Dei diritti e delle pene

Buongiorno a tutti
Iniziamo questa giornata di lavori che sarà piuttosto intensa
Dando subito la parola al professor Paolo Benvenuti Preside della Facoltà agibili giurisprudenza dell'Università di Roma Tre
Ringrazio la dottoressa Greco
E io ringrazio
Gli organizzatori di questo convegno
La CGIL una particolare che
Ritengo sia
Il
Diciamo così il
Il primo promotore di questa iniziativa perché alla Facoltà di giurisprudenza fa molto piacere ospitare
Perché
Appunto perché la Facoltà di giurisprudenza e un luogo di scambio di scambio di opinioni di cultura di confronto
E oggi
Appunto uno dei
Confronti che la nostra società a particolarmente ricco forte in questo anno il dibattito si è sviluppato
è proprio quello sulla Pirina sulla detenzione
Qui oggi noi abbiamo una Conferenza nazionale sull'esecuzione della pena
Che ha un
Sviluppo io vedo estremamente significative estremamente articolato con la presenza di
Di
Relatori di grande rilievo ma direi proprio questo questa ricchezza del programma della Conferenza
Ritengo ossia un po'la sintesi a fine anno di un dibattito che si è svolto molto ampiamente direi per tutta l'Italia un po'il tema
Della detenzione il tema della pena
è stata una
Della Cuttitta della riflessione proprio di questo anno due mila e dodici e questo
Diciamo è
Potremmo dire la
Potremmo dire la conclusione la discussione di quest'anno per poi riprendere ovviamente un argomento che comunque ha rimarrà
Nel futuro forse sempre sarà dico sul tavolo
Si il problema della pena un problema di che essenziale coinvolge il senso
Della persona
Il principio della libertà quindi tocca aspetti talmente fondamentali che appunto non
Non può non coinvolgere e aprire Space interrogativi molto forti
Tra l'altro proprio non più di qualche giorno fa
Il sette dicembre qui nella nostra Facoltà di giurisprudenza abbiamo discusso un volume un volume
Che la ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia
Curato dal procuratore militare e dove ha scritto il procuratore militare Marco De Paolis
Proprio con riferimento viene
Viene
Rivista ricostruita acquista questa realtà dei crimini in tal quarantatré e quarantacinque Unitalia
Da a Monte Sole a
A Sant'Anna di Stazzema che ha portato ma perché la piena che senso ha latina sessant'anni dopo eppure giustizia deve essere fatta
E
In realtà poi questo tema come detta tanti rivoli a tantissimi rivoli alcuni
Diciamo appunto la prima tardiva
Altri invece ci sono profili è attualmente nuovi che non sono
Appunto oggi nell'oggetto di questo convegno ma voi sapete che
La discussione sul senso della pena
Fortissimi in questo momento a livello internazionale per i tribunali penali internazionali per la Corte penale internazionale
Ma il senso della pena
Quel significato della pena che la pena può assumere nelle società nazionali può avere lo stesso senso con i sogni razionali della pena quando è la giustizia penale internazionale che si muove
E anche qui dico le riflessioni non mancano proprio appunto qualche
Non più di quindici giorni fa Testa ma anche qui discusso una tesi che è stata
Realizzate di dottorato che è stata realizzata proprio situazione della prima di fronte alle Corte penale internazionale che poi è stata discussa
Presso il Sant'Anna di Pisa
Una
Tesi molto bella contiguità di
Di stampa
E quindi
Voi capite che oggi noi ci troviamo a discutere di un tema
Di un tema che
A tante di quarti colazioni però anzitutto
La
Il centro della della riflessione è quello che abbiamo nel programma di oggi io sono sicuro che per l'appunto lo sviluppo delle riflessioni di oggi
Potranno essere
Il
Momento
Diciamo
Utile o lo spunto l'approfondimento per poi riprendere il discorso inibiti vilmente nell'anno che e verrà
Io ringrazio per l'appunto gli organizzatori e ringrazio i relatori
Appunto presso il ferraioli ora qui il pure il dottor Gonnella
Che da sempre dico sono legati a questi temi insomma è sempre ci rivediamo spesi in Facoltà a parlare di queste cose fondamentali
Non mi resta che ringraziare qui di nuovo tutti tutti gli intervenuti e restituire aiuta parola dottoressa Greco grazie
Ringraziamo il professor Benvenuti auspichiamo come funzione pubblica CGIL ma credo come tutti gli altri organizzatori che questa
Giornata possa aprire una discussione
Sull'esecuzione penale anche nel prossimo anno anche in vista del cambio della legislatura passo la parola Patrizio Gonnella Presidente di Antigone con il quale la funzione pubblica CGIL ha una lunga collaborazione
Buongiorno a tutti ovviamente grazie al professor Benvenuti a Roma tre per darci questa occasione grazie ovviamente alla funzione pubblica CGIL a scopo PG con cui condividiamo
Condividiamo questa giornata io sarò molto rapido perché abbiamo una quantità di interventi tale per cui non ci possiamo permettere e dilungarci pro spiego un po'il senso
Il senso di questa di questa giornata che il senso del perché l'abbiamo chiamata Conferenza nazionale
Sull'esecuzione della pena
Recentemente
Poco dopo essersi insediato
Il Governo francese guidato da Hollande a
Ritenuto che fosse il caso sul tema della pena
Di aprire una discussione pubblica
E a
Avviato
Una diciamo a promosso
Una conferenza sulla esecuzione della pena una conferenza sulla pena chiamando a discuterne insieme
Tutti gli attori e quindi diciamo sostenendo la tesi che la questione della pena non sia una questione solo ed esclusivamente di
Pertinenza governativa o comunque al limite o al massimo di interesse legislativo ma sia diciamo una questione
Che deve
Riguardare diciamo il mondo dalla cultura il mondo l'Accademia che deve riguardare appunto
Gli attori più strettamente politici ma anche gli operatori le organizzazioni sindacali le organizzazioni sociali
Così come accadere per esempio in Norvegia da
Da tanti anni a questa Conferenza non esclude la possibilità che la voce e la parola ce l'abbiano anche
Le rappresentanze
Di detenuti
E quindi diciamo
Perché sono poi alla fine coloro che
Diciamo comunque vivono e subiscono l'esperienza
Della detenzione ecco noi vorremmo che questa Conferenza che questo che questo spirito
Quello di mettere insieme più voci
Le voci classiche
Più istituzionali ma anche le voci profonde della cultura le voci di di sofferenza degli operatori
Le voci professionali delle organizzazioni sindacali le voci militanti delle organizzazioni della società civile e così via diciamo
Affinché insieme si realizzi un obiettivo
E l'obiettivo è quello di farsi carico di un tema
Che appunto va sottratto dalle dei luoghi o come posso dire oscuri decisione che deve essere quello della pena un tema di discussione pubblica
Un tema di discussione pubblica un tema che Nunzia punto solo di Ubi alcuni
Su questo va fatto un grossissimo
Tenace lungo lavoro culturale perché la questione e prima di tutto prima di tutto una questione culturale una questione diciamo come posso dire in cui
Dobbiamo
A venire la forza
Di lavorare sull'opinione pubblica di lavorare sulla diciamo sui sensi comuni
Di
Ridurre i pregiudizi di combattere gli stereotipi
E questo si può fare solamente se c'è un'idea comune
Da parte di chi ci lavora da parte di chi e detenuto da parte diciamo di chi si riconosce
All'interno del consesso democratico quindi di chi lavora comunque nelle istituzioni e tutto sommato
E io Andrea chiudere qui
Rapidamente non è che è un lavoro improbo perché un'idea di pena ce l'abbiamo perché un'idea di pena c'è la rimanda la Costituzione
Quello diciamo degli operatori dell'amministrazione penitenziaria è uno dei pochi diciamo compiti e ruoli
Che Annella norme costituzionali un mio preciso punto di riferimento il mio rispetto alla loro missione rispetto ai loro compiti non tutti gli operatori
Nella diciamo nel sistema pubblico hanno un'indicazione così chiara di quello che devono fare
In quel nel caso degli operatori penitenziari c'è un'indicazione chiara
Perché Liz gli articoli tredici e ventisette della Costituzione hanno un cara
Di evidente iscritti vita
Ma
E di diritta quelle indicazioni prescrittive
Bisogna partire per diciamo come posso dire a vero è
Una
Come posso dire un'organizzazione del sistema della pena che possa diciamo essere il più possibile coerente con quelle norme lì e non si fa da soli
Questo è quello che vogliamo dire all'amministrazione penitenziaria non si fa da soli questo è quello che vogliamo dire anche a chi come posso dire a uno ruolo politico istituzionale non si fa solamente con
Anche nelle migliori intenzioni con le buone leggi
Noi non possiamo farlo da soli l'Accademia non può farla da sola anche quando è la più diciamo riflessiva e l'assolutamente necessario integrare in questo momento i saperi e l'esperto
Perché altrimenti rischieremmo di disperdere questo patrimonio anche di qualità enti professionalità che negli anni si è diciamo sedimentato
Un una parola sola per dire che
Si è tanto parlato in questi ultimi mesi di sovraffollamento
E la questione del sovraffollamento un po'
Diciamo e
La mia impressione stata usata
Poiché i siti ficcare di tutto e di più
E quindi
Un può alzare le mani al cielo e dire c'è il sovraffollamento c'è questa emergenza tant'è che è un'emergenza dichiarata addirittura
Con due provvedimenti che si sono ripetuti dal Governo
Su questo diciamo come posso dire io leggo una
Una illogicità dichiarare l'emergenza dette per il per motivi legati al sovraffollamento carcerario
Perché diciamo il sovraffollamento carcerario il frutto di politiche criminali e di politiche
Precise sociali penali e quindi diciamo bisognerebbe intervenire su quelle politiche per poi ridurre il sovraffollamento ma in realtà
Non diciamo come posso dire
E su un piano logico diverso da una questione più strettamente emergenziale quale può essere uno stato di necessità determinato un terremoto da un maremoto da qualcosa di non prevedibile il sovraffollamento
Se ci si mette qui insieme
Magistrati avvocati e ci mettiamo tutti insieme professori operatori della giustizia possiamo perfettamente prevedere i flussi di politica criminale i pro e i flussi di di ingresso e flussi criminali i flussi carcerari
Possiamo sbagliare di qualche decina o centinaia di unità masse insieme ci mettessimo le competenze potremmo programmare
L'ALP diciamo gli ingressi carceraria
E quindi diciamo il senso di questa Conferenza e anche dire
Che
Non è vero che con il sovraffollamento non si può fare più nulla
Ma che invece il tema della della esecuzione penale merita di come posso dire essere trattato comunque perché come poi diciamo non è tutto anestetizzato dai numeri alti
Io mi fermerei qui
Passiamo la parola al professor Luigi ferraioli che terrà una lectio sul senso della pena per concludere questa parte introduttiva della nostra giornata
E grazie per avermi invitato a tenere questo
Questa introduzione sul senso della pena ma
Problema diciamo classico filosofico giuridica senso della pena equivale
A dire scopo giustificazione razionale della pena e cioè
Evoca la classica domanda perché punire c'è una ragione una giustificazione di questa seconda violenza
Che la pena e che si aggiunge alla violenza a dei delitti e specificamente c'è una giustificazione per quella specifica pena che la pena carceraria
Che purtroppo non consiste soltanto nella privazione della libertà personale ma anche nella privazione
Nel lesione di numerosi altri diritti appunto sono le ricerche di ruolo solo che ce lo dice
Cioè ce lo dicono molti altri diritti indebitamente vengano di fatto
Lesi o quanto meno meno ma atti dalla detenzione carceraria che nel suo modello normativo
Dovrebbe consistere soltanto nella
Privazione della libertà personale a questa domanda
Perché punire sono state date come è noto tantissime risposte
A me pare che la risposta forse più razionale illuminante è stata quella di Beccaria
Che
Propone a conclusione del suo dei delitti delle pene
Teorema così lo chiama perché la pena non sia una violenza di uno e di molti contro un privato cittadino
Deve essere essenzialmente pubblica pronto necessarie la minima delle possibili
E Montesquieu aveva a sua volta scritto che la civiltà di un Paese essi misura dalla mitezza delle pene
Ebbene cosa vuol dire pena minima delle possibili
Di cui parla Beccaria RIA pena minima che alla base di quel
Espressione di quel modello che ho chiamato diritto penale minimo quale modello normativo
E insieme il criterio di giustificazione della appena del diritto penale significa che la pena
Ha due scopi giustificate non solo come è ovvio la prevenzione dei delitti
Ma anche la prevenzione di punizioni eccessive e sproporzionate informali in altre parole ha come scopo la minimizzazione
Del violenza nella società e assenso solo se
Produce questo duplice effetto
E cioè se ha un'efficacia deterrente nei confronti dei delitti e un'efficacia minimizza Trichet delle reazioni emeriti
Come alternativa per l'appunto acciocché si produrrebbe la legge del più forte delle reazioni formali di tipo poliziesco di tipo vendicativo in assenza di diritto penale
è sulla base di questi due scopi giustifica anti io penso che dobbiamo misurare il senso oggi
Della pena detentiva non soltanto in Italia e purtroppo dobbiamo dire che rispetto a questi due scopi a questi due criteri dissenso la risposta è in gran parte negativa
Cominciamo dal
Senso che proviene alla pena dalla sua
Finalità di prevenzione dei delitti
A me pare che su questa questione
Sulla capacità preventiva del diritto penale
Non si debba parlare in astratto come purtroppo fanno tutti i penalisti tutti i teorici del diritto penale quali sono gli scopi della pena la prevenzione dei delitti l'educazione del condannato
Non si possa parlare in astratto ma si debba differenziare
Questa finalità e la capacità deterrente della pena
Rispetto ai diversi tipi di delitti
Dobbiamo cioè registrare credo che questo l'analisi sociologica soprattutto
Uno sguardo anche sommario alla popolazione carceraria
Che si trova oggi detenuta dobbiamo rilevare
Che
La
Funzione deterrente del diritto penale
è minima direi quasi nulla nei confronti della
Piccola criminalità di sussistenza della criminalità di strada
I tanti aumenti di pena le grida con cui di volta in volta vengono emanati i vari pacchetti di sicurezza non vengono nemmeno conoscenza dei destinatari delle pene tossicodipendenti immigrati
Piccoli o anche rilevanti diciamo autori di furti o di truffe mentre massima
Per
I delitti diciamo dei potenti e la criminalità del potere direi che non possiamo formulare un principio in forza del quale
La funzione deterrente del pena è direttamente proporzionale alla esigibilità
Della osservanza del diritto penale e inversamente proporzionale alla inesigibilità dell'osservanza delle prescrizioni penale
In altre parole possiamo
Affermare
Che
Non esiste una
Efficacia deterrente identica per tutti i delitti
Assumiamo il brocardo latino ad impossibilia nemo tenetur naturalmente possiamo escludere che sia
Impossibile l'esigenza
L'osservanza la soddisfazione dell'esigenza di osservanza del diritto penale per qualsiasi reato e tuttavia dobbiamo rilevare che il grado di esigibilità
Dell'osservanza del diritto penale dell'osservanza dei precetti penali
è massima per quei reati
Che per l'appunto possono essere evitati senza nessun costo la corruzione le varie forme di malversazione
I crimini contro l'umanità di cui parlava benvenuti la cui impunità è inevitabilmente criminogena
E la cui punizione comportando non soltanto la pena ma anche ovviamente la perdita dalla propria collocazione sociale dell'appello per la propria reputazione a un'effettiva efficacia deterrente
Laddove per i reati che esso di piccolo spaccio di droga i piccoli reati legati allo stato di bisogno e talora lo stato di necessità l'efficacia deterrente
è minima e direi nulla
Naturalmente il diritto penale non può non punire anche questi reati e tuttavia dobbiamo essere consapevoli
Che
Il diritto penale
Non è nei confronti di questo tipo delinquente di delinquenza
La risposta diciamo in grado come una bacchetta magica come di solito viene fatto quando demagogicamente si agitano i vari pacchetti di sicurezza in grado di
Sopprimere di prevenire questo tipo di
Di criminalità e che
Occorre nei confronti
Di questo tipo di delinquenza porre in atto ben più che politiche penali politiche sociali nella consapevolezza
Che
Gli esclusi
I soggetti più deboli inevitabilmente
Tendono ad essere inclusi dalle organizzazioni criminali quali piccola manovalanza criminale
E che
Tanto più sono escludi dalla società civile tanto più sono disposti
A farsi includere
Nelle società incivili nella società criminali
Dunque noi dobbiamo registrare sul piano
Teorico
Un principio
Verificato dalla pratica
Della
Differente efficacia deterrente delle pene un principio di razionalità penalistica che è
Totalmente smentito
Dalle pratica giudiziarie nel nostro sistema ma direi anche in quello di altri ordinamenti possiamo registrare un capovolgimento della razionalità penalistica
Le nostre carceri sono affollate quasi unicamente
Da
Per l'appunto soggetti deboli emarginati
Le percentuali sono state riportate più volte sono abbastanza spaventoso il trentasette per cento di immigrati cifre analoghe perito Corsico dipendenti in ogni caso
Un numero assolutamente irrilevante di di detenuti per
Reati contro la pubblica amministrazione per corruzione anche per una politica che è stata messe in atto
Doppio binario con il quale mentre
Sono state aumentate le pene per la recidiva
Sono state viceversa abbassati i termini di prescrizione con il risultato che il novanta per cento per le condanne per fatti di corruzione negli ultimi vent'anni l'ottantasette sessantatré
è stata inferiore a due anni
Di solito destinata alla prescrizione e comunque la sospensione condizionale
Soltanto il trait cinquanta dei condannati ha subìto una condanna superiore a tre anni con questo voglio semplicemente registrare il dato di fatto di una sostanziale impunità
Di questo tipo di reati accompagnata da oppure un'effettività diritto penale massimo per l'appunto per i reati
Viceversa di strada e di sussistenza questo è il primo dato con cui possiamo registrare
Un sostanziale fallimento
Della funzione deterrente della pena cioè del primo scopo giusti ficcante
E cioè di quello scopo che d'assenso alla pena come funzione precisamente di prevenzione di ulteriori delitti
Nessuna o scarsissima capacità preventiva nei confronti della gran parte dei delitti
Appunto trattati e
Diciamo delitti compri i quali vengono comminate pene effettivamente seguite e
Massimo efficace deterrente ma sostanziale in effettività del diritto penale sostanziali in effettività dei processi per
Quei delitti
La cui
Diciamo
La l'esigibilità della cui omissione e viceversa comporterebbe la massima efficacia deterrente
Veniamo allora alla seconda questione
Il secondo scopo giusti ficcante della pena che dà assenso al trattamento penale alla punizione
E cioè
è la pena la pena carceraria quale concretamente viene partita sofferta nelle carceri italiane
Una pena minimale la minima necessaria una pena cioè che
Rappresenta un'alternativa razionale giustificata rispetto all'assenza di diritto penale
è una pena che
Diciamo corrisponde
All'articolo ventisette della Costituzione di cui parlava Patrizio Gonnella e cioè una pena che non consisterà in trattamenti contrari al senso di umanità che abbia una funzione
Di reinserimento sociale ebbene anche qui purtroppo la risposta non può che essere negativa
Il sovraffollamento delle carceri e ne parlava
Gonella accerto il sovraffollamento delle carceri
è il prodotto di una politica penale irresponsabile di tipo demagogico ne parlerò più oltre il tipo populista diretta acquistabile il consenso
Con
La
Aumento delle pene per questo tipo di reati
Il sovraffollamento che dovrebbe viceversa rappresentare il problema centrale sono state fatte delle proposte tra cui una che può sembrare bizzarra ma se ci possa essere ci riflettiamo a fondo non è affatto bizzarra
E cioè il numero chiuso
è naturalmente una proposta che può sembrare
Paradossale siamo abituati a concepire il numero chiuso per l'accesso
Ai pubblici uffici per l'accesso che so alle università il numero chiuso come limitazione di di solito dei diritti ma se la capienza delle nostre carceri
è di quarantatré mila trecento venti sette
Oltre questo numero non dovrebbe essere consentito l'accesso di nuovi detenuti e si potrebbe prevedere che
Naturalmente in maniera diciamo realizzabile che per ogni nuovo ingresso per i nuovi ingressi vengono messe in libertà alle persone
Per le quali il residua
Minimo di pena perché ha soltanto un mese da scontare due mesi cinque mesi in sostanza perché ha scontato la maggior parte della pena oppure perché i ad riferita al mente basse che tutto sommato non è giustificato non ha neanche senso
Tenere in carcere una persona conti le pene io credo che ne parlerò alla fine insomma anche le le pene per essere un'erba avere un efficace deterrente occorrerebbe che non consistessero in
Semplici multe per non disturbare il cittadino nella giustizia con fatti bagatellari
Le pene dovrebbero consistere soprattutto in misure alternative alla detenzione e la detenzione dovrebbe essere prevista in misura certa il ritiro soltanto per i fatti più gravi
Detto questo una riforma del sistema penale potrebbe ben consentire
Un limite di quaranta mila tra i quaranta mila e cinquanta mila che con meccanismi tutto sommato non particolarmente difficili da attuare
Consentisse non la liberazione discrezionale sulla Bado dalla buona condotta per la rieducazione che sono tutti meccanismi liberali
Con i quali appunto si pretende l'Inquisizione sull'anima sull'identità sulla moralità della persona
Ma un meccanismo oggettivo che mette libertà le persone che sono prossime per l'appunto ad uscire di prigione
E certamente il sovraffollamento genera una condizione di vita particolarmente diciamo
Particolarmente penosa particolarmente penosa e qui c'è un dato lo ricordava anche mi pare in un
Convegno abbiamo fatto qualche giorno fa
Un dato assolutamente sintomatico e straordinario e cioè
L'enorme quantità di suicidi
Sono sessantuno sessantadue all'anno cioè circa uno su mille la cosa straordinaria è che questi suicidi si sono moltiplicati enormemente rispetto al passato
E si calcola o qui questi dati che i suicidi avvenuti nel
Negli ultimi
Dieci anni sono stati
I circa mi pare seicento seduta cioè praticamente
La media di sessantasei all'anno nel decennio
Nel decennio tra il due mila
Tra il mille novecentosessanta il mille novecentosessantanove con una popolazione detenuta che però era più bassa dell'attuale
In dieci anni sono stati soltanto cento
Eppure quello era un carcere retto dal Regolamento Rocco quindi un carcere molto più afflittivo
E tuttavia c'era forse un tipo di contesto di socialità in Terna certamente la sociologia dovrebbe cercare di indagare questa
Questo mutamento della condizione psicologica del carcerato ho letto
In alcuni scritti la tesi secondo cui i detenuti di una volta erano più abituati al carcere consideravano un incidente di percorso nella loro vita professionale non mi sembra una buona spiegazione
E certamente la spiegazione più ovvia è che la condizione di vita nelle carceri
Nonostante le leggi che sono intervenute la Gozzini le varie forme di umanizzazione del carcere che si è preteso di introdurre la condizione di vita nel carcere
E più disperata in ogni caso
O quantomeno più penosa
Noi abbiamo avuto peraltro un raddoppio della carcerazione
Dette della della carcerazione della pena carceraria
Simultaneamente questo è un altro dato che leva assenso che sottrae senso la pena simultaneamente ad una pesante riduzione della criminalità in Italia
E qui dobbiamo allora registrare
Un altro scopo indebito illegittimo che informa la politica penale nel nostro Paese noi abbiamo avuto
Una riduzione massiccia degli omicidi
Un luogo comune che una volta si poteva uscire di cascata di casa appunto serenamente senza temere di essere uccisi e bene alla fine dell'Ottocento erano circa cinque mila all'anno gli omicidi
Con una popolazione peraltro della metà ancora negli anni Cinquanta erano di circa mille
Mille seicentonovantacinque la media degli omicidi
Negli ultimi anni è di seicento seicento omicidi all'anno sono sempre tanti
Ma sono una cifra incomparabile con quella del passato oltretutto lo dico per inciso incomparabile con quella altri Paesi
Pensiamo agli Stati Uniti dove sono circa
Ventiduemila pensiamo al Brasile dove sono quarantaquattro mila probabilmente per
La disponibilità di armi che esiste in questi Paesi
E che è evidentemente una disponibilità criminogena qui si aprirebbe un lungo discorso su questa vergogna
Negli Stati Uniti cedere Thurow un principio costituzionale che naturalmente risale al Settecento all'idea del diritto di resistenza nei confronti dell'oppressione ma che oggi
Ha come unica affetto di produrre migliaia e migliaia di omicidi oltre le guerre naturalmente
E io credo che la battaglia contro la disponibilità di armi il cui unico beneficio a
Diciamo a favore semplicemente delle fabbriche di armi Marche costa il sacrificio di migliaia e migliaia di vittime di migliaia di me le organizzazioni criminali la criminalità comune eccetera eccetera questo dovrebbe essere un problema
Diciamo di carattere internazionale non soltanto nazionale
Da assumere come primario il passaggio dallo stato di natura allo stato civile il processo di civilizzazione di una società
Avviene con il monopolio statale della forza con il monopolio giuridico della forza
La il fatto che i cittadini possano essere armati è di per sé
Un segno di incompleto processo di civilizzazione
E la principale garanzia del diritto alla vita lo dico per inciso dunque dovrebbe essere la soppressione della possibilità
Di detenere e quindi ancor prima di commerciare e di produrre armi
Ma torniamo alla questione del senso per l'appunto della pena
Dicevo che
La criminalità è diminuita sicuramente gli omicidi e sicuramente le lesioni le risse
Sì perfino i furti e le piccole rapine sono diminuite sono qui dei dati che è inutile che vi sia leggere ma certamente
Abbiamo un abbassamento
Della alla criminalità
Non solo peraltro in Italia ma in tutta Europa
E tuttavia contemporaneamente home intatta la popolazione carceraria in Italia è raddoppiata ma è raddoppiata anche in altri Paesi d'Europa
E allora dobbiamo chiedere soci visto il fallimento degli scopi giusti ficcanti di carattere razionale come si spiega
Questa assurdo sovraffollamento questa assurdo abuso della pena detentiva
In assenza di scoprì giustificate si spiega purtroppo con un altro scopo giusti ficcante questo assolutamente indebito
E che
Quello che possiamo chiamare che è stato chiamato il populismo penale la facile demagogia con cui agitando lo spauracchio
Della insicurezza della minaccia per l'appunto all'in comunità che può provenire
Da furti rapine assassini si ottiene un facile consenso anziché affrontare le cause del disagio sociale da cui provengo proviene questa che evita di strade molto più facile
è molto più facile appunto emanare pacchetti di sicurezza come se fossero una bacchetta magica in grado di sopprimere i delitti
E naturalmente i messaggi di questi pacchetti di sicurezza di questo populismo di questo uso congiunturale
Del diritto penale
In forza del quale in presenza di omicidi particolarmente gravi vengono emanate nuove pene nuove aumenti di pena
Vengono aggravati con pene naturalmente manifesto di carattere ripetitivo che non servano assolutamente a nulla
Ebbene
I messaggi di questo tipo di politica politica congiunturale che strumentalizza il diritto penale
A fini elettorali e soprattutto nelle campagne elettorali pensiamo l'ultima campagna elettorale come nel due mila otto si è svolta all'insegna
Della Campania della sicurezza sulla sicurezza
Una campagna che ha visto
Elevarsi nelle sondaggi che venivano fatta il tasso di percezione qual è il
Qual è il problema più grave la sicurezza veniva detta ben prima dell'occupazione
E sulla base per l'appunto dell'ultimo omicidio veniva di volta in volta proposta o comunque
Avallata o promessa misure di misure penali ebbene i messaggi sono molto semplici e anche molto regressivi il primo messaggio è che
La vera criminalità la criminalità che attenta alla sicurezza che produce per l'appunto gravi danni
E non è quella dei colletti bianchi e non è quella dei potenti non è quella delle grandi bancarotte delle corruzioni non è quella
Diciamo delle varie forme
Rapine che vengono poste in atto da una criminalità
Diciamo mafiosa sempre più connessa con la
Con l'economia legale
E non è la criminalità in breve dei colletti bianchi e la criminalità di strada e l'attività di strada questo è il nemico
Che deve per l'appunto essere neutralizzato attraverso una fabbrica della paura
Diretta per l'appunto a creare la percezione di un nemico in agguato il secondo messaggio
è quello
Di nuovo di un capovolgimento del significato di sicurezza che non è più la sicurezza sociale ma la sicurezza declinata in termini di ordine pubblico
E non è tanto né tanto meno e la sicurezza definita da Montesquieu Montesquieu due secoli e mezzo fa
Definiva la sicurezza come
La certezza dell'immunità da punizioni arbitrarie cioè esattamente l'opposto
Di quel che intendiamo oggi con sicurezza e la sicurezza diceva Montesquieu la certezza che il cittadino di non essere punito arrestato arbitrariamente di non trovarsi nelle mani per l'appunto
Di una polizia o di una giustizia arbitrarietà antica rampista
Queste campagne finiscono per mutare il senso stesso della sicurezza che non è né sicurezza dall'arbitrio punitivo né sicurezza sociale ma è questa per l'appunto più o meno
Fantomatica sicurezza
Che generata dalla paura la paura è sempre una risorsa potente del potere
Il potere usa la paura occhi mettendo esso stesso paura nei regimi autoritaria facendo paura cioè in cui tendo paura
Ho
Facendo leva sulla paura come strumento di organizzazione del consenso bene
Voglio qui chiudere e questo discorso sulla perdita di senso
Il senso razionale della prevenzione
Dei delitti e della minimizzazione delle pene e la affermazione di un senso diverso che quello per l'appunto
Del Espresso dalle campagne populistica dal populismo penale dalla demagogia securitaria
E questo fallimento io credo che debba suggerire sono discorsi che facciamo da sempre da anni probabilmente senza nessuna speranza di essere ascoltati
Suggerisce inevitabilmente
Una
Politica dir ribaltamento del diritto penale attraverso riforme che a questo punto non possono che essere radicali
E che consistano da un lato in una radicale depenalizzazione il diritto penale per essere credibile deve limitarsi a
Punire prevedere come reati fatti più gravi
E per ricalcolare la gerarchia dei beni ponendo Alberti esce le offese ai diritti fondamentali della persone beni fondamentali
E viceversa trattando come non è possibile non trattare
La criminalità molto difficilmente prevedibile con le pene con misure meno draconiane e ponendo in atto o viceversa le politiche sociali che sono le uniche in grado
Di ridurre questo tipo di devianza
E in questa prospettiva allora a me pare che la prima cosa da dire debba essere
La
Soppressione dell'ergastolo l'ergastolo è una vergogna una vergogna ormai
Che caratterizza
Su quali soltanto l'Italia in Europa insomma è una vergogna
Che non si giustifica una delle giustificazioni più assurde
è stata data dalla Corte costituzionale la Corte costituzionale ha detto che reputo il
Il
Larga sono in realtà di fatto non esiste perché esistono delle misure con cui il di fatto questa appena può essere ridotta ora la Corte costituzionale non deve giudicare sui fatti ma sulle norme
E quindi deve decidere se la pena perpetua è compatibile o meno
Con l'articolo ventisette che esclude i trattamenti disumani e finalizzare appena tre inserimento sociale
E in ogni caso è anche falsa in fatto la tesi della Corte Costituzionale perché viceversa cita addirittura un ergastolo ostativo per cui è impossibile
Per ridurre la pena per l'ergastolo e la cosa paradossale che perfino il Parlamento tutti sono d'accordo c'è stato perfino il voto del Parlamento ricordo molti anni fa
Una mozione che è stata votata a larghissima maggioranza quasi all'unanimità dal Parlamento contro l'ergastolo ora il Parlamento anziché fare mozioni deve fare le leggi
La cosa paradossale e che ha votato una mozione per l'abolizione dell'ergastolo anziché semplicemente sopprimere
Abrogare l'ergastolo e toglierlo dal nostro ordinamento
E sono in giuste cercate anche le pene trentennali pensiamo che
In altri ordinamenti
In Francia in Germania in tutta Europa la pena detentiva come massimo vent'anni o quindici anni però arrivare all'estremo dalla Finlandia dove sono addirittura dodici anni come pena massima
Vent'anni alla pena massima che esiste in quasi tutti gli ordinamenti e molti ordinamenti e quindici anni e naturalmente questa pena può essere a questo punto anche rigida
Perché noi viceversa in Italia abbiamo adottato grazie alle leggi Gozzini eccetera eccetera un meccanismo perverso che mantiene
I massimi edittali salvo poi in sede di esecuzione
Di fronte a quello che Carrara chiamava un sinedrio di birre in grado di valutare per l'appunto la moralità del condannato si decide in maniera assolutamente discrezionale che non c'è nessuna soggezione alla legge se queste persone
Oscilla non uscire senza nessun vincolo con fatti determinati in violazione del principio di legalità con una violazione della libertà interiore la pena non soltanto priva della libertà esteriore ma anche la libertà interiore perché fa parte
Dei principi fondamentali del liberalismo la sovranità sulla propriamente sul proprio corpo il diritto ad essere malvagi il diritto a destra e a non essere trasformati a non essere lì e Ducati ad essere quello che si è naturalmente questo comporta il giudizio morale ma non deve poter comportare
Un'interferenza istituzionale sulla moralità delle persone si è preferito adottare questa strada e cioè
Ridurre discrezionalmente graziosamente per grazie al punto in Terna la misura della pena anziché abbassarla
Quanto meno visto che attraverso i benefici le pene possono essere ridotte l'ergastolo ripara ventiquattr'anni vent'anni eccetera
Abbassiamo le pene edittali alla misura massima alla quale può essere abbassata
Attraverso la concessione di tutti i benefici questo è il minimo che si possa fare se non vogliamo arrivare
Hai massimi di venti anni o di quindici anni presenti in altri
