L'intervista è stata registrata mercoledì 16 ottobre 1991 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Balcani, Crisi, Croazia, Jugoslavia, Serbia, Slovenia.
La registrazione audio ha una durata di 32 minuti.
Rubrica
16:00
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8:30 - Parlamento
9:00 - Senato della Repubblica
9:30 - Camera dei Deputati
15:00 - Roma
9:00 - Roma
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avvocato
Ho però questa volta un aspetto piuttosto particolare del processo d'indipendenza delle Repubbliche di Slovenia e Croazia che quello che riguarda la Regione istriana ricordo popolata da gente sia di madrelingua sullo veline che rimanda lingua croata ma anche da una minoranza italiana piuttosto consistente tra le venti e le trenta mila persone questa minoranza e ciò che resta della comunità italiane dell'Istria che Abba dono quasi totalmente l'Istria in seguito gli esiti della seconda guerra mondiale ministre punto apparteneva alla all'Italia al Regno d'Italia e gli esiti della guerra deciso per l'assegnazione dell'Istria alla neo-costituita Repubblica Federico centocinquanta mila le trecentocinquanta mila persone e decise di non restare la propria terra sott'toh quelle il regime delle delle nuova Repubblica comunista e si trasferì a Trieste inizialmente e poi buona parte anche di questi profumi di questi esuli volontari sì trasferì Maria parte del mondo soprattutto negli Stati Uniti in Australia per ricrearsi una una novità un'occasione di lavoro eccetera fu un dramma ma estremamente pesante spesso dimenticato ciò che e spesso invece poco noto il giorno dodici che esistono ancora le associazioni degli ESU interno non poche persone e tra la Federazione degli esuli e le rappresentanze della comunità italiana dell'Istria vi sono sempre state dal dopoguerra ad oggi delle pesanti frizione divergenti in quanto sì riteneva riunione dell'Italia dell'Istria di Fiume cioè la rappresentanza ufficiale diciamo degli italiani rimasti in Istria la minoranza italiani in Istria come una quinto con un'espressione diretta del partito comunista io così l'anno
Tendente a diciamo bloccare in realtà la rappresentanza reale anche sul piano politico dei pellegrini Istria e quindi fu appunto stridori reciproci piuttosto pesanti superati ultimamente con un un comunione di intenti con presentazioni democratica una riunione è un accordo di collaborazione fra gli esuli istriani fiumani dalmati e l'Unione italiana
Quell'appunto esistente oggi mi stia entrambi ricevuti assieme tre presenta la Repubblica Francesco Cossiga per affrontare temi compiuti fretta tanti affrontati ma sentiremo poi nella conversazione che qui proporremo quello appunto del futuro anche della Regione Istriana della comunità italiana nell'Istria oggi questo il tema da con azione che ma andremo ad essi non da realizzata con il presidente della Federazione delle associazioni degli esuli istriani fiumani e Blasi e dalmati l'avvocato Paolo Sardos Albertini
L'avvocato
L'Istria e giunta agli onori della cronaca multipla comunità italiana in Istria e giunta anche lei mi dirà che una tale interno d'il processo d'indipendenza delle Repubblica di Slovenia e Croazia con contestazioni da parte della comunità italiana dell'Istria ma non solo a parte la comunità italiana
Con in seguito al fatto che la Costituzione l'indipendenza delle pubbliche determina una una frizione di un confine di Stato che taglia se non esattamente a metà ma diciamo due terzi e un terzo l'Istria e quindi dividendo anche e popolazione e la specificità istriana un altro aspetto però poco noto se non hai detto devo dire per quell'azione che avita soprattutto nella Venezia Giulia le questioni degli esuli degli esuli istriani che abbandonarono
Massicciamente l'Istria in seguito gli esiti della Seconda guerra umani ed calma che con una cartine di presentazione così esattamente questa associazione cosa rappresenta
La federazione
Rappresenta l'insieme di tutte le realtà associative
Nelle quali si è espressa questa presenza dei trecentocinquanta mila istriani fiumani e dalmati che a seguito degli eventi bellici abbia lasciato le proprie terre per trasferirsi in Italia e anche al di fuori d'Italia
In tutti questi decenni queste associazioni andò operato disgiuntamente
