Rai, la scuola, la cultura, il servizio pubblico. Non è mai troppo tardi

Mi mio del Presidente de visu lo struzzo e di tutti i nuovi lo ringraziamo pubblicamente io
Non sono un esperto di queste questioni quindi lascio insegno storia penso politico che è tutto ma in qualche modo è affine ma non è proprio
I
Al centro di queste questioni lascio però con gli interisti una parola a Beppe Sangiorgi che ci dirà come sia si voterà questa questo dibattito perché poi di questo tirata di tre tavoli su questo tema così centrale
E lo ringrazio di nuovo anno piccolissimo bene benvenuto a tutti il titolo lo conoscete
La RAI la scuola alla cultura al servizio pubblico non è mai troppo tardi che ha un titolo che ha una sua appunta così di malizia non di polemica ma comunque di carattere costruttivo perché ce n'è bisogno
E c'è in atto una riforma della scuola
è in atto una riforma della RAI sul piano della cultura del Paese molte cose si muovono
Tutti questi temi si intrecciano fra loro in un filo conduttore con il servizio pubblico servizio quel radiotelevisivo che sarà un po'il dominus anche di questa giornata diritti di riflessione ma anche di proposte con riferimento a quello che sta davanti a noi
Io direi per iniziare così a introdurre il tema è un piccolo filmato che abbiamo realizzato di otto dieci minuti che ci ricorda
Le cose fondamentali che poi vedremo subito dopo nel dibattito che seguirà quindi pregherei di dare inizio subito ha firmato
E gli indiani negli anni iniziamo ad ogni in assoluta regalare il servizio di trasmissioni televisive
Sarà difficile
Guardate ai cambi sembra sempre difficile
Ogni volta che comincia a fare un lavoro nuovo
Ovvero avete paura di non riuscire però l'esperienza mi insegna che superate le prime difficoltà noi possiamo veramente andare tranquillo penso che voi avete superato già la prima difficoltà e questa divenire di incontrarci
Avete messo la vostra buona volontà per cominciare questo lavoro insieme
Supereremo queste prime difficoltà e vedrete che poi il resto riusciremo a farlo tranquillamente e serenamente
Adesso cominciamo solo la RAI volge
Integrare l'insegnamento pubblico comunque
Una serie di
Trasmissioni
Integrazioni idee tenuto ed
Personaggi
Dell'intellettualità della cultura della scienza Dandini nacque
Il teste il bisogno
Di
Prende il tanto a contatto con il Ministero dovrà pubblica istruzione
E d'accordo
Con i responsabili del Ministero organizzate
Uh uno vedeva
Proprio a
Cioè scolastica appunto una scuola
Per televisione vennero istituiti duemila posti di ascolto a cura del ministero della pubblica istruzione dove in tutt'Italia diversi luoghi lì andavano dei maestri
E
Condendibili prodotti dall'aerei che venivano distribuiti a questi
Studenti gli analfabeti ricchi
Detta
In seguito no a fine anno veniva rilasciato un certificato di
Licenza elementare non sono stato mai pagato dalla RAI
Vi dicevo due mila lire acché l'astensione
Che io le perché le cariche rimborso per ricerca perché necessito cos'altro non vedo molto grasso si attaccava il bordo fatti allo sempre mani nere Sozzi
Perché non ero pagato perché io
Insegnante dello Stato come voi oggi nel mondo altre migliaia di persone vanno a scuola
Sono persone dei diversi popoli di diverse razze
Molto lontani da noi
Ma
Che hanno capito come il voi
Che
Se vogliamo vincere tutti
La fame la miseria
La schiavitù
Perché è veramente una schiavitù quella di non sapere
Legge Vietti Nozza prescrive
Giudizi soprattutto se vogliamo vincere
La cosa più terribile tutto l'ignoranza si deve studiare
Ci ha portato il mondo in salotto una consegna a domicilio della vita in tutte le sue sfaccettature un solo canale una programmazione di poche ore due coloni
Inviano
In si è presentata così la televisione in Italia un po'alla chetichella ma sicura del fatto suo
Sono trascorsi cinquantasei anni da queste regionali del mille novecentocinquantaquattro in cui quindici mila apparecchi si accesero simultaneamente
Oltre mezzo secolo nel quale la televisione ha trasformato se stesse noi la nostra vita
L'Italia rimase frastornata da quel moderno focolare dinanzi al quale si riuniva in gruppi numerosissimi fatti di amici vicini di casa familiari conoscenti in un gioco di squadra la tv informarla spiegava intratteneva unità istruttiva
Stupire era lì la sua forza in quel bagliore azzurrino in quella scala di grigi insufficiente e fastidiosa Perotti moderni ma che allora ritengo potere magico
Di colorare le immagini e un po'anche i soldi
Attaccato
Revocato la sua nomina
Solo alle ventidue e diciassette in Italia
Uno riprende alle diciassette
Sono le quattordici ai diciassette anni
Allora
Veicolo
Dell'uomo
Poca roba potremmo giurare in perfetta buona fede di aver visto distintamente in quell'estate del mille novecentosessantanove le strisce bianche rosse dell'immobile sventolio della bandiera statunitense piantata su cui la luna che finalmente potevamo toccare e ancora giurare che ho imparato di quell'Italia e Germania quattro a tre del settanta fosse verde anzi bellissimo e quelle ma indi di un azzurro intenso che nessuna tecnologia avanzata e mai più riuscita restituirci al momento in cui qualcuno si ascolterà il video
Al attraverso di un rapporto da inferiore e superiore
Che è un rapporto spaventosamente antidemocratico
Dall'arrivo del secondo canale nel sessantuno al colore del settantasette senza dimenticare in mano il potere del telecomando Patitucci è cambiata cambiata con noi e noi con lei nera
Gli USA le banche miserabile entrata nelle nostre vite portando con sé quelli degli altri quelli che non abbiamo mai conosciuto ma che abbiamo finito questo cammino ahimè rapporti con la RAI
Edilizia no verso la fine del cinquantotto mi diedero un ufficio occorre una scrivania per la prima cosa che mi dissero guardi che quell'età per la scrivania di Carlo Emilio Gadda
Che fino all'anno precedente
Aveva lavorato al terzo programma della RAI e programmi e culturale del Terzo programma
Era
Rovistare nei cassetti di quella scrivanie per me era come provvista a trovare un tesoro nell'isola del tesoro perché
Era bellissimo perché c'erano le conversazioni e culturali che varia gente faceva crociate ai margini dai Garda
Credo sanate in un modo spiritoso e spesso il re appetibile essi comincio a preparare in RAI quello che sarebbe stato il secondo canale rari
Ed ora ditemi che sono retorica
Che sono le sentimentale ma io a questa seconda gente televisivo vaglio voglio dedicare negli sì
CIN CIN
Secondo canale
Quando si fece il secondo canale
Questi Albricci mi vollero con loro è questo nel sessanta avvenne nel mio passaggio dalla radio
Alla televisione
Alle
Che
Diciamo era quello che più di tutti bazzicava col teatro del mento dal teatro avendo fatto delle leggi teatrali
Assegnarono
Un compito un po'difficile
Che era quello di produrre
Le prime otto commedie televisive di Eduardo De Filippo ma ma torni a voi
Ne parlano di guerra
Non è importante precisare quale o questa o quella guerra è sempre un male che si realizza i danni dalla terra e poi parlare di guerra è come dire guarda il passato e accetta l'avvenire
Subito dopo venne affidato
Affidato l'incarico di riprodurre le inchieste del Commissario Maigret
Vi sembra normale
Quando scegliemmo i protagonisti con il regista varie olandesi
Lo sceneggiatore da Diego Fabbri
Ero qui ritoccano i libri
Quando scegliemmo protagonisti sottoponemmo a metano assegnano
Se però non non ebbe nessun dubbio sul Gino Cervi Romoli ma acquicoltura fai sorvegliare l'IVA Funaro il San Pietro in
Stefano sorvegliare sontuoso collega per esempio quel valore che mi pare un ragazzo abbastanza spingiamo voglio dire lo sforzo di educare divertendo
Inizialmente nel primo decennio del primo vendemmia o c'è stato eccome
Se oggi non ci sono o forse perché riteniamo che gli italiani siano state educati
Dal sapere e forse sì non è mai troppo tardi
Il filmato era
Realizzato così per
Fare qualche provocazione con riferimento alla gratuità per esempio
E poi quel bellissimo riferimento a Moro perché
Che la scuola comincia quando Moro è Ministro la pubblica istruzione
E siccome
Questa trama sono cent'anni dalla nascita di Moro
Io considero questa questa iniziativa che facciamo anche un po'un'anteprima di quello che
Lo struzzo credo si impegnerà a fare tutto prossimo anno immaginando io credo che sia poco Cetrone tragico del ricordo di questo straordinario personaggi tutto quello che significa
Per la storia del Paese ma torniamo a noi ecco e è divertente Lalla all'all'affitto a finale
Di Camilleri perché noi come dire educare e divertendo
Quindi la missione della RAI la riassumo in due parole il rapporto tra la RAI e la Società italiana lo riassumo in questo due parole educare divertendo
E allora abbiamo con noi il professor De Rita è stato così dovrebbe essere ancora così quale rapporto poi c'è stato e c'è tuttora tra la RAI e la società italiana
Credo
Fra tutti coloro che sono in sala io forse sono il meno adatto a parlare di RAI nel senso che
Non sono mai stati entrare
Son passato per tre mesi fine anni Sessanta stando con Gino Martinoni Bruno facemmo un famoso a quell'epoca rapporto sono rari
Con qualche polemica tra me
E Ettore Bernabei stavamo alla soglia di un passaggio di ciclo
All'interno del mondo RAI ma
Poi né usciti praticamente non ho più frequentato se non
Con gli amici di allora
La cosa che mi colpisce di più guardando eccetera
è la prima
Nella prima immagine è quella di Moro che parla e
Infondo chiede scuola
Chiede scuola e come Ministro pubblica istruzione continua a chiederlo anzi al si avvia a chiedere
Immediatamente disservizi e cinquantotto
Nel cinquantotto io facevo il
Il capo dei problemi sociali del Ministero io
Per il Mezzogiorno che era pastore e persone aveva
Deciso di mettere un po'di soldi
Sui corsi di formazione professionale
C'era
C'era liriche faceva dei corsi per es cali quadri intermedi che faceva corsi anche per gli operai e
Pastore voleva mettere tutti i soldi
Chiederò di fronte a Moro che gli disse di no
Moro voleva che quei soldi andassero a nasco
Andasse al Ministero pubblica in Sezione andassero bene male che vada il dissidio professionali però domandare alla scuola
La scuola era il vero protagonista la vera protagonista della formazione a quell'epoca
Rendiamoci conto l'abbiamo visto anche da alcune immagini che avevamo un'Alfa Perilli analfabetismo incredibile che avevamo una rozzezza culturale specialmente nel Mezzogiorno che avevamo
Le gli sforzi migliori della classe dirigente da allora portata a combattere l'analfabetismo pensate
Chi lo ricorda
Al senatore D'
Altri bianco intenzionate a a
Parlavo alla la
La Lorenzetto c'erano tutte persone che si occupavano di notare alfabetico
E l'unica possibilità che veniva ai politici ai grandi politici come Moro ma un po'a tutti è che in fondo
L'analfabetismo andava combattuto con la scuola non c'erano altre possibilità
Non c'erano altri mezzi
E quindi questa esaltazione del momento scolastico che oggi sembra un pochettino andato in in disuso la scuola è una grande macchina non ha più un fine preciso come era allora la formazione
Dell'Italia di una cultura italiana di un
Lotta a coloro che erano i margini della cultura italiana oggi non c'è più però a quel momento era un momento particolare
E se volete io laico quella
Quella immagine con Moro prestarle sotto mille novecentocinquantotto non solo in termini di mia ricordi personali
Cioè nella lotta fra due ministri del Moro non era ancora Presidente del Consiglio e ministro la pubblica istruzione che volevano in qualche modo
Confermare un discorso di scuola invece innovare
Alla fine se uno ci pensa è un cambio i testimoni
La RAI diventa in quel momento lo strumento principale della formazione degli italiani non è più la scuola
Perché in fondo cambia lo strumento cambia il personaggio cambia la capacità
Del maestro ma Massi
Di fare di rifare l'alfabeto di rifare le cifre eccetera eccetera ma cambia anche il rapporto con
L'azienda culturale
Una volta era la scuola era la responsabilità fondamentale alla scuola diventa
La la RAI
Diventerà mai con le sue responsabilità
Non è sua responsabilità con i suoi le sue ombre un'azienda culturale quale che sia ma specialmente una grande azienda come essa dalla RAI se quello
E quindi se voi ripercorrere la storia della RAI anche attraverso alcune dell'immagine ritrovate i grandi momenti
Di cultura RAI
Di
Di cultura RAI come azienda che fa gli italiani come azienda che fa la lingua italiana come azienda che combatte la marginalizzazione Italia
Da quando fare la la scuola davanti a noi
A una telecamera quando in fondo illustrerà l'arrivo sulla Luna e quindi in qualche modo globalizzata mentalità globalizzato la visione globalizzare l'occhio dell'italiano a un mondo diverso a un mondo
Che durante una che vedere se ci pensate che sono passati meno di vent'anni
Eppure
Cambia il mondo
Cambia il mondo da un'azienda che fa in gran parte scuola
Perché questo è il mandato politico e gli viene dato un'azienda che riconosce la scuola ancora l'ultimo e più grande presidio nella formazione dei Galliani questo passa
Allora
Passo ora in tutte le sue diverse configurazioni Camilleri ricordare il fatto che certo contro la prima cosa che fanno fanno diritti gli sceneggiati come allora si diceva
Si diceva in altra maniera fanno ritiri i grandi
I grandi romanzi della sua del della cultura italiana fanno Bacchelli fama fanno fanno il Mulino del Po fanno soldati che fa il viaggio in Italia fanno fanno la formazione dei livelli
Lo fanno in quel in quel mondo e anche Tele scuola cambia
Non fa più l'alfabetizzazione che non avrebbe più senso fa cultura civica ricordiamoci negli anni dal sessanta il settanta ricordiamoci
La grande figura dopo
Dopo ormai soluzione grazie la grande figurati
Lamberto annui che fa educazione civica che fa modo di vivere nella società che fa spiegazione dei rapporti politici parlamentari
Lontani neppure quindici anni
Dal momento in cui si faceva l'alfabetizzazione
Allora il romanzo sceneggiato non l'educazione civica
Il calcio e ciclismo perché queste sono state importanti
E l'arrivo sulla Luna sono stati momenti fondamentali di questo passaggio di consegne cominciato nel cinquantotto e proseguire
Quando
Sangiorgi ma detto vieni a fare una riflessione su questo letto che c'entra Moro quando si ricorda o morosi centrava dall'inizio
Ma Moro era un uomo di scuola
L'uomo tavola
Con tutto il suo genio politico lui credeva fondamentalmente nel lavoro d'Aula
Mentre invece
Il il successo del successore pensando alla RAI come il successore è stato quello di uscire dall'altolà e si forma attraverso la realtà attraverso il recupero però la cultura
Antica del Paese ma attraverso specialmente la realtà la realtà politica che diventa dibattito parlamentare dibattito costituzionale educazione civica la realtà sociale che diventa in qualche modo
Qua
Quantitativamente giornalmente cronaca la realtà di conoscenza della realtà italiana che diventa
Il famoso viaggi in Italia di Piovene non portate in televisione ma soldati farà la stessa cosa con viaggi unitario i grandi
Fra i grandi documentari gradini su sul Mezzogiorno
Ci sono proprio dei processi di cosciente zitti coscienti Zazie leone dell'italiano medio che vengono ereditati dalla scuola vengono ereditati dalla
Dalla televisione la televisione li fa di Fabbri
E anche la realtà della formazione cambia seguono si va a vedere i i programmi degli anni Sessanta per esempio dei ragazzi siamo lontani un miglio
Dal due miglia dieci miglia dalla
Dal dal maestro Manzi
Perché in fondo che cosa fa negli anni Sessanta fine anni Sessanta inizio stretta lì
Paola De Benedetti e qualcun altro dei giovani Gigi non si fanno gioco a gioco
Ci sono intere generazioni di persone in merito alla io mi ricordo gioca Gio
Perché era un processo di formazione alla socialità alla vita quotidiana alla famiglia che non
Che nessuna uno avrebbe voluto da
E continua a questo processo negli anni Settanta arriva
Anche il rapporto con l'attenzione
Diciamolo pure terrorista Rossi gli scioperi generali e l'inizio degli anni Settanta anteriori il caso Moro asset nel settantotto M. alla fine credo che sia stata una grande
La grande augurarvi formazione
Per l'Italia norme italiano medio assentito questo tipo di realtà e ha vissuto la realtà italiana
Si è formato alla società italiana si è formata vivere in questa società attraverso la televisione
Laura scolastica era lontana era partito da Moro l'input per fare molto aula scolastica invece è andata in maniera
Sarebbe ingeneroso dire
Che questo è avvenuto per caso come in parte ho detto io tra la televisione cavalcava Lombard cavalcava la l'arrivo sulla Luna cavalcava il terrorismo cavalcava la la
La riscoperta
Nella cultura
Dei grandi romanzi del settore del Settecento e Ottocento pensate
Nella la riscoperta di orgoglio e pregiudizio pur non avendo nelle ronza Lorenzo leader ma leader legge perché lì inglesi avevano fatto un questi due grandi noi facemmo con due
Tutto sommato
Ma tu buoni attori ma non eccezionale e questo meccanismo continuino non di adattamento dama dimissione dell'italiano medio nella vita di tutti i giorni ma non è soltanto scavalcare
C'è stata una dimensione
Per del personale del
Delle persone che hanno fatto la RAI
Non perché sia qui presente
Ettore Bernabei ma porca miseria chi ha vissuto anche un modo negli ultimi due anni di quell'anno delle specie nei sessanta anche un po'dialetticamente con Bernabè e sa che il meccanismo l'intuizione
Se parliamo Antimo europea se mi passate di Bernabei che notoriamente Moro Teo non era era proprio quella mi garantire realtà rispetta garantire la formazione
La realtà forma più di quanto sia un
Qualsiasi grande formato
Sì ricorda una frase meravigliosa lire dell'attuale Papa che scrisse nella
Nel documento di Aparecida le opinioni non radunano la realtà e
E questa è stata la RAI
La RAI è
Stata la RAI a
Dimostra mostrato la realtà e ha detto ammiro Vitaliani questa realtà sta decidente
Adattato io non ho allattato Ibarra dalle Mario parlatene bene entusiasmante occhi spegnete il televisore però questa è la realtà è una realtà italiane queste voci dovete star bene
In questo dicevo prima non è soltanto il cavalcare la realtà ma è stato a mio avviso anche un'opera di
Di persone che hanno saputo fornisce il proprio mestiere
Tutto il gruppo famoso dei corsari aveva questo tipo di pensiero
