PCI-PDS: Conferenza Programmatica Nazionale

I lavori della conferenza programmatica del PC e chiamo
Alla presidenza il compagno Achille Occhetto segretario nazionale del Partito Comunista Italiano il compagno Aldo Tortorella presidente del Comitato centrale la compagna Giglia Tedesco presidente della Commissione centrale di garanzia i membri della direzione presenti
Ok presidenti delle commissioni del Comitato centrale
I presidenti dei centri di ricerca il segretario della Federazione giovanile comunista compagno Gianni Cuperlo e il compagno Bruno Trentin
Propongo alla conferenza questa presidenza prego i compagni di accomodarsi
Propongo altresì che la presidenza
Effettiva della conferenza programmatica sia tenuta dal compagno Aldo Tortorella presidente del Comitato centrale
Come
Qui compagnia agli amici che qui vi saluto tutti sanno questa conferenza programmatica è stata organizzata come un incontrato di lavoro di conseguenza noi avremo soltanto due sedute plenarie quella di oggi in cui ascolteremo la relazione di Antonio Bassolino responsabile della commissione per il programma
I quella finale in cui ascolteremo
I resoconti delle sei commissioni dei presidenti delle sei Commissioni che sono previste per il lavoro che chiameremo seminariale che si svolgerà nella giornata di domani e nella mattinata di mercoledì
Nella seduta finale ascolteremo anche l'intervento del segretario del partito Achille Occhetto
Le sezioni in cui si articolerà la nostra conferenza programmatica sono
La prima per la pace il nuovo ordine internazionale per cui coordinatrice Marta Dassù
La seconda sulla economia italiana è una diversa qualità dello sviluppo redatta Ricceri Laura Pennacchi
La terza democrazia istituzioni diritti relatore Giuseppe Cutuli
La quarta lavori Welfare democrazia economica Massimo pacificatore
La quinta sulla informazione formare e informare conoscere relatore Aldo Zanardo e la sesta infine per una nuova fa forma partito
Rilevatore Pietro Fassino e la cultura dell'organo sempre in questa sesta sezione tre sono le relazioni Fassino per una nuova forma partito alla cultura dell'organizzazione nell'esperienza i comunisti italiana dell'attore Tronti un partito di donne e di uomini dell'attrice Livia Turco
Questi sono questo è l'ordine dei nostri lavori e quindi possiamo iniziare senz'altro dando la parola al relatore generale
Compagno Antonio Bassolino
Certamente un fatto positivo o compagne e compagni
Che pure in un momento di Travaglio tanto grande
Sì sì è riuscito con il contributo era volontà di tutte le componenti del partito attenere questa no quindi sto con questo atti tenere attenere questa conferenza nostra
Come fu deciso dal congresso di Bologna
Sappiamo bene quanto sia stato difficile per tutti noi assolvere a questo impegno
Anche per l'intreccio in gran parte oggettivo e comprensibile
E in parte però negativo
Tra confronto su contenuti e posizioni Dini e progetti molto differenti fra di loro
E spesso divaricati su di una questione delicata come quella della identità del partito
Partendo dal testo elaborato dall'ufficio del programma
Il tenendo conto che la discussione che si è sviluppata vogliamo cercare di compiere in questa sede un passo in avanti rispetto al lavoro di questi mesi
Lungo la strada di un programma fondamentale e di un programma per l'alternativa
Una strada impegnativa che richiede tempo effettività una capacità più alta di analisi e di proposta un rapporto creativo con la società
Un contributo ulteriore potrà venire dal dibattito del congresso specie se sapremo evitare il rischio e questo ci riguarda tutti di ripeto
Fatica
Da allora però fin da questa sede e conferenza
Può esprimersi uno sforzo di conoscenza e di proposta un dialogo con il Paese Forte infatti bisogno di parlare alle donne Giuni dell'Italia di oggi di essere politicamente in campo
Di intervenire sulle grandi questioni di politica internazionale e di politica interna
Forte il bisogno di verificare su quali basi e giusto trasformare il PC in un partito nuovo della sinistra italiana ed europea per fare che cosa con chi e contro che e su questo sul merito di grandi idee guida e di scelte di fondo che bene riuscire a concentrare la discussione e il confronto tra le diverse opinioni esistenti nel nostro partito
In questo senso l'articolazione della conferenza in commissioni può aiutarci a portare avanti un dibattito meno ideologico e più ravvicinato
Rivelazioni le comunicazioni gli interventi nelle sezioni possono offrire a tutto il partito
Materiali più ricchi di quanto il nostro dibattito interno è finora riuscita ad esprimerà e facendo propri affidamento sulle commissioni che questa introduzione può non riprendere tutti i temi programmatici
E soffermarsi invece su alcuni elementi di analisi e di giudizio e su alcune scelte significative
Un primo tema riguarda il posto
Il rilievo che noi assegniamo all'elaborazione programmatica
E infatti molto diffuso nel nostro partito
Una visione in qualche modo strumentale o riduttiva del programma
Che si accompagna un malinteso primato della
Politica a ritenere che ciò che in ultima istanza conta non è tanto il cambiamento dei reali rapporti di forza e di potere sul piano della società e politico ideale
Ma è piuttosto il messaggio generale da dare con Craxi o contro Craxi con L'Unità con il PSI o contro l'unità con il PSI
Io penso che noi dobbiamo invece dare grande importanza all'obiettivo di costruire via via un programma che contribuisca a ridefinire una nostra forte identità
E una nuova funzione sul piano internazionale e nazionale dico contribuire perché poi un partito non si caratterizza solo su di un programma
Ma su di una vicenda pratica sull'azione sull'immagine di sé che riesce a far vivere il Paese
E perché è dalla combinazione giusta di scelte programmatiche di principi valori e ideali e di pratica di massa
Che può scattare nell'animo di un militante quel qualcosa quell'impulso un impegno di volontariato che è irrinunciabile per una vera forza di sinistra e di trasformazione
Il programma non è tutto
E però molto più di prima l'elaborazione programmatica si presenta come una discriminante per le individuare i protagonisti positivi di amici gli avversari
E per ridurre nel e per ridurre le scissioni che a volte sono stati e sono gravi tra il futuro da far nascere e le politiche di oggi tra le prospettive e la concreta pratica di ogni giorno
E dunque essenziale io credo delineare i vincoli irrinunciabili che vogliamo darci noi di fronte ai lavoratori al Paese definire le nostre coerenze compatibilità non con l'attuale sistema sociale di potere ma con un nostro e autonomo disegno di trasformazione coerenza ed affermare senza doppiezza alcuna che valgono i cinque Indino sia ora in una chiara e ferma collocazione di opposizione sia in futuro in una posizione di governo che per noi non può prescindere mai dai contenuti da realizzare
Vi è qui in questo senso un delicato la rapporto di innovazione
Di discontinuità e di continuità da realizzare con la peculiare vicenda del nostro partito
In realtà il PC ha avuto un suo programma fondamentale
Seppure mai scritto già a partire dal dopoguerra di assi della originale elaborazione strategica del nostro partito sono rintracciabili nella via italiana e nell'orizzonte costituzionale
I capisaldi a partire dai quali si è sviluppata l'azione sociale politica istituzionale DPC insomma il programma fondamentale suo
Sono contenute in una chiara opzione costruzione di un partito di massa il partito nuovo
Nella centralità di una strategia delle alleanze
Nell'idea di democrazia progressiva né il tema delle riforme di struttura e della programmazione del democratica della economia
