"Stampa, magistratura, società'"

Sì vogliamo cominciare le
Io sono i vostri ordini
Allora oggi il convegno comincia e affronti i problemi nella sua sostanza
Il turno dei due
Che hanno lavorato di più e a fondo
In questo gruppo di lavoro
Con il quale in origine abbiamo cercato di darci una uno non dico un codice di comportamento ma una indicazione e un programma per quello per cui le soluzioni che sono assolutamente necessarie
Io vorrei che provassero il primo il collega Paolo Gambescia
Inviato del Messaggero
Ed esperto in questioni giudiziarie da sempre
E lui affronterà il il tema in maniera forse più concreta meno teorica di quanto non lo possono fare
I giuristi veri e propri
A Brescia
Io
Vorrei partire da una constatazione
Che mi ha sorpreso non poco ieri ciò ha sorpreso me stesso mentre la facevo
Mi sembrava di ascoltare cose che ci siamo detti un anno fa due anni fa tre anni fa dieci anni fa come se nulla fosse cambiato
E soprattutto mi sembrava di ascoltare
Cose che anche con qualche cattiveria di troppo
C'eravamo detti a Spotorno
Da Spotorno a oggi
Passato più di un anno
E apparentemente non è successo niente perché ascoltando io gli interventi di ieri le presentazioni di ieri apparentemente non è successo nulla
Beh dal punto di vista legislativo questo assolutamente vero i nostri sforzi sono rimasti lì
Però io credo che invece in quest'anno siano successe molte cose
Intanto
Bisogna riflettere su che cosa è successo all'interno dei giornali che cosa è successo all'interno della magistratura
Gli episodi anche clamorosi che hanno contraddistinto quest'anno la vita della magistratura
E il controllo esercitato sulla stessa dal dalla stampa sono la dimostrazione
Che
Alcuni rapporti sono mutati
Cercheremo di capire perlomeno dal mio punto di vista come sono mutati questi rapporti
Ma intanto vorrei fare un rilievo di fondo partendo dall'analisi dell'atteggiamento della che ha avuto la magistratura nei confronti della stampa in quest'ultimo
Un primo dato che viene che emerge con evidenza con assoluta chiarezza
è il diverso atteggiamento che ha
Che hanno avuto i magistrati
Inquirenti rispetto ai magistrati
Giudicanti
Che cosa voglio dire
In una norma che abbiamo avuto solo due episodi se le mie statistiche
Non non mentono solo due episodi che possono in qualche modo richiamarsi ad esperienze passate
Abbiamo avuto un episodio a Modena un'accusa di favoreggiamento
Nei confronti di giornalisti per aver rivelato
Nomi di
Imputati che poi si sono sottratti alla alla giustizia
è un episodio in Toscana
Dove un giornalista è stato arrestato perché aveva anticipato il contenuto di ordini di cattura
Però francamente debbo dire anche da questa parte della barricata da giornalista che non mi sembrano degli episodi scandaloso
Ce lo siamo detti a Spotorno ce lo siamo detti tante volte nei nostri incontri un
Un giornalista che vanifica gli sforzi di inquirenti solo per sette di scoop mi pare
Assolutamente censurabile
Altro il discorso come ha avuto le notizie lasciamolo momento da parte questo disco
Invece quindi questi sono due episodi
Di una certa gravità ma comunque non non clamorosi e neppure paragonabili a quello a quanto era successo in passato
Invece
C'è un atteggiamento durissimo secondo me da parte del giù dei giudici
Che emettono le sentenze che stabiliscono come dire le condanne per i giornali
Noi abbiamo avuto
Una sentenza a Perugia
Che è francamente
Sconcertante
Sì è sostenuta la tesi
Che
Forse farebbe inorridire qualche professore di procedura penale per lo meno i miei quando sostato all'università secondo la quale ci può essere
Un
Come dire concorso
Tra il reato di diffamazione a mezzo stampa e la calunnia per il semplice fatto che i giornali essendo consegnati per dettato legislativo alla Procura della Repubblica diventano automaticamente denuncia
E quindi nel caso in cui non si dovesse provare la responsabilità del soggetto citato nell'articolo diventa automaticamente si passa automaticamente un'ipotesi di Calvi
E francamente mi pare
Quanto meno
Eccessivo per non dire scandalo
Soprattutto ove si consideri che
Come spesso accade questo tipo di giurisprudenza nasce quando
Soggetti del delle questioni sono magistrati
Quella vede qua qui i magistrati che mi conoscono sanno che io non mi nascondo dietro il dito e chiamo le cose per nome e cognome
La giurisprudenza del tribunale di Perugia in questo senso se non altro perché e costretta ad esaminare i casi che riguardano magistrati romani
è qualcosa che dovrebbe interessare il Consiglio Superiore della Magistratura questo pur
Non vedo la ragione per la quale i giudici di cento città italiane si comporta in un certo modo e i giudici di una sola città che guarda caso però alla responsabilità di esaminare fatti che riguardano magistrati si comporti in modo esattamente opposto
Libertà di giudizio figurarsi l'indipendenza della magistratura nessuno la vuole toccare però io ho qualche dubbio che lì ci sia qualcosa da rivedere c'ero
Poi abbiamo avuto una sentenza io sto facendo delle semplificazioni di sentenze e di decisioni che riguardano i giudici proprio per sottolineare questa differenza tra il comportamento dei magistrati inquirenti e il comportamento invece dei giudica a Roma abbiamo avuto una sentenza che riguarda un collega di Repubblica
Quale è stato condannato per aver riportato la teste una testimonianza allegata agli atti di un processo
Poi che questa testimonianza è risultata secondo i giudici che dovevano decidere della causa del processo inattendibile il giornalista è stato condannato per aver riportato questa testimonia
E mi pare
Che
Questa sentenza faccia il paio con quella di un anno e mezzo fa
Nella quale è stato condannato un altro giornalista di Repubblica altro giornalista di Repubblica per aver riportato le dichiarazioni dell'allora presidente dell'Antimafia De Martino a proposito di collusioni tra politici e ambienti mafiosi
Allora sempre la stessa sezione del Tribunale di Roma stabili che il giornalista non aveva preso abbastanza le distanze dalla dalle dichiarazioni rese dal presidente dell'Antimafia
Poi abbiamo avuto l'episodio della sospensione
La professione del direttore del Mattino e del direttore dell'Unità
Per due fatti
E per due episodi diversi nella sostanza perché il primo era stato sospeso solo dopo un processo nel quale era coinvolto per ad omesso controllo
Quindi come responsabilità oggettiva mentre nel caso dell'unità
Il direttore del giornale era anche l'estensore dell'articolo
Poi abbiamo avuto una condanna dell'Espresso a otto mesi
Per il redattore per il direttore a un anno per il direttore
Per un episodio di diffamazione a proposito alla P due riguardava l'onorevole Longo
Non è una sentenza durissima nel senso che in passato abbiamo avuto anche delle condanne a due anni
Però certo si inquadra in un in un'operazione che
è passata
Ina alcuni ambienti giudiziari romani
E che riguardava il Complesso della gestione dell'affare P due dal punto di vista giudiziari
Tutto tutti questi episodi
Che sono solamente degli esempi perché poi sentenze di condanna per diffamazione anche particolarmente dure ce ne sono state
Hanno fatto scrivere al presidente dell'International Press Institute
Galline
Una lettera preoccupata così
In questa lettera si metteva in evidenza come la libertà di stampa in Italia
Pur issata
Dalla Costituzione sancita da leggi voi fosse con quotidianamente
Inficiata da una serie di provvedimenti che avevano solo apparentemente una ragione giuridici
Questo ad avviso ovviamente di chi scrive io non sono così drastico
Però certo se un istituto internazionale che si occupa dei rapporti tra la giustizia e l'informazione tra la giustizia e la società e tra l'informazione e la società è così preoccupata
Di fronte a una serie
Di episodi che riguardano
Giornalisti evidentemente qualcosa
Di anomalo è accaduto
E allora che cosa è accaduto ritorniamo all'interrogativo iniziali perché questa diversità di comportamento tra magistrati inquirenti e giudica
Io credo che appunto in quest'anno siano successe molte cose
Forse
Si potrebbe
Liquidare il tutto dicendo che in realtà
Gli inquirenti si sono stancati
Si sono stancati di fare i processi
Alla camorra i processi e alla malavita organizzata si sono stancati di fare il processo al terroristi si sono stancati di
Perseguire i giornalisti
Perché sono cambiate le cose
O si potrebbe dire che sono cambiati i giornalisti
Che quest'anno proprio perché i magistrati si sono stancati di fare questo lavoro che spesso loro non competeva
Supplendo altri poteri
Non hanno avuto materia
Potrebbe essere una spiegazione
In realtà quelli che io ho chiamato a Spotorno gli scoop Paroli lo scoop ad ogni costo quest'anno materia ne avevano meno
è un bene o un male
Certo è un male se noi dovessimo giungere alla conclusione che in materia da rivelare all'opinione pubblica c'è nera e i giornalisti si sono sottratti a questo compito
è un male se dovessimo concludere che in realtà c'era materia sulla quale indagare ma i magistrati ormai sfiniti da anni di bracci di ferro hanno rinunciato è un bene forse se questo significa che si sono gli equilibrati in quest'anno alcuni rapporti che si erano deteriorati
Ci sono lire se concludiamo che questi rapporti si sono riequilibrati
Grazie anche al lavoro che abbiamo fatto magistrati e giornalisti per recuperare
Una dimensione più vera dei rapporti più seria
Allora
Forse possiamo anche mettere all'attivo qualcosa
Però io ho dei dubbi
Ho dei dubbi perché
Il mio controllo quotidiano che cosa accade all'interno di palazzi giudice mi dice che invece
Stanno accadendo delle cose
Meno rilevabili immediatamente
Ma di grande interesse e che deve destare preoccupazione
Faccio ancora alcuni esempi
Noi abbiamo
Una serie di processi soprattutto nelle grandi città dove si stampano giornali evidentemente per ovvie ragioni processi civili
Cioè l'indicazione di Pannella
Tanto per continuare una polemica a distanza
Secondo la quale era possibile
Ovviare alle lungaggini del processo penale facendo cause civili è stata seguita
La cosa interessante che a seguirla perché non sono stati alcuni magistrati che si sono ritenuti diffamati
Io non vorrei essere maligno e dire che i magistrati
Che si sono sentiti diffamati ricorrono a questo strumento giuridico
Perché lontano dal clamore delle Aule ed al dibattimento pubblico e più facile ottenere dal collega una sentenza
Favorevole
D'altra parte abbiamo visto che quando si tratta di magistrati le provvisionale anche nei processi penali sono altissime ormai sta diventando un vero e proprio spauracchio per le amministrazioni dei giornali
Abbiamo delle decisioni nel quale si parla di tre quattrocento milioni su richiesta di un miliardo
Ma sta succedendo qualcosa ancora di più delicato
Di più impalpabile non avvertito neppure dai giornalisti e neppure da tutti e neppure dai magistrati che sono ovviamente estranei a questi meccanismi
Cioè in questo ultimo anno
Dopo per intenderci il famoso decalogo spesso sopravvalutato e enfatizzato
Dentro le redazioni dei giornali e passata come dire una sorta di normalizzazione
Per cui
Il fatto che ci siano non ci siano giornalisti che sono stati incriminati per reati per i quali erano incriminati in passato può anche significare non solo maggiore attenzione
Ma può anche significare che sono scattati dei meccanismi di controllo all'interno delle redazioni non tutti finalizzati al bene
Che cosa voglio dire
Ci sono
Direttori
Che hanno cominciato ad avvertire le redazioni che saranno chiamati a rispondere in solido
Per gli eventuali danni
In cause di diffamazione
Ci sono dei redatto dei direttori che hanno cominciato a far circolare delle dei contro decalogo diciamo così cioè
Haider tendo i redattori che certi comportamenti non sono più ammissibile
Ci sono direttori
Che hanno
Come dire
Fatto passare l'idea secondo la quale meglio non rischiare che prendersi una querela
Ora tutto questo
Può essere giustificato
Può trovare anche una sua logica nel
Nelle preoccupazioni che abbiamo mostrato quando ci siamo messi intorno a un tavolo
Però sicuramente ha determinato all'interno dei giornali un atteggiamento che
Aggravato una posizione che negli ultimi anni si era venuta già delineando da parte dei giornalisti cioè il disimpegno
Beh se io non solo devo correre il rischio
Della denuncia non solo devo correre il rischio del procedimento ma poi mi devo sentire isolato nei confronti di questi problemi nei confronti perché l'amministrazione all'azienda o la direzione non mi supporta B io ci rinuncio
Questo è un ulteriore segnale di un processo degenerativo che si è creato tra noi giornalisti né nella nostra categoria e che secondo me assume aspetti diverso
Perché
Ho parlato di questo aspetto ma ne potrei citare altri forse più gravi
Forse più gravi ma connessi a questo
Ad esempio
Quanto influisce
Questa questo disincanto questo considerare la professione non dico una missione perché credo che nessuno più usa ormai che le ci crede alla missione del giornalista dell'informatore dell'informazione
Ma
Non dico ecco appunto ammissione ma quanto ha inciso in questo diverso atteggiamento nei confronti della professione
Il constatare ad esempio che controlli politici o contro ho rapporti tra potere e scavalcano il singolo giornalista che solo di fronte a questa tenaglia
Quanto ha inciso ad esempio la Pollini la polemica tra forze politiche e magistratura a proposito di atteggiamenti degli uni e degli altri
Cioè si è venuto a determinare una situazione
Nuova
Nella quale il giornalista
Che istituzionalmente diciamo così dovrebbe essere con il magistrato il controllore dell'esercizio degli altri poteri
Si è sentito solo e quindi ha dovuto fare una scelta
Questa scelta è stata fatta anche in passato ma in senso opposto
Non ritorniamo ai mitici anni sessanta la il giornalista che faceva la controinformazione che faceva la contro inchiesta che appoggiava il magistrato che faceva l'indagine coraggioso
Però sicuramente si è passati da un giornalismo di un certo tipo
Che era veramente espressione anche con qualche esagerazione di troppo di controllo degli altri poteri siamo passati atto un giornalista agnostico ed ora sempre più un giornalista schiacciato su gli altri poteri
Soprattutto sul sul potere politico il potere economico
La polemica di questi giorni a proposito di come nei giornali viene gestita per esempio
La materia dell'economia
Non è
Inutile rispetto al discorso che stiamo facendo
Perché se noi arriviamo alla conclusione alla quale io sono giunti e che cioè all'interno dei giornali si è creata un'aria di disimpegno
E contemporaneamente su questa rete di disimpegno si sono innestati perché facilitati ulteriori manovre che riguardano l'esercizio dell'economia e quindi l'esercizio del potere
Noi dobbiamo giungere alla conclusione che altro
Che problemi posti dal decalogo
Noi viviamo una condizione completamente diverso
Con problemi completamente diversi e che in quest'ultimo anno sono diventati molto più corposo
Ma che c'entra questo con la magistratura centri
Perché a sua volta la magistratura nel nella sua opera di disimpegno nella sua nel suo non volere più a essere
Parte di questo discorso ma ritornare ad essere terzi
Ed ecco la differenza tra gli inquirenti e giudicanti
Ha per esempio continua per esempio di ignorare tutto quello che avviene sui giornali e che riguarda la gestione dell'economia e della politica
Io non non conosco ai cessione di un di un processo che pende ormai da anni che riguarda
Repubblica mi pare per aggiotaggio processo per aggiotaggio
Io non non conosco procedimenti
Che abbiano preso in esame il comportamento dei giornali rispetto alle salite e le discese in Borsa
Io non conosco procedimenti penali
Nei confronti di redattori giornalisti
O anche uomini politici
Che con le loro dichiarazioni provocano
Oscillazioni
Anche di di vasta portata nell'economia
E allora si innesca un meccanismo Complesso
Per il quale il giornalista si defila
E sempre di più diventa
Chiamiamolo con termine elegante manager dell'informazione facendo finta di non essere partecipe di nessuna delle operazioni in corso
Il
Magistrato si disinteressa salvo poi difendere interessi corporativi nel momento in cui coinvolte sono in qualche modo in cui coinvolto in qualche modo è la gestione dell'amministrazione giudiziaria
E allora qual è la conclusione la conclusione e due dei poteri
Di controllo di una democrazia vera
Sono praticamente fermi immobili
Sono praticamente immobili
E
La prospettiva è e una prospettiva dura
Perché questo è un altro degli argomenti sui quali non riflettiamo abbastanza ma che hanno caratterizzato l'ultimo anno di vita all'interno dei giornali
Sono in corso dei processi di ristrutturazione aziendale dei processi di modernizzazione che incidono in modo notevole
Anzi fondamentale sulla gestione dell'informazione
Io vorrei che i magistrati che stanno qui e altri visitasse ero i giornali
Capissero come oggi nasce un giornale che tipo di problemi anche dei giornalisti come ce ne sono molti qua dentro che non si arrendono a questa logica del manager dell'informazione ma credono ancora che ci si possa mettere un po'di spirito dentro
Quante difficoltà incontri
Che cosa per esempio può significare nell'aggravamento di questo panorama l'uso delle tecnologie quando sarà possibile ai direttori fare i giornali solo con le agenzie
Affidando a pochissime persone
Il convento o l'esposizione di alcuni dati ovviamente indirizzati
Anche senza senza malafede voglio dire per scelta editoriale per scelta direttoriale affidare solo a questi pochissimi eletti la gestione vera dell'informazione
Allora noi possiamo continuare a dirci
A farci tutti i discorsi sulla come dice Bertone colpa di chi
Sulla legislazione che manca sul problema che l'ordine è quello che sulla federazione dalla stampa che non funziona sull'associazione nazionale magistrati che possiamo dire di più sull'associazione nazionale gli strati che oscilla che una volta e corporativa l'altra volta invece abbandona i magistrati mi metto dall'altra parte
Però non è questo il punto
Il punto non è assolutamente questo
è che noi viviamo una stagione completamente diversa e non ce ne accorgiamo
Continuiamo a farci i discorsi vecchi tutto bene tutto giusto la legge bisogna farla bisogna cambiare le norme del segreto bisogna rendere tutto trasparente benissimo
Ma poi
Chi gestisce questa novità
Le gestisce qui il giornalista che vi ho raccontato
Lo gestisce
Il magistrato che vi ho raccontato
Lo gestisce il magistrato che si è stancato
Lo gestisce il giornalista che pensa
Di poter giocare in Borsa e di vendere FIAT e comprare Montesi sono o viceversa
Lo gestisce
Il giornalista
Che non vuole correre rischi
Lo gestisce il giornalista che non ha più strumenti di tipo sindacale perché di fronte alla novità non ha proposto cose nuove
Lo gestisce un magistrato che è impreparato come impreparato il magistrato che arriva la professione
Lo gestisce il giornalista
Che a sua volta impreparato come lo è il ragazzo che arriva con quest'ottica alla quale viene abituato perfino nelle scuole
Di giornalismo
Dietro un paravento di
Come dire
Assoluta imparzialità
Tutti di raccontare quello che vedo
Ma il problema è stabilire che cosa ti fanno vedere
Ma nessuno dei giovani
Io ho fatto parte di commissioni di esame negli ultimi tempi e una delle domande ricorrenti miniera commessi avvicinava alla notizia e lo sconforto era nel
Cogliere una assoluta impreparazione di fronte alla difficoltà che nasce dal paravento
Frapposto tra chi deve fare informazione l'informazione
Secondo me il problema vero il salto di qualità che noi dobbiamo fare dispetto Spotorno e questo
Non lo possiamo fare insieme ancora giornalisti e magistrati
Ma dobbiamo recuperare il il terreno di fondo
Terreno che ci affida la Costituzione
Ognuno per le proprie competenze io Spotorno dissi ognuno faccia il proprio mestiere certo ognuno deve fare il proprio mestiere
Però recuperando il ruolo che ci viene affidato
Che è un il ruolo di controllori
In modo se in modo preciso
Senza sbavature senza esibizionismi
Senza
Sceneggiata
Certo
E facile se accade quello che è successo a Napoli dire poi anche a chi
I processi li fa in un modo diverso
Be'ma che ne sappiamo che dietro non ci sia una realtà come quella che è venuta fuori a Napoli io non non discuto se Buona la prima sentenza la seconda sente parlo dell'immagine complessiva
Certo ieri è stato detto
è un po'difficile fare questo discorso se continueremo con i magistrati
Che organizzano gli show
è difficile
Ma è difficile altrettanto se continueremo con dei giornalisti
Che si defila non rispetto alla professione o che addirittura la prendono come uno strumento
Per
Accrescere il potere economico individuale o per fare favori al potere politico
Io credo che fondamentalmente è questa la strada che dobbiamo perseguire è possibile è una domanda che pongo ai magistrati
è possibile perseguire questo nuovo Obiettivo
Cioè di un ritorno alla dimensione fisiologica delle attività
Ognuno nel proprio campo e nel rispetto
Dei compiti e dei Poteri
Dandoci un reciproco aiuto
è possibile per esempio che i giornalisti si comportino nei confronti delle iniziative della magistratura con lo spirito critico senza per questo essere accusati di lesa maestà
è possibile
Che i giornalisti
Sappiano conoscano
I meccanismi interni
Delle
Dei casi
In un rapporto di rinnovata fiducia
Dobbiamo meritare noi lo devono meritare i magistrati ovviamente questo rapporto però è possibile
è possibile viceversa
Per i magistrati
Assumere atteggiamenti diversi nei confronti dell'informazione e ad esempio far cadere
Questa
Che non è una non è più solamente una una ipotesi non è più solamente
Un sospetto
Far cadere la convinzione che in molti che quando scattano interessi corporativi
Cambiano anche gli atteggiamenti dei magistrati nei confronti della stampa
Io mi vorrei fare un esempio in proposito
Io sono imputato
In un processo ovviamente per diffamazione
Nei confronti di un magistrato
Di una città del Sud
Per un episodio
Tutto sommato secondo me squali
Che non riguarda l'attività professionale riguardava la vita
Privata ma come sappiamo la vita privata di un magistrato a delle reti dovrebbe avere alcune regole ben precise
Questo processo per diffamazione che si fa a Roma
Pende da un anno e quattro mesi
L'episodio di tre anni fa ma il processo pur essendo io per rito direttissimo
Pende da un anno e quattro mila
E il processo è stato rinviato cinque volte
Vedete norma no ma cinque volte per sempre per diversa composizione del collegio
Io per quattro volte sono tornato dal lavoro che stavo facendo fuori per essere
Ogni volta c'era un giudice diverso un collegio diverso
Ma volete che a me non venga il sospetto che il problema sia nel fatto che il querelante a torto a mio avviso
Sì a un magistrato
è un'esemplificazione ma
Se non si eliminano
Questi atteggiamenti è un po'difficile far crescere poi tu
Io credo fondamentalmente che è questo il punto sul quale noi adesso dobbiamo impostare il lavoro nel nel futuro riga legislatore abbiamo dato delle indicazioni
Abbiamo detto per noi il problema dal punto di vista legislativo si può risolvere così
Oggi dobbiamo dobbiamo avere un dobbiamo fare uno sforzo di fantasia ulteriore
Visto che possiamo recuperare questa dimensione
Ammesso che ne abbiamo voglia
Vediamo come possiamo fare
Io vorrei fare una proposta la commissione che ha svolto questo lavoro puntuali e di ricerca
Questo gruppo misto chiamiamolo così
Non potrebbe essere allargato
E continuare il suo lavoro
Per capire quali sono i meccanismi di condizionamento dell'uno e dell'altra professione
Secondo me ne uscirebbe un libro bianco stupendo
Su che cosa è la gestione del potere iniziali
Quali sono gli strumenti
E che tipo di atteggiamento quali spazi restano agli uni e agli altri
E se questi spazi che a mio avviso si vanno restringendo possono essere allargati magari con una spalla
è una proposta io la giro alla Federazione della stampa
All'Associazione nazionale magistrati allora
Però credo che forse una indagine di questo genere che vada a scavare tra le pieghe dei rapporti tra i Poteri
Possa dare nuova forza o un progetto complessivo di democrazia
Democrazia imperfetta
Democrazia conculcato
Democrazia condizionata
Ma pur sempre
Luogo questo Paese nel quale alcune cose si possono fare
