Medioriente: la posizione dell'Italia nella Cee

Buongiorno a tutti i convenuti
A nome degli amici
Della associazione di amicizia ritrovata
Io desidero innanzitutto ringraziare il Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri
Onorevoli Andreotti e De Michelis
Che mi hanno pregato di portare il saluto a questa Assemblea
Il primo presidente Consiglio impegnato a Houston
E poi Città del Messico
E De Michelis a Strasburgo
Tornerà Roma sarda mattina
E comunque io porto
Ai convenuto e
In salute del governo italiano
E poi deciderò
Ringraziare e salutare con viva cordialità
Gli ospiti nostri stranieri innanzitutto
Dei dieci volte
Che presidente dell'Anas
E capo del gruppo parlamentare conservatore alla Camera dei Comuni per i problemi del Medioriente grande amico dell'Italia quasi toscano
E poi nel contempo
De Salmi
Che è stato rappresentante dalla Croce Rossa Italiana per diverso tempo
E che qui
A seguire i nostri lavori rappresentante dell'Unrwa
L'onorevole Gimondi alla presidenza la situazione parlamentare per la cooperazione euroaraba
Ringrazio poi i parlamentari presente
Deputati e senatori
E coloro che hanno voluto inviare a questo nostro convegno
Messaggi di solidarietà
E di augurio
Ricordo l'Associazione partigiani
L'anti
Federazioni sindacali
E altre
Autorità ed espressioni della vita politica e civile italiana
L'idea
Di questo nostro incontro che viene purtroppo
In un momento poco favorevole alla vigilia come siamo della pausa
Estiva dei lavori parlamentari
Trova le sue buone ragioni nel fatto che proprio in questi giorni
Ha avuto inizio il semestre di presidenza italiana della CEE
La nostra associazione ha ritenuto opportuno di cogliere quest'occasione
Per richiamare l'attenzione delle forze politiche dello stesso Governo italiano
Sulla situazione mediorientale
La dichiarazione di Dublino recentissima a chiusura del vertice
In linea e in progressione
Con la celebre dichiarazione di Venezia di dieci anni fa
è un documento
Positivo
Si tratta di gestirlo e renderlo operativo
Si tratta di considerarlo non soltanto un insieme di giudizi o uno strumento di lavoro
La dichiarazione
Esprime la preoccupazione del Consiglio europeo per la politica degli insediamenti condotta da Israele nei territori occupati
Soprattutto in relazione all'emigrazione di ebrei sovietici
Deplora la repressione condotta da Israele e territori
Occupati invita il governo israeliano all'osservanza dalla convenzione di Ginevra
Ed alla Carta dei diritti dell'uomo
Appoggia l'idea di una presenza delle Nazioni Unite nei territori
Occupati conferma il proposito del dodici di raddoppiare l'aiuto comunitario dirette palestinesi
Entro il mille novecentonovantadue
Invita le istituzioni comunitarie a favorire la commercializzazione dei prodotti palestinese nell'ambito CEE
Fa proprio naturalmente l'idea dalla conferenza internazionale di pace sottoreti delle Nazioni Unite
Sollecita l'urgente necessità che Israele avvia un dialogo politico il popolo palestinese
Manifesti infine la preoccupazione del dodici per l'impiego di armi
Per il riarmo dell'area era il nove la denuncia per ogni atto di violenza e di terrorismo
Come si vede è un documento soddisfacente
Ma l'Europa il Governo italiano che ha la responsabilità di presiedere l'organismo comunitario in questo semestre possono fare anche di più
Del resto lo hanno detto molti esponenti corresponsabilità di governo e all'interno della stessa comunità e noi ci auguriamo che si vada in questa direzione
Conosciamo le difficoltà e siamo qui proprio per questo
Per contribuire per quanto ci è dato di fare alla formazione di una volontà politica
Che faccia superare queste difficoltà
Consentendo di spingere avanti un processo di pace ancora troppo lento se non addirittura bloccato
Il semestre italiano la c'è uno dei più difficile tornerò così
C'è da preparare alla grande Conferenza intergovernativa su unità politica dell'Europa
Prevista per dicembre
Occorre predisporre provvedimenti per avviare unità monetaria c'è una grossa questione dell'unità tedesca
E l'aiuto da fornire paese dell'Est
Un semestre dunque decisivo è un'agenda fittissima
Non sono molti gli spazi per il Medioriente
Ma occorre allargarli proprio per questo il più possibile
I pericoli potenziale che il conflitto mediorientale riserva tuttora per il sistema globale sono numerosi
E questo è un'altra ragione decisiva perché il Medioriente stia nell'agenda delle cose su cui esprimere
Preoccupazione e intorno alla quale agire coerentemente
In Israele si è insediato un governo nazionale religioso su posizioni estremistiche
Che non ha certo aperture per il problema palestinese
Rifiuti il dialogo e il confronto apprezzo certo di un isolamento internazionale
Che però rimane senza conseguenze
Tale situazione non solo rende sempre acuta la situazione
Generale specie nei territori occupati
Ma esasperare anche
Una
è un po'dovunque
Un estremismo religioso arabo che le dirigenze moderate riescono poi difficilmente a controllare
è indubbio
Che la persistenza di un focolaio di tensione internazionale come quello del Medioriente
Costituisco una sorta di anomalia
Nel quadro determinato dai grandi avvenimenti dall'ottantanove da venir meno delle contrapposizioni ideologiche dalla modificazioni in corso delle due alleanze la NATO e Patto di Varsavia
L'accordo tra gli USA e l'Unione Sovietica per una distensione complessiva
Non sembra infatti sufficiente a creare le condizioni negoziale anche per il Medioriente
E la prova della specificità per problema
Quella specificità per cui il controllo delle due massime potenze sull'area mediorientale nel corso degli ultimi quarant'anni
Se a condizionata la portata dello scontro a Robi israeliano ha pure condizionato anche le possibili soluzioni politica
Il bipolarismo USA URSS è in crisi
Ha sicuramente esaurita la sua funzione ammesso che ne avesse alcuna
Le due superpotenze non sono certo in grado di potere decidere oggi sulle sorti del Medioriente più di quanto nono potessero fare in passato
Non certo l'Unione Sovietica che si trova delle note difficoltà
Ma neppure gli Stati Uniti condizionati quali sono di volta in volta
Da problemi e condizionamenti interni che il Congresso registra immediatamente
Solo l'amministrazione alla Casa Bianca potrebbe concretamente condizionare Israele minacciando il taglio dei consistenti aiuti economici militari
Ma non può farlo facilmente dal momento che di volta in volta
E ora fra cinque mesi si voterà per il nuovo di quasi la metà del congresso
E poi anche se presente bus avesse il coraggio di assumere decisioni di grande rilievo e significato e ha dimostrato di avere questo coraggio con apertura del dialogo USA oltre potrebbe sempre saltare fuori un Abu Abbas che manda all'aria i migliori progetti
Questa è la situazione che deve essere fotografata con grande realismo
Restare però la passività nell'immobilismo è la sola cosa che non si può fare questo è certo
Ma allora bisogna approfittare proprio degli spazi e dei margini di azione che l'attuale congiuntura internazionale ha aperto all'Europa
L'ha cresciuto ruolo infatti della comunità anche relazione delle tappe previste per l'unificazione progressiva economica finanziaria e politica
Viene universalmente riconosciuta e trova anche da parte degli Stati Uniti significative testimonianze di incentivi
La presidente di turno all'Italia cade quindi in un momento favorevole per l'euro
è un fatto positivo che si raccorda tra l'altro all'interesse specifico del nostro Paese a coltivare un forte rilancio di esplorazione contatti in vista del superamento di una pesante situazione di stallo
è significativo che Washington abbia visto con favore l'idea di un ruolo più attivo dell'Europa in Medioriente
Secondo il segretario di Stato incontro Becker Andreotti del quattro luglio a Bruxelles
I dodici dovrebbero da un lato insistere con il governo israeliano perché non introduca
Condizioni tali da rendere impossibile il dialogo con i palestinesi dall'altro sottolineare con i Paesi arabi e col volto la necessità di un pieno ed effettivo rispetto degli impegni assunti
Riguardo al terrorismo ad atti di violenza
In questo contesto
E sarà una delle prime iniziative italiane che noi consideriamo
Con molto favore in questo contesto è previsto un incontro dei tre ministri degli esteri dalla troika europea con a capo
Il rappresentante dell'Italia il ministro degli Esteri italiano
Incontri sia con gli israeliani e successivamente con la trovi casa la Lega araba
è interessante ha poi notare che la presidenza di quest'ultimo istituto spetta proprio in questo periodo all'orto
La ricerca di meccanismi per favorire con il ricorso ad eventuali percorsi alternativi contatti con le parti interessate alla crisi del Medioriente
Ha portato a suggerimenti a formule che potranno fornire materia di riflessione e costituire in ogni caso io validi strumenti di ricerca per bloccare la situazione
Tra le idee in fase di esplorazione va ricordato l'iniziativa italiana
Per estenderla metteranno i concetti di cooperazione di sicurezza che hanno già trovato fruttuosa applicazione nel contesto europeo della conferenza appunto sulla sicurezza e la cooperazione europea dall'Atto di Helsinki
L'Europa deve farsi promotrice di un rilancio diplomatico della nozione
Di cooperazione nel Mediterraneo da questa iniziativa può scaturire una maggiore reciproca comprensione quanto meno i settori quale quell'economia e cocenti che culturale che sono tutti i settori e funzionali al dialogo politico
La possibilità di convocare un'assise Mediterranean modellata sullo schema e sull'esperienza dalla conferenza sulla sicurezza e la cooperazione europea è una politica deve essere vita e asseconda
Il processo dalla sua globalità dovrebbe coinvolgere in prima linea la comunità europea e i Paesi con specifiche interessa la sicurezza la pace nel Mediterraneo
Una segmentazione per settori potrebbe incentivare all'avvio gli unici attiva multilaterale di cooperazione e riproporre anche per il Mediterraneo trasformazione ed evoluzioni che hanno già portato in Europa attraverso lo stesso modulo a superamento di situazioni che parevano consolidate e non negoziabile
L'Europa dunque ha davanti a sé è un compito
Importante rilevante
Gravoso certo e la responsabilità sono molte
Spetta all'Europa probabilmente fare quello che finora non si è potuto fare o accelerare ciò che è andato avanti troppo lentamente
Non si tratta
Quasi in chiave ideologica
Disse ostruire i l'Europa a sistema
In crisi delle due grandi potenze non si tratta neppure di sostituirsi agli Stati Uniti
Ma di sfruttare fino in fondo i margini non irrilevanti di iniziativa che l'Europa oggi può certamente aveva
è urgente avviare un prenegoziale fra le parti in causa che faciliti una soluzione al problema palestinese allo spirito del riconoscimento del principio dell'autodeterminazione dei popoli e delle risoluzioni delle Nazioni Unite
Non è un compito facile ma è uno sforzo che va compiuto con senso di responsabilità e tempestivamente
La situazione grave di incognite in un'area dove si vanno concentrando purtroppo i più grandi arsenali di armamento del mondo
Le armi di distruzione di massa un oggi presente in questa zona
Per cui rischia di un conflitto aumentano
E dire questo non vuol dire fare dell'allarmismo
Non possiamo ammettere che il mondo proceda alla riduzione delle tensioni eternamente mentre al contrario regione mediterranea mediorientale viva una logica esattamente opposta
Nei territori occupati morte ferite non fanno più notizia
Il centro Orselli Children organizzazione americana svedese finanziate dalla Fondazione forte denuncia che ben cinquantacinque mila bambini
Al di sotto dei sedici anni sono dovuti ricorrere a cure mediche né trenta mesi dell'intifada
Non è esattamente note numero dei tre pionieri ammassate nei campi in condizioni gravi
A molte segnalazioni attendibile riferiscono circa dieci mila prigionieri
Il problema è serio come lo sono altri a cui sono dedicate nel corso di questo nostro convegno apposite comunicazione la comunità internazionale ha manifestato in diversi modi la sua sorridere tale popolazione palestinese e in diversi modi ha condannato
Sotto vari profili governo israeliano
Noi italiani abbiamo fatto la nostra parte consapevoli di avere un diffuso appoggio popolare è un consenso sostanziale nell'istituzione nelle forze politiche sindacali
Associazioni di varia natura
Associazione di cooperazione di amicizia hanno agito fra di loro per apportare un significativo contributo
Voglio ricordare alla stazione per la pace l'intesa con altri entro strumenti che hanno curato fra l'altro la nota manifestazione di fine d'anno ottantanove a Gerusalemme
Mi limito a quest'detta esemplificazioni a poche altre per dire che la solidarietà verso il popolo palestinese è stata larga generose capillare
E ha sicuramente influenzato le istituzioni del Paese
La questione Palin mese palestinese
Infatti è anche una questione di solidarietà
Quando una situazione politica
è lasciata
Marcire nel modo in cui lo Estate lo è la questione palestinese
Si apre necessariamente un fronte di solidarietà
E di atteggiamento civile
In tutte le popolazioni che hanno cura la pace
E il vivere
Dell'uomo situazioni sicure
Entrambi gli aspetti della questione palestinese quello politico e quello appunto della solidarietà sono interdipendenti
Ed è per questo che ci permettiamo attraverso questo convegno i risultati che ne possono nascere
Riassuntivamente di esprimere alcune valutazioni confidando che il Governo e le istituzioni italiane
Ne vedono l'importanza nel momento in cui sono chiamati ad elaborare una nuova posizione sul Medioriente
In sede CEE
Ci sembra preliminarmente rilevante
Che la CEE le forze politiche sociale che la sostengono puntino come obiettivo fondamentale alla ripresa di un dialogo con quanti direttamente interessati
Alla pace in Medioriente
Si adoperano per raggiungere lo stesso obiettivo
Si tratta di ripristinare i colloqui uso di Tunisi
Di prepara la contenzione dunque l'altezza oculatezza l'incontro triangolare del Cairo
In sostanza occorre creare un clima favorevole per un avvicinamento delle parti
La dichiarazione di Dublino non sia lo ripeto soltanto un insieme di giudizi uno strumento di lavoro
La recente affermazione di Arafat
I palestinesi e sono pronti a discutere con qualunque governo israeliano è importante
è una posizione anche di forza e di moderazione insieme che non può essere lasciata
Nella trascuratezza
Consideriamo che la cedeva fare propria in termini spicci e l'esigenza ovunque manifestare
Di una presenza adeguata e qualificate Nazioni Unite nei territori occupati
Sia per controllare lo stato e la condizione umana e sociale della cooperazione sì e per impedire ulteriori atti di violenza e di repressione
La nostra posizione una posizione degli amici dell'associazione segreta tasse più esplicita abbiamo sempre chiamato il ritiro delle forze armate e di polizia israeliana e territorio cupa ma ci rendiamo conto delle difficoltà e siamo realisti anche se il gioco delle parti cinturone di essere un po'meno delle nostre cancelleria
Una richiesta ferme motivata può e deve essere assunto nei Paesi comunitari ed europei per la liberazione dei prigionieri palestinesi che vivono in condizioni di estrema difficoltà
è autorizzare il ritorno
Nella propria terra degli espulsi è un altro obiettivo
Ci pare urgente ed è un c'è una comunicazione specifica a questo riguardo
Ci pare urgente ed essenziale la riapertura dell'Università delle scuole di ogni ordine e grado nei territori occupati
Ci sono giovani e ragazzi come da circa tre anni sono impediti di informarsi e di apprendere gli stessi primi elementi educazione c'è il rischio reale che un'intera generazione cresca
Non solo l'indigenza
Ma anche
Al di fuori dei processi di apprendimento
Che sono funzionali alla vera cultura
Si tratta di una richiesta elementare ma di fondamentale importanza da ultimo vorrei ricordare
Una proposta recentemente lanciata per prospettare valutare proprio la luce del ruolo preminente d'Europa la possibilità di una composizione dalla crisi mediorientale
Mi riferisco
Alla proposta lanciata al gruppo Inter lamentare di lavoro per la pace
Che facendo perno proprio sulla c'è auspicato l'adesione l'associazione alla comunità sia di Israele che ha di nuovo Stato palestinese
Si tratta ovviamente
Di un'idea ardita ma interessante in quanto sottolinea le specifiche responsabilità dell'Europa nei riguardi del colpita ora arabo-israeliana e l'indispensabilità di un ruolo della Cei autorevole diretto e incisivo
è significativo che la camera dei deputati
Abbia italiana abbia provato una mozione che recepisce l'idea come la linea forte di politica
Grandemente efficace
La presidenza italiana dunque davanti a sé per il semestre appena iniziato compiti certamente gravosi nel campo del rapporto EUROMARFOR ma ha davanti a sé anche una ricchezza di opzioni
E
Stimolanti suggerimenti che non possono essere dimentica
Che non devono essere trascurati
La nostra associazione nel fermamente convinte e io mi auguro che questo convegno lo sia altrettanto grazie
Do la parola Atzeni svoltosi per la sua comunicazione
L'Europa per un negoziato di pace
Signor Presidente
Amici
Ti ringrazio le
Cordiali parole di
Guardi il mio italiano
Era trent'anni fa
Molto precisano
Purtroppo adesso molto il ruggini
