Comizio di Maurizio Landini, segretario della Fiom - Cgil, a chiusura del corteo promosso in occasione dello sciopero di otto ore dei metalmeccanici

Ed è una piazza e parla tutto il Paese
La CELTA che abbiamo fatto
Quando come metalmeccanici abbiamo deciso
Che era venuto il momento dello sciopero generale della nostra categoria è stata quella non di fare un'unica giornata ma di fare due giornate non per dividere
Ma per dare ancora più volte ai metalmeccanici e al territorio abbiamo cento
Consapevolmente
Di manifestare lo scorso venerdì a Milano
E abbiamo scelto di voler manifestare oggi
Qui analogo e di manifestare qui a Napoli per dare voce a tutto il mezzo
Giorno e a tutto il sud e per dire con forza che queste o non è un problema del Mezzogiorno questo è il problema dell'Italia e dell'Europa
E lo vogliamo dire con molta forza
Perché in questi giorni in questo periodo sui giornali nelle televisioni
Molto spesso si cerca di descrivere un mondo che non c'è
Si cerca di nascondere la realtà di non fare emergere quelli che sono i problemi le ingiustizie che noi stiamo vivendo gli allora io voglio partire proprio da questo punto voglio proprio fare questa piazza
Questa bellissima piazza questa incredibile e grande manifestazione nostra
Non solo per ringraziare tutti voi ed è bene che lo ricordino quello che ci stanno ascoltando chi è qui oggi
E perché è assi operato e perché ha rinunciato al proprio salario ed è qui non per difendere il suo interesse personale
E qui per cambiare questo Paese per fare in modo
Dei problemi dal lavoro e delle persone che per vivere devono lavorare o che sono in cerca di lavoro tornino ad essere il problema di questo Paese tornino ad essere la centralità l'interesse generale di questo Paese e noi stiamo
Di fronte a una crisi gravissima
Mai vissuta ed in particolare di una crisi che è stato travolgendo sia il profilo economico che sociale del Mezzogiorno
Alcuni dati
Ormai
In tutto il Mezzogiorno d'Italia sono meno di sei milioni quelli che lavorano e che hanno un posto di lavoro un livello così basso non era mai stato raggiunto dagli anni Cinquanta
Siamo di fronte al parto che in questi ultimi sei anni
C'è stato un calo secco sia degli Investimenti
Nell'industria nel privato siamo a una riduzione del cinquantaquattro per cento degli investimenti nel pubblico siamo di fronte a una riduzione del trentatré per cento degli investimenti
Siamo di fronte al fatto che tutto questo ha determinato dei livelli di disoccupazione che è peggio del sud in Europa siamo solo ai livelli della grezza
Siamo di fronte ormai a giovani che per poter avere un futuro se ne debbano andare dal nostro Paese
Siamo di fronte al fatto che c'è un calo nel sud dei consumi delle famiglie di oltre tredici punti
Siamo di fronte al fatto che c'è un calo nel sud
Della spesa per i servizi per l'istruzione che non ha precedenti
E siamo di fronte al patto
Che
Proprio qui
Un terzo delle famiglie
Del nostro Paese sono famiglie al sud che sono sotto la soglia di povertà e da questo
Do di vista di questi temi di questi problemi normetta parlando nessuno anzi tentano di parlare d'altro di destra per c'è un mondo che non c'è di non intervenire sulle ragioni che hanno prodotto questa crisi è una domanda dovrebbe venire spontanea come si diceva
Se questi sono i problemi
Se queste è la situazione non giriamoci attorno
Il problema di questo Paese se si vuole difendere il lavoro se si vuole rilanciare il lavoro se si vuole dare lavoro a quelli che non ce li hanno c'è un solo modo per farlo e quello di far ripartire l'Inter il menti pubblici e privati serve un piano nazionale straordinario anche nel rapporto con l'Europa di investimenti pubblici e privati
Altrimenti di posti di lavoro non se ne creano e si torna storie indietro e la domanda che sorge spontanea è cosa c'entra tutto questo
Con modificare l'articolo diciotto cosa c'entra tutto questo
Corrente né più precario il lavoro cosa c'entra
Il problema del nostro Paese e forse rendere più facile licenziamenti
Il problema vero è che oggi le imprese nel Mezzogiorno ancor di più ma purtroppo è così anche nel nord non hanno da lavorare questo il problema centrale
Il problema da cui dobbiamo partire e come si ricrea lavoro e come ci si affronta in modo diverso e proprio per questo noi diciamo
