"Dopo la fine del bipolarismo: PDS, Sinistra, Alternativa"

Prendete posto per favore che iniziano
Lo dia inizio a questa assemblea nazionale dell'area della sinistra del PDS
Che dedicata al tema dopo la fine del bipolarismo PDS sinistra alternativa
Do la parola Mario Tronti nella relazione introduttiva
Sì dunque il mio compito
Quello di introdurre la discussione quindi non vi aspettate una relazione
Esauriente su anche su soltanto sul titolo che essere dato a questo incontro che un titolo molto impegnativo
Infatti mi limiterò ad avanzare appunti di metodo che Prodi varranno integrati da interventi su punti
Specifici ma anche centrali
Sulla politica economica con una relativa manovra finanziaria in atto
Sul sindacato nel dopo congresso CGIL con tutti i temi connessi di lavoro impresa e così via sul Mezzogiorno
E problemi connessi su riforme istituzionali e campagna referendum
E anche con un punto sulla politica una politica declinata
Al femminile tutti punti che verranno appunto approfonditi nel dibattito io scelgo un terreno tutto politico di politica da fare ma anche di politica da pensare un'antipolitica da ripensare in questa fase
E c'è un punto unificante che ci ha caratterizzato anche nella battaglia congressuale e che credo vada ripreso qui ribadito qui
Ed è quello
Che affronta di petto il tema del partito
Lo chiamo punto unificante perché per tutte le cose da fare oggi che verranno fuori appunto nel discorso e nella discussione
Il tema centrale è sempre quello insomma quale partito no per queste cose
Da fare quale partito in questa fase
Per i nostri bisogni ma per i bisogni anche in fondo di questo Paese
Si impone una valutazione di fatto
Che si può esprimere così
Il processo di costruzione o di ricostruzione del nuovo partito
Stagna
Ares Apagna ritarda
Non solo non corre come dovrebbe correre ma l'impressione che non Cabrini nemmeno
E dunque un processo troppo lento rispetto alla velocità di mutamento della situazione questa è la valutazione di fatto che in primo luogo vorrei appunto sottoporre a discussione
Invece che col Marsiglia ritardo aumenta
Consenso esterno e militanza Interna non si incontra
E forse a volte si ha l'impressione che nemmeno si cerchi no in questa fase
In alcune realtà del paese si pone drammaticamente il primo mese di vivere per questo partito
Questo vale per molte zone del Sud e anche persone tradizionalmente più forti
Del nord
In altri ci si avvicina pericolosamente a questa soglia
E solo in alcune zone del centro Italia anche qui molto specifiche molto tradizionali c'è ancora un margine di sicurezza
Ma per un partito abituato a vivere in tutte le pieghe di tutta la società com'era appunto partito Comunista questo non solo non basta ma innesca pericoli di collasso vero e proprio è un allarme che dobbiamo lanciare come prima
Come primo compito in fondo di questo di questo incubo
La vecchia organizzazione di partito non c'è più
Cominciava a non esserci più anche con l'ultimo Piccini questo dobbiamo dirlo
La vecchia organizzazione non c'è più la nuova non c'era copre la forma PDS la forma partito PTS
Non emerge mi sì intravvede
E continua anche la sottovalutazione di questo problema
Il tema del partito a volte viene ridotto al tema dello Statuto è stato così anche in fase congressuale
E continua a tessere così anche se perfino il tema Statuto è scomparso all'orizzonte
Della discussione dei qui una contraddizione forte
Che sta alla radice di tutte le difficoltà politiche attuali
Abbiamo una situazione di movimento mondiale e italiana di forte movimento
Con grandi pericoli e
Però nello stesso tempo anche con grandi opportunità
E questa situazione di movimento che dell'assenza di una forza soggetti
Una forza politica un soggetto politico capace di azioni e di organizzazione
Situazione di movimento appunto scenari mondiali veramente sconvolti
Una geopolitica
Rivoluzionata
Ogni volta appunto che dai uno sguardo alla situazione mondiale col pensiero insomma non uno sguardo empirico
Minimamente teorico c'è sempre la sorpresa insomma manca ancora
Almeno per me non è stata come dire
Supera tranne e che quando guardi questo mondo non c'è più ti accorgi che non c'è più l'Unione Sovietica
Questo non per rendere quel per un tipo di legame ideologico che noi avevamo con questa realtà che per molti di noi non c'era più non solo danni ma da decenni
Ma perché c'era un dato oggettivo determinante della politica mondiale
Era un dato materiale che stava lì
E condizionava il resto
è un po'come quanto lo guardi alla situazione italiana di oggi allo sfascio anche a volte il ridicolo della situazione
Una nuova età di decadenza italiana
Che trova di fronte a sé poi l'eterna manovra politica gli eterni classi dirigenti ormai esauste
E ti accorgi che dentro questa realtà non c'è più il Partito comunista
Questi due grandi buchi vuoti
Altro che i buchi nelle bandiere
Nel senso che sono accaduti i punti di forza anche essi dobbiamo dire già in decadenza ripeto questo concetto
Però insomma
E aperta la ricerca e l'analisi delle cause in fondo di questa
Di questa rovina
Oggi noi vediamo insomma molto spesso da sinistra a contrapporre
Le parole appunti di forza reali dell'avversario sia a livello mondiale sia a livello italiano
Direi la chiacchiera volte della sinistra contro una forza recuperata e accresciuta
Della nuova destra
Quindi se la sinistra europea qui si impone un passaggio di riflessione su questo luogo insomma in cui poi noi oggi effettivamente ci troviamo in cui abbiamo deciso di trovarci
E Sinistra europea se sinistra europea deve essere questo patto di unità Colle socialdemocrazia storiche è bene che sia questo male ossia poi veramente insomma anche se un'autocritica della sinistra europea si impone e nello stesso tempo non si intravvede sono peli la crisi del modello svedese
Vedi l'impasse nel socialismo francese vedi le difficoltà della Spd
Ma l'idea è che se la sinistra europea non recupera per sé l'ambizione culturale di indicare l'uscita
Da questo lungo epilogo del tramonto dell'Occidente
Beh questa sinistra appunto non sarà all'altezza della sua storia se non porrà ai i problemi a questo livello Rizzo
Altezza della sua storia e che poi la grande storia di un secolo e mezzo di movimento operaio i lotti di organizzazione in fondo del movimento operaio complessivamente inteso questo movimento
Come movimento operaio democratico socialista
Comuni
A volte sembra che in un personaggio come parlante questa consapevolezza
Venga avanti ma senti anche la debolezza e l'isolamento in fondo di questo rispetto all'assenza politica
Appunto di questa sinistra europea nel contesto anche dei conflitti di oggi
Aperti in Europa specialmente oltre che nel mondo
Ecco conto questo vuol dire rapporto dell'Europa con il resto del mondo non sviluppato
Popoli nazioni grazie
Anche emarginate sfruttate si può ancora dire umiliate e offese in fondo dal dominio dell'Occidente con cui in un rapporto della sinistra europea non c'è ancora
E questo è anche rapporti dell'Europa al suo interno contro una fase che di balcanizzazione dell'ex
E contro tutto questo ritorno di storia passata
Che abbiamo di fronte a Dio insomma fatto di nazionalismi di razzismi i fondamentalisti
Oggi misuriamo anche appunto il possiamo misurare con occhio più critico il passaggio del dell'ottantanove
No come un passaggio che segnava un nuovo inizio ma a volte come un passaggio che segna un vecchio ritorno
Di cose che a volte erano accadute molto prima in alcuni luoghi dell'Europa oggi c'è una situazione che quasi parei mille novecentoquattordici
Lasciando stare adesso la data del del diciassette
Ma anche rapporti dell'Europa con i punti alti dello sviluppo ecco quindi opportuna considerazione che chissà piacerebbe sentirli discutere no io considero già superata una categoria che è stata appunto interpretata come una delle categorie che spiegavano i esplicava ed il nuovo inizio in atto nel mondo su che la categoria dell'interdipendenza
E iter dipendenza era appunto una cosa una categoria emersa in una fase di appunto di perestrojka di rinnovamento dall'interno del socialismo
Ed era molto funzionale a questo
Interdipendenza apre supponeva ancora due potenze no che sceglievano di mettere fine una volta per tutte appunto alla guerra fredda e di considerarsi appunto l'una dipendente dalla
Il passaggio che attraversa che abbiamo attraversato tra l'ottantanove e il novantuno a a
Fatto scomparire questa situazione
Non c'è più interdipendenza c'è solo dipendenti
E non capisco come si possa recuperare questa categoria se non in termini molto generali l'interdipendenza allora non tra blocchi di Potenza
Ma interdipendenza orizzontale tra le parti in azioni tra i vari paesi
Però questa anche questa è una vecchia realtà del capitalismo si chiamava ETA Marx in poi siamo abituati a chiamarla mercato mondiale perché niente altro che un'interdipendenza economica
E non questa grande categoria politica che spiegava poi un mutamento di fase nella storia
Del
Ci troviamo in realtà di fronte a un mondo politicamente unipolare
Anche se economicamente multipolare troviamo molti poli economici forti anche tra l'altro oggi in grande
Conflitto e concorrenza tra loro
Ma è chiaro che c'è una
Polo politico unico
Da cui tutto il resto delle qui di degli equilibri mondiali in fondo
Dipende
E qui c'è un
Un punto che non possiamo certo approfondire qui però io invito a riprendere un po'un discorso dimenticato insomma
E quello del per la fase attuale di passaggio del capitalismo
Dei capitalismi come si dice ma io
Rimango affezionato malgrado tutto a questa idea in questa categoria che unifica non cerca di sintetizzare appunto un un modello sociale
è presente in modi diversi nei diversi paesi
E cioè si si ripresenta oggi il ciclo un ciclo anche qui tradizionale di sviluppo stagnazione e recessione
Che oggi ci si ripresenta in tutto i suoi passaggi
Bene sviluppo stagnazione R. fare recessione segnano passaggi diversi
Con politiche diverse
E che chiamano anche contro politiche diverso
Sempre un errore avere un atteggiamento unico come se la storia il il del capitalismo sia appunto una storia
Pacifica invece sempre una storia che passa attraverso diverse fasi e ogni volta degli aggiustare il tiro della politica perché il tiro della politica viene anche usato dalla stessa parte capitalistiche
Si tratta oggi di riconnettere conflitti internazionali e ristrutturazioni produttive è un accenno che faceva Graziani in un articolo recente sull'Unità la fine
Di riconnettere difficoltà di mercato e crisi finanziaria
Ripartire con un'analisi strutturale
E ricondurre questa poi alla politica
Ecco io credo che questo sia un grande compito della cultura della sinistra
Di fronte a tutta questa decantata leggerezza dei discorsi ma no che poi superficialità dell'analisi
Rispetto a questo privilegia amento della trasversalità anche qui del discorso che niente altro che approssimazione poi ai problemi
Voglio dire che con la scusa ideologica che è scomparso lo scontro frontale
Bipolare va be capitale e il lavoro
Si rinuncia poi a qualsiasi resa materiale sui processi
E invece c'è per esempio una rivoluzione in atto nel processo produttivo di grandi dimensioni
Paragonabile per intensità
Per significato ipertensione tecnologica oltre che per le conseguenze politiche pre paragonabile senz'altro all'emergere della soluzione ettari lo Rist
Forti istanza perché assegnato poi un'epoca foto della produzione capitalistica
Ecco come cambia il lavoro oggi
Non solo quello industriale ma il lavoro dipendente in generale soprattutto quello dei servizi o quello autonomo anche come organizzazione sociale del lavoro spesso
Fino a Punta come grande lavoro intellettuale
Un'altra grande
Passaggio di analisi insomma
Che vanno riprese col serietà ecco
Con pazienza
Così figlie
E quindi va bene ribadire la centralità del lavoro del lavoratore subordinato
E va bene anche il ribadirlo in quanto lavoratore
Individuo lavoratore personale o fare emergere da questo la figura del lavoratore cittadino tutto questo fa bene ad una condizione che si affronti però anche il problema di come ridare forza
Organizzata al complesso sociale del lavoro questo è il punto vero della questione non è tanto trovare una nuova figura centrale quanto quale forza a questa socialità di questa figura
è il tema del sindacato oggi
La CGIL nel suo congresso si è cimentata con questo problema bisogna dare atto nei documenti nella discussione
Si è divisa anche su questo ha fatto intravedere alternative diverse su cui bisogna decidere poi nei fatti e nei comportamenti
Concreti
E e allora però l'accordo alla Zanussi per esempio una decisione concreta nel senso sbagliato
Proprio su questo punto su questo tema
E cioè da battere politicamente la tendenza forte in una parte del sindacato
E con l'ambizione di presentarsi oggi in CGIL come nuova maggioranza
La tendenza dico a dare per scontati e inevitabili processi integrativi associativi
Anzi consociativi del lavoro e del lavoratore nell'impresa nell'organizzazione produttiva dell'impresa
E allora dico stiamo attenti perché
Viene avanti
Una linea essa si strategica
Che parla tra l'altro con la sicurezza e a volte con il piglio sprezzante di chissà di stare nel corso naturale delle cose
è una tendenza è una linea che vuole legare oggi l'alternativa politica
Magari centrata sull'Unità socialista ma questo è un particolare che può anche non intervenire in questo in questa farsa
Può essere anche un altro tipo di alternativa politica comunque il tentativo è quello di legare l'alternativa politica con una forma di consociativismo sociale
Questa è la linea che viene avanti forte ripeto
Con argomenti dalla sua parte e con me appunto forze che la spingono
Ed è una posizione da battere
Contrapponendo un legame invece che è quello appunto che viene naturalmente da questo tra area
E da altre
Attualmente all'opposizione all'interno del PDS
Che cerca cerca di trovare un legame invece tra alternativa politica e antagonismo sociale come le tue cose che naturalmente invece stanno insieme e che segnano di un certo modo sicuro la stessa
Lo stesso fatto dell'alternativa politica
Ecco questa
Questo quest'area della sinistra del PDS dire che si identifica per questa scelta e per questa indicazione strategica
L'Area dei comunisti democratici ha giustamente ad Ariccia posto al centro di la
Dei suoi discorsi insomma la questione sociale rilanciando con forza a questo tema
E qui centralità della questione sociale vuol dire che intorno ad essa si organizza il resto
Ma si organizza tutto il resto
Si tratta cioè di riconnettere di riferire di fare il mio atterraggi lire questione sociale questione politica questione sociale questione democratica questione sociale questione istituzionale
E tenendo presente
Che c'è dentro tutto questo anche appunto la grande questione democratica attualmente aperta in questo paese
C'è questo stato il passaggio critico del sistema politico anche inteso come sistema dei partiti
Ci sono appunto contraddizioni interne alle istituzioni al l'organizzazione istituzionale del paese che sono pesa
Chiedono appunto un intervento c'è un blocco istituzionale che in parte dà origine a queste contraddizioni parte ne deriva con un intreccio che non è facile da sciogliere sono anche purtuttavia bisogna politicamente show di qui il tema delle riforme istituzionali
E il tema appunto dei grandi conflitti istituzionali attualmente presenti
Nel Paese c'è un aggravamento che viene avanti giorno per giorno ora per ora direi siamo legati molto addirittura i passaggi specialmente in queste ore di un'accelerazione della crisi
Istituzionale dei rapporti tra i grandi poteri
Istituzionali
Siamo appunto in queste ore implicati in alcune possibili decisioni da parte del Pd essi di dare un'accelerazione anche politica proprio atteggiamento nei confronti dei poteri
Presidenziali della Repubblica la situazione della Presidenza della Repubblica sicuramente a a raggiunto un livello di guardia
Io credo che noi dobbiamo essere favorevoli che vedere con Simpatia ogni processo di maggiore chiarezza del Partito democratico della sinistra nei confronti anche della personalità di Cossiga dalla sua funzione attuale nella Presidenza della Repubblica le forme in cui questo sì
Realizzerà non spetta a noi IndyCar non spetta soltanto hanno indicarle i gruppi dirigenti del partito decideranno in queste ore in questi giorni il modo migliore per restare appunto senso a questa accelerazione anche a questa maggiore chiarezza che la posizione del PDS noi seguiremo appunto
Con
Molta
Attenzione anche con delicatezza questa l'evolversi della della situazione di Ghedini e ripeto però che il tema delle riforme istituzionali oggi trova in sé la la campagna referendaria come un momento essenziale della propria
Presenze
Ma indicazioni che noi possiamo dare che lei i referendum e stanno dentro il processo delle riforme istituzionali non esauriscono il campo delle riforme istituzionali
Bisogna quindi avere questa capacità di equilibrio nel valutare questi problemi il tema delle riforme istituzionali e più ampio qui se ne parlerà sicuramente di quello che viene indicato dall'attuale campagna referendaria
Sui referendum e bisogna articolare il giudizio e anche il comportamento sulle singole domande
Ma dire che questo
Anche questa campagna referendaria e cosa anche nostre sono del PDS in generale e in fondo anche in questa abbia sia come propalazione approntamento delle condizioni istituzionali di un'alternativa politica
Sia come rapporto diretto con una parte del Paese reale
C'è un'opinione pubblica diffusa esce un senso comune di Massa
Che oggi si rivolge al sistema politico del sistema dei partiti tutto questo va interpretato parla presentato va organizzato
E laddove necessario va anche orientato e guidato
Per noi quindi non è questione sul fatto che il PDS debba stare dentro questo fatto di movimento attuali
è questione del come starci non passivamente non al seguito e alla coda
E neppure come semplice risorsa di organizzazione da approntare appunto terrà il movimento referendario ma appunto con le sue proposte la sua identità
La sua forma complessa di partito
Che sta nel sociale sociale
Oltre che nel sociale e civile jutsu sarei queste due per capirci queste due cose che non sono la stessa cosa cioè un sociale civile che riguarda appunto questa trasversalità anche dei movimenti
No e che si rivolge indirettamente anche al i processi istituzionali politici c'è un sociale sociale che ha la sua autonomia il suo punto deve essere il punto di riferimento ancora centrali per questo partito
E così via
E stare dentro le istituzioni allora anche come veicolo di democrazia che si organizza come si diceva
Una volta con una frase credo ancora di grande attualità
è questo che non si vede nell'attuale PDS non si coglie non si coglie a livello di massa
E quello che non si coglie l'asse strategico
Su cui si muove e e e l'intero partito attualmente asse strategico dalla presenza del PDS della sua iniziativa e non è questione badate solo di programma io farei una riflessione sulla differenza tra programmi e strategiche
Non è la stessa cosa
Il programma sia quello elettorale sia quello fondamentale può essere il frutto di un gruppo di lavoro anche di specialisti
La linea strategica invece che e io aggiungerei anche la sua strumentazione politica e perché no tattica
Beh questa è il frutto di un di un corpo collettivo di militanti
E viene poi assunto a sintesi da un gruppo dirigente
Ma da un gruppo dirigente autorevole capace di esercitare egemoni in via di produrre consenso
Di esprimere direzione di convincere alla decisioni convincere alla decisione prima il corpo del partito poi il consenso che sta intorno al al partito senza di questo
Noi abbiamo come abbiamo oscillazioni
Indecisioni
A volte confusioni
Con scarponi credibilità di qualsiasi proposta
E io rifletterei sul fatto e io ci ho riflettuto un po'su
Malgrado il carico di proposte giuste sensate meditati articolate ad esempio del governo ombra e delle singole sezioni di lavoro poco edizione in materia di politica economica per esempio vedi la contro finanziaria in materia di legge elettorale proposte somma
Tutte di consistenza insomma
Anche di riforma istituzionale di funzionamento dei servizi di attenzione a zone emarginate della società tutte cose che a volte compaiono insomma nella politica attuale
Del PDS malgrado queste malgrado l'impegno e la fatica quotidiana di cui bisogna dare atto insomma l'attuale gruppo dirigente che si spende non sta certo fermo consiliare e poi che malgrado tutte queste cose
Ma perché l'immagine del PDS insomma questo dall'uomo della strada hanno che incontrate sull'autobus aggrava
Dicono sempre la stessa cosa non si sa che cos'è iscritti non si sa che cosa vuole c'è questo squilibrio tra un corpo di articolazioni in fondo dalla presenze Della proposte e questa immagine non si riesce a staccare
Riflettere su questo per capire quale dov'è il punto
Della difficoltà che non si riesce a superare uno può essere quello che dicevamo all'inizio un partito che non che non si costruisce che non emerge no come la sua forma con la sua evidenza
Ce n'è un altro secondo me
E forse l'incertezza sulla scelte politiche
Sulla scelta delle alleanze politique
Del blocco o del campo politico dell'alternativa
è qui c'è un nodo non sciolto qui c'è una scelta non fatta c'è una decisione non prese
Che sta alla base di tutte le ambiguità di di immagine
Noi dobbiamo uscire io credo che la
Da quest'area dobbiamo fare un esplicito invito
A che si esca dal falso dilemma riproposto in questi giorni
Tra unità socialista da una parte o alleanza degli onesti dall'altra
E cioè poi diciamocelo
Tra Partito socialista unificato
Da un lato ho
Partito radicale di massa dall'altra o per usare un un un nome più nobile
Ma altrettanto ambiguo partito democratico all'americana
Cioè queste due alternative che sembrano le uniche su cui occorre schierarsi
All'una favore dell'urna o dell'altra
Ecco sull'alleanza degli onesti io rinvio all'otto
Per quanto mi riguarda l'articolo che Ingrao ha scritto sul manifesto in cui mi pare che è stato detto tutto è detto bene quello che se ne deve pensare mi pare che ci sia da aggiungere nulla
Par rimessa in gioco però oggi secondo me un'idea di Silistra un'idea in campo della sinistra
E conseguentemente contenuti Soggetti forme organizzate di questo campo della sinistra
Qui c'è molta confusione sotto il cielo
Ed è facile dire che la situazione non è eccellente ma
Prendiamo in parola alcune cose che sono state dette anche in questi in questi giorni
Prendiamo in parola per esempio il no al governissimo e mettiamolo agli atti
E sia
Diciamoci pronti a ricordarlo
Per eventuali
Momenti futuri
Diciamo che l'alternativa di centro di la Malfa non credo che ci interessi granché
Diciamo anche che l'iniziativa recente di calzare IST Panarelli Partito socialista non era sbagliata
Io almeno non l'ho vista comune anche se
Ha creato qualche
Perplessità qualche ambiguità non era sbagliata l'iniziativa era sbagliato l'ottimismo sul risultato di questa iniziativa che si dava quasi per scontata
Abbiamo chiesto al PSI di scegliere e pare proprio che abbia scelto
Ora questo
Craxi presidente del Consiglio Forlani Presidente della Repubblica cava segretario della DC
Beh io credo che non basterà certo la categoria morale dell'onestà
Per non dico aggredire ma per minimamente scalfire questo blocco politico forte di poteri
E con tutta la simpatia figuranti
Non basterà certo il Tribunale del malato Rocco cose di questo genere per
Opporsi insomma
Per vincere una battaglia di questo c'è
La verità è che l'analisi del PSI non è stata affrontata se non
Io ricerche emarginate che non hanno avuto nemmeno la circolazione che merita io credo che è un appunto
Si può anche saltare poi nella discussione ma io penso e quando diciamo PSI noi dobbiamo affrontare non solo il tema dell'analisi di questo partito nella sua storia recente dei suoi anni ottanta dei suoi passaggi di potere della sua dislocazione
E nel nel sistema di potere della sua la sua configurazione sociale oggi
Io credo che insomma già reperirli parlare anche del personaggio Craxi non non c'è vecchio vecchio opuscolo di Plechanov free parlate titolato la quel funzione della personalità nella storia no
Ora non scomodiamo la storia per Craxi ma si può parlare di funzione della personalità nella politica sicuramente
E questo non è affatto un fatto secondario nella politica corrente nella politica
Quotidiani personaggi che vanno oltre un partito e che usano un partito per un'operazione che è un'operazione molto legata al personaggio a volte non seguire non servono nemmeno le grandi come dire le grandi interpretazioni classisti e di quello che c'è dietro di chi no sono proprio funzioni legate Anna alla presenza di un di un personale d'altra parte c'è dentro il PSI una contraddizione forte che è emersa a Bari
Tra una base e anche un certo medio basso politico socialista
Molto antichi CE molto orientato una possibile unità a sinistra tra questo e il gruppo dirigente Craxi ed è una contraddizione su cui senza dubbio lavorare
Perché può o esplodere non sappiamo come non sappiamo quando ma che stalli ed è una cosa anch'essa fatto che indica un fatto materiale
Noi sappiamo anche che quel blocco di potere che individuavamo prima
Che è anche di potere di palazzo come si dice non risolveranno spacco il divario il contrasto tra Paese reale e Paese politico
E nel Paese reale non ci sono solo cittadini e società civile e iniziative di base ci sono anche forze produttive
Con cui non è escluso che dal punto di vista politico un rapporto politico un rapporto provvisorio si possa anche
Segnali
Però questo è sempre un qualcosa che va aggiunto al resto
La via regia è un campo di partiti e movimenti
Di organizzazione di massa e di correnti di opinione anche di cui bisogna tener conto appunto in una società cosiddetta dell'informazione che fatta che sarà reale
Un campo di sinistra sociale e di sinistra politica
Questo è il la via regia della costruzione da da tentare
Dentro questo campo chi ha più forza e più idee si troverà si collocheranno attualmente al centro di questo campo e di questo schieramento che corre dobbiamo fare in modo che il PDS sia questa forza ideale centrale dell'alternativa
Io credo che a questo punto in questo passaggio ogni area del partito deve contribuire dando il meglio di sé a questo obiettivo unico e comune
Intanto impegnarsi nel processo di costruzione dalla nuova organizzazione in un suo radicamento sociale forte in una conquista di consenso più esteso
In un'elaborazione programmatica solida credibile convince
Si tratta di fare emergere un'alternativa di opposizione quindi e ora che faccia intravedere un'alternativa di governo in tempi politici
E quindi intenti assimilabili anche dalla contesto sociale e civile che abbiamo di fronte dentro cui stia
Ecco tra quest'area della sinistra e quella dei comunisti democratici c'è un lavoro comune per esempio da impiantare subito
Si possono individuare anche alcune aree
Di ricerca comune di intervento comune io penso per esempio sul tema del partito dovremmo insieme pensare ad un appuntamento insomma no che spinge la riflessione su questo
Non fa soltanto analisi del passato ma comincia a produrre proposte proposte effettive di organizzazione del nuovo partito che non ci sono ancora
E su cui appunto lavorare insieme dare punto l'idea di
Forse che dentro questa
Questo partito ragione ricerca si pone appunto al servizio poi dell'intero partito e così via la frantumazione della sinistra in generale noi vediamo oggi che corrisponde una frantumazione della sinistra dentro la sinistra Street questa è una è una cosa non dico da superare in breve ma certo qualche cosa da cui cominciare a uscire è un compito di questa parte del PDS
Tenere aperti per esempio i canali di comunicazione con compagne e compagni con donne e gli uomini in carne ed ossa che hanno fatto
La scelta di non aderire subito al PDS e o sono andati in Rifondazione
O stanno organizzando appunto la rete dei circoli comunisti o i tanti che nei né nell'uno o nell'altro stanno ancora inattesa in fondo di una decisione persona
Tra l'altro ci sono in tutti questi luoghi risorse di militanza e riserve di passione politica
Di cui non può assolutamente privarsi nel campo dell'alternativa noi dobbiamo dirlo questo è lavorare anche in cui
Esprimendo una funzione secondo me molto dinamica
Di quest'area
Che da un lato cerca di fermare di invertire la deriva moderata e la tendenza alla rassegnazione presente in tanta parte della sinistra ufficiale
Che dall'altra però cerca di tirare nel campo dell'innovazione nel campo del cambiamento
Posizioni che sono ancora minoritarie tradizionaliste va be'è capitato di chiamarle neo ortodosse
Spingerebbe invece a uscire da questa fase né questa chiusura e aprirsi appunto al nuovo
E per concludere direi cioè che dobbiamo prendere Nori in mano idea del cambiamento di mentalità della sinistra
Questo è un compito che di cui dobbiamo
Sobbarcarci cioè di un salto di discontinuità nella vecchia cultura della sinistra o nelle vecchie culture della sinistra
Tutta la fase tutta l'epoca ripropone un compito di innovazione culturale radicale
E
A chi viene insieme come noi veniamo insieme e dal marxismo e dal movimento operaio e sente il peso proprio di questa transizione
Il peso delle categorie a cui è che si sono appiccicati alla propria coscienza teorica non è che certe volte fai fatica anche personalmente staccare da te come persona no
E eppure è un lavoro da fare un lavoro che noi dobbiamo fare con coraggio con equilibrio lontano altrettanto dalla nostalgica di un passato che sicuramente non tutto
E a volte si dice fortunatamente non tout-court
Lontano però anche da quelle di qui dazio vivissimo dal pentitismo soprattutto intellettuale
Da questa tabula rasa assurda sulla quale non si costruisce nulla
Non si riparte mai da zero insomma non si mai si riparte come noi dobbiamo ripartire da una somma come dire negativa
Ed è un un ripartire molto complesso e difficile
E quindi accanto all'asse strategico la rivendicazione di un asse culturale
Del nuovo partito
Tortorella parlato di pluralismo polveroni insomma no con un'espressione efficace e
Si potrebbe dire anche che questo pluralismo povero rischia di essere anche un pluralismo passi
Un semplice accostamento di culture diverse che non solo non si confrontano non macché non cercano ognuna di superare se stessa come invece bisogna fare
E invece accanto questo pluralismo che evidentemente un dato ormai acquisito una volta per tutte occorre impiantare una ricerca di Comuni punti di riferimento
E inevitabile questo un partito non può assemblare culture senza produrre una cultura egemone
Per sé e targata non diventerà mai partito se non fa quei
E quindi questo è un passaggio attraverso cui dobbiamo passare dobbiamo spingere perché passino tutti
E allora io credo una nuova cultura politica della trasformazione è questo che sta davanti a noi una nuova cultura politica della trasformazione io direi anche ma se non posso anche rinunciare a dirlo una nuova cultura politica della rivoluzione
Perché penso che poi questo sia il vero punto
Declinata anche questi in senso moderno senso anzi contemporaneo
Nel senso che dopo la sconfitta delle rivoluzioni passate
Secondo me vincerà chi uscirà da questo periodo
Non solo non piegato non solo non con la schiena piegata commessi invitano a fare tutto
Mani uscirà appunto intimamente e profondamente rinnovato
Con la schiena diritta ma nuovo
Questa info l'obiettivo quindi che ci si deve porre e io mi fermo qui perché appunto promesso di dare degli spunti di riflessione anzi credo di essere andato anche oltre il tempo
Civile permesso grazie
Va bene abbiamo la discussione chili intende intervenire invitato ad iscriversi e la prima iscritte a parlare e Luisa Salemme
Ma questo dallo stato del partito
Non condivido infatti il facile ed ingiustificato ottimismo che spesso si esprime sullo stato del partito
E sempre più evidente il continuismo che permane nel nuovo partito rispetto a ciò che più di vecchio ed inadeguato c'era nel vecchio e mi riferisco soprattutto alle forme della politica e della rappresentanza
Si allarga sempre di più la forbice tra la teorizzazione del partito nuovo e invece le pratiche di sempre
La causa che provoca maggiormente disagio e malessere nell'agire politico denunciata da quasi tutte le compagne e compagni in più occasioni e quella di una progressiva delegittimazione delle sedi proprie
E dei luoghi della decisione
Aumenta la distanza tra le unità di base e gli organismi dirigenti del partito
Gli scritti non trovano sedi proprie dove poter confrontare e farà anche pesare la loro opinione il loro punto di vista non hanno alcun ruolo di verificato alla loro proposta e quella dei gruppi dirigenti
Rispetto a ciò per esempio eclatante ciò che sta avvenendo a Milano dove gli iscritti delle zone direttamente interessate al progetto fiera che tra l'altro sta mettendo in crisi la stessa Giunta
Hanno che lavorato con documento e oltre al fatto di essere state considerate schegge impazzite dagli stessi
Dirigenti del partito e anche sugli organi di stampa non hanno ancora avuto modo di essere ascoltati in una sede che è propria come quella per esempio di un comitato federale
Schegge impazzite tra l'altro sono considerati anche coloro che rappresentano all'interno del nostro partito un collegamento verso l'esterno
Verso quelle culture ambientaliste per esempio a cui si diceva volevamo rivolgerci e con cui volevamo contaminata ac con la svolta