Perciò chiedo la vostra indulgenza se non posso parlare con l'eloquenza
Del vostro presidente che come conosciamo molto eloquente
L'Italia la considero la mia seconda patria l'italiano era la mia seconda lingua ha mai diventato molto secondo
Quello che il presidente
Ha detto
Riassunto estremamente bene
La situazione complicata
Che perdura nel Medio Oriente
Il conflitto tra il gli Stati arabi
E Israele
Per dura da quaranta due anni
E tutta la Palestina è stata occupata
Nel mille
Novecento del sessantasette perciò anche quello perdura quella quella quell'occupazione che doveva essere così Bree
Dura
Troppi e troppi lunghi anni
Voi noi quelli che hanno seguito di giorno in giorno
La situazione del Medioriente
Sappiamo che la soluzione potrebbe essere relativamente semplice
Adesso
Arafat l'oltre hanno concesso due anni fa
Tutto quello che negli Stati Uniti
E che noi in Europa avevamo loro richiesto da tanti anni
E i loro amici privatamente avevano
Quasi assicurato
Che se queste concessioni fossero fatte ci sarebbe stato
Una risposta positiva
Il riconoscimento dello Stato di Israele
La rinuncia alla violenza
Ma cosa hanno guadagnato dopo due anni i palestinesi
Un dialogo diplomatico con gli Stati Uniti
A un livello molto basso
E questo pure
è ora stato troncato
è stato troncato perché un'operazione militare
Condotta da un gruppo che non è della parte centrale del Nord
Non è riuscita sbarcare
In Israele
Allo stesso tempo
In questi mesi
Sono stati uccisi come il vostro presidente ha detto
Centinaia e centinaia di Partinico di palestinesi uomini donne e bambini
Ma questo non ha interrotto nessun dialogo
A nessun livello con lo Stato diesel
Perché tutto questo
E di nuovo Nori e voi lo sappiamo molto bene
Perché il governo di Israele non vuole scambiare
Nemmeno un chilometro di territorio palestinese
Occupato
Per ottenere la pace nel Medio Oriente
E in quanto al Medio Oriente
Le realtà politiche interni negli Stati Uniti ciò è la formidabile pressione
Azionista
Continuano a paralizzare
La politica esteta americana
Questo non è niente di nuovo
Questo continua dal mille novecento e quarantotto con un brevissimo intervallo al Periodo quando ai sniffa è stato presidente nel mille novecento e cinquantasei
E una notevole pressione americana ha fatto ritirare l'occupazione israeliana dal Canale di Suez
Ma a parte questo
Pressioni non sono mai state approvate
Perché
Data la situazione interna americana non est non è possibile
E in questo io sono un po'più pessimista del vostro presidente
Perché io noto il fatto
Che è una nuova amministrazione una una un'amministrazione relativamente nuova
Nunzio Nista come quella di Bosch con becca come Segretario di Stato
Totalmente diverso dalla precedente
Black Megan Scholes
Ecco lei fortemente azionista intendenza
La nuova linea amministrazioni diverso
Volendo fare qualche cosa
Nel Medioriente
Si è già dimostrata incapace
Di implementare una politica effettiva
Di persuasione e di pressione
Sushi al mio e se il Governo israeliano e sarebbe soltanto
Come la conseguenza di una politica di persuasioni e di pressione che ci starebbe un cambiamento a una svolta nella politica israeliana
Ma finché
Il governo israeliano per lui resta convinto
Che le pressioni interne americane
Continueranno
A paralizzare la politica americana un vero progresso verso la pace nel Medio Oriente a mio avviso non è possibile
Una concreta
Iniziativa americana
Con l'intenzione
Di proseguirla
Fino alla sua logica conclusione
Per conto mio non avrà luogo
Nel prossimo futuro
E nemmeno in un futuro
Meno prossimo
Quindi
Le responsabilità che il vostro presidente accennato le responsabilità
Che cadono sull'Europa per qua per fare qualche cosa di concreto
Diventano molto più gravi è molto più importanti
Ma realisticamente
Suggerisco
Che
Un'iniziativa europea
Potrà essere
Soltanto effettiva in una forma molto più limitata
Non credo che un'iniziativa europea Possa a vedere l'ambizione di portare
La conclusione del conflitto arabo israeliano ma un'iniziativa europea può notevolmente
Affettuato
Le condizioni
Nei territori occupati
Possiamo
Cercare
Di a dividerci agli obblighi assunti come firmatari della convenzione di Ginevra
E questo è stato già in parte riconosciuto nella dichiarazione sul Medio Oriente di Dublino del ventisei giugno che il vostro presidente a giustamente accennato
Io vorrei aggiungere
Che i partiti palestinesi hanno chiesto alla comunità internazionale
Di assumerli
I suoi obblighi legali
E le sue dirette responsabilità come firmatari dei convegni di Ginevra
Vale a dire tra l'altro
Concretamente di autorizzare
E dare istruzioni specifiche ai rappresentanti consolari
Di seguire attivamente e giornalmente
Il rispetto o il non rispetto del diritto umanitario internazionale nei territori occupati
Di a valersi del loro diritto
Di rendersi in tutte le zone dei territori occupati continuamente
E i avvalersi del diritto del loro governo
Di mettere in causa direttamente coloro che che commettono atti in violazione del diritto internazionale
Inoltre gli palestinesi hanno chiesto alla comunità internazionale
Di affermare
Che
Il rispetto dalla convenzione di Ginevra
è nell'interesse stesso della comunità internazionale e perciò della comunità
Europee
Alla luce delle obbligazioni giuridica chiarissima dell'articolo primo della convenzione
Che impone l'obbligo di assicurare applicazione e rispetto della convenzione stessa da parte di Israele quale potenza occupante
L'analisi e il controllo o del grado di dispetto o di non rispetto delle disposizioni della Convenzione di Ginevra è uno dei principali doveri
Dei rappresentanti consolari immissione nei e in responsabili per e territori occupati palestinesi
Bisogna ricordarci
Che ci sono molte violazioni dei diritti umani in molti paesi ma che il problema nei territori occupati
E diverso in quanto questo sono territori occupati e quindi sotto le convenzioni di Ginevra X firmatari della convenzione hanno certi obblighi
Che possono insistere su questi sul sulla loro implementazione
Tutto questo è abbastanza limitato
Non porterebbe
Alla pace
Ma porterebbe a un cambiamento piccolo ma notevole nelle condizioni degli abitanti della Palestina occupata
Se noi in Europa
Potessimo ottenere questo
Nei prossimi mesi
Cominciando con la presidenza italiana
Avremmo ottenuto qualche cosa
Molto più di quello che è stato ottenuto negli ultimi anni con queste grandi a proposte
Proposte che se fossero stati implementate avrebbero portato sì alla conclusione del del conflitto e alla liberazione di parte della Palestina
Ma siccome non sono state implementate non hanno portato a nulla
Perciò in conclusione il mio messaggio
A voi oggi è cerchiamo
Di concretizzare
Alcune proposte limitate ma effettive che potrebbero cambiare in meglio la tragica situazione della Palestina
Ringrazio molto
L'amico deve svuotarsi
Per la sua comunicazione
Realistica
Ma fatta di giudizi
Concreti sulla situazione
Veramente difficile
Do ora la parola al senatore Michele Achilli presidente della Commissione esteri del Senato e presidente la stazione parlamentare per la cooperazione euroaraba
Gentili signore e signori amici
Ognuno nella sua
Introduzione
Ha fatto un quadro molto preciso con luci e ombre ha sottolineato molto di più le ombre io sono d'accordo con lui
E da anni esse con l'assoluta precisa conoscenza del mondo politico americano altresì aggiunto dei giudizi
Che mi sembrano molto pertinenti
Io vorrei fare una nota di commento su questo e poi sviluppare invece il tema principale della mia un'infrazione
Se si considerano le cose in effetti come Stati che fino a qualche mese fa non c'è dubbio che l'Europa era rimasta
Più spettatrice che partecipe dei processi di costruzione di pace quei pochi che ci sono stati nel Medio Oriente
Continuiamo a citare Venezia ma ormai Venezia reperto archeologico che non serve più a nessuno
E per la verità nulla era stato fatto dal mille novecentottanta fino a poco tempo fa per
Contribuire
Ma
Ad avviare il processo di pace
Ripetevamo tutti con con noia e con frustrazione
Dell'entità della conferenza internazionale di pace
In Medioriente avendo però già visto con quanta diffidenza essa fosse vista
Dei nostri alleati americani
Io penso però che se questa era la condizione fino a sei mesi fa qualcosa
Si è mosso nel panorama politico mondiale non mi riferisco solamente all'Est ma alle conseguenze politiche che il terremoto dell'Est ha prodotto sullo scenario internazionale
E io penso che
Se è vero che assistiamo al crollo di una delle due grandi potenze
è anche vero che si può cominciare a vedere come anche l'altra non sia in buona salute almeno da un punto di vista politico di prospettiva
Nel senso che
Qualcosa si è mosso
E l'Europa comincia ad assumere finalmente una veste politica più consona
Al suo peso economico
Vale a dire un continente che potevamo definire come è stato detto
Un gigante economico è un nano politico
Comincia a prendere coscienza della sua capacità di espressione politica e credo che il primo segno sia avvenuto pochi giorni fa a Houston
Dove per la prima volta non c'è stata una e la tradizionale subordinazione
Della comunità
Alle alle indicazioni di strategia statunitense ma dove si è avvertito
Che i rapporti sono mutati
Se sono vere alcune indiscrezioni giornalistiche si dice che questo fatto abbia irritato sia il Presidente americano che anche altri paesi industrializzati come il Giappone
Ora se così fosse se le se questi segnali per ora molto timidi dovessero proseguire e dovesse crescere il peso politico nella comunità internazionale allora non c'è dubbio che si potrebbe forse dire per la prima volta che la risoluzione del problema mediorientale non è solo nelle mani degli Stati Uniti
Cioè non è l'unica potenza capace di determinare con pressioni
Su Israele la sua una sua maggiore elasticità
Certo conosciamo i rapporti particolari ormai sono noti a tutti e che continuano nel rapporto fra Stati Uniti e Israele ma il peso crescente della comunità penso possa portare a prefigurare qualche
Prospettiva diversa per il futuro
Non è questo ottimismo ma è la coscienza di potere forse individuare un ambito di azione politica autonoma
Ora l'impegno che il governo italiano ha assunto nel
Del resto condiviso da quello spagnolo
Nel volere proporre una sorta di Helsinki del Mediterraneo forse può essere il modo attraverso il quale si arriva a superare l'ANPAS della conferenza internazionale sul Medioriente e con una una forma diciamo collaterale ma che avvia un processo di dialogo al quale forse Israele può ancora sottrarsi ma alla quale certamente gli Stati Uniti non possono sottrarsi
Si tratta di capire di vedere fino a che punto
Diciamo i Paesi europei siano in grado di resistere a alle reazioni che questa autonomia che sa nuova autonomia non potrà non provocare e vedere se c'è reale volontà di continuare lungo questa strada
A me sembra anche che tra le forze parlamentari però dell'Europa stiano crescendo le iniziative tese a a far sì che questo processo prosegua linearmente
Ma questo ripeto era semplicemente una nota di commento alle interessanti cose consentito questa mattina
Io volevo soffermarmi proprio per pochi minuti su una questione che invece mi sembra più
Dedicata
Ed è questa mentre tutto questo scenario
Destinato a mutare ma lentamente io credo che invece la situazione nei territori occupati diventi giorno dopo giorno sempre più difficile è sempre più drammatica
La repressione israeliana continua con brutalità
Le frustrazioni derivanti dalla mancata prospettiva di soluzioni al problema determina tensioni interne anche a movimento palestinese che credo che sia assolutamente necessario che noi cerchiamo di
In qualche modo diritti di allentare
E per la prima volta o forse no non è la prima ma certamente questa volta più di altre io credo che coloro che da tempo hanno
Lavorato a fianco degli amici palestinesi sul piano politico ora destinino una attenzione crescente a quella che Rognoni al termine della sua esposizione chiamava la solidarietà ma io credo che questa volta si tratti di passare veramente come del resto è stato fatto in altri periodi
Ad una solitari da veramente operante nel senso di determinare un impegno massiccio straordinario di aiuto alle popolazioni dei territori occupati si parla tanto di piani Marshall normali questo è diventato il leit motiv per indicare uno sforzo massiccio di aiuto
Ecco io credo la comunità europea oggi abbia di fronte questo problema primo ed essenziali
Quello degli aiuti
Che possono svilupparsi in molti modi
Cioè il primo il più facile e più immediato è quello di far sì che tutti i Paesi della comunità
Aumenti no il contributo volontario all'usura che oggi rappresenta un punto Montale dell'aiuto internazionale ai territori occupati anzi è l'agenzia e tutti conoscono quindi non c'è il caso di illustrarla che sta svolgendo un compito di grande interesse
Governo italiano sembra avere allentato in questi ultimi tempi suo impegno credo che sarà uno sforzo di tutte le forze politiche
E parlamentari quello di ricordare al governo italiano che deve continuare così come ha fatto nel passato il suo impegno nei confronti di queste agenzie
Da rispetto al passato
E questo è il primo il più facile nel senso che lo strumento operativo esiste servono solo delibere all'interno dei bilanci dei ministeri vari ministeri del teste
L'altra questione invece il coordinamento degli aiuti ai territori occupati attraverso tutte le forme possibili attraverso le organizzazioni non governative attraverso i canali che per la verità in questi anni sono stati
Individuati non sempre percorsi con con quella forza operativa che che sarebbe possibile dal momento che si sono trovate delle strade
Il governo israeliano ha tentato di opporsi ma fino a un certo punto poi ha dovuto rispetto agli aiuti umanitari
Consentire che che questo avvenisse io credo che anche qui un compito di coordinamento della comunità degli sforzi che i vari governi stanno facendo in questa direzione
Sia sì è importante e questo al livello dei governi e degli stanziamenti pubblici
All'atto di questo però io credo che si sia allentata anche un po'la grande gara di solidarietà che almeno in Italia le grandi organizzazioni sociale di massa sindacali hanno sempre sviluppato
Fa il grande impegni del sindacato alla iniziativa dell'Arci per l'adozione dei bambini
A mio parere bisogna fare in modo che questo messaggio cioè questo di uno sforzo massiccio in un momento particolarmente delicato politicamente delicato
Per la situazione dei territori occupati
Sia da sottolineare con grande impegno
Rognoni ha detto peccato che siamo capitati
E al al termine cioè al termine di una stagione cioè prima dei delle lunghe vacanze italiane che sembra sempre tali da paralizzare ogni attività e d'altra parte però era bene ricordare al governo all'inizio del semestre questo problema è sottolineare
Che che le forze parlamentari le forze politiche italiane hanno molta attenzione a quel che il governo italiano farà come presidente di turno nella comunità
Ma io credo che proprio alla ripresa della nostra attività settembre ci dobbiamo porre questo impegno reale di solidarietà perché ripeto non per drammatizzare il tutto
Ma sono convinto che in questo momento nei territori occupati si viva un momento di grandissima difficoltà politica oltre che di difficoltà reali e e materiali
E questo penso che sia uno dei tanti
Impegni che al termine di questa nostra riunione potremmo assumere concordemente grazie
Grazie a chi lei do ora la parola
All'onorevole Enzo Mattina che farà
La sua comunicazione
La situazione economica nei territori occupati che la funzione dell'Acea
Insomma all'Islam
Chiedo scusa per essere arrivato a un po'in ritardo purtroppo siamo tornati a Strasburgo ieri sera piuttosto tardi stamattina poi le traversate di Roma anche in questo periodo sono piuttosto complicate
Mi attengo alla tematica che mi è stata appunto assegnato
Partirò facendo un'affermazione
Che è la comunità come ha avuto dal punto di vista politico una particolare comprensione direi dispetto tutta per vicende politiche di Israele
Dal punto di vista economico ha avuto un atteggiamento di grande favore in effetti Israele
è stato trattato viene trattato come se fosse il tredicesimo Stato della comunità europea
Debbo dire però che c'è un cambiamento in atto cioè l'atteggiamento di favore liquida anti lustro più avanti non induce per la verità negli ultimi tempi almeno alla omertà
Al giustificazionismo verso comportamenti delle autorità politiche e militari
Anche di larghi settori dalla stessa società israeliana che chiaramente noi condanniamo
Tutto ciò che è stato detto qui mi pare che non meriti aggiunte di commenti da parte mia
Dal momento in cui è iniziata l'intifada debbo dire da quel momento c'è stato un cambiamento degli atteggiamenti all'interno della CEI
Da quel momento i rapporti tra la ce di Israele si sono in qualche modo deteriore
O per lo meno non c'è stata più quella tendenza a giustificare tutto che avevamo visto in precedenza basta guardare documenti redatti
Debbo dire che questo è meno del Parlamento si del Parlamento europeo
Se c'è stato questo cambiamento di atteggiamento
Il Parlamento europeo infatti ha imposto alle istituzioni comunitarie una posizione più rigorosa nel giudizio sul intollerabili violazioni dei diritti umani