Che le politiche economiche e sociali di questi dopo averlo come dai Governi che l'hanno preceduto
Perché bisogna dire la verità non c'è solo un problema di responsabilità del Governo Renzi
C'è un problema di responsabilità del Governo letta del Governo Monti del Governo Berlusconi e se vogliamo essere onesti anche nei governi che c'erano prima di Berlusconi se vogliamo dire la verità e le cose come stanno
Ma allora
Se dopo vent'anni
Che ci hanno raccontato che vara stava rendere più precario il lavoro che bisognava essere più flessibili che era sufficiente lasciare fare al mercato siamo in questa situazione drammatica di pronta una crisi che così grave nessun
Di noi
Ha mai vissuto è il momento di cambiare le politiche e il momento di cambiare radicalmente il tutto e di rilanciare un anno
Ma idea di società di lavoro di investimenti e che riguarda sia l'Europa sia l'Italia
Nel nostro Paese
E
Su questo consentitemi ho sentito in questi giorni in particolare ieri
Il premier
Che ha detto che a diversità di quelli che il loro mestiere essi operare basta
Lui invece crea lavoro ha detto
No per martedì per martedì
Io c'ho riflettuto un po'
E
Ho pensato
Che
Nella storia del mondo
C'era stato una persona
Come dice il Vangelo Gesù Cristo
Che aveva fatto dei miracoli
E ho pensato quali miracoli aveva fatto aveva camminato sulle acque
Aveva duplicato il pane i pesi
Aveva fatto camminare quelli
Che non erano in grado di camminare però nemmeno lo Hui era mai riuscito a creare lavoro
E allora mi sono chiesto
Ma
Siamo di fronte a un delirio di onnipotenza o siamo di fronte a una persona che non è in ad oggi affrontare i problemi di questo Paese
E allora sta cercando di scaricare
La responsabilità su altri
E badate
C'è una legge fisica mi hanno spiegato
Che già
Un'altra legge
Dice
Che nulla si crea e nulla si distrugge e tutto si trasforma
E allora io mi sono chiesto che forse questa legge fisica in realtà
Termini insistono che il Governo sta utilizzando ma se uno ci guarda se lo guardiamo sul lavoro Luino sta creando lavoro
L'ho vista trasformando
La condizione di chi lavora in una condizione di schiavitù perché l'ITEA che è un lavoro non abbia diritti che si cancelli Los da tutto che le aziende portano licenziare siamo di fronte ad un anno a un cambiamento del Paese che investe sull'intelligenza di chi lavora
Siamo di fronte ad un tentativo pericolosissimo di far passare un'altra idea e cioè
Quella che pur di lavorare uno deve essere pronto ad accettare qualsiasi condizione e noi dobbiamo dire con forza
Che è come non abbiamo accettato il ricatto a Pomigliano un ricatto di questa natura noi non accetteremo mai vi il lavoro o ha dei diritti e non è un lavoro e i diritti vanno esteso a tutti dai porti a qualcuno
E queste cose è il messaggio che arriva da questa piazza
E lo diciamo perché la diversità del Governo e lo diceva molto bene Sammartini della CGIL prima di me
Noi non vogliamo dividere questo Paese e già abbastanza diviso frantumato e contrapposto
Già sono troppe le differenze sono già troppe le diseguaglianze
E in realtà la ragione della nostra crisi sta proprio lì nelle diseguaglianza che si sono prodotte nelle differenze nelle contrapposizioni e allora noi al contrario
Di quello che sta dicendo
Il Governo
Di quello che sta facendo il Governo noi al contrario vogliamo unire tutto quello che viene diviso e lo facciamo mi permetto di ricordarlo
Utilizzando l'insegnamento di un grande sindacalista di un grande segretario della CGIL che è stato Giuseppe Di Vittorio il quale
Si diceva
E ci ha insegnato
Che il compito primario di un sindacato se vuole essere un sindacato degno di questo nome e quello proprio di impedire la competizione tra le persone che lavorano
E proprio per questo allora noi abbiamo bisogno di estendere i diritti a tutti di riaffermare questa centralità e questo disegno ed è per questo
Glielo diciamo con molta fermezza e anche con molta calma
Può mettere tutte le fiducie che vuole
Può fare tutti i decreti che gli pare
Ma da questa piazza dallo sciopero generale che la CGIL ha già annunciato e che si sta spendendo anche ad altri lavoratori ad altro utilizzazioni noi questa volta facciamo sul serio e non si fermi a morte per fino a quando non saranno cambiati quei provvedimenti noi andremo avanti nel Paese nelle fabbriche
E consentitemi