Allora io mi domando se
Non valga la pena
Di imbarcarsi in una avventura di questo genere
Veramente sarebbe una avventura non non facile né indolore i contraccolpi sarebbero duri
Però forse vale la pena ogni tanto avere un po'di spina dorsale
Non
In con atteggiamenti
Demagogici non con atteggiamenti
Clamorosi ma con un lavoro serio
Che
Può passare anche ad esempio e questo è un contributo
Ulteriore che cerco di dare
Può passare ad esempio attraverso una
Ristrutturazione di tutti i processi di ingresso alla nostra la vostra carriera
Può passare attraverso un continuo contatto che non sia legato alla gestione della notizia ma che sia legato a tre alla riflessione generale
Sui comportamenti e sulle competenze
Che può passare attraverso un incontro per esempio periodico
Tre i
Giovani magistrati
Per esempio il Consiglio superiore perché non organizzare un seminario sui problemi dell'informazione mirato
Mirato ai magistrati i giovani che arriva
E perché
C'è questo è il punto perché non stabilire sin dall'inizio della carriera quali sono i rapporti quali sono i limiti e quali sono i conti
Perché abituarli solamente a vedere il cattivo il buon esempio a seconda del magistrato al quale vengono affidati in questa introduzione alla carie
Farebbe bene anche dei giornalisti perché non prendere i giornalisti giovani che arrivano la professione e metterli a contatto con i magistrati subito
Ecco sono tutti piccoli suggerimenti sui quali si può discutere sui quali si può non essere d'accordo
Che possono essere migliorati altri se ne possono aggiungere però secondo me se teniamo presente qual è la situazione e qual è la prospettiva
Io mi auguro che fra un anno quando ci rivedremo per fare un nuovo convegno su questi temi
Noi li potremmo dare del l'annuncio
Che qualcosa di vero di concreto oltre le lamentazioni
Che continuiamo a fare siamo riusciti
A mettere in cantiere
Se
Solo
In un anno riuscissimo a fare questo noi credo che avremmo dato un grande contributo
Alla crescita di questo Paese
E soprattutto alla realizzazione concreta della democrazia grazie
Caro Gambescia ringrazio moltissimo per quello che hai detto
E mentre tu stai parlando
Pensavo alla critica frettolosa che è stata fatta ieri a me
Di avere iniziato diciamo così con un intervento provocatorio
E che tu evidentemente ai ampliato e approfondito
Ma noi giornalisti pensiamo che effettivamente i discorsi i convegni devono essere fatti in questi termini con poche parole ma molti fatti
E e che ambisce effettivamente ha portato dei fatti
Acquisto
A questo punto io seguendo una norma americani vorrei fare un break offrì in modo poi da consentire arte accattato dice di fare la sua relazione con maggiore va bene
Ci vediamo fra cinque minuti il tempo materiale però veramente ombra Coffey vero
Poi intervenire subito dopo la relazione di HP partisse sono pagati compilare la scheda che trovano all'interno della cartellina in modo di facilitare il lavoro organizzativo nostro
Un sì sì d'accordo una variazione al programma pomeridiano Rosselli per indisposizione verrà sostituito dal suo collega Roberto Martinelli
Ritorno la parola al presidente
Signori
Dopo l'intervento di Gambescia
è il turno del del dottor vigenza cantati is che di questo gruppo di lavoro
Nel quale nonostante le apparenze poi alla fine abbiamo trovato sempre dei punti di di d'accordo diciamo così
è stato un animatore
Pongo l'autore
Il di cui bisogna quindi dobbiamo essere di ma sempre molto grati
Parte la parola
Ringrazio molto Guido creatura suo apprezzamento credo di non meritarlo
Ho apprezzato moltissimo l'intervento di Paolo Gambescia io trovo Paolo Gambescia sempre molto stimolante
Perché parla chiaro parla in modo provocatorio intendo provocatorio in senso positivo nel senso di provocare intellettualmente di esporre le cose con precisione e quindi
Dicevo che ho apprezzato molto il l'intervento di Paolo Gambescia perché come al solito schietto e provocatorio provocatorio in senso positivo nel senso che stimola la risposta e stimola il dialogo
A Siracusa mi accaduto addirittura dopo averlo sentito ero relatore in un convegno sempre sulla stampa dover mutare l'impostazione nella relazione perché Nicola sconvolto la mantiene oggi non ha sconvolto però mi ha mi mantengo sulla traccia degli appunti
Però mi ha stimolato molto direi che importante il suo richiamo nei confronti dei magistrati a praticare il surf spente non l'abbiamo detto questo a viareggio dobbiamo fare un generale eliminare protagonismi
E indebite supplenze no gli interventi legali necessari della giurisdizione
Mai come nel settore la libertà di stampa questo deve essere praticato questo serve studente perché la stampa sia al massimo libera
D'accordo anche con Paolo sul richiamo sull'esigenza del suo richiamo della giustizia domestica e nel veramente dobbiamo curare con magistrati di non far giustizia domestica anche queste cose
Quando c'è quel volto magistrato in queste questioni secondo me il giudice per dimostrare di essere dipendente dovrebbe essere molto più equilibrato dovrebbe essere più equilibrato che negli altri casi che la tentazione di fare giustizia domestica è forte
E nella giustizia domestica di questo genere emergere giustizia di tipo corporativo l'associazione magistrati contrasta questo tipo di cultura corporativa
La mia relazione si bassa sull'asse di un'analisi della cultura
Giuridica italiana e si basa sull'esigenza dell'autocontrollo del giudiziario
Io lo dico fra poco meglio su alcuni punti credo che c'è una differenza marcata fra ciò che stampa e ciò che giudice
Il giudice parte di un potere la stampa espressione di libertà libertà di stampa appunto
E allora credo che sia giusto che la critica si rivolga fondamentalmente prevalentemente nei confronti del magistrato e perché nel rapporto al magistrato che gioca un ruolo di potere ed è giusto che sia così
è giusto che ma e i giornalisti siano di vaccino all'accusa cioè dicano le cose che pensano evidenzino gli errori né chiusure nei giudici e i giudici devono fare su questo autocontrollo self restraint autocritica al mio asse quindi di questo genere
A un asse di analisi culturale che si riferisce alla cultura italiana in generale alla cultura giuridica in particolare ritenendo che questa cultura giuridica come ho già detto a Spotorno
La mia relazione non avrà molto di nuovo ma farà sviluppi rispettano imperfezione di Spotorno la cultura giuridica italiana e fondamentalmente di tipo statalistico stato lastrico
E quindi noi dobbiamo rinnovare enormemente questa cultura che ci serve come anticorpi antidoto fondamentale la cultura di tipo anglosassone anch'io mi sono richiamato spesso in continua a richiamarlo in materia di libertà di stampa
Noi
Abbiamo criticato negli ultimi tempi critichiamo anche come associazione magistrati l'abbiamo fatta a viareggio
La cultura degli anni di piombo una cultura di chiusura una
Delle cadute di garanzia ancora oggi nel giudiziario che ci sono ma non si ricorda spesso la causa prima che quella della licitazione d'emergenza che è ancora in vigore non viene eliminata responsabilità dei politici
Ma la cultura di tipo stato ladri qui italiana di una cultura giuridica non risale ovviamente agli ultimi anni
La caduta della negli anni di piombo di una certa cultura delle garanzie anzi è conseguenza di una cultura di tipo stato lattico che l'asse della cultura identitaria né in generale dalla cultura giuridica italiana in generale
La cultura italiana è sempre stata tributarie dalla cultura tedesca spostato l'Africa
Della cultura francese è stato l'artrite
Poco dalla cultura anglosassone dobbiamo essere molto attenti a una diversa cultura che la cultura delle libertà e dello stato di diritto
Per puro accenno per semplice accenno dirò per ricordare ricordiamo fine Ottocento Hichri ispiri Pellew
La restrizione notevole della libertà in Italia Turati incarcerato
Poi democratici smog giolittiano del quindicennio post fascismo e ma il fascino non è che qualcosa di episodi torni abbiamo ancora le leggi fasciste
Anche un'altra cosa da ricordare tu ci dimentichiamo di queste si dice che il giudice ha una certa cultura di chiusura per esempio nei confronti alla libertà della stampa presente perché fa prevalere un articolo del codice di procedura penale ne parlerà dopo
Rispetto all'articolo due legge professionale degli giornalisti e ma questi codici sono ancora in vigore non dovrebbero essere in vigore
Sono in vigore quando dal quarantotto in poi
Sulla base dalla nostra costituzione repubblicana ok garantista e libertario
Devono essere modificate grave responsabilità della classe politica e su questo cioè non si può dimenticarla questa responsabilità non si può parlare di responsabilità dei giudici attuarono cultura senza far risalire a monte esempio responsabilità
A questa classe politica la cultura che sottende queste le la posizione di questa classe politica che fa sopravvivere quarantotto in poi i codici fascisti
Rispetto la Costituzione con tutte le complicazioni che ne vengo nell'anno mia che ne viene nel giudici la conflittualità il contrasto di principi nell'italiano dopo quarantotto un uno dei più grossi contrasti che si è manifestato anche far nella cultura dei giudici è stato questo a far prevalere i principi della legislazione precedente codici penali far prevalere la Costituzione
Lo scontro è stato questo
La parte giovane dalla magistratura si è schierata per il principio costituzionale
Congresso di Cardone dall'associazione fondamentale che aspetta applichiamo prima di tutti i giudici
Applichiamo come principi generali principi dalla Costituzione a banalità guasti ecco Naba novità rivoluzionarie perché e perché c'erano delle fascisti ancora in vigore che ancora ci troveremmo sulla Spagna
Non dimentichiamo queste cose che troppo spesso facilmente vengono dimenticati per trovare poi capri espiatori i giudici colpevoli di tutto eccetera
No alla cultura dei giudici di sale una certa cultura delle leggi
Che non è solo quella del regista l'emergenza
E precede mio tipo di relazione nel senso che si svolge in termini di continuità con i discorsi fatti in precedenza per far crescere una cultura delle libertà delle garanzie
E noi abbiamo detto in passato a Spotorno in particolare sarà il mio punto di riferimento fondamentale che noi dobbiamo operare contemporaneamente per far cantare le leggi e per cambiare i costumi cioè la cultura Llorente al mento culturale soprattutto dei giudici le due cose vanno fatte insieme
Quindi l'asse della mia relazione svolge sulla cultura e sulla necessità dalla prospettiva di cambiare
I costumi delle leggi
Vorrei ricordare qui i passaggi fondamentali della cultura è emerso a viareggio dall'associazione magistrati a cui noi dobbiamo restare ferme anche ieri ho visto sentito un accenno che si riferiva al processo di Napoli
Cioè rispetto a questo tipo di Acerra non entro ovviamente in questo discorso perché la mia canzone si basa sui problemi che abbiamo oggi sulla stampa
Vorrei dire che la sua generazione magistrati tra viareggio
Ha messo a fuoco un discorso fra contrapposizione fra garantismo e difesa sociale è questo il problema grosso su cui dobbiamo lavorare in oggi è negli anni venturi
C'è un problema di difesa sociale c'è mafia camorra eccetera c'è modo di trovarla contrastare ma il giudice deve essere garante della libertà dei cittadini
Questa è la cultura che l'associazione porte emersa chiaramente a viareggio
E che deve essere ancora il dibattito i giudici garante delle libertà civili dei cittadini
La presunzione di non colpevolezza dell'imputato fino a sentenza definitiva di condanna deve restare un caposaldo fondamentale perché è scritto nella Costituzione
E come il principio indubbio pro reo
E anche qui c'è la nostra cultura statalistico all'insufficienza di prove che non è conosciuta la cultura anglosassone
E giustamente i giudici anglosassoni se non esiste la prova solo con un con formula piena e che significa questo mezzo e mezzo
Crest continua a prevalere nelle leggi
La cultura di tipo statalistico io dubbio se sia responsabile quindi non è responsabile perché non c'è prova che lui sia responsabile la conclusione all'esterno deve essere non c'è prova quindi è formula piena e ci persiste invece questa formula di dubbio perché come come da dove ci deriva perché rimane ancora
E perché ne abbiamo una cultura statalisti fitta di arabi e tradizione Crespi Pellew e così via
Che tributaria della cultura centralistica autoritaria francese tedesca
E questa cultura il presente anche nei tribunali quindi non è colpa dei giudici o solo dei giudici colpa anche dei giudici
E questa cultura deve essere superata
Ovviamente noi dobbiamo lavorare sul problema specifico della stampa
Libertà di stampa
E credo che su questo fatto su questo punto ho avuto uno stato gratificato dall'impostazione dagli interventi di ieri del presidente Beria del presidente Guido Guidi e di Morello che entrambi ci sono collegati al lavoro già fatto in termini di continuità da questo gruppo di lavoro magistrati giornalisti nel senso che noi dobbiamo portare avanti un certo tipo di discorso i temi di approfondimento
Molto spesso sentito dire soprattutto dei giornalisti ma noi ci riuniamo sempre di luogo in luogo diciamo le stesse cose quasi in senso frustrante non conformi senso di frustrazione
Secondo me questo atteggiamento va contrastato perché è sbagliato perché è sbagliato
Perché non è con questi incontri approfondiamo che culturalmente facciamo crescere e questo è importante la cultura cresce in modo lento ma cresce
Noi guardando gli alberi non dobbiamo perdere di vista la foresta
L'Italia ancora c'è sacche di arretratezza culturale però l'Italia di oggi non è l'Italia trent'anni fa e cresciuto in senso democratico e cresce così per queste vie per questi incontri
Che lavorano in modo lento non si colgono immediatamente i lavori culturali mai lavoro culturale di lenta
Movimento diventa portate pure in Cile quindi questo tipo di lavoro lungi dal non essere importante importantissimo
E in Cile anche in termini di resa immediata se parlo giornalisti e magistrati perché dopo tutti i miei giudici sono persone di cultura che fanno cultura con le sentenze
Le sentenze sono e espressioni culturali sono discorsi di valori ancorate a gara enorme ma son cultura il giudice un mediatore fra norma e società e fatti reali ed è una uno rappresentante culturale in questo tipo di lavoro lo chiamiamo giurista chiamiamolo come vogliamo
Diritte nient'altro che un momento della cultura quindi cambierà la cultura si riflette nelle sentenze possono essere queste o altre possono cambiare di una fra un momento che stanno cambiando in certo senso in positivo e cambiano tramite questo tipo di intervento e poi c'è la prospettiva della riforma legislativa che passa da questo tipo di incontri con secondo questi due filoni non dobbiamo ritenere inutile o inutili passeggiate oppure la vacanza questo incontrarci
Perché questo incontrarci se con serietà Center mi di continuità e di collegamento ritorna dire in questo senso è impostato ieri il convegno ed è stato in passato validamente
Senza cadere nelle sceneggiate di volta in volta perché ne abbiamo una cultura della rissa in Italia a livello culturale e politico in cui si si fanno risse continue non ci si orienta
Mentre noi dobbiamo essere accorti attenere il l'analisi il discorso su alcuni filoni tenerlo con serietà lavorare in questa direzione e ciò che sta facendo appunto questo lo un gruppo di lavoro magistrati giornalisti
Quali sono gli aspetti dalla cultura giuridica da cambiare
Per esempio un aspetto da cambiare rispetto alla libertà di stampa adesso angolo riscosso solo rispetto a questo specifico tema è il formalismo
Uno dei dalle affermazioni del decalogo delle sentenze la Cassazione prenderà in considerazione quelle tracce alcuni filoni fondamentali
è stato nel senso di dettare un sacco di regole al cronista dimenticando il cronista in carne ed ossa riformista concreto il cronista che deve produrre notizia in tempi brevi perché la notizia così si produce
Allora guardando la normativa o la cultura agli aspetti giuridici o il senso delle libertà di stampo i limiti del dalla libertà a livello puramente normativo si perde di vista il concreto fare del giornalista
Qui uno secondo me dei passaggi che la fatina va fatta una cultura del magistrato e trapassare danno conto di tipo formale normativo di lettura di norme senza considerazione verso le istituzioni reale la società concreta
E portando invece l'attenzione alla società concreta alla stampa
è una soluzione concreta i giornali sono istituzioni concrete e hanno tempi loro molti di operazione modo io agire che non possono essere giù dai magistrati dimenticato
Prenderò in considerazione ancora la sentenza molto nota ma lo prendono in considerazione semplicemente dall'angolazione la cultura come espressione culturale appunto nel giudiziario
La sentenza la Corte costituzionale numero uno dell'ottantuno quello che ha sia deferisce al segreto professionale del giornalista
Prenderò in considerazione appunto le due sentenze della Corte di Cassazione già citata che hanno espresso i principi che son chiamati sono stati detti dal decalogo
Il punto di riferimento positivo l'ho già detto che rappresenta
Nella miglior tipo di impostazione la cultura che emerge sulla libertà di stampa negli Stati Uniti d'America in particolare la sentenza celeberrima New York Times contro Sullivan
Che ha affermato un'ampia libertà di stampa negli Stati Uniti sul presupposto di alcuni principi fondamentali che sono
A monte di tutto
C'è l'affermazione che in una società democratica ci deve essere ampio discorso riscosso libero e massima possibilità di controllo dei cittadini nei confronti delle pubbliche istituzioni
Che inibisce questo controllo anche nei confronti del giudiziario perché i giudici sono rappresentano un potere che inibisce o riduce questo tipo di controllo riduce lo spazio alla democrazia reale
E quindi la nostra azione Colazione da soli sono magistrati del gruppo magistrati giornalisti deve essere anzi nel senso contrario di ampliare questi spazi
Una un punto di riferimento della mia relazione nel senso che appunto nei Paesi democratici non essendo possibile
Che si possa stabilire essendo impossibile concettualmente una linea precisa di demarcazione fra illecito fa il la l'uso e l'abuso e la libertà di stampa
E quindi sono riferito agli appunti scritti che poi distribuito a un'affermazione recente del Presidente Cossiga che io le trovo molto valida che riterrei principio cardinale riferimento per la libertà di stampa
Meglio tollerare un certo grado di abuso rispetto alla stampa che restringe nell'esercizio e quindi vieni considerazione un altro aspetto del formalismo noi pretendiamo cioè che quasi che il diritto fosse una scusa non è una scienza esatta per cui ne possiamo stabilire criteri precisi strade
Bene in bende marcate canali entro cui ci si può muovere ora libertà per definizione non può avere questo tipo di indicazione l'indicazione di generale che deve avvenire il magistrato il giurista e nel senso che in una società democratica e ci deve essere spazio ampio spazio e certo che c'è un rischio ci possono essere degli abusi
Gli abusi sono di un certo tipo fino al punto da lei darà la reputazione altrui sulla base delle norme del Codice se anche i giornalisti nei confronti dei cittadini non sanno praticare necessario self restraint che anche loro devono praticare nei confronti dei cittadini il magistrato deve intervenire a tutelare la personalità
Però con questo criterio fondamentale
E mai stato deve essere attento a non gettare rigidi confini alla libertà di stampa perché la libertà si esprime con libertà proprio perché non hanno i rigidi confini
E anzi nel dubbio il giudice non qua in questo caso non nel dubbio probabilmente indubbio pro libertà perché in questo caso la libertà a tenere in considerazione
Il Magistrato se non via in ogni momento dall'interpretazione normativa deve essere disponibile a che la stampa si ampiamente Ribera il nostro paese perché la democrazia passa da qui e Cossiga dato questo tipo di indicazione che uguale identica una massima celebre che ho citato dimmi appunto di Jefferson punto che quel dato che è impossibile segnare con precisione il confine fra l'uso e l'abuso la libertà di stampa meglio tollerare un certo abuso dalla libertà e stampati e pretendere di regolarne l'uso violando ore il concreto esercizio e queste nel concreto Concetto che essendo venuto dal capo dello Stato io ho ritenuto di riprendere con una certa ampiezza perché un'indicazione fondamentale rispetto alla democrazia Italia
Allora Federico Giulietti i cronisti in carne ed ossa acquistare una cultura del concreto
E questo lavoro giornalisti magistrati fa sì che non ci conosciamo ci misuriamo sul concreto ci vediamo in carne ed ossa reciprocamente no e questo vederci in carne ed ossa già questo cambia la cultura se non riusciamo a trasmettere questo nostro esseri in carne ed ossa
E questo cammin positivi enormemente positiva la cultura giuridica italiana formalistica mentre il realismo nei paesi anglosassoni loro guardano le istituzioni in concreto
Le faccio dobbiamo calare il concreto Pfeiffer mettere la carne concorso sforzo perché abbiamo schemi non carne davanti
Credo di aver parlato già abbastanza e dall'abbandono avanti per appunti e per cenno sul cambiare i costumi io prenderò considerazione mi riferisco sempre gli appunti
Alla cultura che è emerso appunto nella sentenza la Corte costituzionale già citata numero uno dell'ottantuno perché e simbolico sintomatica questa sentenza la Corte funzionale che possiedi fa accerterà la giurisprudenza dei giudici prima in materia di
Il segreto professionale
Perché ritiene che la norma del Codice procedura penale trecento cinquantuno se vado se non sbaglio
Sia costituzionale
Che nel bilanciamento fra l'articolo due della legge professionale dei giornalisti al signor cinquantuno prevale il caccia cinquantuno e questo l'affermazione secondo me estremamente grave una scelta culturale grave perché ma si reggeva su tutta la giurisprudenza precedente dei giudici che era condizionata da quella cultura di tipo stato l'attico di cui parlavo prima non ha non a caso ha fatto queste proposizioni
Perché era grave perché grave
Perché dimentica che la legge professionale dei giornalisti è del sessantatré
La Costituzione intrattenitore nel quarantotto trecento cinquantuno entrato in vigore nel trenta
Il fascismo non era attento alla libertà di stampa perché erano spero che era il fascismo e lo Stato totalitario
Allora come far prevalere rispetto a una norma passata fosse anche scritta nel codice nel trenta
Fascista rispetta una norma successiva la Costituzione che vuole la libertà di stampa ed è quindi completamente e omogenea e coerente col ventuno dalla Costituzione questo è un punto
E come mai altre domande
Rispetto al lasciamo giuristi l'articolo quattordici e quindici delle preleggi articolo quattordici se non vado errato dice
Nel caso di leggi eccezionali che fanno o citazione regole generale prevale l'origine cecena ora perché non leggere i trecentocinquantuno come norma generale che lì si riferisce ai segreti
La all'articolo due del della legge ai giornalisti come legge eccezionale infatti riguardo un caso specifico riguarda il segreto solo che la fonte non in generale di ciò che dice il teste e quindici ha tutti i connotati Teresa dice eccezionale
E la Corte costituzionale in quella sentenza lo enuncia questi connotati mettendola in evidenza la differenza grossa che c'è fra il trecentocinquantuno e l'articolo due ma se c'è differenza grossa perché non interpreta la speciale
Ci sono due ragioni di fondo allora post servita nel tempo uno rispetta la Costituzione no tra Antonio Di Carlo
Criteri di eccezionalità
E allora mettiamo pure che questo tipo di discorso che per me è convincente ce sta ci sono state sentenze dei tribunali in questo senso convincendo annuncia convincente non fosse completamente
Allora diciamo che resta il dubbio ecco questo è il punto dell'abuso dell'uso e della difficoltà di pretendere di tracciare il segno mettiamo che restasse il dubbio mettiamo che resti problematica ma perché allora scegliere una strada
Che restringe la libertà di stampa rispettarla