Si tratta a ben vedere e ragionando in termini di costituzione materiale e di fatto
Di un vero e proprio corpus teorico strategico che ne ha ridefinito per un periodo lungo una originale funzione storica e politica in questo programma non scritto
Ha assunto un rilievo di tutto particolare la visione della Costituzione perché essa consente di perseguire obiettivi di trasformazione economica sociale ed istituzionale molto radicale
E perfino uno sviluppo in senso socialista della del della paese
Il principale soggetto deputato a realizzare
Questa modernizzazione trasformazione è il movimento operario
E alla classe operaia suo blocco di alleanza
Che spettava di realizzare ciò che la borghesia italiana per le componenti molto corposi e di arretratezza che possedeva era incapaci di fare e in effetti noi siamo stati per molto tempo come movimento operaio e come PC la forza più moderna politicamente e culturalmente di questo Paese
L'Italia che cambia è impensabile senza i lotte operaie e popolari che hanno segnato tanti e tanti altri
Fino a un certo punto riusciamo a mantenere un'apertura verso il Paese
Che ci consente sia pure a volte con ritardi seri di recepire spinte che provengono da altri soggetti e culture che nascono in modo autonomo rispetto al nostro per noi io credo in motivo di riflessione seria il fatto che questo grande impianto politico e programmatico
Entra in crisi a partire dalla metà degli anni Settanta
Quando le classi dirigenti si mostrano in grado di realizzare una forte modernizzazione dell'economia iter paese sia pure una modernizzazione di segno liberista
Discende anche da qui
Oltre che dalla risposta tutta politica
Che nella stagione della solidarietà noi diamo alle diffuse anche contraddittori spinte che si indirizzano verso di noi una crisi di ruolo e di funzione del nostro partito
Di tutto questo io credo non ne abbiamo mai discusso politicamente fino in fondo
E anche il passaggio a una strategia di alternativa in realtà non sia accompagnato mai ad una seria revisione culturale e politica a un vero ripensamento di strategia
Forse io credo è questo il filo più profondo chi bisogna riprendere il filo di una nuova ricognizione della società nazionale cercando però di ripensare il problema italiano la questione nazionale dentro i cambiamenti profondi del quadro internazionale dell'economia mondo e dell'apologetica mondo
E infatti in atto alle soglie del Duemila
Una svolta senza precedenti che mette in discussione i sistemi politico-sociali i soggetti collettivi e anche le forme del conflitto che hanno segnato tutto intero un secolo su questa svolta sulle conseguenze dell'indimenticabile ottantanove
Ondine ragionare più nel profondo
La crisi del Golfo i suoi sviluppi
La cui sia il conflitto in Palestina la situazione libanese dimostrano come la figlia del sistema bipolare non è di per sé il superamento di un'epoca di conflitti se
Anzi in parte tutto potrebbe diventare più grave e per molte regioni
Le grandi contraddizioni tra nord e sud del mondo sono del tutto lontane da una qualche realistica Risoluzione
E se paesi del Sud hanno conosciuto uno sviluppo sia pure distorto il divario con i Paesi sviluppati sia nel complesso molto aggravato
E non soltanto per quel che concerne gli indicatori economici ma per aspetti ben più complessi che vanno dai problemi ambientali a quelli istituzionali dalla composizione demografica a grandi correnti di idee
Che formano gli orientamenti e l'immaginario collettivo di centinaia di milioni di donne e di uomini
La verità è che di fronte agli squilibri internazionali che crescono i paesi industrializzati reagiscono si errando rifila
E le stesse evidenti contraddizioni Intel Capital mistica
Si sposano con risposte che hanno spesso il sapore di un'unione tra simili che cercano di sorregge si avvicenda
Rispetto alla pressione inevitabile di un terzo mondo sempre più numeroso e sempre più indigene
Se nel corso di questi mesi si è cercato di riflettere sul rapporto tra crisi del comunismo di questo secolo e crollo dei paesi del resto
Meno lo si è fatto intorno a un dato per molti aspetti di grandi dimensioni e dagli infetti incalcolabile
E cioè che il movimento comunista è stato per decenni non certo l'esclusivo
Ma sicuramente uno dei più importanti veicoli nei paesi d'di tutto il Sud del mondo
Dida e di aspirazioni progressive nati dal seno della cultura europea
Ciò ha permesso sia pure parzialmente contraddittoriamente che tra le lotte sociali dei Paesi sviluppati
E l'aspirazione al riscatto di masse sterminate il resto del mondo vi fosse una comunicazione e anche un linguaccia
Oggi così non è più e non c'è chi non veda il pericolo che l'indignazione e lotte contro tante ingiustizie e grandi squilibri della struttura di questo mondo siano espresse da ideologia fondamentalisti
In questo quadro la crisi del Golfo è grave e pericolosa non solo per i colpi inferti ancora una volta dal regime di Saddam Hussein ha diritto internazionale
Ancora una volta dopo la guerra con l'Iran nello sterminio dei curdi che hanno visto il silenzio e la passività complice dell'Occidente
Ma anche perché l'azione dell'Iraq potrebbe diventare il coagulo di fermenti profondi che meriterebbero ben altre prospettive e ben altro sbocco
Questa è anche la ragione perché la condanna contro l'invasione del White
Debba essere netta e forte così come abbiamo fatto
Ma questa è anche la ragione per cui la soluzione della crisi del Golfo non può essere solo il ritorno allo status quo ante il ritiro dell'IRAP dal qualità diventa tanto più realistico quanto più esso sarà concepito effettivamente come il primo passo
Verso una svolta radicale nella soluzione dei conflitti mediorientali dalla Palestina al Libano questa vicenda inoltre
Deve essere l'occasione per avviare una vera riforma dell'ONU
Che superi la naturalistica composizione del Consiglio di sicurezza
Potenzia i poteri dell'Assemblea e punti a riformulare il patto costitutivo delle Nazioni Unite
Tale patto NATO Jalta
Ispirato agli equilibri sorti in quella fase ed oggi superati irreversibilmente non può non essere di contrattato
Perché nel mondo del dopo Yalta ha bisogno non di un qualsiasi ordine internazionale ma di un nuovo ordine che sia effettivamente di vocati
La parola d'ordine tutto dentro l'uomo diventa così una scelta sicuramente aperta a prospettive di pace nel quadro della trasformazione delle Nazioni Unite
E del rinnovamento di un diritto internazionale che sempre meno sia il diritto di più forti
Per questo pensare che Guaita il ricorso alla forza anche solo come misura estrema possa essere una soluzione io credo del tutto astratto e sbagliato
è un modo di ragionare che non calcola le conseguenze di tale scelta
A noi sta a cuore innanzitutto la questione degli ostaggi
E la soluzione del problema loro che corre il rischio di perdere di peso che l'attenzione dell'opinione pubblica di tutto il mondo
Ciò non significa in alcun modo
Deflettere dall'obiettivo del ritiro delle truppe irachene dal quiet ma significa riuscire a perseguirlo con tutti i mezzi possibili e sono tanti da quelli economici a quelli diplomatici fuor che che con la guerra queste e deve essere io penso una scelta discriminanti di Comunisti italiani questo è stato ed è il messaggio venuto dalla marcia in Umbria
Il mondo ha bisogno infatti di un'offensiva di pace nuova
I dati essenziali il ruolo che può svolgere la sinistra europea
Anzi si può dire che la prova vera che sta di fronte se
è quello di non rinchiudersi in una dimensione uscente lega il regionale
E di riuscire invece da affrontare dall'Europa la dimensione globale ditemi internazionale
Il primo di questi grandi temi e che non si interrompe il processo di disarmo in atto bisogna impedire che la coscienza del carattere non idilliaco del dopo Yalta porti con sé un freno alla politica di di disarmo occorre avere sempre molto presente
