Incontro del PDS con l'emittenza privata

Io non vorrei che fosse sottovalutata l'iniziativa di ho dovuto assume
Qualcuno ha citato quella trasmissione che vediamo di essere andati in onda su un canale della Fininvest e alla quale ahimè
Ho partecipato debbo dire che al di là
Della trasmissione è venuto fuori uno spaccato di alcune
Emittenti locali che operano nel nostro Paese rispetto al quale
Dio buono diretta e le spazzature sin anche un complimento
Lasciamo stare un caso di cui parlo dopo ma l'idea di vedere quel simpatico signore anziano col farfallino che si rivolgeva alla gente dicendo che le tentoni se non mi portate io divento un feto intona con voi pensando a quello che deve diventare il panorama dell'etere nel nostro Paese e il sistema a regime il panorama è complesso e comprende anche quello salvo che non lo scuri tuo zio
Ebbe allora che faccio le teniamo queste eccezioni
Tensione e allora io sto parlando di un'eccezione preliminare se lei la volta nere si assuma la responsabilità di dire io la voglio tenere se a lei piace
La televisione dei mafiosi si assuma la responsabilità di dire che vuole dare alla televisione ai mafiosi
Ed io non do giudizi sulle singole emittenti perché mi trovo nella singolare posizione di essere l'autorità politica e amministrativa che deve dare la concessione
E quindi il mio parere lo darò motivato in un atto amministrativo che si chiama concessione perché se fossi più libero di poter anticipare i miei giudizi stia tranquillo che avrei molte cose da dire e che non dico per non essere come dire ricusato come colui
Che
Che poi deve dare l'atto di concessione o se volete ritenere che in questo mondo dell'informazione italiana così le cose ce le diciamo una volta per sempre chiare in faccia
è possibile pensare che diamo vita a un sistema con mille cinquecento telegiornali locali
Con i ragazzi che attengono le luci pagati come se fossero ragazzini di barre che porta il caffè con i giornalisti che non sono pagati come giornalisti con gli operatori che portano le telecamere che non sono pagati come operatori che portano le telecamere per togliere lettori ai quotidiani locali
Per fare concorrenza sleale nel mondo dell'informazione quando non c'è criminalità è cambiata ed il ministro perché con me le concessioni così non letta
Quindi su questo dobbiamo essere estremamente chiara
La prego lei chieda la parola poiché intervenga quando ritiene più opportuno
Detto questo io credo che quindi abbiamo su un terreno delle concentrazioni sul terreno dalla trasparenza
Una serie di cose da fare d'altronde lo spettacolo è davanti agli occhi di tutti c'è stato un'interrogazione del PDS che ha denunziato un caso
Che è quello di Taranto sul quale io non esprimo giudizi definitivi posso soltanto dire che mi sono recato dopo quella trasmissione personalmente a Taranto più convocato il prefetto il questore
Per avere notizie più dettagliate su quello
Che avviene
In una realtà difficile complessa e delicata ma che considero questo tipo di accertamenti un passaggio fondamentale lo dico a difesa di chi fa televisione
Correttamente
E dico anch'io la stragrande maggioranza degli operatori
Secondo me è fatta da persone che fanno faticosamente impresa
E che hanno rischiato capitale proprio che ci hanno anche in parte rimesso però questo slogan hanno già sentito io sono un siciliano e sento da vent'anni dire che la stragrande maggioranza dei siciliani non sono mafiosi però l'Amati accetta
E allora per cortesia vediamo gli slogan
Diamo per scontato che la stragrande maggioranza degli operatori
Di questo settore sono anche persone perbene la stragrande maggioranza però non significa tutti lasciate che ci dedichiamo a capire chi sono quelli che non sono persone perbene perché se no il nome del fatto che la stragrande maggioranza sono persone perbene finiremo
Per salvare tutti come è successo i più in generale rispetto al fenomeno
Della criminalità nel nostro Paese quindi io considero questo passaggio
Un passaggio di fondamentale l'importanza ritengo che su questo possiamo rispettare i tempi omettendo che nel momento in cui apriamo con gli obblighi di legge al il mondo dell'informazione a questo tipo di presenza dobbiamo potere garantire che il mondo dell'informazione sia tutelato da qualunque tipo di infiltrazione Juan de rendiamoci tutti insieme conto che si tratta di un mezzo che entra in casa della gente che è quello che visto dalle famiglie italiane
E che il problema non è per intenderci che cosa ritenete io penso che ci sia un'emittente che vada don Peppino per intervistarlo sulla macchina lo strumento si usa agevolmente il PPI in modo abbastanza raffinato se si vuole contribuire alla formazione di una cattiva coscienza o di una finta rivolta morale rispetto ad alcuni ad alcune cose
E da questo dobbiamo garantirci con con la professionalità la legge mi dallo strumento checché se ne dica di fare questo perché la legge parla della verifica della potenzialità economica dei soggetti e allora la potenzialità non è soltanto un concetto quantitativo perché certo Michele Greco avrà tanti difetti ma non sarà poco dopo un criminale normalmente ricco la potenzialità economiche è un concetto
Qualitativo e cioè la Pro anche l'analisi sulla provenienza del capitale sulla trasparenza di gestione
Debbo dire e mi scuso
Anche per il nervosismo con cui affronto questo aspetto del tema che certamente delicato e posso assicurarvi che per me sarebbe stato certamente molto più agevole
Non occuparmene
Lo dico a chiare lettere
Non perché il problema riguarda i presenti nessuno si illuda di fermarmi su questo settore non c'è strumento al mondo che può essere utilizzato per cercare di fermare la mia azione in questo settore ed è bene che questo lo si sappia con chiarezza
In modo tale che chi ha in mente a Putin mento avrà in mente di assumere iniziative in questa direzione sappia che io ho deciso di andare avanti lo stesso e di andarci sino in fondo costi quel che costi detto questo
Io credo
Che debbo rispondere ad alcuni altri quesiti che sono stati posti nel corso della della relazione
Di l'equilibrio e il pluralismo l'abbiamo fatto la prima scelta iniziale
Riduzione dei network
Nazionale
è evidente che oggi c'è una tendenza a dire
Ma non è cambiato granché perché
Se un operatore che ha una televisione si va a guardare uno schema di piano che tendenza ad andare a guardarsi ad andare a guardare se stesso sulla base dei canali che utilizza attualmente per cercare di capire come situato nella nuova situazione ecco io vorrei far presente anche di avere un po'di pazienza
Perché avendo ci trasmette pur nazionale in meno ci sarà una ricaduta
Dei network nazionali che non otterranno la concessione che sarà ovviamente non di frequenze che dobbiamo tenerci intasca che saranno redistribuite al sistema dell'emittenza locale quindi molte volte viene fatto da alcuni operatori una serie che hanno l'opportunità di vedere
Le ipotesi alle quali si lavora un esercizio
Che ovviamente non tiene conto soltanto di come eravamo come vorremmo essere come ci ritroviamo nel Piano e che cosa ci manca e io direi che il giudizio va dato quando
Il lavoro è definitivamente concluso per vedere quali sono tutti gli spazi reali che ognuno sulle emittenti nazionali
Il tema della dirette dalla televisione a pagamento beh io debbo dirvi una cosa io non sono abituato che ci sono anche i rappresentanti della Fininvest sono i rappresentanti di altre televisioni private che la diretta l'hanno chiesta eccetera eccetera io dalla mia vita non sono abituata a pensare che c'è un patteggiamento in nome del quale si dica tu intanto non fare sta cosa che tanto poi si sistema tutto io ho preso
Le leggi e le ho studiate le ho fatte studiare mi son venuti dei pareri su queste cose che a mio avviso rendevano possibile e legittimo
Fare quello che è stato fatto e tuttavia essendosi essendo questo una questione su cui sono stati sollevati dubbi e perplessità ho ritenuto di dover investire per un parere il Consiglio di Stato sulle sulle scelte che avevamo e sulle decisioni che avevamo assunto il Consiglio di Stato ha confermato la validità delle scelte che avevamo fatto e quindi stiamo andando avanti ho detto e lo ripeto nel momento in cui si aprì questa polemica che nessuno per nessun momento e per nessun motivo poteva considerare che il fare la diretta oggi o il fare un abbonamento oggi rappresentasse un cappello una prenotazione un modo di farsi presente per le scelte per la scelta del domani sulla diretta peraltro togliendo fuori
L'aspetto giuridico o anche un mio punto di vista politico che è quello che ho esposto già pubblicamente che la diretta nel campo degli avvenimenti sportivi anziché la differita nel campo degli avvenimenti sportivi specie quelli che vengono acquisiti in esclusiva come le partite di calcio il Gran Premio di Formula uno era dal punto di vista economico un modo di di premiare di consentire l'acquisizione di maggiori risorse a a chi faceva una differita che ormai in termini tecnici si era ridotta a una differita di sette otto minuti per cui una partita di calcio quando la si acquista quando ne se ne acquistano i diritti sul mercato internazionale la sia in esclusiva una partita di Coppa facciamo un esempio
Chi la vuol vedere deve vederla lì
Con sette minuti di differita si programma la pubblicità
E c'è di più se l'arbitro fischia un rigore
Io posso pure mandare lo spot perché tanto nun c'è il rischio che si perde ricorre perché sono partite in differita la riprendo da dove l'ho interrotta e quindi la differita poteva partire con sette minuti e concludersi con quindici o venti minuti a secondo di come andavano le cose
Certamente per le televisioni commerciali con un vantaggio rispetto alla a al servizio pubblico ma detto questo
Ci sono dei pareri
Giuridici che m'hanno consentito andare avanti e l'ho fatto anche partendo da una concessione che oggi da una concezione che oggi porta la gente a a voler vedere l'avvenimento mentre si svolge e non ad avere una riproduzione dello stesso a questo siamo ormai abituati
Sulla televisione a pagamento il discorso certamente più complesso io sto cercando di fare un tipo di ragionamento
Che non parta dal
Così da dal dal punto del dibattito che da qualche parte ho trovata ma tre televisione a pagamento sono troppe
Forse una troppo poco forse due sarebbe il punto di equilibrio rispetto al quale si ci si possa rifare un altro tipo di maggio Tanzi faro un altro tipo di ragione io voglio partire dal soggetto
Mi sembra ormai pacifico che in Italia un sistema di televisione a pagamento ci sarà
Allora il problema è garantirsi che a fare televisione a pagamento sia un soggetto chiaramente al proprio interno pluralistico un soggetto la cui trasparenza nel probabilismo e visibile da parte di tutti se un ulteriore passo va fatto sul terreno dell'epoca della regolamentazione di questa televisione sapete che la mia disponibilità lo stata legherei il ragionamento che viene dopo
Proprio dalla considerazione del tipo di soggetto che si vuole nel paese per fare televisione a pagamento detto questo il ragionamento del numero di reti mi pare diventi certamente meno importante se non che non se viene assunto come formula di mediazione
Rispetto a alle richieste e a quello che bisogna concedere quindi lo sforzo che faremo in queste settimane e quello di un approfondimento
Per chiarire come deve essere strutturale del soggetto perché nel nel nel nostro Paese deve fare televisione a pagamento e per vedere se ci sono
Rispetto alle Scarlett previsioni che pure legittima nuova televisione appagamento presente nello schema di Regolamento già
Esitato per parere dal Parlamento è pronto per il Consiglio dei ministri se ci sono ulteriori passaggi che aveva e che vanno fatti sul terreno della regolamentazione ad una condizione non mi si parli di una legge in una stagione come questa perché oggettivamente quando si parla di iniziative legislative significa pensare che la prossima legislatura è buona per occuparsi di questi problemi secondo la forma del del Regolamento potete tutta una serie di puntualizzazioni
Potremmo e potremmo fare certamente molto rapidamente il lavoro che abbiamo da compiere quindi siamo ormai a un punto
Io credo di svolta rispetto alla conclusione di questa vicenda che sarà il punto più difficile perché è evidente che adesso terra
La stagione più complessa che quella delle scene credo che la nostra forza non possa che essere quella di farle come dire alla luce del sole queste scelte di pensare che se
Il gioco è quello di sarebbe comodo per il ministro pensare ma tutto sommato andiamo così in campagna elettorale poi qualcun altro sono arretrate io ho già detto e lo ripeto qui non sono disponibile a questo io credo di avere tutte le condizioni e i tempi per potere chiudere
Questa vicenda e quando dico chiudere faccio riferimento a a gli altri pezzi dell'intervento
Per per come intendo concepire
Le concessioni televisive nel senso che in corso d'opera tra gli aspetti che ho detto prima una serie di modifiche si potranno e dare finalmente una serie di regole certe direbbe avviare definitivamente il processo di razionalizzazione detto questo so bene prima che il signore che parlava prima si riscaldi nuovamente che vi sono alcuni aspetti che poi dovremo qui affrontare per il profilo legislativo
A me non piace parlar male di questa legge anche perché io facevo il ministro dalla marina mercantile quando se approvata questa legge Malta essendo in un Paese in cui sulle leggi il disconoscimento di paternità di paternità e l'esercizio più abituale più usuale non potrei certamente negare di essere uno di quelli che l'hanno votata non mi occupavo specificamente di questo settore non ero tra coloro che andava in Commissione a partecipare agli animati dibattiti però partecipavo alle sedute del Consiglio dei ministri si sono dimessi cinque ministri
Su questa vicenda e alla fine in nome di un patto di maggioranza io sono uno di quelli che questa legge l'ha votato non mi scandalizzo nel dire che l'ho votata perché poi ci sono momenti in cui pare che le leggi passano senza che nessuno le volte
Nel nostro Parlamento e non mi scandalizzo nel dire che io ho taciuto sul tema della revisione della legge
Sino a questa stagione perché era giusto che fosse così perché avevo del pool obbligo primario che era quello di andare alla fase di prima applicazione della legge dopodiché apriremo l'altro capitolo tratteremo il capitolo
Della legge dopo la fase di prima applicazione di una serie di problemi che abbiamo
Di fronte che nascono dall'esperienza che stiamo facendo che sto facendo io come ministro che sta facendo il garante su cui non in converranno pompe ed io sono uno scarsamente invidiabile ma debbo dire che ogni tanto mi conforto perché guardi il Garante dico ce n'è un altro pure scarsamente invidiabile
Come me nel panorama
Di coloro che debbono assumersi responsabilità nel momento della vita politica in cui pensando alle elezioni è molto più facile
Ragionare sulla responsabilità ad assumersi dopo il voto a noi è capitato di gestire un settore dove dobbiamo avere il coraggio di assumersi la responsabilità in una fase che certamente delicato rispetto a questo credo di poter dire che cerchiamo di fare sino in fondo e non solo a questi temi li affronteremo dobbiamo affrontare o no
Il tema
Della televisione del servizio pubblico
Rispetto alla razionalizzazione di un pluralismo e rispetto a una riforma che nasce in regime di monopolio
Dobbiamo affrontarlo no con grande coraggio al di là delle cose
Che andiamo dicendo poi tutti il fatto che qui sta rimanendo solo il servizio perché di pubblico non c'è più niente dalla televisione di Stato o perlomeno i processi di lottizzazione selvaggia sono arrivati a un punto tale
Per cui magari un canale serve
Ad una forza politica per denunciare alle lottizzazioni degli altri con ciò lottizzanti dopo
Allo stesso modo
Lo dico
Con grande serenità senza puntare il dito per me potrebbe essere facile perché essendo il rappresentante di un piccolo partito mi si potrebbe potrei dire io non ho non ho partecipato
Se fosse stato il mio partito fosse stato più grande probabilmente avrebbe partecipato a pieno titolo quindi è inutile fare la parte dei primi della classe
No non ti fare risponde
Questa io comunque non c'era un telegiornale dal quale denunciata lottizzazioni dalla DC e del PSI e non ambisco ad averci ma credo che sia un guaio per tutti
Che ci sia anche perché se dovete darla me dobbiamo arrivare al TG sette quindi sarebbero impresa da accusa molto difficile
Adesso io dico perché non tornare a puntare
Lì sulla professionalità dei giornalisti riunire io l'ho detto detto anche in alcune feste
Del PDS alle quali ho partecipato con dibattiti anche animati perché non riunire il concetto di poter responsabili
Basta quei partiti che hanno il potere di imporre alcune cose col conduttore di turno che poi deve assumersi la responsabilità d'averla fatta io credo che
Anche nel servizio pubblico c'è un'alta professionalità ci sono giornalisti bravi diamogli il potere di scegliere i servizi che vogliamo fare e facciamo riassumere responsabilità
Di fare questo ecco il Garante ha detto molto opportunamente in una intervista che ha rilasciato una tempo addietro all'agenzia Ansa che guardava io vorrei dire sognava
Un serviva una televisione di Stato più vicino alla società civile più lontana dalle formazioni partitocratiche io credo che in questa affermazione c'è riassunto un'esigenza vera
Delle cose che abbiamo da fare e questi temi dovremmo affrontarli e io credo con tutte le difficoltà che abbiamo di fronte
E con il rischio che le situazioni essendo alla fine di una legislatura
Avendo c'è un nuovo Parlamento che purtroppo sarà un prima ancora del governo del Paese un Parlamento difficilmente governabile e con una situazione alla RAI basta pensare che già al consiglio d'amministrazione già mancante di alcuni componenti basta pensare all'intenzione di alcuni consiglieri d'amministrazione che pensano di volersi dedicare attivamente alla vita politica ci troveremo in una fase nella quale probabilmente da un lato non saremo in grado di eleggere un nuovo consiglio d'amministrazione della RAI dall'altro lato avremo un moncherino di consiglio d'amministrazione che dovrà gestire una fase delicatissima per la vita del paese allora questo sì dobbiamo fare uno sforzo al di là delle bandierine politiche che ognuno poi si mette davanti nei dibattiti di cercare di dare al servizio
Pubblico di di dare un colpo di reni nel fine dalla legislatura per cercare di vedere come se c'è una fase transitoria che in qualche modo può essere governata garantendo la pubblicità del servizio integrando del suo funzionamento con questo sistema di pluralismo che si crea quindi come vedete la materia nel complesso certamente non è di quelle che lascia tranquilli nessuno di coloro che se ne vede occupare io mi auguro di poterlo fare in questi mesi con grande serenità e portando avanti il lavoro che abbiamo messo in cantiere
Ben presto il piano uscirà dal ministero delle Poste sarà depositato
Alla Presidenza del Consiglio dei ministri sarà quella la sede nella quale se ci sarà bisogno di di un ultimo passaggio prima dell'approvazione del Consiglio dei ministri coglie con le istituzioni regionali potremo farlo d'altronde la Presidenza del Consiglio
Istituzionalmente detentrice del dipartimento dei rapporti con le regioni
E per riuscire finalmente da una situazione di confusione e di incertezza che rende difficile il lavoro di chi fa televisione locale e per andare ad una conclusione
Mi auguro che tutti i passaggi successivi che in tutti i passaggi successivi a non pretendo di avere so bene che il consenso il consenso intorno alle cose che si fanno non non può diventare mai
Unanimità mi auguro che l'unanimità dei giudizi sia quanto meno sul metodo che abbiamo adottato stiamo mantenendo fermo e terremo fermo nelle prossime settimana è chiaro che poi ognuno si assume le sue responsabilità e io mi assumerò le mie coi alla fine tireremo le somme del lavoro svolto e vedremo finalmente se abbiamo lavorato in direzione di un pluralismo e vedremo finalmente se davvero c'è stata c'è questo grande predominio io vi prego soltanto questo esercizio quando lo faremo e io sono disponibile a farlo tutti insieme eh di non farlo come un esercizio teorico questo non è un Paese nel quale una mattina c'è uno che si sveglia dice adesso vediamo come un sistema The lady is come sarebbe un sistema televisivo ideale questo è un Paese nel quale stiamo razionalizzando una situazione che si è formato in un arco di tempo non Breve
Né i fatti allora quando poi andremo a misurare il risultato finale del lavoro svolto certi dobbiamo anche cercare di avere sempre presente da dove siamo partiti con quale sistema con quante presenze con quante differenze con quante discriminazioni
E dove siamo arrivati se questa analisi
Darà un risultato positivo o quanto meno accettabile allora io sono convinto che il lavoro verrà giudicato buono è questo l'obiettivo che mi prefiggo e posso assicurarvi che da questo convegno cercherò di non parlare più di questi argomenti perché anch'io lo dovete comprendere rispetto agli assalti quotidiani rispetto all'invasione del ministero dai tutti quelli che vogliono vedere ho bisogno di qualche settimana di tranquillità per portare a conclusione serenamente un lavoro che vi assicuro
Non è assolutamente facile grazie
Abbiamo ora la parola al garante della sì ministro Vizzini si scusa deve scappare dell'impegno di governo lo salutiamo e ringraziamo sì la relazione credo che sia distribuzione normativa qui nasce
Diamo la parola
Al professor Giuseppe Santaniello che come sapete garante della riduzione dell'editoria
Il quale credo professore che credo che scarafaggio corrente
Assunti comunque ringraziamo per essere qui magari se vuole ecco generose economia Lotito perché così lasciando un attimo
Ne approfittò per rivolgergli una richiesta che è stata rivolta alla presidenza
Di non fumare isolato in quanto indurlo piuttosto angusto l'occhio straniero diciamo
Pesante mano metaforicamente diciamo senza
Allora si ieri accomodante daremo la parola professor Santaniello
Io vorrei innanzitutto esprimere il mio apprezzamento per re campo tematico che il convegno di oggi impone all'ordine del giorno
Un apprezzamento particolare perché io
Potuto partecipare ridare mio modesto contributo a vari convegni incentrati sulla emittenza locale
Ma quello di oggi mi pare che assuma un ruolo particolare che un'importanza particolare
Per quale motivo perché Scommegna di giallo svolti in precedenza e ognuno dei quali
Ha potuto dare un contributo proprio una nota significativa a questo argomento così importante ma questi convegni erano potrei dire all'imbocco della strada che bisognava percorrere
Io ricordo come il mio molto bello per esempio organizzato nel gennaio di quest'anno a Firenze
Dal titolo cento antenne cento coloni e eravamo certo cronologicamente proprio all'imbocco di questo itinerario oggi dovremmo essere come tutti ci auguriamo allo sbocco della strada cioè al punto di approdo
Quindi momento particolarmente importante direi decisivo nel quale oggi si esplica questo interessante dibattito
E vorrei dire che
La relazione introduttiva a mio parere ha tracciato delle linee molto nitide inquadramento le esigenze di tutela dell'emittenza locale
E inquadrando una serie di concreti provvedimenti per esplicare questa tutela
E io vorrei dire anzitutto che per dare proprio un dato almeno nuovo in questa tematica
Che la mia attenzione è stata
Interessata proprio di recente
Da un darle il risultato di una ricerca compiuta da una società di ricerche di mercato Datamedia che riguarda proprio l'emittenza locale
E mi ha dato raccontò in un un rapido rapido comunicato l'Adnkronos e questo è un comunicato recente del dodici novembre
Che cosa emerge da questa indagine di cui vanno condivisi i risultati perché con la forza direi
Matematica delle cifre dei dati emerge proprio questo bisogno di tutelare l'emittenza locale
E dia pressare rimedi dati di il rimedi urgenti che cosa risulta
Che negli ultimi tre anni un quarto delle emittenti locali d'Italia
Sono state costrette alla chiusura
In appena tre anni quindi un quarto dell'emittenza locale non ha potuto sopravvive
E qui si dice dando il settecentoventisette antenne presenti alla fine dell'ottantotto si è passati a cinquecentocinquanta
Il dato già di per sé eloquente perché reclama delle misure urgenti per sostenere per dare valore e consentire di svolgere il proprio ruolo alla emittenza locale
Ma l'altro dato più importante si ricava da un confronto dunque una riduzione anche notevole
Delle numero delle emittenti locali
Però a fronte di questo numero che tende a ridursi che cosa c'è
C'è invece una domanda del corpo sociale sempre crescente e sempre più attenta all'emittenza locale e questo è il divario e la divaricazione forte qui è la frattura forte che va sanata
E sanata naturalmente attraverso l'intervento pubblico
Perché come mi riservo di dire di qui a breve è chiaro che lasciando tutto alle sole forze del mercato non si può fronteggiare congruamente questa esigenza
E qual è la domanda che sale dal corpo sociale dalla gente al popolo
E la domanda è forte
Di fronte alla emittenza locale
Perché si dice che mediamente in totale gli italiani oltre alle tv nazionali guardano anche a quelle locali è solo trentadue milioni
Non solo ma si dice che la capacità delle emittenti locali di catturare l'attenzione dei telespettatori è forte e notevole l'indagine sempre l'indagine fornita da Datamedia
Fornisce una media giornaliera di presenze davanti ai teleschermi delle private di Bennett cinque milioni e duecento cinque mila utilità per una durata di ascolto individuale di ventidue minuti e allora facile constatare che la domanda sociale fortissima
E noi non possiamo disattendere dico noi naturalmente tutti coloro che hanno responsabilità sono preposti al governo del settore non si può non ne prenderei atto di questa forte domani che sale dal corto associati
A fronte della quale invece noi abbiamo un sistema che attualmente per direi la la scarsa scarso assetto di né erogazione e distribuzione della pubblicità
Distanze misure adatte a fare da sostegno e sovvenzionamento e incentivo all'emittenza locale ai bisogni di innovazione tecnologica dell'emittenza locale noi abbiamo una contraddizione palese patente forte
E direi che in un paese ordinato che deve essere coordinato particolarmente in questo settore vitale per la democrazia dell'informazione e occorre sanare questa contraddizione
Come si può sanare questa contraddizione che imitare non è più un fatto opinabile perché qui abbiamo dei dati numerici e la matematica effettivamente non è materia opinabile
E io direi
Che un una visura a mio parere globale complessità potrebbe essere quello a cui ha accennato alla relazione introduttiva c'è una normativa di quattro una legge quadro incentrata sulla emittenza locale
Io non vedrei in verità nulla di inusuale di inconsueto di anomalo
E non una legge che avesse ad oggetto specificamente l'emittenza locale
E e quindi enucleando la dalla normativa generale inquadrandolo sia ben chiaro inquadrandolo nel sistema perché l'emittenza locale
è una forza fondamentale del sistema che deve essere necessariamente bilanciato come tutti i Paesi all'avanzato sviluppo in particolare nel settore dell'informazione su due poli fondamentali
Il polo nazionale e il Polo locale
Al quale poi si aggiunge oggi ovviamente la dimensione internazionale la dimensione planetaria planetari Zante però nell'ambito dell'assetto di un Paese
Bisogna tener conto di questi due poli fondamentali il polo nazionale e del foro locale
Quindi inquadrando ovviamente in tutto una logica di sistema il sistema sempre unitario unificante io non vedrei nulla di anomalo
In una prospettiva di norme che abbiano riguardo specifico al emittenza fontane Masciadri avvenuto io attiene dire tranquillamente come fatto di ordinaria amministrazione in tanti Paesi ad avanzato sviluppo
Io vorrei ricordare come esempio
La Gran Bretagna il famoso libro bianco del governo inglese del mille novecentottantotto ma sempre valido sempre attuale anche a distanza di tre anni
Orbene in questo libro bianco vi è proprio rivolta all'attenzione in maniera particolare a alle problema dell'emittenza locale fra l'altro si propone il un piano un piano destinato particolarmente alle rilancio della radiofonia ma bilanciata sui fulcro i locali
Proprio e direi una pianificazione rivolta specificamente per quel settore otteniamo conto
Che la pianificazione in questi sistemi evoluti ha un valore centrale perché a un determinato momento il piano vale quanto la norma
Non mi come avviene nel nostro ordinamento ordinamento questa cesura questa frattura tra le posizioni della norma e le posizioni attuative erano
Quindi
Io credo che la normativa nella quale posso prendere in esame il campo tematico dell'emittenza locale che quindi tutte le misure per fronteggiare queste esigenze possa avere un valore fondamentale un valore centrale
Anche né perché è molto vero che le forze di mercato e quindi io mi rifaccio
Alle considerazioni della relazione introduttiva alle forze di mercato
Devono avere il loro gioco non vi è dubbio anche questo è un portato un'acquisizione che nessuno può contestare più però le forze di mercato hanno bisogno di onde correttivo dei fattori equilibrati anche su questo punto credo che siamo tutti d'accordo
Ecco il mercato non può funzionare bene sono vi è un fattore ordinante un fattore equilibrate e quindi va introdotto quale fattore equilibrati
Una volta che abbiamo constatato e attraverso queste eloquenti cifre della indagine Datamedia che non si può lasciare abbandonare tutto il sistema dell'emittenza locale alle forze di mercato qui occorre l'intervento
L'intervento pubblico che si prenda carico di
A pressare di modulare di modellare tutte le misure di sostegno per poter dare uno slancio e uno spazio adeguato al emittenza locale io vorrei ricordare fra l'altro
Una pronuncia molto importante della Corte costituzionale quando intervenendo nella materia dell'informazione a pienamente legittimato l'intervento regionale in tutta la materia e l'informazione
E quando non vorrei qui fare inutilmente direi che l'Accademia ma condurrà ragionamento impeccabile perché se detta in quella sentenza
La Regione e interlocutrice necessaria in tutto lo svolgimento della vita democratica del Paese quindi è assurdo è questo è la conseguenza racchiusa nella sentenza della Corte Costituzionale pensare che la Regione non abbia potere di intervento per pensare da sostegno per incentivare
Be il settore della informazione e nel il comparto della carta stampata e del comparto radiofonico e televisivo
E ovviamente quinto si possono innestare tutte le varie misure specifiche
Rivolte a poter dare un ampio spazio disegnato normativamente e applicato saggiamente nelle varie linee amministrative all'intervento regionale