Gli hanno detto adesso i giornali le televisioni
Che è scattata tutta una polemica per un'affermazione che io avrei fatto lungo il corteo
Perché secondo loro avrei detto
Che le persone oneste non stanno con il Governo
E allora si è scatenato interno
Voglio
Voglio precisare scusatemi ma
Visto che ormai lo sport sta diventando
Non quello di discutere delle proposte che noi facciamo ma quello di tentare di fare le caricature per non discutere dei problemi che noi facciamo io voglio ripetere qui quello che ho dichiarato è quello che il mio pensiero
Io ho dichiarato e lo penso
Che questo Governo non ha il consenso della maggioranza delle persone che per vivere devono lavorare dei giovani dei precari di quelle che accerta del lavoro
E ho aggiunto e lo ribadisco
Che queste persone chi lavora
Chi è incerta di lavoro cioè noi certo noi siamo parte di quell'atto di quella parte del Paese onesta che paga le tasse che tiene in piedi questo Paese e lo rivendichiamo comporta
E a quelle che forse hanno la coda di paglia
Facciamo i provvedimenti per combattere chi è disonesto e che affronta questo tema e diciamolo qui da Napoli con forza
Oggi
La criminalità organizzata non è un problema solo del Mezzogiorno ormai questo è un problema di tutto il Paese e si sta allargando anche in Europa
E diciamo come stanno le cose
Ormai pezzi interi dell'economia reale sono in mano alla malavita organizzata
E il fatto che molte imprese non vengono a investire in Italia e per i costi della criminalità non per i diritti dei lavoratori bancari il sindacato
E
Diciamo di un'altra cosa questo Governo
Chi gli impedisce a questo Governo
Chi glielo impedisce
Vi pare una legge seria
Per fare rientrare i capitali all'estero per colpire davvero chi tenta di riportarle lì e per fare una norma vera contro l'autoriciclaggio
Chi è che glielo imperiese forse la sua maggioranza forse il patto del Nazareno non certo noi non certi lavoratori insisto non certo questa parte onesta del Paese
E anzi Campari decreti omette veneti dovute
Per cancellare i diritti nel lavoro perché non fa i decreti perché non mette la fiducia su provvedimenti che tornino a dire del falso in bilancio è un reato che è l'anti corruzione va combattuta
Perché non fanno queste cose
è per te lo dico anche a Squinzi perché mi dicono che addirittura
Sulle mie dichiarazioni anche la Confindustria si è sentita di parlare allora vi dico una cosa molto precisa di retta
Perché l'Ulivo Confindustria non caccia fuori da Confindustria le aziende che pagano le corre mazzette e corrompono perché non calza fuori di Riva barca non caccia fuori quelli che evadono il fisco
L'ho fatta
E no no bensì di creare il capro espiatorio sulla FIOM sui metalmeccanici sulla Piol sulla CGIL giù le mani da queste cose
Noi non abbiamo nulla da vergognarsi non le nostre dichiarazioni dei redditi le pubblichiamo
Le pubblichiamo sui bilanci pubblichiamo trasparente non abbiamo paura di nulla perché siamo trasparenti potranno controllanti quando vogliono possa controllare i nostri telefoni possono fare quelli che vogliono la nostra forza
Che non abbiamo nulla da dire da nascondere e noi non siamo in vendita sapete
Questo è quello che appare a differenza a noi non si compra nessuno perché noi non siamo in vendita
Per i diritti al lavoro non hanno un pezzo
E io capisco che è un mondo che in questi anni in mente
Per diventato un mondo
Dove tutti pensavano di poter comprare e vendere perché tutta avere un prezzo io capisco che questa cosa li mette in difficoltà
Perché quando uno li dice semplicemente no le tue proposte non mi piacciono e a me non mi compri capite che cambia tutto il gioco e allora è questo l'elemento di novità che noi abbiamo
è un'altra cosa che noi oggi diciamo e la dobbiamo usare
Noi abbiamo bisogno di allargare il nostro consenso
Abbiamo bisogno di allargarsi di coinvolgere le persone hanno tentato in questi anni di far di tutto di contrapporre di tutto i giovani agli anziani gli stranieri agli italiani
E tutto questo se ci pensate Franco mando anche il lavoro
Provate a pensare ognuno di voi nell'ambiente in cui è
E non è solo un problema dei metalmeccanici
è un problema di qualsiasi categoria del commercio dei trasporti dei servizi del pubblico impiego della sanità provate a pensare al sistema degli appalti dei subappalti dai sotto appalti delle finte cooperative