Gioca la cultura statalisti Ka che va cambiato
Ovviamente questo io la ho tratto solo come cenno perché c'è una precisa
Io sto trattando questo aspetto solo dal punto di vista dall'angolazione dalla cultura perché ci sarà una relazione su questo sul segreto professionale e quindi questo non intendo approfondirlo questo spreco
Un altro aspetto su cui noi giudici ci dobbiamo confrontare con serietà e siamo qui per discutere
E quello un altro concetto che emerge dalla stessa sentenza la Corte costituzionale
E su questo c'è stata c'è discussione la magistratura e credo che la mia posizione dico chiaramente minoritaria io per esempio su questo discuto da molto con Enrico Ferri che è un interlocutore per me molto interessante
Il problema del la prevalenza del valore giustizia rispetto libertà di stampa e nella sentenza la Corte costituzionale
Quando ti tenta di fare il bilanciamento la Costituzione dice non è detto al fatto che la libertà di stampa del ventuno sia prevalente a valore giustizia anzi
In certo senso e cedevole testuale termine rispetto adesso
Il valore giustizia prevale e io non sono affatto d'accordo e discutiamo con Enrico Frati da tempo e con altre e penso che la posizione di Enrico riprenderà forse anche il discorso siamo qui per dialogare
E prevalente la sua perché fa parte della cultura un Giurì italiana che emerge nella senza costrutto costituzionale meno eccitante sentenza perché non sono d'accordo
Si dimentica sempre il fatto che il giudiziaria un potere e la stampa e un controllo del potere la libertà di stampa l'opinioni pubbliche delle controllate il potere quindi deve controllare il giudice non portasse la prevalenza del potere rispetto a chi controlla il potere questo è il punto
Il giudiziario sarà terzo potere con indipendenza mettiamola come la vogliamo ma è un potere dello Stato la stampa il momento di libertà
Questo è il punto noi non dobbiamo marcare in un Paese democratico a vantaggio del potere mai nei confronti di chi il potere deve controllare
E allora di prevalenza del cretino del valore giustizia messi in astratto sembra una cosa validissima a tutti piacerebbe alla giustizia direbbe Pannella giusto tra
Ma il problema è quale sia sta giusto questa giustizia Justine concrete giudiziario come potere che fa volerla giusti
E non rispetta adesso rispetto a questo giudiziaria noi dobbiamo privilegiare come magistrati e dobbiamo esserne consapevoli e dobbiamo su questo secondo me buttar cultura dobbiamo ritenere che sia prevalente il valore della libertà di stampa
Non dobbiamo far valere rispetto al volo libertà di stampa come per il prevalente il valore giustiziò o quello di privacy un altro reputazione
Qui c'è una una descrizione molto importante da fare che fanno bene gli americani non facciamo quasi mai fanno bene
Nelle giurisprudenza degli Stati Uniti
Cioè una questione la reputazione ci cittadino normale comune è un'altra cosa è quello delle autorità pubbliche che essendo potere devono essere controllate
Quando il controllo è il e l'indagine egli articolo si riferisce alla personalità pubblica li deve chiedere cedere la la privatezza perché lui non è più privato in larga parte pubblico il ministro a un ministro dello Stato il
E personalità pubblica
Quando lui sceglie riprenderà la carriera pubblica letta in questione la sua privacy ci mancherebbe che voglia la salvaguardiamo tutta perché noi i cittadini devono controllare l'UE come pubblico ufficiale e deve prevalere la libertà di stampa rispetto al potere queste concetto cardine uno Stato democratico
E allora dobbiamo fare qui una marcata distinzione una cosa e quindi ed avrebbe già emerge una giurisprudenza che potremo ben farla questa distinzione una cosa il cittadino comune e e il giornalista deve essere rispettoso della sua privacy
è un nella misura in cui però questo privato questa personalità privata emerge come pubblicare e si espone in una società democratica deve essere controllati in modo degli più penetrante dei modi ci mancherebbe il paradosso di quella sentenza che li cita Paolo Gambescia dal tribunale di Roma
Quinta sezione secondo cui giornalista cronista non potrebbe riferire ciò che ha detto un teste nei confronti d'un tizio perché prevarrebbe la privacy del tizio ma ci mancherebbe altro
Qui c'è un processo che sta funzionando
I giornalisti a un cronista
I cittadini sono interessati acché il processo avvenga in modo regolare il cronista deve riferire tutto certo ci può essere un danno del privato ma è un danno che è un costo ovvio della libertà e quindi come mai emerge una sentenza di questo genere così accusatemi stravagante
E chi non ce l'ha contro la libertà di stampa
Che ce la cultura stato la critica
Perché noi non pensiamo che il potere ogni potere
Deve essere controllato in modo approfondito e penetrante quindi pregherei veramente un ricco se stop un po'di spazio di dedicare a questo punto dialogo e facciamo spesso in privato cioè che diventi un dialogo generale fra dobbiamo fare fra noi dobbiamo vedere di cercare di orientarci rispetto ai valori e quindi rispetta la libertà in un certo modo invece che non ha
Abbrevio molto tratto due ultimi punti un altro appunto è quella sulle fonti informative questa che per me ancora resta un altro un altro punto dalla giurisprudenza da buttare
Del del decalogo dalla Cassazione
Non esistono fonti informative privilegiate ma ci mancherebbe altro se fosse così non esisterebbero autorità costituita nel nostro Paese autorità degni di fede
Non esiste un Paese sono esiste la fiducia in autorità degni di fede e qui dobbiamo passare al concetto di autorità perché ho trattato già Spotorno questo che vorrei fare un ulteriore passaggio
Noi abbiamo un duplice concetto di autorità uno che ci deriva dalla sociologia uno che ci deriva dal diritto
Nella sociologia l'autorità sviene viene collegata al potere autorità uguale potere
è un concetto molto pericoloso distorcente
Il concetto che viene invece al diritto l'autorità uguale consenso quella fiducia
Io una persona autorità rispetto al mese io ho fiducia in lui sì io credo una sola parola lo seguo perché so che mi posso fidare di lui questo è il vero concetto autentico democratico dell'autorità
Molto spesso l'autorità si collega al potere ma non è potere e consenso questo è il punto di diversità tra potere con sé tra poteri autoritativi non viene colto in Sociologia invece vengono appiattite fuse e questo è gravissimo
Io non posso non fidarmi di autorità nel in una società mia padre e mia madre queste hanno autorità rispetto al figlio il figlio si fidava parole del padre non perché ha potere che ha fiducia figlio
Sa che non lo non lo tradisce la madre ha fiducia i figli ha fiducia nei confronti della mala molto autorità la madre
Più forse che rispetto al padre che avendo più potere almeno autorità proprio perché ha più potere
L'Autorità avere l'autorità di completo consenso quando io mi fido completamente lumi rappresenta lui è e più capaci di me capisce meglio
Io sono un bambino ma andrei subito a cade in un burrone mi fido di lui il il per il babbo dice non andarli queste l'autorità io non mi io non muoio perché lui me lo dice io mi fido completamente altrimenti morirà in un cresco
Queste all'autorità l'autorità e consenso
Se noi non avessimo autorità nel nostro Paese per quanto sia uno a nomi che conflittuale non esisterebbe una società costituita
La pubblica fede e protetta dal Codice Penale nelle nuove che provengono che la moneta non sia falsificata la cambiale non sia falsifica non avessimo fede in questi simboli consisterà in una società
Allora mi domando perché il giornalista non dovrebbe aver fiducia in alcune autorità
Perché se un ministro dice ministro dell'interno Tizio è imputato di un reato di mafia lui dovrebbe andare a controllare severamente imputato è obbligato di massima cimeli ma ma vogliamo scherzare cosa
L'affermazione che non esistono fonti privilegiate o fonti attendibili significa puramente semplicemente questo che qualsiasi persona fosse il capo dello Stato Cossiga la massima autorità dello Stato
Dice qualcosa il giornalista non si deve fidare di nessuno ma questo non è un messaggio vale il nostro città la Corte di Cassazione non dovrebbe dare di questi messaggi
Qui siamo in una società autonoma e a un a con estrema conflittualità a nomi io volevo dire ma non siamo al grado di autonomia da non aprire punto di riferimento consensuale di fiducia
Quindi autorità quindi i giornalisti devono potersi fidare in una società costituite fanno bene altrimenti i giornali non funzionerebbero e questo è un punto per cui la giurisprudenza deve cambiare
E dobbiamo attrezzare due sentenze una del tribunale di Milano e uno di Biella che hanno già affermato in contrasto con la Costituzione con la cassazione che le fonti attendibili valgono come si mente per i giornalisti questa cultura deve crescere cresce anche in funzione di questi convegni che servono cresce anche in funzione di questi incontri giornalisti magistrati che si guardano insieme e considerano se stessi come uomini in carne ed ossa
Ultimo punto e chiudo cambiare le leggi
Alcuni sono scettici sulla possibilità che oggi si possono cambiare le leggi per esempio scettico sono scettici quelli che hanno fatti referendum sulla giustizia dicendo ma chi cambia le leggi italiane
Io sento passati in varie occasioni il professor Vassalli dicendo ma l'abbiamo fatti si devono fare perché il Parlamento non funziona affatto
Un modo di screditare completamente il Parlamento direi
Ora noi dobbiamo convincerci se veramente se è vero che ogni legge deve passare per un referendum perché senza questo tipo di pressione si fanno le leggi o se invece è possibile praticare dalle leggi del Parlamento io credo che sia praticabile
Siano praticabili per legge in parlamento solamente e noi abbiamo in Italia una situazione molto strana
Nel senso che mentre negli altri paesi per esempio in Inghilterra negli Stati Uniti noi abbiamo una forma di liberismo sregolato
Sociale praticato però su una base di una politica deliberatamente fatta da dal presidente Reagan dalla Thatcher e conservatori inglesi
Nel senso che ci vogliono sempre meno leggi la società deve essere lasciato sempre più regolata perché si regola così meglio secondo un concetto tradizionale liberista Palio capitalista il diverbio
In Italia non si ragiona così loro fanno quindi recano la società perché i gruppi economici si muovano con libertà perché questo è il miglior modo in modo di governare secondo liberista
Noi invece cerchiamo si dice che dovremmo farla leggi infelice non li facciamo
Allora cali non si teme che si discute in Italia di leggi continuamente si cerca di concludere non si fanno le leggi
Oppure si fanno della legge arresti a e arrestano disapplicate sulla carta non si teorizza né sul liberismo ma in pratica la stessa cosa perché non ce la regolamentazione legislativo perché se c'è una documentazione non c'è l'applicazione normativa delle norme già approvate
La società resta lo stesso sregolata
Resta in modo selvaggio prestanomi Pia io ricordo un bell'articolo letto da Eugenio Scalfari che considero un grande giornalista cui lo prendo molto dovendo spesso nel prendo molto da luglio
In un articolo eccitato Tunna una sua intervista che ha avuto col cancelliere tedesco una persona anche un'altra persona che stimo molto Helmut Schmidt
E non ci si mette in questa intervista che ha detto l'Italia funziona l'economia italiana funziona perché non è governata gli scaffali dice che era scandalizzato di questo nel senso che ogni ogni cosa cammina da sé cioè liberismo più puro più selvaggio
Sembra regolata ma in pratica non ci sono normative ma non vengono applicate quindi c'è la liberalizzazione totale quindi forte vince prevale ora questo tipo di liberismo all'italiana cioè nel senso che non è che ho Rizzato ma viene praticato e una forma di governo rispetto alla quale ne dobbiamo prendere posizione
Ci sono alcuni che rispetto alla libertà di stampa queste normativa che non interviene che dovrebbe intervenire per esempio sul segreto professionale per esempio sull'interdizione professionale
Noi associazione magistrati l'ordine dei giornalisti la Federazione della stampa preso posizione perché vengono approvate delle riforme già avanzate in cantiere in punto di segreto professionale
Enti interdizione professionale
Nonostante questo tipo di spinta queste queste norme che ci sembravano agevoli fortuna diceva per esempio in uno dei convegni che una volta che noi avessimo scelto fatto delle scelte realistiche sul punto del segreto professionale
Nel senso di aderire a ciò allora allora quello spunto Progetto proposta che era nell'anno legge-delega di di procedura penale nessuno né leggi sarebbero approvate subito perché non c'era più contrasto su questi
Nell'ambito della dei magistrati di giornalisti c'era un contrasto fra se scegliere
Seccamente la proposta la vecchia proposto Bonifacio che diceva che doveva prevalere la legge professionale son trecentocinquantuno era una strada e l'altra invece che quella della dove generica del Codice di procedura penale secondo cui il magistrato non può imporre giornalista di rivelare la fonte salvo che sia l'unico mezzo per poter attingere alla verità in quel processo e poi ci sono anche proposte aggiuntive nel senso che il magistrato deve motivare che questa motivazione può essere impugnata eccetera
Allora noi abbiamo fatto abbia avuto un discorso fra in questo gruppo giornalisti magistrati quale proposto dovessimo scegliere io sostenevo che la proposta più secche più lineare più liberale più aperta più costituzionale era la scelta del tipo Bonifati
Invece è prevalsa l'altro tipo di ed è l'abbiamo adottata perché la più come più realistica
E invece questa proposta caro fortuna siamo insieme ancora qui non è andata avanti non è diventata legge significa mente che in Italia le leggi più ovvie non si riescono a praticare chiudo sulla la mia relazione non ho trattando alcuni altri punti perché credo di avere già abusato del nostro tempo grazie
Htc
Ti ringrazio e ti ringraziamo tutti contrattura lucida esposizione
Di cui ai sottolineato i punti più importanti
E soprattutto
Tuttora per regolare nei rapporti tra magistrati previsti
E mi sono ricordato di un episodio
I magistrati non conoscono niente del lavoro facciamo noi mi ricordo che è un magistrato anche allora presiedeva una sessione di lavoro lavoro e che adesso è ai vertici della magistratura
Era convinto che giornalisti forse soltanto colui che scriveva
Non solo ma che addirittura si chiudesse scriveva in prima pagina ignorando che invece coloro che scrivono non sono sì e no il venti trenta per cento
I cosiddetti addetti alla macchina
Cioè quelli che ha di fatto levare un giornale sono molto ma molto più importanti di quelli che scrivono
Quindi e qui mi ricollego all'idea lanciata in un certo senso d'Italia Gambescia
Che amplia il concetto espresso da accatta disse quello cioè in via far sì che i magistrati
Frequenti dei giornali si rendono conto che cos'è il lavoro dei giornalisti
Che non è così semplice come quello politico riferite quando la Cassazione a un certo punto ci attribuisce la necessità l'obbligo di dire la verità
Io vorrei dire ma se non siete capaci voi di dirla la verità di sapere la verità
Dopo anni di indagini perché dobbiamo noi poteva risolvere questi problemi in un'ora due ore tre ore qualche volta addirittura minuti
Adesso vorrei dare la parola
Allora
Giudice
Raffaele Bertoni
Consigliere del Consiglio Superiore Magistratura
Come
Allora con tre consiglieri di Cassazione
Sarà un intervento Alma
Io suonavo Wing ridendo a margine il convegno arriverà prenderà lo su un
Che sono alla base di questo io di questo convegno di questi incontri
Certamente frutto uscita magistrati e giornalisti
Affrontare il tema dei che che sta fondo di questi specifici che vengono trattati e cioè quelli quello della libertà dell'indipendenza per la Standa della magistratura in sostanza il tema della democrazia
Perché quando si parla di stampa ed in magistratura si parla democrazia
Io ho sentito da Gambescia
Che li ha ripetuto
Con la vivacità che lo distingue
Qualcosa che oggi
Va percorrendo il mondo della stampa una specie di autoflagellazione un attribuirsi tante colpe di quello che succede nel mondo della stampa e certamente queste colpi ci sono
E però non si possono nemmeno dimenticare nel Grandinetti ha avuto la Standa unitaria specialmente in questi ultimi decenni
E da quando è cambiato un certo tipo di giornalismo giornalismo che faceva politica ad abolire o venire naturalmente
E si è arrivati finalmente in Italia al giornalismo all'informazione allo stadio dell'informazione
E certo su questa strada su questa strada gli ostacoli sono molti
E sono molte le spinge a tornare indietro
E ma non Greggio
E credo che non lo crede nemmeno Carré Gambescia che tutte le colpe siano dei giornalisti
Piero Ottone che non è un rivoluzionario no tra persone che queste cose le capisce dice che i partiti
Cercheranno in mille modi
Attraverso armi legislativi economiche imbrigliare la stampa non facciamoci illusioni diciotto rinvio anche nei paesi più democratici del nostro la tendenza
è la verità perciò che mi sarà permesso interromperti la verità sta qui e lo dimostra proprio Panza quello che in questi giorni ha scritto il libro
Più feroce contro la categoria dei giornalisti quando racconta le vicende che in questi anni hanno visti i potentati economici e politici alla ricerca dei mezzi più efficaci
Per impadronirsi della stampa o almeno per condizionare la
è inutile elencarli questi mezzi perché nessuno riconosce meglio di voti eh ma dobbiamo pur dire e l'intolleranza dell'insofferenza del fastidio e dimostra il potere politico
Contro la libera stampa
E vedo che chiunque e anche il presidente del Consiglio che lo rivendica questo diritto ha il diritto di esprimere le proprie tricot opinioni le proprie critiche ma è anche vero come risposta taxi Il Sole ventiquattro Ore e nemmeno credo che sia un giornale devozionali no quindi ad un
Che rispose sulle ventiquattro ore che una forte cavi che di aggressività quando provenga da certe sedi non guappi caffè alle relazioni con i mass media
Senza diventarne in realtà una tecnica di intimidazione
Tra virgolette
Con parole di masse eccellenti una volta il presidente Craxi
Divertente per i giornali una fase attribuita al suo nume tutelare Garibaldi
So proprio per dunque mi coglie un
Di fronte a simili manifestazioni intolleranza io credo che i giornalisti hanno il dovere di giorno prima che il diritto di difendere la propria libertà
Continuando a rompe dico gli uni a chi ha il potere e dunque in questo momento anche al presidente Craxi naturalmente se lo merita se se lo merita
E se no no
Penso che non ci sono altre vie per salvaguardare nell'interesse di tutti e nei fatti la libertà di informazione
Con la loro professionalità i giornalisti debbono Saved esisterà pressioni lusinghe intimidazioni più o meno larvate
Per farlo con la necessaria efficacia debbono essere convinti fino in fondo Elkann Gambescia quindi lo sono
Ed esprime nella loro attività questa convinzione che l'informazione o è un contropotere o non esiste
A differenza da una stampa invece la magistratura ovviamente non è possibile
Però sarebbe tuttavia un errore su questo mi permetto leggermente molto leggermente di dissentire dall'amico amicissimo Vincenza Khattab disse
Sarebbe un errore identificarla col potere
E se soltanto un'istituzione dello Stato
Che ha il dovere di applicare la legge e di applicabilità in modo che risulti in concreto uguale questo
è un dovere se potessi
Non è un borghese è un dovere a Magistratura
Per decenni
Fino a non molti anni fa
Queste parole la legge è uguale per tutti
Scritte nelle aule dei tribunali son rimaste vuote parole
Per qualche tempo però le cose almeno in banca perciò da qualche tempo però le cose almeno in parte sono cambiate
Ed è se questo punto che alla vicenda appassionante che ha avuto la stampa e in una certa misura assimilabile qualità e ha vissuto la magistratura
Anche per i magistrati
Come per i giornalisti indipendenza e l'autonomia che per tanti anni erano state soltanto espressioni verbali
Sono diventate una realtà operante che ha permesso ai giudici di avviare il tentativo rimettere la bilancia della giustizia in quella posizioni di equilibrio stabile
Che dovrebbe essere la sua naturale
Senza farla pendere necessariamente assente come accadeva in passate a favore dei più forti contro i deboli contro la gente che nella nel potere né quattrini
Se ciò è avvenuto è avvenuto per molte cause anche per le riforme che ha fatto il legislatore
Un fattore però spiccato agli atti ed è vandalismo culturale ideale che la magistratura ha saputo far crescere al proprio interno rompendo così
Quel blocco monolitico che in pratica faceva dei giudici una ruota di scorta del potere dominante è stato questo minimalismo
Ancora oggi fortunatamente Dini vuole presente in magistratura che ha fatto cadere antiche servitù e che ha impedito ed impedisce per nuove studi danze seppure sono nate riescano a diffondersi a diventare totalizzanti o cristallizzate
A contrario si è così tavoli dalla crescita di un modo sostanzialmente unitaria di concepire la giurisdizione
Di intenderla come una funzione davvero imparziale e dunque capace di farvi vedere i fatti
E rispetto a tutti dai potenti al più umile cittadino i valori supremi dell'ordinamento e primo tra gli altri quello dell'uguaglianza
Questa novità però devi impassibile qualcuno
Sì ai referendum sulla giustizia hanno come bersaglio attraverso la richiesta di abrogazione della legge per il consiglio
Proprio bravissimo che oggi vive in magistratura a un giudice autonomo si torna a preferire da parte di qualcuno il giudice ha governato
Eppure e penso che siamo ancora in molti foglie la magistratura e dentro a credere che su questa strada la magistratura con tutte le sue colpe
Con tutti i suoi eccessi
Sì esposte guadagnata più di un merito
Nei confronti dei cittadini e dalla Società tutta senza iattanza ma con del mensa ho il dovere di rivendicare alla magistratura questi meriti
Ricordandone agli inventori o meglio a chi finge di non ricordare almeno i più significativi l'autoflagellazione non sembri una del tu
Di autocritiche ne facciamo anche troppo di fronda vado a cotanto altrui perché non ci sia consentito di dire divide
Quello che abbiamo fatto di buono
Con baltica
Compassione per tradurre nei fatti i principi della democrazia e della Costituzione e in primo luogo donna vive dello quello supremo dell'uguaglianza e non so qui
è lei in gare questi meriti Maggi stanno quelli hanno permesso di far vivere nelle leggi la Costituzione se non ci fossero stati i giudici con dando eccezioni di costituzionalità
E Pannella e Martelli avrebbero atto che il processo penale che c'è oggi avrebbero angoletto certo Rocco
Angori poi certo adatto
Che tra l'altro non prevedeva nemmeno la scadenza dei termini
Per custodia prevendita
E non c'era davvero va presentata la difesa in tutti una fase del processo
è chi è stata a far cadere queste regole se non i giudici
E come si fa a dimenticare oggi che si vada a tutti i livelli per la protezione dell'ambiente si fanno leggi buone finalmente
Su questo terreno dei giudici hanno lottato e difendere l'ambiente contro la speculazione edilizia contro gli inquinamenti è tante volte non sono stati capiti
Oggi sono capi di alla memoria
Dal Giannone e da qui da De Lorenzo la questi che gestiscono i ministeri creati Peppino ammende per la difesa dell'ambiente da questi finalmente hanno fatto leggi buone come ad esempio la legge Galasso
E nemmeno per il terrorismo c'è molta gente
E perché
Ci sono state le leggi d'emergenza manuali guardati e quasi tutti diritto sostanziale ce lo dimentichiamo troppo spesso questo
Ma per quanto riguarda le regole processuali i giudici sono stati capaci di applicare anche nei confronti delle terrorismo dei terroristi le regole di ingiusto non certo è che la che non c'è stata paese in Occidente
Che si sia potuto permettere questo lusso
Essa è questo lusso
L'Italia si è potuto permettere senta di correre alla barbarie degli stati d'assedio o di tribunali speciali se n'è potuto permettere perché ha avuto una magistratura professionalmente attrezzata in grado di vincere con la forza dalla legge
