Pietro Ingrao negli anni della Presidenza della Camera - Presentazione del libro curato dalla Camera dei Deputati

Allora buonasera tutte a tutti grazie per essere qui noi
Abbiamo io vi rivolgo un saluto a nome ovviamente della Camera dei deputati anche della Presidente
Boldrini noi abbiamo già avuto un primo momento di festeggiamento PRI cento anni Di Pietro Ingrao tunnel
Il trentuno marzo scorso una incontro a più voci che ha
Ha tratteggiato la sua lungo e importante e complessa esperienza politica oggi ci siamo
Dedicati ad un momento particolare la Camera dei deputati ha voluto pubblicare unna volume
Dedicato agli anni in cui Pietro Ingrao ha ricoperto la carica di Presidente della Repubblica nella settima legislatura pezzi scusate il Presidente della
Della Camera
Dal settantasei al settantanove come non c'è bisogno di dire alla platea che qui che cosa fu quel momento quell'elezione che cosa rappresentò quella elezione al primo scrutinio di un esponente del Partito comunista italiano per la prima volta dopo
La Presidenza dell'Assemblea costituente da parte di Terracini né c'è bisogno di ricordare chi risiede in questa sala
Che anni furono quelli sacche anni
Attraversarono appunto attraverso la Repubblica italiana
Dal settantasei al settantanove in particolar modo con
La vicenda drammatica del rapimento dell'uccisione di Aldo Moro non c'è bisogno di ricordare qui gli anni di piombo non c'è bisogno di ricordare qui quanto
La passione politica l'autorevolezza politica Di Pietro Ingrao nella sua funzione di Presidente della Camera lo fece rispettare da tutti e fece
Sì che proprio in quegli anni durissimi difficilissimi si rinnovare o no le radici le esperienze e le
Diciamo le ragioni di una convivenza comune di una comune appartenenza alla nazione in nome anche della difesa della democrazia noi questa sera presentiamo questo volume e quindi
Ripensiamo a quegli anni a quell'esperienza della Presidenza della Camera di Pietro Ingrao con tre
Personalità che in vario
Modo hanno avuto a che fare con
Quell'esperienza il Presidente Casini a cui darò subito la parola il direttore
Eugenio Scalfari e il Presidente Napolitano che chiuderà il nostro incontro io do subito la parola per
Il primo intervento Presidente Pier Ferdinando Casini
Grazie Presidente sereni
E un saluto affettuose caro tutte le personalità che sono qui molte delle quali io ho conosciuto
Da giovane parlamentare poi successivamente
I compleanni Di Pietro Ingrao sono sempre motivo di riflessione sulla sua lunga storia politica
Una storia che ha attraversato un secolo drammatico segnato dalle due guerre
Dalla tragedia della Shoah
Da un grande sogno del comunismo e della sua crisi
Quest'anno onoriamo e bene ha fatto la Camera dei deputati a provvedere alla pubblicazione di questo libro i cento anni di un uomo che è stato politico e uomo delle istituzioni
Dirigente comunista e filosofo liberale e in tutti questi ruoli è sempre stato mosso da profonde passioni e incrollabile valori
L'occasione la pubblicazione di questi scritti
I discorsi politici e parlamentare negli anni della Presidenza della Camera
Evidenziano documenti preziosi che Di Pietro Ingrao ci restituiscono un grande patrimonio di pensieri idee intuizioni
Frutto di una grande vivacità intellettuale e di una concessione alta e nobile dell'impegno politico
Del periodo trascorso alla guida dell'istituzione che anch'io ho avuto l'onore di presiedere restano gli unanimi apprezzamenti per la sua conduzione del lavoro parlamentare
Anche allora il Paese come è stato detto era attraversato da una difficile crisi economica e da un clima critico nella pubblica opinione contro un sistema politico
Ma l'Italia stava cambiando il centro sinistra era entrato in crisi e ci si stava avvicinando alla stagione del compromesso storico
Nelle elezioni politiche il Partito Comunista Italiano non aveva sorpassato la DC come molti pensavano ma era apparso a tutti come il partito avviato alla conquista del Paese
Segno del mutamento di clima fu proprio l'elezione a stragrande maggioranza di Ingrao alla Presidenza della Camera primo esponente comunista ad assumere la terza carica dello Stato
Seppur breve quella fu una stagione di grande significato per la vita istituzionale italiana che Ingrao arricchito con una testimonianza di serietà
Di cui libri io e di senso dello Stato in fondendo vi un'idea vitale della democrazia e una profonda e sincera adesione ai valori fondanti della Repubblica
Non solo
Quella parentesi istituzionale a innegabilmente evidenziato agli occhi di tutti gli italiani anche di coloro che la pensavano in modo radicalmente diverso
E che più gli erano distanti per storia formazione e cultura politica
Il profilo di una personalità in cui si coniugava non rigore morale e libertà di giudizio
Spirito critico e una visione della politica né troppo accomodante né troppo rigida e contraddistinta dalla capacità di guardare al futuro
Da Presidente della Camera Ingrao continua riflettere sullo Stato sulle istituzioni sulla società
Continua a interrogarsi sul rapporto tra il potere e le classi
E i movimenti e su quale azione intraprendere per riuscire ad allargare la partecipazione e creare le condizioni di un'effettiva democratizzazione della politica
Vorrei soffermarmi in particolare su tre aspetti che hanno contraddistinto i suoi anni sullo scranno più alto di Montecitorio
Primo la profonda volontà di riaffermare la centralità del Parlamento e quindi
La democrazia rappresentativa
Secondo la costante attenzione nei confronti della società
Terzo il suo grande impegno riformatore
Centralità del Parlamento
Nella sua esperienza di Presidente la Camera Ingrao si ispirò da subito in modo coerente deciso alla rivendicazione della centralità del Parlamento
Intesa come affermazione della sovranità popolare nel rispetto dell'equilibrio costituzionale
E al tempo stesso come esaltazione del pluralismo delle idee e delle culture presenti nella società
