La notte del Vajont - Speciale sul disastro del 9 ottobre 1963

Proprio
Ingegnere assolutamente
Ogni Sindaco
Praticamente a che punto siete con l'invasione
Settecento metri per quarantaquattro
Allora ci siano
E il nove ottobre del mille novecentosessantatré a Longarone sono le ventidue e trentanove
La gente in casa o nei bar a vedere il match di Coppa dei Campioni fra il Real Madrid e i Rangers inglese dopodomani
Nella rimasta in avanti verso Santa Maria e oggi siamo
Chi siamo tagliare ma che attingendo al quadro dalla montagna quarantotto
Ho paura di quello che posso chiedere la montagna cerchi di stare calmo le ripeto per quota settecento non c'è più pericolo
Ho sentito il sostituto
E voi anche fuori generano alias globale elettorale
Temporale
Oltre a funzionare Giuseppina
Lazio la
Guardata supportati poi la ieri
Uno
O
Uno
Dal Monte tocca dietro la diga del Vajont si staccano tutti insieme duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia che poi cadono nel lago dietro la diga sollevano un'onda di cinquanta milioni di metri cubi
Di questi cinquanta milioni solo la metà scavalca la dica con un'ondata duecento metri venticinque milioni di metri cubi d'acqua più che sufficienti a spazzare via dalla faccia della terra cinque Paesi Longarone Virago Rivalta
Villanova fare
Due mila i morti
La storia della diga del Vajont iniziata sette anni prima si conclude in poco più di tre minuti di apocalisse
Con l'olocausto di duemila ricchi
Sono passati cinquant'anni da quella notte di ottobre del mille novecentosessantatré e questa notte Radio Radicale vuole raccontare di nuovo la storia del Vajont
Perché le storie non esistono se non c'è qualcuno che lei racconta lo abbiamo fatto anche negli anni scorsi senza che ci fosse il cinquantesimo anniversario a ricordarci di quella notte
Vajont è un nodo al fazzoletto che non vogliamo sciogliere Vajont è una metafora di molte cose è una specie di gigantesco promemoria che è sempre utile rinfrescare
Vajont non è il crollo di una diga scrive in queste ore sul quotidiano La Repubblica l'attore Marco Paolini che ha tolto la polvere dalle in me ai fini nitide di quella storia con il suo straordinario monologo che nel novantasette tenne incollati per tre ore alla televisione in prima serata
Tre milioni e mezzo di persone
Il Vajont scrive Paolini non è il crollo di una diga
Dice me cascano tante sulla terra
Ma io andai il crollo di una montagna è una montagna infinitamente più grande di una diga immensa duecentosessanta milioni di metri cubi una massa biblica ecco il Vajont è un evento biblico in epoca storica
Eppure c'è chi continua a cadere nell'errore a confondere la diga con la montagna un brutto segno il segno che si rimuove ancora la verità
Vajont per apocalisse prosegue Marco Paolini di solito le apocalissi si ricordano per millenni vanno in Ossona bastati quarant'anni per dimenticare e la dimenticanza è una frana più grande del tocca
C'è una seconda storie del Vajont quella che va dal sessantatré ad oggi tutta da scrivere una storia di rimozioni
L'assimilazione delle vento a catastrofi naturali come alluvioni e terremoti il mondo accademico che continua a parlarne senza trarre una lezione morale
Il mancato riconoscimento poi dell'Olocausto nello sterminio di un piccolo sconosciuto popolo di montagna
Questa notte spazio allora di nuovo alla memoria e dalle voci del Vajont a cominciare proprio da quella di Marco Paolini
Quanti sono
Duecento sessanta milioni di metri cubi di rocce
Non è mica questa roba qui
Quella dove siamo noi
è un francobollo sulla frana del Maio
Ma tutti inutili
La fama del Vajont è partita l'assoluta
Cinque seicento metri più in alto di dove siamo noi su un costone di montagna che non si vede
Lassù in alto abbarbicati stavano i boschi un mondo intero patto m che alle falde aveva stalle
Una
Latteria
Aveva case una strana campi coltivati due torrenti uno stagno colline boschi
Il mondo intero quanto M. con gli animali nelle stalle che ad oggi ci ha disperati con quelli alla catena versò poca per scappare con gli umani che sono lì per governarle bestie capisce Nicora epoca è troppo tardi
Un mondo intero
Passa da sessanta centimetri a cento chilometri all'ora adesso
E non lo fa in silenzio
Testimone oculare il parroco di Cassino
Apro la finestra
Vedo il Pini dell'alta tensione che arriva dall'Austria che spacca un corto circuito che illumina a giorno la vallata i pini che si inclina violentemente scivola un bosco intero che corre verso il basso ma quale Mark bene la montagna intera in se nel bosco occorre riempie una zolla la vallata sbatte la seconda zona che mi si capovolge sopra risale il costone della montagna fin dall'altra parte una con gli né in terra il Collegio lato viene preso inclinato di quaranta gradi lutto fa rimbalzare indietro la frana di quaranta metri le montagne del talk dopo il Vajont
Si troveranno cento e cinquanta metri più in alto a B al punto in cui sono partite
Questo è il mondo sul quale appoggiamo in pieni adesso è l'acqua
Era piena d'acqua il mondo dove al siamo appoggiati noi adesso era l'Alcoa dove è andata l'acqua che era qui era pieno d'altro qui dove siamo noi previsto l'acqua
E l'acqua non ci sta se la valle sta scomparendo l'acqua è schizzata verso l'alto appalto un'onda di duecentocinquanta metri la vedi la parete
Punta l'onda più alta della parete punta la vedi la luce in cima alla roccia quello è cazzo l'onda il più alta del Paese
Sbatte contro la roccia e perde slancio così quando arriva a valicare a Bari Carla roccia aggiusto la porta di prendersi il piano terra della scuola mentale che la prima casa del Paese le maestre dormivano al primo piano si svegliano di colpo sono sveglie il resto del Paese viene sorvolato dall'onda
Che lo Bombarda a schizzi che sopportano ma si dà un quintale che vanno a sfondare il tetto delle case
L'acqua l'alluvione arriva dal cielo dall'alto da sopra il paese ma non ammortizzare un po'non so quale miracolo si svegliano malconci mal ridotti al buio si ritrovano si contano le la pianta siamo quindi siamo qua siamo tutti ma ma oltre il bordo del Paese non c'è più la strada non c'è più il mondo che e cosa può esserci se qui è arrivato questo oltre incendio dell'albo nulla sotto qui non c'è più altro che quel rumore
Tu prova parlare con un superstite del rumore io ti posso descrivere cose malloppone
Glielo immagini
Non accade in silenzio tutto questo è un Honda
Come un treno in corsa che si è spaccata in due sotto queste rocce metà dell'onda risale abbi lavare le sponde del Vajont c'è un Paese terzo è più basso è troppo vicino all'acqua ma c'è uno spuntone che sporge nella gola
Ridonda sbatte rimbalza all'esterno ESPI ora il Paese uno d'acqua più alto del Paese non sfiora i morti al cimitero si salvano non credo anche le frazioni del Paese si salvano ma quelli diciotto
A San Martino alle spessi appattata il Cristo posti dove c'era gente
Si passa sopra a sessanta metri d'acqua in un colpo solo
Marco Paolini attore bellunese nel mille novecentonovanta ha fondato la compagnia mobili che teatri della Riviera era scritto insieme a Gabriele Vacis il racconto del Vajont
Ha cominciato a raccontare questa tragedia Paolini già nel mille novecentonovantatré addirittura a casa per casa cioè nelle case degli amici ma poi
Per centinaia di volte in un monologo che si è via via affinato nel tempo un monologo di oltre tre ore anche al pubblico delle piazze delle scuole avevo raccontato anche nei circoli culturali negli ospedali nelle radio e poi ovviamente via via anche nei teatri fino ad arrivare
Alla famosa diretta televisiva del mille novecentonovantasette su RAI due che registra un ascolto record per un monologo di tre ore e mezzo di circa tre milioni e mezzo di persone
La mattina dopo una validità
Cosa vuol dire al valida io credo che l'alba divide
A quando i tuoi occhi letture labbra letture narici quando i tuoi organi hanno sentito visto udito qualcosa che
E non puoi descrivere l'alba livida e in bianco e nero marrone giusto ecco che cos'è l'alba di vita
Un altro luogo comune vuol dire che questi cristiani in qua non hanno mica parole per dire
A chi non l'ha visto quello che gli è successo Sons ben contenti sbalordito son come bambini da prendere per mano e arrivano i soldati gentili dagli elicotteri
Gli elicotteri americani per la prima volta nella valle arriva gli elicotteri
E i camion dei soldati che in tre giorni caricarlo tutti Bruni qua perché perché c'è pericolo de che ormai è già successo non si sa mai via evacuazione
Tre giorni per caricare le coperte per caricare le cose via per tre anni con sussidi o di duemila lire
Per ubriacarsi
E chi lavora par del sussidio
Tre anni in giro a votare al referendum dove vuoi andare a vivere farsa erto via ricostruito in tre parti a Maniago nella piana di Pordenone a Ponte nelle Alpi nella Valle del Piave e qui
Solo perché un gruppo di testardi a un certo punto torna indietro ri occupa le vecchie case ruba la corrente all'ENEL e riconquista il diritto di cominciare a costruire un Paese dov'era prima
Tra quei pochi testardi c'è anche Mauro Corona che non vuole recidere il suo rapporto con erto Mauro Corona fortunatamente quella notte si salvo
Oggi corona scrive libri sulla sua valle su Vertu sui suoi boschi ma nella vita ha fatto un po'di tutto anche l'alpinista
Tra l'altro scolpisce anche nel legno un poeta delle ignora dice di lui Claudio Magris erri De Luca dice Di Mauro Corona che un uomo leale scala montagne stile pulito scolpisce legno seguendo
La vena e la luna e scrive libri e storie di persone vere e perciò arrivare
Sicuramente persona rara è Mauro corona sentiamolo al nostro microfono proprio sotto la dica del Vajont sulla sua era otto di oggi e su quel che accadde quella notte del sessantatré blocchetti quanti si è aperto vecchia
La Berto portava erto saranno dieci
Erto puntare su un per cento da tre a Milano
Parto vecchie in dieci sì mio padre due-tre famiglie
Sono cadute centocinquanta cause
Capisci che è un peccato
Per una per per rispetto di chi ha faticato prendevano le pietre sull'onda mille quattrocento metri di dislivello
Per fare quel Paese non può cadere
Dove sono i beni culturali
Dormono facciamo con le
Dove sono
Salvate sto Paese non lo Stato qualcuno periodica poi alle scuole di geologia vicenza forestali Chicco tutte le case rimangono in piedi questo è il dramma del Vajont non immobili
Cosa ti ricordi rivelazione di quella sera innanzitutto ricordo rumore terrificante rumore che
Che non so come
Come
Alla fattori proprio nel team perché
Non lo so miliardo di aerei che passano tutti assieme sopra la testa non
Di quel po'i
Questa la prima la prima
Cosa che mi è rimasta poi di questa gente che scappa che si fa domande che ci conteremo per la strada che
Che che che che
Le voci che dicevano che il toccherà caduto qui non ci pioveva
Dopodiché queste persone che andavano a vedere
Oltre il Paese e che tornavano dicendo non c'è più la caccia diciamo Arpino perché più la casa di Pineta del mio amico
Quindi la coscienza che qualcuno era morto ma mai più si pensava lui cioè due mila per sono ecco quello per però le ha ben capito la mattina
Continua il prima e il dopo tutto il prima cosa ricordi che erano
Era un
C'era un fantasma che incombeva è una cosa che sentiva attenti in ultima sì perché
La
La Merlin
La Merlin italiana
Perché
Perché Tina Merlin aveva aveva anni che spostiamo da farsi perché perché la Merlini aveva
Invito questa colla perché parlava quei montanari quei contadini
Di quali sentivano questi messaggi terre mobili
L'avverrà che sia priva di di di
Di venti trenta centimetri al giorno
E quindi
Il montanaro che è molto più attento ai messaggi della natura perché ha dovuto conviverci e anche pagare a volte
Correva questa voce assolutamente sicura
Tanto è vero che mi hanno nominato preghiamo qualche viene tutto
Questo me lo ricordo e lo sapevate
Nello non era una certezza però era la paura che incombevano
Chiaramente non sapevamo quanto ma che veniva giù rassicuro il talk significa tra l'altro dica pezzo quindi Artan otto significa un po'un pezzo
E poi che di fronte il monte salta che vuol dire salta che viene giù
Teletutto immobili Vajont e vuol dire Vajont tradotto vuol dire a qualche
Ma ma con la i lunga
Cioè la natura anche i nomi glielo dicevano farò poveracci romani
Indichi impara a scuola deve insegnare a scuola non fare le cose
Sentito prima anche
Prima detto dolore contenuto parlare dovranno educato ha una cultura dell'noi esprimere il dolore mi ricordo che i funerali di dei figli
Delle madri non piangevano e quando si usciva regimi Pieroni
Gentili con me che visto la mamma neanche una lacrima ed era un
Nel pomeriggio
Già ci sono delle culture in cui
Cioè la tecnica del piangere no
Che non è una rapina una recita è una cultura vedi noccioline
Nel sud
Invece qui la cultura di stare zitti
è giusto che poi trovare una risposta alla domanda che è un po'complicata forze Chicchi valore ha il tempo che valore ha la memoria e che valore ha il futuro
Nella memoria e idee del tempo la memoria non ha nessun valore cioè
Della memoria deve esistere ti ho detto prima come una scheda tecnica per far conoscere a chi verrà dopo questa storia ma senza lo sta ritiene piani spegne patimenti né
De la memoria dev'essere una scheda tecnica a far sì che chi viene dopo sappia però deve fermarsi lì il futuro non lo so il futuro mai non o non
Io posso parlare di futuro cresciuto in un ambiente bucolico roba rispetto parola tout Barak Sacco più ancora di quello verso le persone mio nonno quando tagliavano Labaro pure rapidi metterci le mani attorno alla Corte da parte di chi adesso ha la febbre sente male
Questo ma anche più quindi futuro non lo so io
Mi barca meno e aspetto quelle cose accadano però non so cosa succede nel futuro
Così dunque Mauro Corona alla nostro microfono Di Mauro Corona è possibile
Tra l'altro trovare in libreria
In questi giorni il suo o nel legno e nella pietra i con anche il racconto di quella notte del Vajont il volo della Martorana ma torniamo
Marco Paolini alla sua orazione civile
L'altro a me da Honda
Passa sopra la diga del Vajont
Nel punto più alto da quella parte l'onda e alta duecento e cinquanta metri nel punto più basso solo centocinquanta ci sono i segni
Nella roccia della gonna di dove l'acqua è arrivata come se l'era ideologiche non fossero passate mai come se l'azione delle acque del quale del nove ottobre del sessantatré avesse all'impatto la genesi del mondo in questa gola
Questo è l'Anno zero in questo posto l'acqua sintonia e poi in un lago in corsa alto centosettanta metri davanti alla diga
Che alle sponde della gola dietro al muro ma davanti a Longarone al centro del mirino a Longarone hanno sentito il colpo temporale è andata via la luce è la partita che irradia che rabbia non vedo la partita vai fuori con la sigaretta accesa
E quindi che il problema porremo la vallata mezzo Paese alla luce Manolino e intanto sopra la gola del ma non si vedono questi lampi è un temporale no è un corto circuito è un temporale tremano le pareti della una temporale sentite tuoni e intanto arriva al vento e un temporale un temporale d'ottobre che cambia il tempo succede no che arriva questo vento umido schifoso che ma stanno vento che porta con una specie di acqua
Polverosa bagnata che ma anche i vestiti petalo il respiro un'acqua è strano un vento poiché non è come il vento di solito che arriva fa un colpo smette ricomincia questo vento come inizia non smette più
Spinge è un ente spinge è un menta spinge a o b ecco questo non è vento questo e neanche porta un nodo
Ma neanche avessero scoperchiato ottobre ma che cos'è un atto antina maledetta è un pistone marzo che spinge avanti l'acqua queste qualcosa che paventa
La verità quattro minuti
Da quando piomba la montagna quando arriva l'acqua Longarone un minuto e venti per percorrere la volata a ottanta chilometri all'ora il muro dell'acqua naviga Milan quattro minuti per decidere come Livio come Moni quelli che vanno a casa dove Val Badia sbagliarmi non ce la farà vai al negli anni Scarpa quelli che prende la macchina il motorino la bicicletta sparita rinviamo ancora spetta a lui e cultura per conto suo no no insieme Intini i primi due a testa pure a testa mia e quelli che non sanno se sparse salvare la morosa o i genitori
Intanto tre ma non le pareti ma intanto trema il terreno intanto si annebbia la vista e intanto arriva a questo evento che popolari corpi che fa spaccare i rami sia rimasto muore e come un treno in crescita un treno che arriva al previsto si sta arrivando il treno Mendola riguardare rotaie dove vai che dovunque disposti sei ancora sulle rotaie Scarpa notti aspetto Scarpa vai tu noti voglio aspetto mai dove sta il giovane che ho visto
Prima
Che arrivi l'acqua
Chi pensa l'aria
Come all'uscita di un tunnel della metropolitana prima del treno arriva l'aria compromessa dall'acqua in corsa nell'agorà del Vajont
Raggiunge una porta una pressione pari a un po'l'Outlook le aree di due bombe atomiche di Hiroshima
Viene estivi
Chi ha la pelle
Qui a quello che ci stava dentro
Carta
Polvere
Quanti colpi voi trovare dopo una bomba atomica dentro una valle chiusa
Baiamonte anche questo
Mille bare con qualcosa dentro e quali altre tante volte
Non ce n'era per tutti
Da seppellire
Litigavano per avere qualcosa di
Mettere in una bara
Quel che non ha fatto l'aria l'Oppini c'è l'acqua
Questo terreno d'acqua che esce dall'angolo del Vajont è alto settanta metri percorre a settanta chilometri all'ora ma come esce dalla bolla perde il binario par delle sponde Dragone fa un salto Niagara così
Nell'etto del Piave
Raccoglie le pietre del fiume estinto ricciola con quel che trova Longarone pietre acqua e fango prendono le case che si trovano dinanzi all'esportano super la montagna
Verso le gambe di quelli che stanno correndo disperati verso la sanità che sono gli unici che riescono a salvarsi essendo ad arrivare l'acqua e l'ingorgo gli alle calende greche prende le cose che gli arriva solo passarle spalle che ho visto muoiono gli ancorato all'erba e l'ha qualche mia sul passato in suo torna indietro son bagnato non capisco su sei
Se bagnato di fuori o di dentro ma ma vivo Cristo
Vivo acqua defluisce spianando leale bande l'Unicem temendo che rientra nel fondo della valle dove una specie di cappuccino torbido sta coprendo il fondo della valle
Entra ed esce dalla parte opposta una lingua d'acqua a spazzare un altro Paese
E in questo modo
Risale per due chilometri
Il Piave controcorrente l'onda del Vajont
Mezza sponda del Vajont a parlare faranno giù qua esiste
Ne ha letto del fiume l'altra mezza onda chiede appresa la direzione del mare e a Ponte nelle Alpi a Belluno e chilometri dopo il Vajont il muro d'acqua che corre lungo il Piave e altro ancora dodici metri
Mugugni
Così scriveva Tina Merlino sul suo libro sulla pelle viva sulla tragedia del Vajont
Resterà un monumento ha vergogna perenne della scienza e della politica un connubio che legava strettissima mentre in quegli anni quasi tutti gli accademici illustri al potere economico in questo caso al monopolio elettrico sarde
Che a sua volta si serviva del potere politico per realizzare grandi imprese a scopo di pubblica utilità si fa per dire
Dalle quali avrebbe ricavato grandi profitti in compenso il potere politico era al sicuro sostenuto e foraggiato da coloro i quali si prostituiva la regola era come in tutti gli affari vantaggiosi quella dello scambio
Sta proprio entrando in casa come ad esempio
Quando la macchina improvvisamente Collegio contrabbandare
E mi accorsi virgola avevo spento da poco la luce ritrovare sulla circonvallazione sentivo un forte vento internazionale
Mi avvicinai all'evento
A Ferrara indietro Dandini
Gli enti insieme
Ma l'acqua mitra connesse
V
Non sono stati molti in questi cinquant'anni gli speciali televisivi dedicati alla tragedia del Vajont
Felice eccezione quella di Mixer il programma di Giovanni Minoli che nel maggio del mille novecento novantasei dedica appunto un approfondimento alla questione Vajont e queste sono alcune delle voci di quel programma
La qualità
Su
Poi giù
Pochissimi alcuni emendamenti
Ho visto Gruppo Zurigo dunque poco
Poi ho sentito la
Caduto una pioggia pesantissimo
Cominciai ancora
La strada non c'era più
E la giornalista dell'Unità Tina Merlin non l'abbiamo detto prima svolge un compito fondamentale nella denuncia dei pericoli di quella dica
Un lavoro difficile il suo la sua voce resta sola e inascoltato il suo libro sulla pelle Riva costituisce uno strumento fondamentale per cercare di capire cosa accade in quegli anni ed anche cosa accadde in seguito tra l'altro
Sono pagine importanti anche per la ricostruzione teatrale di Marco Paolini
Sentiamo la sua voce la voce di Tina Merlin
Di approvare una volta ad aiutare questa gente
La sanità comandavano avevano paura anche di articoli
Infine una volta un articolo riportando l'impressione che la gente si riesca a proposito del pericolo che esisteva nella regione
Mi denunciarono all'autorità giudiziaria perché sul tavolo e ordine pubblico
Sui tavoli evidentemente
L'ordine della fase
L'Amministrazione casta
Nei giudizi innanzi all'estero confermo la schiena
Anche sentenziare allorché quello che avevo scritto ed è la verità
è un territorio e quindi esisteva
L'altro è lì che doveva non salvaguardare
La sintesi tanta gente non mossero
Adesso
Presidente durante il sonno assisterò
Più di tutto oggi Asia uffici
Così Tina Merlin
Anche Mario passi fa il giornalista è un collega di Tina Merlin diventa giovani sarà cinquantuno all'unità come corrispondente provinciale del Triveneto poi farà l'inviato per circa trent'anni la vicenda Vajont lo segna profondamente in questi giorni in libreria
Un suo libero Vajont senza fine in cui
Vengono ripercorse un po'tutte le fasi della vicenda compresa ovviamente anche quella giudiziari
Allora passi io le chiederei
Di spiegare un po'perché
Questo questo nuovo cimentarci con un volume sul Vajont
Sembra quasi che
E ci sia stata una specie di concatenazione fra vari spunti mediatici per continuare a tenere accesa la memoria lei perché ha voluto in qualche modo riprendere quel discorso sessantotto con varie sul Vajont riaggiorna hanno in qualche modo e riuscire in concomitanza con il
Quarantesimo anniversario
Moriero di febbraio tutto
Era nato alla vigilia del processo dell'Aquila
Era una specie di
I centri di voler fare il punto su ciò che era accaduto dal dono della tragedia
Al giorno in cui tutti volentieri produttore di Belluno Maria Fabbri aveva rinviato a giudizio un gruppo di imputati
Per disastro colposo ritrae non d'azione omicidio colposo e lesioni colpose plurime
Ho prego prego
Mi è invece un Vajont o senza fine
è un po'
Volete della confessione di un vecchio cronista
Di mercoledì perché ne ha vinte tante nella sua carriera
Ma che è stato ferito dal Vajont come da nessun altro ha esperienza professionale
Ferite in profondità nei suoi sentimenti e uomo di giornalista
E che si sta
Come oggi
Con voi otto potrebbe tornare in ogni momento
Perché il meccanismo che produce il Vajont era un meccanismo di esclusione
Esclusione della gente delle popolazioni delle comunità locali
Da scelte fondamentale per la loro vita è un meccanismo che a mio giudizio è rimasto in piedi anche se questo bisogna dirlo una forte coscienza ambientalista in questi anni e ma
Trattenga distratti della nostra
Cittadinanza del nostro popolo
Tanta passi il libro è dedicato come dire quasi inevitabilmente da una sua collega cioè Tina Merlin alla reale alla quale si deve quel sulla pelle viva che fu prima monito e poi inseguito racconto di quello che accade dettagliato
Ed anche quello preziosa testimonianza appunto di questa specie di grande metafora ci si può ammalare di Vajont scrive Marco Paolini nella nella bella interruzione area sullo libero questo secondo lei è provo per quanto diceva cioè il Vajont è davvero questa specie di grande summa di grande e complessa metafora in cui vengono racchiusi anche un po'tutti i mali vizi non c'è dubbio utile perché io
Non ricordo che ci sia
Dove si è avvenuta una che cura di queste dimensioni
E che è avvenuta non per il improvvido cataclisma per l'esplosione di un vulcano come succede in certi Paesi tropicali opere uno spaventoso terremoto come quello che ha distrutto
Anche a dirlo copie tanti anni fa come quelli che colpiscono periodicamente il nostro Paese e evitata una
E attacca una tragedia annunciata
Conosciuta prevista studiata sperimentata
E
E che era tentate di esorcizzare
Con una specie di
Corsare rischio calcolato ancora
Ancora poco prima di morire Edoardo cementa
Un geologo che era io poi per il grande progettista perché Carlo semplicemente aveva veramente patto un capolavoro con la diga del Vajont sì ha lanciato un libro in cui
I media la prevedibilità dell'evento
Dice che quella plana dovevate cadere attesi quindi non più di cinquanta mila metri cubi ciascuno di noi in una massa unitaria e compatta di cento di
Oltre duecento milioni di metri cubi
Siccome il parco fa dire che doveva
Tanto più
Che lui aveva
Disegnato per primo il profilo
Della frana
Non conoscevano
La profondità della fra Malpensa il profilo che era lungo due mila e cinquecento metri su un fronte sul lago d'iniz di mille sette
Poteva essere profonda cento duecento duecentocinquanta metri e questo aveva valutato un geologo un dito tecnico Austria con il professor nell'ordine
Il quale
Di descritte in un suo rapporto
Alla frase perché era stato ovviamente assunto dalla state per compiere quegli studi
Repliche e
Una volta apporto in movimento una frana di quelle dimensioni
Non avrebbe potuto essere fermata in nessun
Come su un espediente artificiale
E dette implicitamente tra le righe un suggerimento alla strade quando lui vi scrisse
Anche nell'ipotesi che si rinunciasse al bacino
La frana verrebbe giù ma una cosa che sia una frana di nel più
In un altro grosso porrà una specie di canyon come era
La
Valle del Vajont o così alte così stretta
Un'altra cosa è se cade in un bacino col modi centocinquanta milioni di metri cubi d'acqua
Leggo per questo dico
E poi all'insaputa di tutti i capi che io
E io mi inchino infernale
Perché
Lasciate sapeva certe cose e non le diceva agli organi di controllo agli organi di controllo dello Stato gli organi di controllo dello Stato liquidavano completamente dello stabile
E non c'era mai stato quello che poi i magistrati dell'istruttoria chiamarono
Un confronto circolare fra tutti fra tutte le sedi fra tutti gli uomini per tutte l'istante che aveva il dovere
Di prendere una decisione sensata
E non c'era mai stata un'informazione alla gente
Longarone non ne sapeva nulla Longarone ed erano solo gli eroi Tani quelle poche centinaia di abitanti di questo paese vicino in quella alta espleta vale e qui oggi il Parlamento e spende di racconti
Mauro Corona
Sia proprio il tavolo ma protestavano perché gli avevano
Avevano espropriato le terre e protestare perché gli avevano quando avevano pagate non pagate per lire al metro quadrato perché non avevano più i loro pascoli non potevano più andare nei loro posti
E non sapevano che cosa c'era realmente sotto e nessuno li informata perché quando qualcuno alcuno scriveva qualche cosa
Captando intercettando quello che avveniva
Al Vajont preveniva in tribunale come latina Merlin perché ogni in quegli anni cinquantanove sessanta sessantuno scrisse parecchi articoli
E uno dei quali fu denunciato dai carabinieri perché anche i carabinieri stacca scattavano come un sol uomo quando lasciate segnalava qualche qualche cose
Sì perché non c'era Brida denominano devoluzione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico per procurato allarme in sostanza è così
è ed il Tribunale di Milano
DS che lei aveva fatto semplicemente il suo dovere di cronista purtroppo non limitata da nessuno
Che sapevano ricordo il più o meno come lei se non di più piacque parlo di nessuno di altri giornali e
Perché disse il tribunale di Belluno l'allarme e veritiero l'abbiamo allertato ascoltando latente del Vajont Certani Montanari diverso e quelle di croato che abbiamo a porre un dobbiamo denotano
Sanità quindi e quindi il tribunale dette anche un'indicazione di vigilare su quello naturalmente non succede niente senta questo quanto accadde prima io volevo sapere poi dal al dopo e vorrei fare un nome perché lo fanno in poche il nome Mario Fabbri
Allora c'è l'aria fabbriche allora mentre il giovane giudice istruttore livello uno io ho avuto modo di ascoltarlo qualche mese fa e devo dire che nella sua voce si registrava ancora
Grandissima amarezza tanto che non ha avuto voglia di di parlare chiederlo
Lo capisco però crediamo poche Mario Fabbri era diciamo gioielli giovane brillante giovani donne trovo a gestire qualcosa provente più grande di lui dall'indo ogni tanto che non si trovano nemmeno periti disponibili nelle ore successive al Vajont per proseguire e l'altra notte trovare un serio varrà mediocri perché poi le spiego come è andata la cosa ecco io ho quella è la domanda sì ecco io volevo un po'tornare sulla sul lavoro di Fabbri perché poi in qualche modo più quello che si evince anche dal suo libro è che Fabbri ha un po'pagato questo suo impegno
