Serata Montanelli

Aspettiamo che si accomodi Gianluigi si chiama generici
Si occupano il posto dove si va a restarvi buonasera a tutti
Non voglio dare le spalle ai nostri ospiti sono la padrona di casa non si può fare questo va bene
Mi dispiace
Allora
Detenuti pervenuti voi vi trovate nella sede romana dell'università e Campus sapete cosa il campus è un'Università telematica abbiamo ventidue corsi di laurea siamo lieti di ospitare i richiedenti
Perché essendo Università telematica
Reputiamo che dobbiamo dare un minuto un input di stanzialità a questa nostra istituzione pertanto riteniamo utili indispensabili quasi
L'organizzazione di eventi come questi in questo caso celebriamo una grandissima prestigiosa firma del giornalismo e il libro di Paolo Di Paolo
Giovanni ma
Realizzato e anche lui prestigiosa firma nel campo della letteratura
Contemporanea io lo adoro particolarmente per cui il mio giudizio e assolutamente anche anche affettuoso
Pertanto noi reputiamo di dover organizzare eventi come questi perché per noi è una forma di cultura una forma di sapere
Quella di far incontrare presso la nostra sede di essere punto di riferimento del territorio Resca ambio di idee di riflessioni di pensieri
Proprio un punto di riferimento importante per aggregare tutto il territorio che ci circonda perché essendo appunto vista telematica e difficile creare una vita accademica
Tipica tre di quella insomma intesa nel senso più tradizionale del termine pertanto queste questi eventi che sono assolutamente
Ora diciamo organizzati attraverso una minuziosa selezione delle opere che presentiamo quello di stasera per noi ovviamente importante di un onore
Visto il pane di giornalisti che ci ritroviamo e che ringraziamo sfruttamento e per essere qui con noi e così come tutti gli altri che seguiranno nella stagione che
Si aprirà a settembre
Io ringrazio tutti voi per
La partecipazione
Voi desidero comunicarvi che l'università e Campus dal punto di vista culturale e la vostra università e passo la parola al coordinatore per il prosieguo della serata grazie
Passare la parola al coordinatore ma passa la parola dal rappresentante del nostro media partner Anna Maria Barbato Ricci che rappresenta in questa serata limiterò che una testata giornalistica on line
Sì io non metto il cappello del libro oggi perché in genere o il cappello dell'università e campus e aiuto l'avvocato Neri nell'organizzazione di questi eventi
Allora io sono molto onorata di rappresentare Dindo che è una sfida una sfida di qui a tre anni siamo tanti giornalisti che abbiamo ci siamo riconosciuti dallo spirito di Indro Montanelli
E nello spirito anche un pochino come dire sa Lusher birichino vogliamo dire così
E quindi abbiamo
Abbia condividiamo questo stile giornalistico fuori dai denti il parallelismo del nostro giornale che on line e che in questo momento è un momento di Croff funding
Perché naturalmente non si fanno le nozze coi fichi secchi come si suol dire
Noi siamo partiti con la proprietà al sessanta per cento
Diciamo investiamo in
In lavoro noi giornalisti ognuno di noi si fa carico di
Sviluppare un buon lavoro giornalistico abbiamo grande attenzione per il diciamo la cronaca estera cosa che in questo momento non è da tutti
Abbiamo una serie di grandi corrispondenti dall'estero abbiamo avuto su in
Trincea Antonella piano in Siria per esempio
E poi dopodiché un secondo momento ci sarà speriamo lì l'ingresso di un socio finanziario per il quaranta per cento del della cordata e dopodiché
Speriamo di fare una S.p.A. quindi è una cosa un pochino complicata ma speriamo di arrivare fino alla fine in questo momento ad noi abbiamo in atto un accordo
Con i centri del giornalismo investigativo all'estero come per esempio i NN che investigativa network
Io uso
E poi che raggruppa oltre cento centri di giornalismo investigativo il americano e come mi ha scritto la mia direttrice sull'appunto che mi ha mandato Maria Margherita Pechino
Che Dio ce la mandi buona grazie
Tale
Buonasera a tutti
Ora ci siamo mi sentite
Allora siamo qui in tanti a parlare di questo personaggio questo giornalista con la G maiuscola questo giornalista controcorrente che ha sempre molto diviso tutti
è mai stato sempre fortissimamente Amato anche fortissimamente odiato a volte
E siamo in tanti e quindi a tutti è richiesto lo stile Montanelli hanno estrema sintesi quella delle imprese editoriali che stavano tutti nella prima pagina del giornale
Io sono al giornale dall'ottantotto sono ancora lì l'unica alcuni miei colleghi qui presenti
C'erano ai miei tempi è adesso sono altrove e poi abbiamo qui altri colleghi che hanno collaborato
Con Luigi occorre oppure che l'hanno conosciuto direttamente amato-odiato ora lo sentiremo da loro
Cercheremo visto che siamo in tanti e abbiamo dieci minuti al testa
Lo dico a tutti al massimo per parlare di ricostruire un personaggio appunto che ha avuto mille vite
Che che ha avuto
Un prima e non dopo su tanti grandi problemi tanti grandi
Temi dell'Italia il fascismo anche il comunismo il berlusconismo maglio Berlusconi stesso il patriottismo stesso con le sue dimissioni da italiano
Che ricordano il suo Congedo drammatico fra virgolette anche dal giornale nel novantaquattro quindi
Tante sono i punti di vista e cercheremo partendo da questo libro di Paolo Di Paolo
Tutte le speranze Montanelli raccontato da chi non c'era lui non c'era anche perché molto giovane ma vedeva
In Montanelli un mito e le alla nella sua ricerca di maestri iscriveva da ragazzo una lettera entrava
Anche il rapporto con lo in questo modo e come lo descrive Montanelli gli avrebbe detto quando lui proponeva di andarla a trovare a Milano
Inizia meglio guardarli da lontano quando ci si avvicina troppo se ne vedono le rughe
Noi che l'abbiamo conosciuto direttamente
Devo dire di Montanelli amavamo molto quelle rughe
Quando
Noi eravamo alla redazione romana lo vedevamo meno della dei colleghi milanesi ma quando lui veniva a Roma che soprattutto nelle occasioni in cui ai ci portava a pranzo l'occasione in genere era Pasquini tane nel ristorante toscano di
Del Collegio Romano e ci raccontava dei grandi protagonisti della storia che aveva conosciuto quasi tutti come sapete
Però delle
Belle donne scandinave o di quel della somma della guerra in Etiopia ad esempio le rimanevamo inutile dirlo affascinati ogni
Frase era una lezione per noi
Tanto che io personalmente ho sempre rimpianto di non avere avuto il coraggio di scrivere tutto quello che sentivo da lei sulle labbra in quegli anni
Adesso
Il tempo è passato e forse una riflessione si può fare con più serenità e con più calma
Anche perché come fa Di Paolo una nuova generazione che lo vede con occhi diverso sì
Quindi passerei subito alle primo intervento che
Appunto di
Un un giornalista che
Era al giornale con Montanelli Paolo Mazzanti che oggi è direttore di chiamiamo se di a scacchi e che l'ha conosciuto bene
Grazie
Grazie dell'invito
Sì io sono un po'nel mio piccolo un fondatore del giornale anche se diciamo un mezzo fondatore perché quando il giornale nato
Quarant'anni fa nel settantaquattro venticinque giugno settantaquattro facevo il correttore di bozze
Poi grazie a Montanelli che
Tendeva a valorizzare
I suoi giovani sette otto mesi dopo sono stato promosso in redazione
E da allora diciamo per diciott'anni ho vissuto tutti i giorni praticamente col direttore essendo in
Varie posizioni alla redazione di Milano
Nel libro di Paolo Di Paolo che si legge
D'un fiato non è un romanzo non è una biografia
Si potrebbe definire un
Un libro di auto coscienza
Realizzato ripercorrendo le tracce della vita di Montanelli tra l'altro ripercorrendo le a ritroso perché lui comincia dall'attualità e arriva fino
All'anno della nascita del direttore nel mille
Novecentonove
Lui qui scrive che i i giornali il
Il vertice diciamo della scrittura Montanelli Anna si ritrova negli incontri
Cioè io ritratti fulminanti che Montanelli scriveva io sono parzialmente d'accordo perché secondo me il vertice si trovava nei necrologi che Montanelli faceva dei suoi amici
Dei suoi amici che che morivano
E una frase mi ha sempre colpito la ripeteva spesso diceva questo personaggio lascia un vuoto molto più grande dello spazio che ha occupato in vita per sottolineare la retorica che spesso
Punteggiate questi ricordi alla memoria dice
Ecco questa sala così così gremita mi fa parafrasare un po'questa frase e dire che Montanelli lascia uno spazio molto ampio
Almeno pari a quello che aveva occupato invita
Una vita molto lunga
Molto tormentata perché lo si racconta e di passata nel libro ma Montanelli ha sempre sofferto di di depressione molto molto profonde
Noi ce ne accorgevamo perché ogni tanto si allontanava dalla redazione spariva per dei periodi anche lunghi
Perché andava a curarsi da questa depressione che lo ha sempre colpito sin dalla giovinezza
Io ho conosciuto il direttore forse sono quello che l'ha conosciuto prima di tutti perché l'ho conosciuto nel lontanissimo ormai autunno del mille novecentosettantuno
Cioè prima
Fissa il giornale
All'epoca studiavo al liceo scientifico di Udine perché l'abitato e Montanelli venne
Rappresentare il suo ennesimo libro sulla storia d'Italia
Dunque io road show che fanno gli autori di successo
Capitai