A far sabauda del terrorismo
Ecco
E va be soltanto la forza della legge
E noi facciamo
E noi giudici tanti giudici malgrado che dovrebbe ascoltarli mi ricordo come veri terroristi così gli spetta ai mafiosi ai camorristi che giudicano di Dundee giudici sono morti per mano mafioso per mano terrorista e anche lui continuava ad essere imparziali e con la forza della legge qualcosa
Si era ottenuto qualche spazio si era aperto come pronosticava Sciascia qualche spazio si era aperta nel nucleo dell'omertà mafiosa nel mutuo dell'omertà camorristica
E non è ce ne stanno a se dice seguire la P due ma non voglio abusare del vostro tempo
Debbo dire
Debbo dire però un'altra cosa
E debbo dire il fatto che la corruzione per la corruzione pubblica
E be
E fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile
Che potesse accadere
Che come i potenti degli apparati pubblici della politica dalla finanza dell'amministrazione locali fossero raggiunti dalla giustizia
Sarebbe stato impossibile pensare che finirà con le manette insieme ai contrabbandieri il comandante generale della Guardia di Finanza e il vice comandante generale dalla Guardia di Finanza
I dirigenti e bande ambrosiano gli amministratori in vedere Ridolini di Savona e di tante altre città d'Italia questo sia accaduto accaduto per merito dei giudici e la gente questo lo capisce lo capisce che rende e che la gente a una cosa dispiace alla gente quella di vedersi trattato in modo diseguale vede trattate certe persone per i galloni che hanno reali o Findim modo diverso da come trattati in una Galloni
E sarebbe un bene che si continuasse su questa strada per esempio che si facesse chiarezza finalmente sui fondi neri dell'Idi
Perché qui una cosa si deve dire con borse scusate che torna a leggere
Ed è che quello che faccio fare la magistratura per i perseguitati gli stabile stende volto come diceva bene Guido viola su un giornale pochi giorni fa veramente Botto
Gli spetta all'estensione che ha assunto il fenomeno della corruzione e delle malversazioni e darà del pubblico
La mala Italia credito purtroppo il sia una realtà non un'invenzione di giornalisti o di giudici fantasiosi o di vendite i calunniatori
Lo stesso presidente Craxi una volta che il binomio universi ricevute da lunedì mi disse con la sua franchezza abituale
Che dovrebbero finiti in galera per fatti del genere molti di più di quelli che già ci stanno
E il sei luglio
Questo
Come si fa allora a negare che tutti questi non li ho li ha indicati perbene sia dei meriti però
Penso che molti politici tra l'Aventino allo stesso modo per Channel Martelli Pannella
E però è non credo che su questi fatti si siano incendio in via con la gente volume della strada
Perché il comune cittadino non può essere che soddisfatto se vede che debbono rendere conto alla giustizia per le loro ma l'ha fatto non solo i comuni delinquenti ma anche gli uomini del potere
Guai però se che non si tratta soltanto di pensieri sbagliati
Oppure
Di eccessi verbali si cerca di portare un avanti una politica per i problemi della giustizia che è esattamente l'opposta di quello che dovrebbe essere
Per i giornalisti vedete basta che lo stato di assicura
Le condizioni di libertà perché voi possiate esercitare con la vostra voce professionalità alla vostra indipendenza commosso coraggio alla vostra professione
Però giustizia Girl lo Stato
Che è un'espressione dello Stato Mon & essenziale dello Stato sarebbe necessario un intervento legislativo amministrativo diretto a parte un giornale Sand è meglio la macchina della giustizia invece si è fatto tutto il contrario
A tempo il processo riformatore e arrestato e questo ritardo quest'inerzia si può lungo l'ormai da tanto tempo senza ragioni apprezzabili che la spiegazione possibile è una sola
Quella che tante volte ho sospettate ma che ora vale la pena di dare perlomeno dal mio punto di vista beige condannata
Non si è voluto non ci vuole intervenire con strumenti normativi e strutture ovali adeguati per rinnovamento profondo dell'apparato giudiziario perché così togliendo efficienza la magistratura si finisce in sostanza con l'incidere negativamente possibili e pesantemente sulla sua stessa indipendenza e autonomia
Si inveisce in pratica che i giudici possano mirare in alto
Raggiungere obiettivi troppo alti nell'adempimento del loro dovere che pure è quello di applicare alla legge e in modo uguale per tutti
Però si sono accorti
Che malgrado tutta questa inefficienza malgrado tutti questi ritardi giudici e tanti giudici che sono presenti pure il qui e ora
Cobellis Davide Giugliano comunque ce ne sono tanti famiglia
Ce ne sono tanti qua
Tanti fuori di qua tanti di più fuori di qua qualcosa continua a fare
E allora
Hanno pensato che bisognasse passare all'inerzia
Ha un attacco positivo
Un attacco fatto di due momenti un discredito martellanti e discriminante programmato
Contro i provvedimenti e le decisioni giudiziali Point l'iniziativa referendaria io così vedo il quadro di questi ultimi dieci anni peccato che non ci sta Martella Pannella almeno mi sentivo voglio inviare le querelare mi avrebbero querelato perché lo dice che se non dove gli orrendi vanno fatto tutto quando in querela denunci
Accuse insomma certe non mi potevo battere nemmeno uccidere
Ora su questo episodio e discredito è inutile rivangare il passato ma debbo fermarmi su process di Napoli è per dire qualche cosa di più caro di quello che è stato detta consigli superiori ieri
Per sprint no per tutto il corso del processo si è fatto di tutto per togliere credibilità la magistratura napoletana per intimidire i giudici e giornalisti giudice giornali
Si è sostenuto che l'ambiente napoletano condizionato i giudici e si è arrivati a sospettare dell'intera magistratura di Napoli insomma
Ma la sentenza di appello ribaltando quella di primo grado
Non so se ha fatto giustizia ha fatto giustizia in primo luogo di questa cialtroni e dice soprattutto di questi attutisce
Si è detto al dura che cioè giuridici quelli di appello avrebbero riscattato l'onore di tutta la magistratura di Napoli ma siccome questo non Boston organizzarlo o crederlo
Nemmeno quegli ottimi i giudici che sanno nel mio cuore e che io conosco ed apprezzo
Evidentemente falso quello che si andava ululando prima e dunque neppure è vero che i giudici di primo grado e gli inquirenti avessero traditi loro doveri e disonorato la giustizia secondo le assunzioni del giudizio di appello hanno fatto gridava al miracolo di la civiltà giuridica finalmente riconquistato
E invece al di là della verità processuale che a un certo punto deve comunque ritenersi accertata acquisita nessuno può dire che la sentenza dischi aggiusta come nessuno poteva dire se non questo ci è capace o sita che fosse giusta o ingiusta Labicana
La civiltà giuridica di un Paese si misura sui nel rispetto delle regole di un processo di un giusto processo
Ed è indubbio che il processo di Napoli ha rispettato in tutte le sue fasi le regoli di Ray naturali del giusto processo
La diversità delle conclusioni non intacca questa verità
Solo per la naturale fallibilità dei giudici umani ma anche per la possibilità intrinseca ad ogni processo che le medesime prove siano diversamente valutate
O addirittura valutato in termini opposti da giudici diversi terzo a quest'ultimo promosso vorrei aggiungere che non mi convince affatto
Il principio su cui è fondata la sentenza d'appello per cui la parola dei pentiti da sola non avrebbe nessun valore
è sicuramente un errore credere senz'altra Venditti è peggio che è un errore e non si ricava da nessuna norma del Codice
Pensate che la parola dei pentiti se non abbia riscontri esterni non possa mai valere come prova
Non è comunque una mera discussione giuridica quello su cui mi voglio attardarmi si tratta di ben altro
A Napoli non c'era un solo imputato quello per cui si è fatto tanto rumore ce n'erano molti altri
Anch'essi sono stati assolti sono stati assolti in base a quel principio uomini comando Lauso Vallanzasca la marca nell'uso e così Biglia e dobbiamo dunque esultare
Che anch'essi finalmente sono stati riconosciuti innocenti e non ci pensa che si si va avanti di questo passo in molti altri processi da quelli di Palermo a quelli intestino di Torino della Calabria avranno la stessa conclusione
L'attacco concentrico forse non diversi disinteressato contro il pentitismo da Rashid tutti tossici sarà avranno ragione
I giudici di Palermo quando hanno scritto che non è generalizzato nel Paese interessa che i membri potendo organizzazioni criminali dicono quello che sanno su queste organizzazione ma il peggio non è nemmeno questo
Non l'abbiamo sempre detto dei magistrati che mafia e camorra non Gigli Dingo no non ti battono nelle aule giudiziarie ora però sta accadendo che questi processi vengono fatti apparire da più parti comunque a Stintino per la comunità
E che meglio sarebbe chiudo gli una volta per tutte
Anche con un mucchio di assoluzione come scendere dopo un tentativo generosamente compiuto da tanta gente in primo luogo dai giudici per battere mafia e camorra mafia e camorra sanno di nuovo per avere grane
E questo avviene aldilà la selvaggina propriamente indipendentemente come tanti segnali indicano perché essa di Calenda anche per colpa vostra ecco anche per colpa vostra poca attenzione
Da un po'di tende Stato che stando a questi fenomeni perché sta di nuovo ricadendo sulla criminalità mafiosa la cortina dell'indifferenza
E speriamo che non ti aspetti un brusco risveglio
Di gambo una che è profondamente sbagliato esultare per una sentenza soltanto perché è di assoluzione
Ripeto con Giovanni Ferrara che la macchina della giustizia penale non esiste soltanto per esibire dice più viva la TBC
Ma anche per condannare può dolore ma per condannare e per reprimere così il crimine e proteggere i cittadini e la comunità indennità
Ci crede in vino aggiungere
Che diversamente da come accaduto a Napoli
E già era accaduto in altri casi non si possono considerare giuste le sentenze che piacciono a qualcuno magari a chi strilla di più fondi valenza predicando la non violenza
E che si debbono invece considerati ingiusti e le altre
E pretendere anzi che sia punito e vado addirittura in galera il giudice che le ha emesse
Un basso più in là e le sentenze non serviranno dando nel condannare o assolvere gli imputati ma per condannare o assolvere i giudici
Questo passo appunto si vuole compiere ai poli iniziativa referendaria
E giustamente perciò l'associazione magistrati prima contando vi stuolo e ora con Adolfo Beria Sand affiancati dall'energica Ingo mi è abile
Gli amici Enrico Ferri e vincendo accattato disse ha denunciato quest'iniziativa come dirette in realtà non a risolvere i problemi della giustizia
Ma soltanto a criminalizzare la magistratura indicando al responsabile a capro espiatorio di tutti i mali dell'amministrazione della giustizia
Io aggiungo in più che l'iniziativa referendaria attenda processare i giudici per ingabbiare
Con questo spettro
Con la minaccia di leggi che prevedono la loro responsabilità civile e compra in mano il pluralismo esistente della magistratura i giudici possono essere costretti
A comportarsi nel modo che vogliono coloro che oggi strillano quando vengono emesse decisioni che non approvano
Possono essere costretti a prevenire i desideri dei più forti dei più potenti un immutato che per anni giustamente ha gridato la sua innocenza
Nell'ultima udienza del processo che lo riguardava
Disse che sperava che fossero innocenti anche i magistrati che stavano pregiudica
Evidentemente intendendo che non lo erano se lo avessero condannato nessuno dall'interno dello Stato
Ha reagito per questo incredibile episodio e la giustizia che non è altra dallo Stato ma è lo Stato si è vista trascinata nella polvere
Il giudice che non si comporta in un certo modo viene addirittura presunto colpevole
Peggio presunto colpevole peggio del peggiore delinquente e difficilmente dunque le sentenze dei magistrati emettono
Potranno essere accettate da coloro a cui si riferiscono e che però tornai sono duramente colpiti se lo Stato ma perché disgustato gli uomini che lo comandano che comandano in nome dello Stato
Non sono d'accordo in bar Tenza dichiaro di non essere di non esserlo e che deve pagare il giudice degli a parte o che la pensa in modo contraria come la penso
Ciò poniamo dedico all'iniziativa referendaria Vettel chiarezza
Debbo difficile
Lo dico a nome di tutta la magistratura non perché rappresenti niente ma solo per il fatto che mi trovo per caso a parlare e quindi la corte signor Presidente quindi a parlare qui
Lo dico quindi come potrebbe farlo ogni altro collega che pure lui va bene ebbe a nome di tutta la magistratura
E per evitare i referendum
Non accetteremo mai leggi che modificano Bundy essenziali e qualificanti quelle vigenti
Ha proposto che porta la firma dell'onorevole Gargani in tema di responsabilità non potrebbe essere più dubbia parla addirittura di errore nella valutazione dei fatti convenimmo direttore la voce dei fatti
Una giudice Chico giudice valuterebbe che i fatti sono stati valutati mali e poi il giudice che è stato condannato farebbe causa quel giudice perché ha valutato male i fatti che quella capiva rivalutato
Ecco si diceva promossa dal grande
Ma anche se possa attenuati arrivista rimarrebbe inaccettabile perché ogni cambiamento sul punto è un bottone di preoccupazione e dunque di intimidazione che incide pesantemente sulla libertà di magistrati
Chi giudicherà più stessa Sava che non rende sentenze che fanno come De a certe persone sarà a sua volta giudicato vigili gara con questa preoccupazione
Assolveremo tutti quanti insomma
Quando in tanti reati non ci sono e perciò individuati come dice reato
Assoluzioni sono la via più facile Anticoli faremo proprie Henze non ricomincia proprio ricchezze e quando tornerai
A questo punto all'ora se non si trovano soluzioni praticabili si vada al referendum
Sappiamo bene che vietare nome diventato oggi un motivo di scontro politico
Che anche di contraria non vorrebbe affondando a magistrature estranea a queste cose
Dice soltanto tendente contraria all'iniziativa che si è prese non Danny danzava spicca di fronte alle notizie che circolano il giudizio del popolo ed è naturalmente pronta ad assoggettarsi non capisco perché le forze politiche se siano incapaci di risolvere il problema non debbano fare appello al popolo ciascuna dal proprio punto di vista una consultazione popolare non è una specie di guerra civile
è un normale strumento di democrazia a cui nei momenti di crisi è salutare ed opportuno ricorrere Martelli a Pannella hanno lanciato una sfida ridurre in servitù la giustizia perché questa è la sfida perché anche la magistratura possa essere facilmente governata nel quadro di un nuovo assetto politico che alcuni partiti ci propongono chi sono però nella maggioranza e nell'opposizione
Forse le grandi forze
Che possono e hanno tutte le ragioni per raccogliere questa sfida
A noi interessa a Pavullo
E modi di consistenti per farlo a difesa dell'elettorato che rappresenta lo e di cui la grande maggioranza è rappresentata dai ceti deboli dal nostro Paese a quelle che Craxi una volta che amava
Le vecchie e le nuove povertà col non ne parla più
Solo i ceti emergenti farlo
Con le leggi che referendum tendono a promuovere la bilancia della giustizia tornerebbe appendere dalla parte dei potenti
Tramonterebbe dal Sempre la speranza che in questi anni giudici hanno coltivato è in barca e messo in atto di una giustizia è uguale per tutti questa continuerà ad essere la nostra stella polare
E potrebbe essere una parola d'ordine ingente contro i referendum dando diciamo e ripetiamo che non passeranno mai con il nostro consenso
E neppure con la nostra silenziosa acquiescenza leggi che avrebbe un effetto ben chiaro
Quello di mettere in ginocchio o di prendere a nolo al noleggio i giudici a Magistratura non è in attento
E non è nemmeno di arredo di con questa di partito politici arrembanti
Continueremo a batterci finché ci sarà possibile Ruffini per una giustizia uguale per tutti che forte con i forti ed è bene
Te non John Longhi mangiarti nello stato ricordino all'indomani della sentenza di Napoli che mafiosi e camorristi non sono poveri perseguitati ma spietati e potendo i persecutori
Grazie
Però Bertoni non soltanto il nome dell'antica amicizia che ci lega che ti ringrazio per quello che hai saputo dire e per quello che hai detto
Sono anni che ti conosco e ogni volta che ti ho sentito intervenire
Per iscritto dalla tribuna hai sempre detto delle cose
Impregnato di grandissimo Ponzellini
Grazie no
Allora ha chiesto ha chiesto di parlare il dottor Arrigo De Paoli
Del Tribunale di Venezia
Ringrazio la cortesia di questa tribuna che mise a disposizione anche da
Di persone un pochino muove di questi convegni che comunque hanno avuto modo di seguire il dibattito un po'come giudice della strada così come ce l'uomo della strada io penso che sia
Significativo anche certe volte raccogliere l'opinione di chi di qualcuno che un po'ai margini della vita associativa a cui partecipa
E che comunque ritiene di dover dare sotto contributo di idee e la sua testimonianza
Io penso che sia piacevole riscontrare in questi incontri la possibilità che vengano meno quelle reciproche arroganze che avvolta
Che avvolta caratterizzano i rapporti fra giudici e giornalisti i rapporti fra due espressioni di questo nostra vita consociata che hanno entrambi una importanza che non sono certo io a scoprire
Reciproche arroganze che vanno assolutamente
Fatte venir meno
Ho notato però come qua come plafond
Almeno da queste prime impressioni che c'è stato come punto base di questi fino a questo momento un c'è una certa tendenza l'auto compatimento da parte dei giornalisti ed una tendenza alla consolatoria da parte dei magistrati il tutto unificato ritengo da un unico cioè più scontro il potere politico ora tutto questo può essere abbastanza normale in un momento in cui noi riteniamo di essere alla merce di un disegno politico
Che è stato evidenziato in alcuni suoi passaggi addirittura drammatici nei nostri confronti
Tant'è che si è voluto anche vedere in chiave omogenea la valenza della istituzione magistrato dei magistrati dei gestori della giusto del servizio giustizia oltre che per potere giustizia e la valenza di quella istituzione reale che è la stampa e che si ispira libertà
Ora io non vorrei che sulla scorta di momenti di enfatizzazione
Si negasse
Un atteggiamento responsabile sia degli uno che negli altri
Perché mi sembra piuttosto comodo
Pur con tutta la non simpatia che si può nutrire sul col momento politico attuale mi sembra piuttosto comodo attribuire a un Leviatano Grande Fratello che poi prende dei nomi come sono stati fatti tutto il male possibile di cui noi siamo saremmo semplicemente le vittime sia come istituzione giudiziaria da un lato sia come istituzioni e reale della stampa dall'altro
Io direi che un atteggiamento forse più concreto più sensato più responsabile potrebbe consentire a ad entrambi un recupero di responsabilità
Senza autocompiacimento e da un lato e senza consolazioni eccessiva dall'altro perché se da un lato il giornalista può incappare in quelle disavventure che sono state prima lumeggiate
Non si può neanche dire di essere legibus soluti non si può dire io sono condannato per diffamazione quindi non gioco più
Ne il giudice può ritenere che iniziative anche se piuttosto Quero UE o comunque molto infatti zattere referendarie vengano a ad offendere una una mai star dimenticando che c'è una realtà di una realtà di disservizio che va opportunamente pensata perché se la l'onda referendaria chiaramente inadeguata
Non è questo il mezzo con cui si ovvia qualcosa però dobbiamo anche noi pensare ai casi di omonimia a alla gente che è rimasta ristretta in in una custodia cautelare soltanto per avere un un piccolissimo difetto quello di avere lo stesso nome e cognome di qualcun altro
Per cui io penso che il tema sia il solito si è parlato di giustizia e di libertà si è parlato di giustizia da un lato di libertà da un altro ora è chiaro che io credo che i due termini non possono assolutamente intendersi come antitetici ma l'uno insieme all'altro
Non possiamo pensare una società del tutto consociativa in cui i poteri diano soltanto i nervi e siano soltanto delle delle Tani emesse alla all'esercizio della libertà i poteri sono dei mezzi per convogliare questa libertà un ordinamento giuridico nasce l'esigenza è sentita semplicemente perché ci sono degli interessi in conflitto
E di e non do non possiamo pensare di essere portatori tutti dei medesimi interessi ci sono degli interessi conflitto che la norma appunto si incarica di di di dirimere attribuendo di volta in volta quell'interesse ritenuto nel momento storico maggiormente
Meritevole di tutela la prevalenza su quello che nello stesso momento storico viene ritenuto non prevalente non meritevole di tutela
Soltanto se noi pensiamo che le libertà vanno limitate nella misura che consenta l'esplicazione delle altre libertà
Potremmo capire come la giustizia non è altro che il modo migliore per salvaguardare le libertà grazie
Grazie dottor della dottor De Paoli
E adesso vorrei dare la parola al giudice istruttore di Torino arriva ad una tua Vaudano il quale credo che parli per fatto personale commi personalmente credo
No
Era stata l'imputato dovuto semplicemente a una cosa che è stata mi è stato riferito io ieri non ero presente perché sono arrivato a tarda sera qui
è stato riferito un fatto specifico siccome presupposto essenziale di qualunque tipo di dibattito è quello della partire col piede giusto della onestà del contenuto delle cose ed è la verità diverse
Siccome è stato affermato che procedimento che non riguarda me personalmente ma che riguarda l'ufficio distruzione di Torino era stato arrestato quindi scarcerato e poi assolto un magistrato dalla corte d'assise di Catania
Questo è falso
E cioè in realtà il magistrato in questione come successione dei fatti esplodere da un giornalista Scame siamo a livello di giornalistiche si occupano di cori giustizia e che quindi si rendono conto della gravità di un'affermazione di questo genere se non vera
Volevo appunto informarmi mi sono informato precisamente a Torino per avere la conferma di quello che sapevo Jama
Percolato per sicurezza maggiore e i fatti sono svolte in questo modo cioè il provvedimento è stato preso collegialmente da un gruppo di giudici istruttori di Torino
Che fra l'altro punto per qualche ora peraltro io non lavoro e quindi non ha difeso di ufficio ma semplicemente un riferimento a fatti storici
Il tribunale libertà a colto l'istanza del difensore di questa persona scacciando la Cassazione ha modificato là vicino al tribunale di libertà accogliendo il ricorso del pubblico ministero Torino il procedimento in istruttoria avanzata penso che secondo prevedibilmente gli atti saranno depositati entro dicembre
C'erano dentro nonno e pensionato non novanta tornato dentro perché noi salutare partiva questo scusi etero
Piace non piace Francia la signora irretito dalle
Servizio esatto cioè la soluzione e arriva sulla soluzione falsa
Casomai inedita è falsa no certo punto b rinviamo
Non è stato associato significa che qualcosa successiva bevevano l'informazione l'informazione ed è logico che sia fatta esatto perché devo dire Santissimo
Troppo alto e poco attendibile diventa allora io di qua non guerra fervore chiuse questo bene ma quando di fronte alla non se ne è parlato non è usata non era non era un vero che non v'era densa di appalto non vennero
Che è molto diverso Walter per apre sta per il momento non vera per questo semplicissimo motivo perché dopo la scarcerazione c'è stato un'altra decisione della Repubblica capovolto questa cosa la cassazione quindi anche questo non è stato detto anche questo missione grave
Terza cosa non vera se vogliamo usare falsa oggettivamente pasta non vera non non che non vedo non c'è una carica morale in questa faccenda qua è semplicemente riferire i fatti non è stato così assolta come si quindi non è stata è stato detto una cosa che non è avvenuto se si può usare un altro termine lo stesso l'importante è che non è vero