Dunque all'Agenzia perché l'amico Nicola Masi andando che non ha fatto un minimo di carriera è rimasto e ha cominciato la sua carriera del giudice istruttore a Belluno
è vietato condannato allettare a Belluno per tutta la sua carriera detto mi pare che in pensione
L'unico passo avanti che ha fatto è stato quello di diventare Procuratore della Repubblica negli ultimi anni della sua carriera dopo la morte dottor mandarino
Ecco no io circa mi premeva sottolineare questo può perché nel suo libro è anche citato ed è una cosa sicuramente no per me è un punto delle
Il mento straordinario dal punto di vista tecnico dal punto di vista giuridico e anche dal punto di vista del coraggio umano
E che voi
Lui sapeva cosa dall'incontro allora le voglio spiegare l'accordo dei periti prego allora immediatamente
Dopo la la la sciagura
Il procuratore più il Procuratore mandarino ad Arcangelo mandarino apre apre l'inchiesta e nomina un collegio di esperti
Il più gradevole dei quali era il professor Michele Michele ricordano i docenti e dei geologi io ammantiamo geologo italiana molto autorevole poi interessante spiegare perché
Allora
Questo collegio di esperti vive questo gruppo di esperti poi una volta al partito all'istruttoria affidata appunto a breve
Viene incaricato come collegio peritale Dini fare una perizia sulla sulla catastrofe e di consegnarla entro tre minuti
Questa perizia è stata consegnata
Dopo un anno dopo un anno e mezzo
E
E ripete pari pari prima le tesi difensive di
Decoroso io Edoardo semente sì il quale dice che una frana di quelle dimensioni con quelle che la perizia di compattezza e di velocità di caduta non era conoscenza dell'uomo non era tecnicamente e umanamente credibile
Allora
La Commissione parlamentare di inchiesta nominata dal Parlamento conclude quadri con le stesse parole
Sul piano della prevedibilità della frana la Commissione botto informo la Commissione Bocchi nominato subito dopo la sciagura dal dal Governo che era stata molto severa comuni funzionari
In quei funzionari pubblici tanto è vero che erano saltati i due prefetti dirigenti del Consiglio Superiore dei lavori pubblici eccetera sul la questione della frana conclude esattamente come Edoardo segmenta
E così conclude perfino la commissione tecnica nominata dall'ENEL che era
Principale danneggiata perché era visto consegnare un impianto che è partita dal fondo proprio meritato un'abitazione era saltato per aria
Ecco
E cosa fa il giudice fabbriche giudice fabbriche invece conducendo
Le indagini dell'istruttoria eccetera e si è convinto che qualcosa di ben diverso per gruppo
Perché sono i documenti sequestrati adattate che parlano andava appunto l'erogazione dei computer baroni esperimenti su un modello di una frana confondere l'attività dei futuri idraulica dell'Università di Padova
Alla presso la centrale di nove del ventinove di fa ad alto
Centrale della Sade e ancora una volta si vede una
è singolare commistione di interessi bravo
Tra un Corpo dello Stato come l'università e la società privata
Lui sa tutto questo sa che è stato fatto addirittura una galleria by pass però sorpassare fine il tratto di lago che verrà interrotto dalla frana perché questo si fece
Negli anni Sessanta dal sessanta al settantuno al settantatré ecco e
E allora lui dice no queste questioni e queste
Risultante peritali che mi costringerebbero a ad archiviare tutto io non le posso accettare eccetera e porlo nuovo Collegio con nuovi prescritti il nuovo collegio peritale
Il questo Collegio
A questo collegio non partecipa a nessun italiano tranne
Che provvigione Professore incaricato il professor
Floriano calepino fratello dello scrittore Calvino
Che non so se lei abbia fatto una brillante carriera universitaria dopo aver partecipato a questo Collegio per quale facevano parte invece
Alcuni
Alcuni docenti autorevoli vivi teorici idraulici stranieri francesi uno svizzero è un tedesco mi pare
Beh e
Questo questo collegio invece arriva a conclusioni opposte ma naturalmente teorico anche questo dopo dopo un lungo lavoro
Demolire diciamo le tesi precedenti concludere anche come esperimento sul modello
Che
Una frana lago del Vajont ostili sapeva che avrebbe provocato un'ondata di grandi dimensioni
Questa è la storia della della perizia e come vede come come
Qui si
Capisce ad andare al dai
Retroterra di questa vicenda c'è un intreccio molto molto
Oltre a perverso diciamo degli interessi di omissioni di DDT di compromessi di cedimenti insomma
Il fatto che nessun professore di filologia italiano abbia gettato di entrare in un collegio peritale nominato da un tribunale
è incredibile di fronte di fronte a una tragedia che aveva provocato due mila morti quello a cui mi riferivo prima infatti
Senta tra l'altro c'è anche in questo intreccio che lei ricordava ore Bellentani pochissimo in questo intreccio che lei ben descrive anche nel suo libro c'è anche ora riferimento ha un termine che si è molto ascoltato in questi anni e cioè la questione del legittimo sospetto il fatto di procedere viene spostato all'Aquila siamo se non sbaglio nel novembre del mille novecentosessantotto è quel processo lo seguì a L'Aquila
è riapro che dal primo all'ultimo giorno poiché ho seguito il cono d'appello infine
E infine o in Cassazione perché e concludo qua quattordici o quindici giorni prima che scattasse la prescrizione del reato perché i reati colposi sempre
L'una in sette anni e mezzo anche perché lo ripeto dobbiamo e proprio in quei giorni c'era il suicidio di pancia Dini panciera in qualche modo
Un po'l'elemento più importante per arriva di responsabilità in Pagliarini era il direttore
Dei lavori per campione del Vajont
Mancini è stato quello che
Aveva
Proposto la costruzione della galleria di bypass
E aveva proposto di affidare la frana perché diceva con
In varie errati progressivi del perché io debba io
Torno e trovo che Remo una serie di caduta della frana finché si riempirà l'accordo Staffora del coso noi lago sarà diviso in due ma noi l'acqua verso la labilità e verso la centrale la porteremo attraverso la banca meriterebbe riparto allungati uno chilometro e mezzo che al patto scavalcare la frana che sarebbe stata di larghezza di mille settecento metri e quindi Vajont orienterà obbligo un bacino utilizzabile un bacino in esercizio
Ecco questo è quanto lei ricordava ma anche rispetto a poi alla questione del processo c'è un altro capitolo molto doloroso che lei anche ancora ricorda nel libro che quello dei sopravvissuti quello dei superstiti quello anche poi
Del come lo Stato
Ha deciso tra l'altro poco tempo fa perché se non sbaglio l'ultima detrazione del due mila luglio due mila Corriere
Con il Governo Amato a Palazzo Chigi con
L'ultima transazione terminarla come richiamare la liquidazione dei danni insomma le quelle Hawaii dei danni al Comune di Longarone per danni materiali e la perdita di popolazione
E e lì c'è anche un capitolo doloroso perché somma anche nei giorni subito seguenti alla catastrofe c'era stato un tentativo in qualche modo di chiudere di chiudere le questioni in maniera individuale con delle cifre
Davvero mortificante ma di questo ne parliamo in altra parte prevederà normodotate tua dell'ENEL
Dire che non riguarda solo il processo incerto ma quello è un altro capitolo insomma dei tanti che racchiude quel tema in questa vicenda è stata
Dalla dal suo diciamo del suo lavoro da quanto e per come ha seguito con attenzione tutta la vicenda Ionta
Vogliamo ricordare anche poi le pene che sono state
Inflitte ma non solo le pene il giudizio poi chi effettivamente ha scontato Ricchino queste pene per i duemila morti né della tragedia del Vajont
Perché di fatto credo di capire che abbia pagato appaltatrici o di Pacini solo Biadene si è fatto qualche giorno di gara erano appalto mi pare poco più di un anno nella sua città lui era già un anziano ingegnere
L'arte del Santa Maria Maggiore a Venezia aveva mi pare due anni da scontare ma venne liberato un po'prima per buona condotta incardinati dedico alla biblioteca
E anche a riprogettare l'impianto di riscaldamento delle caratteristiche quindi possiamo dire che per i duemila morti per i danni
Infiniti materiali e noi ovviamente del Vajont a parte Biadene nessuno appropriato
Quindi c'è un'altra grato maturi tenga conto addirittura di quello che
Nel processo di primo grado
Nessuno venne condannato per la frana vennero condannate intervennero corrono condannate solo per non aver avvertito l'agente di Longarone
Come sapete la percezione che sta provvedendo a un incidente stradale lo sono dimenticati di fare delle segnalazioni
Ma
Una per natura prevede che la previsione della frana non ci fu nessuna condanna nel processo di primo grado questo che cosa voleva dire che nessuno avrebbe pagato non solo in termini di di
Mi condanna penale di carcere pashtun avrebbe pagato soprattutto in termini di risarcimento
Questa era era da grande vittoria della
Della Montedison in cui l'ARPA della congruità dopo una razionalizzazione al processo
Al processo dell'Aquila queste questa sentenza avvenne ribaltata
In secondo grado in appello e venne confermata in Cassazione ma con l'obbligo appunto del risarcimento
Ma sul piano penale due soli e condanne a
Piene di ieri
Di cui una sola parzialmente scontato
Un'ultima cosa passi si preparava questo clima già nelle ore seguenti perché gli articoli non erano molto
Promettenti nei giorni nelle ore che hanno seguito quel nove ottobre Silea paragonando Dino Buzzati ma anche con Giorgio Bocca mi corregga se sbaglio
Di di fatalità e venivano chiamati sciacalli tela naturale punto ecco rispettata
Una delle amarezze più
Delle pratiche più profonde che io ho subito nella mia esperienza proprio perché noi
Ma io lo scriviamo con le carte usciranno con gli articoli dal prima Merlin datate cinquantanove sessanta sessantuno
Il quale diceva è la situazione drammatica addirittura lei aveva captato qualche cosa che si perdeva il bypass eccetera no
E decantato anche delle cifre e scrisse che è nato come massa di cinquanta milioni di metri cubi incombeva sulla vita e gli averi erto
E il suo lasciano decreto invariata solo per difetto perché lei prima citava una frana di cinquanta milioni ed era di duecento milioni di metri cubi
Sì
E quel che mi vengano a raccontare la coda no ma non solo primo aggiornerò è fatalità chissà perché cave
E Dino Buzzati scritte e come tale un sassolino fosse caduto in un bicchiere e la con l'uscita fuori ma Santo Dio Maccanico una montagna di duecento milioni di metri cubi ma come è possibile ma procederemo si vede niente
Ma chi doveva abbia anni prima si muoveva di trenta centimetri all'anno questo gigante mostruoso ma negli ultimi giorni si muoveva di trenta quaranta centimetri al giorno non si poteva di operare a protestare perché erano spaccati in due
E poi mi vengono a dire fatalità la natura cattiva non solo ma nei giorni dopo ritorni dopo
Quando quando io ritenevo sono il giornale con gli altri colleghi a dire come stavano le cose
Dall'altra parte veniva la lezione ma noi dobbiamo avere pietà per i morti in questo giorni in questi giorni dobbiamo
Pensare all'epoca delle vittime accompagnato il Ministero al cimitero e non dividerci solo su queste cose
Ha capito
E la proprietà e per i malati era quella di di di di di mettere una pietra tombale sopra le responsabilità di chi aveva provocato il disastro
Però l'atteggiamento questa era la cosa e mi feriva più profondamente e che io non ho mai più perdonato altri miei colleghi che poi
Contribuirono
Quel manifesto sciagurato che
Che ci chiamava che accade
Cinque Paesi migliaia di persone ieri c'erano oggi sono a terra
Nessuno ha colpa a nessuno poteva prevedere no io ho scritto la fate spadroneggia mai Montanari si difende per piacere
Signora Merlin ci sono i morti utente speculazioni politiche
Un sasso è caduto in un bicchiere l'acqua è uscita sulla tovaglia tutto qua no io Trento una frana di cinquanta milioni di metri come Milan ci ammende aderente al piacere
Signora Merlin ci sono i morti
Sangalli
Cent'anni
A all'iscriveva Montanelli sul Corriere della Sera
Sciacca lì ripeteva no a lettere cubitali immuni dalle città italiane contro chiosava mettere in discussione la validità della migrazione Vajont
Quel tipo anche questa si può dalla nascosta
Berlino è noto
A Marco Paolini torniamo a Mario passi
Sarò vent'anni dopo io ho avuto la medaglia d'oro dal Comune di Vajont del Comune dei Longarone ed era una medaglia d'oro consegnato emenda un Amleto andammo cristiana
Perché l'Amministrazione suggeriva che terrà allora Veneto volta penale ucciso il Sindaco venne ucciso il cuore della popolazione più attiva che era nel centro di Longarone che era l'elettorato socialista
E poiché appunto avendo aumentando come
Ogni ingiusta dialettica democratica andò al Governo un'amministrazione
Democristiano dicendoci il club di allora quello che fosse la quale però
Nel ventesimo anniversario del disastro
Mi consegnano una medaglia d'oro termine servizi dove rifiuti assieme ovviamente ad altri ad altri colleghi
Senta passi concludiamo qui il suo libro è pieno di altri spunti io potrei parlerei lei potrei parlare vi potrei parlare con lei per ore c'è il terzo tema è il caso di sanato io le autorità totalitaria quale pubblicità invitandolo
Nel contempo interessati a a scoprire il resto perché nel mio libro non è questa ci mancherebbe naturalmente tanti
Modalità operative insomma sì io concluderei dicendo proprio questo siccome in libreria ho visto un paio di ragazzi acquistare il suo libro che non hanno avuto poco più di vent'anni quindi non erano assolutamente nati nel sessantatré io mi chiedo e le chiedo questo cosa vorrebbe che in qualche modo
Lasciasse il suo libro questo racconto questa testimonianza in un ragazzi così giovani anche che però evidentemente hanno a cuore il tema della memoria che è una faccenda così maledettamente complicata in questo Paese
Io vorrei
Io sarò quindi
I sopravvissuti superstite prevediamo quei pochi che probabilmente ci sono ancora
No non c'è l'atto notorio potrà fare spento
Francese non accade questo
Che noi che non vivono bene loro rispetto
Io vorrei soprattutto che nei giovani di oggi resta serie
Per curiosità la voglia di sapere di capire cos'è avvenuto nel bene e nel male in questo nostro Paese perché non tutto il male ovviamente
Ma
Che si capisce
Quali redditi diritti anche di di atroci sofferenze non riteniamo viene il cosiddetto nostro progresso
Un benessere e di di cui in parte votiamo
Vorrei Comitato insomma che
Chi fosse
Il desiderio di capire di conoscere noi stessi con
Ma ci tenevo a quei ricordando che però in qualche modo c'è una specie di staffetta mediatica della memoria sul caso Vajont ha iniziato da un fronte se non sbaglio è una foto
Poi c'è stato un lungo periodo come dire di di oblio blackout della faccenda Vajont fortunatamente in maniera splende dobbiamo dire ripresa poi da Marco Paolini che a calmarlo trovino riaperto riaccendere qualche cosa che era un posto o ho nel cuore di tutti e che però è stata una porta che si è riaperta perché questa staffetta mediatica settaria passato il termine poi passata a Martinelli con il fin sul Vajont poi Zamorano Mauro Corona con irachena che sul Vajont è una staffetta che adesso ha raccolto Mario passi
Con il libro Vajont senza fine una staffetta che farò io noi onora la memoria io ho fatto il giro completo sono ritornata al punto di partenza e ho ripreso e ho ripreso il punto con il dottorato
Ancora la strada
Facoltà dovuto non certo io al professor Petronio divertimento non ieri contesero nato nell'appunto io penso di montagna lo sai una
Fronte ci mettere prima
Rieleggibile in questo articolo mi chiedo soltanto previsti dai centri comunali
Punti sei la notte precedente la montagna che cosa succederà al Vajont dove si potevano dice notifica
Niente
C'è una Commissione nominata dal ministero che controllerà che tutto venga fatto come si devono condizioni aiuto un ritorno immediato missioni Andriolo concerto Francesco Pinto contemporaneamente il consulente privato della fatica dei punti segretato
Registrato nello Statuto anche il mondo
Prove di allora è meglio lasciar perdere
Martina Merlino in come è noto deciso di non lasciar perdere ed anzi andò avanti con le sue inchieste continuiamo ad ascoltare la voce di Tina Merlin
In ogni
Documento particolarmente raro che ha voluto proporre ai telespettatori nel maggio del mille novecentonovantasei Giovanni Minoli nell'ambito della sua inchiesta per Mixer
Beh pari fatto che nelle ore immediatamente successive alla tragedia la giornalista si trova al centro di un vero e proprio giallo giornalistico
Siamo al dodici tutto la catastrofe che ha appena detto
Si stanno contando i morti eliminando l'IVA
Giornalistiche truppe di tutto il mondo sono sul punto
La tv francese sacchettino Amerina aveva danni cercato di dare l'allarme e la intervista
Avrebbero dovuto mandarla in onda in Francia attraverso la sede RAI di Milano ma le dichiarazioni della Merlin erano scottanti e secondo le autorità italiane avrebbe gettato discredito sul Governo alimentando la propaganda comunista
Immediatamente alla RAI di Milano sorgono difficoltà tecniche intervista non può andare in onda
François Barrault il giornalista porta lui stesso la pellicola Parigi ma quella tribù gollista e solidale con il Governo italiano e l'intervista e bollata da un decreto di quarantena
La notizia di questa censura esplode sui quotidiani francesi che la tv è costretto a mandarla in onda per poi farla sparire per sempre
E non è questa intervista siamo riusciti a rintracciarla dopo lunghe ricerche negli archivi dell'istruttoria istituto nazionale dell'audiovisivo di Parigi si tratta di una registrazione trasmessa una sola volta come abbiamo detto in Francia mai ritrae ritrasse sta da nessuna televisione né pochi giorni dopo la tragedia né mai il nastro sembrava sparito nel nulla e per ben tre volte c'è stata perfino negata la su l'esistenza del responsabile dell'Istituto nazionale giudizi alla fine però è stato rintracciato si può sentire alla mente una voce fuori campo del giornalista francese che chiede alla Merlin
Le fonti che le hanno permesso di annunciare in anticipo la tragedia e nomine del prezzo
Scusate
Racket che fossimo costretti
Qual era l'informazione che aveva nonché del giornalista
Aveva partecipato a un'Assemblea
Incontra
Attaccato
Pubblica avevano costituito un consorzio per la difesa della valle Errani
Per
Erano convenuto
La società elettrica costruire persino
Per loro sarebbe
Un grave pericolo
Perché nel Paese di erto era costituito sul terreno di una vecchia frana caduta da una montagna Pizzinato centinaia di anni fa
Letizia Pignoletto rischi mi AVEPA piacevole oggi ma non c'era un periodo di richiede
L'intervistatore gli elementi
Geologi
Il la statica detta un suo geologo il quale aveva fatto una perizia favorevole alla costruzione del bacino
Però i contadini sapendo
La natura del terreno
Hanno voluto interpellare per conto loro un altro geologo di fama internazionale
Il professor Grilli
Il quale ha dichiarato che sarebbe stata pura follia costruire un bacino idroelettrico in quella località
Per la natura stessa del terreno
Sul resto Commissioni assunto
Turismo
Belluno tutti a Belluno multipli dal periodo di crisi il principio in più mi hanno detto che la mera lo circolava parlare in rilievo esclusi vero
La popolazione
In quella zona sapeva ancora da quando io ho scritto gettato il primo il grido d'allarme
Che la montagna
Piano piano
Sarebbe crollata nell'altro tanto è vero che tra il periodo della denuncia della mia denuncia all'autorità giudiziaria è un periodo del processo
Circa un anno di tempo
Era caduta una frana un testo di Belmonte toccante accollato tenta di lago in seguito a questo il monte continuava a provocare venture
Che destava preoccupazioni anche le tecnici della società elettrica
Così scrive a proposito di quella notte Mauro Corona nel suo libro il volo della Martorana
Erto diverrà una cittadina e poi sprofonda era
A volte nei bar qualche saggio rio sommava la profezia intanto il Paese stava cambiando avviandosi a diventare una cittadina
Di notte non serviva più il rumore del torrente giù nella valle poiché torrente farle erano diventati ormai un immenso bacino d'acqua dolce
Nelle sere tranquille quel mare artificiale rifletteva alla luce della Luna il cornuto specchiano se dentro poteva per la prima volta dopo milioni di anni scoprire compiaciuto il suo profilo inaccessibili
Di giorno sul lago dal colore verde scuro sfilavano le barche qualche facoltoso personaggio aveva costruito sulla riva in mezzo ai vari città sua dimora estiva
Qualcun altro prevedendo un futuro
Pieno di guadagni costruire l'intelaiatura in cemento armato delle norme albergo a tre piani uno obbrobrio sopravvissuto all'onda è che si trova ancora lì scheletro assurdo inconcepibile sulla curva di San Martino
Era una cosa talmente orrenda che neppure l'acqua del Vajont lo prese con esse si portò via le cose belle ma quello non vuole lasciare ai posteri perché medita se
Intanto erano stati aperti bar e trattorie Peroni fucilare i numerosi operai e tecnici giunti quassù al seguito dei lavori
Nella difficile convivenza fra gli stranieri Montanari non mancarono scontri incomprensioni e risse poiché i primi come natura vuole cercavano di fare il filo le ragazze del posto le quali Nolli disegnavano affatto
Ciò nonostante sembrava che tutto procedesse al meglio è per qualche tempo si credette davvero al miracolo del cambiamento al benessere e alla infondatezza della profezia
Ma un giorno il monte Torchi si sveglio di soprassalto
Si svegliò perché l'acqua della diga lo aveva spintonato malamente
Si accorse costruttore che era diventato un po'più piccolo era scivolato di qualche metro verso il basso allora preoccupato chiamò il Borga il monte amico
Suo che li sta di fronte di disse senti quell'acqua mista togliendo i piedi e quella massa dei presuntuosi tecnici ingegneri geologi non si accorgono di niente
Sono sicuro che sto per cadere giù in quel maledetto lago che hanno costruito non so come avvertirli
Da molti giorni mi sento debole cerco di farglielo capire o persino incrinato agli alberi verso terra in modo che si notino i miei complimenti ma loro ottusi come sono non se ne rendono conto
Per favore aiutami mettere in allarme avvisarli tu visto che a me non dando retta
Il Borga che è molto più vecchio del talk e quindi più saggio rispose con tristezza io non posso farci niente quella è gente insensibile non capisce sono solo degli aree di tecnici che non sanno interpretare i nostri messaggi
Quelli delle piante dell'acqua dei rumori sono figli della presunzione perciò sviluppo nome mettono in pratica una scienza che va contro natura altrimenti non si spiega la follia di sbarrare il corso dei torrenti illudendosi di non provocare poi conseguenza
Tu sai benissimo che cambiando l'andamento naturale delle cose prima o poi si paga
Il talk sempre più preoccupato insisteva ma c'è gente l'assoluto nei paesi se io salto giù di colpo nell'acqua questa che non mi posso portare si arrabbia scapperà in massa giù per la Valle uccidendoli tutti
Guarda che l'acqua il vile continuava il tocca una goccia sola non può far nulla ma quando si riunisce insieme diventa cattive potente
Borga cercavo di prendere tempo rispose
Veri di resistere cercherete le attaccato al tuo posto almeno per qualche giorno chissà che quelli Storti non sa a Vedano e facciamo almeno sgomberare i Paesi
Non ce la faccio più ti ripeto insisteva angosciato il talk sotto di me c'è una lastra di roccia levigata come un Marmo R. idee perché dopo milioni di anni grazie all'ingegno umano potrà finalmente liberarsi del mio peso e vedere il cielo azzurro
Inoltre c'è la morte con quei goffi studiosi del terreno perché l'hanno offesa definendola G Bosa piena di rughe
E lei che invece lisce pulita vuole dimostrare loro che non mi lascerà scivolare che la gara come pensano ma
Nitti nella giù in un lampo
Quel nove ottobre sessanta per la giornata era bella e i monti circostanti discussero fino a tardi del pericolo imminente
Il collaudo che è un tipo violento di poche parole si meravigliò del fatto che i montanari non avessero ancora preso a calci quegli stupidi sapienti
Verso sera scese il vento nella valle portò le parole della profezia per tutto il villaggio e nelle frazioni alle ventidue e quarantacinque il talk stremato Sarvese e precipitò nell'invaso
Una gobba immensa sollevo la luce della Luna dalla superficie del lago e la scagli o verso il cielo
Poi
Il bagliore si spense nel Boato di un mare che piombava sul longherone in quel momento anche è rotto avviato a diventare una cittadina profondo
In ore in acque mai più
Una diga così alta in Italia non esisteva ma crediamo
Una piegato più arduo avvolta di questa rispettandone esisteva al mondo
Quando viene costruita quella del Vajont è la più alta del mondo
Nessuno aveva mai osato immaginare un impianto così e chi è il progettista dell'ottava meraviglia del mondo
Lo conoscete già
Corretta elencati
Carlo Carmenta ricordate
Per ventinove giovane ingegnere che lavorava per la fate nel cinquantasette
è diventato direttore della Divisione idraulici accolto esotiche anche all'estero queste del Piave per la gran parte le ha presentate e realizzate lo vi è un bravo costruttore evidente come ne avevamo in Italia e degli arricchimenti
So che
Tra l'altro questa del Vajont la sua ultima prima di andare in pensione
Per costruire una diga non bastano impegnare per quanto bravo
Serve ideologo prima dello spettacolo teatrale di Marco Paolini in pochi sapevano cosa era esattamente il Vajont
Anzi in molti avevano ereditato una visione distorta dei fatti credendo a quanti avevano parlato di fatalità e di riflesso immaginato magari anche un crollo della dighe che in realtà non vi è mai stato
La storia del Vajont per storia di cultura o sottocultura del profitto di inganni bugie sopraffazioni connivenze omissioni silenzi stampa complicità
Allo stato attuale non siano in grado di sapere se il movimento sarà graduale Bubu illuminerà improvvisamente da subito un inutile ad un milione di euro eseguire nell'invaso significherebbe comunque ma umilmente il ridicolo dell'individuo di lucida ripetuto quello che usufruito di vedere di buon lavoro
Una
Vajont allora
Ma io dà il nome del torrente che scorre nella valle di erto e casso per confluire nel Piave davanti a Longarone a Castellazzo in Provincia di Belluno
Longarone Valle del Piave si trova a quattrocento settantasei metri sul livello del mare
Il monte TAC mille ottocentoventuno metri è situato alla destra di pini da sulla sponda opposta avverto e Castro che sorgono a ridosso del Monte salta
Fu proprio dal Monte talk si stacco come è noto la frana di trecento milioni di metri cubi di roccia
Forse poi non è superfluo ricordare che in dialetto Vajont vuol dire va giù che tocca il nome del Monte vuol dire pezzo e che a completare l'opera l'altro Monte si chiama salta
In montagna raramente i nomi sono senza significato ma nessuno allora vado a queste cose nessuno per esempio alla sabbia
La sarde nel suo rapporto con il famoso Marchese sta per società adriatica direttrici età era la compagnia idroelettrica di proprietà di Giuseppe Volpi detto Conte di Misurata
Ed è la società poi confluita nella Montedison che costruisce la diga del Vajont
Dal sessantadue poi con la nazionalizzazione dell'energia elettrica la diga passa dalla sabbie all'ENEL
Giuseppe Volpi è fondatore e proprietario della sabbia
Ministro delle Finanze sotto il fascismo divenne
Uno dei più importanti imprenditori idroelettrici del Paese e come tale artefice principale dello sciagurato Progetto paio
Da questo punto effettivamente il professore ha chiesto alla sale dovrebbe finanziare un'altra sequenza di esperimenti per vedere il comportamento dell'onda del Vajont in prossimità dell'abitato di Longarone no grazie
Allora qui ferì grazie
La strada Italia per vedere il comportamento dell'onda sulla sua vita non sugli abitati ciniglia Baldo una
E cerchiamo allora di ripercorrerla questa lunga storia del Vajont
Siamo nel mille novecentoventotto l'anno
Nella prima relazione del geologo dal piazze per la costruzione di un bacino artificiale nella Valle del torrente Vajont
La riga progettata dall'ingegner se mensa con la consulenza della geologo per conto della sabbia servirà a produrre elettricità utile a soddisfare il fabbisogno energetico delle industrie nazionali
E torniamo caso ce lo impone al Conte Volpi di Misurata e siamo a pagina trentatré ed è libero di Tina Merlin sulla pelle viva che in proposito scrive
Aveva fondato Lassad giovanissimo nel mille novecentocinque da appena ventisette anni in questo ramo diviene più importante imprenditore idroelettrico del Paese mette in piedi lo staff di tecnici e scienziati ai suoi ordini
Le zone di montagna già poverissimi e vengono depredati e dell'unica risorsa l'acqua e delle terre coltivabili di fondovalle
I montanari contadini vengono spinti sempre più verso le grandi città o all'estero il territorio subisce una aggressione traumatica in parte per le oscillazioni provocate alle sponde montagnosa i dagli invasi dagli sbalzi dei bacini