Talvolta anche in contrasto tra di loro
Da qualche anno a questa parte c'è stato un processo di avvicinamento che si è concretizzato in un primo momento della costituzione di un comitato di coordinamento e poi dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Che un'associazione che distribuita in tutta Italia con comitati Provinciali in trentaquattro province italiane
Poi l'Unione degli istriani che ha sede principalmente a Trieste macché anch'essa aderenti in Italia e all'estero l'associazione delle comunità istriani che ha una struttura analoga l'Unione degli istriani e poi tra i liberi comuni in esilio
Comune di Zara di Pola e di Fiume ecco questi sono le sei componenti della federazione relazioni e quindi in questo momento e l'organo che rappresenta unitariamente questa totalità che noi così mi ha può definire di popolo dell'esodo che questi trecentocinquanta ministri anni che fiumani e dalmati che hanno lasciato che
Vari periodi però quante persone oggi siamo riunisce e la federazione o meglio le associazioni che compongono questa federazione
Beh diciamo il dato numerico esatto sugli aderenti non sono in grado di darla proprio perché si riferiscono alle singole sei associazioni diciamo grosso modo comunque parliamo senz'altro di valori superiori ai cinquanta mila
Ma ho dato anche secondo me che ha un significato abbastanza relativo nel senso che in realtà c'è un ritrovarsi in queste successioni di una fascia più ampia di persone una fascia che può anche variare a seconda delle circostanze
E chiaro che fino a tre quattro anni fa quando che tutto dovesse ridursi a a un semplice sforzo di mantenere la propria identità
E in qualche maniera di conservare una specie di speranza contro tutti e contro tutto
A quel punto l'interesse era riscontrabile esclusivamente in persone che avessero vissuto direttamente l'esperienza da adulti normalmente della presenza in Istria Fiume Dalmazia
I loro figli loro nipoti erano progressivamente portati a sé radicarsi da questo collegamento in questi ultimi tempi nei quali le mutate situazioni generali e quindi la mutata situazione in particolare della Jugoslavia o ex-Jugoslavia
A tanto delle possibilità che prima non c'erano io almeno ho riscontrato un risveglio d'interesse un allargarsi vittime coinvolte con i nostri discorsi che secondo me estremamente significativa questo l'ho verificato che a Trieste
Però l'ho verificato un po'anche in giro per l'Italia però recentemente Assisi alle convegno annuale organizzato dal Comune di Zara in esilio quello che tra l'altro così come curiosità upper sindaco lo stilista Missoni
Che e ho riscontrato la presenza di un numero consistente di giovani cosa che in passato non si verificavano assolutamente quindi c'è un qualcosa che è cambiato anche nella nostra struttura di base
Ecco gli apparati di una ferendosi al
Agli anni scorsi quasi di una speranza soli contro tutti la speranza di ritornare in vista una speranza che liste ritorna l'Italia una speranza di che
Beh direi proprio perché era una speranza scio a questo riguardo
Cito sempre la la la frase di San Paolo che inizia spesso compra spero cioè la mente la speranza
Priva di fondamento e quindi capace di questi si contenuto probabilmente in parte in questo rientrava anche la speranza di ridiventare il più giovane di quarant'anni
La novità vera e che questa speranza che prima era pura utopia adesso diventata possibilità quali sono i contenuti di queste possibilità ecco come Federazione voi abbiamo individuato una una gradualità cioè ci è sembrato che in primo luogo l'obiettivo da perseguire fosse di operare affinché in queste terre cioè Istria Fiume Dalmazia ritrovi lo spazio che le compete la cultura e la civiltà italiana quindi Romano venete italiana
Da sono terre che questa tradizione la porta testimoniata delle pietre sottrarre alle quali noi ci sentiamo legati ma nelle quali c'è tuttora una presenza di una minoranza italiana nella quale la cultura italiana ha uno spazio ho già adesso che va al di là della componente etnica italiana perché ad esempio di taglio forni sono decisamente molto più degli italiani italiano in certe zone costituisce una sorta di lingua franca ad esempio tra curati sloveni