Un partito quindi che si chiude sempre di più in ambiti istituzionali e di rapporti tra le forze politiche e sempre meno intercetta il movimento sociale la situazione inoltre dell'organizzazione del partito nei luoghi di lavoro e disastrosa grosse sezioni che li fabbrica per esempio anche Milano chiudono le più grandi sezioni di fabbrica sono completamente in operose
Leggo che un milione di lavoratori sono stati coinvolti nella campagna sulla Finanziaria non voglio assolutamente polemizzare mettendo che discussione questo dato ma il mio osservatorio reale mi dice invece
Che nelle fabbriche più significative ci sono stati attivi sulla Finanziaria con appena otto compagni si era giunti trenta nel caso in cui più sezioni si sono unite uno sforzo che organizzativo al di sopra delle spetta Active
E si è scontato una presenza organizzativa del partito a livello nazionale quasi inesistente
Questo perché a nostro avviso la battaglia sulla Finanziaria più sentita come una necessità che come un punto importante dilania strategica
Non è un caso la non continuità delle iniziative le campagne fatti a spot la la mancata manifestazione prevista per il sedici novembre anche in questo caso le sedi si moltiplicano ma paradossalmente ai compagni di fabbrica mancano le sedi in cui siano profondi i loro problemi concreti le contraddizioni che scoppiano nelle loro fabbriche e dove produrre approfondimenti e analisi
Le cose che noi notiamo sono più assenti in questo partito la loro assenza sta diventando spaventosa ormai c'è una crescente anatre BT Zazie o nel partito scusatemi se sono così dura
E perché mancano sedi in cui decidere iniziative e proposte di lotta i compagni e luoghi di lavoro sono sempre meno protagonisti e sempre di più e solo più solo spettatori di un pullulare di convegni e tavole rotonde
Organizzati secondo manuale Cencelli in cui si susseguono relazioni comunicanti tra di loro in cui non si conosce più
La sede da cui si parla quali sono le fonti le esperienze i fatti concreti da cui scaturiscono i nostri ragionamenti insomma stiamo rischiando anche noi di parlare delle cose
Fiacco determinazione azioni positive senza bere né referenti sociali nella conoscenza della realtà nei luoghi dove queste questioni si consumano
E vengo al merito di due problemi emblematici io voglio che ragionare sul fatto che il PDS non abbia detto una parola sul caso Zanussi e susseguirsi a livello nazionale del fenomeno della crisi industriale e della disoccupazione
Sul caso Zanussi
Ne parlo ancora di più con serenità proprio perché partendo dei contenuti che abbiamo proposto come area nel nostro convegno dello scorso maggio sul lavoro e l'impresa proprio sulla qualità sulla qualità totale sulla codeterminazione
Certamente non possiamo essere tacciati come coloro che contrappongono a tali sfide un rifiuto ideologico
Vogliamo cogliere le opportunità pur sapendo che vi sono esiti potenzialmente riversi perché l'accordo Giannuzzi come è scritto molto bene Giorgio Ghezzi non andava firmato
Considero molto grave innanzitutto il fatto che sia stato interrotto
Con l'intervento della segreteria nazionale FIOM nella persona di Vigevani un percorso tra i lavoratori il coordinamento nazionale FIOM composto dei delegati delle varie aziende e la segreteria FIOM nella persona della Micozzi
Anche la decisione di non firmarlo era stata presa in base ad una valutazione congiunta fatta dai delegati assieme alla segreteria nazionale nella persuasione Cozzi
Trentin dice nella sua relazione al congresso CGIL che anche i dirigenti locali devono assumersi le responsabilità
Di decidere su accordi bene proprio quello che in quel caso era caduto e considero ancora più grave la la giustificazione data da Vigevani se ce ne vogliono cento per filmare non possono bastare dieci per non firmare
E come quello che avveniva lepus toglie democrazia per dare più democrazia
Se davvero si pensa che quei dieci delegati non rappresentasse i lavoratori
Allora si sarebbe potuta fare con operazione di estensione della consultazione non certo di espropriazione di un coordinamento e di restringere la decisione di fermarlo nelle mani di due segretari nazionali
Nel merito
Più passi dall'azione di di trentina sulla diversità della composizione del mondo del lavoro sulla contrattazione sulla democrazia sindacale
Sono difatti negati da quell'accordo che dalla stessa tribuna da cui lui ha fatto quella relazione ha chiesto che fosse firmato
Questo è solo un esempio che sta succedendo la CGIL tra di pianificazione tra il dire
Sono stati che lavorati documenti più avanzati in sede di congresso nazionale anche rispetto ai punti da cui si era partiti e il fare ossia la pratica della contrattazione egli dice è sempre tempi scrive nell'azione che gli obiettivi della codeterminazione devono essere quelli di una nuova organizzazione del lavoro
Che promuova la crescita professionale una maggiore autonomia una più ampia circolazione e socializzazione di conoscenze ed informazioni
E io sono d'accordo e proprio su questo il salto qualitativo de la contrattazione e su questo la sfida della qualità totale che valorizzi il lavoro
Ma lo scopo delle commissioni miste Zanussi non sono questi ma il loro oggetto di contrattazione sono i temi tradizionali della contrattazione propri del consiglio di fabbrica inquadramento ambiente mensa inoltre do la dice certo un ideologo marxista ma Marchisio mi nei suoi scritti
Che nelle sperimentazioni più riuscite i dei media le commissioni miste avevano essenzialmente un ruolo di indagine è un ruolo progettuale
I saperi operai come li chiama trentini in questo accordo saranno di fatto negati per vari motivi alla Commissione partecipano i funzionari delle strutture sindacali e neanche i delegati mentre lo diciamo anche noi a partire dalle nostre che esperienze e luoghi di lavoro e nelle commissioni miste
Su nuovi temi contrattuale fondamentale invece non solo che la presenza dei delegati ma dei lavoratori direttamente interessati di volta in volta nella sperimentazione in oggetto
Altrimenti come faranno i nuovi saperi operai
Le donne i tecnici le le nuove professionalità a contare se non facciamo in modo che essi diventino agenti contrattuale Calessi contaminano con la loro cultura i loro modi nuovi di vivere il lavoro la cultura sindacale
Come possono ora i funzionari delle strutture rappresentare tutto questo
Se non avremo ascolto per questi soggetti che non daremo loro rappresentanze è chiaro che l'unico referente per il sindacato inevitabilmente diventerà la cultura aziendale
E poi quale possibilità avranno di incidere i lavoratori Cono il loro sapere i loro bisogni nelle decisioni delle commissioni mi spaventa il pensiero che se anche qualche delegato Inter Perrella i lavoratori
E questi anche in decine e centinaia esprimeranno un parere questo può essere potrà essere messo in discussione con il voto contrario di appena due o tre membri di quella Commissione
Allora dovrà almeno esserci un patto unitario è questo quello che è dono e compagni delegati della Zanussi tra i rappresentanti di organizzazioni sindacali che li vincoli al mandato e sprezzo del lavoratori
Ma perché il PDS non dice nulla io dissento profondamente dall'opinione ormai diffusa anche in divergenti di questo partito che sulle questioni di libri
Di di democrazia sindacale il partito non debba esprimersi
Non allora non capisco perché il PDS dovrebbe dovrebbe schierare che le sue forze sui banchetti dei referendum elettorali per fare in modo che cittadini contino le scelte dei della politica nazionale sulle coalizioni di governo allora perché abbiamo sostenuto l'ex la legge centoquarantadue per i referendum consultivi delle città e poi questa battaglia di democrazia dovrebbe arrestarsi superati che cancelli del luogo di lavoro perché è il diritto per esercitare il loro controllo sugli accordi che riguardano la loro vita lavorativa non deve riguardare il il il PDS dissento profondamente da questa impostazione
I processi di ristrutturazione che stanno investendo gli stabilimenti FIAT a livello nazionale sono un banco di prova concreto su cui misurare il Progetto dalla qualità totale io leggo questo
La carenza FIAT sulla qualità del prodotto non coinvolge solo che il processo di produzione bensì il suo livello a monte ossia che la fase di progettazione ed ingegnerizzazione
Ciò coinvolgerebbe non solo un'innovazione dell'interi processi aziendali ma uno svecchiamento e una riqualificazione del suo apparato tecnico professionale delle sue strategie di progettazione di quali modelli e su quali fasce lo dicono infatti gli stessi lavoratori FIAT i nuovi modelli non sono altro che Stalin di quelli me di quelli vecchi un assemblaggio delle parti migliori dei vecchi modelli la FIAT forse considera invece questa sfida troppo ambiziosa per un'azienda vissuta per decenni sulla burocratizzazione sul controllo sociale della forza lavoro anche intellettuale
Tenta ora a mio avviso un'altra strada ovvero la strada di sempre scegliere per tenere la competitività internazionale quella della riduzione dei costi
Il GRA e prevede aumenti di produzione nei mercati dell'Est Polonia Unione Sovietica Zagabria e dell'America latina il Brasile apre gli stabilimenti di Melfi e di Avellino ma con scopi precisi
Scambio sulle condizioni di lavoro e contrattuali più basse e un livello conflittuale
Minore delle relazioni industriali non dimentichiamo che il contratto di Melfi non vi è nessun riconoscimento dei contratti FIAT Auto
Già in vigore negli stabilimenti del Nord sono esclusi infatti dalla paga i premi di produzione i premi per i turni e altro inoltre tutti i nuovi assunti non solo i giovani saranno tutti assunti in contratti di formazione
Più l'illusione che le cose di così imposizione inoltre di cicli continui mai visti in un'azienda di auto nel Complesso chiude Dessì o Mirafiori in cassa integrazione che la Maserati che la lancia di Chivasso in crisi con lo spostamento a Melfi della produzione della Delta in più al sud
Non saranno trasferite attività di ricerca di commercializzazione di direzioni che invece rimarranno gli stabilimenti del Nord
E invece cosa l'unica che potrebbe davvero significare uno sviluppo per la realtà del Sud e quindi con rendimenti anche più alto del capitale investito
Vogliamo denunciare questo disegno di puro decentramento produttivo e di peggioramento delle condizioni di lavoro finora invece a me risulta abbiamo solo che sultanato di fronte la volontà FIAT investiga al sud
Invece sono assenti strategie che industriali per accordi di sinergia e di partnership a livello internazionale individuazione che i prodotti nella fascia medio alta meno concorrenziale anche in Italia
Innovazione dell'organizzazione del lavoro per incidere sulla qualità del prodotto nei fatti gli accordi di chiesti all'Alfa di Arese non si ispirano certo nel processo produttivo alla fabbrica integrata insomma se un partito che dice che vuole essere ancorato al mondo del lavoro
Se non parla di queste cose e di cosa deve occuparsi non credo che il partito demagogo passi solo delle tematiche redistributive perché i problemi oggi sono anche altri democrazia e strategia industriale
Ecco perché è che la battaglia sul costo del lavoro deve essere anche quella battaglia politica diretta distribuzione che di Poteri per questo non possiamo anche su questo mancare a un appuntamento di manifestazione nazionale
E l'impegno che alcuni compagni si sono presi per presentare che la proposta di legge
Della proroga sulla proroga da scala mobile deve diventare con convinzione una battaglia e deve essere sostenuta da tutto il PDS credo che sia indispensabile ridare compagni dispersi che luoghi di lavoro sedi in cui ricostruire una ricognizione di ciò che accade
Individuare una continuità di iniziative e di proposte
Su questo credo sia auspicabile un lavoro comune con i compagni dell'area comunista non però arroccarci non solo per denunciare o rivendicare no per creare sedi separate dal partito ma per costruire a partire da un sentire comune e affine
Ipotesi da confrontare dentro e fuori il partito
Per fornire un contributo critico ma costruttivo di innovazione culturale e di stimolo a tutto il partito
E anche per diventare punto di riferimento e offrire una sponda politica a quei compagni che hanno sì votato per l'ascolta ma che oggi abbandonano che il PDS che la politica perché ne sono profondamente delusi
Per rendere più efficace ed incisiva la nostra battaglia politica per far ridiventare nei fatti il mondo del lavoro un soggetto sociale visibile a cui ancorare la nostra strategia altrimenti sarà sempre più complesso perché ciascuno di noi
Il bar e parlano lo sforzo di rimotivare la militanza e il senso di appartenenza a questo partito
Se il Presidente per consentire di parlare al più ampio numero di compagni conviene che ci si mantenga nei limiti di dieci minuti al massimo un quarto d'ora comunque Luisa è stata abbastanza nei limiti adesso la parola Isaia Sales
Compagni siamo un po'da tempo stancamente a ripetere
Che questo PDS manca di identità il problema è che io vedo noi vogliamo contribuire all'identità del PDS
Io ritengo che se non lo facciamo siamo degli stupidi e sprechiamo un patrimonio enorme della sinistra del PC e della sinistra attuale del PDS
Perché credo che noi siamo forse gli unici in condizione di contribuire a dare un'identità forte al PPE
E quindi io credo che adesso questo è il punto su cui dobbiamo lavorare
Cioè io non sono favorevole all'idea di una sinistra del PDS minoritaria
Che gioca a testimoniare le proprie posizioni
A indicare i pericoli della deriva mai invece gioca a tutto campo
Dentro e fuori il PDS
Noi abbiamo posto e dico per sinistra il PDS l'insieme dei compagni che fanno parte di più mozioni in particolare la nostra la seconda abbiamo posto alcune esigenze che sono in grado di per sé queste esigenze di collo di connotare un partito bisogna vedere se siamo riusciti con realismo ad affermarlo è se ci lavoriamo
Abbiamo posto l'esigenza di un PDS Forza stabile autonoma della sinistra italiana e non una forza transitoria
E non è poco
Abbiamo posto il problema di
Essere una forza d'urto sul sistema politico italiano e sui suoi equilibri
Abbiamo posto il problema di non essere e non avere il complesso della sconfitta della sinistra italiana ma di un suo possibile Riva
Abbiamo posto l'esigenza di una forza d'urto della riforma della politica forte caratterizzazione sociale
Abbiamo posto l'esigenza di una forza critica del capitalismo proprio mentre altre culture provavano a misurarsi con una critica moderna del capitalismo
Abbiamo posto l'esigenza di creare una forte sinistra di opposizione che si rivolge a tutta la sinistra e non solo a quella di matrice socialista e non solo a quella di governo
Ecco insomma come deve essere una moderna sinistra e una moderna sinistra può connotare di sé un PDS in forte crisi di identità io credo che questa è la partita che dobbiamo giocarci
E su questo gli spunti di Mario mi sembrano molto interessanti cioè io vedo una sinistra del programma forte identità sociale una sinistra della ricerca che vuole sfidare la maggioranza
A partire dalla coerenza con la svolta perché qui oggi se assumiamo questo punto non soffriamo perché si è fatta la svolta e questo è scontato le difficoltà noi offriamo oggi
Per la scarsa coerenza con gli obiettivi strategici della svolta se stiamo nel PDS bene o male credo dobbiamo come dire chiedere a qualcuno che ci ha dato degli obiettivi
Che ha motivato la svolta di essere coerenti con quegli obiettivi essere noire
Ecco io la prima operazione che fare questa se assumiamo questo punto di vista la critica sull'apporto colposi non è che ci siamo spinti troppo
E non è che avevamo troppo ottimismo sui risultati perché è sbagliata
è sbagliata perché chi come Occhetto vuole essere vuole far parte veri innovatori della politica nel rapporto con Craxi ha dato del PDS la rappresentazione della vecchia politica
E ha dato un colpo forte all'identità del PDS del suo e del nostro PBS
Perché noi abbiamo un movimenti d'opinione in Italia movimenti che si muovono che non possono appassionarsi all'alternativa sul rapporto PDS tesi quello è un esempio da vecchia politica che nel giro di due mesi a come dire
A intaccato le risorse di credibilità che il PDS aveva potuto avvenire
In alcuni in alcuni settori
Ecco da questo punto di vista io ritengo che forse noi dobbiamo giocarci una partita un po'più ambiziose
Se la sinistra il PDS deve immaginare di essere più ampio di quello che siamo noi noi che la seconda mozione
Una sinistra che quando parla parla tutto il PDS con l'ambizione di far vivere le sue posizioni e farle circolare in tutto il PDS fuori dal Pd
Ecco vogliamo provare noi a scomporre le componenti attuali del PDS
Perché nel PDS si sono rimescolato le carte attorno a cui destra e sinistra si sono caratterizzati nel corso della storia del PC
Vuole essere per esempio la sinistra la componente dell'autonomia del PDS
E non è questa forse una forte caratterizzazione
Io per esempio ciò che lei una carta di questo tipo
Certo non da sola con nota un'identità ma credo che oggi noi la sinistra è quella che più si batte con coerenza delle cose che dice per l'autonomia del PDS per non farla essere una forza transitoria paradossalmente forse chi ci ha creduto di meno investe di più sulla presenza
E sull'utilità del PDS ecco io ritengo questo più ambiziosi dobbiamo essere se vogliamo giocare un ruolo forte
Perché io ritengo che da questo punto di vista noi non possiamo cioè dobbiamo dare dei segnali netti al partito
In questa a settembre chi è stata la destra l'Asteras destre chi ha indicato un PDS come forza transitorio lungo l'asta dell'unità socialista e chi era a sinistra e chi si oppone a quella deriva
Ecco messaggi come dire semplici immediati
A questo punto è chiaro che la destra è stato anche chi ritiene di salvaguardare autonomia e sposare in parte l'idea dell'unità socialista
E colori credo che abbiamo e dobbiamo combattere oggi contro la deriva socialista e contro la deriva politicista del PDS tutto schiacciato sul terreno tattico come forma di sopravvivenza
Ecco io ritengo che da questo punto di vista se il PDS
Che vuole resistere e dentro i giochi della vecchia politica tutto attento ai rapporti politici io credo che non sopravviverà e si è straniera dal movimento d'opinione che con forme inedite
Non tradizionali sta oggi attraversando la società la società Italia e allora da questo punto di vista io ritengo che nel PDS non possa vivere una differenziazione tra socialdemocratici e comunisti o sinistra indistinta io non credo che la destra migliorista sia la forza socialdemocratica del PDS perché la destra migliorista nel passato è stata l'anima del rapporto con la DC
La testa del PDS l'insieme di quelle forze che ritengono che un partito debba interessarsi di istituzioni di governo e la sinistra del PDS e chi invece pensa che ci deve essere una forte anima sociale un conflitto sociale essere sinistra sociale e sinistra civile
Questo in questo io vedo oggi
La differenza sarà sommaria sarà improvvisata ma perché noi non dobbiamo tentare l'operazione che Maier riuscita alla sinistra del PCI
Cioè alla componente in gara e Ana cioè essere sinistra sociale e sinistra civile perché lo dobbiamo tentando Annoni questa operazione
Ecco io ritengo che noi non dobbiamo spaventarci se le vie del cambiamento e del conflitto si muovono fuori dal conflitto sociale
La sinistra sociale me la immagino come una sinistra curiosa di andare a vedere quello che si muove oltre il conflitto sociale non a prescindere dal conflitto sociale
Perché la sinistra sociale l'unica che può dare al conflitto sociale l'obiettivo di incontrarsi con i fermenti vitali del Paese perché l'alternativa ripeto avrà vie inedite tortuose non strade diritte vitali e dobbiamo riflettere sul fatto che il conflitto in Italia in questi anni non è stato egemonizzato dal movimento operaio che non è in piedi
Noi facemmo un'operazione molto forte nel sessantotto e ci disse
Ci differenzia fortemente dal l'Albio dei comunisti europei occidentali cioè noi parliamo al movimento studentesco che non era un soggetto rivoluzionario della tradizione del movimento operai dall'altra parte avevamo la maggioranza silenziosa che si organizzava a Milano e aveva rapporti con i servizi deviati oggi c'è una maggioranza referendaria è l'unica in campo io non vedo altri movimenti
Perché ecco io non riesco a darmi conto a darmi ragione perché un uomo come Ingrao che ci ha insegnato la curiosità di andare a vedere le vie tortuose in cui il bisogno di libertà si esprime non venga del movimento referendario un bisogno contorto di espressione di libertà di gente che si muove di gente che non ce la fa più
Ecco io questo non riesco
Non riesco non riesco a capire perché noi oggi non dobbiamo con forza provare a fare questa operazione come se la sinistra sociale si arresta sempre davanti ad una barriera insormontabile quando i movimenti non sono connotati da istanze economiche sociali
Ecco io ritengo che questo è stato il difetto Del Vecchio del vecchio PCI
Ecco così per esempio sui referendum sarebbe stato bello una destra e una sinistra
Una destra preoccupata degli equilibri politici ma destra preoccupata della cassa del Mezzogiorno di di di altro è invece una sinistra che si mette in sintonia con questo bisogno di cambiamento oppure sugli immigrati
Nonostante gli sforzi di compagni nostri noi abbiamo avuto due cose passate sotto silenzio che connotano l'identità la destra del partito e chi a Milano a Genova ha detto degli accordi politici vengono al di là di un voto sugli immigrati e la sinistra e chi dice no viene prima l'identità su queste cose poi gli accordi politici perché sua anche piccole questioni che denotano orientamenti identità noi
Non prendiamo posizione pensiamo sempre che i grandi scenari solo i grandi scenari denotano lo scontro dentro il il PDS ecco io questo
Volevo dire compagni io ripeto credo che forse noi tutti dobbiamo fare come dire uno sforzo che di questo tipo se c'è un vuoto di identità
Il nostro spazio come sinistra del PDS e colmare questo vuoto
Se c'è un vuoto di identità la sfida della sinistra e colmarla se sta nel PPE
E la sfida e sulle idee che colmano questo voto io ritengo che non ne abbia sono forti
Ci vengono da una tradizione della sinistra del PC ci vengono dalle forze che in qualche modo attivato anche il pidiessino credo che noi dobbiamo provare ad essere in sintonia con quella tradizione e in sintonia col nuovo che Comune di esse si è manifestato
E fino ad ora è stato contrastato dagli stessi artifici della svolta
Grazie la parola d'Augusto Graziani
Mi pare che emergano già in questo dibattito
I temi e centrali che d'altra parte ci assillano ormai da molto tempo
Nel partito va
Dominando o almeno si dà affermando con forza sempre maggiore una linea che non può non destare grandi preoccupazioni
Una linea che non che possiamo chiamare apertamente
Liberaldemocratica che si preoccupa unicamente della correttezza della pur delle procedure della chiarezza delle leggi dell'eguaglianza formale dei cittadini
Vecchi temi di parti politiche molto diverse dalla sinistra
Questo come abbiamo ascoltato nella relazione introduttiva
Mentre viene presentato come premessa per una alternativa politica
Poi viene anche utilizzato per realtà realizzare di fatto un consociativismo sociale che evidentemente non può se non contraddire profondamente la sostanza dell'alternativa politica
Quando un partito nega o per lo meno Tarcento problema della contrapposizione sociale
è evidente che questo partito non lo fa più appello
A quegli ideali ai quali viceversa penso molti di noi restino tuttora legati e che non sono soltanto ideali utopistici sono anche convinzioni che scaturiscono
Dall'analisi della società e che forse non richiedono nemmeno un'analisi tanto approfondita
Per essere generate era di carte
Noi siamo tuttora convinti che mentre evidentemente il problema della legge scritta
è un problema fondamentale di garanzia e di tutela tuttavia siamo anche convinti del fatto
Che i veri controlli quelli che assicurano il funzionamento democratico di una società non sono soltanto i controlli amministrativi
Ma sono piuttosto i controlli sociali che si basano su una struttura sociale democratica nella sua articolazione
Economica occupazionale
Di rango e non soltanto affidata a una legge astratta che poi non trova rispondenza nella struttura reale
Noi purtroppo assistiamo viviamo in un Paese che che non è il solo ad avere percorso questa strada come dirò fra breve e però è un Paese nel quale certamente la struttura sociale ha compiuto negli ultimi anni il cammino opposto
E cioè si è orientata verso una gerarchizzazione sociale sempre più spinta
La classe operaia è frammentata in mille attività materiali mille forme organizzative mille situazioni giuridicamente definite in modi e con statuti profondamente diversi
E già quindi l'illusione superficiale almeno a coloro che di questa illusione vogliono essere vittime che la classe operaia non esista più
Ma d'altra parte viceversa se qualcheduno avesse dei dubbi sul fatto che la società in cui viviamo è ancora animata da una contrapposizione profonda
E se questi dubbi fossero alimentati Luís dal fatto che la classe operaia e frammentata e non troviamo più il grande numero di operai di fabbrica
Fisicamente concentrati nello stesso luogo tutti destinati alle stesse operazioni tutti disciplinati dalla stessa norma giuridica
Per convincersi che viceversa la contrapposizione esiste ancora basta guardare all'altra faccia della medaglia guardiamo la faccia del capitale
Da questo punto di vista la nostra società ha compiuto il cammino opposto verso una centralizzazione finanziaria sempre maggiore
Così che oggi più che mai le leve del capitale della produzione dell'assetto economico e giuridico della dei dei della popolazione vengono manovrate
Da pochi personaggi che agiscono in maniera coesa e coerente e quindi con un potere sempre maggiore
Quindi è vero forse che in apparenza se noi siamo vittime di osservazioni superficiali stenti eremo a riconoscere quello che un tempo era così facile da riconoscere cioè la classe operaia nella sua identità fisica
Però è altrettanto vero che invece oggi il capitale assume forme molto più chiare e lampanti e centralizzate di quanto non fosse in passato
E allora noi dobbiamo riconoscere che se una sinistra fa una battaglia per una trasformazione della società questa battaglia non può essere improntata soltanto al riconoscimento dei diritti astratti
Ma deve tentare anche di ricostruire dei Poteri delle classi subalterne
Purtroppo come dicevo prima la situazione internazionale non va nella direzione che a noi sarebbe favorevole noi assistiamo a una riscossa della destra e assistiamo a una riscossa della destra più bieca
Fatta di nazionalismi e di razzismi
E il nazionalismo evidentemente il razzismo e odioso in sei però al di là di questa condanna morale dobbiamo riconoscere l'operazione sottile dei nazionalismi di oggi
Che servono anche essi soprattutto a nascondere la lotta di classe a farla diventare lotta neutrale fra etnie diverse come se due etnie diverse per natura fossero contrapposte e viceversa all'interno di una singola etnia non vi fossero contrapposizioni
Il sistema del dei nazionalismi e delle etnie delle culture differenziate
è in realtà una delle forme più sottili con cui si cerca di mascherare la contrapposizione di classe e farla apparire superata
In Italia noi abbiamo il fenomeno delle leghe che appunto la versione italiana del fenomeno nazionalista
E dobbiamo ricordare che le leghe sono in vari modi all'attacco continuo su diversi fronti
Non sarà sfuggito e anche oggi vi è un articolo di Tranfaglia sull'Unità sull'ultima proposta di legge presentata dal Partito Socialista dall'onorevole Labriola sul per introdurre l'insegnamento delle lingue locali
Dei dialetti di un certo numero singolarmente elencato i dialetti nelle scuole medie i elementari materne e medie inferiori
Questo viene fatto il nome di una conservazione di una tutela culturale delle minoranze ma non ci deve sfuggire il profondo significato politico di questa manovra sei questa manovra andasse in porto
Perché questo significherà che piano piano saranno ammessi all'insegnamento privilegiato non soltanto le lingue straniere delle piccole minoranze ma anche i dialetti locali
E questo allora significherà quello che le idee che hanno sempre richiesto fin dal loro nascere e cioè il fatto che l'insegnamento nelle scuole degli ogni regione o gli ogni Provincia venga riservato ai nativi di quella regione di quella provincia all'esclusione
Tanto desiderata dell'onorevole Bossi dell'odiato e famigerato maestro siciliano nella scuola elementare del Veneto questo è lo scopo finale e contro questo scopo profondamente antidemocratico io penso che la si parlo Bebe muoversi e non soltanto con l'argomentazione che leggo invece per ora nei comitati di protesta che non siamo ancora abbastanza no coesi abbastanza uniti della nostra unità nazionale per dare spazio alle nette mie linguistiche questo è un argomento che a me sembra debole che mi sembra ignorare lo scopo fondamentale
Di questa proposta di legge
Purtroppo noi assistiamo nel nostro Paese ad alleanze criminose
Il la classe politica corrotta e invischiata della criminalità del Mezzogiorno stringe alleanze sempre più strette con il grande capitale finanziario del Nord alleanze che si basano evidentemente
Non soltanto su un'affinità di ideali ma anche su uno scambio politico autentico sussidi finanziari cospicui di migliaia di miliardi è stato ricordato nell'intervento che mi ha preceduto vengono concessi dal potere politico al grande capitale finanziario del nord e in cambio in cambio questa classe politica corrotta del Mezzogiorno
Viene tenuta in vita
Essa si tiene in sella su un controllo capillare della società meridionale ma si tiene in sella anche perché ottiene l'avallo di quei grandi poteri finanziari che dichiarano apertamente di combatterla ma che in realtà sono la seconda staffa su cui essa si regge il potere esterno che la sorregge non meno del suo potere interno
In questa quadro purtroppo anche la politica economica seguita dal Governo sembra una politica astuta in linea di principio è la politica europeista quella che riceve la più grande priorità ed è una politica che in sé evidentemente è difficile combatterla noi siamo contrari agli arroccamenti nazionalisti siamo favorevolissimi all'unione europea
Però non dobbiamo dimenticare che questo è una sottile trappola perché Unione europea così come viene praticata dalle nostre autorità economiche
Significa precedenza assoluta all'unione monetaria precedenza assoluta alla stabilità dei cambi
E quindi strumento per ottenere con forza sempre maggiore quel tale scopo della competitività dell'efficienza che poi dal momento che la nostra industria sul piano tecnologico non ha granché da competere nei mercati internazionali significa sempre e soltanto riduzione e compressione del costo del lavoro quindi purtroppo anche una politica europea Istica che nei suoi ideali dovrebbe e deve essere condivisa nella sua utilizzazione pratica per il modo in cui viene condotta per le tecniche gli accoppiamenti di politica esterna e di politica economica monetaria interna che vengono effettuati
Finisce per ritorcersi e per diventare una politica reazionaria e oppressiva
E allora è evidente che noi dobbiamo fare un duplice sforzo anziché forse può essere concepito anche con uno sforzo unitario al sito dopo i chiaramente aprire gli occhi a renderci conto degli argomenti nascosti della realtà nascosta di qualche mistificazioni
Vengono contrabbandate in nome di ideali condivisibili ma nella realtà per scopi molto riversi e cercare nei terreni più vasti di ascoltatori che certamente non mancano perché anche se si rivela classe lavoratrici e oggi appare frammentata in realtà esiste eccome ed è contrapposta al potere del capitale ed è attraverso questa opera
Di critica continua di per sé al rione di organizzazione di movimento che forse sarà certamente possibile ricostruire un'autentica sinistra che abbia degli ideali
Abbia degli argomenti e quindi si muova sia con la forza gli interessi ma anche e soprattutto con la forza del convincimento profondo della correttezza e della fondatezza della propria azione
La parola Giorgio Ghezzi
Io non posso nascondere
Le gravi preoccupazioni che in questo momento gravano addosso non solamente la melma ritengo a tutte le compagne e compagni presenti e che sono emerse nella relazione
Di Tronti negli interventi che mi hanno preceduto
Preoccupazione di fronte ai processi di verticalizzazione e di gerarchizzazione che investono oggi sia il momento politico
Se a quello istituzionale
Sì al momento sociale
L'immagine stessa
Di un Presidente della Repubblica che si include di prepotenza
Nelle case di decine di milioni di italiani con il distintivo della CGIL all'occhiello
Mi sembra che traduca con immediatezza
Il tentativo di stravolgere verticalizza Handley in senso autoritario le istituzioni della Prima Repubblica
Ma mediante nello stesso tempo il ricorso ad una sorta di populismo di maniera che ci fa pensare
Che ove mai questi piani riuscissero ad avere attuazione
Noi non avremmo una stanca ripetizione
Dei modelli dittatoriali europee degli anni venti e trenta ma potremmo ritrovarsi nell'esperienza sudamericana
Populista
E massonica nello stesso tempo della presidenza di Juan Perón
Ma questo passaggio