E poi un un'ultima considerazione su questo tema perché poi vorrei passare a un altro punto molto importante toccato accennato nella relazione introduttiva è toccato invece nella nell'ampia relazione del ministro Vizzini
Ora io ritengo che questa esigenza di tutela dell'emittenza locale oltre che scaturire da tante ore ragioni e da tanti motivi si affida anche un altro argomento fondamentale
Pensato a proposito di indagine naturalmente indagini fatte bene su un piano di neutralità di obiettività un del rapporto dell'OCSE di un anno fa ecco il rapporto s'rilevato come mediamente in tutto il settore europeo vi fosse una forte tendenza un forte trend
A valorizzare la impresa media di piccola e si diceva sì notava invece che in Italia non mi era proprie linee generali
Una tendenza a valorizzare ad assecondare lo sforzo dell'impresa media chiede l'impresa piccola
E quindi in questo modo si impoveriti da questo grande patrimonio della collettività imprenditoria media e piccola
In particolare per i costi dell'innovazione tecnologica e quindi si potrebbero pre vedere in una legge quadro tante misure
Direi mirate selettive in particolare i puntini punti diciamo più difficili per la sopravvivenza dell'emittenza locale qual è il rinnovo del parco tecnologico
Ovviamente io ho detto che una legge quadro di questo genere e bilanciato soprattutto sulle regioni ma nulla esclude che sia rilanciata anche sull'intervento di carattere statale
Direi ha quindi è chiamato proprio lo Stato nella sua globalità e totalità
Ora vorrei occuparmi brevemente di un altro punto non più dell'emittenza locale ma del di un punto toccato dalla particolare dall'intervento delle ministro pizzini
Cioè il problema della riforma della RAI
Ho io però vorrei dire che il problema della riforma RAI non è soltanto un problema a sé stante ma in effetti
Nel mondo dei media qui vale la pena di ricordare la bella frase nessun medium è un'isola cioè ognuno dei media ognuno di invidia e collegato agli altri
Anche il problema della riforma della RAI della riforma della riforma come alcuno si dice
Non è affatto isolato ed avulso anche dalle problema dell'articolazione regionale dell'emittenza perché ne vediamo per esempio in Francia in Francia come noto abbiamo due grandi emittenti nazionali
è una la France sempre John trova e proprio bilanciato su venticinque reti regionali
Ed è un'emittente nazionale
Ecco anche qui per la RAI si pone fra i tanti problemi ma non vorrei e direi troppo addensare il quattro mi ripeterò un altro più importante le forme strutturali
Anzi direi la riforma del settantacinque come tutti ricordiamo aveva l'obiettivo di regionalizzare dare una dimensione regionale un'articolazione regionale all'emittente che in quell'epoca era tunica ditte internazionali
E questo tema ripeto è stato invece sviluppato svolto molto bene io ho citato la Francia come viene anche d'altra parte per esempio in Gran Bretagna nella particolare poi della Germania
Nella quale le emittenti nazionali hanno una loro articolazione regionale
Cioè non è avulso tutto il sistema locale localistico anche in quello che è l'equilibrio generale
Della emittenza di livello di dimensione nazionale
Ma io volevo toccare un punto della riforma RAI c'è dal punto di vista strutturale
Anche perché della memoria che io ho avuto loro di presentare al Senato della Repubblica tre giorni fa direi un po'per certo la la fretta di
Toccare tanti argomenti cominciare una certa sintesi indubbiamente non è chiaro per un difetto di forma quello che era il mio intento è vorrei cogliere quest'occasione che appunto si aggancia agli interventi di coloro che così autorevolmente mi hanno preceduto
Per fare un ingerimento cioè
Come a mio parere
Ordinare in un modulo bandito la riforma del servizio pubblico
E avevo un della memoria io avevo con proposto quattro punti quattro linee tematiche fondamentali per la riforma del servizio pubblico
La riforma strutturale la riforma dei controlli
La riforma del patrimonio tecnologico delle risorse tecnologiche e quindi tutto il tema dell'innovazione da riforma delle risorse finanziarie
I quattro lati direi che compongono questo quadro ideale della riforma del servizio pubblico
Direi che il più importante perché il preliminare e il la riforma delle strutture il riassetto come costruire questo è in parole proprio semplici poverissimo come dobbiamo costruire questo edificio qual è il disegno architettonico di questo edificio naturalmente in questo disegno architettonico è fondamentale il ruolo che deve giocare quello che l'organo portante killer consiglio di amministrazione
Credo che siamo tutti d'accordo perché io ho visto anche
Progetti di riforma recenti c'è al Senato già presentato da quasi un anno poco meno il nel Progetto di riformare il senatore col fare gli Lina Bernardi e altri
Ho potuto leggere per cortesia autorizzazione
Del dell'onorevole Borri la bozza che gli sta elaborando sempre con un altro gruppo di lavoro di parlamentari e qui si inserisce ugualmente in questo filone della riforma del servizio pubblico
E io ho potuto un
Constatare che questi progetti innovativi naturalmente perché intendono proprio
A innovare e a completare quello che è rimasto direi proprio il forte comparto l'ampio comparto vuoto della legge duecentoventitré il servizio pubblico
Perché mentre il servizio spiega ha una sua disciplina nell'ambito della legge duecentoventitré vi è stato uno dei migliori proprio nel mio indiani così mio globale alla disciplina del futura del servizio pubblico
Orbene dicevo si coglie anche in queste proposte di potremmo dire innovative di completamento una esigenza primaria
Sottrarre
La nomina la formazione del consiglio di amministrazione che e l'organo portante l'organo vitale della struttura all'attuale commissione parlamentare sono d'accordo proprio tra l'altro porri e autorevole presidente della commissione parlamentare di vigilanza
E allora si dice come dobbiamo sostituire quale altra fonte di nomina e questo è il punto fondamentale perché se noi individuiamo la fonte di nomina
Adatta congruo avremo risolto perlomeno al cinquanta per cento aprite un primo il cinquanta per cento questo arduo problema di Takashi talmente al Paese unto il servizio pubblico
Adatto corrispondente a quello che chiede il corpo sociale
Ora io avevo accennato il tricolore volevo chiarire un po'la forma indubbiamente direi involontariamente nebulosa che ho usato
Quando io ho detto perché vi è indubbiamente nell'attuale formula del servizio pubblico un ibrido
Perché
E come ogni società ogni istituzione che svolge un servizio pubblico è chiaro che riveste un interesse nazionale gli era la formula della Società di preminente interesse nazionale
Società di Ray anfibie che per una parte versavano nel settore privato per una parte nel settore pubblico
E la RAI indubbiamente a questa natura anfibia proprio per la sua forma stortura perché informalmente di nuovo pure di una società per azioni
Ma i compiti invece sono di una istituzione pubblica
Quindi vi è questa anche questa contraddizione che tassa nata anche questa è una contraddizione interna al sistema va sanata
Ora certo se fosse prevalso l'orientamento totalmente privatistico bisognerebbe dire come avviene nella società per azioni le vecchie società anonime che il consiglio d'amministrazione trae la fonte di nomina dall'assemblea dei soci dall'assemblea degli azionisti
Ma che sa quale bene per una società per azioni che svolga un servizio privato un servizio a carattere attualmente diciamo privatistico come avviene del nel normale tipo della socio
Bisogna
In genere ad un po'
Portare il rosario di Walter Veltroni entra
Guarda vale a dire
Resta
Antonio
Comunque
Per quanto riguarda
L'andamento della giornata fargli una proposta vengono più facile Nobile conosciamo ormai di novità quindi ovvero organi convegno con la quale politico diverso dal solito luogo grande
Conversazione inventa alla vigilia delle commissioni Antonio
Quindi procedere
Mi auguro quando voi preferiamo rimanere vengono allora la loro senza e in fasi recessive non credo che dobbiamo comiziale dobbiamo avere suggerimenti da parte vostra da gli operatori sul che fare per i prossimi mesi e noi faremo delle ipotesi di lavoro
Per quanto concerne la giornata magari nella tarda mattinata facciamo un punto della situazione assieme nel senso che a seconda perché gli interventi siano numerosi o meno vedremo
Che ruolo dare alla seduta pomeridiana
Se integrare tutto in un continuum come ormai si usa o se invece interrompere col pranzo tradizionale e poi la ripresa della
I lavori sono introdotti da Gloria Buffo
Che è responsabile per il Partito democratico della sinistra
Dei rapporti con il mondo dell'emittenza televisiva privata
è responsabile di questo settore così importante e delicato da qualche mese forse la prima occasione pubblica in cui Gloria Buffo fa un'introduzione quindi anche in modo credo per
Curare rapporto tardive degli operatori coloro la Gloria Buffo seguiranno il ministro Vizzini il professor Santaniello in modo che andremo poi ulteriori materiali per il nostro dibattito
Informare chiamavano il taglio vorremmo parlare vince la storia tramite forme conosce una forma
Ermellino nove nostro partito in tutti questi anni suggerita voleva aiutare gli organi anche
Chiese al momento
Nel fatto davvero posto di lavoro per confrontare otto con l'obiettivo di dare forza assessore locale locale sia nel momento delle concessioni sia successivamente io voglio dire che ci sono delle ragioni particolari per cui al PDS stanno a cuore le radio e le televisioni locali e la prima ragione è che il pluralismo se vuole essere davvero efficace deve andare oltre i suoi confini tradizionali
I vincoli antitrust sono importantissimi che voi sapete quanto lui ci siamo impegnati ci impegniamo su questa questioni e molto importante anche che siano rappresentate culture politiche diverse
Attraverso lettere però senza tipologie televisive differenziate senza che si esplichi no anche funzioni sociali diverso nel mondo della comunicazione tra locale e nazionale secondo voi un sistema comunicativo non è un sistema avanzato non è un sistema davvero a più voci
La seconda ragione è che oggi l'emittenza locale
Interpreta un atto invece una tendenza sociale decisiva nel nostro Paese che quella di quel bisogno di articolazioni
Di radicamento così sentito la nostra società di radicamento nei mille luoghi dove viviamo
Di queste innovazione si tende spesso anche a sinistra
A vedere solamente la degenerazione localistica il leghismo più elettrico e io credo invece che ci siano anche combustibili sogni progressivi ci sia una forte domanda di partecipazione di conoscenza e di controllo è molto importante
Saperla riconoscere
Io credo che sia anche evidente forse superfluo dirlo in questa sede che la crisi delle forme tradizionali della politica carica di grande responsabilità i mezzi di comunicazione che non credo sia eccessivo dirlo su diventa dei grandi orientatore dell'opinione che svolgono parte delle funzioni che svolgeva tradizionalmente l'intellettualità
E io credo che se si andrà verso lustra paese mio per o intolleranti e o se invece ci sarà uno scambio tra linguaggi esperienze diverse sarà anche merito un demerito
Dei mezzi di comunicazione
Io sono convinta che quelli che Giuliano Ferrara nell'istruttoria chiamano metterebbe ambiti esistano abbiamo sollevato lui il caso di Taranto che poi è stato ripreso anche dal ministro credo che siano casi che vadano isolati ma non sono il tratto distintivo dell'emittenza locale italiana così come credo che non sia un marchio distintivo
Dell'emittenza locale la vendita dipinto le o di tappeti ma solo questo la qualità voglio tornare
Il connotato ovvero importante sostanziale
Di radio televisioni locali e l'informazione che si produce pillola
E anche la capacità di dialogo ravvicinato più spiccata rispetto all'emittenza nazionale di dialogo ravvicinato con gli utenti ci sono state occasioni penso la questione del referendum del nove giugno ma anche alla discussione
A proposito della guerra del Golfo quindi non solo le notizie ma il dibattito l'approfondimento ecco in quell'occasione io credo che senza questa specie di servizio pubblico allargato costituito dalla rete delle radio e delle tv locali beh quelle regioni non avrebbero circolato tanto nel nostro paese io non voglio qui fare il ritratto naturalmente l'emittenza locale non è la seconda voglio solo ricordare che si tratta
Di un mondo cresciuto nonostante nessuno si sia posto istituzionalmente il problema non dico di sostenerlo ma nemmeno di rilevarlo
Il problema degli ascolti e irrisolto nonostante iniziative importanti anche quella di Datamedia
E nonostante la c'è abbia rilevato essere improprio che Auditel lavori in regime di monopolio
è un settore dove il comparto televisivo nell'ottanta incassava una lira di pubblicità per ogni quattro lire incassate delle tv nazionali
Nel novanta quel rapporto diventa di uno A ventiquattro non più di un'acqua
La radiofonia che è più povera di pubblicità tende a diminuire il peso specifico relativamente al fatturato sul totale dal tre virgola cinque per cento dall'ottantanove al tre virgola quattro nel novantuno tutti i settori della comunicazione di massa nel nostro Paese godono di un sostegno pubblico la carta stampata attraverso leggi sull'editoria
I grandi gruppi televisivi radiofonici o attraverso un cammino attraverso leggi di favore tutti eccetto il locale salvo qualche agevolazione tariffarie che però non tocca la sostanza
Non parlo della paralisi tecnologica in cui la politica italiana costringe il settore delle comunicazioni visto in particolare
Non lo dico anche se verrebbe punto da ricordare che in questo Paese tutti si fregiano di possedere una moderna cultura
Della comunicazione invece il paese dove è più grave la sottovalutazione di questa che è una risorsa strategica questa locale
Ora se alla crisi
Economica del settore pubblicitario si somma il ritardo delle concessioni
Che per il locale comportarmi incertezze un carico di spese difficilmente sostenibile il rischio è che dobbiamo più fare nei convegni grandi discussioni sulla qualità informazioni ma che per l'emittenza locale si posso solo parlare di lotta per la sopravvivenza
Costi quel che costi anche in termini di autonomia perché poi quando si deve sopravvivere si è costretti a tanti scambi anche spiacevole
Io credo che se la situazione è questa noi dobbiamo lavorare contemporaneamente per vincere l'emergenza ma anche per sviluppare il settore
Io volutamente accostati due voti dell'emittenza locale
Quello di servizio e quello commerciale che secondo me in nessun settore della comunicazione sono così legati come
Io credo che questo mix di servizio impresa è stato descritto tante volte ma non è mai diventato il vero punto di forza del settore invece io credo ci voglia la spregiudicatezza per farlo diventare una risorsa
Proprio per questo intreccio sia presso i pubblici poteri presso
Ora perché tutto questo sia possibile occorrono prima di tutto le concessioni
Io ho già detto che il ritardo l'incertezza cento all'emittenza locale
In primo luogo alle radio che non sanno nemmeno quando la questione per noi si chiuderà possono no c'era anche concessioni pro forma si rispetta la soglia del trenta per cento per l'emittenza locale ma h potrebbe accadere che un'emittente che ha un bacino di tre province un miliardo di Baget
Posso trasmettere su mezza provincia quell'emittente chiude oppure ci potrebbero essere questo il rischio che le ci preoccupa di più concessioni ritagliati sui bisogni sugli interessi delle grandi reti nazionali televisive
Io non torno sui limiti della legge Mammì mi sul perché noi che non la votammo ne chiediamo l'applicazione traspare è chiaro che vogliamo che in pochi vincoli Antitrust presenti in quella legge almeno quelli siano rispettati che si pianifichi in modo equilibrato geopolitiche tra locale e nazionale
Ora noi nella prima fase di applicazione della legge fummo molto critici
Quindici reti nazionali l'intenzione di dare le concessioni a tutte e tre le tele più l'esclusione delle regioni tutto quanto prendeva dalla parte del più forte
Con il cambio del ministro mai abbiamo apprezzato l'attenzione concessa a tutti i soggetti anche all'associazione dell'emittenza locale la chiamata in causa delle regioni e la scelta di Rimini di limitare le reti nazionali Antony
Però giunti a questo punto con sei mesi di ritardo senza spiragli sulla radiofonia Vespetta farci anche fargli una domanda
Siamo sicuri che la logica del più forte sia stata davvero contrastata io credo che sia legittimo dubitarne
E dico perché allora sulla radiofonia ho detto non si sa nulla ma sappiamo che il bando sarà enorme se si daranno le concessioni prima anche le visioni che le radio anche in termini di pubblicità
Sulla delle tutte le edizioni la Fininvest avendo la diretta e la possibilità di avviare gli abbonamenti alle tele più ancor prima che giungesse il giudizio di legittimità mentre per le locali incertezza assoluta
E poi e questa per noi è la cosa più rilevanti
La chance Offerta dalle nuove tecnologie anche da progredire delle conoscenze di usare dell'etere in modo del tutto nuovo
Dando spazio soggetti locali equiparando la qualità di tutte le emittenti abbassando le potenze tra l'altro un beneficio credo per la salute di tutti noi questa chance non è stata raccolta e parlo di cose che non dipendono dalla legge ma dalle scelte di chi alla responsabilità del ora se le cose si confermeranno come io le abbia scritte il mondo dell'emittenza radiotelevisiva resterà clamorosamente un mondo due velocità
Io credo che se le scelte sono di tale rilievo le belle maniere non bastano l'abbiamo pensato lo stile del ministro alcune sue scelte come quelle di coinvolgere le regioni ne abbiamo criticate altre
Però adesso è arrivato in qualche modo un po'il momento della verità
Chiederemo
Vizzini che qui presente insiste spesso dicendo non esiste un'ora X per le concessioni
Però ci sono scelte possibili diverse ci solo c'erano se una scelta già stata una vicino grazie a tecnologie semplici come l'offerta l'OCSE di precisione alla prescrizione di un dettato tecnico al momento della concessione avrebbero fatto di questo Chianti hanno aperto Capaci di progredire nel tempo si sarebbero liberate frequenze per tanti altri servizi caratterizzano si sarebbe lasciato spazio sviluppi futuri
E questo senza allungare i tempi previsti non lo diciamo solo noi lo dicono autorità accademiche competenze radio Elettriche
L'altra scelta è quella di fotografare grosso modo l'esistente che poi sappiamo essere ritagliato sui bisogni di un grande polo privato e sui accomodamenti che negli anni si sono trovati tra quel polo e la ora se questa sarà la strada imboccata noi avremo anche la pax televisiva delle frequenze Udu togli o se preferite
Frequenza con sacrificio del terreno
Se non siamo malizioso ingiuste pensare a questo
Il ministro ci spieghi come stanno le cose ne saremmo ben contenti di esserci sbagliati noi comunque chiediamo atti concreti il primo anche sulla radiofonia si agisca subito
Non è possibile che quello scaglionamento dei tempi che nella legge Mammì è stata pensata a tutela dei più deboli
Il rinvio di due anni degli obblighi per la radiofonia e si traduca in una lite rinviarne la pianificazione conformità perché in un ente radiofonico non pianificato perderebbero tutti la radiofonia pubblica
Quella privata ma anche proprio l'idea della radio che è un mezzo ascoltabile
Si può cominciare a lavorare subito sul piano della radiofonia con un confronto con tutti i soggetti interessati perché per esempio non individuare subito le postazioni ottimali e da qui le aree di servizio dei singoli impianti
Ragionando sulla possibilità di spostare fuori dalle città agli impianti di trasmissione
Questo sarebbe un passo importante che condizionerebbe quelli successivi legati di più alle scelte politiche la quantità delle concessioni bacinetto sì
C'è un altro problema che la radiofonia privata posto a proposito della legge Mammì la RAI si sostiene
Benché la legge parli al massimo di tre leggi trasmette tre programmi in FM Reina M e uno IMI soffre
Io e noi crediamo che sarebbe un errore sottovalutare il problema
Crediamo che la RAI si debba sedere a un tavolo quindi editori privati per discuterne e chiediamo al ministro di essere promotore e partner di questa discussione non negli anni a venire ma adesso che momento il pianificar la seconda
Atto che noi chiediamo riguarda i criteri per le concessioni questa voce delicatissimo
E allora noi proponiamo che il ministro presenti una graduatoria provvisoria bacino per bacino sulla base delle domande pervenute da cui muovere poi per dare le concessioni questo sarebbe un atto semplice che avrebbe usato di pregio trasparenza cioè maggior certezza per tutti pubblicità del criterio pianificatoria
E tra l'altro avvierebbe giustamente al piano il valore che deve avere quello di un lavoro progressivo raggiungimento in elenco reso pubblico all'ora X degli ammessi e delle scuse
Naturalmente nel vediamo che il primo criterio che le emittenti devono a vere tratte nella concessione quello di non intrattenere rapporti con poteri illegali e criminali
Casi dubbi sono già stati segnalati e giusto verificare se ve ne siano altri da questo punto di vista apprezziamo l'iniziativa del ministro per un controllo Eva
In terzo luogo chiediamo che il parere delle Regioni sia tenuto in conto
E chiediamo anche in tempi recenti questa intendeva questo è molto importante e per la vita delle emittenti lo dice bugie ritorna che se no rischiano in ascesa di essere ho strangolato danneggiati ma anche per ragioni di sistemi è chiaro che il rinvio delle concessioni allontanerebbe nel tempo ritarderebbe in l'entrata in vigore di norme antitrust sulle quali in Parlamento non a caso c'è stato uno scontro durissimo
Infine insistiamo ma lo diranno credo anche nei loro interventi per una regolamentazione delle pay tv che solo una modalità televisiva nuove necessitano perciò ad una regolamentazione prima del rilascio delle concessioni per questa tradizione
Io ho detto allora prima le concessioni ma sappiamo bene che i problemi dell'emittenza non finiscono con la concessione se è vero che il punto di forza di questo comparto sta nell'intreccio tra funzione di servizio duttilità del mezzo di natura commerciale questa carta va giocata
Con forza e io credo che le istituzioni va chiesto il non intervento qualsiasi qualche provvedimento a pioggia ma un intervento pubblico di nuova qualità
Anche perché io credo mai le regioni l'hanno capito questa non è più una partita politica solo in ambito nazionale ma non è ormai in ambito locale io non mi dilungo sul fatto che ci sia un interesse da parte delle regioni
A impegnarsi sul terreno dell'emittenza locale perché il modello informativo più democratico perché le Regioni stesse hanno interesse a un decentramento anche in questo settore detto questo io credo che non sia già nelle cose questa alleanza è un'alleanza che va costruita non è vero che siccome esiste un astratto interesse comune le cose già il banco di prova di questi mesi è stato il parere chiesto dal ministro sul piano delle frequenze
Mi pare che le regioni in cui differenze tra loro in sostanza abbiano chiesto garanzie per condizioni operative mai tra emittenti locali nazionali e una pianificazione che rendesse disponibile maggior numero di frequenze io credo che queste richieste vadano tenute incolto
E che non ci si debba fermare così solamente al
Sappiamo che una politica regionale naturalmente non si accende solo quando il governo ha chiamato in causa ma deve muoversi per forza però non si parte da zero ci sono già molte indicazioni interessante maturate dalle esperienze da quelle che riguardano la qualificazione degli strumenti proprie delle Regioni ricorrerà le leggi d'informazione regionale gli osservatori sopra la regione Emilia Romagna anche anche conservatori sui flussi pubblicitari della regione
Gli uffici stampa che diventano agenzie
Questi fino agli interventi che riguardi nettamente l'emittente
Io a questo proposito non voglio richiamare tutti i terreni in tutti i campi su cui le regioni si sono esercitate si impegneranno in futuro le convenzioni sostegno all'innovazione tecnologica la formazione voglio solo richiamare tre questioni
Sulle quali secondo me i beni che le cose si muovano velocemente il primo riguarda i criteri che ispirano le regioni che vogliono sostenere e qualificare l'emittente il problema da trasparenza dei criteri non riguarda naturalmente solo l'ambito nazionale ma anche quello locale con che criteri la Regione decide di sostenere alcune emittenti anche in che modo fa
Noi crediamo che in nome proprio la funzione di servizio pubblico che dicevo questo comparto svolge sarebbe opportuno che fosse l'autoproduzione informativa da parte dell'emittente il criterio principe
Che deve ispirare le regioni nel sostenere questo sì però naturalmente poi ce ne sono molti sale seconda questione riguarda ancora la RAI non c'è convegno almeno da quando mi occupo di questo settore non sono mai stato convegni in cui non si dicesse che la regione al potere di mettere la RAI e le emittenti locali intorno a un tavolo per vedere quali sinergie costruire e però questo non accade quasi mai dove l'ostacolo per cui queste cose si dicono e non si fida
Se nella RAI diciamo affrontiamo vediamo come pure la questione altrimenti se non è lì bisogna da questo punto di vista fare usato sbloccare la situazione produrre fallito in media infine la pubblicità che in questo mondo viene un po'al primo posto rispetto a tutte le altre questioni
Intanto io credo che le regioni possono subito compiere atti concreti
Applicando le norme previste dalle leggi sull'editoria che parlano anche di radiofonia e anche dalla legge Mammì in materia gli investimenti pubblicitari su cui è intervenuto anche opportunamente il garante
Anche qui c'è scritto nelle leggi ma non si fa molte volte eppure possibile
Io so che il tema della pubblicità va oltre la questione in dei compiti delle regioni
In Italia si prevede che la raccolta pubblicitaria televisiva locale nel novantuno se tutto andrà bene
Raggiungerà i duecentocinquanta miliardi cioè il cinque per cento del totale nel settore televisivo
Non siamo in questa situazione finché la sopravvivenza dell'emittenza locale sarà garantita quasi esclusivamente da qualche mobilificio o da qualche concessionario automobilistico io credo che importantissime perché poi si vide anche di bloccare il verbale e finché però sarà garantita solo d'acquisto io credo che la situazione era critica strutturalmente critica e l'ho già detto prima quando si hanno poche risorse poi ed essi scambiati al livello più basso col sistema politico o economico
Qualche risorsa con una perdita di otto anche qui io non mi soffermo sui guasti del duopolio monopolio privato prodotto
Sul tema della pubblicità
Noi questo voglio dire non crediamo che saranno le sole forze del mercato a rimediare a questo squilibrio
Si fa un gran parlare in questi giorni dei danni che gli affollamenti consentiti dalla legge Mammì hanno prodotto sulla carta stampata
L'hanno detto i genitori ed è secondo me è un osservazione un rilievo un giusto bisogna sapere che non è solo la carta stampata la danneggiato sono danneggiate fortemente anche le emittenti locali
E quindi è chiaro ormai che occorre una drastica riduzione degli affollamenti sulle televisioni nazionali
Questo per la vita dell'intero sistema la nostra proposta la conoscete abolizione del pettorali affollamenti pubblicitari su tre livelli più basso per Nanami intermedio
Per il privato nazionale e maggiore per
Cos'altro si può fare
Subito concretamente per le emittenti oltre naturalmente a sostenere la loro intenzione di consorziarsi esigenza che diventa capitale io credo che bisogna affrontare anche la questione della raccolta pubblicitaria svincolata dall'Inter
Se un terzo polo vuole esistere deve essere autonomo anche da questo punto di vista ora la vicino alla concessionaria voi la conoscete non è detto che vada in questa direzione se nasceranno due società una voluta dai perché il Sole ventiquattro Ore
Uniche Harland organizzate intorno alla sedia in accordo con Telemontecarlo io credo che ancora una volta all'ombra del duopolio stancherà sulla vita
Del foro locale sarebbe molto meglio e
Che la concessionaria Lussemburgo e concentrarsi sugli sforzi a competere squisitamente cui i grandi
L'ultima questione che voglio sollevare
Riguarda
La questione del lavoro giornalistico che è un po'un gioiello dell'emittenza privata che una rete primaria di informazione
Questo è un lavoro prezioso e va trattato come male io credo che il sindacato non lo posso più ignorare
Un'ipotesi di contrattualizzazione che non faccia i conti con le imprese locali significa una rinuncia in partenza
Ad affrontare il problema di tutti quei giornalisti che non sono in regola e la maggioranza dei giornalisti mi fa diritto sta proprio qui in questo senso deciderà il sindacato comprendiamo le sue preoccupazioni di non voler creare i giornalisti di serie A e di serie B però assoluzione può essere
Noi pensiamo che anche il problema esplosivo che l'accesso alla professione vada affrontato oggi non tra un anno o non si sa quali giornalista deve poter essere chi dimostra di svolgere questo lavoro e non chi è scritto un ordine che ormai ogni funzione
A sindacato spetta di fare una parte credo all'impresa è spetterà di fare anche la propria parte non in solitudine perché non è possibile insistere sempre come giustamente fanno gli imprenditori
Sulla natura commerciale di impresa di queste emittenti senza assumersene di oneri tra questi anche i rapporti di lavoro io concludendo faccio un'ultimissima considerazione sulla qualità ne parlano tutti in questo periodo
Ma da tutte le sponde come di una condizione per fare dell'emittenza locale robusto terzo polo televisivo dicono i pubblicitari lo dicono gli imprenditori
Lo dice pianificare e molti ho sentito anche recentemente imboccano una ramazza che spazzi via le tv e le radio spazzatura ecco io credo che in un momento come questo dove i rischi di regime non sono così lontani vadano fugati i dubbi su questo non si possono non si possa essere
Chi ha il potere di decidere il futuro delle emittenti secondo me deve affidarsi a criteri certi informazione prodotta profilo radio elettrico serietà economiche societaria
Consistenza della programmazione rapporti di lavoro non deve certo istituire tribuna anche ferendo davvero anacronistici fuori luogo di estetica televisiva ora dico
Televisioni e Radio brutte ce ne saranno ma il prezzo di un sistema libero e pluralista altro è dire naturalmente non possiamo che essere d'accordo che si può fare molto per qualificare
Si può fare molto da tutte le parti fanno parte il ministro il Garante le regioni moltissimo forse anche le associazioni o mi permetto quindi fare una parte forse impropria