Ed ha imposto alla Comunità europea ovviamente negli spazi in cui la comunità europea riesce ad agire più direttamente
Del posizioni conseguenti
Come molti di voi sanno i rapporti economici tra cioè di Israele si basano su una corda e settantacinque che ha avuto nel corso del tempo una evoluzione fino al punto che dal gennaio mille novecento ottantanove di fatto tra Israele e Comunità europea esiste una zona di libero scambio
Cioè in effetti ripete il tredicesimo Paese alla c'è da dalla dal punto di vista dei rapporti economici
Allo stato attuale i dati ultimi dicono che il cinquanta per cento delle esportazioni israeliane vengo dalla Comunità europea il trenta per cento
Delle esportazioni israeliane vanno verso la CEE del e quindi c'è una situazione direi di integrazione economica piuttosto forte
Nel settore agricolo Israele fluisce dello stesso trattamento di Spagna e Portogallo e attende Spagna e Portogallo sono due Paesi della Comunità europea di fatto le limitazioni che ci sono ancora su Spagna e Portogallo
Per quanto riguarda il loro ingresso pieno nell'economia comunitaria su una limitazione che si applicano anche Israele
E descritto che nel momento in cui termineranno questa limitazione per Spagna e Portogallo termineranno anche per e Israele quindi diciamo che la situazione assolutamente trasparente sulla qualità dei rapporti economici che poi ovviamente influenza mai di rapporti politici
Il Parlamento europeo diciamo in pur con i limiti del teste il potere di poteri che ha cercato di entrare in questa situazione di utilizzare se volete proprio l'arma economica per indurre a modificazione dei comportamenti politici
Per cui gli accordi ultimi questi che l'hanno allo di Israele questa posizione di parità diciamo come partner economico con la c'è gli accordi ultimi erano che erano stati già conclusi nell'ottantasette furono rimessi in discussione dal Parlamento europeo
Cioè ricordiamoci che hanno lo stesso perielio il Parlamento europea acquisiva dei poteri maggiori in conseguenza dell'atto uniche quindi aveva un potere di approvazione degli accordi internazionale a qualsiasi titolo stipulanti
Dalla Comunità europea
Nell'ottantasette noi utilizzando proprio questi maggiori poteri re bloccammo i protocolli già conclusi tra Comunità europea di Israele
E di fatto imponendo una rinegoziazione negoziazione che sulla carta è riuscita debbo disse perché nell'ottantotto la rinegoziazione
Ci furono e nella in questa rinegoziazione dei protocolli vennero inseriti tutta una serie di capitoli che riguardavano in particolare
Gli impegni di sviluppo che Israele avrebbe dovuta beve nelle zone nei territori occupati
E contemporaneamente in un reparto Colle visione delle norme che impongono ad Israele di trattare con particolare favore i prodotti che vengono dai territori occupati
Quindi da questo punto di vista dal punto di vista formale noi abbiamo considerato allora di aver ottenuto un successo
Purtroppo
Dobbiamo dire che
Alla resa dei conti e la situazione la verifica di questa della gestione di questi potrà volle non è purtroppo positivi
Ci sono delle inadempienze che sono veramente drammatiche sul piano la politica dello sviluppo non non voglio aggiungere nulla quello che è stato detto sapete che sono state chiuse le scuole sapete che è stata di fatto impedita qualunque possibilità di crescita proprio con azioni
Ciabò
Precise mette già allorché andavano in questa direzione sul piano
Poiché
Diciamo strettamente commerciale è evidente che c'è in questo momento una strategia di impoverimento dei palestinesi che si accompagnava strategia repressiva le due cose camminano insieme
E per la verità non è la prima volta nella storia che vediamo questi affiancamenti di azioni di costrizione nei confronti del termine antico
Intanto ci sono sistemi autorizzativi defatiganti per avere un'autorizzazione all'esportazione in generale un operatore economico della dei territori
Ci impiega mediamente un anno è in genere siccome s'normalmente dei territori occupati si esportano prodotti agricoli l'autorizzazione viene data quando la stagione è finito
E questi sono dati acquisiti dalla Comunità europea sono fatti dice constatati non è che sono supposizioni che sto facendo io che può fare
Chi è più o meno vicino a alla alle ragioni dei palestinesi
C'è un'altra tecnica che viene usata ed è quella del controllo delle merci per ragioni di sicurezza la comunità calcola anche attraverso i controlli
Il venti per cento della produzione esportabile palestinese è stata distrutta quindi non più commerciabile
C'è ancora un altro fatto nei protocolli si diceva che sulle proprie produzioni palestinesi non dovessero essere applicate tasse ho comunque imposte che fossero differenziate rispetto a quelle applicate
Nell'intero territorio di Israele anzi si diceva che dovevano esserci delle posizioni di favore anzi del del degli sgravi in in certi casi esattamente il contrario si applicano più tasse tempi imposti
Insomma al dunque secondo i dati in possesso dalla CEE
Nella annata commerciale ottantotto ottantanove dai territori occupati sono stati asportati soltanto mille cento tonnellate di Pompei cinquecento tonnellate di arance ottantanove tonnellate
Di melanzane questa la fama mentre insomma da sotto tutti i punti di vista insomma
La giustificazione che è stata data estate una serie ovviamente è stata ricondotta alla addenta problemi di carattere climatico ma le cose non stanno così perché io non conosco bene com'è la situazione diciamo ciò che applica del posto però mi sembra strano che in un posto il clima sia particolarmente favorevole al punto tale che vi siano state delle impennate nell'esportazione di questi stessi prodotte e a distanza di
Che vede invece questo prima sia stato così incrementa da determinare queste condizioni di abbassamento delle produzioni
Allora siamo di fronte ad una situazione di tale inadempienza che la comunità europea su spinta del Parlamento europeo anche qui voglio insistere ovviamente quando parlo di Parlamento europeo
Io mi riferisco a decisioni assunte a maggioranza che in quanto tale coinvolgono tutto il Parlamento è maggioranza debbo dire sono normalmente risicate questo è un dato di fatto non non ho difficoltà a dirlo
Neanche il mio gruppo riesce destro totalmente omogenei quando serva a votare su questi problemi però FIAT fino ad oggi per la verità maggioranza l'abbiamo normalmente avuta è sulla base la spinga appunto di queste maggioranze oggi siamo riusciti ad ottenere che la comunità mandasse degli ispettori
Nei territori occupati per vedere esattamente la situazione come stava e quindi anche suffragare ulteriormente i dati che abbiano e nove contiamo di ottenere una sorta di rapporto che fotografi la situazione in base al quale poi assumere la decisione e vi debbo dire che cioè quest'area maggioritarie Parlamento Gori ma oramai arrivata alla determinazione che se necessario si prendano anche delle sanzioni perché poi vero Walters che chiaramente non possiamo fare molto ho tutto ma è altrettanto vero che essendo parte devono essendo un partner economico così forte
Qualche qualche elemento di convenzione ciò abbiamo insomma ecco al di là del fatto se le sanzioni poi funziona o non funziona però hanno una loro efficacia o comunque hanno possono essere usate in in certi momenti ed in certe situazioni io ho visto Mandela nei giorni scorsi e debbo confessare con molta franchezza io ero uno che avevo quasi sottovalutato questo problema è in realtà manda l'ha già detto questa è l'unica arma che noi abbiamo nelle mani quindi per cortesia non ce la toglie perché c'era una corrente che all'interno di diceva ma tutto sommato visto che si è determinato qualcosa di nuovo
è eliminiamo queste sanzione anche come incoraggiamento e realtà manderà già spiegate ci ha convinti io sono una di quelle convinte che in definitiva l'unico modo per aiutare proprio questi cambiamenti e quindi anche per aiutare questo leader che è stato più aperturista nel Sudafrica era proprio bene lasciarle sanzione l'unico punto di forza che aveva perché voi sabato l'amore sanzione a questo punto non avrebbe avuto più nulla da fare allora
Andando rapidamente alla conclusione debbo dire che direi che queste inadempienze sul nell'applicazione dei protocolli
Hanno determinato all'interno dalla comunità anche verso le aree che diciamo erano più diciamo disponibili a comprendere poco tutti gli atteggiamenti a giustificare certi atteggiamenti di Israele ha determinato francamente anche proprio sul Piave rapporti commerciale una notevole reazione impegno debbo delega la visita di Arafat al Parlamento europeo
Per me credo che per il grosso dei parlamentari ma forse per per l'Europa
è un punto di riferimento importantissimo perché credo che in una sede che ha poco potere ma molto autorevolezza grazie a Dio in altri posti c'è molto potente poco autorevolezza ma insomma ignori converrà con me
De di che in quella sede in cui un po'di autorevolezza c'è stata beh a Rafah è stato accolto con la dignità di un capo di Stato e quindi non è cosa di poco conto per perché ci sono regole si come dire e e e condizioni dice a dire anche di cerimoniale che tutto sommato hanno una loro valenza politica e in quella sede discorsi eravate è stato molto chiaro il discorso all'Europa molto preciso molto netto
Credo abbia rappresentato come dire un fattore di coesione rispetto all'aria vastissima di coloro che si trovano vicini oggi alle ragione del popolo palestinese in da ma da quel momento in avanti c'è stato un come un cambiamento di comportamento
Anche nella Commissione nel Consiglio
C'è stato un comportamento perché giustamente aveva citato Dublino ultima data quella del ventisei per cui ha citato rognone credo nel suo intervento iniziale ma direi che ancora prima di Dublino noi abbiamo avuto una presa di posizione ufficiale dalla commissione del consiglio che normalmente avevano avuto una riservatezza estrema nell'esprimere giudizi politici nei confronti di Israele
Infatti abbia avuto una presa di posizione del commissario ma chiude S.p.A. il commissario che alla responsabilità del mediterraneo per la commissione cioè abbiamo già presi posizione molto trasparente molto chiara del Presidente del Consiglio del dello scorso semestre il ministro Collins irlandese
La cosa che più incoraggiante che ieri il ministro De Michelis parlando quindi non hanno verità che mandava dalla Comunità europea nel fare le dichiarazione per il semestre italiano
Su questo punto è stato credo assolutamente vi invito a leggere il la l'intervento è stata assolutamente chiaro cioè c'è l'invitarmi apprende abbia ad iniziare il negoziato
E c'è l'invito precisa riconoscere questo soggetto rappresentativo che è la l'OLP che tutto il mondo riconosce più solamente Israele continua a a sostenere che non esiste che comunque non è un interlocutore credibile vedo che
Questo sia un cambiamento la politica c'è perché non sta a me dire e e spiegare a voi quanto e come sia diciamo l'apposizione di favore de della CEE quindi ripeto di comprensione nei confronti di Israele allora
Credo che siamo al cospetto di una svolta dopo queste prese di posizione del consiglio dopo la presa di posizione dalla commissione dopo la le presi commissioni ribadite ieri dal presidente italiano della comunità
Come parlamentari europei francamente ci sentiamo meno soli rispetto al passato e quindi se andiamo più in grado di poter esercitare un'azione di pressione noi abbiamo denunziato non una volta la debolezza e qualche volta anche la latitanza diciamo della comunità nei confronti di Israele
Ritengo che c'è oggi una condizione diverso
Noi siamo s'convinti io perlomeno sono convinto che se anche la comunità non potrà risolvere tutti i problemi e non potrà essere il soggetto che alla fine Porta determina l'apertura di un tavolo di negoziato e quindi è la la l'attore di questa processo di pace parola comunità c'ha una sua autorevolezza e poi appunto esercitare quel quell'azione di persuasione di pressione di cui parlava Walter prima è che in questa situazione quanto mai necessari direi che oggi deposizione davano delle pile posizione del presidente Arafat credo che per lo meno rendono dovrebbero rendere più facili le cose se effettivamente ci trovassimo di fronda di interlocutori meno chiusi al dialogo bisogna indurre al dialogo
Il Parlamento europeo per la parte sua continuerà
Al
Ad esercitare la sua azione di pressione potremmo riprenderla in settembre io credo che dovremmo riprendere Mezzetti
Io sono la preoccupazione e chiudo per queste Rognoni mi chiedeva di dire che vivono queste vicende come ben sanno i calendari del presidenze sono calendari molto fitti
E la presidenza italiana c'ha un calendario piuttosto diciamo Complesso oltre che ad essere piuttosto ricco di contenuti
Ora io non vorrei che questo problema venisse iscritto nelle varie nell'eventuale questo è il problema centrale quando la Conferenza intergovernativa dell'Unione economica quando la conferenza per l'unione politica
E quindi credo che questo tema questo problema debba essere tra i primi posti dall'ordine del giorno
E allora siccome ritengo che a livello di Consiglio e non sarà facile
Ottenere questa posizione privilegiata per questa tematica e quindi ottenere delle azioni positive dalla comunità che raggiungono l'obiettivo non abbiamo altro modo
Per ottenere una risultato positivo che mobilitare ovviamente le forze politiche rappresentative e quindi mobilità nelle sedi proprie la sede parlamentare come Parlamento europeo quindi io posso dire in questa sede con sapendo di parlare a nome dei miei colleghi di tutti i partiti politici che si ritrovano su una certa linea che non hanno assolutamente prevenzione che non hanno chiusure eccetera
Che come Parlamento europeo nuovi eserciteremo faremo fino in fondo il nostro dovere mi auguro che nel rapporto con i Parlamenti nazionali possono esserci una spinta ulteriori è importante e non voglio sottovalutare alle presidenze che verranno dopo
Dopo quell'Italia però diciamoci la verità ovviamente un grande Paese come l'Italia
E ha un suo prestigio paesi successivi che avendo un po'più piccolini e quindi ovviamente la dimensione in questo caso fisica e politica viene la la il Lussemburgo viene Lussemburgo e poi poi via via l'Olanda Portogallo eccetera sono tutti paesi importanti per la mole del cinema insomma non è che la dimensione che determina l'importanza però è altrettanto vero che Rita che c'è in mano
Diciamo la trattazione di argomenti di grande importanza tipo l'unione politica l'Unione economica monetaria e quindici a di diciamo all'ordine del giorno della sua presidenza delle tematiche di grande valore e quindi proprio per questo io direi a un'autorevolezza particolare per far sì che dalla Comunità Europea parta appunto quell'azione di pressione e di persuasione che indispensabile per affrontare una volta per tutte questo spinose doloroso problema grazie
Ringrazio tutti ringrazio molto mattina per la tua comunicazione che tra l'altro metallo spunto
Quando tu hai avvertito
In calendario fitto che ha davanti a sé la presidenza italiana mi dà lo spunto di rilevare come la durata semestrale delle varie presidente sia un intervallo di tempo estremamente modesto
Estremamente modesta su questo probabilmente ha commentato avrà riflettere proprio per la funzionalità dell'istituto
Do la parola adesso a Giulia nati che interverrà a nome delle confederazioni sindacali
Il mio compito è molto semplice Breve ma credo tenga conto soprattutto questa è la volontà almeno che ha portato le segreterie di CGIL CISL e UIL a scegliere questa conferenza per promuovere l'appello che stato diffuso
Ha tutta l'organizzazione per un una crescita di impegno in vari campi
Proprio a testimonianza della grande rappresentatività di questa Assemblea
Il fatto che l'associazione italo araba e il Comitato Palestina
Assolvono un ruolo di raccordo di convergenza di confluenza di tante idee di tante volontà che puntano a una soluzione pacifica globale
Del conflitto nel vicino e nel Medio Oriente
Fa sì che abbiamo ritenuto giusto che i primi a sentire questo nostro impegno codificato in un breve documento debba essere appunto i partecipanti a questa a questa Assemblea io ne do semplicemente lettura
La gravità che la situazione nelle regioni palestinesi ed arabe occupate
Che continua ad accrescersi è stata percepita dal recente vertice cioè di Dublino
Che ha assunto un atteggiamento più fermo e conseguente nei confronti del governo israeliano
E ha confermato di considerare sempre lordo l'interlocutore naturale e parte indispensabile nella conferenza internazionale di pace che dovrebbe essere organizzata dalle Nazioni Unite
La CGIL la CISL e la UIL apprezzano i giudizi del vertice sull'elica alita degli insediamenti israeliani nelle regioni occupate
Tenute in condizioni insostenibili e deplorevoli
E il fatto che i dodici chiedono che siano prese ulteriori iniziative per assicurare la protezione della popolazione civile palestinese
Le tre organizzazioni ribadiscono quanto affermato il due giugno nella conferenza di Roma
In detta dei propri segretari generali e quanto ripreso nel telegramma d'acquisti inviato il ventidue giugno al presidente del consiglio e al ministro degli affari esteri
Che il governo italiano anche in occasione del suo turno di presidenza della CEE