Degli armamenti in dotazione delle grandi potenze sono ancora oggi in grado di distruggere più di una volta il Pineta interno e che siamo tuttora di fronte a darsi navali che vestono comunque enormi
D'altro canto una graduale ma progressiva lignee di riduzione delle spese militari resta una delle poche indicazioni concrete
Per liberare le risorse necessarie a fronteggiare problemi dei paesi dell'Est il sia quelli più vasti complessi di tessuto del nostro mondo
Il secondo grande tema collegato strettamente con il primo è quello di uno sviluppo sostenibile dell'intero mondo e dunque che l'affermarsi di nuovi modelli economici e sociali e di una radicale trasformazione di rapporti tra nord e sud debito problemi ecologici flussi migratori dalle periferie verso le grandi metropoli sono le principali sfide da affrontare un aiuto importante può venire in questo senso dalla riforma delle Nazioni Unite e delle principali organizzazioni internazionali in questo quadro diventano essenziali
Il tema della integrazione europea
Di una integrazione sempre più legata ai fini della unificazione più politica tra Est ed Ovest e un'attiva prospettiva di superamento della
La fine della contrapposizione tra Est ed Ovest
E il pratico dissolvimento del Patto di Varsavia pongono all'ordine quel giorno l'obiettivo di un superamento della NATO
Un obiettivo che non può mai essere smarrito da parte nostra pur perseguendo lo realisticamente per tappe successive a partire dalla sua trasformazione da patto militare in alleanza più politica ciò è tanto più importante perché necessario come ci insegna la crisi del Golfo contrastare tutte le tendenze a trasformare la NATO in uno strumento militare idoneo intervenire fuori della sua aria tradizionale il perché ai fini di una politica di pace
Di cui l'Europa sia un soggetto essenziale importante sviluppare una politica della comune sicurezza europea che dal rapporto esto Ovest si allarghi i propri progressivamente a tutto il Mediterraneo
Ora possiamo dire che la sinistra europea si sia mosso nella crisi del Golfo all'altezza di questa prospettiva
Io penso che non sarebbe onesto e veritiero affermare questo
Sono note le discussioni il travaglio in mezzo a noi ma anche gli altri partiti la sinistra europea hanno avuto difficoltà ad assumere una posizione che di fronte alla porta degli avvenimenti avesse la forza e la visibilità necessaria costituisse un contributo autonomo alla soluzione della crisi
Non bastano in questo senso le proposte significative di Mitterand e le posizioni dell'URSS a definire un orientamento forte della sinistra europea
Del resto come non vedere
Che di fronte agli sconvolgimenti di questo fin e secolo la sinistra europea rischia di segnare il passo
Non si è forse riflettuto a sufficienza sul fatto che la socialdemocrazia non è riuscita a porsi come protagonista principale della unificazione in Germania il come questo possa segnare tutta una prospettiva non solo della sinistra in quelle Paese ma di tutta la sinistra europea
Il problema è serio io credo e chiede più di un decennio tutti i partiti di sinistra del continente Vecchio hanno portato avanti una battaglia difensiva contro l'ondata neoliberista
Non riuscendo sempre a cogliere la portata delle trasformazioni e anche delle opportunità chi queste trasformazioni hanno per una linea riformatrice e di cambiamento molto molto molto molto profondo
Ora il precipitare degli avvenimenti dell'ottantanove risiede nella sinistra europea un ripensamento e una svolta
Di cui sono state gettate alcune premesse Marco poi un ripensamento una svolta che Dio non riuscire a procedere al passo con i tempi e collassi verità e la profondità che si impongono per questo sarebbe un fatto molto positivo io credo impegnarsi a lavorare un programma comune della sinistra europea
Attraverso una rigorosa messa a confronto delle convergenze delle divergenze e dei nudi ancora irrisoria
Un programma comune che aiuti l'affermarsi di un nuovo socialismo europea e di una terza fase del movimento operaio che ricerche risposte inedite ai problemi di libertà e di emancipazione
Non credo infatti che per noi la costruzione di un partito nuovo
Debba significare rinunciare a procedere
Nel grande solco DG di viale di valori di liberazione umana così come si sono espressi ed evoluti nel processo di costruzione storica del movimento operaio europeo
E sarebbe in verità singolare
Se come alcuni nostri amici interessati giustamente alla costruzione del partito nuovo ci chiedono sarebbe singolare se lasciassimo ad alti in Italia una bandiera di questo tipo
Non si tratta di compiere tanto un'opzione ideologici ma di essere parte di un processo reale a cui riescono a concorrere in milioni di persone e grandi organizzazioni del movimento operaio europeo che siano in grado di parlare a singoli individui e alle grandi masse
Non ci sarà alcuna sinistra mondiale se in Europa si deflette dalla lotta ai processi di americani di americanizzazione
E non si parte per rinnovarle profondamente dalle radici che sono piantate saldamente nell'esperienza del movimento operaio europeo
Nasce da una tale ispirazione la nostra volontà di partecipare con la nostra originale IVA Bonazzi un ente esperienza all'Internazionale
Ecco in questa più larga e critica visione internazionale
Che noi vogliamo riuscire a collocarci anche nella vicenda italiana
Gli avvenimenti degli ultimi mesi confermo la mia avviso
L'analisi della crisi italiana fatta nella bozza di documento programmatico
Un'analisi che non indugia con tutti i limiti e difetti che ha ingresso una visione catastrofista
Guarda per talmente alla sconfitta del movimento operaio
E al ridimensionamento di ruolo subito dalla sinistra e però sottolinea che il decennio nuova
Per il riemergere di grandi questioni strutturali che attengono all'economia allo Stato alla democrazia non è semplicemente la continuazione degli anni ottanta anni nel bene e nel male nel bene
Perché possono riaprirsi spazi sociali e politici nel male
Perché tutta una parte delle classi dominanti è tentata di rispondere alle sfide degli anni prossimi con una ulteriore accentuazione di un regime neo unitaria
I fatti i fatti anche di questi giorni
Dicono che siamo ormai al culmine di una lunga e gravi crisi della ripubblicò
Per quanti finora hanno avuto per il prestito da su un giudizio forte da dare della fase che attraversano la politica e le istituzioni italiani
Dovrebbe essere significativo quanto sta avvenendo intorno al ritrovamento delle fotocopie delle lettere dei memoriale di Aldo Moro
Segnali trasversali minacce incombenti su questa o quella personalità
Illazioni sulle modalità del ritrovamento il fatto che non siano risparmiate nemmeno le più alte autorità dello Stato
E ritorni prepotentemente all'ombra della P due la dice lunga sui caratteri della lotta in Italia tutto ciò rimanda tuttavia a un problema più di fondo e di grande attualità
Tanto più dopo le rivelazioni su strutture parallele della NATO e il coinvolgimento loro nella strategia dell'atto
Tensione
Le classi dirigenti di questo Paese
Che sono sostanzialmente le stesse di venti anni fa
Non hanno ancora dato conto della lunga serie di stragi e delitti impuniti
Che da piazza Fontane imporgli hanno accompagnato per più di dieci anni la storia del nostro Paese
Già solo questa omissione
E il fatto che quegli stessi delitti come avviene oggi con quello di Aldo Moro siano usati cinicamente in una sorda lotta intestina da risvolti oscuri sarebbero sufficienti a fondare l'esigenza di un'alternativa certo di programma e di contenuto ma anche innanzitutto di governo e di classi dirigente che siamo in realtà sul piano della democrazia oltre il punto limite lo dimostrano e confermo no il peso della mafia e di grandi poteri criminali
