Dibattito sul libro di Angelo Ventrone: "Vogliamo tutto. Perché due generazioni hanno creduto nella rivoluzione 1960-1988" (Laterza editore)

Saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giuseppe Di Leo vogliamo tutto perché due generazioni hanno creduto nella rivoluzione mille novecentosessanta mille novecentottanta è un libro pubblicato dalla casa editrice
La terza
Che papà la appunto delle rivoluzioni a cavallo invece a cavallo tra i decenni sessanta i fine anni ottanta cos'hanno in comune queste rivoluzioni perché soprattutto due generazioni di giovani anche meno giovani hanno creduto nella rivoluzione in questo in questi tre decenni e che cosa gli ha accomunati etnico Saglia
Distinti con sullo sfondo la situazione politica naturalmente nazionale ma non solo direi internazionale per quanto riguarda sopra tutto l'Occidente e questo libro di questo libro ne discutiamo con l'autore del professor Angelo Ventrone che in collegamento telefonico noi buongiorno professore
Buongiorno a voi professor Ventrone alcuni chiedono di
Alzare il volume della voce insegna da ordinario di Storia contemporanea all'Università
Di Macerata ed è storico chi si occupa molto dei problemi legati soprattutto
Alla l'Italia repubblicana e alla seconda metà del novecento per discutere con questo libro io occorre dovuto opportuno chiamare quello che mio viso in ambito
Di area radicale che uno dei più attenti osservatori dei fenomeni sociali anche della contestazione
E cioè amico e collega Valter Vecellio buongiorno Walter porgerle per svolgere perché ti ho scoperto dopo il periodo della progettazione
No no ma io tu sai che poi cerco di non far montare la testa secondo me buona cosa buona e giusta quello che ho detto subite credo che mi confermerà ai nel dibattito di oggi non c'è bisogno di Dio presenti a chi ci ascolta Valter Vecellio voglio ricordare
Che chi vince
Notizie radicali e del giornalista RAI del TG due allora professor Ventrone
Volevo chiederle
Perché ha scritto questo libro
Ma io nei vari istituti mi sono occupato cercato sempre di rispondere a domande personali in effetti la mia generazione sono nato nei primi anni Sessanta
Attraversato questo periodo credendo
In larga parte credendo nella rivoluzione cioè che fosse possibile un cambiamento radicale rendere il mondo migliore e la nostra vita
Piena assistenza più più intensa
E quindi sono andato a ho cercato di spiegarmi perché io negli anni Settanta quando ero poi adolescente credevo nella rivoluzione oggi che
Invece quando il mondo è cambiato completamente che noi oggi guardiamo al mondo
Pensando che al massimo potremmo riuscire a governare un po'meglio ma mai ha cambiato l'ho mai mai a rivolgerlo invece negli anni Settanta la mia generazione ci ha creduto profondamente questa è la domanda che ha animato la ricerca
Poiché l'introduzione però si comincia comunque le frasi effettuo non si fa la rivoluzione per cercare la felicità si fa la rivoluzione per poter vivere una vita autentica
E
E questa è la le fonti ne hanno guidato in questa in questa direzione
Credo che ci sia un cioè tocca intendimento soprattutto sulla contestazione che si è svolte radicata negli anni negli anni settanta
Credo che il desiderio di giustizia sociale ci sia stato di uguaglianza di emancipazione son tutti
Elementi che sono stati hanno contato molto ma credo che una questione non meno importante ma molto sotto con la valutata negli studi e devo dire la verità anche nell'abbondante memorialistica su quel periodo
Riguarda la ricerca di una vita autentica cioè in un qualche modo un'opposizione alla vita che il
I processi di modernizzazione stavano costruendo
Cercava di tornare a una vita intenta emotivamente Riccardi di solidarietà ricca di sostegno reciproco in cui ognuno
Uscita dall'isolamento dal tento di isolamento dal tento di anonimato in cui questa modernità così frenetica corsi
Sempre rapida nei nei suoi cambiamenti
E questa ricerca di autenticità accomuna le proteste le rivolte o le rivoluzioni degli anni
Sessanta e settanta
Io credo di sì in effetti ci sono delle lettura delle fonti che poi
Animano la rivoluzione degli anni Sessanta e Settanta
E che sono rappresentati soprattutto dagli studi della sociologia ma anche della filosofia degli anni Quaranta e degli anni degli anni Cinquanta
Ci sono degli autori come RAI niente
Come Herbert Marcuse Jean Paul Sartre ed altri ancora che denunciano lo stato di soggezione lettere o direzione per così dire degli individui cioè il l'individuo che non si autogoverno ha mai governato da forze a luglio terne
