lo stesso tavolo iniziando finalmente a costruire un nuovo ordine regionale cooperativo
L'alternativa a un ordine cooperativo non è la vittoria della prima parte
Basta guardare la Siria
Davvero qualcuno può pensare di uscire vincitore da quella guerra si continua a combattere nessuno può aspettarsi marce trionfali solo cenere e rovina e morti e distruzione come in queste ore drammatiche a Palmi
L'alternativa un ordine cooperativo e la disgregazione degli Stati attuali il trionfo del terrorismo uno stato di costante guerra civile e non possiamo permettercelo la nostra gente che siano europei arabi africani asiatici non se lo può permettere
Troppe volte si pensa alla diplomazia come un gioco a somma zero se il mio avversario ottiene qualcosa vuol dire che io ci sto rimettendo
Spesso non si calcolano i costi di un mancato accordo costi che in un mondo come quello di oggi incerto competitivo e stabile sovrastano qualsiasi beneficio
In ognuna delle parti per ognuna delle tante parti
Dobbiamo ricercare e costruire soluzioni che presentino dei vantaggi per tutti delle win-win situation
La trattativa sul nucleare iraniano è un buon esempio
Abbiamo tutti molto da guadagnare l'Iran che vedrebbe riconosciute le sue legittime aspirazioni ha un programma nucleare civile e il suo status regionale
E la comunità internazionale e regionale finalmente rassicurata sull'uso puramente pacifico delle capacità comiche di terra
Lo stesso si potrebbe dire per la pace tra israeliani e palestinesi
Lo status quo non è una soluzione senza un accordo la violenza tornerà ammontare rafforzando le pozioni peggiori di entrambe le società
L'alternativa è due Stati uno Stato di Palestina indipendente unito uno Stato di Israele che vive in pace e sicurezza con tutti i suoi vicini non è lo status
Ma il caos e in effetti a ben guardare lo status quo non esiste in un conflitto aspro e dinamico seppure antico come quello mediorientale
La soluzione non arriverà certo da un giorno all'altro
Diplomazia oggi vuol dire anche capacità di mobilitare risorse economiche di offrire un aiuto concreto in campi diversi al controllo delle frontiere all'ingegneria civile dall'ordine pubblico alla ricerca scientifica allo sviluppo sostenibile ai cambiamenti climatici
Abbiamo ricostruire un processo un processo di pace una visione di speranza e di convivenza tra israeliani palestinesi entrare di e israeliani
La sesta l'assenza stessa di un processo politico
Provoca una chiusura pericolosa in entrambi i campi ma al tempo stesso dobbiamo garantire che qualsiasi nuovo processo politico porti a risultati concreti che migliorino la vita dei palestinesi e degli israeliani al tempo stesso
L'Europa si trova in una posizione unica e non solo dal punto di vista geografico dal punto di vista geografico siamo al centro del tornado ma abbiamo l'opportunità di costruire soluzioni
La nostra diversità è quello che costituisce la nostra forza
Non c'è potenza al mondo che disponga di una cassetta degli attrezzi produzione poco elegante per un termine inglese
Diciamo più spesso turbogas come la nostra la nostra di Unione europea quando si parla di politica estera
Eppure non ce ne rendiamo
Spesso conto diplomazia aiuti umanitari aiuti allo sviluppo State dei tempi non sono gli strumenti a mancarci Presidente Napolitano lo ha ricordato anche recentemente dopo il Trattato di Lisbona gli strumenti le abbiamo tutti
è l'Italia
Che può giocare anche un ruolo di primo piano in questa sfida europea
Il fatto di peacekeeping le missioni di addestramento
Di cooperazione allo sviluppo il nostro Paese può portare un contributo decisivo la causa comune europea in termini di esperienza in termini di competenza di costruzione di una forte comune volontà di agire insieme da europei nel mondo e nella nostra Regione
Fatemi chiarire una cosa che in questi giorni sta giustamente attirando molta attenzione