è vero e siccome riguarda un prezzo parte d'attività estremamente delicata la parte la magistratura e cioè il fatto che in determinati casi seguendo quello che Bertoni non so se è ancora presente ha detto prima c'è la giustizia uguale per tutti si va a vedere tutta una serie di comportamenti che riguarda anche i comportamenti dei magistrati con estrema difficoltà
Perché non è facile assolutamente imboccare determinati tipi di strade
Questo prima di dire che sia venuto un fatto di questo spicchio tipo si si fa la professione di formazione bisogna verificare
Via semplicemente questo ma non perché ci fosse la malafede di chi ha detto chi ha fatto questo
Che come noi dobbiamo essere professionali certamente Moressa professionali chi interviene in questa situazione perché se no è gravissimo questo fatto
In una situazione in cui ci si ne cerca di fare quello che poco fa Gambescia dette cioè di arrivare a un punto di convergenza in nell'indipendenza reciproca ognuno fa il suo mestiere ma deve assolutamente essere sicuro specialmente se preferisce fatti specifici che siano corrispondente al vero solo questi volevo dire non c'è niente di soggettive in questo la dal cambiare la parola tra vera fa non vera fase inesatta ha poca importanza perché non c'è niente di soggetti e su ben d'accordo che i magistrati dovrebbero assolutamente nel periodo di semina seminariale nel tirocinio mirato non mirato come prepararsi in diritto comparato e sapere cosa funziona e cosa lesto a così devono assolutamente avere questi incontri coi giornalisti come stanno cominciando averle
è stato un esempio le stelle Gandolfo anche con gli avvocati
Però presupposti tutto ecco che si sia corretti onesti e la correttezza può essere anche non dovuta mala fede e cioè si sia professionale tutti quanti citata vedere prima di dire una cosa uccidendo è un settore e cui evidentemente quello che si dice ha una certa importanza e provoca giustamente che sentimenti perché dire che una persona sta arrestata per un nome omonimo se vi era una cosa gravissima El-Erian dette ripete dire che una persona è stata assolta e non è vero una cosa gravissima
Ha chiesto di parlare
Il dottor Guido viola
Sarò molto breve anche per allora
Se mi è consentito cercherò
Di fare tra virgolette il provocatore
Faremmo mentine il Pubblico ministero sia pure bonariamente
Io sono d'accordo perfettamente con quanto ha detto H tantissimo
Della necessità
Di una nuova cultura
Di operare cioè sul terreno culturale
Migliore approccio
Ai rapporti tra magistratura e stampa
Ma lasciati appunto che faccia qualche domanda provocatoria sperando che qualcuno soprattutto agli amici giornalisti
Racconta
Le mie domande
Le colpe della magistratura civile assumiamo tutte
Sono anche tante
Ma io vorrei chiedere
Le responsabilità del giornalista
In determinate occasioni
In determinate circostanze
I condizionamenti a volte consapevoli avvolte inconsapevoli che egli spesso riceve nell'ambito del suo giornale
La maggior parte della stampa italiana
Una stampa che
Capo a gruppi economici
Ai gruppi economici molto precisi
Individuati
Ebbene
Non si assiste qualche volta certamente senza colpa della magistratura alla strumentalizzazioni di notizie di carattere giudiziario nei confronti di talune persone che possano essere
Di un orientamento diverso
E qui vengo al grosso problema
La cui responsabilità mi sia consentito ricade principalmente non esclusivamente sulla stampa della
E infatti trazione della comunicazione giudiziaria
Sappiamo tutti che è sorta come mezzo di difesa dell'imputato
Ebbene quante volte
Lo domando amici giornalisti di è stato chiesto nelle redazioni ritenere il caso in piedi
Quante volte sia ingigantita la notizia di una comunicazione giudiziaria
Titoli cubitali nei confronti di Tizio o di Caio laddove invece soltanto l'inizio di un procedimento che può addirittura portare all'archiviazione del caso
Quante volte
Delle notizie
Sono imprecise qui mi richiamo quanto ha detto da
Prima di meno Vaudano
Notizie imprecise che sfiorano alcune volte
Il Codice
Per quanto attiene alla faziosità e alla tendenza sita
E che non fanno né caldo né freddo e questo purtroppo è molto grave solo perché la gente ormai non ci crede più cioè non c'è il turbamento del cosiddetto ordine pubblico
Ecco questa scadenza di credibilità nei confronti delle notizie giornalistiche
E un fatto deleterio
E allora
Concludo appunto il mio intervento
Chiedendo ponendo io una domanda
I giornalisti cosa rispondono a tal proposito non è il caso di regolamentare un pochino meglio di a vere maggior rispetto nei confronti di cittadini che incappati nelle maglie della giustizia però
Potranno essere
Sicuramente prosciolti perché le notizie di procedimenti non vengono dato collassi cono ma invano date con la stessa
Con la stessa importanza con lo stesso spazio perché non interessa più nessuno dopo tanti anni ecco allora che i danni che possiamo provocare magistrati ma enfatizzazioni di notizie giudiziarie credo che debbano essere prese in considerazione per una struttura nuova
Del rapporto stampa società magistratura
Grazie dottor Antonio la però volevo farle presente una cosa che almeno che è un giornalista non inventi qualcosa e questo non accade mai o quasi mai
Normalmente noi pubblichiamo tutto quello che i magistrati quindi non vedo la ragione per la quale dovremmo essere responsabili Novi di cose che noi non abbiamo fatto nel Johnson Antonini anche riferire
Sulla enfatizzazione lei dice Beccalli fra direzione
Quello diventato il sei maggio che voi che voi avete sul quale voi gli atti otto l'attenzione perché non mette se non non c'è nessun motivo che noi i consigli colpisca una persona piuttosto che un altro
Sono d'accordo con lei sull'autocontrollo questo sì questo sì questo non c'è dubbio una maggiore professionalità ma non soltanto da parte nostra ma anche da parte vostra
Perché il protagonismo per esempio è molto più del magistrato che non giornalisti e noi siamo sempre sul palcoscenico e quindi siamo abituati adesso in un certo senso protagonisti voi invece non lo eravate e spesso e volentieri notificato
Ha chiesto di parlare il dottor De De Agostinis
Sostituto procuratore a scuola procuratore di Spoleto
Voglio soltanto far
Intervento forse un poco renale rispetto a quello che ho sentito stamattina
Consentì mi ha colpito particolari
Cioè ho sentito accenti
Toni particolarmente forte di conflitto né come confronti al potere politico nei confronti quindi sia del Governo e del Parlamento
E sia ricordato anche in questa sede che forse sia la stampa che la magistratura in qualche modo vengono attaccate vengono fatti oggetto dal potere legislativo dal potere politico in genere
Perché costituiscono una minaccia alla propria sicurezza
Io penso che questo approccio col problema che
Oggi tormenta sì alla stampa che la magistratura sia sostanzialmente da rivedere un tantino quanto meno visti da vedere in una chiaro è completamente diversa
Perché innanzitutto per quanto riguarda la magistratura penso che sia assolutamente indispensabile sottolineare avere sempre ben presente quanto il collega captati essa ha sottolineato all'inizio della sua relazione
E cioè che la magistratura è e resta un potere dello Stato
Non può essere un potere fine a se stessi e tantomeno un potere che difende se stesso e basta
Contro gli altri poteri che è anche peggio
Il potere si esercita in quanto c'è un consenso giusto quello che dice cantati sa anche qui cioè il consenso e anche il modo di legittimare quel potere se non c'è consenso non c'è neanche la legittimazione a esercitare il potere in uno Stato democratico deve essere così altrimenti
La forma di Stato che si vuole un altro
E se così è allora non è possibile che questo potere abbia nei confronti del governo e del potere politico in genere potere legislativo un atteggiamento di pura e semplice contrapposizione quasi che tutte le colpe siano sul potere legislativo sul governo e tutti i meriti siano sulla magistratura
Tra l'altro non ci credo affatto a questo perché se è vero che la magistratura è stata la locomotiva trainante di una serie di riforme che sono state realizzate nell'ultimo decennio nell'ultimo ventennio
Cioè è anche vero che è stato in gran parte anche permesso anche agevolato da potere politico dal potere politico illuminato al potere politico riformista non da tutto il potere politico ma sicuramente ha da quella parte un notevole
Non l'ha avuto un notevole aiuto
Credo quindi che il ancora oggi anche se ci troviamo in una situazione di particolare incertezza vada rivendicato questo discorso costruttivo di confronto fra il potere giudiziario per potere politico in genere
E non una logica di pura e semplice scontro con Toni eccessivamente da crociata
Tra l'altro qui intravedo dietro l'angolo anche questo pericolo
Si potrebbe verificare anche per la magistratura
E chissà che per qualche magistrato questo si sia già verificato che quanto il l'allora presidente e oggi presidente ancora l'Associazione nazionale magistrati Beria disse a Mondovì
E cioè che nello Stato abbiano a esercitarsi poteri completamente privi di consenso e come tali delegittima
è anche vero che questo sostanzialmente poi è un modo di presentarsi alla nostra Società che frantuma i centri di potere una quantità incredibile di
Di Entiroldi
Punti di riferimento e quindi voi necessariamente finisce con la dare spazio e anche la via libera a forme di lotta di anche eventualmente di aggregazione qua può essere anche quella fra stampa e magistratura ma anche questa secondo me l'ha vista con una certa attenzione perché non c'è da dimenticare sia la differenza chiarita da Cattari se ha inizio la sua relazione fra magistratura e stampa e sia anche poi la sostanziale differenza che c'è nel modo di approcciare i problemi di avvicinarsi problema
Perché la magistratura come potere dello Stato e come anche ente che fuori da certe garanzie costituzionali indipendenza e autonomia fino a quando qualcuno ce lo dirà
è un ente cammini istituzionalmente dovrebbe essere indipendente
E
Autonomo
La stampa questa questo indipendenza e autonomia ce l'ha come aspirazione
Ed è molto bello anzi che ce l'abbia ed è molto bello anche sentir dire
Da parte di un giornalista impegnato è valido come Paolo Gambescia stamattina
Che
Quello che accomuna magistratura e stampa dovrebbe esser l'esercizio di un potere di controllo pre permette di sentire anche su questo
Perché
Secondo me è giusto che entrambi svolgano un'azione
Il più possibile verifica Trichet e che porti anche conoscenze l'opinione pubblica e disfunzioni e anche quello che c'è di buono tra l'altro l'ordinamento
Ma il controllo che viene esercitato da parte
Dei giornalisti del Giornale in genere e giustamente faceva riferimento Gambescia alle pagine economiche politiche non è assolutamente paragonabili neanche lontanamente al controllo successivo di carattere legislativo di legittimità che effettua la magistratura
A me è sembrato soltanto questo chiudo il mio brevissimo intervento cioè è sembrato di intravedere Parodi Gambescia invece una ratifica di qualche cosa che si è verificato e che negli anni e che sicuramente non è propria della magistratura e cioè del ruolo di controllo che effettivamente la magistratura sta avendo negli ultimi anni
E che peraltro è un fatto profondamente negativo cioè il controllo di carattere preventivo di carattere sostitutivo di altri controlli che invece dovrebbero essere esercitati dei politici dal dagli organi amministrativi da altri organi a ciò deputati
Perché invece
In seguito un tipo di giurisprudenza in seguito a un tipo di interpretazione della audaci di norme o di i comportamenti di prassi è diventato invece costante appannaggio della magistratura ordinaria questo tipo di controllo non ci accomuna era sicuramente perché non può essere un controllo comune fra non ci può essere un controllo neanche lontanamente comune fra magistratura e stampa
Ci può essere una collaborazione unità unitaria nei confronti di un obiettivo che poi può essere semplicemente quello dell'obiettività da parte nostra del giudizio da parte della stampa riferire la notizia che viene preso
Allora con questo intervento abbiamo e conclusi i lavori di questa mattina
Dove devo fare alcune comunicazioni
Questa sera alle inviso alla giustizia onorevole Rognoni sarà presente qui in sala alle ore diciannove
Poteri e aggiunge
Programma di lavoro
Rischieremmo d'aver già finiti i lavori quando arriva il ministro
Sì è prevista una variazione tutto sommato piacevole
In questo senso che dopo la colazione di lavoro che faremo qui al piano superiore sono le quattordici e trenta i convegnisti si aggregheranno alle signore
Per la visita di Palazzo d'Arco e Palazzo temi guidata dopodiché verso le diciassette riprendiamo i lavori
Everett e ricondotti in cui alla all'auditorio
Nella della sessione
Giuseppe Morello presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti
Possiamo riprendere la seconda parte della nostro dibattito dedicando l'appunto alla secondo argomento della giornata libertà di stampa il rispetto della reputazione
A prendere la parola su questo argomento
Sono il dottore Enrico Ferri segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati
E il collega Roberto Martinelli già vicedirettore del Corriere della Sera e responsabile della cronaca giudiziaria de la Stampa di Torino
La parola a Roberto Martinelli grazie
Va bene
Niente parlo a nome da in sostituzione del dice però se è già un collega che è rimasto a Roma per motivi di salute
Il tema molto affascinante
A me particolarmente caro
Libertà di stampa
E rispetto della reputazione sono due concetti antitetici
Certo difficili da comunicare insieme
I nessi e sintetizzato l'eterno dualismo che ha scandito la storia del giornalismo italiano
Da una parte c'è il diritto dovere del cittadino di raccontare e conoscere la Cantata canta in cui egli vive
Dall'altra un altro diritto dovere
Quello del singolo di difendere il suo privato
La Carta repubblicana li pone sullo stesso piano ed assicura di entrambi pari dignità e tutela giuridica
è una contrapposizione che sulla quale si dibatte da anni nelle aule giudiziarie in congressi in conferenza
è un tema ricorrente prediletto da voi giudici ed hanno i giornalisti
E diventato ormai da una decina d'anni l'argomento principale argomento principe delle nostre dispute
A metà degli anni Settanta Domenico Bartoli direttore della Nazione venne ad uno dei vostri congressi
A raccontare di un imputato che si era presentato in redazione
Ed aveva chiesto insistentemente di essere ricevuto
Qualche tempo prima era stato arrestato mentre stava ritirando una grossa somma di danaro che aveva tentato di estorcere
Era in libertà provvisoria in attesa del processo
Disse che era riuscito a trovare un posto di lavoro
Ma chi l'aveva assunto non sapeva detto sua storia chiese al direttore de la Nazione
Quando ci sarà il processo
O il vostro giornale evitare di pubblicare la cronaca di quella che sarà certamente la mia condanna
Bartoli
Rispose che pubblicare la cronaca di quel processo non era soltanto un suo diritto ma un suo preciso dovere
E aggiunse una frase molto suggestiva
Anche se discutibile sul piano giuridico
Spiegò
Che da un punto di vista morale
La pubblicità è una parte della sanzione
Tanto è vero che in certi casi il magistrato si prescrive l'inserzione a pagamento sul giornale delle positivo dalla condanna
Quello raccontato da Bartoli è certo un caso limite
Ma non non un episodio emblematico
Mi è stato tuttavia utile ricordarlo per accostarmi al cuore del problema
Non v'è dubbio che fa più male il nome sul giornale che lo scontare qualche mese di carcere
Mascherato con un periodo di malattia o un viaggio all'estero
Il primo è fondamentale diritto della personalità e quello che tutela l'onore
E di questo che dobbiamo parlare
Nei codici in testi giuridici è scritto che esso non richiede alte condizione che la nascita dell'individuo sì che ogni creatura porta con sé dal momento in cui vede la luce il bene proprio dell'onore il bene del proprio no
Successivamente l'evolversi della vita nel consorzio sociale
Il genere attività che l'essere umano svolge la qualità personali che si sviluppano con letta costituiscono elementi che consentono l'onore di subire maggiori maggiore a minore sviluppo
Ma per quanto multiforme il concetto di onore possano essere essa conserva la sua caratteristica fondamentale che è quella di essere un diritto innato e come tale meritevole della massima tutela giuridica
Vediamo cosa l'onore
Una società moderna è una parola che vuol dire molte cose
Onore e l'intimo valore che l'uomo da al suo essere morale
Onore e la stima la considerazione il buon nome la buona fama onore e il sentimento della propria dignità personale ma onore
E anche la dignità fittizia la rispettabilità fittizia quella che qualcuno ha definito la maschera morale
Mi chiedo esiste un diritto che tutela la maschera morale
Che tutela anche la falsa rispettabilità del cittadino
Ebbene sì
La poca rispettabilità di una persona legittima il terzo
Attribuirgli fatti e comportamenti disdicevoli
C'è un solo limite
Ma sulla barriera
Al pubblico discredito
E la notorietà di del disonore
A fronte di questo diritto in palese violazione imprese contrapposizione
Con quello della collettività di sapere tutto e tutti e prima di ogni cosa strappare quella maschera morale a coloro i quali lo usano con gran disinvoltura per consentire per conseguire interesse di di parte in violazione delle leggi che regolano il corretto sviluppo della società
Il giornalista appartiene a quella categoria di persone alle quali demandato il compito di raccontare fatti e notizie
Di rivelare situazioni sconosciute alla maggioranza dei cittadini
Di svelare retroscena qualche volta inquietanti
Il giornalista svolge una funzione di interesse pubblico ma non ha tutelato da alcuna norma giuridica
Intendo norma giuridica Diretta
Il codice si interessa allori e al suo mestiere solo per porre limiti al suo operato
Per contare gli anni di reclusione che ha rischia se sbaglia
Per sancire che egli non ha diritto ad alcuna attenuante se non quella prevista per tutti gli altri imputati
Pur svolgendo un lavoro che lo costringe ad avere rapporti con persone disposte a far cadere le tante le troppe maschere morali che si affollano nella società italiana non può invocare il segreto professionale
E meno di un medico
Meno di un infermiere meno di un'ostetrica il prete che raccoglie la confessione di un colpevole latine perse può tacere davanti al giudice
Il giornalista che raccoglie notizie per divulgare le al mondo intero non può tacere
Setacci venne arrestato e condannato
Da dieci anni si discute sul segreto del giornalista in commissioni paritetiche in dibattiti in congressi in conferenze ma non si è fatto nulla
Torniamo alla legge generale
Nessuna norma specifica che tuteli che regoli la professione giornalistica in senso stretto
Al di là di quelle professionali
Si dice che l'informazione è un dovere prima di un delitto ma non sta scritto da nessuna parte
C'è l'articolo ventuno lo conosciamo tutti
Ma qualche volta dimentichiamo che la lettera di quella norma sancisce una libertà che non è proprio quel quella del cronista
La libera manifestazione del pensiero tutelato dalla Costituzione è cosa diversa da quella di raccogliere notizie controllarne controllarle verificarne
L'attendibilità scriverle e poi pubblicarle
Il pensiero e analisi e critica e commento e meditazione e inventiva e approfondimento elaborazione del proprio intelletto
La notizia viene dall'esterno e qualcosa di impalpabile di in forme che poi acquista sembianze contorni precisi e poi ancora contenuti e riferimenti
E qualcosa di terribile stimolante insieme che può far tremare e dare profondi profonde emozioni al cronista che crede in essa scrivere che un ministro ha rubato o che un medico ha sbagliato un intervento chirurgico ed ha ucciso per errore e qualcosa di assai più difficile i di un'analisi politica o dicono amica sul pentapartito che si sfalda o sul dollaro che cade in picchiata
Dare del ladro ad un uomo politico potente o della o dell'assassino ad un professionista intemerata è stimato
E una decisione che lascia il segno
Il giornalista incide in maniera profonda nella sfera dell'onore del protagonista della sua cronaca
Poco importa che l'azione penale sia cominciata oppure no
Se è cominciata e nessuno sa niente la maschera morale svolge appieno il suo ruolo dignità e rispetto ad
Età sono salve
Fittizie ma intatte
Il politico e il medico continuano a svolgere il loro ruolo nella società
Se l'azione penale è cominciata il segreto istruttorio
Lungaggini giudiziarie le amnistie e condoni le raccomandazioni e le amicizie fanno il resto
Il giudice sa Mattace
Deve tacere perché glielo impone la legge
Oltre che obbligatoria e irrinunciabile
L'azione penale e segreti
Quindi sbagliava Domenico Bartoli
Quando dieci anni fa e chi pagava la pubblicazione della cronaca di un processo alla condanna a pubblicare l'inserzione a pagamento del dispositivo
Di una sentenza
Questa viene viene a processo chiuso a sentenza definitiva se arriva
Quante inchieste quanti procedimenti penali finiscono per perdersi nel nulla
Come vive il cronista il cronista rivedere elemosina di amici onesti che sono disposti a raccontargli quanto di poco onesto accade non accetta
O di regali fatti da altri informatori meno onesti e interessati che mettono in piazza scandali imbrogli che coinvolgono nemici ed avversari
Nel primo caso la coscienza del cronista e tre la coscienza del cronista e tranquilla
Per e perché gli stadi svolgerebbe una funzione di rilevante interesse pubblico
Nel secondo caso capisce di prestarsi ad un gioco perverso al quale non può ribellarsi se non rinunciando al suo dovere di pubblicare quanto ho saputo c'è una terza fonte
E più prolifica di notizie sono le veline quelle ufficiali e quelle ufficiose
Ma queste non pongono problemi di tutela la personalità
Provengono da fonti interessate e sono dirette su obiettivi che sanno di essere nel mirino
E quindi non reagiscono
Se lo fanno per un gioco di facciata
Ma in questo caso il diritto all'onore non c'entra
La finta reazione seicento è solo un tentativo spudorato di rappezzare la maschera morale che il giornalista ha strappato di dosso al protagonista della sua storia
Quindi la fonte più genuina
Passa attraverso l'elemosina dell'amico perbene ispirato solo ad un'esigenza di verità e di giustizia
E su queste fonti che si gioca oggi la libertà di informazione nel nostro Paese
Nessuna legge nessuna norma scritta abbiamo detto
Nell'ottobre di due anni fa due sentenze paralleli della Corte Suprema
Hanno dato la rotta ai giudici del nostro Paese in tema di violazione della personalità
A distanza di quattro mesi la prima sezione civile e le sezioni unite penali hanno compilato una sorta di Codice di comportamento del cronista
Entrambi hanno sancito bontà loro l'esistenza di una diritto di cronaca subordinata a tre condizioni utilità sociale dell'informazione
Verità dei fatti esposti verità oggettiva o Couto attiva se frutto di intelligente dirigente di lavoro di ricerca
Terzo forma civile delle posizioni dei fatti e della loro valutazione sono sentenze notte su di esse non mi soffermo si è Pato a lungo di queste è una di esse sarà delle fibre del decalogo
Ha fatto scalpore acido rogo mentis sarcastici repliche indignate e severi moniti del marco sta al malcostume giornalistico imperante
Molto rumore tante chiacchiere terne non cambiare nulla
Le sentenze sono diventate un po'la nuova fonte legislativa della professione giornalistica senza che il legislatore abbia fatto nulla per regolamentare il diritto di cronaca
Forse è meglio così
Chissà
Di fatto l'unica novità introdotta dal legislatore in questi anni è stata peggiorativa della libertà di stampa
L'amore e la modifica della norma che puniva la violazione del segreto istruttorio
L'aver previsto accanto alla pena pecuniaria quella detentiva detentiva sia pure simbolica di un mese di arresto ha fatto venire meno la possibilità per l'imputato di fare oblazione
Sì l'operazione era un vecchio trucco al quale siamo ricorsi tutti presentarsi dal magistrato quando si linea convocati
Dicevamo cordialmente con i soldi in bocca
Era un'immagine che rendeva bene il concetto i denti stretti sulle banconote non permetteva l'imputato di parlare e quindi consentivano interi di di tacere legittimamente sulle fonti di informazione