E si usa per la loro lingua non si capiscono capita che un signore italiano come lingua di comunicazione comune quindi realtà la cultura e presente noi riteniamo che si tratti di operare perché questa presenza sia sempre più accentuata quindi questo è il obiettivo favorire cioè siamo convinti che nel momento in cui si attuerà questo ritorno dell'italianità in termini culturali nel momento in cui in queste terre sì avvierà effettivamente un processo che le renda omologhe a quelle che sono le nazioni ed Europa occidentale democratica diventerà estremamente facile anche un'accentuata presenza fisica degli italiani
Cioè è chiaro che immuni isteria chi sia effettivamente democratica nel quale ci si possa muovere come in qualsiasi Paese dell'Europa occidentale i resti no andrà molto più volentieri di quanto fosse nel nell'Istria di Tito degli stria a regime monopartitico questo vale per il triestino ma questo può valere in genere per l'italiano
Io un bardo che voglia farsi la seconda casa invece che farsi università maggiorate rispetto questa attuale
E da questo punto di vista diventa importante l'assetto futuro che troveranno queste terre diventi importante la regolamentazione di certe questioni giuridiche che il gioco da questo riguarda a esempio tutto il discorso sul diritto di proprietà cioè semifestive si potrà essere liberamente proprietari di immobili come si può esserlo in Francia o in Spagna evidentemente sarà molto più facile questo fenomeno
E come poi una doppia domanda i ministri appunto c'è c'è era fino a poco tempo fa l'Unione degli italiani dell'Istria e di Fiume attualmente appunto è stata sciolta l'organizzazione per decidono degli stessi suoi aderenti a chiama costituiti invece l'Unione italiana intende la precede mentre non adeguata come rappresentanza e rappresentatività italiani viventi nell'Istria e puniva questi siamo la prima cosa che le chiederei di commentare la seconda la seguente sembra da da parte italiane che alcuni discorsi di interesse nei confronti del processo di peso della Slovenia della Croazia riferiti all'Istria sino più che altro c'è un interesse per o ridiscutere i confini sanciti dal Trattato di Osimo o trovo dare delle forme di siamo diritti mercato più conveniente o di trovare una forma di rientro in mischia ma non un'unica e se c'è uno specifico rispetto a quella alta istriana OP processo l'indipendenza delle due repubbliche di cui liste fa parte quelle che lei come tale questi due aspetti
Però per quanto riguarda l'Unione italiana attuale e riunione degli italiani dell'Istria di Fiume che l'ha preceduta
Indicava in un regime monopartitico comunista
Aveva la funzione che hanno tutte le strutture in questo tipo di regime
Cioè era la cinghia di trasmissione del partito e quindi dello Stato per controllare la minoranza italiana quindi con funzione analoga a quella che fu essere un regime comunista il compito del sindacato che ha il compito di controllare gli operai e non vi era presentarle così anche questa aveva questa funzione
E da questo punto di vista rappresentava lo strumento specifico attraverso cui il regime soprattutto nei primi anni gli anni più più più caldi e più pesanti aveva cercato di portare avanti la sua politica di nazionalizzazione di queste terre determinando il grosso fenomeno dell'esodo
In questa relazione e controllare gli italiani rimasti e di fare in modo che il più possibile seconda solo via rapporti non potevano essere dei migliori cioè erano il la nostra antitesi più totale
Le cose sono cambiate proprio nel momento in cui è venuto meno l'assetto della Jugoslavia come regime comunista a quel punto c'è stato un fenomeno di democratizzazione Inter no all'Unione degli italiani e prima era di nomina del partito alla dirigenza non è che venisse eretta dalla base non è che venisse eletta dalla minoranza italiana dominato dall'alto con questa funzione
C'è stato questo fenomeno di democratizzazione che ha portato a un'assemblea costituente il cui processo si è ultimato se non erro il quindici giugno di quest'anno con l'elezione di cariche frutto di un elezioni in ballo il tricolore eliminando la la stella rossa che c'era in precedenza e questo è un organo che e rappresentativo della minoranza attuale ecco da questo punto di vista per noi quelle che prima erano le obiezioni cioè ci trovavamo di fronte un interlocutore che
