Centenario della Grande Guerra: intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Municipio di Monfalcone

Signora presidente della Regione signora sindaco di Monfalcone autorità
Signore e signori sono molto lieto di essere qui in queste ore citati ho visitato in questi anni anche come sede
Di una
Straordinaria attività e produzione cantieristica vale a dire una
Delle
Produzioni di più antica tradizione del nostro Paese al nord e al sud che è un esempio oggi di eccellenza e capacità competitiva dell'Italia
A cento anni dallo scoppio della Grande Guerra siamo chiamati
Come europei come italiani a un esercizio di memoria collettiva di condivisione umana
Di riflessione storica sulle vicende del nostro Paese dei nostri Paesi sulle vicende del nostro con
Clemente nel secolo scorso sulle ragioni su un percorso del nostro impegno per la pace
E non attendiamo qui in Italia il centenario del nostro intervento nel conflitto perché sentiamo di dover innanzitutto contribuire e vogliamo contribuire a una celebrazione di insieme di respiro europeo
Che si articoli naturalmente in analisi aderenti alle diverse esperienze nazionali ma non si risolva in una frammentazione asfittica e di viva
Le istituzioni europee la cultura europea dovrebbero tanto per cominciare evitare un anacronistico riprodursi
Gli antiche polemiche sulle responsabilità cui far risalire lo scatenarsi di quell'immane sanguinosi SIGO e distruttivo scontro
Il punto di partenza di una nostra rinnovata riflessione analisi critica deve essere piuttosto il quadro degli opposti interessi e disegni egemoni Scip
Che
Alimentarono letta non solo dello sviluppo di Stati nazionali in via di moderna di modernizzazione ma dei nazionalismi delle vecchie e nuove presunzioni imperiali
Non possiamo dimenticare che quelle radici profonde al di là delle spinte episodiche quelle radici profonde del precipitare di tutti gli equilibri storici verso una guerra totale non furono INCE sì se rimosse negli anni successivi allora dubbia pace del mille novecentodiciotto ma tornarono operare in contesti infatti si riversi condannando l'Europa e più che mai
Il mondo la seconda volta un nuovo ancora più su a un nuovo ancor più spaventoso conflitto
E direi che viene finalmente
Una presa di coscienza dell'assoluta necessità di sradicare i nazionalismi aggressivi e bellicistica dando vita a un progetto del concreto processo di integrazione e unità dell'Europa
La riflessione sempre attuale
Su queste lezioni della storia può e deve essere posta dovunque negli stessi termini al centro di come andavano azioni unitarie della Grande Guerra nella Unione che oggi raccoglie
Ventotto Stati membri via via riconosciuti ICI nelle conquiste di pace e di libertà di qui posero le basi nel mille novecentocinquanta i Paesi fondatori dell'Europa comunitaria
La Somalia e quelle conquiste come essenziali e irreversibili
Sancite per quel che riguarda l'Italia nell'articolo undici della Costituzione repubblicana non significa ovviamente svalutare nemmeno per un momento
Il sforzi le prove le motivazioni sacrifici di quanti combatterono in condizioni perfino disumane quella guerra tra europei cento anni fa
In particolare per noi italiani il centenario di quel primo conflitto moderno tra Stati europei poi allargato sia dimensioni mondiali ci impegna nel modo più naturale a dedicare un commosso ricordo e l'omaggio io non
Se i combattenti e i nostri caduti una moltitudine questi ultimi raccapricciante seicento mila di cui trecento mi
Mila su un solo fronte dell'Isonzo da Monfalcone a Caporetto non in meno si è scritto di recente di cento chilometri quadrati
Ma accanto al dolore più grande e a riconoscere anche omaggio da esprimere per ogni vita distrutta per ogni caduto
In quell'altra massacrante guerra di oltre tre anni ceda tornare sempre con ammirazione rispetto alle sofferenze vissute da tutti i combattenti di prima linea
