Delitto, castigo, perdono. Dialogo su pena, giustizia e riconciliazione

L'Occidente
L'importante sotto tutti i punti di vista oggi grazie
Costi decrescenti ringraziamo sentenza dealer Dinara basi in maniera particolare parlare e ascoltare
Sul tema delitto castigo e prevedono quindi quello che oggi vi diremo tutti insieme sarà l'ascolto e la e la condivisione di un dialogo più che mai importante in questo tempo su pena
Giustizia e sulla riconciliazione i nostri relatori mi vien da dire ospiti ma in realtà sono loro ad ospitare noi nostri relatori sono tutti pronti su su questo tema e l'apertura di un di un dialogo su tutto questo risulta lo ripeto ancora una volta in un tempo come questo doppiamente importante
Però non si può stare in una casa senza che sia la padrona di casa ad introdurre quindi la presidente della corte di cassazione la dottoressa Margherita Cassano
Io non sono la padrona di casa sono semplicemente insieme con i miei colleghi un magistrato che ha molto piacere di accogliere nella sollecitazione che c'è venuta dal Cortile dei Gentili che ringrazio sentitamente in persona del cardinale Ravasi
E di tutti coloro che hanno reso possibile questa importantissima iniziativa lo è per noi e e non soltanto per noi magistrati
Ma per gli avvocati per i professori universitari che vedo il presente per l'intera
Collettività perché si colloca nel solco di una riflessione di ampio respiro che da tempo avviato la Corte di Cassazione
Sul tema in generale dell'appena nelle sue molteplici sfaccettature nella sua poliedricità ormai e superato il concetto di polifunzionalità della pena parliamo piuttosto di poliedricità
Per far comprendere quante multipli siano gli aspetti di carattere generale che sicuramente oggi non potremmo tutti esaurire ma che si collocano sullo sfondo bella nostro approfondimento sulla fine a questo scopo
Dopo comunicazione del fatto che l'ufficio del massimario all'esito di un lavoro impegnato egregiamente molti colleghi per alcuni mesi ha elaborato uno studio uno studio preliminare che vuole essere
Uno stimolo a tutti i consiglieri della corte né di vedere anche criticamente
Alcuni orientamenti giurisprudenziali che sembravano consolidati o acquisiti perché sia talora l'impressione che nelle nostre sentenze
Lo sforzo principale sia concentrato sulla ricostruzione del fatto sulla verifica delle massime di esperienza della logica del ragionamento
Sul ristretto ovviamente se la corretta applicazione della legge penale o il sostanziale o processuale ma si perda di vista anche il controllo doveroso sulla motivazione un controllo che centrali che la la persona interessata attraverso la motivazione sulla pena fornita dal giudice di primo e secondo grado attraverso il controllo che noi esercitiamo avverte come più o meno giusto il trattamento sanzionatorio che noi riserviamo invece è talvolta semplifichiamo il ragionamento talvolta siamo quasi assertivi o adottiamo delle nel cosiddette massime di esperienza che tali non sono che sembrano porre sullo sfondo il tema della persona quindi per noi invece recuperare la riflessione sul tema della pena significa fare tutti insieme quando dico tutti insieme alludo all'intera comunità giuridica lo sforzo di mettere al centro della riflessione giuridica la persona in quanto tale e la personale
L'imputato all'interno del processo qui devono essere riservate tutte le garanzie doverose ma anche la parte offesa anche la vittima e soprattutto dobbiamo questo sforzo nostro di recuperare una razionalità una visione ampia sul tema della pena
Si suppone netta con tanta maggiore intensità negli ultimi anni in cui mi pare di cogliere una linea di tendenza
Inarrestabile ad usare impropriamente la pena la minaccia della sanzione penale prima ancora l'introduzione di nuovi reati per rispondere a fenomeni di disagio sociale
Nell'erronea convinzione forse che neutralizzando il diverso da noi
Non facendolo vedere alla collettività tutti i problemi sociali possano essere risolti quindi una valenza sempre più accentuata mente simbolica di un diritto penale che poi destinato in pratica
Allinea effettività con conseguenti ulteriori tensioni che si pongono tra aspettative di un opinione pubblica sulle modalità tradizionali che ormai devono essere superati della pena e quelle che sono le esigenze di tutela
Del corpo sociale quindi è un divario sempre più accentuato valore simbolico della pena quale anche espressione di una tendenza culturale che riguarda tutti noi e che ci terrei interrogare a delegare sempre di più
Alla magistratura la risposta a problemi che forse in una società democratica dovrebbero trovare risposta
In una fase precedente penso che un orientamento che voglia dirsi democratico non possa realmente essere convinto del fatto che la magistratura apposta
Essere la forte la protagonista con lei che elaborati e valorizzi orientamento per l'intera collettività
Penso che un ordinamento moderno e democratico sia quello in cui il ruolo della giurisdizione
Interviene quando non hanno funzionato prima tutti gli altri meccanismi di recupero e d'intervento e soprattutto di prevenzione e tanto più residuale dovrebbe essere l'uso della giustizia penale che per sua stessa funzione natura
Ha una connotazione fortemente ieri autoritaria
E infine riflettere in maniera a alta sulla pena significa anche dal mio punto di vista dal punto di vista dei colleghi interrogarci su un altro tema di carattere ancor più generale che sullo sfondo del nostro approfondimento odierno
Ossia l'impegno Prêtre recuperare la dimensione inerente alla relazione tra le persone in questo il legislatore a partire dal due mila ventidue ci ha sicuramente favorito
E che nel settore civile sta diventando sempre più centrale la riflessione sulla mediazione civile
Come occasione per recuperare un dialogo spesso spezzato tra le persone mediazione non significa soltanto risolvere la singola controversia ma accompagnare con l'aiuto e la professionalità degli avvocati le persone a riprendere a rispettarsi a riconoscere la dignità dell'altro a riconoscere nell'altro una persona di pari valore rispetta se stesso sapere anche ridimensionare le proprie pretese le proprie aspettative non ragionevole Company componimento con quelle degli altri questo in campo civile
E lo stesso in campo penale in particolar modo la riforma Cartabia evidenziato che si può uscire dagli schemi tradizionali della pinna tradizionalmente intesa
E che quindi si può ragionare secondo una logica più ampia di risposte che non siano solo sanzionatorie ma siano anche ripristinato Oria risarcitorie
E che pongano come prospettiva finale anche la possibile riconciliazione tra attori e vittima del reato
Nella consapevolezza che un percorso non banale un percorso non facile ma nella consapevolezza anche che se l'esecuzione della pena nelle sue molteplici forme ha un senso ha un senso se preparerà colui che si è preso responsabile di un reato ed è stato riconosciuto come tale
A danno a riconoscere le proprie responsabilità e a porsi in relazione con le persone
Nella cui sfera giuridica inciso così pesantemente quindi penso che lo sforzo non soltanto odierno ma lo sforzo che ci deve accompagnare nei prossimi tempi sia proprio quello di porre al centro
Del nostro impegno la trama delle complesse relazioni umane
Tanto più in un momento storico così difficile gli lacerato in cui al dialogo si sta sostituendo l'invettiva la denigrazione dell'altro il disconoscimento
Della suo essere persona che come tale già per questo semplice fatto e meritevoli di rispetto grazie a tutti
Grazie grazie alla la chimica Cassano che si accomodati
Al tavolo perché sarà vilmente lei a presiedere la seduta volevo ringraziare tutti promotori istituzioni coinvolte ovviamente la corte suprema di cassazione la procura generale della Repubblica
Presso la Corte di Cassazione alla procura generale della Repubblica presso la Corte di appello di Roma con la Fondazione Cortile dei Gentili già già citata allora il procuratore generale presso la corte di cassazione dottor Luigi salvato
Buongiorno
Buongiorno auguro a tutti e buona giornata e buon lavoro ringrazio la fondazione per questo convegno sul tema interessantissimo
Il tema è complicato perché investe frontalmente il significato della giustizia penale sotto il profilo del diritto positivo etico il cardinale Ravasi in un convegno promosso dalla Fondazione Cortile dei Gentili svoltosi nel due mila sedici alla Camera ha detto
Noi dobbiamo stare dalla parte di Abele affermando la giustizia ma anche dalla parte di Caino affermando la redenzione la purificazione
è così per la giustizia la nostra Costituzione al delitto corrisponde il castigo la finalità la pena una finalità di prevenzione con i caratteri dell'affettività e della retribuiti vita male anche predicato il crisma della chiesa in cui si legge per tutelare il bene comune
La legittima autorità pubblica hai il diritto e il dovere di comminare pene proporzionate e questo è il modello del sistema classico della giustizia retributiva
Però solo una supplica inficia alle considerazione potrebbe far ritenere che alla giustizia spetti occuparsi solo di Abele
Come potrebbe indurre a pensare quello ma anche che divide la frase
Della cardinale Ravasi così non è che ce lo ha ricordato ancora il cardinale Ravasi perché prosegue dicendo c'è la giustizia ma anche la conversione il perdono la misericordia
Questi due volti dice il cardinale Ravasi giustizia e salvezza devono coesistere
Coesistere a me sembra in senso forte nel senso cioè che sono due facce di una stessa medaglia anche della giustizia umana
Ed infatti la Costituzione assegna alla pena una finalità di di educazione che ne comporta una certa flessibilità che non può però condurre a superare l'afflittività ma neppure può essere pregiudicata dalla finalità di prevenzione così anche la tradizioni biblica
Quindi la nostra Costituzione ha definito un modello di giustizia retributiva in cui grazie anche al bilanciamento tecnica della giurisdizione della post-modernità possono essere soddisfatto in modo equilibrato esigenze contrapposte
è però c'è un però neanche questo mondo nuovo modello della giustizia retributiva ha dato risposta a tutte le esigenze
Della vittima di avere risposte che vadano oltre il processo la pena il risarcimento
Dell'autore nel reato di chiede di incontrare la vittima di confrontarsi di averli perdono della collettività per ricomporre i legami sociali
A queste esigenze
Alla complessità della relazione delitto castigo perdono di recente dell'ordinamento ha cercato di dare risposta i giorni cento il sistema della giustizia retributivo con la riforma carta
Credo che il sistema sarà approfondito dalle relazioni ed è un sistema in cui la giustizia non solo punisce matura consapevole del della verità delle parole di papa Francesco
Che ha detto alla cultura della giustizia riparativa e l'unico vero antidoto alla vendette all'oblio perché guarda alla ricomposizione dei legami spezzati
La giustizia Igli riparativa innovativa ma come ha sottolineato don Ciotti prefigura un cammino non facile
Parte la complessità dei problemi burocratici e dovuti alle risorse che già di per sé sono fonte di complicati problema se consideriamo che la giustizia riabilitativa
Non sostituisce ma si aggiunge alla giustizia penale e non può essere uno
Strumento di deflazione e di efficienza è caratterizzato da una contaminazione
Tra giudizio percorso riparativa che sembra far propendere in modo troppo eccessivo nei confronti del reo rende una novità sconvolgenti spiega perché di fronte alla giustizia riparativa noi abbiamo tre approcci diversi cioè uno che di scetticismo rifiuto un altro e di curiosità intellettuale il terzo enti entusiasmo ora per vincere lo scetticismo è necessario che gli operatori del diritto aprano gli occhi di fronte alle esigenze dalla vittima e del reo e che la società civile
Si apra a pratiche condivise di giustizia riparativa
Ma è un percorso difficile però io credo che la giustizia riparativa
Sia un'ulteriore conferma della grandezza del diritto che come ha scritto Hannah Arendt sanno costringerci a focalizzare la nostra attenzione sull'individuo
Sulla persona che è essenziale al tempo dalla società di massa
Ed è più del trionfo di un economicismo spinto fino appunto la parte brave che il denaro assurga avvalori principesse non addirittura unico valore della nostra società
Come evidentemente auspichiamo che non possa e non debba essere ci troviamo di fronte a una sfida difficile ma dobbiamo affrontarla e vinceva tutti insieme consapevoli che in gioco la pace sociale la democrazia è una società migliore
Li ringrazio la partecipazione Foucauld oppure agopuntura grazie grazie al procuratore generale presso la Corte di Cassazione prima di procedere con questi indirizzi
Vi saluto volevo
Indicare la presenza ma insomma la presenza si vede perché su questi schermi della della penna felicissima di Michele Russo che un facilitatore
Grafico è un artista così la dico la dico prima
E quindi ci aiuta a mettere anche su schermo
E attraverso immagine il tema che noi stiamo stiamo trattando ed è un tema che porta in sé mille altri che porta in sé il valore lo sentiremo anche con testimonianze in chiusura
Di questa mattinata tanto importanti un valore che ci deve coinvolgere e tutti il presidente della corte d'appello di Roma il dottor Giuseppe è immediata buongiorno
Anch'io ringrazio il Cortile dei Gentili per questa iniziativa che abbiamo elaborato insieme in una degli incontri e preparatorie insomma che abbiamo avuto io non mancano di sottolineare la mia soddisfazione
Per vedere che a meno di dieci anni di distanza
Do un fatto che per vivere in prima persona cioè quand'ero componente del Comitato diritti e vicepresidente della prima scuola della magistratura
E alla fine di quel periodo problemi due mila e sedici
Tentammo a chiusura va be'riunitasi che allora era presidente ci teneva molto
Di organizzare proprio un corso in materia di giustizia riparativa fra l'altro all'interno di un corso di formazione dei magistrati avevamo pensato
Ad iniziativa congiunta è assoluto dura testimonianza congiunta la una delle reti uno dei comete testimoni dei fatti gravissimi per effetto gravi fatti di terrorismo che allora vivificare o no e l'autrice di questi fatti criminosi bene questa reazione questo tentativo di instaurato all'interno di un corso
Tra magistrati questo confronto suscitò delle reazioni inusitate che ci meravigliarono molto nella rinvio all'anno i medaglioni del professore
Valerio Onida tant'è vero che furbo addirittura costretti a sospendere questo costo
Che venne ritenute da non pochi offensivi rispetto alla posizione della magistratura rispetto agli obiettivi due corso di formazione fra i magistrati
Io lo voglio ricordare proprio per testimoniare che nonostante i lasso Breve del un po'ecco quanta strada che comunque pepata qui oggi da giustiziare il riparativa non sono e un testo normativo non so che è una legge ma anche un esigenza ampiamente avvertita un'esigenza culturale e non solvibili
Ecco e nel dire questo però voglio essere con altrettanta franchezza vorrei sottolineare come diamo ecco in un momento difficile cioè abbiamo tutta una serie di norme
Che favoriscono che per qualche anno opportunamente cercato di introdurre una serie di istituti volti a rendere minimo o per quanto possibile minimo l diritto penale a favorire la funzione rieducativa della pena ecco io sto leggendo le relazioni propedeutica all'anno giudiziario del Comune la costatazione che tutti questi istituti
Sono allo stato totalmente inattuati non penso solo alla giustizia riparativa ma penso anche ad esempio alle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi
Cioè a una serie di istituti che opportunamente cerca di valorizzare quello come possiamo dire
Il volto costituzionale della pena
Il volto costituzionale della pena Kimi pari diano solo un obiettivo di civiltà ma chi anche un obiettivo che consenta di migliorare la qualità della vita i servizi
E la autorevolezza e l'immagine dell'istituzione ora rispetta questa situazione che gravi cioè il fatto che tutti questi istituti rischiano di restare meramente sulla carta meramente nominale argomenti buoni per fare contenti
E convegni o protocolli come super spezzò fare ecco due sono dedica o accedere al vita dell'indifferente muto una bella espressione di papa Francesco alla recente assemblea di San Giovanni in laterano il vizio dell'indifferenza e lasciare le cose come stanno queste dapprima alternativa
Oppure tutto al contrario
Cercare di promuovere per quanto possibile un dialogo senza pregiudizi fra l'istituzione cita ancora papa Francesco
