Lettura collettiva del libro "Quando hanno aperto la cella. Storie di corpi offesi" di Luigi Manconi e Valentina Calderone

Velocemente quello che di solito faccio in queste occasioni e cioè dico chi sono dove siamo
Mi chiamo Paolo Ruffini
Sono ufficialmente responsabile dell'ufficio non a caso nella storia che è un ufficio del Dipartimento
Con me sono qui le persone che
Con loro perché lavoriamo insieme ma perché hanno pensato costruito immaginato questo progetto che guardi per dire
Sa salta anche qua
Però Carla Mancinelli e la sala
Lega Forza cani che è scattata l'
Che sono appunto
Nei collegi del Dipartimento
Siamo a carattere storico bretella la conosco Kindle OSCE
Non c'è mercato poi dico che è uno spazio
Diciamo di uguale gli spazi culturali nell'ordine dell'amministrazione capitolina
Uno degli spazi dove il noi lavoriamo dove noi pensiamo che iniziamo delle cose che crediamo abbiano
E qui il tempo PRA
Una una casa come mi piace dire questo che ha un assetto presa ematico compiuta
Fa discutere cinese dove più anime vivono convivono e organizzano delle cose le pensano è chiaro che
Già dal dal dal nome della casa
Comunque
Afferisce ad una alla
A quello che è il pensiero
Per la storia della memoria del nostro Paese del Novecento il particolare ma non solo sono le associazioni ampia ANED il SIFAR il Circolo Bosio la biblioteca
Che è una delle ditte che si se arbitrario il Comune di Roma o meglio di Roma Capitale che hanno il know-how il pensiero per appunto
Avvierei con la responsabilità della memoria storica di questo Paese
Lo lo lo fanno loro lo cerchiamo di farlo pensando che
Le giovani generazioni non possiamo non voglio dire cose che come dire non non abbiano un peso non sia retorica vuota ma insomma di lavorare con le scuole dovrei con gli studenti con le persone
Che ci aiutano a capire il nostro tempo e restituendo questa quei e questo dialogo questa responsabilità appunto
Siamo qui perché
Perché da novembre iniziato un Progetto il Dipartimento oltre che lavorare nello specifico in alcuni spazi come questo
Gli atti sono penso Casa dei Teatri Sala Santa Rita
Tirato Torlonia eccetera
Se non questo abbiamo cominciato un progetto che noi chiamiamo come dire dialettica interna un progetto trasversale un progetto che si dà un tema e attraversa tutti gli spazi per un periodo
Dato questo progetto l'abbiamo chiamato carcerazioni
Manco a dirlo a che fare con come dire con con un pensiero legato all'impedimento alla difficoltà che impedimento fisico morale psicologico
è partito da un progetto che era una mostra Casa dei Teatri
Dedicata Beckett e al concetto di prigionia in Beckett e poi è stato attraversato a villa Torlonia con un laboratorio di uno spettacolo dell'attrice Cati Marsciano e che l'attrice del Living Theatre
Che anzi
Compagnia storica della sperimentazione della scena internazionale che ha lavorato fortemente su questi temi ma in particolare sul tema
Di
Con uno spettacolo deperibile che era al
Sul su un carcere militare
Arriveremo a delle letture a casa dei teatri a delle presentazioni siamo qui abbiamo un questi giorni raccontato attraverso documentari attraverso degli incontri
L'esperienza lo sguardo sul
Sul carcere sul carcere italiano ci sembrava
Importante ci sembrava opportuno dunque incontrare questo libro
Che per noi è stato folgorante nella suo nel suo dolore la sua difficoltà di essere come dire testimonianza di esperienze
Per cui io sono grato alle persone che l'hanno scritto abbiamo qui un autore
Uno dei due sono grato alle persone che
Sono state come dire testimoni di questo di queste esperienze terribili prima di continuare però io volevo non solo salutare
Ma ma chiedere a a delle persone che sono qui presenti se vogliono
Come dire salutarci abbiamo Silvio Di Francia assessore che si occupa di diritti questioni fondamentali diritti fondamentali per per Roma capitale Luigi Manconi uno dei
Degli autori di questo volume e tutti voi conoscete
E Ilaria Cucchi che per come dire purtroppo esperienza personale diretta per continuerà ha avuto la sensibilità di potersi raccontare di raccontare quindi prima di cominciare una lettura
Di questo volume
Come sapete sì chi non lo sa siamo qui per questa non stop per una lettura che che si passato negli mano in mano di parole in parola di voce in voce per come un rito rito laico che c'è che attraverso queste parole queste testimonianze ritornano a richiesta contarci di queste storie dolorose quindi io chiedo se ne avete voglia mi farebbe molto piacere si ci dite qualcosa prima di cominciare Ilaria Cucchi
Grazie
Intanto buonasera a tutti
Si sono qui come testimonianza
La mia storia in questo libro come tante altre storie della storia della morte di mio fratello di quei sei giorni si è parlato moltissimo
Ma ci sono tante altre storie delle quali si parla poco delle quali non si parla per niente
In qualche modo questo meccanismo
Consente di far finta che nulla sia successo
Questo
Viene chiesto alle nostre famiglie di di andare avanti così come se niente fosse questa è la violenza più grande che ci viene fatta dal nostro Stato
Questo libro un documento prezioso importantissimo perché da dei nomi e dei cognomi e fa in modo che non si dimentichi queste persone erano delle persone con un vissuto con la famiglia alle spalle
E che non si può semplicemente andare avanti e vedendosi negato il diritto alla verità nel giustizia non si può andare avanti vedendosi negati processi
Dovuti e che invece quelle poche volte in cui si hanno sono frutto del sacrificio personale delle famiglie sono frutto del di un rivivere quotidianamente quello stesso dolore
Sacrificio che ne sono dovrebbe chiederci io
Ho scritto una lettera che è dentro questo libro
E mi si chiedeva di leggerla io forse lo farei perché magari rende rende bene l'idea di quello che sto dicendo storie delle quali si sente parlare poco
Ma che fanno riflettere fanno riflettere per
Ecco per quello
Che è scritto qui
Mi avvicino perché io non
Occhi
Cara Valentina e caro Luigi
Ci sono storie che nessuno conosce tragedie che si consumano nell'indifferenza generale tante troppe
Di qualcuna se ne parla si riesce a fare in modo che non finiscano nel silenzio rimosse in un Paese in uno Stato quella memoria sembra dà fastidio prima o poi si smette di parlarne e le persone purtroppo dimenticano in fretta
La loro vita non è toccata direttamente e basta poco per lasciarsi travolgere da altre storie da altre vicende più consolatoria che non mettono a rischio il quieto vivere quotidiano
Della stragrande maggioranza di esse invece nessuno sentirà mai parlare ma sono storie di vita divide di tremendi soprusi e a volte di morte
Intorno all'una di quelle storie c'è un mondo fatto di affetti e delle piccole grandi cose quotidiane che rendono unica ogni assistenza attorno ad altre c'è addirittura solitudine una solitudine legata al fatto che si viene da un Paese lontano
L'indifferenza si unisce all'impossibilità di ricevere qualunque conforto perché queste persone sono viste come ancora più il time ancora meno degne di ricevere dispetto
Basterebbe fermarsi a riflettere su questo per capire quante crudele negare la verità a qualcuno che ha già vissuto il dramma più grande
Perché quando si nega il diritto alla giustizia si sta affermando che non è successo nulla si sta chiedendo a quelle persone di voltare pagina così come se niente fosse avvenuto si chiede loro di rinunciare anche al diritto del ricordo e della memoria
Perché andare in fondo a quelle vicende molto troppo complicato significa mettere in discussione l'intero sistema significa dover ricostruire momento per momento singoli episodi che dare nomi e cognomi a chiunque a vario titolo anni sia stato coinvolto
Molto più semplice semplice insabbiare nascondere forti del fatto che per tanti di quei casi nessuno rivendicherà niente non ci saranno grandi titoli sui quotidiani al massimo pochi litri righe spesso ambigue e a volte esplicitamente cariche di insulti
Per i motivi più svariati magari perché la vittima non è vero non aveva alle spalle una famiglia o perché la famiglia non ha la forza la capacità di chiedere conto dell'accaduto
Quando non si sa nemmeno da dove partire tanto più se si ha la consapevolezza di lottare contro qualcosa di tanto più grande di noi
Ho molto più semplicemente per innaturali bisogno di vivere il dolore nel chiuso dei propri affetti e chiedere giustizia non lo consente la giustizia se fosse efficiente giusta realmente uguale per tutti dovrebbe seguire un percorso dovuto irregolare
Non vendetta ma elemento di ricucitura che ci consentirebbe non solo di elaborare meglio
Il lutto
Ma di poter continuare malgrado ciò che se ciò che si è subito a credere nelle istituzioni a poter sperare che qualcuno che quanto avvenuto non si ripeta mai più
Ma in realtà per poter sperare di ottenere giustizia occorre rendere pubbliche le proprie tragedie e questa è la violenza che ci fanno le nostre istituzioni troppo prese a difendere se stessi piuttosto che la loro funzione
E poi c'è un meccanismo che si ripete sempre una sorta di auto immunizzazione di massa quando si parla di vittime di stato di soprusi delle forze dell'ordine vittime di giustizia vittime delle carceri e
Questo il termine più appropriato vittime di Stato
Si innesca un processo subdole potente le persone che ne sono toccati hanno bisogno di trovare in se stesse qualcosa che proprio in distacco radicale da vicende simili
Che consenta di convincerci che in fondo quelli che ne sono stati coinvolti se la sono cercata e che a loro i propri cari non succederà mai
E così i primi processi che purtroppo a volte gli unici si celebrano nell'immaginario collettivo sono processi alle vittime processi alle vittime che poi si ripetono anche nelle aule di giustizia quelle rare volte in cui si ha la fortuna di arrivarci
E magari si sia arrivati grazie a un avvocato che alla con consueta capacità di andare oltre il proprio ruolo e di entrare con la sua anima nell'anima del dramma
Uno con il coraggio di combattere perché di questo si tratta ed è la sola cosa che apre una flebile speranza
E in questi processi la costante l'ipocrisia di voler affermare a tutti costi che il primo colpevole di quanto accaduto alla vittima stessa andrà andando contro ogni evidenza senza amore per la verità senza rispetto del dolore senza vergogna
Raramente lo Stato ha la capacità di essere rigorosa anche con se stesso e così a volte succede che è una vicenda nella quale le responsabilità sono chiare agli occhi di tutti nella società civile nelle aule di giustizia si trasformano
Come accaduto per mio fratello Stefano in una vicenda di mala sanità
L'altra parte della verità quella scomoda viene archiviata con la sentenza per colpa medica che arriva come una doccia fredda in un drammatico epilogo già annunciato da un processo che sembra gestito esclusivamente al fine di difendere
I gli uomini e gli apparati dello Stato
Poco importa se tutti sanno e tutti hanno capito poco importa se la realtà è un'altra ed è del tutto diversa l'importante è mettere in discussione il meno possibile le responsabilità all'interno delle istituzioni anche a costo di abbandonare i cittadini che quelle stesse sti istituzioni
Hanno continuato a credere ostinatamente nonostante tutto
La legge non sempre uguale per tutti
Quando si tocca in sorte una simile tragedia di rimettere in conto tante dolorose conseguenze il solo strumento che hai e lottare con quel briciolo di forza che ti rimane spesso contro tutto e tutti
è il solo modo per far sì che le persone comuni nascano dello stato di asta sue fazione in cui più nel cui tutti noi siamo ridotti
E si rendano conto che le storie raccontate in questo libro e le tante altre che quotidianamente si ripetono riguardano il mancato rispetto dei diritti fondamentali
Riguardano il rapporto acutamente deteriorato tra lo Stato e i suoi cittadini e pertanto devono necessariamente riguardare ciascuno di noi e ciascuno di noi è tenuto a farsene carico
Cara Valentina caro Luigi grazie è triste dirlo ma quasi sempre le storie vengono alla luce solo grazie alla determinazione dei singoli Stefano forza aperto la strada ma non eravamo soli
Intanto chiamerei Silvio do
Di Francia
Eccolo
O cominciamo a Lecce
Vediamo subito
Cominciamo a leggere perfetto allora come dicevo poco fa
Questa nostra abitudine che trovo sana e curati appunto leggere sta arrivando comunque un secondo di leggere ad alta voce
Mi sono permesso di dire come un rito laico collettivo condiviso tra persone diverse
Dei libri che scegliamo evidentemente legati al alla tematica e alle
Le cose che sono quelli inerenti al
A
Il tema che ci siamo dati o abbiamo chiesto
Quando ho fatto un appello evidentemente a persone diverse nell'ambito del sociale del politico del culturale del mondo dello spettacolo di
Di aderire così hanno fatto io
Senza poi nominarli tutti chiedo che a chi che è stato qui a chi ha l'avrà letto di lasciare la loro firma fuori
Deputato di ringraziarli a nome di tutti tutti noi non è della casa Silvio
Io ho con
Brevissimamente vi ringrazio
Per l'Amministrazione Paolo ha già detto molto Ilaria non so se Luigi
Manconi vuol dire anche Lou qualcosa in apertura poi forse è meglio che parta la staffetta io dico soltanto banalmente
Per l'esperienza che ho fatto in questo tempo si dice che i Sindaci perché un sindaco si deve occupare dei diritti fondamentali si deve occupare perché il capo di una comunità certamente un sindaco deve
Occuparsi anche delle buche delle strade insomma cosa
Dico tutti abbiamo fatto esperienza si deve occupare dell'efficienza dei servizi pubblici ma si deve anche occupare dei diritti fondamentali quando vengono negati nella propria città alla propria comunità perché accanto a noi
Ci sarà sempre una un luogo ad esempio di una caserma nel quale si calpesta o si apprestava dignità delle persone si può calpestare
Ci può essere quella sofferenza in un reparto speciale
Negli di una città fanno parte anche le proprie carceri ed è bene che siamo dentro la città visibili che non ci sia
Questa tentazione di allontanarle alla vista ecco come accade perché fanno parte c'era una bellissima proposta che poi fu fatta cadere
Di considerare i penitenziari della città di Roma come all'epoca erano diciannove municipi qua il ventesimo Municipio perché anche lì ci sono decine nostri concittadini che vivono e soffrono
E questo io penso che sia l'elemento fondamentale a me viene in mente che quando un piccolo sindacato di polizia in caro unito fece la manifestazione a Ferrara sotto la sede del municipio dove lavorava
Patrizia Moretti la ma dei carburanti il Sindaco di quella città scese
Lui in piazza in prima persona
Ad affrontare quella operazione di mistificazione di manipolazione e in fondo di offesa alla propria comunità cioè scendeva in quanto Sindaco non semplicemente come militante dei diritti
Dei diritti civili o di diritti fondamentali per cui credo che sia opportuno che in una città si parli di queste
Questioni perché appartengono alla appartengono anche alla sono già ma i compiti amministrativi di un'Amministrazione per cui non so se Luigi Manconi che
L'autore del libro uno dei due attori se vuol dire lui qualcosa anche dopo va bene allora si parte con la lettura staffetta grazie grazie molte Silvio
In quello spazio vuoto di diritti
Questo libro è una scossa alla coscienza del lettore
Apre uno squarcio sulla vita del nostro Paese per lo più sconosciuta
Le ordinanze cataloga riporta alla luce storie di persone spesso giovani che entrano nelle nostre carceri nelle nostre questure o nei nostri ospedali psichiatrici giudiziari
E ne escono morte
Vederle tutte insieme queste storie una dopo l'altra serve innanzitutto come esercizio di memoria
Si tratta di vicende sconosciute oppure è venuta a galla sui giornali e sui blog ma rapidamente dimenticate
Lo scrivono e bene Luigi Manconi e Valentina calderone autore di questo libro
L'atteggiamento della società nei confronti del carcere e la rimozione una rimozione che fa emergere la cattiva coscienza di antiche radici della nostra società
C'è un mondo di reclusi che vengono trattati da esclusi
Son tagliati fuori dalla società civile viene ignorata la loro esistenza
Quando siamo al semaforo in auto e vediamo avvicinarsi un lavavetri un venditore ambulante voltiamo la faccia dall'altra parte per evitare di incrociare lo sguardo
Non mi riguarda pensa la buona società e si volta dall'altra parte
Allo stesso modo essa
Nella sua gran parte si comporta punti viene da lontano come straniero oggi nella veste di clandestino
Così nella stessa logica ma ben più drammaticamente le vicende vicente Di Giovanni che entrano nel nostro sistema carcerario vengono accantonate rimosse
Si tratta di uno strabismo col quale dissi molliamo diffidenza egoismo chiusure noi stessi
Il mosaico doloroso racchiuso in questo libro testimonia di storia che non fanno opinione pubblica testimonia di episodi caduti nel buco nero dell'oblio
Accanto a coloro il cui nome compaiono più o meno
Fugacemente nelle cronache
Altri muoiono nelle nostre carceri senza che nessuno se ne accorga
Uomini che non hanno parenti magari migranti extracomunitari cosa sappiamo di loro
Niente
Una prassi diffusa che emerge da questo libro è proprio questa non sono le istituzioni apportare alla luce questi casi al contrario
Spesso si allestiscono reti di coperture generalizzate dove ci si protegge reciprocamente a colpi di firme false cancellature
Sono critiche in trappola hanno spesso anche i compagni di cella dei detenuti morti altro segno della cappa di omertà che avvolge questo ambiente
Un'omertà che trova sostegno anche in un'idea comunemente accettata
Le vittime in quanto tossici o alcolizzati gente che comunque vive ai margini della società se non sono in qualche modo cercata
Fanno parte di un'umanità deviante sono già parte di un'altra umanità così da sentirle diverse da noi e anche rimuoverle fino a nascondere le loro morti
Anche per questo ben venga la catalogazione e la sistematizzazione di casi tragici che Luigi Manconi Valentina calderone operano in questo luogo lavoro
Per darci un pugno nello stomaco per renderci partecipi di quello che accade in alcuni non isolati casi in Italia per fare emergere vicende di soprusi abusi per non dimenticare
Questo libro però
Non è un atto d'accusa contro le forze dell'ordine né contro lo Stato non è una generalizzazione non vuole dimostrare che lo Stato come tale non funziona
Ne ha alimentato i risentimenti generici nei confronti degli operatori della pubblica sicurezza
Ora e del podere manchevolezze della giustizia
Vuole essere una documentazione utile per la giustizia la verità e la conoscenza
Giustizia verità e conoscenza si costruiscono tassello per tassello non per l'assunzione di giudizi a priori
Le storie di vita e di morte qui raccontate sono la testimonianza di come talvolta quando una persona debole non importa se colpevole o innocente si trova totalmente nelle mani di altri
In istituzioni chiuse totali
Il rigore della legge possa facilmente cederà al sopruso
In questi casi il rapporto tra il detenuto e l'Autorità può degenerare
Non essere più mediato da una norma ma basarsi sulla predominanza materiale fra chi dispone della forza e chi sta inerme a disposizione della forza
I luoghi di questo libro ci appaiono isole inespugnabile dove più che la sovranità del diritto
Regna la legge dell'arbitrio e nell'arbitrio si manifesta non il meglio ma il peggio della natura umana
Appunti violenze soprusi manifestazioni di avvilimento esistenziali di cui gli stessi autori sono le prime vittime
Molti dei casi raccontate in questo libro
Sono avvenuti in uno spazio vuoto di diritto quando cioè le persone sono nelle mani delle forze dell'ordine della situazione che precede l'adozione di misure formali nei loro confronti
Appena fermata un posto di blocco ho portato in questura a seguito di un controllo
Si tratta di uno spazio difficile da regolare qui è il senso della deontologia degli agenti delle Forze dell'ordine che deve aprire il primo posto
Il diciannove febbraio due mila undici
Lanza
