Intervista a Carlo Cardia sulle condizioni delle carceri, sulla giustizia in Italia e sulla Marcia di Natale per l’Amnistia, la Giustizia, la Libertà

Lei citando e anche l'arte parlava di pluralismo etico e questo rimanda a visioni del mondo diverse
Però ci sono fondamenti appunto quelli dei diritti umani che vengono condivisi da tutti
In particolare
In relazione al
Trattamenti inumani degradanti che ci sono nelle carceri italiane la sentenza della CEDU
Da una scadenza ventotto di maggio prossimo
E alla Francia la giustizia italiana con dodici anni per
Tre gradi di giudizio per un processo e un'attenzione che l'Europa riserva noi per avere
Appunto una durata irragionevole dei processi da questo punto di vista
Pare che la legge esista ma non importi niente a nessuno e Parlamento
Non ha interesse a
Ragionare su un messaggio che il Presidente La Repubblica inviato alle Camere a questo proposito anche il pane indiani radicali propongono per Natale una marcia che vada dal
Vaticano che ha
Attraverso il suo Pontefice
Eliminato del dicastero è inserito il
Reato di tortura al Governo affinché
Il Governo Sica faccia da stimolo al Parlamento
Ecco lei cosa pensa
Di questa idea di che l'Italia debba rispettare la sua propria legge per essere credibile anche come classe dirigente una classe di governo e cosa pensa della marcia per dire lei verrebbe
Guardi voi avete fatto i radicali hanno fatto parecchie marce io le considero queste sull'amnistia sulla giustizia tutte giuste
Condivido pienamente lei sa forse che non condivido altre cose dei radicali ma condivido pienamente
Tutto quello che avete fatto distinta di stimolo fino a provocare il finalmente il messaggio del Presidente della Repubblica guardi che questo è uno scandalo dei diritti umani
Noi
Fingiamo di credere che siamo la culla del diritto l'abbiamo separato umanità e diritto alla fine non serviamo nell'uno e nell'altro quindi io condivido pienamente idealmente io ci sono nella marcia
Circa un'adesione totale
Grazie grazie professor Cardia
Le rughe