Andai ad ascoltare la presentazione alla fine gli chiesi un'intervista per un giornale studentesco per il quale
Scrivevo era che eravamo nel settantuno ma il giornale non era
Marxista bensì RAI si hanno cioè noi seguivamo la rivoluzione sessuale all'epoca e poi abbiamo subito abbandonato
Piuttosto che la rivoluzione comunista questo divertì Montanelli il quale mi disse adesso non ho tempo perché devo andare a cena però domani devo andare a Trieste
Se lei viene con me in macchina mi accompagna parliamo durante il viaggio in automobile poi lei torna in treno scrive il suo il suo articolo arrivederci
E così feci milioni mi misi il vestito buono e la mattina dopo andai con lui a Trieste
E scrissi questo articolo poi gli manda il giornale
Questo giornaletto che scrivevamo che si intitolava l'Hidalgo
Lui rispose fece una lettera agli studenti friulani era all'epoca della legge Speciale su Venezia
E
Molto tormentata molto criticata
E lui fece un appello i giovani friulani dicendo mobilitate vi per una causa concreta
E cioè per la salvezza di Venezia si parlava all'epoca di affidare la città l'UNESCO di di farne una sorta
Di città franca
Sottoposto a un Governo internazionale
Questo appello ovviamente non ebbe grande seguito soprattutto in quegli anni molto più ideologizzati
Però io rimasi in contatto col direttore
E poi come nel libro di Di Paolo ci fu una telefonata che diventi un po'una svolta perché nell'autunno del settantatré
Quando il direttore venne cacciato dal Corriere come tutti ricordate dopo dopo aver accusato il direttore ottone
Di essere stato nominato attraverso un golpe Guatemala sterco fece un'intervista al mondo dell'epoca e disse
è stato compiuto un golpe Guatri Malta ecco con la sostituzione di Spadolini con ottone
Ovviamente c'era sempre un sottofondo personale lui era molto irritato per il fatto di non essere stato consultato sulla nomina
Si disse anche perché non era stato nominato luglio in realtà questo io non lo credo lui non voleva fare il direttore del Corriere però voleva riservarsi la scelta del direttore del Corriere non voleva fare
Io volevo ne va a fare il King maker che è più del re
Ovviamente all'epoca non fu consultato e quindi maturò
Con quella decisione la scissione del
Del Corriere io però
Gli scrissi una lettera all'epoca poi ero andato ad abitare a Milano con i miei genitori gli scrissi una lettera dicendo direttore io sono quello o lei non si ricorderà di me sono quello di Udine
Finora adesso studio Scienze Politiche al giornalismo rientra nelle mie possibilità nelle mie ambizioni non le ho mai telefonato finora
Perché occupando lei è una posizione di potere non volevo che sembrasse una captatio benevolentiae non non non volevo che sembrasse una ricerca
Di raccomandazioni però visto che adesso lei è disoccupato e non conta più niente se ha voglia di incontrarmi io sono ben felice
Qualche giorno dopo mi arrivò in risposta a una telefonata da Montanelli come al giovane autore di Paola
Che mi disse guardi io adesso non ho tempo però risentiamo ci fra un paio di mesi che forse avrà una proposta da farle è così maturata la mia
Assunzione diciamo al giornale
Nella nel nella primavera del del settantaquattro questo per raccontarvi la
La disponibilità che Montanelli ha sempre avuto nei confronti dei giovani e che ho ritrovato molto in questo libro
E purtroppo per Di Paolantonio non poteva non poter essere stato assunto ma
Tant'è che invece
Capito insorte questa questa fortuna diciamo
Ecco che che dire per per concludere poi il resto ovviamente a disposizione se ci sono domande più specifiche
Di Montanelli io
Sottolineerei soprattutto una caratteristica l'assoluta antiretorica
L'assoluta capacità di guardare i fatti per quello che sono
Senza
Illusione mi
Con una forte impronta
Diciamo etica nel senso che
è anche un forte disinteresse personale
Testimoniato dalla lettera che Di Paolo riporta al Presidente Cossiga quando gli annunciò felice
Che aveva intenzione di nominarlo senatore a vita e Montanelli quasi lo dissi dodicies mi nomini senatore a vita ti tolgo il saluto perché io con quei bambinoni di Roma non ho nulla a che spartire
E infatti non venne nominato senatore a vita
E anche il totale disinteresse pratico
Vi racconto un aneddoto l'ultimo una sera eravamo a cena dal suo oste preferito Elio
Che tiene che teneva cucina adesso c'è il figlio ogni tanto ci vado ancora quando vado a Milano teneva cucina di in via Fatebenefratelli di fronte alla questura tavernetta
Dove gli faceva i fagioli all'uccelletto mi facevi Fasoli al fiasco queste cose qui Rapallo imbonitore ADD mi raccontava un sacco di fregnacce ma lui si faceva in buoni reca
In realtà non è che si mangiasse molto bene parliamoci chiaro
Allora una sera mi disse
Tanto lui mangiava poco sia ecco la cosa che mi colpì a Trieste in quel primo pranzo fu che lui mangiò praticamente solo cinque mandarini e basta in tutto il pranzo
E non eravamo in imbarazzo voi l'autista e gli altri perché ci sembrava giusto strappo che ARCI mentre lui non mangiava ebbene quella sera ci disse eravamo quattro cinque
Ci desse alla Rizzoli mi ha comunicato
L'elenco delle vendite dei miei libri
E dice che qua quanti sono 'sti libri direttore
Ma dice otto milioni e duecento mila copie cazzo dico avrà qua dagli attori mille lire c'era ancora lì mille lire accoppia
A decessi sia anche qualcosa di più beh dico fanno sedici miliardi sedici miliardi dove sono finiti perché lui non arriva proprio idea però c'era corretta che sì si premurava si premurava rispetta
Veramente ecco un personaggio che univa una grande profondità è una grande
Addirittura
Pur nei suoi errori ovviamente pur
Nei suoi
Nelle sue cadute
Ci sono che sono documentate nel libro e
Un grande totale disinteresse è un amore assoluto per il suo mestiere in effetti
La sua autobiografia affidata la collega Tiziana Abate soltanto un giornalista è veramente
La definizione più giusta per il direttore transito
Allora adesso passiamo la parola a un altro giornalista del giornale se del giornalista de il Giornale Giancarlo Mazzuca che oggi invece dirige il giorno volevo solo
Prima ricordare una cosa
Che proprio in questi giorni abbiamo festeggiato i quarant'anni del giornale
Quarant'anni di cui venti con Montanelli e altri venti senza
Quindi anche qui appunto sempre un primo in dopo e a Mila no ci è stata l'intervista di Bruno Vespa ai direttori del Giornale
E
Non poteva mancare un'intervista per interposta persona su un Montanelli invece soprattutto
Hai due
Mario Cervi Paolo Granzotto che gli sono stati e più accanto
E e devo dire che anche lì è stata una prova di quanto appunto Montanelli possa dividere essere anche interpretato in modo diverso ma sempre affascinare
E e anche lì come diceva Paolo Mazzanti si raccontava di questa sua enorme disponibilità
Verso i giovani perché si diceva forse Montanelli non era un grande direttore come si intende reo un direttore sui generis però certamente ogni volta che veniva anche da noi a Roma
Ti chiedeva ictu arrivavi con questo pezzo in mano un po'tremante per consegnarlo o non all'UI naturalmente ma scavo della redazione e lui si appropriava di questo foglio e leggeva fino all'ultima riga palchi diceva
Il sullo giudizio quindi era affamato anche di della conoscenza dei dei suoi giornalisti anche l'ultimo e di dare consigli è vero Giancarlo
Se alla mente un personaggio fuori dai tempi tu raccontare prima che ho vissuto con lui tempi del giornale ma
Soprattutto sotto il vicino a lui tempi della voce quindi
Sono ricordi a tredici anni dalla sua scomparsa assolutamente vivi importanti
Io arrivai al giornale nel novanta sostituti per sostituire Paolo Massa antiche diventato vicedirettore e io per il suo porto come capo dell'economia
Ricordo che lui mi disse mi interrogo un po'prolisso non ti dico nulla so che andrà bene ti chiedo soltanto di salvarmi dato fratello che appare a mio fratello Alberto
E da Flavia potestà dall'afflato la mitica fare perché sia Flada che mio fratello continuano a chiedere di fare il servizio e lui cercava di evitare con qualche slalom
Eccher un personaggio fuori dal mondo mi ricordo se perché vincerò io sono i peggiori del dei direttori eccettuati tutti gli altri aveva sempre la battuta pronta
Pronta a citare anche episodi importante della della sua carriera Presidente ricordo in particolare tre episodi che mi raccontò
E che sembravano quasi nella loro nella loro storia e quasi inventati tre o comunque dimostra una certa sua fortuna
La prima fu quando nella trentatré fu convocherà
Era ancora giornate universitaria ha fatto un giorno di non restare a Firenze
E fu convocato da da Mussolini si presentò da Mussolini a Palazzo Venezia entro con
Può titubante nella sale con podi
Di di paura dell'ARSIAL non promontorio se trova Mussolini che gli chiesi di questo giornalino universitario dove cui punto dirigeva
Perché non sapeva rimasto molto colpito da o un articolo di un di una Regione stavo ebreo che difendeva appunto l'Assemblea
E lui sebbene fatto bene a pubblicare quell'articolo perché lo dobbiamo differenziarci la roba antiebraica è roba da Biondi cinque anni dopo invece le leggi razziali
Ricordo poi un altro episodio quando appunto durante ed è vendere manovre militari in Germania fu mandato dal Corriere a fare un servizio in Germania