Lo testimoniano non solo le parole pronunciate nel suo discorso di insediamento con cui indicava nel Parlamento l'organo che come chiede la costituzione
Promuove e unifica questa originale democrazia di popolo che caratterizza
Il nostro Paese
Ma anche
La lunga intervista rilasciata dei Eugenio Scalfari per Repubblica il ventotto novembre del mille novecentosettantasei subito dopo la sua elezione
Alla domanda di Scalfari se il Parlamento possa assolvere ad un ruolo determinante nel sistema politico italiano Ingrao risponde
Mi pare che dobbiamo chiederci qual è la istituzione che ha oggi qualità e legittimità per guidare una tale democrazia così fortemente pluralistica
Ce n'è un'altra fuori dal Parlamento e aggiunge
Il Parlamento permette il coinvolgimento di tutte le forze politiche e non solo mediante ristretti vertici può dare il massimo di trasparenza le decisioni quindi facilitare il controllo della gente
è l'organismo più esposto alla sanzione indiretta del voto popolare
Ingrao accettò dunque la sua elezione alla terza carica istituzionale dello Stato il cinque luglio del mille novecentosettantasei
Non solo perché lusingato dall'importante riconoscimento
Ma anche con la speranza come confesserà in un suo bilancio a posteriori nel libro le cose impossibili del due mila undici di poter lavorare per una rivitalizzazione del Parlamento
Fondata su una sua possibile capacità di selezionare le sue decisioni secondo un progetto
E di collegarsi a tutta la rete delle Assemblee elettive a cominciare dalle Regioni
Questioni come la razionalizzazione dei lavori parlamentari
Il miglioramento delle tecniche legislative il coordinamento con le altre istituzioni e tra le attività delle stesse Commissioni della Camera
Erano temi che anche grazie a riforme regolamentari del mille novecentosettantuno cui lo stesso Ingrao aveva offerto un contributo importante
Assunsero sempre più sostanze spessore e divennero il perno della sua azione negli anni della Presidenza
L'obiettivo era chiaro
Rivendicare una riforma del Parlamento che ne rafforzasse la capacità di rappresentanza e di sintesi
Per contribuire a trasformare il Paese in una democrazia sempre più partecipata costruita nel quadro dell'equilibrio tracciato dalla Carta costituzionale
Avvertendo e denunciando con straordinaria lungimiranza i fattori di crisi delle istituzioni rappresentative
Ingrao ambiva la concretizzazione di un Parlamento capace di recuperare la pienezza della sua rappresentatività
Puntando sulla capacità dei partiti di superare le sfide le spinte alla frammentazione corporative e di indicare un programma di ricomposizione sociale
Ed è in questa prospettiva che restando fortemente ancorate i valori della democrazia andava cambiata la società
Un cambiamento sociale costruito sulla democrazia come sottolineava lo stesso Ingrao in un dialogo con Giuliano Amato del mille novecentosettantotto dal titolo Parlamento partiti società civile
Che richiede sono le sue parole un'influenza reciproca una messa in discussione delle esperienze e delle tradizioni una dialettica anche dura ma in cui ciascuna forza Cetti di mettere alla prova se stessi
Ecco perché dopo tanto rilievo al momento delle assemblee politiche come luogo in cui questa dinamica questo sviluppo creativo delle forze politiche possono trovare una realizzazione
L'intuizione di un'Assemblea come luogo di confronto articolato per tenere fermi riconoscimento e la legittimazione delle differenze e tenere vivo un pluralismo
Resta ancora oggi un'intuizione fondamentale per una buona qualità della democrazia
Secondo punto attenzione alla società
Altro aspetto è la sua attenzione costante
Nei confronti dei mutamenti sociali e dei soggetti che ne sono di volta in volta protagoniste
Non che l'incessante ricerca di un dialogo con le minoranze
Nel suo lunghissimo percorso politico Ingrao non ha mai smesso di manifestare la sua passione per la vita la curiosità e l'interesse vivo verso gli altri
Questa sua particolare sensibilità lo condotto nel tempo alla ricerca di sintesi viali culturali
Capaci di rappresentare le dinamiche dei grandi soggetti collettivi in primo luogo il mondo dei lavoratori e dei giovani
Anche nella sua esperienza di Presidente della Camera Ingrao volle portare la sua idea di politica come analisi dei problemi
Di tutto quello che nella società si muove e fare menta costituisce cultura critica e rimette in moto tradizioni consolidate
Ecco perché supera continuamente i confini del suo ruolo istituzionale eseguita incontrare giovani studenti operaia associazioni donne e uomini che cercano di agire per trasformare il mondo
Un episodio significativo da questo punto di vista e il discorso che tenni alle acciaierie di Terni il dieci febbraio del mille novecentosettantotto
Su invito del consiglio di fabbrica Ingrao andò celebrare il trentennale della Costituzione tra gli operai dentro un grande capannone del complesso siderurgico e disse
Ottenuto questa Assemblea in un capannone e se la paragono non solo fisicamente all'assemblea a cui partecipo a Montecitorio seduto sul mio seggio
Vedo che sono come sono diverse Lauria i volti l'esperienza
Forse abbiamo bisogno tutti di intrecciare queste assemblee
Ne abbiamo bisogno noi che stiamo là per ascoltarvi per capire cosa volete voi che siete presidio della democrazia per non restare lontani isolati Mondin comunico
Carlo
Quel giorno Ingrao portato il Parlamento tra gli operai e ha chiesto loro di entrare nelle istituzioni e portarvi tutti i problemi e la sapienza del loro vissuto
Per arricchire il patto costituzionale e renderlo sempre più concreto e operante
Ingrao ed ha compreso che la politica non può che essere intesa come servizio come capacità di fornire risposte ai problemi della gente altrimenti si riduce a mero esercizio del potere
E altresì aveva capito che esistevano delle forme della politica che richiedevano una nuova relazione tra Stato e popolo e che andavano ben oltre la vecchia forma del sistema dei partiti