Ha dato notizia della triste vicenda di nuvole di linee ad nane ventisette anni venditore ambulante marocchino dato si fuoco a Palermo
Aveva tutto in regola in ordine ma i vigili urbani avevano deciso che lì
Dove sostava ogni giorno non poteva stare gli avevano sequestrato il suo carretto pieno di Cappellini giocattoli torce accendini
Lui aveva detto che non era giusto perché fra l'altro con quei soldi dava da vivere a sua moglie e a suo figlio di due anni e i suoi fratelli in Marocco
Aveva minacciato di darsi fuoco non gli avevano dato retta manovre di ne l'ha fatto sul serio si è dato fuoco davanti alla caserma della polizia di agli Ernesto Basile e dopo otto giorni è morto
Ecco che cosa significa spazio vuoto dove l'arbitrio nei confronti dei deboli può facilmente allignare
Dovrebbe essere un dovere per la società in cui viviamo rivolgere alla nostra attenzione verso questa zona oscura della nostra civiltà o inciviltà
Quando è caduto il fascismo uno dei primi impegni assunti dalla classe dirigente antifascista di cui molti avevano conosciuto il carcere fu l'umanizzazione del sistema penitenziario
Nel mille novecentoquarantacinque uscì un numero speciale del ponte la storica rivista di Piero Calamandrei dedicato alla terribile condizione dei detenuti nei luoghi di reclusione
Sarebbe interessante uno studio comparativo tra le condizioni di allora e quelle di oggi
Forse ne risulterebbe la conferma che
Quale sia il sistema politico dittature o democrazia e comunque all'opera il medesimo meccanismo della rimozione sociale
Forse davvero
è una struttura portante della psicologia sociale la distinzione della parte sana della società da una parte insana che la prima quella sana cuore semplicemente oscurare per poterla meglio ignorarli
Che è una tendenza spontanea di questo genere esista non significa però che ci si debba adeguare passivamente significa soltanto che bisogna raddoppiare gli sforzi
Un essere umano che muore in carcere è uno dei massimi scandali dello stato di diritto
Lo Stato rivendica se il potere di impadronirsi delle libertà altrui per salvaguardare la sicurezza di tutti per evitare la violenza di tutti contro tutti
Per superare la condizione primordiale dell'homo homini lupus
Dovrebbe essere evidente
Per la contraddizione che ne deriverebbe che lo Stato stesso per primo e per lo Stato e cioè apparati
Ha il dovere di astenersi dalla violenza nei confronti di coloro con i quali entro il rapporto
Prima di tutto nei confronti di coloro
Della cui libertà può disporre
I casi documentati in questo libro
Sono la testimonianza di una difficoltà di un'arretratezza anche culturale
Quanti sono coloro che
Disponendo di potere per conto dello Stato nei confronti dei cittadini
Da qui la libertà e la cui incolumità sono nelle loro mani sono consapevoli del fatto che proprio la loro posizione di supremazia dovrebbe comportare un sovrappiù di rispetto
Non vale invece l'idea contraria che si esprime in tanti atteggiamenti correnti nei confronti dei detenuti
Che essi siano piuttosto sudditi che i cittadini
Queste considerazioni
Sono dettate semplicemente dal senso di umanità che è venuto crescendo nel corso dei secoli
E si è espresso in forma solenne nella Costituzione vigente laddove è detto che la pena deve essere una funzione di umanizzazione e di reinserimento sociale
La pena è una frizione senza dubbio ma non una fruizione fine a se stessa ancor meno l'occasione per l'esercizio di violenza sulla persona reclusa
Deve mirare a ricreare le condizioni per la rinnovata accoglienza nella società il colloquio che ne sono stati separati per il periodo della loro esistenza da trascorrere nelle strutture della più di pena dello Stato
Questa finalità della pena crea un obbligo supplementare di rispetto della persona dei detenuti euro scavando l'aggettivo in tutti i casi in cui alla fine della pena troviamo l'esito contrario
La morte
Con la soppressione del detenuto
L'argomento di questo libro e dunque altamente politico non nel senso della politica dei partiti ma nel senso delle regole comuni della polis del nostro vivere insieme
Ci si può curare che esso sollevando il peso il velo su molti episodi contribuisca ad alimentare una sensibilità e sollecitare la responsabilità nei confronti di un aspetto vergognoso della nostra organizzazione sociale
A volgere lo sguardo verso ciò che si preferirebbe non vedere Gustavo Zagrebelsky
Stefano Cucchi degli altri
Ovvero Ilaria
E le altre
Corre
Crisi corpi del reato
Stefano Cucchi iniziale a morire
Muore
E continuerà
Morire
Fino a che
Non verranno pubblicate quelle foto
Sono le fotografie dia un cadavere sul tavolo dell'uditorio
Con il corpo incredibilmente disperatamente
Prosciugato
La
Maschera di ematomi sul viso
Dalle palpebre fino agli zigomi un occhio coperto
Quasi fuori dall'orbita
Uno completamente chiuso
Le strisce sulla schiena
Le lesioni
Il
L'individuo in nero sul coccige
Segni delle bruciature sulla testa e sulle mani
Nel pomeriggio del ventisette ottobre due mila nove ricevemmo dai familiari di Stefano Cucchi quelle foto
Si trattava di immagini davvero con Rutelli di intensa di terza eletti impatto brutale
Quello che foto non solo provavano inequivocabilmente che violenze
C'erano stampati
Ma n'è traccia avevano in qualche modo la dinamica mi scandalizzano la successione
Ed i segnavano una sorta di
Anatomia degli abusi
Partiti
Si trattava di immagini strazianti
Perché evidentemente colpivano
Avrebbero colpito
Innanzitutto la straniera psicologica
Di chi le avrebbe osservate
Avrebbero messo in moto
In altri termini un meccanismo emotivo
Destinato a suscitare più pietà
Che
Consapevolezza
Più
Compassione
Che
Ragionamento
Non solo
Ricorrere a una dinamica emotiva
Quando la questione affonda in dimensioni giuridiche
E
Politiche
Può costituire sempre un rischio
Può spostare l'attenzione
In una dimensione impropria
Può prestarsi
A
Speculazioni
Disegno opposto
Avvertivamo inoltre un ulteriore preoccupazione
Sì
Penetrava
Cont tutta
La
Prevedibile forza dell'interesse mediatico
Nella sfera vittima della personalità
Laddove il corpo inerme
è un corpo
Senza verità
E la
Quel corpo
Acquisisce una dimensione che non è infatti col definire sacra
Perché rimanda l'origine stessa della sua identità
Che è un'identità caduca
Il corpo morto
E così sappiamo
Sempre e comunque
Che qualunque offesa subisca
è definibile presso tutte le culture
Come appunto sacrilegio
In ogni caso
Quel corpo senza vita
Appartiene a chi ne è stato titolare
E senza alcuna deroga
Non appartiene ad altri
L'unica eccezione immaginabile
Rappresentata da chi lo riprenda in custodia
In quel momento in virtù di quel vincolo originario di genitorialità e di parentela
Un vincolo di sangue certo ma anche di accudimento reciproco tra la vita e la morte
La morte dei genitori nei confronti dei figli dei figli nei confronti dei genitori e tra fratelli sorelle consanguinei appunto
Tutto ciò per dire che ricevute quelle foto
Non rimandammo qualunque decisione sul loro utilizzo i familiari di Stefano Cucchi
Parlammo con Ilaria Alpi
La sorella Di Stefano
La mattina del ventotto ottobre
Dicendole che ritenevamo sbagliato anche solo comunicare la nostra opinione e che avremmo aspettato la loro decisione e a quella ci saremmo attenuti rigorosamente
Passarono circa tre ore e mezzo
E l'aria
Ci disse che la famiglia aveva deciso per la diffusione di quelle immagini
In quel momento Ilaria
Non è aveva ancora preso visione
Quindi
Nel corso della conferenza stampa di giovedì ventinove ottobre
Organizzata da a buon diritto
Distribuiremo una cartella contenente alcune immagini e autorizzando nella pubblicazione
Il resto degni di conseguenza
Abbiamo rivisto numerose volte quelle foto nei mesi successivi e abbiamo visto anche altre foto riprese sempre nel corso di operazioni automatiche
C'è
Tra essi
Un'immagine particolarmente oscena
Dove l'oscenità
E data dal connotato ferocemente oltraggioso di un dettaglio
Quelle foto di Giuseppe USA
Quelli naso abnorme in mezzo alla faccia
I lividi che circondano gli occhi
Quella schiena striata e piegata
Il Corpo che ha perso la sua compattezza
Che non sembra più in asse
Il pannolone da adulto in continente
In grattato di sangue
è una foto indecente
Non certo per l'anno porzioni di nudità mostrata
Ma proprio per ciò che non si mostri che intuitivamente sta dietro a quel pannolone
E lo precede cronologicamente
è vero
All'atto della morte disinteressi rilassano
Ed è necessario provvedere in qualche modo
Al tutto
Ma è vero anche che quel corpo presenta altre lesioni
E che almeno secondo due testimonianze
Tracce di sangue si ritrovano
Nella zona sacrale
E fin nella prossimità dello riscrizione male
Allora
Quell'indumento sembra posto lì non a coprire le vergogne
Secondo una formula desueta sciagurata
Bensì
Ad occultare dissimulare una mortificazione un oltraggio un abuso
Quelle foto di Emanuele Elia Antonio
Il viso gonfio
Un occhio più sporgente dell'altro
La parte sinistra del volto viola e rivolo di sangue dalla fronte fin sul naso
Grazie ferite sulle braccia
Quelle foto di Marcello non si
Il sangue ovunque dentro e fuori la cella i due profondi tagli in testa quello sul sopracciglio la piccola pozza di sangue formatasi nell'incavo dell'occhio sinistro il corpo pieno di debiti
Quelle foto di Federico Aldrovandi la faccia gonfia l'occhio per il pesto la bocca li vide piena di sangue i segni viola ineriscono sulla fronte il taglio profondo vicino l'attaccatura dei capelli
Quelle foto di Giovanni Lo Russo
Il sangue che sgorga dal naso fino a imbrattare il collo e la maglietta
Qual è fatta di Carmelo Castro rivolto l'invito
Lo Ricchino strappato dall'orecchio
Quelle foto di di Esaote avverte
La grande ferita sulla fronte
Tutto quel sangue dietro la nuca
Nella gran parte dei casi le immagini finora descritte e centinaia di altre disponibili non sono state diffuse non vengono diffuse e non sono conosciute
A motivare questi invisibilità intervengono molti fattori il primo e quello a cui si è già lì l'uso e che rimanda a una crescente sensibilità per la tutela della riservatezza individuale
Anche quando la sua firma eventuale violazione potrebbe contribuire a una maggiore consapevolezza e all'affermazione di un'opera di verità
Non è una preoccupazione infondata anche le infrazioni per stato di necessità vanno attentamente valutate amministrate con saggezza e controllate nei loro effetti
Insomma ridotte allo stretto indispensabile
Ma presumibilmente tale motivazione virtuosa pesa assai meno di quanto piuttosto incide il fatto che la morte e le immagini della morte
Rappresentino uno dei vari tabù sopravvissuti
E ancora più le immagini della morte quando offrono l'essenzialità spietata dell'agonia
La morte nella sua novità
Sia chiaro è un tabù che risulta contraddetto da un'opposta tendenza alla spettacolarizzazione di quello stesso intento che può diventare show del disfacimento dei corpi e del declino fisico
Sangue che con la
E distese di cadaveri
Reality i cimiteri cimitero Cimini dei Riale e varietà macabra e tuttavia questo costituisce al presente ancora un'eccezione
A prevalere e sempre più un meccanismo di io fili Zazie una della morte di sua tecnici d'azione e al tempo stesso di sua astrazione
Va tenuto presente infatti
Che la tendenza dominante nel sistema complessivo della comunicazione e ancor prima della percezione e verso la incorpori età basti pensare al peso preponderante che la trasmissione di dati on line assunto nelle relazioni sociali
Il processo e già assai avanzato e determina il prevalere di una dimensione
Decoro può Rizzato immateriale virtuale e come se il corpo perdesse peso e profondità sostanza e materialità
E nel tempo dell'immagine tridimensionale si riducesse alla visione piatta dello schermo ha due dimensioni
Si perde l'ho fatto il tatto Lapresa sulle cose e in particolare sulla loro dimensione
Fisica in questa sfera assetti che impalpabile in cui progressivamente rischia di finire la nostra esistenza sociale il corpo umano perde esattamente la propria corporeità
Come il consumo della pornografia si riduce a consumo di rappresentazione seriali risate
Così lo spettacolo della morte la pornografia della morte perde a sua volta quella tragicità fatta di odore e spasimo di freni toh e si otto di sangue
Quando un'immagine la foto di Stefano Cucchi in un servizio televisivo restituisce alla morte il suo antico stracci io nell'essenzialità di una maschera mortuaria allora può esservi uno shock analogamente è accaduto per altri corpi
Quei barconi nel Mediterraneo sovraccarichi di uomini donne bambini essi molliamo simile a una rappresentazione biblica a un'incisione di Gustav duri al panico di un incubo
E soprattutto così primitivi meglio primari ovvero appartenenti a una tragedia senza tempo e perciò
Più crudele perché richiama non un incidente ma un destino
E quelle notizie non verificate tanto più temibili perché in certe tra verità e leggenda abiezione
Bambini buttati in mare cannibalismo ancora recinti reti metallica valli di Frisia Gabibbo oggi Gatto riguardi ho letto
Una architettura recluso Oria e concentrazionario via che il senso della storia ci impedisce di riassumere nel termine larghe
Ma che di esso riproduce alcuni tratti e li ancora corpi spesso denudati o scarsamente vestiti sempre mortificati e piegate
Sono i centri di identificazione e dispute di espulsione CIE dei quali esistono pochissimi immagini perché gli sguardi gli obiettivi fotografici né sono tenuti distanti
Con una pervicace un'intransigenza che nemmeno il carcere sembra meritare
Da quei luoghi invisibili ogni tanto emerge un corpo inapplicato per quattro giorni sul tetto del CIE di Torino
Come benna asse fissato Brin tunisino di trentadue anni oppure tagliato a urlare una protesta o una disperazione
Tutti questi corpi hanno qualcosa di atrocemente inattuale rispetto i contorni della fisicità per i talenti nel nostro immaginario nella nostra organizzazione sociale
Tutte queste immagini risultano anomale insopportabili in genere vengono rimosse talvolta ma solo talvolta rappresentano un pugno nello stomaco
E infatti corpi sul tavolo dell'autopsia sono radicalmente altra cosa dall'aspetto al calcolo di Zazie una della morte
Sono alle lettera la nuda fisica che è stata e che non è più
Le foto prima descritte sono altrettanti racconti dell'orrore perché parlano di cadaveri diventati tali a seguito di azioni
Delle quali le foto stesse riproducono le tracce e disegnatore le mappe di più quelle immagini rappresentano la nuda fitta
Perché quei corpi sono spogliati di tutto dei vestiti e di quelli che vengono definiti effetti personali
Vengono ridotti a mera carcassa
Che rivela il suo stato assolutamente inerme
E intollerabile perché Inter le abilmente indecente l'ultima defecazione uno d'ore che si fa più spesso qualcosa che comincia a marcire
è un corpo indifeso come mai in altro momento dell'esistenza da infante c'era una madre una nutrice incondizionatamente esposto senza tutele alcuna a qualunque offesa
Quella condizione totalmente inerme diventa perciò spesso totalmente innocente qualunque sia il crimine che possa aver commesso o quello che li possa essere attribuito
Non è più un corpo delinquente se mai lo è stato
è un corpo nel suo stato originario dove prevale l'anatomia lesa offesa mortificata ancor prima della biografia della Psicologia
Cioè in ogni caso quanto oscura mentre si avverte crediamo che si avverta nell'osservare quelle foto per queste così difficile osservarle per queste così indispensabile talvolta farlo
Anche perché a livelli variabili di consapevolezza
Si intuisce che quel corpo inerme indifeso si è diventato quello di una vittima in un contesto protetto sorvegliato da funzionari dello Stato in cui non è disponibile alcuna possibilità di autotutela
E perché ci aveva ricevuto il mandato di tutelarlo non ha compiuto il proprio dovere
Noi
Interviene una questione cruciale e in genere trascurato
Siamo in presenza di due funzioni istituzionali e per così dire di due mandanti
Accanto a quello di fare punire precludere sorvegliare cioè quello di non fare non umiliare non colpire e non un CDR
Che comprende quello di tutelare sostenere accudire e curare
Al fine di garantire la maggior facoltà possibile di disporre disse
La convivenza dell'integrazione tra i due mandati
è assai difficile e può risultare in molte circostanze particolarmente ardua e proprio da questo conflitto nascono molte delle tragedie qui raccontate
Tuttavia quella combinazione tra due funzioni entrambe ineludibili
Degli organi della sorveglianza e obiettivo essenziali insieme parametro fondamentale della coerenza di quelle istituzioni con i fondamenti dello stato di diritto
Come dimostrano le storie di Iasci su abiterebbe e mission Georgea dicci
Raccontate in questo libro alcune recenti sentenze di tribunali civili vanno decisamente in questa direzione
Tutto ciò viene avvertito dei settori più sensibili della società in maniera solo parzialmente consapevole spesso solo intuitivamente
E costituisce la base primaria di quelle forme di contestazione
Che seppure in modo occasionale e in genere fragile hanno sottoposto a critica abusi e comportamenti illegali da parte di forze dell'ordine
In altri termini la protesta tanto più si palesa quanto più ampia appare la discrasia tra dichiarante funzioni istituzionali e concreta prassi operativa
E quello scarto risulta tanto più scandaloso quanto più ci si aspetterebbe che il corto indifeso della vittima fosse adeguatamente protetto da uno Stato che per definizione
Vede assicurargli la sua tutela
E sta esattamente qui
Nel rapporto tra la lunga vita del cittadino e la capacità di protezione da parte dello Stato il fondamento del patto sociale
è il fondamento della legittimità giuridica e morale dello Stato ad essere stato
Ovvero sede giuridiche principio costitutivo della Comunità associato
E fonte originaria della cittadinanza
In estrema sintesi lo Stato può chiedere ubbidienza fino a che garantisce l'incolumità
E i diritti fondamentali delle persona
Se non garantisce questo entra in crisi il vincolo della cittadinanza e l'obbligazione sociale e in ultima istanza il dovere di ubbidire alle leggi
E proprio perché gli individui inerme diventa cittadino integrato quando riceve protezione e offre lealtà quando ritiene garanzie di sicurezza e riconosce l'autorità dello Stato
Va da sé che questo pensiero politico e politologico viene avvertito lucidamente solo da ristrette élite ma viene percepito intuitivamente dal senso comune
Che su quella formula obbedienza in cambio di sicurezza fonda il proprio rapporto con lo Stato
Se si percepisce che quel rapporto non funziona più e che lo Stato non offre più sicurezza avviene lo scandalo
Ancor più se si arriva a ipotizzare che sia lo Stato stesso i suoi apparati ad attentare all'incolumità dei cittadini
Tutta la tematica della fiducia nelle istituzioni si gioca qui in questo strettissimo spazio dove il grado di protezione assicurato dallo Stato i cittadini gli anni messo alla prova
Quanto detto rimanda un nodo teorico fondamentale
Tra i primi doveri attribuiti allo Stato c'è da sempre quello di garantire l'intangibilità fisica e quindi psichica delle persone ancora sudditi neppure cittadini
Da un lato infatti sin dalle tre vie contrattualistiche in particolare ma non solo bestiame
Senti vi do atto nel dovere statuale di proteggere l'integrità individuale da turbativa esterne il principale requisito di legittimazione dello Stato
Dall'altro sin dal mille duecentoquindici con la Magna Charta lo Stato si è impegnato a non mettere le mani sul corpo delle persone
Ah non limitarne cioè la libertà personale garantendo l'immunità d'arresti arbitrari
Attorno al nucleo essenziale dell'abbia score possa si ha quindi avviato un processo volto a far uscire in capo allo Stato
Più ampi doveri di astensione e garanzie di intangibilità delle libertà dei cittadini
Compresi coloro che fossero legittimamente sottoposte all'esecuzione di pene detentive
Di qui l'affermazione del diritto universale all'immunità dalla tortura ed a trattamenti inumani e degradanti