Paesi civili e infine spot è stiamo il carcere dalla centralità
Che ha attualmente come pena principale e facciamo come è stato fatto Iran tanti altri Paesi io sostengo da sempre cioè
Trasformiamo in pene edittali
Le attuali misure alternative che non devono essere concesse graziosamente in funzione della venute rieducazione e al in funzione di queste diciamo
Trattamenti no alla parola trattamenti evoca il
Vecchio la vecchia scuola positiva dei trattamenti come se si trattasse di persone malate di persona normale adottiamo per l'appunto
Un abbassamento della pena
E soprattutto assumiamo la pena detentiva come la pena per i fatti più gravi mentre per le
Per i fatti meno gravi dovrebbero essere possibili
Misure di privazione della libertà meno penose come sono le attuali misure alternative
Interrogate tuttavia direttamente dal giudice l'affidamento in prova gli arresti domiciliari la reclusione dei fine settimana queste sono le proposte razionali
Che restituirebbe era un senso alla pena
E che probabilmente sarebbero anche in grado di restituire quella capacità di realizzare i due scopi giusti ficcanti che a mio parere sono i soli
Che giustificano il diritto penale e cioè la minimizzazione dei delitti e la minimizzazione delle pene purtroppo su questo non possiamo che essere pessimisti nel senso che
Sono ormai sessant'anni che parliamo di riforme settanta settanta ettari
Sono ormai decenni che discutiamo di questi problemi senza riuscire a fare un solo passo avanti grazie
Ringraziamo il professor ferraioli per la sua bellissima lezione che condividiamo appieno
E ringraziamo anche il professor Benvenuti anche per l'ospitalità che ci ha dato oggi e passiamo alla prima sessione della nostra giornata che come diceva appunto Patrizio riguarda il fatto che il sovraffollamento non è una calamità naturale ma un uno uno stato di cose creato da
Alcune da alcuni fatti quindi io chiamerei poi al tavolo della Presidenza Donato non è agente di Polizia penitenziaria presso la casa circondariale di Prato
E e il vice Presidente del Consiglio europeo per la cooperazione nell'esecuzione penale e Mauro Palma
Iniziamo con la testimonianza di Donato non è incominciamo quindi a vedere le testimonianze di chi nel carcere ci passa gran parte della propria vita perché ci lavora
Buongiorno a tutti sono Donato mole
Da circa vent'anni lavoro nel carcere di Prato negli ultimi dieci in qualità di sovrintendente
E da
Qualche mese mi occupo agli eredi di sindacato sono coordinatore regionale per la Polizia penitenziaria della Toscana
Dando vorrei ringraziare chi oggi mi ha dato la possibilità di essere qui a portare la testimonianza
Della Polizia penitenziaria
Che tutti i giorni a stretto contatto e vive quotidianamente il problema del del carcere
Alla stessa stregua
Dei detenuti e forse in alcuni casi anche
Anche peggio
Come dicevo sono quasi vent'anni che lavoro nel carcere e
Quasi tutti i trascorsi all'interno dei reparti detentivi
Lavoro una casa circondariale
Per cui gran parte della popolazione detenuta è inattesa di giudizio definitivo quindi
Abbiamo la maggior parte di arrestati detenuti in attesa di mio giudizio oppure che hanno fatto il primo il secondo livello di
Di processo
Posso dire con con certezza che gli ultimi anni sono sicuramente i peggiori della mia carriera e non solo per per il sovraffollamento dei detenuti
Perché
Il carcere purtroppo oggi registra negli ultimi anni ha registrato anche grosse carenze di organico della Polizia penitenziaria
Problemi strutturali carenza di mezzi carenza di operatori penitenziari quali educatori ma anche semplici amministrativi
Contabili
E alla nostra carenza nove spesso dobbiamo anche aggiungere sostenere questi altri settori perché abbiamo ancora oggi tantissimi poliziotti penitenziari che non si occupano
Di compiti istituzionali ma devono
Da dare manforte I settori contabili all'aria educativa per cui
Per cui quelle che già sono carenze conosciute e io non cercherò di non annoiarvi con i numeri perché
Preferisco preferisco evitarli però
Capite che
La Polizia penitenziaria è chiamata a fare un un doppio lavoro e questo non
Non solo per garantire la sicurezza ma anche per evitare che il
Il sistema sin gessi più di quando già già lo è
Certo sì possiamo affermare che lo diceva prima il professore insomma noi abbiamo sicuramente un ottimo rimanendo penitenziario un'eccellente oltre al regolamento di esecuzione
Peccato che voi non produce gli effetti che il legislatore fosse
Aveva previsto
In carcere si riesce a fare poco o nulla di quelli che sono i dettami legislativi
C'è tutto quello che è previsto tutto quello che regolamentato di fatto
Di fatto e quasi impossibile che che accada e non solo per
Per esso fa per il per il sovraffollamento detenuti che sicuramente uno dei punti di caduta del del sistema è sicuramente forse oggi
Il problema il problema prioritario
Però
Io ritengo che
Oggi cernita ecco possa se lo posso affermare con certezza noi abbiamo difficoltà anche solo
A trovare una ubicazione quando arriva un arrestato cioè spesso abbiamo difficoltà a trovare una branda libera
Per cui tutti quelli che sono anche le
Le
Le indicazioni che ci vengono date ma anche impartita es dove dovremmo tener conto quando arrivano arrestato di
Poterlo associare
A seconda di quelli che sono le sue caratteristiche per razza per religione per età
Dipenda utopia perché bisogna trovare il loro per il posto libero punto perché non ci sono altre soluzioni quindi capite bene che
Sopravvivere in queste condizioni diventa assolutamente difficile condividere pochi metri quadri in
In in compagnia spesso non gradita
E qualche volta anche incompatibile dipenda diventa devastante di vendere la Standa e quindi bisogna bisogna under insomma spesso queste situazioni quando va bene sfociano in semplici lire all'interno di di una cella ma poi soprattutto con letti niente
Magrebine si registrano emendi particolari autolesionismo tentati suicidi per arrivare anche purtroppo al al suicidio e
Quello che diceva prima il professore quando
Si
Si si collegava un po'alle statistiche dei dei suicidi in carcere io credo che oltre
Alla preparazione alla formazione che qualcuno sosteneva perché erano forse come i più due io credo che sia cambiato soprattutto
La
La popolazione detenuta le razze il le culture
Quindi forse il dato che più di tutto è cambiato nel carcere che ora verrà abbiamo
Una società una un carcere multirazziale
Io già insomma noi a Prato registriamo semmai grossa comunicato in undici mesi che ci distingue probabilmente dando alle altre realtà realtà penitenziaria coi come in tutte le case circondariali c'è un grossissimo numero di detenuti magrebini
Che rappresentano rappresentano forse
La parte più difficile da gestire all'interno dei cachet perché forse all'esterno non hanno una grossa pericolosità associare perché sono detenuti per reati
Minimi spaccio poco altro però creano delle grosse difficoltà sotto l'aspetto dalla sicurezza
Detentiva carceraria per usare un gergo cui carico comune nelle carceri perché sono
Hanno atteggiamenti e comportamenti completamente diversi diversi dagli altri credo che in assoluto loro
Presentano
Almeno il settanta ottanta per cento delle criticità
Quotidiane del del carcere quando perché diceva io intendo autolesionismo liti incompatibilità
Insomma ecco questa roba qua
Però
Una riflessione che io oggi volevo porre
Io
Sono un poliziotto per cui
Mi piace farvi mi piacerebbe farvi conoscere anche quelli che sono gli aspetti del
Del nostro lavoro
Capite bene che
Lavorare in queste condizioni
Per ore
Almeno otto nome anche dieci
Su una sezione detentiva ma a volte anche due spesso due
Dove sono detenuti mediamente centocinquanta persone
Con queste criticità con queste problematiche con queste esigenze
Dove
Per fortuna o per fortuna questo punto di vista cioè le persone sono chiuse sono chiuse in cella per cui ogni loro attività ogni loro esigenza ogni loro necessità
E determinata dall'apertura la chiusura di una cella quindi immaginare questo poliziotto che per otto ore
Deve rispondere alle esigenze mandarlo in doccia mandarlo in infermeria mandarlo all'aria mandava i colloqui mandarlo al SerT per i bandi per i tossici per chi
Per chi vende metadone per chi Toma ogni attività aggiungeteci
Quelle che
Quasi tutti i giorni accadono le criticità di primo autolesionismo tentati suicidi
Liti cioè immaginate che cosa deve sopportare una persona
Un agente è chiaro che
Diventa difficile se non impossibile
Percepire il bisogno e la criticità del detenuto
Il quale in queste condizioni molto probabilmente si sentirà abbandonato si sentiranno un peso
Non presa in considerazione magari si sentirà offeso
Che cosa registriamo in questi casi registriamo che nell'ultimo periodo sono aumentate notevolmente le aggressioni dei detenuti da sulla Polizia penitenziaria un emendo in esso insomma che è stata raggiungendo
Livelli assolutamente allarmanti
Per cui c'è questa grossa conflittualità all'interno
Degli istituti perché
S'sì di non si riesce a rispondere credo acqua a quelle che sono per i loro bisogni e forse viene percepita come potrebbe essere percepita come una negazione per cui
è davvero
è davvero difficile
Io su questo fondo dei danni che
Mi piacerebbe che qualcuno
Ci ascoltasse magari un altro
Una fetta di persone un po'più ampia
Io sostengo purtroppo ma è un dato di fatto non ha non perché lo sostengo io
Negli ultimi anni negli ultimi vent'anni gli ultimissimi anni del mio lavoro io ho visto tantissimi colleghi troppi dal mio punto di vista
Lasciare il servizio non per scelta
Perché ritenuti non più idonei
Al nostro lavoro
E non a sessanta anni non dopo trenta anni di servizio ma a trentacinque quaranta anni di età dopo dieci quindici anni di servizio
C'è gente che
In società viene dichiarata non più che non serve non serviamo più
Per cause strettamente legate
Al lavoro
E drammatico questa questa cosa dal mio punto di vista
Sott'assolutamente sottovalutato perché è vero che ci sono tanti suicidi nel carcere ma altrettanto vero che ci sono tanti suicidi nel corpo della polizia penitenziaria
Noi siamo la realtà dei lavoratori che al più alto indice di visti vicini
Questo dramma purtroppo non finisce solo sulle spalle del poliziotto penitenziario ma a soffrire insieme a noi ci sono le nostre famiglie sono i nostri figli
E non è giusto non è giusto assolutamente
Chi lavora nel carcere
Polizia penitenziaria educatori insegnanti ma anche i volontari
Perché dopo tutto uno decide di spendere il suo tempo libero anzi ancora più rispetto per queste persone
Cioè si debbano trovare ad intervenire e a lavorare in ambienti e strutture assolutamente fatiscenti perché approverà il sovraffollamento ripeto io aggiungo quelle che sono problemi oggettivi strutturali
Non è non è ammissibile l'automazione quasi a zero negli istituti penitenziari
Bisogna ancora viaggiare in alcuni istituti con
Con il mazzo delle chiavi da cinque chili per per aprire e chiudere i cancelli
Non esiste almeno in Toscana in pochissime realtà anzi non realtà micro realtà
La doccia in cella non c'è ma siamo carenti proprio dal punto di vista dal dal punto di vista strutturale
Che una volta Sendi un'affermazione che
Dall'Università di Firenze
Che ci riguardava benino definiti come un po'i garanti del diritto
Perché di fatto noi nel carcere garantiamo i diritti anche a persone che
Si sono distinti per
Per dritte efferati per chi è ad nella sua
Vita criminale ha sciolto anche bambini nell'acido per chi ha violato e come sovente su bambini perché ha commesso violenze sulle donne
Noi per il mandato istituzionale siamo chiamati a garantire i diritti e io credo che lo facciamo nei limiti delle nostre delle nostre possibilità ma credo che oggi
Abbiamo più difficoltà
A rivendicare i nostri diritti
Perché
Non ci fanno lavorare in condizioni in condizioni umane sia per
Quantità di lavoro
E soprattutto per qualità
Perché
Io credo che in nessuna realtà o quando meno nelle grosse realtà detentive ci sia un solo poliziotto penitenziario che riesca a fare le sue trentasei ore settimanali e poi tornare a casa
Bisogna farne almeno quarantacinque cinquanta
Qualche volta anche di più
E questa la difficoltà maggiore che che registriamo che ci stiamo oggi come come polizia penitenziaria è chiaro che io non sono in grado di
Di dare soluzioni assolutamente per per risolvere il problema riprova del carcere però certo che avere la possibilità come oggi di portare una testimonianza
Diretta
Dove si parla non per per sentito dire senza nulla togliere per carità però credo che il mondo molto un coinvolgimento maggiore degli operatori di chi il carcere o viva non solo purissimo iniziare ma a cominciare da
I direttori di funzionari a tutti i livelli
E potrebbe forse potrebbe forse aiutare aiutare qualche qualcosina perché ripeto
Voglio aggiungere un'altra cosa il carcere
E purtroppo divenuto un luogo
Di
Di stoccaggio di persone cioè
Arrivano vengono
Sistemate si trova una branda
Il lavoro all'interno delle carceri ma nemmeno nel nelle carceri
Nelle case di reclusione case di lavoro c'è più per cui
Regna l'ozio
Regna
Spesso la finta malattia perché io non so quanti di voi possono solo immaginare le medicine che vengono distribuite all'interno
All'interno di un penitenziario
Le persone vengono quasi spesso preferiscono quasi vivere
Questo questo periodo della loro vita in assoluta
Come dire quasi addormentati quindi
Tante medicine tanto poco lavoro tante ore chiusi
E quindi praticamente tu quello che dovevano essere talmente
Da cominciare dall'articolo sette della della Costituzione assolutamente assolutamente nulla spesso
Il detenuto esce
Non dico peggio ma sicuramente poco meglio rispetto a quando è entrato io nella mia carriera conosco detenuti che prendere stiamo vecchia ante stiamo invecchiando insieme
Un giorno l'incontro nel carcere una settimana dopo l'incontro in piazza dopo quindici giorni ci ritroviamo in galera sì grazie
Finisco finisco
Finisco qui no no scusate per cui
Così come il carcere non funziona non può funzionare è chiaro che va rivisto a trecentosessanta gradi
Io spero di non avervi annoiato ringrazio tutti
Ringraziamo Donato per la sua testimonianza molto forte
Io chiedo da adesso in poi siccome abbiamo un programma molto fitto molto intenso di stare dentro i dieci minuti a tutti i relatori perché
è importante che tutti quanti possono avere volontà ci sarò che entro dieci minuti
Ambito
Adesso io fatturato
Pinocchio alcuni problemi va bene allora passiamo la parola hammam Mauro Palma vicepresidente del Consiglio europeo per la cooperazione dell'esecuzione penale
Sì grazie danno ci sarò per un fatto perché mi sembra importante prima di passare al tema specifico fare alcune annotazioni d'ordine
In generale io trovo estremamente positivo che si sia indetto una conferenza nazionale
Sull'esecuzione penale coinvolgendo quindi non soltanto gli addetti lavori ma attori diversi del sociale attorno al problema della pena
E mi auguro che questa sia l'inizio di una come dire
Come sistematica prassi di appunto di coinvolgimento largo attorno a questa discussione
Sono un po'molto perplesso che comunque
E dispiaciuto di un'assenza istituzionale forte rispetto a questo tipo di di Conferenza io ho già ricevuto per la Conferenza francese
L'invito delle la ministra tubiera che terrà la conferenza ugualmente con le forze sociali
Eccetera a fine gennaio in Francia noto con dispiacere che in questo Paese né il ministro né alcun Sottosegretario
Ne il capo dell'amministrazione penitenziaria hanno ritenuto di partecipare a
Preciso anche fu una un'altra cosa e questo punto il pezzetto che rubo I poi dieci minuti dell'intervento preciso anche un'altra cosa ieri
Già lui dell'avviso che è il
Il controllore generale della privazione della libertà in Francia cioè il meccanismo sulla Bassetti del protocollo opzionale per la prevenzione dei della tortura e le fra caffè che prevede
Appunto una un'autorità indipendente in ogni Paese che controlli la privazione di libertà dice voi ieri ha consegnato il suo rapporto rispetto alle che due mila a conclusione dell'anno di rispetto al due mila dodici
Che è un'autorità indipendente con possibilità di accesso con possibilità di accesso anche non annunciato
A tutti i luoghi di privazione della libertà l'Italia ha ratificato lo stesso protocollo un mese fa ora a un anno di tempo per stabilire un'analoga autorità indipendente altri Paesi come la Francia
L'avevano ratificato prima e quindi l'avevano già stabilito
Io mi auguro che mantenga questa scadenza
E che contemporaneamente diciamo adeguatamente e stabilisca un'autorità realmente indipendente come mi auguro leggevo lo striscione qui sotto
Che mantenga la scadenza nel relativa alle la chiusura degli occhi G così piume prevista tra pochissimi
Settimane quasi un direi ritardare da oggi e che contemporaneamente la mantenga con una diciamo con la predisposizione di un sistema
Che non CTA un ospedale psichiatrico giudiziario diffuso diciamo in cambio del l'ospedale psichiatrico giudiziario concentrato ma che effettivamente ci dia come dire una modalità di superamento del sistema ultimo punto di premessa molti problemi che noi affrontiamo sono problemi comuni
Tanto per sfatare alcune leggende il la percentuale di stranieri nel carcere italiano eh inferiore
A quella degli altri paesi mediterranei quindi se i problema capiamo rispetta gli stranieri problemi di questo genere ce li hanno anche gli altri Paesi
Allora cerchiamo di di capire diciamo dal a partire dal fatto che non siamo un'eccezione
E cerchiamo anche di capire capiamo grossi problemi di organizzazione perché lo dico nel pieno rispetto del lavoro di e chi della Polizia penitenziaria però l'Italia a uno dei più alti
Rapporti tra numero di agenti di polizia per in Europa tra il numero di agenti di Polizia penitenziaria e numero di detenuti e questo è quindi controvertibile perché scusate
è mio compito tenere i numeri e vedere queste cose se poi li impieghiamo male
E poi io capisco la sofferenza di chi è al reparto e io capisco la solitudine TGR parto e
L'una sola persona che deve
Controllare è un problema di organizzazione di sistema
Certamente non di chi
Dei singoli che da parte di
Le singole realtà locali però attorno al problema iniziale allora è bene tornare a discutere da parte tutti alla responsabilità politico gestionale del sistema anche su come il sistema è organizzato
Detto questo Tyco poco tra Rolle delle relative al mio intervento
Il sovraffollamento non è una catastrofe naturale
Beh e con esso Frollo prove sovraffollamento come qualcuno annotava tutto superlativo perché già l'affollamento sarebbe un problema grave invece ne andiamo alzo ora affollamento
Noi abbiamo un classico esempio in cui l'informazione e anche la la rappresentazione mediatica del Prodi un problema non produce consapevolezza politica e capacità di intervento nel problema stesso il problema
Lo sappiamo è rappresentato ed è rappresentato dal G dei numeri il disagio di chi lavora il disagio di chi detenuto perfino il Capo dello Stato che interviene dicendo che queste condizioni
Richiedono una radicale revisione a fronte di tutto questo abbiamo il balbettio
Di pochi provvedimenti che
Scarsamente
Incidono sul problema e anzi abbiamo poi un'ora umbra già una rincorsa diciamo a catturare il consenso
Elettorale per esempio rispetto a provoca una certa l'operazione di sicurezza che certamente non è quella che
Ci ricordava Luigi ferraioli che mi di a cui faceva riferimento Montesquieu ma che invece
Cura Security in senso di contenere non vedere i problemi assicurare come dire la sicurezza delle cittadino dalla possibilità di non esaminarli neppure
Abbiamo questa corsa che porta a dire che per esempio qualche forza politica nei giorni scorsi nel Parlamento italiano
Ha ritenuto che anche la messa alla prova fosse una sorta di indulto mascherato no questo tipo di richiami di di questo genere
Quindi abbiamo da un lato un problema
Ampiamente note ampiamente rappresentato da un altro lato una consapevolezza politica che non ne trae le conseguenze
Ma abbiamo anche un problema di prassi anche di chi deve prendere le decisioni che sembrano nursery interrogato da questi numeri e questa drammaticità
E io mi riferisco al fatto che per esempio una percentuale che abbiamo molto alta noi
I in Italia eletti la percentuale di coloro che sono
E non in esecuzione di sentenza ma sono in misura cautelare
E non voglio neanche aprire la questione che non li consideriamo fino al terzo grado di giudizio se solo prendo quelli che attendono il primo grado di giudizio il primo quindi
In questo senso è un termine comparabile in tutti gli ordinamenti
E la percentuale è molto maggiore la misura cautelare in carcere danno voi eh ampiamente ampiamente come dire predisposta
E guardate che predisposta su questo è un opinione posso essere
Molto come dire contraddetto da alcune me molto predisposta
Per la paura del consenso esterno che rispetto alla questione non sia
E allora siamo passati tra un tavolo esercizio come dire dell'azione di giustizia in cui inventare
Che trova fondamento non più e non tanto nella legittimazione legale quanto sempre più nella legittimazione consensuale
Sempre più sensibile a come il provvedimento sarà preso diciamo da parte dell'UNIRE dell'opinione stenta a questo rischia di essere un tarlo
Rischia di essere un tarlo per cui il provvedimento sia nella fase preventiva provvedimento cautelare sia da parte della magistratura di sorveglianza la misura data a concedere
Prende in esame questo aspetto e arriva al punto lo abbiamo verificato presentando per esempio il documento che le consiglio superiore della magistratura italiana presentato nei giorni gli scorsi
La Commissione mista che era stata predisposta
Da arriviamo dicevo al punto che c'è quasi una richiesta da parte dei magistrati di essere in un certo senso tutelati da un automatismo in moto così
Di non avvierei potere discrezionale e quindi non essere
Come dire in qualche modo visti come responsabili delle decisioni un automatismo di tipo recluso Orio e di tipo che vieta perché alcuni reati per alcune situazioni
La possibilità di misure non declino detentive
Questo problema che è un problema quinti della deresponsabilizzazione politica e della forte incidenza mediatica anche sulle decisioni della magistratura
è un problema che porta sia all'interno del nostro Paese sia come organi di controllo sovranazionale a spostare sempre più l'attenzione
Da quel pur controverso problema del trattamento a cui ferraioli faceva riferimento che ha come dire
Delle e connotazioni di radici liberale nel senso di non andare in caricare sulle soggettività ma se quello era
Al di là del dibattito che può trovare su una posizione e l'altra o l'altra era il punto centrale fino a un po'di anni fa della richiesta cioè si richiedeva che il fine Riello dunque attivo fosse in qualche modo
Fortemente riaffermato fino ad arrivare e non ho la la la la sentenza
La la la la duecento quattro del settantaquattro tra la Corte costituzionale che dice il diritto del soggetto acché la sua posizione sia riesaminata e via dicendo ecco noi invece ora ci siamo sempre più spostando
Sulla prima parte di quella di quel comma dell'articolo del terzo dell'articolo ventisette della Costituzione che quantomeno la pena
Non si sia un trattamento contrario al senso di umanità cioè siamo spostandoci da quel deve tendere alla rieducazione che era l'oggetto su cui ci battevamo a ci siamo ritraendo alla prima parte della frase
Comunque sia quantomeno non deve essere questo
Da qui
Le sentenze della Corte di Strasburgo da qui l'attenzione a a che certi meccanismi non producano condizioni inumane degradanti e non producono e qui concordo aggiungo elementi
Anche condizioni invivibili perché in quel po'in quel luogo opera e non solo a diritto
Alla a operare in un ambiente come dire in condizioni lavorative normali ma ha diritto a veder riconosciuto il fondamento della propria azione che avessi
Quella di essere anche garante dei diritti delle persone diciamo all'interno e non semplicemente essere uno a cui è affidato il compito come dire
Di tenere a bada il problema perché la società esterna sia tranquille tranquille al di fuori
Bene questa questione dicevo di questo ritrarsi progressivamente a dover garantire almeno condizioni di minima accettabilità e umanità è purtroppo un problema che commi sura diverse coinvolge diversi Paesi europei
Non solo l'Italia
In Italia lo coinvolge in maniera
Abbastanza diciamo per fortemente per due-tre aspetti il primo aspetto lo sappiamo tutti
è il sovraffollamento che appunto non essendo una catastrofe naturale ma non sto qui a ripetere chattare nomi dietro no cioè la legge sulle deroghe la legge sulla recidiva
E che che la legge sull'immigrazione se non si sa incide su questi tre aspetti ma questo ce lo siamo detti in un numero anche eccessivo di di di convegni se non incidiamo su questi aspetti
Non non riusciamo avere provvedimenti effettivi però dicevo in Italia c'è la questione
Sì sovraffollamento c'è la questione
E la la della dico cui abbastanza c'è anche la questione dei regimi particolari che ci interroga sempre di più perché vedete regimi
E qui tocco un noto molto sensibile regimi quali il quarantuno bis
Sono stati ritenuti legittimità la Corte costituzionale italiana e dollari che organismi sovranazionali
Nella misura in cui sono atti a interrompere il come dire il contatto della possibile catena di comando interno interno interne sterno esterno e interno
è chiaro no come tipo di meccanismo
Quando invece le misure
Toccano altri aspetti che non sono giustificabili da questa ratio iniziale diventano misure meramente afflittive e in quanto tali ingiustificabili
Allora mi si deve spiegare per esempio quale beneficio ulteriore sì ottiene nel momento in cui si riducono le due ore che erano prima previste per il passeggio ad un'ora
Cioè qual è
Provvedimento del due mila nove quale e questo è un provvedimento anche all'esame nostro qual è la ratio
In quella luce in quell'ottica che giustifica una riduzione del tempo all'aria
Perché la
Voi sapete bene l'eventuale comunicazione non è connessa alle al numero di ore e via dicendo cito solo queste ma per citare un caso non italiano lei per esempio abbiamo condannato l'Olanda
Perché abbiamo condannato l'Olanda perché in un regime simile simile al nostro perché poi ogni Paese cioè il suo regime turo no diciamo in qualche modo
Io ho una in un caso diciamo in cui i colloqui avvenivano totalmente e totalmente schermati
Io e quindi con vetro divisorio senza neanche quei dieci minuti che c'è nel sistema italiano
Per i bambini con il genitore ugualmente il detenuto però era adesso è sottoposto a termine del colloquio a perquisizione corporale integrale eccetera
E
A quel punto la misura era meramente afflittiva perché non era giù visto che il colloquio era venuto senza comunicazione non era giustificabile dalla possibilità di come dire di trasmissioni
Lo cito questo esempio e lo cito volutamente non italiano
So che avviene anche in Italia anche in situazioni per detenuti che non hanno i bambini piccoli eccetera
Però volutamente per lo uscito diciamo in un caso di ordine generale per dire che l'attenzione
Anche ai regimi perché non si vada in violazione dell'articolo tre trattamento inumano e degradante è la coerenza della misura adottata con il principio che l'ha giustificata che è quella dell'interruzione
Della catena di comando
Dicevo lì il terzo aspetto per cui l'Italia eh diciamo sovraffollamento regimi particolari terzo aspetto la questione delle delle misure di sicurezza
Ed è la possibilità diciamo
Di dare misure di sicurezza un successivamente in base a a una sul successivamente alla sentenza stessa diciamo
Che e prolungarlo e sulla base come dire del di quanto è previsto
Dall'articolo che è il duecento cinque punto due del Codice procedura penale che si può predisporre diciamo prevede una misura di sicurezza dopo anche la sentenza sulla base di una prognosi
Di veri pericolo soltanto il soggetto che determina
Situazioni anche di possibili ergastoli Bianchi
Che si aggiungono a quelli che si toccavano prima però diciamo di e questo è un altro aspetto l'ultima spetta l'aspetto dell'impunità
E l'aspetto dell'impunità sappiamo bene che un aspetto che riguarda l'inesistenza nel nostro Codice
Delle reato di tortura e riguarda anche il fatto che dei casi riguarda anche non soltanto la questione carceraria riguarda anche l'identificabilità dei soggetti che operano
In ogni momento ma questo è un altro è un altro problema riguarda anche e la il fatto che molto spesso le diciamo le indagini
Relative a e denunce di TG violenza che che devono essere
Adeguatamente accertati e che e se accertati pienamente sanzionate invece producono una sorta di nulla di fatto
Questo fatto ricordiamoci sempre che l'articolo tre del Convenzione europea
Per i i diritti dell'uomo determina un doppio diritto da un lato determina il diritto del soggetto a non subire
Torture o trattamenti o pene inumane degradanti dall'altro lato determinante il diritto del soggetto a vedere adeguatamente indagata qualunque ipotesi
Di tortura o trattamento il rimanente eclatanti e adeguatamente sanzionati irresponsabili
Questo è un po'il contesto in cui il problema affollamento si colloca
E questo è un contesto che apparecchi una battaglia complessiva di complessiva di revisione diciamo di un sistema
La cui descrizione a questo punto possiamo considerarla a ampia quasi completa ma la di cui manca la
Conseguente azione
Conseguente azione che non può essere lasciata soltanto ad una a dargli degli addetti ai lavori il cui apporto Esposito Ivo ma che trattandosi di un problema che incide su come dirimere i conflitti che nel sociale si formano
Richiede che tutte le forze a cominciare di quelle che rappresentano il sociale e quindi il sindacato e via dicendo abbiano titolarità a parlarne e a intervenire grazie
Ringraziamo Mauro Palma anche perché poi è stato molto conciso da Firenze allora passiamo alla seconda sessione e chiamo al tavolo della Presidenza Milena Cassano dirigente Peter trattati Milano
Nadia De Luca assistente sociale presso l'USP me di Roma e Francesco Cascini capo dell'ufficio ispettivo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Chiedo a tutti quanti questa volta di stare nei tempi anche perché abbiamo un piccolo cambiamento di programma perché la segretaria generale la funzione pubblica CGIL interverrà alla fine della mattinata e non potrà concludere i lavori nel pomeriggio per impegni sopraggiunti
La seconda sessione
Riguarda la tematica del fatto che la pena non significa carcere e poi avremo anche una testimonianza scritti tutto della messa alla prova nella giustizia minorile da parte di Nadia passiamo la parola Milena Cassano
Chiedere un attimo sistemare
Sì sì
No
Allora cercherò di stare nei tempi ma non è facile dunque il
Oggi il professor Fara io l'ICI
Diceva che bisogna essere concreti quando si parla di questi temi e la mia il mio intervento è molto concreto probabilmente c'è anche
Uno scarto rispetto I contributi tanto doti che abbiamo avuto stamattina ma credo che ci sia
Necessità di affrontare mettere un po'come dire sul tappeto le questioni che
Più ci interessa o no racchetta noi ma che la pena non sia solo carcere lo sappiamo tutti in realtà questo binomio ancora esistente
E soprattutto io credo che
L'aspetto che più ci
Come dire crei sconcerto
è il fatto che questa concezione residuale del sistema delle misure alternative e molto presente all'interno della nostra Amministrazione non è soltanto una questione
Che riguarda l'opinione pubblica
Io vorrei anche essere chiara su una questione che abbiamo sentito tanto stamattina le misure alternative non sono la soluzione al problema del sovraffollamento non possiamo renderle residuali e fare diventare la soluzione di questo problema
Sovraffollamento un problema grosso è sicuramente va affrontato con una serie di fattori ma non solo con le misure alternative
Io credo che questo stato anche oggetto di una serie di confronti il problema che abbiamo oggi e che
Tutta una serie di correttivi normativi introdotti negli anni
Hanno comportato una difficoltà chi condanna deve diciamo procedere secondo una strana alchimia
Per rendere per contenere il rigore del nostro Codice penale
E ci sono stati poi tutta una serie di modifiche per tutte cito l'articolo seicentocinquantasei
E sul piano delle politiche penali sappiamo tutti che l'ambigua attenzione alle politiche sicuri Italia alternata a distanza di senso assolutamente diverso
La certezza della pena così conclusivamente richiamata ma penso anche all'articolo ventisette della Costituzione hanno creato un quadro di riferimento estremamente complessa realtà poi ci sono tanti altri fattori di carattere sociale economico
E politico
Sicuramente il nostro Codice penale tanto in altri a esci adeguato oramai che gli operatori del diritto non gli operatori penitenziari
Sono costretti ad un affannoso esteri le lavoro di bilanciamento di politiche assolutamente non coerenti
Io credo che poi ci sia da richiamare è da sottolineare che il sovraffollamento non è una questione contingente oramai ci
Interessa da anni io lavoro da trent'anni nell'amministrazione penitenziaria e due anni sento parlare di sovraffollamento
Quando sono entrata le capienze
Degli istituti erano
Ottimali forzata ulteriormente forzata orale capienze sono tollerabile ottimale ma probabilmente anche questo ragionamento che dobbiamo fare
Alle misure alternative sono una realtà da trentacinque anni
Sono una realtà sulla quale ancora scontiamo
La difficoltà di farci conoscere persino la nostra Amministrazione dimentica una serie di volte di indirizzare le circolari all'UE per io trovo tutto questo assolutamente scandaloso e non più tollerabile
I correttivi che vengono fatti in provveditorato per indirizzare di volta in volta
La singola circolare anche agli uvette quando c'è questa dimenticanza Siro secondo me oramai devono proprio finire
Allora io penso anche noi l'abbiamo detto la Moretto già tanti relatori che mi hanno preceduto la schizofrenia del sistema è legata alle leggi che si sono succedute in questi anni
E molto interessante vedere come si sono sviluppate le misure alternative
Che percentuale di misure c'è stata in correlazione con le leggi che si sono
Susseguite negli anni