Che ci consenta per quanto possibile di anticipare gli effetti utili della riforme soprattutto di restaurare
Quel dialogo fra ambiente sociale ambiente giudiziario senza il quale questi istituti non potranno mai deroga de decollare
Perché è questo il nucleo di fondo e allora noi ecco ci voglio citare l'esperienza della corte d'appello di Roma rispetta questa potenziale paradisi abbiamo cercato di rilanciate
E come prima cosa abbiamo costituito coinvolgendo tutte le forze interessate una osservatorio sulla giustizia di comunità
Che appunto cerca di porre in uno stesso tavolo abbiamo avuto proprio un blitz in conto destituzione territoriali dei istituzioni presenti sul territorio ma soprattutto anche tutte le forze sociali
Le quell'enorme quantità di con patente che cercano di opporsi alla disgregazione del tessuto urbano
Perché il nostro problema è come affrontare il disagio sociale come affrontare queste norme disgregazione delle grandi aree metropolitane che come a parer mio è stato felicemente detto possano essere
Un incubo o un sogno
Quindi noi lasciando cosa voglia una parliamo potentati in sogno c'è la possibilità che nonostante queste difficoltà le grandi aree metropolitane
Abbiamo una prospettiva di di superamento perché le grandi aree metropolitane comunque Reitano un luogo fondamentale
Di fondazione della democrazia del progresso della partecipazione qua la giustizia riparativa e Coppo molto giocare ma non solo la giustizia riparativa perché la giustizia riparativa
Auguri come è stato a quel mio molto ben detta questi si fonda su questi idea felice
In un mondo in cui si butta tutto quello che dispacci in cui non si ripara più nulla ma giustizia riparativa serve
A riparare a mani nude a a fare manutenzione ecco fondandosi sull'idea dell'ascolto e della responsabilità non si getta nuove cose non si gettano le persone ma si cerca di recuperare uscire
Ecco questo è quello che cercheremo noi di fare e d'iniziativa del Consiglio del Cortile dei Gentili ci conforta morto perché proprio dà il segno di questa attenzione anche operativa ecco perché la filtrazione
Pioli che è importantissima ma ecco bisogna andare al di là anche perché la giustizia riparativa mi sembra imbrigliata in uno schema normativo che veramente estremamente farraginoso e complesso
E che stessi spende anni per cercando di rendere meno parla di notte meno conclude Izzo non riusciremo ecco a realizzare a realizzare in proprio che laddove invece il nostro sforzo deve essere quei lo ecco proprio di trovare
Ecco già all'interno delle prassi vigenti delle buone prassi questi segnali di cambiamento che dobbiamo essere capaci di interpretare e gli attuali in concreto quindi ancora grazie alcol dire
Grazie grazie al dottor Mario presidente della corte Raffaello di Roma ha parlato delle grandi aree metropolitane e poi ovviamente il tema della cultura della legalità è alla base di tutto questo diciamo che il grande comune denominatore di questa di questa giornata di quest'incontro di ogni atto di ogni
Di ogni attimo di vita che noi attraversiamo in grandi aree in piccole aree insomma educare alla legalità
è fortemente preventivo ma andiamo ancora avanti ovviamente il procuratore generale della Corte d'appello di nome dottor Giuseppe Amato buongiorno Buongiorno
Grazie
Intanto ringrazio la sensibilità Margherita Cassano
E di Gigi salvato per avere
Voluto in questa a aula che è la più importante
Per la giustizia italiana
La partecipazione quello che non è un convegno ma è un dialogo
Una riflessione comune su in tema importante strategico devo ringraziare sono qui
Come dire a rappresentare la procura generale ma siccome non amo
Appropriarmi di Meridiano studi medio devo ringraziare oltre che il Cortile dei Gentili intuizione del cardinale Ravasi devo ringraziare Antonello Mura
Che è stato il procuratore generale a Roma e devo ringraziare Filippo vitello come avvocato generale ha veramente curato come il cardinale Ravasi sa con grande attenzione e puntualità
Questa giornate a cui è pienamente ammetto
E credo che siete tutti d'accordo una grande importanza perché lo diceva da Giuseppe Meliadò al presidente dalla corte d'appello non abbiamo l'opportunità di ma le Giare degli istituti nuovi in particolare quello della giustizia riparativa ma come spesso avviene di nel nostro ordinamento come avviene nel nostro Paese splendido per altri versi questi istituti
Corrono il rischio di rimanere sulla carta perché quelle potenzialità
Sono
Inespresse per la carenza di strutture e a volte anche per quella mancanza di entusiasmo che dovrebbe caratterizzare gli operatori
Nel settore qui l'importanza di questo dialogo l'intuizione di valorizzare e di distillare quell'entusiasmo che potrebbe mancare e dall'altro quello sforzo che noi dobbiamo
Credo mettere sul ter Reno diceva bene Presidente mi chiedo di questo osservatorio sulla giustizia di comunità quello sforzo cioè chi chi deve occuparsi dice istituti e si mette in prima persona e al di là delle difficoltà di ordine materiale cerchi di fare il possibile perché questi questi istituti importanti riescano a decollare del resto
Il titolo di questo convegno delitto Casti che perdono credo che sia il titolo che racchiude il problema
Fondamentale sia per chi è credente sia per chi da laico credenti o no si occupa dei problemi della giustizia quando deve approcciare il tema della violazione
Del reato e comunque della violazione o se vogliamo chiamiamola del peccato se vogliamo limitarci al momento appunto del perché la valutazione del credente e la risposta sanzionatori ed altro che questo pregato peccato
Violazione deve deve conseguire il rispetto a questo approccio sia per il credente sia per il laico credenti o no
Perché diciamo non svolgiamo una funzione che necessariamente laica ma possiamo portare se credenti anche la passione di chi crede e che quindi e ha una marcia in più rispetto all'approccio a queste problematiche ecco rispetto a questa situazione credo che il sottotitolo sia ancora più illuminante non è credo un sottotitolo occhi utilizzare artifizio retorico dell'ossimoro quando dice la Pina la giustizia la riconciliazione credo che e la giustizia la espressione intorno alla quale devono muoversi
La pena e la riconciliazione perché la la giustizia non c'è giustizia oggi ce lo impone per noi la carta costituzionale l'articolo ventisette
Non c'è giustizia sì alla pena non si affianca
Anche utopistica mente il momento del recupero e della riconciliazione da questo punto di vista lei parole di Papa Francesco che sono state pronunciate alla inaugurazione dell'anno giudiziario inaugurazione d'anno giudiziario della Città del Vaticano di quest'anno quando ha detto che la giustizia e carità
E una espressione che credo si possa condividere che si possa condividere anche in un'ottica di approccio laico al tema della giustizia
A noi ce lo impone l'articolo ventisette della Costituzione e credo che lo imponga
E qui parliamo nella prospettiva di chi svolge le funzioni di Pubblico ministero ha svolto e comunque e nel d'ambito della magistratura requirente lo impone anche a chi
E nel circuito della pubblica curiosità apre pensato
Che ho sempre voluto che chi fa questo lavorio fatto per tutta la vita non venisse chiamato se non occasionalmente la pubblica accusa io credo che la espressione più corretta sia riprendendo una
Qualificazioni tipica dello
La Città del Vaticano dice il promotore di giustizia e quindi promotore di giustizia significa che l'accusa è un momento eventuale della espressione della tua attività ma credo che l'approccio sia l'approccio di equilibrio l'approccio attento agli interessi sia dell'imputato sia della vittima
Un approccio quindi ispirato alla corretta e puntuale applicazione della legge in un'ottica di questo tipo
E coessenziale ad un'attività certamente per chi fa il giudice ma anche per chi fa il Pubblico ministero di avere di mira il momento della sanzione
Sono contento provi diciamo abilità dell'attenzione nuova della Cassazione ha giustamente dalla Cassazione su questo momento che a volte può essere trascurato ma credo che sia il momento topico perché non c'è processo
Se non ogni la prospettiva dell'esito di questo processo e quindi l'eventuale sanzione e qui in questa ottica
Io credo che l'approccio equilibrato e attento anche al momento della
Del recupero della riabilitazione utopistico ma che va sempre che va sempre coltivato ecchimotiche di questo tipo credo che
Bisogna vedere quella attenzione ad un approccio al diritto penale che sia inteso come diritto penale minimo e lo dico non in un'ottica il diritto penale minimo
Sostanziale dove potremmo discuterne
Ma sarebbe il tema di un altro convegno della diciamo dimensione dei reati chi a volte non è forse perfettamente corrispondente a quell'esigenza di estrema ratio che sempre deve caratterizzare
Questi reati ma io intendo il diritto penale minimo di un ottica di attenzione proprio ai temi di questo inteso come risposta sanzionatoria sia la più pertinente e la meno invasiva possibile la più coerente rispetto allo spessore del fatto più nativo che ventuno in quel momento il giudice è chiamato ha chiamato a valutare e da questo punto di vista credo che sia fondamentale l'hanno detto ovviamente tutti quelli che mi hanno preceduto recuperare questa opportunità che cita la riforma Cartabia della giustizia riparativa Dupré
C'è qualche cosa di più rispetto alla riabilitazioni al recupero perché ce l'ho l'occasione dell'incontro
Che quindi
Può servire certamente insieme ad alcuni oggettivi vantaggi dal punto di vista processuale ma può consentire al colpevole
Di confrontarsi con la vittima e può consentire di trasformare quello che è stato l'approccio che ha portato al reato in qualche cosa di diverso ma a una valenza ulteriore lo diceva bene prima Luigi salvato a una valenza superiore e ulteriore perché vede coinvolto vede coinvolta anche la vittima del reato questa è la vera novità che questo questo istituto diciamo su cui noi dobbiamo impegnarci a una sua l'importanza una sua valenza e qui quindi fondamentale che
Da questa anche quest'incontro da questo dialogo possa nascere quel quell'entusiasmo da una parte e quelle idee che per consentire a questi istituti di potersi indirizzare verso una reale concretezza operativa
E vorrei solo concludere ricordando come e Bilica l'occasione di fare quando qualche mese fa
Ho preso possesso come procuratore generale a Roma quella chi era laica di Tommaseo credo che in alcuni passaggi sia molto pertinentemente evoca bile rispetto avrà il tema di non cioè quella invocazione porta della quale il giudice ma questo vale anche per il Pubblico ministero direi forse soprattutto per il pubblico ministero
Chiedere la forza su se stesso per sapere diciamo non Malta colpevole più di quanto serva per poterlo rendere migliore e ecco credo che questa espressione questo approccio l'equilibrio
Il minimalista
Della risposta rispetto al peccato colazione ha creato sia il proprio Conte di questo tipo e credo che sia molto interessante sentire quello che tanti autorevoli
Dubbiosi
Operatori del e non solo ci potranno dire in quest'occasione quindi grazie
Grazie generale della corte d'appello di Roma il dottor Giuseppe Amato e dunque per questa per aprire più che mai abbiamo già aperto insomma questa questa mattinata però adesso ovviamente un'introduzione
Che è affidata al fondatori
Ideatore di quel cortile dei Gentili che tanto valore continua a donare ogni volta a tutti
Sua Eminenza il cardinale Gianfranco Ravasi
Vorrei fare una premessa la premessa è legata alla storia di questo evento
è sbocciato più di un anno fa nell'interno di uno spazio particolare quello dalla procura generale
Dove è iniziata questa riflessione che ha continuato poi a fiorire successivamente col coinvolgimento non soltanto per la maggior parte di coloro che parleranno ma anche più alcuni altri che sono qui presenti è approdata poi qui in quest'aula così sontuosa
E approdata nella corte di cassazione attraverso soprattutto la passione della presidente Cassano
Che lo stesso procuratore salvato
Che hanno voluto porre quasi l'approvato qui in questo momento
Fatta questa premessa settica io ne vorrei fare un'altra invece molto personale
Per certi versi anzi devo dire subito imbarazza
E lo spiego anche quella personale evidentemente legata al Cortile dei Gentili
Che è alla base insieme a tutte queste alte magistrature che hanno che sono state coinvolte è alla base di questo percorso
Il Cortile dei Gentili che è una fondazione presieduta da un laico cioè dal presidente che qui Giuliano Amato
è un'istituzione che sia rimanda come tutti sanno ormai a questo spazio delirio del Tempio di Gerusalemme la planimetria dove c'era un cortile degli israeliti dove c'erano i circoncisi i puri
E dall'altra parte attraverso una frontiera c'erano invece reggente
I pagani considerati anche in realtà erano casomai agli occhi degli ebrei Tola
Quindi il punto di partenza è proprio guardarsi nei folti
Guardare negli occhi come si fa a ogni volta che si fanno incontri di questo genere l'importante per chi come posso dire io giunto ormai al crepuscolo della vita dopo un itinerario
Sterminato di incontri
E il dialogo degli occhi nelle conferenze fondamentale non solo per le curve d'ascolto
Ma anche proprio per la sintonia simpatia adesso arrivo all'imbarazzo io avevo pensato o come fondamentale un tipo di intervento anche avevo preparato anche uno schema che ho da questa parte avevo pensato un intervento come si diceva introduzione
Ma io mi trovo in quella situazione attuale nella quale tutto il terreno è stato c'è stato una rasatura
Tutti i temi che sono stati che avevo pensato anch'io sono stati sviluppati in maniera mirabile nell'interno non dei saluti come si suol dire ma di vere e proprie minimi relazioni
Tematiche che avete ascoltato che anch'io ho ascoltato con molto interesse
Quindi ormai io non vorrei dire più nulla se non porre il sigillo il suggello
A quanto è stato detto finora da personalità che poi conosco col quale appunto abbiamo fatto tra l'altro questo percorso di dialogo preparatorio allora ho pensato
Di adottare quello che non avevo a ve l'avevo tenuto come riserva più come commento finale di adottare un genere letterario amo molto la musica che il divertimento
Divertissement e che è un genere musicale non necessariamente superficiale anzi qualche volta è persino un genere musicale
Che permette anche alcune variazioni che sono non sono possibili dalla grammatica normale solenne della musicalità
E allora io ho pensato così PD a questo momento di fare idealmente salire a questo tavolo
Personalità che non appartengono più a questo orizzonte terrestri ma che su alcuni di questi temi hanno detto qualcosa naturalmente in maniera molto simbolica
Molto emotiva tratto alcune volte anche di scritto li ho scelti tre e uno poll otterrò magari come conclusione il primo lo metto subito
Perché il titolo che è stato giustamente commentato col sottotitolo temi importanti titolo è opera mia devo dirlo sinceramente perché io sono amo molto Dostoevskij
E naturalmente il binomio delitto castigo viene assunto quasi come bandiera in tutte le istituzioni di tipo giudiziario
In realtà se vogliamo stare la dimensione non dico solo religiosa ma anche culturale è stato ricordato bene
Noi da un da molti tra l'altro citando l'aspetto religioso all'aspetto più incisive generale
Noi dobbiamo più pensare a una tra ideologia a un treno delitto castigo perdono e allora ecco la prima voce proprio la sua quelli nati da Stati husky che sulla sua pelle
Ha sentito che cosa vuol dire la giustizia in una forma solo da Pino comico
A ventotto anni voi sapete viene condannato a morte nel regime che racchiude il coltello Zardi allora
Ed è questa anche un po'la crudeltà certe volte di un certo tipo di giustizia sono legate al binomio voi sapete che sale sale sulla
La tribù una dove doveva essere impiccato ed è lì pronto e arriva di corsa
Un messaggero
Dalla da San Pietroburgo ci viene per comunicare la grazia per cui capite questo gioco psicologico anche terribile essere lì alla soglia ormai dalla morte dall'altra parte ecco questo e allora Luís scrive ecco la prima voce Cheb o a lui non conoscono la pietà
Conoscono solo la giustizia
Per questo sono ingiuste
Guardate che è un po'il succo anche nel nostro discorso conoscere solo la giustizia senza la pietà alla fine non è più giusti
Be dottor dopotutto non dobbiamo mai dimenticare
La mia passione anche per questo meno fa dire in commento ad Astoria rischi
La mia passione per la classicità il per uffici di Cicerone tutti i magistrati usano basico summum ius summa iniuria
Ed è un po'la variante molto icastica incisiva decisiva di un personaggio come Cicerone che tra coinvolto nelle questioni giuridiche