Ma anche
La progressiva dei fisici già azione della pena che tende a mutare d'arte di sensazioni insopportabili a economia di diritti sospesi
La rilevanza Ai fini della stessa legittimazione dello Stato
Dell'abbia scorta ossa quale intangibilità della persona a prescindere dalla sua cittadinanza e ancorché detenuta ho catturato a in contesto bellico
è stata ribadita dalla Corte Suprema statunitense in relazione alle norme derogatorie previste dai patti al tax nei confronti dei soggetti imputati
Ho anche sono sospettati di terrorismo
In ogni caso è chiaro che quando parliamo di scandalo e di sciocca
Di attenzione dell'opinione pubblica e di sensibilità nei confronti delle vicende di violenza e di morte
Qui descritte siamo ben consapevoli che ci riferiamo a settori minoritari della società
La gran parte dell'opinione pubblica e dei mass media rimane estraneo indifferente e il sentimento di sdegno non è destinato a durare nel tempo
Ne tanto meno a farsi orientamento maggioritario critica conseguente e conseguente attività di riforma
Qua tocca
Flavia Barca
Dico anomalo di sentenze perché diciamo sterzare che sono venute apposta
E siamo qua
Sì sì
Combinati
Siamo partiti dalle foto di Stefano Cucchi
E del ruolo importante che hanno avuto nel sollecitare attenzione
E nell'indurre a reclamare la verità sui fatti
Abbiamo parlato di altre foto
Si dovrebbe parlare di immagine di ritiro di suoni e di voci
C'è una registrazione tratta dalle telecamere di servizio di una caserma dei Carabinieri di Ferrara
Che ritrae un milite che impugna un manganello nell'atto di colpire una persona quel porsi ammanettati
Prima seduta
E poi riversa a terra
E c'è un altro video che riproducevano infinita un'infinità agonia
Lunga oltre ottanta ore
Un uomo legato i polsi e alle caviglie ter cinghia e che lo imprigiona NU ho letto di contenzione
E che
Da quell'eletto verrà liberato solo dopo la morte
Vi si vede anche un passaggio indifferente fino all'estremità silenziosamente rivendicata
Per l'
Ottusità criminale o per un orgoglio professionale del primario di quel reparto psichiatrico dove giace e trova la morte Francesco Mastrogiovanni
Ci sono all'immagine dei telefonini che ritraggono Stefano Gugliotta aggredito dei poliziotti il cinque maggio due mila e dieci
Dopo interrompa finale di Coppa Italia
E ancora
Le immagini e video che mostrano Michele Ferrulli cinquantunenne di Milano che viene fermato da quattro poliziotti indi avversaria
Ferrulli morirà sull'asfalto davanti a casa sua
Dopo che gli agenti lo hanno ammanettato buttato per terra e percosso
In realtà sono decine e decine di casi utili idioti presi artigianali
Principalmente da telefoni cellulari
Che si rivelano determinanti nel denunciare abusi delle di liste illegalità
Come nel caso di Filippo Narducci trentenne dice Serena fermato da una pattuglia della polizia il nove aprile due mila e dieci nelle aree di servizio di un autogrill
Poi ci sono le trascrizioni di alcune telefonate
Nella vicenda di Stefano Cucchi Fini clamorose in quella di Giuseppe UPA
Quando l'amico fermato la stessa notte con lui Alberto Bingqiu genero chiama il centodiciotto perché anche nell'intervento di un'ambulanza che soccorre all'amico trattenuto dai carabinieri
Centrali non centodiciotto centodiciotto
Sì buonasera sono bigio genero possa avere un'autolettiga qui alla caserma di via Saffi dei carabinieri
Sì cosa succede
Praticamente stanno massacrando un ragazzo
Ma in caserma
Essi
Ho capito va bene adesso la mando e
Grazie
Salve salve salve
L'uomo che risponde al centralino del centodiciotto chiama la caserma
Carabinieri
Sì salve centodiciotto sì
Le navi che ne hanno richiesto un'autoambulanza non so
Mi ha chiamato un signore dicendo di mandare un altro un buon Lanza lì da voi me lo conferma no ma chi ha chiesto scusi ma chi ha chiamato scusi un signore
Mi ha detto che lui stanno massacrando ragazzo e come le ho avute che voleva un'ambulanza
Un attimo che chiedo
No guardi che sono in due ubriachi che abbiamo qui in caserma adesso gli tolgono il cellulare se abbiamo bisogno ti chiamiamo noi
Sì sì non ti preoccupare ci mancherebbe ho chiesto Ciao
Caro
L'ambulanza del centodiciotto non ne arriverà alla Caserma dei Carabinieri e Giuseppe uova
Morirà la mattina seguente alle dieci e trenta
Manuela Mandracchia
Due dati significato
Ancora
A Teramo nell'ottobre del due mila nove un telefonino registra le parole del comandante degli agenti di Polizia penitenziaria del carcere locale che si rivolge ad alcuni sottoposti
Abbiamo rischiato una rivolta in Sezione
Come non lo sai lo sanno tutti non lo sa lui
Non lo sai che non va menato un detenuto in sezione non lo sai che Luigi ha menato un detenuto in Sezione
Ma un ci stavo non so come sono andate le cose te lo sto dicendo io come sono andate le cose è vero che il detenuto ha fatto così ma è anche vero che lui l'ha massacrata in Sezione esenzione non si può Massagrande tenuto si massacra sotto
Si è rischiato la rivolta perché c'era il Negretto il negro che ha visto tutto
La vicenda
Ha sconcertato anti esiti giudiziari
I procedimenti aperti sono tre
La denuncia degli agenti contro il detenuto per l'aggressione che avrebbe poi causato la sua punizione
La denuncia del detenuto Mario lombardi per le lesioni subite durante la punizione impartite gli dagli agenti il procedimento disciplinare contro il comandante
Che avrebbe dato indicazione su sottoposte di massacrare i detenuti di sotto
Ne resterà in piedi solo uno
Il procedimento disciplinare ha conseguenze piuttosto modeste
Nel corso delle indagini il comandante Luzzi viene sospeso per sei mesi
E al termine dell'istruttoria del procedimento disciplinare si ipotizza una violazione per cui non è prevista la destituzione ma solo il massimo di sospensione sei mesi
Luzzi alla fine di questo periodo rientra in servizio per poi andare in pensione subito dopo la condanna in sede disciplinare
Il procedimento penale viene invece archiviato
Dopo che il detenuto coinvolto è stato denunciato dalla polizia penitenziaria per resistenza a pubblico ufficiale e le violenze subite dallo stesso non state ritenute una legittima reazione
Schema di interpretazione utilizzato di frequente
Mario Lombardi viene rinviata a giudizio per l'aggressione ai poliziotti ma nel gennaio due mila undici è assolto perché il fatto non sussiste
Il procedimento contro gli agenti per la punizione che gli avrebbero inflitto invece non è ancora concluso
Il Pubblico Ministero chiede una prima chi di azione delle accuse contro poliziotti denunciando lo stesso tempo un clima di omertà che non gli avrebbe permesso di acquisire elementi di prova l'avvocato di Lombardi Filippo Torretta si oppone
E chiede l'astensione del giudice perché lo stesso titolare del fascicolo relativo alla denuncia degli agenti contro il suo assistito
Il giudice per le indagini preliminari accoglie la richiesta e dispone che siano effettuati effettuati nuovi approfondimenti ma anche questa volta viene richiesta l'archiviazione
L'avvocato si oppone nuovamente ma il copione si ripete il trentuno gennaio due mila tredici il DURC il giudice chiude definitivamente alla possibilità di giungere a un processo contro gli agenti
Intanto il comandante Giuseppe Remuzzi ha ripreso servizio nella casa circondariale di Teramo si era soltanto sospeso dal servizio
E non è rientrato per maturare con gli ultimi giorni di anzianità per la pensione senza alcun procedimento disciplinare
Un giorno ahimè che invece
In Negretto che avrebbe potuto testimoniare contro gli agenti è morto per un tumore al cervello non diagnosticato e non curato
Per quest'ultimo fatto due medici sono stati indagati
Io
Italia
Va bene
Concittadino interrato vive in una stanza di policy di polizia ed è uscito morto
Oscar Luigi Scalfaro
Anche la morte di Salvatore Marino ha una sua esemplarità e la morte di un colpevole sotto il profilo giuridico va da sé assolutamente no
E non solo perché la morte dell'indagato estingue il reato ma anche perché si era alle primissime fasi di un'indagine complessa
Allo stesso tempo e indubitabile che quello che comunemente si definisce un indizio la presenza è spiegabile in spiegata di una forte somma di denaro nell'abitazione di Marino
Rende difficile giurare sull'innocenza del giovane morto
Ma questo oltre a non costituire in alcun modo non diciamo una giustificazione ma nemmeno una qualunque forma di attenuante rende se possibile ancora più grave l'accaduto
Proprio la possibile colpevolezza di Salvatore Marino avrebbe dovuto costituire motivo di maggior cura nel tutelarle l'incolumità
Proprio perché poteva rappresentare un elemento decisivo per la ricostruzione della dinamica del crimine
Non solo non aver garantito quello in corso quelli in comuni l'incolumità e al contrario avere causato la morte di Marino produsse una sequenza di eventi tali da determinare effettivo Finozzi
All'origine c'è l'omicidio del commissario di polizia Betta montana ucciso in un agguato di mafia il ventotto luglio mille novecentottantacinque in località Santa Flavia in provincia di Palermo
Pochi giorni dopo muore Salvatore Marino arrestato perché sospettato di complicità di quell'omicidio
Tutto nasce da una soffiata o almeno così si dice
I poliziotti che indagano sanno che qualcuno è scappato dal luogo dal delitto a bordo di una Peugeot rossa
Identificarla come proprietà della famiglia del Marino sarà facile in Marino sono dei pescatori padre madre sette figli che abitano in una casa modesta in riva al mare
Vengono tutti convocati in questura e si presentano tutti tranne Salvatore
Due giorni dopo viene effettuata una perquisizione nell'abitazione dei Marino tengono trovati diversi milioni di lire
Il giorno dopo Salvatore si presenta in questura accompagnato da un avvocato ammetterà di essere stato nei pressi del luogo dell'omicidio quella sera in compagnia della fidanzata e tira che quei milioni sono il premio ricevuto dalla sua squadra di calcio la probanti Elia
Appena promossa in serie di
I dirigenti della squadra negano di averti dato soldi in nero e così Marino viene arrestato e portato in carcere da lì presumibilmente nottetempo viene prelevato e riportato in questura
Seguono ore e ore di interrogatorio condotto con metodi e strumenti illegali Marino subisce trattamenti i violenti minacce tutti calci un tubo infilato in gonna in cui viene versata acqua salata
Viene sfondata la trachea i polmoni si riempiono d'acqua il cuore non regge Salvatore Marino muore insufficienza cardio kart circolatoria secondaria a danno popolare acuto diffuso
Sul cadavere i medici riscontrò trauma ai reni congestione viscerale contusioni ai piedi alle mani ai polsi sul braccio sinistro i segni di un morso
Non si sa cosa sia successo dopo secondo una prima versione poliziotti presi dal panico guardando lo abbandonano su un tratto di spiaggia fidando che la morte venga attribuita da annegamento
Secondo un'altra versione
Il corpo esanime di Marino viene consegnato all'equipaggio di un'altra volante che lo porta in ospedale dichiarando poi di averlo trovato sull'arenile di Sant'Erasmo
Per le prime dodici ore meritino terrà scambiato per un immigrato probabilmente un tunisino
Le notizie sulla sua morte si diffondono rapidamente crescono l'emozione e la tensione
In questo clima si svolgono i funerali del giovane una grande folla grida al suo nome accompagna un feretro bianco come quelli che vengono utilizzati per i bambini
Tra tutte quelle persone offrire solidarietà alla famiglia a denunciare quanto accaduto ci sarà anche il leader radicale Marco Pannella
Gli altri
La sera del cinque agosto mille novecentottantacinque sorprendentemente arrivò un intervento molto netto dell'allora Ministro dell'Interno Oscar Luigi Scalfaro
Un cittadino entrato vivo in una stanza di pulizia di uscito morto
La dichiarazione pone le premesse per lo scioglimento di fatto della squadra mobile quella l'ampliamento del suo capo del capitano dei Carabinieri del dirigente della sezione antirapine
Nel frattempo si sottovaluta la gravità della situazione non si provvede a tutelare adeguatamente gli uomini più esposti e tutto precipita
Nel pomeriggio del sei agosto
Il responsabile degli uomini accusati di aver provocato la morte di Marino il commissario mimica sarà viene ucciso insieme alla gente Mino Antiochia sotto casa sua a seguito di un agguato
Si conclude in questo modo nella maniera più tragiche crudele una vicenda tutta giocata in un territorio asse circoscritto
Che vede morire persone che in un modo o nell'altro si conoscevano e che vedono incrociarsi trovo destini tra il mare la città tra la questura e la periferia
Le barche da pesca e le automobili
Automobili della polizia automobili di chi vuole arricchirsi in fretta
è un ambiente promiscue affollato dove si intrecciano i percorsi e ruoli e dove i meccanismi del controllo sociale sono assai delicati precari
E dove soprattutto il dominio e forse l'egemonia della mafia finisce con il condizionare tutto
Alterando le relazioni sociali inquinanti in profondità i rapporti tra cittadini e istituzioni e penetrando pervasiva mente queste ultime
Qui un errore una forzatura un abuso possono provocare autentici disastri
La fine di Salvatori Marino riproduce le modalità e riporta alla mente l'immagine in sedici né di altri morti avvenute in circostanze simili nel corso di un secolo e mezzo di storia nazionale
All'interno di questure carceri caserme stazione delle forze dell'ordine camere e celle di sicurezza
In particolare la morte di Salvatore Marino costituisce una sorta di incidente sul lavoro assai fertile assai frequente nell'operato delle forze di polizia contro le criminalità comune
Morti in genere ignorate o comunque trascurate sia parla particolari impermeabilità delle strutture fisiche in cui avvengono e degli apparati istituzionali da cui con le strutture dipendono
Sia perché vengono considerato una sorta di danno collaterale
Appunto un incidente sul lavoro inevitabile quando si persegue un fine superiore come la difesa della legalità
La morte nel corso di interrogatorio o a seguito di interrogatorio sembra costituire pertanto una variabile secondaria
Quasi fatalmente da considerare nel novero dei rischi calcolati e in genere così accade
Tanto più sarebbe potuto accadere in occasione della mortalità Vaturi Marino dal momento che
Nel caso specifico quell'incidente avvenimenti circostanze particolari collegata una vicenda di grande impatto emotivo come l'assassinio di un poliziotto noto e stimato
Quale Beppe Montana e considerato che la figura di Salvatore Marino era gravata da sospetti molto forti
Pertanto si poteva prevedere e così forse era stato previsto da alcuni dei responsabili
Che tutto sarebbe stato messo a tacere e tuttavia le cose andarono diversamente intanto perché proprio quella figura di Marino aveva una si una sua contributi contraddittorietà che la rendeva assai popolare
La sua abilità di giocatori di calcio l'entusiasmo che aveva suscitato il successo della sua squadra Pesaro no poi per fare di quel caso l'eccezionale un'eccezione altre circostanze
I segni sul cadavere parlavano in modo sufficientemente chiare difficilmente contestabile di un trattamento che aveva assunti metodi e mezzi di una vera e propria tortura
E ancora l'intervento di Marco Pannella ottenne che si aprisse una breccia nel silenzio delle forze politiche altrimenti assoluto e infine e soprattutto
L'azione del Ministero dell'Interno Scalfaro
Questo fu fatto davvero significativo tanto più che avvenne nelle condizioni così difficili prima ricordate dove il primo a essere ucciso era stato un poliziotto e Marino veniva considerato sospettabile
Varie
Federico Aldrovandi venticinque settembre due mila cinque
Tanti giovani studenti beneducati di buona famiglia incensurati di regolare condotta possono morire a quell'età pochissimi o forse nessuno muore nelle circostanze nelle quali muore Federico Aldrovandi tratto dalla sentenza del Tribunale di Ferrara
Nella sentenza di condanna di quattro agenti di polizia per la morte di Federico Aldrovandi leggiamo
Tanti giovani studenti beneducati di buona famiglia incensurati di regolare condotta con i problemi esistenziali che caratterizzano i diciottenni di tutte le epoche possono morire a quell'età
Pochissimi o forse nessuno muore nelle circostanze nelle quali muore Federico Aldrovandi all'alba in un parco cittadino dopo lo scontro fisico violento con quattro agenti di polizia senza alcuna effettiva ragione
Si muore anche così a giorni nostri è quella che segue è proprio una storia dei nostri giorni domenica venticinque settembre due mila cinque Patrizia Aldrovandi intorno alle otto si sveglia e non trova nel letto suo figlio Federico
Telefona invia messaggi nulla nessuna risposta
Prova chiamarlo anche suo padre che sul cellulare di Federico e memorizzato come Lino
Qualcuno risponde dice di essere un agente di polizia chiede di descrivere Federico
Lui risponde alla domanda chiede notizie del figlio la gente comunica che la polizia ha trovato il cellulare su una panchina dalle parti dell'ippodromo e che sono in corso accertamenti
Riattacca passano tre ore nell'angoscia ore fatte di telefonate frenetiche agli ospedali ai suoi amici alla questura
Soltanto alle undici la polizia bussa alla porta di casa Aldrovandi
Il venticinque settembre due mila cinque intorno alle sei del mattino a Ferrara Federico Aldrovandi muovere vittima di uno scontro fisico violento con quattro agenti di pubblica sicurezza tre uomini e una donna
Il diciannove gennaio due mila e sei i risposta un'interrogazione parlamentare della deputata Titti De Simone il Ministro per i rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi ricostruisce così la vicenda
Alle cinque e quarantacinque del venticinque settembre due mila e cinque una cittadina che è stata successivamente identificata chiamava il centododici ISE riferendo testualmente di
Uno che sta andando in escandescenze sta urlando come un matto e sbatte dappertutto
A seguito di tale telefonata la Polizia di Stato con una pattuglia raggiungeva via Ippodromo e gli agenti notavano subito un giovane che urlava frasi sconnesse battendo anche con il capo contro alcuni pali della luce
All'arrivo della volante il giovane saliva sul cofano della lettura stessa tentava di colpire con un calcio il capo equipaggio che stava in piedi accanto alla portiera aperti
Nel fare tale movimento scivolava sulla portiera stesse quindi cadeva a terra alcune delle lesioni riscontrate sul corpo si sarebbero prodotti in tale frangente
Andando avanti il Ministro Giovanardi svela altri dettagli
Sono stati rilevati danni sul cofano sulla portiera della vettura l'impossibilità di controllare il giovane tra l'altro di corporatura robusta
Ha reso necessario l'intervento di una seconda Violante volante quindi di una pattuglia dei carabinieri solo intervento dei rinforzi ha consentito l'immobile ad abitazione del giovane al quale venivano applicate le mani
Durante la colluttazione gli agenti
Hanno dovuto usare gli sfollagente sia per parare i calci del giovane continuava attirare sia Peres bilanciarlo
Due sfollagente si sono rotti in corrispondenza dell'impugnatura il giovane veniva infine bloccato a terra il personale sanitario nel frattempo sopraggiunto preferiva in un primo momento mantenere le manette perché era ancora in vita
La morte del giovane è stata constatata alle sei e trentacinque
Giovanardi nel corso di quella seduta fornisce probabilmente senza rendersene conto un elemento che fino ad allora rimasti ignoto
Sul corpo di Federico Aldrovandi sono stati rotti due Manganelli come accerterà il processo di primo grado tre anni più tardi la risposta di Giovanardi e totalmente difforme dalla realtà dei fatti
Federico non si è fatto male da solo non sbatteva la testa contro i pali e non si è lanciato
Come impazzito controllato della polizia ferendo sì per l'impatto e per la caduta
Le lesioni presenti sul suo corpo minuziosamente descritte nell'autopsia sono state provocate tutte dei colpi inferti le quattro agenti