Del quale si iniziavano tra l'altro ad avvertire le prime
Credo
Nel volume Massa e potere pubblicate regionale settantasette
Ingrao chiarisce bene come la crisi degli apparati pubblici la loro cosiddetta inefficienza prendono solo l'aspetto di fatti di corruzione di prepotenza proprio perché visti asse
E Peter ritmicamente e non nella loro connessione con il processo sociale
Il traguardo cui tendere non può dunque che essere una sorta di socializzazione della politica attraverso cui sostanziare la stessa democrazia rappresentativa ovvero una politica diffusa in tutto il corpo sociale
Lo spiega in un passaggio del discorso tenuto nel giugno del settantasette dal titolo crisi sociali e istituzioni democratiche
In cui parla di regime democratico messo alla prova e che sta davanti a un cimento e il cimento chiarisce
Consiste proprio nel legare sempre di più la vita della democrazia alla crisi sociale e di dire difendiamo il Comune il ruolo della Regione la funzione del Parlamento non Tipper se
Ma in quanto capaci di dare la risposta
In quanto Amma fondamentale per dare la risposta al vostro problema giovani a voi masse femminili a voi mezzogiorno
E infine
Ogni accenno attuale è puramente casuale
Nelle città sedi di Ingrao lo vedrete dopo e infine l'ultimo punto le riforme
Ingrao fu anche tra i primi e sentire l'esigenza di una riscrittura dell'architettura istituzionali della Repubblica
Basta scorrere i suoi scritti per capire quanto siano attuali alcune riflessioni più che mai quelle su una Costituzione che ancora oggi al centro del dibattito politico per alcune modifiche ritenute urgenti e ineludibili
Il suo impegno in questa direzione durante gli anni della sua Presidenza non ebbe esito positivo allenandosi sugli scogli di una pesante crisi politica economica e sociale
Sono gli anni in cui tutto il sistema politico istituzionali incomincia a dare segni di cedimento e le dinamiche dei poteri subiscono un'alterazione patologica dovuti a fenomeni degenerativi che vanno
Dall'utilizzo smodato della decretazione d'urgenza
All'uso eccessivo del voto di fiducia alla messa in mora dell'iniziativa legislativa parlamentare
Senza dimenticare l'attacco durissimo portato dalle versione estremista fino al cuore dello Stato
Mi riferisco ovviamente a sequestro l'uccisione di Aldo Moro che finì per mettere sulla difensiva persino suo stesso partito schierando nella trincea della tutela oltranza dell'esistente assetto costituzionale
Ma quando alla fine del primo mandato rifiutò di farne un secondo motivo la sua scelta proprio con l'intenzione di tornare a studiare e di riprendere la Presidenza del Centro per la riforma dello Stato
Che aveva appunto lasciato per il suo incarico istituzionale
E continuare a riflettere sui temi istituzionale
Più avanti negli anni in un passaggio del lungo carteggio con Norberto Bobbio sulle riforme istituzionali e la democrazia
Svoltosi tra novembre mille novecentottantacinque ce n'è ottantasei spiegherà con grande efficacia l'importanza di intervenire per riformare le istituzioni
Cito testualmente e termino
Spesso mi sono sentito dire ma perché riforme istituzionali ci sono tante cose da fare
Io rovescio ragionamento
Come fare tante cose urgenti senza riforme istituzionali
Come affrontare il tema del tutto inedito di una disoccupazione massiccia connessa all'innovazione allo sviluppo senza dare una dimensione sovranazionale a tutta una serie di funzioni
E al tempo stesso decentrato ne corra un taccia tante altre all'interno degli Stati nazionali
Riformando due parti la macchina dello Stato
Come gestire la trasformazione dell'economia
Senza ripensare la struttura del Governo rischiamo di stare fermi persino sulle questioni ultra mature
Perché raddoppiare inutilmente il tempo di elaborazione delle leggi con i connessi giochi trasformisti ICI in un bicameralismo parlamentare che non sta più in piedi
Ecco che erano le parole di Ingrao
Grazie molte al presidente Casini che a me pare con grande maestria
Tratteggiato anche un po'il percorso che questo volume ci offre avete capito che non abbiamo ripubblicato solo discorsi in Aula o discorsi
Nell'ambito dei lavori della Camera ma anche alcuni altri discorsi politici tra cui appunto una bella bellissima intervista
Fatta dal Direttore Scalfari all'indomani della sua elezione a Presidente della Camera proprio per
Diciamo mescolare rendere evidente questo dentro e fuori le istituzioni io poi diciamo
Sono particolarmente legato a questo al al suo atteggiamento nei confronti del fuori del territorio del legame
Con con le realtà locali ha citato non casualmente credo il Presidente Casini il discorso alle acciaierie di Terni
è del settantotto molti sanno qui c'è qualche umbro che Ingrao fu eletto il capolista in Umbria per molti anni quindi le il la sua tensione al territorio alla società a ciò che avveniva fuori dalle aule parlamentari è stato costante io ne sono stata seppure da giovane
Particolarmente colpita e testimoni io adesso
Cedo la parola immediatamente al direttore Eugenio Scalfari per il suo intervento prego direttore
Questo libro che
E il centro diciamo delle nostre riflessioni odierne
Lo ricordo perché l'ho letta con grande interesse della introduzione
Dell'amico col pregiudicherebbe qui presente che è molto illuminante sull'intera caratteristica
Indi Pietro Ingrao
E del quale ricordo anche
Quello che hanno detto vari relatori
Nella
Precedente manifestazione a favore
Di
Di Pietro
Tra i quali
Io forse perché siamo vecchi amici ma
Quella che mi è sembrata più penetrante di tutto è stata quella di Alfredo RAI il clima il quale
Ha vissuto la sua carriera politica
Quando atto ancora in giovane età abbastanza vicino
A Ingrao tanto che
Desiderate dividervi dicevano che era in gravi hanno ora non so fino a che punto questo fosse esatto ma certo vicino Ingarao era e lo conosceva molto bene
Perché non scrive che clicca perché poi
Sarà lui a chiudere il Presidente al vento la
Vicinanza di vite anche se talvolta non di posizioni politiche tra