In parte per l'abbandono di una manutenzione idraulica dei corsi d'acqua che i contadini lavorando la terra avevano interesse a curare come curavano improprio
La Provincia di Belluno e di Udine prosegue Tina Merlin ma sono seminate di impianti idroelettrici di varia grandezza
Sono quasi tutti della sabbia o incorporati nella strade ma il più importante che tutti doveva risultare negli anni e per successive modificazioni quello del grande Vajont
L'idea geniale era venuta alla Società nella trentanove e quaranta si trattava di convogliare sfruttare le acque residuo del Piave e di alcuni suoi affluenti dopo averle già sfruttate a monte incanalando alle
In un unico grande serbatoio chiamato di riserva da usare nei periodi di magra cioè di siccità
Nelle due grandi centrale dissolversi n e della Gardone
In questo caso le due centrali potranno funzionare produrre Energia in continuazione
Secondo i calcoli della salde a impianto ultimato le centrali avrebbero sviluppato complessivamente ottocento milioni di chilowattore
La prospettiva era affascinante e la SADEC inoltro subito domanda al ministero
Siamo al ventidue giugno del mille e novecentoquaranta e Volpi era allora presidente della Confederazione fascista degli industriali ma le carte sia denaro a Roma con lo scoppio della guerra altri pe
Sì Elio Paolo le menti dei governanti e dei dirigenti dei ministeri
La Sardegna aspettò con pazienza fino al momento in cui credete di perdere la partita il fascismo la partita l'aveva già persa
Cosa sarebbe avvenuto dopo la guerra chi avrebbe guidato il Paese
Era meglio premunirsi Volpi il traffico periodicamente per riuscire a strappare l'autorizzazione che gli fu concessa con un atto illegale
Il quindici ottobre del mille novecentoquarantatré nelle giornate tragiche che seguirà l'otto settembre
In un momento del tutto anormale nella vita dello Stato Lassad riusciva a ottenere una adunanza e un voto della quarta sezione del consiglio superiore dei lavori pubblici
Con il quale si esprimeva parere favorevole all'accoglimento dell'istanza
è risultato dagli atti che all'adunanza di cui sopra partecipare non solo tredici su trentaquattro componenti i quali non costituivano il numero legale rendendo così illegale quella decisione
La prima autorizzazioni al Progetto Vajont fu quindi ottenuta con l'inganno Verso la Nazione
Ma dovette costituire tuttavia un precedente credibile dopo la guerra per l'allora Presidente della Repubblica illiberale Luigi Einaudi
Che con proprio decreto numero settecentoventinove del ventuno marzo quarantotto accordava la sabbia la concessione definiti
Arriviamo così al mille e novecento cinquantadue
La sarde si impegna costruire sul lago una passerella per riallacciare le comunicazioni con la sponda sinistra Della Valle
Nel mille e novecentocinquantotto può e si deciderà invece di realizzare una strada perimetrale lungo la riva del lago perché il terreno non avrebbe consentito di costruire la passerella
Cinque anni dopo mille e novecento cinquantasette la sarde senza autorizzazione inizia i lavori di scavo
Per aumentare la produttività dell'impianto si decide di apportare al progetto una variante in corso d'opera alzare la diga di circa sessanta metri
Una ipotesi che fatta limare le vene e i polsi al geologo dal piazza
Geotecnico austriaco Müller sempre nel mille e novecentocinquantasette subentrato all'ormai anziano dal piazza si accorge che il terreno è franoso
Nascono dubbi sul progetto in corso ma si continua a costruire la dica
Siamo nel cinquantotto il Consiglio superiore dei lavori pubblici nomina la commissione di collaudo per accertare che la DDA venga costruita secondo le prescrizioni
E vediamo a questo proposito cosa scriveva Tina Merlin ancora dal suo libro sulla pelle viva
Il primo aprile del mille novecentocinquantotto il ministro torniamo nominato la commissione di collaudo che deve sorvegliare per conto del Ministero l'avanzamento dei lavori e la tenuta del bacino artificiale
I nomi dei suoi componenti vi sono stati forniti dalla Quarta sezione del Consiglio Superiore dei lavori pubblici attraverso il suo Presidente Frosini che propone anche se stesso
Altri due nominativi fanno parte del Consiglio Superiore hanno approvato in tale veste il Progetto generale della diga non occorre dato dalla prescritta relazione geologica
Uno di questi tre è anche consulente privato della sabbia per l'impianto di Pompei sei e di Forno di Zoldo
Insomma si è fatto tutto in famiglia quella della SADEC anche se in base a regolamenti precisi volterà buonsenso e alla correttezza
Non può far parte di commissioni di collaudo chi ha concorso all'approvazione dei progetti cui i collaudi si riferiscono
Ma quale legge o regolamento dello Stato si è mai rispettato in tutta la vicenda Vajont si chiede la Merlin
Quassù e a Roma prosegue la sovranità legittima non è lo stato ma gli uomini del monopolio
E si possono disporre di tutto come credono anche di far franare una montagna addosso alla gente e poiché sono e sovrani legittimi se la gente protesta ha torto
Se il nemico ha torto è da distruggere
I nemici sul Vajont sono sempre di più
Qui c'è una frana occulto
Con un fronte di due chilometri uno sviluppo verticale di centinaia di mentre una massa di duecento milioni di metri cubi di rotta è una frana antica nella preistoria questa valle piegare riempita di montagna
Poi il torrente Vajont nei secoli nei millenni si è rincarato un letto nella vecchia frana
Ma un pezzo della frana è rimasto piantato viva
Sulla sponda destra contro non perché tanta si chiama collego lato il resto della frana
è una sezione unica e non verticale sospeso sul torrente che potrebbe stare lì per altre migliaia di anni a meno che
A meno che qualcuno non venga a fare un serbatoio artificiale proprio qua
L'osservatorio non sta mai fermo
Sale scelte sale e scende a pagarle prima il Piepoli le ginocchia dagli oggi dai domani
Questa frana maledetta potrebbe decidere un giorno di andare a vedere come è cambiato il mondo nel frattempo
è iscritto a più ogni manuale non si fa una diga dove è già caduta una frana
Paolo Rumiz sei a firma di prestigio del quotidiano la Repubblica si occupa da sempre di questioni del nord est e da ovviamente seguito sempre con attenzione la questione Vajont noi
Dovevamo ecco entrato qualche tempo fa proprio sotto la diga del
Vajont sentiamo l'ora le sue valutazioni sulla questione memoria e sulla vicenda del Vajont
Ma intanto qui c'è un frattura eletto buono
Nel tempo
Cioè noi di siamo di fronte a un evento che siamo ammesso trentotto anni di tempo
Per diventare immagine
Mentre viviamo in un in un mondo che proprio in queste settimane vive catastrofi in tempo reale catastrofi diventano immagine immediatamente con nomi cognomi colpevole anche se le situazioni non sono ancora certa
Erano coperto chiaramente vediamo tutto il ritardo dalla nostra memoria nazionale rispetto alla memoria dal resto d'Europa
Nominano i ci troviamo di fronte
A un olocausto
Che
è entrato diciamo nella nella nel è stato giudicato
Secondo i criteri a giustizia soltanto dopo trent'anni
Quindi siamo di fronte a un
Un a un ritardo fisiologico della memoria italiana
Un film come Vajont rischia di i se un'opera che poi finisce dopo le due ore o forse può lasciare qualche traccia che in qualche modo poi
Cresca
Sono abbastanza scettico che
Sugli italiani questa cosa possa avere un affetto sconvolgente di ripensamento di responsabilizzazione
In qualche modo di occhi aperti nei confronti delle decisioni
A scatola chiusa che ci possono scendere dall'alto
Quello che spero molto più piccolo e cioè che perlomeno questi luoghi questo pezzo di montagna o la montagna in generale che è stata la grande dimenticata
In questi anni di catastrofe di alluvioni
Questo film consenta una una presa di coscienza per il recupero di questi luoghi
Devono diventare soprattutto questo con grande luogo su come imparare uomo a evitare cose di questo tipo cioè questo è un grande museo a cielo aperto dei nostri errori della nostra follia tecnologica
E quindi chi dice tutto ciò che non dobbiamo fare con cui io credo che
Il senso di questa valle il futuro di questa valle sta proprio nel
Mostrare all'Europa e al mondo questo
Proprio su questo fronte uno dei simboli in qualche modo della memoria di questo posto se così possiamo dirlo Mauro Corona dice
Erto siamo in dieci potrebbe essere
Uno dei luoghi della memoria perché invece andare costa diverto con cemento armato d'altro quando quello più che un museo poteva essere
Una memoria vivente in qualche modo poteva insegnare qualcosa
Numero la più pallida idea penso che dipenda molto anche dalla scelta degli Earth anni
Teniamo conto che è una bella fetta gli abitanti di questo Paese
Hanno scelto di andare a vivere in pianura perché ritenevo dalla montagna un luogo maledetto in cui non tornare
E anzi
In qualche modo considerarono il la catastrofe o un'occasione irripetibile per trapiantare si altrove
Non credo che questa gente abbia trovato la felicità in pianura
Ho la sensazione che quelli che sono rimasti
Abbiano conservato l'anima del luogo ne siano i depositari siano credo gli unici che possano
In qualche modo ridare un senso a questo luogo calato della modernità
E Paolo Rumiz è tornato ieri sulle pagine di Repubblica parlare di Vajont nell'ambito ovviamente del quarantesimo anniversario
In fondo al largo che non c'è più questo il titolo del lungo articolo di Paolo Rumiz nell'ambito del quale viene immancabilmente citata una figura simbolo quella ancora Di Mauro Corona
Ascolta è il Vajont che si scava la strada
Albeggia l'uomo fiuta la nebbia come un lupo mastica un sigaro ascolta in silenzio della sua valle
A Bandar a canotta nera capelli e barba grigio ferro e Luis Mauro Corona classe mille novecentocinquanta l'uomo che parla con gli alberi alpinista narratore scultore sulle ignoto superstite ribelle dell'onda del nove ottobre sessantatré
La senti si verità dalla balaustra davanti alla bottega cerca qualcosa del buio qualcosa sotto il Paese oltre la Chiesa delle anime
è un mormorio che arriva dal profondo del bosco la voce del Vajont quarant'anni dopo l'acqua che si portò via duemila persone con la forza dei due bombe nucleari
Oggi è un rigagnolo un sussurro delle ghiaie
Scendiamo verso il lago che non c'è stiamo due Palombarini nei fondali del tempo
Mauro che è sempre svelto come una donna da oggi a movimenti lenti quasi fluttua nella foschia forse è colpa del vino ieri ha bevuto troppo questa mattina si è sparato un'intrusione di acqua e fare né per i aversi dalla Ciocca
Ma forse un'altra cosa la maledetta Linea d'ombra che deve passare
Era otto vecchia limite del mondo di ieri qui il tempo si è fermato tutto a più di quarant'anni miracolata dall'onda che passò poco più a destra oggi è intatta e deserta uno straordinario monumento alla montagna che fu
La abitano gli ultimi Mohicani quelli che rifiutano il cemento del Paese nuovo la sua illuminazione da stadio la Chiesa astronave
In basso due latrine abbandonate Mauro vigna ce la diede l'ENEL dopo averci espropriato di tutto
Ingegneri pensare una cosa possiamo dare Asti poveri bis Folchi e c'è dietro i cessi me lo ricordo bene l'inaugurarono con il taglio del nastro
Ecco quanto contava la montagna
Passiamo alla vecchia linea dibattiti e l'altro mondo comincia il tempo finisce qui il contrario di erto vecchia nulla più di quarant'anni niente
Alberi ciottoli sentieri persino la nebbia non esisteva prima che la frana imprigiona se l'umidità bloccando la ventilazione in fondovalle
Venite venite qua dove la montagna o per la vendetta curano ne può più di rievocazioni sparirebbe ha i mezzi busti e i talk show qua dovete venire a cercare i morti in sepolti centottanta furono nella sola erto
Aleggiano come non fossero mai morti la notte di Tirano i piedi come i rimorsi
E proprio allora dal buio arriva un lamento soprannaturale cupo come un corno tibetano un altro gli risponde a riempire l'anfiteatro Mauro sorride sono i cervi in amore sibila
Negli occhi vedi il lampo del bracconiere i maschi che segnano il territorio ecco la forza della natura Giannini agli incubi
L'acqua chiama ancora
La senti come torna a cantare per secoli è stata la ninna nanna degli Art anni
Chamot all'aperto quindi una spianata di ghiaie lunari
Dappertutto orme di cervi non è ancora la frana è solo il sudario che la copre le ghiaie sono venute dopo l'onda portate dai torrenti senza più deflusso salite di cento metri due e mezzo all'anno
Prima dell'ago qui c'era una fortuna in fondo vi confluivano tre torrenti intorno un universo a destra i mulini a sinistra le segherie lì c'era la casa di mio nonno la quella di cartelli c'erano gli Scarpa
L'uomo disegna memoria la geografia delle cose perdute Lini niente ladina e Pierino e poi meno li nelle spesse la casa dei Paulo Moni dalla forza alle
Tentare uno di loro lotto occorrono Orsola una fiera in Carinzia e vinse
Riprende il passo veloce data Libano Mauro Corona non si lascia depistare dagli echi trova il fianco della montagna entra in un labirinto di rocce deformi gobbe pinnacoli mascelle ed urla l'acqua è con l'acqua
E già si arrampica oltre le cascate nella forma che solo l'anticamera di dieci selvaggi chilometri verso gli strappi OMPI del col nudo
La Valle alta del Vajont un pianeta sigillata dal mondo
Un colpo di vento la nebbia va via il primo sole svelava topografia della devastazione
Sopra di noi trenta metri più in alto il moncone di un ponte che non c'è i ferri da trenta millimetri artigli atti al calcestruzzo e piegati come burro
Per gli Earth anni era il ponte di tale intorno al ponte del frastuono per via dei massi che cadevano dalle pareti
Saliamo come accorda fissa per sono Spal Todi roccia la periferia della frana è lì
Si impenna verso il passo di Santos Valdo non è scesa dall'alto ma è esplosa dal basso dopo aver patinato sull'acqua spinta dall'onda con la forza di mille treni
Tutte le trame del Vajont sono frane contro natura in salita
I no lo stradone poi i resti dell'Osteria del Meneghin qui mi fermavo con mio nonno racconta Mauro circolava amo due quarti di rosso
Subito sotto le fondamenta della chiesa medievale di San Martino spazzata via in ma esercita dall'ENEL legge sul cartello che la indica
Ormai lo vedi bene oltre le ghiaie i boschi color ruggine o per ciò che resta del lago ridotta un abbeveratoio di cervi camosci i duecentosessanta milioni di metri cubi di terra e roccia
La frana più grande del mondo in epoca storica due mila cinquecento metri lunghezza quattrocento in altezza centocinquanta metri più in basso la diga è un pigmento
Saliamo sulla schiena del gigante cognito Filippini guardiacaccia che fu sindaco negli anni clandestini quando la gente torno a casa contro l'ordinanza di sgombero contro l'ENEL contro i Carabinieri contro il mondo
E disse vent'anni senza nemmeno la corrente elettrica solo perché
Non voleva morire in pianura baracca fai assistita
Oltre alla foresta di larici Paggi aceri abeti rossi la cima lì tutto è visibile sopra il piano inclinato a forma di M. dove il Monte tocca mollo gli ormeggi finora fresa notte di Roma
Svegliato minerale lucido e terribile sotto il segno dell'onda che si divise in tre
Una parte verso la diga il Veneto e Longarone una verso casso dove l'acqua sopra sto il paese ma ricade all'indietro non si sa come mimetizzati nel bosco sulla cima gli unici superstiti del tocca
Larici i più grandi una decina appena scivolare uno per mille metri caddero Storti ma rinsaldare non le radici e ripresero accrescere in verticale in mezzo alla deportazione
Oggi quella commovente curva del tronco verso il cielo vale più di cento mille lezioni di botanica
Mauro accarezza i patriarchi guarda come torna la foresta e la natura che si vergogna di noi e scopre che il viaggio nella morte già un viaggio nella vita che ricomincia
In basso fra le due montagne di terra una zona umida dove i cervi fanno arrotolarci nel fango per togliersi parassiti
E poi anatre camosci passerà cioè di ogni tipo da lontano arriva il rumore delle Pantere sono auto blu e carabinieri sulla strada in fibrillazione per l'arrivo di Ciampi il monumento da inaugurare
Filippin sorride il vero monumento è questo e la frana e ha ragione nella petizione una tomba della memoria la franano la tiene aperta
Forse per questo nessuno se ne occupa ed è uno scandalo che su questo posto unico al mondo non vi sia un percorso didattico un cartello niente
Tramonta verso la diga il cielo spiata vapori arancione sembra un fossile ma non è affatto così l'ENEL la tiene in esercizio è pronta a usarla di nuovo appena in ricordo dei morti Scotte era un po'meno
Mauro Corona dice basta premere un bottone e aprire le paratie
L'invaso è ormai ridotto a un terzo della capienza originaria ma non fa nulla nell'anno dei blackout c'è fame di energia e ogni goccia che arriva al mare senza passare per una turbina di questi tempi è uno spreco
Ormai
è notte la notte della memoria se non c'era l'attore Marco Paolini ricorda Paolo Rumiz a tirar fuori questa storia con la sua orazione civile la notte sarebbe stata ancora più buia
Ma se l'Italia dimentica le nell'invece ricorda tutto il Vajont nell'esempio più sublime la sua acqua c'è ancora nel bilancio idrico nazionale come se non fosse accaduto niente
Si inaugurano monumenti alle vittime dell'onda assassina ma quei centocinquanta milioni di metri cubi servono ancora
Sono il lago di carta che giustificano la devastazione del Piave disidratata dalle sorgenti alla foce e ridotto a un mare di ghiaia e che oggi in caso di grandi piogge sempre a rischio alluvione
No il Vajont non è servito a niente
Per colmare la perdita del bacino più grande del Veneto hanno saccheggiato il fiume sacro della patria lo hanno sa l'assalto con una reticolo pazzesco di prese condotte dighe
E lasciato a concessioni per ogni tipo di prelievi e spinto al massimo proprio qui la privatizzazione della risorsa pubblica più strategica del Paese
Eh no storniamo deve
Mauro kosovari alla sua bottega profumata Cembra vedo chiare mani nere non di carbone va bene San delle cuculo essendoci che ha raccolto arrampicandosi su un albero di trenta metri
Chi siede in fondo alla tana accendere la stufa spazza via i tenterà matite la carta assorbente le penne Valente apre quadernone di appunti e parla di questa sua montagne chiamassero assoluto impatto lasciata anche usurpare
Qui hanno subito tutto dice Corona gli espropri i progetti pratica l'alluvione la morte la pietà ai risarcimenti e poi la rapina dei miliardi da parte della pianura poi la ricostruzione ora ora le celebrazioni
E oggi cioè che scopre l'industria del dolore il mestiere del Superti
Le è stato di legno sembrano muoversi nel buio fuori sia elevata la luna
E ascoltiamo ora alcuni servizi che la RAI vi dico alla questione Vajont in particolare partiamo proprio dai giorni della tragedia era il dodici ottobre del mille e novecento sessantatré
Ascoltiamo Claudio di questo servizio che il TG due dedico alla catastrofe che era avvenuta solo tre giorni prima
I miei più belli anni la mia più bei giovinezza lo proprio passata riguarda
Vedevo che c'era il bar lì facevamo le serate a scopa si giocava biliardo addirittura ci sfidava chi perdeva doveva fra di chilometri a piedi se ne assume i prati gli articoli che sale consigli avventure in vent'anni
Il dieci ottobre mille novecentosessantatré
La tragedia è già avvenuta poco prima delle ventitré della sera avanti
In seguito alla pioggia dei giorni precedenti
Una parte della montagna che sovrasta il lago artificiale formato dalla diga del Vajont si è staccata il precipitando nel lago ha sollevato un'enorme massa d'acqua che ha invaso immediatamente tutte le vallate adiacenti
La Piana di Longarone il paese più colpito si presentava così dopo
Coppa da un'esperienza queste penso che non si ripeterà mai più
Perché abbiamo visto centinaia e centinaia di cadaveri addirittura abbiamo visto almeno sembrava che fossero delle famiglie
Del cadavere messi insieme un padre madre e tre e quattro bambine si addossate l'uno all'altro dall'incolpato tutte le alluvioni la cinquantuno in cui
Erano pervenute come dice quelli che vi ho visto qua
Mai visto
L'avvocato in modo autonomo
Più di duemila i morti
Migliaia le case gli animali spazzati via migliaia anche inseriti
Longarone non esiste più
Altri paesi della vallata sono scomparsi
Le macerie trascinate lungo tutto il corso del Piave
La gente dopo appena due giorni ritorna sul luogo del disastro
Dove c'era la casa
Chi va a cercare lei
Mia madre una sorella conosciuti
E lo sa niente di loro non so niente no
Di hanno tirato
Parecchi svizzeri MIT non abbiamo trovato solo mio cugino ancora riequilibrando unanime o porto
Appena Napolitano una sola che era un atto sentito qualche volta un fischio
Qui c'è macinata sui doppi arriva l'acqua
Ho fatto abbattuto
Le le porte di del mio appartamento che ce lo siamo
Sei
Erano gli ATO subito l'acqua sia di tipo sono uscito dalla porta presumiamo magari davvero
Nicola solo caricata cestinato sulla sua montani
Dov'è che non ci sono insomma ci siamo salvati cinquecento
Si chiama adesso un servizio che farai vi dico dalla questione Vajont quindici anni dopo
Quindici anni fa nella notte tra il nove e dieci ottobre una frana di immense proporzioni si stacca dal Monte tocca precipitando nel sottostante bacino artificiale del Vajont il più alto che sia stato costruito in Europa
La massa franosa capace di centocinquanta milioni di metri cubi
Trasforma in piccolo lampo in una montagna alta in alcuni punti duecento metri e provoca una fortissima pressione delle acque contro la diga che grazie alla sua robustezza non cede
L'acqua però supera lo sbarramento e io rompe con violenza inaudita nella Valle del Piave duecentosettanta metri più in basso
La catastrofe la più grave che si ricordi in Italia dopo i terremoti di Avezzano e di Messina
Causa in pochissimi minuti la distruzione di quattro Paesi Longarone il rotto casso e Castella pazzo della morte di oltre duemila persone
Alle dieci di sera la vita tranquilla dei villaggi della valle viene interrotta
La morte colpisce improvvisa senza che si abbia il tempo di rendersene conto donne i bambini uomini e vecchi
La gigantesca ondata scesa dalla montagna non risparmia quasi nessuno
I superstiti sono pochissimi
Mentre il bacino Dal lago che era assunto la forma di un corno la profonda e verde vallata del Piave appare colmata di ghiaia fango e macerie sotto quelle macerie vi sono migliaia di corpi
Tra le rovine si aggirano sconvolti sopravvissuti
Tutto intorno si lavora spasmodica mente scavando nella disperata speranza di salvare una vita o di ritrovare il corpo di una persona cara
Vengono con i soccorsi le visite delle autorità
Tutta l'Italia in lutto
Commossa dalla tragedia che ha provocato tante lacrime tanto dolore tanti morti
Tutta l'Italia si impegna in uno slancio di fraterna solidarietà a soccorrere i pochi rimasti condannati a ricominciare a vivere senza affetti senza casa senza lavoro
Una commissione d'inchiesta in un processo stabiliranno che la catastrofe avrebbe potuto essere evitata e che la frana era prevedibile
Una legge votata in fretta stabilisce provvidenze per i sinistra ATI ma si ribella presto soprattutto una legge che favorisce gli speculatori di ogni tipo perché postulando uno sviluppo industriale nella zona nord
Zona che non aveva mai conosciuto la minima forma di industrializzazione consente la cessione dei diritti dei superstiti alle sovvenzioni governative
In molti casi sinistra TIA realizzano un guadagno immediato
Ma rinunciano a partecipare alla ricostruzione il lasciano qua i nuovi venuti la possibilità di arricchirsi speculando su una legge concepita per favorire il più possibile gli abitanti della valle
La tragedia del Vajont si tira dietro una scia di complicate polemiche e di scandali odiosi
Che rendono ancora più a tutte
La pietà per le vittime
Villa comprensione per i superstiti
Che cenava in questo servizio anche alla vicenda giudiziarie ebbene due anni più tardi e siamo ormai a diciassette anni dalla strage del mille novecentosessantatré ancora il TG due proprio sulla vicenda giudiziari
Iniziato stamattina con una serie di eccezioni procedurali avanzate dalla difesa alle Tribunale penale di Pordenone
Il processo contro quattordici imputati per lo più professionisti e commercianti in una relazione alle cosiddetto scandalo del Vajont
Questo approda nelle aule giudiziarie dopo quasi diciassette anni dall'immane sciagura che la sera del nove ottobre mille novecentosessantatré proprio con quasi duemila morti quando una strana staccata si dal Monte toccate precipitata nella ancor più
Cioè alle del Vajont fece scendere a valle un'immane valanga d'acqua ecco vediamo appunto le immagini
La ricerca delle vittime si protrasse per più giorni ora riposano nel cimitero di Fort Omnia
Secondo la sentenza di rinvio a giudizio molte società ed aziende non operanti nell'Area sinistrata alcune addirittura costituite fittiziamente
Avrebbero acquistato attraverso mediatori diritti e licenze di piccoli operatori commerciali artigianali e industriali della zona divenendo così beneficiaria dell'erogazione di centinaia di milioni in me qualche caso di miliardi
Stanziati dallo Stato per la ricostruzione
Attraverso contributi a fondo perduto e prestiti al tasso veramente agevolato del tre per cento Presidente del Consiglio dei Ministri era a quell'epoca l'onorevole Giovanni leone
In sostanza ci sarebbe stato un grosso traffico di licenze per trasformare in beneficiari dei contributi pubblici persone e società che non è avevano alcun diritto ma che volevano così speculare ignobili mente sulla catastrofe
In qualche caso a fronte di danni per poche centinaia di migliaia di lire sono stati erogati rimborsi per centinaia di milioni
Le somme di denaro ottenuto in tal modo vennero investite in altre località in località cioè anche non toccate dalla sciagura per costruire fabbriche negozi e persino una porticciolo turistico sulla costa adriatica
Tra gli imputati di questo processo l'ex Presidente della Commissione provinciale per il Vajont e dell'azienda di soggiorno di Rignano Pier Luigi Manfredi il notaio pordenonese Diomede fortuna il commercialista al dono manette
E illegale svizzero Pier Francesco Campana arrestato quest'ultimo nel novembre scorso all'aeroporto milanese di Linate per riciclaggio di denaro sporco proveniente da sequestri di persona
Le imputazioni sono di truffa aggravata associazione a delinquere e corruzione falsità in atti pubblici
è stato accertato che in alcuni casi i finanziamenti dello Stato per l'la ricostruzione di Longarone e degli altri paesi distrutti sono finiti in Svizzera nei conti correnti personali di qualcuno degli imputati
I ministeri dell'interno del Tesoro e dell'industria si sono costituiti parte civile con il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato ma alla costituzione di parte civile ci sono opposti difensori che hanno chiesto anche un rinvio del processo
Probabilmente per far sì che alcune delle accuse cadano in prescrizione
Il tribunale e ora riunito per decidere su queste distanze sono presenti solamente sette dei quattordici imputati
Il
Campana è rimasto in carcere a Bergamo e tutto però oggi da Trieste
Così dunque dalla redazione triestina del TG due ma continuiamo a ripercorrere per tappe la vicenda vaglio
Onorevole
Siamo nel mille novecentocinquantanove la costruzione della diga è ormai ultimata duecento sessantun metri e mezzo
A marzo si registra una frana la diga di Ponte sei situata a soli dieci chilometri dal Vajont ma nessuno presta questo fatto la dovuta attenzione
La frana presenta infatti sorprendenti andare oggi e con quella che quattro anni dopo si verificherà alla Baio
Siamo a tre maggio esce un articolo di Tina Merlin intitolato Lassad e spadroneggia mai Montanari si difendono
La giornalista viene denunciata dai carabinieri di erto e poi processata per aver diffuso notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico
Siamo al due dicembre in Francia tra dalla diga di mal passi presso la cittadina di Frejus che rende di acuta attualità il Vajont
Abbi istanza di pochi mesi il rapporto degli esperti conclude che una più approfondito studio sulle condizioni del terreno sarebbe bastato ed evitare la terribile catastrofe ma nessuno in Italia sembra trarne le dovute conseguenze
Io vorrei mandare al Ministero una relazione con frasi come
Ecco
Sono state registrate diverso scosse di terremoto in corrispondenza delle operazioni di innanzitutto il pulcino cosa
Queste battute sono tratte dalla film Vajont il film realizzato nel due mila e uno da Renzo Martinelli un film che è stato proiettato per la prima volta proprio sulla pancia della diga del Vajont e quella è stata un'occasione per nome appunto per
Raccogliere ancora pari testimonianze rispetto a quella notte del mille novecentosessantatré
Ma sentiamo direttamente dalla regista Renzo Martinelli un film che appunto nel due mila uno uscito nelle sale ma che è facilmente reperibile ora in
Videocassetta
Sentiamo dallo stesso regista quali sono state le motivazioni che non hanno indotto apportare sulla grande schermo la storia del Vajont