è proprio per questa ragione che è davvero impressionante io credo il modo in cui si muove il governo attuale mancanza assoluta di ogni strategia efficacia efficace di concrete misure contro la mafia
Ma è innanzitutto sulla gravità e peculiarità dei fenomeni da fronteggiare che vogliamo richiamare l'attenzione ciò che rende specifica particolare allarmante la situazione nostra non è solo il numero alto dei il delitti ma il fatto che molte aree del Mezzogiorno le organizzazioni di camorra e della mafia non sono un anti-Stato
Ma al loro modo una vera e propria forza di governo una forza statale
Amministra non risorse compongono tante controversie fanno rispettare proprie regole e le leggi eseguono le sentenze proprio in zone sempre più vaste in Campania in Calabria in Sicilia ma ormai da tempo anche in Puglia
La violenza e l'illegalità sono ormai spesso la norma e nulla eccezione
L'intreccio tra politica affari e criminalità è tale e ben oltre il Sud ed è ormai così esteso
Che la domanda reale da porsi è chi comanda davvero chi comanda e chi
Di fronte non vi sono problemi di fondo
In tanta parte del mezzogiorno i partiti politici
Quelli di governo in primo luogo da classici organizzatori della democrazia
E da strumenti per portare le masse dentro lo Stato
è stata questa in realtà al di là del clientelismo una grande funzione sporche in tutti i grandi partiti si vanno trasformando in soggetti della crisi democratica anche il clientelismo non è più quello di venti o trent'anni fa
E rischia di essere esposto avvolti oggettivamente e perfino al di là delle volontà individuali alle contiguità con camorra e mafia
E proprio nel Mezzogiorno dunque
Che diventa più stringente la denuncia e la nave si di un di un uomo come Norberto Bobbio
Sulla crescente nel CPT azione della vita della dignità de uomini ed è lo stesso voto
Sono dunque evidente le responsabilità di un sistema di tutto un sistema meridionale ma anche nazionale per i suoi intrecci con la mentalità coloniale di tutta una parte dell'imprenditoria Dell'Orto
Non sono poi evidente le responsabilità del governo di questo governo nessuno insieme gli onorevoli Gava e Scotti ripetono ogni tanto inviti unitari
In una volta che sarebbe più difficile quella fatta contro il terrorismo perché si sostiene camorra e mafia affondano le radici loro nella storia prima comunitaria
Ma se combattere camorra e mafia è più difficile
Non è perché se hanno le loro radici nella storia prima unitaria
O perché stanno fuori contro lo Stato ma perché le loro radici più forti stanno in questa Italia di oggi stanno dentro lo Stato il potere oltre che dentro la società
Per questo è più difficile sia la lotta sia l'unità delle forze democratiche
Perché una parte del potere deve combattere se stesso
è vero che la politica può fare molti miracoli ma questo a me sembra davvero parto in realtà questa lotta
Reclama notando una impossibile unità di tutte le forze democratiche una indistinta unità tutte le forze democratica ma reclama una forte opposizione capaci di suscitare una mobilitazione delle leggi migliori dovunque esse siano e una iniziativa su più diversi fra loro
Su quello sociale ed economico politico istituzionale ideale e culturale
Il divario tra Sud e Nord attivi infatti sempre di più a livello civile e democratico e al tessuto della società
La questione meridionale ritorna a essere in questo senso in termini nuovi la più grande questione nazionale e allora è chiaro che senza un piano di lavoro per i giovani
Un programma di nuova industrializzazione
Legata alle risorse alla qualificazione del territorio una rete di servizi sociali e culturali
E dunque senza uno Stato che non faccia tutto il male
Ma chi aiuti a fare e a stimolare l'autonomia dell'autogoverno del Mezzogiorno non si riuscirà a risanare i a riformare il tessuto della società e il rapporto tra cittadini è stato così come senza una riforma politico istituzionale
E senza la crescita di nuove forme di democrazia dirette
E di tutto un agire sociale nelle sue varie espressioni non vi potrà essere una liberazione del Mezzogiorno tutto questo comporta un impegno di periodo lungo per la rifondazione di questo si tratta dello stato democratico e questo è un grande tema posto con forza dall'esistenza di un vero e proprio doppio Stato
C'è tutto uno stato illegale
Fatto di Murphy di servizi deviati
Di uso strumentale di misteri italiani e di tanti fili chi li vendano che vive dentro Yassine con lo Stato legale e democratico e cerca di corromperlo dall'interno
Questa coscienza del carattere di periodo lungo del nostro impegno democratico non contrasta Manzi sollecita la necessità di chiamare in causa in discussione il governo attuale il passaggio da Gava Scotti non risolve problemi di sostanza
E la prosecuzione del passato più recente e comunque un problema riguarda il governo nel suo insieme
Perché se sono vere le denunce che provengono anche dalle più alte autorità della Repubblica se è vero come è vero che in tutta una parte del Paese la democrazia è sospesa cosa c'è di più grande di più gravi di questo il bello della democrazia
è più grande dell'incidenza di un provvedimento economico porre dunque il il problema rispetto al governo attuale mi sembra un problema per noi ineludibile ed essenziale
La stessa riforma delle istituzioni della Repubblica
Deve dunque riuscire a partire
Da un cambiamento delle tendenze in corso
Essere ispirata dalla necessità di restituire la politica alle decisioni di cittadini
Attraverso un rinnovamento dell'esercizio della sovranità di tutto il popolo
Riforma elettorale quale perno di una limpida democrazia dell'alternanza
Eliminazione del voto di preferenza
Separazione tra politica e io amministrazione
Una scelta decisa e coraggiosa
In direzione di uno stato rifondato sulle Autonomie regionali sui poteri locali
Superando nostre incertezze ed ambiguità sono aspetti qualificanti del necessario rinnovamento della società e dello Stato
Così come lo sono nel campo dei poteri forti una radicale riforma dei sistemi di formazione informazione e di comunicazione e l'affermazione di una reale democrazia dicono
Tutto ciò richiede una profonda riforma morale e intellettuale
Di cui tutta una parte del Paese avverte il bisogno e per la quale gli energie nuove possono riuscire a guardare con attenzione e simpatia al Progetto nostro di costruire un partito nuovo della sinistra italiana
Da questi contenuti
Da queste scelte di merito
Sul tipo di democrazia e di Stato ai da altre sociali
Non può prescindere mai la nostra lotta per lo stesso per l'alternativa
E lo stesso rapporto tra noi il PSI
Proprio per questa ragione
La ricerca dell'unità delle forze di sinistra non è Maio credo separabile da una esplicita conflittualità con il PSI
Una conflittualità però e quindi è un punto politico
Che deve essere sviluppata nonni nome di un'ambiguità o di una incertezza di prospettive
Ma in nome dell'alternativa alla DC
Di un'alternativa capace di coinvolgere forse il mondo cattolico e forze che non si conoscono i partiti attuali
E da fare a proprio perché la politica del PSI contrasta con la prospettiva di un'alternativa e tende ad irrigidire l'attuale sistema una profonda riforma intellettuale immorale
Dobbiamo tutti dentro e fuori del piccini la sinistra esserne ben consapevoli
Sarebbe però impossibile senza un rinnovato peso del mondo del lavoro nella vita democratica e nella vita nazionale
è per questo che noi dobbiamo rifiutare di separare economiche istituzioni sistema politico e società
E a ricercare invece i nessi esistenti tra crisi sociale eclissi di votare