Propiziato da Cossiga e da Craxi
A come indispensabile presupposto
Anche un atteggiamento consensuale passivo di grandi masse
E intanto è mi sembra che già lo stia ottenendo l'attuale presidente
Con l'uso spregiudicato per attacchi violenti e perfino volgari mediante gli ordini e la televisione di Stato e senza possibilità alcuna di replica sia persone singole sì ad un ordine interno che pure la Costituzione vorrebbe indipendente e sovrano
In altra parte però questo obiettivo può essere perseguito e lo si sta perseguendo anche in modi diversi
Cercando ad esempio di tagliare le unghie residue al sindacato
Un sindacato che si vorrebbe vincolato ad obiettivi di politica economica che esso stesso peraltro non ha mai contribuito e ne ha potuto contribuire o concorrere a determinare
Come qualificare in altro modo
Il tentativo della Confindustria di abolire in pratica con la scala mobile
Che si vorrebbe forfettizzato in relazione all'inflazione presente ma senza alcun meccanismo di conguaglio
Anche il potere di contrattare del sindacato a livello decentrato e cioè nei luoghi di lavoro
A me sembra vero quanto affermato recentemente Giorgio Cremaschi
E cioè che un padronato che vuole di predeterminare tutti costi salariali senza garanzie per il lavoro non può lasciare la contrattazione libera di recuperare da un lato quello che le viene tagliato via dall'altro
Altrimenti come ottenere da parte dell'impresa è il massimo di mano libera nei processi di ristrutturazione che si preparano a livelli anche transnazionali
Si pongono dunque problemi essenziali specie per un partito come il nostro
Che almeno così si disse
Nacque con l'ambizioso scopo di riformare la politica
E che rischia oggi di muoversi anche esso invece diceva poco fa molto ben Isaia Sales
Senza programma definito e distinto nel moto oscillatorio delle piccole politiche di schieramento
Un partito invece che dovrebbe in ogni caso riconoscere nel mondo del lavoro e dunque dei lavori che cambiano e nelle lavoratrici e ai lavoratori in carne ed ossa
Il proprio referente incerto non esclusivo ma altrettanto certamente privilegiato
E allora vediamo rapidamente come ci siamo mossi se lo abbiamo fatto e come dovremmo muoverci
Rispetto a due momenti essenziali della fase che stiamo attraversando voglio dire da un lato la trattativa pendente sulla struttura delle retribuzioni e della contrattazione e d'altro lato sulla legge finanziaria
La trattativa pendente
Io non voglio entrare qui nel merito di
Una tematica anche tecnicamente complesso complessa
Né ritengo che sia nostro compito assegnare i voti in pagella mi limito a ricordare che come gruppo parlamentare comunista PDS
Abbiamo pensato di dare un qualche appoggio questa trattativa
Proponendo come è noto una proroga del sistema vigente di scala mobile
Che pure non esclude almeno nella nostra proposta i più ampi spazi di dispiegamento l'autonomia collettiva a livello di accordo interconfederale
Qual è il senso di una proposta come questa ma io direi prima di tutto il senso politico di mantenere l'equilibrio dei rapporti di forza tra le parti sociali
Che viene inevitabilmente a ridursi quando la base sociale di una di queste parti venisse colpita
E in modo irrimediabile
Il nella stessa capacità di potere d'acquisto di cui essa dispone
Cento anche qualora la data del trentuno dicembre alla quale scade l'attuale sistema venisse inutilmente superata l'indennità dovrebbe per mille motivi giuridici continuare ad essere pagata ma so che verrebbe paralizzato i inevitabilmente sarebbe la possibilità di adeguare attuale automaticamente la retribuzione le variazioni del costo della vita e quindi l'indennità di contingenza finirebbe per consolidarsi in cifra fissa
Contrariamente dunque alla sua natura e alla sua storia
Per motivi che riguardano l'equilibrio tra le parti sociali e per motivi che riguardano direttamente l'interesse dei lavoratori ci è sembrato
Utile
Appoggia la trattativa stessa
Attraverso una proposta di questo tipo
Nello stesso senso ci è sembrato utile appoggiare la trattativa in corso chiedendo al governo di venire allo scoperto per quello che riguarda le sue intenzioni o no
E quali di procedere alla riforma di rapporto di pubblico impiego
E ciò in sintonia con da con la domanda avanzata per esempio da Bruno Trentin e ripetutamente dal giro tra e infatti la riforma della rapporto di pubblico impiego è un prerequisito per quella stessa riforma della struttura della contrattazione che a sua volta è strettamente collegata in definitiva all'oggetto
Sul quale almeno come tale ci si pose a tavolino nel giugno di quest'anno
Si vede anche ad altro
Principalmente mi sembra alla politica fiscale e alla politica economica del Governo così fedelmente riproposte nel progetto di legge finanziaria
E dobbiamo dunque porre anche questa al centro della nostra odierna tensione
La legge finanziaria insiste nell'annoverare quali entrate sicure
Dei cespiti che nulla fa presagire che saranno realmente fruttuosi e che anzi è l'esperienza insegna che non lo saranno
Quali il condono oggi addirittura previdenziale quale la vendita o svendita cui pare si debba poi definitivamente rinunciare delle aziende pubbliche
Ma così facendo bellezze finanziario strizza l'occhio a quei ceti che non avendo pagato mai continueranno a non pagare
Mentre calcando la mano sui tickets proponendosi di cancellare ogni politica attiva del lavoro e della formazione
Restringendo ancora di più le risorse di lavoro umano e quindi di servizi degli enti locali
E via di questo passo
La legge finanziaria fa comprendere che dovrà ridursi il tenore di vita al proprio di chi avendo sempre pagato continuerà a pagare ancora
E ancora di più nel prossimo futuro
Ma allora come non vedere in questo il segno chiaro
E inequivocabile
Di una concessione dura di classe che non tramonta
E chi privilegia un blocco sociale che anche un insieme clientelare
Che politico a danno di un altro blocco sociale
Io lascerei dunque ad altri
Anche se si tratta di alti esponenti della nostro stesso partito e del sindacato
Il facile
E pretenzioso elogio
Dell'interazione attiva come taluno ha detto tra i lavoratori e il capitale tra i quali come si è proseguito
Non ci sarebbe più contraddizione strategica ma una sinergia potenziale perché concludono questi dirigenti a lui vicini per tessere luppolo valorizza l'altro
Ecco io ho intenzione TQ come non sentire in noi stessi se riuscivamo a riconoscere
Anche nelle cose che dicevo anche riguardo alla natura di classe di questa Finanziaria
La sostanza di questo scontro come non sentire noi stessi un momento di rivincita del pensiero critico e perfino una qualche riaffermazione di tasselli fondamentali del pensiero comunista
Alla legge finanziaria
Il nostro partito dovrebbe dedicare lo ricordavo giustamente Luisa Salemme
Ben più di quanto sino ad ora si è fatto
Per mobilitare le proprie energie
E per discuterne con i lavoratori
Temo che invece tutta la battaglia si ridurrà
Alle aule parlamentari
E non sarà poco
Ma è troppo poco rispetto allo scopo di modificare come si volle dire la politica
Certo potremmo battersi nelle aule parlamentari per introdurre basilari elementi di equità fiscale di tutela dei ceti più poveri di garanzia per i lavoratori ad esempio per quelli delle piccole imprese
Ai quali la recente legge sulla cassa integrazione non concede in caso di licenziamento indennità alcuna di mobilità e addirittura abolisce anche la vecchia indennità di dirlo di disoccupazione speciale e via di seguito
Ma in questa sede per concludere
Mi limito a rammentare la natura ripeto squisitamente di classe dello scontro più ampio che in
Io direi che allora
Se è così a me
Non sembra
Che
Se si vuole pensare alla possibilità di affermazione del lavoro come soggetto collettivo
E dunque anche di quel soggetto politico che nel bene e nel male ne è comunque la ineliminabile espressione cioè il sindacato
Non riesco ad immaginare dicevo altra strada che non sia prima di tutto quella della più ampia valorizzazione della democrazia
In questo senso l'area della sinistra a emblema attizzato il cuore del problema quando in occasioni diverse
Ha individuato un
La sostanza
E la funzionalità oggi rispetto a determinati obiettivi aziendali
Delle discriminazione operata alla Fia
In questo senso lo abbiamo ripetuto e ribadito nella critica che voglio riprendere e che già importava innanzi l'accompagna Salemme mangia compagno Tronti aveva fatto un accenno al recente accordo Zanussi
Non certo perché il sindacato debba fatta all'Istica mente rimanere insensibile come la pietra dura del dogma
Ai momenti della competitività dell'impresa
Ma nel senso che nulla in quell'accordo nemmeno una virgola lascia spazio alla libera valutazione dei lavoratori
Non sento perché non possano configurarsi
E istituirsi anche organismi paritetici o misti
Esterni all'impresa
Ma incaricati di compiti in qualche modo istruttorio destinati a consentire una contrattazione più
Confermate più consapevole
Tali ad esempio erano gli organismi preconizza degli organismi previsti anni fa dal cosiddetto protocollo ieri
E nel senso che nella corposa non si nessuno spazio viene riconosciuto alla titolarità contrattuale di quelle stesse rappresentanze sindacali aziendali che pure un'intesa siglata solamente otto mesi fa tra i sindacati confederali
Avrebbe voluto istituire come agente negoziale unico come unico soggetto della conclusione e della gestione del contratto
E non certo queste critiche per una ostilità preconcetta o aprioristica
Alla sperimentazione di momenti che dovrebbero andare sotto il nome di codeterminazione
Anzi la rilevazione sociologica ci insegna che ad ogni livello a cominciare da quello di preparato il momento contrattuale è sempre stato inesorabilmente intrecciato a molteplici elementi di determinazione comune
Ma nel senso che quella formula uscita vincente ma vuota dal recente congresso di Rimini
Non può
Annebbiare assi in pratiche di concertazione aziendale
Elaborate all'interno di organismi dove tutte le vacche diventano grigie
E dove per di più
Ci si trova minati in radice dalla possibilità stessa esplicitamente prevista da quel testo di accordi separati
Ma devi al contrario
Un procedimento di concertazione che vada anche sotto il nome di codeterminazione
In ogni caso presupporre la titolarità negoziale dei soggetti diversi che sono se si vuole rendere omaggio alla realtà e debbono restare distinti
Anche sotto questi profili almeno mi sembra vari elaborata una strategia che voglia essere vincente non tanto per un un area o per un insieme di aree ma per il movimento dei lavoratori nel suo complesso per il sindacato nelle sue competenze
E per quel che può spettabili
Per il Partito democratico della sinistra nel quale abbiamo scelto di continuare a militare
La parola ad Alberto Asor Rosa
Io concordo presso Kree integralmente con con la relazione
Del compagno Tronti come si usava dire una volta
Anzi mi pongo il problema
Se non sarebbe cosa utile
Cercherei di Terni il massimo di diffusione
Insieme con le conclusioni del compagno Bassolino che non non abbiamo ancora ascoltato ma alle quali si può guardare con
Ottimismo diciamo
Proprio perché mi pare con
Con lo sguardo rivolto all'esterno che uno dei limiti maggiori
Degli ultimi mesi di partecipazione al dibattito politico all'interno del PDS e dintorni uno dei limiti nostri maggiori sia stato quello di non
Praticare utilmente fino in fondo
Una serie di canali di pubblicizzazione e di informazione che a questo punto bisognerebbe cercare molto volenterosa mente di ristabilire
Dentro questo quadro che ripeto mi fa totalmente da cornice vorrei dire soltanto tre cose di diseguale valore e anche di differente natura ma che forse possono concorrere a
Approfondire quel quadro che a completare
Innanzitutto il tema del partito degli onesti
Di cui si riempiono da qualche settimana a questa parte le pagine dei grandi giornali di informazione
Io credo che
Sia un elemento di informazione utile
Rammentare che la tematica del partito degli onesti
è emersa
Svariate volte
Nel corso della storia dell'Italia unitario
Non è fatto la novità che si intuisce grazie io trovo che sia una cosa vecchie e risapute
E
Molto molto lungo
Per citare il caso che a me pare il più significativo di tutti
Veramente ero che il tema del partito degli onesti la parola d'ordine del partito degli onesti è stata la bandiera di un giornale come la boxe
E
Il grande tentativo politico grande tra virgolette di un gruppo come quello guidato dal Prezzolini
Questo riferimento a me sembra abbastanza congruente perché anche all'ora come ora
Il tema del partito degli onesti venne fuori in presenza di una crisi politica istituzionale grave e di una polemiche
Contro la forma stesse di organizzazione politica che si definiva Gallura parti
Quindi c'è un nesso
Forte
Riconoscibile
Pera
Crisi della partitocrazia scusate se uso
Un istante questo termine ci secondo me incongruo
E proposizione del partito degli onesti che variamente si
Confonde si intreccia con il tema del governo dei tecnici e altre cose di questo genere
Io credo che alla luce di questa esperienza passata oltre che dell'osservazione politiche attuarle
No non sarebbe
Esagerato
Definire questa parola d'ordine come una parola d'ordine non solo sbagliata
E inefficace
Ma probabilmente anche tendenzialmente reazione
Almeno allora lo istante
Per due motivi di fondo
Innanzitutto perché parlare del partito degli onesti significa
Di fronte ad una crisi della politica che certamente nessuno nega
Pensare di poter rimediare a tali crisi rinunciando alla politica
Che esattamente come dire battere la stare da della dissoluzione autoritaria
Decisionale
Intellettuali Istica proprio intesa come espressione del ceto degli intellettuali quando il ceto politico affatto fallimento mentre noi
Credo continuiamo a pensare che non si può riparare ai danni anche gravissimi della politica se no ripassando attraverso la politica e cioè attraverso le decisioni che si prendono
Sulle tematiche reali sociali innanzitutto che il partito degli onesti
Immediatamente accanto una
E chi con politiche istituzionali e così via
In secondo luogo perché a mio modo di vedere nella proposizione della del partito dei della parola d'ordine il partito degli onesti si annida un rischio forti che è quello di con figure
Questa ipotesi
Di fronte ad una crisi politico istituzionale grazie come quella che noi attraversiamo come l'ultima spia
L'ultima spia
Dopo la quale
Se l'esperienza passata da cui facevo riferimento insegna qualche cosa cioè soltanto una soluzione di tipo autoritario
E sale la esperienza dovesse come dire puntualmente ripetersi noi vedremmo certamente molti dei propagandisti attuali del partito degli onesti emigrati come fu all'usura verso la soluzione autoritaria disponibile
Io credo che queste diciamo una una serie di cose di questo genere e altre che si potrebbero dire dovrebbero essere introdotti in un dibattito che attualmente indiscriminatamente dominato da queste apparentemente affascinante e falsamente nuova polemiche e parola d'ordine di ricambio alla crisi del sistema
Secondo punto io credo che siano da meditare le tutte le parti della redazione di Mario che riguardano la situazione diciamo mondiale dopo la crisi
Del socialismo del sistema del socialismo reale
Io vorrei aggiungere
Questa mia impressione
Io ho l'impressione che l'armatura del mondo bipolare
Sì è venuta giù tutta insieme
Cioè non è crollato diciamo in questo edificio
Il versante di sinistra
Coronando il versante di sinistre e crollato un un assetto di rapporti mondiali e questo
Diciamo la parte abbastanza ovvia
Del ragionamento ma secondo me è entrata in crisi
Una pratica pluridecennale di governo democratico nell'Occidente capitalistico come se venendo meno il nemico
A cui appoggiarsi
Fossero venute meno alcune delle ragioni e delle procedure interne
Di formazione delle decisioni
E di rapporto di questa parte del mondo con il resto del
Naturalmente questo è un tema su cui bisognerebbe riflettere a lungo perché è il tema diciamo della nostra prospettiva strategica ma io mi sentirei di dire che
Ciò che
Attualmente emergere
All'interno delle grandi democrazie
Occidentali
Dopo il crollo dell'armatura del mondo bipolare
Consiste in una estrema difficoltà
A mantenere in piedi
Anche le procedure formali della democrazia rappresentative così come essa si era configurata
Conflittuale mente
Nel suo rapporto scontro con l'antagonista socialista adulti durante i decenni precedente
Per dirla sinteticamente io credo che noi avremo a che fare con una lunga prospettiva di di arretramento e di difficoltà
Della democrazia in Occidente
Con la ricerca affannosa
E in qualche caso selvaggia della individuazione di altri nemici da sostituire a quelli antichi
E in una accentuazione
Anch'essa probabilmente destinata a diventare selvaggia del rapporto fra il nord il sud del mondo
All'interno rapporto all'interno del quale la presenza dell'Unione Sovietica del tutto indipendentemente come ha detto Mario Tronti da come dire da dalle logiche di socialismo reale o utopistico confusione fa in termini di equilibrio e di rapporto avviato tra le pare mi pare che si possa prevedere persi si possono progredire persino degli allargamenti dei dei processi di militarizzazione delle alleanze politiche in funzione al tempo stesso politica e militare
Questo secondo mi configura una scomodità
Della sinistra
Nell'Occidente capitalista
Perché se questa ipotesi dovesse essere minimamente fondente
Per me evidente che la sinistra non avrebbe più da combattere la sua solite battaglia
Per l'affermazione di certi diritti sociali dentro un quadro democratico sostanzialmente definito ma dovrebbe combattere su due fronti
Per impedire da una parte che ci sia una arretramento degli aspetti anche formali della democrazia
E dall'altra per non fermarsi a questo ma per ricollegare ecco la difesa degli aspetti formali della democrazia a un processo di tipo
Di allargamento e di radicamento e di giustizia sociale senza il quale evidentemente la stessa difesa della democrazia sarebbe va
Terzo punto abbiamo visto in questi ultimi giorni in questi ultimissimi meteore
Il partito il nostro partito prendere credo un giusto Indirizzo
Su di una questione
Di grande momento come quella del conflitto istituzionale aperto dalle esternazioni e delle imprese né dalle prepotenze del Presidente della Repubblica
E credo che su questo terreno il massimo diciamo di consenso possa essere realizzato il portatore
Questo però non non elimini secondo me un problema che sta
Prima e tornerà ad esserci dopo questa previsione di posizioni
Perché
Secondo la mia opinione
Nel corso dei mesi che stanno a cavallo del congresso di Rimini che arrivano fino ai nostri giorni
Ha cominciato a funzione all'interno del PDS
Un circolo perverso
Per cui la pratica di politiche sbagliate
E le oscillazioni
Incredibilmente frequenti nel sostenere queste linee politiche giuste o sbagliate che fossero
Ha determinato un innegabile Carlo di credibilità e di autorevolezza all'interno dell'attuale gruppo dirige
E questo innegabile Carlo di credibilità e di autorevolezza rende persino le scelte politiche giuste meno efficienti meno credibili di quanto avrebbero potuto essere in una situazione di tipo diverso
Insomma dobbiamo dirci che
Se noi stessi sperando dentro il PDS
Abbiamo dei dubbi
Sulla capacità di questo gruppo dirigente di mantenere per quindici giorni di seguito
La medesima scelta politica possiamo cercherei di immagine sci che cosa accade all'esterno nel nostro elettorato nell'elettorato attento
A fenomeni di questo
D'altra parte io credo che noi dobbiamo cercare di trasformerei in una iniziativa politica in questo senso
Quello che rischia di restare in assenza di una conseguente iniziativa politica un vero e proprio paradosso quello per cui
Non sarebbe difficile dimostrare che
A difendere
Seriamente e
Insistentemente
L'autonomia e la identità
Del PDS sono arrestati piuttosto i gruppi di opposizione
Che non la maggioranza del parco del partito nel suo complesso
Questo questo è un paradosso con cui diciamo ci misuriamo tutti i giorni e che dovrebbe essere tra il lutto in una linea politica in una vigna di iniziativa mirata
Come dire a consolidare
Il gruppo dirigente
Poi ce lo diceva in altri termini Sales
Ma io credo
Passando anche in questo caso attraverso un processo di chiarimento politico che cos'è che impedisce
Diciamo
A questo partito di essere Autori vuole incredibile
Pur potendo disporre perché anche questo andrebbe detto con forza
Di una situazione
E nella sua complessiva negatività estremamente favorevole per l'affermazione di alcune linea di tendenza che io faccio risalire a prima della svolta McKee nono come dire nessuna
Nessun reticenza a riconoscere anche come parte della svolta metri sì questo è un discorso che come dire la cui paternità non mi interessa più se si è d'accordo diciamo sulla linea
Scelta alcuni anni fa portata avanti così male e arrivata oggi a queste strette così difficoltose eccoci
E così gravi così grazie ecco io allora credo che ci siano due punti
Sui quali non diciamo con non non è possibile transigere
Insomma
Come come è possibile
Compagni
Andare all'esterno a sostenere che la nostra linea strategica non alcuni passaggi sta consiste nel cercare
Il più rapidamente possibile L'Unità con un partito
Come quello socialiste chi per esempio in una circostanza come quella del conflitto tra Poteri sceglie come dire infallibile mente sempre la parte spariglia
Così cosa cosa raccontiamo all'estero
Per diciamo per convincere che noi abbiamo ragione nel
Portare avanti una politica ravvicinata
Di rapporto e
Alcuni direbbero diffusione con questa altra componente della sinistra italiana mentre quest'altra componente della sinistra italiana non è in disaccordo con noi su alcuni articoli della legge di riforma della sanità ho su altri articoli della legge sulle autonomie universitarie ma concepisce la politica
La strategia di
Governo di questo Paese in una forma che nettamente conflittuale antagonistica rispetto ai presupposti
Della svolta e ai presupposti di quel lavoro rinnovatore aggiungo io che s'era fatto nel PC anche prima dell'ascolto questo è un punto è un punto assolutamente come dire decisivo per dare credibilità e slancio alle nostre stanche
E detta di carte tu
Secondo punto che ha un riflesso nell'intero e che rappresenta probabilmente una mia vecchia fisse
Insomma ogni partito e ciò che la sua maggioranza esprime no non c'è diciamo possibilità di di evadere da un da un
Da una constatazione di questo genere non si tratta nemmeno di buono di cattiva volontà si tratta del fatto che e un partito per una certa fase storica è essenzialmente quello che la sua maggioranza esperimenti allora se la maggioranza di questo partito
è stata e continua ad essere una maggioranza all'interno della quale alcuni dicono di lavorare per un partito di lunga lena
Alternativo
Tutto inteso alla riforma seria del sistema politico italiano e un'altra parte invece ci propone di diciamo di andare ad un incontro rapito
Con un un altra componente della sinistra all'interno della quale si muovono
Ormai chiaramente e ormai credo per un medio Periodo non non la cui fine non è tanto facilmente prevedibile un'ipotesi strategica
Contrastante con queste
Diciamo IMI in rotta di collisione con questa prima ipotesi beh io dico che questo partito non potrà essere credibile agli occhi Esterni perché innanzitutto non è credibile ai suoi propri occhi
Va bene la parola Adriana Buffardi intanto vorrei dire che possiamo organizzarci così andare avanti fino all'una e mezza sospendere soltanto per mezz'ora in modo da voi non finire troppo tardi nel pomeriggio
Di
Tutto si muove niente cambia una società molto dinamica che non va da nessuna parte
Diceva uno studioso americano su una certa fase della società statunitense io ascoltando gli elementi di analisi della relazione di Tronti ripresi dagli interventi di molte compagni
Penso che questo come dire che questa giudizio si attanaglia molto bene al nostro Paese nel senso di indicare il galleggiamento il degrado istituzionale democratico
Di fronte a trasformazioni strutturali sociali l'esplicitazione di nuove e vecchie soggettività
Movimenti a onda micro e macro fratture verticali orizzontali nel tessuto sociale e civile in questo contesto io sono d'accordo con Tronti identità del PDS significa capacità di dare un senso una prospettiva alla volontà o meglio alle esigenze di cambiamento di uomini e donne io non credo che si tratta di assumere appunto lo diceva Tronti tutto quel che si muove anche queste un termine equivoco
Come già quello di modernizzazione ma di individuare le esigenze di fondo dei movimenti di sub movimenti come dire recuperare il nesso tra valori e interessi
Quali valori quali interessi ne abbiamo fatto due congresso intorno a questo nodo
Il problema è che oggi non riusciamo a produrre conseguentemente cultura comportamenti orientamenti o anche a promuovere aggregazione di donne e uomini iniziative movimento
Questo mi sembra tanto più grave perché è il segno profondo della svolta era proprio qui
Nella rottura del finalismo e nella costruzione come dire del futuro nel presente senza per questo recidere un rapporto dialettico col passato
Certamente non si tratta di un'operazione di pochi mesi e le difficoltà e gli ostacoli dentro e fuori di noi sono enormi
Penso alla parte per azioni pronti che giustamente si riferiva al pluralismo non come assemblaggio di non come pura assemblaggio di pure culture ma come necessità di riproduzione di produzione di una nuova cultura
Ma quello che mi preoccupa e vedo che c'è un grande allarme nell'intervento di tutti i compagni
E la continua perdita invece che continua si potrebbe intermittente perdita dissenso del PDS è una sorta di andamento carsico della sua elaborazione della sua iniziativa
E il mancato decollo addirittura il mancato approccio a quella riforma della politica che pure era un elemento centrale della svolta
Di cui parte centrale la la forma la riflessione della stessa forma partito rispetto alla quale la tematica e del tutto caduta
Dopo l'impegno congressuale limitato molto Allo Statuto anziché imitato soltanto alla sto tutto
Quindi mancato individuazione di soggetti di riferimento e di priorità rendono povere oscillante la nostra proposta strategica ero rendono scivoloso
E sottoposte alle iniziative degli altri come vi diamo continuamente il terreno su cui si costruisce l'unità della sinistra
L'alternativa ecco ma io anche mi chiedo con Luisa Salemme in che misura il lavoro e nel concreto
Dell'iniziativa una delle priorità del PDS anch'io vedo che che va registrata come dire una diploma intimidazione dei rapporti col sindacato e anche con il mondo imprenditoriale ma non uno idea forza non delle proposte non delle sperimentazioni in grado di rispondere in positivo ai soggetti che vivono le trasformazioni profonde del lavoro che vivono nuove e vecchie alienazioni
Nuove e vecchie opportunità
Di liberazione
La codeterminazione l'umanizzazione del lavoro il passaggio dal lavoro ai lavori la femminilizzazione del mercato del lavoro l'inoccupazione giovanile rapporto lavoro formazione molte volte sono degli slogan
Per il partito non sono dentro un'analisi del processo produttiva delle trasformazioni del lavoro non sono tematiche che determina un'iniziativa del PDS su più terreni istituzionale politico e sociale
Da questo punto di vista la stesso sostegno alla vertenza
Sul costo del lavoro con la Confindustria o allo scontro certamente ci sarà un sostegno allo scontro che si avvicina rischia di essere un sostegno da Esterni
Sul lavoro
Che tra l'altro mio non voglio mi sembra che andrebbe approfondito anche come tema centrale rispetto alla questioni che qui Tronti ci proponeva sulla sinistra
Europea sul rapporto Europa terzo mondo il rapporto quindi lavoro ambiente sviluppo ma sul lavoro già le donne del piccino avevano dato un grande contributo di elaborazione che aveva inciso sul partito
Assunzione di un punto di vista duale sul lavoro che ne trasformava il concetto stesso dilatando la dimensione del lavoro all'insieme dei lavori per il mercato
E inserendovi tutte le attività invisibili di cura di riproduzione sociale detto tra parenti su una grande iniziativa del PDS sui lavori del Mezzogiorno sarebbe un grande contributo sullo stesso terreno democratico
Però certamente non si può dire che il PDS abbia portato avanti il significato di questa rivoluzione delle donne se portare avanti significa farne oggetto di iniziative di intervento
La stessa proposta di legge sui tempi rischia di diventare se non scendiamo il nesso tra lavoro produttivo riproduttivo
Di diventare una positiva e importante proposta di pura razionalizzazione dei servizi
Eppure se il PDS tornasse a consigliare lavoro tra gli elementi centrali della sua iniziativa identità l'asse del tempo è strumento modifica dello stesso lavoro produttivo non solo nella scansione nella quantità Manera quantità nei contenuti
Così come cogliere il nesso donne lavoro permetterebbe di di apprezzare non so come dire una sorta di trasgressivi ITA delle donne nel lavoro rispetto alla stessa affermazione della cultura della centralità dell'impresa
Ecco io credo che non come area di sinistra dovremmo esprimere un maggiore impegno su queste tematiche sul rapporto donne lavoro donne ambiente donne pace sviluppo donne
Riforma della democrazia riformare la politica da una democrazia che ci riporta a quel con concetto processuale conflittuale della democrazia
Che pure erano uno degli elementi distintivi della nostra mozione congressuale
Molti di questi temi però compagne e compagni erano presenti all'Assemblea delle donne del PDS al Capranica di quindici giorni fa
Io credo che
Noi non possiamo riflettere non possiamo non riflettere su quello che è stato un avvenimento significativo
Di ripresa di iniziativa e visibilità delle donne ma anche una cartina di tornasole dello stallo drammatico del divario drammatico esistente tra attuale stallo del PDS potenzialità che pure ci sono
E anche stridore non so come dire tra contenuti innovativi è vecchio involucro che ci rinvia proprio a quella questione della forma partito che pure qui pronti evocava
Le donne che porranno segnato la prima vera discontinuità con la cultura del PC restano un pezzo importante di tenuta di questo partito anche nei confronti della società e del movimento
Ma credo avanzi molto forte il rischio di un doppio isolamento
Della riduzione delle donne a sole donne del PDS
E ho della loro marginalità nello stesso PDS
All'ordine del giorno sono mi sembra il rafforzamento dell'iniziativa autonoma in Italia donne del partito pur nella loro dialettica interna
Che le porti fuori però dalle compatibilità delle nel partito e dall'altro un'interlocuzione da parte del PDS che non confini le donne le loro elaborazioni a un nuovo collateralismo
Il programma il partito del programma delle donne del partito anche nella scadenza elettorale misoprostolo due appuntamenti ravvicinati e decisivi
Contenuti e Soggetti dicevo io qui non voglio riproporre un'alternativa del sociale da contrapporre a un'alternativa istituzionale
Né d'altra parte un'alternativa da costruire nell'isolamento sociale rispetta le altre forze politiche io sono molto d'accordo sull'apporto dinamico che poneva Tronti
Tra alternativa nel sociale alternativa politico istituzionale partendo dalla priorità della questione sociale sapendo in questione sociale oggi è immediatamente questione democratica
E anche questioni istituzionali io vorrei che parlassimo anche di più in questo nostro incontro dell'iniziativa del PDS rispetto a Cossiga
E dell'impatto che questa questione istituzionale democratica a sullo stesso tessuto sociale credo sulla stessa vertenza
Con la Confindustria già Ghezzi parlava di verticalizzazione autoritaria
In questo Paese e sono d'accordo con la proposta centrale che faceva Tronti se ho ben capito alternativa dell'opposizione per un'alternativa ravvicinata di governo laddove l'aggettivo ravvicinata qualifica la stessa alternativa di governo che noi ci poniamo
Obiettivo da raggiungere non attraverso l'unità socialista non attraverso il partito degli onesti io son d'accordo che sia una falsa
Come dire una falsa una fata Scelta ci si propone in questo modo ma attraverso una delineazione del campo della sinistra ecco io su questo vorrei aggiungere però un elemento
Come i compagni
Delineazione compagna del campo della sinistra attraverso che cosa con chi
Io credo che vanno utilizzate le contraddizioni e le novità del tessuto civile e sociale la discontinuità di cui parlava Trunk in altri termini mi sembra che se noi abbiamo una supremazia forte di contenuti
Che determinano come dire una proposta strategica tonda noi non possiamo attivare un per
So che non cerchi a Priore a priori l'omogeneità delle politiche o delle strategie con questo o quel partito ma individui possibilità di convergenza e battaglie comuni che disordine in forze aggregazione nella società e negli schieramenti politici io mi chiedo e vi chiedo
Le forze si civili che sono fuori dal nostro schieramento
Le forze che si battono nel Mezzogiorno contro il racket sono forze con cui noi al di fuori del nostro schieramento tradizionali dobbiamo e possiamo fare una battaglia comune limitato a quegli obiettivi
Io credo che la strategia referendaria sia un pezzo importante della nostra battaglia è chiaro che non può essere l'identificazione nostra totale della nostra proposta di riforma istituzionale