Si va dalla ferita lacerocontusa in sede parietale sinistra all'escoriazione in sede occipitale dal complesso escoriativo in sede frontale all'ecchimosi sul
Ponzo destro e altre cinquanta lesioni tutte dettagliatamente descritte i vestiti riconsegnati alla famiglia sono completamente imbevuti di sangue
Dunque
No permettetemi solo una una cosa di Rio con me
Ho lavorato fino a poco tempo fa per il giornale che su questa storia di Aldrovandi ha fatto una campagna a favore diciamo degli agenti di polizia
Purtroppo chiamo una scelta politica di questo del giornale che io non ho condiviso per niente e conoscendo i cronisti che se ne sono occupati devo dire che
Vi è vissuto molto aver fatto parte di
In quella circostanza dei questo quotidiano della redazione questo quotidiano volevo ringraziare Luigi Manconi Valentina calderone
Per aver scritto questo libro per aver portato
Alla memoria dei tante persone le cose che sono successi
Federico Aldrovandi muore per un'ipossia asfissia posturale su cui si è innestato un ematoma al fascio Bhiniss nel cuore cioè la centralina elettrica del cuore
Tutto ciò per l'azione dei poliziotti che lo hanno immobilizzato a terra con i loro corpi salendo gli sopra con le ginocchia con il loro peso impedendogli di respirare
Il sei luglio due mila e nove il Tribunale di Ferrara condanna in primo grado a tre anni e sei mesi quei quattro poliziotti per eccesso colposo in omicidio colposo di Federico Aldrovandi
Loro non mi sono Paolo Forlani penso appuntarmi Luca Pollastri Monica segato
Questi i responsabili di quelle cinquantaquattro lesioni
Gli uomini e la donna che hanno tolto la vita Federico
Come scriverà il giudice nella sentenza di condanna
L'insieme delle lesioni appare indiscutibilmente indicativo di uno scontro violento
Prolungato doloroso di una serie continua di contatti violenti effetto delle due colluttazioni in cui Aldrovandi fu coinvolto
Ancora
Ciascuno dei cinquantaquattro punti di rilievo medico-legale potrebbe singolarmente dare corso un procedimento penale per lesioni
Al processo per la morte del diciottenne ferrarese se ne aggiungerà un secondo conosciuto come Aldrovandi bis
Che vedrà imputati altri quattro agenti per rifiuto d'atti d'ufficio falsa testimonianza e favoreggiamento personale
Così originate di sostanza dall'opera di depistaggio e alterazione delle indagini messe in atto per proteggere i colleghi
Per tra di loro che chiederanno il giudizio abbreviato arriveranno le condanne
Un anno di reclusione per rifiuto d'atti d'ufficio per Paolo Marino dieci mesi di reclusione per rifiuto d'atti d'ufficio e favoreggiamento personale per Marcello Bulgarelli
Otto mesi di reclusione per rifiuto d'atti d'ufficio per Marco Pirani
Il quarto imputato Luca Casoni l'unico a non aver chiesto il rito abbreviato sarà assolto in primo grado nel gennaio due mila e undici
Appena qualche settimana prima per una vicenda come la morte del tifoso della Lazio Gabriele Sandri nata in un contesto tutt'affatto diverso ma che ha creato altrettante mozione sia un'importante sentenza
La condanna in Cassazione della gente della Polizia stradale Luigi spacca Rotella a nove anni e quattro mesi per omicidio volontario sentenza che ha confermato quanto già stabilito dalla Corte d'appello
Se riprendiamo il filo della vicenda che ha per vittima Federico Aldrovandi notiamo che essa presenta alcuni elementi che la rendono particolarmente significative
E tale già riassumere tensioni e problematiche dinamiche fattori che acquisiscono una particolare esemplarità
In primo luogo emerge qualcosa di cui già si è detto ovvero il ruolo di una figura femminile quella della madre in questo caso
Quale attrice fondamentale della vicenda al punto da risultare evidente che senza quel forte drammatico protagonismo il silenzio sulla morte del figlio non sarebbe stato rotto
In secondo luogo si deve notare come pressoché tutta la mobilitazione mediatica e di opinione pubblica politiche istituzionale
Trova la sua origine in una sola fonte affatto particolare
Il blog che Patrizia Moretti madre di Federico Aldrovandi emise scrivere intorno a Capodanno del due mila sei nello spazio delle prime feste senza Federico
Questo è il suo racconto
Siamo partiti nonostante tutto vedendo il suo corpo in quelle condizioni
Sentendo il medico legale direi che era stato pesantemente picchiato
Ma Ferrara è scattato un meccanismo di copertura a tutti i livelli con lo stesso cliché che si ripete dappertutto sempre
Da qui l'idea del blog perché l'unico modo per cercare di avere una voce è usare la voce pubblica
Dopo che è uscita la prima perizia ho sperato che qualcosa si muovesse
Invece si sentiva dire che avrebbero archiviato tutto
Una sera eravamo con degli amici a casa avevamo scritto un posto sul blog di Beppe Grillo ma era finito tra i commenti
Così uno dei nostri amici ha detto perché non lo facciamo noi un blog
E così abbiamo fatto
Il posto è rimbalzato su Indymedia e da qui su tutta la rete all'inizio
Nessuno ci credeva non ne hanno parlato i giornali nelle televisioni ed era difficile pensare che fosse tutto vero
Dopo vari messaggi richieste di informazioni abbiamo pubblicato la foto di Federico
Ed è cambiato tutto in una settimana è diventato il blog più cliccato di tante
La prima lettera sul blog datata due gennaio due mila sei nutrire Patrizia racconta in modo diretto e semplice e la sua scrittura è straordinariamente
Le aree e una scrittura letteraria prima tuttavia di qualunque enfasi retorica
Scrivo la storia di quel che è successo a Federico
Mio figlio
Non scriverò tutto di lui
Non si può raccontare una vita anche se di solo diciott'anni appena compiuti
è morto il venticinque settembre
Ho sempre pensato che sopravvivere ad un figlio fosse un dolore insostenibile
Ora mi rendo conto che in realtà non si sopravvive
Sabato ventiquattro settembre è stato un giorno sereno
Tutto in quel giorno avevo una ora speciale
Pensandoci ora
E come se avesse voluto salutare tutti noi
Avuto sorrisi per tutti la gioia era lui
Incontrato la compagnia ha fatto il suo lavoretto di consegna pizza
Il programma della serata prevedeva un concerto a Bologna
Prima di partire è passato da casa per cambiarsi le scarpe rotte giocando a pallone
è stata l'ultima volta che io ho visto vivo
Era partito da casa in macchina con Mickey che poi non era andato a Bologna
Erano ormai le cinque del mattino
I ragazzi hanno raccontato che gli hanno offerto un passaggio ma Federico non aveva voglia di rientrare subito sarebbe tornata a piedi era vicino a casa
A quell'ora mi sono svegliato ha forse non del tutto chiedendomi se Federico fosse rientrato
Aveva una stanchezza invincibile non riuscivo a muovermi
Poi ho sentito un rumore nella sua stanza ed ero sicura che fosse lì
Mi sono risvegliata che erano quasi le otto
Ho cominciato chiamarlo inviare messaggi
Nulla
Non era possibile che non rispondesse
La polizia venuta ad avvisarci solo verso le undici
Dopo che lo avevano portato via
Il suo corpo rimasto sulla strada dalle sei alle undici
E non mi hanno chiamata
A mio figlio
Nessuno ha il diritto di tenere una mamma lontano da suo figlio
Mi hanno detto che l'hanno fatto per me
Perché era meglio che non vedessi
In quel momento gli ho creduto
La polizia ha detto che si era ferito sbattendo da solo la testa contro i muri
Questo si è rivelato falso smentito dalle verifiche
Sederi quella sfigurato dalle percosse
Molto tempo dopo riavuto i suoi abiti
Potava una maglietta una felpa col cappuccio il giubbotto jeans sono completamente imbevuti di sangue
L'ho visto nella bara
Il suo corpo non sembrava più allineato il simmetrico
Il mio bambino era perfetto è stupendo
L'hanno distrutto
E la polizia mi raccontava che era drogato che tutto questo era successo perché era un povero tossico e noi sfortunati
Lo vogliono uccidere due volte
Le analisi hanno confermato che quel che aveva preso era irrilevante
L'ambulanza è stata chiamata quando ormai non c'era più niente da fare
E nemmeno allora lo hanno portato all'ospedale per provare un intervento estremo
L'hanno lasciato lì
Sulla strada
Quel che non mi dà pace è il pensiero del terrore e del dolore che ha vissuto Federico
Nei suoi ultimi minuti di detta
Non ha mai fatto male a nessuno
Credeva nell'amicizia che dava a piene mani
E non sempre c'era Grasso come tanti
Come tutti i ragazzi di quell'età si credeva grande ma dentro non lo era ancora
Aveva tutte le possibilità di una vita davanti
E una gran voglia invitarla
L'ultima fotografia di Marco Ciuffreda
Chi è a San Francesco da Sales a Roma si trova oltre il Tevere saremmo qui
è una viuzza stretta nel quartiere Trastevere uno dei luoghi più frequentati da romani e turisti
Davanti a via San Francesco di Sales come conficcata forse in quel tessuto di Botteghe trattorie bar teatrini e locali c'è Regina Coeli costruito per ospitare un monastero poi divenuto carcere
La sua costruzione ebbe inizio nel mille seicentoquarantatré e venne affidata dalla committente Anna colonna la direzione dell'ordine dei Carmelitani Scalzi
Il convento aperto nel mille seicentocinquantaquattro già poco tempo dopo stava per essere destinato ad altra fine un lazzaretto per contagiati dall'epidemia di peste del mille seicentocinquantasei
Così non accade e per due secoli rimase monastero fino a quando dopo l'Unità d'Italia alcune delle celle Mona cali furono destinati a ospitare detenuti condannati a pene brevi
I successivi progetti di ristrutturazione di riorganizzazione Regina Coeli risentono in particolare i due fattori il primo luogo
In primo luogo una legge del mille ottocentosessantaquattro che prevedeva una struttura carceraria
Fondata sul sistema cellulare con una cella per detenuto
E poi il dibattito che infine aggiunse anche in Italia a proposito della funzione dell'organizzazione interna degli istituti di pena e delle misure disciplinari del silenzio dell'isolamento del lavoro coatto
Dal mille ottocentosettantatré Regina Coeli e sedi di una scuola velica riguardi e da destinare alla custodia e in questo caso in genere si attribuisce l'origine di quella che poi sarà la pene polizia penitenziaria e su queste basi si progetta la definitiva ristrutturazione di quel complesso edilizio che verrà portata a termine nel mille novecento già nella seconda metà degli anni settanta gli ottocento
Faceva corpo unico con Regina Coeli il convento delle mantella alte
Che ospitava le detenute
Le mantella adesso delle suore a Roma so soltanto celle scure una campana sono a tutte le ore ma Cristo non c'è stato entraste muore canteranno il Secolo d'Oro dopo Ornella Vanoni e Gabriella Ferri sul testo di Giorgio Strehler
E che sarà destinato a questo scopo fino a quando le Milano centocinquantanove verrà aperta la sezione femminile di Rebibbia nella sua struttura fondamentale Regina Coeli del primo Novecento è uguale all'attuale Regina Coeli
Anche rione circostanza e ha subito poche trasformazioni invia San Francesco da Sales c'è ancora una vecchia vetreria
Tra il mille novecentonovantasette il mille novecentonovantotto un gruppo di professionisti si ritrovano in quello cari che affaccio sul penitenziari per realizzare un progetto artistico tra loro c'è anche Marco su Freda
Fotografo d'arte che si dedica a ritrarre quegli spazi e le opere li esposte ne è venuto fuori una pubblicazione volume e dire con un occhio
Per diversi mesi su fretta
Fotografa dall'esterno le mura del luogo in cui da lì a poco il due novembre del mille novecentonovantanove perderà la vita
I suoi ultimi giorni non sono segnati da violenze dirette a opere di altri Ciuffreda viene semplicemente
Risucchiato dal carcere una detenzione che si protrae oltre i termini di legge e l'abbandono da parte di chi avrebbe dovuto assisterlo curarlo
La morte più frequente nel sistema penitenziario italiano
La sera di giovedì ventotto ottobre Ciuffreda viene arrestato da due ispettori della prima sezione della Squadra mobile mentre cede ad persone delle bustine contenenti eroina in via Cavour a Roma
Durante la perquisizione la sua borsa viene trovata altre in rovina viene prima portato in Questura e poi nell'abitazione che divide con altri dove vengono sequestrate altre sostanze stupefacenti
In quel momento a casa di suprema c'è anche un suo amico nel cui portafoglio la polizia trova due dosi di eroina secondo un verbale steso successivamente avrebbe spontaneamente
Dichiarato che la droga gli era stata venduta da soffre da ma il verbale e quelle dichiarazioni spontanee tra virgolette
Non verranno mai sottoscritte dall'interessato successivamente viene spiegato Ciuffreda incensurate privo di conoscenze giuridiche che può nominare un legale di fiducia ma lui non si avvale di questa possibilità e gli viene assegnato un avvocato d'ufficio
Il suo ingresso a Regina Coeli avviene poco prima dell'una di notte venerdì ventinove ottobre dopo la procedura di immatricolazione e la visita medica che lo trova in buone condizioni di salute
Viene destinato alla prima sezione quella dei nuovi giunti ce la numero dodici
Già nel mille novecentonovantanove il carcere romano è gravato da una situazione di a Couto sovraffollamento tanto
Che il direttore in questi giorni di fine ottobre appena chiesto che non vengono più inviati detenuti almeno per una settimana e intanto si sta già provvedendo a trasferire centocinquanta persone in altri istituti
La cella dove Marco su Freda passa agli ultimi giorni della sua vita a quattro letti a castello e a uno di questi è stato aggiunto un'altra rete quel terzo piano sarà il giaciglio di su trenta almeno per ventiquattro ore poi Ciuffreda inizia a sentirsi male
Casca da quell'altezza più di una volta i compagni di cella gli concedono dei letti in basso
La mattina del venerdì a poche ore dal suo ingresso viene visitato dai sanitari del serva
Secondo una prassi consolidata per chi come Ciuffreda dichiara di essere tossicodipendente la sera prima durante la visita medica ha dichiarato di fare uso di eroina e di essere in cura presso il Ser dell'ASL Roma dove gli viene impediva somministrato metadone
E di aver assunto l'ultima dose del farmaco la mattina del giovedì Ciuffreda trentasette anni e l'esperienza o le rovine iniziati netta già adulta tempo prima è stato in una comunità di recupero
Ma una volta uscito non è stato in grado di rinunciare all'assunzione di sostanze
Di certa opero non si può dire che la sua sia una vita da emarginato figlio di una nota giornalista del Manifesto è un professionista stimato per la qualità del suo lavoro a ricina a Regina Coeli meglio del SerT
I prescrive una terapia definita di routine consistente in un antidolorifico per forti dolori muscolari prodotti dalla crisi d'astinenza un anche medico contro le nausee è un sedativo di media intensità
In questi anni nonostante la presenza del medico medici del SerT negli istituti la maggioranza dei casi la prescrizione del metadone incontra un tra grandi resistenze e non gli viene garantita neanche a quanti pure
Lo assumono con regolarità fuori dal carcere notoriamente le crisi di astinenza sono lunghe molto dolorose Marco su Freda
Quel venerdì mattina inizia ad aver niente avvertirne i sintomi
Il giorno dopo sabato trenta ottobre c'è l'udienza di convalida dell'arresto in tribunale azioni Marco Anna Maria su Freda
Non mi chiama l'avvocato Salvatore Galletta che prende il posto di quello d'ufficio secondo la ricostruzione fornita dall'indagine ispettiva il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di
Disposta dolo dopo la morte Ciuffreda quel giorno in udienza Marco non evidenzia alcuna
Sì intanto sintomatologia che possa insospettire l'avvocato De Galletta che non ha potuto avere un colloquio al suo assistito
Per via dell'esiguità degli spazi della saletta colloqui quella mattina affollata di detenuti lo trova invece molto agitato
Anche il verbale dell'udienza fa pensare che Ciuffreda sia in uno stato di confusione quando gli viene chiesta la sua occupazione risponde con un mi arrangio
Omettendo l'attività di fotografo il Pubblico Ministero chiede la custodia cautelare in carcere ma l'avvocato si oppone
Sottolineando la totale mancanza di precedenti generici specifici e a Ciuffreda vengono concessi gli arresti domiciliari presso l'abitazione dell'AST della zia
Da questo momento inizia il suo calvario e quello dei familiari che non vengono messi a conoscenza della sua condizione fino a quando non giunge al loro la notizia della morte
E sempre qui si sovrappongono due dinamiche distruttive il protrarsi dell'attenzione e il mancato trasferimento presso il luogo in cui doveva scontare gli arresti domiciliari secondo la decisione del giudice
E nel corso di quella detenzione non più legale la mancata attenzione prestata la sua condizione di salute e la carenza di cure che contribuiscono in maniera determinante alla morte
Colori posso
Anna Maria su Frida Lazio di Marco dopo l'udienza va a Regina Coeli aspetta più di due ore e finalmente riesce a capire che poliziotti per le scorte detenuti sono in numero insufficiente e che il nipote almeno per quel giorno non potrà uscire dal carcere
La rassicurazione che riceve cioè che Marco sarà portato a casa il più presto possibile in quel momento appare ancora credibile
Domenica trentuno ottobre Ciuffreda viene visitato nell'infermeria del carcere perché accusa una crisi ipotensivo
Il medico dichiara poiché il paziente è andato alla visita sulle proprie gambe mentre due detenuti lavoranti diranno di averlo accompagnato di peso poche Ciuffreda non riusciva a reggersi in piedi
L'episodio ipotensivo regredisce velocemente ma il medico disporre comunque che il paziente sia tenuto sotto controllo per le ventiquattro ore successive
Cosa che non accade nessuno per il resto della giornata di domenica fino al pomeriggio inoltrato del lunedì ovvero per quasi ventiquattro lunghe ore
Visita Ciuffreda nel frattempo mentre Ciuffreda inizia stare veramente male la questione del suo trasferimento ai domiciliari
Viene trattato in un'altra ala del carcere precisamente dell'uscita all'ufficio matricola ed al così detto nucleo traduzioni e piantonamenti
In un penitenziario di solito avviene così a
Ufficio matricola arrivano tutte le notifiche sulla posizione giuridica dei detenuti come la concessione della libertà o la possibilità di scontare la pena in una comunità o presso l'abitazione
In quest'ultimo caso se è stato previsto che il detenuto venga scortato l'Ufficio deve trasmettere alla comunicazione al Nucleo traduzioni e pianto lamenti Kennan materialmente esegue il trasferimento
L'ufficio matricola di Regina Coeli riceve le indicazioni sul provvedimento di arresti domiciliari perciò Freda presso l'abitazione della zia nel pomeriggio del trenta ottobre giorno del processo
E visto che si è fatto tardi viene deciso di rinviare al trentuno la comunicazione del provvedimento al Nucleo traduzioni
I due uffici nella casa circondariale di Regina Coeli distano poche decine di metri l'uno dall'altro ed è consuetudine che l'Ufficio matricole avverta telefonicamente il nucleo e questi inviti qualcuno a ritirare manualmente le disposizioni
Gli agenti in servizio presso quegli uffici si rimpallato le responsabilità dall'ufficio matricola dichiaro di avere provato per tutta la giornata
A sollecitare il ritiro dalla nota in questione quelli del nucleo invece negano di aver avuto la comunicazione quel giorno dichiarando di averla ricevuta solo il primo novembre quando effettivamente viene inviato un agente per il ritiro del documento
In ogni caso perché il trasferimento non è avvenuto nemmeno quel lunedì primo novembre a quanto emerso Ciuffreda non è stato portato a casa quel giorno perché nel frattempo aveva avuto un nuovo valore ed era stato ricoverato nel centro clinico
Ma c'è da notare che ci Freda si è sentito male alle diciassette mentre la comunicazione al Nucleo traduzioni era arrivata molte ore prima alle undici del mattino
Ciuffreda quindi nel pomeriggio del primo novembre viene nuovamente portato in infermeria e questa volta la sua condizione appare ben più grave ipotensione tachicardia
