La situazione dell'economia italiana ed europea - Intervista a Sergio De Nardis

Radio Radicale vada un po'di economia in questo spazio di programmazione lo facciamo insieme con la disponibilità oggi deve Sergio De Nardis che capo economista di Nomisma uno dei
Più autorevoli istituti di ricerca italiani l'economia e partiamo proprio da uno dei temi di cui Nomisma tra l'altro si si occupa sia come modo di core venti cioè quello della
Del mercato immobiliare perché il dibattito sull'IMU nel nostro Paese continua a essere uno di quelli che segua dividono anche
La la politica e il recente rapporto su sul paese del Fondo monetario internazionale i conti
Che conteneva come sempre peraltro un inciso anche sulla tassazione immobiliare ha riacceso il dibattito De Nardis lei come vede questa questione serve no servono tasse sulle sulla casa nel nostro Paese oppure ha ragione chi dice che vanno cancellate
Ma le carte sulla carta
Non vanno cancellate possono essere studiate rimodulate partendo
Previsione del catasto
Ma non vanno cancellate in tutti i paesi le istruita immobiliari vengono sono soggette a tassazione
E peraltro le raccomandazioni internazionali proprio sulla politica fiscale ma non è il senso di spostare la tassazione darla
Dai crediti verso le cose e quindi le cose il rientro ossia i consumi vengono acquistati
Sì appunto le proprietà immobiliari
Quindi in definitiva diciamo la mia valutazione è che c'è necessitava sicuramente divenire revisionare l'IMU
Sulla prima casa avendo come target delle fasce di reddito più svantaggiate
Tuttavia questa è un'ipotesi è un'imposta fondamentale che va a finanziarie
Gli enti locali qui specifico si dovrebbe studiare una
Diciamo quindi segni Curia di scale che va appunto nella direzione di ridurre la tassazione dei redditi
I la tassa sull'uso conforme di tassazione sulla casa come diceva lei esistono in tutti i Paesi europei forse quello che
Più insostenibile nel nostro Paese il fatto che la nostra pressione fiscale avvolte risulta troppo alta da cosa dipende questo perché la nostra spesa pubblica non è che sia percentualmente più elevata di quella di altri Paesi europei allora perché la pressione fiscale così
Alta o perlomeno è davvero così alta
Beh della pressione fiscale tale sul quarantaquattro per cento lo scorso anno quest'anno andrà oltre il quarantaquattro per cento insomma stiamo siamo lì è una pressione fiscale alta
E
E e alta perché noi dobbiamo dobbiamo dobbiamo metterci su un sentiero di riduzione del debito pubblico e questo dato il framework di regole europee espianto
Determinato con un'azione di consolidamento fiscale molto forte molto concentrata nel tempo
Che poteva e si è realizzata prevalentemente con aumento e la pressione fiscale ma guardi che anche le spese alla spesa pubblica
Ed è stata toccata quindi
Spinsi discernere si poteva fare di più ma anche la spesa pubblica primaria quella metto agli interessi anche escludendo
La parte di spesa pubblica difficilmente comprimere che quella delle pensioni in essere anche quell'ATO è stato toccato però certo il grosso è stato fatto sulla tre casse ma il punto è la crisi del debito sovrano e il
Modalità europea a quel criterio sovrastato l'Europa appunto e anche le politiche di austerità molto nel mirino negli ultimi
Tempi bisogna di per i trattati dicono molte forze politiche per concedere diciamo maggiore flessibilità i bilanci nazionali in particolare l'Italia come si fa secondo lei è d'accordo su questa ricetta
Ma certamente meglio
Devo dire che
Chiediamo c'è stato un gruppo di osservatori che sin dal non diciamo dal novembre due mila undici sono accorti
Diciamo del luogo in cui si andrà a finire una ricezione molto grave molto profonda
Ho avuto modo di scriverlo allora sulla voce punto unisco facendo una previsione molto pessimista
Sulla sulla recessione che si sarebbe sviluppato e che purtroppo si è avverata e il
La causa è sicuramente e questa modalità di risposta cioè