E non può essere una nostra indicazione solo nella strategia referendaria ma non è la strategia Netanyahu incontriamo altre forze DiVersi
Dal riferimento la un blocco sociale omogeneo questa è cosa diversa
Dal sostenere credo il partito degli onesti così io credo che nella la proposta dell'impeachment di poco ossidano e dove
Diamo tentare di incontrare altre forze che ci portino a un risultato che saranno forse diverso è fatto per dire da quelle con cui chiederemo costruiremo uno schieramento sulla questione del costo del lavoro o nella difesa nella battaglia contro la Confindustria significa questo pragmatismo io non credo anzi questo è possibile solo se noi come diceva tronchi e insisto riusciamo a delineare il nostro scenario di sinistra è le nostre priorità
Questo ci permette una capacità di individuazione e di convergenza con altre con le contraddizioni del tessuto sociale politico civile e l'incontro con nuove soggettività con nuovi bisogni con nuove esigenze
Insomma mi sembra per finire
Che è quanto dice Vittorio Foa sulla mossa del cavallo sia il ricavi anche a un partito del PDS a due condizioni che noi abbiamo chiara l'intera scacchiera
Scarpe scacchistica e che noi abbiamo anche Chiara o il più possibile Chiara la strategia di insieme per vincere la partita o per tentare di vincerla
Dunque la parola adesso a Pietro Barrera seguire Aldo Tortorella
Ci ricordava Tronti nella sua introduzione che viviamo queste giornate in un clima terribile causa di apprensione
Devo dire che ho trovato agghiacciante l'immagine delle camionette dei carabinieri della polizia ieri a Piazza Indipendenza tanto più quando i giornali radio si premurava di spiegare che con lo spiegamento di forze serviva a sciogliere CSM qualora avesse osato discutere i temi proibiti
Come dire senza eccesso di retorica e difficile togliersi dalla mente l'immagine dei manipoli che dovevano bivaccare nelle Aule sorde e grigie del Parlamento
E sono quindi perfettamente convinto che abbia fatto bene il segretario del PDS apporre ora con grande durezza grande fermezza
La questione di fermare Cossiga del resto sempre condiviso una cosa a cui ci ha richiamato compagno Rodotà
Quando nel passato ci diceva attenti a prendere troppa barzelletta i comportamenti a volte stravaganti di Cossiga ci saranno certamente elementi stravaganza il personaggio ma c'è una questione politica che va molto al di là nella persona di Francesco Cossiga
E se come accade spesso il nostro partito ora dibattito guarderà all'indietro piuttosto che all'Avanti e ci domanderemo se c'è stato un ritardo io credo che dobbiamo dire questo non credo ci sia stato un ritardo nella messa in stato d'accusa
Posto che la parola impeachment lo sapete compagni una prole impropria nel nell'ordinamento italiano in Italia cioè la messa in stato d'accusa per attentato alla Costituzione qualcosa che vuol dire
Colpo di Stato nei fatti qualcosa che comporta una lotta è una guerra senza frontiere senza limiti una guerra che alla fine lascia morti e feriti sul campo e quindi credo che sia legittima la prudenza su quel terreno il ritardo c'è stato su un altro piano su un piano più propriamente politico il piano che poteva e doveva esprimersi io credo da molti mesi
Nella richiesta di dimissioni di Francesco Cossiga che è un elemento di pericolo per la qualità della vita democratica del nostro Paese tanto più se è vero come Cossiga ricordo ogni minuto che siamo una fase di passaggio molto delicato nella storia della repubblica
Che avrei gradito maggiore fermezza per esempio perché iscrivere a Cossiga a proposito della questione dei giudici la Corte costituzionale
Per esempio a me è dispiaciuto sul piano personale con compagno come Violante bersaglio di accuse feroci da parte di Cossiga abbia poi ritenuto necessario dichiarare un suo apprezzamento sul ruolo istituzionale
Opere preferito che compagnia Barbera non avesse partecipato alla delegazione del Comitato per i referendum che andato in pellegrinaggio da Cossiga chiedergli manforte nella giusta battaglia contro la RAI
Io credo che a questo punto probabilmente ci sono gli estremi giuridici per porre sia pure con la cautela che dicevo prima la questione della messa in stato d'accusa ma qui mi interessa sottolineare un dato politico perché Cossiga e oggi il simbolo di una strategia presidenziale presidenzialista e nella sua versione peggiore
Io dire per due elementi il prima per l'elemento dell'appello al popolo che Cossiga reiteratamente utilizzato già nel suo messaggio alle Camere e nella sua presenza ossessiva dalle telecamere
E che è diventato un elemento molto insidioso nella polemica col CSM io trovo che ne dobbiamo respingere con forza quella commento e tende contrattacco contrapporre CSM a magistrati
Cossiga che si propone come difensore dei magistrati contro i rappresentanti eletti poi nemmeno troppo tempo fa dei magistrati questo scavalcare la
La seconda questione Cossiga riassume in sé il tratto più pericoloso del presidenzialismo quello di essere al tempo stesso leader di una parte
E simbolo del tutto simbolo dell'unità nazionale simbolo del paese quando si gioca questa duplicità di ruoli
Sì è parte nello scontro politico ma si assume essere il tutto non si possono avere di fronte opinioni diverse siano solo dissidenti
Dissidenti che occorre oltraggiare infangare reprimere o al massimo nella migliore delle ipotesi tu tollerare
Così è stato per esempio ricette che c'è qui di fronte come compagno Tortorella sulla questione Gladio con i giuristi e compagni onorato la questione
Guerra del Golfo così è stato ripetutamente con il presidente con il segretario del PDS e come sappiamo anche con esponenti della Democrazia Cristiana
è in questo con la malta e con tanti altri non Orlando e via e via
Questo è l'aspetto drammatico e grave per questo è il simbolo di una svolta autoritaria di fronte a cui è possibile solo lo spazio per il dissenso del dissidente
Ed è molto grande che la RAI io pressione all'allucinante GR due di questa mattina dalle sette e trenta si faccia portavoce di questa concezione dello scontro politico però Cossiga che ha tanti difetti un pregio ce l'ha di sicuro è un uomo sincero e ne faremmo bene a prenderlo sul serio quando parla quando parla di picconate
Sul sistema dice quello che vuol fare
Sarebbe sciocco fare quello che a volte facciamo pensare che lui scherza che poi in realtà rientrerà nei grandi io credo ci sia una profonda coerenza nella lettura della storia italiana che Cossiga ha proposto nel suo messaggio alle Camere e che ha e che al fondo per esempio che la sua posizione su Gladio come del modo con cui ha gestito la fusione Grazia Curcio
Una storia d'Italia assegnata solo dal riflesso della guerra fredda in cui lo scontro era solo il portato dello scontro tra le due superpotenze e che quindi ora scomparsa l'Unione Sovietica può essere risolto in una seconda Repubblica che copra
Tutto ciò che è accaduto nel passato equiparando Gladio e Brigate rosse e in questo c'è una sintonia porte con la strategia presidenzialista del PSI non mi interessa tanto
Sottolineare in maniera un po'empatia giornalistica l'asse Craxi Cossiga come si diceva sui giornali nella primavera scorsa
Ma quel tipo di riflessione che molto lucidamente Luciano Cavalli descrisse sul mondo operaio
Un paio di anni fa quando disse se pensiamo a un passaggio della radicalità che ha contrapposto quarta quinta Repubblica in Francia dobbiamo sapere che non c'è in Italia una crisi dello spessore della drammaticità la crisi che porto lì
Al cambio di Repubblica non c'è la guerra di Algeria per fortuna
Ma quel tipo di emergenza diceva cavalli può essere sostituita dall'azione consapevole di una forza politica che crea le condizioni dell'emergenza costruendo su questa strada le i margini di consenso necessari per una svolta che allo stato delle cose sembrerebbe non avere gambe
Credo quindi che ci sia una gestione consapevole del degrado istituzionale
Una deriva che si presenta come inarrestabile un tunnel lungo senza sprazzi di luce al cui esito ci può essere lo sbocco autoritario
Per questo il fondo l'opinione che per contrastare e la riforma di fatto dicono tanti compagni giustamente non basta diciamo così difendere la Costituzione non basta neppure mettere sotto accusa Cossiga
In un dibattito recente qui alla Camera con i compagni in grado e Napolitano Luigi ferraioli ha detto
è fuori dal mondo che ora vi occupate di riformare le istituzioni ora ci dobbiamo occupare di impedire la controriforma
Beh io dico questo tipo di risposta politica la trovo sbagliata e perdente io credo che se vogliamo contrastare la controriforma dobbiamo avere la capacità di mettere in campo una strategia di riforme e questa regia non intendo idee Progetti desiderabili che non mancano e non mancavano neppure al pc sarebbe ingeneroso dire che il PC non avesse progetti di riforma istituzionale radicali all'altezza dei problemi
Quello che manca per una strategia un percorso politico per queste riforme e vengo quindi a quattro rapido quindi cinque rapine conclusioni
Considerazioni conclusive
La prima è questa dobbiamo superare quell'elemento che ci ha frenato per un decennio
Di considerare la questione istituzionale terreno di facili intese con le altre forze politiche tutto da giocare nell'incontro tra partiti o nell'elaborazione degli e Sperti e riconoscere che è un terreno di lotta politica senza una lotta politica che sposta equilibri che sposta orientamenti le riforme non si fa per questo sono necessari dei protagonisti
Per questo io ho apprezzato molto
Il ruolo che la vicenda referendaria giocato all'interno del nostro stesso partito
Coinvolgendo un ampio corpo di militanti in una discussione un attenzione sul tema di riforma che non c'era stata non c'era stata nel decennio precedente quando pure il tema della riforma delle istituzioni
Era
Nell'agenda politica
Ovviamente questo ma inutile ripeterlo non vuol dire negare l'importanza data da ricordata anche qualche santo fa di stare all'interno di una vicenda referendaria avviso alto non in modo subalterno con tutta la nitidezza delle proprie proposte
Seconda considerazione io credo che non dobbiamo accreditare l'idea che lo Stato non funziona e quindi ci sono tanti medici intorno al capezzale dell'Italia semmai divisi da diverse terapie non è così non è neutrale la questione istituzionale certo è importante dobbiamo prenderne atto
Che la Confindustria sia pure in modo un poco cottimo poi molto coccodrilli Isco oggi piange sulle sorti del del della Repubblica però io credo che più che Pininfarina abbia ragione Gava
Il quale ripete ossessivamente nel dibattito interno al proprio partito che non è affatto vero che l'Italia sta al disastro
è un'Italia che per quarant'anni ha distribuito sufficienti margini di libertà civili e di e di benessere
E in cui chi ha governato è stato ripagato e continua a essere ripagato da un ampio margine di consenso il problema quindi non è quello di gridare al catastrofismo l'Italia non cammina Italia cammina benone anche senza di noi anche contro di noi il problema è un altro e capire perché la sinistra la sinistra democratica a interesse alla riforma di questo Stato e mi spiego con due esempi il primo che mi è capitato di citare in un dibattito a una festa dei dov'ero stato con invitato dai compagni di Rifondazione Comunista in cui compagna Russo Spena mi diceva voi parlate di riforma istituzionale perché siete convinti di poter giungere presto al governo se così fosse e non nego che nel PDS ci possono essere compagni questo pensano avrebbe ragione Russo Spena meno credo che sia questo io credo che con l'attuale quadro istituzionale si può governare
E si governa
Non si può fare opposizione
Io credo che per fare opposizione per fare un'opposizione visibile un'opposizione che prepari l'alternativa che sia incisiva che si presenti come qualcosa di diverso declinare responsabilità di quarant'anni di governo in questo Paese abbiamo bisogno di una riforma elettorale
Noi non chi governa bisogno la riforma elettorale
Secondo esempio la frantumazione del Parlamento
E logica non è irrazionale
E problema perché frantumato non come dire non è basta non basta dire Parlamento frantumato per favorire la prevalenza dell'esecutivo io credo questo sia una lettura un po'vecchia delle dinamiche istituzionali
La frantumazione del Parlamento in due camere ventisei Commissioni permanenti una miriade di comitati sottocomitati eccetera e perfettamente razionale per coltivare e governare la scomposizione la parcellizzazione dei soggetti sociali
Di fronte a questo tipo di Parlamento chi dovrebbe essere più preoccupato Pininfarina o trentina
Questa è la mia domanda io credo che sia il movimento operaio forse la sinistra cremonese più preoccupate di questo stato di degrado del Parlamento
Terza considerazione io credo che ne abbiamo bisogno di mettere dei punti fermi che cerchino per quanto possibile di porre un argine a questa deriva apparentemente inarrestabile di cui parlavo prima
Questo per esempio è per me il senso anche dei referendum uscire dal lamento uscire dalla petulanza intellettuali istiga di di chi dice io ho il Progetto più desiderabile ma senza questo ma con questo Enzo spostarli nulla
E porre delle scadenze che obblighino a degli atti di responsabilità a me piace la bomba a orologeria dei referendum che per inciso fissa una scadenza lontana in questo caso il novantatré quindi non sono un ricatto sono porre un punto fermo
E qualcuno ha capito pensano presente a questa cosa qui si parla poco l'iniziativa delle regioni
Che propongono referendum per smantellare pezzi di Stato centrale che abusivamente dal settanta occupano spazi di competenza regionale beh francamente in vent'anni prima con forze per maniera via via più flebile queste cose le abbiamo dette noi non è che non le abbiamo dette
Che bisognava riformare lo sta il problema è che siamo stati in grado di mettere in campo delle iniziative che bloccassero questa sottrarsi permanente alle responsabilità
Secondo esempio un esempio molto delicato una battuta rapida ma richiederebbe una riflessione molto molto più seria il problema delle procedure per la revisione costituzionale l'articolo centotrentotto da cosa
Io credo che noi dobbiamo respingere nettamente due argomenti primo che è necessario modificare o derogare queste regole per far presto
Non è vero non è vero la maggioranza per fare le riforme c'è il pentapartito quadri partito se volesse imporre delle moto riforme di revisione costituzionale anche contro il consenso dello posizione potrebbe farlo e sfidare l'opposizione al referendum se non si fanno quindi non è perché ci sono procedure lunghe e farraginose Peretto assai meno farraginoso e lunghe garantista di quelle che si sta in altri Paesi europei
Ma perché c'è perché ora è vincente la volontà della non riforma
E dobbiamo pure respingerà l'altro argomento l'argomento abbia usato Cossiga nel suo messaggio
Per cui modificare quell'articolo centotrentotto sarebbe indispensabile perché saremmo ora di fronte a una fase genericamente costituente che si muove fuori al di fuori di qualunque argine
Il potere costituente di cui parla Cossiga è un potere che si caratterizza per non essere vincolato nei nei vini né nelle forme quindi quando lui agita quell'elemento e per pensare a un pieno sovvertimento della storia e dell'identità di questa rete e allora perché io credo che invece sia ragionevole parlare di queste cose e interloquire presenta un quanto dice Martinazzoli ora perché credo che ci sia una opportunità politica da parte nostra nel fissare tempi procedure che rispettino anzi se volete aggravino tutti gli elementi di garanzia
Maggioranze qualificate referendum finale non alternativo non consuntivo non generico ma deliberativo finale sui progetti di riforma
Per imporre una scritta è un passaggio di responsabilità concludo ultime due battute c'è un problema certamente di coerenze in questo passaggio istituzionale di questi tempi è un'abitudine prendersela con il PDS che sarebbe incoerente nel proprio impegno con il referendum
E a me dispiace che questa campagna che viene gestita da Pannella o da Nicola Matteucci sul sul giornale
Venga raccolta in qualche misura condivisa nella sua argomentazione da alcuni compagni della rete comunisti democratici che dicono c'è una contraddizione insanabile dal sostegno al referendum e la proposta di riforma elettorale il PDS
Io non credo che sia così credo che ci sia una coerenza al di là dei limiti della proposta PDS che ci sono si può discutere serenamente
All'indirizzo referendario che si fonda su due elementi collegio uninominale come via maestra per superare definitivamente il mercato delle preferenze rafforzando il rapporto diretto eletti ed elettori e una combinazione di
Attori proporzionalisti c'è maggioritari
Al fine di contemperare due esigenze che sembrano incompatibili ma che tali non sono l'esigenza di una rappresentanza a tutte le voci significative della società
Che ci spinge in direzione del proporzionalismo
L'esigenza di un sistema elettorale istituzionali trasparente in cui siano chiare le alternative che si confrontano tra loro e sia possibile per il cittadino scegliere che ci spingono verso una dei direzione maggioritaria il tentativo del PDS per cui certamente la fine del qualcosa di complicato e è quello di combinare questi due elementi sarebbe molto facile fare una proposta comunicativa se noi irresponsabilmente mettessimo da parte una di queste due esigenze ma io credo che le delle chiamate di responsabilità di coerenza dobbiamo farle le altre forze politiche
E mi spiego con due esempi al PSI
E io trovo molto grave che a volte anche tra di noi ci siano incertezze sulla questione della soglia di sbarramento
Magari perché io ci spero in maniera del tutto ingenua che la soglia di sbarramento consente a noi di recuperare chissà compagni Rifondazione o qualcosa
Perché dobbiamo contrapporci a questa proposta
Innanzitutto perché io trovo immorale Formenti illegittimo concepire una riforma elettorale contro una forza politica si pur pessima come sono indegne
Trovo consente buonsenso democratico non si fa una proposta per danneggiare e secondo perché questa proposta si presenta esplicitamente al paese in questo modo
I vecchi partiti hanno bisogno di una regola per impedire che intrusi insopportabili perché sono i soprusi insopportabili vengano a scombinare le carte è una proposta di riforma elettorale finalizzata ad impedire il cambiamento quando ne vogliamo una riforma elettorale finalizzata ad accelerare prospettive di cambiamento
Alla DC e pendici intendo anche Mario Segni anche coloro che sono impegnati seriamente nel referendum dobbiamo dire un'altra cosa eleggere un Parlamento con leggi diverse molto utile importante ma diventa poco chiaro se non sappiamo quale Parlamento leggere
Io francamente non ho visto una dissociazione dei parlamentari democristiani impegnati nel referendum rispetto alla ostinazione con cui la DC dipende questo bicameralismo paritario perfetto caotico frammentato di cui parlavo prima
E c'è un elemento di principio dobbiamo dire e impossibile tecnicamente immaginare un sistema elettorale come va dicendo Mario Segni che consente ai cittadini di scegliere il governo
Con un bicameralismo paritario per te
In Europa là dove c'è l'una cosa non c'è l'altra
Perché poteva riparato osso Congo camere con quali poteri di avere le lezioni di due governi politica quando c'è funzione elettorale di Democrazia più immediata c'è una sola Camera che la pienezza dell'indirizzo politico così in Gran Bretagna
Germania
Ultima conclusione salto per questione perché ho parlato troppo c'è ancora da fare un elemento di chiarezza
Sul punto della trasversalità del Comitato del movimento referendario io non lo so forse non ho capito bene con quando Isaia Sales parla di maggioranza referendaria
Beh io credo ne abbiamo dire che quella trasversalità il governo degli onesti non hanno nulla a che fare Luna con l'altra che i razionale sta nelle cose ed è coerente con un principio democratico che si costruisca un movimento per la riforma delle regole con quelli che sono nostri avversari di oggi gli avversari di domani io non trovo contraddittorio raccogliere le firme sul referendum insieme a quelle persone con cui ora ci dobbiamo ci vogliamo scontrare sulla legge finanziaria
Io credo che sia conforme a Democrazia pensare che costruiamo costruire le regole entro cui competere domani
Con chi è il nostro avversario di oggi e di domani se avremo un sistema limpidamente bipolare domani noi Mario Segni saremo dalle parti opposte della barricata perché tutto ci divide sul terreno tra politica economica sociale e politica estera pensare la vicenda della guerra ma questo è conforme a democrazia
E allora qual è il punto nostro e credo che ne siamo quelli che cercano un meccanismi di alternanza per poter fare l'alternativa
Cercano un sistema che renda visibili due al due cose diverse due alternative per poter fare cose diverse
Per questo io non mi arrabbio quando le federazioni ci dicono come faccio insieme approvarvela finanziare del referendum
Ne abbiamo bisogno il sistema istituzionale diverso per poter fare la nostra finanziaria diversa altrimenti avremo mai
Ed è l'ultima considerazione però dobbiamo sapere e dirlo sempre ricorda l'anno in stessi che non basta un sistema che consente ai cittadini di scegliere perché i cittadini scelgano a sinistra
E e nel decennio passato in tutti i Paesi in cui era possibile una netta scelta la destra sinistra ha vinto la destra
Quindi non dobbiamo trovare una scorciatoia tecnica per l'alternativa la credibilità della sinistra
Come forza di governo e questione che prescinde dal meccanismo tecnico mi ci dobbiamo battere per le riforme istituzionali ma dobbiamo saper riempire di contenuti e di credibilità la forza dell'alternativa all'interno di questo percorso
Dunque adesso la parola ad Aldo Tortorella che ringraziamo per la sua partecipazione
Non sono io che ringrazio i compagni che minano la parola per questo che naturalmente una anche un diciamo così con affettuoso saluto può essere tanto più diciamo sincero perché concordo profondamente con la sostanza anche se con tutte le cose naturalmente della introduzione di Tremonti e anche con tanta parte degli interventi che sono stati pronunciati fin qui Asor Rosa edilizi la compagna
Salemme eccetera e quindi proprio perché concordo vorrei dedicare questi pochi minuti più di un di dell'intervento
Solo al tema che che mi è parso centrale nella Davis nella relazione Izzo unti perché certo sul alcune questioni ci sarebbe bisogno di un approfondimento più lungo io non la so tempo di farlo qui
Della costruzione dell'identità del partito in cui abbiamo scelto di militare che abbiamo
Partecipiamo anche in una certa misura dirigere
E del modo di essere quindi costruzione dell'identità e del modo di essere e di questo partito tema centrale nella relazione di Tremonti
Non non solo non non c'è nessuna obiezione alla richiesta che presentava qui compagno Sales cioè che
La si smetta di di lamentarsi o di pensare al passato eccetera insomma tutto questo siamo pienamente in Libia di e anzi Ciampi quello che
Stava più particolarmente alla responsabilità di quell'area culturale e politica che io partecipo dirigere ne abbiamo detto con molta chiarezza veramente l'abbiamo detto anche un po'prima ma insomma nel caso che non avessero fosse stato chiaro prima è stato chiaro adesso insomma che non non sono i nomi che segnano la virtù della cosa questo lo sapevamo bene naturalmente non è neanche vero che i nomi non hanno nessun significato insomma ecco questo anche
Anche qui non è vero altrimenti non ci spiega demmo diciamo la
Diciamo la la
Il profondo senso di sradicamento che
Una ferita all'immaginario collettivo una ferita che si sente ingiusta ed era poi ha determinato l'ha beccato quindi insomma sappiamo queste cose insomma
Non solo siamo figli di una civiltà che nasce
Come se lo sappiamo tutti come ci ha insegnato punti tutti Domenici dovrebbe insegnare anche Degiovanni veramente insomma non solo Tronti che va be'ma insomma e cioè che da una civiltà che viene fuori dalla disputa sugli universali vero senza quella disputa sugli universali non avremmo neanche imparato a pensare tanti secoli fa accetta e ma insomma sappiamo benissimo se i nomi non sono la virtù della cosa però non è anche detto che non significano proprio niente
Quindi
Comunque io io personalmente mi sono permesso di ricordare qualche non comprometto altri compagni che non la pensano come me pur essendo la stessa aria politico-culturale che superata diciamo per volontà di maggioranza
E democraticamente diciamo in un dibattito difficile e dura
Quel senso di appartenenza collettiva diciamo non quella identità tira essa stessa in crisi insomma ma quel senso di appartenenza collettiva che segnava il vecchio partito comunista italiano è che ci si può più riconoscere in una parola senza determinazioni senza aggettivi senza specificazioni per questo che abbiamo detto comunisti democratici
Che alcuni dicono contraddizione in termini ma insomma pertanto per far capire questo concetto contraddizione in tecnico tradizioni in termini noi non la pensiamo ma al di là di questo che poi il fatto profondo il fatto vero
E che ci si può distinguere insomma è questo nome assegnato una tragedia del secolo c'è poco da dire nel bene
Ma naturalmente anche nel male pluralità grandissime di culture che si sono richiamati a questa questa parola
Pur mosse da intenzionalità come diceva Graziani giustamente che ci accomunano insomma ci accomunano anche ad altri ma da queste intenzionalità da questo diciamo generalissimo punto di vista solo
Uscite anche culture alcuni dei quali francamente aberranti con cui non ci si può confondere
Ma però la stessa cosa vale per la prova a sinistra
Ecco come è evidente la fine di una vecchia identità non vuol dire la conquista di una nuova quindi
La fine di un senso di appartenenza ad una determina immediatamente uno
Nuova insomma che appare sinistra anch'essa carica di significati profondamente diversi Bianchessi assolutamente posti diciamo quindi fino ad essere opposti e quindi
Anche qui no siccome prima non si doveva vivere sull'equivoco infatti
L'errore è stato di vivere in parte su quell'equivoco e oggi anche qui non non ci possiamo illudere di diciamo di vivere su un altro equivoco ideologico diciamo perché la è stata sostituita una parola con un'altra
Quindi è fuori discussione
La esigenza giustissima che poneva Tronchetti diciamo coincide pienamente con quella che ci siamo permessi mi son permesso di porre anch'io
Fuori discussione che deve esserci uno sforzo per tentare di far vivere il pluralismo di questo partito ma io direi più in generale della sinistra tale diciamo delle forze che si dicono di sinistra
Per con per cercare di costruire una nuova cultura
Una cultura che possa diventare egemone in quest'aria confusa spezzata in mille pezzi e pezzettini
Una cultura la quale diciamo possano esistente e contrattaccare vite densamente a tendenze che in qualche modo erano egemoni fino a ieri ma che adesso sono in crisi anche loro che non ci troviamo di fronte in Europa perché queste orizzonte ormai con cui ci dobbiamo misurare l'idea di fronte per esempio ad una socialdemocrazia sia pure di destra convinta di se medesima all'offensiva e vincente purtroppo dico purtroppo perché sarebbe meglio questo che la conservazione estrema eccetera noi siamo di fronte invece a una sinistra smarrita e in difficoltà
Quel tentativo che fu fatto dal vecchio partito comunista di
Che può diciamo anche un errore politico
Di puntare sulla riforma di vita della dei dei dei sistemi che lei sta in particolare Unione Sovietica soprattutto dopo la che che era spuntato un tentativo come quello di Gorbaciov quel tentativo è stato battuto insomma è stato battuto non solo per il vecchio partito comunista è stato battuto anche per la socialdemocrazia tedesca e per altri
Anche di qui viene una una certa crisi una certa difficoltà peraltro era precedente insomma
Quindi fare uno sforzo per una nuova cultura della sinistra e perché in questa cultura Possa
Influenzare diciamo
Non dico ancora essere Gemmo né ma insomma segnale di serie l'esperienza di questo partito
Ora io naturalmente sono un po'ma da questo punto di vista meno pessimista di sale se non è vero che noi siamo stati soltanto a piangere
I diciamo le carceri e ferite noi diciamo da da dove sono venute certe scelte se non innanzitutto dalla presa di posizione di quest'aria vasta diciamo richiamiamo della sinistra dei comunisti democratici
Con varie denominazioni
Interni a questo partito si sente che diciamo c'è una maggioranza stile del
A
Non sapevo che fosse così potente diciamo
Devo mettere se noi dobbiamo sottolinea
Le questioni per esempio esce la scelta per la pace contro la guerra del Golfo b non è stata certamente una cosa diciamo a cui siamo andati con semplicità senza velo
La scelta su Gladio anche questa diciamo non era proprio unanimemente dei
Vissuta all'inizio la scelta contro il presidenzialismo anche questo insomma
E adesso
L'aveva potuto qui pervade il nome diciamo di una posizione anti presidenzialisti e mi fa molto piacere naturalmente ma
E siamo tutti contenti ma anche questa non è che accodarsi arrestato il terreno di uno scontro che la battaglia qualche volta punto forse un po'troppo interna si può dire ma insomma è comunque importante che
Ci siano quegli elementi che consentono di definire un partito un partito di sinistra e che consentano poi a quella che ha si autodefinisce coronaria
Variamente denominata comunque di sinistra e e dico potente stare dignitosamente a testa alta e e diciamo in un partito che fa delle scelte che possono pur negli oscillazioni nelle cose c'è da fare a un certo punto e anche la scelta di oggi se permettete insomma ecco
Non
Esce io credo diciamo e come sappiamo
Con tutto il rispetto per tutti diciamo appunto come succede alla a quella quella vera diciamo eccetera della
Cervello di Giò emergono viene viene da un dibattito da una da una lunga e sofferta io son d'accordo con Barrera non è questione di porre dei ritardi casomai ritardi sono stati nella campagna politica importante comunque che a un certo punto tutte quelle
Varie interpretazioni poi un po'per via dei fatti un po'perché il dibattito si sono venute chiarendo no non era follia non era soltanto una certa che ci sono gli elementi del carattere
Ci sono gli elementi della personalità eccetera però ci sono poi ivi calcoli politici
C'è stato un lavoro di elaborazione c'è stato e quindi c'è stato anche un una discussione politica interna che mi pare che sta approdando ed è approdata oggi al giusto impegno per una azione per una lotta
In difesa della della dei valori fondamentali della Costituzione ma non perciò in una difesa che voglia essere conservatrice negare
Come nessuno di noi ha mai negato anzi se mai siamo stati all'origine di questa storia di questa vicenda politica e negare il il il bisogno di profondi rinnovamenti anche istituzionali
Naturalmente io concordo diciamo sul fatto che vi vi è anche il tema di riportare chi volle quel tipo di svolta perché qui non c'è nessuno che negava forse qualcuno c'era infatti c'è stato poi una certa tendenza conservatrice
Chiaro che ha dato luogo ad altre scelte ma insomma nella parte grande del vecchio partito non c'è nessuno che negava l'esigenza di una svolta profondissima
Tuttavia richiede è vero anche che vi è il tema di di portare chi volle quel tipo di svolta che poi ha ottenuto la maggioranza ai suoi medesimi principi ma attenzione non a tutti i principi perché e insomma lo dico senza nessuna polemica perché con alcune delle premesse abbiamo dovuto fare i conti ed erano premesse sbagliate per esempio l'ha detto benissimo
Non dimentichiamo che era nella temperie diciamo in cui nasceva che da quel tipo di svolta era quella della interdipendenza ed era una illusione già l'ora
Ronchi ha ricordato che purtroppo diciamo eravamo già tanto più siamo diventati
Entrati in una momento in cui non è la interdipendenza la categoria dominante oppure la categoria dello sblocco del sistema politico che ha tanto influenzato
Avevo quel modo di concepire la svolta senza guardare al Papa al passato però e di oggi il problema che l'isolamento del tema del sistema politico
Dal tema della riforma dello Stato che sono due cose diverse tra di loro naturalmente ma anche e soprattutto dal tema della questione sociale e rischia di portare in un vicolo cieco
Certamente siamo tutti convinti della importanza di una nuova legge elettorale anzi insomma
Se è lecito esprimere qualche
Eccetera eccetera diciamo abbiamo contribuito in modo determinante a porre questa questione rispetto a posizioni antiche anche
Per ciò che riguarda una certa idea che la proporzionalismo non potesse essere superato ma ma è certa import
Tante ma non è si tratta soltanto del fatto che poi quando c'è un sistema bipolare la gente può scegliere per la conservazione piuttosto che scegliere
Per la per la sinistra cosiddetta si sinistra più o meno genericamente intesa dobbiamo anche ricordare che il sistema
Bipolare porta dentro di sé ecco perché la questione istituzionale va vissuta in modo molto più ampio e sempre in collegamento con la questione sociale con la questione dello Stato eccetera
Non possiamo dimenticare che in molti dei luoghi del bipolarismo come gli Stati Uniti d'America siamo arrivati al punto