Assuma iniziative dirette ad accrescere le pressioni politiche ed economiche per indurre il governo israeliano a ritirare l'esercito dei territori occupati
Che sia richiesta la presenza dell'ONU per fare cessare il massacro
Che sia promosso un incontro urgente della presidenza c'è con quella della Lega Araba per inciso dovrebbe coincidere con la presidenza di Arafat
Per preparare una conferenza per la sicurezza e la pace nel Mediterraneo
CGIL CISL ed UIL hanno compiuto un passo ufficiale presso il governo e presso il parlamento aspettiamo c'è risposta perché sia il governo italiano eventualmente coordinandosi con gli altri governi della CEE
A proporre l'intervento immediato di una forza di pace dell'ONU o non dell'ONU comunque di carattere internazionale nei territori occupati
Per sostenere queste proposte il movimento sindacale attiverà una iniziativa di massa
Cioè diffusa crescente e programmata e stimolerà una dimensione e Sissi bigliettazione europea
Ricercando intesi con le maggiori organizzazioni che svolgono attività di solidarietà e di cooperazione con il popolo palestinese sulla base del principio due popoli due Stati e come annuncio
Posso dire semplicemente che per quanto riguarda il livello europeo le tre confederazioni hanno indetto per il prossimo ottobre una conferenza sindacale che si terrà a Roma io vi ringrazio per l'ascolto e chiedo agli amici della stampa
Che tengano conto di quanto verrà fatto all'inverso i qui in Italia dai lavoratori italiani per appoggiare perché questo è l'impegno serio non è semplicemente così la presentazione di un appello che ritarda rimarrà lettera morta e che magari non sarà pubblicato da molti però troverà rispondenza in azioni che anche saranno viste perché è venuto il momento a nostro giudizio dei falsi che dalle parole si passi ai fatti
Gli analisti
Invito adesso a microfono a John De Santis
Era una sua valutazione sulla tematica del convegno
E poi per anni
La ringrazio signor presidente
Vorrei avvalermi della stessa indulgenza che avete fatto all'amico di aver svolto spero che il mio italiano resti comprensibile la
Rete Cives eterea
Prima di essere sospettato di intelligenza devo annunciarvi varesino svizzero inglese ma la mamma italiana quindi non è un merito
Sono stato estremamente colpito soprattutto dalle recenti dichiarazioni dell'onorevole in mattinata
Perché mi incoraggia
Hanno perdere speranza io ho cominciato come delegato della Croce Rossa Italiana internazionale e i territori occupati nel settantatré
Me ne sono occupato nel settantatré nel settantasei
Sono stato in Libano nell'ottantadue a un'epoca che Libano era più giusto vicino a Israele letteralmente e di nuovo nel Libano ottantatré ottantaquattro non lavora più dalla Croce Rossa internazionale si applica oggi a titolo privato
Ma considerando che sono quasi vent'anni che la tematica dei territori occupati rimane come l'ha sottolineato viene svolto s'purtroppo la stessa e incoraggiante constatare che ci sono ora dei campi che le quali le cose si muovono
Alla corte conferenza che ha avuto luogo a Londra
A queste epoca l'anno scorso conferenza in fondo analoga
Anche quella al mese di luglio il che spiega che in assenza di mezza Inghilterra in vacanza
Sono stati ridotti a invitarmi a presiederla perché erano via tutti
E molto incoraggiante constatare che l'intervento di ce ne passa senza c'era ambasciatore d'Inghilterra all'ONU e consigliere personale della signora Thatcher al primo ministro per gli affari esteri
Aveva fatto un intervento che da esattamente nel senso di oggi ma che allora non era concreto e da quanto capisco oggi lo è
Mi permetto di tradurre liberamente dall'inglese
Essenziale
Che si esamini la questione delle sanzioni europee
Non so ma vorrei sapere
E penso che sarebbe molto utile per i parlamentari europei di sapere e quale la proporzione dell'economia israeliana che ora dipendente dalla Comunità europea
Nei due sensi
Quanta moneta estera perderebbe Israele se questa o quest'altra proporzione delle sue esportazioni fosse limitato
Quanti accordi speciali ci sono tra Israele e la comunità europea
A quanto ammontano e quando sono rinnovabili
Se tutte in questo queste informazioni pot potessero essere portate all'aperto
Non ci sarà forse neppure bisogno di arrivare alla minaccia o all'attuale o all'attuazione di misure di sanzioni
Penso che se Israele fosse informato che queste informazioni si stavano
Analizzando con cura a livello europeo
Già si farebbe una pressione psicologica importanti
Mi permetto di dare una copia
Mi permetto pure di essere un po'Lecco dirige mio suocero su un punto che mi sembra importante
Se è vero che un intervento nel senso
Di un'iniziativa europea che porti verso un accordo di pace sia una bella cosa
Direi che particolarmente in Italia c'è una responsabilità diretta di non perdere di vista le misure concrete illimitate per due ragioni
Alla Conferenza di Ginevra del quarantanove che ci ha dato le convenzioni
Fu proprio il delegato d Italia
A insistere nell'interpretazione del primo articolo comune delle convenzioni
Nell'interpretazione che dall'obbligo a tutti gli Stati di assicurare l'applicazione delle convenzioni da altri stati
Che sono impegnati in una fase di conflitto fu proprio il delegato italiano a controbattere altre interpretazioni e l'interpretazione italiana rimane ora quella c'è stata dal diritto internazionale umanitario in senso l'atto
In secondo luogo se evidentemente delle iniziative diplomatiche
Le politiche possono sempre
Portare dei frutti è chiaro che nella vita di ogni giorno dei territori occupati i frutti sono piuttosto a lungo termine e sarebbe già enorme portare a una migliore azione
Dell'applicazione delle convenzioni a livello veramente Modesto l'Italia giustamente definita da sempre la culla del diritto a un particolare
Ha una particolare autorità per insistere no in concessioni
Ma nell'applicazione del diritto internazionale vigente né più nemmeno in questo mi permetto di ricordare che la Croce Rossa internazionale tra tante altre istituzioni operanti nei territori occupati
Durante quindici anni avuto ben poco interesse e sostegno della comunità internazionale se non quello puramente finanziario
Io penso che data anche la presidenza attuale della Croce Rossa internazionale nella persona del presidente Cornelio Sommaruga
Metà romano ci sia un interlocutore sul quale l'Italia non solo può informarsi della situazione bastare anche pressioni pressioni che sarebbero benvenute
Per sostenere l'azione di protezione della Croce Rossa che non può che essere più efficace quando è il sentimento che agisce in nome per la comunità internazionale e non col disinteresse della comunità internazionale
Signor presidente la ringrazio
Farà laterale
Comunicazione di
Nel programma tirarli
E stato pregato di darci una comunicazione sul disarmo in Medioriente cala la ringrazio signor presidente io vorrei iniziare con una notizia positiva
Anche se contraddetta da un'analisi più approfondita della situazione in Medio Oriente
Nel mille novecentottantanove in Medioriente ha perduto un primato che deteneva la più di venti anni
Quello di ragione maggiore importatrice di armi un primato che secondo gli ultimi dati nel mille novecentottantanove è stato acquisito dall'Asia del Sud
Le ragioni sono diverse continua il conflitto in Afghanistan c'è un'accelerata la corsa al riarmo dell'India e del Pakistan e di altri Paesi asiatici c'è un calo
Della rendita petrolifera probabilmente una certa saturazione del mercato degli armamenti convenzionali in Medioriente e soprattutto c'è stata la fine della guerra Iran Iraq tuttavia proprio la guerra Iran Iraq e nella sua fase terminale ha lasciato una eredità dell'Enasarco
L'uso delle armi chimiche contro le popolazioni civili e lo sviluppo della tecnica missilistica con il prolungamento della portata dei missili terra terra la corsa agli armamenti in Medio Oriente ha assunto queste caratteristiche tecnologicamente più pericolose sviluppo delle armi chimiche ed ha fallisce
E dei vettori capaci di trasportarle e di trasportare anche esplosivi convenzionali in ogni angolo dei paesi tra loro belligeranti
Negli ultimi mesi la stampa internazionale e anche quella italiana ha dato grande rilievo ai progetti di riarmo dell'Iraq
Venuti alla luce non lo scandalo della Banca Nazionale del lavoro di affranta e del sequestro dei pezzi del cosiddetto super cannone
Ambedue gli scandali hanno rivelato il coinvolgimento in traffici illegali
Della finanza e di grandi imprese americane come la General Motors e di aziende e tecnici di vari Paesi dell'Europa occidentale dalla Gran Bretagna la Francia alla Repubblica federale tedesca all'Italia
Ed è stato grande e giustificato l'allarme ma non è l'allarme bisogna includere una situazione più generale in cui proprio dal punto di vista della tecnologia militare avanzata e delle armi distruttive di massa
Israele svolge ancora un ruolo di avanguardia e si trova di parecchie spanne più avanti di tutti i Paesi arabi della regione
Se l'Ira che lavora al progetto del missile condor due
Alla che dovrebbe avere una portata di mille chilometri con supporti tecnologici di Argentina Austria Egitto Germania Svezia e Stati Uniti Israele ha già operativi
Valendosi di Tokio omologia francese i missili Gerico uno a Gerico due della portata di settecento cinquanta chilometri Peña già sperimentato con successo una versione che arriva a mille duecentocinquanta chilometri
Nel mille novecentottantotto Israele ha lanciato un satellite artificiale possiede le armi chimiche e soprattutto armi atomiche sofisticate secondo le rivelazioni di Panorama il tecnico rapito unitaria dai servizi segreti israeliani
Israele nel quadro del progetto americano di Guerre stellari
Cui partecipa con finanziamenti americani sulla base di un protocollo bilaterale nel suo centra formico di Cremona lavora alla separazione degli isotopi con il laser ed ha avviato ricerche per un progetto di missile antimissile
Nel quadro del riarmo in Medio Oriente non bisogna dimenticare che se l'Unione Sovietica
Pur prendendo alcuni aerei bibliche ventinove
Allegato alla Siria le forniture militari per raggiungere la parità strategica con Israele
Un ruolo molto attivo è svolto all'Arabia Saudita che recentemente ha acquistato e ritornati tornato prodotti da un consorzio anglo-tedesco italiano
Carri armati dagli Stati Uniti e missili essendo M S nove dalla Cina
Tutti i maggiori centri di ricerca nelle loro più recenti pubblicazioni che ho potuto vedere the Middle East miniserie militari Bounce del Justice Center for Strategic Studies dell'Università dice l'avviso del mille novecentottantasette ottantotto
Dei militari balance novecentottantanove novecentonovanta dell'istituto di studi strategici di Londra
L'Annuario mille novecentonovanta su armamenti e disarmo del Sipri di Stoccolma concordano nel documentare la pericolosità della corsa al riarmo in Medioriente
Nell'indicare come questa costituisca un po'impaccio al processo di disarmo in Europa e alla realizzazione di importanti accordi internazionali
Quali quello sulla messa al bando delle armi chimiche e quello sulla revisione e aggiornamento del Trattato di non proliferazione nucleare
L'Annuario mille novecentonovanta del Sipri sottolinea questa dichiarazione fatta dal ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze s'all'apertura dei negoziati la riduzione degli armamenti convenzionali in Europa a Vienna nel marzo dello scorso anno
In stretta vicinanza all'Europa è stato creato un potentissimo arsenale di armamenti
Non è sufficiente la sola menzione di venticinque mila carri armati e quattro mila cinquecento eri dispiegati e pronti per il combattimento in Medioriente
Nadia apparso il pericolo reale di armi atomiche chimiche ed ugualmente di sono apparsi missili con un raggio operativo di due mila cinquecento chilometri la conclusione ovvia il processo di disarmo in Europa e la sistemazione in Medioriente devono essere sincronizzati
La sincronizzazione non c'è stata anzi il divario tra il processo di pace in Europa è quello in Medioriente si è andata aggravando in queste settimane
La rottura del governo di unità nazionale in Israele
Avvenuta attorno alla proposta di mediazione del segretario di Stato americano Becker
E la costituzione del governo israeliano del rifiuto
All'accresciuto il timore l'allarme in tutto il Medio Oriente si torna a parlare di un nuovo conflitto generalizzato in quella regione combattuto questa volta a colpi di armi di distruzione di massa
Tra gli altri a lanciare l'allarme è stato re Hussein di Giordania
Questa denunciato il rischio di guerra queste denunce del rischio di guerra così autorevoli mi hanno riportato alla memoria
Quanto mi disse nel settembre dell'anno scorso in un colloquio che ebbi con lui a Tunisi per la preparazione di un mio rapporto sul Medio Oriente all'Assemblea parlamentare dell'Unione dell'Europa occidentale parrucche Qaddumi
Nemer Hammad
Assisteva questo colloquio capo del dipartimento politico del comitato esecutivo dell'orto
Disse più o meno testualmente posso dirti che il nostro contrasto con alcuni Paesi arabi
Si spiega con il nostro impegno a prevenire una nuova guerra totale con Israele e un nuovo Fausto
Siamo perfettamente coscienti del rischio rappresentato dalle armi chimiche
Abbiamo presto nelle nostre mani la nostra otto tre giorni fa autodeterminazione
A trovare il suo la moderazione in modo che nessuno più di noi abbia il diritto di chiamarsi palestinese negli occhi vogliamo garantire insieme all'Inter insieme gli interessi dei due Paesi Israele e la Palestina
La coesistenza di Israele e della Palestina
è una condizione indispensabile alla coesistenza tra arabi e israeliani
Ora il rischio di una catastrofe annunciata è imminente si è fatto più vicino per l'esaurimento imposto dal rifiuto Isa israeliano di ogni iniziativa diplomatica internazionale
Gli Stati Uniti che se ne erano assunti il carico sono giunti a un punto che definirei di incomunicabilità con tutte le parti in causa
Il Segretario di Stato Becker
Ha recentemente detto al Parlamento rivolto al governo israeliano il nostro numero uno duecentodue quattrocentocinquantasei quattordici quattordici quando sarete seri a proposito della pace chiamate
Ed ha rivolto alla Commissione esteri della Camera dei rappresentanti ha aggiunto allora
Se ormai questo l'approccio che prevale in Israele non ci sarà dialogo e non ci sarà pace e gli Stati Uniti non possono farci niente né io né il Presidente nei suoi possiamo farci niente
Due giorni dopo queste dichiarazioni di Becker il presidente Bush decideva di interrompere anche colloqui di Tunisi con molta in questa situazione l'assunzione da parte dell'Italia del semestre di presidenza della Comunità europea impone al nostro Paese il peso di una grande responsabilità
La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica con i loro ordini del giorno unitari a conclusione dei dibattiti sul semestre di presidenza italiana
Hanno impegnato il Governo
A incoraggiare un dialogo in Medio Oriente anche con l'obiettivo urgente di porre fine alla grave situazione dei territori occupati e nel Libano e a tale scopo da sviluppare contatti con tutte le parti interessate
Per quanto riguarda più in generale il processo di pace di disagio del Medioriente il Governo ha annunciato di voler approfittare del semestre di presidenza della Comunità europea
Come ricordava il presidente Rognoni per dare un più forte impulso all'iniziativa del governo spagnolo
Cucina si è aggiunto il nostro Paese e a cui si dovrebbero aggregare prossimamente la Francia e Portogallo
Per la estensione del processo dell'hashish della CSCE all'area del Mediterraneo
Dopo la sua affermazione del suo successo in Europa il processo di Helsinki con i suoi tre cesti riguardanti i diritti umani di scambi culturali economici e scientifici la cooperazione per la difesa dell'ambiente
E le misure di distensione militare di riduzione degli armamenti potrebbe davvero aprire la strada alla pacificazione di tutta l'area mediterranea e mediorientale
è un'iniziativa che merita il più grande sostegno anche dall'opposizione soprattutto da parte di chi da tempo la riteneva necessaria
Io stesso avevo sottolineato l'esigenza di qualcosa del genere
Nel dibattito che ebbe luogo alla sala ICI Pecci sul disarmo in Medioriente organizzato dall'Associazione italo araba il venti febbraio scorso sottolineo però come già feci in quell'occasione
Che ciò richiede coerenza al Governo italiano nella revisione
Nel rallentamento nella riduzione e infine della concia illazione dei programmi di rafforzamento aereo navale italiani statunitensi e degli altri alleati atlantici nell'aria del Mediterraneo
Come nota il rapporto si per i mille novecentonovanta
Il cosiddetto rafforzamento del fianco Sud della NATO attualmente in corso è in sviluppo non è lo strumento più adatto per incoraggiate scoraggiare la corsa al riarmo in Medioriente
Ma se questa iniziativa del governo che lo ripeto deve essere sostenuta
è una chiave che può essere risolutiva essa può svilupparsi solo nell'arco del prossimo decennio
Ci sono invece misure che la comunità europea per impulso della presidenza italiana può cominciare a prendere subito per stupire provocare per congelare la situazione degli armamenti e bloccare la corsa