Ma se al momento delle concessioni arrivasse anche una proposta da parte delle associazioni di costruire insieme alle proprie mittenti
Uno Statuto chiamiamolo come vogliamo
Liberamente scelto di comportamenti anche che qualifichino al settore sarebbe un grande fatto penso l'autoregolamentazione delle vendite televisive un codice sull'informazione e le fonti sarebbe un grande segnale
Verso anche un patto tra emittenti utenti operatori e secondo me avrebbe effetti positivi persino dal punto di vista delle risorse sarebbe un segnale per dire che la qualità è un interesse prima di tutto del settore spesso avvertito dalle
Io so quanti problemi Milano
Le radio e tv locali in questo periodo l'assillo dei programmi che costano le difficoltà finanziarie la crisi la pubblicità l'incertezza e noi non possiamo l'abbia la pretesa di indicare soluzioni su tutto
Abbiamo provato a fare anche mi qualche proposta concreta tra queste ma non mi dilungo
Ce n'è anche una che parla di un sostegno pubblico per le spese di spostamento degli impianti che rischiano al momento le concessioni di gravare soprattutto sul settore
Se però anche una parte di quello che ho ricordato e qui io stamattina si realizzasse sarebbe un enorme passo avanti non solo per il locale ma per tutto il settore comunicativo
Io credo che però un segno di interesse verso questa parte la comunicazione deve venire da tutto il sistema politico istituzionale a dire che questa è un'arteria principale in una vena periferie e credo che i segni debbano essere due
Una legge quadro per il sostegno dell'informazione locale per la quale noi ci prendiamo ufficialmente un impegno e la modifica della legge Mammì io avevo promesso che su quest'ultima non mi sarei soffermata
E non mi ci sono soffermata l'importante è che non faccia la fine della legge sul cinema quella del sessantaquattro
O della legge che istituiva l'ordine dei giornalisti del sessantatré perché nel frattempo siamo passati dall'inchiostro al computer dalla Dolce vita a Spielberg e non è cambiato nulla per la legge sull'emittenza possiamo permettere che le cose vadano nello stesso modo
Va be'Mauro Paolo Ministro di Chirivì
Seguirà poi
Hanno se per caso ci posso chiamare così
Tra il pubblico perché è un periodo nel quale tra che entra Chiambretti ed Globo assunto una grande popolarità televisiva
Debbo dire con franchezza che ho accolto volentieri
L'invito di essere qui a questa iniziativa
Anche se in contemporanea c'era una consueta seduta del derby del consiglio
Dei ministri è che
Ho anch'io applaudito alla fine
Della relazione perché al di là delle logiche normali diversità di alcuni su alcuni punti di vista mi pare di aver ascoltato complessivamente un ragionamento
Politico positivo
Per molti aspetti condivisibili condivisibile con alcune ha risposto che io credo di essere in grado
Di dare in questo breve intervento
Sarà come la telecamera un congresso di partito e quando parlo
Siamo ormai arrivati ad un punto che mi pare un un punto delicato
Difficile cruciale della gestione dalla legge sull'emittenza
Perché ci avviamo ormai rapidamente al momento delle scelte
L'aveva anticipato Hello confermo
Partendo da un dato
Che è quello che io sono abbastanza soddisfatto d'aver indicato alcuni mesi fa un metodo che sino a oggi sono riuscito a portare avanti con volto scrupolo
Certo con alcuni il ritardo certo con alcuni settori
Sui quali probabilmente potevamo fare di più mi riferisco subito alla radiofonia
Il fatto è purtroppo per la giornata è fatta di ventiquattro ore per tutti e siccome io a quanto dicono alcuni quotidiani alcune ore le perdo a telefonare alla Fininvest per occuparmi per coloro dai voti della ragazza di Striscia la notizia probabilmente
Ho perso un po'di tempo vado sulle rate ora così non è debbo dire che siamo partiti sul raso la radiofonia
Con un grande ritardo rispetto ai tempi di marcia nel momento in cui ha assunto questa responsabilità di governo ho trovato francamente un lavoro preparatorio che non consentiva
Di fare il punto della situazione di andare avanti stiamo cercando di recuperare questo rapporto con un metodo di lavoro e con una serie di indicazioni avendo già avuto un primo incontro con le associazioni delle emittenti radiofoniche sperando nelle prossime settimane
Di potere essere molto più operativi partendo da una prima analisi interferenze Ale per definire anche oltre i modi i tempi per andare avanti in questo settore voglio tranquillizzare però che rispetto alle questioni che sono state poste nei confronti della Rai il problema è già in qualche modo all'ordine del giorno incontrato i dirigenti della RAI
Per trovare una soluzione partendo da un concetto di fondo come dire sembra singolare lo strano dirlo ma la legge è uguale per tutti
Per il pubblico e per il privato la regole che sono fissata nella legge sull'emittenza andranno rispettate dalla dalla radiofonia pubblica e quindi bisogna rimuovere alcune delle situazioni e attuali e i dirigenti della RAI sono già stati da me invitati a quel tavolo di cui si parlava nella relazione e hanno anche avuto alcune indicazioni su quello che a mio avviso non è possibile che continui così come ora nelle prossime settimane questo tutto questo diventerà in qualche modo operativo con una serie di altre riunioni
Voglio soltanto sottolineare qui la circostanza che non considero la radiofonia il parente povero dell'emittenza televisiva
E che quindi la stessa attenzione lo stesso impegno la stessa dedizione che è stata in questi mesi dedicata alla problema dell'emittenza televisiva viene dedicato e sarà dedicato alla radiofonia
Detto questo però abbiamo di fronte a noi alcune scadenze che sono davvero importanti
I piani arrivato ormai a una forma di stesura praticamente definitiva che attende soltanto una serie di controlli sulle nuove analisi interferenze Ali che saranno fatte nei prossimi giorni dopodiché sarà licenziato
Per la Presidenza del Consiglio dei ministri avendo esaurito credo una serie di tappe di passaggi di fondamentale importanza
E il tema delle concessioni
Ecco io vorrei dire quando io ho parlato dell'ora del non c'è un'ora x non è che voglio intendevo dire
Non c'è un giorno in cui daremo la concessione nel senso non c'è un'ora X in cui il ministro decimare cinque o seicento concessioni nell'arco di una giornata per non creare disparità siamo di fronte a procedimenti amministrativi che ovviamente dovranno essere portate avanti
E che entro un margine di tempo per consentire a tutti di prendere visione di quello che si e anche su questo bisogna intenderci sul concetto della concessione
E io non penso a un atto di concessione che rappresenti una ingessatura del sistema per il numero di anni di durata della concessione
Perché vi sono due esigenze che fanno contempera contemperate contemporaneamente
La prima è quella di dare all'imprenditore che alla concessione un arco di tempo che deve essere quello previsto dalla legge che è quello ragionevole nel quale ognuno dovendo fare degli Investimenti deve potere programmare i propri Barbato Budget di e Bilancio sapendo perché c'è quel periodo previsto dalla legge e sapendo che se uno fa un investimento che prevedono un ritorno nel medio periodo questo è consentito guai se mettessimo un pezzo dell'imprenditoria italiana di questo di altri settori in condizioni di assoluta
Aleatorietà rispetto alla durata
Detto questo va da sé che nessuno può pensare
Ad una programmazione talmente rigida nel settore delle concessioni televisive e per la quale credo sarebbe cacciato oggi anche un ministro dell'Unione Sovietica cioè intendiamoci siamo di fronte a un settore che in continua evoluzione e vi sono una serie di progressi e di processi tecnologici in corso che consentiranno in corso di concessione di modificare una serie di cose
Qui è stato fatto ampio riferimento a posizioni del mondo della scienza in questo settore
E agli sita al contributo importante che può venire da alcuni istituti universitari
Di cui si occupano attivamente tre professori che ho avuto modo non solo di incontrare
Ma con i quali ho avuto uno scambio tradite e debbo dirvi che l'opinione di questi professori è stato per il tentativo l'ipotesi di piano rappresentava a loro avviso un patto dal loro punto di vista molto decoroso mi hanno esposto le loro idee per il futuro io sono talmente convinto che su questa strada bisogna procedere che ho dato incarico al mio o Ufficio di Gabinetto di studiare la formula giuridica per acquisire questi tre istituti universitari con una formula ufficiale alla stregua di consulenti del ministero anche per dare all'esterno la sensazione che pezzi della pubblica amministrazione
Pezzi dello Stato che operano in con responsabilità diverse ma in settori nel quale c'è bisogno di collaborazione questa collaborazione poi la facciano davvero non soltanto in un incontro sporadico con il ministro pro tempore ma stabilendo un rapporto di consulenza
Con il ministero perché siamo sono anch'io convinto che il problema non è tanto sapere se oggi vi sono Technology io espedienti che consentano di aumentare il numero dei canali e delle frequenze ma che si può andare ad una pianificazione che nel tempo possano ed era lo stesso segnale arrivare di
Diminuendo il livello della potenza dello stesso fornendo lo stesso una buona qualità liberando nella prospettiva degli altri spazi importanti quindi su questo terreno c'è un impegno e credo vada portato avanti che noi stiamo addirittura cercando di formalizzare vi è un altro aspetto per le quale le concessioni non possono che rappresentare un punto di partenza che poi può essere modificato in corso d'opera ed è l'intervento delle ragioni
Sulle regioni bisogna fare un passaggio di estrema chiarezza io mi rendo conto delle regioni italiane in questo momento sono in estrema difficoltà perché vedendo quello che succede a me debbo supporre quello che succede al peggio
Ci sarà
Una sorta di assalto delle emittenti che operano ogni singola regione che alla Regione si rivolgono perché non vogliono vedere lo schema tecnico del piano vogliono sapere se se se se loro ci sono per la concessione o no
E quindi le Regioni entrano anche in una sorta di
è di difficoltà rispetto
A quest'onda d'urto che se da un lato illegittimo onestamente non può essere presa in considerazione dal punto di vista delle cose che dobbiamo fare
Per intenderci e tavoli di trattativa dove Into intorno ai quali si fa l'elenco delle emittenti che dovranno avere la concessione
Non credo che se ne possono fare né a Roma né nei capoluoghi di ragione
Mentre ragionevolmente si può acquisire dalla contributo delle regioni
Tutto quello che riguarda da un lato il parere dell'assetto tecnico dello schema di piano dall'altro lato una serie di elementi importantissimi dal punto di vista dell'aspetto paesaggistiche su questo voglio fare una precisazione
Io credo che su questo il tavolo debba rimanere aperto
E io ricevo alcuni documenti e credo che in materia di consultazione di tempi nessuno possa lamentarsi eravamo partiti da trenta giorni poi abbiamo deciso di rispettare i termini di sessanta giorni dalla legge al regime
Sono stati fatti incontri bilaterali a livello tecnico con tutte le altre regioni io stesso ho incontrato la conferenza dei presidenti delle Regioni a un certo punto mi si dice per esempio da parte di una regione che il sessantasei per cento delle postazioni e degli impianti turbano disturbano sono contro le norme urbanistiche il paesaggio io però debba assicurarvi
Che io postazioni non ammesse non è installato da quando sono ministro delle Poste che presumo che la postazione di Monte Mario ci sia da qualche tempo prima che io assumessi la responsabilità di ministro delle Poste allora diventa se questo diventa un un un modo per cercare di bloccare l'azione del governo debbo dire è singolare che qualcuno si accorga che vi sono postazioni che ledono gli interessi paesaggistici nel momento in cui bisogna
Andare alla stesura definitiva del piano
Anche perché e io credo che e chi vuole legittimamente fare queste osservazioni deve contemporaneamente fornire un'alternativa perché io ancora un sistema per appendere l'antenna al cielo e non farla posare per terra non l'ho trovata parlando di questo tipo di televisione non di quella da satellite
Voglio dire con questo
Che noi dobbiamo cercare di trovare un margine una cornice di presentazione del piano che dal punto di vista giuridiche a questo stiamo lavorando consenta in corso di concessione per tutte le ragioni che volessero offrire delle alternative agli alle attuali postazioni all'attuale collocazione degli impianti di a di tenere aperto questo ragionamento con gli emittenti per andare gradualmente hard a fare gli spostamenti che rendano tutto questo più agibile dal punto di vista paesaggistico e che non vedo non vedrei Allo stato altra alternativa se non quella di dire be se mi dite che tutte queste postazioni lei dono dal punto di vista paesaggistico non mi potete fermare il piano mi dovete dire di oscurare le televisioni nel senso che vorrei capire se una cosa che lede interessi paesaggistici
Non è lecita non è lecito in assoluta sia con i soggetti nei confronti dei soggetti autorizzati sia nei confronti dei soggetti concessionari allora non mi si può dire che la postazione x va bene sino a quando ci s'non ci sono le concessioni non va più bene sentiamo le concessioni se non va bene
Vuol dire che bisogna smontarla e privare
Le le emittenti di quel segnale siccome presumo che questo non sia possibile credo che il discorso ragionevole sia quello di prevedere nel tempo tutto una serie di miglioramenti che rispondendo alle esigenze legittime non diventino soltanto un tentativo di stoppare
Un'azione del Governo che già è difficile e delicata che credo sia inutile è complicato mi auguro che il problema sia soltanto questo è che dietro questo invece non ci sia quello che diceva all'inizio perché questo sarebbe pernicioso
è singolare e comunque certamente non
Accettabile nelle cose che dobbiamo fare in questo quadro io credo che abbiamo lavorato cercando il massimo delle collaborazioni del compie dei confronti che adesso abbiamo anche bisogno di stare un po'chiusi
Per la fase
Conclusiva e che lo schema di Piano e soltanto il presupposto di un lavoro delicatissimo che deve essere fatto
Io concordo con l'idea come dire si è parlato qui di graduatorie per le concessioni televisive e graduatoria non graduatorie il problema di fondo è uno e chiaro che la concessione sarà un atto motivato perché ci sarà chi ottiene la concessione ci sarà chi avendo fatto domanda
Non la ottiene e va da sé che ci sono una serie di criteri previsti dalla legge che debbano essere calati praticamente al rispetto alle singole domando manda che dovranno metterci nella condizione di stabilire una graduatoria di emittenti
Per la assegnazione delle concessioni
è un compito certamente delicato io credo che staremo
Certamente nei termini previsti
Dal momento dell'approvazione della regolamento debbo dire con alcuni temi aperti che a mio avviso sono di una gravità eccezionale e rispetto ai quali debbo dire mi meraviglio ancora quando sento dire
Che non essendo alla data del dodici aprile neanche scorso stato inviato il lo schema di Piano delle frequenze alla Presidenza del Consiglio dei ministri c'è qualcuno che dice mamma già ridato la concessione
Perché
I tempi e le cose da fare se no la legge
Tempi di attuazione della legge
Mi spiace che il ministro non sia presente ma dico subito in apertura che le sue argomentazioni le sue dichiarazioni su questi due punti non mi sono apparse né chiare
Né convincenti
Ha detto il ministro che si sente legittimato prefetto del parere del col che sto lasciato la consiglio di stato a rilasciare le concessioni per le televisioni a pagamento sin d'ora che senza una regolamentazione specifica
Ha omesso di dire però il ministro che il parere del Consiglio di Stato è vero che c'è una generica e comunque non supportata da argomenti pienamente validi
Dichiarazione di ammissibilità sul piano giuridico legislativo delle televisioni a pagamento sin da oggi
Ma qualche preoccupazione la espressa comunque il Consiglio di Stato nel suo guarire
Leggo testualmente
Attiene la generale potestà di vigilanza insita nel sistema della concessione evitare ove non funzionino i meccanismi del mercato un eventuale squilibrio tra trasmissioni codificate e non quindi qualche problema c'è anche per il Consiglio di Stato che a conclusione del suo parere ribadendo il suo giudizio di legittimità
Di nuovo insiste riprende il concetto che vi ho appena letto dicendo che eventuali inconvenienti che dovessero discendere da una siffatta situazione
Conseguente rilascio appunto alle concessioni troveranno comunque soluzioni nel soluzione nel quadro di una sistemazione definitiva che si auspica sollecita dell'assetto radiotelevisivo disegnato dalla legge duecentoventitré
Il garante nella relazione che lui stesso ha citato depositata
Due o tre giorni fa in Senato la commissione cultura della Commissione lavori pubblici del Senato
è un po'meno prudente del Consiglio di Stato
Premesso da parte del Garante che si vada facendo strada sempre di più la necessità di apportare integrazioni legislative la legge base dell'agosto novanta
Ricorda il Garante
Che la legge duecentoventitré e costruita nel suo impianto generale nei suoi principi ispiratori e nelle sue disposizioni singole disposizioni specifiche
Costruita soprattutto per disciplinare la televisione tradizionale cioè la televisione via etere mentre si è rinviato ad un ulteriore momento l'assetto delle forme più avanzate della nuova televisione cavo satellite le modalità di trasmissione come appunto la televisione a pagamento
Quindi insiste il garante nella sua relazione anche per le pay tv sussiste la necessità di porre le linee di guida valevoli per qualsiasi richiesta di pay-tv presente o futura
è da ritenere la teca trasmissiva della pay tv già ammissibile e tuttavia insiste
Sulla necessità che per la pay tv vengono emanati linee di guida dettate appositamente per questa categoria trasmissiva in generale
Sollecitando quindi anche il garante come il Consiglio di Stato ad affrontare il tema di una disciplina specifica per le televisioni a pagamento nell'ambito di una visione complessiva di una sistemazione complessiva
Del sistema radiotelevisivo sin qui disciplina sistemazione assai carente
Io ho qualche dubbio sull'ammissibilità sul piano giuridico legislativo della delle televisioni a pagamento in questo momento ma non voglio entrare nel merito do per scontato do anche per scontato che possa essere ammissibile
Questo questo questa modalità trasmissiva come la chiama il garante
Ne abbiamo sollevato per quanto riguarda le pay tv e poi parliamo di soggetti concreti delle tre tele più
Dei problemi relativi anche all'assetto proprietario vi è la possibilità che ci sia una violazione delle norme Antitrust contenute nella legge
Mi pare che un qualche riferimento l'abbia fatto il ministro quando ha detto
Che ciò che lui si propone di fare in questa fase verificare la trasparenza del pluralismo del soggetto non ho capito veramente
A che cosa si riferisse immagino che si riferisse appunto a a delle alcune verifiche annunciato di voler fare che forse sta già facendo
Per verificare se ci siano rapporti collega di controllo di collegamento tra le tele più e la Fininvest
Non voglio entrare nemmeno in quest'argomento anche se noi più volte abbiamo sollevato in varie sedi prospettando una serie di dando una serie indicazioni dalle quali risulterebbe comunque evidente questo collegamento ma non voglio entrare
Do anche per scontato che non ci siano rapporti di collegamento o di controllo tra le tele più
E la Fininvest
Ciò non toglie che pur ritenendo quindi ammissibile sul piano giuridico e non contrastanti
Con le norme antitrust
Ciò non toglie che noi riteniamo che in questo momento le concessioni
La televisione a pagamento non debbano essere rilasciati
Non possiamo non tener conto infatti in una situazione molto concreta quella attuale del del sistema
Laddove in base due due diversi
Due diversi indici di rilevazione risulta che sulla rilevazione settimanale prendendo riferimento la settimana oltre all'undici settembre di quest'anno
Su ventisei milioni
Visto spettatori complessivi per la televisione pubblica e privata nazionale e locale
Più o meno dodici milioni di spettatori hanno seguito i canali RAI
Dodici milioni hanno seguito le reti Fininvest che soltanto circa due milioni tutte le altre televisioni private nazionali e locali
Quindi nel settore della televisione privata
L'indice di ascolto delle tre reti Fininvest e pari a circa l'ottanta per cento dell'indice di ascolto di tutto il comparto di tutto il settore privato
La stessa percentuale si riscontra grosso modo con un altro indice di rilevazione un'indicizzazione
Medio al giorno calcolato mi misi da febbraio
A settembre
Questo indice medio dal punto sulla sul circa tre milioni e trecento quattrocento mila spettatori per il settore privato
Circa due milioni e settecentocinquanta mila spettatori hanno seguito le reti Fininvest
Circa settecento mila spettatori hanno seguito
Le altre reti private nazionali e locali
Quindi uno tanto nel settore privato laddove dovrebbero comunque applicarsi criteri pluralismo di concorrenza perché così ha sottolineato la Corte costituzionale più volte così e questo era anche l'intenzione del parlamento sinora disatteso ampiamente disattesa pluralismo e concorrenza nel settore privato non c'è
E ancora più grave il dato se si passa dagli indici di ascolto
Alle alle alle alla quota di mercato pubblicitario radiotelevisivo che si ripartiscono le reti Fininvest e tutto il resto dell'emittenza privata
Perché questo rapporto di ottanta venti passata circa l'ottantasei ottantasette per cento del mercato pubblicitario
Gestito dalle tre reti Fininvest e quindi un tredici quattordici per cento
Alle altre private nazionali e locali
In questa situazione
Dare tre concessioni per televisioni a pagamento
Aggrava
Conferma e rafforza la posizione dominante delle tre reti Fininvest
Io non credo che si possa considerare la televisione a pagamento a livello nazionale via etere
Come un soggetto concorrente di una televisione nazionale
Via etere non appagamento e come dire
Che il negozio di frutta sotto casa mia che ha dieci clienti paganti è concorrente con i supermercati della GS dove passano centinaia di migliaia di persone e non paga
Dare queste tre concessioni tre concessioni sul nove parlo sempre del settore privato
Riduce quindi ulteriormente la concorrenza nel settore privato consolidando la posizione la Fininvest
Congela la situazione esistente
Impedendo prevedibilmente l'ingresso di altri soggetti nel mercato dalla televisione a pagamento perché beh io credo che non sia pensabile
Che tutte le nove o anche soltanto sei o anche soltanto cinque televisione nazionale via etere possano legittimamente essere televisioni a pagamento
Alla faccia al punto del turismo
E dalla concorrenza
Quindi
Tre televisioni a pagamento in questo momento senza regole
Significa fare un'ulteriore grosso vantaggio la fine dare un'ulteriore grosso vantaggio la Fininvest
L'ascolto
Delle televisione a pagamento in questo momento sui credo quaranta mila rapportare e conoscibile in modo immediata senza contestazioni circa quaranta cinquanta mila abbonati quello che risulta a quello che viene chiamato in questo momento
Quindi un un comparto di utenti molto piccolo
Una quota pubblicitaria molto piccola
Con un ulteriore trasferimento ai soggetti non a pagamento dell'audience ed era a quota pubblicitaria nelle proporzioni che abbiamo detto prima
Di nuovo il sistema
Radiotelevisivo complessivo
Viene disegnato e costruito non già sulla base di una visione complessiva del sistema
Sulla base di interessi generali
Ma soprattutto viene col fortemente condizionato ancora una volta rischia di essere condizionato
Dai privati più forti
Anche il Garante ha sostenuto appunto nella sua relazione la necessità di una regolamentazione di una regolamentazione
Che io non credo che possa avvenire
Soltanto attraverso modifiche piccole o grandi del Regolamento perché ci sono tutta una serie
Di norme che contenute nella legge che soltanto con un'altra legge possano essere cambiate modificate o integrate e mi stupisce che un ministro della Repubblica in carica dica non mi parlate di legge i disegni di legge beh insomma
Il governo e il iniziativa legislativa ancora ancora oggi quanto mi
Quindi mi stupisce ma poi fino a un certo punto perché questa è una vecchia storia
Anche i ministri delle Poste che hanno preceduto il ministro Vizzini
Non forse così espressamente ma di fatto netto non mi parla di leggi ci sono voluti quindici anni dalla presentazione al primo progetto sulla sistemazione della appunto del settore televisivo perché non legge venisse approvata ricordiamo tutti che è stata approvata sotto
La minaccia di una pronuncia di illegittimità costituzionale da parte della della corte
A me pare che ci sia il rischio che di nuovo la storia si ripeta
Posizioni di fatto e di mercato si consolidano
Il governo
Quello precedente questo poi
Per dire c'è una certa continuità mi pare di governi
I governi in carica continuano appunto a non intervenire
Sui settori comunque in in movimento
Si consolidano le situazioni di fatto
Che sappiamo ormai tutti per esperienza che è molto molto difficile in qualche modo modificare successivamente anche con con norme di legge
Io alcune ho pensato che il Garante dice che necessario appunto per la sua relazione Kune definì alcune linee di guida tre televisioni a pagamento
Per inserirle in modo equilibrato in un sistema complessivo
Che veda presenti al punto i sistemi tradizionali trasmissione televisiva con sistemi nuovi cavo di cui la legge appunto si mette a capo satellite modalità nuove televisione pane
Alcune si lasciano sentito lasciamo relativo pagamento bello solo via satellite ben centosei io sono convinto che la strada naturale televisiva a pagamento siano quelle via cavo e via satellite
Sì ribadiamo frequenza
Tuttavia è possibile
Sistemarle anche in un altro modo ma appunto queste linee-guida quale quali dovrebbero essere queste linee di guida ma io provo a pensarle alcune naturalmente ci possono essere delle altre
è necessario quindi mantenere un equilibrio tra la televisione tradizionale la nuova televisione cavo satellite prevedendo anche delle forme di complementarietà e di supporto tra le varie tipologie
E poi bisogna inevitabilmente
Bilanciare
Le tv criptate e le tv non criptate che cosa significa significa che bisogna decidere di finire stabilire quante tv criptate passo sopra soprattutto a livello nazionale con quel discorso vale anche per il livello locale
Quante tv criptate possono sussistere
Ragionevolmente rispetto al totale delle emittenti nazionali
Posto che un limite necessario
Al numero di dei di pay tv sul piano nazionale
E necessario di conseguenza prevedere anche un limite su quante pay-tv possano essere gestite da un medesimo soggetto
E quindi la necessità di individuare altre norme antitrust aggiuntive a quelle esistenti per le pay tv via cavo o satellite
Per le tv via etere io
Sarei per essere molto liberale sulla sulle norme antitrust per le tv via cavo o via satellite perché certamente non sottraggono risorsa tecniche
E non sottraggono peraltro comunque meno risorse economiche o o comunque in modo molto limitato
Sarei molto più rigido e rigoroso restrittivo per le norme antitrust sulle televisioni a pagamento via etere
Occorre definire se la pubblicità debba essere ammessa con noi quali limiti debba avere la trasmissione di pubblicità nelle pay-tv certamente limiti diversi da quello trasmissioni in chiaro
Anche se qui sul fatto della pubblicità e io ricordo una proposta che non abbiamo fatto già in Parlamento durante la discussione della legge Mammì che riteniamo la più valida se non la sola valida norma antitrust è quella di stabilire un limite del venti o del venticinque per cento per ciascun soggetto
Rispetto alla mercato pubblicitario televisivo complessiva
Perché abbiamo visto che le altre norme
Antitrust cosiddette antitrust
In tema di pubblicità sono assolutamente inefficaci a garantire una rete una redistribuzione una distribuzione equa delle risorse pubblicitarie
Tra le varie emittenti
E necessario credo che in queste linee di guida con queste nuove norme integrative della Mammì si prevedano degli obblighi diversi
Per le pay tv rispetto alle tv in chiaro per quanto riguarda gli obblighi di programmazione
Così è d'altronde anche per la RAI
Rispetto alle televisioni
Private e quindi individuare la possibilità di individuare quote diverse di programmi italiani ed europei che devono essere trasmessi
Quote di investimenti da parte delle emittenti appagamento
Da rivolgere la produzione di produttori indipendenti dalle emittenti
Prevedere qualche limite qualche regola sul numero di passaggi dei film sulle prime sui sui passaggi in prima visione dei film
O su un numero di passaggi e poi ancora
Disciplinare in qualche modo i diritti di antenna in esclusiva perché cioè immaginiamo
Forti televisioni a pagamento che acquisiscano diritti in esclusiva diritti anche nell'esclusiva ma non solo per i film per RAI fiction per trasmissioni sportive
Occorre definire rapporti con altre con le altre tipologie
Ci sono poi altri elementi fu forse più marginali ma che riguardano poi anche gli utenti il controllo delle tariffe visto che stiamo parlando poi della gestione comunque di un bene pubblico
La definizione di canoni unificanti di sistemi decodificati e così via e potremo andare ancora avanti
Quindi insisto in mancanza
Di regole diverse e nuove integrative delle regole esistenti è un presupposto che noi riteniamo necessario ed indispensabile per poter rilasciare oggi concessioni a televisione a pagamento via etere nazionali
Sui tempi di attuazione o di solito mi pento
Allora vado velocissimo sul secondo punto sui tempi di attuazione della legge anche lì non posso esprimere delle mie forte Treporti preoccupazioni e dubbi
Sul fatto che
Comunque il procedimento di definizione del piano di assegnazione di rilascio delle concessioni possano venire entro breve tempo
Oggi infatti misto non si è sbilanciato come altre volte come fino a qualche giorno fa su tempi non abbiamo chiesto quanto meno indicasse i tempi certi per il compimento di questi atti
L'ha fatto più volte rinviato un termine di presentazione del Piano insinuazione
Oggi mi pare che si sia riservato non so se tre o quattro settimane ancora per la definizione del piano
In questa situazione di crisi
La tenti permanente di governo una minaccia incombente di elezioni anticipate io dubito fortemente sulla capacità di questa maggioranza di questo governo di compiere ragionevoli e decisivi significativi atti
Di volontà politica in questo senso
Ricordo anche qui