Giorgio Napolitano Pietro
In grado
Ora
Di tutte queste cose tutte queste cose io sono
In gran parte estraneo perché non ho mai fatto parte del Partito comunista
Anche se
Dopo la morte di Ugo la Malfa per il quale
Fino a quel momento io avevo votato poi comincia il dopo morto luogo a votare per il PC
E poi man mano per i partiti di sua discendenza
Fino all'attuale PD che non si può più dire di sua discendenza perché un'altra Cossa
Allora
Debbo ricordare però detto tutto questo che la prima notizia dell'esistenza di Pietro Ingrao
Io le aree di alletta di diciassette o diciotto anni quando evidentemente avevo questa vocazione
Nella mia natura cominciai a scrivere i primi miei articoli sul
Settimanale del buffo dell'Urbe
Che si chiamava Roma fascista
Debbo dire che io ero di Fini del fascista
Essendo nato nel ventiquattro
Poi tutta la l'insediamento che avremmo fu
Di quel tipo
Solo delle menti fortunate si batterono in qualche libro Di Benedetto Croce ordine Giustino Fortunato ecco
La prima notizia di in grado io andai via Roma fascista perché Ingrao aveva vinto uno dei littoriali
Che erano le manifestazioni culturali dei buffi
Anzi del partito contro il Coffa
Contemporanei Roma fascista mi aveva dato notizia
Agli
Cinque o sei anni prima che io scrivessi perché la differenza di età
Tra Pietro invece dati ormai nove anni ormai sempre statali
Va bene per questo ogni tanto dico Giorgio Napolitano
Che lui mie inutile dirlo superiore in tutto salvo che io li passo un anno e mezzo e quello non lo potrà più recuperarne perché iscritto nell'anagrafe tante altre h
Allora contemporaneamente però al autonoma fascista quelli più anziani il direttore che già
Ugo invece io
Mi dissero che però Ingrao quando partecipo ai littoriali partecipò editoriale perché il tema che gli era stata di di quelli vittoria alle adesso io non mi ricordo più quale fosse ma
Lo interessava particolarmente Balloon irrealtà fin da allora era in
Parteciperemo del Partito Comunista clandestino ovviamente quindi lui
Aveva partecipato all'editoriale perché gli piaceva quella materia ma l'Unipol che era
Già in contatto con un partito clandestino che viceversa noi
Di fede fascista ritenevamo fatto da un gruppo di teppisti al soldo d'una potenza straniera questo il nome di Gramsci ci era totalmente sconosciuto perché
Nessuno ci aveva parlato Gramsci
Come
Pietro Ingrao
Io poi lo conobbe il perché
Un
Ci fu un un'occasione in cui lui mi invitò a cena la
Signora Lombardo Radice
Era lontana parente di una mia insegnante del ginnasio
Che si chiamava lombardo del decesso non ricordo più il nome non era lei
Ma era forse una sua cugina qualche cosa di simile e quindi ci fu una fraternità azione perché questa signora era anche lei è stata invitata a quella cena
Ed è il rapporto
In qualche modo di famiglia
Da allora nacque un
Amicizia comma Pietro
Questa amicizia mi fece capire chi era Ingrao
Qui che è stato detto molto bene
Da
Presidente Casini
Ingrao
Era un po'diverso dalla
Come dice dalla mentalità dominante nel partito di Togliatti
Anche se
Togliatti aveva
La virtù della doppiezza in questo caso doppiezza non dà il senso di uno che
Da una parte fa il due il teppista nell'altro e dall'altra fa l'uomo perbene no doppiezza ESA
La doppia
Concezione del partito che da un lato adesiva
E Togliatti ne era stato sa
Uno dei dirigenti internazionali dello schieramento comunista
A direzione sovietica ma dall'altro aveva voluto fin dall'inizio fin ancora
Da dall'epoca del Governo Badoglio aveva voluto l'accordo
Per fare la Costituzione tant'è che la Costituzione non a caso
Porta poi la firma di Terracina presto non ce l'ho possiamo scorta
Quindi
Il Partito comunista era un partito al tempo stesso sovietico ma costituzionale
Perché non è la differenza tra poco essendo poi inglesi partito più numeroso
Di quelli che operavano in regimi occidentali
Quando si dice che la Democrazia Cristiana è stata un grande partito l'unico partito di massa di centro e si dimentica che accanto
In contrapposizione ovviamente ma
Cesa un altro partito di massa leggermente inferiori di numero
Alla sua sinistra quindi cada non era un partito dice dentro la Democrazia Cristiana
Era un partito che era al centrodestra come diceva De Gasperi guardando verso sinistra ecco guardando
Naturalmente
Poi risultava essere un partito unico di maggioranza con alea alle ali
A destra film MSI
Di Almirante ma
E a sinistra c'era un altro partito di massa che però era escluso ovviamente perché non poteva definite
All'Alleanza atlantica a tutta la
Struttura diciamo occidentali Istica del fronte
Dell'Inter internazionale e mondiale erano dure potenze mondiali che si
Fronteggiarlo
Quindi
Ingrao secondo quello che io capivo di lui allora
Era
Molto
Vicino alla visione costituzionalista del partito
Almeno quanto lo era Amendola erano tutte e due in questo pour parler
Distinguendosi molto in altre cose ma erano molto
Aderenti a quella doppia natura Ingrao però la natura stalinista non l'avrebbe mai ingrato fu sempre uno molto
Non
Democratico
In uno dei
Punti più importanti che ho trovato in questo libro
Cioè
Casini ha citato il discorso agli operai
Di dei dove
Testo unico ecco io ho visto qui in quello che è felice agli operai di Piombino dove c'era stato poi con una serie di scontri con la polizia
E
Lolli dice
Questa è
Il punto che differenzia
Dove invece
La classe operaia
Deve assumere questa alta rappresentatività
A nome di tutti
E poi qui prosegue
Così il voi potete diventare sempre più forse al dirigente forza unitaria e nazionale questo è l'augurio che vi facciamo operai di Piombino fra il convegno sta per operare
Ora
Che cos'era questa se non la visione che aveva avuto che i direttori lama
Che ebbero i successori di lama tra i quali ne vedo uno qui presente che
All'onorevole Piffari mediche
Ebbero questa concezione cioè la classe operaia intanto può diventare classe egemone in quanto si carica
Di valori e di interessi generali che talvolta possono confliggere con l'interesse proprio di categoria e di classe