La seconda voce
Quindi la prima è proprio sulla giustizia Cardone sono delitto castigo e perfetto
La seconda voce che vorrei fare venire qui questa più legata a metà che personalmente io per diciotto anni quasi diciannove sono stato come sapete tutti prefetto della Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana di Milano
Avevo uno studio non capriccioso colma un lo studio abbastanza lussuoso solenne
Con dipinti di grande qualità con reperti di contingentare anche dal punto di vista dell'antiquariato e così via era vero una scrivania
Monumentale tra l'altro è alle spalle una libreria
Questa libreria per
E i giochi che non si riescono battaglia comprendere dalla storia
Era tutta occupata trainando scritti e da alcuni volumi nella biblioteca dei Cesare Beccaria
Pensate così laico com'era la cultura liberale e così via invece era approdato in un'istituzione ecclesiale fondata Cardinal Federico Borromeo come tutti sanno nei Promessi Sposi
Capitolo ventidue
Ebbene nelle interno di questi autografi che tradotto in questo momento sono esposti proprio di una mostra lassù
Si era proprio l'autografo dei delitti e delle pene
Che era in una legatura posteriore massonica naturalmente proprio simbolico
E io più di una volta lo aperto soprattutto lo mostrava le autorità civili che veniva a due presidenti della Repubblica per esempio a al presidente
Napolitano e anche credo al presidente forse ha ma
Sì
Comunque scherno forse qualche scatto adesso due presidenti sono passate e lo mostravo proprio per vedere come fosse la base di una riflessione pene questo manoscritto ma l'ho scritto
Lui scriveva le sue lezioni e conferenze in una maniera grafica per fare
Questa invece era
Con una drammaticità
Correggeva macchie di inchiostro
Il che vuol dire che era un tormento anche per cui scrivere queste cose e allora sul tema per la punizione anche se non è il nostro caso però la punizione suprema è la pena di morte
E allora vorrei leggervi proprio un paragrafo sugo tratto da quel testo tormentato
Pagarmi un assurdo
Che le leggi che sono l'espressione della pubblica volontà
Che detestano
E puniscono l'omicidio
Non è commettano uno esse medesime e che per allontanare i cittadini dall'assassinio né ordini no uno pubblico
Con la pena di morte perdente questa è la voce molto netta tra l'altro lo dimentichiamo che la è stato tradotto un'infinità di rinvio avevo anche la traduzione che è qualcosa di più ai produzione araba
Dove siamo ben lontani dall'applicazione di queste
E l'ultima voce che vorrei far venire
Al si parlava anche in questo giorno persino in questi tempi del mediatore anche nelle rivolte carcerarie
Quindi il terzo che il carcere
Una voce resta
Più vicino a noi
Scontata
Che dice qualcosa ho detto sempre in maniera più intuitiva più che non in maniera sistematica
Che dice qualcosa sul carcere dopo averlo vissuto in corpore vili nella propria testé io immagino che voi possiate subito capire a chi faccio riferimento Nelson Mandela
Nelson Mandela che è stato in carcere per ventotto anni carcere duro
Poi diventato Nobel per la pace
Ebbene Mandela scrive
Famosa questa frase
Si dice che non si conosce veramente una nazione finché non si sia stati nelle sue galere
Una nazione dovrebbe essere giudicata da come tratta noi cittadini più prestigiosi
Ma come tratta i cittadini più mille ecco il carcere come simbolo di civiltà che a questo punto non volendolo assolutamente intervenire però anche oggi ieri mi pare un altro suicidio
Carcere come emblema della nostra nazione sicuramente no non lo possiamo usare questa riflessione un'altra riflessione su un altro capito ecco io ho portato tre bucce tre voci diverse
E a questo punto concludo tra l'altro ricordando che in questi giorni viene assegnato il premio palizzate viene dato uno studioso proprio Tella giustizia riparativa che mi pare John Blake Fuego
Quindi colpire che il tema ma soprattutto prima di lasciare ancora un'ultima voce a uno in pensato che metà luglio la parola fine maniera un po'così sintetica simbolica
Io auspico e spero Empoli il desiderio nostro anche di tutti coloro che hanno lavorato a questo che questo sia un esempio
E di poterlo poi ripetere
Attraverso temi diversi
Con questa modalità
E soprattutto io devo confessare
Con questa passione con cui tutti hanno partecipato in cui avete avuto testimonianza nelle introduzioni
Ebbene ricordiamo allora quello che ci dice uno che non aveva a mio avviso grandi interessi per questi temi
Come Proust
Non c'è colpa
Senza aperto
In ogni caso ogni colpa
Deve avere il suo territorio
Grazie
Eminenza mi permetta di uscire solo per un attimo dal ruolo che molto già galleggia sospira giustamente perché conosce grazie volevo solo dire questo anche da da questo tavolo cercando e credo senza timore di sbagliare non certo perché io non sbagli interpretare il pensiero di tutti in questa sala grazie grazie al
Allora
Presiede la seduta ma voglio ovviamente con cura
Nuovamente nominare non solo perché è giusto ma perché si dà dottoressa Margherita Cassano presidente della corte di cassazione l'intervento del capo ufficio legislativo del ministero della Giustizia il dottor Antonio Mura
Gli aspetti della pena dopo le recenti riforme sono tanti sono tantissimi e noi siamo qui per ascoltare prego dottor Moore
Io avverto
Forte l'esigenza di superare il naturale ringraziamento
Perché mi è stata offerta l'occasione di prendere la parola in questa Assemblea
Perché in realtà il bisogno interiore quello di ringraziare
Per essere stato reso partecipe da questa di questa iniziativa
Che il cardinale Ravasi
Ha appena dipinto
Con quel riferimento al desiderio nostro e quindi il passaggio al nuovo in rispetto alla complessiva impostazione di questa nostra riflessione che e una forma di coinvolgimento del tutto coerente con quella illuminazione che ha portato Luís ma mi ha strappato a dire noi tutti presenti a concentrarci in questo momento su qualcosa che dovrebbe essere e per tanti enti il costante oggetto di riflessione interiore nell'esercizio di funzioni diverse ma tutte accomunate dalla centralità dell'essere umano che è oggetto dei giudizi
Nelle parole d'apertura questa mattina c'è stata incoraggiante riferimento alla volontà della corte di cassazione intraprendere una prospettiva di
Evoluzione anche culturale di progresso nella riflessione sulla pena
Una prospettiva alla quale a me piace molto
Di scrivere in calce anche una sottoscrizione da parte di tutti coloro che in altra veste operano nel mondo della giustizia e da parte di chi come me reca oggi il proprio modesto contributo all'elaborazione normativa e una sottoscrizione che vuole essere proprio la espressione della condivisione di questa dimensione culturale che è stata espressa Nella per
Nel discutere della pena
Del su due della sua poliedricità
Sì tende a focalizzare l'attenzione
Su un obiettivo che è talmente importante da essere un obiettivo costituzionale quello dello scopo di risocializzazione del reo che
Una dottrina autorevole definisce favorire la sua attitudine a vivere osservando le leggi e favorirne il riadattamento sociale
Oggi abbiamo invece in quel sottotitolo che vuole esprimere tutta la ricchezza di contenuti che ha mosso l'iniziativa un riferimento ulteriore ulteriore proprio direi non solo rispetto alla pena
Al reato al castigo
Ma ulteriore anche rispetto alla risocializzazione che e la connotazione costituzionale dello scopo della pena
E cioè il perdono vale a dire un passaggio ad una prospettiva individuale se vogliamo anche intima di un altro soggetto rispetto a questa connessione delitto
Cattivo
E cioè la vittima la vittima che e concetto tra l'altro a sua volta a picco perché non si riferisce esclusivamente alla persona che ha subito subisse il reato ma tutti coloro che ne subiscono gli effetti e naturalmente deferimento
Immediato ai familiari che soffrono in certe situazioni proprio le ricadute del delitto
E forse chissà che questo nostro non vada definito un primo passo anche rispetto ad un'ottica ulteriore di arricchimento di questa prospettiva perché se ci muoviamo
Verso prospettive infine allora al perdono
Potrebbe aggiungersi come oggetto di nostro approfondimento il pentimento cioè un'altra prospettiva individuale come quella della vittima che si aggiunge alla tradizionale
Discussione sul reato la pena
Prospettiva intima ma riferita lo stesso soggetto autore del delitto
Quindi sottoposto all'esecuzione della pena
Io trovo sempre Bello cercare di continuare quell'opera che prima tra tutti la nostra Corte costituzionale svolge meritoriamente di
Reperire negli articoli della nostra carta fondamentale quanti più valori possono esprimere la realtà
Di un Paese ebbene a me piace e tutte le volte che si parla di pena non limitare il riferimento all'articolo ventisette terzo comma cioè le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione
Il mio pensiero va anche all'articolo tre della Costituzione
Laddove al secondo comma si afferma che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto le la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana a me sembra
Che questo articolo tre
Correlato all'articolo ventisette sulla funzione di sorprese di risocializzazione laddove esprime un principio di eguaglianza sostanziale possano consentire
Un pensiero alla rimozione del pieno sviluppo dalla persona umana anche dal punto di vista della tutela della vittima del reato e alla tutela del reo nel momento in cui subisce la sanzione
Al di là però di questo tipo di riflessioni teoriche io credo che dobbiamo avere consapevolezza della complessità concreta della materia di cui trattiamo
Perché tendenzialmente sì
Distilla quasi in laboratorio l'oggetto della discussione pensando al caso tipo
Al reato violento che ha un soggetto autore
Con tutte le sue complessità naturalmente individuali e ha un soggetto vittima dobbiamo pensare che in realtà il mondo della giustizia
Ma il mondo complessivo carcerario dell'esecuzione della pena
Vede una straordinaria complessità invece per la varie che apprezza delle fattispecie di reato
Per le condizioni di espiazione della pena che non sono affatto elemento secondario rispetto alla materia di cui trattiamo cioè alla prospettiva della visione della vittima o della visione dello spessore
Il soggetto sottoposto
Al regime di cui all'articolo quarantuno bis dell'ordinamento penitenziario il colpevole detenuto straniero la prospettiva della sua ispirazione nei Paesi d'origine vedete come già quel quadro che noi tendiamo a tracciare il secondo linee nette immagino che chi Lorraine de graficamente improvvisamente si trovi a
Complicare
Il tratto perché abbiamo di degli stranieri con difficoltà quindi di
E il rapporto con la nostra realtà quindi estrema complessità anche di un percorso che voglia arrivare alla comprensione da parte della vittima e poi dello stesso pareo alla sua risocializzazione la necessità di mediatori a questo punto culturali linguistici le problematiche di ordine e di sicurezza nelle carceri che a loro volta fanno vedere come si esca necessariamente da quella
Quadro troppo netto troppo nitido classico del delitto
Del colpevole e della singola vittima con tutto ciò che il mondo carcerario che rende estremamente complicata ogni evoluzione
Argomento dell'oggi quello delle rivolte e argomento dell'oggi quello di una realtà carceraria in cui coi cronisti effettuano
Le forniture di telefoni cellulari se non di droga e argomento dell'oggi quello c'è stato un cenno ma è bastato la menzione di quella parola
I suicidi
Con cui invece un emergere
Prepotente vorrei dire devastante di un'altra delle caratteristiche della espiazione della pena che oggi mette il nostro Paese davanti alle proprie
Chiamiamole col loro nome responsabilità anche in questa chiave
In un quadro così complesso ovviamente i compiti sono diversificati e sono impegnativi per tutti coloro che operano nell'ambito della giustizia mi limito ad accennare al fatto che il ruolo del ministero della giustizia e qua più autorevolmente
Parlerà direttamente alla responsabilità in questo campo nel ruolo del ministero della giustizia anche laddove sia riferito alle misure organizzative alle misure strutturali per esempio quelle che a affrontando il tema del sovraffollamento pongono a loro volta condizioni forse più favorevoli
Nell'affrontare problematiche così difficili sono misure anche apparentemente solo organizzative ma in realtà incidenti sulla realtà del soggetto
Detenuto e che deve espiare la pena e quindi anche le iniziative collaterali
Mi limito menzionare il fatto che per esempio noi stiamo introducendo proprio noi per carità il
Il governo e quindi il Parlamento e in via di di approvazione della guardate voglio proprio cercare apposta un esempio che sembra minuto
La copertura INAIL in favore dei soggetti impegnati in lavori di pubblica utilità che è una condizione perché si possa accedere ad uno strumento di straordinaria utilità e che apparentemente sembra un intervento di pura
Struttura organizzativa ma anche per esempio la normazione ampia che in questo periodo e riservata ai medici penitenziari l'implementazione della presenza di professionalità psicologiche
Funzionale al contrasto dei reati sessuali a maltrattamenti atti persecutori nell'ambito degli istituti penitenziari è ancora un'idea che in questi giorni si sta particolarmente approfondendo speriamo che giunga a compimento quella della differenziazione delle condizioni di detenzione in rapporto proprio anche alle strutture penitenziarie e in funzione dei diversi gradi di pericolosità
Del dei soggetti quindi un quadro di straordinaria complessità
Reso ancora
Più diversificato dall'esistenza sappiamo di forme sanzionatorie non classiche
Tutta la materia delle pene alternative alla detenzione che naturalmente si riflette immediatamente sul settore della risocializzazione
Per primo
Così come si riflette la varietà delle fattispecie di reato pensiamo a come sicuro i socialisti usare l'autore del reato magari gravissimo ma tributario
E è veramente un quadro complesso e in questa dimensione io credo cinque sia particolarmente interessante
Ricordare come la Corte europea dei diritti dell'uomo
Quando si trova a definire le penne come la nostra varietà in realtà non si fa delimitare dalle categorie formali cui noi siamo avvezzi
Il tipo di pena
Che può essere appunto l'intervento sanzionatorio penale o o di altra natura ma la corte di quell'uomo guarda la afflittività
Dell'intervento dello Stato e tant'è vero che per parlare una cosa familiare agli giuristi presenti tant'è vero che il concetto di ne bis in idem è in modo inedito oramai riferito a anche interventi statale che non sarebbero in sé
Pennette quindi perché il contenuto è quello affettivo bene
Cerco di arrivare alla conclusione
Con un riferimento
è stata menzionata la giustizia riparativa che oggi fortunatamente a largo spazio nel dibattito ma allo stesso tempo
è noto che è stata oggetto di i grandi discussioni in origine prima della sua sostanziale accettazione
E che necessita di essere presa in esame quando si pensa al perdono
Come oggetto nostro di studio perché altrimenti si rischia una confusione concettuale
Noi sappiamo che in origine l'articolo ventisette della Costituzione che ho anche citato poco fa testualmente non fa riferimento alla vittima
L'apertura nella prospettiva della giustizia riparativa ha in sé questa novità nell'evento reato si riconoscono non tu non un soggetto ma addirittura
Tre soggetti
Il reo è la vittima anzitutto ed è già il cambiamento di rotta
Ai quali però si deve aggiungere il luogo sociale dove il reato si verifica quel luogo nel quale sono inseriti il reo è la vittima vale a dire la comunità
La collettività quindi interesso oggetti nel tema che ci riguarda rispetto ad un concetto d'origine che invece aveva solo attenzione all'individuo responsabile
E oggi nell'ordinamento penitenziario una espressa disposizione afferma che nei confronti dei condannati e favorito il ricorso a programmi di giustizia riparativa cioè all'idea di un soggetto che partecipa in modo attivo e consapevole alla costruzione del suo reinserimento sociale tenendo conto della vittima e della comunità appunto degli altri soggetti coinvolti
Ma e questo è il punto concettualmente che desidero sottolineare in conclusione
L'esito ripara attivo non comporta necessariamente né il pentimento sul versante interiore del reo né il perdono da parte della vittima
E altro
Quindi
La nostra discussione deve avere consapevolezza di una molteplicità quindi straordinaria ricchezza di piani che però
Sì toccano queste chiaro ma non devono essere confusi per cui il il perdono