Che per la Camera dei Rappresentanti vota meno del trenta per cento dei cittadini e che e che il sistema bipolare non ha perciò escluso appunto nella nel Paese guida nella nuova do Uma diciamo non è perché non ha non ha perciò era tolto il fatto della emarginazione di esclusione diciamo di una parte assolutamente fondamentale delle masse popolari pari non si sentono in nessun modo rappresentati non partecipano neppure alla competizione
Il punto comunque dove oggi siamo arrivati per cui salutiamo con vivo piacere consenso
Come diceva Asor Rosa unanime l'altra dalla scelta che è stata annunciata ieri a proposito della questione dell'attuale presidente della Repubblica
E che sul fronte della lotta per la rinnova mento democratico ci sono due tesi contrapposte dobbiamo saperlo
Ci sono due tesi contrapposte ci sono due dopo moduli opposti che stanno scendendo in campo e che sono scesi in campo a tempo di cui finalmente ci si incomincia arrendere contro la riforma del sistema politico
E delle regole istituzionali nel senso di uno sforzo non mai finito di inveramento della democrazia e del suo allargamento a nuove sfere della vita
Della della della comunità sociale e l'altro è invece l'altro indirizzo che è quello invece di una restringimento degli spazi democratici e di una di una pressione per un sistema né autoritaria questo Paese la questione e le due tendenze sono in campo c'è poco da fare da questo per questo si sa
La la linea che Cossiga aveva ha portato in avanti è una linea diciamo così che ha una sua limpidezza di a dei fatti caratteriali degli insulti delle cose eccetera alla sua limpidezza obiettivi solo due l'attacco al Parlamento l'attacco all'indipendenza la magistratura
Questo non non significa che noi non dobbiamo vedere appunto la emarginazione diciamo del Parlamento anche come il risultato di un po'all'accesso di decadimento interno al Parlamento e quindi docile porre i problemi del suo Bindi godimento del suo rifacimento ma dobbiamo dire con nettezza con chiarezza che comunque l'attacco e al sistema delle garanzie per la parte i più deboli del del della società quali altri garanzia al di fuori della diciamo in un sistema democratico liberaldemocratico corretta lasciamo stare diciamo pure le tendenze alla trasformazione ancora diciamo ai alla modificazione in senso progressivo delle regole democratiche con l'apertura
Di queste regole a nuove stelle per esempio la sfera della democrazia economica ma anche dal punto di vista della semplice liberaldemocrazia penso che il movimento operaio per tanto tempo
Si è battuto e noi ci battiamo perché almeno le regole del sistema liberaldemocratico fosse rispetta fra queste va
Diciamo
Indipendenza dei poteri l'uno dall'altro separazione dei poteri eccetera ma perché lì c'è una garanzia per i deboli la rappresentanza può essere o non essere un sistema di garanzia per i deboli
La magistratura può essere o non essere un sistema di garanzia per i deboli che non vuol dire che l'appartamento attuale
E l'attuale magistratura lo siano ma certamente lo sarebbero anch'in misura ancora infinitamente minore se noi ritornassimo ad un assoggettamento all'esecutivo del Parlamento e della magistratura medesima
Qui sta quindi una l'origine di una discussione che io adesso posso svolgere qui non mi sembrerebbe neppure utile nel rispetto sopiti compagni e e poi rispettoso della materia ecco diciamo pure
Di una Georgia certa discussione che c'è stato non credo per nulla come dire o più dubbi lamento Darpa l'India Pavon rispetto ai propri principi ecco la discussione su una non sulla state su sull'esigenza di strategie referendarie ma anche qui su
Sulla modo della strategia per fede andare ecco quindi senza polemiche facili
Discussioni scrive semplificate discutiamone nel suo fondo di questa questione problema non è di tant'è che il referente il referendum sulla droga oppure il referendum sulla questione meridionale o accetta o altri trovano pienamente il concorso di tutte le forze cioè il il dubbio profondissimo naturalmente e su quelle domande insomma è consentito ora risposta di di di Barbetta anche di sale se c'è eccetera Terni capisco il valore naturalmente esser dentro nel movimento è la attenzione naturalmente sempre attenzione che Vessel dentro l'esserci dentro può voler dire tante cose
Molto diverse tra di loro adesso
Sanciamo stare non è adesso qui la questione dobbiamo ricordarci che noi stiamo che diciamo questo referendum non sostiene il sistema uninominale soltanto sostiene un sistema uninominale all'inglese per i due terzi del Senato col che si può poi dire io
Io non sono a favore del cinque per cento e sono grosso modo per i principi anche se non ho firmato quella legge perché non mi convincono
Le clausole tecniche sono grosso modo per i principi affermati dalla legge diciamo che è stata presentata al PDS nel Parlamento e che già prima era stata elaborata dal pc
Ma
Il punto che tu non puoi vive no con cinque per cento io condanno certi partiti no col sistema uninominale all'inglese su due terzi al Senato se questo diventa un modello naturalmente tu elimini a
Il principio stesso della dei dei partiti naturalmente come sappiamo molto bene insomma
Quindi in una particolarmente a sinistra questa donna qualche cosa che che molto complicato era molto difficile delle somme comunque diciamo a al di là di queste considerazioni il problema è è un altro diciamo star dentro
Diciamo in un movimento vedeva e l'importanza di un movimento discuterne anche e qualche volta persino controcorrente
Le singole modalità per esempio sulla questione dei referendum abrogativi noi non possiamo credo che nessuna forza democratica semplicemente democratica ce lo sta alla sinistra della sinistra ma non può rinunciare al principio che il la il metodo abrogativo è il metodo applicativo di qualche cosa insomma e le grandi vittorie democratiche sono state contro
Avendo altri impugnato il metodo abrogativo poniamo divorzio avvolta si sono fatte delle grandi battaglie di principio adesso a facciamo attenzione che
Questo qui non è questione di trovarsi insieme con quelli che sono alla finanziaria eccetera segna eccetera no va bene molto più complessa cioè che il senso complessivo
Non distingue
Le due questioni che io credo di avere correttamente posto le due strategie istituzionali quella diciamo avverrà tendenza ad un rifacimento democratica una rifondazione democratica aveva del sistema politico e dello Stato se così vogliamo esprimerci oppure a quell'asta invece di un comma di una concessione degli spazi di democrazia e di una al limite anche di uno spinta verso un sistema né autorità distingue
Ora qui non è quindi ai segni no quali lei che tu hai questa Grecia Tecce lasciamo comunque le ripeto adesso non voglio in tali a fondo perché volevo su questo punto e poi concludo per non porta via più del tempo che ha segnato gli altri compagni
Il volevo dire che non mi pare questo il momento di questa discussione c'è eminente
E soprattutto della discussione fra di noi noi non abbiamo dato la parola d'ordine per sabotaggio come vedo che si dice su qualche in qualche informazione un po'di parte è vero che punto deve essere smentita abbiamo detto che noi siamo dentro questa campagna referendaria per alcune cose non per Walter perché ci rendiamo conto dei motivi che spingono tanti compagni invece condividere questa questione che però siamo dentro con la consapevolezza critica io spero che poi potrà essere comune però dico non è non è questo il centro della questione il centro della questione e che
Con no non si tratta soltanto di Cossiga
E con questo presa di posizione che io mi auguro come si augurava Asor Rosa che certamente non sia labile dobbiamo lavorare per questo che con questa presa di posizione noi abbia stiamo affrontando il il cuore della questione
E il cuore della questione è che
La la persona Cossiga c'entra fino a un certo punto cento all'indirizzo che gli esprime
L'onorevole Cossiga dapprima ha creduto di dover reagire in difesa della sua opera passata questa è la prima fase
P due Gladio cieca ma successivamente a imboccato diciamo in prosecuzione di questa opera un'altra
Iniziativa che quello diciamo vero e proprio che ha portato
Anche all'attacco alla Costituzione in quanto tale il messaggio al Parlamento inficia la Costituzione come un compromesso sbagliato con una forza antinazionale
Questa è la il messaggio di Cossiga le Camere poi con l'attacco sistematico al Parlamento io convengo con Barretta che
La lettera non andava indirizzata al presidente della Repubblica e anzi gli ho suggerito avevo suggerito un'altra linea non si doveva più votare dopo che il Parlamento per sei volte ha negato il consenso a un candidato per candidato Hondo e più essere votato questo era il vero problema pareva quindi
Detto tutto questo comunque da da
La il presidente La Repubblica è passato a un altro tipo di qui viene il consenso al presidente di determinate forze consenso entusiastico delle leghe i consenso entusiastico né mancante del movimento sociale
Italiano peraltro riabilitato ufficialmente in una delle molte esternazioni eccetera eccetera
Non si tratta di pensare che si riproducano fenomeni del passato letteralmente quindi non si tratta di gridare aveva aveva alla fascismo altre cose di questo genere si tratta di vedere che c'è una tendenza molto netta la ripresa dei Creedence del presidenzialismo per via di fatto non per via di propagande astratte eccetera e via dicendo la il tentativo di dire qui cioè soltanto la possibilità di far funzionare il sistema attraverso un principio
Di autorità che stia dentro questa istituzione
Questa tendenza ormai evidentissima e ha bisogno di essere contrastata e questa questa
Ivan la stessa tecnica di consiglio lo dico che che la tecnica di Cossiga fatto ieri sera e chi si annuncia ancora per oggi altre repliche cioè c'è dimostra che la denuncia che è stata presentata dal segretario del partito democratico a sinistra è profondamente ingiusta e come ha detto il relatore come ha detto poi Asor Rosa da condividere pienamente perché corrisponde ad una ad una lealtà
Politica
Ad una realtà politica e all'esigenza di una difesa della democrazia sì in una difesa della democrazia il che non vuol dire affatto che difendere la democrazia cioè
La democratico principi della democrazia costituzionale sia uno scontro tra conservazione contro rinnovamento lo scontro è tra rinnovamento democratico o rifondazione democratica dello Stato come dicono alcuni compagni contro se io a me non piacciono questi slogan ma visto che gli adesivi avvengono adoperati contro di noi Consolo sfasci Isma'sì contro lo scorrimano sua cinismo non è di chi denuncia
In questo momento l'opera della Presidenza della Repubblica ma di chi tenuto ma questa opera e la Democrazia Cristiana tenuto ma e questa denuncia fatta con Energia perché sei la cosa a continua ad andare avanti e perché la Democrazia Cristiana
E e non solo il partito socialista italiano se il partito socialista prudente la Democrazia Cristiana brontolando ma senza pensando di potere tramite utile da una a vigna che si presenta come quella che tutto sommato isola
Quello che viene definito il
Dopo qualcuno che non sta bene in salute eccetera ecc ne riduce le conseguenze ne attenua la portata e così via dicendo
Così è stato per ragioni scende giudice Veloce costituzionali così è stato ma ogni volta con dei colpi e per il Parlamento e per l'indipendenza della magistratura
Noi dobbiamo unitariamente batterci dunque
Come partito e io spero come come forse di sinistra e come forze democratiche più ampio anche interne al mondo cattolico anche come diceva giustamente
La compagnia che ha parlato prima anche con forze che non chiede che con cui siamo in dissenso su tanti altri motivi e quindi forze compreso forze interne alla democrazia cristiana e cecità per la difesa del del diritto insomma dei principi fondamentali dei principi senza i cui non c'è un rinnovamento poi democratica rinnovamento democratico ci fosse quando noi avessimo fatto passare
Un tale una tale distribuzione diciamo ultima vedere quali appunto il principio medesimo dell'indipendenza della magistratura
Io non ho nessuna simpatia per e ho finito non ho nessuna simpatia per le diciamo come si diceva dietologia comunque sì constatiamo i fatti con il terrorismo si sono perduti dieci anni
In un momento in cui da da sinistra era in espansione e tutta la situazione è andata indietro
Io quindi no anche quando si guarda alla faccenda di questo spaventosa esplosione della criminalità in presenza di due servizi segreti cinque polizie e adesso una una ulteriore pulizia eccetera eccetera
Consentitemi di dire che noi siamo di fronte a qualche cosa che preme in una direzione che non soltanto a fenomeni spontanei che naturalmente ci sono sono gravissimi
In questo sconto si farà o no l'identità del partito democratico della sinistra
Intanto come prima fase così come un attimo segno d'identità è stato dato nello scontro guerra pace per propositura questa del voto
E qui io credo che le forze diciamo così della sinistra di questo partito quelle che appunto Guardiola
Che non hanno creduto nella nella
Come non ha creduto alla sinistra come abbiamo ceduto noi diciamo che ci chiamiamo in quell'altro modo
Che chiedevano di tutto che ci fosse un facile sul blocco del sistema politico dietro l'angolo e qui che ci dobbiamo misurarci appunto insistendo sui criteri della riforma democratica e della riforma dello Stato
Il su questo io credo che possiamo
Lavorare insieme come ha detto oggi
Pronti come ha ricordato Bassolino nell'intervento che ha fatto appunto al convegno della
Lavorare insieme come si sta lavorando tra l'altro in tante organizzazioni come possiamo fare come abbiamo già incomincia incominciamo a fare per esempio con il convegno comune con i compagni sindacalisti
Convegno comune sulle questioni del rapporto tra questione democratica e questione sociale che tenemmo già molti molti mesi fa il dramma vero del vecchio Partito Comunista Italiano fu di non tenere insieme
Queste cose questo secondo me non il fatto soltanto di una certa nobile resistenza conservatrice come si dice cioè che il dramma vero Depardieu che il Partito comunista italiano non riuscì a proporre una strategia diversa da quelle delle socialdemocrazie europee qui secondo me sta la discussione a fare con i compagni che peraltro dispetto
Riformisti diciamo presenti all'interno del partito democratico della sinistra il dramma vero del partito
Di allora fu nel fatto che tenere insieme questione democratica e questione sociale questa è la grande scommessa per cui è nata da sinistra e il forse aveva della della socialdemocrazia hanno conosciuto la loro sconfitta nel momento stesso in cui
I si è visto il limite della delle loro politiche e cioè di una politica alla quale puntava essenzialmente quasi esclusivamente sui diritti sociali come si dice
Sui diritti di cittadinanza sociale cioè sullo stato sociale cieca in verità in cambio dello stato sociale è venuta avanti in tutta l'Europa non solo qua
La primogenitura che spetta io son d'accordo con Graziani lo scontro c'è naturalmente le più lo scontro tra la vecchia classe operaia diciamo il vecchio capitale ma salva in questa il capitale di questa fase e il lavoro salariato nel senso vasto
Se
Diciamo ricercatori eccetera eccetera insomma equestre lo scontro dentro questo scontro lo stato sociale diciamo ha dimostrato una sua fragilità e il nuovo modello diciamo deve essere ancora costruito ci riusciamo vediamo
Di contribuire insieme a dare gli elementi di una nuova cultura
Grazie al compagno dottore la adesso facciamo un attimo il punto sui lavori pensano di andare avanti con altri due interventi prima della sospensione
C'è una rivolta no possiamo affidarci al buon senso dei compagni almeno uno anno
Anche perché
Va bene allora sospendiamo però tra mezz'ora ricominciamo con interventi di vita e Alfiero Grandi
Allora la parola Vincenzo vita
Ma il mio intervento è necessariamente vincolato a un orario perché sono costretto a partire per cui io stesso sarò buon
Censure della lunghezza
Trovo molto interessante questa discussione la trovo anche di buon auspicio per l'attività di prestare alla politica
Mi pare che il modo riflessivo
E poco incline alla semplificazione
Attraverso cui stiamo cercando di individuare coordinate politiche e culturali sia anche uno stimolo alle altre componenti interni al PDS a evitare
Di fare ciò che purtroppo spesso hanno fatto e fanno vale a dire l'essere piuttosto ormai dei luoghi
Di organizzazione interna
Che punti di riferimento per settori anche esterni alla vita del PDS
Punti di coagulo
Ciò che poi dovrebbe essere la parte progressiva del componenti ISMU piuttosto che la sua faccia regressiva
Come dire un po'spartitoria che nella tradizione dei partiti
Le correnti hanno avuto quindi lo dico con speranza e mi pare che la strada imboccata possa essere utile
Ora vedete il mio intervento a un che di allarmato e un po'di drammatizzato di rendo conto che farlo
In una situazione un po'di ripresa dei lavori post Prandi alle diciamo contraddice questo senso che in un altro clima forse avrei più facilmente potuto utilizzare
Volevo portare qui un contributo di
Riflessione e analisi molto allarmata sulle condizioni politiche
In cui vive l'Italia
E che si riflettono anche nelle difficoltà del PDS
Lo faccio per diverse considerazioni di partenza una
E quella che ormai è diventata attualissima la crisi istituzionale io trovo molto giusto
Il
Processo che si è avviato di mettere in discussione il ruolo del presidente La Repubblica lo ritengo doveroso verso un assetto democratico che troppo facilmente si era considerato ormai desueto
Perché a mio avviso anche la più profonda riforma istituzionale io sono certamente in questo ho trovato molto utile il contributo di Barrera
Perché quella via si è imboccata senza remore però abbisogna di una coordinata di riferimento non può essere uno slogan
E tanto meno una semplificazione
è un terreno di lotta politica di ricerca politica e mi pare che ciò che è avvenuto negli ultimi mesi sia stato davvero grave preoccupante
E anche
Denso di rischi
Credo che in tutto questo
Sia necessario da parte del PDS una iniziativa politica straordinaria nella sua qualità è anche nei suoi modi
Intendo dire con questo che
Non mi trova più
Convinto un dibattito che abbia come sue uniche polarità
Una sia pur sommessa
Volontà di costruire a tempi brevi un'alternativa di governo assai improbabile
Oppure un rifugio in una
Dichiarazione di principio per l'opposizione come spirito costruttivo e liberatorio non mi trovo più convinto proprio per le considerazioni che sono fatte qui a partire dalla relazione in tanti altri interventi e cioè che il quadro di riferimento oggi non è più quello per l'Italia di oggi non è più l'Italia di dieci quindici anni fa
Non è più l'Italia
Della riflessione più tradizionale del movimento operaio attorno alle forze
Alle scomposizioni e ricomposizioni all'egemonia è una cosa
Po'nuova
In cui c'è dentro davvero
Tutto il contrario di tutto
C'è dentro qualcosa
Di di nuovo e di moderno cioè sicuramente un superamento di alcune culture tradizionali una presa di coscienza collettiva più matura penso a quello che è avvenuto con il referendum
C'è sicuramente una consapevolezza critica diffusa tra la gente diversa di quanto fosse rispetto a quanto fosse anche solo dieci o vent'anni fa
C'è un rapporto ambiguo ma
Fertile in alcuni spezzoni di ricerca politica
Vi è però anche molto di regressivo in quella forma particolare che sta assumendo in Italia
La
Involuzione la conservazione e non credo che siano questi termini sempre validi uguali a se stessi
Siamo in presenza io credo se penso per esempio alle cose di cui più mi occupo che un po'meglio conosco a
Una strana forma di involuzione autoritaria
Che per esempio nel campo
Della comunicazione di massa passa attraverso una cosa che io chiamerei
Come dire un peronismo elettronico cioè un utilizzo cocente delle nuove opportunità comunicative in una logica di semplificazione democratica di restrizione degli spazi di concentrazione di affascinazione generica di segno regressivo
Questo mi pare il problema che oggi ha di fronte un partito che voglia essere nuovo e diverso entrare dentro questa contraddizione nuova
E saperla svelare raccontare
E sa per la agire in termini Diversi da quanto si è pensato di poter fare in altre epoche storiche e lo dico con ripeto con molto allarme perché mi pare che la novità di questi ultimi mesi stia proprio in questo spero che si possa posta mento a destra per semplificare un po'dell'asse politico ma anche culturale del paese
Spostamento a destra in cui non è più credibile a mio avviso ragionare concordo con Tortorella Secondo una terminologia che ha accompagnato la svolta penso alla all'idea dello slovacco il sistema politico penso all'uscita dal conflitto ecco
Avverto anche io che quelle sono davvero cose datate e rapidamente invecchiate
Anzi c'è un portato di questa fase storica mi pare il rapido invecchiamento di quasi tutto se ci pensate un attimo solo qualche mese fa sembrava non so negli per parlare dell'Unione Sovietica in rapida irresistibile ascesa un fenomeno come quello di Eltsin e oggi già non lo è più
Se pensiamo
Al gli ultimi scorci proprio temporali vediamo come sia sempre più rapida diciamo la fluttuazione tra positivo negativo in tanti fenomeni ecco perché io ritengo che sia doveroso da parte del PDS fare un bilancio su di sé nel vivo dello scontro reale molto attento e vorrei allora dire
Ed è qui un punto a cui io annetto molta importanza che
Non trovo convincente per esempio
Il terreno scelto dal PDS sulla nodo fondamentale della questione della crisi cioè il rapporto tra crisi istituzionale e crisi sociale lo dico non solo perché concordo con molte osservazioni fatte anche questa mattina tra l'altro queste uno degli elementi cruciali
Che diedero vita questa nostra attività di mozione ma per una considerazione in più quindi non solo la necessità di non separare lo scontro sociale dall'Italia si usa cose che dopo per lette come dire in questa sede ma per un'altra considerazione che cerco di portare qui molto velocemente
E cioè vale a dire lo scollamento profondo e per alcuni versi a mio avviso senza ritorno tra il livello della politica
E gli agenti reali della trasformazione sociale
Questa è una delle più colossali io credo innovazioni
Della crisi istituzionale e politica
Di un paese come il nostro non era solo un fenomeno italiano però la noia dei colori tutti i particolari cioè io intendo dire che l'aspetto
Della critica della politica il rifiuto della politica che per lunghe fasi pensiamo alla fine degli anni Settanta
Perché questo investì anche noi
Avevano un elemento di trasgressione rispetto a un ordine costituito ed erano per alcuni versi un elemento critico ma attivo
Nei confronti del mondo politico oggi sono un'altra cosa e sono già le diciamo l'humus l'embrione di un altro modello di organizzazione politica
Che nel giro di alcuni anni io credo trasformerà profondamente lo stesso assetto dei partiti in quanto partiti di massa
E trovo
Giusto sottolineare questi aspetti perché a mio avviso vi è un filo conduttore che lega un fenomeno come il leghismo
Io credo che si sia riflettuto poco sul fenomeno leghista non perché non si sia Screti scritto e detto anche tanto e molte cose ragionevolissima
Ma perché il fenomeno leghista è dal suo punto di vista
Distorto drammaticamente come dire
Anti
Popolare antimeridionale nel suo profondo e però un fenomeno della modernità
è il frutto di questo scollamento
Così penso anche a quello che oggi è sul versante invece della sinistra
Il problema delle riforme della coscienza politica quelle anche più estreme
Se ci pensiamo un attimo
Fino a quando ha retto un assetto culturale e politico di cui il Partito comunista fu parte consistente lei dice per la coscienza politica anche quella più ingenua e più immediata spesso un po'estremista è uno però rintracciabili in un certo percorso dei giovani
No dei soggetti più
Oppressi dallo sviluppo
Oggi se ci guardiamo un attimo questo fenomeno non esiste più o esiste solo laddove la tradizione politica è più forte
Di questo elemento di contraddizione io non seguo da vicino purtroppo ed è un mio limite il dibattito sindacale però
Mi pare cogliere che
Il fenomeno che io ho cercato di descrivere i soldi questo scollamento profondo
è in parte attenuato laddove l'organizzazione sindacale a una sua cultura
Ancora consistente tale quindi da soverchiare o per quanto meno tamponare questo fenomeno rischia invece di essere totalmente priva di resistenze laddove la tradizione sindacale
Non ha gli strumenti linguaggi idonei sì io penso per esempio ai soggetti che operano nei settori più attraversati dalla modernità dove per esempio la costruzione proprio del valore che avviene in forme diverse non è casuale che e il livello politico e quello sindacale oggi si o in gravissima difficoltà ma non solo per un'assenza di discorso politico ma per come dire un quid c'è una difficoltà di rapporto reale col problema questo a mio avviso
Pone un problema enorme ha una forza di sinistra
E non porrà sempre di più
Ed è quindi indispensabile che una forza come il PDS riesca ricostruire
Una cultura politica adeguata
Io intendo per cultura politica un asse unico
Una sintesi finale ci mancherebbe solo per il pluralismo delle idee fermassimo confronto ma trovi però un punto fondante per ricostruire un rapporto diverso con i settori più mobili della società
Sì no in sostanza noi corriamo il rischio molto grave di vivere nella crisi della vecchia struttura politiche soluzione italiana essendone testimoni
Più o meno attivi
Oppure ed è questo purtroppo un dato reale testimoni inerti a mio avviso questo è il grande punto
Del partito proprio dalla sinistra ed è la grande questione anche della dibattito interno al Partito democratico Sinistra per avviarmi a concludere su un nodo di attualità politica
Che però si Coletti privatamente a questo aspetto
Io trovo personalmente
Totalmente
Vecchia l'impostazione del dibattito sull'alternativa di sinistra
La trovo totalmente vecchi sia nella sua variante
Rapporto PDS PSI
Con la sua sotto versione unità socialista sia nella sua variante l'ha detto bene Asor Rosa tutt'altro che inedita verità del Governo degli onesti qualche volta se chiamato dei tecnici in qualche altra occasione
Il governo di quelle di buona volontà ecco trovo che questa impostazione davvero sino adeguata ma non solo perché difficilmente proprio improponibile con i rapporti di forza di oggi con i numeri ma perché non toglie come dire il punto reale dello sviluppo delle cose
E io credo che vi sia un punto di verità
Nella critica che alla politica fanno larghi settori ormai di società e non dobbiamo ovviamente a consentire che questo diventi nuovo qualunquismo oppure resa incondizionata una moda del momento però dobbiamo e saperne cogliere dove stanno realmente le contraddizione allora a mio avviso è il PDS che oggi a con un obbligo morale di confrontarsi con questa realtà e così come
Vent'anni fa chi si sporcava le mani confrontandosi con le aree più estremiste della società perché allora la coscienza politica aveva quel tipo di tragitto oggi è indispensabile sporcarsi le mani così
Andando a vedere ciò che in questa sorta di apparente dilagante
Qualunquismo c'è poi di progressivo ciò che dice di regressivo io credo che questo sia un problema enorme
Perché altrimenti l'idea di alternativa o di alternanza perché ormai questi il gergo che utilizziamo che noi proponiamo è semplicemente un'idea di ricambio di ceto politico o comunque un'idea di alternanza di élite che poco ha a che fare con la grande parte della gente delle sue condizioni reali del suo modo di essere di vivere quindi a mio avviso senza forzature su localistiche però mi pare che uno degli elementi sui quali oggi una riflessione veritiera
Debba procedere sia nel mettere in discussione le problematiche Giare alcune indicazioni ormai troppo astratte e alla resa dei fatti assolutamente ideologiche cioè a mio avviso insomma continuare ad agitare senza coglierne le novità il tema del ricambio il tema dell'alternativa e oggi primo mi risultati concreti
Poi scendendo nel merito adesso non c'è tempo di farlo contro di noi avrà ovviamente le sue idee io ritengo che togliendoci il paraocchi di alcuni schemi
Consegnati su proprio da una vecchia logica di sistema politico andremo a scoprire che su tante questioni fondamentali i nostri rapporti reali
Di contenuto con il partito socialista sono assolutamente indifferenti rispetto a una prassi possibile di unità questo a mio avviso un punto cruciale della questione politica oggi in Italia come ridare un senso all'idea di un'alternativa
Per far questo è
Dell'ultimo punto proprio la battuta
Io credo che il PDS oggi oggi sia insufficiente
E non solamente perché si è indebolito enormemente perché la gestione della svolta è stata quella che è stata appunto cose che ci siamo detti tante volte
Ma per un fenomeno
Anche qui da leggere con molta cura
Io credo che sia in atto nel PDS una tendenza
Molto rischiosa
All'omologazione
Politica e cultura cioè
Stiamo maturando
In una discreta parte del nostro quadro politico
Un'idea disse e se la propria presenza nella politica
Profondamente tradizionali
Ritagliando uno spazio
Non dico non ecco
Anche con
Qualche idea delle proposte nuove voglio dare giudizi ora di valore qua ci sono casi e casi esperienze video però nella buona sostanza con questa idea cioè fondamentalmente un'accettazione della inevitabilità
Dell'omologazione culturale
Questo vale anche per i comportamenti quotidiani guarda
Io non so cosa stia accadendo per esempio nella formazione delle liste elettorali nella nella discussione su queste cose ma sto
Da quegli spazi che ogni tanto mi giungono
Il rischio a mio avviso c'è ora
Pongo che un interrogativo non ho ricette perché non è che si possa felicemente proclamare bisogna fare diversamente e va be
Resta
Facile a dirsi ma poi
In che maniera allora una sinistra interna del PDS può contribuire a correggere questa tendenza
O meglio deve o non deve essere questo aspetto cioè la vita interna
La cultura politica concreta dell'organizzazione uno degli elementi connotati vidi una sinistra a mio avviso sì
E ritengo che questo sia uno dei compiti loro come dire una delle vocazioni più genuine di una sinistra interna al PDS cioè noni comincerà ad una sinistra interna al PDS che facesse
Una operazione uguale e contraria a quella che eventualmente svolge la maggioranza cioè vale a dire un ritagliarsi una propria area di influenza agire su quella
Riunirsi con quella sollecitare discorsi più avanzati con quella e fermarsi lì ritengo che oggi una sinistra di una forza politica in via di costruzione e dall'atto politico e da polo culturale debba essere una cosa di tipo Wolf
E per esempio credo che già nelle prossime sessione del Consiglio nazionale più in generale della vita politica interna credo e qualche proposta in quella direzione vada fatta
Sul funzionamento su come abbiamo costruito gli organismi sul fatto che quegli organismi non funzionano e non possono funzionare
Su come ricco di pensare anche la formazione di gruppi dirigenti ecco tutte queste cose io credo siano un compito precipuo di un'aria come la nostra e io penso che in questa chiave si possa anche assolvere a un compito politico più ampio
Con una valenza esterna e ritengo che nei prossimi mesi davvero il lavoro la battaglia politica saranno molto intensi Assayas
Allora un brevissimo punto sui lavori abbiamo circa anzi no dieci iscritti a parlare di qualcuno per fortuna già manifestato l'intenzione la disponibilità a rinunciare
Ma io pregherei almeno i compagni di limitarsi nei dieci minuti insomma di essere molto rigorosi da questo punto di vista
Va bene adesso la parola ad Amos Cecchi
Io considera assai importante questo passaggio lo ha fatto introducendo Tronti
I discute sul problema politico del partito più nostra ragionare anche a partire da qui problema politico
Penso che qui fra noi si intende si debba svolgere la riflessione
Che immediatamente fin dal suo farsi non sia una cosa rivolta soltanto a noi che siamo qui ma che sia rivolta all'insieme il PDS alla maggioranza di questo partito dei che dobbiamo avocare a influire anche all'interno alla maggioranza alla sua base prima di tutto
Alle sue aree politico culturali ai militanti fuori dalle aree che io credo sia normale la larga parte questo partito
Alle donne ai giovani componenti che sono rimaste compresse all'interno di questo partito alle unità di base ai gruppi dirigenti intermedi cioè noi ci dobbiamo proporre di parlare in questa direzione anche svolge un'iniziativa in questa direzione certe un'ambizione però se non ci muoviamo con questa ottica credo le nostre discussioni possono servire a poco
Io non intendo svolgere un'analisi neanche a grandi tratti
Il tempo non lo permetterebbe eccetera eccetera
Bene ci rendiamo conto tutti che nel Paese sia un punto di crisi democratica e sociale grave c'è malessere diffuso sociale morale c'è necessità di cambiamento
Ma può prodursi anche un mutamento di segno conservatore autoritario
A me sembra che subito emerga un nodo se guardiamo le cose a partire dal problema politico del partito
Che è un nodo di fondo è che a questo passaggio storico politico decisivo che sono poi le elezioni politico generale a primavera e novantadue lo scontro in atto in questo momento
Il mantenersi e di una prospettiva o se vogliamo di una potenzialità di cambiamento per tutta una fase coincide con il radicarsi forte nella società italiana come area di adesioni militante di consenso elettorale del PDS