Non erano erano gente di realtà gente che
Il ricordo qualcuno di voi che ha fatto quel gruppo quando si veniva qui
Venivano al Censis a fare dei seminari settimanali per capire che cosa stavamo studiando nuove per farci il documentario Brando Giordani trave
Tutta gente che diventa
La realtà non soltanto quelli che dirigevano da troppi anni
Emanuele Milano ma quelli che facevano l'esercizio quotidiano del giornalista e così via
Stavano dentro la realtà e il
E usavano il mezzo per riferire ai cittadini italiani guardate questa è la realtà e qui dovete stare qui questo dovete capire
Nessuno di voi di noi mi fa vedere una pagina del libro nessuno di voi mi fa una lezione dall'Aula dal dalla cattedra però questa è la realtà
E queste
Finisco ricordando
Diritti i tre mesi o passando in RAI
A fine anni sessantanove settanta questa è stata anche mia la mia grande grave rottura con
La RAI dirlo ora perché l'aria di arrivi allora le ho solo un discorso facciamo non facciamo il servizio pubblico
Io ero convinto che invece la RAI dovesse restare azienda culturale
Dovesse essere una grande azienda che produce avrebbe dovuto produrre teatro cinema musica tutto
Perché a Ninfa questa inserzione nella realtà che gli avrebbe permesso
Non di ritardi rintanato essi non fantomatico servizio pubblico che poi si è visto non essere altro che un
Un mascheramento di una dialettica politica
Ma di vivere a pieni polmoni senza infissi EMI
Di dibattito pubblico o di condizionamento pubblico proprio ormoni quello che era stata la sua forza fondamenta
Quella di cava distare nella realtà e di vivere la realtà con una capacità di notare i cambiamenti di notare di far notare cambia
Non non devo credo aggiungere molto altro perché poi alla fine io sono uno che
Nel mono concettuale c'è un concetto credo di averlo espresso anche controparti troppe parole la grandezza di questa RAI e quella di avere avuto il testimone
Di grande operatore della cultura italiana della identità italiana l'ha avuto dalla scuola ed averlo gestito per molti anni specialmente negli anni gloriosi vanno dal cinquantacinque cinquantasei cinquantotto
Fino al sessantatré sessantaquattro delle gestiti con una forza un'intelligenza una voglia di essere
Grande azienda che non si è più ripetuta nel tempo e che oggi onestamente non si vede chi possa prendere
La sua successione
Forse perché la realtà si è così frastagliata inetti sono così frastagliato la tavola rotonda che ci seguirà parlerà di
Dimensione digitale si parla di Twitter di focus group quindi
Lunedì vedi delle cose più particolari che io conosco poco quindi non ci sarà una successione a questa
Configurazione della RAI come il grande soggetto dell'identità italiana degli ultimi cinquant'anni
Sostituendo la scuola e non su tre non essendo per ora sostituito da nessuno grazie
Grazie grazie davvero
A professor De Rita
Avvisi solo così arma
A sostegno di di quello che
Pensava molo della scuola viene in mente un dialogo tra due personaggi di Anna carenti impeto storico uno dei due chiede all'altro che cosa bisognasse fare
Per fare avanzare la
La madre Russia e l'altro risponde servono tre cose la scuola la scuola la scuola la RAI è stata detto questo grande disegno della scuola come
Grande momento formativo della identità nazionale del Paese ora De Rita ci ha raccontato una RAI vista da fuori
Qui con noi ci andranno lo dia che invece questa stessa RAI l'ha vissuta da dentro
Fin dall'inizio vorrei dire soprattutto negli anni nei quali
Diciamo così si strutturata questa idea del servizio pubblico era sempre una cosa difficile da definire ora il prossimo anno ci sarà il rinnovo della convenzione della RAI nel due mila sedici
L'ultima convezione diciamo al novantaquattro ma insomma il tema della del servizio pubblico si esempi intrecciato con gli argomenti di quegli stiamo parlando con la scuola con la cultura e con l'altro segmento fondamentale della RAI che quello dell'informazione quindi
A meno di insieme giornalista e uomo RAI chiedo proprio questo come
Come questa idea del servizio pubblico si è strutturata attraverso fra l'altro anche il tema dell'informazione
Sì grazie
Io intanto non ho vissuto i primissimi anni sono entrati nella metà degli anni Sessanta quindi in pieno era Bernabei
La prima cosa vorrei dire
Credo si debba proprio riconoscere la miopia
Di chi guarda
Alla quegli anni
In termini di pedagogisti vuole inferiore questo era l'idea che è circolata molto che francamente mi sembra mi sembra sottomette insensata non solo perché tutti in media evidentemente
Fanno formazione sono
Le strutture fondamentali della formazione permanente entrare nella società ma soprattutto perché
La formazione
Deve essere vista in un modo di integrato e la RAI in quegli anni ha fatto formazione in modo integrale mettere insieme la cultura mettendo insieme di formazione
Evitando quelle
Assurde divisioni che ancora oggi
Ogni tanto emergono sopportavo presenta addirittura le normative europee
Per cui c'è qualcosa che è servizio pubblico qualcosa che non lo è all'interno di una offerta di prodotto e di servizio
Alla comunità nazionale ecco gli anni di Bernabei sono stati classico esempio di una televisione che ha fatto servizio pubblico superata la fase strettamente formativa scolastica nel decennio precedente
Attraverso l'innovazione attraverso il nostro di linguaggi
Attraverso l'internazionalizzazione una questa grandissima apertura che c'è stata nei confronti del mondo in quegli anni
Sia in termini formativi perché i telegiornali si sono aperti al mondo perché era cominciato all'essere aperti ad usate sempre di più agli uffici di corrispondenza
Perché la stessa l'assetto stesso varietà è stato internazionalizzato fino in fondo con l'arrivo di vedetta da tutto il mondo
E perché addirittura in quegli anni la RAI è stata forse
Calze sicuramente la prima
Il primo ente pubblico televisivo europeo l'ente televisivo Pio in generale aveva avviato le pratiche del della coproduzione internazionale con l'avvio di grandi coproduzione internazionale che ancora oggi vengono ricordate
Nel mondo un grande grande di quanto accade apertura verso l'esterno
La reputo essersene questo naturalmente ha comportato una enorme quantità di problemi contrasti di contrapposizioni
Il primo momento proprio cardine di questo lo ricordo nella vicenda del Vietnam la guerra del Vietnam la guerra vieta però la vicenda in cui
Ettore Bernabei direttore generale della RAI doveva
Faticosamente credo riportare la nostra informazione
All'interno di un del Patto atlantico e della lealtà nei confronti
Del
Degli Stati Uniti coi quali eravamo alleati però la tensione interna era tutta contraria attenzione tale formazione
Era
Fondamentalmente credo tra sparisse anche nei telegiornali Sessa di superamento di quella
Nicola speri Enza esperienza tragica
Ecco
Su questo tipo di contrasti nati appunto dall'apertura nei confronti del mondo
Sia che si gioca tutta la la la pensione di quegli anni che poi naturalmente evolvere attraverso anche fatti drammatici interni specificamente alla nostra società
Il problema che stupore un pochino su quale vorrei a questo punto attivare un po'la vostra attenzione come il tema del pluralismo perché il tema del pluralismo e della lottizzazione che è un aspetto degenerativo del del pluralismo
Credo che si stia giocando ancora oggi una buona parte del dibattito intorno al ruolo del servizio pubblico
Vi leggerei poche righe poi vi dico anche chi le ha scritte
Perché mi sono molto care e sono queste
Virgolette la lottizzazione di un ente radiotelevisivo fa a pugni con la natura con la ragione che con la giustizia
La incompatibilità e di quelle che per essere radicali prima o poi si pagano lottizzare è una dichiarazione di impotenza significa abdicare al compito di esercitare una mediazione unitaria globale
Correttamente rivolta a tutto il pubblico e rispettosa le diverse famiglie spirituali politiche in cui esso sì distribuisce
Lottizzare significa spartire l'ex campo comune una viola per noi e una per voi l'una e l'altra sostanzialmente etero dirette con conseguente svuotamento del potere centrale
Ma c'è di più un aiuola per voi vi autorizzo anzi vi esorto ad assumere posizioni esplicitamente antagonistiche
Vi do licenza di parteggiare esentando picchi in partenza da riguardi verso le ragioni altrui fine della citazione ora queste richieste scritte da Emilio Rossi
L'anno a Milano centosettantacinque
Quindi subito prima della legge di riforma l'applicazione si riforma
E sono contenute in una lettera indirizzata ad Ettore Bernabei che non so neppure se lui abbia mai ricevuto davvero io solo vedo filo ho la copia di questa di questa lettera di cui però non mi risulta l'avvenuta spedizione
Bernabè non era già più direttore generale della RAI a quel momento
Quel mette come osservava conserva ancora una certa influenza sull'azienda e quindi era nei confronti di Dio se un interlocutore
Credibile di un atteggiamento importante credo dal punto di vista di una persona che poi viene chiamata poco dopo rappresentare una di quella che vuole per voi direttore direttore del TG uno quali con lei vuole separate
Peraltro credo che sia l'Hui sia Andrea Barbato abbiano rappresentato in modo molto onorevole questa questa separatezza culturale in quel periodo di tempo
Ecco però i germi della lottizzazione sono lanciati e Jamie lottizzazione
Fanno col tempo i loro danni facoltà entro lo danni e trasformano l'azienda un qualcosa che negli ultimi venti venticinque anni
è stato oggetto di di molte di molte lamentele di molti distinguo da parte ripartita
Da parte di molti dei presenti diciamo per essere prestare un po'sul bando io credo che
In verità nella lottizzazione siano avvenuti soprattutto partire dalla metà degli anni ottanta quando ormai da l'avvento della televisione commerciale
Ha cominciato a trasferire la cultura della televisione commerciale
All'interno dell'azienda RAI non solo la cultura può in qualche caso anche gli uomini della televisione commerciale emana mare berlusconismo diventato una
Un modo di
Di vivere
L'ambiente culturale italiano in modo abbastanza
Sanza diffuso il cui dal quale
Difficilmente differenza ecco qual è
In che modo opporsi a tutto questo adesso
Da regole dedicare qualche parola ancora alla
A alloggi a cosa può succedere oggi nel momento in cui
Si affronta finalmente
Una riforma sostanziale spero
Del servizio pubblico
So che già per verità non non ama il servizio pubblico non ci credo io continuo ad
A crederci in qualche modo mi del servizio pubblico che forse per la fine non è molto lontana dalla sua idea il produttore di cultura di produttore di di
Di qualità produttore di bellezza
Servizio pubblico è qualcosa che deve stare all'interno di questa
Di queste specificità mare anche altri obiettivi e che si intersecano tra
Informazione e cultura politica
Deve creare aggregazioni civile deve creare coesione sociale
Deve oggi diventano es in qualche modo un abuso di riferimento per l'intero mondo della comunicazione e non più solo quello radiotelevisivo e non più se volete fisico perché il mondo televisivo oggi
Non vive come qualcuno erroneamente crede una stagione di
Di caduta di di riduzione
Io ricordo gli anni in cui ha avuto la fortuna di seguire Emilio Rossi proprio con il Censis nel
Nei rapporti Censi sul sì sulla comunicazione
Abbiamo scoperta o che la previsione reggeva fino in fondo rispettano in Italia è ancora oggi anche gli ultimi ultimissimi dati dicono che l'attenzione continua a vedere
Dei livelli di consumo Salinari però il problema è capire che non è più la Telese una volta la selezione oggi raggiunge ancora quei numeri attraverso forme di consumo totalmente ma
Modificate rispetto rispetto al passato cioè in realtà è il il i media di massa che è andata in qualche modo in crisi e Stati in crisi
Anche i giornali stampati da solo trecento tutto il mondo
Però in quanto produttori di grandi quantità di di di comunicazione Ribezzi tradizionali continuano a vivere nel web devono solamente di adattarsi a questa nuova a questa nuova condizione
Io dico devono trasformarsi da da mass media
A Community media cioè a qualche cosa che
Gestisca fino in fondo un rapporto interpersonale
Dialogico con il pubblico ma pur sempre fatto anche di grandi numeri pur sempre fatto
Tenendo conto del fatto che esiste una centralità al prodotto professionale prodotto
Perché è capace di girare il mondo con le sue gambe
Il tema della professionalità
I giornalisti degli omini spettacolo di coloro che fanno televisione evidentemente oggi è un tema
Di grandissimo di grandissimo rilievo il tema della formazione professionale della capacità di rapportarsi a questo modo nuovo di fare comunicazione
Ecco il
Micro proprio che
In questo il rinnovo del sistema dirà la televisione il comunicazione pubblica
In Italia debba essere orientato a questa capacità di tre ritrovare come è successo che la grande stagione del passato le persone giuste dotate di competenza e di autonomia
Rispetto alla cultura rispetto al alla politica rispetto
Al mondo circostante competenza questa autonomia che consenta
Loro di essere dei veri centri di di formazione permanente fallito nel nuovo mondo all'interno di questa nuova questa nuova situazione di
Di comunicazione ormai
Che sembra apparentemente priva di di punti di riferimento ma che è alta non è
Prima il punto di riferimento perché internet fatto di una quantità enorme di banalizzazione di copia incolla
è fatto anche di molte isole di estremismo chiuse in se stesse
Non raggiungibile dall'estero pochissimo si si si mascherano schizzi si isola si chiude in se stesse
Ma tuttavia i prodotti di qualità ipotesi che tiri continuano a trovare volo circolazione ed avere una loro grande ragione di essere
E per ultima cosa direi che
Al al nuovo servizio pubblico dovrà anche spettare il compito di capire
Come mettersi in un rapporto diverso con la società civile rispetto al passato oggi subito blu con un po'più vivere di isola di Beato isolamento di di di di
Di una sua separatezza del corpo sociale deve dialogare fino in fondo deve riacquistare credibilità deve riacquistare deve ridare anche senza la politica deve aiutare
A superare fenomeni negativi del populismo perché che tanto
Affliggono la nostra società delle nostre società non so premi solamente italiane ma sono problemi che in Italia sicuramente gli anni della
Cultura
Commerciale Donisi stecca
Lasciatemela chiamare berlusconiana hanno
Creato danni è un pochino maggiori che in altri Paesi
Bene
Vitale che anche l'intervento di di parodia che ringrazio ci introduce nel panel successivo che inizia subito dopo con due argomenti che continueranno
Essa l'attrice prima del ruolo del servizio pubblico come l'uva come lo ha posto anche dell'idea e poi
Il ruolo all'interno del servizio pubblico della professionalità necessaria per garantire a realizzarlo questo servizio pubblico nel modo migliore ora ne parliamo con i nostri amici
Che prego di venire qui a loro
Noi la migrazione che sono Marcello Sorgi Paolo Ruffini
E
Mario Morcellini e poi
Chiuderà Bernabei con una sua
E di opposizione che ciò introduce il pesce il panel successivo ancora
Benissimo
Ci si possa posso
Poi Liliana anche
Ecco ma siamo anche dal
Allora grazie ai nuovi ospiti adesso questo questo questo aspetto qui ha per titolo quello della
Opportunità formative culturale nell'epoca digitale ma
Io vorrei iniziare da da Marcello Sorgi
Tanta con Marcello e Paolo scopo due gemelli qualsiasi uso due giornalisti che hanno avuto dentro la la la RAI un'analoga diciamo progressione guida molto interessante ascoltare le loro voci non come giusto a posto ma come concorsuale a capire un po'i temi dei quali stiamo parlando
Ora Marcello Sorgi vorrei dire questo io ho sempre trovato
Una
Come dire una singolare somiglianza tra due articoli della Costituzione
Apparentemente molto distanti molto diversi fra loro di prima l'articolo centododici quello che recita il pubblico ministero all'obbligo dell'azione penale
Ma io trovo opportuna singolare somiglianza con l'articolo ventuno della Costituzione
Perché secondo me questo articolo pone dentro di sé il tema di una sorta di obbligo Dellai dell'azione informativa perché di quella penale costituzionalmente garantita e quindi da questo punto di vista
Il giornalista di per sé una sorta di pubblico ufficiale diciamo così di questa azione informativa
La informazione ha di per sé un rilievo pubblico
Dentro il servizio pubblico è un rilievo rafforzato perché appunto si svolge dentro il tema del servizio pubblico
Marcello Sorgi veniva dal mondo dalla carta stampata poiché entra nella RAI allora vorrei chiedere a lui proprio sulla base della esperienza personale che ha fatto
Come ha sentito in quale modo assentito diversamente diciamo così il ruolo la la missione comunque Lalla la professionalità che doveva svolgere quando è passato da una dimensione di di rilievo pubblico ad una di servizio pubblico
E poi come questa si misura oggi perché introduce il tema che poi
In modo compiuto svolgerà professor Morcellini in una in una in un contesto tecnologico che cominciasse totalmente diverso da quello di
Appena pochi anni fa
Prego marcia
Vantaggioso sale
Grazie grazie di questo invito caro Peppe il secondo me io non non sono un giurista
Sono mi sono dominati invece ormai qualche anno fa quindi le mine reminiscenze sono piuttosto labili però mi sembra che il paragone che ha fatto Sangiorgi estroso per quanto possa sembrare
Sia
Interessante nel senso che
Io credo che l'articolo ventuno alla Costituzione sancisca
Un diritto è un dovere nel senso che sancisce il diritto di informale
Ma anche il diritto del paziente a essere informata e se esiste un diritto della gente essere informata si sia un dovere di chi fa informazione a farla questa informazione non c'era a fornire
Questo servizio poi
Ovviamente la Costituzione
E di molti anni fa ormai
La qua quasi settanta anni fa
La il panorama l'informazione molto cambiato ci si informa in tanti modi diverse già dalla mia esperienza
In RAI primo giornale radio poi
Al TG uno sono passati quasi vent'anni in questo lasso di tempo appunto
E sì anche affermato un
Un
Un diritto diverso di fare informazione c'è un diritto di fare informazione anche
Da parte di chi non lo sa fare cioè da che parte da chili di chi la fa spontaneamente
Di chi la fa senza seguire le regole professionali
