Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di Radio Radicale mercoledì quindici ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi i temi di cui ci occuperemo
Quest'oggi partiremo ancora una volta dalla situazione a Koba nella città siriana popolata
Dai curdi al confine con la Turchia assediata dall'organizzazione dello Stato islamico leggeremo editoriale dalle sfigato
Secondo il quale questa è la battaglia che cambia la guerra quelli che si sono impegnati nella missione contro lo Stato islamico non possono delegarla ad altri scrive
Lo scriviamo chiedendo innanzitutto agli Stati Uniti di essere coerenti con la
Strategia annunciata degradare e alla fine distruggere questa organizzazione
La situazione cubana anche l'occasione per rimettere in discussione la politica estera di Barack Obama lo vedremo
Con un commento di Timothy Garton Ash dal Guardian
Di ieri secondo Garton Ash forse gli americani avrebbero fatto meglio a città meglio a scegliere
Hillary Clinton invece di Barack Obama sei anni fa lo statista visionario del due mila otto non è stato all'altezza delle aspettative particolare in politicanti estera
Poi torneremo sulla situazione ad Hong Kong con le monde un'analisi di François Burgos sul parallelo tra Piazza Tienanmen la repressione di venticinque anni fa e il movimento di occupai Central di questi punti giorni
Accenneremo anche un'altra questione il calo del sprezzo del petrolio che ha ripercussioni Jo strategica importante lo leggeremo con
Il Times di Londra chiuderemo con il sinodo di Papa Francesco
Di cui si occupa quasi tutta la stampa internazionale con toni positivi perfino un quotidiano conservatore come la francese le Figaro
In un'analisi dal titolo Francesco in rottura con Giovanni Paolo secondo e Benedetto decimo sesto ma cominciamo dalla situazione
Ah cubane e dall'editoriale ieri di le fidiamo la battaglia che cambia la guerra il titolo quelli che si sono impegnati in questa missione
Non possono più delegarla scrive quotidiano francese cominciare una guerra con una sconfitta è un incubo per gli strateghi
Salvo a quando le forze militari seguono un ordine di missione incoerente ordine di missione che
Verrà presto rimesso in discussione questo vale
Anche per la caduta annunciata di
Con pane nelle mani dello Stato islamico il Segretario di Stato John Kerry può anche dire che questa città la frontiera tra Siria Turchia non ha valore strategico
Ma alla fine anche lui
è stato obbligato riconoscere che
La conquistati cubane da parte dello Stato islamico rappresenterebbe una tragedia è una tragedia per i curdi che l'abilità no la difendono e non altro
O non hanno altra scelta se non l'esilio per sfuggire al massacro
Ma è una tragedia anche soprattutto per la coalizione internazionale che dice di voler distruggere lo Stato islamico ormai per mio figlio è dimostrato che la forza e l'americana
Non basta da sola contro un atto UPA potente ben armata in Iraq e da due mesi in Siria da tre settimane gli Stati Uniti hanno condotto quasi duemila raider il Bilancio di questa
Missione da dieci milioni d'ordine del giorno è che il califfato non cessa di guadagnare terreno
Conquistando le perfino nella provincia di andare in Iraq alle porte di Baghdad la sua notorietà attira altre reclute al punto che le forze dello Stato islamico ha sono passate da venti a trenta mila uomini
La battaglia di Koba né per le sfide con mostra tutto ciò che non funziona in questa guerra una qua dizione che è tale solo di nome con arabi europei poco impegnati
A cui si aggiunge un membro della NATO la Turchia che si fa pregare per aprire le sue basi agli alleati sembra preferire vigeva visti e i curdi uva regime Assad
In questa situazione occorre
Pretendere che ciascuno scelga da che parte stare perché si pone urgentemente la questione di una revisione del dispositivo militare senza lasciarsi trascinare in una nuova guerra di occupazione
Sarà necessario secondo figlio riconquistare il territorio ammessi dallo Stato islamico per addestrare le forze irachene curde ci vorrà del tempo di conseguenza
Rimangono due opzioni inviare forze speciali creare zone tampone quelli che si sono impegnati in questa battaglia