Che poi costruiscono i capitali e
Attraverso su cui si muove poiché la contestazione degli anni Sessanta degli anni Settanta
Da questo punto di vista quindi da una parte bisogna dire che il percorso è lungo perché i temi che la contestazione affronta certo innovando lì arricchendoli
Ma i temi che la contestazione affronta nascono
Nella dibattito filosofico sociologico della fine dell'Ottocento cioè quando i processi di modernizzazione diventano evidenti
E ci si comincia a porre il problema ma qual è il senso della vita umana in una condizione in un in un mondo in cui
Regna l'anonimato appunto regna il senso di isolamento si rompono i reticoli di solidarietà che fino a quel momento avevano tenuta unita alle comunità l'antica del nuovo del cambiamento agli stimoli continui
Bombardano l'individuo non rendono sempre più fragile tempi più insicuro nei confronti del dei processi che avvengono nel mondo esterno ecco a fine Ottocento inizia questo percorso non è un caso che in quel periodo nasca anche la psicanalisi che cerca di risolvere
I problemi che l'individuo moderno comincia a vivere hai di fronte ai quali non ha molte risposte
E poi negli anni cinquanta sessanta e settanta questi temi diventano entrano nel dibattito di massa entrano nella cultura sia delle tre va letta che dell'estrema sinistra
Attiro a dir la verità ma certo non si possono comprendere gli anni Settanta te non riferendo ai primi anni Settanta quando appunto il dibattito ancora non è a livelli non c'è un livello organizzativo così forte come tra negli anni settanta
Con tanti gruppi riviste gruppi di liste anche nascono che i gruppi che nascono attorno a delle limite specifiche
Ma negli anni Settanta chi pongono le basi di questa discussione io credo che quaderni rossi in particolare e ha rappresentato
Rappresenti il tutto
Diciamo l'esperienza inaugurale come alcuni hanno detto di questo dibattito
Qui e ci sono due problemi secondo me da affrontare il primo lo pone già il titolo già nel titolo il libro problematico perché due generazioni hanno creduto nella rivoluzione qui si parla del termine si usa il termine o rivoluzione laddove non poc'ci credono che invece tre sociologi storici che si debba piuttosto parlare di rivolte e poi questa chiave di lettura offerto in questo saggio di Ventrone secondo cui appunto ci sarà ebbe una ricerca dell'autenticità quindi quasi una ventina di richiesta no una richiesta di vita
Autenticare intima piuttosto che un risvolto di carattere
Di carattere
Non c'è il collegamento come Celio è caduto ebbene allora ricerca lo intanto proseguiamo con Ventrone professore nell'attesa che decennio ci si riesca a mettere in contatto a questo punto perché Vecelio lo dico a chi ci sta ascoltando era in collegamento con noi
Da Locarno in Svizzera evidentemente la Svizzera oppone oppone barriere non solo allo stretto ma anche alle comunicazioni telefoniche in attesa che di metterci in contatto con Vecellio allora faccio ora la domanda la faccio a questo punto a lei il termine rivoluzione
è un termine esatto o invece no nel sarebbe più appropriato parlare di un rivolte
Le chiedo scusa ha gettato un'introduzione il collegamento sentito la la prima domanda sul termine rivoluzione rivolte e poi poi le dirò alla seconda consisteva benissimo Salerno insisto
Sì lei lei ha ragione inesperti e anche io credo
Che nonostante il termine rivoluzioni trattato usato
In maniera estensiva continua
Messa residente nelle riviste nei dibattiti nei comizi negli interventi veri delle assemblee eccetera eccetera non si potrà parlare correttamente rivoluzione perché
Quello che ho scoperto andando a leggere i documenti dell'epoca e che in effetti non c'è nessun programma mentre le rivoluzioni del passato bene o male avevano un programma minimo almeno da
Realizzare sia attraverso
Una perdita perda seguire ad arrivare alla presa del potere sia una serie di iniziative da prendere di misure da prendere subito dopo la presa del potere
Invece negli anni Settanta in particolare nessuno dice cosa si farà nella nel futuro sono discorsi molto generici
Sì nella memorialistica ne abbiamo traccia informalmente nessun gruppo diceva cosa avrebbe fatto a parte
I maoisti quelli dell'Unione dei comunisti italiani servizi noti come servire il popolo che però riprendevano qualche alla lettera