Già Gloria Buffo di con la sua relazione ha detto
Quali danni e quali soggetti su porterebbero danni per ulteriore prolungato rinvio della definizione del piano di rilascio delle concessioni quindi non lo ripeto lo sappiamo tutti
Di solito quali soggetti ne sarebbero denunciati quale forte quale sospetto forse avvantaggiato
è stata una richiesta della Fininvest sin dall'inizio dalla discussione della legge Mammì di rinviare più in là possibile l'entrata in vigore delle norme antitrust
Se le concessioni non dovessero essere rilasciate
Prima dell'agosto dell'anno prossimo la legge prevede un oscuramento dell'antenna
Non mi pare verosimile
Che ciò possa accadere verosimile invece prevedere so un decreto legge di proroga
Ma anche se le concessioni venissero rilasciati mi pare difficile che possono esserlo prima intorno so diciamo marzo aprile
Facile dire
Da parte di chi poi dovrebbe mettersi in regola con le norme antitrust ebbe ma il Parlamento mi aveva dato un anno dalle concessioni
E voi ben governo inadempiente perché attardato sette otto nove mesi
In tre mesi non faccio in tempo
Ha chiesto il ministro di sospendere il giudizio nei suoi confronti attendendo gli atti compiuti
Il ministro fa parte di una maggioranza di un governo la cui credibilità è stata completamente speso
Il giudizio sul governo l'abbiamo dato lo confermiamo i prossime settimane o mesi non potranno vederlo gravato
Il giudizio sul ministro accettiamo la sua richiesta sospendiamo ancora per qualche settimana qualche mese lo valuteremo
Sugli atti compiuti anche riferimento due punti sui quali mi sono intrattenuto
Ma nella o no no voi
Grazie per l'ospitalità
E facciamo sentire la voce anche delle emittenti locali mostrano se ne è parlato benissimo
L'Associazione Terzo Polo a un anno di vita questa stagione come associazione raccoglie già duecento emittenti circa
Per far vedere che solo questa revisione sono comprese
In questa associazione il circuito consorzio Cinquestelle Italia nove Network Super Six in altre forme già organizzate di imprese di televisioni locali
Trarla
Sensazione di una forza conservatrice sentita oggi perché le cose rimangono come stanno tran-tran invece propositiva addirittura di legge davanti esiste la realtà concreta operativa delle televisioni locali per esempio
Che hanno un interrogativo solo in questo momento della filigrana del mio intervento che ho scritto per essere perché fosse breve quante e quali televisioni locali
Ci sono sentiamo Vizzini
Questa è una domanda Chigi
Preoccupa moltissimo in questo momento
Si assiste in questi giorni il riferimento al piano delle frequenze che delle concessioni televisive alla crudele rappresentazione
Dall'americano dell'opera dell'americano Lorca curdi un'opera diventata celebre con il film interpretato dal ministero Richard Burton Chi ha paura di Virginia Woolf
La tradizione di Giuliano Ferrara andato in onda su Italia uno venerdì otto novembre novantuno ha spiegato al pubblico italiano di al ministro delle televisioni Vizzini così lo chiamavano adesso che era presente nel dispiace
Che cosa sono una televisione privati locali da uno dei pulpiti della Fininvest è stata fatta sentire e vedere la TV spazzatura
Rappresentata dalle televisioni locali
L'effetto dalla visione rimbalzato su il Giornale Nuovo anch'esso di proprietà Fininvest domenica dieci novembre novantuno
In prima pagina taglio basso il pezzo del vino pane titola con molta serietà taglia corto
Qualcuno dovrebbe salvarci dalla tv locali
Senza sapere che forse qualcuno nella stanza dei bottoni Fininvest ci sta già pensando a qualche anno fa
Chi ha paura delle televisioni locali
Oggi che la legge duecentoventitré sta per compiere i passi più importanti sua attuazione i politici più avveduti ne stanno valutando tutta la rilevanza sociale
E gli enti e le istituzioni locali come le regioni ne stava affrontando la le problematiche più concrete oggi c'è qualcuno che ha paura delle televisioni locali
Il dibattito che sia oggi chiedono
E hanno ridire non è finalizzato a salvare tutte le televisioni locali a tutti i costi
L'associazione delle tv locali e terzo polo fin dall'inizio del suo costituirsi ha gridato la necessità di applicare le regole e subito
Avvertito che avrei d'origine di autorizzazione lentezza amministrativa rischiava di trasformarsi abusivamente in regime Rizzi concessione come sta ancora vendendo ha denunciato nemico piano delle frequenze predeterminato logiche lobbistiche a danno soprattutto delle televisioni locali indipendenti e che prevedeva quindici concessioni nazionali qualche passo avanti l'abbiamo fatto
Ciononostante siamo convinti che il gioco non solo per il futuro già oggi sia ancora possibile
Se tutti rispettiamo le regole sia le televisioni locali e sia televisioni nazionali
E se non ci dimentichiamo che giochiamo tutti lo stesso campo di non ci sono compiti di periferie per i ragazzi
Quali sono le norme le regole principale rispettarne le conosciamo sono state dette le norme antitrust
Per concentrazione le proprietà al controllo del numero delle reti dall'uso egemonico delle frequenze ancora oggi non sono stati spenti canali doppi e quelli in surplus
Al rastrellamento delle risorse economiche per la pubblicità all'accaparramento dei programmi cinematografici
Al cartello sulle case di produzione
Bisognerebbe poi osservare le norme del settore tecnico previsto dalla legge per esempio quelle che non consente la trasformazione tecnico-operative degli impianti che hanno messo in opera anzitempo la pay tv oppure di rete nazionale per lo sport vietate fino al giorno dalla concessione
Bisognerebbe che il piano delle frequenze finalizzato regolamentare principalmente l'esistente oltre l'articolo tre della legge alle norme transitorie
Tenga già presenti requisiti soggettivi dei criteri oggettivi previsti successivamente per le concessioni infatti quando si è determinato il numero delle reti nazionali nove
Sia per il servizio pubblico per i privati dodici in tutto seduto comodo sicuramente diciotto
Occorre osservare le stesse regole per le televisioni locali
Partendo da un minimo del tre per cento i programmi ricevibili senza disturbi verificare oggi significa principalmente individuare le emittenti televisive degna di questo nome
E dar loro la settore difensivo più consono
Qualsiasi numero di televisione predeterminato trecento cinquecento settecento è un terno al lotto
Se non si fa riferimento ai requisiti
Ecco perché prevista dalla legge già già questa legge così difettosa
Potenzialità economiche è stato detto quaranta nella programmazione sollecitare presenza sul mercato capacità di autoproduzione di fare informazione assunzione di personale in regola quelli contratti nazionali
Parte dei quali particolare riguarda quello con il contratto giornalistico
A qualcuno sembrerà strano
Ma queste richieste nasconda la categoria delle emittenze locali come come terzo polo rappresentiamo
Signor per verificare anche i riferimenti di ascolto
L'affollamento pubblicitario il settore delle sponsorizzazioni alla distinzione tra pubblicità locale e quella nazionale bisognerebbe anzi qui bisogna di girare che la pianificazione della pubblicità finanziamenti pubblici sia attribuita anche le televisioni locali
Che lo sia consentito fare pubblicità prodotti proibiti dalla legge che vengano rispettate le norme sui programmi vietati ai minori
Che si verifica per tutti perché sente organizzate che abbia presentato un bilancio
Che i libri poi mi dite indivisibile quello con i contratti nazionali di lavoro
Quante quale televisione locale dunque Gallizzi
Questo interrogativo Louis riferisce pertanto solo ad un fatto quantitativo ma vuole soprattutto esplicitare la qualità dell'emittenza televisiva locale qui ce ne sono presenti alcune
Circuito Cinquestelle sta lavorando seriamente seriamente nell'ambito televisivo locale non solo il interni informativo di strutture aziendali di qualità dei programmi e così altri circuito che noi conosciamo
Il tre novembre del mille novecentonovantuno all'Associazione Terzo Polo ha scritto una lettera al ministro Vizzini ed ha chiesto tre cose non ha risposto ancora
La possibilità di riscontrare che le ipotesi di rielaborazione presentato i nostri tecnici a favore delle televisioni locali compresi gli impianti al di sotto di un chilo azioni fatti prese nella giusta considerazione
Prima che l'intero piano sia inviato per la verifica finale al ministro al centro elaborazione di di Monaco qualcosa ha detto il ministro stamattina a questo proposito
Abbiamo chiesto anche la possibilità di visionare successivamente il piano
Di ritorno dal Monico per le ulteriori considerazioni impossibili come ci fu assicurato il capo gabinetto non incontro del sedici ottobre novantuno
Abbiamo chiesto di attuare in sede ministeriale l'incontro tecnico fra le tre realtà che compra un sistema misto televisivo italiano RAI reti private nazionali il terzo polo per le televisioni private locali
Ciò al fine di appianare le difficoltà tecniche esistenti dissipare i templi giudiziari che contro lo spirito della legge insinuano nella pianificazione frequenze atteggiamenti sperequativo nei confronti di vari soggetti aventi diritto
Metto una trasparenza che rivendichiamo non vuole sostituire la responsabilità finale dei preposti al piano delle concessioni ma crediamo anche chi non debba essere solo un gioco di parole di promesse
Memorie del passato chiediamo di per fare verifiche sui principali criteri adottati martedì fictio tre distinti locali
E assieme con le regioni di verificarla rielaborazioni finale che ha detenuto conto dell'osservazione presentati sia delle istituzioni chiedono
Nella sede della Regione Lombardia il dodici novembre scosso ultimo si è tenuto un convegno fra il Comitato regionale della democrazia cristiana emittenti lombarde in quell'occasione è stata presentata la bozza del parere che la Regione avrebbe dato sullo schema del piano nazionale delle frequenze te fra le molte preoccupazioni sulle sorti dell'emittenza televisiva locale si afferma quanto segue
Oggi l'emittenza locale utilizzo del territorio lombardo oltre il cinquanta per cento delle risorse radioelettrica
La Regione chiede che l'attuale peso complessivo delle risorse elettriche utilizzati dall'emittente locale sia quantomeno mantenuto
A salvaguardia di quanto enunciato chiede che alle emittenti nazionali che otterranno la concessione che attualmente non coprono totalmente ritorni regionale venga riconosciuto sono la parte del bacino ad oggi servito poiché viene loro
Viene loro in ogni caso garantito il sessanta per cento del territorio nazionale e quindi la possibilità di andare a reperire risorse in altre aree non affollate come invece Barbieri
La richiesta della Regione Lombardia e misurato con un allarme generale per tutte le emittenti presenti ma nello stesso tempo ribadiva naturale alleanza tra Regioni e tv locali
Riconosciute socialmente più rilevanti sul territorio che non nell'emittenza privata nazionale
Le emittenti televisive locali infatti sta vivendo con un corretto rapporto con le istituzioni regionali
Appaiono più forti che un tempo che possono sopravvivere in questa Commissione
Hanno in palio l'esempio più avanzati un'auspicata intesa tra pubblico e privato tanto da poter fermare il sistema misto revisori visivo regioni tv locali insieme possono costituire una grande realtà sociale insieme possono essere il vero terzo grazie
No
Grazie al Partito democratico della sinistra come al solito a cadenze annuali organizza queste riunioni mi ricordo l'anno scorso
Ha organizzato un altro se non erro il titolo era alle piccole vittime
E noi già come associazione delitto radiofonici abbiamo espresso i nostri dubbi le nostre preoccupazioni per la totale assenza il totale disinteresse
Dell'allora ministro Mammì per il settore radiofonico dopo un anno abbiamo pareggiato avevamo visto ma almeno una volta abbiamo visto vicino alla porta come associazione
Non stiamo neanche nono non non sto no neanche molta voglia di ripeterle preoccupazione del settore radiofonico sono state illustrate sia nella relazione di Gloria Buffo sia nell'intervento di altri altre associazioni sono intervenute questa mattina certo è
Che noi abbiamo presentato al ministro il nostro parere
Che prevede una razionalizzazione totale del settore passa attraverso le indicazioni temi che alcuni indicazioni politiche le indicazioni economiche per arrivare a queste famose e tanto auspicate contatto tenute graduatorie o classifica per ottenere la concessione
La realtà vera è che la legge parla sempre di un piano radiotelevisivo e da un anno e mezzo questo parte si parla solo di problemi televisivi noi abbiamo anche capito abbiamo anche dato tempo siano almeno che a Vizzini su questa cosa l'onorevole Mormino l'onorevole Vizzini
Gli interessi sulla televisione sono giganteschi miliardi e miliardi di pubblicità per quanto riguarda di settore privato e miliardi per il settore pubblico però siamo andati a un punto di non ritorno no senso che non possiamo continuamente essere considerati quello che noi non siamo in realtà la radio rappresenta il secondo mezzo d'informazione degli italiani
Oltre la metà quindi degli italiani ascolta regolarmente la radio la radio e la radio locale con tutte le sue varie le diversificazioni le radio nazionali sono uno dei pericoli maggiori informazioni nazionale e anche l'informazione locale in tante città in tante regioni in in tantissimi Paesi o valli sperdute però cioè questa sorta di non considerazione del mezzo perché è un mezzo portiamo mezzo dopo le risorse pubblicitarie sono in Constanze
Decrescita e via radio
Vivono unicamente poi di per la maggior parte di pubblicità locale
Non possiamo quindi continuamente accetterà continuare ad accettare che non si parli mai in maniera chiara di radio
Se
Si arriverà a un punto tale dove le concessioni e il piano per la televisione sarà finito e si comincerà a parlare di assegnazione ne abbia intenzione di intervenire in tutte le sedi opportune
Perché si applichi pienamente la legge la legge parla di un piano radiotelevisivo contemporanee io questa mattina per l'ennesima volta dato faraonico Bassetti noi partecipiamo a dibattiti come se fosse una specie di Barnum c'era terzo Ferretti servizi nei andiamo per l'Italia con una sorta di beautiful pagarci diciamo sempre le stesse cose
Io ricordo sentito Mastrandrea stamattina Rebecchini probabilmente si parlasse
Ricordasse che sono sempre le stesse cose ognuno di noi continua a ripetere e aprire vogliamo una legge la vogliamo applicata la vogliamo probabilmente
Sul sul dettati che sono usciti non così le leggi non nascono così nascono su mediazioni sull'indicate
Su motivazioni diverse e Sud interessi diversi io ho più volte detto che in Italia non è scattata la logica del tre
Ci sono tre reti nazionali RAI quindi tre reti Fininvest quindi tre Paesi Roma lo stesso gruppo che già questa è una cosa a norme se consideriamo che vuole un editore locale non può avere la radio la televisione insieme perché considerata una una cosa di monopolio un atto che l'a leggere la libertà e le capacità democratiche di Parma presente a un aumento del suddetto nazionale questa cosa non va ora siccome non siamo sprovveduti ristretta perché in Italia esiste un servizio pubblico che ha tre reti nazionali fosse genera per cominciare a discutere in questo progetto
Mentre invece radiofonico obbligato non sono sette per rivolto anche la filodiffusione che è una pay tv Perrone se l'avvocato ha paragonato la filodiffusione si paga e uno ascolta quindi la RAI nei confronti del settore privato della radiofonia è l'unico l'unica vera
Presenza determinante e dominante sia sul mercato delle frequenze sia sul mercato pubblicitario sia con la tracotanza tipica di chi per anni ha lavorato in modo poetico che se accettato che esista non il pluralismo ma un altro monopolio in televisione non accetta che esista una settore ormai affermato riconosciuto
Ascoltato seguito con mille vecchia che noi abbiamo le radioline parlano e dicono offertone in corso poi anche lì che sono a vostra immagine perché non so che differenza c'è tra sette dove colpo grosso risse fare in tv ore ore date alla festa dell'amicizia o eccetera eccetera eccetera sono questioni immaginetta tendenti a svilire tutto quello che è un locale tutto quello che è piccolo tutto quello che non ha paginette miliardari tutto quello che con parla ormai di sinergie di tratteggi complessive tutte queste cose che ci siamo riempiti la bocca per anni poi alla fine succede che si è dalla televisione dove lo abbiamo imparato moltissimo seguendo noi come associazione aver parlato moltissimo seguendo quelle che sono tutti gli avvenimenti del settore
Del settore televisivo cioè tutti gli svolgimenti passaggi di questa legge
Io spero che la nostra associazione è sembrato associazione abbia la forza la volontà di sicuro la forza per impedire che succeda quello che sta succedendo in televisione è chiaro che il piccolo vanno in tutti i Consigli regionali a perorare cause RAI Fininvest non hanno stesi Jenson Chavez raccontano già tutto una spartizione chiara pacifisti sull'impostazione superpotenze sui canali su tutte queste necessità tecniche permettono ai o meglio le loro conseguenza erano di esistere
Allora per concludere poi o meno altro tirar fuori ruolo
Ci sembra abbastanza e inconcludente rispetto alle parole personalmente io stimo Vizzini credo che ho fatto e furbi sì ma fa un gioco sottilissimo però noi siamo a tre quattro mesi dalle elezioni sono doveva dice questa cosa dobbiamo anche su metterci di illumino io per il settore radiofonico non mi illudo prima delle elezioni si arriva al piano a una prima stesura di quelle che potrebbero essere le concessioni non sarà così dove andremo alle elezioni
E poi speriamo che ministro onorevole Vizzini voglio rimanere presso il Ministro delle Poste e telecomunicazioni perché se no si arriva un altro ministro succede quello che è successo
Dirà aumenti devo capire devo vedere un sapere devo interpretare voglio sentire il parere degli esperti che sono anche Esperti perché gli esperti di Maroni non solo gli esperti divisi
Se arriva assenti domani speriamo ministro avrà altri disperati e questo è un anarchico cosa inconcepibile e e continueremo a a rinviare mentre invece l'abbiamo abbiamo fatto alcune battaglie
Battaglie per ottenere il sessanta percento delle delle frequenze il settanta per cento di frequenza sono il vaccino alle radio locale abbiamo fatto una battaglia perché la pubblicità nazionale
Perché la pubblicità locale fosse riservata alle radio locali quale fonte primaria di risorse bene non vogliamo assolutamente che si cominci a parlare e a pensare di parole che proprio tutti i dettami della legge questo quello è molto pericoloso
Ma dobbiamo anche a riconoscere il fatto al di là delle intenzioni anche dello stesso PDS ma anche le nostre nostre assemblee in tutti i i vari convegno nel quale è arrivato un altro personaggio del circo Barnum che partecipa a queste sedute dobbiamo renderci conto che non possiamo continuamente dipendere cercando di attaccarci a possibili iniziative al possibili cilindrico cappelli con colleghi conigli che escono arrivano queste concessioni concessione sotto radiofonico dell'anno scorso novantadue finito
Nel novantadue se tutto va bene ma anche lì bisognerà vedere vigilare essere presenti e per questo le associazioni da tre due anni a questa parte sono mobilitate costantemente essere presenti sull'applicazione che proceduto il modo di dirlo ma il pluralismo economici riempie la bocca tutti pluralismo
Pericoloso se continuiamo a restare in un sistema dolore diamo la concessione tutti quindi veniamo tutti di crescere no
E però due o tre soggetti sono avvantaggiati su tutto sulle frequenze sulle postazioni suo avere per esempio prima la la cessione se è una televisione locale ha la concessione prima di una radio locale dalla locale sul dal mercato sparisce l'organo il bravissimo
A gestire
Qualsiasi
Minimo di vantaggio rispetto ai propri concorrenti quindi virgiliano stiamo attenti ma non illudiamoci di avere al più presto malgrado le parole possono sorpassare
Incoraggianti del ministro Vizzini avere queste concessioni sarà molto difficile la strada è ancora lunga speriamo che ognuno di noi ha detto nel proprio deserto la capacità di resistere momento veramente grazie
Dunque abbiamo ancora diversi gli interventi tra l'altro interventi porteranno esperienze opinioni alcuni detenuti mia
Io li elenco perché vorrei che appunto tutti quanti decidessimo subito dopo questo elenco
Se procede non sto o se fare una pazzia
è scritto oracolare Luigi Crespi che è presidente di Datamedia che ha chiesto per un breve intervento chi poter per illustrare l'interrogazione dei dati è il rito quotidiano Jesse che Restore delegato dell'Asperti tutti conoscete
Dove eravate stati che sta presiedendo
Sull'incontro che presenterà cultura del Parlamento europeo illusi lati dell'anti L'avvocato Porta
Il
Ma questo l'avrei detto dottore
Carlo
Sergio Natucci che tra le altre cariche anche lui insomma direttore di Italia Radio
Ma non dimentichiamo che il servizio pubblico
Deve naturalmente a usare cannoni di economicità ma svolge un servizio che non è tutto bilanciato e bloccato sulla utilità economica perché c'è tutto il problema della cultura delle esigenze del Paese ed è servizi
E allora ecco la contraddizione cui accennavo nell'aria temo
E a mio parere bisogna uscire da questo da questa contraddizione in che modo
Io un vedo per esempio che nella proposta del dell'onorevole Gorrini ripete cortesemente mi ha autorizzato a parlarne perché non ancora
Diciamo presentata al Parlamento vi sono delle notevoli linee innovative
Una di queste linee e delle mutamento della fonte di nomina del consiglio di sanzione
In questo progetto ripeto è ancora alla fase di progetto nulla di più facile che poi quando giunga il momento della presentazione venga modificato dai dagli autori
Ecco comunque mi è parso di capire che questa nomina questa fonte del Consiglio di stagione in questa bozza e ricorre poi anche suppergiù nelle identica formula anche nelle progetto già presentato da circa un anno dei senatori dolciari Elia Bernardi
Cioè almeno per una parte preminente attribuire la fonte di nomina del consiglio in stazione avvilire il
Ora i merita io avrei dei forti dubbi sulla opportunità di attribuirlo allibiti per un motivo preliminare e c'è un motivo di merito qual è il motivo eliminare perché tutti sappiamo che vi è in atto un del processo di privatizzazione
A meno che un disegno di privatizzazione addirittura vi sono anche delle istanze referendarie
Se questa istanze verranno accolte collocate o qui in un esito referendario o collocate in una norma da porre
Evidente allora che libri per così dire tra smonta la propria natura da holding pubblica diventa una società per azioni priva e allora agganciare ancora la fonte di nomina del consiglio di amministrazione
Del servizio pubblico in questa ottica privatistica a una fonte totalmente privatistica quale potrebbe essere li rimettiamo del prossimo anno ordini di due anni villa e così via
Non mi parrebbe una soluzione efficace per quale motivo
Perché il servizio pubblico a differenza del servizio privato perché anche quello blindato e un servizio infatti la legge duecentoventitré li qualifica indifferente per un servizio svolto dal privato quindi il servizio volto Daniela tranquillamente la società depurazioni nominati dal consiglio di Susanna come meglio pare acquista Assemblea dei soci assemblea degli azionisti
Ma del campo pubblico noi non possiamo osservare questa regola
Perché snatura avremmo il servizio pubblico
Che cosa deve esprimere il servizio pubblico a differenza della società per azioni di tipo privato che fonda crea gestisce una rete televisiva nazionale regionale o locale
Deve esprimere i valori le esigenze della collettività
La quale della formula attuale tra l'altro è chiamata a pagare una contribuzione specifiche il caso a parte il problema che poi la legge ne prevede Dos la modifica va be parliamo allo stato attuale in questo momento
Cioè questa è una riprova che noi non possiamo modellare e articolato
Gli organi rappresentativi del servizio pubblico come faremo con una holding privata occorrono società per azioni
Che cosa dobbiamo curare naturalmente i legislatori gli organi preposti al governo del del sistema dobbiamo pure è che questo organo il servizio pubblico affondi le radici in una capacità rappresentativa
Delle corpo sociale e anche delle di determinate forze istituzionali
Infatti io ho visto che e ed è un lato positivo nella proposta Burri ripeto proposti in itinere non si affida totalmente all'IVRI la nomina del consigliere le sanzioni
Quattro mi pare sono sono undici sei sette in questa previsione traggono fonte dall'IRI e quattro sono invece designati dai presidenti delle assemblee parlamentari come vedete è già un matto notevole
Perché si avverte questa esigenza di immettere nel consiglio di amministrazione attraverso la scelta parlamentare la designazione parlamentare e il Parlamento e la fonte prima di rappresentanza della sovranità popolare immettere dunque attraverso questa fonte dei rappresentanti che appieno questo
Valore di rappresentare i valori presenti ed un certo momento in tutta la collettività
Ma io ritengo sommessamente che nemmeno questo è sufficiente e perché ho detto la prima ragione di carattere preliminare perché le sorti dell'IRI
Come un poco di tutto il sistema delle partecipazioni pubbliche solo diciamo in discussione e sono suscettibilità agli sviluppi di profonde modifiche ma per un altro motivo io ritengo ampliando proprio questo varco già aperto nella proposta Burri ma si intravede anche nella proposta contrari io direi proprio di poter prospettare certa ogni modello va non si potrà più andare tout cour semplicisticamente da un ordinamento all'altro
Perfino insomma anche nel trapianto di organi di direi delle istituzioni valgono certi principi delle il trapianto di organi biologici e cioè bisogna tener conto della adattabilità dell'organismo che recepisce queste istituzioni che altrove hanno funzionato bene occupando riteniamo funzionino bene
Io metri ecco riterrei di poter indicare un modello valido che esattamente il il modello adottato in Germania ho ecco un momento no prima del il modello tedesco che è un tantino più distante dal nostro vorrei ricordare che questa esigenza
Di organi di governo del servizio pubblico
Che abbiano un carattere rappresentativo e traggano origine da più fonti fonti di Ray collegate alla collettività al corpo sociale
E raccolto questa esigenza insoddisfatta anche seppure entro certi limiti nel servizio pubblico francese
Il cui consiglio di amministrazione
Di antenne dei formato da dodici membri di cui due parlamentari io indico questo soltanto per dargli per dare a voi la prova che mio ragionamento e basato su dati concreti non è un ragionamento astratto non è che io dico prendiamo a modello e così semplicisticamente quello che viene in Francia con quelli e soddisfatta se pure in maniera parziale questa esigenza di un del consiglio dell'istruzione legato a certi valori della collettività
Due parlamentari uno designato al Senato e dalla loro assemblea nazionale che è l'equivalente suppergiù della nostra camper deputati
Poi quattro rappresentanti dello Stato
Ed è questo il termine usato dalla loro legge tradotta naturalmente delle cioè rappresentanti come dire di quei comparti dello Stato più immediatamente interessati al servizio pubblico
Come potrebbe essere il comparto della pubblica istruzione eccetera eccetera
Quattro nel personalità eminenti dice la legge designati dal Consiglio superiore dell'audiovisivo che il loro organo supremo di garanzia del settore e due rappresentanti del personale anche questo è importante
Cioè potere portare nel consiglio di amministrazione
Coloro che rappresentano quelli che lavorano concretamente per il comparto informatico vedete guidi questa esigenza altro seppure con modi diversi e con intensità diversa
Qui negli atti più vicino direi alle alla rappresentazione alla rappresentanza delle collettività ti meno vicina macchie che cosa avviene in Germania
Io ho parlato del dato che soltanto gentilmente ha voluto ricordare con una mia intervista all'Ansa di un paio di mesi fa
E io indicai indica comuni riscosse insomma
Per portare un esempio una struttura ternaria come viene definita del modello Davis cosa è questa struttura ternaria cioè tutti gli organi di governo del servizio pubblico
O loro ne hanno due nazionali e undici per ogni per ognuno dei lender e quindi hanno delle tredici enti televisivi di diritto pubblico
Comunque il paradigma che articolata tutti e tre tutti e tredici questi enti televisivi e così formato un consiglio televisivo di basse no questo è importante
Un consiglio di amministrazione e condirettore generale
La base portante e il Consiglio televisivo e numeroso per la verità e questo potrebbe essere un un elemento non del tutto positivo però
Evidentemente l'intera quando fare funziona bene cioè questo Consiglio televisivo che l'organo di base da cui poi promanano tutte le altre scelte e le altre nomine
è formato da sono quasi una cinquantina di componenti
Di cui alcuni designati dal governo federale altri dal governo dei lender ma questa importante rappresentanti delle forze sociali economiche culturali
Anche delle forze religiose perché proprio nella conclusione delle di questo Consiglio televisivo e impiccato un rappresentante della Chiesa protestante un rappresentante delle chiesa cattolica
Molto fanno parte misura notevole rappresentanti del mondo giornalistico cioè coloro che esprimono veramente le esigenze fondamentali
Cioè non è una nomina diciamo la verità
Alle volte a parte i problemi della
Spartitorie che tutti conosciamo in questo evita proprio il problema spartitorio perché così ben bilanciato tra forze culturali sociali economiche istituzionali per cui a un certo momento insomma
E vi è una completezza di forse che collabora e da veramente forza minimi si scusi il gioco di parole al loro servizio pubblico
Da questo Consiglio televisivo di base che come vedete è molto complessa perché veramente affonda le radici nella collettività
E quindi la collettività attraverso la cultura l'economia
E poi naturalmente i rapporti istituzionali che non possono mancare in un servizio pubblico
E giustamente i servizi mi ha ricordato la frase che egli per primo condivide questo l'onore se ne vogliamo realizzare questo servizio pubblico
Più vicino alla società civile e meno vicino alla partitocrazia questa formula mi pare una formula
Da questo Consiglio televisivo si dipartono poi i nove membri del consigliere vessazione vedete un numero limitato perché indubbiamente così d'organo proprio portante l'organo propulsivo se troppo numeroso
Non impacciato il sistema mentre quello rappresentativo dell'essere ampio quello invece l'organo proprio di gestione l'organo propulsivo è opportuno che non sia troppo numeroso