E tachicardia complicata si poco dopo Concutelli sub cianotica e tanti Pittachi permea segni clinici chiaramente indicativi di un collasso cardiocircolatorio
Gli vengono somministrati dei farmaci per fronteggiare la crisi di astinenza in atto e si rende necessario trasferirlo al centro clinico del carcere per permettere un intervento più efficace le sue condizioni però continuano ad aggravarsi
Non resta altro da fare al trota fare che chiamare un'ambulanza ricoverarlo in una struttura esterna
Marco Ciuffreda viene portato all'Ospedale Nuovo Regina Margherita I sanitari del pronto soccorso appare disidratato denutrito i poteri sono con difficoltà respiratorie che rendono impossibile effettuare la TAC
La copia dalla cartella clinica redatte in carcere che dovrebbe essere colui non viene consegnata
Quell'ospedale però non ha le attrezzature adatte per fronteggiare una simile emergenza e il giorno dopo due novembre Ciuffreda viene nuovamente trasferito questa volta lo Spallanzani
In questo arco di tempo nessun familiare di dice offre da viene avvisato del suo ricovero anche se un fax a firma del direttore della casa circondariale di Regina Coeli e assurdamente datato ventiquattro settembre ore tredici
Chiede che i congiunti dice offre da siano avvertiti con le cautele del caso del caso e la debita urgenza ma nessuno dà seguito a questa disposizione
Allo Spallanzani Ciuffreda rivale nove del mattino in condizioni disperate per lui non c'è più niente da fare muore alle sedici e quindici per mio car dite subacuta empirica ardite associata ad una sindrome di insufficienza respiratoria acuta
Per essere salvato doveva essere portato immediatamente in terapia intensiva ma nessun medico a quanto pare la ritenuto opportuno
Solo alle venti alcuni agenti ma la casa della zia di su Frida dove marca avrebbe dovuto scontare domiciliari e per citofono le comunicano che il nipote deceduto
Dopo la sua morte con una sconosco Emma che vedremo ripetersi innumerevoli volte viene fatta trapelare sui giornali la notizia che Marco Ciuffreda fosse malato di AIDS
Basteranno gli esami del sangue effettuate dal Nuovo Regina Margherita a smentire tale false fra sulla falsa informazione
Nei giorni successivi la madre di Marco Giuseppina Ciuffreda assistita dall'avvocato Grazia Volo denuncia l'amministrazione penitenziaria per omicidio colposo e omissione d'atti d'ufficio
La procura di Roma apre un'inchiesta sulle cause della morte il Ministero dalla giustizia abbia una propria inchiesta interna affidata al Dipartimento dall'Amministrazione pedine del penitenziaria DAP
Quasi un anno dopo nel settembre due mila la Procura dici degli archiviare il procedimento assolve i medici di Regina Coeli
E non giudica rilevante sotto il profilo penale la permanenza di Ciuffreda in carcere nonostante la concessione degli arresti domiciliari
L'avvocato Grazia Volo commenta così la sentenza se tutto ciò fosse avvenuto in qualsiasi altro luogo e non in un carcere last le responsabilità sarebbero sicuramente emersi
Anche processi di primo e secondo grado che vedono imputati sanitari del Nuovo Regina Margherita e dello Spallanzani
Si concludono con un nulla di fatto i medici vengono assolti entrambi i gradi di giudizio non è ravvisabile una loro responsabilità irresponsabilità in quanto hanno ereditato una situazione già gravemente compromessa
L'inchiesta interna del dipartimento dall'amministrazione penitenziaria rimasta chiusa per molto tempo in qualche cassetto concluderà tardivamente che si deve escludere ogni responsabilità anche di natura omissiva
In capo al personale civile e di ponente Polizia penitenziaria
E tuttavia non potrà fare a meno di evidenziare almeno due punti che destano preoccupazione
Il livello deontologico non è stato almeno in questo caso quello auspicabile tutti i livelli direttivi dovere ed operativi dell'istituto romano Vanna adeguatamente richiamati ad operare con maggior senso
Di responsabilità
Onde assicurare risultati accettabili in termini di tempestività ed efficiente ed efficienza
Specie quando si tratta come nel caso in esame di dare attuazione a provvedimenti modificativi
Della detenzione in senso favorevole al soggetto detenuto le conclusioni dell'indagine almeno su quest'ultimo punto non dicono niente di nuovo rispetto a disposizioni già operanti
L'allora capo del DAP Giancarlo Caselli tre giorno dopo il tre giorni dopo il decesso di Ciuffreda dirà una circolare indirizzata i direttori di tutte le carceri italiane in cui afferma il diritto dei detenuti a tenere immediata esecuzione degli arresti domiciliari
E aggiungendo come la prosecuzione della permanenza in cella dopo la concessione di di dei domiciliari sia una vera e propria lesione di principi presidiati a livello costituzionale
Nel mille novecentonovantotto il suo predecessore Alessandro Malgara era stato ancor più categorico nel pretendere qualità di rapidità di esecuzione degli arresti domiciliari
Tanto da spingere il suo vice dopo che magari era stato inopinatamente sostituito ad agire per vanificare quella disposizione
Bene così messo una circolare interpretativa che in contrasto con quanto stabilito da Malgara attenuava sensibilmente quell'immediatezza prima sollecitata
Tutti i procedimenti aperti dopo la morte di Marco su Freda quindi si concludono senza che vengano riscontrate responsabilità e le indagini interne si risolvono in qualche bando richiamo e nell'esortazione a fare meglio nulla di fatto
Nel due mila tre giusto chi Giuseppina Ciuffreda
Ancora assistita dall'avvocato volo intenta una casa circa usa civile contro il Ministero della giustizia la richiesta è duplice un risarcimento danni in quanto unica erede del figlio per la responsabilità delle mie dell'Amministrazione riguardante la non esecuzione della misura cautelare
Degli arresti domiciliari e degli obblighi dirette alla cura della salute dei detenuti
Un risarcimento fatto valere in proprio per il danno morale sub subito per la lamentata lesione alla libertà personale del figlio
L'ultimo punto viene rigettato dal Tribunale di Roma così come non viene accolta la domanda risarcitoria per la mancata assistenza medica Ciuffreda in quanto l'omissione nella rivelazione di rilevazione dei dati
De la notte precedente al alle acuzie verificatesi nel pomeriggio il primo novembre non consente di agganciare casualmente la morte del Ciuffreda a quello messe assistenza
Come è avvenuto prima dice offre da come avverrà dopo di lui il nesso causale che lega al decesso gli avvenimenti precedenti la morte non viene rilevato o viene trascurato o ridimensionato
Condanne incalcolabile ai fini dell'accertamento dalla verità
Per quanto riguarda l'ingiusta detenzione invece è stato riconosciuto il PATI mento da parte di Marco Ciuffreda
Di un danno morale in ragione della circostanza che il su Frida si trovasse in stato di custodia cautelare e non di detenzione per espiazione pena e quindi in difetto di un accertamento irrevocabile della colpevolezza
Della circostanza che le condizioni di salute dell'arrestato fossero destinate a rendere ancora più afflittiva l'illecita permanenza in carcere
Della circostanza che l'Amministrazione sostanzialmente non abbiate mai adempiuto all'ordine contenuto nel provvedimenti educativo nella mi dà la misura degli arresti domiciliari
Risultando illecito s'dell'illecito stato detentivo spezzato dal solo interventi intervenuto decesso dell'arrestato
Quel danno morale è stato stimato dal Tribunale di Roma in sei mila euro
La birichinate di Katiuscia Favero il diciassette novembre due mila cinque alle nove Maria Patrizia Favero chiama l'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova dove deve ricoverata sua figlia
Vuole parlare con l'assistente sociale perché ha bisogno di alcuni documenti si presenta disse dice di essere la madre di Katiuscia Favero ma nella prima telefonata e viene detto che l'assistente sociale non è ancora arrivato
Riprovo una seconda volta riceve l'identica risposta
Tra le undici e trenta e le dodici telefona per la terza volta chiede nuovamente dell'assistente sociale male viene passato un medico
Signora sua figlia fattura birichinate questa volta la combinata proprio grossa ma cosa è successo si faccia coraggio signora sua figlia è morta sui suicidata ieri sera
Facciamo un passo indietro inizio del due mila due
Catiuscia Favero neanche trentenne si trova rinchiusa nell'ospedale psichiatrico di Castelleone delle Stiviere è stata condannata per il furto di un orologio anche se come racconta sua madre sulla sua colpevolezza e ci sono molti dubbi
Ma dato il suo stato di salute viene ritenuta non idonea al carcere e destinata al all'ospedale psichiatrico
Qui nel febbraio del due mila due denuncio un medico per molestie e due infermieri per violenza sessuale
Il giorno successivo alla denuncia due medici marito e moglie dimettono alla paziente determinandone così ritorno nel carcere
Questa la motivazione la fa per non presente significative alterazioni psichiche tali da giustificare la sua presenza nella struttura
Nel due mila due
All'ingresso nel carcere di Monti Ponte Decimo dopo aver denunciato alla violenza la Faber viene visitata al dottor Giacomo Toccafondi
Che segnano una condizione rischio e richiede per la di tenuta la grandissima sorveglianza e una nuova vista psichiatrica
La detenuta se tagliata zeri lunghi capelli si è procurato delle ferite all'addome quasi volesse mortificare sì la ginecologa del carcere i Lidia Burchielli parla con Katusha il dodici febbraio
Lei però non vuole farsi visitare
Troppo forte il dolore dell'apparato genitale un dolore così intenso da non permette le di stare seduta
Venti giorni dopo e viene proposta una seconda visita e questa volta Katiuscia acconsente
Nonostante siano passati molto i giorni la ginecologa evidenzi una fessurazione in corrispondenza dell'orifizio vaginale esterno ore sei
E annota altri particolari come per esempio abrasioni lesioni interne ma certificato inserito nel diario clinico della Favero sarà dichiarato disperso
Spesso non solo gli appunti dell'agire collo che i ricordi di Patrizia Favero che durante una vista la figlia avuto modo di vedere il certificato
Il certificato scompare
E per intervenute dispersione di importanti referti il fascicolo aperto a seguito della denuncia della fa vera viene archiviato
Questo nonostante Catiuscia né molti interrogatori e quest'altra sottoposta a distanza di tempo l'uno dall'altro non si sia mai contraddetta
Abbia Niv oltre risposte alle domande con la stessa versione
Arricchendola di particolari disegnando l'accaduto è il luogo evidenziando di avere avuto una ferita la mano provocata dalla pressione delle chiavi che gli uomini a meno legata alla cintola
I due infermieri che per loro stessa ammissione la lega non ha letto di contenzione non sarà
Non sanno fornire un alibi per loro della violenza dicendo di essere stati impegnati nelle loro mansioni senza meglio specificare né indicare un solo testimone della loro versione
Uno dei due infermieri verrà trasferito in un'altra struttura gli altri imputati manterranno il loro posto di lavoro all'interno del reparto Morelli dell'ospedale di Castiglione delle Stiviere
Tre anni dopo il dodici maggio del due mila cinque quando la pena detentive infinita Catiuscia sarà terminata anziché essere rimessa in libertà la donna verrà dichiarata e pericolosa per se stesse per gli altri
E verrà imposto nuovamente un paio di osservazioni in ospedale psichiatrico giudiziario
Dunque Catiuscia Favero scontata la pena nel carcere di Ponte Decimo quando avrebbe potuto intraprendere un percorso di integrazione familiare accanto al suo figlio Giuliana
Viene rimandata pur se in un altro reparto in quella stessa struttura dove anni prima aveva denunciato diverse subito però molestie violenze sessuali nonostante le indagini per accertare lo svolgimento di quei fatti fossero ancora in corso
L'attimo la motivazione e con tutta evidenza diametralmente opposta a quella che tre anni dopo la va portata esser dimessa da quel luogo per fare ingresso in carcere
è difficile immaginare quali siano in quel momento il sensazione di Katiuscia ava scontato la sua pena e vedeva la libertà a portata di mano invece viene riportata nel luogo che l'aveva procurato tanta sofferenza
Da lì racconta sua madre quello quelle accade trascorre quasi l'intero periodo legata un letto di contenzione anche per i più futili motivi per aver utilizzato una scheda telefonica non sua
Che l'avverbio bevuto caffè o Coca Cola magari per aver mangiato una caramella
Il letto di contenzione una struttura in ferro pesante con delle sponde su tutti e quattro i lati un buco al centro da qui defecare urinari in un secchio acquisì viene legati mani e piedi
Se chi agiti e proprie liberati legarci riferiscano polsi e caviglie in genere non ti slegato per mangiare devi aspettare che qualcuno ti imbocchi e che trovi il tempo per darti da bere
Se ti Puggioni insetto Cipro della teste devi solo stringere i denti e sperare che passi in fretta
Nel vecchio Regolamento manicomi alle del mille novecentonove l'articolo sessanta disponeva che i letti di contenzione debbano essere aboliti o ridotti i casi assolutamente eccezionali
Non possono essere usate se non con l'autorizzazione scritta il direttore di un medico dell'istituto
Tale autorizzazione deve indicare la natura e la durata del mezzo di coercizione
Quella riforma della psichiatria realizzata la legge centottanta del settantotto questa norma è stata abolita così che oggi non c'è alcuna disposizione che autorizzi dietro discipline l'utilizzo dei mezzi di contenzione
Chi scrive e profondamente critico nei confronti di quei mezzi dubita fortemente della loro legalità
Ma in ogni caso anche chi non fosse abolizionista potrebbe rifarsi limiti tassativi Genna incerto il regolamento del mille novecentonove
E tuttavia nemmeno quelli a distanza di un secolo vengono tenuti in conto nel caso di caccia di Katiuscia Favero e teniamo di molti altri
In una telefonata Catiuscia racconta la madre di esse è stata negata una di quelle atti per venti giorni la circostanza tra l'altro è riportato nella sua cartella clinica
Secondo il racconto di alcuni pazienti gli ospedali psichiatrici una volta slegati dalla contenzione non si è più gli stessi
Possono volerci mesi perché ci si riprende da quel trattamento
E difficile non crede lì Catiuscia Favero dovrebbe uscire da Castiglione delle Stiviere il ventotto novembre due mila cinque il sedici di novembre la madre ricevo una telefonata allarmata
Torniamo così al momento in cui la storia avuti inizio sedici novembre due mila cinque ore sedici e trenta Patrizia fardello ricevo una telefonata in ufficio e sua figlia Catiuscia che chiama dall'ospedale psichiatrico giudiziario
La telefonata all'inizio sembra essere una come tante le classiche cose che possono dirsi mare figlia costrette a vivere lontana
Un saluto due chiacchiere come sta Giuliana la figlia quattordicenne di Katiuscia e le solite richieste pratiche qualche soldo sul conto perché non neanche abito cibo altre cose
Poi di un tratto la sua voce diventa flebile quasi sussurrata quello che sta per dire non lo deve sentire nessuno
Mamma porta mi diedi a qui aiutami non ce la faccio più paura stanno succedendo cose strane
Patrizia prova rassicurarla a tranquillizzarla come può lei ricorda che da lì a tre giorni sarebbe andato a trovarla e le consiglia nel frattempo di stare sempre vicino a qualcuno di non rimanere mai sola
Saranno le ultime parole che Patrizia potrà dire a sua figlia
Katiuscia fa verrà morì dalla sera stessa
Il suo corpo verrà ritrovato nel cortile dell'ospedale psichiatrico di notte il collo dentro un cappio ricavato dalle solo bagnato Lenz sono legato a una grata mal ferme precaria il recinto di un pollaio
L'assessore dica chi esce dolorosa tratti incredibile
Si fatica ad accettare che vi sia caduto tutto quello che l'accaduto
E atroce pensare che le sofferenze patite da questa donna poco più che trentenne siano stati inflitti da chi aveva il compito i sorvegliati una di proteggerla di curarla
La vita di Katiuscia Favre segnata da un disturbo di personalità borderline probabilmente H cause di questo già giovanissima inizia a consumare droghe compiere atti di lieve entità principalmente contro il patrimonio
Comunque tutti riconducibile dipendenza da sostanze stupefacenti alterna periodi di detenzione ad altri in cui riesce a farsi aiutare curare
Fin dall'età di tredici anni seguito dello psichiatra del Centro di igiene mentale di Savona per aiutare nella disintossicazione
Questi certifica più volte che il modo migliore per permettere a Catiuscia la ripresa di una vita regolare sarebbe cioè l'inserimento nel contesto familiare ovviamente seguite dal Cimo ad altre strutture ma comunque al di fuori del regime detentivo
La storia di Katiuscia Favero ci dice che non è andata esattamente così
Muore quella sera del sedici di novembre e sommarie non viene avvertita perché perché non viene avvisata nemmeno alle nove della mattina quando è lei a telefonare all'ospedale psichiatrico
La madre non crede per un solo istante in mai lo crederà al suicidio della figlia
Percorre in macchine quasi quattrocento chilometri che la separano dalla sua casa in provincia di Savona a Castiglione delle Stiviere dapprima l'ospedale psichiatriche pare una stazione dei Carabinieri lì vicino per denunciare la caduta
Un maresciallo prova insistentemente non farle richiede l'autopsia
Le dicono che il pubblico ministero non vuole disporla e che va bene così dato che il medico di guardia possesso denunciato nel due mila due per modestia per molestie
Non ritiene necessario leggiamo topica in quanto la morte dei imputarsi I diastasi articolazione Atlante piste da fare e soffocamento da impiccagione
La rottura praticamente o dell'osso del collo
Questa ipotesi non verrà confermata dal medico incaricato di effettuare l'esame autoptico Franco Tagliaro che indica quale causa della morte
Impiccagione Sini completa con soffocamento derivato da spinte l'aspirazione di materiale gastrico
Tale via aerea
Patrizia fa vedo da quel diciassette novembre percorrerà tutti i giorni le centinaia di chilometri che la separano dall'ospedale psichiatrico decida a non farsi intimorire pretendendo che le vengono compiuti tutti gli accertamenti necessari
Per fare chiarezza sulla morte la figlia
Quasi per tranquillizzarla e quasi fosse un favore accordato lei carabinieri le dicono infine che l'autopsia sarebbe stata eseguita dopo qualche giorno
Ma nella data prevista le viene chiesto di portar via il corpo di sua figlia conservato in una cella frigorifera
La Favro si rifiuta minaccia di denunciare chiunque provi a toccare il corpo di Katiuscia vari persona la procura di Mantova e deposita un esposto
Qui scopre che il pubblico ministero non era a conoscenza in alcun modo dei suoi dubbi circa il suicidio così come delle richieste di effettuare indagini più approfondite
La fa per apprende che nessuna rilevazione è stata effettuata sul luogo della morte che lei solo con cui si sarebbe impiccata Katiuscia non è stato sequestrato che non è stato fatto alcun sopralluogo nella sua camera
La stanza è stata subito imbiancata nonostante fosse stata ritinteggiato e di recente completamente svuotata di tutto
Compresi i diari personali di Katiuscia che sono stati successivamente riconsegnati privi di pagine il palesemente strappate
A parte la conoscenza profonda di sua figlia e la convinzione che mai si sarebbe tolta la vita
In una pagina del suo ideali del ventotto novembre ce l'ha scritta grandi lettere che bello oggi mamma viene a prendermi quali altri elementi mettere in dubbio l'ipotesi di suicidio
Raccontiamo come si sono svolti i fatti secondo la ricostruzione fornita nel corso del processo per la morte di Katiuscia Favero
La donna viene trovato impiccato né recinzione se poco solida nel cortile esterno dell'ospedale
Sull'utilizzo di quello spazio ci sono versioni discordanti in un primo momento è stato detto che l'accesso e pazienti avveniva solo durante il giorno finali diciotto e che dopo quell'orario poteva essere utilizzato solo dal personale medico