Unica risposta alla crisi del debito sovrano che in realtà una crisi dell'euro di credibilità della moneta unica che poi si concretizza negli attacchi sui Paesi più fragili
Che quindi il Sindaco Mura che il debito sovrano e a cui la modalità risposta è stata una diciamo una politica di austerità fiscale molto forte
Non tenendo conto che l'asperità fiscale veniva fatta contemporaneamente in tutte le economie europee e non solo in Italia e Spagna in Portogallo l'Irlanda e Grecia ma anche in Germania
E quindi con effettui di spillover cioè con effetti di influenza reciproca in un'area fortemente integrata molto amplificata primo punto secondo luogo
Spetta la possibilità di modificare il cambio perché il cambiamento più quindi senza la valutazione è vero che nei primi anni Novanta la manovra malato fu una manovra nominalmente in percentuali del PIL e forse anche nominalmente simile a quello attuale ma ci fu una valutazione e la valutazione conflitti di compensare la cautela non hanno interna questo non ce l'avevamo più
E per di più ma intervenire ad una situazione in cui l'economia italiana era debole era stiamo appena uscendo dalla recessione precedente e quando manovre fiscali si applicano in queste situazioni
Hanno effettui amplificati molto forti il cosiddetto problema del moltiplicatore fiscale ma
Forse non è il caso di entrare nella
Tecnicalità
Il l'Europa e la crisi di credibilità dell'euro anche una crisi politica o meglio le il la situazione della del mercato comune europeo e dell'Europa è quella di una economia con un'unica moneta Vacca con
Realtà economiche molto differenti l'una dall'altra e che probabilmente ha prodotto poi alla lunga una crisi perché non non è avanzata l'integrazione politica su questo
Qualche passo avanti potrebbe migliorare la condizione economica oppure sono due strade separate quella di una
Perché ci si dice che sia anche un problema di diciamo di legittimità democratica dell'euro cioè dell'Europa che delle banche della Commissione che non ha rapporto diretto perlomeno con gli elettori quindi tra democrazia diciamo scelte economiche in una un passo avanti in in senso democratico può migliorare anche la condizione economica del continente europeo
Certamente quando lei diceva queste cose delle ultime perché
Avevo letto ovunque sono ricordo quanto forse una cosa scritta da Emma Bonino sul fatto che
è un'unione monetaria Palazzo bellissimo che però c'è largo tutto costruito senza forse testo unico
E quando finché il tempo è stato per noi ci siamo accorti che però nel frattempo gli squilibri tutti i problemi diciamo l'utilità l'umidità del palazzo aumento Rava MIT quell'unità piove ecco che ci si ritrova in questa questa costruzione bella francamente molto bene a noi tutti completa
E quello che diceva lei esattamente puntò cioè un'Europa che ha una moneta unica ma non al Paese unico o c'è una volta eletto in una politica fiscale un bilancio pubblico unico che
Tassi anche tenda a livello centrale
E quindi questo sicuramente è un parco diciamo è una mancanza che invitato alla base della crisi della della risposta non cooperativa molto sbagliata molto controproducente molto
Cattiva dal punto di vista il problema dell'economia che è stata attuata in questi ultimi due piani
E e quali i partiti possono fare avanti idee tutto qui bisogna navi purtroppo non non dovrebbe essere così tanta diciamo la vastità della questione mi sono un po'navigare
Addirittura
Sicuramente il deficit democratico c'è quindi diciamo cioè qualcuna contraddizioni
Da un lato dovremmo avere diciamo una Europa più centralizzata da un punto di vista federale
E ma al tempo stesso in quel di questo che implica cessioni di sovranità non solo monetaria ma anche fiscale maltempo spesso qualcosa che il che questo venga fatta nel pieno di una framework democratico
Il dire che questa è l'unica strada che abbiamo davanti cioè l'unica possibilità che abbiamo avanti avanti perché al di là dei prossimi mesi adesso avremo le a scadenza elettorale tedesca che è molto importante e vediamo come va a finire