E altro e altro rispetto a questo istituto
Dell'ordinamento italiano penitenziario che è un istituto se così si può dire laico rispetto al momento invece poi importantissimo profondo che è quello dell'atteggiamento interiore
Degli soggetti coinvolti e quindi per primo della vittima poiché esistono naturalmente forme ibride negli Stati Uniti per esempio
La Restaurant de Justice conosce
Figure anche non così nette come quelle di cui stiamo parlando nel dibattito italiano dove il dialogo e portato all'interno del carcere e al detenuto viene proposto l'incontro
Sì
Con le vittime
Ma non con le vittime persone fisiche
Che hanno subito il delitto sulla propria pelle ma invece con vittime di reati simili a quelli commessi dal soggetto così che il detenuto incontra annuncia la propria vittima ma quella che viene destini definita in pratica come una vittima surrogata cioè messo nelle condizioni di apprendere non soltanto sul piano emotivo la dimensione degli effetti del proprio atto su un singolo soggetto ma proprio la dimensione invece se posso usare questo termine comunitaria
Di di quella sua di quel suo atto illecito
Ebbene
In questa dimensione quindi
Che non per ragioni naturalmente di classificazione ma invece di chiarezza concettuale rispetto ad una materia così calda
Credo che si sposa delineare un quadro nel quale si muove dal rapporto tradizionale
Sanzionatorio reo è coordinamento che reagisce con la pena
Espiazione della pena quindi individuale si passa ad un dimensione di reinserimento
Che vede il coinvolgimento multi personale a questo punto la vittima la comunità rispetto alla prospettiva della risocializzazione fino nei casi il lume in atti
Alla possibilità di addirittura perdono da parte
Di chi ha subito il reato
Pentimento da parte di chi ne è stato protagonista
A me sembra che a quella affermazione
Che la nostra Corte costituzionale già tanti anni fa nel mille novecentottanta
Si è sentita di esprimere
I
Utilizzando coniando l'espressione dell'idea proprio bel volto costituzionale del sistema penale a me sembra che questo tipo di riflessione oltre al volto costituzionale
Del sistema penale possa giungere oggi un piccolo tassello per quello che
Sogniamo come il volto umano della giustizia penale
Grazie grazie dottor Mura
I temi su cui prendere appunti o comunque su cui fermarsi sono davvero tantissimi Casillo minati perdono
E pentimento e quindi un unico elementi evidentemente che che colleghi
Ci sono ci sono le carceri ci sono le carceri dottor Giovanni Russo che il capo del Dap qui
Per parlarcene c'è una detenzione
Penitenziaria e il tema l'abbiamo appena sentito delle pene che sono alternative alle alla detenzione
E cito testualmente come superare la tendenza a considerare queste ultime cioè le pene alternative alla detenzione come surrogati
Punitivi rispetto al carcere dottor Russo
Sì ringrazio e mi immergono nel modalità di dialogo e quindi mi esimo dal dai saluti formali ma
Spero che arrivino
Potete immaginare come dopo gli interventi che mi hanno preceduto
Diventi ancora più arduo il compito di chi deve intervenire su temi anche così complessi ma che sono stati i cui aspetti salienti sono stati tutti toccati
Allora eminenza userò anch'io un artificio retorico non quello dei divertì smonta di origini musicali ma quello della demolizione diciamo retorica propria del di chi per trentotto anni ha svolto l'attività di pubblico ministero
E
Sì dottoressa le carceri esistono e prendendo spunto con qualche incursione di cui mi perdonerete non essendo il mio campo
Neppure la religione mette in dubbio che debbano esistere e carceri dice il monito linee di indirizzo bisogna visitare i carcerati quindi bisogna portare conforto a una situazione che sembra Almo
Vito
Insopprimibile
Attività demolitoria sulla quella che sembra essere stata indicata nel titolo del nostro incontro con una sorta di scansione temporale delitto caustico perdono quale sia assegnare con delle crasi tra questi tre concetti proprio un momento di successione temporale
Io desidero riportare un esercizio
Pratico che ho svolto qualche anno fa quando ancora avevo la possibilità di svolgerà attività didattica nelle università
Che avevo mutuato da professore di diritto penale il professore Eusebio che agli studenti io fra scappatene concorso al terzo anno di corso quindi abbastanza inoltrato nel corso di studi degli studenti che a cui chiedevo che cosa volevano fare
Nella loro carriera e mi dicevano che volevano diventare magistrati
Io dicevo loro bene ti auguro di essere un magistrato buono
La reazione immediata
Perché ho riscontrato sempre era quella di obiettare Maybe voglio essere un magistrato giusto
Così sancendo in quella fase embrionale della formazione giuridica questa differenziazione a mio avviso assolutamente anormale tra bene e giustizia quindi la giustizia non incarna il bene
E allora proviamo a mettere insieme quella che sempre mutuando un parallelismo della cui grossolanità mi scuso tra religione il pensiero religioso e pensiero laico di chi si deve occupare delle istituzioni dello Stato
Il perdono è insito nella giustizia qualcosa di estraneo adesso
Il perdono corrisponde alla misericordia misericordia vuol dire portare il proprio cuore vicino a che misero a chi è povero che derelitto a chi è in difficoltà chi è ai margini
E la giustizia come va in come la il intendiamo
La intendiamo una giustizia di tipo commutativo basato su una suggestione che ci proviene da quella visione della bilancia che sembra non indicare soltanto liquida o l'equilibrio
Che deve per richiedere alle decisioni e alle valutazioni ma anche quasi un richiamo alla legge del taglione quasi un richiamo al fare a rispondere con il male al male fatto
C'è una visione misericordioso della giustizia che ci porta su altri percorsi e ancora con un'invasione di campo
Senza andare troppo lontano ma guardando per un attimo a chi commette un peccato dal punto di vista religioso essi in qualche modo si pone attraverso il il
Sacramento della confessione davanti al suo giudice in realtà condivide il male fatto
In cambio che cosa ottiene in questa sorta di giudizio parallelo rispetto a quello civile quello istituzionale statale ottiene una condanna una penitenza ma in che cosa consiste questa condanna
In un tono per tornò vuol dire il prefisso per serve ad accrescere il termine successivo perdono vuol dire un dono definitivo esclusivo senza nulla pretendere un dono straordinario
Qual è la penitenza
Che viene imposta irrogata al peccatore quello di pregare quello di avvicinarsi al Signore quello di migliorare
Il proprio la propria capacità di conversare su valori etici su valori elevati sui valori che devono guidare la vita torniamo nel campo
Nostro campo mio il proprio delle mie competenze
Se io voglio realizzare voglio contribuire a realizzare una giustizia che sia
Con quella pietà che richiamava Dust richiesti perché è una giustizia senza pietà non è più giustizia quindi una giustizia che non ci porti a scindere il bene dal giusto
Io posso operare attraverso il termine intermedio quello della pena
Perché la piena che devo inseguire me lo dice l'articolo ventisette della Costituzione deve assolvere la stessa funzione che assolve la penitenza religiosa
Io non devo colpire col male sia fatto del male
Io devo offrire a chi ha fatto del male chi ha commesso il reato una occasione per il tempo che ha affidato alle mie cure di migliorare se stesso queste concetto di gli educazione quindi una forma di giustizia non più commutativa ma una forma di giustizia recuperati Riva
Come deve essere come si svolge questo diciamo processo come si prova svolgete questo processo lo ha denunciato bene il presidente mediato
C'è una grande distanza tra gli esercizi teorici che vengono svolte spesso anche dagli stessi strumenti legislativi che vengono messi in campo e la realtà applicativa la realtà per come nulla troviamo l'ha già ma ogni giorno
Così facendo noi rischiamo di rafforzare quella che è stata definita la democrazia del dolore dove sviluppiamo concetti istituti ampiamente intrisi dei valori che anche il presidente Mura richiamava tratti dalla Costituzione ma che nei fatti si trasformano in una democrazia fatta di oscurità di dolore parlo del sistema penitenziario
In cui i carcerieri e i carcerati e e e il mondo che partecipa di questo compito condivide questa aria pesante mi fittizia oscura
Questa è la diagnosi qual è la la la soluzione terapeutica quella di dare vita a una pena che sia una pena moderna una pena all'interno degli istituti penitenziari ma anche una pena che possa essere ampiamente vissuta all'e sterno delle delle mura penitenziaria quindi non solo pietre e ferro ma il concorso della società
Il carcere come continuità tra il male che è stato fatto e la società che dovrà riaccertare righe ammettere al proprio interno i detenuti alla fine della loro deve quando avranno scontato la loro pena rieducare vuol dire offrire la possibilità di essere utile alla società in vista del ineludibile processo di reinserimento un carcere che sia utile a chi è condannato ma anche un carcere che sia cinicamente utile a chi ha inflitto la condanna
La pena è finalizzata al recupero la pena è finalizzata la pena moderna è finalizzata a impedire a contrastare la recidiva quindi la reiterazione nel reato
Presente mura ha citato di alcuni degli interventi che sono stati fatte sui quali stiamo lavorando
E che rientrano certamente nell'ambito di quella
Beh diciamo vengono percepiti molto come correlati all'esigenza di sfollamento degli istituti penitenziari
è sicuramente un problema che contrasta col Saint senso di dignità e colto vere di assicurare anche all'interno dei nostri istituti
Una vita accettabile e degna di essere vissuta dove il detenuto non perde i diritti per della libertà ma non tutti gli altri diritti
Però è un tema che viene spesso travisato guardate che nel due mila dodici quando ci fu la valutazione che portò poi alla condanna la famosa sentenza Torreggiani la condanna del nostro Paese per in umanità dei nostri del nostro sistema penitenziario i detenuti erano molti di più dire oggi e i suicidi erano molti di meno
Quindi come dire siamo confortati in questo dalle dall'apporto che quotidianamente riceviamo dai magistrati di sorveglianza che sono ceto più vicino ai detenuti come capacità proprio di di di comprenderne di afferrarne di i drammi più immediati
Quello che porta al suicidio oggi non è l'affollamento che pure ripeto è un dramma oggettivo importante ma è la mancanza di speranza
La mancanza di occasioni per costruirsi un progetto credibile di recupero e i progetti di la dei lavori di pubblica utilità sono importanti in questo senso
Per il Giubileo abbiamo già siglato col commissario straordinario il sindaco di Roma come commissario straordinario per il Giubileo
Circa duecento detenuti del Lazio parteciperanno alle attività giubilari alternandosi nelle varie funzioni di assistenza e di cooperazione per i vari eventi nei prossimi giorni stipuleremo un nuovo protocollo con lama la società in house del Comune di Roma
Per un'attività innovativa a dispetto del fatto che l'Ama si occupò come sapete come i romani conoscono del della rimozione della raccolta dei rifiuti
Chi vive a Roma sa che esistono anche delle isole ecologiche dove non cittadini conferiamo alcuni tipi di rifiuti queste isole ecologiche sono in funzione solo alcuni giorni in alcune ore della settimana perché non c'è sufficiente personale per presidiarlo e e in vista di trentacinque milioni di Pellegrini che ci si attende per il Giubileo
Lama a mio avviso intelligentemente
Di rotta era il personale di ruolo verso la rimozione dei rifiuti dalle strade quindici ha chiesto una mano faremo un protocollo altri detenuti andranno a presidiare una sorta di Stewart così li abbiamo che abbiamo individuato questa funzione le isole ecologiche
Ma domani a Bollate celebreremo una attività mi vanto di sottolineare essere frutto di una visione moderna industriale del sistema penitenziario a Bollate nel due mila uno del due mila
In conseguenza del della pandemia da Co-lead fu istituito una laboratorio di costruzione delle mascherine
In circa quattordici mesi abbiamo prodotto ottanta milioni di mascherine
Fortunatamente quei macchinari non sono stati più usati in seguito le abbiamo stoccati in dei container impermeabili
Diciamo pronti all'uso umano contiamo rimangano lì i ma abbiamo operato una vera e propria attività in partenariato con la realtà lombarda come potete immaginare e sensibile anche a questi aspetti lombarda Regione Lombardia Comune di Milano
E nell'area expo ex ex expo
Abbiamo individuato una società di cui ben trazione che trasformerà la nostra area industriale del carcere
Di Bollate e stiamo producendo dei lanieri mi metallici che compongono delle attività di coibentazione industriale
Venticinque detenuti assunti all'interno trentacinque detenuti saranno nei prossimi giorni assunti nei cantieri dell'ex expo ma a Vallo della Lucania notizia di qualche giorno fa quindi sono notizie che vorrei che circolassero
Non lenire la disperazione anche nostra per i suicidi ma a dare conto della pluralità degli eventi che riguardano il carcere della attività che c'è il fermento positivo a Vallo della Lucania abbiamo iniziato a produrre le ostie
Per la celebrazione della del dell'Eucaristia
Concludo
Il la la visione verso la quale ci stiamo muovendo quella di un carcere moderno un carcere che sia
Diciamo permettetemi di dire una sorta di uso le parole dell'architetto Giovanni la Varra e un professore universitario di Udine che ha collaborato a realizzare nell'istituto penitenziario di Udine una visione molto molto efficace e moderna rispettoso di tutti i più condire avanzati criteri per la gestione di un'esecuzione della pena dignitosa il carcere deve diventare un palinsesto dove il luogo e lo spazio deve servire per raccogliere lavoro istruzione scambio sociale e torniamo a quel concetto dello scambio con la comunità Esterna perdonatemi la le sue
Missione un po'violenta volgare ne dobbiamo superare l'idea di questi istituti penitenziari che con il loro contenuto si cerca di puntare via dai centri urbanizzati dove la società si raccoglie dove la società esprime la propria personalità e dove si realizzano i processi democratici e dobbiamo opporci a questa edizione
E quindi alimentare questo rapporto tra il l'istituto penitenziario della realtà urbana la realtà
Territoriale dobbiamo aumentare l'intensità e la densità di uso dell'istituto penitenziario per scopi sociale abbiamo provato a farlo nell'ultimo anno o o aumentato del sedici per cento la presenza dei volontari del terzo settore home intatto avvinti Mila gli studenti University gli studenti
Detenuti abbiamo aumentato di qualche centinaio di unità gli studenti dei poli penitenziari universitario
Abbiamo portato a circa due mila ottocento l'anno gli eventi nei quali la società esterna partecipa a questa attività di rieducazione ne vogliamo dare vita a un carcere capace di correggersi continuamente proprio allo scopo di garantire era l'auspicio che ho colto nelle parole di di tutti coloro che sono intervenuti prima di me una esecuzione della pena che in ogni società
E in ogni epoca possa per far dire a quella società di vantarsi della la modalità della esecuzione della pena
In quanto essa stessa parte della propria dignità e parte della propria doverosa vocazione civile
Grazie dottor Russo
La società e l'altro elemento e l'altro elemento su cui discutere non è non è qualcosa di così che la Società siamo noi ognuno di noi pronto ad accogliere pronto a ritrovarsi davanti
Quel quell'uomo quella donna che ha espiato la proprio pena
Pronto a non giudicare ancora una volta non far continuare questo giudizio questo processo con tutte le ferite quella quell'atto ha portato ha portato con sé
Proseguiamo proseguiamo in questo ascolto io ringrazio ancora una volta la presidente Cassano perché suo e questo punto doverosamente io
Sito sono presenti ad acquistare ovviamente la grandissima importanza di questa espressione di questa giornata i presidenti Ernesto Lupo e Giovanni Mammone già primi presidenti della Corte di Cassazione e Giovanni Salvi già procuratore generale presso la corte di cassazione grazie ovviamente
Di essere di essere con noi allora gli assetti normativi
Della giustizia riparativa riparare
Questo il verbo che applicato la giustizia porta chiaramente fosse tutta una serie di
Gradini più alti rispetto al solito il dottor Salvatore
Vitello avvocato generale della procura generale presso la corte d'appello di Roma
Un giorno buongiorno a lei
Anch'io nel mio piccolo desidero fare due premesse una diciamo con me
Anche con il coinvolgimento personale ha ragione il cardinale Ravasi