Perché se
Se e classe egemone sono gli interessi generali dello Stato della l'intera comunità che prevalgono
Poi nei limiti in cui non sono conflittuali ci sono anche gli interessi per le varie categorie operaia
Allora la concezione di Ingrao che ripetute infinite volte
Nei discorsi negli interventi e questo è il bilanciamento tra
La
Una classe operaia portante e quindi egemone dal punto di vista culturale e politico
E
Gli interessi specifici delle categorie
Operai
Questo
La visione che lui porta nel momento in cui la ripete in vari modi in cui assume la Presidenza del Parlamento assume nel momento più difficile perché
Credo ed è il momento del terrorismo
Questi sono
Interventi che vanno
Dal settanta sei al settantanove quindi
Piena e la piena stagione del delle Brigate Rosse e anche a però dei e alcune stragi che non veniva nota sinistra ma venivano dall'estrema destra se non addirittura dei cosiddetti servizi deviati che poi non si è mai capito se erano amente servizi
Ho veramente degli atti erano
Osserva i servizi che facevano
Dei mestieri diversi da quelli per i quali
Erano stati incaricati questore rapidità
Al
Allora
Questo viene ripetuto continuamente da Pietro
Questa visione
Della classe operaia che però si allarga che normalmente
Non
Per
Come valori e come interessi
E
L'altra missione
Ricordato molto efficacemente Casini la visione
Che il Parlamento eh una sede al tempo stesso delibere tante
E
Di controllo
L'esecutivo che cos'è in questa visione deve essere un Esecutivo forte lui è
Per l'esecutivo monocamerale
E
Deve essere un Esecutivo forte ma lo dice la parola stessa è un potere esecutivo che vuol dire esecutivo che e segue
Quello che il popolo sovrano rappresentato in Parlamento direttamente decide
Che si debba fare
Quindi il motore della decisione
Del da fare spetta al Parlamento
L'Esecutivo che deve fare e se qui
Casini tu hai detto giustamente che citarmi non
Citati
Non ti posso fare domande attese adesso ma
Un ausilio dagli errori del disavanzo
L'esecutivo i rapporti tra il legislativo e l'esecutivo oggi
Rappresentano questo che il Parlamento decide ed esecutivo che segue
Oppure no oppure l'esecutivo e segue quello che ha deciso l'esecutivo io ho questa vaga sensazione ma
Questo non è il giudizio di Ingrao
Colombina
Va bene
Allora
Mi avvio al termine
Racconto un episodio forse avevo già scritto da qualche parte ma insomma
Oggi è quanto mai appropriato ricordarlo
Si apprende improvvisamente
Del
Te l'agonia
Che
A colpi del dell'ictus che ha colpito
Enrico Berlinguer che dal CONI praticamente laconica si dice Chiesa all'ultimo respiro entro poche ore
Allora
Io vado allora Botteghe Oscure dove ancora nella rimasto una decina o quindici
Dirigenti che
Erano lì che ricevevano le persone che andavano al controllo Hirsi con loro una per una
E poi avevamo già prenotato non mi ricordo se mi disse un tre numeri non sopra per raggiungere Padova nella notte infatti fuori
Furono lì
Alla fine
Allora ricordo che io non mi pare il pomeriggio alle quattro
E fu introdotto riuscì che c'erano nella Sala della direzione dove c'era un semicerchio direi sei dire
Dove erano seduti questi dirigenti che erano rimasti lì al centro lezione ci riconoscerà Ingrao che era
In
Tra quelli era più colto debole insomma
Ed era l'unica il riceveva infatti quando io vengo introdotto lui si alzano e viene incontro impone dice siediti qui
Senti colore politico
Io ero molto commosso perché di Berlinguer sono stato non soltanto
Molte volte l'ho intervistato ma poi eravamo diventati amici
E quindi ci vedevamo spesso accenna
Cassa distratto
Insomma
Allora
E quindi ero molto commosso
Però dico due parole perché non c'era molto tardi detto io sono qui
Per contro le rughe con voi perché quella che sta per accadere una perdita
Gravissima per il parto per il vostro partito ma è anche chi rapidissima
Per la democrazia italiana
Dopodiché mi alzo perché non avevo altro da dire
E mi avvio verso la porta
Pietro che mi accompagna e quello sì stiamo un po'prima della sua porta in mezzo
Lo spazio
Lui
Fare così con le braccia come si fa il solito un amico
L'amico risponde così basta viceversa io siccome sentivo montare
I singhiozzi
Lo abbraccio
Proprio lo abbraccio e comincio a singhiozzo
Perché non riusciva a trattenere questo piatto
Lui che era commosso come
Ti come me
Ma
Il piangere a singhiozzi rappresentava in qualche modo non ho mai Liberazione ma una debolezza quindi l'unico si trattiene
E trattenendosi mi convince anche lui siccome l'aveva abbracciato anche l'ultima abbracciato
Che nel cominciare a battere sulla schiena e a consolarmi
Allora io non potrò mai dimenticare che non essendo mai stato iscritto al Partito Comunista sono stato nel momento della morte di Berlinguer consolato
Da Pietro Ingrao come faccio ascoltarlo resterà un ricordo
Grazie grazie al direttore Scalfari per questi ricordi molto
Molto belli anche abbiamo un piccolo diciamo fuori programma Guido Ingrao leggerà alcune parole di Gianni Borgna che sapete ci ha lasciato
Da poco e che aveva scritto una cosa inedita su Pietro Ingrao prego guidarci
Buonasera a tutti grazie alla Presidenza della Camera al Presidente sereni e a tutti i relatori autorevolissimi e che hanno condiviso ovviamente tanti momenti della vita di papà e che ringrazio quindi a nome di papà innanzitutto che segue a distanza compassione queste sue
Celebrazioni per il suo compleanno a nome anche di
Tutti noi familiari anche perché oltre a essere relatore autorevoli sono come è stato giustamente ricordato amici di
E i colleghi di una vita e molto amico di papà era anche Gianni Borgna
Chi
Mai abbiamo qui ho conosciuto in anni lontani e che racconta in un testo inedito di cui ho qui leggero brevissimi tratti
Quella che è stata la sua esperienza a partire dagli anni Settanta quando era giovane dirigente della FIGC
Di Ingrao prima che le sue analisi le sue proposte sul nuovo modello di sviluppo ci affascinava uso il plurale perché in quel momento