Scoprono di non poter delegare ora il momento di conoscere la loro strategia per trasformare la disfatta di cubane in vittoria contro
Lo Stato islamico così finiamo nel suo editoriale di ieri questo
Ennesimo
Episodio non di successo nella strategia di politica estera occidentale più particolare americana occasione per diversi analisti per rimettere in discussione proprio la dottrina di Barack Obama
Ad attaccarlo
Poco un po'pesante mente è stato ieri Timothy Garton Ash sul Guardian
In un convento dal titolo che dice tutto gli Stati Uniti avrebbero dovuto scegliere i rivali Clinton invece di Barack Obama questo l'interrogativo e perché perché lo statista visionario del due mila otto non è stato
All'altezza delle aspettative in particolare in politica estera scrive Garton Ash
Cosa diamo l'accaduto al Messia quello per cui gli americani ballavano nelle strade cantando Yes we can nella notte elettorale indimenticabili di sei anni fa
Quello che era sulla bocca di tutti di europee i mentre ci avviciniamo alle elezioni di mid term per il Congresso
Il quattro novembre
Sei anni dopo che Barack Obama era stato eletto i candidati democratici non vogliono più farsi vedere con Luigi Elisa peggiori
Una osservatrice veterana della politica americana scrive
Probabilmente dei tempi di Richard Nixon che così tanti candidati evitano il presidente del loro partito quando
Compare nei loro Stati i tassi di approvazione per Obama sono attorno al quaranta per cento in Europa non si parla più così di lui si è passati da Obama Obama a non vanno a cosa andato storto ovviamente può cadere ancora molto nei due anni che rimangono ad Obama la Casa Bianca ma il Presidente americano probabilmente ha compiuto quello che doveva compiere
E sembra sempre più interessato al golf che alla politica per fare un Bilancio secondo Garton Ash
è importante ricordare
Però che dal mille novecentoquarantacinque nessun presidente americano era stata lasciata un'eredità così difficile
Obama entrato la Casa Bianca durante la peggiore crisi finanziaria degli anni Trenta dovendo risolvere la disastrosa guerra in Iraq lasciato da George Radiobus confusa un sistema politico interno non funzionante causa
Della radicalizzazione di due partiti al congresso e nel momento in cui
Avveniva una svolta millenaria in termini di equilibrio del potere globale verso l'Asia
Detto tutto questo qual è il suo bilancio dopo sei anni per Timothy Garton Ash moderatamente buone in politica interna ma molto negativo in politica estera
Economia americana sta facendo meglio delle altre economie sviluppate cresciuta i circa l'otto per cento dal due mila otto mentre la zona euro ha perso più del due per cento da da quella data da oggi
La disoccupazione americano è sceso sotto il sei per cento il deficit per il due mila e quattordici è sotto il tre per cento
Si può discutere di chi sia il merito l'Amministrazione Obama l'ex presidente della Fed Ben Bernanke l'OSCE il gas il dinamismo del mercato interno lo spirito
Imprenditoriale del popolo americana ma rimane il fatto che questo è accaduto sotto la presidenza Obama in politica estera per controllo il presidente da cui il resto del mondo si aspettava così tanto ha realizzato molto poco
Obama non ha fatto una cosa stupida come invadere l'Iraq
Ma non ha fatto praticamente altro
Lo statista visionario del due mila e nove al Cairo non ha colto l'opportunità della primavera araba ha dichiarato una linea rossa sulle armi chimiche in Siria ma poi ha lasciato il presidente siriano Bashar al-Assad violare impunemente quella linea rossa
Invece di armare sostenere in modo vigoroso l'opposizione moderata siriana come ti debba Hillary Clinton Obama ha lasciato che Assad concentrasse la sua potenza di fuoco contro i moderati siriani permettendo rafforzamento dello Stato islamico
Nel frattempo le sua debolezza nell'affrontare il Primo ministro iracheno sciita Nouri Al Maliki ha spinto
I sunniti iracheni verso lo Stato islamico e ora gli americani si ritrovano di nuovo impegnati militarmente
In
Iraq
Ci sono poi le altre questioni di politica estera il vincitore un po'prematuro del Nobel per la pace non ha trovato ancora una soluzione per il conflitto israelo palestinese anche se sa cosa dovrebbe fare