E poi sempre il Consiglio televisivo quello generale l'organo di base ed è che il direttore generale che in effetti poi il vero organo che sovrintende a tutta la gestione
Quindi in questo avvio voli per chiarire
è sembrato opportuno perché altrimenti era un po'montata dalla mia prospettazione il forse poteva sembrare la formula anche poco adeguata alle esigenze settore io mi accorgo di avere già impegnato l'attenzione così cortese del pubblico e e quindi mi avvio alla conclusione perché la compressione direi molto molto semplice e cioè indubbiamente ritornando al tema dell'emittenza locale
Questa e uno degli elementi che deve assumere il valore il ruolo di elemento di struttura portante di tutto il sistema bilanciato fra una dimensione nazionale e una dimensione locale
E io concludo ricordando un libro fondamentale di McBride il famoso rapporto di me che branche dell'ottantadue che venne commissionato dall'UNESCO
Direi un po'sì consentitemi una specie di di Pia se il sondino laico della parola del delle informazioni e gli Enti distinguere tutta l'informazione in due grandi tipi di informazione di Tito verticale l'informazione di tipo orizzontale
Qual è l'informazione di tipo verticale e quella che si infrange da un centro unico di tutto il territorio e direi cala cascata sui telespettatori considerati gli ascoltatori
Ed egli dice questa e la emittenza più distante dalla gente dal popolo poi c'è il secondo tipo la emittenza l'informazione a circolazione orizzontale
E egli inquadra proprio nella circolazione di tipo orizzontale quella del emittenza locale
Quindi io concludo formulando un Cervi dovuto perché questa esigenza di tutela sia raccolta e soddisfatta nella maniera più come
Già
Creare una colore ripetutamente la pazzariello rinuncia un così allora
Proposta di riforma vengono questo convegno come sapete hanno seguita
Come avevo promesso inizialmente è opportuno ora fare insomma si è sicuramente un punto dei lavori solo contenuti era prevedibile ed è bene che sia così
Tra l'altro tutti iscrizioni
Posso dire necessarie nel senso che se serve questa iniziativa a confrontarci bene che parlino tutti gli interlocutori
Io pregherei
Dando violente ciascuno degli oratori la prassi eccezionale se però pregherei ritenere gli interventi in tempi ragionevolmente brevi anche perché come avete visto il senso di questo convegno appunto un po'irrituale
Se siete d'accordo procediamo almeno sino alle tredici e trenta alle tredici e trenta
Facciamo un altro punto si è se gli interventi saranno stati spediti e saremo in prossimità delle conclusioni potremmo fare tutù sennò uccidiamo nel breve pausa la ripresa senza altre perdite
Parlo ora Filippo Rebecchini che come sapete presidente della Federazione Radio televisioni seguirà adottati oggi presidente del comitato regionale voluti Emiliano separate dai dati invece
Grazie
Ringrazio il Partito democratico della sinistra in particolare Vincenzo vita che mi ha invitato a parlare
In questa nostra riunione
Dunque
Io purtroppo sono arrivato tardi per un impegno precedente meno marmi hanno riferito o che il ministro ha fatto un accenno abbastanza preciso o sulla concessione delle licenze e concessione delle appunto il rilascio delle concessioni rilascio che dovrà avvenire
Contemporaneamente dei nazionali e locali e questo mi sembra un punto molto molto importante
Un punto importante per evidenti ragioni non solo di diritto teorico ma anche spicciola concorrenza a bere delle emittenti degli enti con la propria a concessione anziché altri emittenti che si regola così solamente per tradizione prevista dall'articolo trentadue della legge Mammì mi pare ci sia una bella
Ecco primaverili passare all'emittenza televisiva locale particolari potrebbero parlare un attimo che la radio orletto qui nella relazione introduttiva che si dicono cose che noi andiamo dicendo da un pezzo
Qui il Piano e lo abbiamo detto anche al ministro il piano che si doveva fare è unico
Il piano dovrete progredire anche la pianificazione della radio cosa che invece è rimandata attenuto a tempi più lontani
E questo porterà un danno enorme alla radiofonia soprattutto sotto il profilo pubblicitario
C'è da dire che ci sono tanti problemi che ostacolano questo studio non sono la complessità oggettiva
Dei della situazione radiofonica che tutti voi incosciente basta accendere la radio di sentire anzi non sentire molte emittenti locali e a volte nemmeno una gara ma ci sono dei problemi di oggi dove sono anche alla base di questo anche nella relazione si fa cenno al problema che la RAI ha sette
Lei di radiofoniche in AN perenne e mezzo frequenza a differenza di quello che la legge prevede questo discorso non è un problema sulla mente giuridico
Come non garantirà dei paria Pino accennato
è un problema di pianificazione che cosa fa ministro dei pianificatori ogni pianificazione invece qualcuno mi fa segno sono anche otto dare io ne conosco se e ecco che cosa fa come come fa a pianificare intorno alla RAI beh io direi di sì perché la legge qui sta e anni risulta che la legge è uguale per tutti
Va be'lasciamo stare
Forse è meglio non verrebbe su queste cose però questi sono i discorsi che bisogna fare perché se no la California non vedranno mai le concessioni mai perché qui c'è persone che suppongono che la legge sia fatta così ad un ad usum altrui ma non ha ad usum proprio
Ci sono persone che l'Antitrust non sanno nemmeno dov'è www forse non hanno nemmeno letto o gli articoli che riguardano l'Antitrust
Io ho delle idee
Perché no ebbe me io penso ci sia RAI che penso che ci sia da viaggeranno a Seveso eccetera
C'è chi lo supera con i fatti di tutti i giorni c'è chi pensa ammette su delle concessionarie di pubblicità in aperto contrasto con la legge però la legge
La legge si modifica
Sì riforma
Si fa secondo come loro vogliono
Questo qui purtroppo ce ne rendiamo conto e credo che il partito miliardi a sinistra si è invece qui proprio perché seppure come dice la relazione non appuntato la legge però la legge aspetta ormai può non piacere però la legge tempi
Ho sentito il garante che ha parlato di riduzione delle tv locali ecco una un altro piccolo accenno ma proprio di carattere personale qualcuno mi ha detto c'è stato un piccolo proprio screzio tra l'avvocato Porta
E il ministro o che poi si è spostato sul fatto che insomma l'avvocato Porta vorrebbe dare le concessioni a tutti senza badare a determinare un aggettivo
L'aspetto cioè io conosco l'avvocato Porta fammi finire io conosco l'avvocato porta da quindici anni
E so che il tutto si può dire minore questo le sue idee personali come vede il mondo televisivo del settore in particolare non coincidono con le nostre
Ma circa il fatto della sua assoluta proprio nemmeno pensabile un accenno che possano essere ho fatto secondo me è un errore
Mortale perché sennò non riusciamo a piedi via e non come Bush ama a proprio a distinguere il buono Clark tempo uno dice che la i le le concessioni devono essere date a settecentocinquanta persone a cinquecento e questo è un discorso realmente diverso però ci tenevo a dire ancora una volta che ritengo L'avvocato Porta portatore scusate il bisticcio di idee
Che io personalmente quindi non condivido ma che hanno una logica una logica di settore che prevederebbe una modifica assoluta delle Licci della RAI
Dei Giunchi maggiore per cui del gruppo Fininvest eccetera eccetera che ha una logica completa
Per cui qualsiasi cosa ci posso dire povero sotto questo profilo io posso dire da quindici anni porta avanti questa idee che ritengo forse non tanto collegati con i tempi che viviamo però sono logico ci tenevo a dirlo acché credo che sia la seconda volta che vengo rispetto tratto altissima in Parlamento
Ecco per quanto riguarda invece e qui mi rivolgo alle emittenti locali quelli che mi conoscono la federazione per cui quasi tutti voi sanno benissimo come la penso
Per quanto riguarda le emittenti locali nuovi è inutile stare a parte il pianto sul latte versato sappiamo perfettamente che fino all'ottanta mille novecentottanta
L'emittenza locale arriva un certo spazio che ieri ha lasciato o che di fatto avevano conquistato sulla dal mille novecentottanta sono venuti per poter era un artigiano primarie ma prepotentemente pesantemente sono intervenuti i grandi gruppi editoriali
In questo campo lo spazio dei locali si è ridotto sto facendo sovrastano sto dicendo che ebbe ormai si è ridotto al punto che l'importanza anche politica delle locali è ridotta al lumicino Pallavicino
A cosa servivano e purtroppo alcun un po'adesso che cosa servono i locali
A pavida sponda ad idee politiche che venivano quanto dura sul settore pubblico o sul gruppo private non faccio nomi mazzo è evidente lei locali a questo punto potevano essere giocati in un modo una questo discorso non è cattiveria
Da parte dei grandi gruppi degli ignoranti gli UB uno del orbene il servizio pubblico non è una questione di capire è una questione obiettiva siamo deboli Picchi non abbiamo autonomia
Autonomia di gestione autonomia impossibili i bilanci non vengono dico che debbano essere i magnifici ma che almeno si recano in piedi
Per qui il punto e qui il discorso che bisogna partire ormai l'emittenza locale o l'emittenza locale
Capisce che Bindi ritrovare una propria penso che la vita economica facendo degli sforzi prendendo
Rimbocchiamoci le maniche e smettendo
Di appoggiarsi all'uno o all'altro o quando o l'emittenza locale pista Oksana sempre zero sotto il profilo politico oltre ovviamente dicono
Sì insomma l'emittenza locale capisce
E gli imprenditori locali chiarisce
Chi deve essere autonomo nella propria
A azienda che possano gestire la propria azienda in maniera a senza bisogno assoluto di appoggiarsi a uno dei grandi gruppi
Chiamiamolo al duopolio allora fai passi avanti
E per far questo però troppo ce ne vuole ma ce ne vuole morì a mente
Ho visto quindi
Proprio o questo discorso
Che viene portata avanti
Direi soprattutto nell'ultima parte della relazione
Appunto oggi presentare
E alcune parti di queste relazioni non voglio dir tutto perché mi sembra che qualche cosa sulle regioni eccetera ci sono un po'di contraddizioni il padre è giusto il pari che le Regioni tempi certi per purtroppo non vanno tanto in linea ma sulla parte ministro quando si parla delle emittenza locali da costruire
In accordo con le regioni eccetera
Sembrerebbe che parte di questa relazione
L'avessi scritta io e che sinceramente ritengo che questa sia la strada giusta soprattutto quando si fa presente che l'emittenza locale
Faccia a faccia che abbia nove non c'è un vivavoce così lo sentiamo tutti scusi
Allora
Quando si dice che l'emittenza locale può prendere un incerto avvio e può sicuramente riprende un plissé
Quando si fa riferimento appunto a una concessionaria in particolari di pubblicità che ossa
Sì viveri tutte limite di tutti Circuiti tutti coloro i quali vogliono lavorare in questo campo
Citato qui
Un progetto che ormai alla realizzazione definitiva Progetto della FRT in accordo con il Sole ventiquattro Ore la Fininvest e l'urgenza e questa mattina alle nove ho consegnato
Ho consegnato al presidente della Sipra mandarini
Il duecento e la possibilità da parte dell'assemblea di intervenire con una volta messa cioè noi proponiamo il dieci per cento una cosa si può vedi proprio per fare unicamente unico punto comunica possibilità di aggregazioni di ascolti per cui qui non si tratta di farneticazioni di idee ma una dichiarazione degli ascolti di economie per poiché riprende la possibilità di aprire un nostro ruolo purché si legge sulle sui buoni bilanci e sulle buone e sulla buona
La gestione delle aziende ecco ho sentito il garante che diceva che questi emittenti locali sono diminuite sulla base di un'indagine che sinceramente non
Un non lo so non ci sembra molto altro inevitabile ma che sono definite da settecento a cinquecento Marco eliminando ma non lo sappiamo garante lo sa che già quattro anni fa quando si è fatto indagini di base
Raggiunge il trenta per cento di penetrazione nella Nokia prigione cioè se o va bene
Solitamente i duecento ottanta duecentonovantaquattro vini tenti Luna giunge rimane
Cioè non so se mi spiego sì nessuna concessione a duecentonovantaquattro emittenti entrerebbe oppure quelle compenetrazione del tre virgola uno cioè zero
Quando mi dice che settecento e mite Marchena emittenti
Qui è il punto o dare no altri discorsi toccati dalla relazione che però tengo affatto difeso seppure appena appena leggermente toccare
è quello della delle dei giornalisti
Beh quello dei giornalisti dei giornalisti televisivi anche in questo la Federazione insieme ha cercato di darsi da fare anche con l'associazione della stampa perché cerca non solo stampava anche con la Federazione editori devo dire questo discorsi dei giornalisti delle televisioni locali
Deve essere rivisto deve essere rivisto nomi abbiamo inserito nel contratto di lavoro con la appunto CGIL CISL e UIL
Una figura io Sartori della redazione televisiva
Cioè non con un contratto firmato da mafie ma collocato con la punti sindacati e rappresentanze sindacali sindacali enduro
è l'inizio di una strada cioè la figura del giornalista televisivo dell'aprile un assicura autonoma di Venza dal da da quella del giornalista della carta stampata e qui io penso che i sindacati possano benissimo
Seguirci su questa strada
Nella relazione si parla ancora che il problema degli ascolti irrisolte eccetera
Qui a volte ne ho parlato anche con il garante la questione della Scozia questione serissima
Farei delle indagini che li ascolti comunque vengano si possono se ne possono fare quante se ne coglie ma per fare un indagine di ascolto con credibilità e con scientificità ci vogliono le centinaia di miliardi
Ecco alle ore risolto bene se uno lo vuole risolvere fino in fondo si io posso dire però sinceramente che la che fa delle indagini c'è riduttivo da tutti gli agenti da tutte le agenzie di pubblicità
Ed anche che non fossimo vero angoli lì e hanno e crisma PSI sui dovuti da gente che ci lavora tutti i giorni
La del fardello indagini sulle emittenti locali così come letta per l'emittente nazionale con lo stesso sistema con la stessa scientificità nella stessa per cui credibilità per cui se si vuole qualcosa di più verticalità siamo noi i primi a dire che poco ma se si vuole qualcosa di più ma nei portafogli ma pesantemente
Il futuro dell'emittenza locale del pubblico la ritengo che uno di tutti un discorso molto serio molto cara o molto costoso forse molte persone molte emittenti dovranno rendersene conto sulla il possibilità di aiuto dell'assetto del dell'amministrazione pubblica sapete perfettamente
Abbiamo diritto venticinque per cento Pilla
Villa a tutta la pubblicità l'amministrazione pubblica sa con delle eccezioni devono con le eccezioni delle regioni comincia il comune cioè tutti quelli i territoriali così come tutti gli enti economici dello Stato
A questo proposito voglio dire per le regioni che sarebbe opportuno e necessario così come si auspicava il documento del PDS
Sarebbe assolutamente necessario che le regioni si dotino di una mentalità pubblicitaria così come ha cercato di fare lo Stato costituendo un'agenzia unica presso la Presidenza del Consiglio
Portata avanti da Stefano ora dovessero conosce
Ho parlato appunto ho parlato appunto come alcuni rappresentanti delle regioni e io ho espresso questa mia idea
Se non fate un punto centrale che potrebbe essere anche collegato Julia chi comitati regionali per la televisione un punto dove si fa il collo di bottiglia di tutte le pubblicitari promozione della regione
Donadoni ma possibilità di colloquiare con nessuno occorre che la Regione fasce per ciascuna regione fasce una legge e costituisca questa specie di agenzia per carità e l'idea non è che però la trovo una cosa giusta picchiato IMI io vedo qui nel Lazio
Sì dei fondi pubblicità alla Regione cela ma se li amministra ciascun assessore su un punto
E ditemi voi che discorsi si possono fare a questo livello però in video che la Regione è uno di quegli elementi chi ad un'intensa locali dovrà non solo coloniale ma dovrà stare molto molto vicino occorre e anche religioso
Poi si inseriscono in una mentalità come ho detto pochi confessionale su questo io comunque ringrazio tutti quanti della dell'attenzione dispero uno prossimo incontro a concessioni rilasciate
Di poter vedere una volontà le certezze che derivano dalla concessione
Una volontà di rimboccarsi le maniche e riprende la propria autonomia e non farsi spalla lottare in aiuto dell'uno o dell'arco Paolo
Se noi non facciamo una nostra autonomia economica
Non potremo mai parlare parleranno gli altri per noi gli assegni
Allora parlo avevano poi erano appunto
Io cercherò di farlo e procedo per punti
La prima questione mi pare di dover sottolineare che la relazione che ci ha presentato Gloria Buffo la proposta che viene avanzata di legge quadro in questo campo della emittenza locale
E espressione a mio avviso di una scelta politica e culturale
Innovativa per quello che riguarda il modo di essere diciamo così del della cultura del PDS
Ed è un banco di prova
Perché si salda
Con il discorso di una riformulazione della concezione dello Stato e dei rapporti tra centro e periferia
Io ritengo di poter dire che il salto di qualità
Che è stato messo in evidenza che attende l'emittenza locale per passare ad una è stato detto personalità economica direi ad una imprenditorialità effettiva richiede un'attenzione e una crescita complessiva
Che abbia la stessa intensità di quella che coinvolge tutta l'emittenza in attesa del piano delle frequenze che riguardi anche i problemi istituzionali
Perché senza una visione organica degli interlocutori anche per affrontare uno scenario nuovo che ci attende
Ci sarà sempre una situazione di precarietà e di subordinazione
Dico questo perché il problema della pianificazione delle frequenze
E più in generale le questioni che sono indotte da questa problematica
è un aspetto tra i più delicati di quella che Massimo Severo Giannini molti anni fa
Ha definito attività ordinante della pubblica amministrazione
In un manuale di diritto pubblico dell'economia che a suo tempo fu una cosa anche di grande rilievo e di grande novità
Ora questa attività ordinante della pubblica amministrazione noi la dobbiamo affrontare sia sul versante centrale del ministero
Sia sul versante regionale
In una situazione di estrema crisi
Di inefficienza di precarietà di crisi di identità
E allora io voglio sottolineare all'attenzione nostra che la battaglia e comunque il lavoro che ci attende è un lavoro di estrema difficoltà
Perché in questo campo noi siamo di fronte alle necessità di trovare regole certe o relativamente certe il che richiede tempi e prospettive di medio termine
Con le necessità di interventi e di fronte ad imprenditorialità hard attività che hanno invece un'altissima
Esigenza innovativa di interventi direi quasi quotidiani
Per cui lo scenario che abbiamo di fronte è uno scenario molto impegnativo molto delicato
Io ritengo di poter dire sono molto d'accordo sulla sull'osservazione che è stata fatta in riferimento ai flussi pubblico pubblicitari e alla necessità che ci sia un'attenzione da questo punto di vista il Comitato regionale per l'Emilia Romagna ha già avviato una ricerca per fare un censimento dei flussi pubblicitari approfitto di questa occasione però per dire anche che il garante un anno fa tramite i commissari di governo si era rivolto a tutte le Regioni alle realtà locali imprenditoriali eccetera per acquisire dati
E purtroppo c'è stata una insensibilità o delle difficoltà oppure delle altre cose
Che hanno reso molto difficile la costruzione di questo materiale che credo il Garante vorrà utilizzare per la prossima relazione al Parlamento noi comunque siamo impegnati in questo campo
E sono del parere che il problema del governo della pubblicità
Il problema di una visione razionale e di una distribuzione attenta delle risorse sia decisivo per far sì che il pluralismo Cambini su grande sicure e abbia una sua credibilità i Comitati radiotelevisivi dovrebbero essere di conseguenza organi di consulenza delle regioni e organi di codeterminazione come ha sottolineato il professor Zaccaria
Con il ministro e con il garante e come peraltro prevede l'articolo trentacinque del Regolamento
Io
Credo che noi dovremo lavorare
Sulla base di questa interpretazione diciamo così flessibile anche del problema delle concessioni
Dovremo lavorare per attrezzarci ad essere in grado di seguire e di conoscere le modificazioni che si vanno determinante sul versante della TV e sul versante della radiofonia
Che sarà un altro appuntamento molto impegnativo e sul quale noi abbiamo già avviato e a gennaio credo potremo fare per quello che riguarda l'Emilia Romagna una prima uscita di Censimento per essere pronti poi alla prossima scadenza che avrei credo che e ho terminato
L'l'impegno culturale e politico che questa relazione mette in evidenza e il nostro convegno di oggi
Apre uno scenario nuovo
Per quello che riguarda il PDS
Noi usciamo da una visione centralistica e in fondo anche l'attenzione che è stata data alla RAI e oggi la necessità di ripensare profondamente il ruolo della RAI compreso il discorso della regionalizzazione
Siamo di fronte a una situazione in cui anche la corte dei conti sta lavorando per regionalizzata sì io credo che diciamo così la spia patologica del leghismo noi dobbiamo riuscire a raccoglierla in positivo per riformulare la nostra una nuova concezione organica e il problema dell'informazione è un problema
A valenza generale
Tocca come ha detto la corte costituzionale gli assetti democratici e civili del nostro Paese
E io credo che da questo punto di vista
La sensibilità media
Anche del
PDS la sensibilità media sia ancora non registrata nel modo dovuto mi auguro che questo convegno aiuti in questa direzione però ecco desidero dirlo io sono convinto di un'alleanza regioni emittenza locale questo salto di qualità è necessario e indispensabile anche per l'emittenza locale troppe volte io partecipato situazioni in cui praticamente c'era una frenesia per arrivare ASS a sapere delle cose importanti certo ma che sono il punto terminale di un discorso più generale c'è un bisogno di crescita
Di attenzione e di consapevolezza delle dimensioni nuove per un governo effettivamente democratico della informazioni
Appunto nella Rocca poi dopo Andrea
E l'ufficio del Garante
Personalmente Lucio Santaniello eh
Continuamente lo lo ha detto ripetutamente a favore dell'emittenza locale
Però anche qui i discorsi servono fino a un certo punto
I fatti sono
Io ho denunciato
Determinate reti nazionali come illegittime o dettero pubblicato l'assurda la situazione è veramente curiosa di una televisione spera che ha sede in piazza dalla bambina ruba e per le quali sono stati dati le le autorizzazioni come ripetitore di stazione stile e questa è una presa in giro oltretutto non è un problema di diritto ed è un problema di decenza
Ha nominato una commissione il garante
Ma io non so ancora dopo tanti mesi che cosa stia facendo questa Commissione
Ho detto che le più non può essere fatta per questi motivi ho detto anche che Canale cinque queste dicono lo riconosco io sono un pochino azzardate brano fondamento giuridico non potrebbero avere le concessioni ma questo è un po'azzarda parole con le parole però da ragioni e di di amministrati tecnico-amministrativi di errori che io ritengo abbiano fatto nella formulazione delle domande di concessione ma questi sono argomenti secondari perché il problema che più grosso però anche qui perché le più per per Montecarlo stato dominato la commissione del Senato atto che cosa abbia fatto questa Commissione non si sa
Bilancio
E ma sia insomma con lo schema di bilancio è veramente a parte il fatto che tanto per dire chi l'ha fatto evidentemente non sapeva che trattava si trattava di radio e televisione perché non mette una delle voci che non è certo la principale ma che non è da sotto sottovalutare data sottacere che quella delle delle rigide
Bilancio pare che consensuale approvazione paghi crederci elettrica il che per radio per televisioni sopra due per quelle che hanno molti ripetitori
è una cosa veramente ridicola a parte il fatto che quelle un bilancio atto per una grande holding per la RAI per la per la Fininvest ma assolutamente inidoneo a rappresentare la situazione della emittenza locale previdenza più generale nazionale quindi il problema anche qui è stata nominata una commissione e mi sembra di essere tornato all'epoca di re Franceschiello a Napoli e che nominava sempre commissioni sono è vero
E che non si faceva idee quando guidava le condizioni anche qui c'è una convenzione che mi si dice dovrebbe me lo ha scritto il dottor Rispoli e dovrebbe farà poche settimane infatti alcuna indicazione io avevo detto attenzione
E da quel modello si dovrà redigere predisporre
La contabilità del mille novecentonovantuno
Se non ce lo date a dicembre del mille novecentonovantuno il richiamo di nuovo in quella pagliacciata del mille novecentonovanta che a dicembre del novanta si dice guardate che il bilancio del mille novecentonovanta lo dovete fare così attraverso questa esotico adesso
Supera i limiti della della decenza e della sopportabilità a mio giudizio di peli sulla lingua e non amo
Sono disposto a comprendere tutte le difficoltà ma quando vedo che verifico tappo isola lunga un burocratismo al fatto semplicemente che dico questo nessuno vuole assumersi la responsabilità nessuno vuol dire questo eclettico la vede se si parla un tantino la parte sì è vero la terra Quilici chiaro illecito però poi ufficialmente beh bisogna vedere da studiare bisognerà vedere il consiglio ha detto Pelé sentiamo adesso la legge il Consiglio di Stato
Che dà parere favorevole alla pay tv sorge un'altra questione io adesso ricorrerò contro quelle eventuali concessioni e chi dovrà decidere il Consiglio di Stato in grado di appello che diventa veramente ridicola questa è una l'altra questione che io volevo fare presente al garante è questa io fin dal settembre del mille novecentonovanta ho detto attenzione io c'ho l'esperienza del mille novecento settantasei quando la sentenza della Corte costituzionale disse alcune cose che riassumo subito
Diritto soggettivo a Radio diffondere in forza del quale solo l'emittenza locale però per evitare situazioni di Enrico polimorfo
Io scrissi allora a tutti quanti anche al ministro che allora mi pare fosse Vittorino Colombo se ben ricordo in quel momento e dissi bisogna qui fare un grosso seminario chiamando tutte le forze sociali
Ma anche ad un certo livello poi anche sotto l'aspetto giuridico per vedere un momentino interpretare perché questa è una sentenza che poi suscettibile di essere male interpretato da Rastrelli occasione di farlo presente a Chiara
Professor Paolo sicché che l'allora presidente della corte i pericoli che correva con la gente
Dei fatti i pericoli maggiori accorsi voglia subito perché qua sentenza si è rovesciato quella sentenza oggi si dice che abbia detto ecco esattamente l'opposto di quello che ha detto
Questa è la situazione alla forza di questa esperienza adesso arrivo alla conclusione dissi al Garante bisogna
Di fronte alla legge Mammì evitare che a Palermo ti dico una cosa a Trieste le dico un'altra a Genova la diciamo un'altra a Torino dicono le cose no no e questi il grande pandemonio risultato unico è che la legge viene completamente
Stravolta e stravolta ancora una volta a favore di chi più potente a perché chi più potente i ha più soldi chi ha la posizione dominante in grado di indirizzare poi tutta l'opinione pubblica attraverso gli strumenti sia stesso della televisione che domina sia dalla carta stampata alla quale punta sugli dettata a questo maledetto
Sistema
Feudale italiano
Quindi questa seminario questo studio non è mai stato fatto
Il garante e qui ha nominato una commissione allora
Mentre
Perplesso e invece il problema che oggi possiamo forse affrontare a livello europeo
è quello di vedere di studiare il diritto di fare il furgone sul quale i francesi stanno avviando i francesi che sono arrivati ultimi che abbia commesso una serie di errori però attenzione che fra alcuni anni saranno detta mente prevedo che sarà nettamente avanti ci verranno insegnare come si fa a radio e televisione perché questa dal anche dal punto di vista dell'organizzazione perché questa è la tendenza questi stanno veramente qualificato e mi sembra che anche l'osservazione che io ho sempre sostenuto
Che oggi è condivisa da professori dell'università francese attenzione che il diritto di radiodiffusione
è una branca del diritto così come lo è il diritto commerciale come nel diritto del lavoro come lo è il diritto amministrativo come lo sono tante altre banche che assuma caratteristiche peluria e questo lo cominciamo a riconoscere il Consiglio d'Europa che richiama alle televisioni locali non si applica a queste
E su questa strada l'Italia avrebbe dovuto essere all'avanguardia
E invece proprio per tutte queste carenze per tutte queste insufficienze per tutto questa non volersi assumere nessuna responsabilità neppure la più innocente che è quella di organizzare un qualche cosa che possa servire a far progredire il Paese
Questa è l'Italia sta perdendo il terrorismo e anche su questo settore rischia di diventare di ferie dei questo tutto e quello che io volevo dire
Scusatemi se come è solito io sono molto pratico e domando a dire indirettamente niente ma lo dico a tutti l'avrei detto volentieri anche i due sia il ministro che ha professor Santaniello purtroppo non è colpa mia ce l'ho chiuso
Dunque scrittura
Sergio Natucci direttore Italia Radio segue Piero Bassetti
Poi ci sarebbe l'ultimo intervento di Giulio Cesare Rattazzi terzo polo però essendo arrivato era previsto
Giulietti pieno sono due ora si aggiri
Federazione della stampa
Essendoci il problema
Il rapporto contrattuale giornalisti emittenti non so se riterrà di prendere la parola
Non ha ancora chiesto non lo vedo neanche Pisa comunque
Questa eventualità
Dare la parola per Sergio Natucci servirà più grossa
Sì io garantisco che rispetterò cinque minuti non farò come Porta perché ritengo che sia una violenza a questo punto
Mi preme sottolineare solo due aspetti che ritengo siano centrali nel discorso che facciamo questa mattina che non sono rivolti solo al ministro al Garante per questo è un convegno credo prima di tutto fra operatori
Del settore radiotelevisivo che si confrontano tra loro che danno dei messaggi ad un partito politico
Più sensibile degli altri perché lo dimostra questo convegno gli altri appuntamenti al problema dell'applicazione di questa legge nelle parti essenziali che alcune di queste sono e lo vedi la porta a difesa dell'emittenza radiofonica locale anche se io ne sono per lo più in quel settore ma mi pare che ci sono dei paletti così importanti
E non possono essere sottovalutati perché noi siamo abituati spesso a ragionare solo con la logica della ma dei magistrati della magistratura