è stato lo strumento
Ed è ancora lo strumento che viene utilizzato dalle imprese per dividersi per contrapporsi per far
Tu Marzi fino al punto che c'è gente che pur di lavorare deve è costretto a lavorare a due tre quattro euro allora capite
Perché non fanno una legge vuole combattere queste cose perché non fa una legge perché non stabilisse che in Italia ci vuole una legge sugli appalti che dico una cosa molto precisa
Che se c'è un cambio d'appalto i lavoratori hanno diritto a rimanere al suo posto di lavoro che i contratti nazionali sono la base minima sotto al quale non andare
Che gli appalti al massimo ribasso non si possono fare che glielo vieta di fare queste leggi che glielo vieta di fare questi provvedimenti
Ed è queste le cose che noi stiamo rivendicando queste al punto che stiamo mettendo in campo e a me vien da ridere mi chiedevano ma voi cosa state facendo è uno sciopero politico volete far cadere il Governo ad anni fa ridere
L'ho detto in modo molto tranquillo stia sereno il nostro problema non è far cadere questo o quel Governo il nostro problema è cambiare le politiche del Governo per cambiare le politiche
Di questo Paese
E lui deve sapere
Terza davvero lo vuole cambiare questo Paese
Ma lo vuole cambiare allargando la giustizia combattendo l'evasione fiscale reti distribuendo la ricchezza
Questo Paese lo può cambiare solo insieme a noi assieme a quelli che lavorano assieme a quelli che vogliono lavorare
Ma se invece lui pensa a come ha fatto
Che cambia il Paese mettendosi d'accordo con Confindustria
Mettendosi d'accordo con i poteri forti perché noi non c'abbiamo mica scritto Giocondo
Non è che uno dice a io coi poteri forti non centro poi guarda caso
Anziché andare a Cernobbio va nell'azienda pressi Anna col presidente di Confindustria accetta tutte le cose che Confindustria li fa e poiché non è andato dai poteri forti e solo volato negli Stati Uniti
Dovete un amministratore
Italo canadese di cui adesso non mi viene in mente il nome forse
Forse voi ve lo ricordate che guarda caso
Guarda caso a proposito
A proposito
Di
Responsabilità come è noto paga le tasse all'estero
La TIA come è noto non c'è più
Adesso c'è l'effettiva ma non è più in Italia
C'ha una sede da una parte una sede dall'altra perché si sta muovendo dove può spendere meno tasse avere più illusioni e noi siamo di fronte al fatto e qui sì che io lo dico certo
Se il Presidente del Consiglio pensa
Che il modello di futura e di sviluppo di questo Paese e il modello Marchionne mi è venuto in mente il nove adesso nel modello FIAT
Si sta prendendo in giro tutti
Perché quello è un modello di è il modello che ci sta facendo tornare indietro
E vi do questi due dati
In Italia oggi se facciamo il caso FIAT
Si producono si vendono
La FIAT produce
Non più di quattrocento mila auto purtroppo
E in Italia ogni cento auto che vengono vendute solo quaranta
Sono prodotti in Italia
Io ho avuto modo di confrontarmi con i sindacati degli altri Paesi
E nei giorni scorsi sono stato anche invitato dalla Volkswagen
Perché come è noto la Volkswagen ha comprato delle aziende
In Italia
Quella che fa le moto la Ducati quella che fa le auto la Lamborghini quelli che progettano e creano lo stile italiano la Giugiaro
E sono rimasto colpito perché partecipando a una riunione del sindacato tedesco dove guarda caso c'era anche il Governo tedesco c'erano i partiti tedeschi e guarda caso c'erano anche le imprese di auto tedesche
Lì non la chiamo non concertazione non so come la chiamano ma tra di loro si parlano discutono
E guarda caso in Germania la Wolfang che vent'anni fa era grande come la PAT oggi in Germania
I tutte le imprese non producono quattrocento mila auto ne producono sei milioni capite e in Germania anziché
Vendere
Quaranta auto sul cento dir loro come è noto sono sempre un po'esagerato i tedeschi loro suoni cento auto che avendo noi ne producono centottanta perché le portano anche capite
E sapete di cosa stanno discutendo in Germania adesso
Tutti i soggetti assieme Governi università sindacati e imprese nel settore dell'auto stanno discutendo di come entro il due mila venti
Arrivare a produrre in Germania e a vendere un milione di autotutela mente elettriche capita di cosa stanno discutendo