Intanto bisogna cominciare a chiedersi come mai non è venuto in mente prima da altri cineasti perché la storia perfette per il grande schermo
E nel mio caso è stato il film a scegliere meno io sceglierei i figli lo Stato quattro anni fa
In Friuli a fare dei sopralluoghi per il mio film precedente porti un sacco di organizzatore generale ci diritti
Che cercavamo dei Paesi da
Ambientare Miller quarantacinque l'anno in cui si svolge a porte chiuse i Paesi che in qualche modo con pochi interventi centodieci consentissero di girare
Abbia fatto ricerche nelle librerie degli utili di Udine un arbitro tecnici ma perché non provate al Vajont cinque Paesi di erto e casso prendiamo la macchina che noi siamo la Valcellina richiamo al Vajont che
Cominciamo gironzolare Peretto questo paesino risparmiato in parte dall'ondata
Ci avvicina un personaggio pittoresco molto il sunto che Mauro Corona pittore scultore scrittore arrampicatore il quale aggredendoci nel senso della parola
E ci chiede cosa stessimo facendo al turismo ma stiamo facendo i sopralluoghi per uffici partigiani Java quali parti gravi voglio avere niente né sulle partecipate barocchi sul Vajont e mirata a leggere un libro che sulla pelle di quel Tina Merlin
Io mi allineo a una
Corrispondente locale dell'unità della Provincia
E fu l'unica voce a scrivere contro le malefatte lo strapotere questa società costi relativi a
Io leggo il libro scopo una realtà che terrificante cioè
La vicenda il Vajont si era sedimentate nella mia memoria come penso alla memoria di molti italiani come a catastrofi naturali ricordavo vagamente la montagna è caduta la diga invece leggendo il libro ritiene a scopo che c'è una
Un intreccio perverso di malaffare di cinismo imprenditoriali di proprio falsificati esperimenti segreti
E quindi l'idea di carciofi ma è stata immediata
Confessore Valeriano detto il contesto Koshena internazionale suggerisce una riflessione probabilmente cioè quella che quel che è accaduto probabilmente nessuno aveva previsto nemmeno un film
In questo caso forse esattamente il contrario dato anche in mente di come invece fosse difficile in un film rendere quel che è accaduto in finché prodotto in qualche modo forze era dovuto
Alla storia e qui torna una questione cioè perché questo Paese fa così fatica a metabolizzare il tema il DNA per la memoria
Ma guarda una domanda che vi faccio spesso chi faccio spesso anche i miei collaboratori
Prova a fare una riflessione il nostro Paese è stato attraversato avvenimenti epocali
Diciotto anni di terrorismo a un prodotto uno forse due figli in questi diciotto anni c'è stato l'avvenimento più eclatanti tutta la storia rapimenti uno statista l'uccisione un memoriale scomparso desunti
Dieci anni dodici anni Tangentopoli Rampl otto perché è il caso Moro che però non diciamo non esauriva completamente errata fece il caso Moro l'ottanta ma conosce da molte cose era
Però diciamo che
Diciotto anni terrorismo però dovuto produrre un primo Assistance sale comunque ma c'è la propria sana cento film al minimo Italia psicologico e umano thriller indagine giornalistico
Tutto quello che mi pare però telefono un evento del generico le proporzioni da produrre decine di film su quell'argomento
Dodici anni Tangentopoli un prodotto un solo film cioè questo Paese un Paese nel quale la società e il cinema viaggiano su binario pensiamo al CIM americane ci americano attraversa
Diagonalmente la società non c'è segmento del sociale che va ben indagate decine aste dei cani pensiamo solo al resto
Qui perché questo Paese anche incivili dico insider c'era esattamente quindi perché questo Paese a questo tipo di
Refrattarietà ad affrontare
Non lo so probabilmente ne abbiamo avuto una stagione di grande
Impegno civile penso agli anni Settanta e quindi Francesco Rosi ed Petri Damiani Vancini cioè
Montaldo tantissimi cineasti affrontarli sociale
Non si è un po'come dire si è innescato una forma perversa di autocensura un po'perché il film forse non incassare un po'per mancanza di coraggio a parte il produttore logistica
Qualche sporadico tentativo di Marco Risi Tognazzi fare ecco anche lo abbandonato perché ritenete non paga
Allora il tentativo del Berion quale quello di percorro un po'
Una strada diversa aveva detto la
Il quello che cerca di spiegare i miei collaboratori all'inizio quando montano ma il film cerchiamo di metterci un progetto che ci consente di coniugare l'impegno civile dello spettacolo teniamo l'occhio al mercato
Non facciamo film
Autoreferenziali Autority Ali facciamo un bel film solido di impegno civile ma che abbia un occhio il mercato non ci rivolgiamo un pubblico vasto universale popolare
Quindi
Cosa dobbiamo fare investiamo un grosso progetto puntiamo alto facciamo una bella computa internazionale effetti speciali cioè la storia si presta il Vajont il film perfetto per questo tipo di
Strada
Devo dire siamo molto orgogliosi perché il risultato è notevole fortifica potente e ippico commuove indigna e poi è spettacolare cioè non c'è un momento in cui il film non ti prende a chi ti ti inchioda la sede per due ore
Infatti poi questa strada possa essere seguita da altri io non lo so certo abbiamo indicato la strada cioè in Italia ci sono talenti risorse per fare dei bei film solidi di impegno civile e che abbiano un mercato
E ci sono anche un sacco di stare nascosta però spunta oltre otto film zero tre scattata la molla piccola ma importante che fa cambiare direzione penso ad esempio non so
Alla riscoperta di quelle cose su Pasolini penso alla firma sul caso Sofri che non sono tutte le più ma che ci si augura anche se corrente di spettacolare ha davvero meno forse resterà un po'di nicchia però dal punto di vista culturale e produttivo sanate è scattata la molla che in qualche modo inverte la tendenza e quindi anche le possibilità di progetti per il futuro della memoria oppure no
Non lo so forse un po'presto per dirlo può darsi perché effettivamente in quest'ultima non ci sono stati i segnali in questo senso
Bisogna vedere nei prossimi due tre anni anche perché adesso c'è un concorrente temibile che la televisione che tenderà fagocitare certe storie civili
Molte storie sono forse più adatte a un al allo dal piccolo schermo che ha il grande schermo per il Vajont esattamente l'opposto inevitabilmente inevitabilmente a diciamo il grande schermo per gli effetti speciali per il suono tutta una serie di cose
Però diciamo che se i cineasti italiani si i produttori italiani vogliono affrontare storie di impegno civile forse la strada giusta dico forse perché poi nessuna in mano la bacchetta magica forse la strada giusta è questa qua cioè in imbastire delle storie che ad un respiro almeno europeo
In un certo Castro
Fa una certa fattura c'è da confezione tecnica
Ma torniamo al diciannove luglio del mille e novecentocinquantanove il presidente della commissione di collaudo Pietro Frosini compie la sua prima visita al Vajont
Lo staff della SADEC sì mobilità malgrado una ormai lunga consuetudine di frequentazione con gli organi del ministero e sapersi legati per tante vi è lo stesso caro Carlo se mensa tende questa vista con una certa trepidazione
Infatti le indagini glielo sismiche condotte roccia sulla sponda sinistro del bacino della diga hanno denotato qualche inconveniente e poi c'è stata la frana di Ponte sei in primavera
I membri della Commissione dicevamo Greco penta ai sensi di ogni quest'ultimo ingegnere capo del servizio di del ministero a suo tempo tutti hanno dato il voto di approvazione al progetto
Vengono scarrocciato i dagli uomini della sabbia tra Cortina e Venezia fra pranzi e cene
Di questa visita senza i doni dovrà poi presentare relazione allora Consiglio Superiore dei lavori pubblici ma del Vajont o Fossa ISAF se cene alla fine si ricorda ben poco
E per essere più sicuro chiederà l'azione direttamente alla salute che dirama
Così appunto ricorda le vicende di quei giorni poi evidentemente decisive per la sorte del Vajont Tina Merlin nel suo libro la pelle di
Ancora ricorda Tina Merlin
Il progettista della diga Carlo semaines sapete aumentare in quei giorni le sue preoccupazioni infatti lo specialista Geo sismico Pietro Caloia quale la Sardegna ricorsa per uno studio sulla composizione del monte talk ha assicurato che il basamento del monte costituito da un potente supporto roccioso autoctono
E che solo il suo strato superiore attraverso i tempi ci sono poi venuti depositando materiali di frana niente paura lo spessore eventualmente sanabile della modesta entità variabile fra i dieci e i venti metri di superficie
Le risultanze dica noi sono alquanto in contrasto però con quelle dello scienziato austriaco Müller lo ricordasse l'abbiamo citato prima
Ma mano che proseguono le indagini aumentano il mio le le perplessità sulla reale educati tutto l'impianto rispetto alle caratteristiche morfologiche della zona
Egli ha sondato sotto il paese di erto sotto il monte tocchi e ovunque ha scoperto strati scivolosi rocce nessun rate
Per un riscontro scientifico affida allora una serie di indagini a due giovani geologi Franco giudici ed Edoardo se mensa quest'ultimo e figlio Di Carlo sentenza
Le loro conclusioni sono una mazzata per il famoso
Gettiti sta della DDA
In sostanza i si dicono esiste una enorme massa in movimento estensibile su circa due chilometri e mezzo dalla quale si possono distaccare frane a ripetizione soprattutto con gli invasi e lì si basi dell'ago
Se mensa padre sconvolto la grande diga coronamento dell'intera sua vita di lavoro e forse pregiudicata il suo prestigio
E gli interessi della sala del per la quale lavora attraverso la quale è diventata così importante alla quale deve tutto anche portare a compimento il grande Vajont prima della nazionalizzazione degli impianti idroelettrici
Noi qui richiesta diventa sempre più forte del paese
Dubita del figlio Semenzin vuole che faccia vedere la sua relazione al vecchio dal piazza e dice se anche dovrai a seguito del colloquio attenuare qualche qualche tua affermazione B non cascherà certo il mondo
Il legame del tecnico con gli interessi del suo padrone è talmente forte da indurlo a chiedere al figlio di mentire
Anche se il Vajont casca non cascherà il mondo dice
L'essenziale e che il Vajont accada il più tardi possibile
L'unica cosa che se mensa e i tecnici della strada e fanno è installare una terna di foto sismografi presso la cabina comandi della dica
Torniamo ad ascoltare parole parole della regista del film paio Renzo Martinelli
Vorrei capire anche dal dagli occhi in cui racconti questa storia che questo lavoro hai dato molto questo film di tuo della tua vita dalle professionalità
è già tempo di capire di comprendere cosa ti ha restituito questa storia presentazione me leggendo libera Merlino
Bisogna ridare un sacco di indicazione di riflessione di una incredibile metafora di quello che sarebbe stato alla Repubblica in mille mila risvolti a che cosa ha restituito finora il film e cosa ti aspetti dopo
Non so intanto mi ha fatto vivere un'esperienza umana straordinario in questo primo messo tre anni di vita son tranne che ci lavoro e molto denaro cioè le centrali che investo su questo progetto come punto lo produco oltre che gira
Nella trasparenza una straordinario passato due anni al Vajont fra sopralluoghi riprese in mezzo alla gente chi mi ha dato un affetto enorme io raramente nella mia carriera ho sentito tanto affetto e tanta passione intorno a un progetto ma non solo la gente del posto che ha partecipato come comparse come manovalanza come lavoro come fornitore di oggetti
La truppa di distesi francesi si è rotto il Jarua
A e ancora oggi a distanza di mesi mi dicono un'esperienza umana straordinaria come quella idea discutano abbia mai vissuta ti faccio un esempio banale per farti capire quanto abbia dato la tutte quanto relativi attore questo fine
Nelle ultime due settimane più lo ininterrottamente
E quindi ci ha reso molto difficile la vita durante le riprese e un giorno in particolare stavamo girando a in quota quindi a circa mezz'ora di cammino dalle ruote camper
E la metodologia era fastidiosa perché pioveva per mezzora poi smetteva dieci minuti per numero sei dodici voti
Beh in quella giornata attori del calibro di Michel se ero Danilo Delfini però qua e Leo Gullotta sono stati con me sul set sotto l'acqua cui piedi fradici
Dodici ore
Sfruttando le pause di pioggia per girare dieci minuti quindi qualsiasi altro film atto corretto sentì caro tosse bravissimo io torno alla roulotte
Quando smette di piovere richiamati che ci avrebbe fatto perdere ore perché mezzora per portare il mezzo debole sono rimasti sul set in quota per tutta la giornata questa dimostrazione di stima e di passione straordinaria
C'è un regista apprezza perché ti rendi conto che stai guidando una una una una barca che accontenti tutta contagio tutti remano
E questo straordinario cioè un'esperienza quelli devo dire mi ha ritardato tutta la fatica fatta permette sul piano finanziario per fare quattrini
Cioè anche per la facoltà
Aveva fatto riflessione come dire i unidirezionali finora ti faccio la domanda diversa leggendo libro sia chiaramente consapevolezza che le cose che sono accadute ancora oggi tirarle fuori potrebbero dare fastidio a più di qualcuno c'è anche una
Nobile famiglia
Che tutt'oggi comunque sulla scena commerciale con grossi interessi che potrebbe avere qualche problema comunque a ricordare a rinfrescare la memoria per così dire
Tu hai avuto qualche problema per produrre questo film cioè qualcuno alza adottata come per dire
Ma
Forse il caso di
No a differenza di Pruzzo devo dire questo film è andato via abbastanza tranquillamente non solo ma addirittura utente dal quale mi sarei aspettato forti resistenze che lei nel a ha dato una collaborazione straordinaria e c'è un onore ma è citato questo film senza la collaborazione dell'ENEL addirittura ci hanno scottato un lago per consentirci girarle sequenze finale del lago di fango
Qui devo dire io non ho avuto grossissimi problemi
Né da parte delle degli enti né da parte la popolazione puramente perché
è una cosa cui sessione talmente sedimentate nel nell'oblio nel verde della dimenticanza questa storia
Aumentano importava molto nemmeno nessuno che facessimo anche perché poi c'era già stato Paolini che ha avuto il suo monologo su RAI due
Certo darà fastidio perché
Insomma non facciamo nomi cognomi indirizzi nel finché molto forte la sua denuncia io cercherei solo di chiarire una cosa che ci ascolta cioè c'è un bellissimo proverbio arabo che dice gli uomini somigliano più a loro tempo che i loro padri
E quindi questa è la storia che nasce negli anni Sessanta ci mandi boom economico il Governo preme perché si costruiscano dighe
E quindi questo è innescato una serie di anelli perversi che quindi faceva comodo al Governo che si facessero dighe faceva comodo alla società della famiglia Cini che questi che si costruisse perché incassava denaro
Questa cosa ha provocato una serie di per diversità che va portato per la tragedia quindi quando si è cominciato a capire
Che questa dighe che era l'orgoglio dell'Italia di la più alta del mondo duecentosessantatré metri quindi grande orgoglio nazionale
Quando si cominciano a capire che la montagna malati rischiamo di provocare un disastro si è innescato un meccanismo
Miserabile di coperture di imboscamento di falsificazioni di prove di di esperimenti segreti mai rivelate la al Genio civile la Prefettura e questo ha portato poi al disastro del sessantatré
Quindi diciamo prima una metafora incredibile anche delle capacità ingegneristiche altissime rimorchiata nel tempo fra i più bravi del mondo infatti la dica avesse
E invece una incredibile superficialità e un accumulo che per chi leggera libro tratta anche questo probabilmente
Speriamo che il film consenta libro di riuscire perché è valido pressoché introvabile
Ma dico che bisogna perfettamente questo questo innesco perverso di grandissimi capacità professionali ma anche provino in qualche modo di superficialità tremende tanto che li produce come si costruisce una catastrofe
Un'ottima cosa perché io prima cosa che spetti la film con aspetti dalle reazioni questi aspetti dal pubblico
Beh io mi auguro che questo film serva a a ridare dignità a questi morti cioè quando due mila persone muoiono per mano dello Stato per mano dell'uomo
E vengono dimenticati ma hanno dignità
Perché cadono nell'oblio
Nel momento in cui qualcuno o qualcosa li riporta la memoria riacquistano dignità infatti io mi sono battuto sin dall'inizio perché questo film venisse proiettato in anteprima sulla diga
Non lo permetteremo sulla pancia della DDA invitando la gente del posto lì perché vogliamo ridare dignità a questa vicenda vogliamo far capire agli italiani che il cattiva non fu una catastrofe naturale sulla cronaca di una morte annunciata
E non dimentichiamo che da marzo sessantatré a ottobre sessantatré lapideo Vajont era di proprietà dello Stato italiano non c'è una fortissima responsabilità in questa vicenda
E quindi vogliamo che soprattutto i giovani si rendono conto che
Quando si sentiranno dirà scuole dove insegnanti che la storia è maestra di vita
Di non crederci ma è così la storia mi insegnano Murone maestà eviterà il primo si è ripetuto c'è stato Val di stava dopo io Omega maestre ascoltata fornita ascoltate ci sarà un altro paio al momento in cui si crea questa miscela esplosiva fra denaro politiche interesse privato
Momento in cui questi elementi si mettono insieme l'altra volta e la povera gente ci andrà di mezzo questo inevitabile
Torniamo allora
A quell'autunno del mille novecentocinquantanove torniamo alla ricostruzione degli eventi così come lì raccontarvi di ricordarmi nel libro sulla pelle viva Tina Merlin
La diga cresce rapidamente ultimata anche se non l'ha definita in autunno gli operai hanno lavorato sodo M. poco più di due anni la grande struttura vanto della scienza e della Tecnica svetta sulla fortuna del Vajont in tutto il suo biancore
Si intravede da Longarone passando sulla statale di Alemagna transitando con la ferrovia
Incastonata la tra due Speroni dirò c'è la sbarra la Valle del Vajont
Altezza metri duecento sessantuno virgola sessanta lunghezza al coronamento metri centonovanta virgola quindici
Quota dell'accorpamento sul livello del mare metri settecentoventicinque regola cinquanta
Spessore alla base metri ventidue virgola undici spessore alla sommità metri tre e quaranta corda in sommità metri centosessantotto calcestruzzo usato trecento sessanta mila metri cubi
Però c'ha asportato e per il Cudini laterali il tempo di fondazione
Quattrocento mila metri cubi
Oltre quel mostro di cemento si formerà il grande lago Lassad e dice che svilupperà il turismo il turismo porterà benessere agli atto Cassani
è una teoria profondamente radicata nell'animo di Carlo sa mensa convinto ad essere un benemerito della nazione
L'ideologia che alla base del suo operare ha ben spiegato in uno scritto del mille novecento cinquanta lo stesso se mensa è la seguente
Agli impianti idroelettrici viene sovente rivolta l'accusa di portare danno all'economia al paesaggio della montagna il rilievo è in gran parte infondato dicesse mensa e comunque sempre esagerato rispetto alla realtà
Gli studi che noi eseguiamo per i nostri serbatoi
Sono poi sempre consapevoli dei limiti delle possibilità e delle esigenze umane
Occorre poi considerare insistenze mensa dal punto di vista dell'economia idraulica generale
Che la costruzione dei sistemi di impianti è forzatamente graduale e consente così di studiarne gli effetti evitando eccessivi e troppo rapidi turbamenti
Autunno cinquantanove dicevamo ventidue ottobre del cinquantanove la commissione di collaudo arriva per la seconda visita alla diga
Sette giorni prima la sabbia aveva ottenuto dal Ministero un secondo contributo governativo
Il ventotto dello stesso mese cinque giorni dopo l'avviso della Commissione di controllo passate inoltra domanda al ministero di parziale invaso del bacino fino a quota seicento
Bisogna far presto bisogna arrivare al collaudo comprato dall'opera entro il mille novecentosessanta altrimenti avvio contributi è questa la data massima fissata per l'entrata in funzione dell'impianto
Il due dicembre crollato dicevamo la diga del Frejus in Francia travolgendo centinaia di persone ci voleva anche questa
Se mensa scrive a dal piazze spero vederla presto anche per riparlare del Vajont perché il disastro del Frejus rende più che mai di acuta attualità
Forse incomincia a pensare che suo figlio Edoardo ha ragione
L'autorizzazione ministeriale al primo invaso sperimentale tarda a venire l'avvocato della sabbia Roma Conte viene sollecitato a darsi da fare non si può più perdere tempo siamo ormai entrati nel mille e novecentosessanta
Ministero sa che l'impianto esiste dunque bisogna approvarlo perché aspettare l'autorizzazione poi arriverà
Come sempre ha fatto la Sadè padrona parte due febbraio senza il permesso
La sospirata autorizzazione viene firmata da Frosini Presidente della Quarta sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici il sei febbraio ma quota inferiore metri cinquecentonovantacinque
L'acqua comincia a fruire le case abbandonate agli ettari sembra quasi che galleggia no i vecchi proprietari hanno asportato tutto quel che potevano che avesse un valore che si potesse usare porte balconi tramite i soffitti
Adesso dei manufatti mezzo sventrati perché
Di Altan in molti casi hanno recuperato anche i sassi con cui avevano costruito le case
Per la SADEC comunque gli abitanti di ERP non sono che numeri di catasto la società a ben altre gatte da pelare valga per Calò insiste a dire che l'intero del monte tocca il fatto di roccia formata si sul posto
Ci sono gli studi quel giovane se mensa di giudici convalidati dalle previsioni di Müller e se mensa padre insiste con calore perché svolga indagini ulteriori
E lo scienziato trova che ora la situazione mutata l'incoerenza della massa non si riscontra più solo fino a un massimo di venti metri dalla superficie come aveva rilevato l'anno prima ma è profonda ora fino a un centinaio di metri
Carlo se mensa insiste il quindici febbraio di scrivere una lettera ponendo gli un quesito preciso le sarei grato se volesse confermarmi che anche in profondità sono da escludersi delle superfici di discontinuità
Indicandoci almeno approssimativamente le quote alle quali possono ritenersi esclusi i risultati della sua ricerca
E per questo che insiste allora per ulteriori studi e ricerche sul versante sinistra Della Valle l'ultimo rapporto calo e non lo soddisfa il contrario del geologo dal piazza che li scrive da per letto il rapporto e chiederne tratto impressioni tranquillizzante
In ogni caso andrà sul Vajont per uno di quei colloqui spirituali e solitaria tu per tu con impianti della discussa palme si legge nell'virgolettato
Siamo ormai giunti al maggio del mille novecentosessanta e c'è il sentore che nel Paese sta crescendo un grande movimento popolare per la nazionalizzazione
E questo sentore mette le ali alla sabbia bisogna arrivare al pieno invaso malgrado tutto entro l'anno per ottenere i contributi previsti e per potere dopo le ventuno
Nazionalizzazione farsi risarcire per intero l'impianto
Mancini intendiamoci almeno di un mese dobbiamo vedere la diga allo Stato una diga collaudata perisce e lei sa molto meglio di me che per collaudare dobbiamo portare nell'agosto del duecentoquindici metri
Ma
Dei discorsi rivelano
Quarto grado della scala Mercalli
Dobbiamo fare
Ancora
Diplomazia ad ANCI
Cancellate correggere infatti per esempio voi avete scritto il movimento della zona del talk sembra ora gravarsi non va bene è una frase che denota allarmismo paura cosa vogliamo fare vogliamo proseguire terrorizzare in ministero creare altri problemi alla società dopo la soluzione di quella giornalista quell'articolo che non va no meglio scrivere il movimento dell'atomo per tocca denotano una legge tendenza ad aumentare il concetto dell'ennesimo ma l'impressione che avrà elettori sarà diversa molto diversa
Tenga
Torniamo alle pagine del libro di Tina Merlin lo ricordiamo siamo nel mille novecentosessanta la popolazione è più che mai impressionata sondaggi scosse divieti allora è vero qualcosa davvero non va
La gente lo sapeva anche prima conosceva la natura di quel terreno aveva detto tante volte e a tutti che non si poteva non si doveva toccarlo
La coscienza di Carlo se mensa invece non è più ormai tanto sicura fra le tesi tranquillizzanti di calorie quelle pessimistiche di Müller riso figli Edoardo i suoi dubbi sulla bontà dell'impresa crescono
Il Gazzettino intanto com'è naturale tace L'Unità viene considerato giornale di parte avversa ma c'è una piccola nota apparsa sull'Osservatore romano che disturba lo spirito
La nota segnala che il serbatoio provocherebbe un'alterazione della crosta terrestre
In fondo e sono la tesi di Calori massa immensa cattolico praticante stavolta non sottovaluta il piccolo accenno e segnala preoccupato la cosa al figlio e all'amico dal piazza
Ma cerca di scacciare il dubbio con la scaramanzia chiede a dal piazze di partecipare come attore a un film che metterebbe in risalto il complesso di attività studi e ricerche prima e durante la costruzione della diga
Dubbi invece non ha il Genio Civile di Udine che risponde al Prefetto di tranquillizzare gli altarini
L'ufficio si basa su una indagine di dal piazze sulle caratteristiche morfologiche Della Valle risalenti al mille novecentotrentasette cioè
A ventitré anni prima
Intanto secondo il geologo Müller la frana è ormai troppo grande che non si può più arrestare a questo punto il direttore dei lavori al cantiere Mario Pacini ha un'idea se la montagna deve cadere perché aspettare che cada da sola quando meno gelosi aspetto
Facciamola scivolare dice Francini artificialmente un pezzo alla volta quando sarà tutta nel bacino questo potrà tornare alla funzione per cui è stato ideato
Il lago certo diventerà molto più altri dovranno espropriare sommergere altre perle a Trecate scacciare altra gente ma l'impianto potrà poi tornare a funzionare
La proposta però viene scartata i tecnici si dibattono nella confusione nell'incertezza salvare bacino salvare la Vega è un dilemma
Non passa loro neanche per la mente che la Valle abitata a destra a sinistra ad est e ad Ovest loro hanno in testa solo l'impianto la sua salvezza la sua futura produzione
Allora viene presa una decisione fermare momentaneamente gli invasi e costruire nel frattempo una galleria di sorpasso
Cioè se la montagna cade nel bacino formando due laghi questa sorta di by pass potrà permetterne il collegamento per poi utilizzare eventualmente l'impianto
Per quanto riguarda la gente ci si limita a fare mettere dal Sindaco di erto una nuova ordinanza di divieto di accesso sotto il monte tocca
Sollecitata dagli eventi dalle lettere informative sulla frana che la Sardegna Genio Civile di Belluno mandano al Ministero la commissione di collaudo si decide a compiere una terza visita al Vajont è il ventotto novembre del mille e novecentosessanta
è il momento giusto per vedere di persona per usare
L'occhio dello Stato più dell'occhio della strada
Per assumere delle responsabilità in merito alla sicurezza della popolazione che vive in valle
Del resto nemmeno un solo uomo della strada e dubito ormai del responso di Müller al contrario ne dubita solo il geologo dello Stato Francesco penta secondo lui non si hanno sufficienti elementi per accedere alla interpretazione catastrofica di Müller
Scriverà testualmente Presidente alla commissione di collaudo che il movimento franoso potrebbe esser limitato al massimo ad una coltre dello spessore di dieci venti metri con velocità molto basse
E comunque non coinvolgerebbe masse di materiali tali da decidere non solo della vita del serbatoio ma anche di pericolo di sollecitazioni a normare sulla diga
Ripropone in rapporto a Ca'noi superato dai fatti perché nell'altro caso quello di Müller dovrebbe ammettere la possibilità di un improvviso il distacco di una massa enorme di terreno cioè suolo e sottosuolo
E per non averlo ammettere egli propende sconsiderata mentre per il pericolo minore
Area
Il gelo è ormai quasi un toccasana la grande frana individuata chiaramente sul talk è ferma nessun movimento franoso si verifica nel corso dell'inverno facendo
Assolutamente sperare Pietro Carlo e che lacrime della crisi sia passato lo scrive all'assalto in una lettera accompagnatoria di una nuova relazione di studio sulla zona
Intanto il ministro e lavori pubblici Zaccagnini che non ha risposto a un'interpellanza firmata onorevole Busetto determina rispondere alle sollecitazioni del Consiglio provinciale di Belluno il cui Presidente è un uomo del suo partito
Naturalmente chiede informazioni e i tecnici del Ministero soprattutto ai membri della commissione di collaudo
Sarà Frosini a fornire ai Ministri informazioni più che tranquillizzanti dispiegarsi la storia della frana ma
Lidia c'è anche che nel corso dell'inverno movimenti sono arrestati e che si sta alacremente lavorando per risolvere il problema
Zaccagnino si fida