Tutte le truppe naziste
Passavano in in fila lui era vicino alla macchina in borghese
A un certo punto passò la macchina dei intere il quale chi sa perché sembra quasi inventato si fermo di fronte a questo alto giovane dinoccolato
E comincio a sbraitare in tedesco cose incomprensibili questo era Montanelli di fronte ai tele l'ultimo episodio che dimostra con accenti Piso una certa fortuna parte sua
E quando nel cinquantasei in occasione della punto della rivoluzione ungherese e dell'invasione russa lui e si trovava per caso in Austria a a cacciarli Gallo cedrone
Era praticamente con la divisa da cacciatore tirolese quindi ad avviso tirolese
Passò vicino al confine fra l'Austria e l'Ungheria e improvvisamente dire che questo questo voi gli agenti della dell'appunto dalla
Dalla polizia ungherese non c'erano più
Chiesa quelli auspici ma dove sono gli ungheresi umana questa mattina hanno lasciato Toso scappate via tutti sono andati verso la capitale
Lui gestito con la divisa tirolese presumo e andò in macchina direttamente a Budapest e pur primo
Giornalista occidentale a arrivare a Budapest e a testimoniare indiretta
La l'invasione delle delle truppe tedesche del CARA matti russi
A Budapest questo era Montanelli
Chiaramente noi siamo stati tutti legati a lui e ci costerà molto tutti i suoi figli forse anche un po'troppo in modo orgogliose lui che diceva sempre di non aver mai voluto figli perché non sapevo ma chi metteva in casa
E quindi Montanelli è stato un personaggio importante mitico quando era il giornale ma ancora di più quando fondò la voce ottantacinque anni perché praticamente a quel punto lì fece un grande salto di qualità
Lascio a Berlusconi perché diceva che non poteva accettare un editore che era anche
Leader politico quindi
Anche per salvare appunto il punto soprattutto il condirettore Federico Orlando e sia dentro a ottanta cinquanta questa nuova avventura che la public company
La public company lui diceva sempre in quei quell'anno lì che pure è assolutamente intenso anche se breve
Della voce diceva sempre che il nostro cubo il nostro padrone riletto il padrone
Del giornale lettore purtroppo i lettori nostri paga un le poche lire della voce tra questa è la voce e poi però non entravano nell'azionariato ASI tutti gli azionisti che in un primo momento entrando la voce poi di fronte la vittoria di Berlusconi
Si tirano un po'indietro che dopo un anno il giornale chiuse
Ricordo che in questo borgo perito ero vicino a lui perché ero vicedirettore della voce e ogni mattina aveva il compito
Di andarlo a prendere nel residence vicino al giornale per accompagnarlo poi il giornale
Lui come come tutti quanti personaggi grandi personaggi
Cercare di evitarle strumentalizzazioni
Infatti a noi diciamo sempre guardate evitati scoop giornalistici perché dietro ogni scoop giornalistico c'è una strumentalizzazione e anche lui non voleva farsi strumentalizzare ottantacinque anni lui preferiva
Non legge i giornali
Però ogni mattina io ho il compito di andare da lui quindi chiedeva qual era l'argomento del giorno io mi preparavo ovviamente
Cercando di capire qual è l'argomento del giorno e in tre minuti gli spiegavo cos'era successo lui durante il tragitto terrestri densa alla voce stava zitto nella compagnia cominciava a far con la testa così
Allora capivo che un certo punto lui nella testa Giarda faceva il suo articolo scrive nel suo articolo lo faceva cose papà quando faccia così che era appunto e faceva la frase completa a quel punto arrivava
Alla al giornale
E pochissimo tempi venti minuti davanti alla sua mitica lettera ventidue scrive un pezzo completo e ed era una cosa incredibile perché l'argomento assolutamente era da cui sconosciuto fino a mezz'ora prima
E di cui diceva sempre basta basta soltanto una un tema basso tanto lo spunto per scrivere un ottimo fondo
E cui apre uno spunto solo però poi riusciva comunque da quello spunto a creare una scoop assolutamente eccezionale
E che cosa vuole dire un Montanelli così non avremo più devo dire a nostro il giovane collega e amico deve scritto un attimo un ottimo libro su tutto perché dimostra che uno un giovane
Fantini Montanelli molte volte può essere più bravo di un giornalista che ha vissuto vent'anni contenenti che non
Non ha avuto mai la la possibile io ho scritto anche un libro su Montanelli
Che racconta la Unipol intervista che racconta la sua avventura della voce ecco però devo dire la la completezza all'importanza di questo libro scritta di Paolo e assolutamente
è assolutamente fuori dal comune devo dire che anche igiene
L'istituto anche anche mi premeva molto vanesio tutto i giornalisti sono vanesio tuo libro hai citato Travaglio sui grandi numeri citato nemmeno la Samp non c'è condivisione sul previste
Grazie
Attenzione nel fare giornalisti mi sa stare sempre molto attenti
E allora visto che appunto abbiamo parlato della voce e quindi dell'esperienza dopo il giornale adesso la parola
La passerella Marco Travaglio che è anche lui prima al giornale fare la voce così ci racconta come l'ha visto Loya come ha visto questo Montanelli che parlava sempre al ragionier Brambilla come raccomanda
Nella lettera a Federico Orlando dicendo che i suoi giornalisti dovevano scrivere
I fatti senza far trasparire troppo le opinioni
Grazie ma
è bello che ci sia molta gente ha ha un ricordo di Montanelli tant'è che
Secondo me sarebbe anche molto interessante sentire che cosa rappresenta per voi
Montanelli a tredici anni dalla morte perché vedo anche delle persone che
Hanno un'età tale per cui forse non
Non sono mai riusciti a leggere indiretta
O forse soltanto nell'ultimo periodo della sua vita un suo articolo eppure a me capita spessissimo che dei ragazzi veramente non ancora maggiorenni o appena maggiorenni
Do conoscano ne abbiano sentito parlare col siano curiosi di Cluj vogliano sapere
Più e quindi
La cosa che mi
Lascia sempre un po'perplesso è che la la la prima cosa che vogliono sapere se era di destra era di sinistra
Che la domanda più terribile secondo me che si può fare a un giornalista è chiaro che un giornalista le sue idee Montanelli aveva le sue ha vissuto
Dal mille novecento e nove al due mila e uno quindi
Quando si vive novantadue anni è chiaro
Che si attraversano reggeva logiche diverse quindi
Inevitabilmente si devono fare i conti sulla situazione dell'Italia che è cambiata più volte sotto i suoi occhi e sotto i sui piedi
Quindi questa ricerca ossessiva della definizione ideologica di Montanelli credo che farebbe ridere soprattutto lui perché la parola ideologia lo lo lo
Lo terrorizzava
Io credo che l'aspetto umano abbia sempre prevalso sull'aspetto ideologico nella sua professione credo che non
Che non si sia mai posto il problema
Credo che montani non si sia mai domandato se era di destra o era di sinistra i valori che professa ava la famiglia da cui proveniva erano chiaramente conservatori di un conservatorismo rurale addirittura poco urbano
Chi è stato a Fucecchio ha potuto vedere
Il posto dov'è nato e che lo ha comunque sempre segnato ma io credo che lui si pone non si ponesse il problema della destra e della sinistra nemmeno quando andava a votare
Credo che il problema principale che mi si poneva era quello che veniva sottolineato prima sia da Mazzanti sia da Mazzuca e cioè
L'antiretorica l'anticonformismo l'anti tromboni sul modo
E infatti chi nel novantaquattro non riuscì a capire per quale ragione non poteva beh Montanelli andare d'accordo con il Berlusconi che era diventato improvvisamente un soggetto politico attivo
Chi non ha capito perché l'ha fatto e chi credeva di avere capito perché lo aveva fatto magari dicendo che si era convertito alla sinistra in tarda età alcuni dissero anche che era un po'rincoglionito perché a quell'età
Sì vincoli unisce quindi essendo rincoglionito si era disse di fatto
Era diventato preda di una sorta di sindrome di Stoccolma nei confronti di quelli che lo volevano morto di quelli che gli avevano sparato nelle gambe
In realtà sono e anche quelli che credevano invece che fosse diventato di sinistro che avesse scoperto i soldi dell'avvenire alla bella età di ottantacinque anni non hanno capito secondo me
Che Montanelli pure avendo professato diverse
Idee a seconda delle delle epoche diverse né che ha attraversato nella sua lunga vita
A comunque un tratto di coerenza e la coerenza non è dire sempre la stessa cosa per novantadue anni ma la coerenza e tenere
Un certo tipo di comportamento e obbedire a un certo tipo di indipendenza interiore
Che poi si applica a alle circostanze sempre nello stesso modo
L'Italia che lui aveva capito benissimo e che secondo me aveva descritto meravigliosamente anche nei suoi libri
Sulla storia d'Italia i più belli sono quelli
Che scriveva da solo e cioè i primissimi
E non quelli in cui poi si
Era costretto a farsi dare una mano perché gli impegni del giornale dei giornali che poi ha fondato lo Lollo sopra facevano
Diciamo che che si può arrivare fino a per quelli veramente molto belli
Si può arrivare all'Italia della controriforma
E lì lui racconta che cos'è la cultura in Italia che cos'è l'uomo di cultura italiano è un servo che nasce nelle corti
E che invece rimane servo nelle accademie nelle università