E noi in Italia di cosa stiamo discutendo di togliere l'articolo diciotto di fare pagare meno tasse alle imprese e questa la politica industriale di cui avremmo bisogno
Stiamo discutendo dipendere l'Ansaldo stiamo discutendo di vendere i pezzi delle imprese milioni che abbiamo antica e discutere avere una politica industriale
Vuol dire sì avere un'idea del futuro
Vuol dire pensare a cosa deve essere il Paese nei prossimi dieci anni ma vuol dire avere in testa che è un Paese se non ha una struttura industriale degna di questo nome non va da nessuna parte
I settori strategici
Che oggi ci sono pensiamo alla siderurgia pensiamo all'auto pensiamo alla mobilità pensiamo ai trasporti pensiamo all'informatica pensiamo al sistema digitale pensiamo alle energie rinnovabili quali sono i piani del Governo
Un qualcuno di voi ci pensi
Esiste un piano dei trasporti in Italia
Esiste un piano sulle energie rinnovabili esiste un piano per estendere la banda larga
C'è qualcuno di Pale di banda larga chiama la polizia antica e pare gli investimenti noi siamo di fronte a questa classe politica questo è il tema che abbiamo di fronte
E noi oggi non si operiamo semplicemente perché non vogliamo che ci tolgono l'articolo diciotto
Noi qui oggi siamo in piazza anche per quelli che sono la Roma e non lo capiscono perché noi vogliamo dare un futuro al Paese per un futuro al Paese non c'era se non c'è una ripresa degli investimenti se non torna ad essere un lavoro con diritti
E allora proprio a partire da alcune realtà noi avanziamo anche delle proposte molto precise
Penso alla vicenda della siderurgia
Qui non c'è solo come diceva giustamente il delegato la battaglia di Terni
E diciamolo
Il Governo ad ottobre
A un certo punto ci presenta una proposta
Che era quella di fatto
Di accettare la riduzione dei salari
E di accettare anche la possibilità tra un po'di subire dei licenziamenti
E per fortuna che tutti assieme tutti i sindacati gli abbiamo detto di no
Perché quella logica guardate che è pericolosa perché si è addirittura dal Governo arriva il messaggio
Che per risolvere le crisi
La strada semplice e quella di ridurre i salari di ridurre i diritti e di accettare i licenziamenti capite che se è una cosa così passa in una vertenza diventa la linea con la quale si affrontano tutti i tempi
E allora non glielo diciamo con chiarezza
Noi latino ma posso dire per la vicenda di Terni tutti i sindacati italiani che erano a quel tavolo al Governo gli abbiamo dato una risposta precisa
Noi i licenziamenti non li firmeremo né a Terni da nessun'altra parte e noi firmeremo mai se lo portano dalla terza
E diciamo anche
E diciamo anche un'altra cosa
Voglio parlare dell'IVA
Perché siamo di fronte a una situazione difficile
E stiamo a rischio
è commissariata
Da tre anni
E in questi tre anni non è cambiato quasi nulla se non che fanno meno a produzioni ma gli investimenti che si dove non pare non sono fatti gli assetti proprietari non sono cambiati
E noi nei prossimi mesi nelle prossime settimane corriamo il rischio che anche i prestiti che le banche è un fatto non siano sufficienti a fare andare avanti quell'azienda non c'è tempo
Non c'è più tempo ad aspettare e allora lo dico qui vale per
La siderurgia ma dopo dirò anche alcune cose anche per altre realtà noi lo diciamo con chiarezza
Per affrontare situazioni di questa natura a partire anche dalla siderurgia ma non solo c'è bisogno anche di un intervento pubblico dello Stato nell'economia c'è bisogno cioè
Che per cambiare quella proprietà per mandare di Riva e per non svendere un patrimonio
C'è bisogno che è direttamente lo Stato se necessario attraverso la Cassa depositi e prestiti il fondo straordinario Ente nella gestione di quell'impresa
Per garantire agli investimenti per rilanciare la prospettiva e per poter fare accordi internazionali no no regalando le nostre imprese ma avendo la forza di poterlo fare
E lo stesso ragionamento mi permetto di farlo riguarda anche tutto Finmeccanica
Se parliamo al sud ormai la pochi industria che è rimasta e quasi tutta industria in parte anche pubblica
E allora noi diciamo all'amministratore delegato il ruolo che c'è stato benissimo se sei entrato
E ha trovato delle cose che non tornano dei conti che non quadravano delle cose che non giravano di chi non faceva quello che doveva fare intervieni rende trasparente fai quello che c'è da fare il sindacato e a fianco con te l'azione la CGIL sono a fianco Conte