La percentuale di vendita per le armi ai paesi del Medioriente tanto che gli Stati Uniti che dell'Unione Sovietica mentre aumentata la percentuale dei Paesi dell'Europa occidentale
Per i recenti sviluppi dei missili di superficie
Mentre i sovietici hanno negato ai siriani gli SS venti tre e gli americani hanno rinnegato agl'israeliani i Pershing uno a alla base dei missili israeliani della serie generico cioè la tecnologia francese
E di quello iracheno sangue la tecnologia tedesco occidentale
La responsabilità europee sono più generali per il carattere multinazionale per i consorzi le compartecipazioni
Le coproduzioni per la specializzazione distribuiti in vari Paesi di pezzi e dettagli di armi che caratterizzano le aziende europee che spendono tecnologia militare
Di fronte a questa situazione la comunità europea ha assunto una sola decisione di freno il Regolamento sulla esportazione di sostanze che servono alla preparazione di armi chimiche
Ci sono state numerose risoluzioni nel mille novecentottantasette
Nel mille novecentottantotto nel mille novecentottantanove del Parlamento europeo delle assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa e dell'Unione dell'Europa occidentale contenenti precise misure e proposte per regolamentare ridurre e in parte bloccare la vendita di armi ai Paesi del Terzo Mondo e in particolare al Medioriente
E sono rimaste lettera morta nella Commissione della Comunità europea
Nei vari Consigli dei ministri offerti Floro pay hanno dato loro un seguito
La cooperazione politica europea che lavora alla predeterminazione della politica estera comune
E che con l'Atto unico europeo acquisto su estendere le sue competenze agli aspetti politici della sicurezza militare
Non si è ancora non si è ancora mai occupata della questione del disarmo della vendita di traffico di armi e del trasferimento di tecnologia militare
Per il Medio Oriente la ricerca delle soluzioni politiche dei conflitti
E una politica di contenimento degli armamenti e di disarmo nelle condizioni di oggi fanno tutt'uno e si sorreggono vicendevolmente seppure la presidenza italiana può fare molto e subito
Aprendo il sostegno e lo stimolo delle assemblee parlamentari
Europee sovranazionali e di quelle dei singoli nazionali dei singoli Paesi europei
Grazie al pianale procediamo
Con le comunicazioni previste la parola Sferrazza
Il tema dalla su comunicazione all'insegnamento e alla cultura nei territori occupati
Ma voglio ripetuto avvertire la presidenza che la relazione che io ho preparato consegnarono consegnerò la presidenza per non leggere dati numeri dati e numeri che sono importanti ma che molti credo quasi tutti fra i presenti per la conoscenza che hanno della problematica
Palestinese è già conoscono
Vorrei semplicemente limitarmi a fare alcune considerazioni di carattere di carattere generale e suggerire se possibile qualche
Iniziativa
Si è parlato molto del semestre italiano e credo che il problema della cultura il problema dell'insegnamento nei territori occupati sia uno dei temi fondamentali
E sia il
Presidente Rognoni che onorevole utili hanno fatto un riferimento preciso alla solidarietà
Rognoni ha parlato di solidarietà Achilli aggettivato questa solidarietà e Rognoni però nella sua relazione ha fatto qualcosa di più rispetto alla tematica che mi è stata affidata cioè ha parlato proprio del problema
Nella scuola dell'insediamento nei territori pretorio occupati
Io credo che
Dopo la terribile analisi fatta dossier dall'onorevole Pieralli sulla situazione degli armamenti
E che e naturalmente ci fa vedere ci fa toccare concretamente
Con le cifre con la potenza
Del delle armi la pericolosità
Parlare di cultura ed insegnamento nei territori occupati sia direi quasi una logica una logica conseguenza
Probabilmente si può disarticolare una società civile si può disarticolare con un popolo
Spendendo quasi quasi niente
Dando semplicemente forma ha delle decisioni vedere una forma amministrativa a delle decisioni bastonano alcuni alcuni bolli bastonano
Alcuni pezzi di carta per bloccare lo sviluppo lo sviluppo di un popolo ed è quello che un posta succedendo da tre anni nella zona dei territori occupati e forse anche prima rispetto a delle situazioni e istituzioni universitaria
Io credo che non ci sia niente di più pericoloso
Nel processo di sviluppo di un popolo di bloccare la cultura e bloccare l'insegnamento con due distinzioni necessarie
La cultura lo sappiamo tutti è un qualche cosa che inserito in una tradizione nella storia da cultura
E la vita stessa di un popolo e può lo
Finire e finisce sei finisce con la fine con la fine di un popolo
E quindi
Si può immaginare che cercando di ostacolare di bloccare una cultura e la cultura sì voglia mirare
All'innervazione del del popolo del popolo stesso
L'educazione uno strumento tecnico per tramandare per tramandare la cultura
Le due cose sono parallele sono in simbiosi però hanno dei riflessi dei riflessi Diversity delle dei degli appuntamenti degli appuntamenti diversi bloccare
La l'attività di una di università bloccare le capacità espressive di una di un mondo il mondo culturale
Sì a degli affetti pero questi questi affetti non sono non sono definitivi
L'abbiamo visto della storia nella storia del passato rivela storie di molti di molti popoli occupazioni militari guerre distruzioni non sono riuscite a cancellare a cancellare le culture la cultura specifica di un popolo e lo stiamo vedendo questo momento nei paesi per i Paesi dell'est dove riemergono culture che temporaneamente sono state bloccate non sono state ostacolata
Invece il il problema dell'educazione il problema della scuola questa è un problema è un problema drammatico
Perché proprio proprio Rognoni lo ha detto nel nel suo intervento allontanare i ragazzi dal dall'insegnamento allontanare i ragazzi dalla scuola lo sanno chi chi chi ha un minimo di conoscenza pedagogica sa che ha degli effetti devastanti immediati e rapidi
E ad horas come dicevano come dicevano i latini bloccare l'insegnamento per pochi mesi in un ragazzo di sei sette otto anni nel momento dello sviluppo significa veramente uccidere nel nascere la capacità di acquistare e e acquisire di acquisire cultura da parte da parte di questo di questo ragazzo
Chi Dinoi è un po'più un po'più anziano e che ha il ricordo ricorda la guerra è anche personalmente a questo vale vale anche per me sa che il Periodo più più più terribile credo per per i giovani fu quando a cavallo fra il quarantatré e quarantaquattro si bloccano le attività universitarie si bloccarono si bloccarono le scuole
Il recupero per le generazioni
Che frequentavano l'università fu un recupero rapido anche se credo alcuni professionisti si portano ancora dietro certe lacune dell'insegnamento universitario di quegli anni
Quando le le lauree si prendevano facilmente almeno si diceva dalla mia parte o con il mitra se uno aveva fatto il partigiano o con il prosciutto se parti siamo l'aveva fatto ma aveva delle possibilità di di di attende di accattivarsi di accattivarsi disegnati affamati
Però quello che successe invece ai ragazzi molto giovani furono furono problemi poi dopo per per recuperare ragazzi di sei sette sei sette e otto anni ed è quello che sta accadendo dei territori occupati
Poi se si pensa che l'interruzione nei nei territori occupati non è un'interruzione di pochi mesi sono ben tre anni più di tre anni che la devastazione della struttura educativa dei territori occupati va va va avanti
E qui c'è da fare qualche qualche considerazione di carattere di carattere generale dal punto di vista pedagogico da tutti sappiamo cosa cosa significa questo
Quello che invece vien da pensare
E che una grande cultura
Lasciatemelo dire
Come la cultura ebraica
Che ha fatto sempre
Proprio del fatto culturale
L'elemento
Che l'ha contraddistinta e che la
Sostenuta e ne ha fatto una bandiera
Per secoli
Ecco che proprio questa cultura
Sia
Alla testa di un della distruzione di un'altra di un'altra cultura è veramente una cosa impressiona
Impressionante soprattutto in un momento come questo
Quando stanno accadendo tali che tanti avvenimenti
Che dovrebbero invece allargare aprire
Eliminare e distruggere gli ostacoli e gli ostacoli del passato ora che questo avvenga teramano dei militari che parlano almeno secondo i documenti che si si si si si hanno e che si che si leggono che parlo solamente di problemi di ordine e di ordine pubblico per la B fin qui possiamo anche temporaneamente accettare fondo sappiamo benissimo che le scuole
E l'Unione Sovietica figlio al dieci dodici anni si chiudono le scuole per i ragazzi di tredici anni quando il termometro va sotto il venticinque i venticinque gradi
Sappiamo benissimo che se c'ero se mancano riscaldamento si chiudono le scuole sul Colle anche da noi alla possiamo immaginare anche che se la giornata
Ci sia una situazione di ordine pubblico si possa forse per un giorno due richiuderlo Scola ma qui ci troviamo di fronte ad un fenomeno che va al di là
Del del fenomeno dell'ordine pubblico che ci troviamo di fronte
Ad un fenomeno che
Dispiace
Definire in un certo modo e quindi io non non lo non lo definì Roma che tutti noi sappiamo come come definirlo fenomeno del centro quindi stupisce che proprio
Un tipo di cultura
Come quelle Braida che una cultura cosmopolita che è una cultura di di di apertura che è una pur una cultura che si è
E avrà Sineri come dicono i francesi nelle culture di tanti di tanti altri Paesi non riesca a
A a trovare una soluzione per questo per questo problema
E anche qui facciamo delle distinzioni lo Stato d'Israele una cosa si dice il mondo ebraico il mondo ebraico è un'altra bene allora credo che su un tema come questo ci si debba aspettare
Delle risposte
Dall'altro mondo ebraico dal mondo ebraico dalla cultura mondo ebraico delle per l'università
E quindi credo che questo potrebbe essere una sfida che si può lanciare in questo momento al di fuori a questa a questa grande cultura che tutti noi rispettiamo e di cui noi godiamo intellettualmente i frutti prodotti di
Di confrontarsi proprio su questo successo riscosso che sarebbe molto piacere vedere quando fu una iniziativa cinque che venga da certi ambienti culturali a difesa e a sostegno di un'altra cultura di quella cultura della cultura dei palestinesi palestinesi e questo credo che è molto importante la seconda cosa che si può suggerire credo
E che proprio nel semestre bianco sementi anche sul scusate che qui leggendo i giornali uno poi viene sempre un furfante nel semestre nel semestre italiano il semestre italiano si fa si prenda qualche qualche iniziativa a proposito dello squalo ne sappiamo benissimo che purtroppo chi chi vive nel mondo della scuola sa che la scuola nel mondo vie il vaso di coccio rispetto ai vasi di ferro che sono l'economia la difesa abbiamo sentito anche anche anche questa questa mattina è sempre l'anello più debole della catena
Però sappiamo benissimo tutti che il il problema dell'educazione in questo momento
E ha assume
Importanza sempre sempre maggiore ce ne guardiamo di di
Le le nelle ultime elezioni americani e anche in quelle francesi bensì guardiamo i programmi di Buscè i programmi di Mitterrand B ai primi posti c'era proprio il il problema della cultura il problema e problema dell'educazione quindi vi pare questo ente
Un problema questo della della struttura educativa estremamente importante bene allora noi le chiediamo anche che durante il semestre di presidenza italiana in una delle occasioni che sicuramente ci saranno questo problema
Della disarticolazione di una struttura educativa in un grande territorio ricco di storia come e di cultura come quello come quello palestinese
Ecco che questo problema venga preso in in considerazione
Proprio per le qualità e la qualità e la valenza che questo che questo problema perché parlare di educazione e parlare quindi quindi di cultura significa parlare della vita stessa
Di un popolo e in questo caso della vita stessa di quel popolo cioè del popolo palestinese
Sferrazza
Adesso un bus
Vuole pregare prima l'avvocato mungere Point
Dottorandi
Carne Ninì
Di fare
Loro rispettive comunicazioni dopodiché
Successi succederanno i vari interventi
Però mi pare di poter proporre a questa Assemblea di andare oltre il termine che noi diamo fissato
Per i lavori della mattina e cioè andare fino alle due e chiudere il nostro convegno alle quattordici
Comunque dando spazio agli interventi che ci saranno richieste
Mi pare che sia una soluzione sagge corretta la parola avvocato Muggia
Che parlerà sul tema la violazione dei diritti umani delle leggi internazionali
Un numero di morti che sfiora i novecento e si è si avvicina drammaticamente pericolosamente i mille oltre trenta mila
Oltre trenta mila feriti oltre venticinque mila arrestati cinquantatré deportazioni oltre trecento case demolite le cifre parlano con una drammatica evidenza
Ma al di là di queste cifre che potrebbe anche essere il prezzo che un popolo pagherà per il raggiungimento del proprio obiettivo del riconoscimento politico del farsi Stato
Dicevo al di là di queste cifre vi sono altri punti altri
Altri punti che debbono essere richiamati all'attenzione e che sono di una notevole di una evidente drammaticità nel autentico tentativo di strangolamento che Israele conduce nei confronti del popolo palestinese nell'impedire di di farsi star di diventare star direi che i punti su cui sui quali richiamare l'attenzione sono tre il primo è quello della cultura delle scuole e su questo si è già diffuso il professor Sferrazza io non sarò certo io
A dilungarmi su questo punto se non per richiamare l'attenzione che un popolo non esistesse in una cultura non non vi è proprio la possibilità e che una situazione di blocco di totale blocco dell'attività scolastica che si protrae per oltre tre anni significa soffocare nel nascere la futura di un popolo
E dico anche che il l'apparente allentarsi di questa attenzione che data recentissima dal gennaio mille novecentonovanta solo per quanto riguarda le scuole secondarie e più apparente che reale
Tale da potersi sostenere che sia forse un motivo propagandistico da parte del governo israeliano
Perché le scuole secondarie dei territori palestinesi apparentemente aperte in sostanza sono ancora chiuse
Vuoi per il coprifuoco esistente in alcuni territori vuoi per la totale mancanza di strutture vuoi per la sistematica e oppressiva
Controllo oppressivo controllo che le forze militari attuano nei confronti delle scuole
Il secondo punto sul quale vorrei sul quale vorrei richiamare l'attenzione e che a mio avviso di drammatica evidenza e l'acquisizione di territori della West banche della striscia di casa da parte dell'Autorità israeliana
Oramai oltre il trenta per cento e probabilmente intorno al quaranta per cento dei territori sono acquisiti da Israele attraverso una tecnica sofisticata di requisizione
E che applicando in sostanza il diritto ottomano io adesso per motivi di tempo non mi sto a dilungare in un'analisi tecnica
Ma applicando i vari istituti del diritto ottomano distingue fra proprietà pubblica parlo dei territori palestinesi e proprietà privata
Per quanto riguarda il territorio di proprietà pubblica questi possono essere automaticamente requisiti sono
Automatica in concreto in sostanza automaticamente requisiti dalle autorità israeliane per motivi di ordine pubblico
E che invece per quanto riguarda i territori di natura privata dei privati
Sono i palestinesi a dover dare la singoli proprietari palestinesi a dover dare la prova di aver coltivato anno per anno questi territori per almeno dieci anni
Attraverso questo questa inversione praticamente dell'onere della prova in sostanza si rende impossibile ai proprietari palestinesi la prova perché capita spessissimo che o per motivi di siccità o perché un anno sono andati a lavorare altrove questa continuità di rapporto non vi sia e quindi anche questi territori possono essere acquisiti
Alcune cifre forse possono essere indicative
Nella striscia di Gaza
Il quaranta per cento dei terreni coltivabili sono affidati ai coloni che sono due mila e duecento cioè di contro a cinquecento mila palestinesi
Oltre il cinquanta per cento dei territori coltivabili sono affidati agricolo
Nel nel nella restante
Parte del territorio palestinese oltre il quaranta per cento sono affidati ad un numero di coloni che era sessanta miliardi sessanta mila alla fine del marzo mille novecentottantanove e che adesso ascende a circa settanta settantacinque mila
Quindi noi sviluppiamo dei discorsi politici facciamo delle analisi delle proposte politiche e c'è il rischio che il popolo palestinese sia senza terra
Che nasca uno stato che si voglia far nascere uno Stato ma senza aprire più la terra questo è uno dei punti determinanti io credo dei punti essenziali di analisi di attenzione anche che dobbiamo prestare a questa drammatica situazione l'altro attiene più propriamente ai diritti individuali e su questo sulle numerosissime violazioni di diritti individuali io vorrei richiamare l'attenzione su un istituto particolare ed è l'istituto della detenzione amministrativa in base al quale in seguito a successive ordinanze militari perché ecco vorrei precisare la gran parte del diritto che Israele applica nei confronti dei palestinesi viene demandata ai governatori militari