Era un braccio secolare del sistema comunista questo invece ne sono cadute ci siamo di fronte a Crotone che rappresenta gli italiani rimasti
Ma al di là di questo del venir meno di queste remore dire che c'è qualcosa di più
Cioè abbiamo individuato con l'Unione italiana con la sua dirigenza una convergenza di obiettivi cioè come noi ci muoviamo per favorire il ritorno dell'italianità
Per realizzare la ricomposizione del popolo istriano quindi fai rimasti e gli esuli così questi stessi obiettivi favorire la Riko il signor Dell'istriani e quindi il ritorno anche fisico degli stranieri quindi c'è questa convergenza che fa sì che attualmente ci troviamo a poter operare insieme
Il discorso che lui faceva in merito alla situazione generale della Jugoslavia quella particolare delle acrobazie della Slovenia
E come li abbiamo individuato una priorità cioè proprio perché ci interessa portare avanti questo discorso essenzialmente culturale
Abbiamo la necessità che si crei uno status il prima possibile di normalità perché evidentemente fin quando per esistono questi turbamenti tutto diventa estremamente difficile
Siamo convinti che questo status di normalità potrà realizzarsi solo nel momento in cui il problema illudersi di poter risolvere la questione slovena e croata e lasciare tutto il resto come sta
E fuori dalla realtà e notizia anche di questi giorni lo conferma quindi il problema e unico e come tale va affrontato e risolto quindi questa è la prima priorità che noi individuiamo una soluzione che tenga conto di tutto il problema perché altrimenti rischiamo di trovarsi alle porte di casa in Libano che si protragga per anni e anni
La seconda cosa che voi riteniamo importante e che in questa soluzione globale
Si tenga conto del fatto che in queste terre c'è una minoranza italiana e questo è un sottolineatura che noi facciamo ai governi tagliar diciamo aveva l'italiano guarda che c'è una minoranza italiana che presenti queste terre e che come tale va tutelata
Qua tutti va tutelata nella sua unità perché minoranza chi è unitaria e nel momento in cui si trovasse a essere divisa in due tre o quattro tronconi evidentemente nel risentirebbe in maniera probabilmente irreparabile
Quindi questo secondo aspetto tutte nella minoranza la terza cosa che sottolineiamo e che l'Istria come tale ha delle caratteristiche sue specifiche che la rendono oggettivamente diverse sia della corazze atti della Slovenia
Caratteristiche specifiche che sono di varia natura sono quelle di ordine storico sono allora quella rappresentata dal fatto che ci sono trecentocinquanta mila abitanti di queste terre che sono stati costretti andarsene ma rappresentano pur sempre una realtà ma io questo punto accantono tutti questi argomenti mi limito a che nell'Istria croata articolati sono appena la metà
L'altro cinquanta per cento e suddiviso tra italiani insomma dieci quindici per cento ma anche da un vento un per cento che si dichiara istriano coralmente
E poi ci sono serbi processo macedoni e quindi è una situazione che e diversa dal resto della Croazia perché a Zagabria non troviamo i croati a metà troviamo trovati cento per cento
In anche nelle parti controverse dell'acrobazia troviamo sacche di croati sacche di serbi ma questo tipo di frammentazione che sinistri ha non ha riscontro
Né con la Croazia e discorso analogo vale per la Slovenia perché anche per la parte slovena gli uomini sono la metà e resto anche la è frazionato quindi questa è una specificità oggettiva
Che deve secondo voi prova nella parte croata o fiume che si trova nella parte croata sono indubbiamente molto più simili tra di loro di quanto Capodistria e sia assimilabile a Lubiana o di quanto pone sia assimilabile a Zagabria
Quindi voglio dire che l'Istria da un atto diverso da corazze Slovenia d'altro lato a un suo carattere unitario ecco quello che noi chiediamo è che in questa soluzione ingloba
Aria di problema jugoslavo si tenga conto di questa specificità si dia quindi a queste zone un tipo di configurazione giuridica che sia rispettoso di questa diversità
Che non vada a violentare una situazione cioè io dico sempre
Proprio perché sono sensibile alla richiesta di Belgrado di Lubiana e di Zagabria di vedere rispettato due anni cioè non vedo perché i rispettare il diritto alla determinazione di croati dice non vengo debba passare