Ma il passaggio successivo diciamolo come
Quei settori li
Dai trasporti agli aerei agli elicotteri ai sistemi informatici
Sono strategici per dare un futuro
E il Governo oggi può agire sia avendo i prodotti sia potendo essere quello che favorisse i servizi che servono sia quello che può pensare al sistema delle infrastrutture per rilanciare questo Paese
E allora c'è bisogno non distendere quelle attività lì
Perché oggi se tu semplicemente le mette sul mercato corre il rischio di spendere semplicemente un patrimonio di intelligenza di competenza che tre hai bisogno al contrario di avere un'idea di politica industriale
Di rilanciare gli investimenti di avere un'idea di sistema l'Italia per come è emersa
è una per l'isola in Europa e se la guardiamo siamo il centro del Mediterraneo li
Agli a potrebbe essere il polo logistico del Mediterraneo e potrebbe diventare il centro per tutto ciò che si muove persone e cose
Perché non ragioniamo in questa dimensione perché non usiamo i fondi europei non più dentro una logica di guerra tra Regioni smettiamola usiamo la questa logica abbiamo bisogno di una visione
Italiana di una visione europea abbiamo bisogno di mettere in discussione quei vincoli assurdi che ci stanno interessando il pareggio di bilancio altre cavolate di quel genere lì vanno colte vanno tolte dal campo e questo deve diventare oggetto della nostra discussione
E questo è il tema che noi poniamo sul tavolo
Potrei continuare parlando di Fincantieri potrei continuare parlando di TIA come potrei continuare parlando come dicevano qui di tante piccole e media impresa perché il nostro Paese purtroppo
No a pochi grandi gruppi
Perché ormai a più grandi gruppi la Svizzera dell'Italia a proposito di politica industriale ma noi siamo anche il Paese delle piccole e medie imprese scusate
In molti casi lì l'articolo diciotto purtroppo non è neanche ancora esteso ricorda stamparla ma se tu parli anche con quegli imprenditori il loro problema non è
Prendere più patire licenziamenti
Il loro problema è che quando vanno nelle banche di pan pagare dei tassi che sono il doppio di quelli che pagano in Europa non è così
Non siamo di fronte a questo tema non siamo di fronte ad un Paese che sta impedendo questa cosa non siamo di fronte al patto che si scarica rispetto al sistema degli appalti allora sì una volta fare una discussione vera
No no a slogan
Non per fare tetto non per fare dei Twitter capite che non servono a nulla noi oggi non abbiamo bisogno di Twitter
Abbiamo bisogno di lavoro e quando una situazione difficile e complessa
Tutela di affrontare la complessità non devi raccontare delle balle quando i problemi sono complicati e uno da solo non è in grado di cambiare questo Paese
Noi abbiamo bisogno mai come adesso di una partecipazione molto diffusa provate a pensare a quello che sta succedendo sulla questione delle alluvioni ne parlo io perché come vedete il Governo dove ci sono problemi non ci va
Vado a vedere aprire delle fabbriche
Guarda caso perché altri andavate il lavoro ma dove ci sono i problemi non si presenta ma proviamo a capovolgere questo ragionamento
Quello che sta succedendo non ci pone almeno due problemi
Si dice che c'è un cambiamento climatico sì ma siamo anche di fronte al patto che quelli che fa le previsioni non per colpa loro non sono molte volte più in grado di prevedere nulla perché perché è cambiato il clima
E noi continuiamo ad avere ad esempio un sistema spezzettato ogni Regione cioè il suo non c'è un progetto comune non c'è un'idea generale e dall'altra parte quello che sta succedendo nelle città
Ormai al nord al sud al centro in modo uguale non da forze l'idea
Che in questi anni si è costruito in un modo assurdo
E allora se ci pensate
Non potrebbe essere un progetto con un italiano quello di ripensare
La vita nelle città sotto ogni punto di vista e fare diventare questi sono il terreno di discussione nelle università nelle scuole con gli investimenti che era idea un'idea e allora un piano straordinario per la ma l'utente ore del territorio un piano straordinario che dia lavoro ma che rilancia anche le condizioni di un sistema di infrastrutture non sarebbe la necessità che noi abbiamo e questo è il modo per creare lavoro queste è il modo per affrontare i problemi