Superiamo un po'tutti Veltroni compreso il fascino del leader della sinistra esterna interna
Il gusto della ricerca l'idea che la politica dovesse essere sempre sorretta da un impianto teorico culturale quel suo problema di cinismo insomma che l'aveva portato all'undicesimo congresso esaltare il valere dei dubbi il valore del dubbio
Di un po'ci piaceva molto la sua umanità e le conseguente
Disponibilità a confrontarsi con tutti anche con i più giovani senza minimamente far pesare la sua autorità mostrando al contrario interessi e curiosità renana reali non di maniera verso le cose che gli venivano dette
Anche dal più sprovveduto dei suoi interlocutori
Il fatto che poi fosse un leader politico con alle spalle una solida preparazione culturale e alcuni anni passati nel mitico cento sperimentale di cinematografia
Ciò lo rende ma naturalmente ancor più affascinante
Dopo le elezioni del settantasei anche la DG si convinse che si dovesse attribuire la Presidenza della Camera un esponente del PC
Ricordo che era in corso una riunione della direzione o del Comitato centrale alla quale partecipava in quanto membro della segreteria nazionale della FIGC quando Ingrao mi disse che c'erano concrete possibilità che proprio lui venisse designato per quell'incarico
Giorgio Amendola quale ci si era giustamente rivolto in prima battuta aveva declinato l'invito cosa che oggi sarebbe forse impensabile e così Ingrao era diventato altrettanto giustamente il candidato più naturale
Quando la discute la decisione fu presa andare insieme a Bettini in via Ugo Balzani dove in gravo abitava e dove organizzata eravamo già stati più volte
Ho già detto che pur non essendo parte di alcuna corrente organizzata consideravamo Ingrao almeno Bettini e io il dirigente più vicino alla nostra sensibilità dei nostri problemi
In via Barzaghi quel pomeriggio c'era aria di festa forse anche perché con quelle elezioni gravosi scrollava definitivamente di dosso una decina di anni di ingiusta e sofferte marginazione politica
Si trattava secondo le sue abitudini di una festa semplice sobria affidata a qualche pasticcio Cino è un brindisi con un po'di vinsanto
Ingrao farebbe conservato anche la Presidente autorevolissimo della Camera in anni per giunta davvero cruciali nella sua semplicità di umanità e anche di questa qualità davvero rara gli va dato atto del resto la sua durata Laura
La compagnia di una vita scusa
Una donna veramente anticonformista ma di un rigore morale assoluto non gli avrebbe permesso di fare altrimenti
Ingrao non andava scelta ricoprire quel ruolo per protagonismo o peggio per sete di potere ma esclusivamente per spirito di servizio verso la sinistra e verso il Paese
Verso il Paese che stava vivendo uno dei momenti più convulse drammatici del dopoguerra verso la sinistra che era chiamata ad affrontarlo senza essere attrezzata a far fronte ai cambiamenti che si stavano manifestando
Nell'infuriare del terrorismo e di fronte alla crisi dello Stato democratico la sua presenza al vertice delle istituzioni si sarebbe rivelata fondamentale
Un po'quello che sarebbe accaduto molti anni più tardi con Giorgio Napolitano la cui guida la Presidenza della Repubblica
In un momento di grave difficoltà dell'Europa e di perdita di credibilità dell'Italia risulterà decisiva per difendere dentro e fuori dai nostri confini il prestigio del nostro Paese
Non c'è bisogno di dire perché dobbiamo dare la parola Giorgio Napolitano l'ha detto già adesso guida Ingrao l'ha detto benissimo quindi a te Presidente Napolitano per le conclusioni
Non c'è una mia lettura
Deliberò innanzitutto nel saggio di Umberto accolta Gelli che ho trovato molto apprezzabile perché costituisce una ricostruzione completa e puntuale
Di una intensissima e innovativa esperienza vissuta da Pietro Ingrao un'esperienza che io
Ho molto ammirato
Nei confronti della quale mi sono sentito all'epoca
Molto solidale e che ho cercato anche di riprendere
Più di dieci anni dopo quando è toccato a me per un periodo ancor più breve di quello che vide Ingarao Presidente alla Camera presiede appunto la Camera dei deputati
Potrei intrattenermi anche su alcune delle innovazioni di Ingrao relative
Agli interna corporis della Camera e della gestione della Presidenza anche perché ho cercato
Di riprendere qualcuna di quelle innovazioni
Tra le tante per esempio quella che giustamente sottolinea anche colta Gelli del
Riunione periodica del Presidente della Camera con i Presidenti delle Commissioni permanenti in maniera da saldare
La programmazione dei lavori della Camera con una
Pluralità di sollecitazioni e
è stata una cosa che ho trovato a suo tempo anch'io estremamente proficua però io
Preferisco concentrarmi
Sul tema a cui Umberto con l'Algeria intitolato la sua introduzione agli scritti di Ingrao la centralità del Parlamento perché questa è una questione davvero cruciale
Ma voglio soltanto dire consentitemi una breve parentesi di cui potrei anche fare fare a meno che potrei anche risparmiare lei
Nel mille e novecento sessantasei si tenne a Roma l'undicesimo congresso nazionale del PC che fu un
Congresso di duro confronto come non mai prima e si può dire nemmeno mai dopo e
Guido
Una
Parte cospicua del Congresso dei congressisti in una battaglia politiche DD son precisamente Pietro Ingarao
E a me toccò un compito successivamente alla conclusione del Congresso
In realtà io fui delegato dall'allora Segretario Luigi Longo a
Fare una sorta di sintesi del dibattito
E a ciò corrispose quindi l'affidamento
Alla mia persona del ruolo di coordinatore del partito membro di ambedue gli organismi che furono fiati Dalla Vecchia segreteria era sostituire l'ufficio politico Ufficio di Segreteria
E in qui tre anni
Sessantasei sessantanove io considerare il mio compito fare ogni sforzo
Per ricomporre a unità
Il gruppo dirigente del partito francamente
Credo di avere fatto uno sforzo apprezzato apprezzato anche da persone come Pietro Ingrao al quale poi mi hanno sempre negato molti figli una SIM è un'amicizia
