Pci-Pds: conferenza programmatica

Ai compagni allora diamo inizio ai nostri lavori
Con reintroduzione come avevamo concordato sera
Giuseppe cultura
Io
Vorrei rovesciare l'ordine nel titolo che è stato proposto per la nostra sezione di lavoro
Diritti istituzioni democrazie parto dei diritti
Così è immediatamente evidente il punto di vista da cui ci mettiamo
Che è quello dei cittadini nel loro diritto a vivere civilmente
Per riconoscersi istituzioni corrette efficienti rispettoso e dei loro diritti in una democrazia piena ricca non è rituale e non sembri enfatico ma in Italia dieci anni dal due mila vivere civilmente
Non è solo aspirazione dal Volta negata dal terzo debole della società
Al terzo tempo Lepore marginale agli immigrati ma la vita di tutti ha perso questa qualità
Non è civile io credo un paese in cui lavoro onesto non ha più protezione ed esposto alla minaccia e al ricatto di ogni sorta di taglia box da quelli che se questo non mettono una bomba nel negozio per imporre la loro protezione a quelli che chiedono una tangente per dare un impiego commessa di lavoro dal potere pubblico
Il segno della causa anche io credo di tutto questo e che ormai quasi più nessuno nella vita pubblica talvolta neppure il capo dello Stato
Senta il dovere il doveroso rispetto di diritti di un altro cittadino come limite invalicabile dei poteri che si trova ad esercitare
E così poi a ogni passaggio di lotta nei gruppi dominanti la vita pubblica si sporca e si avvelena manine e manone
Rivolta di morti nascondo ne proteggono i responsabili di stragi e invece quasi con cura svelano con l'enorme potere di ricatto hanno sui vivi
Così anche per spaventare rendere più passiva la gente più lontana dalla politica perché timoroso
A sapere come perché poteri occulti così potenti possono avere in mano la classe di governo una sua parte uomini in ogni caso che contano posti ai vertici dei partiti e delle istituzioni
La degenerazione delle istituzione la minaccia della democrazia vengono anzitutto da questo intreccio fin qui apparso inestricabile di ricatti corruzione delitti anche
Che lega parte sempre più estese di partiti di governo a forze criminali da un lato e a cospirazione occulte e o influenze anche straniere dall'altro
Occorre ricordare Ustica col super servizio parallelo della NATO di cui in questi giorni cominciamo ad apprendere
Non basta parlare di affarismo e politica qui si vede che c'è di più scelte strategiche legami e interessi anche con forse
Se è così allora partire dai diritti significa non solo un compito di ricognizione denuncia delle tante realtà offese delle libertà negate a partire da quella stessa del voto primaria condizione di democrazia
Significa porsi un problema di lotta concreta quotidiana insieme con quei cittadini che ancora sono trattati e sanno di essere sudditi di poteri arbitrari non si tratta di raccogliere un cahier de doléances
Come pure meritoriamente fanno certe iniziative soprattutto giornalisti
Nei dieci sanare un popolo di assistiti a reclamare sempre più tutela secondo una grammatica dei diritti che non sa riconoscere l'obbligo il vincolo di solidarietà il fatto
Che è un diritto confligge e a volte nega altro diritto
Sappiamo la nostra cultura ora ce lo dice
Che compito essenziale del potere pubblico e oggi mettere i cittadini in condizione di attivarsi di entrare in relazione con le pubbliche amministrazioni avendo la garanzia di risposte corrispondenti al diritto in tempi brevi e con procedure controllabili
Così scrive Violante in una comunicazione a questa conferenza
Entrare in relazione
Quindi porta dei cittadini anche a un ottica di governo a rendersi conto delle ragioni e delle posizioni con cui devono Mediaset togliere queste alla manipolazione non trasparente interessata dell'ordinario ceto politico
Allora i diritti sono l'abbiccì di un alfabeto politico democratico dire diritti
E giustizia e indipendenza della magistratura che li garantisce e parlare della qualità della democrazia
Che difendiamo che vogliamo e parlare di un limite istituzionale al potere e anzi alla prepotenza della politica professionale
Certe conquiste oggi cominciano a esserci su questa strada la legge duecentoquarantuno di quest'anno garantisce accesso tempi certi e conoscenza della responsabilità personale cui è affidata a una richiesta del cittadino
L'articolo sette della nuova legge sulle autonomie locali mi pare importante soprattutto in quella parte che consente a ciascun elettore di far valere giurisdizionalmente le azioni ricorsi che spettano al Comune quando il Comune e inerte
O ancora la recente sentenza della Corte costituzionale in materia di concorsi pubblici colpisce non solo una impudente legge siciliana ma il sistema della lottizzazione politica
Segni questi che è una reazione è sana la degenerazione può esserci anche dentro le istituzioni già comincia a farsi valere vi sono forze i campi ci sono e assai concreto
Ma il quadro nero che ho tracciato all'inizio e che pecca io credo non per eccesso ma per omissione semmai di riferimenti a fatti o segnali d'allarme molto gravi quel quadro dunque ci deve far capire che occorre qualcosa di più
Uno scatto un molto politico innesti pienamente i diritti
I movimenti esterni che si sono costituiti in questi anni per la loro difesa nella cittadella della democrazia politica per una politica in cui quei soggetti abbiano più spazio e più potere accanto e oltre il partito e in questo senso che la costituzione politica di base del Paese può essere discussa per una trasformazione che non tocchi i principi e i valori fondamentali della carte Manzi gli atti dispieghi più pienamente perché forse e forme nuove che si richiamano ad essi sono in campo
In una conferenza come questa io credo che noi dobbiamo discutere non tanto il merito delle singole proposte su questi temi e sono tante e altri accanto a me ne diviene potranno riprenderle
Ma il modo come noi ci avviciniamo adesso è lo spirito e la motivazione con cui li accogliamo con le ragioni per cui le riteniamo insufficienti
Io vi chiederei di discutere
Anzitutto questo punto se è un problema di soggetti della democrazia politica ci sia e in che direzione vogliamo affrontarlo se non questa del riconoscimento di una legittimazione propria di quei movimenti che sviluppa nato nel senso dell'essere cittadino avere diritti
Quell'elettore che possa far valere i diritti della comunità quando l'ente Comune sia passivo per compiacenza interessi privati o per inettitudine ci parla di una politica diffusa che ha altri attori e altri poteri
E sui giornali di questi giorni l'annuncio di un primo congresso per la riforma della politica che si terrà a Salerno undici dieci di novembre un gran numero di persone che hanno fatto esperienze sociali importanti volontariato Città per l'Uomo comunità di accoglienza incontri avvenimenti eccetera
Si propongono di renderle significative ora a livello politico oltre l'Atlantico la frammentazione scrivano per acquisire più voce e rappresentanza
E importante questa mobilitazione che rivela uno spostamento culturale politico decisivo poiché viene da esperienze che fin qui hanno preferito definirsi in maggioranza come privato sociale
Con evidente diffidenza ed esitazione ad assumere anche una diretta responsabilità e partecipazione politica
Si tratta di un segno importante che si aggiunge a quelli già noti dell'associazionismo che vuol farsi Stati generali
Del Movimento federativo che vuole farsi rappresentanza sociale rappresentanza sociale ora propone un negoziato cittadino partito su riforma Sanitaria legge delle Autonomie Locali contratti di lavoro nella pubblica amministrazione
E infine pensiamo alla Greg azione di forza individuali e collettive in un comitato per il referendum sui sistemi elettorali che hanno messo in mora la riforma della politica
Ma io credo che un discorso dei diritti portato come discorso della riforma della politica vada anche oltre tutte queste forze più sensibile colte già presente mobilitate
Perché credo che se ad esempio il ragioniamo con un ragazzo una ragazza di quelle zone del Paese dove più cupa e l'illegalità e la sopraffazione pubblica
Coglieremo il loro sdegno ma anche inquietanti segni di rassegnazione caduta di speranza tanto più quanto più parleremo di diritti che essi avrebbero ma appunto sono negati e magari neanche sapevano di avere per smuovere qualcosa dobbiamo dire anzi dare di più dobbiamo dare un potere che finora non hanno avuto un'arma di lotta democratica che per il solo fatto di esserci e girare per nuove mani
Dà fiducia che la politica di domani non potrà essere come quella di oggi
Partire dei diritti significa rendere evidente che la riforma dello Stato non credibile se si dice che parte dallo Stato e dai partiti parte invece da poteri nuovi per loro per i cittadini
Io credo che dovremmo misurare le proposte che sono in campo per i diritti sotto il profilo della loro idoneità a funzionare nelle mani di un movimento di individui singoli e di associazioni
Essendo universo di governati contrasta bilancia critica corregge interviene nella logica che i governanti ormai ceto politico costantemente tendono a chiudere tra loro
E credo che nel momento in cui stringe un dibattito più ravvicinato forse concludente o comunque incisivo per via del referendum sulle cosiddette riforme istituzionali il punto di vista di un siffatto movimento non possa essere solo evocato e tenuto presente dei partiti
Secondo le loro diverse sensibilità e opportunità credo che quel punto di vista debba essere fatto valere debba essere contato in un passaggio così difficile per la democrazia si pone concretamente la questione di come quei soggetti loro multiforme movimento possono partecipare a una fase costituente di un nuovo sistema politico
O in altre occasioni fatto riferimento all'idea avanzata dalla presidente Iotti di un lavoro istruttorio condotto dei partiti e in Parlamento aperto allarghi consultazione e infine una pronuncia popolare diretta su un testo
Se non ci poniamo questo problema o comunque allora la parola costituente resta vuota poiché il quadro dei grandi giochi tra partiti e potentati e quello che e noi non avremmo trovato il modo di allargare il campo aprire ad altre forze
Questo tema poi lasciatemi dire un punto di vista molto personale quanti altri mai far vedere che non si pone rifondare
Ne costituire ex novo una forza politica se non si opera contestualmente un'innovazione di sistema che Totti tutti i soggetti politici e quindi altri partiti colmo
E che si rivela necessaria perché il sistema esistente non contiene più tutte le forze democratiche che pure in esso sono l'attento l'età si Rizza colleghi spero di così che prevalgono inevitabilmente i vecchi gestori vecchi equilibri gli interessi e gli intrighi dominanti ho sempre pensato che il problema di una diversa Costituzione del PC
Poteva essere posto solo dentro un'iniziativa costituente per il Paese non prima
E ora completamente vediamo e un'impostazione siffatta ci aiuterebbe a uscire fuori dalle nostre sezioni dai nostri congressi a far politica concreta sul tema tante volte enunciato
Trovo assai significative da difendere in questo senso l'impostazione che si trova nel documento Bassolino laddove è scritto che
La riforma istituzionale deve avere un chiaro contenuto programmatico così come le ho avuto la Costituzione repubblicana indicare un allargamento della democrazia un complesso di diritti
E una distribuzione dei poteri tali darli dislocare profondamente il rapporto tra politica e società per noi e dunque strettissimi il nesso tra riforma istituzionale riforma sociale
Io intendo quel ruoli dislocare quel richiamo a una riforma sociale come indicazione del bisogno di altri luoghi altri soggetti della politica
Ha fatto ostacolo fin qui alla definizione di una posizione aperta e forte da parte nostra un'idea totalizzante del ruolo del partito è una strategia difensiva rispetto alla costituzione ora però abbiamo della politica un'idea che accoglie anche il senso del suo limite in questo momento un'altra sezione della conferenza sta discutendo di organizzazione di partito che in qualche modo comprendano quell'idea
La difesa costituzionale poi che fu sacrosanta lotta di attuazione della carta ora deve fare i conti col problema
Che lo sviluppo dei soggetti previsti da essa partiti sindacati associazioni e iniziative popolari non sta più entro le ristrette regole del gioco allora disegnato nel sistema istituzionale lì fissato scriveva affermava ieri uno studioso serio
Non incline lo schema attivismo come pizzo russo e la forma parlamentare e di governo è una pura facciata oggi
Rispetto all'ingresso alla irresponsabilità del governo reale dei partiti
Misurarsi con questo ordine di problemi non vuole dire
Abbandonare l'ispirazione democratico progressiva i valori di indizi forti della nostra Costituzione vuole dire invece
Assumere il problema di una riforma del sistema di potere di istituito per farsi che lo sviluppo democratico sia ancora possibile e riprenda alle condizioni di oggi
Il difensivi Smoke dicevo prima ci ha in questi anni fermato sempre alla soglia di ogni proposta nelle materie più diverse
Ricordo ad esempio che per il diritto d'informazione ci fu un importante revisione critica dell'articolo ventuno che arrivo alla commissione Bozzi ma resto chiusa lì dentro
Penso che questo Paese ma alla luce di tutto quello che è successo in questo campo sia uno dei primi da riprende e poi il caso dell'articolo tanto per un potere popolare sui missili che non fu mai presentata
E poi tante volte discusse la questione dell'impossibilità di tenere la materia regionale nei termini degli articoli centodiciassette centodiciotto alla luce dello sviluppo reale delle regioni
Potrei continuare ma mi sembra chiaro il punto naturalmente sempre più ci rendevamo conto della insufficienza di questa posizione
Piccini Biraghi avanzare anche semplici proposte di modifica della Costituzione a maggior ragione un disegno complessivo di riforma del sistema politico
A voler mettere delle date l'ottantasei fu un anno pieno di segnali anche contraddittori tra loro di una diversa sensibilità nostra al tema delle riforme istituzionali
Per la prima volta ufficialmente in un documento congressuale entrava la proposta di riforma monocamerale del Parlamento
E in pochi mesi è essa fu anche messa dall'atto per indicare una disponibilità a discutere anche di altre proposte purché si iniziasse davvero smuovere l'edificio esistente
E di quell'anno in primavera alla sortita di Ingrao governo costituente e in una relazione di Occhetto al Comitato Centrale novembre la riduzione al bisogno di fare come ai tempi della Costituente
Segnali di una maturazione difficile e contrastata
I quattro anni che sono trascorsi hanno visto peggiorare le cose dobbiamo sapere che noi e più in generale le sinistre portano alla loro responsabilità la loro parte di responsabilità in questo anche i socialisti che pure all'inizio del decennio avevano tematizzato il problema di un mutamento istituzionale forte grande riforma ora ammettono una responsabilità hanno i loro nel ritardo
La proposta presidenziali riconosce Craxi tenuta troppo lungo in campo quasi una pregiudiziale non ha giovato a far procedere la necessaria elaborazione che il confronto
E ora c'è un'accelerazione imposta dalle cose dall'iniziativa soggettiva dei promotori dei referendum
C'è stata polemica sull'iniziativa e c'è discussione ora anche tra chi non vuol contrastarla ma si pone il problema di come mandarla avanti
Credo che il miglior modo per misurarsi con questo insieme di voci e di spinte e per parte nostra pervenire rapidamente alla definizione di una proposta complessiva ma aperta
Che consenta un confronto anzitutto nella sinistra e in quell'universo che chiamiamo politica diffuso e può essere legittimamente che può legittimamente assurgere a interlocutore e attore di una trasformazione di questa natura
è importante che la direzione del PC abbia su questo Espresso l'Indirizzo unanime e che si sia messo al lavoro un gruppo coordinato da saldi
Il quale poi porterà le proposte nelle sedi politiche di decisione la discussione di oggi può dunque fornire indicazioni e valutazioni utili a tale lavoro che ancora in corso poiché a me tocca a sollecitare la vostra discussione devo anche riferire le linee principali su cui si sta lavorando l'indicazione della direzione è stata di non limitarsi a una proposta di riforma elettorale
Ma di precisare in che modo questa iniziativa investe Parlamento governo e Regione dunque precisare il disegno complessivo di sistema di governo del paese
Non si tratta solo di definire proposte di bandiera
Anche se sappiamo che molte forze spingono un confronto elettorale ravvicinato
In tal caso che noi versiamo e contrasteremo si deve però sapere che il terreno dello scontro sarà allora appunto la crisi della Repubblica e la lotta per un rilancio della democrazia
Si tratta però anche di fare i conti già ora con una proposta di revisione costituzionale della maggioranza passata al Senato e che tra poco andrà alla Camera che prevede un bicameralismo bicameralismo confuso e mortificante un'ulteriore riduzione non un rilancio dell'Assemblea nazionale
E si tratta di fare i conti già ora con la nuova legge delle Autonomie locali che riapre l'interrogativo sul ruolo proprio delle regioni l'interesse a un rilancio del regionalismo
Che ora viene anche da parte socialista e un terreno concreto e ravvicinato di impegno riformatore
A suo modo il fenomeno delle leghe e anche riscoperta della dimensione regionale in consonanza con spinte similari in altri Paesi europei
C'è una richiesta di identità e autonomia forte quanto più l'integrazione europea e mondiale procedono
Questo riguarda oggi non più solo regione di frontiere di frontiera odiare depresse ma le aree forti di ogni paese
Non basta più quindi proporsi il compimento dell'ordinamento regionale scrive Barbera bisogna proporsi una vera e propria rifondazione regionalistica dello Stato dar vita a un vero Stato regionale
Sottolineo la motivazione di questa impostazione che ci stiamo dando e il problema che immediatamente ne risulta
La motivazione affonda le sue radici nel bisogno di identità e di poteri propri di comunità territoriali omogenee
Attiene alla ispirazione indicata dalla parte dei diritti dei soggetti governati che vogliono sempre più incidere sulla funzione di governo
Il problema e che in realtà
In paesi in in situazioni di sviluppo ineguale all'interno del nostro paese ma anche nel quadro generale europeo il conflitto trarre più forti e aree più deboli porta anche spinte di sbrigative richiede che si sviluppino poteri sovraordinati ancora più capace di integrazione politica
Integrazione che non si fa con un'amministrazione centralistica pesante e onnipervasiva ma con poteri e capacità di Indirizzo e programmazione
Questo vale per uno Stato e vale per l'Europa i termini in cui si discuteva di un federalismo regionale o per l'Europa di una via federativa o con federativa sono tutti da rivedere
Da mettere a fuoco in ordine a queste esigenze a questi problemi
Forse alcune cose di quei dibattiti sono state superate dal processo
Osservò qui che c'è una consapevolezza tra nuovi della necessità di misurarsi sempre più con la dimensione sovranazionale ed europea e numerose volte
Richiamiamo a questo
Ma una elaborazione conseguente anche questa che ora ci accingiamo a discutere ancora al di sotto del problema
Conta però almeno che essa sia aperta a questo problema è che l'indicazione che già emergono non contrastino con quella prospettiva
Questo insieme di considerazioni ci spinge una proposta che rilancia il ruolo di una Assemblea nazionale con un ridotto numero di deputati pienezza del mandato di rappresentanza delle funzioni che ne deriva
Una camera forte che abbia nelle sue mani la fiducia al governo l'indirizzo politico e la funzione legislativa oltre naturalmente stessi poteri di indagine di controllo
Proponiamo ancora dunque una soluzione di tipo monocamerale ma rendendoci conto di alcune ragioni che vengono opposte contro riteniamo possibile elaborare un modello monocamerale integrato
Che faccia uscire la nostra proposta dallo stallo e dall'accantonamento pregiudiziale che altri hanno fatto
Si tratta di non disconoscere che la doppia lettura possa avere effetti positivi per l'elaborazione di una legge
E riconoscere che il sistema regionale deve trovare un suo sbocco un suo modo di intervenire al centro se vogliamo quel rilancio che si è detto la doppia lettura però può essere richiesta e magari sorretta da proposte emendative rivolte alla medesima Assemblea che ha deliberato invece di prevedere un meccanismo contrattuale tra due canali sostanzialmente paritario
E la richieste le proposte possono venire da un'apposita camera delle Regioni
Che sulla legislazione abbia questi soli poteri di richiedere una seconda lettura e di fare sue proposte altri poteri avendo poi d'indagine controllo nelle materie di interesse regionale se si accetta questa impostazione si vede che non si tratta di un bicameralismo mascherato o di un cedimento pressioni varia magari di ceto politico
Ma di un modello forte che va nella direzione monocamerale della larghissima maggioranza dei parlamenti del mondo e affianca a questo un sistema espressivo delle realtà regionali con funzioni integrative di sollecito e proposta all'Assemblea nazionale
Usciamo dunque della contraddizione non so in Terna trovano monocamerale lista
Mono camerali Steel rigidi e bicamerali istigano corrieri per la buona causa delle regioni diamo risposta adeguata e non in contraddizione entrambe le istanze
A partire da questa scelta e qui conviene discutere con ampiezza sarà possibile precisare con grande forza e nettezza
Quali materiche
Spettano all'Assemblea nazionale cioè allo Stato in modo esclusivo rispetto alle Regioni quali alle regioni
Salvo un potere di Indirizzo non generale ma occasionale sulla legislazione regionale in materia in casi specifici e attuato con una legge nazionale approvata a maggioranza assoluta dell'Assemblea e con la maggioranza dei due terzi della stessa Camera delle Regioni
Si tratterà dunque di un'eccezione garantita costituzionalmente da un potere di contenimento molto forte nelle mani delle stesse Regioni due terzi potremmo può evidenziare tutte le materie in cui per l'ordinamento ma anche il coordinamento di politiche materiali per l'ambiente l'energia le comunicazioni e trasporti l'interesse nazionale
L'ordinamento dei beni culturali e paesistici etc all'Ama la Camera delle Regioni
Potrà assurgere
Normalmente e non episodicamente ha un ruolo integrativo non solo prezioso ma necessario all'efficacia stessa della manovra da predisporre
L'idea che si delinea e quella di rovesciare il criterio dell'articolo centodiciassette della Costituzione indicare non l'area delle materie regionale ma al contrario tutte quelle solo quelle in cui la funzione nazionale esclusivo preminente
Prevedendo poi come ho già indicato norme procedurali con garanzie rinforzate per i casi di raccordo e o sostituzione nei rapporti Stato Regioni
La proposta di Barbera c'è una esemplificazione ricca delle mattine attribuibili allo stato che può ovviamente essere discussa integrata o corretta
Pare importante segnalare il risultato di chiarezza è anche responsabilità verso i cittadini che questo criterio comporta
Non una onnipervasiva competenza centralistica
Ma compiti e limiti ben precisati con una crescita notevole di potere regionali non solo per le materie ma per la garanzia costituzionale che la Camera delle Regioni introduce rispetto al centralismo onnivoro
Pensiamo alla possibilità che sia il sistema regionale tramite la sua camera e non la singola regione che fa ricorso alla Corte Costituzionale per un conflitto col governo e pensiamo che la composizione stessa della corte potrebbe anzi dovrebbe essere discussa alcuni componenti essendo di nomina dell'Assemblea nazionale altri da designare nella Camera delle Regioni
Pensiamo
Alle recenti leggi Martelli e Manni che impongono oneri anche legislativi notevole alle regioni senza che queste abbiano potuto partecipare all'indirizzo che li coinvolgevano
Su questa strada si potrà poi porre ad esempio compiuto nettezza la richiesta di abbandono dai ministeri di ogni compito di amministrazione attiva nelle materie riservate alla legislazione vigente regionale
Per convertire le strutture centrali a quei compiti di studio Progetto e coordinamento che possono meglio istruire sostenere la diversa dinamica tra assemblea nazionale e Camera delle Regioni quello che ora il Parlamento non ha e cioè un potere più diretto sull'amministrazione statale può invece essere coerentemente proposto e anzi riproposto poiché si tratta di un'antica richiesta non solo del PC ma delle sinistre
L'impianto delineato si arricchisce e si precisa in varie direzioni
Un'assemblea nazionale più forte e trasparente consente la dialettica al governo e opposizione consente che sia regolata con efficacia
Per limitare l'uso dei decreti per rafforzare i controlli per affrontare anche problemi assai complessi e nuovi che ora emergono come la gestione delle crisi in caso di guerra con minaccia di governo la richiesta di un ruolo parlamentare preminente giustissimo ma si deve riconoscere che l'attuale struttura del Parlamento la rende non credibile
In un Parlamento riformato nel senso detto si può pensare a qualcosa sul modello tedesco alla riunione delle commissioni Esteri e Difesa
Una necessaria direzione di sviluppo del corpo riproposte riguarda infine gli istituti di democrazia diretta tanto più se accettando di superare il rigido proporzionalismo nell'elezione delle rappresentanze
L'opposizione vedranno temporaneamente compressa la propria presenza numerica
E dunque il collegamento con poteri di iniziativa esterna e il ricorso pronunciamenti popolare la via per bilanciare un pre potere di maggioranza
Possiamo riprendere aggiornandole alcune proposte già avanzate dal pc in Commissione Bozzi concentrando l'attenzione su una riforma del referendum che superi le distorsioni a cui va incontro se resta solo un istituto abrogativo
E sul possibile collegamento della iniziativa popolare delle leggi in mancanza di esame dell'Assemblea con un pronunciamento diretto del corpo elettorale vorrei sottolineare la particolare motivazione che ho dato
Per legare la questione dei poteri diretti non solo alle riducibile ricchezza e autonomia dei soggetti sociali ma anche una funzione di garanzia nella dialettica politica di un sistema parlamentare riforma
Quel discorso che abbiamo avviato all'inizio sul modo di vedere i diritti all'interno di un alfabeto politico democratico qui trovo una sua specificazione
Le rappresentanze che assolvono a compiti di opposizione
Possono non restare ingabbiate nel parlamentarismo sessantuno attivare temi e poteri di tutti i cittadini insieme
Dunque debbono sapersi legare alle per alle ragioni dei mass estese perdendo connotate visuali di ristretto cento
Del sistema regionale riformato dico solo che le Regioni dovrebbero avere anche l'ordinamento degli enti locali come già previsto per alcune regioni speciali
La legge sulle autonomie ora approvata va in questa direzione articolo tre ma questo richiede che l'autonomia statutaria dei comuni nell'ambito dei principi fissati da leggi regionali sia costituzionalmente garantita
E trovare anche modi di partecipazione dei Comuni alle delibere regionale sulla robusto autonomia di imposizione tributaria c'è un consenso è un'elaborazione da tempo e quindi non mi soffermo vengo quindi alla più complessa e controversa materia dei sistemi elettorali
Nei giorni scorsi il partito socialista
Ha ripreso a denunciare una intenzione anti sì
Riferendosi questa volta alla estensione del sistema maggioritario e Comuni fino a trenta mila abitanti
Sostenuta da Andreotti e all'opinione dello stesso presidente del Consiglio che si possono benissimo fare referendum e o riforma senza per questo pensare a scioglimento anticipato senza entrare nella polemica politica
Vorrei osservare che ovviamente nessuna riforma istituzionale può essere pensata come puniti punitiva verso alcuna delle forze presenti
Né come marchingegno per coartare nelle libere scelte di programma e di alleanza
Se si cerca un nuovo sistema questo saranno nuovo
Per tutti e sarà penalizzata quella forza che non saprà adeguarvisi
Penso poi che quando una forse determinante avrà sempre un ruolo centrale e difficile che questo le sia sottratto e conserverà essa il potere di spostare l'asse politico dei governi locali e nazionali quando lo vorrà
Ma chi pone l'esigenza che siano gli elettori a giudicare indirettamente delle alleanze prescelte
Votando su coalizioni evidentemente colpisce non questo ruolo preminente e non cancellabile ma la cosiddetta rendita di posizione e cioè il fatto che ci sia un guadagno senza lavoro
Chi vuol governare deve far la fatica di indicare un programma è costruire con altri una coalizione credibile divenendo immediatamente responsabile di queste scelte
La responsabilità politica ora è cancellata osservava ieri Nando Dalla Chiesa che sono in Italia accade che il candidato più votato del partito più votato non diviene il sindaco
Per i Comuni c'è una proposta del Partito Comunista atto della camera numero eccetera che prevede l'elezione contestuale di una maggioranza e del sindaco e o di un vice o più vinci
Analogamente Barbera propone di fare per il governo regionale
La proposta su cui ci si sa ci si sta orientando poi prevede che contestualmente alle elezioni regionali si eleggano i rappresentanti nella camera delle regioni
Questo indicherebbe ulteriormente la distinzione rispetto all'Assemblea nazionale
Essendo abolita la preferenza coerentemente con mostre proposte e con l'indicazione referendaria
Si deve evitare anche il sistema delle liste bloccate di candidati questo avrebbe un impatto negativo sull'elettorato reintroducendo un segno partitocratico
Si deve dunque estendere anche a questo livello un meccanismo uninominale
Per l'assemblea nazionale si sta studiando una soluzione a partire dalla scelta di ridurre il numero dei deputati applicare i criteri detti prima sostanzialmente aderente alle richieste referendaria
Un certo numero di seggi attribuito in collegi uninominali un'altra quota da liste nazionali i cui candidati nei collegi indicano di aderire si pensa che in un doppio turno una coalizione preventivamente indicata possa raggiungere almeno il cinquantacinque per cento dei seggi con un modesto premio che appunto dia stabilità ai governi
Non entro nel dettaglio tecnico anche perché ho detto si sta ancora lavorando vorrei sottolineare alcuni aspetti
La rappresentatività dell'Assemblea nazionale sarebbe assicurata anche realtà minori possono trovare espressione se localmente radicate ne sono obbligate a confluire in liste nazionali
Abolita la preferenza istituita la dichiarazione preventiva di coalizione il vuoto avrebbe la forza di scegliere direttamente gli uomini e il Governo eventuale l'opposizione politica più in grado di contrapporre una valida proposta di governo avrebbe la garanzia di costituire una rappresentanza non frantumata né di poco peso
Al limite potrebbe raggiungere il quarantacinque per cento
Aggiungendo ai deputati eletti nei collegi quelli in recupero dalla lista nazionale
Si può discutere naturalmente ogni aspetto dell'insieme di queste indicazioni ma quel che deve essere tenuto fermo e la triplice esigenza posto alla base di una spinta che ormai larghissima nel Paese
Moralizzare le competizione elettorale tagliando in modo in modo netto su compera controllo dei voti e smisurate investimenti finanziari dei candidati
Selezionare un colpo più ridotto autorevole di rappresentanti la cui qualità sia una delle garanzie del loro imminente che vogliamo assegnare ancora l'Assemblea nazionale
Attribuire un ruolo decisivo in tutto questo alle scelte dirette dei cittadini
Possiamo venire ora al terzo tema che ci è stato proposto
Arrivare a parlare di democrazia attraverso un cammino concreto dai diritti alle istituzioni ha anche il vantaggio di consentire un discorso scevro da generalizzazioni eccessive tentazioni di ideologismo
Non dobbiamo dedurre il nostro discorso da un confronto teorico astratto
Ma lo abbiamo costruito con un metodo induttivo che parte dalle coste di oggi dalla critica all'esistente che facciamo noi ma che fa anche un numero crescente di forze diverso cercando un mutamento
Per questo sento che possiamo dire di quale democrazia stiamo parlando senza troppo concederà un dibattito di questi giorni
E vuole mettere o togliere paletti ideologici e si accanisce sulle maiuscole con cui si scrivono le parole o sulle congiunzione o le preposizioni che legano la parola democrazia qualcosa
Insistendo sul rapporto tra i diritti e il potere dei cittadini
E poi sull'articolazione il bilanciamento di poteri delegati e poteri diretti abbiamo definito un campo di esperienza politica più larga e multiforme di quelle tipiche delle concezione liberaldemocratica
Si supera però anche la preminenza delle forme partitiche pesanti in cui si è legata alla socialdemocrazia con l'accettazione del solo parlamentarismo
La strada dunque riaperta ha un'esperienza pratica e necessari sviluppi teorici
Che insulso volerlo negare a priori a definizioni segnati dalle culture stesse che sono rimesse in gioco da quegli sviluppi pratici
Si dirà che questa la mia
è un'espressione tipico di oltre ritmo
Non ci sto
L'oltre di cui parla non è un'indicazione nebulosa desiderio più che presenza reale e invece superamento consapevole già in atto difforme e limiti di un assetto precedente
Le cose concrete che ci siamo dette le cose per cui stiamo lottando così si vede che la trasformazione non scontata è tuttavia possibile qui in un processo democratico
Quali caratteri avrà la società futura non lo si deduce da principi molto generali o da modelli arbitrariamente assume assunti lo si costruisce giorno per giorno attraverso conflitti che configurano una critica delle sistemi nei tribunali negli ospedali nelle scuole nella pratica politica diffusa nel rapporto con i governanti
Certi poteri sono limitate diversamente indirizzati certi diritti fatti valere la logica dell'istituzione ricondotta ai bisogni e alle volontà di coloro per i quali si giustifica che esse ci sia noi qui ci siamo occupati specificamente del sistema politico come richiesto ma se riflettiamo alla indicazione contenuta nella relazione di Bassolino
Che la democrazia deve espandersi anche nell'ambito dei poteri forti nella società democrazia economica e nell'informazione e nella ricerca
Allora più facilmente intendiamo quella forma democratica di governo non è una una sola ma storicamente si precise si sviluppa secondo i soggetti e le lotte che essi introduce in un documento elaborato da dirigenti sindacali CGIL da studiosi pubblicati nella lettera alla sulla corsa a pagina quarantasei
è scritto un richiamo ai principi costituzionali che prevedeva un è ancora consentono di riaprire una discussione sul significato di vincoli sociali alla proprietà
Analoga indicazione sui limiti alla proprietà privata e pubblica viene da elaborazioni relative al campo dell'informazione delle comunicazioni di massa
Dunque la ricerca di correttivi politici alla pura regola proprietarie al dominio del mercato e aperti
E fa parte delle opzioni possibili della democrazia
Tanto basta a precisare che non di una fumosa istanza di fuoriuscita dal capitalismo si tratta
Ma di un concreto tentativo interno alle democrazie realizzate di fare DS la forma di un governo politico possibile dell'economia e della qualità sociale
L'argomento che più di ogni altro esemplifica la radicalità connessa a questa soluzione forte del terreno democratico
E e a mio parere quello della differenza di sesso concludo su questo punto basti riflettere alle modificazioni strutturali della vita quotidiana che discendono dalla proposta di legge sui tempi delle donne
Alla qualità della vita civile governerete i criteri di scelta dei poteri pubblici
Ma per il punto su cui ora stiamo riflettendo la questione più rilevante e nel rapporto differenza sessuale forme della politica
Vi sono posizioni contrastanti anche per le donne sull'idea di una rappresentanza sessuata da ultimo Giovanna Zincone ha scritto nei giorni scorsi sull'Unità
Che si tratterebbe addirittura di un ingombro
Non utile alle donne
Molti e molte poi insistono sul fatto che il pensiero della differenza a un così forte rilievo solo tra le comuniste italiane
Quasi a voler circoscrivere quindi ridurre quella che ancora una volta sarebbe espressione di un'anomalia italiana
Io osservo intanto che se non è il pensiero il problema della differenza è ben presente in America come in Europa
La politica delle azioni positive non è una invenzione nostra noi anzi l'abbiamo ripresa da statunitensi e tedeschi
Il programma dell'Spd poi prevede una rilevante progressione con precise tappe in anni ravvicinati fino al novantaquattro per stabilire una completa parità tra i sessi nelle rappresentanze a partire dalla quale poi si assuma che il problema assumerà minore rilevanza anche appunto perché la politica sarà interamente divenuta attività propria di donne di l'idea che Celli e che c'è in ogni proposta di quote anche il PC negli anni più recenti si era proposto questo e che il riequilibrio tra i sessi realizzi una condizione attraverso la quale la mobilitazione la partecipazione politica delle donne
Con le loro diverse culture possono spiegare effetti positivi per tutto il sistema non c'è insomma un'idea salvifica conflitti cistica del problema quote
Un antico angolazione forse più ricca viene dalla idea che pure è stata avanzata di fare agire questa problematica non o non solo allora sbocco del processo elettorale e cioè sulle rappresentanza
Ma alla base di essa ipotizzando collegi distinti tra uomini e donne in cui però gli uomini e le donne possono scegliere i loro candidati da entrambi i sessi
Riportata però la questione questi aspetti concreti l'allusione al corpo elettorale tutto richiama ha un aspetto più radicale posto dalla cultura comunista della differenza
Aspetto io credo che la restrizione al tema della rappresentanza sessuata metteva in ombra
A partire dal riconoscimento che la sessualità a nella formazione di identità personale si arriva anche a comprendere le irripetibilità e la ricchezza di ciascun individuo rispetto a ogni altro anche del suo stesso sesso
Una cultura basata su questi punti dunque dunque porta a un dispetto assai maggiore dell'individuo del suo ruolo anche in politica
La liberazione di tutti e ciascuno anche dei maschi in quanto individui da liberare appunto dal maschilismo e frutto del radicalismo del pensiero della differenza reca con sé
Da questo punto di vista a me pare che tale spinta possa tradursi piuttosto anche in richieste di allargamento della democrazia
Diletta riforme popolari in cui tutti e ciascuno con la sua ricchezza identità personale concordano la questione quindi è del riequilibrio dissensi nelle rappresentanze in questa prospettiva è un attacco una condizione ma apre a questo più largo cammino
Allora possiamo
Come concordammo io
I tempi del dieci minuti un quarto d'ora per adesso poi vedremo successivamente
Prodotta
Angius
La parola Rodotà intanto
Ma riproducono
I suoi testi stanno pervenendo
Nome
Io voglio Novelli
Prego la parola dotta previ compagna di Compay far pervenire i loro
Nome con la richiesta di iscrizione perché altrimenti intralciamo
La discussione ma io ho chiesto di parlare subito perché devo dire sinceramente ad avere impresso
Il ruolo di questa conferenza programmatica sui temi che qui sono indicati in modo abbastanza diverso non voglio dire radicalmente diverso da quello che viene fuori almeno da una parte della relazione dico Tullio dall'enfasi che Colturi apposto sul tema delle riforme istituzionali io non ne parlerò affatto
Per una ragione molto serio
Perché questo è tempo e per Reno che è stata abbondantemente arato che ormai oggetto esclusivamente di decisioni politiche
Che sicuramente definisce l'orizzonte politico
A breve solo a bere
Del nostro sistema ma che non ci aiuta a definire un programma fonda
Molte delle cose che qui sono state dette non identificano ma un contribuiscono in modo sostanziale a
Definire
Le caratteristiche di un soggetto nuovo proprio quei soggetti ai quali faceva riferimento all'inizio della sua relazione Peppino
è un tema essenziale non è il tema essenziale
Un discorso che riguardi un programma fondamentale e l'identificazione di un soggetto politico diverso da quelli che sono stati finora sulla scena del nostro
E su questo che i non ho la pretesa certamente perché non ce n'è il tempo e devo dire sinceramente non avrei fa ha più voluto parla perché secondo me non ci sono le condizioni politiche per una discussione
Che faccia fare molti passi avanti perché purtroppo questa discussione programmatica arriva in un momento in cui le lacerazioni conflitti sono così forti che molte delle proposizioni che verranno qui pronunciate rischiano se non di essere fraintesa e certamente catalogate
Però poiché questa conferenza c'è alla fine vi sono deliberato Force non per presunzione ma perché ognuno deve fare un po'il suo mestiere finché decide di stare in una certa prospettiva se non altro di ricordare non i tempi sono quelli che sono di ricordare alcune questioni puramente per memoria perché almeno rimangano agli atti di questa discussione
Io parto invece proprio dalla democrazia
Perché al primo posto e perché la proposta di nome di partito è fortemente incentrata sul tema democrazia
E il tema democratico è un tema pieno di radicalità con le quali bisogna fare contro altrimenti rischiamo rischiamo equivoci
Che non possono aiutare nessuna Rifondazione quale che sia il punto di parte
Dopo l'indimenticabile ottantanove o come altri tre altrimenti lo si voglia definire si è insistito molto sul valore pervasivo della democrazia
E io da questo credo che dobbiamo un po'prendere le mosse perché questo valore pervasivo della democrazia e Stato nelle interpretazioni non solo in Italia attenzione
Visto come il compimento alla fine della storia la vittoria definitiva della democrazia o come un inizio più faticoso e difficile attenzione non solo per i Paesi riconquistati dalla democrazia ma per l'universo dei Paesi democratici senza eccezione a
Io voglio ricordare tre punti
Sarò a schematicità sarà spaventosa lei precondizioni
Un processo democratico il deficit di democrazia le frontiere
Anche coloro i quali sono fautori di una visione procedurale della democrazia ormai
Sottolineano la necessità di taluni presupposti io precondizioni per l'inclusione effettiva del cittadino nei processi nel processo democratica e questo è il tema che ha perché nella democrazia
Il tema reale diventa sempre più quello dei processi di inclusione dei processi di esclusione e delle regole che presiedono a questi processi
La richiesta che tante volte anche da parte nostra viene fatta di regole l'affermazione corrente in tutto il mondo che saremmo entrati in una fase in cui lo orizzonte definito dal ritorno del diritto implica un'attenzione straordinaria questi però
Tradizionalmente questi presupposti o precondizioni vengono identificati con le possibilità di partecipazione effettiva con l'eguaglianza nella fase decisionale e con la possibilità di disporre di informazioni adeguate per partecipare al processo del Nord in assenza di una sola di tre di queste tre condizioni anche l'ipotesi di democrazia procedurale ritenuta improponibile o perlomeno gravemente mortifichi io credo che noi dobbiamo
Fare altre due considerazioni
Sul terreno delle precondizioni
Integrare
Presupposti formali con alcuni presupposti sostanziali che io
Ripeto alla schematicità è d'obbligo indicò con estrema
Io ho un po'paura di usare certe formule ma lo faccio perché spero che almeno ci intendiamo
Due tipi
Di presuppone
Primo è stato ricordato anche ieri nella l'azione di Bassolino ed è oggi uno dei grandi temi di discussione quello di un reddito minimo
Secondo quello che comincia a essere definito come un minimo di ambiente
Che può essere la qualità urbana che può essere la possibilità di collocazione
Nel ruolo e nella funzione di lavoro
Ambiente proprio in in questo senso di latta
Io credo che un programma fondamentale non possano includere questi e cioè se i presupposti del processo democratico rimangano soltanto quelli che badate rispetta la vecchia nozione di democrazia procedurale rappresentano un enorme arricchimenti
Ma se oggi appunto in una visione di democrazia non come compimento ma nuovo inizio non debbano piuttosto essere riguardati anche nelle due prospettive che ho appena indicato secondo la questione del deficit di democrazia la questione del deficit democrazia oggi si pone almeno a su tre piani
Il piano
Nell'ordine internazionale
è lo ha fatto bene
Avrei voluto avere qui un riflessa scritto un bell'articolo Peppino Colturi sulla prima lettera sulla Cossa nell'ordine internazionale nell'ordine comunitaria nell'ordine interno nell'ordine internazionale sappiamo che si pongono grandi problemi di riforma delle istituzioni cotture linea dance sottolineato uno quello del della riconquista o della conquista delle istituzioni come le Nazioni Unite al principio maggioritario e il connotato il primo della democraticità di un istituzione esistono problemi legati
Alle istituzioni di controllo prima la Corte di giustizia non voglio entrare
Nei dettagli Esiste tutto un problema di ridefinire in termini di regole e non solo di ragioni di scambio il rapporto nordici
E questo è un grande sforzo
Se noi vogliamo guardare a una prospettiva internazionale che non sia io per esempio
E apprezzabile è comprensibile che a Bassolino abbia dedicato a tante parole al Golfo ma quello non è un discorso da convenzione programmatica lo dico sinceramente mentre questo è il punto della della convenzione programma il tema delle ragioni di scambio nord e sud e delle regole nell'orizzonte di diritto e deve caratterizzato e ancora non alla nostra portata ed è un grande tema non c'è nessuno nel mondo in questo momento che abbia fatto una proposta piene convincente ma questo ente
E in più semplice nell'ordine comunitario dove il problema
Noi abbiamo io credo che noi non stiamo facendo per esempio nel Parlamento europeo tutto quello che dovrebbe esser fatto
Per definire la questione proprio in questa ottica di radicalità democratica del deficit di democrazia
Che ormai ha denunciato dal presidente della Commissione già dell'orrore
In un articolo sulla Repubblica del Presidente del Parlamento Europeo Baron Crespo ma deve diventare il grande tema altrimenti anche qui la crescita di questa comunità ci fa andare in conto a grandi sorprese
Nell'ordine ente nell'ordine interno
Le cose sono più notte dalla perdita di sovranità
Sul territorio
E ma lo Stato ha prima ancora di questo perduto una delle grandi forme di sovranità che è quella fiscale che caratterizza lo Stato moderno in Italia prima d'aver perduto i territori affidati ai poteri criminali non abbiamo ancora conquistato questi territori
E qui tocchiamo di nuovo i presupposti del processo democratico che è la partecipazione dei cittadini alla spesa pubblica
E questo è un punto essenziale qui ci sono proposte
Non dico nulla in particolare credo però a cui che noi dobbiamo fare una riflessione più attenta su quello che si può definire per fare un accenno soltanto alla questione dei diritti il patto di cittadinanza che noi dobbiamo proporre che venga stipulato
E che non basta più
Per definirlo avere un riferimento alla necessità di rendere effettivi i diritti negati
O di rendere effettivi i diritti da poco
Affermati quelli che ricordava all'inizio cotture nella sua relazione una rispetto ai quali io no no in questo momento nessuno ottimismo perché per esempio se ricordo alla fine che ha fatto il diritto all'informazione ambientale
Sancito dalla legge sul ministero dell'ambiente completamente cancellato ebbe io credo che dobbiamo renderci conto che c'è un altro qualcosa in più da consiglia secco
è vero c'è un problema di redistribuzione di poteri attraverso diritti qui sono assolutamente d'accordo con couture ma qui vanno affrontate due questioni allora in questa prospettiva primo
Se la restituzione di poteri attraverso diritti ci sono due questioni ineludibili una se l'accesso ai beni fondamentali debba avvenire attraverso la cittadinanza o attraverso il mercato questo è un punto ineludibile
Secondo
Se i pesi e i contrappesi
Debbano essere studiati soltanto a livello del gioco delle istituzioni diverti ciò non richiedano invece e qui couture vi ha dato delle indicazioni una distribuzione diverso all'interno della società
Per una ragione molto semplice non funziona da solo più il sistema tradizionale di pesi e contrappesi
E qui il c'è un'altra omissione che io devo sottolineare nella prospettiva dei diritti
La questione posta dalle donne ma al di là della questione della rappresentanza
Perché c'è la negazione dell'universalismo a denunciare la povertà della grammatica dei diritti questioni rispetto alle quali io un atteggiamento molto critico devo dire rispetto a queste posizioni ma non c'è il tempo per enunciare le mie ragioni ma diventa un punto essenziale da affrontare e discute anche perché sul terreno dei diritti potrebbe essere adoperato una vecchia formula concludo tra un momento
Che veniva adoperata per la rappresentanza i voti contano ma le risorse decidono
I diritti vengono attribuiti male risorse decidono lo vediamo ogni giorno si è detto qui e altrove la legge finanziaria ecco
I diritti affermati e riconosciuti riescono a diventare un vincolo nel momento della distribuzione delle risorse oppure no
Ecco come si arriva a questo arrivo alla frontiera della democrazia terzo e ultimo
Lo ricordava un momento fa oppure dove si deve fermare la democrazia
Si può affermare alle porte dell'impresa possiamo accettare in pieno l'argomento che la democrazia in certi ambiti è soltanto fonte di inefficienza
Io credo che questi sono temi degni di essere discussi ma non possiamo permetterci il lusso di accantonarli come sta facendo tutta la sinistra europea
La sinistra europea su questo terreno è straordinariamente spaventa
Ha dietro di sé è una storia di nazionalizzazioni che hanno dimostrato i loro limiti ha di fronte a sé la realtà dei Paesi dell'Est europeo caratterizzati da una proprietà statale che ha fallito
E di fronte al tema mercato e proprietà e Timi ai spaventata
Fa qualche seggi essi o qualche grosso non ha neanche la forza dei pensatori liberaldemocratici come Dole eh
Mi dette il tema della democrazia nella economia compongono con straordinaria forza anche se talvolta posta ordinaria ingenuità e approssimazione
Ma ci dicono Peck maestà è la grande frontiera e che se non l'affrontiamo noi perché dobbiamo pensare che altri che in questi Paesi hanno già in questo Paese hanno già fatto un'altra scelta dovrebbero affrontarlo
Anche il pensiero liberale classico oggi di fronte al tema proprietà libertà
E si trova in difficoltà quello che era il punto di forza diventa un punto critico del di un pensiero liberale non dal Partito liberale italiano attenzione
Se la libertà è in funzione dei beni di proprietà il problema chiave torna a essere il problema redistributivo
Come dice mi della questione della distribuzione della ricchezza e della proprietà come presupposto dell'eguaglianza delle opportunità e delle libertà e quindi aggiungo come eterno cuore della questione sociale
Possiamo in un programma fondamentale eludere questo tema che poi ci porta al cuore della questione della eguaglianza
C'è il tema dei link secondo i limiti della propria azione
Fino a quel punto la logica proprietaria può spingersi e può arriva terzo punto il lavoro è l'interessa
Ecco qui possiamo soltanto dire che devono crescere le capacità di controllo da parte dei lavoratori non dobbiamo renderci conto che proprio quei mutamenti del mo'del mondo e dell'organizzazione del lavoro su cui Bassolino ha così fortemente insistito ieri non ci danno anche un'altra
L'indicazione e che cioè
E cambiato il ruolo dei soggetti nell'impresa e che si sono distese verso l'alto richieste di conoscenze verso sempre maggiori
E penetrano verso il basso funzioni e livelli organizzativi che prima erano caratteristici solo del vertice dell'impresa e quindi si stanno creando condizioni come alcune esperienze
Negli Stati Uniti ci dicono per forme DiVersi
Di accesso e di gestione dei lavo dei dipendenti diciamo rispetto all'impresa questo è un altro tema dobbiamo veramente ritenere fissato per sempre lo schema proprietario in relazione all'impresa anche qui è solo una questo potrebbe essere argomento di una discussione asse e possiamo veramente io vi domando
Cancellare completamente noi mentre in tanti altri ambienti la questione viene riaperta il tema della programmazione
E noi abbiamo in questa fase siamo al punto che non esiste in nessuno dei Paesi nel Giappone basta pensare agli investimenti pilotati dal ministero dell'industria né in Germania non siamo ha un grado di regressione
E neanche l'Inghilterra thatcheriana che si è mantenuta le golden share le azioni d'oro per le società che erano state cedute ai privati noi siamo alla gestione tecnica di fondi speciali
Uno finanziamenti a progetti di sviluppo
Possiamo rimanere in questa situazione o io mi domando
Dopo che ha una conseguenza chiudo la perdita di capacità di progettazione di quasi tutte le amministrazioni pubbliche primo con uno spazio lasciato molto forte agli interessi privati
L'impresa programma l'amministrazione no e questo è un altro nodo che noi dobbiamo affrontare ci deve essere un recupero di capacità di progettazione sul versante pubblico
E questo richiede evidentemente un'attenzione per l'amministrazione che forse qualche volta non gli abbiamo messo da parte
Aggiungo in questa chiave
E che noi dobbiamo fa preparare ho chiuso sul serio quella che potremmo definire un'agenda permanente della questione proprietà
Definizione dei beni che si collocano all'interno o fuori del mercato
Composizione dei soggetti titolari del diritto in relazione delle diverse categorie di beni e relativa distribuzione della proprietà nelle aree
Corrispondenti alla qualità dei soggetti considerati privati pubblici pubblici non statali collettivi sociali
Conformazione del contenuto del diritto decisioni riguardanti l'utilizzazione del bene rete di controlli scusate il tempo troppo grazie prodotta la parola giusto
Io sono d'accordo con quello diceva cotture di fare insieme uno sforzo per riempire
Il programma diciamo di nuovi contenuti sviluppare me
A quelle parti verso un diverso e sulle quali possiamo Giarda adesso esprimere un certo consenso tuttavia avverto la necessità che noi cerchiamo di ancorare questa nostra discussione a qualche a qualcuno per lo meno di quegli elementi
Diciamo anche politici dal confronto in atto di modo tale da cercare di comprendere fino in fondo quali processi si stanno mettendo in moto nel nostro Paese dal punto di vista dei cambiamenti del sistema politico democratico io partirei da una questione molto molto attuale dalle lettere che sono in giro
Termini fotocopia del di Aldo Moro dall'affare Moro
Ora voi avete visto oggi che nei giornali e cioè su un attacco molto violento di Craxi sulle belve sulle Iene
Non è usata la parola iene berlingueriana e che fu usata a suo tempo ma insomma il senso mi sembra almeno in parte quello ne parlo perché la questione secondo me tocca alle istituzioni e tocca molto la democrazia nel nostro Paese ora io sono del parere che noi politicamente giusto lo ha detto ieri la direzione del partito debba confermare quella linea di fermezza politica rispetto ai fatti di terrorismo che ci sono stati
A suo tempo dodici anni fa
Credo che questa linea diciamo di difesa delle istituzioni
Che non fu una linea diciamo di conservazione della ordinamento dello Stato così come esso era vada confermata
Ma proprio questa linea diciamo ci induce
Persino rafforzando nel giudizio la valutazione proprio dai fatti che emergono a denunciare con grande forza il fatto semplicissimo che se quella linea di fermezza politica si fosse sviluppata con altrettanta coerenza nell'azione di governo
E sotto il profilo investigativo probabilmente dei risultati positivi si sarebbero potuti ottenere la stessa salvezza dell'onorevole Moro
Avrebbe potuto essere nell'ordine delle cose
Ora
Il punto però che io vorrei sottolineare dal quale vorrei partire per sviluppare questo mio ragionamento è però questo
Che relazione esiste tra questo tipo di scontro e di lotta politica che si è riaperta utilizzando strumentalmente le lettere di Moro e quello che
Nel Paese in atto in termini di confronto di dibattito politico a proposito diciamo dello sblocco del sistema politico e del passaggio dalla prima alla seconda Repubblica
Io ritengo che una relazione
Tra quello che sta accadendo e
Il cosiddetto sblocco del sistema politico il cosiddetto passaggio dalla prima alla seconda Repubblica una relazione esista
E credo che noi zona questo punto di vista dobbiamo cercare di compiere uno sforzo ulteriore che si non lo abbiamo fatto per capire le linee di tendenza in atto
Da parte di forze conservatrici e reazionarie che operano oggi adesso nel nostro Paese
Per individuare una linea che risponda politica mentre
E anche in termini però di proposizione politico-programmatica nel senso di disegno riformatore forte delle nostre istituzioni a quanto sta accadendo
Ora noi dobbiamo stabilire questa relazione anche perché io non credo che sia un caso che tutto quanto questo avviene nel nostro Paese nel momento in cui noi mettiamo in discussione noi stessi in termini così radicali come forza politica di sinistra
Numericamente la forza più importante
Dal punto di vista degli iscritti anche in parte del consenso elettorale per esempio le ultime elezioni europee la forza più importante di tutta la sinistra europea e nel momento in cui esplode al tempo stesso una vera e propria questione democristiana
Ora che cosa vuol dire
L'emergere di questo dibattito il passaggio tra la Prima e la Seconda Repubblica di cui si parla l'emergere delle lettere di Moro la discussione sulla riforma del sistema politico alla Prima Repubblica fu fondata sui valori dell'antifascismo
Del lavoro e di una certa idea di democrazia progressiva che prevedeva nella Carta costituzionale un suo continuo inveramento con una strumentazione forte l'avanzata
Ora i fautori della Seconda Repubblica quali valori ci propongono e qual è strumentazione democratica
Ma così a naso da quello che si dice ci propongono il superamento dell'antifascismo come collante della democrazia italiana
Il mercato come valore sostitutivo del lavoro
E il presidenzialismo nelle sue varie forme come una nuova ipotesi democratica naturalmente di struttura ordinamentale del nostro Paese
Resta impregiudicato l'ipotesi di quale sia il ruolo del parlamento personalmente sono contrario a che il Parlamento sia depotenziata la facoltà di eleggere il governo
Credo che dobbiamo mantenere l'orientamento dei Beha di un governo parlamentare
Il tutto in uno scenario internazionale che è profondamente cambiato e che infuoca quindi un problema di ruolo di classi dirigenti di poteri economici e finanziari
In uno scenario internazionale in cui la questione dell'autonomia nazionale
è collocate in termini completamente diversi da come lo fu nel mille novecentoquarantacinque
Nel mille quaranta meno centoquarantacinque mondo era diviso in blocchi noi andiamo verso il mille novecentonovantatré in cui il problema dell'autonomia nazionale e quindi dell'autonomia delle classi dirigenti questo nostro Paese è fortissimo
Per via della debolezza della nostra struttura economica e finanziaria
Quindi l'evocazione di un problema della democrazia e dei diritti in un in questo contesto
Ci pone molti problemi
Ci pone quel problema che diceva cotture che riprendeva anche prodotta su che cosa significa qual è il valore che noi attribuiamo la parola democrazia e come intendiamo noi la democrazia come via del socialismo
Insisto su questo concetto perché socialismo vuol dire auto-governo vuol dire anche autodeterminazione degli uomini e delle donne per la costruzione del loro futuro e io sono del parere che
E insomma il pensiero liberaldemocratico le rivoluzioni borghesi dell'ottantanove non del mille novecentottantanove dell'altro ottantanove
Io sono del parere che hanno evocato ma non hanno pienamente realizzato libertà e democrazia
E con il pronto punto allora per ogni essendo noi dobbiamo rimuovere quei valori fondanti di questa nostra democrazia è insieme superare
Come a volte si legge
Un'idea non dico solo del comunismo ma del socialismo acquisendo pienamente diciamo una Teoria e una pratica del pensiero liberaldemocratico erano rimuovendo
L'idea di un superamento di un sistema è anche della costruzione di un sistema dottrinario da parte nostra che inquilini idea della democrazia con rispetto all'idea su socialista
Noi siamo in grado di fare questo nel momento in cui rimettiamo in discussione noi stessi e nel momento in cui affrontiamo in questi termini il problema della riforma
Non solo del sistema politico ma dell'ordinamento
Io credo che naturalmente noi non dobbiamo collocarci in un ottica di conservazione di questo sistema dobbiamo collocarci in un ottica di riforma profonda di questo sistema
E allora io utilizzo una delle proposte delle indicazioni di cottura i termini sembrano una delle realtà è fondamentale
Però per aree una risposta alla crisi del sistema politico del sistema democratico
è anche una risposta politica una risposta politica non solo costituzionale dottrinaria giuridico formale ma una risposta politica
A quello che sta accadendo in questi giorni in questo Paese ho fatto riferimento a Moro ma potremo fare riferimento naturalmente a tutte le sentenze ultime più recenti che ci sono alcune questioni le ha richiamate Rodotà
Io credo che la risposta più politica debba consistere nel contrastare tutte le tendenze da un lato all'accentramento del sistema politico della nostra democrazia
E dall'altro lato nel contrastare anche qui politicamente non solo teoricamente le tendenze al particolarismo
E ai particolarissimo
I particolarismi sono
Ed è il particolarismo uno dei nemici più più più pericolosi dice di un sistema democratico democratico compiuto
Le leghe sono davvero un qualcosa che
Può corrodere il nostro il nostro sistema il nostro sistema democratico ma la risposta diciamo al movimento delle leghe va data sul terreno politico rispondendo cioè alla crisi della politica a livello locale
Che crisi di classi dirigenti locali mai crisi neanche di strumenti istituzionali
La risposta va data rispondendo a quella domanda di giustizia fiscale che nelle città e nel vivere urbano assume toni drammatici la risposta va data
Restituendo identità e specificità politiche culturali a quelle realtà regionali e locali omologate o addirittura cancellate nelle loro peculiarità nelle loro specificità
Da un sviluppo modernisti Co. omologante
Quindi il problema non è soltanto di una modifica diciamo di regole di restituzione di tutti di ridefinizione di Dini
è anche un problema di cultura politica di disegno complessivo
Che deve essere confortato supportato appunto da alcune di quelle proposte io le condivido tutte non ho la pretesa siano condivise ovviamente a tutti i compagni che
Couture lui avanzava sulla riforma in senso regionalista del nostro ordinamento
Ecco io parlo proprio di riforma regionalista del nostro ordinamento non parlo solo di riforma delle regioni
Parlo di riforma dell'ordinamento in senso regionalista
Essendo un regionalismo e autonomismo nella nostra visione nella visione che noi a mio giudizio dovremmo avere
E con lo strumento per rifondare per ridefinire la rappresentanza degli interessi deboli in questo Paese
Degli interessi dei borghi questo
Collocati nel territorio
In questo modo io credo che noi possiamo davvero inverare la democrazia non a parole ma nei fatti
Nel territorio nel Paese
Per questo la crisi delle regioni dei dei comuni pensiamo per esempio a quel Mezzogiorno dove la democrazia è rimossa non fa soltanto denunciata
La mafia la camorra che sono dentro che governano realmente ma va combattuta con una proposta politica forte collegando qui davvero meridionalismo e autonomi in una forma nuova e originale come noi non abbiamo mai fatto essendo l'autonomismo ce lo siamo dimenticati una componente democratica del meridionalismo più forte non del meridionalismo Accattone
Ma del meridionalismo conflittuale con le strutture centrali dello Stato
Questo però evoca anche altre questioni
Evoca la necessità che noi affrontiamo questa questione democratica come una grande questione politica ma anche come una questione morale
C'è bisogno secondo me nel Mezzogiorno di affrontare quel tema delle regole della partecipazione dei controlli in termini politicamente fermi e decisi
Noi dobbiamo sapere che nel Mezzogiorno ma non solo a mezzo nel Mezzogiorno anche a Milano care compagne e compagni è impregiudicato rischia di essere minata all'autonomia politica e culturale
Del nostro partito e del nuovo partito che vorremmo costruire
è molto forte
L'offensiva che da questo punto di vista viene viene rivolta non solo nel Mezzogiorno ma in tutto il Paese a queste strutture dello Stato di cui fu pure noi noi facciamo fare
Il problema quindi è di enormi dimensioni e la risposta politica e mi avvio a concludere che quindi secondo me noi dobbiamo dare a quei rischi a quei pericoli di involuzione del sistema democratico con tutte quelle implicanze
In termini di spostamento di poteri reali di costruzione anche questo il rischio di un regime forte nel nostro Paese
Beh va questa risposta va data proprio sotto il profilo
Politico e anche con un disegno diciamo che riproponga la riforma regionalista e autonomista come una riforma essenziale di tutto l'ordinamento abbiamo fatto in questi mesi secondo me degli importanti passi in avanti che ha richiamato Cutuli e che io condivido interamente non accogliendo invece alcune tendenze di tipo federalistico suggestioni federalisti che che quella anche nelle nostre file si manifestano che mi sembrano un po'fuori della storia dalla credibilità politica
Anche perché dal punto di vista diciamo così di storico non ho mai visto uno Stato che da unitario diventato federale ma ho visto sempre all'incontrario stati federali si sono costruiti in un altro modo ma parlare di Rifondazione regionalista dell'ordinamento dello Stato
Parlare di costruzione di uno stato davvero regionale a me sembra questo il terreno più forte
Il terreno più forte perché ci colloca non solo dal punto di vista di una forza che vuole davvero ridefinire e riformare il nostro sistema democratico
Ma che vuole riproporre una capacità i un potere di programmazione
Ha fatto bene il compagno Rodotà richiamare questo dato di programmazione dello sviluppo economico sociale e ambientale
Da parte delle istituzioni autonomistica
Prefigurando quindi così un cambiamento di fondo
Di quella a Costituzione reale che è andata avanti in questo paese nel corso di questi
Questo è il terreno secondo me di una sfida politica molto alta
Rispetto alla quale noi siamo chiamati anche in virtù dei processi che sul piano europeo si fanno delineando nel mille novecentonovantatré che colpiranno il nostro Paese ci troveranno scoperti ma non soltanto perché c'è il deficit pubblico il deficit PIL si di bilancio pubblico
Più forte di qualsiasi altro Paese europeo ma perché gli interessi organizzati forti ci sono nel nostro Paese ma sono più deboli di quello di altri Paesi
E sono più deboli gli interessi deboli dei quelli di altri Paesi del Nord Europa
Il problema quindi diventa come dicevo all'inizio anche di classe dirigente di autonomia di strumentazione democratica attraverso la quale noi difendiamo una specificità nazionale una peculiarità
Diciamo della vita democratica del nostro
Del nostro Paese i problemi sono molti ho davvero concluso e sono anche però molto concreto
E sono molto concreti soprattutto attorno alle città e soprattutto attorno alle aree metropolitane là dove sono in gioco interessi fortissimi
Dove c'è un'aggressiva presenza
Che ambisce a governare le contraddizioni della società urbana della questione urbana da parte dei gruppi economici e finanziari più forti del nostro Paese sui centri storici sulle aree dismesse sulle periferie urbane
Il governo dell'aria e dell'acqua il vivere comune i lavori tempi gli spazzini come la casa la salute il traffico è evoca una grande questione di diritti certamente come ha giustamente detto cotture condivido questa parte ma evocano soprattutto una questione di poteri ecco perché allora e ho concluso davvero io credo che quel disegno diciamo che c'era stato prospettato nella introduzione di cottura lui
Mi ha richiamato anche il lavoro del gruppo della Direzione Lavoro del compagno Barbera vada ulteriormente sviluppate accentuato nel senso che è stato detto
Proprio per dare una risposta attraverso questa linea qui rischia quei pericoli di involuzione di restringimento della democrazia effettiva nel nostro Paese
Che io vedo ben presenti e che noi come forza di opposizione dovremmo con ogni Energia ostacolare
Propri ulula
Poi Novelli io ricordo che si e deciso dai dieci minuti al quarto d'ora quindi cerchiamo di mantenerci nell'ambito di questi tempi per nulla
Il tema che mi sono data o che abbiamo deciso con altre compagnie ridarci per la sezione questa mattina è donne del Mezzogiorno diritti cittadinanza e di fronte a un titolo come questo le domande classiche fino a un passato molto recente sarebbero state quali bisogni hanno queste donne cui il partito possa dare rappresentanza come entrano nel nostro progetto complessivo di cambiamento a quali livelli di priorità si inseriscono
Oggi la nuova formazione politica e la nuova cultura politica che essa esprime e io credo che sia questo il senso di una conferenza come quella di questi giorni creare una cultura politica nuova e porsi domande nuove rispetto al passato
Ci consente o almeno io spero che ci consenta di formulare domande diverse
Perché diverso deve essere o comunque può essere il soggetto della domanda
Noi donne del Mezzogiorno chi siamo quali specificità esprimiamo come puoi entrare la forza concreta della nostra esperienza dentro alla politica e che luoghi e che forme può assumere la nostra voglia di essere attrici protagoniste della politica
Ora il soggetto collettivo in realtà non esiste il soggetto collettivo è una pluralità di soggetti non solo per differenza sociali territoriali generazionali ma per percorsi biografici
E se questo vale per il soggetto donne del Mezzogiorno vale per qualsiasi soggetto che noi nominiamo
E e l'abbiamo già accennato ma credo che vada sviluppato e approfondito se accettiamo davvero l'accezione della differenza come un valore questo ci deve portare a rivedere tutto l'affetto del nostro ragionare
E in fondo lo accennava anche Rodotà prima l'intera cultura universalistica che è propria della tradizione di pensiero socialista e marxista uguaglianza non può più essere uguali al mento
è un bello slogan ma le conseguenze da trarre sono complesse importante io credo che siamo appena all'inizio di un percorso di repressione
E non è un caso dunque che per qualunque soggetto che nominiamo e nel mio caso qui per le donne nel Mezzogiorno
Conosciamo abbastanza bene i dati che ci unificano non conosciamo quasi per niente i dati che ci differenzia erano e che invece sostanziano la realtà
E quindi io per esempio qui posso portare soltanto alcuni dati comuni che abbiamo e limitarmi a sottolineare l'esigenza di andare alla rizzare gli altri
E i dati comuni alle donne del Mezzogiorno voglio sottolinearlo con forza perché è essenziale sono limiti e vincoli alle libertà
Siamo diverse abbiamo percorsi diversi ma abbiamo un dato in comune che è oggettivo e l'esterno a noi cioè per nessuno come per noi è lunga la lista delle cose impossibili
Dal lavoro alla sicurezza la vivibilità dei luoghi sono infinite le cose che non possiamo fare
Per nessuno come per noi suona paradossale l'antico detto l'aria della città rende libere liberi diceva
Le nostre città non hanno nessuna possibilità di rendere libero nessuno
Per nessuno come per noi la contraddizione tra costituzione formale e costituzione materiale così forte nessuno è altrettanto presto dalla violenza degli uomini e delle cose
Per nessuno come per noi è difficile misurarsi con le sedi della politica in generale ma tanto più con la degenerazione che hanno assunto nel Sud
Ma allora se tutto questo è vero se queste parole aspre e dure hanno un senso bisogna rovesciare il nostro ragionamento e poi e soprattutto rovesciare la pratica che finora assegnato alla nostra azione
Un modello di azione che ha visto concentrare la nostra iniziativa partire la nostra iniziativa concentrare i nostri sforzi nei luoghi dove era più forte nostro insediamento sociale
Rodotà diceva prima le risorse decidono e io ho sentito parlare qui dei nostri azionisti di maggioranza
Ho sentito dire ha recentemente a proposito delle zone forti del nostro Paese a proposito del nostro partito strana logica aziendalistica
Se
Vero che la questione meridionale e centrale e dal Sud che deve partire nel modo di attuare le forme del nostro agire che consideriamo più dirompenti
E a Catania Napoli prima che a Modena che va investito il nostro convincimento che il piano regolatore nel tempo sia una proposta rivoluzionaria
è qui che dobbiamo partire per rivendicare i diritti
Sui luoghi di lavoro
E mi dicono spesso che è paradossale questo ragionamento partire di qui dove il lavoro non c'è
Ma se accettiamo la logica prima al posto di lavoro resto verrà entriamo in un tunnel di cui non capisco la confluenza a Catania ricatto che non hanno voluto accettare le donne delle SGR attesta Thomson adesso posta di fronte al ricatto o licenziamento lavoro notturno
Hanno condotto una battaglia e la stanno forse vincendo ma sono sole dovranno vicino all'ora del sindacato nel nostro partito
Se per questo ci attrezziamo è per un partito diverso che abbiamo bisogno
Ma di un partito neanche si definisca nuovo ma che altri concretamente la pratica del nuovo per esempio io penso è suonato provocatorio quando l'ho detto altrove
A una gestione diversa una partizione diversa delle nostre risorse umane e finanziarie partiamo da noi intanto è pur vero che lo Stato destina una quota ridicola dei propri investimenti di ordinaria amministrazione alle regioni del Sud ma che quota di investimenti assurdo riserva al Partito Comunista
Sarebbe forse tema di un'altra sezione qui i temi delle sezioni evita abilmente si incrociano ma io vorrei leggere anche nel bilancio del partito la centralità della questione meridionale se non si vuole che rimanga soltanto un bel capitolo di un bel programma
La stragrande maggioranza delle donne del Sud e comunque la cultura fortemente presente fra le donne del Sud ha poi un altro dato in comune
Qui non si è attuato un percorso lineare che ha visto per dirla in parole povere le tappe dell'emancipazione precedere e preparare quelle della Libia
Abbiamo cioè assunto coscienza di noi senza che la condizione ci favorisse l'itinerario in tante magari non tutte natante in modo diffuso è visibile
Ed è un dato che contrasta non solo con il meridionalismo piagnone che per fortuna abbiamo abbandonato ma anche con un diffuso e più moderno catastrofismo impotente
Nonostante le difficoltà importa della difficoltà le donne son diventate uno degli agenti principali del mutamento del sud il paradigma della debolezza riduce la nostra complessità di esperienze
Dove ci sono fermenti dove si aprono spazi dove si pratica trasformazione nel Sud trovi le donne contro i padri contro i padroni e contro i padrini
E più questi apposti a questa realtà è scolpito da questo contrasto la difficoltà delle condizioni oggettive la forza con cui si afferma la soggettività auto determinante
Anche là dove il dato è negativo le liste di disoccupazione la grande nuova disoccupazione femminile esplicita
E si esprime questa soggettività diversa con un tratto fortissimo attribuito al valore della persona irripetibile irriducibile
Certo nel tutto questo ha visto sviluppare molto spesso effetti nefasti individualismo familismo clientela
Ma è un dato che può avere potenzialità positive da sviluppare ma anche esso ci obbliga a rivedere il tessuto della nostra cultura politica
Anch'esso ci costringe a inventare forme diverse di soddisfazione dei bisogni collettivi non solo nelle sedi istituzionali classiche ma in tutti i luoghi dello stato sociale
Flessibilità e personalizzazione dei servizi
Chiedono di mettere in campo domande nuove per diritti nuovi ma sono rimasti ancora soltanto slogan e slogan
Di cui si sono accentuate spesso le potenzialità negative voglio fare degli esempi per spiegare quello che voglio dire pensa ai consultori o agli asili ce ne sono pochissimi ma alcuni ci sono nel Sud
Ebbene qui bisogno delle donne il bisogno forte di personalizzazione di gestione in prima persona è stato frustato sistematicamente dai meccanismi dell'impersonalità e dalle procedure della burocrazia
Le abbiamo viste allora ritirarsi ripiegare su soluzioni private
Priest regressivo questo recupero disse unicamente nella dimensione dell'individuo consumatore come se solo lì fosse rimasta l'ultima regressiva residua possibilità di Scelta e di decisione
Ma non pensa soltanto alle sedi pubbliche o ai diritti dello stato sociale il cui smantellamento è stato paradossalmente facilitato e anche questo credo che sia un dato di riflessione non solo dai rapporti di forza sfavorevoli
Ma dalla spessa specificità dei bisogni della riproduzione che non si possono assoggettare al dominio di un'organizzazione di tipo industriale
Non penso soltanto a questi luoghi della diamo troppa spesso introdotte misuratore di efficienza e di efficacia a tratti da un sistema produttivo che è incompatibile con quello riproduttivo nelle sue logiche
Ma penso anche ai luoghi e ai tipi del lavoro produttivo penso ad esempio alle donne del caporalato pugliese
Alla caduta verticale delle loro lotte che sono state fondamentali per un certo momento della storia di quella regione
Nel momento in cui dalla sinistra e dal sindacato hanno sentito arrivare ostacoli e diffidenze alloro desiderio di autogestione
Penso al Progetto infanzia di Catania piena progetto vitale quand'era progetto autonomo di donne ed è diventato attorno nel momento in cui abbiamo accettato la sede istituzionale del Comune come sede privilegiata
Certa teoricamente sarebbe una sede privilegiata Modena probabilmente lo è a Catania non lo è
E allora non possiamo io credo continuare a condurre battaglie in nome del come se
Non possiamo cioè continuare a declinare i diritti solo in chiave normativa
Mentre essi vengono stravolti e negati nella gestione concreta nei poteri concreti che la gente non può esercitare dei luoghi concreti dove la gente vive
Non mi serve a niente che i palazzi diventino palazzi di vetro se poi nessuno capisce perché ci deve andare a guardare nessuno sa che ci può andare a guardare rimane una proclamazione sulla carta il fossato tra il Palazzo e la città rimane identico
La coerenza che chiedono le donne e con questo chiudo non ho non è coerenza fra principii enormi
Ma coerenza fra principii bisogni è realtà
E anche qui la misura della coerenza e nelle migliaia di comportamenti individuali delle migliaia di individui concreti
Popolano i nostri luoghi
Non è un caso che le donne diserta i no tanto più nel Mezzogiorno i luoghi della politica declamatoria
E siano presenti invece con forza nei luoghi del volontariato laddove coerenza fra scelte ideali e scelte di vita maggiormente coincidono
Ma perché a noi deve essere così difficile uscire dalle USL
O perché aspettiamo che sia la Corte costituzionale a proclamare illegali le nostre commissioni di concorso quando ha detto Damiano sulla carta che vogliamo uscirò che siamo già usciti addirittura
Ci siamo lasciati alle spalle consociativismo
La riflessione sui diritti non può prescindere io credo da domande come queste
E si non sono proclamazioni sono nervature di un corpo concreto che concretamente incontra il nuovo pc sul territorio e non soltanto la definizione di una sua identità storiche ideale
E afferma che la politica è questa congiunzione non soltanto una presa di posizione su ciò che accade nel mondo
Può questo partito nuovo diventare la collocazione politica naturale di quei soggetti che esprimano a quelle peculiari istanze di cambiamento può assumere fino in fondo questa politicità che è la loro e non quella neutra astratta depurata in cui finora sono naufragate o sono state rese marginali tutte le differenze
è vero che quando si parla di democrazia istituzioni e diritti le donne si sono misurate sul terreno della rappresentanza
Ma è anche vero che la gestione concreta dei diritti nelle sedi istituzionali e non soltanto in quelle cammina con le gambe concrete della gente non con ideali astratte di rappresentanza dove le quote rappresentano lo ha detto cotture ha ragione una misura forza necessaria ma certamente non sufficiente
Novelli
E poi Veltri
Ma nel decennio Ottanta
Diciamo da quando ha preso avvio quello che nel mondo è stato chiamato il fenomeno della Lega Nismo
Al processo di restaurazione capitalistica nel nostro Paese che scusatemi
Una nota di provincialismo che Terme parte con i trentacinque giorni della FIAT e la sconfitta del movimento operaio in Italia
Sia accompagnato una caduta verticale della partecipazione democratica del nostro Paese cioè con la grande stagione che si era avviata ancora prima del mitico sessantotto pensiamo a cosa era già accaduto a metà degli anni Sessanta delle fabbriche quando viene messo in discussione
Il vecchio istituto della Commissione Interni
Pensiamo a quello che si apre nelle grandi città come la mia a metà degli anni Sessanta con la nascita dei comitati spontanei di quartiere che mettono in discussione l'assegno tutelarsi cioè per la prima volta quella che anche a casa nostra veniva un po'ironizzato a negli anni Cinquanta la via urbanistica al socialismo
Viene fatta propria da grandi masse che mettono in discussione addirittura l'organizzazione del territorio la definizione di un piano regolatore
Pensiamo a quello che esplode nella scuola sia pure con tutti i limiti
Distretto
E dei decreti dei decreti delegati
Ebbene tutto questo movimento
Sull'onda del quale nel nostro Paese si strappano delle conquiste consistenti non solo viene affossato
All'inizio degli anni ottanta ma addirittura in un certo senso demonizzato
Considerato una superfetazione una cosa che ha intralciato lo sviluppo del Paese perché c'è stato troppo
Democratici lirismo c'è stata troppa discussione troppo partecipazione cioè il gli addetti ai lavori il così detto manovratore è stato disturbato
E da parte nostra da parte della sinistra della cultura di sinistra ma anche in primo luogo da parte del nostro partito che subisce i primi attacchi c'è una specie di Complesso
E allora non sia una reazione adeguata a questa ondata nuova a questa cultura nuova che si ripresenta sulla scena politica italiana tutto questo si accompagna molto schematicamente ad un processo di degrado della vita politica del nostro Paese
Questa caduta partecipativa
Di fatto si attenua sino a scomparire
La vita politica italiana viene alimentata da un clima di sfiducia e di qualunquismo
In parallelo vede crescere sempre più un'ondata di bonapartismo
Tutto questo ripeto sempre con un atteggiamento di nella migliore delle ipotesi di imbarazzo di impaccio da parte da parte nostra
Abbiamo dei gravi ritardi anche sul piano dell'elaborazione delle proposte dei compagni attorno alla vicenda della riforma istituzionale la questione della legge elettorale
Con doppiezza con atteggiamenti equivoci con incapacità di andare ad un confronto serio che sulla base del quale poi si assumono delle decisioni
Si cerca di dare ragione a tutti e a nessuno e quindi lasciando che la situazione sì in Pantani sempre di più
Ecco allora che in questo contesto
La malattia che
Colpisce la democrazia italiana si si si accentua e quindi abbiamo una constatazione direi di carattere generale da parte di tutte le forze politiche
Sul fatto che l'Italia sia ammalata e che la politica sia malata
è una costatazione che ormai più nessuno osa mettere in dubbio anche se si preferisce attardarsi a discutere sugli affetti senza cercare di capire quali sono le cause reali le cause che generano questa malattia
Sentiamo sempre più con insistenza tutti Jordi parlare di scollamento disaffezione del distacco del cittadino dalla politica
Anche se i segni sono evidenti di questo fenomeno però nulla di concreto viene fatto viene messo viene messo in atto
E constatiamo come la politica da troppi anni sia soffocata manipolata da un sistema di potere che ha visto molto spesso i partiti prevaricare sulle istituzioni e sulla vita sulla vita civile
Quindi oggi di fronte a fenomeni come quello delle leghe
Che qualcuno vorrebbe demonizzare
Io credo che dobbiamo prestare molta attenzione anche perché il voto alla lega non è un voto di scambio non è un voto è più di tipo clientelare nessuno ha votato per le leghe
Per ricevere la croce di cavaliere o il posto e in un ufficio pubblico o la la casa all'Istituto autonomo case popolari il voto alle leghe
è un vuoto di sfiducia di qualunquismo ma è un voto di protesta è un voto contro qualche cosa contro un sistema che non viene più accettato
Quindi più che un rifiuto della politica da parte dei cittadini io credo che sia corretto parlare di un rifiuto del mondo come la politica è stata praticata
In tutti questi anni quindi Razzetti la degenerazione politica assunto non solo in qualche regione italiana facciamo attenzione anche qui a vedere solo la mafia la camorra la 'ndrangheta
Ecco nelle tre regioni o nelle quattro regioni del Sud ormai questi fenomeni sono largamente diffusi anche al Nord nella cintura di Torino dei comuni del Pocho fuori i nomi
Michelino Moncalieri Beinasco Orbassano settimo vena Ria ecco ci sono queste organizzazioni che fanno il bello e il cattivo tempo
La politica
E la piattaforma il pilastro è stato detto portante dei principali valori della società
In cui viviamo chez degenera
La politica questo pilastro si sgretola mandando all'aria il sistema su cui si regge la Società Democratica la convivenza civile
Quindi quando l'uomo della strada non comprende più l'uomo del pari gli uomini del palazzo vuol dire che il Paese legale ci allontanato dal paese reale significa che società è stato si sentono rispettivamente strani
Mentre i cittadini e coloro che rappresentano la struttura politica cioè i partiti non comunicano più tra di loro
Nel momento in cui si inaridisce la politica sappiamo che si inaridisce anche la democrazia questo è il dato dal quale dobbiamo partire oggi