E spesso siamo anche abituati a ragionare solo nella logica che bisogna buttare via tutto beh io vorrei
Ricordare che in quella legge ci sono anche aspetti Sperlari fonia in particolare estremamente importanti
Perché quella legge per esempio stabilisce un rapporto fra nazionali e locali che non c'è in nessun altro Paese d'Europa e che non c'è nel televisivo italiano quindi ci sono sicuramente moltissimi partirà domani da gettare ma ci sono alcuni aspetti credo che possono essere il segno dello sviluppo il settore radiotelevisivo Italian segno lo sviluppo il settore radiofonico corretta
Ma son due cose che vorrei sottoporre all'attenzione soprattutto per gli organizzatori di questo convegno il primo è la necessità che il concetto di pianificazione radiotelevisiva non sia semplicemente ma è stato detto più volte solo una pianificazione televisiva poi si aggiunge si farà la radio stamattina il ministro ci ha detto che si andrà avanti con la radio
Ecco non è soltanto una foglia di fico quella che ci mettiamo per dire scusate dobbiamo fare anche la radio siamo un attimo in ritardo è importante no io il PDS
Ha affrontato in sede di commissione parlamentare in sede di interventi al ministro di interpellanza al ministro il problema della California
E l'ho affrontato dicendo che deve essere contemporaneo la pianificazione io spero e credo ma per ora ho segnali in questo senso e vorrei che il senso e l'intervento così di rafforzare questo aspetto davvero dev'esserci una contemporaneità o quanto meno un collegamento stretto
Altrimenti non ci troveremmo ad un ministro che viene qua
Ci racconta anche cose interessanti però poi non portiamo a casa un risultato complessivo ma semplicemente il prevalere di un settore quello televisivo su un altro quello radiofonico che è il più importante in termini di comunicazione perché anche questa è la solita iperbole che racconterà ma è vero reale
è ha più ascolti del sistema televisivo a una penetrazione maggiore del sistema televisivo coinvolge più cittadini del sistema televisivo allora non possiamo semplicemente giudicare tutto in termini di fatturato pubblicitario
L'altro aspetto è quello delle risorse
Queste mani ne ha parlato gloria nella sua Gloria Buffo nel sua relazione
E il problema delle risorse non è secondario le risorse non solo in termini di frequenze e qui solo un accenno al discorso che è necessario spero che ministro traduca infatti le cose che ha detto poco poche ore fa quello del discorso della RAI di terminare gli spazi che la RAI deve occupare spazi che sono stabiliti in legge e che sono tre reti televisive tre reti radiofonica c'è il problema delle risorse dell'utilizzo corretto delle risorse delle frequenze proprio perché in radiofonia
è inutile
Fare retorica come fa porta in radiofonia necessario affrontare il problema serio dello sfoltimento dell'etere
è inutile venire qui a raccontare la storiella che sarebbe meglio avere un'altra legge che sarebbe meglio lavorare un altro modo con un'altra Commissione ma per far cosa per dare la la la concessione a tutti alla fine di questa vicenda
Qui la piana detto Berrini che rappresentare locali l'hanno detto la vittoria Ferretti lo dice il terzo polo dicono tutti c'è bisogno di un sistema e permetta di fare ascoltare
Ciò che gli operatori perché gli editori producono che permetta di far comunicare perché altrimenti la Costituzione non non si può citare come ci pare come fa comoda la Costituzione significa anche diritto a comunicare io credo che in radiofonia oggi questo diritto e calpestato
Da quattro mila dieci soggetti che pretendono male un altro di avere una concessione per ridurre il sistema radiofonico ASPI gli appunti
Di emissione che coprono un territorio così piccolo da non rappresentare più nell'emittenza locale nell'emittenza regionale nell'emittenza nazionale
L'altro aspetto delle risorse
è preda pubblicitario perché questa legge non da effettivamente su questo credo che intendesse cit un'iniziativa complessiva correttamente delle il termine le risorse vorrei fare solo una citazione Vincenzo vita vorrei fuorché il PDS su questo fosse sternite sensibile la radiofonia d'informazione non lo dico solo perché sono direttore italiana
L'area di fogna l'informazione in questo Paese è stata penalizzata rispetto alla radiofonia che fa solo musica
Noi non contestiamo che si possa comunicare e fare radiofonia con solo musica è un prodotto come tutti gli altri ma chi fa informazione ha dei costi
Stamattina il ministro ci ha detto che non possiamo pagare e si riferiva e televisivi l'operatore che sorregge le lampade quanto un ragazzo che porta la tazza del caffè dal bar al cliente che non si può pagare il cameraman come se fossero studenti sia in in cerca di un secondo lavoro è bene però il ministro dovrebbe sapere deve sapere che l'informazione costa e se costa in un mercato dove attualmente selvaggiamente penalizzato da continua concorrenza sleale di tutti i tipi tra soggetti eguali tra soggetti diversi fra carta stampata e radio e televisione
E lui tenta addirittura di favorire questa concorrenza sleale dando prima le concessioni televisive poi quelle radiofoniche
Allora occorre correttivi in questo Paese alcuni correttivi se le date della legge per l'editoria
Ma è una legge che rischia di azioni jet uffa e e lo dico e lo dico forte perché la legge duecentocinquanta che a molti di voi
Da dei contributi sull'editoria non è finanziata e nessuno fino a oggi si è preoccupato del fatto che questa legge non è finanziata
E questo è un elemento grave perché significa da una parte fare demagogia sull'informazione sull'emittenza d'informazione dall'altra scrivere nella mani per fare regalo a qualcuno che tutte le emittenti locali e nazionali devono fare informazione e poi lo Stato nei confronti di questo servizio che gli editori fanno i cittadini risponde con una legge che agevola questo che aiuta gli editori male aiuta solo sulla carta non finanziando questa spesa
Un'ultima cosa è davvero concluso stando ai cinque minuti è il problema dei tempi dell'Avanti
La Mammì
Ha dei tempi precisi e questo ministro i tempi non li rispetta se non si rispettano i tempi si fanno le prove perché a settecentotrenta giorni dal ventitré di agosto e questo lo sapete tutti scade il regime transitorio ma un regime transitorio che nella radiofonia significa molte cose
Significa un anno in più di sgancio delle nazionali dalla pubblicità locale proprio per via da quando ad un mercato che è diverso da quello televisivo e questo non si è può dimenticare nessuno nei locali né nazionali né il ministro né i partiti per cui se saltano i tempi si devono recuperare determinati ambiti enti terminati i polmoni determinati e camere di compensazione che erano state messe lì ad uno scopo ben preciso quello di creare una un sistema che ha dei tempi che comincia a essere armonici e che non c'è solo elementi in che stridono questo è un aspetto importante perché la televisione forse a settecentotrentacinque giorni con le concessioni forse le nazionali in parte locali possono arrivarci la radio no
E allora noi ci troveremo di fronte dell'ultima tante cose che dico a una alle Camere sciolte per le elezioni
A all'elezione del Presidente della Repubblica d'una situazione complessivamente non semplice in Parlamento e ad una legge che chiude il transitorio il ventitré di agosto del mille novecento novantadue credo che qualcuno e prima di tutti lo dico al PDS che tra l'altro ringrazio
Non solo come l'Italia Radio ma come rappresentante dei dati nazionali per questo convegni per l'impegno che ha sull'attuazione la mani su in particolare sulla telefonia credo che anche di questo che non significa stravolgere la legge o riaprire il dibattito sulla Manni ma credo che questa è un elemento importante da mettere in agenda grazie
Nel dare la parola Piero Bassetti
Vorrei direbbe visto tutti
Perché qui canzonette giusto un ritardo scusabile dall'impegno politico governo ombra è durato più del previsto Franco Bassanini ora ci stavano consultando forse Bassanini non prenderà la parola non dai troppi nostri lavori ci stiamo così vado un attimo perché ciò che paraffine cercherò di dire in conclusione sarà anche un po'il frutto di questo scarto
Piero pass io riprendo esattamente dov'è finito la Turci
Perché accettando anche lo schema di impostazione discussione detti Gloria Buffo
Voglio esprime un timore
Che probabilmente sempre la questo punto di discussione
Assolutamente gratuito ma il timore che ho da praticante ed è un timore sul veridicità sulla sincerità ministro vizi e di quanti stanno al governo
Sulla volontà di colpi di lasciare le concessioni nei tempi prego stabile
Io non ci credo signori io non credo alla alla come dire
Alla buona volontà di questi signori di lasciarle concessione dare quindi una patente di attività
Che non ha più intimo non avrebbe più timori nel momento in cui si vanno a convocare i comizi elettorali nel momento in cui si fa campagna elettorale nel momento in cui si sciolgono le Camere che si va verso il suo difensore
Io credo perché sono abituato al sistema italiano in modo italiani e mi pare veramente strano che un sistema che non gruppo politico rinunci alla possibilità di fare le pressioni che si possono fare
Sul sistema radiotelevisivo italiano lasciando in sospeso le concessioni in un momento di campagna elettronico ma anche cosa tensione politica ora se questo nel timore corrisponde poi a così ad una qualche realtà
La conoscenza la situazione politica io contrariamente a quanto sosteneva che poco fa avvocato Porta sono dell'avviso che noi dobbiamo compiere tutti gli sforzi possibili e immaginabili perché alle concessioni ci si arrivi ci si arrivi nei termini previsti dalla legge ormai superati ma ci si arrivi comunque
E questo anche perché tra l'altro diceva diceva prima natura cioè voglio ribadire io anche perché poi gli obblighi vada avanti sì a leggere applicata nelle parti dei doveri non viene applicata una parte dei diritti
Siamo l'emittenza locale dovrà far deve farla come l'informazione al venti per cento del palinsesto deve comunque adempiere ha detto il mio precise indicazioni e non si sa bene con quale tipo di garanzia questa cosa dovrebbe fare
Questo aspetto aspetto che io propongo altezza di tutti i colori è un aspetto sul quale non credo che di di far Botropase fantascienza credo che qualche preoccupazione perverso illecita allora se questa preoccupazione dobbiamo averla io continua con un capitolo già detto tre volte lo ripeto qui con molta franchezza no continua a a capire continua a non capire perché l'emittenza locale si presenta questa discussione questi dibattiti confronti
Totalmente divisa
Io non riesco a capire perché nove emittenti locali non troviamo un punto d'incontro per far valere al meglio con tutta la forza che possiamo disporre in campo per nostra ragione
Due esempi molto pratici si è polemizzato anche stamani sulla sulle dargli ascolto che correttamente Gloria Buffo ha posto all'attenzione del centro per la sua introduzione signori noi non possiamo con tutta la simpatia ecco tutto la stima che ho per gli amici di Datamedia no non possiamo presentarci con con la con una dargli ascolto mirata dei locali è un'altra e dargli ascolto mirata al Nazionale
Lo dobbiamo puntare sulle donne ha svolto che abbia per tutti i soggetti del mercato la stessa dignità la stessa autorevolezza la stessa come dire convinzione altrimenti lo anche su questo partiamo battuti
Perché da una parte ci sarà l'indagine aumenterà il cui fa parte RAI fa parte infine da parte del dall'altra ci sarà l'indagine dei dall'indagine ha svolto delle dei derelitti
Dei poveri dei piccoli che avrà tutta la duramente nell'impatto che ha come come tale non ha bisogno di questo genere
Altro vado vado molto velocemente perché voglio chiudere nei tempi che vi sono stati dati altro discorso è quello della necessità dico dello sforzo che dobbiamo a colpo che possiamo forse conterà ancora sulla super determinate condizioni del termine frequenza signorine lo possiamo fare tutti sconsiglio parliamo
Proibito il piano Stanca davanti questo sarà uno schema e lo schema signori miei sarà per lo più di riferimento poi se si arriverà prima o poi alle concessioni e badate non è voglio dire peregrino alla preoccuparci non tanto del fatto di chi avrà la concessione che sarà successivamente ma del fatto che a questa concessione ci si arriva in determinati modi cioè il clima al ministero è cambiato negli ultimi due-tre mesi
Sono stati fatti notevoli passi avanti sono stati fatti notevoli progressi però anche qui noi continuiamo grazie anche all'iniziativa che esso fu presa allenarmi contro misere quando personalmente ebbi la ventura di proporre un tavolo tecnico tre e poiché su questo tavolo tecnico apre su questa di feste locali almeno qualcuno si voglia mettere all'occhiello particolari istintivo lascio tutto tutto l'unica non mi interessa proprio gusto potrebbe quella posta da davanti
E per fortuna è andata avanti ma attenzione meno vicine che se da questo il piano di assegnazione
Lei lei due locali regionali o o o subregionali vengono fuori soltanto una parte delle frequenze
Che servono a coprire il territorio nazionale del territorio le competenze Saint cioè il principio del novanta per cento di copertura del territorio viene applicato soltanto a livello nazionale e non viene applicata agli altri livelli
E le vostre capacità alle nostre possibilità di in qualche modo contendere al mercato pubblicitario quella piccola fetta di mercato pubblicitario che potenzialmente a nostra disposizione vanno a vanificarsi perché mercoledì cinque di saranno più in grado di garantire coperture nazionale garantisco
Ultimo riferimento
è quello appunto della pubblicità
Signori non abbiamo su Marche oggi un mercato che ha concluso nel mille novecentonovantuno fattura probabilmente se tutto è andato bene se tutto andrà al meglio duecentocinquanta miliardi per l'emittenza per l'emittenza locale duecentocinquanta mila difatti centosettanta centottantacinque miliardi di locale pure delle proprie settanta settantacinque miliardi di area per dico vi ricordo che per il settanta settantacinque miliardi vengono portati in questo momento soprattutto ai circuito i più forti poi ci sono le venti e io su questo ha pesato moltissimo riferimento che ha fatto ricerche non c'era un'attività promozionale che ha fatto vedere un po'io non mi scandalizza dico solo di quelli che dicono le vendite se serva appartare informazione all'emittente
De ben benedette siano perché con duecentocinquanta miliardi non sono Campolo settecentotré visione e basta quello che non sa fare facilmente con sede i conti non non capo neppure trecento neppure duecento allora il problema di darci delle regole
D'accordo sull'autorizzazione a due per quanto mi riguarda come locali accredita abbiamo cominciato a lavoratori Mogol a questo progetto bene amici almeno su questo tentiamo di unirci
Allora
Intervento segretario nazionale del terzo polo trattarsi consente non solo di dire che il presidente della Regione Toscana
Annunciato qui per questa mattina seduto trattenere in Giunta dove era in discussione il proprio la delibera sul piano delle frequenze lui le regioni sono state che religione
Rattazzi e poi perdere nelle conclusioni
Sì io giudice non ultimo sono fortemente consapevole dell'esigenza di rispetto delle comuni esigenze fisiologiche del pasto
Quotidiano e e quindi vorrei solo fare alcuni accenni riprendendo un po'qualche diceva il presidente del terzo polo che era
Intervenuto citando il titolo di un famoso film Chi ha paura di Virginia Woolf e diceva Chi ha paura delle emittenti locali provvedimenti hanno paura
Tutti quelli che hanno ora del decentramento delle regioni della democrazia diffusa e vorrei citare anch'io allora la una famosa commedia americana un tram che si chiama desiderio il piano delle frequenze sembra proprio questo tram
Perché e succede che
Vizzini ma mi su questo tram non c'aveva fatto neanche salire ecco da quel che si capisce in questo momento in questo momento di fibrillazioni che sta salendo anche all'interno del ministero
Sembra quasi che Vizzini dopo averci fatto salire averci fatto vedere i posti adesso ci sta facendo scendere esponendo il cartello non disturbate il manovratore
E questo evidentemente un fatto che ci può preoccupare perché la trasparenza che meritoriamente il ministro Vizzini a attivato e qualcosa che concerne un processo di partecipazione e la partecipazione non è qualcosa che si ci si può fermare ad un certo punto deve arrivare fino al suo sbocco perché la trasparenza se autentica disturba
Infastidisce ma questo fa parte della consapevolezza che deve avere chiunque si mette su una strada di trasparenza e di partecipazione e quindi
Ecco perché abbiamo chiesto che e dopo gli input che sono stati dati
Le richieste che ci sono stati fatti in molti a sconti ma la nessuna risposta finora dico rispetto a quelli che sono i contenuti del piano frequenze che la sostanza dell'operazione che si sta attivando
E è chiaro che
Cioè il noi allora abbiamo chiesto che si possa vedere ancora discutere ancora prima che va da Monaco quando torno da mono che poi quel quel confronto
A tre che si deve attivare che abbiamo tenuto dal ministro strettamente prima che lo porti in Consiglio dei ministri
E il piano bisognerà che e e soprattutto tenga presente due fondamentali principi il primo quelli locali non sono un momento residuale nella pianificazione le frequenze
E e perché e anche l'accenno che ha fatto il ministro stamattina chi ci dice
Atto che le tre nazionali in meno ed è un fatto positivo noi abbiamo insistito su questo lo sia ottenuto va bene sono nove al posto che dodici ma chi ci dice
Che le frequenze residuali di quelle e di quelle di quel delle tre in meno in sostanza da siano andati a finire alle locali potrebbero esentati fila impinguare vi è più le altre nazionali dico
E come pare che sia ricco e allora a questo punto ecco che il discorso della visione della verifica
E perché se il processo di trasparenza arriva la fine arrivano a suo sbocco è un dato fondamentale la seconda esiti tenendo conto tra l'altro che la classifica ha fatto a suo tempo perfino nel Progetto urlava era quella dell'assegnazione delle frequenze il primo servizio pubblico nazionale secondo le televisioni locali terzo le televisioni private nazionali e quanto Lester lo sappiamo tutti però sarebbe ogni tanto bisogna ricordarlo a chi si occupa di politica in questi settori secondo aspetto e quello che si evitino delle ingiustizie nella assegnazione delle concessioni e nel concetto di nuovi soggetti Edipo resistenza delle coperture sul territorio perché qui nel piano Mammì che dava cinquecentoquaranta permessi circa per le locali
E che credo per merito la nostra associazione e soprattutto dell'onorevole Andrea Borri che ha accettato la nostra proposta e che e quindi questo piano è stata certo punto scoperchiato previsto oggi sia potuti guardare dentro è abbiamo visto cose abominevoli obiettivamente che noi abbiamo segnato ricordiamo pubblicheremo Enrico che ricordiamo l'attuale ministro che egli sarà bene che non faccia le stesse cose dico e allora perché questo avvenga io ho tutti i motivi per ritenere che possa anche avvenire perché non si può dare una sfiducia a priori a chi continua ad affermare certe principi giusti e che noi non possiamo non condivide non condividere e chiaro che perché questo avvenga allora e bisogna fare un riferimento anche al discorso delle e delle concessioni
Ed è qui che il coinvolgimento delle Cornelle concessioni che peraltro non è proprio previsto dalla legge né per le regioni né per le associazioni è un discorso che indubbiamente deve essere ripreso e portato avanti
Perché altrimenti se va avanti questo attacco che oggi viene portato da certe sue reti nazionali dominanti
Contro il televisore locali il problema diventa più grave è vero che ci sono alcuni elementi di generazioni degenerazione la televisione locale che ci sono soluzioni anche piratesche che vanno superate è vero che noi stiamo facendo una battaglia che è in due direzioni verso le televisioni nazionali che sono troppe e che ci soffocano e verso però anche le religioni locali bandi teste che non servono a creare un momento e di qualità e e a creare quel terzo polo che è l'unico modo di e quelli bravi il sistema televisivo italiano contenendo anche certe e presenze e a livello nazionale e e allora ecco che bisogna lavorare per concludere bisogna lavorare sulle concessioni ed è qui che nasce il discorso di alleanza naturale tra autonomie locali e regioni con lei associazioni con le associazioni delle televisioni locali e e questo è un dato che si serve adesso
Nel
Nel nostro Paese che ci si può servire anche per entrare in Europa giustamente prima
Citava Barzanti il caso europeo a me è capitato pure insieme ad altri di essere a Strasburgo per valutare la possibilità di della Fondazione una federazione europea dei locali indubbiamente ci sono delle esigenze dico di di di di assimilazione di apparentamento tra le realtà europee e che non è detto che poi siano poi tutte da valutare come esemplari però indubbiamente ci sono delle distanze per cui se entriamo in Europa in questo modo quando la Francia la Germania
E la Gran Bretagna
Tre paesi demograficamente assimilabili al nostro assieme tutti e tre sommati hanno cinquantasette televisioni locali
Dico evidentemente tutti e tre assieme dico allora evidentemente c'è un problema di discrasia di differenziazione che richiede una un un esigenza e di confronto sul quale anche a livello europeo potremmo avere e dei vantaggi nel rapporto andandoci però con idee che siano tali da da se nel presente il significato il valore della te devi giocare del servizio dalla valenza sociale che può a venire
E e ed è importante che questo collegamento con le regioni pecore tutti nomi locali avvenga anche il momento delle concezioni quindi d'accordo con la proposta della graduatoria della classifica e anche del codice di comportamento noi qualcosa stiamo facendo che in questa direzione anche se è abbastanza difficile perché parliamoci chiaro dico io dico che ogni tanto facciamo la figura di cassa dei profeti certo un ambiente da dislocare in una certa misura impone ambiente di bottega ai Dico e quindi con tutto il valore che può avere anche questo termine dico però indubbiamente bisogna crearla questa categoria io credo che qualche cosa siamo riusciti a fare siamo ricattabili finisco con questo avendo avuto adesioni in un anno di circa duecento emittenti locali
E e cercando e probabilmente anche qui qualche errore abbiamo svolto di sollecitare la sensibilità delle forze politiche
In e questo convegno ne è una dimostrazione come a una dimostrazione il convegno che si è fatto la Democrazia cristiana a Milano martedì scorso con la regione Lombardia dico e come come avviene anche in altri ambienti politici perché e forse qualche cosa si sta muovendo ecco in questa direzione e mi è parso importante quel che diceva stamattina Santaniello che sì posso arrivare anche a prefigurare noi lo diciamo da tempo
Una legge particolare qualcosa di di speciale per il sostegno dell'emittenza locale in particolare anche per quanto riguarda le risorse perché il potere pubblico centrale
Infine colto in Italia deve riparare alla disattenzione in cui ha lasciato l'emittenza locale perché siete qualificati anche perché per troppo tempo in una certa mi ora in tilt per troppo tempo è mancata la legge quindi si è creato un processo di conflittualità indotta probabilmente generato da un disegno superiore che ci voleva lasciare in questo modo
Perché ecco appunto non sorgesse una categoria che contasse qualche cosa questo terzo polo come privato locale che fossi essere unito e qui volevo mi spiace che Pasetti sia andato via perché su questo ne parliamo da tanto tempo dico anch'io ho fatto parte della essere letti per un po'di tempo per un paio d'anni dico però evidentemente qual è il nostro discorso e non vado avanti e quello che per essere uniti bisogna anche dare una qualità
Alla unità delle televisioni locali ed abbiamo fatto la proposta quella della super federazione
In maniera tale che con uno possa essere dentro le radio locali
Con le loro associazioni le televisioni locali con la loro situazione varesino autonome perché se altrimenti non ha nessun senso e che quindi le Ferretti si trasformi non in tre stanze in un'unica casa in cui il padrone sta in una sola stanza
Ma in tre case sul patto comune del televisivo
Che Trecase sono le televisioni nazionali private
Le è le radio locali e le televisioni locali Maddoli ognuno a casa propria decide per conto suo questo il senso della nostra associazione ed è anche per questo motivo che e qualche riflesso che abbiamo avuto e non del tutto disprezzabile
Un atto dovuto
Parecchie possiamo
Concludere i nostri lavori
Che intanto vi ringrazio
Grazie tappetino veloce si dichiara Vincenzo vita comunque volevo cominciare tocco ringraziarli perché abbiamo fatto un tour de force nel fatto un lavoro faticoso
Tra l'altro seguirono convegno come questo qui certo io a questa mattina non è così
Semplice perché gli spunti Problemi gli approfondimenti necessari sono numerosi anche urgente
Io vorrei dandomi come tempo limite alle ore quindici e quindi tempi
Non troppo lunghi fare considerazione conclusiva
Lo dicevo prima non tanto in battuta ecco farsi anche un po'come dire nuove di Franco Bassanini qui su qualche punto ci siamo scambiati delle idee
E vorrei proprio esordire tra l'altro dicendo che molte di queste interrogazioni che avrete visto nel fascicolo distribuito
Interrogazioni interpellanze
Tutta la materia
Molte di queste sono rimaste un po'lettera morta alcune hanno avuto una risposta la risposta modo di pubblicare anche un'altra
Un altro fascicolo con le risposte le risposte sono assai poco soddisfacenti
In particolare c'è una lunga risposta del sottosegretario Tempestini
Che sulla parte più delicata vale a dire passaggi di proprietà se ha delle regole veramente così viene essa assai evasiva ho fatto questa premessa per dire che
Il senso del nostro convegno
Il senso
Anche delle considerazioni io condivido totalmente che ha fatto stamattina Corriere credo debba portarci a una precisa individuazione di qual è il tono per quanto riguarda i numeri
Della battaglia politica che stiamo conducendo perché non si creino equivoci o non si creino
Più o meno esplicite
Vaghezze sul sul merito della battaglia che stiamo conducendo
No sia molto preoccupati
Non sia affatto convinti che le cose stiano andando bene
Lo vorrei dire ed è proprio lo sottolineo perché sia un conto come il sentore avevano ce l'aveva avuto
Che nelle ultime settimane si è un pochino sparsa un'atmosfera di come dire appeasement sì scampato pericolo di
Aspettativa più o meno convinta più o meno rassegnata degli eventi no le cose non stanno così
Spiacenti a me qualcuno l'ha già detto
Che il ministro Vizzini se ne sia andato
Gli avrei risposto lui presente non lo faccio qui assente glielo riferiremo che non ci convince
Non ci convince di più
Una semplice pur spesso ben fatta seri di promesse
Perché torna in tempi si stanno stringendo e non possiamo più avere lo stesso atteggiamento di
Fondo positiva aspettativa che aveva qualche mese fa oggi contro quando già alcuni aspetti peraltro ci sono determinati e i tempi si sono ulteriormente allungati
Qui rischi non solo gran
Non c'è alcun processo alle intenzioni ci auguriamo che le parole del ministro sui tempi
Sulla procedure della del sistema delle concessioni siano poi reale però a questo punto cominciamo con molta franchezza noto forza di opposizione siamo forza di opposizione vogliamo essere in questo tragitto no faccia nessuna cambiale in bianco
Non si scarica parte di nessuno nostro se posso dire così Cortese atteggiamento di speranza anche proprio in virtù cioè della comprensione dei problemi dell'emittenza locale quindi una battaglia costruttiva proposte sempre stati e non ci scambi questo con una volontà di recente da un'iniziativa dirlo specifica su questo quindi vorrei dirlo anche a coloro che sono stati diversi che hanno posto problemi
Proprio su questo punto
Sono un po'alle associazioni del terzo polo nel Ferretti
Ancora adesso Rattazzi Pasetti
Abbiamo sentito sentito con molta preoccupazione
Le riflessioni sullo stato per esempio di un grande comparto unico grande perché non sarebbe potenzialmente come quello della radiofonia lasciato nella come dire che la parte bassa del sistema lasciato ai margini ne hanno parlato quindi versi
In particolare mi ha colpito quella serie di cifre che dava Giuliano gelsi ahimè notte però quando ci sento questi dati
Si ha poi la idea esatta di quale sia l'oscurità sforzo del sistema
Scusa del sistema e tra l'altro non riguarda solo l'orario dobbiamo dirlo qui anche per completezza tra di noi l'informazione riguarda ormai tutto ciò che non è in televisione nazionali perché riguarda anche il mondo dell'editoria il presidente della Fieg Giovanni Assemblea recente degli editori ha fatto una denuncia molto condivisibile su questo punto
Esistono ma una forma di prendo mi pressoché assoluto del comparto televisivo e in specifico quello televisivo nazionale privato
Certo anche la RAI ovviamente ma da parte in ascesa sul terreno della delle risorse
Quella privata nazionale il resto è relegato ci o comunque comprende diversi rischia di essere quindi i rischi che sono stati posti qui
Non solo sono da noi condivisi ma anzi vorrei sottolineare rientra questa preoccupazione di fondo
Quindi l'appello che faceva Verrini
Segretario l'assenza di Torino forse anche
Termini molto chiari
Al ministro perché si definisca
Tempo in modo che il piano per la radio è parola d'ordine che facciamo nostra noi chiediamo effettivamente cosa dell'orario non possiamo discutere solo del comparto televisivo dei tempi del rilasciò semplice la parte radiofonica altrettanto importante
E credo che un elemento di verifica di giudizio che nel corso dei prossimi stima renderemmo sull'operato del ministero quand'ecco che il piano per la e non si dica primario
Siccome è fatta in modo
Più frastagliato
Un numero di stazioni più elevato ha problemi diversi e i maggiori siccome erano morti anche prima
Uso lo stesso argomento che ha usato il ministro Vizzini
Rispetto alla considerazione che hanno fatto diverse regioni che peraltro a me pare di condividere cioè
La questione delle potenze
E dei siti giustamente finalmente sta venendo fuori un po'di cultura ambientalista
Non è mai troppo tardi anche la sinistra italiana su questo aspettato molti anni pur visto che finalmente emerge una cultura ambientalista valorizziamo
Cerchiamo di seguire le indicazioni non possiamo rispondere non è possibile ormai perché le cose sono state già fatte
E punto tra l'altro argomento contraddittorio
Con quello che lo stesso ministro USA per la radio ministro lo sapeva quando ha preso il dicastero delle Poste