Io mi sono occupato di questa cosa sin dal suo concepimento ma tutti gli altri
A iniziare dalla prima Presidente della Cassazione c'abbiamo messo impegno e l'abbiamo fatto
Per una passione comune
E la passione comune nasce dalla come dire dall'avere
Inteso nei medesimi termini senso di umanità che è stato citato in tutti e due in tutti gli interventi e che fa parte della Costituzione
Il senso di umanità che non è né un concetto storico ne è un concetto giuridico è semplicemente un concetto di buon senso
Perché tutti ci rendiamo conto che solo se si dia Lizza un percorso di risocializzazione si soddisfa l'interesse della comunità
Ma attenzione lo diceva pure nelle
Battute conclusive di dottor comunali l'accettazione del percorso richiede una rielaborazione individuale e impone una revisione critica non è possibile nei confronti di chi si pone di chi nega la la stessa istituzione di chi nega la comunità
Molti di noi qui presenti ricordiamo i primi processi alle Brigate Rosse
Se ci si pone nel senso di non di conoscere l'istituzione dello stato non si può accettare un percorso di risocializzazione è impossibile
è una sorta di antinomia
Perché la revisione critica richiede il riconoscimento di valori condivisi
è nello specifico quando parliamo di giustizia riparativa richiede il riconoscimento del danno arrecato
Ecco perché la giustizia riparativa non ci sostituisce a quella penale ma è complementare avesse perché vuole assicurare è stato detto in diverse parole ma stato detto da tutti un migliore risultato alla vittima nell'ottica del superamento del trauma
All'otto ore del reato in questo percorso di risocializzazione alla comunità che ritrova un suo appartamento
Da questa premessa
Derive in derivano una serie di conseguenze primo il riconoscimento dei fatti costituisce un punto di partenza e non di arrivo
E sono queste premesse che poi informano in qualche modo la legislazione e certamente il riconoscimento un presupposto di fattibilità ma perché è un presupposto di fattibilità per evitare una cosiddetta vittimizzazione secondaria se a monte
Non c'è la possibilità di intraprendere un percorso di mediazione è inutile andare a scomodare la dico ancora una volta
Per diciamo in esprimerla con un concetto con una felice espressione quella della giustizia riparativa e la giustizia dell'incontro se a monte non c'è la possibilità di questo incontro è inutile partiva
Gli antichi greci
Avevano una parola bellissima per una parola unica al mondo che racchiude un messaggio straordinario
Oh vita
Mi scuso con il cardinale per la pronuncia ecco Oliva non significa sapere o vedere
Ma significa io so perché ho visto
Guardarsi l'un l'altro negli occhi senza paure va detto molto bene il cardinale pie senza guardarsi negli occhi senza paure inganni oltre a o travestimenti è l'essenza della verità
Se ne va a monte la verità come posso intraprendere un dialogo
Che è diciamo senza verità chiamo si basa su una possibile falsità comunque su un'ipocrisia
Oggi per la verità questo è un problema stiamo della società abbiamo che si imparato a guardarci negli occhi
La nostra non è più una società che al tempo per la complessità delle conosce ecco perché come dicevo la giustizia riparativa così come declinata nelle norme richiede una assoluta volontarietà e adesione ai programmi
La sua funzione
Testualmente cito dalla norma e la risoluzione delle questioni derivanti dal reato è un'espressione molto infelice quali sono le questioni derivanti dal reato il reato impone tante questioni credo che soprattutto il significato sia quello di
Come dire mi nell'ottica del dialogo sia sia quello di
Alle a a lenire le tiene al diciamo alleviare le sofferenze e quindi restituire una sorta di dignità alla vittima poco considerato se vogliamo
Nell'ambito della del processo penale e anche nell'ambito del diritto sostanziale
La le nuove la nuova normativa si muove
Sulla base come dire di indicazioni europee non c'è come dire e sulla base anche di prassi operative soprattutto le prassi niente intraprese nell'ambito minorile
Chi era vittima la vittima può essere una persona offesa e la persona danneggiata ma può essere anche una persona giuridica la le regole di base sono volontarietà quindi partecipazione volontaria ma informata
Un postulato fondamentale
Per distinguere la giustizia riparativa dal processo penale e la riservatezza e dare la possibilità di un risultato perché se io so che quello che più dico in nella diciamo nello spaccio dell'intimità tra autore del reato
è persona offesa poi debba essere utilizzato contro o a favore di qualcuno ovviamente non vi è spazio per la verità
Allora si introduce una regola importante che la la regola della riservatezza
Le dichiarazioni rese nella fase di mediazione non sono assolutamente utilizzabili nel processo la giustizia riparativa è una giustizia è qua quindi i suoi esiti devono essere ragionevoli e proporzionate
E si deve basare appunto su un'equa considerazione degli interessi
Non vi sono reati esclusi tutto è possibile diceva
Tutti i reati rientra nell'ambito di applicazione della giustizia riparativa perché questa diciamo affermazione studia questa regola nasce da un presupposto che ricordo era molto sentito da un direttore del dapprima illuminato che era quello di dire che l'uomo del delitto
è diverso dall'uomo della pena
Ecco perché non ci possono essere ideate come dire esclusi
Perché il presupposto e questo indichiamo è un presupposto se vogliamo di umanità riconduciamo sempre questi concetti all'esperienza e al buon senso
Ecco perché dicevo l'esperienza perché è stata introdotta una possibilità che non so fino a che punto
Diciamo sia fattibile però c'è che è quella che la giustizia riparativa può funzionare ancor prima del procedimento ovviamente in questi casi sono per i reati procedibili a querela perché impedisce la nascita dello stesso procedimenti e quindi potrebbe avere anche effetti deflattivi oltre oltre che questi effetti riparati dire sono coessenziale al tipo di giustizia quali sono le conseguenze perché ai fatti di cronaca minimi negli scarsi fatti di cronaca che conosciamo si è fatto riferimento ma alla fine cosa compra cosa diciamo quali sono gli effetti pratici qual è l'interesse se sottostante alla giustizia riparativa
Beh intanto diciamo vi è una possibilità gli ogni sospensione del processo e messa alla prova nell'ambito nella celebrazione del processo
Poi vi è la possibilità nel momento in cui si formula l'istanza di giustizia riparativa e questa viene ammessa si può sospendere il processo e si può iniziare
Un puntiamo si può dare corso all'istituto dalla messa alla prova con poco con possibilità distinzione
Del del reato poi vi è la possibilità di applicare l'attenuante risarcitoria che è stata appositamente estesa alla giustizia riparativa poi vi è un effetto importante che è quello della commisurazione della pena
Nella dosi Micheli ha della pena potrà tenersi conto degli effetti della giustizia riparativa che è applicabile anche in fase di esecuzione lo diceva bene il direttore del da qui la giustizia riparativa
Non ci sostituisce o si sovrappone al trattamento al trattamento penitenziario guai sui percorsi lavoro famiglia scuola
Ma si accostato al trattamento penitenziario perché oggi diciamo le due situazioni si svolgono sulla base di percorsi autonomi
è e in ragione di presupposti diversi
Poi
Vi è
Mi sono infetti diciamo nella giustizia riparativa anche sul piano della del del diritto sospensione del diritto sostanziale
Estinzione dei reati per i delitti a querela qualora il risarcimento la restituzione intervenga entro la di apertura del dibattimento la giustizia riparativa qui diciamo impernia ha una sua punizione molto più generale che è quella nel si inquadra nell'ambito della riparazione degli aspetti del reato
Poi c'è un istituto nuovo che la remissione tacita quando il querelante ha partecipato a un programma di giustizia riparativa con esito riparativa automaticamente anche se non c'è una dichiarazione spesse il il reato si estingue
E poi un istituto nuovo i cui effetti dovranno essere valutati sicuramente dalla Corte di Cassazione periti i profili di compatibilità con le regole generali
E quello di questa sospensione condizionale come dire straordinaria che prevede la possibilità quando si è inflitta una pena non superiore a ad un anno e prima che sia stata
Quando il colpevole abbia
Principato a una a un programma di giustizia riparativa prima che sia stata pronunciata ovviamente alla sentenza di primo grado si può sospendere la pena per un anno
è un istituto del tutto nuovo che si accosta quello giacché conosciamo della sospensione condizionale della pena ma la cui compatibilità con le regole generale e tutta da in cattedrale
La giustizia riparativa non ha come obiettivo ritardo
Non è questo
Ma ritornando al concetto originario del senso di umanità ha soltanto ed è lei è è ed è bastevole
Niente quella di riconoscere la reciproca umanità
Quel senso di umanità che alla base dell'articolo ventisette della Costituzione
Devo dire che è un istituto che ha delle potenzialità infinite
Ne parlerà sicuramente la professoressa mantiene Mazzucato è un paradigma
è il paradigma è quello dell'incontro l'incontro con la vittima
Specifica e aspecifica mi se ne è già parlato soprattutto della giustizia pare americana sia questo leggiamo l'aspetto prevalente anche se
Discutibile
Se il presupposto e il dialogo con la vittima la giustizia riparativa non può e di diciamo e difficile da accettare la possibilità di avere una vittima surrogata
Il guardarsi negli occhi
Un guardarsi tra persone che hanno diciamo ha avuto una storia sia pure intelligente sia pure traumatica
Non vi è un diritto a riconciliarsi in nome di altri
Il consenso della vittima non può essere superato d'autorità la previsione della vittima surrogata povere sudditi giustificazione sono impegni nel caso in cui la ritenersi è venuta meno ma quale riparazione potrà intervenire di fronte alla contrarietà della i come già è successo ecco sono tutti interrogativi che io pongo e che non so certamente su sul quale non so certamente dare una risposta ma che però nascono da una constatazione da una consapevolezza tornare a guardarci null'altro guardarsi non contro ma adesso non morì in grado ma insieme
è questa l'umanità a cui tende la giustizia riparativa il cui valore giustifica il nostro impegno
Grazie grazie dottor Vitiello
Università Gregoriana il professor frate Francesco poche da
E istigazione riparazione abbiamo detto sinora
E poi quella parola che così importante e fondamentale così difficile
E di fronte alla quale non si può scappare che perdono
Prego
Presidente eminenza d'autorità grazie di questo invito notavo che nessuno di noi giustamente nessuno di voi a
Definito che cos'è la giustizia perché per la giustizia come lente di Aristotele si può dire in tanti modi
E
Però possiamo iniziare a definirla umanamente quando noi giriamo momenti di ingiustizia e li subiamo nella nostra carne allora li cambia la percezione anche del senso per la giustizia molto spesso anche tra di noi
Ci divide ci dividiamo tra giustizialisti e permessi visti fino a quando appunto la giustizia non tocca le nostre relazioni allora tali
Ripeto diciamo così riprendiamo a e il dibattito pietire Marche cos'è una giustizia umana che va oltre la vendetta la pena esemplare
E che porta alla guerra e la la una una delle possibilità e questa giustizia mite
Che noi chiamiamo riparativa dove appunto le relazioni hanno e la dignità della persona a un consenso è un valore
Allora se dovessimo per dare lavoro nostro artista pensare a un'immagine della giustizia signore la paragona Simoncini da sole il giro sole ha due possibilità
Spetta risplende sia una luce e diventa il più bel fiore della creazione
Ma è mortificato da brutti ITO se vive nella notte
Eppure la giustizia a questa scelta può essere e esattamente questa nel nelle due nelle due fasi
Noi non ci tiriamo qui tra credenti e non credenti ma tra uomini e morali enorme
Tra persone che tentano di essere giuste nella propria vita partire proprio relazioni e persone che invece sono ingiuste quelle che scelgono la guerra quelle che vogliono la vendetta
E allora è chiaro che bisogna fare una scelta di paradigma perché anzitutto la riparazione è una scelta culturale se volete quello lo dico nella mia alla mia scelta di vita è una scelta spirituale
Ma vi voglio dire di più e voglio provocare UPI rispetto al titolo che dice delitto castigo perdono e davvero possibile conciliare perdono con la giustizia
Perché questa è la domanda
Mentre la giustizia retributiva ci occupati il delitto diciamo prevalentemente del delitto
Ed è quella di educativa del castigo per riabilitare reo e questo tutto l'articolo tutto dibattuto l'articolo ventisette della Costituzione ruota su queste due
Su questi due poli per noi per la giustizia riparativa invece viene introdotto la prospettiva del perdono e anche la riparazione del danno
Ma dobbiamo capire quanto davvero lo crediamo questo quanto nella pratica
E funziona perché la domanda è questa
è un modello Mitt è un modello debole è un modello giovane che nasce negli anni Settanta come sapete e che però mette in crisi la nostra idea di giustizia perché noi anch'io sono un giurista non come costo chiaramente sono un mostro allievo lo so tu nativo di Onida a Milano
Noi siamo cresciuti con l'immagine della giustizia di Dick
La la la dea greca figlia di Giove e dette e di e di temi che seduto su un trono e munita di bilancio e di spada la proporzionalità da una parte e la forza dall'alta ma nella giustizia biblica emerge un'altra
Immagine che è straordinaria che è quella della
Della persona debole che con ago e filo ricuce e ritenesse le relazioni che si spaccano che si spezzano
Nelle nostre famiglie nel lavoro nella vita sociale nella vita pubblica se non avessimo queste persone anche sconosciute le nostre norme le nostre norme che tengono insieme le nostre famiglie perché noi ci dividiamo su un campo
Dire dita gli avvocati le le famiglie si non si staccano i fratelli per per un campo un passaggio allora io dico ma noi possiamo continuare aumentare nel tessuto sociale
Le violenze non verbali che ripartono dalle parole se non diamo come un in una pentola a pressione una fattura di sfogo perché altrimenti se camminare a tutti
E quindi lei quando le dicevo che non è solo una questione di magistratura pane signor culturale di società noi dobbiamo impegnarci su questo
C'è poi un altro punto la giustizia Bilica parla di Riva
Tutti
Banche alcalina rasta vasi dico questo e mi scuso ma tutti i libri dei profili dei più grandi profitti nascono con questa procedura da cui la giustizia riparativa si fonda che si chiama Rita
Che la giustizia e che io chiedo al suo popolo quando si spacca l'alleanza nella sua fedeltà gli chiede perché mi hai fatto del male
Ricostruiamo una priorità che cosa è successo certe
E quindi è chiaro che la relazione rientra in una descrizione che diventa narrativa come dice Ricoeur che se non perni alla coscienza in cui e che è il luogo in cui si distingue bene e del male
Noi non riusciremo ad applicare questo terzo questo questa esperienza per questa esperienza nasce se una persona riconosce il bene che fa ma anche il male che fa per cui tutta la diciamo così l'espiazione dovrebbe portare anche a questo a immergersi nella profondità della propria coscienza e portati a chi ha sbagliato dire ma io ho fatto quel mare di
Ed adesso ricco posso incontrare e ristabilire quello che quello che è successo
Faccio un passo in più e finisco con due parole
Ho interrogato l'intelligenza artificiale sul tema ed è per quasi perfetta
Cosa non dice non disse il la e non quantifica il dolore della vittima questo in questo modello invece ripone al centro quello che gli ordinamenti illuministici non hanno fatto entrare nei nostri codici che dolore della vittima e lo Stato che si sostituisce la vittima e lo Stato ma la vittima anche Sila Monica Rizzi amo
Non quel dolore non non è quantificabile José Tito una una causa di mediazione dove la vittima chiedeva cento mila euro
E poi è ripartita la causa alla fine ne chiedeva venti mila perché quegli ottanta mila
E era era altro
Era il fatto di sapere che cos'era successo che cosa che quali erano le intenzioni del reo
Qual era la verità di di più quel dolore che lei stava provando quegli ottanta mila euro Lili erano invece tutt'altro e noi invece di quantifichiamo solo moneta evitando il padre della giustizia riparativa dice che la giustizia
A questo modello attere elementi che diciamo promuove la la riparazione