La norma è in vigore da cinque anni e coincide con il nuovo corso la cronaca giudiziaria
E se è scomparsa o quasi dei giornali
Se ne fa poca e malvolentieri
Tranne ricorse vicende ovviamente
Il rischio di quel simbolico mesi di carcere ha reso forse il cronista più timoroso o forse no
Ma forse sono cambiati i tempi e la moda
Con l'Italia è diventata onesta il malcostume vinto
E gli scandali di regime sono acqua passata
Di quelli noti si sa poco o niente quanto basta per Renzi interessare la gente renderle indifferente
E tutto questo a beneficio del diritto collettivo all'onore alla reputazione all'integrità morale
Non sono uscito dal tema che mi sono segnato
Era quello che volevo dire
Perché mentre noi qui discutiamo si massimi sistemi della contrapposizione tra libertà di stampa e dritto all'onore il problema è già bello che risolto
Il tronista vecchia maniera è stato scacciato dal Palazzo emerso a posto sono arrivati i bravi capaci intelligenti preparatissimi manager della notizia
Colleghi esperti di come funziona il meccanismo del ma del dei mass media
Come dire che non c'è da preoccuparsi
Della tutela della personalità
La notizia per loro è qualcosa di più se c'è va bene se non c'è meglio
I giornali la mattina in edicola
Sono tutti uguali
Fotocopie con un po'di fantasia
Forse sono stato troppo polemico e sono pessimista
Perché son convinto che alla notizia tornerà a regnare a trionfare nel mondo della carta stampata
Nell'attesa vediamo cosa si può fare
Non v'è dubbio che le liti costituzionali libertà di stampa e tutela della personalità debbono contempera arsi in una sorta di confronto fondato non da sussulti però non dà su sentenze
Suscettibile essere cambiate ma su leggi liberamente votato dal Parlamento da Repubblica
Si fa un gran parlare di libertà di stampa
Ma come tutte le astrazioni la libertà astratta non esiste
Cosa fare intanto modificare la procedura di rito direttissimo si dice che la giustizia debba essere sollecita nel ripristinare l'equilibrio violato dalla diffamazione per restituire o non abilità una persona offesa occorre fare in fretta
Può darsi che sia vero
Se lo è la giustizia italiana ha dimostrato di celebrare in fretta sono certi processi ai quali era interessata del Palazzo altri aspettano da anni come tutti gli altri
Sono i querelanti minori
I soliti questuanti della giustizia
Eppure il diritto alla deputazione non può essere non può subire classificazioni
Anzi la persona offesa
Più è debole e contrasto sociale più il magistrato deve farsi carico che la giustizia faccia il suo corso in tempi ragionevoli
E invece accade il contrario
L'indispensabile è indispensabile ancora eliminare quella sensazione amara che il tribunale che giudica un giornalista per diffamazione sì una sorta di giudice privato subordinato alla volontà del querelante
Lo vuole la legge
Se il reato è punibile a querela di parte la remissione estingue il processo
Condanna
Condanna e tutto il resto cancella simbolicamente anche l'apparato per lo Stato ammesso di a disposizione dell'offeso
Tutto ciò può andar bene per una piccola vicenda giudiziaria compone due vicini di casa due inquilini dello stabile due condomini moglie e marito
Non una vicenda che per essere fine su un giornale acquistato lo spessore una dimensione sociale quasi nazionale
Qualche volta
In un processo per diffamazione i giudici
Sembrano meno liberi meno indipendenti in realtà la loro sentenza dell'incidere nella sfera privata del singolo chi si sente offeso nella sua reputazione è altrettanto vero però che lo lo funzioni la loro funzione di giudici e legata alla volontà querelante se queste ci ripensa la residenza si ferma paralizzata addirittura ridicolizzata
Certo occorre che il giornalista accetti la remissione ma che mai la rifiuta in una situazione di di tanta incertezza del diritto
Ancora c'è il rischio della calunnia per il querelante
Statistiche alla mano non esiste
Non esiste perché se l'ho offeso incerto sull'esito del processo non ha interesse adesso a sollecitarne di corso anzi L'Unità dall'infinito con richieste di continue e pretestuosi rinvii
Il suo scopo in molti casi solo quello di tenere aperta la possibilità di spillare soldi ai giornali dietro l'alibi dell'onorevole compromesso
E il più delle volte è proprio questo che accade
Il processo per diffamazione apparentemente finalizzato al ristoro della personalità dell'onore diventa strumento di intimidazione e di estorsione legalizzata
Se la procedura cambiasse se querelante fosse esposto realmente il rischio di un approfondito e serio accertamento della verità
Sarebbe assai più cauto nello scomodare tribunali e procure della Repubblica
Soprattutto quando dovrà difendere non già il suo onore ma una fittizia maschera morale che il giornalista avuto il coraggio di strappa di dosso e forse i giudici capiranno
Che l'onore non si può togliere si può solo perdere
Sono parole di Cechov che mai nessun giudice la Repubblica ha trovato il modo di scrivere in una sentenza di assoluzione per un giornalista innocente
Ceco fa mi si può rispondere non era un giurista ed allora è giusto che sia così
Giudice generano finito giudice giornalisti ancora una volta siamo seduti gli uni accanto agli altri
Ci unisce un antico rapporto di amore odio di rivalità e di complicità io credo che il tempo delle contrapposizioni sia finito
Sulla vostra libertà
Sono stato libertà soffre da tempo
Un vento di guerra
Qualcuno spinge perché la nostra la vostra libertà siano limitate
Siano vigilante siano ridotte
Quando questo obiettivo sarà raggiunto lo Stato di diritto sarà cinto d'assedio e comincerà un nuovo periodo della nostra storia
Voi avete gli strumenti per difendere la nostra libertà
Il processo di per diffamazione così come concepito dalle vigenti norme fasciste è un mostro giuridico
Portata allo tutto insieme all'esame della Corte costituzionale e indicate con la vostra esperienza quali sono le storture del sistema le assurdità che voi conoscete bene
E che troppe volte lo ridicolo lo riducono ad un rito inutile quasi una pantomima recitata a vantaggio dei potenti
Una stampa libera
Nei limiti in cui il potere economico la consentirà e la sola reale garanzia di una democrazia moderna
Dalla nostra libertà dipende la vostra indipendenza grazie
Ringrazio l'amico Martinelli per questo suo contributo ampio
Arricchito anche da tante sofferte riflessioni che in certo senso
Esprimono
Una passione professionali una richiesta evidenza che anche tanta competenza
La parola d'Errico Ferri garanzie
Però
Questo vento
Forti di di cui erra di passioni
Di dolori di ansia e di speranze si sente
Forse devo dire che le parole di Martinelli
In un certo senso mi hanno quasi disorientata ma disorientato non perché non abbiano una loro verità sofferta anzi forse proprio perché in qualche modo in qualche misura cercando
Di penetrare
In uno dei termini del rapporto ti fanno immediatamente forse quasi tutti qui soprattutto chi fa il giudice
Immediatamente fa un processo di interiorizzazione interroga la propria coscienza ma quante volte negli ultimi giorni ci siamo sentiti e ci sentiremo ancora spinti dalla necessità di interrogare la nostra coscienza
Forse negli ultimi tempi come non mai
Il giudice italiano
E e indotto
Ma indotto attraverso un meccanismo anche volontario di consapevolezza di sensibilità di tensione di crisi di identità
Alla ricerca di una risposta
Perché in effetti sfrondato di tutto perché il vento porta via le nuvole
Anche se magari lentamente non subito
E il risultato non può che essere poi alla fine di chiarezza di chiarificazione
Io credo che questo interrogarsi da ieri e poi continueremo ancora sui i concetti fondamentali sulla funzione del giudice sulla funzione della stampa
Porta intanto a una prima riflessione intanto io cercherei forse di scompigliare il titolo il tema di questo convegno
Credo che la società vada messa in mezzo
E cioè vada messa nel mezzo del tema di questo convegno tra la stampa e la magistratura
Credo che lasciare la società nell'angolo
Rischi poi alla fine proprio per una esasperata riflessione interna
Di far sì che la stampa e la giustizia la stampa e la magistratura
Se i danni in qualche modo alla tentazione di cercare delle regole
Che ne difendano sì la libertà l'indipendenza e l'autonomia
Di una società civile e non possiamo che essere espressione di questa società
Non possiamo perdere di vista quello che è il fermento della società quelle che sono le istanze della società in un momento storico così difficile e complesso come quello attuale
Quindi torna alla ribalta oggi con prepotenza il cittadino cioè ciascuno di noi
Ci dimentichiamo per un attimo di essere magistrati giornalisti in realtà siamo dei cittadini delle persone
Che riflettono forse con un po'd'angoscia tra mille gesti e tante parole quale sia un lo spazio minimo vitale
Che un certo tipo di progresso scientifico un certo tipo di ansia di conoscenza ci deve assicurare torniamo quindi al cuore del problema la dignità dell'uomo
Quella tavola minima dei valori di cui parla la convenzione sui diritti dell'uomo
Quella dignità dell'uomo che il banco di prova fondamentale
E allora ecco che le parole cominciano ad avere un senso
Oggi noi viviamo in un'epoca in cui
L'ansia della conoscenza e del sapere dell'informazione la crescita esasperata del potere diciamo tra virgolette per informazione perché conoscenza e potere e viceversa
L'uomo prova una tentazione atavica storica che attraverso la conoscenza possa essere più potente possa arrivare all'assoluto
E siccome di mezzo c'è la verità ecco che l'assoluto diventa un punto fondamentale di arrivo
Illuminante illuminato
E l'uomo prova la tentazione di accettare la scommessa degli anni ottanta di sapere tutto
E la trasparenza spesso diventa alibi della conoscenza e si vuole sapere tutto di tutto nell'illusione che una conoscenza poi assoluta ti faccia arrivare a Dio il Dio un Dio anche laico non necessariamente cattolico
Ma assoluto
Questa è una tentazione forte
E allora ecco che la giustizia non è da meno
Perché guarda caso queste due libertà fondamentali queste due strade sono le più aperte alla tentazione di arrivare all'assoluto di perdere di vista quella relatività
Perché anche la giustizia relativa
Anche la libertà di stampa è relativa tutte le libertà sono relative e trovare un punto d'incontro fondamentale credibile accettabile soltanto se sono finalizzate all'uomo la persona
A ciascuno di noi almeno in quel minimo fondamentale di esistenza di capacità di agire di muoversi di confrontarsi con gli altri di essere credibile accettabile
Che poi è la qualità la cosiddetta qualità della vita
E allora ecco che le parole vanno distinte
E allora quando parliamo di onore di decoro di prestigio di reputazione
Di riservatezza di privacy
Son tanti concetti che vengono usati anche dalla giurisprudenza anche nella dialettica e nel confronto come se fossero sinonimi
Oggi invece occorre necessariamente fare un minimo di distinzione per vedere quali sono i punti forti di riferimento e quelli da difendere Masur in misura maggiore o minore rispetto agli altri
Io credo che il punto fondamentale
Sia intanto ritagliare a ciascuno di noi una sfera di preservate di Praia
Di vita privata di intimità
Questo è il punto focale ciascun cittadino
E qui credo che sia più debole ancora la distinzione tra privato cittadino e cittadino esposto al pubblico
Anche se l'esposto al pubblico certamente deve chiedere anche una parte di riservatezza credo che
La promozione alita umana dice quei due articoli in mai abbastanza in fondo esaminati confrontati su cui riflettere cioè gli articoli due gli articoli tre della Costituzione Della Ratta della Repubblica che in fondo sono i due punti forti della dignità umana
Che fa dell'uguaglianza dei cittadini il primo presupposto è la prima condizione fondamentale
Senza questo rispetto di questo quadro minimo di sopravvivenza ancora prima che di esistenza forse non ci intenderemo ma
Perché dilaniare anche un minimo punto di riferimento e di credibilità significa tornare ad una guerra
Forte aspra senza rispetto
Degli uomini di uno nei confronti degli altri e allora ingresso tutte a ingresso il sospetto
Ingresso la calunnia ingresso la diffamazione ma quella non soltanto giuridica degli articoli del codice ma quella vera quella che ti va a profanare quella sfera morale anche di cui parlava
Martinelli
E allora ecco che questo primo punto è un punto difficile tanto difficile che il legislatore italiano non ha avuto il coraggio la voglia l'opportunità di affrontarlo
Perché in realtà noi non abbiamo una legge che difenda questa sfera della riservatezza questo minimo accettabile contrattato in cui ci si possa riconoscere questi dati sensibili
In cui l'uomo riconosca se stesso in una sfera di privacy che è strumento per la sua promozione Anita da un uomo a persona
è vero c'è stato l'articolo seicentoquindici bis che punisce disciplina le illecite interferenze nella vita privata
è una strada è una strada è una strada diciamo così però embrionale soltanto di assaggio perché certamente una norma di questo genere
Non può soddisfare tutte le esigenze che sottendono ad un concetto così articolato così complesso come quello della riservatezza
Questa è una strada che però va seguita almeno a mio parere e che va tenuta distinta dalla diffamazione perché violare questa sfera minima di riservatezza significa in qualche modo
Violare non credere alla dignità umana
Alla personalità del cittadino e la costituzione della Repubblica che nell'articolo due
E l'unica volta in cui parla di uomo perché poi parlerà sempre di cittadino e di persona si dà anche un mio limite cioè si misura l'ampiezza della tutela in realtà questa tutela comincia subito
Comincia con l'uomo
Qui lo possiamo intendere in diversi modi e con diversi significati
Il cattolico lo intenderà in un certo mondo il laico lo intenderà in un altro modo come limite iniziale di vita ma certamente la Costituzione ci dà un'indicazione precisa quindi è un'indicazione forte è una sfera che l'uomo nel suo progetto di divenire nel suo Progetto civile nel suo progetto di persona di tutela della personalità e il richiamo c'è anche nella legge
Del dell'ordinamento dei giornalisti nell'articolo due
C'è un richiamo preciso alla tutela della personalità
Quindi questa prima definizione insomma questa prima delimitazione dell'indicazione di una sfera di tutela forte io credo che vada fatta
E vada distinta nettamente da tutta la problematica parallela perché altri sono i concetti e altre le valutazioni certo
Che anche in questa sfera
L'uomo è titolare di un potere fondamentale che è quello del consenso
Che Criterion strada guida condizione di legittimazione e quindi ecco che il cittadino l'uomo è titolare di un potere forte
Che può discriminare legittimare quindi un certo tipo di interferenza un certo tipo di rivelazione ma se noi lasciamo aperto completamente lo spazio arriviamo a quella sindrome che gli americani chiamano sindrome del pesce rosso in cui il cittadino dentro una vasca di vetro bianca come un pesce rosso non riuscirà a trovare assolutamente al riparo
Non troverà un minimo cespuglio sento queste conoscenze conoscenza assoluta sapremo tutto di tutti
Ma è una grande illusione che il sapere tutto di tutti possa portare ad una democrazia ed un modo equilibrato di intendere i rapporti civili tra la gente
Perché ci sono le grandi incognite chi gestirà questa conoscenza chi gestirà questo grande potere
Chi gestirà
L'uomo
Che rimarrà completamente indifeso senza tutele e questo è un limite di civiltà
E se non c'è la sensibilità forte e consapevole che è una tutela che prescinde poi dalla dotazione diciamo di
Filosofi e di insieme questa è una filosofia di fondo di concepire in un certo modo e con un certo taglio l'uomo la sua sfera fondamentale che lo distingue dal resto
L'uomo che ha delle componenti essenziali di immaginazione di creatività di fantasia di opinioni quindi che rappresentano i costituiscono la sua essenza fondamentale
E allora credo che al legislatore vada indicata una traccia vada sollecitato fortemente come hanno fatto già tanti altri paesi
Con delle scelte diverse secondo le filosofie diverse dei rispettivi ordinamenti però hanno preso posizione hanno stabilito un limite di difesa e di tutte
Un limite che va rispettato
Da tutti è la stessa emozione certa emozionante il rapporto con gli altri
Emozionante il rapporto del giornalista con la notizia e quindi con l'uomo che c'è dietro ma è altrettanto emozionante ed impegnativo il rapporto del giudice con l'uomo
Sarebbe facile in un interrogatorio qualsiasi con un imputato con un teste in qualsiasi modo in una nella propria stanza durante l'istruttoria o in carcere un'udienza pubblica
Andare un po'più in là di quello che ha consentito che ha consentito dalla deontologia professionale da un certo modo di concepire la vita e quella l'interferenza se non c'è coscienza consapevolezza
Il rispetto della dignità umana della persone
E su questo terreno allora credo che l'incontro proprio tra chi si trova più frequentemente davanti uomini esposti e quindi in posizione di debolezza perché il cittadino è debole di fronte alla notizia e debole di fronte
Al giudice
Certo che è debole
Perché si trova nella necessità di difendersi di rappresentare la sua verità
Con tutte le sfumature gli intrighi le complicazioni le amarezze le malinconie le sortite le strumentalizzazioni che in un rapporto così delicate ed è materia viva e palpitante inevitabilmente sorge
E si afferma con prepotenza e qui ci può pescare chiunque dentro se non c'è questa profonda cultura
Dell'uomo del rispetto della sua dignità della suo diritto ad una promozione alita
E all'affermazione della sua persona
Poi c'è il secondo aspetta l'onore
L'onore e il decoro l'onore e il decoro
Incidono su una sfera morale
La reputazione
Incide su una sfera internazionale interpersonale
Forse potremmo coniugarli insieme e parlare di credibilità
Oppure potremmo tenerli separati
Incidendo questi beni questi valori espressi da queste parole
Che poi secondo il rapporto che il cittadino ha con gli altri o col potere sono diventati ieri prestigio
Sono diventati appunto del coro Esterno formale o del coro morale o decoro fisico o
Questo concetto della reputazione che implica il riflesso che ciascuno di noi ha nell'opinione degli altri
Non sono concetti formali non sono sovrastrutture non sono finzioni
Certa
C'è anche l'aspetto che esce dalla coscienza di ciascuno di noi attraverso gli alibi di rappresentare se stesso in modo diverso e la sfida di Martinelli ma credo che sia la sfida poi della società di oggi perché affermare ciascuno di noi di fronte agli altri nel campo professionale nel campo morale nel campo dell'amicizia dei rapporti di lavoro
Certamente è una sfida difficile una una sfida forte
E spesso se non c'è e non è sorretto
Da regole chiare il rapporto finisce col diventare una strada di confusione ed incertezze l'uomo allora si sente smarrito e deve ricorrere alle regole deve ricorrere al giudice deve trovare una strada per poter affermare la propria credibilità fino a prova contraria
Ma qualche regola ce l'abbiamo bisogna vedere se queste regole sono forti e idonee a reggere l'urto
Sempre più violento dell'espansione dei poteri
Perché il potere nei momenti di maggiore confusione tendono naturalmente ad espandersi e non potrebbe non essere così
Perché l'espansione eh connaturata al potere non sarebbe il potere se non cercasse di espandersi il più possibile
Naturalmente deve trovare un limite negli altri poteri e se tutti i poteri dello Stato sia quelli tradizionali sia quelli emergenti
Quelli di fatto quelli che sono partiti dalle esigenze della società civile non trovano un punto comune di raccordo allora il cause la confusione
Allora è rivoluzione
E diventa anche rivoluzione delle coscienze perché alla fine le coscienze si ribellerà
Ecco perché dicevo che la Società va messa in mezzo tra stampa e magistratura prima di tutto per indicare che la strisciava allungata perché certamente ne stampa e magistratura da sole né il raccordo tra loro riuscirebbero a trovare la soluzione
Perché naturalmente ci vuole il potere politico naturalmente ci vogliono tutte quelle espressioni di fatto urgenti emergenti che nella società civile stanno arricchendo il dibattito culturale perché è vero che un'epoca di confusione ma un'epoca anche di grande elaborazione di concetti di idee di provocazioni
Di gesti che sembrano eclatanti ma che poi riflettono su se stessi tutta l'amarezza o il senso di impotenza di non aver trovato una giusta definizione dell'assetto sociale
Allora credo che se noi partiamo dalle regole le regole sono note basta semplicemente richiamarle certo c'è l'articolo ventuno della costituzione non lo potremmo intendere in vari modi in diversa maniera
Potremmo aderire ad una concezione funzionale e sociale della libertà di informazione o ad una concezione più individualistica di diritto di libertà come qualche costituzionalista afferma ma comunque
è un diritto potere forte quello dell'informazione che va coniugato con gli altri
Con questi settori della vita individuale della vita collettiva perché il diritto dell'individuo su questo terreno diventa immediatamente diritto della collettività
Se crediamo che nelle formazioni sociali e quindi nella società civile quindi nella collettività l'individuo deve trovare spazio per l'affermazione del proprio status per la realizzazione della propria persona
E allora quante battaglie sull'articolo ventuno sul cinquecentonovantacinque sul cinquecentonovantasei sull'eccezione evitati se sul modo di trovare una strada per superare certe barriere anacronistiche certe o che è scoppiato tra le righe il cinquecentonovantasei e il ricorso all'articolo cinquantuno e cioè una causa di giustificazione approvare comunque la verità al di fuori degli schemi delle tre ipotesi previste dal cinquecentonovantasei è diventato necessità
Ma in questo la magistratura italiana non si è tirata indietro indipendentemente dal decalogo dalle regole
Ma su quanti terreni
Su quanti atti e gesti non di doverosi di interpretazione
Direi quasi anche a volte di supplenza nella carente nella contraddittorietà di una normativa già di per sé difficile
Ma resa ancora più complessa per l'oggetto sottostante che porta diritto appunto a quel problema che si chiama un uomo il suo Progetto di vita ecco che allora certamente
Questa TAR trasversale Forza della verità
Che ero ha rotto gli argini anche qui non solo delle regole ma del costume
Perché alla fin dei conti l'esigenza in questo secondo settore se salviamo quella sera originaria delicatissima della vita privata
Laddove
Il rapporto interpersonali internazionale la credibilità del cittadino di fronte alla società civile allo Stato o tra la gente nel momento di sua maggiore o minore esposizione certe intanto punta diritto possibilmente alla ricerca della verità
è una condizione diciamo naturale è un'esigenza quasi che la società civile reclama dire va bene
Certo si rende conto
Che la verità oggettiva
è difficile
Che le forme di accertamento della verità sono complicate che anche qui quel concetto di relatività che va ascritto alle due funzioni di libertà ma tutte le funzioni di libertà a tutta la vita di relazione condizionano
E quindi l'assolutezza di certe regole certamente non la possiamo condividere fino in fondo laddove ci rendiamo conto che è relativo all'uomo e al suo modo di essere e di interpretare
Però la strada è stata già aperta perché dalla verità oggettiva verità oggettiva è stata affiancata dalla verità puntati
Ed è l'ultimo comma e quindi dell'errore scusabile dell'errore anche determinato da colpa purché dal punto di vista deontologico articolo due dell'ordinamento dei giornalisti
Ma direi ancora di più in quelle regole non scritte che in fondo segna le contrassegnano con forza la vita di relazione quel rispetto per la dignità dell'uomo fatta di onore di decoro di reputazione di credibilità possa diventare un punto fermo e qualificante di rispetto per intendere il modo di porsi dei rapporti tra la gente
Ecco allora che queste forzature tra virgolette questo modo di interpretare di relativizzare la stessa verità purché attraverso un serio modo di procedere un serio modo di accertarsi non impossibile