A sua volta tranquillizza il Presidente bellunese da Borsa al quale invia una lunga relazione sullo stato del Vajont comprendente le previsioni di Müller
Assumono
ASS
Poiché il Consiglio provinciale ha chiesto informazioni sulla stabilità di erto il ministro rassicura e che in linea generale mi pare che quel terreno stia fermo e possa dar luogo solo frane superficiali del materiale di riporto
Nella lettera di Zaccagnini c'è però un elemento nuovo
Riferendosi a un verbale redatto durante la riunione dei tecnici sul Vajont dopo la frase del quattro novembre
Il ministro dice della preoccupazione di Biadene a proposito di grandi ondate che il fondamento della montagna potrebbe provocare
E che per questo presso l'Università di Padova si sta studiando la possibilità di analizzare sul modello sia movimento franoso che i motivando così da essere terminati
Il ministro quindi sa tutto anche della intenzione di procedere uno approva su un modello per calcolare i danni di un eventuale disastri i Comuni della zona però la popolazione loro non sanno niente
Dopo il contatto avuto a Roma sui problemi del Vajont della delegazione di Giunta di cui aveva fatto parte anche l'onorevole Corona i deputati dieci della Provincia di Belluno si deciderà a presentare anche essi una interrogazione alla Camera
è un capolavoro di prudenza di tatto nei confronti della Società concessionaria la loro preoccupazione è rivolta prima di tutto a garantire la salvezza dei manufatti la gente quella viene dopo in ogni caso si nutre apprensione come possibile il contrario d'altronde dopo la lettera di Zaccagnini
I deputati chiedono perciò al Ministro di conoscere quali provvedimenti intenda fare adottare alla società adriatica di elettricità per garantire la sicurezza delle opere stesse anche e particolarmente allo scopo
Di rassicurare le popolazioni della zona legittimamente preoccupati dalla circostanza che la predetta società ha sospeso l'invaso ed anzi ha eseguito opere sussidiarie che a giudizio degli interroganti
Denunciano una situazioni di pericolo ma
Zaccagnino risponde nemmeno a questa interrogazione
Continuiamo però ad ascoltare le parole del regista del film Vajont che ha ovviamente studiato attentamente tutta all'intera vicenda sul prima e sul dopo
Mi piacerebbe che questa
Questa vicenda questa avventura del fin dagli on servisse anche a far riflettere gli italiani su quello che è stato il dopo agli altri il doppio Vajont e una storia che meriterebbe un altro fin perché
Questa questa comunità un'intera comunità abbandonata lo Stato prima e durante la vita è stata abbandonata per quarant'anni
Non dimenticate che le cause civili sono concluse l'anno scorso con trentasette anni di cause per arrivare a a risolvere il contenzioso del Vajont ricordiamo anche quanto può aver preso con la mia studiando i documenti qual è stato l'esito finale
Beh l'esito finale è stato innanzitutto che subito dopo la tragedia siamo ottobre sessantatré un giovane giudice istruttore di Belluno Mario Fabbri inizia l'istruttoria
Che dura quattro anni da sessanta a Santa sette non trova un sociologo Italia disposto a farla perizia
Per avallare la sua tesi istruttoria perché ovviamente sarà promessi contro i loro datori di lavoro contro lo Stato quindi è costretto a Bari in Cecoslovacchia per trovare dei dei giorni disposti a fare una perizia
Finisce l'istruttoria emette undici mandati di cattura
Scappano all'estero in venti
Nel momento in cui lo Stato italiano si rende conto e questo fa sul serio di sfida al processo dalle mani lo trasferiscono all'Aquila per legittima suspicione a ottocentodue a distanza eleggere i pochi anni prende quella Pietro prego tutti i grandi processi italiani cioè
Condanne minime per il massimo responsabile piadine condannato cinque anni tre condonati un anno di galera
è vero che un anno vent'anni di fronte a turisti molte non fa una gran differenza però certe triste vedere che questa vicenda il Lions si riduca Poiana a questa fine miserabile in tribunale
Il troppo Vajont per la popolazione fu fatto ancora più tragico
Ci sono una una una nostra speculazione sulle licenze commerciali cioè molta gente poi ha speculato sul dopo Vajont acquisivano licenze commerciali giustifica lo Stato un jolly affari tali per avere dei rimborsi molto maggiore che sapevo insomma
è una storia triste anche il dopo Vajont quindi dobbiamo che serva a far riflettere soprattutto i giovani che occorre sempre a venire
Attiva una grande coscienza civile
Io
Sono convinto che oggi difficilmente il vaglio si potrebbe ripetere in con quelle modalità perché oggi la coscienza ecologica gente molto più alta ETI i massimi che sono molto più attenti a certi meccanismi certi processi di di degenerazione però certo occorre che la gente riflette in realtà il film possa consentire a tutti una riflessione cime altra gente scala sedici uguali non c'ho mai pensato io a questa cosa non
Non pensavo ci fosse e tutto questo questo malcostume questa questa brutta abitudine italiana di
Coprire le malefatte di chi al potere
Questo spero possa esserne insegnamento soprattutto per i giovani
Lo
Torniamo al libro di Tina Merlin torniamo alla ricostruzione degli eventi
Da un pezzo la sarde sta ormai pensando a come far fronte a ipotetiche condizioni di emergenza per il serbatoio del Vajont
Si fa ricorso allora all'istituto di idraulica della Università di Padova e i suggerimenti del suo titolare il dottor Ghetti
Prende forma l'idea di realizzare al centro modelli idraulici di nove di Vittorio Veneto perpetrate passate un approva su un modello per studiare e valutare la dinamica di caduta della frana e le sue conseguenze
Siamo al dieci aprile del mille e novecento sessantuno
Intanto i due membri della Commissione giunti sul posto penta ai sensi doni vengono fatti vedere i lavori della che le righe sorpasso chi lo sfasamento del lago
Vengono assicurati che durante l'invernata fra non si è mossa due ne prendono atto scriveranno così nel rapporto sembra anche che fino ad ora
Non sia stato accertato alcun elemento di fatto in merito a un fenomeno di massa che possa interessare il sottosuolo dell'aria tenuta in osservazione
La società seppero preoccupata di convincere i romani
Che bisogna riprendere a far salire l'acqua del lago vista la relativa stabilità della zona qui perché bisogna soltanto nascondere alla vista il materiale della frana caduta lo scorso autunno
Diamine lasciarono scoperto sarebbe antiestetico
La contraddittorietà della relazione lampante e non è la prima volta si dice ad esempio che il pericolo non c'è se il livello dell'acqua si mantiene basso e nello stesso tempo si dice che non c'è neppure se il livello si alza
In realtà la sabbia solo fretta di arrivare alla fine della faccenda al collaudo dell'impianto sia ormai fuori tempo causa all'imprevisto di quella montagna bacata
Con l'arresto momentanea del blocco di frana bisogna a ritentare l'invaso malgrado i rischi
Ormai L'Avvenire economico di erto e casso e distrutto la resistenza dei contadini è stata affiancata da ordinanze decreti tecnici carabinieri ministri ha vinto insomma la pubblica utilità
Ora
Non resta che andarsene da questa valle e ricordarla com'era solo insomma
Il diciassette ottobre la commissione di collaudo torna sul Vajont non si sa perché
So che nulla è cambiato sulla fronte della frana
Sondaggi e studi tra loro sempre i tecnici divisi sullo spessore della massa in movimento se non v'è certezza sulla profondità cui si troverebbe lo strato di roccia solida
Non vi è neppure certezza sul reale pericolo su qualsivoglia catastrofe per cui si va avanti come se niente fosse il bypass è terminato e bisogna riprendere gli invasi ecco la vera ragione della gradita se non la richiesta visita della commissione di collaudo
è ben vero che mio le aveva detto quando lo scoprì i milioni di metri cubi di massa in movimento che questa sarebbe stata accelerata né la sua caduta dagli invasi che dagli sbalzi del bacino
E chi è più il livello del lago fosse stato alto più catastrofico sarebbe poi stato l'evento
Ma questo rapporto è lontano nel tempo e non tiene conto della fede Bifernina venisse mensa
Come che sia la sabbia comunque deciso di ritentare l'invaso lo Stato Maggiore del monopolio elettrico confida le proprie speranze propri desideri ai membri della commissione di collaudo che avallano
Tanto più che hanno preso atto dell'avvenuta costruzione della galleria di sorpasso
Insomma sera frana proprio cadrà il problema dell'utilizzo dell'hardware risolto
L'esperto del consiglio superiore dei lavori pubblici e membro della Commissione penta riferisce al Ministero che
Il movimento della frana è attualmente in fase di riposo per cui
Essendo stato ultimato il bypass si ritiene opportuno riprendere il riempimento del lago con gradualità tenendo costantemente sotto controllo la situazione
I trentuno muore Carlo se mensa ciò che avverrà ora non riguarda più
Come credente ha già fatto il suo atto di contrizione ancora qualche anno prima affidandolo ad uno scritto chiedo umilmente perdono le nostre montagne se qualche volta non ho potuto saputo ottenere un risultato soddisfacente
Intanto a nove di esperimenti sul modello procedono sull'ipotesi meno pericolosa ipotizzando cioè simulando con la caduta India due tempi
L'esperimento solleva ondate di venti metri d'altezza ma la frana che viene valutata cinquanta milioni di metri cubi e non duecento come invece aveva accertato Miulli
L'invaso intanto raggiunge senza inconvenienti la quota fissata ma bisogna alzarla di più
Siamo al tredici gennaio del mille e novecento sessantadue
La sabbia e chiede l'autorizzazione a raggiungere quota seicentottanta
Si tiene sempre d'occhio erto sotto l'abitato
Sì contino estrarre campioni di terra e roccia da fare da minare laboratorio
Il Paese e quindi ancora considerato in pericolo l'acqua del lago che sale sempre di più potrebbe mangiarli la terra sotto i piedi e farlo crollare
Il top cadendo potrebbe sbattere un'ondata d'acqua contro le case ha risucchiato
Le ipotesi sono diverse imprecise e le conoscono solo i tecnici agli abitanti non si dice nulla al Comune neppure
Al ministero la sabbia mente dichiarando che la località atto per la quale
Si potevano ottenere movimenti era completamenti disabitati
Non
Giorgio Dal piazzuole il venti aprile un altro personaggio che ultimamente ha insinuato qualche dubbio sul futuro dell'impresa pur continuando a sperare con tutte le sue forze se ne va
Seguendo di pochi mesi Carlo se mezza
Insomma il campo ormai sgombro dai dubbiosi che la consegna della Sadè portare a compimento l'opera costi ormai quel che costi
Siamo al tre maggio del mille novecento sessantadue mentre
Sul Vajont alla popolazione allarmata da continue scosse boati la sarde chiede al Ministero di poter aumentare il livello del lago fino a quota settecento
Otteniamo allora leggere la ricostruzione dei fatti attraverso le pagine del libro sulla pelle Piva di Tina Merlin
Che ne è stato intanto dell'al modello di nove si chiede la Merlin
Le prove sterminò nell'estate del sessantadue il tre luglio ghetti presenta Lassad una relazione conclusiva degli esperimenti
L'oggetto due ricerca scrive lo ricordiamo era quello di esaminare gli effetti di una possibile temuta frana nella così serbatoio Vajont nei riguardi dell'inondazione delle sponde dello sfioro sulla cresta della diga
Per i conseguenti fenomeni di molto vario nell'acqua del bacino
Questo passo è importantissimo sottolinea la Merlin rivela cioè che
Nell'affrontare gli esperimenti pensate nel furono compiuti ventidue si tiene conto sia degli effetti che la Prada avrebbe causato sulle sponde del lago sia di un probabile sfioro dell'acqua sopra la vita
Però gli esperimenti servano basati su un'ipotesi sbagliata e cioè che la frana che ha reso in due tempi
A livello dell'agosto per settecento metri tale caduta sarebbe stata rovinosa mentre
La quota settecento metri
Così scrivevano potrebbe considerarsi di assoluta sicurezza mi riguardi anche le più catastrofico evento di frana
E l'esperto ghetti aggiungeva che con l'invaso oltre i settecento metri la
è accaduto a dire fra i duecento milioni di metri cubi avrebbe invece tutto provocare conseguenze dannose accentua antitesi gradatamente fino a divenire manifestamente impressionanti al massimo in base settecentoventidue virgola cinque metri
Anche per la zona a valle della dica così dalla virgolettato di quel rapporto e a valle della diga lo sappiamo c'era Longarone
Ma la saldi non autorizzato ulteriori accertamenti in questo senso navi
Intanto il prima in Paese è sempre più avvelenate gli rapporti personali si sono
Guastati fra chi ha venduto direttamente le terre
Ma la sabbia ricavandone qualche quattrino in più e chi ha resistito fino all'ultimo facendosi espropriare Nonda ritirando neppure la polizza delle relativo deposito dei soldi alla Cassa depositi e prestiti
Tra la gente si è insinuato il sospetto del vicino rassegnazione la convinzione della propria impotenza
Molti se ne sono andati tanto il Paese è destinato alla rovina non ci sarà il bell'ago con le strade panoramiche come aveva detto Lassad evoluti sviluppo del turismo un Paese più moderno no
Sono tutti convinti che ciò che il talk sta preparando con i suoi brontola menti sarà all'epilogo cambio ciò che ha iniziato a fare il quattro novembre del mille novecentosessanta
Sul punto assente tutto ciò che è successo
Prudenza non deve voler dire far finta di non vedere vorrei mica elezione
Mettiamola così
Io non dico che quello che è scritto non sia vero dico sull'hub edifichiamo
Controlliamo
Vorrei pure apportate aspirazioni
Quando lo avrà letto
Forse anche dovrei attenuare leggermente qualcuna delle tue conclusivo
Teniamo a leggere a pagina cento delibere Tina Merlin sulla pelle viva siamo al dicembre del sessantadue scrive la Merlini viene pubblicata la legge dell'istituzione dell'Ente nazionale dell'energia elettrica società elettriche sono responsabili fino all'emanazione dei decreti di trasferimento dei manufatti allo stato della conservazione e manutenzione degli impianti nonché della buona gestione delle imprese stesse
Per la sale trasferimento arriva dopo due mesi il quattordici marzo con un decreto che stabilisce il trasferimento per alzata e all'ENEL tutti i beni e rapporti giuridici compresa la concessione idroelettrica del Vajont e gli impianti già costruiti
D'ora in poi insomma tutti gli omini del reparto alla Repubblica come ha scritto qualcuno d'ora in poi quanto accadrà sul Vajont porterà anche la firma diretta dello Stato
Non solo come prima in quanto controllore ma in quanto proprietario
Devono fatto pericolose che conosce poco e male perché gli è stata nascosta la verità non l'ha voluta conoscere sia affidata del monopolio dei suoi tecnici e consulenti illustri ha coltivato tollerato dentro i suoi Ministeri uomini corrotti e doppiogiochista i
Uno stato onesto verso i suoi cittadini non avrebbe dovuto prendere in consegna un impianto ha variato come questo del Vajont che non è ancora giunto proprio per questo alla fase di collaudo e quindi alla certezza del suo
Buon funzionamento
Forse
I nessuno ha proposto del mondo ciò sarebbe accaduto se non come in Italia
Per complicità e corruzione politica
Ma
All'imbroglio cioè del contratto l'ENEL il ventisette ventisei luglio mille novecentosettantatré
Prende in consegna il Vajont al-Assad con impianto funzionante pagina nove dell'allegato A del protocollo d'acquisto
Come funzionante
Se manca ancora ente la terza prova l'invaso manda il collaudo che è in corso come può essere funzionante
Era Marco Paolini nella sua orazione civile ma torniamo al libro di Tina Merlin
Sull'acqua cresce maggiori fenomeni di pericolosità si registrano un paio lo ricordiamo siamo nel luglio del mille e novecento sessantatré ma come ormai davvero poche settimane a quello che i tecnici definiscono l'evento
Poc'anzi boati scosse
E ormai impossibile nascondere il tremendo pericolo e il ventidue luglio il Sindaco telegrafo alla Prefettura di Udine richiedendo provvedimenti urgenti segnalando i pericoli per in Spinoglio asili a questo largo continui boati ed premi di terreno comunale
Banda copia telegramma all'ENEL di Venezia chiedendo che succede ma non arriva nessuna risposta
I fenomeni sono più che preoccupante ora cosa si fa e chiara a tutti che la montagna cade l'imprevisto sta solo nel modo come Cabras se lentamente o con un terribile schianto
Ha parlato a mente si riuniscono al Vajont Biadene Mancini i tecnici dell'ENEL Caloia altri consulenti il problema più grosso ormai e la tenuta della DDA
Se i movimenti non si arresta ma conviene basare almeno fino alla quota di sicurezza predetta da ghetti se la montagna cave con l'acqua settecento metri le prove hanno dimostrato che si alzerà un'onda piccola ad appena venti metri uscirà dalla cresta della diga
Soltanto qualche goccia diceva
Arriviamo al sette ottobre tre giorni prima dell'evento
Il Prefetto di Udine che tallonato dal Comune ha chiesto al genio civile per la sua città delucidazioni su quanto sta accadendo al Vajont riceve una lettera dell'ingegnere capo di quell'ufficio Pellegrini rischi
Nella quale egli afferma che l'attività sismica degli ultimi mesi rientra
Nella micro sismicità delle zone montuose
Il movimento franoso del Totti il giorno otto
Registra un movimento dei cinquantasette ai sessantatré centimetri sia appunto all'otto ottobre del mille novecentosessantatré
Preoccupatissimi sono anche gli operai qualcuno non vuole più tornare a lavorare perché il movimento del monte si nota a vista d'occhio
I geometri della ex sabbie ora ENEL sono anch'essi in allarme ma confidano ancora che lo stacco della frana dal Monte avvenga in tempi diversi in po'alla volta come hanno sempre detto i dirigenti geologiche in ogni caso produca al massimo un'onda di venti metri
Ma
Ogni volta che fanno i controlli dentro
Concretamente
Trovano più ormai il livello dell'acqua dentro la montagna è via via scelgo cedo cedo fino a diventare uguale a quello del lago come dire che non è più una montagna compatta ma è come un esempio di ghiaia e non trattiene più ardua non è permeabile
è completamente inerte frantumato sotto quel Milan qua davanti nell'albo
è anche un muro una forza fondamentale per sostenere il pianto dalla montagna segni togli l'acqua di fianco e che cosa farà la montagna continuerà a scivolare piano piano si metterà al corrente
Domanda gliela
Nessuno ha mai parlato così a lungo con una frana prima di quella del Po
Inizia l'ultimo giorno e il nove ottobre del mille novecentosessantatré
Ricorda Tina Merlin il nove ottobre è una stupenda giornata di sole
Di questa stagione la montagna splendida rifugio e di caldi colori autunnali la gente di Casson va e viene ancora dal talk portando via dalle case dagli stavo lì più cose possibili
Al Genio Civile di Belluno l'assistente governativo Bertolissi recapito il suo giornaliero rapporto che sottolinea la gravità della situazione per cui si attendono istruzioni da codesto servizio dighe
L'ingegnere capo violino legge lo spedisce a Roma con la posta normale
Di ogni caso Roma sa già tutto il giorno prima un funzionario ENEL di Venezia riuscito finalmente a incontrarsi con il geologo penta che invitato nuovamente a recarsi al Vajont per un sopralluogo urgente
Pensa dice ancora che i dati in suo possesso sono insufficienti per qualunque pronunciamento e per ora sul Vajont non ha voglia di andare
Una riunione con gli esperti del ministero sul Vajont viene fissata per l'undici ottobre
Intanto Biadene solo ha nascosto da sempre gli organismi ministeriali la verità sul Vajont che ora gli uomini del ministero se la prendono calma
Decide di richiamare Francini dalle ferie la mattina del nove ottobre le scrive una lettera ancora fiducioso di fare in tempo
Le dirò scriveva che in questi giorni le velocità di traslazione della frana sono deciso a
Aumentate
Ieri mattina sono state per qualche punto di venti centimetri nelle ventiquattro ore questo sia in basso che in alto
Le fessure sul terreno gli avvallamenti sulla strada l'evidente inclinazione degli alberi sulla costa che sovrasta la pausa ad aprirsi
Della Grande fessura che delimita la zona franosa il muoversi dei punti anche verso la pineta che finora erano rimasti fermi tutto fa pensare al peggio
Antenna detenuti
Su quando e come orgoglio Tiziana anche in un'altra
Il grande uomo che per anni ha complicato solo in se stesso nelle capacità della tecnica delle previsioni della scienza ora non può far altro che confidare soltanto in via
Ormai infatti non c'è proprio più nulla da fare
Per le cose che lo interessano sicuramente no fermare la fra non si può si possono affidarsi al Padreterno che compie al minor scempio possibile
In cima i suoi pensieri c'è sempre e solo il manufatto l'agente di erto e di Longarone ma per un'onda di venti metri che tracima della diga si mora settecento un metri verrà un po'spruzzato il villaggio di Vajont all'imboccatura Della Valle spedisce telegrammi al ministero per segnalare
L'intensificarsi del movimento franoso chiama penta al telefono che lo rincuora non fasciarci la testa prima ad aver la rotta torna a Venezia lasciando la geometria Vajont che stiano attenti che lo informino
Tra questi c'era il Maya che ha avuto il trasferimento a Venezia ancora dal primo ottobre ma che lei nel
A tratturo sul posto causa il precipitare della situazione per la sua conoscenza delle cose del Vajont
Siamo ormai a sera cala la notte Meyer è lassù nella cabina di comando della diga scrutare con altri colleghi la montagna scandagliare una col rosso riflettore che da qualche notte puntato sul versante del tocchi movimento
Diviene improvviso un pensiero se è vietato l'accesso a tutti fino a quota settecentotrenta bisogna fare evacuare anche la gente delle spesse l'attrazione di erto sul versante destro che si trova a quota settecentoventinove
Telefona Biadene allora ponendo gli l'angoscioso interrogativo una telefonista di Longarone sente il colloquio che si intromette per chiedere se per caso non ci sia pericolo anche per Longarone
A Belluno intanto Caruso chiede i carabinieri di farla bloccare la statale di Alemagna senza preoccuparsi del paese di Longarone che ha attraversato proprio da quella strada
Si dicono e si fanno in quelle ore cose inutili e contraddittorie
L'unica cosa giusta da fare anche se si doveva farla prima era sgomberare Arthur le sue frazioni Longarone e le sue frazioni vigente ora e tutta nei bar a perdere la televisione
Sono ancora pochissimi a quel tempo i televisori privati e in euro visione c'è la partita di calcio Real Madrid Rangers investo
Le squadre molto forti una partita dunque da non perdere infatti molta gente è scesa dalle frazioni a Longarone e anche da altri paesi della valle proprio per godersi lo spettacolo mi pare
La gente si diverte discute scommette sulla squadra vincente
Poi
Tutto d'un tratto
La corrente va be
Ecco
Che
Che sta ma ormai ora
Funzionale
Ma
Base su cui
Sono le ventidue e trentanove un lampo accecanti un pauroso Boato
Il monte toccheremo nell'agro sollevando una pauroso ondata d'acqua
Questa si alza terribile centinaia di metri sopra la diga tracima piomba di schianto sull'abitato di Longarone spazzando via dalla faccia della terra
A monte della diga un'altra ondata impazzisce violenta da un lato all'altro Della Valle risucchiato dentro il lago i villaggi di San Martino e spesse
La storia del grande Vajont durata vent'anni si conclude in tre minuti di apocalisse corrono causa i duemila ricchi
Torniamo al libro di Mario passi Vajont senza fine libero si parla anche del cosiddetto caso Rizzato
Scrive passi
Ricordandovi giorni seguenti alla sciagura
Ci sono due operai dell'ex sarde che conosco da anni che devono consegnarmi un rotolo un pacco di fogli ricavati da un lucido
Mi rimanda Lorenzo Rizzato ragazzo con la passione del teatro disegnatore tecnico all'istituto di idraulica della Università di Padova ma sul suo nome si deve mantenere la più totale riservatezza
Guarda se questo materiale può esserci utile dice più o meno il biglietto che accompagnava i fogli utile
è la prova che la sala dei conosceva così bene la frana del Vajont che ne aveva aperto persino fatto sperimentare sul modello le possibili conseguenze per un anno intero fra
La pelle sessantuno e il marzo sessantadue
Venti fogli un ampio scritto con grafici e disegni con l'intestazione dell'istituto idraulica e costruzioni tavoli che bello università di Padova in calce la firma del direttore professor
Augusto ghetti che descriveva le modalità risultati delle prove sul modello linea fra nei bacini dell'attivo del Vajont
Erano state eseguite da docenti e specialisti dell'istituto per conto della sarde presso il Centro modelli tralicci di nove di fa ad alta una località nota del Veneto per la quarta ufficiale e per la centrale idroelettrica attiva da molti anni
Sentiamo come ricostruisce questa vicenda quella puntata di Mixer che Giovanni Minoli mandò in onda nel maggio del mille novecentonovantasei
Due anni e mezzo prima della tragedia istituto di idraulica dell'Università di Padova diretto dal professor Ghetti costruisce un modello che riproduce la Libia il lago e la montagna soprastante ci vuole calcolare quanta acqua sarebbe fuoriuscita dalla Bibbia al momento della frana
Queste prove furono fatte doppio alcune con risultati attenuati ad uso del Ministero lavori pubblici altre quelle vere chiusa in un cassetto dell'università
E quel che a stento si sarebbe aperto pochi giorni dopo la tragedia per svelare il bene i risultati dell'esperimento tenuti fino a quel momento nascosti alla vista e all'analisi
Di chiunque ma chi poteva avere interesse a far pubblicare questa documentazione assolo otto giorni
Dal dita quali erano insomma gli interessi
Da colpire esisteva una gola profonda all'interno dell'istituto di idraulica insomma chi ha fornito al quotidiano milanese il giorno i dati Permunia immediata è clamorosa pubblicazione
Sentiamo ancora la voce di Mario passi io mi trovavo a Belluno ormai aggiuntivi
Quattro giorni mi pare che era il sabato il sabato sera
Nella prima settimana
Della tragedia
Si attendeva per l'indomani la visita del Presidente della Repubblica Segni bravo del disastro
Mi avvicino all'onorevole Busetto
Onorevole Franco Busetto che era deputato
Veneto del Partito comunista
Il quale mi disse
Nania vada da Padova
Mi hanno fatto pervenire questa materia
E mi diede pare una ventina di fogli riprodotti col sistema
Egli Acciano grafico
Cioè di produzioni dall'UCI diritti
Di studio
Si trattava della relazione
Delle proprie sul modello della frana del Paese
Dunque a passi le vie dell'onorevole Busetto di Padova siamo andati a intervistarlo
Me lo chiede
Rizzato Rizzato trovava come disegnatore se ben ricordo riferite
Diverse vicende utilizzato rispose alla sua coscienza
Consorzio coscienze dei cittadini
Dare un contributo incidentalità
Centri dovere di
Formale
Mario Papa siccome giornalisti e poi informa riforme
Lorenzo Rizzato designatori all'istituto di idraulica Padova fu subito sospettato è accusato di furto arrestato nel cuore della notte al processo fu assolto per insufficienza di prove in questi trent'anni mai ha voluto ammettere di aver commesso il fatto
In seguito abbandono l'università
Oggi dirige un teatro sperimentale e qui nel suo teatro che lo incontriamo e per la prima volta c'è poi un'intervista televisiva
Va bene saluto perché
Del
Verso
No
Buongiorno
Buongiorno pervenuti attratto dalle grazie
Era qualcosa che che non mi quadrava ed era questo fatto stranamente queste prove erano state è un'entità sessantuno poi ultima sessantadue
E si trovavano ancora
Sostituto come mai perché
Queste proprio
Non è un'altra rese pubbliche preceduto se
Queste prove
Dimostravano anche se limitatamente la pericolosità oggettiva
L'altra della tragedia
Poi
Consuma tenesse sanzioni erano diciamo relative cioè non
Non è pronto un'emozione immediata rimozione diciamo stato successivamente collegare queste
Questa questa relazione con l'avvenimento reale di che scatta il meccanismo in cui evidentemente non si sente
Colpito che vorrebbe che giustizia conservata questo
Sentimento
Condotte ispirava
Si ispirava in quel momento
Nicola identificata dunque la gola profonda dell'istituto di idraulica si tratta del designatore l'avete sentito Lorenzo Rizzato che ammesso lo avete ascoltato di essere stato l'unica di vere
Quella documentazione solo dopo aver capito la gravità dei dati mezza contenuti correlando la con gli eventi due dunque aveva capito tutto solo a tragedia avvenuta
Ma qualcun altro sicuramente sapeva e non ha fatto nulla per diffondere la notizia
Scientificamente un rischia di un pericolo imminente ma perché sono stati tenuti nascosti i veri risultati delle prove di frana effettuate sul modellino all'università
Fin dall'inizio allorché io ho ricevuto gli atti processuali sia
Per livelli amministrativi coinvolti
Gli interessi sottesi
Il protagonisti
Di
Questa triste ed enorme vicenda
Ho preso coscienza del fatto di essere davanti ad un grosso processo politico il punto di fondo era
Non ammetterà fornita politica riformista questa punto info
Signor minimizzare sdrammatizzare anche nascondere male punti fosse salva l'immagine del ministro immagini del Governo di immagine riguarda il perché dei partiti creditizi quell'insieme regolarizzi fece un pazzo cioè ci sarebbe dovuto arrivare
I vertici dello Stato ma non è una posizione macina litigano è una frase fatta alla mia
Ma
Qui nei confronti
Quelli
Giovanni Giudici
La tentazione
Come me
Ci sono state fatte bene enormi pressioni
E cominciamo ad affrontare la seconda parte vedo dal nostro programma della nostra ricostruzione o meglio il nostro tentativo di ricostruire almeno in parte i fatti che hanno portato alla catastrofe del Vajont e poi questa parte quel che è accaduto dopo dunque il processo e il capitano risarcimenti un capitolo
Complicato compresso e per alcuni aspetti doloroso come
Fra poco ascolteremo cominciamo allora con nell'ascoltare la voce del Sindaco di Longarone Pierluigi del centro che abbiamo incontrato proprio alla Vajont nei giorni della proiezione del film subito gli abbiamo chiesto
Che cosa suggerisse un film del genere poi scenderemo diventerà il dettaglio nel capitolo del processo di risarcimenti
Sicuramente memoria previsto dovrebbe contribuire quantomeno ad investire
Sui nostri sui nostri ricordi dovrebbe contribuire appassite le giovani generazioni
Possano conoscere ciò che è successo veramente qui diga del Vajont Elena non Barone le noi auspichiamo che questo film possa così aiutare l'Italia che è tipica più di un Paese che tende a dimenticare
Invece a ricordare
Non tanto
Per le nostre ed è una formulazione che comunque rinata con grande dignità eccetera
Ma soprattutto che possa essere
Effettivamente possa servire che non succedano più questo questo tipo di di tragedie insomma e purtroppo mi ha visto che stava nell'ottantacinque a distanza di ventidue anni è successo e quindi politico Ionta
Fino a loro quanto meno non aveva
Sicuramente segnato ottanta occupava ferma Valtellina e quant'altro Sindaco veniamo al nocciolo anche rispettoso competenze credo allora
Puniti per un iter processuale record e insomma oltre trent'anni
Mario Fabbri e poi quant'altro un anno fa più o meno l'intesa a Palazzo Chigi domanda per per i danni perché planetari rispetto a Paesi come arrivano questi soldi se come eccetera facciamo il punto s'su questo su questa vicenda che tra
Non essere secondarie anche l'organico si viene a distanza di trentasei anni perché due anni fa abbiamo trattato con Montedison le i danni che si morali e materiali del Comune
Uniti Veronica ricordiamo perché Montedison perché poi compreso Montedison subentro a salde e a sua volta ci fu la la
Una sono ideazione e quindi ITEA responsabile tragedia occupano e nella sala Montedison e sbagliato ovviamente
Formalizzate trentotto anni siamo riusciti a a trentasei anni e chiudere questa questa vertenza e abbastanza
Singolare no è il fatto che si siano voluti trentasei anni per poi capire che cosa insomma che di tre
Responsabili hanno attribuito un terzo un terzo un terzo di responsabilità in buona sostanza abbiamo dei numeri stiamo forse perché al massimo allora
Porterà da bande
E centodue mila morti lo sappiamo pochi feriti purtroppo nel senso che
La propria parte furono morti
Danni ambientali alla fine
La sua valutazione rispetto al danno è invece quello che sarà stabilito a Palazzo Chigi
Ma avete mille novecentonove vittime non hanno chiaramente un valore conosciamo questo ovviamente parlo di impatto ambientale eccetera dal punto di vista ambientale qui si tratterebbe comunque di iniziare a farvi ragionamenti dalle varie mini tra le quattro unità azioni colpite atti che i nostri territori possono e riqualificati proprio dal punto di vista ambientale e che si possa fare un diciamo così un ragionamento di tipo legato allo sviluppo sostenibile cosa che fino adesso ne parli tutti ci riempiamo la bocca però è difficile da
Data ad applicare nella realtà dei fatti ricordiamo i dati i familiari delle vittime quanto è andato perché fatto nessuna vita a un prezzo però Sommariva abbiamo anche
Il compratore sia stabilito per legge come indennità ricordiamo quanto è stato
In realtà nel Comune di Longarone anche dettato stampa sette miliardi
Dopo trentasei anni è difficile stimare quando abbiano i predatori privati per il semplice fatto che ognuno ha
Basato per la do proprio salvo chi effettivamente non ma non ha mai causato sentite le parti e civile
Ad oggi a distanza e poi dopo anni ancora diciamo così non ha ottenuto non ottenuto gestita così poi se vogliamo dire quindi c'è qualcuno che dato che per pudore magari in quel momento
Non ha avuto il coraggio di chiedere i soldi e e di
Macchiette già avviato ma era una procedura e poi invece non ha buona tenuta possibilità di di avere comunque un piccolo in Veneto quali dico su una cosa se dovessero fare un secondo quindi sul posto Vajont sarebbe forse più interessante di questo
Sono
Questo è l'unico dato significativo che verrebbero probabilmente l'ultima cosa sindaco tornerò neanche come vive la faccenda Vajont con dolore con obblighi occorra abbia qual è il termine giusto rendita l'ambiguità perché è una popolazione che ha saputo rinascere
Può risolvere
Saputo investire del proprio non solo senza aspettare gli aiuti dello Stato
Ha saputo combattere
Senza mai dimenticare però che quella comitati Longarone il passato non va mai dimenticato di corsa in prego agli oltre nel nostro DNA anche di chi non era nato delle è nel DNA della comunità quindi oggi una cosa che possiamo dire è che nella comunità con l'onore di presiedere di governare ha saputo risollevarsi e comunque mantenendo sempre un occhio verso il passato è passato non condiziona il futuro ma loda illuminare in ogni caso credo che sia cosa erto c'è qualche possibilità di vedere ricostruita la vecchia erto sono un sogno che però potrebbe aiutare la memoria almeno
Quindi protesi qui dalla vecchia Amministrazione di erto è chiaro che è un mio non è un borgo interessante ippico è andata bene varrebbe la pena versare un piano particolareggiato
Anche noi comunque numero un abbiamo pochi scorsi ma andrebbero rivalutate di vitalità rivitalizzato
Era Pierluigi leccese ero il Sindaco di Longarone sul capitolo danni e risarcimenti un capitolo sul quale
In seguito torneremo ed ascolteremo anche alcune interessanti testimonianze così come tornare o anche fra poco sulla questione di erto
Ora vorremmo capire meglio come si è arrivati a Palazzo Chigi con
L'accordo di cui il sindaco parlava pochi istanti fa e cioè il lungo capitolo lunghissimo capitolo del processo sulla questione Baiocchi torniamo allora indietro
Siamo ricordiamo al nove ottobre del mille novecentosessantatré
Sono due giorni dopo il disastro cioè l'undici ottobre il Ministro dei lavori pubblici in accordo con il Presidente del Consiglio nomina la Commissione di inchiesta sulla sciagura che si insedia il quattordici ottobre
Essa dispone di due mesi di tempo per presentare una relazione suo compito è quello di accertare le cause prossime e remote che hanno determinato la catastrofe
La Commissione finirà il suo lavoro tre mesi dopo
Il venti di febbraio del mille novecentosessantotto il giudice istruttore di Belluno Mario Fabbri deposita la sentenza del procedimento penale contro Alberico Biadene come abbiamo visto nella società costruttrice della vittima
Il capo cantiere Mario Francini poi Pietro Frosini Francesco sensi doni del Genio civile Curzio Battini Francesco penta Luigi Greco Armodio libico Tonini Roberto marine Augusto di tutti i nomi che avete sicuramente sentito nell'ambito della ricostruzione che vi abbiamo fornito
Due di questi tenta in greco nel frattempo muoiono mentre Pacini il capocantiere si toglie la vita il ventotto novembre di quella
Il giorno dopo inizia il processo di primo grado che si tiene a L'Aquila e che si conclude il diciassette dicembre sessantanove
L'accusa chiede ventun anni per tutti gli imputati eccetto violino e per il quale ne vengono richiesti nove
Per disastro colposo di frane disastro colposo di inondazione aggravati dalla previsione dell'evento e omicidi colposi plurimi aggravati
Biadene Batini e violino e vengono condannati a sei anni di cui due condonati di reclusione per omicidio colposo e colpevole di
Non avere avvertito per non aver messo in moto lo sgombero assolti tutti gli altri la prevedibilità della frana non viene riconosciuto
Il ventisei luglio settanta iniziarla qui nel processo d'appello con lo stralcio della posizione di Battini gravemente ammalato di esaurimento nervoso
Il primo ottobre la sentenza riconoscerla totale colpevolezza di Biade nei sensi doni che vengono riconosciuti colpevoli di frana inondazione e degli omicidi
Vengono condannati a sei e a quattro anni e mezzo entrambi con tre anni di condono
Frosini violino e vengono assolti per insufficienza di prove Barin e Tonini assolti perché il fatto non costituisce reato ghetti per non aver commesso il fatto
Honoris
Tra il quindici e il venticinque marzo del mille novecento settantuno intendiamo con la ricostruzione tutti i patti della fattibilità del processo
Si svolge a Roma il processo di Cassazione
Nel quale Biadene è sensibile ogni ventuno riconosciuti colpevoli di un unico disastro inondazione aggravata dalla previsione dell'evento compresa la frana e gli omicidi
Viale delle viene allora condannato a cinque anni senza i doni a tre anni e otto minuti entrambi con tre anni di condono Tonini viene assolto per non aver commesso il fatto
Gli altri verdetti restano invariati
La sentenza avvenne quindici giorni prima della scadenza dei sette anni e mezzo dell'avvenimento al giorno del quale sarebbe intervenuta la prescrizione
Richiamo il sedici dicembre del mille novecentosettantacinque la Corte d'Appello dell'Aquila rigetta la richiesta del Comune di Longarone
Dire rivalersi in solido controlla Montedison società in cui è confluita la sabbia
Condannando le nell'alla risarcimento dei danni subiti dalle pubbliche amministrazioni condannate a pagare le spese processuali alla Montedison
Sette anni dopo il tre dicembre del mille novecentottantadue la Corte d'Appello di Firenze ribalta la sentenza precedente condannando in solido ENEL e Montedison
Alla risarcimento dei danni sofferti dallo Stato della Montedison per i danni subiti
Dal Comune di Longarone
Il ricorso della Montedison non si fa attendere ma il
Diciassette dicembre del mille novecentottantasei la Corte Suprema di Cassazione rigetta il ricorso alla sentenza del mille novecentottantadue
Arriviamo al quindici febbraio del mille novecento novantasei
Sa per quanti anni sono passati
Nell'ottobre del mille novecentosessantatré
In quella data il Tribunale civile e penale di Belluno condanna Montedison risarcire i danni subiti dal Comune di Longarone
Per un ammontare di cinquantacinque miliardi seicentoquarantacinque milioni e settecento cinquantotto mila lire comprensive dei danni patrimoniali extra patrimoniali e morali
Oltre a circa cinquecento milioni per spese di liti onorari centosessanta milioni per altre spese
La sentenza a carattere subito esecutivo
Nello stesso anno viene poi gettato il ricorso dell'ENEL nei confronti del Comune di erto e casso e del
Meno dato comune di Vajont
Obbligando così l'ENEL aveva risarcimento dei danni subiti che verranno quantificati dal Tribunale civile e penale di Belluno
In circa cinquecento milioni per beni patrimoniali e demaniali perduti
E cinquecento milioni per danno patrimoniale conseguente alla perdita parziale della popolazione conseguenti attività ancora cinquecento milioni per danni ambientali ed ecologici
Con la rivalutazione poi
Le cifre si aggira intorno ai ventidue miliardi di lì aerea
Corrono
Poi come abbiamo prima ricordato solo lo scorso anno a Palazzo Chigi l'accordo e la parola Fini al capitolo risarcimenti al capitolo del dopo Vajont che pure è un capitolo che lascia aperte numerose ferito
Sentiamo la testimonianza della signora Carolina Arzenton che abbiamo appunto incontrato proprio alla Vajont in occasione dell'anteprima mondiale della firma Cardinal Bertone moglie di un sopravvissuto che ha perso
Nel tragedia all'intera famiglie sentiamo posso testimonianza
Esistenti sono una nullità non ha
Una netta distinzione
E lo Stato
Enti addirittura
I
Che dicono che sono da un anno
Mi dicono che sono utilizzabili abbastanza
Ha capito e queste cose qua non sono vere
Prima di continuare ad ascoltare altre testimonianze compresa ancora nel
Una persona che stavamo ascoltando
Vogliamo lasciare la parola per qualche istante al regista del film Renzo Martinelli che attraverso una
Città
Serie di
Documenti proprio sulla questione Vajont anche sul capitolo risarcimenti
Racconta un episodio drammaticamente significativo rispetto a quel che accadde nelle colore che seguiremo il disastro del sessanta per proprio sulla
Questione risarcimenti ed è certamente una testimonianza che fa venire ibridi sempre
Ma in quanto dicevo prima che lavorando su questo progetto paghiamo di essere italiano e perché deleghe in contatto con persone come entità del solito tutti questi documenti
Qui c'è un documento datato cinque ottobre sessantotto iniziale
Solitamente cinque Consigliere
Questo signore ha perso cinque familiare in corso
Senza fatica negare colposo
Mi si presenta un vizio da parte dello Stato egli propone
Un milione e mezzo tecnica come miliardi
Un milione e mezzo
Per la la moglie ottocentomila figlio maschio ottocento mila secondogenito ottocento miliardi e ottocento ottocento milioni
Andrebbe considerato
Troppo ampia lontanissimi migliore
Il signore
In una condizione psicologica facilmente immaginabili
C'è scritto confermo
Nessuno coinvolti i danni recati dall'allegata scheda di impegno ad accettare a liquidazioni
Perché sia comunque dipendente volesse trascurati
Cioè voi capite che
Che lo Stato
Agito in questo modo perché non è così si assiste ad oggi che subito una tragedia come quelle
Allora disinvolte
Tipologico
Beh è una persona
C'è motivo che ci sia stato dovrebbe essere
Oggi è una persona devastata psicologicamente anche in passato perverso esperienze umilianti come peraltro è unica
C'è un documento del genere è un mezzo miliardo quindi una persona individuo concilia un sistema
Ma come si può pretendere una persona per persona simpatica colposo riservando
Senza un'assistenza psicologica abusato
è evidente allora presentarci a novembre carrabilità citati
Decine di persone in questo momento che questa è la giustizia in Italia virtuoso vorremmo
Ma
Riconsegniamo allora ad ascoltare la testimonianza di attento
Caro proprio parlando qualche istante fa
Dato che arriva
Quei capitali
Il suo incarico ambientali
è partito per la accumulabile dallo Stato mentre spinto intenditore aumenta
Della propria
Esitante frontiere dallo Stato questo comunque
Un libro che raccontare vedo praticamente aspetto
E lì il giornalista che ancora
è stato scritto
Le
Pelillo e cosa lo spirito dei sospetti del
Allora io dico scritto
Latente contabilizzate tende
Adesso
Ma è anche possibile
Ma dire queste cose intenti
Sono indispensabili
Questi comuni
Le
Cioè sono stati
I sospetti presentato anche in questa parte capito d'accordo banditore di questo di questo documento
Bisogna dire
Prima firmato perché abbiamo bisogno di soldi dove
Adeguatamente alle famiglie
Perché alla prova gli aiuti che si ancorché denaro dovessero intervenire più vorrei sapere
Alcuni campi consentire
Ci sarà questo Bilancio tecnico conosciamo
Ci siamo così stabilito
Di il nuovo trattato di giornale delle riviste
Cinquantasette octies intessuta
I superstiti insomma sono
C'è
Chi
Di
Sto solo noi satellite
E
Comprensorio
Che
Dopo
Conteniamo ad ascoltare altre testimonianze ancora da persone che hanno baionette il prima durante il dopo Paglione
No
Indirizzarmi
Ristoranti
Retribuire esistono gli agenti mettersi nei campi
E impaurita ma
Tale gli
Meglio che infatti copia
Tali
Irregolarità
Di
Quattro soldi
Insomma buonismo il Governo
Voi e io
Tanto
Ridurre allora combattere
Una scarpata ecco
A nuove elezioni
Cammina Montanaro
In un manifesto murale
Scritto dai comuni
Tarchiato posteriori cerca
No condannate ad allocare Italy
E
Dati all'improvviso anche il venti metri
Stampa che attualmente
Parla superato
I duecento metri eppure
Cafu quindi
Volontà
Già
Merafina
Sempre
Ma
Anche
Diurne richiamava
Allargheremo Centro globale mentre hanno riparato
Cento ittico itinerante attuata nei quarantotto riguarda
I Chirichigno
Come parte integrante
Tra
Travaso notte guardando il regime scuro
Ex comandante impronta abolito
Facevano del nove parlavano nella sua una pietra
Quei giorni lì sul internet oggetto strana bianca
Che perché
Di un metro
Operai rilasciate
Con una carriola prima
Capirebbero
Dire Ecoambiente troppo
Un incasso tardato ad un certo
Variante non è
No ed economico Palazzo definito e portato a fare
Quando
Approcciamoci dove centimetri scarsi
Maturano i cinque
Una
Ormai più a lungo
Dei Cavarretta ascoltati ad altri in Egitto
Chiari
Contadini non sapeva che ormai i rendiconti credo alcunché
Assunte
Allora
Del nove ottobre va
Martino
Ma tutto interno a farlo tutti i contratti a
Mondo
Solitudine utilizzabili
Archeologici Mognato del pianeta anche
Lussemburgo
Polverino
Vorrei ricordare
Come
A raccontare
Riguarda
Cinque minuti debbo spiegare che la il direttore Badaloni
Modesti rispetto
Continuiamo ad ascoltare altre testimonianze stavolta di due persone che sono sopravvissute a quell'ottobre del mille novecentosessantatré alla notte della catastrofe del Vajont allora erano solo dei bambini ma
Prima di loro ascolteremo la testimonianza di Bepi Zamprogna che sui il fotografo che per primo immortalato drammatiche immagini del Vajont foto che fecero subito medio del mondo il foto tra l'altro
Nelle quali poi lo stesso Zan fronda ritrasse anche salvataggi drammatici come
Il salvataggio di quei bambini che vi dicevamo sentiremo fra poco la loro voce che cosa ricordano di quella notte ma prima dei loro testimonianza quella del fotografo beh pizza un front
Diciamo
è stato questa sintetica assistito
Interpretativa
Alternativa
Comunque
Documentario
Cosa successo
Quindi guardo dall'altra
Stasera
Soprattutto
Fatto tutta
Ottavo passi indietro
Soltanto
Trattati
Rapina
Dalle utenze statutaria
Va bene arriviamo
Dubbi
Una
Chiunque
Contatto quotidiano risultato abbiamo trovato
Sentiamo l'allora il racconto dei due sopravvissuti allora bambini Michela e Gino
Aerea Errani
Rapidamente dunque
Ma se
Tasse
Per carità
Per la seconda volta quello che è successo
Praticamente quella sera
Questa sera
Veramente ho visto
Di persona quello che è successo
Scusa se
Non sono neanche resoconto di quello che succede
Volevo dire
Sono rimasto
Soddisfatto coerente
Impressionato delle ultime parole che ha detto
Un cimitero
Io personalmente
Lo ripeto non è una
Di quello che è un fatto di quello che mi hanno fatto
Né soprattutto alla mia famiglia
Anabah e questo le voci di Michela e di Gino due dei sopravvissuti che hanno avuto
La forza di presenze erano anche prima mondiale della firma di Martinelli Vajont che appunto ricostruisce un po'tutta la vicenda che hanno raccontato un po'anche come
Si sono sentiti
A ripercorrere sia pure sulla grande schermo
Quanto accadde quella notte avete sentito la parola perdono è una parola che apparsa più volte nella corso
Del dibattito del confronto che poi inevitabilmente si è acceso proprio nell'ambito dell'incontro con alcune testimonianze importanti del Vajont che in seguito all'anteprima della firma siccome su questa parola poi
Si è sviluppato e si è alimentato un dibattito piuttosto forte noi
Abbiamo ritenuto opportuno estrapolare alcuni frammenti di questo confronto di diverse posizioni diverse sensibilità rispetto alla questione del Vajont e del dopo Vajont
Sulla natura pacifico rileva che sommati anch'io
Quando
Si racconta una lacuna che
Intorno
Risolte
Il si rischia sempre che
Naturalmente
E non perché io in quel modo
Il parere
Che
Quindi dichiarate
Va bene
Però competerebbe specifica e chiara tutela Como per Como financo la domanda sul pianeta
Ottiche
Assolvere perché che non ho perso nessuno
Io ho perso il proprio in Germania credo club e non ci
Una piscina però centro corresponsabili
Con pattuglie
Io credo che tutto quello che succede perché un'altra componente degli ultimi anni
Gli ultimi trent'anni
Non ho detto imperdonabile tocca ce l'ha già aperto
Nella vita civile ci cammina male
Così Mauro Corona sulla questione perdono per il Vajont sentiamo come
Corona che lo ricordiamo lo abbiamo anche ascoltato prima al nostro al microfono
In maniera più ampia uno dei sopravvissuti di quella notte Alberto sentiamo come a Mauro Corona risponde però una preso provvisto utili colui che
In quei giorni aveva solo pochi anni che abbiamo ascoltato poco fa
Scusatemi però io volevo ribadire quello che prima io
Non posso perdonare quello
Che hanno fatto la mia famiglia
Il Papa quarant'anni visione della vita mia mamma mi pare trentanove anni
Fratellino nei tre anni quindi Antonio che è così
Un paio di minuti
In piena salute avevano ancora tanti anni davanti io purtroppo non posso fermare qui quel questi
Quelle persone che abbiamo visto nel film che avete
Di tutti quello che hanno fatto tutte le menzogne tutele
L'incidente ricevono tutto quello che sapevano lo sapevano tutti noi l'ho fatto vedere fino alle sei in quattro viene assegnata in ottobre lo sapevano cosa poteva succedere e non hanno fatto io sinceramente non posso però
E volevo rispondere alla seconda domanda raccomanda faccio con il signore prima
Dicendo che
Nulla si distrugge scusa un attimo
Così ci si poteva succedere alcuna io spero di no spero che non succeda più però vedo che purtroppo in questi anni mi sono successi sui successi alcuna parecchi parecchi posti
No in base al moltiplicarsi non tanto per
Per essere protagonisti o per fare del protagonismo
Mi sembra logico a soprattutto per fare il monito anche ci comanda intitolata Occhini è in mano tutte e tutto il resto
Che queste cose speriamo
Lungimiranti grazie
Un
Otto devo parlare delle cause della tragedia del Vajont
E lo facciamo avvalendoci di un rapporto di due geologi del mille novecentottantacinque l'americano Patton insieme al geologo entro il sono gli autori di uno studio che fornì appunto nell'ottantacinque dementi
Molto utili alla comprensione della dinamica del disastro
Basandosi su nuove osservazioni geologiche patto evidenziò fra l'altro la presenza di un morbido strato di argilla sotto la frana che
Nei favori lo scivolamento del distacco
Secondo patto nel determinare lo smottamento fu importante l'azione combinata dell'abbassamento del livello dell'acqua del bacino
E della pressione esercitata dall'acqua piovana infiltrata anziché accumulatasi sotto il manto argilloso sul quale si trovava la frana
Dopo le prove di impararlo essendo ormai chiaro che la massa rocciosa stava scivolando
I tecnici ad ogni movimento abbassando il livello dell'acqua per contenere i possibili danni della sua caduta
Questo però sì previdero un grave errore perché
A causa delle abbondanti precipitazioni che si erano avute nei due mesi precedenti disastro si era creata una forte pressione dell'acqua sottostante la frana
L'azione di contrasto esercitata contro di essa da liquido contenuto nel bacino venne meno con lo svuotamento e allora
Il punto la massa rocciosa con
Come plesso della stampa gli eventi di quei giorni quale fu insomma l'atteggiamento giornali italiani prima durante e dopo il disastri
Tra l'altro va ricordato anche quale fu l'atteggiamento della stampa esterna sulla progenie perché
Mentre l'atteggiamento della stampa fu quello di non dare
Proprio peso agli allarmi lanciati dalla stessa loro collega Tina Merlin
Tutti i giornali stranieri invece i più autorevoli e diffusi come ad esempio il Times New York Times signor Perotti
E le mondo
Riferirò con ampiezza di particolari invece di deliberazioni della Merlin sui pericoli della
Con tutto
La stampa italiana che ci si che almeno fino alla conclusione dell'inchiesta giudiziaria rinvio a giudizio alcuni responsabili si continuassero a sostenere le tesi delle catastrofi naturali di terremoti della imprevedibilità dell'evento
Vediamo cosa scrisse Dino Buzzati
Due giorni dopo la catastrofe l'undici ottobre sessantatré il titolo apparso appunto in quel giorno sul Corriere della Sera
Era già esemplificativo della sua sostanza natura crudele scriveva Dino Buzzati tra le altre cose
Nel suo articolo come ricostruire ciò che è accaduto la frana lo schianto a mente dell'UPI il crollo la cataratta di macigni e terra nel lago
E l'onda spaventosa dal cataclisma biblico che lievitata gonfiando siccome
Sì come un immenso dorso di balena scavalcato dal bordo della diga è precipitata picco del burrone avventurandosi terrificante board di schiuma verso i Paesi addormentati scriveva così ancora Dino Buzzati
Sasso è caduto in un mio bicchiere colmo d'acqua e l'acqua e tra bloccata sulla tovaglia tutto qui prosegue Buzzati
Solo che il bicchiere dall'alto centinaia di metri Sasso era grande come una montagna e dissolto sulla tovaglia stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi
Non è che si sia rotto il bicchiere quindi non si può come nel caso del pieno dare della bestia che l'ha costruito il bicchiere era fatto a regola d'arte testimonianza della tenacia del talento e del coraggio ma
La diga del Vajont era ed è un capolavoro perfino da un lato il tecnico così ancora Buzzati che però aggiunge
Ma esso non è bastato tutto era stato calcolato alla perfezione quindi realizzato da maestri
La montagna sotto ai lati era stata tra forata come un colabrodo per una profondità e decine e decine di metri quindi imbottito di cemento perché non potesse poi in nessun caso fare scherzi oppure
Apparecchiature sensibilissimi registravano le più
Ieri regolarità o minimi sintomi di pericolo ma non è bastato
Ancora una volta la fantasia della natura proseguiva Buzzati
è stata più grande d'asciutta che la fantasia della scienza sconfitta in aperta battaglia
La natura si è vendicata attaccando il vincitore alle spalle si direbbe quasi che in tutte le grandi conquiste tecniche stia nascosta una lama segrete l'invisibile che al momento dato scatterà
Così Buzzati
Ma scrissero del due febbraio te dove articolo infortunio discutere
Anche Indro Montanelli Giorgio Bocca
Cominciamo con Montanelli
Gli argomenti di Montanelli che in qualche modo comunque sottolineava l'aspetto della tragedia in particolar modo facendo riferimento alla questione della catastrofe
Naturale delle cause natura
Alle e prime interpretazioni di Montanelli rispondeva
Subito
Il sindaco di Longarone Gioacchino
Bratti così rispondeva Brancati dire ancora una volta intervenuti per ribadire fermamente
La tragedia del Vajont diversamente da quanto lei asserisce la sua risposta il signor Mortillaro proposito infatti di Cermis
Non può essere addebitato al caldo naturali ma come è stato accertato e sancito anche dalla sentenza del tribunale dovuta precise ed inequivocabili responsabilità umane
Così Gioacchino Bratti Sindaco di Longarone rispondeva a Indro Montanelli e al suo scritto
Appunto sulla questione paiono atto
Subito dopo però Montanelli ricordiamo che siamo marzo novantanove
Mapelli rispondeva così
Ci fu anche una sentenza del tribunale che è certo l'appartenenza ritorna alla camorra degli spacciatori di droga che intende avere prodotti una
Comunque
La condanna per il Vajont non smentiva affatto un caso naturale del disastro al quale sempre il distacco del precipizio di un pezzo di montagna
L'imputato sottolinea Montanelli
Condannato per non a livello previsto
Questo prevede l'articolo che ha fatto molto discutere così come ha fatto discutere l'articolo di Giorgio Bocca qui torniamo indietro all'undici ottobre sessantatré dunque alle ore che seguiranno la tragedia
Bocca scriveva così sul giorno dell'undici ottobre sessantatré
Ecco la Valle della sciagura fango silenzio solitudine capire subito che tutto ciò il definitivo più niente da fare da dire cinque Paesi migliaia di persone e le riserve e poi ci sono terra nessuna colpa nessuno poteva prevedere scrive voi
In tempi a come ci si potrebbe dire che questa è una sciagura pulita degli uomini non ci hanno messo le mani tutto è stato fatto dalla natura che non è buono nel capitolo indifferenti
Ci vado da queste sciagure per capirlo
Non volendo moscerini vivo se davvero la natura si decidesse a muovere guerra
Così bocca su il Giorno l'undici ottobre del mille novecentosessantatré
Ma
A
Torniamo allora in conclusione di questa lunga ricostruzione degli eventi negati
Alla tragedia del Vajont a parlare di erto e cassa
Erto e casso insieme allo Nerone simboli comunque della tragedia del Vajont del prima ma anche del dopo
Dite un po'cosa dice di erto e casso Tina Merlin nelle prime pagine del suo libro sulla pelle viva
Resterà un monumento al vergogna perenne della scienza e della politica un connubio che legava strettissima mentre in quasi tutti gli accademici illustri al potere economico in questo caso il monopolio elettrico SADEC
Che a sua volta ci servirà del potere politico in questo caso tutto democristiano
Per realizzare grandi in prese a scopo di pubblica utilità si fa per dire
Dalle quali ricavava avrebbe ricavato enormi profitti
In compenso il potere politico era al sicuro sostenuto e foraggiato da coloro i quali si prostituiva
La regola era ed è ancora come in tutti gli affari vantaggiosi quella dello scambio
Il momento si chiama Earth anzi erto e cassa due agglomerati di sassi e per la che formano un Comune distanti l'uno dall'altro qualche chilometro costruiti in cima accosta turni di vecchie frane cadute forse mille anni fa
E sulle quali uomini scampati da pesti o persecuzioni forse affermatisi troppo lunghi peregrinazioni e dell'uso dei hanno dato inizio alla comunità tutto cassato
L'ondata terribile provocata dalla frana tutto acché il nove ottobre sessantatré fece impazzire le acque del lago artificiale dividendole con furore
Sbatacchiava bere una sponda all'altra facendole tracimare dalla più grande diga del mondo schiantandosi assume Ongaro le polveri dando il Paese appena lambito Casson ha risucchiato alcune frazione diretto altre case sparse
Ha sepolto caso le stalle posto sotto la montagna è crollata
Ma etto rimasto in piedi un po'traballante da casa che superate dall'aspetto dell'acqua
è rimasto su contro tutte le previsioni
Sono questi due Paesi morti monumento al Vajont
Nessuna trascriverla PD potrà prendere con altrettanta raffigurazione alla memoria di un tremendo fattore da cui è qua pervaso il mondo lasciandolo stupefatto mentre sempre
Minando la fiducia popolare della scienza
Tecnica della politica
La sabbia
Monopolio che uccide condotti interessato faceva i suoi affari come tutti i
Criteri privati del mondo sapendo che li poteva impunemente fare che di lì lasciavano fra
Era il burattinaio che tira i fili ci fa muovere i burattini scienziati politici colpevoli
Il potere era lei perché il vero potere aveva abdicato
E attacca esso paesi di sopravvissuti
Non Longarone purtroppo paesi di morti e
Due morti in fondo la stessa cosa di fronte al fatto
Ma quassù sul versante Furlan grande Vajont più dai disastri sia vissuta una storia che è mancata Longarone
In storia di popolo ancora sconosciuta
Storia di lotti ribellioni partecipazione civile contro i potenti loro angherie loro leggi la trasgressione legge dello Stato la licenza di uccidere la difesa del diritto alla rivendicazione della giustizia
L'Italia e nel resto del mondo conoscono soprattutto la storia di Longarone tragiche spietata
Quella della notte tremendo
Non la storia che genero l'anno
La storia di prima Appierto qui la sua popolazione successivamente disperse perché la storia vera si porta appresso
Tra questi sassi estetiche fra
In questo Paese operazioni di voto per le sue case di pietre sul vicoli stretti
Passo a un'unica via principale che ospitava i pochi negozi
E le numerose esperienze borgo
Specializzanti e vivacissimo Appierto
A
Ma torniamo a parlare delle responsabilità della tragedia torniamo ad ascoltare quella puntata di Mixer del mille novecentonovantasei
Il figlio del progettista carico se mensa Edoardo giovane geologo viene incaricato di fare indagini più realistiche
Se mentre junior giunge a conclusioni ancora più precisa
Tutta la montagna chiamata a monte Totti
Non è altro che una in ordine frana preistorica fratturata finisca
Do comunica al padre in un drammatico colloquio ecco Edoardo senza ancora oggi tornavano intanto sulle montagne del Vajont
Quasi a desiderare che nessuno gli avesse mai detto aveva ragione lei sessione risolutori parla di cifre della propria dicevo io controlli aveva a che fare anche con delle persone molto più autorevole grazie o no
Rispetto alle forse
Preferito fino
Soprattutto dal Ministero FS sembrano questi opposti subito nel trionfo ha potuto dire
Penso che le funzioni proprie la conoscenza di tutto questo
Questa
Testimonianza del professor segmenta dunque conferma un dato inquietante che al Ministero dei lavori pubblici in molti erano informati della gravità della situazione ma non intervenivano perché
Sentiamo l'opinione di Giorgio Granzotto all'epoca consigliere socialista la Provincia di Belluno
Il genio civile
Adottata indicazioni espresse dai
Tecnici alzate
Il Consiglio Superiore dei lavori pubblici adottata le relazioni
Scritte dal sale
Il Governo adottava alle insoluti io le risoluzioni dei consiglieri supera i lavori pubblici così determina
La rappresentanza politica
Adottava
Risponde l'
Quindi si è creata con una serie di anelli difensivi
Attorno allacciate
Consentiva
Procedere indisturbata tra le proprie scelte
All'interno della sale se gravano solo le crisi di coscienza
Ma le crisi di coscienza primo soffocate dal nascondimento delle relazioni che avrebbe potuto
Affittare problema gli allarmi
Controlli al banco
Lo Stato fosse in grado
Ma oltre a quello se mensa c'era uno studio ancora più inquietante perché ancora più vicino alla realtà a quello che accade nel disastro del nove ottobre mille novecentosessantatré
Il professor leopoldo Miller geotecnico di Salisburgo a febbraio sessantuno consegna la sala dei suoi calcoli definitivi nel rapporto Müller stabili esattamente la massa di frana che poi provocò il disastro
Relazione miope
Le masse rocciose si muovono verso valle su una larghezza di mille settecento metri
La lunghezza media delle masse di scorrimento e di cinquecento al massimo seicento metri nella direzione di movimento misurata orizzontalmente
Il suo spessore nella metà inferiore è in media duecentocinquanta né
A mio parere non possono esistere dubbi su questa profonda giacitura del piano di slittamento o della zona
Il volume della massa di frana deve quindi essere considerato di circa duecento milioni di metri cubi
E il professor Melazzini sbaglio di poco in realtà la frana UD duecentosettanta milioni di metri cubi
E questa previsione così vicino alla realtà era stata fatta due anni e mezzo prima della tragedia ecco ma che fine avrà fatto allora la relazione di Müller perché la Fabbri non ne dette notizia la commissione di collaudo
Del ministero nei lavori pubblici è possibile che nessuno tenesse in considerazione i pericoli che correva la popolazione Vito un Garrone e anche gli stessi turisti
Siamo ancora il racconto dei superstiti
Prima però sono arrivato
Genitori
Unico prova
Cinque fatta con
Oggi durante i bambini
Stradali parenti iniziale circa una trentina di fare
Dove abbiamo trovato
E anche urgente
Tantomeno di i Riccardo
La voce di chiaramente
Ormai definita
La anche le imprecazioni subito
Seguite poi anche da qui al due per la finanza e l'altra metà mandato
Vi ricordo che prima diceva sempre qui si parla più di tutti
Non so se lo diceva per scherzo
Forse
Sono veramente sentita
Torniamo all'appuntato di Mixer del mille novecentonovantasei sulla questione del Vajont
Quando aumenta il livello del lago
La roccia si era molisce e l'argilla entro le fessure diventa lubrificante
La mobilità della montagna viene in conseguenza ancora una volta aumentata
Ma la sabbia e non può non riempire il vaccino deve arrivare presto al collaudo per incassare i cospicui contributi governativi
Il quattro novembre mille novecentosessanta una frana di ottocento mila metri cubi di roccia precipita nel lago artificiale
Poi il trenta novembre il Governo e i politici vengono informati di ciò che accade sul Vajont da due fatti
Il primo interrogazione del deputato comunista Busetto alla Camera in cui chiede quale controllo e quali provvedimenti intende adottare il Governo e in particolare Benigno Zaccagnini Ministero dei lavori pubblici non ci fu nessuna risposta cosa grave
La cosa più grave la tangente certo ma molto grave fu anche
Certi
Parte della Regione nessuna risposta che interpretazione difficoltà questo fatto
Non solo per il cui percorso logico perché
Molto difficilmente in insieme polemico dell'epoca prestare un'attenzione interrogazioni interpellanze e le questioni e vengono sollevate dall'opposizione in quanto io ho sollevato dall'opposizione
Per pregiudizio nei confronti dell'opposizione ma anche perché per un vere e proprie soggezione
Perentori intreccio politico socio economico tra
Unico Governo tra il Governo da esponenti del Governo vivibili grandi potentati economici questo carcere bassa
Sentiamo altre testimonianze che ci riportano ai giorni che precedettero la frana e la conseguente catastrofe del Vajont giorni nei quali le avvisaglie i segnali dalla montagna si moltiplicavano
La domenica precedente io ero passato tardi ma come allora fidanzata o attuale
Moglie
E ho potuto vedere persona e gli altri atti incarichi che erano buona nostrana inclinazione perciò Drago e sulla strada effettivamente c'erano delle crepe delle buche dunque una volta più prima
Venivano sistematicamente poi si scopre
Ulteriore
Ricordo perché
Allora un attimo una motovedetta quando Ombretta
Non si saltava assicura che non c'era qualcosa
E mi sono fermato proprio sugli atti c'era una certa tensione anche di dove c'era una sala comandi incontrai dipendenti di al nuovo
Devono non dico sovranazionale che in quel momento stava alcun provando dice quindi siamo un po'
Siamo un popolo cita siamo Muson su cui non sappiamo cosa sta succedendo
Mettiamo l'avvocato Granzotto ancora intervistato nel dossier di mix che era
Amico del sindaco di allora di Longarone Sindaco che Mori con i suoi
Concittadini né in quella notte
La sua preoccupazione lo portava
A
Avere frequentissimi rapporti con il Genio civile
Con la Prefettura
Ma da parte di questi non c'era mai stato una spiegazione
Potesse assicurare veramente sulla
Condizione della Vajont ma
Nello stesso tempo l'infinito anno dopo provocare inutili esagerati gli allarmismi questa situazione
Chiamo una guardia comunale del Comune di Longarone incaricato
Di andare
Sul monte Cero
Secondo le crepe che erano state già fatte a forma di M. lassù
E mi ha fatto delle spie o una roncola nel mio giardino
Misura facevo dei bastoni a monte a valle
E avevo dei numeri segnati sul no
E secondo lor spostamento del materiale io portavo riferivo al mio Sindaco nel Comune
Che è un certo punto il mio Sindaco
è stato molto preoccupato
E ha messo un po'di allarme
Di questa faccenda
Abbiamo fatto dei telegrammi
A Trieste avvede uno da una parte e dall'altra micio ma ci dava risposte
Se non che un giorno alle sei io
Sono venuto a controllare perché stia alla vigilia della sciagura
Però trovato incerto corona Guerino
Che adesso è morto
è un certo le Marta Giuseppe
Che stavano occultando delle crepe sulla strada qui nel Pian della pausa
Gli ha detto cosa state facendo
è lì che abbiamo lo deve fare così no io li ho detto queste non fissi non si possono contare
Perché
Va contro
Quello che è l'allarme i
Di quello che può succedere
E proprio in queste ore il Presidente della Repubblica Ciampi è in visita nei luoghi vicino a Longarone erto casso insomma nei ruoli della tragedia del va io dice il Sindaco di Longarone
Le istituzioni devono rimanerci vicine il Vajont non è il dramma di una comunità locale ma una tragedia nazionale che fa parte coi suoi mille e novecento diciassette morti della storia del nostro Paese come la seconda guerra mondiale questo
L'appello del Sindaco decisero che abbiamo ascoltato poco fa proprio in questa trasmissione
Il Vajont deve necessariamente insegnare qualcosa al Paese ha detto il Sindaco finora non possiamo trarne una grande lezione basti pensare alla tragedia di stava del mille novecentottantacinque il Vajont deve essere un monito per il futuro dobbiamo fare tesoro
Della nostra storia del nostro dramma che deve essere spiegato alle giovani generazioni ha detto il la Sindaco
E poi ovviamente a ricordato che nascerà una fondazione c'era in cantiere tra l'altro un Progetto idrogeologico avere
Qui con noi la massima carica dello Stato nel quarantennale ci fa sperare che le istituzioni faranno euro parte nel ricordare ma nel guardare soprattutto avanti
E poi ancora giunto di contare molto sulla Fondazione Vajont che si farà promotrice di iniziative internazionali in campo ambientale economico sociale
Sul fronte della prevenzione Idro geologica ha detto del centro abbiamo già avviato un progetto in comune con il Giappone
E poi la notizia del cimitero di Fort ogni a che diventa monumento nazionale
Decisero il Sindaco ha ringraziato pubblicamente Presidente Ciampi che ha firmato il decreto con cui locale cimitero è stato dichiarato monumento nazionale una proposta per la quale si era battuto tempo
Lo stesso Sindaco che è stata poi portata avanti nei giorni scorsi dal ministro dei beni culturali Giuliano urbani
Il cimitero di Longarone in località Fortore mia è il luogo della memoria delle migliaia di vittime che perirono nel disastro riconoscimento ha detto il Sindaco
Importante non perché ci interessa avere qualcosa di storico ma perché questo atto vale nella misura in cui un sacrario per questa tragedia diventa un monito
Ed uno stimolo a guardare al futura
Ci avviamo ormai alla conclusione di questa notte di questo lungo speciale dedicato alla Vajont in occasione del quarantesimo anniversario da
Notte della catastrofe di quella
Nove ottobre del mille novecentosessantatré e vogliamo concludere questo speciale con una voce una voce importante una voce alla quale
Si deve in qualche modo sicuramente la riscoperta della problema Vajont a la voce di Marco Paolini Marco Paolini
Lo abbiamo intervistato e ovviamente vi abbiamo chiesto conto in qualche modo anche della questione Vajont dei perché nella sua scelta su quel testo è ovviamente dei significati del recupero della memoria delle questioni Vajont ma anche di questioni analoghe
Più riesce a tenere comunque alta l'attenzione degli spettatori dei cittadini come
Armi chiamarli credo su temi appunto molto complesse per anche tre ore ma insomma ricordo anche Pietro chimico a Roma quest'estate con persone arrampicate sugli alberi quindi è una specie di sete di memoria torna ad esserci una serie di conoscenza per queste stanze Breveglieri Marina
Dipendere alle
Sempre quello che io ho visto in giro
Ma patrimoniali che lo faccio
Sempre stato un po'meglio di quello che appare in Gran Bretagna
Eppure questo termine memoria fa un po'fatica a venire fuori in questo Paese che pure insomma
Ha un ruolo a livello
Allora filiere tutto sommato
La memoria non è un obbligo e e io continuo a pensare che sia un
Errore un delitto carica delle generazioni successive
Delle cose dirlo dissolte dove
Alle precedenti cioè in misura minore valore una scelta io immagino
è presente i clarinetti
Intendo ambientali sedimenti troppo peso difformi la schiena
Quindi a memoria un fatto di selezione il Corriere gli strumenti creare per selezionare delle cose ma ci sono dipende moltissimo da da da quello che più uno sceglie di ricordare
E si ricorda di solito è quello che
In qualche maniera TIA
Che è piaciuto che piace due anche se non ce l'ho detto che è brutta ma perché qualche cosa nel modo in cui
è stata raccontata eccetera chi ha compiti
Quindi non mi fido credo che ci sia alternativa c'era della memoria delle date dei calendari delle liturgie disperato io facciamo almeno perché perché la trovo imbarazzante comunque al di là di tutto
Il
La buona volontà che la nostalgica con cui ogni tanto
Le alte cariche si rimettono in e quindi tutto buono per rianimare il due giugno
Fermento di giugno cioè una cosa un po'
Divertente da palloncini dei bambini ecco quindi attraggono anche che la Costituzione è una cosa serissima quella cinese signora ma la memoria è una questione di
Ogni volta
Uno
Un'attenzione di qualche cosa che che davvero come una biblioteca riporti dentro e come fare quindi una specie di lettura che dava sbaglia anche ma
Uno Corona che lo scrittore poeta strutture che tu sicuramente conosce il sorriso del Vajont che diceva sì va beh la memoria però insomma è una scheda tecnica che deve servire ai miei figli
Anche quello però io penso la cosa che mi diceva Caccia ridiscute
Penso che ci sono comunque in più anche i diritti tv Plinio
Il nostro gruppo
Gli obblighi di cui
Ultima cosa grazie a te e insomma parecchie persone comunque hanno finalmente capito foglio di memoria ma di storia in questo caso di responsabilità che la diga del Vajont non crollo ma insomma sui processi successe qualcosa tono perché questo era veramente radicata questa
Sì ma Bertinotti non molto tempo Olivetti nulla per dirlo in realtà
A volte ci dica in realtà come tu giustamente ricorda in uno spettacolo nessuno nella storia aveva mai parlato così a lungo con una frana
Quello spettacolo fece tra l'altro il famoso ascolto record che credo non sia male ricordare di questi tempi nel novantasette con correggimi se sbaglio allora cinque milioni e mezzo sei milioni in primo ciò gli oneri sono tutte e tre
Collino più ma comunque era una cosa ottanta clamorosa
Per quel tipo di di tema il modo di dire in televisione due cose ti chiederei una perché declino riproporlo più come dire in poggia dato col Vajont anche dopo Fini Martinelli eccetera cioè io lo ripropongo più
è in teatro sigle perché lo scopo di col racconto pubblico era proprio quello di riattivare un corto circuito su una cosa che non si poteva fare per comunicazione
Dopo quel risultato ho ritenuto che non avrei potuto aggiungere molto
E ho fatto la cassetta perché colpire tutti Lippi professori da poter scrutare con i loro allievi so benissimo qual è la differenza tra lo spettacolo dal vivo
E la visione di quell'accordo ha però io dovevo liberare un file un po'ingombrante occuparmi di altre cose non è facile tenere un repertorio così e in maniera lucida e credibile
Comunque poi anche Ustica è andato è andato dopo le ore Francesco Bologna dopo Palermo su RAI cinque ed ha fatto dell'anche lì un paio di milioni che è una cosa ottima ti chiedo fosse una provocazione se vedremo mai petrolchimico in prima serata magari in diretta da Porto Marghera
Non lo so me lo hanno chiesto muovermi qualcuno umana in maniera molto
Così
No no non me l'hanno chiesto che con un vento intorno
Poi ci saranno per noi non
Per farlo dentro palcoscenico
Io vedo che spesso noto il recente altro palcoscenico in televisione partecipava trovava il tono che in poi io ecco non non credo sinceramente che che sia giusto se essi raccontano storie così che si parla
Quindi del fatto di fare una
Un
Registrazione per la previsione senza poi avere nessun vero potere contrattuale per sapere quando come verrà usato quello non interessa
E in ogni caso otto deciso che i racconti prima di entrare in televisione hanno bisogno del loro tempo ho fatto un e che a volte pecca anche troppo in fretta perché c'era per rispetto
Una scadenza
Andava bene così però io non avevo finito il lavoro e per questo che ho continuato a riprenderlo edificabile con circa un anno sono pronto a fare il lavoro su Porto Marghera
Forse non sarà più l'attualità ma io preferisco essere anacronistico piuttosto DRG chirurgico
Ultimissima cosa Blink interna agli entità di fatto comunque la tua
Molto forte marcata lo senti ma in questo questa caratterizzazione chiamiamola così forse un termine sbagliato come anche un limite qualche portarla ai potenziali espansivi magari
Gli altri luoghi nella mente dell'arte però assolutamente
Perché
Che il prossimo lavoro però sarà
Sarà un altro profilo di respirare l'alluminio cioè anche quando ha fatto imbestialire col fatto Vajont ho cercato di lavorare su altro cioè nelle io
è ovvio che Terme circoli di seguire i tempi è chiaro che poi invece per chi ascolta chi guarda chi comanda che ricerca teatro cioè
Rimangono forti degli stereotipi delle cose l'inevitabile importante che sarà
Io
Per mesi comunque cercare di non
Miccichè incastrato dentro
In maniera rigida che che ci sia un pregiudizio rispetto nuovo accetto
è inevitabile ma
Per me eccesso benissimo di non poter sparare
Di non voler fare solo questo io faccio questo mestiere perché mi dà una
Libertà espressiva e tutto sommato anche come autore come produttore spettacoli fino adesso sempre scelto io che cosa fa
è così continuando a farlo penso che cercano di fare anche con l'idea
Di cose diverse Marco Paolini affetti ne ha fatte parecchie più tardi questa era l'intervista che verrà realizzato con lui circa dieci mesi fa
E puntualmente anche mantenuto la promessa perché petrolchimico sarà di nuovo in scena di qui a pochi giorni in tutt'Italia
Erano invece ci avviamo alla conclusione di questa lunga notte sul Vajont perché al Vajont abbiamo voluto dedicare anche l'occasione ovviamente dei quarantamila quella notte del nove ottobre del mille novecentosessantatré
Abbiamo cercato ovviamente di proporvi alla medio voci e testimonianze rispetto alla questione Baio
Per chi invece non ne avesse avuto abbastanza ed anzi ringraziamo tutti quelli che hanno avuto la pazienza di ascoltarci fino a quest'ora
C'è sempre la possibilità di andare libri è comprare qualche testo sul Vajont ovviamente il testo come dire base vitina Merlino sulla pelle viva in libreria sia nelle edizioni C.R. sia in edicola con unità
E poi c'è il libro il racconto del Vajont di Marco Paolini è Gabriele Vacis ovviamente un po'il testo dello spettacolo di Paolini il nuovo libro
Di Mario passi Vajont senza fine in libreria passivo abbiamo ascoltato i nostri microfoni evidentemente di Mauro Corona voleva Marcora su tutto il con un capitolo sulla Vajont ma anche gli altri suoi libri fra cui
Nelle ignoti nella pietra c'è poi
Un bellissimo libro di debito però non è un po'più difficile da trovare con da tutte le fotografie sul Vajont poi c'è l'aspetto dei video c'è ovviamente il
Film di Renzo Martinelli Vajont
Riproposto proprio in queste ore dalla RAI ma soprattutto c'è l'orazione civile di Marco Paolini che ovviamente ancora reperibili tra l'altro
Proprio in questi giorni esce anche un nuovo film sul Vajont è una sorta di film documentario
Noi come detto ci fermiamo qui ringraziamo ancora una volta che ha avuto la pazienza di ascoltarci e vi ricordiamo anche l'indirizzo di posta elettronica per chi volesse
Inviare segnalazioni critiche o anche altre testimonianze sulla questione Vajont o su altre che saranno poi oggetto di nuove notti della memoria di Radio Radicale l'indirizzo di posta elettronica e Targia chiocciola Radio Radicale punto ittico
Condizioni in cui non vi chiedo scusa un attimo
No
Non ho visto un altro
Non potrò mai consumare gli uomini che hanno consentito tutto questo
Allora col sindaco DS non riusciamo a pezzi cerchiamo di parlare un po'di erto ci cui sono passati ormai
Quarantadue anni
Da quella notte cerca di capire un po'come non solo si è salvato ma se c'è una dinamica anche di
Ricostruzione di recupero di quello che è al centro storico di erto che ha un patrimonio assolutamente straordinaria
Troppa stampa dal ministro inizialmente mila euro era programmato di fare questo chiudere
Con ciò che riguardava il Vajont
Longo parlo dal punto di vista morale parlo proprio dal punto di vista amministrativo perché
Se anche ci siamo trovati a quarant'anni di distanza
A
Davvero Marco ricostruzione ancora non completata dal punto di vista amministrativo si sono
Tre o quattro metta Gianni che avanzano ancora
Quello che era un po'il contributo per la fine del ricorso per la ricostruzione in più le aree su cui sono sorte tutte le nuove case non erano di proprietà deve
Di chi li aveva ricostruito e quindi è
C'era il problema di dovuta per l'assegnazione dell'area e la l'accatastamento per
Riuscire a chiudere con quello che
Il progetto il problema Vajont in più uno dei primi problemi che mi sono trovato proprie primi giorni della dal Sindaco Verardo per fare la multa a tutti i miei paesane perché non avevano l'abitabilità nelle case ricostruite
Sinceramente quello sollecito risolverlo con la Regione poiché
O leggendo un po'le leggi regionali che sono state fatte nel passato mi sono accorto che
Come ha come il terremoto la Regione Friuli-Venezia Giulia aveva fatto una legge che come abitabilità
Valeva il certificato di fine lavori redatto dalla Genio civile ho chiesto di inserire nell'allegato alla finanziaria che la stessa cosa valeva anche
Terra Hilla
Ivi l'abitazione ricostruisce con la legge Vajont
Così una delle prime soddisfazione
Ho fatto una ho messo in un spesso uno scatolone tutte le multe le ho rispedito di un tribunale la seconda
Il secondo passo è stato quello di riuscire ad avere il finanziamento per accatastare
Nel caso di costruite perché io partono da un presupposto che derivava dalla prima legge iniziale sulla Jorge dire dice la ricostruzione a totale carico dello Stato
E noi qui ha dato a come al solito oltre a corruttivi diciamo massa tema se atti perché
Abbiamo avuto la sfortuna di ricostruire negli anni Settanta a cavallo tra settanta all'ottanta che tutti ricordano come gli anni dell'inflazione galoppante
E quindi il contributo per la ricostruzione che riceve che
Che hanno ricevuto dallo Stato a quel
In quel momento riuscivo a malapena a coprire le fondamenta
Della casa il resto per finisce la Carrà la maggior parte del Mediterraneo ha dovuto forse molto tirava fuori soldi di tasca loro quindi che non mi vengano a parlare che ho ricevuto il contributo per la completa ricostruzione quindi
Ho voluto almeno sostenere la battaglia di avere un contributo per l'accatastamento
Questo
Il secondo filone la in ogni caso il recupero della memoria del Vajont cominciamo a parlare perché
Sì vogliamo più largo
Non vogliamo dimenticare
Ci arricchiamo ogni giorno la nostra memoria di qualcosa di nuovo e quindi annunciata dall'inizio pongono il finge Martinelli con cui ci siamo adoperati per fare la prima
Giù alla diga
Già poi
Due anni dopo siamo riusciti ad avere qui il Capo dello Stato seppure solo mezza una diga però
Abbiamo avuto qui Capo dello Stato adesso
Grazie alla collaborazione con Enzo Balestrieri abbiamo girato
Abbiamo sostenuto la produzione di un documentario
Alla nostra inadatte o dei laghi della modernità di testimonianze e della notizia di lunedì quindi due giorni fa che
I giornali locali hanno accettato di distribuirlo il prossimo nove Vajont assieme al giornale finalmente questo
Sempre
Alla percorrano moriamo oltre a questo abbiamo
Ogni anno fatto qualche iniziativa comune quest'anno abbiamo
Pubblicato una raccolta di testimonianze che era stata fatta dai bambini delle scuole elementari vent'anni fa
Abbiamo voluto
Una ri
Ri Rieti citarla Rieti rilievi fare la riedizione di questo il mio piccolo libretto perché
Sì quello è il ragionamento che
Quelli che erano le scuole elementari vent'anni fa
Ora sono nell'età in cui hanno maturato una diversa coscienza ed è giusto che
Questa coscienza questa nuova maturazione della coscienza ben venga anche in vista rispetto a quello che erano da bambini e in più perché si
Io spero saranno
Le le nuove leve che porta che possono portare avanti a anche questo piccolo comune
Oltre a questo lo stesso occasione del quarantesimo anniversario
Abbiamo voluto ricordare la morte di pilota del pilota Luciano Zanelli non abbiano
Giovanni Zanelli pilota Giovanni Zanelli
Che è morto qui in zona prestando soccorsi alle genti del Lario abbiamo
Pubblicato un libro che composto di due parti una parte è un racconto di Mauro Corona che già era già stato pubblicato
Da Mondadori ed a cui abbiamo avuto il permesso
Che abbiamo avuto il permesso di ripubblicare
La seconda parte riguarda un po'la storia di la vita dei del pilota Giovanni Zanelli
Io credo che dovremo quasi arrivare per il prossimo nove ottobre avere intona frana una piazzola elicotteri che ricorda anche i che ricorda il pilota
Diciamo snellire i due tecnici che sono morti con loro
Reparto abbandona erto erto vecchi c'è un progetto o comunque
C'è una circolazione di idee per il recupero
Del paese vecchie anche contrastare allora per attivare un percorso didattico e prevedere che molte persone che vengono sembravano un po'Suharto vecchio grazie alla collaborazione con l'Università di Trieste abbiamo già avviato
E concluso un progetto didattico di
Catalogazione di ogni fabbricato
Questo progetto è già pubblicato in sul sito dei beni dei beni della Regione
Abbiamo quattrocentottantaquattro fabbricati censiti Diaco vecchia razza i ragazzi del dell'Università di Trieste che sono stati hanno lavorato qui per un mese
Nella farci la catalogazione completa del fabbricato da dalla struttura dalla tipologia di costruzione
Dal dalle piante dalla dagli tutore questo tutto pubblicato sul sito dei beni culturali la Regione oltre a questo
Sei ragazzi che hanno seguito la catalogazione si stanno preparando una tesi sul recupero di alcune zone dell'abitato
Una di queste tesi mi è già e mi è stata data domenicale venuto sua trovarmi un ragazzo che si è laureato che ne aveva voluto portarmi la tesi terra
Farmi ed era il lavoro che aveva approvato insomma è questa è basata sul recupero di una Carra giù arto vecchia
Altri cinque ragazzi come ripeto stanno lavorando questo io lo spero per loro che si laureano più velocemente possibile abbiamo più questi
All'interno di questa collaborazione
Avrei voluto mi sarebbe piaciuto riuscire a sensibilizzare molto più fortemente la Sovrintendenza perché
Sappiamo che
Erto e casso è stato vincolato dalla Soprintendenza Beni archeologici e monumentali nel mille novecentosettantasei
è una mancanza poche sentiamo il Paese la presenza della Soprintendenza come Consiglio come
Come aiuto
