"Rappresentanza politica e gestione delle riforme istituzionali"

Nelle stanze a fianco se potete
Sono già tutte viene
Perché qui tra poco non si potrà parlare
Si trasformerà in una sauna
Ormai
Va bene per favore farmaci cominciano abbiate pazienza
Abbiate pazienza abbiamo per favore
Cari amici
Apriamo la questa tavola rotonda dedicata al settantesimo anniversario della fondazione del Partito popolare il tema rappresentanza politica e gestione delle riforme istituzionali nella nascita del partito popolare
Prima di iniziare vi leggerò alcuni telegrammi che sono pervenuti alla presidenza non posso leggerli tutti ma leggo i due che mi sembrano più importanti
Presidente della Repubblica caro De Rosa particolarmente significativa ritengo esterno la vostra iniziativa per una tavola rotonda sulla rappresentanza politica e gestione delle riforme istituzionali e la nascita del Partito Popolare Italiano quel partito fu la prima forma autonoma democratica della presenza dei cattolici nella vita del Paese fatto che trascende i cattolici stessi per influenzare profondamente in senso più autenticamente plus popolare pluralista la vita italiana
Ricordare quel partito nel settantesimo anniversario dalla sua fondazione i suoi ideali e i suoi programmi
Mi sembra cosa meritoria e non solo da un punto di vista storico atti e dalle gregge personalità che partecipano alla tavola rotonda il mio più cordiale saluto
Una lettera mi è pervenuto dal presidente della Senato della Repubblica
Il professore
Giovanni Spadolini caro De Rosa desidero associarmi di cuore alle celebrazioni promosse dal Po istituto
Nel settantesimo del manifesto ai liberi e forti serbo di don Sturzo
E dei diversi colloqui che ebbi con lui fra il cinquantadue cinquantasei un ricordo incancellabile
E come vecchio Gobetti hanno voglio unirmi al vostro commosso omaggio nei riguardi del messianico del riformismo con una particolare saluta persica presidente De Mita cordialmente Giovanni Spadolini
Voi dovete perdonarmi se non do lettura perché altrimenti in non so a che ora finiremo con degli altri telegrammi pervenuti come anche non saluto in maniera particolare
Dispiaciuto di non poter richiamare subito alla presidenza di questa tavola alcuni antichi e vecchi ancora rappresentanti descrive Partito popolare il qualche qualche primo iscritto ma non posso fare a meno
Di nominare la signora Cingolani
Che mi ha raccontato un aspetto particolare interessante che si iscrisse al Partito popolare quando lesse nel programma del partito che finalmente in Italia c'era un partito che ha dato il voto alle donne
Nel mille novecentodiciannove salotto in maniera particolare
Ancora il nostro il caro amico professore Alessio avvocato Alessio
Fra i fondatori di questo istituto
E certamente uno dei più cari e antichi amici di Luigi Sturzo
Non faccio altri nomi mi riprometto in altri convegni di ricordare un po'tutti gli amici che sono stati a fianco astro
Premi consentiti una breve introduzione al convegno come per tutti noto oggi questi ricorrono questi sì e cinquant'anni da quando appunto dall'albergo Santa Chiara quindi a Roma non molto lontano di qua
Settantasei si capiva si capiva va be'grazie fu lanciato l'appello a tutti gli uomini liberi e forti
Appello che rappresenta l'atto di fondazione di un Partito democratico che si ispirava ai principi cristiani promosso da un gruppo di cattolici quasi tutti impegnati nelle organizzazioni economiche sindacali del movimento cattolico nelle competizione elettorale amministrativa di culture di provenienza ideologica non uniforme
Ma tutti convinti che il non expedit cioè il divieto per i cattolici di parte
Feci fare alle elezioni politiche avesse fatto il suo tempo e fosse assurdo anacronistico ripresentarlo dopo l'esperienza della prima guerra mondiale
I firmatari dell'appello scusatemi questi li voglio almeno nominare dell'appello furono don Luigi Sturzo
Bertini Bertone Cavazzoni Grosoli Longino ti Mauri Merlino approdino infine Carlo Santucci il più anziano
Nome che ricordava il primo tentativo cattolico di fondare un partito conservatore quello di di casa Campello del mille ottocentosettantanove
No fra Gato per l'opposizione dei cattolici intransigenti per il non expedit e il no di papa Leone tredicesimo
Ricordando l'appello
E riflettendo su quel che esso rappresentò nella storia politica del nostro Paese non possiamo ovviamente prescindere dal contesto storico in cui l'appello viene lanciato fu avviata l'organizzazione politica del partito
Si era conclusa da poco la prima guerra mondiale il clima politico ideologico era particolarmente acceso generalizzato e diffuso nelle masse
Per un sentimento o un bisogno di purificazione o di rinnovamento che spingevano per verso forme di democrazia se non diretto accerto di aderenza agli aspettative sociali ed economiche suscitate dai grandi sacrifici della guerra
Potremmo avvertire nei testi di serrati di Gramsci di Gobetti di Sturzo e anche di Francesco Luigi Ferrari una tensione che vorrei definire ascetica della politica
Certo le visioni e le prospettive politiche sono diverse se non opposte tuttavia non si può fare a meno di sottolineare questo dato comune ai partiti nuovi la volontà di liberarsi dal fardello delle vecchie strategie trasformisti che questa tensione morale ideologica del primo dopoguerra
Può aiutarci a capire ma solo in parte la concezione rigorosa ma lucida e tesa al tempo stesso che Sturzo ebbe del partito e del cambiamento politico
Che gli giustificava con la crudezza tutta Marte meridionalistica di un processo storico ai limiti che alle ristrettezze delle istituzioni
Di qui forse la nostra difficoltà in un clima come l'attuale poco adusata discorsi forti a rileggere l'appello i testi distrutti Sturzo redasse per spiegare le ragioni di un partito così fatto dico è superfluo dire che esse si prestano a non si prestano a trasferimenti meccanici
C'è un prima e c'è un dopo l'appello il primo tempo è quella della cosiddetta opposizione cattolica
Condotte contraddetta spesse volte dei conflitti non solo esterni contro la destra storica la sinistra liberale ma anche da conflitti interni
Fra le tendenze moderate conciliatorio viste le tendenze che si richiamavano alla tradizione alla prima tradizione democratica cristiana
Svolgimento sinuoso con diversi percorsi più o meno accidentati accidentati fra i quali queste forme con una capacità rarissima di persuasione collettiva la linea più razionale più labile vitale moderna di Sturzo
Non ripercorre Remo la storia del movimento cattolico neppure nel relativamente al decennio giolittiano
Che fu e resta un periodo culturalmente fra i più fecondi dell'Italia unitaria
Vero crogiuolo ideologico delle forme nuove che veniva assumendo la vita politica del Paese il socialismo riformista celebrò allora la sua stagione migliore
Il nazionalismo faceva la sua comparsa insidiando con le sue fustigazione idealisti che le prospettive di una tranquille tranquillante politica del piede di casa
Il liberalismo nella sua componente moderata inaugurava la prassi dei blocchi con i clericali intransigenti blocchi che suscitavano lo sdegno di Luigi Albertini e le rifiuto di Luigi Sturzo Meda Murri Giuseppe e Michele
L'appello a tutti gli uomini liberi e forti non nacque dunque dal giorno alla notte
Non fu un'improvvisazione nella vita politica del nostro Paese
Ma fu il prodotto conclusivo di un lungo processo di maturazione di quell'è lite cattolica che aveva conquistato in una logorante conflittualità interna con le forze di un clericalismo intransigente astensionista
E attraverso il collaudo di un dinamica associazionismo municipalista e sindacale il valore storico irrinunciabile della democrazia liberale e della prassi istituzionale
Se dovessi stizzite di Zare in poche parole il processo evolutivo dei cattolici democratici dalla fase del divieto di partecipazione alle alle elezioni politiche all'appello a tutti gli obblighi per i rapporti dire esso che esso consistette nella scoperta della politica
Come via obbligata per sostenere attraverso la prassi istituzionale le ragioni più autentica del solidarismo cristiano
Nel decennio giolittiano fu chiara Sturzo come a Murri come ammenda
Che la sociologia cristiana sarebbe rimasta un puro passatempo dei circoli e delle associazioni culturali cattoliche parrocchiali o o meno se non fosse diventata scelta politica quindi partito come si diceva allora di popolo
Non rilegga il testo dell'appello per do per scontato solo mi siano consentite alcune annotazioni marginali forse utili per avviare la tavola rotonda
L'appello si rivolge a tutti gli uomini liberi e forti non si rivolge ai cattolici in quanto tali
La formulazione è a confessionale avrebbe detto Luigi Sturzo nove tradurremo la parola Ina laico il che non esclude naturalmente la premessa cristiana come non la esclude Eva Benedetto Croce in più l'appello fa esplicito riferimento ai principi cristiani come ispirazione fondamentale del partito
I due termini poi liberi e forti che tornano frequentemente nella prosa struzzi Anna ci rimandano a quelli criteri e della libertà come scelta
Ancora prima che formale interiore del politico perché si accompagni in maniera stia stessi stretta alla sua responsabilità come parlamentare amministratore dirigente di partito di fronte al proprio elettorali
Ma per il senso di questa è la città e del suo rapporto con i principi cristiani
Mi rinviamo alla polemica Sturzo gemelli dal congresso di Bologna dello stesso anno mille novecento diciannove che chiari definitivamente la fisionomia del partito
L'appello poi non si capirebbe se non lo collocassimo entro l'ambito dei problemi che furono immensi e travolgenti del primo dopoguerra
Esso fu preparato questo congresso dalle diagnosi che fece Sturzo India ripetuti discorsi già nel corso della guerra sino alla vigilia della piccola Assemblea che redasse l'appello mi basta e di portare solo alcuni brani dell'articolo che Sturzo scrisse il dodici novembre mille novecentodiciotto otto giorni dopo la fine della guerra organicità e decentramento ecco i perni di una grande riforma che deve toccare la nostra vita politico sociale oggi prima che le vertigine del dopoguerra ci assaltano
Ma il Parlamento deve per il primo riformarsi internamente profondamente e riprendere il posto che gli spetta oggi e nelle crisi immancabili dopo tanto sangue e tanti sacrifici
Non possiamo volere che si sposti verso centri fittizi autoctoni irresponsabili la pubblica opinione e la forza del potere morale
Male si provvede a riempire alla patria nostra se pretesi comitati nazionali volessero assurgere a focolai di vita assi in dissenso è in contrasto col Parlamento spesso per prendere in momenti difficili la direzione anche al di sopra del governo legittimo
Presagio
Dettato da fondati timori lascia stare questa analisi che mi condurrebbe troppo lontano
Partendo da questa cruda denuncia
Del processo graduali di delegittimazione del Parlamento attraverso l'assalto dei centri fittizio toccamenti responsabilità già in corso durante il conflitto
Sturzo faceva scaturita da da questa analisi la necessità della proporzionale
Perché il Paese spiegava nutra maggiore fiducia nel Parlamento dell'avvenire anche esso deve trovare nella base elettorale con il dispregio dell'affarismo trionfante del ministeriali stimo che fa le elezioni
Ma una sana correnti di idee erano crescente formazione di partiti si deve prima di fare appelli al Paese modificare anzitutto il regime elettorale
La scelta proporzionalisti e si accompagnami Sturzo ha una forte critica dell'uninominali Simo
Il collegio uninominale scriveva feudo del deputato dovessero in caro Gnisci la piccola vita locale di una borghesia ignare sfaccendati
Dove si esercita la pressione governativa anche durante la guerra per fino a sostenere lo spieghi dure e vergognosi interessi contro intere popolazione reclama anti
Che possono vivere tranquilli nell'osservanza delle panche Lenci il collegio uninominale de'tiranni and day paglietta del Mezzogiorno
E degli affaristi noti in altre parti d'Italia deve cessare comun detrito di vecchia concezione liberale cadute sotto il maglio della vita