C'è un po'incidere tra queste
Due cose
Una possibilità di soluzione della crisi legata a positiva è legata ha un radicamento del PDS del PDS quale possibile e necessario perno di una iniziativa politica di sinistra
Quindi io credo che è questo un punto su cui dobbiamo imporre la discussione al resto del partito PDS larga sinistra prospettive cambiamento si tengono insieme a questo snodo in modo indissolubile
E la preoccupazione che ci deve essere in noi se sono corrette le analisi che stiamo facendo e che il PDS è a un punto critico profondo ho decolla
E si attesta un grado di consenso significativa anche sul piano simbolico mi pare abbiamo detto il principale partito se resta il principale partito da sinistra
E quindi si costituisce un un soggetto politico determinante
O può essere
Sopra determinato da una dinamica negativa esposto al declino
Io credo che di questo dobbiamo essere cosciente daremo scienza io credo è cosa scritta nei suoi caratteri costitutivi anche né trasformarsi del PC in PDS
Il PDS può è partita forte radicamento di massa per un'iniziativa e profonda riforma democratica e sociale in grado di rispondere a una domanda intensi e cambiamento o non è
è partito e può stare sulla scena soltanto se attore politico primario
Come partito intermedio è inevitabilmente partito di transizione
Io questo elemento di coscienza né se
Penso dobbiamo darlo diffusamente e credo ci sia anche se non non tradotto in quei nelle parole che usiamo noi
Io ho sentito ieri sera Occhetto parlare a Firenze mi sembra un discorso di estrema preoccupazione quello è presente il segretario generale
Prescindere poi dalle risposte anche da però si avverte
Ecco io e mia opinione che lo spazio
Ci sia per il decollo del PDS che sia possibile un radicamento del PDS la società Agliana
Che questo spazio ci sia all'esterno e anche all'interno di questo partito che io non sono per definire lo stato delle cose interno rigido scontato estatico penso ci sia la possibilità
Però
è possibile a determinate condizioni che riguardano sia il Progetto di questo partito sia la sua pratica politica
Che cosa ci proponiamo di essere che cosa praticamente siamo e facciamo
E noi tutti avvertiamo subito che sul piano del Progetto il PDS la sua identità c'è questa forte indeterminatezza
Sappiamo i punti forti che sono stati marcati sulla guerra sul no al presidenzialismo la posizione sul colpo di stato della fine del sistema autoritario imperiale l'Unione Sovietica le diceva che Tortorella stamani le diceva
Però io avverto tempo nel Complesso il senso Progetto
Non emerge alla chiarezza necessaria e qui io credo ci sia da fare un discorso di verità che sposti in avanti tutta la discussione all'interno del partito
E che si riproponga anche da parte nostra una iniziativa che punti a scomporre e riaggregare le aree politico puntuale all'interno di questo partito
Non ciò nono il tempo e non lo faccio di affrontare i problemino a questo sarebbero legati certo io credo
Che da nessuna parte ormai all'interno del PDS del PPI e PDS si possa rimettere in discussione si riapre la discussione sull'esigenza forte di una svolta come quella che si è compiuta
Però mi rendo conto dovremmo deve fare una riflessione più
Finalmente che esca da dal diciannovesimo dal ventesimo un congresso sulla pluralità di progetti che ci sono stati all'interno nella svolta all'interno del sì sulla pluralità di obiezioni che sono venute acque a questa svolta
E che ovviamente destra sinistra innovazione e conservazione non passano per quelle divisioni che abili si sono prodotte perché c'è necessità di uscire definitivamente
Da quello che è successo a questo al a fino al ventesimo congresso
Io credo che ci sia questa necessità di spostare in avanti tutta la discussione e di mettere anche la nostra disponibilità in questo campo
Anche perché credo che
Ci si appunto dicevo prima c'è la possibilità delle mi ha tenuto condizioni di costruire un partito quale è necessario una propria autonomia politica
Un suo progetto di trasformazione una sua moderna aperta democratica pluralista forma di massa
E io ci siano anche i fondamenti nella coscienza diffusa è la base del nostro partito autonomia politica e culturale e partito di massa di lotta di cambiamento sono due valori che vivono largamente la base attuale PDS
E io credo che noi ci dobbiamo fare forza su questo e indirizzare un discorso diffuso perché io l'ho avvertito tempo rispetto alle ultime scelte lo sbandamento in qualche modo se prodotta da parte del gruppo dirigente sulla presa del rapporto Pardo chavista
E ha detto ho avvertito che si è creato un confine oltre il quale non si andava
Già una una risposta delle discussioni del fatto che le unità di base la discussione al Cocco il colpo i nostri militanti c'è questa possibilità e io credo ci si debba lavorare
E credo che la costruzione di questo partito possa essere l'obiettivo di una nuova allarga sinistra del PDS però credo ci si era passare attraverso un processo di scomposizione riaggregazione una nuova segni non ovalare Cassese PDS non si costruisce sulla sommatoria dei due are
Politica attuali
Credo si debbano fare atti decisi in tal senso che muovano da più parti
Anche nella definizione della piattaforma con cui andiamo alle elezioni politiche generali che potrebbe essere uno spostamento in avanti tutta la discussione in modo a portare l'insieme parti da questo confronto e che ha un punto decisivo
Per poi riuscire attestarci a diventare anche il perno di un disco di un discorso nuovo
Società desse più veloce possibile
Io credo ci sia da poi questo possibilità di partito di trasformazione che sia espressione di una pluralità di punti di vista critici dell'esistente o di riferimento i soggetti in movimento i
Ecco partito Meseta trote di riforma sociale di riforma democratica di riforma e la politica ci sia qualche da tradurlo in scelte qui i punti sarebbero da trattare opposizione programma sinistra
Ovviamente non ce n'è il tempo io concordo molto con l'intervento di Isaia Sales bordi rossi mi tolgo di mezzo una parte di riferimenti e dovrei fare avrei dovuto fare dei discorsi dalle fatte fare a questo punto
Io credo che da abbiamo dobbiamo ottenere insieme molto nel nostro discorso sinistra sociale sinistra ambientale urbana è sinistra civile
Questa è la sfida che abbiamo da mettere in campo su cui dobbiamo andare all'attacco nell'insieme è partito
E qui io credo questo voglio dire posizionamento chiaro iniziativa alla parte lavoro dipendente dei gruppi sociali al fondo della gerarchia quindi nel conflitto possiamo chiamare sociale sociale per usare un po'alcuni
Punti riferimento usava anche fronte stamane
Posizionamento chiare iniziativa dalla parte dell'ambiente della riforma delle città nel conflitto sociale ambientale urbano per esempio io considero importante
Sedare generale si è andata a Milano abbia aperto un discorso di appoggio a una parte del partito si era perché mi pare meno si abbasserà battuta su una posizione di riforma ambientale della città
In qualche modo una seconda fase dopo la vicenda di Firenze però avvertono e nel mezzo noi dobbiamo essere più all'attacco su questi temi vide che al all'interno di questi due riferimenti lontana anche a distanza di anni nel tempo non c'è poi una conseguente politica
Del PDS delle noi dei nostri governi locali in questa direzione mi pare loro sottolineava anche Fulvia Bandoli nella nell'intervista dell'altro giorno
Qui non si può andare avanti per
Dichiarazioni in qua una volta o l'altra e qua non c'è una politica su questo piano che va appunto e che è un punto decisivo poi anche di un programma che pone al centro un modello di sviluppo socialmente e ambientalmente alternativo
Credo poi terzo punto posizionamento chiaro nel movimento referendario per dagli con chiarezza un segno positivo come successe nove dieci giugno dobbiate nell'insieme tutti altrimenti noi non passiamo e io credo però ci sia la possibilità di passare se
Ci attestiamo su questo discorso di sinistra sociale sinistra ambientale urbana sinistra civile
Finisco
Ma io sono abbastanza d'accordo
Nell'essere portatori di una prospettiva di alternativa lo si estese stia fuori dalla logica e dell'unità socialista e del partito degli onesti
Se andiamo a vedere in qualche modo anche la nostra mozione quando si è costruita era già un po'più in là e io credo che si tratti di mantenere ferma un'impostazione a tre punti è quella di alternativa alla DC rialzo sistema di potere che è quella di sinistra alare che al di là di PDS più PSI e anche al di là dei partiti
E che con il PSI si va a un rapporto di confronto e di conflitto io credo che si debba mantenere questo tipo di impostazione che mi pare si aldilà sia dell'unità socialista sede sia del del partito degli onesti
Credo che con forza nove si debba dare battaglia all'interno del partito su questo a partire programmi alle scelte sociale per dalle scelte riforma democratica in fondo
Il PDS al rapporto con il PSI uno dei rapporti importanti deve muoversi a partire dal suo rapporto con la società dal suo essere con la sua iniziativa di opposizione il suo progetto strategie il suo programma polo di riferimento di un'aria di cambiamento sociale e civile c'è da aggregare che da far pesare paese in tal modo credo facendosi PDS perno di una prospettiva alternativa e quindi soggette dà credibilità alla ha anche la sinistra al discorso alternativa o svolge appieno il il il proprio ruolo io credo fossi imposta così
E qui c'è una continuità con quel discorso abbiamo fatto al ventesimo Congresso da parte nostra
E quindi si va al di là di una logica di chiaro cedimento come quella l'unità socialista o dell'oscillazione ha concluso o della oscillazione può riprodursi errori gravi come quelli che il Gruppo dei Cento ha prodotto nell'ultimo nell'ultimo periodo del rapporto nel partito socialista
O si imposta con questa chiarezza o c'è il politicismo che è proprio ecco a del che io credo sia del Polo che il difetto fondamentale delle del gruppo dirigente attuale che di per attenzione
E manovra attenzione rapporti politici già determinati a prescindere o sottovalutando i contenuti che non considera la politica soprattutto per quello che iniziativa punta a modificare i rapporti sociali consenso nel Paese e da questo poi prende l'infanzia Pinta per andare dopo atti a pensare a contare e al svolgete arriva anche all'interno di all'interno di una prospettiva di cambiamento io credo che queste siano le basi necessarie di un discorso però lo dobbiamo rivolgere e aprire all'insieme partito imponendo la il dibattito se anche ci sono
Chiusure ostacoli io credo ne va della vita di questo partito e siamo a questo punto
Concludo Alfiero Grandi
Non ritornerò sulle questioni su cui sono d'accordo ma cercherò di affrontare in breve alcuni punti su cui credo che lo spunto di riflessione vada approfondito
Il primo è questo io sono convinto che in una fase come questa di grande incertezza di grande difficoltà
Di cui sono cambiati come è stato detto anche da altri compagni sono cambiati i riferimenti di carattere generale si è giustamente detto che non c'è il crollo da parte di Asor Rosa di una parte sola ma c'è un crollo dei punti di riferimento
Internazionali si è aperta una fase di grande instabilità politica generale sociale politica nel nostro Paese
E naturalmente di grande stabilità per ciò che ci riguarda anche per le vicende politiche del nostro partito
Processo sociale anche molto contraddittorio e molto complicato io penso che oggi sia necessario avere un atteggiamento politico culturale che cerca di offrire punti di stabilità e vie d'uscita va beh questo non è senza conseguenze perché io penso che oggi nella riflessione che noi facciamo sia molto importante superare un atteggiamento che si accontenta di essere contro
Dobbiamo cercare di sforzarci di offrire delle vie d'uscita perché altrimenti il disagio sociale il disagio politico è talmente forte che polvere veramente
Le condizioni per creare quella miscela esplosiva molto complicate in cui possono innestarsi effettivamente anche deviazione di carattere autoritario o sicuramente comunque tentazioni semplificatrice della dialettica sociale politica di questo Paese e forse non solo di questo Paese
Sarebbe molto interessante trovare tra l'altro vedere il rapporto causa-effetto che c'è traccia quanto è accaduto nei Paesi dell'Est i mutamenti che questo ha creato in particolare non solo nella modo di pensare politica sociale ma anche diciamo l'elemento di di vuoto e di novità che ha creato e tutto ciò che questo comporta per la Stefano economica e sociale e perfino politica del nostro Paese
Ma insomma io in queste direzioni stabilità oggi vedo un punto l'esigenza di offrire parziali evidentemente non sto dicendo che dobbiamo riconnettere il mondo ma cercare di offrire risposte convincenti e certe per cercare di riaggregare forze di creare vie d'uscita alla situazione che sicuramente molto complicato
E penso che si sia come hanno detto molti compagni l'ho detto anche pronte nell'introduzione un grave limite politico in una visione della vita politica del nostro Paese che colpisce anche noi che e molto sulla politica politicante e non in un rapporto tra iniziativa politica e società
Questo nesso rischia di essere perduto come ottica di intervento che tra l'altro è curiosamente uno degli elementi politico culturali storici di una formazione politica come quella da nord a cui noi deriviamo e in particolare trovo una come dire una chiave di lettura per ciò che riguarda le stesse vicende istituzionali che pure sono sicuramente molto rilevanti anzi sono fondamentale in una fase come questa
Trova però che una sottovalutazione di ciò che si sta muovendo oggi all'interno della del corpo della società
Rischia di sottovalutare gravemente l'esigenza di un intervento della politica nel corpo della società
In questo senso è vero no va accettato nessuna delega non soltanto al sindacato
Ma ad altre organizzazioni ad occuparsi dei problemi sociali quasi che il mondo della politica fosse il Regolamento all'interno delle istituzioni delle vicende di merito politico o di riforme istituzionali che sono necessario perché del resto dal corpo della società se guardiamo bene almeno a me pare dica di capire così
Vengono pressioni che hanno delle influenze politiche dirette
Io direi che non sottovaluto anche se non dico che da questo posso dire dare una crisi verticale permanente del rapporto politico però non sottovaluto quanto è accaduto nel rapporto tra Confindustria Democrazia Cristiana
Lungi da me di pensare che improvvisamente la Confindustria si è diventato un elemento progressista di questo Paese dico però che non è soltanto spuma non è soltanto rumore non è soltanto e con ciò che sta accadendo c'è qualcosa di profondo che però mi pare
Nei modi come avviene finisce con lo spingere per elementi di semplificazione che possono avere anche effettivi carattere autoritario molto preoccupanti è molto serio
Ed è proprio per questa ragione che io penso che non dobbiamo sottovalutare quanto sta avvenendo anche all'interno del corpo sociale
Del mondo del lavoro del rapporto con il mondo del lavoro e cercare di leggere bene e le vicende che si stanno oggi aprendo o se volete ci stanno sviluppando sotto i nostri occhi
Cercando di individuare poi naturalmente anche quale sia il punto con il quale intervenire cioè quali possono essere gli elementi a cui noi affidiamo un ruolo è una possibilità
Io penso che ci sia effettivamente un tentativo di giocare all'interno del mondo del lavoro all'interno della di rapporti Telemontecarlo dal movimento sindacale nel rapporto con la Confindustria con il Governo un'idea in sostanza di rilanciare una concentrazione di potere e neo corporative fortemente accentratrice che evidentemente le grave difetto di non consentire il controllo dei processi in atto
Che ha il grosso difetto di semplificare la dialettica sociale politica di questo Paese anziché risolverla evidentemente questo andrebbe ad una semplificazione drammatica al punto tale che io ho l'impressione che a questo obiettivo possa essere perfino sacrificato qualcosa di molto importante io penso ad esempio che sotto i nostri occhi sotto di noi nello stesso momento in cui possiamo essere presi e da un dibattito magari molto concentrato sull'elemento di grandissimo rilievo
Come quello che succederà sulle questioni che so della scala mobile nel corso della trattativa che sta venendo rischiamo di perdere di vista però l'elemento che sta dietro che quello che poi può fare precipitare in concreto sull'elemento scala mobile
Ed è che oggi c'è in realtà una ridislocazione delle forze politiche sociali che può portare anche a fenomeni ben più gravi di quelli che abbiamo conosciuto nell'ottantaquattro
è completamente aperto questo scenario è uno scenario che può portare di fronte a noi a condizione che Reed
Sindacali e una capacità di iniziativa in rapporto ai lavoratori magari con la manifestazione del trenta come continuità dello sciopero generale il ventidue
Riesce ad impedire questo slittamento e nel bene o nel male con tutti i difetti polemiche ci possono essere però fa del movimento sindacale un elemento di dialettica
Un elemento è una polarità della dialettica sociale di questo Paese costituendo quindi un fattore di dinamica positiva
Però potrebbe esserci anche un altro esito un esito assolutamente diverso grave un esito che potrebbe avere Effetti inimmaginabili sul futuro del sindacato italiano ed è il prevalere anche a prezzo di fratture verticali nei rapporti interni al movimento sindacale come tante volte sentiamo magari su episodi meno gravi di questi però pur sempre l'Avanti indicativi di un pericolo che è tuttora presente oggi più che mai presente che potrebbe andare invece verso la lacerazione
Di un soggetto fondamentale della dialettica sociale
Del nostro Paese non solo sociale ma anche politica
Per questa ragione io voglio dirvi con molta franchezza che vorrei che ragionassimo meglio penso forse di non condividere alcune premesse che sono
A monte di queste questioni giudizi che vengono dati sul congresso della CGIL lo dico molto esplicitamente perché inutile che ci giriamo sopra che facciamo tra di noi dei complimenti su queste questioni
Io lo considero un grande risultato così almeno ci parliamo chiaro su queste questioni
Lo considero un grande risultato perché sesto a ciò che oggi è la dialettica sociale
Se ci sesto a ciò che è oggi la tendenza spontanea nella che c'è all'interno del mondo del lavoro
Se sto a ciò che oggi il disegno politico sociale che c'è in una parte importante dello stesso movimento sindacale io dico che il congresso CGIL si è concluso fuori media cioè su una posizione più avanzata
E si è concluso fuori media malgrado una griglia di lettura estremamente complicata e difficile che il congresso del nostro partito che non dimentichiamo che queste primo congresso che avviene dopo l'esito di quel congresso
E non era affatto scontato che una dialettica politica interna molto forte anche di certi momenti troppo aspra si potesse concludere nel modo come si è conclusa tre dal partito tutto sommato così non è stato bene dal punto di vista dell'autonomia sindacale bene anche dal punto di vista dei risultati che ci sono state
Se questo ragionamento che io faccio per brevità perché voglio stare dieci minuti
A qualche senso cioè c'è il mio giudizio sull'esito complessivo
Che è positivo in sé e positivo per quello che poteva essere del congresso della CGIL allora io vorrei capire un attimo chi rivendica con a qualche titolo e a qualche diritto un merito in questo risulta
Io penso che un merito ce l'ha sicuramente l'insieme del corpo denominazione del suo gruppo dirigente a partire dalla minoranza di essere sindacato
Perché è evidente che ad esempio per un esito non traumatico della direttiva politico correva anche la presenza di essere sindacato ma se c'è un problema di proporzioni come sempre in politica qualche merito ci dovrà pure essere anche nello spostamento di maggioranza politica che c'è stato
Perché è un po'difficile immaginare come dire che un ruolo di minoranza posso da solo spostare l'asse politico che sappiamo bene rischiava di andare verso quello che è stato chiamato una maggioranza blindata provare c'è stato un articolazione interessante molto complessa con dei risultati che io considero positivo
Qualche compagna vi dice ma quello è un esito instabile sono i documenti politici e gli esiti di gruppo dirigente perché un congresso che compiti ha il congresso al compito di stabilire un orientamento politico i gruppi dirigenti
Dopodiché è chiaro che io so benissimo non essere un risultato stabile è un risultato che può essere messa in discussione
Perché intanto io penso che il corpo dell'organizzazione del mondo del lavoro oggi è profondamente attraversato da difficoltà frustrazioni e forse anche elementi di vera e propria rinuncia all'iniziativa erano
Non pensate che ci sia oggi un elemento di spontaneità che ci porta naturalmente a sinistra non è così
Oggi è possibile reggere determinate situazioni se c'è una capacità di iniziative di direzione politica che si intreccia con are anche di frustrazione di arretramento molto forte che ci sono all'interno del corpo del mondo del lavoro inalare fondamentale
E quindi io so benissimo che quel risultato non è stabile so benissimo che il risultato è frutto di una dialettica complessa so benissimo che quel risultato è soggetto ed esposto anche ad arretramenti
Dico però che l'unico punto che oggi io per reggere alla possibilità di una frattura verticale il movimento sindacale peggiore di quella dell'ottantaquattro
Che d'altra parte forte importante del movimento sindacale sono disposte a giocarsi per ricongiungere il circuito tra Confindustria democrazia cristiana e dialettica sociale
Questo è il punto di forza che io vedo se ce ne sono altri che qualche compagno Mary indica io sono ben felice di trovarne altri perché non mi piace vedere uno solo
Però dal momento che vedo soltanto questo o lo considero il punto di forza fondamentale vorrei che parlassimo di cose vere e non di cose come dire
Astra
So bene che all'interno della realtà della capacità poi di esercitare questi orientamenti politici questo esito ci sono degli elementi di contraddizione
Io penso però che ad esempio
Le cose per dirne una soltanto le ultime cose che ha detto Bruno trentino più tardi di ieri l'altro
All'assemblea dei quadri della CISL ha rispetto alla trattativa in corso complessa difficile tormentata ed esposta ad esiti infausti tra governo sindacati e Confindustria siano molto chiare molto nette presto si è visto anche dalla reazione nervosa e perfino rabbiosa che nel menu io non so ancora cosa abbia detto oggi a D'Antoni e cosa abbia detto Andreotti all'assemblea della CISL
Né tanto meno quale sceneggiata sia venuto fuori con la presenza di Cossiga
Però so che sicuramente da libera una pressione ulteriore per cercare di andare in ogni caso e comunque a quell'accordo su cui la CGIL oggi unitariamente dichiara di non voler andare
Dopodiché volete che non seppi che c'è la Zanussi c'è anche qualcos'altro dal punto di vista della dello schema con cui guardiamo al movimento sindacale e i problemi che ci sono certo la corda da zero se non è un buon accordo io questo non ho dubbi
Ritengo che nelle condizioni in cui era si è cercato di recuperare qualche elemento nella premessa come sapete c'è una distinzione
Che evita riavere
La sovrapposizione tra logica contrattuale e logica col determinative lo fa però in termini diversi dall'esito congressuale della CGIL in cui grazie alla battaglia politica c'è una netta distinzione dei ruoli qui non c'è nello stesso modo non c'è dubbio
Però voglio dire non è l'unico elemento non è l'unico accordo non mi pare che oggi costituisca il punto di riferimento per
L'iniziativa contrattuale nei luoghi di lavoro del sindacato è uno degli elementi
In cui magari a torto si è ritenuto di dover fare quella sintesi quella mediazione rispetto ai rapporti di forza e alle condizioni io penso che naturalmente debba essere valutato attentamente e anche molto criticamente però non mi accontento più
Di un punto di vista semplicemente critico rispetto le difficoltà che incontriamo che ci sono ma che presentano una realtà complessa mi piacerebbe anche sentire nello stesso tempo parlare dei punti forti su cui siamo andati avanti degli elementi di esempio positivo che possiamo indicare
Uno ad esempio l'ha indicato anche poco fa Giorgio Ghezzi
C'era pure un fatto di qualche interesse che ormai da un anno conduciamo la vertenza unitariamente sulla modifica del rapporto di lavoro che un vero e proprio pugno nello stomaco al rapporto clientelare di potere del mondo democristiano con il sistema del pubblico impiego
Eppure fino adesso abbiamo retto poi magari domani mattina non regge Remo più però non è una buona ragione per non valorizzare anche le cose che si fa
Infine voglio dire un'altra questione sulla problema del partito
Io penso che sul problema del partito cioè di fronte a noi una questione molto tormentato è molto difficile di cui qualche accenno sentito anche nella discussione a cui nemmeno io so bene come dare una soluzione quindi
Voglio evitare di dare l'impressione di avere già trovato la via d'uscita perché figuratevi se l'avessi l'avrei già fatto con il Copyright evidentemente non ce l'ho
Però o alcuni parametri di riferimento che mi dicono che oggi
Il grande tema che ha di fronte a noi questo partito su cui abbiamo scommesso tutti di rimanere dentro con collocazioni politiche evidentemente diverso per ciò che ci riguarda
Con l'obiettivo di esserne un punto della sinistra nemmeno con la pretesa di essere l'unica sinistra naturalmente ma di essere un punto che si colloca nella sinistra di questo partito
Ora
La vicenda che è andata avanti da quando si è stato prima la preparazione e poi la conclusione del congresso io penso sì presenza di fronte una condizione che ha elementi di diversità
E gli elementi di diversità stanno nella grande difficoltà come ha detto anche Tronti l'introduzione a caratterizzare con chiarezza i connotati il modo di essere il vissuto l'essere vissuto come tale quanto meno di questa nuova forma politica di partito
Io ho l'impressione che i tempi che abbiamo di fronte non ci consentiranno quel lavoro che può essere delineati in questo modo cerchiamo di più riflettere meglio di avere qualche idea in più tra di noi
Mettiamoci lavorare meglio anche con l'altra componente che nel partito da posizioni di minoranza
Ha sviluppato una battaglia di sinistra e cerchiamo di aprire
Nella maggioranza una dibattito politico che oggi è in qualche misura un po'chiuso Adriana giustamente ha ricordato l'iniziativa delle donne tentativo mi pare interessante di ritorno in campo di una presenza delle donne su questioni di merito politico
Ho l'impressione però che in questo caso valgo un po'la battuta di Keynes nel medio periodo siamo tutti morti
Cioè temo che la i tempi di preparazione di un processo di questo tipo non corrispondono a quello che a me pare poi magari sbaglio un appuntamento in cui si può francamente inciampare in modo drammatico
Mettendo in moto delle dinamiche che io non credo siano preoccupa cioè penso all'appuntamento elettorale
Se l'appuntamento elettorale bensì dovesse risolvere in un appuntamento che da un colpo significativo
Alle prospettive al futuro di questo partito io credo si aprirebbe di nuovo una dialettica politica drammatica molto molto più drammatica di quello che abbiamo conosciuto all'interno del dibattito congressuale
Per cui io dico che oggi c'è un problema di esistenza di questo partito di ragioni dell'essere di questo partito insomma non facciamo l'errore di pensare che si può essere la sinistra di un qualcosa che rischia di non esserci questo è il grande tema che io credo ci dobbiamo mettere davanti con lucidità in tutta la sua drammaticità
Perché naturalmente ognuno di noi avrebbe voluto magari cambiare la formazione politica nella tranquillità della situazione Sterne magari della situazione internazionale
Nel momento in cui c'è stato il cambio della vicenda politica del partito da cui proveniamo si è messo in questa chiave la crisi istituzionale e sociale di questo Paese oggi drammatizzata
Dal rapporto con l'Europa e con i mercati internazionali per questo dicevo analizzare anche le vicende dell'est e in più è successo quello che è successo sul piano internazionale
Quindi e tutto il movimento non ci sono nemmeno più gli elementi di istanza relativa perché e in mutamento il generale mutamento del Paese in mutamento il partito
Se non riusciamo a sedimentare uno di questi punti credo che la condizione diventa drammatica veramente difficile l'accordo
Per questo io mi chiedo se oggi non debba esserci da parte soprattutto
Come dire di un'area come la nostra perché lo dico qui
Perché insomma io lo dico così molto netta e anche molto secca non questionare che non ha niente da perdere
Non ha niente da perdere per tante ragioni prima perché abbastanza piccola in questo partito seconda questione perché non ha le remore che tutto sommato a come trascinamento fondamentale l'area peraltro a quali sono affezionatissimo quella che rappresentato questa mattina il compagno Aldo Tortorella
Quell'area
A cui voglio molto bene però è stata in una certa misura chiusa nell'ambito del trascinamento di una battaglia congressuale l'elemento che ci ha distinto da essa sta nel fatto che ne abbiamo ritenuto che a un certo punto quella vicenda fosse chiusa e occorreva un elemento di novità
E oggi c'è un forte tormento all'interno di quell'area che si chiede si interroga magari si articola al suo interno sul che fare ma a mio parere ancora con logiche troppo interne diarrea
Così mi pare all'interno della maggioranza oggi ce lo status quo c'è sostanzialmente il tirare avanti e gestire le cose di cercare di giorno per giorno un elemento che consenta di arrivare lunedì ma francamente mi pare che anche questo processo
A meno che non sia cambiato qualcosa nel partito che io non ho capito adesso non ho capito francamente sarei molto dispiaciuto
Che non gliene frega più niente a nessuno neanche come dire alla parte più che io ho sempre considerato pur non condividendo le opinioni più seria più importante che c'è anche all'interno della maggioranza io ho ancora fiducia che ci siano le potenzialità ed energie
Allora mi chiedo se non debba venire da noi come dire sul piano perfino esemplificativo come sul piano l'ha proposto un elemento che rompa le condizioni in cui si è svolto la vita politica all'interno del nostro partito la sua dialettica a suo modo di essere perché veramente io vedo tra il la l'andare avanti tenendosi un po'stretti nell'incertezza del futuro che sempre un elemento rassicurante
E l'andare in campo aperto anche correndo qualche rischio drammatico magari anche quello di avere sbagliato la mossa
Però di fronte all'interrogativo che io sento comune interrogativo cogente drammatico che possono esserci più questo partito che possa prendono
A botta tale per cui si riapre la logica tra quelli che vogliono unificazione coi socialisti a breve a qualunque costo e non so che cos'altro
Ed è io credo che di fronte una vicenda di questo tipo più tramortito perché voglio parlare poco voglio come dire farmi capire su queste questioni credo che dobbiamo giocarci una carta che si insieme politica ma anche di modo di stare in questo partito
Capisco che non è che ho dato una gran mano ma insomma la vedevo
Va bene dunque hanno rinunciato a parlare di voglio citare i compagni Luisa Cavaliere Giannotti di Siena Cosentino Fornasari dunque adesso la parola a la compagna Mariangela casa Lucci
Ma è giusto per rappresentarne sono Mariangela sono la segretaria di un unità di base di Milano
Così anche un po'per ridere il mio giornale cuore visto che il giornale dell'esistenza umana
Visto che il mio terrore più grosso è proprio quello dei cervelli all'ammasso che vedo invece diventare una realtà sempre più evidente
Per ritornare ai problemi posti nella relazione introduttiva io credo sostanzialmente che siamo tutti un po'su cioè la sinistra noi eccetera
Siamo tutti in una fase di di ricerca molto grossa probabilmente senza la genialità di Carlo Marx che ci avrebbe aiutato io non voglio non mi interessa oggi come pure nel passato dare dei giudizi rispetto a questa fase di ricerca cioè tra chi dice
Che la situazione fortemente negativa chi dice che la situazione e positiva io credo che sostanzialmente tutti i momenti di ricerca siano
Dei momenti che possono produrre sicuramente del nuovo e che dipende sostanzialmente da nuovi cioè dall'assunzione di responsabilità
Di ognuno di noi di riuscire a determinare una realtà o riuscire a determinare il suo contrario
Quello che penso sostanzialmente che in questa fase nessuno di noi possa permettersi il lusso di restare alla finestra cioè di evitare di prendere la parola ed evitare di determinare dei processi che sono invece assolutamente necessari
Allora io mi sono posta in cioè in questo periodo dei congressi adesso eccetera
In questa situazione di ricerca mi sono fatto alcune domande le domande sostanze sostanziali sono con chi in che luogo e perché innanzitutto il perché sono uscita penso ormai dalla necessità di chiedermi se sono ancora comunista o se non lo sono più
Questa parola so che non mi basta assolutamente nel senso che ha significato per un grosso pezzo della mia vita una sintesi dei valori in cui credevo