Che la radiofonia è un po'più complessa nella sua configurazione del mondo televisivo bisognava pure che il ministro delle Poste provvedesse a introdurre un'agenda di lavori che consentisse per esempio da parte radiofonica procedesse parallelamente contrapposta Commissione con un tavolo a petto
Alle associazioni e forse oggi non saremmo a discutere in questi termini purtroppo non è la prima volta che ci accade un po'disperati della parte Radius
Quindi faccio proprio condivido pienamente le cose che non qui detto Berrini
Gelsi Martucci da ultimo la radio non può essere dimenticato
Prego sottolineano questo convegno in modo molto
Più in generale dicevo c'è un rischio serio pericoli gravi denunciati quindi accogliamo e di rilancia
Barzanti ha posto alcune questioni botte che io ho trovato di grande interesse il Regolamento europeo sulle concentrazioni un'autorità europea
Una forma di associazionismo anche per l'emittenza locale
E vorrei dire a Barzanti che ha fatto bene a ricordare questi obiettivi per i quali sta lavorando il gruppo della sinistra vita
Del parlamento europeo
E i quali vorremmo anche che si potesse dare da parte vostra un contributo di proposte
Iniziative più specifiche
E vorrei dire avanzanti che i problemi italiani oggi capo della comunicazione è esattamente il rovescio di quello che fu quindici vent'anni fa
Quando cominciano a porsi il problema dell'emittenza private locale
Di fronte alle navi formata una RAI invece lentamente ma inesorabilmente degenerate che oggi costituisce per noi un grande problema non è il tema di questo problema
Faremo in qualche occasione prossima un emittenza privata che aveva nel locale su principale invece nella quindicenni a rovesciato esattamente lo scenario oggi l'Italia è molti passi indietro rispetto all'Europa
Da paese che aveva anticipato alcuni tempi di evoluzione estremamente della comunicazione oggi è diventato un Paese che sta rapidamente andando verso la seri ci della comunicazione neanche una serie di perché i Paesi che nella nostra nostro immaginario diciamocelo costati solamente considerati più arretrati di nome stanno invece procedendo ritmi molto veloci
Nell'assetto del sistema radiotelevisivo
Questo per dire che oggi non traccia una Chiara accusa al governo
Alla maggioranza di governo di essere assolutamente incapaci di fare entrare nel contesto europeo unitaria
Quello che nel dibattito sì sì è scritto anche Giulio Cesare Rattazzi del segretario del terzo polo questi sono gli interventi che hanno consegnato ora possiamo decidere
Se forse della colonna sonora
Di fare
Un atto io dovrei concludere quindi parlo solo bene di fare degli interventi abbastanza stringati ed andare avanti a oltranza non è la prima volta vita nostra che saltiamo imparino giustificare il pari quindi se siete d'accordo bene perché come il timore che la previsione insomma presenterà un piano per l'impasto Romano alle quindici e trenta che ci troveremo in tre o quattro faccia una proposta
Abbiamo
Cinque va bene a tutti fatto giorno essendo io a presiedere un congresso di partito non posso chiedere rivotare sui tempi dell'intervento voi siete uomini liberi donne libererei volentieri nelle nuove su quindi si dà un suggerimento ma di Vanessa asiatici
Crespi beh cercava di stare sicuramente in quattro
Beh io quando mi ha hanno pensato di
Di intervenire non volevo parlare di dati di dati sull'ascolto
Volevo parlare
Volevo portare a a questo convegno alcune informazioni alcuni altri dati di carattere generale che ritenevo sicuramente in questa fase più importante però devo dire che quest'oggi o sicuramente ricevuto
Delle attestazioni di stima e sicuramente di alta considerazione e comunque reputo e anche non li stima in ogni altra considerazione ma questo è abbastanza consueto e comunque normale
Io comunque credo che sia opportuno in questa occasione dare più informazioni
Noi svolgiamo un'indagine che l'indagine delle televisioni locali noi crediamo che ci debbano essere due due due indagini perché esistono due mondi uno è quello delle reti nazionali il mio potere delle reti locali che hanno una una vita e un modo di esistere diverso e quindi hanno diritto a un modo è un meccanismo di relazioni differenti
Perché abbiamo creato uno l'abbiamo criticato nel tempo ormai sono quattro anni oggi il mercato
Il mercato coach ha sicuramente dato ragione trecento emittenti
Hanno scelto di essere misurate da questo strumento e trecento sono tante e sono più del cinquanta per cento del mercato e sicuramente siamo una forte fase di di espansione di sviluppo
Io però credo che sia opportuno sia arrivato il momento e su questo siamo sicuramente lavorando per pare in modo che non esistano due dati
Noi non abbiamo mai pubblicato i dati della RAI e della Fininvest che abbiamo perché ovviamente ci siamo tutto
Proprio per proprio per non creare confusione ecco forse altri non hanno avuto questa questa questa questa sensibilità credo che sia arrivato il momento in cui occorra mettere ordine anche in questo in questo settore l'abbiamo già chiesto al Garante di essere verificati come prevede l'articolo sei e e attendiamo sicuramente con ansia nei prossimi giorni una risposta che sia organica e che visti termini
Di questa verifica che la legge ci impone però Adrian questo che non voleva assolutamente essere un un appunto politico
Io credo che sia opportuno dire anche che non ci occupiamo solamente di dati sulla soglia ma cerchiamo di fungere in questa fase estremamente delicata da centro di documentazione delle televisioni locali ecco abbiamo raccolto come sapete facciamo un censimento delle televisioni locali una volta all'anno abbiamo raccolto alcuni dati sulle televisioni locali che oggi anticipo per la prima volta a e e che io trovo assolutamente interessanti il primo dato anno risulta ripeto dicono risulta
Che le emittenti che in questo momento opere o per l'Italia sono seicento
Sono seicentotrentaquattro il che significa che sono circa sessanta settanta emittenti rispetto all'anno scorso
E questo dato in un commento
In meno l'anno scorso non circa settecentodieci ecco dire ognuno da un commento a secondo delle dell'aria qui della rete il pensiero a cui appartiene comunque di fatto il mercato ha espulso diciamo circa settanta ottanta emittenti in un solo anno e credo che se un dato importante questo è perché settanta emittenti mancano di già l'appello oppure mancano purtroppo l'appello
Io effettivamente credo che i dati che noi abbiamo indicano ad esempio su sulle sulle ore di programmazione
Bene più dodici più il dieci per cento delle emittenti trasmette ventiquattro ore al giorno
Il cinquanta per cento trasmette dalle dodici alle ventitré ore al giorno quindi siamo di fronte a un'offerta che è molto grossa che grandissimo o di Latisana quantità ecco mai dato che devo dire che onestamente mi ha colpito di più per monete
è è il dato sui telegiornali locali attenzione telegiornali locali in un dato sull'informazione viene noi in Italia abbiamo mille novecentoquarantaquattro telegiornali locali al ciuffo il che significa circa più di trenta dei giornalini di per televisione
è io trovo che questo sia un dato incredibile
Sicuramente con questo elemento non possiamo dire che manchi il pluralismo perché quasi due mila telegiornali comunque garantiscono una pluralità di voci e soprattutto una pluralità di Toni io credo che Gloria Buffo abbia centrato benissimo il problema
Che è quello della qualità del pluralismo
Perché secondo me questo è l'elemento principale
Che sposa sicuramente molti dei punti di riferimento ok erano di qualche anno fa implementi qualità del pluralismo
Perché questo è il elusione il problema centrale
Ecco un altro dato che secondo me è importante è sicuramente il dato della nascita perché uno si domanda ma come è avvenuto questo fenomeno quali sono stati le cause che lo hanno che lo hanno o che lo hanno che lo hanno creato
Beh possiamo dire che sicuramente la sentenza della Corte Costituzionale del settantacinque prodotto ha fatto sì che il cinquanta per cento
Delle emittenti che oggi operano sono nate in quel periodo che verremo Pisano tra settantacinque settantanove però negli anni Novanta il fenomeno non sia affatto attenuato
Perché il trentacinque per cento delle emittenti che operano in questo momento sono nate dall'ottantacinque al novanta quindi questo è un altro dato sicuramente di grossa di grossa grossa importanza sono solamente alcuni delle informazioni che ne abbiamo raccolto e un'altra informazione che sicuramente credo dia un contributo di conoscenza che è fondamentale stiamo cercando i politici la parte politica di questo Paese sta cercando di governare un settore che forse ancora non si conosce bene perché si è parlato di confusione si è parlato di tante televisioni troppe televisioni sicuramente ecco tenete presente che se cento seicento se cento televisioni significano
Mediamente circa una televisione per ogni cento mila abitanti benissimo mai troppo sicuramente su questo non c'è dubbio però attenzione che l'esperienza che stiamo vivendo io devo dire che osservo con attenzione
Gli altri paesi paesi i Paesi a noi vicini è un'esperienza unica
E sicuramente in senso generale positiva
Che vuol dire che poi ha delle sue degenerazioni settecento ottocento divisioni sono sicuramente troppo per un Paese di cinquantasei milioni di abitanti una televisione ogni cento mila abitanti non secondo me non permette di garantire
Una giusta presenza un giusto spazio per ogni televisione
è chiaro che poi per questa cosa è molto più marcate Meridione il Meridione c'è un atto di riso non i settanta mila abitanti equestre ulteriormente più contrastati Settentrione ce n'è una centotrentacinque
Sono dati che secondo me devono sicuramente Paci riflettere e non sempre attenzione dall'entrata e di Asti ascoltatori il numero o elevato di emittenti corrisponde a un numero elevato di ascoltatori anzi non sempre un'offerta così massiccia corrisponde a un'attenzione una un'attenzione degli ascoltatori perché sento la Sicilia
Che è la terribile che è la Regione che ha il più alto numero di emittenti pensati sic ci sono cento emittenti i non ha certamente l'alto numero di ascoltatori
Ce l'ha la Sardegna che non ha che non essere certamente l'idea nel nel numero di televisioni presenti sul territorio ecco questo come soldati di dati sono in matematica certamente che possono essere interpretati e visti imprevisti in più direzioni ma sicuramente parlano sicuramente chiaro occorre sicuramente regolamentare e ridurre il mercato anche perché in questo modo il nostro lavoro è sicuramente più semplice ma
Ma ridurre la quantità e aumentare la qualità quindi non è non è detto che debbano esserci meno telegiornali
Ce ne siano anche di più ma il problema che la la battaglia decisiva su cui di vetrine Rocca ritengono che devono affrontare la scommessa che devo affrontare nei prossimi anni è sicuramente la battaglia della qualità oggi ormai lo sappiamo preterizione locali non sono più venditori vento me hanno acquistato un attività che comunque indiscutibile
E lo sentiamo un ruolo recepiamo dal mille segnali che vengono tutta la nostra società adesso questa aspettativa sociale come diceva
Il dottor Santaniello è un'aspettativa che le televisioni locali non devono tradizione nel modo più assoluto perché ruolo che giocano nella società civile è un ruolo centrale io ne sono pienamente convinto ne sono assolutamente convinto
L'ultimo dato con cui concludo all'interno dei cinque minuti
è il numero di addetti che ruota intorno a questo settore
Allora tra indotto in un indulto sono cinquanta mila posti di lavoro è un dato che a me ha sorpreso devo dire in modo clamoroso cinquanta mila attenti nel settore televisivo locale è forse la più grossa azienda italiana e ci sono cinquanta mila le di chi aspetta con le concessioni ed aspettavo sotto grazie
Grazie resta che certamente ha fatto un ottimo intervento non vorrei diciamo portato avanti la promessa dei quattro minuti ma comunque non ci
Giuliano ergersi a ministro delegato della spero
Cioè io dopo dodici anni rinvio pubblicità radiofonica mi chiedo sempre più spesso sembra che avevano sbagliato ad occuparmi di questo mezzo
Che cercherò di trasferire dopo aver fatto personale no come è fatto l'interesse generale perché di questi dubbi
Parto con una considerazione che si rifà una frase del ministro il quale dice non dobbiamo considerarla come parente povero della televisione ha ragione la sensazione anche attraverso l'intervento di oggi espressi in questa sede è che la radio Russia neanche parente della televisione
La misura in cui non ha nessuna proprio indirizzarle sotto il profilo economico che non è cosa di poco conto né sotto il profilo legislativo sotto il profilo dei rapporti con le istituzioni
Cosa vuol dire che la radio locale una propria dignità economica ed è l'argomento sul quale io mi sento di poter contribuire maggiormente a fare chiarezza
Significa semplicemente che mentre il Polo Fininvest si avvia tranquillamente far curare la grazie mille novecentonovantuno circa tre mila miliardi
La tutta grinta delle radio
Private senza distinzione tra locali e nazionali in Italia stenta a raggiungere i sessanta miliardi di fatturato
Significa anche questo riguarda le prospettive immediate che con l'accorpamento della Mondadori il gruppo Fininvest reggerà tranquillamente verso i tre mila ottocento quattro mila miliardi
Se questo è poco diteglielo voi
Se la legge Mammì ritiene di aver affrontato un problema di monopolio ditemelo Ettore Germini che io definisco la peggiore sciagura per il settore della radiofonia Italia
Nella misura in cui per esempio ha preteso di trasferire pari pari
Le ragioni che dovevano garantire ruoli campo televisivo al campo radiofonico che era organizzato si era sviluppato con criteri completamente diverso
E mi spiace che mentre Fini sono due anni fa associazioni partiti evolutivi e progressisti avevo chiaro il concetto che la radio dovesse essere un fenomeno locale non ho mai non solo una radio nazionale
è un protagonista riconosciuto e forse privilegiato le nuove darà di una rischia di essere tendenzialmente l'unico protagonista che si candidi a raccogliere la pubblicità nazionale e anche questo lo vedremo perché
Stiamo andando infatti quando ho cominciato nel mille novecentottanta ad occuparmi di radio la pubblicità nazionale sulle radio locali pur sconquassate pur indefinite come immagine e come status rappresentava qualcosa come l'uno sei dell'uno virgola otto della degli investimenti totali
Vi do il lieto annuncio che nell'anno di grazia mille novecentonovantuno la pubblicità nazionale sulle radio locali lasciamo perdere la RAI che è un regime commerciale totalmente diverso si avvia a contare per lo zero quattro per cento se si considera la totalità degli investimenti inclusi promozioni sponsorizzazioni un po'meglio lo zero virgola sei se consideriamo solo una cosiddetta pubblicità classica
Il che è significativo per un gruppo imprenditoriale come quello che io rappresento forse comincia a sorgere il dubbio che questo settore non valga latina
Di Investimenti degni di questo
E d'altra parte che questo settore non richiami sufficiente attenzione interessa rispetto da parte della comunità italiana viene dimostrato anche dal mille altre situazioni faccio un esempio emblematico parla in questo caso di amministrazione pubblica del ministero nella sanità di stanziamenti pubblicitari è stata stanziata è stata programmatoria campagna del valore di diciotto miliardi sulla prevenzione contro l'AIDS con un target voi sapete cosa il TAR con pubblico di riferimento tra i quattordici e i ventiquattro anni cinque
Noto così di passaggio che la radio privata di quella che coincide in maniera più fotografica
A questo target ebbe su diciotto milioni di stanziamento alla radio prima sono stati assegnati cento milioni
Oserei dire veramente scandaloso d'altra parte nei vari tentativi di interloquire
Non dico solo con le grandi industrie private che peraltro qualche argomento professionale lo recepiscono ad interloquire con l'amministrazione pubblica non si riesce neanche a Davide il minimo di linguaggio in comune su tutto ciò che riguarda professionalità responsabilità e correttezza che questo secondo me è un argomento che non dovrebbe
Passano inosservati
Veniamo infine all'affermazione del ministro il quale senza credo nessuna nessun imbarazzo dice ma io mi sono ritrovato a dover per forza posticipare le concessioni sulla ratifica il precedente ministero non aveva fatto niente e quindi giustifica il non fare niente nei confronti della NATO visto che quello precedente niente aveva fa che francamente mi sembra peggiore
Come rimedio del male indica
Cosa intendo dire intendo dire che se esiste e francamente la domanda non è retorica
Una parte dell'opinione pubblica una parte dei protagonisti della vita pubblica e politica che abbia un minimo di così
Interessa alla permanenza di sorgenti
è una volta erano identificati con le radio libere che ora francamente liberi non solo ma che per lo meno si ristabilisca un minimo di spazio di operatività sia economica che professionale e perché no anche culturale
In questo vitale settore che vivaddio bene o male riguarda qualche decine di milioni di ascoltatori al giorno sicuramente non può essere accettato di subire ancora passivamente
Che a regolamentare questo settore sia la legge Mammì che la legge della televisione e non della radio e che i rapporti tra altrettanti cinquanta mila lavoratori questo almeno per quanto ci risulta e la comunità nazionale siano regolamentati da un sostanziale profondo disprezzo per un comparto che meriterebbe ben altra attenzione grazie
Grazie cinesi
Allora governativi
Parlamentare europeo presidente omissioni cultura soluzioni
Diciamo una autolimitare il lasciamo stare
Sarebbe meglio che sicuramente il Parlamento europeo avesse più poteri e più autoritari una prospettiva di integrazione politica dell'Europa ma finora come si sa nostro ruolo consenzienti d'accordo allora andava bene il nostro ruolo
Assai incisivo per alcune decisioni ma il più delle volte per sollecitare orientamenti politiche che poi spetta al consiglio europeo decidere
E che sfuggono pertanto in grande misura al controllo di un'istanza democratica l'Assemblea democratica come la nostra al di là di questo che ci porterebbe a considerazioni generali
Io vorrei soffermarmi solo su alcuni punti brevemente
Anzi su tre punti che possono avere un raccordo con il tema specifico che oggi all'ordine del giorno cioè non vorrei parlare
Delle molte cose che bollono in pentola delle molte questioni che dal punto di vista della Comunità europea sono oggi all'ordine del giorno per quanto riguarda informazione e comunicazione e soprattutto informazione televisiva
E vorrei subito dire a mo'di premessa che la questione dell'emittenza locale
E delle radio locali visse Tei
Vista considerata dal punto di vista Pompeo è come facile invece immaginare
Assai complessa perché mentre c'è direi al punto di vista culturale della sensibilità anche parlamentare
Un'estrema consapevolezza circa il ruolo che la comunicazione locale chiamata a svolgere in maniera sempre più incisiva e con una domanda sempre più percepibile proprio vorrei dire come antidoto
Al processo di omologazione di commercializzazione di un'informazione che va sempre più avanti sempre più massiccio
è evidente che riesce difficile trovare come dire delle politiche comuni europea adeguate per intervenire in questo ambito per intervenire in maniera visibile in questo ambito di questioni perché le politiche comunitarie
Sono a volte ad esempio per quanto riguarda l'innovazione tecnologica a a precisare a puntualizzare
Un accordo che faccia sì che l'evoluzione verso l'alta definizione sia una evoluzione comune nel contesto europeo
Che sostenga la circolazione di programmi e la cooperazione di modo tale da sviluppare una strategia propriamente europea che armonizzi alcune alcuni punti delle legislazioni dei sistemi radiotelevisivi è stato il caso della direttiva entrata in vigore il tre ottobre novantuno
Che evidentemente non può non avere riscontro che sulle grandi questioni sulle grandi linee di carattere transnazionale
Grandi linee nell'ambito delle quali il locale è per così dire quasi ricavabile negativo infatti se noi prendiamo la direttiva cui mi sono riferito riscontriamo ad esempio che per quanto riguarda la promozione di opere europee
E sarà articolo nove dice che tutto questo il capitolo che riguarda la promozione delle opere europee non si applica alle emittenti televisive locali oppure per quanto riguarda anche le norme sulla pubblicità queste non hanno un immediato riscontro alle
Nelle
Televisioni di carattere locale regionale e così via noi riteniamo invece noi dico Commissione cultura il Parlamento europeo ma anche credo in gran parte forze della sinistra che agiscono in questo ambito che occorre concentrare i nostri sforzi per ottenere tre obiettivi che hanno un riflesso diretto o indiretto anche per quanto riguarda la tutela del pluralismo così intenso a livello locale nell'ambito europeo anche se sicuramente in questo ambito la situazione italiana è una situazione
Vorrei dire di anomalia per gran parte positiva comunque è una situazione che non ha riscontro in altri Paesi sia dal punto di vista quantitativo che in certa misura anche dal punto di vista qualitativo forse solo la Spagna è comparabile
A un fenomeno di tipo italiano e non sappiamo si terrà molti fattori
I tre obiettivi quali sono in primo luogo l'abbiamo detto tante volte lo sa
Il nostro presidente
Vincenzo vita
Il tema era presente anche nella relazione introduttiva primaria buffo che mi sembra profondamente condivisibile non riteniamo che occorrano delle regole Antitrust di controllo
Delle concentrazioni e delle fusioni tra imprese che agiscono nell'ambito dei media a livello europeo
Che agiscano complementare mente con le legislazioni nazionali
Macché diventino e siano sempre più incisive determinate anche in un contesto europeo sappiamo che questo è un obiettivo molto ambizioso la comunità europea la Commissione delle Comunità a spesse volte sottolineato la necessità di agire per tutelare il pluralismo che non coincide con la pluralità delle iniziative
E che non è tutelato nemmeno se il soltanto applicando e ciò che non viene fatto viene fatto in modo distorto e discontinuo le regole a tutela della libera concorrenza le norme de del Trattato di Roma gli articoli ottantacinque ottantasei occorre una regolamentazione ad hoc una regolamentazione specifica perché il pluralismo nell'ambito dell'informazione non è garantito da parametri puramente economici
E perché il Regolamento Antitrust di carattere generale ormai in vigore a quasi due anni
Giustamente articolo ventuno fa eccezione per quanto riguarda la tematica dell'informazione e considerandola un bene specifico un bene peculiare demanda agli Stati membri
Regole politiche di carattere più restrittivo rispetto alla regolamentazione generale questo significa dunque che c'è necessità di riprendere
Un'azione tesa ad approdare
Ad una qualche strumento e non può essere una direttiva questo strumento deve essere rotolamento che abbia l'ambizione di costruire delle prime azioni di controllo
Antitrust in questo ambito
è chiaro che si tratta di una questo è molto difficile perché le dimensioni sono profondamente diverse
Perché data il piccolo paese il grande Paese dico vita compresa solo quantitativo tra l'Olanda le ACLI Italia fa il Belgio e l'Italia è difficile immaginare parametri che possono essere convergenti si tratterà di studiare di approfondire un Regolamento del Parlamento europeo farà questo riguardo un suo rapporto nel all'inizio dell'anno prossimo penso
In calendario da tempo
Che risponda anche a un'esigenza è stata rilevata un documento importante il danno e non ho avuto uno una qualche eco dico del nord Italia su cui varrebbe la pena di riflettere un rapporto che in materia è stato fatto dal Consiglio d'Europa
Riuscito cita due o tre mesi fa tre mesi fa in cui anche si rileva che
Bisogna passare dalle parole ai fatti non basta inneggiare al pluralismo non basta dire che la cultura europea è fatta di più culture
Che l'informazione europea il risultato di più tradizioni che non può essere ulteriormente uniformata che ormai a dominare il campo solo quattro cinque
Forse sei grandi gruppi che rischiano di fare terra bruciata attorno a sé ma che bisogna agire e agire con concretezza il punto che noi mettiamo all'ordine del giorno
Quello appunto di una regolamentazione antitrust ad hoc che sicuramente estremamente complessa che Bennett e difficile e che beve prevedere anche la creazione di un organo di una sede
Di controllo che sia questo proposito deputata
Dopo le assise europee dell'ottantanove si svolsero tra ritirarsi sull'audiovisivo si parlò con intensità giustamente di un osservatorio europeo
Che ancora è ben lungi dall'essere costruito
Che evidentemente doveva essere una Sorma paneuropeo dell'audiovisivo che doveva essere deve essere come dire il retroterra inevitabile fondamentale per svolgere un'azione di questo genere
Questo serva torio attualmente è al solito gli studiosi elaborano criteri si formulano proposte dovrà essere una delle azioni previste nel contesto del programma è unita ma ancora si è ben lungi dal costituirlo non riteniamo che sia l'osservatorio per la vediamo non tanto a un centro di studi un ennesimo centro di studio ma come una sedia per eliminare all'azione concreta
Sia la regolamentazione delle norme cioè nella direzione di cui dicevo sono oggi più fondamentali secondo punto
Occorre mettere in essere una serie di azioni positive
Che e portino ad una efficace sostegno della piccola emittenza dell'emittenza locale dell'emittenza regionale nel contesto europeo
Da questo punto di vista non riteniamo che possono essere diverse le azioni di sostegno da farà
Sostiene
Rafforzare
La cooperazione nella produzione di programmi
Nella produzione di servizi da mettere a disposizione dell'emittenza locale e regionale mi scuso se ora parlo di locale regionale in modo indifferenziato ma sappiamo che
Ciascuna di queste due in ciascuno di questi due termini copre realtà diverse anche se c'è ci deve essere una positiva convergenza di strategie probabilmente tra queste due dimensioni
Strumenti che garantiscano un possibilità di favorire sia reti di distribuzione di programmi
Comune
Sia azioni comuni nell'ambito della formazione e da questo punto di vista credo
Che la comunità europea già le competenze che consentono di fare tutto questo occorre ancora una volta come in parte si può passare dalle parole ai fatti anche attraverso alcuni interventi resi possibili dal programma Media che ha uno specifico capitolo relativo alla formazione che non abbiamo sempre ritenuto
Particolarmente finalizzati del proprio alle a l'emittenza locale all'emittenza regionale infine terzo punto occorre avere come istituzioni europee una interlocuzione come dire autorevole rappresentativa
Che di conseguenza riterrei giusto riterrei tempestivo che anche in questa sede si riflettesse sulla necessità di costituire un'associazione che raggruppi le emittenti regionali e locali a dire il vero dell'emittente regionali già si è fatto qualcosa è stato fatto un convegno poco fa a Strasburgo e già si in una fase assai matura di e lavorazione
Ma per l'emittenza locale siamo in una fase molto iniziale
E credo che l'esperienza italiana possa essere a questo riguardo estremamente utile se avete feconda proprio perché con tutte le anomalie nell'ambito del sistema radiotelevisivo della realtà radiotelevisiva il nostro Paese la ricchezza
Di esperienze in questo in questo ambito a questo livello può essere ripresa a motivo può essere preso a spunto per farsi che anche certe iniziative che sono state lanciate ad esempio dal Consiglio d'Europa
Siano corrette del loro orientamento e perché si abbia una interlocuzione europea
Proprio della emittenza locale della radio locale nella radio locale a dire il vero alcune esperienze sono nate anzi sono già nate hanno da tempo con diverso segno e possono avere ulteriori sviluppi
E io ritengo che questo sia un altro punto da mettere all'ordine il giorno non mi soffermo poiché sul molte altre questioni che vengono in mente viste le cose dal punto di vista europeo ascoltato quello che si è detto per quanto riguarda la situazione italiana questo ci porterebbe sicuramente
A marcare ancora riflettere ancora su quanto il nostro sistemi a rischi di essere ed è anziché sia distante non dirò da un astratto modello europeo ma da
Linee di tendenza sempre più percepibile al dove lo europeo
Lo è per quanto riguarda la per norme distribuzione della pubblicità lo è per quanto riguarda le quote di promozione di opere europee nella televisione lo è per quanto riguarda l'arretratezza sia tecnologica che normativa penso alla pay-tv penso al cavo penso al satellite sono cose che civile diciamo da tempo l'Italia rischia di non entrare in Europa non solo per quanto riguarda l'unione economica e monetaria
Ma rischia di rimanere in serie Pio in serie C anche per quanto riguarda un'efficace azione anti Interest di tutela del pluralismo nell'ambito dell'informazione
Che come noi sappiamo una questione fondamentale di democrazia
Grazie agli agenti
L'avvocato Porta presidente dell'Anpi
E membro del via
Io
Io faccio s'inventa una parente adesso non mio giovani interruzione all'onorevole Vizzini al ministero perché le proroghe si faccia dare nuove deporre un ministro prenda degli episodi marginali per farne una sorta di questione nazionale
E dimentichi che in quella stessa sede c'era chi in guanti gialli ha distrutto il sistema radiotelevisivo italiano ma nei confronti di coloro che in guanti gialli hanno operato
Illegittimamente neppure una parola mentre invece si va a ndr ha fatto nazionale questioni del tutto marginale
Comunque il giudizio sull'operato del ministro l'ho già scritto usciranno il prossimo notiziario e stamattina mi ha confermato che non avevo sbagliato
Il problema che io voglio affrontare è un pochino diverso però qui in questa sede Emily fatto un po'tutto quello che stiamo dicendo che scriviamo che scrivo sul notiziario dell'antichi non l'avesse che dopo la via non altro da fare che chi ce l'ho
Con un'altra ancora parentesi che vorrei ringraziare lo avrebbe Zanzi perché a una e quarantacinque ha detto delle cose concrete molto importante siamo arrivati alle quarantacinque ha però per sentire dire delle cose concrete molto importante
E
La sua auspicio che si possa arrivare presto a quell'associazione europea per la quale appuntarvi hanno lavorato anche a Strasburgo io allora colgo l'abbiamo raccolto portiamo avanti nei prossimi settimane faremo un notiziario
In lingua francese inglese che manderemo a tutte le razze del televisione del quale conosciamo e anche il Consiglio d'Europa ci ha dato
E gli indirizzi che sono vanno dalla dalla Russia