è superfluo serrare
Come questa critica ferrea di Sturzo all'in un minimalismo non molto dissimile da quella riserve indiana même Salvemini Anna memoria
Vada messa in rapporto non solo con il suo tenace meridionalismo eccolo e con la sua battaglia antitrust stormi sta ma anche con la crisi più generale del parlamentarismo di fin e secolo allorché si manifestò chiaramente
La insufficiente corrispondenza fra il sistema rappresentativo e le nuove realtà sociali del Paese dovute anche a alle grandi trasformazioni economiche
Formazione del proletariato di fabbrica crisi della bottega artigiana crisi agraria molti opera istrici anarchici e nascita del socialismo
Ne abbiamo non è un caso che proprio nel decennio giolittiano sorse a Milano quell'associazione proporzionalista
Nella quale militarono Giuseppe Michielli che fu nel mille novecento diciannove il rapper il relatore alla Camera sulla proporzionale
Filippo Meda Luigi Del negli occhi tutti i nomi che ritroviamo nel Partito popolare ed insieme con loro facevano parte dell'associazione anche socialisti
Come Filippo Turati che ne fu il Presidente radicali repubblicani tutti schierati in un fronte anti giolittiano sia pure con diverse sfumature
Lavoro teorico quell'associazione proporzionalista che ebbe il suo testo migliore nel volume del radicale Gino Bandini
Che analizzando nei suoi aspetti anche tecnici la proporzionale respingeva il metodo che lasciava del lettore la libertà di combinare come meglio credeva
La lista dei candidati in quanto così così si sarebbe aperta la via alle combinazioni più promiscue di affarismo elettorale
Lavora in per importante perché superava l'ANPAS in cui era finita la scienza politica che riteneva di potere superare i vizi del parlamentarismo con riforme attinenti solo al funzionamento dell'esecutivo
Va dato atto però come lo stesso Sturzo rivelò al congresso di Bologna del mille novecento diciannove che solo come il porno popolarismo
Le affermazioni teoriche che facevano capo all'associazione proporzionalista di Milano furono portate sul terreno politico per un'attuazione immediata
Ancora Bologna Sturzo come nei primi anni del secolo aveva detto per le Autonomie comunali così ore nel congresso del diciannove avvertiti che se la riforma elettorale non fosse stata approvata conforme ai nostri desideri il partito sarebbe stato pronto a scioperare
Dalle urne
Bisogna convincersi disse che noi non vogliamo essere sperperati in condizioni di inferiorità ma essere valorizzati in condizioni di realtà quando dico questo dal mio posto ho detto tutto
Ora la domanda che lo storico si pone questa esisteva una comune convinzione politica nel Paese sul proporzionalismo se rimandi rimaniamo sul piano dei partiti potremmo dire
Turati era un convinto proporzionalista perché riteneva che la nuova legge elettorale sarebbe servita parole sue almeno a rabberciare lei claudicanti istituzione liberali
Più in là non andava anche perché i massimalisti che erano ormai la corrente maggioritaria del partito non erano punto convinti
La ritenevano questa proporzionale il solito espediente borghese destinato a prolungare l'agonia dello Stato liberale
La maggioranza di governo accettava la proporzionale obtorto collo
Il liberale Peano alla Camera avrebbe voluto correggerla con il pane Sciascia brutta parola è brutto mezzo che secondo Sturzo avrebbe corrotto la legge
Il parere di Giolitti è noto ne fece la causa della crisi dello Stato liberale tanto da accettare al momento opportuno la legge maggioritaria Cerbo sia pure a malincuore e disse non si ponga odiare un rospo e poi dire di averci provato anche il gusto
In breve
La domanda che lo storico si pone è questa esisteva allora nel Paese lo stato d'animo messianico attorno alla proporzionale come credevano Sturzo e Micheli
Dov'era andata a finire quella maggioranza silenziosa che aveva sempre votato per i ministeriali alla Tittoni e per i blocchi clerico moderati
Questa maggioranza era già pronta a rinunciare alle abitudini dei governi moderati dalle combinazioni personalistiche per affidarsi al proporzionalismo via aperta ai partiti programmatici con le loro liste di rigide
C'è un dato che colpisce
La frequenza alle urne nell'elezione del diciannove fu solo del cinquantasei per cento inferiore a quel sessanta per cento che si ebbe nel mille novecentotredici con il Patto Gentiloni
Sturzo ammise più tardi nel dicembre del ventidue quattro mesi dopo la marcia su qualche mese dopo la marcia su Roma
Che non si era riusciti a ai evitare la crisi dello Stato liberale
Ma escluse che la crisi fosse imputabile alla proporzionale che invece da serviti in tre anni e con due lezioni ha fornito un contenuto e a dar vita ad una discussione programmatica alla vita politica le correnti di pensiero
Tuttavia ammise che la democrazia liberale indebolita dalla stretta fra popolari e socialisti non aveva avuto la forza per sostenere la spinta fascista in altre parole
La disarmonia del fronte politico il rincorrersi incombe e combattere fra loro delle diverse storie sociali dell'Italia
Munite di fedi tradizione utopie così lontane fra loro non avrebbe potuto risolversi con un una legge eccolo una riforma ma la lotta per la proporzionale secondo Sturzo o era solo la punta avanzata di un progetto riformistico che dovrebbe interessare le regioni l'ordinamento provinciale il decentramento amministrativo la scuola la terra in effetti Sturzo vedeva nel piano delle grandi riforme data la situazione politica del primo dopoguerra caratterizzata da una degradazione dei ruoli istituzionali la sola via per rivitalizzare democrazia politica Parlamento
Non a caso Gobetti scorse Sturzo una sorta di mistico del riformismo
Perché quel che immetteva nelle sue prediche politiche
Nei suoi appelli alle classi dirigenti del tempo una carica morale e religiosa che faceva del suo riformismo qualcosa in più di una tecnica formale ellissi e legislativa per tenere sotto controllo il potere la Cestaro tutta quanta la parte che riguarda il rapporto tra la rivendicazione della proporzionale e la ricostituzione
Del alla costituzione del nuovo partito che fu concepito in maniera centralizzata abbastanza rigorosa con apertura di sedi in tutti i comuni d'Italia
In conclusione mi pare si possa convenire che la cura
E l'insistenza con la quale Sturzo difese la proporzionale
E curò l'organizzazione politica alla promozione dei convegni abbia consentito alla struttura del partito di resistere meglio degli altri partiti alla crisi dello Stato liberale anche se apprezzo di gravi emorragie
Non riuscì al partito di condurre a compimento il suo programma riformistico e questo fu un limite di tutta la democrazia pre fascista che al rinnovamento istituzionale preferiti la norma del Quetta non muovere per un insieme di timori e sospetti che si accavallarle o l'uno sull'altro
Fra i quali il più grave fu che le riforme aprissero il varco all'egemonia del vecchio clericalismo anti risorgimentale ammantato di democrazia
Ma non meno tenace sull'altra paura della sinistra che le riforme potessero servire a rafforzare lo stato borghese ecco queste brevi
Premesse per riprodurre
Tavola
Per introdurre la tavola rotonda incominciamo subito dando la parola all'onorevole Galasso storico anche lui
Vorrei anche io mantenere in effetti sul piano storico Salvo poi a fare alcune considerazioni magari più ravvicinate al titolo che è stata data a questa tavola rotonda riprendo subito uno spunto
Di De Rosa perché peraltro fondamentale cioè il fatto che l'appello del quale oggi
Celebriamo si può dire si può usare proprio questo verbo credo il settantesimo anniversario non fu un fatto improvviso fu lo sbocco di una lunga meditazione
Politica non del solo Sturzo ma di tutto il settore del cattolicesimo politico italiane anche del cattolicissimo non politico italiano come si vede da tanti elementi
E anche di contrasti e lotte interne allo stesso mondo
Cattolico italiano e questo è tanto vero che il testo dell'appello che nella data odierna di settanta anni fa fu diffuso
Si trova praticamente tutto anticipato avvolta addirittura con le espressioni testuali nel distrutti nel discorso che Sturzo tenne a Milano
Due mesi prima il diciassette novembre del mille novecento diciotto anzi debbo dire che un qualsiasi studio dell'Appello ai liberi e ai forti che non tenga come punto di riferimento e come contesto interpretativo il testo del discorso di Milano e del diciassette novembre si lascerebbe sfuggire
La possibilità di un'analisi che vada realmente a fondo alle alle materia e che nel nell'appello per necessità di cosa sono esposti in maniera molto sintetica nel discorso di Milano invece sono esposti in maniera tale da far pensare che quel discorso dovette durare
Non non meno di un'ora e mezzo Nora e tre quarti forse pure volevo prevista l'estensione del testo
Scritto
Tra l'altro è proprio quel discorso di Milano che meglio forse di altri testi consente di misurare il vero e proprio salto di qualità che il mondo
Cattolico italiano in quanto mondo politico italiano
Compie rispetta tutte le sue esperienze precedenti io direi non solo alle altre esperienze precedenti ma rispetta le stesse esperienze di Sturzo e vorrei mettere in rilievo un elemento cioè il riferimento fondamentale che Sturzo fa
Nel discorso che illustra il testo dell'appello
A valori e a situazioni di un mondo del quale fino ad allora non aveva lasciato adombrare granché nella sua produzione pubblicistica e nel suo
E nella sua milizia politica mi riferisco al costante
Riferimento di Sturzo al mondo anglosassone in particolare all'America sui quattordici di principi di Wilson
è fondata nel testo del discorso di Milano alla intera illustrazione dei Principi di politica estera che il Partito Popolare nascente nascituro avrebbe dovuto seguire
Ed è in rapporto alla situazione americana che sono chiariti i punti fondamentali uno soprattutto quello relativo alla libertà d'insegnamento che sarebbe apparso tra i punti fondamentali dell'appello
Lire riferimento è proprio puntuale testuale dice bisogna fare come in America dove questa libertà d'insegnamento è un fatto della società civile è un fatto che non si presta neppure a discussione nell'ordinamento generale
Mi pare che questi riferimenti costanti in Sturzo al mondo anglosassone e alla esperienza
Politico sociale
Americana siano un fatto di grandissimo valore culturale intanto non che rispetta lo struzzo precedente ma si era anche un fatto di grandissimo valore politico in questo senso che
Su molti punti è chiaro che l'Appello ai liberi e ai forti intende innovare promuovere su un altro piano alla discussione politica e programmatica del tutto di tutte le forze politiche italiane
Però come tutti i discorsi di questo genere assente tre
Bisogno di un modello a cui riferirsi è sintomatico e bisogna sottolinearlo
Che nell'Appello ai liberi e forti così come nel discorso di Milano e così come in tutti un po'in tutti gli scritti di Sturzo di questo Periodo
Non sia indicata nessun preciso modello storico della società che si vuole costituite che si vuole costruire che si vuole cominciare a costruire con la costruzione del Partito popolare italiano e gli unici punti di riferimento concreto che vi sono vi è un rifiuto completo delle vecchie situazioni europee di tipo francese tedesco o austriaco cioè sia della parte
è sconvolta e ed eclissata dalla fine del primo comma conflitto mondiale sia da una parte che invece era pure uscita vincitrice da quella confluite gli unici accenni positivi sono questa alla lontana realtà
Americani e io credo che questo
Vada indicato perché
A parte il fatto che poi avrebbe avuto ulteriori sviluppi nella esperienza politica successive nella biografia come è noto vi Sturzo
Consente anche come dicevo un riferimento politico sul quale magari cercherò di dare qualche
Indicazioni inseguito e dunque un fatto nuovo rispetto alle precedenti
Elaborazioni fatto nuovo benché non estemporanee rispetto alle precedenti elaborazioni dello stesso Sturzo e del mondo politico italiane per convincersene
Basta mettere a confronto il programma del partito popolare questo manifesta di cui oggi parliamo