Ci sono leggi che non sono assolutamente applicate la legge quarantanove ad esempio che portava davanti avrebbe dovuto portare un ampliamento delle misure per i tossicodipendenti realtà è stata assolutamente fallimentare
Il numero delle misure tipizzate per i tossicodipendenti non si è innalzato le comunità sono piene
Dal carcere se si è tossico dipendenti si esce sempre meno
Allora il parlare del sovraffollamento e quindi parlare di né di fenomeno
Se non affrontiamo questi problemi che sono ben prima del carcere
D'altra parte i tentativi di riforma che ci sono stati e dica cito per tutte la legge centonovantanove poi diventata legge nove due mila dodici ha un importante significato simbolico
Perché rompe in qualche modo l'ineluttabile uso del carcere
Sempre il fenomeno delle cosiddette porte girevoli e comunque ha comunque avuto dei risultati quello che mi
Desta perplessità invece
In qualche modo IRI i titoli che vengono dati a queste leggi ad esempio la legge nove sì intitola interventi urgenti intere il contrasto della tensione detentiva
Rimane quindi ancora colloca collocata in una formula sostanzialmente emergenziale
Ora il corpus normativo che abbiamo è vecchio e soprattutto
Come dire
Gravato dalle modifiche non coerenti che si sono succedute l accertate violazioni dell'articolo tre della Convenzione europea non possono non interrogarci
Credo che la dimensione europea sia oramai non più
Noi non possiamo più nasconderci alla CIG ne cito cito soltanto due questioni perché mi sembrano molto importanti rispetto al tema che trattiamo oggi
E della raccomandazione due mila e dieci del Comitato dei Ministri agli Stati membri sulle regole del Consiglio d'Europa che in materia di protezione ed è un peccato che la nostra Amministrazione non abbia poi
Trasmesso questa raccomandazione dandole il necessario valore
Dice che i servizi incaricati delle problemi se non sono un servizio fondamentale della giustizia in realtà poi aggiunge anche un'altra cosa che
Le risorse che sto devono essere dati a questi servizi devono corrispondere al volume dei compiti e delle responsabilità
Che ad essi sono affidati questo è un principio a cui il nostro la nostra Amministrazione deve ancora adempiere
Aggiungo anche un'altra cosa è l'area tutto sommato recente risoluzione del quindici dicembre del due mila undici del Parlamento europeo
Ribadisce un altro principio importante ovvero ribadisce l'esigenza che gli Stati membri onori non gli impegni assunti nelle sedi internazionali ed europee
A far maggior ricorso a misure probatorie sanzioni che offra un'alternativa all'incarcerazione per la verità giunge anche un'altra questione la carenza di risorse non può comportare una flessione dei diritti né una flessione delle misure alternative
Allora cosa abbiamo di fronte la legge centonovantanove varata circa due anni fa
Prevedeva proprio all'incipit
Che tale misura emblema incide emblematicamente opportunamente non inserita nel capo sesto l'ordinamento penitenziario
Sarebbe rimasta in vigore fino all'attuazione del piano straordinario penitenziario nonché in attesa della riforma della disciplina delle misure alternative abbiamo circa dodici mesi ter
Licenziare questo atto credo che come dire anche la contingenza politica prudente molto lontana da una predisposizione compiuta ma
Credo che si è rinunciabile parlare di una revisione complessiva delle misure alternative
Revisione che deve anche avere riguardo
Per una questione che credo sia spesso sottovalutata ovvero
Il ruolo del territorio rispetto all'esecuzione della pena non detentiva
Ci sono molte buone pratiche sul territorio nazionale ma le buone pratiche
Scontano lo non come dire un grosso limite ovvero quello della
Non sedimentazione dell'estemporaneità e scontano anche un altro aspetto il federalismo terapeutico inclusivo ogni Regione agisce
Un po'per conto suo
Quindi ci poniamo un problema delle il problema della esigibilità degli interventi sul territorio
Nel due mila otto fu licenziato un ottimo lavoro della Commissione consultiva ma non tutte le Regioni si sono adeguate
Più di recente è stato sottoscritto un accordo per l'inclusione socio-lavorativa ma anche questo rischia di rimanere una buona dichiarazione di intenti ma non una pratica diffusa e in
In modo omogeneo
Personalmente sono molto preoccupata anche da una questione molti di questi accordi hanno come sottolineatura grossa il diritto di cittadinanza e alcune Regioni lo interpretano tre interpretano come un diritto
Non rivolti Binacchi cittadino italiano non è
Dicevo fra l'altro molto di recente e anche questo è un tema sul quale non ci siamo confrontati le pene
E sta Erme al carcere
Sono oggetto di pronunciamenti Accordi Protocolli da parte della Conferenza Stato Regioni alla Conferenza Stato Stato-città che hanno un ruolo assolutamente diverso rispetto al passato
Faccio qualche esempio concreto il passaggio della sanità penitenziaria al Servizio sanitario nazionale
La legge sessantadue sulle detenute madri la legge centonovantanove poi modificata con la legge nove che ha previsto il superamento formula
Fra l'altro abbastanza strana in un contesto normativo Teglio PG bene tutte queste leggi prevedono dei decreti
La legge in realtà è scritta ma
E realizzabile i diritti sono esigibili a patto che vengano emanati questi atti successivi
E questi atti successivi poi fra l'altro molto spesso rimandano altri protocolli a livello locale
Ora penso che su questo aspetto su sotto questo profilo sia importantissimo richiamare la trecentoventotto la legge quadro sull'assistenza che all'articolo due
Opportunamente prevedeva
Che stesso le persone i soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria accedono prioritariamente i servizi e alle prestazioni erogati dal sistema integrato di interventi e servizi sociali
Non si tratta del riconoscimento di una priorità rispetto i cittadini liberi ma della consapevolezza che il tempo della pena e diverso dal tempo per l'accesso ai servizi
Il sovraffollamento tutto quello che ne consegue comporta un altro problema sul quale non abbiamo ancora probabilmente ragionato fondo ed è quello della
Amministrativizzazione dei diritti
I diritti non sono esigibili informa uguale su tutto il territorio nazionale la territorializzazione della pena non è un principio a cui la nostra Amministrazione ha sempre potuto mantenerlo mantenersi sede
Io credo che
Bisogna anche
Presidiare un aspetto la circolare sul circuito penitenziario regionale un passo importante ma non possiamo ridurla ad una
Sistematizzazione dei posti disponibili
Il circuito regionale soprattutto se leggiamo l'accertata articolo centoquindici del Regolamento con l'articolo quattro del Regolamento che individua istitutivo rete come complesso unitario
Interessa gli Weather perché circuito regionale significa anche il sistema delle misure alternative non significa solo posti
Tutti i correttivi apportati e penso alla sorveglianza dinamica penso alla agli staff multidisciplinare in materia di accoglienza lista futilità dire parto le unità operative
Possono farlo poco se il circuito non diventa un pensiero connesso al territorio di esecuzione della pena
Sì sì sì sì cerco di andare molto veloce
Chiedo allora in realtà io credo vado un po'veloce ma alcune cose vanno dette
Che è una questione importante ed è stata richiamata prima e ad esempio l'inserimento in alcune leggi come la legge centonovantanove la rivitalizzazione dei concetti di pericolosità
Allora del diritto penale minimo si è detto molto stamattina lo salto sicuramente una un aspetto importante e personalmente stimo anche molta preoccupazione per tutto quello che succederà
Ci tengo a sottolineare un aspetto tante nuove norme parlano di invarianza della spesa all'invarianza della spesa purtroppo
Non è possibile se ci sono nuovi compiti vanno allocate nuove risorse
Il contenimento della spesa le misure alternative non sono conciliabili l'aumento alle misere alternative non sono conciliabili
Dunque cosa si può fare innanzitutto credo che un pensiero nuovo sulla organizzazione sia necessario
Ripensare all'organizzazione significa un aspetto significa sottolineare soprattutto che ne dobbiamo ragionare
Sui processi di decentramento a partire dei provveditorati era stata istituita una Commissione esteri la riforma del decreto legislativo quattro quattro quattro ma credo non abbia avuto sono assolutamente corso
Ragionare sul decentramento significa valorizzare i provveditorati
E questo a che fare con il circuito e a che fare con il territorio a che fare con una politica della pena
Nel novantadue l'Amministrazione fu molto lungimirante rispetto ai processi di decentramento il ruolo dei provveditorati era strategico e funzionale
Rispetto a lui perché l'ASP ovviamente l'aspetto che più mi interessa essendo io appartengo a questa diciamo categoria
Credo che bisogna ripensare completamente
Ma bisogna ripensare completamente perché noi abbiamo fra l'altro un vuoto normativo doveva essere emanato un decreto di riorganizzazione
Per la verità conteneva anche qualche refuso è stato firmato e mai emanato prevedeva
Se di dirigenziali sedi non dirigenziali e sedi di servizio ora è decisamente vecchio
è stato superato da una serie di normative penso tutta per tutta l'organizzazione quella relativa all'organizzazione giudiziaria che ha
Riformulato anche uffici di sorveglianza bene i due-tre ora sono senza un riferimento perché la centocinquantaquattro abolito la connessione
Con la tabella dell'articolo settantadue dell'ordinamento penitenziario
Quindi bisogna ragionare anche in
Revocate chiede sì si può però alcune cose devo dirle ha due minuti ancora siamo tutti quanti così
Ho parlato per undici minuti altre quattro sono venti
Allora va bene e cercano di andare molto veloce
Quindi un nuovo decreto però credo anche che bisogna ragionare in termini di parametri corretti e penso misura il termometro di misure alternative del territorio numero di detenuti numero di detenuti definitivi
E ancora e mi spiace che di non avere il tempo per affrontarlo la questione delle misure di sicurezza sono il sostegno del consistente aumento del paradossale che il decreto recentemente emanato sugli o PG
Non citi assolutamente i compiti che l'UE prime critiche all'UE per sono rimessi dalla legge
Sul lavoro di pubblica utilità mi dispiace molto non poter dire molto allora concludo con una questione mi piacerebbe non dico nulla sulla
A sul lavoro fatto dal CSM ma ritengo che assolutamente sia importante che vada corretta tutto proprio dagli aspetti sul
Sull'organizzazione
Mi sarebbe piaciuto molto anche proporre una riflessione che ritengo anch'essa importante in termini di valorizzazione della giustizia riparativa e ancora un altro aspetto
Che credo
Sia importante sottolineare ed è quello della
Come dire policy amanti sita nel nostro ordinamento chiudo soltanto con questo cosa voglio dire noi abbiamo una serie di termini
Che sono di carattere indulgenziale le misure alternative sono e concesse sono benefici credo che anche questo debba essere
Valorizzato mi sarebbe piaciuto Point dire al Capo del Dipartimento
Una cosa che aveva detto lui anni fa
Mi spiace che non ci sia ma
La cito lo stesso chiudo con quella e anche se appunto le cose da dire sarebbero state molte molte di più
Presidente Tamborrino tre anni fa partecipando a un convegno a un convegno diceva
Che parlare di una nuova politica della pena significa soprattutto porre in evidenza la necessità di una strategia significa essere consapevoli che occorre non ragionare sull'immediato sui momenti di crisi
Che non mancano mai ma guardare avanti in una prospettiva strategica ecco io penso che la prospettiva strategica sia quella che
Molto carente
Mi spiace aver dovuto ridurre moltissimo l'intervento la dimensione organizzativa però credo mi piacerebbe poi insomma magari invierò il l'intervento a chi lo vorrà
Non quarta Harley spazzi perché le risorse sono quelle che poi realizzano le consentono di realizzare le pratiche sui principi siamo tutti d'accordo il problema è che bisogna realizzare grazie
Mi spiace dover fare il cerbero però purtroppo quando ci siamo anche interventi purtroppo bisogna cercare di stare nei tempi passiamo la parola Nadia che ci fornirà la sua testimonianza
Allora ringrazio gli organizzatori soprattutto della
CGIL per
Per avermi invitato a presentare una relazione sull'istituto giuridico della messa alla prova applicato in ambito minorile in un in un momento in cui sembra avvicinarci sembrava avvicinarsi non so quale
Avvicinarsi a possibilità già da tempo ventilate auspicata di estendere il beneficio della mappa anche al processo penale degli adulti
Allora nell'ambito minorile la sospensione del processo di messa alla prova è un istituto di massima espressione innovativa del processo penale minorile introdotto dal D.P.R. quattrocentoquarantotto dell'ottantotto
Voglio dare voglio illustrare alcuni dati che possono dire appunto sulla applicazione della messa la parola in Italia
Dei dati appunto forniti dal Dipartimento giustizia minorile noi vediamo che vi è un incremento progressivo dei provvedimenti dal mille novecentonovantadue
Al
Due mila undici nel mille duecentonovantadue abbiamo un'applicazione in soli settecento di soli settecentottantotto provvedimenti progressivamente sia commenta fino ad arrivare nel due mila undici a tre mila duecento
Sedici provvedimenti non si sente più si sente
Si sente
Diciamo che la la percentuale di positività
Del del provvedimento molto alta perché si aggira appunto sulla tanta per cento
Dei casi quindi mediamente in tutti questi anni l'ottanta per cento dei casi noi abbiamo avuto un'estinzione di reato
Se noi comunque la portiamo il numero dei provvedimenti al numero degli interventi complessivi attivati dagli uffici di servizio sociale minorenni il dato
Disponibile al due mila
Nove e noi vediamo che l'incidenza è solo del tredici per cento
Quindi ha un'incidenza non elevata e questo è dovuto al fatto che l'istituto della messa alla prova l'istituto complesse o che richiede per la sua applicazione delle precondizioni dei tempi medio lunghi è un importante mobilitazione di risorse
Illustrando questo istituto non si può non fare riferimento ai principi quello sottendono e alle finalità
La concretezza ok però i principi le finalità
Illuminano sull'applicazione dei casi specifici
Noi quindi continuiamo ad elencare questi principi che sono l'hanno stigmatizzato né del minore la non offensività del processo penale la continuità
Della processi educativi in corso
La messa alla prova comunque richiede di adeguare il percorso penale alla personalità del minore
Ma alcune altre al contempo
Indica anche
E delle finalità Dio responsabilizzazione responsabilizzante cioè
Ci si vuole produrre attraverso la messa alla prova un cambiamento nel minore rispetto
Agli atteggiamenti devianti io rispetto allo stile di vita del giovane ovviamente questo dimensione di responsabilizzazione cioè di responsabilità estese quanto essi di appartenenza del minore trattandosi appunto di un adolescente
Quindi lo Stato con la mappa si riterrai dagli erogare una pena e rinuncia al principio retributivo quando vi sono le condizioni
Sì per un'evoluzione positiva della personalità con conseguente risultato anche in termini di difesa sociale quindi le aspettative sono alte
Se noi confrontiamo appunto la normativa italiana a quella europea etica è una normativa che è tardiva rispetto alla situazione europea
E anglosassone ma il legislatore italiano è stato un registratore le possiamo dire coraggioso perché le differenze sono rilevanti innanzitutto
La sospensione dell'esercizio l'azione penale avviene nel minorile quando si incardina il processo prima dello stesso accertamento della responsabilità
Negli altri ordinamenti questa sospensione che interviene Sempre è una sospensione però che avviene in fasi più avanzata del processo penale sia l'estinzione del reato e non della Prina
La mappa si estende a tutte le tipologie di reati finanche all'omicidio volontario
Non è ostativo e il problema della recidiva e il ragazzo può essere sottoposto a messa alla prova anche per più reati per più volte
Se queste sono le differenze le somiglianze invece con il contesto europeo le individuiamo soprattutto nella negli aspetti
Che introducono il tema del Progetto individualizzato fra il Progetto individualizzato è pesante in tutti i contesti normativi europea e che regola noi la messa
La probabile Scianna
Tutto ruota intorno al Progetto individualizzato che diventa quindi lo strumento principale dell'applicazione della messa alla prova
Si può dire infatti che
La messa alla prova enfatizzato l'ottica della personalizzazione degli interventi in favore del giovane molto più che ovviamente in altri istituti
Sto
Però
Diciamo per non incorrere per non utilizzare terminologie troppo abbronzante come anche quella del progetto individualizzato
Spesso noi operatori ci soffermiamo a riflettere su che cosa significa
Per esempio elaborare un progetto individualizzato con un meno noi e con la cosiddetta doppia diagnosi
Oppure con un giovane adulto molto compromesso sul piano sociale bassa scolarità competenze professionali presso che inesistenti marginalità relazionale e sociale
Oppure con un minore con i genitori coinvolti in organizzazioni devianti o al contrario con un minore figlio del ceto medio-alto con problemi di identità e di Livata conflittualità genitoriale
Possiamo dire che il progetto eh individualizzato quando è adeguato
Hai livelli evolutivi che ragazzo può raggiungere in relazione alla sua capacità di comprendere il significato della sua azione deviante in termini giuridici e sociali
è adeguato il Progetto quando può favorire del giovane un'attribuzione di senso della sua azione creando connessioni con la sua storia il suo contesto relazionale le sue criticità
E adeguato quando favorisce la comprensione delle conseguenze delle sue azioni il danno arrecato
E adeguato se propone riflessioni arzilli aberrazioni che aiutino il giovane artista forzare i percorsi positivi intrapresi o punti non sono nuove progettualità
Questa attesa di cambiamento ovviamente crea molte pressioni
Sugli operatori spesso anche da parte di a della magistratura che attese molto
Spesso molto elevate quindi il rischio è sempre quello di sovrastimare o al contrario di Sotto stimare il Progetto rispetto alle reali possa abilitata s'
Formativa di cambiamento del giovane
Il concetto però la ricerca di adeguatezza del Progetto alla personalità del giovane è comunque un aspetto propositivo della misura
è il nesso che collega i principi di tutela di cui parlava agli obiettivi di cambiamento
Ma
Come l'operatore può essere aiutato in questa ricerca di adeguatezza abbiamo tre parametri oltre dimensioni
Innanzitutto non si può parlare di progetta di quarto se la persona a cui si rivolge non sia attiva nella partecipazione dell'ente individuazione dei propri obiettivi di cambiamento nella scelta
Del dei compiti da svolgere
Qui si tratta di valutare l'adesione a reale del giovane ad essere messa in prova
Le altre due dimensioni sono le dimensioni conoscitiva della situazione specifica del minore del suo contesto quali esigenze quali bisogni quali punti di forza quali capacità quali possibilità
E la dimensione delle risorse necessarie l'altra dimensione per rendere il progetto adeguato agli obiettivi di cambiamento inc risorse interne ed esterne all'organizzazione
Per ciò che concerne la dimensione conoscitiva la normativa minorile offre quattro diverse modalità di output conoscitivi di cui due si collocano prima della formale sospensione del processo e messa alla prova
Una durante e una nella fase conclusiva
Le prime due sono gli accertamenti della personalità e valutazione della fattibilità della messa alla prova che sono prima della sospensione le altre sono le verifiche periodiche e poi la valutazione finale
Queste fasi investono fortemente le risorse professionali organizzative degli usi ma poiché la conoscenza e la valutazione non sono le istituzioni statiche della situazione del minore ma devono cogliere
I cambiamenti evolutivi evolutivi della situazione
Per sulla affinché l'operatore
Può rito riprogrammare ridefinire riformulare ipotesi e previsioni da sottoporre a continua verifica è un processo importante molto gravoso
Nelle fasi conoscitive di valutazione non si osserva soltanto il minore ma anche i suoi contesti di appartenenza gli interlocutori adulti i nostri uffici alla professione degli assistenti sociali che più investita di questa funzione complessa
Che ha una funzione di interfaccia con i minori con le famiglie con la magistratura svolta quando è possibile
Con
Operatori dell'ente locale e del privato sociale perché
Questo può garantire l'interdisciplinarietà ti devo dire anche avviarci alla conclusione allora l'altra dimensione la dimensione delle risorse allora alcuni dati
Su tre mila e duecento per questo il focus si pone sul lavoro di rete
E su tre mila duecento sedici provvedimenti solo in trecentoquarantasette casi illusi ma non ha avuto bisogno di collaborare con enti esterni Enza sessantuno la mappa è stata realizzata solo dall'ente locale
In tutti gli altri casi sono intervenuti e sia Previato sociale che comune con i suoi servizi e l'AAMS la
Il lavoro di rete e il contesto relazionale nell'ambito del quale progetto individualizzato prende la sua forme dove l'assistente sociale si trova a svolgere una pluralità di ruoli facilitatore coordinatore mediante ore
è il lavoro generati Ivo delle attività cioè e da qui che emergono le attività di lavoro di studio e attività terapeutiche sportive socialmente utili che nel progetto diventano le prescrizioni non è solo un problema quantitativo
Ma anche qualitativo
Perché sono necessarie si le risorse differenziate
Che rispondo le diverse esigenze ma è anche necessario condivide col con gli enti esterni e soprattutto con la magistratura obiettivi e modalità del progetto individualizzato
Che cosa sovrintende a tutto questo percorso sono le risorse professionali organizzate
IVA e degli uffici e le dà giustizia minorile
E qui un aspetto critico forte in questo momento con la crisi economica attuale non si può non porre i fattori organizzativi quali carico di lavoro adeguato i tempi di lavoro adeguato e organici
Adeguati e formazioni adeguate sugli strumenti tecnico-professionali sono variabili da considerare
Se si vuole introdurre nel settore degli adulti e mantenere nel settore minorile all'Istituto quale quello della messa alla prova perché è un istituto particolarmente delicato almeno così come normato in Italia
Un esempio soltanto Peres se i nostri uffici in questo momento sono
Presentano delle difficoltà forti proprio sugli aspetti di organico del personale che sugli aspetti e sugli strumenti
Che cosa succede che tutto a questa problemi tanto problematicità
E può determinare un grave ripiegamento del lavoro sociale sul solo e nero adempimento questo può essere il risultato appunto
Di unna
Impoverimento forte delle nostre strutture ma questo ovviamente non contravviene con le finalità della legge e anche con la perdita di valore
Nel confronto con
L'applicazione della problema Sean negli altri Paesi europei
Grazie mi scuso per la velocità
Grazie Nadia
Diamo la parola a Francesco Cascini capo dell'ufficio ispettivo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Buongiorno a tutti
Grazie dell'invito io credo che il mio compito
Di repliche proposte rispetto alle relazioni che mi abbiamo proceduto preceduto faccio riferimento alla situazione degli adulti visto che
Di questo io mi occupo
Ma senza ripetere cose già dette io credo che una delle circostanze più singolari che riguardano il dibattito sul carcere sia
Soprattutto in sede parlamentare la mancanza di un'analisi corretta dei dati reali
Allora
Giusto perché mi occupo di questo da un po'di tempo provo a dare qualche indicazione numerica anche poiché riguarda le persone di analisi della popolazione detenuta sulla quale poi si può impostare secondo me un ragionamento
I detenuti definitivamente condannati presenti in carcere sono circa trentotto mila
Credo che una
Prima domanda essenziale per poi ipotizzare eventuali interventi sia capire per quali reati sono detenuti questi soggetti
Ora su trentotto mila quasi quindici mila sono condannati definitivamente per fatti riconducibili agli stupefacenti quindi articoli settantatré e settantaquattro DPR trecentonove novanta il secondo reato
è quello di omicidio
Sono quasi sei mila i detenuti ristretti in questo ci mettiamo anche i tentati omicidi quindi non soltanto io omicidi consumati
Il terzo è la rapina stratta di quasi tutte rapine aggravate sono circa cinque mila i detenuti per rapinare in un po'di più
Il quarto l'estorsione
Il quinto reato e il furto ma siamo intorno ai mille e duecento detenuti definitivi per furto
Sotto i cinquecento detenuti non vi cito le altre tipologie di reato questo che cosa significa
Secondo me questo è un dato che prima di tutto ci dice che è relativamente vero che in carcere ci sono persone detenute per fatti
Definiamo i non gravi rispetto ai parametri iniqui che il legislatore stabilisce di cui
C'ha parlato che il Codice penale individui di cui ci ha parlato Luigi ferraioli
è chiaro che se voi pensate che un furto aggravato il punito fino a un massimo di dieci anni per il Codice penale un fatto grave i detenuti per furto condannati definitivamente sono pochi la droga non ne parliamo
Limiti edittali altissimi quindi è considerato un fatto grave
Quindi è tenuti che stanno in carcere possiamo dire che generalmente alla rapina aggravata non è ritenuto un fatto poco grave solamente se guardiamo la custodia cautelare più o meno sono gli stessi lo steso gli stessi numeri con un aumento dei reati
Contro il patrimonio cioè la rapina e il furto
Raddoppiano moltiplicano i numeri
Questo è un primo aspetto il secondo riguarda la questione
è come dire degli interventi nel corso degli anni sono stati fatti sul sistema penale ne parlava stamattina Luigi ferraioli
Facendo riferimento al fatto che si sono fatti interventi estemporanei lasciando un rigore di fondo del sistema
Che ha imposto
Degli interventi frammentati che hanno anche se vogliamo un approccio di tipo buonista anche secondo me parte un po'anche
Fa parte un po'anche del mondo minorile
So se voi pensate all'istituto della sospensione condizionale della pena
Uno fa un furto e primi sei mesi con la sospensione dizione della pena
Oppure alla prescrizione al meccanismo delle attenuanti generiche il Codice penale per ed una serie di attenuanti che coprono tutto lo scibile umano eppure è stato necessario introdurre un'ulteriore forma di attenuazione perché il limite di tali erano troppo alti
E questo sul verso come diede il sostanziale
Lo stesso intervento si è fatto sul sul versante penitenziario non si sono non si sono introdotte le misure alternative ma i benefici penitenziari c'è qualcosa che si concede sulla base di una valutazione
Io condivido l'impostazione Luigi ferraioli discutibile
E quindi si è cercato di alleggerire un sistema estremamente rigoroso blindato Colimiti edittali altissimi piuttosto che rivederlo no
Allora oggi si parla molto della recidiva del carcere di quanti sono
E che sia alta la recidiva perché il carcere non funziona ovviamente anche ma il problema è che la gente in tre in carcere che già era disciplina
Sono recidivi già quando entrano perché spesso il primo reato sia un furto una rapina un piccolo spaccio
Viene in un qualche modo saltato il carcere perché ossia una sospensione condizionale della pena o un meccanismo di attenuazione quindi si arriva dentro
E sostanzialmente già recidivi la gran parte dei detenuti che vanno in esecuzione di pena hanno già vissuto tre-quattro scarcerazioni magari fa non perire custodia cautelare prova ne domiciliari può evadono poi rientra
Il sistema quindi ha prodotto
Io direi forse Luigi ferraioli io l'ho detto apertamente lo dico io una giustizia di classe che colpisce quelli che delinquono o per le caratteristiche sociali che li contraddistingue
Allora il punto non è tanto che non si commettono reati gravi
Quanto piuttosto che non esiste nessuna forma di intervento che Inter Cetti e le ragioni sociali per le quali le ragioni profonde per il quale ha devianza
Che viene prodotta
Da quel crimine cioè qual è il luogo nel quale quel crimine matura e la ragione per la quale maturato questo scissi ce ne si disinteressi si disinteressa di questo ci si vince disinteresse in questo
E sì interviene soltanto quando è tardi e soltanto con il carcere cieco nient'altro
In questa in questo panorama si dovrebbe introdurre l'istituto della messa alla prova forse di questo devo parlare ora se questo è il quadro
Bisognerebbe chiedersi se è un istituto come quello che è in discussione della messa alla prova per adulti
Che prevede l'accesso a questa misura per i reati puniti con un limite massimo edittale di quattro anni
Cioè la pena prevista per quel reato che consente l'accesso delle sedi quattro anni
Ora io
Ho fatto una cosa che forse avrebbe fatto chiunque doveva andare a discutere di questo come un fatto che poteva
Incisivamente intervenire sul sovraffollamento ho visto quanti sono i detenuti
Che sono ristretti in carcere perché condannati per reati di questo tipo e ne è risultato un numero enorme duecento trentadue era il dato che io ho ricavato quindi
E si assiste a una specie di
Procedura kafkiana per cui ci sono alcuni che urlano a un indulto mascherato
Di cosa sa altri che difendono quel provvedimento con un principio di civiltà giuridica che inciderà sul sovraffollamento
è uno dice ma di che cosa state parlando cioè
Sapete su quante persone incide di quante persone sane caro è un fatto è un calcolo semplice ho messo due minuti ho chiesto al sistema di dirmi quale persone sono detenute quei reati che non è una cosa complicata
è difficile comprendere come mai si discuta di altro e non si si pensa lo stesso si è fatto sulla sulla svuota cachet c'è si è parlato di numeri
E last la discussione i denti io precetti dice ma la vecchietta che va prende la pensione viene derubata si parla di queste cose senza vere veramente presente di che cosa si sta parlando alla messa alla prova
Dovrebbe su una discussione che è quella che diciamo cioè in tutti i Paesi europei vice Mauro Palma che la conosce bene e non che siano molto meglio di noi
Ma la promessa non è un un istituto molto diffuso che permette fin dall'inizio di intercettare le ragioni della devianza e mette in campo un equilibrato sistema tra sanzione e sostegno
Che ti consente di intervenire subito su quel soggetto fin da quando il minore
In modo tale da evitare che poi debba arrivare al carcere inutile perdonarlo
Per poi abbandonarlo di nuovo nell'emarginazione nella tossicodipendenza nella situazione di clandestinità lo si perdona la prima volta per poi metterlo in carcere e non fare assolutamente nulla
Questa dovrebbe essere la probe esce non quella di cui stiamo discutendo
Non che io penso che ci salvi perché poi è ovvio che se faccio la probe Escher per chi commette dei reati devolvere una rete sociale che si ponga un problema su come gestire le dipendenze su come gestire l'emarginazione
Su come gestire il fenomeno dell'immigrazione che solo in parte hanno a che vedere col sistema penale
Mi avvio verso la conclusione sono però in nove minuti e trenta secondi quindi ciò ancora trenta secondi ho omesso il Corano
O ancora trenta secondi infatti stavo per finire
Anche i Paesi che hanno la probe esce perché funziona penso al GRA alla Gran Bretagna hanno duecento mila persone in probe esce in Francia ne hanno centoventicinque mila anche questi hanno problemi in carcere
Il carcere una cosa anche noi quando non avevamo la Cirielli quando
Non avevamo tutte le preclusioni quando funzionava la legge Simeoni sarà scene avevamo sessanta mila detenuti
Quindi anche se
Con un miracolo accadesse una inversione di tendenza sulle politiche sociale sulla problemi ce ne comunque dovremo fare i conti con il carcere sempre e forse anche con un certo numero di detenuti
Ma il problema secondo me è prima di tutto costituito alle condizioni detentive
Che è un tema guardate molto semplice io dirigo l'Ufficio ispettivo del DAP li ho girati quasi tutti gli istituti penitenziari del nostro Paese
E bisogna dire una cosa secondo me importante i detenuti trascorro il loro tempo all'interno delle Camere detentive
Nella grandissima maggioranza dei casi venti ventidue ore all'interno le Camere detentive il sovraffollamento diventa inumano si traduce in un trattamento inumano principalmente per questo
E questa è la più seria violazione al nostro sistema ordinamentale perché il ordinamento penitenziario parla di camere di pernottamento
Quindi detenuti devono stare fuori i luoghi comuni fuori dagli ambienti detentivi in spazi lui comuni de vorrebbero mangiare insieme questo non accade
In quasi nessun istituto ed è la più grave delle violazioni perché
Dovunque io vada i detenuti lamentano una impossibilità di sopravvivere in camere sovraffollate così a lungo e per così tanto tempo io mi auguro e forse questo per la prima volta
Che sta accadendo con decisione che il DAP su questo sappia intervenire perché è un problema tutto dell'amministrazione e
Non dico facilmente ma sicuramente risolvibile ho sforato di un minuto
Grazie
Allora intanto ringraziamo gli intervenuti sino adesso è e chiamo al tavolo della Presidenza per l'ultima sessione della mattinata Salvatore esteri hanno attore protagonista del film Cesare deve morire
Il professor Marco Ruotolo professore di diritto costituzionale e il professore Eligio Resta professore di filosofia del diritto e Rossana Dettori segretaria generale se la funzione pubblica CGIL
Ricordo a tutti che alla fine della mattinata ci sarà un break ma poi nel pomeriggio subito dopo la quarta sessione avremo un concerto
E un dialogo con Marina Rei poi ci sarà la tavola rotonda poi ci sarà anche la proiezione del film ma il gemello di Vincenzo Marra quindi vi prego di rimanere tutti quanti nei paraggi perché il programma il fitto ma molto interessante
Allora
Diamo per primo la parola a Salvatore istriano parliamo di vita lavoro i diritti in carcere
Buongiorno
Scusate visto seguiranno da dieci minuti ho fatto una corsa terribile
Che stavo all'estero vengo dalle Filippine io ho presentato il firme soli fuse in testa
Mi aiuti
Scusami