E dunque dare priorità e attenzione alla grande tema di potere e di diritti diritti e come ed il come si decide nell'Italia di oggi
In questa direzione a me sembra giusto cercare di fare sempre di più i conti
Anche per unire meglio programmi iniziativa contenuti e soggetti reali
Con un tema che emerge da tutta la storia degli ultimi quindici anni sapere esprimere tutti quanti noi
E la presentare una moderna e concreta cultura della realtà
Delle sue continue modificazioni e trasformazione
Una cultura della realtà
Che è da intendere non in termini di piatto politicismo né in termini di classico economicismo consumi letti
Ma in termini di civiltà di identità di ruolo di gruppi sociali e degli individui di senso comune
Costruire una nuova cultura della realtà
E un radicamento sociale più forte
Il che è possibile solo muovendosi dal basso i dall'alto rappresenta un impegno ineludibile conoscere era prima arma per poter riuscire a combattere Grandi sono infatti i mutamenti intervenuti negli anni scorsi
è cambiata l'intera struttura della società
E la stessa composizione del lavoro dipendente
Diminuiscono gli operai che solo pur sempre più di cinque milioni e a un ente lordi impiegati diminuiscono i lavoratori dell'industria dell'agricoltura e aumento nel terziario
Diminuiscono i lavoratori manuali nell'industria ma non in generale perché aumento nel terziario e specie nel terziario arretrato
L'occupazione agricola si divide in un nucleo di lavoratori stabili professionalizzati
E in un altro assai ampio e con una presenza forte finire di lavoratori stranieri occupazione precaria di qualificata e non tutela
Meno rigidi sono ormai i confini tra lavoro dipendente lavoro autonomo e tra diversi tipi di lavoro dipendenti fumati fluttuanti sono anche i confini tra economia formale di economia informa sempre più diffusa era tendenza lavoro cooperativo associato Autogestito
Si pone dunque per noi
Un problema di interpretazione generale di le grandi modificazioni è uno sforzo di andare oltre
Una presa d'atto della complessità sociale
Perché questa presa d'atto comporterebbe una resa delle nostre capacità di comprensione
La modernizzazione
Quasi che si fosse trattato di una generica modernizzazione
E non invece di una concreta e specifica modernizzazione neo capitalista
è una visione questa che sottolinea alcuni aspetti reali e veri
Come il grado di mobilità sociale e l'aumento del tenore di vita
E che però attenti a fare equivalere modernizzazione e progresso
Il suo carattere ideologico consiste non tanto nel dimenticare le parti più arretrate non modernizzate del Paese ma nel coprire le diseguaglianze
Le sofferenze le contraddizioni nuove che esistono non a prescindere non malgrado questi processi di modernizzazione
Ma che esistono in quanto creati da essi e che attengono soprattutto alla sfera delle libertà alle opportunità di partenza alle possibilità di controllo e di accesso in sostanza in questo modo si offuscano i problemi del potere e di la sua articolazione nella società
Un'altra visione segnate da elementi ideologici è quella di società post industriale anche in questo caso si colgono aspetti reali come sono la terziarizzazione e l'informatizzazione del lavoro ma partendo da questo si finisce poi spesso in tale visione
Per delineare una società nella quale gli operai tendenzialmente scompaiono e si afferma un contesto lavorativo di idilliaco dispiegamento delle professionalità
Vengono così del tutto estrapolate le nuove crescenti fasce di lavoro di qualificato giocherà ai tradizionali di impiegati terrorizzati
è singolare da questo punto di vista come gli interi testi della sinistra italiana scompaia letteralmente a volte ogni nozione e la stessa espressione di classe operaia
Ed è curioso osservare quanta scarsa attenzione
Vi sia per le moderne trasformazione
E per le nuove contraddizioni che si agitano non solo fuori di un mondo della produzione
Ma dentro la classe operaia e il mondo del lavoro in tutte le sue articolazioni dagli operai ai tecnici alle figure professionali nuove con il rischio quindi in questo modo di Nandi dire tutte le contraddizioni di punti alti dello sviluppo capitalistico compresa quella tra capitale e lavoro
E le nuove disparità tra chi sa e chi non sa tra chi controlla i flussi di informazioni le decisioni e chi è costretto a essere subordinato e subalterno tra chi comanda Hickey e sette in questo senso
Le differenze di classe
E sono tante righe montoni evitare di oggi
Ebbene oltre i cancelli delle fabbriche si pongono anche e soprattutto come differenze di potere e di libertà
Perché riducono i percorsi di libertà individuale e collettiva di autorganizzazione di crescita della personalità
Che cosa significano libertà e democrazia per l'operaio per il lavoratore per il semplice cittadino
In società dove l'informazione il controllo delle conoscenze la formazione delle conoscenze è concentrata in mani ristretta
In realtà siamo sempre di più all'ora in presenza di nuove forme di differenza non più solo sul piano della vere deve possedere ma sul piano dell'essere ed il potere realizzarsi
è per questo che la questione sociale modernamente intesa in questo passaggio di secolo deve levarsi e questi problemi nuovi di potere e di libertà
Diverrà democrazia industriale d'economica di intervento sulle grandi scelte strategiche
Ci importa innanzitutto osservare da questo punto di vista
Come tale prospettiva non si proponga oggi astrattamente
Ma sia storicamente attuale
Per i processi di trasformazione in atto nella stessa grande impresa
La crisi del modello fordista e taylorista d'impresa
Rimette in discussione l'assetto non solo organizzativo ma sociale e di potere della grande impresa
E apre un'occasione al movimento operaio per modificare tali assetti in senso più democratico l'elemento che è cruciale di questi processi di trasformazione e infatti in un nuovo e più attivo ruolo del lavoro
Richiesto dall'intreccio tra tecnologie nuove informatiche
E nove condizione di del mercato flessibilità in un modo o nell'altro l'impresa deve ridisegnare un suo modello storico
Ma noi dobbiamo immaginare che gli esiti di tali processi siano automaticamente democratici
Che l'esigenza di un rapporto più attivo e creativo da parte dei lavoratori porti necessariamente ad accrescere di spazi di democrazia dell'impresa l'esempio giapponese
Mostra come sia pure in condizioni molto particolare
è però possibile un'efficace risposta non democratica queste questioni
E c'è un modello di impresa in cui gli elementi di rigidità
Di ruolo passivo di lavoratori tipici del modello taylorista siano superati senza per questo superare il carattere autoritario di terrorismo anzi accentuando
Le nuove tecnologie informatiche incarnano emblematicamente all'ambiguità all'ambivalenza di grandi processi di trasformazione in corso da un lato esse possono essere uno strumento senza precedenti
Per diffondere le informazioni
E quindi per democratizzare l'organizzazione aziendale
Ma dall'altro esse possono essere uno strumento anch'esso senza precedenti di controllo sui lavoratori e sulle loro azione l'azienda informatizzata può essere quella in cui il lavoratore accetta di informazioni che gli permettono di svolge in modo più cosciente autonomo la propria attività
E in cui esso è in grado di inserirsi in flussi di informazione e decisione che a Baghdad il suo singolo a posto
Ma può anche essere quella in cui il lavoratore è seguito e controllato e spigliato in ogni movimento minimo
Se dunque i processi attuale di trasformazione dell'impresa
Avranno un esito democratico autoritario
Non è dato a priori