Nel misconoscere lo stesso diritto all'istriani e istriani questo diritto fino alla loro ho avuto la possibilità di esercitarlo che ci sono stati dei referendum
I quali si son trovati a votare tra Jugoslavia e Croazia tra Jugoslavia Slovenia ma nessuno ha chiesto loro di votare
Pro o contro Istria ecco questo è una domanda che non è stata ancora fatta io credo che per avere una soluzione che sia giusta che sia rispettosa dei diritti di tutti bisognerebbe passare attraverso questa operazione
Ecco da questo suo interamente queste sue considerazioni emerge un dato comunque una una domanda che può sorgere molto spontaneamente in seguito alla frammentazione
Sì però si sta prospettando di fatto l'ipotesi di una out in seguito alla indipendenza di Slovenia Croazia una autodeterminazione un'indipendenza a sua volta dell'Istria stessa
E questo
Sì più che di dipendenza direi che si tratta di pensare a una qualche forma di autonomia
E nel senso che
Comunque un qualche tipo di legame tra quelle che sono le membra attualmente sparse dell'ex Jugoslavia con qualche tipo di legame io son convinto che dovrà pervade
Quanto meno in termini economici
Perché non è ipotizzabile che corazziere Slovenia possano illudersi di affrontare semplicemente il mercato europeo
Dimenticando che finora il benessere che hanno raggiunto la però il tutto in questo quadro complessivo ipotizzare che ci sia un determinato tipo di autonomia
Per la Regione istriana è qualcosa che secondo me è fattibile i gradi di autonomia possono essere di diverso livello
Quindi c'è un'ipotesi di minima che considera la possibilità che la Slovenia
Costituisca in provincia autonoma la sua parte dell'Istria che la Croazia faccia altrettanto e che tra queste due province autonome si realizzi un certo rapporto particolarmente intenso intensiva lezioni pochi minima ci può arrivare alla regione autonoma dell'Istria dove un questa Regione costituita nell'ambito di quest'di quei che resterà del quadro jugoslavo sia garantita vede il coinvolgimento senza che estremamente creative pur civilista è quella del diritto internazionale e quindi non è che ci sia niente di preclusione niente di proibito si tratta di trovare le premesse politiche così ci sono le premesse poi le forme giuridiche si attuano sempre
Ecco le ha parlato appunto delle possibilità che offre il diritto internazionale era politica e sorge spontanea una domanda che d'attualità per vari aspetti ci sto ci sono state affermazioni penso da parte del movimento sociale italiano ma non unicamente di una ridiscussione dei confini fra Italia e ciò che resta dell'ex-Jugoslavia attesi in sostanza che il trattato di Osimo che sente delineo o meglio confermo icone il confine esistente fra Italia e Jugoslavia era contro atto per l'appunto fra l'Italia e Jugoslavia ma a questo punto mancando due Repubblica sull'Iraq i confini fra Italia e in questo caso la la Slovenia e la Croazia specularmente stato riferito che in seguito appunto a delle insisto siano state ci sarebbero state delle avances da parte del governo di Belgrado che richiedeva in sostanza un un appoggio dell'Italia alla alla crisi reclusione punto il governo federale incardinati ridiscussione dei confini cocomeri lei come giudica questa ipotesi
E glielo noi proprio perché abbiamo sperimentato di persona
Siamo convinti di quanto gli attuali confini siano ingiusti qui
Da questa convinzione mentre diamo però come conseguenza che e importante
Arrivare il prima possibile proprio nello spirito della nuova Europa allo svuotamento di cui sta diventa veramente il fatto scandaloso che
Si voglia costituire nuovi confini quello che sta cercando di fare la Slovenia e che stampa esatta cercando di fare la corazza e cioè il confine nuovo che viene a dividere l'Istria
E completamente fuori da questa logica europea di dire i confini devono contare sempre meno da questo punto di vista mai siamo decisamente contrari a questo nuovo confine confine che oltretutto viene ad essere questo sì un atto palese di violazione del Trattato di Osimo
Perché i tracolli Osimo prevedeva la cessione della sovranità dall'Italia alla Jugoslavia di una parte dell'Istria che arrivava fino a qui e tra veniva ceduta unitariamente di Osimo e che il trattato di Osimo non prevedeva come divisa da confini quindi realtà in questo momento alla Slovenia sta violando il trattato di Osimo attivo