Dopo il Consiglio dei ministri degli esteri della scorsa settimana
Esattamente una settimana fa comprensibilmente la stampa si è concentrata sulla missione navale che abbiamo stabilito per smantellare il sistema di business dei trafficanti di uomini giustamente i giornali hanno usato la metafora del passato
L'operazione militare è solo un tassello di una strategia molto più ampia se mancasse quel tassello il PASER sarebbe incompleto
Ma se ci concentrassimo solo su quello li tassello se ci concentrassimo solo su quel dettaglio non capiremmo se si tratta di uno scarabocchio o di un quadro di autore
Il compito più urgente oggi è quello di salvare chi rischia la vita nelle acque del Mediterraneo chi rischia di pagare la propria speranza non solo con tutti i propri risparmi e con quelli del propria famiglia ma anche innanzitutto con la propria vita con quella dei propri figli
Il compito più urgente è salvare chi muore
Tutto il resto è secondario ma allo stesso tempo tutto il resto è altrettanto imprescindibile
In un articolo appassionato comparso qualche giorno fa sul Guardian si ricordava che l'Europa riuscirà a fare i conti con la questione dell'immigrazione solo se lavora insieme all'Africa citazione
Quell'articolo perfettamente ragione per questo stiamo rafforzando la cooperazione con i Paesi di transito di origine dei migranti
Per troppo tempo i discorsi sui diritti umani e lo sviluppo del continente africano sono stati derubricati a terzomondismo buonista forse stiamo finalmente iniziando a capire che il destino dell'Africa ci riguarda tutti e molto da vicino
Non si può parlare di migrazione senza parlare di crescita economica e lotta alla povertà senza parlare di ambiente di prevenzione delle catastrofi naturali di sviluppo sostenibile
Senza parlare di libertà civili religiose politiche senza parlare di diritti troppe volte negati da regimi autoritari
L'approccio post coloniale ha inquinato per troppo tempo i nostri rapporti col resto del mondo
Non si tratta di restaurare sotto altra forma vecchi interi stiamo finalmente comprendendo
Che per gestire le sfide comuni a partire da quella dell'immigrazione abbiamo bisogno di partner forti non deboli
L'Africa ha bisogno del nostro aiuto certamente ma anche noi abbiamo bisogno dell'aiuto dell'Africa e anche questo è un esempio di quindi situation
Il resto della sfida sull'emigrazione però si gioca non fuori dei nostri confini ma a casa nostra
Credo che l'Europa
Possa essere una potenza responsabile del suo vicinato anzi credo che possa
Essere una potenza globale solo se riuscirà a giocare un ruolo deciso costruttivo nella propria regione
Per farlo però dobbiamo essere pronti a condividere le responsabilità e la sfida soprattutto interna è ora che ciascuno Stato europeo sia pronto a farsi carico di responsabilità che tutti insieme condividiamo
Quelle persone che attraversano il Mediterraneo non viaggiano verso l'Italia verso Malta viaggio verso l'Europa
Sarebbe un errore sottovalutare i rischi di una disgregazione del nostro Comune essere sentirci europei
Sessantacinque anni dopo la Dichiarazione di Schuman non possiamo consegnare il futuro del nostro Comune progetto politico ad una banale contrapposizione tra europeisti ed euroscettici
Quello che ci indicano
Risultati delle elezioni presidenziali in Polonia delle municipali Spagna pure in modo totalmente diverso tra loro diametralmente diverso tra loro ma anche
Quello che ci raccontano le notizie della Gran Bretagna e della Grecia in queste ore
Hai bisogno di rinnovare il nostro essere europei se vogliamo salvare il Progetto dei padri fondatori
è la prima responsabilità comune è quella di rimanere fedeli alla storia i valori della nostra Unione avendo il coraggio di cambiare
La nostra idea di Europa fondata sulla diversità a nostro Vione nata dopo il più tragico tentativo della storia di far prevalere un solo potere una sola ideologica e l'inganno razziale