I programmare allegato nella rivoluzione idee cinese di Mao Tze Tung mentre gli altri Gruppi quelli etereo dossi per consentire
Quelli legati ai in particolare al localismo non dicono mai cosa cosa si farà in parte perché ritengono che sia impossibile mettere una camicia di forza del futuro quindi
Predeterminare come sarà il futuro l'uomo nuovo sarebbe nato nel corso della rivoluzione stessa
E quindi il futuro si sarebbe determinato cammin facendo durante il processo durante il processo rivoluzionario Pietro dall'altra io credo che adempimenti un elemento abbastanza interessante io l'ho trovato cioè che in fondo il loro non immaginano questi gruppi non immaginano un futuro diverso
Perché lo ritengo semplicemente che ormai il regno dell'abbondante accertato raggiunto la fame sia stata sconfitta la miseria tutta
Perché il compito e comunque non corretta del compete ma perché non c'è ancora un'aggiunta redistribuzione del reddito e della ricchezza Nobel professore incerto però intanto
Secondo me
Allo slogan la fantasia al potere appunto esemplificativo di questa dimensione non rivoluzionaria piuttosto utopistica ma che non può trovare una una rispondenza per quando parliamo di rivoluzioni ci riferiamo alla rivoluzione francese alla Rivoluzione russa alla rivoluzione inglese che hanno veramente cambiato il volto della dell'Occidente dell'Occidente perché il termine devo mozione il fenomeno politico sociale della rivoluzione si è verificato soltanto in Occidente ma è tornato fra noi Valter Vecellio vero Walter
Allora volevo volevo farti stavo per farti queste due domande quanto esso alta della linea e te la ripeto da su questo però in parte anche risposto Ventrone cioè il termine però lo chiedo a tempo avrei il termine non ci sono due domande che ti pongo la prima è il termine rivoluzione compare nel sottotitolo del libro mi pare noi del tutto appropriato che cosa ne pensi tu vettore la seconda cosa avrei sentito nel primo intervento che entro ne che parlava in uno scritto nell'introduzione della ricerca dell'autenticità della vita questa dimensione quindi secondo cui
Il chi faceva le rivolte negli anni Sessanta Settanta e Ottanta cercava una dimensione quasi di qualità della vita di vice
Di qualità della vita per se stessa quasi intimi Istica laddove invece la l'idea dominante e che queste rivolte si siano appunto prodigata e per l'una
Miglioramento e un cambiamento sul piano sociale qual è la tua opinione in proposito proprie opinioni tanto parlo perché go prezioso
Chiedo scusa per per un osservatorio che forse non è dei più adatti perché io non ho mai fatto parte di quella generazione che ha creduto nelle cose che in modo molto egregio volto volte interessante detentore a
Ha descritto del del suo libro
Io insomma le vie le mie esperienze sono del Partito Radicale sono sempre state del Partito radicale non vai subito il fascicolo dei movimenti extraparlamentari di allora
Vorrei osservare che mi sentite cento domande scusate seguire questa linea medie
Vorrei osservare che il periodo della contestazione sessantotto in Italia perché l'Europa nasce realtà dagli Stati Uniti e da una forte connotazione libertaria politico Università di California voi
Ci sono anche cose molto serie si contestava il si studiava per esempio già allora la potenza l'alleanza tra il complesso militare industriale e la ricerca le implicazioni che queste ricerche risultati che
Che conferivano conseguiti potevano avere e poi dopo però si trasferisce in Europa in Italia non solo in Italia ecologia si dopo l'iniziale tentata libertaria
Assume invece una visione tutto occupati campo vedere quali più cupa e più tetra biologica e viene snaturata quella quelli iniziale aspirazione quell'iniziale tendenza
Ce n'è oppure ai cotte qui ecco il motivo di Veltroni e lo trovo interessante appunto di una paziente certosina ricerca fatta su una Modin presso il perché di documentazione un lavoro
Che veramente colma una la cura
Che è stata ben individuata fin dalle prime pagine
Però siccome il tempo è poco mi vorrei soprattutto con centrali
Come sapete che il Kosovo è nostro sono le parti che mi hanno lasciato un attimo perplesso
Non si pesa in alcuna considerazione
Quella parte di
Svolgimento che è stata incardinata dai radicali ma non solo dei radicali e che ha avuto una fortissima condotta signore non violenta Monza e qui dove c'è una domanda cruciale che
Che vale anche per l'oggi mi spiego
Quei tempi poi c'erano ad ampio spazio dedicato alle Brigate rosse ma non solo