E ma questa è l'unica strada di una prospettiva di di Euro funzionante cooperativo per cui tutti noi crediamo in tutti i cittadini europei
Crediamo
De Nardis l'per tornare all'Italia una in questo momento ci sono due cose uno che il Ministro dell'economia ma questo succede sempre il nostro Paese è un po'al centro degli attacchi di alcune parti politiche perché considerato in qualche modo poco coraggioso
Ok come dire poco un po'dicono alcuni anche vittima degli ingranaggi dei meccanismi burocratici del ministero si dice che poi a prendere delle decisioni sono i direttori generali del del Ministero dell'economia
O ancora che il ministro Saccomanni e dall'altra ci sono alcuni che propongono come il centrodestra delle ricette per aggredire il debito pubblico attraverso la presenta una dismissione del nostro patrimonio quindi
Con stime anche consideratelo
Potì mistica ed altri secondo lei su questi due punti cioè il Ministro dell'economia e la sua funzione e la possibilità di privatizzare un po'insomma per
In qualche modo ridurre la spesa senza aumentare le tasse
Guardi diciamo che polemiche su internet molto dai toni molto poco indietro microeconomia come lei già allora
Aspetto che ci sono state anche il passato a ricordo anche quando c'era Tremonti le polemiche che venivano dal suo stesso partito unico
Implicano la funzione ministro economia non è una funzioni comoda però anche un ministro con molti limiti potevi che non di fatto ma Ciocchetti non di norma li fa sicuramente a
E seguire certamente Saccomanni è una persona
Con tutte le credenziali viene da della Banca d'Italia quindi da
Dalla dall'istituzione al massimo livello di istituzioni quindi che il nostro istituzioni
E ha rafforzato anche la struttura cambiando il Ragioniere generale dello Stato portandoli
Non qui diciamo lo studioso un ricercatore un alto dirigente della Banca d'Italia persona molto in gamba
E certo proprio diciamo questa diciamo questa struttura si muove e deve muoversi e nell'ambito del framework europeo non è che ha grandi possibilità di di facilitare edili distaccare i dipendenti il far saltare il tavolo e quindi nell'ambito di questo framework ma questi sono i paletti in cui deve muoversi
Per quanto riguarda diciamo la questione della delle dismissioni patrimoniali immobiliari larga cosa cammelli informa colpito vedendo usciamo proprio in questi giorni i giornali particolari stamattina
è una stagionalità Pellegrino economiche gli autori e mi rivolgo all'anno scorso ad Avatar tutte le istanze delle chiesti sui giornali e di quanto si poteva abbattere il debito pubblico mettendo vari programmi vari piani com'è questa e uno di quelli che è stato immaginato ed è stato pensato già un anno fa
E ora ultimamente il tema dell'abbattimento del debito tali una botta al debito costi viene detto periferici
Potente sarebbe da fare sicuramente e i venticinque ricchi di contrazione del debito-PIL tutti ad uno così con dismissioni
Tutti poter chiudere sarebbe ebbe a fare il problema è che
Per il passato un anno che queste cose non lo so non sono state
Affrontati e realizzate ricordo che gridi
Diciamo quindi riprendete Governo ha messo nei suoi documenti programmatici che ci posso dimissioni per un più tu di Pill'ogni anno a partire da questo quindi quest'anno avremmo dovuto avere quindici miliardi di dismissioni immobiliari così gli anni successivi
Penso che chi ha avuto Massimo uno unificarlo un quindicesimo di quello eccessi che ha avuto non sia ancora avuto se messo nel
Diciamo nel calderone del nuovo fondo gestioni risultano le dovrà prima di
Un miliardo
Quindi ci sono delle difficoltà oggettive sia nella valutazione nel
Nella valutazione di questi cespiti
Sia nella realizzazione e quindi otto per fare Ingegneria finanziaria su
Pezzi di carta e specchietti in conto e deliberare qua e chiaro che se si fosse reali dico sicuramente la botta al debito pubblico sarebbe qualcosa di molto positivo ci porterebbe verso il cento per cento nell'arco di alcuni anni riducendo