Non discriminatorio non condizionante perché si dice se la notizia c'è bisogna darla e nel momento in cui si dà appunto è difficile accertarne fino in fondo la fonte
Ma Posca poiché questo tipo di libertà questo tipo di informazione questo tipo di potere
è finalizzato insieme a quello della giustizia verso il cittadino l'uomo ecco che se abbiamo veramente questo tipo di consapevolezza
Non ci dovremmo se in qualche modo concordiamo insieme delle regole limitative da rispettare anzitutto nei rapporti di fatto e soltanto nel momento della patologia che deve essere eccezionale estrema
Non criminalizzando tutti i comportamenti ma assorbendo per quanto più possibile sul terreno della dialettica e del confronto i modi limite i contenuti del porsi dei rapporti tra di noi
Ecco quindi che l'esigenza di riformare l'articolo cinquecentonovantacinque se l'è posto il comitato
Tra la magistrata i e stampa anche se non ne abbiamo fatto uno dei primi punti di riferimento avendo puntato più sulla riforma del segreto professionale del segreto istruttorio avendo puntato più su quell'articolo unico che già Martinazzoli
Aveva proposto sulla misura interdittiva nei confronti del giornalista economico Morello e gli altri ne avevamo discusso alla mo'fatto una sorta di priorità non perché queste non fosse importante e fondamentale
Ma perché nell'immediatezza in quella che sembra avaria di scontro e che non voleva essere aria di scontro che finiva per non creare quella cultura comune sia pure su punti fondamentali che ci avrebbe permesso nel secondo passaggio di intenderci meglio su questi concetti che sembrano sfumati invece sono ricchi di contenuto
E ricchi di conseguenze e non è venuta fuori una formulazione è vero c'è stato una dialettica interna captate stamani l'ha già ricordato si è passati attraverso un confronto molto serrato in fondo a definire nell'accordo sostanziale intanto nel dire certamente no ipotesi di diffamazione colposa che a volte qualche interpretazione sembra aveva ballato la diffamazione certamente dolose ad essere dolorosa
Senza arrivare al dolo specifico ma lo stesso appiattati stamani nella sua chiara ed obiettivi esposizione lo ha già rappresentata però certamente a delineare diciamo questa intenzionalità questa volontà
Di comportamento che certamente trova nella De Rita
Trova nella rilevanza più che nell'utilità sociale in quella rilevanza che diventa strada della credibilità
Che diventa momento interessante per capire le cose ecco la strada della conoscenza cioè capire certe cose
Certe cose che servono poi come strumento di conoscenza ulteriore ma con dei limiti con dei limiti che sono dati da quel fondamentale rispetto e noi problemi anche dal punto di vista giuridico certamente sono gravi certamente non è semplice tracciare questa strada
Pensiamo semplicemente al limite che può passare tra la libertà di informazione e l'Apologia la propaganda
Credo che sia uno dei terreni più difficili che anche la Corte costituzionale che in qualche passaggio decisionale
Ha voluto non discriminare l'Apologia in senso generale e la propaganda e guardate che l'Apologia certamente in qualche modo a in sé le esagerazioni e la propaganda in qualche modo in sé la tendenziosi ITA
Eppure c'è un reato che prevede le note di punire le notizie false e tendenziose anche le notizie esagerate
E allora ecco qual è il limite ecco come rischia di sfuggire tutto questo se non ci intendiamo bene in quello che è rilevante e rilevante in termini di promozione alita umana e cioè il pezzo che una democrazia e quindi il cittadino deve pagare
Perché la democrazia a i suoi prezzi deve essere certo il prezzo minimo a vantaggio di una rilevanza sociale che va poi alla fine a vantaggio dello stesso singolo cittadino
E il rischio della giurisdizione qualcuno non l'ha capito l'ha voluto capire anche di fronte agli ultimi processo avvenimenti clamorosi
Ma se non rispettiamo fino in fondo il valore della giurisdizione se lo rispettiamo fino in fondo io il gioco delle regole e certamente questo deve essere messo nel conto e così succede per la libertà di stampa purché le regole siano rispettate purché ci siamo intesi prima su quali sono i pilastri fondamentali
Su cui una civiltà come la nostra deve continuamente interrogarsi perché certamente certi concetti
Soprattutto nel campo dell'onore del decoro del prestigio che ha qualcosa di retorico di formale che già istintivamente qualcuno vuole abbandonare
Certamente oggi e su questi sono d'accordo con l'acca tanti sul modo stesso di concepire il cittadino il potere in termini di consenso e non di autorità ma la strada è tracciata anche nelle leggi più varie basta pensare al rapporto stesso interpersonale che delineato nel diritto di famiglia in cui addirittura onorare i genitori è stato cancellato dal legislatore ma perché in fondo era quasi indolore poteva lasciar c'era ma la strada è quella di un rispetto sostanziale ecco quindi che il concetto di incidenza dei rapporti anche i diciamo i più privati più immediati viaggia su canali diciamo più realistici perché siamo andati oltre
Quel limite che fino a pochi anni fa c'era anche nei rapporti tra le persone anche all'interno di una stessa famiglia queste il grande successo della civiltà moderna perché sulla strada della conoscenza noi siamo andati già oltre cioè la disponibilità di ciascuno di noi
Alla conoscenza degli altri è già più forte
Però non può essere tradita questa disponibilità o confuso strumentalizzata con quell'assolutezza di conoscenza che finirebbe per tradire l'uomo
E allora ci sono alcuni gesti che vanno eliminati e cioè riprendere in manette l'imputato tanto per fare un un esempio su una cosa così che uscita negli ultimi tempi ho soffermare l'obiettivo su una cosa o l'immagine e di Moro la in quella copertina del giornale o quella parola Mesagne certo ma questo è qualcosa che attiene alla cultura
Di ciascuno di noi cioè al modo con cui ciascuno di noi intende riflette se stesso in quello specchio grande che l'umanità
E allora io credo che un'altra strada oltre a correggere questo
Articolo cinquecentonovantacinque Livera eliminando gli equivoci insieme a cinquecentonovantasei aprendo lo spazio e la porta comunque per legge senza dover ricorrere a norme diciamo collaterali o surrettizie
A questo accertamento della verità trovarla in qualche modo con quei limiti sempre con quella relatività
Debba essere seguito anche da un'altra strada eccessi come come il processo qui il parallelismo è molto forte secondo come il Processo tende all'accertamento della verità relativa così diciamo che l'iter della notizia delle notizie perché è importante che le notizie siano pubblicate tutte eccetera
Se sono utili all'accertamento de Lattre alla prospettazione di una verità relativa con tutti diciamo i limiti che noi accettiamo perché certamente devono essere espressione di questo modo di intendere la società civile
Però la rettifica
E l'ho messa rettifica prima era un reato
E diciamo che la legge sull'editoria aveva tolto la detenzione aveva messo la pena
Pecuniaria però aveva introdotto il ricorso al pretore in sede civile attraverso settecento ma anche una procedura molto snella pretore penale poi la legge di depenalizzazione
In qualche modo ha creato c'è chi diceva che aveva depenalizzata anche questo reato c'è chi diceva che non aveva depenalizzato ma in sostanza diciamo la depenalizzato diventato un illecito amministrativo ma allora qui dobbiamo ancora decidere ecco il momento della sanzione il momento della responsabilità il momento in cui ecco i passaggi della verità è vero che la comunicazione giudiziaria diceva
Viola stamane buttata là messa in un certo modo certe ma qui non si tratta ecco ancora una volta di dare indicazioni o regole o suggerimenti
Però certamente di per sé estesa certo che se il giornalista Iman una comunicazione sala pubblica ma diciamo è una notizia e poi tutto il meccanismo che segue che sfugge anche al giornalista è chiaro perché è un processo che va avanti no che viene travolto che viene strumentalizzato ci sarà chi ha interesse in qualche modo di gonfiano c'è chi ha interesse di minimizzare però la rettifica l'omessa rettifica diventa un comportamento che è contrario a questo tipo di informazione di libertà c'è la libertà anche qui a tutti i suoi prezzi i suoi passaggi suoi meccanismi deve essere accettato fino in fondo
E allora anche qui però bisogna crisi cultura perché la gente che va a leggere la prima notizia deve essere abituata a leggere anche la seconda la terza all'ultima io così insieme a un collega stiamo studiando un processo che vorremmo portare in teatro il processo della regia un processo del mille ottocentosessantanove un processo che attualissimo contro alcuni politici che volevano e trasformarono privatizzare un monopolio tabacchi in quell'epoca seguito dalla stampa dalla nazione
Seguito dall'opinione pubblica con alcune veline anche del potere tra gli atti del processo le veline ai giudici il trasferimento dei giudici
Tutti gli intralci alle prospettazioni delle notizie un clamore
Messo in una luce messo in una il problema è antico allora cioè non è un problema soltanto di oggi è un problema che non siamo riusciti a risolvere allora il re solubile ecco la malinconia
Che potrebbe diciamo determinare una riflessione ci ma allora forse non si riesce a risolvere perché la confusione delle voci d'interessi non riusciamo più a dominare
Io credo che oggi rispetto al mille ottocentosessantanove anche se la prima sensazione la stesse a dire ma si ma allora diciamo lasciamo così come vanno le cose alla fine ci regoleremo da soli ma è un'illusione che forse ha un senso di impotenza sarebbe una sconfitta credo che oggi noi abbiamo qualcosa in più in termini di consapevolezza di sensibilità di forza
Speriamo dimostrate si sta dimostrando in tutti i dissensi all'interno delle associazioni all'interno della società civile
E allora noi parlando allora come magistrati in questa panorama in questa arcobaleno diciamo così di luci e anche di emozioni di ombre di temporali di venti tempestosi però noi abbiamo qualcosa da dire
Non da rivendicare ma da sottolineare con molta umiltà ma con molta fermezza
Non è una un primato mi riferisco anche la dialettica con H tanti stamani della giurisdizione
Rispetto alla libertà di stampa
Perché certamente ci troviamo di fronte a valori costituzionali importanti forti necessari indispensabile
Ma la giurisdizione guarda caso la giurisdizione è chiamata istituzionalmente e costituzionalmente necessariamente direi quasi per una sorta di neo giusnaturalismo senza evocare il giusnaturalismo classico ma per una sorta di diritto naturale
Su cui posa il consenso della gente perché la giurisdizione va accettata e con l'autorità come consenso alla giurisdizione chiamata a tutelare tutte le libertà civili e necessariamente la strada centrale per l'affermazione delle libertà civili del cittadino compresa la libertà di stampa
Ci troviamo in questa condizione
E allora ecco perché questa condizione ci richiama duramente rigorosamente ad un rispetto anzitutto interno nostro di professionalità e di confronto
Ecco perché l'incontro il confronto con i giornalisti con i cittadini con il potere politico con tutti quelli che hanno qualcosa da dire e poi da definire nell'ambito delle rispettive competenze perché sarebbe anche un errore grave
Quello di creare delle barriere tra i poteri dello Stato
Lo Stato è un concetto pluralista ed unitario
Lo Stato deve rappresentare tutti i fermenti della società civile che sono trainanti rispetto allo Stato che è più necessariamente immobili sta e nell'evoluzione dei concetti trovare una strada credibile accettabile di realizzazione
Allora se questa macchina diceva faticosa complessa articolata in cui le voci sono le più varie e oggi sempre più varie perché appunto l'informazione lei arricchisce le amplifica
Le porta tutte sul tappeto cela l'illusione la tentazione di arrivare alla democrazia diretta che può all'estrema conseguenza della conoscenza assoluta perché se sappiamo tutto tutti di tutto allora alla fine ce le faremo da casa col pulsante alla televisione le regole le leggi ma questa è una tentazione che veramente sfiora e porta all'alienazione della persona
Nel rincorrere affannosamente in una forma rinnovate moderna di utopia classica quella che è appunto il raggiungimento di una finalità di una meta che poi alla fine irraggiungibile
E allora nel momento in cui l'impieghiamo
Consapevolmente
Ritrovando la ricchezza e la forza della nostra essenza umana
Nel momento in cui accanto al cervello artificiale riscopriamo la forza della creatività dell'intelligenza dell'immaginazione e della fantasia e Ciari scattiamo il nostro valore di uomini
Allora dobbiamo avere anche il coraggio fino in fondo tutti insieme di stabilire quali sono quegli spazi da difendere ma non perché l'uomo si arrocchi nel suo e turismo
Ma perché l'uomo trovi in una difesa credibile tutte le forze e le potenzialità l'espressività per realizzare se stesso anche a favore degli altri ecco tutta la funzionalità o la funzione sociale dalla persona o quella diciamo prospettazione che la Costituzione della Repubblica in una mediazione tra cultura cattolica e cultura laica secondo me a attualizzato ci ha prospettato in termini di grande modernità e di grande consapevolezza
Ecco il limite allora tra il diritto di cronaca il diritto di critica
Che sono espressione si del diritto di opinione che sono manifestazione si del diritto all'informazione che sono quindi espressione di una grande libertà civili
E che devono essere confrontate con questo altro valore fondamentale
Che anche questo non è da mettere sul piedistallo superiore
Però è da riconoscerne la centralità perché sarebbe inutile avere uno spazio assoluto di questo quella libertà se alla fine non fosse finalizzata nel rispetto di ciascuno di noi
Sarebbe veramente un gioco al massacro e forse il più alto tradimento che il progresso scientifico o il mondo contemporaneo potrebbe fare a se stesso i suoi cittadini
Io credo che nervi comperare
Con forza anche attraverso appunto la professionalità
Nostra vostra di tutti una professionalità
Vera capace che significa Rispetto credibilità in tutto nella valutazione delle prove nell'interrogare gli altri nel prendere la decisione nel sapere quali sono i limiti e le competenze
Il giudicare gli altri
è una credo che quel moto istintivo quella tentazione e anche qui credo che ci sia un punto comune tra giornalista il magistrato
E cioè quella tentazione di giudicare globalmente Chiti sta di fronte
Sia perché è momento di notizia sia perché momento necessitato di processo
Cioè ci può essere la tentazione attraverso una notizia o attraverso un gesto un comportamento di dare un giudizio globale dico LaPresse io credo che questa sia la tentazione più negativa quella che meno considera il rispetto verso gli altri io credo che sia la magistratura sia la stampa sia portata e debba essere portata a circoscrivere la valutazione della notizia e la valutazione del fare il resto è di contorno
Di valutazione generale ma non può implicare un giudizio che non appartiene al altrimenti la difesa dell'uomo
Sarebbe un ritorno all'antico quando la giustizia veniva immaginata come magia o qualcosa al di fuori della società perché l'uomo non potrebbe mai accettare un giudizio da un altro uomo in questi termini
La libertà di stampa e quindi la notizia verrebbe strano travisate
Perché diventerebbe momento ancora più incisivo della giustizia di valutazione incidendo sulla credibilità sull'onore sulla reputazione su tutto quello che fa parte di questo grande e forte patrimonio morale
E allora ecco che limitare il campo di azione delineare circoscrivere i momenti di valutazione
E soprattutto raccordare tra noi quelli che sono i limiti i due poteri che sono a servizio del cittadino e della società civile
Significa aver preso il prendere coscienza di una grande libertà fondamentale che sottende a tutte le altre e che è quella libertà che è fatta di consapevolezza di coscienza
Il senso della vita il senso storico e di senso morale dell'individualità di ciascuno di noi
E allora sì che l'uomo diventa la misura delle cose la misura dei gesti la misura delle regole alcune regole da riformare
Altre da da conservare e da tutelare
Ma soprattutto puntare diritto in un momento in cui l'attacco Dickey forse nella confusione
Vuole mirare ad altri obiettivi e ad altre finalizzazioni è quello di tenere fermo tenere ferma ottenere fermo un atto di fede
Che non è un atto di fede anche questo assoluto ma è un atto di consapevole e responsabile fiducia in se stessi attraverso la valutazione il rispetto degli altri
Ma io voglio ringraziare la dottor Ferri per questo suo contributo ampio ricco di dottrina sì ma anche che ci ha condotto a livelli abbastanza elevati
Inducendo molte si gestisce suggestioni anche a forte considerazione
Soprattutto nell'aver centrato questo suo intervento sul ruolo
Che debbono assumere i valori della persona
Il cui rispetto alla cui garanzia
Debbono essere tenuti presente per un assetto dell'organizzazione sociale e giuridica anche di tutti quanti questi problemi che ci riguardano direttamente e no
Apriamo allora il dibattito su queste due relazioni
Io darei la parola al dottor Vincenzo Geraci
Componente del Consiglio superiore della magistratura
Io sono molto confortato da incontri sul tipo
Perché servono a conferma ernia confortarmi in una opinione
Che mi si è radicata in tanti anni di esperienza professionale
E che mi ha portato a considerare al dirà e contro determinati episodi che possono anche vere
Per così dire avvelenato i rapporti tra giustizia e informazione
Che mi hanno convinto come i rapporti lungi dall'essere fatalmente e necessariamente atteggiata in termini di conflittualità
Sono invece dei rapporti squisitamente complementari
Qualche esempio forse potrà meglio chiarire questa affermazione e che non è una speranza eccone una captatio benevolentiae
Nei confronti degli ospiti che hanno da amabilità di ascoltarci
Basti pensare per esempio in termini squisitamente tecnico
A quella che è stata la funzione dei giornali
A proposito della raccolta dalla cosiddetta banca dati
Nel senso che talvolta noi che c'è citavamo per scoprire che cosa ci fosse in cantiere presso un altro tribunale presso un'altra autorità giudiziaria
E coltivavano ancora come una utopia la possibilità di essere attrezzati sul piano delle banche dati come ora si comincia a fare sì pur con qualche difficoltà e con qualche ansimante intenzione
Attraverso i giornali venivamo scoprire proprio che il giudice di Milano il giudice di Trento aveva qualcosa che poteva interessare nostre indagini e ci consentiva
Di poterci mettere in contatto con il giudice di Trento il giudice Milano per cogliere e approfondire spunti che poi risultavano estremamente utili ai fini delle indagini che noi andavamo sviluppare ma e non è tanto questo aspetto tecnico e pragmatico quello che mi preme qui sottolineare a me preme soprattutto perché influenzato ad una esperienza quella valor militare la quale rimango affezionato non foss'altro che per motivi Nostalgia professionale
La funzione veramente portante ed essenziale
Che la stampa ha avuto i mass media hanno avuto in termini di sensibilizzazione delle coscienza degli onesti
A proposito di quell'impegno strenuo che è stato profuso dalla magistratura palermitana e siciliana nei confronti di quella autentica Gramigna della società costituita dal per potere mafioso
E che ha consentito attraverso quest'opera tenta di critica di tamponamento di lettura degli avvenimenti una nuova una rinnovata sensibilità che è stata la premessa perché si potesse arrivare
A degli approdi giudiziari finalmente consistenti e non soltanto nutriti di verbosità parolaia e convegnistica
Basti pensare a quel famoso articolo alla vigilia dell'apertura del processo di Palermo l'Italia per bere corra a Palermo
Basti pensare a quella quotidiana testimonianza di presenza fisica che poi si è tradotta
In presenza sui giornali e sulle informazioni che ha accompagnato le fasi più sovente il processo di Palermo e prima ancora di altri processi che finalmente cominciano ad essere messi in cantiere dopo anni
Non dico di inattività ma di difficoltà giudiziaria per rendersi conto di come davvero la stampa i mass media
Non devono essere interpretati per quanto ci concerne
In termini necessariamente antagonisti c'è conflittualità dove me pare che la dimensione più giusta e più riconoscente e più giustamente da definire sia quella di complementarietà ma c'è un altro profilo che mi preme sottolineare a testimonianza di questa complementarità di questa funzione di raccordo per così dire tra la funzione dalla stampa e la funzione della giustizia della istituzione giudiziaria
Ed è che sgomberando il campo talvolta da perniciose pretestuose polemiche
La stampa può raccogliere e portare sviluppare livelli più alti quelli che sono approdi ai quali deve fermarsi la autorità giudiziarie
Intendo riferirmi per esempio la scoperta di qua all'aria della contiguità a proposito di certe interconnessioni tra fenomeni criminali ed esponenzialità politiche eppure abbiamo messo in luce nel processo di Palermo e che però guai
Se si pretendesse di criminalizzare lì non avendo essi rilevanza penalistica rilevanza criminale
E che hanno tuttavia una grande importanza che deve essere valutata e che deve essere essa sia enfatizzata e denunciate portata la condizione dalla pubblica opinione da una stampa attenta ed avvertita la quale sappia cogliere la differenza tra un fatto
Che pur non rilevante da un punto di vista criminale penalistico tuttavia ne assume uno importantissimo
Dal punto di vista della sensibilità sociale dal punto di vista del controllo politico in senso correttamente e aristotelica mente inteso nei confronti di questi fenomeni ecco
Questi episodi
Questi esempi che da un lato sono tecnici e dall'altro sono di supporto per così dire politico mi radicano vi dicevo
In quella convinzione di raccordo di complementarietà e non di antagonismo che deve caratterizzare e che già in concreto tante volte caratterizza i rapporti tra stampa e informazione per quanto mi concerne
Come rappresentante
Come esponente del Consiglio superiore la magistratura sono proprio convinto però la
Per altri intervenienti che parlavano della necessità di approfondire ancora di più di rendere ancora più fecondo questo rapporto tra operatori di giustizia e operatori di informazione creando riorganizzando sull'esempio di altro tipo di incontri anche questo tipo di incontri tra magistrati e giornalisti
Perché io ho l'impressione che tante diffidenze
Che tante incomprensioni che tante difficoltà di linguaggio sono destinate a dissolversi quasi nebbia al sole proprio attraverso la conoscenza personale che faccia riscoprire lì cito ancora Enrico Ferri
Proprio quei valori dell'uomo che sono alla base e che nutrono ogni persona onesta e di buona volontà
Quale certamente né alberga nell'uno e nell'altro campo
è però
Nel momento stesso in cui sono radicato in questa convinzione di complementarità nel momento stesso in cui devo portare una testimonianza di aiuto di usi o costante che i mass media ci hanno fornito la nostra attività professionale
Non posso negarmi e non posso nascondermi
Che la definizione per così dire di questo rapporto che l'atteggiarsi concreto di questo rapporto e di volta in volta affidato alla sensibilità la cultura oserei dire al busto degli interlocutori del rapporto medesimo
E proprio per questo diventa un rapporto estremamente labile
Estremamente precario esternamente cangiante perché non ha dei riferimenti dei referenti precisi in una normativo ordinamentale sicura che anzi c'è un vuoto legislativo o peggio
C'è una vera e propria antinomia normativa che passa attraverso due norme lo diceva già a captati sette sono da un lato l'articolo ventuno dalla Costituzione vera pietra miliare pietra angolare
Della impalcatura democratica che non può essere messa in discussione e altre norme che risentono ancora di certe impostazioni illiberali
