L'intervista è stata registrata domenica 22 settembre 1991 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Balcani, Federale, Jugoslavia, Partito Radicale, Pds.
La registrazione audio ha una durata di 13 minuti.
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PDS
Radio radicale ai nostri microfoni Miller Bol Bordon deputato no anche nel PDS eletto tra l'altro nella circoscrizione di Trieste già sindaco di Muggia in provincia di chieste che è un comune molto piccino alla Jugoslavia abile Bordon vogliamo chiedere innanzitutto una battuta un parere sull'andamento del dibattito di questo Consiglio federale del partito radicale
Ma io purtroppo per impegni e non potevo assolutamente abbandonare Trieste non ho vissuto tutto non sono certo nemmeno come avrei voluto dal sentirlo su Radio Radicale
Quindi un giudizio complessivo non posso del tutto darlo anche perché deve ancora col suo soprattutto sul ruolo del partito bisogna però complessivamente un dibattito interessante e certamente questo invece che ho seguito compiutamente più sulle cose va via
Molto molto stimolante purtroppo usare aggettivi su queste questioni in questo momento in cui gente sta morendo è sempre difficile però stimolante io la meraviglia incredibile che i mezzi di informazione italiani parlerà dei
Ricadere non so che altro abbiano perso un'occasione importati signor per capire direttamente dei protagonisti a tutti i protagonisti qual è la situazione della ex Jugoslavia
Il tuo intervento di poco fa mai definito la situazioni urla in una tragedia infinita e tra l'altro ai ha ribadito il concetto di Riad e il mare il concetto che e la problematica Jugoslavia e di non è di tipo nazionale bensì atto ampio respiro e tra l'altro ti sei posto l'obiettivo di della Slovenia e della Croazia questo lo deve fare siamo il Parlamento adesso ti voglio chiedere la posizione del Partito Democratico della Sinis starà sulla politica della ministro degli esteri Gianni De Michelis Amauri complessivamente abbiamo più di qualche presenta sulla
Ieri mica Rispoli ovviamente anche al nostro interno come partito pluralista ci sono diverse posizioni comune e la perplessità sulla politica estera del governo in questa occasione ci sono poi altre posizioni come la mia che giudicano addirittura molto grave PRI e ritardi le timidezze e in alcuni casi se ricordiamo soprattutto i primi passi quando ci fu la dichiarazione d'indipendenza di Slovenia addirittura atteggiamenti che quasi quasi potevano far presagire come dire un messaggio sia pure indirette magari non volontario alla Serbia perché facesse pure quindi un giudizio assolutamente negativo il mio ovviamente a questo punto al di là dei giudizi sul viaggio tra però lavorare in modo come dire unitario perché come diceva Marco nella prima ecco mi pare dicesse adesso in modo molto intelligente ci sono SR al di là delle posizioni di principio sia il mercoledì al Parlamento a qualche posizione concreta perché le ore
Comincia mi pare francamente sempre di meno ecco oltre che deputato nel PDS tu sei anche iscritto al partito radicale a questo punto
Ci piacerebbe ascoltare la tua proposta su cosa fare come Partito radicale transnazionale per dare corpo ad una vera azione in Jugoslavia
Ma credo che in questo momento corre a fare una cosa immediata ognuno dei parlamentari degli eletti nei vari Paesi in cui dovrebbe ed ecco che in comincerebbe a prendere corpo tre potrà sembrare quasi un'utopia Po una fanfara nata che dicevamo in questi giorni praticamente nelle stesse ore negli stessi giorni nei Parlamenti di vari paesi Alitalia all'Unione Sovietica o meglio il parlamento russo del Parlamento confederale di quel Paese vi siano mozioni che esprimano gli stessi concetti vi siano mozioni che non siano come dire mozioni presentate da questo quel deputato che poi sono isolate perché alla fine non c'è la maggioranza sufficiente ma vi siano mozioni che abbiano la posso
Tardi immediatamente essere poi votate quegli organismi certo mi rendo conto dal momento in cui dico questo in questo momento sto ancora qui Sandro d'un partito più da costruire che un partito già costruito però qualcosa facciamo fare già da subito perché ci sono deputati qui in questo Consiglio federale che provengono da da altri Paesi oltre che dall'Italia