Che è ricostruire legami che si spezzano perché era giusto e nelle Bibbia e questo citazioni legami si devono ricostruire inizio i giapponesi parlano di King Sud cinque stante che appunto lega con loro ciò che è stato distrutto e quello che si consegna alla vita che è spaccato ma ancora più valore perché quel loro ITA Potenza
E poi dice occorre riconciliare ma questo per tutto il padre della della di questo modello dice
Che il senso di sicurezza collettivo che noi dobbiamo andati forzare perché e quello che la politica diciamo così il senso delle persone chiedono perché altrimenti la politica fa diventare le vittime vittimizzazione
E allora le cavalcate cavalca il loro dolore
Finisco mentire che
Voglio farvi fare una riforma Udu proporvi una riflessione
Che secondo me deve ripartire da quello che non abbiamo ereditato come studio allora se i nostri codici sono illuministici
E quindi si basano su quella trilogia all'Illuminismo ha però nella trilogia
Tradito il PPI su quella Lanzillo fondamento della ricercherà la fraternità
Abbiamo dato grande imprese l'uguaglianza abbiamo dato gran peso ed infine le libertà ci siamo dimenticati e perditi la fraternità ma io oggi piccola finché non riportiamo cento anche dell'ordinamento
Pubblico e sociale questa dimensione dove dove che deve avere dei parametri che deve avere una metrica di misurazione perché quando i nostri costituenti dicono amante la dignità ma alla dignità abbia fondamento nella fraternità
E quindi il grande assente illumini nel grande assente tradito diciamo oggi invece lo possiamo evitare ettari ripari rimette nell'ordinamento questo ve lo dico perché
Io mi occupo da tanti anni di giustizia riparativa negli anni novanta col cardinal Martini e pochi altri eravamo derisi eravamo derisi
Ma quel sogno è diventata realtà è diventato realtà quindi a ragazzi che ci sono in salario voglio dire credete i sogni impegnativi per cambiare il mondo perché si può cambiare
Ma io soprattutto questo modello lo l'ho imparato degne di ieri che vivono tutti in Paesi in guerra
Abbiamo adesso parlato in università del modello
The Little della giustizia che partirà nei grandi laghi ottocento mila persone morte in un anno cinquecento mila donne violentate
E loro dicono che per uscire da quella situazione d'inferno ci vuole la riparazione non la vendetta
Perché il male moltiplica altro male
E noi la spirale del mare la dobbiamo fermare perché se no sarà guerra tra di noi
Questo lo dobbiamo insegnare Bellomo capirlo dovevo fare diventare comportamento nelle nostre scuole ed è per questo che la giustizia riparativa deve ripartire dalle scuole
E perché è nata da ragazzi che un un educatore dice sì ma adesso non li puniamo ma non li dobbiamo rifare ricostruire quello che è successo nella verità e dare la possibilità a chi ha sbagliato di preparare concretamente ai hai offeso va bene portami qualcosa che la vittima dice io capisco che questo è una riparazione aperte e io ti faccio davanti a me ritornare ad essere un uomo credo imita
Si può dire molti modi giustizia riparativa India in Olanda addirittura Cizio sia perché negli abusi in in India nelle carceri si applica diciamo così attraverso un meditazione profonda che fra ma capire detenuti che cos'è male così bene in America l'avete detto in America Latina l'America la e riconciliare popoli che sono distrutti in Africa o va bene non ho imparato da da una moda un mio allievo che ci sono dei modelli come la caccia c'è in Ruanda e la pala avrà in Congo che stanno facendo miracoli sotto questo profilo dove le comunità radunano vittime aerei e costruiscono dialogo
Il Papa sapete che ha condannato la cultura dello dello dello scarto lui è molto preoccupato sulla giustizia populista che strumentalizzare le persone
Questo ve lo dico perché la chiesa vi vuole aiutare in questo e quello che possiamo fare e ricucire i legami come come Chiesa nelle parrocchie nei tessuti sociali abbiamo una grande rete
E poi però dobbiamo farla imparare anche i parroci perché molto molto spesso anche nostra predicazione la nostra giustizia vendicativa
E
Ma l'ultima cosa che voglio dire che la politica ha una responsabilità cioè se vogliamo introdurre la la la forza che aveva quando noi i costituenti avevano chiamato il ministero di Giustizia anche e di scusate di giustizia che con la parola Grazia ed assorbe ha cancellato la
Dobbiamo capire oggi come come la rifondiamo la nostra la nostra giustizia allora la politica ha bisogno di prevenire di tanta prevenzione primaria
Agendo su fronti diversi contrastando l'evasione fiscale regolando gli appalti controllando le transizioni finanziaria
Combattendo il traffico di droga limitando la diffusione delle armi promuovendo l'educazione sessuale corretta che limiti di abusi perché altrimenti in carcere io
Incontro donne che sono riempite gli ovuli Dini scusate di uova dica di di di di droga ma dove i i grandi spacciatori non sono in carcere però
Sono in carcere le povere donne i ci sono in carcere persone che dormono in ma nelle macchine nelle auto perché può avere e quando abbiamo metà degli appartamenti vuoti a Roma e non e non riusciamo dagli una casa allora capite quali sono
Scusate lo sfogo anche le le ingiustizie nonché di di cui vi della giustizia
Va bene il giusto per amore sacrifica la vita non siamo tanto forti a fare questo proprio e quello che possiamo fare tre su questo modello non è creare un paradiso marginale l'inferno
Perché è un mio confratello
Che ha scritto una manuale è morto giovane ancora un austriaco era un giurista ha scritto un manuale di giustizia riparativa negli anni ottanta pena riparazione dedica questo libro a un giovane della sua parrocchia che si chiama avance
Che dopo aver essere uscito di prigione si era impiccato
Lasciando scritto perché gli uomini non perdonano mai
Per noi non sia così
Grazie
Che certo oggi escono dei tendini e dei delle frasi nelle parole da quando ci siamo tutti seduti che stiamo ascoltando delle parole che da sole
Danno da pensare danno da ragionare
Per noi per le persone che abbiamo intorno quindi quindi è bello anche immaginare usciti da qui di allargare questa quest'incontro di raccontare che cosa stia avvenendo in quest'Aula Magna perché i temi sono tanti nelle
Sicuramente il ruolo della vittima guardavo
Guardavo quella lapide
Tolti i ragazzi più giovani in questa sala noi coi nomi ce li ricordiamo tutti quei magistrati uccisi ce li ricordiamo tutti poco fa c'era
Il prefetto Giannini già stato capo della polizia ci sono i carabinieri ci sono
C'è la Guardia di Finanza non sono soltanto i nomi di chi è morto sono i nomi di chi era protetto da uomini dello Stato sono morti anche loro da una ragazza
Da una poliziotta che era lì
A fare da scorta Paolo Borsellino e certamente allo sdegno al dolore al dolore che è comune a tutti
E sentiremo tra poco
Una vittima
Che avrà da dire cose molto importanti ecco non deve mai
Però quel dolore non deve mai essere sorpassato a destra dalla volontà di fare giustizia anche attraverso le parole separati persone dentro la società che rischiano di animale o di accendere un fuoco che come tutti i fuochi può essere pericoloso può poi appiccare può andare a estendersi in maniera
In maniera pericolosissima scusate perdonate la ripetizione tutte le parole dette oggi sono importantissime sono importanti non solo per chi lavora in questo ambito così delicato ma ripeto per tutti noi anche perché esterno
Dialogo tra autore e vittima del reato e già su questo come dire CED ascoltare tutto il percorso da sviluppare ce lo racconta la professoressa Claudia Mazzuccato mediatrice penale buongiorno
Buongiorno grazie quest'invito quello che stiamo facendo stamattina è già un percorso di giustizia riparativa nella misura in cui la giustizia riparativa interrogarsi insieme
Attorno a delle questioni complesse
Difficile articolate per pensare un altro futuro
Nel cammino di dialoghi riparati viene in caso di violenza politica estremismo violento lotta armata condotto la fortuna di seguire
Ci siamo detti tante volte che dobbiamo imparare a convivere con il fatto che il passato non si può cambiare ma che il futuro non è ancora scritto
Quindi grazie di questa occasione dovremmo ripeterla a scuola nel le riunioni condominiali
In tutti i contesti interrogarsi sì insieme su questo misterioso oggetto che chiamiamo giustizia
Io vorrei essere brevissima perché siccome la giustizia mi riparativa non si amministra
Ma si fa anch'
Gli esperti sono quelli che la fanno e dopo ci saranno delle testimonianze e quelle sono oserei dire
Fondamentali
Per entrare in questa dinamica quindi prego davvero di tenermi nei tempi minimi possibili perché
E lì quell'incontro con il testimone la testimone che ci sarà uscire tutti più ricche di un'esperienza
Io sono molto stimolata rispetto tutto quello che è stato detto
Entrare immediatamente in un dialogo sul ruolo della vittima sul fatto che continuiamo a chiamare l'altra parte il reo
Mentre per esempio nella legge che ho avuto l'onore di contribuire a scrivere
Siamo stati attenti alla nomenklatura l'abbiamo chiamato persona indicata come autore dell'offesa perché la giustizia riparativa
Si può applicare in qualsiasi stato in grado del procedimento e dunque prima della condanna una persona ancora presunto innocente
Sono molto stimolata su questa questione del riconoscimento dei fatti essenziali che nelle fonti internazionali non vincolanti
Perché anche la direttiva vittima sulla giustizia riparativa non è vincolante per gli Stati membri dell'Unione europea noi non abbiamo voluto inserire quel riferimento nella disciplina organica perché
A volte proprio capire cosa è successo e cosa città è successo
è fondamentale per quella ricucitura e a volte anche chi ha agito finché non incontra chi ha subito non può sapere fino in fondo cosa ha fatto
Conosce la propria condotta
Ma non conosce gli F
Di quella condotta finché non incontra quell'altra metà del cielo
In estrema sintesi io vorrei condividere con voi queste tre brevi riflessioni
La prima è una domanda e sono sicura che qui ci sono persone che possono aiutare nel trovare una risposta che io non ho
Perché la giustizia la virtù che ci rende crudeli
Tanto che il divieto della crudeltà
Essa colpito nelle più alti fonti giuridica
Perché ci rende crudeli il male che è stato fatto nel nome della giustizia non ha eventuali nella storia dell'umanità
Se non altro perché non è ricco riconosciuto come un male per cui le parole con cui il cardinal Ravasi c'ho messo di fronte a questo tema di come si può diventare ingiusti
Pensando di essere giusti e qualcosa che dobbiamo veramente tenere con un pungolo con modi tutti i giorni in qualsiasi contesto rispetto qualsiasi processo professione attività ruolo
Io non ho la risposta
Però so che esistono i giustizieri
E che i giusti non sono dei giustizieri
E da quello che ho intuito grazie alle nuove norme e ricchezza di esperienza umana che la giustizia riparativa mi ha donato
E che questo tema giustizieri giusti giustizia crudeltà
Ah intimamente a che vedere oserei dire non tanto con la bontà o la pietà
Ma con qualcosa di più sottile
E di più
Grande al tempo stesso
Con la questione del sentirsi sopra o sotto e sentirsi superiori o inferiori
A intimamente a che vedere con il tema della dignità
Nelle democrazie
Tutti gli esseri umani hanno pari dignità
Il che significa
Che ogni persona
Deve essere guardata occhi negli occhi allo stesso livello
Se qualcuno la guarda dall'alto in basso
Stiamo di Orlando quella dignità
Quella pari dignità
Sancita nella Costituzione anche nell'articolo tredici
Dove
Sì enunciate
Un unico isolato caso di obbligo di punizione
è punita qualsiasi forma di violenza fisica o morale nei confronti di chi è comunque privato della libertà
Quindi non l'assassino ma chi fa violenza all'assassino è lì dove viene tradita la nostra Costituzione
La giustizia riparativa e la giustizia della pari dignità perché appunto non si amministra ma si fa insieme volontariamente consensualmente attivamente
Questo comporta un rispetto a
Solo l'urto
A prescindere da chi stia da quello che si è fatto
Da quello che si è subito
è un esercizio drammatico
Perché così difficile
Vedere la grandezza della dignità umana
Anche di fronte a dei fatti che l'hanno tradita sminuita
A partire da questa pari dignità
La questione di come si risponde alle ingiustizie al netto del fatto come è già stato detto che nessuno sa bene cosa sia la giustizia
Ma la domanda come rispondiamo alle ingiustizie cosa facciamo delle ingiustizie cosa facciamo a chi di chi con chi ci fa del male
Al cospetto di questa pari dignità
Si aprono delle altre domande
Che non sono tanto
Come punire
Ma cosa fare
Quali sono i bisogni delle persone coinvolte cosa tutti possiamo fare insieme affinché ciò che è accaduto non si ripeta
Nella giustizia internazionale nella giustizia di transizione si usa questa locuzione
Interessantissima che garanzia di non ripetizione
In contesti complesse la garanzia di non ripetizione passa necessariamente da un lavoro e piste nemico epistemologico euristico di conoscenza
Di ciò che è capitato diciamo che ci è capitato una conoscenza plurale che può essere
Dista solo dentro la ricchezza di una pluralità di sguardi il sapere
Di chi ha agito di sapere di chi ha subito i sapere di chi non ha visto non ha capito non ha intuito non è stato capace di prevenire non ha visto i rischi ignoti
La giustizia riparativa si può osare
Con i reati urbanistici con i crimini ambientali
Con i crimini internazionali
Pensate come importanti questa sua capacità di farci conoscere la complessità dando voce a una moltitudine di saperi perché vengono condivisi
Esperienze e storie prospettive e sguardo
Non è solo una questione di rispondere alle ingiustizie
Qui c'è qualcosa che cita materia per ripensare gli ordinamenti giuridici come è stato ricordato prima ieri il professor ciambelle fritte ha ricevuto il Premio Balzan per la giustizia riparativa
Il professore Giambra in fretta
è insieme a un altro studioso
Colui che ha coniato questa
Nozione geniale di resto anzi regulation un Ardina mento giuridico il responso Sivo cioè capace di adattarsi
A comportamenti dei destinatari delle norme
Un ordinamento in cui nel forse mente
La minaccia e l'infezione di misure coercitive
Continuano a desistere ma sono marginalizzati non in un'estrema trattarsi che già conosce anche il nostro sistema ma in qualcosa di molto di più
Nella non necessità
Di utilizzare strategie coercitive
Nella misura in cui l'ordinamento per primo
Si rivolge destinatarie delle norme con fiducia guardando il come cittadini e non come sudditi e attendendo sì dunque da loro il costante ritorno nella legalità
Dopo che quella legalità è stato offesa con conseguente selettivi e pericolose
E così chiudo dicendo algebra parlato tanto della Costituzione la giustizia riparativa è una regolazione matura di una democrazia avanzata
Chi vede nei destinatari delle regole per il cassone responsabili
Alle quali dare fiducia
Potrei citare l'articolo quattro della Costituzione
Quello che ci dice che ognuno di noi al diritto e il dovere di contribuire allo sviluppo spirituale e materiale e la comunità
è un dovere che resta prima durante dopo un'offesa per assicurare che non si ripeta Grassi e turistici attraverso resta
Siamo
Grazie
Siamo dunque le testimonianze per arrivare poi alle conclusioni che saranno affidate al professor Giuliano Amato presidente della Fondazione Cortile dei Gentili
E il suo nome e dire tutto la signora Agnese Moro
Ah io ringrazio molto per quest'invito e sinceramente mi sento piccola di fronte a tutte le cose importanti che ho ascoltato
E ci sono tante definizioni di giustizia riparativa
Per me è giustizia del ritorno
La giustizia che consente il ritorno a una vita libera e piena per tutti coloro che hanno sperimentato l'orrore dell'irreparabile
Per averlo causato o per averlo subito
IMI patiscono le conseguenze durature
Scorie radioattive che occorre trattare smaltire e disarmare perché non sfigura Dino più vite e persone
Ho incontrato la giustizia riparativa nell'antivigilia di Natale del due mila e nove con l'invito di padri Guido Claudia Mazzucato e Adolfo Ceretti a partecipare un'esperienza di dialogo tra alcune persone colpite dalla lotta armata degli anni settanta e ottanta come me
Io alcune persone che quella lotta l'avevano fatta
Percorso narrato poi nel libro dell'incontro
L'irreparabile non si può riparare nel curare
Mio padre ucciso non torna
Quella ragazza di venticinque anni che ero non ricompare
E quei ragazzi che hanno organizzato morte o che hanno sparato non possono tornare a prima che ciò avvenisse
L'irreparabile può solo essere guardato negli occhi e per e preso per quello che appunto irreparabile
Le sue scorie radioattive invece possono essere disarmate