E purtroppo anzi per fortuna
Facciamo il tratto distintivo
Di questi novantadue anni di vita di Montanelli e proprio il fatto di essersi sempre opposto ai conformismi del momento se se non ci facciamo caso lui nasce dentro il fascismo e quando il fascismo diventa la caricatura di se stesso
Quando per dirla con Longanesi Mussolini mette leggende
Da cui il famoso aforisma di Mussolini e non mi preoccupano le idee maledette
Quando il fascismo diventa cartapesta diventa diventa comico come tutti i regimi autoritari presto o tardi diventano Montanelli immediatamente
Esce ed esce in maniera anche coraggiosa perché va
A come reporter della guerra di Spagna e descrive una battaglia che tutti i giornali italiani avevano raccontato come un trionfo
E il picco in seguito a combattimenti Asperti IMI
Fra alle truppe franchisti affiancate dai soldati italiani mandati di rincalzo da Mussolini e le truppe
Repubblicane sociale comuniste la battaglia
Che in realtà era stata una una passeggiata delle truppe italiane franchista e senza alcun altro nemico se non il caldo è colui che ha il coraggio sul Messaggero di scrivere che tutta la propaganda che si era fatta in Italia su quella battaglia era fasulla
E immediatamente gli viene revocata la tessera del partito nazionale fascista e quindi visto che la cosa era consequenziale la tessera dell'ordine dei giornalisti per cui non poté più scrivere per un certo numero di anni con il suo nome
Sui giornali italiani di qui in poi a fortunata diciamo avventura
All'estero dove poi di capito di incocciare nelle varie invasioni naziste a cominciare da quelle
Della dell'Estonia della Lettonia Lituania e poi della Polonia della Finlandia
Quindi il conformismo fascista quando è diventato ridicolo insopportabile Louise lo ha immediatamente dismesso
Pagando anche dei prezzi che lo hanno portato alla fine a una condanna a morte per cui oggi quando io sento dire da qualche cretino Montanelli fascista dico guarda che l'hanno condannato a morte
Non i nazisti mai fascisti
Ed è stato inutile due carceri prima Gallarate poi San Vittore fino alla fuga rocambolesca che sappiamo poi c'è il conformismo democristiano degli anni Cinquanta
E anche lì sul giornale giornale facciamo molto conformista come era il Corriere della Sera già all'epoca
A favore del regime di quel di quel momento Montanelli fa un'inchiesta secondo me strepitosa
Sul Presidente della Repubblica Gronchi dipinto tranquillamente come un ladro che prendeva i soldi dall'ENI di Enrico Mattei
E non credo che fosse così semplice fare un'inchiesta sul Presidente della Repubblica Gronchi non è semplice fare un'inchiesta nemmeno oggi sul Presidente della Repubblica Napolitano anzi
Diciamo che trattato con le con le con le le stimmate della divinità quasi quindi figuratevi negli anni Cinquanta su Corriere della Sera
Parlar male del Presidente della Repubblica Gronchi Presidente dell'ENI
Enrico Mattei nel cinquantasei lo ricordava prima Giancarlo c'è proprio la prova provata di che cos'era l'atteggiamento interiore che aveva Montanelli nei confronti dei conformismi
Nel senso che in Ungheria gli capita di raccontare quello che vede e quello che avete
Non fa piacere né ai lettori di destra né elettori di sinistra perché la sinistra italiana spacciava la rivolta di Ungheria per una
Per un moto controrivoluzionario finanziato dagli americani per occidentali Inzaghi un Paese del socialismo reale mentre la destra
Diceva praticamente la stessa cosa e cioè che la rivolta di Ungheria
Era la rivolta di chi in Ungheria sognava di entrare nella NATO e di uscire dal Patto di Varsavia Montanelli invece vite che quelli che facevano la rivolta erano comunisti volevano restare comunisti semplicemente volevano un comunismo autonomo
E dall'Unione Sovietica e non volevano più essere
Il cortile di casa dei sovietici che infatti bolli trattarono
Come il cortile di casa loro e così mentre il nostro attuale Presidente della Repubblica magnificata l'opera di pacificazione dell'Armata rossa che andava schiacciare nel sangue la rivolta d'Ungheria Montanelli scriveva delle corrispondenze sul Corriere della Sera che fecero incazzare
Sia la destra sia la sinistra perché gli opposti conformismi non corrispondevano con la realtà dei fatti che lui stando lì
Aveva visto
Negli anni Sessanta c'era la grande retorica del centrosinistra dell'apertura I socialisti Montanelli fu contro quel conformismo negli anni Settanta c'era la retorica dei sinistri sono per cui intellettuale andavano tutti a sinistra perché si pensava che la sinistra fosse destinata ad andare al Governo e quindi come sempre avviene c'è chi sale sul carro del vincitore una volta che ha vinto e citi più furbo
Cerca di sala di salirci un attimo prima in modo da
Piras la pure Dante marcia ed a guadagnare qualche medaglietta in più di chi verrà dopo e Luino naturalmente sbatte la porta del Corriere della Sera come ricordava santi e se ne va a fondare un giornale
Sembra una bestemmia mentre tutti andavano a sinistra vi faceva un giornale conservatore negli anni
Ottanta gli anni del CAF
Ci sono
Ci sono del certamente dei CD mentis nei confronti del Caffa ancora in nome di un anticomunismo che ormai negli anni ottanta francamente non aveva più grandi ragioni di essere ma ci sono anche delle splendide
Degli splendidi sbeffeggia menti soprattutto nei confronti di Craxi
Che non solo fanno incazzare Craxi ma fanno incazzare anche Berlusconi che era ovviamente l'inattesa sempre che Craxi gli desse quello che doveva dargli perché stava iniziando la grande
Scalata televisiva dalla piccola TV via cavo di Canale cinque al grande
Impero del Biscione e ci sono anche alcune intercettazioni telefoniche nelle quali Craxi e Berlusconi parlano di Montanelli come di un pesante ingombro che non si sa come rimuovere perché poi Montanelli per fortuna
Era molto popolare tra i suoi elettori e quindi
Era praticamente intoccabile negli anni novanta abbiamo il grande conformismo filo berlusconiano e questa è la secondo me la ragione principale per la quale Montanelli non può sopportare non c'è CS se certa
Certamente
La sensibilità per il conflitto di interessi che lui ha avuto subito nel novantaquattro e che oggi ancora molti non hanno
Dopo vent'anni ma c'è soprattutto il fatto che Montanelli sapeva benissimo conoscendo i ceti intellettuali giornalistici italiani che si sarebbero buttati quasi tutti dalla parte di Berlusconi e quelli che non si sarebbero buttati dalla parte di Berlusconi
Lo avrebbero fatto semplicemente perché rappresentavano i partiti di sinistra e quindi noi abbiamo vissuto questo finto bipolarismo dell'informazione dove i giornali di sinistra ce l'avevano con Berlusconi perché era di destra
E i giornali di destra stavano con Berlusconi soltanto perché era il leader della destra oppure perché era l'editore
Del loro giornale e quindi Montanelli si è
Posizionato fondando la voce su una su un crinale molto pericoloso perché lui faceva un giornale non di sinistra anzi
Non berlusconiano anzi e quando dovete spiegare nell'editoriale
Ti esordio
Il ventitré o ventiquattro marzo del novantaquattro mi ricordo più più se il ventitré il giorno in cui l'abbiamo messo in pagina o il giorno in cui uscì pentì quattro
Lui scrisse qual era la sua linea politica ancora una volta non disse ne siamo di destra ne siamo di sinistra disse noi siamo giornalisti e quindi
Dentro di noi noi siamo all'opposizione sempre chiunque sia al Governo noi dobbiamo essere all'opposizione
Non per dire male anche quando si dovrebbe dire bene ma proprio come atteggiamento di alterità di estraneità
I giochi politici noi dobbiamo se Berlusconi farà delle cose buone lo diremo se Berlusconi farà delle cose cattive lo diremo in assoluta libertà e questo secondo me
L'insegnamento che bisogna trasmetterà i ragazzi che oggi chiedono come era Montanelli senza andarsi impegolare sia di destra di sinistra sera coerente non era coerente eccetera questa
è la sera linea di coerenza di Montanelli contro tutti i conformismi anche quando c'erano posti conformismi contemporanei
Dico soltanto più una cosa c'è un altro giochino che viene fatto molto spesso con i grandi
E lo si fa soprattutto con lui perché lui aveva una nettezza di posizioni è una prontezza di di di di battute fulminanti
Che certamente la cosa che manca di più cioè ecco a me continuamente capitani di che cosa direbbe che cosa scriverebbe Montanelli se fosse vivo oggi no
è naturalmente si commetterebbe un abuso a rispondere a questa domanda perché ovviamente
Lo sa lo sa solo lui che cosa direbbe se fosse vivo oggi noi sappiamo quello che ha scritto e ha detto finché è stato vivo cioè fino al due mila e uno quindi
Noi sappiamo quello che pensava di D'Alema di Berlusconi di di di di Prodi somma di tutti i politici
Che erano in quel momento in auge e non sappiamo per esempio che cosa ne penserebbe della presidenza di Giorgio Napolitano che arrivato dopo della Presidenza del Consiglio di Renzi che arrivato che cosa avrebbe detto del Governo Monti che cosa avrebbe detto del Governo letta
Perché questi
Non ha avuto la fortuna o la sfortuna di vederli
Io credo che però quando lui si definisse Raniero
Impatta via nell'ultimo editoriale quello di chiusura della voce nell'aprile del novantacinque si riferisse anche e non soltanto a non soltanto ma anche alla alla nostra categoria