In questi giorni oltre si paventa da più parti un eventuale intervento né in contingente di pace nell'Europa in Jugoslavia per punto imporre in certo qual modo un salto di cessate il fuoco qual è la posizione su questo io non sono contrario assolutamente credo che però
I termini come dire la scaletta del priorità si è molto importante
Io sono d'accordo per esempio quello che proponeva le sue Messere mi pare che
Noi dovremmo al Parlamento riuscire a vincolare governo azioni di questo tipo in primo luogo appunto un invito molto stretto perché entro pochissimi giorni gli si è il ritiro delle truppe cosiddette federali ma che come tutti sappiamo ormai
Ubbidiscono soltanto ai generali e alla Serbia e che quindi qualche modo contravvengono alla stessa loro costituzione
Dopodiché se entro quell'ora è quella data una specie di ultimatum non scattasse questo ritiro proporrei il al ritiro invece da parte nostra dell'gli ambasciatori dei paesi occidentali da Belgrado e quindi una vera e propria disconoscimento formale e nello stesso tempo immediatamente andare al riconoscimento formale anche quindi diplomatico di Slovenia e di Croazia a quel punto mi porrei invece il problema se come dire invece ci fosse il ritiro dell'esercito federale quindi si concretizzassero volle possibilità di dare il via ad una vera e propria conferenza di pace fra Stati però a otto anni sovrani a quel punto credo sarà deprimenti indispensabile di sapere tensioni per cominciare si del capo di Stato serie avvieranno in poche ore in pochi giorni voglio dire si è creato essi esitano tanto odio che San difficile pensare che imprudente scomparì sarebbe illusorio io credo che quindi a quel punto si indispensabile a forza di interposizione si indispensabili per garantire poi che un'eventuale cessate il fuoco venga rispettato
Tali interventi di questa mattina c'è stato anche Laurent tale viceministro degli Esteri relatore della Slovenia il quale tra l'altro proponeva come appunto soluzione una delle soluzioni meglio un embargo sul petrolio tu bene pensi che questa potrebbe essere una soluzione magari alternativa o qui a fianco
Potrebbe su una soluzione non vi è alternativa io la vedo inserita in quel conteso vuole dire certamente questa è una su l'azione che e parte dal principio che quelle altre proposte che dicevo prima venissero rifiutate chiaro che si trovassero di fronte a situazioni
Come quelle che dicevo prima non positiva ma quelle negative che paventavo cioè nessun ritiro l'esercito che contino eccetera vediamo a che punto certamente pensare anche a forme di embargo mi pare assolutamente che siano legittime ma solo quel punto prima problemi e c'è ancora qualche piccolissimo spazi di speranza però cosparse di speranza anche di prima non può che passare di questa la posizione che mi divide diametralmente da De Michelis da la presa d'atto che non si tratta di una guerra ci idee che siamo di fronte ad un colto e per molti versi istituzionale all'interno addirittura del vecchio regime jugoslavo e quindi ad una guerra di aggressione e che quindi voglio dire questo deve essere affermato con molta forza come dicevo se non seguito da azioni concrete fino a portare alle estreme conseguenze con la rottura dei rapporti diplomatici e quando invece l'apertura di rapporti diplomatici con i nuovi Stati sovrani questo e il l'elemento centrale
Un'ultima domanda su i lavori del consiglio federale del partito radicale ieri sera Marco Pannella a prospettato la possibilità di ritenere la seconda sessione di questo Consiglio federale a Zagabria un tuo parere
Ma io no io sono non per la possibilità di quello che dobbiamo assolutamente deciderò di si intende che si terrà a Zagabria
Voglio dire dire in tutte le condizioni se potessi dire questo è occupato da non violento io credo che dobbiamo farlo Zagabria non c'è però da aggiungere niente altro e credo che tutti comprendono il perché
Grazie abile Bordon deputato del PDS iscritto al partito radicale
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