Si pubblicavano integralmente i documenti delle Brigate Rosse quello che diceva do quello che faceva da quello che intendevano fare
E non si dava deriva avente spazio allora come ora alle iniziative non violente mi riferisco
Faccio un esempio pratico e concreto
Ma ci sono stati quattro giorni e silenzio e dipinge uno fatti lo vogliamo dire da trenta mila persone diciamo da diecimila persone da cosa epocale
Non c'è stato un unico poi quei sassi scagliati in Val di Susa per protesta più ovvero giusta più ovvero legittima più ovvero condivisibile cotto l'alta velocità titoli titoli sui giornali ecco questo dovrebbe indurre a un qualche tipo di riflessione
Oggi ma valeva anche ieri
Qualità alla cura questo fatto che lo chiede minimamente preso in considerazione
Quello che in quegli anni venne fatto dai radicali ma
Da una più vasta galassia che vorrei chiamare non violenta
Delle prime pagine Rettore ringrazia tra le varie persone che lo hanno aiutato Giovanni Moro ecco Giovanni muove autore di un libretto di due o tre anni fa capito anni settanta
Dove e con molta lucidità e puntualità
Dice che proprio in quel periodo vengono messi in cantiere e quelle che sono
Se vogliamo le uniche per credenti forme di cui ancora oggi beneficiamo
Assieme allo statuto dei lavoratori vale a dire di volti avvolto quote diciottenni diritto di famiglia la legge che viene
Che che ha politici i manicomi
E e via dicendo e sono quelle cose che sono rimaste che all'inciso che sono importanti quei mi pare che ci sia come dire una sorta di la cura sino vorrei dire anche un altro aspetto delle ultime pagine ecco
Per esempio sia ma non spetta lui ma per esempio aspettava al tempo Intini servirà Luigi l'altra l'altra parlo solo per quell'evento ciclica e corsi e se sì
Quello che hai detto con riferimento al libro di Giovanni Moro pubblicato da Einaudi presidiamo tutte le coordinate prevede e non è strano può essere strano ma non è strano che uno intellettuali come Giovanni Moro di formazione cattolica sia poi quello che rilevi queste queste riforme negli anni settanta perché guardi Ventrone
C'è proprio un filone di storiografia contemporanea alle
Anche di filosofia politica contemporanea faccio due nomi su tutti Guido Crainz per quanto riguarda la storiografia il Piaggio di Giovanni per quanto riguarda la filosofia politica che
Come se
Come se i radicali non ci fossero come se non ci fossero come protagonisti dell'azione politica persone come Marco Pannella
Spadaccia Bandinelli e
E mi sembra
Strano che proprio lei che parlando di una ricerca dell'autenticità
Della felicità è comunque di una vita e ricerca di una vita a utenti cult di fuori degli schemi ipocriti piccolo borghesi ebbene in un libro del genere non faccia riferimento proprio a quelle che sono state
Le scelte questa volta sì uso il termine rivoluzionarie di della corrente politica dei incarnata dei radicali dentro
Ma capisco il senso del delle vostre osservazioni e in parte le condivido mai il mio libro nasceva da un'altra domanda de capire le ragioni della violenza
Da questo punto di vista è chiaro che
Le vostre osservazioni
Sono qualcuno tolgono il giusto nel momento in cui
La domanda che io mi sono posto per come uomo che vive ai giorni nostri che si vede dell'oggi e siccome chi può essere intransigenti
E radicali in democrazia senza però scendere sul piano della violenza quindi è chiaro che all'interno di questa domanda il Partito radicale merita uno spazio ampio
Però io parlo della non violenza
E qui l'intransigenza no essere intransigenti radicali fermi nelle proprie nei propri valori e nel proprio impegno a un'attenta privare sul terreno della violenza allora perché non si dedicasse
Non dedicarmi lì io vedo qui che c'è
Un bellissimo indice dei nomi come ogni libro serio dovrebbe vedere con il libro di storia non solo però mancano mancano i nomi
Appunto nell'aria di casi sconcerto ma io diamogli ho citati non ho citato magari protagonisti ma ho citato l'impegno
L'impegno radicale proprio perché condivido
Il gli osservatori Giovanni Moro quando parlando degli anni Settanta dice lei c'è stato una frana Commissioni di tempeste e di disperante non c'è soltanto il solo tempeste non siano stati solo gli anni di piombo come sono stati poi chiamati
Ci sono tanti anni di grandi speranze di grandi riforme in cui i radicali naturalmente hanno avuto un ruolo un ruolo di primo piano ma avendo uno spazio anche limitato