Questo semplicemente per dire che la prospettiva corretta nei confronti oratorio Osimo credo sia quella espressa che state espresse dal ministro De Michelis cioè non c'è tanto un problema di denunciare o non denunciare trattata ma di rendersi conto che bisogna affrontare e parlamentare quello che è il dopo sisma cioè Osimo aveva come sua premessa il direi regoliamo in maniera finale i rapporti tra Italia e Jugoslavia e con questa premessa adesso è caduta perché ci sono dei rapporti
Completamente nuovi problemi assolutamente nuovi e Osimo non prevedeva e non poteva prevedere e che richiedono di essere regolamentati quindi bisogna uscire data la realtà attuale ma guarda a situazioni del passato
Se recentemente il quattro ottobre per la prima volta se non sbaglio sia la Federazione delle associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati ma anche in Italia sotto ricevuti congiuntamente dal Presidente da Repubblica Terenas
Scossi riga esatto anche un incontro definito storico appunto nei giorni scorsi mi pare sabato dodici ottobre a Cittanova appunto fra le due due organizzazioni una domanda che forse per un Giuliano un profugo istriano potrà sempre sentisse sentire una cosa già nota Napolitano a un italiano rimarca partendo i beni abbandonati esistono ancora pratiche in sospeso di rimborso di quelli che sono i binari e non cedere non la situazione che si è venuta a creare
Per questo ha rilevato atterramento a vicenda scandalosa
Tenga conto che i beni degli istriani che sono rimasti in Istria
Avevo costituito per l'Italia un modo per il pagamento degli indennizzi di guerra avevo Slavia quindi con questi beni come l'italiano ha pagato ciò che doveva pagare le colossali
Questi beni sono stati che in base alla legge venga viene versato un indennizzo per questi beni al proprietario che li ha abbandonati iniziò che è è risibile
Perché si parla di valori Tree riferiti al trentotto rivalutati con l'ultima legge duecento volte mentre fatto un minimo di conto economico la rivalutazione dovrebbe essere l'assurdo maggiore che età queste pratiche per corrispondere questi indennizzi risibili si stanno trascinando da decenni ce ne sono ancora decine di migliaia di pratiche inevase quindi sono persone ultra ottantenni che stanno aspettando di ricevere quattro lire per la casa che aveva lasciato i ministri e che continua a scattare
E la cosa
La milizia veramente scandalosa
Perché già il fatto in sé della quantificazione te e fuori da ogni criterio di giustizia ed equità ma questa quantificazione e visibile aggiungere questi tempi e sono biblici e un qualcosa che grida vendetta il sei che oltretutto crea una massa enorme di sofferenza delle persone che poi quello che conta perché le ingiustizie storiche sono cose molto strappate ma una persona che soffre una cosa concreta quindi sono Persotti quasi una questione di principio un qualcosa a cui sono attaccati e che continuano a ricercare abbiamo avuto
Grosso modo un anno fa la visita qui a Trieste del sottosegretario questo affare cordoni incontro in Prefettura al Coni tutti gli esponenti delle associazioni istriane dobbiamo esposto questa situazione
Ha assicurato che ritornava a Roma che nel giro di pudico quindici giorni ma insomma di qualche mese era tutto risolto tutto liquidato
Siamo sostanzialmente allo stesso punto nel quale eravamo un anno fa ecco quindi stretto un'illusione ulteriore che continua appunto a a far crescere quei questi queste questa dimensione di aspettativa e quindi di sofferenza umana
Ed era l'avvocato Paolo Sardos Albertini sparsi per l'Italia ma anche per il mondo rispetto alla situazioni istriana all'interno del processo l'indipendenza delle Repubbliche di Slovenia e Croazia è più se insomma più della crisi jugoslava una conversazione che pensiamo abbia messo in luce alcuni aspetti decisamente poco noti della della realtà istriane e del processo indipendenza delle due repubbliche
A cui seguiranno anche altre conversazioni ed interviste sullo stesso argomento sempre da queste frequenze dirà il radicale da Maurizio Becker per oggi e tutto do la linea nuovamente lo studio per gli altri programmi a risentirci
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