Elementari quelle che appunto riguardano l'abc del giornalismo al controllo delle fonti
La confronto fa pressioni riverse la separazione dei fatti ero delle opinioni e oggi diciamo tutto è molto più
Emotivo parafrasando il titolo di questo convegno io pensavo che
Una cosa che potrebbe fare la RAI come fece allora non è mai troppo tardi
Forse potrebbe fare una trasmissione delicata
A internet i social forum ma insomma a questa nuova forfetizzazione
Che va avanti abbastanza strattoni al Paese e naturalmente riguarda molto più facilmente le giovani generazioni che non
Quelle precedenti e quindi crea delle zone di esclusione delle zone di
Emarginazione che probabilmente il servizio pubblico della RAI potrebbe validamente riempire no cioè penso appunto a tutte le persone
Più anziana le persone che usiamo dei telefoni normali hanno degli smartphone alle persone appunto che magari siamo ancora sedute davanti al televisore senza sapere che
Una larga parte parte dei contenuti che la stessa RAI produce sono fruibili su tanti tipi diversi di permise tanti oggettini diversi che assomiglia un telefono possano diventare un computer ma anche una una tavoletta punti quindi dei quadri una mia esperienza devo dire che all'inizio
Io
Ho avuto qualche difficoltà
Come dire ad essere riconosciuto uno della RAI cioè per il fatto che venivano dovesse non essere riconosciuto un giornalista del servizio pubblico cioè c'era
Un una forma non dico di pregiudizio non fosse anche di prevenzione
Cherchi aveva affatto
Tutto insomma io quando sono arrivata in una li avevo già
Alle spalle un ventina d'anni Bonicelli giornalismo avevo sperimentato vari giornali
Anch'io esperienza diversa ma anche ruoli
Dirigenti però c'era lui in questa questo atteggiamento tu non sei uno di noi tu sei un esterno si diceva allora esterno voleva dire non sei del servizio pubblico e si diceva così io
Fatica è un po'a capire uno poi lo capite e si diceva così perché la mentalità del servizio pubblico era in quel momento ma ripeto sto parlando di
Vent'anni fa era la chiusa nell'idea che il servizio pubblico fosse
Diciamo connaturato al monopolio della RAI cioè la RAI faceva servizio pubblico in quanto era monopolista
Di di certe cose monopolista dell'intrattenimento monopolista dell'informazione
Monopolista della del trasmissioni pedagogico scientifiche o di servizio come quelle che riguardavano l'agricoltura piuttosto che
Che l'industria il commercio
Quelle cose che ciò che si facevano con le convenzioni con i Ministeri e allora io cercai di far capire
Che
La RAI non aveva più il monopolio di queste cose cene
Negli anni in cui ero in RAI la RAI aveva già un fortissimo concorrente che erano
Le rettili Fininvest sia un valore che poi diventano media sette quindi e cerca di mi fa capire che continuare a considerarsi gli unici titolari
Diritti questo servizio era sbagliato nella limitativo
Correvamo il rischio diciamo di prendere una Baio Sciarrino renderci conto che i nostri concorrenti faceva un lavoro abbastanza simile al nostro in alcuni casi lo facevano Maniglio di no o in certi casi incendi molti altri casi lo facevano peggio comunque erano dei fornitori di cultura
Dei erano molto bravi a descrivere un altro pezzo di Paese a modo loro facevano anche educazione in qualche caso per carità facevano diseducazione
Però insomma facevamo un certo tipo di educazione che era diverso vivi in un certo tipo di pedagogia che era diverso da quello che facevamo noi ma non per questo era disprezzabile o non per questo era
Precisi bile insomma cioè accorgerci che accanto a noi c'era noto che c'è poco da fare non so se sono essere sarebbe servito questo fu lo scopo per
Del diciamo allora la mia predicazione per i due anni che sono rimasti in RAI fu esattamente questa accorgerci che esisteva un concorrente sarebbe servito a migliorare anche nostro
Lavoro continuare a sostenere che è tanto quello non era il servizio pubblico mentre noi eravamo al servizio pubblico perché l'azienda era pubblica perché
E sistema una convenzione con lo Stato con il Governo col Parco col Parlamento ecco è era semplicemente a mettersi un robusto pare paio di paraocchi questo tipo di ragionamento
Che nel tempo poi si è affermato
Dentro la RAI si è affermato otto al punto che
Alcuni di quelli che erano i più gelosi custodi dell'idea di servizio pubblico connaturata alla RAI sono poi andate a lavorare per la concorrenza o per le varie concorrenza che nel tempo si sono sviluppate penso non so
Faccio un esempio in prima sempre passa per la testa uno come Michele Santoro note a un certo che oggi fa una trasmissione che si chiama proprio servizio pubblico siamo quel piene di trasmissione lui è bravissimo
A fare che tutti
Seguiamolo alla flash per tanti anni per Raitre poi passò a farla
Perché per
Canale cinque ore tre e quattro poi adesso lo fa per La sette a un certo punto quando si era trovato devo dire
A dispetto dei santi nel senso che parliamo di uno dei più grossi professionisti
Dell'informazione televisiva quando si era trovato escluso tutti a un certo punto per un anno va fatta su internet e su una catena di piccole televisioni locali
Che hanno garantito diciamo la sua libertà di espressione torniamo con arredi
All'articolo ventuno nel senso che Santoro
Che in quel momento non piaceva al Governo
Pro tempore
Di quel periodo Santoro era titolare di un diritto dovere anche errori aveva il diritto di informare il dovere di fare informazione ma il diritto di informare non glielo poteva togliere a nessuno insomma quando gli fu tolto tutti anche quelli che
Pubblicamente hanno si son trovati a non condividere foto tanti dibattiti con Santon siamo trovati
A non condividere quello il modo in cui Santoro pensava che si dovesse fare informazione comunque anche quelli che vi si sentivano Daloui sentire con esclusione di Sant'di Santoro come com'è un una riduzione della libertà di tutti non solo di quello
Di quella una sua questo era
Diciamo più o meno vent'anni fa cioè io
Sono entrati in RAI nel novantasei ne sono uscito novantotto quindi diciamo fra diciannove e diciassette
Anni fa nel corso di questi vent'anni quello che io avevo cercato di dire adesso
Se possibile si è
Confermato e se anche accentuato perché quella che era
La concorrenza dei canali media sette Fininvest Canale cinque Rete quattro e Italia uno è diventata solo una delle concorrenze merce a un certo punto è entrato in Italia e si è affermato molto bene
Un un gesto che non lo possiamo chiamare un gestore insomma un un produttore insomma un tycoon come Murdoch che ha apportato aiutare ad una televisione a pagamento
Che si chiama Sky che magari molti di voi
Avrete a casa che consente di scegliere tra diversi tipi di fornitura che è molto forte sullo sport anzi ha fatto il suo successo facendo
Un'informazione sportiva fatta benissimo cioè fatta come non si era mai vista fare
L'informazione sportiva in Italia pur avendola in una grande tradizione di informazione sportiva poi a questa affiancato la possibilità di vedere dei film dieci quindici fini diversi tutti i giorni a tutte le ore del giorno
Senza interruzioni pubblicitarie e poi quando si è presentato sul mercato ha fatto un canale gratuito l'informazione che si chiede fornisce ventiquattro ore su ventiquattro in realtà diciamo la verità
Quattordici o sedici ore su ventiquattro fornisce anni e mezzo la punta al giornale che dà degli aggiornamenti molto ben fatti molto seri molto professionale e quindi nato monta un terzo concorrente
Accanto a questo testo non è nato un quarto che per la verità esisteva pure prima però come dire un po'così non
Non era entrato nel gioco forte cioè stava un po'ai margini della grande competizione fra fra fra reti del network televisivi
Nazionali che prima si chiamava Stream adesso si chiama l'ASPER un periodo se chiamato come Telemontecarlo e poi adesso si chiama La sette anche quello è un canale di cui siamo tutti
Clienti affezionati varie sere alla settimana quindi adesso
Diciamo esistono in Italia quattro diversi network
Televisivi che hanno una o più reti che hanno ognuno una scuderia di professionisti che sono caratterizzati in modo diverso la RAI in quel modo generalista che sappiamo per cui la RAI
E insieme al produttore di contenuti diffusore di contenuti
Fa informazione generaliste fa informazione sportiva ne fa cultura vaccinata a dei canali specializzati insomma la RAI ovviamente sempre la più grande di tutte ed è anche quella che fa il più ascolti di tutti a dimostrazione che la qualità si vede e anche le dimensioni si si verrà però insomma andrà e ci sono degli altri tre concorrenti domanda
Dobbiamo continuare a credere che il servizio pubblico sia quello della RAI
Soltanto poi dobbiamo cominciare a pensare che il servizio pubblico anche quell'opinione RAI
E qui facciamo un altro esempio cioè Enrico Mentana
Per dire uno che insomma riconosciamo tutti come forse il più bravo a fare i telegiornali tali da cioè Mentana è nato come
Competitor ma è diventato un'istituzione
Del del telegiornale lo fa da più di vent'anni ha sempre un suo pubblico di riferimento Enrico Mentana quando faceva il ter e giornalista alla RAI faceva servizio pubblico e vogliamo dire quando va fatto quando ha fondato il TG cinque
Adesso che fa il TG della Sette non fa servizio pubblico quali ma non prendiamoci in giro Enrico Mentana Enrico Mentana giornalista credibile che sa benissimo con bisogna informare il pubblico e anche se in questo momento lavora per un editore più pigri quarto dei quattro
Tutte le sere fa fa fa servizio pubblico la gente
Lo segue perché sa che che
Che il prodotto che mette inondazione essere affidabili quindi vedete come difficile io
Cioè quando quando si parla di quest'idea di di com'era come e come può cambiare il servizio pubblico bisogna tener conto di queste cose accanto a tutto questo però
è nata la novità
Di internet è una novità che diciamo hanno i giornalisti giornalisti della mia generazione o quella di Paolo Ruffini ha fatto venire un po'i capelli bianchi
No che è questa novità della gente che informa no cioè
Apriamo il nostro a causa dei criteri
E troviamo della gente che informare sa e alti sposi sia nelle stesse centosessanta battute
Che ho a disposizione io la sua
Presentazione grafica è uguale a quella mia insomma la sua professionalità e ovviamente diversa perché magari un giornalista occasionale oppure semplicemente uno
Che cerca di condividere un suo fatto privato oppure uno che si che che vuole
Contrastare fortemente quello che un minuto prima o due ore prima
Io ho messo in onda solo il suo altri tre questa informazione dei cittadini
La dobbiamo considerare dei cittadini della gente che passa di quelli che vedono le cose oppure di quelli che si indignano
E voi non far passare delle opinioni che ritengono non trovino non riescono a farsi strada nel complesso sistema dell'informazione
Nazionale ecco queste persone qui noi dobbiamo considerare il servizio pubblico o no dobbiamo dire che sono dei clienti che hanno dire alzato del servizio che mai forniamo cioè
Dobbiamo rivolgerci a loro vicenda passata al vostro posto ma voi siete quelli che dovette essere informati non quelli che dovete informare
Il compito di informare lasciato fare a meno che lo dobbiamo fare ecco dobbiamo avere questo atteggiamento o dobbiamo cominciare a tener conto del fatto che il loro diritto di informate
è un diritto informale che sta quasi pari a un mostro c'era un nostro dei giornalisti professionisti perché come cittadini siamo un
L'articolo ventuno che tu hai citato vale per loro esattamente come vale per tutti i cittadini certo
Con i limiti sappiamo che la Costituzione fissa come la Costituzione che non aveva previsto nella televisione né internet né Twitter
Ne è il cittadino informatore la Costituzione coma unico limite al alla alla diffusione dell'informazione poneva il sequestro penale cioè se io
Faccio un'informazione pornografica se io dico delle falsità se io calunniosa insulto la gente del giusto diciamo che la mia attività venga limitata nell'interesse pubblico
E per via del fatto che il Pubblico ministero di cui parlava Sangiorgi all'obbligo di intervenire all'obbligo dell'azione penale quindi se io commetto un reato facendo informazione del pubblico ministero vi deve impedire di commettere se necessario anche arrestando mense basta sequestrando
La carta stampata su cui c'è un stampata le mie parole bislacche o impedendo che io la metà inonda per via di televisione e radio
Cuffaro con altri mezzi ecco questa qui secondo me quest'ultima sfida
E la sfida
Più
Non dico inquietante perché per certi versi è pure appassionante ma è la sfida più complessa che abbiamo davanti perché quando la RAI
Si è trovata a fronteggiare la concorrenza
Per un certo periodo la ignorata
Però quando ha cominciato a capire che la concorrenza esisteva la quasi sempre battuta con la sua qualità con la forza dei suoi uomini con la forza dei suoi mezzi
Con la forza della fedeltà dei suoi ascoltatori per cui oggi la RAI non so cosa fa quarantadue quarantatré per cento del mercato non c'è in Europa un servizio pubblico che abbia ancora tanti ascoltatori
Affezionati come la RAI
E questo lo ha fatto in presenza di un compito di un concorrente due-tre poi quattro e di fronte a questa nuova sfida
Che consiglio possiamo dare alla vecchia RAI a cui siamo tutti affezionati quelli che
Ci lavorano ancora e quelli che ci hanno lavorato qualche anno fa
L'unico consiglio che mi sento di dare questo qui
Non fare come l'altra volta
Cioè non far finta che l'informazione alla cultura laddove la diffusione di materiali pedagogici non
La bellico quelli tutto il il complesso lavoro che che
Diciamo
In ingresso e c'è una parola intraducibile in italiano che era entertainment no anche
Un insieme di informazione cultura divertimento svago
Studio approfondimento zona vendita di intendiamoci io tante parole permettersi ecco non fare come l'altra volta non far finta che questo non stia succedendo sta succedendo una rivoluzione anche
Mette in crisi noi giornalisti figuriamoci se non deve mettere i
In non dico in crisi non deve far riflettere la RAI che aveva più grande azienda culturale italiana ecco sbaglierebbe la RAI
Per la seconda volta nella sua lunga storia l'anno scorso ha celebrato i sessant'anni la previsione di novanta mila euro
Delladio sbaglierebbe a comportarsi come si comportò nel settantacinque settantasei quando la sera difficilmente accanto a un mondo scoppio della RAI compatibile il Biscione di Canale cinque
Assiologica messo davvero molta carne al fuoco primo ripetere un'esperienza da non è mai troppo tardi sul fronte interno e qui c'è un problema di nuova alfabetizzazione del Paese che certamente va posto e la RAI deve affrontare
Due il tema
Marcello realizza un po'
In sé e come si dà
C'è stata se
Una certa schizofrenia oramai
Nel giornalismo italiano tra quello dalla carta stampata e quello radiotelevisive Marcello riassume in sé il superamento di questa schizofrenia che attualmente un ottimo giornalista di carta stampata legge ed è un comitato
Televisivo perché tali ogni giorno
E la forzata l'altro tema che che che è interessante che lei ha richiamato e la forza attrattiva
Diciamo di rilievo pubblico delle informazioni
Che coinvolge tutti coinvolge il sistema informativo in termini generali e quindi fa fare un salto di qualità impositivo a tutto il sistema informativo del Paese
L'ultimo aspetto anche questo interessante che la competizione appunto aiuta a migliorare a migliorare il prodotto questo lo vediamo soprattutto in tema di informazione insomma siccome
Come dire oggi il livello delle democrazie si misura molto sul rapporto con i grandi mezzi di informazione con i grandi mezzi di comunicazione di massa questo è un tema che diventa politicamente molto molto rilevante molto forte c'è
Paolo Ruffini allora a Paolo vorrei dire questo
Abbiamo parlo di profili costituzionali no
Fra l'altro se si combina insieme l'articolo ventuno e l'articolo quindici quello che difendo la inviolabilità della comunicazione e lo si lega a quello della libertà della i
Dei mezzi di di diffusione dell'informazione
Il combinato disposto da uguale interna e quindi la la straordinarietà della Costituzione italiana e anche in questo aspetto qui
E la Corte costituzionale in tema di informazione di formazione
Pubblica e privata ha scritto molto
Io
Credo che tra il traino costituzionalisti
Che hanno accesso cupa di questo consente se davvero di grandi interessi sia il compianto Piero Capotosti
Io ricordo una sentenza sua che è del due mila due la data centoquindici dicembre due mila due
Nella quale lui teorizza come naturalmente non si può entrare nel merito di come viene fatta l'informazione perché questo sarebbe un attentato all'articolo ventuno ma
Da parte della RAI in particolare prevedere delle modalità organizzative con la quale fare informazione aiuta un processo che ricomprende quelle famose parole
Che venivano ripeto dopo una giungla Doria ma secondo me hanno davvero è importante che vengano ripetuta il pluralismo la imparzialità la obiettività se voi leggete la sentenza della Corte
Queste parole vengono ripetute sempre come una preghiera perché è importante che ognuna di queste concorre a formare questa grande libertà
E in quella sentenza mi spiegava come le modalità organizzative sono organizzare sempre partecipazione in contraddittorio
Non per rendere posizioni giusto appostava per fare in modo che sullo stesso tema ci sia appunto uno scontro di opinioni quindi fare in modo che ci siano sente contraddittori fra di loro organizzare la revisione in questo modo Paolo che hai fatto
Direttore di una rete televisiva è oggi lo fai di una rete di una rete televisiva RAI pubblica e oggi lo fai di un
Di una di una rete regge indipendente diciamo così
Come ai
Gestito e come pensi che nella nuova dimensione
Culturale e politica di oggi
Queste logiche questi principi del contraddittorio di un'affermazione nel concreto di come si fa informazione in quei termini lì debba essere debba continuare ad essere sviluppata debba essere portata avanti in tutti i body in tutte le forme possibili
Dunque
Sono in totale totale disaccordo con Capotosti io
Penso questo
Quindi non lo dico in maniera radicale perché penso che appunto il principio del compositore in questo caso serva come dire per radicalizzare del
La cosa che si dice serve
Forse a farla capire a farla capire un po'come lo io penso