Ma egli attenuando il percorso di risanamento che abbiamo davanti sulla base del patto di impatto fiscale europeo
L'ascolto io temo che non propri l'ultima domanda gliela faccio proprio sulla
Sulle condizioni dell'economia italiana perché a voi spesso quando ci fu la vicenda Alitalia ci fu una grande levata di scudi veri rischiose la nostra compagnia di bandiera come si dice potesse finire in mano agli stranieri ci fu un appello all'orgoglio nazionale con la raccolta dire una serie di imprenditori che misere un po'di soldi non moltissimi e adesso l'alita più o meno le stesse condizioni in cui
Si trova a qualche anno fa forse sarebbe stato meglio pensare allora di cederla e successe anche molti anni fa con
Con l'Alfa Romeo
Il nostro capitalismo diciamo cioè le sue capacità le sue risorse anche la sua disponibilità perché insomma perché stessi se lo Stato vende qualcuno deve pur comprare
Certo
E da domande sullo stato e lo sto capitalisti si
Guardi nel nostro capitalismo io quando parlo di capirlo
Forse pone deformazione che diciamo dal mio passato io penso soprattutto
Al capitalismo industriale e manifatturiero e cioè effettuato quello io ho una visione una valutazione molto positiva e molto
Favorevoli del
Delle capacità veritiere spontanea ecco spuntare nel senso che non sono
Sono al di là e al di fuori degli interventi della politica economica
è un capitalismo fatto di medio e piccolo imprevisto il marketing in quella fascia sono molto produttive
Le imprese esportatrici italiane di medie dimensioni sono più improduttive di quelle tedesche della stessa fascia di pensione notevole ci sono nella grande dimensione
Quindi diciamo nel e anche a livello che che riesce a muoversi
In modo spontaneo e via dicendo alle pressioni gli stimoli le forze di mercato Enrica e diciamo è una struttura pienamente sposta alle pressioni della globalizzazione perché
Manifattura esporta che subisce la pressione delle
Competizione internazionale sul lato delle importazioni ecco
Questo per cui io ritengo che i li approva continuamente di capacità reattiva l'export italiano in questi anni per andando bene e cresce grossomodo come quello delle scorte esclusa in quel quello delle delibere della Germania
E incerto tutto il una cosa che invece è da sottolineare che
Se la domanda interna cade mi ricordo fatturato interno industriale del due mila due circa del dieci per cento il fatturato è finalizzato all'interno questo colpisce anche gli esportatori
Perché gli esportatori hanno nel mercato italiano ricevono principali mercati di sbocco solo esportatori fieri
Ma vendono anche in Italia e sei il loro mercato principale che quello italiano Corolla del dieci per cento possono essere anche brevissimi molto competitivi difendere anche conquistare quote di mercato nei confronti e dei competitori esteri
Ma il loro fatturato complessivo incluso interno ed estero scena negativo
E questi li rende in una condizione di me che in una condizione difficoltà rispetto a competitore che sono localizzati
In economia e che non hanno un punto di domanda interna da sotto molti punti di vista avere un po'fatturato significa avere migliore accesso al credito
E quindi accesso al credito degli esportatori italiani e più difficoltoso dell'accesso al credito dei competitori un altro Paese
E avere un po'fatturato che è importante perché appunto Ida liquidità possibilità di investimento che sono fondamentali per
Produttività e competitività
Ecco e quindi diciamo c'è
Un elemento che ho poc'anzi si riporta forse alla
Alla risposta di politica economica che io definisco sbagliata che è stata data alla crisi del debito sovrano cioè austerità fiscale massicce concentrata nel tempo che ha battuto la domanda interna
E che è un elemento di debolezza perché il verde anche sulla parte buona il Paese
Penalizza ringraziamo molto capo economista di Nomisma colui abbiamo parlato un po'di economia italiana grazie per la sua disponibilità e risentirci prima