Si nutrono di Gallo dolori atto eroici che nessuno ha voluto o saputo avvicinare
Dolori che abbandonati a se stessi diventano Silenzio fantasmi maschere in mobilità
Quello che è stato non è un ricordo succede di nuovo oggi come allora in un continuo presente
Solitudine sconfitta
Con entra la giustizia riparativa in tutto questo
Con un invito come quello di padre Guido
Con l'offerta di un luogo di vero si entra se si vuole si esce quando si vuole
Riservato rispettoso in cui poter incontrare dire gli ascoltare
Con un accompagnamento discreto esperto e qui il prossimo onesto
Per me è stato un luogo pieno di sorprese
L'umanità che non va perduta anche se l'hai fatta grossissima
Il loro atroce dolore
Per aver fatto cose terribili perché stando di fare il bene dei poveri del mondo
La loro generosità
Che sottoporsi all'incontro con noi
Dopo aver scontato tutti la propria appena con tanti anni di carcere orrendo
Che a me non restituisce niente io aggiunge solo vergogna mio dolore
Non devono più niente né a me Miani nessuno
Eppure sono qui a fare qualcosa di estremamente doloroso
Sorpresa sono anche i loro visi anziani come il mio
A dimostrazione di che ciò che è avvenuto è sempre orrendo
Ma non è oggi il passato lentamente va al suo posto dietro di noi
Sorpresa e poter rimproverare il raccontare chi era per me mio padre ed essere ascoltata conduttore dispetto
E poter ascoltare con dolore dispetto le loro storie e il loro rammarico
Sorpresa scoprire persone e non fantasmi e poter togliere allora maschera del mostro e a me quella della vittima
E ritrovarsi persone
Ferite ma insieme
Sorpresa di scoprire che tutta la giustizia che mi serve per vivere
E aver potuto spiegare loro che cosa mi hanno tolto
Che quella persona non è così cara non era una funzione
Ma un uomo come loro e che loro lo hanno capito e che la cosa gli dispiace
E che tutta la giustizia e che a loro serve per vivere essere ascoltati severamente ma con rispetto
E guardati come persone che hanno ancora tanto di buono e di importante da dare
Sorprese potete attraversare con loro in via inferni
E attraversare col loro i loro e portare quei pesci insieme
E a sorpresa e vederli disarmati e disarmarlo
E non dimenticare mi annacquare nulla
Ma volersi bene ed essere amici
Tutto questo e tanto altro ritorno ha una vita memorie libera sgombra
No in quella di prima ma tua
Non parla di questo l'articolo ventisette della Costituzione quando dice che la pena serve alla rieducazione
Ci si viene dunque per tornare
Ma questo ritorno o è per tutti o non è più a nessuno
Non posso tornare senza di loro
Nel loro possono tornare senza di me
E nelle ore o nei io possiamo tornare del tutto se non c'è accogliente
Grazie signora
Grazie
La dottoressa ma insomma tutte queste parole ce le portiamo scolpite nel cuore
La dottoressa Antonietta Fiorillo
Già presidente del tribunale di sorveglianza di Bologna
Il fulcro del suo intervento e il trattamento penitenziario
E i rapporti tra la giurisdizione di sorveglianza e amministrazione penitenziaria buongiorno
Buongiorno grazie un ringraziamento lo di maniera alla fondazione alla primo presidente approdo naturale che mi acconsentito oggi di essere qui devo dire questo dialogo non un convegno giustamente come è stato detto all'inizio mi ha veramente
Arricchito
In una maniera incredibile mi ha confortato in alcune mie riflessioni che da tanti anni è stata occupata moltissimo di universo carcerario affatto per tre quarti da una vita
Il Macedo sorveglianza il presidente fino a Firenze e poi a Bologna
L'emozionante testimonianza della signora Agnese Moro mi ha veramente
Fatto fare una riflessione Agnese Moro ha concluso dicendo la riconciliazione non è la riparazione non è nell'articolo ventisette vennero la riparazione la conciliazione nell'articolo ventisette
Però se oggi siamo qui se
Comunque l'ordinamento prevede la riconciliazione è perché abbiamo un terzo comma dell'articolo ventisette voglio credo che questo perché come me e colma professoressa Mazzucato abbiamo fatto tante esperienze insieme anche nemmeno lire negli anni per al minorile
Di mediazione io oggi porto una testimonianza concreta molto molto veramente basata proprio sull'esperienza poco vistoso retata magistratura negli anni ottanta con una
Presidente ho trovato carcere che era in difficoltà ma era molto vivo la riforma era del settantacinque che è arrivata una riforma la modifica della legge Gozzini io ho trovato la speranza ho trovato
Le persone ristrette io pochissima molte poco usato quasi mai la parola condannato state parlato di soggetti ristretti di soggetti di persone
Perché
Prima che abbiamo adottato ha detto scusate vado un po'abbraccio
Che fino alla condanna definitiva si resta persone io dico sì resta persone sa benissimo anche Claudio che forse ancora di più dopo la condanna definitiva perché è questo che l'articolo ventisette ci dice che dobbiamo credere nella possibilità anche lì ho mollato l'educazione giusta risocializzazione di ricomporre il patto sociale che quel soggetto ha rotto a un certo punto della sua vita e clinico ha trovato carceri pieno e tutti pieno di speranza e vive bellissimo ho sentito con piacere le esperienze nella conoscenza che il presidente russo ha riferito oggi però io vi dico che negli anni Ottanta nelle gallerie della Toscana che all'epoca avevano sei mila detenuti quindi voglio dire ha votati detenuti anche all'epoca
Eravamo molto meno magistrati di sorveglianza lavorava in tutti ma proprio tutti c'è la ristrutturazione dell'ATER reportage uno come di quella di Gorgona è stata fatta dalla morto cioè in economia collaborò dei detenuti nelle lenze lavoravano i detenuti insieme
Oggi d'storia da porta ad uno c'erano gli articoli ventuno e le semilibertà degli ergastolani che facevano gli operatori oggi si direbbe operatori ecologici ma come quarta zona riassumeva per tenere pulite le sabotaggio questo negli anni ottanta
Ora doverci ed era diffuso nelle negli istituti italiani
Che cosa è successo ci dobbiamo chiedere in questi anni per cui il il carcere Ullate Alena come io lo lo seppe chiamata si è si trova in queste condizioni ha detto bene Giovanni Russo in questo mi ci ritrovo
I detenuti no ci dobbiamo chiedere perché si suicidano
Che non hanno speranza
Poi di più le fasce più deboli le fasce più fragili penso ogni psichiatrici
Penso ai tossicodipendenti comunque chi non ha nessuno nella maggior parte
Lo pensiamo sempre a qua tubista dalla massima sicurezza ma le carceri sono piene di detenuti per reati vedi di microcriminalità un modello più neanche la capacità di sperare di avere qualcosa in tutto questo le colpe sono diffuse siccome c'è un un la colpa tra virgolette di fondo della politica di sempre non della politica convincente
Non c'è mai stata una visione strategica di politica penitenziaria rispetto al carcere il carcere negli anni è sempre stato visto Armani e la pena anche ora ben ben venga questa
Come devo dire
Quello che la dottoressa Cassano questa riflessione senza Cassano sta mettendo in piedi perché a sette scontato l'ideologia o
Sia
Per la certezza e poi vediamo che cosa significa certezza siamo sicuri che sale trent'anni in galera senza far niente
E poi uscire ci renda rende la società più sicura non credo proprio io l'ho visto con cioè lo lo praticato vissuto buona parte della mia attività esperienziale non solo nelle udienze in ufficio ma nelle galere a sentire i detenuti
Non solo perché non imporre lo meno poneva l'articolo sessantanove della legge di riforma penitenziaria
Ma perché e beh lo imponeva la necessità e la voglia di conoscere quelle persone che dovreste trattate
Oggi abbiamo un carcere da tanto tempo che vuoto vuoto di lavoro
Sì cioè il Giubileo a Volterra cioè voglio dire le scene Galeotti scienziato meraviglioso hanno vinto il Premio Ubu come se al comincia a Rebibbia a Bollate cito
Ma ma sono monadi non ci sono situazioni diffuse la realtà è che
Non so perché ripeto è stato è stato lo scontro così di chi promotori né la legge di riforma che pure del settantacinque dalle città cinquant'anni credo che non sia stata veramente accettata
Non solo dal patto prova non solo dalla collettività qui forse non è stata spiegata molto bene poi
La mediaticità il il l'intervento dei media non solo sul carcere ma in generale sulla giustizia di questi ultimi anni ha fatto dei danni diciamoci la verità incalcolabili rispetto alla comprensione vera del fenomeno
In realtà però è che non il carcere in questo momento produce
Rabbia frustrazione disperazione ed è una situazione che ripeto ossia del tempo stratificata
Ed è meritoria attività del del dipartimento con cui i rapporti della magistratura svegliati
Dovrebbero essere sinergici non voglio dire invece a sorveglianza al Dipartimento sia amministrazioni ma abbiamo lo stesso Beattie la stessa cosa dico della difesa non voglio dire noi lavoriamo per un obiettivo comune che è quello di provare di offrire delle possibilità a perché l'obbligo che lo stato assunto con la legge il proprietario non è un obbligo di risultato
è un obbligo di Shanti c'hanno dobbiamo dare trattamento serve a fornire gli strumenti al detenuto il quale il primo attori del suo reinserimento
Sì di che cosa parliamo c'era chi lo possiamo imporre lodo però lo possiamo suscitare quindi andare in carcere
Sentire i detenuti ma sentire gli agenti io la multa avuto rapporti costanti con tutte le operatività che questo momento vivono una sofferenza incredibile per la difficoltà di di proprio più strutturali materiali
E i diritti sì li abbiamo scritti vado vado molto per sommi capi scusate né forse un po'confusa no i diritti ma i diritti dobbiamo per far esercitare
La salute perdonatemi più chiarezza dopo il passaggio quel passaggio di grande civiltà diciamo tutti da la sanità penitenziaria alla sanità
Civile
Il spesso è un diritto negato perché oggettivamente con il la il discorso della delocalizzazione della salita dal centro alle Regioni voi non solo non trovate una regione tratta nello stesso modo
Ma devo dire Toscana riuscivo qualche modo a confrontarmi nell'Emilia che pure ha fatto investimenti incredibile undici milioni di Euro sulla sanità penitenziaria
Devo dire che i livelli di assistenza di Bologna non era quelli di Piacenza non era quelli dipanano né a quelli Ferrari poi decadute viene trasferito di vedi la nonno un voglio dire tutti aspettiamo anche libri per andare a fare una visita
Ma dopo sei mesi che li ha li conoscono loro portano perché quel giorno hanno le traduzioni e quindi siccome mancano ma concerto con le autorità presenziare si salta e tutto questo
Ha reso come devo dire un poco una
Il trattamento è vuoto in questo momento e il trattamento però non so cosa dalla sicurezza cioè dove esce trattamento cioè più sicurezza inutile pensare ripeto ed è chiusa la centoventiquattro nelle celle condurrò quattro rimane Sebbar lender locale è
è assolutamente ma
Il trattamento serve ripeto sono le facce della stessa medaglia non sono la dicotomia e gli agenti di polizia penitenziaria come il vecchio corpo egli accetti questo non ci sono e il contrasto non si devono difendere devono
Per noi magistrato esser capaci di coinvolgere un discorso complessivo
Gli educatori lo stesso non non siamo antitetici
Per cui se vogliamo veramente
Ho carceri che susciti perché la riconciliazione non è per tutti ha detto bene tanto lo si fa non va confusa un perdono può arrivare anche al perdono ma è una scelta personale
Però in un carcere così è difficile
Provare
Nessuno può più li ascolta perché non hanno tempo perché non hanno voglia perché sono confusi tra tutto quello che in questi anni sul penitenziaria sull'esecuzione concreta della pena si ha detto ancora devo dire conclude franchezza
Anche fra tanti colleghi non si accetta che l'esecuzione concreta e quindi il procedimento di esecuzione giurisdizionali sia l'ultimo anello del processo penale per l'ospedale inizia le indagini ma non finisce alla condanna definitiva
Finisce con l'esecuzione Kolkata della perché sia in carcere laddove è necessario o che sia in misura alternativa abbiamo illuso ha detto che in questi anni dei nostri convegni o se incontri misure alternative misurate misure alternative ma poi non ci sono abitazioni non ci sono materie non c'è lavoro
Se non queste situazioni però deve e i detenuti a io ho fatto lavorare fatto mettere qui da posto a Firenze e anche la la Bologna code i quattrini che mi ha dato
Il cardinale Zuppi voglio dire che che mi ha finanziato le cosiddette ex borse lavoro al cosa più chiamare
Hanno risistemato gli archivi del tribunale civile però evidente quegli inediti di Bologna allenata Napster
Ma non è risolutivo Papa in laddove riesce a creare sinergia e credi però che si possa creare sinergia perché prova è questo bisogna crederci
Nel senso le leggi vanno applicati non solo perché ci sono ma anche perché voglio dire ha un senso se solo volessimo pensare
Molte volte si pensa che ancora si pensa su sempre vero che il carcere sia beh fanno anche la previsione
Hanno l'acqua calda no non in tutte le sezioni e non in tutti gli istituti perché molti sono vecchi sono fatiscenti e quindi
La privazione della libertà e la sofferenza massima che si possa in avorio osso cento su questo non c'è dubbio però non si può ulteriormente rendere afflittiva la pena perché quelle assolutamente controproducente la stessa corte ecco voglio dire quando ha dichiarato il l'ergastolo ostativo
Contrario all'articolo tre della convenzione perché era una pena immutabile l'aveva già detto nel due mila tredici della sentenza Winter contro la Gran Bretagna voglio affermato prima della sentenza viola
Da il significato e quelli deve essere ma veramente voglio ombre
E anche una convenienza per la collettività fosse solo pensare che recuperare uno due tre dieci persone perché anche questo come la riconciliazione pur tutti
Anche l'ordinamento penitenziario tutti bisogna scegliere o chi fa scelte degli antichi Pacenza di criminalità organizzata dalla lega
Non è internet su alcuni interessa fare queste cose bisogna cercare di individuare anche quello
Ma tantissimi detenuti avrebbero la voglia e e la possibilità e dobbiamo però percorrere queste cose credendoci forse anche quella normativa sulla sulla riparazione non c'è una particolare condizione perché e con questo concludo il problema di questo Paese che si fanno le leggi e non si danno le risorse poi sostanzialmente proprio questo è stato dell'ordinamento penitenziario che devo dire
Ha funzionato molto bene guardate io ho partecipato omicidio c'era una rivolta riporta oggi rivolta sequestro di persona di quaranta agenti direttore assistente sociale
Per sette giorni abbiamo portato tutti fuori colloquiando con i detenuti e lavorando sulle norme perimetro e terziario
Pochi anni prima ad Alessandria il sequestro di agenti e detenuti ha finito compari Morticia dei carabinieri erano intervenuti sia degli degli agenti sia del delle metro di questa quindi voglio dire riflettiamo su questo no riflettiamo e come diceva bene Antonello Mura le condizioni in cui si spiega la pena perché a quota retributiva lì e nessuno la vuole negare hanno consenso importantissimo ai fini di un di di una risocializzazione elevare anche uno due e tre dieci persone colpire uscire un meno una rapina nel bisogna pensare anche solo acquisto se non vogliamo fare discorsi no di grande
Grazie a voi grazie alle dottoressa Fiorillo grazie a lei perché sistemi sono
Non posso definirlo un crescendo sono tutti tutti importantissimi tutti
C'è Gloria Salerno che studentessa in giurisprudenza
E de dentro la Consulta Giovanile della Cortile dei Gentili prima dell'intervento conclusivo del professor Monia
Buongiorno a tutti sono pure a Salerno laureata in giurisprudenza alla Luiss Guido Carli di Roma il mio corpo di diritto e cooperazione internazionale con un focus sui diritti umani
Ringrazio innanzitutto la prima presidente la Corte di Cassazione per l'ospitalità divertente pensare che qualche anno fa ero qui quella che professoressa di procedura penale persistere a una seduta le nazioni delle a tutte le sezioni unite solo per me importantissime ad agire nell'onore e ringrazio per questo anche il cardinale Ravasi nelle proposte l'opportunità entra a far parte del Cortile dei Gentili
E la Consulta Giovanile del Cortile dei Gentili come ha detto a proposito sua Eminenza quasi tutti i punti salienti e le foto di questo tema così importante ma delicato
Sono stati già toccati in cui ampiamente discussi dagli illustri pressanti
Ebbene il mio punto di vista vuole quindi trasmetterà un po'più quell'ottimismo tipico della mia giovane età e perché no quella non disillusione a mio avviso fondamentale per far venire un vero cambiamento