Che quello che la Corte costituzionale
Chiede sia garantito quando parliamo dell'articolo ventuno dalla Costituzione e quindi parliamo tra libertà di manifestazione del pensiero non è
Il fatto che ci sia un servizio pubblico comunque lo si intenda poi dirò anch'io qualcosa sulle cose accennate prima anche da Marcello cioè
Il ruolo del servizio pubblico in questo inteso come
Concessionaria del servizio pubblico era e non non intende ci sia
La verità di Stato l'informazione di Stato e l'informazione che che è garantita come obiettiva dallo Stato perché tutto questo sarebbe esattamente
A mio avviso il contrario di quello che la Costituzione voleva dire dopo
La dittatura fascista
Questo tipo di di servizio pubblico e il servizio pubblico dei Paesi a mio pensiero non democratici
Mentre quello che il
Il sistema
Dovrebbe garantire e non sempre garantito
Peraltro
Anche nella storia della RAI cioè ci sono pezzi storia in cui
Il potere pubblico ha cercato di
Comprimere al massimo più
Il pluralismo proprio nel nome proprio nel nome della
Del del ciò che non si deve fare del ciò che di Rodi e diremo fare diciamo
Marcello ha citato
Pocanzi il caso di Michele Santoro di cui si può dire sì posso dire tante cose ma
La ragione per cui a un certo punto Michele Santoro è stato contestato ed era probabilmente contestabile ma era contestabile come
Affermazione dell'unica verità vera era invece da difendere come portatore di una interpretazione del
Del della realtà a noi piace raccontare la della televisione come
Racconto
Della realtà quindi
A mio avviso dobbiamo distinguere i temi il
Quello che il sistema normativo deve garantire
Due punti se l'informazione e della cultura e della rappresentazione la realtà il pluralismo ma il poligono garantisce il sistema quindi ci sono più mogli intestazione alla realtà
Enzo Biagi garantisse un giornalista
Anche della RAI
Anche lui espunto dalla RAI il nome
Di cosa si poteva non si poteva fare sosteneva che
Qualsiasi cosa può essere raccontata da una
Moltitudine di punti di vista agricolo se non ricordo male faceva l'esempio di un ragazzino che rubo la bicicletta in uno dei suoi libri
Facevo uno può dire è un delinquente precorso un altro po'di non ho ancora capito cos'è il diritto di proprietà un'altra un altro può dire
E eccetera eccetera diciamo che
Dicendo tutti la verità o un'approssimazione alla
Alla verità che ogni giornalista onesto sa essere parte del suo lavoro guai giornalisti e pensa di sapere
La verità tutta intera per continuare i principi del contraddittorio in particolare il peggior contro Titolo secondo me
è una cosa importante ma non è l'unico modo rappresentazione la realtà tant'è che oggi la cosa che viene contestata con maggiore forza sbagliando di no a mio avviso ma questo fa parte come dire del pluralismo della possibilità che si possa
Discutere del
Delle degli asserzioni ciò che viene calpestato
Al servizio pubblico e non solo
Alla televisione dei talk show esattamente non ne possiamo più di questa televisione in cui
Bisogna
Fare tv
Di tutto un contraddittorio come se la verità fosse la somma di alla fine propagande opposte e non di un giornalista che magari chi racconta
Il suo punto di vista tant'è che in questo ma ci sono più apprezzati non so peloso servizio pubblico non so magari reportage della Gabanelli rispetto ai talk show perché
Perché un certo punto perciò dico del contraddittorio diciamo diventato l'unico paradigma per
Diciamo
Racconto della realtà look l'unico modo e racconta la realtà forzando Ron un sistema
Di norma dove l'Autority con un'anteprima con una anche io non sono
Un
Un un costituzionalista non è un né un giurista però diciamo scosso offerta sulla mia pelle
E il la la la
Proprio progressivo slittamento di di ruolo della del del sistema delle authority in questo Paese
Che che sono che si che che che
Azzi se seguendo seguendo il principio del bisogna dare dettare regole regole regole in Italia
è affermato un un sistema in base al quale
L'Authority farà regole con le interpreta e poiché poi commina la sanzione sino
Fino che poi per fortuna finte esistono i giudici non si arriva al TAR o al o al Consiglio di Stato che poi ti dicono che forse è esattamente la norma non è stata applicare tassi al TAR si va al TAR per le auto al TAR o
Ho mandato al Consiglio di Stato in in India che è un non ce li ha superati io in Italia sono stati chiusi talk show sociali chiusi talk show quindi impedendo ai cittadini
Di essere informati e La sette
Ha fatto un ricorso che la RAI non fece per decisione politica la RAI decise di non fare lo vinse e La sette fu in quelle elezioni che se non sbaglio sono regionali
Adesso non ricordo di che anno del due mila otto forse insomma e La sette facesse un servizio pubblico alla RAI non poter fare qui siamo sul
Sul sistema delle regole sul modo in cui vengono applicate sulla sua ove l'autore di ciò io
Diciamo o un pensiero abbastanza come dire che critico io penso questo che la
Che oggi
E su questo diciamo torno torno su o alcune cose dette dette prima da Marcello sono degli atti perché
E che e che cosa è il servizio pubblico l'ora il titolo la penso così sito pubblico e tutto faccio un paragone visto che si citava la scuola il sistema scolastico è un sistema
Pubblico sia nella scuola pubblica per la scuola privata
La scuola
A privata supplisce ad una mancanza della scuola pubblica nella televisione accaduto è accaduto l'opposto
Non c'era ancora
La televisione privata e la televisione pubblica svolto un importantissimo ruolo di supplenza educativo
Culturale che oggi
Non è più solo su perché oggi c'è la televisione privata è un altro
E ce ne sono
Più dura poi ma c'è una ce le quattro ma c'è tutto c'è tutto l'universo
Anche dei canali digitali più piccoli che sono magari anche più grossi La sette cioè il sistema di discovery oggi più grosso ancora della fette
E
E sappiamo anche come
Come attraverso potenti
Diciamo
Appunto il il il web e si possa accedere anche a
Audiovisivi che provengono tutto il mondo sappiamo oggi
Come attraverso applicazioni nata una qualche settimana fa che si chiama periscopio ognuno di noi
è come singolo comunque un broadcaster che che trasmette in tutto il mondo questa conferenza qui o un concerto
O un dibattito una manifestazione a queste trasmessa da otto quindi
Andando anche oltre quello che diceva Marcello cioè il
Il giornalista
Non giornalista qui diciamo non c'è più nemmeno la mediazione io trasmetto un evento che sta succedendo nel momento stesso in cui lo status sta succedendo e chiunque lo può vedere in qualsiasi parte del mondo virtuosa sconvolgendo allora
Le cose di la RAI può ritrovare il suo senso servizio pubblico se parliamo di RAI oppure se parliamo del del jazzista del servizio pubblico secondo me
E io penso che voglio parlare di un sistema pubblico che comprende anche la RAI
Anche io ho già ne faccio parte ma è ma non è per questo probabilmente l'ho detto anche se fosse tra la e la RAI deve accettare che
Questa sfida
E si
Deve porre nel sistema nel del nuovo sistema pubblico comincia Marcello come un competitore che può vincere se ha la passione non sia la burocrazia
Se ha qualcosa da c'è un progetto culturale sentenze rilascia riunire il Paese intorno ad uno ad un progetto culturale
Cosa se vogliamo anche complicata perché
Mentre
Mentre
La RAI che veniva
Immediatamente seguire la la rinascita del Paese la ricostruzione da la
E la Costituzione sapeva unire
Anche i più diversi politicamente
Oggi il sistema politico non riesce
Chiaro cacciata solo dentro se stesso si frantuma settantuno i partiti si fa fatica a fare riforme quando si fanno le riforme ci si spacca venti partiti e fuori i partiti è complicato per il sistema
Pubblico inteso come un'azienda ritrasmettere dei valori uniti unificanti di un Paese che diano il senso e l'avventura condivisa che diano il senso perché di di di di unità di una di una
Di una in insieme i dati che che s'che quella che fa il popolo che è quella che è stata la forza la forza della RAI comunque Ciocca cioè un progetto culturale che sappia coniugare insieme informazione
Intrattenimento fiction e
E produttori esteri di contenuti perché oggi se noi
Se non le va a vedere cosa produce la RAI cosa produce
Il sistema esterno alla RAI per la RAI Puccio accorgeremmo che poi la RAI produce produce di meno e non perché debba produrre di più regole una è una idiozia che sviene detta affini come dire
Di indifesa lobbistica di una di un'azienda importante grande ma
Ma non è che la fiction la produce la RAI in quanto la fiction della RAI la producono i produttori esterni
Non è che gli intrattenimenti della RAI riproduce più la RAI se non verrà recezione quindi è
è il sistema che deve essere pubblico dentro quel sistema la RAI
Secondo me è un ruolo importantissimo nell'essere volano ma se riacquista questo ruolo se non lo le acquista destinata a morire e qualcun altro prendere al suo posto perché lei ha supplito ad una cosa che non c'era anche dove altri secondo me sono cresciuti
Grazie
Paolo ci porta ci porta
Ci potrà professor Morcellini insomma perché
Come dire spesso abbiamo parlato qui di una RAI
Un po'mai azzecca quella di una civiltà tre colombiana oggi è cambiato un po'tutto oggi siamo
Nel mondo di internet e quindi c'è c'è un passaggio c'è un passaggio di ambiente che è
Checché Eccher rivoluzionario rispetto a quello che è avvenuto finora io
Dopo questo dato
Al professor Morcellini il Washington post
Negli ultimi quattro anni
Ha assunto un centinaio di persone nuove di queste quarantasette sono ingegneri
Vale a dire sono le il termine vecchie sviluppatori in redazione di quello che
è la nuova modo di essere della carta stampata che è quella di stare sulla rete
E
In questo modo e attraverso un controllo molto forte della qualità però dei prodotti che ammette hanno avuto un il passaggio di un aumento di lettori soprattutto
Direttori dell'attraverso la telefonia mobile di oltre duecento per cento della professione che continua in modo straordinario allora chi la fa
La nuova televisione la fanno i giornalisti la fanno gli ingegneri e soprattutto
Ci rendiamo conto il più di un mutamento rivoluzionario che somiglia alla differenza diciamo così tra le società pre colombiane e a tutto quello che è avvenuto in America dopo che ci ha messo piede Colombo
Non illudersi che questa domanda
Troverà una risposta rapida perché
Farò esattamente come fa la politica che la mette in fondo così questo mi giustifica di avere un minuto in più perché francamente voglio prendere sul serio quello che è successo oggi pomeriggio perché noi oggi stiamo qui
Diciamo tutti tre abitanti anche perché sappiamo che parleremo di riforma parleremo ascolteremo di riforma RAI
Allora quello che è successo finora
E una continua stratificazione di argomenti che rendono inevitabile e forse persino il ritardo una profonda riforma del servizio pubblico anzi della comunicazione della RAI perché già chiamano servizio pubblico che soci
Ci commento sopra è già un elemento di eccessivo buonumore perché
Il servizio pubblico l'abbiamo conosciuto pochissimo per poche stagioni
E ancora non siamo stati risarciti dal fatto che in servizio pubblico è stato sostanzialmente pagato dalla società che avrebbe di tutto quindi contribuire anche all'innovazione di prodotto e di programmi invece di fatto
Si è creato un sistema pasticciato
Regolamentato privo di qualunque
Legittimazione che difficile chiamare sistema misto solo gli italiani si potevano accontentare di due televisioni per chiamarlo sistema misto ci vuole un coraggio rianima una fiducia nel capitalismo
Soltanto di individuale allora mi dispiace ma almeno due o tre passaggi storici dopo quello che ci è stato fatto vedere dal video video
Diciamo forse un po'nostalgico ma anche quello fa parte del problema se noi oggi vediamo questa roba e ci commuove minimamente commuove nel senso latino del termine cioè che ci dovrebbe spingere
A esigere con maggior chiarezza una diversa qualità della comunicazione
E di quella roba parlava di settant'anni fa sessanta cinquanta
In quell'immagine di Moro con il maestro Manzi non sembra vero è stato aumentato lo scarto del tempo cioè sembra molto più lontano rispetto alle risorse e alla sostenibilità degli argomenti di di questa generazione allora
Prendo un primo concetto lanciato come sempre da delitti da Rita
Il quale ci ha detto spero che questa roba rimanga perché noi
Quando i tempi sono così stretti nei dibattiti dobbiamo sperare di trovare qualche petita preziosa nelle dei messaggi est ci scambiamo che più che curare il concetto di servizio pubblico tra l'altro a quell'epoca non c'era bisogno perché era unico quindi
Era perché si dice una volta tanto il servizio universale nel senso che non c'erano alternative
Il problema che la RAI dovrebbe essere avrebbe dovuto essere stato sempre non soltanto in un felice intervallo di una persona che si sta alzando
Azienda culturale badate
Ridetto a settant'anni scarsi di distanza dalla storia di cui stiamo parlando
E di una modernità prorompente dice se fosse stata azienda culturale avrebbe patito di meno la sofferenza dei cambiamenti dei linguaggi delle tecnologie che invece ha patito in un modo
Sconvolgente c'è qualche innovatore insalate do Rocchi ne vedo tanti richiede in RAI hanno fatto un po'di per l'innovazione tecnologica ma davvero noi qui dentro pensiamo che la RAI ha fatto tutto quello che avrebbe dovuto per essere il dato ideatore delle tecnologie
Davvero noi pensiamo che ce l'ha fatta essere
Un polmone per la scuola e per la formazione ma non lo vedete la situazione
Della scuola italiana se fosse stata così cioè se ci fosse stata un minimo di alleanza non congiunturale non di breve periodo tra formazione di base e comunicazione noi non saremmo seduti sul disastro della formazione che c'è oggi che non è solo colpa della Gelmini lei ci ha messo del suo
E ogni volta riserve fare qualche minuto di silenzio ma
Diciamo la verità i problemi sono molto più profondi quando parlavamo di berlusconismo non ci siamo accorti che l'appeal populismo era ben più
Pericoloso per chi ci credeva e cioè è sopravvissuto largamente che Berlusconi allora
C'è stata un'epoca in cui c'è stata un'alleanza singolarmente proattiva tra tutte le istituzioni del Paese e voi sapete che in tempi di crisi se non c'è alleanza c'è
Il relativismo di fatto si è individualista voce in cattivi mento Buy domandatevi se queste non sono le parole che descrivono lo stato di cose presenti e solo pochi hanno il coraggio di ribadire messaggi di speranza e di fiducia nel futuro
Certamente la comunicazione non l'ha fatto parte di questa Corte troppo a lungo invece che far compagnia alle persone dei processi di cambiamento a
Alzato
La il decibel del rumore della discussione i talk show ma vogliamo scherzare vengono citati come un presidio della democrazia sono stati tra i principali responsabili dell'antipolitica e della sua acritica opportuna in questo Paese
Allora
Se c'è stata una fase in cui c'è stato un minimo di alleanza organica non dichiarata non roba ideologica tra formazione socializzazione dei giovani nuovi mondi persino i mondi di consumi parola che non si usa più ma in quegli anni in quell'epoca era euforica mente
Debordante nella terminologia dei sociologi che hanno fatto un bel po'di guasti
Me compreso in questo settore
Significa che rompere quell'alleanza significa di fatto distruggere l'idea che la televisione la comunicazione possano essere quella che è
Un certo Nunzio garantivano si chiama Nunzio non è un caso che si occupa anche di comunicazione
Ha chiamato dorsale culturale del Paese se queste sono frasi bellissime io l'ho sentita la Civiltà Cattolica ma qualcuno di voi se non partecipa se quel dibattito si avrebbe di che sta parlando saprebbe veramente che si riferisce alla RAI e la televisione pubblica dorsale culturale del Paese non è dorsale
Non è culturale è principe degli ascolti ma lo è diventato solo per un eccesso di rispecchiamento rispetto alla televisione commerciale perché qui questa storia va detta può diversamente
è vero che non è che il tutto vero quel che si racconta e cioè che
Televisione commerciale televisione di servizio pubblico sono sostanzialmente i denti che non è vero ci sono un venti trenta per cento differenze rilevanti dei contenuti nell'elaborazione di visti
Ma la gente pensa che sia così e si è questo l'abbiamo autorizzato a credo che se si è costruita questa leggenda per molti versi metropolitana
Significa che qualcuno non ha avuto cura di a fare un'attenta valutazione della funzione dell'idea di servizio pubblico e dirai
Bernabei visto che adesso è fuori ce l'ha fatta
è possibile che dipendesse solo dalla grandezza della persona e non in quella poca ovviamente da sinistra pensavamo che quella fosse un po'troppo moderatismo ideologia cattolica magari ci fosse stata
Adesso c'è il frammento qualcuno di voi davvero pensa che la televisione per forza sia condannata a raccontare il relativismo quello basta dei rapporti sociali la televisione deve avere una
Evidente differenza rispetto alla chiacchiera pubblica se non si confonde con il polso devi avvieremo il principio di ricomposizione dei discorsi senza che questo significhi ovviamente
Dispositivo culturale mi dispiace dirlo tutto questo non c'è stato
E quindi noi pensiamo che la prima riforma casomai il ritardo se il pericolo che la facciamo così tardi che ormai
Una parte dei soggetti sociali intere
Stati estere dentro la partita cioè i giovani e una parte di quei soggetti che in qualche modo rendono meno falsa di via che ci possano essere un servizio pubblico perché oggi i giovani non ci stanno quindi domandatevi anzi la dico più dura
Per molti versi la fortuna della RAI
E la fortuna della televisione garantita nel dall'invecchiamento della popolazione
è un pezzo del welfare di noi adulti e anziani
Chi ce lo fa fare di essere soltanto una voce di un pezzo di generazioni
Un certo Gramsci ha scritto un libro intitolato letterature vita nazionale voi sostituito in quegli anni ovviamente non c'era la la televisione non c'era la comunicazione sostituito la parola letteratura che oggi è diventata ancora più di
Di minoranza lavora la comunicazione e avrete la sintesi della funzione di una televisione pubblica e di un servizio pubblico e anche di un'azienda culturale