Dotato di apposito pass
Nel corso delle indagini invece alcuni operatori dichiarano che il
Cortile resta accessibile fino alle ventitré per permettervi a reggere i locali far uscire i pazienti
Qualunque sia la verità cambia poco
Come ha fatto la fa vero di sera con un lenzuolo bagnati in mano a fare il percorso e la sua stanza fino al cortile senza che nessuno l'anno tasse
Sami novembre fa freddo il giardino né il nominato e pantaloni della tuta che indossava è stato trovato una lametta
La madre si chiede perché non ha usato quella per uccidersi
Almeno in una stanza singola ve la possibilità di chiudersi in camera con la chiave trovare un modo di togliersi la vita come mai Ucci hai detto deciso di uscire fuori lecca fa paura del buio che non sopportava al freddo
Amava al sole l'estate amava la madre la figlia che tra meno di due settimane sarebbe stata a casa con loro
Quando Patrizia visto il corpo esanime su cui avevano appoggiato un sacco della spazzatura nero contenente gli indumenti che Catiuscia indossava
Ha notato alcuni particolari intorno al collo si vedeva chiaramente un segno molto sottile quello che può lasciare una corda più quello del suolo
Dietro la testa una ferita lacerocontusa che nessuno ha saputo spiegare
Nel braccio il segno di una puntura
Una delle domande da porsi è possibile che siano stati somministrati dei barbiturici in quantità tale
Da provoca nell'in coscienza e rendere non plausibile almeno in quel lasso di tempo l'atto volontario di togliersi la vita
è successo più volte racconta la madre che Catiuscia le consegnasse dei farmaci
Somministrate lì in dosi elevate che lei non intendeva assumere
Nel suo sangue comunque sono stati rinvenuti dosaggi molto forti di barbiturici tanto da far pensare una massiccia e somministrazione avvenuti in un unico momento
Anche le condizioni di vestiti che indossava al momento della morte sollevano dei dubbi
La notte era unita sul terreno erbe fango e i suoi pantaloni nella zona dei piloti delle cosce ai nostri atti di verde e sporchi di terriccio
Le scarpe invece no le suole completamente pulite
E riuscite a calpestare il giardino senza che le scarpe si sporcassero di fango
Ancora
La Rete acquistato trovata impiccata ad altezza d'uomo non aveva le maglie abbastanza larghe possibile che Catiuscia esce dell'uscita addirittura farvi passare attraverso un lenzuolo
Ulteriore capitolo l'autopsia
La salma è stata conservata in una cella frigorifera e dopo l'esame il medico incaricato ha dichiarato impossibile stabilire l'ora del decesso ed effettuare alcuni esami a caso dell'avanzato stato di congelamento
A integrazione delle analisi sono stati richiesti esami sotto comunque navali per rinvenire eventuali tracce biologiche utile all'indagine
Nella relazione del professor Franco tagliare in effetti si evidenzia il prelevamento dell'estremità libere delle dieci Ungari conservate di altrettante provette
A quanto pare come scrive il professore e racconta la madre i campioni vengono prelevati da alcuni carabinieri terrone di Mantova
Da quel momento quel reperti sono spariti non si sa dove siano finiti non sono stati analizzati e nel fascicolo non ce n'è traccia
Il pm che per prima si è occupato del procedimento aperto per omicidio volontario Marco Forte che aveva richiesto l'autopsia il sequestro dei reperti è stato trasferito
Il suo successore Stefania Pigozzi si è limitata a rigettare le richieste di nuovi esami clinici e le integrazioni di prove concludendo rapidamente per l'archiviazione
Patrizia fa avere inviato una lettera la procura generale di Brescia in cui chiedeva la riapertura delle indagini un approfondimento delle stesse data l'insufficienza di quanto fatto fino a quel momento
La procura generale avvocato le indagini e a conclusione delle stesse emerge una responsabilità in capo al medico di turno quella notte lo stesse indagata anni prima per violenza sessuale
All'unico indagato per omicidio colposo si contesta di non aver messo in atto gli interventi necessari per impedire la morte la fa vero soprattutto perché a detta delle altre pazienti la donna va manifestato malesseri nei giorni precedenti
Nel corso dell'udienza preliminare viene emessa sentenza di non luogo a procedere nei confronti del medico perché l'accusa a suo carico non sono rilevanti le dichiarazioni delle altre pazienti non sono attendibili per via del loro stato di infermità mentale
Il suo rapporto con la fa avrà compromesso per via della precedente denuncia di violenza sessuale non gli avrebbe permesso comunque di intervenire
La sicurezza e dell'ospedale offerta Patrizia Giuliana quindici mila euro come risarcimento dei danni che loro hanno rifiutato ritenendo l'offensivo
Il processo civile apertosi a febbraio due mila undici si è concluso con una transazione extragiudiziale e con l'offerta da parte dell'ospedale psichiatrico di una somma di denaro che Parisse Julian accettato
Dell'esposto presentante in Procura in cui si chiede di far luce sui molti aspetti la vicenda ancora rimasti oscuri nulla si è più saputo
Chi è entrato nella stanza dichiara Tuscia all'ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere per cancellare le tracce della sua vita terrena distruggere i suoi effetti personali e strappare le pagine c'è il diario
E riuscito quasi e rimuove la sua memoria
Resta non solo il dolore della mamma Patrizia e della figlia Giuliana e quelle scarpe da tennis incredibilmente puri
La morte straniera
Di Ian su
Fatte a
E miglia Giorgevic
Io associate
Aveva trentasette anni e la sua esistenza non era mai stata semplicemente
In quei trentasette anni aveva vissuto più vite tutte densa di avvenimenti e di tragedie
La sua nazione d'origine dell'ITEA dove vive combatte per l'indipendenza del suo popolo fino a quando è costretto ad abbandonare il Paese a causa degli aspri conflitti interni
La sua fuga iniziata nel mille novecentonovantasei lo porta in Sudan dove si stabilisce con la moglie la figlia ma anche lì gli eritrei sono perseguitati e atte a è costretto nuovamente a fuggire
Si separa dalla figlia che fa ritorno a casa e con la moglie va verso la Libia seguono la rotta che prima del Trattato di amicizia siglato tra Italia e Libia nel due mila nove era la più battuta da tanti africani perseguitati o migranti
La metà era per tutti in qualche angolo d'Europa dove trovare scampo rifugio
Nel due mila tre Hattab approda sulle coste della Calabria vicino Crotone lui e la moglie fa la domanda di asilo politico e lo ottengono
Si stabiliscono a Bologna ATTAC trovarli trova lavoro come magazziniere notturno ma quando la moglie dalla luce un'altra bambina lo stipendio non gli permette più di mantenere la famiglia
Decide di partire per l'Inghilterra lasciare l'Italia e cercare un futuro più dignitoso altrove apriamo dovrebbe partire da solo lasciando figlia moglie qui in attesa di trovare una sistemazione dove poter essere raggiunto dei familiari
La moglie lo crede a Londra marcata nell'aprile del due mila sei viene arrestato all'aeroporto di Fiumicino con l'accusa di associazione a delinquere favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e riduzione in schiavitù
Alla base di questo provvedimento ci sono delle intercettazioni in cui viene utilizzato un soprannome attribuito dagli inquirenti adatte ab anche se nessuno tra quelli che lo conoscevano identifica in questo nomignolo modo abituale di chiamarlo
L'indagine parte dalla Procura della Repubblica di Crotone e non è chiara la modalità del suo arresto è stato espulso dall'Inghilterra e poi dentistica dalla frontiera italiana o se è stato estradato in base a quale atto giudiziario è avvenuto il rimpatrio in Italia
La circostanza appare strana soprattutto per via della seduta situazione di rifugiato politico
Da Fiumicino comunque viene portato nel carcere di Civitavecchia
Estremamente affollato nel due mila sei come peraltro oggi la cui popolazione detenuta in ragione anche della vicinanza con l'aeroporto e composta principalmente da stranieri
I mediatori culturali interpreti assistenti sociali praticamente neanche l'ombra
Appena per un po'parlare con l'avvocato ha perché nessuno è disponibile a tradurre le sue parole e solo il giorno dell'interrogatorio gli viene affiancato un interprete non eritreo mai chi opera
Affronta l'udienza in inglese lingua che nell'ultimo interprete conoscono bene
I familiari nel frattempo non hanno più sue notizie e certo non immaginano rinchiuso in un carcere italiano lui d'altra parte non ai loro indirizzo non riesce ad avvisarli
Hattab sia nel corso dell'interrogatorio che con i compagni di cella si dichiara innocente e mal sopporta la condizione di reclusione
Quando viene trovato impiccato il quattordici maggio due mila sei l'ipotesi del suicidio viene indicata come la sola possibile
Lo svolgimento dei fatti di quella mattina fino all'ora del ritrovamento del corpo ricostruito nei verbali di sommarie informazioni rese dagli agenti di Polizia penitenziaria e dei detenuti che hanno avuto contatti con loro
Capiamo entra in carcere una ventina di giorni prima e viene assegnata reparto alta sicurezza cioè la numero quindici insieme ad altri due detenuti
I suoi compagni lo descrivono come un tipo schivo e taciturno con difficoltà a parlare per problemi di lingua ma che comunque riesce a farsi capire e a comunicare le proprie preoccupazioni
L'unico ad aver scambiato qualche parola in arabo con lui è il tunisino con cui divide la cella
Questi racconta che egli ha su era cattolico aveva con sé una Bibbia nella sua lingua lo leggeva e spesso durante il giorno pregava
Non ha mai avuto problemi con altri detenuti nel braccio
E in particolar modo con il sottoscritto anzi veniva aiutato da tutti per la spesa che non poteva permettersi e per i vestiti
I compagni lamentano uno scarso interesse DKK nei confronti della polizia della celle del vivere in comune ma il detenuto tunisino
Prosegue dicendo di capire questo atteggiamento perché mi aveva detto di non essere mai stato detenuto in Italia si dichiarava assolutamente innocente e su questo la sua lamentela era quotidiana
Negli ultimi giorni sempre secondo il compagno di cella azzarda appariva apparecchio agitato e preoccupato con un comportamento non lineare come se stesse uscendo fuori di testa
Saliva scendeva dal letto a castello dove dormiva nelle ore notturne cominciava stellare questo comportamento ci dava molto fastidio però lo capivamo perché la situazione che passano tutti i detenuti quando entrano in carcere per la prima volta
Verso le otto e trenta del quattordici maggio Hattab senza apparente motivo aggredisce il compagno mentre questi dorme con calci e pugni procurandogli ferite al volto all'occhio sinistro
Difficile capire il motivo di quell'improvvisa esplosione e anche l'aggredito non sa darsi una spiegazione visto il buon rapporto che c'è tra loro
Il terzo detenuto presente nella cella resosi conto di quanto accade chiama gli agenti che accorrono immediatamente
Il detenuto percosso viene portato in infermeria esatte Abano tarato dalla Sezione viene condotto nel reparto nuovi giunti in una cella di isolamento
Verso le nove vi ha richiamato il medico di turno a quegli ha richiesto di controllare se ha creato presenti ferite ha seguito dalla colluttazione e se sia in grado di sopportare in regime di isolamento
Secondo il medico non ha bisogno di cure e quindi non rileva motivi che sconsigliano l'isolamento viene lasciato solo della cella priva di ogni oggetto fatto salvo e copriva Grasso e la carta igienica
Alle nove e venti due agenti vanno a controllare le condizioni del detenuto
Lo trovano impiccato alla grata della finestra questa la loro ricostruzione
Aprivamo immediatamente la cella e tagliavamo l'estremità del copriwater assomma che aveva funzionato la cappio noto che l'autore del letto per cercare di prestare soccorso liberando il collo del detenuto
Ho creduto fosse ancora vivo perché alla nostra vista e all'atto dell'intervento si presentava con i piedi che toccavano terra e anche perché era passato un tempo brevissimo dall'ultima volta che lo avevo visto
I due agenti chiama il medico di turno e questi mentre inizia eseguire le manovre di rianimazione dà disposizione perché venga fatta venire un'ambulanza
A nulla valgono i tentativi messi in atto per salvare Attardo e sanitari del centodiciotto non possono fare altro che constatare il decesso
In merito alle ferite riportate data sulla fronte i due agenti intervenuti nella cella più ombre dicono più o meno la stessa spiegazione
Il primo dice che al momento di tirare giù il corpo inerte il suo collega non riusciva a sorreggere lo ovvero il busto si piegava in avanti urtando contro la grata dalla finestra prima e successivamente urtando contro il pavimento
Il secondo dichiara che nel momento in cui lo teneva
Il corpo in animato del detenuto sbatteva violentemente a terra nella circostanza credo che si sia procurato le emissioni e il capo perché poco dopo nel cercare di rianimare lo stesso vedevo fuoriuscire del sangue che si riversava sul pavimento
I rilievi fotografici fatti all'interno della cella mostrano una notevole quantità di sangue sul pavimento e nelle foto scattate dopo l'autopsia il suolo su cui è stato adagiato atte ab presenta una grande macchia rossa all'altezza della sesta
Nonostante la sua fronte sia pulita
Se riferite sono state procurate quando il cuore di atte a Baggio ha smesso di battere appare singolare in effetti quell'abbondante sanguinamento
Il medico legale incaricato di eseguire gli esami autoptici il consulente di parte offesa sono concordi nell'indicare l'asfissia meccanica come causa della morte ed entrambi segnarono riferite come non vitali
Avvenute cioè contestualmente o successivamente al decesso del detenuto
Per la morte di Capena abbassato aperto un fascicolo della Procura della Repubblica di Civitavecchia ed è stata effettuata un'indagine interna entrambe sono state archiviate senza che venisse individuata responsabilità in capo ad alcuno
L'avvocato che si è occupato del caso Luca Santini ci dice che
Dalle verifiche non sono emersi elementi sufficienti a far dubitare del suicidio ma aggiunge quando si tratta di storie di morti in carcere che riguardano stranieri e ancora più difficile per molte ovvie ragioni arrivare ad accertare la verità
Quelle ragioni rimandano le condizioni di isolamento spesso marginalità talvolta clandestinità in cui vivono gli immigrati e alla carenza se non assoluta assenza i legami familiari e reti parentali e relazioni amicali e comunitarie
Ma rimandano anche l'oggettiva condizione di disparità in cui si trova lo straniero specie sia irregolare e specie se il detenuto rispetto all'opinione pubblica e la sua capacità esercitare un qualche controllo sulla tutela dei diritti di chi è privato della libertà
Da qualche mese l'avvocato Santini la collega Anna Maria vitelli si stanno occupando della vicenda di un detenuto di tigna rom dia Giorgevic deceduto nel carcere di Regina Coeli il ventinove gennaio due mila otto
Questa è la storia via Giorgevic fa ingresso nel carcere romano il ventuno agosto due mila sette in stato di custodia cautelare con l'accusa di furto aggravato
Come di consueto viene sottoposto a visita medica da cui emerge la condizione di tossicomani consumo di eroina cocaina cannabis e alcol e l'assunzione di metadone su prescrizione di un SerT deserto romano
Il giorno dopo viene disposto l'incontro con i responsabili del SerT interno al carcere in cui si accerta la dipendenza dall'eroina da oltre un decennio
E si conferma la prosecuzione della terapia a base di metadone che il diciotto ottobre due mila sette verrà sospesa
Più a giudici in carcere inizia ad accusare problemi psichici e sintomi depressivi il venticinque settembre sì mi hanno dato in cartella clinica all'esito del colloquio avvenuto con lo psichiatra da cui risulta che a detta del paziente
Il due dicembre la figlia morto in un incendio nel campo di via dei Gordiani da quel momento ha ripreso l'uso dei farmaci riferisce di rivivere la scena del rogo e di avere incubi e stato di allarme
Il medico aggiunge la terapia Giorgevic alcuni psicofarmaci ma le condizioni di sofferenza psichica viene confermata in un secondo colloquio del quattro ottobre in cui si riferisce che il paziente si trova in condizioni simile a quella dell'ultima visita
Il diciassette ottobre lo psichiatra definisce le condizioni del paziente discrete anche se conferma la terapia a base di tavole Valium e aggiunge nel diario clinico un'annotazione relativa alla necessità di rivedere il paziente dopo due settimane
Questa visita non verrà mai effettuata e Giorgevic fino al momento dalla morte avvenuta tre mesi dopo non incontra più alcuno psichiatra
Nella copia della cartella clinica fatto singolare il nome dello specialista psichiatra che ebbe in cura è stato cancellato con un pennarello nero
Le mancate visite nel periodo successivo appaiono ancora più gravi se si pensa che come ci ha detto il diciotto ottobre viene improvvisamente interrotta la terapia metadonica
Per un commutatore per un consumatore poli avvio sarà come Giorgevic che aveva manifestato problemi psichici legati tra l'altro al forte trauma della tragica morte della figlia
L'interruzione della terapia e il mancato sostegno psicologico che richiedeva semmai una intensificazione rappresenterà una gravissima sottovalutazione delle sue condizioni clinico psichiche configurabile come un vero e proprio abbandono
Non abbiamo altre informazioni sul suo stato di salute dal diciotto ottobre in poi e non possiamo immaginare le sue condizioni in quei mesi di carcere
Abbiamo una breve descrizione fatta dai due detenuti con cui divideva la cella del malessere che il ventinove gennaio due mila otto si rivelerà fatale
Persone ventuno Giorgevic lamenta un forte dolore addominale prova ad alzarsi dal letto per andare in bagno ma non riesce più a dare a rialzarsi
I compagni tentano i primi soccorsi e chiamano gli agenti che lo conducono infermeria dove Giorgevic viene sottoposto a vari tentativi di rianimazione risulta divani
Sulla cartella clinica e hanno dato l'intervento delle ore ventuno e venticinque per un malore improvviso a seguito del quale tutte le procedure di estrema urgenza approntate le sanitari non sono valse a scongiurare l'esito fatale constatato alle ore ventuno e trentacinque
Il volto e Giorgevic ha ricoperto di materiale medico vomito la Procura della Repubblica di Roma apre un'inchiesta il pubblico ministero richiede l'esame autoptico della salma per accertare le cause della morte e le eventuali responsabilità a carico di terze persone
La perizia depositata nell'ottobre due mila otto evidenzia i seguenti punti molti degli esami tossicologici effettuati sul sangue sulle urine del detenuto viene rilevata la presenza di
Fortissime concentrazioni di Nordio settanta
Che il consulente tecnico d'ufficio valuta essere un prodotto intermedio finale del metabolismo di molte benzodiazepine tra le quali il Valium
Due la presenza nelle urine sia del nord via tre PAM che dello Stato se PAM indica che l'assunzione non sia avvenuta subito prima del decesso ma verosimilmente a distanza di alcune decine di minuti
Tre
Le alte concentrazioni di psicofarmaci riscontrate non paiono compatibili con il dosaggio del Valium quindici gocce somministrato alla struttura carceraria
Quindi è verosimile ipotizzare una soluzione di molto superiore a quella prescritta dei sanitari del carcere a scopo terapeutico
Quattro la causa della morte è da attribuirsi a una insufficienza respiratoria cinque l'assunzione massiccia di Valium ha avuto un ex
Cioè diretta nel determinare la morte dato il noto effetto depressivo indotto tale farmaco sul sistema nervoso centrale comprese le strutture nervose responsabili dei centri respiratori
Questo effetto ha provocato una scarsa efficienza della sparato respiratorio nelle spendere il materiale medico che si è
Insinuato se nelle più Fini diramazioni dell'albero bronchiale
In altre Enzo
Gliela
Dove abitano
A
A
A farlo subito diceva la signora
Devo dire