Negli l'accordo con l'editore e non volendo ad una storia negli anni settanta ma da volendo può Calizzani sulla questo ore perché ci è arrivata la violenza perché partendo da quell'impostazione quelle antiche e quelle speranze libertaria di cui parlava Vecelio prima
Poi gradualmente si è scivolati sul piano della della violenza quali errori sono stati fatti
Quali sono stati qualità di contesto quali sono stati i meccanismi che hanno portato verso quella strada questa era la mia la mia domanda poi ogni libro naturalmente cerca di rispondere a un numero limitato di domande
Però
Evitando di dimenticare naturalmente
Tutto il conteggio come giustamente avete avete sottolineato voi ma io mi sono concentrato su una serie di risposte fenomeni scorrette che sono state da che negli ultimi anni da un'abbondantissima memorialistica soprattutto sugli anni Settanta o sul libro intervista con i protagonisti del tempo
Che hanno il limite
Grosso secondo me di ritenere che la violenza è stata sostanzialmente una violenta difensiva contro lo Stato tendenzialmente autoritario dimenticando che invece
La violenta è stata anche progettata costruita anche desiderata perché quella era negli anni delle Black Panther negli Stati Uniti dell'IRA in Irlanda dell'età in Spagna della rappresento il gruppo due giugno
In Germania
Cioè che in quegli anni nasce una speranza di cui quaderni rossi in Italia e l'opera istmo coi sono diciamo quindi che importano che pertanto in Italia
La speranza che la rivoluzione non è morta e che anzi che può fare nel cuore del capitalismo nei Paesi più avanzati no non essendo
Professore che una Ventrone io punterei sarei più prudente nel mettere nello stesso calderone anche Vecellio aveva rilevato la differenza
Allegra e solare del molti rivoltosi californiani che poi si sono trasferiti nella costa orientale statunitense e tre sono diventati Petri sempre più Petri quando sono approdati Maggio di Parigi e poi sessantotto parigino e poi sulla
Hanno quando si è allargata in tutta Europa perché per esempio il terrorismo dell'IReR un terrorismo di matrice nazionalista su questo vorrei sentire il parere poi di Vecelio laddove invece le proteste diciamo così impropriamente rivoluzionarie avevano un anelito soprattutto negli anni Sessanta di carattere internazionalistica come
Non dico allora globali stico perché il termine era era non era ancora nato il termine di globalizzazione accerto avevano un anelito di carattere non nazionalistico come nell'Iraq irlandese ma appunto più a un anelito
Mondiali stico internazione distico Walter che dice sempre io dico questo che osserva le ragioni e per la violenza ma
Se vogliamo stare negli Stati Uniti si eccetto le Pantere nere Angela Davis o quello che c'era ma c'era anche Martin Luther King rampante egida c'è eccetera Cesar Chavez
Che era il leader dei campesinos californiani che conduce una dura e vittoriosa vittoria addirittura conto con Richard Nixon
Per quel che riguarda per esempio la raccolta dell'UPA lì sarebbe tutta del pure epopea da raccontare e non c'è il tempo però
Viene da chiedermi le ragioni della violenza nascono anche delle modificazioni sistematiche
Che subisce che patisce la non violenza ieri come oggi ripeto mi pare che
Perché si debba riflettere su questo fatto
Che non si fa altro che e gli altari dai mezzi di comunicazione da chi fa informazione
Un gesto violento e si moltiplica e si nascondesse occulta il metodo non violento è fatale che poi dopo uno per vedere pubblicizzate le sue ragioni la sua causa
Cede alla tentazione di fare uso
Violento venduta per quello non violento io su questo aspetto una riflessione nel libro Bellassai come dire appesa e
Bile dicevo che ci sono due punti specifici che
A
Alla Visco l'avventore lo non
Non credo debbo
Di
Di dover lasciapassare così impunemente bello eccetto potrà pagina trecentoventisette
A parte l'imprecisione
Possibilità di giustizia non è più di grazia ma
Questo lasciamo perdere parlando se del caso ottuso e dice che si sono aperti con il rilascio del magistrato
Per la chiusura del carcere sardo dell'Asinara bene insomma
Quella vicenda io lo anche vissuta Radio radicale di cui erano all'epoca redattore
è stata molto più complessa quella vicenda che è stato tutto un mese iniziative politiche frutto del lavoro dei radicali Leonardo Sciascia il ciclo dei parlamentari radicali delle carceri dove erano detenuti capi storici delle Brigate Rosse
Insomma pestato l'obbligo del liquidabile in una riga così come di consueto un rimprovero quanto