So che devo avvia verso la conclusione vi dico solo sette parole che dimostrano che quello che sto raccontando non è empiricamente infondate non sono battute l'ascensore
Primo in televisione il rapporto con la realtà di cui si a lungo parlato la prima parte è scomparso basta pensare che ha inventato il reality che una simulazione della realtà secondo
L'individualismo qualcuno dice che davvero è era inevitabile lastra editoriali questo modello
E quindi conseguentemente la liquidazione di tutto quello che fa partecipazione il bene comune non era inevitabile perché qualche anno fa c'è stato un referendum che ha fatto vincere i beni comuni solo la RAI non se n'è accorta
Ha regalato anche quell'occasione alla rete
Terza parola la frammentazione senza
Delle verità l'invecchiamento del popolo pubblico la fuga dei giovani la paura il disimpegno da qualunque capacità di ricapitolazione ultima parola il trionfo della cronaca nera non solo nei media di mercato ma anche del servizio pubblico
Chi ce lo fa fare ad avere una televisione che tutte le sere fa in modo che gli italiani vado a letto sempre più in ansia sempre più incattivito
Chiudo con questo perché mi ero impegnato a parlare di quello che succede nel rapporto tra bambini
E evitabile te tecnologie da tre a sei anni ma l'occasione che ho sentito era troppo forte per lasciare passare il fatto che noi dobbiamo per poterci avviare al futuro essere sicuri che abbiamo fatto una dignitosa ricapitolazione dei problemi più importanti dei sessant'anni che stanno alle nostre spalle se non faremo presto anche le riforme saranno i deboli
E le faremo soltanto per ragioni percettiva allora
Essa sulla prova carriera o detto qualche anno fa
Censis ha intitolato il suo rapporto la fabbrica della paura
Se c'era una fabbrica della paura significa che qualcuno la fabbricava
Significa che si prendevano atto di due grandissime novità del nostro tempo
L'aumento della percezione nella costruzione delle nostre idee e delle nostre parole aumento della percezione significa diminuzione della realtà dei rapporti sociali della fiducia del capitale sociale
Beh la roba
Quindi al
Exploit dalla percezione secondo significa che qualcuno questa roba la fabbricava sono l'industria culturale del Paese voi di quella ricerca Walter anche pagata da alcuni pagata nel senso buono commissionata
Da alcuni dei grandi soggetti che presiedono alle
Gli organismi radiotelevisivi giornalisti eccetera anche giornalisti cattolici se ricordo bene c'era anche l'UCSI
Credete che ci sia stato un dibattito di massa se c'è la fabbrica della paura significa che ci sono dei fabbricanti significa
Che c'è un problema di nuova responsabilità sociale degli operatori su questi temi in questo Paese non si riesce ad aprire un dibattito adeguato
Per riaprirlo basta guardare il fatto che noi guardiamo con ostaggi via
Alle immagini in bianco e nero di una televisione che non può più esserci se vogliamo davvero portare questi messaggi di verità almeno
Almeno nel mondo della rete del digitale facciamo almeno i conti con i
Nostro passato
Troppe cose non hanno funzionato
Troppe funzioni di compagnie anzi promozione delle persone di aumento dei saperi
Non sono al loro posto quando noi facciamo una ricostruzione storica dei processi della televisione da lì dobbiamo ripartire se la comunicazione non aumenta i nostri saperi aumenta solo chiacchiere grazie
Come vedete fa
Parliamo di una realtà molto viva e questo
Questo lo dimostra la passione di tutti e tre gli interventi e come anche quelli che abbiamo ascoltato prima ora chiamato in causa più volte
Io poi darò la parola a Ettore Bernabei che vuol dire una cosa sul servizio pubblico però lo prego di attendere un attimo che qui in sala con noi c'è un'altra personalità da veri interessante importante che Liliana Cavani
Ora Liliana tu hai vissuto la RAI come come autrice come come artista e hai vissuto la RAI anche come amministratrice per alcuni anni
Allora
Io volevo pregarti se esse se tu vuoi
Di dirci un'auto tua studiato a testimonianza su questo
Nella logica della economia dei lavori è più un cortometraggio da un lungometraggio però naturalmente saremo felicissimi che tutti ci dice sino ad ora visto che ha ascoltato nostro dibattito fin dall'inizio prego
Serviva
Bel dibattito è molto interessante perché
La comunicazione
Importantissima
Talmente importante che interessa molti anche
Come dire manipolare la in qualche modo
La la cosa la nostra televisione con prioritari ricordare un'esperienza quando sono stata in Consiglio amministrazione RAI nel periodo novantasei novantotto
Cioè dal momento del
Governo Prodi Veltroni
Fu ebbi una sorpresa nel novantotto quando mi
Ci chiamarono
Dicendoci guardate che non avete più il Governo
Che vi difende
Alle spalle la cosa
Ci stupì ricorda mento siciliano perché dicevamo e il professor Scudiero
Di Napoli perché dicemmo perché avevamo bisogno non abbiamo mai chiamati cioè non avevamo l'impressione di essere il Consiglio ecco comunque abbiamo ci siamo dimessi di corsa perché effettivamente la televisione
è qualcosa che è talmente
Totalmente connesso con il Governo allora c'è questo a cosa una qualche giustificazione perché non bisogna dimenticare che la RAI
Ha vissuto
Tutti gli anni della guerra fredda perché criticare la RAI per determinati difetti nel periodo in cui io l'ho conosciuta vincendo un concorso e a rifiutando perché volevo farla libera professionista però
Ma il fatto lavorare come libera professionista ugualmente cioè il programma culturale
Che era interessantissimo perché era occupata a parlare della della dell'ultima guerra io ero da poco euro laureata i lettere antiche conoscevo più la Guerra del Peloponneso serve della della guerra che era
Terminata e fu incaricata in seppur altri giovani così farvene fece la storia del Terzo Reich ebbe molto successo
Poche letta distali cioè la RAI in quel modo la cultura italiana in quel momento
Non era libera come quella inglese di esso di raccontare la modernità come voleva perché era c'era era in piena guerra fredda quindi c'era una gestione
Io nel tempo capito Bernabei cioè che stava su una sedia che scottava in qualche modo nel senso che doveva gestire un equilibrio di informazione molto delicato per esempio la storie personali
Andò in onda il canale culturale carro allora bevande molti meno spettatori che Raiuno
E insomma c'era una
C'è una politica da gestire non facile questo lo dico perché ho sentito cioè perché
Si dimentica la io l'ho capito un po'facendo facendo una radiografia di
Dalla televisione pochi anni fa su De Gasperi la difficoltà di legati
Governare
Tra
Una chiesa che prendevano a parte
Un partito comunista che pendeva da un'altra insomma ci sono sia stato un un difficile dopoguerra generale importante quello che voglio dire questo se per
Per tanti anni e giustifica è stato giustificabile per la televisione gestirsi
Diciamo con delle cautele politiche di ogni tipo dopo la caduta del muro questo non era più giustificabile e questo
Questo avrebbe dovuto spingerla a cambiare a permettere di cambiare proprio cambiare registro
In quel nell'occasione in cui l'usato in Consiglio della RAI ho partecipato a una commessa Commissione che si incontrava a Bruxelles
Il Parlamento europeo
E c'era il vertice della televisione italiana che a me lo facevo io a questo questo questa parte
Della televisione francese de la televisione tedesca emerge televisione inglese eccetera dovevamo fare volevamo otto fu si doveva costruire una base
Sulla
Una base
Per consigliare i vari responsabili delle delle delle televisioni europee ad avere
Ad emanciparsi in qualche modo ed avere chiara un'idea
Che riguardava soprattutto il prodotto
Allora il prodotto e
Il resto della comunicazione è fondamentale
La RAI
Avrebbe dovuto beh dalla fine del dottor finisco il discorso alla fine di questi incontri sono un data dodici volte tredici a Bruxelles dove ci si incontrava eccetera è stato fatto un documento
Che poi è stato presentato tutti i Parlamenti europei hanno emendativa alcuna cassettone positivo ciglio concorrente ma credo che son dove sono arrivati non so neanche stati letti
Perché il problema era cinge qualcosa suggeriva che un problema che riguarda anche poi il cinema qua suggeriva cioè di
Di fare delle intese commerciali tra Italia Germania Francia Inghilterra eccetera
Per ho un pochino per difendersi dall'invadenza del prodotto americano perché il prodotto significa intanto parlare della propria cultura in maniera sofisticata una nera popolare e anche
Esportare e anche
Tenere viva tenere vivo tu tutto una categoria di professioni molto importante molto attuale molta prudenza capito
Cosa che invece la RAI quando siamo stati lì ricordo con in siciliano già ci siamo battuti per
Proprio per investire un prodotto italiano che voleva dire far lavorare persone perché nette c'era solo nel Lazio c'è
Chi sono duecento mila a detti molto oltretutto bravissimi oltretutto di proprio di qualità particolari apprezzati in tutto il mondo
Ma
A quel momento la RAI spendeva
Un quarto del suo valore aziendale come azienda soltanto in acquisto Stati Uniti di prodotto
E questo era assurdo e non li abbiamo preteso abbiamo varato dal Consiglio amministrazione ricordo io Enzo e anche scudiero eccetera
Quindi investire immediatamente
Una parte di quello che doveva essere
Un terzo della spesa che erano mille duecento miliardi allora parlo di lire
Di arrivare nel giro di due anni a spendere un terzo in prodotto italiano poi però
Appunto siamo ci hanno telefonato travolto il Governo
Quello che è stato fatto è stato fatto ed è rimasto anche se ogni MO ogni anno
Succede che
La RAI dovendo far quadrare i conti di bilancio dove ruba élite perché li facilmente togli cinquanta milioni cento milioni e comprare un prodotto mette il prodotto americano spagnolo o quello che volete
Vecchio di tre anni costa un decimo che farlo però vuol dire
Vuol dire perdere un mestiere perdere delle professioni perdere per un valore ecco
Quel comunicato che facemmo e che mandammo tutti i Governi diciamo questo gruppo
Del che ci veniva a Bruxelles es non è stato evidentemente nel lettone applicato
Perché non si riesce quasi mai raramente anzi ad avere ad avere a lavorare
In coproduzioni europea
Capito che possono permettere
Si possono permettere di essere presenti con la professionalità adeguata
Con la nostra fantasia con la nostra cultura
A livello proprio della comunicazione diciamo del racconto della narrazione eccetera che è una cosa importantissima perché
Ne fa cultura anche questo e soprattutto fa cultura questo ecco quindi
Quello che occorre fare occorre sprone incentrare la RAI occorre CTC siano al vertice delle persone competenti che hanno un progetto di
Cooperazione europea perché
Io si parla allora eravamo nel novantasette quando io andavo a Bruxelles e e quindi è passato del tempo e siamo andati in all'indietro invece che andare avanti
Assolutamente e quindi di persone che
Conoscono questo problema conosco questo problema la BBC sia fondata soprattutto batte grazie
A uno a un ex produttore che ha scritto un libro importantissimo proprio sul produrre sul vende sul
Sul
Creare coproduzioni da noi e con la cultura della coproduzione Darko produzione
In questo caso europea proprio e assente è assente raramente ciò fatto un Francesco che è stato fatto oggi
Con la Bavaria e con la la Polonia ma
E difficili che possa andare
Inoltre perché non abbiamo non abbiamo connessioni commerciali non c'è questa parte importantissima c'è poco per il cinema e c'è poco per la televisione e che è uno
Vuol dire perdere delle dei vantaggi di una delle industrie principali l'industria del cinema insieme a quelle delle armi del cinema e la televisione perché per l'America e tutto è un punto tutti e la stessa cosa
Co idea che non entra facilmente
Nella nostra televisione
è
Una delle industrie più importanti
Per la la la manodopera che coinvolge per la tecnologia che coinvolge
Ecco finanziaria
Ecco adesso
Chiamato in causa più volte sul tema proprio del servizio pubblico
Ettore Bernabei credo che voglia darci una sua
è una sua testimonianza nel colloquio con lui un po'di giorni fa
Vi faccio un paragone con con cui compete l'esercito italiano per quello che riguarda la sicurezza dei nostri confini e cioè con l'analogia cargo servizio pubblico radiotelevisivo ma credo che lui sappia spiegarcelo molto meglio di me
E questo introduce poi
Il momento finale del nostro incontro
Può ricavare Valvassori
Non vorrei abusare del vostro tempo ferma e saluto pazienza fin qui però
Questa iniziativa
E precisata Sangiorgi e credo sia stata e rimanda utile
Specialmente
In vista delle decisioni che dovranno essere prese
In RAI
E
E dal Governo per il rinnovo della convenzione
Cont
Una
Radiotelevisione
Distaso dimentichiamo della RAI e posseduta al novantanove per cento dal Tesoro
Ora
I non deve certamente diventare comuni
Un organo statale
E deve
La la nuova legislatura la nuova legislazione e
E la convenzione con lo Stato deve trovare una forma
Di società
Seduto in maggioranza dallo Stato questo non c'è dubbio cioè una società pubblica
Ma anche con una partecipazione
Di privarsi nelle forme da studiare senza che nessuno possa prevaricare e senza fare nessuno possa
Fare salate
Ma che serve Tech ecco perché
Palio diventato un luogo pubblico
Uno slogan
Direi che il modello della BBC certo non verrà BBC ma moderne in che corso
La televisione di servizio pubblico io credo
Mi sembra riprendere ringrazia dovrò andar via mi dispiace dirlo
Avranno acclarò scusami
Non parliamo del servizio pubblico passato
Parliamo della situazione attuale
Oggi il servizio pubblico radiotelevisivo a mio parere
è
Più necessario
Non utile e opportuno più necessario
Per una comunità come quella di lingua italiana
Che certamente non mi ha detto la Falorni
Www
Non deve diventare
Un egoismo sciovinista io nazionalistico
Siamo nell'Europa
E anch'io per
Io personalmente ritengo
Giusto alla visione
Di Giovanni ventitresimo
L'Europa
Dalla sua anche qualcuno al Pacifico
Non la piccola Europa de dei
Dei piccoli
Ora
Orgogli localistici vista Perelli che un tempo forma che un tempo delle popolazioni con le popolazioni tempo formavano la DIGOS da via nuovo
D'ufficio
Però queste grandi tradizioni diverse DDA di cultura di civiltà di umanità devono essere preservate
Preservate Dalmine
Lecco
Sì
Qui non si è parlato molto diverse certo
Come avete cambiato tutto
Certo se cambia la possibilità che tutti possono comunicare con i mezzi di oggi che è certo
Non intendiamo uno intendiamoci anche quelli che allora dicono la possibilità
Di
Direi il loro carriere
Un senso alla Conferenza dei degli o degli attuali bensì digitali
Planetari
Esistevano già
In Inghilterra a il comma
Tutti potevano andare e dire il loro fanno in pubblico
Oggi credo che non lo facciano molti di più
Perché appunto ci sono mezzi ben più potenti diciamo bisogno
Preservarla risente anche da questi mezzi può sentire perché o c'è la fumosità di sapere
Pigiando un punto un passino quando è nato morto Giulio Cesare
Ci son tanti pericoli
C'è il pericolo di un lavaggio del cervello otto sale
Come non è mai stato
Fatto nessun
Può farlo da nessun dittatore del mondo
Ecco allora
La necessità di un servizio pubblico
Che innanzitutto garantisce si preoccupa ed effettivamente esercita la tutela
Dei legittimi interessi di una popolazione
Perché qui tutti spadroneggiano tutti fanno incursioni più o meno fila fresche tutti mandano
Disperati uno
Purtroppo anche riversi delle tragedie
Per invadere
Paesi altrui ma insomma
Non è questo il problema
C'è da difendere
E il ringrazio soprattutto dell'istante avrei ricordato la televisione della realtà
Bisogna difende nella realtà italiana inserita in un contesto europeo
Ma tabella
E non farsi spolpo avevamo un pesce
Da chi ha interessi di altro tipo
La televisione di servizio pubblico deve difendere i legittimi interessi di una popolazione
Legittimi e rispettosi dei di altrettanto legittimi interessi degli altri
Ma se gli altri hanno
Interessi e a precisi non legittimi
La televisione
Di Stato Marfisi visione di servizio pubblico deve difendere i legittimi interessi degli italiani
è titolo chiaramente guardatemi perché
Diciamolo pure
Cioè social c'era ancora
Sorgi
Ruffini e
Benissimo
Anch'io ho fatto i giornali prima di fare la televisione
Ma e i giornali spesso raccontano
La sua presenza crescente dette del del
Degli avvenimenti è
Noi abbiamo vissuto gli anni di piombo del terrorismo
Ma
Chi ha organizzato il terrorismo che c'era dietro il terrorismo
Nell'ambito dei giovanotti degli dividendi di delle Brigate Rosse che a un certo punto della venuta in mente un certo Burgio facciamo
Al tutti pagati sei sette milioni al al loro del di lire al mese vitto alloggio dolce vita ATO
Ci fosse stata un'inchiesta
Sul sul ciglio aveva organizzarsi
Comincio Tobagi
Ma Formazza su
Bisogna cominciare a
Ecco la realtà abbia cominciato a dire queste cose
Con una televisione inverno servizio pubblico e a difendere la
Iter
I legittimi interessi di un popolo ma in quello italiano
Tanda prevaricazioni altrui
Beh un questo non lascio finissimo
Questo non lo sciovinismo è legittima difesa
Ecco perché
Un tempo passavano le Forze armate a difendere la inviolabilità dei confini
Che era il maggior pericolo è un Paese potesse essere correre
No oggi ci son pericoli arrivando a tutte le parti del soprattutto delle ferie
Ci vuole
Intelligenza cultura
Onestà per difendere questi legittimi interessi
Altrimenti si dimostri un le nuvole a raccontarci più o meno delle favole
Il discorso sarebbe lungo
Però questo offensiva grazie
Bernabei manca come avete sentito un messaggio forte e chiaro insomma però in termini generali qui c'è stato anche un altro messaggio secondo me importante che è quello
Insieme di dire
La Sita RAI ci deve essere ma anche la RAI si deve rinnovare profondamente e del resto
Ce lo chiede la realtà che intorno a noi Toppan ci fu terremoto del Belice aspettammo che le truppe della RAI arrivassero lì per vedere cos'era avvenuto
Viviamo indiretta nel bagno di comunicazione permanente nel quale siamo tutti immersi oramai le tragedie del Mediterraneo quattro recite le funi
Delle vittime di quelle stesse ad AGEA e quindi
C'è una necessità e di progetto culturale ma anche di uso di utilizzo delle tecnologie che
Chi legge Lalla alla la la concessione del del novanta del novantaquattro rispetto a quella di oggi quella mai fatta di tre reti televisive terra di poi