Che ho tardato a intervenire nonostante le ripetute sollecitazioni perché sono
Come si dice ma questa volta no
Non c'è alcuna forzatura in preda
Ha un'intensa emozione come
Qualcuno dei presenti sa
Io non sono in grado
Di leggere e quindi
Diciamo da tre anni che
Non ascoltavo le storie che io ho scritto
Certo quelle storie poi
Fanno parte della mia
Slitta
Quotidiana perché le persone coinvolte i familiari delle vittime
Hanno rapporti costanti con me io con loro e tutto ciò e
Parte significativa della mia militanza politica però appunto ascoltarle oggi qui
Certamente
Mi ha messo in uno stato di
Agitazione che
Credo
I doveri immediatamente razionalizzare
Esprimendo un
Grandissima gratitudine nei vostri confronti nei confronti di chi ha organizzato questa iniziativa chi l'ha voluta che la coordinata nei confronti di Costanza e di tutti coloro che
Hanno voluto leggere
Parti di questo libro di coloro che lo hanno letto
E
Oggi
Non è il danno una lettura pubblica ma
Ne hanno condiviso l'ispirazione
Ma evidentemente come chiaro a tutti quindi non c'è alcuna retorica in
Ciò che sto per dire
Il ringraziamento
Va innanzitutto
Hai protagonisti e alle protagoniste
Di questo lavoro di Valentina calderone Emilio
Chi ha introdotto questo incontro Paolo Ruffini ha utilizzato un termine che nonostante l'abuso e la consunzione a me molto caro e il termine di rito
Io penso che nel rito ci sia qualcosa di essenziale
Per l'esperienza umana ma anche per la conoscenza intellettuale
Ed è il rito quello che abbiamo
E che
Continuiamo a realizzare adesso che abbiamo realizzato e che continuiamo a realizzare adesso
Perché appunto del rito della memoria
Che mai come in questo caso e una memoria del presente
E
Una storica contemporanea
Chi più concreta e attuale di così era difficile immaginare ma
Che ha avuto la gentilezza disponibilità di ascoltare
Di leggere questo libro di ascoltare alcune idee brani che sono stati letti nella prima parte tavoli primissime vetture
Forse ricorda che in quelle righe
Valentina io insistevamo su un elemento
Molto importante nella foro di ricostruzione che noi abbiamo fatto e
Nell'elaborazione che ne abbiamo tratto
E rimanda anche questo al rito
Noi abbiamo
Parlato più di una volta del sacro
Perché
Il corpo come abbiamo cercato di
Argomentare rimanda al sacro e la violazione del corpo
Rimanda alla categoria del sacrilegio
Cioè dell'oltraggio
Più crudele che mai possa essere condotto
Nei confronti della dignità della persona
Però il sacro torna
In questo libro e io voglio che
Chi lo vuole leggere o chi lo ha letto
Ascolti appunto questo suggerimento che
Più volte noi indichiamo
Perché
Quando ad esempio parliamo di Stefano Cucchi
Noi parliamo
Del suo percorso all'interno
Di dodici dodici apparati dello Stato
Come di un'ampia Crucis perché questo è stato
Un percorso dico cadute
è un percorso di ferocia un percorso di sofferenza e un percorso di degradazione e sono proprio
Le stazioni
Di un
Cammino di dolore
Così come credo che sia impossibile non guardare quelle immagini
Che cerchiamo con le nostre povere parole di descrivere
E quei corpi sopra
Il tavoli degli obitori
Senza riandare ad alcune immagini di Caravaggio e appunto alla sacralità di quei corpi offesi
Segnati dalle ferite dalle lesioni dalle tracce del sangue versato però c'è un ultimo passaggio
In qualche modo centrale e anche il più delicato persino il consenso che per certi versi solleva
Più
Discussione
E qualche volta persino più critica
Noi nel libro dedichiamo molta attenzione
Ai familiari e in particolare alle donne
In una prima lettura
Si è accennato a questo
A me è capitato
A Vallo della Lucania
Dove è ambientata una delle
Vicende più drammatiche che il libro racconta quello di Francesco Mastrogiovanni
Di
Presentato il libro
Vicino alla sorella e poi la cugina che s'nel collegio legale un avvocato
Di Franco Mastrogiovanni mentre parlavo e parlavo di queste figure femminile adesso non faccio un riassunto sintetico che sarebbe forse altamente grossolano della centralità di questa figura
Come figura per un verso umana troppo umana ma allo stesso tempo pubblica e politica
Mentre
Parlavo di questo mi vien fuori da qualche memoria
La formula Lippi e donne potete immaginare il mormoni io
Nell'utilizzare questa categoria per definire
Queste persone quindi da Patrizia Moretti
Agli agli acuti alla sorella di Franco Mattia Giovanni
Dopodiché il ripensandoci e parlandone con altri mi sono reso conto che per l'ennesima volta
Nel respingere quella categoria non nelle Cocarla
è possibile che siano stati vittima di una lettura convenzionale giusta perché le
Donne chi risiede non sono le donne per usare
Sinonimo
Contemporaneo bacchettone sono le donne capacità ampia e tasse
Cioè sono le donne portatrici
Di quell'elemento
Di
Umanità che può diventare come nell'archetipo di Antigone conflittuale
Con la ragion di Stato alla quale viene opposta una ragione umana poi
Noi nel libro spieghiamo che qui
Siamo un passo più avanti molti passi più avanti perché qui non c'è un conflitto tra la ragion umana la ragione distacco
Perché
I familiari delle vittime
Un mio donne a questo punto non
Oppongono la ragione dell'un cuore
Contro il dominio
Dello stato autoritario ma
Rivendicano verità e giustizia svolgono appunto un ruolo
Intensamente
Nobilmente democratico nel senso più intenso della parola questa accezione e un'azione
Pubbliche all'azione politica
E
Per certi versi
Il cuore di un'idea contemporanea di cittadinanza ed è la ragione per la quale
Oltre a tutto il resto l'esperienza
Libro racconta oltre tutto il resto e in ultimo è anche
Il tentativo di dare alla politica chi la volesse così intendere un suo fondamento nella sofferenza
Di quelle vittime e di
E dei loro familiari
Ancora due considerazioni
Una brevissima
Vi dicevo e la prima volta dopo tre anni tre anni e mezzo che ascolto queste storie quindi mi ha colpito e mi è venuto in mente un fatto
Facciamo molti nomi e cognomi tantissimi nelle storie che avete sentito ce ne sono proprio decine e decine
In tre anni non abbiamo avuto una sola querela
Tutte le storie che noi raccontiamo
Le dinamiche e ricche ricostruiamo le incolpazioni un termine giuridico
Che
Elaboriamo
Non hanno avuto una sola contestazione nemmeno le più
Gravosi tra le accuse che portiamo ad esempio nella storia di Ca'più uscita che ha preceduto quelle elette
Da
Sandro Portelli
Credo che questo sia un elemento
Che
In deve indurci a riflettere e l'ultima considerazione ancora
C'è un rischio leggendo questo libro e accogliendo le condividendolo
Che è un rischio
Di più classico se vogliamo
Ed è un rischio che
Forse si può avvertire comma discorde
Forza persino qui dentro privo in questa sede dove siamo adesso in questa microcomunità di persone che qui è raccolta
Di cui si possono intuire
Le molte condivisioni no le multe affinità
Il rischio
E
Di immaginare che tutto ciò e accaduto
E tutto ciò accade
Nemmeno per un secondo immagino che qualcuno abbia pensato e possa pensare che
Rimandi al passato al mille novecentottantacinque della morte
Di Marino nella caserma di Palermo o al due mila
Nove della morte di Stefano Cucchi tutto ciò avviene domani dopodomani prossimo mese
Ma
Il rischio di pensare
Quante cadute quanto accada e quanto accadrà
Sia da attribuire alla responsabilità di quei nomi e cognomi
Esclusivamente io penso che nemmeno si possa dire principalmente
Per responsabilità di quei nomi e cognomi che noi elenchiamo con tanta Hack
Via osa pedanteria
Perché
Ilaria Cucchi
Ha fatto un calcolo
Secondo il suo calcolo
Dall'ingresso
Distefano nella prima delle due caserme dei Carabinieri in questa toppato quell'anno
Fino alla morte nel reparto
Detentivo dell'ospedale Sandro Pertini
A
Incontrato
O meglio l'ho hanno incontrato centoquarantaquattro persone
Bisogna riflettere su questa cifra lo hanno incontrato centoquarantaquattro centoquarantaquattro persone hanno incontrato Stefano
Tra questi cento quarantaquattro persone
Una decina sono irresponsabili diretti della scuola per
Se prendiamo per buono questo calcolo cento trentaquattro non hanno fatto alcunché
Per impedire la sua morte o per alleviare la sua sofferenza o per gridare aiuto o per prestare soccorso
Facciamo un altro salto
La vicenda di Franco Mastrogiovanni
Già citata più volte
Quattro medici tra cui uno
E quel primario di cui parlavo ma lettura
Sono stati condannati per sequestro di persona
Una decina di infermieri sono stati assolti
Forse alcuni ancora non lo sa
Ottantadue ore legato a un letto di contenzione più cinque
Legato al letto di contenzione Giacarta questo è
L'agonia di Franco Mastrogiovanni una decina di infermieri
Hanno circolate in quello spazio ridotto
Per ottanta sette ore non hanno slacciati sul polsi umano slacciato reciproca miglia dalle cinghie che Serrao vano
Le immagini degli Fidelio disservizio mostrano un certo punto nel pomeriggio un infermiere
Che
Porta un vassoio con del cibo appoggia il vassoio col cibo
Su un comodino
E lo lascia lì
Ma sto Giovanni si accorge
Cerca in tutti i modi di ravvicinare
La mano il cui polso e serrato all'angolo del letto acque
Comune di vino e a quel vassoio che arrestano
Disperatamente lontani
Fa questo tentativo ripetutamente espulsi arredi
Passo ad alcune ore
Un infermiere si avvicina prende quel vassoio lo porta via
Nella letteratura di tutti i tempi nella iconografia della civiltà dell'uomo la struttura viene rappresentata così
Una sotto la d'acqua avvicinata
Un cattivo romanziere alle labbra riarmo se
Della persona e poi all'ultimo momento l'acqua viene fatto cadere
Il cibo ravvicinato alle sua bocca e voi sopra
Allora la domanda e finisco è questa ma
Quelli dieci infermieri
Non mi sto interrogando sulla loro soluzione cosa che mi interessa pochissimo quindici ingegneri sono certamente
Dieci bravissime persone dieci padre di famiglia
Dieci persone che hanno un Codice deontologico degli infermieri che meraviglioso nella sua scrittura
Come è stato possibile che questi dieci persone abbiano
Contribuito a tutto ciò
Viene in mente fatalmente quelli libero
Io
Sono cautissimo negli accostamenti come avete sentito non chiamo Lager CE
Perché non c'è bisogno di chiamarli larghe per dire che fanno schifo e vanno puliti quindi non faccio appostamenti storici
Per ardimentosi però quel libro che a quel titolo i volonterosi carnefici
Fa venire in mente tutto ciò
Cioè
Ci sono cattivi
Ma ci sono il ferro intere usi che danno loro una mano eccola il problema come vedete non riguarda solo qui poliziotti penitenziari
Ma riguarda credo
Una fetta della società che quella società nella quale noi viviamo quotidianamente
Grazie
Stefano Cucchi chiamava la pax
Giovedì ventidue ottobre trentanove
Ore sei e quindici di mattina
Stefano Cucchi trentuno anni nella sostanza all'interno del reparto protetto dell'ospedale Sandro Pertini
Dove era ricoverato da sabato diciotto diciassette ottobre
Non rispondere agli stimoli virgolettato
Gli infermieri di turno quel giorno scriveranno sul diario clinico di aver tentato la rianimazione senza riuscirci
L'autopsia
Resa nota solo qualche mese dopo stabilisce che il decesso è avvenuto verso le tre di notte
Stefano Cucchi quindi piene letteralmente trovato morto sempre virgolettato
Chi lo aveva in cura se ne accorge
Quasi accidentalmente
E anche la successiva decisione di provare a rianimarlo pare sia più un'occasione per assolvere stancamente il proprio dovere
E compilare un diario clinico piuttosto che un reale tentativo di salvargli la vita
In effetti non era impossibile salvarlo
La sua condizione clinica non era disperata non si trovava da giorni in bilico tra la vita la morte
Fino alla settimana prima non era neanche immaginabile che potesse correre un rischio simile
Il quindici ottobre la sera del suo arresto Stefano era un ragazzo sano
Da quando viene privato della libertà
Il suo stato di salute non fa che peggiorare
I medici sono perfettamente a conoscenza dell'aggravarsi delle sue condizioni
Come è possibile
Che non si siano preoccupati di monitorare il suo stato durante la notte
Per ore nessuno in quella pre-parto si è reso conto che non respirava più
La sua vicenda e piena di anomalie come questa che suscitano domande banali e che necessitano chiave di una risposta
Troppe sono state le dimenticanze le sottovalutazioni le leggerezze
è stato un iter lungo meno di una settimana in cui si sono accumulate colpe o negligenze indifferenza e che lo hanno portato alla fine
La storia di Stefano Cucchi non è una storia di malasanità e neanche una storia di carcere
La sua vicenda è un esempio paradigma paradigmatico del fallimento della macchina della giustizia e di come questa sia in grado di provocare danni incalcolabili
Insinuando sì espandendosi coinvolgendo e contagiando tutta una serie di apparati figure che avrebbero tutt'altra missione rispetto a quella evidentemente così prioritaria della repressione e della custodia
Non è solo una storia di prigioni o di ospedali
Dal giorno del suo arresto fino alla sua morte Stefano Cucchi attraversato un numero elevato di luoghi istituzionali e di apparati statuali
Due caserme dei carabinieri
Le celle di sicurezza le aule e l'ambulatorio del Tribunale di Roma
L'infermeria e una cella del carcere di Regina Coeli
Il pronto soccorso del Fatebenefratelli il
Reparto detentivo del Sandro Pertini
Complessivamente si è trattato di un itinerario verso la morte scandito
Da dodici passaggi le dodici stazioni di una via Crucis
Da quella caserma di via del
Calice nella tarda serata del quindici ottobre fino all'obitorio
Dove viene portata la salma nella tarda mattinata del ventidue ottobre
Sono dodici tappe di un po'calvario
Corrispondenti ad altrettante sedi dove lo Stato è presente con i suoi apparati
Le sue procedure i suoi funzionari compresi i presidi medici dove opera personale sanitario
Appartenente all'amministrazione pubblica e posti di polizia presso il pronto soccorso degli ospedali
Dove Cucchi viene trattenuto e sorvegliato trattato e costretto subendo abusi e illegalità
E dove ancora una lunga schiera decine di persone
Di Carabinieri e agenti di Polizia penitenziaria magistrati e avvocati medici e infermieri funzionari e operatori penitenziari dal momento in cui la violenza fisica viene inferta forse da più autori
Chiudono gli occhi per non vedere
Si astengono omettono
Quando non contribuiscono a fare del male
A Busan do del loro ruolo o mancando ai doveri che quell'ruolo impone negando e falsificando trascurando e abbandonato
Bisogna indagare lungo tutti questi passaggi per individuare le cause le colpe e la complicità di tutti quelli che a vario titolo e secondo la propria funzione hanno contribuito con i loro comportamenti a determinare la morte di Stefano Cucchi
Nessuno degli attori intervenuti è riuscito a interrompere più probabilmente non ha voluto interrompere il corso degli avvenimenti
Ognuno con le proprie azioni ha collaborato a quegli eventi acché quegli eventi precipitasse ero
Fino al loro epilogo
è una visione d'insieme che fin dei primi mesi dopo l'accaduto nel corso delle indagini ha stentato ad affermarsi tuttora non è patrimonio condiviso da tutti
La morte di Cucchi
è stato il risultato di una lunga serie di eventi la concatenazione e la sommatoria di fatti legati tra loro il cui nesso di causalità non può venire neonato
Nesso che è stato chiaramente definito dall'autopsia effettuata dopo la riesumazione della salma dai medici legali nominati dalla famiglia Cucchi i professori Vittorio fine rischi e Cristoforo romana
I consulenti di parte giungono a queste conclusioni circa le cause della morte di Cucchi
La morte del signor Stefano Cucchi è addebitabile ad un quadro di edema polmonare a Curto in soggetto politraumatizzato ed immobilizzato
Affetto da insufficienza di circolo sostenuta da una condizione di progressiva insufficienza cardiaca su base aritmica
Intimamente correlata all'evento traumatico occorso e al progressivo scadimento delle condizioni generali del Cocchi
In particolare i diritti evidenziano che qui sì non aveva manifestato in precedenza patologie cardiache
Perché non gli strani effettuati nei primi giorni del ricovero non viene rilevata alcuna patologia funzionale
Né tantomeno cardiaca
Gli stessi sanitari che lo hanno assistito registrano sempre frequenze normali ed
Il primo sinusale
Per i medici legali all'esame macroscopico il cuore risulta anatomicamente normale e il successivo esame istopatologico non rivela alterazioni patologiche
Al momento del suo ingresso in ospedale e quindi Stefano Cucchi non presentava patologie funzionali di rilievo
Ma
Un soggetto sano
Se non per il fatto di avere subito delle fratture
Possiamo leggere dall'autopsia
Frattura somatica del corpo della terza del Werther ma la lombare
Concedi mento e avvallamento dell'IMI somma sinistro e frattura del corpo della prima vertebra sacrale con bastare ad infiltrato emorragico in corrispondenza dei muscoli lombari
Del pavimento pelvico e della parete addominale
A dimostrazione della violenza
Degli effetti visivi
L'unico motivo per cui aveva bisogno di assistenza erano dunque quelle fratture che per guarire richiedevano solo riposo a letto e in mobilità
E allora come è stato possibile che nel giro di pochi giorni le condizioni di Cucchi scadessero a tal punto
Da far scendere il suo peso da cinquantadue chili
A trentasette chili
Di Stefano Cucchi nelle sì settimane successive la sua morte si è detto di tutto
Che era drogato sieropositivo anoressico il tentativo di screditare la sua figura è stato messo in atto più volte e più volte si è cercato di attribuire alla sua condizione debole
La principale causa della morte
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi nel corso della trasmissione radio mattina su Radio ventiquattro
Dopo avere definito Cucchi anoressico tossicodipendente
L'ARPA zombie
Ha sostenuto che la sua morte e Giunta soprattutto perché era di quarantadue chili
La verità invece è totalmente diverso da quella descritta dalle parole di Giovanardi e probabilmente ancora diversa da quella che si è delineata con la conclusione delle indagini avvenuta a giugno due mila dieci
I pm responsabili del caso hanno rinviato a giudizio tredici persone tra medici agenti depositi Polizia penitenziaria e un funzionario dell'amministrazione penitenziaria
Per i medici i reati imputati andavano dal falso ideologico all'abuso d'ufficio
Dall'abbandono di persone capace
Al rifiuto
In atti di ufficio
Fino al favoreggiamento e all'omissione di referto ai poliziotti invece si contestavano lesioni aggravate e abuso di autorità nei confronti di arrestato
Il direttore dell'ufficio detenuti e del trattamento del provvide del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria tratto Claudio marchi anni di
L'unico ad avere chiesto il rito abbreviato è stato condannato a due anni per i reati di favoreggiamento falso e abuso in atti d'ufficio già nell'udienza del ventidue gennaio del due mila undici
In cui il giudice ha confermato il rinvio a giudizio per tutti gli altri imputati per poi essere assolto in secondo grado
Fin da allora emergeva nitidamente una grave contraddizione
Una grave contraddizione
Quel nesso di causalità di cui prima si è detto non sembra essere stato tenuto e-mail in alcun conto dagli inquirenti
In altre e semplicissime parole uno è stata esercitata violenza nei confronti di Stefano Cucchi e quella violenza ha prodotto lesioni
Due
Nel reparto detentivo del Pertini Q chi ha subito una seria abnorme di illegalità e abusi
Per lui per la quale nove persone sono state rinviate a giudizio
Ma tra le due fasi non c'è consequenzialità non c'è relazione dirette stringente non c'è rapporto di causa-effetto insomma
Cucchi ha subìto comportamenti illegali in due spazi fisici e temporali tra loro distinti e non interdipendenti
La sua storia quindi viene spesso presentata come l'esito di una successione di episodi sfortunati
E Sissi l'uno dall'altro
Non è così
Stefano Cucchi il quindici ottobre del due mila nove trascorre una giornata come tante altre sveglia la mattina il lavoro presso lo studio di geometra del padre la palestra dove pratica la boxe la cena a casa dei genitori