Ne ha determinato automaticamente dalle tecnologie o dal mercato ma dipende da scelte più politica compiute a livello di impresa e non solo a livello di impresa
Quali saranno queste scelte che compirà le imprese forse politica desse più vicine
O anche i lavoratori i sindacati il movimento operaio in quanto tale qui stanno a ben vedere i termini grandi della fase di lotta sociale e politica che si apre su questo piano
Rispetto a questa volta era a mio avviso sbagliata una visione acritica dell'impresa
In voga volte anche il nostro movimento e c'è una visione acritica che accetti l'impresa così come oggi la grande impresa così come oggi è in cui le ipotesi democrazia industriale vengono viste quasi con insofferenze e comunque con sufficienza
Come un omaggio che si deve fare ma che è sostanzialmente ideologi
Perché il problema vero è l'efficienza e tra efficienza e democrazia industriale non vi sarebbe rapporti
Sono visioni queste che si inquadrano in una più generale visione non giusto del rapporto tra capitalismo e democrazia
In cui si offusca il fatto che tra capitalismo e democrazia vi è un rapporto anche contraddittorio
E che la democrazia si è sviluppata nei Paesi capitalistici avanzati anche proprio grazie a tante lotte del movimento operaio contro le ingiustizie e tante forme di o sfruttamento di oppressione prodotti dal capitalismo
Queste visioni un aiuto nel movimento un po'il il boy band dopo l'operaio anche sull'altro
Terreno essenziale quello della democrazia economica infatti la conquista di spazi interni democrazia nell'impresa è condizione importante ma non sufficiente per la democrazia economica e cioè per un controllo democratico sulla politica economica dell'impresa
Ora certe visioni dell'impresa degli anni ottanta rendono spesso a vedere il rapporto tra impresa e stato come io il rapporto tra un soggetto efficiente l'impresa e un soggetto inefficiente lo Stato
Il problema si ridurrebbe a quello di rendere efficiente lo Stato
In modo che esso possa fornire servizi adeguati
E questo potrebbe qualificare anche l'azione di una grande forza di opposizione il problema è certo reale e in parte urgente
Ma sì lo si riduce questo aspetto io credo che si rinuncia a qualsiasi intervento di modifica sulle scelte strategiche delle grandi imprese e comincio ad ogni prospettiva di democrazia economica vera e forte
Cioè qui comunque una scelta da fare
Nel movimento democratico e nel nostro partito
C'è qui una scelta da fare tra diverse ipotesi
Di democrazia industriale ed economico che esistano legittimamente nel partito il Movimento dei democratico così come anche emerso da recenti iniziative e discussione
Una scelta tra la una partecipazione alle risorse più o meno residuale dell'impresa
O invece una partecipazione alle decisioni dell'impresa finalizzata all'auto-governo di lavoratori e all'autorizzazione del lavoro io sono per questa seconda tipo
Ma è bene che su quale scelta fare la conferenza discuta apertamente seriamente e poi il congresso decida
La scelta da fare riguarda in primo luogo la grande impresa
Ma anche quel sistema di piccola e media impresa che dovere dello Stato e di poteri locali aiutare e sostenere nello sforzo necessario di innovazione di qualificazione delle produzioni di ricerca di mercati nuove e dunque io penso sulla libertà e sulla qualità che da porre nostro accerta sulla qualità del lavoro dello sviluppo della di Lucrezia
è del tutto evidente da questo punto di vista che il prodotto interno lordo non può essere né il solo ne è il principale indicatore di benessere e di sviluppo
Quando costoro di alta la disoccupazione di massa
Il saccheggio ambientale la congestione urbana il caos del traffico delle grandi città
E per converso come quando valutare
L'utilità delle attività civili gratuite del volontariato
Delle attività familiare della cura di tante persone tutto questo non esiste non vale per l'economia ufficiale va be'più ben più larga deve oggi essere invece la visione di ciò che produttivo
Dal territorio ai servizi sociali civili ai beni intellettuale e culturale a tanti lavori come quelli a tutt'oggi prevalentemente femminili che non hanno un pezzo sul mercato e che però sono parte integrante del sistema italiano ripensare lo sviluppo affermare una sua nuova qualità significa dare rilievo a temi come la formazione l'ambiente gli orari
Le politiche del tempo la formazione in primo luogo intesa come sistema formativo permanente e come non
Guarda un nuovo rapporto tra lavoro e scuola
E questa è una condizione indispensabile per valorizzare il lavoro al più alto livello culturale e professionale
Ancora oggi il ciclo del lavoro e della vita
è scandito secondo ritmi classici ed ormai assurdo
Prima prevalentemente si studia e senza alcun rapporto con il lavoro fino all'età adulta senza alcun rapporto positivo
Poi la lunga stagione del lavoro senza alcun rapporto positive utile con lo studio la formazione ed infine l'età della pensione e di una condizione dell'anziano spesso frustrati
Ma chi ha detto e dove sta scritto
Che questo organizzazione della società sia l'unica che e pongo e che è poi possibile
In realtà il declino proprio del modello fordista di organizzazione produttiva e sociale
Apre la possibilità di pensare storicamente la liberazione dell'individuo dai vincoli della società industriale
Attraverso una riconsiderazione della questione dei tempi che ritenga Tizzy per intero il rapporto tra lavoro in un lavoro tra produzione e riproduzione tra accumulazione il redistribuzione
Sono tutti questi temi qualificanti M di una moderna lotta di classe battaglie Tlass il nucleo attorno a cui ruotano tante forme attuali delle contraddizioni più classi
L'elaborazione più avanzata da questo punto di vista io credo che il movimento di sinistra in Italia prodotto mai la legge sui tempi delle donne del del nostro partito
La forte connessione dialetti
Traguardi danza delle opportunità e differenza tende a promuovere un intervento sociale capaci di favorire la libertà di scelta
Essa dà una dimensione personale quotidiana e concreta al concetto di guerra cioè di benessere
Indicando un percorso d'iniziativa politica e sociale tesa a realizzare obiettivi per democratizzare la vita quotidiana
E per riconnettere la lotta sociale attorno ai tempi di lavoro e di vita dentro un processo collettivo e tuttavia proteso alla conquista individuale della libertà
Tutto il complesso delle politiche sociali vengono così ad essere rimodellata
In questo quadro anche una battaglia per il reddito minimo si può liberare di qualsiasi sospetto di assistenzialismo
I può collegarsi con il mutamento delle tradizionali gerarchie tra i lavori e dei criteri per stabilire ciocche produttivo e ciò che non lo è
Muta inoltre l'intera impostazione delle linee previdenziale
Volontariato associazionismo intervento diretto dei cittadini sui terminali della spesa sociale pubblica
Costituiscono le forme organizzative di una riforma del Welfare che si ispiri a cambiamenti di questa portata
Le forme moderne della comunicazione e della organizzazione informatica dei servizi nella produzione divengono il terreno attorno a quale si misurò concrete scelte di trasformazione tutto ciò naturalmente
A che fare con problemi di compatibilità
Che debbono essere affrontati attraverso un incisivo e forte riforma fiscale
Le cui linee essenziali giuste abbiamo indicato come partito e governo ombra ma anche attraverso un esame complessivo di bilancio pubblico e una sua di forma sostanziale
Tuttavia non c'è dubbio
Che per la spessa sociale non è concepibile neppure un aumento illimitato ossia della spessa che delle entrata
Anche per la spesa così come per il rapporto tra produzioni e ambiente e tra i bisogni consumi
è indispensabile riuscire a passare da un'idea di sviluppo senza limiti a quella di uno sviluppo sostenibile