A pagina trecentosessantacinque si parla
Del dodici maggio del settantasette dove fu ucciso dalla studentessa Giorgiana Masi militante di Lotta continua per
A me risulta che fosse semplicemente una ragazza che voleva andare a recepire della musica ed un concerto non mi risulta fosse militante di Lotta continua ma questo è secondario
Quello che secondario
Dava e quello che mi pare veramente inviare
è alcune fotografie
Documentavano l'uso delle armi da parte degli autodromi la P trentotto in particolare
è e c'è un libro bianco che è stato fatto dai radicali
Mi dispiace professore non c'è nessuna fotografia con gli autonomi che imbracciava una P trentotto lepri quel giorno ci sono accenti di pubblica sicurezza travestiti da autonomi
Che in braccio alla P trentotto e si pagano UPA contro la gente che si chiamava Salvatore con uguali ore bianco una striscia nera verticale con la pistola e un agente di polizia
C'è un commissario che si chiama Carnevale che viene immortalato Venter esplode colpi di pistola
A un tavolo vi dopo ore e ore
Di architetti o che ci fu in quella giornata trenta del dodici maggio del settantasette che ho vissuto sono stato anche uno degli arrestati di quel giorno si sono limitati
Alle cinque del pomeriggio a Campo dei Fiori attivare dei sampietrini va nessuna pistola ci fu da parte degli autonomi quel giorno e documentato
Dalle credo che lei resoconti parlamentari dalle deposizioni successive dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi
E quindi che queste cose poi rimangono e io Spiridione poiché credo che un libro come questo debba rimanere delle biblioteche a uso
Degli studenti delle prossime generazioni però ci sono anche queste imprecisioni che poi sono dei piccoli sprechi che credo voi dove richiamo
Ringrazio il professore vedo che ho fatto bene a chiamare stimare a questo punto a Ventrone però chiedo scusa per la poche a breve quella norma avendo la passione del resto vorrei rispondere nel merito però se possibile è incerto prego
Allora no la questione georgiana Martini io credo
Non protetto è stato qualche refuso nono libro sottomano potrà andare a vedere
Ma credo di aver scritto esattamente quello che Vecelio stava dicendo cioè che non parlo in quell'occasione di un rapporto con il gli autonomi armati ma Padoan il del corti delle otto dell'ordine mettendo autorizzatorio credo professore se le cose credo che è stato corretto potrà scegliere
Anch'io il voto grafie documentavano però l'uso delle armi la pietà del tot in particolare anche da parte di gruppi di giovani autonomi ebbe ma non è riferito al giorno in cui invece è un problema di allevamento del dodici maggio
Mazzonetto sto ricostruendo il clima di quei giorni ma per farla non perché ho riferimento accertato e più intendimento ho capito male io mi scusi ho norme forse soltanto ondate di
Troppo frettoloso non mi sono reso conto che potesse nascere un fraintendimento taniche nessun punto è d'accordo con voi segno quindi che ci sono perfettamente d'accordo che sono e poi
Anche rispetto alla alla chitarra insomma ci sono delle vicende che non sono
Nel cuore della ricerca e poi è chiaro che ognuno specie che è stato protagonista vorrebbe che fosse dedicato il giusto spazio a delle vicende che ritiene
Molto importanti ma anche lei la chiusura del carcere dell'Asinara e parto diciamo è un episodio rapido è una che non rapido all'interno del mio libro che si occupa di altre questioni quindi
Anche lento ma porte troppo frettoloso perché invece accettato immetto giustamente allontanato perché poi trentotto misure di civiltà sulle introdotte misure di civiltà sa perché allora tutta su questo professore mi scusi
Perché Leonardo Sciascia che all'epoca era già uno scrittore
Cioè veniva scala pagato periodica che pubblicava
In quei giorni indotto
Sul giornale e all'epoca collaborare al vero ICI quindici giornali italiani che pubblicati i suoi scritti preventiva di persona a leggerli ai microfoni di Radio Radicale questo
è uno degli elementi che vi parto dal discorso di prima
Faccio il discorso non violento vengo censurato faccio il discorso che ho letto vengo esaltato
E questa credo che poi sia a cura delle ragioni per cui abbiamo vissuto un periodo avarissimo Ettore utilissimo di violenza da tutte le parti
Sì ma questo è batte il cuore del dei però perché ecco il contributo dei radicali è stato importante in quel periodo ma il cuore del libro è un'altra e un'altra questione cerca di rispondere alle domande proprio che adesso