Con il programma e le idee direttive della Democrazia cristiana la Novaco movimento di dieci o quindici anni prima del periodo giolittiano io non mi posso ad entrare qui nell'analisi che pure merita di essere fatto
Ti questa differenza e non mi posso neppure
Ad entrare come sarebbe peraltro necessari ma non lo si può fare una tavola rotonda nella illustrazione dei punti di dottrina diciamo così che nel discorso di Mila a fortiori nell'appello
Costituiscono la tastiera politica su cui viene giocata la costruzione del Partito popolare
Voglio solo dire che il Partito Popolare è presentato già Milano da Sturzo come fondata su una ragione di libertà e testuale proprio lo attrasse la ragione del partito della costruzione del partito
Una ragione di libertà e in che consiste questa ragione di libertà io credo che nella risposta testuale che Sturzo da Milano a questa domanda che egli stesso si pone sia anche
Già una prima risposta al tema della nostra tavola rotonda
Dice Sturzo che la ragione di libertà su cui bisogna fondare il partito popolare
Sta nel superare lo squilibrio fra il vincolo statale e la libertà individuale nel raggiungimento del bene
Comune e poi porta gli esempi del di ciò a cui questo va applicata libertà religiosa libertà d'insegnamento autonomie locali tutta la sedia del strutture
Quindi una ragione di libertà ma una ragione di libertà che non vuole essere affacciata come una
Generica petizione di libertà vuole essere affacciata come una concreta individuazione
Dei modi delle strade che Ossino Koch possano consentire la piena esplicazione della libertà individuale
Nel quadro del vincolo statale e io vorrei proprio dire questo che se c'è un punto sul quale bisogna soffermarsi
Per quanto riguarda questa fase di Sturzo per quanto riguarda la pelle in generale questo non è tanto la scoperta della politica io qui dissentire
Almeno dalla formulazione che prima dava del rosso non è la scoperta della politica il punto importante di questo appello e non era stata nella scoperta della politica
Il passo decisivo che il mondo cattolico Mou nel quadro della storia italiana e non solo della storia italiana
Con questi avvenimenti ma stante la scoperta dello stato e di un tipo di stato particolare che lo Stato mode questa è la grande ragione innovativa diciamo la politica l'avevano già scoperta la facevano in varie modo con varie articolazioni
Non avevano ancora scoperto lo Stato Italia e attraverso lo Stato italiano lo Stato moderno questo appello a questa fondazione segna l'ingresso non tanto nella politica quanto nello Stato moderno con una piena accettazione
Con meno formale dottrinaria
Dei principi di libertà
Di uno Stato moderno di cui allora lo Stato italiano poteva essere fondatamente considerata
S
Ecco anche all'importanza della confessionali ITA non si capirebbe questa premura particolare questa premura particolare da parte di un partito che nasce da una precisa ispirazione religiosa e più volte professata il più volte anzi sempre esplicitamente messa in luce non si capirebbe questa preoccupazione qualche volta perfino eccessiva
Della proclamazione di aconfessionalità
Se non la si mette in tre l'azione con questa scoperta dello stato dello Stato in generale dello Stato storico in particolare dello Stato moderno quale l'Italia poteva raffigurare allora ecco anche perché bisogna credo a fare una certa attenzione lì a questa aconfessionalità che non è tanto l'equivalente di un principio laicisti col di una istigazione laicisti Ca'nell'accettazione della decisione della laicità è invece l'accettazione del principio che ci si prepara o rivendica la possibilità di gestire uno stato moderno del tipo di quello che in Europa
Positivamente poteva e
In un certo senso doveva essere vista nello stato liberale italiana doveva offrire la garanzia di una gestione non confessionale dello Stato
Il confine tra aconfessionalità
E
La il cinismo può sembrare sottile ed è sottile infatti un principio è una distinzione di ispirazione e di criterio etico politico non è tanto un criterio di distinzione logico che presi da questa ma se noi Chili faccia
A carattere fondamentale di quello che ho chiamato la scoperta dello Stato nei termini che ho cercato di illustrare comprendiamo anche meglio questa premura della aconfessionalità
Questa è un lato all'altro lato è la rappresentanza che
E su questo secondo punto vorrei terminare la mia illustrazione almeno in questa fase l'altro punto riguarda
Un altro problema è che anche nel discorso di Milano è affrontato vigorosamente che riguarda questo anche direttamente le questioni istituzionali ma il nuovo partito sarebbe andato
Aprea a rappresentare dunque nel quadro dello Stato che scopriva dello Stato storico italiano
Le ragioni
Che intendeva sostenere come partito cattolico
Ma quale società italiana quali fasce della società italiana sarebbe andato a rappresentare la risposta è nel nome del partito non è un caso questo nome di popolar c'è una vecchia tradizione del mondo cattolico
Già medievale e Guelfa perché rende il nome populus è popolarissimo
L'aggettivo corrispondente un nome legato a questa tradizione ma qui il termine popolare a una pregnanza dei significato
Politico programmatico che ma molto accentuato va molto sottolineate nel senso che il nuovo partita intende essere soprattutto una rappresentanza della nazione nella sua base sociale
Senza esclusione di a ma della nazione nella sua base del sociale ed è a questo che si lega prima ancora che ad una esigenza di riforma
Tecnico istituzionale la rivendicazione della proporzionale è infatti salvo intende riff discorso di Milano leggete le poche ride che riguardano questo problema capite subito
Il senso di ciò che ho cercato dice Sturzo in quel discorso e necessità
Di rinsaldare le forze organiche del Paese da tempo i pochi più di me illuminati hanno sostenuto la rappresentanza proporzionale come espressione reale ed efficiente della volontà popolare
Altri si sono accontentati del collegio plurinominali allarga basse con la rappresentanza della minoranza
Lo spirito che pervade queste invocate riforme delle quali cattolici da un lato i socialisti dall'altro sono da tempo fautori contro lato mutismo è un terno in un altro termine significative dal punto di vista del discorso facciamo lato Nismo del collegio uninominale
Espressione di maggioranze locali spesso fittizi russe e pettegolezzi
Nelle quali si incarna lisce la piccola vita paesana a Sturzo tutto mancava tranne che la sanguigna vitalità della riflessione e anche della espressione lo spirito dico che pervade queste riforme risponde il bisogno risponde al bisogno di avvicinare alla realtà vissuta la rappresentanza del paese è questa una straordinaria importanza perché conferma perché nel pensiero di Sturzo alle riforme istituzionali la rappresentanza della e l'arte sentenza politica nel sistema istituzionale
Sono elementi strumentale non sono il film le istituzioni non sono il figlio le istituzioni sono il mezzo della realizzazione e questi punto essenziale col quale strinse la cecità di
Nel momento in stessi in cui compie questa storicamente importante fondamentale accettazione dello Stato circa una distinzione
Le istituzioni lo Stato stesso sono elementi strumentali della realizzazione di valori più importanti non rappresenta noi non possono rappresentare finalità se e qui forse egli fa una condanna
Del mondo liberale italiano un po'ingenerosa debbo dire perché a questo mondo libera in italiano da un lato
Rimprovera e contesta
Il modo discutibilissimo
Inefficace dal punto di vista della pienezza della rappresentanza sociale che la formazione della rappresentanza nazionale attraverso il collegio uninominale specialmente nei modi storici cui il collegio uninominale si era allora
Venuto organizza
Dall'altro lato però non si rende conto che un'eguale valore strumentale per il migliore liberalismo avevano sempre avuto
Egualmente l istituzioni questa è un filo di contestazione che si può capire storicamente ma che
Pur capito va precisato
Sottolinea ecco allora i nomi vorrei fermare qua sperando che poi vi sia magari la possibilità di dire qualche altra cosa come sarebbe necessario
Per dire che i problemi di riforma istituzionale nascono in Sturzo dalla esigenza
Dell'ingresso
Di nuovi principi e di nuove forze sociali nello Stato storico italiano
In quel caso il discorso istituzionale di grandissimo profilo perché si accompagna a questi due elementi
Ingresso di nuovi principi ingresso di nuove forze storiche nel quadro istituzionale
Io credo che questo sia un ammonimento lasciatemelo dire a chi fa discorsi istituzionali spessori amplissimo Orizzonte
E non tiene presente la serve la necessità
Di fare i discorsi istituzionali non come discorsi di tecnica o ingegneria del istituzioni ma come qualcosa che traduca elementi vitali è profondo del movimento storiche sia di noi interpretiamo bensì noi interpretiamo bene perché siamo pare fallibili
Come quelli dell'ingresso di nuovi principi ideali e di nuove forze storiche nel quadro delle istituzioni a cui si riferiva Sturzo
Allora senatore fabbrica
Comincerò col dire che sono assai grato al collega professor De Rosa che mi ha voluto partecipe di questo dialogo stuzzicanti dialogo molto prestigioso non certo per la mia presidenza ma per quella delle autorevolissimi
Confessiamo che vi invito mi ha stimolato ad approfondire
La conoscenza di questo straordinario protagonista della Formia italiana
Che appartiene a pieno titolo alla ristretta cerchia dei padri fondatori della nostra democrazia
Bene io credo che chi sa intendere la mobilità della politica non può non rimanere soggiogato dalla figura di quest'uomo libero e forte lui stesso
Che è stato capace di dar voce a sentimenti e desideri di milioni di uomini e di chiamarli a lottare per trasformare le aspirazioni in realtà divenendo parte costitutiva dello Stato moderno io qui non vorrei fare il conciliatore fra De Rosa e Galasso però mi pare che non ci sia una dicotomia una contrapposizione fra un primato la scoperta del primato della politica e della politica come libertà come lotta di liberazione
E la lotta per l'ingresso di nuovi centri dello Stato moderno perché del giorno due aspetti della medesima
Azione politica sì la politica è capacità di progettare il futuro lungimiranza nella valutazione della previsione di via e venti attitudine anche a capire le ragioni degli altri
Sì la politica e battaglie per il bene comune per la realizzazione di comuni ideali
Se la politica è tutto questo ma anche l'adesione ai problemi concreti
Coraggio della polemiche dello scontro certamente don Sturzo è stato oltre che un eccezionale pensatore politico un acutissimo politologo come oggi si direbbe anche un leader politico la cui opera e fonte perenne di insegnamento debbo confessare che la rilettura dei suoi tritura lettura per la prima volta risulti che è stata per me
Un raro piacere intellettuale e se posso dirlo da mezzo Michele miscredente anche un un un godimento spirituale
Mi ha colpito a proposito dei temi istituzionali la straordinaria modernità delle proposte
E le lobby chiedono anche allora e don Sturzo lente descrive anche nel parlamento di allora
Dice lui esaurita la fase gloriosa di una camera elitarie individualista ma carica delle passioni del Risorgimento gli interessi corporativi si facevano sentire
E li definisce così interessi non unificare prima pulsanti fra loro disgregarsi per regione categorie ma ciononostante tendenti a organizzarsi a solidificare e quello che avviene anche adesso
Fin da allora don Sturzo denunciava il pericolo di un Parlamento che diviene fabbrica di numerosi eletti anche allora c'era il rischio delle leggi e di un Parlamento come dice lui oberato di funzioni meccaniche formalistica
Non più luogo ove si fa valere una maggioranza politica incapace per di più di esercitare una vera funzione
Di controllo sull'attività dei governi anche nei momenti più gravi come furono quelli dell'ostilità nei confronti della Francia e della impresa vivibile
Don Sturzo e certamente è stato il più strenuo difensore delle autonomie locali oggi si direbbe un campione della Repubblica dell'autonomia allora non c'era la Repubblica ma élite come pochi ha inteso il valore delle Autonomie