è stato debole nel rispondere alla vergognosa aggressione di Vladimir Putin in Ucraina lo scandalo delle intercettazioni di massa
Da parte della e in sei americana ha alienato alleati cruciali come la Germania il pivot verso l'Asia è una buona idea ma nella Cina negli alleati dell'America nella regione
Hanno
Sono rimasti impressionati dai risultati
Poi c'è la politica dello sviluppo l'uomo che doveva incarnare il nord sud invece dell'Est Ovest e non ha fatto quasi nulla e Obama non è nemmeno riuscito a chiudere
Guantanamo tutto questo secondo Garton Ash porta una domanda interessante gli elettori delle primarie democratiche del due mila otto hanno forse
Sbagliato la loro Scelta invertito la scelta storica che avrebbero dovuto fare cioè
Prima un afroamericano poi una donna Presidente
Hillary Clinton secondo Garton Ash pur non avendo avuto come Obama un'esperienza di Governo maggiore aveva molto ha più esperienza e alla fine si sarebbe fatta rispettare molto di più come Presidente
All'epoca aveva l'età giusta nel due mila sedici se si candiderà fra sessanta nove anni un po'tardi gli otto anni magari con un'esperienza del Segretario di Stato vicepresidente
Otto anni avrebbero meglio equipaggiato Obama per far fronte alle sfide di un mondo pericoloso
E invece non ci resta altro che un lungo il libro di cosa sarebbe successo se
Così Timothy Garton nasce sul bilancio di politica estera di Barack Obama o va segnalato che ditelo Racman columnist del martedì del Frasson Time Cyril pubblicava un un un interessante commento sull'America il Regno Unito e i pericoli dell'impero in cui Racman apprendimento parte le difese di Obama spiegando che è difficile essere
Un poliziotto globale se le finanze pubbliche sono a secco
Se il proprio Paese Terme la guerra al parallelo ovviamente
Regno Unito America un parallelo storico non
Non attuale
Vediamo Dom compia per un per una rapido aggiornamento della della situazione le i manifestanti sono sono stati allontanati in modo più o meno gentile quelli di occupare i Central al contempo però il il capo dell'esecutivo di un conto e si trova sotto inchiesta
In questo segna in parte un un successo per per questo
Movimento da parallelo che si è fatto spesso è quello con piazza Tienanmen ma per con sua Burgondi le monde
Non è un po'parallelo appropriato perché fondamentalmente perché
Se è vero che che la memoria di chiaramente forte a Hong Kong se è vero che ogni anno migliaia di abitanti dell'ex colonia britannica commemorano quanto accaduto in Cina il quattro giugno del del del
Dei di venticinque anni fa
Fare un anno il Gia sommaria con Tienanmen non permette di comprendere fino a che punto il Paese è cambiato dal
Mille novecentottantanove ed è cambiato per il meglio con lo sviluppo di una società urbane illuminata più sviluppata attivarci sociali media cosciente dei suoi diritti e sempre più rivendicativa di fronte a un regime politico costretto ad adattarsi permanente
Ma è cambiato anche per il peggio con la progressione di un potere forte aggressivo e arrogante che ha
Che ha imparato le elezioni di Tienanmen e questa è forse la differenza essenziale
Questa lezione qual è in Cina ogni tentativo di mobilitazione politica fuori dalla sfera del Partito comunista e repressa senza pietà
Le voci critiche vengono pesantemente sanzionate dallo scrittore il Duke sia un po'imprigionato dal due mila nove e due dopo una condanna
A undici anni per sovversione all'universitario uiguro moderato Ilham Totti condannato in settembre all'ergastolo per separatismo
Ma il punto qual è che una ripetizione della repressione del giugno mille novecentottantanove sembra improbabile
La maggioranza in seno al Partito Comunista ha imparato quella lezione del mille novecentottantanove la maggior parte del del del del regime
Non vuole inviare
A un congresso l'esercito e non lo farebbe dice onesti piazza Tienanmen anni don Fang
Nemmeno se ci fossero manifestazioni come quelle di un congresso a Pechino la ragione con l'emergere di questa classe media più cosciente più rivendicativa sarebbe semplicemente suicida vedremo naturalmente