Cioè c'è una crisi della vita democratica del nostro Paese con dei grossi rischi e non dobbiamo temere di fare dell'allarmismo perché io son convinto che la situazione è giunto al al punto di rottura
E d'altra parte quello che sta accadendo
Dopo la scoperta
Delle delle lettere di Moro credo il modo le circostanze del momento ecco credo che sia ormai è un dato incontestabile
Ecco io credo che la nuova cultura politica
Debba cercare di partire anche e soprattutto dalla prima cedola organizzata dello Stato non non dico questo per distretto di mentalità di formazione
Di interessi di bottega ecco ma io credo che noi dobbiamo riscoprire la vita del Comune cioè dobbiamo ripartire dalla base della struttura è stato cioè la riscoperta della politica partendo dal Comune consente tra l'altro di attivare energie nuove
Capaci di rinnovare i quadri politici amministrativi garantendo al tempo stesso comunque ricambio delle classi generazionali partendo anche dal piccolo centro dal piccola dalla piccola comunità
Ecco perché il nuovo ordinamento delle Autonomie locali avrebbe dovuto vedere molto di più impegnato il nostro partito in questa battaglia la famosa legge centoquarantadue che è stata praticamente
Così un un un dibattito all'interno del Palazzo
Con grandi contraddizioni anche da parte nostra sulle valutazioni che si dovevano dare una legge che doveva riformare chiedo una riformato di fatto basti pensare che dipende ancora gli enti locali dipendono dal dal ministero dell'Interno basti pensare alla figura del segretario comunale che dipende da un altro ente basti pensare
E ancora in questi giorni gli ultimi provvedimenti del Governo e si si dicono quali intenzioni sia quale uso si vuol fare dei prefetti addirittura quindi siamo stati carenti compagno da questo punto di vista fortemente carente
Basti pensare alla alla manipolazione la presi in giro dei dei sessanta giorni per costituire le giunte della della sfiducia costruttiva
Ecco io ho chiesto al Ministero sto facendo un'indagine personale molto prossima attiva ma sono alcune centinaia le giunte cosiddette balneari
Perché alla scadenza dei sessanta giorni si è formato in fretta e furia con gli esponenti politici locali e la Giunta per non incorrere nello scioglimento
E adesso queste giunte si trascineranno avremo le giunte di transizione inattesa che arrivi non si sa bene che cosa così come la sfiducia costruttiva altro grosso inghippo alte altra grossa manipolazione perché se non si avrà la possibilità di raccogliere le firme con il voto palese la Giunta andrà avanti in prorogatio per mesi e mesi e mesi e quindi
Contribuendo ulteriormente al degrado della vita delle nostre amministrazioni
Comunque alcune cose in questa centoquarantadue ci sono almeno aggrappiamoci a questo nel fatto che il Comune finalmente viene considerato lente di base che rappresenta concretamente la intera comunità ne cura gli interessi e le promuove lo sviluppo qualcuno da parte del ministero ha parlato di rivoluzione statutaria
Io credo che questa vada valorizzata in pieno e non può essere la vicenda dello Statuto appannaggio dei soliti addetti lavori
Io porto un'esperienza personale del mio comune è già stato votato un ordine del giorno tende della questione statuti dovranno occuparsene i capigruppo compagni
Parliamoci chiaro qui siamo vuol dire sbagliare completamente non aver capito quale la portata di questa di questa di questa riforma io credo che si possa aprire una nuova stagione
Non solo nella vita delle amministrazioni locali capaci di realizzare una democrazia articolata una democrazia sociale in cui tutti i cittadini devono sentirsi responsabilizzati
Ecco perché si tratta
Di fornire i canali perché ogni aggregazione possa esprimersi esercitando una funzione di controllo e per garantire nel contempo la possibilità alle istanze di base di contribuire alla individuazione delle soluzioni ecco allora il ruolo importante che rilasci devono h e riacquistare i partiti
Ecco perché sono convinto che in questa azione di demonizzazione nei confronti della politica abbiamo concorso anche noi quando a un'espressione usata da culture in Umbria non non mi è piaciuto molto quando si dice bisogna evitare l'eliminazione dei voti di preferenza perché se non ci daranno bisogna responsabilizzare i partiti allora c'è mai proporre le elezioni primarie istituzionalizzando le ma poi responsabilizzando appieno i partiti
E i partiti si rendono garanti nei confronti dell'opinione pubblica per quanto ci riguarda gli uomini che presentano quali futuri governanti della comunità e i programmi e se ne assumono tutte le responsabilità di fronte all'opinione pubblica è ora di finirla compagni con punto atteggiamenti che sanno molto di doppiezza di voglio ma non posso ecco bisogna essere chiari
L'elezione diretta del sindaco io a contrasto e Rho
Fin quando avrò la forza perché è un è un obiettivo sbagliato perché si vanno a creare dei mostri non abbiamo bisogno in questo paese di altri mostri ecco di altri fenomeni da baraccone ce ne sono già troppi
I quali poi non rispondono a nessuno cioè non direttamente al popolo facciamo attenzione a queste forme qui c'è mai dobbiamo dire i partiti presenti non gli uomini e i programmi
E allora si va dalla scelta della squadra cosiddetta che deve governare una comunità
Ecco perché non ho firmato i referendum perché i referendum sono elementi di equivoco quando si pongono determinate rivendicazioni o modifiche come quella della riduzione delle preferenze ad una compagna quella preferenza guai a noi se passasse
Se venisse attuato un provvedimento del genere quella preferenza rivisto che oggi usiamo molto in termini di mercato e nella politica assumerebbe del mercato della politica un valore in sé mai se volevamo De Ponte dializzati il vuoto di preferendolo portarla dieci così nel mercato cadeva di valore nella storia dei collegamenti delle convegni credo che non abbia eccessivo peso da questo punto di vista per lo meno in molte in molte realtà
Quindi evitare i pasticci le ambiguità
Le cose che non sono chiare al cittadino dobbiamo dare
Delle norme che siano chiare e leggibili anche i meccanismi elettorali devono essere semplificati al massimo non questi questa proposta così macchinoso come quella che noi abbiamo avanzato per la riforma della legge elettorale
Dei dei Comuni così dicasi per questa abbozzo di proposta che ci sta
Che c'è che il compagno par vera ha presentato vogliamo andare a scindere nettamente l'esecutivo da legislativo beh facciamolo con chiarezza andiamo addirittura propone due tipi di elezioni compagni
Ma ci deve modificare radicalmente il sistema italiano allora ci vado un modello tipo quello statunitense ma diciamolo con chiarezza
Non questi ibridi non queste cose pasticciati don chiare
Per lo meno agli occhi della della grande della grande opinione pubblica
Io credo e concludo
Attraverso gli statuti si può dare vita a nuove procedure idonee alla partecipazione
Partecipazioni intesi in modo diverso forse da come l'abbiamo intesa degli anni sessanta settanta perché ero molto soprattutto rivendicativo
Quindi partecipazione non soltanto in chiave rivendicativa il che poi molto spesso è scaduta a livello del famoso finale del film Miracolo a Milano del piumino cioè della rivendicazione al rialzo
Ma partecipazioni intesa come corresponsabilizzazione come consapevolezza come prese di coscienza come crescita civile del cittadino ecco e allora
Io credo che da questo punto di vista attraverso gli statuti ci sia la possibilità di un coinvolgimento della gente
Cercando di mettere a fuoco questo enorme patrimonio che c'è nel nostro Paese di giovani di donne che partecipano a vita associativa al volontariato che rifiutano la vita
Politica che rifiutano la partecipazione all'interno dei partiti
E quindi occorre tutti assieme eletti ed elettori individuare le tematiche le linee fondamentali lungo le quali si si intende intendiamo muoverci
Si parla sempre più con insistenza della Romagna prossima fine della Prima Repubblica cellule espressioni siamo alla frutta siamo al capolinea benissimo se così è
Vogliamo concorrere noi a decidere cosa può essere alla Seconda Repubblica o devono deciderlo soltanto alcuni personaggi
Alcuni attori del teatrino della politica italiana vogliamo coinvolgere le masse vogliamo qui vuol dire alla gente vogliamo otto renderla consapevole di quello che sta accadendo in questo Paese
Io credo che oggi ci siano le condizioni per determinare un movimento dal basso capace di coinvolgere tutti gli eletti
Dal popolo per avviare un processo di rinnovamento democratico all'ultima assemblea dell'Anci anche se è stato l'Assemblea deludente per molti aspetti
Però alcuni punti a Cagliari sono stati fissati l'idea che abbiamo imposto all'anzi di andare entro pochi mesi ad una verifica
Della vicenda statuti ma non soltanto per esaminare le bozze dei vari regolamenti o di vari statuti che sono state ma per andare ad un confronto con la società civile
E quindi è stata proposta una grande assemblea nazionale da tenersi qui a Roma alla fine dell'anno con il coinvolgimento di tutto la l'associazionismo di tutto il volontariato per vedere in che misura è stato in coinvolto in questo processo
Ma noi come partito possibili che non siamo in grado di determinare almeno in mille comuni cioè gli otto mila comuni italiani una seduta straordinaria un'Assemblea che avvenga anche da un punto di vista della contemporaneità che abbia questo richiamo forte
Di fronte all'opinione pubblica per dire vogliamo discutere vogliamo partecipare
All'elaborazione dello Statuto che vuol dire regolare la vita nelle nostre comunità io credo io ho finito
Ognuno può fare la sua parte indipendentemente dalla collocazione ideologica e politica anche qui
La cosiddetta trasversalità quelle forze che all'interno della Democrazia Cristiana dicono di volersi muovere in una certa direzione
I socialisti che dicono che ci sono ancora per fortuna nelle amministrazioni locali che si richiamano a certi principi a certi valori le forze laiche e allora è possibile con queste forze
Stabilire un punto di contatto per avviare una nuova stagione per per usare una espressione provocatoria di Licio Gelli per creare veramente in Italia un movimento di rinascita democratica
Allora Veltri dopo Bassanini
Raccomando sempre il tempo
Compagni Stefano Rodotà si poneva il quesito se esistano le condizioni per un programma fondamentale
Nello scontro il difficile concludeva io credo che sui contenuti lo scontro si potrebbe anche comporre ma leggo la condizione per un programma fondamentale
Fondamentale anche il tempo partiti socialisti e socialdemocratici europei che Laboral nei programmi fondamentali ci mettono degli anni
E poi non ho capito bene una cosa
Se qui oltre che un programma fondamentale bisogna elaborare anche delle proposte
Per rispondere qui e subito al Paese
Perché le domande sono pressanti io rispondo positivamente
Cioè non credo che la questa conferenza posso uscire fatto un programma fondamentale se ci sono delle linee essenziali
E se emergono delle proposte per rispondere alle esigenze del Paese già il lavoro già avremmo dato un contributo interessante
La cosa che mi aveva la proposta che mi aveva sedotto e credo molti degli esterni siano stati sedotti da questa interdipendenza che era stata apposta per la prima volta in Italia negli ultimi vent'anni tra la Costituzione anzi l'invenzione la costituzione della nuova formazione politica la riforma della politica è l'alternativa
Be'gli altri partiti non hanno capito secondo me che questa era anche una via della salvezza indicata tutti i partiti italiani non solo al Partito Comunista Italiano
E e però compagni se noi vogliamo affrontare seriamente questo problema non possiamo non parlare del sistema dei partiti ne ha accennato Novelli aleggia questo problema ma non lo si affronta
Alla lega Lombarda compagni hanno votato migliaia di comunisti gli elettori comunisti hanno da tempo e ha ragione Novelli non è stato un voto di scambio
è stato un voto di protesta durissima che aumenterà contro il sistema dei partiti
Io sono abbastanza d'accordo con quanto scriveva Manzella di recente
Ma non è una novità
Nel mille novecento settantotto
Un grande sociologo francese socialista Alain Touraine scandalizzata noi marxisti perché scriveva guardate che la lotta di classe sta cambiando segno
Sarà uno scontro tra gli apparati e i cittadini aveva ragione Alain Touraine
Oggi
Quello che si nota di più è la negazione dei diritti e dello scontro a tutti i livelli tra gli apparati di ogni tipo le istituzioni partiti tutti gli apparati e i cittadini
La compagnia si poneva il problema ma dice possibile che è stata annunciata l'uscita dalle USL e non se n'è fatto niente
è possibile che per limitare o per eliminare la presenza dei politici degli uomini dei partiti
Nei concorsi che vengono manovrati deve intervenire la Corte costituzionale beh quando i partiti
Si fanno scavalcare in questo modo vuol dire che hanno già subito una sconfitta a mio parere
Allora gli obiettivi che a mio parere si pongono sono due
Ridurre il potere dei partiti domande e dare potere ai cittadini ma ci poniamo e vogliamo fare un'osservazione che tutti i giorni
Il balza ed un mese fa una badante anche importante guardate dell'elettorato del Partito Comunista Italiano la parte una parte progressista di queste lettorato
Per risolvere alcuni problemi paradossalmente in un Paese come il nostro
Ma i paradossalmente ma è anche giusto se andate a vedere propone di privatizzare proprietà pubbliche perché la cosiddetta classe proprietaria che non risponde a nessuno lo dirige e si autoproclama competente come ha fatto il figlio di leone per letti e quindi una parte importante di questo elettorato dell'elettorato del Partito comunista ma anche del nuovo partito
Che non è trascurabile propone soluzioni di addirittura contrastano con tutta la nostra impostazione e cioè in Italia la medicina diventa quella di privatizzare io non sono d'accordo perché credo che il pubblico possa e debba funzionare
Ma non va sottovalutato tutto questo
E questo ci riconduce al discorso sul sistema dei partiti
Allora brevissimamente secondo me bisogna intervenire a tre livelli sulle istituzioni in questo mi dispiace di non essere d'accordo con di non essere d'accordo con Novelli
Io sono per l'elezione diretta del sindaco caro Diego e sono per la una soluzione di doppio turno alla francese
Su questa seconda sei d'accordo anche tu mi fa piacere
Secondo forse più io credo che bisogna intervenire anche sulla legislazione
Perché dico questo primo perché c'è un'inflazione drammatica della legislazione secondo noi dovremmo istituire l'impatto un dossier di impatto legislativo
Per il Parlamento e per le regioni Demba Lupi tutta la legislazione soprattutto nei segua l'iter perché uno dei problemi drammatici di questo Paese non è che non ci siano delle buone leggi
Noi facciamo leggi nazionali e regionali tra i più avanzate del mondo che rimangono sulla carta non vengono attuate vengono attuate solo le leggi peggiore in questo Paese e il cittadino è indifeso perché non ha nessun nessun strumento di garanzia
Nella maniera più assoluta se le leggi non vengono attuate
E infine e chiudo la pubblica amministrazione io non so se se ne parla in questa sessione ma è componente essenziale a mio parere da due anni da tre anni a questa parte sento dire dal segretario del partito da Bassolino ieri
Bisogna dividere la politica dell'amministrazione d'accordo ma non ci si può limitare a dire che bisogna dividere la politica dell'amministrazione
In Italia abbiamo un modello ibrido che non è né il modello scandinavo che divide la politica dall'amministrazione seriamente individuando un'autorità che risponde al Parlamento perché la burocrazia sia controllata e venga valutata sulla base dei progetti e degli obiettivi
E abbiamo l'altro grande modello americano in cui c'è l'intreccio totale tant'è vero che quando arrivò un presidente sbaraccato tutto essere e qua arriva l'altro e rimette a posto i suoi amici
Noi dobbiamo scegliere a questo punto un modello italiano
Perché non possiamo rimanere sospesi in aria e limitarci a questo slogan dobbiamo entrare nel merito dei problemi e dobbiamo fare proposte sul reclutamento sulla formazione
Sul rapporto pubblico-privato introducendo il rapporto di diritto privato sulla fase sul regime transitorio a mio parere altrimenti noi continuiamo a limitarci a questa espressione
Di separazione politica e amministrazione ecco io credo che sarebbe sufficiente che intervenissimo su queste questioni per dare una risposta perché tutto questo è compagni miei è questione morale di cui non si vuole parlare questo Paese diviso da tutto
Dal calcio dalle leghe dalla distanza dall'Europa dall'Africa ma è unito da una sola cosa ormai non è il Sud dalla corruzione
Il problema della questione morale riguarda tutti Milano più che Palermo anche perché a Milano ci sono più quattrini che a Palermo
E naturalmente no vengono investiti a Milano a Palermo e difficili investirli dalla moda a tutto il resto
Quindi io credo che sarebbe sufficiente cominciare a dare risposte di questo tipo e infine me lo consentano i compagni comunisti
Che il partito comunista che ha fatto sempre proposte interessanti
E le ha scritte nei suoi documenti si impegni per prima o poi ad attuarle non Addis attenderlo e questo mi sembra molto importante
Grazie
Con la Bassanini e poi Vinci ma avevo Vinci
Ma io ho molto apprezzato
E largamente condivido
Sia la relazione di cottura ricche quella che è apparsa come un racconto relazione di Stefano Rodotà
Credo che realtà
Alla base dell'apparente contrasto per RAI due primi interventi ci sia consentitemi di dirlo una scarsa chiarezza sulle finalità
Di questa conferenza programma
Perché non è chiaro se qui stiamo cercando di cominciare a delineare il programma fondamentale
O quelle che nel nostro documento milanese che vi è stato distribuito ieri chiamiamo le linee guida di un programma di governo
Un partito ha bisogno e dell'uno e delle altre deve avere un programma fondamentale che ne identifichi la natura e l'identità e ha bisogno di avere una sua un suo programma di Governo per il Paese
Il programma di governo in qualche misura discende o misura i suoi obiettivi suoi parametri sul programma fondamentale programma fondamentale certamente più importante per definire identità e natura del partito però anche il programma di governo in concreto definisce immagine e identità l'identità del partito
Rodotà si è mosso più sul primo piano Coturi più sul secondo
In realtà il dubbio che ci può essere se il grado di preparazione di lavoro fatto è sufficiente per affrontare in maniera convincente la prima questione cioè la definizione di un programma fondamentale che non è cosa che si affronta molto praticamente io vorrei soffermarmi rapidamente su alcuni punti
Della prima questione programma fondamentale certamente definizione della democrazia
Delle sue condizioni e dei suoi caratteri nere la relazione in sostanza che c'ha fatto Stefano e su alcuni punti del secondo premesso che condivido ampiamente quello che sia culture che Rodotà hanno dei democrazia e sulle condizioni ecco io credo che sia siano state elencate una serie di condizioni della democrazia di precondizioni del processo democratico da Rodotà molto bene e anch'io ritengo che anche il reddito minimo il minimo ambientale
Quindi un minimo di condizioni di vita di sopravvivenza siano precondizione del processo democrazia
Credo però che se ne aggiunga se ne debba aggiungere una o meglio che dobbiamo riflettere
Su una condizione soprattutto dopo l'esperienza di questi anni culminata nel mille novecento ottantanove
Ed è se un'economia pluralistica
E quindi un'economia di mercato
Non sia Allo stato delle nostre conoscenze una delle precondizioni del processo democratica la proprietà pubblica integrale dei mezzi di produzione l'economia collettivistica
Ha dimostrato nei fatti di essere incompatibile con la democrazia
L'economia di mercato consente un distacco l'economia pluralistica può darsi che in futuro altre forme economiche possano essere inventate ma lo Stato è così un distacco tra ceto politico e società civile
Una autorganizzazione della società civile
Evita un controllo delle risorse da parte di una burocrazia politico economica
Che sono anch'esse
Condizioni una relativa autonomia della società civile che sono condizioni che è una condizione del processo democrazia
Una secondo ordine di riflessioni già Stefano Rodotà ci invitava a farlo e quello che riguarda il rapporto tra democrazia ed efficienza
Ora io credo che
Io credo che qui il problema non sia posto tanto dall'economia capitalistica quanto dal grado comunque di complessità
Delle nostre società e delle nostre economiche questo grado di complicità pone il problema se la democrazia possa essere effettivamente estesa a tutte le decisioni senza una perdita intollerabile di efficiente
Detto questo però occorre anche dire lo accennava Stefano
Che
Chiaramente una forza di sinistra non può non spingere la richiesta di estensione della democrazia fino ai limiti
Della compatibilità con il minimo di efficienza accettabile limiti da cui siamo ancora assai lontani e proprio le esperienze di democratizzazione nell'esperienze tedesca e svedese dimostrano che
I primi tentativi di democratizzazione del sistema industriale non hanno affatto diminuito l'efficienza di questo sistema nel lungo periodo
Quindi su questo terreno c'è ancora ci sono ancora molti passi da fare in direzione di una democratizzazione anche del sistema
Economico economico produttivo senza dimenticare però che un problema di compatibilità fra democrazia ed efficienza
Comunque comunque sussiste
Infine vorrei su questo terreno sottolineare come
Una democrazia vitale esige cittadini non ricattabili dal potere politico ed economico
Sufficientemente colti
E sufficientemente capaci di valutare di a vere di valutare le informazioni rilevanti per le scelte a cui sono chiamate questo richiede una buona il sistema di distruzione dobbiamo dirlo anche questo è una condizione della democrazia un buon sistema di istruzione
Un'informazione libera e pluralistica e un sistema di istituzioni
Capace sufficientemente legittima questo recentemente forte ed efficiente da contrastare da contenere il grado di dominio
Di Poteri organizzati economici finanziari e criminali sulla società e sugli individui
Io credo che dobbiamo mettere anche queste come condizioni fondamentali per la democrazia sono tutte
Condizioni carenti in Italia sistema dell'istruzione
La libertà e il pluralismo dell'informazione
Istituzioni e sufficientemente legittimate forti da governare controllare i processi e non lasciarli nelle mani del dominio di organizzazioni criminali economiche o finanziarie
E credo che su questo terreno vi sia la uno dei collegamenti essenziali che non impliciti nella redazione di futuri anche se altre volte due gli avvenimenti esplicitati tra
La nostra concezione della democrazia e quindi diciamo la riflessione alta da programma fondamentale e le proposte che dobbiamo fare sul terreno della delle riforme istituzionali siamo sul terreno del del programma di governo qui c'è una connessione molto forte
Cioè la democratizzazione integrale sono i diritti dei cittadini però è anche queste esigenze di istituzioni legittime attese forti capaci di governare i i processi
E non di lasciarli nelle mani di e grandi e Poteri
Privati di organizzazioni criminali di potere finanziari o l'economia
Scendendo
Per restare né in termini molto rapidamente
Al terreno invece delle linee di un programma di governo
E quindi della parte maggiore della relazione di cottura dei
Ecco io credo che abbia ragione
Angius almeno su un punto dove ha detto che in realtà assi questo implica una ridefinizione della nostra cultura
Istituzionale politico istituzionale cotture sottolineava giustamente come due elementi di questo ridefinizione della nostra cultura un ruolo non totalizzante
Della politica e dei partiti particolare
Una concezione non difensiva della Costituzione quella concezione difensiva che e che ingiustificata all'inizio con la necessità
Di costruire
La lealtà costituzionale è un idem sentire
Sulle regole ha finito però negli anni più recenti per
Per identificare l'immagine del Partito comunista sul terreno istituzionale comune immagine conservatrici di partito che difendeva agli occhi di molta gente non tanto i principi e i valori di una Costituzione che noi riteniamo nei suoi principi nei suoi valori ancora valida
Quanto il sistema
I meccanismi istituzionali così come erano venuti degenerando nel corso dei decenni
Da questo punto di vista invece una posizione più fortemente riformatrice anche sul terreno istituzionale che ponga il problema di come quei principi e quei valori dico
Qui io credo di dover dire che su questo terreno io condivido largamente le proposte chi culture via avanzato
Mi limito ad alcune osservazioni e certamente necessario
Rodotà lo sottolineava
Inquadrare in maniera più consistente di quanto nella relazione non fosse indicato nel processo di integrazione europea e nella nostra Scelta di un processo democratico di integrazione europea
Le proposte che noi facciamo e le prospettive su cui ci stiamo su cui ci stiamo muovendo
Questo anche in relazione alla scelta fortemente regionalista
Il regionalismo si spiega in una concezione di Europa delle Regioni l'integrazione europea richiama una forte valorizzazione del autonomia delle collettività territoriali è un luogo è un ruolo più di snodo o di raccordo dei poteri degli
Degli Stati degli Stati nazionale
D'altra parte d'altra parte io credo che anche la il rilievo accennato sul rapporto tra democrazia e sistema economico ha ormai la sua dimensione naturale
In un contesto europeo
Da da questo punto di vista e scendendo al livello dell'ordinamento dell'ordinamento nazionale ecco io ho un dubbio
Se sia giusto rinunciare a prospettare questa svolta questa scelta molto più coerentemente fortemente regionalista
Con il termine di un rilancio del regionalismo o non sia più giusto parlare espressamente come tra l'altro alcune istanze del partito fanno di federalismo
La questione può essere semplicemente nominalistiche realtà dove sia il punto di discrimine tra uno Stato federale è uno Stato regionale discusso in in dottrina ed è difficilmente ritrovarvi le una linea di discrimine netto nelle esperienze
Costituzionali di altri di altri paesi io vorrei però che su questo ci intendessimo nel senso che noi non stiamo parlando
Di un mero rilancio di forme di decentramento amministrativo quali sono stati sostanzialmente le attuazioni che le norme costituzionali su Regioni Autonomie locali hanno avuto in questi anni
Noi stiamo parlando veramente di un cambiamento di ottica nella costruzione
Dello stato
Da questo punto di vista al fondo ci deve essere non solo la convinzione sottolineata da Coop Turri
Che occorre riconoscere il potere e l'auto-governo di collettività territoriali e Moggi omogenee ma anche la convinzione suffragata da
Molte delle ricerche e delle esperienze straniere che la società
Complessa di oggi proprio quanto più diventa complessa quanto più diventa ingovernabile razionalmente tutta dal centro
Quanto più richiede forti Autonomie e Autonomie dotate di forte responsabilità
Se questo è io credo che il couturier abbia fatto molto bene
Porre sul tappeto come punto centrale il problema di una costruzione delle istituzioni centrali dello Stato
In modo tale da riflette
E rappresentare lo strumento essenziale di coordinamento e di raccordo di uno stato costruito come Stato federale poi possiamo continuare a chiamarlo per prudenza Stato regionale ma che nel nella realtà le caratteristiche di uno Stato di uno Stato federale
Io da questo punto di vista non mi appassiono al dibattito tra tra monocameralismo integrato B che va bicameralismo differenziato
Trovo e realtà rispetto alla proposta di bicameralismo differenziato che da parte di alcuni di noi di mediante rifatte fu anche depositata in Parlamento
Già cinque anni fa
Attraverso la proposizione di un Senato delle Regioni trovo ben poche differenze
Tra il modello funzionale proposto da couturier e quello che c'è in quella nostra proposta di legge
E questa forse la prova migliore che tramano Khalil monocrome realismo integrato il bicameralismo differenziato le differenze sono assai può anche nella nostra proposta
Il potere di controllo sul governo
Di Indirizzo
E la pienezza del potere legislativo era attribuito alla sola camera o assemblea nazionale se si preferisce chiamarla così e quindi è certamente un modello che recupera alcuni dei vantaggio dei pregi del monocameralismo
Ma anche la nostra proposta la Camera espressiva del sistema delle Autonomie delle regioni aveva sia poteri di proposta di emendamento nel senso nei mi in direzione di in relazione a decisioni spettanti alla sola Camera eletta a suffragio universale sia potere di codecisione laddove si toccavano le materie di competenza delle autonomie locali
Su un punto a me pare che la proposta di couture i resti discutibile ed è dove si prevede la elezione contestuale
Dei membri della seconda Camera contestuale rispetto alle azioni regionali
Restando un'elezione separata rispetto all'elezione dei consigli regionali e delle assemblee regionali così almeno mi è sembrato di capire
Se è così noi rischiamo di avere soltanto un doppione dell'Assemblea nazionale
Una seconda camera debole depotenziata che tenderà però data la sua origine rappresentativa e il complesso delle sue funzioni a recuperare forme di bicameralismo se non paritario comunque tendenzialmente orientato in quel senso mentre io credo che si debba percorrere la strada di tutti gli ordinamenti che hanno
Riconosciuto un beccare un meccanismo differenziato con la Camera rappresentativa delle regioni e degli stati delle Autonomie nel quale la seconda Camera espressione delle istituzioni delle istituzioni Regione
E quindi gli esponenti della seconda Camera sono contemporaneamente
Sono contemporaneamente organi quindi per esempio consiglieri regionali e rappresentanti delle regioni e delle Autonomie
Nel Parlamento centrale evitando così che si determini sociologicamente la spinta a proiettare l'intera loro
Attività politica al centro e quindi a recuperare funzioni per lui ricostruire una sorta di parità nel bicameralismo
Perché il centro della loro attività deve restare
Fissato in istituzioni regionali che assumono
Una e dignità e una pregnanza politica molto superiore a quella attuale che quindi non rappresentano per così dire dal punto di vista sociologico uno sbocco di carriera di serie B
Ma un altro sbocco di carriera di seria diverso da quello di membro del parlamento nazionale dell'Assemblea dell'Assemblea nazionale
In questa ottica ma lo dico solo con una parentesi io non credo che si possa sottrarre alle regioni la legittimazione ad agire di fronte alla corte costituzionale per affidarla la Camera delle Regioni deve restare come e coerente con la caratteristica di questi soggetti che sono i soggetti di uno Stato federale o comunque di uno Stato a forte autonomia regionale
La capacità di autotutelarsi ricorrendo all'organo garante
Del legittimità costituzionale dell'
Sulle indicazioni date per i sistemi elettorali e finisco su questo
Io non ho
Molto da dire perché le proposte che vengono
Che il couturier ha delineato sono assai vicine a quelle che in altra sede alcuni di noi hanno prospettato e anche proposto con atti parlamentari
Io però credo che ci si si debba esprimere un giudizio più netto e non solo implicito sulle soluzioni presidenziale
Ha fatto bene Veltri qui anche se non condivido la sua le sue conclusioni a porre il problema dell'elezione diretta del sindaco che una soluzione presidenziale
Come modello io credo e qui si debba essere estremamente metti ed esprimere un giudizio molto chiaro su questo punto badate bene il modello presidenziale in sé
Soprattutto nella sua configurazione classica americana quindi elezione diretta del sindaco del governatore del presidente della regione e del presidente e del capo dell'esecutivo
è certamente un modello che ha alcuni tredici proprio per questo il nostro giudizio deve essere è sicuramente un modello alternativo che consente ai cittadini di scegliere il capo dell'esecutivo
Che consente di a vere e stabilità e coerenza al vertice del sistema di decisioni è un sistema che richiede contrappesi che probabilmente non si improvvisano
Che richiede un forte sistema delle Autonomie ma noi lo stiamo proponendo e quindi non può più essere un'obiezione e anche altri che propongono sistema presidenziale ormai lo propongo non può più essere l'obiezione che manca il contrappeso dell'autonomia perché lo vogliamo creare è un sistema che richiede un Parlamento forte collegi elettorali che consentano
Hai hai ai parlamentari di non essere su subalterni al potere esecutivo ma noi stiamo proponendo sistemi elettorali di questo genere o comunque ci stiamo muovendo in questa direzione e allora e allora io credo che lo dobbiamo andare alla radice di questa questione la radice di questa questione è che il sistema presidenziale insieme a molti vantaggi accentui i rischi e i difetti di quella politica-spettacolo personalizzazione del potere
Vanificazione del confronto sui programmi e sulle scelte per avere un confronto unicamente di personalità o addirittura di immagini addirittura di labili immagini negli spot televisivi o nelle battute dei telegiornali
Che l'evoluzione del sistema dei media in questi ultimi decenni sta proponendo come un pericolo reale
A mio avviso per la democrazia questa è la ragione vera per cui il modello presidenziale poteva essere un'alternativa un'alternativa anche meritevole di attenzione all'epoca dell'Assemblea costituente
E invece sulla quale noi oggi dobbiamo dire che si creerebbe un contrasto a mio avviso insuperabile rispetto a quelle a quelle a quei principi a quelle a quegli obiettivi di espansione della democrazia di recupero pieno della partecipazione che noi poniamo come elementi fondamentali del nostro programma fondamentale da questo punto di vista io devo dire con molta chiarezza che le elezioni dirette del Presidente del Consiglio
Quindi del capo dell'esecutivo del Presidente del Consiglio sia pure contestuali elezioni del Parlamento non modifica in giudizio in alcun modo
E anche su un modo di rappresentare tecnicamente il modello presidenziale che agli stessi rischi e gli stessi difetti
Di personalizzazione del potere di via libera alle degenerazioni della politica spettacolo per intenderci Collor de meglio
Con Lord è meglio
Io ricordo sempre questa questa vicenda incredibile perché come sapete con lardo e meglio è stato inventato dal monopolista della televisione dal Berlusconi brasiliano da maligno
E con l'indicazione precisa nel momento in cui veniva sponsorizzato dalle sue reti televisive di non parlare di politica durante la campagna elettorale di non parlare di programmi di comparire soltanto di sorridere di giocare a tennis di accarezzare i bambini
Questo questo rischio viene anche in un meccanismo di elezione diretta del premier se l'elezione diretta separata
Anche se contestuale e cioè avviene direttamente sul persone altra cosa naturalmente
E se e i partiti sono vincolati da un meccanismo elettorale del tipo di quello che abbiamo insieme elaborato per i comuni e da un meccanismo elettorale che costringe il sindaco il premier
Il presidente della Regione
Sa se costringe ad indicare preventivamente il candidato a sindaco al premier al presidente
Del della regione che non meccanismo di questo genere la scelta va sempre al partito alla coalizione al programma e non soltanto all'uomo e quindi la in grado limitato di personalizzazione del scelto del potere viene inquadrato solidamente in una scelta che programmatica e politica
Ora la parola Marilù cinque
Mentre lei si avvicinava per fare due brevissime precisazioni essendo stato abbandonato credo temporaneamente dai presidente ho perso un po'non so se Bersani ha parlato più o meno del tempo ma insomma invito tutti a rispettarle
Si era impegnato a fare sentire trascrivere
Su un punto volevo dare più chiarezza anche per il dibattito ovviamente le proposte di cui ho riferito sono proposte in via di elaborazione da parte di un gruppo non sono mie personali
E per quel che riguarda l'appartenenza a entrambe le Camere degli eletti in e ventuno elettorale regionali la elaborazione che si sta compiendo va in questa direzione prevede queste prevede anche la incompatibilità con cariche di governo nazionale o regionale
Chiedo scusa prego
Io mi chiamo Vinci faccio parte di regole del gioco
Vorrei dare un contributo a partire dal discorso dei diritti quindi rifacendomi alla al rovesciamento bella del titolo
Credo che questo piccolo appunto sul tempo ci può sul tempo del dell'intervento ci porta direttamente sul discorso dei diretti
A il problema dei diritti credo che sia fondamentale ha a che fare con
Il rispetto del diritto degli altri se il tempo che ciascuno di noi ha solo dieci minuti dovrebbero dovrebbero essere dieci minuti
Un quarto d'ora Massimo
Perché questo significa togliere il diritto agli altri
Se non risolviamo questo problema non lo si risolve all'interno di una struttura in cui si parla di diritti credo che sia difficile poi affrontarlo in termini generali chiedo scusa se sono pedante
Ma credo che in certi momenti un po'di pedanteria da possa essere utile
Ritengo che il problema dei diritti vada legato al problema della responsabilità
Se noi continuiamo a parlare di diritti senza però vedere la connessione con la responsabilità dell'esercizio di un diritto
Questo non ci porta molto lontano rispetta la democrazia
Di fatto quello a cui noi assistiamo e che permette poi una come dire un rapporto perverso
Tra la domanda
Del cittadino dell'elettore
E l'offerta di gestione dei partiti a che fare con la non risoluzione
Di questo binomio diritto responsabilità perché di fatto quello a cui noi ci troviamo di fronte
Una domanda auto contraddittoria da parte del cittadino è una domanda auto contraddette è una risposta auto contraddittoria da parte dei partiti
Ci sono domande in un qualche modo di rappresentanza di diritti senza che ci sia una visione più globale
Della responsabilità di questo esercizio
Faccio degli esempi banalissime
Mi ha
Nel momento in cui si pretende il diritto privato a gestire privatamente un
Una propria azienda questo tanto per fare un esempio proprio il più schematico possibile
Non se ne può poi rivendicare la responsabilità economica pubblica tanto per fare proprio un esempio molto banale
E di questi esempi ce ne moltissimi ed è qui che a questo punto l'esercizio della democrazia va in crisi
D'altra parte
La cosa fondamentale credo nel momento in cui si parla di diritti e il problema della attuazione dei diritti
Non è possibile per esempio fare una riforma della scuola perché via diritto all'istruzione
Senza poi dovrei vedere in che modo questo diritto possa realmente essere
Usufruito
Cioè voglio dire la copertura finanziaria piuttosto che l'organizzazione di questa proposta
Allora in questo senso diretto va connessa responsabilità e va connesso all'attuazione se non ci sono delle regole attuative che parlano dell'organizzazione
Del diritto
I diritti la parola diritto resta assolutamente vuota come resta vuota la parola
Giustizia libertà e tutta un'altra serie di cose nel momento in cui ci si chiede il perché e non il come un diritto può essere esercitato a mio avviso
Parliamo di
Anche la
L'altro l'ultima aspetto che è legato al discorso del diritto
A che fare con il non spreco
Da parte di tutti
Nel senso che esercitare il diritto significa non sprecare le risorse che abbiamo e che sono effettivamente ormai ok
In questo senso
Possiamo anche cominciare a chiederci chi è il soggetto del diritto
In un nuovo partito della sinistra
Non può essere un soggetto vecchio
Perché allora non ci sarebbe motivo di fare un nuovo partito
A mio avviso questo soggetto del diretto
Siamo tutti quanti Noemi nonno Donne e Uomini operai borghesi che mi sembrano come direbbe il logo rosso del nostro immaginario da cui dovremmo cominciare a distaccarsi ma tutti quanti noi siamo controllo spreco
Delle risorse che abbiamo e che sono limitate
E non sono solo l'aria
O l'acqua
Quello di cui si parla più facilmente
Ma sono l'ambiente in generale sono la vita
Sono le idee
Sono le competenze e allora
Non chiedersi in che modo
Come riusciamo ad attuare belle idee con quali obiettivi con quali strategie con quali organizzazioni possiamo riuscirà ad attuarle significa non porsi il problema dello spreco lo spreco appunto delle idee dell'Energia
Ed è il tempo di tutti noi
Questo comporta credo
Un rivedere la programmazione
Globale
Sia della pubblica amministrazione
Sia di altre cose ma in termini
Di processi controllabili e non di parole
Perché con le parole non si cambia assolutamente niente non si può parlare né di ritenere di democrazia perché a parole siamo tutti bravissimi
A parole siamo tutti disposti a fare le lotte contro la droga contro l'inquinamento contro tutto
Bisogna chiedersi per avere questo diritto
Quale prezzo bisogna pagare metterlo e poi organizzare fattivamente e in maniera attuativa
Queste idee se no abbiamo fallito
E io effettivamente sono venuta qui
Perché speravo e spero ancora che dal fallimento riusciamo invece ad avere successo mai successo va programmato secondo me non solo parlato grazie
Barrera poi si preparare Lurate del suo letto bene il
Chiedo
Io condivido in senso generale e anche molte delle proposte specifiche avanzate da couture qui dire dalla relazione di cotture mi interessa anzitutto attrarre tre sottolineature preliminari
La prima di metodo ma importante credo che dalla reazione di couture riemerga la conferma del fatto che si può utilmente tra di noi ragionare sulle cose
Andare oltre il nominalismo mi tornare a fare proposte a fare proposte politiche alte tornare a fare politica
Il gruppo di lavoro di cui ha sintetizzato l'itinerario e le proposte provvisorie cotture è un gruppo di lavoro che ha lavorato bene ha lavorato bene
Costruttivamente secondo me facendo avanzare la nostra elaborazione complessiva
E di questi chiari di luna nel difficile vicende interne al nostro partito non è poco
La seconda considerazione è questa senza voler ridurre ogni questione politica o questione sociale ad una questione istituzionale
Credo che sia giusto sottolineare che oggi più che mai
Occorre affrontare con coraggio chiarezza e senso di responsabilità la crisi convulsa e pericolosa della Repubblica
Avvertiamo un dato di drammaticità
Le stesse notizie
Che ci bombardano le pagine dei giornali che ci impone un'accelerazione uscire dall'impasse in cui la nostra proposta istituzionale e ferma danni non solo dall'ultimo hanno la terza questione Colturi si è posto il PCI ha posto un interrogativo c'è un problema diceva con Turrini di soggetti della democrazia politica io credo di sì ci sia un problema di protagonisti
Dove come e con chi si costruisce un movimento per la democrazia
Se è vero che la crisi della democrazia la crisi della Prima Repubblica e così grave e drammatica
Non basteranno di certo buone proposte da parte nostra ma sarà necessario altro pensare all'ascesa in campo di soggetti nuovi e forti
Io in questo senso ho visto e apprezzato l'iniziativa dei referendum elettorali che con tutte le difficoltà e anche le controindicazioni del caso
Proponevano una scesa in campo diretta di cittadine di altri soggetti
E credo che questo sia stato in senso per qui importanti associazioni penso all'Arci alle ACLI alla Fuci al momento federativo democratico hanno visto nella sfida del referendum elettorali un'occasione importante
Un'altra occasione come diceva cotture lo ricordava Novelli ci viene offerta dalla vicenda dell'autonomia statutaria finalmente tardivamente riconosciuta ai comuni
Una stagione che può ridursi in un operazioni tecnicistica ma può pure rappresentare un campo di sperimentazione democratica diffusa
Che coinvolge un'aria di soggetti molto più vasta del solito gruppo ristretto gli addetti ai lavori che normalmente affronta le questioni istituzionali
Ancora credo che su questa lunghezza d'onda si muovesse la proposta della presidente della Camera Iotti
Che per i rami alti della riforma la riforma la revisione di parti importanti della Costituzione poneva un percorso diverso che non preclude se l'intervento diretto dei cittadini
Nella elaborazione decisione di un nuovo patto tutto questo sapendo che si tratta di risalire una chi Lina nella società e tra la gente non raccogliere una spinta la partecipazione al protagonismo ma promuoverlo
Partendo dai fenomeni che tante volte abbiamo sottolineato di distacco
Di disgusto per la politica
E per la vita del Palazzo e di disorientamento viene probabilmente accentuato proprio dalle vicende di questi ultimi giorni
Ecco io credo in questo ci sia la prima grande sfida che ci viene consegnata
Non è necessario proprio perché condivido le proposte avanzate ne ha relazione che argomenti il mio consenso alle linee forti di rifondazione dello Stato regionale e di riforma elettorale
Concentro piuttosto la mia attenzione sulle proposte di riforma del Parlamento sapendo che non dobbiamo ripartire da zero perché tanto abbiamo lavorato negli anni passati su questo terreno
Ma sottolineando come non si tratta a mio modo di vedere da parte nostra di ripiegare dall'opzione monocamerale alla luce delle difficoltà che questa opzione ha incontrato tra le altre forze politiche
Credo che dobbiamo uscire dalla sterile contrapposizione
Tra coerenza monocameralismo da e ricerca affannosa di ipotesi subordinate finalizzate alla trattativa politica lo ripeto non siamo alla ricerca di un'ipotesi subordinata
Come mediazione tra di noi o come me o come viatico ad un negoziato
Certo non nego ovviamente l'importanza delle preoccupazioni che erano all'origine di questi nostri passati atteggiamenti ma avverto il superamento delle loro ragioni di fondo
Cotture nella sua relazione ha citato cioè certo punto
La vicenda di una gravità inaudita nel merito del metodo di quando nel giugno scorso al Senato è stata approvata in prima lettura un'ipotesi di revisione costituzionale sulle funzioni del Parlamento
Pasticcione inconcludente per regressiva questo ci avverte che ne non possiamo star fermi a proposta di bandiera c'è un le cose non stanno ferme vanno avanti e ci impongono un'accelerazione
D'altro per d'altro canto quella stessa vicenda ci ha ricordato come i margini di un confronto costruttivo ora nel quadro politico dato sono davvero minimi
Perfino sulla proposta minimale di una minima riduzione dei parlamentari del numero dei parlamentari che era stata fatta propria dal presidente il via alla prova dei fatti non ha incontrato alcuno spazio
Allora e altro l'approccio con cui dobbiamo andare per articolare meglio comodo in modo più preciso e convincente la nostra proposta di riforma del Parlamento e la prima cosa che dobbiamo dire mi pare questa
Se siamo convinti della necessità di una riforma elettorale che consente ai cittadini di scegliere tra programmi alternative proposte di governo
Ebbene non altra soluzione possibile
Se non un'opzione monocamerale e se c'è una domanda forte da porre per esempio alla sinistra democristiana come noto fortemente sia pur contraddittoriamente impegnata sui temi delle riforme elettorali e dello stesso referendum
è questo l'interrogativo come pensate a una riforma elettorale che vi ha questo potere di scelte di investitura delle maggioranze e dei governi e cittadini
E poi sostenere il sistema pasticciate pasticcione
Che è stato approvato al Senato con il voto più o meno convinto della non piccola pattuglia di senatori della sinistra democristiana e la seconda questione e la sottolineatura per cui la rifondazione regionale dell'ordinamento impone sinceramente un nuovo e diverso raccordo tra Stato e regioni anzi tra Parlamento e assemblee regionali per questo condivido quella sottolineatura di Bassanini usciamo dai nominalismo mi
Discutere se stiamo parlando di mono cameratismo affiancato di bicameralismo fortemente diseguale a me pare molto poco interessante il problema intenderci sulle conseguenze necessarie in ordine alla struttura
E alle funzioni del Parlamento che discendono dalle due opzioni preliminari in ordine alla riforma elettorale e la rifondazione regionalista
Dello stato
Due corollari mi sembrano indispensabili gliene voglio sottolineare la necessità il primo riguarda gli istituti di democrazia diretta
Non è un parlar d'altro non è aggiungere altra carne al fuoco il problema è piuttosto prendere atto con senso di responsabilità anche dei rischi che sono impliciti in qualsivoglia riforma elettorale
Che può comportare il patto creare culture forze
Vive nella società non trovino una piena e sufficiente rappresentanza in Parlamento ne sappiamo che quasi tutti i sistemi elettorali a curvatura maggioritaria
Hanno scontato anche una forte disaffezione elettorale sisma anche un allontanarsi dico aree consistenti dell'elettorato
Dalla partecipazione al momento del voto
Credo che né per questo dobbiamo in ogni caso pensare a canali forti di scorrimento tra società e istituzioni
Mi pare importante che affrontando il problema della riforma degli Istituti democrazia diretta concentriamo l'attenzione prima che sulla pur necessaria riforma del referendum abrogativo su quel sistema che fu abbozzato dal pc nella Commissione Bozzi di raccordo tra iniziativa legislativa popolare il referendum a conclusione di un'inerzia la sanzione di un'inerzia parlamentare perché perché l'inizio del mio istituto dell'iniziativa legislativa popolare e pensato per soggetti extra parlamentari per quelle forze per quei soggetti della politica diffusa che non vogliono essere costretti a partiti zar sì
Come è accaduto per i movimenti ambientalisti nel nostro Paese o a cercare collateralismi subalterni con le forze che accedono alla rappresentanza parlamentare
In secondo luogo perché questo istituto consentì di superare il limite che più gravemente ha pesato sul referendum abrogativo in questi dieci venti anni di vita nel nostro ordinamento
E c'è la richiesta di strumenti e consentono di portare i impositivo in avanti la pronuncia diretta del corpo elettorale come volevano d'altronde i promotori di tanti referendum del referendum sulle politiche energetiche
Ai referendum di cui ora stiamo discutendo sulle riforme
Elettorali la seconda considerazione al secondo corollario alla riforma del Parlamento che voglio sottolineare riguarda la necessità di garantire più forti strumenti
Di controllo e perché anche qui è evidente che una maggioranza forte numericamente forte perché tutelata da meccanismi elettorali e costituzionali
E e può pure comportare non dobbiamo nascondercelo un'ulteriore svilimento del Parlamento come sede effettiva di controllo sul governo
Se non vogliamo se vogliamo uscire dalle chiacchiere del Po il governo più forte il parlamento più forte
Di questo dobbiamo ragionare e allora mi paiono per le cose importanti siano due anzitutto ragionare su tutte quelle decisioni che nel Parlamento debbono essere assunte a maggioranza qualificata
Si ricordava in altre occasioni come il tratto più veramente e duramente truffaldino della riforma elettorale del cinquantatré la legge truffa fosse proprio quello di sospingere
La fisiologica maggioranza di governo
Alle soglie delle maggioranze qualificate che la Costituzione aveva voluto porre per scelte fondamentali anzitutto per la revisione della Costituzione e per l'elezione degli organi di garanzia certamente dobbiamo ripensare tutte le maggioranze qualificate alla luce della riforma elettorale che andremo precisando la seconda questione attiene invece piuttosto ai poteri di minoranza io credo che sia parte importante
Della nostra proposta di riforma elettorale del Parlamento il riconoscere Poteri alle minoranze parlamentari a minoranze qualificate in organi se Tizio di funzioni di controllo
Penso per esempio all'attivazione di inchieste parlamentari su richiesta di un terzo di un quarto dell'Assemblea nazionale
Alla nomina di commissari parlamentari anch'essi su richiesta di un quorum minoritario dell'assemblea parlamentare e concludo su un punto b bruciante attualità
Che
Colture accettato brevemente relativo alla necessità di garantire al Parlamento strumenti efficaci per controllare il comportamento del governo in ordine alla gestione di crisi internazionali
è veramente singolare difficile parlare oggi con efficacia di democrazia istituzioni diritti
Mentre continua al di là dei sogni di momento a essere presente incombente su di noi il rischio di una guerra
Per Déco Jar parlava di un rischio di una guerra mondiale e la Malfa invitava il nostro Paese a prepararsi alla guerra né per scaramanzia forse non ci siamo mai occupati seriamente di questo e quando ce ne siamo occupati preoccupati forse per altri fini ricordo addirittura al quattordicesimo Congresso
Nelle tesi congressuali si avanzava la proposta di riforma il Consiglio supremo di difesa ma allora altra era la preoccupazione la preoccupazione era di garantire il realismo delle forze armate
All'interno di un ordinamento che poteva temere
L'uso della forza militare come momento di condizionamento della libera dialettica democratica in Terna
Dal mille novecentottantadue
Dalla prima sconsiderata e pericolosa missione in Libano
Altro è il problema che ci si è posto
L'articolo settantotto della Costituzione
Quello relativo alla deliberazione dello stato di guerra
Pone un principio ma non risolve il problema non pone una soluzione proprio perché quell'articolo giustamente è stato interpretato come relativo esclusivamente allo stato di guerra internazionale
E sappiamo come sempre più larga e quell'area grigia che non è pace
Ma non è neppure guerra in senso tradizionale non è pure guerra internazionale così come codificata
Dal diritto internazionale
Nelle vicenda negli snello ordinamento degli Stati Uniti la vicenda fu posta com'è noto proprio a partire dalla dalla guerra in Vietnam quando gli Stati Uniti trovarono coinvolti in una guerra disastrosa drammatica con decine di migliaia di morti americani oltre che molte centinaia e migliaia di morti da altre parti
Senza che mai ci fosse stata una dichiarazione formale di guerra e si tentò da parte ovviamente americani dà una risposta a questa novità col ruolo paura a ecco io concludo credo che a questo tipo di sfida drammatica che c'è oggi sulla nostra democrazia
Dobbiamo dare risposte in due direzioni innanzitutto esplicitando il fatto che qualsivoglia attività militari all'estero
Deve essere autorizzata preventivamente dal Parlamento fosse anche un'attività per protezione civile qualche anno fa mandammo dei reparti militari in Algeria per il terremoto ma son tutte attività
Che sono in grado di esporre il Paese a rischi gravissimi dalle conseguenze imprevedibili
Secondo che il Parlamento deve avere gli strumenti per controllare in presa diretta
Ma la politica del Governo in passi così convulse
Anni fa proprio riflettendo sulla vicenda Achille lauro Sigonella sì contrapposero due letture un'era quella mansarda per esempio dal professor Manzella che diceva non è possibile che il Parlamento eserciti efficacemente la funzione di controllo in momenti così convulsi allora il Parlamento e fuori gioco il controllo
Lo eserciterà semmai il Capo dello Stato
Si rispondeva da da parte di altre sponde e io cito come dire modo volutamente malizioso da parte per esempio di Craxi allora presidente del Consiglio
Che è possibile invece dotare il Parlamento di strumenti efficaci per esercitare questa funzione di controllo
Le strade possono essere tante possono essere quello di pensare un organismo parlamentare ad hoc come c'è nell'ordinamento la Repubblica federale tedesca si stra Commissione comune Bundestag e Bundesrat o si può pensare l'attribuzione che in Costituzione di funzioni particolari
Perfino di sostituzione ai delle funzioni di controllo del Parlamento quando si è impossibile
Checché eserciti effettivamente questo contro in tempo reale affidata alle commissioni Esteri Difesa o affari costituzionali dell'assemblea nazionale ma questo credo sia una strada Speed dobbiamo riflettere
Attentamente e non credo che occorra citare Carl Schmitt per ricordarci che una democrazia esposte al rischio di essere messa da parte
Accantonata per l'emergere di crisi
In questo caso di crisi internazionali che nascono da fattori Esterni è una democrazia molto molto debole molto molto condizionata
Bene l'ultimo intervento è Luzzati porci dei prenderà nel pomeriggio alle sedici
è stato giustamente rilevato chiedo scusa ho purtroppo problemi di
Voce
è stato giustamente rilevato che uno dei problemi fondamentali nei diritti
Più apposta
Per il problema della informazione della comunicazione i diritti non sono non possono essere attuati il cittadino non può vedere i propri diritti efficacemente tutelati se
Non c'è uno scambio informativo adeguato ecco credo che nel problema della comunicazione e tutti ce lo insegnano gli esperti di questo settore è molto rilevante anche il problema
Dei linguaggi
Per forse uno dei temi che mi sembra giusto porre in una conferenza
Che vuole presentare all'esterno d'immagine di una nuova formazione politica è il problema anche della comprensibilità anche in termini di linguaggio dei modi in cui questa formazione trasmette il proprio messaggio se noi facessimo entrare qui in queste sale i cittadini che passava per la strada qui davanti ho molti dubbi che sarebbero veramente convinti che i loro diritti quelli che loro vedono quotidianamente in poco tutelati si affrontando con a a un livello di raffinatezza culturale che molto spesso c'è in alcuni dei nostri dibattiti ma forse anche a un livello in cui proprio la possibilità di trasformare queste rivendicazioni
In consenso e dei partiti politici hanno bisogno di acquisirne il consenso ponevo un problema di udibili TAC di quello che diciamo in termini che io ritengo estremamente rilevanti
E queste credo decisivo perché probabilmente e proprio questa difficoltà progressiva di comunicazione tra le forze politiche anche quelle della sinistra
E i cittadini che quella che alla radice di quei problemi del non voto del disimpegno delle crisi di partecipazione del consenso alle leghe come voto di protesta e non come voto contrattato di cui anche quindi interventi
Precedenti si è parlato e allora mi domando se non dico in contrapposizione ma certo con una maggiore evidenziazione rispetto ad alcune frontiere che da alcuni interventi anche precedenti sono state portate molto in avanti e certamente in modo molto appunto raffinato su quello possibili interpretazioni nuove e diritti nuovi ecco non c'è la necessità di essere anche in parte radicati a questioni più elementari una compagna funzionaria di un comune meridionale medio piccolo e peraltro recentemente diventato recentemente da qualche anno diventato capoluogo di provincia perché mi sembra che questo diciamo anche su questo non è che poi le sinistre non abbiano i loro pezzi di responsabilità comunque diceva qualche tempo fa
Che per il partito lo slogan che le sarebbe stato più gradito più convincente sarebbe stato quello di dire la legalità è rivoluzionaria cioè ed è questioni molto elementari di correttezza nel funzionamento degli apparati pubblici se voi appunto uscissimo da questi palazzi andassimo a parlare con i cittadini
Ecco credo che molti riterrebbero che quando si parla di palazzi questi non sono solo quelli del potere democristiano ma sono anche quelli degli enti locali anche dei nostri sono quelli dei partiti inclusi incluso il Partito comunista
E questo distacco o c'è lo sappiamo tutti e allora una delle prime cose che verrebbe chiesta una pubblica amministrazione da cui ci prenderebbe certe le cui si pretenderebbe pulizia imparzialità
E però anche e non credo che il termine debba essere considerato in in termini di sottovalutazione efficienza l'efficienza è un fatto importante a me sembra che allora forse certo in alcun intervento visto anche del contributo scritto di Violante ci sono riferimenti importanti al problema della pubblica amministrazione ma io penso che quando parliamo di istituzioni
Ivo a questa sentenza recente della corte costituzionale sulla questione dei pubblici concorsi ma io credo che qui dobbiamo anche andare a delle valutazioni molto più politica cioè quanto l'affermazione della distinzione tra responsabilità amministrativa dei funzionari e responsabilità politiche invece le al sole attività di indirizzo e non della prassi quotidiana dell'amministrazione e passata dall'essere slogan negli interventi a essere sostanza della iniziativa politica anche dei posti ed è lì che la cosa conta dove e le sinistre in particolare il partito comunista sono nella maggioranza perché troppo spesso sì che rivendicano delle cose quando si è all'opposizione e poi penso a Regioni enti locali ecco è stata fatta una mi sembra che è stato Cassese qualche giorno fa su Repubblica a dare i voti più o meno alle leggi regionali per quanto riguarda i concorsi pubblici e della sconcertante il fatto da dalle
Dal punto di vista di quanto Pisano gli assessori cose a presiedere le commissioni di concorso o comunque quanto i concorsi sono manipolati in termini in termini partitici è bene e la sconcertante il fatto che essendo state divise da Cassese in tre categorie le regioni
Erano sostanzialmente rimescolato in modo abbastanza equo le regioni con i diverbi e diverse colorazioni politiche nella fascia dei meno partiti Zatti nella fascia intermedia e nella fascia dei più partiti da ecco credo che questo è un punto di estrema l'estrema rilevanza Ivan anche esteso perché non è solo il problema dei partiti devo dire che la mia regione abbiamo ho combattuto e vinto nella passata legislatura la battaglia contro l'assessore che voleva fare una legge regionale e presiedere come assessore tutte le commissioni di concorso per le assunzioni in regione abbiamo perso nella stessa occasione
La battaglia e per la verità neanche tutti diciamo l'avevamo condotta con sufficiente
Decisione di non mettere le rappresentanze sindacali dei de delle organizzazioni sindacali in queste in queste commissioni perché è evidente che commissioni di giudizio che abbiano rappresentante dei sindacati e inevitabilmente sono compromesse dal punto di vista dal punto di vista della equità del giudizio quindi io credo che da questo punto di vista dobbiamo andare molto più avanti di quanto si sia fatto finora su con tema quello della pubblica amministrazione e della efficienza vista non in termini non dico dispregiativi un un po'sotto sottovaluta anti perché questo incide poi su altri aspetti istituzionali ne cito molto brevemente alcuni il problema c'è stato un qualche accenno mi sembra di Novelli
A questioni accordi di programma conferenze di servizi c'è anche c'è anche un passo nelle relazioni in cui si dice come in questi anni ci sia stato progressivamente una diminuzione di funzionamento delle normali prassi amministrative e viceversa un'esaltazione soprattutto negli ultimi due anni di momenti decisionali considerati in qualche modo abnorme il caso dei Mondiali e il caso più noto a livello nazionale
Diciamo il caso delle colombiane a Genova è tuttora attivo nel senso che è purtroppo sono appena tra due anni dico purtroppo perché ci sono ancora due anni
Per fare tutto un insieme prendere tutto un insieme di decisioni al di fuori qualunque pianificazione al di fuori dei piani regolatori al di fuori di tutto quello che sia si voleva determinasse la organizzazione del del territorio ebbene dobbiamo prendere atto del fatto che però una parte di opinione pubblica e contenta quando si passa da processi decisionali ingestibili in cui diciamo per deciderà a livello di amministrazioni locali una qualunque cosa attraverso i passaggi successivi attraverso una miriade di enti o addirittura attraverso i passaggi nelle cammini negli diversi servizi dello stesso ente tutto incatena tre credo che la cosa non non passa figlio che non ne passa cioè non non viene esaminata con secondo servizio finché non ha concluso l'iter nel primo eccetera
Di fronte alla inefficienza dei meccanismi tradizionali c'è una parte rilevante di opinione pubblica che dica va be'pazienza diciamo un po'meno controlli un po'meno trasparenza un po'meno tutto un po'certo
Niente programmazione ma almeno ogni tanto si ottengono dei risultati che con i metodi tradizionali non si ottengono io credo che queste cose sono le cose perché spiegano le cadute di consensi delle di alcune forze politiche non è che possiamo pensare che i numeri che danno certe risposte dopo diverse elezioni
Sia vengano fuori per caso insomma ecco credo che da questo punto di vista l'ora certo color lo è stato già detto lo ultima legge sugli enti locali fornisce qualche strumento più interessante a questo a questo proposito anche la legge sul provvedimento amministra sul procedimento amministrativo non se ne parla da qui ma mi sembra una legge decisiva su cui veramente bisognerebbe Cher Caro di impegnarsi per fare quello che qualcuno ha ricordato forse Veltri che cioè evitare che ci siano ogni tanto in Italia anche alcune leggi buone ma che sono quelle che poi non trovano mobilitazione per la loro attuazione a differenza a differenza di quelle di quelle cattive quindi a me sembra che qui diciamo c'è un terreno di impegno e qui certo io credo che volutamente tengo questo tipo di intervento a livello basso perché io ho l'impressione che uno dei problemi che abbiamo appunto e quello di parlare di parlare alla gente di su quello che la gente si aspetta ma che è decisivo se vogliamo parlare delle istituzioni perché questo è il tipo di rapporto che la gente pensa di dovere avviene il rapporto negativo viene può i dalle carenze ma le carenze visibili nel funzionamento delle istituzioni stesse ma c'è un problema dico che mi sembra incredibile che diciamo loro non venga messo al centro di alcune questioni si dice le risorse ma e sarebbe immaginabile in una impresa privata funzionasse il sistema che c'è nel sistema pubblico per cui le spese per investimento sono un capitolo sono un terreno completamente scisso dalla terreno della spesa corrente e quindi si possono fare investimenti per centinaia di miliardi alle volte senta e poi viceversa non ci sono ad esempio le possibilità di assumere le persone per rendere utilizzabili gli investimenti e gli investimenti stessi secondo me uno dei temi istituzionali centrale e il fatto e qui si torna al discorso della programmazione il centro va visto in termini bassi cioè in termini molto molto semplice dico Agnelli certamente non costruirebbe una catena di montaggio mettendo nello stesso tempo il vincolo all'assunzione del personale che possa far funzionare quella catena
Di montaggio e e e il sistema pubblico invece per il sistema pubblico fa questo quindi io in queste considerazioni ho voluto appunto guardare soprattutto al funzionamento della amministrazione per quanto riguarda altre cose di cui qui si è parlato cioè i meccanismi elettorali mi limito a una osservazione che ritengo però diciamo meritevole del massimo impegno da parte
Della Partito Democratico o della sinistra cioè
Il tema della legalità
Voto perché credo che a questo punto il problema che prevalentemente nel Mezzogiorno ma forse non solo nel Mezzogiorno che l'attuale meccanismo tecnico di votazione non assicura la segretezza del voto e che quindi ha un meccanismo che sembra pensato apposta per garantire il voto clientelare e di scambio è una cosa che oramai e visibile a tutti cioè che attraverso il meccanismo di dare le preferenze concerti ordini concerti modi e diciamo in una certa con una certa visibilità si possa individuare l'elettore che ci siano sistemi o la mai abbastanza raffinati ci fa prestissimo un programmino con un calcolatore in modo da riordinare in tutti i modi possibili gli ordini dare le preferenze
Rettore salì doverle dare un certo ordine e in un certo ordine il controllore del voto verifica se quella scheda c'è o non c'è allora questo secondo me e glielo dico quasi quasi provocatoriamente se ebbe da solo un meccanismo sufficiente per dire va bene una preferenza perché almeno non c'è la possibilità di creare questa combinazione tecnica che consente di individuare il l'elettore lei Ettore votante ma ci sono anche altre tecniche di cui la più semplice ovviamente sarebbe quella di un voto elettronico nel quale sarebbe indistinguibile il MOL
E in cui il singolo elettore ha mescolato le preferenze perché le preferenze a parte il fatto che sarebbero anche forse diciamo meno imbrogli abili
Ma comunque sarebbero immediatamente sommate
Invece che essere separate a seconda dei modi in cui l'elettorato anche questo è un problema che potrebbe essere forse considerato mo'testo ma se è vero come diciamo dopo ogni elezione che una parte del voto del Paese non è rappresentativa delle convinzioni della gente ma di altre cose
Credo che sia anche un tema su cui sarebbe necessario per non volare troppo alto essere molto impegnati nella concreta vita della formazione politica bene ci vediamo alle sedici
Se voi siete d'accordo iniziamo questa seconda seduta di dibattito
Io darei la parola al al compagno Renato Sandri
L'epoca della contrapposizione bipolare tra i blocchi antagonisti sta concludendo sì
Con la disgregazione del cosiddetto campo del socialismo reale sia in quanto sistema di alleanze politico-militari
Sia e soprattutto nelle strutture negli ordinamenti nelle culture dei paesi membri del campo spesso o adesso organicamente collegati
Un enigma
Che la riflessione storica deve penetrare
Al di là mi sembra delle facili petizioni di principio vittoria del mercato vittoria della democrazia
Io ho apprezzato molto questa mattina alla relazione della compagnia talk show l'ho prestata sia per la sobrietà dell'esposizione
Sia per la metodologia della stella medesima tematica Krizia opportuno ritirare in tempi così come dovrebbe essere in una attività di studio come l'aeroporto
Rilevo che forse avrebbe dovuto affrontare questo ordine di anche di problemi per quanto
Poi al pensarci bene non era tanto compito della relazione della compagnia da su quanto della relazione principale che si è svolta ieri nell'aula
Ma
La compagnia se non c'è una volta tanto al passato a queste Nick Barker impeto banco penetrato
Invece si è intrattenuta ampiamente e il petto in modo mi sento fruttifero la discussione del testo
Sulle incognite che sono non meno garantite a riflettere vittima aperte nello sviluppo delle relazioni internazionali
Incognite tuttavia un dato mi sembra emerge incontrovertibile e cioè se il diciannovesimo secolo fu definito con me
Il secolo del lavoro Stato nazione pure che si diffonde in Europa oppure nell'intreccio con il diffondersi degli imperi coloniali nel mondo io credo che questa morto ventesimo secolo tale evento la diffusione
Della nascita degli Stati indipendenti più o meno formalmente su scala universale
E questo nell'intreccio dell'alta con l'altra tendenza profonda la moto mondializzazione dell'economia
Alla istanza della sovranazionalità
Io credo che
Non soltanto a questa seconda tendenza mondializzazione sovrana sovranazionalità noi dovremmo rivolge la nostra attenzione ma io credo che anche sul primo dato li dovremmo fare di più diciamo mente locale
Su questo incantesimi che la rivoluzione per cui oggi alla fine del secolo gli Stati indipendenti sono cento e settantatré e all'orizzonte si profila la nascita di nuovi Stati nazionali
Ora perché Paolo dell'orizzonte perché tra i i fattori che hanno concorso a questo gigantesco fenomeno diciamo per la decolonizzazione e che la nascita degli stati sul cavo universale a certamente concorso in modo peculiare essenziale
L'Unione Sovietica proprio in quanto oggettivamente antagonista all'imperialismo
Ma oggi questo processo
Investe la stessa Unione Sovietica nell'ipotesi migliore nell'ipotesi migliore
La pace col perché quel Paese esulto potrebbe trasformarsi si trasformerà in una sorta di comunque il
Facendo posto la nascita di nuovi Stati sovrani nel grande spazio ero quasi antico ebbene
Dinanzi a questi sconvolgimenti in atto noi affermiamo
Che occorrono nuovi strumenti di analisi nuove categorie di ricognizione di definizione della realtà
Eppure nella nostra importazioni sopravvivono strumenti categorie logorate già imprecise spesso in origine ma oggi inservibili sul piano concettuale e fuorvianti nella pratica politica
La compagnia nata dal suo ha utilizzato per una sola volta
Il termine terzo mondo ecco ma io credo che questa sia una nozione che noi dobbiamo e non faccio del nominalismo ma non non possiamo più utilizzare perché quando fu lanciata da sorrisi all'epoca mille novecentocinquantacinque
Il Terzo Mondo che si affermava tra il tra il primo e il secondo è nelle intuizioni delle avanguardie più consapevoli
Si accompagnava l'istanza del non allineamento
Che poi in concreto quello è un alimento nel movimento nato nel sessantuno e la cui scomparsa dopo oppure registrare fare che soggetto di una riflessione tra quello che essa significa
Movimento è vero sia agli atti adesso che è spento
Sotto i colpi della guerra vietnamita comporteranno dell'intervento sovietico in Afghanistan dell'aggressione Yakin all'Iran ma al di là di questi avvenimenti già soltanto significativi rimane lo sconvolgimento attuale e cioè la tripartizione
Che nel linguaggio dell'ONU si definiva tripartizione del mondo che si definire come qui moribondo economia di mercato
Secondo Mondo ai condomini e pianificato un bel linguaggio più tecnico a commercio di Stato terzo mondo dei Paesi di nuova indipendenza comunque in via di sviluppo ed questa tripartizione star rapidissimamente venendo meno
Per mantenere il linguaggio dell'ONU la tendenza e all'unificazione del mondo nell'ambito dell'economia i mercati ovviamente a diversi livelli di sviluppo fino al sottosviluppo crescente relativo corso ed ecco proprio dinnanzi a questo o mondo che mai è stato tanto unito
Mai però è stato tanto diviso io credo che noi non possiamo continuare a identificare la frattura
Utilizzando la definizione nord sud
E non perché l'abbia lanciata Giscard d'Estaing
Componenti di dialogo notturno e settantacinque ripeto non faccio del nominalismo ma la definizione del nuovo su sintetica apparentemente efficace
Propone un meccanismo un rapporto che da una parte del suo no un Occidente indistintamente ricco che convenienze economico solidarietà umana è chiamato Castelli ieri
Le sue eccedenze verso il sud indistintamente povero arretrato
Che per parte sua sarebbe chiamato ad assorbirle Taliercio eccedenze avesse condizionando il proprio modello di economia di sviluppo sociale
Certamente
Il trasferimento delle eccedenze finanziarie in primo luogo che ben più consistenti dell'attuale degli attuali è indispensabile
E faceva cenno ieri la relazione del compagno Bassolino ma non si può limitare così dopo del porto la questione del del rapporto sviluppo sottosviluppo come la contraddizione fondamentale di questo finale del nostro secolo liquidava con la
Petizione di una
Trasferimento più ampio di è eccedenze
E non perché siamo tutti d'accordo
Non perché è cachessia all'ONU oggi
Potrà proporre l'atterramento parziale del debito estero dei Paesi del Terzo Mondo
Cioè che anche l'azzeramento completo del debito estero è in concreto che siamo in presenza di questo ma nel mantenimento dell'attuale meccanismo dei rapporti tra le due aree
E non incidendo sulle cause di tale squilibrio ed è queste queste cause apprese euro a medio termine e ricaverebbero peggiorata la situazione
Lo squilibrio probabilmente si farebbe ancor più profondo fatto salvo per quell'uno o l'altro paese che giustamente ricordava la compagna conosciuta viene cooptato come come indica come Paesi di nuova industrializzazione
E nemmeno le possiamo
Contenere la partita nell'ambito dell'economia di mercato essenzialmente sul terreno commerciale degli scambi David diciamo raddrizzare in termini di equità
La lezione degli shock petroliferi succedutesi tra settanta in ottanta davo del tu e costituire materia di riflessione per un partito che si propone non non questo congresso una proiezione che va al di là del dell'immediato che se è vero che il passaggio dei dei tetto del Toyota depresso per il barile da due sette zero sei donne fino ai quaranta dollari dell'ottanta costituiva un scatenò conclusioni
Diede luogo la teorizzazione che e ha cominciato il rovesciamento della legge dello scambio ineguale che il mondo non sarebbe stato più come prima anche se è vero che
Quegli sciocchi determinavano non dimentichiamolo oggi che parliamo di nuovo a Udine che le Nazioni Unite
Ebbene lavoravo solennemente il programma del nuovo Udine Tremonti internazionale ebbene nei diciotto anni trascorsi il sistema capitalistico appunto trasformato plus assunto dall'allora terzo mondo io strumento della proprio ristrutturazione tecnologica produttivo da due a quaranta
Dollari al barile
Ma è il debito estero dei paesi in via di sviluppo dal settantatré al novanta è aumentato da da settantuno miliardi a mille aliena agli attuali mille trecento miliardi di dollari
Senza consistenti contropartite per fino buona parte dei Paesi dell'OPEC sono schiacciati da un debito
Che ha consentito all'Occidente
L'assicurazione sui mercati
All'assicurazione a i mercati di sbocco
Coppie nella fase critica della propria ristrutturazione attualmente sono schematico
Occorre problema ben altre articolazioni ma la definizione del nodo ricco di nessun gruppo dovrebbe fare il porto e non solo nei documenti i nostri più nettamente alla categoria dello sfruttamento
Pedoia Better o e va be accetto lungo accetto la cartella vetustà di questa categoria che secondo me rimane più che mai invece attuale la partita
Io mi richiamo la polemica Bettelheim una Emmanuel sullo scambio ineguale ma aveva aveva pienamente fondamentalmente ragione la crisi Lorin petrolifero dimostrato la partita essenzialmente si si gioca la patente dello scambio ineguale si giocherà là dove si occupò del piccolo con tutto quanto ciò ne derivi in termini di potere tecnologico finanziando produttivo e culturale
Anche se e qui la compagna persino incolpato ingiustamente molto giustamente sedie nove portata è la questione dei modi di produzione della struttura sociale del modello di sviluppo dei Paesi nuova indipendenza dove noi possiamo coltivare parla di questo su povero dove vi sono Castri ceti Gheit allo sviluppo ah crescente condizioni di ricchezza veloci e lotta alla povertà circostanze
Ora questo a introdurre diciamo elaborando la confondendo all'anno bionde con tutto quanto le vie di sfruttamento beh non è una richiesta generica perché il termine in modo subdolo con tutto quanto di fuorviante il giudizio il suo sottende entrato nel senso comune
Nell'aggressività
Razzista del nord o con invece nell'impoverito fin nel pozzetto filantropi ISMU di chi parla appunto di trasferire le eccedenze
Noi dinanzi alla aggressioni dell'Iraq alcun Beta l'occupazione meglio del prudente abbiamo ascoltato letto le grandi firme
Coco il pianeta dei marmi dialogo con gli Hare
è iniziata la guerra del sud contro il nord del mondo dimenticando queste grandi firme la stessa formula l'avevano esattamente utilizzata undici anni fa sugli stessi giornali a proposito di Khomeini
Ma però va riconosciuto che vi è stato un controcanto da sinistra in cui che ha presentato la minaccia contro l'Iraq come l'inizio della guerra
Del nodo contro il Sud e a questi compagni io vorrei chiedere prima di tutto collo siano stati lolite agricoli ma le invasioni e le guerre che quarantacinque anni
Si sono svolte contro il paese di un populismo elastica dell'Asia e dell'America latina da parte del cosiddetto nove concludendo
Me lo sconvolgimento in atto tenuto conto
Che fenomeno incontrovertibile dominante la nostra epoca è ancora la formazione Carola è universale la diffusione Scaroni fra gli stati nazionali ebbene io credo che
In questo sconvolgimento noi dovremmo con molta maggiore nettezza nei documenti dell'importazione politica affermare il principio dell'indipendenza della sovranità dell'autodeterminazione dei popoli senza poi mai subordinare
A questo principio
A a quelle manovre degli stati ormai sappiamo sono cadute i travestimenti ideologici parta con considera il comportamento della Siria per misurarlo senza mai quindi identificare le nostre posizioni con la causa dell'uno o dell'altro Stato fatta salva il principio o il petto Tell invece per l'indipendenza della sovranità e che l'autodeterminazione
E nell'attuale congiuntura io col PIL positivo quello che affermarlo compagnia per cinque cioè innanzi a quanto si è verificato attorno all'Iraq ebbe sfruttiamo lo
Questa unità della comunità internazionale contro un'aggressione consolidiamo la trasformiamolo in un precedente posto che la prospettiva che abbiamo davanti a noi non può essergli tecnicamente presentato come ormai la pace universale porto che i Gaucci continueranno a dare ad aggredire i piccoli e ne avremo
Temo presto altri esempi è bene le vediamo di confortava il più possibile composito questo principio la della indipendenza della sovranità della dell'autodeterminazione del dei popoli naturalmente la in tempi indipendenza si collega al problema alla alla grande questione dell'interdipendenza io ho letto nei documenti congressuali gruppo e congressuali i nostri non mi riferisco alla relazione fin per carità
Che l'interdipendenza ha creato la contestualmente la convinzione per il rovesciamento delle logiche della dominazione l'interdipendenza ho letto può essere l'inizio della nuova stock di una nuova storia ma
Chiariamoci bene le idee perché
Messa così ebbene la interdipendenza i paesi i paesi in via di sviluppo il Paese i continenti coloniali gli hanno Cuccia conosciuta un'interdipendenza
Strettissima e completamente subalterna e quando ci sono
C'è un centosettanta Stati al mondo ecco che è molto facile che l'interdipendenza essi verifiche ancora come il rapporto di dominazione noi dobbiamo sottolineare quanto Gianni aveva proposto il nostro partito venne avanti negli anni scorsi che la relazione di stamattina c'è nato l'interdipendenza
Finisco l'iter di interdipendenza nella nella nella nella parità che più che parlare come ha fatto in modo io non so se incomprensibile
Ambiguo il documento programmatico dell'ufficio del nostro programma che in Europa dovrebbe stimolo stimolare l'esportazione a livello sovranazionale dell'Uefa Steps
Col PTCP scommette che non si capisce bene in una prospettiva onorevole Centrica pensiamo di esportare i due prospetta dove
Nel one nella nella
Nel Ruanda onerosa io
Io credo che noi
Interdipendenza significhi prima di tutto per quanto concerne il canile all'Europa spingeva in paesi sì sono nati a scatto non sia una l'associazione al raggruppamento regionale
A quelle forme di intesa in vista di uno e io su un fronte sette ore in vista di un anno vedono maggiore potere negoziale
L'ultima questione nuovo delle Nazioni Unite
Sede si dice dell'interdipendenza per nascenti forme di governo mondiale anzitutto dell'economia ora io credo che non basti più la formula o un governo mondiale
Quando la Lancia o Berlinguer al quattordicesimo Congresso Corallo mondiale aveva un valore dirompente ma oggi oggi così come ad un valore dirompente la formula gollista dall'Europa dagli USA dall'Atlantico agli Urali ma così come quelli questi valori dirompenti di questa seconda formula non basta più incerto ad affrontare i problemi
Dalla portata dei problemi europei concentro nemmeno con lui non basta parlare più di governo mondiale dobbiamo articolarla questa questa nozione e
Io sulla contestazione dell'attuale struttura delle Nazioni Unite senta lei e soprattutto del consiglio
Che
De Maio aver offeso io credo che io credo compagni che beh
Occorra si
Senso dalla prospettiva ma anche realismo
Per esempio ma rendiamoci conto che dopo quarant'anni il diritto di veto
Sotto
La versione opposte cioè della unanimità vale ancora l'interno della Comunità europea che pure è giunta a livello di sovranazionalità che sappiamo ora
Compagnie ma la
L'Assemblea generale dell'ONU
Possiamo pensare che
Esaltando quella a detrimento del Consiglio di sicurezza si possono ipotizzare
Un'epoca in cui indù gli Stati Uniti Tesino come come in Madagascar e non sciopera Germania pesa come chi lo stato di Kiel dati io ho ho detto oddio reame del PD
Tronchetto Valtur
Ma insomma io credo compagni che noi dovremmo noi dovremmo si porci il problema di una riforma della composizione del consiglio di
Di
Di sicurezza ma attenti limitarne i suoi porterei e iniziare assembleare ebbe io non se e si è fatta l'anno scorso dell'ironia
Sulla mozione due che parlava di orizzonte comunista ebbene compagni mi permetto di pensare che è ancora ben più al di là
Di una dell'orizzonte una assemblea delle Nazioni Unite nelle quali appunto Kiribati possa pesare come lui come gli Stati Uniti e forse non è anzi non è nemmeno applicabile
Ora io credo che invece il discorso debba avvenire articolato su un piano che ha proposto la compagna ad Alfio Marchini chiede però approfondimenti maggiori sul piano delle competenze dello per esempio
Non non trascuriamo il fatto che l'ONU ha già realizzato un trattato che poi è quello che come esecuzione ma sulla poco sulla fondo marino come patrimonio comune dell'umanità
Sul piano istituzionale
Rappresentanza dei raggruppamenti regionali funzionamento delle agenzie
Democratizzazione di tutte le istituzioni come il Fondo mondiale trasferimento delle competenze del gatto nell'ambito dell'UNCTAD o delle Nazioni Unite Dell'unto o di un'altra agenzia
Tutto questo compagni è essenziale la interdipendenza paritaria
Ma per un partito di sinistra
Che nasce o che sia il fondo io credo compagni che tutte queste questioni hanno grande valore perché riguardo alla politica dello Stato di cui facciamo parte ma essenziale è che mi sembra il nostro congresso afferma
Il punto di vista proprio autonomo del partito infondati o del partito Napoli comunque partito e la sinistra operaia e cioè e essenziale che non si pongano su tutto terreno il rapporto uno sviluppo sottosviluppo come battaglia contro lo sfruttamento presidente del nord e presente nel Sud del mondo
Prima di tutto nel dibattito culturale contro il razzismo dirà che si diffonde in Europa contro il fondamentalismo che si diffonde nel Terzo mondo composito questa tendenza alla contrapposizione tra continenti
Se non troppo fuori
Poi la significa coinvolgere l'organizzazione sindacale in strategie che escono dalla dei limiti anche nel nostro continente significa dare un taglio alla nostra politica di cooperazione che dobbiamo o pugnali molto diverso esaltando il ruolo dei delle organizzazioni non governative l'impegno a e di queste organizzazioni a stimolare non gli affari della dell'Occidente ma la crescita autonoma di quei Paesi
Nicola Paolo per quel mutamento
Delle strutture
Nella
Negli USA e nell'altra appuntamento delle strutture la produzione e la commutazione della produzione degli scambi dei consumi nelle aree ad alta industrializzazione e per lo sviluppo
Di modelli sostenibili nei paesi più all'indipendenza e modello compagne e compagni sostenibile per me significa modello volto al mercato interno Tucker se la richiesta a allo sviluppo del da capiteranno in quel Paese se la richiesta della compagna da sci e giusta e cioè tenere conto dei diritti umani io credo che
Democrazia in quei Paesi diritti umani in quei Paesi significa prima di tutto allargamento del mercato allargamento del mercato interno senza di che democratizzazione in quei Paesi potrebbe significare soltanto il trapianto e istituzioni democratiche vuoti simulacri rispetto alle nostre istituzioni che escono dal travaglio plurisecolare che li sappiamo ma vuoti simulacri a copertura di un vasto di società profondamente inique così come sono larga misura le attuali società dei paesi in via di sviluppo
Io non avevo
Avvertito il nuovo primo intervento di Sandri che dovremmo tenere pronto intervento intorno ai dieci minuti quindi Sandro missioni date un poco oltre anche perché il Milan altri quindi tutto sugli turpiloquio durato di
Quindi magari convinto però un segno ai dieci minuti i corsi compagne e compagni possono tener conto di concludere
Sul dopo il segnale la parola Giuseppe
Io credo risparmia un po'il tempo perché
In fondo col moltissime cose che ha detto Sandro io
Su molte di queste provveduto intervenire
Prima di affrontare però
La questione nord sud
Con sviluppo sottosviluppo come ci ha suggerito di fare Sandri io credo che sia giusto dare una svolgere una considerazione sul tema che è stato finora più dibattuto
E anche più contestato della relazione che io ho apprezzato invece moltissimo
E cioè
Il problema dell'atteggiamento del nostro partito l'atteggiamento politico e anche dalla visione programmatica
All'indomani a seguito della aggressione irachene al Kuwait
E da questo punto di vista io credo che dovremmo
Affrontare la questione dividerci anche
Però
Sulle risposte a un interrogativo di fondo e cioè
Qual è la vera posta in gioco e secondo me è la vera posta in gioco è come si difende la pace
Nel mondo oggi nelle nuove condizioni che si sono determinate
E credo che
La difesa della pace passi fondamentalmente oggi nei confronti di Saddam
Domani nei confronti di chiunque altro attorno al principio che la Grace che è possibile oggi che l'aggressione non paghi e guai guai se
L'aggressione
A cura
Di un grande ordine meno grande della per
Ha successo
E da questo punto di vista io pur non perdendo di vista
I problemi della maggiore democratizzazione e dell'evoluzione delle Nazioni Unite
Rispetto alla quale io credo sia giusto impegnarsi
Ritengo che vada sottolineato oggi il problema dell'accettazione del fare i conti con le Nazioni Unite così come se sono oggi e e quando dico questo dico che la Carta delle Nazioni Unite Ban accettata tutta va accettata e quindi non si può
Accettare tutta la Carta delle Nazioni Unite fuorché la parte che parla di comando unificato in caso di ricorso alla forza non si può accettare la Carta delle Nazioni Unite
All'infuori della parte che appunto parla dell'uso legittimo in certe condizioni della forza peraltro
A proposito di questo delicatissimo tema ed espletate tutte le vie della politica e della diplomazia con fantasia con ostinazione
Certo io credo però che
E non per per per vizio di realismo ma penso che anche nel diritto internazionale dobbiamo tener conto che il diritto internazionale spesso come tutti i diritti senza la sanzione
E senza uno strumento riconosciuto che la plichi è un non senso questo per lo meno da questo punto di vista
La mia la mia opinione
Sulla questione invece su cui volevo dare un sia pur rapido contributo
Io credo che
Sui problemi del rapporto tra sviluppo e sottosviluppo
Che questo problema sia il oggi il tema la questione fondamentale su cui la sinistra e la sinistra europea deve qualifica sì tuttavia sento che c'è una
Contraddizione c'è un punto su cui val la pena di di di ricercare e di operare di più ed è il problema della coerenza nelle risposte
Perché se noi ci limitiamo a un'analisi che credo oramai si un'analisi ho visto alcuni
Alcune interviste di De Benedetti il rapporto di Craxi sul debito credo che insomma l'analisi dello stato delle relazioni fra nord e sud sia
Così sia sia largamente condivisa uniforme
Beh se questo è vero però per quanto riguarda le terapie io penso che siamo molto molto al di sotto delle esigenze
E queste non ha delle conseguenze gravi soltanto sulla sulla condizione di masse sterminate di donne e di uomini ma ma può consentire per tornare al tema di prima
A Saddam o a qualche altro impresentabile personaggio di pretendere l'assunzione della rappresentanza appunto per gli interessi del sud
E qui io credo che
Il movimento operaio occidentale
Abbia un qualche debito rispetto a un'impostazione che magari va corretta magari la parola non era quella più adatta ma che è stata nel passato patrimonio del nostro partito mi riferisco all'austerità berlingueriana
Perché
Anche le misure pure interessanti alcune di esse proposte da Craxi sul debito anche se fu ed è necessario andare ancor di più in quella direzione anche se lo diceva Sandri
Il debito venisse cancellato questo debito che è il massimo disgregato pure oggi di democrazia e di processi di indipendenza
B b questo debito si riprodurrebbe magari per ragioni diverse in parte rispetto a quelle del passato nel giro di pochi anni da un lato e dall'altro abbiamo di fronte
Ebbero poi un attimo la questione appunto delle coerenze che ci vogliono abbiamo di fronte
Una situazione che è resa più difficile da quel che accade ad est ad est perché io credo che la malattia
Per esempio degli apparati industriali dei Paesi dell'Europa centrale dove sovietica si una malattia profondissima e perché i rischi di deterioramento per l'insopportabilità sociale delle misure necessarie siano assai assai grati assai gravi e e allora e allora io non voglio parlare di prezzi che l'Occidente e che anche il movimento a cui noi ci richiamiamo deve pagare
Nel senso di vedere una coerenza di fronte alle questioni nord-sud ed est-ovest soltanto in termini di sacrifici
Vedo bene anche il termine delle convenienze politiche la pace ambientali e così via anche economiche mercati mercati tanto per fare un un cenno soltanto tuttavia io penso che un prezzo nel senso di una massa consistente ed immediata di risorse che inverta influsso negativo che c'è tra nord sud e che impedisca l'avvitarsi della crisi Adeste sia un atto ed è un atto difficile proprio perché siamo in presenza di uno scenario economico ancora De Benedetti diceva cose interessanti sulla stampa stamattina che non è facile
In una provincia ricca come la mia di nuovo in queste ultime settimane si comincia a parlare di cassa integrazione
Due titoli mi ancora se mi permette di eccetera quindi è difficile ma penso che sia che sia il il il il terreno della coerenza qui da noi e anche del nostro movimento sia il terreno fondamentale
Apertura dei mercati
Il Caribe l'America centrale nel mondo sanno produrre lo zucchero al prezzo più basso in assoluto e però sono fuori mercato
Queste sono contraddizioni che naturalmente implicano per la nostra politica agraria per la nostra politica nel settore tessile e così via
Dei problemi che mi rendo conto sono difficili e complicati ma che secondo me se vogliamo soltanto non fare dell'analisi ma operare con coerenza sul versante nord sud dobbiamo rendere più espliciti
Finisco sul tema per la cooperazione allo sviluppo
Direi che la nostra critica de de fare un passo più avanti non più solo il cahier de doléances sulle sui fatti e sui misfatti sul fatto che ci sono sette
Grandi industrie italiane che tra Doni e crediti aiuto si portano a casa dagli ultimi studi si sono portate a casa negli ultimi anni il settanta e passa per cento delle erogazioni
Neanche solo sul fatto che si sta andando verso una deriva invade in una palude fatta di interessi di affari di un di imbarbarimento delle regole andrei oltre andrei oltre
E proporrei una coerenza un parametro per misurare per proporre una politica di cooperazione fatto di immigrazione e si può fare qualcosa di concreto non è la via miracolistica ma si può fare qualcosa di concreto
Debito almeno cominciando a eliminare quel tipo di aiuti e sono tanti che non fanno altro che accumulare nuovo debito produrre nuovo debito
Ambiente
E io se la impostiamo in un certo modo non considero poi così criticabile
La affermazione di Occhetto da questo punto di vista sul Sahara e per esempio penso che uno sforzo europeo
Quindi sovranazionale
Per riprodurre nella fascia sa Eliana un ciclo vitale e dunque una misura economica non non così strettamente e in maniera ridotta ecologista possano avere un suo significato non solo importanza
Finisco non avendo scritto l'intervento berbero Dupont contenuto discuto proprio
Uno dei fattori però
E forse su questo sarebbe bene approfondire alcune cose che diceva Sandri
Uno dei fattori che ho trovato nella relazione di Marta Dassù è che l'ho trovato lo apprezzo perché è un elemento di novità che secondo me va ancor più sviluppato
Di questa politica di cooperazione dell'Italia deve essere la questione democrazia diritti umani
Tocca un tema delicatissimo la condizionalità degli aiuti l'ingerenza e così via
Tuttavia penso anche che tra una politica estere e di cooperazione come quella di oggi silenziosa quando non complice
In alcune situazioni e la rottura dei rapporti politici e di cooperazione e così via ci siano tante gamme
Per un dialogo politico condizionante nei confronti dei Paesi destinatari dei nostri aiuti
Quindi non parlo di una depurava zia sovversiva e tuttavia e tuttavia dobbiamo avere anche coscienza che non solo per ragioni morali anche dal punto di vista del diritto
Tutti gli Stati africani hanno sottoscritto i trattati internazionali sul rispetto dei diritti umani per esempio e così facendo lo hanno ceduto
Alla comunità internazionale una parte della loro sovranità mi pare un tema su cui comunque dobbiamo impegnarci
Con più attenzione
Tenendo conto poi che davvero chiudo poche davvero chiudo che
Anche dal punto di vista dei risultati della cooperazione il rapporto con i processi democratici e con il godimento dei diritti civili ed umani ha un senso
Fino a ieri molti di noi io stesso pensavo che lo sviluppo fosse una condizione
Per poi favorire i diritti umani e il per oggi mi sembra che sia dimostrato che i diritti umani ai diritti civili sono un fattore senza il quale anche gli interventi economici anche gli interventi di cooperazione rischiamo di dare scarsissimi risultati
Benissimo adesso tocca asinelli tutte le persone
Per il tempo meglio di
Sopra di me li farà dieci minuti
La relazione di Marta
A me pare per molti aspetti utile
E dico perché molto francamente perché se guardiamo ai noti della nostra discussione tanto c'è dal diciottesimo Congresso oggi
Esso fornisce alcuni contributi di chiarezza e di impostazione unitaria soprattutto nella parte propositiva
Io almeno di quanto così
E vorrei che
Siamo un confronto di merito potesse spingersi
Più in fondo per verificare
La validità dell'affermazione che sto facendo
Per quanto mi riguarda ma
Vorrei essere convinto del contrario se
Se un'opinione contraria di merito posso manifestare mi spiego
Certo il quadro analitico
Politico ed economico
Può essere e deve essere ampliato era stato detto si tratta di un'esposizione sobria
Forse eccessivamente sobria rispetto all'interno come dire anche al all'intensità del dibattito che stiamo vivendo tra di noi su questi
E poi perché
Sappiamo che vediamo un momento storico nel quale
La drammaticità la drammatizzazione della situazione politica dei problemi politici sulla scena internazionale convive con grandi potenzialità
Ho visto che
Ho visto che Brahms utilizzo una categoria di questo genere
Non mi pare soltanto
Come dire
Un opportunismo metodologico
Mi pare che sia una categoria di interpretazione della realtà
Della quale dobbiamo assumere pienamente
La forza interpretative in un senso nella
Molti temi vanno ancora giunti quell'analisi per comporre quella che con un termine che a me non piace
Si definisce un'analisi di fax
Molte questioni da proposte anche compagno Ingrao questa mattina
Alcune voglio affrontarlo anch'io
Però vorrei capire se rispetto alla
A al al al nostro dibattito ripeto dal diciottesimo congresso di su alcuni temi unificazione europea a livello politico economico
E nella dimensione militare
Che assume questo tipo di problemi
Sull'impostazione politica
Delle questioni che si pongono in rapporto nord-sud
Così come oggi ci viene drammaticamente rilanciato dalle vicende al punto che stiamo attraversando
Più dei problemi di fondo che tornano a sollevarsi con maggiore evidenza
Così come attorno alla questione ONU ecco io per adesso la chiamò poi parleremo del Governo mondiale
Mi pare che ci sono passi in avanti rispetto anche come dire alle nostre affermazioni politiche di questi anni
Io almeno cilene dei passi in avanti
Che vorrei capire appunto quanto siano consolidati
E quanto possano entrare nella dimensione dei caratteri dell'iniziativa politica
Della nuova formazione politica
Di una idea nuova della politica della sinistra europea di fronte allora a a questo tornante
Della storia internazione
Per approfondire di più alcune questioni andando ristretto
Noi siamo come di fronte a una discussione forte sull'identità rincara
Appunto della nuova forte formazione politica che vogliamo Costruire e della discussione attorno alla sinistra europea ecco io credo che intanto noi dobbiamo rispondere ad alcune domande fondamentali
Che sulle quali stiamo lavorando da molto tempo adesso Sandri richiamava la carta della pace dello sviluppo
Di Berlinguer documento sicuramente di di grande di grande valore
Bene credo che oggi alcune risposte dobbiamo cominciano a dare per esempio il nuovo internazionalismo di cui abbiamo parlato
A quell'epoca il riferimento ad una certa concezione della tradizione da cui proveniamo
Che cos'è e come possiamo definirlo
Se si possono con capillare dei concerti a mettere in fila i seguenti
E cioè che la lotta per la liberazione dei popoli oggi
Che noi che noi rappresentiamo
Dalla quale proviene
Dalla quale proviene il comunismo italiano in particolare e non soltanto un'elaborazione originaria ma richiamarlo lo sforzo concreto di una votazione
Anche più anche più anche meno Remo
Dall'altro canto dobbiamo confrontarci
Con una serie di temi
Beh
Non lo è più isolato
L'ho sollevato in grado io son d'accordo mi pare che noi dobbiamo approfondire meglio comunque portare più al centro per la nostra riflessione il problema che è costituito oggi dalla crisi dell'Unione Sovietica
Perché dico questo perché a me pare che mi si disegna una questione di questo tipo
Che da un lato
Non c'è dubbio
Il Gorbaciov risme il pensiero di Gorbaciov
All'origine un elemento scatenante della nuova situazione internazionale nella quale stiamo vivendo della quale stiamo vivendo gli sviluppi
Mi pare che sì posso dire che
Gorbaciov
L'iniziativa internazionale di Gorbaciov fra presenta una risorsa per la stesse Unione Sovietica
Per gli stessi popoli dell'Unione Sovietica
è un titolo non
Non voglio interiormente argomentarlo ma credo che sia chiaro quello che voglio quello che voglio dire
Dall'altra parte il problema delle delle nazionali in palio non so Sandri si nella migliore delle ipotesi finirà con il commovente ma il problema venne nazionalità esiste veramente e non è solo un problema di Gorbaciov o un problema sovietica
è un gigantesco problema di carattere
Di carattere internazionale
Quindi credo
Che questo sia uno degli elementi che noi
Dobbiamo ulteriormente approfondire ed affrontare e sia un tema sul quale misurare anche le stesse categorie di cui parlavo prima certamente un elemento nuovo rispetto nelle categorie e noi dobbiamo a
La seconda questione che l'esito che la questione atomica
Ci consegna cioè nel sito del del del problema questione atomica
è quello che come dire
In qualche modo bandendo la possibilità della guerra
Mi rifaccio alla Ginevra no impossibilità che la guerra sia vinta va bene
La possibilità della guerra
Si pone in modo assolutamente diversi
Il problema del Governo mondiale e dell'egemonia sulla scena internazionale
Il rapporto
Si potrebbe dire alla non violenza io sono d'accordo che non bisogna
Che non bisogna stira chiare troppo questo termine
Che rischia di diventare la coperta con la quale si copre tutto vorrei però nello stesso tempo sottolineare un punto che cosa c'è di più processuale della prospettiva della non violenza
Visto che veniamo da secoli se non lo è più ancora
Di di una cultura di una concezione di un modus vivendi
Delle relazioni umane delle relazioni tra gli Stati nei quali
Nelle quali appunto la
La violenza del quale la violenza e un carattere costitutivo nella violenza è stata la violenza la forza la capacità di far guerra come diceva Hegel è stata anche una forte una breve degli elementi costitutivi dello Stato moderno
Ecco l'assenza della guerra che cosa che cosa produce sulla scena internazionale
E questo è un problema importante perché apre due questioni chiudo su questo la prima qual è allora oggi la sede del conflitto per la trasformazione democratica delle relazioni internazionali
è necessario che noi oggi ricerchiamo
Nella nuova situazione
Che il mondo ci consente la sede del conflitto i luoghi del conflitto per la trasformazione democratica delle relazioni internazionali per il processo di autodeterminazione dei popoli e così via dicendo l'internazionalismo in cui mi facevo facevo riferimento prima e dove si gioca anche la questione dei poteri economici
Io dicevo che nella relazione di Marta c'erano dei punti d'avanzamento è vero o no che c'è un indebolimento relativo degli Stati Uniti d'America
è vero o no che l'asse trilaterale
Europa Stati Uniti Giappone si pone il modo diverso dal passato il rapporto con l'egemonia il Governo mondiale certamente si pone questi tipo di rapporto ma si pone in modo diverso dal passato quali ulteriori elementi di novità
Ci sono in questa direzione e quale ulteriore menti di rischio ci sono
In questa direzione
E l'altra questione
Che si pone
Io sono molto d'accordo con l'esposizione che su questo punto ha fatto stamattina Lettieri vorrei riproporlo
Tutti ci siamo pronunciati abbiamo discusso sulla questione
Del Golfo sulle posizioni
Assunta in quella direzione io innanzitutto credo
Che sia stato giusto ed è giusto battersi contro la guerra nel Golfo contro i rischi di guerra del Golfo eccetera eccetera
Io credo che
Il governo mondiale nelle sedi del Governo mondiale come adesso è stato detto con una formula ovvia
Debbono darsi istituzioni che basate sulla classica coppia forza consenso riescano ad essere democratiche da far rispettare nelle nelle regole scelte in democrazia
Quindi credo
Che la deliberazione sei sei cinque non è lesiva del diritto internazionale anzi è costitutiva
Del diritto internazionale
Credo che l'embargo sia stato e sia uno strumento per evitare la guerra
Il problema che mi pongo è questo che mi sono posto anche in altra sede queste
è possibile
Che
Come dire l'azione militare di cui parla l'articolo quarantadue dell'ONU per reprimere
Le violazioni del diritto internazionale si trasformi guerra
In attacco
Da parte delle delle forze dell'ONU questo è un problema assolutamente serio
è un problema assolutamente serio
Perché sottolinea un punto
Intanto nemmeno nel momento in cui si afferma in generale la concezione come si dice di una
Di una difesa sufficiente per quel che riguarda
Lo sviluppo degli armamenti e l'equilibrio amici ho finito veramente
Si troverebbe
Cioè troverei contraddittorio il fatto che d'altra parte
Si potesse pensare che la repressione
La il potere di sanzione se vogliamo il potere di polizia a livello internazionale potesse esprimersi diciamo anche sotto la formula della dell'attacco militare dell'attacco di primo punto
Dall'altra parte e c'è una considerazione oggettiva della quale dobbiamo dobbiamo tener conto è possibile oggi una guerra ma non soltanto tra gli Stati Uniti nell'Unione Sovietica tra i due apparati militari delle superpotenze ma addirittura il possibile oggi la guerra contro l'Iraq
Oppure domani per sanzionare che so io
La Gran Bretagna oppure per sanzionare che so io Israele è possibile la guerra
Ecco questo è un problema molto concreto
Molto concreto che investe tutte le questioni che sono state che sono state affrontate da Marta e anche da altri compagni che giustamente pongono il tema che non eccesso la tanto la questione del ritiro dell'Iraq dal cui vai d'che non c'è soltanto la questione della soluzione globale del delle che dei problemi mediorientali ma c'è un problema anche di sistemi regionali di sicurezza
Perché senza questi non si risolvono le crisi regionali
Che che abbiamo di fronte e ma nello stesso tempo questo significa
E che il problema della sicurezza a livello internazionale pone in questione anche la possibilità che l'autorità internazionale che vede avere capacità sanzionatorie che deve avere la capacità di reprimere
La violazione degli atti internazionali posso superare il limite della appunto della capacità di dar guerra della capacità di di di reprimere attraverso un attacco di primo colpo questo è un problema molto serio che non è soltanto un problema etico è un problema politico innanzitutto un problema delle istituzioni del Governo mondiale che vogliono
Sento sempre
Cioè Sergio
Abilissimo
Ma io vorrei dire subito che condivido l'impianto della relazione di Marta Dassù
La trovo un'analisi molto rigorosa
Delle linee tendenziali delle potenzialità della nuova situazione internazionale
Anche dei rischi che questa può presentare
Poiché non è detto che tutto vada automaticamente in quella direzione
Ma non vorrei parlare qui di problemi contingenti
Di politica internazionale
Vorrei piuttosto pormi un problema che direi il problema di quale filosofia di politica estera di quale cultura di politica estera
Deve essere dotata
La nuova formazione politica che vogliamo creare
Tenendo presente il fatto
Che la nuova formazione politica ha richiesto l'adesione all'Internazionale socialista
E ne riconosce i valori e gli obiettivi politici quali sono definiti dall'ultimo congresso visto
Io voglio dire con grande franchezza
Che ritengo che noi non dobbiamo compiere un assorbe dir retrocessione
A dispetto a dei momenti al nell'elaborazione di politica estera che hanno segnato la storia del Partito Comunista Italiano
E in particolare una concezione della politica estera
Non come testimonianza
Minoritaria anche se fortemente minoritaria
Ma come volontà e capacità di incidere sulle vicende di politica internazionale
In collegamento con le forze di pace
E in primo luogo di incidere sulla politica estera del nostro Paese
Come una forza di orientamento di condizionamento e di pesce
Ora io vorrei dire ed esprimere una preoccupazione per questo apprezzo molto la relazione di Marta
Io ho avuto l'impressione nelle ultime settimane e forse
Anche negli ultimi metri
Che noi
Ci trovassimo di fronte nel dibattito nel partito
Di fronte a due tendenze diverso
Però speculari
E altrettanto pericolose
Da una parte una sorta di ripiegamento sul nazionale
Sulla politica nazionale
E nel momento in cui noi ci troviamo in una comunità europea che sta facendo rapidi salti di qualità
Siamo ormai al novantadue al novantatré novantaquattro io non credo che in nessun Paese della Comunità i problemi della politica economica o della politica tout-court
Possono essere visti prescindendo da questa realtà in movimento
E in secondo luogo non dirò una fuga nel futuro
Ma direi una fuga
Ho direi una rimozione
Del precedente
Non dico una fuga nel futuro perché sono convinto che una grande forza di massa quale vuole essere anche la nuova formazione politica ha bisogno di grandi ideali
Ha bisogno di saper indicare dei grandi orientamenti delle grandi prospettive
Sui quali
Muovere le masse
Povera regione generazioni dare una prova dare una prospettiva
Il futuribile non lo ritengo un qualche cosa di dell'eternità
Ovviamente purché non si tratti di una testimonianza passi tratti da la capacità di favorire e far avanzare quelle tendenze nuove positive della vite internazionale
Di cui parlava Marta
Che sono presenti e che pure si presentano ancora così piene di contraddizioni
Ma parlavo di un po'di allontanamento dal precedente e voglio dirlo con grande franchezza mi riferisco a due affermazioni del compagno Occhetto nella sua dichiarazione di intenti
Oltre che in buona parte notevole nella relazione programmatica fatta ieri da Bassolino
Una la prendo
Affronta più diciamo dei problemi teorici e l'altra più dei problemi di carattere politico
La prima è questa sorta di di comparazione analogica
Che Occhetto ha fatto quando ha detto
Che il grande obiettivo ideale della sinistra europea del nuovo partito la sinistra in Italia dovrà essere quello di congiungere due valori che nel corso di questo secolo sono stati separati libertà ed eguaglianza
E credo che abbia perfettamente ragione
Dove non penso invece che abbia ragione e quando aggiunge subito dopo
A est nei regimi del socialismo reale
La mancanza di libertà ha impedito all'uguaglianza di affermarsi in Occidente la mancanza di uguaglianza non ha consentito alla libertà di esprimersi pienamente e universo e non ritengo che sia giusto perché ritengo che si tratti di due realtà non compare
E credo che noi risparmieremmo profondamente se rimuove Simo dalla coscienza nostra e non facessimo tutto lavoro necessario per dare pienamente coscienza tutti
Di quello spaventoso deserta
Politico economico sociale morale etico che è stato lasciato dalle dittature comuniste nei paesi dell'est europeo
E qui certo si presenta un grande problema che stamattina
Ingrao opponeva e che ancora adesso Rasi Melli poneva cioè doveva la realtà sovietica
Siamo di fronte a una crisi profonda per tanti aspetti drammatica
I cui volti non si possono prevede ma certo
Il fatto di dare a questo mondo che va avanti la coscienza del pericolo che sia lasciata alle spalle credo che sia anche questo un fattore che può aiutare profondamente si sviluppi in quel Paese che la battaglia coraggiosa di Gorbaciov
Ma c'è un secondo punto che vorrei toccare qui
Devo dire che io non ho
Compreso questa parte dalle dichiarazioni di intenti del compagno
Ed è quando i guai di parla del
Dove c'è una premessa l'attuale processo di unità europea deve aprirsi a una prospettiva più ampia giusto
E poi tutto lo sviluppo del discorso successivo riguarda la costruzione della grande Europa
E dove non si trova una parola come non la si è trovata ieri nella dichiarazione nel discorso di Bassolino
Sui problemi di quest'Europa comunitaria di questa realtà che è una realtà forte innovazione economica sociale ed anche politica
A me pare che rimuovere così
In un partito che finora dobbiamo dirlo a riconoscerlo non ha digerito ho fatto proprio fino in fondo la politica europea sia un qualcosa che non ci aiuta a portare avanti questa battaglia
A me pare piuttosto che noi ci troviamo oggi qui in Europa
Di fronte ad una situazione che capitalizzata da un'esigenza fondamentale
Di stabilire una sorta di consonanza politica anche se purtroppo non più temporale
Fra tra i grandi processi che si sono andati sviluppando
Il processo dell'unità tedesca
Il processo dell'Unità europea nel senso dell'Europa comunitaria e il processo dalla costruzione d'una grande uno
Ma se noi privilegia Fassino o guardassimo soprattutto a questo secondo processo
Senza vedere il palco fa il fatto che la comunità europea l'unione politica dell'Europa l'unione economica e monetaria sociale
Può essere una leva importante non soltanto ma direi una leva fondamentale ed essenziale per fare avanzare quest'altro processo io credo che commetteremmo un errore di prospettiva io vorrei porre infine siccome c'è ancora un minuto esatto solo un tema capisco che non è un tema popolare ma ritengo che sia un tema sul quale noi dobbiamo cominciare
Noi abbiamo la propensione di RAI e non soltanto noi direi che ce l'hanno tutte le forze politiche
A dire la CEE deve fare questo deve stanziare questi mezzi deve promuovere questa politica di sviluppo d'aiuto ai Paesi del Terzo Mondo
Ai Paesi dell'Est europeo all'America Latina all'Africa
E a Dio solo sa quante altre zone del momento
Ah io non credo che la Comunità economica europea sia una sorta di pozzo senza fondo
A i problemi delle sue compatibilità e credo che in un momento voglio dirlo in questi termini nel momento in cui sulla scena e non soltanto in Italia
Compaiono le leghe
Io credo che noi dovremmo evitare una troppa retorica
Né in questo campo delle possibilità o delle potenzialità della CEI
Che fare un discorso più rigoroso sia in termini politici che in termini anche di compatibilità economica
Sigle otto benissimo ed è stato proprio il dieci minuti esatti la parola adesso Adriano Guerra
Se dovete annuncio successivo così si può preparare il compagno o la compagna dubbi dopo allora vediamo
Viene proposto talvolta
La marca elencando le varie i due grossi filoni interpretativi ne ha parlato una visione della situazione internazionale come se fosse dominata da una spinta a destra da una e arriva a destra dal mondo
Non non non elenco qui le motivazioni voglio solo sotto però messo due perché in growl soprattutto a gli atti ha identificato due due motivi
La gravità dalla crisi dall'URSS
Per quel che potrebbe accadere
E luride sole tedesca per qualche potrebbe avvenire ecco io credo che sia giusto porre al centro la la l'ipoteca sulla folla Pandolfo situazione che che deriva dal che deriva dal fatto che è quello che che stiamo vivendo che il voto la fase dalla crisi
Di uno dei pirati di un grande impero che era uno dei pilastri dall'hotel Internazionale e credo però si è si è giusto dirlo anche
Tra le forze politiche europee ecco io credo che sia sia giusto dire che non riusciamo tra le forze politiche che
Meglio sono giunte ecco sì oppure con tutti i ritardi che non sono mai sottovalutati etica a a all'appuntamento con questi problemi
Respingendo parlo di una battaglia interna di partito
La libera tentazione di datare Berlinguer certa poco al momento dello diede diciamo riusciti a respingere l'idea che che che corpo ciò vuole voleva dire
Che che che Berlinguer crede che era era era di un'altra epoca
Respingendo l'idea Dio che ci che ci fosse un'uscita da sinistra dalla crisi dallo stalinismo la l'ipotesi dalla Rossanda e non solo dalla dal dalla Rossanda cresciuto valutava non vedeva la rivoluzione democratica
E anche a respingere l'idea più che bastasse
Vi direi re apporre accento la questura ed al disarmo come come aiuto aiuto a Gorbaciov perché perché ponendo al centro ho lasciato proposto la penso la la prima volta che che che che Ingrao Wi-Fi ritagli critici posto all'al partito il problema diede il via che è quella dei quei tempi quando sulla porta direi là al centro la questo dettate dal disarmo in realtà sì simili mettermi in sottordine
Il modo col quale intanto nel mondo andava avanti realisticamente concretamente la questione da l'allarme persone dal dal dal dal Di Lallo su ben altre orbite con ben altri non ci ha colto di sorpresa il crollo dall'impero ma i pericoli ci sono ecco
E ci ha tuttavia in un punto un fatto un fatto nuovo una una situazione aperta io credo che che il il pessimismo che che che che che che che è alla base dei dedica di un di un di un certo modo di dei di vedere questo spostamento questo
Spostamento a destra la data dalla per al mondo ahimè dimenticati la vittoria democratica dimentichi il fatto che come dice lasciando e sta vivendo all'epoca dalla nascita dagli Stati nazionali indipendenti
Che con tutto quello che significa anche per per il modo diverso con il quale deve essere posto la questione la la questione dalla dalla dalla dalla star sovranità il problema dalla da da dal ruolo ed all'importanza storica
Dalla dalla dall'accordo Ursula certo c'è la la c'è chi vede nel da dal colpo un elemento di contraddizione ecco con questo quadro più Bassolino mi sembra ieri
Ebbene dedite diceva quasi che il pericolo oggi è è più grave di prima e per l'impegno che fondeva esempio la l'aggressione irachena uguali ora forse è vero è stato detto
Che nella fase del bipolarismo una l'aggressione di dal dall'ira conto conflittuali sarebbe stato improponibile
Ma e anche è anche vero che se adesso è possibile che è che un Saddam nuove a a di area a a fare una una una guerra di conquista
Il fatto nuovo è che non non c'è più la la Ardiden vendette direi la la la la guerra era da dalle due grandi potenze
Attorno attorno a quello e c'è un meccanismo che si mette in moto
E ci sottovalutato quarto meccanismo che si mette in moto se se se l'accento viene viene viene messo su so soltanto sulla sul sul sul pericolo c'è un meccanismo che si mette in moto
Era per evita per impedire che riavviare che che questo nuovo tipo di aggressione
Posso posso da possono avere sul ghiaccio allora
Il ritorno di Roberto perché effettivamente il problema rifarsi che il nuovo ordine internazionale nasca anche con gli strumenti per impedire e per non premiare le aggressioni e dalla propone poco come qualità del verde è un problema sempre ma reale
Che è una forza politica come come la nostra deve deve mettere freno affrontare
La seduta è più favorevole a parta
Migone ha dato giustamente una un'occasione per una una nuovo oppure occasione per
Per la sinistra euro europea e c'è un altro aspetto però dalla visione dalla spinta a destra nettamente internazionale perché vorrei solo fare con il cuore e mente dire qualcosa quella che vede nella politica dal Partito comunista italiano del di questi ultimi tempi una a anche qui una deriva ad est
Io credo che tecniche quello che che preoccupa anticipare quella nazionale
è un modo un modo debiti con voi due preoccupante di rigetto dalla dalla politica aveva ragione segate che ne parlava perché ne parlavo credo credo poco poco fa
Vengono avanti formule
Che mettono al centro e la i rischi pericoli di una contaminazione
Di una di di di di di di una dei nidi diventi di dimenticando che la capacità di fare politica di avere alleati di cercare al alleati di avventizi battersi per un governo
Di pace con la politica
Estero dallo Stato italiano per questo è ed Ercole è stato una è un è è un patrimonio che dal dal dal dal dal il partito che credo debba essere difeso
Se abbiamo respinto quali specie certe formule di caduta dalla dalla dalla politica
Guardi quale per esempio che parlavano di uscita dalla dalla NATO non cerchiamo né altrove trasferendo magari nel rapporto nord-sud il vecchio corpo ideologico
Che che che sia intanto impartirgli intanto dissolto
Affrontando i temi posti dal dato più più evidente dalla sito internazionale che è la perito lo citazione dalla politica estera
Su
E dei dirigenti di RAI ed è davvero preoccupante che mente dietetiche mentre sì ma niente di avere la la politica estera nasce con questi carattere nuove nasce un prete carattere
Dubbi non più utili ideologiche bensì sì sì sì farle come si parla talvolta di destra e di sinistra in in termini di subito di politica estera
Fare politica vuol dire dunque avere obiettivi realistici tendere a modificare le cose vuol dire capacità di distinguere sapere che il cui guai non una il Libano e che andremo incontro a a chiederei al a a risultati gravissime se se facessimo analisi analisi che che tipicamente un tutto fino in un sacco qualche tutte
Tutte tutte le cose
Vuol dire anche
Che ha apprezzate
E se e saper il saper valutare positivamente le posizioni dall'Italia io credo che c'è stato un momento molto interessante e importante la nostra capacità di fare politica è quando siamo riusciti a a modificare sulla crisi dal dal dal colpo la posizione dal Governo
Purtroppo alcuni ed è alcune cose proto-punk parte oscurato questo questo questo questo risultato ma questo
Problema dà la possibilità di una politica di Stato dalla dalla dalla dalla dalla possibilità di concorrere a modificare le cose quando si hanno obiettivi realistici
Credo sia sia stata dimostrata anche impasto di una vicenda e credo che questo elemento
Vecchio antico dal nostro patrimonio la capacità di fare politica sia qualcosa che valido per il nuovo partito cariche vogliamo foto
Ora i dubbi si prepari Chiara Ingrao
Il merito maggiore della relazione della compagnia Dassù
E di aver abbozzato un quadro complessivo dei caratteri e delle implicazioni della nuova fase che sia aperta nelle relazioni internazionali
è un grande merito secondo me di averlo fatto non solo relativamente ai più evidenti cambiamenti strutturali
La fine del bipolarismo superamento degli equilibri di Yalta
La modifica sostanziale dei blocchi eccetera ma anche su un piano concettuale
La forza delle idee è un nuovo modo di pensare ai problemi del mondo dalla loro soluzione secondo me hanno pesato assai più che non i precedenti rapporti basati essenzialmente sulla forza e hanno ottenuto di più
Un'Unione Sovietica che certamente indebolite e oggi alle prese con una gravissima crisi interna
Ha certamente pesato di più
In questi ultimi anni che non negli anni della raggiunta parità strategica
E dalla contese per più larghe sfera di influenza pianeta e assai di più in questi anni pur di crisi Interna ha saputo esercitare un'influenza sui processi di effettivo disarmo
E di composizione negoziata dei conflitti regionali qui sono già stati gettati
Iraq Iran Afghanistan Cambogia io voglio solo dirvi che alla fine di febbraio con una delegazione parlamentare mi ricordo un danno in Sudafrica
Ove non con colloquio con il ministro degli esteri del Sudafrica Pic botta nel governo sudafricano il quale esordì in questo modo
Disse non ci sarebbe stato il discorso di De Clercq l'undici febbraio non ci sarebbe stata la liberazione di Nelson Mandela e non ci sarebbe il mese prossimo alla proclamazione dell'indipendenza della una Bibbia se non ci fosse stato Mikhail Gorbaciov
Così esordi così l'inizio
Il ministro degli esteri del Sudafrica
Questa nuova fase queste nuove idee che sono poi quelle dell'equilibrio degli interessi della cooperazione delle interdipendenze hanno appena cominciato ad operare in un mondo ancora scosso da tensioni e percorso da contraddizioni vecchie e nuove e il nuovo assetto sta solo faticosamente delineandosi non sono certo scomparse tendenze negative altre affiorano basti pensare a breve la questione degli armamenti
Che se in questi ultimi due tre anni sono leggermente calati nei Paesi industrializzati hanno registrato un aumento del sette per cento alla parte dei paesi in via di sviluppo i conflitti inter etnici eccetera
Ecco lei come non è scomparso a mio modo di vedere la tentazione di dare risposte di vecchio tipo
La propensione per esempio per soluzioni no unilaterale non è scomparsa in certi settori della vita politica americana anche in Europa vedi l'atteggiamento del governo della Gran Bretagna eccetera
Quindi secondo me non c'è ragione per un ottimismo fa Cylone per dare commi reversibili processi che sono ancora precari in via di farsi fragili forse però ci sono secondo me ha tutte le ragioni
Per avere fiducia nelle potenzialità positive che già sono in campo
E quindi per mettere in campo politiche che siano decisamente a sostegno di queste nuove tendenze
E credo che sia in questa ottica
Che noi dovremmo valutare i più recenti avvenimenti internazionali e gli atteggiamenti su di essi assunti
La gravità dell'aggressione irachena in un'area vitale e strategica ma vitale strategica per tutti non solo per i Paesi ricchi non è solo nei fatti c'è certamente inammissibile condannabile
Ma anche nelle conseguenze dirompenti che povere nei nuovi processi mondiale se non viene venisse bloccata e respinta
Questa consapevolezza
è una consapevolezza dominante nella comunità delega delle nazioni e il fatto straordinario in merito secondo me è che ancora una volta l'ha sottolineato
è stata la risposta unitaria dell'organizzazione delle Nazioni Unite il mese scorso devo dire che faccio parte una delegazione parlamentare che è andata all'Assemblea dell'ONU
E avevo la curiosità di ascoltare soprattutto i rappresentanti dei piccoli paesi dei Paesi del Terzo Mondo
Per vedere se i loro interventi erano difformi da quelli del Consiglio di sicurezza verrebbe dalle posizioni assunte in quella sede
Ebbene ne abbiamo ascoltate lì a decine dalle Maurizio uso autologo dalla Guayana la Tanzania da Cipro
Alla all'Haganah eccetera e io devo dire che anche i Paesi piccoli tutti quanti
Hanno usato lo stesso linguaggio dei membri del Consiglio di sicurezza dei membri permanenti delle nazioni ricche lo stesso linguaggio e le stesse richieste
E questo atteggiamento unanime che ha bloccato le spinte secondo me per azioni di carattere unilaterale
E che ha conferito all'ONU
Un peso e un ruolo quale questa organizzazione non aveva mai avuto dopo dal dopoguerra ad oggi
Da qui io credo dobbiamo ricavare le posizioni comportamenti
E si è certamente giusta e sacrosanta era e rimane
La nostra critica al governo
Nelle tendenze presenti anche in atti
Ma se più da logiche di alleanza che non da decisioni dell'ONU
Mosse più da interessi di schieramento e di e di salvaguardia e che non dice lo guardi un nuovo ordine mondiale
In cui Rea il rispetto della legalità internazionale uno dei cardini principali
Sì questo era l'indirizzo della critica
E io credo che aver portato il governo fuori dall'ottica dello schieramento di alleanze messo dentro la risoluzione dell'ONU sia stato un risultato importante che avremmo dovuto valorizzare assai di più e sul quale costruire poi un'iniziativa nostra larga amplia
Invece di mettere a nudo le differenze le contraddizioni all'interno del governo e della maggioranza governativa il fatto inedite più eclatante qual è stata è stato il riemergere di analisi e categorie di pensiero proprio nel periodo della guerra fredda e la manifestazioni di divisioni acute al nostro interno anche in Parlamento
Infatti sono troppo conosciuti perché se ne debba parlare diffusamente oggi
Quelli invece che mi preme sottolineare è che a mio modo di vedere doppiezza e ambiguità rimangono anche oggi io credo che bisogna sciogliere
Io le ho avvertite per esempio nel rapporto di Bassolino ieri
E anche in alcuni accenni in qualche intervento qui oggi
Io mi chiedo e chiedo per vedere se riusciamo a trovare una risposta convincente possibilmente convergenti
Come si fa a dire
Bene l'ONU bene le risoluzioni adottate dall'Onu però in nessun caso l'Italia sia coinvolto militarmente
Questo non è possibile uno o l'altra di queste cose
Non è possibile perché se si dice sia le risoluzioni dell'ONU
Queste implicano questo coinvolgimento
L'impiego di una forza militare previste voluta dall'ONU con questa risoluzione non per una guerra come superficialmente semplicisticamente qui è stato detto
Ma come è scritto nella risoluzione dello per costituire da deterrente nei confronti dell'aggressione irachena quella sì è stato il primo colpo e come strumento necessario per la piena e integrale applicazione delle SS sanzioni e dell'embargo
Erano attuabili
Queste sanzioni in altro modo
Sì sì credo che abbiamo il dovere di dire in quale altro modo
Finora però questa risposta a questo quesito non si adatta altri sport certa anche qui
Si poteva guardare alla composizione la quantità delle forze militari in campo certo ci sono problemi non risolti come quello del coordinamento militare e qui bisognerà insistere ma si può onestamente sostenere che non erano necessarie queste risoluzione queste misure e che l'Italia doveva starsene fuori
Quel che mi pare evidente
è tuttavia che esse hanno influito
Positivamente mi sembra su Maometto e sui sogni di Saddam speriamo sia vero
Le divisioni al nostro interno
E i pasticciati tentativi di comporre
Non solo hanno Kuyt il dibattito e le tensioni al nostro interno
Ma ci hanno di fatto tagliato fuori dalla possibilità di mettere in campo Nortel significative iniziative internazionali
Credo sia la prima volta e di fronte a una grave crisi internazionale il Partito comunista italiano non ci sia stato presente con una propria capacità di movimento e di iniziativa
Ciò che a mio modo di vedere a indebolito molto la nostra credibilità e nostro prestigio internazionale
Per concludere io credo che almeno da questo dobbiamo ricavarne la necessità di presentare al dibattito congressuale che ormai si aprirà una visione aggiornate moderna
Dalla situazione internazionale dei processi mondiali che vi hanno luogo e già in questo senso la relazione dalla compagnia per su ecco un buon contributo
E all'interno di questa visione giornate moderna cercare di prospettare anche una nostra iniziativa io per concludere voglio indicare tre filoni della nostra iniziativa il primo lo diceva già Boffa stamattina il rafforzamento dell'ONU
Il rafforzamento io ho sentito già parlare ho letto stimano scorso mi sembra suo rimaste un intervento in cui si poneva già al problema della rifondazione dell'ONU già bisogna rifondare
Io credo che sarebbe il momento invece questo di dare i mezzi e gli strumenti la forza perché all'ONU potesse fare quello che ha deciso di fare io pongo solo qui un problema riflettiamoci tutti
Proviamo tutti assieme pensare che cosa succederebbe se questa iniziativa dell'ONU e le sue risoluzioni fallisce i contraccolpi sarebbero gravissimi altro che Rifondazione bisogna mettere in campo tutte le gli strumenti mezzi le forze necessarie perché Lovano possa assolvere positivamente
Alle responsabilità ai compiti che si è assunto
Seconda questione io credo che noi dobbiamo indirizzarci nei confronti dei governi europei quelli italiani in primo luogo la Comunità economica europea
Perché finalmente l'Europa riesca ad a vere un suo ruolo autonomo da protagonista nel rapporto con i Paesi arabi rivieraschi e assieme a loro muoversi su tre ordini di problemi la soluzione negoziata del conflitto
Israelo palestinese e della crisi endemica nel Libano
La sì una nuovo sistema di sicurezza in tutto il bacino del Mediterraneo e nuovi rapporti di cooperazione fra l'Europa e questa parte del mondo
E infine riprendere le fila di una nostra iniziativa internazionale Connor su per riprenderla questo assieme alle forze della sinistra europea assieme quei partiti che gli hanno dato un grande contributo ai partiti
Come la socialdemocrazia tedesca con il rapporto branda le iniziative dalla socialdemocrazia svedese con inizio di abbiano Palmer voi il partito dalla carta da parte dello sviluppo possiamo mettere i e dobbiamo mettere in campo nuove iniziative in questa direzione con tutta la forza nazionale progressiste del terzo mondo grazie
Ora toccherà Ingrao si prepari Gianni Cervetti
E
Crippa diceva la la posta in gioco di questa discussione anche se a tratti sembra un pochino troppo seminariale però dovrebbe essere quella su come si difende la pace è una discussione difficile e penso che per fare questa discussione in primo luogo abbiamo bisogno del massimo di chiarezza su una nostra posizione sulla guerra chiarezza che ancora in questa discussione non sento fino in fondo
Voglio dire non in generale sui principi che riguardano meno la guerra ma su come noi ci poniamo in questa situazione nel contesto storico
Di fronte alla alla possibilità di una guerra da chiunque essa venga dichiarata da chiunque il primo corpo venga sparato che si tratti di strada Mohsen degli Stati Uniti
Degli Stati Uniti con una copertura ONU o di una piena dichiarazioni dello non si tratta di una questione generale astratta spesso
Faccio parte di quelli che a volte sono chiamati pacifisti testimoniali antropologici di principio quali quant'altro ecco in questo caso sono io a dire non facciamo una discussione di principio meglio facciamo poi anche la discussione di principio se è legittimo nonché in alcuni casi l'ONU usi la forza e quando ma io credo che abbiamo bisogno intanto di una chiarezza molto precisa sul fatto se in questa situazione e questo contesto noi pensiamo che ci sia una sola possibilità nella quale possa essere utile o necessario quell'ONU dichiari una guerra in questo caso che l'Italia vi partecipi
E lunghi diceva lo strumento via una legittimità nell'uso dello strumento militare questo non non significa dichiarare una guerra allora questo significa suppongo che noi diciamo che se al si passa al conflitto armato cioè non più all'uso
Dello strumento militare come deterrente su cui ci siamo in vari modi divisi ma al suo uso effettivo ripeto da parte di chiunque noi siamo comunque contrari noi affermiamo che in questo caso l'Italia non deve partecipare noi chiediamo all'Italia di ritirare navi aerei e quant'altro nel frattempo al
Pongo allora penso davvero che dobbiamo contarci e anche scontrarci io sono fra quelli che come penso sia noto a tutti sono sono
Contrarissimi ogni ipotesi di scissione mi batterò fino in fondo
Contro questa ipotesi esce una soglia che permetterebbe invalicabile non per fare la se la scissione costruirmi un altro partitino cosa che comunque non non mi interesserebbe ma rispetta alla mia appartenenza questo partito sarebbe la possibilità di un voto parlamentare a favore o di astensione ad una partecipazione dell'Italia a una guerra guerreggiata nella quale ci siano dei giovani italiani che ammazzano così fanno ammazzare nel gorgo nel deserto o quant'altro questo per me sarebbe una soglia invalicabile naturalmente una dichiarazione totalmente personale un po'meno drammatica
Questo nello dramma perché per sento l'urgenza di un'iniziativa perché se quei questa questa drammatizzazione della discussione perché sento che il rischio della guerra c'è e del reale e che ancora non abbiamo assunto la lotta per impedire che ciò avvenga come nostra
Priorità politica fondamentale perché siamo in una conferenza programmatica non in un seminario
Inizialmente portante che questa
Perdita venga ribadita non solo rispetto non solo nel momento in cui lo scoppio dovesse esserci una rispetto agli enormi danni che questa guerra annunciata
Ha già procurato in termini di sofferenze alle popolazioni in termini di affermazione di sul campo tramite l'uso dello strumento militare di un'egemonia statunitense
Non solo di una propria egemonia
Sul mondo ma anche di un'egemonia e giustamente ci ricordava Marta Dassù questa mattina rispetto alle altre potenze capitalistiche
Occidentali e quindi il danno comunque di uno spostamento degli equilibri di potere internazionali a favore degli stati Uniti tramite l'uso della forza il danno gravissimo della del posto i popoli arabi di fronte alla scelta impossibile se accettare il dominio statunitense o il dominio di Saddam Hussein
Comuni di rischia di imbarbarimento della politica delle posizioni di vittoria dell'integralismo di spinte fra le braccia di personaggi tipo Saddam
Con il danno dell'involuzione tragica che vediamo nei vari Paesi mediorientali quello che che è successo in Palestina quello che è successo in Libano narra la disperazione l'abbandono di queste popolazioni
Il danno di un gravissimo indebolimento dell'autorità dell'ONU anche su questo io penso che dobbiamo avere
Una chiarezza certo è vero in questa situazione ci sono grandi opportunità la fine del bipolarismo aperto grandi opportunità di nuovo ordine internazionale
è vero che in queste grandi opportunità L'Unità che si è creata nella condanna di Saddam Hussein era un elemento di grandissima
Potenziale forza nell'autorità della comunità internazionale dal commento della prima condanna in poi il modo in cui si sono gestite queste opportunità
E questa unita nella condanna a Saddam Hussein è stato un passo dopo l'altro di indebolimento dell'autorità dell'ONU
Perché dopo quella condanna c'è stata un'iniziativa unilaterale degli Stati Uniti pesantissima che continua e rispetto alla quale le Nazioni Unite anziché avere il controllo della situazione continuano ad inseguire
Perché è platealmente si usano due pesi e due misure non solo rispetto al passato su questo io sarei d'accordo con l'affermazione della relazione ma c'è un pezzo che mi manca certo non è che siccome non si sono applicate sanzioni in passato non si devono applicare più ma oggi sta avvenendo che si usano i due pesi e due minuti oggi c'è il presente in cui a e allora questo davvero indebolisce il valore di quelle sanzioni
Contro l'Iraq e di quella pesantezza d'intervento oggi la Siria ha fatto quello che ha fatto e nessuno muove un dito oggi in Israele non riescono nemmeno ad entrare tre ore osservatori
E
E ancora indebolimento dell'autorità della forza e quindi della possibilità di essere soggetto della politica internazionale dell'ONU perché c'è stata
Una totale debolezze delegittimazione del suo ruolo politico diplomatico perché la voce la presenza delle armi
E arrivata prima della possibilità che si esercitasse pienamente un ruolo politico e diplomatico
E in ciò reso pressoché impossibile perché non si è nemmeno arrivati a dare un mandato esplicito a Peres e quelli e perché in queste condizioni non si è dato si diceva un tempo diamo una gappista Chances
Ecco non si è dato una possibilità alla pace
Di di giocare il suo ruolo
Ruby prima diceva in che altro modo potevano essere applicate le sanzioni dandogli la possibilità di funzionare
Vale a dire dando tempo all'embargo economico di funzionare dando tempo all'iniziativa politica diplomatica di funzionare avvenuto esattamente il contrario
L'ultima risorsa di cui parlava Marta Dassù una possibilità dell'azione armata è stata la prima è quella usata con la pesantezza
Che sappiamo allora noi di fronte a questa situazione che cosa facciamo
Noi PC PDS
Quel partito in cui speriamo di poter stare tutti insieme che sia forte
E antagonisti
Noi che cosa facciamo in termini di iniziativa politica parlamentare in termini di iniziativa di movimento in termini di iniziativa internazionale
L'iniziativa politica parlamentare scusate devo essere schematica per la brevità dei tempi
Anche qui pongo una domanda a cui vorrei risponde stimo con chiarezza il governo italiano sta facendo bene o un male
A me non sembra che il governo italiano stia facendo bene accantoniamo per un attimo la questione delle navi che ci ha diviso
Ma sta facendo male anche per tante altre cose perché alla presidenza della CEE e brilla l'assenza della comunità europea e le possibilità di ruolo dell'Europa
Perché si è bruciato tutta la sua storia di buoni rapporti con gli arabi e quindi ruolo che poteva avere anche di iniziativa politico-diplomatica autonoma non ha nemmeno incontrato Arafat e sappiamo benissimo
L'incidente diplomatico il seccato sul rapporto con Arafat perché non ha non si è minimamente sognato di agitare la possibilità di sanzioni agli sere a Israele e la Siria non dico di mandargli le navi per carità ma meno di fare una qualche piccola senso in Cina economica cioè gli ostaggi che di giungano perché sono abbandonati dentro l'ambasciata italiana di Baghdad intanto ha mandato è tornato tanto per dire le cose che non riguardano il punto su cui ci siamo divisi
Poi io penso che ha fatto anche malissimo a inviare navi perché non credo che possano stare lì solo come deterrente e credo che
E sia stato un sostanziale avallo alle scelte degli Stati Uniti
Ma di fronte a questo quadro globale in cui il governo italiano non ha fatto bene noi che cosa abbiamo fatto e e si dice abbiamo ottenuto qualche cosa abbiamo ottenuto delle parole sulla mozione che cosa abbiamo tenuto difatti e di fronte a difatti di comportamenti del Governo non abbiamo ottenuto nulla
E di fronte a questo governo che ha fatto male e da cui non abbiamo ottenuto altro che qualche scarna parola le azioni politiche che abbiamo compiuto è delle mozioni che sono state bocciate dal Parlamento e delle scelte di estinzione
Allora il
Credo che su questo dovremmo confrontarci si deve o non si deve fare opposizione a questo governo per come sta già gestendo
Questa crisi per come non sta gestendo intervenendo contiamo se misuriamo su su questo perché questa è la scelta di fondo
è necessario non è necessario che per impedire la guerra e per impedire una partecipazione italiana guerra per costruire la pace noi facciamo opposizione a questo governo come intendiamo fa secondo punto credo di avere praticamente esaurito il mio tempo quindi cito solo rapidissimamente dobbiamo o non dobbiamo costruire un'opposizione a questo governo un'iniziativa per la pace che non sia solo nelle sedi parlamentari ma che sia nel Paese
Attraverso la presenza di soggetti sociali che faccia parlare i popoli il popolo italiano in primo luogo e e che sa ben individuare come soggetti gli altri popoli che da questa vicenda sono schiacciati e sono sempre più isolati abbandonati a se stessi alla propria sofferenza nel popolo
Palestinese come tutti i popoli del
Del Medioriente che abbiamo abbandonati a se stessi non ci possiamo scandalizzare del fatto che giovani palestinesi in alzino i ritratti di Saddam Hussein cosa assolutamente tragica che non giustifica in alcun modo Saddam
Quando tutta la loro scelta della non violenza oggi ancora IBA dita
Dal nostro cara unico dirigente dell'intifada negli nell'intervista al Manifesto a non ha trovato risposta altro cane l'isolamento totale della comunità internazionale
Abbiamo a a la possibilità che qualche cosa che è una voce dei popoli si può far sentire l'abbiamo misurata con le cento mila persone che hanno partecipato alla marcia Perugia-Assisi che non hanno partecipato a un rito hanno espresso una volontà politica chiara e precisare
E l'hanno espressa tra l'altro anche esprimendo la propria autonomia di soggetti sociali tantissimi sono venuti non perché organizzati da una forza politica ma autorganizzati
E con le proprie forze tramite la propria scuola uno o comune o così via
Quale referente politico trovano queste forze che si sono mosse quanto chi sta in questo partito lavora per aggregare gente per far sentire la voce del movimento per la pace
Quei pochi di noi che ci stanno provando si trovano nella solitudine più totale e continuano a tentare di fare questo lavoro senza trovare non solo un riferimento nell'azione politica complessiva ma senza trovare nemmeno quell'appoggio materiale con la presenza di quadri col sostegno di risorse persino quei quattro soldi che a volte servono per stampare un volantino né partito comunista che è stato uno dei soggetti
Più importanti del movimento per la pace io non credo come dice compagna ronde che ciò sia dovuto alle divisioni
Interni credo che cioè che che ci sia un che sicuramente le divisioni interne non aiutano l'impegno nel movimento ma che starebbe a tutti misurare chi è ragione quale devi
Degli schieramenti è più in grado di dimostrare ridarle la propria
Tesi misurandosi nell'impegno del movimento credo che anche su questo una conferenza
Che di programma dovrebbe e esprimere una chiara volontà non solamente rispetto a ciò che fa il partito in quanto tale ma anche rispetto a ciò che i militanti di questo partito sono in grado di costruire nella società e fra la gente in una situazione nella quale la propaganda bellicista e pesantissime questo un altro dei danni di questa guerra
E che si sta rivalutando una cultura della guerra del dominio della forza ho finito
Che
Che eravamo riusciti in questi anni a sconfiggere e si sta rivalutando insieme a una cultura della delega e della passività che la sostanziale convinzione che tanto non ci sia niente da fare i giochi sono in mano ad altri badate se passa
E fra la gente di questo Paese l'idea che io soggetto che io cittadino concittadina non conto nulla né sulle questioni della pace sulla guerra né su come si muoverà il mio governo inizi quale sarà il futuro del mondo e che non vale la pena che io mi muova non vale la pena che io agisca non vale la pena che io lotti io credo che a questo punto era nostre questioni di identità
E il ruolo di questo partito si trovano di fronte a un tale deserto che non potranno essere risolte penso che questo dovrebbe essere un problema fondamentale sotto in cui tutti quanti ci misuriamo
Paola De Iotti Cervetti interverrà dopo il poi Alberto idee
Credo che siamo in parecchi dunque a essere molto grati a Marta Dassù per la relazione di stamattina
Perché ci ha consegnato una base tutta concreta condivisibile credibile di un programma di politica estera per il nuovo partito
Ce l'ha consegnata così completa a mio avviso poi con le ulteriori integrazioni che sono tutte da molti interventi
Che la tentazione a cui io cedo e quella piuttosto di fare un passo indietro
E di farvi emergerebbe far riemergere alcune categorie concettuali che a me personalmente mi sono sembrate implicita nei suoi approcci e che mi sembrano utili nel disegno della identità alta della cultura de il taglio di approccio alla politica internazionale del nuovo partito al di là della contingenza
In questo forse dirò alcune cose ovvie le dirò intanto per me stessa prima che per gli altri per dire ragioni il significato del mio essere qui e delle speranze che sono coinvolte in questa vicenda
Intanto mi pare
Di dover notare una prima cosa molto rapidamente
Che non viene meno in una nuova formazione politica una tradizione una continuità con l'esperienza del Partito Comunista Italiano
E cioè la rilevanza della politica estera sotto la forma dell'internazionalismo nella costruzione dell'immagine dell'identità del nuovo partito credo che di fronte ai rischi ricorrenti di un provincialismo di una ricaduta delle vicende interne
Questo aspetto non sia da non sottolineare in questo aspetto credo che si debba tenere conto di due esigenze apparentemente contrapposte
Da una parte appunto la politica estera come identificazione porte della prospettiva strategica ideale dall'altra come segnale di affidabilità come partito di governo e non solo di proteste testimonianza
Dirò anche qui delle cose ovvie
La centralità della politica estera oggi nel disegno di un programma e dell'identità di un partito mi sembra che si esprima soprattutto
Intorno alla questione delle evitabilità della guerra nel quadro di un passaggio di transizione determinato dalla fine del bipolarismo che sposta l'attenzione dalle evitabilità della guerra totale ideologica
Agli evitabilità dei conflitti locali
Nella impossibilità di ignorare come sfondo
Oggettivo di qualsiasi politica nazionale la costruzione di un'effettiva unificazione del pianeta il superamento degli squilibri legati a un modello produttivo insostenibile e ha una concentrazione di poteri iniqua quello che si chiama il problema nord-sud
Ma anche e soprattutto alla crisi dello Stato nazionale legate le crescenti interdipendenze i vincoli delle ragioni di scambio al condizionamento dei poteri non politici di natura internazionale se è vero come è vero e io penso che sia vero
Che la questione centrale del programma è l'assunzione piena della lotta per il rinnovamento il ripensamento della democrazia
E la rifondazione dello Stato democratico Cuesta e anche questione internazionale come ci ricordava stamattina Migone
Questa crisi dello Stato nazionale per esso appare evidente sotto più profili che non sono solo quelli dell'economia della tutela ambientale del governo del crescente implicazioni etiche etniche ma sono quelle della lotta alla criminalità le multinazionali della droga ai poteri finanziari che vi sono connessi
E in questo senso io credo importante che sia ridetto esplicitamente qualcosa che appunto può apparire ovvio il carattere della politica estera come un primus che determina gli altri aspetti del programma
Contro ogni tentazione ricorrente di fare della politica estera un muto strumentale finalizzato al dibattito interno peggio ancora se interno ad un partito
Peraltro c'è anche una considerazione che invece può sembrare impopolare ma che a mio avviso è realistica che va fatta in questo ponte
Una forza di governo infatti in carica è più interessata a costruire in materia di politica internazionale convergenze accettabili che a farne un terreno di scontro propagandistico esasperato che mina la credibilità internazionale del Paese
Non è un caso che in generale nelle democrazie bipolari spesso di fatto la politica estera è quella che conosce meno differenziazione nell'alternanza di governo ciò perché sareste influenzata fortemente dalle sue basi oggettive
La collocazione geografica le ragioni di scambio di rapporti consolidati di alleanza e cooperazione
Cento va detto con forza che dietro questa continuità formale
Possono trovare spazio fortissime discontinuità reali nella interpretazione delle ragioni delle scelte politiche nella gestione più rigorosa Viesti cosa che mi sembra tipica del caso italiano di fronte al velleitarismo di tanta politica estera italiana
Ma esse devono rispettare questa esigenza di continuità se vogliono essere vincenti il testo non c'è dubbio che il bianco il cammino di avvicinamento del Partito Comunista Italiano
All'obiettivo sia pure finora mancato di partito di governo
Si sia espresso in modo alto
In particolare nell'accettazione della prospettiva europea ciò che non ha fatto impedito che proprio su quel passaggio si formulasse in qualche modo l'idea di un nuovo internazionalismo tutt'altro che subalterno alle politiche tradizionali di come ma quello che mi fin qui mi preme di più fermarmi è il carattere neretto alcuni intervento già lo sollecitava dell'internazionalismo che viene insomma che deve essere in qualche modo alla base della formazione politica l'internazionalismo comunista è stato tradizionalmente un internazionalismo dito di lotta
Come tale esso ha dato la politica estera un respiro mondiale da una parte intorno alla crescita della coscienza della solidarietà fra gli oppressi di tutto il mondo dall'altra intorno alla denuncia la natura dei processi di crescente integrazione economica ventuno
La stessa lotta per la pace che si è certamente giovato a dell'apporto massiccio delle forze del movimento operaio
Si è caratterizzata come lotta cioè come conferma del carattere radicalmente conflittuale di ogni politica e solo con la crisi del movimento operaio ha visto prevalere al suo interno tematiche come la non violenza
Il limite di un tale internazionalismo di lotta è stato nel fatto che esso ha rischiato perennemente di riprodurre esasperare le ragioni conflittuali radicali della politica
Una visione manichea della storia entro la quale da una parte la soluzione dei conflitti non appare possibile altro che sotto la forma della distruzione dell'avversario dall'altra è facile l'assimilazione all'avversario di chiunque non accetti la logica radicale del compito
Un tale internazionalismo rischia di non ha rischiato di non approdare mai alla pace di essere esso stesso un fattore di guerra in ragione stessa del suo radicalismo e contrariamente a quello che riteneva Bassolino io mi domando se non ci sia una continuità
Tra la diffusione di questo internazionalismo e il fondamentalismo a cui sono approdati oggi i Paesi arabi pensiamo al caso dell'Iraq proprio che in qualche in certo senso con la sua Radice laica e rivoluzionaria legittima questa ipotesi
Anche le sue recenti convezione alla non violenza certamente positive non lo liberano da un tale rischio
La non violenza può essere non sto affatto dicendo che sia
Ma può essere la forma nuova in cui si esprime un conflitto altrettanto radicale irrisolvibile di quello antico
Che tenta di disarmare l'avversario contribuendo gli un'arma diversa e chi anche in momenti la sua purezza non tenta mai di sciogliere risolvere il conflitto ma lo consolida e lo assoluti
L'intorno ce n'è uno delle lotte popolari per la pace e l'autodeterminazione planetaria non sarà mai vincente se non si coniuga con l'internazionalismo del governo dei conflitti questo mi pare un approdo comune di tutti di tutto il dibattito ormai e il governo dei conflitti suppone la possibilità di delimitarne definirli volta a volta nel loro nocciolo materiale e concreto
Con l'abbandono dunque della Teoria dell'unico conflitto radicale metà storico la forma in politica estera della tesi della agonismo
E la fissazione di regole poteri di intervento su di essi
La protagonista il nazionalismo di governo e l'unica forma politica attinente cioè all'azione politica
Capace di produrre l'esigenza etica della pace fra gli uomini del rifiuto delle violenza della creazione delle condizioni socio materiali della pace possibile
Va da sé
Che un tale risultato non può che essere a sua volta il frutto di un impegno politico diffuso di una pressione popolare democratica se si vuole usare le vecchie espressioni di una mobilitazione popolare
Non di un'azione puramente diplomatica ma è Venere che questa Lazio questo impegno sia finalizzato direttamente a questo in una banca
E non è nemmeno questa è una forma crepe
Il ricorso al diritto internazionale e dunque anche le istituzioni internazionali che debbono garantirne l'applicazione è sempre un ricorso datato e che esprime i rapporti di forza in campo
Couture li ha scritto sul primo numero di questa lettera della cosa alcune considerazioni assolutamente pertinente ineccepibili sul carattere di parte anche del diritto internazionale
E tuttavia non solo questa è l'unica via possibile ma è anche l'unica via dinamica
Anche quando leggi istituzioni nascono condizionati da gruppi dominanti per garantire il loro dominio di fronte a pressioni Esterni e nascono assai spesso Cusini
Esse rappresentano insieme uno strumento coercitivo è un limite concetti o al suo esercizio dando forza legittimità e titolarità politica da altri soggetti
E dentro questa dialettica finalmente pacifica che si può e ci si deve inserire per modificare sia la natura dei rapporti internazionali basata sulla forza si rapporti dite
L'esempio del Golfo mi pare illuminante c'è anche una logica vecchia dietro la rivalorizzazione dell'ONU
Resa possibile dalla fine del bipolarismo una logica interna la riaffermazione dell'egemonia americana nei termini classici dell'interesse nazionale e dell'interesse dei popoli industriali ma dietro questa logica c'è finalmente lo spazio tutto lo spazio immaginabile per farne nascere una nuova come ha ben avvertito Corbaccio o giocando qui una partita che gli consente di rovesciare le sue condizioni di estrema debolezza in condizioni di forza determinante
è un fatto che la chiamata in campo dell'ONU dopo anni di emarginazione di rilevanza condizione onda gestione tutta e solo occidentale americana della questione del burqa rende possibile una pressione sull'Iraq non giocata in chiave militare consente di resistere alle pressioni degli ambienti americani per un'accettazione militare del conflitto
Riapre il match solo che si riconosca unno fra l'espansionismo iracheno quello israeliano e quello seriale
E quello siriano un nesso che resta al di là della distinzione dei momenti di approccio e che cento ma anche gestito politicamente si capisce
Che anche la sinistra politica deve sottolineare perché questo nesso si gioca intorno alla questione capitale della credibilità dell'ONU
La vicenda tutta la vicenda riflette certamente il carattere di transizione della politica internazionale è un certo tasso di ambiguità che permane come è stato rilevato da più parti come meravigliarsi
è probabile che assisteremo a più di un braccio di ferro e non tutti vincenti tra la logica classica è la logica del ritorno in campo dell'organizzazione internazionale
La questione sedi pronti a questo braccio di ferro si può fare solo da spettatori critici per vedere come va a finire avendo già deciso che non cambierà nulla per il solo fatto che c'è presente la logica classica
O se si vuole essere presenti per determinarne l'esito e garantirsi le condizioni materiali di un diritto a intervenire e partecipare alle decisioni
In ogni caso anche dalla politica internazionale più rigorosamente pensata ma espunta ogni deriva utopica
Ogni tentazione di misurare obiettivi e risultati possibili con immagini ideali di un mondo degli uomini tutto pacificato e salvato
La costruzione di un Governo mondiale che deve essere a mio avviso è una condizione essenziale ma a patto che si ritrovano nel testo di Marta Dassù
Accompagnate rafforzata dalla costruzione di unità politiche continentali e su continentali tra cui si inserisce il discorso dell'Europa
è il massimo di utopia a cui possiamo aspirare
Ma il condurre a livello internazionale il governo di conflitti non salva da tutti i limiti della politica
Costruire sul terreno del diritto cioè della legalità e i rapporti internazionali non può avvenire che scordando un certo tasso di convenzionalità su ciò che è legale unno
Il dibattito sulla illegalità del Kuwait e sulla sua nascita sulla sua gestione certamente pertinente ma avrebbe dovuto essere fatto prima
Nel momento in cui avviene la l'aggressione noi non possiamo che partiva dal tasso di convenzione che ho riconosceva al cui della natura di Stato sovrano
Costruire sulla democratizzazione dei rapporti internazionali non può affatto purtroppo escludere a priori che lo schema delle decisioni a maggioranza non possa coprire ingiustizie non vedo alternative a questi limiti indicati invalicabili
Se non la dialettica politica continua la qualità del proprio impegno della propria rappresentatività
La coerenza delle proposte soluzioni interistituzionali
Volte a dare sempre maggiore trasparenza la democratizzazione del globo e quindi il discorso tra riforma dell'ONU i termini pensabili oggi certo non credo superabili il diritto di veto fino a che il rilancio dell'ONU non sarà stata una cosa compiuta
Ma al di là certamente si può andare la costruzione dell'unione politica europea in questo contesto la creazione delle condizioni economiche degli equilibri che condizionano anche gli equilibri politici
Una cosa e da questo punto di vista volevo sottolineare una cosa che è stata detta proposto molto intervento molto giusto che metteva in evidenza il rapporto rovesciato sensibilità rovesciata che oggi abbiamo tra sviluppo e diritti umani
E io sento molto di cui mi sembra un esempio felice la necessità del coinvolgimento delle iniziative della Sogemi soggettività femminile nei progetti di sviluppo
Una cosa e certa metta non si può usare
In ogni caso lo stesso termine violenza per ciò che governa ancora i rapporti internazionali e per le forme di go di un intervento coattivo guidate da un'istituzione internazionale al fine di garantire il rispetto delle singole entità statale
Non si può dire maglia guerra nel Golfo se non si tiene conto che la guerra c'è vigilanza
E se non si tiene conto che potrebbe continuare ad esserci dopo l'aggressione io non so
Se esista davvero questo barlume di resistenza in Kuwait ma come si comporta la comunità internazionale di fronte a un continuarsi dello scontro attraverso una forma di resistenza locale cioè una guerra che c'è che è in atti
Si può certo attestarsi su una concezione teorica per cui violenza e ogni impresa che tenta di regolare la convivenza violenze lo Stato come tale comunque rappresentato governato violenza e la legge comunque motivate proclama
è una dottrina che ha una sua dignità storica e una sua funzione ideale incontestabile di costante rimessa in discussione del diritto
I provocazione qualche conta ma la in quanto resta fuori dall'esperienza politica dell'azione politica con la quale radicalmente in contrasto non si dà non si può dare attività politica non si può a vere cittadinanza politica attiva sulla base del principio che nulla è regolabile dalla convivenza
Che la collettività non ha mai diritto di imporre colte di imporre con la forza comportamenti che non contrastino con il bisogno di sicurezza
C'è con la forza minima che significa anche per domani non più militare quanta fosse compiuto il disarmo dei singoli Stati
Con una forza comunque tollerabile con una porta sempre legittimata da decisioni formalmente adeguate ma senza questa forza non si fa politica
Io
La parola al compagno più evidenti si prepari Gianni
Ma formulare un programma di politica internazionale per una nuova formazione politica credo che richieda uno sforzo e soprattutto un atto di onestà in primo luogo verso una parte dei destinatari di questa politica internazionale mi riferisco ovviamente
Alla parte sud del mondo verso la quale la sinistra europea ha molte più necessità
Di carte da spendere di credibilità mancando questa credibilità noi abbiamo il dovere quest'oggi abbiamo il dovere delle prossime settimane mesi anni di tenerne conto e lavorando questa linea strategica questa questo programma strategico di politica internazionale
Io non vorrei che qui purtroppo questo questo oggi io tutto constatarlo come esterno l'uso in funzione congressuale da parte dei due principali schieramenti
Delle argomentazioni che sono state offerte dalla relazione introduttiva
Che a me è parsa
Sufficiente interessante in ogni caso non da penalizzare così come è stata penalizzata dall'intervento di Ingrao anche se verso in grado io sarei dovuto voluto andare commenta Angela cunicoli insieme nei confronti di Marta Dassù andare per ragioni di affetti e di vecchia amicizia a congratularmi perché molte delle sue affermazioni mi andavano bene e io le ho scritte le condivido e mi sono trattenuto perché mi è sembrato anche da parte sua un tentativo di indurire in qualche modo
Penalizzare
Le parti che pure erano accettabili ed interessanti le proposte discussione per una ragione di schieramento
Ora nuvole un leggere nelle intenzioni Utz sicuramente da parte mia volersi mettere non nel mezzo ma come esterno tentare ecco di dire la mia assenza questi questo tipo di tatticismi e senza questo tipo di impedimenti
Io sono suoni profondamente convinto che la sinistra europea e quindi anche la nostra sinistra italiana abbia bisogno di guardare le questioni del sud con un occhio diverso col quale guarda alle questioni del Nord
E negli interventi che qui si sono succeduti e invidia e coerenti con questo tipo di approccio io ho letto avverto ascolto
Un tipo di ragionamento che non può essere accettato in ipotesi come programma internazionalista dalla nuova formazione politica sequestro intende rivolgersi con credibilità verso il sud del mondo
Può andare bene rispetto la Realpolitik che necessaria che veniva come piattaforma i di ipotesi presentata questa mattina nel nord nel nord nord ma nei confronti del Sud e compagni e compagni o si fanno degli sforzi di maggiore autenticità
E di maggiore presenza rispetto alla debolezza della credibilità europea e del nord in generale sinistra compresa o non ci sia
è vero che la la regola delle due misure dei due pesi è continuata a muoversi in questi giorni e in queste settimane dove non è accaduto questo e forse accanto appunto veniva ricordato da molti interventi
Che ci sia un atteggiamento anche dire controverso la realtà palestinese in termini di è iniziativa in termini di proposta di iniziativa
I due pesi e due misure sono la ragione per la quale i palestinesi gelo epiche anche a me hanno fatto rabbrividire e così e stabilizzare quasi e che considerano va bene
Il proprio nemico in questo caso nemico dei propri nemici diventa amico di Saddam Hussein che sicuramente massacrato i curdi che non poteva essere considerato amico dalla causa del del palestinese
Diventa amico perché comunque in ogni caso c'è un ENI con corte Giori di Saddam Hussein e quindi al limite la conversione
In dire dire Nicolini in amico e quasi fatta
Se la regola vecchia del vecchio presidente Roosevelt non uso la parola che lui usava che tra l'altro Nantes Autori spagnolo e che non corrispondeva comunque
Che diceva accerto verso il suo musa padre è un criminale però è il nostro criminale quante volte il Nord
E quante volte il Nord ha usato i due pesi due misure e continua a usarli e rendendo e quindi bruciando si concretamente la possibilità di parlare di dialogare
E quindi anche quando l'intervento militare con un uso minimo della forza anche sotto l'egida dell'ONU le cui forze militari impiegate fossero francesi inglesi e americane soprattutto con qualche parvenza simbolica sovietica
Badate agli occhi del sud degli arabi sarebbe ancora il vecchio interventismo dell'ex potenze coloniali d'intervenire non le forze delle Nazioni Unite
E quindi se non si tiene si tengono conto in in debito conto la memoria secco la mente sedimentata nella realtà del Sud
Una formazione politica per quanto a volte impiccare per quanto capace di lavorare davvero una strategia internazionalista avrebbe anch'essa tutti i limiti della credibilità che oggi noi del mondo hanno i confronti di questa realtà
Ma chi attentato in questi giorni dis di di lanciare una lagnanza non dico a difesa ma almeno a spiegazione del fondo a me fondamentalismo islamico
Si è trattato come fatto di razzismo di primitivismo politico
Ma gli europei non hanno le carte in regola per parlare in questo modo solamente cinquanta anni fa in Europa si sono inventati i campi di concentramento e son fatti
Decine di migliaia di morti milioni di morti in una guerra Kentucky meno credibilità agli Europei di parlare degli arabi o degli islamici come un qualcosa di pazze di primitivo
Ettore un minimo di memoria storica ci dovrebbe indurre prudenza e quindi si muoversi culla umiltà e quindi con una capacità di osservare le realtà Sir sull'asse nord-sud io non credo
Che questo asse sia totalmente come si è tentato si si tenta in sostanza di far passare come inesistente è veramente la prima è il prezzo del petrolio non è indifferente ma quanto di questa formazione politica in grado di sostenere per esempio come sosteneva il ministro dell'Energia Izzie rinnovi un recente incontro con la Commissione Energia del Parlamento europeo circa il problema della stabilità del prezzo del petrolio
E non mi si dica che male e delle maniere il mercato per il petrolio ma per le automobili italiane no e a e non a caso si fa giustamente io credo anche protezionismo nei confronti dell'invasione dell'auto c'ha la per esempio
Chi ha mai detto
Che sia giusto un rapporto di scambio di questa natura in cui i prezzi industriali tendenzialmente non diminuiscono almeno come tendenza e generale pur essendo collocati come tutti gli altri Paesi industriali nel mercato libero
Naturalmente le materie prime vecchia quest'anno debbono seguire le leggi del mercato cadere di prezzo
E prendersela se le tensioni il racket Arabia Saudita o Iraq Kuwait erano anche alimentate dal fatto che il prezzo del petrolio con voi sapete non è più remunerativo e non lo sarà mai remunerativo sin quando evidentemente non ripaga
Oltre che le spese di ricerca di di trivellazioni investimento di sfruttamento anche naturalmente i salari e le rendite che sono necessari ora il pressing nel conflitto non assunte e pensare di organizzare un programma internazionale che non affronti il problema di guardare i problemi del Sud conigli occhi del sud
Se la fa dire tutta che è difficile anche per la sinistra più disponibile è volenterosa
Tre e difficile vede di provvedere su quegli occhi del nord e la sinistra europea non è da meno di questa regola
Non è da meno nel vedere i problemi del Sud e continuare a vederli con gli occhi del Nord
Perché qui che è poi cammina la logica
Ed è qui che vengono a bruciarsi molte delle dichiarazioni di buona volontà molte delle nostre lavorazioni e capisco anche poi l'esigenza di non parlare di Petrolini comparati i prezzi d'un parlare di imperialismo di non parla di neocolonialismo
Perché sono parole che danno fastidio
Non fanno gioco soprattutto non ci permettono
Di intendersi con il Nord
Io ho fatto un'esperienza preme per carità non intendo assolutamente accampare nessun titolo
Da questo punto di vista di parlamentare europeo ma mai come in questi cinque anni mi sono reso conto che gli europei quando si trattava di negoziare coi latinoamericani in una recente conferenza fatta stanco sedi Costarica
Sul protezionismo e sui prezzi agricoli non c'è devono di un millimetro dalla sinistra Ara destra
Nessuno ce n'era una virgola c'è un fronte durissimo e natura americani che cercavano qualche amico qualche alleato per potere incidere incrinare il fronte degli europei
Hanno ragione di dire che novantatré sarebbe una fortezza che gli fregherà
No non c'era la defezione di un solo parlamentare europeo che avesse un atteggiamento più disponibile non dico tatticamente ecco almeno praticamente ma meno che meno quali se qualche dubbio sul fatto che perbacco gli europei dove ruba darlo e gli accordi moltissimo ma nessuno protesta quando invitò Ruggiero fa le manfrine che fa contro la comunità quando la comunità apre timidamente
Lì all'ingresso dei prodotti manifatturieri del terzo mondo o chiamandolo del sottosviluppo sia che si tratta testi di chi sia che si tratta di prodotti agricoli
Nessuno ha protestato e la sinistra non protesta perché rogne poi appellarsi ad adattarsi in casa propria certamente la disoccupazione del tessile abbigliamento i problemi della la distrutto ritirarsi dove sia ma sono i problemi
Come si può formulare un programma di politica internazionalista che non saldi non triangoli problemi della difesa dell'occupazione con la questione dello sviluppo
E quindi delle politiche di protezione che la sinistra condivide largamente o pari al politico perché al governo come in Francia unimi Svezia o altro
Quindi
L'esame di di punti programmatici per la nuova formazione politica di cui io condivido proposta anche se può apparire posso apparire un infiltrato del no attraverso il club eccetera eccetera
Vuole esser deve essere in sostanza un atto di audacia di coraggio di rigore anche se vogliamo davvero iniziare a dire serto si abbandona tutta la e il ferro vecchio che ci ha impedito di sostanza di far politica di muoversi e quindi di porre davvero in essere e possibilità di alternativa ai che il sistema di potere che esiste in Italia ma senza abbandonare soprattutto conservando quanto di autentico di importante viene la storia della sinistra
Quindi di non pretendere di essere credibili alla prima battuta amici e compagni mi sembra il minimo che si possa fermare ma si fa essere credibili
Ecco è un discorso che dice fino al fino a lì senza tempo dei delle carogne ma non in avanti si comportano in novembre
Ma
Ma come così ma cosa pensate che non capiscano che sono francesi inglesi e domani puta caso anche anche sovietici naturalmente della repubblica russa della Repubblica Ucraina che fingendosi il casco di blu arrivano nel sud del mondo dire adesso diciamo noi come si fa la pace fra di voi
Se non vuole dimostrare ancora volta la faccia vecchia dell'interventismo militare della politica delle cannoniere ed ed è e del neocolonialismo
Pretendere questo da un giorno all'altro al Sud del mondo mi sembra l'ennesima offesa l'ennesimo oltraggio l'ennesima manifestazione di arroganza
Se amate dagli occhi Song grande ho grande stima di Sergio di Sergio Segre di di di Boffalora non sono arrivato ieri riconosco per lettura per esperienza diretta
Capisco che con la parte di lavoro e discorso mi sta bene mi sta bene la diplomazia di Napolitano mi sta bene se non finisce lì
Se non è solamente non nord della ricerca di legittimità
Se riusciamo aggirare Pomezia era la punta di lancia la NATO
Riciclata in funzione di difesi in profondità
E di sviluppo della Forza di rapido impiego per difendersi dal nuovo pericolo che emerge dal Sud e tutta la teoria le la dottrina militare va in questa direzione così come le richieste di qualificare la spesa militare
Se non rigiriamo l'iniziativa internazionalista chiamiamo a raccolta il meglio dei quadri de de de de de da capacità di elaborazione e quindi della geologica di questo partito verso il sud del mondo
Con il quale per il quale davvero viene avanti la grande sfida e la grande la grande opportunità concludo dicendo
Che le Nazioni Unite possono sì trovare legittimità possono recuperare legittimità se l'hanno avuto in passato
No non è alla prima occasione ivi attualmente rivelarsi per quello che sono ancora una volta interventismo militare ma sul terreno economico i grandi problemi della fame del sottosviluppo
Può davvero come mi sembrava che ci fosse recentemente ancora sui tagli un servizio sulla cooperazione
Una grande opportunità per trasformare sì della fiorite qui recuperare credibilità per il le grandi grandi disegni strategici di lotta alla fame lo sviluppo al al sottosviluppo alle malattie nel Terzo Mondo secondo India il dialogo Euro arabo
Saddam è forte
Perché non perché ha un milione di uomini sotto le armi e armamento che i fatti i facitori vista da me franchiste hanno generosamente arricchito agli atti i suoi arsenali Saddam è forte
E quindi rende quasi sì vi sia obbligatorio l'intervento militare perché a oggi la decisione e l'appoggio delle masse arabe incredule rispetto le capacità del nord e dell'Occidente diviso per il problema palestinese quindi il problema del dialogo arabo euro arabo per affrontare tipicamente conforta finalmente il PRA palestinese il problema dei prezzi del petrolio e delle materie prime ma il quello del petrolio è una cartina di tornasole molto esemplare a questo proposito
E poi davvero
Il grande
Progetto di lotta alla fine nel sottosviluppo come nuova Carta sì qui questa sì di rilancio e di ricreazione della credibilità delle nazioni unite
I compagni debuttanti
Alle sette e mezza si muta alla camera quindi
Da indurre i diamanti grazie alla chiamata alle sette e mezzo
Dunque adesso abbiamo il compagno
Cervetti
Coi ragioni
A questo punto del dibattito
Non ritornerò sulla questione più immediata è grave cioè sulla crisi del Golfo della quale hanno parlato in molti ne è ritornerò al quadro
Generale che del resto è stato delineato in maniera
Assai egregia dalla relazione di Marta Dassù con la quale io concordo affronto tre ordini
Di considerazioni molto rapidamente
Ma prima voglio fare ancora una battuta
Non tanto sulla crisi del Golfo quanto piuttosto sulla contraddizione che mi pare
E palese tra coloro i quali da un lato sostengono che non bisogna usare la forza mai in nessun caso e dall'altro dicono che devono che bisogna osservare le
Assieme sostenute
E vengo alle questioni
Di cui ho detto
Stamattina Boffa ricordava le scadenze prossime venture
Alle quali assisterebbe quali che il avranno luogo sulla scena internazionale
La più importante a me sembra di queste scadenze la riunione o il vertice di Parigi
Della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione europea a quale appunto si terrà il diciannove di novembre
E a me pare che al di là dei progressi che dovrebbe fare
La istituzionalizzazione della CSCE in quella conferenza
Assai importante finora del tutto sottovalutata e la firma che verrà apposta in quell'occasione al trattato sulle armi convenzionali in Europa
Si tratta di un fatto sconvolgente
è vero come osservava Marta Dassù che in questo trattato non verranno fissati
Dei limiti dei limiti e dei tetti per le truppe
è vero anche che rimane fuori da questo trattato
Tutta la materia era tutta la materia navale è vero che bisognerà immediatamente dopo l'arresto un accordo di massima c'è anche su questo punto affrontare tutta questa è un'altra materia più la materia nucleare in un una nuova fase appunto della conferenza medesima
Tutto questo è vero e tuttavia il quadro che risulterà dal Trattato
Sulle armi convenzionali sarà un quadro sconvolgente
Voglio ricordare un solo dato
I carri che appaiono come l'arma fondamentale di terra verranno ridotti per parte a venti mila unità
La NATO avrà una diminuzione di qualche migliaio di unità di questi carri e il Patto di Varsavia
O i Paesi del Patto di Varsavia avranno invece una riduzione drastica
Bisogna ricordare che oggi l'Unione Sovietica a circa settantotto mila cari armati i quali naturalmente sono dislocati in parte anche al di là degli Urali
E questo è un altro elemento dello sconvolgimento del quadro interno all'Unione Sovietica sul quale tirò fuori una parola
Tuttavia il fatto più importante a proposito dei cari non sta neanche nel limite ma sta nel fatto che metà di questi carri verranno come si vince messi a quadro cioè messi in magazzino
Perciò in Europa nei Paesi dell'Europa occidentale e orientale
Si avrà una forza di venti mila carri armati nel complesso e questo pone un problema serio serissimo per tutti i modelli di difesa
Della euro anche dal punto di vista tecnico c'è quindi una questione che non può essere eluso
E io credo che invece nel nostro Paese questo un punto vero secondo me di dibattito la discussione sul modello di difesa e sulla ristrutturazione delle forze armate sia una discussione ancora assai arretrata
Anzi che stenta persino ad iniziare e invece dobbiamo farla e deve farla la sinistra
Qui per brevità io dirò che a proposito di questo modello di difesa della ristrutturazione del forze armate
Bisogna puntare a misure assai drastiche
Del resto la stessa questione della diminuzione della spesa militare non nulla possiamo più trattare come l'abbiamo trattata nel passato cioè in termini puramente quantitativi sia chiaro dobbiamo trattarla anche in termini quantitativo
Ma bisogna ma si rischia trattando la soltanto ora in termini quantitativi di portare arma acqua al mulino della conservazione
Cioè a lasciare i modelli così come sono stati conosciuti finora ora Tridente diceva che bisogna stare attenti perché si qualifica alla spesa militare o si tenta di qualificare la spesa militare nel futuro ma il problema vero non è che si tenta di qualificare in modo nuovo la spesa militare in Italia
In Italia improba e anche in altri Paesi il problema vero e che si tenta di conservare le strutture così come sono state conosciuti il problema vero quindi per la sinistra è quella di introdurre degli elementi di innovazione molto forte
E e di qualificare essa la sinistra la spesa la spesa militare io penso che su due linee bisogna lavorare da un lato su una linea che è di carattere sovranazionale
Per rimanere all'attività di tridente
E cioè io credo che sia giunto il momento del resto Marta Dassù a questo punto faceva ore riferimento a questo punto di porre la questione in maniera decisa la questione del ruolo della funzione della comunità
Nel campo appunto della difesa e della sicurezza
Perché non bisogna assoluto bisogna assolutamente evitare che ogni modificazione dei modelli sia una modificazione puramente nazionale che diventerebbe nazionalistica e anche essa appunto conservatrici la seconda questione che viso e e poi perché naturalmente in questo ambito a differenza che per esempio nell'ambito UE o si possono fare dei passi in avanti per il controllo democratico di cui in questa materia per e naturalmente tutto deve andare di pari passo la democraticità della comunità
Deve essere deve andare di pari passo con la modificazione del del ruolo
E poi c'è rimane il problema interno italiano
Io penso che bisogna lavorare per un una struttura delle forze armate a prevalente professionalizzazione con una riduzione drastica ancora più drastica di quella che abbiamo pensato avevamo pensato ai sei mesi del periodo di leva per andare a una un esercito il quale sia soltanto e quindi a una leva che sia soltanto addestrativa
E mobilità attiva e non più operativa
Del resto
Dai calcoli nostri la riduzione le riduzioni che sono previste avviene avviene anzi a Parigi porteranno le attuali ventiquattro brigata l'esercito italiano a un
A uno otto dieci brigate quindi a una riduzione quasi a un terzo della forza della forza dalla forza attuale ecco questo era il primo problema sul quale volevo dire qualcosa vado rapidamente sulle altre questioni perché mi sono già mangiato troppo tempo
Io sono d'accordo che bisogna affrontare la questione dell'ONU anche in termini di riforma con alcune modificazioni che sono modificazioni che devono essere introdotte credo che le osservazioni che faceva prima
Dagli occhi De Biasi siano osservazioni appropriate
Ma voglio dire un un'altra cosa bisogna stare attenti a non vedere in questa riforma dell'ONU
Il classico albero che nasconde la foresta
Perché il ruolo dell'ONU è importante in un quadro più generale di assetti mondiali
Anche la cosiddetta questione del Governo mondiale è una questione che non si può risolvere soltanto nel quadro dello con tutto il rilievo che lo annua
Ma questa questione si risolve in un quadro più ampio più generale di assenti mondiali
In sostanza ci sono altri supporti al Governo mondiale che sono le strutture sovranazionali di vario tipo le quali sono importantissime e le misure o i mezzi o lady e dell'integrazione
E
E un e la costruzione di un sistema come gli pare un dicesse Marta Dassù questa mattina pervasivo dei rapporti e delle relazioni internazionali
Si sottovaluta per esempio quello che è accaduto con il trattato lui a proposito dei controlli e non solo a proposito dei controlli ma a proposito degli scambi degli scambi di controllo appunto dei controlli reciproci
Ma con per esempio il trattato sulle armi convenzionali questa questione dei controlli e degli scambi sui controlli acquisterà un tale rilievo da prevedere ormai una nuova professione una nuova professione persino per gli eserciti o se si vuole in questo caso per gli ex DC
Perciò bisogna guardare
A un quadro di rapporti interdipendente per la costruzione del Governo mondiale il quale trascende diciamo la stessa importantissima funzione dell'ONU
E bisogna stare attenti a non affrontare in termini di pura riforma del la questione del no no impura riforma distaccata da tutto il resto questo sarebbe un errore che la sinistra o tutte le forze progressiste non possono affatto commettere
Vengo all'ultimo punto che riguarda l'Unione Sovietica al suo ruolo internazionale oggi
Io sono d'accordo nel ricordare la gravità della crisi sovietica
La quale spiega anche alcune difficoltà sul piano internazionale perché vi sono anche difficoltà però bisogna sta stare attenti
Ah va a non
Guardare alla gravità della crisi sovietica in termini tali
Da poi non permetterci di spiegare il dinamismo e anche i successi che la politica internazionale o estera dell'Unione Sovietica ha conseguito in questi questi mezzi oppure addirittura dal far considerare gli sconvolgimenti democratici che sono venuti a destra come delle sconfitte
Perché appunto con una visione che guardi in un certo modo alla gravità della crisi interna si può può arrivare a dedurre che per esempio tutto ciò che è avvenuto nella nell'Europa nell'Europa orientale in termini di sviluppo democratico di questi Paesi al di là delle come dire delle soluzioni elettorali che tutti vorrebbero fossero Talese unti al di là di di tutto ciò sono appunto sviluppi democratici che sono fondamentali e importanti e sono passi in avanti
Dunque bisogna stare attenti
Bisogna certo mettere l'accento lo faccia stamattina
In grado sui conflitti che sono già esplosi ricordare i compiti che sono già esplosi che sono esasperati e che certamente possono
Ulteriormente conflitti che possono ulteriormente esplode
E tuttavia un esame così della situazione sovietica sarebbe un esame secondo me parziale che non spiega tutto il resto e non perché accanto a questi conflitti ci siano dei fenomeni nuovi ma perché c'è un fatto
Più rilevante e che in qualche modo è unificante della realtà sovietica di oggi che sta in una sorta di esame di coscienza storico collettivo il quale viene compiuto ampiamente e che si accompagna le esplode sì dei conflitti oggi se c'è un un fatto in qualche modo unificante della della società sovietica e questo esame di coscienza storico collettivo che ha persino esasperazioni
A per un osservatore esterno possono apparire molte molti di questi aspetti di questo esame esasperazioni dall'esame medesimo e tuttavia questo è il fatto importante rilevante sulla base del quale tra l'altro sia costruito il nuovo pensiero in politica internazionale
E proprio sulla base di questo esame di coscienza storico e collettivo che si è costruito il nuovo il nuovo pensiero ed è nella combinazione di questi e due le elementi questo esame e i conflitti e i conflitti che ci sono che si dà il quadro generale della della realtà certo un quadro anche preoccupante ma che non può prescindere da una come dire da una considerazione attorno a questi e due elementi ed è anche secondo me
Nel
Cercare di favorire questo esame
Che si può avere un ruolo per la sinistra
Europea
Per quella sinistra europea della quale anche noi facciamo parte
La parola Roberto raggiunge
Con non
Io vorrei partire da una considerazione che è stata fatta da molte delle persone che hanno preso la parola e cioè dal fatto che ci sono in realtà molte situazioni conflittuali
Specialmente in Medioriente
Che apparentemente sono
Simili a quelle del corrente
Io vorrei partire da un fatto che realtà queste situazioni dal punto di vista del diritto internazionale e quello è il quale esso è ora sono diverse
E cioè io gli esempi tipici sono quei Palestina il limone il Kuwait e l'ammissione di uno Stato sovrano ed era stato riconosciuto dall'Iraq
Sia allegare Paternello
Nel ammesso mediante l'opera di un giorno eliminato dalla carta geografica
La Palestina sono è un caso i territori occupati in parte ammessi dopo una guerra
Il libro è il caso invece delle truppe siriane che sono state inizialmente chiamate
Dà delle fazioni e poi fatte stazionare lì come truppe di pace da parte della lega araba che poi NATO si sono
Alleate una volta con l'uno con l'altra fazione
E vorrei far notare che le azioni compiute dalla Siria internamente
Massacri di oppositori come quello di Caravà sono Manzione ancora più
Efferate di quelle compiute in Libano
Il fatto che queste situazioni siano diverse rispetto al diritto internazionale
Secondo me non significa però che noi dobbiamo considerarle con con un occhio diverso da alcuni punti di vista e cioè il fatto che diritti degli uomini diritti umani e diritti dei popoli vengano in queste situazioni violate
Non ci deve fare temere che siccome dal punto di vista il diritto internazionale abbiamo di situazioni diverse dobbiamo valutarne con pesi e misure diverse
Credo piuttosto che si debba fare un'operazione opposta e cioè quella di modificare i criteri e l'impostazione del diritto internazionale per
Appunto impedire che situazioni analoghe vengano giudicate in maniera diversa
Io credo vorrei dire un momento
Che riguardo a queste gravi violazioni dei diritti umani e dei diritti dei popoli non si può effettuare una distinzione come affatto sei delle tra testimonianze politica oppure come si può dire con una terminologia diciamo che da
La giusta legittimità anche due ditte già menti il tema della convenzione etica della responsabilità perché quando ci si trova di fronte a delle violazioni clamorose dei diritti umani bisogna farsi che la testimonianza sia politica e cioè che anche obbedendo alla propria convinzione si sia capaci di tenere in conto delle conseguenze a lungo termine della propria azione politica il problema quindi è quello di tenere conto all'interno
Della politica e del diritto internazionale dei diritti dell'uomo e dei diritti dei popoli
L'ATP l'obiezione che si fa a questo punto è che uno avrebbe in questo modo una qualche forma di impostazione euro centri per perché i diritti dell'uomo provengono da una lavorazione europea eccetera eccetera in realtà come già è stato rammenta
Letta se non vado errato
Molti Stati africani hanno fermato le carte onore la dichiarazione dei diritti dell'uomo esistono poi lavorazioni
Diciamo di rurali scrive di altre culture quella Carta Africana carte islamica per i diritti dell'uomo e quindi al prossimo che tutte queste dichiarazioni che comprendono non solo
La
Diritti in senso classico individuale della libertà e della sicurezza ma anche diritto in senso più a est in senso sia sociale che economico che in senso più esteso d'identità culturale
Vorrei dire in questo senso fare un breve riferimento che secondo me ha ragione Tridente
Quando dice che tutti gli europei si schierano facendo mi riferisco pieni diritti economici che quando tutti gli europei come un sol uomo si schierano a difesa e a protezione delle tariffe
E compio un atto che non può non essere visto che negativamente dai paesi
Esterni a quest'aria dei paesi del Sud sottosviluppato eccetera e quindi questo è un atto giacché si configura in un certo senso come contraddittorio con la ciò protezionismo esasperato da una politica dei diritti umani
Ecco però se uno fondò la propria politica sul rispetto dei diritti sia dei singoli che delle comunità
Allora può graduare a partire dal non
Ma non rispetto di questi diritti una politica di sanzioni che possono appunto iniziare dalla norma vendita di armi fine vanno fino al al blocco dei
Vendita o acquisto i materiali strategici eccetera
Che sia tanto organizzata dalle Nazioni Unite quanto fatta propria dai singoli Stati membri come i criteri della propria politica estera quindi tanto con criteri di politica estera quanto un criterio di organismi sovranazionali
Quando ecco quindi viola vorrei fare un'altra piccola digressione perché è un argomento di cui si è parlato e che secondo me estremamente importante naturalmente va un po'oltre il rispetto dei diritti dell'uomo però va al rispetto dei diritti dei popoli
E cioè il problema di a che punto possono arrivare le sanzioni
E cioè se detto Est c'è un accordo generale che la forza militare posso essere usata in funzione difensiva
Ci si sorgono dei problemi quando
La se e come la Carta dell'ONU possa essere applicata dove prevede l'uso in l'uso della forza per per
Diciamo non tanto regolare i conflitti internazionali quanto imporre una soluzione dei conflitti internazionali
Io deve fare in questo caso una differenziazione e cioè io penso e in questo sono d'accordo tanto con Chiara Ingrao quanto contribuente che nel caso del Kuwait non si debba usare la forza
E questo sia per le considerazioni che ha fatto Tridente e cioè che questo provocherebbe in questo la situazione attuale una reazione a catena
Nel mondo arabo-islamico difficilmente controllabile sia per quanto affermava uno non estremista come me che Giorgio bandì una decina di giorni fa
E cioè che una settimana di operazioni militari costerebbe di più di un anno o due anni di blocco
Però questo è limitato alte è una osservazione che gli UFO sul caso del Kuwait
E che mi sembra avvalorata dalle dal apparizione del profeta in sogno a Saddam forse
Diverso è il caso generale il caso generale cioè se in generale si possa rinunciare del tutto appende a una ai sensi al mente ha una forza di polizia internazionale
E si nel caso si pensi questo e cioè che mai in nessun caso le Nazioni Unite abbiano il diritto di imporre con la forza una soluzione del conflitto allora la soluzione logica è quella di cambiare la Carta delle Nazioni Unite laddove questa carta prevede che è possibile mediante l'uso della forza imporre una certa soluzione del conflitto
Questa secondo è però sarebbe una cambiamento della Carta delle Nazioni Unite estremamente pericoloso perché esistono i casi Monaco mille novecentotrentotto in cui forse un'applicazione limitata e la forza avrebbe
Evitato guai peggiori io non dico che ora anzi dico che ora non siamo o lavora con mille novecentotrentotto però non è detto che nel corso dei prossimi cinquanta o cento anni non ci si possa ripresentare un caso del genere
Quindi io credo che nella cartella Nazioni Unite debba rimanere
Questa possibilità anche se è una possibilità da usare con estrema cautele
La
Per ritornare al problema principale la soluzione dei diritti umani e dei diritti dei popoli come criterio sia della politica estera che della politica delle istituzioni sovranazionali costituisce una limitazione grande
Notevole della sovranità nazionale
Perché pone un criterio universale e una possibile autorità sovranazionale che ha capacità e anzi il dovere di intromettersi negli affari interni
E quindi in questo senso sono in questo senso io non concordo con l'intervento di santi con i quali peraltro sul moltissime cose concordo e cioè penso che la sovranità deve cessare laddove gli stati quando si sia impegnare a rispettare certe condizioni non rispettino più
Diritti dei popoli non sempre sono e degli individui non sempre sono compatibili con la sovranità assoluta di uno Stato quando questo stato violi i diritti dei popoli e degli individui e quindi in questo senso sono
D'accordo con la relazione
Se non so concordo con la relazione anche su questo punto
Tra l'altro questa
Questi problemi di
Scontro tra sovranità nazionale diritti dei popoli sono dovuti anche alla statuto alla sovrapposizione di Cetto la struttura dello Stato moderno territoriale e identità preesistenti come siamo nel nel nel Medioriente ma in generale in tutto il Terzo Mondo e in generale bisogna rendersi conto che i problemi delle nazionalità quali si presentano tanto in appello quanto del Medioriente
Quanto Unione sovietica nell'Europa centro-orientale non si possono risolvere
Unicamente per mezzo di concerti territoriale cioè non ci si può ridurre come si vede bene per esempio nel periodo sulla via o in Libano e sono in situazione peggiore avere un recinto territoriale intuisce la sovranità unità di una comunità sul territorio ma bisogna pensare a forme non territoriale di sovranità che abbiano la garanzia superiore delle Nazioni
Un ultimo punto
Che secondo me questo ultimo punto dovrà essere anche una questione decisiva per l'impegno del movimento per la pace
è la necessità che questa politica non isoli mai popoli marito di governo questo per fare due casi esemplari la questione l'Iraq e la versione di Israele
Se noi vogliamo isolare Saddam non vogliamo condurre una campagna di isolamento e di odio contro i popoli dell'Iraq anzi vogliamo aprire i canali in maniera tale che l'isolamento del governo iracheno si riduca Amm
Proprio di maggiori contatti
Come
Il poco divertente
Con il popolo iracheno
La cosa da quell'altezza cosa Veram maggiore regione per quanto riguarda il conflitto israelo palestinese
Quando c'è stata la manifestazione tempo di pace a Gerusalemme l'anno scorso su oltre venti mila persone nella catena umana
Intorno la città vecchia di Gerusalemme oltre i due terzi erano costituite da il da ebrei israeliani
Del movimento per la pace
Movimento per la pace pace adesso sostiene di avere dietro di sé il quaranta per cento della popolazione
Allora sarebbe assurdo provocare se vogliamo avere una forma di
Anche di sanzioni del confronto Israele non si può però pensare a un isolamento complessivo del popolo israeliano
E allora in questo caso è necessario aveva forma di azione anche dal basso che miri a isolare il governo ma nello stesso tempo mi anche a aumentare i contatti tra i popoli in maniera che non si creino quei complessi di assedio che poi
Costituiscono e facilitano costituiscono una facilitazione è un è un pretesto per una maggiore appresa autoritaria e quindi vanno in un certo senso a avere un effetto negativo sul
Sull'obiettivo iniziale che appunto la realizzazione dei diritti dell'uomo
Compagno compagno ma
Io credo che partendo da un'analisi da un punto di vista europeo come ci ha proposto la relazione di Marta Dassù Clio
Condivido credo che possiamo formulare un giudizio e anche sviluppare una proposta forte a partire dalle tendenze in atto su scala internazionale evitando due rischi che in più di un'occasione abbiamo corso da un lato la pretesa di far discendere le nostre scelte e la nostra
Collocazione da una teoria generale e onnicomprensiva che non corrisponde più ormai alla realtà di un mondo che è diventato sì più piccolo e più interdipendente ma anche come è stato ricordato assai più diversificato
E d'altro lato il rischio di ridurci dentro l'orizzonte nazionale uno dentro quello ancora più modesto della politica
Del governo italiano limitandoci necessariamente a correttivi aggiustamenti
O a chiusure pregiudiziali in qualche caso mentre c'è bisogno è stato qui ricordato in diversi interventi
Di una forte radicale innovazione e su scala europea delle scelte di politica estera di sicurezza di cooperazione perché innanzitutto per il richiamo che attraversava un po'tutta la relazione di Marta Dassù e che era presente anche in altri documenti del partito e cioè il crollo del sistema bipolare è stato detto non segna automaticamente l'apertura di un'epoca di pace rivela anzi ci riconsegna in qualche caso aggravati tutta la portata di vecchi e di nuovi Problemi non risolti
Dunque davvero non è il caso di continuare a rappresentarci per polemica o per ragioni di schieramento come divisi tra ottimisti magari propensi ad una
Legittimazione in un sistema idilliaco ormai di relazioni internazionali e pessimisti o realisti che cercano ad ogni costo
Un punto cardinale di resistenza Alba a un sistema appunto unipolare
Credo che
Parla riconosciuto che la fine della partita bipolare non è avvenuta alla pari evidentemente su questo è stato detto bisogna anche al indagare a fondo
è vero che si apre dunque anche un vuoto di prospettive in particolare in tutta uno aria dell'Europa si ripropongono nuove attenzione anche altrove
Ma è vero anche che grazie a quella diffusione di potere di di cui si parlava di relazione si apre anche un varco per costruire un ordine vive questo si vede abbastanza chiaramente le cose sono molto legati
E questo si vede abbastanza chiaramente in Europa dove io credo soltanto realizzando un nuovo regime collettivo un nuovo patto collettivo un sistema di sicurezza fondato su principi
Pacifici e politici
Si può non solo scongiurare il rischio di tensioni anche armate
Che in parte si stanno già proponendo penso alla drammaticità del caso della Jugoslavia
E credo solo questo al tempo stesso può rendere credibile non propagandistico il fatto l'esigenza che allo scioglimento del patto di Varsavia
Si accompagni il superamento della NATO ma attraverso quelle tappe e quei passaggi chiari e nella prospettiva e nell'indicazione degli obiettivi di cui la relazione c'ha parlato
In Medio Oriente tornano ad immergersi ad emergere
Le ragioni locali storiche assieme ad alcuni elementi nuovi evidentemente non le ricordo qui dell'instabilità sulla quale instabilità però è sui quali punti di stabilità va detto e forse non le dicevamo chiaramente neppure prima
Che interessi regimi locali interagiscono da tempo il rapporto col sistema internazionale Saddam Hussein per parlare di lunghi ha provocato l'ultima guerra all'interno del vecchio sistema contro l'Iran e la prima dopo la fine di quel sistema contribuente
E allora bisogna domandarsi perché rivendicazioni che esistono pensioni problemi non risolti i conflitti latenti anche spinte conflitti di interessi economici enormi
Portano o possono portare ieri hanno portato anche ieri nel sistema bipolare portano oggi alla guerra è ineluttabile questo
No io credo che questo avvenga soprattutto perché sostanzialmente particolare in Medioriente ma non solo perché mancano tre guardiani della pace tre condizioni che considero importante
La democrazia all'interno di ognuno di questi Paesi che è un deterrente estremamente importante la cooperazione tra soggetti locali su scala regionale che la base di ogni tipo di sistema di sicurezza
Anche nel futuro e però è mancata e manca anche l'esistenza di un'autorità capace sì di prevenire le violazioni ma nel caso della loro esistenza anche di sanzionarle di ridurre di farle tornare indietro
E allora davanti e in piena crisi la comunità internazionale aveva anche se una alternativa secca o cominciare a costruire almeno una l'ultima di queste condizioni e tentare di governare la crisi o servire e non solo per l'oggi la logica del più forte
Su scala locale e su scala internazionale e la magia del più forte avrebbe significato un'espansione
Del conflitto
Allora la possibilità che ciò avvenisse il fatto che sia avvenuto si deve solo alla forza militare alla
Potenza degli interessi economici Statunitensi o anche come è stato qui richiamato ai limiti di questi ultimi sempre più evidenti
E dall'altra parte l'Unione Sovietica io dico anche il resto dalla comunità internazionale
è spinta collaborare sono la sua debolezza
Con la logica della cooperazione inaugurata da Gorbaciov fine se una sua forza specifica
Condivido anche qui la risposta sia pure a Peppe piena di problemi che ha dato la relazione da questo punto di vista sono proprio i rapporti di forza nuovi che si sono determinati a livello internazionale
è proprio la fase che sia aperta su scala mondiale con quello che è accaduto un sistema davvero di un sistema multipolare che lo consente per questo penso che la relazione ragionamento che qui è stato svolto non sfugga affatto rigore di analisi sui processi concreti in atti semmai sfoggia cui sto un ragionamento che semplicisticamente per esempio identifica o vede come sostenersi a vicenda gli interessi di tutti i Paesi industrializzati anche in questa crisi ed è questo rapporto di forza insieme all'emergere di un interesse generale
Che è arrivato fino a noi ammenda fino agli alleati dell'Iraq nelle posizioni della Nazioni Unite che ha fatto cominciare tra mille problemi e contraddizioni a far funzionare il modello delle Nazioni Unite
E fin qui ed è questo che fino a qui ha consentito anche apriva Coffa di
Viaggiare di avanzare proposte o ai sauditi oggi di ipotizzare una risposta imposto l'orizzonte non univoco alle scelte degli Stati Uniti
Possiamo potremmo discutere di riforma o di credibilità delle Nazioni Unite se questo non fosse accaduto
Si potrebbe proporre come anche giusto proporrei di estendere il controllo oggi il comando delle Nazioni Unite ridurre anche le forze presenti se ad esempio subito dopo la dimensione del Kuwait ci fosse stato un dico l'invasione dell'Arabia Saudita ma anche solo un bombardamento sui pozzi petroliferi sauditi credo Dino
Se però è vero pure che per andare alle radici della instabilità mediorientale che è fortemente interdipendente nei suoi punti di crisi manca ancora qualcosa
L'Europa soprattutto deve dotarsi di una autentica politica medio orientale e questo non c'è ancora ci sono proposte importanti e coraggiose
Ma non basta l'impegno di ciascun paese europeo
Men che meno bastano le riunioni bella Nuevo si tratta di proporre avanzare
Soluzioni coraggiose innanzitutto si tratta però di intervenire sul conflitto israeliano palestinese oggi io vedo come
Priorità l'esigenza di spezzare quella spirale tra repressione e violenza che chiude ogni prospettiva al dialogo che ha una soluzione negoziale che si è riaccesa e rischia di l'innescarsi con le altre ragioni di tensione
Penso che la comunità europea debba dare seguito alle indicazioni del Parlamento europeo avanzare una proposta definitiva
Per il rispetto dei diritti elementari dei palestinesi che corrisponde anche alla salvaguardia oggi degli interessi israeliani degli israeliani
In quell'area per la convocazione di una conferenza internazionale e dire poi che se il Governo cioè israeliano rifiuta bisogna adottare anche qui un principio
Del governo mondiale che col governo collettivo che ad ogni violazione deve corrispondere una sanzione ad ogni avanzamento un incoraggiamento dei fatti positivo
Infine credo che governo collettivo diciamo così dei problemi comuni
è una prospettiva realistica una necessità per quello che riguarda i conflitti regionali lo è anche per l'altro grande asse di stabilità attorno a cui questi sì dipanano e cioè quello del rapporto nord-sud
Noi voglio ricordarlo ricorda un pure indicavano diciottesimo Congresso nel conflitto usando questa parola non voi allora
Nord-sud nella ingiustizia di quei rapporti uno degli ostacoli principali alla soluzione di grandi problemi globali
La sfida ambientale alla questione democratica
In questi anni qui è stato detto tutte dico tutte le teorie dello sviluppo e del sottosviluppo per non parlare delle politiche che sono state adottate si sono rivelate quasi praticamente tutte fallimentare o sono state emesse duramente alla prova questo rende impossibile la riproposizione diciamo del Sud come una polarità alternativa in qualche modo a quello che esisteva prima con l'estero
Io dico dobbiamo ripartire da quello che è stato dalla realtà mondiale il fatto che si siano create grandi aree già economici
La poderosa redistribuzione di risorse e di poteri che si è prodotta tra queste aree anche in modo competitivo anzi fortemente competitivo e al loro interno dobbiamo dire questo come forse la sinistra
Non solo non ha risolto i problemi drammatici di milioni di uomini e di donne
Ma in qualche modo e per certi aspetti di anche aggravati ma non ha prodotto solo sottosviluppo si dice pure il governo dell'economia mondiale
In mano sostanzialmente Paesi industrializzati è vero
Ma non si può certo dire che sia un governo univoco né che sia capace di scelte coerenti ed efficaci e certamente naturalmente non è neppure un governo democratico dell'economia internazionale
Allora io ne concludo che la frontiera dell'ingiustizia tra sviluppo e sottosviluppo non si è certo ridotta in questi anni ma si è spostata sia complicata anche dentro a quello che definiamo il sud del mondo
Perciò è anche a mio avviso è inutile parlare di un solo Sud o di un solo terzo mondo ed è anche pericoloso parlare di un trasferimento di risorse senza qualità
Al sud ci vogliono scelte capaci di tenere conto delle differenziazioni su scala regionale e di sostenere la cooperazione tra i diversi soggetti del terzo mondo
Dunque il cambiamento di ottica anche per quello che riguarda il Nord Sud proposto dalla relazione
E la stessa scelta di considerare tanto i limiti Esterni allo sviluppo quelli che richiedono per capirci una profonda democratizzazione delle istituzioni internazionali quanto i limiti
Interni le scelte politiche ed economiche Cuesta impostazione non riduce affatto le responsabilità dei governi dei Paesi industrializzati anziché accresce
Penso che sia quaestor capace questa impostazione capace di fare della parola interdipendenza
Nella maschera della dipendenza nell'attesa messianica e comunque i problemi del Sud investiranno il nord del mondo ma piuttosto e soprattutto una scelta politica
Di coerenze e così si riesce anche andare al senso
Più vero di quella che fu la proposta dell'austerità e cioè la necessità di cambiare modo di consumare e produrre certe politiche agricole e politiche commerciali politiche
Economiche dei paesi europei innanzitutto al nord ma anche al Sud
E naturalmente in e in questo senso pure il Sud è interno al nord non solo dal punto di vista del problema dell'immigrazione dal dal punto di vista delle scelte delle coerenze così si toglierebbero pure tanti alibi alle élite dominanti in tanti paesi del terzo mondo e insieme a quanti hanno lucrato enormi guadagni sotto la dicitura aiuto o cooperazione
E concludo su questo
Si deve pure appare affermare una svolta radicale nelle politiche di cooperazione verso il Sud
Una cooperazione che sia efficace non può essere neutrale
Deve essere concertata con i paesi e possibilmente indirizzata però fortemente a sostenere e giustizia sociale sostenibilità ambientale e democrazia
Finora i paesi industrializzati o su questo concordo pienamente con le cose che ha appena detto anche ragionieri vado anche al di là al filo dei Paesi industrializzati hanno proposto e spesso imposto di tutto ai Paesi del sud del mondo sinistra compresa
Modelli idee rivoluzioni
Sistemi di produzione eccetera eccetera non hanno mai davvero aiutato e sostenuto i diritti umani la libertà la democrazia non come modello
Perché mai diritti umani come possibilità chiave dello sviluppo perché ormai tutte le esperienze ci dimostrano che se i più deboli non hanno voce se le donne non si possono organizzare nelle campagne del terzo mondo se non c'è l'educazione la possibilità di costruire sindacati restano escluse
Masse fondamentali da qualunque tipo di sviluppo e la gran parte dei Paesi del Terzo Mondo da ogni tipo
Di progresso quindi dalle cose nuove che la nuova formazione politica
Deve mettere
Come parametro fondamentale e della politica estera e non irrealistico e della politica estera della cooperazione nord sud cioè secondo me anche il tema dei diritti umani
La parola al compagno
Il verbale di Marisa Rodano
Marisa
Dopo interventi
Novembre
Ma anch'io molto apprezzato la relazione di ma dal su debbo dire che ho trovato un poco ingeneroso che in qualche intervento si sia detto non parli del petrolio non paghi Sudafrica che il problema è di sapere se si condivide o meno l'indirizzo di fondo
Debbo dire io l'ho apprezzato in particolare per lo stesso motivo di Migone mi sembra che attenda accoglierei
Nella novità sconvolgente drammatica contraddittoria della situazione internazionale le opportunità e le occasioni Tilotta
E voglio dire en passant che concordo con Migone anche sul nesso
E lui ha sottolineato tra la nuova fase a livello mondiale e la situazione italiana
Dico estremamente modo sintetico rozzo non c'è dubbio che il sistema politico italiano non solo è stato costruito durante la guerra fredda
Ma è stato costruito in funzione di un sistema bipolare nel momento in cui questo sistema bipolare va in pezzi siamo in presenza di un sistema politico in qualche misura è un reperto storico
Che ha ha bisogno di morire rapidamente di essere modificato rapidamente
è chiaro che noi siamo e una base transizione in una fase di servizio che secondo me molto profonda
Noi abbiamo vissuto io non l'avrei risalire solo agli altri
Noi abbiamo vissuto dal diciassette oggi una base di separazione del mercato mondiale in due parti
E da questa separazione del mercato mondiale in due parti
Come ci sono state tutte le cose tra le due guerre durante questa fase da tagli alta oggi
Stiamo attenti non c'è stata solo la guerra fredda c'è stata anche la coesistenza ognuna nella cara si fondavano però sull'idea che esistevano due sistemi contrapposti due sistemi di Stati e come posso dire due sistemi ideologici in qualche misura autosufficienti che paghiamo o scontrarsi
Oppure nel calibrare il compromesso con la sfida come si diceva al tempo di Kruscev
è chiaro che oggi si dovrebbe passare a una fase segno
Dal fatto che non ci sono più sistemi autosufficiente
Nel senso di fondo dell'indipendenza è proprio questo che ha tutti hanno bisogno di ti per affrontare i problemi mondiali
è chiaro che la transizione non è avverta un unico sbocco
E che quindi Pelican un'azione una lotta politica
Molto tema per ottenere l'obiettivo che qui era indicato nella relazione costruire un nuovo ordine internazionale ora io in qualche intervento non mi pare di avere avvertito
Come potrei dire
Come se ci sentissimo vedo vivere bipolarismo se avessimo Paolo bis era danze medievali si vede a ricondurre tutte bene per una parte tutto il male dall'altro e
Ora
Vorrei fare una considerazione generale in un pub
I conflitti saranno a lungo forse ci saranno sempre
Della convulsa fase transitoria
E anche quando il
Fino ad un nuovo ordine internazionale quello secondo me un regime fondato sulle idee di interdipendenza può portare e a mutare l'attualità della natura dei conflitti
Io vorrei qui
L'impedimento vi prego di non rinunciarvi perché stoccava cosa non è di moda elaborazione del movimento delle donne
Mi serve a spiegare
Scritto
Non componibile tra i sessi quindi concreto radicale
Eppure è un conflitto che non può a vere per obiettivo nell'assimilazione dell'uno all'altro
E meno che mai la
Sul sito dell'avversario che un completo che si esercita in presenza
I due soggetti che hanno bisogno l'uno dell'altro
Vuol dire che il concetto di nemico cosa devo già detto
Anche i socialdemocratici tedeschi che deve diventare desueto speziato il conflitto non può nere come obiettivo nella distruzione nell'assorbimento dell'avversario
Proprio perché io c'è un un nemico complessivo di tutti
Che la guerra
La violenza sopraffazione la fame sottosviluppo la devastazione dell'ambiente eccetera pervenire al pratico questo cosa vuol dire
Che la via mai
Tra e si potrà vorrebbe poter dire esclusiva per gestire i conflitti e la via politico-diplomatica cioè questa è la la grande priorità
Questo vuol dire che si può escludere in via di principio l'uso della forza
Io credo che noi una riflessione sulla non violenza al di là delle chiacchiere vorremmo fare
Se no diventa una preda
Da parte dell'osso di chi se ne sta qui al capo predica la non violenza intanto ma
Può succedere stanno inviamo le mani pulite che predichiamo la non violenza far meramente testimoniale
Ma io vorrei ricordare fondatore alla non violenza cioè Gandini
Sempre dei
Il ricorso alla non violenza il ricorso allo strumento di lotta efficace
Per quella lotta d'indipendenza
Che non avrebbe ricorso a quello strumento per esempio contro il nazismo
Prova ne sia che in Sudan
Mi ha rinunziato alla lotta non violenta e allora noi adesso vogliamo avviarci dall'on line del PCI perché non ha fatto una volta gaddiana
Secondo me un modo concreto
Non violenza può essere
Ribezzi di dire che ricorso eventuale alla forza forse
Esercitato solo da organismi internazionali
Presente attivi dell'interesse di tutti quindi in qualche misura anche per la parte che è oggetto di quell'altro discorso
Per il polizia internazionale
Abbiamo detto che l'ONU può essere l'embrione per realizzare in questo
E e questo in linea di principio qui è stato posto vostra compagna Chiara Ingrao
La questione in qualsiasi che
Se nella vicenda del goffo si arrivasse all'uso della forza
Non dobbiamo dire l'Italia fuori
Io non credo che questo si possa dire
Non lo credo
Ci può essere il caso io non sono in grado adesso di fare uno scenario
In cui concretamente riconosciamo che l'uso della forza può avere
Esperite tutte le cose dati il mandato al segretario generale dell'ONU
Efficace tutte le azioni studiate tutte le volte possa essere l'unica possibilità
Per per pervenendo H anche in questo caso noi dobbiamo avere l'Italia fuori io non mi sento dire questo
Credo che abbiamo S realisti che il problema non è
Tu l'uso della forza in sé quanto in modi come e l'istituzione che fa uso di per la Borsa è chiaro che la creare rivolta deve essere
La prevenzione
E allora però qui il problema
Il disarmo
Tutta la questione anche le armi chimiche dei controlli
Deve diventare però una lotta che ha lo stesso peso processo rilievo la stessa continuità a anche da parte del movimento per esempio di quella gara che abbiamo fatto contro l'euro mensili perché ora valutava assumiamo sul serio se no poi non possiamo anche qui
E lavarsene le mani dicendo comunque in ogni caso fuori
E ultima questione ho finito io concordo con l'indicazione
In data da Marta Dassù che l'azione dell'ONU nei confronti dell'Iraq vada assunta come un precedente
I due sono nessuno il primo canale
In cui si va all'imbarco
Diciamo pure che il primo caso in cui le potenze occidentali perché ampliamo il precedente del Sudafrica appena l'embargo
Sul serio
Per motivi non nobili sia pure petrolio tutto quello che il suo alterato applicare
Allora a questo punto l'Arbor
Entro pieno diritto internazionale con tutti i limiti ma io sono d'accordo con Paola dagli orchi certo del diritto internazionale spesso nasce da situazione di fatto per cui è un diritto viziato
Però diciamo essere realisti dirigente del già per quello che è quello che storicamente è venuto fuori
è un invisibile e che non si possono avere due pesi e due misure devono mettersi una cosa che noi abbiamo detto ma sempre vuol dire con forza
Non si può fare l'embargo contro lira
I finanzieri economici commerciali anzi al Marocco dove Silvia vanno sistematicamente i diritti umani dove c'è un'occupazione di un altro Paese vorrei non parla di estendere un Bach
Ma qualche cosa di grande quattro almeno sì e avrei voluto una serie di occasioni concrete rinnova l'accordo di pesca col Marocco una territori per i quali bisogna essere quel poveretti con la linea che abbiamo assunto
Noi abbiamo posto la contestualità non
Essere palestinese
Io credo che anche qui questo deve essere oggetto chiude coeve
Battaglia puliti
Della sinistra in nuovo partito del nostro partito della sinistra europea un'ultima questione sulla riforma dell'ONU d'accordo sulla prospettiva della riforma
Io andrei cauto sul petto in questo momento onestamente devo dirlo
Per per mille motivi
Credo che ci siano però delle cose da fare subito
La questione del Comitato militare il problema delle agenzie la questione delicata
Che delle cose molto più limitate
Che si dovrebbero poter fare subito io vorrei fare un caso
Tutti l'abbiamo l'esperienza dell'invio delle forze dell'ordine in Namibia
Ora chi palese che mettono a disposizione del delle truppe oltre le
Forse amministrative
Di un corpo di spedizione di una forza di intervento e non c'è niente dovrebbero perlomeno farsi carico di come si preparano queste forze che in Namibia la gente arrivata che non sapeva nulla
Né dell'apartheid e delle forze in campo dinieghi
Allora qui il Problema ricominciare apprezza
A queste operazioni di polizia internazionale
Un nostre forze incominciare a può essere uno dei più piccoli modesto perché si può attuare
E perché il dato di fondo è questo che secondo De Vezze dell'embrione
Un nuovo ordine interna
Loro in condizioni di realizzare bene i compiti che le sono affidati quando riesce ad assumerli
Allora chiudiamo qui io ricordo ai presenti che domani non solo si comincia alle nove e mezza ma che chiuderemo a metà mattinata perché poi alle quindici ci sarà la sessione plenaria in cui sarò brevissimo diciamo relazione da parte del relatore della Commissione e alle quattro e mezza più o meno previsto all'interno dei l'intervento di Occhetto valori che per i presenti che siano interessati e
Convocato alle sette di domani sera il comitato centrale
Costa sa neanche molto grande almeno ogni anno inizio
Ai lavori
Intanto possiamo dare alcune informazioni
Sì un intendiamo sospendere la seduta della mattina alle ore tredici
Se l'ha detto a ieri sera verifichiamo credo che ci siano margini e anche a tempi fosse anche per iniziare il dibattito spesso perché poi gli interventi saranno saranno tanti ma questo lo decideremo alla fine dei tre delle tre relazioni introduttive
Comunque si sospenderà alle tredici si propone di riprendere le quattordici e trenta si può a pranzare qui e saranno distribuiti che chi propone ovvio dei buoni pasto
E e altrettanto Dio che saranno appagamento
Va bene allora
Se ho ben capito va bene iniziando per non perdere ulteriore tempo e diamo la parola al compagno Mario Tronti che farà introduzione sulla cultura nell'organizzazione e nell'esperienza dei Comunisti italiani
No
La tribuna mi sembra eccessiva
Sì il titolo avete sentito qual è
Fassino ha avvertito ieri che
Aveva ma mammo avevamo pensato queste relazioni come intrecciate fra di loro adesso non so poi se ci riusciremo
Però quando si appunto ha cominciato a pensare a concretamente alle nuove forme tardare all'organizzazione
Immediatamente avvenuta
Fuori l'esigenza di ricollegarci
A una piccola considerazione storico teorica che riguarda le vecchie forme
E quindi il mio compito è un po'quello di
Guardare l'albero dalle radici
All'insegna di una riflessione su ciò che è vivo e ciò che è morto
Nella forma di organizzazione che attualmente abbiamo
Ecco non farà una ricostruzione storica
Prima di tutto perché non sono uno storico poi perché i passaggi fondamentali sono noti è già raccontati ampiamente ma soprattutto perché e io credo che interessi di più qui
Offrire spunti di riflessione politica ulteriori dalla politica da temere poi dentro la proposta delle nuove forme dell'organizzazione
Quindi è un discorso che voglio fare all'insegna di un bar un motto che l'unità di questi giorni utilizzava per
Annunciare la ripubblicazione una pubblicazione a livello di massa dello spam della storia del PC di sparigliare no nel motto dice da questa storia
Abbiamo tutti qualcosa da imparare
Ecco credo sia questa la dimensione giusta da dare al problema
Per correggere anche un'immagine diffusa tra per passare il ma diffuso anche tra amici e proprio riferita alla forma organizzata Piccini
Perché vede sempre questa organizzazione magari con la maiuscola
Come qualche cosa di solito ma grigio
I potente ma mamma oscuro
Immobile nel tempo ostile al nuovo
Becchini
Bene io penso che non sia così io non sia precisamente così
Anche se dobbiamo sapere che ci sarà pure una ragione per cui questa immagine
è così diffuso
Ecco perché abbiamo preso il termine cultura dell'organizzazione
Ecco dietro di noi sta e questo è il primo punto che voglio sottolineare fa un'organizzazione
Pensata
No non solo nel senso che questa organizzazione aveva un modello
Perché io penso che ogni forma di organizzazione poi si è costruita sopra un moderno
Ma nel senso che questo modello avevo voleva venire in fondo una dignità teorica molto forte
E cioè voglio dire che è quella del partito era un pezzo di Teoria organicamente connessa ad altri pezzi di teorie
Ecco la tradizione storica del movimento operaio con la tradizione storica intera complessiva del movimento operaio che si comincia a riguardare
Il partito politico non solo come pratica ma anche come ti origliare partito politico non è che nasce non sappiamo con il movimento operaio però con il movimento operaio a questo scarto diciamo di pensiero nel senso che si comincia appunto a sentire il bisogno di teorizzare il partito
La sua esistenza neanche la sua appunto forma organizza
Ecco quando diciamo teorica del partito non è solo l'ENI e questa è un'altra
Concezione diffusa sembrano quando si dice teoria del partito si pensa superati Oria geni in vista del partito in realtà l'eminente in questo anche sul campo dell'organizzazione finché di Marx
Figlio della prima e seconda internazionale dove lì dentro era nata proprio l'esigenza di cominciare a pensare teoricamente il partito
E perché è dentro l'esperienza anche di prima organizzazione del movimento operaio ecco costruzioni e pensiero dell'organizzazione erano venuti avanti insidie
E cioè si stabilisce un nesso
Forte
Tra la storia del movimento operaio
E un'idea di parte questo è una cosa che appunto sta alle origini e che poi a una sua storia che dalle origini viene avanti verso fino ecco si pone subito un problema
Se si Possa ancora parlare oggi i teoria del partito
E io credo che se ne farebbe io stesso confesso che ne farei volentieri almeno
Visti poi gli esiti storici di questo professore di anche di teorizzazione forse estreme ed esagerata per dire del partito
Se ne farebbe volentieri a meno se non fosse per un obiezione
E l'obiezione di questo tipo che il rinunciare un'idea precisa di partito
Vuol dire averne un'altra idea
Cioè non vuol dire escludere qualsiasi idea di partito
E quale quest'altra idea
E soprattutto si contrappone a quella che sì organizza intorno per via del partito a ritenere che la del partito pragmatico
Che vive e lavora giorno per giorno con un programma di breve periodo che magari aderisce alle pieghe della società ma per accompagnarmi per descriverle per adattarsi ad esse
Senza l'autonomia e la forza per contrastarlo per rovesciare la prole
E
Queste e quando queste pie che diventano delle contraddizioni reali
Ecco il partito italiano ha trovato su questo una soluzione che ha marcato una sua originalità e specificità
Proprio con la teoria del partito nuovo
E un primo punto è questo
Nel partito nuovo una cultura nazionale si innesta in un movimento internazionale
Cui la cultura politica fonda la politica
La fonte Gramsci il suo pensiero dal carcere
E direi che l'elemento costruttore fondatore la personalità di Togliatti
Professionista politico
E vive la politica nel senso weberiano hanno detto
Dal vero offre cioè della professione più vocazione
Che tiene insieme etica della convinzione etica della responsabilità
E che oltre ad essere un intellettuale e oltre ad essere un politico è anche un intellettuale radicato nella cultura nazionale c'è infatti questo col
Commistione questa commistione di cultura nazionale e di politica internazionale
Non tornerei sulle caratteristiche del partito nuovo che sono anche se già note tutte molto rivisitate solo un punto una caratteristica sottolineo la forma mista del partito togliattiano
Un partito che si pone all'incrocio tra due grandi esperienze storiche del movimento operaio
E dove il partito leninista si innesta sulla tradizione riformista
Qui c'è un punto molto sottile villini anche Pigna narici di discussione questo partito comunista anche come partito nuovo è più comunista nella sua organizzazione interna
E più socialista diciamo nella sua proiezione politica esterna
E ancora oggi questo non viene compreso ancora oggi si si scandalizza su questo punto e si chiede come sia stato possibile come questo sia stato poi un limite forte di questo partito
In realtà questo è stato il punto di forza di questo partiti e ha funzionato certo fino a un certo passaggio della storia italiana poi non e questo è un altro punto poi di analisi di Stocchetta
Comunque dal quarantaquattro prende e su di sé questo partito tutte e due le tradizioni quella comunista e quella socialista
E lei rinnova però entrambi cioè non ne prende così come erano senza mutamenti
Non a caso fin da quell'epoca cioè fin dal quarantaquattro quarantacinque si pone il problema della unificazione di queste forze che voi sapete questo problema poi ricorre a in altri momenti in altri proposte e quella famosa di Ammendola del Partito dei lavoratori però la un momento in cui viene posto con più nettezza
E proprio la fase iniziale del partito nuovo
Unificazione anzi allora si parlava come sapete diffusione addirittura che sarà la proposta organizzativa che immediatamente discendeva
Dalla strategia togliattiana
Ne sapete questa proposta fu fatta da lungo ma a prima ancora del rapporto famoso c'è una lettera di Longo a Togliatti da Milano il ventisei marzo del quarantacinque in cui appunto si dice che la fusione tra i due partiti
è possibile
Nel senso che dovrebbe mettere insieme quadri comunisti e quadri socialisti che pur in quel momento erano già molto diversi tra loro avevano già una storia diversa una qualità e caratteristica diversa consiglia e necessaria diceva luogo per tutte questa fusione per tutte le ragioni politiche che tu diceva Togliatti ai sviluppato largamente nei tuoi cinque discorsi di Napoli di Roma di Firenze e cioè appunto faceva discendere questa soluzione organizzativa proprio al esplicitazione della strategia togliattiana nuova
La fusione
Si diceva sempre Longo sommando gli sforzi eliminando la concorrenza inevitabile con l'esistenza di due organizzazioni distinte creando il fatto nuovo di un unico e grande partito operaio e popolare darebbe un nuovo impulso ad un nuovo sviluppo dell'influenza politico organizzativa del comunismo e del socialismo Italia e concludeva con un appunto
Curioso
Per noi oggi insomma
Nel senso che Longo dice non sappiamo no non sappiamo a quale potrà essere il nome del nuovo partito
Crediamo che non potrà essere quello del nostro non ci piacerebbe nemmeno che fosse quello del partito socialista
Preferiremmo un nome che comprendesse il tutore
Social comunista suona male
Potrebbe essere partito dell'unità socialista
E comunista
Bene insomma sta quindi anche qui sta l'originalità
Del caso di italiana e delle organizzazioni italiana dentro il movimento comunista internazionale cioè il nesso forte
Un rapporto stretto riprendo un po'il filo del discorso
Rapporto stretto di politica di organizzazione immediato dalla cultura
Lei famose conclusioni di Togliatti alla quinta conferenza di organizzazione a Napoli in al marzo Tel sessantaquattro uno degli ultimi testi
Di Togliatti
Ecco richiamava ad una nostra concezione generale dell'organizzazione
Per noi diceva Togliatti l'organizzazione non è uno strumento
Non è pura pratica ottetti mica pura
La tecnica la pratica il lavoro tenace chic debbono essere
Ma questo non esaurisce la concezione che noi abbiamo dell'organizzazione
I problemi dell'organizzazione non si possono Torres separatamente dalla nozione che noi abbiamo del partito e quindi questo rapporto sette reti forme di organizzazione e idea del partito
E Togliatti richiamava Gramsci
Il primo numero dell'ordine nuovo quotidiano il primo gennaio del ventuno
Un'associazione scrive cranici
Può essere chiamata partito politico solo in quanto possiede una sua propria dottrina costituzionale
Solo in quanto era riuscita a concretare a divulgare una sua propria nozione dell'idea di Stato
Solo in quanto il riuscita concretare a divulgare fra le grandi masse un suo programma di governo
Ha dato organizzare praticamente e cioè in condizioni determinate con uomini reali e non con astratti fantasmi di umanità uno spaccato
Ecco
Uomini reali
E non astratti fantasmi diritti umani tra questo è il materiale soggettivo dell'organizzazione
Io
Una costruzione distaccato
E cioè una dottrina costituzionale diceva
Turchia
E anche prima di cui voi Gramsci perché questa teoria poi viene assunta completamente dentro appunto la proposta togliattiana del partito mo'e praticata coi nell'opera di costruzione del nuovo spazio una costruzione di stato di cui il partito deve avere un'idea ma con cui appunto non deve mai identificarsi ora si può discutere quanto negli anni si sia restati fedeli a questa cultura del partito
E dell'organizzazione
Quanto essa negli anni sia rimasto ancora valida
Ma è indubbio che su di essa si è formata ed è cresciuto un senso forte di appartenenza e di identità
Anche questo con precisi accenti di originalità
Senso di appartenenza e di identità fondato su due pilastri
Uno senza dubbio il riferimento al movimento comunista internazionale e alle esperienze di costruzione del socialismo
L'altro la lotta per la salvezza del Paese dalla catastrofe fascista
Con il contributo appunto alla costruzione del nuovo con lo Stato
Se è vero che il primo fondamento è venuto poi il ridimensionando così fino giustamente a spezzarsi questo rapporto su
Il riferimento di appartenenza al movimento comunista internazionale il secondo cioè il contributo alla costruzione del nuovo Stato
Beve diciamo che non ha avuto uno sviluppo coerente e consegue
E io individuo un punto critico di passaggio su questo punto che qui accenno e che non posso approfondire ma anche vorrei tanto che poi nel seguito anche dalla nostra riflessione venisse approfondito
è un punto di storia dalla cultura comunista in Italia
Quando a un certo punto è caduto
è caduta un'indubbia egemonia storici Istica idealistica ed è caduta per interni e ragioni di esaurimento anche in seguito ad un altro modello di sviluppo che si presentava dentro l'Italia reale
E questa egemonia storici Istica idealistica cultura anch'essa forte è stata sostituita da una sorta di criticismo
Ed eclettismo generici da un pluralismo culturale che io dico e definisco passivo
Invece di continuare innovando una vigilia che era stata aperta in fondo di marxismo italiano che pure avevano Trento più generazioni storiche di dirigenti di comunisti e invece di aprire Sira attraverso questa forma di marxismo non tocco magico sicuramente
A tutto il pensiero critico europeo e occidentale
A questa cultura non ha avuto la forza del punto di rapidi sbloccarsi nel campo dalla cultura contemporanea complessiva
Dopo che si era liberata in punto da impacci di questa cultura storici istituti a che appunto aveva fatto il suo tempo
Si era rinunciato cioè a un certo punto ad avere un punto di vista culturale sulla società italiana
Da fare emergere anche attraverso una battaglia delle idee
Con quale conseguenza con la conseguenza di un indebolimento progressivo proprio tra cultura del partito della cultura proprio sul partito
E la perdita di quel permesso intellettuale più politico
Che era stata caratteristica del dirigente nel partito di Gramsci e titoli gli atti ma che era stata anche caratteristica del partito nel suo complesso
Era Complesso intellettuale più complesso politico
Questo è un processo che ha attraversato gli anni sessanta negli anni settario
E finché il movimento spingeva dalla società
E l'avversario di classi era in difficoltà
Noi non ce ne siamo accorti di queste ma quando poi alla fine degli anni settanta e per gli anni ottanta c'è stato un rovesciamento del ciclo politico
Un mutamento dei rapporti di forza a favore poi del capitalismo reale
E una difficoltà grande per le lotte per i movimenti
Allora abbiamo sentito proprio sulla carne viva la crisi di un modello di organizzazione
Ma perché non siamo più stati capaci di pensarla questa organizzazione o di ripensarla
Cioè non è venuta avanti quella riforma dall'alto del partito che aveva dato i segni della flessibilità dell'adattabilità
Dell'organizzazione comunista in due passaggi cosciali di grande e innovazione quello del quarantaquattro quarantacinque l'abbiamo già
Richiamato l'altro passaggio che voglio richiamare quello del cinquantasei
Dell'ottavo congresso e degli anni seguenti
E noi oggi
Diciamo che Togliatti footing Vittore dice ente forse anche qualcosa di più sul ventesimo congresso del PCUS
Ma dobbiamo anche dire che fu di nuovo coraggioso per quanto riguardava lo stato reale dell'organizzazione comunista dignità
Non dimentichiamo che dietro cinquantasei non c'era sul palco dietro l'ottavo congresso non c'era soltanto il ventesimo congresso del PCUS c'erano gli anni duri della Resistenza sociale in Italia
C'era la sconfitta alla figlia con i primi segni di scollamento del Partito dalla società
Ecco il rinnovamento il rafforzamento del partito così allora si esprimeva in linguaggio comunista alla formula del il rinnovamento nella continuità
Beh fu una grande operazione di ricambio dei gruppi dirigenti
E contemporaneamente un'operazione di aggiornamento della linea politica di nuovo nel cinquantasei che nell'ottavo congresso e subito dopo
E riforma dell'organizzazione e avanzamento della linea politica marciano insieme
Vengono tenuti insieme appunto da una capacità di direzione politica veramente forte operazione tutta interna certo ma molto profonda
Chi fu appunto l'innovazione della dirigenza
Nella permanenza dell'abilità sa ecco io la la dico così perché così va detta
E perché così bisogna sempre tenere insieme le cose anche allora ci furono grandi momenti di sbandamento nella militanza anche di base intermedia del partito
Ma le perdite furono minimi e furono a livelli non di base dove più
Potente era stata la l'emozione della scossa del ventesimo congresso fu ad altri livelli a livelli i forze intellettuali di pochissimo eccetto politico impossibile innovazione della Dietrich dirigenze permanenza della militanza allora in bici marciarono di nuovo insieme
Galli Giorgio Galli in una rapida storia derby ci ha parlato di quegli ottanta mila del corpo intermedio
E ne parlava proprio intorno al cinquantasei lui diceva cieli più della sua classe politica parlava del piccino sono poche centinaia di persone
Più del suo apparato di funzionari che sono poche migliaia di persone più del milione e mezzo di iscritti più degli otto milioni erano tanti allora i voti
Del PC ebbe diceva più di tutte queste cose sono quegli ottanta mila quadri attivi e che negli anni Cinquanta avevano toccato punte di duecento mila quegli ottanta mila quadri attivi che diceva così Galli permettono l'applicazione della linea che si può definire di controllo sociale
Con questi ottanta mila quadri attivi appunto questo partito stava dentro veramente la società reale questa è stata la vera risorsa strategica del partito di massa e questo è il vero partito di massa sono cioè questa militanza
Di massa
Ecco la raccomandazione di oggi di fare attenzione a non dilapidare questa forma di militante
Bisogna stare attenti d'altra parte hanno leggere
è la storia di questo partito
Secondo avevano gli slogan si inserì anche pur belli perché sono sono permesse positivo
Adesione e cioè Gramsci Togliatti Longo Berlinguer
In realtà soggetti della politica e protagonisti di questa organizzazione sono sempre stati in molti e anche diversi trarlo i monoliti ISMU del gruppo dirigente un altro mito che hanno gli altri sul tipo
Dopo Togliatti e dentro gli anni sessanta la cultura dell'organizzazione
Di Amendolara non era certo quella di in gara e infatti fu lotta aperta e ci fu un esito di quella lo che condizionati lì in avanti il futuro anche per la forma organizzata ecco su quegli anni anch'io mi sono fatto un'idea che un'idea personale quindi in questo senso molto discutibile e l'idea la dico così somme il PGT rispose bene a sessantotto
All'esplosione di movimento
Per merito di Longo e forse dell'intero gruppo dirigente
Ma il PG non ha saputo dare risposte convincenti al complesso degli anni sessanta
Sul primo centrosinistra Togliatti fu lungimirante
Ma non ci fu poi un seguito adeguato di analisi e di iniziative anche perché poi quel primo centrosinistra come sappiamo è arrotolato s'rapidamente verso il basso
Ma comunque rimesso forte che siccome scurisce dentro gli anni sessanta messo di rivoluzione capitalistica perché di questo si è trattato negli anni Sessanta in questo Paese che rivoluzione capitalistica
Di emergenza di nuovi soggetti
Di radicalizzazione e avanzamento quindi del terreno della lotta di classe con un grande ciclo delle lotte operaie che va dal sessantadue al sessantanove
Di mutazione genetica della coscienza civile del Paese di cui nei primi anni Settanta noi non c'eravamo resi conto ce ne siamo resi conto attraverso i famosi il referendum e così via tutto questo non fu colto complessivamente e unitariamente
Qualche consapevolezza passò nell'azione politica
Ma non fu tradotto in una nuova forma di organizzazione
Io credo che di lì comincia in realtà l'accumulo di un ritardo
E quando dopo il sessantotto sessantanove
Questo straordinario nuovo biennio rosso in questo Paese quando dopo quel biennio ci fu l'ingresso nel PC di un ceto politico giovane che veniva dal movimento
Questo ceto politico nuovo si trovò a gestire a dirigere i una macchina organizzativa già inadeguata per quei tre
E quindi già con forti elementi di obsolescenza
E questo provocò POIN capacità di raccordo con la società nuova che stava venendo avanti
Provocò delusione e frustrazione tra queste giovani forze
E peggio io credo che provoco una cattura di questi forze dirigenti nuove dentro la logica della macchina
Che ha spento poi la parola giusta spento molte promettenti soggettività
Io credo quindi questo che quando dal settantacinque queste energie tra passarono poi in gran parte nelle esperienze per esempio del governo locale
Perché ci fu poi questo successivo tornava sono queste dentro il partire dal partito poi sul governo collocarne
Moro per molte di esse il momento magico era già passato
E allora li accadde che la cultura dell'organizzazione non si tradusse non fu capace di tradursi incultura dico pagar
E questo è uno degli elementi fondanti poi del fallimento
Della nostra capacità di suggestione di Pezzi di potere locale e ci siamo trovati in mano in quel periodo cioè un nesso molto stretto tra cultura dell'organizzazione cultura di governo no che appunto non sempre si riesce a te nella seconda metà degli anni Settanta che comincia quindi la marcia di distacco del Partito dalla società
Una perdita di colpi dell'organizzazione
Una caduta sempre più accelerata della cultura dell'organizzazione
E io credo che per esempio Berlinguer si fosse accorto della più figlio di questo processo
Quando appunto nel novembre dell'ottanta poi propone la svolta dell'alternativa era sì legata ma anche l'ideale il fallimento di un'operazione politica
Il peso a livello nazionale
Martedì derivava anche dal sentire insomma che la macchina organizzativa non rispondeva più a certi comandi pubblici e allora io credo che Berlinguer mi abbia scelto di muoversi su tre fronti
Tornare in prima coi tornare a radicare il partito nei suoi luoghi sociali maturati
Di qui al suo le sue grandi uscite a livello appunto di rapporto ha anche diretto con le masse in primo luogo con gli operai e così via
Il secondo fronte quello di re Idris locare il partito nel movimento operaio internazionale
Recuperando un compresso del movimento operaio che non che non era più soltanto quello del movimento comunista
Terzo fronte riprendere un'operazione un processo di ricambio dei gruppi dirigenti
Fu naturalmente di nuovo lotta politica
E quello che si bloccò con lo stesso Berlinguer e poi soprattutto subito dopo
Fu proprio il processo di revisione dell'organizzazione e supporto il processo di ricca dei gruppi dirigenti
Il risultato
Chi sono dieci anni che parliamo di riforma del partito promettendo no
Senza farla
Questo crea ha creato almeno altrettanto guasti
Quanto a mio parere
L'ha proposto a un anno fa di cambiare a questo partito
Il nome senza dire contestualmente quale altra forma di partire
Si corresse costruito
Si pone il problema
Silvio
Concludo che si pone il problema di come giudicare dal punto di vista della struttura di organizzazione l'ultimo anno trascorso
è questa materia di discussione è terreno di divisioni
Ma una votazione noi sappiamo tutti per esperienza diretta una mutazione c'è già stato
Io credo che il difetto di questa mutazione che non è stata governa
E quindi con
Una mutazione che presenta potenzialità positive ma anche pericoli di grazie
è caduto definitivamente il centralismo democratico
Come soluzione di organizzazione funzionale però ha un'idea di partito è una quell'idea di partito era quella che
Proponevamo la centralità di una classe c'è una
C'è un rapporto è un partito a centralità di classe un partito a centralismo democratico interno ecco la caduta di questo rapporto ha lasciato un vuoto
E i parchi empito con altre soluzioni organizzative coerenti con un'altra idea di partito
E a questo passaggio appunto siamo e di questo appunto adesso
Dobbiamo discute
Qui si misura la capacità di equilibrio
Tra continuità storica
E discontinuità politica di un'organizzazione
Nella dichiarazione di intenti del del segretario subito all'inizio si indica l'obiettivo di individuare gli elementi di rottura concettuale analitica
E gli elementi di contiguità
Nel documento a base di questa conferenza programmatica cosiddetto Bassolino anche lì all'inizio è il segno che il problema si è importante che si parta appunto da questo tema
Si usa una formula che è una formula densa e impegnativa insomma rivoluzione nella relazione
Sono formule che in genere vengono
Rapidamente liquidate perché danno subito l'immagine di contraddittorietà o ci si legge dietro chissà quale momento di mediazione
Io trovo qui una certa pigrizia anche mentale
Non scavare dietro la scelta di questi in realtà si tratta di io ricordo che quando Berlinguer disse noi dovevamo essere rivoluzionari e conservatori fece un salto sulla sedia come tanti fino insomma
Poi appunto ripensandoci e vedendo insomma quello che era successo che succedeva dopo i grandi processi una modernizzazione però che
Era una formula meno semplice meno banale di quanto non
Non apparisse in prima lista
Rivoluzione tra la tradizione e l'idea appunto di operare introducendo con elementi di rottura concettuale analitica e nello stesso tempo mantenere un elemento di continuità come si dice è una dichiarazione di intenti sono secondo me due modi diversi di dire la stessa cosa cioè che non basta più il rinnovamento nella continuità
E che occorre effettivamente proporsi il problema di una nuova forma di organizzazione
No rinnovare soltanto la vecchia nemmeno io penso rifondare la vecchia ma proporsi il problema di una nuova forma di organizzazione e che quindi ci vuole un punto di rottura radicale
Ma ecco dentro un processo controllato con il pensiero e con l'agire politico questo è il punto
Che vi interessa di più sottolineare perché ogni grande movimento di trasformazione che non sia quello di un gruppo politico isolato dal paesi o di un piccolo partito che può sciogliersi e e a rifluire in qualche cosa d'altro ma un grande movimento radicato
E in un Paese in un popolo e che è un movimento di trasformazione che a questo punto è un movimento maturo avanzato
E in qualche misura deve recuperare una sua capacità di egemonia bene un grande movimento visive e cultura solo se si risolve il rapporto contraddittorio di rivoluzioni e tradizione
Io credo che questo tema è stato dentro anche i profondamente la costruzione del socialismo il tentativo di costruzione del socialismo da parte dei partiti comunisti li no pur risorto non è stato risolto insomma questo problema lo vediamo dentro
La storia della Russia più che dell'Unione Sovietica ma ciò che è stato questo grande
Prima di come una rivoluzione si impianta sul su un su corpo sport ricco impregnato di grandi tradizioni e di come può non solo vincere per un momento ma come può tornare come può avere una lunga durata su questo corpo insomma che poi le tradizioni ritornano anche quando meno ce l'ha aspettiamo e sono anche Ca'talmente forti capaci di sconfiggere qualsiasi velleità
Rivoluzionaria
E allora vanno conservati nella vecchia forma
Io credo e qui è appunto un ultimo appunto sul ciò che è vivo e ciò che è morto che quali sono gli elementi che vanno conservate
Ecco io sono gli elementi che si sono tradotti culto
E quali sono questi elementi sono tradotti cultura ma ti sento proprio il partito di massa
Il partito di massa vuol dire radicamento in una parte della società
E la scelta di essere radicati in una parte della società fondamentalmente
E da questo punto di vista riguardare l'intera società ed avere quindi un punto di vista sulla società
Lo so molto d'accordo con quello che ieri diceva Bassolino specificando il termine antagonisti
Che vi erano forse non può ridursi soltanto alla all'idea di una capacità di portare avanti le riforme con le lotte ma che si specifica in questo senso essere antagonisti vuol dire avere un punto di vista che Tita quell'autonomia
Politica
In grado di riguardare tutti i problemi dal più piccolo dalla legge in parlamento all'atteggiamento sulle grandi lotte che vengano nel Paese o una visione del mondo
Ma del mondo nonna in quanto concezione del mondo ma della degli assetti mondiali da un punto attivista
Questo è quello che a mio parere dovrebbe in fondo rimanere
Della vecchia organizzazione in più qualche cosa che dicevo prima il corpo dell'avidità
Noi potremo cambiare nomi e simboli ma non potremo fare a meno di questa risorsa che la Rari Sorsa politica nostra specifica di cui non hanno bisogno di altri partiti quali possono gestire e e redistribuire risorse e e luoghi appunto di i di comando o di partecipazione al comando che entro questa società l'unica forza che abbiamo ma proprio quello di caricare gli anti
Punto capacità punto di militanza politiche quindi e quindi senso di appartenenza il nuovo partito può fare a meno
Il riproporre in termini nuovi non in termini ideologici che pure abbiamo superato ma un senso di appartenenza a questo partito e no ad una
Ecco gli elementi quindi che rimangono di elementi che vanno abbandonati
Quindi di limiti che vanno abbandonati sono quelli di appunto non si sono tradotte in cultura ma che si sono ridotti appurare cieca pratica un'unità
Indistinta all'interno per esempio gli aspetti di routine ne che molto spesso annega nuova la l'attività e l'agire politico
L'autosufficienza dei gruppi dirigenti
L'authority produzione degli apparati ecco queste sono le cose che vanno appunto escluse dalla nuova forma
Pensiamo appunto per fare l'esempio più significativo e ne farò quattro e poi chiudo
L'esempio più significativo
E come il pensiero e la pratica della differenza può nutrire di vita nuova la comunità politica di un partito del cambiamento
E un partito del cambiamento che deve porsi tale dentro una crisi generale dei partitini i quali vengono tutti avanti con il segno di partiti di gestioni di partiti di amministrazione dell'esistente
E quindi di partiti di redistribuzione delle risorse in atto
Un partito delle donne e degli uomini che quindi fa vivere la differenza dentro una comunità unitaria
A mio parere questa è una frontiera rivoluzionari
è una di quelle idee forza appunto capaci di tornare a muovere le grandi passioni ricordi
Che noi abbiamo bisogno di ritornare a far muovere
E anche qui però dentro una storia decreto e delle loro lotte anche qui tenendo un profilo che non va spezzato
Che il figlio appunto che parte dalle grandi lotte dell'emancipazione
Al percorso a piè di lista della liberazione e che approda in fondo a questo esito secondo me teoricamente molto Complesso e alto che il pensiero della differenza
E così gli vera tre due idee storiche anche se nutrite di Kurt
Una è il concetto gramsciano del partito come intellettuale collettivo
L'altra è l'idea togliattiana del partito come democrazia che si organizza
E quando Atari depurare liberare queste idee
Da quanto di organico può esserci nell'idea per intellettuali Colli
E non è la semplice idea dell'intellettuale più politico che probabilmente è vero va abbandonata non può resistere alla complessità della società
Del mondo contemporanea ma nel senso che partito nel suo complesso devi appunto a trovare una forma organizzata nutrita di una cultura comunica anch'essa cultura nel nelle più soltanto appunto riferimento ideologico ma il sentire comune
Appunto la vera in comune e determinati
Obiettivi di di cambiamento e lavorare e scegliere di lavorare per quelli
E anche lì
Democrazia che si organizza mio parere una bellissima definizione del partito e probabilmente ancora regge soprattutto in un partito che si vuole chiamare democratica
Togliere anche l'in quanto di totalizzante c'era in quell'idea di democrazia però democrazia che si organizza vuol dire che nel partito veramente la democrazia riparte dal passato dal basso della società
E si pone nei confronti del sistema politico anche qui con una nuova idea instaurato
Non con un riferimento ideologico teorico ai sacri testi ma ho trovato recentemente proprio su di un il pensiero di un architetto Renzo Piano
E cioè di un personaggio che sta tra il teorico e pratico che poneva il problema del rapporto tra tradizione e progresso
No è l'architetto del Beaubourg però anche quello che adesso sarebbe esitando il porto di Genova tutto quello che questo comporta e lui diceva su questo tema dalla tradizione del progresso ci sono due soluzioni contrapposte
Ora rabberciare l'antico senza vero interesse per la storia ma questo vale anche per Venezia vale per tutta vale per questo Paese che è un Paese no
Immerso nella storia e che pur deve cambiare deve fare un salto verso il futuro o rabberciare l'antico senza vero interesse per la storia oppure credere che solo il moderno possa trionfare
E lui diceva ci sono due eserciti
Che si combattono su queste due frontiere ambedue sbagliate il mezzo pose bisogna trovargli un manipolo di coloro i quali ispirati all'antichissima tradizione umanistica del nostro Paese anche qui pratica petto
Della storia nazionali ispirati all'antichissima tradizione umanistica del nostro Paese sanno che non c'è modernità senza memoria
E concludeva come io voglio concludere la modernità non è altro che questo andare avanti sapendo dato si richiede
Rimanere la parola al compagno Fassino volevo dire che le compagne e compagni che vogliono iscriversi per intervenire possono fare avere un biglietto la presidenza con il nome il cognome la parola al compagno persino per una nuova forma partito
Io per agevolare l'autonomia dei compagni gli amici che sono qui io
Predisposto il testo scritto che è in distribuzione lo stallo distribuendo le compagne questo mi consente naturalmente di fare un esposizione diciamo che io spero mentre anzi assicura sarà più succinta testo scritto
è stato distribuito ma ho pensato che il testo completo ampio come i compagni vedranno fosse utile distribuirlo integralmente sia perché questo consente una discussione più diciamo il merito sia perché sappiamo tutti che al di là della dell'incontro di oggi poi i
C'è una richiesta dei compagni per subito attivare momenti di riflessione seminariali convegni conferenze e un testo scritto può essere utile appunto a predisporre questa attività
La seconda questi premessa prima di entrare nel merito è che il lavoro che io presento la nuova forma partito ovviamente sì inscrive in un lavoro che in atto da tempo
In particolare mi pare che il corpo di proposte che io qui avanzo sia stato debba elaborato sostanzialmente in tre fasi
Una prima fase noi l'abbiamo conosciuta intorno al diciottesimo Congresso quando appunto
Approvammo per la prima volta un regolamento congressuale che sanciva la possibilità di eleggere delegati organi dirigenti in corrispondenza alle posizioni che si manifestavano il dibattito quando sottoponemmo al dibattito congressuale anche questo per la prima volta non solo un documento di natura politica ma un documento sulla riforma del partito e quando al congresso approvammo uno statuto che sanciva il superamento del centralismo democratico Statuto che sì segnalò per carattere innovativo non soltanto per questa che era la principale la più importante ma per tutta una serie di altri fatti
Ecco lo Statuto il diciottesimo che noi abbiamo introdotto la norma antidiscriminatoria sull'equilibrio della rappresentanza di sesso e come diciottesimo che abbiamo inserito introdotto nel nostro Statuto il diritto consola manifestare ma mantenere posizioni distinte che abbiamo regolato i diritti individuali e collettivi
E le loro modalità di esercizio che abbiamo trasformato le commissioni di controllo in Commissione di garanzia è una serie di altre quindi il diciottesimo come primo già momento innovativo forte della nostra e la riflessione sul palco una seconda frase l'abbiamo avuta intorno alla convocazione del diciannovesimo congresso in particolare quando abbiamo stabilito
Appunto la abbiamo introdotto nella nostra vita interno l'articolazione per posizioni distinte e la corrispondenza proporzionale nella formazione degli organi dirigenti
Sulla base di questa articolazione ecco acquisizione che poi è stata sancita al congresso nelle integrazioni allo Statuto
E una terza fase è la fase che abbiamo avviato dopo diciannovesimo congresso e che ha avuto come riferimento la traccia di discussione che io presentai alla commissione del Comitato centrale a giugno
Da allora attorno a queste tre fasi è venuto sviluppandosi diciamo un un'elaborazione un'iniziativa sia centrale sia periferica sia interna sia di rapporto con competenze soggetti esterni e noi cui oggi presentiamo diciamo un primo profilo organizzativo che naturalmente non è ancora a Perton ancora problematico ancora dei punti che vanno approfonditi e discussi e che dovrà essere diciamo sciolto
Dal congresso dallo Statuto al congresso
Una prima considerazione che da cui mi pare
Si debba partire e che la forma partito ovvero la organizzazione di un partito elemento costitutivo di quel partito noi siamo troppo spesso abituati a pensare che il problema è la politica e poi una volta definita la politica
L'organizzazione si struttura per applicarla
Questo schema è uno schema in realtà inesistente infondato la interazione tra
Elementi d'identità culturali politici e le dive elementi di organizzazione di forma partito è assoluto
La missione cioè gli scopi e gli obiettivi per cui una forza nasce il posizionamento cioè a chi si rivolge a chi vuole rappresentare la strategia cioè le modalità di azione
Con cui un partito persegue i suoi obiettivi
La struttura cioè le forme organizzative che una forza politica si dà sono tutti elementi tra di loro reciprocamente condizionanti interagenti e dal ed è dall'insieme di questi elementi che risulta l'identità di un partito già in altri termini
Se non basta un organi a un partito darsi un'organizzazione per essere tale e altrettanto evidente che alla definizione dell'identità di un partito concorre anche la forma organizzativa e il modello organizzativo che perse
Noi la seconda considerazione da cui dobbiamo partire è che non partiamo nel definire una forma partito da zero
Evidentemente dobbiamo anche nel discutere la forma partito collocarla tanto il processo politico che ha carattere caratterizzato questa nostra scelte alla nostra svolta il nuovo partito nasce per scelta consapevole e determinata del Partito Comunista Italiano e quindi anche una di la discussione sulla forma sul profilo organizzativo deve appunto essere capace di individuare questo messo il nesso tra una nuova forma Poli politica forma partito a cui noi vogliamo dare vita che non nasce da zero ma che nasce perché c'è stata una consapevole scelta di un partito con una precisa forma partito il Partito Comunista Italiano che ha la decisa un partito che peraltro il Partito comunista italiano ha avuto proprio nel profilo organizzativo uno degli elementi fondamentali di identità
Una delle cose che ha connotato la il Partito Comunista Italiano rispetto ad altri partiti nella politica italiana e rispetto ad altri partiti nello scenario del movimento operaio comunista internazionale e proprio la peculiare la peculiarità e le originalità del suo profilo organizzativo
Io farei un invito però perché è molto fastidioso dello continua deambulazione divi e la gente lo sta ferma co.co.co. luce viene ipotesi seminariale ha questo senso
Non siamo abituati a pensare che valgono soltanto le riunioni ma è una nota in cui si possa discutere anche questa è una questione che atti è una forma particolare supera
Quindi io penso che la seconda considerazione proprio Cuesta già seconda considerazione sta nel fatto che proprio perché il partito non nasce la fronda nasce da zero ma nasce come scelta di un partito che ha deciso di trasformarsi di rifondare se stesso e la sinistra la discussione la forma partito deve nascere da una riflessione sulla forma partito del PC e più in generale sulla crisi della forma partito ora noi veniamo da una organizzazione che è stata straordinariamente capace di esprimere livelli di rappresentanza e ha avuto una capacità di organizzazione di traduzione politica molto forte e efficace ma che negli ultimi anni venuta conoscendo una crisi piuttosto acuta che si manifesta nel fatto che abbiamo perso quattrocentocinquanta mila iscritti in dieci anni che sono quasi ottocento novecento mila se si calcola che ogni anno ci sono stati dal trenta e quaranta mila reclutati che abbiamo perso in dieci anni tre milioni e mezzo di volti che sappiamo tutti che è maturata in questi anni una crescente crisi
Di iniziativa e di rapporti con la società della struttura fondamentale della nostra organizzazione le sezioni che abbiamo manifestato e conosciute in questi anni una crescente staticità di sia nella composizione sociale sia Melli dati anagrafici della nostra organizzazione cioè che la forma partito anche dalla forma partito si è manifestata una crisi di rappresentanza e una crisi
Politica
Del nostro partito
Ora naturalmente la crisi della forma partito nostra si inscrive ingegno intanto inventato più generale di crisi della forma partito c'è una crisi della rappresentanza politica che in Italia si è manifestata su molti terreni sul terreno sindacale sociale sul terreno del rapporto tra partiti i cittadini sul terreno istituzionale e la crisi del rapporto tra cittadino e Stato
Il punto che mi pare non può essere smarrito da importante avere presente e che la sinistra non si è sottratta a questa crisi di identità di Kate rappresentanza cioè questa crisi di rappresentanza non ha colpito soltanto le forze politiche dominanti o di governo ma ha colpito tutte le forze politiche e anche la sinistra è stata colpita da questa crisi della nelle sue forme organizzative sul terreno sociale pensiamo a come in questi anni coppa sono stati un'espressione della crisi di rappresentanza del sindacato
Sul terreno politico la crisi del nostro partito non è stata meno acuta della crisi di altri
Quali le ragioni di questa crisi della forma partito al parco e segnatamente della nostra col ora ci sono delle ragioni che sono squisitamente politica e che attengono evidentemente come illustro qua
Alle questioni di fondo che hanno motivato la che sono alla base della svolta che noi abbiamo dato alla nostra
Vita in questa la nostra vita politica in questo in questo anno e cioè il fatto che nei dieci anni che ci sta alle spalle avvenuto un gigantesco mutamento della società italiana vede lo scenario interna
Se non ha le che ha determinato via via uno spiazzamento di tutte le principali idee forza su cui era stata costruita l'identità della sinistra del nostro partito e che avevano consentito al nostro partito di essere in grado di raccogliere una forte
Larga rappresentanza politica che sociale e quindi è evidente che diciamo mi fermo qui perché appunto l ordine dalla discussione politica che ha
Da un da un anno si impegna la ragione clausole principale prima della crisi alla forma partito sta nella politica e nella crisi di identità culturale e politica di cui ha sofferto la sinistra è soprattutto la sinistra in Italia e non solo in Italia e valga per tutti il fatto che sappiamo bene come in questi anni non soltanto il PC ma tutti i principali partiti della sinistra hanno messo in campo un processo di ridefinizione culturale politico e programmatico di se stesso dalle spese che ha riscritto programma fondamentale al partito laburista che ha riscritto la propria che ha ridefinito la propria identità non solo politico programmatica ma anche organizzativa tutti i patti della sinistra hanno fatto i conti con giganteschi mutamenti che hanno avuto un impatto anche sulle forme dell'organizzazione e della Giunta Coni
Ma al di là di questa ragione che è tutta politica ci sono delle ragioni specifiche di crisi della forma partito che è bene non smarrire
E che attengono alle modificazioni che sono intervenute nella società italiane che hanno mutato il rapporto tra la società e il partito in quanto organizzazione
Democratica dei cittadini
E venuta scomponendo si articolandosi molto di più la gerarchia dei bisogni
Delle domande e dei valori per cui è molto più complesso e difficile per un partito essere in grado di rappresentare una domanda dei bisogni intorno a pochi bisogna largamente assunti e omogenee unificanti
Vi è stata una crisi dello Stato e dei poteri democratici che ha messo in crisi un modo di agire
E un modello di organizzazione della politica praticato soprattutto da noi come partito di opposizione e cioè
Che organizzava i cittadini per rivendicare il soddisfacimento dei bisogni
E delle loro domande da parte dei poteri pubblici democratici e quanto più quei poteri pubblici democratici sono dimostrati incapaci di soddisfare con le domande quel metodo di azione politica è risultato essere
Vanificato
Vi è stata una crisi la viviamo tutti i giorni dell'identità statuale dello Stato nazione a a favore dell'affermarsi di
Dimensioni localistiche di organizzazione politica della rappresentanza
Si è affermata una tendenza alla laicizzazione alla secolarizzazione della società che ha ridotto la capacità di attrazione delle ideologie e la credibilità di visioni globali e totalizzanti che non significa che non sono più importanti o sono meno importanti infine i valori gli ideali ma che sempre di più la loro credibilità e affidata nella coscienza collettiva al dimostrare che sia al verificare che siano percorribili e credibili nell'agire quotidiano
Si è determinata una maggiore ordine flessibilità nel nell'organizzazione produttiva dell'organizzazione sociale che ha mutato le forme dell'organizzazione sociale e anche dell'organizzazione della politica è cresciuto enormemente il sistema delle dei media e della comunicazione nel determinare gli orientamenti Sensi comuni e quindi nel mediare il rapporto tra appunto cittadini politica e far sono venuti affermandosi in una società più matura che ha soddisfatto per una larga parte della popolazione bisogni primari una serie di bisogni post materiali come si dice in gergo molto più individualizzati
Molto perché riducono quella necessità di appartenenza e quella identificazione in un'organizzazione collettiva che l'altra fase era più immediata e più forte
Ho richiamato questi dati che erano già contenuti in termini di analisi la traccia di discussione di giugno perché dobbiamo partire dal dato che la crisi e la forma di un'organizzazione non può essere ricondotta soltanto ai limiti soggettivi di quell'organizzazione ma bisogna in primo luogo a cogliere che cos'è ma buttato
Nella società nelle sue forme di organizzazione come questo determina la esigenze il bisogno di un mutamento del dei criteri e dei moduli organizzativi e di un grande partito
A partire di qui allora a me pare che nel momento in cui
Nel definire la nuova forma partito noi abbiamo come assunti diciamo di premessa
La considerazione che
Il partito che a cui diamo vita a un partito che non nasce da zero ma
E arriva la sua fondazione dalla scelta di un partito come il partito comunista che ha avuto nell'organizzazione uno dei suoi tratti fondamentali
E a partire dall'assunto che c'è una crisi della forma partito che ha messo in discussione in generale
Il rapporto tra cittadini e politica così come in un lungo periodo dalla nostra democrazia sia connotate si è caratterizzato
A me pare che si tratti di individuare come primo dato per definire la nuova forma partito quali sono i tratti di continuità e quali sono i tratti di discontinuità che devono caratterizzare la nuova forma partito rispetto a quella da cui veniamo
A me pare che i tratti di continuità siano sostanzialmente quattro
Il partito come intellettuale collettivo
No spendo ulteriori parole rispetto a quelle che ha già richiama
Mario prima
Il partito di massa cioè insediamento sociale forte e diffuso che si propone di rappresentare organizzare contraddizioni e conflitti di una società complessa che proprio per questo necessita di un'organizzazione socialmente radicata grande capillarmente
Il partito come organizzazione non ideologica alla quale si
Aderisce
Indipendentemente dalle convinzioni filosofiche religiose come scritto dal nostro Statuto da molti anni ma soprattutto in base all'adesione a finalità politiche ai programmi per conseguirlo nell'affermare il partito come organizzazione non ideologica c'è tutto il valore del programma come elemento centrale di identità di un partito il programma come lo strumento per determinare le alleanze politiche il programma come lo strumento per determinare il blocco sociale di riferimento il programma come
Strumento per determinare il rapporto di apertura con una società esterna il programma come elemento di coesione e di unificazione di un partito caratterizzato da pluralismo culturale
E a me paiono che questi sostanzialmente devono essere diciamo gli elementi di continuità partito come intellettuale collettivo partito rimasto partito come organizzazioni non ideologica Kamel programmo sul punto centrale e scusate
E partito come organizzazione di cambiamento cioè partito che non si limita a raccogliere la domanda ai bisogni certamente parte di lì
Ma essendo un partito di una formazione di cambiamento sollecita organizza promuove la soggettività i suoi bisogni determina cioè con la propria azione la crescita di un'autonoma soggettività politica dei cittadini come questi scompaiono siano tratti che ci vengono dalla cultura politica
Della nostra organizzazione del pizziche devono essere tratti di cultura politica da non smarrire e che devono essere ma i tratti di discontinuità e di innovazione significativi della
Intanto una nuova cultura politica
Una nuova cultura politica caratterizzata dalla coscienza del limite della politica come abbiamo detto al congresso e cioè
Il la politica si sita dei limiti ha dei limiti limite di rappresentante rispetto la pretesa di rappresentare la coscienza individuale
Degli scritti limite dinanzi all'emergere di nuove soggettività della società civile limite rispetto al rapporto con le istituzioni
Una cultura politica fondata sul valore delle coerenze parziali
Un partito cioè fondato sulla differenze
E quindi che è un partito che
Riconosce il valore delle parzialità e gli inevitabili conflitti che derivano dalla parzialità
Dell'interesse delle domande e si dà regole e forme perché quel conflitto sia ricomposto sia produttivo di conoscenza di crescita e io reciproca libertà significa punto assumere non pretendere diciamo a priori
La espressione l'esplicitazione di una
Bisogna dal mondo univoca e globale ma invece l'assunzione di coerenza parziali che vanno però ricondotte a sintesi nel progetto politico
Il riconoscimento dell'autonomia della società civile dell'articolazione tra il momento politico
La formazione la raccolta l'organizzazione dei bisogni e delle domande dei cittadini e il momento della gestione del potere nelle istituzioni
L'assunzione dell'attualità di genere uomo-donna come fondamento non soltanto della cultura politica ma anche dell'organizzazione
Il pluralismo culturale lo vogliamo costruire un nuovo partito che nasce dall'incontro tra la cultura l'esperienza
La politica dei comunisti italiani con la cultura l'esperienza la politica di altri soggetti della sinistra e quindi il pluralismo culturale come elemento di costituzione formale e materiale del nuovo partito mi paiono questi intanto sono il carattere di una nuova cultura politica come primo elemento di discontinuità dell'Europa
Un secondo elemento di discontinuità è il superamento del centralismo democratico
E il superamento di ogni forma di centralismo come forma di governo democratico del partito e questo rappresenta mi pare già di per sé
Un elemento che trasforma radicalmente nuovo partito rispetto a quello
Terzo elemento di discontinuità un modello organizzativo caratterizzato da un alto tasso di flessibilità
Che superi un modello organizzativo piramidale rigide gerarchico che quello che ha connotato e omogeneo sul territorio nazionale
Che ha connotato la nostra esperienza
Cioè un modello organizzativo molto più aperto all'ambiente esterno differenziato e articolato per livelli per modalità organizzative per competenze per responsabilità molto più adattivo al cambiamento capace cioè di cambiare non soltanto sul lungo periodo ma di avere una
Cultura è una strumentazione capace di
Modulare il proprio modo di essere e di agire sia in rapporto alle domande che si manifestano sia in rapporto alla capacità proprio promuovere e di attivamente a determinare l'emergere di domande bisogno nel momento in cui però è un partito fortemente articolato fortemente diciamo ad attivo anche forte me che ha una unità di direzione strategica che l'unico vigile fortemente un partito capace nella proprio perché così flessibile di determinare una forte valorizzazione delle risorse un
Un quarto elemento di discontinuità è una struttura fondata sul decentramento passare da una struttura fondata
Cultura centralistica e centralizzata una struttura fondata sul decentramento comunità di base caratterizzate da ambiti di autogoverno di autogestione molto più forti
Assumendo il regionalismo come il perno di un nuovo assetto dell'organizzazione
E caratterizzando l'attività della direzione nazionale sulle funzioni di direzione strategica fondamento
Infine un elemento di discontinuità
è un'organizzazione democratica e pluralista fondata sul principio di maggioranza sul principio di responsabilità
Fondata su regole condivise assunta di tutela dei diritti individuali e collettivi degli scritti che su modalità chiare trasparenti di loro esercizio
Sulla elettività delle funzioni dirigenti superando il modello della cooptazione
Sulla distinzione selettiva
Degli ambiti di competenza delle responsabilità tra le diverse distanza
Me pare queste diciamo così può essere definito in termini sintetici e adesso cercherò su ciascuno di questi elementi di discontinuità di come dire dire come questo ci deve far
Prima però di arrivare diciamo la definizione del modello organizzativo è abbastanza evidente che si tratta di richiamare seppure molto sinteticamente
Due elementi diciamo che da cui deriva voi l'implementazione del disegno organizzativo che sono
Diciamo il dieci gli elementi di missione o di scopo della nuova formazione politica e la collocazione del posizionamento a chi si rivolge a chi vuole rappresentare questa nuova formazione
Gli elementi di immissione di scopo cioè che cosa si propone in termini
Di scopo gli Obiettivi questa formazione politica all'atto in cui decide fondarsi di Mace mi rinascere mi pare che da tutti i documenti che dal diciannovesimo congresso ad oggi sono stati via di elaborati proposte al dibattito possono essere così richiama
Una forza politica che si batte per la realizzazione di un nuovo ordine politico ed economico internazionale fondato sulla pace sulla non violenza sull'uso nazionale delle risorse su un governo mondiale dello sviluppo
La trasformazione democratica della società italiana conseguire una società più libera e più giusta attraverso la democratizzazione integrale come abbiamo detto la democrazia come via del socialismo
L'affermazione del valore della differenza sessuale come valore fondante di una società automatica a autenticamente libero è uguale
La collocazione della sinistra europea
E nell'Internazionale socialista ma i cui principi noi ci riconosciamo in vista dell'obiettivo di congiungere due valori libertà e uguaglianza che nell'esperienza storica sono stati separati
La riforma della politica dello Stato e delle istituzioni
La realizzazione di un'alternativa politica e programmatica che consenta alla sinistra di accedere al governo del paese
La costruzione di un partito di sinistra grande perché radicato nel mondo del lavoro e della società civile moderno perché capace di rappresentare
Domando il bisogno di una società complessa riformatore perché portatore di un progetto di risoluzione democratica dei conflitti delle contraddizioni pluralistico perché organizzazione e non ideologica fondata sull'apporto di una pluralità di ispirazione democratiche
Democratico unità ricco perché retto non più dal centralismo secondo il principio di maggioranza di responsabilità a me paiono questi gli elementi con cui abbiamo via via definito che cosa volessero
A chi si vuole rivolgere chi vuole rappresentare che posizionamento a diciamo sociale
Mi pare che per come siamo venuti anche qui definendo
Questo partito abbiamo voluto lo vogliamo come partito in primo luogo espressione del mondo del lavoro naturalmente inteso della universalità delle funzioni pur
Tutti verso Charlie che è venuto assumendo il mondo del lavoro in questi anni di trasformazioni ristrutturazioni e riorganizzazioni produttive e sociali
Partito della parte debole della società
Perché nonostante la crescita dei redditi di consumi di opportunità di una società che è diventata più moderna sicuramente la nostra società conosce livelli di contraddizioni che rischiano di sospingere fuori
Una parte di cittadini e quindi ci vuole una politica di diritti di cittadinanza che garantisca davvero ad un livello pari opportunità
Un partito delle donne in quanto in un sol perché supera il modello maschile un partito di donne e di uomini quanto le donne sono uno dei due generi dell'umanità e quindi
Riteniamo che l'assunzione di questo valore sia un valore fondante
E che vogliamo rappresentare
Partito dei cittadini e della società civile in un'accezione che è plurima però non possiamo parlare dell'Italia come se fosse una società civile che esprima in modo omogeneo gli stessi livelli di contraddizione se abbiamo presente
Ah come sono venuti conoscente con crescendo in questi anni
Velocità diverse dello sviluppo c'è un'Italia penso tutta l'area vaste aree del Mezzogiorno nel quale messa in discussione la legalità e ogni attività economica socio se sociale culturale si svolge senza che lo Stato sia in grado di garantire neanche le leggo le mentali regole di convivenza
E c'è un'Italia soprattutto nel centro nord ma anche in certe aree del Mezzogiorno che ha conosciuto un forte processo di modernizzazione ed innovazione
E che al tempo stesso però avverte e chiede che sia un sistema nazionale competitivo ma anche giusto equo capace di
Non separare modernità da giustizia e solidarietà pena il rischio che i conflitti neo corporativi crescano e entrambe queste società civile domande di questa società civile vogliamo rappresenta in sintesi io che penso che si possa dare una definizione di questo genere
Da partito dell'emancipazione a partito della cittadinanza
Il portato il Partito comunista italiano è stato a lungo il partito dell'emancipazione dell'emancipazione delle classi lavoratrici del Mezzogiorno delle masse femminili della parte più umile della società
E attraversi la sua funghi la funzione nazionale della classe operaia del PC che era il partito che principalmente la rappresentava
Sì esercitata per lungo periodo Traverso lotte conquiste democratiche che hanno appunto emancipato le condizioni di lavoro di vita di costume delle masse popolari
Oggi in una società più complessa avanzate segnata da alti livelli di vita civile ma da nuove le vecchie ingiustizie contraddizioni
Quel ruolo di emancipazione di liberazione si esercita se sia partito della cittadinanza partito perché si batte che si batte perché ogni giorno il cittadino vengano riconosciuti non solo quali diritti ma pari opportunità
Partito che si batte perché modernità ed efficienza non siano separati da solidarietà e giustizia
Partito che vuole affrancare il paese da un sistema di potere che blocca lo sviluppo le potenzialità della società civile che assegna alla democrazia lo strumento fondamentale nella democratizzazione integrale lo strumento fondamentale di questa dichiarazione
Partito che si batte per ricongiungere due valori libertà e uguaglianza
Troppo lungo scissi nell'esperienza della democrazia
A partire da questi caratteri di identità
Mi pare che da tutto quello che ho fin dagli elementi di continuità di discontinuità
Si tratta di definire anche quali sono i principi di base della strategia la nuova formazione politica ed è bene intendersi intanto sul senso
Tipologico di questa parola non è nel nostro linguaggio siamo abituati ad assegnare alla parola strategia tantissimi significati e sovrapporre tanti al punto che una parola
Che diventa appunto spesso non chiara perché ciascuno si è assegna significati diversi strategia nel nostro linguaggio comune i modi di azione ma strategia sono alti contenuti strategia sono anche gli obiettivi strategia sono anche il blocco sociale le alleanze bene statica non può essere tutto questo
La strategia solo in modi di azioni con cui un partito persegue certi obiettivi le forme diciamo i criteri fondamentali dell'agire politico che caratterizzano
La l'organizzazione il suo modo di perseguire
Di obiettiva fuori da questo punto di vista
Io proprio della nello schema che propongo individuo sei
Criteri fosse i principi base della strategia politica di del partito che ha quell'identità quella missione quei tratti di continuità e di discontinuità più prima richiama una legalizzazione intanto fortemente aperta e orientata prevalentemente all'ambiente esterno
Fate dire questa cosa può sembrare una cosa ovvia se voi pensate a come si è sviluppato il processo della fase costituente in questi undici mesi vedete che l'
è così ovvio perché nella gestione della fase costituente non nell'orto è prevalso nettamente l'attenzione all'ambiente interno piuttosto che all'ambiente esterno
Allora un'organizzazione nettamente aperta all'ambiente esterno
Cioè che privilegia il rapporto
Con la società rispetto al al al rapporto con la propria articolazione le proprie dimensioni che assume il tempo come una variabile dipendente ma i tempi della Società nomi propri tempi per
Che determina una corrispondenza del proprio agire tra l'ambiente esterno e la propria capacità di interazione di iniziativa politico
Che assume l'elemento della comunicazione del dei messaggi che vengono trasmessi
E come viene percepita iniziativa politica come elemento fondamentale dell'agire politico quindi primo criterio organizzazione fortemente aperta all'ambiente
Secondo l'organizzazione fortemente articolate differenziata
Viviamo in una società molto più complessa
L'elettorato si presenta più segmentato per interessi per valori le priorità agli stili di vita e linguaggi sono molto più articolati vogliamo costruire peraltro un partito che è culturalmente
Pluralismo dico
Non possiamo credere che tutto questo si possa tradurre in un modello organizzativo omogeneo e unico significa invece essere in grado di costruire un'organizzazione del partito molto più articolata differenziata e selettiva
Questo significa determinare con molta più precisione ambiti di competenza distinzione di funzioni tra i vari livelli dell'organizzazione noi oggi siamo un'organizzazione matrioska
è la più piccola cellula fino a cento il partito tutti hanno le stesse competenze tutti fanno tutto è teoricamente tutti duplicano le stesse
Modalità di azione
Con diciamo un elemento di inefficacia piuttosto alto
Significa appunto determinare le regole di vita democratica significa stabilire rapporto di interazione tra partito rappresentanze elettive
Significa determinare nel rapporto nel di rapporti di interazione tra l'organizzazione del partito i soggetti che si vuole la società e come si regola questi rapporti
Significa ripensare ai modelli organizzativi e al modo di funzionare
Terzo criterio base un'organizzazione fortemente attrattiva fortemente capace di cambiare
Nel tempo reale quindi caratterizzata da una forte flessibilità e quindi che ha un'organizzazione capace di determinare questa di realizzare di vivere nella flessibilità
Con una forte capacità di apprendimento e quindi con una struttura che sia in grado di
Essere in un rapporto con la società e le sue forme di organizzazione del sapere delle competenze che gli consenta nel tempo reale di determinare una capacità di apprendimento fuori
Con una forte di capacità trazione certamente ideale e culturale ma politica e programmatica e torna quindi valore centrale del programma
Con una capacità di attivare di mobilitare davvero le risorse umane e il Pardi che il partito discutibili mette in campo milione quattrocento mila iscritti oggi speriamo altrettanti del nuovo partito
Centinaia di migliaia di attivisti migliaia e migliaia di quadri come si determina una i organizzazione che sia capace di darsi gli strumenti per fare sì che le norme quantità di risorse di che può essere attivato attraverso un circuito di partecipazione democratica consapevole viene messo
Al tempo stesso questo determina la necessità di un'organizzazione fortemente integrata perché se si vuole che una forte articolazione e differenziazione
Consenta però la massima efficacia ed efficienza nell'iniziativa politica occorre anche individuare quali sono i meccanismi di integrazione di unificazione del comando della direzione politica che consentano ad un'organizzazione meno centralizzata e meno centralistica più articolata più fondata su
Come dire livelli di autogestione di autogoverno di avere però momenti di unificazione di direzione che lo mi consentano di essere un organismo unitario con forte capacità di incidenza nella con la propria iniziativa
Un'organizzazione democratica
E quindi con chiara indicazione delle tele che e delle responsabilità dei vari livelli
Con chiara indicazione dei diritti delle minoranze con procedure formalizzate di formazione della volontà
E infine un'organizzazione efficace ed efficiente guardate che efficace ed efficiente sono due criteri che possono non coincidere in una campagna elettorale su
Una organizzazione efficiente può anche suonare dieci mila campanelli in un paese di dieci mila famiglie poi perdere il dieci per cento dei voti e l'efficienza non
Stata coronata dalla stessa efficacia come sempre
E quindi un'operazione che sia capace di coniugare efficienza e questo significa mettere in campo tempi dell'agire politico strutture competenti
A partire da questi criteri chiedo scusa se fin qui vi sono delineato su una parte diciamo che più siamo di Teoria
Derivano allora una serie di proposte di profilo organizzativo
Prima questione le forme dell'adesione al partito
Io credo che noi dobbiamo proporre proporzioni avere un partito nel quale l'iscrizione avviene su base individuale
Non è filtrato mediata cioè da livelli associativi ciascun iscritto aderisce al Partito
Un cittadino cioè
Ha valore universale aderisce al partito nella sua interezza e complessità di proposta politica e programmatica
L'adesione avviene sulla base della condivisione dei valori e del programma perseguito da dal partito
Dalla titolarità di tutti i diritti e comporta l'accettazione di tutte le aree
Si tratta di verificare quale deve essere la durata di questa
Adesione se come oggi una durata annuale se da congresso a congresso essendo il congresso la sede democratica nella quale il partito conferma o innova o modifica le sue opzioni ideali programmatiche
O se come l'esperienza di alcuni partiti
Anche nella sinistra europea invece l'iscrizione permanente salvo diciamo il recesso individuale quando iscritto lo voglio determina
E però un grande partito di massa che viva in una società complessa
Che voglia avere quel forte carattere di apertura e di interazione ecco indicato dei criteri non risolve il suo rapporto di rappresentanza soltanto attraverso gli scritti per quanto ovviamente importanti siano è titolare di una serie di di diritti
Che competono solo loro
Ci sono almeno altre tre livelli di rapporto tra partiti e società che vanno affronta
Il rapporto con gli elettori
Il nostro partito pensiamo che cos'è oggi il PC
Naturalmente questo ragionamento vale anche per la nuova forma-Stato parifica un partito che deve rispondere a un milione quattrocento mila iscritti ma per esempio otto milioni e mezzo di elettori oggi
L'elettorato come si organizzano i rapporti con l'elettorato
Si ipotizza quello di determinare una forma di rapporto organico che quella della registrazione in apposite liste degli elettori una registrazione che evidentemente non un'iscrizione al partito non da diritto titolarità e diritti degli scritti da diritto a a un certo a certi rapporti
A ricevere un'informazione periodica sull'attività del partito
A essere coinvolti con le forme che si determinano nella formazione dei programmi dei momenti elettorali nella scelta delle candidature
A momenti di verifica periodica come gli eletti essendo l'elettorato sull'attività che questi eletti organi
Un secondo problema riguarda i rapporti con la società organizzata
Che può essere promossa in modo plurimo
Ci può essere la formula del partito che determina con un atto suo consapevole e organi diciamo deciso di dar vita a delle strutture che non sono strutture di partito ma di organizzazione del cittadini su certi temi
Ci possono essere associazione autonomamente sorte che hanno una convergenza finalizzata su alcune proprio punti di programma su alcune scelte con il partito e
Che possono quindi stabilire un patto negoziale di reciproco riconoscimento che riconosce reciproci diritti e doveri
Reciproci come dire sostegni per l'ottenimento di quell'obiettivo
C'è una forma ancora più elastica di gruppi di lavoro per progetti finalizzati in cui associare
Forme che sta sono tutte forme che naturalmente vanno regolate su secondo lo strumento negoziale cioè del partito
Che con queste forme determina sulla base di un'intesa a livello locale come si stabiliscono i rapporti che diritti vengono riconosciute quali doveri comporta un reciproco patto negozia
Terzo c'è il problema del rapporto tra il partito e il diciamo uso questa espressione sulle usata nella relazione per capirci il collateralismo del della sinistra
L'esperienza della moderna sinistra europea se si guarda la sinistra europea come credo che dobbiamo guardare e che nessun partito da sinistra europea vince senza un sistema
Regolato di rapporti con forme di organizzazioni sociali
Per esempio tutta l'esperienza Sinistra europea che il rapporto tra partito e sindacato è determinante e decisivo nel consentire a un partito da sinistra in Europa di diventare forza di governo o di perde le elezioni
No
Siamo a che cosa ha voluto dire la confluiva conflittualità a un certo punto tra il partito laburista del predominio se in Inghilterra a come il cambiamento di fronte dell'UPI e temi Spagna abbia con determinato
Un milione di voti in meno al Partito socialista spagnolo che era al governo è un cattivo rapporto molto più complicato tra il partito e diciamo il suo referente sociale eccetera
Ora in Italia c'è un'esperienza particolarmente originale caratterizzata dall'autonomia
Dei soggetti sociali e politici della sinistra rispetto al partito
Questa Teoria dell'autonomia dei soggetti sociali e politici ha conosciuto via via uno sviluppo l'evoluzione fino ai più recenti già ieri Bassolino ha ricordato le scelte che la CGIL venuta compiendo in queste se in questi mesi in questa settima
Ora io credo che anche questo tema debba essere affrontato e può essere affrontato secondo un modulo che individui nel partito
Il luogo comune di analisi discussione e confronto
Per tutti comunque per tutti quelli che oggi sono comunisti domani verranno questo partito e che si ritrovano e quindi anche per i dirigenti delle organizzazioni di quel movimenti quelle associazioni che appartengono al partito
Mentre l'organizzazione di appartenenza e il luogo unico di assunzione delle responsabilità delle decisioni e della azione
Qual è l'unico secondo aspetto dopo le forme dell'adesione i rapporti organizzati con la società qual è l'unità di base della struttura politica abbiamo detto che vogliamo costruire un partito molto più flessibile che abbiamo un carattere molto più aperto molto più interagente con la società civile
E questo passa per una
Caratterizzazione in termini di più forte articolazione e differenziazione dell'organizzazione e maggiore grado di autogestione di auto-governo in ragione tale da corrispondere a quell'esigenza di maggiore flessibilità
Che consenta di essere in maggiore sintonia il rapporto con la tre
Questo porta ad avere un punto centrale definizione dell'uomo dell'organizzativo nel definire cosa deve essere come deve essere l'unità di base di questo organo
Corrispondendo a due esigenze da un lato alla massima articolazione dei luoghi di organizzazione
Il territorio non è più l'unico luogo principale e fondamentale delle relazioni sociali collettive e individuali
E il territorio invece il referente centrale potrebbe organizza il piccino e su undici mila sezioni ne abbiamo dieci mila cinquecento che sono territoriali
Più articolata e quindi il referente territoriale non è in grado di essere l'unico referente diciamo per l'organizzazione
Quindi dobbiamo andare a un'organizzazione plurima dal punto di vista dei referenti sociali organizzato
Al tempo stesso la pluralità di referenti sociali organizzativi sollecita però individuare qual è il punto di unificazione di integrazione e sassi che una maggiore articolazione non sia la diaspora politica
Ma sia invece una articolazione che non va a scapito di una capacità di intervento del partito in quanto un portatore di un progetto politico
A partire da queste
Da questi criteri
Si individua l'Unione comunale come la struttura di base unificante del nuovo partito a partire dal dato che l'Italia
Un paese in cui il livello istituzionale fondamentale il comune otto mila comuni lo è dal punto di vista dell'organizzazione sociale dove dal punto di vista politico lo ad Addis dal punto di vista della percezione del rapporto tra gente è stata cittadino è stato tutti sanno che il sindaco nessuno sa che il presidente di una Regione parlarci chiaro
L'istituzione riconosciuta come tale da cittadino il comma
E quindi l'Unione comunale come diciamo istanza di base
Che abbia però la possibilità e la capacità di differenziarsi in rapporto appunto alla necessità di differenziare i suoi rapporti con la società attraverso quattro moduli istanze territoriali
Di strada di quartiere rifrazione unioni territoriali
Circoli sui luoghi di lavoro di attività e di studio cioè un'organizzazione un referente verticale di organizzazione
Forum su temi interessi cioè su tematiche trasversali l'ambiente i diritti eccetera senta l'iniziativa delle donne perché l'assunzione della differenza di sesso assunta come un elemento fondante dell'identità dell'organizzazione
Attualmente poi nel testo è ampiamente diciamo affrontato questa questione questo comporta tutta una serie di modalità di funzionamento di rapporti tra ciascuna di queste stanze l'Unione comunale diritti degli scritti come si esercitano
Il punto centrale è
Come dire sapere che si tratta di andare a un modello organizzativo che sia caratterizzato da forte differenziazione al tempo stesso unità con una maggiore un grado molto più forte di autonomia di autogoverno nella decisione e nell'iniziativa con
Un terzo aspetto è individuare quali sono i livelli di direzione politica fondamentali di questa
Formata
E la proposta che viene fatta e di andare verso un partito che assuma l'opzione regionalista come l'opzione fondamentale di riorganizzazione della dei livelli di direzione poi
Sappiamo tutti come in questi anni venuta maturando una crisi dello Stato delle istituzioni su basi tatuare come questo stia dando fenomeno a processi di scomposizione di articolazione pericolosi come il fenomeno delle leghe
Come vi sia un problema di riforma dello stato del rapporto tra cittadini e istituzioni che non può che passare in una società complessa
Attraverso il superamento di uno Stato centralistico e centralizzato a favore di uno Stato
Decentrato e tanto è vero che il nostro partito a come perno della propria proposta di riforma istituzionale una nuovo ordinamento fondato sul decentramento sul regionalismo modificata l'accento dell'articolo centodiciassette nel senso dell'estensione dei poteri e delle competenze alle Regioni il sistema degli enti locali
Camera delle Regioni modifica del sistema elettorale in quella direzione autonomia fiscale degli enti locali cose che i compagni saranno piccolo Sistino discuterne questo nella commissione per le istituzioni
Tutto questo porta una l'opzione e cioè assumere la dimensione regionale come il nuovo cardine della struttura organizzativa del partito
Avendo chiaro che il problema non è a risucchiare competenze e poteri e risorse
Dalle federazioni o peggio ancora dalle stanze di base verso i regionali per questo sarebbe la riproposizione di un modello centralistico su base regionale
Esattamente il contrario l'operazione l'opzione regionalistica significava rompere la logica centralistica e quindi determinare un mutamento dei rapporti tra centro e periferia a vantaggio di un trasferimento di competenze e potere Risorse quadri dal centro
Del partito alla struttura regionale come nuovo perno della struttura di direzione questo significa decentramento di poteri risorse e dirigenti
Significa ridefinizione di competenze e poteri delle che e di materie delegate
Significa re organizzazione delle contribuzioni finanziario dei rapporti finanziari tra centro e periferia
Significa nuove modalità di composizione degli organi dirigenti nazionali del partito assumendo il che il come dire la dimensione regionale come uno dei criteri fondamentali di composizione degli organi dirigente
In coerenza con questa impostazione
Noi stiamo discutendo come compagni sanno convivere se letto come alcune regioni dove ragioni di natura istituzionale culturale e politica lo legittimano
Anche la possibilità vale per la Sardegna per la Sicilia
Per la Provincia di Bolzano e per la Valle d'Aosta
Di andare al di là diciamo di un partito unitario nazionale fondato sull'opzione regionalista ma in quella in quelle realtà addirittura di andare a partiti regionali autonomi
Federati sulla base di un patto politico e programmatico compito come ci sono alcune esperienze in Europa di questo tipo di partiti di sinistra non soltanto sì
Naturalmente questo portarli definire il rapporto tra
Livello regionale livello federale ma soprattutto vale il criterio detto prima il rapporto tra livello regionale Centro concentrando nel centro essenzialmente funzioni di natura strategica generale nazione
Abbiamo detto un partito di donne e di uomini come elemento fondante dell'organizzazione
Io rimandando tutte le motivazioni di natura culturale politica la relazione che viene dopo la mia
Vado immediatamente agli elementi di ricaduta organizzativa che questo a che sono rilevanti una l'abbiamo già vista e sul terreno della articolazione dell'organizzazione di base nell'assumere a differenza di sesso con uno dei moduli dell'articolazione
Dell'unione
Ora poi Livia ci si soffermerà il punto centrale
Assumere la militanza delle donne nel partito comoda militanza non separata e come la militanza fondata sul diritto di scelta e in particolare sul diritto di scelta tra tre possibili opzioni
Militanza in luoghi di sole donne con quindi una valorizzazione un'assunzione fondamentale della
Differenza di sesso come questione che attiene che diciamo in forma la forma dell'organizzazione politica
Militanza in luoghi misti ma con ambiti di autonomia per le donne militanze i nuovi ministri in quanto cittadine senza determinare forti
Queste tre modalità
Perché non siano separazione presuppongono dei meccanismi di integrazione nella struttura del Pat
Meccanismi di integrazione che vengono individuati nel superamento del coordinate delle commissioni femminili a favore dei coordinamenti provinciali
Regionali e nazionali questi coordinamenti potrebbero avere addirittura un Isidoro istanza diciamo fondativa para congressuale
Una specie di congresso delle donne biennale che definisce biennalmente il progetto politico che caratterizza l'iniziativa politica del partito sul tema della differenza sessuale elegge un'assemblea nazionale l'esecutivo e la coordinatrice nazionale
Un secondo meccanismo è quello che Joy già pratichiamo l'applicazione della norma antidiscriminatoria quaranta sessanta per cento
Un terzo meccanismo da sperimentare viene proposto in termini sperimentali perché avvertiamo tutti la complessità operativa di questo ma ciascuna avverte il valore politico
E la sperimentazione di forme duale di direzione cioè incarichi in cui la corresponsabilità sia di un uomo e di una donna
Terzo l'affidamento di una credo crescente percentuale all'affidamento a una crescente percentuale di donne di incarichi di direzione complete complessiva
Io ho indicato un criterio caro Macaluso cioè colui anche per segretario del partito si può arrivare fino alle quindi
Cioè va bene
E garanzie e garanzie nel processo garanzie nel processo negoziale
Diciamo nella negoziazione interna che questo tema sia un tema centrale le fondamenta
Questo questo il modulo fin qui definito scusate
Il modulo fin qui definito
Porta ad affrontare anche la questione una questione che era enunciata nella traccia di discussione di Giulio e che io riprendo comperò un elemento di specificazione rispetto ad allora
Ed è la questione delle forme federativa
Ora noi vogliamo costruire un partito nazionale unitario e che quindi sia tale
E quindi non vogliamo costruire un partito che sia la somma di associazioni o la somma di partiti questo deve essere chiaro
Questo da questa scelta è caratterizzata fin dalla forma di adesione là dove la forma di adesione via indicata come vincolo associativo di carattere universale ci si iscrive al partito della sua e individuali
Questo partito unitario caratterizzato da vincolo associativo individuale universale
Può avere in rapporto all'articolazione interna che si dà e chi fin qui io ho definito però delle forme di verticalizzazione in senso federativo cosa voglio dire mie split mi spiego
Ammettiamo che ci sia una proliferazione sulla base
Abbiamo indicato nelle stanze di base di forma ambientali in tutta Italia come articolazione delle Unioni comunali
Sul tema dell'ambiente
Questo può portare a un certo punto a determinare un'organizzazione verticale di tutti i forni
Scala nazionale di un'associazione di Forum ambientali che regola
I suoi che anche su scala nazionale determina un suo rapporto diciamo comma diciamo il partito più complessivamente
Il modello che abbiamo appena indicato di organizzazione delle donne se si prefigurano Gordimer coordinamenti provinciali regionali e nazionali
Che a un certo punto possono aver addirittura un'istanza parallelo suona in un complesso delle donne è un altro modo mo'al modulo Pertica
Quindi un modulo sostanzialmente
Ha una matrice incrocia è un partito che ha struttura orizzontale di delle orizzontali no riunioni comunali di federazioni regionali cento del partito e che può avere il rapporto a una differenziazione di articolazione anche momenti momenti in questo senso quindi diciamo
Una logica
Che è una logica che come si vede non corrompe l'unitarietà del partito
Diciamo in qualche modo questo dal modulo della FIGC
Modo la FIGC aveva un'organizzazione tale orizzontali circoli territoriali e poi aveva le associazioni verticale la lega per il lavoro la lega degli studenti eccetera eccetera
In un'altra accezione può essere assunto una forma federativa già stata richiamata federativa nel laddove si fissi laddove si determina la la la nascita di partiti regionali in quelle regioni a statuto straordinario dove c'è una specialità che lo
Caratterizza lì si va ad una patto federativo tra quei partiti al partito nazionale
Io non credo e lo dico chiaramente perché è stato un tema invece della discussione nostra che si possa concepire invece una impianto federativo gli una forma in cui è stata proposta nel nostro dibattito in questi mesi e cioè come federazione di piattaforme politico programmatiche
Di carattere generale globale di valore complessivo addirittura con propri aderenti che filtrano così il vincolo associativo
Perché questo non sarebbe una federazione questo sarebbe un partito di più partiti o meglio una federazione di partiti non è illegittimo pensavo ne proporlo personalmente non credo corrisponde
Alle nostre esigenze
Quella proposta da che cosa nasce dalla necessità di garantire un pluralismo
E una libera dialettica nel partito ma il pluralismo la libera dialettica va risolto sul terreno delle regole non sul terreno della forma dei vincoli associativi sul terreno delle regole democratiche
E di regole che garantiscono i diritti di maggioranza e di minoranza della compresenza di tutte le piattaforme politico-culturale ma non sul terreno della forma organizzativa e del vincolo associa
Quinta questione di organizzazioni forma
Un partito che abbia questa struttura non può essere soltanto che un elemento innovativo piuttosto significativo compagni lo richiamo anche se lo faro in fretta poi molto diciamo dettagliato nella relazione
Non può essere come oggi noi siamo e come siamo tendenzialmente un partito solo di linea
Tenendosi per partito di linea un partito che è a unità di base federazioni
Regionale
Direzione
Un partito aperto all'esterno interattivo molto adattivo flessibili tutte le cose i criteri che ho indicato
E ha bisogno di essere un partito che oltre che la struttura di linea c'è un'istanza di partito che lotti sono titolare i diritti e della decisione politica
Sia dotato di strutture di supporto ai livelli giusti naturalmente
Che siano in grado di svolgere quella attività di supporto
Alla decisione all'operatività alla verifica sulle decisioni assunte al lavoro all'attuazione che sono essenziali per un partito che sia capace di essere appunto di corrispondere a quel criterio
Voglio dire che c'è ormai sempre più avvertiamo sempre più l'esigenza che il partito abbia strutture di supporto che concorrono alla sua operatività all'istruzione delle decisioni
Che sono diciamo strutture di carattere operativo orizzontale
Pensiamo tutto il problema della comunicazione
Al sistema informativo interno all'amministrazione come non soltanto come dire politica di cassa come spesso purtroppo è alla pianificazione e la programmazione dell'attività politica la formazione
Cioè strutture come dire tutte le esigenze che vanno soddisfatte come strutture atto di natura operativa anche non solo titolare naturalmente di decisione politica la decisione politica spetta soltanto agli organi dirigenti
Delle strutture di linea
Ma le strutture di linea devono essere capace di dotarsi di strutture di supporto di Stars capace di metterli in grado di decidere
Sulla base di cognizione di causa se pensiamo a come istruito mediamente le nostre organizzazioni qualsiasi decisione vediamo che non è così noi abbiamo un unico modo per decidere facciamo una riunione
Una riunione dell'organo dirigente che per il solo fatto che si riunisce dovrebbe avere di per sé tutti gli elementi di valutazione di conoscenza e distruzione sufficienti a decidere in due ore e cose che di fatti o non vengono decise o vengono decise con scarsissima efficacia
Quindi il problema di come pensiamo l'organizzazione che accanto alla struttura di lì sia capace di dotarsi di una struttura di supporto che lo rende appunto una organizzazione della
Stai in questo ragionamento anche un ragionamento su
Strutture che noi dico che noi oggi abbiamo perso i centri di ricerca
Gramsci cespi CRS
Il teste
La cui attività in questi anni ha permesso sia pure diciamo parzialmente parzialmente per insufficienza del partito nell'utilizzare questi strumenti di utilizzare conoscenze e saperi informazioni e che invece diciamo devono ritrovare una piena valorizzazione all'interno di quella logica diciamo
Di supporto per consentire appunto al partito di
Essere in grado di realizzare la propria politica ricordo per fare un riferimento che rende chiaro questo ragionamento che il numero dei funzionari di cui dispone
Dipendenti il cui status dispone la fondazione Berti in Germania e il triplo dei funzionari di partito della Spd
Come pensiamo Ponzoni funzioni partite quanti sono le forze che invece abbiamo impegnato i nostri centri ricerca ci rendiamo conto di come modello sia esatta
Un partito di questo genere è un partito
Che naturalmente deve avere delle risorse finanziare e una politica finanziaria qui si dicono una serie di cose più che ovvio sull'autofinanziamento sulla
Sulle forme di autofinanziamento ma il punto come dobbiamo tornare ad affrontare e la questione del rapporto della questione del finanziamento pubblico non tanto nella ricerca nella rivendicazione di una dilatazione del finanziamento pubblico così come oggi strutturato
Quanto invece nella forma della predisposizione di strumenti che garantiscano il diritto fare politica e quindi mettendo l'accento assai di più su forme indirette di
Di sostegno alla al diritto a far politica dei cittadini che no al semplice trasferimento di risorse finanziarie che come sappiamo tra l'altro sono state materie terreno di degenerazione
Un partito che sia in grado di corrispondono a questo modello organizzativo deve darsi gli strumenti per gestire
Se stesso e un processo innovativo di questo genere
E questo significa affrontare due nodi modalità di gestione del cambiamento
Nella relazione ampiamente indicato nel cambiamento non avviene
Diciamo né per reddito perché qualcuno lo proclama
Ne è improvvisamente
Un cambiamento ha bisogno di strumenti di gestione va istruito governato verificato sedimentato consolidato tutto questo presuppone una gestione del cambiamento della strumentazione operativa capace di cambiare
E presuppone una gestione delle risorse umane e qui naturalmente mi soffermo un attimo di più
Per un partito di massa che voglia assumere che assumo come uno dei suoi carattere di identità organizzativa la partecipazione democratica è consapevole del cittadino alla politica
E chi lo voglia fare con un modello organizzativo fortemente flessibile aperto che quindi esalti di più di quanto non siamo stati capaci di fare la capacità di autogoverno di autogestione delle istanze di base
La gestione delle risorse umane diventa questione fondamentale la leva decisiva
La gestione delle risorse umane in due direzioni
Come si accrescono le occasioni di partecipazione di massa l'attività politica
E come si accrescono le possibilità di assumere ricoprire funzioni dirigenti
Questi due obiettivi si possono conseguire con una pluralità di strumenti
Una struttura più articolate reticolare quella struttura dell'unità di base così differenziate così articolata va nella direzione di offrire più canali di comunicazioni più o opportunità di organizzazione di partecipazione
La registrazione degli elettori come forma di rapporto e Pato va in questa direzione se di cose che abbiamo
Un'articolazione di competenze e poteri e responsabilità che ai diversi livelli della struttura determinando una maggiore responsabilizzazione determini una maggiore
Partecipazione
Un'organizzazione del lavoro che per tempi forme e procedure sia in grado di accrescere le possibilità di partecipazione volontaria
Un sistema di informazione e di comunicazione perché l'informazione potere ovviamente un sistema di informazione di comunicazione elemento di partecipazione democratica
Processi di selezione di formazione che siano in grado di promuovere leve di quattro dirigenti sulla base della capacità di rappresentanza della capacità di lavoro della capacità di direzione
L'introduzione anche di meccanismi
Tempi massimi per ricoprire anzi degli incarichi rotazione negli incarichi norme di incompatibilità che determina una maggiore mobilità nella formazione dei gruppi dirigenti e da questo punto di vista quindi un circuito di maggiore partecipazione
Oltre a introduzione di norme sul diritto alla politica punto come Oricchio richiamato pregusta il finanziamento che agevolino questa crescita della partecipazione
è in questo contesto che va affrontato anche la questione degli apparati
Io voglio dire qui chiaramente prestato un tema che in tutta l'attività preparatoria istruttoria di questa conferenza c'è stato quando abbiamo discusso del partito
Che sulla questione degli apparati bisogna evitare di dire di fare delle semplificazioni di dire anche delle sciocchezze
E una sciocchezza e quella per esempio di porre la questa degli apparati come se la questione fosse apparati sì apparati no
Questa questione in sé non esiste
Non resiste perché la politica non è soltanto politica la politica è organizzazione organizzazione vuol dire tempi quadri risorse organizzazione del lavoro dell'attività
E non c'è partito in Italia e non solo in Italia che non reca la proprie attività politica se un partito di massa che vola quelle caratteristica avendo un'organizzazione anche a tempo
Poiché la DC si chiamano i dirigenti del Consorzi agrari provinciali come si chiama funzionari di partito ma tutti i partiti dispongono di una basta e capillare organizzazione
Di struttura
Il problema quindi non è mai stato questo e non è questo il problema è un altro è storicamente nell'esperienza del PC
L'apparato politico è il è stato il cuore della funzione dirigente questa è la questione che va affrontato
E come si affronta allora il questo problema e si determinò le forme e le modalità per un nuovo rapporto tra apparati e dirigenti politici a tempo pieno che hanno funzione di apparato e organismi dirigenti che sono validati delle loro decisioni
Democraticamente in sede congressuale a cui spetta la titolarità di decidere questa è la questione
A me pare questa questione si può affrontare in tremò
Intanto
Collocando i diritti le gli apparati a ridosso
Diciamo delle aree nevralgiche cioè ottimizzando l'utilizzo e le aree nevralgiche sono a ridosso delle strutture di base a supporto le strutture di base dello funzionamento tanto più in un momento in cui vogliamo esaltarne le capacità di iniziativa
E nelle Michele nei punti direzione strategica in particolare i regionali
Secondo si tratta di ridefinire il rapporto tra organi dirigenti e funzioni degli apparati
Con una riduzione del ricorso di dirigenti a tempo pieno alle funzioni essenziali e quindi allargando il ricorso dell'utilizzo di volontari anche funzioni di responsabilità esecutive
Definendo con maggiore chiarezza le competenze e le velleità organi di direzione e organi esecutivi in cui sia chiaro chi decide come
Dove si risponde come
Introducendo una distinzione dei ruoli a tempo pieno tra le funzioni di direzione politica che comportano l'accesso del dirigente anche negli organi dirigenti
E funzioni di esecuzione operativa
Che comportano responsabilità operative e funzionali non meno importanti ma che non necessariamente comportano titolarità di autorità politica in una grande federazione di centinaia di migliaia di iscritti avere un dirigente del sistema informativo interno
Competente capace ed efficiente strategico ma non necessariamente un dirigente politico
Sono due cose di diverso e che quindi vanno affrontati diversamente così come quella federazione impensabile pensare però che non ci debbano essere i dirigenti politici a tempo pieno se sono due
Queste le distinte che naturalmente comporta che noi individuiamo due ruoli in qualche modo i ruoli dirigenti politici a tempo pieno caratterizzati da elettività
Da parte degli organi determinazione del mandato tempi d'incarico modalità di revoca autonomia della decisione politica principio di responsabilità
E invece quadri con funzioni di esecuzione operativa che abbiano un rapporto di lavoro per funzioni e obiettivi percorsi di carriera
Funzionale rapporto gerarchico trattamento contrattuale revocabilità
Infine finisco davvero
Un partito di questo genere duramente deve darsi regole democratiche e modalità di gestione democratica
Questo è stato un tema largamente discusso in questi mesi in un solo discusso fissi vissuto in modo sofferto perché noi abbiamo definitivamente superato il centralismo democratico ma passare dal centralismo democratico nuovo sistema di regole non è soltanto una proclamazione di volontà è un po'più complesso
E non è soltanto la determinazione di regole deve fare i conti con una cultura consolidata
è un processo necessariamente complesso e fatto di sofferenza questo bisogna saper
Io credo che noi dobbiamo dire con grande chiarezza che vanno a forma politica non potrà essere retta da nessuna forma di centralismo
Come abbiamo già affermate prima incominciato a praticare dobbiamo determinare le forme di riconoscimento che la più libera e più forte dialettica interno
Il partito tra posizioni distinte
Di un partito che tra l'altro per costituzione materiale e formale essendo partito pluri culturale che deriva dall'incontro tra l'esperienza la cultura di comuniste l'esperienza cultura di altre
Soggetti dalla sinistra non può che riconoscere appunto la dialettica interna come un elemento costitutivo disse e darsi quindi le regole per come
Il problema è individuare i principi fondamentali attuativi di questa di questa
I principi fondamentale attuativi mi paiono due
Il principio di maggioranza
Un partito regolato dalla compresenza la convivenza di una dialettica tra posizioni distinte governa chi ha la maggioranza del consenso per governarlo degli aderenti
E naturalmente
Questo principio di maggioranza
Richiama come corollario il principio di responsabilità nel senso che deve essere chiaro che rende chiaro e visibile chi è come si è assunto una certa decisione rispetto a gestirla e come mi ha risposto questo significa individuare una serie di questioni i titolari delle decisioni diversi livelli
Le forme le procedure con cui si decide gli strumenti con cui si decide gli strumenti di verifica della decisione dello stato di acqua
Quali diritti delle minoranze
E qual è il limite della distinzione
Con panini comprendo depurando del tutto da una valutazione di merito
La vicenda di agosto del Golfo quale che sia la valutazione di merito sul volto che noi abbiamo dato ha evidenziato e questo problema non avevamo risolto qual è il limite della distinzione
C'è un limite o non c'è quesito che è legittimo porsi è se c'è qual è questione
Naturalmente per finissi queste regole significa
Affrontare una serie di appunto la regolazione del principio di responsabilità il principio di autonomia ai diversi livelli con la determinazione delle deleghe che ciascun livello riceve e da chi le riceve come le reali come le le
In questo quadro c'è il problema delicato
Del rapporto tra
Io ho finito partito e rappresentanze e le
Era qui questo complessa e complesso in sé con può essere diciamo definito soltanto in termini teorici si tratta di darsi delle regole per cercare di affrontare un problema che non può in ogni caso essere risolto né invocando un primato del partito che contrasta diciamo come elementi di principio e di diritto
Della Costituzione materiale politica dello Stato e del nostro partito
E non può neanche essere risolto invocando un'autonomia delle rappresentanze elettive che se può essere perfino soltanto motivo di incapacità di decisione assenza dei responsabili
Questo rapporto può essere affrontato individuando degli strumenti momenti politico-programmatici di partito in cui si definiscono gli obiettivi di lungo periodo le opzioni strategiche le priorità di programma a cui poi si
Riferiscono le rappresentanze elettive nel loro agire quotidiano
Se di periodiche di verifica congiunta
Definizione delle materie e delle competenze che sono delegate alla rappresentanza elettiva e quindi su cui c'è una sovrani una titolarità di sovranità
Eliminazione di duplicazione di sovrapposizioni tra organi di partito
E in questo quadro collocare anche l'Istituto dei governi ombra
Il loro
Io ho terminato sono stato molto lungo chiedo scusa ai compagni col e voglio terminare con un'avvertenza naturalmente
Definire un profilo
Organizzativo è assai complesso
Io ho presentato qui un impianto che peraltro
Diciamo definito in serie di fondamenti di costitutivi Creek principi criteri e
Derivano da questo alcune proposte ma non è ancora diciamo modello organizzativo compiuto che potrà essere assunto soltanto
Al congresso anche sulla base la discussione che faremo di qui ad allora e che dovrà trovare Sanza dello Statuto quindi siamo dentro una fase discussione aperta problematica che non può che avvenire
Cosa che avviene in tutte le materie ma a maggior ragione nello sui temi dell'organizzazione per approssimazioni successive
E questo mi porta all'ultimissima vertenze la implementazione di un disegno di un medium una forma partito non può che avvenire per approssimazioni successive per sperimentazioni e per sedimentazione mi è consolidamento della sperimentazione fatte verificata i modificate in rapporto agli esiti
Tanto più per un partito che deve passare da una forma partito che ha ha una forma partito Nuova nel pieno di una di un agone politico sociale che deve affrontare
E quindi non è che noi siamo come dire appunto
Quello che
Chiuderà Saranda giorno dopo la riapre avendo rifatto il modello nel fiume può fare un negozio siamo un'organizzazione di uomini e donne milioni di persone centinaia di migliaia di attivisti che vive
Concretamente in questa realtà che deve fare i conti e quindi il processo di implementazione l'organizzazione è graduale processuale ed è una compresenza di vecchie di nuovo di un vecchio
Vecchi tenendosi dell'esistente che mano a mano negli elementi da superare verrà sostituito dall'implementazione del nuovo e solo così si determina appunto il passaggio diciamo da una forma partito ad una grazie
Livia Turco per un partito di donne e di uomini
Sì ma non è che poi saranno cinque minuti forse
Va bene dieci minuti che ci vediamo qui
Meno venti fra dieci minuti dieci me mezzi o meno dieci no a mezzogiorno poi
Non meno dieci sono meno meno
I dati scusate compagni se
Manca
Nostri lavori come si vede le sospensioni sono sempre
è stiamo
Come si voleva dimostrare le sospensioni sono deleterie e poi anche
Voglio dire forse una maggiore partecipazione anche si era anche
Un terzo punto
Non è che così possiamo costringere ed è forse
Io credo sia comunque necessarie iniziali perché poi dobbiamo finire all'una seduta della mattinata e riprendere alle quattordici e trenta come abbiamo abbiamo diritto i buoni pasto lo ricordo ancora sono c'è un tavolino lì fuori in cui ci sono delle compagni con temi e si può ritirare lì
La parola contenne Livia Turco che sarà la sua relazione su un partito di donne e di uomini
Sì io faccio due premesse la prima
E che le considerazioni e le riflessioni che qui svolgerò
Sono frutto di una discussione molto ampia tra le comuniste anche
Con altre esperienze e culture di donne no e abbiamo tenuto recentemente a Modena un seminario promosso dalla tavola delle donne
Per la nuova formazione politica della sinistra che si è appunto confrontata su questo tema
E nonostante l'ampia riflessione
Le considerazioni che io farò devono però intendersi non come la proposta delle donne comuniste ma appunto come un materiale di discussione
E la seconda promessa che volevo fare che indubbiamente c'è un imbarazzo discutere su questo tema
Visto che è un tema molto discusso tra le compagne merce quasi praticamente non discusso nelle sedi generale del nostro partito con gli uomini e io credo che invece questo sia il passo che ora dobbiamo compiere e per questo la mia riflessione mi scuseranno le compagne
Ha cercato di essere vuole cercare di essere molto semplice non dando per scontati i passaggi della nostra elaborazione
Perché credo appunto che sia importante in questa fase riuscire a coinvolgere in questa nostra riflessione non soltanto le donne ma anche di uomini quindi insomma io scelgo come interlocutori fondamentali proprio di uomini di presenti
Nella discussione delle comuniste oppure all'interno di differenze relative alla politica delle donne poniamo oggi l'ambizione che la nuova formazione politica sia un partito di donne che uomini
Tale definizione in nella sua semplicità
Può risultare banale il mondo è fatto di donne e uomini quindi anche un partito può e deve essere composto di donne e uomini innaturale è ovvio che sia così
In realtà non ci troviamo di fronte ad una banalità
Semmai ad un azzardo teorico e pratico
Infatti conseguire l'obiettivo di un partito di donne e di uomini non è semplice tanto è vero che un partito come il nostro
Che è stato storicamente un partito che si è battuto per le donne per la emancipazione la liberazione femminile che ha avuto il suo interno
Una presenza molto autorevole delle donne ebbe nel nostro partito vanta oggi quattrocento mila donne iscritte pari al ventisette per cento
Poco più ne vanta un partito che ha grande radicamento sociale come la Democrazia Cristiana le donne iscritte alla Spd sono il venticinque per cento questi dati dimostrano che parlare di un partito di donne e di uomini significa parlare del rapporto tra le donne la politica
Della critica che le donne rivolgono alla politica
Delle ragioni storiche che hanno determinato una esclusione ma anche una estraneità delle donne dalla politica soprattutto quella istituzionale e dunque parlare di un partito di donne e di uomini significa cogliere il rapporto che si può costruire tra la vita quotidiana i progetti politici delle donne
E la vita quotidiana e i progetti politici dei partiti
Ecco come mai proprio noi comuniste italiane formuliamo l'ambizione di una nuova formazione politica che sia di donne e di uomini
E come siamo arrivate a tale formulazione e che cosa significa concretamente c'è una originalità delle comunista e dei Comunisti italiani in merito alla battaglia di emancipazione e liberazione femminile che attraversa tutta la sua storia
Questa originalità c'è risultata molto evidente proprio nel confronto diretto
E ravvicinato che abbiamo costruito con esperienza dei partiti della sinistra europea
Faccio presente che anche questa nostra proposta di modello organizzativo nasce da un confronto con le donne dei partiti della sinistra europea in particolare con le donne dell'Spd e con le donne del partito socialdemocratico svedese
Ricordo per esempio una iniziativa che fu molto importante la Convenzione delle donne della sinistra europea che promuoveremo insieme socialiste comuniste italiane che tenemmo due anni fa a Mila no
E che si concluse appunto con un manifesto delle donne della sinistra europea
Ebbene proprio in quella sede noi misurammo i punti di grande unità sulle proposte concrete ma anche la nostra forte originalità
Inoltre i parlare di un partito di donne di uomini significa cogliere l'intreccio
Che esiste tra il Progetto e la strategia politica e la forma partito e dunque all'interno di esso il posto che occupa la battaglia di emancipazione e liberazione femminile
Lo ha ricordato Tronti la tradizione del comunismo italiano ha prodotto un pensiero forte proprio attorno a questo nesso
E i momenti di svolta del nostro partito sono stati segnati da una ridefinizione del progetto politico e della sua forma
E dentro questo rapporto organico tra Progetto strategia politica in forma partito noi rinveniamo sempre
Come elemento essenziale costitutivo pur con intensità e con significati diversi la battaglia di emancipazione e di liberazione femminile
Ho detto che non voglio dare nulla per scontato quindi mi scuserete se io ripercorro alcuni passaggi cruciali di questa storia perché ci serve a capire anche il significato della innovazione che un noi oggi vogliamo compiere e perché lo ripeto questa innovazione noi la possiamo compiere grazie ad una storia delle donne comuniste e del Partito comunista
Fin dall'inizio il PCC supera la seconda la terza internazionale perché supera un approccio economicista e meccanici sta la questione femminile
Supera l'economicismo perché pure indicando l'inserimento nel mondo del lavoro come priorità della battaglia di emancipazione e liberazione femminile
Ha sempre avuto una lettura più complessa della condizione in cui giocavano ed erano rilevanti altri aspetti oltre il lavoro
Supera il meccanicismo perché non ha mai fatto derivare la emancipazione femminile in modo diretto dalla emancipazione della classe operaia ricordo per esempio la riflessione di Gramsci in americanismo e fordismo
Che sono significative pur nella loro frammentarietà perché si riferiscono alla identità femminile e non soltanto alla sua condizione
Mi riferisco per esempio a Camilla Ravera che fin dalle sue prime riflessioni nei suoi scritti
Parlò di una condizione femminile compressa in cui insieme al lavoro contano la maternità il lavoro casalingo la famiglia contano gli orientamenti e modelli culturali la formazione che si riceve
Vi fu inoltre la ricca storia dell'emancipazione che scaturì in particolare dall'antifascismo
E lì fu il pensiero assolutamente originale ed anticipatore di Palmiro Togliatti
Che indica l'emancipazione femminile come un problema di tutti i partiti di tutte le classi
Che in quanto tale può essere affrontato e risolto prima di tutto dalle donne stesse dell'autonomia delle donne attraverso la costruzione di un loro movimento unitario ed autonomo
Tale movimento in quanto poneva al centro l'emancipazione femminile poneva un problema di trasformazione sociale culturale di crescita umana
E dunque costituiva una particolare risorsa della democrazia progressiva
Berlinguer inoltre individuò nell'emancipazione soprattutto nella liberazione femminile
Una istanza che sollecita la ridefinizione della qualità dello sviluppo della democrazia e delle idee stesse della sinistra
Coglie con particolare acume la critica alla politica che le donne compiono e se ne avvale per proporre una riflessione generale sul rinnovamento della politica del PC ricordo il saggio del mille novecentottantuno rinnovamento della politica identici
La storia delle donne comuniste storia ricca ed a scrivere
Scandita prima nella fase dell'emancipazione con l'esperienza delle cellule femminili che andarono dal quinto all'ottavo congresso tra l'altro allora responsabile femminile era la compagna di Cassibile qui presente delle commissioni femminili
Poi nel rapporto con il femminismo che non ricordo hanno di tutti al di là di polemiche a volte pretestuose fu un movimento di massa
Ebbene queste due fasi della storia delle donne comuniste hanno opposto al Partito Comunista alcune questioni di tipo generale hanno posto il problema del superamento dell'economicismo del produttivi Smoke hanno posto il problema di un'idea complessa del processo di trasformazione di uno sviluppo qualitativo a partire
Dalla dimensione appunto complessa dell'individuo e della vita quotidiana
Ha posto il problema della qualità della politica che superi alcuni tradizionali confini che si riferisca alle varie sfere della vita quotidiana che unisca la dimensione del Progetto con quella delle trasformazioni quotidiani
Una politica che sia agilità giorno per giorno dai singoli individui
Fin dall'inizio la politica delle comuniste si propone di elaborare una politica delle donne capace di ridefinire quella generale per tutto il periodo degli anni sessanta e anche settanta tuttavia il rapporto tra il partito comunista e la battaglia di emancipazione e liberazione
Si colloca nel contesto del rapporto tra il Partito Comunista ed un movimento sociale di cui BCE assume nel suo Progetto alcuni obiettivi
Senza mettere in discussione se stesso la modalità di costruzione del progetto medesimo e la sintesi politica
Il rapporto è quello di un partito maschile a forte insediamento sociale e operaio con una cultura assegnata dalla centralità della classe operaia
Che riconosce le donne appunto come un movimento che pone obiettivi intensi dal partito come aggiuntivi del suo impianto fan fondamentale
Anche se nei fatti proprio quegli obiettivi lo modificheranno profondamente
Penso le battaglie per il diritto al lavoro per la riforma del diritto di famiglia per il divorzio e per l'apporto uno spartiacque rispetto a questo impianto è costituito dalla settima Conferenza delle donne comuniste che si tenne nel mille novecentottantaquattro quando responsabile femminile era la compagna Lalla Trupia e poi della Carta delle donne
La settima conferenza anche attraverso un esplicito conflitto con il partito
Pone per la prima volta il nodo dell'autonomia delle donne anche tra
L'orizzonte teorico e politico e politico della settima conferenza nonostante l'assunzione della diversità femminile
Non mette in discussione quello schema circa il rapporto tra il PC e le donne vale a dire tra un soggetto politico ed un movimento sociale di cui si accorgono nel proprio programma e progetto alcuni obiettivi e con la carta delle donne che si dice esplicitamente che la soggettività femminile devono essere assunti come autonoma soggettività politica
Questa per affermarsi ha bisogno di costruire una forza delle donne e ciò può avvenire solo attraverso la pratica dell'autonomia e della relazione politica tra donne
Vorrei soffermarmi su queste due parole perché compagna avranno sentito molte volte parlare in questi anni tra le compagne e non so fino a che punto si è sempre stato molto chiaro punto il senso forte di queste due parole
L'autonomia non si identifica né con la conquista della eguaglianza dei diritti civili e politici
Notte con l'emancipazione da una condizione sociale subalterna anche se queste restano un presupposto fondamentale
L'autonomia comporta per le donne la libera affermazione e definizione disse
Senza dover assumere scritte e misure da un mondo che è stato posto uno e a volte anche contro di loro
Costruire l'autonomia vuol dire per le donne radicare la propria forza in se stesse
Vuol dire per ciascuna imparare a dar valore asse e dunque alle altre
Attraverso un riconoscimento prioritario del rapporto tra donne questo anche in un luogo misto
è questo il processo qui intende maternità la carta nell'affermare dalle donne la forza delle donne e io credo che questo punto significa stia qui risieda un passaggio fondamentale della nostra politica
E qui risiede anche il rapporto più fecondo che noi abbiamo avuto con il femminismo proprio perché il femminismo non viene assunto semplicemente come obiettivi e contenuti
Ma viene assunto come pratica e al di fuori di questa pratica non è possibile l'abbiamo sperimentato costruire contenuti autonomi ed originali
La stessa legge sui tempi è stata possibile perché è scaturita da un rapporto da una relazione con tante donne diverse
Sia nell'ambito della società sia in riferimento all'elaborazione di altre donne e quindi questo contenuto inedito
Nella storia nostra delle donne comuniste anche nel nostro partito non sarebbe stato possibile al di fuori appunto di questo dato di pratica politica di rapporto di relazione di tante donne tra di loro in un contesto di autonomia
Ho sottolineato l'autonomia e la originalità del nostro progetto politico anche in riferimento ai ad altri pensieri e pratiche politiche delle donne
Io vorrei indicando i punti essenziali perché questo Progetto guarda alla Società italiana ed europea e soprattutto guarda alla realtà concreta delle donne
Le donne sono le autrici in tutte le società di rilevanti mutamenti strutturali che hanno già modificato le forme della convivenza umana e sociale
Lo confermano la struttura dei mercati del lavoro dei sistemi formativi la composizione demografica la modificazione degli stili di vita
Ecco noi pensiamo questo un dato mi pare evidente però non così scontato nella politica
Pensiamo che un'azione di governo e di trasformazione di questa società non possa prescindere dall'assunzione di questi mutamenti prodotti dalle donne
E dalla cultura o le culture le proposte che le donne hanno elaborato in merito
Dicevo le donne hanno prodotto grandi mutamenti tuttavia resta inalterata
Una struttura dei rapporti sociali basata sulla divisione sessuale del lavoro sul rapporto di potere tra i sessi che continua a marcare un grande svantaggio per le donne
Noi abbiamo lavorato soprattutto su questo punto la divisione sessuale del lavoro è un obiettivo fondamentale della nostra politica e appunto il superamento della divisione sessuale del lavoro
Che cosa significa divisione sessuale del lavoro significa cogliere alcuni dati della realtà
E cioè il permanere di un alto tasso di disoccupazione femminile soprattutto tra le giovani del Mezzogiorno
Il fatto che è aumentata la disoccupazione nonostante che sia aumentata l'occupazione e che questo stampato e ascrivibile essenzialmente al dato della soggettività della donna che vogliono cercare il lavoro perché questo lavoro
Rientra dentro un progetto di sé diverso
Secondo il lavoro di cura resta però ancora quasi interamente una responsabilità a carico delle donne
Il numero medio totale di ore settimanali di lavoro domestico per gli uomini secondo i dati Istat del cinque per cento contro le trentasei ore settimanali del donne inoltre le donne che lavorano sono concentrate nelle mansioni più dequalificante nonostante la ricerca da parte di molte di una sempre più qualificata professionalità inoltre ancora continua ad essere operata una valorizzazione dentro i processi lavorativi della qualità
E delle attitudini femminili così come vengono considerati di minor valore molti lavori applicati alla cura delle persone che vengono svolti prevalentemente dalle donne
Inoltre i tempi di lavoro continua ad essere plasmati sul modello maschile dando cioè per scontato che il tempo del lavoro di cura siano un tempo ed una responsabilità privata e di competenza femminile
Per questo noi pensiamo che superare la divisione sessuale del lavoro sia un obiettivo storicamente maturo sia un obiettivo di tipo generale
Che riguarda per esempio la riforma dello stato sociale la qualità delle politiche del lavoro
E e noi pensiamo che il superamento della divisione sessuale del lavoro possa avvenire sia attraverso una politica di pari opportunità
Ma soprattutto attraverso la costruzione di una diversa politica dei tempi fatto ovviamente con gradualità e concretezza che punti ad una piena valorizzazione di tutti i tempi dipinta
Vorrei anche sottolineare che le domande nuove poste per le donne
In questi anni soprattutto in merito
A questo tema è avvenuto in un contesto politico e culturale che ha visto invece una ostilità nei confronti delle domande poste delle donne neoliberismo ha avuto una ricaduta anche molto concreta sia sulla condizione sulla soggettività delle donne
L'altro punto della nostra politica
è l'assunzione dello scarto sempre più crescente tra peso sociale e peso politico delle donne e la critica che le donne rivolgono alla politica
Questa critica la politica avviene sia in modo passivo attraverso fenomeni come l'astensionismo o anche il riflusso del moderatismo
Sì è in modo attivo e propositivo attraverso la messa in campo di una qualità diversa della politica vorrei ricordare a noi tutti e ciò che accomuna l'insieme dei diversi progetti politici delle donne
Do degli altri partiti oltre che il grandissimo mondo di donne impegnato nel volontariato del pacifismo dell'ambientalismo ebbene ciò che accomuna questi diversi Progetti queste diverse esperienze
è appunto l'esigenza di una qualità diversa della politica
Inoltre vorrei mettere in risalto che se nel nostro lavoro nel nostro progetto abbiamo fatto leva soprattutto sulla forza delle donne
Questo non ci ha fatto dimenticare l'aspetto della condizione la emancipazione incompiuta
Però per esempio non possiamo dimenticare che sta aumentando in Italia in Europa la povertà femminile questa ci parla appunto di un'emancipazione ancora incompiuta
Tuttavia anche l'emancipazione interesserà acquisita deve fare leva su questo dato di soggettività delle donne che deve autorganizzarsi esercitare una contro attualità una forza nella società e nella politica
Ed anche l'emancipazione per essere pienamente acquisita deve comunque superare l'orizzonte della uguaglianza della parità tra uomini e donne per cogliere le discriminazioni indirette che sono radicate nella organizzazione materiale e simbolica della nostra società le quali per essere superate richiedono un azione di trasformazione dunque il nostro Progetto si riferisce ad un pezzo di donne
Quelle che hanno vissuto e vivono l'emancipazione quelle che vivono l'esperienza della doppia presenza nel lavoro e nella famiglia e per le quali è cruciale la tematica dei tempi
Quelle che hanno consapevolezza della loro forza e soggettività
Sono un pezzo di donne certo non tutte le donne ma io credo che non sia possibile una politica che rappresenti che chiami in causa a tutte le donne perché il mondo delle donne estremamente variegato e complesso io penso che sia importante sceglierne una parte e questa è la parte sicuramente più dinamica perché quella produttrice che ha prodotto i maggiori mutamenti nella società italiana
Ne abbiamo in merito a questo pezzo di donne un'analisi dei contenuti che si riferiscono alla loro vita occorre definire e questo punto di riflessione le forme politiche ed organizzative che prevedano e valorizzino questa parte di società femminile
Lo abbiamo fatto in questi anni
E ci siamo interrogate per esempio anche sul rapporto tra le donne nel nostro partito
Analizzando per esempio il dato delle iscrizioni al nostro partito
La presenza di donne iscritte al partito comunista raggiunge in termini assoluti e percentuali le sue punte più alte alla fine degli anni Settanta
A partire dagli anni ottanta inizia a manifestarsi quella che abbiamo chiamato una sofferenza nel rapporto donne tipici
Una sofferenza motivata dalle difficoltà o anche incapacità delle forme politiche del partito a misurarsi con le domande e le pratiche politiche delle donne
A partire dal mille novecentottantuno cominciano a diminuire le iscritte anche se però poi il peso percentuale all'interno della forza complessiva tende a crescere
Nel mille novecentottantanove noi avevamo circa quattrocento mila iscritte pari al ventisette per cento lo ricordo una delle percentuali più altre tra i partiti della sinistra europea
Ecco quando si dice sofferenza dire delle donne all'interno del partito ci riferiamo delle cose molto concrete e io voglio riferirmi appunto
A cose molto concrete c'è una questione sul quale è stato aperto in questi anni
Non solo negli ultimi anni campare Chianni aperto nel partito un conflitto
Un conflitto che riguarda abbastanza donne uomini anche se poi di tipo trasversale un conflitto che riguarda appunto cosa è la politica mi pare di poter dire che le compagnie hanno vissuto un forte distacco dalla politica intesa e praticata come esclusivo dire una politica che risolve i suoi agire entro logiche Autori produttive
Oppure una politica che considera come rilevanti soltanto alcuni ambiti come per esempio i luoghi di lavoro o quello istituzionale
E allora elaborazione rapportate a dire che si vuole una politica che sia incentrata nella vita quotidiana
Una politica del fare
Che guardi alla molteplice concretezza dei bisogni e delle domande sociali
Hanno scelto e tentato di praticare la politica come costruzione di processi di autorganizzazione delle donne nel sociale e nei luoghi di lavoro
Ne sono derivate esperienze significative come quelle dei centri d'iniziativa dei Centri donna particolarmente in alcune realtà del Mezzogiorno io presente la Sicilia in cui queste esperienze dei centri iniziativa si
Dicano davvero un processo forte di autorganizzazione autonoma delle donne oppure in realtà come la Toscana in altre parti d'Italia
Sì data vita battaglia anche parziali come sul lavoro con le lavoratrici precarie così come è stato fatto nelle Marche contro la violenza sessuale
E inoltre voglio ricordare la raccolta delle trecento mila firme attorno alla legge sui tempi che ha molto parlato alla Società italiana molto più ad essa che non al partito
Tuttavia su questo punto che è la ragione fondamentale di quella sofferenza delle donne all'interno del partito io credo ci si debba dire che noi non siamo stati abbastanza coerenti
Perché resta aperto anche per noi donne il problema di come facciamo politica coinvolgendo il popolo delle donne uscendo dunque dalla logica del ceto politico distretto
E inoltre sul tema qualità della politica che cosa è la politica avremmo dovuto aprire nel partito lo stesso conflitto la stessa battaglia che abbiamo fatto sulle quote insomma avremmo dovuto essere più ingombranti e più egemoni
E io credo che questo sia il punto da cui ripartire se si vuole costruire un concreto processo di rinnovamento della politica una nuova forma partito perché la nuova forma partito
O si radica in pratiche concrete in fatti concreti oppure non si costruisce un nuovo partito possiamo definire i modelli più belle di questo mondo ma se non mettiamo in discussione cosa siamo noi giorno per giorno io credo che non si possa cambiare e costruire un nuovo partito
Inoltre abbiamo fatto una battaglia in questi anni per la redistribuzione del potere all'interno del partito convinte e questa non sia una questione corporativa ma di qualità della politica e di qualità anche nel suo progetto
L'abbiamo in parte vinta
Abbiamo un gruppo parlamentare formato trenta per cento di donne alla direzione formato il venticinque per cento di donne
Abbiamo il comitato centrale comitati federali e provinciali formati al quaranta per cento di donna abbiamo quattro donne segretari regionali una donna segretario di una grande federazione però noi siamo solo agli inizi perché resta forte la divisione sessuale del lavoro politico come lo confermano alcune cifre che vi dirò abbiamo pochissime donne che dirigono settori di lavoro generali sia a livello centrale che nelle sedi nelle federazioni
Su cento sedici federazioni abbiamo soltanto ottanta donne in segreteria che vuol dire che ci sono trenta sempre federazioni che non hanno neppure una donna in segreteria
Su venti regionali abbiamo diciassette donne nelle segreterie regionali non parliamo poi delle funzionarie che sono praticamente per quanto riguarda le donne una razza in estinzione
Noi non abbiamo neppure una funzionaria per ogni federazione moltissime federazioni sono senza una donna funzionaria
Ora lungi da me riproporre un modello di partito basato su funzionariato io sono molto d'accordo con quanto diceva Fassino
Però qui pongo un problema di risorse all'interno del partito di pari opportunità
Perché le compagnie hanno vissuto un doppio svantaggio quello di non essere funzionari e quindi fare tutto il lavoro volontario
E però di fare questo lavoro volontario dentro un modello organizzativo che prevede invece i tempi che la decisione politica che morì fare politica si essenzialmente basato sul funzionariato ne abbiamo avuto una prova evidentissima durante la legge sui tempi dove punto ci siamo fatti un lavoro enorme tutto sulla base del volontariato
Ecco quindi siamo agli inizi per quanto riguarda anche la questione del potere
Però ecco io credo che almeno io penso questo non so se la cosa sia condiviso da tutte le compagnie penso però che la questione del potere non possa essere posta più in termini di garanzia o solo di garanzia
Credo che noi dobbiamo radicare la nostra autonomia nella società e che quindi prioritario per la politica delle donne sia no le loro radici sociali cioè quanto noi pratichiamo la nostra forza nella società italiana
Se continueremo ad avere solo il ventisette per cento di scritte non avremo più forza e non avremo più potere del partito e io voglio fare derivare la forza del potere Tel parte del partito
Dalla quantità delle donne iscritte ed è la qualità del loro coinvolgimento
Perché la quantità e forse non solo un numero
E che soprattutto per un partito che si vuole innovare che ambisce a trasformare la realtà
è inverare la democrazia questo delle quante donne attive partecipi è un punto essenziale io sono d'accordo con Tronti quando dice che questa e per noi una la militanza all'essere in tante e tanti e una risorsa assolutamente insostituibile
Questo è ciò che siamo state finora protetto in modo grossolano me ne scuserete
Ecco in che cosa consiste l'innovazione di Progetto oltre che di forma
Oltre al confermato che costruire un partito di donne di uomini significa stabilire il nesso che esiste tra un Progetto una strategia è una forma politica
Quale rapporto deve esistere allora tra la costruzione di un partito nuovo della sinistra e il suo volersi qualificare come partito di donne e di uomini
Ho inteso intendo e questo mi pare comunque ciò che e lastre della nostra discussione ribadito per esempio anche dalla carta d'intenti recentemente dal segretario la costruzione di un nuovo partito della sinistra come ricostruzione di una nuova soggettività critica che si pone l'obiettivo di una moderna critica alla società in cui viviamo
Per fare ciò tale soggetto tale forza deve individuare le contraddizioni i conflitti materiali che in questa società esercitano tale critica deve cogliere il mutamento e la ridefinizione di categorie interpretative politiche e essi comportano deve comprendere e valorizzare i soggetti e le culture che hanno elaborato tali conflitti e contraddizioni
Ponendo le a base del proprio progetto del proprio programma della propria costituzione ideale materiale altrimenti non so come riusciremo a costruire appunto questo nuovo soggetto della sinistra che io penso debba essere critico e di trasformazione sicuramente tra questi conflitti e contraddizioni quello più significativo riguarda la democrazia e dunque la qualità della politica è dentro queste ragioni fondative di un nuovo partito della sinistra inteso come moderna forza critica che si incontrano le ragioni poste dalla nuova soggettività politica delle donne
L'esistenza sociale la soggettività di tantissime donne richiede un profondo cambiamento della società in cui viviamo
Vorrei fare qui alcune considerazioni che non vorrei apparissero astratte ma mi sembrano molto necessaria invece per motivare un ragionamento che voglio proporvi e escluso pronto suffragare la tesi che ora ho espresso
Partendo da sé dalla propria storia di genere dei propri progetti politici le donne pongono il tema della storicità della formazione sociale capitalistica
Essa però non è spiegabile e non è riconducibile al così detto antagonismo capitale e lavoro
La critica delle donne a questa società e sicuramente rivolta alla forma merce e ai fenomeni di alienazione
Ma è una critica non scritta e neppure prevista in nessuna delle tradizioni e cultura del movimento operaio così come non è scritta è prevista neve cultura cattolica nella culturale liberaldemocratica
Perché nasce e si radica in altri luoghi rispetto alla condizione lavorativa
Le donne formulano la critica la società in cui viviamo partendo da sé nella propria storia di genere
E questa storia dice di genere dice che le donne in quanto dotate di un corpo capaci di riproduzione sono state le condotte dall'organizzazione sociale dalle categorie del pensiero e della morale
Nell'ambito di ciò che è naturale separato dalla razionalità della sfera pubblica
Le donne sono state pensate in virtù del loro corpo come appartenenti alla sfera della natura della necessità e non della libertà
Ciò è avvenuto grazie ad una Costituzione storica della libertà
Secondo la quale la differenza sessuale è solo un vincolo naturale da cui occorre liberarsi per accedere agire pienamente umano e quindi morale un'idea delle libertà fondata sul genere neutro
Dunque il fondamento materiale entro cui si radica la contraddizione di sesso
è la storica riconduzione del corpo femminile entro un ruolo sociale l'identificazione di quel corpo con una natura e con un suo ruolo sociale ha sottratto alle donne la possibilità di pensarsi autonomamente
Le donne si sono pensate attraverso gli uomini questa e la particolare forma di alienazione che le adeguata
Essa configura il superamento di questa di nazione un processo di liberazione intesa come libertà
E cioè la formazione della soggettività come esercizio della padronanza sull'insieme della propria vita nel movimento operaio è stata invece dominante un'altra concezione della liberazione
Il processo di liberazione umana è stata inteso essenzialmente come liberazione della proprietà e come superamento della proprietà privata dei mezzi di produzione
La critica la forma emerge esercitata dalle donne consiste nell'affermazione della soggettività come padronanza su tutte le sfere della vita
Consiste nel porre a base dell'organizzazione sociale del lavoro e il il tempo della riproduzione facendolo diventare tempo sociale e pienamente umano non più tempo privato marginale il compaio trentini anche ieri Bassolino hanno rilanciato la questione della liberazione del lavoro attraverso la sua umanizzazione aggredendo soprattutto il nodo lo stato di subordinazione di dipendenza del lavoratore
Nel determinare l'applicazione della sua cultura e che la sua intelligenza nei confronti di una gerarchia decisionale legittimata a determinare la parte della persona che era utile la produzione di beni che a scampare leale
Cosa significa concretamente per una donna questo stato di subordinazione
Significa stare nel luogo di lavoro ma contemporaneamente essere anche fuori di esso nell'organizzazione sociale quotidiana nel lavoro di cura questo non essere totalmente dentro l'auto il lavoro le crea svantaggio le cosiddette discriminazioni dirette indirette nella carriera nel salario
Le comporta fatica a tenere insieme il tempo di lavoro insieme d'altri tempi di vita la proietta costantemente fuori dal luogo di lavoro
La donna fa concretamente vivere nei luoghi di lavoro le esigenze di vincoli degli altri tempi dipinta iscrive nel luogo di lavoro il conflitto tra produzione e riproduzione non previsto da nessuno
L'essere dentro o fuori il lavoro consente alle donne però anche un vantaggio portare nel lavoro maggiori contraddizioni e quindi maggiori perché per le donne la liberazione del lavoro e anche Liberazione dal lavoro
Ed essa consiste non nel lavorare meno lavorare tutti o nelle dare al lavoro un significato marginale ma nel ristrutturare l'insieme dei tempi di vita ponendo a base dell'organizzazione materiale e simbolica della società e della formazione delle identità individuale e sociale insieme dei tempi
Insomma la battaglia per i diritti per i poteri nel mondo del lavoro si pone per le donne nel contesto dell'acquisizione di una padronanza su tutti i tempi di vita
Ma questo io credo che non sia solo una questione che riguarda le donne
Questo il controllo su tutti i tempi di vita mi pare il livello oggi attuale per misurarsi con i piani su cui si esercita l'egemonia da parte della grande impresa
Essa infatti guarda non solo al tema al tempo di lavoro ma l'insieme dei tempi di vita individuali e sociale
Per queste ragioni la battaglia per la liberazione del lavoro per quanto riguarda le donne individua la sua priorità in modo indiscutibile nella riduzione dell'orario di lavoro e nella politica per rendere più mani i tempi di vita e dunque il lavoro
Nella critica che le donne fanno la società capitalistica entrano dunque in gioco molti fattori non previsti lo ripeto dalle culture delle tradizioni del movimento operaio da tutte le tradizioni la riproduzione il rapporto tra organizzazione del privato famiglie è stato aveva dunque un grande significato quanto abbiamo affermato al diciottesimo congresso
Sostenendo che la soggettività politica autonoma delle donne a partire dalla sua autonoma critica la società si pone come soggetto costitutivo di un processo
Che ridefinisce la cultura politica i progetti il progetto il programma del PC e della sinistra
E io credo che sia questo l'asse dis da sviluppare se vogliamo essere un partito di donne e di uomini e le questioni organizzative vengono topo questo è l'asse fondamentale se si vuole essere un partito di donne e di uomini la parzialità femminile
Come soggetto che produce un autonomo discorso sulla società in cui viviamo e quindi produce ha un tono contenuti rispetto al progetto il programma della sinistra
Che devono essere però assunti dagli uomini della sinistra come materiale a partire dai quali ridefinire anche se stessi su questo noi abbiamo cominciato a lavorare in questi anni voglio dire che abbiamo lavorato soprattutto sulla cultura politica il tema del limite la questione della democrazia il tema dell'individuo il rapporto individuo Società il tema dei temi e abbiamo cominciato a delineare una bozza di programma
Ecco io penso che siamo solo agli inizi ma penso che questo sia la strada che potrà essere tanto più importante utile se avremo appunto il superamento di quello che noi donne chiamiamo il superamento del separatismo maschile
Ecco allora più concretamente essere un partito di donne di uomini significa misurarsi innanzitutto io con questi contenuti
Significa prevedere al suo interno l'autonomia delle donne come un fatto costitutivo
Significa come ha detto Fassino e mi fa piacere che questo sia stato un punto colto posto al centro della riprende la sua riflessione che la politica delle donne deve essere una politica scelta
Ed è questo il punto primo e vorremmo in particolare sottolineare in questa salse
Ecco però essere partito di donne e di uomini non significa soltanto ragionare sui contenuti e sull'autonomia delle donne significa ragionare in modo complessivo sull'insieme della forma
Partito sull'insieme delle questioni che ci stanno di fronte io ovviamente trovandomi trovando dei grandi punti di concordanza sulla relazione indi Fassino non ritorno dico anche che molte delle nostre proposte per quanto riguarda il modello organizzativo hanno sullo stato una riflessione incrociata quel tipo di riflessione che appunto
Fassino veniva proponendo soprattutto per quanto attiene alla struttura di base
Ecco consentitemi ancora però proprio perché non si deve parlare astrattamente
Di porre qui è una questione relativa appunto al partito di forme di uomini che su cui particolarmente si è concentrata come dire la
L'iniziativa o anche la difficoltà ecco il punto su cui abbiamo incontrato una difficoltà come donne
Abbiamo molto ragionato sulla questione del radicamento sociale di come darci radici sociali
Ecco ci siamo rese conto che porre in termini concreti questo tema significa misurarsi sul che si vuole coinvolgere e quindi coniugare interessa ed idee forza
Però c'è un nodo che io vorrei sottoporre alla vostra attenzione che è il modo con cui intendiamo come sinistra e pratichiamo l'idea della trasformazione allettare che ci sia nel al nostro interno e nell'insieme della sinistra una concezione è una pratica povera dell'azione di trasformazione una pratica della trasformazione che si risolve essenzialmente nella organizzazione della protesta nella costruzione di manifestazioni di assemblee nella definizione di piattaforme di leggi di obiettivi
Insomma un'azione che punta soprattutto sul momento della decisione molto meno invece poi sulla applicazione quindi sulla gestione delle con queste che si ottengono
Quindi ci pare che è un punto che debba essere molto problematico esatto è questo cosa sa come facciamo agire giorno per giorno una pratica della trasformazione
Come cioè mettiamo in campo la politica del fare che davvero riesca a incidere a trasformare
E dalla riflessione delle donne vengono qui alcune indicazioni
L'esigenza cioè di puntare molto sulla responsabilità dei singoli individui dei soggetti e il fatto che è un'azione di trasformazione deve prima di tutto modificare i singoli
Le modificazioni come un qualcosa che devono coinvolgere quotidiano la dimensione locale molecolare
Chi deve guardare molto all'uso delle risorse ha capacità appunto di gestione stessa pagate questo la questione su cui abbiamo impattato molte volte io penso alle iniziative che abbiamo fatto del Mezzogiorno
Anche su questioni molto semplici come quelle dei servizi sociali ebbene lì ci siamo rese conto che una battaglia che porti a dire acquisire risorse leggi o fare piattaforme per ottenere
Una costruzione quantitativa e qualitativa dei servizi sociali oggi è inefficace forse anche dannosa ciò su cui bisogna puntare invece alcove
Si gestiscono fondi leggi che si ottengono e sappiamo che questo è molto complicato è molto più difficile presuppone un'azione di trasformazione di tipo qualitativamente
Costruire un partito di donne di uomini però significa anche ragionare su come strutturiamo l'autonomia delle donne
Qui concludo rapidamente ponendo semplicemente alcuni punti che peraltro sono alla base della nostra stessa discussione
Noi stiamo ragionando tutte al di là delle nostre differenze sull'esigenza di superare le commissioni femminili anche se questo superamento dovrà essere un fatto graduale
Stiamo discutendo attorno alla proposta di una organizzazione autonoma delle donne che non sia però un'associazione che si affianca al partito ma che attraversi esseni disse ogni aspetto del partito
Questa proposta si basa su alcune idee forza
Il primo l'ho già detto e in molti modi di fare politica delle donne molte esperienze delle donne devono essere considerati istanze di base superando il nuovo partito
Che la politica delle donne deve essere esplicitamente Scelta e cioè non basta essere donna per fare politica delle donne da donna deve intervenire l'elemento della scelta e dunque del progetto politico io parto dal presupposto sia chiaro e tutte le donne sono con cui stabilire ad una politica delle donne
Quindi parlare di scelte non significa per me dividere le donne in buone e cattive neppure rigida degli steccati significa però introdurre questa distinzione
E ci evita appunto dei fraintendimenti ed è in cotto Circuiti che si sono rivelati anche dannoso
Inoltre la scelta molto netta che vogliamo fare e quella di radicare la nostra autonomia nella società
E quindi di essere dirigente del partito in quanto si dirigono pezzi di società
Di passare decisamente dal partito macchine al partito Società sapendo però che questo mette fortemente in discussione il modo di esercitare la direzione politica perché significa che esce decisamente appunto
La produzione di esperienze anche minute anche parziali nella società
Inoltre l'idea che sta alla base di questa forma organizzativa è quella di rispettare tutti i percorsi e tutti i progetti delle donne
Parte e l'altra idea è quella di voler costruire la forza collettiva delle donne e quindi in quanto tale l'atto la forza collettiva deve darsi delle regole democratiche tra donne
Così come deve prevedere in modo esplicito in un conflitto con uomini per questo mentre pensiamo almeno penso propongo questo posto discussione né nulla di definitivo e questa organizzazione autonoma delle donne era essere costitutiva e non invece un partito nel partito
Debba prevedersi in questo modo
Prevedere tre modalità lo dico in modo rozzo per farmi capire tre modalità
Di militanza del partito come cittadine che vogliono fare politica in modo generico dei gruppi misti da donne nei luoghi misti prevedendo un'auto una presenza autonoma collettivi gruppi di donne nei gruppi misti
E anche iniziative di sole donne esperienze che ci sta che sono già diffuse e che non solo elitarie non sono elitaria hanno avuto la capacità di aggregare le donne tra di loro molto diverse
Pensiamo che questa pluralità di esperienze debba poi ne debba essere considerata non in qualcosa di aggiuntivo alle istanze di base del partito
Ma debbano essere considerate istanze di base sovrane e quindi questi se la restante che in qualche modo partecipato in quanto tali ai congressi e Telecom delegate congresso
Altrimenti non si esce dalla logica appunto del partito nel partito del parallelismo
Inoltre diceva già persino questa pluralità di esperienze deve però trovare modalità di comunicazione
Pensiamo che queste modalità debbano avvenire attraverso coordinamenti di queste esperienze ai vari livelli
Pensiamo inoltre che sia necessario adesso le frasi facevamo periodicamente la conferenza delle donne pensiamo che invece questo momento collettivo di elaborazione di proposta delle donne
Debba essere prevista per statuto alcune donne dicono che anziché parlare di conferenza sarebbe utile anche parlare di congresso proprio per sottolinearne la sua importanza la sua periodicità la sua
Suo carattere fondamentale anche per l'elaborazione generale del partito ovviamente resta Point era oltre il problema della qualità e la direzione politica e quindi al superamento delle divisioni sessuale del lavoro politico
Della norma antidiscriminatoria del quaranta e sessanta va però anche affermato
Che dei dirigenti delle donne devono essere scelte delle donne non cooptate che il principio della postazione debba essere messo generalmente in discussione questo tanto più per quanto riguarda il lavoro delle donne
Fassino ha parlato di una proposta della cosiddetta direzione duale è un tema che circonda la nostra discussione io però sono molto diffidente rispetto a questa proposta perché io credo che il problema vero sia quello di avere donne che dirigono settori di lavoro generale e perché secondo me la direzione duale mi fa vedere
Un uomo che conta che appare una donna che resta complementare quindi ho alcune diffidenza dico a Fassino che preferisco che ci siano donne che faccia lavoro generale pure che siano riconosciute a tutti i livelli come dirigenti politico
Si tratta poi di vedere che tipo di rapporto con l'insieme del mondo delle donne i gruppi associazioni movimenti noi vogliamo essere molto rispettosa dell'autonomia delle donne fuori dei partiti
Però io penso che sia da raccogliere una proposta che è emersa nell'ambito del movimento delle donne rispetto alle quali si possono costruire tra il partito e gruppi associazioni di donne belle forme pattizia su singoli temi
L'altra questione aperta è una forma di iscrizione la Spd per esempio prevede che ci si possa iscrivere al partito e all'Associazione delle donne oppure questi si scrive l'associazione delle donne e non al partito
Tema aperto in questo caso non trattandosi di un'associazione delle donne ma della politica delle donne come costitutiva del nuovo partito io penso ma questa discussione aperta che ci si deve iscrivere al partito e non tanto all'associazione o l'organizzazione concludo dicendo che queste insieme di riflessione soprattutto per quanto riguarda la proposta
Di costruzione di un partito di donne e di uomini noi vogliamo aprire un confronto con l'insieme delle nostre iscritte stiamo pensando alcune alcune regioni già avevano previsto avere proprie consultazioni del iscritte perché dobbiamo e poi diamo anche con grande decisione uscire dalla logica dei gruppi ristretti vogliamo e le decisioni appartengono all'insieme delle nostre scritte ma appartengono anche
A donne che sono perché adesso sono state esterno al nostro partito che hanno manifestato grande interesse e non mi riferisco solo alle donne interessate la Costituente
Che hanno voglia di partecipare con noi ma anche a un insieme più ampio di mondo delle donne che ha dimostrato comunque interesse e curiosità
Rispetto al processo che noi abbiamo
Vi chiedo
Ancora un attimo di attenzione per decidere alcune cose come sapete abbiamo come stamattina si è detto si riprende alle quattordici e trenta alla presidenza sono già arrivati trentadue interventi
Dobbiamo decidere sui tempi se dieci minuti un quarto d'ora decidiamo tutti insieme collettivamente
No perché è di va bene dieci minuti i primi interventi saranno Torelli sporco del portiere Anna Castellano di i compagni e le compagne che vogliono ancora il scriversi ebbene lo facciano adesso
L'invito
Vigilia
Chi non ha ancora preso invito per poter entrare domani può avvicinarsi alla Presidenza i compagni lo consegnano perché poi domani ci sono le conclusioni pedoni per poter entrare l'invito per poter entrare
Vediamo
Diciamo
Tanto lavoro davanti abbiamo deciso tutti che gli interventi fossero di dieci minuti proprio per dare la possibilità a tutti i compagni e le compagne di intervenire
Quindi a me dispiacerà interrompere i dieci minuti però ecco vi chiedo soprattutto di farlo voi insomma di finire il periodo quando ci sono i dieci minuti se no comunque si tuba
è tempo agli altri e addirittura la non possibilità di intervenire
Quindi io direi di iniziare e il primo compagni scritto a parlare il compagno Torelli
Sì
Ovviamente come il tempo a disposizione non si può fare un ragionamento organico sul diverse cose io ho scelto un ragionamento su due aspetti particolari uno il principio di maggioranza all'altro il rapporto tra forma partito
E organizzazione istituzionale e legge elettorale
Ovviamente la mia premessa parte da un concetto dà la priorità del partito di massa inteso soprattutto come un partito dove c'è più potere agli scritti in contrapposizione all'idea di un partito leggero non tanto inteso come numero di iscritti al partito quanto di un partito che volesse trasferire poteri ai
è rappresentante nelle istituzioni agli eletti nelle istituzioni e agli esterni ovviamente io faccio un ragionamento che parte da un concetto che questa mattina pronti ci ricordava e col quale consento de della funzione fondamentale per lo sviluppo dei corpi di un corpo di militanti che ovviamente ha come presupposto
Le forti motivazione l'identità alle prospettive e cose di questo di questa natura ovviamente se prendiamo come assunto la centralità di un partito dove non dove
Non c'è omogeneità culturale dove il brulla il pluralismo e la pratica delle differenze sono degli elementi fondanti del partito stesso ovviamente sempre con quelle caratteristiche i partiti di massa che dicevo prima ovviamente c'è da discutere sul concetto di principio del principio di maggioranza che come questa mattina ci ha relazionato e il compagno Fassino deve essere ulteriormente precisato e comunque da alcune sue affermazioni da parte mia non accettabile quindi su questo io voglia intervenire
Io proprio perché ritengo che sia importante
Superare delle esperienze in materia di centralismo di centralismo sia dell'esperienza comunista ma soprattutto anche dell'esperienza socialista che antecedente a quella comunista quindi del centralismo democratico delle esperienze comuniste anche così come si è configurato in Italia col pc
Ma anche dell'esperienza di centralismo socialdemocratico come quello del vecchio Caos o il centralismo alla laburista responso stanza
Degli anni cinquanta e sessanta ovviamente io ritengo che non si possa
Approdare poi alla fine del ragionamento a forme di neo centralismo in sostanza anche se direi presentata in termini diversi rispetto alla tradizione
Intanto noi dei rischi di neo centralismo gli abbiamo già in questi momenti lo sia in nel momento in cui noi discutiamo
Su come approdare qualcuno dice la nuova formazione politica altri compagni come sottoscritto parlo di rifondazione del PC ma comunque in sostanza mentre stiamo discutendo delle regole dei modi e delle forme
Beh mi sembra che c'è già una costituzione materiale che viene messa in atto ai massimi livelli io penso ad esempio la dichiarazione di intenti che Occhetto alla presentazione del nuovo simbolo del nuovo nome in modi come avvenuta e lei come posso dire il battage il sostegno possono pubblicitario manco organizzativo ad esempio l'affissione di manifesti già col nuovo simbolo prima ancora che il congresso
Perché anche il comitato centrale venga messo in condizione discutano adesso è già un modo badate bene che prefigura uno dei possibili modi con cui il neo centralismo andrà a ora ad affermarsi
Ma io ritengo che noi abbiamo maggiori possibilità di battere non solo l'idea neo centralistica ma di garantire una possibilità di sviluppo la nuova formazione political PC rifondato chiamiamo come ciascuno più convinto che debba essere sia possibile soltanto se noi arriva approdiamo ha delle proposta realmente radicalmente nuovo
Io sono tra i compagni che non ritiene che si possa applicare meccanicamente
Il vecchio principio delle correnti organizzate così com'era configurato nell'esperienze dei partiti socialisti nel senso che è vero che si sostituirebbe il rischio di un centralismo al rischio di una pluralità di centralismi
Ma non sono neanche d'accordo che si possa risolvere il quesito
Creando un meccanismo in nel quale formalmente si attribuiscono alla minoranza una serie di opportunità una serie di possibilità almeno sul piano concettuale teorico ma che nella pratica sappiamo che questo non potrà mai determina una situazione in cui la minoranza diventa maggioranza se non in casi eccezionali di cui dirò dopo in sostanza la mia preoccupazione è che da un lato si può sapere
Una organizzazione partito una forma partito dove la minoranza di fatto si è un po'come i panda da esibire in certe situazioni ma che poi di fatto non creerebbe nessun problema
Nei momenti difficili magari su determinate posizioni politiche più contestate magari c'è anche un aspetto così che può essere esibito in termini così platonici nel senso che c'è una minoranza che si è espressa diritto ad esprimersi si vota e poi in ogni
La stessa idea di un partito che si basa sulla non omogeneità culturale e che si basa sul pluralismo io ritengo che dobbiamo avere una forte capacità innovativa di discontinuità che io su questo mi sento di dirlo che sarebbe una vera discontinuità rispetto alla forma partito
Come posso dire tradizionale che comunque manterrebbe è un un principio
Di centralismo
Ed è quella che noi dovremmo sancire dal dal punto di vista statutario ma anche dalla prassi politica il principio che i singoli o gruppi di singoli non richiamo correnti perché io ritengo che tutto sommato debba esserci la possibilità di una variazione anche nella composizione dei sintesi gruppi di singoli
Su problemi porto l'ITC più o meno generali più o meno particolari più o meno a livello centrale o a livello decentrato comunque in modo molto complessivo che noi dovremmo sancire il principio e addirittura io ritengo che dovrebbe essere un dovere della possibilità per singole per gruppi di distinguersi sia con il voto a livello di istituzioni sia con la pratica a livello sociale in parole molto semplici io ritengo che questo sarebbe un aiuto al partito nel suo complesso
E non appaia un paradosso lo il fatto che io ritengo che potrebbe essere un aiuto che viene da minoranze che però concettualmente possono essere maggioranza su determinati problemi politici soltanto che questa linea questa impostazione politica abbia la possibilità di essere sperimentata non soltanto a livello di espressione di voto
Ma anche a livello di pratica sociale
Normalmente noi abbiamo i cambi di maggioranze abbiamo i cambi in cui la minoranza diventa maggioranza sulle soltanto quando ci sono le macerie
Quando che so io per quattro cinque legislature un partito come con laburista deve stare all'opposizione quando un partito perde voti per a anni anni e anni sia quando noi siamo alle macerie non allora a quel punto lì teoricamente anzi non solo teoricamente nella pratica sedi costituiscono delle maggioranze nuove Lami giorno Lanza può diventare il punto di riferimento per una nuova possibilità di ricostruzione un gruppo dirigente a cui fa riferimento all'opera di ricostruzione del partito invece io ritengo che noi dobbiamo evitare questa idea delle macerie come possibilità di cambiamento io sono dell'idea che che la maggioranza può essere aiutata
Già come posso dire quando commette già i primi errori ovviamente sono soggettive le cose no ma qui si va a verificare sempre dopo o presunti tali in sostanza già in corso d'opera sia nella valutazione nella formulazione del obiettivi in base a un'analisi che poi si può rivelare non giusta
E quindi una pratica come quella che io sostengo del principio di maggioranza che non preveda una sorta di coazione
Anche per coloro che non sono d'accordo ma come posso dire esalta la possibilità che gruppi di Compagni organizzati non necessariamente sempre gli stessi su situazioni particolari possano anche con la pratica sociale dimostrare nel concreto
Che una determinate ipotesi politica cammina con le sue gambe ed è più come posso dire
Pregnante che non l'impostazione che a livello di maggioranza si era ritenuto fosse quella più accettabile
Quindi io ritengo che questo sia una discriminante importante non discriminante forte sulla quale certamente c'è da discutere ci sono sempre delle valutazioni molto diverse ritengo che la soluzione così come è stata prospettata da Fassino
Non sia accettabile nel senso che è una soluzione in rigida paradossalmente è è una soluzione che anziché facilitare una
Lo sviluppo del pluralismo del confronto delle esperienze le più diverse mette in moto un meccanismo di rigidità ed è potenzialmente foto riceve di elementi di divaricazione tipo favorisce esperto aspetti di l'accelerazione
La soluzione che io ritengo invece debba essere
Adottata mio parere a o
Molti aspetti più vantaggiosi io capisco già o io di all'obiezione di come si può manifestare l'ultimo come posso dire l'immagine del partito io ritengo che l'immagine del partito è data dalla capacità di direzione politica del gruppo dirigente nel suo complesso che sappia padroneggiare queste situazioni movimentate nel momento in cui si svolgono sia in sostanza un gruppo dirigente con forte capacità di critica ed autocritica della situazione che sappia a adeguarsi e sappia e sarà autorevole in presenza pur di queste di queste situazioni che possono anche quindi anche prevedere delle situazioni chiamiamo così di transizione
Dei momenti in cui il dibattito che nel partito naturalmente possa essere portato anche a livello di massa
Commi i comunisti che all'interno del lavoro di massa possono articolare la loro presenza che le loro Pippo
La seconda questione molto brevemente per ho finito male riguarda il problema di un limite che io ho riscontrato nella relazione e che riguarda il rapporto tra
La forma partito la sua connessione con il sistema istituzionale le leggi elettorali vedete compagni siccome io sono contrario a una visione liederistica del partito sono contrario al neo centralismo
Beh a me fa paura l'ipotesi che possa fermarsi e passare anche il nostro partito l'ipotesi di un sistema elettorale maggioritario non parliamo poi che si tratta magari di un sistema di collegi uninominali
Perché questo metterebbe in moto un meccanismo a cascata di forme di notabilato e di libri di e di liberismo terribili di inamovibilità altro che sviluppo della democrazia di massa e partecipata noi avremo una cristalizzazione terribile della situazione
Politiche della direzione politica nel partito altro che strumenti di supporto alle organizzazioni partito come ci ha detto il compagno Fassino gli strumenti di supporto veri sarebbero piccolo detti gruppi di di studio
Le varie associazioni che ruote avrebbero intorno con posso dire al notabile al candidato in sostanza si verrebbe a formare una sorta di sistema feudale
Contanti Valvassori va al Bassini avari a vari livelli quindi non già comunque ritornare ovviamente a una sorta di preminenza del partito sul resto la società quindi anche a livello delle forme istituzionali quindi rappresentante le forme istituzionali ma io temo che invece si vada nella direzione opposta di una
Non posso dire sottovalutasse un sottodimensionamento
Della funzione del partito
Rispetto alle forme politiche date che verrebbero a essere poi concretamente determinate dal tipo di
Sistema elettorale e
Maggioritario così come io figlio strano però questo mi sembra un altro punto terminato che
è carente nella relazione che mi rendo conto che non si può mettere tutto nell'azione ma nella relazione conclusiva io vorrei che almeno riferimento a queste cose fosse fatto
Il contegno Volkov lussuosi summit folk del DePaul Ser e poi Muzzi Falconi
Io rappresento il con centro milanese d'iniziativa politica che si è dato un nome un po'buffo la cosa è anche nostra
Che lavorato a giugno sugo alcuni temi
Siamo arrivati a dei contributi scritti così come bozze non come documenti definitivi che stiamo sottoponendo a verifiche
Con sezioni associazioni
Circoli e così via nell'ambito di Milano
Abbiamo toccato alcuni pezzettini
Di questo problema naturalmente senza andare a fare un discorso generale d'altronde abbiamo visto che le idee base del nostro lavoro sono quasi tutte presenti nell'analisi fatta da Fassino questa mattina
I
Può parte delle proposte poi si differenzia su alcuni ponti
O anche un breve documento che riguarda delle regole per il congresso e forse anche forse anche qui è il luogo terra parlarne pure rimetterci le mani per desiderio di completezza assoluti fuori due documenti un po'noiosi vi riassumo così che risparmiano per la lettura
Il primo che riguarda del regole per il congresso
Chiede un un paio di cose che essi e cerchiamo anche delle adesioni su questo
Cioè che i congressi provinciali e quello nazionale
Prevedono delle modalità che consentono la presentazione di tesi che pervengono dai livelli dagli organismi immediatamente inferiori cioè che ci sia una strada aperta per tesi o completamente autonomi o di completamento ad altre tesi che verranno presentate
Questo per una per lasciare la massima possibilità di arricchimento del dibattito
Per gli stessi motivi si chiede che le votazioni delle persone dei dirigenti avvengano su liste aperte e non su liste bloccate
Un'altra cosa che riguarda gli esterni cercare di favorire una certa commistione se vogliamo degli esterni con la struttura attuale del partito
Prevedendo un percorso elettivo degli Esterni
Al congresso nazionale di chiusura e poi quello di apertura vedremo come saranno le forme in cui gli esterni votano se stessi in cui ci sia un percorso parallelo che non necessariamente ciascuno e legge in pratica i propri i propri delegati
L'altro documento riguarda l'unità di base del partito abbiamo toccato tre temi
Le modalità di svolgimento dell'attività politica le forme di democrazia interna e brevemente anche sulle forme di finanziamento delle attività
Differenza rispetto alla relazione di Fassino e alla proposta di unione comunale l'unità di base che proponiamo ha delle dimensioni diverso e cioè è pensata soprattutto per avere un sufficiente numero di persone attive iscritti di aderenti di collaborazioni esterne attive
Quindi naturalmente pensavamo a Milano ma lo schema è adattabile anche ai pesi piccoli naturalmente i problemi sono profondamente diverso comunque uno schema che sicuramente può essere calato in tutte le grandi città e adattato
Anche ai Comuni piccoli quindi può essere ride a a livello l'unità di base a livello dei consigli di zona nelle grandi città oppure sovracomunale nei paesi piccoli quindi cambiando le dimensioni attuali
Le forme di adesione ai cittadini possono aderire individualmente lasciavamo un'opzione per eventuali forme di adesione collettiva ma l'orientamento è che comunque l'espressione poi politica del voto sia individuale che non si che non succeda come nel lavoro parti
In cui il sindacato controlla in effetti un certo numero di tessere consistente sei milioni sono le
Unità di base vista come il luogo del dibattito democratico quello è il luogo nel quale si prendono le fondamentali decisioni politiche nel quale si discute la linea politica che riguarda quel pezzo di società che l'unità di base rappresenta
Naturalmente siamo posti il problema perché la gente dovrebbe venirci
Noi vediamo soprattutto una diminuzione della militanza problema toccato oggi e allora abbiamo detto ci sembra che i nodi siano la democrazia interna cioè chi viene e lavora non vedere soltanto dal proprio lavoro molto spesso lo crede vede buttato da una parte senza neppure magari una risposta chiara insabbiato e basta oppure non capisce e non una gli strumenti per capire perché il proprio lavoro la propria proposta politica propria dico naturalmente non del singolo ma di intere organizzazioni non venga sviluppato
Rientra nel discorso partito fatto stamattina inutile ripetere
Ripetere l'analisi quindi abbiamo pensato unità di base deve essere accogliente deve essere attraente perché ci fa naturalmente questo riguarda le sedi riguarda le strutture riguarda le capacità di lavorare riguarda anche gli strumenti finanziari e sono d'accordo che l'unità di base deve essere anche il luogo nel quale vengono prese le decisioni di spesa
Quali sono i progetti politici nei quali investire sono anche questi ragionamenti che bisogna fare sono poi alla base del della risultato e pensiamo anche che sia il luogo nel quale l'apparato
In prima approssimazione lavora più a stretto contatto con la realtà in prima approssimazione lavora lì
Anche questo non in modo rigido questa è una cosa che c'è in nel nostro e vedo soprattutto in molti altri documenti questa questo richiamo alla flessibilità questo è alla base cerco anche questo nostro schema abbiamo detto ma dal primo giorno in cui venga attuato dobbiamo essere disponibili a cambiare
Unità di base poi però non rimane un gruppo monolitico ma si articola su temi specifici possiamo chiamarli gruppi di lavoro possiamo capire chiamarli circoli tematici non ha importanza
Me e passa quindi da una base territoriale a degli argomenti
I gruppi sono aperti a dei contributi esterni prima di tutto
Prevedono in generale i loro scioglimento cioè prevedono un inizio e una fine
Iniziano un lavoro lo devono portare a fine quelle stesse persone lavoreranno in qualche altra cosa cioè normalmente salvo eccezioni questi gruppi non devono essere delle strutture fisse che vanno avanti per tentare
E che naturalmente raccogliere gli stimoli va bene come si identifica il Progetto mi sembra ovvio lo salto è necessaria la collaborazione con le altre unità di base in modo da capire che non si rappresenta l'intera società difetto che abbiamo avuto fino adesso ma andiamo a cercare i contributi degli altri che abbiano dei problemi e delle idee simili alle nostre in modo da dare delle somme di forze organizzative quindi anche come metodo di lavoro abbiamo detto no non lo definiamo nei dettagli non lasciamo alle singole scelte del singolo gruppo di lavoro
Un rapporto Coni gruppi dirigenti viene toccato nella parte successiva della democrazia interna cioè deve esserci un rapporto il gruppo dirigente deve dare un arguto che dare attuazione o deve dare una risposta motivata
Sì non attua un progetto politico di un'unità di base l'altro elemento che abbiamo ritenuto fondamentale era è stato la democrazia interna
Riassumo anche qui
Se si modifica il rapporto fra funzionari e dirigenti cioè non è piovuto matti colto intelligente sia funzionario come anche o deve essere escluso a priori che un funzionari possono essere dirigente
Certo molte cose si smusso no
Ma alla base del nostro ragionamento sulla democrazia interna stacchi le unità di base emergono direttamente i dirigenti
In pratica significa limitare l'ordine di importanza di livello provinciale quindi in prima approssimazione
Togliere il congresso provinciale e le unità di base eleggono direttamente i dirigenti per stabilire un rapporto preciso
Tra la base e dirigente d'altronde dirigente verrà eletto su una linea politica precisa su quei documenti e quinto comma la linea di quei documenti sarà impegnato da attuare
Naturalmente c'è anche la revoca e la revoca avverrà con gli stessi meccanismi con cui è avvenuta l'elezione ogni dirigente saprà che a qualcuno che l'ha eletto e cui risponde dal punto di vista politico
La presenza degli esterni e qui un cambiamento di mentalità più che di forme
Deve essere non solo prevista ma sollecitata ce ne dobbiamo accettare e desiderare il contributo di cittadini che sono d'accordo solo su pezzi del nostro programma non necessariamente su tutto il nostro programma ma che aderiscono su un pezzo su un argomento su quello intendono lavorare su quello intendono dare un contributo
L'ultima cosa sulla cooptazione sulla cooptazione ci sono disponiamo due opzioni anche la possibilità di lasciarla per casi speciali o specialissimi in generale sembra meglio proibire la cooptazione che non avrebbe più senso come meccanismo elettorale che avevo citato prima
Sul finanziamento fa spostata la maggior parte delle risorse finanziarie raccolte dal partito attualmente sta concentrata nelle federazioni provinciali si trattava di spostare la maggior parte non si possono fare cifre percentuali adesso a spostare la maggior parte sulle unità di base
L'unità di base decide come e quali gruppi di lavoro finanziare e in che modo l'unità di base contribuirà con i soldi che raccoglie tramite il tramite le iscrizioni al sostentamento ai costi dei livelli superiori fino a quello regionale d'accordo sull'ipotesi che Fassino aveva esposto nella vecchio documento cioè la direzione nazionale non farà più cari non farà più conto sui finanziamenti del delle federazioni e massi passerà solo su sulle proprie forze sul finanziamento pubblico dei partiti sulle quote di deputati e senatori io dico dal punto di vista operativo visto che pensiamo a una struttura delle unità di base che sia informatizzata linea generale che abbia un terminale Abi per dimensioni tale per cui si possa pagare un terminale beh se il centro del partito mette insieme un centro dati legale e normativo
Efficiente nulla vieta che poi le unità di base Pachino queste informazioni al centro del partito se questo centro dati funziona bene ma sarà sottoposto leciti mercato se vogliamo
Ma sarà un altro modo per finanziarsi vendere dei propri servizi
Tecnico politici
Visse in quindici minuti Muzzi Falcone poi Stefano Draghi
Sì sono Toni Muzi Falconi di regole del gioco club regole del gioco di Milano intervengo sulla relazione di Fassino
Ne condivido l'impianto di questa relazione considerò che sia quanto di meglio è stato prodotto dalla cultura politica in questi ultimi anni
Non è la marmellata indistinta
Che in parte abbiamo anche sentito ieri a me sembra fin dall'inizio si quando si erano stabilite queste due
Proprio due due gruppi di lavoro da un lato chi doveva lavorare sul programma è dall'alto che doveva lavorare sulla forma partito mi sembravano comunque inevitabilmente alternative
Perché l'uno avrebbe dovuto occuparsi dell'altro e viceversa vi sembra questo sia emerso in modo chiarissimo
Tra ieri e oggi e considero questa questa relazione come quella che secondo me la relazione di base sulla quale deve partire la nuova formazione politica intervengo solo su tre questioni cura che non mi convince l'altra che non condivido è la terza che non considero affrontata in modo adeguato a quella che non non mi convince e l'opzione regionalistica
Cioè io sono d'accordo che l'idea in sé condivisibile ma visto lo stato in cui si trova oggi quello che Fassino stesso che lo definirebbe in maggio dal maggiore azionista del nuovo partito a fare di questo partito in cui stiamo parlando oggi
Mi pare estremamente pericolosa all'implementazione
Rapida di un'ipotesi di questo genio credo che lo si possa affermare come opzione per la fase due dopo un assestamento è un consolidamento della situazione come sembra prefigurare dopo il congresso
Di costituzione del PDS penso ma per eventualmente un po'provocatoriamente saprebbe dire per iniziò nel novantatré come contrappeso al mercato unico federazione
Non condividono invece la differenza sessuale come perno strategico per la relazione di Fassino in cui molto spesso frequentemente richiamata soprattutto nei principi generali
Non condivido l'impianto teorico sono d'accordo su tanti corollario operativi di questa cosa purché delimitati nel tempo contingenti ma non la metterei come discriminante upper io in questo condividono invece in pieno la linea espressa da da Miriam Mafai dico ammirato il coraggio interrotto
Non considero affrontato invece in modo adeguato una cosa che a me pare importantissima che quello delle risorse finanziarie io credo che su questo ci sia una grande efficienza con comprensibile da un certo punto di vista ma anche non si possa arrivare al congresso
Rifondazione se così sarà del nuovo partito democratico vera sinistra senza su questo fare dei discorsi molto chiari molto espliciti
Butto giù alcuni punti occorre comunque prevedere una riduzione netta delle spese operative dell'attuale sistema in cui intorno in cui imperniato all'attuale partito comunista e credo che nuovo partito debba farsi subito proprio in linea di principio promotore di un disarmo multilaterale dei costi dei partiti io credo che ormai su questo
Anche le altre forze politiche non aspettano altro che qualcuno che abbia il coraggio di fare il primo passo occorre rivedere certamente la legge sul finanziamento pubblico da un'erogazione che oggi è estremamente senza il sostanzialmente monetaria servizi pubblici neutrali però a questi servizi devono essere ad accesso multiplo
Mi pare che tu lo dica però lo chiarirà il meglio
Io credo che sia necessario introdurre per statuto un legame tra la quota di adesione e l'autocertificazione delle proprie risorse finanziarie dei propri crediti credo che sia importante perché è l'unico modo per uscire l'autocertificazione comunque è un dato un dato della renderle lo stato italiano anche se nessuno lo sa e credo che questo debba essere pronto per statuto credo che sia necessario introdurre il principio da certificazione del bilancio consolidato
Tutto
Credo che sia interessante ad andare togliendo la demonizzazione a rivisitare l'esperienza in sé per molti aspetti negativa ma per altri molto positiva dei pub Kazan comitis americani come sistema
Attualmente idee visto non solo perché sono nati vent'anni fa e son passati vent'anni da loro ma perché il sistema italiano è assai più degradato di quello statunitense che viene a trovare un sistema ma per introdurre dei sistemi di finanziamento privato
Che siano accettabili al nuovo partito
Penso che la stampa di partito si debba affermare il principio che la stampa di partito non può essere un costo
Partito non deve essere un corteo un servizio che deve essere che non deve essere passivo
E credo che
Se si potesse stabilire il principio che dallo Stato si ottengono servizi appunto servizi neutrali ad accesso molto ed ai privati si ottengono le risorse e quindi dalle tessere dalla stampa altri servizi come diceva prima
Qualcuno che si possono in qualche modo commercializzare il denaro sufficiente le risorse sufficiente e sulla base di questo stabilire la dimensione della struttura e non viceversa una storia diversa una struttura e quindi poi andare a cercare nei modi più disparati so detto questo concludo l'intervento riprendendo un'idea di Mario Giordano del club delle libertà di Roma io credo che sulla base della relazione di Fassino il club è certamente per quello che mi riguarda lo fa con Milano alla prossima assemblea di regole del gioco e chiederemo la Costituzione di sezione del PDS subito grazie
Stefano Draghi e poi Marcello Stefanini
Buonasera cari compagni e compagne dovendo parlare in dieci minuti
Scelgo di parlare del come non del che cosa cioè del come organizzare il partito non della sua identità d'altronde la relazione di Fassino già molto esauriente su questa se posso fare un complimento non richiesto Migliora di volta in volta la prossima edizione
Dovrebbe essere praticamente perfetto
C'è un ottimo sento
Sul come intendo al di là delle definizioni degli slogan come essere partito di massa d'opinione non se dobbiamo essere intendo come aderire alla piega del si sta come cioè l'organizzazione deve realizzare questo obiettivo
E poi altre diciamo domande più
Ancora più preciso come fermare la caduta del tesseramento che dura ormai da molti anni come rivitalizzare il corpo
Forte del partito che richiama sta mattina Tronti gli ottanta cento mila militante se
Va be'meglio così grazie
Diciamo da questo punto di vista sul come nel dire che ci sono due punti che posso affrontare in dieci minuti sono Chioggia esposto precedente occasione mi scuseranno i compagni che hanno già sentito del prodotto
Il primo tutto il tema è quello della partecipazione
Mi sembra che se c'è un filo rosso che deve guidare lo sviluppo organizzativo del nuovo partito sia quello di puntare al massimo della partecipazione
Facendolo diventare uno degli obiettivi espliciti un'ammissione del partito per motivi diciamo sia teorici che pratici eccezione Ferraro e cercherò di dire brevissimo
C'è innanzitutto un problema di teoria democratica
Viviamo in una società in cui la partecipazione politica declina continuamente non riguarda soltanto noi riguarda tutto il mondo occidentale certamente anche quello orientale dopo la caduta dei regimi
Comunisti
E quindi c'è un problema sostanziale e la nuova formazione politica ad affrontare
Assecondiamo questa tendenza o cerchiamo di organizzarsi per contrastarla ecco qui una forma di antagonismo
Seria e di contrastarla fermarla e riportarla a condizione di partecipazione accettabili come capiterà un'impresa titanica una vera impresa di Sisifo la diretta come direbbe salvato
Anche perché non è soltanto che abbiamo assistito a questo declino impotenti molto spesso si è teorizzato questo declino
Al diciottesimo Congresso vi cito proprio tra virgolette anche nel corpo del nostro partito l'accettazione di culture politiche considerano superflua o marginale una forma organizzata di partecipazione politica si diceva è stata una delle cause che hanno portato parlamento al declino del della capace Pezzotta del partito di scrivere di fare proselitismo e così via
L'ITIS mo'cioè la sostituzione della partecipazione politica con forme di competizione tra élite che essi che competono per il potere è diventata la teoria democratica delle società poterti lì c'è stato un degrado del il sistema della delega e che quindi è inutile che richiami tutte le cose che ho già detto
Molti hanno addirittura pensato pensate molte chiese nel filone del pensiero neoliberista pensano addirittura che non troppo partecipazione pericoloso per la democrazia avevo o che abbia effetti destabilizzanti erano teoriche fino a pochi anni fa andavano molto di moda
Oppure come dei recenti contributi penso a darti Orazio D'Adamo sia
Che è teoricamente desiderabile ma poi in pratica non è realizzabile al nostro partito si deve muovere su questo in che modo
Non si può trovare un filo rosso come dire all'interno del documento che rivitalizza e odia dia forza a questo aspetto io penso di sì dovrebbe essere una vera e propria missione questa del nostro partito
Secondo punto poi torno un attimo la partecipazione che sì oltre alla teoria democratica che qui è coinvolta
Alla teoria per la democrazia e la pratica democrazia se diciamo che vogliamo essere un partito della democratizzazione su totale della società noi dobbiamo essere in primo luogo e la partecipazione è la democrazia
Non possiamo lo diceva bene cure mi sembra nel seminario occorre essere noi innanzitutto ciò che vogliamo che la società sia altrimenti il valore simbolico di quest'organizzazione che ha costituito per tanti anni uno dei nostri punti di forza cade e dunque meno efficiente sarà meno efficiente l'organizzazione sarà meno efficace
Attorno a un punto che forse è stato sottovalutato non vorrei che
Poi mi si dicesse che vado troppo nel concreto perché qui si discute di grande no io penso che qui la dialettica estratte concreto sia una cosa da praticare quotidianamente penso a un altro scenario oltre a quello della partecipazione del quello delle tecnologie di cui non si è parlato mai su cui devo dire onestamente che nel nostro partito c'è un'arretratezza grande
Lo scenario è se vogliamo collocare una nuova organizzazione fortemente innovativa
Che sia emblematica dei valori democratici che esprime che ognuno può riempire questo democratico con ciò che più ritiene adatto ai suoi valori per le sue alle sue idee
E bisogna collocare questa organizzazione dentro in uno scenario di sviluppo delle tecnologie e dei mezzi di comunicazione
Altrimenti questa organizzazione sarà mutate sorta e quali sono le tecnologie che abbiamo utilizzato in questi anni
E lo sviluppo delle tecnologie a cui assesti assistiamo quotidianamente è irrilevante rispetto all'organizzazione democratica di un partito
Io direi assolutamente no faccio solo un esempio
Viviamo sostanzialmente in un regime chiamiamolo pure così dei mezzi di comunicazione di massa che si chiamano secondo una
Lavorano in broadcast in modo scusate gli anglicismi eccessivi cioè che sono soltanto mezzi di diffusione mezzi a un'ampia televisione dà informazioni Walter tante altre cose ma insomma
E ha lasciato quindi pochissime persone che parlano grandissime ordinanza grandissime Blatter
Mezzi di comunicazione di massa sono attualmente questi ma sappiamo che sta iniziando una rivoluzione tecnologica
La rivoluzione tecnologica quella dei mezzi interattivi
Cioè dei mezzi di comunicazione che permettono non solo di sentire ma anche di parlare con chi sta
A coloro che stanno sentendo di parlare conti sta parlando questa sarà la rivoluzione dei prossimi anni e questo inciderà duramente sull'organizzazione della democrazia e sull'organizzazione dunque di un partito che vuole essere l'emblema per la democrazia
Un esempio possibile che tutte le volte che si deve prendere una decisione bisogna fisicamente riunirsi
Conta solo chi c'è chi non c'è non ha voce e tecnologie servono a questo
Come farlo
Che cultura specialistiche non specialistica e necessario per attivare le tecnologie appropriate per queste nuove forme di democrazia io sono convinto che io sono mi spiace sono io con la voce bassa
Io sono convinto che questo punto sarà decisivo anche per le battaglie che abbiamo fatto come dire nei mesi scorsi proprio su questi temi cioè a dire mettiamoci ad esempio pensiamo a trent'anni fa o quaranta anni fa quando nasceva la televisione chi aveva in mente che in quel momento
La televisione avrebbe avuto un impatto così duro sul nostro sistema democratico e sulla nostra vita politica
Ecco oggi dobbiamo fare rifare la stessa cosa
Siamo di fronte a un processo riapertura di nuove tecnologie se non saltiamo rapidamente per primi fare innovazione vuol dire essere i primi su questo su questo punto io credo che faremo un'operazione molto molto miope
Torno al problema della partecipazione e qui procedo ovviamente avendo uno due minuti per slogan quindi abbiam visto la partecipazione come filo rosso dell'organizzazione è sicuramente un fatto di democrazia dunque un forte valore simbolico ma la partecipazione e anche una forte Risorsa nel sistema della comunicazione politica
Quello che si dice i penso al corpo dei militanti come persone capaci di esprimere materialmente in maniera calda personale e non fredda impersonale come sui mezzi i valori che sono propri del nostro partito
Se perdiamo questa risorsa perdiamo anche la battaglia sui mezzi di comunicazione
Non è soltanto un problema
Di soltanto un problema di valore simbolico
I militanti non di un dire che bisogna fare uno sforzo ulteriore cioè anche qui assumere come la partecipazione assumere la figura del militante la sua come dire la sua valorizzazione come uno dei punti fondamentali come uno dei punti come dire delle missioni da mettere in testa
Non dico nello Statuto dal partito ma lui un documento generale indica la strategia organizzativa
La partecipazione infine a forti effetto sul accesso di selezione dei dirigenti su questo non posso sul fermarmi ma le conseguenze per una crisi della partecipazione sono molto gravi sul processo di selezione dei dirigenti
E poi ovviamente Tim discutere i luoghi tempi della partecipazione nemici milanesi del gruppo della Costituente hanno fatto una proposta mi sembra interessante proviamo per esempio ad avviare in parallelo una discussione che parta dai luoghi e non dà i grandi principi
Rendere più concreta la discussione su su cosa devono essere che cosa ci deve essere come devono funzionare i nuovi luoghi le unità di base del nuovo partito secondo me è un esercizio interessa
Finisco con tre proposte molto semplice la prima è quella di distinguere per quanto possibile ciò che andrà del documento di Fassino essere recepito nello Statuto parallelamente aprire come dire un lavoro concreto sui grandi principi strategici dell'organizzazione sul come
Cose che non potranno necessariamente essere recepite aprire subito un gruppo di lavoro che lavori non solo in vista del congresso ma su culto del dopo congresso per non arrivare come al solito con l'acqua alla gola con la fa
Il secondo punto è quello di mettere per esempio al lavoro un gruppo di progettazione delle nuove unità di base sulla base delle indicazioni per esempio permessa dal gruppo milanese
Il terzo metterà al lavoro un gruppo adesso io parlo di gruppo ma insomma dei mettere a lavoro un gruppo che non la che progetti come dire scusatemi
La nuova figura del militante e deve essere al centro
Io penso che su questo bisognerà fare uno sforzo ulteriore io spesso sempre militante con un'espressione che mi scuserete un po'scherzosa come soldatino generoso dell'utopia comunista
Io penso che il nuovo militante dopo avergli tolto probabilmente questa connotazione un po'militaresca
Che forse non si addice a una società postindustriale pacifista possibilmente debba diventare una sorta di attore non professionista della politica
Questo è il il modo di come utilizzare
La politica part-time la politica non come professione questo è un punto organizzativo decisivo
Cioè penso almeno un militante come una sorta di interprete del del fare politica anche qui mi scuserete l'espressione come come passione dolce come passione calma forte fare politica in maniera cioè l'appassionato ma anche libero onesto
Forte Dusk come direbbero i francesi
Il che non vuol dire dolce nel senso di mi è Lawson ama vuol dire sostanzialmente fare in modo che l'organizzazione del nuovo partito
Sia Ford faccia in modo che questa passione della politica diventi socialmente utile far diventare socialmente utile la passione politica che dentro a tanti militanti di questo partito e non faccia diventare invece utile l'interesse
Cioè la politica come gruppo la politica come commercio
Per fare questo vista la crisi del sistema dei partiti attuale occorre un grado è una quantità d'innovazione
Talmente forte nella nostra organizzazione io penso debba diventare una sorta di nuovo orgoglio del nuovo partito
Marcello Stefanini titolari Castelli compagno
Sono stati è stata evocata più volte la questione anche delle risorse finanziarie
Io che sono tesoriere pro tempore devo assolvere questa missione come dice Fassino nella sua relazione conosce missione più difficile che quello del tesoriere
E mio tema quindi sarà
Proprio quello delle risorse finanziarie
E dell'uso risorse finanziarie
Che è collegato anzi in collegamento lo vorrà affrontare strettamente al modello di partito
Che si va prefigurando
Quello del finanziamento alla vita politica
E certamente un tema che rimanda immediatamente alla questione della democrazia e del suo funzionamento
Della parità dei diritti e delle possibilità delle opportunità
Delle forze di partecipare alla battaglia politica dei partiti di partecipare alla taglia politica
Che rimanda la questione morale intesa come intreccio tra partiti istituzioni a fare
Oggi non c'è una reale parità
Enorme la differenza di risorse in campo tra le forze politiche nel nostro Paese
Non c'è parità non l'accesso all'informazione
Nella possibilità di svolgere
La propria proposta politica nell'iniziativa nel Paese
Affrontare dunque questo problema significa porre la questione del risanamento dalla vita politica
Per ridurre anche il distacco di fiducia tra i cittadini e partiti
E porci il problema anche del ruolo delle grandi concentrazioni nella politica
In questo quadro che accenno come Problemi dentro le quali svolgeva queste considerazioni che però vanno tenuti presenti
In questo quadro noi dobbiamo indubbiamente introdurre delle forti innovazioni in questo campo
Cioè nell'uso delle risorse nella impostazione e gestione di questo problema
Partendo dal presupposto che una moderna e democratica forza politica deve poter contare sua adeguatezza solo se e deve usarle con un criterio funzionale agli obiettivi politici che si propone e alla organizzazione
Di cui intende dotarsi
In primo luogo noi dobbiamo sempre più parlare di un uso coordinato e sinergico di tutte le risorse non mi riferisco solo a quelle finanziarie monetarie ma tutte le risorse di cui l'organizzazione come la nostra seppure in fase di trasformazione
E proprietaria diciamo
Se vogliamo stare dentro una società sempre più complessa dove conta molto l'informazione il potere economico politico
Dove conta la formazione la cultura
A cultura politica in particolare
Pensare quindi a un uso efficiente politicamente efficace e produttivo delle risorse complessive che abbiamo a disposizione
Un uso collegato a un programma
Che bisogna conoscere che bisogna formulare sulla base anche delle disponibilità delle risorse un programma che sia continuamente verificabile
Io queste cose le dico perché mi pare che oggi invece prevalga abbia prevalso finora un criterio diverso
Prima viene la decisione politica a prescindere dalle risorse disponibili
Che sono un'ancella poi
Si devono trovare le risorse necessarie
Questo atteggiamento ha creato situazioni difficili tutte nostri livelli organizzativi
Molto difficile come molti dei presenti sanno
Da questo punto di vista lo dobbiamo ampliare per comprendere altri campi di attività il concetto di risorse distinguendo tra programma di finalizzazione
E gestione delle strategie e dall'altro canto gestione amministrativo finanziaria
Su quest'ultimo punto io condivido le cose che ha detto Fassino
Però credo che bisogna quando parliamo di risorse non avere come dire un input solamente amministrativo finanziario
Avere una strategia dell'uso complessivo delle risorse
Nel primo caso mi riferisco cioè alle risorse intese come politica editoriale delle testate di proprietà alle società in cui il nostro partito è presente con quote penso per esempio la casa editrice Editori Riuniti
Mi riferisco alle risorse necessarie al finanziamento del governo ombra
Dei centri di ricerca Centro forma dello Stato Istituto Gramsci certe studi economici cespi politica internazionale
Ai problemi di riequilibrio tra zone forti e zone deboli
Alle risorse costituite dal patrimonio immobiliare eccetera
Le strategie che si adottano in questi settori per governare in modo unitario queste risorse
Devono essere demandate ad organismi politici
Nel caso specifico nazionale la direzione o regionali federazione
E alla tesoreria
Che è una cosa
La gestione amministrativo finanziaria è questione di struttura di servizio di cui occorre elevare professionalità e competenza ma è una gestione amministrativa finanziaria una cosa diversa
Questa distinzione ci è utile a capire che un moderno partito democratico moderno anche perché sta mondo
Che ha che è quello che su quali o tempo di dilungarmi deve avere presente che ci deve stare
Tenendo conto della necessità di avere una strategia che usa le risorse finalizzate ma di BT politici per esempio se vogliamo potenziare la ricerca o la formazione culturale
E dobbiamo fare scelte prioritarie indirizza le chiedo se in quella direzione questa è una scelta politico-programmatica a cui poi concorre la tesoreria in un quadro di uso delle risorse che riguarda anche le sue editoriali riguarda tutte le attività ai vari livelli di responsabilità
La gestione Museo finanziaria e l'apparato di servizio della direzione del regionale della Federazione che protette provvede concretamente
Oggi invece c'è molta confusione improvvisazione nella gestione di queste risorse
è necessario a riconoscere di certo autonomia nell'ambito degli orientamenti politici definiti dalle stanze di direzione del PC
Autonomia rete sarà editoriali nell'ambito degli orientamenti politici autonomia nella ricerca
Non credo che si possa arrivare a questo però non si può neanche prima di bere la ragione politica fa passare un anno perché ci sono superiori cosiddette superiori ragioni politiche comporta ti porto al quale disastro finanziario
Quando dico tutto due unità nasce
Così
E come legge sottolineare che la questione finanziaria in un partito nuovo è più ampia molto più ampia dell'amministrazione si deve confrontare con una società in trasformazione dove sono molti altri poteri dopo un partito di cambiamento di rinnovamento profondo della società deve dotarsi di strutture di risorse e di strutture in grado di reggere il confronto
Quali sono le forme di finanziamento che abbiamo oggi l'autofinanziamento
Io credo che occorre rivalutare anche nel nuovo partito soprattutto al nuovo partito
Non so se si può accettare la cosa la propose faceva Muzi Falcone autocertificazione tessera ma per esempio molti statuti dei partiti socialisti europei c'è un minimo ad avere un partito una quota minima
E anche la verifica del reale versamento
Presenta la sua esperienza dopo tre mesi non si è versato non si iscritti al partito
Io non so cosa significherebbe questo per norma
Però è una questione
Si tratta di chiarire cioè il rapporto tra riscritto e il partito stabilendo regole chiare e anche un controllo democratico
Secondo il finanziamento pubblico quindi non ho nulla da dire le cose tu Fassino che io condivido anche tu Buzzi Falcone cioè puntare sull'agevolazione dei servizi più che sulla rivalutazione della dotazione finanziaria
Su un sostegno alla ricerca tanti centri di studio non producono solo per un partito producono per la cultura nazionale penso nessuno gradisce
Quindi è giusto che ci sia come accade in altri Paesi europei in Francia e Germania alle Fondazione Adenauer Erberto in Francia ad altre un sostegno pubblico
Mentre oggi è al novanta per cento l'ottanta per cento è sostenuta
O del partito nostro
Oppure che non caricano sui partito con lo svolgimento di incarichi pubblici
Oggi non subito non so quanto spende per il funzionamento di istituzioni pubbliche come i Comuni le Province
Ma città benché diversi miliardi
Poi terzo punto la quota di mandato per gli eletti nelle istituzioni
Nuove regole chiare e rispettate
Chiare e rispettate
Che consentono svolgimento dignitoso dell'attività per cui se eletti della quale ci devo rispondere ai cittadini
Ma che consentano né di finanziare anche l'attività visto che io spero non andremo a fino all'autofinanziamento delle campagne elettorali
Poi donazioni e sottoscrizioni straordinario finanziamenti privati trasparenti
Come già non lo statuto di molte forze di sinistra anche del nostro non del nostro Paese e qui bisogna rivedere la legge sul finanziamento pubblico
Indubbiamente bisogna rendere più chiare tutte le cose e anche avere più risorse finanziarie da regolamentare
Anche adesso innovazione della legge patrimonio anche qui c'è un'innovazione a fronte di una gestione che estatica
Noi abbiamo un discreto patrimonio
Abbiamo invece forti perdite di gestione a tutti i livelli
Abbiamo un un patrimonio accumulato nel corso di quaranta cinquant'anni
Che ci costa ha solo un costo dobbiamo fare in modo che una gestione innovativa dinamica intelligente consenta una riconversione
Di questo patrimonio per volgere lo a sostegno di nuove attività
Per investire in nuovi settori che non sono più quelli per i quali si investiva negli anni Cinquanta
Io cioè sono rimasto colpito in questo anno che solo questa funzione dal fatto che noi abbiamo un buon una buona situazione patrimoniale e bilanci di gestione disastrati
Per cui se dovessimo dire l'organizzazione PC
Si è avviato alla trasformazione ha un buon conto economico generale ha un pessimo bilancio di gestione
Ordinaria e in tutto questo io credo che non ci sia senso per me questa è una risorsa da utilizzare in collegamento in modo sinergico alle altre
Risorse editoriali è vero delle nostre attività editoriale sono in perdita
Però il valore di mercato delle testate che consiste anche nella Polo la platea di lettori non la professionalità di chi ci lavora che sono stato accumulato in questi anni vanno oltre il deficit annuale sono un valore
Le risorse umane e politiche a riduzioni in alcuni casi di apparati e funzionari aumento in altri casi e riqualificazione retributiva
Professionale culturale qualche compagno potrà dire beh intanto
Sarebbe il caso di una minima delle relazioni si possono prendere anche dopo forse anche per un'attenzione ecco verso chi interviene c'è un pensare quando io parlo con le preparazione c'è tanta attenzione su quel anzi perché vista la situazione economica mi pare evidente
C'è molta attenzione quando parliamo Quattrocchi adesso qui
Tanto rimangono le fotocopie delle trascrizioni no per carità non è questo
Quelle risorse umane politiche diceva anche queste sono risorse bisogna andare a una riduzioni la cui casi degli apparati
In altri casi di tornare a un aumento degli apparati diciamo oggi delle federazioni che hanno un funzionario
Ogni sera o funzionari
E quel funzionario non prende lo stipendio da sei mesi a sua faccio un esempio lo chiudo subito evitando che questo si può fare il discorso sul partito come dovrebbe essere però non sapere che per essere occorre affrontare anche queste questioni mi teniamo molto animato
In alcuni casi c'era aumentare e poi c'è da riqualificare una riqualificazione retributiva
Professionale culturale per non ce la politica la si fa solo dicano i partiti c'è chi la la può fare nella società partecipa mica sempre come funzionali
Anche il corso degli apparati deve essere correlato alle risorse e non solo certa un minimo oltre il quale si perde il carattere g ma dibattito organizzato di massa c'è un processo di destrutturazione
C'è un minimo ma deve essere correlati resta le risorse noi andiamo da Federazione dove c'è un funzionario a federazioni sono settanta funzionale ottanta e questo non sempre l'azione di scritti
Anche le disponibilità finanziari questo accade
C'è una selezione con un riequilibrio dei sessi
Una distinzione e diversi regolamenti tra funzionari dirigenti revocabili
E struttura di servizio permanente professionalizzata
C'è un prema di formazione politica e culturale e nuove strutture
In Progetto è in corso di definizione di per Frattocchie per far no superandola
Scuola di partito tradizionale fa una scuola che serve una scuola un luogo dove c'è un processo di confronto e di crescita politica culturale non secondo il Canone travisata la scuola formativa ma dove c'è anche una possibilità di utilizzare la struttura sul mercato per la professionalità
E autofinanziarsi
Questo è un modo intelligente per usare il nostro patrimonio
Infine il decentramento chiuso decentramento forte
Concentrato sui comitati regionali io sono d'accordo con la proposta di Fassino annuncia
E sul territorio
Questo significa trasferimento di funzioni persone e risorse
Sono altrettanto d'accordo
Accompagnato contestualmente da una riduzione di funzione politiche operative della direzione
Verso mete regionali
E il trasferimento anche di altre funzioni verso il governo ombra i gruppi parlamentari
Funzioni operative e politiche
Intanto versi regionali per avere un moderno differenziato che aderisca alla differenziata realtà del Paese per accrescere il tasso di partecipazione di democrazia nelle scelte nazionali
Cioè partito meno centralistico sono tutt'uno d'accordo
Trasferire risorse mantenendo l'autonomia finanziaria dei vari livelli
Questo è un processo che non si può fare semplicemente dopo il congresso corsi di una settimana per cui si decide per esempio che com'è stato proposto alle federazioni non versano più nessuna quota al centro perché non so se una cosa del genere ci risolve il problema risolve prema dalla direzione più questo sì anteriore direzione ridotta potrebbe essere una soluzione per risolvere i problemi però
Non mi pare questo sia praticabile
Si tratta però di ridefinire le quote come avviene anche in altri partiti gli altri paesi europei
E questo giorno è un'operazione semplice a ridurre l'apparato le funzioni politiche gli apparati della direzione rivedere il meccanismo di distribuzione del finanziamento pubblico rivedere finanziamento pubblico e far fronte a un debito cumulato
E comunque la direzione si trascina
Anche la nuova formazione politica
è chiaro che non non non penso avremo la situazione per cui trasferiamo i regionali
E al governo ai settori laterale anche il debito
Penso che i regionali rinuncerebbero volentieri a qualsiasi trasferimento di risorse qui sono questioni che bisogna affrontare sapendo che abbiamo carattere processuale ha mai pensato che il giorno dopo vedi un congresso si decide automaticamente sarà un processo occuperà
Te
Poi c'è un problema di ammodernamento infine ma su questo Draghi e condivido perfettamente le cose che ha detto
A proposito dell'uso di nuove tecnologie per aumentare la partecipazione e quindi il tasso di democrazia oggi non è possibile fare altrimenti se no la riunione con l'Assemblea
A cui partecipa come sappiamo dal dieci al quindici per cento se scrivo
Infine la prossimo congresso credo che non lo Statuto dovrebbe essere stabilito
Che ci si dota di un regolamento finanziario
Come per esempio alla Spd
Un regolamento finanziario allegato allo Statuto
Che indichi regole chiare nel rapporto tra iscritto al partito
Tre livelli di direzione del partito territoriali e regionali nazionali
E le regole che l'attività complessiva dell'uso delle risorse
In conclusione a me pare che anche in questo campo più trasparenza più efficacia politica
Più democrazia ed efficienza sono elementi costituiti costitutivi di un partito che naturalmente non può essere quello che abbiamo oggi così come organizzatore ma deve essere diverso
Al compagno Stefanini
Abbiamo dato un po'più tempo proprio per la situazione è drammatica economica del nostro partito però non saranno i gli stessi tempi per gli altri si ritorna e dieci minuti il compagno Castelli e poi Giorgio Grossi
Castelli non c'è si si va al compagno Giorgio Grossi e poi il compagno Claudio punti
Tema di questa mia breve comunicazione potrebbe essere
Il ruolo e la funzione della comunicazione politica non lo nell'organizzazione da nuova forma partito
Ma ovviamente per ragioni di tempo
Dopo soffermarmi solo su
La parte più propositiva
Nel senso USA Rossi ecco questo via vai che sembra una strada di città sarà il caso voglio dire almeno lateralmente con discrezione ma non flussi proprio interi di gente che si sposta
Adesso non era solo una questione di relazioni la gente si sta spostando influssi
Va bene quindi dicevo per ragioni di brevità dovrò saltare le le due parti introduttive di questa comunicazione che riguardavano un po'la descrizione dello scenario
Sociale e politico in cui oggi vanno iscritti i processi di comunicazione
E poi in particolare anche la parte che riguarda un po'la critica del vecchio modello di comunicazione
Che così il Partito comunista in questi anni sia pure con l'adeguamento di a sviluppato un modello che sostanzialmente io ho identificato in tre parole chiave la concezione della comunicazione come propaganda
Ma ripeto non entro nel merito
La nozione dell'autosufficienza comunicativa del partito di massa cioè il partito comunica autonomamente in modo sufficiente non ha bisogno di ricorrere ad altre competenze
è una nozione dell'opinione pubblica come apparenza e manipolazione l'opinione pubblica è un terreno sfuggente di cui non bisogna fidarsi ripeto non non affronterò questo diciamo la critica di queste tre posizioni cercherò invece di entrare nel merito
Allora già in alcune analisi sociologiche non politica degli anni sessanta era stato posto all'attico accento sul fatto che la comunicazione intesa come un flusso un'interazione ha due figlie
è un elemento costitutivo dell'organizzazione e addirittura in un famoso libro
Intitolato i nervi del potere si diceva che la l'informazione è l'infrastruttura diciamo il requisito funzionale di ogni organizzazione politica alla domanda da cui dobbiamo partire questa e possibile fondare
A livello organizzativo un nuovo ruolo per la comunicazione
Nella nuova formazione politica che vuole essere partito di massa e anche partito di opinione
E qui io la Linke RAI dei punti molto sintetici la comunicazione i flussi informativi vanno innanzitutto interpretati come una infrastrutture organizzativa della nuova forma partito
Come requisito necessario per il perseguimento degli obiettivi politici e della missione dell'organizzazione
Tali fattori comunicativi devono costituire all'interno del partito il tessuto connettivo dotato di senso che struttura lo stesso organismo politico e all'esterno devono rappresentare il nuovo sistema di interazione con la società
La nuova reti in cui si esprime la volontà politica e si riproduce il consenso elettorale
Di conseguenza in questa prospettiva agire politico agire comunicativo diventano le due dimensioni le due facce di un unico processo sociale
Fare politica vuol dire comunicare politica
La comunicazione politica pari quindi al tempo stesso una risorsa cioè impossibile farne a meno per vivere e riprodursi come organizzazione
Ma anche una modalità organizzativa cioè da forma i rapporti interni ed esterni
è l'interfaccia che serve non la trasmette l'ideologia ma promuovere conoscenza programmi e valori a raccogliere bisogni proposte critiche
E differenze
La comunicazione politica quindi intesa come un processo di integrazione sociale che sta a fondamento dei meccanismi di rappresentanza e di partecipazione diventa uno degli elementi costitutivi dell'idea stessa di democrazia e direi il primo dei diritti di cittadinanza
Il diritto all'informazione
In questo contesto allora l'idea stessa di un partito di massa che sa fare opinione si può diciamo così descrive in questi termini
Partito di massa significa in primo luogo partito organizzato e strutturato in modo da costruire un tessuto connettivo stabile
L'apparato e società
Che non i vigili Scala separatezza ma favorisca l'osmosi
Quindi un tessuto essenzialmente comunicativo due mila chi sia in grado di attivare una rete informativa capace di ascoltare la società di conoscere i processi sociali di dialogare con la gente di avanzare programmi di verificare le proposte le risposte il loro partito di massa e dunque un partito magari meno diffuso sul territorio ma più in contatto in tempo reale con i soggetti sociali
E caratterizzato dall'agire comunicativo dei suoi membri attivi ed è strutturato sull'idea stessa di democrazia rappresentativa come trasparenza comunicativa dunque un partito che ha coscienza del limite
Ma promuove una interazione comunicativa illimitata
Partito di opinione
Perché è orientato al cittadino all'elettore perché riconosce nell'opinione pubblica nel senso comune negli orientamenti collettivi uno dei terreni strategici per l'ampliamento e l'arricchimento della vita democratica delle battaglie civili
Perché ritiene che non solo gli orientamenti d'opinione sono elementi importanti del consenso sociale e della stessa azione di governo
Ma perché battersi oggi per affermare i propri punti di vista tematizzare i problemi sociali significa riproporre a un livello più alto lo stesso tema dell'egemonia
Fuori da ogni chiusura ideologica e da ogni cultura della diversità
Allora se ne accettiamo che la comunicazione politica può diventare una una risorsa e anche una infrastruttura comunicativa che cosa può accadeva dovrebbe accadere nella nuova formazione politica se la comunicazione è una risorsa è un'infrastruttura organizzativa non può più essere considerata nell'organizzazione un'appendice un residuo dell'attività delle federazioni e delle sezioni come troppo spesso accade sotto la formula della stampa e propaganda
Ma deve entrare direttamente nelle funzioni di direzione e di organizzazione delle segreterie politiche
Esse infatti diventerà al tessuto principale di organizzazione degli scritti e l'elemento strategico di interazione con gli elettori e con la società
La comunicazione inoltre diventi il supporto su cui si costruisce la decisione la proposta politica
Il riferimento fatto da Draghi alle ai supporti tecnologici attraverso cui si articola il dibattito democratico dentro il partito tutti devono essere informati di tutto e poter esprimere un'opinione
è il mezzo con cui si avvia un nuovo rapporto tra dirigenti e militanti tra Sezioni iscritti essa rende visibile palpabile anche un nuovo modo di governare è un modo nuovo di tenere il rapporto cittadini istituzioni insomma
Una comunicazione così intesa come struttura organizzativa può essere il segno di un'altra rivoluzione copernicana dentro il nuovo partito quella che segna il passaggio dal primato del comando politico al primato dell'integrazione politica
La comunicazione diventa così anche l'elemento decisivo di una nuova cultura politica che deve portare il nuovo partito a porre al centro della propria attività il concetto di circolazione dell'informazione del sapere come fondamento di ogni battaglia politica
Come requisito per la partecipazione come sistema per organizzare e promuovere le competenze interne esterno al partito
Possiamo così dire allora che al posto della vecchia stampa e propaganda il nuovo partito ha bisogno di mettere in campo sensibilità strutture e risorse umane capaci di attivare con continuità le tre grandi modalità comunicative che caratterizzano oggi la nostra Società l'informazione dentro e fuori il partito
La tematizzazione cioè la capacità di fare l'opinione pubblica nella società e l'immagine che la terza componente altrettanto importante
Un'articolazione che tenga conto dunque delle tre dimensioni fondamentali dell'integrazione socio sociale quella cognitiva quell'esplicative per la simbolica
Come vedete dentro questo modello il concetto di propaganda e compiutamente espunto infine questa concezione della centralità organizzativa della comunicazione
E anche il portato della rivoluzione femminile a cui si faceva riferimento
Che pone l'accento sulla concezione paritaria della differenza
Non solo tra i sessi ma tra partiti e società
Tra governanti e governati tra militanti e cittadini insomma tra emittente e ricevente
Una concezione che l'elemento di arricchimento dei vissuti individuali e che sottolinea l'importanza del dialogo e della intersoggettività nel processo politico
Quindi fare politica vuol dire comunicare ma vuol dire interagire l'un l'altro
In questa prospettiva e concludo non c'è contrapposizione non c'è diciamo divergenza tra un'analisi della società che ci sta davanti
Una società che allontana i cittadini dalle istituzioni che promuove forme di De democrazia rappresentata attraverso i mass media la politica spettacolo che impoverisce invece di arricchire i vissuti che socializza il consumo ma non il sapere
C'è una società che si allontana
Dai valori della democrazia piena e che spesso è solo apparentemente democratica
Dico che non c'è contraddizione accettare questo terreno a condizione che però il partito la forma partito su questi valori di interazione sociale di comunicazione sappia autoriformarsi
E cioè sappia concretamente cominciare a fare politica al proprio interno
Giovandosi di questi valori e di questa idea di interazione sociale
Un'autoriforma che potrebbe essere quella nel versante della comunicazione appunto del partito come mezzo generalizzato di comunicazione e intera sua e interazione sociale
Questi idea quindi non più di una macchina ma di un qualche cosa che è in perenne ascolto in perenne dialogo con la società e con gli scritti credo che potrebbe e dovrebbe diventare una dei punti di riferimento dalla nuova forma partito
Compagno Claudio Pontiggia segretario regionale della Liguria e poi la compagnia Giglia Tedesco
Promosso sul campo sono dalla segreteria regionale ligure
E da molti anni mi occupo dei problemi dell'organizzazione
Mi pare che sia convinzione diffusa
La necessità e l'urgenza della svolta
In particolare sotto l'urgenza dei problemi del partito e mi pare che questa constatazione sia contenuta anche nella relazione alle compagne madri ad arco quando dice
Aprendo il capitolo dei problemi del partito la questione del partito è quella rispetto alla quale devo onestamente riconoscere che la svolta del dodici novembre a più giustificazioni
Poi c'è un problema come dire delle conclusioni che ne traiamo io non ho trovato lì come dire delle conclusioni e delle risposte
Rispetto a questa questione
Centrale
Che mi pare essere quella del superamento del centralismo democratico come la dice in modo molto lucido il compagno Occhetto nella dichiarazione di intenti
Là dove dice il superamento del centralismo democratico rappresenta la più netta discontinuità non solo con la tradizione del comunismo internazionale
Ma anche con quella del comunismo italiano a questa sola discontinuità implica un cambiamento radicale eccetera eccetera
E mi pare che
Questa sia la questione che poi porta direttamente le questioni di sostanza del cambiamento del partito a intrecciarsi con le questioni di nome di simbolo altrimenti credo che non sarebbe stato che non sarebbe stato così
E la condivisione della impostazione della relazione del compagno Fassino
Parte proprio da qui dal fatto che mi pare si collochi a valle
Di questa questione cioè come superare il centralismo democratico come affermare una nuova organizzazione
Come in sostanza passare da partito come dire centrali stinco di massa a Partito Democratico di massa
Articolato in poteri autonomi per il proprio ambito a livello regionale a livello provinciale o metropolitano comprensoriale di base e qui sicuramente c'è una sottolineatura sulla quale soffermarsi approfondire io concordo con le considerazioni che sono state fatte la compagnia di Milano su questo punto
Mi pare che parlare di questa nuova organizzazione significa implica una ridefinizione delle risorse umane e finanziarie ad ogni livello tale che ogni ambito Possa rappresentare effettivamente un luogo di esercizio di poteri
Di diritti e di doveri così come non è stato in passato
E fare sì che ogni livello sia in grado di garantire capacità di analisi capacità di elaborazione capacità autonoma di decisione
E capacità di azione in sostanza possa rappresentare ogni livello dell'organizzazione
Un momento di verifica e di aggiornamento intelligente quindi non solo di comunicazione dall'alto verso il basso della strategia della strategia politica
Un partito democratico questo mi sembra il disegno in cui ogni istanza
E a ogni livello rappresenti un momento di sintesi e di direzione sia capace seppure con accenti DiVersi ai diversi livelli di svolge ore
Quelle funzioni che venivano indicate la funzione di comunicazione di elaborazione decisione azione ascolto mi pare che
Non ci debba essere una scomposizione di ognuna di queste funzioni ai diversi livelli ma ognuno dei livelli che individuiamo di direzione politica deve essere messo in grado vedeva proporsi di affrontare il proprio ruolo in questi termini
In questo quadro mi pare che il livello regionale
In un partito che si propone un'affermazione democratica e una sua capacità di articolazione dall'appropriazione
Il livello regionale nel rapporto tra cento e profitti periferia si presenti come un nodo strategico
Sia per i problemi di elaborazione cioè come il livello al quale fare convergere competenze adeguate per un lavoro
Di elaborazione per un lavoro che offra un riferimento al centro è una garanzia di ricaduta sul complesso dell'organizzazione regionale
Rappresenti un punto strategico per i problemi di gestione delle risorse umane impegnate a tempo pieno nel partito per garantire i supporti necessari al lavoro degli organismi dirigenti
E insieme che è una struttura forte a livello regionale
Possa rappresentare possono offrire al centro interlocutori in meno frammentati meno parcellizzati e quindi più forti
Così come l'unione di base possano a presentare per la federazione un livello è un interlocutore più forte e meno parcellizzato di quello che sono oggi le sezioni
E quindi in grado di essere sedi maggiori di garanzia per l'esercizio dei diritti e dei doveri
Dell'iscritto
Un deciso rafforzamento delle risorse umane e finanziarie a livello regionale mi pare quindi Possa consentire garantire una sponda efficace per dare uno sbocco
Al lavoro del centro nella definizione degli obiettivi e delle priorità
Al governo di un processo di elaborazione che in un'organizzazione Amatrice sappia attivare gruppi di lavoro risorse sia centrali che periferiche di implementare la comunicazione verso l'interno e verso l'esterno e che riesca a contribuire ad un forte coordinamento dall'azione dell'azione politica
In sostanza in un azienda organizzazione articolata e complessa come deve essere un grande partito che considera centrale incidere nella società promuovere la politica come attività di tanti
Se detto anche nel dibattito di oggi pomeriggio come diritto imprescindibile dei cittadini comuni elemento essenziale sia il rapporto tra il centro e la periferia e a questo possa concorrere questa nuova impostazione
Per quello che riguarda la sottolineatura del livello regionale comunque unto cruciale
Come un punto cruciale ancora sotto l'aspetto della selezione dei quadri ed alla formazione del gruppo dirigente nazionale
Come punto di raccolta delle risorse finanziarie per una politica di riequilibrio a livello regionale e a sostegno delle arie più deboli
E anche come punto cruciale la politica finanziaria per un afflusso negoziato di risorse al centro del partito
Inoltre credo che sia strategica la questione del regionale nell'ambito di un processo di cambiamento
Se è vero come abbiamo detto che la struttura e il punto massimo di resistenza al cambiamento
Io credo che sia interessante a ragionare raggruppare energie concentrare energie laddove la struttura è stata storicamente meno forte
E sicuramente il regionale è un livello che è stato meno forte la struttura l'organizzazione della cultura
Del nostro partito così come sia utile individuare quel nuovo livello di base come nuovo livellato alla quale organizzare Energia individuando questi come punti di oggi deboli o l'unità di base diciamo
Non non esistente in modo diffuso ma come i due punti attorno ai quali organizzare un processo di cambiamento e fare sì del processo di cambiamento che vogliamo innestare vada a buon fine si affermi si consolidi
E produca i risultati che ci proponiamo tre ultime considerazioni non so se ancora qualche minuto
Sulla composizione degli organismi dirigenti io credo che sarebbe utile pensare ad ad una doppia modalità di composizione
Una composizione in quota parte per elezione da parte del Congresso
E una quota parte dell'organismo composto da membri di diritto io credo che questa questione sia particolarmente significativa per il livello regionale ma che non valga solo per il livello
Regionali
Il secondo punto che è un punto credo di ulteriore approfondimento rispetta quello che abbiamo detto fino ad oggi riguarda la questione dell'apparato
Si è già detto nella relazione del compagno Fassino ma questa era stata ripresa in altri interventi
Sicuramente il passaggio da come è stato l'apparato nella nostra storia
Nel nostro passato l'apparato politico con colloca rappresentato di grande punto di forza di conquista diciamo in un passato anche più lontano del rivoluzionario professionale passino ancora esperienza di qualche lustro fa
Il passaggio da quell'esperienza ad un'articolazione di funzioni
Tra funzioni di supporto di servizio e un ruolo del dirigente
A tempo pieno a tempo parziale ma tiene in prestito dalla società civile e quindi non gradita
E l'impegno di partito è sicuramente una cosa in una direzione o a quale marciare ma sulla quale credo che sia utile approfondire avere un ulteriore scambio di di valutazioni tra di noi anche se credo che dobbiamo percorrere con decisione
Questa strada
Un'ultima considerazione per quello che riguarda i problemi del rapporto tra
Partito da organizzazioni democratiche di massa
Questo mi pare che sia una questione sulla quale sviluppare
Un lavoro un impegno politico dire con nettezza
Che salutiamo le scelte come quella dalla CGIL come il compimento di un processo e come la conclusione logica rispetto ad affermazioni che abbiamo compiuto nel passato il superamento dalla cinghia di trasmissione e rispetto alla quale il mantenimento delle componenti organizzate era un elemento di contraddizione
Ma che nel momento in cui ci poniamo questa questione quindi ci poniamo in sintonia rispetto ad un processo che autonomamente i compagni del sindacato io vi auguro di altre organizzazioni democratiche di massa vorranno portare avanti
Si pone il problema di rafforzare
Nel partito
Il lavoro di analisi comune di elaborazione comune di avere di più
Nella organizzazione degli organismi dirigenti eletti congressuali mente in una anche rivisitazione del ruolo delle commissioni poniamo del Comitato Regionale delle comitato federale
E di un rilancio del ruolo dalle Commissioni come centro autonomo di elaborazione
E di analisi comune penso per esempio alle commissioni sul programma che mi pare che siano delle commissioni che devono avere un ruolo permanente ecco individuare questa come la sede privilegiata nella quale comunisti impegnate nel lavoro di partito comunisti impegnati nell'organizzazione democratica e svolgono un lavoro comune che consenta di avere un bagaglio
Gli analisti e di elaborazione sulla società comune tale di avere un minimo comun denominatore per agire poiché la società nell'ambito delle proprie responsabilità della propria autonomia
Compagnie di Rieti descritto il compagno Silvano Ambrosetti
Io incoraggiata dal carattere che vorrà definire saldamente operativo di questa discussione
Vorrei Porretti alcune questioni relative alle norme le garanzie norme che anche questa discussione lo sta confermando su sono grazie largamente da ripensare anzi da reinventare
E garanzie che mi sembra si possa dire che sono da costruire oltre che da praticare
Il compagno Tronti questa mattina
Poneva l'accento sull'aspetto dirompente che ha avuto nell'ultimo anno di vita del nostro partito il nuovo regime interno quello dell'articolazione per mozione
Vorrei dire una parola su questo mi sembra un punto importante
Tutti si chiedeva se ho ben colto il suo pensiero se questo effetto dirompente deriva dal fatto che questo processo non è stato governato
In parte penso anch'io che sia così credo che sarebbe stato opportuno quanto meno addivenire a quella regolamentazione che era stata prevista in sede di congresso è tenuto so
Tuttavia credo che la risposta non sia solo in questo e che nella nostra tradizione la nostra poi concreta esperienza
Bava personale
Oltre che collettiva
Si è trattato di un'assoluta novità
Di qui il suo effetto dirompente era situati
Quando vede acconsentito ad avere aderito convintamente a un regime interno completamente diverso
E vero e come ricordava Fassino già al diciottesimo abbiamo posto il problema
Solo dello della manifestazione del dissenso ma dei contributi autonomi delle piattaforme autonome tuttavia sono al diciannovesimo abbiamo compiuto il salto reale che quello dell'esercizio collettivo di questi diritti
Di contributo attraverso piattaforme autonome
Ora io credo che questo ponga problemi nuovissimi
Destinati secondo me non solo a permanere ma se ben collocati ad arricchire come diceva Fassino la nostra impostazione
Devo riporre due soltanto per ragioni di tempo primo
Il ruolo delle norme nella vita di un nuovo partito
In questi mesi abbiamo vissuto un'esperienza che potrei definire da un lato
Di persistente tendenza a svalutare le norme
Questo è una tradizione antica della nostra storia l'abbiamo avuta anche in un periodo come questo
Per aggirare dei problemi reali
Per altro verso voglio dire abbiamo avuto anche questo e questo è più nuovo invece nella nostra esperienza
Quella che chiamerò uni per utilizzo delle norme
Spesso un i periti ligio sostitutivo di una battaglia politica che mi sembra non non corretto non utile
Credo che le norme vadano utilizzate soprattutto applicate non possono essere uno strumento per condurre surrettiziamente una battaglia politica quindi qui c'è un primo problema
Un secondo problema riguarda vi accennava già stamattina Fassino
Un nuovo equilibrio tra trova da trovare tra il momento della libertà cioè della convinzione dell'espressione della convinzione dell'organizzazione delle convenzioni
è il momento di una responsabilità collettiva di quella che nella tradizione del movimento operaio non solo del PC
è stata ed è la solidarietà operativo
Io ritengo che qui viene un grosso valore che non può essere facilmente disperso anche se tutto da ricostruire da ripensare
Come ricostruirlo ripensarlo significa proporsi concretamente ma qui penso anche a livello di norme ma soprattutto a livello poi di esperienza concreta collettiva come far convivere articolazione delle posizioni e solidarietà
Ci basta il principio di maggioranza per risolvere questo problema
Mi sembra che il compagno Torelli non so se in sala non ritorni modo lo dico lo stesso perché importante ponesse un interrogativo a riguardo
A me sembra che il principio di maggioranza in sei giusto e quindi da affermare
Sia insufficiente a darci una risposta a questo problema perché se bastasse il principio di maggioranza la questione sarebbe semplice invece la questione ce ne accorgiamo concretamente l'incisività all'efficacia della nostra azione
è connessa al principio di maggioranza e all'esercizio dunque relativa responsabilità ma non solo a questo
Indico solo dei temi per ragioni di tempo l'ho rivisto
A tutto questo è collegato anche il ruolo delle commissioni di garanzia certo tutta questa problematica non è riducibile al ruolo delle commissioni di garanzia eppure vi è anche questo problema in questo senso nelle commissioni garanzie abbiamo cominciato una discussione che in vista del congresso occorrerà proseguire
Le strade possibili sono due
Tornare uno schema più proprie tradizionale di tutti i partiti di commissioni di contenzioso qual era la vecchia Commissione di controllo strada per niente disprezzabile io non escludo la pongo in termini interrogativi
L'altra strada è dato che attualmente in base allo Statuto siamo al cospetto di poteri amplissimi però difficilmente azionabili
Di circoscrivere questi poteri però di dare una qualche azionabilità
A questi porti
Si pensi solo al fatto che attualmente esistono per così dire quattro gradi di giudizio un fatto del tutto abnorme ma si verifica soprattutto negli ultimi tempi
Si è accentuata una pendenza spostare verso l'alto la decisione cosa che non credo giovi a una corretta vita democratica
Sì ho ancora due minuti vorrei dire qualche cosa che non riguarda strettamente questo tema
Uno è relativo al carattere di massa
Del partito
Questa definizione a molti non piace ora io non sono affezionato alla parola Massa si può trovare
L'alta definizione se la troviamo tutti insieme al meglio
Che cosa però mi interessa sottolineare lo diceva molto bene Fassino io mi permetto di insistere ci un partito che non è diffusamente profondamente radicato nella società capace di sviluppare l'iniziativa articolata sui problemi della società
Non ha una sua ragion d'essere plausibile quale partito trasformatore questo si collega a tutto un dibattito nuovo sul rapporto diritti bisogni ma
Lo accenno soltanto
L'altro punto come accennare come in un partito di questo tipo
Si possa coniuga coniugare il Progetto con l'affermazione di valori qui nella proposta di dalla bozza dichiarazione di intenti proposta accompagna Occhetto vi sono alcuni accenni che io ritengo molto interessanti dire guai a noi se accreditarsi voli idea che il venir meno del carattere ideologico di un partito si dia l'abbandono di una patta forma di valori e la pure in piedi anche qui si tratta di trovare un giusto e qui vorrei dire infine ma solo enunciare tre cose primo
Penso che il tema che qui ha posto compagno Tronti un tema enormemente non abbiamo più le condizioni per sciogliere ma che pure prima o poi dovremo discutere perché non è solo una questione o è solo un interna corporis
Credo a ragione compagno Tronti domandarsi come mai a differenza del quarantacinque quando in collegamento con una grande operazione politica costruimmo il partito nuovo
E a differenza del cinquantasei quando con una grossa svolta politica
Superammo il vecchio schema perché per brevità dei film definirò di partito nel partito e quindi compimmo una grossissima riforma del partito
Non siamo riusciti a partire dagli anni sessanta compiere un'operazione dello stesso tipo e solo oggi ci si ripropone in pieno quindi con accentuate responsabilità e in forme diverse linee
Solo per aderire a questa tematica posta al compagno Tremonti
Secondo credo che sia importantissimo il tema che poneva Fassino oggi è legittimato la decisione tanto più andando a un ha una struttura di partito sempre più articolata
Terzo mi associo a quanto diceva la compagna turco contro la ipotesi del Partito d'uguale per tutte le ragioni che lei ha detto ad altri ancora
E infine mi associo a quanto ha detto il compagno Stefanini sul tema delle forme di finanziamento come problema non solo interno per così dire di sussistenza Davide partito
Ma come uno degli aspetti davvero non secondari del rapporto tra partiti e società e partiti istituzioni
Il compagno
Silvano Ambrosetti e poi Mariella Gramaglia
Sì io credo se ovvero manovre poco i compagni
Anche pronti mi sembra questa mattina
Partito comunista è stato in grado di questi anni di adattarsi alle trasformazioni dalla società però aggiungo io
Del società io credo che nella maggior parte del Paese fosse l'unico vero canale di comunicazione con l'esterno
è stato in tutti questi anni tutti questi decenni attraverso il sindacato e presso la presenza sui luoghi di lavoro e questo anche dopo la cinghia di trasmissione
Gli ho abitato lungo nella periferia milanese dove il nostro dato elettorale era piuttosto alto ebbene il Partito Comunista lì non permeava non permea la società non ha un sistema di relazioni attorno a sé è articolato e flessibile mi rendo conto che premette questo non è vero per l'Emilia o la Toscana e dal resto qui puramente noi abbiamo una specificità emiliana da questo punto di vista però credo che quello che conta è toppe a Milano paga per la gran parte del paese dall'impegno sindacale vengono molti dei nostri militanti per il resto siamo stati un partito molto come dire intro flesso contro impiegato su se stesso
Una sorta di mondo asset per molti aspetti con famiglia dove l'appartenenza a questo mondo si tramandavano di padre in figlio
Con intellettuali che si aggregavano sicuramente però con un partito che in qualche modo li accoglieva ma con una struttura che era scarsamente attrezzata per pescare all'esterno poco ramificato poco
Attrezzato per un'osmosi con la società civile l'arresto il modello del partito nuovo di Togliatti si basava su un principio base la convinzione che con l'esclusione dei comunisti dai mezzi di comunicazione di massa
E dei centri del potere economico politico e così via solo l'azione cosciente dei militanti potesse creare consenso attorno al partito
Da cui la stampa di partito l'esercito dei funzionari che alimentava politicamente culturalmente in continuazione ma massa dei militanti alle organizzazioni di base così in altre parole la scommessa era questo
Siccome i comunisti sono discriminati allora il problema è far circolare messaggi all'interno perché poi dall'interno dal all'organizzazione capillare diffusa si trasferiranno all'esterno io credo che il partito risenta moltissimo ancora oggi di un'impostazione di questo Zeman quindi di un'impostazione che prevede un'iniziativa tutta rivolta all'interno perché poi troverà il modo di uscire all'esterno del resto
Qualsiasi segretario di federazione dedica ben più tempo al nostro partito al controllo interno dall'organizzazione che non ha rapporto con le sterne solo che a un certo punto è successa una cosa
è successo che le trasformazioni profondissime del tessuto sociale hanno quasi estinto in molte zone del Paese la comunicazione con l'esterno al seminario che abbiamo fatto di preparazione di questa iniziativa la compagna Claudia Mancina giustamente secondo me poneva questo problema è il canali sono i canali di comunicazione con l'esterno che a un certo punto si sono di seccati
E così
Attenzione perché è un partito in troppi plesso ripiegato su se stesso con i canali di comunicazione di seccati diventa organicamente incapace di influenzare l'esterno
Quei molto spesso nei dibattiti che facciamo sentono compagni che si richiama la mozione due che denunciano il lavoro tre che denunciano il rischio di un partito che asseconda la realtà
Da una parte il fatto che è un certo grado di assecondamento dalla realtà necessario perché se no non si capisce più restano come si fa a incidere nella realtà ma un po'una forma partito
Un partito tutto introflessione come canali di comunicazione verso l'esterno ormai di seccati altro che assecondare altro influenzare la realtà di fatto assecondare alta perché non è capace di influenzare nulla anzi diventa noi abbiamo avuto molto spesso
Le nostre organizzazioni di base come il potere eterodiretto eccessi invece riesce alle loro che influenzarono dibattito mi asterrò venivano influenzate si discuteva solo quello che trovammo stretto soli nove sui giornali eccetera
Quindi da un certo momento in poi da queste canne questi dal momento in cui questi rapporti con l'esterno si sono di seccati
Le nostre riunioni hanno cominciato ad assomigliarsi un po'tutte le qualunque fosse l'ordine del giorno ne parlano sempre di noi stessi dalla nostra crisi ai nostri problemi né praticamente se non ricordo male gli esperti di organizzazione aziendale definiscono questo stadio come quello dalla rimozione dall'ansia
I tentativi di rimozione dell'Asia si hanno nelle aziende quando l'azienda perde colpi e per rimuovere appunto Lancet sì moltiplicano le riunioni riunioni inutili riunioni in cui si parla sempre Trigona che servono a rassicurare
I soggette di questa il graziata esperienza
Io quindi credo sono d'accordo con la proiezione a Fassino questa mattina credo che spesso sia la struttura che determina o quanto meno che concorre a determinare la strategia hanno invece spesso Rosario esattamente lo sposto la strategia che determina la struttura in realtà un partito come il nostro con i problemi di rapporto con l'esterno di comunicazione che l'esterno che abbiamo avuto in questi ultimi anni è difficile che non venga in qualche modo influenzato dalla sua propria struttura dalla sua propria
Dalla sua propria strutturazione
Finisco con un un'osservazione a me non sembra che si possa dire che con Berlinguer si sia tentata una riforma del partito anche se riconosco compagno protesta mattina dato ha spiegato meglio cosa del seminario presidente cosa intendesse con tentativo berlingueriano di riforma del partito io quello che ricordo degli ultimi anni Berlinguer è una ricerca non riguardava solo Berlinguer ma il gruppo dirigente più largo una ricerca un po'confusa per migliorare la democrazia interna nel partito per rito meglio per ridurre gli attriti tra vertice e base
Però una ricerca tutta interna al vecchio modello centralistico la forma partito chiusa verso l'esterno e su senza K possibilità di verificare le cose che proclamavano che dicevamo e ricordo anche uno sforzo volontaristico fatto però su una struttura che non reagiva noi a Milano mi ricordo lanciamo l'idea delle sezioni tematizzato ricordo però anche che in sei anni non riuscimmo avviarne neanche una distrazione tematizzato in questo dimostra se mai ci se ne fosse bisogno che per riformare una struttura mastodontica come la nostra bisogna aprire una a contributi Esterni perché senza questi non si modificherà mai niente quindi ben venga
Una certa discontinuità
L'ultimissima cosa che volevo dire quello una cosa che venne segnalato anche nel dibattito a Milano ma che anche a Milano non fu ripresa riguardava la sacrosanta affermazione del limite del partito
Ora l'idea il suo nome è una delle questioni principali della discussione stiamo affrontando in questi giorni
Ora secondo me l'idea di poter risolvere tutti i problemi all'interno del partito la sottovalutazione dell'esigenza di avere altri momenti di elaborazione di discussione di avere una rete associativa anche
O comunque per dirla in una parola l'idea di poter imparare dalla società civili ecco noi quest'idea di poter imparare dalla società civile troppo lungo l'abbiamo respinta non l'abbiamo avuto e siccome ho sentito citare molto Gramsci nella relazione anche in alcuni interventi a loro vorrei dire chiudo con questo che mi è capitato del tutto casualmente sottocchio nei giorni scorsi un articolo credo da Gramsci ventenne sull'avanti dal mille novecentodiciassette dove testualmente dico gran ci si afferma che l'INPS gli intellettuali hanno sempre avuto un peso morto nel nostro movimento perché non si dà loro un compito specifico non vengono cioè utilizzati per le loro capacità specifica
Questo gli serve per dire che lui pensa a e tutta una serie di problemi morali filosofici religiosi culturali eccetera devono essere affrontati in serie A parte il partito non può affrontarle in sede propria luce
Pensavano ASP associazioni di cultura sorride dico questo chiudo davvero
Perché per dire che quindi noi avremmo potuto alcune cose avremmo potuto farle da anni se non addirittura da decenni se così non è stato e perché c'è stata una concezione integralisti che del partito che a lungo ha prevalso e pesato mentre già nella nostra cultura vi erano le premesse per superarla ma ostava un'idea integralisti cade ricondurre tutto il partito un'idea rigida salvifica del partito che ci ha resi più difficili rapporti con la società civile
E quando dico limite del partito non intendo dissolvimento del partito voglio dire solo un'interpretazione più moderna e adeguata ai tempi e ripeto questa è uno dei grandi meriti della proposta che oggi si viene sottoposti
Mariella Gramaglia e poi De Ferrari
Ma io dico subito che ho molto apprezzato la relazione di Fassino fatto questa mattina lo molto apprezzata come modalità comunicativa
Molto analitica molto poco autoritaria e anche con me impianto politico generale anche se io ho alcuni problemi che poi Dio
Quello che più mi ha colpito positivamente
La parte di analisi di riflessione sulla crisi della forma partito classica che così come Fassino la propone non può tradursi e questo mi sembra un punto molto importante
Semplicemente in un rilancio appassionato e volontaristico di quella stessa forma
Cioè in sostanza non è sensato pensare che si possa fare meglio ciò che si faceva prima ma il sensato domandarsi che cosa di diverso la gente vuole e picchi eccome ci si è limitati
Intendiamoci io sento il bisogno di chiarire un punto spesso ci sono contrapposizioni che non aiutano
Che a volte risultano oscure soprattutto per chi esterna al partito per esempio la contrapposizione fra chi vorrebbe un partito freddo e chi vorrebbe un partito caldo fra chi vorrebbe un partito di grandi idealità e chi vorrebbe un partito di obiettivi di programmi io penso e credo che sia molto importante dirlo
Che la gente i militanti gli scritti
Sia di Visco ma un partito di sinistra aderiscono un partito di sinistra anche Pierce il partito di sinistra un orizzonte di relazioni umane e hanno bisogno di essere nutrite di qualcosa che abbia senso rispetto a questa divisione tra più perché l'adesione a un partito di sinistra non è una decisione di comodo non è un'edizione di opportunismo non è una decisione di vantaggio
è una decisione che va nutrita il problema è nutrita di che cosa
Ma mi sembravano interessanti alcuni suggerimenti che c'erano anche la relazione di Fassino
Non più nutrita di ideologia ma nutrita di conoscenze di competenze e quindi dando alle persone il gusto e l'orgoglio di capire di più di trasformare perché si capisce di più inaugura il monte l'orgoglio della diversità
Ma partendo dal radicamento sociale partendo da una scelta sociale
L'orgoglio degli evidenza di una riforma generale per la politica che parte dalla sinistra ed è proposta l'intero Paese credo che questo possa essere un forte sentimento di orgoglio
Così ancora un altro punto che mi pare importante
E
Sfatare un'altra contrapposizione fra chi pensa al partito comunità e chi pensa al partito
Strumento ecco io credo timidi immondo comune Mursia umidi e comunità non si annidi ed il luogo dove si mette in tutto a comune ma sia proprio come diceva Hannah Arendt che questa espressione conio sia la percezione collettiva che il mondo non è costruito terminare GPM generazione che il mondo è un patrimonio chi si porta alle generazioni future da qui quindi io credo che non sia tanto importante
Giudicare o no sul carattere dirittura o dell'attuale forma di produzione
Ma farsi carico appunto del futuro dell'umanità
E quindi da qui un rapporto critico con l'attuale organizzazione sociale quanto organizzazioni produttive al rapporto con la natura al rapporto con la riproduzione dico quindi la dignità e la lealtà di un patto politico fra culture diverso è che in una nuova formazione politica Travancore dice il fondamento anche nel sentimento e non solo nella regione io credo che questo sia molto importante perché rischiamo sino di contrapporci su cose che non hanno ragione d'esistere
In questa chiave e chiarito questa preminenza io vorrei fare alcune osservazioni critiche al documento di persino io appartengo come preannunciava Giglia e disco
A quelle persone che hanno forti perplessità sull'espressione partito di massa
Intendiamoci non perché penso né a un partito d'opinione né tanto meno a un partito di sinistra
Ma perché ho l'impressione che è partito di massa è cosa diversa da dire partito di ampio radicamento partito capaci di un programma condivisibile dai più
Non secondo me partito di massa un'espressione avversa attiva di partito dei pochi ma è un'espressione anch'essa attiva dei momenti individuali del momento dell'individuo nel momento del cittadino cioè come l'assegno la sensazione la paura il sospetto che la parola Massa proprio perché oggettivizza alle persone in
Per chi ancora un'idea di sintesi superiore e generale non a caso suona bene anche foneticamente partito di massa mentre suona male nuova formazione politica di massa perché proprio nella critica della vecchia strutture indica di partito e io principi un rapporto con l'individualità ecco i cittadini in cui la parola Massa
In qualche modo contraddittoria quindi io chiederei una riflessione critica sul concetto di massa
Non a partire dalle il Caridad rischia di elitarismo o a partire dalla preoccupazione che si voglia smantellare tutto per fare un partito d'opinione ma tra nei limiti che in una società moderna al concetto stesso di massa
L'altro punto critico
Sul quale anche vorrei qualche proprio chiarimento concreto da Fassino riguarda la modalità della decisione
Se non sbaglio nell'ultima versione la relazione di Fassino dieci l'iscrizione attivo solo su base individuale e ha carattere universale
Io precedente bozza che molti di voi avranno letto che venne distribuite che era anch'essa pensata da Fassino mi sembra prima dell'estate Jorge la tensione sono molto più articolate
E prevista l'adesione individuale in maniera abbastanza simile a come prevista oggi e prevista la forma di adesione dell'elettore
Che non è un'integrazione radicale e completa il partito ma è un accompagnamento per una fase su un programma o addirittura su alcune lisci per una fase del lavoro di partito e io infine è prevista la forma di adesione collettiva che prevede un associarsi di più Pitti già hanno insieme scavato un problema hanno trovato insieme un'aria di affinità e scelgono una forma di pattuizione col partito schizzo
Ecco io devo dire chi ero affezionata a questa precedente versione di Fassino perché mi sembra più coerente da un lato perché mi sembra più coerente alla all'applauso CIO critico sul rapporto con attuale con la politica
Che nella fase che nella parte analitica del documento c'è c'è la gente ha sempre più difficoltà ad avere un atteggiamento universalistico onnicomprensivo ideologico ha più bisogno di scegliere i campi di intervento di avere grandi aree di libertà e
Il pattuizione rispetto a un'altra fu ha una forma politica complessiva e quindi tutto sommato liti ATC siano anni di sovranità non così vincolate di mi convinceva mi piaceva mi attraeva i sono interessata a capire siccome un incidente in inquisita linguista opprimente c'è un processo di riflessione
Che sul soggiace mi piacerebbe capire perché c'è stata questa trasformazione della formulazione ma colpire chiese o un altro dubbio su questa formulazione che è legato alla esteri intesa delle donne fuori e dentro a questa formazione politica e e a alla adesione che andremo a costruire ci auguriamo tutte la più ricca possibile nella nuova nel nuovo partito nella nuova formazione politica ecco perché ho un dubbio di fondo picchi
Se passino se le relazioni e parla di carattere universale della decisione individuale ci troviamo di fronte un po'a un attacco la teorica dal punto di vista delle donne che non so bene come può essere sciolta perché perché nel caso specifico delle donne una lunga adesioni ordine di tipo più libero viene previste viene formulata l'abbiamo sentito dalla relazione di Lidia e l'andiamo sentita riprendere anche da alcune argomentazioni di Fassino cioè prevediamo un'adesione collettiva di donne
Vediamo le adesioni di donne che lavorano con le donne e prevediamo una divisione donne come cittadine ecco quindi che quel concetto di adesioni universale laddove indisse richiamo la variabile donne si ridimensiona in qualche modo non è più applicabile allora nessuno scandalo uno può dire il femminismo ha proprio approccio messo in discussione un certo concetto di universalità e dunque va bene così però alcuni piacerebbe pensare e in questo senso ho molto apprezzato l'uso della parola autonomia che è ritornato più volte nelle relazioni di Livia più che l'uso della espressione differenza sessuale attenti a CL pensare dicevo
Ha un atteggiamento più laico possibile nel far vivere la differenza delle da la differenza delle donne dentro la nuova formazioni politiche intendo dire poi che Lidia è stata molto chiara nella dire che le donne si scelgono tra di loro e decidono se vogliono lavorare insieme quindi nessun dato che andrebbe femminista come qualcuno ha ventilato e maniera del tutto impropria le donne scelgono ciò che vogliono fare allora scelgono ciò che vogliono fare se il loro rapporto e l'alcol elettivo e libero ed è basato sull'autonomia alcuni piacciono molto di più pensare che sono loro a propone un modello di partito altrettanto libero laico e basato sulle Autonomie all'insieme degli iscritti piuttosto che pensare che ostruiscono di una zona Franca cioè di una zona libertà duramente per se stesse perché se così ostetrica demmo temo inevitabilmente in quella contraddizione che non mi convince se utilizzata dentro una formazione politica di vedere la differenza sessuale non come qualcosa che si articola liberamente dentro delle Autonomie pratiche ma come una differenza Stati che in qualche modo filosoficamente fissata una una volta per tutte
Quindi anche su questo mi piacerebbe perché riflettessimo meglio
Devo dire per quanto riguarda le strategie di adesione alla al nuova formazione politica oltre che le modalità uno insieme a le compagnie che lavorano nel gruppo delle arance che hanno partecipato alla Costituente avevamo pensato all'integrazione di tali strategie che adesso sarebbe troppo lungo raccontare in dettaglio ma che rinuncio e poi forse capiterà di poterle raccontare meglio che sono la strategia della cittadinanza
Che vide diciamo in primo piano il rapporto tra cittadini eletti ed elettori dalle dalle amministrazioni locali su su fino alla verifica della dell'efficacia delle istituzioni e alle proposte di riforma elettorale e al controllo degli eletti
La strategia della responsabilità sociale in cui noi non intendiamo tanto l'antagonismo sociale quanto intendiamo un insieme di radicamento sociale tavoli di negoziato all'interno della società civile sui diritti e sui poteri specifici e cultura dell'attuazione una volta che dei salti delle modifiche dei diritti dei poteri sono stati fatti per verificare chi si è abitino queste trasformazioni infine terza strategia strategia dell'autonomia delle donne nelle loro forme organizzative in cui sostanzialmente ci trovavamo concordi su quelle tre
Modalità chiglia ha proposto anche in questa sede naturalmente l'integrazione e l'eventuale bisticcio fra queste strategie è un problema Complesso che
Che non ha tempo di illustrare quello che uno può dire a questo punto è ma tu allora ci stai proponendo una somma di vagoni una somma di vagoni in cui non si capisce più qual
è questa nuova formazione politica ecco io credo che sia il problema della dimensione leggera perché anche questa parola dimensione leggera equipaggiamento leggero mi rendo conto che può essere estremamente ambigua
Io una nulla intendo nuove sulla modalità del sentimento d'adesione che non può che essere un sentimento forte perché nessuno sceglie la sinistra se non è un sentimento forte morì leggera per la quantità di persone che che aderiscono ma io oppure leggeri impegno la dimensione della sintesi
Ci si propone di governare e di coordinare questo pacchetto non può essere un maestro di vita ma deve trovare dei parametri di generalizzazione che sia i più rispettosi possibili delle differenze etiopici
Generi possibili io credo che alcuni parametri e lì l'universalizzazione ma l'universalizzazione modesta che sta cercando di descrivere deve venire alcuni parametri devono essere quindi la coerenza fra fini e mezzi e quindi di quanto costa fare le cose ma non badate per dispetto delle compatibilità attuali certo che non vuole trasformare ma deve sapere tanto trasformare costa non solo in termini economici ma in termini tiene regia umane da mettere in campo interni tempi ragionevoli per ottenere la trasformazione quindi coerenza fra fini e mezzi che a otto sulla dimensione sociale e dimensione politica perché è un'altra cosa che io temo e la pare che ha della quotidianità cioè il rischio che energie intellettuali e politiche sì soltanto all'orizzonte delle fortune all'orizzonte delle mediazioni all'orizzonte di quella dimensione delle alleanze che anche delle astrazioni che quel che sparsi che la politica possa pesare anche nelle sedi istituzionali allora se è vero che la sintesi che deve essere leggera nella coerenza tra mezzi e fini nel rapporto fra dimensione sociale dimensione politica
Il problema tra lei e per il singolo militante o aderente il problema è trovare il punto di equilibrio fra la fedeltà assist presso o assistenza
E la lealtà verso quel che può ragionevolmente essere messo a Comuni e con gli altri
Ecco soccorsi intendo quella coscienza dei limiti della politica che nell'ultima fase del dibattito è stata giustamente affrontata molto dai compagni del PC un'ultimissima considerazione riguarda la costi quindi e finisco ecco io è che la Costituente fosse diventata una parolaccia nel senso che io l'ho sentita pronunciare stamani in maniera non incidentale Tavassi soltanto da Liviano sentita pronunciare molto poco
Allora io tanto alla Costituente non mai pensava tutti il problema era il conteggio di quanti divisioni hanno gli esterni a fronte di quante divisioni anni comunisti e le comuniste perché è evidente che un conteggio insensato
Ma chi la Costituente dovesse essere scelta politico-culturale las complessa su un desiderio di partecipazione politica che in parte ha avuto un forte teste nella fase iniziale della Costituente
E che poi si è spenta ma dovremo analizzare perché si è spenta maggior soltanto una struttura aperta differenziate flessibile come Fassino ha tentato di disegnare pronta a riemergere con lo spirito alla Costituente secondo me non è la conta delle divisioni
Ma è questo spirito il secondo in questo spirito anche gli dia del pluralismo interno Pappi in salotto liberamente per rispetto al fantasma inquietante per noi spiega della fedeltà di corrente perché io parlo solo per me stessa in questo caso ma che tocchi nessuno di noi
Che non ancora aderito a chiede riapparse domani a questo nuovo partito
La sentirsi in anticipo reclutata una fedeltà di corrente questo non è soltanto un problema per chi sta fuori ma pone un problema politica politico e anche di
Sì le della reciproca lealtà chiarito per tutti quanti grazie
E fai parlerà Gianfranco Pasquino
Ci ha detto tradito
Non c'è De Ferrari
Allora Gianfranco Pasquino
Tappa Gianfranco Pasquino Daniela Lorandi
La discussione sulla forma partito deve essere collocata all'interno di un quadro più ampio che quello che è stato fin qui utilizzato e cioè di un quadro che tenga conto del cambiamento di questa forma partito a seconda dei cambiamenti che vogliamo e vorremmo e forse riusciremmo anche a introdurre nel sistema istituzionale c'è il rischio di cambiare il partito seguendo alcune tendenze sociali che forse non sono del tutto a sé stante senza tenere conto invece di alcune tendenze istituzionali che debbono essere talvolta favorite e talvolta invece contrastate e allora io vorrei seguire questo tipo di struttura per dire dove sono d'accordo con la relazione di Fassino dove mi sembra ci siano dei problemi aperti e dove credo invece ci possono si possono trovare delle soluzioni specifiche dirò che in linea di massima sono d'accordo con la relazione di Fassino su quasi tutti i punti salvo che ho qualche preoccupazione che esprimerò in questo modo cioè preoccupazione di pensare che si possa con un documento
Riuscirà a influenzare la realtà complessa di un partito che già non è più un partito ma che fra pelato e pagamento è sempre stato molti partiti e quindi direi di fare molta attenzione a non uniformare un cambiamento su drasticamente su alcune linee
Le direttive ma cercare invece di sfruttare tutte quelle situazioni alle quali questo cambiamento e forse già in atto e quindi aiutare questo cambiamento Genna già in atto ma su Couto cercare di garantire delle forme di sperimentazione ceri alcune variazioni che possono essere introdotte ma che devono anche essere sperimentate
E quindi suggerisco di non andare ad un ripensamento totale della forma partito mandare invece ad una se non è se di sperimentazioni parziali
Abbiamo fin qui discusso credo quasi sostanzialmente di come il partito è organizzato al suo interno tra nuove sedi di spunti molto interessanti sulla comunicazione che però erano poco legati alla strutturazione del partito
E io dirò che la la il volto interno dell'organizzazione così come Fassino lo ha delineato mi convince comunque in grandissima misura ma continuo a ritenere che di per sé non basta se non si rivolge al all'esterno allora per rivolgersi all'esterno toccano tre punti specifici
Il primo punto è come si finanzi un partito perché non è vero che un partito può autofinanziarsi
Esclusivamente anche se certo potrebbe fare molto di più interni di autofinanziamento che alcune delle cose che sono state dette anche di autocertificazione
Degli eventuali scritti mi paiono utili e credo che molti Falcone avesse ragione su questo punto ma credo che si ponga automaticamente per legare il partito al sistema istituzionale si ponga automaticamente il problema del finanziamento pubblico dei partiti
Delle forme di finanziamento pubblico fin qui utilizzate
E devo aggiungere immediatamente dei controlli che non esistono in questo finanziamento pubblico e che rischiano quindi di un vanificare qualsiasi tipo di moralizzazione della politica se non si cambia la legge sul finanziamento pubblico e devo anche dire che mi pare assolutamente improbabile
Regionalizzare il partito se non si garantisce per legge che alcuni fondi vanno direttamente alle organizzazioni regionali aggiungo che qui si è però si apra anche il problema naturalmente
Di dei fondi che gli eletti danno al partito che credo che sia un problema tutt'altro che marginale soprattutto a livello personale ma credo che si apra anche il problema di come riuscire a finanziare le campagne elettorali che non di nuovo non possono essere soltanto coperte certamente non sono coperte
Dai fondi che servono per l'appunto per l'accampamento dei fondi pubblici ma devono invece essere in qualche modo reperiti in maniera molto diversa e si apre quindi problema dei candidati
Che secondo punto e cioè il punto relativo alla selezione dei candidati perché se ci poniamo nell'ottica della riforma della selezione dei dirigenti secondo modalità che tengono maggiormente maggiormente conto delle competenze
Che non è sempre stata la modalità prevalente non soltanto nel panico comunista naturalmente dobbiamo credo poi c'è anche il problema della selezione dei candidati
E che occorra aperto che se non mi sbaglio nella relazione e soltanto tangenzialmente toccato addirittura soltanto sfiorato mentre credo che sia un problema molto importante perché il volto moderno di un partito molto spesso sono i suoi candidati è molto molto più spesso sono i suoi eletti e comunque quello che vado a documentare e cioè che ritengo che il volto moderno di di un partito di sinistra sì oggi
East is siano oggi i suoi eletti nelle istituzioni che sono prevalenti come immagini larghissima misura tranne casi eccezionali rispetto invece ai dirigenti veri e propri del partito cioè che la carica
Istituzionale spesso fa aggio sulla carica partitica o comunque se questo non è vero
E se questo rimane in parte discutibile così dovrebbe essere o comunque a un argomento che questa dovrebbe essere un una transizione da cercare di agevolare e qui si apre naturalmente il problema non soltanto della scelta dei candidati e delle candidate ma si apre anche il problema delle modalità attraverso le quali questa scelta di candidati e candidate consente di garantire un certo sostegno iniziale al all'attività del partito e quindi garantisce quella che chiamerò brevemente e sinteticamente la mobilitazione aggiuntiva
Che mi pare che quello che è mancato nella promozione simile se posso usare questa parola la promozione della candidatura delle donne mentre ce credo che questa dovrebbe essere sforzata molto di più per raggiungere quell'elettorato femminile che ancora questo partito di sinistra non ha raggiunto e che credo invece deve raggiungere se vuole mai riuscire ad andare avanti
Terzo punto il problema relativo alla comunicazione sulla quale ho sentito che la la milanese si è largamente espressa in maniera devo dire anche divertente se c'era della l'aggettivo come aggettivo positivo
E però un problema dietro questa comunicazione cioè che la comunicazione non e ha certamente un asse di valenze nazionali
Ma credo che debba essere largamente differenziata a seconda dei contesti a seconda dei partiti locali a seconda dei candidati locali a seconda delle lezioni e così via cioè c'è un problema
Complessivo di differenziazione della comunicazione che deve essere tenuto presente
E cioè conta certamente chi comunica qualche cosa ma su conta sobborgo chi comunica qualcosa a chi quali sono i referenti
Della comunicazione so che queste queste tematiche sono ampiamente note interrotto prima di me su questi temi favore sotto né alle per evitare che anche una volta si pensi di potere centralizzare
L'intera tematica della comunicazione come si passasse basta su un unico messaggio nazionale o come se bastasse un unico leader nazionale
Che è un'ipotesi che viene intrattenuta ma che si intratteniamo l'ipotesi dell'unico leader internazionale allora dobbiamo entrate nell'ipotesi di un partito ben diverso e cioè di strutturato soltanto per sostenere la sua leadership di vertice e di un sistema insulare ben diverso cioè strutturato soltanto per garantire l'elezione diretta degli esecutivi che non mi pare che sia né quello che stiamo facendo
Né quello che dovremmo fare
Ultimo punto proprio per questo e cioè proprio se accettate tutto quello che viene che viene prima e quindi vi chiedo scusa di di costringerli a pensare secondo i motori che utilizzato per l'intervento proprio per questo
Credo che si apra il tema un tema che non era presente nella relazione di Fazio di Fassino e forse non poteva esserci
Che temo però che non sia stato presente neanche le nella relazione sulle riforme istituzionali e che invece deve essere messo insieme a questo e cioè non si può parlare di organizzazione di un partito sono si parla dell'organizzazione del sistema politico non si può parlare di riforma di un partito sono si parla di riforma
Del sistema politico e istituzionale e allora qui si apre e io volo appaiono soltanto perché certamente apre un problema anche molto delicato e qui si apre il problema del governo ombra e cioè del ruolo delle rappresentanze elettive di un partito nelle aste nelle varie assemblee ai vari livelli
E cioè in che modo queste rappresentanze possono utilizza il verbo che mi viene in mente ma deliberatamente utilizzare il partito come strumento di sostegno e come strumento non soltanto elettorale ma di sostegno nel corso dell'attività di queste rappresentanze elettive nel modo con cui il partito si presta ad essere servente delle rappresentanze elettive nel modo con cui le rappresentanze elettive garantiscono il volto
Attivo dinamico vivace propositivo soprattutto là dove sia l'opposizione e quindi l'intero problema del governo ombra ma anche là dove si al governo
E quindi laddove il partito è in realtà lo strumento che traduce decisioni prese dalle rappresentanze elettive in questo caso di governo ai vari livelli
Ecco credo che abbiamo fatto Equino
Credo che avete fatto
Un pessimo uso del governo ombra
E credo che questo del questa esperienza deve essere ripensata ridiscussa e debba essere largamente migliorato cioè io continua a credere che la riforma del partito passa anche attraverso la riforma della sua presenza nelle varie rappresentanze elettive
E quindi passa anche attraverso la sua capacità di creare una struttura di governo ombra che sia allo stesso tempo di critica fintanto che il partito è all'opposizione
Che sia propositiva che sia di contrasto ma che sia anche soprattutto di capacità di suggerire delle soluzioni plausibili applicabili che a sua volta il partito sostiene con la sua attività nella nella società
Con la laddove ogni qualvolta questi tipi di attività siano richieste
E credo che qui bisogna bisogna peraltro tenere presente che si apre un problema molto delicato che poneva cioè della struttura di comando se ho ragione a sostenere che il governo ombra soprattutto a livello nazionale che il volto visibile del partito e la sua capacità di contrastare e di produrre decisioni alternative e allora non possono esserci due strutture di comando
Il il capo del governo ombra e automaticamente il capo del partito e non può essere diversamente a scanso di perdere tutta la carica propositiva che può esserci
In questo tipo di operazione e il governo ombra e in qualche modo il capo del partito in una serie di di ambiti e cioè e il punto di riferimento fondamentale del partito come struttura organizzativa e quindi della anche della capacità di produrre non soltanto decisiva produrre comunicazione di produrre visibilità
Di produrre quello che in una società e suggerisce trasformazione capacità di cambiamento suggerisce cioè di tenersi in contatto con la società ma non soltanto per riflettere la ma soprattutto e insisto su questo punto che ne ultimo soprattutto per guidarla cioè per garantire che ci sono delle linee di trasformazione che il partito in quanto governo ombra non soltanto suggerisce ma intende perseguire grazie
Adesso la parola Daniela Lorandi e dopo parla al Luigi Marinucci
Sì io vorrei fare alcune considerazioni a partire l'esperienza che ho fatto insieme ad altre compagnie in quest'anno aprendo una sezione di donne nella sezione Teresa non
Quindi a partire da qui da questo luogo e da questa esperienza vorrete lineare alcuni degli elementi di fondo
A cui posso pensare sulla base della nostra esperienza per
Vito
Dunque la nascita della sezione dovuta al disagio al disagio forte che ci accomuna Tournoi fondatrici in questi anni dentro la crisi del PC
E dentro la crisi della politica ma che abbiamo sentito ancora più forte con lo svolgimento del diciannovesimo congresso per le forme per i morti ma anche per i contenuti che quelle forme quei modi hanno prodotto producono abbiamo vissuto una contraddizione molto forte poiché tutto e ci siamo schierate
Sentendo però al tempo stesso che appunto forme e modi in cui il congresso si è svolto hanno occultato una parte di politica di discussione politica di cui noi avremmo voluto discutere a fondo della crisi del partito in primo luogo ed è perché si era determinata negli anni quindi noi non sentivamo alcune estraneità nei confronti della comunità partito cioè di quelle donne e quegli uomini che lo compongono che lo fanno vivere l'han fatto vivere in tutti e l'ha fatto diventare grande in tutti questi anni ma sentivamo piuttosto disagi estraneità per quella che io non trovo un'altra definizione chiamerai però il partito istituzione questa in modi delle decisioni in modi della discussione la forma organizzata insomma la sua struttura e proprio questa dicotomia tra le tra legame profondo col Partito comunista e il desiderio molto forte di incidere di modificare l'istituzione partito
Che ci ha consentito di capire che noi nel partito volevamo stare cioè per ragioni che originariamente erano state molto diverso e per ognuno di noi ma che riconfermava AMMO volevamo stare in un partito di massa volevamo stare in un partito che mantiene l'ordine del giorno
L'idea della trasformazione dell'esistente volevamo starci tant'è che ci siamo fatte sezione dei partiti ma con un punto di vista diverso quello di essere prima donne e poi iscritti al Pci
Quindi volevamo praticare una rottura visibili ed è un nella divaricazione tra le dichiarazioni programmatiche di valore e la coerenza nel tradurre in forme organizzative conseguenti agire politico che abbiamo voluto cominciare a praticare questa rottura
Ripartendo dalla carta delle donne ne abbiamo voluto aggirarla concretamente i luoghi di autonomia riconosciuti alle donne dopo la carta
Sono stati esterne al partito citava Lidia stamattina il gruppo interparlamentare o aggiuntivi rispetto all'organizzazione
Noi abbiamo voluto costruirne uno dentro la sezione ha punto
Quindi questo però non significa che noi pensiamo una politica separatista
Noi dalla sezione luogo separato il luogo dell'autonomia agiamo nel partito ognuna di noi infatti continua ad essere negli organismi dov'era prima
Ma ci sta in modo diverso forte della relazione tra donne che nella sezione esibisco
Quindi questo significa che la sezione un luogo autonomo separato di donne non separatista perché dentro il partito ha spesso non fuori proprio per quelle caratteristiche che citavo prima
Dove noi vogliamo fare politica noi non pensiamo partito composto di un pezzo di donne o un pezzo di uomini ma un partito di massa dove donne e uomini probabilmente confliggono perché la presenza e l'affermazione delle donne abbisogna di momenti visibilità del confine
Ecco quindi non pensiamo nemmeno che questa sia l'unica forma possibile riorganizzazione le donne del PC affermiamo però le possibili differenze e da questo punto di vista quindi credo che anche Miriam Mafai possa
Noi vogliamo segnare il partito con una parzialità del tu
Proprio nella sua finto universalità
Quindi
Teniamo al fatto che ci sia un riconoscimento delle differenze fra donne dentro il Triciclo
Ecco ci si può chiedere perché abbiamo voluto fare oggi questa che possiamo definire una forzatura introducendo ad esempio nello statuto del partito un imprevisto perché noi non siamo previste
Ma perché noi non crediamo a nessun mutamento vero profondo reale che non passa da quello che c'è dalla sua storia e che non segni modifiche parziali ma visibili e concrete in questo partito reale e non in un futuro indefinito cui è oggi la sezione rompe anche un'altra contraddizione aperta la carta
Se non si considerano più le donne questione sociale oggetto delle politiche bisogna trovare forme che consentano alle donne di esplicare pratiche a partire dal sei ed è proprio Progetti
Trovare forme e modi per fare esprimere questa soggettività politica significa quindi più in generale pensare ad un partito comunità che sia un soggetto della politica non uno strumento di politiche pensate da pochi in luoghi lontani nella società
Ed è evidente a tutti come questa modalità non abbia funzionato
I fatti anche la questione del programma che è una questione annosa il non riuscire a definire i programmi e anche molto legato al metodo stesso in cui questi programmi si vogliono fare
Se partono da pratiche politiche concrete da soggetti vivi è un conto
Se si pensa no in luoghi separati
Succede poi così ma allora il soggetto vero del ripensamento del partito non può che essere cotto al partito stesso e quindi la funzione dirigente dovrà essere quella di garantire la più ampia espressione di questo che l'unico vero patrimonio di cui noi disponiamo e di sforzarsi poi di operare le sintesi ritratti che politiche vere
La nostra esperienza ipotizza a forme di autorganizzazione le donne attorno a progetti che loro stesse o propongono
Questa modalità del far politica non può che collocarsi in un partito che riconosca l'autonomia delle sue istanze dell'autorganizzazione la crescita appunti politica e culturale collettiva dei soggetti che vi aderiscono che sono loro sono il partito
Tutto questo deve essere considerato come valore perse e valore per la società un partito quindi che ha poteri decentrati trasparenti verificabili che riduce la delega al minimo e che ripensi alla propria funzione dirigente per la sintesi e l'assunzione di responsabilità
Dicevo all'inizio di come la dicotomia tra valori e dichiarazioni e pratica politica concreta abbia prodotto forti elementi estraneità e di disagio nelle donne
All'interno del partito da questo elemento di coerenza che considero fondamentale penso che o un partito
Perché dobbiamo come dire troncare il morto
Di costruire un partito che interi concretamente sei nelle forme organizzative nei modi e nelle regole i valori e gli obiettivi che dice di voler perseguire per la società sia
Sala Luigi Marinucci perfetto Antonella Rizzo ha già
Io credo che siamo qui per mettere a fuoco alcune
Punti di riflessione su cui la discussione delle continuare
Attorno ai quali consolidare momenti di di raccordo di di coesione e quello che si chiama anche un un idem sentire sommano ciò che poi fonda
La sostanza di un partito
Io sono d'accordo con molte delle cose che sono state dette questa mattina da Fassino e che avevano contenute in una bozza che circolata nei mesi precedenti
Penso che forma partito
Anche nel dettaglio come dire tecnico abbia senso però parlare soltanto a partire da alcune da alcune premesse che riguardano per l'appunto l'identità la natura del partito
E allora si dice questo mi pare che sia chiaro che sia intanto un partito di sinistra
Il quale si batte per la giustizia sociale si batte contro i poteri che soffocano la dinamica delle libertà
Si dice che si tratti di un partito democratico per il quale quindi la democrazia è un vincolo un elemento permanente
E che concepisce la democrazia con me
Un sistema di connessioni inscindibili tra diritti civili diritti politici e diritti sociali in questo senso è un partito che rappresenta i lavoratori ma anche i cittadini in quanto tali
Terzo elemento un partito di programma
Nel senso che il partito si costituisce
In funzione di un programma politico
Ciò che si riassume nella formula riforma
Democratiche che poi si articola in una serie di misure tra loro collegate di riforma istituzionale e sociale ed anche morale ecco partito programmatico in questo senso
Un partito che non ha bisogno di essere anti qualcosa
Che non sugli ismi fonda la propria identità che non si limita ad evocare i problemi a suscitare le domande ma che rispetto ad ogni problema cerca una soluzione si sforza di produrre almeno un embrione di soluzione
E quindi senza vita del programma ma che cosa rende credibile un programma io faccio spesso questo esempio nelle discussioni che facciamo
In Emilia con i compagni del PC quando si discute del modo con cui rapportarsi alle altre forze politiche
L'esempio del Partito Socialista Italiano io sono tra quelli che ha letto con attenzione gli atti della recente conferenza di vimini
Bene mi riconosco in molte non in tutte ma in molte delle cose che sono scritte in quel programma ma in che misura quel programma è credibile
E non mi riferisco tanto alle politiche concrete reali del Partito Socialista Italiano mi riferisco al fatto che quella ed altre conferenze
Si sono concluse con una lettura frettolosa di una serie di nomi lettura seguita da un applauso e quella era la direzione nazionale del partito
Cioè io trovo che quel programma non sia credibile perché non c'è non c'è un soggetto che credibilmente lo rappresenta
E allora la credibilità del programma esige la credibilità del soggetto politico ed è qui allora l'essenzialità
Della forma partito
Ed è qui che il discorso sulla forma partito diventa interamente politico anche nei suoi elementi di necessarie tecnicità
Io mi limito a richiamare alcuni punti alcuni temi centrali che sono stati largamente fatati sia dalle relazioni di questa mattina che dagli interventi che ho sentito intanto di partito si tratta
E questo mi pare che sia già un dato come dire conclusivo
Non si parla di generica formazione non si parla di
Una qualche fragile confederazione politica si parla di partito come organismo stabile
Radicato
Strumento evidentemente a nostro avviso il necessario per togliere alla politica il suo carattere di volo divo latita
Il suo carattere di inafferrabilità no in questo senso scommettiamo allora sulla modernità della forma partito pur nella consapevolezza dei molti elementi di crisi che la forma partito in quanto tale sta attraversando
In secondo luogo si parla di un partito nazionale
Sì è vero che questo partito nasce su un programma di riforma democratica di questo Paese è chiaro che la sua caratteristica è di essere partito nazionale però si dice anche che deve essere un partito a forte caratterizzazione regionale
Io a questo credo molto già prima Pasquino giustamente
Accennava alla necessaria connessione tra il ragionamento sul partito e i propositi di riforma istituzionale
Poiché noi stiamo pensando ad un riassetto del sistema statuale fondato su una ripartizione completamente diversa da quella attuale e persino da quella prevista
Nella Costituzione tra Stato e Regioni diventa essenziale la caratterizzazione regionale del partito che significa almeno due cose
Un nuovo rapporto tra rappresentanze regionali territoriali è formazione dei gruppi dirigenti ma soprattutto significativo menzione regionale specifica e quindi differenziata localmente del disegno politico
Complessivo
Si dice poi il Partito Democratico
Bene questa affermazione va portata fino in fondo nella consapevolezza che veramente qui non abbiamo modelli da ricopiare né sul piano dell'esperienza nazionale neppure dire sul piano dell'esperienza
Comparata che cosa significa Partito Democratico
Io penso che
Significa un partito che al suo interno realizza una certa concezione della democrazia
Quella che si chiama concezione forte della democrazia
Democrazia non è quel sistema in cui si discute in permanenza
è quel sistema in cui sulla base di regole definite si prendono decisioni e si applicano decisioni quindi gestione democratica del partito significa governo del partito sulla base della regola della maggioranza compatibilmente alla garanzia dei diritti delle minoranze ed è questo il tema
Sul quale lavorare non discutere di correnti in astratto ma discutere in concreto dei diritti delle minoranze ma anche della necessaria capacità di governo di gestione
Del partito da parte della sua maggioranza cui c'è un punto sul quale riflettere mi sembra che questa mattina abbia toccato questo argomento Fassino il punto della rappresentanza esterna del partito
No la fine del centralismo democratico significa che anche dopo la decisione la battaglia politica è legittima nelle forme che sono statutariamente previsto
Ma come si esprime all'esterno il partito in particolare nei consigli in particolare in Parlamento chi parla a nome del partito ecco credo che questo compito
Spetti alla maggioranza e credo quindi che si debbano trovare delle regole per quello che riguarda l'espressione Stella qui c'è un punto evidentemente di rottura che va in qualche modo colto definito fa articolazione della vita del partito pluralismo politico e culturale nel partito è disarticolazione appunto nella sua rappresentanza esterna le forme di organizzazione anche qui mi pare che ci sia un consenso largo sulla necessità di combinare appunto questo elemento della coesione della capacità di decidere del partito e l'elemento della sua necessaria apertura della sua comunicazione con la società
E allora io vedo le forme di organizzazione del partito sostanzialmente centrate su una unità di base anche di tipo degli territoriale
La quale però non ha più nulla a che fare con la vecchia senza sezione onnicomprensiva che era uno strumento poi come dire di diffusione pedagogica della linea
E la volata e quindi dall'alto e quindi di trasmissione politica di comunicazione politica se non di propaganda dall'alto verso il basso
Vedo un luogo che si può chiamare sezione o semplicemente sede del partito per il quale è sufficiente che ci sia un responsabile il quale funziona come punto di riferimento che se vogliamo Pezzino come luogo di servizio per tutti coloro che intendano organizzarsi attorno al partito
E quindi pluralità dei centri di organizzazione
Centro di Zonta Ali centri verticali forme di organizzazione
Tematica ciò che è essenziale che tutto questo fornire una unità appunto attorno al riconoscimento del partito come sede fondamentale di espressione della rappresentanza e della capacità quindi di comunicare con la società civile questo si collega al tema delle forme di adesione ne parlava prima Mariella Gramaglia
Io penso che sovrani del partito debbano restare i singoli gli individui
Perché anche l'esperienza come dire comparata mostra che la democrazia nel partito nelle nelle grandi organizzazioni si garantisce meglio fondando la sovranità del processo decisionale sul singolo sull'individuo e quindi sull'adesione totale del singolo ma attenzione
Gli iscritti coloro che aderiscono al partito come individui sono sovrani
Nel partito
Ma non devono sentirsi come i proprietari esclusivi del partito come i monopolisti dell'organizzazione
Perché il partito appartiene in una democrazia moderna
Soprattutto agli elettori
E quindi io vedo appunto questa forma primaria di adesione che l'adesione individuale in qualche modo autolimitare statutariamente la propria sovranità
E in questo senso quindi l'apertura alle adesioni anche parziali
In questo senso soprattutto l'apertura alle adesioni a carattere collettivo che non necessariamente significano adesione da parte di tutti i membri di una determinata associazione collettiva degli ioni che evidentemente vanno regolate
E possono essere regolati appunto localmente attraverso convenzioni in cui si definiscono i rapporti tra questi centri collettivi e il funzionamento del partito anche per quanto riguarda la formazione degli organi dirigenti la partecipazione al processo decisionale
E allora è qui che io comincio a vedere
E affrontato non dico risolto questo problema terribilmente complesso
Che è sempre stato complesse non è ancora di più oggi in questa società e cioè del modo in cui un partito che ha l'organismo stabile e che quindi necessariamente ha bisogno di un colpo politico Spada mille e quindi di un insieme di professionisti della politica riesce tuttavia rendersi disponibile a chiunque voglia fare politica ma
Cariplo uno dal mese
C'è un partito che perseguire la classificazione di Weber è un paio è un partito in cui esistono politici di professione
Politici che vivono per la politica e i politici che vivono di politica
Ma in cui anche il politico dilettante o il politico d'occasione perseguire linguaggio di Weber nuova capacità di espressione di rappresentanza
E questo poi comporta una serie di conseguenze per quello che riguarda il rapporto con i movimenti
Volevo chiudere richiamando il tema delle rappresentanze elettive che anche secondo me come diceva prima Pasquino è di grande importanza
E quindi noi abbiamo di fronte è già da molto tempo dei fenomeni Complessi di come dire circolazione o fa vaso del potere dal partito alle rappresentanze elettive
Io credo che qui bisogna costruire pensare e delle regole di interdipendenza
Poco che sarebbe una deriva all'indietro alla visione appunto monopolistica del partito non auto limitato
E fare ritornare il potere il controllo quindi dei processi di decisionali tutto all'interno della sede di partito
Così come sarebbe un'altra deriva trasferire tutto il potere viene da rappresentanze elettive quindi ritornare a modelli di tipo lavoristico originario P. bisogna pensare ad una
Interdipendenza cioè all'eventuale attraverso cui
Anche sul piano del confronto e della mediazione del negoziazione partite rappresentanze elettive competono nella produzione della qualità della qualità politica
Un'ultima battuta sulla Costituente poiché se ne parlava prima si dice la Costituente finita la Costituente non è mai partita
Io credo che la Costituente sia partita e che a un certo momento si sia bloccata
Si sia bloccata nell'intento uno sconto di tipo entropico nel partito comunista
Credo che però l'intuizione di fondo di quella proposta rimanga ancora vitale perché penso che questo nuovo partito nel momento in cui si costituì razze si costituiva sarà lui stesso un po'un partito costituente
Non penso quindi a un atto fondativo Piccolo sì consumi tutto all'interno di un solo congresso grazie
Sandro Morelli impone di Buzzi
Dunque Mario Tronti stamattina nel suo alla sua comunicazione molto apprezzato ha sostenuto giustamente
Che nel partito nuovo i tratti originari dell'impianto organizzativo di matrice Denis dalle regole del centralismo la configurazione del Tc Istica totalizzante piramidale hanno convissuto con caratteri propri dell'impianto di linee di organizzazioni di matrice storicamente socialista il partito di massa affaticamento capillare e così via
Ora è venuto il momento di risolvere questa contraddizione occorre quindi procedere con determinazione alla destrutturazione dell'attuale assetto centralistico e piramidale
Che limita fortemente l'interazione scambi evolve il partito con una società sempre più complessa si tratta però ecco qui io fare qui una prima osservazione
Si tratta però di scongiurare con altrettanta determinazione a me sembra un rischio che a me appare presente assai pericoloso
Il rischio che a una ideologia diciamo totalizzante dall'alto rimasta sempre più non lo sfondo peraltro che ha determinato in origine i tratti verticistiche centralistici se ne sostituisca un'altra seppur non dichiarata come tale
Quella esattamente rovesciata rispetto alla prima parlo di un rischio che consiste nell'enfasi
Eccessiva direi quasi totale data al principio dell'ascolto alla rappresentanza dei complesse contraddire ulteriori interessi
Presenti nella società alla ricerca della loro rappresentanza attraverso l'assunzione quasi assoluto della criterio della conquista del consenso
Come principio regolatore della rappresentanza e ordinatore della strategia insomma anziché tutto dall'alto verso il basso
Tutto dal basso verso l'alto anziché presumere di determinare che era ormai profondamente inaccettabile gli orientamenti sociale di opinione su di una base ideologico all'UPA Rizzante data Priore il lasciarsi
Determinare assecondando questo è il rischio che brivido le tendenze dominanti aprendosi avesse con scarsa capacità di selezione di discriminazione per conquistare direi comunque
Persino magari in una fase dominata da tendenze moderate il massimo consenso possibile insegnando su di esso la funzione dico un partito così io forse un po'diciamo l'argomentazione ma sento che questo rischio c'è non mi pare
Vi scorge sullo inventare qualcosa che non esiste un partito così naturalmente sarebbe ben difficilmente un partito iscritti o di Massaua forte radicamento tanto meno un partito di militanti ma piuttosto un partito fondato sostanzialmente sulla diciamo il primato
Di alcuni raggruppamenti più forti e sola funzione determinante del
Io non demonizza affatto lo dico subito tale cultura politica e organizzativa te non è la nostra posso dicendo che pace insomma il senso della nostra poco
So bene che c'è tutta una parte della sinistra europea la sinistra cosiddetta mediterranea Partito Socialista Italiano che su questa cultura politica organizzativa e di governo ha fondato il suo ruolo e le sue prospettive nella fase moderata che si è aperta alla fine degli anni settanta non mi sfugge l'attualità di un dibattito che nasce dall'interno di queste esperienze attorno alle ipotesi cosiddette del liberalismo post classico per neo liberalismo di sinistra ma proprio per questo
Proprio perché sento chiara leggo di queste riflessioni anche nella nostra attuale discussione e anche diciamo per alcuni aspetti della impostazione che ci ha presentato questa mattina Fassino proprio per questo motivo io credo che si debba discutere apertamente
Di questo rischio di queste possibili tendenze del rischio cioè che questa tendenza che io definisco all'assecondamento degli interessi e delle convenienze di volta in volta dominanti Possa insediarsi
Nella nostra cultura politica organizzativa persino al di là delle nostre volontà dichiarata
Vorrei cercare di essere chiaro su questo punto anch'io penso su questo ha perfettamente ragione Fassino anzi questo è un punto di innovazione radicali che la forma organizzativa non discende anzi non deve discendere meccanicamente o non si può presumere che discenda meccanicamente da una identità ideologicamente e astrattamente definita a priori
Ne mi si permetta penso peraltro che anche se volessimo ragionano in questo modo sbagliato noi un'ipotesi d'identità politico-culturale Chiara definite indiscutibile ce l'abbiamo già perché non è così
In realtà vi sono già oggi diversi punti di vista riguardo e dobbiamo volere che possano convivere io credito evitando la forzatura di voler far prevalere un punto di vista sull'altro magari
Dipingendo come pura lotta di potere interno a un'oligarchia un confronto vero che ebbe per restare aperto verso una comune
Non Breve immagino ricerca
Come allora si può pensare diciamo di rafforzare ecco la voglio metter così perché credo che questo debba essere un problema comune che sentiamo comunemente di rafforzare diciamo la prevenzione di quel rischio
Del rischio di quella tendenza che come ripeto Benito presente come rischio nell'impianto generale della discussione nostre che mi pare confermato anche da alcuni interventi insomma
Io sono anch'io della opinione che si debba sottolineare molto la necessità che al modello verticistico piramidale totalizzante a base indifferenziata anzi io sono di questa netta opinione non da oggi
Debba essere sostituito modello organizzativo radicalmente opposto
Che anzi vorrei fosse nel nettamente definito anche dal punto di vista diciamo del modello
Quindi son d'accordo con l'impianto per questo aspetto che propone Fassino io dico che la definizione di un modello artrite corretti colare una definizione dovremmo assumere diciamo in maniera netta per dare l'idea chiara plastica di che cosa intendiamo dobbiamo immaginare allora io credo un reticolo policentrico non burocratizzato minimamente gerarchizzata o capace tendenzialmente di autogovernarsi penso quindi è un'innovazione radicale
Della cultura organizzativa della pratica Polibio bensì agli atti attuale ma dire questo a mio pentolame opinione non basta
Anzi io penso che se si dice solo questo nella sostanza si finisce con l'alimentare quel fischio che dovremmo invece cercare di prevenire
Serve un concetto in più ma non un concetto aggiuntivo serve una specificazione concettuale diciamo fondativa intimo
Un concetto che secondo la mia opinione riesco a dirlo solo così può sembrare non sufficientemente forte ma è il concetto della tematizzazione della dei centri del reticolo sociale
Ma una tematizzazione che nascano diciamo così dalla determinazione degli assi fondamentali del progetto di trasformazione di cui si dota il partito
La tematizzazione delle strutture organizzative per me la chiave della traduzione operativa del Progetto e della selezione degli interessi
Da rappresentare
Ed è diciamo la chiave che ci consente di prevenire il rischio della secondamento e nello stesso tempo di stabilire un'interazione dinamica feconda tra elementi del progetto che si tende a radicare e verifica delle convenienze delle competenze degli interessi che si incontrano attraverso diciamo
Un sillogismo un incontro che di volta in volta data diciamo la strategia le scelte alla realtà ma sulla base di un'idea forte che sta diciamo così al centro dello sforzo politiche organizzate in concreto quindi il punto di viene quassù quali tematiche in quali ambiti si promuove la costituzione delle strutture che costituiscono una rete noi abbiamo una struttura verticistica totalizzante indifferenziata della sua organizzazione la quale appunto in contraddizione con quello che qualche misura siamo diventati negli ultimi negli ultimi lustri almeno è però come dire si tiene o si teneva ha retto sulla base appunto di una concezione ideologica forte che oggi dobbiamo superare
Nel momento in cui operiamo questo superamento come si tiene la flessibilità e l'articolazione
Il punto non è secondario
Come si tiene diciamo come si stabilisce un giusto equilibrio un giusto equilibrio fra rappresentanza degli interessi e radicamento del Progetto
Che anche il senso che è giusto dare secondo me ha una concezione moderna dell'antagonismo della diciamo di una forza antagonista riformatrice altrimenti
Chiaramente questo termine l'antagonismo diciamo svanisce noi insomma in qualche misura rischiamo troppo diciamo una pratica di assecondarlo tutto un po'diciamo così di spalmare con questa flessibilità
Cioè
Ora noi non partiamo credo di aver quasi sempre del tempo non partiamo certo da zero in questa ricerca però forse dobbiamo riconoscere tutti quanti insieme
Che uno sforzo di ricerca di elaborazione di costruzione diciamo di questo nesso che non è il nesso fra ideologia e forma ma fra Progetto forma organizzata non l'abbiamo produttore
Ancora come sarebbe stato necessario e probabilmente questo non è avvenuto a caso insomma accordo con le considerazioni svolgeva Mario Tronti a proposito di stamattina di questo Quirinale diciamo piuttosto cruciale degli anni sessanta
Ora io qui
Potrei anche ma insomma potrebbe apparire presuntuoso molto sommario si è un po'ridicolo
Provare a indicare diciamo qualche asse della tematizzazione che secondo me potrebbe esser posto alla base della ricerca più diciamo di merito attorno a questo ma insomma un lavoro che dovremmo compiere
Tutti insieme ad essi voglio fare solo un esempio per rendere chiaro diciamo quello che penso ad esempio penso che la diciamo il fondamento delle strutture territoriali
Non possa più essere l'indifferenziato vettura Rizzante
Quindi io mi spingo diciamo sul terreno che indicava Fassino
Penso che nelle aree urbane ad esempio la tematizzazione della funzione strutture territoriali debba essere molto aderente alla pratica di una politica dei diritti di cittadinanza
Faccio questo esempio
Potrei fare altri esempi rispetto diciamo agli assi progettuali e quindi agli assi organizzativi che mi sembra dobbiamo indicare esplicitamente seppure in questa concezione aperta e flessibile della interazione fra partito e società
Mi astengo dal farlo perché la diciamo credo di averlo mai pochissimo tempo
Secondo punto
Come si tiene in piedi diciamo questo reticolo
Qui c'è una questione che noi dobbiamo affrontare prima che diciamo ce se ne accorga troppo tardi
Ossia come si evita la dispersione delle esperienze ludiche incomunicabilità di fatto delle diverse pratiche politiche diciamo affermate nel policentrismo degli autonomi diciamo centri del a me sembra abbastanza evidente che i fatti stessi ci faranno ci sospinge vanno a prendere in considerazione possibili diciamo aggregazioni verticali e forme come diceva Fassino di integrazione sul piano orizzontale cioè
In terra diciamo tematico
Ma in altri termini nei vari campi progettuali abbastanza naturale che possano costituirsi insediarsi una spinta costituì l'Associazione insomma strutture che unificano nazionalmente diciamo i campi i campi gestuale della tematizzazione
E che si debbano prevedere quindi le sedi dell'integrazione orizzontale cioè là dove si mettono in comunicazione diverse esperienze ma allora la questione di una struttura di tipo federativo su queste basi è questione che io metterei di più al centro della nostra riflessione non lascerei cadere Evola lascerei ai margini come una sorta di opzione possibile perché senza di questo io sento che questa immaginazione ammesso e non concesso sì posso assumere la così come io la dico diciamo questa nostra immaginazione rischia diciamo di diventare specifico si spalma Checcucci peggio
Una ipotesi così potrebbe corrispondere a me sembra io approfitto del fatto e non sento a grazie danese ai
Cinque e e e chiudo chiudo rapidamente una ipotesi così potrebbe corrispondere a me sembra anche alle molteplici esigenze rappresentate dalla elaborazione del donne delle compagnie che ci presenta valido
Autonomia e integrazione dei luoghi delle donne possono ritrovarsi forse bene diciamo questo può essere un ipotesi che assumiamo dentro una struttura di tipo federativo che per definizione presenta molteplici occasioni di impegno
Sia negli ambiti tematici che quelli territoriali Autonomie perché in ogni caso diciamo prevede la sede diciamo così confederale dell'integrazione della borsa del comando politico
Chiudo diciamo citando soltanto maniera sommaria
Gli ultimi rapidissimamente in un assetto reticolare policentrico tematizzato attenzione non esiste più concettualmente anche se di fatto qua si tratterà di trovare un equilibrio il vecchio concetto della relazione tra base e vertice tipica della struttura piramidale
Se non vogliamo che sia solo nominalismo dobbiamo affrontare di petto questa questione
Cioè come si definiscono i diversi livelli di integrazione fra
Diversi ambiti diciamo fra le diverse Autonomie lenticolari
A quali livelli noi come distribuiamo c'era nella relazione di Fassino diciamo ipotesi ieri fra questi diversi livelli avendo chiaro
Che livelli diciamo significa una cosa diversa dentro questa immaginazione sopiti livelli della piramide diciamo quindi fortemente gerarchizzati debbono essere qualche altra cosa gli ho già detto
Mi pare che insomma viene fuori viene emerge il tema diciamo di una sorta di possibilità di auto-governo quindi
C'è il problema di come si innovano i criteri di selezione formazione dei gruppi dirigenti non c'è dubbio che una dose di rappresentatività più forte
Delle funzioni dirigenti e delle competenze che si affermavano i veri baricentri del reticolo diventa uno criterio più forte di formazione anche dei gruppi dirigenti
Come si si fonda su questa base diciamo così che su questa base mi pare la più feconda da questo punto di vista l'auspicata e necessaria distinzione delle funzioni dirigenti
Dalle funzioni di tipo diciamo di tipo appare a Tizio
Ora
E concludo davvero a me sembra insomma che se noi facciamo di più lo sforzo più di quanto non mi sembra sia stato fatto fino a questo momento
Di definire meglio il rapporto fra quell'oggetto forma organizzativa anche questo tipo di questioni si può affrontare in maniera diciamo più naturale più sciolta più consentitemi diciamo più organica
E persino una questione che la più grande forse la più delicata
In una passaggio come questo andiamo verso un partito forte articolazione pluralistica dal punto di vista anche
Diciamo ideale e culturale e ti culture politiche verso un partito quindi che sarà come dire tendenzialmente esposto alla organizzazione diciamo per sì
Mi chiedo se uno sforzo di immaginazione diciamo e di costruzione
Di un assetto fortemente tematizzato policentrico di questo tipo non possa aiutarci pure ad immaginare ma questo non lo sviluppo perché avere diciamo no ha fatto le idee chiare su questo ma immaginare un modo nuovo di organizzare un pluralismo ideale politico e culturale
Io penso che diciamo questo questo questa ricerca la dobbiamo fare
Mi pare che possano dirci qualche cosa dal punto di vista di come poteva organizzare appunto una formazione politica nel quale massimo del pluralismo sia garantito nello stesso tempo Possa ritrovarsi dentro un'identità che si costruisce nel vivo di questa ricerca e Possa non sovrapporsi ecco il punto ma in qualche misura provenire anche dalla forma organizzativa
Compagno Buzzi poi racconta Aniene Serafini
Io sono molto d'accordo
Con un impianto illustrato da Fassino
Probabilmente questo è il frutto di una consapevolezza io però avuto del partito ma con l'occasione che preso diretto sull'organizzazione ci ha consentito anche un lavoro comune di ricerca che per la fra l'altro viene anche proprio da lontano ricordo che una delle prime riflessioni attorno alla costruzione di un nuovo modello di organizzazione avviene anche quando il compagno D'Alema era ancora l'organizzazione compagno Fassino ha avuto il merito né pare di far proprio quella concezione riempito di contenuti dargli un'elaborazione di grande spessore pare
E tuttavia però
Noi vediamo che all'interno del partito
Le valutazioni sono radicalmente diverso scambia un po'l'opinione da solo che con me
Muore cioè in fondo l'impianto che ci ha presentato Fassino c'è dentro tanta parte di costruzione comune
Tutta la parte che riguarda definizione di istanze di poteri articolazione reticolare organizzazione tematica e via via e la ricchezza del diciottesimo congresso per quanto riguarda il partito
E tuttavia però intervenuta una stagione rispetto alla quale oggi
Chi si dice
Più o meno soddisfatto
A volte anche con convinzione
E con potenzialità dentro il disegno
Che ci è stato illustrato e chi ci dice invece ma insomma questa è una scatola vuota questo ma secondo me intorno avvertiva
Di un orientamento culturale politico devo rinunciare al proprio ruolo di trasformazione
Allora io credo che qui ci sia
Probabilmente da
Condurre una considerazione più approfondita
Un confronto più ravvicinato e su quali sono gli elementi di analisi che ci hanno portato a mettere in discussione l'organizzazione così come l'abbiamo conosciuta e a tentare di dare le risposte nuove
Perché o partiamo tutti da un convincimento
Che il nostro partito è messa in discussione dalla crisi profonda di cultura politica che ci ha colpito rispetto ai rapporti dei processi economici sociali e culturali di questo Paese
O altrimenti io non riesco a capire come riusciamo a costruire uno sbocco unificato pori
Che immagina modelli procedure poteri da esercitare dentro un quadro comune
Io avevo già fatto un'osservazione rispetto alle cose che ci ha detto il compagno pronti
Certamente apprezzabili perché ce n'era teoria dell'organizzazione una cultura con riduzione al nostro partito
Elementi certi di peculiarità che stanno dentro
Caratteri nazionali con la nostra forza
E tuttavia però dobbiamo anche avere presente che c'è una costituzione materiale del partito
E c'è una costituzione materiale del partito che vede la sua organizzazione immutata dal mille novecentoquarantacinque ad oggi
Che è una struttura piramidale
Fatta di sezione territoriale a cui si aggiungono le cellule che poi scompaiono perché per nuovi funzione
Di una formazione di gruppi dirigenti sulla base delle occultazioni ancor di più di un gruppo dirigente che si auto legittimo eleggendo di volta in volta una base di consenso
Sulla base di una piattaforma che è quella di radicare profondamente la democrazia nel nostro Paese
E io credo che questo sia un elemento di grande valore per noi abbiamo vinto questa scommessa
Noi abbiamo davvero contribuito con grande forza a costruire un paese democratico e democrazia però una volta che ci si afferma e bisogna fare tutto decorrenza
Democrazia intanto richiede che si afferma una nuova concezione del conflitto che permanente che ha dilatato e che richiede di volta in volta delle risposte in grado di risolvere le contraddizioni i radicali che mette in evidenza la seconda questione che in democrazia emergono le soggettività culturale forti rispetto alle quali bisogna avere un atteggiamento di confronto
Non basta più la capacità di propagandare un'idea un orizzonte ideale un Progetto
Occorre riuscire ad introdurre una cosa che le donne comuniste allora lavorazione
Hanno portato dentro pene in questo ragionamento
Occorre attrezzare il partito perché attraverso la flessibilità un'articolazione di rappresentanza la capacità di utilizzare le competenze si metta nella condizione di operare dentro la società con una pratica di trasformazione
Non come la propaganda azione o una indicazione agli altri di realizzare un progetto di trasformazione mandar dentro le cose
Anche perché oggi la credibilità la si ottiene non sulla base appunto di una visione messianica del ruolo che sia in una società ma se si è in grado di dimostrare nei comportamenti in grado di coerenza che fa coincidere l'etica dei valori la gerarchia dei valori con i contenuti concreti di governo e questo non è in contraddizione more fra l'antagonismo del riformismo
O l'azione riformatrice
Il grado di aderenza maggiore che questo partito a partire dal fatto che si attrezza dividendo compiti decisione politica da quali distruzione di un processo che sta dentro la società nel processo analogico
Beh riesce a rapportarsi quanto più possibile all'ambiente dove si esprime la radicalità
Rispetto alla quale un progetto alternativo di risoluzione fa evincere qual è la scala di valori che una forza vuole promuovere dentro la società e quali vuole penalizzare
Ora a me pare che questo sia un elemento di responsabilità che ci fa carico che è proprio il contrario della secondamento
Ma anzi
La possibilità di offrire alla società
Uno strumento affinché tutti coloro che Siri credono dentro una gerarchia di valore
Che appunto non è più la chiusa però in un progetto finalistico e quindi a democratica perché include in sé il ruolo di reversibilità rispetto alla formazione dei Governi e delle maggioranze e via via fa crescere dal basso un processo democratico
Rilegittimare ha rappresentanza e consente al partito una formazione dei gruppi dirigenti che sono verificabili non sulla logica di un garantismo così come oggi avviene
Che democratici sta non è democrazia vissuta sulla base invece di un'avveniristica possibile dei comportamenti e quindi dare coerenza
Io credo che sia questo il terreno rispetto al quale
Riuscire a mettere in campo e fare esprimere la potenzialità del progetto che noi abbiamo messo insieme realizzabile certo Traverso
Un processo tappe susseguenti
Ma che se se cominciamo
Unitamente al ruolo che il partito sì assume in questa fase storica concreta del Paese
Quello di diventare punto di riferimento
Già le forze che nella società italiana vogliono aprire una fase costituente per la democrazia non a caso il ragionamento su riforme istituzionali ridare potere Città di decisione di Scelta
E via via sì congiunge diventa un asse strategico e proprio per questo la capacità di articolazione dei poteri di decentramento che io vedo nel comitato regionale moduli da questo punto di vista
E anche su questo io sono lo stesso parere di Morelli io non seppe direi prima di averci ragionato ancora approfondito ragionamento della struttura federativa
Perché non si capisce nel momento in cui ci sono certe ragioni storiche peculiarità ma se vale per la Sardegna se vale per la Sicilia questo ragionamento anche per il partito lavorare che vale molto di più per la Lombardia
Che è un punto alto dello sviluppo di questo Paese che si rapporta con le tensioni e con le tendenze concorrenziali del mondo
E rispetto al quale è avvenuta una rivoluzione politica che dovrebbe preoccuparci tutti la Lega Lombarda il secondo partito dalla Regione
E sta dentro il quadro di una dilatazione chiuda delegittimazione del sistema la rappresentanza costituito dai partiti costituzionali
Ed è troppo facile ridurre la lega lombarda un fenomeno razzistico un fenomeno che sta fuori dalla società
Lombarda è anche una risposta ad una incapacità delle forze costituzionali di organizzare il governo delle contraddizioni dentro società
Certo poi dopo diventa
Una fenomeno che proprio perché riassumesse malcontento si porta dietro anche tutti gli elementi regressivi
E tutti anche quegli elementi regressivi Messi nato da una controffensiva che i poteri dominanti hanno giocato in questi anni e che hanno segnato delle tappe
Il ciclismo rampante l'egoismo gli elementi di separazione via via che si sono determinati tuttavia però la lega lombarda in grado di rassicurare
Questo malcontento rispetto alla rappresentanza tradizionale in una proposta statuale e quella del federalismo che è quella del regionalismo
Secondo avevano fatto probabilmente poi un buco nel momento in cui hanno fatto ragionamento sulle opere pubbliche diventa disarticolare ante ma se la guardiamo all'origine e questo diventa un elemento
Di un collante comune di senso comune tra la gente insomma e proprio per questo abbiamo di fronte un fenomeno che non è facilmente assorbibile non è facilmente reversibile
è un fenomeno politico un nuovo agente politico che è sulla scena e che si comporta come elemento concorrenziale al pari di tutte le altre forze politiche anzi forse con maggior rigore proprio perché
è in grado di cogliere gli elementi di semplificazione che una forza politica che si assume la responsabilità essere rappresentativa
Di un orizzonte nazionale via via alle colombario questo problema ancora oggi non ci va ecco a me pare che siano a a questi due elementi
Compreso il fatto queste una perorazione che io faccio io mi auguro che rimandare al congresso si abbia anche il coraggio
Non soltanto di ragionare su
La nostra crisi di cultura politica che crisi anche di gruppo dirigente che viene invaso dalla dilatazione del conflitto democratico ed è incapace di decidere e non decidendo quindi non compiono delle scelte non è più riferimento per nessuno e quindi diventa elemento dispersivo di forza da qui criticato la militanza di iscritti i voti
Io credo che ci sia anche da segnare dettate dalla nostra
E il mille novecentosettantasette crinale
Di fronte a un grande risultato elettorale dove gli italiani si aspettano una svolta emerge come elemento contraddittorio lacerante una maggiore centralità alla Democrazia Cristiana
E poi via via gli anni ottanta e l'ottantuno all'auto la FIAT il referendum ritorniamo ci su senza pregiudizi a ragionare su questo Berlinguer articolo sui nasce dall'ottantuno
Certamente fa una grande intuizione sul rinnovamento dalla politica e cioè l'esigenza del momento dalla politica rispetto alle trasformazioni
Dopodiché però a me pare che dal partito prevale una sorta di ancoraggio un arroccamento in un sentimento sociale
Che non è più in grado di produrre una capacità unificante dal punto di vista la gerarchia dei valori sulla società italiana
E perché si spiegheranno oppure qualche sconfitta insomma come perdiamo la FIAT con quaranta mila in piazza che non sono i nemici di classe
Stiamo attenti a valutare queste cose perdiamo referendum lo perdiamo nelle grandi fabbriche del Nord soprattutto sarà pure una parte determinante importante del soggetto sociale che è il nostro referente che ci legittima
Riflettere su questo secondo me ci aiuterebbe ancor più ad approfondire le ragioni di una visione comune delle ragioni della crisi è probabilmente una visione comune per ragioni dalla prima
Alla Camera e poi il compagno Carrassi alla ricco
Io vi ruberò dieci minuti
E farò un tipo di di intervento un po'particolare
Vorrei cercare di ragionare intorno agli statuti del partito socialista francese ed il partito socialdemocratico tedesco
Questi due partiti hanno cambiato i loro statuti negli ultimi due anni quello francese proprio alcune settimane fa la commissione il Congresso Norman aveva dato mandato alla commissione Carrizo dello statuto di lavorarci ulteriormente dopo il marzo novanta e hanno finito alcune settimane fa eletta nello Statuto delle partito socialdemocratico tedesco approvato nell'ottantotto
Ecco corre premette l'intanto la diversità tra due partiti Partito Socialista francese
Intorno a duecento mila iscritti
Nell'ottantasei erano centottantasette mila iscritti c'abbiamo vinto partito ne spende intorno al mille iscritti quindi già questa diversità
Comprendere come anche quella organizzativa poi a ben altra natura
Inoltre il partito socialdemocratico tedesco ha licenziato approvato nel dicembre ottantanove il programma fondamentale a Berlino
Un lavoro di anni e questo programma fondamentale questa una cosa la minor no nel corpo le partite abbastanza conosciuta sostituisce quo dibatto Godesberg del cinquantanove
Lo stesso partito socialista francese
Ha rinnovato la sua dichiarazione dei principi nel marzo dal novanta al Congresso diventa
Ecco un
Quindi abbiamo due gol due situazioni diverse due contesti inoltre molto diverso il Partito socialista francese al governo e le spedì dice all'opposizione
Quello che voglio sottolineare prima di entrare proprio il funzionamento dei due partiti credo che sia utile proprio a livello anche l'informazione per i compagni
Almeno spesso ci si chiede tra tra di noi come funzionano con gli altri partiti
Ecco ronde dove va posto in modo meccanico il lavoro di ricerca attorno i principi costitutivi dei rispettivi partiti cioè che socialisti socialdemocratici hanno compiuto Futurama poi arrivando a programma fondamentale di grazia di principi e l'identità e funzionamento degli stessi partiti ecco io credo che intanto una dal dibattito ai congressi dal lavoro preparatorio non va apposta una meccanici tatuaggio momenti tuttavia c'è un nesso
E c'è anche una diversa modalità all'interno del partito socialista francese all'interno delle spendendo stabilire questo nesso
Allora ecco intanto vorrei soffermarmi rapidamente sulla struttura partiamo del Partito socialista francese
Aderisce al partito che accetta dichiarazione dei principi gli statuti le decisioni del partito stesso e che abbia compiuto il quindicesimo anno d'età
La richiesta di adesione inoltrata la sezione locale
L'esercizio del diritto di voto è assicurato dopo sei mesi dall'iscrizione la struttura del partito è articolata in sezioni federazioni comitati regionali committenti del terzo insomma devo all'incirca come la nostra direzione Quarto direttivo si traduce
La struttura di base del partito alla sezione
è costituita da un minimo di cinque deragliamenti è costituita in accordo con la federazione sia in ambito amministrativo territoriale determinato sia un'azienda all'università
Le sezioni si costituiscono poi in ogni dipartimento in una federazione una propria amministrazione federale
Le federazioni costituiscono l'istanza formale di decentramento del partito
E devono rispettare e far rispettare i principi del partito le decisioni prese dalla direzione
I comitati regionali intanto quindi non costituiscono il tramite tra centro e federazioni il loro ambito riguarda la definizione della politica del partito
Concerti benché problemi della della Regione in collaborazione con il gruppo socialista al Consiglio regionale
L'istanza sovrana il congresso che legge il comitato direttivo direzione alla quale sono conferiti da un congresso all'altro l'amministrazione la direzione del partito
Tre se potevi figurano ad esempio la nomina del direttore politico e degli amministratori l'organo centrale del Partito socialista francese che devono essere presi in maggioranza dal suo seno sia la direzione degli studi socialisti
La direzione ha già a sua volta l'ufficio esecutivo composto al massimo da ventisette membri tre quali primo segretario e portavoce del partito responsabile commissione
Ecco
La direzione composta in da centotrentuno membri effettivi e da centotrentuno membri supplenti
Inoltre nella direzione hanno voto consultivo il presidente della Commissione azione di controllo è presente dalla Commissione nazionale décolleté conflitti
E come uditori questa è una novità introdotta nello statuto tutti i primi segretari federali e i parlamentari e per la prima volta in un modo sistematico la dilazione si fornisce di Commissioni permanenti
Ecco come Elettra direzione al congresso
La direzione eletta secondo le regole della rappresentanza proporzionale che significa
Questo cito un articolo dello Statuto sono le emozioni di politica generale progetti politici globali proposte al partito attraverso di essa al Paese intero conferiscono il diritto alla rappresentanza
Una lista di candidati annessa ad ogni delle mozzata Brugnoli delle mozioni sottoposta al voto
Ogni corrente designati sono rappresentanti quindi la direzione
Del partito nel Partito Socialista per francese eletto dal congresso secco secondo il sistema
Delle correnti delle mozioni
Promozione e i rappresentanti o che i delegati al congresso nazionale partecipano sulla base della dei risultati chiede seri che le mozioni e del congresso nazionale ottenuto poi alle vari livelli locali quel di federazione
Ecco la rappresentanza proporzionale inoltre si applica qua tutti i livelli anche
Anche locali
I segretari federali vengono eletti dopo un il congresso nazionale segretari delle federazioni vengono eletti dopo il congresso
Per accedere a un certo presenta il Partito socialista francese a cinque grandi correnti Kanno superata la soglia del cinque per cento processo nostri due correnti che sono al di sotto del cinque per cento
Per accedere a una rappresentanza occorre che la mozione presentata superi il cinque per cento
Peraltro a livello confederale una rappresentazione negli organismi dirigenti federali si può avere se si supera il dieci per cento
A livello lontani
Ecco il congresso di Reims
Al congresso a dire un uno c'è stata la possibilità di un accordo tra le varie emozioni
Per cui i i capicorrente io partecipavo abdicazione del partito i capicorrente della
Di socialisti delle varie correnti debba Remo presenta altri varie mozioni non riuscendo a trovare un accordo
Hanno mantenuto il congresso per tre giorni praticamente senza discussione
Questo accordo è stato poi trovato una settimana dopo la riunione per l'appunto povere capicorrente e in quella in quella occasione c'è stata la sintesi politica e l'assegnazione dei posti perché anche i vari segretari
Non lo so ecco le correnti per esempio
Arben c'è stata la spaccatura la corrente Mitterrand Diana quindi una parte muro ad alta parte Fabius
Questa spaccatura è molto legata alle vicende del dopo Mitterrand poiché c'era c'è il problema delle la ricerca di una candidatura la spaccatura all'interno delle correnti che non ha consentito per l'appunto una la votazione del documento politico nell'assegnazione poi dei
Ecco Huppert chiudere sul partito socialista francese
C'è da dire che le il Partito socialista francese storicamente parlo per la sua fragilità organizzativa
Torna duecento mila iscritti ma fino a dieci anni fa erano centodieci mila iscritti nella facilità organizzativa è chiamato anche non c'è nessun veemente riferimento al nostro ma è chiamato propria il partito dei notabili
Quindi l'organizzazione in correnti molto rigide Betty molte correnti perché ogni ogni volta comunque ci sono diverse correnti organizzate fanno capo modo molto verticale all'idea
E la struttura organizzativa voglio dire poco perché la struttura organizzativa è facile quindi e quasi in e quasi speculare avere una struttura in quel senso di dove organizzativa facile però questo tipo di sistema che è stato posto in discussione
E punti nelle varie mozioni se si prendeva rimozione congresso tutte hanno sottoposto a hanno hanno posto come elemento centrale il problema del partito
C'è la crisi così sono loro termica rappresentanze della militanza il dibattito si è sviluppato tra partito democratico all'americana o partito dei militanti
Dentro questa discussione per esempio c'è anche da dire che il talvolta più pazzo di militante diverte diversamente agosto accezione si può anche intendere partito dei supporter presenta al congresso ogni
Facciamo ogni mozione veniva seguita da un gruppo di supporto di cioè sì una tipizzazione di questa natura
Quindi ecco ci son stati io purtroppo mi rendo conto che uno calcolati Marie tempi rimango
Rimane fuori sì all'Spd sia i mutamenti significativi posso prendere tre minuti Anna verrà chiudere
Ecco comunque
C'è questo
Una grande di una grandissima discussione e questa ha fatto sì che per esempio lo Statuto venisse modificato anche su due tre punti fondamentali del diritto di militante al voto
Dove si è modificato lo statuto distinguendo tra diciamo così proporzione proporzionalità nella partecipazione alle assise provinciali e quella invece partecipante arguto venuti politici secondo la partecipazione effettiva
Una struttura modificata tradizione ci dalla direzione modificando anche
Appunto ma poi funzionalmente tramite commissioni
Quindi ecco un'abiura primo livello di di dibattito che si è aperto di guardato ad alcune strutture di fondo
Del partito socialista francese purtroppo c'è tempo ma le critiche al funzionamento sono molto pesanti tanto che il partito socialista francese farà una convenzione nazionale fra pochi mesi proprio sulla sua auto riforma
La spende io qui punto non non posso ecco l'Spd strutturata misura tale per cui la struttura di base la federazione di quelle cose che sono più o meno la struttura diverse anche dalle nostre acque francese la struttura di base la federazione
Ci sono anche le sezioni
Strutture locali di zona di federazioni regionali ma anche qui regionali hanno una funzione attinente la politica regionale volevo dire ecco che nel dibattito Spd
E questo quello che abbastanza singolare
Cioè le spendiamo dispiegato nel programma fondamentali è riconosciuta a tutti ha innovato profondamente le idee portanti dell'Spd fur uscendo uscendo dall'industria Nismo da un tipo di sviluppo concepita modo quantitativo ponendo come asse centrale l'ambiente la natura la pace era tonica
I vincoli proprio sociali allo sviluppo a differenza di una differenza tra uomini e donne quindi restano parità delle opportunità ecco a livello di di quindi di mutamento dei valori è molto forte sa andiamo a vedere però i cambiamenti nello Statuto organizzativo quindi della composizione materiale
Del partito i cambiamenti riguardano solo le donne quindi l'introduzione delle quote delle liste qui
Potremmo ragionare a lungo un'introduzione
Un di un mutamento molto grande che riguarda le donne però per esempio nella discussione avvenuta al congresso riguardante anche gli atti
Sono state bocciate alcune proposte importanti però la proposta più grande che è stata bocciata e la più significativa
Era che siccome le strutture di di partito sono quelle abilitate hanno il diritto di presentare le risoluzioni ebbene è stata presentata una risoluzione una un emendamento a una risoluzione in cui si affermava di estendere il diritto di voto anche Allegri organizzazioni di partito nelle fabbriche delle donne e dei giovani e di altre associazioni è stato rifiutato quindi mentre spendersi apre finisco mentre spendersi apre dal punto di visto alludo contenuti rimane sostanzialmente
Chiusa rigida dal punto di vista della struttura
Il compagno Carrassi alle ricco e poi la compagna Anna Castellano
Condivido innanzitutto l'osservazione metodologica Cappato Gianfranco Pasquino poco fa
E cioè che di fronte a un processo di cambiamento complesso
Non si possono risolvere queste cose come documenti
Documenti di studi possono essere utili essere offerti all'esame e la discussione però bisogna trovare punti d'attacco
Per avviare una sperimentazione però sul una sperimentazione su qualcosa
Su qualcosa Pasquino ha detto la sua opinione dal resto anche sull'unità del ventidue luglio lo aveva parlato di apparati di ruolo per le istituzioni e rappresentanze elettive che considerava trainanti rispetto a tutto il resto
Io vorrei soffermarmi su due punti
Quella del cambiamento organizzativo fondamentale secondo me naturalmente
Era tener conto dei cambiamenti dalla Società della necessità di mandare avanti una politica riformatrice
E quello della democrazia interna
Tenga conto del democrazia interna in un partito alla base popolare Massa in presenza di un pluralismo posizione
Trascuro tante altre cose mi sembrano molto importante trascurò la brevità del tempo anche gli accordi le convergenze limito le cose su cui insomma per differenza
Voglio dire subito anche che pur nelle differenze di opzioni strategiche io rifiuto gli allineamenti alle mozioni
Vedo che nella coda di macchine ad arco fatte rete tre cose giuste intellettuale collettivo ripreso anche Occhetto Fassino eccetera eccetera però mai c'è un vuoto giuridico posto
Non sono convinto della parte conclusiva del discorso di Morelli sulla ipotesi federativo
Fax mi convincono altre cose
Temo qualche equivoco nella impostazione avvocato Frassi
Io mi riferisco a delle alla mia esperienza perché questo per dirlo non per fare del personalismo perché già prima del diciottesimo congresso
In un intervento fatto sull'Unità nel febbraio dello su Rinascita nel febbraio dello tanta nuove io ho avvertito che allora alla luce dell'esperienza e non delle mozioni
L'indicazione anche giuste che vengono date al dito tenevano un crash saremmo già allora largamente insufficiente
Il primo punto
Questo che noi siamo di fronte ad una crescente articolazione sociale di cui un po'tutti riconosciamo l'esistenza che si caratterizza per una crescente autorganizzazione di forze nella società
Autorganizzazione che si esprime in una azioni collettive
Pur con tutta la rilevanza che all'individuo
Andiamo dai Cobas
Alle leghe
Le quali attaccano lo Stato ma organizzano nella società un sindacato loro
Ai movimenti progressisti il femminismo l'ambientalismo eccetera
Ora c'è una spinta ad agire
Proprio nella difficoltà e nella carenza di risposte politiche
Questa agire articolato differenziato parziale il valore delle differenze avviene però sia per le trasformazioni oggettive economico-sociali su quello che intervengono abbiamo tutti quanti presenti nelle classi tra le classiche di transazione eccetera
Ma anche perché nel decennio della modernizzazione c'è stata una caduta non casuale di progetto politico
Dalla deregulation reaganiana al più stato cioè meno Stato e più mercato cioè la denuncia della politica dello Stato a progettare di fronte ai processi economici che avevano anche la valenza di una crescita economica o materiale ma sei matta altro contraddice
Ora perciò noi dobbiamo tener conto sia dell'articolazione
Delle differenze
Della soggettività che viene fuori nella società e della necessità di trovare il governare un qualunque processo degli elementi di progetti sintesi
E non solo di registrazione
Di queste lettere
Allora io dico che nel partito che cambia non mi convince
Non mi convince che non sia messa in evidenza
In evidenza
La modificazione primaria che bisogna fare
Che è quella di un'organizzazione che non può più vivere sul bando sull'articolazione territoriale bisogna dirlo perché avremo resistenza e da questo punto di vista abitudini comportamenti che restano su quel e non basta neanche esaltare l'autonomia dei dei livelli di base dell'unione comunale eccetera eccetera
Perché siamo di fronte a un differenziazione problematiche che deve anche articolarsi come dicevo prima anche in visione d'una progettualità non per dare scontato è un risultato ma per avere un binario per aver nomina tu parli alle generazioni future
Come si fa a pensare che un'articolazione
Legata sulla territorio le Unioni comunali eccetera eccetera ossa con conoscenza di causa e con le informazioni con la cultura necessaria collaborazione necessaria affrontare con continuità
Un processo una spinta culturale e politica di lotta tutto procuriamo sulle grandi contraddizioni nord subito tra economia ambiente tra progresso tecnico il gruppo sociale su queste cose che sono l'Avvenire il futuro
Il linguaggio i contenuti
A cui le generazioni future sono interessati
Come è pensabile che la riforma fiscale o il problema del deficit di bilancio possano con spessore politico sufficiente sarà affrontato da una unione comunale ho soltanto dalla proposta di legge presentata in Parlamento
Ce l'abbiamo la proposta
Ma siamo fermi nelle iniziative ci abbiamo un'elaborazione ricca sulla pubblica amministrazione ecco in tema di diritti separazione tra amministrazione politica
Sulla modificazione del tipo della struttura del rapporto contrattuale nel pubblico impiego possiamo fare
Allora il fatto è che ci vuole una concezione ecco io sono d'accordo su tutto sta colei che ritiene sono anche permettetemi ancora un riferimento personale arrabbiato perché poi sui diritti parliamo tanto però non facciamo
Facciamo poco
Non diciamo niente
Ma anche il fatto che governare una trasformazione non significa poi litigare sui rapporti col partito socialista perché su queste cose
Non credo che ci sia una impossibilità di un tecnico su
Ma dopo aver rotto sul braccio insignificanti o fare una scommessa sul GP di Roma considerato l'ultimo formatore riesce ad una legge
La quale anche se il governo forze progressiste può essere ostacolata non l'attuazione di San twittato discorso al mio obiettivo riformatore
Richiede un consenso largo non solo l'ha proposto all'atto di governo ma la consapevolezza del suo valore delle prospettive che apre della portata delle i altro implicazione di forze attive cultura
E lo sostengono Nenni nel tempo
Nel tempo
Gli affetti
Ora da questo punto di vista per questo io dico
Che l'articolazione su grandi tematiche legate alla grandi obiettivi
è fondamentale non mi convince l'adesione dell'associazione mi convince l'adesione ad individuare
Degli scritti è un rapporto con gli elettori non mi scritti su questa grande tematica tipo Centro iniziativa tanto per intenderci
Che diventa un rapporto non solo con alcuni personaggi persone di grande valore di grande cultura ma un rapporto diffuso crescente i sulle cose
Che interessa no
Capaci effettivamente di allargare all'esterno sui contenuti precisi la questione ma per questo ecco cito solo il titolo che accompagna
Bisogna andare al di là diciamo dell'Unione comunale su cento mila abitanti
O di quella circoscrizionale una città d'un milione un milione e mezzo di abitanti ci vuole correttamente una direzione sui centri iniziativa tematici ma bisogna dire che questa è la svolta rispetta l'organizzazione territoriale
E bisogna mettere in discussione le federazioni prima che ai comitati regionali
Io sono un regionalista convinto passato degli anni alla direzione del partito altrove occuparmi di regioni
Ma è inutile che adesso facciamo dalle costruzioni sugli Obiettivi politico istituzionale che abbiamo
La Croce figlia punto d'incontro reale realistico
Il rapporto tra base centro dirigente scusate mi faccio un coordinamento operativo anche possibile un ultimo punto lo dico molto rapidamente accenno soltanto i titoli su questa questione abbiamo Presidente
Credo che ci sia questo problema il pluralismo di opposizione ma rendiamoci conto
La democrazia può anche essere un imbroglio
Se si riduce da un lato all'affermazione demagogica della partecipazione generalizzata che è impossibile
Che invece va definita dove è possibile dove invece deve esserci la tecnica
Dall'altro può essere un imbroglio se si limita a dire
Dite tribù colpevole ognuno diceva su sul bisogno del suo proteste le sue critiche a nessuno è impedito di parlare
Chi decide scopo
Allora il punto il vizio del nostro di battello che abbiamo alle spalle Cuccia presentata come un partito come nessun altro libero nella discussione
E non è tanto le asprezze le la lunghezza della discussione
Ma il fatto che non è arrivata la base sui suoi contenuti
Perché il confronto resta su e non viene semplificato nemmeno si in termini di informazione io ho faticato caro Fassino
Non per discutere le mie idee che avevo messo in una nota scritta ho faticato per discutere la sua proposta
Per due mesi
Ho faticato per discuterlo
Nel concreto sui contenuti
Per avere un confronto che non fosse rimasto qui e voglio dire diciamoci anche francamente che appariva aggredita anche questa discussione così anche abbastanza frettolosa da ho finito finito
Esprime però ancora un prevalere noi non possiamo andare verso superare il centralismo democratico porta centralismo
Se il confronto che cosa si chiede come la delega significa impossibile se non è legata ha delle responsabilità operative
E a forme di rendiconto di controllo dico il titolo ma questo va istituzionalizzata va fatta una battaglia perché questo non si dice e non mi basta il controllo politico nei confronti dei dirigenti politici generali
Io voglio il confronto sin qui ha delle responsabilità precise problematiche tematiche legami con la politica e l'elaborazione sì Legal fare all'agire
E poi voglio dire questo confronto deve trovare dei momenti preliminarmente formazione
E l'informazione organizzato va organizza qualcuno dovesse responsabile perché non è che ogni corrente un gruppo che nel rapporto con i suoi questo ma anche benissimo ma in modo che noi abbiamo di fronte al pluralismo democratico e quello che i i termini generali dell'opzioni vengono rese chiare e intellegibili alla perizia se no secondo me questa non è democrazia è solo frazionamento tre città
La compagna Anna Castellano e poi il compagno Mauro Rota mentre rimane lui dovremmo cercare anche di fare il punto
Sulla situazione
Noi abbiamo hanno parlato fino questo momento diciassette compagni ci sono iscritti a parlare cinquantacinque meno diciassette quanti sono trentotto
Per cui difficilmente riusciremmo esaurire tutti gli interventi e dobbiamo decidere fino a stasera a che punto vogliamo arrivare senza ritrovarci con pochi intimi
Riusciamo a starci fino alle sette e mezza
Credo
Va bene no perché se no diventa più in là mi pare un po'difficile poi possiamo vedere se esistono i resi detto alle sette e mezza c'è ancora se si rese si può fare anche alle otto ma non lo so insomma mi pare che questa presenza tende a una certa ora poi a ridursi appunto quindi teniamo l'orientamento alle sette e mezza scusante
Sì dunque la volontà di costruire un partito di donne e di uomini
Volontà espressa con forza dalle donne comuniste nella relazione di oggi Livia Turco e anche recepita nella relazione di Fassino
Segna un'importante fase di passaggio direi un momento di discontinuità da una fase in cui la complessità è stretta espressa dalle donne
Veniva registrata semplicemente ad una fase in cui essa viene assunta dal partito
Ci si potrebbe domandare perché questa soluzione non è venuta prima nel momento in cui queste politiche
Venivano espresse venivano formulate
Mi sembra che la ragione fondamentale di una certa vita difficile del pensiero della differenza nel partito
Seduto al di là di limiti soggettivi di cui possiamo anche farci carico al modo di essere per il partito
In particolare sul modo di rapportarsi alla sua capacità di rapportarsi verso l'estero
La forma partito che si derivante dalla svolta di Salerno ed in particolare dall'ottavo congresso era costituita da un elevato grado di cultura una cultura proprio originale
Che veniva però propagata più che contaminata con l'esterno
Che aveva una forte identità e una forte ci attesta di posizionamento ed elevati livelli di condivisione di fine degli obiettivi
Il rapporto con l'esterno con un esterno vi è vi è più Complesso veniva però filtrato da parametri di una cultura ben delimitata
Rispondente cioè a problemi istanza interessi valori fortemente condivisi e quindi una cultura tendenzialmente totalizzante che negava l'esistenza di altri possibili razionalità quindi diciamo una cultura a razionalità unica
X il litro che aveva verso l'esterno quindi attenti questa tendenza a rappresentare la realtà sulla base di codici che l'ha setacciato hanno rendeva difficile spesso conflittuale un rapporto di interazione con intere aree della società
I cui bisogni interessi valori apparivano più problematici difficilmente incasellato Illy in parametri consolidati in una parola Diversi rispetta identità comunista
Di fronte poi la profonda trasformazione della Società del mondo degli ultimi anni
Ci si è trovato con un partito o con strumenti con un filtro percettivo se così lo vogliamo chiamare inadatto a cogliere la complessità e la dinamica dei cambiamenti incapace quindi a fare in modo che la sua presenza organizzata diventasse apertura effetti
Questo meccanismo di selezione cognitiva
Di fronte a fatti esterni alla propria cultura
Ha dovuto
Registrare in qualche modo l'esistenza
Di alcuni fattori che si imponevano per esempio la questione ambiente
Ha dovuto fanno oggetto di attenzione mantenendo però un atteggiamento di altro da sé di separatezza e questo è venuto mi pare anche se in modo meno meno forte meno deciso perché esisteva comunque nel pc una cultura dell'emancipazione
Anche per le politiche della differenza
Che hanno mantenuto sostanzialmente una loro separatezza all'interno del partito sonde piuttosto registrate appunto piuttosto che assumo
E se è così lo conferma anche Fassino quando indica l'assunzione dell'attualità di genere uomo-donna come valore fondante appunto della cultura di organizzazione della politica uno dei fondamentali elementi di discontinuità appunto
Nella teoria e nella pratica del nostro partito
Diciamo dunque che dobbiamo ora passare dalla semplice registrazione all'assunzione con tutto quello che ne consegue Tina razionalità maschile e femminile di una dualità di genere
E quindi il momento di
Diciamo forse questo mi pare il momento di chiudere le polemiche fatte anche recentemente sul maschilismo dei compagni che a me sembrano piuttosto che conseguenza di ratti suggestivi di cattiva volontario sensibilità mi sembrano piuttosto conseguenza di un modo di essere del partito di una cultura
Del PC della del la cultura dell'organizzazione del nostro partito
E quindi qualche volta insomma
Di ancora in qualcosa di responsabilizzare ecco chi stato
Accusato in questa direzione pensando che fama non sempre sia quel che si vuole essere ma quello che si può essere in questo caso lo strumento partito non cementate
Nel momento dunque in cui si avverte l'esistenza di un conflitto permanente ho aperto per un lungo periodo
Conflitto ovviamente che non confligga con l'unitarietà dei fini del nostro percorso quindi che noi ci diamo nel momento in cui questo conflitto conflitto viene accettato perché riteniamo che produca ricchezza perché lo riteniamo che possa produrre un punto di vista è più avanzato e allora necessario avere a disposizione uno strumento che lo espliciti che lo organizzi per renderlo secondo
Dunque ecco quando è partito ecco può essere davvero un partito di donne e di uomini
Innanzitutto io dico quindi un partito aperto
Un partito cioè con la cultura organizzativa in grado di percepire la realtà
In modo pieno di somma tra centosessanta carati senza filtri
Accettando l'esistenza di molteplici e razionalità
Mi pare che sia la la giunto il momento in cui accettiamo il fatto che vi possono essere punti di vista altrettanto razionale del nostro che valorizzino con priorità ideali bisogni diversi da quelli che abbiamo finora valorizzato da noi
Con confidenza con autonomia ecco di questo si tratta per esempio quando parliamo del pensiero greco
Un partito e dunque Sperto quando si fanno mettere a confronto più Orazio Narita
Che cosa ci serve ancora ci sarà un partito i conflitti
E della negoziazione come metodo per affrontare i conflitti
Perché non v'è dubbio che quando si confronta razionalità diverse si produce un conflitto
è un dato ineliminabile in un partito aperto che voglio interagire con la complessità del mondo moderno si tratta quindi di trovare metodi adatti a rendere secondo il conflitto
E mi pare che il metodo che ha dato se quella negoziazione che io presto ogni anno non bisogna confondere con la mediazione
La mediazione serve per raggiungere un punto di equilibrio fra due punti di vista DiVersi
Io rinuncio a qualcosa impoverisce è una cosa a a diminuire almeno ecco
Decurtazione invece mi pare significhi e confrontare punti di vista che si arricchiscono dalla scoperta dell'altro dalla ricchezza che può portare l'altro per decisioni quindi più forti non appiattite per un punto quindi più avanzato
Dunque partito aperto e perché e quindi poi che ha aperto partito dei conflitti partito chiusa al mito della negoziazione per una sintesi feconda
Partito e si dà regole perché razionalità diverse possano essere recepite esplicitate e negoziate
Perché regole perché anche in una logica di maggioranza e minoranza ci deve essere un governo ecco un governo dei conflitti prima responsabilizzazione in direzione di una di una gestione unitaria
Quando le regole quali si stima di portiere adeguato a questo tipo di partito quindi un partito dei conflitti e la negoziazione
Mi pare che la risposta sia espresso in modo chiaro e articolato nella proposta di Fassino sul partito
Di cui le indicazioni fornite da Livia Turco sono esplicitazione coerente rispetto a quel tipo di cultura quell'assetto
E mirata appunto a dare regole al percorso autonomo delle donne alla loro interazione col partito credo tuttavia se necessario continuare su un'analisi del rapporto tra donne e potere in un partito pensa
Il sistema di potere per le donne non può limitarsi io penso alla sfera della rappresentatività delle stanze cioè
Al momento diciamo degli organismi decisionali perché e lì finisce col cristallizzarsi può anche cadere in quel luogo nella mediazione
E la sua influenza in quel luogo principalmente rivolta ad indicare gli indirizzi strategici mi pare importi di più il modo con cui un indirizzo condiviso
Sia governato nella quotidianità lussi percepisce nell'ambiente esterno se ne fa iniziativa se ne ricavano valutazioni per l'azione successiva
Mi sembra di generale che ci siano come dire tre tipi ecco di potere
In un partito aperto con cui le donne debbono misurarsi e cioè un patto un potere di carattere istituzionale un potere di gestione un potere chi va a richiamare un potere cognitivo
Come dichiarato istituzionale chiaro quello che definisce caratteri formali di processi istituzionale quindi è quello degli organismi dirigenti della rappresentatività
I poteri di gestione puro di transazioni che se manifesta la capacità organizzativa di gestire attraverso il potere decisionale il processo decisionale negoziando punto obiettivi tempi e risorse priorità il potere che quello che chiamerei cognitivo e di è quello con cui ci si rappresenta la società e cioè come si ricostruiscono i fenomeni come si seleziona la realtà
Momento ho quasi finito importantissimo in un partito Berto di cui c'è una varietà di soggetti ma non soggetto unico che rappresenta l'immagine della società
Le date io credo debbano stare in tutti questi punti non solo in uno e in modo Inter comunicante che non fisso
Dobbiamo d'altronde pensare a questi tre momenti non come momenti separati ma come momenti che interagiscono appunto in un processo continuano a un processo ascolto percezione elaborazioni significa analisi per giungere una sintesi decisioni quindi priorità azione comunicazione e nuovamente ascolto
Ora se vogliamo costruire un partito di donne e di uomini se pensiamo a quella delle donne Gold una razionalità
Che si confronta e contaminate razionalità ed è necessario avere modalità di presenza e di militanza che garantiscano un modo di vedere della società partendo dal punto di vista delle donne
Per questo considero fondamentali nel rapporto donne potere la presenza delle donne nella fase che io chiamo cognitiva cioè nel luogo dove si forma la rappresentanza del mondo
Le donne possono stare con collettivi addome o comunque con autonomia ecco per poter incidere sull'immagine della realtà
In questo senso mi pare importantissimo la richiesta che fa Livia Turco di un processo autonomo ha un senso a una coerenza rispetto a questo progetto di parte
Oltre che ovviamente altre valenze
Le donne quindi devo Lhasa in tutte e tre queste fasi appartiene dico dei livelli più bassi perché è lì che si forma la rappresentanza della realtà e con la logica di rinforzare appunto il potere con cognitivo
E quindi senza accontentarci dei livelli istituzionali
Concludendo mi pare che solo un partito aperto flessibile
Capace di vivere in modo secondo i conflitti può essere un partito in cui vengono accettate e sintetizzate razionalità Diversity può cioè essere un partito ti do e di uomini
Però un altro verso la spinta delle donne per creare le condizioni della loro presenza nel partito mi sembra determinate tra il cambiamento del partito stessa
In questo caso dunque la politica delle donne non potrà essere vista come un incontro comunque problema in più ma comune essenziale motore di cambiamento non solo della società ma della stessa organizzazione che ci diamo per governare la società
Compagno Mauro Del poi baciarti
Ma intanto voglio scrivere
Il mio l'apprezzamento anzi qualcosa di più l'assenso rispetto alle proposte
Avanza cioè questa mattina accompagna sassi
E mi pare anche di scorgere
In questo proposte una certa sintonia
Con le indicazioni anche recentemente scaturite ad un seminario promosso dal Comitato regionale dell'Emilia Romagna alla quale hanno partecipato anche lì si compagni dei Comitati per la Costituente
In quella sede ci siamo confrontati ritrovo una forte sintonia con le proposte qui avanzate
Un quando di proposte che ritengo possono permetterci di fare in un scelta che guarda in avanti con
Diverse di queste proposte sono anche il frutto di una lunga incubazione di un'elaborazione comune che prende le mosse prima cosiddetta svolta questioni che oggi mi paiono vengono affrontate in modo più compiuto e in un quadro di maggio
Chi ha
D'altra parte io credo che il nuovo che andiamo a costruire deve avere necessariamente contorni chiari anche perché mi pare la conduzione la condizione stessa per tradurre le scelte in obiettivi concreti perseguibili verificabili suscitare anche nuovi impegni nove passione io mi soffermo su due questioni
Le regole della democrazia interna che mi pare ancora un aspetto come dire che occorre
Di ulteriori elemento di precisazioni che l'opzione regionalista ovviamente per ragioni di tempo non mi soffermo su altre questioni
Non di minore interesse
Io credo che oggi dobbiamo partire dal fatto che già siamo cambiati profondamente
Cioè un partito che mi pare di capire anche dopo il congresso
Sarà organizzato in un tendenze in opzioni non rientra menti politici e culturali diverso ecco io ritengo che dovremmo evitare di passare con me
Ci ha detto a USA ma pare ripeterlo
Da un centralismo democratico a tanti centralismo che oltre a introdurre nuovi elementi di rigidità da questo punto di vista possono anche paralizzare in qualche modo
La vita attività all'iniziativa del partito
La democrazia
Come libera espressione anche della società della Sony delle diverse soggettività CELTA afferma che vogliamo perseguire favorire a in sé tutti gli elementi della conflittualità
Il modo è come governare conflitto rendendo chiari secondo me le sedi del confronto e della decisione
Definendo anche un'unità di comportamento ridando efficacia l'iniziativa e all'azione esterna del partito
Diversamente rischiamo come dire di
Pian piano sminuire cit come punto di riferimento
Della società
Il problema può essere io che vengo affrontato con una esplicita scelta la definisco così di parlamentarizzazione del partito della sua vita in terra ovviamente con il dovuto equilibrio con il dovuto senso di responsabilità
Cosa intendo per parlamentarizzazione del partito della solita insegna
Intesa come un arricchimento proprio della vita democratica una forma di valorizzazione degli organismi dirigenti
Se guardiamo oggi ai funzionamenti ad esempio dei comitati Federer o degli organismi che andremo a leggere al congresso
Vediamo in sostanza che spesso questi organismi sono chiamati a ratificare decisioni già prese in segreteria in direzione sempre più così già oggi
Io credo che occorra un passaggio diverso dall'attuale se mi permettete quasi dequalificazione in qualche modo di questi organismi hanno effettiva qualificazione
C'è un modello democratico parlamentare nella vita all'interno del partito io ritengo che posso fare assumere ai diversi livelli della direzione politica un ruolo di effettiva partecipazione
Mia della stessa funzione dirigente
Un modello democratico parlamentare nel quale sono esplicite
Il ruolo di tutti
Vengono esplicitate anche vuole le diverse funzioni della direzione Politiche del controllo e dell'azione di governo
Ritengo che sia una forma più avanzata per garantire di garanzia dalla rappresentanza del rispetto delle differenze
Ma anche delle sedi di decisioni degli rendere chiari i percorsi decisionali e di verifica delle decisioni sette
Cioè in sostanza ritengo sia un modo per rendere praticabile il principio della maggioranza della responsabilità
E anche soprattutto rendere più il secondo un dibattito tra diversità
Cioè in sostanza incorporare la modalità dello stato di diritto
Atteso ovviamente con me in termini positivi termini di diritto di rendere che regole certe
Io credo vorrebbe dal vorrebbe dire oggi dar vita ad un vero partito democratico
Per la verità
Inesistente inventato
è un modo anche appunto
Per ipotizzare in una chiara separazione delle funzioni
Degli organi deliberanti del nuovo partito
Da quelli della governo da quelle del governo
Non c'è nessun partito in Italia d'altra parte a modello come dire di gestione interna parlamentare democratica
Che fonda la propria vita in Terna secondo i principi i principi dello Stato migliori
E questo ovviamente sarebbe un salto nuovo io credo
Determinerebbe immediatamente farebbe capire immediatamente i caratteri la tendenza politica nella quale ci muoviamo
E ovviamente le forti implicazioni politiche che può
La scelta del di un partito democratico ovviamente ha riflessi anche più in generale sulla società
Se
Il nuovo partito nasce per la riforma della politica e della democrazia nel nostro Paese e con questa CELTA pensiamo d'altra parte di interpretare un esigenza nazionale un'esigenza di quelle fondamentali e questo io credo debba appunto diventare un modo d'essere visibile
Del Partito Democratico della Sinistra
Ovviamente questo non è solo un problema di regole ma anche un modo di fare politica è un modo di essere organizzate per costruire un partito più radicato nella società di uomini e di donne di una forte capacità di risposta politica di iniziativa di lotta e di governo rispetto alle contraddizioni della società
Allora mi chiedo due minuti ancora sulle questa la questione dell'opzione giornalista io colloco questo fionde non questo anno
Condivido quindi la scelta di optare per una radicale riforma dell'organizzazione nel segno dell'autonomia
Del decentramento e in questo di una forte scelta del regionali
Ritengo giustamente si tratta di progettare e costruire come diceva Fassino un partito che mantenendo ed accentuando una dimensione nazionale unitaria
Super il modello attuale del centralismo o piramidale come dir si voglia per una struttura fondata su un sistema autonomistico decentrato con una forte autonomia programmatica politica organizzativa della dimensione della dimensione regionale
In altri terminali dimensione regionale io ritengo dovrà divenire un nuovo cardine della struttura organizzativa del partito
Una nuova istanza anche di sintesi di proposte e di iniziativa politica
Un luogo forte in sostanza del decentramento dell'abitazione politica del partito
Da realizzarsi con uno spostamento di pesi di funzioni dal centro ai regionali
Di potere di funzioni di Delle Cave di risorse di qua
Ecco in questo senso io ritengo che possiamo davvero a capire una nuova stagione di iniziativa politica e di radicamento della nuova forza dentro a
Società
Compagno Cherchi c'è
Morando
Sa compagni saranno in giro ma vuol dire che tutti questi nomi
Vanno in coda perché mi pare
La compagnia Nadia Buttini
Poi il compagno Chiocchetti
Il sedici sistema
Io compagni interverrò in parte su quanto ha detto Piero Fassino questa mattina dando però una particolarità questo intervento per quanto riguarda l'organizzazione del partito all'estero
E quindi faccio una breve comunicazione in questo senso
Il partito si organizzata all'estero per iniziativa dei lavoratori italiani nel dopoguerra
Con l'obiettivo principale che era quello della tutela dei lavoratori italiani all'estero
Il suo intervento e la sua iniziativa politica si sono sviluppati attorno alle questioni del lavoro per la sicurezza sul lavoro in siderurgia nelle miniere e nell'edilizia
Sulla questione del riconoscimento delle malattie professionali sul ricongiungimento familiare sulla previdenza sicurezza sociale in generale
Si è sviluppato e strutturato seguendo l'evoluzione della prima generazione di immigrati ancora fortemente legati all'Italia
E l'esenzione della sua attività oltre a quella di tutela ha privilegiato una politica di rientro considerando l'immigrazione un fenomeno transitorio
Il motto era infatti torna a votare e vota per tornare
L'emigrazione italiana da allora è cambiata notevolmente in questi trenta quarant'anni si è stabilizzata e nella maggioranza nella maggioranza dei Paesi europei
Vi sono nuove generazioni di immigrati figli di immigrati che sono nati e cresciuti all'estero
E che all'estero hanno costituito la loro storia ed un percorso diverso rispetto ai genitori
Parlano un linguaggio diverso ed anche una lingua diversa hanno esigenze ed obiettivi diversi
Il piccino avviato con difficoltà un processo di adeguamento ed ha cambiato i suoi orientamenti politici da una politica di rientro ad una politica di piena integrazione nel Paese di residenza
Questo passaggio molto difficile della nostra storia all'estero è avvenuto con molte difficoltà disagio e lentezza nel percepire il cambiamento
Una lentezza debbo dire ancora maggiore nella con i nella cultura politica dell'insieme del partito in Italia che non in quella del partito all'estero
Che hanno messo in crisi la forma organizzativa che hanno provocato un calo di iscritti diminuzione nei rientri a votare ed in ultimo il calo elettorale alle elezioni europee voto per il quale si può cotta si può o esprimere in loco
Inoltre la crisi del partito in Italia ha sicuramente inciso in modo negativo sulle organizzazioni del partito all'estero
Ciononostante il PC è ancora oggi la forza italiano organizzata all'estro più consistente e radicata nella società di immigrati
è riuscito a farsi rispettare in ed in alcune realtà ad essere interlocutore delle forze sociali e politiche oltre che da quelle immigrate di italiani o di altre nazionalità di quelle locali è stata all'origine della costituzione di associazioni e centri aventi come scopo la promozione culturale sociale e che sono ancora oggi in alcune realtà veicolo di cultura identità italiana
Stato accanto ai lavoratori immigrati Dottò Toni nelle grandi battaglie sindacali
Molti compagni militante sono militanti nei sindacati socialisti e socialdemocratici del paese di residenza sono spesso dirigenti stimate capaci il PC è stato inoltre uno dei difensori principali dei diritti degli italiani all'estero diritti maturati nei confronti dello Stato italiano parlo di previdenza sociale diritto allo studio scuola di lingua italiana all'estero
Diritto che hanno trovato un'ampia rispondenza nelle rivendicazioni della prima e della seconda Conferenza nazionale dell'emigrazione
Questi anni di cambiamenti dell'emigrazione della società nel suo complesso sono stati anche gli anni in cui il processo di unità europea ossia accelerato
Italiani all'estero in Europa vivono giornalmente questa evoluzione e di cambiamenti che ne conseguono sono non solo osservatori privilegiati di questo processo ma soprattutto attori direttamente implicati in vivono in società che sono di fatto già l'embrione di una Europa multietnica e multiculturale il loro processo d'integrazione sociale è già avviato da tempo e la presenza nel sindacato in questo senso è indicativa
Unità politica europea ha un grande valore
Può essere infatti un'occasione importante per l'ottenimento anche dell'integrazione politica dei cittadini
Che sono di fatto europei per cultura formazione ai quali però non vengono garantiti i diritti essenziali di partecipazione di voto
è chiaro che per continuare a difendere gli immigrati italiani ma soprattutto per essere portatori di nuovi valori per aprire un nuovo fronte di iniziativa che indichi la via della piena integrazione come unica via percorribile
Il nostro partito all'estero deve attrezzarsi in modo nuovo
E vogliamo qui indicare la struttura ed il percorso di un partito all'estero frutto di riflessione di esperienze che tiene conto delle differenze esistenti tra realtà diverse in questo senso la relazione di Fassino questa mattina
Coglie in modo in molti aspetti per molti aspetti le nostre esigenze infatti noi pensiamo un percorso è una struttura di questo tipo
Innanzitutto strutture articolati in base alla specifica realtà in cui operano e delle soggettività delle compagnie dei compagni che le promuoveranno articolate nel modo più ampio possibile sezioni club associazioni centri culturali
Facendo capo ad unioni comunali o riferite ad altri livelli territoriali del Paese di residenza provinciali dipartimentali cantonali o o vedere di Land in Germania
Dove le unioni non si riferiscono ad un
Col livello nazionale di direzione di coordinamento le attuali federazioni dovrebbe essere presente una rappresentanza nazionale
Pensiamo inoltre ad un coordinamento europeo momento e luogo di sintesi politica che instauri un rapporto diretto con le rappresentanze istituzionali
Parlamento europeo Parlamento nazionale italiano parlamenti nazionali locali governo ombre regioni
Sarà questo lo strumento di effettivo decentramento e di autonomia del partito nono fa partito che dovrà avere con il partito in Italia un rapporto che noi pensiamo di tipo federativo
Pensiamo inoltre ed in parallelo a questa qui anche quindi alla costruzione della nuova formazione politica così indicata ad un movimento Forum promosso dalla nuova formazione politica del quale possono far parte italiani emigrati di altre nazionalità e cittadini autoctoni
è questo secondo noi il luogo e momento di discussione d'elaborazione politica della sinistra immigrata sinistra che sia interlocutrice e il gruppo di pressione nei confronti dei partiti della sinistra europea
I rapporti con i partiti della sinistra europea
La nuova formazione politica ed il Forum devono avviare un processo di collaborazione di iniziativa politica sempre più stretti con i partiti della sinistra europea
Nella prospettiva dell'ottenimento del diritto di voto amministrativo e della possibilità di voto europeo per liste locali si pongono come obiettivo di trovare forme di accordi elettorali con questi partiti a questo scopo debbano essere valutati e trovati strumenti di confronto di contrattazione con i partiti della sinistra europea su alcuni punti che qui vinco campagne per temi precostituzione di club della sinistra
Problema è questione da porsi della doppia tessera doppia tessera intesa evidentemente fra la nuova formazione pare politica e i partiti della sinistra europea per già iniziare un processo di integrazione accordi per elezioni amministrative a medio termine e per le elezioni europee opportunità di sfociare in rapporti più strutturati ed anche più organizzati con questi stessi partiti
Ci poniamo anche la questione dei quadri e degli strumenti di finanziarie di un partito a operanti all'estero
Infatti questo progetto politico non può non farsi carico dell'aspetto qua definanziamento dell'organizzazione la formazione dei quadri è stata ad oggi una delle parti carenti della politica del nostro partito
Una struttura ciò come quella indicata sopra implica necessariamente un salto di qualità nell'impegno del partito nazionale a selezionare quanti ed in emigrazione nel garantire loro dignità
E tutela previdenziale oltre che possibilità effettiva a produrre politica e possibilità di mobilità all'interno dell'organizzazione nel suo complesso
In funzione dell'esperienza acquisita e della capacità politica cosa che ad oggi non è ancora del tutto realizzata si parlava infatti questa mattina in o nel pomeriggio all'intervento in cui le federazioni hanno almeno un funzionario o settanta funzionari all'estero dobbiamo denunciare federazioni senza nemmeno un funzionario né politico né amministrativo
La ricerca di un autofinanziamento sarà uno degli obiettivi prioritari delle nuove strutture all'estero coscienti che l'autonomia e decentramento implicano diritti ma anche doveri
è necessario però secondo noi che il centro del partito mantenga non solo l'impegno politico ma anche l'impegno finanziario
Senza il quale l'autofinanziamento che richiede grado gradualità ed un periodo di transizione non potrebbe essere raggiunto
L'impegno nel centro del partito potrebbe essere una forma di capitale di impianto funzionamento formazione di quadri eccetera
Proprio da considerarsi come la possibilità di un avvio di una politica diversa ed altri sostegni finanziari potrebbero essere necessari soltanto per progetti specifici a termine e con controllo di bilancio specifico
Voglio anche qui dire che già le attuali federazioni del pc all'estero si sono impegnati in questa direzione nella ricerca
Di di un autofinanziamento e che quindi la gradualità e già stesse in atto
Esiste infatti un patrimonio immobiliare un patrimonio mobiliare all'estero si sono costituite cooperative che sono fonte di lavoro per gli emigrati italiani ma che sono anche fonte di finanziamento per queste federazioni
In ultimo e concludo vorrà indicare le funzioni agli obiettivi delle nuove strutture all'estero
L'emigrazione secondo me è un vero e proprio laboratorio di esperienze e di analisi e di elaborazione politica e culturale in Europa
La base della costruzione europea può partire proprio da questa esperienza di convivenza in una società multietnica multiculturale
Le nostre organizzazioni all'estero teorizzano da parecchi anni che un investimento politico una presa di coscienza di un patrimonio originale
Può essere per il partito un grande apporto nella sua elaborazione politica sulle questioni europee sulla sull'integrazione degli immigrati in Italia
Sulle interdipendenze sui rapporti nord sud che hanno generato e continuano a generare emigrazione siamo convinti di svolge un ruolo essenziale nel processo di unità europea e in quello di ricomposizione della sinistra che deve partire soprattutto dalla base dalla gente
La nostra esperienza politica in Europa a contatto con la sinistra europea da tanti anni anche prima che questa diventasse frequente nel Partito d'Italia nella sua lavorazione nell'analisi ci rafforza nella convinzione
Che la ci rafforza nella convinzione che l'ingresso nell'Internazionale socialista sia la strada giusta è percorribile
I nostri obiettivi si possono quindi riassumere nell'esigenza di rito di una uni di una politica per la riunificazione comunitarie politica europea per una ricomposizione della sinistra loro Paperon Oropa dei cittadini e dei diritti
Il contegno Chiocchetti poi Camurri
Stamattina mi è parso molto convincente ragionamento di fascino anche se poi su qualche punto dovremmo
Logicamente fare dei passi in avanti perché mi pare una mutazione
Radicale della forma partito e se è vero che il Partito Comunista sta discutendo da anni sulla necessità di
Un radicale mutamento dalla propria forma partito per fare oggi è ancora più urgente questo ragionamento se come io sono convinto costruire un partito nuovo della sinistra che l'Italia non ha mai avuto
è l'obiettivo che ci siamo dati credo che abbiamo ancora di più oggi da portare avanti questo compito come
Mi ha
Mi ha convinto la la l'esposizione di di Livia Turco che ci sia con puntigliosità fornito la fase di discussione che avviene tra le donne su questo punto con spunti molto interessanti per arrivare appunto a costruire un partito di donne e gli uomini
Sulla forma partito il punto centrale sul quale voglio soffermarmi è quello relativo alla regionalizzazione
Della nostra struttura
Io credo che qui dobbiamo mi pare questa se l'impostazione di Fassino
Non chiudere la discussione sul sulle forme federate ma mi pare di poter capire
Che si può anzi probabilmente si deve avviare delle sperimentazioni con quelle realtà su questa linea strategica
Che già oggi vivono delle fortissime
Particolarità dal punto di vista anche della autonomia loro assegnata io credo che questo ragionamento sulla sulla forma partito e sulla sua regionalizzazione
Vada ovviamente portato avanti assieme al ragionamento sulle riforme istituzionale sulla riforma dello Stato
E qui c'è un punto
Che va discusso in altra sede io personalmente sono convinto che noi
Puntando ad una riforma dello Stato
Profondamente diversa dall'attuale in senso appunto di un fortissimo decentramento dei poteri credo che
Sia poco io credo che oggi sia utile ragionare sul punto forte di uno Stato federale
Mi rendo conto poi una forza politica deve
Anche proporre delle fasi intermedie forti ma io credo che questo sia un punto politico centrale anche per le cose che alcuni compagni hanno detto qui e legarci in qualche modo su questo punto anche con una sperimentazione concreta ad avviare da subito anche per quello che riguarda patti federativi
Della dentro la forma la forma partito da questo punto di vista
Deciderà il CCD sulla proposta che di fornire alla Commissione per le regole io credo che da questo punto di vista ecco questa idea di mozioni locali abbia un senso chiaramente collegato
Nazionali ma abbiamo forte il senso
Nel senso che a mio avviso se penso alla mia realtà quella dell'autonomia speciale del Trentino dall'Alto Adige se noi crediamo questa non è una condizione che oggi ma se noi crediamo che il nostro compito dentro il partito comunista o dentro al la nuova formazione politica della sinistra sia quello di fare solo diciamo i megafoni di quello che ci dicono dal centro del partito
Poche non sembra quindi all'amica insomma diaframmi parte
Mi pare ovvio o c'è una forte
Una forte specificazione su alcune linee di tendenza e di iniziativa forte per la sinistra per riuscire a scalfire il il sistema di potere
Costruito dalla democrazia cristiana in Trentino e dalla Südtiroler Volkspartei in Alto Adige dobbiamo mettere le mani fino in fondo nel piatto per cui
Anche qui le mozioni e le piattaforme programmatiche locali hanno un fortissimo
Un fortissimo senso da questo punto di vista brevemente stiamo discutendo su questo passaggio sia nella federazione di Trento con in quella di Bolzano
E
La linea che stiamo diciamo così
Prendendo in mano è quella di nel prevedere dei patti federativi anche tra le due realtà
Con un ragionamento inverso vista la situazione particolare locale che vede i poteri autonomistici assegnare competenze primarie alle due Province non alla Regione un ragionamento inverso chiaramente rispetto a quello che succede nel resto del Paese dove invece diciamo le competenze
Politiche riguardano più livello regionale invece
Quasi più nulla il livello delle province per cui questo tipo di patti federativi tra le due realtà e dentro questo Patti federativi patto federativo con il partito il partito nazionale
Appunto rispetto a questo credo che
Certo con particolare situazione che di partito ma se pensiamo che questa sperimentazione può essere fatta anche in altre realtà Sicilia Sardegna pare che questi ragionamenti vadano avanti ecco una fase di sperimentazione anche non molto lunga
Rispetto a questi patti federativi ci può fare
Non voglio mettere i tempi per il suo mantra un anno un anno e mezzo anche una prima verifica e vedere se su questa strada assenso anche pensare ad una estensione di questo tipo di questo tipo di proposta
Altre altre questioni molto molto particolari io ho una
Una preoccupazione
Di questi giorni
Discutiamo appunto positivamente su ciò che dovrà essere la nuova forma partito
Io solo preoccupato di questo stabiliremo le regole congressuali faremo il congresso
Io sono preoccupato della fase subito dopo il congresso la discussione che lo stiamo facendo importantissimo essenziale per quello che dovrà essere appunto il nostro partito in futuro come con come dovrà essere organizzato è ha bisogno di tempo non è che finito il congresso appunto abbiamo le cose in tasca le mettiamo in pratica
Mettiamo la chiavetta se l'opposto probabilmente con una
Un metodo di lavoro che costi che costituisca la possibilità per trovare da subito alcune di queste chiavi immediatamente dopo il congresso dovremmo metterla in campo
Rispetto alla mia realtà
Abbia un problema molto pratico e che si porrà da subito ora tutti hanno capito che questo congresso al congresso dei delle donne e degli uomini iscritti al Pci ma c'è il problema degli esterni
Che risolveremo dopo però che non possiamo aspettare ancora poi altri mesi per risolvere io credo che questo sia un problema che va affrontato se penso l'altro giorno c'è stata una iniziativa a a Trento con ancora un forte entusiasmo di questi Esterni che stanno
Provando ad aiutare a portare avanti questo processo e io credo che in quella realtà pensare di non ha vere un apporto quotidiano di militanza quotidiano anche di possibilità di direzione politica per alcuni di questi nella nuova formazione politica se cioè ci mettiamo ancora un altro anno per vedere di fare un altro congresso
E che questi allora diventano titolari
Del del voto ed è la possibilità di entrare negli organismi dirigenti di qualsiasi siano di di eccezione o di federazione credo che aspettiamo un po'troppo insomma ecco anche per quella fase serve mettere insieme un ragionamento
Questo può essere fatto attraverso anche non so quanto il gruppo di lavoro su questi con
Da poter deciderà anche abbastanza veloce
Il compagno Camurri propri Agostini per l'ultimo intervento
Compagni l'intervento è in sostanza la sintesi per non fargli perdere troppo tempo soprattutto a quest'ora di una comunicazione che insieme ad altre abbiamo preparato ad integrazione delle relazioni dei compagni relatori di stamattina
Il senso dell'intervento le della comunicazione quindi devo fare che cercano di trattenere l'arco temporale previsto ma che essendo una comunicazione chiedo scusa potrebbe anche superare qualche minuto
I tempi previsti riguarda il governo dalla complessità il problema della gestione del cambiamento tema questo mi sembra di grande attualità in quanto molti dei compagni intervenuti hanno sottolineato l'importanza operosa
Dal problema su
Ora
Parliamo partiamo da come sta in Terna la storia del nostro partito duello sulle forme strutturali e organizzative sicuramente la storia di un'organizzazione ad elevata complessità interna
Questa complessità avuto fino al settantasette era al crinale del settantasette che Buzzi ricordava prima che io condivido con me
Momento di rottura di una continuità ha avuto un elevato livello di cultura proprio del regionale una elevata capacità di proroga propagazione verso l'interno verso l'esterno la cultura stessa
Ha significato un forte radicamento nella società e nella storia del nostro Paese un'elevata articolazione funzionale territoriali ha significato esperienze emblematiche unificanti
Ha significato ha capacità di proposta di Progetto forte identità e certezza del posizionamento del nostro partito che è stato allora essenzialmente di tipo sociale
Una correlazione stretta anche se non è rigida tra i diversi piani di funzionamento della nostra organizzazione l'identità al posizionamento il programma la struttura elevati livelli di condivisione nei confronti dei figli e degli obiettivi correlanti ed altrettanto elevati livelli di motivazione l'azione per il conseguimento degli stessi fini e degli stessi obiettivi
Il problema che dal punto di vista la struttura organizzativa del sui meccanismi di funzionamento così come anche sono sazio state stamattina il problema di questi meccanismi di questa struttura che dobbiamo affrontare per la realizzazione nuova formazione politica della sinistra consiste anche nella ricostruzione di un'elevata complessità interna
Che abbia un carattere riff di forte non attività e di rottura
Di Fossato di forte innovatività di rottura della continuità senza disperdere quella parte del nostro patrimonio come è stato ricordato Fassino
Che ancora oggi la pienezza di valori positivi e capacità di comprensione del contesto reale nel quale operiamo e conseguentemente di influenzare non solo di recepire comprendere laddove possibile il contesto esterno spesso
In breve sintesi la convessità interno ne ha fatto un disvalore al contrario presenta un valore positivo in sé da ricostruire se il futuro Partito Democratico per la sinistra vorrà svolgere il ruolo di forza grande fortemente radicata nella società
E un formula ruolo di cambiamento
Il problema reale consiste nel governo di tale complessità se noi volessimo affrontare il problema del governo della complessità però soltanto dal versante dalla complessità interna credo che compiremo un'operazione di tipo da un lato puramente accademico e dall'altro di mera ingegneria organizzativa
In realtà intrinsecamente collegata al sistema di potere e alle sue regole
Mi pare invece che vi sia nel senso mentre un'azione difensiva di Fassino più complessivamente nella parte positiva del nostro dibattito interno una forte aspirazione a correlare
Ciò che noi siamo e vogliamo essere cioè il mondo interno del nostro
Partito il nostro mondo interno con il mondo esterno senza distinguere più di quanto non sia oggettivamente necessario dal punto di vista logico e pratico le culture i tempi e i modi di essere dei due mondi
Occorre pertanto per cercare definire il concetto di Compaq sta Esterna
E vedere di correlare la complicità esterna la complessità interno perché il governo dalla complessità è appunto questo
Allora sinteticamente come possiamo definire nel contesto socio la complessità del contesto sociale nel quale operiamo
Attacco sostanzialmente facendo riferimento a tre variabili la numerosità
Di ciò che si muove nel contesto sociale e che incide sui nostri comportamenti strategici e organizzativi le variabili sociali economiche politica tecnologica ecologiste i valori reali eccetera
La velocità del cambiamento delle variabili ambientali e stesse e il grado di prevedibilità e di tredici militari del cambiamento delle variabili ambientati stress
Di fronte a una complessità esterna così individuate concepita il problema del Governo dalla stessa si pone sul terreno della riduzione per la complessità sorte il termine riduzione alla complessità un termine che a molti compagni
Non piace ma vediamo di chiarirlo meglio in modo tale da capirci
Quello che si vuole dire che la nostra proverbiale capacità di analisi da sola non basta più
Ad essa va aggiunta valorizzata la capacità di sintesi e soprattutto di scelte definizioni di priorità
Si apre c'è il problema della capacità di elaborazione e direzione strategica del nostro partito la capacità visto che siamo in questa Assise di elaborare un programma
Non solo fondamentale ma anche un programma articolato
Da potere proporre al mondo esterno da questo punto di vista mi spiace essere polemico ma mi pare che ritardo culturale del nostro partito sia abbastanza elevato così come sono più lenti progressi verso un comportamento non attivo ed efficace
è vero che alcuni elementi della cultura comportamentale strategica se la nuova formazione politica dovrà assumere sono sufficientemente chiare e non le ricordo perché già li ricordava stamattina Fassino alla democrazia
Come metodo la democrazia dove si coniughi la partecipazione la delega il controllo della delega che rispetti però i tempi gli ambiti di autonomia dell'istanza controlla delegate controllata eccetera
Ma va peraltro sottolineato che se sono chiari e condivisibili di alcuni elementi della cultura comportamentale strategica o capacità di elaborazione politica
Questo è lavora la cultura comporta verso il peggio per un partito
Non è altrettanto vero che vi siano analoghi elementi di chiarezza in altri momenti del nostro lavorazione a me sembra che punti essenzialmente critici del nostro modo di comportarci ed elaborare
Sì ma senza la mente
Una sostanziale incapacità di distinguere i fini ultimi il programma fondamentale
Dagli obiettivi e soprattutto l'incapacità di diventi individuare una gerarchia tra gli obiettivi quelle che nel nostro linguaggio noi definiamo le priorità
Assente poi il concetto di strategia come articolazione di tre momenti la formulazione degli obiettivi la gestione
Del del dalla macchina degli obiettivi stessi del controllo dei comportamenti per raggiungere gli obiettivi di controllo del grado di raggiungimento di obiettivi stesso
Così come è assente questo mi pare del tutto
Appare il fatto che ragionare da giro strategicamente deve significare ragionare ed agire per alternative
Naso partito in sintesi ancora infatti Itza quindi da questo punto di vista il meccanismo della condivisione cioè sono d'accordo non sono d'accordo
Che oggi è paralizzante persino al vertice del partito stesso sottovalutando il meccanismo della motivazione
Cioè agiscono ma agiscono mi mobilitò nomi mobilitò nel nostro linguaggio
Che è stato il punto di forza principale del Partito comunista italiano nella sua storia
Ora tale punto di forza era praticabile a quando la distinzione tra fini ultimi l'identità e gli obiettivi quella che noi chiamiamo la strategia del programma
Erano per noi comunisti largamente a sovrani punibili e quando il grado di complessità ambientale definito come l'abbiamo definito prima era funzionale facile tante per la nostra cultura del modo di operare il mutamento del contesto esterno così come tutti
Hanno messo in evidenza che lo ha connotati elevati livelli di turbolenze
Deve assumere pienamente come dato permanente essenziale del nostro girone
Un nostro relativo ritardo rispetto all'ambiente cessano e vogliamo tornare ad incidere sull'accettare dobbiamo attivare un circuito di ascolto dalla società ma anche a riattivare una complessità che incida sulla società
Per però attraverso modalità
Profondamente diverso da quelle che fanno parte la nostra cultura del nostro patrimonio lo si voglia o meno
Cioè in sintesi l'ambiente esterno esso intende prevarranno in larga misura sui tempi interni del nostro talmente la nostra capacità di influenza se questo è vero il momento dalla condivisione separa allora da quello che la motivazione in modo netto irreversibile e se essi
Permanente
Sono ma parla qua
Se si assume questo dato come assunto dobbiamo accettare anche l'ordine giudizio che l'organizzazione di qualsiasi natura
Non può avere alcun elemento di efficacia e di efficienza Semaine de che ne fanno parte non si attivano su obiettivi a compiti precisi definiti ora da questo punto di vista poiché organizzazione per organizzare partite alla strategia altro non è che la sua linea politica al suo programma di fondo ed è altresì lo strumento operativo per realizzare la sua identità
Non può sfuggire la non neutralità sia la linea politica sia della sua forma organizzativa
Compagni io dico subito abbiamo bisogno ancora di Tazio due paia
Lo avevo premesso
Se quanto detto corrisponde come credo al sentire comune dei compagni la non neutralità è altrettanto certo che tale non tre tale vero solo certo in prima c'è entro certi ambienti diverse infatti un dibattito tutto incentrato sull'identità
Da un dibattito prevalentemente incentrato sui soggetti sociali a cui ci rivolgiamo e sugli obiettivi che noi vogliamo raggiungere
Allagamenti diversa dall'atteggiamento e la capacità di mobilitazione di un partito chiamata a discutere ma anche ad agire sull'uno o sull'altro aspetto ricordati precedentemente ora sarebbe un passo in avanti eccezionale se non riuscissimo a discutere
Sia nella fase precongressuale congressuale sulle cose da fare perché questo porta solo vantaggi nessun vantaggio secondo me
Intanto l'attenzione linguaggio sarebbe più rivolta al mondo esterno che al mondo intero
La legittimazione di Area diverso orientamento politico culturale
Porterebbe a una diminuzione anche se non l'eliminazione delle possibili conseguenze degenerazioni correntizia e poi questo comporterebbe una partecipazione attiva sia dei militari sia degli esteri guardavano strumento attivo con profondo interesse più democratica e più arricchente il dibattito nostro stress
In altre parole dobbiamo fornire
Alla gente che guardano in ai diversi livelli interlocutori che ricordano Fassino stamattina
Programmi e proposte articolate flessibilità i valori fondanti ed unificanti ma anche valori che possono essere assunti in qualche momento unilateralmente
Perché coerenti in quel momento con i nostri obiettivi e traguardi specifici il passaggio cioè dalla logica Della coerenza guardare alla logica delle coerenza parziali
L'idea viste non solo come capacità di produrre elaborazione politica che alimenta l'iniziativa politica stessa ma anche e soprattutto come valorizzazione di atteggiamenti normativi che siano vada volano di un continuo processo di gestione cambiamenti
Che deve essere connotato diffondono formazione politica della sua cultura del comportamento strategico confina capacità di governo su cui non mi fermo
Da questo punto di vista naturalmente la nostra lavorazione politica già ricca una riforma delle istituzioni rapporti con la sinistra ruppe la remunerazione dei tempi lo sta in funzione delle donne l'altra cosa perché non ricordo per fare presto
Però un altro elemento che mi piacerebbe sottolineare saltando molto di quello che vorrei e dovrei dire è che un assunto di fondo nel processo giusto nel cambiamento
è che
Noi dobbiamo come operazione di rottura assumere essenzialmente questo aspetto del problema
Accettare un rapporto biunivoca tra strategia struttura nel senso della piena accettazione del fatto che non esiste più la possibilità di concepire un'autonomia ed una priorità della linea politica
A prescindere dalle forme concrete l'organizzazione e viceversa
Ora da questo punto di vista mi rifaccio dagli interventi di alcuni compagni che sono intervenuti in modo polemico sottolineano gli aspetti non esaustivi della proposta di Fassino
Vorrei dire che se è vero che il prossimo congresso non esaurirà certamente il dibattito sull'identità dalla nuova formazione politica come è giusto ma anche mi si perdoni ovvia banale
Mi auguro che sia migliaia di militanti del sì e del no che questo nodo venga sciolto a meno che non prevalga una logica del tipo cupio dissolvi francamente inaccettabile da parte di chi denuncia altrui presunti tentativi di dissolvere un patrimonio
Il problema è la gestione del cambiamento sono essenzialmente tre il più importante del tempo
E vorrei parlare a questo punto di qualche di specificare meglio cosa volevo dire chiuderà con questo quando parlavo del accettare un ritardo permane
è bene ricordare che tale ritardo va visto e vissuto in senso relativo quanto più saremo in grado di cogliere e quindi anche dal punto di vista organizzativo ovvero le strutture adatte raccogliere segnali forti ma anche e soprattutto segnali deboli provenienti dal mondo esterno
Tanto più sapremo relativizzare con efficace retate di cui si è detto ciò che invece va assolutamente evitata e la pratica di assumere tendenza effimere
Come segnali deboli talora anche come sei forte di mutamento perché in ciò si denota negli elementi subalternità spesso assunti dal nostro partito in questi ultimi anni
Queste infatti sul relativo ritardo deriva da una valutazione era stato nostro partito il nostro partito ha una solida cultura diceva
Ma è soprattutto un partito che vive la sua solida cultura come una cultura di successo
Una cultura forte quindi elevate saranno le resistenze al cambiamento nostro partito non sono resistenze politiche reali ma le resistenze naturali al cambiamento e che sono trasversali alle attuali nostra
Questo è un dato del problema cosa ci vuole
Essenzialmente per potere quindi a vere
E superare queste resistenze natura cambiamento ora la consapevolezza che noi saremo lo dico in breve sintesi senza legge
Certo in ritardo ma il ritardo che noi possiamo accettare non è il ritardo che l'ambientazione terrà quindi ci vuole un forte e legittimato gruppo dirigente articolazione autonomia dei legali che permette di dare risposte in tempi reali per quanto possibile alle sollecitazioni del mondo sta
Un
Dico infine sapere che bisogna coniugare il consenso con la rottura ora dovrà rompere rompere con forza laddove evidentemente esistono a minacce ambientali forte alla nostra organizzazione nostro partite pilastri su cui esso serve e accettare invece momenti di accettazione ecco e di di un consenso più ampio
Laddove esistano evidentemente ancora valori e stanze
Seppure in via di superamento fortemente collegate a quella parte di Area di valori e di interessi che fortemente si riconosce dal suo partito che rimane pur sempre il secondo bandito dagli Havana
Il più forte partito in molte regioni d'Italia il biondo ardente Barbera sinistra una parte fortissima influente dalla sinistra europea vi chiedo scusa per la lunghezza del
Il compagno Agostini e poi sospendiamo e domani i primi interventi sono del compagno Brennero Breguet non lo so diressi Fulvio bar Ciardi
Compagno
Agostini non c'è
Si parla pure che almeno così bravo rinviamo
Un po'ha visto che ci sono trenta interventi ancora
Io vi intratterrà è ancora questa sera magari per meno di dieci minuti così
Ma io rapidamente
Ho condiviso molto rimpianto delle relazioni presentate questa mattina
E per questo coro voglio concentrare soltanto su due punti l'attenzione cercando di proporre appunto l'attenzione dei compagni più che alcune opinioni personali alcune considerazioni che derivano dal dibattito di questi mese di questi anni
Nella mia regione Piemonte
La prima considerazione
La struttura del partito il suo decentramento la sua articolazione
Vanni cresce nella nostra regione in particolare il dibattito si è sviluppato molto un dibattito sulla regionalizzazione dello Stato
Fino a prefigurare ipotesi di uno Stato federativo su base regionale e di un'Europa delle Regioni
Ci trova quindi convinti un'ipotesi decentramento della direzione politica del partito che punti alla chiusura dell'esperienza del partito centralistico e verte piramidale
E che muova quindi decisamente verso un'ipotesi di regionalizzazione
Ma questo però lo diceva già questa mattina Fassino
E non lo si fa per proclama non lo facciamo cioè mettendo su questo un punto dello Statuto oppure un'affermazione anche secca all'interno della delle mozioni congressuali
Mi preme allora entrare nel merito di di alcune che sono le condizioni fondamentali perché questo processo si avvii primo di potere
Allora la condizione quella che i regionali siano un livello decisivo dell'elaborazione e della decisione del programma
E necessario che i comitati regionali i congressi regionali siano il collegio
E vigente delle delegazioni del comiche che compongono il comitato centrale
è necessario che i segretari regionali siano membri
Conflitto tra livelli le federazioni regionali
La cosa necessaria quindi è in questo caso si per statuto attribuendo diverse competenze tra i vari livelli del partito
Terzo le risorse dobbiamo cioè stabilire un percorso attraverso il quale tutti hanno i regionali di risorse economiche e umane adeguate e dove concentriamo cercando di rendere massimo profitto per tutto il partito le funzioni di staff più importante
Queste scelte consentirebbero di muovere decisamente verso una forte articolazione flessibilità e diversità delle strutture del partito
In questo senso io credo che vada ribadita una che dovrebbe essere una ovvietà ma purtroppo per noi da tempo così non è
E cioè il superamento della matrioska di cui parlava questa mattina Fassino e della sostanziale la logica di struttura in realtà profondamente diverso io da questo punto di vista mi sento di poter fare un esempio piuttosto
Esplicito credo per quello che ci riguarda infatti nel Piemonte banco di prova credo che sia da una parte
Una sperimentazione concreta rispetto all'area metropolitana torinese con le sue caratteristiche particolari
E in questo senso credo che si debba ci si debba proporre come peraltro ha fatto il federale della Federazione Torino nelle scorse settimane
La realizzazione d'una federazione metropolitana andando a una maggiore autonomia delle realtà più periferiche e decentrate che abbiano magari un rapporto diretto corregionale la seconda questione di sperimentazione per quello che ci riguarda e che degli otto mila comuni di cui è composto al nostro Paese
Oltre mille duecento sono in Piemonte questo credo
Imponga noi un'organizzazione e una ricerca
Particolare così come peraltro la stessa cosa vale per altre regioni per motivi magari esattamente opposti la seconda considerazione volevo sviluppare termino e rispetto alla nuova cultura politica e le sue concrete forme di esprimersi
Io condivido molto la cultura politica che informava dell'azione ed in particolare quella tenuta dalla compagna Livia Turco
Ciò si dovrebbe suggerire di spostare sempre di più il fulcro del nostro discutere da polemiche pure importanti
Ma di carattere nominalistico interpretativo
Di spostare dicevo questa attenzione sempre di più verso una cultura del fare dell'agire concreto della coerenza tra decisioni e la loro attuazione
Nella volontà insomma di produrre con il proprio agire fatti politici cambiamenti trasformazioni concrete piuttosto che rinunciare ora
Capaci insomma di produrre volontariato sociale
Abbiamo bisogno di un partito che vive cresce agisce dentro i luoghi del conflitto delle differenze e che dà corpo anche organizzativamente alle pro alle priorità programmatiche io da questo punto di vista Fassino recupererei la possibilità di adesione collettiva
Attraverso il patto di intenti come peraltro scritto nella prima avvolto dalla del tuo documento
Bando la parzialità di un concreto agire che pure si riconosce in valori generali comuni
E in questo senso credo occorra un'organizzazione reticolare flessibile che quando corre verticalizza alcune delle sue strutture a livello federale regionale e nazionale
In questo senso credo vada abbandonata non vado a non vada abbandonata anzi vada ripreso con forza un'ipotesi federativa
Nel senso che se vogliamo davvero riconoscere e valorizzare le parzialità e quindi le articolazioni dobbiamo essere coerenti andare fino in fondo
Negare le forme federativa e significherebbe compiere un processo solo metà
Insomma credo che non possiamo chiudere nel recinto dell'Unione comunali le sperimentazioni e le concrete forme di organizzazione articolate reticolare che possiamo e tematico che possiamo mettere in campo
La sottolineatura di questi elementi non ed elevato derivato di un approfondimento di alcuni aspetti di ingegneria organizzativa
Quanto al concreto applicarsi di una nuova cultura politica e rappresentano infatti l'unico modo per evitare un rischio che tutti noi o quasi abbiamo detto di voler evitare e cioè il rischio di dare vita a un partito che è solo macchina elettorale
Con tutti i rischi che una funzione esclusiva in quella direzione provoca sia nel limitare l'esistenza di un partito di massa democratico e partecipato sia quindi nei fatti nell'impedire la creazione di un nuovo partito intellettuale collettivo
Ho terminato mi sono soffermato in particolare su questi due punti perché ritengo che proprio su queste questioni misuriamo la capacità reale di rivolgerci direttamente all'esterno
E cioè attraverso un partito che è situato ad una forma organizzata coerente alla propria strategia che deve rappresentare una critica al centralismo statale muovere quindi verso un nuovo regionalismo
E infine deve avere la capacità appunto per rivolgersi direttamente all'esterno
Di porsi due banchi di prova da verificare nel ragionevole tempo di alcuni anni il primo recuperare una grossa parte della disillusione e della diffidenza verso la politica al sistema dei partiti
Che ha colpito fortemente noi la nostra forza organizzata ed elettorale il secondo diventare un partito capace di rappresentare organizzare valorizzare i percorsi da aspettative le idee dei giovani
Punto questo che per quanto riguarda il nostro attuale partito ha significato credo uno dei più drammatici punti di arretramento dal punto di vista rettorato organizzativo
Bene chiudiamo questa sera riunione riprendiamo domani mattina alle nove per i tanti interventi che abbiamo ripeto i primi tre interventi grissini Fulvio Pacciardi e Di Mauro Baldissera
A e compagni che non hanno ancora preso l'invito per poter rientrare domani al qui nella fiera ci sono i compagni qui che lo distribuiscono quindi è bene ritirarlo mi pare che non ci siano più nemmeno parlamentari perché sarebbero dovuti andare in Parlamento alle diciannove e trenta