Il governatore militare secondo la vecchia tripartizione di Montesquieu assume in sé i tre poteri il potere legislativo il potere esecutivo il potere giudiziario per il semplice motivo e questo è più Rizzato darla governo israeliano che tutto il problema palestinese visto come un problema di ordine e quindi tutto era affidato a Kill Ortile pubblico deve mantenere i governatori militari
Dicevo che appunto le autorità militari possono arrestare senza alcuna motivazione senza contestare alcunché Anna persone arrestata
Per un massimo di un anno recentemente è stato prorogato al ad agosto
Del mille novecentottantanove da sei mesi che era è stato portato ad un anno e questo termine e prorogato può essere prorogato di un altro anno
In questo periodo entro novantasei ore il detenuto viene portato innanzi all'autorità militare che convalida o meno l'arresto
E basta non viene dibattimento non vi è conoscenza delle prove non vi è contestazione di reati
Vi è in sostanza un appena che viene scontata senza processo e che può essere scontata senza reato senza che vi sia stato reato anche questo viene più Rizzato in base a il motivi di ordine pubblico quindi su quest'quando noi valutiamo queste queste tre questi tre punti nodali sui quali io ho inteso richiamare l'attenzione l'ordinamento scolastico
Il il problema dei terreni dell'acquisizione dei terreni di proprietà e la il trattamento degli palestinesi sotto una forma che in sostanza si avvicina al puro arbitrio
Noi abbiamo abbiamo del delle prove ecco veramente una cartina di tornasole di quale sia il tipo di sistema che Israele applica nei confronti del del popolo palestinese
Quando andiamo in estrema sintesi molto rapidamente a vedere quali punti nodali del diritto internazionale vengano violati dallo Stato israeliano
Noi possiamo richiamare l'attenzione sui due punti il primo è quello della acquisizione dei territori io anche qui non starò a fare l'elenco delle convenzioni internazionali del patto Boni anche loro dell'articolo duecentotrentuno del patto di versare
Dico però dei vi offro come elemento di conoscenza che è un principio di diritto internazionale riconosciuto nella famosissima Risoluzione dell'ONU duecentoquarantadue del mille novecento
Toh sessantasette se la memoria mi assiste
Che il
Nel quarantasette credo che il che nessun territorio può essere acquisito con la forza non è quindi più il problema di sapere chi sia stato l'aggredito e chi l'aggressore questo è un argomento che può riguardare gli storici
Possiamo anche dare per scontato che Israele sia stato aggredito nel corso delle numerose guerre che si sono verificate in questo quadro né un principio di diritto internazionale che l'autotutela non può portare alla acquisizione di nuovi territori
Che la guerra
Creata si posta in essere per difendersi da un'aggressione anche si è risolta si vittoriosamente non può portare a d'acquisizione di territorio e il principio del non Fruits for adesso non vi possono essere premi non vi possono essere frutti per una aggressione
E questo è un primo principio di diritto internazionale alla quale Israele con mille contorcimenti mille cavilli ma oppone chiaramente una volontà di non restituire i territori
Ne parlerò più avanti un pochino più diffusamente ma basta leggere le dichiarazioni del recente governo Shamir pubblicate a tutta pagina sul Gerusalemme poster del ventidue giugno mille novecentonovanta piramide un un quadro un punto di riferimento di estrema chiarezza
Il governo israeliano è disposto a concedere ai palestinesi solo una parziale autonomia amministrativa non è disposto a cedere i territori non è disposto a riconoscere lo Stato non è disposto a trattare con lo e questo è un punto sul quale deve essere fatta la massima chiarezza non vi è la minima disponibilità da parte israeliana ad intavolare a a instaurare ad iniziare trattative di pace
E tutta la discussione che è sorta sulla famosa risoluzione dell'ONU la numero due quattro due se i territori dovevano essere restituiti integralmente
Dette irrituale o Teo Muccioli s'la famosa distinzione
Tra la versione inglese e la versione francese non ha più motivo di essere perché io credo realisticamente che nessun palestinese sarebbe disposto ad Huff a soffrire ancora fa soffrire il popolo popolo sulla politica della integrale restituzione di tutti i territori che questo sia un principio politico su quale questo i palestinesi portino nella nelle loro risoluzioni è un punto io credo che se fosse questo il solo motivo del contendere la pace sarebbe presto fatto non è certo questo il motivo del conte
Il secondo punto di diritto internazionale sul quale necessario richiamare l'attenzione e la Quarta Convenzione di Ginevra del dodici agosto quarantanove
E sulla cui applicazione la il governo israeliano Saudati la propria interpretazione a quella che ha privo di recente dato il governo israeliano non applica la Quarta Convenzione di Ginevra per il semplice motivo che non ritiene i territori frutto di una guerra si ritiene potenza Amministrante e non potenza belligerante
E quindi sostiene di applicare i principi della quarta di Turgon convenzione di Ginevra solamente per motivi umanitari non se ne tiene assolutamente non si ritiene obbligata ad applicare e questa è una risoluzione è un tipo di decisione che la Corte suprema israeliana ha preso in numerose decisioni in non meno di otto dieci decisione
Quando noi andiamo a valutare questo quadro che certo Fusco che certo molto scuro
Possiamo anche dare un giudizio su come la situazione stia evolvendo dal Governo di unità nazionale Peres Shamir all'attuale governo di famiglia
E credo che possano dare il quadro di questa situazione anche qui con estrema sintesi e saltando molti passaggi logici Massolo toccando alcuni punti nodali
Il le dichiarazioni su che prima richiamato ex hanno delle dichiarazioni che se si leggono sono di una chiarezza estrema cioè veramente non si può dire che Shamir giochi sull'equivoco o giochi sull'ambiguità e proclamato di lei a chiare lettere che l'intento di Israele e quello della acquisizioni dei territori
O quanto meno attraverso questa forma che che illustravo prima
Del creare alcuna club alcuni al alcuni appezzamenti nei quali concentrare i palestinesi ma che non possono assurgere ad una dignità di Stato non abbiano neanche la continuità territoriale
Creare dei dei ghetti nei quali in sostanza ammassare il il popolo palestinese dicevo che la situazione può essere può essere esaminata la situazione come si è voluta dalla costituzione del governo di Shamir tenendo presente un due o tre punti essenziali
La costituzione di un gruppo speciale di ministri che sia si proponga come obiettivo la repressione dell'intifada
E tra questi ministri Sciascia a Roma l'autore il l'ideatore della strage di Sabra e Chatila
Che fu unito a loro o quanto meno pulito politicamente non affidandogli più il ministero della difesa ma altri rilevanti ministeri ma che torna ad oggi ad occuparsi di problemi di sicurezza attraverso questo sorta di super gabinetto
Vi è poi un altro elemento estremamente significativo l'intento dichiarato di aumentare le gli insediamenti sette immenso insediamenti territoriali nell'ambito del territorio palestinese
E a questo si lega l'immenso problema degli emigranti russi
Problema che io ho visto soltanto accennare e sfiorare nel corso di precedenti interventi ma che a mio avviso è essenziale
Una fonte non sospetta la rivista della comunità israelitica Shalom di un mese fa dava con accenti trionfali il la notizia che era stato concesso il milionesimo visto da parte delle autorità sovietiche agli ebrei russi attenzione visto non ancora emigranti gli emigranti sono stati nel corso dell'ottantanove cento mila mai visti
Cioè ebrei che possono emigrare e potendo farlo sono un milione sì appena si allargasse ero i rubinetti di questa flusso centinaia di migliaia di ebrei potrebbe affluire nel corso di pochi mesi in Israele
Ed è un sofisma il sostenere che gli ebrei russi non andranno nei territori occupati
Ed è anche comprensibile gli ebrei russi che vengono via da una realtà estremamente drammatica come quella dell'URSS non hanno nessuna intenzione di calarsi in un'altra realtà drammatica come quella dei territori occupati
è un problema di spazi però se tre quattro cinquecento mila ebrei russi
Andranno ad insediarsi nei territorio israeliano automaticamente per un fenomeno di osmosi
Altrettanti se non proprio numericamente gli stessi ma certo decine di migliaia centinaia di migliaia di ebrei israeliani andranno ad insediarsi i nuovi sette mense
Che il governo Jean-Yves intende moltiplicare mentre bisogna dare atto che il Governo per c'aveva bloccato gli insediamenti già installati mantenendo sostanzialmente mantenendo sostanzialmente lo stesso numero che era stato fatto in passato ed aumentando le solamente di due nel corso di un anno e mezzo
Già il governo Shamir ammesso in programma illa costituzione di otto nuovi insediamenti nel corso di umana
E quindi questo un problema essenziale un problema a mio avviso discriminante e sul quale si giocheranno lei sorti del problema mediorientale
Io credo e mi avvio rapidamente alla fine che
Certo la incombe un'enorme responsabilità all'Europa e dall'Italia che avrà per i prossimi sei mesi come abbiamo visto e sentito più volte la la presidenza della CEE
Io credo però ecco che il due due osservazioni possano farsi ed è quella che il l'intendimento di Israele e quello di provocare una una repressione di far rifluire il la lotta del popolo palestinese verso atti di terrorismo
Questo potrebbe scatenare una repressione ancora non solo ancora più violenta ma un'autentica strage cosa che finora bisogna riconoscere il governo di Israele con un a corto uso dello strumento della violenza non ha fatto
Se solo usassero i mezzi pesanti verso i campi profughi potrebbero provocare centinaia di migliaia di morti in pochi giorni questo Israele nulla fa però e anche questo stillicidio questa repressione questo strangolamento della realtà palestinese sembra volevo farmi influire appunto la lotta dal popolo palestinese da una lotta pacifica che si rifà principi dagli anni come è l'intifada
Ad un ad un riflusso ad un tornare indietro verso atti di terrorismo e questa sarebbe un'autentica tragedia non solo per il popolo palestinese che Corradi del rischio di essere falciato di essere spazzato via ma credo anche per Israele Kearny fluide ebbe verso una realtà ce lo allontanerebbe drasticamente dalla da quello che Israele è stato e da quello che ci sta mutando con una mutazione genetica io vorrei e chiudere con un con una citazione di uno storico israeliano
Lo storico israeliano professore alla all'università di Gerusalemme e che così definisce la situazione in Israele
Viviamo qui in Israele una fase di crescente disprezzo dell'ordine liberale e di principi universali basilari come l'uguaglianza di fronte alla legge
E infatti la popolazione araba nei territori occupati è soggetta ad un sistema di leggi diverso da quello della popolazione ebraica
Lo interpreto come un pericolo concreto se non mettiamo fine alla occupazione dei territori l'ordine democratico esistente non potrà resistere alla pressione
Proviene dalla stessa parte israeliana un grido di allarme è in pericolo la stessa egli esistenza di Israele come ordine democratico come società democratiche
E quindi quando noi sviluppiamo ed è certo non è mio compito dare indicazioni dare proposte
Anche se ritengo che sia lo metto solo come brevissima parentesi che sia molto più utile e lo diceva prima il senatore Pieralli agire sui flussi finanziari agire sul momento economico sulle sul sugli intensi rapporti economici che Israele ha nei confronti della comunità europea e non parliamo poi nei confronti degli Stati Uniti tali e quali finanziariamente dipende io credo la mia è un'opinione assolutamente modesta e del tutto soggettiva che delle sanzioni economiche conclamate compatte Ribe a destra la realtà israeliana
Provocando un riflusso così come le sanzioni economiche provocarono un Coppa un compattamento intorno a Mussolini all'epoca delle sanzioni economiche per la spedizione inizio
Credo invece che si possa agire molto più efficacemente molto più fruttuosamente
Sul flussi finanziari sui flussi commerciali questo è un tema sul quale Israele estremamente sensibile ma non è mio compito e non è mia volontà
Attenermi o dare un contributo che non sono neanche tecnicamente in grado di dare su questo tema
Credo però che ecco che su questo che una cosa debba essere estremamente chiara quando lui facciamo queste analisi quando lui agitiamo questi temi quando noi ci facciamo portatori di queste proposte
Non è semplicemente essere parziali prendere parte per il popolo palestinese e questo è già sarebbe sacrosanto perché io ritengo che sia un sacrosanto diritto del popolo palestinese a vedersi riconosciuto come Stato credo anche chi ha diciamo per Israele perché Israele potrà vivere pacificamente potrà essere e già riconosciuta come Stato è già stato ma potrà vivere in tranquillità solamente in un in un contesto di pace in un contesto di estrema tensione
E Israele la stessa realtà israeliana si pone automaticamente e perennemente e quotidianamente in pericolo
E quindi quando noi agiamo per una prospettiva di pace parliamo non solo in favore del popolo palestinese ma parliamo in definitiva in favore del popolo israeliano grazie
Caccamo Gea do ora la parola il dottor Carlo Menini e il comitato medico italo palestinese
Che parlerà i problemi sanitari sui problemi sanitari nei territorio
Una piccola presentazione dal mille novecentosettantotto presso il Comitato Italiano di Solidarietà top con il popolo palestinese opera una commissione sanitaria
Nel mille novecentottantuno si è costituito un'associazione medica italo palestinese
Che ha numerosi membri in un pressoché tutte le grandi città italiane
Molti di questi membri
E io personalmente abbiamo visitato più volte soggiornato e lavorato nei territori occupati nei campi del Libano e in Giordania insiste riferisco quindi sull'esperienza nostra
Dopodiché naturalmente confrontata con quella di altre associazioni
Siamo in contatto stabile con la mezzaluna rossa palestinese con lunga con la Croce Rossa internazionale e con numerose altre associazioni mediche italiane e straniere
Dalla nostra esperienza e da quella altrui possiamo trarre alcune considerazioni di ordine generale
I problemi sanitari dei territori occupati hanno caratteristiche particolari condizionate dall'occupazione militare
I gruppi più importanti di questi problemi possiamo schematizzare di per grandi linee in problemi di ordine psicologico che sono pressoché generalizzati è sempre più nel tempo creeranno complessi difficilmente reperibili
Malattie dell'infanzia
Malattie infettive parassitarie sindromi da malnutrizione lesioni traumatiche e d'arma da fuoco comprese le frequenti e gravi lesioni oculari
Per dare così dei degli esempi molto semplici ma che possono far capire la gravità della situazione
Anche l'uso improprio di armi non diciamo molto sofisticate o di contenti anche l'uso improprio per esempio del semplici e lacrimogeni possono creare delle lesioni permanenti
Che possono in pieno impegnare per mesi e mesi delle strutture sanitarie
Per esempio del gas lacrimogeno immesso in una stunt una ambiente chiuso può creare lesioni
Dell'apparato respiratorio lesioni oculari che possono portare al palo pagamento della cornea alla cecità
Quindi anche l'impiego diciamo così banale di fosse alla portata di più quasi tutti diciamo di di giovani soldati israeliani possono creare dei problemi molto seri
Un problema molto più serio e quello della riabilitazione di un numero notevole di invalidi
Le condizioni igieniche sono gravemente carenti sia in molti campi di rifugiati sia in aree rurali sia in quartieri urbani lasciati degradare così una quota rilevante della popolazione soffre per sovraffollamento carenza abitativa ed alimentari insufficiente fornitura di acqua mancanza di impianti per l'allontanamento di rifiuti liquidi e soldi
Inoltre vi è carenza di servizi sanitari adeguati per l'intera popolazione è evidente la contraddizione tra un buon livello culturale e organizzativo di una parte di tali servizi in generale gestita dall'Umbria con staff palestinese
O da organizzazioni palestinesi con o senza il supporto dell'usura o riorganizzi organizzazioni non governative e il degrado invece di alcuni servizi cosiddetti governativi assunti incarico dalle autorità di occupazione
Il personale spesso è qualificato nella maggior parte dei delle branche mediche infermieristiche non manca ma generalmente sotto impiegato i progetti di collaborazione
Dovrebbero dunque tendere all'utilizzazione del personale disponibile non impiegato in condizioni che gli consentano di esplicitare la propria preparazione e attitudine organizzativa
Vi sono tuttavia settori che richiederebbe un ulteriore impegno di qualificazione di specializzazione quali Ortopedia anestesiologiche oculistica
Neurologia fisioterapia e tecnica ortopedica
Sarebbe anche utile una presenza temporanea di medici specialisti in questi settori di fisioterapisti per far fronte a un incremento a Couto di casi di invalidità creati dalla repressione
A giudicare dall'esperienza passata appare problematica la possibilità di migliorare le condizioni di attività del settore governativo in persistenza dell'occupazione mediante aiuti internazionali
Un intervento d'altra parte sembra urgente specialmente nella Rete ospedaliera di Gaza
Il maggior ospedale della zona al Cifa a reparti di degenza in condizioni pessime in contrasto con quanto è affermato in relazioni governative israeliana
D'altra parte esiste anche la necessità di sviluppare servizi di medicina di base e preventiva per la quale esistono premesse importanti nel senso che è maturata una cultura medica locale molto cosciente di queste necessità
Ne sono scadenti s'servizi volontari svolge programmati in collaborazione con unità universitarie di common circa di Bir Zeit dotata di collegamenti a livelli internazionali
Tuttavia questi servizi territoriali svolto volontarie non riescono a coprire l'aria geografico del fabbisogno
Sono stati obbligati a convertire parte della loro attività in interventi di pronto soccorso per il trattamento delle lesioni subite da migliaia di civili negli scontri con l'esercito
Infine un bisogno immediato che si prevede ancora crescente persistente nel futuro per un lungo tempo e quello del personale dei presidi per la riabilitazione di handicappati in gran parte giovani ragazzi
Le cui lesioni traumatiche hanno spesso avuto esiti in guarigione imperfetta per la presenza di frammenti di pallottole di lesioni vascolari di lesioni nervose
Vi sono numerosi amputati
Un altro grave problema è rappresentato dalla mancanza di una struttura sanitaria centrale organizzata in modo capillare
In grado di operare su tutto il territorio e di coordinare gli interventi sanitari in ogni campo
Questi interventi sanitari nei territori occupati avvengono attraverso fin proprio fondamentalmente tre settori lunga il settore governativo nel settore privato
L'umbra alla responsabilità per l'assistenza sanitaria dei rifugiati palestinesi che rappresentano l'ottanta per cento della popolazione nella striscia di Gaza
E il quarantacinque per cento in Cisgiordania
Tuttavia nella sua attività lunga agisce anche in zone di transizione come aree villaggi dove rifugiati non vivono più né campi pur essendo ancora iscritti nelle liste degli aventi diritto e servizi dell'agenzia
E dove la popolazione di rifugiati e mescolata a quella non rifugiata
D'altro canto per svolgere le sue funzioni lunga non usa solo strutture proprie ma di si convenziona spesso con istituzioni del settore governativo del settore privato
Il settore governativo dipende dalle autorità militari di occupazione che molti casi hanno modificato le normative giordane per egiziana vigenti prima dell'occupazione
Su di esso hanno competenza anche altre autorità civili del governo israeliano Ministeri della Sanità e del lavoro ad esempio e in questo settore salvo alcuni dirigenti il personale e palestinese
Il settore privato e quello più attivo ed è rappresentato da fondazioni o associazioni senza scopo di lucro in parte di origine locale in parte ha sostenuto ho costruito da fondazioni internazionali vi è anche un settore di professione privata individuale sono ambulatori medici e farmaci non risulta che esista una descrizione completa di questi servizi sanitari esistenti
Devo riconoscere che abbiamo incontrato anche molti medici e molti esponenti di organizzazioni umanitarie ebraiche sia in Israele che fuori molto interessati a questi problemi sanitari
La situazione di Gerusalemme Est era più difficile da tracciare perché inclusa a seguito dell'annessione alle statistiche dello Stato di Israele
Sulla salute in Cisgiordania e Gaza presentano relazioni annuali all'Homes si allunga sia il governo israeliano sia la società della Mezzaluna rossa palestinese mediante l'osservatore dell'Olt presso l'ONU
Purtroppo il confronto tra queste varie fonti rivela molte contraddizioni
E oggi si aggiunge un'ulteriore ragione l'incertezza che generata dalle trasformazioni prodotte negli ultimi anni dal Movimento nazionalista palestinese né per i produttori occupati
Se stanno infatti costituendo e con notevole accelerazione dall'inizio della sollevazione forme nuove di aggregazione sociale molte delle quali hanno specifiche finalità sanitarie tra queste e le associazioni femminili professionali Caretti attive preesistenti si sono stabiliti rapporti estese le istituzioni accademiche ed internazionali
E queste
Si sono osservate alcune realtà che danno ragione a questa istanza
In conclusione costa possiamo di pratico così conclude ci sembra che in prospettiva si debba raggiungere la creazione di un'organizzazione sanitaria stabile
Capace di operare su tutto il territorio e in tutti i campi di interesse sanitario ma per far questo lo sforzo deve essere molto importante certamente fra assi effettuato a livello governativo da diversi Paesi dove nasce e con mezzi importanti
E i vari interventi
Dovrebbero essere efficacemente coordinati per non disperdere energie per quanto riguarda l'Italia oltre alla partecipazione a questo progetto di massima e all'invio periodico di materiale sanitario quando viene richiesto
Secondo nome si dovrebbero rapidamente realizzare tre importanti obiettivi e cioè il primo a cogliere nelle nostre strutture personale medico paramedico e amministrativo palestinese per corsi di perfezionamento di specializzazione
Due attivare centri per il ricovero di malati particolari bisognosi terapie specialistiche e tre trovare la forma con cui inviare operatori sanitari italiani nei territori occupati per lunghi periodi perché possono stabilmente lavorare con colleghi palestinesi
Tutte queste iniziative sanitarie dovrebbero probabilmente essere concordate anche con le autorità sanitarie israeliane
Per quanto riguarda invece l'approdo della nostra associazione medica noi abbiamo presentato ed abbiamo avuto l'ho già all'approvazione di quattro progetti che sono in fase di avanzata elaborazione con alcuni organi organizzazioni non governative
E ricerca cooperazione di omaggi uccidi Bologna Creek di Reggio Calabria e disegni di astio
Ai quattro progetti
Riguardano uno la medicina scolastica e sarà uno dei primi strumenti per la valutazione epidemiologica si svolgerà nell'aria di Gerusalemme e Ramallah il secondo progetto è un progetto di riabilitazione
Addio Henin nel nord della Cisgiordania per rispondere a esigenze urgenti un terzo progetto e di medicina preventiva sempre a geni
è il quarto e l'ampliamento di un ospedale pediatrico già esistenti ad Hebron già operante con un poliambulatorio di base e in cui a breve scadenza si prevede l'attivazione di un reparto di degenza grazie
Fiordiso
L'impegno
C'abbiamo con ciò abbiamo esaurito lo svolgimento delle comunicazioni
Che sono state peraltro annunciate
Nell'invito nel programma che avete avuto
Iniziamo il vero e proprio dibattito non abbiamo molto tempo perché avevo deciso di chiudere entro le quattordici io prego quindi coloro che già si sono iscritti di
Come dire osservare un tempo discreto
E darei subito la parola nostro Visco ospite
Di un altro Paese
Di un mondo
Che rappresenta l'associazione parlamentare euroaraba
Da un
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Era emigrata ringrazio invece il primo do la parola alla
Luisa Morgantini
Che parlerà nome della situazione per la pace
Prendo sempre
Io vorrei far presente a coloro che interverranno una decisione che abbiamo preso di chiudere i nostri lavori dice certo ne terrà conto no intanto mi pare che qui già alcuni anche Rognoni ed eccitato di esperienza
Rilevante importante che abbiamo fatto come forze della pace anche movimento associazione che è stata l'esperienza di Time for Peace a Gerusalemme nel dicembre del ottantanove e abbiamo chiamato in realtà il novanta appunto anche Time for Peace è stata un'esperienza estremamente importante perché a Gerusalemme ci siamo ritrovati
Forze di pace israeliane
Che hanno marciato insieme per chiedere una cosa fondamentale che il riconoscimento dello stato di Palestina due popoli due Stati è stato molto importante pensiamo che questa esperienza debba però continuare
è stata un'esperienza di gente che ha voluto dimostrare che anche con i popoli e non soltanto attraverso governi è possibile agire è possibile fare e agire in luoghi di conflitto così importante così fondamentale
Ora la continuità a questa Time for Peace è stata moltissimi è stata forte in Palestina in Israele perché appunto
Anche per organizzare il palestinese le forze pacifiste italiane è stato un momento di comunicazione e di dialogo ulteriore è stato importante qui in Italia anche in altri paesi dell'Europa perché appunto ha visto una enormi milioni di esperienze di solidarietà
Generare si per la Palestina non soltanto a livello della gente dei comitati ma anche delle istituzioni si è formato un coordinamento e dei comuni per i gemellaggi e azioni di società con la Palestina occupata
E vogliamo continuare adesso questa Time for Peace con un appello che poi vi leggerò è molto breve
E che verrà lanciato edile verranno raccolte le firme fino al sette ottobre quando una delegazione di palestinesi e israeliani verrà in Italia per parlare appunto con chi era presente sarà la presenza della CEI
E per per e poi andare in alcune capitali d'Europa per dire la volontà appunto di operare che la presidenza e la cella ceste essa operi perché i negoziati
Avvengono vogliamo anche poi continuare su una questione che Muggia qui ha sollevato ed estremamente importante che la questione dell'immigrazione degli ebrei sovietici
In Israele in Palestina ad Helsinki c'è stata la stima scorso una conferenza del movimento pacifista europeo e abbiamo avuto un incontro anche con ebrei sovietici fondi forze rappresentante diversi paesi dell'area dell'Est e abbiamo preso degli impegni di continuare in una conferenza che sarà Praga che sarà chiamata la conferenza ai cittadini questo lavoro per fare in modo che appunto in Israele in Palestina non avvenga
Quello che sta avvenendo oggi quindi continueremo la nostra attività in questo modo vorrei leggere un appello che chiedo poi a tutti di essere portatori di farlo proprio Nun qui ovviamente la stessa Conferenza ma poi nel lavoro che sarà continuativamente
Perché pensiamo che sia importante che raccoglie anche alcune cose che mi avete questa mattina e che insieme importante anche per esempio da mattina
Sulla funzione che la CEE ha avuto e su come può operare la certezza su come può operare prende il governo italiano perché davvero si ponga fine alla alla a alla tragica situazione del del popolo palestinese di leggera e quindi o questo appello che sarà appunto un appello non soltanto della stazione per la pace ma tutto Time for Peace anche a livello europeo perché insieme appunto le forze di pace israeliani l'avventore palestinese porteranno anche poi alla presidenza della Cei Argo che ritagliano
Nel dicembre ottantanove il movimento pacifista europea manifestata Gerusalemme mano nella mano con i pacifisti israeliani e palestinesi per sostenere la propria piattaforma di pace due popoli due Stati rispetto dei diritti umani civile fine dell'occupazione
Trattativa di pace con l'OLP convocazione di una conferenza internazionale di pace
Pace sicurezza e Out There determinazione per entrambi i popoli di fronte la drammatica evoluzione della situazione nei territori palestinesi occupati del rischio di una nuova tragica guerra noi cittadini d'Europa intendiamo ribadire rilanciare questa piattaforma di pace unica base ragionevole
Per una soluzione non violenta del conflitto chiediamo al governo italiano che assunta la presidenza della CEE e a tutte le autorità europee di operare attivamente su questa linea impegnando sia in questo senso anche mi pare che il documento dei sindacati in parlare a sostenere la proposta di invio immediato dei caschi blu dell'ONU esercitando ogni pressione sui governi israeliani americano per porre fine alle morte le violenze e le violazioni dei diritti umani e impedire un'ulteriore degenerazione dello scontro
Applicare sanzioni economiche nei confronti dello Stato di Israele come strumento di pressione finalizzato all'apertura di una trattativa di pace e alla cessazione delle violenze
Mi pare che Muggia qui dicesse avessero obiezioni rispetto a questo obiezioni perfettamente pur legittime anche vere sono le argomentazioni che in questi anni abbiamo usato anche noi per i per fare in modo che non ci fossero appunto questo compattamento
Della città israeliana però riteniamo e abbiamo ritenuto che sia ormai tempo che invece sanzioni economiche precisa vengono poste
Abbiamo parlato anche con organizzazioni pacifiste israeliane chiaramente non diranno una cosa così apertamente per Ko però né tempo né pensiamo che sanzioni economiche vengono fatta di Israele non è più possibile
Che mentre continua il peggiore in realtà la condizione del popolo palestinese per la repressione Israele ambienti di suoi rapporti economici aumenti sui rapporti culturali
E in realtà pensiamo anche che sia veramente maturo il tempo per noi tutti di operare concretamente per questo certo con tutte le accortezze del caso con tutte le possibilità tra il tempo che il Governo italiano che governi opere europei assumano
Queste posizioni devo dire che l'AQP ogni mattina mi è stata estremamente
Forse perché è un vecchio sindacalista come noi diciamo pensato che
Rimane nel cuore e testa in molta gente e quindi credo che sia importante che questa nostra richiesta venga venga sostenuta elaborare poi con urgenza un piano di pace dell'Europa e da portare avanti in tutte le sedi politiche diplomatiche con decisione in piena autonomia del stati Uniti ecco questo è l'appello che noi porteremo avanti e che assieme alle forze anche pacifista israeliana il rientro dei palestinesi presenteremo al governo italiano alla presenza della CEE per per questo pensiamo davvero che i tempi del dell'intifada sono tempi drammatici tempi politici sono purtroppo tempi lunghi credo che dobbiamo riuscire a unire queste due cose perché la sofferenza e la mancanza di diritto che il popolo prese prima di servire veramente eccessivo non è più possibile
Ringrazio molto
Anche per questa questo appello finale
La parola onorevole Benzoni diretta
Dice
Il responsabile del dipartimento essere partito socialista
E poi nemmeno poi abbiamo sì abbiamo tempi stringono Laura tronche o che a nome dell'erogazione non governativo in bici
Ed egli era una breve nota e poi dopo la parola Nemer Hammad rappresentante del loro qui a Roma intervento molto atteso prego nel mezzo ma io vorrei semplicemente
Riprendere
Ma alcuni aspetti la discussione generale che
è rimasta forse nei termini in cui la poneva
Il
Sardelli fu molto aspra
E cioè parlare dello Stato del processo di pace e di che
Di come rilanciarlo gioco indicazioni molto generiche su questo punto
Che il processo di pace sia a Oliver il livello
Quasi zero non c'è dubbio ed è a livello quasi zero posti nei termini questa la potatura di Saviano lo abbiamo discusso per un anno e mezzo
Forse abbacinato da proiezioni di un piano direzioni formulato dal governo israeliano il sedici maggio del mille novecento ottantanove
Se una di avanti poi ad un piano pecche che piano non è perché ultima lo piano fra riformismo e ci esagerare si è presentato un memorandum d'intesa mi pare si caduti nel gergo diplomatico cioè una specie di quindi dentifricio dei punti su cui le parti potrebbero essere d'accordo
Questo è un album di intesa
Era già abbastanza diciamo così
Per certi aspetti favorevole tesi Serianni il senso lago punti di vista perché si discuteva della proposta il governo israeliano e non di altro anche Phil stabili principio che potevano anche se sollevate altre questioni
Ma non ascoltate posso sollevata senza gran tifoso ascoltate
E si stabilì il principio che la delegazione palestinese dovrà essere scelto di comune accordo le parti interessate con ciò mantenendo il veto
Nominativo qual dei governi seria sulle personalità che hanno chiamati a partecipare al dialogo
E non esita si è pentito a questo punto ha deciso di cos'è questo memorandum d'intesa un diktat
Il governo insieme dicano per essersi offeso per un certo tempo Ciano basta me ne vado non partecipo più
Per poi scoprire
Voci stampato in fondo levi un pragmatico anche se non sa l'inglese lo usa per Di Pietro non è obbligatorio no Pers
Per fare i negoziati per sentirsi espone e di e aggiungendo poi che si sperava che il governo israeliano individuasse alcuni o i palestinesi dico che potesse se accettati può arrivare però al fondo no anche la foglia di fico d'asilo stava sparendo
E nonostante questi gardesano ha risposto che tutto sommato la cosa mi interessava perché oggi in una situazione in cui Israele minacciato insolvenza Saddam Hussein no dal mondo arabo oggi
E la pace non passa più essenzialmente sul viale con i palestinesi quindi privati al all'non direi al suicidio ma lo no a un infanticidio Barisano ha ucciso il suo stesso piano di pace
Seconda considerazione
Ciò significa che a questo punto l'opposto specie dopo l'intervento del sebbene suo molto
La strategia adottata dal movimento palestinese ha chiesto molti anni a questa parte cioè quella di puntare su da una parte sul l'intervento americano e dall'altro sullo sulla modifica copie pubblica israeliana è un è un piano è un progetto sbagliato e quindi Balatsch sostituto da un altro o da un'altra parte dal dato da un'altra linea a me sembra di no a me sembra cioè che la tesi che