Il vero valore della mediazione penale come accennato risiede nell'approccio dinamico è umano in questo processo non siamo di fronte a una semplice negoziazione ma ad un'azione trasformati da
Che riconosce valorizza l'individualità delle persone coinvolte
Non possiamo ridurre dunque la mediazione a un meccanismo burocratico che si limita a sistemare un conflitto piuttosto essa rappresenta un punto di partenza per un percorso di responsabilizzazione prima reciproca
Tra uno due o più individui e poi sociale
La responsabilità che la mediazione
Impone all'autore del reato il quale assume in questo modo responsabilità attiva non è solo quella di risarcire la vittima o di compensare in qualche modo il danno ma di affrontare riconoscere il conseguente danno sociale umano che ha causato
Questo processo di consapevolezza e il cuore pulsante della mediazione
Una consapevole cioè coerenza che nasce dal dialogo che non si esaurisce con il pagamento di una pena ma che può segnare l'inizio di un reale cambiamento
La persona che ha commesso reato all'opportunità di comprendere attraverso un confronto diretto la portata del suo gesto di riflettere su come le sue azioni e ben impattato la vita dell'altro e quindi della comunità
Per la vittima invece la mediazione offrono opportunità di partecipazione attiva che va oltre la semplice attesa di un risarcimento economico umorale la vittima non è dunque più solo mera spettatrice di un processo che la riguarda
Mai protagonista della definizione della stessa risposta giuridica che la riguarda
In questo senso dunque la mediazione diventa uno spazio di riconciliazione dove le persone non sono più intrappolate nella dicotomia di giusto è sbagliato ma dove entrambe le parti possono in modo genuino contribuire alla costruzione di una risposta giuridica più umana
La mediazione ci invita piuttosto a considerare il potenziale positivo
C'è un conflitto risolto possa generare la reintegrazione della persona nella società è la ricostruzione di legami sociali
Parliamo però della reale integrazione della mediazione penale nel sistema giuridico tuttavia affinché questa possa crescere d'entrata a far parte a pieno titolo del nostro sistema giuridico è necessario che non venga più percepita come un'alternativa
Non è un'alternativa marginale non è un'alternativa accessoria ma una componente integrate necessaria
Ma in sufficiente dunque la sola volontà delle parti ma come presentano appunto poc'anzi anche detto è fondamentale un investimento a livello culturale formativo e istituzionale
Quello su cui piacerebbe concentrarmi è il punto è proprio la formazione degli operatori di mediazione penale perché secondo me si concentra tutto lì labor uscito della mediazione
Siano essi mediatori avvocati giudici psicologi dovrebbero appunto secondo me a dotarsi di una preparazione che vada oltre quelle che sono sempre state le tradizionali tecniche giuridiche
è necessario dotarli delle competenze per gestire dinamiche emotive complesse per creare un contesto di ascolto e comprensione tra le parti e facilitare un dialogo che non solo risolva il conflitto ma che aiuti a costruire relazioni nuove
L'approccio dunque dev'essere olistico coinvolgendo anche la dimensione psicologica sociale e umana del conflitto
E non solo un altro componente legale così da non ridurre la mediazione a mero strumento di velocizzazione burocratica o pratica svuota carceri Manzi trasformarla in una visione una visione che riflette miliardi di giustizia
Qui forse risiede nella capacità di riattivare il dialogo restituire valore alla parola
Recuperare le relazioni che sono per ma la vera essenza della comunità
Il concreto supporto istituzionale è fondamentale per rendere la mediazione penale un processo strutturato e non più dipendente solo dalla buona volontà delle parti
Deve essere dunque integrata nel sistema giuridico attraverso incentivi supporto normativo e risorse dedicate alla formazione degli operatori
E necessaria dunque una sinergia tra le diverse componenti e il sistema giuridico affinché la mediazione non sostituisca la giustizia penale ma la completi come strumento di recupero sociale
Termino una semplicissima domanda che realtà vuole essere uno stimolo a riflettere da chi numerosissimi spunti che oggi abbiamo ricevuto quindi chiedo come possiamo
Fare in modo maniera però reale pragmatica che la mediazione penale non si limiti a rispondere al crimine
Ma diventi proprio capace di trasformare il rapporto tra individuo e società quindi non tramite il motore del reato ma proprio tra individuo e società sia sottorete Prato sia esso di stima in un sistema giuridico nazionale che però è ancora ancora da un approccio molto tradizionalista che privilegio soluzioni rigida
E che preveda la risposta punitiva come principale forma di giustizia grazie
Ferme già laureata capo omesso un dottoressa mi perdoni mi multa o verso grazie a lei e buono tantissimo lavoro
Vero e sono i più giovani che poi danno questa sta spezzata
Pace corso Giuliano Amato che è un giovane che non smette di studiare presiede devi lavorare
Che chiamiamo
A concludere in qualità di presidente della Fondazione
Si elegge il
Non vorrei profittare di voi siete stanchi a questo punto
Ma
Ecco
Anche se il mestiere del cortile giustamente
è quello di trovare i punti di convergenza in un mondo nel quale eccetera eccetera è stato detto fin dall'inizio della presidente Margherita
Cassano
Io vorrei
Io ce l'ho in testa una frase da stamani che ho porte tu oltre Scanderebech via
E credo che proprio che per Ceva nella testa anche voi
Ecco qui c'è uno scandalo che non è ancora avvenuto
E la mia impressione è che se continuate così non avverrà
E sarà un male che in una
Che vi rimettere ad introdurre la giustizia
Riparativa come un attore aggiuntivo alla rieducazione del condannato
Infatti
Lei lo ha detto ha da essere complementare non sostitutive
In molti casi può ben essere che sia così e che possono essere solo così
Ma il punto centrale di ciò che io penso è la domanda che poi l'aveva sollevata sua Eminenza Ravasi all'inizio
E anche o è o
Dobbiamo avere il coraggio di affrontare anche l'ipotesi che sia non sempre o
Ed è su questo che vorrei che riflettessimo alla fine
Non dimenticando peraltro che davanti abbiamo soprattutto due ipotesi
Realisticamente la prima che
Come qualcuno qui ha detto
La giustizia riparativa sia un grande tema per convegni è un tema quasi inesistente nel realtà della nostra società
E devo confessare Dodig go
Profittando della mia età giovanile si dice che al di sopra di una certa età si può dire tutto quello che ci pensa
Lui mi ha raggiunto da poco in questa ditta
Per me è ancora un ragazzo insomma
Io
Avendo qua e il presidente Mura
Mi sarei aspettato che mi dicesse che cosa è venuto facendo il ministero per l'attuazione di quel titolo del decreto centocinquanta
Sui l'istituzione dei centri di giustizia riparativa per conferenze e quant'altro
Non a caso a enunciato intendimenti e lavori che hanno a che fare con la condizione carceraria
Ecco il che
Mi porta a vedere come alternative realistiche o il nulla
Ho il lenimento vedo dalla condizione carceraria il miglioramento della funzione rieducativa della prima
Guardate che il primo rischio ancora elevato ne abbiamo vissuto in Italia di riforme che hanno un'attuazione parziale di minima grazie a questa riescono a restare ibride poi in realtà si spengono
Si continua come se questa non fosse neanche entrata
La giustizia riparativa in questo momento e ancora assoggettata questo rischio è giovane non sono passati neanche due anni dal decreto centocinquanta quindi
Non voglio fare l'uccello del malaugurio insomma però
Valutando il numero di centri di giustizia riparativa oggi esistenti
E l'impegno non così prioritario sulla formazione di questi persone di cui abbiamo bisogno
Che devono essere qui il bello vedere in una legge usare un termine così strano e qui i prossimi investa nella legge questo termine
Ecco vedendo a che punto siamo questo rischio in effetti c'è
Io devo confessare ancora una volta il nome degli scandali che bene che avvengano
Che
Nella disciplina legislativa stesse avvenendo
E la forte propensione
Ad una giustizia riparativa che non diversamente da come è configurata anche in altri ordinamenti concorre alla rieducazione del condannato infatti la parte più viva più
Attenta esplicita dei dico quel decreto legislativo del articolo quarantadue seguenti proprio l'innesto sulla esecuzione penale della giustizia riparativa ed è un innesto per l'amor di Dio più che proficuo
Ma certo che ci sta bene lì dentro
C'era netto che consentire alla condannato creava vittima di parlarsi libererà entrambi dalla quale cosa di molto pesante che hanno dentro di sé
Che portano negli occhi io
Ci sono stato abbastanza ringrazio il direttore
Di aver superato anche in qualche piccolo fraintendimento che c'era stato nelle nostre carceri
E
Poi quando entrate in carcere vendite avvertiti se già non lo so piste che non potete chiedere al condannato di che per quale reato e lì dentro
Ed è più che giusto che sia così
Maglie non leggete negli occhi
Se avete modo di parlarci
E se il reato ed in quelli che pesa hanno sulla coscienza
Negli occhi di quella persona c'è il tormento di quelli il rap parapiglia di cui parlava la signora Moro che sentono ancora dentro di sé
E probabilmente c'è poco che li può aiutare non a liberarsi della responsabilità al contrario dividerla senza esserne quotidianamente distrutti
Ha visto il proprio poterne parlare con la vittima
Ed è inutile dire quanto conti per la vittima lo ha detto la signora vittima
Della morte di suo padre poter parlare capire
Pensate ai ragazzi di oggi
A cui capita di uccidere dicendo dopo non lo so perché l'ho fatto
Come diventerà importante per loro
Capire perché l'hanno fatto
E assumerne pienamente la responsabilità
Io considero questo rapporto tra
Il colpevole e la vittima un elemento essenziale come è stato detto comunque per ricucire i figli ecco questo sì
Quindi all'insegna
Di quella grande verità che ha detto tra gli altri Hannah Arendt
Che
Comprendere non significa condividere ma importante
Comprendere l'altro sempre
Sì andate avanti nella lettura del decreto legislativo
Vi accorgete che volendolo collocare ovunque
Poi in qualche modo
Diventa strano
Scusate la banalità della parola
Ma lo si introduce
E in qualunque Stato il grado del procedimento quindi anche nella fase di cui nera cognizione che vuol dire ricognizione
Inventando il giudice può addirittura se lo ritiene chiedere lui d'ufficio
L'attivazione del centro
Invitando presto a ad andare nel centro
Essendo coperto dalla presunzione di non colpevolezza
Ma mi spiegate che si trova
Cioè questo colloquio
Ha senso
Se sono io colpevole che parlo con te che sei stata la mia vittima oppure con suo padre con sua madre con sua sorella
Che dialogo e tra una presunta persona non colpevole la vittima
La perché si è scritto questo
Perché non si vede pregiudicare il ricorso
Punitivo del processo
E l'unico passaggio di questa
Fase preliminare che vi convince è quando riferendosi ai reati che presuppongono la querela per essere procedibili dice che se non si fa per cui è quello tempestivamente
Questo può anche portare poi alla remissione della querela ed ecco il
Fatto prima
De deve poter comportare questo
Ma non ce la siamo sentita di scrivere una cosa del genere
L'abbiamo scritta per la messa alla prova
Abbiamo scritta
Che si programma ha funzionato estinguere il reato
Qui
La stessa cosa non è stata scritta
Ebbene questo non è una giustizia riparativa com'è andata nella mia coscienza
Sulla base nomina di quanto accadde in quel paesino dell'Ontario nel mille novecentosettantaquattro quando due ragazzini commisero atti vandalici
Ma quando
L'uomo per me migliore che l'umanità abbia prodotto nel ventesimo secolo Nelson Mandela
E il vescovo Desmond Tutu dettero vita al Commissione per la verità e il riconciliazione in Sudafrica
Di cui sappiamo
Qual è stato l'uso e il risultato
Quando l'incontro era riuscito
Si arrivava all'amnistia con loro hanno usato la formula dell'amnistia
E lì c'era
No bene davvero tutti gli elementi
Che il nostro decreto legislativo cerca di il mettere tutti ma certo non lo può fare come lo fece la Commissione di Tutu
Il colpevole le vittime la comunità
La comunità che il terzo soggetto essenziale perché la giustizia riparativa produca il suo frutto più autentico la riammissione tra Dinoi
Dei tempi che hai commesso questo delitto
Perché tu ne hai assunto la responsabilità
Hai capito il verbale che hai fatto
E noi
Dialogando Conti ci convinciamo che chi possiamo riammettere
E lo Stato
Che anche secondo la Costituzione della Repubblica avviene non prima ma dopo la persona e la comunità ne prende atto
E riconosce uso non casualmente il verbo che la Costituzione USA di più per i rapporti tra Stato Repubblica i cittadini riconosce il risultato cui la comunità e le persone che la popolano sono arrivati
C'è
Questo
Implica lo scandalo
E capisco che è uno scandalo che forse più le persone di fede che non i non credenti come me sono disposti ad accettare
Che la giustizia serve a portare la pace non a punire il colpevole
Ecco ve la dico così brutalmente seccamente perché dormiente nella vostra coscienza misurarvi con questa distanza
Tra una giustizia che riesce ad essere giusta
Quando accertato infatti in modo sufficientemente credibile da potere appioppare una robusta appena Achille ritenuto colpevole salvo poi cercare di rieducare urlo in carcere
E una giustizia
Che essendo strumento della società la propria migliore sopravvivenza ha come scopo primario quello di realizzare rapaci
E una volta che la pace realizzata
Giustizia è il fatto
Non è facile
Ci trovate sempre il bisogno di un residuo ma se ne foste convinti poi oppure si può si può sempre discutere
E ci può sempre essere
Ecco
Ecco vista la questione che vi pone la giustizia riparativa
Avrebbe bisogno
Per essere vista così
Di essere valutata anche in relazione alla tipologia dei reati perché no
Può rimanere
Non può rimanere accompagnata dalla presunzione di non colpevolezza insomma perché se no falsa completamente il dialogo tra le parti
Però
Può essere utilizzata di più per certi reati che noi per certi altri
Ecco voi sapete
Che
E vi confesso che io sono piuttosto d'accordo
Pensando a quel dramma del nostro tempo che la violenza familiare a danno della donna
Qui
Affidarsi a congegno della giustizia riparativa ho l'impressione che sia molto difficili molto molto difficile
E se si legge ciò che è stato scritto sulla giustizia riparativa Cecchi ha detto pesco chiudiamola
Per questi reati di violenza domestiche
Ma non necessariamente per tutti i reati di violenza
Anzi
Soprattutto con i giovani
Dove
Ah metterebbero
Quasi ogni giorno vediamo
Passano davanti ai nostri occhi il viso in genere di una ragazza vittima di reati di loro coetanei
E e il viso dei loro coetanei se sono maggiorenni sennò vengono offuscati ma diciotto anni sono già maggiorenni
Beh
Sì è vero
Come diceva Dostoevskij
Che la giustizia non può essere senza pietà
Non provate pietà davanti ad avviso del dell'autore del reato
Non lo vedete questo ragazzo sbandato
Questo ragazzo ricco i cui occhi sono prive dovuti probabilmente nel niente
Volete che sia punito
In realtà
è vittima di un problema o di tanti problemi
Che hanno fatto sì che quella ragazza diventasse la vittima a sua
Questo porta a tante riflessioni ma
Mi voglio fermare qui perché portare avanti questo discorso in questa chiave diventa complicato del benessere fatto il discorso in modo analitico
Io vivo dei possono dire
Che qui Oporto et oltre scandalosa epidemia
O porte perché qualcuno dica esplicitamente che il meglio della giustizia riparativa non è in ciò che in essa oppure può dare e che lo dia e che venga benedetta se ci sarà perché lo fa
Allora migliore ridi educazione deve appena di chi è già condannato massicciate riusciremo a mettere insieme non solo i due ma interventi
Soggetti due individuali terzo collettivo di questa vicenda
Il sì sì riuscita a creare una solida accesso tra di loro
Che lo Stato riconosca a quel punto che giustizia è fatta sarà anche un salto della nostra civiltà
Perché l'amato grazie grazie
Grazie a tutti voi grazie a lei
Vi dico solo questo da scaletta alle undici e trenta che significava Mezzogiorno avremmo dovuto finire
Lo ripeto mi indulto da sola perché uno ore dieci
In più
Raramente mi è capitato raramente mi è capitato e faccio questo di lavoro
Di incontrare così tante persone bellissime è un tema come questo che lo ripeto resta scolpito in fondo al cuore grazie a tutti voi e grande lavoro occhi lavorare dovrà grazie presidente grazie a tutti grazie eminenza