Oggi non mi basta più perché altre parole hanno attraversato la mia esistenza e anche la mia pratica politica parole come il femminismo come l'ambientalismo e come la non violenza parlo non solo di di parole ma proprio di pratiche politiche nel senso che
Per esempio per me il sentimento
Della non violenza vuol dire essenzialmente cacciare fuori la guerra dalla storia ma farlo in termini precisi
E di assoluta presa di posizione cioè fino al punto per esempio di sottoscrivere un appello per il disarmo completo e di appoggiare posizioni di diserzione o atteggiamenti di questo tipo
Un un'assunzione di del concetto di non violenza a partire dalla mia storia individuale dalla storia individuale di ognuno di noi quindi non solo rispetto alle relazioni tra i popoli e le etnie ma anche rispetto alle relazioni individuali
E e alle relazioni tra le persone nella nostra società l'ambientalismo non solo come concetto marginale da attaccare qui e là
Rispetto alle cose che alle teorie politiche che si portano avanti
Ma come come dire concetto di fondo su cui si basa il nostro vedere la vita all'aria la realtà la possibilità di esistere su questa terra
Cioè la possibilità reale mente di assumere la coscienza del limite di rendersi conto che non esiste la possibilità di un Progetto rispetto all'economia che si chiuda al nostro Paese piuttosto che all'Europa
E che esistano e che esiste invece la necessità di avviare questa ricerca sul piano mondiale perché non è possibile assolutamente più reggere questo sfruttamento e l'utilizzo da delle risorse da parte di di pochi nei confronti di tanti
Il mio la mia appartenenza di genere che è fondamentale che mi ha insegnato peraltro nella pratica politica molte cose molte cose che secondo me possono essere interessanti non solo per le donne che viviamo i nostri luoghi separati cosa che fa parte della mia esistenza politica attuale ma può essere importante per tutti perché le lavorazioni che noi abbiamo fatto e i punti a cui noi siamo arrivati cioè mettere in discussione forme di rappresentanza vecchie il pensare che e sui progetti e sulla rappresentanza dei progetti che può basarsi la possibilità di espressione e non sull'essere parte di organismi dirigenti e quindi sull'autoreferenzialità
Il fatto di pensare che sulla relazione che si basa la forza politica quindi la possibilità di costruire progetti sono ormai assunzioni voglio dire di questo percorso che dalle donne è stato fatto ma che diventa anche un'offerta che noi diamo in termini di risorse di elaborazione culturale e politica a tutto il partito
Ecco a partire da queste cose c'è sempre il problema del con chi è in che luogo allora come luogo scelto anche il PDS
Come appunto luogo in cui fare questo tipo di ricerca io voglio così fare un intervento dandogli un'esemplificazione sono di Milano vissuto in prima persona questo
Problema grossissimo che c'è stato rispetto al Portello Fiera allora per chi non è di Milano probabilmente soltanto una frase che ha letto sui giornali
E cioè voglio dire non è immediata questa equazione Portello Fiera due milioni di metri cubi di costruito
Su un'area dismessa accesso un'aria che può essere riconvertita e su un'area che è per molta parte proprietà pubblica e su cui per molta parte c'è un investimento pubblico
Ecco rispetto a questo io credo cioè io mi sono chiesta in questo momento se quello che io pensavo della ricerca del partito
E appunto del partito come luogo di ricerca potesse in qualche modo ritrovarsi nel modo in cui è stato gestito a Milano questo questo problema io dico chiaramente che non è così
E che invece questa vicenda abbia mostrato molto chiaramente come in questa fase
Politica all'interno del partito chi decide sono organismi non dico organismi dirigenti perché neanche questi sono stati coinvolti ma gruppi molto piccoli di potere
Che determinano ovviamente non solo la decisione di RAI politica all'interno del partito ma determinano anche quella che l'immagine pubblica del partito e quindi il modo in cui la gente i cittadini quelli che vivono all'interno delle città
E quelli che vivono all'interno del nostro Paese possono cogliere o non cogliere tutti gli elementi eventuali di novità che noi dovremmo proporre
Però questo mi ha fatto molto pensare perché non voglio farmi la lunga su questa situazione però sostanzialmente dal momento in cui il partito socialista italiano e democrazia cristiana
Hanno presentato l'ordine del giorno in consiglio comunale che forzava la necessità di arrivare a decidere dal quel momento nessun luogo di verifica e stato è stato così praticato per poter verificare appunto se la decisione le le posizioni che venivano assunte da una parte dal gruppo PDS di Palazzo Marino dall'altro dalle chiamiamolo gruppo dirigente di Milano
Erano e non o non erano l'elaborazione complessiva del partito questo a fronte uno di un programma del partito comunista perché così ci chiamavamo nel novanta
In cui si diceva chiaramente che eravamo per una forte discontinuità con la politica urbanistica del Comune di Milano che era sempre stata gestita dal Partito Socialista Italiano due con tutti i programmi presentati dei tre Consigli di zona e si parla di trecento mila abitanti e passa che invece parlavano di revisione di quel Progetto contro anche la posizione del partito democratico alla sinistra delle tre zone interessate allora rispetto a questo non si è voluto praticare altre strade
Si si sono chiamati Pierini tra virgolette e schegge impazzite compagni come Bassanini o Paolo Hütter che notare avevano firmato con altri compagni ben prima
Delle elezioni la loro opposizione rispetto a questo progetto
E si è arrivati poi alla al consiglio comunale in cui sostanzialmente non si è riusciti a far passare il documento presentato dal compagno Camagni
E senza che appunto tutto questo ci ci fossero stati dei momenti di verifica reale rispetto alla cosa
E vero qualcuno recitava il compagno Occhetto nel suo nella sua manifestazione a Milano ha in qualche modo rivendicato all'ala ambientalista del partito una capacità di così di essere un'aria feconda che produce del mondo
C'è da dire che però quella sera il compagno petto sapeva benissimo che una delegazione di compagni delle zone sei diciannove venti gli avevano chiesto un incontro compagni che invece non sono stati ricevuti dal dal dal segretario che ha pensato bene probabilmente insomma noi non siamo ancora riusciti a capire se non lo sapesse però era stato pubblicato anche da Repubblica insomma
Dal manifesto aveva ricevuto un telegramma la cosa ceste ci è parsa abbastanza brutta perché nel momento in cui si definisce la volontà di andare ad un nuovo modo di relazione tra i compagni e le compagne interna di questo partito è ovvio che la possibilità di confronto è assolutamente importante
Ecco noi a Milano abbiamo chiesto una verifica precisa rispetto al modo in cui e stiamo chiedendo ancora c'è a questo punto siamo passati alla raccolta delle firme alla richiesta che direttivi delle unità di base si esprimano noi chiediamo una verifica precisa rispetto a quello che
Gli organismi dirigenti
Hanno fatto ripeto il comitato federale non si è riunito non si è riunito il comitato cittadino se non alla fine della vicenda ammesso che la vicenda sia finita
Perché quello che ci interessa veramente definire e dove stiamo andando allora qualcuno lo diceva probabilmente molto meglio di me il problema reale che usciamo da una modalità di dita del partito che conosciamo benissimo perché credo che ognuno di noi abbia il suo percorso la sua storia in questi anni non è il partito precedente scritta
Sento tutti molto giovani fortunatamente possiamo permetterci di dirlo visto che i giovanissimi non ce n'è quindi
Via questa fortuna di mantenerci giovani
Nonostante tutto
Ecco non siamo riusciti però passare e lo dicevano prima anche prima di me altri compagni
Ad un nuovo modo di essere e questo quello che ci manca io credo sostanzialmente che quello che ci manca è la capacità di passare dal vecchio centralismo democratico al governo reale delle differenze e questo che non sappiamo fare
Invece del governo di delle differenze siamo finiti in una situazioni in cui le tre aree si incontrano per lo meno due delle tre si incontrano perché io ho dei dubbi fortissimi del fatto che l'aria di maggioranza si incontri si confronti su quello che qualcuno probabilmente pensa di poter rappresentare ma comunque a queste due aree si incontrano discutano discutono elaborano al loro interno al loro interno non esiste un reale luogo di confronto
Non dire neanche di sintesi ma di confronto reale dei progetti ed è questo che dobbiamo assolutamente costruire perché se non riusciamo a far passare questo Governo delle differenze all'interno del nostro partito
Non riusciamo assolutamente a praticare nella realtà un nuovo partito io voglio dire che valori come la democrazia la libertà la solidarietà non possono essere obiettivi di questo partito ma devono essere pratica quotidiana del lavoro politico giorno per giorno non si può rimandare ad altri tempi quello che noi dobbiamo
Rendere visibile possibile già da adesso
Una una compagna Adriana Cavarero in un incontro diceva che dobbiamo veramente imparare a girare il cannocchiale no questo cannocchiale perché per troppo tempo abbiamo utilizzato guardando dal centro alla periferia
Bisogna veramente girarlo e partire dai modi menti da quello che c'è da lì intorno a noi dal dentro di noi per costruire così la possibilità di andare veramente alla verso una un momento di ricerca della sinistra allora io credo che da questo momento da questo incontro di oggi possa partire veramente un appello per iniziare a lavorare
Sono d'accordo sull'iniziare a lavorare con progetti comuni anche con le altre aree del partito stimolando la possibilità di intervento di tutti quei compagni che si sentono espropriati della possibilità di parlare e del diritto di intervenire in un partito in cui sono di cui sono parte
E credo che il la cosa più importante sia lanciare questo discorso dell'assunzione di responsabilità da parte di ognuno di noi a partire dai luoghi in cui ci troviamo
Perché non possiamo permetterci altro
Soprattutto per rispettare per portare avanti io dico quel patrimonio di donne e di uomini di corpi che hanno lavorato per tantissimi anni non tanto per difendere una parola ma tutti i valori che dietro quella parola c'erano e continuano ad esserci
La parola Giuseppe Mariuz
Ma ho molto apprezzato tutta una serie di interventi a partire di quello di Tremonti poi per Isaia Sales finire quello della compagnia che mi ha preceduto
Sono stato stimolato intervenire invece da un intervento vista Manni
Di Graziani circa la la nuova legge passata alla Camera sulla tutela delle lingue culture minori
Ecco volevo sottolineare che c'è una un equivoco per cui si intende il progressismo come un un processo unificatore io e omologante delle culture all'interno di ciascuno Stato
E il fatto di aver richiesto alla sinistra le componenti di sinistra il partito di prende posizione contro dimostra ma non solo dall'intervento di stamani ma anche su organi di stampa nostri dimostra che esiste ancora un certo giacobinismo
Che poiché che poiché il giacobinismo il giacobinismo era in legame con l'assolutismo delle grandi monarchie europee che avevano unificato sin dal Cinquecento cercato di omologare l'intera società rispetto al centro e questo significa anche negazione delle diversità
Un attacco alla lei alle leggi di tutela delle varie di valorizzazione delle lingue culture locali e degli stessi dialetti direi anche certamente è una difesa non so fino a quanto consapevole
Di una di un certo borghesi Isma'ottocentesco accentratore e savoiardo e che ha negli aspetti moderni la l'accentramento dei mass media
E la omologazione con la cultura americana che ci viene propinata attraverso massicce dosi né invidia soprattutto audiovisivi
Ecco io credo che la cultura italiana sarebbe molto più povera senza le identità regionali
Pasolini Sciascia pavese non c'è intellettuale italiano che avrebbe un senso se non fosse legato ha un suo contesto culturale regionale ma anche se andassimo all'indietro che ne so Nievo un qualunque che pure era un grande un grande patriota nazionale no
Non si tratta e qui c'è anche il l'aspetto di equivoco di legalizzare bilinguismo e discriminazione alla rovescia
Ma di laziale di lasciare spazio e voce e quindi questa voce deve poi passare necessariamente anche anche attraverso la scuola
Alle culture storiche alle stratificazioni e alle sedimentazione in che arricchiscono l'intero Paese
La cultura
Delle di fare delle differenze non è certo la cultura dei nazionalismi e nemmeno tanto meno quella dei Triballi ismi
And ed è tanto meno la cultura delle leghe per esempio la la associazione internazionale dell'anche che il germe in asse
E stata sciolta quando all'Inter al suo interno sono arrivati i personaggi come Gren mo'
E Rocchetta delle nascenti lei che è una decina di anni fa proprio perché andavano in funzione diversa nella funzione della separatezza e non dell'integrazione
E voglio anche ricordare un altro fatto in questo contesto che bisogna dare spazio e voce
E mantenere le culture di tutti gli immigrati come si diceva stamane in non sono persone che ci danno voti e che ci e che contribuiscono alla nostra crescita
Però voglio ricordare qui Olof Palme che è un quindici anni fa
Per prima in Europa istituì una legge in cui tutti gli immigrati avevano anche diritto nella scuola svedese con insegnanti pagati dallo Stato svedese
Ad avere la cultura oltre che quella svedese anche la cultura della propria lingua della propria storia
E quindi anche l'assunzione di personale per insegnare agli immigrati queste schede sono credo questione di civiltà dove si demarca la reale appartenenza o no alla sinistra e credo che in questo contesto l'omologazione dovrebbe fare molto più paura alla sinistra rispetto alla cultura delle differenze in ultima analisi propongo la cultura dell'ibrido dell'ibrido che non quella del separato
Va bene grazie l'abiura dell'ultimo intervento prima delle conclusioni
Santaniello Pantani tra tutte le cose di cui si è parlato qui oggi
C'è un tema che io ritengo fondamentale perché più gente non perché più importante degli altri accennato Tronti nell'introduzione a questo tema e io parto da un'affermazione che non è mia mai tanto autorevole quanto è autorevole il segretario del PDS
Quindici giorni fa in quell'assemblea Capranica che è stata evocata anche se velocemente qui per Adriana
Egli ha detto pubblicamente in questa fase di grandi cambiamenti ciò che è cambiato di meno e il partito
Intendendo per partito la forma del partito e l'agire del partito
Non so dire quanto siano reciprocamente causa e conseguenza
So che è un'affermazione che mi pare di grandissimo respiro e che mi pare di grandissimo pericolo per una forza politica che aveva definito la svolta come qualcosa che cambiava la politica a partire da sé
E cambiava la politica in un momento di generale crisi del sistema dei partiti e in generale crisi della forma partito
E che quindi presupponeva e intendeva tira se ne è fuori esserne fuori
Forse analisi troppo sbrigative ci hanno impedito di arrivare a questo risultato
Analisi troppo sbrigativi per quanto riguardava e riguarda una crisi di sistema di cui oggi molto si è parlato
Cioè la ricerca di altri Circuiti nel ceto politico presidenzialismo decisionismo ma io direi anche trasversali Smoke e non è una ricerca diversa da queste
E la ricerca di altri Circuiti da parte della società che sembra volersi riappropriare della delega sui bisogni
Che sembra volere e leader o scavalcare o ritenere inessenziale quando non dannosa la rappresentanza
Non so se modernità forse è un carattere della modernità certa è una mutazione
E in questa mutazione ne siamo completamente dentro lo era vecchio PC lo è totalmente il PDS e ci siamo con accentuazioni specifiche nostre la caduta degli utili dell'ideologia la caduta dell'appartenenza della militanza ma io vorrei dire anche e di più l'opacità dei referenti sociali e quindi l'incapacità di radicamento sociale
Se aggiungiamo un dato che per adesso ma che riteniamo marginale ma che nella prossima scadenza elettorale secondo me diventerà centrale cioè l'americanizzazione della politica
Anche qui noi ci ritroveremo tutti dentro a questa omologazione o per lo meno del rischieremmo tutti
Di essere omologati in questo autoreferenziali nell'Authority adduzione nel discorso conservatore in definitiva nello Stato
Dove abbiamo molta cultura di governo dove abbiamo pochissima cultura di opposizione in questa politica fatta di mosse di tatticismi che anche questa oggi è stata evocata
Con difficoltà grandi anche nella rappresentanza Dinoi nel costruire l'agenda dell'agire collettivo e non nel subirla la stiamo subendo anche l'impeachment anche le come dire le manifestazioni coraggio maggiore che noi abbiamo sono sempre a scadenze agende luoghi Circuiti decisi dagli altri a cui noi diamo una reazione non tempo stiamo e mi stupisce tra l'altro che oggi nel discorso complesso e affascinante io ritengo che noi abbiamo fatto e stiamo facendo
E mi dispiace che qui ci sia nessuno aspramente della maggioranza né ci sia stato stamattina cosa che dimostra anche una scarsità di curiosità intellettuale da parte di un gruppo che forse si ritiene troppo autosufficiente
Ebbene che in questo discorso che noi abbiamo fatto non sia comparso minimamente il discorso sui nostri canali di comunicazione per esempio sull'Unità tema abbastanza attuale di pare come se si potesse fare politica senza farlo sapere
Come se si potesse agire nella società dell'immagine senza che questo diventi patrimonio collettivo e ricerca di canali all'altezza di una situazione complessa come quella attuale
Quale partito
Ci siamo limitati a rispondere a questa domanda con una grande sbrigatività asserendo questo credo unanimemente partito di massa e non partito d'opinione grazie non vuol dire niente e quindi eravamo tutti d'accordo in realtà sulle coerenza nei comportamenti sulle coerenza nei fatti non siamo riusciti a fare un passo più avanti
E vorrei spiegarmi con degli esempi ognuno di noi ha dell'esperienza io porto le mie e porto quelle che in questo momento mi paiono più significative tra quelle che vivo che ho vissuto in una fase tra l'altro della vita in cui faccio politica di più di quanto non facessi prima
Abbiamo delle intuizioni giuste ogni tanto abbiamo dell'analisi corrette ogni tanto ogni tanto abbiamo anche delle analisi condivise da tutto il partito
Su cui non c'è possibilità che nessun pezzo del partito dica questa cosa sbagliata
Faccio l'esempio che ho vissuto è quello del diritto alla salute
Non credo che ci sia nessuna componente del PDS né nessun cittadino italiano e nessuna persona di buonsenso
Che può dire che su questo non ci sia una battaglia centrale da fare
Collegata come era in questo momento con la Finanziaria ma più in generale sullo sfascio sull'ingiustizia di questo sistema sanitario e quindi abbiamo impostato io credo una campagna giusta una campagna di massa sulla salute
E va bene ma se non c'è una struttura organizzata come non c'è
Io non so se ne rendono conto i compagni della maggioranza forse non lo dicono ma lo vedono anche loro io penso che lo sappiano se non c'è una struttura organizzata come la fai una campagna di massa
Se non hai dei canali di comunicazione con cui far sapere alla gente che la stai facendo come diventa di massa una campagna
Se non hai sparsi per comunicare come fai a rendere visibili delle proposte che sono magari ante giuste la contro finanziaria del PDS è stato un grossissimo lavoro
Dopo diciamo di tessuto anche unitario in cui hanno confluito intelligenze
E forse che non si caratterizzavano che non si caratterizzano per steccati
O barriere di tipo componenti o cose del genere ed è non lo sa nessuno in Italia non c'è nessuno a cui noi possiamo chiedere come la contro finanziaria non sono come loro sanno che c'è allora a me parrebbe diciamo un tema terra-terra Montemar reale sforzi immensi risultati modestissimi questo in politica è suicida
Quando gli altri fanno sparsi bassissimi risultati enormi secondo esempio scusate vado di fretta sa di avere poco tempo il referendum sulla droga
è stato indubbiamente esiziale e io diciamo così credo da troppo poco ci abbiamo riflettuto il modo in cui è stato affrontato le ambiguità le incertezze e ritardi le titubanze
Questo è uno e non a caso dei temi dei tanti temi così su cui siamo spaccati occluso bigamo divisi io su cui abbiamo reciproca diffidenza Cuccu non ci capiamo va bene
Però il possibile fallimento possibile anzi probabile della raccolta delle firme significherà una batosta grande per tutto il PDS
Perché sei come dire i risultati positivi saranno dei radicali i risultati negativi sono tutti nostri ed è probabile che saranno negativi
Ebbene ma anche là dove siamo convinti dove il gruppo dirigente compatto dove i compagni di base io l'ho verificato quasi fisicamente
Hanno una sensibilità accentuata Issey ma su questo tema e si muovano vediamo di nuovo la stessa difficoltà di prima che se non c'è sotto organizzate difficile perfino a metà un banchetto in una piazza di una strada
Siamo arrivati a una cosa che credo che sia un pochino patetica di fronte a un partito che ha una tradizione di organizzazione addirittura mitizzata come la nostra ma non riusciamo a mettere in piedi un tavolo per raccogliere firme neanche nelle grandi città io difficoltà ne vedo vedo che i compagni reincontrano anche a Roma
Quando tutto diventa soltanto impegno individuale quando andiamo assomigliando paurosamente hanno strutture di volontariato c'è qualcosa che non funziona a partire giustamente da quei discorsi sull'identità che io non sto a ripetere qui
Ma anche sul modo in cui si assume il rapporto tra militanti è partito come problema dentro al partito stesso a me pare in altri termini che sia ancora così poco presente sarà che io mi occupo di un fatto così strana così anomala come centro e dei diritti
Ma io credo di avere incontrato nella mia vita poche volte difficoltà grandi come quelle per riuscire nelle federazioni a spiegare che accentra dei diritti non era una rottura di scatole
Non era una tassa da pagare a uno slogan ma era un modo possibile no logo dei condoni non chissà che ma uno dei tanti possibili per fare politica in un modo diverso
E mi sono dovuto rendere conto con dolore con rabbia che è un centro che non fate streghe non porta voti
Non portano voti al partito non porta voti personali e che questa sua difetto e che in questo momento e sperimentazione di questo genere dato che non convengono direttamente a nessuno non sono diciamo altroché tollerate col risultato che con una caduta complessiva di militanza essere tollerate significa non esistere
Allora se è vero come io penso che sia vero anche se può essere elettiva questa lettura e me ne scuso
Che sono procedure cultura politica della quotidianità del partito che sono rimaste tragicamente lo stesse non credo di peccare di eccesso di pessimismo per dire che siamo di fronte a un altro rischio grande
Voglio dire la preferenza per la battaglia per la preferenza unica è stata giusta e meritoria sacrosanta in linea di principio ma rischiamo di trovarci di fronte a un risultato paradossale
Ciò che negli altri partiti può avere risultato di moralizzare la politica per noi può avere il risultato opposto
Io credo che sia una cosa molto fuori redenti e scusatemi se lo dico con questa brutalità ma i segnali che già si intravvedono non sono incoraggianti e quello che mi preoccupa non è tanto che li veda io quelli li diamo noi è che li vede la gente
E che quindi la caduta di credibilità di un potere che diventa autoreferenziale perché non produce altro che se stesso visto che non produce efficacia non produce cambiamento
Mi pare che sia per chi si declama e dovrebbe essere alternativo un rischio grande
C'è un piano su cui abbiamo profondamente deluso le attese di chi si aspettava qualcosa dalla svolte lo voglio nominare con forza qui perché mi pare un dato che al partito non sia presente abbastanza e che sia invece un dato importante
C'è una caduta e io credo che sia forse l'unico dato veramente significativo del tesseramento di questo novantuno
C'è una caduta impressionante di tesseramento femminile
Era dato che teneva era dato trainante al dato forte di un trend che si caratterizzava credo se non sbaglio da una decina d'anni e che aveva avuto una una puntata in coincidenza con le elezioni dell'ottantasette
Adesso abbiamo un'inversione di tendenza anzi addirittura un crollo
Queste le cosa vuol dire
Se le donne si sono stancato se le donne non credono abbastanza al PDS se quella spinta propulsiva scusate la battuta che la carta delle donne aveva quasi concretamente testimoniato
A macinato le sue potenzialità e rischia di diventare riproduttiva al punto che l'investimento di fiducia si sta ritirando
Io non credo che sia un problema delle sole donne non credo che sia un problema di gruppo di categoria ammesso che vogliate considerarci così
Pensa che sia un'autocritica che da un lato devono fare le donne e tanti errori sono stati fatti in questi anni consentitemelo di han fatto tutti insieme
Ne sia nato critica che forse può e deve fare l'intero partito perché e pensa anche ai giovani
Se le forze che pongono le domande più concrete e qui l'ho sentito risuonare alcune madre no
Se poi non c'è rapporto produzione vita se pongono il rapporto dei tempi della vita del corpose pongono il rapporto con l'altro come temi di fondo della loro domanda con se stessi e con la politica
E a queste domande o non si dà risposta o si tergiversa o si danno risposte ripetitive oppure peggio
Si danno risposte che non sono confermate dei comportamenti dei fatti
Allora se c'è un arretramento se c'è una caduta questo può essere un Segni involutivo ancora più grave di altri
Io ritengo che la demonizzazione la politica di ha fatto dei passi troppo lunghi in questi ultimi tempi e mi ha colpita e Addolorata un articolo di Luigi Manconi comparso su L'Unità degli ultimi giorni
Manconi che ha un compagno Manconi che si occupa di droga Manconi che si occupa di razzismo Manconi che a sinistra quindi come definizione nostre sua
E che ha scritto testualmente invita i cittadini a difendersi dalla politica
Cioè non è più solo estranea non è più solo altro tasse è nemica e lo stile
E non è cosa riversa allora come diceva Asor Rosa oggi pare ricorsa categoria dell'etica anziché a quelle della politica e quindi a
Il leader e la politica dalla scena tanto che questa è l'ultima spiaggia equo si può chiedere in un incredibile rapporto televisivo con Cossiga che cosa c'è dietro l'angolo e aspettarsi che sia Cossiga risponde
E allora siete onesti e disonesti può diventare una contrapposizione e allora sì che noi stessi rischiamo di accedere a questa logica
Usando come slogan la politica pulita come se fosse un'attrattiva affascinante al fatto di presentarci come gente che non ruba in un Paese in cui tutti gli altri rubano e questo costituisse
Insiste e dà
E ha ragione ne stiamo facendo queste analisi e sanate sinistre retrattile saresti magari c'è tentasse avremmo fatto al Copyright
Io credo però che non non sia passibile assatanati analisi pessimistiche duraturo tali se sono vere
E che è uno degli errori che stiamo facendo tutti insieme ad essa è quello che per il timore di riaprire ferite non rimarginate
Rimaniamo a la causa delle ferite faccio un esempio concreto si parla da mesi li contenta di organizzazione chiacchierata una partita unica gli organigrammi ovaia ai disegnini statutari
Ebbene questa contenta riorganizzazione già prevista slitta sine die perché non c'entro maggio si vede a riaprire la ferita dell'identità perché abbiamo paura di toccare normalmente per quanta ripetitive siano affinché non hanno risposta restano ripetitive Anna scabrose
Allora un partito che sceglie di non scegliere e non credo soltanto una maggioranza che sceglie di non scegliere ma una serie anche di veti incrociati che partano in questa direzione un altare molta spessa di molte compagnie
E anche di molti Pantani manager mi addolora il patto delle compagne in questa partita come se fosse una stanza d'albergo
In cui si parte e si sta ma senza identificazioni e senza attenzioni particolari
Credo che si sia suicidata a tutti e che sia una cosa che non meritiamo nessuno
E che era anche esclusi nella foga conclusiva che sia meglio uscire da un'esperienza qualsiasi con le ossa Anna Canepa notte ma vivi piuttosto che erano le ossa tutte intere ma in coma idea
La parola ad Antonio Bassolino per le conclusioni
Ma mi sembra che possiamo esprimere un giudizio nel complesso positivo
Su questa nostra iniziativa
Per la qualità della discussione
La relazione del compagno Tronti di interventi e per l'approfondimento di merito che c'è stato stamattina io oggi pomeriggio
E mi sembra chiaro il senso di questa Assemblea
E più in generale del lavoro che svolgiamo dentro il partito
Cercare di dare un contributo nostro originale autonomo
A costruire il PDS
Carla Di Carlo nel profondo della società italiana
E proprio perché la costruzione del PDS
E ancora molto da fare
Io penso che ognuno di noi tutti noi dobbiamo volgere gli occhi la testa in avanti di tutti noi
Chi ha contrastato legittimamente la svolta
Chi vi è stato come noi dentro in modo prima critico e poi autonomo e distinto e chi è stato ride ancora nella prima mozione del congresso di Rimini
In realtà adesso
Credo l'esperienza che alle nostre spalle
Dovrebbe essere sufficiente a far dire al Complesso del partito
Che in realtà il tema vero che noi abbiamo avuto di fronte in quest'anno e mezzo
E ancora più fortemente oggi il tema vero
Era ed è quale ha sporto
Perché mi sembra che tante cose tanti fatti
Dicono ormai comprovano
Che in realtà una svolta era necessaria questo almeno io penso pensato e penso
Ma che fosse indispensabile farle portarlo avanti in modo culturalmente e politicamente
Ben più forte
I limiti e gli errori interni alla svolta sono evidenti
E soprattutto credo
Nel mancato equilibrio nel non essere riusciti
A valorizzare il meglio della tradizione del partito comunista italiano
E al tempo stesso a spingere a portare avanti una vera e forte innovazione in questo senso io credo sia significativo e dovrebbe essere materia di riflessione per tutti quanti noi in primo luogo per la maggioranza
Sì è significativo come se detto nel corso della discussione nostri volle imbarcarlo ancor di più
Sia significativo e non casuali
Che in quest'anno e mezzo diciamo
Nel tempo della svolta e dentro la svolta necessaria
Siano entrate in crisi
Non solo
Rapporti nostri con settori e forse più tradizionale
Magari andati a di fondazione
Ma siano entrati politicamente in crisi le parti e le politiche più innovative
Del nuovo corso del PC
Le donne e i giovani prima di ogni altra cosa
Credo sia materia di riflessione perché io penso non sarebbe sufficiente una risposta che tendesse a trovare la causa di questo nell'asprezza
Della battaglia in terra
Asprezza che pure c'è stata ma che non basterebbe a spiegare il perché
E anch'io penso che al di là di limiti evidenti
Dei compagni più giovani della Sinistra giovanile dell'esperienza fatta dalle compagni negli ultimi tempi ci sia qui un qualche cosa che attiene alla cultura politica generale che ha accompagnato la svolta
E alla difficoltà stimolare a sollecitare la conquista di una nuova e più alta frontiere di autonomia
Per quelle che erano le parti più innovative del nuovo corso del PC
Di fronte a noi ci sono state dunque e ci sono ancora difficoltà serie e di fondo
Nel senso che sono tuttora irrisolti delicati nudi di analisi e di strategia
Ed è su questo io credo che deve esprimersi innanzitutto il nostro impegno
Se non fosse infatti questo il nudo il punto
Delicati nudi di strategie di analisi irrisolti ancora
Noi non ci spiegheremo perché come hanno detto Tronti e le compagne e compagni intervenuti non ci spiegheremo perché
Pur in presenza di varie iniziative del nostro partito
Che ci sono
In diverse parti del Paese
E su vari temi
Pur in presenza di questo ognuno di noi tutti quanti noi io credo tutti anche tante compagnie tanti compagni della maggioranza
In tanti avvertiamo che non ci siano ancora
Che la prospettiva appare incerta e in tanti sentiamo il vediamo che preoccupante in tante parti gravi è lo stato del nostro partito
E io penso che in questo senso ci sia da chiedersi
Proprio in presenza di varie iniziative che ci sono ma noi ce la facciamo davvero a mettere in movimento le cose di coscienza
Il partito e altre forze che stanno fuori ci guardano che non hanno ancora scelto
Ce la facciamo se non riusciamo
Non solo come singole aree
Ma se non riusciamo come PDS nel suo insieme
Ad offrire un senso più profondo il più alto alle nostre singole azione
A offrire un forte orientamento generale un senso
A me sembra che questo sia il nudo in un punto essenziale su cui lavorare tutti
E innanzitutto nove
Consapevole che noi siamo nel pieno di vicende decisive
In Europa nel mondo in Italia
Che riguardano direttamente il futuro della sinistra
E che Neil vivono il fuoco di queste vicende che deve costruirsi una forte identità del PDS che ancora non c'è come forte identità
E una identità non più ideologica
Data una volta e per sempre una identità a priori
Ma una identità che si costruisce e si conquista via via sul capo
E io in questo senso penso che vi siano alcune scelte che il PDS nel suo insieme ha fatto e che noi dobbiamo valorizzare con franchezza
Così come fa anche devono essere le nostre osservazione le nostre critiche le proposte positive che all'anziano