E che sono per esempio quelle concernenti il segreto istruttorio e sono quelle concernenti i segreti di ufficio che fanno un po'contraddizione con quella premessa costituzionale l'articolo ventuno perché se una specificazione di questo diritto
Di liberamente manifestare il proprio pensiero diventa il diritto di critica il diritto di cronaca
Giornalistica e di cronaca giudiziaria
Vorrei ben capire come si fa concretamente ad atteggiarsi questo diritto e a riempirsi
Senza sul piano giudiziario potere attingere a quelle notizie che invece sono coperte da un segreto talmente assoluto da diventare praticamente inattuabile che
Il divieto assoluto del segreto istruttorio perché lo sappiamo tutti quanti
Siamo costretti se vogliamo dire ancora un minimo di decenza e di rispetto di noi stessi oltre che delle istituzioni
In qualsiasi inchiesta dalla meno importante è la più importante
Noi saremo costretti son che facessimo applicazione rigorosa così come vorrebbe la legge del dettato normativo saremo costretti a tacere perfino il nome e il cognome di coloro i quali rimangono impigliati in una vicenda giudiziaria
E voi vi immaginate
Con tutto quello che il terribile e di norme di reiterato com'è successo in Italia
A partire dal milione cento settanta in giù di lì contro le stragi con le versioni con il terrorismo con l'emergenza per la mafia serve veramente ridicolo e grottesco
Pretendere che l'opinione pubblica venisse giudicata venisse informata
Quando le persone imputate inquisite fossero definitivamente giudicate o come si dice con frase curiale sì approdasse al momento della cosa giudicata sarebbe veramente come uno denegare come un rigettare in radice
La possibilità di quelle informazioni concio spesso le garanzie di libertà che presidiano il nostro ordinamento per cui arriviamo al paradosso perdere plaudire da dovere elogiare quel giudice che viola la legge
Per evitare appunto di rimanere vittima altrimenti di un marchingegno tutt'altro che illuminista ma anzi illiberale
E così però
Si viene a determinare uniche
Si deve a determinare quella famosa dissociazione
Tra la legge quale iscritte alla legge quale applicata che fa rievocare memorie manzoniane
Che fa parlare delle grida manzoniane si viene a determinare veramente una dissociazione ed un intervento che diventa il più possibile
E claudicante il più possibile precario il più possibile alterno asseconda dei vari Interpreti operatori di giustizia fanno applicazioni queste norme per cui si naviga veramente nell'incertezza al buio
Nella confusione la contraddittorietà creando o contribuendo a creare
Quelle condizioni di confusione nelle quali certamente siamo precipitati ed era quali dobbiamo cercare di uscire per tentare di fare chiarezza nei limiti in cui ciò è impossibile
E allora se tutto questo è vero
Io credo che proprio in questa antinomia che proprio in questo affidare alla buona volontà al gusto alla cultura dicevamo dei singoli interpreti e soggetti del rapporto stampe informazioni
La definizione di questi rapporti è quanto mai pericolose pernicioso perché c'è una radice se ci badate
Dico la famosa supplenza supplenza normativa supplenza legislative in questo caso che finalmente e non a torto viene criticata come uno dei momenti di espansione il rituale e da cui deve rientrare della magistratura
E che viene giustamente demonizzata soprattutto nel momento attuale come uno dei mali che possono addirittura portare la fine della autonomia e della indipendenza della magistratura
Perché punto l'indice e calco la mano su questo aspetto
Perché riprendendo qualche intervento il quale si doleva di una denuncia per così dire nei confronti del potere politico senza volere qui denunciare senza volere qui fare il giuoco che può diventare anche qualunquisti cover facile
All'Oscar ricava ride dicendo da una parte tutti buoni l'auto un patimento di magistrati e giornalisti dall'altro le colpe e le nequizie di una classe politica però certamente l'esigenza di un richiamo Fermo garbato doveroso quali che sono le responsabilità di organi politico quali nella centralità e portanza funzione che gli è propria hanno l'obbligo per il compito di dare risposta a problemi dalle forti valenze socio politiche culturali come certamente sono i rapporti tra stampa e informazione qui la necessità di fare chiarezza cioè e c'è soprattutto nel momento in cui i problemi che non sono soltanto problemi italiani ma sono problemi anche di altri Paesi
Ho il piacere dell'io ossequiare anche noi l'uditorio l'intervento del Guardasigilli
Ricevo il problema è particolarmente complicato ed è particolarmente portato al calor bianco
Perché a differenza di altri paesi per esempio l'Inghilterra dove pure ci sono delle norme certamente non meno rigorose
Che addirittura contemplano come reato di oltraggio alla Corte la possibilità di guidare notizie in procedendo durante il corso i processi tuttavia i problemi sono meno gravi e meno drammatici nello stesso momento perché
I tempi i frittini di percorribilità dell'iter giudiziario di svolgimento del processo sono enormemente più
In questo senso
Ecco il richiamo alla classe politica in un momento in cui mi rendo conto che la via del riformismo
E la via più lunga la via più complicata la via più complessa più sofferta probabilmente più lancinante rispetto a quella di facili tentativi di tranciare con un sì o con un no ma è l'unica praticabile
Se si vuole riassettare in termini che risultino equilibrati e chiari questi rapporti tra stampa e informazione
è mi riferisco alla necessità non più prorogabile non più procrastinabile di riforma del codice di procedura penale
Proprio non solo con riguardo alla necessità di accelerarne i tempi cosa dovrebbe verificarsi soprattutto attraverso un'opportuna differenziazione dei riti ma soprattutto attraverso ma rottura di quel meccanismo che rischia di diventare perverso che alla base di non poche polemiche anche odierne
Di rottura dicevo rifugio di quella equazione tra momento di investigazione è il momento di giudizio
Nel senso che bisogna far sì che siano diversi e separati gli organi che da un lato investiga no e dall'altro
Valutano soprattutto ai fini della emissione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale i risultati delle investigazioni ma questo è uno degli aspetti
Di quella normative di quel riformismo di cui non possiamo più aspettare non possiamo più attendere pena la confusione e la complicatezza di questi rapporti mi chiedo
Ormai non ci sia ancora la possibilità di varare o di mettere seriamente in cantiere quelle proposte una mi pare delle gruppo comunista e l'altra del gruppo liberare a firma del senatore sperperi cui pure parlava captati se che mi pare si atteggia in termini equilibrati nell'affrontare il problema nel momento stesso
In cui tendenzialmente riconoscono il giornalista la possibilità di tacere
La notizia e la fonte della informazione e purtuttavia con uno congegno che rappresenta un correttivo ed un temperamento
Nel senso che quando il magistrato dovesse ritenere che quella rivelazione essenziale ai fini delle indagini e non è lo stesso magistrato ha potere emettere il provento restrittivo
E a potere decidere l'apprensione del giornalista che si rifiutasse
Ma deve essere un altro organo dopo una pausa di tre giorni che opportuna
Ragioni di meditazione il tribunale libertà deve essere questo tribunale libertà ai mettere la decisione definitiva circa la utilità la necessità la indole ineluttabilità delle notizie ai fini dell'accertamento per la verità ecco io ho l'impressione che questa è l'intervento politico lungi dal volere essere un éscamotage dei magistrati e dei giornalisti o uno scaricabarile di categorie che si auto compartiscono come pure è stato detto
Sia l'unica via
Retta equilibrata istituzionalmente corretta
Per potere riaffermare
Evitando tentazioni di supplenza di cui la cultura finalmente ha fatto giustizia anche soprattutto l'intera dalla magistratura creando le premesse dicevo di quella correttezza di quella chiarezza
Di quella definitività di rapporti nell'atteggiarsi appunto dei meccanismi della giustizia delle informazione
Che hanno bisogno di una parola chiara e definitiva e hanno bisogno soprattutto di essere rasserenati se si vuole come credo che tutti aspiriamo
Crescere verso livelli di ulteriore civiltà democratica e di spazi di vivibilità democratica nel nostro Paese grazie
Vizi e virtù
Ma io ringrazio il dottor Gerace naturalmente
Salutiamo il ministero della di grazia e giustizia l'onorevole Virginio Rognoni
Per aver colui voluto e potuto partecipare a questo nostro dibattito nonostante gli impegni di carattere politico e va anche parlamentare che in certo senso lo potevano trattenere ancora oggi a Roma
In tutto questo lo ringraziano
Non so se passare subito all'unica parola lo farò certamente subito grazie
Ma io ringrazio otto la presidenza
Di questo convegno
Così importante a cui io non poteva né voleva manca
Anzi mi sarebbe piaciuto essere qui ieri all'inizio dei lavori
E rimanervi per tutto il tempo
Una cosa e l'altra non mi sono peraltro possibile
Ieri pomeriggio al Senato c'è stata
C'è stato l'esame e l'approvazione della legge Gozzini
Voi sapete che il Senato Morello lo sa a un rito assai più esigente di quanto non si richiede alla Camera si vuole che il ministro proponente
Sia sempre presente ai lavori
E poi nel tardo pomeriggio c'è stato il Consiglio dei ministri dovesse esaminata e approvata la legge finanziaria circostanze queste notissime tanto note a tutti
Io pensavo che fosse assolutamente lamentare la convenzione
Il ministro non poteva essere nel contempo a Mantova
E mi sorpreso un pochino oggi oggetto la stampa visto che siamo in mezzo i giornalisti
Leggere che che io che il ministero per questa sua assenza di ieri era collocato in un'area di sospetta viene non viene se viene certamente pentito forse perché la figura del pentito non è forse fuori di moda completamente sono qua sono qua Perra per me
Dei miei collaboratori poi più avanti se approvato dall'andamento della dibattito ieri di questa mattina
Io son qui per fare qualche riflessione su un tema estremamente rilevante
Che merita certamente l'attenzione cui questo convegno
Che questo convegno gli dedica
Bene queste mie riflessioni sono
Molto
Molto breve
E sono queste
Il rumore suscitato per tante ragioni da una sentenza di secondo grado
Ragioni estranee la notorietà di un imputato
Ed in terne e meccanismi processuali per esempio la radicale difformità con la sentenza di primo grado
Tutto questo rumore ha investito ovviamente anche gli operatori dell'informazione
Imponendo Lore qui la cosa meno via discorsi autocritici
L'editoriale per esempio di un quotidiano
Concludeva
A commento della sentenza di Napoli che la presunzione di innocenza non è una clausola di stile ho un ossequio
Rituale
Ma una verità sostanziale
E cioè
Qui comincia la citazione deve far riflettere ciò deve far riflettere soprattutto noi giornalisti
Troppo spesso dimentichi nella titolazione e nei testi di questo obbligo di cautela e di rispetto
Verso l'altrui personali
Fini cresce
Bene
Una considerazione così vera
Ed equilibrata
Non sempre giunge
Dal versante giornalista
E di rado ai rilievo di una editoria
Da queste uscite in controcorrente rispetto alla diffusa indulgenza a mettere la propria parte al di sopra di ogni sospetto gioco peraltro poco in con viabilità cui nessuna realtà sociale sottrae quindi nemmeno magistrati nemmeno politici nemmeno nemmeno i giornalisti da questa uscita controcorrente coraggiose penso si possa riprendere il dialogo mai esaurito
Sulle ragioni della giustizia e diritti dell'informazione
Le esigenze che debbono trovare composizione sono più d'una e qui al fondo sta la difficoltà
Al diritto di informare e da parte del cittadino di sapere corrisponde quello non meno importante alla salvaguardia della onorabilità personale
Diritto personalissimo che pone tra l'altro la delicata tematica della cauta della tutela della segretezza di alcune fase nella vicende alla vicenda processuale
L'impresa difficile di mediare tra interessi ugualmente legittimi
Nella concretezza dalla situazione data è resa più difficile nel nostro sistema da un vuoto legislativo veramente dannoso
In ogni caso da una deprecabile confusione di norme
Tutti noi conosciamo la vexata quaestio sul segreto professionale del giornalista ignorato dei codici processuali
Ma non dimentichiamolo ritenuto legittimo ad una non lontana sentenze della Corte cost
Segreto del giornalista previsto viceversa da una legge dello Stato quelle del sessantatré istitutiva dell'ordine professionale
Appunto dei giornali
A questo si aggiungono le vicissitudini a volte grotteschi
Di un altro segreto il segreto istruttorio
Che per la patologica dilatazione del nostro sistema della fase che precede il dibattimento e divenuto progressivamente sempre più esposto a violazione di ogni sorta
Se il contesto generale in cui diritti e doveri dovrebbero esplicare se così incerto e lacunoso occorre riconoscere che il disagio degli operatori dell'informazione assai comprensibile
Come eroe del resto quello della magistratura
Che fare
La prospettiva generale credo debba essere la ricerca di un quadro di maggiore certezza normativa
In modo tale che ciascuno al proprio livello di responsabilità conosca spazi ai limiti del proprio operare
E sappia perciò cosa rischia nelle singole scelte che decide di contenere la situazione di oggi non consente questo ed è grave
Certo la composizione di un conflitto fra interessi ugualmente legittimi e tutelati
E rimesse innanzitutto a alla magistero della moralità
Private della privata cultura
Ma proprio perché si tratta di funzioni di posizioni giuridicamente rilevante
Non c'è ragione che ma anche non dico un modello legislativo della composizione del conflitto ma appunto un quadro certo degli spazi di libertà e di azione
Per arrivare a questo si richiede un un impegno su più fronti
E probabilmente non tutti i no di possono essere sciolti
Nel breve periodo
Inconvenienti ad esempio che accompagnano l'attuale segreto istruttorio sono superabili nel quadro della riforma del processo penale
Di un processo cioè dalla fisionomia radicalmente diversa da quella attuale tutto giocato alla fase pubblica dipartimentale
Certo da un momento di segreto non si può prescindere ma questo sarà tanto più forte efficace soprattutto tale da essere rispettato se circoscritto nel tempo e ridotto all'essenziale
Ciò non può avvenire in presente l'istruttoria e Fiume per loro natura portate a subire brecce rispetto a notizie che dovrebbero rimanere coperte dal riserbo assoluto indifesa della riservatezza delle persone
Sul segreto professionale qualche precisazione in più
Circa la sua legittimità è possibile
E nota l'ipotesi di tutelarlo laddove il giornalista giunga a conoscere le circostanze di un reato attraverso un'indagine propria con mezzi propri
Si è detto questo proposito che gli organi inquirenti non possono pretendere che siano altri a fornire informazioni che spetta loro e con strumenti propri di raccogliere qualcuno certo potrebbe osservare che il dovere del cittadino d'informare la giustizia quando ne sia richiesto
Ho scritto se si vuole di lealtà
E quella verso la gente non a caso la sentenze pronunciate in nome del popolo italiano dovrebbe sì dice prevalere su altre pure legittime e consistenti lealtà
Ma qualunque sia la nostra opinione al riguardo
Dovrebbe essere chiaro a tutti che la difesa del segreto professionale è credibile se accompagnate da una coscienza piena non solo dei diritti ma anche delle responsabilità ivi comprese quelle appunto di fronte alla giustizia
La realtà di quei giorni poi fatta anche di mediocrità
è fatta da un costume non poi così raro
Di convenienze connivenze
E accade così che qualcuno
In qualche parte
Alberghi il sospetto che dietro la battaglia del segreto professionale si nasconda la pretesa di un privilegio
E quello che è peggio di un privilegio che da condividere con l'altra parte con chi cioè pubblici ufficiali compresi gli operatori della giustizia le notizie sottobanco ai cronisti giudiziari le tasse ecco
C'è insomma una questione di deontologia al fondo verrà richiesta legittima di un diritto che interroga tanto gli operatori dell'informazione che gli operatori della giustizia
Il governo e il Governo deve a vere come punto di riferimento il cittadino e servizio che la comunità deve rendere al cittadino il cittadino alla sua libertà lo ha moderato
I diritti di categoria non necessariamente camminano sulla medesima direzione
E verso la medesima direzione
A volte procedono in senso esattamente opposto al bene della gente
Ma qual è il bene dalla gente
Lasciamo come si conviene una democrazia matura che il gioco delle libertà lo indichi
Certo ma salvaguardiamo questo gioco da condizionamenti di categoria da conflitti corporativi o addirittura da patti ambigui o di omertà
Un'iniziativa legislativa concrete già all'esame del Parlamento e lo sappiamo
Riguarda i limiti di applicazione della pena accessoria dell'interdizione temporanea dall'attività giornalistiche in seguito ad una condanna penale
Qui
Si tocca ancora la questione della libertà di espressione insieme dell'interesse all'informazione
Un rigore eccessivo dalla disciplina è un'applicazione della pena accessoria in maniera automatica
Dopo uno Cantanna legata all'abuso di una professione o con violazione dei doveri ad essa inerenti possono rivelarsi un ostacolo a quelle esigenze di libertà ed informazioni cui accenna
E per me lo sono
Memore delle raccomandazioni che da ultimo sono provenute anche a livello internazionale ricordo per tutte
Le risoluzione del Congresso mondiale dell'ONU tenutosi a Milano l'anno scorso di questa stagione
Il disegno di legge governativo prevede di conservare la pena accessoria dell'interdizione ma limitandolo ai casi di particolare gravità e sempre che il colpevole sia stato condannato più volte per reati della stessa indole
So bene che su questo punto particolare come su altre in corso un dibattito e io mi mi voglio inserire a voci differenziate
Ma il cammino parlamentare di questo piccolo ma significativo provvedimenti
E ancora lungo o comunque l'abbiamo tutto davanti e sul merito della proposta c'è disponibilità richiesta di proposte suggerimenti
Per quanto mi riguarda garantisco il mio impegno per un esame sollecito è una conclusione pure sollecita per quanto possibile dell'iter parlamentare del provvedimento
Laddove possiamo esser concreti subito nell'ambito dalla vasta gamma di problemi sollevati nel rapporto giustizia e informazione ritengo sia opportuno non perdere tempo
Conosco
Caro Morello il lavoro approfondito del gruppo di studio
Formato da magistrati e giornalisti
Che per un anno e mezzo affrontato problemi vagliato proposte discusso
Sino a offrire al Parlamento in particolare la Commissione giustizia della Camera
Le proprie comuni riflessione
Proprio il nodo delle interdizione dalla professione era un tema appunto ci stiamo lavorando con intento risolutivo
L'altro quello del segreto professionale era prospettato come egualmente urgente in quanto una delle condizioni irrinunciabile per la libertà e la completezza dell'informazione
Mi pare positiva la sottolineatura in sedi documento finale che segreto professionale mirata ad attribuire al giornalista l'intera responsabilità della notizia pubblica
E deve perciò vedere va vedere quest'ultimo
Pronto il giornalista pronta a subire le conseguenze che ne discendono sul piano legale
Anche penalmente
Il segreto insomma come strumento di maggiore responsabilità consapevolmente accette
E conosco ancora al di là di tutto questo le difficoltà
Si svolgerà oggi
La professione del giornalista
Il maggiore tutti immagini
Le potenzialità ma anche le insidie che si nascondono dietro la cultura della comunicazione totale
E la velocità ormai incalcolabile del flusso delle informazioni
E problemi che essa comporta
Certo le questioni non finiscono qui
Non sono solo quelle che ho brevemente ricordato ovviamente
Altre
Se ne stanno ponendo per quanto riguarda l'accesso del controllo delle notizie la trasparenza delle fonti
Con l'operatore giornalista che vede minacciato forse il proprio ruolo critico di verifiche di filtro
E confinato progressivamente il suo lavoro nella pure esecutività di mansioni dove l'intelligenza espropriata da altri a livelli di potere talora inafferrabile
Un motivo per ricercare insieme regole nuove di garanzie rispetto per un bene costituzionale la libertà di informazione mai troppo salvaguardando
Ma perché questo lavoro comune sia proficuo occorre rendersi conto
Della complessità della materia che assai delicata e che va accostata con grande rispetta da parte di tutti
La stampa ma la riflessione vale per tutta la informazione racconta il quotidiano
E nel far questo riflette necessariamente sulla realtà sulla vita sociale indaghi era presente gli accadimenti di ogni giorno
Piccole grande vicende sono oggetto di lettura giornalistica di lettura per il pubblico per l'opinione pubblica gli stessi fatti può accadere
Sono talvolta oggetto di lettura giudiziaria e la teste letture giudiziaria essa stessa oggetto di cronaca
Sempre più spesso le medesime vicende per corno questo doppio itinerario
Utile un itinerario di lettura pubblica cadenzata
Sulla quotidianità di una lettura che informa
La giurisdizione rende certi processualmente
I fatti
Che formano oggetto di giudizio ma questa forza questa certezza è tale perché acquisita secondo un rito
Con l'osservanza di regole attraverso il filtro del processo qui si consuma tutta l'esperienza giuridica
La informazione alla stampa in queste più liberale
La regola e la professionalità ma la lettura che viene data dei fatti è una lettura diciamo l'interprete Akiva attende a manifestare a manifestare legittimamente un'opinione
Si tratta l'opinione fondata su una ricerca di fatti e valutazione degli stessi che non segue non soffre le strettoie del processo il limite dalla prova per esempio i modi delle sue assunzioni
Diverso è dunque la prospettiva il metodo la funzione della conoscenza attraverso il processo della conoscenza attraverso la stampa
Questo può concorrere e dare conto di ricorrente discrasie tra certezze processuale certezze nell'informazione
Sotto altro profilo però l'informazione le valutazioni che la stampa esprime costituiscono quale libera manifestazione del pensiero un elemento essenziale non solo la vita democratica ma la stessa vita giudiziaria non perché si possa istruire e sarebbe assurdo un processo parallelo svincolato dalle regole che caratterizzano il processo giudiziale
Ma perché la conoscibilità pubblica degli avvenimenti costituisce elemento di responsabile controllo o meglio di sollecitazione all'autocontrollo de protagonisti di ogni singolo atto
Terzo e Quarto potere
Alla fine devono e possono proprio in quanto poteri diffusivo esercitare pienamente il loro ruolo
E nell'unico modo possibile con alto senso del dovere proprio degli uomini liberi
Ministro Rognoni
Lo ringrazio vivamente e sentitamente di questo suo intervento
Anche a nome degli altri tre organismi che hanno promosso questo incontro dibattito qui a Mantova nostro già azioni Nazionale Magistrati
L'ordine professionale dei giornalisti della Federazione nazionale della stampa
Ministro Rognoni ieri è stato un po'l'uomo delle scelte difficili
In tempi diversi e in tempi anche nei cosiddetti anni di piombo
Scelte non che non minori impegno credo lo attendono anche nel suo nuovo
Impegno di governo e sono scelte che sono un po'che riguardano un settore che sono al centro dell'azione di governo
E all'attenzione e nell'impegno delle istituzioni
Di questo suo intervento ministro Rognoni
Noi lo ringraziamo per le indicazioni che ci ha offerto per i rinnovati impegni di intervento che ci ha assicurato
Ma anche io lo dico per quanto riguarda l'ordine professionale dei giornalisti
Per le sollecitazioni
Alle di Milano alla dimensione etica del nostro impegno professionale
Dimensione per questo nostro impegno che noi vogliamo però che si combini in una chiarezza
Di un quadro giuridico
Che il CDA del rugby
Le regole certe a noi e a tutti quanti coloro che sono impegnati in questo
Lavoro professionale grazie ministro
Sono
Io dico che essendo si è esaurito un po'
Fuori
Con l'intervento conclusivo di questa seconda
Nata
Del dibattito possiamo rinvia
Fare il tutto o domani grazie