V Festa Democratica Nazionale - Torniamo a discutere del Sud

Buon pomeriggio cominciamo questo dibattito
E che come vedete a un tema
Oggi ovviamente molto complicato e
E di cui è anche un po'più diciamo la sfida del più interessante parlarne proprio qui cioè siamo qui a parlare a tornare a discutere del sud qui parlo parliamo di Mezzogiorno in un'area
Cento al nord del Paese
Un'occasione importante credo perché è un'occasione
Che il Partito Democratico ci offre di
Ricominciare a discutere di un tema fondamentale è un tema fondamentale
Credo che l'abbia ripetuto mille volte in questi ultimi anni presidiato presenta Repubblica Giorgio Napolitano
Lo disse Draghi quando era governatore la Banca d'Italia
Che il Mezzogiorno in realtà è la grande sfida del Paese cioè l'Italia vince o perde dato la sua sfida la compresa se vince ovvero perde la sfida nel mettere il Mezzogiorno
Un tema in cui il titolo già lo dice torniamo a discutere di Sud perché effettivamente l'impressione che abbiamo
è che in realtà in questi ultimi anni se ne è discusso molto poco
Il tema del Mezzogiorno è stato sostanzialmente marginalizzato al dibattito politico questo è accaduto a mio parere io sono Luca Bianchi mi presento intanto sono vicedirettore la Svimez d'
Editorialista de il Mattino la Svimez un
Antigone importante istituto di ricerca
Che si occupa proprio di questione meridionale di sviluppo al Mezzogiorno di quali politiche mettere a frutto mettere in campo per risolvere il problema del Mezzogiorno dicevo un tema che di cui che è stato
Accantonato dal dibattito
Nazionale probabilmente in in entrambi gli schieramenti politici e in fondo è un grande unità è un grande tema anche perché il tema forse
In cui riscontriamo negli ultimi dieci quindici anni forse il più forte fallimento politico il più grande fallimento di politica economica
Il Mezzogiorno vi ricordo non solo è una parte molto rilevante del Paese perché parliamo di circa un terzo
Del nostro Paese
Ed è una delle poche aree questo poi torneremo del la diciamo deboli cosiddette deboli dell'Unione europea
Che non hanno mostrato nel corso degli ultimi quindici anni un percorso di convergenza un percorso di avvicinamento rispetto alle aree forti del paese
Quindi siamo un grande problema nazionale che è diventata una grande questione europea
Perché il Mezzogiorno come sapete gode insieme a tante altre aree deboli dell'Unione europea di specifici fondi fondi di coesione che dovrebbero facilitare il processo di sviluppo
Come dicevo nel diciamo nei Governi sono socio dintorni quinto questi ultimi quindici anni il tema è il Mezzogiorno non ha mai ricevuto una
Rilevanza particolar particolare
Stiamo parlando di un ultimo decennio in cui è il decennio diciamo del declino italiano e poiché la commedia e la della profonda recessione e in cui il abbiamo avuto un progressivo indebolimento delle politiche di sviluppo
Questo è il tempo di mode ma su cui volevo sollecitare anche le considerazioni dei somma degli autorevoli esponente di questa tavola rotonda
Che fra poco vi presenterò
Diciamo è l'aria anche a più sofferto a mio parere l'indebolimento complessivo delle politiche di sviluppo del Paese
C'è un Paese che non è riuscito a fare crescita non è riuscito a farlo a Pescia soprattutto nel Mezzogiorno
Perché questo è il tema che oggi poniamo e credo che sia importante su questo riflette e che io ritengo che il Mezzogiorno non sia un'altra cosa rispetto al Centro-Nord
Ma veniamo fuori da una lunga dibattito all'interno degli schieramenti politici all'interno diciamo della
Anche degli economisti in cui molto spesso si è pensato che il Mezzogiorno fosse in qualche misura una cosa molto separata del resto del Paese cioè che fosse realtà poi quella campana la palla al piede
Di un Centro al Nord che da sola avrebbe riso avrebbero ottenuto dei grandissimi risultati
Credo che questo è utile smentirlo qui in un'area RAI un'area
Diciamo locomotiva del Paese e che non trova con economisti i dati non ci tornano
Cioè senz'altro il Mezzogiorno e l'area molto più debole abbiamo un livello di sviluppo che ancora misurato in termini di PIL di quaranta punti differente da quello del Centro-Nord ma se noi vediamo la dinamica economica almeno nel corso del del dopoguerra
Vediamo che in realtà i percorsi di sviluppo di mezzogiorno e cento al nord sono sempre profondamente intrecciata
Cioè pensare che la marginalizzazione del sud delle aree deboli del paese faccia sì che crescano più forti le aree più forti leale del nord
è stata una tesi che è smentita nei fatti che è stata un po'alla teoria anche gli alcuni importanti movimenti politici che ricevevano nel Centro-Nord in realtà se analizziamo appunto la storia del Paese
Ne nei periodi di grande crescita abbiamo una contestuale Greta dagli anni Sessanta gli anni Cinquanta e Sessanta quando il panorama eravamo nel grande boom economico del Paese l'Italia cresceva al sei per cento al cinque per cento il sud cresceva al sei per cento
E nei periodi di rallentamento dell'Italia abbiamo rallentamento del Mezzogiorno ugualmente quella primavera che si era verificato nel corso degli anni Novanta quella ripresa economica trainata senz'altro ai distretti
Dalle aree forti del centro nord in cui queste Emilia vedendone rappresenta la parte più vitale erano anche gli anni in cui però anche il Mezzogiorno era in movimento erano anni in cui avevamo il movimento dei Sindaci avevamo
Una serie di amo liberato risorse importanti anche nel Mezzogiorno quel nascevano anche lì i distretti industriali
Anche se pur meno cominciavano esportare anche i distretti del centro nord e anche i tempi del Mezzogiorno e invece siamo arrivati poi nel grande declino negli anni due mila in quel punto la demonizzazione del Mezzogiorno come l'aria e tutti i mali no
In cui siamo arrivati addirittura a definire il Mezzogiorno lampo
La mezzo giorni Figazzano nell'Italia come
La classificazione di un peggioramento del Paese no quindi identificando Mezzogiorno il vizio come dove tutti i vizi da anche nel centro nord in qualche maniera riflettevano elementi meridionali è in realtà è un periodo di grande declino del Paese
Il viene tra il due mila io vi cito soltanto un dato per una maglia Bigon troppo i dati pensate che le aree del nord est del Paese alla fine degli anni Novanta rappresentavano il c'è avevano il cento quarantacinque per cento del PIL medio europeo
Cioè avevamo oltre il PIL del nord est era al quarantacinque per cento superiore a quello medio europeo
Dopo dieci anni in cui abbiamo tour declino senz'altro meridionali le regioni del del Nord Est ora sono centoventisette per cento della media europea
C'è anche le aree Nord debba forti del paese hanno perso oltre quindici venti punti per percentuali questo che vuol dire che soltanto noi un equo uno sviluppo equilibrato soltanto un processo di sviluppo complessivo che possa anche far fronte sulle tante energie
Presenti al Mezzogiorno in tempi in termini di capitale umano di potenzialità di tessuto industriale ancora sopravvivenza in quell'area
Fa sì che i processi di sviluppo si diciamo si trasmettano e si autoalimentano tra Centro-Nord e Mezzogiorno che non dimenticate
Che moltissimi dei beni prodotti nel Centro-Nord e realtà
Godono del grande mercato meridionale qui c'è un indebolimento poi il direttore generale la Conad che qui ci l'appoggio racconterà ancora meglio l'indebolimento e la qualità di consumo delle regioni meridionali in realtà poi
Ne fa anziché veri sentono profondamente anche le regioni del Centro-Nord
Diciamo qual è il messaggio a cui su cui io vorrei che il mio interlocutore i tentassero di dare una breve risposta è quello di provare a smentire quello che è stato un po'luogo pure negli ultimi dieci anni
Che appunto ci fosse una locomotiva centonove che poteva fare a meno del resto del Paese e che in realtà l'indebolimento e le politiche di sviluppo non avrebbe inciso poi sui processi
Che si sarebbero attivati diciamo anche le regioni del Centro-Nord e che quindi il Mezzogiorno necessitava un po'di assistenza ma che in realtà le poli di sviluppo non fossero sufficienti è
Il richiamo e quindi diciamo in sostanza che bisognava semplicemente liberare i cordoni lacci e lacciuoli della locomotiva del centro nord per far partire e tutto il Paese qui diciamo si ripone con grande
Enfasi esige io credo il tema di un grande progetto nazionale per la crescita il tema di cui stiamo parlando in questi ultimi giorni
E credo che e all'interno ma siamo convinti che all'interno di un piano nazionale per la crescita perché non abbiamo più bisogno
E questo è un altro spunto che do al dibattito
Credo esclusivamente di politiche sotto diciamo il
La categoria politiche meridionalistiche noi abbiamo bisogno di politiche di sviluppo politiche per la crescita e noi siamo convinti che le politiche per la Grecia De Brasi ma di tutto le regioni del PAI tutte le aree del Paese
Che però nel Mezzogiorno proprio per quello che vi dicevo prima per le grandi potenzialità che effettivamente esistono cioè per i margini di crescita che ancora esistono in quelle aree
Molte di quegli interventi poi sviluppo non possono che essere collocati in quell'area ben questua però apre anche un problema di relazioni di
E pesi all'interno degli schieramenti politici perché è indubbio che il tema del Mezzogiorno è rimasto sostanzialmente me giorno marginale
Il Mezzogiorno è rimasta sostanzialmente un grande bacino elettorale ma in realtà non è un interlocutore forte delle politiche di crescita del Paese
Rispetto a questo senz'altro bisogna prendere atto di alcune novità introdotte dal Governo Monti sul quale anche sarebbe interessante avere un giudizio dai nostri interlocutori che ad esempio ha reintrodotto un Ministero per la coesione
C'è un ministero ad hoc COD presieduto dal insomma regole dal ministro barca
Che ha l'obiettivo della coesione territoriale che non può dire soltanto politica meridionalista e vuol dire fare politiche per la coesione territoriale in tutto il Paese ma prevalentemente dove più bisogno di questione cioè cioè nel Mezzogiorno
Su tutti questi temi io proverei ad aprire un primo giro di dibattito mai abbiamo questa sera qui con noi parto dalla dalla mia destra il dottor Francesco Pugliese che direttore generale la colonna da quindi un grandissimo marchio
Italiano
Che cita si può fare oltre che la sua interpretazione anche qual è la fotografia
Qual è lo Stato la dinamica dei consumi le diverse aree del Paese abbiamo poi un giovane Segretario regionale che a Roberto speranza segretario regionale della Basilicata
Poi abbiano con noi Umberto Ranieri chi è responsabile Mezzogiorno del Partito Democratico
Ed infine Raffaele Fitto che molti di voi conosceranno ex ministro per gli affari regionali e di quindi di cui di quindi del Mezzogiorno di fatto si è occupato anche diciamo e non soltanto nella sua lunga esperienza di Governo
Ora deputato del Partito della Libertà
Su questi temi io credo che sia importante cominciare a fare un giro di tavolo
Vediamo un po'se riusciamo a stare i tempi di cinque sei mila testa facciamo due giri nel caso invece vediamo che ci prolunghiamo eccessivamente anche per un abusare eccessivamente già insomma
Ripeto è stato importante credo provare a parlare di Mezzogiorno in questo posto in questo di quest'area così diversa ma realtà come vi dicevo così connessa con ciò che accade alla in quei in quelle regioni
Partire proprio da Roberto speranza gli do subito la parola
Sì buonasera a tutti grazie Luca io penso che sia quanto mai opportuno momento di discussione sui temi del Mezzogiorno fuori dal Mezzogiorno io penso che questa sia una sfida che noi come Partito Democratico dobbiamo saper lanciare perché il dibattito che purtroppo ha attraversato la discussione nord-sud degli ultimi anni io penso che non ci abbia per niente aiutato e abbiamo vissuto una dinamica particolare nella quale
Si incrociavano in qualche modo su Disney nord ismi
A mezzogiorno in qualche modo
Prendeva piede l'idea di un sud che non cresce perché c'è un nord predoni che sta lì
Ad a sfruttare le risorse del sud senza darci l'opportunità di crescere e come diceva puntualmente prima Bianchi
A nord passava in qualche modo un'idea molto diffusa di un sud palla al piede incapace di mettere il nord nelle condizioni di giocare la partita dello sviluppo fino in fondo
Io penso che un grande partito nazionale come il PD
Debba saper superare su Disney nord ismi
E debba saper declinare invece un grande progetto nazionale dentro il quale il nord e sud si tengono insieme
E provano a capire come si ride clima una sfida dentro questa sfida io penso che le potenzialità del sud siano enormi lo sono perché abbiamo grandi possibilità di crescita su terreni oggi quanto mai importanti lo sviluppo sostenibile le nuove energie i turismo i servizi le giovani generazioni che a mezzogiorno sono più numerose che nel resto del Paese c'è una potenzialità importante
E io penso che i gruppi dirigenti del sud prima ancora diciamo che arrivare ad una divisione tra centrodestra e centrosinistra dovrebbero provare capire come insieme
In hanno un'idea diversa di Mezzogiorno perché se tanto spazio c'è stato
La lega Nord in questi anni e anche perché dal mio punto di vista alcun perché in sé di governo hanno fallito nella possibilità
Segnali reali di un Mezzogiorno con la testa spalle
C'è di risolvere i problemi che in qualche modo si affrontavano io penso che in questi ultimi anni abbiamo pagato un prezzo ancora più grande
C'è oggettivamente una discontinuità dentro il governo Monti
Io spero che la prossima stagione dopo il due mila e tredici metta ancora in maniera più incisiva al centro il Mezzogiorno ho apprezzato anche negli anni del Governo di centrodestra e lavoro
Passo e Fitto su questo terreno ma oggettivamente
Ne di una alleanza politica tutta incentrata sulle che a nord e PdL su Bossi Tremonti Berlusconi arresto quel periodo politico nonostante
Procure di Fitto una una fase per noi tra più drammatiche tra ICI di sul piano delle risorse sul piano degli investimenti
Io
Dalla mia dal mio punto di vista dal punto di vista di una
Piccola regione del sud che è la Basilicata e che in questi anni ha comunque disegnato un modello
Di governo positivo e una stagione di sviluppo con una guida del centrosinistra noi abbiamo provato in questi anni
Come sa bene Ranieri come sa anche il Direttore Bianchi a costruire una modalità io provo Allan Ciarla in un minuto perché forse se il dibattito è agile ci aiuta di più ad entrare nel merito
Noi a sud
Diciamo spesso in Basilicata abbiamo bisogno di coltivare in virtù anti eroiche
Cosa intendo dire troppo spesso a mezzogiorno sia stretti tra antichi nota mirati che ancora oggi travolgono spesso le nostre are i nostri territori
è una sorta di attese da sciamani caldi un salvatore della patria di chi in qualche modo si impone promette un miracolo e prova diciamo a risolvere facilmente problemi che invece sono più complicati e purtroppo lo dico consigliere Mita non è una malattia solo del centrodestra è una malattia che di tanto in tanto si intravede anche nel nostro campo la piccola basilica atta si è caratterizzata in questi anni con numeri e con un senso io penso anche abbastanza significativo con questa modalità coltivare
Una normale politica positiva di efficienza di qualità di costruzione di servizi
Il tuo antieroi che dicevo che ci consentono secondo me su questo terreno anche di riconnettere una relazione più sana col resto del Paese e io penso che il PD e Progetto di Pier Luigi Bersani
Debba sapersi esattamente caratterizzare per questo sforzo e già dalla grande Assemblea
Delle di tutte le Assemblee regionali del partito che noi abbiamo lanciato con Umberto Ranieri per la fine di settembre a Lamezia Terme noi sapremo disegnare
Quello che un Progetto capace di rimettere al centro il Sud è nell'agenda del prossimo Governo nazionale grazie
Grazie Roberto ora dare la parola e che per sapere un po'magari anche qualche dato sulla basilica chi ci ha fatto venire la curiosità Roberto speranza Francesco pugliesi come dicevo direttore generale la Conad grandissimo gruppo
Di distribuzione che ci permetterà di appunto di avere un quadro più complessivo di quello che sta accadendo e se in realtà quello che gli vorremmo chiedere poco se
Emergono due mercati riversi o cioè se questa divaricazione degli indicatori sociali che si sta verificando tra Mezzogiorno e centro nord né come Svimez presenteremo Rapporto a settembre
Abbiamo visto un forte non solo una
Elevatissima cresce la disoccupazione ma una sofferenza e le famiglie Como sui consumi e che già nel due mila undici ramo monitorato che nel due mila dodici si aggravavano delle se questi dati tornerà tornano anche nella nell'Osservatorio Previti privilegiato di Francesco Pugliese la parola
Grazie e buonasera a tutti
Però prima di entrare nel merito dei dati mi piaceva dire una cosa quando ero ragazzo
E guardavo la televisione o cinquantatré anni c'era una trasmissione che era di Alberto Manzi
Che era aveva l'obiettivo di scolarizzati gli italiani che sentito l'avevamo un titolo che
Può esservi buona risposta al nostro definito non è mai troppo tardi
Non è mai troppo tardi perché non credo che possa esserci sviluppo del Paese Italia se non si passa da uno sviluppo del Mezzogiorno
E quindi davvero con ritardo
E da una parte
Parte vi dico Doha manager cooperatori cittadino italiano e meridionale
Sono contento
Per tutte e tre queste capelli che porto che finalmente si ricomincia a parlare di su
Il
Il sud oramai è diventata una una una parte totalmente diversa dal resto del Paese
Spesso quando si ragione si pensa all'Italia si leggono i dati si guardano i dati che sono le medie nazionali
Uno dei primi indicatori chiesta a significare qual è il grado di evoluzione di un'economia in un Paese e quanto vale sul totale della spesa la spesa alimentare
Bene è chiaro che se parliamo dall'Africa il cento per cento della spesa che hanno
E proprio sulla spesa alimentare tanto più un Paese evoluto tanto più bassa l'incidenza rispetto alla spesa dell'alimentare bene la spesa alimentare italiana
Per l'Itala Media Italia e del sedici per cento
Però e fatta da un nord che e lì
è un sud invece che ha un'incidenza del venticinque sei
Questo venticinque si del sud e fatto però dalla Campania dove fatto cento quindi quello che ha in tasca ognuno dei
Cittadini campani il trenta per cento riserve per mangiare
In Sicilia il ventisette
Pensate il in Trentino fatto cento ciò che hanno in tasca e il quattordici per cento
In Lombardia sedici
E davvero un altro mondo
Queste differenze così violente l'Italia non le ha mai registrato
Non ha mai avuto differenze così sostanziali che in realtà si traducono in potere d'acquisto che hanno le famiglie e qui disponibilità economica che c'è
E di sud fino ad oggi tranne che parlare del seppure importanti
Sono di Taranto tra l'altro
Ma se dovessi dire di che cos'è il sud per la media degli italiani e l'Ilva di Taranto con quello che sta accadendo e oggi il Sulcis con quello che sta accadendo e Termini Imerese con quello che sta accadendo
E l'azienda l'acqua a in Sardegna per ciò che
Alluminio e quindi è è stato qualcosa nel quale
Tranne che insediamenti così grossi
Importanti
In crisi
Si parla e si parla solo di questo
Cosa e oggi il sud per l'Italia se
E vero come è vero che per garantire sviluppo al Paese bisogna cercare di ritornare alla crescita la crescita non può che derivare proprio da questa parte del Paese
Sulla quale invece non è un è stato fatto quasi nulla Fitto è conterraneo so bene tutto quello che ha fatto ed è
E forse mi viene da dire caro Raffaele che ha fatto quasi dei miracoli
In termini di posizionamento rispetto a ciò che era
La sua di presenza all'interno del del suo di partito cosa facciamo noi però
Siamo secondo alla seconda imprese in Italia
Siamo ormai il leader guarda caso è un'altra cooperativa che la coppa i secondi siamo noi di Conad ma siamo i numeri uno in tutto il sud dell'Italia solo in questi ultimi due anni
Abbiamo aperto nel sud e siamo diventati secondi proprio perché in uno spirito in cui crediamo che e accrescere dare
Forza ai nostri soci e ne sia una cooperativa fatta di imprenditori
Ai nostri soci del nord dovevamo necessariamente aprire le nostre idee di sviluppo con questo modello cooperativo nell'ambito del sud
Abbiamo aperto nei due anni duecentocinquanta nuovi punti di vendita nel sud e abbiamo dato posti di lavoro per due mila e cinquecento persone
Pensare al sodo significa fare
E significa tornare a fare delle cose semplici ed intelligenti
Per noi è molto difficile perché in quello che vi ho detto come mercato pensate che
I costi che ha un punto di vendita sono gli stessi al nord al sud perché non è che l'energia elettrica o il costo del lavoro
E differente però un punto di vendita del nord Italia fa sei mila e cinquecento euro di fatturato per metro quadro è un punto vendita nel sud ne fa tre mila e nove bene
Noi viaggiamo i dieci mila nel nord e quattro mila e cinque siamo più alto performanti del resto del mercato
Però abbiamo delle grandi difficoltà
Perché i costi sono quelli che vi ho detto il sud per fare distribuzione del sud ci sono molte difficoltà che sono legate ad infrastrutture quasi totalmente inesistenti
E lì ci sarebbero delle cose da fare
E sicuramente delle cose che sono state dimenticate in questo periodo
Noi crediamo
Che
Un patto vero
Fra gli attori nell'ambito delle filiere dove si opera possono portare effettivamente dello sviluppo crediamo in questo Ente essendo cooperatori cerchiamo di farlo ma di farlo realmente
Fitte pugliese anch'io la Puglia è conosciuta spero non solo per l'IVA me conosciuta anche come una delle prime Regioni in termini di produzione mondiale nell'ambito dell'uva
Ne siamo presenti in un organismo europeo che copernicano io ho fatto un'operazione dove oltre a garantire i produttori pugliesi la presenza dell'UPA in tutti i nostri negozi non solo del sud dell'Italia ma anche del nord
Abbiamo portato l'uva in Francia dalle Clerc in Belgio da con Roy Hotel
Dissanguando quindi un patto che è un patto per la crescita credendo in una in un aspetto non può esserci
Valore per i nostri soci dove operiamo se i territori nei quali operando non si sviluppa come si sviluppano i territori con il lavoro qual è il lavoro che c'è oggi al sud oltre quelle cattedrali che vi ho detto l'agricoltura e il turismo
Però poco si fa in questo
Ci sono imprese che sono ancora piccole frammentate che hanno bisogno di
Ingenti vedi sostegni ma non incentivi come quelli del passato il vero incentivo
Che la politica dovrebbe garantire per uno sviluppo serio nell'ambito del sud e quello che
è direttamente legato la produzione di posti di lavoro e quindi se incentivo ci deve essere te lo do
Ma sui posti di lavoro che sta creando su semplificazione tassazioni inferiore sul posto di lavoro che dai in modo da fatta a catturare investimenti da fare in modo che
Aziende come la nostra possano dare questo tipo di sviluppo
Noi crediamo in queste ci crediamo anche delle volte sognando chiudo dicendo che un fatto
C'era una zona del sud che in Sicilia che la piena di Sortino si producevano delle arance che erano le più importanti in Italia per un motivo solo perché fino a quando non era possibile
Importare arance d'Italia quella produzione di arance ma era un'arancia tardiva
Che
Maturava appunto da aprile in avanti
Totalmente scomparsa perché con la globalizzazione il fatto che si potevano importare arance quella piano aveva perso tutta la sua produzione
C'erano lì però degli agricoltori anziani
Bene noi attraverso la nostra cooperative l'abbiamo messo insieme le abbiamo fatte associare in cooperativa gli abbiamo garantito l'acquisto di tutta la loro produzione
Siamo partiti con cinque mila quintali oggi ne producono cinquanta mila che rileviamo tutti quanti noi abbiamo fatto riprendere un'economia abbiamo fa e sono ritornati i figli di quegli anziani
Di nuovo all'agricoltura e a produrre bene
Con questo esempio che è un esempio semplice ma credo che oramai troppo stiamo andando su soluzioni contorte che l'esempio ovvero di un patto che di un patto di filiera più allargato e quello che serve ad un Paese che effettivamente vuole essere ottimista
E vuole sperare di uscirne non con le ossa rosse rotte da questa crisi ma effettivamente rafforzato rispetto a quella che l'attuale situazione
Grazie
Grazie pugliese che come vedete ci ha portato anche chiuso sull'esperienza importante concreta e dimostra anche quanta parte di Sud produttivo esista in grado anche di competere
E quanti invece siano ancora lì Somaglia i vincoli in termini infrastrutture Sicet esibirla di cattiva politica di
Quindi vediamo con Fitto al tema proprio della politica cioè dei quale procede quali sono le politiche per il Mezzogiorno in atto
Io ricordo soltanto brevemente che appunto con il Ministro barca è andato a regime questo nuovo modello di
Utilizzo dei fondi sotto europeo che è un modello che siamo al piano di azione coesione
Che vuol dire mettere insieme diciamo una specie di cabina di regia diciamo per semplificare Regioni Stato Governo Stato centrale e Commissione europea ed era il progetto che diciamo negli ultimi mesi di Governo area
Costruito proprio Raffaele Fitto e quindi su questo volevo giudizio e anche sul fatto che per esempio
Il
Il ministro barca ora concertato molte risorse sui diciamo sugli interventi di carattere sociale
Vuol dire interventi per gli anziani per per le famiglie asili nido mi sembra molto carente ancora la parte politica industriale
Su questi temi veri sul piano d'azione così come è stato fatto come ricordava appunto
Cosa che sostanzialmente era stata costruita poco al Ministro Fitto e sulle politiche del Mezzogiorno al nuovo Governo volevo alcun giudizio del Ministro Fitto grazie l'ex sì grazie buonasera
Io ringrazio Umberto Ranieri per questo invito introduco un argomento che sicuramente se associato al dibattito politico muscolare non ci aiuta ma il concetto che vorrei inserire come elemento come chiave di volta nel Mezzogiorno
Che è quello collegato alla responsabilizzazione della classe dirigente
Al netto di alcune posizioni il federalismo
Concepito nel modo corretto e sicuramente un modello fondamentale per mettere in campo un'azione di governo per il Mezzogiorno possa profondamente modificate
Dei comportamenti consolidati che non hanno aiutato e che rischiamo di non aiutare di compromettere anche l'esperienza futura ecco perché
Mi permetto di dire che su questo tema c'è bisogno di una visione ampia generale che al di là delle contrapposizioni di e di parte che ci possono essere indichi delle prospettive di sviluppo
Il piano di azione è questione che uno strumento in base al quale
Le risorse vengono rimodulate riprogrammate su alcuni grandi obiettivi e quindi sostanzialmente
Non si disperdono in mille rivoli della spesa pubblica che non servono non aiutano e che hanno prodotto
Tante inefficienze in questi anni e uno strumento importante ma il tema torna ad essere nazionale centrale e fondamentale per il futuro del nostro Paese soprattutto perché questo Piano di azione questione da noi impostata da questo Governo al Governo molti proseguito e un tentativo di correzione in corsa di una programmazione che non corrisponde alle esigenze reali del nostro Paese
Perché dico questo dico questo perché ne siamo alla vigilia di un appuntamento molto importante la nuova programmazione comunitaria dove il nostro Paese ha da giocare un ruolo fondamentale in Europa nel rapporto con la Commissione europea per diverse ragioni la prima
Quella collegata all'entità delle risorse sul fronte della politica di coesione che devono essere assegnata all'Italia e lo dico qui in Emilia le politiche di coesione non sono le risorse comunitarie per il Sud
Sono le politiche di coesione che prevedono risorse a tutte le regioni italiane perché il meccanismo di suddivisione di queste risorse in Italia ha visto anche e soprattutto il Mezzogiorno presente ma ha visto anche una impostazione che prevede il coinvolgimento pieno con l'attribuzione di risorse a tutte le regioni italiane questo è un passaggio molto importante
A questo ci aggiungo una seconda considerazione le identità di queste risorse sono un interesse nazionale perché la trattativa che si sta svolgendo a livello europeo una trattativa che vede il nostro Paese
Essere l'unico grande Paese europeo uno dei principali contribuenti europei ad avere una anomalia se così possiamo dire del Mezzogiorno cioè di un'aria così basta che ci porta a difendere
Le politiche di coesione
Elemento differente dagli altri grandi Paesi d'Europa che invece puntano a delle misure settoriali che abbattano riducano questo ambito su questo lo dobbiamo giocare una partita nazionale
Europea e dobbiamo soprattutto evitare di ripetere e qui chiudo gli errori del passato divario in tanti
Indicatori fra il Mezzogiorno del nord del Paese permane
Permanenti e soprattutto in alcuni settori diventa più
Più grave
Al punto tale da compromettere il futuro del Mezzogiorno se penso
I dati ahimè lo confermano divario che non si è venuto riducendo del campo la formazione dell'apprendimento della conoscenza tra i giovani del sud
E i ragazzi coetanei del nord tra l'esperienza formativa i traguardi formativi nel sud e del nord Italia un divario che può compromettere realmente le prospettive il futuro
Del Mezzogiorno d'Italia e del Paese nel suo complesso tornare a discutere del sud perché
Insomma non se n'è discusso più come sarebbe stato necessario nel corso degli ultimi vent'anni
Per responsabilità che io non
Non asta
Non non rovescio sulle spalle una parte politica nel compromesso la classe dirigente del Paese norma ha saputo discutere del sud come sarebbe stato necessario
Perché e prevalsa un po'l'idea
è prevalsa l'idea io lo non ritrovato questo questo dato per esempio nel centrosinistra al nord quindi non non non non voglio adesso
La
Certamente le responsabilità della lega sono evidenti ma insomma nel centrosinistra hanno discutere nel sud era in è stato impopolari difficile
Il Mezzogiorno d'Italia è stato considerato una sorta di costo eccessivo per il Paese che il Paese non poteva più permettersi
Considerato e che il nord non poteva più permettersi
Questo era un po'l'idea di fondo perché impegnato nella competizione con arie
Avanzati produttive d'Europa e del mondo il nord non poteva più
Reggere al
Costo eccessivo rappresentato dal sud a questo stato sia lì a questo si è tutto diciamo la discussione sussunte ci sono anche
Autorevoli
Osservatori e studiosi della materia che hanno
Interpretato così le cose
Il titolo di un libero che è andato per la è stato considerato un contributo importante alla discussione
Di ricorsi quale il sacco del no
Prodotto da una eccessiva richieste di risorse da parte del subite presentata l'ideologia dominante
Contro cui ci si è battuti e anche l'azione del Ministro Fitto atteso a contrastare queste tendenze però questa è stata la tendenza la tendenza dominante anche nella cultura politica
I fatti dimostrarci dicono il contrario queste poi la realtà delle cose
Forse la la compro la gravità della crisi in cui
Ci siamo cacciati come Italia Europa c'ha portato a fare di più i conti con la realtà e a prendere atto che
Le cose non stanno come la vulgata di questi ultimi due decenni a trasmesso le cose sono diverse perché
Non è vero che il nord
Liberandosi dal
Dal peso frenante del sud avrebbe dinanzi azienda crescita
Il Paese nel suo complesso nord del sud non è andato bene nel corso di questi di questi quindici vent'anni
Non è andato bene
Il ridimensionamento della nostra capacità produttiva della competitività dei nostri prodotti della denuncia peso dell'economia italiana su nel contesto internazionale
E complessivo
E i problemi del sud non sono diversi dai problemi del nord sono più appunti più gravi
è necessaria una
Una un atto poi sono necessarie politiche più incisive
Nel sud ma i problemi se gli andiamo a a ricordare sono gli stessi lo Stato in cui versa la pubblica amministrazione è un problema che
Riguardo all'Italia nel suo complesso se ne ma nel sud si presenta in modo più grave o o lo stato delle infrastrutture o o dei livelli delle innovazioni nelle tecnologie o
La qualità del capitale umano
Ma anche i problemi della legalità
Non sono più come dire ahimè monopolio di alcune regioni del sud con un nord purtroppo le cose i problemi sono comuni
E l'idea che il Mezzogiorno come ha ricordato Luca Bianchini suo efficace intervento metodo non sia
Il capro espiatorio di tutti i problemi del Paese all'idea vagliata le cose non stanno così
Quindi la via maestra da seguire è quella di un
Un
Una strategia una politica
Unitaria per l'Italia nel suo complesso che ruoti intorno alle riforme di cui
Ha bisogno il Paese e che si realizzino nel sud tenendo conto della specificità aiutando anche a realizzarlo
Ritorno sempre al tema della formazione dalla scuola il problema è dell'Italia nel suo complesso ma certo per realizzare
No politica ordinaria per la scuola nessuno occorrano maggiori risorse interventi più mirati
Ma e parte di una politica generale di riforma io penso che di questa bisogno il Paese e poi io sono d'accordo con Luca cornuta
Abbiamo parlato in tante occasioni con Raffaele sulla
Necessità che i meridionali la classi dirigenti meridionali riflettano anche
Autocriticamente su come sono andate le cose del sud
Perché se le cose non sono andato per il verso giusto i problemi in una certa misura sono anche delle classi dirigenti politiche non solo politiche meridionali che non si sono mostrate
Sempre diverse occasioni all'altezza dei compiti
Nell'utilizzare pienamente le risorse
Che pure sono giunte e che in alcuni altri Paesi d'Europa hanno prodotto innalzamenti del PIL significative non nel Mezzogiorno perché le cifre dell'utilizzazione delle risorse sono cifre ancora inconsistente
Abbiamo bisogno di un Mezzogiorno con le carte in regola perché segni di questi tempi il sud o vuole pensare e dire la sua e influenzare le scelte di politica economica nazionale deve
A meno che le carte in regola nel senso che
è in grado di fare le cose che
Competono alle classi dirigenti meridionali nell'utilizzare le risorse appieno nel
Nel nel
Del contrastare
La corruzione nel contrastare la criminalità
Della sobrietà ed il rigore con cui si assolve al compito e la funzione pubblica nella
Contrasto ai fenomeni di trasformismo
L'emendamento occorre da questo punto di vista una
Una svolta nel nel
Del modo di essere della politica meridionale una politica più orientata all'interesse generale
è di sogni collettivi di questo c'è bisogno e quindi anche
Di di di cambiare
Tante cose nel modo di essere
Delle forze politiche per quanto riguarda noto il Partito Democratico certamente questo bisogno cioè
Mentre nel Mezzogiorno il Partito Democratico deve conoscere una fase di
Rinnovamento profondo
Non solo nei contenuti della propria politica ma anche nel modo di essere del partito in un rapporto con la società che deve diventare più solido e più saldo in una capacità anche di rinnovamento della propria classe dirigente
Questa è una via
Fondamentale da da
Da seguire ecco queste sono le cose che volevo di
Grazie da Umberto noi abbiamo il cantautrice appena due minuti forse possiamo anche Faraci sforare i cinque minuti se
Qualcuno vuole fare una breve considerazione su quanto detto pugliese una brevissima considerazione
Guardate
Ripeto
Parlando per da operatore economico
La verità
Euro
Non non possiamo
Malpensa
Di far crescere questo Paese
Senza una parte del Paese stesso perché è troppo semplice dire e attribuire responsabilità alla Germania quando non vuole essere solidale con il resto del dell'Europa e
Essere adirati in questo senso
Come Paesi del Mediterraneo e poi dopo alla stessa maniera non comprendere che all'interno del nostro Paese non può esserci sviluppo non ci può essere crescita se non garantiamo
Crescita e sviluppo all'intero Paese solo questo dico e in questo
Francamente
Da operatore economico e tutto il resto devo dire che la politica un po'meno lo è stato in questi ultimi
Si è spinto troppo verso egoismi
E voi vi che sono stati
Trasferiti a tutti i livelli
Dai programmi televisivi
Dagli esso
Da quello che abbiamo detto e anche trasferito a tutti i nostri giovani
Facendogli credere
Nell'illusione di pensare che alla fine essere competitivi significa arrivare per forza
E invece un Paese non può basarsi solamente su pochi che arrivano ma deve pensare ai tanti
E
A tutti che devono avere quello che serve per poter andare avanti
Questi sono valori che
Chi e come me cooperato vorrei ce l'ha ben presenti e con quali esempi che ho fatto prima ho cercato solo di dimostrarmi quale può essere una ricetta
è arrivato il momento davvero di abbattere strumentalizzazioni di parte ma cominciare a pensare da italiani che come italiani non abbiamo usciamo se non garantiamo sviluppo all'intero Paese
Rapidissimo Roberto speranza
Giovane segretari io quindi c'è un ricambio di classe dirigente c'è soprattutto l'eroina ricambio non camion piace perché
Recante non vuol dire cambiamento voti sostituire nel sud è pieno di cooptazione di persone che
Giovani ma che per la pensa altamente come colui che l'atto portato io penso sia con la chiave del sud Saccarola cambiamento esistono i germi del cambiamento anche la classe dirigente meridionale
Io penso che che esistono e che
Provare a rafforzarli
Ma se posso in trenta secondi fare una ultima riflessione
E sul al grande tema del rapporto politiche Società nel Mezzogiorno lo dicevano anche prima di me
Noi abbiamo vissuto io penso Luchian lunghi anni di un rapporto politica e società passato io penso su un modello di sviluppo troppo assistenziale compensativo
Oggi nella fase
Che si profila una fase in cui tra l'altro le risorse pubbliche provenienti dagli altri livelli istituzionali sono in costante diminuzione non abbiamo bisogno
Di un modello di sviluppo meno assistenziale compensativo e più dinamico e competitivo
Per fare questo la politica deve inseguire meno il consenso e avere il coraggio di osare di più su progetti che investono su beni collettivi progetti lunghi per la comunità fare questo significa secondo me costruire una riforma terrificante
Perché se ci diciamo la verità lo dico io che sono diciamo il più picchi segretario regionale di una delle più piccole regioni del sud
Ma davanti alla mia porta del segretario regionale del Pd della Basilicata arriva una domanda di assistenza terrificante
Che amplificata dalla crisi
La grande domanda e ce la faceva s'faranno le classi dirigenti del sud
A costruire una relazione di consenso meno basata sullo scambio sulle risorse dello sull'utilizzo delle risorse pubbliche e più basata sulla capacità di costruire progetti di lungo periodo
Io penso che questo è il tema questa è la grande sfida di una generazione allora non è Lenzi o il tema di mettere speranza che a trentatré anni al posto di altri che
Soprattutto nella mia regione hanno fatto benissimo
Il tema è la sfida è capire come si declina una nuova relazione tra politica e società nel Mezzogiorno
E come la politica percepisce tristezza come agente di sviluppo e di cambiamento e non come agente di autoconservazione perché spesso diciamo l'autoconservazione
Ha replicato un modello di sviluppo che però oggi rischia di non reggere più
Grazie
Affrettato mandate affitta Ranieri io anch'io penso che c'è questo c'è un problema di tenuta sociale del Mezzogiorno fra la crisi li dati sono drammatici c'è un problema di tenuta sociale vera e propria
E nello stesso tempo io ho paura che proprio di fronte a la maggiore domanda sociale
Rischi destinare ancora una volta un po'il vento legge avvento al vento del vecchio sud anche nel Mezzogiorno ad aver utile alle elezioni amministrative hanno fatto emergere anche molte esperienza del precipuo di esperienze del passato
Dobbiamo invece credo risponde risponde bagnati verso
Oggi con questo dibattito abbiamo provato a costruire credo un pezzo di una risposta diversa
Molto meno di contrapposizione da un po'più rivolta allo sviluppo è questa la strada che possiamo proporre al Mezzogiorno i prossimi anni
Secondo secondo messi secondo me c'è anche
Un elemento da tener conto spesso nel Mezzogiorno il consenso e frutto anche di tutti gli aspetti degenerative quale abbiamo fatto riferimento
Però dobbiamo anche immaginare che le grandi tornate elettorali nel Mezzogiorno hanno sempre espresso in blocco un voto contro
C'è spesso nel sud accade anche del momento politico nel quale se chiamate alle urne e più che non voto per qualcosa si voti contro ciò che non è andato avanti e questo è
Un elemento che rischia di consolidare negativamente
Alcuni aspetti che non sono solamente sociali ma che sono anche culturali
E qui c'è Hilla chiave di volta noi dobbiamo immaginare uno sviluppo del territorio che sia uno sviluppo del territorio
In condizione di reggere sia nei settori che
Vengono richiamati e che hanno grosse potenzialità turismo agricoltura sono
Le le le le condizioni naturali del Mezzogiorno però dobbiamo porci paga anche
Delle politiche industriali nel Mezzogiorno questo penso che sia il vero nodo
E le la vicenda dell'IVA in questi giorni ci insegna molto
La politica industriale del Libano la possiamo ragionare oggi
Con le conoscenze di oggi sessant'anni fa l'Ilva lì era una grande operazione
Perché dava quindici mila posti di lavoro perché collocava lo Stato collocava nel sud la più grande acciaieria d'Italia perché devo vedere d'Europa
E
Dopo otto anni senza una cultura adeguata fu realizzato come un elemento positivo
Un grande quartiere al servizio dell'Ilva attaccato al Libano
Queste categorie devono essere categorie dalle quali trarre degli esempi positivi per il futuro sulla base degli errori del passato però l'errore che ne commettiamo spesso pari a quello di affrontare tutto come se fosse risolutivo della questione
è chiaro che cinquant'anni fa e quaranta anni fa non c'era la conoscenza e la sensibilità ambientale sanitaria che abbiamo oggi diversamente quegli eroi non potevano essere partita dobbiamo correggere ancor prima che socialmente ed economicamente io penso che su questi aspetti culturalmente la linea di marcia del Mezzogiorno
Ed è un elemento
Fondamentale sul quale dobbiamo impegnarci che secondo me
Politicizzato molto il tema e lo rende un tema molto più ampio che riguarda
Lo sviluppo di questa area del Paese qui dobbiamo mettere in discussione
Tanti punti di certezza del passato per rompere un muro che spesso resiste su questo e questo muro è fatto anche di demagogia dell'idea
Che ci possa sempre essere uno Stato assistenziale pronto a intervenire
Quando io parlavo di autocritica da meridionale sul Mezzogiorno parlavo di questo
Noi dobbiamo rompere questo schema e questo schema per quanto mi riguarda non è uno schema né di centro destra né di centrosinistra e uno schema che è molto più ampio e chi ha bisogno di una politica complessiva nell'interesse del nostro Paese
Da qui chiudo ricollegandomi all'auspicio che su questo tema
Al di là delle posizioni politiche delle giuste e legittime
Polemiche che su questo possono nascere questa parte ci sia però un filo conduttore che abbia l'interesse del Mezzogiorno all'interno dell'interesse nazionale
Umberto la battuta sull'il varco alla chiusura mi interessa avere pregiudizi
No io penso che
Abbia ragione Raffaele quando ricorda
Commossa sono stati gli investimenti e la siderurgia in una certa epoca nel Mezzogiorno d'Italia ai
Siccome però non si sia riusciti a
Tenete conto di altri a Spezia il problema è che
Quegli investimenti avrebbero poi prodotto biopoint vengo da una
Realtà che
Più o meno si è misurata
Sta ancora misurandosi con i problemi del dell'antico investimento dell'Ilva di Bagnoli chi tutti segnò la storia della città di Napoli ma eravamo agli inizi del
Del dello scorso secolo
E che
Fino agli anni Ottanta considerando come un una straordinaria risorsa
Però poi non avvertimmo in tempo per dopo una responsabilità politico sindacale non avvertimmo in tempo che
Che ormai si si si poneva un problema di trasformazione del di quell'impianto
Non cogliendo
Il problema della valorizzazione delle straordinarie potenzialità turistiche ambientali storico archeologiche di quell'aria che in una certa misura erano state compromesse dall'investimento
Nel della siderurgia ma insomma avemmo consapevolezza di questo solo con ritardo
Non so bene ma che è probabile che
Questioni di questa natura si siano poste anche
Anche a Taranto io penso
Tuttavia che oggi vi siano le conoscenze e le tecnologie per poter
Garantire insieme
Le prospettive di quell'impianto nelle forme e nell'organizzazione dei processi produttivi anche
Nuovi necessari e la sicurezza ambientale insomma questo poi è la sfida quindi
Riuscire a a contemperare le due esigenze farne due obiettivi di un'azione consapevole di governo inoltre POR per quanto riguarda il problema più generale del sud io penso che
Noi dobbiamo proporci dico voi classe dirigente del Mezzogiorno
Noi dobbiamo proporci di valorizzare di utilizzare appieno risorse potenzialità in tanti campi sotto utilizzate nel Mezzogiorno
Se io penso ritorno sempre sull'esempio di di di di Pompei perché vengo da quelle zone quindi
Ma insomma Pompei la ricchezza che rappresenta
Nel campo culturale storico
Le la risorsa Pompei
Che è stata per decenni lasciata a deperire
Rischiando che critichi tutto il complesso andasse alla base
E che cosa invece è possibile costruire intorno alla valorizzazione
Di quella risorsa e tutte le potenzialità turistiche
Ambientali storiche che possono essere consigliera quindi ci sono risorse che vanno utilizzati nel sud non è solo
Camorra aerei i deindustrializzazione ci sono anche punti di eccellenza in tanti settori
Anche nell'agricoltura delle attività imprenditoriali del lavoro e delle università sono risorse che non sono utilizzate appieno
E questo mi pare che
POR lavorare perché invece ARDIS sia una
Piena utilizzazione di queste potenzialità è fondamentale del resto se si riflette
Sulla storia anche gli altri territori del nostro Paese e di altre regioni
Il decollo la crescita è avvenuta sempre perché
Le forze locali dando puntato sulla utilizzazione migliore piena di risorse locali questa è la strada da seguire insieme a un
Adeguamento della classe dirigente base dirige una politica sopra la politica più aperta all'interesse generale di questo io credo
C'è bisogno nel sud del primo sale PD
La festa del PD è quella che svolgimento sarà all'altezza del Mezzogiorno di questi di questi obiettivi a cominciare dalla vicenda siciliana su cui non abbiamo detto nulla e non ne parliamo a conclusione di questo nostro incontro