Io penso di alcune scelte importanti ci siano state
E che rispetto ad esse si tratta di spingere di incalzare vecchi vi sia
E non sempre c'è
Coerenza e conseguente sviluppo
La prima è scelte importante che io penso che dobbiamo valorizzare e non dare per scontato come un qualcosa
Che sia alle nostre spalle
è la posizione che pur con differenze interne ma tutto il PDS Assunto contro la guerra Nimis sì decisivi del passaggio dal pc al PDS
E io penso che noi dobbiamo fortemente valorizzarla
Soprattutto di fronte ai tanti inviti venuti in questi mesi a rimetterla in discussione
Soprattutto di fronte ai tanti inviti invece a valorizzare un cosiddetto interventismo democratico
Valorizzare
Quella scelta
Il rispetto ad essa spingere per una più forte coerenza rispetto a quella che abbiamo avuto invece in questi mesi
A me sembra infatti evidente che la guerra del Golfo non è stata l'ultimo episodio di una vecchia fase
Ma la prima guerra di una nuova fase
Di una fase che può essere molto fondata su guerre a bassa intensità
Regionali per usare il linguaggio del Pentagono
E una nuova fase rispetto alla quale io penso molto più forte doveva essere deve essere la nostra iniziativa
Contro i tentativi in corso di ulteriori militarizzazione del Mediterraneo ed è nostro Mezzogiorno d'Italia
E in questo senso io penso che ben più netta di quella che finora abbiamo assunto e con molte oscillazioni diversità di opinioni
E coerentemente con la posizione assunta contro la guerra debba essere la posizione nostra anche rispetto all'ultimo vertice NATO
Al rilancio strategico della NATO
All'idea la pratica di una forza di intervento rapido che si muova oltre i confini tradizionali rilanciando invece da parte nostra con grande forza l'idea di una profonda e radicale riforma dell'ONU
Idea di cui si parlò molto al tempo della guerra e poi di fatto assente nel dibattito di questi ultimi mesi
E con grande forza l'idea e la pratica della conferenza per la sicurezza o comune europea
L'altra posizione l'altra scelta
Io sono per valorizzare molto
Anche in una franca discussione con compagni che hanno fatto altre scelte fuori del PDS
è la posizione che noi abbiamo assunto sulla vicenda sovietica
E alla quale io penso che noi dobbiamo dare il grande importanza
Vedendo fino in fondo tutta la differenza grande a mio avviso che c'è stata e c'è
Tra la posizione che abbiamo assunto noi la posizione assunta da piccoli partiti comunisti esistenti in Europa
E anche la posizione assunta in Italia da Rifondazione Comunista
E lo dice un compagno di pensa che debba mantenersi un dialogo e un confronto anche con Rifondazione
Ma fondato sulla chiarezza
E ogni qual volta è necessario anche sulla distinzione
E io lo dico perché per me non è proprio la stessa cosa
Aver detto come è successo nelle prime drammatiche ore del golpe aver detto come Rifondazione
Non è con un golpe che si risolvono i problemi difficili dell'URSS
E avere assunto la posizione che unitariamente assunto il Partito democratico della sinistra in tutte le sue are e compone
Non è la stessa cosa verdetto da parte nostra non è scontato
Si può sconfiggere il golpe non riconosceremo mai un governo di colpi visti
E qui io penso che noi dobbiamo cercare di capire anche che cosa c'è dietro queste differenti va al bar valutazione
A mio avviso la consapevolezza che qualcosa di profondere intervenuto
Che anticorpi democratici si erano messi in piedi anche se io penso qui c'è un punto
Di discussione io penso anche dei per il PDS
E che forse non abbiamo mai affrontato fino in fondo anche se io penso che Gorbaciov of si trovava di fronte ad una impresa ardua e al limite dell'impossibile
E non solo perché l'Occidente la sinistra europea in questi anni lo hanno aiutato poco
Ma anche e soprattutto perché all'interno dell'Unione Sovietica la sua impresa era un'impresa disperato
Alle prese com'era con una contraddizione enorme in qualche modo insanabile
Perché più Gorbaciov se democratizzare all'URSS
E il pus
E più il pus si sfasciava
Inevitabilmente inesorabilmente
Perché ormai da molto tempo non era più uno strumento di emancipazione ma uno strumento in qualche modo di dominio sociale
Io posso sbagliare
Ma penso che non voi
Avremmo dovuto fare dovremo ancora fare con più schiettezza dentro il partito e a sinistra
Una discussione su queste vicende
E penso lo dico in questo modo che in tutta una parte della sinistra anche di compagni gli Emishi di giornali
Vicini
Ci sia stato quello che io chiamerei un eccesso di Gorbaciov vis
Non solo la speranza
Ma in fondo l'illusione
Che lì si stesse davvero operando una riforma del comunismo il rilancio di una prospettiva socialista
E non invece come io penso e al di là di quello che Gorbaciov fa diceva è e arriva in testa e non invece realmente le cose al più un tentativo di salvare il salvabile
E questo per me era già un compito enorme un tentativo di salvare i salvati come ci dice tutta la drammatica vicenda che ancora di fronte ai nostri occhi
Io in questo senso penso anch'io
Che
In qualche modo e ne dobbiamo esserne del tutto consapevoli che un secolo si chiude politicamente
E che tutti quanti noi ognuno di noi siamo chiamati ad un esame rigoroso di quello che è successo
Fare un esame rigoroso significa non ricercare
Nella vicenda del lusso e dei paesi dell'Est una verifica a posteriori che sarebbe assurda
Dei fondamenti delle ideologia anticomuniste di questo secco
Io lo dico perché a mio avviso non ci può essere nessuna prospettiva serie della sinistra se essa si fonda asse su una riscoperta o su un rilancio della categoria dell'anticomunismo
Lungo questa strada noi non andremmo da alcuna parte
Noi dobbiamo invece sapere che il movimento comunista è stato Mario è corso nel corso della sua storia
Grandi tragedie
Ma anche tanti momenti positivi
Veicolo di idee progressiste verso masse disperate del terzo mondo
è stato in in tanti momenti la parte migliore della cultura europea e occidentale e non una forma di a sì e istmo come oggi è troppo facile dire
Il movimento comunista è stato varie cose e però
Qui c'è un altro punto di discussione
Io penso che noi dobbiamo sapere dire che a tutte le concrete cose
Che storicamente è stato il movimento comunista di questo secolo a tutte nessuno escluso delle esperienze concrete pratiche a tutte
è mancato un qualcosa di essenziale
E questo qualcosa di essenziale che è mancato il fatto io penso che non si può mai togliere libertà per dare libertà
Non si può mai sospendere o annullare la democrazia e per incrementare la diplomazia
Che non si può mai sir citare sull'operaio in primo luogo un comando Esterno autoritari dall'alto magari nel momento in cui si costruisce uno stato operaio
E io credo con grande rigore che noi dobbiamo andare ad un Esame sei anche sapendo posso sbagliare ma questa è la mia opinione
Anche sapendo che in realtà il PC
Negli ultimi dieci quindici anni
Aveva vissuto in qualche modo una sua singolare solitudine
Rispetto ai partiti comunisti esistenti in tutto il mondo
In realtà su un sarà fase dell'euro comunismo entrata in crisi quella esperienza
Il PCC ha vissuto una sua evidente solitudine
E questa solitudine a mio avviso avevo due facce
Era da un lato un bene
Perché esprimeva il fatto che il PC era il Partito comunista più autonomo più libero più democratico
Esprimeva se posso dirlo in in questo modo il fatto che il PC da settantacinque in poi già prima la molto lasca decimo in Bot era già un partito comunista democratico
Questo era il bene della solitudine
E al tempo stesso però quella solitudine era anche un grande limite
Perché se le parole hanno un senso
E per me le parole comunista Partito comunista hanno un senso se le parole hanno un senso
Quelle parole richiedono erano reclamano una grande dimensione innanzitutto internazionale e perfino in qualche modo universale e universalistica
Al di fuori di quelle dimensione io non capirei più il senso di parole grandi come questo
Ed è per questo che io ho ritenuto e ritengo un errore
La scissione
Nel concreto della dimensione internazionale
Non c'era a mio avviso non c'è potenzialmente un grande spazio politico altra cosa è la ricerca ideale e culturale politico oggi in un periodo medio che davanti annoia
Per un'impresa che invece deve essere tesa così almeno io penso ad un profondo rinnovamento della sinistra italiana ed europea
Di tutta la sinistra
Anche molto di quella di provenienza socialista e socialdemocratica
Come ci dimostrano tutte le più grandi
Vicende recenti
Su tutte le quali
La sinistra europea nel suo insieme
E anche quella socialista e socialdemocratica è stata silente e in difficoltà
Sui quattro grandi avvenimenti internazionali gli ultimi tempi
L'unificazione in Germania la guerra
L'URSS e il tentato golpe e la Jugoslavia
Su questi grandi fatti che hanno mutato per usare il linguaggio di Mario Tronti la geopolitica del mondo intero
Noi abbiamo visto le norme difficoltà della sinistra europea
Per questo io penso che il nostro approccio alla sinistra europea
Non può essere quello di un partito che
Come penso no al
Con Hume pensa un'area del PDS l'area riformista
Di un partito che in qualche modo si ponga come un PC PDS che giunge storicamente in ritardo
Nella famiglia socialista così come
In un luogo tranquillo dove sarebbero state risolte tutte le questioni
Ma si pone invece per noi è un modo autonomo il problema di star dentro una sinistra europea che ha tutta nel suo insieme problemi grandi di fronte asset
Che ha il problema di fare i conti con compiti giganteschi e sconvolgente
Innanzitutto io mi permetto di insistere su questo di fronte al lusso
Come ci dicono le vicende di ogni giorno io posso sbagliare
Ma la mia opinione è che ciò che finora abbiamo visto è poco
E pochissimo rispetto ai drammi che ancora ci potranno essere
Perciò il salvare il salvabile di Gorbaciov fra e lancia un compito i nove
E davvero è francamente inaudita la sproporzione
Tra il dramma è gigantesco
Che si svolge in un se c'è in un Paese non dimentichiamolo alle prese con quella crisi ma che anche una potenza nucleare il disfacimento
Potenza nucleare specie
E quindi con problemi enormi Pd equilibri di tutto il mondo
E i timidi passi
E il silenzio di fatto dell'Occidente e il mancato ruolo della sinistra europea
Sull'URSS e di fronte all'Est
Rispetto
Appesi
Nei quali se all'involucro all'evoluzione democratica non si accompagnerà a una nuova evoluzione economica e sociale
Noi possiamo anche andarmi accennava Tronti vorrei insistere perfino marcare questo dato
A soluzioni autoritarie in qualche caso Delfino assoluzioni apertamente neofasciste
Se noi la sinistra europea non saprà davvero stare in casa
L'intero quadro europeo che è radicalmente mutata
E dunque non si tratta più per la sinistra europea
Di colmare i ritardi di una vecchia integrazione monetaria sociale e politica
Ma si tratta lo dico in questo modo di ripensare l'Europa dopo l'ottantanove e dopo Lux
Non di colmare i ritardi della vecchia idea che abbiamo in testa prima del mille novecento ottantanove
E devi pensare un'Europa
Nella quale sorge per la prima volta nella sua storia
Quella che io chiamerei una grande questione sociale panne europea
Fatta di tante cose al suo interno
Di masse povere e disperate
Di fabbriche integrate in Italia e
E nei Paesi dell'Occidente
Fatta di lotta contro la miseria
E chi lotta contro moderne alienazioni industriale
Una grande e moderna questione sociale panne europea
E per la sinistra dunque
Si aprono campi tutti da esplorare e da conquistare
Il campo di un moderno modello di sviluppo
E per me è il campo di una moderna critica del capitalismo
Qui io penso che dobbiamo ben sapeva qui c'è un vuoto che si è aperto in Europa e nel mondo
Con la crisi del comunismo di questo secco
E il crollo del socialismo reale
C'è un vuoto che si è aperto un vuoto e però io penso anche un potenziale spazio per la CBS
Il lungo dello spazio
Da colmare con una moderna critica del capitano ex
E cioè con una critica che noi non possiamo lasciare soltanto nelle mani della Chiesa cattolica e di altre forze
Che a modo loro cercano di dare una risposta a questo vuoto
Unendo critica del capitalismo e del consumismo e bisogno di trascendenza
Io solo perché la sinistra del PDS dialoghi fortemente e in modo fecondo con la Chiesa e come forze religiose cristiane
Ma penso anche che noi non possiamo lasciare il monopolio di questa critica in mano soltanto a queste forze
Questo deve essere pane per una nuova e moderna sinistra italiana ed euro
Sforzo continuo e quotidiano
Quello di una moderna critica del capitalismo degli anni novanta
Di questo passaggio di secco
In questo senso anch'io penso come ho detto Tronti gli altre compagne e compagni intervenuti voi senza anch'io penso nuova idealità
Cultura della trasformazione concretezza riformatrice
In Europa e in Italia
E in un Paese come il nostro dove forte e ancora non è
Deve essere l'identità politico-sociale del Partito Democratico della Sinistra e io penso che questo sia stato in questi mesi un grande punto debole del nostro partito
Un grande punto due
Quello della identità politico sociale del nostro
Adesso noi siamo il Paese ad una stretta
E io penso che noi dobbiamo molto valutare il ruolo la politica e l'identità del nostro partito in questa stretta
Abbiamo assunto in queste ore
Su Cossiga il compagno Occhetto il partito
Una posizione che a me sembra chiara
E molto giusto
Da apprezzare
Perché quando si arriva ai carabinieri davanti al Consiglio superiore della magistratura
Noi dobbiamo sapere e vedere
Che sia andati oltre il punto link
Che si è superato
Un punto limite già raggiunto molte volte in queste ultime settimane in questi ultimi mesi
E io vorrei aggiungere
Che di fronte a queste ennesimo salto di qualità che c'è stato in queste ore
Se noi non avessimo dato se non dessimo
Nei prossimi giorni come intendiamo fare
Una risposta adeguata
Non ci saremo assunti una grave responsabilità democratica
Di fronte al Paese
E noi invece siamo chiamati ed esprimiamo una posizione giusta
Anche perché vorrei dire ci muoviamo al di fuori di qualunque calcolo e di qualunque interesse anche di qualunque interi interesse elettorale
Che non può entrare in una materia in un conflitto di portata grande come questo che di fronte al nulla
Vedo che Cossiga infatti dice
Vi chiamerò di fronte ai direttori di Fo dal popolo italiano alle prossime elezioni
Io penso che noi dobbiamo stare ai fatti
Ben aldilà anche della battaglia elettorale
E dei risultati per questo o per quel partito
E vorrei su questo aggiungere due cose
Che dovranno essere gli organismi dirigenti e parlamentari del partito
E non questo atto di singole aree
A definire rapidamente dei prossimi giorni io penso che le prossime ore
I modi e gli strumenti per andare avanti coerentemente
E che su una materia come questa
Io ritengo che sia essenziale e non solo per il il partito in quanto tale
Ma che si è essenziale per le sorti della battaglia democratica
Avere una forte unità di tutto il partito democratico della sinistra
Che a mio avviso una condizione indispensabile
Per essere in campo e per portare avanti con coerenza e determinazione questa battaglia
Una battaglia che noi dobbiamo concepire
Come altre ira in una moderna situazione
Come altre fatte dal pc
Nei momenti migliori della sua storia
E cioè presentando il PDS la nostra opposizione
Non come un'opposizione di pace
Ma presentando il PDS la nostra opposizione ludico in questo modo come un bene di Voghera
Come un valore generale
Messo al servizio del Paese
Bene al di là di quello che noi rappresentiamo poi i nostri interessi e con le nostre forze
Perciò io penso che sarà e sarà essenziale fare intendere bene cosa è in gioco la posta in gioco
E le motivazioni e vorrei dire anche
Lo stile
Con cui dovremo stare in questa battaglia uno stile giusto in una grande battaglia Democratic
E stando fortemente in casa
In questo senso vorrei permettermi di avanzare la proposta tutto il partito
Ettore ma farlo nei prossimi giorni
Che si possa a questo punto valutare la possibilità di trasformare
La manifestazione già indetta per il sette qui a Roma
Delle compagnie dei compagni di Roma e dell'attrice
Sulla Finanziaria e sulla situazione democratica
In un impegno e un appuntamento più nulla
Possibilmente in un grande appuntamento nazionale di tutto il partito
Di tutte le nostre forze
Stare in campo bene oggi con le proposte e le idee inizia a vivere la notte
E anche io penso sapendo rilanciare una lettura del Paese
E una proposta Strategy
Ma in questo senso io sono d'accordo con le cose dette da Tronti da tanti compagni intervenuti da assordati vezzi da tanti compagni
In questo senso io penso che noi dobbiamo marcare questo dato
Che noi siamo ormai
E da tempo
In presenza di una crisi della Repubblica io lo dico in questo modo
E non solo del sistema politico italiano e delle istituzioni una crisi della Repubblica nel suo senso più blande
E dobbiamo sapere che dentro questa crisi
Si tendono e tenderanno sempre più a definirsi la ricollocazione e la morfologia di ognuna e di tutte le grandi forze sociali e politica del Paese
Dentro la crisi della Repubblica
E in campo dentro questa crisi
Ci sono ipotesi tra di loro del tutto diverso
Consentitemi di dirlo a me e al noi che abbiamo tanta passione per le questioni sociali
Mettere in chiaro la priorità della crisi della LIPU
Quella che io chiamerei la priorità della questione democratica intesa come cerniera tra acquisti ore sociale grandi temi istituzionale
In campo solo dentro la crisi della Repubblica ipotesi fra di loro di tutto diverso
Una ipotesi dobbiamo sapere che è un'ipotesi forte
E quella presidenzialista
Ed è una ipotesi che si esprime in varie forme
E qui forse noi dobbiamo riflettere sul fatto che fosse c'è stato un problema nei mesi scorsi
E cioè il pensare non solo dentro il nostro partito
Ma a mio avviso più in generale in tanti settori della stampa e dell'opinione pubblica italiana di sinistra
Che poiché il partito socialista italiano
Arriva ammesso
Ho sembrava avete messo un po'in secondo piano la sua campagna presidenzialista
Che il tema non fosse più al centro dell'agone e della battaglia democratica Ippoliti
E invece il tema era fortemente Inca
Capeggiato da Cossiga in questi mesi
Molto più chi dal Partito Socialista italiana
Ed era in campo anche perché veniva in lire dobbiamo saperlo se vogliamo contrastarlo con efficacia
Anche perché veniva e viene da una spinta delle cose
Da una spinta che c'è nella realtà e nella società Italia
E che l'ha spinto a definire in questo modo
Ad uscire dalla crisi della Repubblica con la grande semplificazione del presidenzialismo
Con la grande semplificazione dell'ipotesi precipizio
Quindi dobbiamo vedere ciò che è successo in questi mesi
Il consapevole uso politico a mio avviso da parte di consiglieri e e del PSI della crisi democratica italiana
Il consapevole uso della crisi dell'istituzione della democrazia ai fini dell'ipotesi presidenzialista
E il tentativo che è tuttora fortemente pesantemente in corso
Di uscire dalla crisi della Repubbliche della democrazia
Non mutando il rapporto tra governanti e governati
Tra il il potere attuale da riformare e le masse
Ma mutando i rapporti tra i vertici del bottino
E usando la sovranità popolare come forma subalterna ai fini del mutamento di rapporti al vertice del Po
Questa ipotesi presidenzialista che è stata ed è in campo però
Non si contrasta con la pura difesa dell'esistente
Questa è anche la mia opinione
Con la pura resistenza
La costituzione non si tocca mai indi su un punto
Si difendono così come sono le attuali istituzioni ma questa ipotesi presidenzialista si contrasta soltanto come una forte proposta di Bouchra attica il riformatrici
Da far scendere fortemente in campo contro l'ipotesi che potremo definire centralistico oligarchica
Di uscita dalla crisi
E una ipotesi democratica e riformatrice che investa tutti i campi della vita del Paese
Il campo della riforma istituzionale
Della società civile
Stando come anch'io penso dentro i referendum
Con la nostra autonomia ma stando dentro non alla conta con la nostra autonomia
E cercare di dare il nostro contributo per risolvere il delicato rapporto tra strategia referendaria
E strategia riformatrice che non è invece limpidamente contenuta dei referendum ma stando ci legge con la nostra autonomia
E infine molto nel campo sociale
Anche perché io vorrei che noi stimolasse modi più una riflessione
Sono un tema che invece del tutto assente dal dibattito nel PDS
E della sinistra italiana
E questo tema e quello che io chiamerei il rapporto tra Repubblica e soggette ma insomma c'è uno qualche rapporto
Tra la crisi della Repubblica
E l'indebolimento grave del peso sociale e politico del mondo del lavoro italiano in tutte le sue articolazioni e in tutte le sue
Espressione
La Repubblica e la Costituzione
Hanno portato fortemente per decenni interi il segno del movimento operaio italiano
E le sue idee
E della sua forza organizza
In questo senso la crisi della Repubbliche delle istituzioni non è separabile dalla crisi sociale
E la battaglia per ridare voce ruolo protagonismo al mondo del lavoro italiano e battaglia grazie
E ci chiama allegare crisi della Repubblica
E la crisi del modello italiano perché di questo si tratta
Grandi accennava poco fa
Al tema del rapporto tra Confindustria e governo io lo direi in questo modo
Io non penso
Soltanto tanto a fatti strumentali
Penso che noi siamo ad una crisi seria del moderno italiana
Il rapporto tra un mezzogiorno dipendenti funzionale
Al capitalismo del Centro-Nord perché non regge più
La realtà e il mito di una piccola impresa
Che non riesce dentro questa crisi a dare una sua risposta autonoma
Quel singolare rapporto che c'è stata per decenni interi tra grande impresa dieci e assistenzialismo meridionale che non regge più perché la coperta si è fatta stretta
E questa io penso e la crisi del modello italiano
E noi come PDS come sinistra
Dobbiamo mettere amanti e in campo i grandi problemi essenziali dell'avvenire il democratico e sociale del Paese
E penso che per una forza come il PDS si anche indispensabile lo dico in questo modo cercare di fare il vivere il futuro nel presente
Io questo intendo per dare un senso più generale alla politica nostra in tanti simbolica
Fare vivere il futuro nel presente significa fare emergere una lotta contro la finanziaria non solo su singoli aspetti odiosi
Ma sul fatto che la finanziaria e la politica economica del governo rappresenta una grande ipoteca sulle nuove generazioni
Ipotecano il futuro
E si è così vorrei anche aggiungere
Vengo a concludere si è così
Noi però allora non possiamo autocensurato ci
Non possiamo dire che questo come abbiamo detto fino a qualche settimana fa perché era aperto il confronto con il PSI non possiamo dire che questo è soltanto colpe e responsabilità della DC
Ma dobbiamo sapere di idee che queste colpe e responsabilità di un intero decennio
Di una coalizione ed i governi che si chiamano Craxi dignità e Andreotti
Di un decennio interno
E la crisi del moderno Italia
Pilotata dagli anni ottanta
Ci chiamarvi mettere in primo piano agli avvisi problemi del tipo di sviluppo della qualità dello sviluppo
E della qualità delle relazioni sindacali i sociale
La posta in gioco è evidente
E io credo che noi dobbiamo rendere chiaro anche
Il lunedì illegale il nesso che c'è tra crisi della Repubbliche crisi sociale
E certe risposte che si intendono dare in tutti e due campi
Nel campo democratico e nel campo sociale
E c'è il legame che unisce quella che io chiamo la risposta centralistico unica
La politica era convinto speciale
Dare un colpo ai salari
E spingere ad una evidente centralizzazione delle relazioni sociali essiccata
Io penso che come sta facendo o la CGIL
Molto di più il nostro partito è l'insieme della sinistra
Debba rendere chiara la sua piattaforma alternati
La priorità e la forza di una serie riforme fiscale che a questo punto acqua e non solo come uno strumento di equità
Ma come uno strumento indispensabile per liberare il risorse di fronte alla recessione industriale gravissima di fronte al nuovo
Una seria riforma para fiscale
Per far gravare non smussa la il tema reale il costo di lavoro
Che non è cattiverie del padronato ma tema reale quale dare una disposto
E la priorità
Di una contrattazione articolata e decentrate che decisiva di fronte
Dobbiamo decidere
Sì alcuni temi essenziale i tempi
La qualità del lavoro
Non li concepiamo come appendici un po'Dust cercare di salvaguardare questo mi sembra un punto strategico
O se li facciamo i nostri contenuti essenziali
Sindacali e politici
Nel conflitto sociale
Nelle fabbriche fuori dalle fabbriche
I nostri temi essenziali rispetto a mio avviso non al mantenimento di vecchie classiche forme soltanto di sfruttamento
Ma rispetto alle nuove forme di oppressione occhiali nazione che caratterizzano i nostri tempi
E che si chiamano essere coerenti
Con una scelta di autogoverno di autorealizzazione il cui che solo il tutto da qui io vedo io qui vedo e la mia opinione
Tutta la fecondità
Del dibattito che c'è stato riconversione CGIL
E ve lo dico con franchezza una mia opinione su questo
Vedo non tanto il problema di contrapporre un'altra strategia un'altra linea
A una ricerca che a me sembra di grande interesse molto poco
Ma vedo invece il problema stando dentro questa ricerca di incalzare
Bruno Trentin e la CGIL e un congresso di enorme interesse sul tema che a me sempre
Dove è la nuova CGIL incidere
Come la stiamo costruendo nei fatti
Il grande tema dei diritti individuali oltre che dei diritti collettivi
Come si esprime alla Zanussi
Nel contratto di braccianti che è in corso e cioè in tutte le concrete questioni che chiamano poi a una prova è una coerenza
Dentro che spingere sulla linea feconda il di appena tu
Ed è su questi problemi di fondo democratici e sociale che io penso noi dobbiamo spingere nella sinistro
E qui vorrei fare
Alcune ultime osservazioni più politici
Dentro una sinistra
Che non si può più identificare ora chiudere soltanto nei confini del movimento operaio italiano
E questo tema per me vale per l'Italia e per l'Europa nel suo insieme
La sinistra è ormai più cose
Non può essere soltanto il movimento operaio Class
La sinistre femminismo e abbiente all'istmo e culture nuove diverse da quel tronco
Mai a vederla confinata lei è però qui c'è a mio avviso un nudo delicato al nostro interno
E però
Una sinistra più in là
Delle aree devono un nucleo importante nel movimento operare in una cultura da rinnovare profondamente mai una cultura in una tradizione e una storia di movimento terra io penso di sì
E penso che siano illusioni da sinistra democratica americano
Quelle circolanti fortissimamente anche nel PDS e la sua maggioranza
Di vedere una sinistra
Senza un legame forte con il movimento operare nessuna identificazione e chiusura
Ma qui io penso che ci sia condotto
Ci sia uno dodici richiama la falsa che alternativa di cui abbiamo discusso stamattina tra unità socialista
E di governo o partito degli onesti
Io penso che noi dobbiamo saper fare il rilanciare un serio discorso sulla sinistra
E per questo vorrei dire che per me è credo per tutti quanti noi non è stata alcuna sorpresa
La recente scelta fatta da Craxi
Di tornare anche per la prossima legislatura un rapporto con la DC
Nessuna sorpresa
Perché in realtà
Io penso che dietro queste scelte vi siano fatti colposi
Ci siano problemi ancora di analisi della società italiana di cultura
E problemi di scelte di fondo
E la mia valutazione
E che quel congresso di Bari del PSI esprimeva un momento delicato
Lo dico esplicitamente in questo modo il Partito Socialista Italiano avvia peso fortunatamente giustamente qualche colpo il referendum ma ancora troppo poco
E noi forse in questi mesi non abbiamo lavorato nel modo giusto non settario
E non nei avendo in mente doppi forni o state ambigue ma nel nome dell'alternativa
Per far cambiari linea e politica al PSI
Pochi colpiamo
E se Craxi oggi torna quella scelta
Lo fa perché pensa che quella sia ancora una carta giocabile e spendibile
E perché si ricandida da oggi in un'alleanza di quel tipo o magari in governi più ampi se venissero proposti dopo le elezioni a gestire come ha fatto agli inizi degli anni
Una nuova fase di grande ristrutturazione dell'economia italiana
Magari cercando di dimostrare che una politica con certe scelte moderate
Si può fare in questo Paese
Con un Presidente del Consiglio socialista molto di più che con un presidente di Morris
Perciò io penso che dobbiamo andare ad una discussione
E io in questo senso vorrei dire con franchezza che in realtà se ci pensiamo bene in questi giorni si interrompe un confronto tra noi e il PSI che in realtà a mio avviso non è mai incominciato questa è una delle stranezze la politica italiana
Si interrompe uno dei che non è incorniciato
Parlo di un confronto vero
Sui destini del Paese
Presidenzialismo o assetto democratico
Questa finanziaria e politica economica o un'alternativa di politiche economiche sociali
Un confronto vero sul destino democratico e produttivo civile del Paese in realtà non si è mai via
E io dico con la schiettezza che al di fuori di un confronto vero di questo tipo anche i confronti utili su singole questioni il picchetto
La sanità non reggono poi alla prova dei fatti
Come ci dimostra l'esperienza
Se non c'è
Una sfida un confronto positivo e un conflitto sui grandi temi generali del Paese
E qui lealtà vorrei anche aggiungere è osservare e questo per la verità non è soltanto problema di questi ultimi tempi
è problema che ci trasciniamo da molti anni
Quello di una nostra altalena dei rapporti e Sinisi
Tra pc e PSI e tra PDS
Il PSI
Una continua altalena
Per cui si passa magari di volta in volta da fasi di guerra di religione quasi durante le quali sembra difficile il confronto è un rapporto su qualunque cosa
A fasi come quelle delle ultime settimane
Nel corso delle quali mantenevamo fuori dal tavolo in secondo piano i temi più acuti nel conflitto di fondo
Che così si esprime dietro questa altalena
E che cosa in realtà si esprime anche dietro la doppia linea unità solo unità con Craxi di un certo tipo fino al partito unico
E dietro la linea governi e partiti pieghi o degli con un esprit io penso che dietro l'una e l'altra linee si esprime in realtà l'idea che io considero sbagliata di una immodificabilità del Partito Socialista Italiano
Vederlo e averci a che fare così come
Così come discutere ci allearsi fino a un partito unico
Così come considerarlo nemico e avversari sembra
Governo e partito degli onesti di tutti contro il PSI
In fondo l'idea
Di una immodificabilità del PSI
E io penso invece questo mi sembra esserci tutta la discussione è nostro
Che noi dobbiamo muoverci e spingere per modificare la linea e la politica del Partito Socialista Italiano
Vorrei dirlo
In questo modo
Dobbiamo forse fare
Ma farlo bene
Quello che non facciamo più da molto tempo da molti anni dai tempi di Berlinguer
Solo che dobbiamo farlo non in un quadro sbagliato come veniva allora
Io e un'incertezza di prospettive
Ma dobbiamo dentro la sinistra
E per cercare di fare un discorso a sé vista così almeno io penso muoverci
In un rapporto di confronto conflittuale teso a sconfiggere la linea di Craxi e l'attuale linea di partiti socialisti
Nel nome dell'alternativa
Non del governissimo
Si chiamino così o magari dopo le elezioni con altri nomi
Ma né il nome dell'alternativa
E nel nome di un'altra idea della sinistra
Che non si ferma qui che guarda a tante altre forze ma che sa che non può saltare il nodo
Della sinistra ed il suo rapporto con il movimento operaio
Che poi fatto non solo di Piccini PSI ma il fatto di sindacati
Di cooperazione gli enti locali di tutto una ricchezza e di una tradizione dentro la quale noi dobbiamo sapere stare per rilanciarla il rinnovarla forte
Io penso che così che noi dobbiamo muoverci così dovrebbe muoversi il PDS con un forte segno di autonomia messa al servizio di un'altra idea di sinistro
Con una più forte identità
Per costruire il PDS con una grande forza di massa e nazionale
E non come una forza regionale
Cioè da centro Italia
Ma come grande forza nazionale
Che riesca a radicarsi nel Mezzogiorno e nelle città decisive del nord del paese in questo senso io penso che dietro il PDS
Noi dobbiamo muoverci sempre di più
Con l'obiettivo di creare una più larga a sinistra del PDS
Con le compagne e compagni dell'ex seconda mozione
E con compagne e compagni dell'attuale maggioranza
E augurando scie stimolando una riflessione critica e autocritica da parte di tutti
Ma che non può non investire anche settori singoli della maggioranza attuale
E con l'obiettivo vorrei aggiungere
Di avere una più larga sinistra che non abbia Nostalgia per il passato
Ma che sia dentro il PDS una sinistra politico-programmatica
Una sinistra di ricerca di sperimentazione di innovazione che riesca a spingere l'insieme del partito
E non riesca a presentare noi e quest'area
Come un bene per tutto il partito io penso che si riusciremo a muoverci in questo senso noi possiamo assolvere un compito e fare gli interessi più generali di questo partito e della sinistra
Colazione volevo avvertirvi che cercheremo al più presto di mettere a disposizione stampati
La relazione di bus di Tronti e le conclusioni di Bassolino inoltre volevo avvertirvi che ha tra una settimana o due al massimo uscirà il numero uno di asterischi
E all'entrata c'era una lettera in cui chiediamo a tutti di impegnarsi a farlo diventare uno strumento collettivo e a diffondere il più possibile grazie arrivederci