Prevalse iniziali dagli anni ottanta
Che si dovesse puntare ripeto sul diavolo diretto e quindi sulla modifica
Del all'interno del più ricco più repubbliche seria fosse una linea corretta perché siamo dividere molto brevemente
Se hanno avuto con la discrezione del tempo se in che cosa questa linea è mancata
Già prima considerazione poi fare è vero che gli americani siano organicamente
Legati alla pretesi dello dell'Hobbit equità lobby ebraica
A me sembrava tesi Agenzia forse una piccola ecco sia una potrà nessuna forzatura
Che io conosco è poca in una storia in questi undici anni in cui gli americani assunsero posizioni ricordo gli anni a fine anni Sessanta nove indiani miliziani settanta
Sotto Johnson e poi sotto l'uso anche sotto Carter in cui non soltanto puntavano a soluzione che comportava allora la restituzione dei territori occupati
Ma punta volati sull'attivo che non coincide con quello dell'Italia
Perché cosa come alla cui evidentemente cosa c'è oggi
Con la cera allora non c'è oggi
Due cose sostanzialmente
La la capacità di pressione del mondo arabo e ridotto ormai a livelli molto basse mentre allora era consistente all'Acer ricatto petrolifero il mondo alla cyclette abbastanza unito oggi non c'è né l'unità del mondo ardenti legato petrolifero è assai debole mentre assai forte in grado di dipendenza di questi Paesi dagli Stati Uniti per questo rispetto a minacce che viene loro no loro più e pubblicare il partito no
Per vari islamiche fondamentaliste che oggi è più capacità di pressione e di dipendenza del mondo arabo
Rispetto alla aiuti o accidenti quanto tu sia inversamente a caccia di pressione mondo ama i confronti o CIPE
Fratangelo all'Europa all'Europa gli anni settanta e europei che si conclude coalizione di alle dichiarazioni Venezia
Anche allora forse per piacere petrolifere l'Europa lo svolge un ruolo abbastanza consistente di pressione e questo invece oggi totalmente assente suo elemento utopie Boban ha tenuto conto che io credo che quando si parla del ruolo dell'Italia il processo di pace si parla anche di cosa può fare l'Europa
In questo campo
E credo che qui un margine per un intervento per la pressione per un'indicazione politica
Che consideri preleva la permanenza di questa crisi perché sua aggravarsi potenziale con la minaccia alla pace posso essere fatta di emozioni loro ha un ruolo politico da svolge globalmente così ha nei confronti degli Stati Uniti che questo si può mettere in moto il meccanismo che va non dò per scontato di identificazione totale dei servizi una politica Israele così un primo elemento che forse andrebbe deve il fuori no come indicazione qua valutazione questo lo stinco
E c'è un altro dato riguarda sempre dell'Oropa con Israele con lo Stato per la Palestina
E qui c'è un elemento vada va consigliato ad una tisana oggi
Non farà grandissime accentuazioni e non avremo installazioni massicce di di di di di di reclusi nei territori occupati non avremo accentuarsi grave prese avremo lo stallo il silenzio
Su cosa conta stona calcolo oggi Shamir calcola che saltino i nervi
Dei prestiti due calcoli spera ardentemente che José cioè senza speranza bloccata riprenda il terrorismo riprendano
Non recentemente spera vedrete che cioè e ed è la sua posizione di stallo di negativi Isma'di di totale negazione possa essere in qualche modo cancellata da una ripresa ripeto
Da mesi minoranza non gliel'ha fatta interna estruso per con cure e quindi io credo che due cose in questa in questa linea vadano fatti
Per evitare questo Ribera prima la la pressione politica nipote Stati Uniti la seconda
E credo un rapporto molto più strette molto più intenso dell'Europa colpita ritorno quattro con i pericoli presenze col cupa non soltanto dal punto isole commerciale ma anche per sostenere tutte quelle forme di aggregazione
Sociale economica culturale che oggi sono violentemente contestate perdura miseria in questo senso e concludo
Cura prassi che va anche al di là del governo sudafricano il governo sudafricano no
Non razzista di Pretoria ma mai credo ostacolato il formarsi allegazione no diciamo culturali e so che so che economica all'interno della maggioranza nera sperando che questo no comporta sul processo di integrazione quindi sposto Stasi scorso sulla sul suo stato sullo Stato democratico invece oggi Israele contesta tutti i giorni
E poco presiede collettivamente persona merito quindi uno sforzo la comunità europea di colleghi ed evitare di collegamento costante queste con queste realtà che sta maturando che lotto però prudenza sia a soli tre cessati perché ripeto dobbiamo guadagnare resistere l'immediato futuro e poter riprende il discorso le fila del discorso di pace con più possibilità che nel passato grazie Laura trovo che ero
Leggerò così
Creazione di un osservatorio europeo permanente in Palestina promosso da undici organizzazioni politiche di solidarietà con la Palestina e organismi non governativi
Queste sono gli avvocati della CGIL il Centro Internazionale Crocevia fare alle forme il cricket e Reggio Calabria Terranova cuffia la CISL e la l'Associazione per la fase l'azione penale del fuoco ordinamento dei genitori democratici e comitati farle fare si prega di via Veneto
In realtà statunitense al Consiglio di sicurezza dell'ONU all'invio di osservatori in Bank e Gaza la rottura diplomatica degli Stati Uniti come lp il ritiro dell'Unione Sovietica dalla scena mediorientale
Hanno lasciato un pericoloso vuoto della comunità internazionale nel conflitto israelo palestinese
I palestinesi non più sorpresi dalla politica americana comunque amareggiati per l'isolamento in cui sono stati lasciati guardano all'Europa in particolare all'Italia che ha la presidenza CEI
Fino al trentuno dodici novanta quale principale interlocutore per sbloccare lo stallo del processo di pace
L'Europa può e deve a nostro avviso diventare soggetto determinante per la riapertura dei negoziati diretti tra palestinesi ed israeliani
Con l'obiettivo di giungere in tempi ragionevoli alla conferenza internazionale di pace sul Medio Oriente
Dania punta ad ottenere il controllo totale dei territori occupati per costruire l'antico ed attuale Progetto della grande Israele la cui capitale sia Gerusalemme
Fin dal mille novecentoquarantotto abbiamo assistito ad un lento ed incessante esproprio della terra e dei beni palestinesi all'abbattimento di case e villaggi a discriminazioni di trattamento tra la popolazione israeliana e quell'Aranda
Alla violazione dei loro diritti umani e da quella del diritto internazionale
Le risoluzioni ONU prevedono la cui esistenza su questa terra di due popoli organizzati in due Stati e non riconoscono Gerusalemme quale capitale dello Stato israeliano
A Gerusalemme lo scotto di questa politica prepotente lo stanno anche per Campari pagando le comunità di credo religioso diverso da quello ebraico a qui vengono espropriati ed occupati i luoghi di loro appartenenza
Con l'insediamento di migliaia di ebrei sovietici nei territori palestinesi si sta compiendo molti ma ne Simone di fatto delle terre palestinesi
Il silenzio internazionale pesa ed è mio prima
E questa quelle israeliana una politica che sta preparando l'opinione pubblica ad ormai per scontato un conflitto armato in territorio giordano unica patria palestinese riconosciuta dal Samir
L'Europa deve quindi giocare nell'ambito della comunità internazionale e conformemente ai propri interessi
Un ruolo più consapevole nella costruzione di un reale processo di pace che scongiuri una probabile degenerazione ed estensione del conflitto
All'intera area mediorientale
Siamo qui dunque per proporre la creazione di un osservatorio permanente in Palestina di alta rappresentanza politica sociale che veda coinvolti i partiti politici e le commissioni esteri dei gruppi parlamentari
Le forze sindacali gli organismi non governativi la chiesa gli avvocati e di magistrati gli uomini di cultura
Aree due delegazioni mensili composte da almeno cinque persone che per dieci giorni consecutivi svolgano per un anno in Israele e nei territori occupati
Un lavoro di informazione e di rilevazione sullo stato dei diritti umani e la volerti la violazione del diritto internazionale
Che valuti la possibilità di rapporti economici preferenziali tra la CEE ed organizzazioni palestinesi
Una serbatoio sull'educazione del diritto allo studio e contro la chiusura dell'università
E delle scuole che sta arrecando gravi danni allo sviluppo culturale e sociale di un'intera generazione di giovani palestinesi una serrata infine sui problemi sanitari dei territori occupati
Questa proposta presentata lì sì sì Pdl alla convention pacifista di Helsinki
E stata favorevolmente al colta con il conseguente impegno di estenderla ad altri paesi in sede d'incontro europeo ed internazionale alla European and international Simposio di Ginevra prevista per la fine di agosto
Il prossimo incontro invece previsto a Roma e per lunedì ventitré luglio mille novecentonovanta ne chiediamo la partecipazione di tutte le forze interessate
L'appuntamento è alle ore dieci presso il Centro Internazionale Crocevia in via Merulana duecentoquarantasette al quinto piano
Copia di questo comunicato io non lascerò all'entrata lì alla segreteria sul tavolo ce ne sono circa cinquanta copie interessati quindi possono prenderlo per l'appuntamento grazie grazie
Molto bene fanfarone vera ma
Voglio ringraziare i le associazioni nazionali di amicizia
Detti operazioni emanava
Il comitato Italia Palestina
Il gruppo parlamentare viverla cooperazioni italo araba
Per organizzare i questa manifestazioni
Questa iniziativa
Che viene credo in un momento particolarmente importanti
Non solo
Per motivi futili el presidenza italiana la comunità europea chi un elemento importanti
Ma anche i Pirlo
Cui Duranti cambiamento che
Con la guerra non c'è possibilità che il Re Sole fari
Tutti questi tipi di problemi soci al menti un conflitto come quello nel Medio Oriente
Noi palestinesi credo tutti lo sanno sa credo tutti voi sacchetti pieni
Che credo lo abbiamo fatto e il massimo
Quello che lo abbiamo deciso nel nostro Consiglio nazionali e nascere nell'ottantotto Stato
Tre anni prima dell'ottantotto è stata una cosa nessuno può immaginarla anche dalla parte nostra
Naturalmente ma che cosa è stata la risposta israeliana sappiamo tutti
La chiusura
Il famoso piano Shamir
E poi Venuto quello che si chiama le che hanno detta che verrà mentì nonni un piano sono punti il romantico
Cadute al governo israeliano ha motivo di rispondere su questo piano
Ottici o un confermo Enea Israele composta di quelli che hanno rifiutato di dare risposte
Fra le cose strane credo in questo conflitto
Che dal quarantotto fino alla fine dell'anno scorso ottanta nuovi e il novantatré per cento dell'aiuto degli Stati Uniti d'America per il Medio Oriente i andato per le strade
Israele quasi come le tratte il tredici membro della comunità europea come abbiamo sentito prima
Ma lei la cosa nuova cullati uscita
Nel giornali israeliano ER Piotta Castronovo all'undici luglio qualche giorni fa
Per anni
Abbiamo parlato tutti lo hanno parlato chi
E il massimo che
Gli estremisti Enea Israele e voi vi hanno quello disse strettoie ricco un popolo con od altro
Con più chiarezza assiste twitt rally ebrei
Al posto di palestinesi
Io ti ho molta offrono l'undici luglio al nomi del riesce dei rettori
Del ministero dell'Interno etiche Straelle dissi
Un tema sotto il mio arrivati che immigrati e per Israele in questo in quest'anno non sono i pareri
Il sessantacinque per cento delle immigrate della Romania non sono ebrei
Chi cosa in questo caso parliamo di qualunque tipo di diritti umani di che cosa le situazioni le avvierà se tu assessore situazioni nel sociale
Buoni hanno qualunque immigrato
Che con la sua presenza modo un atto ragni
Diventa un IMI Mirko per palestinesi anche per motivo di liberi
E come questi mio arrivati diventano dal stesso giorno del loro
Presenza
Cittadino e armato
Tanti del del russi o Sophie etici ebrei o non ebrei perché se il trenta per cento non sono ebrei
Arrivano parte da loro con famosi dui fu e il Volvo e l'appeal
Il pensano detto lo fari una il e un forno
La seconda cosa comparano armi
Due giorni una settimana dopo loro acquisti
Oggi la situazioni nel Medio Oriente i Chiarotti non c'è nessuna
Nessuna possibilità di non è inziative papponi o di uno dia
Israele dice che non non deve essere impegnata direttamente i o ente recentemente nel negoziato
Il governo israeliano discipline quasi
Spinesi chi debbano partecipare nell'incontro del Cairo
E in questo caso con questa chiusura di un processo di Paci chi cosa rimane
Rimane solo la preparazioni di un'altra cosa
Perché con la mancanza di un avanzamento verso la pesci l'altare alternativa alla preparazioni per una guerra
Io credo
Opportunità politica oggi con la presidenza italiana
Con tutto il rispetto di altre parti nella comunità e credo che in Italia ci una realtà o un po'differente
Sì un grande movimento democratico Popolari
La solidarietà
Con tutti i popoli coi lottano per la loro le persone le le parta compresa al popolo palestinese
L'unico paese nella Comunità europea Dolfi lo status diplomatico del dell'orto è stata decisa del suo Parlamento
L'altra realtà grazie
A centinaia di italiani italiani che hanno partecipato nella marcia di pace in Palestina l'anno scorso
Grazie agli amici compagni del sindacati movimenti giovanili
Chi hanno ha fatto tantissimi iniziativi durante questi anni info fuori della giusta causa del popolo palestinese
Io credo questo tutto tutto una cosa importante anche Pier un governo che Espresso Enti fare in
Occasioni
Il suo impegno desiderio di fare il qualcosa più importanti Pierre un soluzioni che questo conflitto mediorientali
Ancora tutti ricordiamo le dichiarazioni
Presidente del Consiglio del ministro delle Esteri il ministro Di Michele è stato molto chiaro quando ha detto grafica Rory questo decisione delle Stati Uniti d'America riguarda la rottura del dialogo con noi
Il presidente Arafat ha mandato
Due giorni prima del vertice di Dublino
Un messaggio molto importante al presidente Andreotti che ha letto questa questo messaggio per altre presidente della Comunità europea
Per tutto questo noi palestinesi siamo ottimisti chi
La presidenza dell'Italia ci sono veramente possibilità
Per superare i
Stata importanti ma nell'ottanta
So per rari la dichiarazioni di Venezia con una e maschietti fa politica
Questo ottimismo basato anche i su qualche i fatti
Perché
Subito dopo la presidenza dell'Italia e il ministro Di Michele essa
Chiesto la necessità di ieri alle più presto possibili un incontro fra la troika araba e quella europea
E il ventiquattro L'Ulivo fra qualche i giorni dobbiamo avere questo un contro cui a Roma ci sono tanti proposti da parte dei nostri amici compagni
Del sindacati del movimentismo femminili per andare alle stesso livello questo dialogo i loro arabo
A livello ufficiali con un dialogo a livello popolari possiamo dire la diplomazia popolari
Tutto questo da
Un grande incorre in cemento al nostro popolo nei territori occupati perché i più che il nostro popolo senti la solidarietà più questi enti che nonni e dimenticato
Più Shakespeare c'è la possibilità di non arretriamo a un disperazioni io credo
Molto importanti speriamo tutti amici in Europa che hanno dato tantissimo per estrae lì
Ma della sua nascita
Durante la sua nascita e dopo possano
Non fare le stesso orrori quello del quarantotto quando hanno dato tutto l'appoggio per la nascita di Israele
E hanno dimenticato o un altro popolo e il popolo palestinese noi speriamo che l'Europa
Cioè cambiando verso un riconoscimento riuscì Precotto
Riguarda due diritti due giustizieri riguarda il diritto di tutti le due popoli all'auto determinazioni
Io credo questa iniziativa un contributo caro Presidente grazie di nuovo a tutti la vostra solidarietà grazie
Sto intervento di Nemer Hammad
Ore di questo nostro convegno di questo nostro seminario
Ringrazio tutti coloro che hanno colto l'invito e sono stati presenti
Coloro che sono intervenuti
In modo
Nieri
Viene svolta
Cesare sì ad altre ancora di mondo per l'intelligente del loro contributo
Ciò
E in modo particolare l'ultimo intervento quello
Mi
Gli anni della sua permanenza a Roma
So bene come
Cito un osservatorio importante su quello che accade in Italia
Sui movimenti ero pubblico opinione
Sul rovesciamento di fronte della pubblica opinione rispetto ai problemi mediorientale servirlo valutiamo la posizione di odio rispetto a quella di tanti tanti anni fa
Questo è dovuto anche alla caparbietà oltre delle successioni di cui qui noi abbiamo avuto
Espressione
Anche dalla successo nemici titolare
Il semestre italiano di presidente della Cei e quindi molto difficile molto oneroso e di grande responsabilità
Mo'ascoltare
Pone le osservazioni
Idee misura fosse quale di fronte alle grandi opzioni nell'Aula politica dei piccoli passi
Ha ritenuto di dare più di un argomento a favore di questa seconda politici
I problemi della sua vedere ma coincidere oggi con il popolo palestinese con i problemi politici
L'udienza di una speranza organizzare la speranza del compito poi della politica
Sempre potere contare sulla capacità nostra dei nostri governi dell'Europa in questo caso e di organizzare la speranza
E con questo auspicio che io di nuovo rinnovo il mio ringraziamento e poi giornaletto
Chi