Le evoluzioni oggi vogliamo però segnalare anche un altro tema che si sta a poco poco facendo largo sui giornali internazionali e della caduta del prezzo del petrolio determinata da diversi fattori nasce il gas Revolution ma non solo
Anche la decisione o l'annuncio da parte dell'Arabia Saudita di volerne uscire dal sistema
D'petrolio scontato il titolo territoriale di ieri del Times che scrive
L'Arabia Saudita perso il suo ruolo di maggior produttore energetico il mondo ma non il suo potere di provocare terremoti da Washington a Mosca
Riad appena indicato l'intenzione di rompere con le abitudini degli ultimi trent'anni per permettendo i prezzi mondiali del petrolio di
Scendere ancora per realizzare questo obiettivo tra le sordità resisterà agli appelli di tagliare la sua produzione nonostante la mancanza di domanda molti dei risultati di questa scelta sono benvenuti
E vediamo quali sono questi risultati prezzi del petrolio relativamente bassi possono
Aiutare innanzitutto industrie energivore esportatrici così come i consumatori alla pompa di benzina l'OPEC sarà indebolita dei conflitti interni perché un prezzo
Di ottanta dollari al barile può essere accettabile prima per i produttori arabi ma non per regimi come quello dell'Iran una o del Venezuela su cui l'impatto economico sarebbe devastante cosa più importante i prezzi ottanta dollari al barile al barile aumenterebbero gli effetti delle sanzioni
Economiche contro la Russia intensificare vero le pressioni sulla dignità Putin per cambiare
Il suo comportamento dopo l'aggressione contro l'Ucraina
La il Times spiega che la decisione dell'Arabia Saudita dipende fondamentalmente dalla rivoluzione dell'OSCE il gas i sauditi vogliono riconquistare in qualche modo i clienti perduti dopo che gli Stati Uniti sono diventati il primo produttore al mondo
Superando proprio la rabbia saudita
Riad sta manovrando per riconquistare i suoi clienti nonostante le proteste che vengono
Da Caracas dove il Governo ma duro ha bisogno di prezzi del petrolio vicine centoquindici dollari al barile per sopravvivere
E alle proteste di Mosca che ha accusato i sauditi di essere manipolati dall'America per punire la Russia
Putin attualmente particolarmente vulnerabile a una caduta dei prezzi del petrolio i suoi Ministri ammettono che per avere un bilancio in pareggio lavoro la Russia avrebbe bisogno di vendere petrolio al novantotto
Dollari al barile quest'anno centocinque il prossimo
Le teorie del complotto di un Arabia Saudita alleata di Washington in una guerra hanno ergetica contro Mosca
Non non reggono secondo il Times ma l'effetto sarà comunque salutare detto questo però l'avvertimento del quotidiano conservatore di Londra
Non si deve abbandonare la rivoluzione che ha già trasformato l'economia americana la rivoluzione dell'OSCE il gas perché con prezzi del petrolio
Più basso il pericolo
E che si acquisti petrolio anziché procedere nell'estrazione nelle ricerche di CERGAS perché questo diventerebbe
Meno vantaggioso ritornare alla vecchia dipendenza energetica per il Times
Non è un'opzione così il quotidiano conservatore di Londra per chiudere invece un accenno anche al al Sinodo di Papa Francesco che viene ampiamente seguito dalla stampa estera per le le le importanti evoluzioni che annunciare in termini
Di di famiglia di comunque di sessualità di copie
Mia figlia o che un quotidiano conservatore che ha sostenuto la manifattura tortuoso in Francia insomma che ha una linea editoriale venne chiara
Lo riconosceva riconosceva che i passi sono comunque importanti non le analisi dal titolo Francesco in rottura con Giovanni Paolo secondo e Benedetto sedicesimo è stata la riforma dello stile
C'è stata con con con Francesco innanzitutto la riforma dello stile verso una papà normale e non un papà che indossa
Le babbucce di Prada c'è la riforma della Curia la cui riorganizzazione è stato avanzato ed ecco la riforma dottrinale di Papa Francesco
Che tocca l'insegnamento della Chiesa su famiglia copie sessualità
Il metodo sinodale
Di Francesco e l'opposto di quello del suo predecessore gli insegnamenti sulla famiglia di Papa Giovanni Paolo II vengono sepolti la visione crisi alle Di Benedetto sedicesimo viene rimessa in discussione in profondità
Così definiamo non ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale