L'Italia nell'economia internazionale - Presentazione del Rapporto ICE 2012-2013

Allora
Benvenuti a tutti
Come al solito la la presentazione del rapporto commerciale estero è un momento
Molto importante di
Riflessione su un fenomeno che rappresenta in questo momento non solo il cuore dell'economia italiana
Ma rappresenta anche l'unica va su cui costruire per uscire dalla
Crisi molto
Complicata in cui
In cui ci stiamo muovendo
Ed è anche
Un'occasione per riflettere su un fenomeno di una straordinaria complessità
Il rapporto è
Molto ricco e molto articolato perché il fenomeno che vuole approfondire un fenomeno molto articolato molto complesso su cui devo dire che spesso anche strumenti statistici vanno ancora affinati e migliorati
Basti pensare che
Poche settimane fa quando ha presentato il ruolo di massima il report proprio in questa sala
Abbiamo visto una statistica molto molto interessante
Ha detto all'ottanta per cento di tutti i flussi commerciali del mondo
Sono flussi che coinvolgono aziende multinazionali quindi significa che sostanzialmente il flusso degli investimenti e il flusso dei commerci sono ormai lo flussi
Pesantemente integrati
è chiaro che questo rapporto è un rapporto che approfondisce
Il
Due mila dodici che è stato un anno decisamente positivo stato un anno in cui
Siamo cresciuti come esportazioni in un'economia mondiale che rallentava quasi al quattro per cento ha valore un anno in cui per la prima volta dopo tanti anni abbiamo avuto un sostanziale surplus circa dieci miliardi sappiamo benissimo che questo surplus è stato
Dovuto in parte importante al calo dell'importo che essendo noi un Paese trasformatore non è una buona notizia
Ma in parte stato dovuto all'aumento le esportazioni e comunque in termini di finanza avere una partita commerciale attiva ci aiuterà nel tempo a riassorbire non suo enorme
Debito pubblico
è molto importante però essendo ormai a luglio del mille tredici guardare quello che sta succedendo di metri dice interventi dei nostri
Relatori ci faranno vedere in maniera molto
Ma approfondite intelligente quello sta succedendo dove tredici condotti a un anno molto complicato ci sono forti segni di rallentamento su tanti economie emergenti
L'Italia che sperava a fine due mila e dodici di vedere già reprime sia due tredici una ripartenza ad alta siamo è ancora in una crisi molto molto
Profonda
L'Europa a livello aggregato è in territorio negativo come PIL
Abbiamo
Le nostre aziende sono attanagliati da una grave e seria crisi di liquidità noi ogni giorno e contiamo aziende che dicono sì lo so che se vengo in Corea
Raccolgo ordine ma in questo momento non parlo dipendenti da due mesi da tre mesi e non ho i soldi per venire a fare attività promozione quindi uno dei fenomeni che stiamo vedendo ahimè
E che
Le aziende sono talmente difficoltà che non riesco neanche a fare l'attività
Minima di investimento che spesso è solo il circolante che spesso è solo un po'di viaggi che serve fare promozione ciononostante
Anche nel due mila e dodici il numero aziende esportatrici è cresciuto considerando anche la mortalità
Avere circa mille sporta Torin più significa che abbiamo avuto probabilmente cinque sei mila esportatori in più e
Tre quattro mila che sono morti nel frattempo
Questo ci spinge ancora volta dire che dobbiamo creare uno strumento analitico puntuale chiedeva bensì esportatori una cosa di cui abbiamo bisogno enorme non come non noi come agenzia ICE ma il Paese
E le sue istituzioni che sono preposte a supportare questo flusso
Un'altra nota che e molto positiva molto interessante malgrado questa grande difficoltà di aziende italiane continuano a investire all'estero
Dicevo prima i flussi di investimenti e i flussi di export su due flussi che vanno visti e pensate insieme
Anche nel due mila dodici del malgrado la enorme difficoltà le aziende italiane hanno investito all'estero
Oltre venti miliardi di euro quindi c'è
La
Coscienza c'è la conoscenza che
C'è da fare uno sforzo perché nei grandi mercati non si cresce senza investire
è le nostre aziende malgrado la difficoltà di cui parlavo prima
Sono
Pronte e attive per
Investito
Concludo dicendo che questa difficoltà questa grande difficoltà non può che spingerci a fare di più a fare meglio a rilanciare questo che l'azione sta facendo un enorme sforzo di
Cambio di passo di
Essere più efficiente più orientata al servizio più attenta ovviamente non è facile ci sono anche difficoltà oggettive c'erano resistenze ci sono
Ma c'è di vincoli anche di governance che non ci semplifica la vita basti pensare che in questo momento questa fase di partenza importanti che tutto il Paese ci chiede
La stiamo facendo finora con due innesti dall'esterno quindi fare un turno Around o importante con
Neanche l'uno per cento
Del diciamo ricambio della base del management ma una cosa faccio per le assicuro che
Siamo dopo la stalla dopo questo incontro fare una conferenza stampa giornaliste presenteremo
Una discontinuità che abbiamo voluto portare
Il nuovo piano industriale della Rosso che d'azione enologo quindi non voglio che però questo si sovrapponga alla presentazione rapporto commercio estero e alle analisi che dobbiamo fare tutti insieme su
Come fare di più al meglio questo lavoro quindi io prima di proseguì interventi approfitto che abbiamo qui
Al suo primo giorno di scuola anzi secondo giorno
Il nuovo Presidente dell'Istat presente pro tempore lista troveremo importantissimo il nostro partner in questo lavoro
Una sedi elementi fattuale concreti che toccano la vita di ognuno di noi delle nostre aziende sono decise dall'Istat quindi ci tenevo a coi opportunità per permetterà Professor Golini di dare un breve saluto Lazio
Grazie Presidente
Grazie
Effettivamente com'è appena stato ricordato con vivo piacere che questa mia prima uscita
Come Presidente l'istanza sia dedicata alla presentazione dell'annuario statistico Istat Ricci il frutto di intensa lunga e ricca collaborazione fra i due enti
Nel corso di quindici anni trascorsi dalla prima edizione va detto che l'Annuario si è costantemente arricchito di nuovi dati indicatori che testimoniano la continua attenzione devoluzione
Dell'Istat ma anche dell'ICE di Banca d'Italia nella sperimentazione implementazione
Al regime di nuove indagini ed elaborazioni finalizzate ad ampliare il quadro degli indicatori ed evitati messi a disposizione dell'utente
Quest'anno l'Istat e ICE hanno fatto un notevole sforzo per presentare un'edizione dell'annuario sostanzialmente rinnovata nell'aver scritto a viale e nella organizzazione dei contenuti
In primo luogo l'Annuario ante realizzato una richiesta svolta verso l'Egitto dica Elettronica
E però con
Continuando ad avere il carattere di completezza che lo ha sempre caratterizzato
Le informazioni di carattere metodologico sono state rese più comprensibili
Assente agli utilizzatori meno esperti e con una forte attenzione al dibattito in corso a livello internazionale sulle nuove metriche per misurare la globalizzazione
La statistica come tutte le discipline si evolve insieme con i problemi e i fenomeni mondiali
Il supporto magnetico costituito da una UE sempre una carta un sub allegata al volume rappresenta ora il vero cuore del
Del nuovo annuario esso contiene questa carta contiene tutte le ottocentosessanta tavole
Precedentemente incluse dei volumi a stampa esatto completamente riprogettato al fine di consentire una più agevole consultazione e interpretazione dei dati statistici
Secondo percorsi personalizzati
E quindi di grande utilità per tutti gli utenti a partire dalle aziende
Posso anticiparvi che nell'Annuario emerge che il complesso quadro globale
Così come si è andato delineando negli ultimi negli anni più recenti insomma alla crescente incertezza degli scenari di breve medio periodi
Cambiamenti radicali e sempre più tempestivi nella struttura dei sistemi produttivi nell'organizzazione dell'impresa
Infine in relazione alla forte crisi che ha forte prolungata crisi che stiamo attraversando non tutte come sappiamo bene non tutte le imprese hanno la stessa capacità di reazione quindi ci sono imprese
Che vanno avanti e di imprese che restano
Più indietro
Il certa è che la capacità dell'impresa e di mantenere elevati livelli di competitività e dei paesi di reagire a tradirlo con le adeguate politiche pubbliche
All'impatto sempre più repentini per pervasivo della globalizzazione dipende anche dalla disponibilità di informazioni statistiche tempestive accurate complete
Che consentano di motivi monitorare adeguatamente i numerosi aspetti di un fenomeno complesso quale quello della globalizzazione in questo senso
L'Annuario dice l'Istat è uno strumento del tutto rilevante
Vi confermo anche con la mia presenza il costante impegno dell'Istat nel progettare incrementare soprattutto diffondere in modo tempestivo ed efficace
Dati e indicatori statistici di elevata qualità che sempre più efficaci e rilevanti nel cogliere le complesse dinamiche della globalizzazione e sugli effetti a livello nazionale
Regionale e locale io credo che col Presidente Monti possiamo assicurare che la collaborazione iniziatrice sarà proseguita
Grazie
Farsora volentieri la parola al viceministro Calenda
Segnalo che in questo Governo abbiamo un Primo Ministro che è stato messo il commercio estero Ministro degli esteri che sta lì sul commercio estero e viceministro con delega come eccesso c'è una sensibilità enorme su questi temi
E questa sensibilità per noi per noi operatori non solo e non ci sia il vice è una grande grande opportunità che vi assicuro sfrutteremo mai carta
Dunque è una grande opportunità anche un buon auspicio per chi fa il Ministro del commercio estero allora detto questo io parto da
Avendo letto rapporto da capire se c'è un mutamento delle tendenze di fondo
Della globalizzazione chiamiamola così in maniera semplificata noi ci siamo incontrati poco tempo fa per ragionarne dal lato degli investimenti oggi ne ragioniamo dall'ATO del commercio le due cose come diceva Riccardo correttamente sono molto correlato
Io penso che rapporto mostra che c'è un cambiamento profondissimo del modo in cui l'economia internazionali si vanno a integrare
Questo cambiamento è fatto
Sostanzialmente da due elementi il primo elemento incomincia esserci una fortissima disomogeneità di crescita non solo tra le aree sviluppate e le aree
Chiamiamole così emergenti quindi non solo tra l'area europea e laurea americana diciamo OCSE e le aree emergenti ma anche all'interno di questi due cluster
Se guardiamo i dati interni crescita del PIL vediamo che Europa da un lato e Giappone e Stati Uniti sono due cose completamente differenti e allo stesso tempo vediamo che Cina e Brasile incominciano essere due cose completamente differenti in termini di tassi di crescita del PIL
E dunque è un mondo meno uniforme dove c'è meno un blocco di paesi maturi che ha una sua dinamica e un blocco di Paesi diciamo che arrivano sulla scena internazionale che hanno una dinamica completamente diverso
Ora questo pone una serie di questioni e di fatto il riflesso di questa situazione si coglie immediatamente sui temi di politica commerciale
Perché che cosa succede
Io speso faccio riferimento a questo processo il fatto partendo dalla dal dal ragionamento sul mondo piatto per quel mondo non è piatta o no quella calate esito dell'inizio della globalizzazione quindi è un'apertura indiscriminata abbastanza multilaterale mettiamola in questo modo dei mercati i tassi di crescita
Che erano uniformi nelle aree dei Paesi emergenti e più bassi se vogliamo nelle aree di paesi maturi ma con un contributo forte della domanda essere alla crescita del PIL dei paesi maturi
Questa cosa vista in maniera così schematica sta appunto cambiando e a uno e da un immediato riflesso in termini di politiche commerciali cosa succede molto banalmente succede che
Si pianta per usare un'espressione colloquiale il da Buttiglione quindi la funzione
Verrando non la parte di risoluzione di controversie quindi
Il round era bloccato perché interessi incominciano a polarizzata sì in modo differente tale per cui detti e contro veti determina una difficoltà di continuare con apertura multilaterale di mercato
L'altro riflesso immediato e che aumentano a dismisura e c'è un'interessante statistica nel rapporto aumenta a dismisura gli accordi chiamiamoli così bilaterali che non sono più accordi solo di area geografica
Ma sono accordi che vanno oltre le aree geografiche cioè non sono più accordi che legano una determinata area geografica in un accordo di libero scambio mai comincia a esserci una politica bilaterali degli accordi di libero scambio
Ovviamente questo ha due setti avrà due affetti il primo aspetto sarà quello di aumentare queste disomogeneità di crescita in qualche misura perché ci saranno aree più integrate aree meno integrate all'interno al sistema degli scambi
E dall'altro lato da crea un rischio no perché crea un rischio di gestione preferenziale dei rapporti economici cosa che prima era era inferiore dall'altro c'è un'opportunità l'opportunità e che
In qualche misura questi tutti questi accordi contribuiscono ad a vere intendenza un mondo più aperti
Dico intendenza perché in realtà l'altro grande fenomeno che sta avvenendo di sulla politica commerciale è una relativa chiusura dei Paesi
In che modo il rapporto diciamo fa riferimento a due differenti indicatori che sono poi due fondamentali uno alla parte
Dei dazi che aumentano leggermente ma rimangono a un non aumentano così tanto come si potrebbe pensare quello che invece diventa una situazione che si
Ad
A mio avviso davvero pericolosa per il commercio internazionale sono le barriere non tariffarie
Che stanno via via diventando il problema singolo più importante il commercio mondiale deve affrontare
Varie non tariffarie che hanno due caratteristiche la prima caratteristica che sono molto meno meno uno nemmeno trasparenti perché un Dazzi o per quanto sia una cosa abbastanza evidente si sa quante
Si può negoziare per abbatterlo meno però l'imprenditore che vuole esportare in un Paese sa che il Daccico quello è e conosce quindi qual è il costo dell'esportazione
Le barriere non tariffarie colpiscono in maniera molto più subdola perché in qualche modo è molto più difficile valutarne da un lato l'impatto
E dall'altro molto più difficile abbatterle perché chiamano in causa spesso non la politica commerciale ma anche la politica regolatoria interna degli Stati
Ora tutto questo ha un problema in più per l'Italia perché questo tipo di barriere non tariffarie colpiscono moltissimo la specializzazione italiana dal punto di vista di settore
Ed è un fatto se volete abbastanza logico nel senso che l'Italia è specializzata in settori che piano piano i Paesi acquisiscono una fase di prima industrializzazione penso al tessile all'agroalimentare eccetera eccetera e dunque tendono a proteggersi
Non lo possono fare attraverso dazi molto spesso lo fanno attraverso barriere non tariffarie
Quindi diciamo disomogeneità nella crescita disomogeneità nelle relazioni le mie relazioni commerciali
E barriere e processi meno trasparenti di apertura dei mercati
C'è poi un grosso tema di fondo su tutto questo che è il seguente
Sta il manifatturiero cioè il manifatturiero che secondo la logica del prima fase della globalizzazione era per default appannaggio ormai dei paesi emergenti sta invece tornando
Ci sono segni per i quali Paesi maturi ri acquisiscono pezzi della filiera produttiva
Qui dati sono molto più controversi molto più difficili da leggere se ben mi ricordo l'ultimo dato sugli investimenti che avevamo visto vedeva una contrazione del manifatturiero piuttosto forte a
Degli investimenti nel settore manifatturiero ma c'è un una questione di fondo la questione di fondo è che ovviamente diminuiscono i gap in termini di costi produzione quindi c'è un'opportunità per il ritorno del manifatturiero
No secondo me anche in questo senso sarebbe interessante capire bene il Rapporto segnala un aumento della quota di mercato americana cioè la me l'America ritorna in territorio positivo sarebbe interessante leggerla dove ritorna sempre sull'area di servizio
Sull'area o sull'area delle merci
Cosa succede all'Italia l'Italia ha avuto un due mila e dodici molto positivo
Io non mi stanco mai di dirlo perché la rappresentazione di
Dell'Italia come vincente
A livello internazionale una rappresentazione che passa pochissimo sui media ed è un errore clamoroso perché in realtà è la dimostrazione che c'è impotenza un'Italia che funziona molto bene vince
Ma al di là di questo se noi guardiamo dove l'Italia è forte dove non l'Italia non è forte possiamo prenderla vederla da due punti di vista se lo vediamo nel confronto con la Francia oggi l'Italia ben posizionata in termini di quote di mercato nello specifico sì abbiamo
Voti di mercato uguali o superiori in Brasile Russia Paesi europei non Unione Europea quindi per esempio tutta l'area dei Balcani la Turchia Centro Sud America
Africa me Africa mediterranea dove siamo ancora più forte anche dei tedeschi Medioriente Golfo quindi italiane ben posizionato sta lavorando bene in termini di quote di mercato
E però rimane troppo legata a una dimensione ancora molto europea e questo non lo sappiamo è inutile che Ciccio diciamo dieci volte dipende sostanzialmente la dimensione di impresa però un fenomeno di cambiamento per dirotta verso quei mercati cioè
C'è un interessante dinamica che rapporto mostra che non è una dinamica di ieri ma va anche qui analizzato un po'meglio che l'aumento due cose uno l'aumento dei valori unitari di quello che si esporta il che vuol dire che l'Italia sta scalando sulle filiere
Sa nelle stesse filiere scavando su pezzi della filiera che sono a valore aggiunto maggiore e dall'altro lato però c'è una contrazione dei margini segno che nel due mila dodici gli esportatori italiani per tenere quote di mercato hanno battuto i margini che è una cosa avveduta
Non è un buon segnale dal punto di vista di crescita generale ma è una strategia di mercato premiante hanno preferito guadagnare di meno ma mantenere l'investimento la presenza nel paese
L'ultimo punto è un punto piuttosto rilevante questo era il numero di imprese esportatrici
Qui il ragionamento il rapporto lo fa vedere un ragionamento molto articolato e piuttosto complesso che ci dice però una cosa interessante che incomincia incominciato a penetrare
La ne abbiamo un numero premessa abbiamo numero di imprese portatrici basso rispetto agli altri Paesi europei
Dei tre determinato sempre dalla dimensione la redenzione aziendale
La prima fase si era concentrata moltissimo sulle imprese medie le prese media addirittura erano più competitive e più capaci di esportare eccetera le famose multinazionali tascabili insomma neve conoscete l'argomento
Quello che si vede in questa seconda fase secondo il rapporto è una penetrazione sulla parte bassa cioè sulla parte delle imprese piccole e medie più accentuata
Ora questo è un tema cruciale per l'Italia perché è fondamentale per per per rafforzare la presenza
Per rafforzare in generale l'export del grado di internazionalizzazione
Com'è che noi dobbiamo affrontare questa situazione che vi ho detto in
In termini molto semplificati quindi
Maggiore complessità del sistema degli scambi in generale tema del manifatturiero e specializzazione in termini dimensionali e in termini settoriali dell'Italia noi abbiamo
In tema di politica commerciale
Che stiamo affrontando sostanzialmente banalmente in questo modo siamo favorevolissimi alla chiusura degli accordi libero scambio perché l'Europa molto semplicemente che l'Europa oggi un mercato molto aperto
Quindi
Il fatto che gli altri mercati diventino aperti a in base a un accordo reciproco e solamente positivo con un'attenzione cioè le barriere non tariffarie di nuovo
Il caso degli Stati Uniti un caso emblematico uno abbiamo incominciato a discutere come sapete voi il Titti Happy cioè l'accordo di libero scambio con gli Stati Uniti
Nell'accordo e libero scambio con gli Stati Uniti l'Italia che alla specializzazione settoriale che gli consente di di ottenere maggiori ti consentirebbe di ottenere maggiori guadagni
Dal punto di vista rispetto agli altri Paesi europei ha però un tema che la maggior parte delle barriere sono totalmente non tariffarie quindi quelli più difficile di andare da andare a a scardinare
Quindi
Grande attenzione a questo sul tema delle barriere non tariffarie il Governo italiano sta producendo e produrrà uno studio
Di dettaglio sull'impatto in termini di costo delle barriere non tariffarie a livello europeo per l'industria europea proponendo alla Commissione di farne la priorità di lavoro dal punto vista di politica commerciale
Sono attività molto poco glamour e molto dai consumi ci vuole tantissimo tempo bisogna andarsi a vedere abbattere singola varia persino una barriera un lavoro che questo la Commissione fa meno di quello che dovrà
Focus sui mercati l'abbiamo fatto la scorsa settimana cabina di regia al Ministero degli Esteri c'erano cinque ministri c'erano tutte le associazioni del mondo industriale e non solo
L'obiettivo è quello di andare a fare una segmentazione dei mercati segmentazione che vede l'interesse soprattutto per quei mercati qui c'è un'analisi che abbiamo che è stata presentata premono Nardo fatta dall'indice fatta davvero bene
In cui
Data la specializzazione settoriale italiana sono stati mappati mercati a più alto potenziale Merk penso mercati come Messico Indonesia vieta mi son tutti i mercati di grandissimo interesse
Su questo si concentra il Governo italiano con tre tipi di missione le missioni di sistema cui parteciperà al Presidente del Consiglio e iniziamo con gli Emirati a ottobre
Quindi grandi missioni larghe missioni con grande impresa di piccole imprese i ministeri per dare trecentosessanta gradi di internazionalizzazione Alitalia
Missioni mirate nutrite dal punto di vista di presenza imprenditoriale ma mirate sui settori emissioni che noi chiamiamo governante ugualmente sono quelle per risolvere i problemi delle imprese che attualmente operano noi operiamo in una serie di mercati
Dove la situazione è andata a farsi più critica il Governo italiano deve intervenire con attività bilaterali non andando a portare altre piccole e medie imprese finché la situazione non si è risolta
Su questo su tutto questo c'è il tema delle risorse
Oggi le risorse promozionali sono riletto sono ridotte ai minimi termini abbiamo fatto un po'di benchmarking ventotto milioni di euro contro a metri centocinquanta milioni
Le principali player europei stiamo parlando di cifre assolutamente inadeguate il Governo ha preso un impegno
Di portare diciamo quasi raddoppiare queste risorse e dall'altro lato ma ne parleremo dopo in conferenza stampa liscia preso un impegno a evolvere verso una struttura sempre più orientata al business con la singola azienda
Gli ultimi due punti
Sia per quanto riguarda l'accordo con gli Stati Uniti il cui potenziale quello che abbiamo detto
Noi dobbiamo preparare le imprese italiane cioè non dobbiamo fare come è stato fatto fino a oggi che arriviamo a firmare un accordo senza valutare bene quali sono le conseguenze in termini potenzialità di penetrazione dell'impresa
Per questo organizzeremo per le imprese specifici a specifiche attività di presentazione del mercato americano in particolare sulla distribuzione perché barriere Notari ad barriere non tariffarie abbattute rimane il problema che la distribuzione di Stati Uniti è complessissimo
E quindi questo è stato deliberato con un'attività speciale l'altra attività e forse la più importante di tutte è una iniziativa di lunghissimo periodo che faremo sul territorio italiano che abbiamo chiamato roccioso
E che andrà a prendere le imprese non è che non esportano che esportano saltuariamente e attraverso un meccanismo che non ha niente a che fare con la Conferenza ma molto a che fare con i singoli c'è capo azienda ali
Per cercare di capire come queste imprese possono affrontare i mercati internazionali edili quali supporti Governo gli può dare
L'obiettivo è quello di portare ventimila imprese che oggi non esportano esportare stabilmente
Beh abbiamo visto prima dei dati del rapporto che la tendenza è quella
è una tendenza che va rafforzato sugli strumenti ci sono strumenti che oggi funzionano enormemente che noi non stiamo usando penso il temporary management per gli export manager c'è la possibilità per un'azienda piccolina di incominciare ad avere un export manager che ma corre magari lavorerà nella sua azienda uno due giorni a settimana
E poi piano piano cresce diventa stabile ci sono casi nel privato di aziende che fanno questo molto bene il Governo deve supportare questo processo
L'ultimo punto lo voglio fare su una questione politica eminentemente politica che è la questione che voi avete visto relativa all'acquisto
Di marchi stranieri stranieri da parte di
Aziende non Itaca dei marchi italiani da parte di aziende straniere
Ma su questo io intanto vorrei essere chiaro approfittando che qui c'è anche Giuseppe Recchi e dire che noi dobbiamo fare pace col cervello perché
Una volta al mese presentiamo dei dati e rapporto lo segno in cui diciamo che gli investimenti diretti esteri gli investimenti sanitaria sono bassissimi
Poi puntualmente qualunque investimento serio si fa in Italia diventa un reato di lesa maestà allusione decidere io non dico altro
Aboliamo una delle due tipi di conferenza quelle in cui diciamo che è un reato di lesa maestà e quello o quelle qui diciamo che gli investimenti sono scarsi
Io sono per questa idea e chi conosce il settore tessile dove queste acquisizioni sono state fatte sa che è così
Che gli investimenti fatti nel settore del made in Italy le aziende straniere sono investimenti che tengono il know how la produzione e la testa in Italia
Che investono in Italia fanno crescere le aziende e da quando mondo è mondo l'importanza non è la proprietà dell'azienda chi è proprietario ma l'importanze chi è dove sta il corpo dell'azienda la testa dell'azienda
Dunque su questo noi dobbiamo essere molto chiari e guardate noi veniamo da una lunga storia in cui la politica italiana ha usato il tema dell'italianità come un meccanismo per nascondere quello che era il suo lavoro
Il lavoro della politica e di creare condizioni affinché le imprese possano crescere e svilupparsi
Non è lavoro di decidere di chi devono essere proprietà le imprese o di giudicare moralmente gli imprenditori che a un certo punto decidono che non ce la fanno più che non è più il loro lavoro e decidono di vendere perché pensano che qualcun altro possa fare quel lavoro meglio di loro
Questa è una cosa che secondo me è sbagliata sia nel giudizio morale sia nel giudizio sugli effetti nell'economia italiana
Ma siccome questa che io è un'intuizione questa che abbiamo un'intuizione non è una prova benché ci sia una lunga
Sfilza di dati sul fatto che gli investimenti esteri in genere non più occupazione competitività
Il Governo italiano ha promosso promuoverà un'analisi sul settore tessile per vedere delle ultime acquisizioni che sono state fatte intendo ultime gli ultimi due anni
Se queste hanno determinato un maggiore capacità di competitività di quelle imprese maggior lavora maggior fatturato così discuteremo su dei dati per una volta e non sulla panca con la pancia che quando si parla di politica economica rischia di essere
Molto pericolosa
L'Italia concludo mi pare questo rapporto lo mostri chiaramente a delle fragilità di sistema che conosciamo molto bene ma ha una forza del tessuto imprenditoriale in particolare manifatturiero
Che non è vero che sta avvenendo punita dalla globalizzazione come molti di noi anche io d'confesso pensavano all'inizio di questo fenomeno
Non c'è nessuna fosca previsione sul futuro dell'Italia che il termine il fatto che
Tutte le nostre produzioni saranno spazzate via sta succedendo esattamente il contrario
Il nostro lavoro è quello di lavora di dare
Un contesto in cui le imprese possono operare e il nostro lavoro è quello di aiutare le imprese andare su mercati che per la loro dimensione e difficile questo lavoro che deve fare il Governo
Tenendo sempre ben in mente che siccome non siamo un Paese del socialismo reale non decidiamo noi dove andare ma ce lo devono dire le imprese non li possiamo dare delle indicazioni
Ed è importantissimo ragionare sui fatti sui numeri come questo rapporto fa perché il MEC l'internazionalizzazione sta diventando sempre più un campo complesso e articolato che non si può affrontare
Né con l'ideologia né con le facili soluzioni grazie
Grazie grazie ministro Calenda
Segnalo che come fatturato manifatturiero pro capite dei tale avanti alla Germania quindi abbiamo veramente tanti tanti punti di forza è
Anche l'abitudine di piangerci un po'addosso è una cosa che deve definire personalmente ho avuto modo di
Andare spesso sui miti anche si NN anche importanti e internazionali
E a fronte delle dei dati che dicevo ad esempio che le famose tre F Food Fashion Fortune sono neanche un terzo il nostro export pensavo fosse ubriaco
E quindi snocciolando i dati sembrava venissi da da un altro pianeta
Adesso abbiamo tre interventi diciamo scientifici sul rapporto seguiti da tre interventi di imprenditori e manager
Abbiamo qui al tavolo esperienze molto molto diverse molto interessanti abbiamo Santo Versace che rappresenta uno di questi grande portabandiera della nostro made in Italy un nome che quello che avrei carichiamo un applauso unendo il nome di tutto il mondo conoscono
Abbiamo lemmi che è un'azienda invece contrario di quelle che fanno dei volumi enormi di business abbastanza
Sparsi per il mondo e che probabilmente non è una causa o meno come Versace ma un grande contributo elettore alla crescita lo sviluppo l'illusione che oggi in Italia abbiamo l'esempio di un'azienda manifatturiera
E laddove parlo Scudieri che probabilmente se avessi avuto scommette quindici anni fa avremmo tutti pensato che un
Produttori di componenti in plastica per l'auto in Italia nel sud Italia era destinato a morire
E adesso fattura oltre un miliardo di euro sta crescendo in tutto il mondo
Allora partiamo con un intervento dell'Istat del dottor Monducci
Sedici a sette minuti va bene
Guagnano tante
Allora io accetto volentieri l'invito del ministro Calenda parlare di numeri a parare i numeri relativa all'impresa e non soltanto alla macro economia quindi l'intervento praticare
Una un'analisi abbastanza approfondita ma molto tempestiva delle dinamiche di impresa nel commercio verso qui sono i quattro punti che intendo affrontare
Il primo sull'annuario ma Presidente Corini già detto quanto era necessario
Poi c'è una parte molto rapida di consuntivo sul due mila dodici
E poi andiamo sulla congiuntura ma come vedrete secondo una chiave di lettura
Molto innovativa che rispetti esattamente quello che si diceva cioè una esigenza di approfondire i fenomeni di mappare i sedimenti delle imprese competitivi rispetta quelli in crisi andare a vedere dove sta andando l'impresa
Questa la slide sull'annuario è dovuto a nel senso che dopo quindici anni ancora abbiamo
La voglia di innovare
E la versione
Che presentiamo oggi è una questione molto moderna molto user friendly e quindi auspichiamo che questa aiuterà anche gli operatori a orientarsi meglio nel mondo dell'internazionalizzazione
Passiamo subito alla consuntivo dell'annuario il quadro del due mila dodici come è stato già ricordato è molto positivo dato il contesto ovviamente
Abbiamo mantenuto la quota di mercato rispetto non tanto rispetto alla Acquaro generale quanto rispetto a
Rispetta e quattro presento competitor principali europei quindi Nappo nostra quota sui quattro da passata dal diciotto e quattro alle diciotto e tre al diciotto e quattro
La
Il saldo ha raggiunto livello elevatissimo devo dire come noto che da questo a contributi in maniera decisiva
Un quadro nazionale di domanda interna molto depresso però e sarà anche aver minato da un momento all'export molto importante dato il contesto
E l'Italia si conferma un paese ha un'altissima vocazione di imprenditoria internazionalizzata dello con ampi che moltissimi dei duecentoventisette mila operatori sono piccoli però comunque vanno sul mercato e quindi rappresento un potenziale su cui lavorare che altri Paesi non hanno sicuramente
Dal punto di vista invece delle imprese abbiamo centonovanta mila c'è una forte concentrazione quarantacinque sette per cento all'export sarà realizzato da grandi imprese ma questo è un dato molto inferiore a quello degli altri Paesi
In cui la concentrazione dell'export per dimensione di impresa e molto più elevata anche questo diciamo segnala un potenziale grossomodo dal punto di vista della capacità di crescita anche di imprese di piccola e media dimensione
L'Annuario conferma
Che l'internazionalizzazione dell'impresa non passa solo chiaramente del commercio esso le multinazionali italiane ormai hanno ventidue mila controllate
Ed è a Lizzano quasi quattrocentosettantacinque miliardi di fatturato all'estero purtroppo i dati sono due mila dieci ma questa
Diciamo a una statistica molto dettagliata molto accurata armonizzato europea per cui i tempi sono questi d'altra parte
Siamo un Paese in cui le multinazionali essere sono poche ma controllano tra virgolette
Una quota molto elevata di export soprattutto di importanti andiamo ora a quello che sta succedendo
Del quadro macro sostanzialmente un quadro recessivo i dati box
I dati di contabilità nazionale del primo trimestre due mila tre usciti non molto tempo fa hanno segnalato un Brecker piuttosto preoccupante nella capacità dell'expo di sostenere i livelli attività interna
Abbiamo avuto un calo congiunturale l'uno l'uno e nove per cento alla esporta in volume di beni e servizi
Dopo quattordici trimestri variazione posposti positiva questua determinato un impatto negativo della domanda estera netta sulla crescita del PIL che già sappiamo essere piuttosto
Depresso ora veniamo e dati di oggi questa mattina abbiamo diffuso il comunicato stampa sul sull'esportazione di beni
Abbiamo un valore positivo del congiunturale di maggio rispetta prima e più zero sei per cento quindi questa è una notizia importante perché
Come sapete diciamo gli altri indicatori ente
Di output sono piuttosto
Negativi e di permane questa divaricazione anche sulla sul congiunturale
Tra una UE che del tale venire verso la UE che continuano a carattere a scendere e quelle verso la S.V. invece hanno avuto una performances piuttosto brillante tuttavia da un punto di vista del trimestre detti gli ultimi tre mesi
Il congiunturale
E negativo meno zero cinque per cento è negativo verso entrambe le aree qui sostanzialmente questi dati ci dicono che siamo in una situazione di appiattimento della crescita tant'è vero che nei primi cinque mesi del due mila tredici
Abbiamo una crescita sostanzialmente zero soltanto più zero uno per cento
Del valore delle vendite all'estero rispetto al due mila dodici quindi questo lo scenario
C'è una componente energetica che pesa negativamente annetto energia siamo a più uno e uno però insomma sottrae solo l'un per cento alla crescita
Anche sul sul periodo abbiamo fortificazione divaricazioni per area per tipologia di beni in segnalo appunto questo elemento
Piuttosto rilevante forte crescita
Tendenziale delle band dei beni di consumo e tutto il resto in praticare piuttosto depresso
Per settore abbiamo grosse concentrazioni di
Di settori in cui in in in espansione sono pochi però vanno abbastanza bene Farmaceutici alimentari bevande per il lavorazioni minerale
Allora noi siamo in grado ora di sostanzialmente di
Definire
Le componenti misure economiche di questi andamenti dei flussi commerciali cioè siamo in grado di allineare i dati sulle singole impresa i dati del comunicato stampa quindi quello abbiamo fatto in occasione di quel
Sto di questo evento è
Sostanzialmente tentare di
Produrre informazioni sugli andamenti delle singole imprese
Facendo una scelta piuttosto radicale in termini campo osservazione abbiamo selezionato l'impresa di accordo
Le ventinove mila imprese manifatturiere che hanno
Persistente mente esportato
In tutti gli anni il periodo due mila dieci due mila tredici e hanno esportato ovviamente anche nei primi cinque mesi di quest'anno
La copertura di questo panel è molto elevata stiamo parlando di oltre duecentoquaranta miliardi di export a una copertura che pari ad oltre novanta c'è il novanta per cento netto del totale questa tavola ci fa vedere
Sostanzialmente alcuni indicatori su questa su questa base di dati che sostanzialmente rappresenta veramente il nucleo molto competitivo persistente le imprese esportatrici di più italiani io segnalo soltanto una cosa
In pratica la risoluzione per la Siria detti e per propensione all'export l'abbiamo micro impresa deve
Fortemente esportatrici
D'altra parte abbiamo grandi imprese poco esposte quindi sostanzialmente questo nucleo di impresa e che garantisce oltre duecentoquaranta miliardi di export è un nucleo in cui alcuni
Elementi di stilizzazione della del del dell'impresa manifattura risposta dice vengono un po'rimessi in discussione
Le mire imprese hanno comportamenti come vedremo poi molto aggressivi e sono in grado assolutamente di penetrare sui mercati anche lontani e quindi questo elemento che secondo noi
Può contribuire
A conoscere meglio la situazione attuale
Un dato in pratica l'abbiamo diviso questo dei peso lungo l'impresa in due gruppi e banalmente le quelle in crescita tra due mila dodici e due mila tredici e quelle in flessione
Abbiamo riscontrato che il cinquantanove per cento il cinquanta virgola nove per cento del totale in crescita e quarantanove è inflessione quindi abbiamo sostanziale dice bilanciamento il tasso di crescita delle imprese in espansione
E del venti otto per cento queste le imprese che crescono escono parecchio d'altra parte la crescita alla diminuzione di quelle riduzioni e del ventuno e sette per cento ragionando in termini di contributi
Vediamo che
La variazione netta dell'export nei due anni più le sei per cento deriva da un contributo positivo di quasi dieci punti percentuale delle imprese in espansione
E dà un contributo negativo di undici virgola quattro punti percentuali di quell'inflessione quindi il sistema e fortemente polarizzato la variazione aggregata nasconde profondi
Nuovi menti diciamo di contrazione ed espansione
Rispetta innanzi agli ultimi tre anni queste dinamiche segnalano un forte peggioramento del contributo negativo delle imprese in più impressione quindi quello che ha cambiato sostanzialmente il quadro eh
Diciamo il
Il crollo Sissi se se così si si può dire della parte inflessione dell'impresa
Un altro aspetto importante è che attualmente come vedete qui
La
La crescita dell'ex del diciamo al i livelli di attività all'esportazione sono sostenuti dalle piccole imprese più otto per cento per le micro più tre otto per cento per le piccole e quando e amo in negativo immediatamente sia per le medie che per le grandi
Io passerei a questo punto indirettamente a un'analisi che abbiamo fatto per capire quali sono i profili
Delle imprese
Molto performanti rispetta quelle diciamo il bottom per Formez perché per l'impresa e che hanno aumentato le esportazioni
In tutto il periodo due mila dieci due mila tredici dobbiamo lì riscontrare una numerosità di circa novemila in prese quindi un terzo delle imprese nonostante la crisi è riuscito aumentarle esportazioni sempre
Arrivando a maggio a due mila e tredici con livello di asporto superiore a quello precedente
L'elemento che viene fuori ed analisi diciamo statistico econometriche è questo
Nei fattori esplicativi della performances di queste imprese
Emergono chiaramente
I fattori strategici più che i fattori strutturali
è fondamentale operare su scala globale più estensivamente che intenzionalmente
Chi già nel due mila dieci operava su almeno cinque aree era globale quindi secondo il nostro nostra terminologia ha avuto un effetto molto posporlo positivo
Bisogna crescere di mercati e crescere i prodotti quindi il il corpo dell'impresa ad alta performances è un coro che è riuscito a rilanciare in qualche modo non soltanto alla vere
Serge difensive ma addirittura ad ampliare il livello di esposizione
Questa
Potetti home grafico dai livelli dei coefficienti dei le variabili esplicative abbiamo messo in verde quelle che descrivono i cambiamenti di strategia
Quelle altre sono caratteristiche strutturali che di cui fanno riferimento alla dimensione alla localizzazione ed altro come vedete proprio l'ordine di grandezza dell'impatto dei fattori di strategici e di organizzazione è molto superiore
Agli altri
Abbiamo fatto la stessa cosa per l'impresa invece che rappresentano il settore bottom performances abbiamo quattro mila cinquecento imprese inflessione continuando a tre anni in pratica abbiamo avuto una caratterizzazione che in qualche modo speculare
Ultima slide venendo proprio
Incontro a questa esigenza di conoscenza del dei mercati internazionali del mondo delle imprese una situazione difficile come quella attuale
Noi intendiamo andare avanti in una logica di disseminazione di formazione sempre più dettagliata e a questo punto che deve arrivare senza grandi mediazioni direttamente all'impresa e quindi la scelta dell'Istat è non soltanto chiaramente
Continuare a produrre comunicati stampa nani Risi e quant'altro ma in questo caso da pochi giorni abbiamo attivato
Una sperimentazione
Che partirà a pieno regime a gennaio due mila quattro in cui sostanzialmente offriamo all'impresa e rispondenti alle nostre indagini e a tutte le imprese esportatrici perché ricordo che le imprese esporli chi esporta e obbligare a compilare le in moduli dell'Agenzia delle delle dogane quindi è a pieno titolo rispondente a indagini del del dell'istituto
Ogni impresa esportatrice ora a disposizione un Tullo un cruscotto che sostanzialmente poi fatto degli esempi qua consentirà di avere un benchmark sulla propria posizione compiti competitiva
Questo un aspetto come vedete aree geografiche tipologia di prodotti valori esportati quote di mercato
E anche
Soprattutto rispetto ai competitor
Queste all'impresa si apre diciamo una schermata questo è molto sensibile
E si arriva qui qui sotto in cui sostanzialmente queste l'impresa e questi sono i competitor questi sono i tassi di crescita e l'ex porta
Esattamente in Asia orientale per quanto riguarda il prodotto motori generatori e trasformatori elettrici
Grazie
Grazie dottor Monducci per questa interessante analisi confermata anche da fatti empirici non contiamo ogni giorno aziende che cinque anni fa esportava ROI sei Paesi oggi esporta dieci Paesi
Dieci anni fa esportano in tre Paesi oggi sporto in quindici Paesi questo processo di apprendimento il cuore del
Te lo sto motore di export
Passo la parola al nostro Responsabile Ufficio Studi Giampaolo Bruno con la raccomandazione di brevità mi raccomando Giotto
Assolutamente buongiorno a tutti grazie per non aver mancato anche quest'anno il nostro ormai tradizionale appuntamento veramente brevemente
Alcuni ringraziamenti doverosi per quanto mi riguarda tutto lo staff che ha lavorato
Con grande abnegazione nonostante
Lei gli enormi carichi di lavoro degli U delle ultime settimane tutti i colleghi dell'ICE i ricercatori che hanno contribuito
Ad alimentare con
Produzioni più di pregio il nostro rapporto coordinati dal nostro comitato editoriale presieduto dal professor Fabrizio Onida che in sale che salutiamo
Le istituzioni che vi hanno collaborato l'Istat ha il nostro plauso in particolare per aver proceduto a questa reingegnerizzazione
In chiave
Di divulgazione del dato che contenuta nel nuovo annuario
Come cioè se l'attività internazionale dell'impresa
E ringrazio molto il dottor Stefano Mendini nello per aver diretto questo processo di cambiamento di trasformazione
Ma anche la Banca d'Italia per averci fornito
Oltre
A degli interessanti elementi di riflessione all'interno del comitato editoriale i dati appunto di fonte Banca di Banca d'Italia sui servizi gli investimenti diretti esteri
Oltre naturalmente al nostro Ministero dello sviluppo economico e alle nostre
Cugina richiamino copiosi Simest SACE e Unioncamere che hanno contribuito all'analisi il mio obiettivo di presentare
Delle brevi in tempi brevi elementi di riflessione
Gli americani dicono food for tot
Basati un po'su riassunti delle puntate precedenti segnatamente alcuni rapporti che il Vice Ministro Calenda
A segnalato il rapporto di previsione ICE Prometeia presentato a Milano il ventiquattro giugno che da le proiezioni a tre anni della domanda mondiale di manufatti per settori aree geografiche poi rapporto fatto
Sempre collaborazione con Prometeia su
I nuovi nuovi Brix i nuovi paesi ad elevato potenziale e quindi anche in questo riprendo quello che è stato sinteticamente
Spiegato dalla dal viceministro Calenda innanzitutto alcuni dati di prospettive
Pile commercio mondiale lo vedremo fra poco quando verranno affrontati i temi del rapporto siamo in una fase forse strutturale di rallentamento del
Sia del PIL sia del commercio mondiale per quanto riguarda quest'ultimo probabilmente la fase di rallentamento che stiamo sperimentando
Quest'anno nell'anno precedente forse ascrivibile all'effetto di composizione quindi alla forte caduta dei
Dati di commercio intera Unione Europea in tra aree euro in particolare che pesano molto nei confronti del commercio
Mondiale a livello di arieggia economica con nell'esercizio che abbiamo fatto compromette abbiamo
Diviso i i paesi i potenziali mercati di proiezione del made in Italy in quattro cluster immaturi vicini immaturi lontani gli emergenti vicini agli emergenti lontani e come vedete
C'è una chiara direttrice geografica della domanda internazionale per i prossimi anni che andrà a catalizzare assi sempre di più
Negli emergenti lot lontani segnatamente i Paesi asiatici ma non solo anche i Paesi dell'America latina e i Paesi dell'Africa subsahariana
Ma opportunità possono provenire anche dai dalla domanda di merci da parte degli emergenti vicini
E comunque un consolidamento della domanda nei miei maturi lontani segnatamente negli Stati Uniti e in Giappone
E va bene il nostro ora non vado nei dettagli nel nostro esercizio dice Prometeia abbiamo cercato di
Riunire le due schede di crescita della
Domanda mondiale e opportunità per il made in Italy e quindi abbiamo cercato di disegnare per settori del made in Italy
Dove andranno a catalizzare sì le opportunità più importanti più brillanti per le imprese italiane le vedete qui
Con incrementi in valore superiori al quindici per cento distinti per cluster vedete sono soprattutto i prodotti intermedi che saranno gli otto performances nei prossimi anni segnatamente i metalli e prodotti in metallo
La chimica e farmaceutica che tenderà tenderanno
Accrescere quasi in tutti in tutti i Paesi appartenenti I quattro cluster
Vedete comunque come crescite
Robuste superiori tra un tasso compreso fra il dieci al quindici per cento anche per per alcuni settori tipici del made in Italy in particolare alimentari e bevande ma anche la meccanica in in alcune aree in particolare e una bell'esercizio li abbiamo ovviamente replicato per tutte le aree non vado nelle diciamo nei dettagli vi invito comunque a scaricare il rapporto dice Prometeia
Dal dal nostro sito e altro odio oggetto dell'altro rapporto di abbiamo realizzato in collaborazione con Prometeia per conto del Comitato Leonardo e dove
Andranno a posizionarsi dove andrà a con a concentrarsi le fonti più
A più elevato potenziale in termini di nuovi mercati per il made in Italy
E qui vedete chiaramente quali saranno i mercati che esprimeranno il maggior potenziale in termini di beni di consumo parliamo di mercati come Emirati Arabi Arabia Saudita Libia Kazakistan Messico Tunisia e così via di seguito e questi sono i mercati invece dove andrà a concentrarsi il potenziale per quanto riguarda i beni di investimento parliamo di Messico Arabia Saudita Thailandia Malesia
Peruzzi Cile Colombia Indonesia e questi sono invece i primi dieci mercatini che esprimeranno un fabbisogno
Di infrastrutture molto elevato nei prossimi anni per alimentare i propri processi di crescita macro economica
E qui vedete in termini di articolazione delle diverse infrastrutture
I mercati più interessanti saranno Indonesia Pakistan Vietnam Thailandia messi con Nigeria e
Così via di seguito
E quindi diciamo l'imperativo categorico per il nostro sistema imprenditoriale quello di consegna conquistare i mercati ad elevato potenziale
Possiamo dire che negli ultimi anni le imprese italiane hanno fatto molto bene molto meglio della media europea in termini di aver aumentato il peso percentuale dei mercati emergenti sull'export totale vedete solo nell'ultimo anno
Dunque l'Italia il la linea due minuti la linea verde solo la Francia ci ha superato nel due mila dodici ma in generale la performances dell'Italia e molto elevata e qui vedete i cluster di Paesi ad elevato potenziale a seconda delle varie categorie di merci esportate quindi abbiamo dei dei paesi interessanti dal punto di vista dei consumi delle infrastrutture e degli investimenti anche questo il nostro questo rapporto e disponibile sul sul sito web
Allora alcuni scenari né mi ha parlato il viceministro il possibile impatto dell'accordo degli Stati Uniti con l'Unione europea il Ministero ha commissionato uno studio di valutazione di questo impatto dell'accordo
E conseguentemente abbiamo predisposto un piano speciale per poter
Beneficiare delle RUP unità di apertura dei mercati il mercato statunitense per le le nostre merci il gli scenari sono articolati in tre
In tre ipotesi uno scenario ottimistico uno scenario intermedi uno scenario più cauto che comunque vedrà
Il nostro sistema imprenditoriale rinuncia ad un certo punto da da dal punto di vista le condizioni di partenza favorito rispetto ad altri Paesi
Dell'Unione europea sul mercato americano dato all'e le caratteristiche del nostro modello di specializzazione e quindi in particolare il sei di Sistema Moda la meccanica e nell'agroalimentare potranno beneficiare moltissimo di questo accordo posto che però si si risolveranno quei problemi di cui ha parlato il Vice in ministro in termini di abbattimento sistematico e sostanziale delle barriere non tariffarie che molto spesso si frappongono al commercio delle noci me delle nostre merci
Sul mercato nordamericano qui vediamo il potenziale di scenario ottimistico articolato per i diversi settori che arriva fino a un due miliardi di euro di potenziale di crescita per le nostre esportazioni né nei prossimi anni
Vado brevemente alle riflessioni che saranno più propriamente affrontate poi dalla professor Lelio lì a padre il baricentro della crescita oramai si è postato sistematicamente verso i Paesi emergenti che dal punto di vista dell'importo e dell'export rappresento non ha mai oltre il quaranta per cento del commercio mondiale
Dal dal punto di vista degli squilibri internazionale due mila dodici abbiamo assistito forse a un assestamento ha forse una lieve lievissima diminuzione di questi squilibri sta di fatto e comunque il saldo come ah les della Cina aumentato ancora nel due mila dodici e abbiamo assistito a una lieve riduzione del saldo commerciale degli Stati Uniti mentre
Quello che appare che appare come una novità che il saldo commerciale della
Dell'Unione europea invece in territorio positivo rispetto al passato
Un altro elemento positivo per l'Italia e che abbiamo fatto meglio in termini di esportazioni di manufatti nel due mila dodici rispetto al due mila undici rispetto a Germania e Francia
Anche ancorché l'annoso il nostro implemento si mantiene ancora inferiore rispetto a quanto hanno fatto la Cina gli Stati Uniti qui
Vedete sulla destra all'erosione della quota di mercato vedete la Cina ovviamente lega la fortissima espansione negli ultimi dieci anni quindici anni della quota di mercato e noi abbiamo fatto meglio di altri Paesi in termini di riduzione della nostra quota di mercato e non c'è do senso la nostra erosione gli operatori una quota di melodie della quota di mercato è un fenomeno fisiologico indotto dalla nuova emergenza di nuovi attori sul commercio internazionale segnatamente la Cina ma in questo abbia ho ridotto la nostra quota manifatturiera meno degli Stati Uniti e della Francia ultima notazione dall'OCSE come saprete sicuramente sta investigando su una nuova fonte di dati che non sono i dati sui quali noi tradizionalmente ci basiamo quelli
I dati lordi di commercio internazionale delle merci ma i dati in Val
Ore aggiunto e cioè si cerca di stimare qual è il valore aggiunto prodotto dal commercio internazionale per il Paese attore del commercio internazionale
Purtroppo questi dati hanno hanno determinati problemi di tipo A analitico oltretutto sono necessariamente vecchi perché comportano la la il coordinamento dei dati di tutti i Paesi OCSE basati sulle matrici input output sono esercizi molto complessi ma quello che discende dalla da me dalla dall'analisi OCSE e chiesi se un elevato contenuto di valore aggiunto in tema no delle nostre esportazioni questo secondo gli analisti dell'OCSE viene ritenuto una proxy della nostra del nostro ritardo nell'integrazione delle catene globali del valore
è opinabile probabilmente questo forte diciamo peso del valore aggiunto interno e ascrivibile sia a fattori di congiuntura quindi la crisi che stiamo sperimentando ma forse anche a fattori di Pat dipendenze il fatto che i nostri le i nostri ispessimenti localizzativi distretti industriali alimentano delle catene del valore interno che in altri Paesi invece sono alimentate da catena del valore internazionale e chiudo molto rapida mi ente quindi l'imperativo categorico lo ha detto il vice ministro e quello di aiutare le nostre imprese ad avanzare sistematicamente nei segmenti più remunerativi delle catene del va e questo vuol dire attivare una serie di capacità manageriali che vanno fino a quella che gli economisti chiamano l'AK cita dinamica cos'è la capacità dinamica la capacità di integrare costruire e saper riconfigurare le competenze interne ed esterne al fine di adattarsi ad ambienti esterni che mutano sistematicamente in modo molto rapido e soprattutto occorre basarsi la che viene oramai e la parola d'ordine all'interno dell'OCSE il capitale della conoscenza occorre investire in capitale di conoscenza che determina il bonus che le imprese esportatrici le imprese e se interno nazionalizzato e quel salto quanti do che loro hanno in termini di efficienza e produttività rispetto alle imprese che servono soltanto il mercato interno e chiudo con quella che viene definita la somali in corso di sistemici cosa si sta profili profilando in termini di economia internazionale di nuova divisione del lavoro internazionale la curva che sorride i Paesi avanzati tendono a scalare i segmenti a più elevato aggiunto delle catene del valore sia linfa ad e di preclude pre produzione quindi parliamo di ricerca e sviluppo parliamo di design previa parliamo di brevetti sia in termini di post pro Simoni quindi parliamo di forza del marchio parliamo di distribuzione parliamo di marketing e quindi chiudo con questa metafora dello SMAU l'in curva della curva che sorride
Come un auspicio perché possa tornare il sorriso nella nostra comunità imprenditoriale grazie per l'attenzione
Grazie Gianpaolo Bruno
Molto interessante questa analisi sul
Capitale
La capacità di generare innovazione attraverso i persi più
Arrivato aggiunto della catena del valore passiamo la parola altrove soia padre che degli addetti a lavori accertamento riferimento anche soia padre un appello alla concisione la brevità grazie
Grazie mio compito non è facile siamo quasi mezz'ora in ritardo sulla tabella di marcia devo aggiungere una nota personale che non facilita le cose sono emozionato
Perché sono ventisette anni che esiste questo rapporto e ventisette anni che io in varie posizioni ci lavoro la prima volta
Capita
L'opportunità di presentarlo organizzato naturalmente alcune cose sono state già dette quindi lì
Posso andare più velocemente organizzato la presentazione seguendo il percorso del rapporto ma anche con una chiave di lettura che parte dai dati più negativi che indubbiamente ci sono
Nelle tendenze recenti dell'economia italiana e anche dello scenario internazionale per poi cercare di cogliere nella seconda parte della presentazione gli spunti positivi che pure i dati ci consentono di trarre
Allora intanto le le previsioni del Fondo monetario internazionale sull'economia mondiale sono state corrette al ribasso questo grafico che sintetizza quello che sta accadendo e che la crisi dell'area dell'euro comincia forse far sentire i suoi effetti anche sulla crescita dei Paesi emergenti quindi rallenta la crescita si ritarda il momento in cui inizia la ripresa
Si accentuano come è stato già detto le divaricazioni non solo tra Paesi emergenti
E Paesi più sviluppati ma anche all'interno dei due raggruppamenti ci sono forse segni di un certo rallentamento della globalizzazione per usare una formula
Si vedono per esempio dal fatto che il commercio internazionale di beni e servizi cresce più lentamente del suo solito
Qui confrontati due momenti della crisi nel due mila nove ci fu un collasso del commercio internazionale molto più forte di quello della produzione poi seguito da un rimbalzo altrettanto forte l'anno successivo e questo accadeva perché
Le varie aree erano sincronizzato ne sia nel cadere che nel riprendersi e le reti produttive internazionali hanno funzionato da potentissimo moltiplicatore degli impulsi
Nelle due direzioni ora vediamo che invece ed è una relativa novità il commercio internazionale cresce addirittura meno della produzione mondiale
E questo è tra l'altro il risultato della spazzatura ciclica sempre più forte tra aree che vanno male are che vanno bene
Si spera che nel due mila quattordici si torni a un rapporto più normale tra crescita degli scambi e crescita della produzione e quindi che il commercio possa riprendere a fare il suo
Ruolo di trasmettitore di impulsi di ripresa
Sono caduti anche gli investimenti diretti esteri nel l'anno scorso e non ci sono ancora segni di una ripresa significativa questo riflette molto la crisi di fiducia che ha colpito l'impresa ed è un altro segnale non buono
Le politiche commerciali o qui tra i tanti grafici del rapporto mi ha già parlato molto bene il Vice Ministro ne ho scelto uno che fa vedere fotografa la situazione di partenza ci sono persino nei dazi doganali
Ancora barriere elevate soprattutto nei mercati emergenti qui vedete Brasile Cina Russia e India hanno Dazzi mediche effettivamente applicati
Abbastanza elevati certamente più elevati di quelli dell'Unione europea degli Stati Uniti del Giappone quindi c'è molto lavoro da fare
Per abbassare persino le barriere tariffarie non soltanto quelle non tariffari questo è un lavoro che spesso ormai si è capito è difficilissimo da fare
In sede multilaterale si spera che si riuscirà a fare qualcosa di più con gli accordi preferenziali che hanno grandissima importanza poi alla fine nel lungo periodo ci auguriamo anche che tutto possa convergere in una liberalizzazione multilaterale
L'Italia
A me pare difficile negare che il due mila dodici sia stato un anno negativo molto negativo per l'economia italiana la recessione che continua ancora adesso grave questo grafico mostra che da circa dieci anni l'economia italiana cresce meno di quella dell'area dell'euro
E la caduta è stata il divario si è ampliato nel due mila dodici guardate in basso la caduta della domanda interna oltre cinque punti percentuali più forte di quella del due mila nove
Poiché il PIL è caduto di meno perché ci hanno aiutato le esportazioni nette ma fosse stato per la domanda interna avremmo avuto una caduta recessiva ancora più forte di quella del due mila nove
E che cosa sta succedendo nelle esportazioni nette le esportazioni tengono ma non crescono molto anche nel due mila dodici sono cresciute meno
Di quelle dell'area dell'euro in termini di volume quello che ha accaduto in realtà è che c'è stata una caduta delle importazioni
Molto forte quasi l'otto per cento il volume
E quindi il miglioramento dei saldi che vedete qui non andrebbe sbandierato come un segno di successo competitivo perché non lo è il miglioramento dei saldi e soprattutto un segno della gravità della recessione
Avete un aumento del saldo al netto dei prodotti energetici che è una buona notizia perché ci permette di pagare le importazioni di energia però ripeto riflette più la gravità della crisi interna che non il successo dell'esportazione
Le quote di mercato cominciano per il momento a fare una cosa che non si dovrebbe fare e cioè a confrontare le esportazioni italiane con la media mondiale poi prenderò l'analisi più precisa
Questo grafico che tratto dal rapporto anche se fatto con colori diversi in scala diversa per rendere più evidenti le variazioni fa vedere che abbiamo avuto quattro anni di guadagno di competitività di prezzo dei prodotti italiani
Dovuti principalmente al tendenziale deprezzamento dell'euro ma anche alle strategie di prezzo molto prudenti praticate dalle imprese bene con quattro anni consecutivi di cambio reale favorevole
Le quote italiane sul commercio mondiale sono cadute ancora sia in valore sia in quantità
Ora è facile dire che appunto il termine di paragone non è corretto perché questa caduta riflette principalmente l'ascesa della Cina e di altri Paesi emergenti bene restringiamo l'analisi all'area dell'euro anche qui
Se prendiamo il periodo che finisce nel due mila dieci c'è un declino di quota nel due mila tre partivamo da una quota
Dell'undici e mezzo per cento delle esportazioni dell'area dell'euro verso il mondo arriviamo nel due mila dieci a perdere oltre un punto percentuale
Però questo grafico contiene due notizie positive la prima è che nell'ultimo biennio c'è un recupero e adesso ne parlerò più diffusamente vedete che la curva zur Razzi innalza un recupero c'era stato anche
Alla vigilia della grande crisi e infatti aveva spinto molti analisti a dire a finalmente il processo di ristrutturazione selezione competitiva delle imprese ha portato l'economia italiana sulla strada giusta poi la crisi è arrivata troppo presto
A in qualche modo a stroncare questo recupero adesso siamo di nuovo in presenza di un recupero
L'altra notizia positiva che da questo grafico è che gran parte della perdita di quota delle esportazioni italiane sull'area dell'euro
Un effetto di composizione cioè riflette il fatto che il modello di specializzazione orientato verso prodotti e mercati dove la domanda cresce più lentamente della media
Se noi depuriamo i dati da questo aspetto è quello che fa la curva verde vedete che la perdita di quote c'è sempre ma è molto più moderata
Adesso vediamo dove c'è stato il recupero c'è stato in alcuni negli ultimi due anni c'è stato in alcuni mercati molto importante il Giappone e Stati Uniti anche in Germania si è pure sia pure in misura minore Turchia Messico
E in settori di vario tipo tutti importanti la metallurgia
La farmaceutica
Ma anche il sistema Noda che molti danno per spacciato è un sistema nel quale le imprese italiane continuano
A far crescere le proprie esportazioni più rapidamente della media dell'area dell'euro e c'è persino l'Elettronica in questo elenco di settori
Perché accade questo in parte è stato già detto sta cambiando il tessuto imprenditoriale sta cambiando
La struttura dell'industria italiana
E accadono contemporaneamente due cose diverse gli esportatori diventano più numerosi questo vuol dire che un numero maggiore di imprese che prima lavorava soltanto sul mercato interno sta imparando a vendere all'estero lo fanno magari perché costrette costrette
Dalla caduta della domanda interna lo fanno anche aiutate dal deprezzamento dell'euro ma è comunque
Una notizia positiva vedete che nella prima ondata della crisi il numero delle impresa era accaduto parecchio nelle classi più piccole simmetricamente dopo nel recupero due mila dieci due mila undici e nelle classi più piccole che avviene
L'incremento del numero degli esportatori
Al tempo stesso continua il processo di selezione competitiva delle imprese nelle classi medie grandi
Cioè il l'integrazione internazionale seleziona le imprese migliori
Che sono quelle capaci di aumentare il numero di mercati di sbocco vedete che il numero medio di mercati di sbocco serviti dalle esportazioni italiane è salito e ha raggiunto l'anno scorso il suo massimo cinque virgola settantatré
Seleziona le imprese che hanno un vantaggio di produttività rispetto a quelle che non è spostano questo vantaggio di produttività come vedete in questo grafico è presente in tutte le classi di dimensione aziendale anzi è persino più forte nelle imprese più piccole
Di quanto lo sia nelle imprese medie e grandi soprattutto
Ed è la chiave del successo competitivo
Ultima notazione le imprese italiane stanno imparando sempre di più a produrre all'estero in altri periodi di crisi
L'internazionalizzazione produttiva ha fatto qualche passo indietro in passato
Invece in questa fase della crisi come vedete aumentano le partecipazioni
All'estero di imprese italiane e aumentano sia in termini di numero sia in termini di addetti sia in termini di fatturato aumenta anche il numero di imprese capaci di fare questo
Capaci di produrre all'estero
Come concludere quindi questa carrellata intanto con una riflessione sulle politiche per l'internazionalizzazione che rappresentano la missione di questo istituto di questa agenzia
Le chiavi per fare meglio il sostegno all'internazionalizzazione sono due da un lato bisogna coinvolgere il più possibile le imprese migliori proprio quelle imprese più produttive di cui parlavo prima dall'altro bisogna continuare
A cercare di diffondere tra le piccole imprese che ancora non lo sanno fare le competenze necessarie
Per l'internazionalizzazione in altre parole e in una formula l'internazionalizzazione va vista come una forma di innovazione come una forma di innovazione organizzativa
Che merita la stessa enfasi lo stesso impegno di
Strumenti di sostegno pubblico che hanno altre forme di innovazione
Questo naturalmente chiama anche in causa il cantiere delle riforme sulle istituzioni che si occupano di queste politiche che è sempre aperto il rapporto ne parla
La nota che io vorrei sottolineare che in questo sistema complesso hanno un ruolo importante da svolgere sia le Regioni e gli altri soggetti locali
Sia di Istituti nazionali ma è importante a mio avviso che gli istituti nazionali rafforzino il loro ruolo di guida per evitare che le iniziative locali sì frammentino troppo e porti uno spreco di risorse
E ultimo punto che si ricollega alle considerazioni del viceministro non bisogna coltivare l'idea che le imprese italiane abbiano bisogno di maggiore protezione
Al contrario bisogna ulteriormente promuovere l'integrazione economica internazionale l'Italia per quanto può avendo un certo peso nelle decisioni della Commissione europea
Deve prendere perché i negoziati commerciali sia quelli preferenziali sia quelli multilaterali vadano avanti abbiamo visto prima che le imprese italiane hanno un grande interesse ad avere mercati aperti e barriere più basse
Su questo dobbiamo impegnarci
Come sa chi lo ha letto questo rapporto si conclude con una citazione
è una citazione da un grande professore di economia scomparso recentemente Giuliano conti
Che ha dato un contributo fondamentale sia alla nascita del rapporto sia la sua crescita nel corso degli anni questa frase dice molto meglio di quanto possa farlo io
Quello che ho cercato di dire le imprese italiane produttive efficienti innovative sono tante
E non hanno paura di guardare in avanti e di guardare in alto non hanno paura della concorrenza internazionale bisogna saperle accompagnare
Ma non bisogna creare barriere bisogna al contrario cercare di aumentare il numero di imprese capaci di fare tutto questo grazie
Grazie grazie come soglia padre ora sentiamo con altre testimonianze di queste
Le aziende migliori certamente oggi abbiamo tre aziende che sono a pieno titolo
Nel gruppo dei migliori tra i migliori cominciamo con Giuseppe Recchi che dire qui con un triplo cappello uno come Presidente della più grande azienda italiana la più internazionale vegetariane
Due come
Fino a poco fa è stato signor manager di un grandissimo esportatori italiano si mangia elettriche che esporta l'Italia quest'anno probabilmente qualcosa come dodici tredici miliardi di euro AGEA lette che esporta Italia oltre dieci miliardi di euro
E anche come Presidente
Del gruppo investono esse Confindustria che in questi dodici mesi è stato un importante sparring parte per cercare capri tutti insieme come rendere il contesto più semplice l'ambiente più accogliente per le imprese non italianità
Grassi dice
Grazie caro buongiorno a tutti tu mi hai chiesto di testimoniare
L'esperienza
Dell'ENI e subito comincio raccontano di interlocutori la storia un po'dell'ENI velocemente l'ENI
Quando Mattei Nuoro nel sessantadue dopo averla fondata nel cinquantatré lascia un'impresa di quaranta mila persone da quel momento fino agli anni
Novanta Leni si sviluppa principalmente
In Italia su cui negli anni bensì reale ottanta all'ENI a l'ottanta per cento del suo business che fatti in Italia
Ecco da lì in avanti come tante altre aziende italiane comincia espandersi all'estero per poteva trovare sbocchi alla sua necessita di crescita e oggi
è un'azienda veramente multinazionale operiamo in ottanta sette Paesi con circa ottanta mila persone
Che il novanta per cento del nostro margine e fatto all'estero
Allora
Questa è una storia che si è costruita con su due principali cardini primo
Come per tutte le imprese e la capacità tecnologica quindi la capacità di
Innovare l'mondo dell'ENI un mondo delle infrastrutture difficile un mondo di Paesi complessi
Non siamo riusciti grazie agli investimenti pensate che
Piano quadriennale appena varato prevede
Cinquantasette miliardi di investimenti
Ecco a stare al passo con l'evoluzione tecnologica i a vincere le sfide che nel mondo degli idrocarburi sono sempre superiore
Ma l'altro grande fattore veramente differenziale è stata la la una seconda i
Che l'italianità cioè Lini a fatto del
Tori tagli Anita un suo modello vincente che è quella capacità di fare impresa all'estero con la capacità di
Insediarsi nei posti di creare partnership pur locali e di produrre localmente in maniera continuativa
Allora direi che questo
è il tema del momento e vesto adesso il cappello degli investitori esteri cioè è cambiato nel mondo
Il modo con cui la globalizzazione si esprime avrete dapprima globalizzazione la fase uno è avvenuto con l'aumento del numero dei mercati a cui le imprese volevano vendere e quindi sono diventate multinazionali
La seconda fase
Si è espressa cercando di sfruttare i fattori competitivi che si incontravano nei vari Paesi soprattutto
Per quello che sono i costi di produzione per cui delocalizzazioni alla ricerca di bassi costi di produzione vuoi che sia la manodopera voti si all'Energia voi che siano altri fattori prezzario
Oggi stiamo vivendo la terza fase della compensazione come è stato accennato prima c'è la Global supply chain è il modello comune a tutte le imprese multinazionali cioè non conta più
Oggi inseguire per esempio basso costo manodopera in un Paese perché il differenziale
Di cui due di peso sul sul totale del prodotto rispetto a
La qualità la velocità riconsegna la capacità di soddisfare i mercati si è ridotto moltissimo
E anche successo che oggi per esempio l'ingegnere cinese che parla inglese costa di più di un ingegnere italiano che parla inglese tanto per fare un esempio per cui
La terza fase dell'operazione e quella che insegue
I diciamo sistemi di impresa cioè dove un'impresa trova più facile fare business per tutta una serie di considerazioni
Quindi un'analisi costi-benefici dove contano sicuramente i fattori costo che dicevo prima ma
Rispetto al peso del sistema Paese sono diventati meno meno importanti
E quindi questa trasformato gli attori della competizione cioè non sono solo più le aziende multinazionali che fanno competizione tra di loro ma sono i sistemi Paese cioè i Paesi oggi competono scientificamente strategicamente
Per attrarre imprese e questo è molto vero soprattutto per l'Europa e per il nostro Paese perché
Diciamo che le i fattori competitivi nel mondo sono di di di di tre tipi di primo echi complice chi compete con le risorse con le materie prime grandi produttori
Di gas di petrolio di Commodity di vario genere vendendole creano ricchezza
Il secondo Scola tipologia sono quelli che competono con la coi numeri della loro popolazione la Cina compete con la forza di un miliardo e mezzo di persone
Ecco entrambi questi due fattori noi non non le abbiamo sono materie prime in maniera minimale certo non abbiamo un milione ardo e mezzo di persone
Il terzo fattore competitivo e la tecnologia per quei paesi non son più divisi in Paesi sviluppati in Paesi in via di sviluppo sono aree geografiche chi alle Risorse chi alle persone
E chi ha la tecnologia e noi sicuramente apparteniamo a questa fascia cioè noi dobbiamo vincere
Esportando tecnologia
E vediamo da questo rapporto che questa percezione di crisi in cui viviamo in realtà non corrisponde al al mondo generale c'è modo generale cresce del tre per cento ci sono aree
Paesi in via di sviluppo che crescono più del quattro e mezzo poi concomitanti ogni supera addirittura a doppio a doppio digit negli Stati Uniti lire per più del due eccetera per cui
è un problema che non abbiamo molto in Europa in Italia e la nostra risposta non può che essere
Questa la tecnologia in particolare in Italia noi dobbiamo diventare quel Paese che capace di trasformare cioè siamo condannati a trasformare lo sappiamo fare benissimo noi dobbiamo trasformare
Il solo il turismo la lamiera in Ferrari dalla alla lana in tessuti e tutto quello che ci rende capaci ci ha reso capaci di essere la potenza industriale che
Siamo stati
Allora
Io trovo molto interessante questo rapporto perché ci permette di analizzare c'è Tusek se quello che puoi misurare Lupoi cambia che ci permette quindi di fare strategie
Noi dobbiamo fare strategie di posizionamento dobbiamo fare strategie di attrazione
Ed è non solo una frazione dell'impresa e me l'attrazione di chiunque oggi può scegliere perché l'attualità oggi
Quella di un mondo in cui qualunque categoria quel che sia uno studente un professore un cittadino che decide dove andare a vivere
E a maggior ragione un'impresa scelgono tra opportunità alternative di dove collocarsi per cui noi
Dobbiamo diventare l'opportunità cioè l'opportunità
Principale in cui compiere la scelta e abbiamo
Mille strumenti per farlo da uno studio fatto un confronto con le multinazionali estere è risultato proprio questo cioè noi siamo attraenti di natura
Noi piacciano o per la nostra tecnologia per la nostra cultura d'impresa per la capacità di produrre qua per tutto il sistema
Industriali tagliano quello che invece scoraggia gli investitori stranieri è invece il tema del incertezza cioè tutto quello che dipende dalla nostra organizzazione tutto quello che il diciamo il software sistema
Paese allora paradossalmente compito facile perché quello che è difficile certi Paesi ci metteranno cinquant'anni di averlo quello che è facile al tuo alcuni se lo sono già dati noi dobbiamo solo raggiungere
E qui
Quindi forse l'asta sta la sfida e la sfida è una sfida che raccolta dal nostro Governo in questo momento che avete visto sui giornali ultimamente ha varato un programma chiamato destinazione Italia
Col ministro Zanonato abbiamo in corso iniziative per vedere come risolvere certi nodi che oggi ho impediscono all'impresa
Di investire perché quello che è vero e che quello che è un deterrente per le imprese straniere a venire in Italia e lo sto è un deterrente per le imprese italiane a fare impresa o viceversa se noi prendiamo il nostro Paese più attraente per le imprese straniere lo rendiamo migliore
Per le imprese italiane e l'altro aspetto che notavo in questo rapporto e concludo sono
è la differenza tra
I due diciamo delle due declinazioni dell'internazionalizzazione c'è l'intermediazione commerciale cioè vendere mercati esteri e quella bara
Sostenuta ed è un mia crescita degli indici in quel settore una scoramento fattore da celebrare e positivo e poi c'è
L'intera organizzazione della produzione
Che è sempre stato un considerato fattore per opere positivo perché
Corrisponde alla capacità di un'impresa di fare partnership all'estero di creare Società di comprare all'estero
Oggi può anche rappresentare una
Diciamo nuovo a
Education
Degli imprenditori italiani che stanno imparando ad andare a produrre all'estero allora bisogna che stiamo molto attenti che in questa è questa percorso di apprendimento non si stacchi cordone ombelicale con l'Italia cioè che l'Italia
Rimanga il posto in cui fare
La proprio business e quello che diceva il viceministro Calenda
Relativamente all'acquisizione di imbarchi italiani tipo il caso Loro Piana va sicuramente visto come un'opportunità perché un grande gruppo internazionale multinazionale che viene a posare la su basi in Italia deve essere incoraggiato apportare qui tutto il resto c'è deve trovare in Italia attraverso quell'acquisizione tutta una filiera di vantaggi che lo induca a perseguire gli investimenti che non è invece spogliare il nostro Paese delle nostre eccellenze vi ringrazio
Molto interessante questa doppia vista sono molto contento di cedere la parola ha posto ieri che
A una caratteristica importante innanzitutto un signore che
Dieci anni fa il suo concorrente tedesco era tre volte lui l'anno scorso se le comprato quindi è l'esempio ripeto che invece dire porta a casa un po'di cassa e
Mi metto a piedi rendita a
Come si dice è raddoppiato la scommessa mettendo tutto se stesso per risorse e a con impeto ore che ha
E la prova che chi investe bene all'estero
Contemporaneamente migliore omento all'occupazione in Italia quindi grande investimento all'estero
Andare all'estro a produrre e al contempo maggiore occupazione e maggiore ricchezza Forza Italia l'ultimo elemento mi per sottolineare
Non Pretore che ha saputo sfruttare gli strumenti di sistema a cominciare dalla Simest che è stato uno strumento finanziario importantissimo per passare dall'essere un picco sul fornitore adesso è un leader mondiale sul mercato classico
Grazie Presidente Monti grazie per l'invito sono molto felice di essere qui tra voi stamattina in un momento di analisi e anche di
Visione di quello che può essere l'impresa e il il grande know-how italiano
Apprezzatissimo nel mondo forse poco apprezzato da noi quindi con la poca considerazione di noi stessi ma grande considerazione dei nostri
Consumatori nel mondo la mia azienda nasce
Nel cinquantatré nasce per a un'innovazione quella dei poliuretano espansi
L'innovazione tracciato questo momento storico perché l'innovazione è stata da sempre il nostro va appunto di riferimenti oltre che poi negli anni Ottanta l'internazionalizzazione
Abbiamo concepito dei prodotti capaci di distinguersi dalla concorrenza quella più spietata quella che qualche volta
Agisce in dumping qual qualche volta crea delle discrasie di mercato per poco pur ci
E penetrate penetrare in migliori mercati appunto con qualcosa che agevolasse cliente
Nell'utilizzo di sistemi anche complessi
La nostra missione principale nel settore dei trasporti l'Automotive in particolare mestiere difficilissimo complicatissimo competitivi stimo
E quindi particolarmente
La attrezzati bisogna essere per affrontarlo
I fattori di forza dell'Italia sono tantissimi come dicevo uno di questi
Presidente Montino faceva riferimento il sistema Italia che molte volte è sotto utilizzato gli strumenti di
Messe a disposizione darsi messe da SACE dalla il ce ne sono testé gli arieti che possono aiutare l'imprenditore area se vuole
Ad entrare sui mercati a penetrare i mercati
Per noi evidentemente
Vale di più allocarci sui mercati internazionali e dopo appunto l'acquisizione che abbiamo
Ha faticosamente raggiunto di un nostro concorrente molto capillarmente messo sui vari continenti siamo oggi secondo
Attore principale nella settore edilizio realizzazione del conforta
Perra il settore dei trasporti come dicevo siamo presenti in sessanta paesi
Abbiamo circa dieci mila dipendenti e questo ci rende particolarmente forti sotto il punto di vista della potenzialità e la possibilità di usufruire delle migliori opportunità dei mercati locali quindi evidente che quest'anno laddove essi
Recita un'Italia che conta un meno profondo dal punto di vista della produzione industriale autoveicoli Istica italiana noi quest'anno nel mondo costruiremo parteciperemo a costruire dieci milioni di vetture in più
E ciò vuol dire che c'è un momento di dove andare a prendere a piene mani per compensare quei Paesi che temporalmente
E speriamo che questa temporalità finisca presto evidentemente sono in deficit di consumi
Il fattore dell'innovazione come vi accennavo è un fattore fondamentale anche qui
Una grande eccellenza italiana e il CNR da dove ancora l'impresa italiana prende ancora troppo poco ma dove può far riferimento sicuramente per accreditarsi delle migliori
Tecnologie delle migliori sperimentazioni delle migliori frontiere che di cui ne abbiamo abbiamo bisogno per collocare performances i nostri sistema i nostri prodotti nostri componenti
La mia
La mia esperienza nel mondo ovviamente toccando più Paesi e sicuramente variegata potrei parlarvi dell'entusiasmo
Della
Dell'economia della Turchia
A parte le le i momenti della piazza taxi mamma
Della dei dei fattori fondamentali dell'economia brasiliana piuttosto che degli Stati Uniti d'America che comunque
Fanno squadra e vincono sicuramente alla lunga allora
Credo che questa sia una ricetta semplice innovazione internazionalizzazione con strumenti che l'Italia mette a disposizione
Sicuramente non siamo dei MAG io degli alieni ma siamo persone che abbiamo interpretato di nostro missile mestiere con una missione con una missione con la strategia
E con a il meglio della del management perché l'altro fattore di forza sicuramente nelle imprese italiane dotarsi di emergere eccellenti
Tutto qua non voglio rubare troppo tempo grazie l'Italia è straordinariamente importante la forza italiana la storia italiana
Che non è qualcosa che si costruisce in poco tempo sono talmente forti che se ci crediamo sicuramente scale Remo ancora più le classifiche abbiamo visto grazie
Grazie grazie Paolo ricordo o lui è modesto come elemento innovazione che in un deserto industriale di una vecchia fabbrica tessile ora si produce la prima
Primo o telaio interamente in carbonio di serie del mondo vale
Eccellenza assoluta non solo Losurdo che va veramente valorizzato
Concludiamo con un altro grandi sempre Dore una persona che
Parla sempre in maniera molto schietta conosce il mondo come pochi
E porto un nome che definirei diciamo pesante poco in qualunque angolo del mondo Versace o bresciana c'è o in altre forme di
Storpiato mura è una grandissima una grandissima eccellenza dell'Italia
è una di quelle aziende portabandiera che tanto hanno fatto per scrollarsi di dosso negli ultimi trent'anni la percezione orografica di un paese che forse solo ciò pizze mandolino
Versace è una di quelle aziende che
è rimasta con cuore testé l'Italia con l'azionista italiano e che potenzialmente
Può diventare uno di quei grandi player aggregatori di cui l'Italia molto bisogno grazie San
Grazie Presidente grazie per l'invito
Mi fa molto piacere oggi essere qui a parlare
L'Italia il nostro Paese allo sviluppo del nostro Paese l'est
L'Italia non è niente da invidiare ai Paesi guida mondiale anzi a tutto il potenziale perdesse il leader assoluto nel mondo
Non ci manca niente non ci manca la cultura non ci mancano gli imprenditori quando parlo di imprenditori faccio un distinguo fa varie categorie e che molto spesso fra gli imprenditori vengono messi i colori i quali io
Chiamo prenditori in quanto il loro giro da fare il loro bene business come degli americani si sviluppa con istruzioni pubblici con lo Stato con le con tutte le istituzioni collaterale
Quelli per cui la maggior parte dei casi sono prenditori in quanto i loro affari si sviluppano per traffici leciti e illeciti evoca
Quando parlo dei produttori e gli imprenditori e di quelli che sono un po'lontano col mondo
Nel mercato globale e la Mondadori in quanto nasce globale e poi torna a essere italiani questi sono straordinari sono degli autentici eroi perché competere nel mondo
Con tutti i problemi del nostro sistema Paese
Oppressione burocratica la burocrazia in Italia è capace di fare di impedire alle imprese rinascere
Rocco Forte
Per fare il verdura
Ora è sorta cinque stelle con duecentocinquanta lavoratori fissi per dodici mesi l'anno e alcune centinaia nell'indotto
Ha resistito in quanto italiano in quanto a ma questo Paese che voleva fare questo legalità sette anni per avere i permessi in Sicilia che dovrebbe dovrebbe vivere di cultura di turismo
D. all'immediata agroalimentare
Tanto
Aziende di poter minime rese dalla FIAT non andavano neanche costruito pensate da mettere in Sicilia però fa parte del passato pensiamo al futuro
Poi ci sono a parte imprenditori c'abbiamo i profittatori che impediscono a questo Paese di cresce chi sono i profittatori
Oltre un milione dice il rilievo calcolato oltre quattrocento mila persone che vivono di politica intorno alla politica con una produttività molto scarse in molti casi negativa in molti casi non dichiarano i redditi reali che percepiscono
Per dire un direttore generali una citare un gol non tanto grosse capoluogo di provincia
Spende spende generalmente più di cento mila euro in contanti allarmi determinate attività
Il suo reddito è molto inferiore però
Cosa fare per essere io mondiale questo Paese ha bisogno di una rivoluzione culturale e politica perché non manca niente a questo Paese prese numero uno al mondo
Però
Ragioniamo su un fatto su come è strutturato su come pesanti alla spesa pubblica italiana
Io ho frequentato riparo di questo perché se non avessi frequentato il Parlamento per cinque anni non sarei stata in condizione di dire queste cose onestamente quando uno lavora e gira per il mondo pensa solo a sviluppare la propria impresa però frequentare
Il Parlamento occuparci un po'di politica e distruzioni serve a tutti perché capire meglio cosa pretendere critici guida
Non fino al settanta io amo benissimo nel settanta da un po'la malaugurata idea di fare le Regioni bene il debito pubblico fino al settanta del quaranta per cento del PIL grazie alle Regioni
Superato il cento per cento velocemente si mantiene oltre cento per cento ma pericoloso sono state gestite le Regioni e la magistratura ci fa vedere certi aspetti di conferma invece la punta dell'iceberg che quello che la magistrale dice indagare che dovrebbe lavorare di più e meglio
Le Regioni io lo definite dentro lavora il Parlamento vanno sciolte in quanto associazioni criminali di stampo politico sono queste sovrastrutture
Che c'è un po'discolo desse il primo Paese del mondo
E lo dicono i fatti cioè volevo percepite quotidianamente
Ne abbiamo l'oppressione burocratica un'oppressione fiscale che quando un'impresa paga l'azione che rispetta le leggi al cento per cento pagato al sessantotto per cento in certi casi paga le imposte anche quando in perdita dinanzi a un'imposta che non so che un Governo
Di diversamente abile mise molti anni fa e tanti altri Governi otto Stati capace di cambiare vedi l'IRAP di modificarla per non toccare il costo del lavoro
Chiaro e chiaramente ti fa vedere come le imprese in Italia vengono danneggiati sistematicamente dal sistema Paese
Per cui quando si parla di partecipi con le medie imprese c'è un modo molto semplice tassare di meno il lavoro e l'impresa ma in maniera intelligente
Poi quando torniamo al discorso alla spesa pubblica perché lo sto fattore di
Di non competitività o il il danno alla complicate nasce da che cosa al debito pubblico ma come si è formato sul debito pubblico
Bene se noi andiamo a guardare all'interno la spesa pubblica sono almeno cento miliardi di costo globale della casta
Presa come burocratica politica di
A di tutti i tipi di aziende colonna laterali e collaterali alle istituzioni
Le si questi cento miliardi obeso novanta si potrebbero tagliarla per tagliarle bisogni se una rivoluzione culturale e politica in questo Paese in questo caso con un effettivo una spesa corretta del denaro pubblico con una cura corretta nel pubblico
Chiaramente il nostro Paese sarebbe leader mondiali perché risparmiare novanta miliardi ci porterebbe a dimezzare la spesa per interessi in quanto lo spread o il differenziale con la Germania si dimezzerebbe andrebbe zero addirittura che dimostreremo che se un Paese serio il conto
Ebbene amministrato e quindi chiaramente la nostra rivoluzione parte dall'interno
Vogliamo essere che magari l'esportazione vogliamo le nostre imprese possano competere con questa nel modo più di quanto non lo stiamo facendo bene e la sia chiaro che ogni singolo cittadino
Deve riflettere su come viene gestito il Paese pretendere ricordandosi che dal Presidente della Repubblica all'ultimo degli eletto all'ultimo i dipendenti pubblici sono nostri dipendenti non li paghiamo
Presidente Primo Ministro che i Presidenti del Senato della Camera
Ministri deputati senatori presidenti delle regioni presente le Province sindaci eccetera eccetera possiamo ultima all'infinito i paghiamo per lavorare per noi per servire il cittadino non per arricchirsi
O per speculare
Sulla
Quello che
Il nostro Stato allo STER richieste tutte su questo è fondamentale che si capisca queste che noi abbiamo un potenziale infinito
Nessuno ci può battere piano sta culture
Che si trascina dal Rinascimento ma che si rinnova costantemente le nostre ricchezze paesaggistiche
Il il nostro saper fare saper far utilizzare a mano all'idea
Ci abbiamo messo del nostro call sessantotto a distruggere
La capacità delle
Delle della formazione professionale della poca informazione ATC abbiamo messo di tuttora stiamo recuperando
Ci ha promesso di tutto dopo il sessantotto a fare in maniera che la scuola diventasse un posto di transito dove laddove i ragazzi transitano ma escono praticamente con un sapere relativo
Addirittura insufficienti per quanto riguarda il mondo del lavoro incapace di entrare direttamente salve piccole percentuali nel mondo del lavoro hanno bisogno di apprendistato o veramente di capire cosa significa siamo capaci di portare i nostri giovani
Fino a diciotto venti degli anni senza aver conosciuto il mondo del lavoro senza conosce il lavoro manuale questo un difetto enorme
Se guardiamo la Germania frutto questa qui e aspetto con insieme formazione studio e aziende e lavoro tutte trecentosessanta
Li abbiamo tante cose da migliorare
Ma c'è un fatto fondamentale
Se vogliamo veramente
Esservi dei Mondiali degni di quello che la nostra cultura le nostre ricchezze il fatto che ritengo l'Italia il Paese più ricco del mondo più bello del mondo e l'orgoglio di essere italiani
Dobbiamo renderci conto che dobbiamo occuparci di politica almeno
Un'oretta giorno e studiare veramente come i nostri soldi vengono spesi chiudo dicendo un fatto molto importante giusto combatte la criminalità organizzata
E lo si combatte soltanto se abbiamo una classe politica che burocratica competenti ed onesta proficuamente ANEST altrimenti non si batte le macchine se le ma ci sono dentro le istituzioni grazie
Grazie Santo Versace sempre
Provocatorio quanto basta due due spunti importanti il recupero della centralità del lavoro manuale il modello di apprendistato nelle scuole tecniche tedesco es certamente un riferimento per l'Italia
E credo che in molti stiamo cercando di
Replicare Zullo
E anche
Mi piace
Il diciamo sottolineare l'orgoglio di essere italiani io credo che
E se uno vuole andare in giro del mondo a testa alta vincere
è una cosa che non si riesce non si può fare se uno non ha una profonda
Volontà e non ha un profondo orgoglio un senso di appartenenza
Foto volentieri il ministro già un atto che come nostro ministero vigilante è anche nostro Ministero finanzia ante perché noi riportiamo rifatto agli esteri all'industria ma il conto
Lo paga il Ministero dello sviluppo economico è stato molto molto vicino a tutte le battaglie non se in questi mesi sulle risorse e quindi sono molto lieto di fa concludeva Louis questa aggiornata molto interessante molto intenso prego fa
Beh intanto vi saluto vi saluto tutti conclusioni è una parola un po'forte sono alcune considerazioni che arrivano alla fine di una discussione per quello che ho potuto ascoltare per quello che ho saputo estremamente utile e interessante che è stata introdotta
Da Carlo Calenda con
Un approccio mi pare molto preciso e molto scientifico rispetta i grandi temi dell'export
La prima considerazione che la considerazione che ha fatto tutti e che riprendo perché poi consente di sviluppare altri ragionamenti è che appunto l'export è stato negli ultimi anni
Di crisi la leva principale di crescita dell'economia italiana e anche l'anno scorso malgrado il perdurare della forte fase di recessione le nostre esportazioni di beni e servizi sono
Cresciute una dinamica espansiva si è verificata anche in questa fase di rallentamento degli scambi internazionali
Ricordo una cosa che poi è stata ripresa anche attraverso quella bellissima frase di Giugliano conti Pietro Modiano che prima vi è stata mostrata e proiettata sullo schermo
Che l'Italia aziende che sono appesantite da molti aspetti che le rendono scarsamente competitive
L'eccesso di fiscalità il cuneo fiscale la difficoltà ad accedere al credito parliamo di anche di piccole e medie imprese la difficoltà
Legata al costo delle zia
E le difficoltà che chiamiamo in modo generale di
Carattere burocratico la complessità
Nella approcciare al mondo degli affari e della produzione nonostante questo
Nonostante questi pesi la crisi non ha interrotto il processo di riqualificazione dell'impresa e che si sono internazionalizzate
Per continuare a essere forti sui mercati esteri le nostre imprese infatti hanno innalzato il contenuto qualitativo delle loro produzioni
E penso a quanto avvenuto nei settori che qui ci sono anche rappresentati con precise testimonianze dimostrando un'enorme forza competitiva come l'abbigliamento
La meccanica strumentale il sistema dell'arredo casa l'agroalimentare il lusso
Questi prodotti grazie alla loro qualità riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo si sono continuati ad affermare nei mercati e molti prese hanno puntato su fasce di mercato più alte
Riuscendo intercettare la domanda delle nuove classi benestanti dei Paesi emergenti una delle considerazioni che abbiamo sentito poco fa il di estremo interesse mentre il PIL europeo ha avuto dei problemi che l'italiano
è calato come sappiamo settembre una ripresa che dovrebbe essere per il prossimo anno di quasi un punto zero sette
Il PIL mondiale invece cresciuto e tutte le aziende che hanno voluto
Approfittare di questa crescita si sono come
Si può dire come
Un
Detta Plum collocate nella
Termica ascendente per poter continuare a realizzare
Profitti e per continuare ad esportare e infatti le nostre imprese
Esportatrici sono diventate decente dieci mila quindi sono cresciute e la dinamica
è stata in larga parte dovuta all'attività della piccola impresa che ha mostrato una maggiore capacità di integrazione delle filiere internazionali
Oggi è stato evidenziato io ripeto ribrezzo ripeto un concetto più volte detto
Questi dati nove possono indurci in un eccesso di compiacimento nei primi mesi dell'anno le nostre esportazioni hanno avuto un rallentamento sono emersi segnali di preoccupazione anche per il nucleo forte
Delle trenta mila in prese manifatturiere maggior vocazione internazionale
E abbiamo
Assolutamente la necessità di rafforzare sempre di più la competitività delle nostre imprese all'estero attraverso un insieme di politiche Carlo Calenda
Bene ha sicuramente illustrate con grande precisione dobbiamo far diventare sistemico ciò che invece ancora affidato a una serie di comportamenti che sono dovuti come dire una sperimentazione una intuizione una capacità
Di attivismo
Ma non ancora un sistema forte legato all'attività del nostro Paese c'è una struttura molecolare e le potenze delle nostre imprese e le potenzialità della nostra manifattura
Deve avere un supporto pubblico
Dal punto di vista promozionale dal punto di vista organizzativo dal punto di vista finanziario e assicurativo
Noi abbiamo già strumenti operativi in questo campo e dobbiamo evitare dispersioni concentrare in supporto nelle aree nei settori a più elevata potenzialità dove sono maggiori le probabilità di successo delle nostre produzioni
Le potenzialità sono sicuramente dei Paesi emergenti che definiamo
Bricca
Ma non si devono sottovalutare le opportunità che offrono anche mercati emergenti ma meno conosciuti anche di questo visto che si è parlato in modo molto preciso l'Indonesia la Malesia l'Arabia Saudita gli Emirati Arabi Qatar
E lo dobbiamo sottovalutare le opportunità che ci arrivano dalle economie avanzate prime fra tutte il mercato degli Stati Uniti con tutte le interconnessioni con i mercati dell'America latina
L'Italia si è poppata di un piano nazionale per l'export questa è una cosa molto importante
Per incrementare il valore delle nostre esportazioni e il numero delle imprese esportatrici nonché per indirizzare maggiormente i flussi verso i mercati più dinamici
E siamo convinti che c'è un enorme spazio ancora
Facciamo un esempio che è quello per la nostra proiezione internazionale di moltissime delle nostre
Produzione
L'esempio che si può fare quello dell'export tedesco che sul loro totale reddito raggiunge il cinquanta per cento e noi siamo al di sotto del trenta per cento quindi l'obiettivo che ci siamo dati l'avete sentito prima
E quello di un mentale di venti mila unità il numero dell'impresa e stabilmente esportatrici nel nostro Paese
Ci sono almeno settanta mila prese che con giuste politiche possono arrivare a esportare stabilmente nei mercati esteri
Molte stanno nel meridione nel Mezzogiorno d'Italia l'obiettivo quindi non è un obiettivo
Esagerato non è l'obiettivo utopico è un obiettivo concreto e alla nostra portata per questo versioni di supporto che stiamo attivando sono sostanzialmente queste quattro
Intanto
E è stato definito il piano industriale dell'ICI per ampliare la disponibilità finanziaria è raggiungere un'adeguata massa critica da concentrare in particolare sui settori a più alto contenuto di innovazione
Stiamo razionalizzando le attività per rendere l'agenzia sempre più efficiente dal punto di vista operativo
I vari interventi che ha fatto Riccardo Monti hanno sottolineato già questa parte importantissima
Sul fronte dei servizi finanziari all'export la salsa della Simest anche grazie alla vizia della Cassa depositi e prestiti hanno continuato ad espandere la propria attività
L'azione di supporto alle aziende che si internazionalizzato si è dimostrata particolarmente efficace e adesso occorre assicurare la continuità
Da questo punto di vista vanno potenziati i singoli strumenti e l'impegno su precisi e specifici mercati
La Simest in particolare necessità di un urgente ricapitalizzazione
Come avete sentito
Sta prendendo forma il piano delle missioni settoriali di sistema e stiamo lavorando molto bene con il Ministro Emma Bonino per potenziare il supporto interna Rizzoli interna
Se una riduzione dell'impresa e anche attraverso una crescente integrazione fra relazioni internazionali
E diplomazia economica
E ancora è venuto il tempo di dare il nostro Paese una finestra unica
Di accesso ai mercati internazionali capace di semplificare e soprattutto di accelerare i tempi e di ridurre i costi legati alle procedure per l'importazione e le esportazioni delle merci
è necessario riattivare il gruppo di lavoro per i il superamento delle barriere nomi
Tariffarie
Sono tutti obiettivi alla nostra portata su cui Cordova
Il vice ministro Carlo Calenda si è molto discusso lui ha preparato un preciso piano che avete prima
Ascoltato e a cui daremo accoppiano a cui daremo concreta attuazione intensificando anche il lavoro di coordinamento all'interno della cabina
Direi che sia si reclutare di unità la scorsa settimana consente di mettere maggiormente interazione sistema di supporto all'export
L'obiettivo di questa cabina e quello di fare in modo che il nostro Paese possa fare sistema
E dunque seguire prioritari modalità condivise una discontinuità rispetto al passato dove intervenivano un po'tutti anche con
Un certo ordine spasso
Con una forte dose di entropia che ha disperso energie e risorse bisogna di portarle al sistema
Dopo l'estate partirà questa road show su tutto il territorio italiano vogliamo che un numero sempre maggiori di impresa e sia messo nelle condizioni di affrontare la sfida e aggravare e andare oltre confine dobbiamo spiegare concretamente come si fa
E non affidarsi semplicemente a uno stimolo generico accompagnarle a import e imparare concretamente come si esporta
Gli sportelli made in Italy significa portare l'immagine del nostro Paese in giro per il mondo dimostrare che l'Italia sa lavorare producendo qualità in modo fortemente competitivo di nuovo le testimonianze che abbiamo sentito sono particolarmente importante
E sappiamo
Ecco il punto che prima sollecitava anche Riccardo
Monti
Che i fondi per la promozione estera sono largamente inferiori e anche le persone impegnate a lavorare in questo campo a quelli messi a disposizione dei nostri principali concorrenti
In alcuni casi i numeri sono dei numeri che fanno impressione da quanto siamo distanti ma distanti non da Paesi più forti di noi distanti dalla Spagna per
L'avete sentito sicuramente i numeri su questo
Quindi i vincoli di finanza pubblica sono stringenti ma queste risorse devono essere assolutamente trovate perché qui si produce ricchezza per il nostro Paese qui si investe c'è stato anche un impegno mi ha fatto piacere sentirlo
Del mette del ministero dell'economia
E delle finanze e adesso si tratta di portarlo come dire dall'impegno
A qualcosa di più preciso di più concreto
Parlare di risorse ci conduce inevitabilmente al tema della concentrazione e della integrazione delle azioni le disponibilità regionali vanno delle Regioni intendo vanno conciliate con le priorità nazionale
Riducendo la frammentazione degli interventi incrementare l'impegno a livello centrale diventa allora un modo per indirizzare tutte le azioni in maniera più coordinata
A fianco delle politiche per favorire la proiezione internazionale del nostro impresa c'è un altro grande tema
Che è quello di creare le condizioni per attrarre investimenti nel nostro
Paese questo fosse un tema ancora più complesso
Perché non si tratta semplicemente di portar fuori dei prodotti o di portar fuori dei processi e delle attività ma di attrarre investimenti in un sistema che è molto complesso che è molto difficile per chi vuole investire
Qui stiamo lavorando attivamente per razionalizzare questo settore tutti gli strumenti disponibili politica entro settembre le proposte saranno presentate al Consiglio dei Ministri e dovremmo poi darne immediata concretezza
Possiamo contare anche su un evento eccezionale che l'evento dell'Expo due mila e quindici
Costituisce una grande occasione di rilancio e promozione del sistema produttivo italiano del nostro turismo della nostra immagine
Nel mondo non sottovalutiamo su questo bisogna lavorare concentrandosi per far sì che diventi a tutti gli effetti qualcosa che coinvolge l'intero
Paese non si è avvertito come qualcosa che riguarda soltanto una parte dell'Italia e la parte
Del nord la parte della
Lombardia e un impegno nazionale tutti gli effetti
Bisogna ricordare che senza
Vorrei concludere con questa parte un coordinamento a livello di Unione europea tutte le misure prese a livello nazionale hanno una minore efficacia
Su tutti i fronti a partire da quello relativo ai meccanismi di difesa e stimolo del commercio sotto questo profilo
I negoziati sull'accordo di libero scambio tra l'Unione europea gli Stati Uniti assumono per noi una rilevanza strategica
Sono l'occasione per fissare nuovi stampare internazionali nello smantellamento delle barriere non tariffarie così come l'accesso i mercati transnazionali dei capitali delle tecnologie delle risorse umane
I benefici
In termini di maggior crescita e nuova occupazione possono essere cospicui per tutti per l'Italia
Lo sappiamo bene in
Particolare occorre inoltre impostare un dialogo su basi di Rezza reciprocità in realtà anche con tutti i Paesi emergenti dove persistono barriere non tariffarie
Esageratamente elevate e qui bisogna abbandonare ogni posizione ideologica
In base alla quale e imperativo per l'Unione concludere un accordo a ogni costo lo abbiamo visto anche recentemente occorre avere la determinazione di interrompere i negoziati quando questi non procedono su posizioni dire leprotto RC
Però circa
Non è un interesse di parte e la convinzione che solo un confronto leale con le nostre aziende abbiamo la possibilità di difendere espandere i propri vantaggi le nostre aziende hanno la possibilità di estendere espandere i propri vantaggi competitivi
Ecco per riconoscere
Le nostre richieste nei consessi internazionali farle riconoscere occorre che il fronte europeo sia coeso
I nostri partner devono anteporre interessi collettivi e di lungo periodo a interessi nazionali e contingenti
Sappiamo che l'Europa è una realtà molto complessa ci sono Paesi che hanno una forte predisposizione alla produzione
Paesi che hanno una forte predisposizione al commercio Paesi in cui
Entrambi gli elementi convergono in forma equilibrata
Deve crescere la consapevolezza che proprio le profonde interdipendenze tra i sistemi produttivi possono vanificare guadagni momentanei per questo o per quel
Settore occorra crescere proprio come Europa
Le negoziazioni per l'ulteriore apertura dei mercati devono esserlo occasione per valorizzare al meglio
Le specificità del tessuto produttivo e la tipicità di molte produzioni
Il riconoscimento delle indicazioni di origine per i nostri prodotti altro enorme problema e l'intera questione del così detto Italian sounding
Rappresentano uno tema
Prioritariamente siamo consapevoli che le aziende italiane più di altre possono avvantaggiarsi della riduzione delle barriere tra tariffari e non tariffarie nelle grandi aree economiche
In molti settori in cui l'Italia è forte e competitiva una maggior globalizzazione integrazione dei mercati rappresentano per noi una grande opportunità
Il dinamismo e la flessibilità della nostra piccola e media impresa può cogliere al meglio questa straordinaria opportunità
Ecco vi ringrazio e sono contento di essere ad un convegno dove non si parla soltanto delle difficoltà ma si intravedono da vero notevoli prospettive l'importante è lavorare come sistema Paese e darci da fare tutti con questo forte spirito unitario
Iniziamo immesso Zanonato anche per aver
Ricordato un tema importante il coordinamento e gli enti locali segnalo che i tre regioni diverse gli ultimi dieci giorni
Sono venute da noi a dire aiutate scia negli ultimi mesi dell'anno a fare in sedi Ruccia intelligenti quello che facciamo io fare con voi quindi la cabina IG standard dopo a regime
Ringrazio tutti per la vostra presenza numerosa troverete un questionario in cartellina per me è importante sapere avere commenti feedback anche profilare chi è interessato a questa iniziativa
Grazie a imprenditori e ci hanno dedicato un po'del loro prezioso tempo
Grazie anche al vice ministro Calenda grazie a
Tutti voi vi assicuro come diceva
Versace questa struttura è pagata contribuente ogni giorno in sessantacinque Paesi al mondo e non su uffici si fanno in quattro per chiunque ci ha qualcosa da promuove trasportare grazie a presto
Per ai Comuni vizi basso abbiamo vittime
Affinché queste opere
Cui viene ormai
Dei siti
Berruti sia il tutto
Entri
Erano supposizioni vengono in mente combinava
Va bene
Settantuno
Ai
Sensi profonda
Vorrei
Vorrei
Lei
Se
Possiamo applicare
Sacco e ad altri può essere stabilita
Sono
Salito in politica la cui valenza
E abbia
Smentito
Perché non sull'orso di un baratro economico
Bisogna
Cancellare il più ulteriore aumento dell'IVA
Sì
Penale
Nella
Diamo ora avvio ma dinamica non è successo niente ha sognato
A far cassa dimenticando il nostro fatti emergono Andersen storico buttarmi sono proprio gioco Terenzi uomo innovativi Stephens ma
Spumanti esaminante senza fine fanno Arben con sua quindi gli enti può entriamo e ora in poi senza esiti sembra
Anche un tridente introducono
Bis difficoltà
Al primo comma spora un reato facile
Questo