Non semplicemente continuare a raccontare delle palme e continuare a prendere tempo senza intervenire sulle questioni di fondo che sono aperti e allora queste sono le ragioni che ci portano quindi e noi siamo qui per chiedere anche dei cambiamenti veri siamo qui per dire che bisogna ridurre la precarietà
Non bisogna avere quarantasei diverse tipologie di lavoro ne bastano cinque o sei si estenda la cassa integrazione a tutti patendo la pagare a tutti si incentivi i contratti di solidarietà la riduzione d'orario
Provate a pensare alla follia
Adesso siamo il Paese che all'età pensionabile a settant'anni
Chi ha l'orario di lavoro più alto d'Europa in Italia si lavora circa mille ottocento ore medie e addirittura abbiamo una legge fatta dai Governi non cambiata
Che fa pagare meno tasse sul lavoro straordinario
Non vi sembra una follia
Capite cosa sta succedendo che la singola persona deve lavorare più anni deve lavorare per più ore e se vuole prendere un po'più di soldi deve addirittura fare straordinario
Tutto questo non è esattamente contro l'occupazione non è esattamente l'alternativa di un'idea per la politica dell'occupazione
Noi che
Non creiamo lavoro perché i miracoli non siamo mica capace di farlo noi che al limite abbiamo non
Non siamo arrivati tutti all'università
Però capiamo
Che se l'età pensionabile anziché a settant'anni forse a sessantadue se ti porterà ancora le pensioni d'anzianità forse qualche centinaia di migliaia di posti di lavoro in più per i nostri giovani se li avremmo avuti
Se esenti attivarsi alla riduzione dell'orario di lavoro
Se si incentivati ero i contratti di solidarietà
Antica i licenziamenti saremmo di fronte a una redistribuzione del lavoro non a uno scontro tra lavoratori e al ora c'è il governo vuol fare delle cose vere vada in questa direzione si muova in questa direzione indichi questa strada
E io penso
Che la riuscita della DIA giornata di oggi deve essere un segnale a tutti e lo dico davvero senza polemica
Oggi
Non hanno scioperato solo gli iscritti alla FIOM
Oggi hanno scioperato le lavoratrici e lavoratori anche iscritti ad altre organizzazioni anche non iscritti a nessun sindacato
E io
Lo dico
No non per polemica io rispetto delle posizioni
Come si sa noi l'abbiamo anche praticata che quando abbiamo un'idea non siamo pronti a rinunciare alla nostra idea
Quindi io proprio legittimo riconosco ma il punto che vorrei porre a tutti è questo
Badate
Che l'unità sindacale
Non è la semplice somma delle sigle sindacali
L'unità sindacale qualcosa di più e di più importante
L'unità sindacale
è innanzitutto un diritto delle persone che lavorano e se tu hai poterla esercitare
Hai bisogno che chi lavora iscritte non iscritto o che si è in cerca di lavoro abbia sempre la possibilità di partecipare e di decidere le politiche del sindacato allora rendiamoci conto tutti
Che l'attacco che il Governo sta facendo
Non è un attacco alla Randino alla Camusso
Ringraziando Lanzani eletta del compagno Crozza non è un problema di Landini o di Camusso
Quello che sta avvenendo è un attacco più profondo
Quello che sta avvenendo non è un attacco ai sindacalisti
è un attacco alle persone in carne ed ossa
Perché se voi non siete cittadini anche dentro al luogo di lavoro
Se non avete il diritto tutelato dallo Statuto e dalle leggi di usare la vostra testa di essere persone libere di potersi iscrivere al sindacato oppure no di fare si opera
Oppure no di organizzarvi collettivamente oppure no sequestra libertari viene tolta non stanno togliendo qualcosa ma Landini e Camusso stanno togliendo la libertà a questo Paese
Stando alle stanno violando i principi della nostra Costituzione
E in più stanno facendo passare un'idea padronale e autoritaria del Paese
La nostra Costituzione
Mi permetto di dire la nostra bellissima costituzione
Non a caso
Parla che il lavoro è un diritto
Non a caso dice che è compito dello Stato rimuovere gli ostacoli che impediscono alle persone attraverso il lavoro di potersi realizzare
Ma dice anche che le imprese hanno una responsabilità totale non che possono fare quel tratto che gli pare scusate la volgarità
Non che possono licenziare quando vogliono
Dice anche che lo spettro Stato ha un ruolo allora lo dico questo perché noi abbiamo imparato per fortuna che lì in i tori non sono tutti uguali per fortuna e ci sono anche lì persone serie che fanno il loro mestiere che investono non a caso