E tuttavia la sua veemente polemica contro lo Stato Panto in vista come l'ha chiamato lui e contro gli enti statali che determinavano la favoletta redazione impiegatizia che li poi faceva paura che avrebbe fatto il gioco secondo routine socialisti
Non si risolve mai a mio giudizio spero di non sbagliarmi in una contrapposizione manichea tra centro e periferia
Don Sturzo sa presenti o che l'autonomia finanziaria garanzia dell'autonomia politica degli enti locali delle Regioni delle Province e dei Comuni
E tuttavia egli è pienamente consapevole per esempio del pericolo del pericolo che la finanza autonoma degli Enti locali degeneri dice lui finanza anarchica
Senza l'obbligo di osservare le prescrizioni e i limiti legali quindi è ben consapevole del ruolo dello Stato centrale ci dichiara così favorevole con tutta la finanza regionale coordinata
Allo stesso modo
Vede la proporzionale come mezzo per organizzare Parlamento ardente i partiti ho trovato per esempio chiarissimo collega Mancini istituti la visione della funzione dei gruppi parlamentari
Superando così dice lui gli inconvenienti di quello che lui chiama particolarismo personale che imperversava
Con il collegio uninominale quindi legato alla realtà locale ma consapevole che il particolarismo dei notte dei notabili
Aveva stabilizzato specialmente nel Mezzogiorno le chiama così lui le consorterie amministrative e le lotte delle piccole egemoniche provinciale
Don Sturzo accertamenti anticipato tutti gli studi sociologici ed econometrici su vitalismo localistico viene molto prima del deficienze sia di De Rita
E sulla importanza delle energie che si esprimono nelle comunità regionali e locali ma anche visto per primo l'importanza istituzionale della trasparenza nel rapporto fra eletti ed elettori
Di qui la sua campagna sterzante controlli il mondo istituto del voto segreto
Il Parlamento certamente il suo popolarismo autonomistico
E certo certamente il suo autonomistico il suo partito Polaris autonomistica le dualistico ha molti punti di contatto con il socialismo municipale di alcuni riformisti e dello stesso Albertini non vorrei essere corretto da Galasso quando dico che trovo
Molti molti punti di contatto nella battaglia essa belliniana e in quella di don Sturzo
Eccetera pre esempio giudichi lei il problemi mostrate negli atti ho letto le cose sui patti agrari sull'agricoltura ma quale concretezza quale adesione detto ai problemi concreti e berretto
Non era Salvemini che rimproverava Turati di essere troppo attento agli interessi ai problemi degli operai del Nord è troppo disattento
La riorganizzazione dei servizi attraverso una rete capillare diffusa del territorio sul territorio sempre più vicino ai cittadini l'equità nella ripartizione delle risorse pubbliche sono già chiari e distinti del pensiero di don Sturzo
Esaurita la fase elitaria della rappresentanza politica don Sturzo indica la via maestra della socializzazione del potere politico affidando agli organi centrali la funzione di direzione di coordinamento e di vigilanza
Dagli organi di decentramento amministrativo la capacità di rappresentanza politica degli interessi locali
Nel giusto convincimento presento che la Regione autonoma il rafforzamento dei poteri locali rafforza anche l'unità statale la quale trova nel centralismo le difficoltà maggiori di funzionalità e di rispondenza ai disonesti
Ebbene sono riflessioni che sono quanto mai attuali mentre si avvicina il rinnovo dei consigli regionali con le regioni che sono sempre con le case collocate in un preoccupante cono d'ombra molti anni ormai dalla loro nascita
Non sarebbe male ricercare nel regionalismo di don Sturzo suggerimenti e stimoli per estendere anche all'Istituto regionale il nostro sforzo l'innovazione istituzionale sicuramente per una corretta intelligenza degli assetti istituzionali proposti da don Sturzo agli albori del Partito popolare occorre aver ben presenti i ceti sociali vi rivolgete si rivolgeva
Tuttavia almeno così mi pare sarebbe un altro errore vedere in lui soltanto il campione di Unitalia Jacini hanno ai localistica quella che Carlo Cattaneo che amava l'Italia delle piccole patrie
E li avverte il pericolo della provetta Rizza Tione socialista è interprete cerchio della cultura delle genti delle piccole patrie di quella Italia minore che allora più di adesso era gran parte dell'Italia certamente è diffidente verso la prospettiva della industrializzazione
Realizzata a colpi di protezionismo e tuttavia non è un difensore riforme arcaiche di pluralismo anzi ha una visione nazionale
Ed europea della questione meridionale basterebbe leggere al riguardo la mirabile recessione dell'opera di Guido dorso
Ed è capace come pochi di inserire i problemi italiani nello scenario internazionale
Forse questo superamento di una valutazione che ho trovato anche rivestiti di De Rosa di un di uno Sturzo legato e quasi prigioniero di questa impedite le verità di minore c'è una mia esperienza personale io sono figlio di una di una la parte di tali Invitalia minore di una pedina dove operava Giuseppe Micheli con la giovane montagne non è mai parso di capire chi fosse questa chiusura questa angustia
Nell'opera dei dei fondatori del Partito popolare
Più che propugnatore di una concezione antindustriali Istica egli sembra quasi presagire nei suoi scritti i pericoli della industrializzazione selvaggia
Dello sradicamento delle popolazioni rurali che perdono lo status contadino senza acquisire quello operaio
Non c'è dubbio che il diciotto gennaio del diciannove appare per molti aspetti lontani
è profondamente cambiata la società è cambiata la realtà internazionale sono cambiati i partiti qualcuno di essi addirittura allora non esisteva
E tuttavia sono possibili accostamenti che fanno pensare a quei corsi e ricorsi mi dichiaro memoria cui di cui c'è un accenno nella in un capitolo dell'opera astuzia
Tour Cioffi proponeva allora l'obiettivo di creare un partito organizzato che tentasse di levare ai socialisti il monopolio della rappresentanza diretta delle classi lavoratrici sono sue parole
Oggi la Democrazia Cristiana certamente non l'ha più il compito risedere dello Stato le masse cattoliche scusi allora dallo Stato liberale
E tuttavia la concorrenza fra socialisti e democristiani nella rappresentanza di quella che oggi una vasta classe generale ed è la guida politica del Paese una connotato e una costante anche del presente
Don Sturzo polemizzano allora con i socialisti ma specialmente dopo il delitto Matteotti ricercò la collaborazione con i riformisti di Turati attirandosi così le ire
Della Civiltà cattolica e del Vaticano oggi non si tratta più di difendere insieme la democrazia ma di dare ad essa la solidità del ricambio che è proprio dei sistemi politici europei
Il partito di ispirazione cristiana di don Sturzo la Democrazia Cristiana di oggi deve allora o non deve assecondare gli sforzi miranti a realizzare l'alternativa con la costruzione di una vera sinistra
Di governo non voglio certo introdurre in questa sede argomenti di dibattito politico la questione è comunque di non poco conto è solo il futuro darà una risposta al quesito
In questo primo scorcio di legislatura intanto è stato possibile utile fruttuosa la collaborazione tra socialisti democristiani ma anche con gli altri partiti rivolta ad ammodernare le nostre istituzioni parlamentari
Ma la crisi dello stato che don Sturzo affronta con l'appello solenne del mille novecentodiciannove con tutta la situazione oggi anche altri nomi
Si chiama indebitamento pubblico norme fuori controllo inefficienza della pubblica amministrazione dei pubblici servizi
Spreco e uso partigiano delle risorse pubbliche dominio della criminalità in aree sempre più vaste ritardi nella riforma del sistema politico impaccio dell'inserimento nell'Europa che sta per nascere
Come risponderà a questa sfida il partito che fondò don Sturzo il partito di cattolici come Rughetti dire non dei cattolici il partito dei cristiani come lo chiama oggi il severo e vide editoriale della Civiltà Cattolica
Ma come risponderanno anche gli altri partiti le responsabilità non sono soltanto del partito che fu fondata da Turturro
Da queste risposte dipende il futuro politico del Paese
Sarebbe doveroso non dimenticare mai il messaggio stuzzicando sulla democrazia come evoluzione conquista permanente un work in progress che non si ferma mai
La libertà sono parole che mi hanno colpito scriveva Arthur cioè come la verità si conquista e quando si ha quando si qui stata per conservarla si riconquista è un perenne gioco dinamico come la ditta
Chiamando ci a realizzare l'utopia del rinnovamento della rappresentanza democratica il sacerdote di Caltagirone così ci ammoniva
Una nazione come l'Italia ha in sella forse una forza di primo ordine
Una popolazione laboriosa
Versatile e adattabili stima un per una posizione geografica che fa di essa centro e vita del Mediterraneo effettiva partecipazione alle intese insieme agli Stati che oggi dominano il mondo
Una nazione siffatta virgolette o non può soggiacere alla crisi deve avere in sé le forze e di mezzi per superarla anche oggi l'Italia ha mezzi e forze adeguato
Se i partiti e le istituzioni non sono in grado di mobilitare nell'ambito di un solido rapporto fiduciario
Con le popolazioni e con i cittadini la crisi dello Stato e della politica destinata ad aggravarsi con i rischi e i danni che non possiamo fingere di ignorare
La parola onorevole inattiva
Ma
Io non ho nessuna intenzione di negare un rapporto di discendenza di continuità fra il Partito popolare del quale parliamo questa sera e l'attuale democrazia
Cristiana
Però sono d'accordo con De Rosa che trasferimenti meccanici dell'un'esperienza all'altra
O di proposte singole programmatiche politiche debbono essere guardate con molto sospetto io ritengo che si debba anche fosse soprattutto in sede storica sottolineare
L'elemento della discontinuità
La risposta a problemi diversi che si sono opposti allora e che si pongono oggi nel Paese e proprio nell'esame di questo appello
Per la sua straordinaria importanza io penso che debbano essere applicati rigorosi criteri storiografici
E quindi rispondere ha domande di questo tipo in queste non sono molto d'accordo con quello che diceva il collega Fabre
Domande quali per esempio il fossero gli altri attori sulla scena politica italiana del tempo
Quale è la situazione del mondo cattolico
Quali problemi del Paese nel primo dopoguerra
C'era in campo
Quello che oggi non c'è più
Il nemico forse principale o che destava maggiore spirito polemico in Sturzo il moderatismo liberale le clientele locali o almeno le clientele locali hanno preso altro nome comunque sono di carattere completamente diverso contro le quali si scontrava allora il movimento cattolico molto articolato localmente
E con difficoltà riusciva a fronteggiarla
E di qui la proiezione nazionale e anche proporzionalisti che della proposta sto Tiziana come è stato detto giustamente Cerri socialismo in espansione che tendeva
Ad una organizzazione esclusiva dei lavoratori
E al monopolio dei rapporti con lo Stato
C'era uno stato mi differenzio qui da Galasso
Che custode Sturzo scopriva ma anche criticava radicalmente e voleva cambiare profondamente perché era uno stato
Di cui egli
Sospettava e denunciava
Il carattere
Antiche anticlericale
Accentrato burocratico queste sono solo parole la
Esclusione da parte di questo Stato nel suo farsi di grandi masse popolari che sarebbe spettato proprio al suo partito come al partito
Socialista di immettere invertendo invece nella vita della della nazione dalla vita politica
Della nazione e c'erano stati tentativi mal riusciti fino ad allora di dare vita ad un movimento cattolico nazionale che non fosse pura negazione e astensione
Questo è anche il punto di differenziazione rispetto al giorno al giorno d'oggi il cattolicesimo usciva da una fase di protesta
Da una fase di estrusione da una fase di denuncia
Mancavo da un centro era disperso localmente e c'erano gli sconvolgimenti della guerra c'era la domanda di terra
C'era la crisi dell'apparato dello Stato