è veramente archeologia industriale rispetto alla situazione di oggi allora io moderato in vita mia tanti dibattiti stravolto il piacere di dire
Che la parte conclusiva che ha affidato ad una serie di
Politici molto rilevanti del Governo dal Parlamento che sono qui con noi
E e
Hanno scottato con noi tutto quello che al più si è detto finora e quindi sapranno innesta sono come dei marziani rispetto ad una realtà e con la realtà
Della delle opinioni che sono state dette finora ma sapranno credo tranne le conclusioni necessarie
In questi sette settimane quando con Francesco Garofani e con Riccardo Milano abbia e altri amici abbiamo organizzato questo convegno ci siamo posti
Poi il tema è che come concludiamo concludiamo con la politica perché è giusto che sia la politica rispetto a questa serie di sollecitazioni a dirci in quale direzione si può andare avanti la politica ecco quindi adesso viene qui Francesco Garofani con gli altri ospiti che introduce e che nominerà lui stesso per la parte conclusiva di questo incontro di cui ho già intanto da parte mia ringrazio tutti
Il terzo
Nessuno
Proprio
Beniamino bensì
Pongo
Metodicamente da
Rimettendo
Scritte
Questo
Terminato penso
Bene manteniamo
L'impegno fratelli al titolo che da
Origina questi nostri lavori non ha mai troppo tardi cerchiamo di non fare noi tardi ringraziamo i gentili ospiti della
Oli che hanno animato
Questa interessante serata che
VAC cercheremo di raccogliere anche le suggestioni molti spunti che Song venuti dai loro interventi
Questa
Tavola rotonda conclusiva
Convoca questa riflessione diversi attori come ha detto Peppe
Introducendo ci
Soggetti
Che hanno responsabili a diverso di governo di partito parlamentari
Momento in cui la riforma della RAI incrociare la riforma della scuola e la riflessione sulla
Sulla cultura come grande risorsa
Di di questo Paese una risorsa finora probabilmente sottovalutata e con qualche anche emozione che racconto testimone Sangiorgi
Che mi ha preceduto al popolo e e interni
Bernabei ex
Che lui avuto la responsabilità
Di guidare il giornale che farò ho guidato anche per qualche anno
E vi prendo da lì dal tema dell'identità perché lo declino così quell'interesse generale per l'interesse degli italiani di cui si parlava
Bernabei abbiamo di fronte una sfida inedita che ci interpella che vale per l'Italia vale per l'Europa
Che ha di fronte a problemi enormi basta pensare i temi di questi giorni non sconvolgimento la pressione demografica dei nostri porti del le tragedie ma anche quello è stato detto prima la rivoluzione tecnologica le novità
Che interpellano sfidano cambiano anche il modo di fare comunicazione informazione hanno parlato bene Marcello Sorgi e Paolo Ruffini
Questi sono i temi dell'agenda
Della politica abbiamo di fronte in un momento in cui punto cinque si intrecciano
Fino a diventare un unico grande ma di un'unica grande questione i temi della riforma
Della RAI
E della e della scuola
Per tornare al mese ad una ma al maestro Manzi
Se ha detto tante volte
Fuori la politica dalla RAI
è un'affermazione
Che io ritengo abbastanza banale stato parlato si è è stato detto dalla lottizzazione ma di generazione no male da sradicare una diagnosi che ha sostanzialmente condivisa dal potremmo dire anche scontate pure
Io però questa affermazione io trovo anche
Un velo di ipocrisia che non risolve la questione perché la RAI anche la RAI migliore di cui abbiamo parlato ripercorrendo questo cammino ha sempre avuto una connessione forte
Con la politica e quindi il problema credo si possa declinare in maniera diversa del problema
E la degenerazione
Del potere politico la degenerazione dei partiti
Che sono divenuti presto prepotenti a prescindere dal merito delle cose delle persone a prescindere dalla qualità a prescindere dal possibile apporto al bene comune
Come visione in cui ognuno partecipa con un suo contributo con la sua cultura la sua sensibilità al bene di tutti e di ognuno
In questo senso potremmo dire che la RAI non è stata altro che lo specchio del tradimento che la politica ha fatto di se stessa
Sarebbe illusorio tuttavia risolve il problema dicendo appunto fuori la politica
A costo di essere impopolare io credo si possa dire arrivato il tempo di riconoscere che oggi
Più che mai oggi serve alla RAI una buona politica una buona politica che riconosca il suo limite
Nel diritto dovere di garantire appunto come diceva pochi minuti fa
Bernabè l'interesse degli italiani l'interesse pubblico
E allora
Immaginiamo un percorso segnato da alcuni paletti che potremmo sintetizzare in un alcune parole pluralismo è stato detto qualità autonomia responsabilità
E competenza
La ricostruzione delle competenze professionali della cultura del servizio pubblico deve giovare alla cultura italiana al suo sistema di industria culturale come ha detto Liliana Cavani
E gli obiettivi di in di incrementare questa qualità e di Inter non ha internazionalizzare i prodotti nella valorizzazione delle forze creative interne ed esterne sono capisaldi da cui dobbiamo
Ripartire
E tornando al maestro Manzi Lina la connessione di cui ho parlato dalla scuola e la RAI il punto di partenza da cui ha preso le mosse questo convegno con la relazione di Derrida io chiedo
La nostra Francesca pugliesi che era responsabile del PD per la scuola
Di aprire questa nostra tavola rotonda dicendo
Qual è a suo avviso il nesso il legame di Milano appunto definiamo la più grande azienda culturale del Paese in questo percorso che deve
Riportare al centro anche il tema della formazione dell'educazione delle nuove generazioni non solo come
Utenti diciamo della televisione della radio e della Rete della tenori
Nell'arcipelago della interconnessione che che oggi abbiamo di fronte non solo come pubblico una come cittadini di domani
Bene grazie innanzitutto per l'invito e
Ed è un bene e innanzitutto che in queste settimane in queste ore le due riforme della scuola da un lato con la buona scuola la riforma
Della RAI possano viaggiare assieme
Perché è vero la RAI come servizio pubblico a un grande valore nel processo educativo
Soprattutto se pensiamo che il settanta per cento di ciò che oggi sanno i nostri ragazzi
Non lo non lo hanno appreso a scuola ma lo hanno apprezzo attraverso un apprendimento non formale o informali appunto attraverso la rete
Ho la televisione o il chiacchiericcio con gli amici
Quindi la RAI a un come allora non è mai troppo tardi è bene che si prenda cura della scuola
E che apra con me già peraltro voglio riconoscere sta aprendo un nuovo rapporto fecondo con il mondo della scuola e non solo con gli studenti ma anche con gli insegnanti
Ma su questo poi voglio tornare noi viviamo nel nostro Paese una grande emergenza educativa che affligge una basta fetta della popolazione
E abbiamo ce lo dice chiaro il documento di Europa venti venti dobbiamo dimezzare il tasso di dispersione scolastica perdiamo troppi ragazzi per la strada e dobbiamo raddoppiare
Il il numero dei nostri laureati
Allora il Governo Renzi con la buona scuola deciso di prendere in modo fermo questo tema
E di innanzitutto investire risorse come da tempo non si faceva perché è un investimento cospicuo di oltre quatto quattro miliardi di euro
E che cosa fa innanzitutto rilancia alla l'autonomia scolastica l'autonomia delle nostre scuole quella grande riforma che fece il centrosinistra quando era ministro
Luigi Berlinguer
Tra agli investimenti forti innanzitutto si occupa della digitalizzazione attraverso un investimento di novanta milioni di euro delle nostre scuole perché voglio ricordarlo si dice che le nostre scuole
Hanno sono collegate alla Rete al novanta per cento ma in realtà sono soltanto
Le segreterie scolastiche gli Uffici di Presidenza soltanto il sette per cento delle aule
è collegato alla Rete ma questo investimento deve servire anche per la formazione in servizio agli insegnanti
Perché perché da troppo tempo non si investe nella formazione in servizio degli insegnanti e a proposito di quel digital device oggi abbi diamo generazioni di insegnanti e di studenti che non dialogano tra loro abbiamo inattivi digitali che sono cresciuti con il Min by doing
Che si annoiano profondamente a scuola soprattutto nell'età dell'appropriato licenza e dell'adolescenza
Che cosa può fare la RAI su questo cosa io posso chiedere cosa noi del mondo insomma che ci occupiamo di scuola possiamo chiedere alla RAI
Beh innanzitutto di aiutare di insegnanti proprio nella rivoluzionare la loro didattica
Catturare l'attenzione dei preadolescenti oggi non per catturare la l'attenzione non basta per care una lima al muro occorre fare ciò che è Maria Montessori fece molti anni addietro nella scuola dell'infanzia
E nella scuola primaria buttare per aria
Cattedre e banchi e cercare davvero di farsi
Che la lezione frontale venga una volta per tutte a rottamata rendendo il processo educativo un processo attivo che prende anche parte di quell'apprendimento
Non formale e informale e lo riporta a scuola perché lo diceva Bernabei prima bene
Non tutto ciò che nella rete può essere cultura può essere conoscenza e allora abbiamo bisogno innanzitutto di un rapporto serio è vero anche grazie alla patrimonio sconfinato che hanno
Per esempio le Teche RAI e che possono avere dei comitati scientifici
Fatti da deleghi ricercatori
A costruire nuovi contenuti per la scuola
Oltre a questo una parte fondante della buona scuola e la nuova a parte che riguarda l'offerta formative su cui il ministro Franceschini
Sta lavorando in modo finalmente fecondo anche il rapporto con il Ministero dell'Istruzione con la nuova direzione
A volte le riforme quelle più
Qui che passano sotto silenzio in realtà sono le riforme più importanti aver inserito nel Ministero dei Beni e delle attività culturali una direzione intera dedicata
Alla ricerca alla didattica alla scuola crediamo che sia una cosa molto importante
E con la buona scuola finalmente i nostri bambini e i nostri ragazzi potranno tornare poi potranno iniziare non è mai troppo tardi diceva
Il maestro Manzi
Ad amare nel paese che di Verdi e di Rossini la musica perché finalmente ne prenderanno contatto fin dalla scuola primaria fin dalla scuola dell'infanzia crediamo che questa sia un'altra delle
Rivoluzioni che si capirà
Fino in fondo soltanto quando la buona scuola diventerà realtà non è importante solo e soltanto studiare la storia della musica studiare la storia dell'arte
Per i nuovi appunto per i nativi digitali la cosa
Importante e prenderne possesso non è detto che tu debba diventare un musicista non è detto che tu debba diventare un artista
Ma se non provi a cimentarsi a tradurre quelle mozioni che tutto proprio in un linguaggio musicale o artistico
Difficilmente poi ammiraglia anche andare al cinema andare a visitare un museo andare ad ascoltare un concerto
In una Fondazione Lirico Sinfonica che noi vorremmo sempre più aperti all'attività appunto rivolte alle scuole e alla e alla didattica
Quindi oltre alla musica l'insegnamento della musica sin dalla tenera età finalmente torna la storia dell'arte che colpevolmente era stata cancellata dal Ministro Gelmini anche gli istituti
Per esempio gli istituti tecnici per il turismo si erano visti cancellare le ore di storia dell'arte
Crediamo che quindi più io è una è una è una speranza abbeverare e soprattutto questa riforma la capiremo davvero info fino in fondo quando sarà
Realizzata quando gli insegnanti con la guida anche di un punto di responsabilità in queste ore c'è una gran polemica
Il dirigente scolastico diventa troppo potere al dirigente scolastico purtroppo oggi col la grande collegialità grigia all'interno delle nostre scuole nessuno è responsabile dei ragazzi che perdiamo per la strada
è una grande rivoluzione che dovremo compiere fino tutti assieme e quindi è una grande rivoluzione che deve riguardare i ragazzi del processo educativo delle nuove generazioni che dobbiamo fare
Proprio grazie alla facendo parlare sistemi culturali che non hanno mai saputo dialogare assieme questo è l'obiettivo che questo Governo molto ambizioso ha deciso di porsi
Grazie
Grazie Francesca adesso allargando un po'il perimetro della nostra riflessione oltre il pivot RAI soprattutto parlando di informazione
Chiederei a lunga lotti che al sottosegretario la Presidenza del Consiglio con la delega all'editoria
Di soffermarsi per gli aspetti che riterrà utile sottolineare
Ecco su questa dimensione di cui abbiamo in qualche modo accennato nella nostra riflessione precedente cioè il fatto
Che il servizio pubblico può essere svolto oltre la RAI anche da altri soggetti anche soggetti
Ritirati anche da piccoli soggetti più radicati nel territorio penso alla moltitudine una media di giornaliera testate locali
Del
Emittenza locale radio locali cioè quelli che vivono più a stretto contatto appunto il rapporto con il territorio in un mondo che oggi è gravemente in crisi
Per molte ragioni a cominciare
Dalla difficoltà di trovare risorse nel mercato pubblicitario ma questo probabilmente sarà l'oggetto procedere adesso lucani
Grazie grazie per l'invito non parlerò definanziamento editoria così almeno non videro notizie no battute a parte grazie per l'invito e grazie per l'occasione ho ascoltato con molta attenzione almeno gli ultimi cinque-sei interventi del del panel precedente e
Tutti hanno
Citato è parlato di giornali e della tv
Due mondi paradossalmente paralleli che non si incontrano
Ma che però poi si vede magari avere dei rapporti molto diretti perché si scopre che i giornalisti televisivi hanno fatto
I giornalisti cartacei prima e sono
In realtà due mondi che si parlano si parlano tanto
A me il compito di raccontare o meglio di descrivere la situazione
Non solo di crisi come
Ha detto Francesco ma anche la situazione che sta attraversando il mondo dell'editoria paragonarla un po'
A
Quella che è la realtà
Del mondo del servizio pubblico delle televisioni generale
E poi passare la parola sottoscriverla Comelli che che racconterà perché i due mondi per quanto riguarda la visione del Governo si sommano visto che
Il daremo vita a una riforma che tiene insieme le due cose
Dicevo
Che situazione vive oggi l'editoria vive una situazione di
Totale
Cambiamento rispetto a un mondo e a un modo di vivere il sistema editoriale del passato totalmente diverso
Fino a ieri si era abituati a un sistema di contribuzione di giornali soprattutto di quelle testate che ha citato Francesco prima testate locali che fanno anche un servizio
Molto importante sul territorio giornali di provincia giornali paesani
Che però vivevano e vivono fino almeno a quest'anno di un sistema di finanziamento pubblico a pioggia irregolare
Il regolare e che vizia totalmente il sistema
Vice totalmente sistema vuol dire che troppo
Riceve dal punto di vista del rapporto contribuzione stampa e e distribuzione del quotidiano
In maniera tale da
Creare un
Problema
Nel rapporto stampa ragionamento della dell'azienda editoriale stessa e allora la prima cosa da fare
A nostro modo di vedere è metter mano e cambiare un po'questo ragionamento di rapporto tra contribuzione diretta e
Impresa editoriale
E questo lo facciamo in un periodo in cui lo ha detto ancora hanno detto prima di me anche altri ma lo ha ridetto Francesco prima
Siamo in un periodo di crisi è di tre o quattro giorni fa un'espressione di GERD ARDIS che è un docente dell'Università di non gli organi
Che il sistema dei mass media è morto
Io non credo l'addetto al al Festival del del giornalismo di Perugia
Io non credo che sia un sistema morto credo che sia un sistema e deve aggiornarsi al passo con i tempi e qui vedo il primo parallelo tra riforma del mondo televisivo riforma della RAI e riforma dell'editoria e qui
Mi fa piacere lo spiegherà dove Sottosegretario Giacomelli raccontare il perché ci sono due riforme due cambiamenti che devono stare insieme
E qui perché quando si parla di vittoria si parla ovviamente di servizio pubblico
E allora la prima cosa da fare a nostro modo di vedere è
Cambiare un sistema che deve aggiornarsi al passo con i tempi prima di tutto su
Un in un sistema innovativo che non può più essere quello non di vent'anni fa non di dieci anni fa ma di tre anni fa semplicemente di tre anni fa perché è un mondo che cambia che si evolve in una velocità così
Impressionante da dove stare al passo con i tempi e in questa direzione sono andate
Nei primi sei mesi di Governo le politiche rivolte al sostegno dell'editoria e al sostegno di a di impresa attività editoriali che si rinnovavano che digitalizzato vano che spostava l'attenzione dal mondo del cartaceo
Al mondo del digitale
Primo punto secondo punto
Parlavo del
Di cosa abbiamo fatto o di cosa abbiamo ritenuto opportuno fare per dare una mano al settore dell'editoria abbiamo ritenuto opportuno dare una mano al sistema dei giornalismo andando ad incentivare
Quello che
L'assunzione di nuovi
Giornalisti all'interno delle imprese editoriali come l'abbiamo fatto non solo
Dando degli sgravi e anticipando un po'sette mesi fa quello che poi è diventato
Il decreto del Giobatta
Tanto conosciuto nei mesi successivi ma andando anche a entrare dentro la vita delle imprese editoriali
Favorendo un cambiamento obbligato così lo abbiamo chiamato
Uno su tre cioè tu prevenzioni tramite gli incentivi che il Governo ti dà
Tra i giornalisti hai l'obbligo di riassumerne uno era obbligo di riassumere una determinata fascia non tanto giovani perché i giovani devono essere migliori deve diciamo gli esattamente opposte la rottamazione ma perché
Poi tramite nuovi ingressi all'interno di imprese ravvivare
Quello che
Un sistema
Che appunto cambia di giorno in giorno di mese in mese di giorno in giorno
Quasi di ora in ora e non
Di anno in anno e quindi un sistema che danno nuova linfa emette e in mente all'interno del mondo del lavoro grazie degli incentivi e il Governo ha messo e che rimetteremo per quanto riguarda il due mila quindici su filoni ben precisi la digitalizzazione il
Lo sgrava il contributo sulle nuove assunzioni e
La informatizzazione digitale
Terzo punto abbiamo lavorato su l'equo compenso per favorire un equo compenso
Che cos'è
è stata chiamata compenso in maniera forse sbagliata
Più giusto chiamarlo
Un minimo garantito ciascun giornalista era abituato a ad essere pagato a abbattute veniva
Pagato un pezzo anche tre quattro euro abbiamo stabilito una Commissione che in realtà deriva dal precedente Governo derivate lei sottosegretario Legnini