Se tu vai a vedere
Quelli che oggi andrà a lavorare quelli che oggi anche in questa crisi stanno funzionando guarda caso sono quelli che hanno investito quelli campato nuovi prodotti quelli e dove di fatto accordi quelli dove il sindacato è presente capite e allora se vogliono fare una cosa vera
Perché devono ridurre l'IRAP
Generalmente a tutti
Anche a quelli che portano via lavoro anche a quelli che licenziano perché non si fanno operazioni vuol fare una cosa vera allora faccia un'operazione
Io sono per dirvi di che è un'azienda che c'ha tanti dividendi esseri vuol mettere in tasca per me può essere tassata anche al novantanove per cento capite
Se invece è oggi un imprenditore i soldi che ha guadagnato con lavoro delle persone le rimette dentro all'impresa crea lavoro investe qui da noi io sono il primo dirli non fargli pagare neanche un euro di tasse
E a quel punto lei vincolato fai delle operazioni i soldi pubblici non a tutti a quelle che attengono quel lavoro a quelli che investono a quelle che oggi assieme a noi vogliono cambiare questa situazione e cambiare questo Paese
E allora il Governo
Questo deve sapere
E lo ha detto e chiudo per non tediarvi ulteriormente
Deve essere chiaro e io considero davvero molto importante
Che non si operò generale
Che la CGIL aveva proclamato da sola sia diventato oggi lo sciopero generale non solo della CGIL ma anche nella UIL anche dell'UGL anche di altri
è un fatto importante non l'abbiam detto fin dall'inizio noi non escludiamo nessuno noi allarghiamo
Ed è proprio il momento della responsabilità e lo dico anche alle forze politiche
Siccome in questo periodo in tanti
Quando ci sono le crisi e ognuno di voi lo può aver visto c'è la fila no
Di tutti i politici dei partiti avvenire davanti alle fabbriche a dare la solidarietà ad essere assieme non è così non è così dappertutto bene allora noi vi ringraziamo
Vi ringraziamo la solidarietà naturalmente fa sempre bene però oggi siamo al punto che la solidarietà a parole non basta più
E oggi è un altro passaggio è il momento della responsabilità
E allora io
Sinceramente non capisco quando uno dice che non è d'accordo con quello che sta facendo il Governo e poi volta quello che sta facendo il Governo
Così non funziona
Così non funziona
Perché in questo modo
Ognuno è responsabile di quello che fa e consentitemi mi permetto di dirlo
Perché noi questa coerenza l'abbiam praticante
Proprio qui a Napoli
Quattro cinque anni fa vi ricordate
Quando successe il caso Pomigliano
Quando tutti ci spiegavano che era un caso eccezionale non ripetibile
Che la FIOM non capiva nulla che lì c'era gente che non aveva voglia di lavorare che si faceva per difendere la camorra ve la ricordate
E in tanti ci dicevano che noi avremmo dovuto firmare qualcuno che allora era anche con un ruolo importante ci spiegava che dovevamo mettere una firma tecnica vedete noi abbiamo applicato la coerenza
Ci siamo assunti la responsabilità di usare la nostra testa
Di mettersi la nostra faccia di pagare di persona se era necessario come hanno fatto i delegati ma noi
Non abbiamo firmato quegli accordi
E per fortuna che non li abbiamo firmati perché se li avessimo firmati con le nostre mani avremmo cancellato i diritti il sindacato per la dignità delle persone e proprio grazie a quella non firma
Oggi siamo rientrati alla TIA grazie a quella firma oggi siamo qui in tanti fa dire che quella non può essere il modello
E allora ognuno deve essere responsabile di quello che paga vite
E quando chiedono a noi di essere responsabili non lo siamo guardate a Milano a Napoli manifestazioni non è successo nulla siamo gente
Senza caschi come si dice non dobbiamo coprirsi il volto amiamo le mani libere non abbiamo paura di nessuno
Noi la democrazia la stiamo difendendo in questo Paese non qualcuno che ci viene a dare delle elezioni
Noi diamo difendendo gli interessi generali di questo Paese ed è proprio per questa ragione grazie alla forza che tirate voi grazie al vostro impegno e noi non ci fermeremo qui che noi andremo ad
Qui Dallocchio però generale e andremo avanti anche dopo Norcia però generale facciamo sul serio dove la vogliamo cambiare questo Paese grazie a tutti voi e avanti con la lotta al tavolo