è una persistente tensione nei rapporti fra Stato e Chiesa
Ora io credo che non spetti a me non sia il caso che stasera di descrivere invece qual è il giorno d'oggi e come si trova oggi il partito di cattolici che era democrazia cristiana
Nella situazione attuale ma non c'è dubbio che per il voto per dire
Dell'articolo sette della Costituzione da parte
Dei comunisti oltre che dei democratici cristiani
O il nuovo Concordato
Approvato da una larga maggioranza mentre era presidente del consiglio socialista
Tutto questo secondo me ha tolto drammaticità al problema dei rapporti fra Stato e Chiesa oggi c'è una drammaticità assai minore è vero che ci sono stati scontri anche campali il divorzio l'apporto ci metto anche l'ora di religione
Ma non c'è dubbio che la pace religiosa è stata salvaguardata ingiusto quarantenne democratico in Italia
Le
E quindi certi toni che ancora permangono nel pensiero di Sturzo
Per quanto riguarda la libertà della Chiesa la libertà dei cattolici sono toni che ci sono no in qualche misura lontani o comunque corrispondente ad una situazione storica
Diversa oggi i
Lo stesso problema dei una rappresentanza politica dei cattolici
Si pone in modo diverso se la vita politica italiana fosse più sciolta e libera di impacci si porrebbe in una maniera ancora profondamente diversa come del resto in altri Paesi dell'Occidente Sturzo compì un passo in avanti molto importante
Nel senso della laicità del partito dei cattolici della aconfessionalità come lui la chiama ma non è ancora un passo come dire definitivo
E decisivo
Ma quali sono le questioni importanti che sorgono di fronte alla nascita di questo partito
L'amico De Rosa ha più volte commentato
Gli scritti di Gramsci a questo proposito gran c'era un come tatto commentatore attento quasi quotidiano delle vicende dalla nascita del Partito popolare
Considerava questa nascita come il fatto più importante avvenuti in Italia dopo il Risorgimento
E quindi ancora più importante della stessa nascita di un movimento socialista perché evidentemente appunto portava
Nel vivo della della vita politica della nazione masse che dal Risorgimento erano state erano state escluse
Con tutto quello che questo comportava dal punto di vista sociale dal punto di vista territoriale ecco l'ammirazione e l'attenzione di Gramsci per il mare di meridionalismo
Di Sturzo
Ecco l'autonomismo anche che ha un sapore questo anche di molto diverso da come oggi si pone il problema dell'autonomia
Molto diverso non c'è tutto
Perché nell'autonomismo di Sturzo viene dal profondo di un'esperienza fatta in corpi che hanno una loro a realtà come dire organica questa la sua parola
Balzac e quindi proveniva da una certa concezione della società
Che oggi in parte io penso in qualche modo è stata abbandonata c'è una scoperta dello Stato ma c'è una critica appunto dicevo dello Stato c'è la proposta di riforma
E anche qui non sarei troppo incline ad attualizzare
Sturzo pensato un senato elettivo
Ad una rappresentanza delle Regioni delle Province e dei Comuni ad una rappresentanza delle classi dei corpi accademici
Dei sindacati
Una proposta che durante la Costituente
Il presidente Fanfani lo sa bene fu portata avanti dalla democrazia dalla Democrazia cristiana
Mi dispiace doverlo sollevare di fronte a colleghi senatori così illustri ma non c'è dubbio che il problema del Senato si pone ancora
Si pone ancora questo bicameralismo perfetto va riformato certamente non alla maniera in cui allora Sturzo poteva pensare che dovesse come quarto ecco no non è attuale ma è certo che ci portiamo dietro un problema che
Aperti
Così il problema della regione
Il problema degli enti locali
Ma io vorrei sottolineare per finire questo mio breve intervento necessariamente bene per riguardo al presente ma il tema richiederebbe approfondimenti ben
Ben maggiori giornate fosse di studio
Su un argomento come questo sarebbero da augurare il problema del partito a me pare che questo è un problema molto importante
Cioè Sturzo inventa il partito dei cattolici questa la sua maggiore in pensione questa somma
Inventa il prete dei cattolici quale da concentrazione unita una direzione unitaria anche molto molto forte con una disciplina appunto è stato detto molto forte
A un movimento che non aveva ancora trovato i sul punto di riferimento i punti di riferimento di quel movimento erano le organizzazioni ecclesiastiche locali questo era fondamentalmente prima prima del diciannove
Poi invece diventa una un gruppo dirigente centralizzato un partito
Nazionale il quale si oppone appunto alle clientele locale il quale contesta ai socialisti la egemonia su masse popolari molto larghe specialmente cerca la conquista
Delle masse popolari rurali
E anche di qui il grande interesse di Gramsci che dice cose molto acute a questo proposito il Partito Popolare fa quello che i socialisti non avrebbero potuto mai fare e cioè conquistato un movimento di progresso
Masse popolari rurali in cui capitalismo non è entrato e non essendo entrato non ha creato le condizioni del sorgere di un movimento operaio di un movimento di movimento socialista
Il partito e la proporzionale mi pare che giustamente è stato posto per cento
Da dal nostro amico De Rosa
Dagli altri colleghi che hanno parlato e anche qui però la grande differenza che cosa significava allora per i socialisti per ripopolare la proporzionale voleva dire sbaragliare i notabili locali
Dare unità a grandi direttive politiche nazionali
Oggi per esempio il problema non si potrebbe più in questi termini io sono stato sempre proporzionalista non penso di essere un proporzionalista pentito però ritengo che quell'esigenza storica
Dei grandi partiti di massa socialista e popolare avevano di una legislazione elettorale di tipo proporzionale distico
Oggi è un'esigenza che sta in qualche modo scemando
E si vedono dopo il gli influssi benefici diciamo
Anche però gli aspetti negativi gli aspetti negativi il partitino Isma'esasperato
I partiti sono affermati e fin troppo però
E fin troppo e quindi un partiti ISMU eccessivo e quindi queste liste che hanno capolista illustri ma che poi sono molto grigie spesso un grigiore che forse collegi più ristretti potrebbero evitare
Così come si potrebbero evitare con collegi più ristretti le catene delle preferenze che dietro un capolista illustre portano illustri illustri sconosciuti
E tutta una questione di cambiamento storico le cose in politica come in ogni altra attività umana hanno un loro corso storico e io penso che questa grande importanza del partito nazionale
E della proporzionale
Rivendicati da scorso ma rivendicate anche dei socialisti
Rivendicati da nove nel secondo dopoguerra
Ora stanno perdendo quella incisività quella
Rispondenza ad esigenze profonde che hanno avuto in passato e forse alla
Alla classe politica attuale a tutti noi spetta di riflettere se non stiamo maneggiando ancora vecchie armi vecchi strumenti
Per uno sviluppo della democrazia che richiede nuovi appelli agli uomini liberi e forti facendo tesoro dell'esperienza del passato ma non ripetendo meccanicamente quell'esperienza
Ma ad una rilettura attenta
Anche obiettiva
Della degli scritti di Sturzo
Per la sua battaglia significativa
Per la trasformazione
Del nostro Paese
Ci sono
Delle attualità che meritano di essere sottolineate Dio elimino quelle parti
Che rispetto al tema che ci è stato assegnato da val sempre attento e puntuale professore De Rosa
Forse hanno un aspetto non secondario certamente non secondario ma si potrebbe fare anche in altra occasione
L'originalità di Sturzo
E quello di a vere
Tentato una distinzione organica
Rispetto alle stesse istituzioni quelle che ci vivevano all'epoca
E ritenendo che tra società civile
Società economica su corti politici vari
Non ci fosse una rappresentanza puntuale
Con le istituzioni
E tutta la sua battaglia è avvenuta sia sul fronte della destra
Di allora ma sia sul fronte della sinistra
Con la parte più rilevante del socialismo massimalista il rivoluzionario
Io vorrei sottolineare come Sturzo abbia colto
Con chiarezza di intuizione
Che lei istituzioni
Andavano modificate immette chiave pluralista
E la sua battaglia punti per la proporzionale era una delle battaglie in questa direzione
E quindi lei sta alle istituzioni pluraliste però
Sì contrapponevano le emergenze nuove valutazioni diverse
Che non avevano provato ingresso all'interno dello Stato liberal borghese
è significativo come nei suoi scritti abbia sempre opposto un non metto ad un'ipotesi che pure era stata avanzata dal Partito Socialista Italiano all'epoca
Quello dell'ingresso delle masse nello Stato attraverso i sindacati una distinzione netta
All'interno della politica
Fra ciò che spettava ai partiti
E ciò che spettava dal i corpi sociali
Forze sociali forse culturali corpi amministrative
Battendosi per l'autonomia delle rappresentanza sindacale
E all'epoca i sindacati si facevano
Conoscere come maniera diversa da da oggi
Probabilmente
In chiave più contestativa che propositiva
Ma anche allora si avvertiva il peso delle presenze sindacali all'interno del nostro Paese indipendentemente dai riferimenti di colore
Bianchi rossi
E Sturzo aveva sottolineato come sul piano istituzionale fosse insufficiente e una rappresentanza dei pompieri
Articolate intorno al governo intorno al Parlamento
E questa è è una intuizione
Che non aveva trovato corrispondenze nella riflessione politica dell'epoca neppure da parte
Di personalità
Che contestavano il modo d'essere dello Stato liberale
E proponevano soluzioni anche diverse di una ripresentare Anza più piena ed intera
Delle opinioni delle opinioni del Paese
E è stato detto bene che le istituzioni da parte di Sturzo non sono state mai viste come un fine
Ma come un mezzo
E Sturzo
Da occasione
A tutte di riflettere
Su come le istituzioni si presentavano sulla Lido oligarchia delle classi dirigenti dell'epoca
Sulla necessità del loro superamento e quindi la presenza di un partito popolare
Non era per rafforzare ma per sostituire per innovare innovare profondamente rispetto all'assetto istituzionale che allora aveva il Paese
E anche sul sistema bicamerale
Nel Sturzo aveva una valutazione probabilmente non cioè certamente non ripresa nella parte conclusiva dei nostri costituenti
Sistema bicamerale ma si era battuto per il sistema bicamerale
Ritenendo che la sola Camera non era in grado di rappresentare gli interessi generali del Paese
Con una posizione anche di preminenza rispetto allo stesso Senato di origine Reggio della sua battaglia era per la eliminazione
Di un Senato di origine di origine reggia
Lui diceva rappresenta vivo scriveva di tutte le organizzazioni sociali culturali amministrative e territoriali della nazione
E a scorrere
Le pagine di Sturzo ma soprattutto gli appunti soprattutto gli appunti sulla organizzazione di un assetto istituzionale complessivo
Che riguardava il potere centrale da una parte quello delle Autonomie dall'altra parte
E ci si accorge che Sturzo aveva colto nel segno
E cioè indipendentemente adesso dalla attualità del dibattito su come formare la seconda Camera osé sopprimere addirittura alla seconda la seconda Camera
Sturzo aveva posto chiaramente
All'attenzione politica del Paese la esigenza di puntare su un'articolazione bicamerale dei livelli istituzionali centrale
E proprio esaltando
Puntando sulla valorizzazione della rappresentanza e perciò della sovranità
Sturzo aveva immaginato che la stessa formazione del governo e questa è una novità interessante che oggi è di tutta l'attualità anche nel dibattito istituzionale che stiamo
Sviluppando nel Paese in un ramo del Parlamento al Senato in particolare perché lì e all'esame solo all'esami disegni di legge relativo alla modifica del del Parlamento la formazione del governo
Originata direttamente dal Parlamento piuttosto che da un atto unilaterale di scelta da parte del re in questo si trova in numerose riflessioni
Degli scritti degli scritti e disse discusso
Mentre si contrapponeva già all'epoca un senato degli interessi economici
è nella prospettiva successiva realizzato dal fascismo
Poi così si doveva articolare il rapporto bicamerale birre bicamerale tra l'uno e l'altro ramo e l'altro ramo del Parlamento