Fino all'Argentina
E beh quelle non ce l'ha dato la ferita il Consiglio d'Europa ce l'abbiamo e a tutte le radio locali perché noi cosa che abbiamo detto in quella sede di Strasburgo non è un problema solo di associazione delle televisioni locali è un problema di associazione televisione delle radio locali perché io credo che come in gran parte del mondo la
La regolamentazione della proseguire di pari passo della radio e della televisione solo che in italiano si lamenta niente queste è è il problema invece è vero l'Italia perché la duecentoventitré va rifatta è un fallimento totale questo è il discorso vero ed è inutile nascondere la testa sotto la sabbia come fa lo struzzo
E bisogna prende atto di questo e vedere che cosa si può fare che cosa si deve fare per modificare questa sequenza
E modificarla anche sul piano legislativo perché se no non se ne esce fuori
Ora non compilation apprezzabili gli sforzi del Garante per dire bisogna completare la regolamentazione dalla via cavo o via satellite pay-tv che non devi andare in onda e metriche decimetri che attenzione non facciamo l'errore della Francia
No ripetiamo gli errori che però è un errore di in tutto il mondo unico quella frangia adesso lo facciamo anche noi
Ecco seguiamo gli esempi positivi la Francia adesso ne parlerà e non seguiamo gli errori perché in tutto il mondo la pay tv va fatta in altre forme
Anche adesso si prevede mi sembra però una esempio da non seguire in Inghilterra si propone di fanno di nozze nelle ore in cui non trasmette la televisione
Vuole metrica decimetri fallo su quelle onde ma solo io mi sembra una cosa un pochino veramente un po'fantasiosa e allora ecco qui no nascondiamoci bisogna modificare
Prima della modifica la Corte costituzionale perché io non credo che la prossima sentenza della Corte costituzionale possano accettare la legge permette possa accettare questa situazione che usciere
Serie di confusione proprio di quel convegno un deputato francese ha detto che il Consiglio dovrà prendere in esame la denuncia che abbiamo fatto della concentrazione televisiva italiana perché è una cosa a inammissibile non solo per la nostra Costituzione ma anche per l'articolo dieci della Convenzione reperite luogo per i principi che il governo il
Il mercato comune
Europei e che cosa sono le due fondamentali esigenze di mutamento
Sono prima di tutto l'organo gestionale
Ormai in tutto il mondo il la radiotelevisione
Maria Callari sapere di tutto quanto è regolato da un organismo indipendente che ha poteri regolamentari e di repressione e delle violazioni
E non è più il ministero delle Poste ormai in tutto il mondo si mette fuori e ministero le porte per ragioni ovvie voi adesso a giù la Francia adottato questo sistema nel mille novecentottantanove creando l'audio visuale il quale ha poteri nonché come si deve a ricontrollare digestione di regolamentazione il controllo dei sanzioni ha tutti i poteri per gestire insisti e sistema comincerà a funzionare perché locuzione per avere in Francia ma siamo sulla buona strada
Ecco quindi noi avevamo proposto nel progetto di iniziativa popolare un sistema analogo a questo che poi è quello stima America
Degli USA che ormai adottato in tutti i modi il mondo perché là dove c'è un puro uno sviluppo del sistema radiotelevisivo si è constatato che è l'unico Otello che possono funzionare eccolo dall'autonomia di questa Commissione che nel soprassiede
E l'altro punto sul quale bisogna assolutamente io direi che il Parlamento dovrebbe rapidissimamente intervenire per cambiare ecco la della concessione
Ecco noi abbiamo introdotto la legge Mammì avete ha introdotto la concessione nel mille novecentonovanta poco prima
Lo Stato francese la legge francese arriva totalmente abolita la concessione anche per le reti pubbliche
Motivazione dell'abolizione la concessione è uno strumento di condizionamento da parte del potere della radiotelevisivo la concessione è contrarie ai principi di libertà
Non dico
Che cosa si aspetta a modificare queste aspettare che la sentenza della Corte Costituzionale recepisca questo che ormai è un orientamento non solo della Costituzione italiana ma di tutto il mondo privo delle citazioni dal mondo e questo ora
Perché la legge volendo centoventitré è un fallimento
è un fallimento perché intanto imperi avuto la presunzione di regolamentare il sistema della radiotelevisione regolamentarlo cioè arriviamo noi arrivo io Manni faccio Varese metto tutto a posto nessuno Stato del mondo ma il fatto curioso
La Francia dal mille novecentottantadue oggi gli ha fatto quattro leggi il canale le ha fatto sette che aveva un sistema già in vigore ecco e noi invece pretenderemo di regolamentare tutto in modo assolutamente assurdo queste
Cristalizzazione di situazioni non proprio con l'altro che una strada qualcosa la rottura del cristallo e quindi lo sfascio del sistema
Il sistema non può funzionare così come per un motivo semplicissimo il ministero non è efficiente è inefficiente è inidoneo è incompetente non è in grado di far applicare l'altro
E mi quando si dice che prima della legge Mammì e lo si era detta perché non cede leggi non c'è norma io dicevo non è vero questo l'ha detto anche la magistratura imitando dice delle bestialità anche la magistratura italiana che non c'erano leggi e norme CEE erano semplicemente che era troppo faticosa dalla tira fuori e allora si preferiva trincerarsi dietro non c'è la legge quindi Signori va be decidiamo così a capocchia
Invece le norme c'ero ma il ministero non le ha mai fatte rispettare il ministero non ha mai per esempio dato esecuzione con la legge duecentonove del mille novecentottanta che avrebbe sistemato sotto il profilo tecnico tutto quanto il fenomeno
Legge del maggio del mille novecento ottanta duecento e nove mai acqua ma data esecuzione del ministero non è capace di farlo
Il ministero non è in grado di fare questo non è stato in grado noi nel progetto di iniziativa popolare abbiamo detto Signori si dovrà
Abbiamo constatato sette che il ministero non è in grado di fare questo riavuto organismo diverso stacchiamo questi organismi Reverberi e li mettiamo sotto un'altra
Va specchio sotto un'altra struttura in modo che funziona
Oggi è venuta la legge e così cioè
Fino l'articolo trentadue ministro dice stamattina grosse riunirà che abbiamo scritto io firmo normalmente non meno di tre lettere al giorno al ministro per inadempienza dei circoli perché non hanno chiuso nuovi impianti non hanno modificato
Chiuso quando modificare emittenti che hanno alterato la situazione tecnica in violazione articolo trentadue si aprono nuove emittenti non rinunciamo emittenti che non hanno fatto la domanda di concessione che vanno chiuse quindi niente voi avete visto la battaglia che si è fatto a Genova per ottenere la chiusura
L'impianto diretti alle ci siamo riusciti muovendo scritta ministro avendo scritta questa predominanza poi il signor direttore del circolo di denuncia all'autorità giudiziaria e siamo arrivati a un punto di farlo e finalmente si è chiuso
No e che il provvedimento impugnato davanti al TAR è stato
Il TAR respinge la domanda di sospensione
Ma mi risulta che l'unico provvedimento che sia arrivato
Mentre dello stesso ministero che poi quando si tratta di
I provvedimenti Valzani come quelli dalla frequenza centoquattro otto cioè quattrocentootto dei canali settanta sessantanove eccetera portoghesi dava i provvedimenti di disattivazione che poi naturalmente perdeva sempre le cause è questa è la situazione quindi Ossi toglie questo
Cancro che il ministero delle Poste ogni non signori non si applicherà ma c'è quando ci saranno le concessioni si fare poter ridere perché vi fanno quello che vogliono continuando a fare quel che vuole per un semplice fatto che il ministero non sarà in grado di intervenire
Non è tecnicamente preparato non è e poi manca la lotta quei mi si dice denti ho parlato con molti genitori circoli ma abbiamo chiesto alla direzione centrale direttore centrale servizi Adelchi responsabile
Per lui non si assume le sue responsabilità abbiamo chiesto che facciamo in questo caso quali mandiamo a delle lettere per conoscenza al direttore centrale al ministro garante e tutti dicono ministro si rivolga al Garante grati giova competente Ministero il ministero manone competente direttore lecito dire tragico dice io ho chiesti soluzioni non me le hanno date
Non sono state manco dati ai circoli tutte le schede tecniche
Degli impianti così da favorire intrallazzi signore perché non si può così manco andare a censurare quelli che non hanno presentato a sgradevoli quel grano modificato l'impianto
E poi la scheda tecnica del molte volte sono false sappiamo benissimo che tutto procedure anche su questo
Siamo ma in questa situazione vogliamo sperare che la legge possa funzionare ma signori non nascondiamo la testa sotto la sabbia non potrà mai funzionare bisogna cambiare il sistema
Noi l'abbiamo detto da anni ma oggi la situazione ci
Confermo ci conforta perché è arrivata la legge
E dove affermare tutto quanto dovrà fermare con maggiore frequenza dovrà affermare la nuova ed è successo quello che era successo e mi in cinque o sei anni prima mi aggiro dico tre metri
Non crediamo che sia possibile
Quindi in queste in questa situazione con questi strumenti che sono quelli del ministero delle Poste porrebbe beh al ministro
Vizzini che stamattina ha parlato di questo suo impegno le dico quale impegno lei a mezzo signor ministro mi spiace che non sapete che non volevo chiedere in questi termini
Per far rispettare l'articolo trentadue per far rispettare la legge lei dice che vuole rispettare la legge a per dare le concessioni e le reti nazionali
è questo il problema aver questo è un bel modo per rispettare la legge ma intanto non fa rispettare quelle norme che salverebbero ancora la la las la fin qui sopravvissuta emittenza locale che sta per morire
E quindi questo è è è assolutamente grave perché nulla si fa per sbloccare la situazione anche noi alla Corte Costituzionale diciamo attenzione vanno abrogate alcune donne ma non tutte in particolare all'articolo trentadue perché il dato l'utopia
La situazione ma cristallizzate il più possibile
A quella data non è certo la cosa migliore ma almeno si impedisce l'ulteriore degenerazione la vegetazione si ferma al ventitré di agosto mille novecentonovanta dopodiché non ci dovrebbe più essere una problematica
Bisogna far rispettare la fa ritornare alla situazione deve difetti agosto del mille novecento
Altrimenti nozioni io ho voluto dire queste cose perché è inutile nasconderci e inutile spera di adesso le concessioni bisogna arrivare presto le concessioni la rivale presta le concessioni pedale Berlusconi qua mamma parliamone ma io spero semplicemente che la Corte costituzionale
Apriti la Costituzione della Repubblica italiana
La Convenzione europea dei diritti dell'uomo i principi generali e Governo il Consiglio d'Europa le lo costituenda Europa e quindi nei guai la sentenza dovrebbe essere l'uva in una sola direzione non solo a me
Comunque la situazione è questa
Noi avevamo proposto nel progetto di
Iniziativa popolare la creazione di questa Commissione articolata su una commissione di ordine generale di regolamentazione di e sulla parte tecnica diremo la parte giuridico amministrativa e una parte tecnica perché purtroppo si deve utilizzare
Un fattore uno strumento che e Ignazio
L'industria lo sia nella convenzione saremmo sull'audiovisivo sul cinema del sei sette dicembre culturalmente tutti quanti spero possiate venire venire sembra una grande convenzione qui toccherebbe questi aspetti la produzione due sotto il piano di tecnologie
è sotto il piano della struttura del sistema
Noi ci siamo battuti contro la legge Mammì e l'abbiamo fatto con molto vigore proprio e soprattutto per questo
Perché consegna l'Italia a quel mondo arretrato
Arretrato conservatore
Supino alle grandi concentrazioni
Economiche e un mondo arretrato sotto il profilo anche se funziona
Ci siamo battuti allora contropiedisti come Technogym ha detto benissimo Gloria Buffo però perlomeno per applicarla onde evitare che persino una legge sbagliata
Che comunque ha introdotto un minuto il principio ordinativi sistema venga messa fuori da logiche ancor più selvaggio
Quanto meno si applicata perché in qualche punto minimo minimo elementi di garantismo per l'emittenza sussistono malgrado tutto ciò che la maggioranza fece ma se ne potrebbe raccontare
Alcuni passaggi del dibattito sulla legge Mammì quando la maggioranza decise letteralmente di fare blocco contro l'emittenza locale
Per far passare un divieto duopolio RAI Fininvest
E ci battiamo per un assetto
Nuovo un assetto nuovo che
Tra nella prossima legislatura
Dei termini più chiara
Se siamo dell'opinione di presentare lo si è detto questa mattina dovrà ripetere qui un progetto quattro sull'emittenza locale
Che potrebbe essere parte di un disegno più compiuto sulla comunicazione
Saremo ovviamente
Pronti all'appuntamento del riassetto del servizio pubblico che nel dicembre affatto convinti di come oggi funziona non siamo per togliere le competenze al Parlamento vorrei dire anche se Santaniello stamattina poi citato precedente posizioni quella che sembrava essere
E non certo siamo per una modifica del sistema però siamo e soprattutto per un rilancio del locale lo vorrei dire anche per una questione di evoluzione del sistema
Ormai
Mi piacerebbe che questo venisse considerato anche
Dalla parte
Più attiva del mondo della pubblicità del mondo imprenditoriale e non siamo di fronte a un sistema locale come residuo
Nei Paesi più evoluti il sistema locale è un punto chiave dello sviluppo moderno e questo deve diventare l'Italia questo vuol dovete essere a nostro avviso non un'eredità
Imbarazzante da tutelare o un favore fatto a una parte politica
No ma un pezzo sa niente di un altro sistema possibile ma no un altro avveniristico quel sistema che oggi è in discussione negli Stati Uniti dove per esempio
Sotto sistema
Tv cavo un video tv locale a un'evoluzione molto interessanti nei Paesi scandinavi dove il locale ha avuto ed ha un peso rilevantissimo nelle riforme in discussione in altri Paesi europei
Questo è il punto che noi poniamo oggi alla maggioranza di governo e sul quale siamo profondamente delusi dalle risposte che anche questa mattina ha dato il ministro vizi
E perché non si può
La del novantadue ancora in un atteggiamento così conservatore non solo politicamente e poi vedete
Per democrazia sistema dei media ecco lo vorrei dire qui proprio
Breve
Ma come chiarimento dobbiamo dire al ministro al Garante
Ai dai nostri interlocutori non possiamo intendere perché è facile poi la scappatoia solamente un generico pura l'Islam politico certo che è importante e viva dio e ci battiamo quotidianamente per tutelarlo
Ma non dire pluralismo nella campo della comunicazioni democrazia la comunicazione vuol dire una corretta suddivisione delle risorse perché se no pluralismo democrazia non vi sono ecco allora il senso di quella per fare un esempio l'abbiamo fatto qui stamattina introduzione una nuova concessione di pubblicità
Possa valorizzare l'emittenza locale
L'abbattimento del tetto RAI la modifica del canone
Il trio dall'affollamento orario come credo unico per il fuso le risorse a gradini DiVersi RAI emittenza privata nazionale radio e ed emittenti locali cioè in sostanza di una riforma
Delle risorse come aspetto saliente per la democrazia del sistema e se no sono chiacchiere e se no il ministro vi potrà anche dare
Cinque seicento concessioni ma se i margini Rea sul mercato solo compressi al novanta per cento dalla Fininvest
Le frequenze che pure sulla carta quel piano magari esibirà saranno una pura dimostrazione
Di una volontà presunta
Terzo punto a dimostrazione della bontà democratica di un sistema né pensiamo debba essere
Come dire una pari opportunità dal punto di vista tecnico su questo è stato molto utile
Un chiarimento che è venuto
Nel corso di questi mesi perché vedete non si finisce mai di imparare io avevo preso anche da qualche conversazione con
Con i docenti universitari in questa materia il professor
Faccia secca e tra l'altro e qui presente ai nostri lavori ringrazio di esserci stato per tutta la mattina di onestà di Bologna questo Franceschetti densa di Napoli il rettore del Politecnico di Torino profetiche
E abbiamo visto anzi uno dei punti importanti di questo incontro che il ministro ha pare cogliere aver colto nelle sue parole ha mostrato interesse ad avere un rapporto in cui organi alcun la sua e le altre due università ecco avevo preso per esempio che lo spettro a delle potenzialità quantitative più basse di quello che ci si immagina sedi una certa letteratura tecnica
Forse è figlia di una era più arretrate dal punto di vista della
Dell'innovazione abbiam tutti quanti non abituato poca
A pensare
Quindi è possibile che il piano delle frequenze dentro dei tempi però
Stretti perché non c'è alcun bisogno così abbia chiarito anche in questi confronti di allungare inulina
Il piano può fare una scelta precise
Che è quella di evitare questo vorrei dire qui proprio con
Multa vis polemica evita assolutamente di essere un puro e semplice condono edilizio fotografia dell'esistente chiusa
Poi parole molto più concrete vuol dire un accordo RAI Fininvest poi accordi RAI Fininvest io l'ho capito quando si paga Coldiretti diversissimo sono accordi Fininvest
E poi chissà deludente la RAI è un po'un mistero da questo punto di vista non si è ancora capito il direttore generale Gianni Pasquarelli che cosa facciamo su questa materia è molto molto bizzarro il suo atteggiamento
Non un piano fotocopia impianti condono edilizio non deroghiamo una ristrutturazione del sistema dal punto di vista tecnologico che cosa prevede dei tempi
Di evoluzione quindi le concessioni date in tempi brevi è un sistema aperto
Che possa essere poi modificato nel tempo prevedendo magari che le concessioni possono avere anche con un po'avviene in Francia con incarichi speciali cioè posso avere momento come dire di tipo
Tecnico cioè delle indicazioni evoluti quindi delle modifiche da fare
Nel corso del tempo per arrivare a un sistema come si dice ottimizzato
Questo darebbe spazio a un numero molto elevato di emittenti e garantirebbe la qualità ma garantire vede qui l'argomento più forte le pari opportunità tra tutte le emittenti perché vedete un'emittente può essere locali volo carissima
Un'irradiazione molto più ristretta di una rete Fininvest o di Telemontecarlo sembra solo citare l'affitto
Ma questo non vuol dire nel suo bacino di utenza bacino che gli ha assegnato
Quel signore che ha la concessione deve avere la garanzia di poter avere la stessa qualità tecnica dell'emittente
Nazionale la stessa possibilità questo è il problema del piano
Quindi attraverso una vera ristrutturazione intelligente del sistema
E questo anche un grande impatto
Sul problema ambientalista perché vuol dire avere Lorenzo citazione diverso sì delle frequenze
Evitare le altre potenze che sono stato uno dei frutti perdersi della concorrenza selvaggia di questa
E per portare l'Italia ad avere un sistema di reti
Di distribuzione all'altezza dei tempi perché guardate
Il sistema delle comunicazioni non è solamente un sistema vie sappiamo tutti di contenuti e anche un sistema diretti
E in questa grande autostrada in questo reticolo di Autostrade di strade secondarie che è una rete oggi l'Italia si presenta con un panorama da a primi anni sessanta cioè con grandi arterie protette e poi un reticolo di strade
Ancora un po'selvagge in Europa non si sta facendo così dovremmo andarci con un sistema regolato con un sistema di strade moderne scartate
Appunto
Le opportunità per le vittime
Noi faremo anch'su questo punto tra l'altro un lavoro di carattere istituzionale accanto una legge-quadro emittenza locale vorremmo arrivare
Nei prossimi mesi a riproporre lo dicevo proprio in questa stessa sala circa un anno fa comune di un anno fa alcune modifiche della vecchia legge Mammì alcune politiche essenziali per poter andare in questa direzione
Tra l'altro l'ispettore Giovanni ne siamo convinti ci devono essere il ministro non l'ha detto dei punti di chiarimento
Ci sono alcuni articoli l'articolo trentadue l'articolo trentaquattro fase transitoria la questione delle frequenze che non possono essere smerciare come dire
Dall'applicazione la legge fino alle concessioni ecco che vanno tutelati con un certo vigore io non so se ha ragione non mi ha convinto su tutti i punti l'avvocato porta però certo quando lui richiama tutti quanti noi ad una verifica tempestiva sull'andamento delle cose al ministero credo che faccia bene noi dovremmo credo operare in questo senso e mi pare che sia giusto anche operare
A livello parlamentare credo un
Un'attenta verifica dei passaggi di questa fase così delicata
Persone che riconosciamo arbitro Vizzini anche delle cose positive gliel'abbiamo detto l'abbiamo peraltro dichiarato più volte per esempio il coinvolgimento della Regione cosa importante che prima non era venuta il coinvolgimento delle associazioni cosa ugualmente importante che non era avvenuta coinvolgimenti che ci auguriamo ecco non vengano meno proprio nel momento finale perché riapriamo perché accade che finché si parla perché vedete
Il potere politico militare in questo una spontanea come dire capacità di annusare i tempi diversi cioè quando non si decide largo tutti quando si arriva alla stretta le stanze si chiude
Ma cioè quasi come dire un automatismo ecco lei lavora risolve indisponibili per quanto ci riguarda farlo perché questo non avvenga
E per quelle porte aperte un po'fin qui ecco
Cioè disponibili abbatterci ma
Ha detto un'altra cosa importante questo lo vorrei proprio valorizzare perché non solo mi convince ci convince ma è un punto annuncia la battaglia contro la criminalità affatto un caso quello di Taranto quello è un caso eclatante c'è un signore
Che gestisce un'emittente antenna seguitato che anche un gruppo consiliare è un caso di leghismo meridionale
Questo signore
è un signore che il cui nome compare la relazione della l'alto commissario sulla criminalità nell'atrio dell'otto punto vendita
L'ex col Sica
è un signore che ha dato prova di essere parte di quella fascia di
Come dire come chiamarlo
Quella facili criminalizzazione del Mundo dell'emittente qui l'emittente non è più
Organo di
Trasmissione video d'informazione di spettacolo di fiction è semplicemente uno strumento
Per operazioni di altra natura è un problema molto serio al Mezzogiorno forse non solo a mezzogiorno comunque la battaglia di moralizzazione che il ministro ha dichiarato inabile vede noi
Non solo interesse ma anche un esplicita punta di approccio
Mentre invece sempre parlando la fase applicazione avendo chiarito tempi certi ebrei radiofonia graduatoria appena varato il piano delle frequenze
Questo è un punto essenziale graduatoria dopo avere il ministro ha portato il piano al Consiglio dei ministri e varato il regolamento graduatoria fattibili severi criteri sono indicati concessioni nei tempi dichiarati saremmo contrari sia così si rinvio vengo all'altro punto dolente la questione chi può ovviamente mia via chiude
E noi siamo totalmente insoddisfatti di come il ministro oggi affrontato questo punto anzi a me è sembrato un passo indietro rispetto ad altre occasioni
Perché in altre occasioni il ministro aveva
Relativamente acconsentito a discutere su una proposta che l'avevano già avanzato
E cioè la proposta di dire attenzione siccome la tv a pagamento è una tipologia nuova in televisione non è una semplice estensione
Della televisione tradizionale ma implica un rapporto diverso con il pubblico per esempio implica un rapporto diverso una
La struttura delle risorse perché introduce Carone
A un altro tipo quindi di possibile evoluzione tra l'altro
Io credo anche sia da riconsiderare il fatto appunto Carlo pagamento debba per forza essere una tv Hertziana
Perché non deve essere invece proprio quello il luogo privilegiato di sviluppo del cavo che in Italia dopo anni di ritardo è stato finalmente messo nel novero delle cose possibili dalla legge delegata proprio prevista per legge Mammì
Comunque è una tipologia nuova televisione
Perché allora
Non fare la cosa più ovvia del mondo
Un specifica disciplina sull'articolo né
Ed è uno dei punti che la nostra proposta di modificata regioni cambiano
Più volte ha sottolineato non si può fare una legge vere e proprie perché si è detto se no i tempi poi si allungano ma almeno una modifica al regolamento che introduco un criterio perché pensati Cina
La tv a pagamento è stata introdotta nella nostra
Diciamo
Nostro assetto di sistema comunicativo neanche che la legge Mammì manda un articolo bis del Regolamento di attuazione del regime mi perché se voi prendete il Regolamento prima questione troverete un ventisei bis poi diventato
Educatamente ventisette per non dare troppo nell'occhio nell'asset nella stesura successiva priva di fondamento non era stata pensata e fu pensata quando
Grandi gruppi d'Italia ha pensato fosse utile introdurre quindi
Prima una disciplina poi le concessioni questo vuol dire dare solamente sei concessioni private sì
Voglio dirlo a chiare lettere perché no
Sei punti su di private
Nazionali naturalmente parlo
Tre al servizio pubblico
Dopodiché si procede
Dopo la disciplina alla parte che riguarda le ventidue Telepiù
Ne sto parlando nel momento più adatto come vedo dal da chi sta entrando in casa
Questo tra l'altro anche per evitare che attorno alla questione pay tv Telepiù sì instauri un assurdo gioco politico che io ho letto tra le righe nell'intervento di questa mattina del ministro
Perché sarebbe ben grave badate bene ma anche
Per rispetto agli attuali proprietà del Telepiù che alcune delle più si innestarsi un gioco di puro scambio politico e cioè si facciano rete le più si facciano quindi dalle pay-tv solo a condizione che vi sia
Una
Profonda modifica societaria ma questa sera decideranno gli imprenditori io so contrario che le modifiche societarie gli ingressi dei soci le le alleanze le cordate vengano decise per una questione di mera opportunità politica ma mi auguro che in Italia ci siano molti imprenditori interessati all'arrivo a pagamento e mi auguro che si incontrino si vede ma che c'entra in politica
Poi politico tra vere le sue simpatie l'esosità diva diramate le tenga per loro
Non può essere questo oggetto di trattativa politica quasi a dire se si entra il signor X allora è possibile
A peraltro non vorrei che il ministro intendesse perché la cosa allora diventerebbe ancor più inquietante se ci entrava che non vorrei che poi
Discorso avesse come non detto quello che sarebbe ecco il duopolio portato a tutte le sue possibili conseguenze
Quindi è più pulita più lineare una linea
Che dica molto semplicemente
Facciamo unitario dell'appagamento perché su una forma avanzata di televisione faccia con un visibile specifica peraltro siccome non vogliamo parlare in astratto ci stiamo lavorando non si tratta né di cento articoli ma solo quelle sette otto questione posti per esempio anche in Francia che via un senso è una logica equilibrata lo sviluppo delle pay tv mettendolo in connessione corre
Non c'era per niente persuaso il parere del Consiglio di Stato consentite
Che ha dato un parere positivo
Peraltro consiglio di stato
Che ha dato parere positivo sulle pay tv eh insomma
Ha dato una valutazione
Molto conservativa se voi aveste chiesto a qualcuno di noi di mettere in busta chiusa prima
Quale sarebbe stato il responso forse avremmo indovinato facilmente ma e qui cito tra virgolette perché sto per dire una cosa offensiva arrivare socio di Stato che però è da attribuire a Bassanini
Essendo deputato all'immunità parlamentare la sentenza così evitato dal parere l'uso di Stato è una classica interpretazione andreottiana del mondo televisivo siccome la logica politica vuole che lei Telepiù si debbano fare
Io non so se stava scritto hanno scritto in quegli accordi famosi
Che diedero poi vita nuovo Governo e poi dopo anche
Mamiya al posto mi non lo so perché non appunto sia una forte l'opposizione non abbiamo accesso alle più segrete come dire stanze dunque certo è che tutto sembra convergere verso una naturale evoluzione nel sistema italiano io dico eh tratto sconcertante per la stessa
Immagine della tv a pagamento a cui invece ne teniamo importa
Chiudo quindi con
Una proposta che ribadisco qui
Si riapre la questione
E facciamo in modo che a gennaio ci siano le concessioni sull'emittenza televisiva locale e per la parte nazionale che ci sia solo laddove questo non crei problemi come quello che accennava questo vuol dire avere un atteggiamento monocorde rispetto la prima delle concentrazioni solo ciò che Finest no perché per esempio abbiamo detto con molta tranquillità
Multa franchezza detto stamattina la sua introduzione la Buffo lo voglio ripetere qui le radio hanno sollevato un problema sull'antitrust che riguarda la RAI
Noi abbiamo proposto in proponiamo
Benissimo si faccia anche su questo punto molto delicato perché riguarda il futuro sistema radiofonico si faccia un chiarimento che si dica
Come devono essere interpretate le reti a M la questione del riso ha frequentato cioè non non siamo il partito di qualcuno anzi se siamo un partito di qualcuno vorremmo esserlo dell'emittenza locale
Pensiamo quindi che se nell'aprire una nuova stagione
Di riforme
Che però guardate
Può avvenire solo se c'è in questa fase delicatissima una battaglia vera non illudiamo
Noi siamo per fare
Ce l'ho per parlare anche
Con coloro che tra le altre forze politiche sono interessati e sono forse più di quanto ci si immagini
Sono interessati ad una battaglia democratica su questo
Siamo per farlo anche in armonia con il mondo dell'emittenza io non so se sia possibile andare ad una più ragionevole unità tra le associazioni non mi spetta
Chiarire questo punto mi auguro certo che le associazioni possono far sentire la loro voce in questa fase anche le regioni anzi
Perché si arrivi a ribaltare la logica
Di concentrazione la logica centralistica calato vita la legge Mammì bisogna che sia proprio dal livello delle regioni delle Autonomie locali a crescere una spinta nuova
Io credo che la cosa di buono sia avvenuto in questi ultimi mesi penso che sia fondamentale lavorare ancora di più in questa direzione
Quindi
Diamoci un ulteriore appuntamento di Bilancio di quello che stiamo dicendo
Però consapevoli che abbiamo di fronte a noi alcuni mesi
I prossimi
Di esplicita battaglia politica e culturale e imporre augurarmi lo dico senza che qui davvero senza alcun formalismo che queste nostre posizioni Clemente mettiamo a disposizione del dibattito del confronto
Siano per una volta non prese come una sorta di volontà polemica verso questo qualcuno questo o quell'altro ma con un contributo concreto anche il mondo dell'emittenza posso non solo salvarsi genericamente ma avete nei prossimi anni uno sviluppo vero in Italia è importante per la nostra democrazia con questo
Una presenta