Invece l'ottava stava sollevando perché no perché si arriva alla violenta perché la violenza acquisisce una dimensione anche pubblica così così rilevante
Il mio intento era sommo sconfiggere le ragioni della violenza comprenderle scompiglio cioè mostrare il corto circuito che in cui il discorso della violenza
Accoglibili totalmente necessariamente porta cioè io sottolineo anche gli effetti devastanti ad esempio sull'uso nell'uso e l'ha letta
Che la violenza esercitata a su chi la pratica perché non solo non è solo la vittima lettere colpita c'è un progetto di spersonalizzazione di negazione di fede la propria umanità anche da parte di chi esercita la violenza e quindi l'ordine però credo che sia lo stesso quello che voi avete avete sollevato però applicato insomma con uno sguardo ben preciso su determinate questioni
Non sul motore degli anni Settanta ma sulle ragioni della violenza
Massa al professor Ventrone noi adesso io poi per ragioni anche diciamo di ruolo
Devo stare o del sud della Mele e ma non vogliamo impiccare urla su quanto non c'è in un libro di quattrocento pagine che possono essere poche e posso quasi quattrocento pagine eppure possono essere anche sufficienti per
Dare un quadro un pongo in meno o parziale delle cose però alla tendenza me Croff sigla della informazione a cui spesso sì agevolato almeno denunciata da o molto opportunamente
Da Walter decennio ed è una denuncia di coraggio quella coraggiosa quella che fa Vecellio perché lavora in un'azienda
Che si vanta di essere la prima azienda culturale del Paese ma che quella che sviluppa nelle anche
Popolari trasmissioni di talk show e di informazione è questa
Tendenza microfinanza però ecco il rilievo è proprio qui cioè su nulla qualità della informazione e sulla anche gerarchia delle dei valori che ci sono in gioco come l'informazione e che oggi viene calpestata nell'informazione esche sembra pari paro fare da sponda
Ha una certa solo grafia a quale io non includo certamente certamente lei però devo dirle che mi sento di condividere
I limiti strinse dati molto bene esplicitati molto bene da Valter Vecellio in un libro che ripeto e pur sempre un libro interessante anche per la prospettiva che pone di ricerca della vita utenti Ventrone
Ma la qualità dell'informazione è un problema centrale io affrontato questo tema proprio negli anni Sessanta e Settanta e tentando di dimostrare
I paradossi a cui l'informazione
Che ore relativo punto esaminato
Decine di migliaia di atti pagine di documenti riviste alto e in effetti non c'è una pendente seria
Alla ideologizzazione estrema
Per cui che chiude gli occhi sulla complessità della realtà ed è impartita solo alcuni aspetti ad esempio
Su tutti i mali del mondo io cito dei passaggi patata significhi significativi in cui tutti i mali del mondo vengono fatti risalire sostanzialmente al
Capitalismo no dalle guerre in Indocina alle morti bianche in meno dei cantieri a quel che ci alla disoccupazione o altro ancora quindi
La violenta pur sicuramente
Facilitata ed esasperata da una cattiva qualità qualità delle informazioni io ricordo anche delle battaglie che ci furono sulla libertà di stampa quando fu arrestato il direttore a Parigi il direttore di conto informazione
Ma perché accusato in un qualche modo di far parte delle
Delle Brigate Rosse o comunque di pubblicare articoli
A loro favorevoli e per poi scoprire che effettivamente faceva parte delle Brigate Rosse che conto informazione
Era una rivista gestita viviamo in una molto complementarietà territori dell'autonomia e dalle dalle Brigate Rosse quindi la cattiva qualità di informazione è un tema centrale
Le cose che nulla con l'informazione può nascondere se le cose che o
Invece valorizzare determinano contribuiscano rientrare l'opinione
L'opinione pubblica quindi questo è un tema molto a me molto caro e molto presente nel
Nel libro dal punto di vista naturalmente il ruolo di tutti i protagonisti
Occorreranno altre ricerche sicuramente è giusto ritenere cioè giusto sottolineare che la violenza trova molto più spazio sui giornali il dramma lo vediamo anche oggi in televisione nei
Nei telegiornali ma il l'intento di deliberare esattamente questo disattivare il fascino per Roberto e la violenza riesce esercitare anche subito che la Repubblica
E poi naturalmente c'è ancora un altro capitolo
Da sviscerare da approfondire da analizzare