La ferma battaglia per la proporzionale io vorrei
Dire alza Hungary
Non aveva approvato a visioni DNA a sinistra
Perché l'unico proporzionalista puro sul piano parlamentare futura
Ma non fu la parte massimalista del Partito Socialista Italiano
Tant'è che la proposta che nei
Di peana
Trovò parecchi interlocutori e grande oppositore Invest Urso e in quella parte dei popolari che si riferivano più direttamente a Sturzo
A Francesco Saverio Nitti
A Turati
Non trovando convergenze Mennella dei giolittiana imeni socialisti rivoluzionari
Ecco la proporzionale fu il frutto di un compromesso
Sul
Con la convergenza anche di e parlamentari cattolici di ispirazione cattolica IRI Periodo era abbastanza
Fluido
Gratis aveva capito che per evitare l'avvento di forze reazionarie era occorreva
Ma sostenere energicamente la proporzionale
Però aveva anche lui intuito come espulso la esigenza di un raccordo fra le forze politiche proprio per evitare il peggio che poi avvenne
E qualcuno ecco io lo dico a De Rosa perché gradirei conoscere una valutazione
Complessiva su questo punto
Perché storici
Disinteressati
Vi riversa via e hanno valutato sei non sia stato la proporzionale la causa del disfacimento dello Stato liberal borghese
E se non abbia accelerato l'avvento
L'avvento del fascismo
Zangheri ha detto che le i periodi storici erano diversi e ne sono diversi indubbiamente sono sono diversi
Ma io vorrei
Citare una riflessione
Che è stata fatta dal più lucido
Dei popolari
Da Ferrari
E Bovo Sturzo credo sia stato il più strenuo difensore di un assetto istituzionale diverso diceva Ferrari
Nella proporzionale noi Popolari non difendiamo un metro sistema elettorale
Che consente una larga rappresentanza parlamentare al nostro partito di minoranza
Ma difendiamo la prima attuazione conseguita attraverso lunghi sforzi del nostro concetto democratico cristiano dello Stato dello Stato moderno e aggiunge Iva ecco la riflessione e l'attualità di questa riflessione
Se fossimo ancora in regime di collegio uninominale
E si trattasse di incamminarci sulla via dell'adozione di quello proporzionale
Non v'ha dubbio che si dovrebbe in tal senso cercare di raggiungere per gravi il nostro ideale
Questa è una riflessione
Che avvenuta immediatamente dopo
Il ventotto ottobre del mille novecentoventidue comunque prima che i partiti cessassero
La loro attività all'interno all'interno del nostro Paese che cosa che voglio dire
Che certe volte
Se le istituzioni sono mezzo
Ancor più sono mezzo anche gli strumenti elettorali
E oggi è in piedi una riflessione da parte delle forze politiche
La proporzionale così come la frammentazione
Be nella riflessione stuzzicare anzi avanza anche un'ipotesi di corrotti correzione della logica
Dispersiva della proporzionale
Però il ragionamento di Sturzo e fatto in questo modo
Abbiamo bisogno in questo paese di governi di solidarietà si parlava già allora di governi di solidarietà di governi di coalizione non siamo riusciti a realizzare coalizioni all'interno del nostro Paese perché erano diversificate le forze politiche peraltro ecco a parte la la cura Diana era difficile immaginare una maggiore comprensione da parte del Partito popolare ma credo che dall'altra parte gli stessi socialisti massimalisti
Non hanno mai preso in considerazione seriamente un'ipotesi collaborativa
Per evitare per evitare l'avvento del fascismo
E Sturzo ha fatto questa riflessione
Che quando in un Paese come il nostro
Ci sono più i partiti che hanno bisogno di allearsi per la formazione dei governi si può anche rimanere la proporzionale
Ma se la revisione della proporzionale dovesse comportare un premio di maggioranza ad un solo partito questo è il rischio maggiore lo disse non soltanto profeticamente ma con me ama con l'amarezza che gli derivava anche dal comportamento che aveva registrato
Fra le decisioni di partito i comportamenti dei gruppi dei gruppi parlamentari
E dico dico a fare
Noi non vorremmo ripeto la esperienza di allora
La eccessiva autonomia dei gruppi rispetto alle decisioni del partito o dei partiti perché la fermezza di Sturzo
Non trovo corrispondenza sul piano parlamentare
Anche per
La
Diciamo la la giovinezza
Che caratterizzava l'esperienza del Partito popolare veniva da lontano la riflessione ma un partito nato nel mille novecentodiciannove non poteva non ne riflettere una situazione estremamente fluida anche al nostro mondo Capponi
E quindi c'era c'è la diversità Sturzo
Rispetto alle difese missioni successive alle collocazioni oggi tradizionali di destra centro sinistra
Ebbe a dire presentando
Gli scritti di di Ferrari
E Ferrari passava con un uomo di sinistra e lui disse queste distinzioni nove non li abbiamo mai fatte perché all'interno del partito popolare ci distinguevano fra popolare e democratici cristiani perché c'era l'antico filone
Che messi così si riconosceva nella del nella vecchia Democrazia cristiana quella prima dell'avvento del Partito Popolare Italiano e per dimostrare che c'era bisogno anche di una certa fermezza
Nelle decisioni disse
Ma forse era un po'ironica la sua riflessione io non l'avrei consentito cioè non avrebbe consentito a Ferrari
Di dichiararsi esponente della della sinistra certo sul piano parlamentare non ci fu questa stessa corrispondenza nei comportamenti da parte di i partiti alcuni popolari i tempi sono diversi
L'incomprensione all'epoca
Dette sorprese certamente amare
Ma successivamente io vorrei dire che cosa poi è avvenuto
E poi Perrone modificare un sistema elettorale per il quale si erano battuti tanti parlamentari ma è il principale luogo
Il partito di struzzo in chiave proporzionale
Per quella famosa legge Acerbo
Lo stesso Mussolini capo del governo non ebbe il coraggio di presentarla come proposta autonoma ed originale rivesto
E questo è una uno dei ricorsi storici tornare all'indietro per ritenere che poi possono avere valore riflessioni che non sono più attuali rivestono una proposta di un nostro concittadino lo voglio dire a De vita
Matteo Renato Imbriani che aveva fatto una proposta di premio di maggioranza solo del premio di maggioranza fu eccessivo e spazzò via la democrazia la riflessione struzzi anni chiudo
Sul piano istituzionale è stata la più completa che si potesse avere all'epoca
Sia come concezione
Della funzione degli enti locali rispetto alle istituzioni centrali
Il ruolo del centrale del Comune
Come anche in mezzo
Per rompere la tiro tirannia oligarchica del tempo ma per rappresentare più direttamente gli interessi a risolvere questioni peculiari da zona a zona
Perché voi non
Io ricordo che
In occasione in occasione di delle prime leggi restrittive dei poteri
Di autonomia degli enti locali per quello che era a capo all'epoca
Il governo Mussolini
Feci approvare leggi
Per non aumentare la soglia imposta fondiaria quante battaglie si sono fatte negli enti locali sulla sull'imposta fondiaria
Per la revisione degli scopi delle istituzioni di beneficenza e fu un altro colpo alla realtà
Cioè dei cattolici presenti all'interno della nostra società civile per la riduzione di paghe e pensioni e Sturzo amaramente concludeva che questo era la trasformazione dei comuni abbraccio
Attuativo del potere centrale un potere sempre più autarchico in materia di autonomia e credo che la riflessione sul sia all'epoca non abbia avuto eguali tanto full attenzione rispetto ai problemi dei comuni delle province e delle regioni se si leggono le schede
Che sono state raccolte anche con una prefazione del professore professore De Rosa e a cura di Francesco Piva ci si accorge che il sistema complessivo istituzionale era quanto
Di meglio si potesse presentare
Come ipotesi di riforme istituzionali sul versante centrale come sul versante periferico intuizioni espulsi Anna ci è stata adibita anche successivamente a noi democratici cristiani nella elaborazione non solo dei nostri programmi ma dei nostri impegni non solo a livello di costituente ma anche successivamente nell'azione quotidiana sul piano parlamentare sul piano della del rapporto politico grazie
Lire l'onorevole Martino
Credo che a questo punto del dibattito non dicono più che un sbrigativa posti nel Zangheri credo correttamente del resto
Metteva in guardia da un eccesso di attualizzazione del pensiero e della iniziativa politica di struzzo
Questo peraltro mi sembra non impedisce
Di coglierne la lunghezza della provocazione che arriva fino all'attuale sa se talune risposte furono del suo tempo
E quindi non più replicabile
A me pare che il pensiero di Sturzo si è un pensiero di così straordinaria modernità da rappresentare a dispetto una serie di domande che sono le stesse che oggi ci riproponiamo sia sulle mense e sul senso stesso dalla politica sua e sulla sua capacità di risposta ai propri
Allora vorrei
Dire di alcune di queste domande che a me sembrano
Particolarmente suggestivi del presente che la nostra attuale tratta anzitutto
Ricollego un po'che adesso possono per lungo un po'non sono d'accordo qual era il fondamento culturale ideale di Sturzo secondo me lo si declina con un aggettivo che da decenni
Appare archiviato e impronunciabile nella nostra cultura
Secondo me il pensiero di Sturzo è un pensiero spiritualista
Questo dà conto
Della ricchezza
Della sua laicità sul terreno politico non a caso non utilizza mai questa parola per definire quella che a noi sembra la questione
Decisive che vige forse oggi la più banale cioè la distinzione tra la peculiarità dell'impegno politico e la radicalità della fede Cristian
Su questo punto Sturzo usa l'aggettivo aconfessionale riconosce che probabilmente è un aggettivo non esauriente un po'corrotto non gliene importa niente
L'assioma assai noto definitivo è che vi è incompatibilità fra la religione la politica per la ragione spiega che la religione universale e la politica è parziale punto e basta
Ma la laicità comincia da lì Sturzo adattare proprio per questa concezione non di un fisso Isma'storicista la sua libertà e non è la libertà di Croce che deve dimostrare soltanto se stessi
è una libertà della liberazione
E se Sturzo non legge nella politica la legione perché non si poteva
Legge però nella storia la storia cristiana che gli appare come un sedimento di tutta la storia umano in particolare per la storia nazionale compito della libertà
E quindi la libertà nella politica è quella di fissare orientamenti i dati di liberazione capacità e attitudini ordinatrice
Talché Edf En plein Sturzo anche secondo me in una prosa letterariamente assai suggestiva
Questo senso del divenire della realtà dalle cose che mutano e tuttavia al fondo di questa mutevolezza esempio riscontrabile un filo conduttore che è secondo Sturzo appunto il filo della ispirazione cristiana demente bisogna cristiana della storia
Che non è poco
Che non è inattuabile
Sturzo per definire
Lo dirò poi il senso del centrismo del Partito popolare collega la connotazione centrista ancora una volta alla ispirazione cristiana e spiega in un articolo del libro che il pubblico Gobetti
Che l'ispirazione cristiana è tale che comporta che i cristiani sanno che su questa terra lui dice nella vita attuale
Voleva dire la vita vivente
Non esiste dice la Repubblica di Platone la città del sole di così c'è un limite in questo senso
E mi pare che gli Sturzo nulla vieta quel tanto di disincanto weberiana consente appunto di sapere che la ideologia limitata ingannevole
Che vi è la possibilità di migliorare la storia degli uomini ma che non vi è nella storia un luogo di risoluzione tutti i problemi un bene
In questo senso secondo me è la lettura della libertà e qui ha ragione Galasso di sottolinearlo
Anche in quel discorso
Del novembre diciotto a Milano che lui ricorda
Studio spiegherà più tardi tra l'altro S e sente il bisogno di avvertire una clava con una clausola inizia già vi sembrerà paradossale ma non era per niente paradossale secondo me vi sembra paradossale ma precisa il Partito Popolare è nato per un problema di libertà naturalmente alla interpretazione della libertà Hastur Siena ripeto era tutt'affatto diversa
Dare una interpretazione rigida assiomatica dalla libertà non a caso