Riunito tutti gli attori principali provando a trovare una una una chiusura oggi un pezzo non costa più
Due tre quattro euro ma costa minimo venti euro
è poco o meglio potevamo fare di più però è un segnale verso il quale vogliamo indirizzare nel mondo editoriale è un segnale verso il quale
Diamo un supporto al mondo del giornalismo
Convinti che anche questo possa dare una mano a uscire dalla crisi e possa dare una mano a
Rinnovare
E a migliorare la qualità del lavoro e il la tipologia del lavoro
Cosa facciamo
E chiudo e chiudo brevemente grazie anche a alla
All'assist che ci ha lanciato dalla FIEG dicendo
Che voleva aprire un tavolo di discussione una trattativa abbiamo ritenuto opportuno di discutere tutti insieme e abbiamo convocato il ventotto
Di aprile prossimo un tavolo con editori giornalisti
Edicolanti distributori tutto il mondo dell'editoria finalmente per una volta riunito intorno a un tavolo per fare che cosa per cercare di capire quali possono essere di politiche da inserire in uno strumento normativo
Ma ve ne parlerà meglio sottosegretario Giacomelli
Perché perché siamo convinti che solo modificando quei criteri che prendevano l'editoria il sistema editoriale vecchio
Possiamo avere in modo che possiamo trovare la possibilità di portare fuori dalla crisi il settore dei tagli al settore editoriale
Vuol dire cambiare i criteri vuol dire cambiare vuol dire mettersi in gioco tutti editori e giornalisti
Edicolanti
Che ha un po'un altro parallelo con il mondo della RAI la modifica del sistema televisivo tutti devono
Essere disposti a cambiare un po'qualche criterio vuol dire che se prima riceverli un contributo diretto
Che prevedeva per la stampa del tuo giornale ha detto settimanale del tuo periodico il sessanta o settanta per cento del bilancio totale da domani nessuno è più possibile
Perché è impensabile che un'azienda editoriale possa
Andare avanti grazie a sessantacinque per cento settanta per cento dei contributi che lo Stato dirà
è un sistema viziato drogato e torno al punto di partenza è un sistema che deve cambiare
Non sarà una sfida facile come
Non sarà facile la sfida
Della modifica del sistema televisivo in generale e della RAI in particolare però è una sfida che siamo convinti dover affrontare in questo modo mettendo tutto intorno a un tavolo discutendo
Animatamente magari perché son convinto il ventotto ne vedremo delle belle anche perché si scontrano
Per la prima volta mi piace sottolinearlo ma
è un punto importante si scontrano tutti
Gli attori in campo del mondo dell'editoria e quindi sarà un modo tramite il quale
Vivere e affrontare il due mila quindici come l'anno ovvero della riforma l'anno l'anno zero un anno dal quale
Puoi trovare a mettere insieme tutte le leggi a mettere insieme tutte le
Opportunità a tutte le idee tutti i passi indietro anche che gli attori in campo
Voi porranno e dovranno fare con il Governo che ovviamente farà la sua parte con il Governo che confermerà quelle che saranno quelle che sono stati interventi con il decreto dell'anno scorso che verranno ovviamente rifinanziati
E con
Il Governo che farà la sua parte mettendo insieme quelle politiche quelle
Quelle azioni
Che tramite uno strumento normativo
Che si sommerà
A a quello delle tv che dopo vi illustrerà sito sia Giacomelli potrà essere veramente l'anno della riforma l'anno zero del cambiamento di quello che vogliamo portare in questo in questo settore grazie grazie
Grazie
Allunga anche
Mangiate ciò che ci dovrà lasciare da pochi minuti per un un altro impegno
Luca lanciato l'Olanda
E ha creato un'attesa fortissima dell'intervento abbia Cornello
Ma prima delle conclusioni diciamo
Che saranno affidate Luigi in quanto diciamo soggetto titolato
Definire diciamo le linee della riforma dell'azienda io vorrei parlare con Dario Dario Franceschini di un altro aspetto che definisce quello che
Paolo Fini ha definito il progetto culturale
Che diciamo strettamente connesso alla riflessione sul servizio
Pubblico come lo abbiamo definito e cioè il rapporto col mondo dalla cultura in questa legislatura sono stati fatti molti passi avanti
Alcuni molto significativi di cui Dario ci parlerà
Noi l'abbiamo detto anche stasera abbiamo riveduto erano ed anche questo uno slogan la più grande azienda culturale del Paese
Forse potremmo dire anche oggi forse l'unica azienda culturale del Paese o meno la più grande l'unica in grado di competere su un mercato globale per le risorse di cui dispone anche grazie
Al canone per le risorse anche professionali che la caratterizzano questo questa definizione l'unica grande azienda cultura del Paese aumenta anche il carico di responsabilità sulle spalle della RAI
Io
Voglio chiedere al Dario in particolare per quanto riguarda la produzione la distribuzione di prodotti esportabili
Che diciamo una delle lacune della RAI di oggi c'è qualcosa qualcosa sta morendo ma insomma bisogna fare ancora molto ecco che cosa il Ministro della cultura sì chi è si sente di chiedere di poter chiedere
Alla RAI più grande azienda culturale del Paese
Grazie Francesco
Alcuni pensieri davvero molto brevemente
Che partono da da una considerazione
Di fondo
C'è un tema che è quello del servizio pubblico la missione che affideremo col nuovo
Ho contratto tutto granché in questo caso aumento l'aumento l'aspettativa a dire Antonello
Però io penso che la prima riflessione sia che davvero bisogna fare contrariamente a quello che abbiamo immaginato come un inevitabile declino delle tv generalista bisogna fare davvero un grande investimento come sistema Paese sulla tv generalista
Quello che sta venendo meno quello che io vedo accadere il che il proliferare di di canali di tribù al moltiplicarsi di offerta del relativo digitale
Sta Christa utilizzando una situazione di differenze di diversità
Anziché avvicinare
Consumatori diversi lui allontana sempre di più
C'è chi va a casa e si accende Sky arte
Ho canali che comunque fanno un'offerta culturale
C'è chi va a casa si accende il canale che fanno ce ne sono di tutti i tipi ogni tanto mi diverto a guardare
Si
Sono non
Insomma quelli che fanno ci sono trasmissioni surreali sui cuochi che vanno a ristrutturare ristoranti sulla concorso sul la chirurgia la gara di Chirurgia plastica
Le cose personalmente che però su quasi divertente tanto snodo surreale otto periti canti
Il problema è che si va verso una cristallizzazione delle differenze perché mentre la tv generalista ti prendi un po'di tutto poveri inevitabilmente toccati un po'di tutto
C'è chi a casa si sceglie solo alcuni canali chi scene sceglie soltanto altri
E non
Celli in modo monotematico
E questo aumento alla differenza le differenze aumenta le differenze non si può finire per classi ma per propensione nel senso che ci sono persone che guardano solo il canale della chirurgia plastica e che non siano più nient'altro nell'informazione
Nell'approfondimento nella cultura nel nulla e quindi la tv generalista riscopre un grande ruolo figuriamoci servizio pubblico perché la tv generalista può trovare l'equilibrio tra
Diversi tipi di
Di di offerta
Che consentono quanto meno di arrivare a tutte le fasi sociale anziché tenere tutto sempre più divaricate sempre più con diversità sempre crescenti diseguaglianze sempre crescenti
Perché ci saranno generazioni che si pongono vedendo soltanto alcuni canali altresì nell'azione perché vengono guarda un ambiente familiare diverso perché ha una formazione diversa che invece vedono sempre di più utilizzarla la tribù come strumento di avvicinamento alla cultura
Questo tema secondo me spinge il servizio pubblico anche nel nella propria programmazione io sto ma insistito parlato non soltanto con la RAI
A utilizzare le enormi potenzialità della tv generalista per fare una seconda opera di ottobre Pisa sia nel nostro Paese
Se non è non è mai troppo tardi
Per la seconda volta non è mai troppo tardi nel senso che non abbiamo un problema di alfabetizzazione per fortuna nel nostro Paese ma dobbiamo uscire dalla contraddizione assurda per cui siamo un paese che essi
Vanta orgogliosamente di avere
Il più grande patrimonio storico monumentale archeologico del mondo
Con percentuale quasi sempre aumentate
Ma sicuramente siamo il Paese che ha questa straordinario passato e contemporaneamente sembriamo
Rassegnati a essere il Paese in cui calano i lettori di libri cadono quelli che vanno al cinema calma quelli che comunque usufruiscono aperta culturale c'è qualcosa di profondamente
Sbagliato da correggere in questo sistema sennò diventeremo sempre di più un Paese che ha una straordinaria tradizione e persone incapaci di vedere la bellezza in cui vivono di capire la bellezza in cui vivono allora la tv generalista può fare cose straordinarie da questo punto di vista
Può prendere per esempio che è una cosa che io vorrei che la creazione la RAI facesse prenderei
Ma anche altre altri lo fanno per il Sud adesso penso Sky e altre persone di cultura
Prendere una parte di quella produzione che quasi sempre di qualità e fatta in modo moderno e attraente affascinante trasformarla in pillole
E metterà nella tv generalista
Perché non ci può essere
Uno spazio
In cui tu ogni giorno P.A.I. vedere
Una cosa che funziona in Italia per vedere un pezzo della bellezza italiana parli di un libro parli di un giovane artista che ha avuto successo nel mondo e lo fa in modo accattivante c'è già un prodotto peraltro
Perché basta fare sintesi del prodotto che ha creato in modo più ampio e più
Strutturato per il canale tematico
Questa è la grande operazione che si può fare insiti indetta utilizzare la produzione di fiction italiana che ha una qualità per fortuna sempre crescente per dare dei messaggi
Io l'ho detto l'anno scorso solo del Libro di Torino capito che c'era una certa ironia di dire con tutti i problemi che ci sono
Si propone che i personaggi di lattice allegano libri ma la televisione forma comportamenti da modelli di vita io mi sono chiesto più volte insisto
In un Paese in cui
Eravamo questa mattina al Quirinale il quarantuno per cento degli italiani legge almeno un libro l'anno vuol dire che il cinquantanove per cento
Non legge neanche un libro l'anno siamo gli ultimi
Ciani fanalino di coda in tutte le classifiche
Beh correggere questo non vuol dire fare delle
E utilizza lo strumento televisivo fare delle belle trasmissioni che servono anche quelle per lettori forti che vanno vedersi quel tipo di trasmissione perché sono già lettori
Vuol dire utilizzare le potenzialità della tv generalista e mi chiedo spesso guardando Quarticciolo
Ma perché mai questi protagonisti fanno di tutto fumano a ma usano il cellulare
Parlo di tuta ascoltano musica si mettono le IPAB ma nessuno che legge un libro
Non c'è mai un protagonista del della fiction che si metta a leggere un libro in poltrona è un sembra ma insomma in indirettamente dai un modello di comportamento perché non ci sono mai case piene di libri evidente le case piene delle
Le case della fiction c'è edilizio casi bellissima non c'era nella libreria
Allora sono tutte cose col lo dicevo come esempio si può fare in tanti settori ma perché non possiamo utilizzare la tv generalista come veicolo per una seconda Papetti esazione verso la cultura
Non insegnano leggere e scrivere ma insegnare a
A prestare la bellezza italiana per la cultura italiano musica l'arte
La letteratura qui c'è uno spazio enorme uno spazio enorme secondo schema
Valorizzare i talenti
è vero probabilmente si potevano dire l'unica grande condurmi che inducevano unica grande Duse culturale allora utilizziamola questa potenzialità i talenti dei ragazzi italiani
Un Paese che ne ancora pieno in tutti i tutti i settori un Paese che ha una forza enorme sul contemporaneo
Perché anche qui dobbiamo uscire dallo schema assurdo per cui la nostra vocazione
La vocazione italiana sia tutelare il grande passato che abbiamo è anche quello
Ma il grande però ogni cosa
Grande del passato è stato contemporaneo
Di arte di architettura di musica è stato tutto contemporaneo noi non possiamo barriere questa cosa e pensare che abbiamo soltanto una vocazione che sia custodire
Quello che ci hanno lasciato le generazioni precedenti non investire invece sud i talenti
Tra ordinari che ci sono dei ragazzi italiani in tutti i campi e che non riescono a entrare
In un mercato globale
Dominato dal mondo anglosassone dall'inglese se non hanno un una sorta di aiuto di protezione e e il sistema pubbliche la RAI potrebbero fare cose straordinarie da questo punto di vista
Cose straordinarie dargli quel minimo di forza per essere valorizzati per aiutarli esportare il prodotto per aiutarli a farsi conoscere a farsi vedere anche con molte
Potenzialità non è detto per forza che debba essere un unico veicolo uno delle tre canali generalisti sono tante possibilità ma questo credo che la RAI potrebbe fare veramente un grande investimento
Sui talenti sulle industrie culturali e creative sul contemporaneo perché da soli sul mercato non ce la fanno
E sistema francese funziona esattamente così si tutela come sistema Paese poi lavorano pubblico-privato tutti insieme ma tutela nord vogliosa mentre quello che hanno
Noi l'orgoglio è una parola che abbiamo dimenticato
Anche quando c'è
Ragione di metterle in campo lo riteniamo poco snobba o poco e e non abbiamo la capacità né di né di tutelarsi nell'intende nel settore invece su cui siamo più straordinariamente
Forti perché se c'è un'opportunità del del del del dell'era della
Del della globalizzazione dell'era digitale esattamente il fatto che non c'è più nulla di nicchia
Una volta Tura giunge di quelli che riuscì a contattare direttamente oggi sia in buon talento lo puoi offrire al mondo se c'è qualcuno che ti aiuta e nel settore delle industrie culturali e creative la RAI può aggiungere
Come parte della propria missione anche questo sostegno magari anche mettendoci ragionando sul
Interventi pubblici e siete a mamma esse la grande piattaforma tutti e che offre i talenti italiani a un mondo
E quindi la seconda vocazione appunto l'esportazione io penso che su queste due cose siano due cose fondamentali in una grande operazione che si chiama
Investimento sull'educazione dei ricordava Francesca la ringrazio dove abbiamo previsto al Ministero una stima direzione generale che si occupa di ricerche educazione se non è mai esistita perché davvero lavoro lungo i frutti rivedranno
Il decimo Governo dopo di noi ma non importa ma va fatto veramente un lavoro di ricostruzione stiamo cercando di farlo insieme al MIUR
Anche perché una volta eravamo lo stesso Ministero fino a poco giusto quarant'anni fa essersi divisi non vuol dire fare un lavoro insieme che va fatto le scuole se voi lavorare sulla vettura di ricomincia nelle scuole
Se voi lavorare sulla conoscenza dell'arte devi cominciano le scuole i risultati arrivano subito io ho preso d'accordo col con
Da soli tendenza di Roma abbiamo preso una grande quadro di Luca Giordano portato nelle nell'Aula Magna del Liceo Visconti i restauratori sono stati tre mesi a restaurare Lolli
Per far vedere agli studenti dal vivo non studiarlo sulla foto di un libro dal vivo studiare il restauro
La sera cambia board la mattina mi ha portato il quadro il pomeriggio esce la notizia che vengono occupate dagli studenti tutte le scuole romane io passato dalla terribile per come sa dove un quadro
In una scuola è già un po'rischioso in una scuola occupata
Quindi la mattina appena sveglio
Ho chiamato solo interessa presta trovate mi dispiace ma il succo non voglio interferire con i diritti degli studenti ma se la scuola occupata
Non non portiamo il quadro ci sono riuniti gli studenti e hanno deciso di rinunciare all'occupazione
Come c'è atto volontario sono stati tre mesi straordinari sono andati tutti i giorni andavano a vedere sono arrivate delegazione delle altre scuole
E di somma sono piccole operazioni che incidono sul fattore educativo alla Domenica In Blardù bonus
Ha un significato office mi importante di vantaggio materiale fiscale
Ma io penso che prevalga l'aspetto educativo perché posteggi era anche altra o Fanica la raccolta di piccole donazioni a quelli che sostengono il museo della velocità che sostengono l'attività e hanno anche un vantaggio fiscale
Perché gli Stati Uniti che hanno così forte questo meccanismo della raccolta di piccole donazioni
Ce l'hanno perché sanno vantaggio fiscale la domenica i musei e chiudo che è cominciata vada prima domenica del mese gratuita
Che è cominciata
Tra molte critiche perché contemperamento abbiano deciso di far pagare anche gli over sessantacinque
L'ingresso al museo anche perché le differenze di reddito non sono più legate all'età nel nostro Paese
E la prima domenica di luglio quindi con le città d'arte piene di turisti ha fatto centonovanta mila persone
L'ultima domenica anzi le ultime tre gennaio febbraio e marzo tre fredde domeniche d'inverno
Senza turismo nelle città d'arte il sono i musei dello Stato che sono quattrocento su quattro Milano patto trecento dieci mila trecentoventi mila persone cioè nelle file c'erano le famiglie ce ne genitori con i bambini nonni con i nipoti che diventa l'evento mi porti a vedere il museo
è una parte si fidelizzato o programmi Como dove tornare il mese dopo cioè sono fattori educativi
Allora io penso che questa sia la vera sfida al nostro Paese
Se non smettiamo di raccontarci che siamo la quinta eccetera della bellezza della cultura si è poi gli gli italiani si disse orbitano vederla
Sia vizi di si abituano amarla in questo
State del tutto evidente che ruolo che la televisione in generale la televisione pubblica in particolare possono svolgere un ruolo assolutamente centrale
Grazie
Grazie Dario
E adesso lo sprint
è affidato
Antonello Giacomelli il Sottosegretario alla comunicazione
Colui che ha materialmente scritto se al Governo nazionale Consiglio dei ministri la riforma
Almeno un pezzo della riforma
Del del
Del servizio pubblico cioè quella parte riguarda la governance
Il discorso naturalmente più complesso riguarda
Risorse gli strumenti torniamo in qualche modo a quella che ho definito la buona politica e al diritto dovere diretta delle nuove regole
Per l'azienda pubblica i titoli di questo di questi capitoli sono noti a tutti sono quotidianamente oggetto dello discussione sulle pagine dei giornali
In Parlamento che sono come ho detto la riforma della governance del consiglio d'amministrazione il rinnovo della concessione due mila sedici scade la concessione