La sessione di che dovresti introdurre parla della vita del lavoro e dei diritti in carcere
Se ci può e anche dare la testimonianza oltre diciamo relativa alla all'esperienza che ha avuto
Nel film Cesare devi morde Cesare deve morire
Posso apparire polemico ma i diritti in carcere non ci sono
Il lavoro è
Eh sì che a Lizzano praticamente perché su
L'ho pagato sottopagato sottopagato e senza nessuna
Garanzia di niente pone
E quindi attualmente come funziona il lavoro in carcere è una roba da quarto mondo perché nel terzo mondo stanno meglio
E quindi bisognerebbe cambiare un po'tutto
Secondo me
Credo che finché non si diano dei poteri veri
E istituzionali al volontariato in carcere
Con un presidio fisso all'interno del carcere non non si cambierà mai niente perché per come funziona l'amministrazione penitenziaria oggi fanno sì che il carcere sia un luogo indegna
Se la comandano loro e fanno quello che che voi o no e i detenuti sono senza nessuna difesa
Per quanto riguarda me e sono stato fortunato perché in carcere o no
Scusate
Ho trovato il teatro Shakespeare in particolare
E da lì ho iniziato a prendere le distanze da quello che tutto era il sistema penitenziario mi relazionavo solo che i libri
E poi mi è andata bene perché sono uscito e ha avuto la fortuna di
Di essere scritturato da
Dai più grandi registi italiani che sono Matteo Garrone che sono i fratelli italiani e mi hanno aiutato a
A trovare un indirizzo preciso della mia vita perché io non l'avevo l'indirizzo
Pensavo che la scuola fosse una noia e e non lo praticata da giovane
La camorra né approfittato e subito mi ha fatto suo
Perché funziona così quando sei ignorante di una città come Napoli il crimine stava pronto a
Sequestrati per il passato vent'anni della mia vita
Perso con le paure con le tensioni che possano accompagnare un ragazzo che vive in un mondo a delinquere
Però ho
Come dicevo i denti i libri della biblioteca Manno
Ma hanno permesso di non stare in un luogo
Che senza la cultura diventa un supermercato del crimine
Perché in carcere c'è il rischio che tu entri perché hai commesso un reato ma
Sentite tantissime storie e quindi di
Ti specializzi
Hai la possibilità di diventare un criminale professionista perché all'interno ognuno di loro ti spiega
Il suo reato come l'ha commesso perché l'ha commesso gli anni di carcere che può prendere
E quindi come dicevo il carcere ha due facce se ci sono delle attività credibili un
Una struttura umana che funziona
Per permettere a un detenuto di avere una revisione critica sulla sua persona allora ce la puoi fare
Se noi scippi cattivo di come sia entrato e molto più professionale
E questo è un danno sia per la persona che non riesce a
Riabilitarsi che per la società che si trova una persona ancora Trinca attività fuori
Il tempo è questa la mia storia
Ci ho messo vent'anni perché per vent'anni sono entrato e uscito dalle carceri l'ultima volta ci sono stato per otto anni però sono stati gli otto anni più utili perché li ho incontrato Fabio cavalli che mia
Che mi ha dato un copione in mano copione teatrale
E io ho letto quel personaggio
E quel personaggio era molto più bello di me vi ho detto io non voglio essere più quello che sono ma voglio essere mille personaggi
è così io mi sono ad appropriate dalla mia vita
E spero che veramente nelle carceri sì
Si possa fare cultura ma tanta
E non solo stare lì con la col carcerato alcol carceriere che si guardano spesso con odio
Perché si disprezzano l'uno con l'altro e questo non funziona perché
è un luogo senza senso e privo d'amore
E a è ad oggi attualmente le carceri sappiamo che stanno scoppiando e che vivono una situazione
Lo dice il presidente Orlando e la Repubblica non lo dico io che è un luogo indegno
Anche se penso che il Presidente dalla Repubblica non deve essere dirle queste cose
Ma
Deve
Fare succedere se dice che il carcere un luogo indegno dovrebbe fermare il Paese per far sì che
Questa situazioni migliori
Devo ancora parlare io
Ti volevo solo fare una domanda come è avvenuto l'incontro con il teatro quello che poi chi ha cambiato la vita in qualche maniera beh perché si sta
Si sta tutta la giorno accennata in cella quasi circa diciotto ore diciannove ore perché abbiamo due-tre ore viaria
E preghiere Bibiena un carcere di massima sicurezza era impossibile evadere
Allora ho pensato di evadere almeno dalla cella e digita deve il carcere
E Cosimo regalie un ergastolano chiamava il teatro
Mi ha proposto di fare di partecipare a un laboratorio teatrale perché ero uno che aveva il il reato più piccolo da tutti perché eravamo in un reparto di massima sicurezza
Mi hanno detto che io dovevo fare la donna in carcere quindi è stata una cosa un po'difficile
Però è stato bello perché era è una donna Malia di Eduardo De Filippo in Napoli milionario
E io li ho perso mia madre in carcere mentre era in carcere mia madre era morta e non l'ho più vista
E il teatro mi ha fatto
Ritrovare mia madre perché io
Non potevo fare la donna io sono un uomo
E Cavalli il mio maestro mi ha detto l'unità possibilità che ai per non offendere e le donne nelle persone che hanno una sessualità diversa dalla tua
Di ricercare di fare tua madre devi ricordarti lei come parlava come si muoveva
Ed ha avuto un grande risultato perché c'era Luca De Filippo figlio di Eduardo in sala vedere quello spettacolo e alla fine dello spettacolo ha detto che sotto quelle resti in un sembrava che ci fosse un uomo io non l'ho presa tanto bene
Però artisticamente mi sono sentito gratificato ed è stato il mio primo incontro con il teatro
E poi Shakespeare
Shakespeare quando lo leggevo
Mi addormentavo
Con le sue parole e mi aiutava sognare
Invece di ascoltare le storie assurde né i compagni di cella che non ti facevano addormentare una
Ti portavano degli incubi delle ansie e quindi preferivo lui
A
A tutto il resto
E vi posso assicurare che nelle sue tragedie c'era scritto tutto tutto quello che noi avevamo già commesso
E mi ha fatto sentire stupido trentatré anni quando era in carcere e non l'ho più abbandonato infatti lui credo che
Sì al mio Dio perché mi protegge perché mi fa fare un sacco di firme perché con l'ultimo film a premessa di girare il mondo infatti torno dalle Filippine dove Cesare deve morire ha vinto un ennesimo premio quindi
Quello che ora facce questo faccio teatro faccio cinema la cosa che prima Amone
Non sentirmi attore
Cioè attore non amo il dirigismo
Faccio il mio cinema per poi portarlo nelle scuole parlare ai giovani perché i giovani devono vedere in me quello che non devono fare loro
Perché io o marinato la scuola l'ho appresa
Una presa brutta ho fatto fino alla terza elementare quando ero fuori poco monco studiato in carcere
Perché in carcere c'è la scuola mi sono ripreso piano piano e quindi ci tengo ad andare a dire i giovani che credo che siano la nostra speranza futura perché
Ad oggi ne abbiamo fallito tutti quanti quindi
Loro hanno l'opportunità di provarci
E io vado a dire a loro di guardare allo specchio della mia vita e di fare altro e di stare sui banchi di scuola soprattutto nelle città del sud perché se non si era scuole sei giovane fuori si muore o succede qualcosa di brutto e quindi la vivo un po'così
Non vi dico che
Non vi nego che sono traumatizzato Di Gioia da quando è uscito Cesare deve morire perché sto girando il mondo
E prima conoscevo solo qualche qualche città ma
Dal furgone della polizia penitenziaria che mi trasferiva da un carcere all'altro
E invece oggi i giro sono stato nelle Filippine in Thailandia in Norvegia la Repubblica Ceca in Germania in Francia
E questa è la magia della cultura del cinema e dell'istruzione la cosa triste che non tutte le carceri italiani sono Rebibbia
Per anzi ci
Ho fatto visitare le carceri della Calabria come Locri come e addirittura il medico alle sei di sera se ne va a casa quindi se un detenuto si ammala alle sette
Postale con i suoi mali perché nessuno lo assista
Siamo in Italia diamo una chiesa avvenuta di danno ci dobbiamo un attimino vergognare di questa situazione tutti quanti
Salvatore
Passo la parola al professor Marco ruotano grazie difficile prendere la parola dopo questa bellissima testimonianza
Parlare in pochi minuti trenta lavoro diritti in carcere sostanzialmente impossibile quindi proporrò qualche riflessione
Alla luce del discorso che ha fatto adesso studiano soprattutto sul teatro in carcere e poi
Nella seconda parte
Una qualche proposta
Visto che appunto si chiede da programma di formulare repliche proposte
Il teatro direi più in generale il lavoro o come dice l'articolo quattro della Costituzione lo svolgimento di qualsiasi attività che concorra che possa concorrere al progresso materiale o spirituale della società ha una valenza importante ovviamente per
Il libero sviluppo della personalità di ciascuno
E il teatro a me pare è una delle possibili espressioni della libertà della persona
E il detenuto in questo senso è una persona libera una bella tesi discussa la settimana scorsa al danza ho letto un'intervista Salvatore Spriano e
Nel parlare di Shakespeare come ora faceva della scoperta di Shakespeare stiano dice che grazie al Teatro abbiamo capito che la libertà non è fuori dal carcere ma stava lì in quel testo teatrale all'interno delle parole di Shakespeare ci sentivamo liberi mete fa metaforicamente
Fisicamente eravamo rinchiusi in un luogo però la nostra mente spaziava i pensieri arrivavano oltre le mura uscivano fuori c'è un detenuto che a detta la moglie vieni a vedere a teatro perché quando recito sento di potermi perdonare e quindi di sentirmi libero
Ecco io ho sempre pensato che la
Il discorso
Relativa la libertà personale alla libertà di locomozione dovesse debba esser tenuto distinto da quello relativo alla libertà della persona che concetto riferibile a chiunque
E si può parlare di libertà della persona anche rispetto al detenuto laddove si valuta la possibilità di esprimere appunto la propria personalità una possibilità che non può essere negata a nessuno
Nemmeno all'autore del crimine più efferato perché qui il discorso non è a mio giudizio il discorso di rieducazione
è un discorso di dignità di dignità innata se questo non viene riconosciuto la persona ridotta cosa oggi Luigi ferraioli qualche modo partiva da Beccaria Beccaria torniamo anche perché il titolo del nostro convegno evoca
Una fondamentale opera di Beccaria
è ovvio che poi lo svolgimento di attività
Che concorrano al progresso materiale e spirituale la società il lavoro il teatro potrà avere anche un fine a una finalità di reinserimento sociale anzi abbiamo visti i dati
I dati ci portano a dire che il del detenuto che ha la possibilità di svolge l'attività lavorativa o di accedere a misure alternative alla detenzione di solito non è incorrere la recidiva
Qualche giorno fa parlavo con Massimo De Pascalis che mi diceva che rispetto al detenuto che svolge attività teatrale dice dovremo fare poi riscontri però mi risulta che la recidiva si avvicinò zero per cento
Quindi si abbassa appunto ancor di più
Ma il teatro in carcere come alcuni dicono il teatro prigioniero mi chiedo a un valore solo per il detenuto che lo pratico anche un valore in sé è ovvio che la risposta dipenda dallo spettacolo dall'obiettivo che attraverso lo spettacolo si persegue
Se lo spettacolo un buono spettacolo
Come è stato da altri detto
Quel pubblico sociale c'è un pubblico che si avvicina al teatro in carcere con un un po'di indulgenza si trasforma presto in un pubblico teatrale vero e proprio ma l'obiettivo dello spettacolo può essere anche un altro può essere quello di sbattere negli occhi del dello spettatore la la realtà carceraria al tentativo di
Aprire un dialogo tra la realtà carceraria e la realtà esterna un dialogo difficile forse impossibile qui cito Calamandrei che sottolineava quanto fosse importante rispetto
Al carcere vedere
Cercare quindi di aprire
Turati parlava non a caso del carcere come cimitero vivo quindi l'importanza alla quale pure si è fatto cenno nel corso della nostra Conferenza del
Rapporto con il mondo esterno retoricamente si poteva dire aprire l'ascella o nella prospettiva del detenuto che qui mi richiamo alla frase finale del film cessa demolire dico la frase detta dal Cosimo reca
Che dopo aver conosciuto l'arte la cella sembra una prigione
Ecco partendo dal teatro non è difficile anche se ho pochissimo tempo e ora circo proprio di limiti di concludere
Cogliere la connessione tra i che tre temi proposti per la nostra sessione vita lavoro e e diritti in carcere perché tutto si lega tutto si tiene se vivere non è inteso come sopravvivere lavoro i diritti sono funzionale un'esistenza dignitosa
Intanto si possono esercitare i diritti in quanto si è messi nella condizione di potervi esercitare altrimenti diritti sono formula vuota
E qui il discorso solitamente si sposta verso il sovraffollamento che oggi è stato ben detto il sovraffollamento non deve essere un alibi
Rispetto all'esigenza di perseguire finalità costituzionalmente imposte nell'esecuzione della pena e se così è e mi lego a quanto ha detto Luigi questa mattina
Delle due l'una o lo stato in grado di assicurare i detenuti condizioni di vita dignitose oppure si prenda atto che non è in grado di farlo e si assumano i provvedimenti conseguenti Luigi richiamava al numero chiuso
Possiamo aggiungere il differimento dell'esecuzione della pena recente questione richiamato come possibile soluzione dal tribunale costituzionale tedesco
Ampliamento delle possibilità del ricorso alle misure alternative e se non basta e io sono convinto del fatto che non basta
Ricorso agli strumenti dell'amnistia dell'indulto strumenti quelli dell'amnistia e dell'indulto che nelle condizioni date a me paiono preliminari alle tante riforme delle quali ogni tanto parliamo
Di tutti gli interventi che sono necessari
Che dovrebbero accompagnarsi seguire l'amnistia e indulto spesso invece si dice interveniamo sul facciamo le riforme strutturali e poi l'amnistia ed indulto eventualmente no
Il discorso va ribaltato altrimenti diritti restano sulla carta rapida carrellata
Delle
Ho detto che voleva essere molto concreto degli interventi che secondo me sono necessari senza pretesa di completezza rispetto a vita lavori diritti eliminare gli automatismi previsti dalla normativa vigente in tema di custodia cautelare
Ora comincia a fare il giurista
C'è stato uno stillicidio di decisioni della Corte Costituzionale che ha sempre la stessa cosa hanno detto che la custodia cautelare in carcere non può essere automaticamente prevista come soluzione rispetto a certe fattispecie di reato con l'eccezione forze
Dei fatti di mafia e di terrorismo
Ridurre i tempi del processo penale e comunque anche sulla base della presunzione di innocenza decorsa la carcerazione preventiva
Dalla Carta costituzionale ricaviamo un principio di massima espansione della libertà che non può non guidare il legislatore in questo ambito
Uniformare più in generale finalmente il sistema penale al principio del minor sacrificio necessario il carcere estrema ratio
L'articolo ventisette declina il termine pena al plurale le pene devono tendere alla rieducazione del condannato pena non equivale a carcere
Nello spirito appena detto maggiore ricorso alle misure alternative
Rivisitazione delle misure di sicurezza perché il problema dei diritti non riguarda solo i detenuti
Ma riguarda questi oggetti spesso dimenticati che sono gli internati e che si trovano a dover scontare sanzioni direi pene che hanno spinto una durata e sostanzialmente indeterminata rimessa alla valutazione di pericolosità sociale
Torno a fare il giurista la misura di sicurezza applicata dopo l'espiazione della pena detentiva diventa una contraddizione in termini probabilmente
Determinante una situazione di incostituzionalità il cosiddetto doppio binario
Altro punto vado veloce per le esigenze che abbiamo standardizzare
Le buone pratiche in istituti omogenee per caratteristiche
Quando le prassi sono buone vanno estese agli istituti omogenei io non capisco
Per quale ragione il principio costituzionale del buon andamento articolo novantasette della Costituzione venga così poco richiamato nelle riflessioni relative le questioni penitenziari
Riformare le leggi che hanno inciso sull'incremento della popolazione carceraria sono state richiamate la legislazione sulle droghe
La legislazione sull'immigrazione la legislazione sulla recidiva che preclude anche qui con automatismi incostituzionali la possibilità di accesso alle misure alternative
Riprendere il discorso sulla ergastolo specialmente la variante della ergastolo ostativo interroghiamoci sulla compatibilità
Del primo del fine pena mai con i principi costituzionali arriverà sta per arrivare alla questione davanti alla Corte costituzionale
Sì giudice avrà la sensibilità di sollevarla sia rispetto all'ergastolo sia rispetto a quella odiosa variante che è l'ergastolo ostativo
Qualche giorno fa faccio una parentesi la chiudo subito discutendo di questi temi conflict ex ministro Della giustizia oltre che Presidente della Corte costituzionale si notava
La pena a tempo e legittimare la sua astratta previsione diventa illegittima nelle sue esecuzione per le condizioni in cui ci troviamo il paradosso come ricordava Luigi questa mattina
è che la pena dell'ergastolo illegittima illegittima la sua astratta previsione diventato
è legittimo stata considerata per tale io ragione della
Del momento dell'esecuzione della possibilità dell'accesso ai benefici della possibilità di una concreta poi trasformazione in pena temporanee la diceva Luigi la Corte deve giudicare non sul fatto ma sulla norma sulla previsione astratta
Riconoscere adeguatamente sto finendo sotto il profilo economico professionale numerico consistenza del personale il ruolo fondamentale dell'Amministrazione della Polizia penitenziaria nel processo di gestione dell'esecuzione della pena
Intervenire sul tema della tutela dei diritti dei detenuti sentenza dalla Corte Costituzionale ventisei del mille novecentonovantanove invito stringente al legislatore son passati tredici anni la legge non è stata adottata
Legge rivolta ad assicurare la giurisdizionalità piena dell'esecuzione penale
E nemmeno è possibile mi permetto di aggiungere
Che una volta si schei sia stata riconosciuta la vincolatività delle decisioni del magistrato di sorveglianza che la corte l'ha fatto la Corte costituzionale del due mila nove
Poi l'Amministrazione ritenga di non poter di poter non ottemperare a queste decisioni cioè sul punto un conflitto di attribuzione
Sollevato da una detenuta in quarantuno bis di Rebibbia nuovo complesso per una questione relativa alla visione di alcuni canali e tematici della RAI
è possibile istituire una figura indipendente a livello nazionale che possa operare con strumenti non giurisdizionali a tutela di quei diritti
Sono anni che parliamo del Difensore civico si diceva stamattina forse questa ormai anzi sicuramente questa non può che essere una strada obbligata a seguito della ratifica del protocollo sulla tortura delle Nazioni Unite
Ultimo punto riprendere il discorso del lavoro della vorrei fra murario sciogliendo il nodo della sua natura la Corte costituzionale ha sostanzialmente assimilato il lavoro infra murario svolto in carcere a lavoro libero
E
A giustamente steso sul piano della tutela delle garanzie quelle lato per le garanzie assicurate lavoratore libero abbiamo dall'altra parte la Corte europea dei diritti dall'uomo che invece in una recente sentenza del due mila undici
Tende a qualificare il lavoro penitenziario più in un'ottica di reinserimento sociale qual è la soluzione migliore
Sembra che sia anche l'applicazione delle garanzie che ordinariamente assistono la prestazione lavorativa strozzare ulteriormente l'offerta dell'Amministrazione
Mi chiedo e chiedo all'Amministrazione è così fino a che punto è così sarebbe utile avere dati reali per capire se e fino a che misura sia possibile un diverso il bilanciamento tra le contrapposte esigenze
E qui il diverso il bilanciamento sarebbe solo giustificabile in ragione di una reale concreta maggiore offerta di lavoro e qui è evidente dico una cosa scontata che poi si dovrebbero assumere i provvedimenti conseguenti anche rifinanziando la legge Smuraglia in questo caso
Per la possibilità di assunzione
Di detenuti
Da parte di imprese cooperative perché sappiamo che gli sgravi fiscali previsti da quelle leggi da quella legge in periodo di tagli sono stati drasticamente ridotti o destinati a scomparire
Alcune di queste proposte vita lavoro e diritti sono già state formulate in diverse sedi
Io le ho riassunto e cioè giunto del mio convegni progetti di legge in realtà questi non molti relazioni di Commissioni parlamentari da ultimo relazione della commissione mista del CSM e poi oggi trovo nella cartellina il
Le dieci punti del
Proposta della CGIL che
Condivido che mi pare che per molti aspetti sì sovrappongano si concilino con quelli che ho cercato in estrema sintesi indicare
Mi pare ecco questo voglio dire che se le soluzioni sul tappeto ci sono si tratta di discuterle ora nelle sedi competenti arrivando al più presto alla sintesi
Ecco la mia speranza è che il convegno la conferenza di oggi contribuisca la sintesi non troppo a riaprire dibattiti sono anni che parliamo di questi problemi spesso tra persone che
Condividono
I punti di vista almeno di partenza e vediamo che salvo rarissime preziose cessioni soluzioni a questi problemi non sono stati dati invece
è un rilievo questo che hanno fatto tutti i relatori odierni il carcere sta esplodendo e il carcere le persone che li vivono non possono credo ancora più aspettare vi ringrazio
Grazie io dividerò questo breve intervento in due tempi
Il primo relativo all'esperienza che ci ha raccontato adesso studiano che io ritengo esemplare bisognerebbe ancora di più riparlarne
Ho trovato in un passaggio che lui indicava una delle dimensioni forse più tragica del nostro carcere
Io sono d'accordo con Marco Ruotolo bisogna insistere molto sul meccanismo del lavoro
Credo che il lavoro sia una condizione necessaria ma non sufficiente per ridare dignità al meccanismo del carcere non non ritrovo attraverso questa splendida testimonianza di istriano se hanno ci diceva
Che bisogna riappropriarsi della vita
Che cos'è questo teatro dentro il quale poi lui ha ritrovato l'elemento della
Della riscoperta della umanità con la vita significa sostanzialmente quello
Verifica teatro un meccanismo in cui
Addormentarsi con Shakespeare il teatro un meccanismo attraverso il quale
Noi possiamo costantemente ritrovare il tentativo che non è soltanto del divertimento della rottura della vita quotidiana
Ma è un gioco di rappresentazione che senza scomodare restò tele però insomma un minimo di catarsi ce l'ha sempre indicato
E poi andiamo a riflettere ancora più con un secondo sguardo sulle cose ma che cos'è la grande avventura del diritto moderno con tutti i sogni orpelli ivi compreso il carcere se non teatro un pubblico un europeo comune
Che cos'è questa forma attraverso la quale noi rappresentiamo il meccanismo lo facciamo funzionare
Importante il meccanismo del teatro perché lo diceva Marco Ruotolo
Beh realizza una dimensione di comunicazione fra l'interno all'esterno il pubblico del teatro non c'è un teatro senza il suo pubblico
Anche quando ci fossero in quattro gatti degli attori che lavorano a questa cosa c'è una dimensione di pubblico
Che significa la fuoriuscita dal confine chiuso
L'oltre passa mento della soglia ore perché ci si riappropria della vita
Perché il meccanismo attraverso il quale si può prendere distanza rispetto alle vite precedenti
Io credo che dobbiamo lavorare sempre di più su una dimensione
Detta in termini un po'complicati di metà noia di trasformazione dall'interno
Se noi pensiamo che la vita in carcere si possa modificare con interventi soltanto esterni beh sbagliamo vi faccio un esempio
Per lungo tempo mi sono occupato di questioni minorili l'ho fatto anche al Consiglio superiore
Della magistratura una uno dei degli interrogativi che da sempre mi sono posto e che ho posto egli
Interlocutori masse le carceri gli istituti minorili che non si chiamano per eufemismo carceri
Se gli istituti minorili sono abilitati io spero una grande percentuale da nomadi extracomunitari questa è la popolazione carceraria degli istituti
Beh come dobbiamo lavorare noi sulla rieducazione del
Del minore
Dobbiamo riducano come un nomade o lo dobbiamo educare come un piemontese ora vedette l'intervento esterno
E se volete una una ulteriore violenza bisogna che non lo sappiamo
Dobbiamo invece lavorare a terra è proprio l'esempio dei nomadi è un esempio concreto su cui lavorare bisogna fornire
Alle visite
Altre possibilità altri sguardi altre rappresentazioni il teatro glielo leggo in questa maniera cioè dare un'altra possibilità
E allora come dobbiamo rieducativo beh innanzitutto facendogli vedere
Che c'è un'altra dimensione della città fare scoprire
Lo oltrepassa mento del confine
Questo credo che sia l'insegnamento forte che viene dalle cosa che ci dice lastre hanno dunque non una ulteriore violenza esterna
Come se il carcere dovesse essere nella migliore delle ipotesi un'altra orto perdiamo un'altra perda bugia no bisogna
Mettere in campo forse che siano capaci di riattivare dall'interno questo è un messaggio forte che io
Mi sento di dover ancora una volta indicare condividere
Ovviamente questo non basta perché c'è tutto un lavoro dall'esterno che noi dobbiamo ancora una volta connesse ma pazienza sono perlomeno quarant'anni che ci rivediamo a parlare delle stesse cose
Ma non mi stanco mai di fare un piccolo sforzo perché questi temi diventino
Discorso dell'opinione pubblica che sia preoccupazione pubblica e non soltanto degli addetti ai lavori
Il carcere non è una questione di potenti e di sapienti è una questione pubblica è una questione che ha a che fare se volete anche
Con la misurazione della democrazia possiamo misurare la democrazia di un popolo
Attraverso
Il meccanismo delle carceri su come vengono trattati i detenuti
Commenta
Si possa loro assicurare il meccanismo della libertà dunque il i i rimedi rimedi si possono essere anche tecnici per esempio
Lo ricordava Cascini un attimo fa perché non è il problema uscente si stando attenti perché che meccanismo nel problema per carità la riduzione appena carcerarie va sempre bene
Il problema perlomeno in nell'esperienza che noi abbiamo avuto in Italia significa non una sorta di
Chance che si dall'individuo pari a fermarsi
Molto spesso
Ti tengo d'occhio
Cioè ti metto alla prova ma nello stesso tempo e guarda che se non ti va bene il problema cinica ti condanno per quello per cui
Meriti di essere condannato più per il fatto che non mai collaborato
Ora
Tecnicamente si può discutere di tante cose con un occhio magari più alla tolleranza che non invece alla cattiveria
Però bisogna scardinare una dimensione che io definisco paranoica del nostro Paese
La paranoia alla fissazione della risposta ai problemi in chiave di penalità devo una paranoia senza senza sbocco senza sfogo
Che ci porta costantemente lavorare su una dimensione di ipocrisia della sfera pubblica sul carcere ipocrisia che noi conosciamo bene dunque bisogna lavorare perché
Sì il si si riduca questa antropologia segreta del desiderio di pena
Bisogna lavorare con meccanismi di persuasione
Da etica pubblica molto più forti di quanto non non non abbiano non pensiamo
Dunque bisogna per esempio a liberarsi di allattare noia del nemico
Il diritto penale oggi è diventato è tornato in maniera forte ad essere diritto penale del nemico ora la grande scommessa del diritto penale era che
Si potesse differenziare
E
Del tutto rimuovere il problema del mio amico dal diritto penale
Quello che sta succedendo con
La fissazione paranoica della penalizzazione bisogna punire come ci ha insegnato Luigi ferraioli per tanto tempo per quello che uno ha fatto e non per quello che uno eh
Ma la paranoia riguarda anche dimensioni inaspettate
Io cito sempre il caso è emblematico della cultura pubblica sull'ergastolo in Italia e da chi è rappresentata la cultura pubblica ben cito la famosa sentenza dalla Corte costituzionale
Che è investita più volte della questione
Ha risposto più o meno sempre nella stessa maniera cioè
Sì lo sappiamo che l'ergastolo e controlla dimensione del riconoscimento dei diritti fondamentali della persona ma
E inutile abolirlo perché non c'è
O perché poco guardate il massimo dell'ipocrisia perché
è una sorta di argomento ad hoc
Una
Ad hoc messo perché le nella logica argomento debolissimo per cui siccome sono pochi tanto vale non abolirli mandato Mantovano non si ragiona così
Nella questione dei diritti
Una persona falle esattamente quanto cento mila
La violazione di un diritto assolutamente qualche cosa ed immaginabile per le conseguenze a catena che si porta dunque
Penne diverso dal carcere pene diverse dal carcere essi
Dove il lo sforzo che possiamo fare nel medio termine
Ma non dimenticare di lungo termine in cui bisogna un po'del costruire ad a comporre questa antropologia del desiderio collettivo di penna grazie
Anche attraverso l'altra
Resta e passiamo la parola per l'ultimo intervento della mattinata a Rossana Dettori segretaria generale della funzione pubblica esige
Grazie
Buongiorno a tutti
Io parto dal perché
Un'organizzazione sindacale
La CGIL si occupa di questo tema non soltanto dal punto di vista della tutela dei lavoratori
Che operano in carcere siano
Essi poliziotti siano essi educatori assistenti sociali
è dirigenti ma lo affrontiamo l'abbiamo sempre affrontato
Provando a tenere insieme due presupposti che sono i diritti di chi lavora in carcere ma i diritti di chi vive in carcere quotidianamente
Abbiamo provato anche nel tempo
A dire che bisogna modificare profondamente la cultura sicuri Italia anche in questo Paese con vent'anni di berlusconismo ma poi proseguite anche dopo si sono mai radicate profondamente nella testa dei cittadini faccio un esempio
Oggi
In tutti i giorni sui giornali sul telegiornale leggiamo e sentiamo purtroppo storie molto brutte sul femminicidio
è intorno a questo tema spesso si sta sviluppando una discussione su quali pene
Sono troppo leggere c'è un intervento penale troppo o
Quasi di protezione rispetto agli uomini che commettono omicidio
Io penso che in questo Paese o si cambia la cultura sulle politiche di genere sulla sul peso di uomini e donne donne nel nostro Paese oppure possiamo anche pensare alla carcere a vita
Su cui io non sono assolutamente d'accordo perché penso che
Bisogna intervenire in maniera diversa ma se non c'è un cambio della cultura noi
Non fermeremo il femminicidio soltanto augurandoci penne peggiori per gli uomini che alle commetto
Io penso che questa sia la scommessa
Scommesse tenere insieme tutte le proposte che oggi abbiamo avanzato qua che sono avanzate dalle varie associazioni quindi abbiamo avanzato con diverse iniziative fatte anche negli anni precedenti però ponendo come base
Scusate ho mal di gola un cambiamento profondo della cultura del nostro Paese
Perché senza questo senso un'università che prova a cominciare a far passare
Messaggi diversi a formare i giovani in maniera diversa non riusciremmo a vincere nessuna scommesso non vincere non riusciremo a vincere la scommessa sulla
Sanità penitenziaria sul passaggio dalla sanità penitenziaria al Servizio sanitario nazionale perché anche lì o c'è una capacità di costruire politiche che
Mettere insieme il sapere di chi sta fuori saperi che sono dentro senza dire che un ettaro più bravo o è meglio dell'altro senza far vivere le questioni in contrapposizione come spesso
Accade nel nostro Paese quando siamo con forza riusciti a far passare l'idea che la sanità
Del carcere dalla dentari uno una delle gambe del Servizio sanitario nazionale noi abbiamo dovuto combattere normalmente conto resistenze interne l'esistenza stessa
Perché era vissuto come da una parte togliere il ruolo del potere dentro al carcere a chi
Gestiva e a chi gestisce la sicurezza sanitaria dei cittadini che stanno in carcere dall'altra vissuto dalle
Mondo esterno il desiderio dalla sanità esterna di non entrare in quei luoghi perché vissuti come luoghi di
In capacità professionale di segregazione c'abbiamo faticato anni
A far passare l'idea che il diritto alla salute dei detenuti era identico al diritto della salute dei cittadini fuori
Perché garantito dalla Costituzione per tutti gli uomini e le donne nel nostro Paese è nella Costituzione non c'è scritto assolutamente che chi sta in carcere a una riduzione dei propri diritti civili
è di assistenza la stessa cosa vale per il lavoro
La Costituzione mi richiamo alla Costituzione perché dovrebbe essere uno dei
Perni
Che fa muovere tutti noi dice che il lavoro
è un diritto dici certo non è come dicevo la
Ministra forme un'opportunità che ognuno di noi debba deve essere in grado di provare a trovarsi ma è un diritto che deve essere garantito e questo diritto deve essere garantito
Fuori dentro le mura perché il lavoro la libertà per ognuno di noi senza lavoro non c'è libertà di scelta non c'è libertà di pensa
Ora proprio futuro
E io non penso che debba essere negata lo diceva molto bene Salvatore quando parlava di teatro quando parlava anche di lavoro
L'idea di chi sta momentaneamente che
è stato momentaneamente privato della propria libertà di poter sognare di poter sperare di uscire e di avere fuori una vita con un lavoro che gli permette ovviamente di poter scegliere liberamente
Ma io credo che su questo siamo tutti d'accordo il problema forse qua con siamo tutti d'accordo né nella politica Nenni rami del Parlamento né nelle politiche che partiti mettono in piedi quale può essere la nostra scommessa
La nostra scommessa è quella di provare a costruire oggi tutti insieme faceva anche sintesi dalle proposte che sono davvero tante e quindi scegliendo anche insieme quali sono le proposte su cui focalizziamo ora
L'impellenza quelle che sono da fare immediatamente quel su cui possiamo ragionare con un po'più di
Tempo
Perché abbiamo un'opportunità ci sono le elezioni dove mandare abbiamo al cambio del Governo in questo Paese proviamo a interloquire con che
Si appresta a governare il Paese
Chiedendogli che ci dicano già da adesso in campagna elettorale quali sono le scelte che fanno ce lo devono dire se sono intenzionati a modificare la Bossi-Fini
Ci devono dire se sono intenzionati a modificare la Bossi insomma nati che sono due leggi che aumentano
Il numero di detenuti in carcere che non hanno assolutamente