Dopo cena come d'abitudine esce a portare fuori il cane
Va verso il parco degli acquedotti Illy incontro un amico con cui si mette a parlare
Verso le ventitré e trenta viene fermato da alcuni carabinieri della stazione Appia e trovato in possesso di una ventina di grammi di fasce esce pastiglie indicata inizialmente come extra sì
E poi rivelatesi farmaci per l'epilessia
Viene portato nella caserma di via dei di via del calice e da lì accompagnato a casa per la perquisizione
Sarà l'ultima volta che sua madre lo vedrà vivo
La perquisizione non dà risultati e i genitori che in quel momento lo trovano in buone condizioni si preoccupano che Stefano sia riuscito ad avvisare il suo avvocato in vista del processo per direttissima del giorno seguente
I carabinieri rispondono che è stato fatto
Da questo momento si verificano le prime anomalie
Stefano viene riportato alla caserma di via del calice dove compilato il verbale d'arresto e si preparano i documenti necessari al processo per direttissima del giorno seguente
Il verbale e pieno di errori
Cucchi Stefano nato in Albania il ventiquattro ottobre del settantacinque in Italia senza fissa dimora identificato a mezzo rilievi fotosegnaletici e accertamenti dattiloscopici
L'arresto indicato alle quindici e venti nonostante sia venuto dopo le ventitré dello spazio riservato alla nomina del legale si legge il prevenuto interpellato dichiara di non voler nominare un difensore di ufficio di fiducia
Insomma è tutto sbagliato
Cookie nasce a Roma il primo ottobre del settantotto aveva un domicilio prova la perquisizione effettuata la casa dei genitori di quella notte se non bastasse dei due documenti parta attente carta di identità che aveva con sé
E anche in presenza dei genitori aveva espresso la volontà di essere assistito dal suo legale di fiducia
In quella caserma dei carabinieri passa qualche ora ma non essendo dicesse le USA utilizzabili verso le quattro del mattino viene trasferito nella stazione di Tor Sapienza in via degli armenti
Il carabiniere che lo prende in consegna procede all'ispezione privando lode i lacci delle scarpe degli effetti personali riferisce agli inquirenti che Cucchi quando gli viene chiesto di dare la cintura risponde
Che me la devo toglie la cinta che m'hanno rotto
Il militare constata effettivamente che la fibbia della cintura rotta e non si chiude ma ritiene di non dover chiedere ulteriori spiegazioni perché l'arrestato era vestito in maniera piuttosto tra San data
Oltre a questo nota degli arrossamenti sul volto che sembravano più delle macchie dovuta al freddo che limiti che partivano da sotto le palpebre e si stendevano fino alle guance
Venti minuti dopo essere stato messo in cella con chi si sente male
E
Viene chiamato un'ambulanza
Dal verbale del centodiciotto si legge che
Il paziente rifiuta l'assistenza sanitaria il ricovero in ospedale
Successivamente il mio medico dichiarerà di non essere neanche riuscito a vederlo
Con chi si era completamente coperto il corpo con un lenzuolo e non voleva farsi visitare
Qualche ora dopo due carabinieri della stazione di via del calice vanno a prelevare Cucchi per condurre in tribunale
Uno dei due riferisce in un colloquio avuto con lui
Mentre si alzava fatica dalla branda ho avuto modo di osservare che sul viso aveva due i mattoni che gli circondavano gli occhi i quali erano particolarmente evidenti acqua Aussa del colorito pallido che aveva in viso
A quel punto gli ho chiesto che cosa gli fosse capitato e lui mi ha risposto mi ha nominato gli amici miei
Al che io gli chiedevo quando ciò fosse avvenuto lui mi rispondeva ieri pomeriggio
Il carabiniere ricorda che Cucchi lamentava dei dolori alla testa e alla gamba e riferisce anche uno scambio di battute avuto con un militare incaricato di piantonare l'arrestato durante la notte
Lui ci avvertiva che durante la notte il detenuto era stato particolarmente agitato che aveva anche dato delle testate al muro
La circostanza che Cucchi manifestasse già dolore
La mattina prima dell'arrivo in tribunale e il fatto che ben due carabinieri differiscano di avere notato arrossamenti ed ematomi sul suo volto risulta ignorato
Dall'indagine
Ci sono anche gli interrogatori di due detenuti albanesi accompagnati in tribunale con lui i quali dichiarano che Cucchi ha affermato di essere stato picchiato dai carabinieri la sera dell'arresto
Alle tredici di quel sedici ottobre nell'aula dell'udienza e presente anche il padre Distefano giovani Cucchi
Che ha un ricordo molto preciso di quella giornata
Ho visto mio figlio con il volto gonfio e due segni neri sotto gli occhi qualche Stefano era magro io ho notato questa diversità nel suo aspetto in modo evidente
Dopodiché
Egli si è seduto sulla panca attendendo il suo turno e siccome ha visto presentarsi un avvocato d'ufficio ha chiesto perché il giorno prima non avessero chiamato il suo legale di fiducia
Che poi lo stesso legale della nostra famiglia
I carabinieri sono come caduti dalle nuvole di questo lui si è molto adirato pronunciando queste testuali parole vi avevo chiesto ieri sera di chiamarlo perché non l'avete chiamato
I carabinieri hanno mostrato indifferenza
E praticamente non gli hanno dato risposta
Attenzione questo è un punto essenziale
A quattordici ore dal suo fermo Cucchi ha già sollecitato per due volte l'assistenza del proprio legale di fiducia che non risulta avvisato
Tali omissione che costituisce una vera e propria illegalità sarà determinante come vedremo
Il giudice rinvia la il giudice rinvia la causa al tredici novembre e decide per la custodia cautelare in carcere
Stefano aveva dei precedenti poco significativi e potevano esservi concessi gli arresti domiciliari
Quanto Ciocchetti risultava scritto nel verbale di arresto e cioè che Cucchiara senza fissa dimora quanto ciò che risultava scritto nel verbale di arresto cioè che Cucchiara senza fissa dimora ha influito sulla decisione del giudice
Il padre non è l'unico ad accorgersi del lividi sul suo volto gli agenti di polizia penitenziaria che lo prendono in custodia ritengono necessario farlo visitare dal medico del tribunale prima di trasferirlo al carcere di Regina Coeli
Qui
Ora del referto quattordici a zero cinque
Vengono rilevate lesioni ecchimotiche in regione palpebrale inferiore bilateralmente
E lesioni alla regione sacrale e agli arti inferiori
Queste ultime non visionati Massolo dichiarate da Stefano Cucchi in quanto lo stesso rifiuta di farsi controllare
La foto segnaletica scattata al momento dell'ingresso in carcere evidenzia chiaramente i segni sul volto e Cucchi il come prassi viene sottoposta al di là di visita medica di primo ingresso che darà lo stesso risultato
Ecchimosi sacrale Cucchi Igea
Tumefazione del volto bilaterale col orbitaria al Gia della deambulazione
Faccio da solo
Buona sera volevo fare una piccola postilla le parole di Luigi Manconi
Ho ascoltato molte di queste terribili storie di questo libro così crudele così necessario ecco mi ha fatto mi ha richiamato alla mente
Nato celeberrime espressione di Hannah Arendt la banalità del male
La sconsolante disperante definitivamente tragica banalità del male e che punto contino abitare ancora tutti i nostri giorni
Le sue condizioni sembrano aggravarsi
Il dolore inizia a farsi più insistente
Così viene deciso il trasporto all'ospedale Fatebenefratelli
Dove potranno essere predisposti ulteriori accertamenti
In particolare radiografia la schiena nel cranio non effettuabili in quel momento all'interno dell'istituto penitenziario
Il risultato di quegli esami al Fatebenefratelli sarà
Fra
Pure accorpo vertebrale L tre delle emisoma sinistra il frattura della vertebra coccige
In ospedale e gli viene proposto il ricovero la prognosi è di venti giorni con indicazioni di riposo assoluto Alletto e immobilità
Stefano rifiuta e contro il parere dei sanitari firmate le dimissioni e viene riportato a Regina Coeli
La mattina dopo sabato diciassette ottobre
I medici del carcere che non visitano nuovamente giudicano incompatibile il suo stato di salute con la permanenza nell'istituto penitenziario
Viene accompagnato allora ancora una volta al Fatebenefratelli
I medici ravvisano l'assoluta necessità di trattenerlo e questa volta il paziente non si oppone
Come logica e terapia porrebbero anche destinato dunque al ricovero in un reparto del Fatebenefratelli nel regime di sorveglianza che il magistrato volesse imporre
Ma
Per volere del già citato funzionario dell'amministrazione penitenziaria Claudio marchiano indica
Che insisterà e firmerà per il suo trasferimento andando personalmente al Pertini al fine di convincere il personale sanitario
Cocchi verrà ricoverato nel reparto detentivo di quell'ospedale anche se quel reparto non è il più attrezzato per prendere in carico pazienti con un
Quadro clinico tanto complesso
Che la decisione non sia stata lineare né priva di contrasti è approvato oltre che dalla tesa di molte ore prima del ricovero
Anche dalle dichiarazioni di un infermiere che confermerà gli inquirenti la singolarità di quell'intervento definendolo
Un procedimento assolutamente fuori dall'ordinario in tanti anni di lavoro qui non avevo mai vista tanta urgenza
I genitori vengono avvertiti solo verso le ventidue si precipitano in ospedale se non possono vedere Stefàno vorrebbero almeno parlare con i medici per sapere cosa è successo dato che non hanno ricevuto alcun tipo di informazione
Da quel momento e da quel luogo si snodano due vicende
Parallele
La prima riguarda il travaglio subito in quei giorni dei genitori di Cucchi sbattuti da un ufficio all'altro che da un silenzio all'altro
Dai loro racconti è facile capire quali sia stato in grado di rigidità e di insensibilità manifestato nei loro confronti
La seconda vicenda riguarda invece gli ultimi giorni di vita di Cucchi ricostruibili solo attraverso i documenti clinici e le testimonianze di chi a vario titolo avuto modo di entrare in contatto colui
Partiamo dalla prima
Ritengo anni con chi appena hanno avuto notizia del ricovero Di Stefano vanno all'ospedale Sandro Pertini vogliono portare tutti un cambio di vestiario e spero di poter avere qualche informazione sul suo stato di salute
Alla richiesta di vedere il figlio il piantone di turno quella sera risponde queste a un carcere e non sono possibili visite
Chiedono almeno di sapere come sta li fanno aspettare ma l'unica risposta che ottengono è tornata e lunedì dalle dodici alle quattordici orario di visita dei medici
Tornano a casa e comprensibilmente passano la domenica in preda all'angoscia aspettando l'indomani per andare in ospedale il finalmente avere qualche notizia
Lunedì alle dodici sono davanti alla porta del reparto e citofono per salire li fanno entrare e dopo la verifica dei documenti di identità sono costretti ad aspettare
Poi
Una vice sovrintendente dice loro che non avrebbero potuto parlare con i medici l'autorizzazione non è ancora arrivata tornate domani sicuramente sarà pronta
Non riescono neanche a lasciargli la borsa e con gli indumenti
Viene infatti detto loro che li Stefàno ha già tutto quello che gli occorre
Possono solo lasciargli dei cambi di biancheria intima che però Stefano non indosserà mai nessuno lo ha cambiato e data l'impossibilità per Stefàno di muoversi pare improbabile che potesse farlo da solo
Stefano Cucchi morirà con ancora indosso gli indumenti con cui era uscito di casa il quindici ottobre
Alle insistenti richieste dei genitori di saperi almeno il motivo del ricovero la donna risponde semplicemente marzo è tranquillo
Rassegnati impotenti si allontanano
Il giorno dopo stessa scena si ripresenta o al Sandro Pertini con quelli lordi allora di visita e questa volta non vengono nemmeno fatti entrare
La risposta che sento ad uscire dal citofono lascia storditi
Ma quale autorizzazione qui non è arrivata siete voi che dovete andare a fare richiesta al tribunale e poi fare la bella convalidare da Regina Coeli
Ma
Come è possibile che i miei tre giorni precedenti nessuno si sia preoccupato di dare istruzioni precise a quei genitori che in più di un'occasione insistentemente avevano chiesto di poter avere informazioni sullo stato di salute del figlio
Chi tra medici agenti e funzionari della Polizia penitenziaria ha il dovere di informare i congiunti sulle pratiche da assolvere per poter parlare con i medici per fare i colloqui per lasciare pacchi oggetti personali
Il carcere un mondo difficile da conoscere chi lo incontra per la prima volta e disorientato da regole consuetudini obblighi e divieti a cui bisogna attenersi
Perché osserva da fuori
E non mia esperienza impossibile arrivare intuitivamente a comprenderne i meccanismi i funzionamenti sì ci vuole tempo
I genitori di Stefano Cucchi quel tempo non l'hanno avuto in mai avrebbero immaginato di doversi procurare un'autorizzazione per il celebre da un medico informazioni sullo stato di salute del figlio
Mercoledì mattina ho Giovanni Cocchi va in tribunale
Ottiene il permesso per il colloquio non riesce però farlo convalidare dal carcere di Regina Coeli l'ufficio preposto a queste pratiche chiude le dodici e quarantacinque
Il giorno dopo giovani con chi si reca a Regina Coeli sua moglie Rita resta ad aspettarlo a casa prendendosi cura della nipotina di un anno figlia della figlia Ilaria che ha la febbre
Verso mezzogiorno suona il citofono
La signora Rita risponde a un carabiniere che le chiede di seguirli in caserma
Lei non può deve rimanere in casa con la bambina il carabiniere dice che sarebbe tornato da lì a poco sono le dodici e trenta suonarono di nuovo alla porta signora dobbiamo farlo firmare dei trattamenti
Ritardi lascia entrare i carabinieri le dicono di posare la bambina nel box la fanno sedere vedano di fogli ma cosa devo difetta firmare
La notizia del decreto che il Pubblico Ministero che autorizza la nomina di un consulente di parte per eseguire
L'autopsia
E in questo modo chiarita Cucchi viene a sapere della morte del figlio Stefano con un foglio su cui c'è scritto che può nominare un perito per l'autopsia
Viene avvertito anche giovani Cucchi che nel frattempo e dopo cento undici Torrita ricopre al Pertini è a Regina Coeli a svolge nell'ultima incombenza per poter ottenere il colloquio
Ma
Ormai non servirà più
Fuori dal reparto protetto del Sandro Pertini incontrano un medico
La firmano le chiedono cosa sia successo
La risposta che ricevono
è agghiacciante
Nostro figlio si è spento
Un ragazzo di trentuno anni fino a una settimana prima pieno di vita come può spegnersi cosa è successo in quell'ospedale per giustificare una morte simile vediamo
Stefano Cucchi presente una frattura al corpo vertebrale
Nelle tre e una frattura della verte Bracco CGA
Non riesce a camminare deve stare immobile a riposo ha difficoltà della missione gli applicano un catetere in cinque giorni dimagrisce esattamente di quindici chili
Ma come si può deperire in questo modo di un ospedale senza che nessuno tra medici e infermieri intervenga
Nel diario piccole notazioni su cookie sono molto scarse come se di lui in quei giorni non si fosse occupato seriamente alcuno
L'ortopedico credo visita il ventuno ottobre annoterà sul diario clinico che Cucchi ha bisogno di riposo a letto per quindici venti giorni e che l'ospedalizzazione non è strettamente necessaria
Sembra evidente quindi che le sue condizioni il giorno precedente al decesso fossero non eccessivamente gradi e comunque riconducibili unicamente a un trauma da frattura
E come ha potuto a capire che sia morto
Il diario clinico tra le poche cose annotate troviamo una prima spiegazione
Per ben due volte in quelle pagine c'è scritto che
Il paziente rifiuta di alimentarsi e di idratarsi finché non avrà modo di parlare con il proprio avvocato e con un operatore della Comunità terapeutica Censis
In una delle note si precisa che questo comportamento è tenuto dal momento del suo ingresso in ospedale
Stefano Cucchi quindi deliberatamente volontariamente attuato uno sciopero della fame per ottenere il rispetto di un suo fondamentale diritto quello alla difesa
Che gli è stato negato fin dal primo momento giova ricordarlo sin dal primo ingresso nella caserma dei Carabinieri
Non è assoluto inciso di attuare questa forma di protesta ma la dichiarata in modo chiaro e comprensibile a quanti si sarebbero dovuti occupare di lui
Sicuramente no non immaginava che avrebbe perso la vita
Probabilmente non vi è stato detto quanto fosse pericoloso nelle sue condizioni e dopo aver subìto violenze fisiche astenersi dal ci cibo e dall'acqua e nessuno evidentemente ha preso sul serio il progressivo peggioramento del suo stato di salute
Stefano Cucchi stata pacificamente protestando attraverso il rifiuto di ogni trattamento finché non fossero stati rispettati i suoi fondamentali diritti
E invece leggendo la documentazione clinica sembrerebbe che il suo decesso sia stato un evento fortuito e imprevedibile
Sul certificato di morte redatto il ventidue ottobre si legge
Si certifica il signor Stefano Cucchi è deceduto per presunta morte naturale in data odierna alle ore sei e quarantacinque
Leggere le motivazioni della sentenza di primo grado che alla fine del marzo due mila e undici aveva condannato il dirigente del tratto Claudio marchiamo di è sconcertante
Stefano Cucchi
Dovete essere necessariamente internato nella struttura protetta dell'Ospedale Pertini per evitare che soggetti estranei all'amministrazione penitenziaria prendessero cognizione delle tragiche condizioni in cui era stato ridotto
E che il fatto venisse portato a conoscenza dell'autorità giudiziaria
Al Pertini con chi sarebbe rimasto al riparo da sguardi indiscreti e sottratto intenzionalmente a tutte le cure di cui aveva bisogno non solo
Le condizioni fisiche di Stefano scrive ancora il giudice dell'udienza
Preliminare Rosalba liso
Erano palpabili e visibili a ciascuno erano ben note nel contesto della Polizia penitenziaria per la pluralità di soggetti che l'avevano visto l'accompagnato
Non c'era spazio a dubbi di sorta in ordine al fatto che Stefàno fosse stato picchiato
Di conseguenza il comportamento del funzionario condannato mirata a disporre l'ingresso di continuo e parte in cui non doveva assolutamente entrare
Anche con chi doveva essere isolati in un luogo dove fosse più facile nascondere le gravi condizioni in cui versata
Condizioni che si ritenevano ben note a marchi anti il quale avrebbe cercato di eludere le indagini occultando la circostanza che Stefano fosse stato picchiato
Che aveva preso con ragionevole certezza duole dirlo in primo luogo del direttore del carcere ma gli anni
Queste e altre considerazioni inducevano il come ad affermare che la vicenda di Stefano Cucchi
è connotata da indubbia gravità
Perché si inserisce in un contesto di Generali malcostume sociale di omertà che apparirebbe determinato da metà leggerezza mentre chi subentra una condotta allarmante
Fino a far scrivere al magistrato del coinvolgimento di numerosi soggetti molti non è ancora scoperti perché a Roberta la conclusione era netta Stefàno
Era nelle mani dello Stato e nelle mani dello Stato è deceduto
Una simile valutazione così decise nel proporre una interpretazione plausibile il succedersi degli eventi non ha trovato conferma in appello ENI e noi Chianti è stato assolto
Con questo approfondimento che fa mancava un tassello significativo la catena delle responsabilità Attali nitida Stefano Cucchi a
Prima ha subito violenze e poi è stato letteralmente abbandonato a se stesso
Innanzitutto dalle istituzioni che lo avevano in custodia e che hanno
Come dovere imprescindibile è prioritaria ragion d'essere la tutela dell'incolumità di chi viene loro affidato
E successivamente da una lunga serie di soggetti apparati che conduttori non colpevoli delle condizioni in cui si trovata avrebbero torna tutto operare per rimuovere quelle stesse condizioni
E poi quei soggetti dei quali
Molti non ancora scoperti
Abbiamo finito
La legge soprattutto serio che esporta
Sarebbe interessante entrato magari le faccio privatamente
Intanto
Da Fazio ritardi perché
Insomma e grazie a quel problema
Lo Stato