Mai venute meno
Debbo dire che
Questa qui c'era la centralità del Parlamento rimasta
Anche
Abbastanza
Indistintamente nello sfondo di certi discorsi non parlo di Pietro e non parlo del col da due anni perché col da Gelli
Poi indica chiaramente che cosa intendesse Ingarao Ingarao intendeva del centralità del parlamento ritengo
Che il Parlamento dovesse essere il centro della vita politico-sociale metto anche l'accento sociale
Perché a Ingrao risulta da tutti i suoi scritti interessava in egual misura la democrazia politica è quella che lui chiamava la democrazia sociale
E
In questo senso
Non fu
La selezione l'affermazione della centralità del Parlamento la rivendicazione di un ruolo di preminenza
Del Parlamento nel nell'e l'assetto grassetto istituzionale di vertice nei rapporti tra le istituzioni rappresentative
E di Governo per non parlare delle istituzioni di garanzia no per l'UE la centralità del parlamento implicava una cosa che fece che per primo comincio a fare e fu molto importante cioè
La crisi del Parlamento al rapporto
Intanto
Con le Assemblee elettive con la Rete delle assemblee elettive rispetto alla quale egli riteneva che il Parlamento dovesse essere un punto di riferimento
Aprire il Parlamento ha un ruolo di interlocutore dei soggetti sociali tra i quali proprio in quella fase acquistava
Un ruolo molto forte un ruolo crescente e lato sensu politico il sindacato
Egli quindi fu
Interessato a questo tipo di interpretazione realizzazione la massima misura possibile della centralità nella centralità del Parlamento però attenzione
Perché io ho trovato un passaggio suo molto illuminante
Sì
Il quadro politico non si riduce alteriamo angolo partiti i sindacati il Governo che decidono le cose per conto loro
Con un Parlamento che li registra oggi si può dire diciamo che non c'è più
Neppure questo perché non c'è questa compartecipazione del sindacato a ad un assetto
Improprio come lui definiva allora questo assetto questa tendenza a concertare partiti sindacati Governo dopodiché si porta tutto già belli definito impacchettato in Parlamento perché modifichi il meno possibile o approvi senza modificare affatto
E questo secondo me getta molto
La luce su quello che Ingarao
Intendeva rivendicare rivendicare come ruolo
Del Parlamento come spazio autonomo del Parlamento nel rapporto con soggetti istituzionali e anche e anche con soggetti sociali cioè essendo lui
Nel pieno e libero un fautore appassionato della funzione cresce
Crescente del sindacato e del sindacato giustamente diceva è un genio come portatore di una visione dell'interesse generale del Paese però
Il Parlamento doveva rimanere nella sua sovranità anche rispetto
A quello che era il prodotto di questa affermazione crescente del sindacato nel rapporto con i partiti con i partiti e con il Governo
Naturalmente
Il discorso sulla centralità del Parlamento non esaurisce tanti aspetti della visione di Ingrao e tanto meno
Esaurisce il discorso che ha accennato se Pier Ferdinando Casini di
Ingarao riformatore delle istituzioni
E io
So benissimo che anche rispetto
Ad altre personalità del Partito Comunista nel gruppo di dire partire come lei sa alle quali fui più vicino per la storia della mia formazione
Ingrao aveva indubbiamente una maggiore sensibilità per i problemi delle riforme istituzionali delle istituzioni e delle riforme istituzionali e aveva un atteggiamento non conservatore ma decisamente innovativo
E questo poi fu lo spirito in cui nacque opero il cento per la riforma dello Stato
Su cui
Mi permetto solo di ricordare un aspetto che è rimasto largamente
Largamente ignoto o sottovalutato cioè il cento per la riforma dello Stato fu per iniziativa di in grado anche uno dei primi luoghi
Di interlocuzione e di dialogo tra il Partito Comunista e le socialdemocrazie europee
Questa è una cosa molto indicativa anche diciamo dell'apertura e dell'apertura internazionale
E in generale di pensiero di pensiero di Pietro Di Pietro Ingrao ora
è vero che
Si trova in questo libro quella affermazione così vigoroso IAS tra
Che fa che fa Ingrao è che i casini e che Casini ha citato quando dice come
Si chiede perché le riforme istituzionali perché senza riforme istituzionali tu non puoi realizzare efficacemente diciamola così la dico adesso così il programma della Costituzione
C'è bisogno di un sistema istituzionale efficiente per realizzare il programma della Costituzione e a un certo momento da
Da quella forte
Inclinazione polemica alla battuta la questione
Un bicameralismo che non sta più in piedi e siamo
E siamo nella seconda metà degli anni Settanta ora qui è indicativo anche un passaggio
Una risposta a una domanda di Eugenio Scalfari nella intervista perché
Eugenio Scalfari gli dice pungente mente lei pensa che il sistema bicamerale renda più difficile un funzionamento nuovo del Parlamento
Ed è una risposta che si può anche chiamare ma non è corretto elusiva la mia opinione personale l'ho espressa
Altrove anni fa
Adesso non tocca a me esprimere giudizi
Cont a lavorare per il miglior funzionamento del sistema in atto abbiamo stabilito un contatto periodico tra i Presidenti delle due Camere e di ciò ringrazio per silente Fanfani penso che sia di grande importanza tutto ciò e nel rispetto rigoroso del quadro fissato dalla Costituzione può favorire il coordinamento dei lavori tra i due rami
Cioè lui
Per i periodi in cui è Presidente della Camera chiude il libero
Delle riforme istituzionali lui si muove in un solo poche molto preciso
A Costituzione invariata a sistema istituzionale che rimane quello che era
Uscito uscito zoppo dall'Assemblea costituente perché la strada in cui è impegnato la strada che il PC ha intrapreso e quella
Di una esperienza di superamento della preclusione nei confronti del Partito comunista come come partito di Governo ed è convinto io penso che
Attraverso l'esperienza della solidarietà nazionale
Superando sin qui la preclusione o o fissato dal punto