Inciso sulla prevenzione o sulla in
Sulla diminuzione di alcuni meccanismi ma hanno semplicemente fatto finire in carcere ce lo ricordiamo tutti il famoso Cucchi
Perché e si sono mai riuscita a spiegarci nemmeno quanta
Quanto quante dosi avesse se era davvero per uso personale c'era spaccio perché anche lì è molto complicato definire
Ora io penso che a questo ma dobbiamo chiedere
A chi si appresta a governare questo Paese credo anche che dobbiamo chiedere ora a chi si appresta a chiudere la legislatura di non mettere in campo dispetto a questi servizi la spending review
Perché lo sappiamo già
E questo Governo intende tagliare le dotazioni organiche lo intende fare dispetto a figure essenziali come quelli degli educatori
E degli
Assistenti sociali e dei dirigenti
Non ha assunto nonostante la grave carenza e poliziotti penitenziari che erano necessari non per controllare ma per rendere più libera la vita in carcere di chi ci sta perché forse si possono aprire più alle celle se c'è un meccanismo di
Di organizzazione del lavoro che riguarda i poliziotti penitenziari che siccome sono pochi poi alla fine carichi sono eccessivi
E decidono che la maniera migliore magari per affrontare
Il quotidiano il lavoro è quello di chiudere più ore la cella non di aprile tutti sappiamo l'hanno raccontato molti prima di me anche molto meglio
Come cambia la vita e come migliora la qualità della vita sia per i detenuti che per
Chi ci lavora se c'è la libertà di potersi muovere la libertà di
Agire anche dentro il carcere i diritti che non sono stati cancellati semplicemente perché c'è stata una riduzione della libertà potranno dobbiamo chiedere a questo Governo che si sta apprestando
A
Fare soltanto così ordinaria che nella legge di stabilità non tolga né risorse economiche
Ne dotazioni organiche al pianeta carcere perché se noi non facciamo questo non lo facciamo insieme non saremmo nemmeno in grado di dire che è possibile provare a modificare a cambiare ciò
Che oggi tutti insieme stiamo calmi che tendo di cambiare profondamente perché
In un Paese come il nostro
Dove ormai tutto assoggettato all'economia dove non ci sono più diritti sociali e collettivi che attengano
Alle politiche sociali perché
è legato esclusivamente alla quantità di risorse oggi nel nostro Paese in crisi il sistema sanitario nazionale in crisi le altre ventotto la legge sull'assistenza
Sull'assistenza della Turco è in crisi il sistema economico in crisi il lavoro
Io da sindacalista non faccio altro che affrontare quotidianamente ormai temi come quello del licenziamento dalla chiusura delle strutture che prima riguardava
Quasi esclusivamente l'industria oggi riguarda tutti i settori della nostra società e riguarda anche i settori che attengono ai diritti dei
Cittadini nel nostro Paese
Allora o noi riusciamo ad invertire a dire che i diritti diventa no e il lavoro diventa il perno su cui le politiche si devono muovere oppure siamo destinati
Ad
Assistere ad un Paese che si impoverisce di cultura di diritti in nome e per conto delle banche delle scelte economiche che si fanno in parte in Italia in parte
Nella grande maggior parte dei casi in Europa perché molte delle politiche che si sono determinate
Sono conseguenza delle scelte economiche europee ma di un'Europa che era nata con un'idea della Guelfa e dei diritti europei
Garantiti a tutti i cittadini che si è trasformato in un luogo invece dove l'economia a
La preminenza e quindi rispetto al dio denaro stiamo declinando i diritti e i doveri nel nostro Paese ecco io penso che noi dobbiamo tenere insieme tutto ciò
E che
Se non proviamo a cambiare le politiche economiche le politiche culturali quello che diceva Francesco i diritti in casi Francesco scusami Salvatore i diritti in carcere non ci sono continueremo purtroppo a fare convegni in cui discuteremo di questo
Io
Credo che non ci stiamo già lavorando che sia possibile fare la prossima Conferenza
Che
Affronti questo Camp aggiorni e prega ragionare in termini propositivi in maniera diversa con un Governo diverso
Forti dal fatto che siamo riusciti ad incidere collettivamente su modifiche profonde che dobbiamo chiedere vengano fatte con la prossima legislatura perché se non è così
Ho paura come diceva Marco Ruotolo come continueremo a fare convegni e seminari senza però riuscire ad affrontare e a mettere in campo modifica vere
Profonde che riguardano il tema delle carceri ma che riguarda il tema dei diritti in questo Paese e che coinvolge tutti i cittadini grazie
Dunque ci rivediamo alle quattordici per l'inizio della quarta sessione adesso facciamo un piccolo break che speriamo di ritrovarvi numerosi dopo il break
Siamo stati a casa
E prendiamo tutti quanti pasto
Iniziamo la quarta sessione
Di questa giornata
Allora in questa quarta sezione parleremo di organizzazione penitenziaria e della chiusura degli Opizzi iniziamo con la testimonianza di Franco Maisto Presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna
Ecco io vi ringrazio per l'invito
Più in ambienti
Diciamo a me e consueti non sono estranei
No volevo partire dicendo che noi siamo ad una nuova fase del dibattito su un carcere
Perché
Ci versati tempistiche
Credo che si aprono degli scenari in relazione ai quali è bene fare delle scelte a vedere le consapevolezze riflettere
Intanto però si più non è fossero a conoscenza devo dire che in altri ambienti per esempio negli ambienti dall'Associazione nazionale magistrati
Si è aperto un dibattito sul carcere
E ho aperto l'ex direttore generale di detenuti e trattamento
Il collega Ardito che ha iniziato nella mailing list dei magistrati con un con due interventi
Dal titolo carceri civiltà giuridica e garantismo strumentale la nostra storia con la S maiuscola
Ma io in verità l'avevo letto non voglio fare pettegolezzi dentro bene è un intervento credo poi
Che Vavà sostanza dei problemi
Avevo letto attentamente i due interventi e senza volontà di critica pregiudiziale avevo detto quello che racconta ardite sono storie non è la storia del carcere italiana
A me bastano tanto per dare l'idea di chi si accinge a scrivere la storia del carceri italiane chi pensa una prospettiva uno scenario del carcere italiano fa riferimento
A quattro punti che caratterizzano questo questi interventi che
Vengono dal collega e che continueranno nel dibattito dell'Associazione nazionale magistrati
C'è un primo punto secondo il quale il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria un luogo fatta da infiltrati e di spie leggo tessera norme letteralmente
C'è un secondo punto
Che dice che la legge penitenziaria è stata fatta da Luigi larga io ho ricordato mio compianto il carissimo amico però non l'aveva fatto a cui la legge penitenziaria ha dovuto fare purtroppo nomi e cognomi di tutti quello che ci avevano lavorato
C'aveva lavorato ma soltanto una norma sulla liberazione anticipata
Meno male che c'erano le chiedo vivo e eri e in servizio e chi è in pensione ma è ancora vivo
Terzo punto dice oggi chi segue con attenzione il dibattito sul carcere sa bene che la posta in gioco che sta dietro l'emergenza carceri
E la questione dell'abuso di carcerazione la caduta delle preclusioni alla concessione dei benefici
Come se il dibattito su carcere fosse correlato completamente alla questione delle misure alternative
E alla caduto o meno delle preclusioni che sono state introdotte soltanto dal novantadue in poi e alterando completamente il volto della legge Cucci
L'ultima
E questo è significativa di quale immagine sia in una certa parte dalla magistratura del carcere il legislatore negli ultimi anni con normative ad hoc
Ha tenuto fuori dal meccanismo della disattivazione carceraria le categorie del disagio sociale ho letto letteralmente
Ha tenuto fuori le categorie del disagio sociale dal carcere
Perciò dico che lo scenario che si apre interessante
Ma e interessante anche perché bisogna avere consapevolezza bisogna sfuggire alle trappole
Ci sono tante trappole sottese e
Nell'immaginare uno scenario possibile non bisogna stare dietro a queste storielle che non sono la storia del sistema penitenziaria del carcere italiana
Credo che però
Chiunque voglia pensare di ragionare per il futuro debba allora a partire dalle cose più evidenti più grandi più oscene più inenarrabili che ci sono nel sistema
Ma non è che le devo raccontare i libici visto che la mia e una testimonianza io porto soltanto due esempi
Due esempi per il quale l'Italia è stata condannata dalla Corte di giustizia non è il solito il classico caso della vicenda Sulejmanovic ma si tratta di altre condanne che ha avuto l'Italia
Una riguarda si tratta di violazione dei diritti fondamentali del diritto alla salute non nella routine o quotidiane
Uno è il caso e pubblico il caso cosiddetto Scoppola sentenza della Corte della cedo diciassette luglio del due mila e dodici
Sulla incompatibilità
Con la detenzione per a causa delle condizioni di salute quindi violazione dell'articolo tre della carta
Persona TETRA pregi fa su sedia a rotelle
In relazione alla quale persona vi erano state ben tre ordinanze interlocutoria del Tribunale di Sorveglianza di Bologna che ingiungeva all'amministrazione penitenziaria
Di cercare una collocazione idonea perché questa persona non poteva rimanere nel carcere di Parma in quelle condizioni
E la Corte di giustizia bacchetta l'amministrazione penitenziaria e più in generale lo Stato italiano per la inadempienza e per non aver tutelato le condizioni di salute
L'altro caso prima di balocca Arcese sui nostri particolari il caso care Damiani qui siamo alla stessa situazione
La Corte di giustizia condanna l'Italia e dice di fronte all'impossibilità da parte dell'amministrazione penitenziaria di garantire un'adeguata presa in carico del ricorrente
O la sua sistemazione in un ambiente senza barriere la pre e
La possibilità per lui di dicembre il carabiniere adeguate il tribunale ritenne che vi fosse in ciò un evidente violazione del diritto di salute di ricorrente
E il mantenimento dell'interessato in tale situazione avrebbe esposto lo Stato ad una condanna da parte della Corte come è avvenuto nella causa Scoppola contro Italia
Tutti i casi nei quali
Si è rilevata la incompatibilità che si è disposta la scarcerazione
Bene
Ed allora quando mi si chiede di
Parlare di di queste vicende bisogna anche parlare di
Come dire di illegalità
Perché quando in modo reiterato attraverso provvedimenti collegiali
Si ingiunge all'Amministrazione di provvede in lire e l'Amministrazione non provveda e quando si arriva a questi in modo reiterato vuol dire che c'è un alle illegalità flagrante
Per non parlare dei falsi
Che sono stati stigmatizzate dal tribunale di sorveglianza anche di recente
Di persona sottoposta e non bisogna scandalizzarsi queste cose bisogna dirle perché la legalità e necessaria sempre e dovunque anche nelle condizioni estreme
Le persone sottoposte a quarantuno bis
E oltre la quarantuno bis è sottoposta a regime di sorveglianza particolare
In modo tale che la persona si dovesse trovare necessariamente ventiquattro ore ventiquattro ore in regime di isolamento
Quindi non soltanto la cella da solo ma isolamento anche ai passeggi la sull'isolamento anche alla socialità
E
La mancanza nella cella di ogni altra possibilità di oggetti
Oltre il letto e lo ska bello infisso il tavolino che significa praticamente la cella liscia
Queste sono cose che ci sono nel sistema penitenziario italiano e che sono in violazione di precise disposizioni per quanto riguarda l'isolamento
E per quanto riguarda la tutela delle condizioni di salute anche mentale e qui abbiamo una serie di ordinanze in questo senso
Ed allora è da qui che bisogna partire
E da qui che bisogna partire perché bisogna abbiamo sempre più bisogno di legalità
Mi si chiede allora di parlare di nuova organizzazione e chiusura degli o pc
Vedete io prima ancora di parlare di nuova realizzazione direi
Noi ormai purtroppo è forse passato tanto di quel tempo dalla entrata in vigore della legge penitenziaria che abbiamo dimenticato che la legge penitenziaria del mille novecentosettantacinque
Prevede un apposito il titolo il Titolo secondo dagli articoli cinquantanove e seguenti che parla di organizzazione penitenziario
Bene
Quella legge per la parte relativa all'organizzazione penitenziaria Mata anche per molte altre parti
Non è stata attuata e ciò che invece è stato attuato una organizzazione del tutto il relata rispetto alla previsione normativa
Elefantiaca e disfunzionale rispetto alle necessità dell'assenso urbanizzazione
Un elefante del tutto sganciato rispetto alla legge
Ed è un elefante come dire tutto innestato su una visione carcerano Centrica esclusiva e laddove ci sia una concezione cartina centri esclusiva c'è naturalmente tutto il contorno che carcerano centri
Tutto dalle risorse al personale ai quali ruoli professionali
Ecco allora credo che bisogna partire da questo per dire cominciamo a vedere
Questa frattura come avrà detto anche se la mattina all'amica Cassano frattura tra la legge usa la parola frattura tra la legge e i fatti
E bisogna allora a partire dalla legge attuare la legge
Il laddove si verifichi in modo collegiale che il rapporto con la realtà odierna non è adeguato non bisogna far slittare alla realtà rispetto alla legalità
Attraverso i modi previsti dalla Costituzione e dalle leggi in modificare la legge ma attraverso una legge
Non sono consentiti slittamenti illegali facendo vi in modo come se la legge non esistesse il Titolo secondo nella legge penitenziaria c'è
Tra l'altro il legislatore già sapeva nel mille novecentosettantacinque che esisteva l'articolo centodue dalla costituzione dei giudici sono sottoposti soltanto alla legge
E tuttavia
Mise la previsione del Capo secondo nel Titolo secondo i giudici di sorveglianza non per dire che i giudici di sorveglianza
Sono dipendenti dall'Amministrazione ma comunque prevedeva una correlazione molto stretta tra l'Amministrazione la magistratura di sorveglianza
Allora attuare la legge aggiornare se necessario ma in modo illegale
Qual è l'impressione invece tesserina
Forse qualche recente dibattito televisivo oppure alla campagna per le primarie
Ha messo in evidenza che qualche citazione non andava bene forse perché
Fuori da un certo contesto poi che si tratta di citazione che io faccio sempre mi posso permettere di fare
Tra le tante cose che sulle quali aveva riflettuto padre Carlo Maria Martini sulla giustizia e sul carcere
C'è un'espressione nel volume sulla giustizia e dice il problema carcere viene ancora oggi rimosso dalla vita della comunità per paura o per sensi di colpa
Pur essendo gestito dallo Stato in realtà
è privatizzato in realtà è privatizzato dagli addetti ai lavori per ragioni di sicurezza sociale
Viene enfatizzato dai mass media da opporsi e parti è ragione per sostenere o avallare le proprie ideologiche i propri teoremi oppure per giustificare comportamenti o situazioni insostenibili o contraria rispetto dei diritti dell'uomo
Che tutto il contrario la privatizzazione di quel che
Devo dire eh legge
è preferibile è dettato normativo ed è negli articoli settantuno e settantacinque delle regole penitenziarie europee sulla parte quinta il carcere come servizio pubblico
Il carcere come servizio pubblico
Rispetto a questo parametro bisogna confrontarsi
E se dobbiamo partire allora dalle asperità
Dai punti più stridenti più inaccettabili credo che qui bisogna fare proprie
Quelle che Mauro Palma chiama le due direttrici prioritarie
La lotta all'impunità e la riduzione del ricorso la privazione della libertà due parole velocemente
La lotta alla nell'impunità
Rispetto a chi abusa della condizione detentiva
Che io non credo
Debba o possa essere soltanto un monopolio del pubblico ministero che procede
Se all'interno di un'Amministrazione c'è una cultura
Sulla lotta all'un'impunità di Chiabra usa nei confronti dei detenuti e allora il problema non riguarda soltanto il pubblico ministero che apre un fascicolo
E non è soltanto che qualcuno dell'ispettorato che fa un'ispezione
è un problema culturale molto più ampio che deve
Ricevere attenzione
Attraverso varie modalità in maniera tale che ci sia la lotta all'impunità
E la riduzione a un ricorso dalla privazione a libertà personale ma qui si potrebbe dire ma si apre un discorso a grande notevole c'è stata recentemente alla legge numero nove del due mila dodici
In cui c'è proprio il problema degli ingressi delle porte girevole la riduzione degli ingressi e così via
Ma anche qui
Se effettivamente un'Amministrazione ha a cuore
Di evitare ingressi e soprattutto gli ingressi inutili e le carceri già azioni inutili
Credo allora che il problema non sia da delegare soltanto alle questure varie prefetture
Bisogna poter fare qualcosa di più bisogna inventare qualcosa di più attuare qualcosa in più
Ma se passiamo dai punti fondamentali diciamo proprie le priorità le asperità
E bisogna per ragionare in termini di passione di voglia di cambiare e di cambiare insieme cioè di équipe
Di ricerche e acquisizioni collegiale
E vedete c'è un bel libro che da poco in circolazione in Italia di un indiano Appadurai dal titolo le ambizioni nutrono la Democrazia
Non credo che poi ci ha proprio
Questo sogno di un mondo che dovrebbe essere di là da venire pensare che
Si possa effettivamente realizzare o meglio mettere in atto fare entrare in vigore il decreto legislativo
Relativo al nuovo Codice Penale e quindi alla diversificazione del Satta altamente sanzionatoria appunto da prevedere pene alternative insieme a misure alternative
Ma questo fa parte del mondo delle ambizioni
Ma è anche nel mondo delle ambizioni se non ci fosse uno schieramento politico così ampio da arrivare al nuovo Codice penale che peraltro è fatto ed è lì nel cassetto
Pensare a cosa che si possono già fare a leggi ferme
Io ne indico a comune
Che fine hanno fatto i diktat
Le strutture a custodia attenuata per tossicodipendenti
I CAT per tossicodipendenti in ogni regione
Laddove non sia proprio possibile la realizzazione e l'attuazione degli articoli novantaquattro degli affidamenti terapeutici per tossicodipendenti oppure le misure alternative per tossicodipendenti previsti all'articolo ottantanove del DPR trecentonove novanta
è proprio necessario l'avviso non è necessario
Fare una norma ad hoc per pensare di modificare quello appunto dell'articolo cinquantanove che distingue gli istituti penitenziari basta un decreto ministeriale
Per istituire le case dire integrazione sociale
Che fanno parte di un progetto che poi è stato messo da parte ed è il vecchio progetto marcare
Case di reintegrazione sociale in ogni regione proprio in un'ottica di decentramento e di
Come dire di imbriglia mento radicamento di tutte quelle realtà detentive che possono transitare facilmente attraverso progetti di inclusione sociale sul territorio
Voglio dire cioè che
Più ci si stacca dal elefante
Mono cento ricco esclusivo carcerario che porta tutto verso di sé
E verso la l'ipotetica e conclamata sicurezza
Il più è possibile implementare la diversificazione di ruoli professionali che non siano a detti esclusivamente alla sicurezza ma che ugualmente concorrono alla sicurezza della popolazione
Ma io credo che su questo bisognerebbe lavorare molto
Decreto ministeriale Carta dei diritti
Ma chi penserà mai di illustrare la Carta dei diritti se gli educatori non ci sono
Questo però si può fare laddove ci siano dei contesti
Territoriali in cui stabilmente sì lavori insieme amministrazione penitenziaria e contesti territoriali
Noi abbiamo provato un po'in Emilia-Romagna
Probabilmente si può dire avevamo un territorio fertile intorno che non me lo nascondo avevamo un territorio offerti di risorse generose umane ma anche politica
I nostri protocolli sulle tossicodipendenze ci hanno portati gli affinamenti terapeutici lo ha quaranta per cento al settantasette per cento nello spazio di un anno
L'Osservatorio sulla salute
Periodico alla quale partecipano i magistrati di sorveglianza è convocato in Regione
Funzionerà
I comitati locali per lo stanziamento dei fondi dei Comuni per il welfare funzionano
I piani di lavoro collettivo in occasione del terremoto per aiutare le persone e le zone terremotate funzionano
Probabilmente siamo anche l'unico l'unica Regione l'unico Tribunale che e avanti rispetto alla stessa legge che pur sembravamo anche della legge Marino chiamate va così
Perché l'unico PG che si è portato avanti indipendentemente dalla legge e che sta riuscendo a prosciugare di internati
Perché il problema di quello PG è soltanto quello di fare in modo che i residenti di regioni che non sono residenti dell'Emilia Romagna vengono portati fuori all'OPG dell'Emilia-Romagna
Cioè sono residenti dalla Lombardia del Veneto e del primo punto
Non è un pregiudizio politico ideologico il milione i numeri stanno là
E parliamo allora devo chiedere sì Bobby o PG qui però devo dire che
Devo esprimere associarmi ad una preoccupazione ed è quella che hanno esposto gli amici del Comitato il suo POPPI G nell'ultima lettera ai Ministri
Anche io sono preoccupato
Nonostante che nell'o pc di Reggio Emilia si riesca a prosciugare
Noi volevamo delle risposte alternative rispetto alle UPG
Come superamento dello PC e non
Un trasferimento dallo PG ai Minio PC
è quello che non si sta facendo e il decreto attuativo non va in questo senso di superamento glielo PG ed allora
Che cosa resta
Io credo che
Un punto debba essere
Fondamentale cioè ripensare ad un'organizzazione che sia un'organizzazione di legalità e di speranza
Per la reintegrazione sociale
Questi slittamenti di questi ultimi anni cioè di questi ultimi anni di questi quindici anni sono state micidiali rispetto alla legalità
Ho detto cose concrete credito rispetto alle quali richiederei umilmente agli amici di di misurarsi
Vedete ho sempre ben presente un'espressione di ieri ha seccamente in potere sopravvivenza scriveva schivare il concreto è uno dei fenomeni più in quei tanti dalla storia dello spirito umano
Io ho tentato
Siamo la parola a a Salvatore Chiaramonte segretario nazionale della funzione pubblica CGIL
Sì quando
Grazie
Quando incontrammo
Il dottor Tamburrino
Oltre ad avere Daloui la personale assicurazione che sarebbe stato presente
A questa Conferenza
Avemmo Daloui un'altra assicurazione quella che cioè
Avrebbe provato in questa occasione
A dire su alcune questioni nodali centrali che pure oggi sono state discusse delle parole delle sue parole di verità quindici delle parole di verità
Del dirigente più alto in grado del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Poi ci ha ci assicurò anche e questo come dire rende ancora più
Doloroso il senso dell'occasione perduta il fatto che in questa sede avrebbe
Preannunciato l'indizione di una Assemblea di una Conferenza nazionale
Disservizi
Del Dipartimento dall'amministrazione penitenziaria
Va beh con rimpianto non si va molto lontano però io su alcune delle questioni nodali
Che avremmo in qualche maniera posto alla dottor Tamburrino in tema di riorganizzazione perché questa è la consegna che abbiamo ricevuto
Qualcosa proverò a dire lo stesso e in qualche maniera questa è un'interlocuzione che noi auspichiamo continui anzi cominci una volta una volta per tutte
Da questo punto di vista forse sarebbe stato
Almeno sufficiente a
Tenere acceso questo lumino la presenza di qualche rappresentante in sua
In sua vece io non lo so sembra che un morbo misterioso abbia
Colpito la
I massimi dirigenti del DAP dello di GM
E del Ministero io spero che guarisca non presto e che si rendono disponibili tutta questa
Discussione
Tra le cose di cui noi avremmo chiesto al dottor Tamburrino ma sul quale sulle quali cose dove ripeto Zongoli lo aveva già segnalato la sua disponibilità a intervenire ce ne sono un paio che voglio segnalare legate
Al senso i contenuti dell'operazione di riorganizzazione pure necessaria
Del dato
E della esecuzione penale
Uno è
Come fare se si vuole affermare
Come dire la circolazione in alcuni momenti incontrollata di voci di chiacchiericcio che poi
In realtà nascondono sempre precisa volontà di settori di categoria volte di corporazioni che pure si muovono in questo delicato settore
Che sostengono un'idea di riorganizzazione
Dell'esecuzione penale quasi militarizzata
E noi abbiamo ricevuto prima di questa Conferenza dei segnali negativi in questo senso
Ci chiediamo perché ad esempio non si sia ancora provveduto alla nomina del direttore generale dell'UE
Immaginando fosse che per questa via si voglia dimostrare l'inutilità né i fatti di cui la direzione generale e contemporaneamente e contestualmente alla necessità di istituire un'altra di direzione generale magari quella di Polizia penitenziaria
Seconda questione
Queste idee di riorganizzazione redistribuzione della dirigenza penitenziaria sul territorio
Con questa ipotesi che si fa
Di
Sostituzione in alcuni territori per alcuni presidi diciamo così della figura del dirigente penitenziario con
Altra
Ufficiali di di polizia
Funzionari della di dosso di dosso quale Amministrazione
Mantenendo gli attuali livelli di inefficienza nella distribuzione dei direttori perché ci sono realtà e territori in questo Paese che hanno numerosi direttori a disposizione di collocazione
E come dire questo è un segnale noi stiamo parlando oltretutto la categoria di lavoratori che sono privi di contratto nazionale
La nostra ripetuta insistenza nell'aprire a una interlocuzione io non oso neanche usare il termine negoziazione
Contrattazione per definire contratto collettivo nazionale ha avuto nessuna risposta da parte dell'amministrazione del Ministro della Giustizia
Fino adesso e quindi
Lasciamo l'assegnazione o destinazione i compiti sul territorio delle funzioni all'arbitrio o ancora peggio all'esercizio come dire dalla propria forza contrattuale corporativa no
Territorio per territorio
Seconda questione sulla quale in qualche maniera noi poniamo una domanda
Che sa un po'di pregiudiziale io me ne rendo conto è impossibile affrontare le questioni di riorganizzazione del Dipartimento con l'approccio utilizzato fino adesso della così detta spending review
Che è sospesa per il personale di polizia penitenziaria per il quale
E di fatto però ancora in vigore un blocco del turnover
Ma che si esercita e in termini per noi estremamente perniciosi sul resto del personale che è responsabile del trattamento
Perché il responsabile di tutte quelle
Procedure di quei servizi che dentro e fuori il carcere provano a mantenere
Fermo l'obiettivo di tutela costituzionale dei diritti
Dei reclusi come come persone
Io
Su due o tre numeri ma nel non li dico poi neanche tutti siamo già in una situazione in cui abbiamo trentaquattro dirigenti su cinquantacinque previsti in dotazione organica
I cinquantacinque corrispondono più o meno le cinquantotto articolazioni territoriali
E abbiamo
In forza solo per citare una delle categorie che si muove
Nell'Area trattamentale cioè le assistenti gli assistenti sociali mille occupati sulla dotazione organica di mille cinquecento circa
Con procedure concorsuali ferme da quasi vent'anni
E in una situazione del genere
Neanche provando ad andare in coerenza con le affermazioni che il ministro ha più volte fatto sulla necessità del trattamento alternativo come fondamentale c'è tra noi prevediamo la spending review che definisce
Esuberi di questo personale
E se questo aggiungete al fatto che le nostre previsioni fanno dire che nel giro di
Due anni noi andiamo incontro a trecento pensionamenti circa
Ci rendiamo conto che stiamo lavorando alacremente noi no qualcun altro o alla determinazione di una situazione di default dell'intero sistema a questo punto rendendo
Come unica opzione disponibile quella della militarizzazione dell'accentuazione del carattere
Di punizione di reclusione dell'intero onde l'Inter esecuzione penale
E allora
Siccome noi siamo testardi e non conosciamo altra via
Insieme ad altri soggetti noi su alcune su queste questioni siamo lavorando ormai da tempo insieme ad Antigone e non solo io eviterò di
Di mettere fidi tanta enfasi sul consenso a tutti i ragionamenti fatti sulla necessità di procedere da subito un processo di decongestionare del carcere
Noi abbiamo di recente presentato una richiesta a quello che a quel momento era un Parlamento nel pieno delle sue funzioni di un decreto che almeno rimuovesse dal terreno la questione della
Dei reati dato Sico dipendenza sui quali era possibile intervenire immediatamente
Per effettuare davvero un concreto un concreto percorso verso la decongestione malore
Noi testardamente continuiamo a parlare di organizzazione di nuova organizzazione guardate a volte e perfino a costo zero
Una volta decisa qual è l'impostazione più giusto noi siamo in una struttura nella quale l'intera esecuzione nei territori è affidata ad un processo di decentramento in cui almeno formalmente sono fissate con i compiti per i profili provveditori regionali
Questa operazione la grande incompiuta
Nel senso che i provveditori regionali fanno quello che possono in una situazione non definita e non precisa di compiti
Di risorse e di ambiti di livelli di autonomia e allora cominciamo ad aggredire questa questione
Se cominciamo a rendere più robusto un processo di decentramento
Lasciando al dato importanti funzioni mica stabilendo nella Val alla fine insomma
Funzioni di indirizzo funzione di verifica di coordinamento interregionale di controllo dell'intero sistema perfino se vogliamo di fissazione di quelli che sarebbero i livelli essenziali
Da garantire nell'esecuzione della pena nei territori Massi diamo ai provveditori
Tagli ai provveditorati funzioni vere reali risorse compiti eh livelli di autonomia adeguati
Seconda questione del carcere vado rapidamente alla conclusione ma voglio soltanto indicare tre o quattro questioni
Capitoli sui quali
Dovremo tamburi non Tamburino esercitarci nei prossimi mesi
Come Polizia penitenziaria i nostri operatori hanno
Come di una grande aspirazione
Che è quella in futuro di né un futuro più prossimo possibili non doversi occupare della semplice lavoro di contenimento e sorveglianza dei detenuti
Ma di scommettere sulla possibilità
Come però Torino Polizia penitenziaria in modo integrato con gli altri operatori dentro il carcere di svolge un'attività
Come dire ultronea rispetto a quella di semplice vigilanza ma anche su un modello
Di realtà che negli altri Paesi europei in questo momento sono vive le funzioni in queste condizioni credo che questo resti solo una Pia aspirazione
E che
Il personale di polizia penitenziaria sarà destinato
Nell'attuale condizione sovraffollamento e con l'attuale composizione numerica continuare a svolgere a limitarsi a svolgere i soli compiti di contenimento ed sorveglianza e questa è una sconfitta
Da quel punto di vista anche anche per noi
Poi io aggiungo
Non polemicamente ma credo persino banalmente Kent
Da tempo la nostra richiesta di ricomporre e di riassegnare le funzioni proprie del profilo professionale di agenti di Polizia penitenziaria il personale che in questo momento è assegnato all'ATO in funzione oltre i compiti sarebbe un passo avanti importante
Sulla strada di una più razionale utilizzazione delle risorse
Sulla
Sull'esecuzione penale esterna soltanto quattro rapidissima e cose
E finisco su una questione di metodo che ritengo molto importante
Io credo che
Vadano vada intanto mantenuta la direzione generale del voi
E vada al più presto nominato il nuovo direttore generale
Perché quella struttura ha compiti a funzioni che abbandonata a se stesso potrebbero non più essere svolti
Secondo
L'UE per vanno mantenuti nella struttura del prato
Va anche immaginata questo l'operazione come dire anche di creatività dal punto di vista funzionale una figura che abbia competenza territoriale sui territori non coperti da dirigenza
Una figura specifica dell'UEPE e non
Che questa questione sia affidata al personale più anziano in automatico
Secondo ed è l'ultima questione
E questo vale
Per l'intero l'come dire meccanismo di funzionamento dell'esecuzione penale esterna
Tutta compresa comprese anche la gestione del pene alternative le cose che oggi degli altri istituti che oggi sono state indicate scusate la mia vaghezza io non sono uno specialista del settore
Però
Io penso che il terreno sul quale
Debbano dobbiamo esercitarci Provveditorato gli uffici per l'esecuzione penale e quello di un rapporto stretto con il territorio
Con la rete istituzionale con i soggetti sociali con le associazioni
Perché altrimenti noi riproduciamo lo schema di contenzione all'e sterno senza dargli anima
Senza dargli rapporto col territorio con le sue esigenze con i suoi bisogni anche con un viso di sicurezza del territorio esprime in qualche
In qualche realtà
Questo vale in genere ripeto per tutto il trattamento vale e concludo in particolare il taglio PG
Lo diceva lo diceva prima
Il dottor Maisto
Stiamo correndo un rischio lo dirà ancora meglio se con i durante la tavola rotonda che cioè
Il decreto sia
Non attuato nelle sue finalità nei suoi contenuti
Ma dobbiamo ricordare e questo si può fare solo in un sistema in un clima di collaborazione stretta con gli enti territoriali con le regioni
Che alla Regione assegnato un compito delicatissimo per trasferire per chiudere gli uffici che è quello di disegnare una mappa precisa personalizzata degli interventi di trattamento di queste persone
E che non ci si limiti semplicemente a sostituire struttura di contenimento a struttura di contenimento
Manicomio a o PG perché questa sarebbe una scommessa persa su questo terreno siamo abbiamo la sensazione di essere in ritardo
E che probabilmente sia necessario un rilancio della campagna per ricordare ai soggetti che governano le Regioni che hanno anche questa cosa delicatissima dal grande significato perfino simbolico ma anche questa un'importante misuratore del nostro livello di civiltà grazie
Adesso faremo un piccolo intervallo
Non non
Tecnico nel vero senso della parola ma fino al abbiamo con noi un ospite gradita che a Marina Rei eccidi che che invitiamo ad entrare
Patteggiare
E che ci regalerà qualche canzone
Allora sicurezza
No io penso che tu la vostra presa
Rovesciamento un sovvertimento a partire da una necessaria decostruzione
Non è affatto vero come si può facilmente dimostrare alla luce di molte evidenze scientifiche
Che la linea dell'emergenza della rassicurazione attraverso provvedimenti eccezionali
Inverata dallo una però combinazione di
Variabili
Rischiamo serviva usare uno una terminologia scientifica che attraversa no il sapere scientifico e di sapere giuridico visti
La cultura dei politici e la comunicazione mediatica
Si concentri su una adeguata risposta un'aspettativa sociale riassumibile dei termini di un bisogno di rassicurazione univoco e generalizzato
Di rispetto a sentimenti di sicurezza di insicurezza che pretendono una risposta repressiva
è da
Sviluppare una forte
Tensione auto analitica e de costruttiva attorno a o il nesso preteso come necessitante
Tra dimensioni diffusa di insicurezza e necessarietà di una risposta repressiva
Lei scucito uretra
Quello che appunto un orientamento culturale e e un linguaggio mediatico è una retorica legislativa acquisita
Alle
In modo trasversale rispetto alle agenzia che ho appena nominato e un'aspettativa dell'opinione pubblica
Va assolutamente messa in crisi perché less cuciture le sfasature le distonie sono molte e sono dimostrabili
E il ritenere che
Il rispondere in chiave repressiva a dei sentimenti di insicurezza
Sia una risposta adeguata quando invece
Si può abbastanza facilmente sostenere che la risposta repressiva in sé a costruire a produrre gli orientamenti
Che pretendono quel tipo di sicurezza e quella concezione di sicurezza
è un passaggio che deve andare ha recepito quanto meno nella cultura del cambiamento deve andare considerato con attenzione nella cultura della sinistra voglio essere esplicito
E uscendo da questo senso di
Indire di incertezza e questa quasi del sentimento di colpa per un
Timore di eccessivo lassismo o buonismo
Che si orienta nel momento in cui si orientasse si concretizzasse in misure
Progressive in misure meno persecutorie rispetto alla criminalità
è necessario che la cultura di cui si è parlato in in questa mattina e che accomuna sindaci scusate giudici
Sindaci anche incerto politici e amministratori operatori
Venga sottoposta sì questa a una revisione critica non è solo il detenuto che deve fare una revisione critica della sua esperienza ma sono anche le culture politiche in professionali e mediatiche
Che devono fare una revisione critica della loro cultura invertendo quella tendenza
A produrre il problema in termini molto più ampi di quanto in realtà non sussista e si concretizzi
Io ritengo che questa tornata elettorale che mi sembra
Adeguatamente disse chiuda un atteggiamento diverso
Ci sono alcuni segnali ci sono dei progetti
Che sono stati recentemente presentati che riprendono certi termini per esempio dei lavori della Commissione Pisapia cori termini prendono addirittura alcuni elementi della proposta che come Antigone
è stata avanzata in tempi ancora recenti per lo sfollamento delle carceri
E che si ripropongono
Con organicità con significatività da parte dello stesso Consiglio Superiore della Magistratura sul versante di una revisione questo sì della
Propensione punitiva come la risposta principale a drammatici problemi sociali a profonde crisi economiche e sociali
E che aprono dischiude uno una pertugio diciamo possibile di revisione ripeto di approccio
A partire da questo
Penso che dobbiamo tutti coloro che hanno una sensibilità e un'attenzione a questi temi è una lunghissima e metrobus tramite esperienza
Attorno a questo impegno intervenire in questa occasione con tutta la ricchezza dell'esperienza e la decisione che viene dalla consapevolezza
Per promuovere un approccio radicalmente diverso a queste tematiche
Non so se ho parlato troppo troppo poco ma ormai a disposizione ancora dico tre minuti no in bene vuoi Zambelli Fella allora aspettiamo allora penso che un nocciolo fondamentale di questo discorso passi attraverso
La questione della fondatezza del
Punire
Cioè dell'adeguatezza del unire come modo di rispondere alle problematiche rivelate dal comportamento criminoso
E qui io credo che resti aperto un io numero uno una dimensione diciamo di riflessione di approfondimento
Con la cultura oppure minimalista mi spiace molto di aver perso la relazione
Di Luigi ferraioli questa mattina del carro antico
Insomma Luigi
Su che immagino abbia con la sua il suo classicismo la sua puntualità precisione ricostruito i termini essenziali insomma di questo discorso
Per vedere in che termini può appunto venire approfondito
L'idea del punire era affonda le sue radici nella cultura della pena
Affonda delle radici le sue radici in universi di tipo antropologico di tipo religioso di tipo politico di tipo filosofico di tipo culturale
Di tipo di strutturale dal punto di vista della gestione del potere
E tutte questi elementi che appartengono alle radici storiche del punire andrebbero riesaminati dei codificati approfonditi
Per capire e quanto regge questi idea a fronte della concretezza dei fatti mi limito solo un'osservazione
E cioè alla sfasatura che esiste
Tra l'idea di
Fissare stabilmente nel tempo la gravità di un comportamento criminoso
E l'adeguatezza di una reazione sanzionatoria come proporzionalmente adeguata a quella definizione
Quando quel comportamento è soggetto a grandi variazioni
Culturali nella contemporaneità delle realtà sociali e temporali nel rapido susseguirsi delle volte essi
Dei riferimenti valoriali quando la risposta la proporzionalità della risposta è altamente soggetta a variazioni
Alla luce delle diversa collocazione sociale
Dice degli autori e della diversa collocazione sociale delle vittime un universo di variazioni di differenziazioni di incertezze
Che rendono altamente inadeguata una predefinizione rigida
Che non guarisce a trovare un dialogo effettivo lo Cocco con la concretezza degli eventi sociali alla luce di queste considerazioni che ritengo
Meriti un profondo approfondimento anche dal punto di vista della verifica empirica ritengo che
La stessa idea del punire
Vada profondamente messa in discussione e riesaminata alla luce degli eventi concreti soprattutto dell'esperienza delle persone che subiscono
Gli affetti di questa rappresentazione di questa costruzione
E che portano come abbiamo sentito questa mattina delle testimonianze estremamente intense e significative degli affetti appunto di queste forme di astrazione
E da questo punto di vista ritengo per concludere che un approccio molto più concretamente focalizzato
Sulla situazione specifica della relazione esistente tra autore vittima e sulla ricerca di
Soluzioni specifiche
Pur sempre in un quadro di garanzie e di
Presidio
Diciamo di civiltà e di adeguatezza gestito a livello istituzionale
Di un raggiungimento di un accordo tra gli attori sociali coinvolti nella vicenda criminosa sia la chiave di volta che consenta di fare un salto culturale
Che sdrammatizza sì davvero una volta per sempre l'impatto del carcere
Come prevede privilegiato e tendenzialmente esclusivo strumento di risposta di reazione alla violazione della legge penale
Se non ci si avvicina a questo se non si acquisisce questo salto culturale che passa dall'astratto al concreto dall'ideologico
Al
Presente dal
L'astratto precostituito alla verifica scientifica nella concretezza delle situazioni
Penso che la nostra civiltà non riuscirà concretamente a fare dei passi in avanti in chiave riformatrice e che ogni riforma come la storia di questi decenni ha dimostrato
Si ripieghi su se stessa si ricada in un processo involutivo in cui i risultati auspicati in realtà non vengono mai raggiunti
Grazie
Grazie a Giuseppe Mosconi che credo abbia brave un treno degli parte quindi pervade sovrano subito assai la finanza seguito e ora tra un'ora e un quarto
Franco Corleone nel coordinatore dei garanti dei detenuti nonché garante del Comune di Firenze
Ti chiederei un giudizio dato dal tuo luogo e di osservazione insomma sicuramente specifico un giudizio su questo anno di governo tecnico per quanto riguarda le questioni della giustizia penale in particolare del carcere
Ma proprio ieri
Erano nel carcere di Sollicciano
Presentavamo il libro che ho curato con Andrea Pugiotto il delitto della pena che mi pare sia un titolo adeguato al ragionamento che abitato svolto oggi
Sulla legato quindi non a uno ricordo
Di Beccaria ma alla realtà di situazione di illegalità nelle carceri e quindi questa gravità della appena come si concretizza e si realizza
E carcere e di Sollicciano nel giardino degli incontri che un luogo straordinario un'opera d'arte dovuta all'architetto Michelucci
E ai detenuti che erano in carcere comunque
Che lavorano con lui per immaginare uno spazio diverso dalla
Al carcere chiuso
E abbiamo discusso con una presenza di una cinquantina di detenuti
E un dibattito molto molto forte molto duro anche perché
Una situazione comincia a diventare per i più consapevoli fra i detenuti intollerabile
In questi anni
Se c'è una bilancia il piatto
Ha pesato di più
Sul sulla realtà
Dei suicidi delle morti dell'autolesionismo più che
Sul piatto della possibile a Rivolta
Io credo che in carcere ci sono tutte le condizioni oggettive per
Una rivolta come le abbiamo conosciute queste
Fino adesso pende tutto dalla parte invece
Di dei senza voce
Che rispondono con il linguaggio del corpo
E quindi in carcere scorre il sangue e ma quello dei detenuti
Non so fino a quando certamente questa Amministrazione penitenziaria amministrazioni Pierino fanno di tutto perché forse il momento della poca lì disse arrivi
Perché proprio l'Amministrazione Rino che aveva avuto un mandato dal Presidente della Repubblica di occuparsi del carcere
In realtà
Non ha fatto praticamente nulla
Anzi ha fatto qualcosa di peggio perché retoricamente ha detto che si occupava del carcere
Fino all'ultimo fino a un provvedimento insulso
Che
Credo che adesso sia su un binario morto
E ha rifiutato il confronto con chi chiedeva
Noi associazioni garanti eccetera che chiedevamo il decreto legge
Per
Interrompere la carcerazione
Di chi
Consumatore
Ho detentore di sostanze stupefacenti illegali
Entra in carcere
E l'uscita dal carcere di chi invece tossicodipendente che resta in carcere
Decreto legge giustificatissime
Perché la legge sei anni fa ad opera
Di quel personaggi ineffabile che Carlo Giovanardi
Fu fatta come decreto legge
E con un doppio voto di fiducia
A Camere praticamente sciolto
Perché eravamo nel
Febbraio del due mila e sei alla conclusione di tutta l'operazione criminogena bene
Quindi se
è stato possibile fare un decreto legge inserite facendo una nuova legge io credo che per limitare i danni
Poteva benissimo essere fatto non abbiamo avuto risposta cinquanta giorni di sciopero della fame a staffetta che ha coinvolto tante persone non c'è stata
Neppure una risposta da parte del Presidente Monte questo lo capiamo perché
Ma neppure appunto dell'Amministrazione delinea del ministro Riccardi che ha la colpa di a vere
Mantenuto al posto di capo del dipartimento antidroga perché abbiamo anche questo non solo in data anche il Dipartimento antidroga mantenuto
Il dottor Giovanni Serpelloni che è stato lo scudiero di Giovanardi per tanti anni quindi nessuna discontinuità quindi
Insomma io devo dire che abbiamo a
Ha preso che
Fatto
La misura la tara dicendo che questo più che un Governo di tecnici a un Governo di cafoni
Perché neppure una risposta vuol dire proprio che siamo fuori dalle regole della buona creanza insomma
E l'Amministrazione Perini era venuta all'inizio del suo mandato nel carcere di Sollicciano aveva fatto una breve visita insomma queste pastorali
Ma però aveva detto però qui devo dire che siamo di fronte a un quadro che cippo legittimamente far far parlare di tortura questo l'aveva detta i detenuti
Cioè dopodiché quando il Ministro della Giustizia dice i detenuti che siamo in una condizione di tortura che vogliamo farne o la interrompiamo oppure significa spingere
Appunto o alla rivolto al suicidio
Non è stato fatto nulla a questo punto io devo dire che insomma
Il nuovo Parlamento il nuovo Governo
Come ci prepariamo questa appuntamento
Io credo che dobbiamo avere il coraggio di
Rompere anche noi però
Gli schemi un po'ripetitivi che rischiamo di avere anche noi insomma io credo che siamo in condizione di fare un'agenda
Di cose anche profondamente innovative
E di ragionare su cambiamenti profondi perché non c'è solo da
Spingere
Alla i detenuti a ripensare il passato ma forse anche tutti noi
Sì giochiamo
Rielaborare
E
Pensare a un'agenda di riforme che siano veramente
Radicali nel senso che devono rifiutare luoghi comuni su cui anche noi rischiamo di abbandonarci insomma io adesso non lo so credo ci sarà l'intervento ma
Dopo di me penso che anche qui su questa questione degli uffici di esecuzione penale esterna
No dobbiamo ragionare se non sia il caso di dare una fu
Orsatti un'autonomia a questi uffici pensando anche se è giusto che siano collocati nel tappa
O invece non debbano costituire nel territorio con le regioni un momento diverso di esecuzione di pene alternative e non invece costretti in una situazione di marginalità in una gabbia che
Li limita fortemente come abbiamo visto e li porta alla distruzione alla consunzione ecco un esempio di dibattito che dobbiamo fare io non sono concerto di
Non non sono certo della però io penso che dobbiamo metterci tutti in gioco e pensare a soluzioni forti quando stamattina si è parlato della sanità
Giustamente si si sono dette cose lo diceva
La Dettori stamattina sui limiti eccetera ma quanti limiti a
Il servizio sanitario e le Regioni
Su
Il fatto che questo servizio sanitario viene concepito in maniera riduttiva
Cioè e parliamo di persone che non sono
Avversarie
Così forse lo dirà
Cecconi sulla sugli o PG cos'hanno in mente le Regioni
Sugli OPG e
La sostituzione degli Oppi G attuali
Con i manicomi si dice piccoli manicomi ma le Regioni di centro sinistra cosa stanno elaborando pensando ecco in questo devo dire dobbiamo immaginare
Una agenda
Che non scommettere sulla conservazione ma sulla innovazione
E soprattutto sui tempi rapidissimi io penso che la cosa che bisogna chiedere e che un Parlamento che vuole occuparsi di queste cose deve
Lavorare per sessioni prepariamo l'agenda e ci sono due mesi in cui prima alla Camera e poi il Senato
Affrontano le riforme tutte assieme
Non
Pensare che per cinque anni si fa un provvedimento
A gennaio poi un altro dopo sei mesi e poi un altro no un lavoro per sessione parlamentare
Due mesi e sì
Da una svolta
Necessaria profonda immediatamente un anche uno stile di lavoro diverso perché noi dobbiamo a vedere un quadro nuovo
Saremo capaci di fare questo io credo che dobbiamo a bere l'ambizione di non appunto considerare questa questione
Troppo periferica insomma qualcuno l'ha detto credo stamattina il carcere a che fare con la democrazia non è una
Questione umanitaria è una questione che ha a che fare con lo Stato di diritto con i diritti con i diritti umani con la democrazia e
Superato il tempo no allora chiudono un conto è la cosa che mi sta più a cuore
In questo tempo e la dico insistentemente ad ogni occasione
Qualche giorno fa qui col professor Ruotolo l'ho detta con
Il ministro Flick per me rimane ministro Flick ammaestrato anche altre cose bene
La questione della Norvegia
Che ha a che fare con
L'ergastolo che non c'è in Norvegia noi abbiamo per la detenzione di sostanze stupefacenti una pena da sei a vent'anni di carcere
In Norvegia per una strage in cui un criminale nazista razzista
è stato giudicato giustamente responsabile sottoposta a processo dopo un anno non dopo secoli noia correlata
Siamo o non so a chissà quando ci sarebbe stato in Italia il processo ha avuto il processo è stato condannato a ventun anni la pena massima
Del Codice penale
Noi precese ma la cosa straordinaria di quella vicenda eccome la classe politica ha reagito a caldo
Il Presidente del Consiglio a reagito dicendo risponderemo a questa strage di giovani del suo partito che erano a una scuola
Di partito addetto risponderemo compiuto
Democrazia e più umanità e le stesse cose le ha dette il Sindaco
Che è stato dopo pochi mesi rieletto con una maggioranza ancora più grande cioè non è vero che c'è
L'opinione pubblica che è forcaiola no e quando c'è una politica
Forcaiola
Perché in Norvegia non sono
E invece hanno fatto una cosa straordinaria una manifestazione di centocinquanta mila persone a Oslo due giorni dopo la strage tutti con una rosa in mano
Il Governo ha abbattuto
Le tasse per l'importazione di rose in Norvegia perché tutti andassero alle manifestazioni con le rose hanno fatto le piazze come un tappeto di rose
Cioè non classe politica e opinione pubblica unite in una
Diversa concezione
Di reazione al crimine
Perché
Popolo
è stato devono essere diversi dai criminali noi invece diciamo che
Vogliamo l'ergastolo per essere uguali a Totò Riina a Provenzano
Ecco una diversità così profonda ma come possiamo dirci il paese di Beccaria se poi
La Norvegia agisce in questo modo e noi così diversamente ecco allora anche qui tutta la questione delle vittime noi la stiamo costruendo in una maniera
Credo non convincente rispetta la pratica straordinaria
Di
Della Norvegia
I giovani sono andate a cantare al processo la canzone della convivenza che vorrei ricco di alta
Ecco questa è
Una società civile non quella che chiede vendetta e noi per questo non ci dobbiamo inventare niente basta ricordare Aldo Moro
Che diceva contro l'ergastolo agli suoi studenti
Due anni prima ad essere sequestrato imprigionato e ucciso diceva i suoi studenti
Parlando contro la pena di morte contro l'ergastolo diceva ricordatevi che
La pena non può essere una dimensione smontata di vendetta affidata ai privati
E diceva anche che Aldo Moro che forse più che un Codice Penale migliore bisognava pensare a qualcosa di meglio del Codice penale e quindi qui
Credo che ci siano studenti e insegnanti che possono aiutare a farci capire che cosa volesse dire con questa straordinaria affermazione grazie
Allora Corleone parlava di cultura quindi è un problema culturale che in effetti come dire per c'è una regressione culturale non sono la nostra società ma anche nella nostra amministrazione
Che di fatto al partito con la riforma penitenziaria con una grande non grande risveglio una grande
E come dire esempio di civiltà
Però negli ultimi anni noi abbiamo avuto in effetti una regressione culturale che ha portato oltre diciamo al carcere in quanto
Che poi all'emblema diciamo dell'esecuzione penale a tutta l il sistema dell'esecuzione penale
Ad un'arretratezza e quindi anche l'Amministrazione io sono contenta mi dispiace di non avere appunto io non l'ha avuto qui alla tavola rotonda il Presidente Tamburino e nemmeno il sostituto il che la dice lunga
Devo dire che probabilmente anzi sicuramente questo dà un significato che è quello la paura del del confronto
E non solo con gli operatori perché poi qui hanno fatto come dire anche sacrificio no pervenire e i nostri colleghi ma proprio per confrontarsi con la società civile quindi
Il nostro e il sistema penitenziario molto come dire da pesce intrigo
Se la suonano se la cantano questo e quindi io contenta di avere qui il dottor De Pascalis che di fatto a tutto come dire
Un fatto un percorso nella nostra amministrazione e conosce molto bene tutto il sistema perché insomma
è stato anche al Dipartimento oltre che nel caso nelle carceri e adesso si occupa di formazione
Allora dico si parlava di
Cultura
Di percorso culturale e siccome la formazione è come dire la leva del cambiamento
E siccome le riteniamo che bisogna cambiare tutto cominciare dalla classe dirigente di questa Amministrazione
Una classe dirigente che sia più attenta ai bisogni non guardarmi così ma penso non sia un voglio fare rottamatore ce ne sono già tanti forse di alcune come dire adesso ci sono le elezioni si è detto però
In genere quando si è sotto elezioni allora ricomincia anche nel DAP e noi siamo come dire anziani di questo sistema i vari balzelli che insomma come dire no fanno la Corte
E sì Silvana da una parte o dall'altra a seconda del vento che spira
Allora io penso che e in effetti qui non se non è più imballata l'Amministrazione Amministrazione si sta frantuma Ando e con lei come dire poi tutto tutto il sistema
Allora oggi il dottor De Pascali si si occupa di formazione ne abbiamo si è detto anche nella mattinata mi mi è dispiaciuto insomma che non eri presente però si è parlato anche di una che dirigenti nuovi dirigenti dell'Amministrazione che non hanno contratto ma io dico anche non una formazione come dire
Che gli consenta di sereno anche in grado e poi
Di non solo comunicare con gli altri lavoratori ma insomma anche di
Capire dove si trovano quand'anche quando sono nell'istituto
Allora io dico attraverso la formazione visto che oggi è quello che essi
Può si può
Come dire
Avvio avviare questo cambiamento culturale nel nel nostro sistema penitenziario anche per come dire riprendere quel filo che il rispetto del mandato costituzionale di questa Amministrazione
Ricavi apposto
D'Ambrosio
Una domanda talmente complessa e devo dire invitante che correremmo il rischio veramente di stare qua molto più del tempo stabilito molto probabilmente cresce del vale dieci minuti credo che
Siano proprio insufficienti
Quello del tema della formazione dei dirigenti dirigenti inadeguati rottamazione e quant'altro
Ed io spero nel mio intervento non lo so se sarà l'unico e previsto solo un unico intervento al tavolo
Aldo ecco
Va beh comunque
Presentato chiedo scusa per non aver partecipato questa mattina
Certamente
Mi sono perso del del degli interventi sicuramente di di di eccellenza di valore
Io cambio l'idea che mi ero fatti in testa delle al mio intervento inizio
Con
L'ultima citazione che ha fatto Franco Corleone
Rivolgendosi alle nuove generazioni no
E parlando di Costituzione anche dove la scorsa le se settimana abbiamo dedicato una settimana intera alle scura ad alcune scuole al
Sei scuole romane asse istituti romani
Per diffondere un po'di conoscenza del carcere abbiamo invitati per sei giorni consecutivi Cinque giornate consecutive a non evento
Diciamo il cinema cultura e conoscenza del carcere hanno partecipato ripeto con molto entusiasmo
Questi istituti scolastici ai quali voi io alla fine mi sono rivolto cito questo evento di formazione attenzione è inserito in modo congruo coerente al percorso di formazione
Che stiamo facendo l'Istituto Superiore di Studi penitenziari sul piano della conoscenza della diffusione della conoscenza del diritto della consapevolezza del diritto
Del sapere critico del diritto
Abbiamo previsto questa settimana e io mi sono rivolta agli studenti dicendo invitandoli a leggere la prima parte della Costituzione insieme i loro professori messo insieme e loro genitori per scoprire
Quante bugie dicono gli adulti
No rispetto a quelle verità
E io credo che
Sarete d'accordo con me che rispetto alla verità costituzionale ci sono molte verità
Della nostra vita quotidiana che non riconoscono quel cammino no è certamente
All'interno di questa
Dico e di di di di di queste contraddizioni c'è sicuramente il sistema penitenziario no che si è allontanato molto dalla verità ordinamentale si è allontanato molto dal dal dal
Dalla verità costituzionale e ordinamentale
Certamente questo cammino di allontanamento lo ha cominciato negli anni Novanta
Quando anche la politica molto probabilmente ha assunto una dimensione diversa no la nascita della seconda Repubblica che doveva portare un po'meglio
No un po'di meglio forse ha portato perfetti
Devastanti sotto il profilo culturale
Allora
Attraverso la formazione l'intensa attività di formazione che mi colloca come dire attività di formazione di studio di ricerca che facciamo all'Istituto superiore che mi colloca
A me insieme ai miei collaboratori ci colloca in una situazione di privilegio sicuramente rispetto a quella che la quotidianità penitenziaria
Una quotidianità assillante che vive sull'emergenza che vive sull'urgenza delle soluzioni
Allora
Abbiamo prodotto una tale intensità di attività formativa di studio di ricerca che ha coinvolto direttamente che ha coinvolto direttamente
Tre mila unità di personale che sono venute Alliste a svolgere attività di formazione
E tra queste sicuramente i dirigenti
Anche i dirigenti non solo di istituto penitenziario ma anche gli uffici di esecuzione penale esterna anche i dirigenti contrattualizzati anche i dirigenti della Polizia penitenziaria
Ufficiali delle delle delle corpo degli agenti di custodia del
Superato corpo gli agenti di custodia
E insieme a loro educatori assistenti sociali tecnici tantissimi e con loro abbiamo
Veramente affrontato di petto la questione del del del del sistema penitenziario delle condizioni partendo dalle condizioni disastrose del sistema penitenziario
Abbiamo cercato di sviluppare tra di noi un dialogo
Che ponesse al centro proprio la ricerca della verità ordinamentale per chi è la realtà ci offre un nuovo sistema penitenziario disastroso
Quando invece
Il legislatore e la Costituzione per il legislatore ordinario con l'ordinamento penitenziario ci offriva un altro modo di pensare di realizzare l'esecuzione penale
E devo dire che è data questa attività di vengo a un punto delicatissimo che tu hai posto quando ti sei rivolto alla classe dirigenziale
Se non sia il caso di rinnovare
Gli operatori che hanno frequentato liste
Hanno hanno manifestato un profondo disagio di essere presenti all'interno di questo sistema
Tutti
Compresi i dirigenti Istituto penitenziario di uffici di esecuzione penale esterna
Pur in presenza tuttavia di una forte motivazione di quel personale a svolgere le proprie funzioni
Il disagio
Deriva
Dal difetto dal difetto denunciato proprio dal DAB da molti operatori dal difetto
Che guida la ricerca delle responsabilità all'interno del sistema penitenziario
Sembrava quasi che questo disastro che c'è oggi sovraffollamento promiscuità violazione dei diritti dei detenuti dice
Ho violazioni dei diritti della persona io dico perché all'interno di questo sistema non c'è soltanto la violazione
O la mancata attenzione nei confronti dei bisogni di ed è la persona detenuta ma altrettante violazioni e disattenzioni si realizzano nei confronti del personale
Chi opera negli istituti sul territorio
Allora sembra quasi il perso il gli operatori penitenziari vivono una condizione di disagio ripeto nonostante le loro grandi motivazioni e nonostante le la loro grande conoscenza e consapevolezza del loro essere professionale
Vivono con
Con estremo disagio questa condizione perché sembra quasi
Che queste distorsioni
Debbano risalire alla loro o risalgano vengo o vengono imputate
Alla loro professionalità al loro modo di essere
Allora io dico
Consentire una riflessione
Se è vero come è vero immagino che sarà stato detto anche questa mattina perché si ripete continuamente quello che che andrò ad affermare sinteticamente se è vero che la riforma penitenziaria
è una rivoluzione mancata
Fretta
Ma non solo Flick
Se è vero come è vero che all'interno del sistema penitenziario
Registriamo ora mai quotidianamente la rottura della legalità
No io mi domando
Ma
Questo disagio che vivono gli operatori penitenziari
Veramente deve essere interpretato come se fossero i responsabili della mancata rivoluzione e della rottura della legalità
Ritorno a
Aria come dire ad approfondire la conoscenza dell'essere ordinamentale
L'ordinamento introdotto con la riforma del mille novecentosettantacinque
Che
Rappresenta veramente si pone veramente in termini di discontinuità rispetto al passato perché pone la persona al centro del nuovo processo di esecuzione penale a differenza di quello che era prima
Quando si poneva al centro dell'esecuzione penale il reato
Questa rivoluzione che è stata introdotta dall'ordinamento penitenziario il il legislatore dell'epoca stiamo parlando del mille novecentosettantacinque quando forse
Gli ideali ancora esistevano nella nostra società no l'idea di dell'altro di ascoltare l'altro di ascoltare i bisogni
A tutela di questa rivoluzione non ci dobbiamo scordare che il legislatore ha previsto delle garanzie giurisdizionali
Ha inserito all'interno del processo di esecuzione penale
La magistratura di sorveglianza
Non ci dobbiamo scordare quando parliamo di disastri è di ricerca di
Individuazione non voglio dire di colpe individuazione di di di di di di di omissioni o di insufficiente attenzione la magistratura di sorveglianza attenzione che non è solo responsabile
Dei processi giurisdizionali di concessione delle misure alternativo dei permessi
Il legislatore ha previsto che la magistratura di sorveglianza fosse un organo di garanzia anche sotto il profilo dell'organizzazione e della gestione degli istituti del sistema penitenziario
E molto probabilmente questo una funzione che non ha
Che non è non ha visto molta luce all'interno dell'organizzazione complessiva tanto
Franco Corleone
è uno dei rappresentanti tanto che il Paese ha sentito il bisogno
Di istituire la nuova figura del garante dei diritti dei detenuti perché evidentemente
Qualche anello nell'organizzazione del sistema non funzionava
Ma legislatore non si è accontentato dimettere soltanto questa norma di garanzia no del sistema e della verità ordinamentale
Ma aggiunto sempre dal ruolo dal ruolo della magistratura che
Immagine ma anche sostanza di terzietà no e di tutela della legalità ha previsto anche che i vertici dell'amministrazione
Siano affidati al ruolo della magistratura capi del dipartimento che si sono susseguiti direttori generali che si sono susseguiti
E alla magistratura che è stato affidato di fatto seppure non previsto esplicitamente dalla norma e alla magistratura che è stato affidato anche il ruolo strategico del sistema penitenziario
Quindi
Il disaggio il
Un solo strategico ma anche della programmazione
Lo so strategia di programmazione di coordinamento
Il disagio che io ho potuto cogliere da questo osservatorio privilegiato concretamente di tutta la parte di tutti gli operatori penitenziari che vivono con sofferenza queste colpe
Comunque se
Che vengono loro imputate se non i modi in più esplicito anche almeno in modo implicito questo disagio
Questo sì del disagio andrebbe affrontato
E andrebbero ricercate le cause
Perché evidentemente
Il disagio è anche espressione come dire di
Impotenza da parte degli operatori penitenziari
In
Cioè sono messi nella condizione di
Non poter esprimere al meglio le loro capacità la loro professionalità i loro livelli di intelligenza io credo di sì
Tante che si registra
Come sono come dire che il personale dell'amministrazione penitenziaria di cui fanno parte anche i dirigenti ma non sono infinite tutto il personale dell'amministrazione penitenziaria
Vive come dire una sorta
Come se vivesse sotto tutela
Da parte
Di questo organo di garanzia no rappresentato appunto dalla ma non solo della magistratura di sorveglianza ma anche
Dai vertici dell'Amministrazione voglio essere più esplicito
I dirigenti tre i quadri direttivi dell'amministrazione penitenziaria pur in presenza ripeto di una
Importante capacità professionale e di altrettante importanti qualità motivazionali
Non esprime assolutamente l'autonomia dirigenziale che il legislatore ha previsto abbondantemente nelle sue riforme a cominciare dalla Bassanini
Noi abbiamo dirigenti generali che molto pronto steppa prevalentemente prevalentemente svolgono funzioni direttive
E funzionari direttivi che svolgono di fatto concretamente funzioni esecutive
Non è riconosciuta l'autonomia
L'autonomia dirigenziale e violata è una delle violazioni che questo sistema nella sua quotidianità commette allora forse
Se dobbiamo pensare ad una riorganizzazione
Del del del sistema penitenziario sia sotto il profilo organizzativo sia sotto il profilo gestionale bisogna cominciare forse da riconoscere al personale dell'amministrazione penitenziaria
La sua autonomia
Non c'è bisogno nemmeno di una norma le norme già esistono
Bisogna chiedere al personale metterlo nelle condizioni di esprimere questo livello di autonomia cominciare dei dirigenti generali
Direttori e dirigenti di di di di seconda fascia quadri direttivi da quanti anni si parla di rete di aree di organizzazione all'interno degli istituti penitenziari
Era i tempi di Amato
Hanno mai avuto così non parlo dei dirigenti i direttori viari hanno mai avuto il riconoscimento sostanziale di un'autonomia gestionale
No io credo che non ci possa essere nessuno che
Contesti questa questa affermazione pertanto valga per i dirigenti di istituto penitenziario i miei dirigenti provveditori e i dirigenti
Direttori generali
Allora
Allora dico che in un
In una condizione nazionale no che si appresta
A
A eventi importanti insomma forse di cambiamento forse di cambiamento io credo che la linea di pensiero
Debba
Tener conto anche di questo bisogno che c'è all'interno degli istituti
Per
Ridare come dire
Anche senso alla centralità della persona che è l'ordinamento penitenziario del mille novecentosettantacinque la riforma ha introdotto
Attenzione sanità
Attenzione in sanità Franco Corleone la citata è un'altra riforma che in data
Stiamo parlando di qualche hanno fatto mai aiutate via
Due mila otto due mila otto stiamo parlando di quattro anni fa
Anche questa è il rischio concreto che sia un nuovo fallimento
Anche queste che sia una rivoluzione mancata allora anche in questo caso bisogna domandarsi il il il il perché e che sta dentro quelle riflessioni quelle riflessioni che
Che vi ho proposto
Mi fate aggiungere
Anche qualche considerazione
Prendendole dal al balzo
Quello che diceva Franco Corleone e che io vado dicendo devo dire da molti anni
Pur nella consapevolezza
Che
Che il personale del del degli uffici d'esecuzione penale esterna non sono assolutamente d'accordo
Allora bisogna riflettere due non dire che bisogna fare in un certo modo però ho però il tema va affrontato sicuramente
Sicuramente a livello di organizzazione
Complessiva del sistema penitenziario non abbiamo bisogno di un'organizzazione si avvicini la persona al territorio che là vicino i concretamente
Il detenuto al territorio ma non soltanto il detenuto che sta in carcere anche il detenuto che c'è
In misura alternativa allora
Sei e questo perché se si avvicina al territorio il territorio che conosce meglio e più da vicino la persona per coglierne meglio i bisogni e per cogliere meglio le risposte che a quella persona possono essere dato
Se
E questo
Se è questa la riflessione intorno alla quale dobbiamo ragionare
Non possiamo escludere
Aprioristicamente l'idea che si possa pensare a un sistema penitenziario binario
No un sistema nazionale che cura prevalentemente quelli che possono essere i bisogni di sicurezza diciamo quelli legati I circuito idee quarantuno bis degli a.s.