La nostra unione si fonda su cultura e interessi comuni la custodisce anche la diversità e la varietà del nostro continente
La diversità non ci fa paura noi stessi siamo la diversità la diversità e nel nostro DNA e nostro bene più prezioso e la nostra forza
Resteremo fedeli al Progetto dei padri fondatori solo se accettiamo anche chi ha un padre diverso dal nostro non Europa se la rinviamo di nuovi diritti di nuovi emarginati se facciamo vivere nella paura dell'altro
La nostra storia la storia europea cento atto che l'altro siamo noi
Qualcuno potrà chiedersi cosa c'entra questo con la nostra politica estera sicurezza e difesa
Bene mai come oggi la politica estera e politica interna sorte legate l'una all'altra se perdiamo la bussola qui da noi all'interno dei nostri confini difficilmente lo ritrova o in giro per il mondo
Se riusciamo a guardare al mondo
Se rinunciamo guardare al mondo riproviamo rinchiuderci nell'illusione dei nostri confini nelle nostre
Illusioni Vieste una fortezza le crisi finiranno per sopra farci
La situazione nostri confini e complessa come non lo è mai stata
Ma l'Europa può affrontarla perché non ci manca certo la forza necessaria per influire sul mondo che ci circonda abbiamo la forza abbiamo distrutto enti abbiamo il potenziale per andare oltre il disordine globale a partire dal nostro vicinato
Quel che ci manca spesso è il senso di un cammino comune
La consapevolezza dei nostri mezzi ci concentriamo su ciò che ci divide senza capire che sono molti di più gli interessi e i valori che ci uniscono guardiamo alle nostre debolezze e ci dimentichiamo che la nostra forza
L'Unione europea può essere una potenza di livello globale deve esserlo può dare nuova forza alla speranza multilaterale
E deve farlo
Può essere al centro di un nuovo ordine mondiale fondato sulla cooperazione quello che alcuni
Vorrebbero definire night
E che invece è l'unica scelta realistica pragmatica che abbiamo
Ma dobbiamo trovare l'anima il sogno l'orgoglio quello di costruire la pace offrire la speranza dentro e fuori i nostri confini solo così potremmo essere anche agli occhi del mondo modello punto di riferimento
Credo sia il momento di dare i nostri cittadini e al mondo l'Europa di cui c'è bisogno le tante troppe crisi che viviamo la nostra parte di mondo ci consegnano una enorme responsabilità e anche però un'opportunità rischiosa
Come diceva il manifesto di Ventotene la via da percorrere non è né facile né sicura ma deve essere percorsa sono certa che troveremo il coraggio e la forza di percorrerla insieme e dal Rotari
Lasciatemi
Concluderei questa bella mattinata questa dell'occasione con un e calorosissimo apprezzamento per l'Alto rappresentante io credo che abbia lasciato trasparire
Quelle che sono poi le due i pro e ingredienti cruciali per riuscire in questo incarico la grande passione europeista
E Federica Mogherini la lasciata emergere con nettezza e con una nettezza di cui dobbiamo novità italiani ridare cittadini di un Paese fondatore dobbiamo esserne orgogliosi
E accanto alla passione ha fatto emergere per avere conoscevamo già
Nei gli anni disuguale applicazione alla politica estera quegli anni che ha ricordato il Presidente Napolitano
Ha fatto trasparire quella competenza la conoscenza e la lucidità dell'analisi che sono l'altro ingrediente perché riuscire in questo compito così difficile e delicato
Quindi
Siamo convinti che dove eravamo prima ma l'intervento la lectio che ci ha fatto stamane che dica Marini che ha confermato
Di avere fatto la scelta giusta nell'attribuire
Il premio ISPI Biancheri all'Alto rappresentante
E di averla fatta entrare in questo club
Per il momento molto ristretto e soltanto un club è limitato a tre esponenti ma è un club terribilmente esclusi vivo ed è un club che vorremmo attenere con queste caratteristiche anche in futuro grazie a tutti ancora campi