Lo stesso un vento di la composizione demografica delle società sviluppate
Che ha cambiato enormemente il peso l'incidenza della popolazione anziana
Non solo tende a rendere impraticabili
I modelli di solidarietà tra generazioni su cui si sono rette fin qui le esperienze di ispirazione lavoristica di Guelfa
Ma rischia di rendere irrisolvibili i problemi di compatibilità economica di finanziare
Ebbene solo queste due grandi questioni
Se non vogliamo che le scelte neoliberiste
Di smantellamento di ugual farà appaiono ineluttabili e si impongono anche al senso comune di tanta gente
Implicano per noi un nuovo quadro di riferimento concettuale entro cui inserire singole scelte e io in questo senso guarderei al complesso delle politiche verso la terza età
Non più solo a partire dai temi della previdenza
Ma da quello di lavoro delle persone anziane
Lavoro socialmente utile di cura produttivo della sua valorizzazione il remunerazione
Renderei più esplicito il nesso che può esistere tra sicurezza sociale e politica di servizi e tra questi in primo luogo l'istruzione
Insomma convocherei problemi di compatibilità della spessa
In un quadro di valutazione in cui essa venga considerata non tanto solo come spesa appunto
E cioè senza ricadute alcuna sull'efficienza e produttività del sistema ma come una delle forme di investimento essenziali alla riproduzione
E a quella fondamentale risorsa che sono giù Dominique e le donne in carne ed ossa e loro destini pratici in molto concreti
Un rinnovamento di questo tipo di Rogue nel far deve essere dunque in grado di coniugare qualità dello sviluppo e qualità della ditta
Per questo le prospettive di voler far rinnovato in Italia come in Paesi dell'Occidente
Non possono risolversi in un calcolo statico delle compatibilità date ma deve promuovere un Progetto dinamico e moderno sia pure graduale di trasformazione rompere dunque steccati confini rigidi
Creare un nuovo rapporto tra cicli di lavoro della formazione e della vita e all'interno di ognuno di questi cicli è sempre più un bisogno cui rispondere fin da oggi e non in un domani lontano e indefinito
Ecco perché io credo conterà molto per il futuro per una giusta ispirazione da affermare Lessico dire lotte operaie e contrattuale in corso
Di quale qualità infatti potremo parlare domani di quali politiche degli orari e dite
Di quale riforma del Welfare
Se io oggi laudi lavoratrici i lavoratori italiani che sono in campo
Non riuscissero a vincere a passare sulle legittime richieste salariali sulle norme eccezionali richieste di riduzione di orario e su poteri e diritti nuovo
Con il rinnovo dei contratti si pongono in questa Italia che ha conosciuto una redistribuzione gigantesca dei reietti a danno del lavoro dipendente
Problemi elementare di giustizia sociale e questioni essenziali politiche e democratici
Mortificare il lavoro deprime la democrazia e le possibilità di gusti più valorizzare il lavoro è invece il primo fondamento per costruire un Paese più solidale e per rinnovare la democrazia
Può darsi che una volta si esagera as nello stabilire un circuito fabbrica paese tale da far discendere tante cose da ciò che succedeva infatti ma è certo assurdo immaginare che i livelli di libertà e di democrazia nel Paese non abbia un rapporto con le lotte di lavoratori con le relazioni sindacali con i conflitti in corso
C'è qui dunque da praticare un dovere nostro di tutti quanti noi a tutti i livelli del partito sapere essere nelle prossime settimane concretamente dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori
Tutto d'un pezzo
Di una nostra impostazione programmatica nuova si gioca nelle prossime settimane qui ed ora e rientrano sia sui contratti sia sulla finanziaria e la politica economica governativa una nostra più forte capacità di iniziativa nel parlamento delle fabbriche nel paese tutto
Nella legge finanziaria infatti che il Governo ha presentato si continua nella linea di attacco alle condizioni di vita dei lavoratori
E ad aspetti essenziali dello Stato sociale
Una prima risposta di massa quest'attacco verrà sabato prossimo qui a Roma da una grande manifestazione nazionale di pensionati e di anziano ma spetta anche a tutti quanti noi costruire attorno agli anziani ai pensionati che come altre volte saranno i primi a scendere in lotta
Un fronte più largo per una vera riforma dell'Uefa
Per una riforma che sia innanzitutto un impegno civile
I caratteri particolaristico clientelari che hanno segnato lo sviluppo delle guerre farne il paese nostro sono andati nel corso di questi ultimi anni via via degenerata
Non si tratta solo del degrado dei servizi pubblici dalla pubblica amministrazione alla sanità alla scuola ma di un sistema complesso di relazioni di sudditanza che pesano sulla vita quotidiana di tanti cittadini
E che nel Mezzogiorno assunto la dimensione di clamoroso di grado che sotto i nostri occhi
Nelle politiche sociali allora va innanzitutto instaurato la certezza del diritto
Avviato un processo di riforma che introduca nel web Farre italiano quei criteri universalistici che hanno ispirato i sistemi più avanzati
Questo da noi in Italia
Costituirebbe un duro colpo a un intero sistema di potere clientelare che si alimenta di un connubio che perverso tra discrezionalità e qualità bassa di servizi per cui i fruitori di servizi pubblici
E delle misure monetari sostegno al reddito spesso non esprimono una protesta adeguata perché quegli stessi servizi de degradati vivono solo in un quadro di discrezionalità di favori di piccole e grandi irregolarità
La necessità dunque
Di incardinare dentro una strategia dell'alternativa in Italia
Un'azione imperniata attorno all'attuazione
Di fondamentali diritti di cittadinanza a questa premessa alle spalle
Si tratta di dare voce al volo ai cittadini
Attraverso una rete diffusa di poteri nuovi di promozione di controllo di verifica attorno alla qualità di all'efficace della spesa e dei servizi pubblici
Ma questo impegno di fondo non è separabile dalla lotta immediata sociale e civile e politica
Una lotta capace soprattutto il Mezzogiorno
Di approntare mappe dei servizi
Dicendo Sire-BIMI sogni di massa classici e nuovi
Di controllare l'evasione dall'obbligo e lo stato dell'infanzia di avvicinarsi alla vita degli anziani e a tante fasce di emarginazione
Per noi è solo rappresentando la parte più debole del paese
è solo di partendo dal mondo delle ingiustizie dei gi ultimi e non viceversa che si può e si deve riuscire a parlare con grande apertura politiche tu e culturale contante altre forze vi è qui da questo punto di vista tutto è un campo per entrare in contatto con tante forme di volontariato
Per stimolare processi riformatori le strutture pubbliche e per costruire moderne forme di volontariato laico e di sinistro
Anche infine sul tema dell'ambiente
Ed è il rapporto tra uomo e natura si impone una scelta politica e culturale
Vi è qui un cimento in primati cover questa nostra epoca
Che obbliga a una radicale innovazione la concezione del progresso
Nella valutazione nell'uso delle risorse nella scala delle priorità
Nella considerazione di nuovi beni individuali e collettivi di beni non apro più gli abili e da sottrarre a regime della proprietà
Cioè in questo senso tutto un orizzonte nuovo e diverso da mettere in campo sulla scena italiana europea mondiale
Al tribunale altrimenti i guasti possono essere grandi e come abbia già abbiamo visto drammatiche possono essere spaccature tra mondo del lavoro e nuove sensibilità di grandi masse
I casi Farmoplant intatte nei Gioia Tauro sono sotto i nostri occhi
Il fatto è mi sembra che una mediazione statica