Che riguardano non più di cinque mila detenuti dei sessantasette mila detenuti che sono ristretti negli istituti penitenziari
è
Il resto avvicinarlo di più al territorio
Perché sia il territorio con gli enti locali con la Regione non voglio citare le Province perché io mi auguro seppure sospeso quel processo che si arriverà primo compito al superamento delle Province il territorio
Con le sue espressioni di
Di di di di di di di di di associazioni di volontariato di cooperative sociali
Che può aiutare veramente
Un'azione di recupero
Nei confronti delle persone che sono state che sono state condannate quindi non si può escludere aprioristicamente che gli uffici di esecuzione penale abbiano un una dimensione diversa
In prospettiva
Così come
Dovrebbe essere affrontato
In maniera molto più determinata il tema
Della custodia cautelare
Io mi auguro che questo cambiamento che ci potrà essere a livello nazionale a livello politico a livello governativo a livello culturale e soprattutto
Che
Apra la strada e faccia su oggi oggi in carcere quasi il sessanta per cento dei detenuti sono sono non sono definitivi
Quasi il sessanta per cento allora secondo se si comincia libro l'inflazione all'interno degli istituti determinata dalla presenza di
Di detenuti in attesa di giudizio
Allora se si comincia a pensare che si posso sostituire si possono sostituire gli arresti in carcere
Con gli arresti domiciliari obbligatori nei confronti di alcune tipologie di reato che non hanno nessun peso di pericolosità sociale faceva riferimento prima alle tossicodipendenze
Che è una bella fetta della popolazione detenuta indagata allora molto probabilmente si creano le condizioni
Anche di abitabilità all'interno degli istituti forse si potrà pensare anche
Tutte le risorse che si stanno
Destinando al piano straordinario per le carceri che prevede la costruzione di nuove carceri a me mi spaventa questi dia che debbano essere
Costruiti nuovi istituti penitenziari
Mi piacerebbe
Pensare che c'è qualcuno che prende l'iniziativa e dica
I soldi che dobbiamo destinare per costruire nuovi istituti penitenziari destiniamo lì per la sicurezza delle scuole che magari così al prossimo terremoto non caleranno e non e non e non
E non provocheranno
Assolutamente mi sto avvicinando alla alla fine Andrea se è stata troppo provocatorio nel nel
Allora
Anche questo del del del del del degli imputati con gli arresti obbligatori
Domiciliari
Fatemi finire perché mi è piaciuto
La citazione che ha fatto il professor Mosconi intorno alla all'idea della dirvi politiche di riparazione e di attenzione nei confronti delle vittime
Anche questo dovrebbe essere un messaggio importante che
La nostra politica lo deve saper diffondere all'interno del nostro territorio
Del
Del nostro ordinamento non fosse altro per rendere esecutive quelle che sono oramai
Come dire scelte fatte dal lavoro dalle dall'Europa nel recente l'approvazione della risoluzione europea che parla di politiche dire qua di riparazione del danno e di attenzione nei confronti nei confronti delle vittime
Che certamente intenzioni si impegneranno molto di più
Anche gli operatori penitenziari mi sta col fiato sul collo
Sì la politica richiamare no
Pancia
Dunque replicare ho chiuso visto che
Siamo prossimi spalle a i dibattiti politici io mi auguro che la politica non
Non utilizzi nuovamente
La paura cioè della percezione della sicurezza che sia in giro nel nel del nell'opinione pubblica
Per
Affondare o tentare di affondare definitivamente quegli ideali comunque importanti che sono contenuti all'interno della nostra Costituzione e del nostro ordinamento penitenziario
Scusate per il Oxfam
Carnazzi Walter
E allora mi mi riaggancio da quest'ultima cosa che ha detto Massimo De Pascalis nel dare la parola
Ornella Favero direttrice di
Ristretti orizzonti Centro di studi e di documentazione che è diventato
Uno strumento indispensabile per chiunque si
Si occupi di carcere
Stasera si è parlato ora al massimo aprirebbe interventi della necessità di un
Cambiamento culturale che essi opponga questo tracollo causato da
Agli slogan gridati della politica nelle
Promesse di una
Finta sicurezza
Voi svolgete una opera di sensibilizzazione culturale straordinaria
Borghetti chiedo nella vostra c'è un cambiamento culturale che ovviamente è una necessità di declinarsi anche a livello molto capillare nella società
Allora ti chiedo se tutti bene in qualche modo il germe di questa declinazione cioè nelle analisi dei media che voi fate ma anche nel vostro lavoro nelle scuole ad esempio bene il germe di un cambiamento che rispetta questi ultimi vent'anni di orgia securitaria
Sì allora io voglio proprio partire da questo perché viene fuori spesso questo discorso dobbiamo serve una rivoluzione culturale
Ma scusate chi la fa la rivoluzione culturale cioè io penso io voglio fare un esempio di questo c'è un esempio molto concreto
Immaginiamo di essere a Padova nella redazione dei ristretti orizzonti una mattina
Chi è chi sono le persone allora due classi di una scuola due classi di una scuola cinquanta ragazzi
Sedici diciassette anni poi i detenuti della redazione quindi un carcere di media sicurezza detenuti
Comunico reati di tutti i tipi più o meno gravi un detenuto particolare lo cito perché è interessante l'esperienza che di a S uno ex E.I.V. Carmelo Musumeci che adesso fa parte della redazione perché per sfinimento del direttore
Ha accettato questa cosa però non è una cosa da poco e voglio anche spiegare perché
Dopo due lavoratori di pubblica utilità un fotografo è un ingegnere che stanno rischiando il kart
Tre e che però
Il il calcio e li ha sfiorati per un reato del Codice della strada sono stati fermati avevano bevuto un po'più del consentito devono fare quello volontariato e lo fanno assaggiando il carcere nella nostra redazione
Una tirocinante universitaria
Altro dato curioso perché la rivoluzione culturale deve avere delle gambe le cose che è una poliziotta penitente un agente penitenziaria
Che sta facendo il tirocinio per la Facoltà di giornalismo della redazione
Dei detenuti ristretti orizzonti per dire che il mondo si può capovolgere sei uno ha voglia di farlo io credo che noi abbiamo voglia di farlo però bisogna tirare fuori idee altrimenti continuiamo a parlare tra di noi di rivoluzione culturale
Atti che cosa raccontiamo a quei ragazzi ora
Ci sono ormai intere generazioni di studenti perché noi andiamo nelle scuole poi le classi li portiamo dentro
E ci sono scuole dove tutte le classi quarte la penultima classe della scuola fa questo Progetto vuol dire che tutta una generazione sta
Ragionando sulle pene sul carcere in modo diverso ecco io credo che lì c'è una rivoluzione culturale eppure perché noi quando raccontiamo il carcere
Non raccontiamo quanto si sta male è vero però e bisogna anche
Scardinare certe idee che hanno i ragazzi no partiamo dalle Storie dai reati da quanto questa lontananza France fasulla fra il carcere la società
Sia rassicurante ma in realtà la la realtà le storie non sono così dieci tra le persone detenute loro trovano tante storie di persone come loro
L'omicidio in una rissa lo Mele il reato in famiglia reato del Codice della strada tutte cose che ci riguardano
E quindi si me sono costretti a mettersi in gioco sono costretti a fare una
Riflessione Cossu una cultura davvero nuova rispetto alla pena
Ma questo deve
Guardate è un lavoro sfiancante sfiancante però è lì che io credo che bisogna bisogna lavorare
Altro piccolo esempio perché ho fatto l'esempio più del detenuto DS uno perché quella tesi io capisco che può sembrare un discorso utopistico però anche
Questi circuito di
Di alta sicurezza un ok in cui le persone stanno tra di loro
E si confrontano tra di loro io ho visto quanto è stato sconvolto queste questo detenuto Carmelo Musumeci interna dal confronto anche con gli altri detenuti dal confronto con i ragazzi
Dalla necessità di cambiare anche il linguaggio di rimettersi in gioco anche nelle sue battaglie rispetto
A un tema così difficile come l'ergastolo ostativo ma guardate che si può parlare di tutto basta trovare le parole giuste anche di un tema così complesso come l'ergastolo ostativo si può parlarne
Basta capire che quando tu comunichi con il fuori non puoi ca comunicare restando fermo il percorso di rieducazione a cui io qua da casa un po'credo è comunque un percorso che cambia tutti oppure non ha senso cambia i detenuti cambia noi cambia gli studenti
Quindi ecco me Messori siccome io credo che si
Lavori davvero un cambiamento culturale importante però
Io faccio un altro esempio sempre in questa redazione no
E ci passano è venuto Sallustri beh insomma io credo che
Anche lì sono abbiamo appena fatto un seminario con settanta giornalisti perché
Se vogliamo cambiare la cultura dobbiamo aggredire anche questo lei le centrali da cui arriva una certa idea del carcere
Io ho visto anche Sallustri con qualche piccola incertezza che è già una conquista straordinaria qualche piccola paura qualche
Leggero ripensamento quando qualcuno gli ha fatto notare che forse non era solo per il suo reato che non serviva il carcere quindi io penso che non ci sono battaglie perse ci sono battaglie da combattere però non da rinunciare da stare solo tra di noi a parlare di cose che conosciamo bene
Questo significa rispetto al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria una battaglia perché non esiste allora nelle carceri in queste condizioni le carceri bisogna aprirle al massimo non chiuderle
Non chiuderle aprile al volontariato aprirle
Aprirla i giornalisti aprirla alle scuole cioè aprirla un confronto serio in cui guardate io le persone detenute non le ho viste cambiare con tante cose
Così le ho viste cambiare davvero quando di fronte agli studenti c'era un bisogno di verità e di sincerità per cui assente o delle persone a me che diceva io sono sempre andata negativo al processo ma
Scusate posso si
Cioè non mi piacerebbe se c'è qualcosa di de da obiettare che me lo vieta aste però perché mi preme non solo su scusate mi sono abituata alla che quando vado nelle scuole impongo il silenzio una mano dicendo provate a fare questo piccolo esperimento di mettervi
Dall'altra parte del tavolo a raccontare come fanno le persone detenute il peggio della vostra vita e capirete quanto è difficile
Per cui
Ecco io penso che
Ecco l'apertura che perché ritengo che sia fondamentale questa è una battaglia da fare oggi tanto più in
Con le carceri in queste condizioni
Perché la vita dentro può essere in parte rivoluzionata io non credo all'alibi del sovraffollamento Casini stamattina diceva
Che mediamente i detenuti passano venti ventidue ore in cella è questa l'indecenza del sovraffollamento che fatichiamo a comunicare perché se noi comunichiamo semplicemente quanto stretti si sta beh va beh insomma se lo sono voluto invece se comunichiamo con carcere in cui le persone passano ventidue ore senza far niente
Forse qui si comincia a percepire noi almeno riusciamo a spiegarlo quanto quel campo carcere crea criminalità e non sicurezza per cui anche questa battaglia va fatta in questa maniera io credo
E va fatta
Con anche un'altra consapevolezza le battaglie ecco la la battaglia che noi dobbiamo fare in anche rispetto alle misure alternative per farle capire
Perché guardate da noi ma molto di moda la retorica del lavoro io la chiamo così
Lavorare in carcere è fondamentale è importante per la dignità per avere quattro soldi per tutto però
Io non ci credo a questa alla alle statistiche sull'uno per cento di recidiva di chi lavora in carcere le persone bisogna accompagnarle verso il fuori non basta dire beh è un lavoro che
Ce n'è poco ma è fondamentale capire un mio deve detenuto ex detenuto quando gli hanno chiesto i ragazzi le difficoltà del dopo carcere e lui è stato quindici anni in galera con un reato ostativo perché non c'è solo l'ergastolo ostativo
Mi ha fatto un percorso straordinario
Se laureato a doppia laurea ma non ha mai potuto mettere piede fuori dal carcere perché avevo un reato ostativo
E gli hanno chiesto le difficoltà che ha incontrato e lui in qualche modo non era detenuto che è uscito da solo perché aveva la nostra rete però raccontava che Luigi non riusciva nemmeno a camminare su un rettilineo ha rischiato due o tre volte
Guardando delle vetrine di finire sulla strada
Essere messo sotto perché dice nel cortile del carcere che corre corre in tondo come un criceto io per anni per mantenermi vivo correvo come un criceto e non sapevo più camminare su un rettilineo tenere
Quella della direzione dritta
Per dire quanto l'uscire dal carcere è sconvolgente nella vita di una persona e quindi io credo che lavorare sui percorsi spiegare così le misure alternative bisogna spiegarle così perché io vedo che i ragazzi le capiscono queste quindi dobbiamo io credo anche rivoluzionare il nostro modo di comunicare un'ultima osservazione
Cita Franco Corleone citava Aldo Moro sull'ergastolo benissimo io cito sua figlia perché perché sua figlia è anche stata vittima di un reato e siccome le vittime vengono usate tantissimo
Lei quando venuta nella nostra direzione ANIA se Moro ha detto io non voglio buttare via nessuno
Quindi anche
Non c'è tempo che per parlarne però il lavoro che noi facciamo di questo confronto con le vittime anche in questo modo di scardinare in modo che hanno i giornalisti per usare le vittime
Farci sentire tutti i potenziali vittime e mai potenziali genitori fratelli sorelle di una persona che in carcere
Ecco io
Concludo con questa con queste parole di di Agnese Moro che secondo me sono forse più importanti di quelli di suo padre perché lei ha vissuto la condizione di un padre ammazzato quindi poteva in cattivi e si poteva essere Bank meno serena rispetto alle pene di quello che era suo padre grazie
Stefano
Attaccano
Però
Stefano Anastasia è stato cofondatore diciamo di Antigone l'Associazione appunto che
Da tempo si occupa di questi di questi problemi
Sta all'università di Perugia e è stato anche Segretario mi pare la segreteria del
Dottor Manconi Sottosegretario
Pare Governo c'era il ministro Mastella fosse all'epoca siamo alzati e quindi questa cosa
Ecco e come dire il tempo
A Stefano mi viene da chiedere anche perché insomma ecco perché era importante ed è importante
Un insieme di una sinergia delle componenti no che sono l'Amministrazione anche perché
Ci sono associazione persone che conoscono la vita penitenziaria conoscono il sistema più che altro
Allora occorrerebbe fare un un programma anche per il futuro diciamo
Scenario politico che ci guidi in futuro Governo che insomma speriamo sia in qualche modo più recettivo soprattutto al cambiamento tutti i sensi
E quindi se questo programma che e non so se l'amministrazione perché dovrebbe essere
Come dire anche lì un un insieme diciamo di idee e con quindi da parte politico o sociale
Quindi che cosa secondo te dovrebbe contenere cioè
Quale il ruolo dovrebbe svolgere l'Amministrazione che peso dovrebbe avvenire anche noi in questo futuro programma visto che insomma il periodo
E drammatico anche perché appunto noi saremo come dire fino adesso anche tagliati dalla spending review perché
Che taglia non solo il personale ma voglio dire anche quelle che sono le attività all'interno del carcere insomma e e quant'altro
Quindi dove secondo dei si potrebbe risparmiare dove non si dovrebbe tagliare
Per la domanda
Bella domanda i
Ovviamente si può o
Si può risparmiare
O non si deve tagliare
è una domanda che diciamo si parte
Dalle scelte politiche di fondo che debbono essere fatte diciamo
Quindi diciamo
La domanda di partenza e che cosa si debba fare del carcere
Card del carcere e dell'esecuzione della pena in senso lato questo mi sembra la questione
Oggi qui è emerso nella nostra discussione dentro il modello Norvegia c'è una
Che siamo
Emerso per molti motivi diciamo a
Franco lo citava esplicitamente a proposito della questione
Delle regga Astore di un certo modo di intendere diciamo la pena
E quindi
La vicenda norvegese diciamo e come è stata affrontata quella grande tragedia collettiva
Però dobbiamo anche dirci peraltro che quello che abbiamo fatto tentato di fare qui oggi è un
Un esperimento che nasce in Norvegia diciamo e
L'idea di una Conferenza nazionale sull'esecuzione penale
In cui gli operatori professionali e non in cui studiosi ed esponenti della società civile si confrontano sulla questione del penitenziario
Ritenendo che il penitenziario non sia un affare di una Amministrazione dello Stato che quindi debba essere curate gestita da una amministrazione lo Stato ma sia una cosa che invece riguarda la società nel suo complesso è un
Un novero di competenze diciamo diverso è una cosa che nasce
In Norvegia
Non solo diciamo o una proposta
Che io ritengo una delle più significative che è stata
Richiamata qui anche da Luigi ferraioli questa mattina e che credo debba essere diciamo
Come dire una clausola di salvaguardia per qualunque politica penitenziaria credibile
Che qui è stata avanzata cioè quella del numero chiuso e delle liste d'attesa per le carceri una clausola di salvaguardia nel senso che ne possiamo raccontarci tutte le chiacchiere che vogliamo
Si può pensare qualsiasi cosa si può pensare che con la messa alla prova non andrà più nessuno in carcere si può pensare col della detenzione domiciliare a diciotto mese sua ventiquattro mesi o chissà che altro che sono più andrà in carcere
Si può pensare che dei penalizzando che solo le le il Codice della Strada nessuno più va in carcere eccetera eccetera cioè si può pensare qualsiasi cosa
Dopodiché c'è un obbligo istituzionale da parte di un di un
Un
Un
Uno Stato che ha alcuni principi quei valori quei riferimenti alla Costituzione per cui se lo Stato non è in condizioni di garantire la detenzione dignitosa non ne segue la detenzione appunto una clausola di salvaguardia diciamo no
Un aumento è ovvio che se funzionassero tutte le politiche che si dicono che la cosa non avrebbe neanche ragione di essere messi in campo Massimo apre scopriamo ogni volta che le politiche non funzionano a causa di salvaguardia e sacrosanta diciamo e la causa di salvaguardia viene dalla Norvegia diciamo
Siccome abbiamo questo modello norvegese abbiamo scelto di fare la Conferenza anche in una regione più freddi all'anno perché così diciamo così ci sembra anche
Stiamo più no e questo diciamo così detto questo però detto tutto questo
è evidente che non basta dire che vogliamo fare come Norvegia per fare effettivamente come Norvegia un tempo ci voleva fare come in Cina diciamo e non funzionava esattamente nello stesso modo diciamo si è neanche la Cina poi funzionava messa così bene ecco quindi diciamo la modellistica e la modellistica poi ne dobbiamo fare i conti con la realtà in cui siamo e la realtà in cui siamo
E
è stata assegnata in questi vent'anni e io temo diciamo che possa essere assegnata anche nel prossimo futuro
Da una dominante in queste materie che la questione del
Tre populismo penale
Questa è la cosa con cui noi dobbiamo fare
Che c'è stata squadernato in tutta quanta la sua durezza nei primi anni della legislatura che si va a concludere quando avevamo
Un Governo che era fortemente segnato da una presenza populistica e sembrava non esserci alcun opposizione quindi si è arrivati appunto a
Leggi diciamo manifestamente razzisti che
E quindi diciamo in qualche modo abbiamo visto evidente una cosa che invece
Covata sotto la cenere per vent'anni e contro cui diciamo tutte le nostre proposte hanno dovuto
Hanno dovuto fare i conti ecco allora io credo che la prima questione il primo problema che ne abbiamo di fronte a questo c'è come affrontiamo questa
Questa sfida che è una sfida che si può ripresentare in forme diverse
Non è che siccome non c'è più vincente una se diciamo populistico di destra non c'è più il populismo in campo prima ho fatto una battuta sul sull'ottimo Ministro Mastella
Uno dei problemi dell'ottimo Ministro Mastella e che lui è stato esposto a una campagna
Populistica di sinistra che lo ha attaccato incessantemente per due anni per una decisione sacrosanta condivisa dall'intero Parlamento
Che ci ha consentito a suo tempo di far uscire dalle galere ventisette mila persone e di consentire condizioni di detenzione e di lavoro civili per due-tre anni in questo Paese
Poco tanto che forse c'è avremmo voluto di più ma era bene era male
Il povero ministro Mastella è stato l'oggetto di una campagna populistica di sinistra
Contro quella cosa che ovviamente poi ha contribuito alla vittoria del populismo di destra subito dopo questo diciamo così
Per dire dell'eterogenesi dei fini dei populisti che di destra siano o di sinistra diciamo ma questo lo diciamo giusto per dare il quale però questo è il punto diciamo
Rispetto a questo punto bisogna farle scelte allora io no no diciamo lo diceva prima
Prima Massimo
Qualcuno che faccia la proposta
Di non buttare quei soldi nella costruzione di nuove carceri
Noi credo che qui la quella proposta la possiamo condividere nel senso che le scelte da fare sono rispetto all'orientamento generale che si assume allora io penso diciamo così che qui per fortuna diciamo un orientamento generale
Condiviso CEI nei termini che si è detto diciamo così di una riduzione della
Dell'investimento sulla
Rassicurazioni attraverso il sistema
Attraverso il sistema penale e quindi significa condividere una opzione politica ampi populistica su un terreno penale di destro di sinistra che sia quella cosa ci può consentire di fare
Il numero chiuso ci può consentire di risparmiare le risorse de il piano carceri ci può consentire di avere investire le risorse in altre attività dentro l'amministrazione per il
Sì aria in tutti quei percorsi di diciamo sì di sostegni e di accompagnamento e in tutte quelle funzioni anche professionali
Di sostegni di accompagnamento che l'Amministrazione penitenziaria vere nello stesso tempo di investire sulla sicurezza fuori dal penitenziario fuori dal carcere possibilmente prima del penitenziario e prima del carcere
Perché certe il tema del reinserimento importante ma il problema ecco per tutto questo si riesce a fare prima che un ci tornerà Tarcea come l'offerta di sostegno sociale non sia un'offerta di sostegno sociale che deve arrivare sempre
Tra vedete a babbo morto con la difficoltà poi di dover scegliere i famosi tra le molte persone che hanno quella condizione di trasparenza ma come questa questo tipo di politiche si è in grado di farle prima diciamo a questo
Su questo si dovrebbe io credo diciamo così
Scegliere su questo si dovrebbe anche distinguo un'alternativa tra le proposte politiche tra le proposte politiche di cui evidentemente il tema della politica penale penitenziarie un pezzo
Delle scelte politiche più generali io spero che di questo diciamo si possa discutere nelle prossime settimane nei prossimi mesi
La ringrazio ringrazio Stefano Anastasia e tra l'altro insomma
Spero era questo che volevamo anche chiedere ma insomma noi come CGIL CISL e a monte questo percorso perché
Però ecco e anche come dire
Non deve essere soltanto un percorso così di
Persone come definita back c'è chi c'è dentro nell'amministrazione ma ripeto ci vuole anche una presenza anche perché dell'Amministrazione un'altra cosa insomma non questo discorso
Del del del esecuzione della pena chiederei a Massetana Petra all'anche un dirigente
Di
Servizio sociale
E e tra l'altro questo siccome sembra che la dirigenza non ha responsabilità io è un po'di tempo che il
L'Amministrazione sembra mostro senza testa cioè nel senso che
Ciascuno si si defila no no no no ma non voglio fare cioè voglio dire di fatto poi le decisioni all'interno cioè ci sono decisioni politiche
Decisioni di alta politica strategia amministrativa ultimamente mi pare che come dire l'Amministrazione cioè una strategia di politica amministrativa non mi pare che insomma ci sia
Quindi e in questo io aggancerei al discorso di Petra alla perché a Petra alla per la sua esperienza anche lui insomma servizio sociale
Allora il l'Uepe
Che è diventato UEPE quindi gli ex Centri di Servizio sociale con la legge Meduri
Altra cosa terribile di questa Amministrazione che insomma voglio dire ha creato anche lì sono stati creati dei mostri forti insomma nel la dirigenti penitenziari quindi certo perché voglio dire senza ebbe
La la di sistema del Pubblico è praticamente
Si avvale di leggi
Che hanno un nome e noi ricorderemo la Meduri Enzo ma io penso che
Molti colleghi come una legge che di fatto a insomma portato
Atto un pezzo a ha riformato un pezzo dell'Amministrazione ma che come al solito non ha una visione d'insieme e quindi non
Non si è in qualche modo preoccupato di tutto il resto
Allora UEPE appunto con la legge Meduri devo dire che insomma hanno avuto anche un
Una vita non non semplice continuano ad averla allora l'abbiamo trascorso abbiamo passato tutta la l'aspetto della polizia verità non sente Enzo
Ripartita domanda capisco che magari ci ha già pronta la risposta verteva costa
No e siccome è una cosa che abbiamo dibattuto anche in CGIL perché la CGIA davo ha avuto un ruolo molto
Forte quando l'Amministrazione qualche anno fa aveva inserito la Polizia penitenziaria né di guerra
Con un dei credo praticamente ci hanno convocato quando ancora l'Amministrazione ci convocava
E si è riusciti e devo dire che insomma la CGIL è stata abbastanza
Determinata nella nella scelta proprio per
Evitare l'immissione la presenza anche perché senza una ruolo ben preciso si parlava di controllo della polizia penitenziaria sempre questa cosa aveva sicurezza
Allora io
Per questo chiederei appunto a
Petramala che insomma forse di guerra in quest'ultimi anni però perché
C'è una visione sempreché Arciero Centrica della pena e quindi si danza poco all'esecuzione penale esterna io
Non amo nemmeno il discorso dei chiudere cioè l'accesso io penso che
Forse ma mi rimanda indietro anche in quali anni quando si
Ci fu un convegno liberarsi dalla necessità del carcere
Che all'epoca si pensava appunto sto parlando degli anni Ottanta insomma quindi voglio dire anni di piombo c'era tutta un'
Ecco noi oggi invece cerchiamo di fare il numero chiuso io veramente invece aprirei e troverei altre punto non modi di
Di intendere appunto la pena allora c'è questa organico diciamo appunto l'organizzazione penitenziaria tutta carcere ci intriga io spero che condivide questa questa mia riflessione
E tra l'altro c'è anche una sorta di soprattutto da parte del degli operatori che sono nelle guerre
Anche una sorta di punto interrogativo rispetto al loro futuro professionale perché insomma
Sono sempre molto molto come dire posso otto scacco ecco non si riesce a capire si parlava oggi sono sei mesi che non abbiamo una direzione generale penso un ma
E questo non perché ma insomma la dice lunga rispetto al significato che diamo all'esecuzione penale esterna
Anche qui si è sempre parlato voglio dire anche la ministra Severino insomma che qui molti appunto sono i messaggi di slogan e quindi il rilancio delle misure alternative rilancio delle misure alternative
Devo dire che se ne è parlato anche col nostro col Presidente del DAP
Però insomma devo dire che iniziative rispetto a questo non c'è nessuno e tra l'altro in quello che e diceva al segretario della FIOM della CGIL Funzione Pubblica Chiaramonte
Non avevamo proprio chiesto al Presidente Tamburino anche di fare degli incontri proprio no su tematiche specifiche perché poi
Certe scelte certe vanno condivise vanno in qualche modo partecipato
Allora io ecco
Chiedo a te insomma che sei oramai veterano del
Del sistema delle esecuzioni penale
Grazie
Diciamo che cercherò di tenermi nei trenta trentacinque minuti come
La domanda meno di trenta minuti fa ma richiede
Dunque io qualche giorno fa ero al
Congresso del sei Accademia invitato il sei H fare un intervento e lì io ho presentato alcuni spunti di riflessione mi aiuterà o per cortesia non guardate la tabella se non vi distrae te non sentire quello che
Ho da dire
Alcuni spunti di riflessione che penso di riproporre in questa sede perché credo che sia
Luo uno dei luoghi adatti per poter ragionare su questo
Io
Cercherò di parlarvi dell'emergenza penitenziaria