Finché è stato vivo lui
Era una specie di monito di venti anche se la parola monito evocata tirate trombone Ischia moralistiche ma era proprio la sua presenza
Nel mondo del giornalismo
Era una specie di argine
Era con una specie di freno per tutti
Perché quando uno scriveva un articolo anche sul giornale più periferico diceva a Bema questa roba qua ma posso scrivere la norma che chissà che cosa direbbe Montanelli se alleggerisse no perché
Oggi questo si di questo si sente molto la mancanza cioè
Di un di un'autorevolezza che impedisca a a molti che fanno la nostra professione di spalancare
è infatti si vedono tanti sbracatura io credo che non abbiamo nemmeno negli anni di Berlusconi vissuto un'epoca di conformismo
Quasi totalitario perché non era mai capitato che un Governo per le ragioni che conosciamo
Contesse dei favori dei giornali di destra di centro di sinistra prima c'era quel simulacro di bipolarismo della stampa
Vergognoso finché vogliamo perché corrispondeva gli interessi dei vari partiti
Però come c'era un'opposizione in Parlamento c'era un'opposizione anche giornalistica
Adesso è praticamente scomparse su c'è un
C'è un Parlamento quasi tutto monocolore il colore il grigio e e c'è una stampa quasi tutta monocolore ecco io credo che i precedenti
Ci ci fanno almeno pensare che questo conformismo visto che non gli erano piaciuti tutti gli altri non piacerebbe a Luigi nemmeno questa volta a maggior ragione
Piacerebbe molto a me se Montanelli fosse vivo
è parlasse in questo momento
Credo che però non piacerebbe a Luigi assistere a questo spettacolo e quindi credo che lui sia ben felice di non essere
Arrivato in tempo a vedere ciò che noi vediamo oggi grazie
Ecco volevo ricordare infatti a proposito di quello che diceva travaglio che anche negli anni Ottanta per esempio Montanelli ruppe con un altro grande giornalista del giornale Enzo Bettiza proprio perché non voleva che ci fosse
Un appoggio al socialismo ai taxi da parte del giornale quindi prima ancora della
Lo scontro dello schermo anelli bell'abito in particolare e qui sì
E quindi diciamo è stato sempre on un questo se suo dire che il lettore era l'unico padrone a cui doveva rispondere sempre stato invece una coerenza per lui
Adesso sentiamo Gabriele Paci che è stato capo della redazione romana della voce
Quindi ci può raccontare anche lui questa stagione che oggi invece alla TG alla televisione con la voce TG
Ma la storia mia
In qualche maniera all'origine radicalmente diversa da quelle raccontate a questo tavolo perché
Ma stanti travaglio e Mazzuca vengono
Dal giornale e sono andati poi a fare altro Annamaria Greco come ricordava
Piene dal giornale ed aggiornare rimasti io sono arrivato
A capo della sede romana della voce senza conoscere Montanelli e conoscendo pochissimo Federico Orlando che proporrà Luigi quindi rimanendo anche
Che avevo incontrato credo due o tre volte in Presidenza Federico Orlando quindi il primo impatto è stata la libertà che queste persone avevano di prende una persona al di fuori della loro storia
E quindi e la storia di uno all'epoca venivo rinviato europeo da un'esperienza completamente diverso e quindi senza avere mai
Lavorato per Berlusconi come gli altri e debbo dire che quelli che forse eravamo
Più
Equilibrati nei confronti di Berlusconi che erano quelli che con Berlusconi non avevano lavorato
E debbo dire che sino a quando ricevetti questa proposta come si dice una proposta che non si può rifiutare qualunque potessero
Essere le conseguenze l'anno esatto diritta non avevo una grande stima né personale né professionale
Di Montanelli che però nell'arco di brevissimo tempo mi ha conquistato personalmente perché era un uomo di libertà e professionalmente perché sono messo a studiarlo che evidenzio
La cosa che immediatamente mi ha ricordato Montanelli
Faccio un paragone con un film protagonista Gigi Proietti era le farò da padre un avvocato sono che per varie vicissitudini un certo punto smette di parlare e ripete un'unica frase
E soprattutto
Non rompetemi coglioni
Ecco io
Dopo immediatamente quasi perché poi posto dinanzi a questa prospettiva mi sono messo a ragionare su chi veramente fosse Montanelli
Volutamente prima lo messi in maniera più esasperata rispetto
A quella che veramente fosse perché credo che nonostante quali fossero le mie posizioni
Precedenti dell'epoca attuali che più o meno sono sempre le stesse comunque non ho mai ragionato in base all'ideologia quindi non ho mai
Giudicato una persona dall'etichetta che aveva addosso perché molta gente diceva Travaglio destra sinistra non è l'etichetta di destra o di sinistra che hai addosso ma sono i comportamenti che ai Candiana mente che
Ti qualificano
Quindi insomma prima lo esasperata volutamente passo certamente non ero un fan di Montanelli ecco la prima cosa che mi ha colpito è stata questa sua essere uomo di libertà e quindi accettare
Certi rischi con tutte le conseguenze accettare di non rientrare al Corriere della Sera come gli era stato proposto immediatamente anzi anche con molta insistenza
Da Paolo Mieli e Luigi per tutelare non solo e non tanto Federico Orlando quanto
Tutti gli ottanta redattori settantacinque che che gli andarono dietro da
Cinquantacinque cinquantacinque che gli andarono dietro cinquantacinque più alcuni che non poter mandare perché non c'era il Budget sufficiente USA che quindi per solo per tutelare i loro accetto
Questa sfida e questo rischio a Romano invece venivamo nella quasi totalità da da esperienze diverse da europeo epoca gruppo Rizzoli
Due o tre soprattutto fra cui Giuseppe Mussi Marrazzo che provenivano dalla cronaca milanese del
Dalla cronaca milanese del giornale poi diventato editore in proprio con uniroma Naomi Milano quel giusto per dire
Come la voce ha generato tante storie diverse il fatto di Travaglio il gruppo che stona fatto e e tante altre storie eccetera eccetera quindi
Anche persone che magari non si conoscono
E che hanno costruito e creato cose questo perché anche il fiuto
Che da Montanelli riprende persone quindi la prima cosa che mi ha colpito era la libertà
E il suo rifiuto e qui volevo anche poi vedere uno due cose di cui ringrazio Paolo Di Paolo
Che non ricordavo o quasi come la sua lettera che è una lezione di giornalismo e di metodo giornalistico che lui riproduce
A pagina a pagina sessantacinque lettera a Federico Orlando credo a farne sintesi per la redazione quindi il primo luogo
La sua libertà la seconda cosa
Che mi è rimasta proprio lavorando c'è dentro il suo modo di fare giornalismo qui voglio riprendere tre spunti delle cose che sono state dette
Ricordava Paolo Mazzanti l'episodio il disinteresse rispetto al denaro
Io sono stato legato poi nato questo rapporto con Montanelli con la voce in quell'anno e ancor di più sono stato
Allegato dopo anche perché non li ho mai chiesto niente nel posto di lavoro ATO anche perché proprio per conto mio
Ma devo dire più che per orgoglio perché comunque Montanelli che dice certe cose vale più di qualunque altra cosa e qualche tempo dopo anzi va con i giorni in cui la voce chiuse mi chiamò e mi disse senti
Mi fa una cortesia informi quanto prendo di pensione lui non sapeva neanche questa cosa è ovvio
Astratta di se stessa possibile
No e quindi per dire poi c'è stata la l'altro
C'è stata la battuta su su collette di Paolo eccetera
La seconda cosa che voglio ripetere qui torniamo al metodo insegno scrittura giornalistica all'Università di scienze della comunicazione e una delle primissime cose che dico tutti gli anni e la frase che ha ricordato
Giancarlino Mazzuca romagnolo come me e me ne combinava di tutti colore alla voce però o abbiamo continuato e continua volerci bene nonostante i suoi anni di berlusconismo ma è un homo buono anche perché romagnolo
La frase esatta era in un editoriale
In un editoriale basta un'idea meglio nessuna cioè prendi il lettore portarlo alla fine
E racconta in quel modo e chiedo io credo e qui torno allora fa questo regalo che si fa
Che utilizzerò da subito Paolo Di Paolo a pagina sessanta sia questa lettera di Federico Orlando che peraltro uno sta sono piccole disposizione quindi
Vi saluta
E avrei voluto essere qui e altra parentesi io adesso cercherò di chiudere perché
La cosa che mi interessa di più forse lo spunto la provocazione più interessante e quelle che ci ha dato Marco Travaglio oltre che ascoltare noi sarebbe interessante sapere cosa è
Montanelli per voi e cosa ha rappresentato e rappresenta avendo qui anche classi di età molto diverse fra loro qui si parla di metodo si dice ad esempio
Bisogna atteggiarsi rispetto al linguaggio i nostri redattori specie della parte politica
Sottintendono fatti e cose che gli addetti ai lavori sanno benissimo ma il ragionier Brambilla ignora
Io credo di sapere quale è stata l'origine e poi anche resta da lettere soprattutto sul metodo giornalistico modeste io credo di sapere qual è stata l'origine di questa lettera che venne fatto mi pare a cavallo delle vacanze estive
Poco prima mi telefonando a Milano a mio
Ovviamente la redazione romana a come cuore la politica e il politico anche voglio
Ovviamente sto prescelto perché