Si stanno facendo i primi al pettine la storiografia perché lei ha citato le Brigate rosse ma voglio ricordare che sono state ivi i i sì come dire i germi gli embrioni del terrorismo delle Brigate Rosse hanno avuto i loro teorici nella
Nelle università cattoliche e questo perché nello stesso tempo in cui c'era la rivoluzione contro l'autoritarismo dello Stato si consumava all'interno del mondo cristiano cattolico anche in primis movimento ti del di base di cristiani di basse contro l'autoritarismo accentratore e di
Del Vaticano e delle gerarchie ecclesiastiche questi sono temi che attualmente ha ragione Ventrone da approfondire ma chiedo a
Valter Vecellio se
Diciamo abbastanza non del tutto la somma abbastanza soddisfatto delle motivazioni accampati da Ventrone propongo solo solo io sono soddisfatto ma solo come dire
Cioè indebito devo devo
Il tempo è poco insomma e io mi sono solo concentrato sulle cose che non mi hanno convinto mi hanno convinto poco devo dire che questo però per un libro di grande pregio aveva come ampio bellissimo etiche grande valore
E poi soprattutto quell'abbiamo affrontato un attimo
Il governo della paura ecco il grande interrogativo forse
Ecco perché non ci si è resi conto che esiste ieri come oggi
Una vera e propria strategia di consenso facendo leva proprio sulla paura e com'è che questa
Questa ma d'ora questo calcolo lo sia stato colto
Da queste generazioni che si sono
Come dire PET-TAC a questo tipo di manovra e poi
C'è ancora tanto comunque da indagare lo dice
Protettore delle prime pagine quando cita redatto Curcio e ricorda il patto di operetta cioè quella Agli Adichie invincibilità che ancora lega alcoli dei militanti delle Brigate Rosse utili terroristiche
Dove hanno detto tutto Lunardo raccontato tutto potrei raccontare in proposito una sorta di ha detto uno di questi
Basta per irriducibile accredito Prospero Gallinari emiliano e ci fu un mio collega giornalista che gli chiese ancora conto di alcuni buchi neri
Relativi al sequestro Moro ad altre vicende quello fece un gesto molto significativo
Corre il diritto solo passò alla gola come dire si si dicono alcune cose che non si devono conoscere e si finisce morti ammazzati
Ora
Non so se era un euro quasi o secondo era però resta il fatto che quel gesto mi colpì molto copertura Bicocca sugli interrogativi che gli erano stati posti
Chi era il giornalista
è un giornalista in pensione e siccome lobby
è un giornalista della RAI che l'appello farete nessuno vi chiede che il dove dobbiamo io come bene va bene
Ero presente alla scena come si
Senza invece essere un giornalista di dell'Osservatore romano che reticente va bene d'accordo pro
Grazie tant'è che edotto socievole chiamate in causa per quel su Radio Radicale va bene va bene e
Ore ti ringrazio per questo aneddoto che ha un valore come spesso accade per gli aneddoti esemplificativo però ecco effettivamente confermo quanto diceva Vecellio il libro del professor Ventrone è un libro assolutamente che si segnala per il rigore filologico poi naturalmente professor Ventrone noi Vecellio io siamo fa medici per dirla col sul libro dal titolo il suo libro vogliamo tutto e quindi ci aspettiamo per la prossima edizione che tenga presente
Nomi come
Per fronti diversi per sensibilità diverse come dico Marco Pannella e Leonardo Sciascia che sull'argomento non credo non abbiano
Nulla da dire anzi al coraggio
Se possibile un treno fatto una battuta sono d'accordo con voi perché spesso si parla di
Di una ovvia condivida ad una memoria condivisa in realtà e credo che sia sbagliato usare questa
Questi termini perché la memoria non parte condivise personale familiare e locale e generazionale eccetera eccetera ma certamente occorre costruire una storia plurale in cui tutti devono trovare spazio quindi anche io mi auguro
Nipponiche come me
Indebitino ad approfondire negli anni Settanta il ruolo importante e fondamentale che il Partito Radicale aveva avuto in
Stessi allora non sono dentro una
Vogliamo tutto perché due generazioni hanno creduto nella rivoluzione mille novecentosessanta mille novecentottanta libero un bel libro pubblicato nella collana quadrante
Dagli editore la terza grazie Ventrone
Voi grazie a Vercelli o per le osservazioni utili critiche e mi unisco anch'io ai ringraziamenti o per Valter Vecellio grazie Walter e a me risentirci
è naturalmente un ringraziamento a Carmine per l'assistenza tecnica di la dal vetro è un saluto un ringraziamento da Giuseppe Di Leo agli ascoltatori di Radio Radicale