Dico emergenza penitenziaria perché finora essenzialmente abbiamo parlato dell'emergenza carceraria
De
Dedicata
E accesso
Abbiamo parlato dell'emergenza carceraria ora io non è che voglia
Negare il fatto che esiste un problema di sovraffollamento degli istituti di pena è che esista un problema gravissimo di
Fronteggiare questa problematica quindi una necessità urgente però sottolineo e voglio portare così alla luce il fatto che oggi
Sono in esecuzione di pena in Italia
Quasi ottantanove mila persone in esecuzione di pena sono diciamo gestite dall'Amministrazione penitenziaria ottantanove mila persone non sessantasei mila persone
E quelle altre ventidue mila ai cinque circa quale ventitremila
Sono persone in esecuzione di pena che non è che se la passino nella maggior parte dei casi tanto bene
Al contrario a volte la loro condizione alla loro situazione peggiore di quella che stanno in piedi quella di coloro che stanno detenuti in carcere
è per esempio non so chi stia peggio se il detenuto di Bollate oppure il rom che sta in detenzione domiciliare in una roulotte
Davanti quale non positive se non possibilmente qualche ora al giorno
Ora io non è che voglio dire che i detenuti Bollati siano dei privilegiati o i detenuti che stanno in condizioni diciamo umane come dovrebbero stare tutti i detenuti in Italia su questi a un accordo
Ma il problema è la domanda che pongo io è questa ma perché
Ci interroghiamo e interroghiamo l'amministrazione penitenziaria chiedendole di occuparsi Ist di sessantasei mila persone
Come se quelle altre ventitré mila persone non fossero tra virgolette figli legittimi dell'amministrazione penitenziaria
Di cui l'amministrazione penitenziaria debba farsi incarico così come
In maniera naturalmente diverse si fa carico dei sessantasei mila e cinque e dei cui problemi sintesi il cui problema si interroga ugualmente deve interrogarsi su questo
Perché
è così facile per il Parlamento approvare le leggi che i infliggono una pena detentiva mentre è così difficile per il Parlamento approvare una legge
Che introduce pene sanzioni non detentive
Perché
Io dico siamo noi stessi apporre Lapenna come unica pena detentiva come se altre pene non siano pene ma siano qualche cosa di cui ormai
Non debba occuparsi ne dobbiamo occuparci noi che ci occupiamo di eseguire le pene badate che i dei ventitremila che stanno
In esecuzione di pena fuori dalla lista al carcere in esecuzione penale esterna
Più della metà sono persone che non hanno portato non sono transitate dal carcere hanno iniziato la loro pena direttamente dallo stato di libertà
Quindi
Costoro sono dei fantasmi di cui ci dobbiamo occupare e di conseguenza
Noi e dico io l'amministrazione penitenziaria non l'Amministrazione nuova società deve porsi il problema di che cosa fare di queste persone come occuparsene
Perché poi attenzione
Viene declinata come un anno un pena lampi la l'esecuzione però essere non solo da coloro
Che
La considerano inutile
Che che chiedono solo carcere ma un po'anche da coloro che il carcere mediano che pongono sempre il carcere al centro dell'attenzione
A volte sentiamo ho sentito quegli stessi che chiedono il
Il ricorso gli il più possibile limitata al carcere chiedere il carcere per
Reati toccano direttamente corde vicine alloro comune sentire parliamo dei reati ambientali
Se c'è il reato ambientale la sanzione che ci viene più facilmente dai comminare che dobbiamo dare il carcere a chi inquina ma perché perché nel nostro immaginario
Passa davanti ai nostri occhi non lo so lì ribatte inquina un'intera città all'Arcella che inquina il Golfo del Messico ma in realtà la la retta
Diciamo io il fenomeno è molto più complesso e molto più variegato
E e soprattutto la maggior parte di coloro che nel caso degli dei reati dei reati ambientali compiono reati ambientali sono coloro diciamo
Persone che fanno una vita tra virgolette normale
Il gommista che buttale le gomme per strada per non
Pagare per abbattere i costi del riciclaggio e il vicino di casa che butta
Il frigorifero superstrada e non in discarica perché così risparmio sito e così via allora quelli
Per quelle trasgressioni che sono trasgressore cosa dobbiamo fare
Oggi abbiamo come società diciamo l'unica arma che abbiamo il cannone cioè la detenzione occorre costruire l'esecuzione penale esterna occorre costruire il sistema delle sanzioni non detentive e su questo
Già altri prima di me hanno parlato e non mi dovuti non mi dilungherò
Se noi allo e il problema vero è che l'Italia ancora non dispone di un sistema di pene non detentive tale da consentire di sanzionare
Condotte che pure sono penalmente rilevante con sanzioni che non siano così inclusive e pervasiva e come la ridurla la detenzione questo il vero problema dell'Italia
Noi
Anche contro le zanzare spariamo col cannone mentre basterebbe una retina per proteggerci dalle
Dalle venture delle zanzare basterebbe una retina e quindi
Se
Noi diciamo facciamo una riflessione sul percorso che in questi anni si è sviluppato come
Sul piano dello sviluppo dell'amministrazione delle nella normativa penitenziaria vediamo che
A un certo punto abbiamo avuto un arresto
In fondo si tratta di riprende quindi di riaprire una stagione di riforma vera
E quindi la prossima legislatura assi dobbiamo puntare in alto dobbiamo puntare ad aprire una stagione che lui prende il discorso dell'attuazione dell'articolo ventisette
Perché la riforma penitenziaria del settantacinque ha aperto un processo che ha inizialmente riformato la detenzione
La riforma del settantacinque Haarde Bois a appuntato ad adeguare
Il sistema carcerario al dettato dell'articolo ventisette percorso che poi è stato completato con una legge Gozzini
Successivamente c'è stato il percorso avviato dalla legge Simeone di iniziare a costruire l'esecuzione diciamo la detenzione
A costruire le sanzioni non dei pendii un percorso che si è interrotto dal due mila
Allo il sistema penitenziario
è in emergenza ma il sistema dell'esecuzione penale esterna in emergenza da dieci anni
Da più di dieci anni perché sono più di dieci anni che system dell'esecuzione penale esterna
E praticamente tamquam non esset non è considerato ne dava società né dall'amministrazione penitenziaria quindi noi dobbiamo avviare un discorso di questo tipo e dobbiamo avviare un processo di questo tipo
No questo perché se e queste qui e ora utilizzo brevemente la tabella
Le pare a parte superiore indica il fenomeno ex affronta Francia Italia Regno Unito il fenomeno dell'esecuzione penale vediamo in quali condizione in Italia il settantasette per cento
Dei soggetti in esecuzione di pena stalinisti tutto in Francia il ventisei per cento nel Regno Unito il venticinque per cento
Questo che significa significa che esiste il sistema della non detenzione che è tre volte quello della detenzione in questi altri due Paesi
è questo non perché i detenuti siano in numero inferiore ma perché le sanzioni sono in numero superiore
Ma non solo sanzioni detentiva perché noi in Italia abbiamo l'imbuto che osi Sanz sì si sanziona con il carcere o non si sanziona
Quindi
Noi dobbiamo
Puntare a quello ma
E qui viene la seconda parte del mio intervento e chiudo
Nelle tabelle voi vedete diciamo l'aspetto relativo all'organizzazione
è queste i dati questi raffronti diciamo ci danno un'immagine di
Poi in realtà l'organizzazione a cos'è finalizzata perché come giustamente diceva Stefano Anastasia il problema è cosa voglio fare io
Quali obiettivo voglio realizzare dopo che ho individuato l'obiettivo che voglio realizzare costruisco l'organizzazione dedicata a questo obiettivo
Allora se io voglio andare sotto il mare faccio i sommergibili se voglio volare faccio gli aeroplani e allora
La
Diciamo immagine dell'organizzazione da questi semplici dati ci dà ci fai ma ci fa vedere
Perché è in Italia abbiamo un problema perché anche l'organizzazione che è
Stata costruita sempre più in questi ultimi dieci anni come un'organizzazione
Che si è spostata sempre più verso la detenzione uno e non solo ma verso la detenzione all'interno del sistema detentivo sia sposta sempre più verso la custodia è il personale di polizia penitenziaria
Non solo ma il personale di polizia penitenziari si è sposata sempre più verso attività di polizia e non verso attività diciamo che dovrebbero essere di
La ragione sociale del Corpo di Polizia penitenziaria come declinata dalla legge di riforma cioè il trattamento di detenuti
E noi abbiamo in Italia
L'ottantacinque per cento del personale dell'amministrazione penitenziaria che è personale di polizia penitenziaria
In Francia
Quindi personale addetto alla sorveglianza in in Francia questa percentuale scende al ventisei per cento al
Al settantacinque per cento e nel Regno Unito scende sotto il cinquanta per cento
E naturalmente se io faccio un'Amministrazione dove
La
Principale se non esclusiva professionalità e quella dettava CUS
So di appella indirizzò poi ad un'attività di polizia e non posso poi dire a ma qui non c'è trattamento
E diciamo at est conseguenziali ai Roma dicevano i latini abbiate pazienza ora io non è che si ce l'abbia con la Polizia penitenziaria chi mi conosce sa che non è così
Ma io rivendico alla Polizia penitenziaria un ruolo
Cioè la la vera come dire ricchezza della Polizia penitenziaria non è sa per fare le multe essa per trattare il detenuto
è questo quello che è veramente qualifiche valorizza il ruolo della Polizia penitenziaria
Non parliamo poi della
D'organizzazione esecuzione penale esterna qui poi diciamo l'immagine del tracollo è evidentissima
Guardate e io sono questi sono dati presi da i siti ufficiali idee dei ministeri i nomi delle amministrazione non è che me li sono presi da qualche ricerca o uno così inviti indipendente
Bene
In
Nel Regno Unito il diciannove per cento del personale il veto il ventinove per cento del personale dell'amministrazione penitenziaria assegnato
Agli alla agli uffici di problemi usciamo
Cioè negli uffici di probe sciolto ci sono diciassette mila ottocentottanta operatori
Stiamo parlando di Inghilterra e Galles non c'è e non pensiamo Scozia e Irlanda del Nord non altre amministrazioni autonome
Sono diciassette mila ottocentottanta operatori naturalmente questi non sono diciassette mila ottocentottanta sociale
Sono una serie di professionalità complesse variegate tutte quante si occupano di eseguire la pena nel territorio facendo quel lavoro di rete di coinvolgimento delle comunità di accompagnamento e dico
Di cui si parlava prima
La grande Londra
Che appunto uno e delle trentacinque aree di probe choc che ci sono nel Regno Unito a tre mila operatori
Cioè venticinque volte gli operatori che a tutto alla Lombardia che ha lo stesso numero di abitanti
Allora ed il discorso è noi cosa vogliamo realizzare vogliamo realizzare un sistema che segua le pene
Vogliamo realizzare Lapenna Gentile oppure vogliamo continuare con la pena a nord che è il carcere
Nelle sue varie sfaccettature ma per realizzare la pena gentile dobbiamo organizzare l'Amministrazione quindi prima di tutto l'Amministrazione deve pensare che coloro che stanno in esecuzione di pena
Alternativa sono proprio sono appartenenza di si deve occupare noi non siamo d'accordo con il passaggio agli enti locali assolutamente
Riteniamo riteniamo
Che
La pena debba essere eseguita in un contesto istituzionale quale quello che abbiamo oggi in Italia Riccione
Dove c'è un sistema giudiziario organizzato in un certo modo un sistema istituzionale
Se ci trovassimo in una realtà di common law BO è di confederazione allora il discorso potrebbe cambiare ma in queste realtà ci sono carceri federale carceri di Stato locale e così via
Non siamo noi riteniamo che debba essere costruito questo sistema e quindi su questo che perché fino a quando no non si costruisce un sistema di questo tipo noi avremo sempre
L'emergenza carceraria e staremo Sembler lì aggiunge lacci anche tra quattro anni tra i propri prossimi tra cinque anni saremo Lear preoccupa a discutere sul perché
Non c'è stata perché ci abbiamo il problema del sovraffollamento chiudo qua scusate se ho preso qualche minuto in Iraq
Alza quando verrà questi dati viene un po'da dire che speriamo che
Insomma l'auspicata ampiamente o del esecuzione penale esterna non sia solo un ampliamento dell'area del penale dal vedendo questi numeri
Grazie
C'è anche
Norme
Indoor
Nazionale numerosa male
Infatti
Sì esattamente accadde
E
Io devo la parola se fanno Cecconi che apre sia del Comitato Stop OPG
E abbiamo voluto appositamente chiudere questa giornata di confronto e di riflessione su un tema
Particolarmente rilevante ma insomma tutti lo erano ma sicuramente particolarmente urgente perché il trentuno marzo dopodomani
è allora io appunto chiedo
Ma se vanno Cecconi di dirci un po'cosa succederà al trentuno marzo se chiuderanno gli ospedali psichiatrici giudiziari cosa aprirà al loro posto
E e anche non mi fermo qui anche in seta in questi mesi ai ha avuto un'interlocuzione con tutti gli attori coinvolti quindi se in un luogo di osservazione davvero privilegiati stimo
C'è la possibilità c'è lo spazio per aprire un dibattito che vada oltre anche sul superamento delle misure di sicurezza
Sei tra quaranta sei giorni dovrebbero essere
Eseguite misure di sicurezza in luoghi diversi dagli attuali
OP gira le case di cura custodire
Al primo febbraio al trentuno marzo dovrebbero essere chiusi invece gli istituti gli ho PG
Nelle case di cura e custodia e trasferiti definitivamente altrove uso questo termine volutamente
I circa mille cinquecento internati attuali l'oscillazione retata novecento e mille cinquecento è legata alle diverse tipologie di internamento
Questo
è previsto dalla legge nove del due mila dodici l'elemento positivo introdotto dall'articolo tre terre della svuota carceri
è quella di aver fissato una data per l'applicazione delle norme che già esisteva no
Per il superamento degli OPG ma come adesso dirò non per l'abolizione
Delle norme del Codice penale che stanno alla base
Dell'internamento quindi noi ci troveremmo nelle nell'ipotesi migliore in questa situazione
Tra quarantacinque giorni oltre al trentuno di marzo con
Mille cinquecento persone che devono essere
Collocate altrove perché non possono essere più interna te negli attuali contenitori e però tuttavia una magistratura che si troverà
Con una strumentazione normativa che impone
La esecuzione della misura di sicurezza comunque a carico di persone giudicate incapace di intendere di volere e con la etichetta di
Pericolosità sociale appiccicata da qualche pentito
Allora
Questa è la situazione che esattamente speculare a quello che successe con la centottanta
Con la chiusura dei manicomi ma ci tornerò tra un attimo in questa situazione la prima preoccupazione è che si tratti che siamo in un processo che riguarda il superamento degli OPG ma non la loro abolizione
Allora se tra si e quindi da domani mattina ripeto i nuovi contenitori
Saranno certamente alimentati da sentenze della magistratura
Quindi siamo in una situazione che ci preoccupa perché perché appunto il processo di superamento in assenza dell'abolizione dell'istituto che sta all'origine dell'internamento
E disegni era il futuro non soltanto
Degli attuali internati
Ma di tutte le persone che si troveranno in questo stato dato il mancato cambiamento del Codice penale e aggiungo il rischio
Che
I contenitori
Che non sono più vecchio PG ma sono quelli di cui parlerò adesso i contenitori si è un contenitore destinati ad accogliere ve internati attuali interna ambiti
E altre persone
Cioè lo slogan che abbiamo disse scelto per la campagna di questi sei mesi di stop Opizzi è stato volutamente al trentuno marzo chiudono gli UPG o riaprono i manicomi
Sì ma è è una provocazione naturalmente ma nemmeno tanto la ragione sta in questa assimetria tra l'appello alla presenza di norme che
Descrivono il processo di superamento degli OPG perfino a loro chiusura con una data e l'indicazione di strutture che dovrebbero sostituirli
In ogni regione con alcune caratteristiche requisiti che sono stati già disciplinati da un decreto del Ministro della salute dopo un'intesa con le Regioni e questo è preoccupante
Un processo di superamento degli attuali istituti che ha visto in questi giorni
Il sei dicembre addirittura all'approvazione di un decreto di riparto delle risorse speciali aggiuntive destinate al superamento stesso degli istituti non sono pochi spiccioli
Badate che sono trentotto milioni di euro in parte corrente per il due mila dodici e cinquantacinque milioni di euro dal due mila e tredici in avanti e cento e ottanta milioni di spese in conto capitale per la
Attivazione costruzione
Ristrutturazione son per la creazione di questi nuovi contenitori che sarebbero queste strutture speciali destinati a sostituire
Gli attuali o PG che hanno bacini interregionali in ogni regione italiana quindi siamo in presenza di un processo che è ben descritto in cui però il il diciamo il profilo il tratto fondamentale che a strutture che si chiudono
In assenza dell'abolizione del Codice penale che prevede l'interramento per il
La questione di cui parlavo prima in presenza di strutture che si chiudono se ne aprono altre in tutti i territori del nostro Paese
Allora qui siamo in presenza di una di uno scenario che
Se i tempi saranno i spettato ed è perfino possibile che sia rispettata in
Non con la costruzione di nuove strutture ma con l'escamotage con soluzioni tipica finti italiane molto fantasiose
Magari cambiano targa Montelupo Fiorentino per esempio tanto per essere chiari
E
Anche perché è successo un altro fatto che il decreto sul riparto contro il quale riflettiamo se eventualmente fare anche ricorso al decreto sul riparto prevede la possibilità interpretando non si sa quale norma
Che le Regioni il luogo di prendersi carico dei propri internati per assistere nel loro territorio possono fare accordi con le regioni che fa strutture interregionali esattamente come per gli attuali o PG
Questa è la situazione
Di positivo c'è ripeto una data precisa e un sacco di soldi rispetto a quella che eravamo abituati ad avere in questi settori tanto più in tempi di spending review
Un sacco di soldi guardate che esso dovesse ma applicare i cinquantacinque milioni dall'anno prossimo agli attuali internati avremo un base di saluto di quaranta mila la testa aggiuntivo a quello che c'è già
In questa situazione
In questa situazione la
L'ipotesi più plausibile che ci sia una sorta di sospensione di standby
Cioè sia si attuano i tipi di le norme secondo lo scadenzario previsto si cominciano ad aprire alcune strutture
Queste strutture avranno in buona misura condizioni migliori degli attuali o PG molto probabilmente sì sicuramente di Barcellona Pozzo di Gotto dello stesso molto Lupo Fiorentino tuttavia si riprodurla il rischio che si riproduca in tutto il Paese
Progressivamente tra l'altro perché il processo di come è successo che i manicomi il processo di superamento degli OPG e di costruzione delle nuove strutture
Totalmente nuove in convenzione con privati
Ma all'interno degli attuali contenitori ho fatto l'esempio di Montelupo ma che Castiglione delle Stiviere potrebbe dire anzi è stato indicato come
Soluzione modello no per il superamento degli intasamenti ora ci troviamo di fronte in questa situazione
Con
Una un Codice penale che continua apre vedere come
A disposizione del magistrato la possibilità di interrogare
A questo punto non più nel vecchio PG ma nei nuovi minino PG li abbiamo chiamati così le persone che appunto si trovano nella fattispecie di essere socialmente pericolosi e tuttavia
Incapaci di intendere di volere
Mantenendo il binomio cura custodia follia
Dire pericolosità sociale che era quello che sorreggeva manicomio
E questo un punto cruciale dico questo perché con la centottanta e mi avvio a chiudere su una proposta operativa che stiamo avanzando al Governo e le Regioni
Perché con la centottanta accade il contrario la centottanta non fu una norma di interesse sanitario se non perché mise in moto quella riforma sanitaria e norme attuative conseguenti la centottanta
Dichiarò abolendo alcune norme
Illegale il trattamento sanitario obbligatorio all'interno degli istituti manicomi
E disciplinano quali dovevano essere le caratteristiche prevista dalla Costituzione
Nelle quali si dovesse organizzare un trattamento sanitario obbligatorio in via del tutto eccezionale sapete la procedure complessa
E spesso abusata ma è complessa e ha forti garanzie cioè la centottanta in realtà fermo chiusi i rubinetti
Che alimentavano i manicomi e infatti il vero problema della centottanta su qui Basaglia si impegnò moltissimi in quegli anni fu lo svuotamento dei contenitori
Che non si potevano più semplice e
Con il famoso regine perché erano circa ottanta mila persone
Che devono essere ricollocate in altri luoghi noti situazioni presso le loro famiglie e così via e cosa si scoprì esattamente quello che stiamo scoprendo che gli ho PG che il
Ma anche con le carceri
Cioè che il vero problema di questi luoghi vi è il vero ostacolo a risposte appropriate adeguate a queste persone i cittadini è l'assenza di
Servizi del territorio
L'assenza di una società che si prende carico in questo caso della cura per la malattia mentale e organizza le prestazioni esattamente come succede per i detenuti
Qui
L'imbuto sta fondamentalmente le funzionamento buono o cattivo dei Dipartimenti di Salute mentale sapete che la norma è una norma complessa ma prevede che
I internati negli Opizzi siano presi in carico
Dai singoli Dipartimenti
E sulla base di progetti terapeutico riabilitativi individuali devono essere assegnati alla soluzione terapeutica e riabilitativa più appropriata asse come nel caso che non è nient'affatto lo PG e nemmeno per forza le nuove strutture prevista dalla legge
E questi e forza non solo delle norme che
Che vivono nonostante questa situazione ma delle due sentenze della Corte costituzionale
Due mila tre due mila e quattro hanno stabilito come illegittimo la parte del Codice penale che impediva l'esecuzione di misure di sicurezza in alternativa all'Inter lamentino PG anche in presenza di pericolosità sociale
Questo è il e le il cuore avrà a che cosa stiamo facendo in questa situazione complesse col poco tempo che abbiamo a disposizione per spiegarlo stiamo provando a voi in questa coalizione basta che è stato PG io sto al sindacato ad Antigone all'Arci a tanti gruppi al Foro salute mentale adesso stiamo provando dopo un lavoro che si manterrà nei confronti del Governo delle Conferenza delle Regioni
Per provare a interpretare
I prossimi atti
Stiamo facendo un lavoro sui Dipartimenti di Salute mentale sulle singole regioni
Perché perché nei prossimi giorni
Devono essere presentati
Da parte di ogni Regione e da parte di ogni Dipartimento di Salute mentale la propria Regione
I programmi attuativi sull'utilizzo delle risorse cioè devono spiegare come si intendono usare quei
Trentotto milioni per quest'anno destinati ai progetti terapeutico riabilitativi individuali
E come si risponderà quindi a questa prima esigenza secondo devono
Presentare al Governo le Regioni e noi diciamo i Dipartimenti di Salute mentale
I programmi per utilizzare i centottanta milioni
Destinati in conto capitale strutture non è indifferente al fatto che una Regione chieda di fare quattro strutture da otto posti letto invece che
Due moduli da venti posti letto ciascuno a Montelupo Fiorentino per parla della Toscana per esempio
Perché disegni una soluzione
Anti immani commi Ale piuttosto che la soluzione chiaramente manicomi finale questo lavoro da farsi in questo periodo qui
Naturalmente
è un lavoro complicato perché implica
In fondo quello che è stato che è uscito più volte oggi accanto a una
O la battaglia la mobilitazione per la modifica delle norme che sono all'origine dell'idea che restringere chiudere sia
Una soluzione e più utile che non aprire e raccogliere
Ma e quindi certamente c'è da fare molto sul fronte normativo con la Bonizzi con la modifica del Codice penale quindi
Eliminazione del del del nesso
Follia pericolosità sociale che era ripeto all'origine anche ideologica manicomi annuale certamente è possibile che sia necessaria anche una modifica della stessa legge nove attualmente non è praticabile almeno in chiave interprete
Tira perché la previsione della legge lo svuota carceri di strutture che sostituiscono gli ho PG ha creato questa situazione
Mentre poteva essere molto più utile utilizzare le sentenze della Corte costituzionale e lavorare
Su tutte le misure alternative all'interramento naturalmente sapendo che la quota di persone avrà bisogno di luoghi di custodia oltre che di cura ovviamente
Ma accanto a questi atti che sono gli atti diciamo di carattere generale dirlo a fare una battaglia concreta che la battaglia sul funzionamento del welfare locale
Che la battaglia sul funzionamento dei servizi che è il fatto che
Così come per il carcere anche per lo BG il problema è quanta socialità c'è nelle norme nei comportamenti nelle pratiche delle comunità locali e quanto attraverso i servizi in questo caso
Si possa rispondere a una situazione che è davvero incredibile abbiamo il quaranta per cento era mai
Anzi veramente Maisto foto stamattina ne ha parlato sono circa un migliaio di persone ma quaranta per cento riferite diciamo ai rom alla tipologia classica
Tipica dello PG ma abbiamo un numero assolutamente enorme spropositato di persone che sono rinchiusi no PG misura di proroga con proroga
Per la semplice ragione che il magistrato non ha ricevuto una disponibilità ad un DSM di presa in carico del cittadino e di organizzazione del percorso alternativo all'internamento
Giorno bisognerà direbbero tre magistrati voi questo fanno il loro sì però alcune continuava a dire
Noi continuiamo a dire che illegittimo e tuttavia questo succede ancora allora
Probabilmente c'è qualcosa che questo corto circuito tra in questo corto circuito che non funziona il tema di fondo è
Ma anche nei casi in cui il magistrato disponesse obbligatoriamente l'affidamento al Dipartimento di Salute mentale sì assolutamente condivisibile si pone il problema che è la presenza o no dei servizi
E poi come alternativa all'interramento e in questo caso abbiamo una situazione paradossale badate che
Ecco perché forse siamo in presenza davvero di un'occasione che può essere
Formidabile se usata bene oppure assolutamente deludente proprio perché era un'occasione formidabile siamo in presenza di risorse fresche
Che i Dipartimenti di Salute mentale non hanno neanche mai immaginato di poter avere
Per la presa in carico degli internati in UPG ora a questo punto bisogna che però
Bisogna chiaramente parlare in modo inequivocabile anche Dipartimenti badate
Va fatto un'operazione di convincimento di consenso ma l'ha fatto un'operazione anche di sfida
Di alleanza ma di sfida cioè a questo punto nessuno alibi
E al Presidente di qualche Regione amica magari va detto che adesso non è nemmeno problemi di bilancio
Per quanto riguarda i tuoi internati perché la casa di cura e custodia femminile di Sollicciano può essere chiusa domani mattina con i vasi di salute
Questa è la scelta politica chi fa parte di petto anche delle riflessioni che sono uscite oggi con questo con questo atteggiamento abbiamo mantenuto in piedi il Comitato come vedete
è un comitato di mobilitazione sociale esiste adesso in
Quindici regioni il lavoro delle dei prossimi giorni delle prossime settimane sarà concentrato su una cosa concreta
Ripartire i finanziamenti
Per dimettere gli internati
Ce la faremo in alcuni casi io penso si in altri casi almeno avremmo aperto
Creato qualche problema chi pensa di usare questa legge in fondo per riaprire una stagione che pensavamo chiusa quella di manicomi sarebbe davvero paradossale in un prossimo pezzo permettercelo
Allora grazie a tutti i partecipanti a questa tavola rotonda io invito tutti quanti a non andare via insomma che può rimanere perché adesso Proietti sarà proiettato il film
Il giornalino la regia di Vincenzo Marra è un film
Presentato all'ultimo Festival di Venezia nella giornata degli autori grazie