Così come gli altri che potevano esserlo perché mi occupavo di politica il mio interlocutore diretto a Milano era ovviamente il capo servizio del politico Tiziana che adesso è tornata l'avvenire
Mi chiama e dice Gabriele ti passo direttore e già lì mi preoccupo perché Montanelli Pandora di me una cosa mi chiamava
Il passo a Montanelli che dice Paci e già lì mi preoccupo sul serio perché mi chiamava per nome se mi chiamava per cognome c'era qualcosa che non andava disse pazzi
Oggi sulla voce c'è un articolo esemplare dico meraviglioso esemplare di come non deve essere un articolo su un mio quotidiano
Era un articolo di Angiolino Lonardi che aveva fatto il giornalista trenta giorni poi era uscito al giornalismo che avevo recuperato come capo servizio in realtà sorgendo ruolo da inviato
E debbo dire al quale anche io ho detto che non capivo perché andava complicando oplà
Spot commento
Pongo
Non
Prego
Però signora si era alzata
Alla grande
C'è stato un piccolo perché ci ascolta solo per Radio dato un piccolo accaduto ad una signora Angiolino Lonardi che
Sono si occupava della fiera di Verona e faceva questi articoli complicatissimi seguace quest'articolo complicato illeggibile
Bisogna intervenire e non capisco perché tu non sei intervenuto prima io ero intervenuto ma gli articoli uscivano così
Lo disse Lonardi il quale il giorno dopo mi presento l'articolo filato perfetto dall'inizio alla fine le notizie erano le stesse perché era uno bravo ricco di notizie e allora e aveva tirato quel filo
E poi mi disse ma io faccio così perché io mi faccio semplice poli compito però ecco quindi questo riguardo al metodo e alla capacità anche di
Che poi che si è sempre detto ed è vero che il la principale
Quarter Istica di Montanelli di radio usare un linguaggio basito quindi la capacità
Di rivolgersi a tutto
Io credo di avere detto tutto quello tre ci sarebbe da parlamentare ore ma rispetto alla corpus alla ratio
Del del nostro lavoro e quanto
Io credo solo di poter essere grato ammonta nelle Poste ci fu nessun è motivo di raggiungere
Un'altra piccola battuta lo faremo grazie
Grazie
Ecco e quindi adesso chiediamo invece a Paolo Gambescia già direttore del Messaggero del mattino grande giornalista di
Di il de L'Unità e quindi con uno spettro come potrete capire molto ampio
Di parlarci quindi di questo tirare un po'le fila prima di chiedere a Paolo Di Paolo che cosa ha capito di più di Montanelli da tutti questi interventi
Di parlarci di questo personaggio che ha avuto il coraggio di cambiare idea appunto un po'su tutto e lo ha fatto in un modo tale che da essere comunque credibile in nelle sue diverse posizioni anche se molti l'abbiamo detto hanno cercato di strumentalizzate
Buona sera intanto grazie dell'invito
Voi avete sentito testimonianze di chi ha lavorato con Montanelli
Io con Montanelli non non laboratori
Ma se
Dovessi dire
Quanto
Montanelli ha puntato nella mia
Professione io direi che forse a contatto anche di più di quanto non abbia contato
Per quelli che ci hanno lavorato
Perché la cosa interessante che aveva detto Travaglio
La mattina quando ci si alzava io sono il più anziano
Come no perché tu sei libica niente
Allora
Comunque abbiamo
Un'età un'età per cui possiamo ricordare che cosa negli anni per esempio sessanta settanta significava leggere
La mattina che era una delle prime letture obbligate
I giornalisti quando si alzavano la matti
Con il pacco dei giornali lap prima una delle primissime cose dopo aver sfogliato le prime pagine per legge e appuntamenti
Perché
Perché Montanelli
Proprio
Per quello che hanno detto i colleghi che ci hanno lavorato
Non era mai prevedibile
Tu l'andavi a leggere perché dovevi cercare di capire se quello che avevi fatto tutti i ragionamenti che avevi fatto il giorno precedente
Avevano un corrispettivo non un corrispettivo potevano essere interpretate le cose in modo assolutamente diverso
E in questo
Qui anche qui quello che è stato detto
Rappresentava un punto di riferimento
è stato detto un argine forze oggi
Si sarebbe
Come dire dopo l'urto
Più di quanto non abbia fatto in più occasioni nella sua lunga carriera per il conformismo quindi un argine maniera più che un argine
Era il punto di riferimento e lo dimostra il fatto che qui dentro
Ci sono almeno tre o quattro generazioni
E sei per tre quattro generazioni
Sì è qui assentire ricordo di Montanelli a cercare di capire che cosa ha rappresentato e che cosa ancora può rappresentare per noi significa
Che
è stato ed è un punto di riferimento aldilà di chi l'ha vissuto e di chi non l'ha vissuto
Perché è un punto di riferimento soprattutto culturale
Camilla Cederna
Col quale
Con la quale Montanelli avrà avuto
Una
Violentissima
Lite
Ovviamente scritta
Uno scambio non
Non tennero perché lui l'aveva chiamata la merle taglia
E
Lei
O un certo punto dice una cosa che secondo me poiché la Regione perché stiamo qui
Lei dice
Montanelli è uno
Che non è sopravvissuto
Ha vissuto
Quanti di noi di noi che fanno questo mestiere
Attraverso il conformismo
L'adeguata essi sopravvivono e non vivono
Cosa che di Montanelli sicuramente non si può dire che
A sopravvissuto
Accettando
Non ha mai accettato nulla si poteva condividere o non condividere quello che diceva
E spesso io che invece sono un ideologico di formazione
Spesso non ho non ho condiviso quello che scrive ma sicuramente ci dovevo fare i conti
Perché se volevo vivere la mia professione vivere nel mio tempo dovevo fare i conti con uno quello che scrive anche
Con quello che scriveva Montanelli e qualche volta anzi spesso chi apriva un angolo visuale che non avevi affatto considerato
Lo dico da giornalista
Ha fatto considerato
E improvvisamente che si metteva in moto il cervello
Dopo aver letto tonnellate di agenzie aver letto i resoconti AA
Leggervi
Le cinquanta righe del Monte dei redditi porca miseria
E come è possibile che io
Dopo aver
Letto studiato
Essermi informato aver raccolto
Tante notizie che poi ho condensato in quello che
Sembrava un bellissimo articolo di fronte a quello che scriveva montane scomparire
Sembrava del tutto inutile il tuo lavoro
Perché essendo
Veramente uno grande con un'intuizione una prontezza e soprattutto con un potere di sintesi
Che faceva innamorare il lettore le torno leggerne capiva che cosa voleva dire
Lo capiva
Non si indigna va il professore del terzo piano
Per la scrittura e capiva tutto il portiere
E mi ricordo
Sempre un episodio
Che mi è accaduto a Napoli
Chi era il guardia portone come si chiama a Napoli
Che stava leggendo
Il Giornale di Montanelli
E leggeva l'articolo di fondo ora tutti sanno che
A Napoli come a Roma sfoglia il giornale il giornale locale se vale la cronaca si va allo sport e poi chi è più interessante no quell'aveva comprato il giornale si era seduto
Così come poi ho scoperto che faceva colmati
Allora o
Ragionato intorno a quello che noi giornalisti ho cercato di ragionare pensiamo che sia il nostro lettore
E invece il lettore è un altro vo vorrebbe tutti Montanelli
I giornali sebbene perché ci stanno i Montanelli www diciamolo cioè l'attualità
è una qualità che è andata scemando ma per una serie di motivi che adesso e inutile di tipo economico perché l'assetto perché la televisione ha stravolto tutto
Però
Questa è e è il punto fondamentale che secondo me unisce
Tante generazioni
Montanelli diceva una cosa
Che poi era chiudeva tutto il il senso del suo lavoro della critica l'autocritica il ripensamento
Io in Italia si fanno
Tantissime
Leggi
Per imporre delle regole
L'unica legge che non è stata fatta e la legge che impone di rispettare le regole
Questa applicata la sua professione
è una cosa straordinaria
E quello che ne usciva foriera il prodotto di questo un modo di vedere le cose
Le regole bisogna rispettarle
E bisogna che
Per quanto riguarda
La scrittura la proposta l'idea il dibattito
Si rispetti le regole che prima di tutto era io non la penso come te ti dico come la penso io dopodiché
Va benissimo
Che è l'essenza e la grandezza di uno come Montanelli
Allora
Io penso
Che non sono
Non è un caso
Che nelle scuole di giornalismo
All'università
Non ci sia studente che essa vicini
Alle elezioni
Su come si fa un giornale come si scrive alti
Che non ti chieda
Ma Montanelli come scriveva è la prima risposta è scusa ma perché non vai in biblioteca e te prendi un posto di articoli di Montanelli o sulle interrate che fa ecco e così
Forse capisci che cosa significa scrivere in modo
Non solo chiaro ma in modo stimolante
Io
Con questo aggettivo credo
Pensando alla mia esperienza la lunga esperienza penso che si possa
Racchiudere il significato di quello che ha fatto Montanelli
Essere stimolanti mai gli acquietarsi
Mai accettare non solo per convenienza
Quello che si dice nella stragrande maggioranza del guardati della rete di giornali come son fatti oggi
Ci sono pure giornali fatto meglio giornali fatta Beggio giornalisti bravi a giornalisti in ombra ma so quasi tutti uguali si apre sempre con la politica può ISMETT lo sport e poi
Nei giornali di Montanelli nera così
Tu non
Non ti aspettavi di trovare
Su quel giornale quello
Che avresti trovato nell'ordine
Dei titoli delle cose sugli altri giornali su quasi tutti gli altri giornali
Perché non seguiva
Le finte priorità
Che i giornalisti si raccontano tra del loro
Inseguiva l'idea di imporre il lunedì il tema della giornata