Tra l'ambiente questo attuale tipo di sviluppo e di varie strutture industriali e impossibile è perdente in partenza di fronte alla coscienza moderno e civile del paese
L'unica mediazione possibile giusta e in avanti
All'interno di una coerente iniziativa per una nuova qualità dello sviluppo e dell'ambiente
In questo senso
La stessa visione vincolistica dell'ambiente
Che pure è così importante in un Paese come il nostro nel quale le classi dominanti si sono affacciati alla modernità con una visione politicamente e culturalmente ristretta
E con una propensione forti al consumo rapido di risorse e di territorio appare però ormai inadeguato l'ambiente può e deve essere l'occasione la domanda per una nuova operazione produttiva
Per l'uso di tecnologie più sofisticate e per una riconversione di interi pezzi e parti dell'apparato produttivo industriale
Si torna a parlare in questi mesi di ritorno al nucleare
è un banco di prova per la sinistra
E non solo per rispettare la volontà del popolo ma per spingere nuove risposte energetiche che escludono il nucleare e per superare ogni mentalità dettero nuclearista
Così come un banco di prova fare avanzare una riconversione ecologica dell'economia
Attraverso non solo un'altra concezione dello sviluppo
Ma anche e soprattutto e qui è la strada che ancora dobbiamo compiere attraverso la coerenza ecologiche da ambientalista
Di ogni singola e concreta proposta di politica economica di investimento produttivo di localizzazioni industriale di direttrici di sviluppo di assetto urbano e territoriale
Altrimenti la distanza tra prospettiva in realtà rimane grande il ricadiamo nelle scissioni tra il futuro e le pratiche di ogni giorno
Più al fondo ancora e concludo
Si tratta di concepire l'ambiente come un valore in sé e non solo come un mezzo uno strumento per altri fini l'ambiente e infatti presupposto e finalità della vita compagne e compagni
Dalle analisi e dalle proposte programmatiche
Che faremo in questa conferenza delle commissioni al congresso
Discendono anche alcuni caratteri importanti né il tipo di partito che vogliamo riuscire a costruire
Un partito espressione innanzitutto del mondo del lavoro
Che faccia politica nella società in prima persona
Titolare di una sua autonomia e convinto profondamente dell'autonomia dei soggetti sociali e dunque in primo luogo dell'autonomia di quel decisivo soggetto sociale e politico che il sindacato
Autonomia e unità del sindacato che sono favorite e incoraggiate dalle recenti decisioni di comunisti della CGIL
Decisioni che si incontrano con la nostra elaborazione di questi anni e con le idee della Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori
Noi vogliamo essere una grande forza riformatrice
Che si pone come punto di riferimento per le nuove generazioni e per una reale alternative
Questo obiettivo non è scritto nella storia non è una necessità è una possibilità
Dipende da noi ed altri dal movimento delle coscienze e delle cose al tempo stesso vogliamo cercare di essere una forza profondamente critica dell'ordine sociale insistente
Una forza che non si acquieta e che non rinuncia dopo il col dopo il crollo dei regimi dell'Est a una prospettiva che si muova oltre il capitalismo
Una forza consapevole che visto in una dimensione mondiale
Il capitalismo e la sua razionalità
Sono incapaci di rispondere ai bisogni della stragrande maggioranza dell'umanità
Una forza che anche qui in Occidente
Intende mettere in discussione la pretesa totalizzante del capitalismo di essere la storia presente e futura il monto interno
La pretesa di corrispondere alla natura più intima delle cose e delle persone
In questo senso
Una forza io credo antagoniste riformatrice perché esprime un suo autonomo punto di vista sulla società
Perché partendo dalle contraddizioni reali e ben sapendo che non c'è un sistema da riproporre
Mantiene però aperto un idea una strada una speranza di liberazione che incancellabile i alla quale il capitalismo sia pure lui riformato non potrà mai dare disposti questa almeno e la mia opinione l'opinione di un compagno che su questo ha ragione Paolo Flores resta e intende restare un comunista
Noi andiamo tutti verso il congresso
E io mantengo l'opinione che Orkestar demente ha avuto in tutto questa ricercare nuovi livelli di possibile unità
Questo obiettivo realizzabile ad alcune cose condizione
Contrastando in primo luogo ognuno per quello che può che deve fare ogni ipotesi di scissione un'ipotesi che sarebbe sciagurata Effeti ebbe ogni prospettiva futura
Al tempo stesso si tratta con convinzione di definire le basi comuni
Le regole dello stare assieme con un grande sforzo di comune responsabilità e si tratta infine di confrontare in modo esplicito
E in un clima di responsabilità le diverse opinioni linee insistenti il partito dobbiamo farlo io credo nel modo più libero ognuno decidendo secondo la coscienza e non strumentalmente i Wasser ciò che fanno a la politica e gli stessi rapporti politici interni al partito non possono essere ridotti a manovra a scelte tattiche che poi due uno al massimo lo spazio alcuni missili un congresso
Spetta a tutti noi sapere unire libertà irresponsabilità
In ciò che qualcosa di grande e di vita che va molto al di là dell'interesse personale di ciascuno Dinoi
In ciò che la possibilità di questo partito al quale ognuno di noi ha dedicato i migliori anni della propria esistenza
Di fare il vivere in una nuova esperienza il meglio di una grande storia i cui meriti nessuno può cancellare i cui limiti nessuno pur non PD
In gioco e perfino qualcosa di più l'avvenire del mondo del lavoro e delle classi subalterne
Perché poi un partito è sempre uno strumento un mezzo nelle mani della gente delle donne Eligio
Il Paese ci guarda spetta a tutti quanti noi con grande senso di responsabilità e con libertà
Dimostrarci all'altezza di questo compito costruire un partito che sta per candidarsi all'alternativa Estate portare avanti gli ideali di libertà di democrazia di socialismo
Debbo dare alcune comunicazioni ai compagni e gli amici qui convenuti le commissioni di lavoro si riuniscono subito per l'insediamento e per la definizione dell'ordine dei lavori
Sono state predisposte in questo compresso sei sale i compagni possono recarsi seguendo a queste possono recarsi a queste sale seguendo le indicazioni
Predisposte dalla segreteria dalla Conferenza ci sono delle indicazioni segnaletiche la Commissione per il partito si riunisce in questa Sava dove siamo quindi coloro che intendono parteciparvi rimarranno qui
La Commissione lavoro Welfare le democrazia economica si riunisce nella sala alle spalle di queste e di altre Commissioni seguendo quelle indicazioni eccetera sì riuniscono nel padiglione cinquantasei
Per quanto riguarda la partecipazione alcuni compagni gli amici hanno già dato la loro prima preferenza e va bene gli coloro che non hanno ancora indicato una preferenza naturalmente sono liberi di frequentare di partecipare di intervenire alla commissione che ritengono naturalmente il più possibile si prega di corrispondere nella partecipazione ai temi di cui ci si occupa prevalentemente nell'attualità politica e parlamentare
Come ho già detto prima le commissioni lavoreranno per tutta la giornata di domani e mercoledì mattina
All'interno dei ecco l'ultimo avviso di carattere pratico all'interno dei locali della Fiera
è in funzione un self service che può Seconds empire ai compagni agli amici che lo desiderano di consumare il pranzo di domani e mercoledì qui nella in questa fiera agevolando anche un proficuo lavoro delle commissioni i buoni pasto sono in vendita presso la segreteria della conferenza le commissioni si riuniscono come detto subito riprenderanno domani mattina alle nove raccomandiamo a tutti la puntualità
La seduta generale sciolta vi ringrazio