E alle prove che si diedero di storicismo e di senso del dovere dell'onore nazionale
Sappiamo che allora grandi masse di figli dell'Italia umile provinciale di contadini bruscamente trasformati fin Fanti scoprirono di essere cittadini prese ero coscienza dell'esistenza di una collettività nazionale
Di una patria e di un destino comune vengono in mente
Versi di Giuseppe Ungaretti già ricordato dal professor mai visti Giuseppe Ungaretti che fornì interprete più sensibile
Del dei drammi della guerra vissuta vissuta dal Mississippi e idee datata all'occhio Nizza il primo ottobre del mille novecentosedici una poesia che così si confà pure e in questa uniforme di tuo sfondato a polizia si chiama Italia e in questa uniforme di tuo soldato mi riposo come fosse la culla di mio padre
L'Italia uscì perciò da quella guerra trasformata socialmente e moralmente la mia generazione ha fatto in tempo ad attraversare gli anni della seconda guerra mondiale
E quel che essa significò distruttivo per le nostre città e per la nostra società ma anche ha preso dai suoi padri il tormento della prima guerra mondiale mi si consenta di ricordo aree come ho già fatto una volta la testimonianza di mio padre ufficiale di complemento a fronte che scrisse cito di quei Fanti in trincea che non si sono estiva nota amici
E da un momento all'altro dovevano salire alla contesa linea di Monte modo bella ed egli volle commosso ricordarli impegnati nell'essere la pietosa mansione di tracciare scavare comporre nel luogo e pareva più coperto tombe per i resti dei poveri caduti
Grazie dunque ancora e sempre non manchiamo di dietro a quei nostri combattenti il cui umile eroismo assunse molte forme e poi forse sono eleganti prove della riscossa dopo Caporetto
Ecco queste verità noi dobbiamo ricordare e onorare senza temere che ciò in qualche modo incrini la nostra adesione al valore di fondo della pace e senza peraltro dover rinunciare a rispettare
Altre verità storiche relative alle responsabilità di alto livello per l'impreparazione con cui l'Italia entrò in guerra guidata da dalla fallace illusione
Da quella sorprendente ingenuità di cui parlava e leggerezza di cui parlava il professor Magris con cui l'Italia entrò in guerra
Verità storiche che riguardano anche responsabilità per la linea di condotta militare da vari punti di vista che allungo prevalse nei comandi gli italiani
La decisione dell'Italia di intervenire e la sua partecipazione ebbero peculiari motivazioni nazionali al di là e al di là di versioni estensive retoriche degli obiettivi di liberazione delle giorni di confine rimase nella sovranità ossia il Cal non c'è dubbio che il ricongiungimento di Trento e Trieste all'Italia costituì un effettivo
Motivo di ispirazione risorgimentale per l'impegno e il sacrificio che si richiese al nostro popolo a tanti suoi umili figli
Penso che quanto OP richiamato
E messo in evidenza possa suggerire una traccia valida per il programma messe in cantiere dal Governo in occasione del centenario della Grande Guerra quel proprio ma qui ci ha riferito il Presidente del Comitato storico scientifico e vi presiede il senatore Franco Marini intervenendo sulle colonne del giornale il piccolo
Quella di oggi è solo una delle prime tappe dunque dell'impegno da portare avanti rinnovo il mio apprezzamento per il contributo che ci viene dalla sensibilità e dalla visione impresse nella magnifica iniziativa del maestro Muti
Che ci guida stasera Redipuglia in quel sacrario voglio ricordarlo che porta anche il segno dell'opera di un vostro scultore Giannino Castiglione
Anticipo fin d'ora il mio saluto di conteremo più tardi il mio grazie per la loro partecipazione alle autorità rappresentative delle repubbliche Sovena croata e austriaca
E mi complimento per la significativa mostra che ho appena ho visitato e l'impegno attivo Progetto che dobbiamo al Comune di Monfalcone un ottimo punto di partenza e punto dice differimento grazie