Di osservazione della DC quella rendita di posizione poi si creeranno anche le condizioni per una intesa larga sulla sulle riforme sulle riforme istituzionali
E questo credo che sia molto importante naturalmente passano altri tre anni senza che si tocchi questo tema
E sì si dovrà arrivare al mille e novecentottantatré
Per la costituzione della prima Commissione per le riforme istituzionali quella Bocci a cui partecipa attivamente Ingarao che è anche autore di una di una quo untore di una delle Renate
Sono in minoranza in cui tra l'altro si afferma la
Priorità
Per il PC Daloui sempre molto sentito personalmente del passaggio al mondo al monocamerale leasing
E quindi passano quegli anni non tutte le promesse di quel periodo pacifica Viggiano perché finalmente
Si riconosce
Già nel corso
Della solidarietà nazionale al Partito Comunista Italiano dignità di un partito che partecipa riusciamo
Agli affari di governo non entra nel governo come non entra nessun altro partito accanto alla democrazia cristiana tutti lo sostengono
Qui il Parco il governo monocolore democristiano e poi si arriva anche ad un accordo programmatico e quindi alla formazione di una vera e propria maggioranza parlamentare quindi impicci diventa
Partito della maggioranza poi scioglie
Sciogliere diciamo le radici della preclusione nei confronti la sua affermazione come partito di Governo con famose risoluzioni Senato e Camera nell'autunno mille novecentosettantasette in cui anche il partito comunista si riconosce i nella collocazione internazionale del Paese ancorata
All'Alleanza atlantica
E alla integrazione europea
Ma
Le riforme continuano a ristagnare io ho ritrovato e vorrei forse che si potesse anche
Di pubblicarlo da qualche parte una cosa abbastanza straordinaria che uno degli ultimi discorsi pubblici
Di leopoldo Elia leopoldo Elia buone nell'autunno entrare nell'ottobre del due mila otto il nove dieci gennaio parla l'Accademia degli incendi e
Sul tema la stabilizzazione di tra virgolette del Governo dalla Costituzione ad oggi e lui che è stato
Sempre uno fermissima assertore dei principi e dei valori costituzionali scolpiti nella prima parte della carta e chi diventa poi un fiero avversario del Progetto
Di riforma costituzionale del centrodestra bocciato nel referendum dal corpo elettorale però in questo
Sì in questo discorso dei Lincei fa una ricapitolazione che è molto suggestiva ed è molto forte ribadendo che la criticità dell'assetto istituzionale di vertice
Ha rappresentato il punctum dolens più evidente
Del prodotto dell'Assemblea Costituente cioè della carta cioè della Carta costituzionale e poi c'è tutta la storia nell'ordine del giorno per assi
Che in realtà rifletteva le proposte
Di due grandi costituzionalisti dell'Assemblea cioè Mortati e Tosato entrambi democristiani Tosato addirittura
In quell'epoca anticipa quella che sarà anni dopo la conquista della Costituzione tedesca il primo e il primo che inventa da ipotesi della della sfiducia costruttiva
E
Poi
E poi gli anni passano vanno a vuoto tanti tentativi perciò senza che dalla Mantica questa ricostruzione questa ricostruzione via via perché gli anni passano e altrove
In Europa sempre più si governa su altre basi e via dice la verità e che
Il
Tre semipresidenzialismo gollista è l'eccezione la regola sono
Grandi democrazie
Come l'Inghilterra del Regno Unito la Germania la Spagna questo la Spagna non solamente a partire dagli anni ottanta e sono tutti i Paesi in cui
Si governa non poggiando sulla maggioranza ma su una minoranza dei voti espressi dagli elettori
In Inghilterra in modo clamoroso
Più che altrove ma egualmente anche in Spagna e in Germania hanno in Germania hanno
Si governa in un
In un regime di coalizione tra un partito grande e un partito piccolo però con quello sbarramento al cinque per cento che in pratica spoglie dal computo
Togliere dal computo della percentuale
Dei voti ottenuta da un partito tutti i voti che sono andati
A liste che non abbiano raggiunto il cinque per cento dei voti quindici sono queste diciamo forzature maggioritarie per garantire stabilità di governo in tanti Paesi anche la Svezia ci sono insomma se si fa
Un punto di quei dati elettorali si rimane abbastanza impressionanti perché poi ci sono fenomeni tipici il parco diteci diversi da un mostro per esempio
Per esempio in Inghilterra
In lite sempre scusi mi mi correggo in Svezia
Si governa con Governi di minoranza che contano supposizioni di neutralità
O di
O di tolleranza i partiti minori nel periodo del Governo Palma il Partito comunista palme Nona la maggioranza dei seggi e tanto meno alla maggioranza dei voti espressi dagli elettori ma gode
Di questo
Costume completamente Antonio alla litigiosa Italia oppure si fanno delle coalizione in Germania soprattutto
Con un cambiamento di scenari che impressionante con cui facciamo oggi i conti in tutta Europa perché
Inghilterra si comincia negli anni Cinquanta negli anni Cinquanta in Inghilterra i due partiti maggiori
Che si alternano nel governo del Paese
Ottengono insieme più del novanta per cento dei voti
Nelle elezioni più recenti a malapena superano il sessanta per cento dei voti nuovi attori anche attori imprevisti anche attori
Dirompenti poco addomesticabili si deve fare i conti quindi con le realtà politiche molto diverse
C'è mancato in anni più recenti
Rapporto questo travaglio riformatore Di Pietro Ingrao ma
Sappiamo che
Discutendo anche a un lascia mente di riforme
Costituzionali ed elettorali siamo molto vicini a quella che era stata una sua intuizione ed una parte importante del suo impegno culturale e politico grazie
Grazie grazie Presidente grazie a tutti voi io ho dimenticato di fare però qui è stato citato molte volte centro riforma dello Stato ha collaborato alla
Fattura di questo di questo volume ringrazio tutti ringrazio chiara Guido tutte le persone che
Amiche e familiari di Pietro Ingrao e facciamo ancora una volta tanti auguri al nostro caro Pietro grazie grazie a tutti voi