Anche qui mi rifaccio a Galasso il tema dalla libertà in Sturzo e costantemente la capacità di equilibrio di rapporto tra il singolare e il plurale tra il personale e il collettivo
Cosicché usa spesso la parola del disco i libri invece tutte le volte che si realizza un disco i libri una l'attività dello Stato cioè del collettivo rispetto alla singolarità dalla persona lì vi era un dato di libertà
E la polemica sullo Stato liberale si incentra dei secondo me primi pare che vi è una grande organicità dal pensiero stuzzicare una grande presa sintetica di derivazione non di deduzione ma certamente riscoperta ulteriore
Galasso dice i cattolici scoprono stato ed è vero ma lo scopro come problema non come soluzione lo Stato che c'è non piace a Sturzo la più grande battaglia che Sturzo ha condotto è stata contro lo Stato liberale
Quello che ho chiamato l'altro Stato democratico tout court riferisca differendo se al dato storico dall'aggettivo democratico e che al momento si riferiva alle concentrazioni democratiche giolittiana eccetera eccetera
Che non è tanto e solo il dato lo Stato accentratore che viene dopo ancora una volta
Nel precedente stava dalla parte delle radici lo Stato panteistico lo Stato tutto
Lo Stato che pretendere già espulso di essere un primo etico un assoluto questo è lo stato che Sturzo combatte come è stato illiberale in nome della libertà e la polemica nei confronti momento socialista Barberis tutto è speculare a quest'altra perché vede e credo non ingannevolmente il vecchio socialismo massimalista accompagna un socialismo che non vuole correggere lo Stato liberale ma vuole eredità
Quando si va a fare come chiedeva giustamente Mancino la storia dei sede il magnate del perché di fronte alla crisi determinata dalla irruzione del fascismo forse non è impossibile pensare di questo incontro
Del partito il tour circoli socialisti e non poteva realizzarsi neanche per questa ragione perché non vi era nulla in comunque lire da un lato l'attesa di una riforma fondamentale dall'altro invece la pretesa di una rendita che non avvenne
Perché tra i due si inseriti la forza la pretesa e a quel punto la evidenza schiacciante di un fascismo che era stato da troppe parti evocato e in troppi Moggi tollerato
Secondo aspetto procedo molto rapidamente e poi concludo
Appunto questo dato dal Partito popolare come il partito centrista
Sturzo ripete spesso che centrismo
E unendo gli addii di popolarismo o meglio capovolge il popolarismo eccentrici
Ma credo che è qualcosa di più ed altro di pal di quanto spesso ci è capitato anche noi di affermare che il centrismo candidature castrismo eccetera eccetera
Varrebbe la pena di leggere anche le alcune pagine in un tempo nel quale mi sembra dentro i partiti e tra i partiti
C'è una grande ritorno di modo del centrismo dal centro come si dice immaginando da molti che il centro se un luogo da occupare piuttosto che da una sintesi da conquistare da riconquistare
Bene Sturzo spiega il centrismo dalla Democrazia cristiana usando un aggettivo che a me pare molto singolare molto bello
De zero che il pensiero che non riscrivere popolare un pensiero centrista perché è un pensiero ottemperato
Fatto dei anti dirigendo che non dà certezze
Che determina problemi e complicazione ma spiega siamo un partito di libertà ma non sarebbe rituale licenza
Vogliamo lo Stato ma non lo Stato accentratore vogliamo proprietà privata maneggiano la funzione sociale e così via in questo senso appunto mi pare si determina
E con quella radice la quale alludevo prima
Questo centrismo che non è per niente incline a compromessi mediocri intanto che lui parla di un centrismo chiesi dove spesso il coraggio delle affermazioni la fermezza delle negazioni tant'è che fu un centrismo di battaglia
Quello che Sturzo impose al suo partito
Non sempre occorre riconoscerlo con un appoggio fino in fondo leale convinto dei suoi del suo gruppo parlamentare
Ma mi parrebbe che anche questa recupero di questa interpretazione del senso dalla tensione dalla curvatura centrista del prelievo bollare tutto sommato
Sia un qualche cosa che non appartiene agli archivi del nostro passato ma che interroga ancora fortemente nostro presente ultima considerazione
è un luogo che è stato visitato tutti gli interlocutori inevitabile la proporzionale confesso anch'io
Di avere spesso riletto queste pagine di Sturzo sullo proporzionale ammetto con una forte premeditazione a cercarsi dentro il limite dall'affermazione
E probabilmente si tratta di una ricostruzione da parte mia abbastanza arbitrario lo ammetto
Ma mi pare che una lettura attenta del dieci o quattordici non ricordo lettera di Sturzo la Giuseppe Micheli il relatore sulla riforma elettorale
Dà conto ma l'avete detto voi vorrei solo sottolinearlo della circostanza che la proporzionale non è sino in fondo per Sturzo un assoluto domati con niente era mai così Perrone
Certo noi non ha dubbi linea teorica
Che se il sistema uno nominarle è un sistema adeguato conveniente per un suffragio non universale
Il sistema al proporzionale tende ad essere invece la fotografia giusto ed adeguata del suffragio universale tant'è che dalla polemica contro la legge Acerbo
Insisterà molto sulla circostanza di una pretesa artificiosa quale quella diceva lui di creare del Parlamento gran maggioranza che per avventura non ci fosse nel Paese questa è la polemica
Più aguzza che lo rimuove nei confronti del della legge accetto però
Nella fase in cui passa la riforma proporzionale
Sturzo non ama i dubbi che la proporzionale e lo strumento che deve battere i localismi notabile atti le clientele
Tutto quello che lui vede come patologico anche nella proiezione parlamentare ed allora credo che è legittima anche nei confronti dal suo Torrita
E di questa storia di questo legame di questa eredità la domanda ma se per avventura
La proporzione
Dentro le vicende umane credo che tutto cambiano conservano ma insieme degradano e rinnovano è diventata essa dentro i partiti e fuori dei partiti lo strumento della degradazione dalla clientela dal localismo dalla impossibilità di recuperare soggettività politica i partiti sarà possibile proprio secondo lo spirito studiano tornare ad interrogare
E quella proposta di quella scelta certo mi pare che occorre fermarsi qui
Perché si potrebbe ritorcere contro questa affermazione
Quella stessa che Sturzo facevano in foto di Mussolini nella polemica sulla legge Acerbo Mussolini spiegava Sturzo vece
Che questo parco lamenta racemo in dolci dovendomi ne avete ingovernabile è la conseguenza della proporzionale ma citando autori
Di
Questioni parlamentare che scrivevano prima dell'ingresso dalla proporzionale Sturzo dimostrava che gli eccessi del parlamentarismo eccetera eccetera eccetera e non è indipendente dall'ingresso per la proporzionale
Però certo la domanda credo che questa in che modo
E fino a che punto
Le regole possono incidere sui comportamenti ma questa credo che fu al fondo anche una delle grandi domande che e delle grandi pretese etico politiche
Che Sturzo pose appunto la testimonianza e l'attività politica certo ce la guardiamo a distanza
Sì il tratto sul presente in larga misura all'epoca di Sturzo ci appare come un irriconoscibile ieri
Sarei però abbastanza convinto la circostanza per quel che riguarda almeno la Democrazia Cristiana
Che dovremo questo irriconoscibile ieri renderlo un po'più riconoscibile nell'oggi se almeno vogliamo conservare memoria di futuro
è una parola
Brevemente per le conclusione
Conclusioni credo solo per
Che parlò per ultimo
Io voglio ringraziare ancora una volta il professor De Rossi avverrà a questa iniziativa
Era in alternativa ad una mia idea di ricordarlo con scorso da parte del partito
Ma quando De Rosa mi ha proposto questa tavola rotonda ho ritenuto che fosse forse meglio far così
Chiedendo a De Rosa
Però di concorrente di prendere un'iniziativa di definire una proposta di un seminario di riflessione
Sullo popolarismo sullo pensiero di Sturzo saldando insieme
Ricostruzione storica esperienza politica presente passato e possibilmente prospettive per il futuro
Perché credo che dovremmo frodare un'occasione un modo una sede dove una riflessione sullo pensiero Sturzo si hanno o sia fatta con un nuovo grande impegno e corno assoluto rigore
Io avevo predisposto un po'come un fatto gli amici che mi hanno preceduto
Delle considerazioni ma credo che a questo punto Meglio riassumere stringere
Vorrei svolgere sinteticamente quattro considerazioni
Non solo storico non ho la pretesa di ricostruire storicamente la vicenda
Credo però che il professor De Rosa ormai ha impresso con l'autorità della sua ricerca
Grosso suggello a queste ricostruzione io ho riflettuto sull'esperienza Sturzo e Anna De Rosa lo sa
Da tempo
Da tempo con loro una tentazione che probabilmente mi porta rafforzare
Il pensiero storce Anna ma credo di no
E Unione ricamato alcuni insegnamenti
Il primo che ritengo probabilmente né quello più importante è che poi condizione gli altri
La riscoperta del valori internazionale ed è la politica
Se non non riflettiamo su questo grande insegnamento nel pensiero scorsi hanno difficilmente si spiegammo quello che è accaduto dopo
Per Sturzo la politica estera
Non è l'ancoraggio del nostro paese il rapporto ad altri Paesi che ne garantiscano soltanto alla sicurezza
è singolare come la concezione di equilibrio che presiede i rapporti internazionali
E vista da Sturzo certo Connor il realismo dell'equilibrio militare ma prevale o si accompagna questa la considerazione che l'equilibrio tra le comunità
E quindi la ragione della solidarietà internazionale la condizione per risolvere meglio i problemi delle singole comunità
Idea suggestione opinione spiegazione che secondo me ha fondato la scelta di politica estera di De Gasperi nel dopoguerra
Quando ha saldato insieme la solidarietà con gli Stati Uniti in termini di equilibrio militare
Ma con l'indicazione forte della costruzione della unità europea come condizione della crescita civile delle comunità che si associa vanno
Io ricordo ero ragazzo la grande discussione sull'articolo due che sembrava una indicazione di puro principio oggi se storicamente riflettiamo su quello che è avvenuto scopriamo
Come questo che sembrava una profezia in realtà era una indicazione politica di grandi ha avuto ma attualità
E la discussione che si fa oggi nel nostro Paese sul ruolo o sulle scelte sul carattere politico della politica internazionale secondo me deve far riferimento a questa considerazione
E una visione diversa Galasso dalla concezione degli equilibri politici che hanno le classi dominanti e le formazioni laico borghese nel nostro Paese
Dove la solidarietà l'essere con l'Inghilterra la scelta di un Paese democratico non era accompagnata da questa consapevolezza che stare insieme
Era in funzione di un accrescimento di possibilità dello sviluppo della comunità anche sul piano civile e sul piano interno c'è la stessa concezione
Sturzo è stato ricordato da tutti e il grande sostenitore delle Autonomie nonno per il rispetto dell'esistente
Ma perché la comunità dei gli interessi la complessità degli interessi starei per dire la ricchezza della individualità si proietta nella comunità dove cultura tradizioni interessi abitudini superstizioni costituiscono il dato storico sul quale la politica è chiamata ad opera
Però non immagina che lo sviluppo passi attraverso la individuazione di un interesse solo da tutelare fosse l'interessato forte
Come per la borghesia o l'interesse debole quello del non protetto come il marsigliese
Ritiene che la contraddizione degli interessi che solo un momento della evoluzione storica non può essere cristallizzato sul piano del divenire
Diventa la condizione entro la quale le posizioni deboli trovano tutela
Ma la evoluzione caratterizza sempre il valore dalla comune della comunità tra posizioni forti le posizioni dei però se ricostruiamo la storia del nostro Paese nel dopoguerra scopriamo quanta sia estate Ronnie ha la suggestione
Che ha informato tutte le politiche che hanno accompagnato i processi di trasformazione Chianni immaginato
Che attraverso la tutela di un solo bisogno debole quello del lavoro dipendente si potesse costruire lo sviluppo della società questa è la forza astuzia