è una giornata non è quello che faceva il TG uno la scaletta del TG uno
Il tema la giornata non è quello che le agenzie
Davano hub
Con un profluvio
Di tecniche sommerge vano le scrivanie
Raccontato missioni Macchi
Pensava
Qual è su che cosa oggi
Dobbiamo intervenire
Poi
Quello che scriveva lo ripeto poteva non essere condivisibile ma sicuramente
Nel nuovo nella stragrande maggioranza dei casi individuava un tema che poi sarebbe diventato
Centro della discussione anche tra colleghi
Ecco questo
Eh
Quello che ci manca
Quello che ci manca eh un'anima libera e critica
Ecco perché
I settanta anni come me e i ventenni all'università dicono
Ecco Montanelli che cos'era Montanelli perché ci manca Montanelli se lo chiedono oppure quelle che non hanno mai letto
Evidentemente è rimasto
Questa idea di uno spirito libero che non sia qui e dava mai
Allora adesso dopo questi ricordi queste testimonianze la parola passa Paolo Di Paolo che tra l'altro una
Via sita ai ha deciso di iniziare questo libero in un modo particolare cioè parlando di quello voglio in cui morì Montanelli
E morì poi due giorni prima Carlo Giuliani al G otto di Genova
Calando uno diciamo anche brutalmente in un momento storico quindi è molto più vicino a noi
Luigi che è stato il grande giornalista di tutto il secco l'ho passato
Ovviamente sarò anche io breve perché abbiamo raccontato molte cose poi
Insomma siamo arrivati quasi alle otto ma effettivamente la parte forse più interessante quella che non avremo il tempo magari di di sviluppare dovremmo sviluppare le nostre teste no ecco questo che diceva anche prima Travaglio cioè che cosa resta effettivamente di un giornalista come Luigi
L'abbiamo effettivamente tutti in questi interventi importanti celebrato
Luigi avrebbe detto probabilmente quella cosa che diceva il suo timore di diventare un monumento
Era legato al fatto che i monumenti sono troppo frequentati dai piccioni questa era la la sua paura diciamo così ed effettivamente però
C'è un monumento ai Giardini Montanelli a Milano che non è bellissimo secondo me poi laccato Doro il che lo lo rende anche un po'disturbante
Però Montanelli eh un mito del giornalismo come pochi altri nel Novecento si staglia da un panorama molto affollato ovviamente di firme
Forse Luigi
Io penso soprattutto appunto agli interlocutori più giovani che possono anche gli allievi di Di Paolo Gambescia che lui vede no questi giovanissimi che si affacciano all'università col sogno del giornalismo ce ne sono ancora nonostante
Tanti cambiamenti e fallaci Montanelli credo che siano due che sorprendono e colpiscono nella loro l'assoluta diversità proprio per per per per un aspetto che tenderei a sottolineare
Io parlo nel libro della maestosa solitudine di Montanelli piaceva questo questo aspetto in piace molto la solitudine il coraggio anche di
Essere soli in un tempo in cui al di là dei conformismi ci facciamo sempre scudo
Delle gang delle critiche delle conoscenze delle alleanze mi pare che l'unico Decenco punto come fallaci dall'altra parte fosse solo
Solo e questo non significa non avere amici non avere relazioni ma comunque con
La voglia poi di mettersi in gioco anche rischiando tutto se spesso la propria faccia la propria credibilità erano due toscani peraltro
Si stimavano molto fallace Montanelli nella prima fase poi come tutte le prime donne hanno lo litigato ma io ho trovato questo posso dire con una piccola chicca
Perché ho avuto occasione di curare l'epistolario di Montanelli che è uscito un paio d'anni fa una parte naturalmente perché quello che si è setacciato negli archivi e quello che non è secretato diciamo perché lui
Tre più private aveva messo dei vincoli ma comunque ho trovato una lettera stranissima di Oriana Fallaci che non scrive direttamente a Indro ma scrive a Coletto
Fa cioè chiedendo le di fare da tramite perché avevano in mente di scrivere un libro a quattro mani sull'Italia e sull'America sarebbe stato forse uno dei libri più importanti del giornalismo italiano del Novecento scritto da quelle due penne ma poi ovviamente
Si sono separati ma anche a brutto muso in realtà non hanno mai più recuperato perché però parlo di questi due solisti perché come diceva
Che ha messa sul finale credo che i miei coetanei io ciò trent'anni ma
E ce ne sono anche più molto più giovani che si avvicinano al giornalismo e quarta no queste figure i giornali i giornali
Come sa bene chi li dirige Mazzuca e Gambescia tutti gli altri non è che si fanno solo di Montanelli e di fallaci non si potrebbe fare un giornale così no però effettivamente la lezione di questi solisti della pena affascina molto allora dirò in questi pochi minuti soltanto
Così ad un anno un po'le impressioni che ho avuto e ringrazio ciascun giornalista
Illustre che ha parlato qui in dirò la ragione essenziale per cui ho provato a scrivere questo libro
Non essendo effettivamente un giornalista non
Avendo diciamo così fatto davvero la professione scrivo sui giornali ma questo non significa essere davvero un giornalista che un'altra cosa e anche più complessa
Però
Ho sognato anche io ho avuto anche la mia stagione di sogno allora ho provato a fare questo esperimento lo dico in termini molto netti
Non volevo fare una biografia perché non sarei stato all'altezza della molle documentaria e perché di biografie di Montanelli ne sono uscite anche molto vaste
Una in due volumi e quella di gerghi egli voci che fanno proprio al setaccio amento delle fonti molto molto preciso e puntuale forse un po'pregiudiziale negativo voglio dire ma comunque
Da storici
Allora ho provato semplicemente a vedere un film che era questa vita lunga novantadue Annika riavvolgere la come se fosse in moviola
Ma partendo poi a riguardarla dal finale non dall'inizio cioè dal punto più vicino a me
E la cosa che mi è venuta in mente RIA volgendo nera che quando li moriva io stavo compiendo diciott'anni che anche un passaggio un po'no della nostra vita quelle state di Genova al di là di come la si vede di come la si sia ricostruite statale è stata molto dura effettivamente ancora pesa
La storia di questo decennio non c'è stato mai più niente dopo
Che somigliasse in Italia a quello slancio
Che non sapeva non sappiamo cosa avrebbe portato ma non c'è stato più effettivamente quella voglia di muovere qualcosa evidentemente che è stata schiacciata com'è stata schiacciata ma
Al di là di questo mi sono semplicemente accorto di una coincidenza di notizie
Il venti luglio muore Carlo Giuliani il Paese atterrito naturalmente no da un a morte di un ragazzo in quel modo al di là delle responsabilità è una cosa straordinaria nel senso che fuori da
Dall'accettabile
E muore Montanelli ventidue luglio i telegiornali di quella sera sono andato a rivedermi erano imbarazzati
Sapevano da dove cominciare ricordo il TG uno a proposito della scaletta del TG uno quello deva
Impazzita perché cominciava il nostro più grande giornalista del Novecento poiché però ci colleghiamo un attimo con Genova per gli aggiornamenti sulla guerriglia su Carlo Giuliani e poi si tornava questa vita allora lì se attivato concordo circuito mentre lo detto ecco da dove comincia il libro
Da dove finisce un secolo
Il secolo è finito lì quelle state l'undici settembre era un passo e la prima cosa che mi sono chiesto l'undici settembre ecco davvero è come l'avrebbe raccontata
E qui due aerei che entrano nelle torri che tutti ricordano tutti quelli che l'hanno vissuta puntelli come l'avrebbe vista è l'unica in un'intervista all'inizio del due mila uno diceva
Lo ricostruita perché l'ho ritrovata questa stranissima intervista egli ha fatto Andrea Pezzi cioè un vj televisivo
Che L'Espresso manda intervistare il titolo era nonno Indro come vedi il due mila uno e blu sarebbe morto in quell'estate Montreal e pezzi fa domanda molto diretta dice ma di che cosa avrebbe paura lei se avesse vent'anni
E Montanelli risponde del fanatismo religioso in ascesa le ideologie sono morte le religioni tendono a diventare politica detto a nove mesi dall'undici settembre fa un certa impressione e poi dice anche avrei paura della pappa unificante dei nostri tempi
A cui una reazione fisiologica poi certo concludeva alla Montanelli in modo un po'pericoloso dice gli anarchici hanno provato a cambiare la società con le bombe io stesso non conosco modo migliore questo era il Montanelli un po'
Anarchico pericoloso provocatorio però concludendo davvero ecco Oria porto questa vita e voglio dire
Anche diciamo a chi vorrà leggerlo a chi l'ha letto e magari ha trovato che mancano tanti pezzi o o magari col dato più spazio a qualcosa che e a qualcos'altro meno
Che l'intento era questo se uno prova immaginare oggi a posteriori una vita come quella di Montanelli in ciò da cui è colpito nella assoluta straordinari ci unicità straordinarietà
Allora se vogliamo raccontare il secolo che noi siamo monta negli anni o no che non l'amiamo più lo diamo poi ovviamente io Riva rivendico quel chi non c'era perché effettivamente sono nato tardi per potermi
Diciamo così per indossa una casacca ideologica vengo come dicevano quei ragazzi che hanno preso coscienza dopo la caduta del muro io cadeva il muro avevo sei anni non
Non posso dire di sapere qualcosa di come è stata la la divisione del Novecento tra una cosa la so