Della RAI
Il tema delle risorse Canone quanto cannone come farlo pagare
La pubblicità l'adeguamento complessivo delle normative che riguardano un settore totalmente trasformato come abbiamo detto che oggi sempre più caratterizzato dalla multimedialità dalla prossima idealità
Quindi l'agenda Antonello eh densa diciamo il compito
E gravoso diciamo
Per ora avete fatto abbiamo fatto diciamo il primo Miglio ma insomma è un lavoro ancora lungo ce la facciamo secondo intanto a portare a casa in tempo per il rinnovo del vertice che la domanda che tutti i colleghi diciamo
I giornalisti vorrebbero farti adesso
All'inizio di questa depressione e poi tutto il resto
Sì intanto
Grazie
Occasione utile riflessione la prossima volta suggerirei
Però
Di invertire nel senso a me piacerebbe molto riprendere alcune delle questioni di cui ho sentito parlare
Mi pare precedenti e discuterne
Non è e non è però
A una critica anzi elettriche sia un modo quello di approfondire gli aspetti che non è consueto
E che invece fa bene
Non voglio
Naturalmente
Deludere nessuno ma
Se si immagina che ci sia
Progetto che è chiaro fin nei dettagli e nei colori e che si tratta solo di estorcere loro rappresentante ritorno del Governo non è così
è vero che ci sono delle linee su cui
Questo percorso si sta muovendo e sono le linee portanti vorrei condividerle
Intanto una rotazione come posso dire
Burocratico procedurale quella che abbiamo il DDL abbiamo depositato in Parlamento non è la riforma RAI giustamente
Francesco ha detto è un pezzetto
Una parte dove abbiamo di fronte almeno
Tre
Atti
Penso
Uno la modifica della governance attuale della RAI
Per me necessaria non è vero che non cambia nulla non è vero non cambia nulla con la nostra proposta finisce un meccanismo che mette in diretto collegamento la Commissione vigilanza
Il CDA RAI
E che lega un po'le mani all'amministratore di turno costringendolo a una negoziazione quotidiana
Queste è il punto sostanziale
Il nostro tentativo il nostro sforzo individuare responsabilità certe di tutti i soggetti che secondo il nostro ordinamento devono avere un ruolo
Però è solo questo interviene solo qui sono pochissimi articoli che interviene io penso e non ci siamo figura non lo approviamo
In tempo con mi pare ci sia un confronto legittimo con le forze politiche non so se
Ci sarà una
Così una valutazione positiva la parte di tutti un accordo unanime o se ci saranno voci differenze a tema
Se non vi sono
Posizioni strumentali credo che per i tempi certamente si sia in grado
Di utilizzare questo nuovo meccanismo che è un tassello per me è fondamentale fondamentale
Perché senza una
Vertice conto reali poteri tutto il ragionamento che noi possiamo fare sul cambiamento di RAI
Rimane semplicemente oggetto per convegni tutti però declinati al futuro
Mentre la nostra intenzione era di fare esattamente la contemporaneità il secondo elemento è che noi abbiamo dichiarato di voler anticipare
La nostra intenzione farlo entro quest'anno
Il rinnovo della concessione agrari qui c'è una distinzione rispetto al mio predecessore all'impostazione del Governo precedente l'ho già detta ma la ribadisco io non condivido l'idea
Che
Catricalà aveva affacciato insomma che occorresse una gara per individuare il soggetto credo
Che
In ogni Paese il servizio pubblico ha una sua origine declinazione che percepiva
L'idea di una gara fuori dalla realtà ci farebbe solo introdurre un percorso strumentale
Finalizzato a perder tempo
Il rinnovo della concessione avverrà con atto di legge ma è il rinnovo a RAI
Il terzo atto è la riforma del canone affronta il tema delle risorse e qui c'è una delega specifica al Governo nella legge non è un mistero perché a seguito
Piccola conferenza stampa abbiamo fatto il Presidente del Consiglio
è una cosa nota
Non c'è motivo di riservatezza diciamo abbiamo un punto di vista
Non esattamente coincidente nel senso che per me il
Il ragionamento
Esame delle possibilità e concluso c'è una
La strada da imboccare
Che è quella di utilizzare
La questione della bolletta
Ci sono molti meccanismi ma insomma la la sintetizzo non è il tema principale di stasera il Presidente del Consiglio
Vuole che esploriamo ogni altra possibilità
E quindi così faremo ragioneremo su questo
Su questo aspetto quindi questi sono i tre atti
Quello su cui a mio avviso si concentra la ridefinizione della mission dell'identità del concetto di servizio pubblico è ovviamente il rinnovo dalla concessione quello e
E rispetta questo qualche riflessione
E occorre farla diciamo nelle situazioni complesse via talvolta un punto dove tutte le linee dei diversi problemi convergono a mio avviso la RAI il servizio pubblico possono essere questo
Possono essere questo nell'attuale situazione
Penso così da un punto di vista tecnologico e ritardo che il nostro Paese ha accumulato se lo guardiamo rispetta paesi che
Annota molto tempo la TV via cavo a qui
Una
Una sua risposta ben precisa nell'origine ma anche una risposta nell'iniziativa del Governo che ovviamente coinvolge anche la possibilità di modifica
Del modo stesso di operare di rappresentarsi dirai
Perché in qualche modo è l'epicentro dove diventa più visibile il cambiamento del ruolo dell'informazione nel nostro tempo
Mi piacerebbe con autorevoli colleghi che prima volentieri ascoltato discutere di questioni non credo necessariamente tutto quello che
Noi vediamo affiorare negli Stati Uniti diventi l'immagine del nostro futuro però
Lo dico da giornalista fa un po'impressione vedere
Sono stato accusavano Yorker
Con
E amici della Fox che utilizzando un apporto
Semplicemente in tempo reale si seleziona quello che ognuno di noi posta sui diversi sociale i video
Che in quattro o cinque persone acquisiscono la disponibilità si fa una sorta di informazione rendendo ciascuno ciascun cittadino come dire capace di essere il testimone che documenta gli eventi
Di per sé può sembrare semplicemente una una idea sfiziosa e non so che tipo di impatto e di futuro avrà non sono in grado di dirlo certo è
Che mi pare difficile negare che è un altro passaggio
Che concorre
A rimettere in discussione il ruolo di mediazione perpetrazione del giornalista
Non è l'unico per la verità e i processi sono avviati da tempo ma tuttavia sulla questione dell'informazione c'è la cui prima di tutto a mio avviso la questione del ruolo del giornalista
Oggi
Nelle nostre dimensioni editoriali
Nella nostra realtà nella percezione questo è un punto che investe in pieno
Sia RAI sia il servizio pubblico certamente non si limita a lì
C'è una ridiscussione del ruolo degli editori in quanto tali
Oggi la raccolta pubblicitaria in Rete avviene attraverso meccanismi sofisticati l'utilizzo di cui questi terze parti che significa che si mettono direttamente in contatto
Gli investitori pubblicitari conto un campione diciamo così con un numero di soggetti che hanno manifestato interessa esattamente per quel tipo di prodotti
Il che significa che gli editori del Giornale di una televisione che in qualche modo vendevano
Cedevano svolgeva un ruolo di garanzia
Sia
Per i lettori per
Chi guardava per i i i programmi televisivi qui svolgevano ruolo tra
La pubblicità
E i cittadini è un ruolo EPA ora decide disintermediata indossi
Cont ulteriori conseguenze cioè lo spostamento delle risorse
In un modo
Tale da cambiare radicalmente il dibattito che c'è stato in Italia per esempio sulla pubblicità
Se oggi parlassimo
Di antitrust dovremmo parlarne a proposito di Google non di altri soggetti
Oggi Google è seconda per raccolta in Italia secondo tutte le stime degli esperti è destinata a crescere
Questo significa intervenire con un livellamento perché un azionario che evidentemente ad in difficoltà
Intervengono con gli strumenti i prezzi delle
Il che significa che questa operazione restringe lo spazio per i quotidiani le tv locali che retrocedono ulteriormente lo diceva Luca e che sono a rischio sopravvivenza
è irrilevante è un fenomeno di mercato ineluttabile rispetta a cui il pubblico deve osservare
Come dire una in qualche obbligo di astensione noi pensiamo che lo
Noi pensiamo che lo pensiamo
Che ci sia un valore nel sistema del pluralismo complessivo che ci fa dire che insieme noi attiveremo strumenti di riforma degli attuali fondi delle attuali strumenti esattamente per provare a tutelare
Il sistema della carta stampata dei giornali locali delle emittenti locali e non a pioggia
Non comunque ma di chi vuol fare davvero imprese editoriale e svolge un ruolo perché il pluralismo è un valore
Che comincia esattamente la dimensione del territorio
Allora
Quindi quando si parla della questione del servizio pubblico RAI a mio avviso si intrecciano una serie di questioni che non si fermano
Alla direzione RAI ma che abbracciano la questione del nostro Paese
Dario ha parlato benissimo degli aspetti che riguardano la cultura insieme con lui stiamo facendo un lavoro esattamente
Nella direzione se ho capito bene che prima
Liliana Cavani
Auspicava
E cioè quello di rafforzare la capacità dell'Italia di stare nella dimensione del mercato internazionale che ormai è il mercato tout-court
Pensiamo che oggi
Tutto è troppo finalizzato solo al mercato interno con una diminuzione delle risorse di cui ho parlato e con una progressiva
Comunque restringimento del ruolo di leadership in questo contesto dell'Italia un ruolo che l'Italia storicamente ha dimostrato di essere in grado di svolge perché non è solo a vantaggio degli Stati Uniti guardate
Penso alla Spagna su alcuni settori pensi a Paesi del nord Europa su altri settori penso alla Francia in particolare sulla questione del cinema
Allora
Noi dobbiamo aver presente e lo dico per RAI che la fase come posso dire della guerra dei trent'anni è finita
Che è alle nostre spalle
Quale che sia il giudizio che ne diamo
è una fase chiusa
Oggi la competizione la competizione globale e quello che occorre attrezzare un sistema Paese altrimenti noi saremmo semplicemente un territorio attraversata in termini tecnologici e di prodotto da altri
Questo è diciamo il punto centrale da cui parte la riflessione sul servizio pubblico ma se allora è così
A me diciamo a me aree
Era la forza
Ragionamento ma non è un fatto personale hanno interessa
Non soltanto la dimensione azienda aveva vorrei dire mutuando l'espressione di altre ma il bilancio sociale in altri termini
Ma rispetto a tutto il comparto della produzione dell'audiovisivo della creatività italiana RAI che ruolo svolge
Io non voglio aprire qui la discussione su diritti e quote che sarebbe
Ma in qualche modo occorre che RAI svolga un ruolo di traino di Berno
Di tutto un comparto di tutto un settore finalizzato a rafforzare la posizione italiana sul mercato internazionale
Questo è un punto su cui lavoriamo insieme con Dario Franceschini anche qui con una innovazione perché tradizionalmente
I due Ministeri erano uno l'avvocato difensore dei broadcaster e uno dei dei produttori mentre invece qui occorre proprio superare questo tipo di logica
Ed è un primo punto
è un primo punto però
A una sua importanza una sua valenza
E contemporaneamente a RAI deve trasformarsi da poco Prot cast a Media Company come si dice che cosa vuol dire vuol dire un soggetto che capace di produrre valorizzare contenuti per tutte le piattaforme
Perché è cambiato il tempo della
Come dire
Del consumo secondo un modello preordinato e condiviso da tutti
Significa che oggi
Ciascuno
Si fa il proprio palinsesto ciascuno Scelli il De Weise con cui utilizza contenuti sceglie i contenuti sceglie il momento in cui
Fruisce dei contenuti quindi
Occorre che
RAI
Chi ha le caratteristiche recuperi un ritardo
Sulla capacità di stare su tutte le piattaforme comprova prodotti
Faccio un esempio solo che forse
Credo
Ci capiamo insomma se oggi uno vuol vedere gli spettacoli di Ronconi non trovo una piattaforma RAI on line da cui li vede o se uno va a rivedere indietro tutta non a caso
Io non so se i player in Inghilterra
Il modello ideale se si può far meglio ci si può fare di più
Sono convinto tuttavia che occorre
Che noi valorizziamo il patrimonio che abbiamo che siamo capaci di produrre di stare dentro la sfida che oggi passa attraverso diverse piattaforme e diverse tecnologie
Terzo una RAI proiettata all'estero oggi la distinzione tra quello che
Estero no sarebbe interessante perché
Quello che accade oltre i confini non è
Il rilevante rispetto anche a quello che accade nella nostra vita nazionale e di comunità locali sempre di più
Non sono in termini di comunicazione ma l'interdipendenza
Dei fattori in qualche modo farsi che dobbiamo
Non solo occuparci di comprendere ciò che accade di conoscere ciò che accade
Ma anche si è capaci ti proiettare lo scenario internazionale il punto di vista creano
Con le lingue del mondo Conte lingue del mondo
E giocare un ruolo forti di quella che
Identità nazionale la cultura nazionale il punto di vista del Paese gli interessi del Paese
Non voglio dire semplice
Perché sarebbe la moglie il più formidabile veicolo del made in Italy cosa secondo me è vero ma anche di più capace di essere
Come dire esattamente
Il
Il punto da cui scaturisce una cultura è una visione della dimensione internazionale che è propria della cultura italiana
Quindi
Su queste linee a mio avviso occorre
Immaginare una grande trasformazione
Sulla dell'informazione anch'io devo dire il vero si parla come un grande evento la il superamento della tripartizione delle testate del settantacinque
B
è un risultato ma e dal settantacinque cioè
Bisogna andare oltre e bisogna non solo declinarla in negativo no alla lottizzazione dei partiti può andar bene è un po'all'ingrosso andrebbe analizzata meglio siamo d'accordo
Ma come si declina oggi il pluralismo culturale
O come
Per dirla in meno come io la vedo
Come il servizio pubblico recupera il suo ruolo fondamentale oggi fornire cioè ai cittadini gli strumenti per comprendere la complessità
In cui siamo immersi per farli essere più consapevoli
Perché vedete noi siamo tra
La Rete televisione e giornali qualunque siamo sommersi delle date dall'informazione il che non vuol dire che siamo più consapevoli o che conosciamo di più delle dinamiche
Che muovono le questioni che riguarda la nostra vita
Sarebbe interessante fare su tutto il programma dei migranti questa riflessione ma
Insomma ci saranno altre occasioni io penso
Insomma per me ecco una figura determinare davvero
Grande della storia italiana e don Lorenzo Milani che ha insegnato un prete insegnato la laicità ha speso il suo ministero di Prete per dare
A a dei ragazzi
Che che semplicemente vivevano in montagna uno strumento quello del possesso la lingua italiana che lui riteneva fondamentale perché fossero più pienamente i cittadini più pienamente persone
Io credo che l'accesso a nuovi linguaggi e nuovi saperi alla conoscenza delle dinamiche complesse
Si eroga il servizio
Certo incontro ad affermarlo un conto è
Declinarlo ma
Noi crediamo che il senso della riforma non sia semplicemente
Quello di un cambiamento che sa di restyling
O come sento dire le mani del Governo sulla RAI ma
A parte sarebbe curioso
Rileggere quello accaduto fino a oggi no perché sembra che non c'è bisogno di riforme per questo se uno la pensa così ma non la pensiamo così non l'abbiamo pensata ora dove siamo pensiamo che la competizione è diversa non è
Tra venti secondi in più o un sottosegretario uno dell'opposizione alticci che non spostano nulla
Ma è essere capaci no questa è la sfida ci assumiamo di trasformare RAI il servizio pubblico in qualcosa che è legittimato nella pubblica opinione
è un punto importante e che ha vissuto uno strumento prezioso dai cittadini e utile agli interessi della comunità nazionale nello scenario globale
Come pensiamo chiedo scusa
Ho fatto un po'lunga o se vi sono
Accalorato ma niente ma mi appassiona mi piacerebbe
Poter interloquire ora o rispondere all'obiezione noi pensiamo che
Soprattutto nella
Riscrittura della mission della definizione di servizio pubblico occorra
Su queste linee costruire
Che il nuovo il nuovo servizio pubblico io non penso il problema sia
Con il massimo rispetto naturalmente di
Chiede di chi ci ha preceduto però il problema non è mettere il bollino blu un programma
Stavo per dire cosa il servizio pubblico cosa non lo è io non penso il servizio pubblico sia frammentato ile in base agli orari il servizio pubblico la funzione unitaria che informa di sé tutta l'azione
Semmai deve essere continuamente aggiornato leva per un'antenna sensibilissimo a
Non
Semplicemente su quello che istintivamente la pubblica opinione domanda
Ma al contrario su quello che
è necessario per la la comunità nazionali sostanza io credo
Che la trasformazione dovrebbe servire a rendere tutti noi
Più consapevoli dei processi e meno esposti ad una informazione spesso indotta di tipo emotivo che ci sospinge
Esattamente ha un estremo all'altro in base a momenti e che a mio avviso rende tutti i protagonisti dell'arte la propria quindi una funzione forse
Anzi senza forse certamente con un una
Minore
Forza d'impatto rispetto
Alla RAI che aveva anche una funzione pedagogica ma che aveva anche un contesto in cui
Era l'unico soggetto interlocuzione
Però nel contesto mutato nelle difficoltà nella frammentazione a mio avviso un ruolo ancora più importante anche si è più difficile da svolgerle pensiamo questa discussione
Debba coinvolgere tutti non solo l'istituzione e la politica e che
Questo confronto debba in qualche modo dirci come siamo in grado di rilanciare il ruolo del servizio pubblico grazie
Grazie
Grazie
Antonello la complessità anche del ragionamento che ho svolto io ringrazio tutti
Il relatore a questa tavola rotonda credo che sia stata una serata interessante non abbiamo fatto dar di mantenendo fede diciamo l'impegno del maestro Manzi
E credo che questi materiali che probabilmente potremmo anche raccogliere in un quaderno nella trascrizione magari integrando rigo in qualcosa di
Ulteriore possono essere un tassello importante prezioso per la riflessione più complessiva
Che Antonello annunciato di voler fare grazie a tutti e buona serata
Scusate
Allora abbiamo
Quest'
Quindi
Questo
Qua
Faccio
Questi ragazzi
Qui
Qua
Quindi
Insomma qui dentro
Nella
Per
Basta
Dunque
Bene
Ma
Per non essere
Credo
Fa
Grazie consigliere
Pubblicistico
Senza
Questa
Soprattutto
Che
Io
L'utilizzo
Insieme
Ciò
L'ordine
Svolge occorrono
Che
Va
Sì
Consigliere il premier Silvio
Oppure