E se ho ucciso
Lo dico qua in questa sete per evitare interpretazioni distorte purtroppo ci deve essere la una sede dove li opinioni sono raccolte per quelle che sono se oggi noi scopriamo a livello fiscale utilizzo solo queste riferimento per l'attualità
In virtù del quale c'è una fascia del Paese quella dei liberi professionisti dell'aura del delle categoria cosiddetta autonome
E le scopriamo debole sul piano della contribuzione fiscale e queste il giusto
Ma credo che commettiamo un errore di interpretazione se non ci facciamo carico che queste categorie le politiche mi hanno lasciata ai margini della organizzazione di tutela dell'ordinamento nel nostro Paese
Ragione Fabbri quando dice che il valore delle comunità Sturzo le aveva capite prima che De Rita le descrivesse sociologicamente quando De Rita descriveva sociologicamente
La vitalità di questi soggetti in determinati non conosciuti e nelle statistiche nella configurazione giuridica in realtà perché il l'ordinamento li avevi ipotizzate commette attengo Ria parassitarie ricordiamoci quando nella cultura economica nella cultura giuridica nel giudizio politico
Alcune classi sociali del nostro Paese non erano assunte come une elemento di composizione dell'ordinamento ma come un pezzo della società in estinzione
Lo sviluppo del Paese chi ha messo al primo posto gli autonomi liberi professionisti gli artigiani
Evidentemente oggi sono protagonisti del processo economico e non ci rendiamo conto
Di aver commesso questa enorme distrazione e ci lamentiamo perché l'ordinamento dello Stato e inadeguato e rispetto al prelievo e rispetto alla tutela
Perché richiamo questo discorso
Perché
è stata la pretesa di interpretare la storia politica del nostro Paese intorno ad un solo interessa e non al valore della complessità della comunità che ci ha portato a queste di distorsivo
Questo ci fa capire meglio l'Inter classismo Sturzo sia
E il rifiuto della lotta di classe come scelta violenta per la risoluzione dei conflitti sociali e per la tutela di un interesse del
Linda classismo stufo Sturzo e hanno non era la raccomandazione al debole a sopportare la debolezza i al forte e ad essere benevolo rispetto al debito
Assumeva viceversa la utilizzazioni impositivo di quello che c'era della ricchezza delle risorse che c'erano in una comunità
Per ricomporre in un nuovo equilibrio l'ordinamento della comunità dodici bisogno veniva trasformato in diritto
Questa era la politica dell'Inter d'dell'interclassista Mino questo era il centrismo queste e la cultura popolare
Questa è la ragione per cui il Partito popolare non può essere un partito conservatore
Perché si assume la tutela di tutti gli interessi e utilizza gli interessi esistenti in funzione dello sviluppo
Impone agli interessi forti il concorso acché la tutela del debole avvenga non distruggendo l'interesse è forte come nella lotta di classe matta verso l'armonizzazione nelle istituzioni
Di questo un modo di divenire della storia di una comunità i protagonisti di questo divenire sono gli individui nella loro comunità
E io su questo no su questo problema un'opinione un po'diversa da quella espressa da Galasso sulla scelta a confessionale
E sullo un valore della scelta laica della politica fatta da Sturzo non è
L'illuminazione dei cattolici che capiscono il valore della il cinismo e il superamento della parzialità
Della il cinismo rispetta questi problemi che crea problemi non solo politici
Non solo di lotta politica immediata crea problemi solo piano della crescita della dimensione umana dell'arricchimento
Dello processo democratico secondo me io Sturzo o c'è la risposta ad un problema che probabilmente noi stiamo attenuando dico noi cattolici oggi con loro discorsi impropri
La scelta confessionale non è indifferenza al valore non è e della estranea età dello valore rispetto alla concezione della persona e hanno un valore della politica ha ragione credo Martinazzoli quando fa riferimento alla sua ispirazione spirituale io non lo so De Rosa ci potrebbe dare una mano
Se questo riferimento all'esperienza americana della democrazia americana e lo sfrutto
Di una conoscenza storica o di una intuizione che nell'esperienza storica americana riscontro
I saggi sull'ispirazione religiosa della libertà della democrazia americana che noi abbiamo letto nel dopoguerra non circolavano
Quando Sturzo si è formato c'è una coincidenza
Di formazione mai Sturzo la scelta ho convinto a convenzionale o la scelta l'Alicante recupera il valore primato della radice intollerante della intolleranza perché ipotizza che il valore come tale è vissuto dalla coscienza dell'individuo
Mentre il laicismo lo nega ammende il laicismo lo riduce per Sturzo rimane in tutta la sua integra in integrità se volete nel suo integralismo ma per il fatto che vissuto liberamente dalla coscienza dell'individuo e non è imposto dalle istituzioni Yacki vive un valore diverso diventa il fondamento della libertà non il limite alla libertà
E questa non è la scoperta dello al valore dello Stato moderno ha ragione Martinazzoli quando dice con questo Sturzo pone il problema dell'ordinamento dello Stato moderno in realtà dello Stato moderno che noi non ancora abbiamo risolto
Ultima considerazione quella sul ruolo del Partito popolare
Il fascismo viene dopo fascismo Djenné dopo la fondazione del Partito popolare col ventidue
Però Sturzo quando pensa discorso famoso di Caltagirone il cinque si pone un problema che noi non ancora abbiamo risolto
I limiti della democrazia rappresentativa
Limitata alla gestione nelle istituzioni degli interessi delle persone fascismo non arriva per caso
Il fascismo è la risposta in negativa a questa crisi
Cioè l'idea di una democrazia partecipata soltanto delegando qualcuna gestire il potere dentro le istituzioni un sistema di ordinamento democratico che andati in crisi
Rispetto alle tentazioni movimentista e ho rispetta le tentazioni di ipotizzare un ordinamento dello Stato democratico
Tutto modellato a tutela di un solo interesse come la scelta marxista Sturzio che ha una visione
Processuale della democrazia si io posso usare questo termine per farmi capire
Ipotizza una istituzione raccordo tra il momento della gestione del potere per il momento Dino accordo nella gestione del potere attraverso un'istituzione che il Partito Popolare
La grande invenzione di Sturzo la grande invenzione moderna la straordinaria invenzione moderna sul piano della cultura mondiale e la invenzione del Partito popolare
Strumento di raccordo tra interessi diverso e unificati dalla politica dalla risposta che la politica dai problemi l'unificazione non è la cancellazione della contraddizione degli interessi
La risposta è la sintesi politica a contrasto degli interessi sociali che meno ma e riduce la libertà perché l'obiettivo di Sturzo non è la tutela dell'interesse economico
L'obiettivo di Sturzo è la garanzia della libertà e della libertà annichilita culturalmente nella coscienza delle persone
Questo è il modello del Partito popolare espulsi hanno che noi abbiamo in un qualche modo ereditato
In un qualche modo storicamente sperimentato e in un qualche modo abbandonato nel esperienza politica del nostro Paese
Però culturalmente questo messaggio questo insegnamento a mio avviso oggi nel mille novecento ottantanove
E ancora più attuale di quando non lo fosse nel mille novecentottantacinque perché allora era un insieme di intuizioni
Oggi si è misurato con l'esperienza della storica ed è diventato più vivo più reale più adeguato
Sul piano internazionale vince
Perché la concezione della solidarietà internazionale come condizione dello sviluppo dei popoli
E a fronte del dell'esperienza negativa dell'internazionalismo marxista chi aveva la stessa esigenza di un raccordo più vasta
Nell'organizzazione degli interessi operai di tutto il mondo unitevi e che si è tradotto sostanzialmente in una forma di imperialismo diverso storicamente è stato così
La seconda esperienza l'illusione che è la trasformazione della società darsi attraverso la tutela esclusiva di un interesse debole di un interesse deboli in un momento storico in realtà porta
Ma la soddisfazione di quell'interesse se porta la soddisfazione di quell'interesse ma crea le condizioni per l'arresto dello sviluppo
Ultima considerazione
Io non sono d'accordo
Che il rapporto
Credenti o non credenti si ponga sul piano generale forse Silvio parlo sul piano della storia d'Italia
In maniera da ritenere che siccome adesso abbiamo fatto il concordato il problema non c'è
Perché se fosse così se fosse così e noi avremmo dovuto avere uno partito di cattolici che in Italia si organizzato solo per tutelare la libertà della Chiesa
I cattolici si sono organizzati per difendere la libertà dei cittadini tutte le libertà e all'interno di questa anche la libertà della chiesa e dei credenti
Nella storia civile del nostro Paese c'è questo straordinario patrimonio culturale che non può essere disperso
Questo patrimonio straordinario culturale che ha avuto anche un'esperienza politica certo
Nessuno può immaginare che così sarà in eterno
La evoluzione non solo dei rapporti politici ma anche delle formazioni culturali non è prevedibile oggi però
Credo che non vada contesta otto sul piano storiche quindi sul piano politico questo dato
Che i cattolici democratici in Italia hanno elaborato una cultura civile
Non non sono una proiezione dell'apostolato della chiesa hanno elaborato una cultura civile in condizione di rispondere ai problemi dei cittadini credenti e non
Questa cultura civile certo risponde meglio alle richieste dei credenti
Spetta a noi democratici cristiani conservare arricchire o e non disperdere questo vanno immaginare che la lotta politica del nostro Paese sia tale e che dato essere fondata solo sul desiderio dell'alternanza è un'interpretazione dei processi democratici molto riduttivo limitata ad un aspetto ma certamente il problema della democrazia nel nostro Paese non è questo
Credo che oggi il problema nella democrazia nel nostro Paese se sia un altro
Se va recuperato l'insegnamento forte di Sturzo che una risposta al limite delle istituzioni liberaldemocratiche
Che assumono la rappresentanza soltanto al momento della gestione del potere dopo il voto degli elettori o se viceversa non vada raccordare attua ancora di più
Questo veicolo odi il raccordo tra i bisogni della gente e l'amministrazione nelle istituzioni permanentemente oltre il voto
I partiti politici il partito politico popolare assenso se svolge questo ruolo se da voci
Ai bisogni della gente e ai bisogni della gente visti da risposte politiche io nei giorni passati avevo svolto questa considerazione
Così come la svolgo qua e come la ripeto poi ho visto che ognuno la interpreta immaginando che ci si rivolga a qualcuno in realtà le nostre preoccupazioni sono un po'più generali un po'più sereno
La preoccupazione se siamo in condizione di rafforzare riprendere questo tipo di democrazia
O se viceversa consapevolmente o non non rischiamo di far crescere una tentazione democratica di tipo democratico diverso che certo
Dove il rapporto tra il cittadino ed è stato certo che passa attraverso il consenso perché il voto lo si chiede
Ma il voto lo si chiede non in quando adesioni ad una proposta ma il voto lo si chiede come risposta emotiva alla evocazione di un problema
E ho fatto l'esempio delle ultime elezioni americane dove il confronto tra i due candidati
Non era tra le risposte che i candidati davano i problemi ma era alla ricerca dell'effetto emotivo di suggestione da esercitare sulle lettore per legittimare la occupazione del potere
Questo è un tipo di democrazia che culturalmente viene proposto nel nostro Paese che politicamente in consapevolmente accettiamo
Io credo che noi non lo siamo dalla crisi che abbiamo solo con l'ipotesi dell'alternanza questa può essere una conseguenza
Noi usciamo dalla crisi del sistema politico se recuperiamo almeno per me recuperiamo le ragioni forti
Della ispirazione espulsi Anna nella realizzazione del Partito popolare
Perché questa rimane ancora a mio avviso la risposta più forte più successiva al limite dell'ordinamento liberaldemocratico
No