Che questa vita intercettato tutti i drammi e come dico nel titolo tutte le speranze del secolo anche quelle sbagliate però le speranze diventano sbagliate sempre dopo
Quando falliscono anche la speranza del fascismo voglio dire oggi la giudichiamo una speranza sbagliata ma allora era una speranza
Allora quando Montanelli dice e da lì ho tirato fuori il titolo ho visto sono stato condannato a vivere tutte le speranze del mio secolo questa mi è sembrata la cosa più straordinaria che ci conta potesse consegnare la sua vita
Anche se un giorno qualcuno volesse farne un film e non sarebbe strano anzi io voglio dire caldeggerei pure l'ipotesi no perché come sarà fatta una fiction sulla Fallaci in autunno andrà in onda su RAI Uno
Anche la vita di Montanelli meriterebbe ma merita soprattutto perché se non ci mettiamo nella condizione dei giudici
Cioè di stare lì col dito a dire ma è stato fascista poi in che modo è stata antifascista Polegato le Brigate Rosse gli hanno sparato alle gambe vediamo la parabola di una vita alla prova di un secolo alla prova del proprio tempo
Con tutte le contraddizioni con tutte le ombre e quindi in qualche misura c'è qualcosa di romanzi Visco
Che oggi al di là della sua lezione giornalistica Potì essere interessante in un tempo in cui fatichiamo parlo a questo punto un Poggiana razionalmente a trovare nostre speranze
Cioè non le abbiamo coltivate a sufficienza non sono speranze collettive quella generazione la generazione credo fino agli anni Quaranta avuto tante colpe come tutte le generazioni ma ha avuto anche una grande capacità di dare una lezione cioè di poter sperare in qualcosa
E Montanelli ha sperato in tutto
Vedendo cadere una una queste speranze ma diceva l'unica il blasone della sconfitta e quello delle anime nobili
Ma
Volevo fare una domanda
Vogliamo chiudere
Grazie
Qui io in qualche modo rappresento lindo lo lo dice la parola stessa insomma
Però ha solo sentito parole alate questo pomeriggio qui tutte molto belle ricordi di esse
Però miliardi diciamo avere un ruolo anche un attimo chissà gravante in questo momento
E mi viene questa osservazione io ho scritto
Mai sette no bensì un mesetto fa circa un po'meno un mese fa un articolo sul concerto ovvero gli Stones qui a Roma non
Chiaramente scritto non da aggiornare vista
Musicale ma da persona a cui piace indagare nella società quella era stata un'occasione notevole
Allora vi chiedo quali parco se e quali paralleli ci sono
Fra le generazioni che sono andate a vedere io l'ho messo un set diversamente da me che l'ho visti nel sessantasette band di giovanissimi esordienti energici
E le generazioni se voi come tema
Che poi si sono accostati a Montanelli
Più
Tardi senza averlo vissuto veramente ma quasi con un atteggiamento museale o di
Visita al mito
Non
Io come raccontava Anna Maria ho avuto questa cosa di
Di poterlo incontrare questa fortuna nel senso che ho fatto in fretta a scrivergli delle lettere queste vengano pubblicate nella stanza sul Corriere
E a un certo punto arrivata la telefonata forse perché ho questo nome un po'strano non solo mi sarà insospettito comunque arrivata questa pelle telefonata e appunto ha detto quella frase mi che meglio guardarli da lontano perché più ti avvicini più se ne scoprono le rughe per me è stato un mito
In quegli anni in cui sogniamo di fare il giornalista
Oggi anche a questa in questa età della della mia vita ho invece tentato proprio di abbattere quel criterio diciamo così di musealizzazione o di monumentalità azione che non serve a niente
Però ti assicuro non serve neanche cosa che mi ha un po'colpito invece nella realtà ricezione di questo libro un atteggiamento ancora
Troppo legato a certi modi di pensare di riff di reagire diciamo così novecenteschi
Ho trovato che questo libro incerti per quel poco che ha circolato voglio dire però mi ha colpito questo che ne so uscivano persone che dicevano però Montanelli è stato quello che è andato in Africa nel trentacinque
Ho capito ma voglio dire ma che senso ha oggi mettersi su un tribunale e a dare una condanna una storia che comunque è stata
Allora più più interessante che giudicare è ovvio che quella pagina non è che va sottoscritta e avallata senza diciamo così turbe
Ma è una storia che riguarda anche mio nonno che era del diciotto e che andati in Africa come Montanelli non avrà avuto una sposa dodicenne ma c'è andato pure mio nonno che cosa faccio disconosco mio nonno
Perché andate in Africa nel trentacinque al trentasei allora il modo di te guardare alla storia di un secolo e di una vita soprattutto così lunga e così tormentato debba essere quella
Più dell'intenzione di comprendere che di giudicare e credo che questa posizione
Venendo dopo sia più facile acquisirla perché d'altro canto invece se magari chi dice però ebbe veneziani appunto la raccontava D'Anna Maria è un po'irritato perché sul giornale ha scritto di questo libro anche modo carino perché poi ha detto che insomma la contento di vedere che le nuove generazioni
Però mi rimproverava dicendo tu sembri quello che poi si appropria di Montanelli perché è stato antiberlusconiano a parte che non è così secondo me da libro ma comunque voglio dire anche quella fase lì fa parte del percorso di Montanelli e capisco che essendo più vicina
A noi è quella che implica di più le reazioni però se uno entra in internet e va su quel
Giro di follie che egli ha uguaglianza verso che quel sito dove tu può trovare risposte a tutto
Voi trovate risposte deliranti su Montanelli cioè deliranti veramente sia che sia al Montanelli antiberlusconiano Montanelli che era fascista Montanelli che era pedofilo Montanelli che era
Non lo so pagato da Berlusconi però se ribellato contro il solito insomma voglio di se uno la lavora così su una figura storica così ampia complessa e contraddittoria non è viene a capo ma e la vita di ciascuno di Luna detto chiudo con questo perché questa è un'altra fase bella che ma aveva scritto
Gli avevo chiesto di dirmi cosa che oggi ho nessuno ricorda più un personaggio del Corriere che era Mario Missiroli
Me lo incuriosito a questa figura perché appunto ricostruì un po'i grandi direttori gli ho detto ma
Ho trovato giudizi contrastanti no con quell'aria da studente nell'un po'imberbe
E non ha detto contrastanti cosa significa ti sfido a formulare un giudizio univoco su Giulio Cesare
è stato la più grande canaglia i tutti tempio il più grande generale condottiero della storia è stato tutte e due le cose e quei e una non nega l'altra perché concludeva così gli uomini te ne accorgerai
Avevo quindici anni quindi poteva essere paterno
Siamo un coacervo di contraddizioni e a me interessa più il coacervo di contraddizioni che la sicurezza con cui alcune persone danno giudizi e puntano il dito
Fallo che vagliano chiedere ancora pace è una cosa né si vede che è talmente interessante con essa le non riusciamo a chiudere non sintetici se avete prima volevo leggere
Ride ancora
Di quello che è pubblicato
Troppo spesso le cronache fanno trascrivere l'opinione di chi redige
Ne faccio una questione di tecnica dell'informazione la quale esige di lasciar parlare i fatti riferendomi in modo da suggerire al Rettore senza in porgliela l'interpretazione che è un po'quello
Che sei chi Lamberto Sechi portone evoluzione i fatti sopra dalle opinioni no una curiosità su questo atto terzo libro su Montanelli qual è il quarto
Non è neanche proprio il terzo libro fatto una curatela che era
Forse proprio rivolta al pubblico più giovane perché tanti come dice la messa di quadro leggo Montanelli gli articoli sono dispersi poi avevamo fatto un burqa spero
Circoli ancora che si chiamava la mia Rita sono io dove c'era una scelta e anche lì molti mano attaccato diciamo questo che a prescindere ho fatto la mia compilation ho risposto insomma quello che mi piaceva riascoltare talmente tanto
E e poi le lettere e poi questo libro effettivamente vuole anche un po'chiudere un un discorso spero che lo avranno altri effettivamente perché
Credo che sia questo il
Veramente interessante io sul finale dico questi maestri del Novecento adesso se ne vanno tutti
Se ne stanno andando perché è normale che sia così e non li vediamo
Bolt ARCI le spalle restiamo lì e vorremmo quasi dire quando se ne parli Xhani che se ne va in quel modo quando se ne va Montanelli questi Cannata ha versato un pezzo grande di novecento dici no di vorresti trattenere non andate né tutti
Che stiamo soli non sappiamo più a
A chi guardare ma è bene invece che se ne vadano perché c'è bisogno
Che la generazione di mezzo sappia dare diciamo così l'esempio dei maestri se voglio non indossare questo ruolo e sul discorso sarebbe lungo con i padri infatti ho trovato molta più difficoltà nel dialogo che con i nonni questo però potrebbe essere un altro tema
E allora per risponderti effettivamente questo un è un libro che per me chiudo è un discorso
Però vorrei che lo aprissero appunto magari ragazzi che stanno qua che scrivono sulle testate on line non pagati insomma questi che fanno i giornalisti credendoci
E veramente devono essere disinteressati per forza di cose perché se non ho scriverebbero più insomma che che lo aprissero loro il discorso su Montanelli sui maestri
Buonasera a tutti e grazie