Anche come supporto perché lo sentiamo a volte la sentiamo solo come imposizione nel senso
Che
Se dobbiamo fare un progetto di ristrutturazione dobbiamo mandarlo a loro perché ci diano il giudizio però il giorno in cui chiedo vieni sua danno in Consiglio come fare per fare in modo che con la Carrà non cala
Le trovo
Non le trovo
Allora vedete il concetto è che a fronte di una domanda l'interesse dei ragazzi alcune domande immagino anche di interesse fattivo dove il recupero
Anche singoli eventuali case c'è però
Un eccesso di rigidità di mancanza di elasticità per raccogliere questo possibile entusiasmo barra interessa che c'è il mio impegno da qui
A
Alla scadenza del mio mandato che sarà l'anno prossimo sarà quello proprio di riuscire a costruire un tavolo di lavoro con la Sovrintendenza perché riesca ad essere più presente sul territorio
Devo dire che nell'ultimo periodo grazie anche a un un'azione
Diciamo
Di di applicazione della legge da parte del
Dell'Amministrazione no perché
Ci siamo trovati a non avere una banca dati dell'ICI quando sono entrato in
In amministrazione a quattro anni fa siamo abbiamo lavorato per un bel periodo ad avere una banca dati dell'ICI perché devo dire alcuni fabbricati chiudi diverso perché ha
Prima del Vajont i passaggi di proprietà e ora questo tocca a me a questo tocca c'è una stretta di mano tra fratelli
Poi per quarant'anni non è successo niente e quindi ci siamo trovati anche Rover gestire una
Serie una base di dati che molto più grande delle nostre forze perché
Quindi siamo un Paese che strutturato
Amministrativamente per avere a quattrocento venti abitanti e
Lavoriamo su una base dati e per tre quattro mila abitanti quindi antiche è un lavoro nero non indifferente
Quattro persone vivono Alberto Vecchi cioè quante Hector nuova da cifre o Dio facciamo conto che adesso vecchia può vivere
Il venti per cento degli abitanti di Air France quindi parliamo di settanta persone io Merlata sessanta persone
Ecco stavo parlando prima del discorso dell'ICI praticamente
Quando abbiamo iniziato a fare uscire lì sì
Dopo oltre ad avere un sacco di di contestazione ma quello lì credo sia normale
Fai pagare una persona abbiamo ottenuto il risultato
Che vengano definite le proprietà nonché molte proprietà vengano definite e quindi lo considero un buonissimo risultato perché dopo l'inizio della definizione delle proprietà
è magari le proprietà sono rimasti a capo di chi aveva interesse a sistemare abbiamo avuto un grossi sono aumento di richieste in Commissione Edilizia di ristrutturazione di fabbricati quindi credo che
Partendo dal punto di vista del controllo fiscale siamo riusciti a innestare anche
Una una certa virtuosità nel sistema
Prima di tutto dal punto di vista di sistemazione delle successioni e così e poi ovviamente il proprietario che sa di aver di avere un bene che gli corsa può c'è pensa anche di
Sistemarlo perché
Oltre al costo possa usarlo in qualche modo insomma affittarlo comunque utilizzata bene
E
Quarantacinque persone in teoria è uno dei paesi con meno abitanti d'Italia perché quaranta cinquanta persone con un potenziale di invece casa eccetera va detto per allora
Cinquecento probabilmente un po'meno più a livello Vichy abbiamo duemila inizia detective duramente quindi
è uno
Che poi
Parliamo di unità abitative di cinquanta sessanta anni fa adesso non la chiameremo più unità abitativa chiameremo due stanze una
è una cucina però si è notata un'inversione di tendenza rispetto al
Diciamo periodo tre ri Pavolini prete ovvio sei al tre punto di vista di afflusso del pubblico della
Di turismo di interesse verso è errato si è notato se lo Stato e normalmente io devo dire per il fatto che sono
Una sul Carso quindi Vajont e così io
Una
Visibilità a livello
Si riuscirà regionale ma anche nazionale molto molto alta io non riesco a colloquiare con
Persone che altrimenti non
Chiaro non avrebbero questo loro ritengo una fortuna si tratta di raccogliere i frutti di questo di queste potenzialità resoconto Maggi sono secondo lei i margini per fare una cosa che mi è capitata un'altra capo e collo così solo perché sono Vajont
Dal quattro al dieci di di luglio avremo qui un workshop o sulle frane con l'Università di Berkeley con l'Università di Barcellona Zurigo
Roma e Ferrara
Eh sì perché ricordiamolo questo è una un episodio geologico unico al mondo in epoca contemporanea quindi
Sì è evidente che un geologo uno studente di geologia di qualunque sia del mondo dopo che venire qui per toccare con mano un evento di frana di questo tipo
Sì sicuramente poi
Io non su come
Comune sono anche all'interno di della di Alleanza nelle Alpi che
Un'associazione che riunisce i sette Stati europei che si affacciano sulle Alpi
Per dire sono
Ad ottobre ci sono andato alla riunione annuale mostrata accanisca Agorà mi hanno lasciato mi hanno dato un dieci minuti per progettare arresto debbo dire che dalla platea
Ho visto che tutti conoscevano ha una storia di assunta su cui viene
è stata una disgrazia ma un biglietto di presentazione da solo sarò un accordo invece che il noto
Che riusciamo a a colpire molto più a livello nazionale e internazionale che alla nostra piccola realtà nella versione provinciale regionale se perché
Ha rispetto a quello che Longarone oltre alle dimensioni molto più piccole
Noi qui in Friuli dopo il Vajont abbiamo avuto la disgrazia del terremoto del Friuli e questo è il fatto del terremoto del Friuli ha dissolto un po'quello che era
Problematiche gli interessi proprietà della Regione chiaro da quello che era la nostra piccola realtà a quello che è stata la realtà di tutti i Paesi colpiti dal terremoto
E io intendo ora cooperare costo
Questo
Problema devo dire che all'inaugurazione dell'anno accademico
Dell'Università di Trieste che ha fatto un lavoro serio alla presenza del ministro Urbani si è parlato intende del recupero richiesto questo qua per me è una cosa
Molto importante però
Io alla fine sono tipo pragmatico niente voglio vedere anche i risultati ovvio che in questo momento perché i tre qual è l'urgenza più
Importante e come della richiesta e la più bella secondo me è proprio di
Una
Una presa di posizione mi interessa da parte della Sovrintendenza e della Regione verso quel patrimonio edilizio
A che sia lasciato intatto la catastrofe patrimonio edilizio che noi sappiamo benissimo con le piccole forza che può avere un'Amministrazione come la mia
Accordi di pochi abitanti e quindi anche di poche risorse economiche
Non riuscirà mai abbia mai fuori quindi
Che è un peccato perché quello è uno corrente dei dei paesi come dato estetico e storico all'interno di un convegno
Parlano di Ernesto testata paragonata
A Pompei è stata chiamata la Pompei del due mila perché come Pompei è stata distrutta nel giro di
Due minuti anche storica c'è stata abbandonata nel giro di quei quattro minuti che durata la frana ed è ancora lì però il Paese intatto
La parità di fatto infatti come ricorda Mauro Corona le case imputato non è crollato all'interno però fattori dignità che mi sembra una bella definizione
Allora
C'è un ultimo accordato io retaggi che
Ci sono rimasti dalla
Dal Vajont
Approviamo questo togliamo c'è problema
E ancora in vigore
Il decreto congiunto del ministero dell'agricoltura
Del Ministero dell'interno
Di evacuazione completa dell'abitato
Decreto uno metro e sessantacinque
Io la nostra valenze segretaria stiamo lavorando da due anni affinché
Questo decreto si dichiari che non esiste più
Ci siamo scontrati chips ci siamo scontrati ci stiamo contrada ci siamo scontrati ci stiamo scontrando con
Con tutti gli enti preposte
Abbiamo
Addirittura tentato un'azione di forza
Visto che
Con il
Uno posso dire con la modifica dell'articolo quinto della Costituzione
Cui ha rovesciato la scala dei poteri ho convocato una conferenza di servizi come Sindaco
Chiaro certi per togliere il vincolo
Abbiamo fatto la conferenza dei servizi come deve essere come stabilita dalla legge quindi una prima convocazione per la discussione
Risultati in una seconda convocazione per
A redigere
La la borsa salvo poi sentirmi dire dall'Avvocatura della mia regione che non era in mio potere a farlo allora però sino alla convocazione della della conferenza dei servizi
Nessuno aveva detto di chi era il potere allora colon retto la convoco io
E allora ecco qualcuno chi mi dice che ha il potere allora verso le richiedo adesso decisivi certa attestazione sembravano disse
Mi sembra una trovata abile per stanare chi non vuole rendere abbiamo sanato
Abbiamo sanato adesso
Allora è stato chiesto alla
Protezione civile di fare
Una relazione visto che ha fatto anche uno studio geologico sulla zona che non c'era più pericolose poi da lì è andata all'Avvocatura della Regione ed è ferma a metà strada perché si rimpalliamo
No non siano in palla non lo sapeva mi chiedevo e responsabilità uno diceva ma la relazione non mi sembra
Proprio perfetta degli aggiungerne qualcosa l'altro l'ICE anche troppo fai la tua apparse
Avete mai pensato a questo punto visto che il problema mi sembra sia molto più sugli enti locali che sul
Che sul dato invece
Di interesse nazionale perché non fare un passo in più cioè vista la storia di estrema destra che di fatto mondiale
Studiato appunto anche nella legge del genere e visto il testimonial potest possibile d'eccezione che avete che è Mauro Corona
Avete pensato a iniziative tipo chiedere di far diventare erto patrimonio mondiale romanità con l'UNESCO come lavare ad esempio stiamo ci stiamo lavorando per questo e devo dire
Che c'è già già stata presentata
Nel due mila e due
Una proposta in al Parlamento
Ne ho parlato esattamente un mese e mezzo fa col professor Giovanni Puglisi che è responsabile UNESCO Italia
E mi ha detto che alle le procedure sono lunghe e a chi ha
Mi ha detto che le procedure sono lunghe però mi ha dato un Consiglio molto importante
Dicendomi che
La Provincia di Belluno aveva già iniziato da hai già iniziato un percorso da un po'di tempo per la candidatura delle Dolomiti e a patrimonio dell'umanità
Egli ha retto sette
Riesce a mettere insieme i due Presidenti delle Province affacciando il conto che altrove la frana sono sul confine con la Provincia
No di Belluno e che la tornata
ER sto considerata Dolomiti ca
Sette agganci a quel treno riuscirai a velocizzare tutta quella che la tua procedura ho avuto la fortuna l'altro giorno devastati euro ritagliati conoscere
E parlare col nuovo procedente della Provincia di Belluno
Che mi ha dato tutta la sua disponibilità
Ho avevo parlato tempo fa con il Presidente Vendola fra Provincia di Pordenone che anche voi ce l'ha dichiarato disposto nel controverso devo riuscire
A metterle insieme buongiorno
Allora da oggi e per ora ci fermiamo qui salvo poi tenere desta l'attenzione sul presente e sul futuro di erto e cassa grazie al Sindaco
E in questi giorni alcuni approfondimenti inevitabilmente sui giornali per il cinquantesimo anniversario qualche giorno fa Paolo Rumiz sulle pagine di Repubblica nell'ambito di uno speciale della domenica
Di Repubblica proprio sulla vicenda Vajont
Scriveva Rumiz in Italia gli anniversari luttuosi sono fatti per seppellire i problemi e non per Rispi non per risolverli per attirare folle di curiosi autorità presenza liste conniventi e talvolta per trasformare le popolazioni offese
Mi attori professionisti allo stesso punto
è un fatto che nonostante l'evento planetario il sessantatré i fiumi di inchiostro versate su di esso nulla è cambiato nella politica energetica italiana in quella delle grandi opere stessa arroganza stessa sicumera stesso modo di snobbare il parere di chissà
Stessa sottovalutazione degli allarmi delle popolazioni locali spesso trionfalismo cementizio sulla pelle dell'ambiente per queste
Scrivere un mese si destinano da tempo questo argomento uomini come Marco Paolini autore della memorabile orazione civile sulla frana nel sessantatré
E Mauro Corona l'elfo che porta nella pena è nelle mani la memoria di queste montagne autorizza in sé quali forse il ricordo del Vajont sarebbe stato rimosso del tutto
Quella diga intatta che incombe sulla Valle del Piave come uno scudo Mormanno
Minaccia ancora queste montagne pochi sanno che le acque del Vajont sono contabilizzate ancora nel bilancio energetico delle Alpi
La loro mancanza autorizzarci accurati prelievi alternativi deserti dei certificati aver fa del fiume sacro della patria il corso d'acqua più artificiale del mondo
Un deserto di ghiaia se il Vajont contasse ancora nella memoria nazionale non si sarebbe consentito quel Vajont alla rovescia subito dai fiumi del Mugello letteralmente risucchiati nel tunnel dell'alta velocità Bologna-Firenze
Se avesse cambiato qualcosa nella procedura le grandi opere non si imporrebbe a quel modo la TAV alla Val di Susa
Se la sicurezza degli italiani contasse davvero qualcosa il Governo non si darebbe tanto da fare per costruire nel quale di Trieste un terminal di gas liquido ritenuto pericoloso dall'intera comunità scientifica internazionale
Lo spettro è dunque lì trionfa sghignazza derive più di allora le popolazioni offese
Ecco perché il silenzio la sola risposta niente indi niente messe niente auto Luca chi vuole ricordare davvero vada lassù di notte da solo con la nebbia fra quelle ghiaie lunari a sentire le voce dei morti
Quando nei boschi non è che già che il
Bramito dei cervi in amore Gemo flette si davanti allo squarcio immane alla ferita che i signori dell'Energia fino a un minuto prima della catastrofe sì ostinare uno a non vedere
Lo stesso Marco Paolini scrive qualche giorno fa sulle pagine della domenica di
Repubblica per questi
Questo anniversario questo cinquantesimo anniversario del
Vajont
I tempi in tempi atomici si potrebbe dire che questa è una sciagura pulita gli omini non ci hanno messo le mani tutto è stato fatto dalla natura che non è buona non è cattiva ma indifferente
E ci vogliono queste sciagure per capirlo
Non uno di noi moscerini vivo se la natura si decidesse a muoverci guerra
Queste parole scriva Giorgio Bocca sul giorno venerdì undici ottobre del mille novecentosessantatré e quell'articolo bellissimo così come quello di
Dino Buzzati lo stesso giorno sul Corriere della Sera così come quello di Indro Montanelli sulla Domenica del Corriere erano articoli sbagliati
Bellissima sbagliati
La diga del Vajont rimasta in piedi sembrava assolvere nello spirito di quel tempo il lavoro degli uomini lasciando ogni responsabilità la natura
Non è stato facile cambiare questo pregiudizio quasi con fastidio che gradualmente si è dovuto fare i conti con il punto di vista di Tina Merlin del giornalista di Belluno che conosceva da tempo la vicenda per averla seguita in prima persona
Poi quel punto di vista
Confermato da prove documenti testimonianze diventato un'istruttoria processuale
Ma prima per ragioni quasi offensive nei confronti delle vittime
La sede del processo sulla responsabilità della tragedia del Vajont fu trasferito da Belluno all'Aquila per legittima suspicione
Italo filippino sopravvissuto di erto racconta che per i viaggi di giustizia del sessantotto sessantanove servivano circa tre giorni ricordi era per fare i novecento chilometri che separavano le due città
I superstiti alloggiavano negli uffici del Tribunale per risparmiare certo ma anche perché nelle poche staff albergo disponibili all'Aquila dormivano avvocati che giornalista era grande la distanza fra le due L'Aquila eppure respira le degli eventi oggi mi avvicino i listini
Negli ultimi anni abbiamo visto due città accostarsi più per carattere che per la figura anche se dopo il terremoto la quella non è più una città ma una aspirazione usurata dalla frantumazione imposta con decreti d'emergenza
L'atteggiamento della società civile nei confronti della tragedia del Vajont del terremoto a L'Aquila e differenti scrive Marco Paolini
Il tempo oltre che i chilometri separa i due eventi ma a me interessa qualche elemento che invece li accomuna per capirli guardiamo i processi di primo grado dell'Aquila quello cominciato il ventinove ottobre sessantotto quello conclusosi il ventidue ottobre del due mila dodici
Alla sbarra andatelo processo dirigenti tecnici e con sua TETRA diga del Vajont nel secondo dirigenti tecnici e consulenti membri della Commissione grandi rischi della Protezione Civile del terremoto all'Aquila del sei aprile due mila nove
Come grande giornalisti forzando l'opinione pubblica da sessantatré offrivano giustificazioni responsabili della tragedia del Vajont così la comunità scientifica nel due mila e dodici scomodarla persino Galileo e il suo famoso processo per eludere giudizi sull'operato dei propri componenti
La comunità scientifica mal sopporta valutazione sull'operato dei propri membri da parte della giustizia si sente incompresa e reagisce come per lesa maestà negando le accuse
Non ho nessuna autorità per fare valutazioni su competenze altrui ma il coro di proteste per una sentenza che metteva pesantemente in discussione l'operato della scienza
Con gli appelli al sostegno internazionale gli articoli anche in questo caso bellissimi di acuti giornalisti fino all'appello al Presidente della Repubblica scritti dall'inizio di quel procedimento e prima ancora di conoscere i fatti contestati
Non mi hanno dato solo fastidio mi hanno preoccupato entri spirito perché sembravano così simile a quanto è successo al tempo del Vajont
Per contro è anche vero che molte cose sono cambiate da quel sessantotto la nostra idea dell'uomo della natura la consapevolezza dei diritti oggi le vittime a volte si vendicano nei confronti di alcune
Autorità se le parti sono rovesciate
Un esempio sempre meno dei giovani medici scelgono Chirurgia perché la specializzazione più esposta cause civili i pazienti che sentono danneggiati dagli interventi sempre più spesso denunciano i chirurghi
Per reazione approvo istintiva solidarietà verso chi ancora il coraggio di continuare a svolgere con dignità e competenza quelle professioni dopo il Vajont sull'onda della indignazione popolare per molti anni nessuno a più costruito una diga in Italia
Ma non fare non è la soluzione serve solo a far dimenticare in attesa di ricominciare come prima o se provassimo invece a ragionare a mente fredda invece che sull'onda delle emozioni davanti alle catastrofi
Potremmo cominciare a vedere la responsabilità collettive che prima o poi arriverebbero fino a noi stessi che magari siamo lontanissimi luoghi delle catastrofi
Siamo sempre così prevenuti che finiamo per attribuire responsabilità a intere categorie di politici o di tecnici o di scienziati ma non siamo mai disponibili a riconoscere una nostra parte di colpa
La storia del Vajont è un esempio di come non si devono calcolare i rischi di come non si devono gestire l'emergenza in tutta la catena di comando e nelle istituzioni preposte al controllo
Raccontarla è stato un esercizio di educazione alla prevenzione in qualche caso è successo il racconto del Vajont per esempio aperto gli occhi a molti studenti di geologia che nei loro testi SCO ma sì ci trovavamo la strada del talk descritta è trattata in modo asettico senza alcuna domanda imbarazzante sul ruolo subalterno della geologia alla ingegneria
Vera protagonista dell'impresa
Di progettare e realizzare ad ogni costo la diga Darko più alta del mondo
In una gola I piani della montagna chiamata tocca cioè pezzo frammento scheggia
Una possibilità di comprendere le nostre responsabilità e aprirsi alle ragioni di tutti ho sempre cercato di mettermi nei panni proprio di quei tecnici che hanno progettato la diga
Anche nell'aula del processo si chiama pietas è una pratica antica senza pietas verso gli imputati non si può comprendere nell'errore il loro errore
Senza comprendere le ragioni degli imputati abbiamo solo dei colpevoli criminale quindi gente diversa da noi e questo è molto rassicurante ma solo comprendendo gli errori degli imputati possiamo evitare di ripeterli
Gli imputati quando mettono l'errore specie quando assume la dimensione della tragedia tendono a ridimensionare il proprio ruolo giustificandosi con gli errori altrui
La società civile non deve comportarsi allo stesso modo comprendere che non significa giustificare condividere e invece l'unica strada anzi
La pietas la comprensione offrono la possibilità di sottrarsi alla giustificazione consolatoria di scongiurare anche le forme più subdole di condivisione
Il processo di primo grado per la catastrofe del Vajont Fini il diciassette dicembre del mille novecentosessantanove con condanne lievi rispetto le richieste il tribunale riconobbe il reato di omicidio colposo per il mancato allarme la popolazione ma non riconobbe le prevedibili la prevedibilità della frana
E invece una lunga serie di accadimenti mostrava come la frana fosse studiata osservata temuta i danni non si poteva sapere a che ora di quale giorno alla settimana l'ultimo filo d'erba che la prima Susy sarebbero otto ma da settembre sessantatré si capiva che era questione di poco
Il processo alla Commissione grandi rischi dell'Aquila si conclude dopo la sentenza che accusa i componenti di negligenza imprudenza imperizia valutazione approssimativa generica della portata dell'evento per aver
Fornite informazioni incomplete contraddittorie alla cittadinanza qui lana si legge a pagina venticinque della motivazione
La sentenza quindi non accusa gli imputati per il mancato allarme come nel caso della sempre sul Vajont perché i terremoti a differenza delle frane non sono prevedibili la Commissione è stato accusato di aver fornito informazioni rassicuranti con esito disastroso
La sentenza dice sulla base delle prove testimonianze ammesse che senza quelle rassicurazioni alcune di quelle persone non sarebbero morte
Gli aquilani siamo abituati a convivere con il terremoto quando anche quella notte la terra trema una prima volta non uscivano di casa erano meno spaventati perché i dottori venuti a visitare il
Relatore assicurati immagino lo sconcerto l'incredulità neanche la buona fede di chi facendo lo scienziato pure tecnico si trova addosso un'accusa di omicidio
è vero che le case non erano antisismiche che ognuno dispone il suo comportamento che nessuno è stato obbligato a non uscire di casa
Anche se è dura da digerire questa sentenza entro nel merito di una responsabilità condivisa ci racconta di come le nostre decisioni siano influenzate da chi riteniamo esperto autorevole che è responsabile
Parla e mette in discussione il ruolo sociale della scienza
Il primo pensiero prosegue Paolini questo scritto su Repubblica il primo pensiero dopo la sentenza della quella che accusa la Commissione di aver sbagliato la comunicazione del pericolo
è ma Commissione grandi rischi dovrebbe essere lo strumento di valutazione non di comunicazione dovrebbe fornire a chi ha responsabilità il ruolo gli argomenti per decidere e perché allora chiederà tecnici scienziati di comunicare perché espone le domande dei giornalisti e al circo mediatico
Vediamo brevemente come sono andate le cose
L'Aquila da quattro mesi è investita da uno sciame sismico culminato in una scossa più forte del trenta marzo due mila nove per dare una risposta alla paura le domande dei cittadini
Fuorché nel dato questo consulto di luminari al capezzale del malato per dirla brutalmente l'impressione
Più che di un esame su un problema grave è piuttosto appunto di una messa in scena mediatica la riunione dura o meno di un'ora
E fu chiaramente condizionata dalla fretta di rientrare a Roma dalla carenza di elementi per esprimere valutazioni scientifiche ma soprattutto
è come se l'esito del consulto fosse predeterminato bisognava rilasciare interviste bisognava comunicare cittadini l'assoluta mancanza dell'azione
Fa lo sciame sismico in corso ed eventuali forte scosse avvenire e questa affermazione si deve ammettere ha una base scientifica ma non il corollario che fu aggiunto e cioè
Chi è più scarichi di energia facevano il terremoto meno probabile allontanava all'eventualità di una forte scossa questa fu una rassicurazione disastrosa afferma la sentenza ecco
Allora andrebbe raccontata minuziosamente la storia di quel rischio per capire bene le questioni che abbiamo di fronte oggi e che
In luce si intravedevano negli anni Sessanta ai tempi del Vajont
Le questioni sono decrescente domina l'informazione del ruolo degli scienziati in un mondo in quella realtà la fanno gli uffici stampa piuttosto che i tecnici gli studiosi
E infine in questa complessità il ruolo dei politici in un'intervista a un giornale italiano due veterani della comunicazione del rischio Peter sembra ben peggio di Lennon
Pur auspicando una loro intervista precedente le sentenze la assoluzione degli imputati osservavano criticamente
Gli scienziati non sanno comunicare quando parlano tra loro tendono a enfatizzare il loro la cura di conoscenza quando parlo in pubblico spesso dando l'impressione di sapere tutto allora voglio cominciare a proporre una parola scrive Paolini equilibrio
Ho l'impressione che in tutta questa faccenda come nella vecchia storia del Vajont
Quello che è mancato sia l'equilibrio fra dubbi e certezze l'equilibrio è indispensabili alla comprensione
E la misura della capacità di comprendere la questione la fornisce uno degli illustri membri della Commissione grandi rischi che dopo la condanna in un'intervista affermato non è ancora capito perché cosa sono stato condannato
Erano più o meno le stesse parole con cui un geologo del Vajont Eduardo se mensa figlio di Carlo il progettista della diga
Mi rimproverava il nove ottobre novantasette mancavano due ore alla diretta tv del racconto del Vajont e mostrandomi le sue pubblicazioni sulla frana cercava di dimostrare che era lui che aveva capito tutto e
Fin da subito e non l'altro geologo Müller
Cercava di farmi che per i suoi meriti gli chiesi ma si rende conto che dicendomi questo lei afferma che aveva previsto in anticipo di no per fatto nulla per impedirlo
Avere Brum potuto condannarla per questo
Mi guardò come fossi un ingenuo non capisco in che senso lo dice io quelle cose là le ho scritte perché avrei dovuto essere condannato
Tutti contrari dell'Aquila si sentono offesi dalla sentenza non la capiscono ma proprio questo il punto le comunità scientifiche dovrebbero permettere che si giudichino i propri membri
Non dovrebbero comportarsi come famiglie massoniche noi noi cittadini voglio dire abbiamo il dovere di pretendere che gli scienziati non facciano abuso di ruoli e di autorità ASPER vendere pacchetti preconfezionati notizie e opinioni a buon mercato
Chi non lo fa merita grande attenzione e grande rispetto non si pretende che tecnici scienziati rinuncino a prestigiosi incarichi di consulenza abbiamo bisogno della loro competenza ma proprio per questo chiediamo loro di ragionare da scienziati sempre anche quando provano aiutarci a capire questo sì si può pretendere
Quello che serve è un'altra cultura con regole non scritte di cittadinanza regole fondate su una giustizia non punitiva ma riparatoria
La punizione dei chirurghi come dei geologi sismologico ingegneri serve solo da deterrente alla conoscenza serve a scoraggiare le imprese
Ma non possiamo rinunciare alla alla riparazione che passa attraverso la comprensione profonda gli eventi attraverso la definizione di realtà condivise in equilibrio fa fra concretezza
Pirica e comunicazione in definitiva a chiedere le scienziati difendere in ordine questo Paese non si può proprio fare siamo tutti un po'responsabili della cura del nostro Paese
Non serve cercare responsabili per consolarci e assolvere ci tocca anche hanno
A voi stessi dobbiamo chiedere di
E aspettarci di meno di spalare la neve davanti a casa nostra è anche un po'più dura dissi che era l'erba perché un Paese fatto al settanta per cento di montagna non può che affidarlo sono la pensione a chi decide davvero di abitarlo
Anche perché prendersi cura del territorio costerebbe molto meno che rimediare ai disastri dell'incuria
La differenza prosegue e conclude Paolini
La differenza fra l'atteggiamento di grande giornalisti che guardavano l'evento ha tragedia avvenuta e Tina Merlin dell'umile cronista locale
E che lei una donna guarda caso si era presa cura della storia in prima persona contro tutto e contro tutti se ne era occupata fino a diventarne parte
Sempre la poca cosa rispetto alla dimensione delle catastrofi ma il senso di un anniversario perché il nove ottobre due mila tredici sono appunto cinquant'anni della procedere Vajont è prendersi cura dei vivi almeno quanto ricordare i morti
Avverto a Longarone e all'Aquila ci sono due vite
Non sono così distinte ma
Un modo di vivere finisce con le ultime generazioni che sanno ancora prendersi in carico la manutenzione di una porzione di territorio appaiono anacronistici come ogni specie in via di estinzione ma non law sono
Così
Marco Follini sulla
Repubblica di qualche giorno fa per questi cinquant'anni
In qualche modo tracciando un parallelismo con la tragedia della
Ci fermiamo qui con questo lungo speciale questa notte della memoria dedicata alla Vajont in occasione del cinquantesimo anniversario del disastro di quel nove ottobre mille novecentosessantatré
Grazie da Emilio Targia a chi ci ha ascoltato fin qui